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1.Sigmund Freud(1865-1939).
Luomo all inizio del secolo crede di poter continuare il suo progetto
dumanizzazione soltanto se insiste (come già Nietzsche(1844-1900) sulla
sessualità come mezzo di auto-affermazione. Si capisce subito che con
questo postulato si tratta di una sfida per il puritanismo del tempo. La stessa
sfida accompagna comunque ancora tutto il nostro secolo. Della necessità
della auto-affermazione attraverso la sessualità sono convinti non soltanto i
rappresentanti del 68. Loro certamente si servono dun vocabolario
freudiano e dellidee dello psicologo viennese. Per loro tanto, desiderosi di
3.Vox populi 9
Così accade sempre. Quando linsicurezza (in questo caso: sulle
condizioni del soggetto) ha raggiunto un livello assai alto, i perplessi tornano
alluomo e alla donna comune per un consiglio e un esempio. Dopo che
lorientamento ricevuto dagli esperti psicologi e sociologi sè mostrato
inadatto, luomo normale o la donna normale sono ritenuti capaci di
provvedere tutte le informazioni necessarie.
Ma neanche la domanda alluomo normale si svolge senza pre-
giudizio. Un certo numero di investigatori sa già dallinizio - e questo in un
senso negativo - che tutti sono uguali. Tra gli uomini e tra le donne, dicono,
non cè grande differenza. Una parte delle media lo conferma subito con
ancora unaltra rivelazione. Questa rivelazione comincia con un grande
scoop, si continua con il discorso dei buoni che si arrabbiano, perché i
maligni hanno già dettagliato tutto quel caso clamoroso nei loro giornali, si
continua con la scoperta dun terzo che anche i buoni non sono migliori dei
maligni; manca a loro soltanto il coraggio dammettere i loro desideri intimi.
Tutto quello si svolge naturalmente con molti particolari sullo stesso caso.
Alla fine sta la prova: tutti sono ugualmente preda duna sessualità poco
matura.
Un altro gruppo crede invece nella forza della natura incorrotta.
Luomo semplice, la donna semplice secondo loro sanno superare gli
inganni dei sistemi del consumismo e della pubblicità. Si sono salvati da
ogni macchia. È dunque possibile avere un orientamento morale da loro
quando la scienza - una volta listanza fidata - non ne dà più.
Di qualunque cosa si tratti, della prova che tutti sono cattivi oppure che
i semplici sono uomini perbene, in ambedue i casi servono i sondaggi.
Attraverso le statistiche che risultano dai sondaggi si spera di poter
ascoltare la voce del popolo. Così è stato negli anni seguenti del 68. Ma
9 H. Schelsky, Soziologie der Sexualität. Über die Beziehungen zwischen Geschlecht, Moral und
Gesellschaft, Hamburg 1955; H. Tyrell, Geschlechtliche Differenzierung und
Geschlechterklassifikation, in: KZS 38 (1986), 51-489 (Lit!)
6
anche quella spada sè mostrata a doppio taglio. Al contrario della pretesa
dalla parte dei sondaggi, dei reportage e delle così desiderate statistiche - di
dare informazioni sul comportamento vero della gente - , per la maggior
parte vengono afferrate solo delle considerazioni e ideologie sullo stesso
comportamento. Gli investigatori domandano, quale sia il comportamento in
maniera supposta giustificato. Quelle che si ricevono sono risposte che
riflettono più il clima delle opinioni che vengono suscitate durante
lintervista che non il comportamento degli uomini e delle donne.
Alfred Kinsey e i suoi collaboratori, così scrive a ragione A. Fromme, pensano di dirigere
una collana sul comportamento sessuale delluomo e della donna. Quello che in verità
presentavano, erano due volumi con affermazioni sul comportamento sessuale delluomo e della
donna10.
Le statistiche non riportano delle pure realtà, ma affermazioni sulla
stessa realtà. Si raccolgono posizioni che sono determinate sia dalla voglia
di comunicazione degli intervistati, sia dalle domande non raramente
suggestive dellintervistatore: un comportamento che devia da una
convinzione morale accettata si rivela a fatica, anzi vorrà rimanere nascosta.
Ciò che invece è in viene volontariamente proclamato anche come prassi
propria, pur non corrispondendo alla realtà. Professare un comportamento
che devia dalla norma dice a volte molto meno circa quello che fa realmente
lintervistato, che non sul suo rifiuto del sistema normativo e sulla
demolizione di barriere di pudore e sensi di colpa. La sociologia della
sessualità, perciò, userà statistiche, reportage e sondaggi spesso solamente
come raccolta di materiale dello stato di informazione o dellideologie.
(Questo fatto fu comprovato dopo parecchi anni per il Kinsey-Report che
ovviamente era influenzato dalle posizione anteriori dei ricercatori).
Sotto la stessa ambiguità stanno i sondaggi privati che ciascuno sta
facendo ogni tempo. Abbiamo davanti a noi sempre una vasta gamma di
media come la letteratura scientifica che interpreta la cultura, il teatro, il
cinema, la TV etc.. Naturalmente cerchiamo di comprenderli, spiegarli ed
interpretarli, per farci realmente un concetto del comportamento degli
uomini e delle donne di una certa epoca. Interpretiamo a nostro modo le
dichiarazioni, le rivelazioni sessuali, le pubblicazioni sessuali e le
confessioni sessuali che leggiamo ogni giorno sui giornali. In questi
reportage, che rendono profane le cose sante, lamore si degrada in joy of
sex, passione, preferenza sessuale, desiderio di orgasmo. Ciò che un tempo
aveva almeno lapparenza dellabietto, sembra essere divenuto, in seguito
al rovesciamento del privato, la componente di un mondo tecnico e sociale
sterile. Le prostitute, che un tempo rappresentavano il male, ora sono
divenute accompagnatrici, modelle, hostess, massaggiatrici, con la
connotazione della salute e il profumo del fitness. Dopo lesproprio, la
sessualità è stata venduta a fette dal Peepshow, tramite i media. Come è
facile che una impressione pessimista ricavata prima, venga del tutto
confermata? Nemmeno per un ingenuo ottimismo cè spazio vuoto nei
sondaggi privati.
Non è affatto facile recuperare un senso di quello che possa essere
sano, maturo, giustificato nella sessualità quando andiamo a studiare questo
aspetto della umanizzazione. Rimane pur sempre aperta la domanda: che
cosa è la vera disposizione del soggetto dopo che abbiamo visto tanti suoi
condizionamenti?
Non trascurando le statistiche sessuali11, che verso la fine degli anni
60 riscuotevano grande successo, ma contando anche su una pletora di
altre osservazioni e studi, soprattutto dalla comunicazione pastorale con
uomini e donne provenienti da vari condizioni vita, si permette di
concludere, almeno per lambiente culturale occidentale,(1) che le relazioni
tra uomo e donna legalmente fissate, orientate alla durata e alla prole, e
legate ad un alto status sociale - cioè listituto del matrimonio orientato
essenzialmente alla riproduzione - ha subito un processo di grave
cambiamento. Tra gli autori più comprensivi ci sono sì coloro che
riconoscono che il matrimonio monogamico, che ora perde influsso, è il
risultato delle alte richieste sentimentali e personali rivolte al partner, ma
ciò non cambia niente al fatto che queste medesime richieste svegliano dal
canto loro nel partner forze e bisogni, che in maniera retroattiva minano a
loro volta la stabilità del matrimonio e della famiglia e premono verso un
allentamento delle norme sessuali e degli standard12. I dati sociologici
mettono in evidenza che le istituzioni di fatto (coppie di fatto) non vengono
sempre viste come norme stabilite, che restano immutate. Cè davvero
cambiamento. Anche laddove la monogamia non è messa in questione, essa
assume almeno vari significati. La famiglia patriarcale si distingue dalla
concezione di partnership allinterno dellistituzione matrimoniale. Nel
passaggio dalluna forma allaltra si fanno sperimentazioni di un
matrimonio prima del matrimonio, di divorzi, etc. La rottura dun così
rigido codice morale di una volta si sperimenta lampio permissivismo
sociale e altre manifstazioni del liberalismo13.
Da uno studio di confronto tra gli anni 1966 e 1981 è da rilevare che le esperienze di coito degli
studenti è salito dal 65% all86% e quelle delle studentesse dal 56% al 91%. Più del 40% degli uomini e
delle donne affermava di aver avuto rapporti sessuali completi con almeno 6 persone.
Le cause che, secondo gli intervistati, hanno portato i cambiamenti
constatati non sono inequivocabili. Per la maggior parte degli interpreti, nei
11 A. Kinsey, Das sexuelle Verhalten des Mannes, Frankfurt s.a.; Derts, Das sexuelle Verhalten der
Frau, Frankfurt s.a.; H. Giese - G. Schmidt, Studentensexualität. Verhalten und Einstellung. Eine
Umfrage an 12 westdeutschen Universitäten. Reinbeck 1968; G. Schmidt - V. Sigusch, Arbeiter-
Sexualität, Neuwied-Berlin 1971, etc.
