Rivista Italiana di
Medicina Tradizionale Cinese
Bimestrale scientifico a cura
della Scuola Italiana di Medi-
cina Cinese Gruppo di Studio
“Società e Salute”
Corso Garibaldi, 18 47100 Forlì
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pa del Tribunale di Forlì con il
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Anno Ottavo Numero 2
Marzo-Aprile 1992
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Direttore Scientifico
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Ettore De Giacomo: didattica
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Nunzio Matrà: medicina di base
Massimo Muccioli: bibliografia
Lucio Pippa: università
Camillo Schiantarelli: ricerca
scientifica
Redazioni
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Civitanova Marche
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Stampa
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Marche
edizione italiana del
Journal of Traditional Chinese Medicine
18 Beixincang Dongzhimen Nei, Beijing People's Republic of China
Direttore: Prof. Niu Si Yuan Editore: Wei Yuanping
interventi da
Revue Françoise de M. T. C., The Journal of Chinese Medicine
Collaboratori
P. Borgonuovo, R. Borgonuovo, R.Brotzu, D. De Berardinis, A. Cichetti, C. Di Stanislao,
L. Limarzi, R. Montanari, M. Piastrelloni, P. Unschuld.
Cura delle Traduzioni
Anna Maria Seghetti, Angelo Sprea, Manuela Di Chiara.
Norme Redazionali e Pubblicazione di Articoli Originali
La Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese pubblica articoli di didattica, ricerca,
aggiornamento, clinica ecc. secondo un piano redazionale che prevede due categorie di
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didascalie, anche le tabelle (da limitare all'essenziale) vanno allegate su fogli separati,
numerate e provviste di chiare titolazioni.
Cura dell'immagine El Cito
In Copertina Lastra tombale in terracotta con carro tirato da bue, dinastie del Nord e del
Sud (420-589 d.C.), sito archeologico di Dengxian, provincia Henan, Cina
Prezzo di Copertina Italia, lire 30.000
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3
 Anno Ottavo Numero 2 Marzo-Aprile 1992

Sommario

Editoriale
Basi della medicina cinese
Semeiologia
8 Lucio Pippa Polsi radiali ed orientamento percettivo-diagnostico
Sindromi dei livelli, strati, riscaldatori
11 Lucio Sotte 3. Sindrome dello yang ming e sindrome dello shao yang
20 Lucio Sotte 4. Sindrome del tai yin, sindrome dello shao yin e sindrome del jue yin
Diagnostica degli organi e dei visceri
32 Giorgio Di Concetto Le sindromi complesse: sindromi da invasione del polmone da parte del
fuoco del fegato e quella da stasi di energia e sangue del fegato
VIII Congresso Gruppo di Studio "Società e Salute"
35 Laura Limarzi Rivolgimento fetale indotto con agomoxibustione dalla 32° alla 36° settima-
na di gravidanza
38 Margherita Piastrelloni Trattamento delle affezioni delle prime vie respiratorie in età pediatrica
Medicina e Cultura
41 Paul U. Unshuld Medicina tradizionale cinese: alcune riflessioni storiche ed epistemologiche
Contributi Italiani
50 C. Di Stanislao e alt. Studio preliminare sulla terapia naturale in corso di rosacea

dal Journal of Traditional Chinese Medicine vol. 11 n° 3 '91

Osservazioni cliniche
54 Wu Baofa Infissione profonda del punto Renying nel trattamento dei disturbi
cerebrovascolari con sequele
57 G. Di Concetto-L.Sotte Trattamento della cefalea con agopuntura e farmacoterapia cinese
59 Zhao Xiaodong ed alt. Trattamento di papillo-retinite ed uveite abbinate a malattia da graffio di
gatto in combinazione con la medicina tradizionale cinese ed i farmaci
moderni
Applicazioni dell'auricoloterapia
61 Wang Qiang ed alt. Trattamento della ritenzione urinaria dovuta a dolore anale postoperato-
rio
Ricerca di base
62 Lang Senyang e alt. Studio dell'azione antiepilettica dello Qingyangshen (QYS)

4
 Ricerche sul qigong
66 Kuang Ankun e alt. Ricerca sull'effetto anti-invecchiamento del Qigong

dalla Revue Françoise de Medicine Traditionelle Chinoise

69 Nguyen Van Nghi La fine e l'inizio - zhong shui

Rubriche
92 Congressi e Corsi

93 Bibliografia

96 Biblioteca

5
 editoriale

l'università apre le porte alla medicina cinese?

Diventa sempre più impellente la domanda relati- scuole private; a meno che queste ultime non
va all’agopuntura ed alla medicina cinese come escano dalla mediocrità che le ha spesso caratte-
specialità universitaria. In realtà non sarebbe cor- rizzate ed entrino in sana competizione con l’uni-
retto parlare di specialità universitaria in riferi- versità, aprendo, ad esempio, ambiti di insegna-
mento ad “un’altra” medicina o, come si usa dire mento clinico, come ha sempre fatto la nostra
attualmente in alcuni progetti di legge, in riferi- scuola.
mento ad una medicina “non convenzionale”. In questo modo la competizione potrebbe trasfor-
Sarebbe perciò più logico parlare di un altro corso marsi in integrazione.
di laurea, accessibile solo ai medici. Tuttavia,
vista la situazione attuale, quel che conta è che i
medici siano sempre più garantiti nell’acquisire
un titolo ufficiale, frequentando corsi pluriennali
post-laurea, ben impostati e condotti da docenti
desiderosi di insegnare e ben preparati. Sembra
ovvio affermare questi assiomi, ma purtroppo non
lo è; infatti la cultura dell’apparenza porta a non
tenere in nessun conto esigenze legittime ed ele-
mentari come quella dell’approfondimento pro-
fessionale e del bisogno di salute.
Attualmente in Europa solo la Francia ha portato
l’agopuntura a livello di specialità universitaria e
ciò ha comportato la netta contrazione, se non la
scomparsa, delle scuole private. In Italia il massi-
mo che si è potuto ottenere è il corso annuale di
perfezionamento universitario. Stante la situazio-
ne attuale a livello ministeriale, è un grande risul-
tato. Specie quando si pensi che due università
(Chieti e Pavia) riferiscono il contenuto di questi
corsi alla medicina cinese e non solo all’agopun-
tura. Questo è giustificato dal fatto che l’agopun-
tura richiede la conoscenza della medicina cinese
per essere praticata in tutta la sua potenzialità e
che sempre più numerosi, almeno a livello di
esperienza della nostra scuola, sono i medici inte-
ressati all’apprendimento della farmacologia ci-
nese.
Uno dei motivi fondamentali del nostro impegno
è il riconoscimento ufficiale della medicina cine-
se anche a livello universitario: trasformare i corsi
annuali di perfezionamento in corsi pluriennali di
specialità. Tutto ciò porterebbe anche in Italia alla
scomparsa o, comunque, alla diminuzione delle

