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Cenni Storici q
Prefazione
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La misurit del Coutrirltitsso dl orchestr'a "'""""" """"""""' ' - i"l
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FART E II.
CONT RAI}ASS{} SOLISTA
Pr.irrrri posi zionedel Clpot:rsto eon quattro E serr,izi t'el*tivi .-'..." Pt'!. c
Sclle a drte 8l .d ulla '12Î della ?'l ottava 8
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Intet'r'rrlli a due 8Î eil a portamenti
Arpeggi in tntti i toni....:............ ..".;.'.'... """'.."r' 42
Scale Cr;omatiche 1b
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Estensione eompleta delle 4 corile...:........... 59
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Arpeggi in tutti
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Scrrle in terza {bicordi) ..,... -'....)t 60
N'l 6 Sttrdi di bravura ............ ....")' 62
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F 1601-1602 -o3 È
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CENNI STORICI
È certo che I'origine del Contrabasso è collegata a quella degllistrwnenti gravi ad atco,
cioè alla famigLia delle Viole
In origine, dunque, iI Contrabasso attuale non era che una grossa Viola, chiamata Violone o
doppio Basso, la di cui parte si scriveva in chiave dí .DO, terza riga, e si esegulrÉ un' ottaYa
più bassa forse per comodità di lettura; come ancora oggi si usa
Quest'istrurnento aveva la cassa A'monica molto alta, il manico cortissirno e largo, portava
sette corde e si suonala stando in piedi.
NeI 4676 si pubblieò a Roma, da un distinto musicista di nome Tadini, un breve scrif,úo nel
quale egli si diceva autore clel Contrabasso a quattro corde. Documenti che prodno la verità di
quanto egli affennò io non ne ho visto, si sa però che nell'epoca da lui indicata, nel finire del
diciasettesimo secolo, veniva usato questo strumento ridotto a quattro corde nelle Orchestre ita-
liane, sempre sotto il nome di Violone, norne che in Lombardia si usa ancora eomunemente.
In seguito tale strurnento subì vari cambiamenti tanto nella forma (r) quanto nel numero delle
corde, come pure nel modo di accordarlo, ed in fine oggi è difiniúivamente adottato nelle orche-
stre italiane iI Contrabasso a quattro corde aecordato per quarta -Mi Zca Be Sol r'iconosciuto dai
più noti confrahassisti,e dai maestri compositori e Direftori fforchestra cluale il più atló a faci-
litare e rendere perfetta l'esecuzione della musica in genere.
(t) f.e piu beU.e lp ne edi mìglioripervoce sono i Cou.tlabassi deicelebri liritai- Gaspare d:ì Salb,Gofi'ilei.-ì[ontagnana,Testore- e pirì
talrli i Casini S^'{agirùiana- i }iari-i Dulì'Aqlio ecc, F L6OL-O3 n q
!ilIL)ÍO' Proprietà della Premíata Capisterìa e Stamperia illusícale di n.F,INTa,ZZI. întti i soao riserrati
'iiritti
PREFAZIOI{E
quattro..cgdS. abbia già.rnoltissimi cultori' inYarî rraestriinsegnan--
Sebbene l'insegnamento del Confrabasso a lasciando all'allie'o libera facoltà di
ti predominu *ro"Ill*i..r*p""siaairi" aìî"^iitpurtirlo.findarricipio-
quello a tre corde'
terminJto"Ai'"gfi 1o studio su
a combattere questo loro pregiudizjo ' (r)
apprenderì-n
Con lutto il rispetto
"[ti"
non esito
.di questi signori
i't*'t"
-. "i
ha in breve tenrpo a far si che anche in Italia
il insufficiente eslensione del cont"oúo,rro a tre corde contribuito
I'uso del contrabasso a {uattro gslii6r' licosciuto dafuttico-
ne'c orchestre 6iuna,lualche importanzJ J obtilxorio
musica noderna e della classiea antica'-