12 H. Schelsky, Soziologie der Sexualität, 34-35
14 Die neueren Gesellschaften zeichnen sich nicht dadurch aus, daß sie den Sex ins Dunkel
verbannen, sndern daß sie unablässig von ihm sprechen und ihn als das Geheimnis gelten
machen(49), Frankfurt 1977)Diskursivierung des Sexes(ebd. 21)
10
(8.marzo 1999) che la generazione attuale dei giovani è interessato alla famiglia e al matrimonio.
La materia è così complessa, che è difficile vedere nel loro insieme le
posizioni epocali e individuali nei confronti dellamore e dei desideri
sessuali e i grandi sviluppi, le sue espansioni e le sue ricadute 15. La
sessualità così come essa si presenta realmente, ha sempre bisogno di
trasformazione per raggiungere il suo significato umano. Luguaglianza tra
uomo e donna, per esempio, deve essere sempre nuovamente conquistata. Il
bilanciamento della sessualità come conferma deve sempre nuovamente
essere messo allunisono con la sessualità come via di riproduzione. Dai
dati empirici si può inoltre rilevare che nella realizzazione di ideali
influiscono sempre le esperienze economiche. Resta incerto, ora come
prima, in che cosa consista, nel vivere la sessualità, lo sviluppo originario
(della natura) e dove inizi la libertà. Cè spazio in tutto questo per un
contributo del cristianesimo? Si tratta di un movimento pseudo-religioso
(edonismo, materialismo)?
15 Cfr. Georges Duby, in LHistoire, Rue de Seine 57, F.75006, Paris, 1983.
11
sistema esperienza
capitalista(Fromm)veramente
autentica
sessuale(natura).
Di primo acchito, Edoardo viene recepito a volte come una variante
più decisa di Davide, mentre in verità rappresenta un tipo (typus) nuovo. Al
contrario di Davide, egli ha più di una istituzione (matrimonio) a cui aderire.
Egli ha a disposizione una chiara immagine normativa - interpretata da una
Istituzione (chiesa) che dà fiducia e sicurezza sia nel comportamento privato
sia negli orientamenti sociali (legge naturale). Quello che sidentifica con
Edoardo alle volte sembra affrontare la sessualità in maniera più cauta del
normale. Il sesso, come daltronde tutta la sfera sentimentale, rappresenta
leggermente, dal suo punto di vista, un fatto inquietante (focolaio di
pericoli). Per tenerlo sotto controllo, Edoardo qualche volta tenta di
denigrarlo e di demonizzare i suoi bisogni soggettivi, che non riesce a far
tacere. Non di rado egli è timido, e si sente facilmente colpevole. Ha un
forte bisogno di istituzioni sociali; si aggrappa piuttosto, con tutta la sua
personalità (autoritaria), a forme e convenzioni predefinite, nelle quali si
esprime lautorità, per lui determinante. In sottomissione (responsabile) ai
comandamenti emanati da questa autorità e schermandosi contro tutto quello
che è rimasto non regolato da essa, egli determina - secondo la sua
immagine delluomo - il suo percorso morale.
Anna interrogata, non respinge il matrimonio come istituzione (non ne
parla), ma dirige lattenzione sul fatto che esistono una serie di forme di vita
legittime. Con unenfasi notevole, Anna sottolinea continuamente che non
desisterà mai dal lasciarsi guidare dalla propria esperienza, piuttosto che
dare ordinamenti preconcetti qualsiasi. Quando Elisabetta le chiede un
consiglio, Anna mette in pratica ciò che è la sua convinzione di fondo: ad
ognuno bisogna concedere il diritto della propria decisione etica, anche se
diverge da quella altrui. Nel migliore dei casi, si tratta di una decisione
determinata dalla ragione; essa può però anche dire - nel senso
dellemotività - che la morale sessuale è in fin dei conti solo una questione
di preferenza individuale (realtà neutrale).
A colui che cerca di identificarsi con lei e di giudicare dal suo mondo
immaginativo, Elisabetta appare un passo più avanti rispetto ad Anna.
Come a questultima, anche a lei le istituzioni sembrano essere flessibili e
che perciò - di fronte ad un insieme dei fini - non possono essere viste come
norme preconcette che restano immutabili. A differenza di Anna, però, alla
fine della propria odissea decide che un ordine definitivo (la monogamia
tramandata?) costituisce ancora lo standard delletica, pur sempre in
evoluzione. Similmente ad Anna, anche in lei lesperienza gioca un ruolo
importante. Superando però la concezione di Anna, vede nellesperienza
non solo una registrazione passivo-recettiva di realtà, ma comprende
lesperienza come il rendere accessibile culturale-creativo di una realtà, per
la quale la sessualità in quanto istinto offre solo il materiale non ancora
plasmato. Non senza ferite - essa era sempre nuovamente vittima - ha
13
b) Lapproccio socio-deterministico
Quanto ad Edoardo, rappresenta un tipo diverso rispetto alla prima
argomentazione, si trovano in lui risonanze di una argomentazione
tradizionale di diritto naturale.
Per i rappresentanti della sua idea, listituzione matrimonio sta senza
dubbio anche in primo piano. Però essa viene considerata molto meno al
servizio di un ideale da realizzare, che come ordine strutturale determinato
espressamente da una autorità ed infranto solo sotto la colpa della
disobbedienza. Nello schema ho scritto matrimonio di fissa convenzione
(Naturalmente i rappresentanti cristiani di questo gruppo sostengono di
vedere questa autorità nel magistero ecclesiastico, al quale attribuiscono
linfallibilità con molta più frequenza di quello che oserebbe fare una sana
dottrina.
La sessualità viene vista però da loro come qualcosa di sottoposto a
tabù, che può essere superato solo in forza di un procedimento
(ordinamento) ritualizzato. Una interpretazione, certo non lunica possibile,
della seconda posizione Barbara Underwood: Barbara apparteneva
allunification church, Mun, sessualità esclusa, matrimoni publicamente
organizzati. Gli impulsi sessuali inopportuni - non lo sono sempre? -
vengono repressi, o attribuiti allinflusso di demoni, oppure li si affronta
facendoli diventare qualcosa del male, personificandoli in determinate
persone immorali (prostitute, omosessuali), che per la loro particolarità si
offrono come capri espiatori. La presunta, inestirpabile deviazione morale
sessuale, la si affronta con il cinismo del forte che reclama forti
meccanismi di controllo.
Bisogna sottomettersi non alla legge naturale direttamente, ma all
autorità che la interpreta - dicono coloro che possono andare daccordo con
questa argomentazione. Lobbedienza nei confronti dellautorità, che sola è
capace di interpretarla, è la sola a determinare lorientamento del
comportamento morale (personalità autoritaria16).
d) Lapproccio storico-razionale
Ci manca la caratteristica della quarta persona. Non ho da offrire in
questo caso nè un cardinale, nè una giovane donna, nè un confratello, ma
uno che si fa sentire spesso in discussioni rispettive. É uno che non è un
ideologo, cioè di una determinata visione, ma qualcuno che pensa alle
vittime e alla difficoltà di arrivare ad una opinione condivisa da tutti. Lo ho
incontrato non raramente, ma non riesco a trovare un nome univoco. Perciò
lo chiamo tizio. Quello che impressiona Tizio, quando considera
Elisabetta, è che - dopo tante occasioni in cui è uscita vittima, abbia ancora
lapertura di lasciarsi istruire da Edoardo. Ovviamente ha anche un senso
morale per quel fidanzamento perchè una volta s è collegata con Davide.
Ormai sa bene che non ha superato la sfida rispettiva. Ne è triste.
Per quanto riguarda listituto del matrimonio, si immagina, Elisabetta si
pone in mezzo alla tradizione. Essa sa ovviamente che nella nostra cultura il
matrimonio monogamico ha avuto un grande significato. Per secoli in
condizioni economiche e sociali diverse, gli uomini e donne del mondo
cristiano hanno trovato nel matrimonio la propria maturità personale e
17
tramite esso sono stati integrati nella società più grande. Ma - in opposizione
ad una parte della tradizione - Elisabetta forse non teoricamente, ma almeno
nella sua prassi e nella sua esistenza sembra riconoscere che in questo
istituto ci sono stati dei cambiamenti che influiscono sulla convinzione etica.
Essa non ritiene superato il matrimonio, ma è convinta che dovrebbe essere
giudicato più dalle attitudini interne e non dalle legalità. Non è sicura se non
almeno in uno o un altro caso possa essere realizzato moralmente in una
unione prematrimoniale od in uno o in un altro secondo matrimonio
realizzato dopo un divorzio.
Per tizio Elisabetta è la tipica rappresentante di uno che segue un
certo ideale e crede daverlo trovato a diversi incroci della sua vita. Dopo
qualche tempo fa lesperienza che quella soluzione apparente è stata una
forma di alienazione. Avendo la volontà morale di continuare nella ricerca
dell ideale si alza e va avanti (cfr. Odissea).