7
 semeiologia
Polsi radiali ed orientamento percettivo-diagnostico
seconda parte
Lucio Pippa*
Per necessità espositiva sono state prima descritte
le corrispondenze tra organi e posizioni del polso.
Tali elementi sono fondamentali nella correlazio-
ne ad un'opportuna lettura del "tipo" di polso
presentato dal paziente, polso correlato alla speci-
fica situazione energetica.
In primo luogo è dunque necessario esaminare e
definire il polso nel suo insieme, riconoscerne le
caratteristiche e la tipologia, in sintesi identificar-
lo: ciò consentirà di identificare la disarmonia, lo
squilibrio energetico esistente; in altre parole di
riconoscere lo stato di eccesso o di deficit, la
presenza di calore o di freddo etc...., causa dei
disturbi accusati dal paziente. La seconda fase
dell'esame consiste nella sottile valutazione
correlata alle singole posizioni, valutazione che
permetterà una diagnosi di sede dello squilibrio.
Abbiamo in realtà distinto in due tempi un proces-
so unitario, consapevoli però del fatto che
l'unitarietà del gesto è in realtà conseguenza del
ripetersi dell'atto e dunque del "fare esperienza".
Prima di esaminare i 28 tipi di polsi della medicina
tradizionale cinese, è necessario ricordare, per
una corretta valutazione, che il polso deve sempre
essere esaminato a tre differenti livelli di profon-
dità: a livello superficiale è sufficiente che il dito
del medio tocchi leggermente la pelle del pazien-
te, che vi si "appoggi" senza premere; una leggera
pressione delle dita permetterà di apprezzare il
polso al livello medio; per valutare il polso al terzo
livello, il profondo, il medico deve premere inve-
ce con una certa forza.
Un primo esame dei polsi non può prescindere da
una necessaria schematizzazione che non vuole
essere limitativa di riferimenti e paragoni, i quali
potranno essere fatti in realtà solo a seguito di una
maggior conoscenza, ma piuttosto esemplificati-
va, nell'intento di fornire un parametro di lettura
*Scuola Italiana di Medicina Cinese
Gruppo di Studio "Società e Salute"
8
ed un elemento "chiave". Tale elemento chiave è
utile al semplice ed immediato riconoscimento
dei principali polsi e del loro significato diagno-
stico.
Possiamo suddividere in tal senso i polsi in base
alle caratteristiche di seguito elencate.
Profondità
- Polso superficiale: Fu
- Polso profondo: Chen
Il primo, percettibile immediatamente a livello
superficiale, esprime una situazione patologica a
localizzazione esterna (aggressione del Biao).
Il polso profondo, percepito in vicinanza del pia-
no osseo, è correlato ad una patologia ad espres-
sione interna (interessamento del Li).
Velocità
- Polso moderato: Huan
- Polso rapido: Shuo
- Polso lento: Chi
Un polso equilibrato possiede un ritmo pari a
quattro pulsazioni per atto respiratorio: tale è il
polso moderato che, in genere, esprime salute ed
armonia.
Il polso rapido ha un ritmo superiore ai cinque
battiti per atto respiratorio ed è correlato alla
presenza di calore (o ad un eccesso dello yang);
all'opposto, un polso lento, caratterizzato da un
ritmo inferiore alle quattro pulsazioni per atto
respiratorio, è associato alla presenza di freddo (o
a deficit dello yang).
Forza
- Polso pieno: Shi
- Polso vuoto: Xu
Un polso pieno esprime una pienezza dell'ener-
gia: è sintomo di forte costituzione o della presen-
za di un eccesso patologico.
Il polso vuoto esprime, in opposizione, un deficit
di Qi o di sangue ed appare alla palpazione privo
di forza.
Ampiezza
- Polso grande: Da
- Polso fine: Xi
La denominazione stessa configura una situazio-
ne opposta sia a livello percettivo che come signi-
ficato diagnostico. Il polso grande suggerisce
eccesso, il polso fine carenza.
Entrambi appaiono netti e distinti, ma il primo ha
un diametro ampio, il secondo particolarmente
sottile. Il polso grande è correlato ad eccesso di
calore, il polso fine a carenza di sangue o di Qi.
Lunghezza
- Polso lungo: Chang
- Polso corto: Duan
Un polso viene definito lungo qualora venga
apprezzato oltre il pollice ed il piede, corto se
percepito in una sola delle tre posizioni.
Il polso lungo è segno di buona salute e di un buon
stato dell'energia; il polso corto esprime, invece,
il deficit del Qi.
Forma
- Polso scivoloso: Hua
- Polso rugoso: Se
- Polso a corda: Xian
- Polso teso: Jin
Il polso scivoloso è un polso fluido e scorrevole;
il polso rugoso, per contro, appare ruvido, grezzo
e non uniforme. Il primo esprime pienezza di
energia e sangue (e talora di Tan ed umidità), il
secondo appare, invece, correlato a deficit e stasi
di Qi e sangue.
Il polso a corda è espressione di stagnazione ed
appare teso come una corda di strumento musica-
le; il polso teso è anch'esso espressione di stasi, ma
di una stagnazione dovuta al freddo e viene perce-
pito più grosso del precedente e teso come una
corda torta sul proprio asse.
Ritmo
- Polso moderato: Huan
- Polso annodato: Jie
- Polso eccitato: Cu
- Polso periodico: Dai
Del polso moderato si è già detto: è il polso
equilibrato, normale, che possiede quattro pulsa-
zioni per un atto respiratorio, pulsazioni che si
susseguono a ritmo regolare. Il polso annodato,
lento ed irregolare, è per lo più associato ad
ostruzione del Qi e sangue causata dal freddo. Il
polso eccitato, rapido ed irregolare, è indicativo
della presenza di calore che agita Qi e sangue.
Il polso periodico presenta con regolarità delle
pause rispetto al ritmo normale: è correlato a
deficit di cuore.
I polsi ora descritti in modo sommario, ma utile
per comprendere la complessa sistematizzazione,
saranno nuovamente ed approfonditamente
riesaminati unitamente ai rimanenti 10 polsi tradi-
zionali non ancora menzionati e cioè i polsi:
- ampio: Hong;
- piccolo: Wei;
- debole: Ruo;
- molle: Ru;
- a pelle di tamburo: Ge;
- nascosto: Fu;
- laborioso: Lao;
- turbolento: Dong;
- cavo: Kong;
- diffuso: San.
Quando si esegue la palpazione, il polso percepito
presenta con frequenza caratteristiche associate:
ogni elemento collabora ad una definizione più
sottile della diagnosi. Se, ad esempio, associato ad
un polso superficiale, che indica un'aggressione
esterna, viene percepito il carattere rapido, è im-
mediata la diagnosi di "aggressione esterna da
calore" e, se tale polso viene in particolare recepi-
to a livello della posizione Cun (pollice) destra, è
possibile intuire un interessamento delle vie aeree
e del polmone; si procederà in modo analogo per
la definizione dei quadri più disparati.
Tali esemplificazioni saranno di volta in volta
descritte nella trattazione dettagliata dei singoli
polsi.
IL POLSO NORMALE PING MAI
Il polso normale è caratterizzato da quattro pulsa-
zioni per un ciclo respiratorio (due nella fase di
inspirazione e due in quella di espirazione) e da un
ritmo regolare e pacato. All'esame il polso appare
dotato di una certa forza che permane inalterata
sia a livello superficiale che profondo.
E' estremamente importante la percezione del
polso alla posizione Chi (piede): il "Classico dei
polsi" Mai Jing afferma che "anche se il polso Cun
(pollice) ed il polso Guan (barriera) scompaiono,
il persistere della pulsazione alla posizione Chi
(piede) consente di affermare il non pericolo di
vita per il paziente".
L'energia del rene, essenziale alla vita, è al tempo
stesso radice dei polsi. Di grande importanza per
il buon equilibrio del polso è poi l'energia dello
stomaco. E' così nuovamente sottolineato il
binomio energia innata-energia acquisita (rene-
stomaco e milza).
Variazioni del polso normale
Il polso presenta variazioni fisiologiche e climati-
9
che delle quali è necessario tener conto nell'esecu-
zione dell'esame.
Età. Il polso è rapido nei bambini, forte nei giova-
ni, più debole negli anziani.
Sesso. Il polso della donna è in genere più molle,
più debole e, al tempo stesso, leggermente più
rapido di quello degli uomini; nella donna prevale
per forza il polso destro sul sinistro, nell'uomo
l'opposto.
Costituzione. Un soggetto longilineo presenta un
polso più lungo rispetto al brevilineo; un soggetto
magro ha un polso più superficiale rispetto a un
obeso; una persona dedita a lavori manuali pre-
senta un polso più forte rispetto ad un soggetto
dedito ad un attività di tipo intellettuale.
Alimentazione. Dopo il pasto, il polso tende ad
essere maggiormente pieno; a seguito di ingestione
di alcolici, il polso diviene rapido; a seguito di un
digiuno protratto, il polso diviene fine e debole.
Fattori psichici. I sette sentimenti hanno tutti
ripercussione sullo stato del polso.
Fattori fisici. Dopo uno sforzo fisico intenso, il
10
polso diventa rapido ed ampio.
Fattori individuali. Sono correlati al decorso ano-
malo dell'arteria.
Fattori climatici. L'uomo, che vive immerso nel-
l'atmosfera, subisce inevitabilmente i mutamenti
climatici; il polso riflette l'adattamento dell'orga-
nismo alle nuove situazioni climatiche scandite
dal variare stagionale.
In primavera, il polso appare leggermente "teso
come una corda di strumento musicale": questo
polso, che sarà poi esaminato in modo dettagliato,
è correlato classicamente al Legno.
In estate, stagione caratterizzata dal calore e dalla
crescita, il polso appare "ampio": arriva con forza
e vigore, dimostrando abbondanza ed eccesso per
poi scomparire più debolmente.
In autunno, stagione correlata al decrescere dello
yang, il polso appare meno forte, è superficiale e
"leggero come una piuma".
In inverno, stagione a configurazione yin, protesa
alla conservazione delle energie, il polso appare
profondo come una "pietra nell'acqua".
 sindromi dei livelli, strati, riscaldatori*
terza parte
3. sindrome dello yang ming e sindrome
dello shao yang
Lucio Sotte **
Sindrome dello yang ming, yang
ming bing
Anche nel caso della sindrome Yang Ming si
distinguono due quadri: uno più superficiale da
meridiano ed uno più profondo da aggressione del
viscere.
La caratteristica di questa sindrome è la presenza
di segni di intenso calore; il freddo che penetra in
profondità si trasforma infatti in calore.
La sindrome rappresenta l’evoluzione normale
della sindrome Tai Yang, se questa è stata mal
curata o se l’aggressione cosmica è stata particolar-
mente forte. Talora accade che la sintomatologia
da penetrazione del vento-freddo esordisca diret-
tamente con questa sindrome; ciò avviene se le
energie cosmiche sono particolarmente violente o
a causa della predisposizione del paziente a svi-
luppare patologie da secchezza e calore.
Sindrome del meridiano
Sintomatologia
La sintomatologia è la seguente:
- iperpiressia elevata;
- cefalea Yang Ming;
- secchezza delle fauci;
- sete, polidipsia;
- talora faringodinia e leggera dispnea;
- faccia arrossata;
- avversione al calore;
- traspirazione abbondante, profusa;
- irritabilità, angoscia ed agitazione;
- raramente può comparire incontinenza
* Estratto da "Le Patologie di Origine Cosmopatogena", Qiu
Tian, S. Marino, 1991
** Scuola Italiana di Medicina Cinese
Gruppo di Studio "Società e Salute"
urinaria;
- lingua con patina sottile, gialla e secca.
- polso ampio Hong e grande Da, oppure
pieno Shi e grande Da, oppure scivoloso
Hua e rapido Shu.
Eziopatogenesi
Il calore penetra all’interno del corpo tramite il
meridiano Yang Ming e provoca abbondante
traspirazione che asciuga i liquidi organici; da ciò
originano la bocca secca, la sete e la polidipsia.
Inoltre, a differenza della sindrome Tai Yang,
caratterizzata dall’avversione al freddo, nella sin-
drome Yang Ming compare l’avversione al calo-
re. Il calore si manifesta soprattutto in alto con
faccia rossa e cefalea; provoca, oltre all’iperpiressia
severa, anche segni di compromissione della psi-
che, come angoscia ed agitazione. Se l’iperpiressia
si aggrava, può comparire il delirio.
Il livello energetico Yang Ming è formato da due
visceri che svolgono un grande ruolo nella dige-
stione ed assimilazione degli alimenti. Si tratta di
un livello che possiede una grande energia che
viene completamente mobilitata per combattere
le Xie Qi. Ciò giustifica la potente reazione feb-
brile.
Il quadro clinico di questa sindrome, caratterizza-
to da segni di calore all’interno, con essiccamento