me ilpiùprtrtico aIà esigenze della ppido,
, insufficienza";I;;;;le
Hi";;il;b*ro .r-orte acl essere sentita da rnaestri cor1ry:*olì._c
uL" eord.e oltre '
t 1t*"_t]1"1,$t
insormo'tabiii- e spessissirno si vedeta costretto a troncate i piùbei mo-
: creava all,esecutor;airri"rit; alle abbassare la ter-
rirnrcnti ritrniei, àí iu difficoltà e rnenoi'andoie f effetto- non baétaqdo nepPwe
"iri"iaL"
z:à eorda zo u soí,-iioni"niente anche questo che aumentavayera
la difficohàgià grande prodotta dau'inrperfezio-
' e naturale dell'istrunr'ento, (ehe è per quarta)
ne del contrabasso I tre "orde, spostando ,rào solo I'accordafura
'tua spostandopure il m4neggio della mano sinistra'
'j
7 ecc,
i";;"f"t"i"
* di guetlo àel Contrabasso a tre cortle r- *..-+ó
^-^^ la
gravitare.tlgl'o verso py"lo':
IJ^n"dorryà àssere ben contrappesatole non
-Èur7hefta,
ciioi,.plut"u (l ) , della piccola fascia del-
bietta-9 nasello,
Il araosi compone delle seguenti pu"ti,
r" ù"i.ttr,iii;fi; b;r;;; ;-.tià .h; sen'e per portare i crini alla giusta tensione
rl auí^b"u"rio deve sezuire il.lnovimento della'mano-irvàce h parte superiore del braecio deve muoversi
il meno possibile, evitando"eosì eÉe la siralla pre"da parte ad aleun movimento che impedirebbe di condur bene
l' arco, rìndenilelo pesante e meno el:rstieo
Ll arco non si ileve prancre nlla or{a sgarbaiirmenterJne neppure ternerlo troppo leggero. - Nel priuro c aso
se ne trarrebb" oo *uoìo sgrailerole - ne} secondo un suono troppo debole.
i ir"àaio ".tà la migiior guirla per equilibrare la p-ressionè dell'areo colla pressione delle dita sulle cor-
de - equilibrio che daù per risultato un suono robusto e.bello' -
l{ei pos.u"e da I'una'alltafra eorda non-bisog:na ehe I'arco-si stacchi dal}e corde.
Quando I,areo dowà suonare sullaprima
elrd.a (8o/) ilbraecio destro dollà portarsi un pò più infuori -
suonerì sulla,secondarterza e {uarta corda dovrà lgrtarsi piìr'r-erso Ia
persona'
t"'d'-i";;;ì;;ì""à
ouanclo
la - àa principio molto adagio e leg'-
; tirare I'areo suile ,*a1 n'ooiu io.t"ttu sua iunghszza
germente(osservando scrnpolosamentelutto quanto È,"!3lo detto) poi ?iÌ ptt:l?'.
che I'allievo non p^renia la cattivissirna alitudine di
-maestro muovere
,
tl
':
iì Adoperate'lutta la lurghe zza dell'areo per og'ni nota di questo esereizio e su fuff e le quattro
31 conle
21 conLl
{1 conne
41 óoqn;.
Negf isfrumenti dlérco la condoffa dell'arco stesso è.guella che serve ad oftenere i diversi coloriti scritii
e voluti d.ai maestri compositori.
Le abbre'dazioni adoperate per indieare i diversi coloriti sono le seguenti:
Per il piano un semplice
1@) per il pianissimo due o tre
(pp) (ppp) per ii forúe una semplice (;f) per lI,
fortissimodueopiùCtr)cffi)peri1crescendoilseguentesegno'<peri1dimirruendo]ostesso
al rovescio --_-:--- per lo sforzato un esse ed un-effe Gf j i", il fortepiano un effe e ua piano ant,te (f? )
perilpiano crescendo e dirninuendo ' --perilfortediminuendoer"e.ceodo=---l-.-
ecc.ecc.. Questi segli l-engono posti sopra o sotto le note.
Per ottenere che la figura sia tenuúa scrupolosamente il proprio giustó'mlore si usa porre sopra la figura una
lineetf a onizzontale.
Esercizio
{e .tt-" possa eseguire con facilità quel tale nunrero di note conrprese nella legatura- facendolo scorrere suila cor-
,
da più o meno adagio a seconcla della quantità che si devono legare.
Atqhu in codesto caso la mano sinistra dowà premere sempre conforza le corde.
- do alpolso dellamano che conduce I'arco unaleggera inflessione perciascula nota seglata dal punto.