Lidea qui abbozzata sta in rapporto con la tradizione per ciò che
riguarda il concetto-chiave: lordine. I suoi rappresentanti sanno che
lagire etico è orientato verso un ideale. Essi non si comprendono come un
fascio di istinti. Essi non vedono la realizzazione nella ripetizione di routine
di cose sempre uguali. Preferirebbero però non parlare di ideale, per non
dare così limpressione di un idealismo che richiede troppo agli uomini.
Preferirebbero parlare di fini da raggiungere, in particolare del fine
dellhumanum (possibilità della cultura), così viene anche maggiormente in
evidenza il percorso storico delluomo, sul quale luomo - nel singolare
cammino della propria esperienza - si muove in sempre nuovi progetti
costruttivi verso questo fine. Essi sono convinti - e non senza pietà - che in
questo modo possono tener conto dellumanamente possibile, dello stato di
coscienza di ogni volta, di ciò che un singolo - secondo coscienza e volontà
- può rendere e sopportare qui e ora.
Il modo di procedere non è quello della legge naturale, non
limitazione di una personalità autorevole, non semplicemente il giudizio,
ma il giudizio che si mette nel pensiero di Dio, che si mette nel centro
dellamore di Dio e del prossimo, che si mette in mezzo al lavoro per un
mondo che è pieno di miraggi e sorprese.
R: Sì, questo si può capire molto bene. E davvero complicata. Nei subbugli del nostro tempo, quando il
numero dei figli non può essere molto alto, per quanto riguarda labitazione, tante altre cose, la loro
incapacità di capire si intuisce facilmente. Li si dovrebbe istruire meno sulla casistica del singolo caso,
ma sulle grandi intenzioni, a cui mira la chiesa.
Credo che ci sono tre opzioni fondamentali, in merito. La prima è, molto fondatamente,
dassumere un atteggiamento positivo verso il bambino nella umanità. C è affatto uno strano cambio in
questa area. Mentre nelle società semplici fino al novecento la nascita di figli venne vista come una vera
benedizione dal cielo, questi stessi, oggi vengono considerati addirittura come una minaccia. Ci
occupano il posto per il futuro, si pensa, ci rubano il nostro spazio di vivere e cosi via. ... La seconda é
che stiamo davanti ad una separazione finora sconosciuta tra sessualità e procreazione, la quale ci
costringe di mantenere la connessione di ambedue assieme.... La terza opzione, che non si possono
risolvere grandi problemi morali senza il tramite di soluzioni tecniche, chimiche...
Q.: Rimane la domanda, se si può rinfacciare a una coppia che ha già parecchi figli, che gli manca un
atteggiamento positivo verso bambini.
Re.: No, certamente no. E quella impressione non dovrebbe essere comunicata.
Q.: Ma quella gente deve avere nonostante limpressione che vivono in una forma di peccato, se
prendono....
R.: Direi, queste sono domande che dovrebbero essere trattate col direttore spirituale, col sacerdote,
19
2.Annunciare.
. a) La chiesa deve raccontare linizio e il dramma esistenziale-
metafisico (morte e vita), nel quale si svolge la storia della singola persona,
che così diviene consapevole di se stesso e della propria dignità
(sacramentum),
b) La chiesa deve raccontare la natura come storia delluomo
(caretaker della creazione).
c) La chiesa deve mostrare che Dio è lamante della vita(Sap 11,26).
La storia di Davide nel Vecchio Testamento mi ha aiutato a capire: un
peccato di carne è contro la legge, perché così viene sprecata la
sopravvivenza della stirpe. Nellambito invece esclusivamente personale la
gravità della colpa sarebbe incomprensibile. Il problema è: Siccome luomo
moderno si sente come il prodotto di una ingiustizia che non lo lascia
incolume e sempre rinnova il sentimento di essere trascinato da un calo
morale del mondo (ambiente), non si sente capace di mettersi nel processo
della creatività alla quale la sessualità sembra di disporlo.
(Un esempio tipico: Jackie Kennedy: Da parte centrale di una dinastia, si
rifugge nel piccolo ruolo della vita privata (con i punti fissi del sesso e del
danaro). Un grave peccato una volta, oggi ceduto alla decisione privata di
Lei (Rose Kennedy). Giustamente, oggi, la chiesa tenta di ricuperare il
contenuto con la dualità pro-creazione/amore. Lamore viene visto nella
luce della procreazione, ma viene visto anche la prima parte del doppio
termine nella luce dellamore.
20
Dovrebbe annunciare
dovrebbe denunciare
La realtà virtuale di una sessualità sotto il La vita sessuale dell uomo libero in tempo
dominio del commercio e della pubblicità reale
Lodio della vita (manipolazione, lintegro senso della mutua donazione e della
tecnicizzazione, privatizzazione) procreazione umana(l soggetto davanti alla
vita)
PROLES
B. Il contributo cristiano
ingente storico della venuta di Gesù Cristo (vita e morte), luomo in tempo
reale della creazione, al servizio (pro-creazione) della vita, legato in
fedeltà (fino allindissolubilità) allaltro (matrimonio), è profondamente
influenzato dallamore per il partner (il prossimo significativo)19.
1. LAntico Testamento
Dagli scritti dellAntico Testamento, dai quali partiamo adesso, è dato
per scontato che il racconto della creazione abbia il posto centrale anche
nella valutazione della sessualità umana. Questo non esclude comunque che
ci siano molti altri accenti21.
a) Cominciamo però con questo tema della creazione, il vero inizio del
grande ciclo del dramma della salvezza oppure la sua supposizione. I
rispettivi autori del Vecchio Testamento comunicano in prima linea che la
sessualità appartiene allambito vitale del creato. Dietro questo fenomeno
non sta una forza demoniaca, ma la volontà del Signore Dio, che ha dato un
profondo senso (positivo) a tutto. "E Dio vide che era cosa buona" (Gen
1,21). Il Signore Dio sceglie di vivere tra il creato. "Dio che passeggia alla
brezza del giorno" (Gen 3,8). Diversi teologi hanno tentato di decifrare il
"senso " dato dal Signore Dio al creato. In Giovanni Duns Scotus (1266-
1308) si trova una delle più belle descrizioni di questo: tutto è stato fatto per
essere il vero inizio della storia della salvezza, il luogo dove Gesù Cristo,
figlio di Dio, dovrebbe manifestarsi.
Appoggiata sulla fede dun Dio che sè fatto parte di questo mondo,
la religione ufficiale di Jahvé non si stanca mai di opporsi alla concezione
mitica della sessualità come simbolica delluniverso e della vita, come era
usanza per esempio nelle religioni cananee (2 Re 23,7). (cf. Dt 23,18s; 1 Re
14,24); alle pratiche sessuali (proibite) provenienti da altre religioni (Lev
18-23); alla prostituzione cultica (Os 5,7, Lev 19,29); alla omosessualità
veduta come pratica pagana (Lev 1822, Gen 19,4-11(Sodom). Contro tutte
quelle articolazioni considerate come lespressione pseudo-religiosa il
19 Cfr. Philipp Schmitz, Ist die Schöpfung noch zu retten? Umweltkrise und christliche
Verantwortung, Würzburg 1985, 92-116
20 W.Spohn, What are they Saying about Scripture and Ethics (Newman)New York 1984;
R.Schnackenburg,Schnackenburg, Il messaggio morale del Nuovo Testamento, Brescia 1989.
21 Nota: Nei seguenti suddivisioni seguiamo principalmente i cinque categorie sviluppate nel contesto
della considerazione generale del decalogo. Per ragioni pratiche mettiamo insieme comunque 1.e
2., cioè la Parola di Dio nella formazione dellintenzione e leffetto che quella Parola ha per
quanto riguarda il carattere realistico della sessualità.(Si aspetta dunque soltanto una serie da 1.a 4.
24
primo libro della Sacra Scrittura non meno che gli altri che seguono ritiene
che la sessualità abbia il suo carattere secolare. Vedendo luomo nella
prospettiva dun dramma di salvezza da sé non toglie niente del carattere
secolare della sua sessualità. Per questo cè una chiara conferma. Dove nel
arco della evoluzione la fede di Jahvé (e anche la teologia dellalleanza)
raggiunge il suo apice - nel Cantico dei Cantici, lamore tra luomo e la
donna appare - sotto le immagini di una sessualità liberata - come attività
(anzi come gioco) davvero umano (secolare). Sotto la tutela delluno e
unico Dio gli uomini si sentono liberati dinanzi al Dio creatore 22. Anche per
quanto riguarda la vera realtà (il realismo) della loro sessualità. In essa non
cè niente di pseudo-religioso!
b) Come sempre quando si tratta dellincontro con Dio, amante della
vita(Sap 11,26) lo stesso uomo viene inteso come mandatario (care-
taker) della vita. Il creatore Dio chiama luomo a mettere le sue azioni e
la sua responsabilità al servizio della (pro-) creazione di vita. Gli chiede di
attuare il suo interesse naturale-umano per la propria stirpe e per la
sopravvivenza della sua razza. Non cè dubbio, questo interesse - per la vita
dono di Dio, per sempre sotto la responsabilità delluomo - pervade lintero
AT (benedizione, alleanza, promessa, stirpe, popolo, stato, ecc).