dei liquidi, é chiamato Wei Jia Shi o “solidità dello
stomaco e dell’intestino”.
La lingua è arrossata e presenta una patina gialla
che è segno del calore in eccesso; è secca per
l’esaurimento dei liquidi organici.
Il polso può manifestare segni molteplici che
comunque esprimono sempre pienezza e calore.
La caratteristica della sindrome Yang Ming con
attacco del meridiano è definita da quattro sintomi
denominati i “quattro grandi”:
- grande febbre;
- grande sete;
- grande sudorazione;
- grande polso.
11
12
Terapia
Il principio di terapia è quello di rinfrescare il
calore e di produrre liquidi organici.
Agopuntura
- 1GI Shangyang;
- 4GI Hegu;
- 11GI Quchi;
- 14VG Dazhui;
- 44E Neiting;
- 6Rn Zhaohai.
I punti 4 e 11GI vengono utilizzati per purificare
il calore dello Yang Ming. Il 4GI serve soprattutto
per trattare il vento-calore esterno ma, combinato
con il punto 11GI, ne potenzia l’effetto rinfre-
scante sul calore interno che ha raggiunto stomaco
ed intestino. Per lo stesso scopo si utilizza il punto
14VG.
Il punto 1GI ha azione sintomatica sulla gola e
tratta la faringodinia, va trattato in dispersione e
fatto sanguinare per eliminare il calore che si
esprime con sintomatologia tonsillare ed oftalmi-
ca.
Il 44E, punto acqua del meridiano, purifica il
calore, disperde la pienezza ed elimina il vento
dallo Yang Ming della faccia.
Il 6Rn viene utilizzato sia perché promuove lo yin,
dunque la produzione dei liquidi organici, sia
perché benefica la gola.
Secondo alcuni testi può essere utilizzato anche il
punto 41E in dispersione.
Per aumentare lo yin si può utilizzare anche il 6 Rt
Sanyinjiao.
Tutti i punti vanno trattati in dispersione, ad
eccezione del 6Rn e del 6Rt che vanno tonificati.
Farmacoterapia
Bai Hu Tang o decotto della tigre bianca
Shi Gao
Gypsum Fibrosum 20-30
Zhi Mu
Radix Anemarrhenae 9-12
Jing Mi
Semen Oryzae Sativae 20-30
Gan Cao
Radix Glycyrrhizae Uralensis 3-6.
Origine: Shang Han Lun o Trattato delle Malattie
Febbrili e Miste
Azioni: purifica il calore del Qi Fen e dello Yang
Ming con attacco del meridiano, drena il fuoco
dello stomaco, promuove la secrezione dei Jin Ye,
allevia la sete.
Indicazioni: sindrome del Qi Fen con calore allo
stomaco e al grosso intestino o sindrome del
livello energetico Yang Ming con attacco del
meridiano.
Applicazioni: meningite, sindrome influenzale con
interessamento gastrico ed intestinale o “gastric
flu”, morbillo e scarlattina in fase iniziale,
complicanze gastro-intestinali di patologie virali,
periodontiti, patologie flogistiche delle vie aeree
ecc.
Analisi della Formula. Shi Gao è l’imperatore
della prescrizione: purifica il calore e spegne il
fuoco, si indirizza alla sindrome dello Yang Ming
con attacco del viscere ed alla sindrome del Qi Fen
con calore allo stomaco e grosso intestino. Il
farmaco purifica il calore e spegne il fuoco dello
stomaco che si esprime con cefalea Yang Ming,
gengivite, odontalgia, calma la sete, purifica il
calore e spegne il fuoco del polmone, tratta la
tosse, l’asma da calore al polmone. Zhi Mu puri-
fica il calore e spegne il fuoco dello stomaco e del
polmone, nutre lo Yin ed umidifica la secchezza
patogena, genera i liquidi e purifica il fuoco che si
manifesta con ulcere buccali e linguali, (pratica-
mente con le forme erpetiche della medicina occi-
dentale). Anche Gan Cao e Jing Mi, in questa
ricetta, oltre al loro scopo armonizzante, sono
erbe ausiliarie per proteggere lo stomaco ed alle-
viare il consumo dei Jin Ye.
Se la sintomatologia evidenzia un deficit del-
l’energia e dei Jin Ye, occorre aggiungere Ren
Shen. La prescrizione prende il nome di Bai Hu Jia
Ren Shen Tang o decotto della tigre bianca a base
di Ginseng.
Se la sindrome si manifesta con una patologia
artritica, si aggiunge Gui Zhi: la prescrizione si
denomina allora Bai Hu Jia Gui Zhi Tang o
decotto della tigre bianca a base di Cinnamomum.
Se si associa una Bi-umidità, si aggiunge Cang
Zhu: la prescrizione si denomina Bai Hu Jia Cang
Zhu Tang o decotto della tigre bianca a base di
Atractylodes.
Modifiche. Nelle forme con manifestazioni clini-
che da interessamento meningeo e nelle encefaliti
si aggiungono:
Jin Yin Hua
Flos Lonicerae Japonicae 9-15
Lian Qiao
Fructus Forsythiae Suspensae 6-15.
Se si associano manifestazioni convulsive, si ag-
giungono:
Ling Yang Jiao
Cornu Antelopis 1.5
Gou Teng
Ramulus Uncariae Cum Uncis 6-15.
Bai Hu Jia Ren Shen Tang o decotto della tigre
bianca con Ginseng
Bai Hu Tang
+
Ren Shen
13
 Radix Ginseng 0.9-9.
Origine: Shang Han Lun o Trattato delle Malattie
Febbrili e Miste
Azioni: come Bai Hu Tang, purifica il calore del
Qi Fen e dello Yang Ming con attacco del meridia-
no, promuove la secrezione dei Jin Ye, tonico del
Qi.
Indicazioni: sindrome del Qi Fen con calore allo
stomaco e al grosso intestino o sindrome del
livello energetico Yang Ming con attacco del
meridiano in pazienti con deficit del Qi e dei Jin
Ye.
Bai Hu Jia Gui Zhi Tang o decotto della tigre bianca
con Cinnamomum
Bai Hu Tang
+ Il calore aggredisce i visceri e dissecca i liquidi
Gui Zhi
Ramulus Cinnamomi 3-9.
Origine: Jin Gui Yao Lue o Prescrizioni della
Camera d’Oro
Azioni: come Bai Hu Tang, purifica il calore del
Qi Fen e dello Yang Ming con attacco del meridia-
no, promuove la secrezione dei Jin Ye, tratta le Bi-
calore.
Indicazioni: sindrome del Qi Fen con calore allo
stomaco e al grosso intestino o sindrome del
livello energetico Yang Ming con attacco del
meridiano che si manifestano anche con disturbi
reumatici acuti.
Bai Hu Jia Cang Zhu Tang o decotto della tigre
bianca con Atractylodis
Bai Hu Tang
+ con la secchezza delle feci che, tuttavia, possono
Cang Zhu
Rhizoma Atractylodis 3-10.
Origine: Lei Zhong Huo Ren Shu
Azioni: come Bai Hu Tang, purifica il calore del
Qi Fen e dello Yang Ming con attacco del meridia-
no, promuove la secrezione dei Jin Ye, tratta le Bi-
calore-umidità.
Indicazioni: sindrome del Qi Fen con calore allo
stomaco e al grosso intestino o sindrome del
livello energetico Yang Ming con attacco del
meridiano che si manifestano con disturbi reuma-
tici caratterizzati da sintomi di eccesso di umidità.
Sindrome del viscere
Sintomatologia
La sintomatologia si esprime con segni di aggres-
sione del viscere che complicano il quadro pre-
14
cedente:
- iperpiressia elevata, soprattutto pomeri-
diana e serotina;
- traspirazione particolarmente abbondan-
te e manifesta anche agli arti;
- dolore distensivo addominale aggravato
dalla pressione;
- stipsi ostinata con feci secche;
- talora agitazione, confusione mentale e
delirio, stati convulsivi;
- lingua arrossata, spinosa con patina spes-
sa particolarmente gialla e secca, di colore
bruciato, talora anche scura;
- polso profondo Chen e pieno Shi o
scivoloso Hua e rapido Shuo.
Eziopatogenesi
organici, provocando stipsi con sensazione di
pienezza dolorosa addominale, aggravata dalla
pressione. Il calore fa espellere i liquidi, generan-
do un’abbondante traspirazione.
L’iperpiressia è particolarmente elevata nell’ora-
rio del rene e del ministro del cuore; il calore
colpisce anche lo Shen, generando insonnia, deli-
rio, agitazione ecc.
Questa iperpiressia viene definita Zhuang Re,
cioè calore molto intenso; spesso è accompagnata
da sensazione di calore cutaneo; si tratta di un
calore soggettivo che però è apprezzabile anche
oggettivamente tramite la palpazione.
La patina linguale gialla e bruciata ed il polso
profondo e pieno sono la conseguenza del consu-
mo dei Jin Ye e dell’accumulo di feci secche.
Talora non compare una vera e propria stipsi; in
questi rari casi l’eccesso del calore si manifesta
essere espulse senza sintomi di irregolarità
dell’alvo. Shang Huo, cioè “calore estremo, supe-
riore” é il termine cinese che esprime questa
situazione di eccesso di calore che determina
stipsi e infiammazioni della mucosa orale e nasa-
le. Nel passaggio dalla sindrome del meridiano
Yang Ming a quella del viscere si assiste al virag-
gio del calore in fuoco.
Nella sindrome di meridiano osserviamo dei se-
gni di abbondante calore come la febbre, la sete e
la sudorazione abbondante. Nella sindrome del
viscere il calore si trasforma in fuoco che brucia i
liquidi organici. I segni di questa trasformazione
sono soprattutto due: la comparsa di stipsi ostinata
con feci secche ed il manifestarsi di una
sintomatologia psichica di grave alterazione del
mentale in cui all’agitazione si sovrappone il
delirio e la comparsa di un falso Shen. Possono
comparire anche intensi dolori epigastrici accom-
pagnati da pirosi definiti.
La sindrome del viscere è molto comune nei
bambini che hanno un metabolismo dei liquidi
organici particolarmente delicato e vanno incon-
tro facilmente ad un loro eccessivo consumo.
Volendo fare sinteticamente una differenziazione
delle due sindromi del livello energetico Yang
Ming, possiamo affermare che esistono:
- sintomi comuni all’aggressione del meridiano e
del viscere:
- iperpiressia;
- avversione al calore e non al freddo;
- sete;
- patina linguale secca e gialla;
- sintomi specifici della sindrome del meridiano:
- sudorazione profusa;
- patina linguale sottile;
- polso grande e straripante, sovrabbon-
dante;
- sintomi specifici della sindrome del viscere:
- stipsi con feci secche;
- sensazione di dolore, pienezza e disten-
sione addominale aggravata dalla pres-
sione;
- patina linguale spessa;
- polso profondo e pieno o rapido e
scivoloso.
Terapia
Il principio di terapia è quello di allontanare la
condensazione del calore ed eliminare la stipsi.
Agopuntura
- 4GI Hegu;
- 11GI Quchi;
- 25V Dachangshu;
- 25E Tianshu;
- 40E Fenglong;
- 36E Zusanli;
- 37E Shangjiuxu;
- 39E Xiajiuxu;
- 6TR Zhigou in direzione del 5MC Jianshi.
Si possono ovviamente utilizzare alcuni dei punti
citati nella terapia della sindrome di meridiano per
trattare l’iperpiressia: 4GI, 11GI, 14VG, 44E.
Ricordiamo che il punto 11GI purifica il calore di
stomaco e grosso intestino ed il 4GI purifica il
calore e promuove la peristalsi, il 44E ha azione
refrigerante, in quanto punto Acqua.
A questi si aggiungono dei punti ad azione elettiva
sul grosso intestino: 25V, punto Beishu; 25E,
punto Mu. Si può utilizzare la tecnica della
purgazione con il 36E, 37E, 39E in dispersione, se
il paziente presenta della stipsi ostinata.
Il 6TR viene utilizzato per purificare il calore e
rimuovere l’ostruzione intestinale, viene infisso
in direzione del 5MC per utilizzare anche l’azione
purificatrice del calore di quest’ultimo. La sinto-
matologia psichica di questa sindrome è infatti
correlata alla penetrazione del calore nel ministro
del cuore.
Se i sintomi psichici sono rilevanti, si possono
aggiungere anche dei punti del meridiano princi-
pale del cuore, ad esempio, il punto 8C Shaofu, in
associazione al già citato 5MC Jianshi.
Farmacoterapia
Da Cheng Qi Tang o grande decotto purgante drastico
Da Huang
Rhizoma Rhei 9-12
Mang Xiao
Mirabilitum 6-9
Hou Po
Cortex Magnoliae Officinalis 9-12
Zhi Shi
Fructus Citri seu Ponciri Immaturus 9-12.
Origine: Shang Han Lun o Trattato delle Malattie
Febbrili e Miste.
Azioni: purifica potentemente il calore dello sto-
maco e del grosso intestino, esercita azione pur-
gante di natura fredda.
Indicazioni: sindrome del livello energetico Yang
Ming con attacco del viscere, sindrome dello
strato Qi Fen con calore allo stomaco.
Applicazioni: patologie da aggressione esterna
del vento-calore con interessamento interno di
stomaco e grosso intestino, sindromi influenzali
con interessamento gastro-intestinale, colecistite
acuta, appendicite acuta, ostruzione intestinale
acuta, ostruzione intestinale post-operatoria, stipsi
che si manifesta con segni di calore.
Analisi della Formula. Il Da Huang, l’imperatore,
ha effetto purgativo drastico ed attenua la sec-
chezza delle feci, combattendo il calore. Mang
Xiao, il ministro, ha effetto purgativo, combatte la
secchezza intestinale, richiamando dei liquidi.
Hou Po, il consigliere, è efficace per sbloccare la
stasi del Qi e trattare il dolore distensivo ad-
dominale. Zhi Shi, un altro consigliere, tratta la
pienezza e la stasi del Qi.
Molto sinteticamente si può affermare che: Ma