5l Ll effetto deLlo sforzato (f) si oútiene rnedi,rnte un,inflessioo" d.lÌ'arco sulla noà sforzatul P"tò bisogara
baclare dÍ non confonderB questo eolorito col forte e pianb (.f?) er"èodo palese la differenza che esiste ira
.ù
F .1601_03. fr
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. \uestoequeilo.Aquistoilpianosuccedeirnmantinenteal.forte:aquelloilp-ia1oèselrygprecedutodarmsensibilediminuendò
'l
Esernpio Effetto
Esenrnio
-- ffi ,orrcúú,
iPrP f,Pf? f? -
. ,O:Ii seglo --.- sopra o sotto alla nota. s'ottiene nota, comincierete coll'areo in giù o in su pianissimo e la rinfotzere-
lo stesso effetto dello sforzato. .
' r.?r"r,a" il ."di."t" segno : s_opra o sotto la
t" ;i", del sui giusto valdre
"U" ".t'1"tiTl
z:qo.storoio"ito,., èseruadubnig.it4]ùrfirjcileadottenersinelContrabassostanteilpoc.on'iluppodell'arco.
---:-
No4cósiglierò*uil'u6rtodiprenderelacattilaabiludíne,ineonlrandoun?notalungacolzuaccennatocolorito, '-o '- di
rimettere'l'arco dueofoe-v-olte coulè generalmente ,ahche da óraud ContraÒasnlslt,inuso nelle nostre orchestre .0lfre atradire
I'effettol'ero,l'arco deteriora così nella forza che inbreve tempol'alliel'o nonsqrà ljùlnqrado $tenereuna nota delralore di due
quafi.Conrióne dunque esercitarsi eon amore indefesso su-llo Étudio delle noteJungl.e,soltanto in questo modo si arriverà a.sor-
rirontaret aifticoltà che presenta per il Contrabasso il colorito in quistione.
Lo stesso dieasi per il seguente cororito
G*oE GENERALI
Quando dovete eseguire ul braro di musiea or.eri-ut" s-elx-pre se questo comincia'sul morjmento forte o debole della bat-
tuti. Se eomincia siTorte èregola generale che l'arco debba attaccarsi in giù: Se comincia col debole in su.
{9 Esempio:
23 Eseurpio:
È p*" regoia_generale cominciare. coll'arco u-r Birì, quando le note che.si devono eseguire inuna o più batfute sono -in
mero pari e al eolhario
numelro coll'atco in sù qua-ndo
eonhario coll'arco sono in numero dispari.
qua-ndosono
(Pqri) i (oispari)
Esempio:
Nonesistereg'ola senza avere la sua eecezione.Diffatti quando perunritmo speciale o per un dato colorito il movimento de-
bole dellabattutariehieda -- maggior
-.---o-"- accento del
--^ monimento forúe,la
-;--:J;- regola
--o suaceenaataliene distrutta"..distrutti.pure i col-
pi d'arco scolastici.subentranào-quelli -- .---;"
servono rieppiù a faeilitare
scolastici,subenfuando quelli che servonolieppiù faeilitare ée a raffinare I'esecuzione.Eceo alcuni esempi:
raffi,nare l'esecuzione.Ecco eserirpi :
v:v Frv
'i\ '^
lo.
:'. 1
Y-
v:
s:
,y
' Con questi esempi e con questi colpi d'arcoselnatisiapprnnde chiaramerfe cheilmodmentodebcle clclla battuta de'i-e es-
sere esqguito colì'' arco in giù.
,. re nole Pqltgtg opPure squúe dall'abbreriazione sq'uente (slacc.)ehe sigdfica staecuto,si dorranrio ese;ruire con eolpi
d arco decisi-Piùiimorimento sarù celerepiùi eolpi d'areo dowaruo esierecorlienen-osi.
Esenpio
1iì
4/d ' '
-' Ll punto lungo sopra o sof,úo la nota ruba la metà del mlore della nota gtessa- Ne risulterà I'effefto e ome se
allÀ iota segiata-ti"grri.t" la pausa rispóndente a] suo valore'
Esempir
Effetto
Comeho già detto doyendo legare un numero di noúe, il braecio deve regolare I'arco a seconda dellaquantità
delle note có*prese in ula sola legatura o.in uaa sola arcata. Gli esqmpi sono infiniti -eccone qualche saggio.
ecc "
: Abbassando Ì'indics sulla corda alla suaccennata (*) distarnza dal clpotasto a\Tt'nìo il Zz tliesis: .{E:n
,z-'4'
il
-;r('-*
Col dito medio e I'anilare uniti eùabbassafi irsieme sulla stessa cortla senza muolere la tttano nè primo dito
ffi
a\Temo iL Eol ry Abbassando il quarto dito ben allargato alTeÌuo lI 8ol diesis *;---ll
-#cl-:
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31 conoe
({?P.)