Lindividuo muore, svanisce da questo mondo, ma, a causa della sua
sessualità, è in grado di contribuire oltre al momento presente alla
conservazione della stirpe. Dio lo vuole: se qualcuno, per qualsiasi ragione,
non ne è capace, non deve ritirarsi senza danno dal suo obbligo, cioè non
soltanto verso la vita, ma anche verso la famiglia del marito. Si veda per es.
un personaggio tragico, come Anna che è senza figli (1Sam 1.6.11.15; cf. Is
4,1; Gn 30,23; Jes 49,21; RI 11,37f)). Per poter assolvere la funzione della
conservazione della vita anche nel caso limite, esistono istituti come la
poligamia stessa, il matrimonio morganatico con schiavi (Es 21,7-11; Dt
21,10-15), la legge del levirato (Dt 25,5-10). Cè la volontà del Creatore
che la sessualità, attraverso la sua fecondità e la generazione, superi la
morte della stirpe (Gn 12,2). Non si trova traccia dellodio della vita. Ma
rimane vero che ogni aspetto della realtà - non esclusa minimamente la
sessualità - stia sotto la minaccia di perdersi nella corruzione. "Sappiamo
bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del
parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello
Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione
del nostro corpo (Rm 8,22-24). Lumanità non riuscirà a vivere secondo il
mandato divino, se non si mette sotto l arcobaleno della riconciliazione
mostrato a Noè.
c) LAT già rivolge lo sguardo allistituzione che regola il rapporto tra
uomo e donna. Luomo fu creato maschio e femmina (Gn 1,27), ci dice il
22 Erano circostanze concrete che facevano si che lunità tra uomo e la donna ivi tracciata non si
potesse realizzare (saranno una sola carne Gen 2,24).
25
successo in città e non nel campo aperto. La ragazza deve entrare come
vergine nel matrimonio, ma in genere essere non sposato non è unideale (si
veda in proposito la storia citata di Anna). Da parte delluomo il divorzio è
lecito - per infertilità della moglie, mancanza di piacere, incompatibilità e
adulterio (cfr. Dt 24,1). Non va trascurato che il sesto comandamento, come
abbiamo appena detto, presuppone un matrimonio legittimo (poligamico o
monogamico). Solo allinterno dellistituzione si comprende completamente
il ruolo della donna (cfr. 1 Sam 1,5.8; Sal 35,14; cfr. Pr 23,22; 5.18.19; 12,4;
18,22). Ciò che è caratteristico per la donna diviene man mano caratteristica
del matrimonio. Dal suo ethos viene colpito in particolare luomo. Essa
diviene il luogo proprio dellumanizzazione. Non commettere adulterio
invita ogni singola persona - in primo luogo la donna e poi anche luomo - a
continuare a trasmettere la vita. Ciò che a prima vista appare una
discriminazione della donna, rivela - se si considera il contesto storico - una
procedura che si trova in maniera simile anche in altre culture. La donna non
possederà la stessa libertà delluomo, ma ad essa è assegnato - sotto la
protezione di Jahvè - un compito particolare. La richiesta della fedeltà
fattale, le dà una posizione particolare nella famiglia-tribù. Il compito che
essa svolge allinterno del gruppo è in maniera disuguale più importante di
quello delluomo. Si incontra la donna normalmente con rispetto e
riverenza. Per mezzo di lei, che dà alla luce dei figli, viene superata
lestinzione della stirpe (cfr. Gn 12,2; 27). Per suo tramite vengono
assicurati il potere e la ricchezza della tribù. In quanto si considera il
matrimonio nello suo stadio di sviluppo esso può essere chiamato ein
weltlich Ding (Lutero), ma lo stesso sviluppo rivela che viene
definitivamente regolato dalla legge della alleanza (cfr. Ger 3,6.12; 31,32:
Ez 16,23, Jes 49,14; 54,4ss; 60,15. Dunque viene necessariamente collocato
nella Storia della Salvezza).
d) Colui che è interessato circa il fondamento morale dei diversi
ordinamenti inerenti la sessualità, incontra per primo non linsistenza sulla
relazione da persona a persona, ma una mentalità, che intende
primariamente assicurare il patrimonio del gruppo, esattamente come la casa
ed il bestiame, così la donna stessa - e il legame col suo sposo - viene posta
sotto la protezione di Jahvè vero padrone del popolo (Es 20,17). Inoltre
diviene chiaro che la sessualità controlla i contatti sociali: regola labilità al
culto e alla guerra (le cosiddette impurità legate alla sessualità - emorragie
causate da malattia, mestruazione, parto, pollutio nocturna e coito -
interdicono la partecipazione al culto e alla battaglia nel nome di Dio). Cè
anche una relazione tra labbandono dellesercizio della sessualità e
lesperienza religiosa (Es 19,15). Questo non appartiene semplicemente ad
un ascetismo negativo. Dietro vi è invece lidea che tali fenomeni
appartengano alla sfera della morte, e che la comunità al servizio della vita
si debba tenere lontana da questa sfera.
27
2. Il Nuovo Testamento
Il Nuovo Testamento riprende le strutture concettuali dellAntico
Testamento. Riprende linizio della storia della salvezza, ma ormai si
leggono tutti i libri dal punto di vista dellorizzonte vero e unico: Gesù
Cristo.
a) Per trovare un orientamento morale per gli atti morali (sessuali)
anche il nuovo Testamento si rifà al pensiero della creazione:
[3] Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli
chiesero: E' lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi
motivo?. [4] Ed egli rispose: Non avete letto che il Creatore da principio li
creò maschio e femmina e disse: [5] Per questo l'uomo lascerà suo padre e
sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? [6] Così
che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha
congiunto, l'uomo non lo separi. [7] Gli obiettarono: Perché allora Mosè
ha ordinato di darle l'atto di ripudio e mandarla via?.[8] Rispose loro Gesù:
Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre
mogli, ma da principio non fu così. [9] Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la
propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra commette
adulterio (Mt 19, 3-10).
"Da principio non fu così (Mt 19, 8) - un chiaro riferimento alla
creazione - diviene largomento principale anche del Nuovo Testamento.
Ma nel Nuovo Testamento diviene più evidente che è per mezzo della
persona di Gesù Cristo che viene manifestato il significato della sessualità
(che rimane secolare). Levangelista Marco fa vedere che la legge della
creazione si interpreta con il riferimento alla alleanza: Luomo dunque non
separi ciò che Dio ha congiunto (Mc 10,9). Come la creazione è la
supposizione dellalleanza, così lalleanza dà senso e interpretazione alla
creazione (Karl Barth). Ultimamente è Gesù Cristo, il garante dellalleanza
(cfr. Col 1,15), è lui che illumina e dà senso e fondazione alla sessualità. Da
lui si impara, nella prospettiva dei padri, la castità degli Angeli24 i quali
vivono nel cospetto della sua venuta. Il Nuovo Testamento vede più
chiaramente che con la creazione comincia la storia del Signore con luomo
24 Peter Brown, Die Keuschheit der Engel. Sexuelle Entsagung, Askese udn Kòrperlichkeit am
Anfang des Christentums , Muenchen-Wien 1991; englisches Original: The Body and Society.
Man, Women and Sexual Renunciation ion Early Christianity,(Columbia University Press) New
York 1988.
28
storico: il lettore capisce che la sua storia finisce e si adempie soltanto nella
vicinanza personale (nella Storia) di un Dio che non ammette nessun altro
Dio, accanto a sé.
[Si nota che nel testo citato si parla, come è lecito secondo la legge giudaica, del ripudio
della moglie da parte del marito. Nel parallelo di Marco si trova: [11] Chi ripudia la
propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei; [12] se la donna
ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio.(Mc 10,11-12)].
meravigliarsi allora che, dal suo lato, il matrimonio sotto questo orizzonte
riesca a determinare il linguaggio e la grammatica della descrizione del
rapporto di Dio26.
Una volta vista la profondità del valore umano contenuta in essa,
vengono indette le forme di sessualità che vanno contro il loro interno senso
che si esprime nel matrimonio. Porneia - termine usato anche per eresia e
idolatria (cfr. Ap 17,2ss; 18,3;) - é il rapporto sessuale fuori del matrimonio
nonché il rapporto con prostitute (1 Cor 5,1; 6,12ss).Vengono giudicati dal
punto di vista del matrimonio anche i problemi speciali della omosessualità,
etc. La condanna che prevale fin dallinizio della dottrina paolina, si basa su
due condizioni: (1) si supponeva come naturale la eterosessualità. I
fondamenti psicosociali della omosessualità erano sconosciuti. (2) NT come
AT vedevano nella omosessualità una prassi perversa originata nella idolatria
dei pagani27.