Huang agisce sul calore, Mang Xiao combatte la
secchezza, Hou Po tratta la stasi, Zhi Shi dissolve
la pienezza.
Può sembrare strano, ma questa prescrizione
purgativa si utilizza anche in alcune diarree da
calore accompagnate da sintomi di secchezza
dello stomaco: bocca secca, sete, iperpiressia che
generalmente si associano ad un deficit del Qi.
Nella sindrome Yang Ming con attacco del visce-
re è indicata anche un’altra prescrizione: Tiao Wei
Cheng Qi Tang o decotto purgativo che regolarizza
lo stomaco, composto da Da Huang, Mang Xiao,
Zhi Gan Cao. La prescrizione è adatta a trattare il
15
calore e la secchezza ed è indicata quando i segni
di pienezza e ristagno non sono particolarmente
evidenti. Il Da Huang combatte soprattutto il
calore, Mang Xiao tratta la secchezza, Gan Cao
agisce come armonizzante. Esiste un’altra
modificazione del Da Cheng Qi Tang: Xiao Cheng
Qi Tang o piccolo decotto purgativo, composto da
Da Huang, Hou Po, Zhi Shi. Quest’ultimo decotto
è più adatto a trattare la sindrome Yang Ming con
intenso calore allo stomaco, con pienezza e stasi
che non si accompagnano a feci molto secche.
Altre modifiche del Da Cheng Qi Tang sono:
- Zheng Ye Cheng Qi Tang o decotto purgativo che
nutre i liquidi composto da Xuan Shen, Mai Men
Dong, Sheng Di Huang, Da Huang, Mang Xiao.
Questa prescrizione si adatta ai casi in cui la
sindrome si manifesta con segni di calore e di
secchezza, cioè quando le feci sono molto secche.
Questi pazienti presentano dei gravi segni di defi-
cit dei liquidi che vengono trattati dallo Zheng Ye
Tang (Xuan Shen, Mai Men Dong e Sheng Di)
che ha il compito di aumentare i liquidi organici
ed umidificare la secchezza;
- Xuan Bai Cheng Qi Tang o decotto purgativo che
disperde il bianco, cioè il polmone, composto da:
Shi Gao, Da Huang, Xing Ren, Gua Lou Pi.
Questa prescrizione tratta contemporaneamente il
calore al polmone ed il calore-secchezza dell’in-
testino. Può essere utilizzata quando la sindrome
del calore all’intestino si mescola con segni di
calore al polmone;
- Dao Chi Cheng Qi Tang: Chi Shao Yao, Sheng
Di Huang, Da Huang, Mang Xiao, Huang Lian,
Huang Bai. Anche questo decotto si utilizza per i
casi di secchezza-calore all’intestino, quando il
calore è preponderante sulla secchezza. Ciò si
deduce dalla formulazione che introduce molti
rimedi ad azione sul calore e solo lo Sheng Di per
produrre i liquidi ed umidificare la secchezza.
Modifiche. Se compaiono segni di stasi del Xue,
aggiungere:
Tao Ren
Semen Persicae 4.5-9
Chi Shao
Radix Paeoniae Rubra 4.5-9
Se il quadro clinico si complica con dolori
addominali particolarmente intensi, completare
la ricetta con:
Lai Fu Zi
Semen raphani Sativi 6-12.
Xiao Cheng Qi Tang o piccolo decotto purgante
Da Huang
Rhizoma Rhei 9-12
Hou Po
Cortex Magnoliae Officinalis 6-9
Zhi Shi
16
Fructus Citri seu Ponciri Immaturus 6-9.
Origine: Shang Han Lun o Trattato delle Malattie
Febbrili e Miste
Azioni: purifica il calore dello stomaco e del
grosso intestino; purgante di natura fredda.
Indicazioni: sindrome del livello energetico Yang
Ming con attacco del viscere, sindrome dello
strato Qi Fen con calore allo stomaco; è indicato
nelle forme più leggere di queste sindromi, quan-
do i segni di secchezza non sono particolarmente
evidenti.
Sintomatologia ed Eziopatogenesi: vedi Da Cheng
Qi Tang.
Applicazioni: patologie da aggressione esterna
del vento-calore con interessamento interno di
stomaco e grosso intestino, sindromi influenzali
con interessamento gastro-intestinale, colecistite
acuta, appendicite acuta, ostruzione intestinale
acuta, stipsi che si manifesta con segni di calore.
Analisi della Formula. Vedi Da Cheng Qi Tang.
Tiao Wei Cheng Qi Tang o decotto purgante che
regola lo stomaco
Da Huang
Rhizoma Rhei 10-20
Mang Xiao
Mirabilitum 10-20
Gan Cao
Radix Glycyrrhizae Uralensis 3-6.
Origine: Shang Han Lun o Trattato delle Malattie
Febbrili e Miste
Azioni: purifica la secchezza ed il calore di stoma-
co e grosso intestino; purgante di natura fredda.
Indicazioni: sindrome del livello energetico Yang
Ming con attacco del viscere, sindrome dello
strato Qi Fen con calore allo stomaco; è indicato
quando i segni di distensione e pienezza
addominale sono piuttosto blandi.
Sintomatologia ed Eziopatogenesi: vedi Da Cheng
Qi Tang.
Applicazioni: patologie da aggressione esterna
del vento-calore con interessamento interno di
stomaco e grosso intestino, sindromi influenzali
con interessamento gastro-intestinale, colecistite
acuta, appendicite acuta, ostruzione intestinale
acuta, stipsi che si manifesta con segni di calore.
Analisi della Formula. Vedi Da Cheng Qi Tang.
 Sindrome dello shao yang, shao
yang bing
Si tratta della sindrome della cerniera che presenta
alternanza di segni dell’esterno e dell’interno ed
alternanza di segni di freddo e di calore.
Il livello Shao Yang è inserito tra il Tai Yang e lo
Yang Ming ed il suo attacco può essere determi-
nato da un peggioramento della sindrome Tai
Yang o da un miglioramento della sindrome Yang
Ming. Talora l’attacco del vento-freddo esordisce
direttamente con la sindrome Shao Yang.
L’alternanza del calore e del freddo esprime la
lotta tra energie patogene ed antipatogene. Se
prevale il calore, è il Qi antipatogeno ad avere la
meglio; se prevale il freddo è preponderante la Xie
Qi.
Sintomatologia
La sintomatologia è caratterizzata da:
- freddo e calore che si alternano con i segni
di febbre alternata a brividi;
- sensazione di distensione e di pienezza
dei fianchi, della regione costale e del tora-
ce;
- cefalea Shao Yang;
- bocca amara, gola secca;
- capogiri ed offuscamenti della vista;
- anoressia con nausea, sensazione di di-
sgusto e vomito;
- leggera stipsi e sensazione di pienezza
addominale;
- irritabilità;
- lingua con patina bianca e sottile o, talora,
giallastra in caso di calore. La distribuzione
della patina linguale presenta delle caratte-
ristiche molto originali nella sindrome Shao
Yang. Si può osservare la patina in una sola
metà della lingua, quella destra o quella
sinistra; la patina può depositarsi soltanto
alla punta; in altre occasioni si osserva
della patina bianca alla punta e gialla sul
corpo linguale. Talora il colore della patina
può virare verso il grigio o il nero;
- polso a corda Xuan o teso Jin.
Eziopatogenesi
La sindrome Shao Yang può manifestarsi come
aggravamento della sindrome Tai Yang, come
fase di remissione della sindrome Yang Ming
oppure per aggressione diretta di questo livello
energetico.
La sintomatologia algica si manifesta soprattutto
a livello della regione laterale, cioé lungo il de-
corso del meridiano Shao Yang. Ciò si esprime
con la cefalea temporo-parietale, le nevralgie co-
stali laterali, la cervicalgia laterale ed eventuali
sciatalgie laterali e coxalgie.
Una caratteristica delle sindromi della cerniera
(Shao Yang e Jue Yin) è l’alternanza di segni di
freddo e di calore. Nella sindrome Shao Yang
troviamo l’alternanza di febbre e di brividi .
La vescicola biliare in pienezza superinibisce lo
stomaco, generando nausea, disgusto per i cibi,
vomito.
La patologia è caratterizzata da un ristagno del Qi
nella regione ipocondriaca e costale laterale per-
ché in questa sindrome sono ostacolati i mo-
vimenti di salita e di discesa dell’energia. Si tratta,
infatti, di una sindrome della cerniera tra Tai Yang
e Yang Ming.
ll calore della vescicola biliare si manifesta in alto
con la sensazione di bocca amara, la sete, i capo-
giri e gli offuscamenti della vista.
Anche il polso a corda è caratteristico dell’ostru-
zione del Qi di fegato e vescicola biliare.
Sono frequenti le situazioni di sindromi unite
Shao Yang-Tai Yang e Shao Yang-Yang Ming; in
questi casi la sintomatologia è caratterizzata dai
segni di entrambe le sindromi.
Terapia
Il principio della terapia è quello di armonizzare e
liberare lo Shao Yang.
Agopuntura
- 13 VG Taodao;
- 14VG Dazhui;
- 2TR Yemen;
- 43VB Xiaxi;
- 5TR Wai Guan in direzione del 6MC
Neiguan;
- 34VB Yanglingquan;
- 41 VB Zulinqi;
- 12VC Zhongwan.
Il punto 5TR, punto chiave dello Yang Wei, è
fondamentale nel trattamento della sindrome Shao
Yang. Lo Yang Wei è infatti il meridiano cerniera
che collega tutti i livelli Yang e la stimolazione del
5TR attiva l’azione di questo meridiano. Secondo
molti testi il 5TR è in grado di eliminare l’ostru-
zione dai meridiani, di combattere la penetrazione
del vento, di liberare l’esterno. Il punto va stimo-
lato in profondità verso il 6MC che muove l’ener-
gia del torace, tratta la stasi del Qi di fegato e
ristabilisce una buona funzionalità a livello
psichico.
Il 5TR si associa al 41VB, punto chiave del Dai
Mai, meridiano curioso associato allo Yang Wei,
che ristabilisce una fisiologica circolazione alto-
basso e promuove la fluidità della circolazione del
Qi di fegato.
Il 2TR ed il 43VB mobilizzano anch’essi lo Shao
17
Yang in quanto punti Ying dei rispettivi meridiani utilizza una combinazione del Xiao Chai Hu Tang
e possono, come punti Acqua, trattare i sintomi di e del Da Cheng Tang che prende il nome di Da
calore. Chai Hu Tang. Dal Xiao Chai Hu Tang deve
Il 34VB agisce nella stasi del Qi di fegato a livello essere in questo caso eliminato il Ren Shen che,
ipocondriaco e potenzia l’azione normoperistal- come tonico, è controindicato se sono presenti dei
tica che il 12VC esercita sullo stomaco. segni di calore, come quelli tipici della sindrome
Il 13 e 14VG sono utilizzati per disperdere il Yang Ming.
calore; in particolare il 13VG è indicato per il Modifiche.
calore nello Shao Yang. Se il quadro clinico si complica con segni di
intenso dolore e pienezza addominale, aggiunge-
Farmacoterapia re:
Xiao Chai Hu Tang o piccolo decotto di Bupleurum Yan Hu Suo
Chai Hu Rhizoma Corydalis Yanhusuo 4.5-12
Radix Bupleuri 9-12 Xiang Fu
Huang Qin Rhizoma Cyperi Rotundi 4.5-12
Radix Scutellariae Baicalensis 9-12 Zhi Shi
Ban Xia Fructus Citri seu Ponciri Immaturus 3-9
Rhizoma Pinelliae 9-12 se compare una sintomatologia vertiginosa, ag-
Sheng Jiang giungere:
Rhizoma Zingiberis Off. Recens 3-6 Jue Ming Zi
Ren Shen Semen Cassiae Torae 9-15
Radix Ginseng 6-9 Gou Teng
Gan Cao Ramulus Uncariae Cum Uncis 6-15
Radix Glycyrrhizae Uralensis 3-6 Ju Hua
Da Zao Flos Chrysanthemi 4.5-9
Fructus Ziziphi Jujubae 3-5. se il paziente presenta anche segni di deficit dello
Yin, completare la prescrizione con:
Origine: Shang Han Lun o Trattato delle Malattie Bie Jia
Febbrili e Miste Carapax Amydae Sinensis 9-30
Azioni: armonizza lo Shao Yang, tratta le patologie Qing Hao
della cerniera. Herba Artemisiae Apiaceae 3-9
Indicazioni: sindrome del livello energetico Shao in caso di tosse con espettorato muco-purulento,
Yang che si manifesta con sintomi della cerniera, dolori toracici e iperpiressia, aggiungere:
né interni, né esterni. Chuan Bei Mu
Applicazioni: discinesie colicistiche, colecistiti, Bulbus Fritillariae Cirrhosae 3-12
gastriti e gastroduodeniti attivate o meno da feno- Gua Lou
meni influenzali, bronchiti, parotite epidemica, Fructus Trichosanthis 9-30
iperpiressie post-partum, itteri, malaria, Jie Geng
linfoadeniti, nevralgie intercostali. Radix Platycodi Grandiflori 3-9.
Analisi della Formula. Chai Hu, l’imperatore ed Patologie occidentali correlate. Discinesie
erba principe del trattamento della sindrome Shao colecistiche, colecistiti, gastriti e gastroduodeniti
Yang, espelle le Xie Qi, Huang Qin, il ministro, attivate o meno da fenomeni influenzali.
purifica il calore da fegato e colecisti. La loro
associazione esercita effetto antinfiammatorio,
detossificante ed insieme promuovono la diminu-
zione della sensazione di distensione toraco-
ipocondriaca. E’ soprattutto il Chai Hu a dissolve-
re il ristagno del Qi del fegato e della vescicola
biliare. I due farmaci impediscono che il calore si
trasmetta dalla cerniera più in profondità.
Ban Xia e Sheng Jiang, due consiglieri, trasforma-
no i liquidi che ristagnano nello stomaco, fanno
scendere il Qi di stomaco, calmano la nausea ed il
vomito. La combinazione di Ren Shen, Gan Cao
e Da Zao, gli altri consiglieri della ricetta, ha
azione stomachica ed attenua la pienezza toraco-
addominale.
Nella sindrome mista Shao Yang-Yang Ming si