41 conle
({3e.;
./lB..Qaando_si-tror-a, per_speciali g9loqif.r,scritfi sopra sotto le note il terminepízzt'calo,si deve lerzre il
g
suono pizzieando le corde col dito medio della mano dèstra, appoggiando la punta -del policé di fianro alla ta-
stiera e eon le altre dita f ener ben fermo l'are o i
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jY. ...-.
({ ) Pur cauùiando posizione la mano sinistra del'e nantenere turte Ie regole già espc,ste per la prima posizione .
ilj I *"goito al" abbia íl- -7u natrt::ale col lruuero 1., avauzerà la ruano suLLu .oidt dimezza posizione ptr eseguire íL -Ftt d'ie--
stesso uumeJo : iL BotIo eseg'ui-rà col B, il ,9ol diesis col 4,e uel discendere fatto cd egD abbia il l7-z die.is coL tnuttero l,port"-
sis collo"Ui""o
rir la nano nuovamente a, mezza,posizìone bferiore per eseguire tI ?a natwale collo stesso nulrero.l. Qttesto tìLo\-illlento della mano è trgua-
le su tutte Ie quattro corde.
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la mano
Lt mezzaposlzlone superiore alfa priÎa si ottiene avanzando
;#;rir"u poririoo". càrfl p"il-Jaiió neiru quurta àorda si tioveù sul
rerzo quando q"".to ii*ii.;;;ùr;r;
Eut, nellut"r"u rl"li,"rii" r".""au "oi -,o,ìùla prima suI
o'z bcmo,lle;
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pei ta seconda posizione si farà lo stesso movinento. Soltanto che iI {9 dito nella 41 corda si portera snì
8ol dresis, neLla terza sul Do diesis, nella-second a s'il. -la diesis, nella prima sul Ez naturale '
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ESEMPiO DI DIGITAZiONE ptR CAMBIARE poslzro.\:E AILA
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MANO
I r.int9 j lîinr.eana
Plsupgaxa
t 1 P.'supgatta 41p."
P.einfgaua 53P:
P.einf."aUa 21Pi
fB.lf gcata o passaggio
l::!11ryequi sopra esposúo.su-lla sola il primo di.f^o è sgmpre que[ó ehe se_gna te diverse posizioni.
l.í esempio l?cordado'rilpure esegiriisi nelle altre tre.
31 c*-vuota. {1 p.e
Al-verto ehe le scale di -La minore si può esegrrire in due sole corde (3i e 2".),
4
Esempio:
20 ó: P."
f t60r-o3 a
.,i
';l
.l
.:1.. .
I
. I ::è4
t"
,i
i
i1t-Fodiesis col a; dito su11à z.corda si porteià i1-3oo
t.lutt*. a f'3os.iz.ione per fale'1J r9al diesis col
'our* 4' dito si farà il SoI nqtìírale-col 4' ' senza -
6 . diro. e tt ,Lanafurate coL 4. . . Net aisceoili; fit1.i-1\l-!3r*l -':
-l
;"*;t; iu *uoo nè auuràu"e il dito come si usa-romunemenre' rer-
t
Tare movimento del t. oittr non è spiegairià
i*t"pr*iè i*u"" di faeiìiúare.r'csecùiore
per
À r'.bttonazione'
seftima arterata
seguito in quesfo mio ravoro. ra
de l,una più tutricile r,àitra pù in_ce{?._ io-"-ri ""àtà in
ai"ruoar-* uaopràrò prrfare.ra noti naturale il t' ditosen-
t
tr,i."rr;ii',1.'àit" r"r
ascendente adoprerò i"H,,; " d;ú; *ipoririooe naturare è per ortenerepiù
za muoyere ra mano. Quests piceorava'e,f'd'i;;;";;;fttt;
l, facihnente Ì' inionàzione .
B,E.IIINORE
( come 'usasi )
!l os r
(eome devesi
eseguire )
(
(a) I puntiilsegrano dove cade l'esempio'
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taÌnenlì. Coù prírní aòcturàIa mano a prendere a sóalst Ie posdztoní di/ferenfi; cocrsecortdí otterrà dd..manfenere Ia gtusfadi-
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