(Lomossesualità era diffusa in tutto il mondo antico. Si vede la differenza
nella valutazione di Platone: nel Simposio è positiva; nelle Leggi
lomosessualità è condannata come prova deffeminatezza, come
controsenso contro la pro-creazione (636B), come prassi contro natura
(836C).
26 W. Kasper, Zur Theologie der christlichen Ehe, Mainz, 36(Teologia del matrimonio cristiano
Brescia 1979)
27 1Cor 6,9-11: O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né
immorali, né idolàtri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né
maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati,
siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del
nostro Dio!; Rm 1,26- 29: Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno
cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Ugualmente anche gli uomini, lasciando il
rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti
ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s'addiceva al loro
traviamento. E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d'una
intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, colmi come sono di ogni sorta di
ingiustizia, di alvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di
28
(12)Tutto mi è lecito!. Ma non tutto giova. Tutto mi è lecito!. Ma io non mi lascerò dominare da
nulla [13]I cibi sono per il ventre e il ventre per i cibi!. Ma Dio distruggerà questo e quelli; il
corpo poi non è per l'impudicizia, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. [14] Dio poi, che
30
31 M.Müller, Paradiesesehe 22
34
32 vgl.Peter Brown, Die Keuschheit der Engel. Sexuelle Entsagung, Askese und Körperlichkeit am
Anfang des Christentums, München-Wien 1991(The Body and Society. Men, Women udn Sexual
Renunciation in Early Christianity, New York 1988.
33 Se la sessualità (oltre ad essere un constituivo delluomo) è mezzo della socializzazione, allora è
possibile esercitare un potere attraverso la società esistente e le sue definizioni.
36
dell atto sessuale e, a causa di questo, sono giudicati sempre meno severamente, semmai
avvengono per es. extra matrimonio. 36)
La critica (espressa recentemente da parte delletica autonoma)
considera il fatto che lintegrità dellatto sessuale, per essere lo standard
morale decisivo, deve esser visto primariamente non riguardo al suo senso
fisiologico, ma deve essere valutato "integer" (verace, giusto, vero) per la
ragione pratica.
La dottrina già trattata, nella neoscolastica, si presenta nella forma
seguente: lintegrità dell atto sessuale viene vista sempre di più nel
suo senso fisiologico/biologico e come tale sembra rappresentare lo
standard morale deducibile.
La critica (espressa recentemente nei confronti delletica
autonoma) considerava che lintegrità dellatto sessuale, per essere lo
standard morale decisivo, deve esser visto primariamente non
riguardo al suo senso fisiologico, ma - essendo ancora oggetto
indeterminato - deve essere valutato "integer" (verace, giusto, vero) per
lintervento della ragione pratica (del soggetto, caretaker). Deve essere
giudicato idoneo (giusto) a fare o a non fare (atto buono). Poi ogni etica
sessuale dovrebbe partire dal giudizio (decisione morale, non da
qualsiasi deduzione)
(3) Perché vengono presi quasi esclusivamente gli attributi della unità e
indissolubilità per caratterizzare la sacramentalità del matrimonio, cè il
pericolo che si restringa sempre di più ad un elemento essenzialmente
giuridico (cfr. GS 47-52) e che si perda lindole dellistituzione al servizio
dellamore.
Dunque è logico che la critica ammonisca che si ricuperi lindole
dellistituzione (anche teologicamente). Questo dovrebbe mostrare il suo
effetto nella discussione sul divorzio, sulla convivenza, ecc.
36 Vgl.HV 11, Indicazione a Cast Con Aas 29(1930)560, Pius XII, AAS 43(1951)843:
41
43 Es ist die Aufgabe der Naturwissenschaften, diese "physis" beschreibend, erforschend(in Zahlen,
Formeln, Grundsätzen zu systematisieren (vgl. W.F.Gutmann, Organismus und Prozeß. Die
Entstehung eines dynamischen Naturverständnisses, In: G.Fuchs(Hrsg), Mensch und Natur. Auf
der Suche nach der verlorenen Einheit, Frankfurt 1989, 141-168).Dabei kann es zur Übersy-
stematisierung kommen, wonach sich die Naturwissenschaft um eine Reduktion des entstanden
44 H.G.Gadamer, Der Mench als Naturwesen und Kulturträger,in: G.Fuchs(Hrsg), Mensch und Natur,
9-30,24.
45
46
Was Familien, Ehe, Elternschaft, Erotik, Liebe ist, meint, sein sollte oder sein könnte, kann nicht mehr
vorausgesetzt, abgefragt, verbindlich verkündet werden, sondern variiert in Inhalten,
Ausgrenzungen, Normen, Moral. Möglichkeiten am Ende eventuell von Individuum zu
Individuum, Beziehung zu Beziehung, muß in allen Einzelheiten das Wie, Was, Warum-Nicht
enträtselt, verhandelt, abgesprochen, begründet werden, selbst wenn auf diese Weise die Konflikte
und Teufel, die in allen Details schlummert und gesänftigt werden sollen, aufgeweckt und
entfesselt werden. Die Individuen selbst, die zusammenleben wollen, sind oder genauer - werden
mehr und mehr die Gesetzgeber ihrer eigenen Lebensform, die Richter ihrer eigenen Verfehlungen,
die Priester, die ihre Schuld weg küssen, die Therapeuten, die die Fesseln der Vergangenheit
lockern und lösen. Aber auch die Rächer, die Vergeltung üben an erlittenen Verletzungen. Liebe
wird eine Leerformel, die die Liebenden selbst zu füllen haben, über die sich auftuenden Gräben
der Biographien hinweg - auch wenn dabei der Schlagertext, die Werbung, das pornographische
Skript, die Mätressenliteratur, die Psychoanalyse Regie führen.(U.Beck/E.Beck-Gernsheim, Das
49
della fede47. Di tutto questo erano convinti i cristiani dogni secolo. Aurelio
Agostino - per citare soltanto una fonte autorevole - sapeva più di tutti gli
altri scrittori della cristianità che quella istituzione - non meno dellautorità
paterna - dopo la cacciata dal paradiso era disperatamente caduta sotto
linflusso del peccato. Persisteva allora sempre la minaccia che legoismo e
lostinazione estendessero linsocialità, frutto del peccato, anche al
matrimonio48. Perciò ci si doveva prendere cura dello stesso istituto e lottare
contro le varie e diverse forme di disistima nei confronti dello stesso.
Parliamo qui, per prima cosa, di un aspetto di quella lotta, la difesa del
matrimonio contro le difficoltà che emergono fino ad oggi tra innumerevoli
coppie: stare insieme confrontandosi con tanti ostacoli oppure di
divorziare.
AA) Divorzio
Per quel che riguarda il divorzio si tratta di un fenomeno vasto e
diffuso in tutto il mondo come viene dimostrato dalle fonti statistiche. Non
vogliamo qui entrare nei dettagli della stessa statistica. I numeri sono
leggermente diversi variando da nazione a nazione. Comunque per i paesi
occidentali vale una media simile a quella che ho trovato nel mio paese:
globalmente, per riassumere, si conferma la notizia spesso riportata, che un
matrimonio su tre non dura oltre 25 anni. [Nella Germania occidentale (le
cifre nella Germania dellEst sono leggermente diverse!) tra 10000 coppie
di una classe divorziano 3400). E si osserva ancora che il fenomeno è in
crescita [Lultimo materiale da me considerato e pubblicato dallufficio
federale di statistica (Stastistisches Bundesamt) del 24 luglio 1997 presenta i
seguenti dati: in Germania nel 1996 si contavano 175.000 divorzi, 6.125 res.
3,6% di più dellanno precedente. Colpiti da un divorzio dei genitori erano
148.782 figli minorenni, 6.490 risp. 4,6% più dellanno precedente. (Nella
Germania dellOvest sono 10 su 1000 matrimoni esistenti, in Germania
dellEst 7 su 1000. (Nel 1995 si contavano 165.000 divorzi, il 2 % di più
dellanno precedente. La maggioranza dopo cinque anni di matrimonio.]
Lesperienza, dalla quale scaturisce una riflessione sul divorzio è assai
estesa. Nessuno può affermare che questa sia una realtà piuttosto della
società secolare e sia estranea alla chiesa. (Da parte di qualche paese che ha
introdotto soltanto negli ultimi decenni una legislazione che permette il
divorzio e un nuovo matrimonio, la chiesa sembrava ancora potersi isolare
dal resto della società pluralista. Purtroppo questo non è possibile. Il fatto
47 .Brown, Die Keuschheit der Engel. Sexuelle Entsagung und Koerperlichkeit im Anfang des
Christentums, (Carl Hauser Verlag)Muenchen-Wien1991; Bernhard Fraling, Sexualethik. Ein
Versuch aus christlicher Sicht(Ferdinand Schòningh) Paderborn1995; H.G.Gruber, Christliche Ehe
in moderner Geselllschaft (Herder) Freiburg-Basel-Wien 1993; Alain Mattheeuws, Union e
procreation. Developpments de la dottrine des fins de mariage(cerf), Paris 1989.