18
19
 sindromi dei livelli, strati, riscaldatori*
quarta parte
4. sindrome del tai yin, sindrome dello shao yin
e sindrome del jue yin
Lucio Sotte **
Sindrome del tai yin
tai yin bing
La sintomatologia è caratterizzata da segni di
deficit-freddo che colpiscono particolarmente l’or-
gano milza: lo Yang di milza è in deficit ed il
freddo prevale nell’organismo.
Questa patologia è di frequente riscontro in pa-
zienti affetti da un deficit cronico del Qi o Yang di
milza. Può anche manifestarsi in seguito ad un
trattamento inappropriato, a base di farmaci di
natura troppo fredda, della sindrome Yang Ming.
Sintomatologia
In questa sindrome troviamo:
- distensione addominale di tipo deficit,
migliorata dalla pressione e dal calore;
- dolore addominale intermittente;
- anoressia e vomito da carenza di Yang;
- diarrea accompagnata da dolori che si
calmano col calore e col massaggio;
- assenza di sete;
- astenia generalizzata;
- lingua pallida con patina linguale bianca
ed appiccicosa, talora spessa;
- polso profondo Chen, debole Ruo e ral-
lentato Huan; in alcuni casi ci può essere
anche un polso fine Xi.
Eziopatogenesi
La patologia si manifesta con segni di aggressione
delle funzioni digestive che, tuttavia, differiscono
notevolmente da quelli caratteristici della sindro-
me Yang Ming. Mentre in questo caso la
sintomatologia è dominata dalla presenza di un
deficit di Yang e dal freddo, quella dello Yang
* Estratto da "Le Patologie di Origine Cosmopatogena", Qiu
Tian, S. Marino, 1991
** Scuola Italiana di Medicina Cinese
Gruppo di Studio "Società e Salute"
20
Ming è caratterizzata da segni di eccesso e di
calore.
La Xie Qi, superati i livelli Yang, penetra nello
yin. Si passa da una lotta tra le difese dell’organi-
smo e le energie perverse, tipica dello Yang Ming,
ad una situazione di ipoergia, tipica del Tai Yin,
caratterizzata da una sorta di difesa passiva.
Sono ostacolate soprattutto le funzioni di salita e
discesa di milza e stomaco. Ciò genera da una
parte il vomito e dall’altra la diarrea.
La distensione addominale ed i dolori, migliorati
dalla pressione e dal massaggio, esprimono la
debolezza del Qi e dello Yang di milza e, con-
temporaneamente, la penetrazione del freddo.
Il polso e la lingua esprimono segni di deficit e di
freddo e la localizzazione profonda della malattia.
Terapia
Il principio della terapia consiste nel riscaldare lo
Zhong Jiao, fortificare la milza e disperdere il
freddo.
Agopuntura
- 10VC Xiawan;
- 11VC Jianli;
- 12VC Zhongwan;
- 13VC Shangwan;
- 13F Zhengmen;
- 21E Liangmen;
- 25E Tianshu;
- 20V Pishu;
- 21V Weishu;
- 2Rt Dadu;
- 3Rt Taibai;
- 36E Zusanli;
- 6Rt Sanyinjiao.
I punti 10,11,12,13VC hanno lo scopo di tonifica-
re lo stomaco, trattare la stasi del cibo, pro-
muovere la discesa del Qi del viscere. Ricordiamo
che, in base alla loro denominazione, il 13VC
agisce soprattutto nella zona superiore del viscere
e sul cardias, il 12VC a livello del fundus ed il
10VC sullo sfintere pilorico.
Il 13F agisce in quanto punto Mu della milza.
Il 21E può essere aggiunto per tonificare il
viscere, anche se la sua azione più importante è
quella di trattare la patologia da eccesso e calore,
non quella da vuoto-freddo.
Il 20 e 21V sono i punti Beishu della milza e dello
stomaco, utilizzati allo scopo di tonificare l’orga-
no ed il viscere del Jiao medio.
Il 25E viene utilizzato, in tonificazione, perché è
in grado di fortificare la milza e gli intestini e
trattare la diarrea.
I punti della milza 2,3,6 Rt tonificano l’organo e
promuovono la salita del Qi.
Il 36E viene utilizzato per fortificare milza e
stomaco, disperdere il freddo, far salire lo Yang,
rinforzare l’intero organismo.
In questo caso i punti vanno utilizzati in
tonificazione ed è consigliato il loro riscaldamen-
to mediante la moxibustione.
Farmacoterapia
Li Zhong Wan o Li Zhong Tang o Ren Shen Tang o
pillola o decotto per sostenere il centro o decotto di
Ginseng
Bai Zhu
Rhizoma Atractylodis Macrocep. 6-9
Ren Shen
Radix Ginseng 6-9
Gan Jiang
Rhizoma Zingiberis Officinalis 6-9
Gan Cao
Radix Glycyrrhizae Uralensis 3-6.
Origine: Shang Han Lun o Trattato delle Malattie
Febbrili e Miste.
Azioni: disperde il freddo, riscalda e tonifica mil-
za e stomaco ed il Jiao medio.
Indicazioni: sindrome del livello energetico Tai
Yin, sindrome da deficit e freddo della milza e
dello stomaco, sindrome da deficit e freddo dello
Zhong Jiao.
Applicazioni: gastriti, enteriti e coliti acute, indot-
te dalla penetrazione del freddo, ed anche forme
croniche, alcune ulcere gastriche o duodenali,
gastroptosi, sindromi da malassorbimento.
Analisi della Formula. L’imperatore della ricetta
è Gan Jiang, che tonifica lo Yang della milza e
combatte il freddo nel Jiao medio.
Il Ren Shen, il ministro, è il più famoso tonico
dell’energia: combatte l’astenia, tonifica le fun-
zioni della milza e del Jiao medio, favorisce la
digestione fortificando le funzioni della milza. Ha
anche un blando effetto sedativo.
Il consigliere è Bai Zhu che tonifica le funzioni di
milza e stomaco, fortifica il Biao, solleva l’ener-
gia della milza, risolve la stasi dei liquidi a livello
gastrico.
Gan Cao, oltre a promuovere la digestione, armo-
nizza gli altri farmaci della prescrizione.
Se si osserva attentamente questa prescrizione
appare che essa può essere considerata una modi-
ficazione del Si Jun Zi Tang, il più famoso tonico
dell’energia, con la sottrazione del Fu Ling e
l’aggiunta del Gan Jiang.
La teoria delle sindromi di livello descritta nello
Shang Han Lun (da cui deriva il Li Zhong Wan) è
utile per spiegare la penetrazione dell’energia
cosmopatogena vento-freddo, ma serve anche per
fornire dei modelli interpretativi di alcune condi-
zioni costituzionali. Ciò è molto evidente nel caso
della sindrome del livello Tai Yin che corrisponde
al quadro clinico di pazienti che presentano un
deficit dell’energia e dello Yang della milza; tale
deficit predispone all’aggressione da parte del
freddo.
Le prescrizioni Li Zhong Tang, Fu Zi Li Zhong
Tang, Fu Gui Li Zhong Tang si utilizzano più
frequentemente nelle patologie endogene che in
quelle di origine esogena. Ciò accade a dispetto
del fatto che furono ideate da Zhang Zhong Jing
per trattare il freddo esterno. In realtà, ad uno
sguardo più attento, questo fenomeno non appare
strano e conferma una delle caratteristiche più
importanti della medicina tradizionale cinese: il
suo sguardo unitario sull’uomo. Queste ricette
sono utili in molte sindromi caratterizzate da
insufficienza delle funzioni di digestione ed
assorbimento, insufficienze esocrine pancreatiche,
deficit metabolici costituzionali o acquisiti.
Modifiche
Se compare edema, completare la prescrizione
con due farmaci diuretici come:
Fu Ling
Sclerotium Poriae Cocos 9-15
Ze Xie
Rhizoma Alismatis Plantago-acq. 6-15
nel caso di Qi Ni di stomaco e vomito, trattare il Qi
ribelle con:
Ban Xia
Rhizoma Pinelliae 4.5-12
Sheng Jiang
Rhizoma Zingiberis Officinalis Recens 3-9
Bai Dou Kou
Fructus Amomi Cardamomi 1.5-6
Ding Xiang
Flos Caryophylli 1.5-4.
Fu Zi Li Zhong Tang o decotto di Ginseng ed Aconitum
Li Zhong Wan
+
Fu Zi
Radix Aconiti Carmichaeli Praep. 1.5-9.
21
Origine: Tai Ping Hui Min He Ji Jiu Fang o
Formulario dell’Ufficio delle Farmacie per l’As-
sistenza del Popolo.
Azioni: come Li Zhong Wan: disperde il freddo,
riscalda e tonifica milza e stomaco, tonifica lo
Yang e tratta il freddo ai quattro arti.
Indicazioni: sindrome da freddo e deficit dello
Yang della milza e del rene con freddo ai quattro
arti.
Applicazioni: gastriti, enteriti e coliti acute, indot-
te dalla penetrazione del freddo, ed anche forme
croniche, alcune ulcere gastriche o duodenali,
gastroptosi, sindromi da malassorbimento ecc..
Analisi della Formula. Vedi Li Zhong Wan.
Fu Gui Li Zhong Wan o decotto di Ginseng con
Aconitum e Cinnamomum
Li Zhong Wan
+ sindrome da vuoto-freddo; la patologia da vuoto-
Fu Zi
Radix Aconiti Carmichaeli Praeparata
1.5-9
Rou Gui
Cortex Cinnamomi Cassiae 0.9-3.
Origine: Zhong Yi Nei Ke Xue o Medicina Tradi-
zionale Cinese Applicata alle Patologie Interne
Azioni: come Li Zhong Wan: disperde il freddo,
riscalda e tonifica milza e stomaco; tonifica lo
Yang e tratta il freddo ai quattro arti.
Indicazioni: sindrome da freddo e deficit dello
Yang della milza e del rene accompagnata da
sintomi particolarmente severi.
Sintomatologia, Applicazioni ed Analisi della
Formula. Vedi Fu Zi Li Zhong Tang.
Ai farmaci del Fu Zi Li Zhong Wan si aggiunge il
Rou Gui che riscalda il rene, fortifica lo Yang e
tratta i deficit di Yang di rene con lombalgia,
debolezza negli arti inferiori, impotenza,
spermatorrea, asma da deficit della funzione del
rene di raccolta del Qi di polmone. Il farmaco,
riscalda il Jiao medio, espelle il freddo e si applica
alle sindromi da deficit-freddo di milza e stoma-
co, caratterizzate da dolori addominali e diarrea.
Patologie occidentali correlate. Gastriti, enteriti
e coliti croniche, alcune ulcere gastriche o
duodenali, gastroptosi, sindromi da
malassorbimento.
22
Sindrome dello shao yin, shao yin
bing
Anche la sindrome Shao Yin si divide in due
quadri che rappresentano i due versanti opposti
del deficit di questo livello. Da una parte il deficit
dello Yang con eccesso di Yin, dall’altra il deficit
dello Yin con eccesso relativo di Yang.
Il primo rappresenta il raffreddamento dello Shao
Yin ed il secondo il riscaldamento dello Shao Yin.
I due quadri clinici sono anche definiti sindrome
Shao Yin con trasformazione calda e sindrome
Shao Yin con trasformazione fredda.
La patologia origina più dal deficit interno che
dall’aggressione esterna, il Qi antipatogeno è molto
carente.
Caratteristica dell’attacco di questo livello è la
calore viene descritta per motivi di completezza di
analisi, pur non essendo tipica delle aggressioni
esterne legate al vento-freddo. Esiste una sola
possibilità di inquadrare eziopatogeneticamente
la forma da vuoto-calore tra le sindromi di livello:
è quella di immaginare che, in un organismo già
predisposto, il calore della sindrome Yang Ming
si trasmetta allo Shao Yin. L’eccesso di calore
dello Yang Ming e la sua trasformazione in fuoco
determinano un essiccamento dei liquidi organici,
un consumo dello Yin che produce una relativa
prevalenza della radice Yang del rene.
E’ ovvio che il freddo esterno, per sua natura,
danneggi di più lo Yang e dunque si esprima, di
regola, con la forma da raffreddamento dello Shao
Yin.
Sindrome da raffreddamento dello Shao Yin,
vuoto-freddo, prevale il freddo
Sintomatologia
La sintomatologia è ovviamente dominata da se-
gni di deficit e freddo:
- estremità fredde, avversione al freddo,
brividi;
- decubito a cane di fucile;
- astenia fisica e mentale, abulia;
- sonnolenza e desiderio di dormire;
- diarrea con cibi non digeriti;
- poliuria con urine chiare;
- talora vomito e dolori addominali allevia-
ti dal calore;
- assenza di sete o sete di bevande tiepide o
calde;
- lingua pallida e patina bianca, talora, nei
casi più gravi, il colore del corpo linguale
può virare verso il porpora scuro;
 - polso profondo Chen, filiforme Wei o fine
Xi.
Eziopatogenesi
Alla base della sindrome c’è un deficit di Yang di
reni e cuore che permette al freddo di arrivare in
profondità.
Talora la sindrome può essere provocata da un
indebolimento dell’esterno causato da sudorazioni
profuse o da una evoluzione sfavorevole della
sindrome del Tai Yin.
La carenza dello Yang impedisce il riscaldamento
del corpo che tenta in tutte le maniere di mante-
nere l’omeotermia con la centralizzazione del
circolo; ciò giustifica le estremità fredde ed il
decubito accovacciato. Per lo stesso motivo com-
paiono l’astenia fisica e psichica e la sonnolenza.
Il sintomo “estremità fredde” corrisponde ad una
sensazione soggettiva di freddo che si avverte alle
mani ed all’avambraccio, ai piedi ed alle gambe;
anche oggettivamente le estremità presentano una
diminuzione della temperatura. Occorre ricordare
che questo quadro clinico va distinto da quello più
leggero in cui la sensazione di freddo interessa
solo le mani ed i piedi e non si estende fino al
gomito ed al ginocchio.
Il deficit di Yang di milza e rene impedisce la
buona digestione degli alimenti: ciò si esprime
con una diarrea acquosa con alimenti non digeriti.
L’assenza di sete è determinata dalla presenza del
freddo. Tuttavia, il deficit del Jiao inferiore può
portare ad un cattivo rifornimento o ad una perdita
eccessiva dei liquidi con la diarrea e la poliuria, in
questo caso compare sete di bevande calde.
Nel caso di deficit estremo dello Yang può com-
parire agitazione, caratterizzata tra l’altro, da
movimenti involontari degli arti definita.
Terapia
La terapia consiste nell’innalzare lo Yang e riscal-
dare l’organismo.
Agopuntura
- 4VG Mingmen;
- 23V Shenshu;
- 20V Pishu;
- 3Rn Taixi;
- 7Rn Fuliu;
- 6VC Qihai;
- 4VC Guanyuan;
- 36E Zusanli;
- 12VC Zhongwan;
- 25E Tianshu.
Occorre tonificare potentemente lo Yang del rene
e ciò si ottiene con la forte stimolazione dei punti
4VG e 23V. In questa sindrome è particolarmente
indicata la tonificazione e la moxibustione del
4VG, che è adatta a trattare la penetrazione del
freddo. Il 23V deve essere manipolato in tonifi-
cazione e moxato per ottenere una tonificazione
dello Yang e l’eliminazione del freddo. Anche il
3Rn può essere utilizzato a questo scopo magari
associandolo al 7Rn Fuliu, punto Metallo del
meridiano principale, adatto a tonificare lo Yang.
Il 6VC tonifica l’energia in generale attraverso la
sua azione stimolante il Qi, lo Yang e la Yuan Qi;
azione analoga ha il 4VC Guanyuan se tonificato
e riscaldato in moxibustione.
Per tonificare l’energia renale è utile trattare an-
che la milza e lo stomaco attraverso il 36E, 20V,
12VC e 25E; ciò permette una fortificazione dello
Yang innato attraverso la stimolazione dello Yang
acquisito.
Tutti i punti vanno tonificati e moxati.
Farmacoterapia
Si Ni Tang o decotto per i quattro arti freddi
Fu Zi
Radix Aconiti Carmichaeli Praep. 10-15
Gan Jiang
Rhizoma Zingiberis Officinalis 6-9
Gan Cao
Radix Glycyrrhizae Uralensis 10-15.
Origine: Shang Han Lun o Trattato delle Malattie
Febbrili e Miste.
Azioni: ristora lo Yang dallo shock e dal collasso,
riscalda il Jiao medio, antidiarroico.
Indicazioni: sindrome del livello energetico Shao
Yin con trasformazione fredda, stati collassiali
determinati dalla penetrazione del freddo.
Applicazioni: stati collassiali, insufficienza cardi-
aca, prostrazione generale nel corso di virosi,
gastroenteriti acute e croniche, ipotiroidismo.
Analisi della Formula. Il Fu Zi, l’imperatore della
ricetta, tonifica lo Yang di milza e rene, aumenta
il metabolismo, distribuisce lo Yang a tutto il
corpo.
Gan Jiang, il ministro, è utilizzato soprattutto per
riscaldare l’interno, il Jiao medio, e disperdere il
freddo. Il Fu Zi esercita un’azione tonificante
particolarmente sullo Yang del rene, mentre il
Gan Jiang si indirizza al Qi ed allo Yang della
milza.
Gan Cao viene usato, oltre che per armonizzare gli
altri rimedi, per la sua azione analgesica, an-
tispastica, normoperistaltica. Ciò si desume an-
che dal dosaggio che è più alto di quello utilizzato
di norma. Lo scopo del Gan Cao è inoltre quello di
attenuare l’azione estremamente essiccante degli
altri due rimedi.
Come il Li Zhong Tang anche il Si Ni Tang si
adatta alla patologia endogena come i quadri di
insufficienza dello Yang di milza, cuore e rene.
23
Modifiche Indicazioni: sindrome del livello energetico Shao
In caso di artrite reumatoide con dolori cronici Yin con deficit del Qi e dei Jin Ye.
aggravati dal freddo, aggiungere: Sintomatologia, Applicazioni ed Analisi della
Gui Zhi Formula. Vedi Si Ni Tang. L’unica differenza
Ramulus Cinnamomi 3-9 consiste nell’aggiunta del Ren Shen che focalizza
Bai Shao l’azione della prescrizione sul recupero del Qi e
Radix Paeoniae Lactiflorae 6-15 dei Jin Ye che sono carenti.
nel caso il paziente presenti edema dovuto a Patologie occidentali correlate. Stati collassiali,
insufficienza e freddo del Jiao medio, della milza insufficienza cardiaca, prostrazione generale nel
e dello stomaco, aggiungere: corso di virosi ecc.
Dang Shen
Radix Codonopsis Pilosulae 3-9
Fu Ling Sindrome da riscaldamento dello Shao Yin,
Sclerotium Poriae Cocos 9-15
Ze Xie
vuoto-calore, prevale il calore
Rhizoma Alismatis Plantago-acqu. 6-15.
Sintomatologia
Tong Mai Si Ni Tang o decotto per i quattro arti In questo caso la sintomatologia è caratterizzata
freddi che sblocca il polso da segni di calore che si manifestano soprattutto
Fu Zi nella regione superiore del corpo:
Radix Aconiti Carmichaeli Praep. 10-15 - agitazione ansiosa, irritabilità, insonnia,
Gan Jiang delirio;
Rhizoma Zingiberis Officinalis 12-15 - iperpiressia o sensazione di febbre;
Gan Cao - secchezza delle fauci e secchezza faringea
Radix Glycyrrhizae Uralensis 10-15. aggravate di notte;
- urine cariche e stranguria;
Origine: Shang Han Lun o Trattato delle Malattie - lingua rosso carico o scarlatta soprattutto
Febbrili e Miste. alla punta, arida, patina linguale assente;
Azioni: ristora lo Yang dallo shock e dal collasso, - polso fine Xi, profondo Chen e talora
promuove la circolazione del sangue e tratta il rapido Shuo.
freddo alle estremità, tratta i segni di falso fuoco.
Indicazioni: sindrome dello Shao Yin con sensa- Eziopatogenesi
zione di freddo interno e calore apparente al- La carenza dello Yin dei reni impedisce di tratte-
l’esterno. nere lo Yang che si libera in alto e si manifesta con
Sintomatologia ed Eziopatogenesi . Si tratta di un segni di calore e di attacco dello Shen.
aggravamento della sindrome dello Shao Yin in La patologia è dovuta alla penetrazione in profon-
cui il paziente non avverte più sensazione di dità delle Xie Qi che, trasformatesi in calore,
freddo e, talora, può presentare anche dei segni di danneggiano lo Yin; un’altra possibilità è quella
falso fuoco come l’arrossamento del volto. Lo di un attacco diretto del calore dello Yang Ming al
Yin è così sovrabbondante che espelle il pochissi- livello energetico Shao Yin.
mo Yang presente all’esterno. Il deficit dello Yin di rene porta ad una iperattività
Applicazioni ed Analisi della Formula. Vedi Si Ni del fuoco del cuore con sbilanciamento tra Acqua
Tang. L’unica differenza tra questa prescrizione e Fuoco; ciò giustifica l’insonnia e l’agitazione
ed il Si Ni Tang consiste nell’aumentato dosaggio mentale e l’iperpiressia.
dei vari ingredienti. La sintomatologia presenta un aggravamento not-
turno a causa del fatto che la patologia è molto
interna, dunque di natura Yin, e quindi con mani-
Si Ni Jia Ren Shen Tang o decotto dei quattro arti festazioni più evidenti nella parte Yin del ciclo
freddi con Ginseng nictimerale.
Si Ni Tang L’iperpiressia ad aggravamento serotino è defini-
+ ta in cinese Chao Re. Se l’iperpiressia ha natura
Ren Shen consuntiva, come accade in alcune forme di TBC
Radix Ginseng 0.9-9. polmonare, prende il nome di Yin Xu Chao Re,
cioè iperpiressia serotina da deficit dello Yin.
Origine: Shang Han Lun o Trattato delle Malattie Il calore consuma i liquidi e determina la sensa-
Febbrili e Miste. zione di bocca secca e la sfumatura rossa e secca
Azioni: ristora lo Yang dallo shock e dal collasso, del corpo linguale.
tonifica il Qi e nutre i fluidi. Il polso è fine per il deficit dello Yin, profondo