48 P.Brown, Die Keuschheit der Engel. Sexuelle Entsagung und Koerperlichkeit Im Anfana de
Christentums, (Carl Hauser Verlag)Muenchen-Wien1991 , 413ss.
51
dei divorzi non pesa meno nella chiesa stessa - anche tra i propri membri.
Propriamente nella chiesa, con sempre maggiore frequenza,
sincontrano uomini e donne che hanno fallito con il loro matrimonio.
Incontrandoli si fa una nuova esperienza. Sorprendentemente essi sono
spesso ben lontani da una disistima dellistituzione matrimoniale. Essi
soffrono per il fatto che vengono segnati, ai loro occhi, come cristiani di
seconda categoria. Frequentemente fanno fatica ad aderire, ancor più degli
altri cristiani, al comandamento di Gesù Cristo, che - non ne dubitano - ha
voluto il matrimonio orientato alla durata e allesclusività. Ecco,
limpressione che si raccoglie incontrandoli: spesso sono feriti. [Se questa
ferita riflette un peccato, non si può decidere a-priori. Quello che è
implicato in prima persona dovrebbe confessarlo]. Per ragioni private -
perché loro stessi hanno vissuto la vicenda - oppure per motivi di solidarietà
- perché non possono che riconoscere linevitabilità della separazione - non
pochi cristiani richiedono maggiore attenzione ai problemi teologici e
pastorali del divorzio. Postulano addirittura una revisione della dottrina della
Chiesa: la Chiesa dovrebbe - così dicono taluni - togliere il divieto del
divorzio. Un secondo gruppo invece insiste che la Chiesa cattolica dovrebbe
- similmente alla chiesa orientale ortodossa - tendere ad una soluzione
pratica, in modo tale che da un lato sia vivo il ricordo della richiesta del
Fondatore (per quanto riguarda lindissolubilità), dallaltro, però, sia
evidente la misericordia di Dio nel singolo caso, in cui qualcuno si è adattato
ad una nuova situazione con responsabilità morale49. Oppure la chiesa
dovrebbe, dicono altri in determinate condizioni (in caso di fallimento del
primo matrimonio, per il coniuge non colpevole, nel caso in cui esista un
secondo matrimonio che ha dato buoni risultati, e in favore dei figli di questo
secondo matrimonio e se esistono chiari segni di fede) almeno valutare di
più la responsabilità per la nuova unione e riammettere ai sacramenti i
divorziati risposati50. Senza dubbio in quanto si tratta del divorzio, abbiamo
davanti ai nostri occhi un tema che merita lattenzione del moralista e del
teologo pastorale.
50 Cioè non sotto la condizione di vivere insieme come fratello e sorella. Contraria a ciò si dimostra
la decisione della Conferenza episcopale tedesca del settembre 1972. Nonostante il veto del sinodo
di Würzburg, questa decisione fu più tardi confermata da Roma e ribadita nuovamente.
52
odio, scrive per lei un libello di ripudio, glielo consegna in mano e la manda
via dalla casa o se quest'altro marito, che l'aveva presa per moglie, muore,
[4] il primo marito, che l'aveva rinviata, non potrà riprenderla per moglie,
dopo che essa è stata contaminata, perché sarebbe abominio agli occhi del
Signore; tu non renderai colpevole di peccato il paese che il Signore tuo Dio
sta per darti in eredità" (Dt 24,1-4).
Nel testo più importante per capire la dottrina biblica sul divorzio, si
deve riconoscere dapprima che non si concede il permesso di divorziare,
bensì viene pronunciata la proibizione di contrarre matrimonio con una
divorziata. E come motivo viene presentato la santità di Dio che lo esclude.
Viene dunque già presupposta la realtà del divorzio, una pratica che si
afferma nel tardo giudaismo. Si ammette - ma linterpretazione autorevole di
Gesù che afferma da principio non fu così, nega tale possibilità - un divorzio
a determinate condizioni (perché è stata contaminata)51. Non che quella
pratica non fosse opposto già nei testi dellAntico Testamento, anzi viene
severamente criticato: per es. Mal 2,14-16 ([14] E chiedete: Perché?
Perché il Signore è testimone fra te e la donna della tua giovinezza, che ora
perfidamente tradisci, mentre essa è la tua consorte, la donna legata a te da
un patto.[15] Non fece egli un essere solo dotato di carne e soffio vitale?
Che cosa cerca questo unico essere, se non prole da parte di Dio? Custodite
dunque il vostro soffio vitale e nessuno tradisca la donna della sua
giovinezza.[16] Perché io detesto il ripudio, dice il Signore Dio d'Israele, e
chi copre d'iniquità la propria veste, dice il Signore degli eserciti. Custodite
la vostra vita dunque e non vogliate agire con perfidia"; Sir 7,26 ("Hai una
moglie secondo il tuo cuore? Non ripudiarla, ma di quella odiata non fidarti!
).
E che è la volontà di Dio per quanto riguarda il divorzio? Gesù
interpreta questa volontà che è salvifica per luomo, con tutta la sua autorità
(Mc 10,2-12: [2] E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli
domandarono: E' lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?. [3] Ma
egli rispose loro: Che cosa vi ha ordinato Mosè?. [4] Dissero: Mosè ha
permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla. [5] Gesù disse loro:
Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. [6] Ma
all'inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; [7] per questo
l'uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. [8]
Sicché non sono più due, ma una sola carne. [9] L'uomo dunque non separi
ciò che Dio ha congiunto. [10] Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono
di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: [11] Chi ripudia la propria
moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei; [12] se la donna
ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio; cfr. Mt 19,3-9:
51 Con ciò si possono intendere varie cose: cose non estetiche , malattie, deformazioni o impurità
etico-religiosa. Secondo Schammai si intende soprattutto un comportamento immorale, secondo
Hillel qualcosa come cibo bruciato, parlare senza rispetto dei parenti del marito, etc.
53
2. Tradizione e divorzio
Considerando la tradizione si nota per prima che viene conservata la
stretta osservanza del matrimonio monogamico. I Padri della Chiesa hanno
presente con impressionante chiarezza lobbligatorietà delle parole di Gesù.
Cercano persino di bandire un secondo matrimonio dopo la morte del
coniuge.
Ma nello stesso tempo si riscontra lattenzione ad un adattamento
culturale. In taluni casi - sotto concetti come sopportazione, indulgenza, non
57 Con il termine Privilegium petrinum si intende lautorità che spetta al Papa - in quanto vicario
di Cristo in terra e autentico interprete del diritto naturale, in forza della potestà di legare e
sciogliere data gli da Cristo -, di sciogliere un matrimonio per metà cristiano, in virtù della vera
fede.
56
Chiesa, che vuole la santità per tutto il suo popolo, il matrimonio, che viene
concluso in libertà, ovviamente presenta in maniera permanente la presenza
della promessa divina (alleanza/sacramentum). Il divorzio sta in
contrapposizione a questa volontà del Fondatore (sacramento:
eucarestia/matrimonio). Un nuovo matrimonio, secondo la supposizione
spesso fatta, fa fatica a dare un senso ai fini procreativi e unitivi ed essere un
vero segno della libertà.
b) La discussione attuale58
Prima di descrivere la discussione attuale si deve osservare che essa ha
perduto la larghezza della tradizione. Ripetiamo! Ci si offrono soltanto due
soluzioni. Gli uni mettono in evidenza soprattutto il carattere di principio
(dogmatico) del divieto di divorzio e gli altri partono dalla realtà morale
delle seconde nozze, che non si vuole e non si può negare. (Cominciando
con il primo, non si dovrebbe tralasciare la considerazione morale. Quando
si comincia con il secondo, si deve essere attenti alla distruttività
(postlapsaria della sessualità) che richiede lofferta della salvezza di Dio in
Gesù Cristo).
aa) Il primo approccio, di fronte ad un sempre più crescente numero di
divorziati, si concentra sul ripensamento del matrimonio e il divieto di
divorzi (Nota: davanti al Dio di santità, in chiara consapevolezza della
realtà, di ciò che si tratta, e dei fini risultanti (massime) unitivi e procreativi,
della istituzione interpretativa del matrimonio, assumendo una uniformità
della comunità degli interessati (in amore), facendosi presente la
realizzazione umana (libertà), si giudica (in coscienza) che si deve
procedere così, arrivando in tal modo alla norma). Questo primo approccio è
di carattere dogmatico (giuridico) e il divorzio viene visto come lobiezione
oggettiva di questa verità.
Per via dillustrazione: in una legge-quadro la Conferenza episcopale
tedesca del 1972, per i divorziati risposati, era prevista dapprima una
partecipazione alla comunione eucaristica - in caso di invalidità del primo
matrimonio, in caso di cohabitatio fraterna, in caso di promessa di voler
rimediare la colpa commessa e in caso di voler ovviare allopposizione al
comandamento divino.
Sulla stessa linea vi è quasi una conferma da parte di Giovanni Paolo II
che nella sua esortazione apostolica Familiaris consortio(n. 84) afferma:
La riconciliazione nel sacramento della penitenza la quale apre la via al
sacramento della eucaristia, può essere impartita soltanto a coloro che si
sono pentiti della violazione del segno dellalleanza con Cristo e della
fedeltà e sono sinceramente preparati ad una vita che non sta più in
opposizione allindissolubilità dell matrimonio. Questo significa
concretamente che i due partner, se non vogliono per gravi motivi - quale
leducazione dei figli - cedere allobbligo alla separazione, si decidono di
vivere in piena astinenza, cioè di astenersi da quegli atti, che sono riservati
ai coniugi. Giovanni Paolo II cita qua una sua omelia alla conclusione del
sinodo episcopale VI (AAS 72 (1980), 1082). Si deve notare che il pontefice
dichiara un fatto morale (i rapporti sessuali oppure la rinuncia ad essi) sono
una prova per la testimonianza di fede.
Il Sinodo comune delle diocesi tedesche 1975 andò oltre e domandò
alle rispettive istituzioni romane, per casi ben circoscritti (escluso lo
scandalo), unammissione alla eucaristia per divorziati, senza la condizione
previamente posta. Dopo una lunga fase di riflessione, Roma rispose, che
non potesse darsi comunione eucaristica ai divorziati risposati, perché
questo si opporre allalleanza damore tra Cristo e la Chiesa, della quale si
parla in Ef 5,22-33 e perché la legge dellindissolubilità non può venir in
alcun modo sminuita59.
59 Cfr. anche il decreto di Pio X Sulle disposizioni necessarie per ricevere frequentemente e
giornalmente la comunione eucaristica (20.12.1905); la lettera della Congregazione per la
dottrina della fede (11.4.1975); il Sinodo comune delle diocesi tedesche (edizione ufficiale
completa 449-453).
59
1071, 1,3) devono essere onorati. Speciale cura sarà necessaria, quando
uno dei partner ha finito il primo matrimonio sotto condizioni aperte e con
uno scandalo. La seconda unione matrimoniale si dovrebbe mostrare come
convivenza duratura. Deve essere fermamente chiaro che i partners cerchino
nella fede cristiana il motivo religioso della partecipazione alla vita
sacramentale della chiesa. Ciò vale anche per leducazione dei bambini. In
ogni modo il riconoscimento delle seconde nozze non deve oscurare il fatto
del fallimento del primo matrimonio. Dovrebbe comunque far credere in un
Dio di misericordia.
la la realtà i le le le La
motivaz concret fini istituzio fasi articola griglia
ione a naturali ni riuscite zioni dei
centrale determi della della diritti
native comuni libertà
cazione (soggett
o)
62 Heller, Andreas, Zusammenleben von Mann und Frau. Kirche und Nichteheliche
Lebensgemeinschaften, Klagenfurt 1989; .Müller, Karl-Heinz, Unverheiratet zusammenleben.
Sozial wissenschaftliche und anthropologisch-ethische Analyse der nichtehelichen
Lebensgemeinschaften unter besonderer Berücksichtigung der existentialanalytisch-
logotherapeutischen Anthropologie, St.Ottilien 1992. Schockenhoff, Eberhard, Ehe -nichteheliche
Lebensgemeinschaften-Ehelosigkeit, in: Johannes Gründel(Hg), Leben aus christlicher
Verantwortung 3, Düsseldorf 1992, 31-66.Süssmuth, Rita, Nicheheliche Lebensgemeinschaften -
eine Alternative zu Ehe und Familie?, in: Diakonie 19(1988), 317-326Tettamanzi, Dionigi,
Rapporti prematrimoniali e morale cristiana, Daverio, Milano 1973. Wingen, Max, Nichteheliche
Lebensgrmeinchaften. Formen-Motive- Folgen. Zürich 1984Zuccaro, Cataldo, Morale sessuale.
Nuovo manuale di teologia morale. Esizioni Dehoniane Bologna 1997..
63 BRD 1982 1 Million inzwischen 1 1/2 bis 2 Millionen, 61 % der Paare jünger als 30, 78% der
Paare waren ledig, 14% geschieden, 8 % verwitwet. 25 % haben Kinder . Nur 15% betreuen auch
Kinder, bei 5% gemeinsame Kinder
61
coabitazione non è veramente una via alternativa della vita, ma una nuova
conseguenza nel ciclo coniugale. In una prima fase si insiste dunque sulla
privatezza del vincolo coniugale, su uno spazio e un tempo dun sentimento
speciale, sulla libertà relativa allimpegno e al successo professionale.
"Creeping polygamy, which, through a sequence of marriages, affect almost one/half of the totale
married population in some countries, such as the United States"(Alba Dini) 68
Si tratta forse di una analogia a qualcosa che sì è avuto in altre
culture?69 In un documento del SCEAM, intitolato:
" Vers lindigenisation du rituel du mariage", en date de 15 septembre 1976, les eveques
africains rappellent quen Afrique Noire, e quoiquil en soit de la grande diversité des
coutumes matrimoniales à travers lensemble du continent, " le "prendre
femme"(mariage) est une action progressive, cest à dire une action qui procède étape par
étape " et ils estiment nécessaire des les énumérer: "choix des conjoint(scelta del partner);
introduction et acceptation de la demande officielle en mariage(domanda officale);
probation des fiancés(prova dei fidanzati); actes qui font que, aux yeux des groupes en
présence, le jeune homme e la jeune fille acquièrent le statut social dépoux e dépouse
(declarazione); transfert de lépouse au domicile de lépoux(tralochi); festivités(festività);
cohabitation des époux(coabitazione); première naissance au sein du foyer(prima nacita).
Aussi longtemps que cette dernière étape ne saccomplit pas, le couple connaît une
instabilité qui peut conduire au divorce, où a linfidélité qui pousse lhomme à prendre
une deuxième femme pur avoir des enfants"(Les évêque dAfrique parlent.... n. 29, 1976,
p.128 (Finchè queta ultima etappa non è compiuta, la copia conosce una instabilità che
può condurre al divorzio, o allinfidelità la quale preme luomo daver una msecodna
moglie per procrere dei figli)(in: René Luneau, Paroles e silences du Synode africain 1989-
1995),66.
(Ci sono tante altre forme, in uno o nell altro periodo delle culture diverse,
non soltanto mariage coutumier africain. Cè anche il matrimonio
68 "...for the focus on marriage data has partly concealed the most important change that has taken
place in recent years> the gradual structuring of a new model for the formation of the
couple(Jean/Claude Kaufmann, Nuptialite ou conjugalite.Critique d une indicateur et etat de
evolution conjugles en Europe, In. Archives Europeeennes de Sociologie 1994, 1(p. 6.)
Cohabitation should be seen as part of this process. In this way the feasibility and the lasting nature
f a union is tested out by entering a life together step by step, as a means of seeing whether the
differences can be handled without too much difficulty(sociologie du couple) ... contrarz to what
was previoulsy thought, cohabitation is not really an alternative waz of life but rather a new
sequence in the conjugal cicele(24) Privasition of conjugal bond, space allowed to sentiment,
ensure professional success. Creeping polygamy, which, through a sequence of marriages, affects
almost one/half of the total married population in some countries, such as the United States31
69 "Ainsi, dans un document officiel du SCEAM, intitulé: " Vers lindigenisation du rituel du
mariage", en date de 15 septembre 1976, les eveques africains rappellent quen Afrique Noire, e
quoiquil en soit de la grande diversité des coutumes matrimoniales à travers lensemble du
continent, " le "prendre femme"(mariage) est une action progressive, cest à dire une action qui
procède étape par étape " et ils estiment nécessaire des les énumérer: "choix des conjoint;
introduction et acceptation de la demande officielle en mariage; probation des fiancés; actes qui
font que, aux yeux des groupes en présence, le jeune homme e la jeune fille acquièrent le statut
social dépoux e dépouse; transfert de lépouse au domicile de lépoux; festivités; cohabitation
des époux; première naissance au sein du foyer. Aussi longtemps que cette dernière étape ne
saccomplit pas, le couple connaît une instabilité qui peut conduire au divorce, où a linfidélité qui
pousse lhomme à prendre une deuxième femme pur avoir des enfants"(Les évêque dAfrique
parlent.... n. 29, 1976, p.128 (in: René Luneau, Paroles e silences du Synode africain 1989-
1995),66.
64
Non manca la grazia di Dio a quelli che sono in cammino per compiere
quello che il matrimonio potrebbe e dovrebbe diventare per loro - il
sacramento dellamore e della vita. Si potrà dire che essi non raggiungono la
piena forma di ciò che Gesù ha voluto dal matrimonio. Nella misura in cui
essi non sono immuni da cattivo umore e passione, da incertezze sociali e
culturali, non sono neppure in grado di rendere presente in maniera
permanente la salvezza di Dio. In un modo aperto e comprensivo la Chiesa
lo dirà a tutti.