24
perché la patologia è interna, rapido per il relativo Febbrili e Miste.
eccesso di Yang. Azioni: nutre lo Yin del cuore e del rene, sedativo
ed antipiretico.
Terapia Indicazioni: sindrome del livello energetico Shao
Il principio di terapia consiste nel riempire lo Yin Yin con trasformazione calda, sindrome da deficit
e purgare e purificare il fuoco. dello Yin del rene e del cuore con liberazione del
fuoco.
Agopuntura Applicazioni: insonnia, stati nevrastenici, esiti di
- 23V Shenshu; patologie influenzali.
- 3Rn Taixi; Analisi della Formula. Huang Lian e Huang Qin,
- 10Rn Yingu; gli imperatori, appartengono alla categoria dei
- 9Rn Zhubin; farmaci che purificano il calore e disseccano l’umi-
- 6 Rn Zhaohai; dità. In questa prescrizione sono inseriti tuttavia
- 4VC Guanyuan; soprattutto per la loro azione antin-fiammatoria,
- 6Rt Sanyinjiao; antipiretica e sedativa. Bai Shao Yao, E Jiao e Ji
- 7C Shenmen; Zi Huang nutrono lo Yin ed il sangue. Bai Shao
- 8 C Shaofu; Yao ed E Jiao posseggono anche azione sedativa
- 8 MC Laogong. ed armonizzante del livello Shao Yin, cioè del
I punti 3, 6, 9, 10Rn e 23V tonificano lo Yin rene e del cuore.
dell’organo e producono i liquidi. Il 3Rn tonifica Modifiche
sia lo Yin che lo Yang del rene ed in particolare il Se l’insonnia é caratterizzata da facili risvegli,
Qi dell’organo. Azione più spiccata sullo Yin ha, aggiungere:
invece, il 6Rn, indicato, tra l’altro per i disturbi Zhen Zhu
faringei, oftalmici e psichici correlati al deficit Magarita 0.3-1
dello Yin. Anche il 9Rn tonifica lo Yin dell’orga- Mu Li
no, ma è soprattutto indicato quando la sintoma- Concha Ostreae 9-30;
tologia psichica si manifesta con particolare acuzie nel caso di sonno disturbato da irritabilità ed
ed associandosi a palpitazioni cardiache. Il 10Rn agitazione, aggiungere:
è utilizzato molto più raramente per la tonificazione Zhi Zi
dello Yin, in quanto meno potente del 6 e del 9Rn. Fructus Gardeniae Jasmimoidis 6-12
Azione analoga posseggono il 4VC ed il 6Rt. Il Zhu Ye
4VC tonifica lo Yin ed il sangue, tuttavia non deve Herba Lophatheri Gracilis 6-9;
essere moxato perché, in questo caso, è in grado di nel caso di xerostomia e secchezza della mucosa
agire anche sullo Yang del rene. Il 6Rt è in grado faringea, aggiungere:
di tonificare lo Yin ed il sangue. Xuan Shen
Occorre inoltre purificare il fuoco tramite la di- Radix Scrophulariae Nigpoensis 9-30
Mai Men Dong
spersione dei punti 8C ed 8MC; si tratta dei punti
Tuber Ophiopogonis Japonici 6-15
Fuoco dei rispettivi meridiani. Shi Hu
Il 7C può essere utilizzato per stabilizzare lo Shen. Herba Dendrobii 6-12.
Tutti i punti che agiscono sullo Yin vanno tonifi- Patologie occidentali correlate. Insonnia, stati
cati, occorre invece disperdere i punti ad azione nevrastenici, esiti di patologie influenzali.
sul cuore.