5. La norma pastorale.
Quelli che si sono decisi per una convivenza prematrimoniale non
devono essere visti da un punto moralistico soltanto. La frequenza e la
quantità crescente è una indicazione per un fenomeno tran-soggettivo
(insistenza sulla privatezza del vincolo coniugale, sullo spazio e sul tempo di
un sentimento speciale, sulla possibilità di fare carriera, di vivere il più a
lungo possibile nel cosiddetto hotel mamma). Laccentuazione del
matrimonio è comunque rimasto un elemento centrale e decisivo della
dottrina e prassi cristiana. La tradizione cristiana ha sempre saputo che la
verginità (astinenza) prematrimoniale ha il suo senso. Zuccaro mette in
rilievo un altro elemento: "In conclusione, accanto a queste ragioni che
rendono problematico legittimare i rapporti sessuali prima del matrimonio
vorrei ricordare ancora una volta la necessità che i fidanzati sentono come
esigenza di amore di esprimere il loro dialogo interpersonale attraverso la
ricerca di gesti di affetto autenticamene espressivi della loro condizione.
Occorre convincersi che, ancora una volta, la castità non necessariamente
significhi rinuncia allamore, e nemmeno rinuncia a una costellazione di
gesti affettuosi che la motivata rinuncia alla genitalità fa scoprire in tutta la
loro bellezza. Al contrario, esige che il dialogo affettuoso tra i fidanzati, allo
stesso tempo, diventi espressione e radice del loro amore"73.
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agire
73 Cataldo Zuccaro, Morale sessuale. Nuovo manuale di teologia morale, 1997, 184s.
68
CC. Il matrimonio
portare ogni amore alla sua piena verità...77. Tutti questi elementi che
corrispondono al legame-donazione di Dio nella creazione, auto-rivelazione
di Dio in Cristo, annuncio del tempo futuro - si lasciano compendiare nel più
frequente dei concetti sacramentali: il concetto biblico di alleanza78. Nel
matrimonio cè una alleanza tra Dio (in Gesù Cristo) e luomo (Ef 5,22-33).
2. Lauto-rivelazione di Dio nella storia.
In tutte le fasi in cui il legarsi delluomo combacia con la donazione di
Dio, diviene, sempre un po più, chiaro che anche quella donazione divina
ha la sua storia (che si integra nella storia delluomo). La creazione e
lincarnazione, ovviamente, si rispecchiano nella storia delluomo e nel suo
modello di vita. Lalleanza, lo stare da marito e moglie davanti a Dio nella
unione nonostante la sua validità invariabile, ha, secondo quello che
abbiamo detto finora, un aspetto storico.
È compito della Chiesa annunciare propriamente questo. Il messaggio
delle nostre chiese, soprattutto in questo tempo di crisi nel quale viviamo,
deve indicare nel contempo i valori che Cristo stesso riconosce e la miseria
che egli ci rivela e dalla quale ci vuole strappare (368). Lannuncio sempre
nuovo della Chiesa contiene la verità che gli occhi dellamato presentano il
proprio futuro. Perché essa è il volto di Cristo, che ha rivolto lo sguardo
sulla vita matrimoniale nel caso in cui questa promessa non dovesse
realizzarsi a causa di coloro che sono chiamati a riceverla (367). Il
matrimonio non trasporta nessuna grazia, che non ha ricevuta prima da
Cristo. La chiesa evangelica pensa di dover dire proprio questo anche
allindirizzo della chiesa Cattolica che spesso viene accusata di cedere ad
un automatismo sacramentale a-storico ("opus operatum")
evidente dopo lavvenimento della Pasqua ... Testo chiave che attesta ciò è
1Cor 7,39, in cui Paolo ammonisce di contrarre matrimonio nel Signore...
Solo la realtà della salvezza della nuova alleanza rende possibile lordine
del matrimonio, che corrisponde veramente alla creazione... Solo in questo
contesto ha senso parlare di Ef 5,21-23 (K. Lehmann, 72-73).
bb) Il segno esteriore
Il segno esteriore distintivo della sacramentalità del matrimonio, che
rende visibile il mysterium, è la comunione di vita e di amore personale tra
uomo e donna86. Limmagine, il matrimonio terreno, riceve e riprende e
rappresenta il rapporto tra Cristo e la Chiesa87. Si tratta di
rappresentare, non necessariamente di una convincente vita esemplare. I
coniugi non prendono letteralmente Gesù come esempio che imitano nella
vita quotidiana. Il matrimonio e il suo adempimento vengono costituiti nella
loro essenza sullesempio di Cristo. Lamore tra uomo e donna, scrive K.
Lehmann, è segno e simbolo reale che rende presente lamore e la fedeltà
di Dio donatici una volta per sempre in Gesù Cristo e resi presenti nella
Chiesa. Con ciò il matrimonio è una partecipazione al sacramento originario
Cristo-Chiesa o, come dice M. J. Scheeben, un articolarsi del grande
mistero Cristo-Chiesa. Nella loro comunione di vita gli sposi realizzano
proprio ciò che è anche lessenza della Chiesa nel suo insieme, cioè
lunione di Gesù Cristo con il suo popolo (K. Lehmann, 74). Karl Rahner
parla di una relazione reciprocamente condizionata: luna è, perché laltra è.
Il loro reciproco rapporto di somiglianza non è supplementare in entrambi,
ma è un vero rapporto di partecipazione, attraverso la provenienza originaria
dellunità tra i coniugi dallunità Cristo-Chiesa88.
cc) Rimando ed effetto
Il segno esteriore - come risulta da quanto detto finora - rimanda a una
grazia interiore. La personale comunione di vita tra marito e moglie risulta la
grammatica, con laiuto della quale si esprimono lamore e la fedeltà di
Dio. Nel rimandare, il segno provoca però la grazia interiore, alla quale
rimanda. Nel sacramento marito e moglie partecipano allirrevocabile
apparizione della promessa salvifica di Dio agli uomini, che è apparizione
della Chiesa stessa89. Nellamore e nella fedeltà dei coniugi si realizza
leffetto niente affatto automatico di una promessa e di una dedizione
irrevocabili. Nelle sembianze della sua creazione il Signore ci rende
partecipi di se stesso, del suo amore salvifico, della sua dedizione fino alla
morte, ma anche della sua indistruttibile vita pasquale nella gloria90.
86 La chiesa cattolica rimane anche con GS (47-52) in una ambiguità tra contratto e alleanza
in quanto riguarda il matrimonio.
87 H. Schlier, Der Brief an die Epheser, 263
88 K. Rahner, Schriften zur Theologie VIII, Einsiedeln 1967, 339.
89 K. Rahner, Schriften zur Theologie VIII, 535.
90 Die Deutschen Bischöfe, Zukunft der Schöpfung, 21
74
b) Unità
Per quanto riguarda una seconda proprietà essenziale, lunità,
teologi moralisti e canonisti prendono lo stesso orientamento. Entrambi
insistono sullesclusività come proprietà fondamentale e perciò sono
costretti ad occuparsi di violazioni contro lindivisa comunione di vita e di
amore (la poligamia, il levirato, etc.). Per comprendere profondamento però
cosa si intenda con unità, bisogna considerare diversi aspetti: da un lato la
91 Nella discussione, accanto alle proprietà essenziali (indissolubilità, unità) bisogna distinguere i
fini, cioè le ragioni del matrimonio (generatio et educatio prolis, ecc.) e i beni del matrimonio
(proles, fides, sacramentum).
92 R.Sebott, Ehelehre 25.
75
3. Istituzione e storia.
Listituzione, in quanto tale e in quanto quadro di valori, viene
accettato dai giovani, proprio dopo che loro hanno avvertito le conseguenze
eccessive dellindividualizzazione. Nel nostro secolo in molti paesi lamore
non riesce purtroppo a trovare la sua profondità e la sua tradizionale, e una
volta consueta, forma distituzionalizzazione (il "matrimonio"), proprio
perché il rapporto uomo-donna sembra essere ulteriormente aggravato per
polarizzazioni e mancanze della cultura (sentimento-razionalità, paura del
futuro-mancanza di esistenzialità, ostilità verso la vita nuova-organicità della
cultura e società, sovrabbondanza delle scelte-necessità della rinuncia).
Inoltre linsistenza sul proprio curriculum vitae, la mobilità della vita,
lassenza della procreazione in tante unioni tra donna e uomo, la
moltitudine delle scelte rende lamore più volatile e listituzione meno
solida. La chiesa daltronde ha contribuito qualche volta allimpedimento,
sommergendo quasi ogni soluzione perché ha comunicato limpressione che
tutto la sfera della sessualità sia immersa in un clima di peccato e non lasci
spazio per chiarimenti istituzionali razionali.
La totalità non cè mai totalmente (totus, sed non totaliter). Deve
essere considerata in statu nascendi (gradualità), in modo storico. Si
sviluppa solo nel processo. Passo per passo gli istinti e gli affetti vengono
posti al servizio della scelta fatta e del vincolo contratto allinizio.