Farmacoterapia Sindrome dello Jue Yin, Jue Yin

Huang Lian E Jiao Tang o decotto di Coptis e Colla
Corii Asini
Huang Lian
Rhizoma Coptidis 3-6
E Jiao
Gelatinum Asini 9-12
Huang Qin
Radix Scutellariae Baicalensis 9-12
Bai Shao
Radix Paeoniae Lactiflorae 9-12
Ji Zi Huang
rosso d’uovo 2p.

Origine: Shang Han Lun o Trattato delle Malattie

25
 Bing
Si tratta di una sindrome in cui abbiamo di nuovo
la presenza contemporanea o intermittente di se-
gni di freddo e di calore, come nella sindrome
Shao Yang.
Questa patologia può evolvere verso il migliora-
mento, per il ricostituirsi dello Yang, o verso uno
stato sempre più ingravescente di decadimento
dello Yang.
Nello Shang Han Lun sono descritte diverse for-
me della sindrome Jue Yin:
- calore in alto e freddo in basso;
- estremità congelate e febbri intermittenti
o sindrome della “vittoria alternante”;
- estremità congelate a causa del freddo o
sindrome del freddo al Jue Yin;
- tenesmo rettale e diarrea causati dal calo-
re o sindrome del calore al Jue Yin.
Talora la situazione è ancora più complessa per il
mescolarsi dei diversi quadri sindromici.
In ogni caso la sindrome Jue Yin è caratterizzata
dalla presenza di segni di freddo e di calore, segni
di natura Yin e Yang che si mescolano variamente
tra loro.
In realtà la sindrome più significativa è quella del
calore in alto e del freddo in basso che descrive
come, in seguito ad uno stato di esaurimento del
Qi antipatogeno, si manifesti uno squilibrio tra
Yin e Yang nella regione alta e bassa del corpo.
Ciò si esprime con segni di calore in alto e freddo
in basso ed alle estremità.
Per motivi didattici e pratici mi sembra corretto
rifarci ad una seconda classificazione che distin-
gue tre sindromi:
- sindrome del freddo in basso e calore in
alto;
- sindrome del freddo al Jue Yin;
- sindrome dell’ostruzione dell’energia del
fegato.
Descriverò dunque la sintomatologia di questi
quadri clinici.
Sindrome dello Jue Yin con freddo in basso
e calore in alto
Sintomatologia
Si tratta di un quadro caratterizzato da segni di
freddo nella regione bassa del corpo che si ac-
compagnano a segni di calore in alto:
- sete intensa;
- cefalea soprattutto al vertice;
- sensazione di oppressione, pienezza e ca-
lore toracico, talora dolore toracico;
26
- talora dolori sopraombelicali ed
ipocondriaci destri che si irradiano al cuo-
re;
- fame ed assenza del desiderio di mangia-
re;
- talora rigurgiti o vomito di liquido chiaro;
- diarrea;
- arti freddi;
- lingua con punti rossi o con patina bianca
e scivolosa;
- polso profondo Chen, nascosto Fu o a
corda Xian.
Eziopatogenesi
La sintomatologia è dominata da segni di eccesso
a livello di fegato e vescicola biliare associati a
segni di deficit e freddo della coppia milza-stoma-
co.
La sete, la cefalea e l’oppressione toracica sono
determinate dalla patologia epatica.
Il vomito, la diarrea, la fame accompagnata da
assenza del desiderio di mangiare dipendono dal
difetto della Terra.
Terapia
La terapia consiste in una calorificazione accom-
pagnata ad un metodo di purificazione del calore;
si tratta di tonificare e disperdere contempora-
neamente a causa della concomitanza di segni di
freddo e di calore. Occorre inoltre trattare la
ribellione dell’energia verso l’alto.
Agopuntura
- 6MC Neiguan;
- 4Rt Gongsun;
- 14F Qimen;
- 13F Zhangmen;
- 12VC Zhongwan;
- 36E Zusanli;
- 20V Pishu;
- 6Rt Sanyinjiao;
- 3F Taichong.
Alcuni punti agiscono prioritariamente sul fegato
come il 14F ed il 3F.
Altri hanno il compito di riscaldare milza e stoma-
co come il 12VC, 36E, 20V, 6Rt.
Il 6MC, in associazione al 4Rt, promuove le
funzioni gastriche di discesa.
Ricordiamo che i punti ad azione diretta sul fegato
vanno regolarizzati per disperdere l’eccesso, quelli
ad azione sulla milza debbono invece essere toni-
ficati e, nei casi con segni di freddo intenso,
moxati.
Farmacoterapia eliminare i parassiti attraverso le feci, aggiungere:
Wu Mei Wan o pillola di Prunus Mume Da Huang
Wu Mei Rhizoma Rhei 3-6;
Fructus Pruni Mume 10-15 se il paziente accusa violenti dolori addominali,
Xi Xin aggiungere:
Herba Asari cum Radice 1-3 Mu Xiang
Gan Jiang Radix Saussureae seu Vladimiriae 1.5-9
Rhizoma Zingiberis Officinalis 6-9 Chuan Lian Zi
Shu Jiao Fructus Meliae Toosendan 4.5-9;
Fructus Zanhoxyli Bungeani 1-3 per aumentare l’effetto antielmintico, aggiunge-
Gui Zhi re:
Ramulus Cinnamomi 6-9 Shi Jun Zi
Fu Zi Fructus Quisqualis Indicae 4.5-9
Radix Aconiti Carmichaeli Praep. 6-9 Bing Lang
Huang Lian Semen Arecae Catechu 6-12
Rhizoma Coptidis 3-6 Ku Lian Gen Pi
Huang Bai Cortex Meliae Radicis 6-15
Cortex Phellodendri 6-9 Fei Zi
Ren Shen Semen Torreyae Grandis 9-15;
Radix Ginseng 6-9 in caso di modica stipsi, associare:
Dang Gui Zhi Shi
Radix Angelicae Sinensis 6-9. Fructus Citri seu Ponciri Immaturus 3-9
Bing Lang
Origine: Shang Han Lun o Trattato delle Malattie Semen Arecae Catechu 6-12.
Febbrili e Miste. Patologie occidentali correlate: Gastriti croni-
Azioni: tonifica il Qi, riscalda i visceri interni, che, dissenterie croniche, ascaridiosi delle vie
antielmintico. biliari, infestazione di ascaridi.
Indicazioni: sindrome del livello energetico Jue
Yin con sensazione di freddo alle estremità,
infestazione di ascaridi accompagnata a freddo ai Sindrome del freddo allo Jue Yin
quattro arti.
Applicazioni: gastriti croniche, dissenterie croni- Sintomatologia
che, ascaridiosi delle vie biliari, infestazione di - cefalea;
ascaridi. - nausea e vomito di saliva o vomito che
Analisi della Formula. Wu Mei esercita un’azio- segue immediatamente l’assunzione del
ne antielmintica, astringente e detossificante, Xi cibo;
Xin, Gui Zhi e Fu Zi migliorano la circolazione e - rigurgiti acidi;
disperdono il freddo, determinando un aumento - epigastralgia e sensazione di pienezza
del metabolismo. Hua Jiao esercita azione antiel- epigastrica;
mintica ed antispastica a livello intestinale. Gan - lingua pallida con patina bianca e untuo-
Jiang riscalda l’interno, attenua il vomito e la sa;
diarrea e tratta l’anoressia. Huang Lian e Huang - polso lento Chi e debole Ruo.
Qin trattano il calore in alto, esercitando anche
un’azione sedativa. Dang Gui tonifica il sangue; Eziopatogenesi
ha, inoltre, effetto ansiolitico come il Ren Shen, Il quadro clinico è determinato da un eccesso di
che tonifica anche l’energia. freddo allo Jue Yin che si manifesta con segni di
Se il quadro clinico non è caratterizzato dalla freddo allo stomaco e di blocco delle funzioni di
sensazione di freddo alle estremità, occorre elimi- digestione ed assimilazione del viscere. Il freddo,
nare Gui Zhi e Fu Zi. penetrato nello Jue Yin, manifesta i suoi effetti
Modifiche soprattutto a livello gastrico.
Se non ci sono segni di freddo alle estremità,
eliminare: Terapia
Gui Zhi Il principio della terapia consiste nel riscaldare
Ramulus Cinnamomi 3-9 fegato e stomaco e sedare il vomito.
Fu Zi
Radix Aconiti Carmichaeli Praep. 1.5-9 Agopuntura
per promuovere l’effetto purgante allo scopo di - 21E Liangmen;
- 12VC Zhongwan;

27
 - 6MC Neiguan; Bai Zhi
- 20V Pishu; Radix Angelicae Dahuricae 3-9
- 21V Weishu; Chuan Xiong
- 34E Liangqiu; Radix Ligustici Wallichii 3-6
- 36E Zusanli; Dang Gui
- 3F Taichong; Radix Angelicae Sinensis 3-15
- 4Rt Gongsun. se i segni di freddo dominano il quadro clinico,
Il 21E espelle il freddo, se utilizzato in aggiungere:
moxibustione dopo l’estrazione dell’ago. Gan Jiang
Il 34E stimola la discesa del Qi di stomaco e Rhizoma Zingiberis Officinalis 3-12
rimuove l’ostruzione energetica del viscere. Chuan Jiao
Il 12VC stimola le funzioni dello stomaco. Fructus Zanhoxyli Bungeani 1.5-6
Il 4Rt elimina il freddo dello stomaco e rimuove in caso di insonnia e palpitazioni, completare la
l’ostruzione del viscere. prescrizione con:
I punti 20 e 21V agiscono direttamente su stomaco Dang Gui
Radix Angelicae Sinensis 3-15
e milza come punti Beishu. Fu Ling
Il 36E è punto Terra del meridiano principale Sclerotium Poriae Cocos 9-15
dello stomaco. se il vomito é particolarmente intenso, completare
Il 3F promuove la libera circolazione del Qi del la prescrizione con:
fegato ed espelle il freddo dell’organo. Ban Xia
Rhizoma Pinelliae 4.5-12
Farmacoterapia Chen Pi
Wu Zhu Yu Tang o decotto di Evodia Pericarpium Citri Reticulatae 3-9
Wu Zhu Yu Sha Shen
Fructus Evodiae Rutaecarpae 9-12 Radix Glehniae Littoralis 9-15.
Ren Shen Patologie occidentali correlate. Gastrite acuta e
Radix Ginseng 9-12 cronica, cefalea, iperemesi gravidica.
Sheng Jiang
Rhizoma Zingiberis Off. Recens 18-21
Da Zao
Fructus Ziziphi Jujubae 3-6. Sindrome dello Jue Yin con ostruzione
dell’energia del fegato
Origine: Shang Han Lun o Trattato delle Malattie
Febbrili e Miste. Sintomatologia
Azioni: riscalda milza e stomaco; antiemetico. - epigastralgia, dolori addominali e tensio-
Indicazioni: sindrome del livello energetico Jue ne della parete addominale;
Yin con predominanza del freddo, sindrome com- - talora diarrea;
binata da deficit e freddo dello stomaco e del - ipocondralgia e distensione costale late-
fegato, o della milza e del fegato. rale;
Applicazioni: gastriti e gastroenteriti da freddo, - diarrea o tenesmo ;
colecistiti, iperemesi gravidica, cefalea del verti- - estremità fredde e corpo caldo;
ce ecc. - lingua rossa con patina gialla;
Analisi della Formula. Wu Zhu Yu, l’imperatore, - polso teso Jin o a corda Xian.
ha azione tonica, riscaldante e disperdente la stasi
gastrica dei fluidi; il farmaco agisce riscaldando Eziopatogenesi
lo stomaco, riscaldando e disostruendo il fegato La sindrome è determinata dall’ostruzione del-
ed indirizzando in basso il Qi ribelle. l’energia del fegato, causata dall’aggressione in-
Shen Jiang, il ministro, sostiene l’azione tonica terna dei fattori cosmopatogeni che raggiungono
sullo stomaco del sovrano, riscalda il viscere ed il livello energetico Jue Yin. Talora la sindrome
indirizza in basso il Qi ribelle. ha origine puramente endogena.
Ren Shen, il consigliere, e Da Zao, l’ambasciato- La stasi dell’energia del fegato è di natura calda
re, posseggono effetto tonico e trattano la disten- (Yang Jue) e si ripercuote sullo stomaco e sui
sione epigastrica. visceri addominali, dando luogo ad epigastralgia
Modifiche e diarrea. Le estremità del paziente sono fredde
Se compare cefalea intensa, aggiungere: per il ristagno dell’energia e non per un difetto
Gao Ben dello Yang. Si tratta di una situazione in cui il
Rhizoma et Radix Ligustici Sinensis 3-9 calore si concentra all’interno e concentra con sè

28
la Yang Qi, impedendole di diffondersi alle estre-
mità del corpo.
La sensazione di “estremità fredde” può avere
varie origini secondo la medicina tradizionale
cinese e si può definire in differenti quadri sindro-
mici:
1. la sindrome collassiale di natura Yin, indotta
dal freddo e collegata alla presenza di freddo
interno causato da una situazione di deficit dello
Yang;
2. la sindrome collassiale di natura Yang, collega-
ta all’ostruzione della circolazione dell’energia
alle estremità;
3. la sindrome da deficit del Xue con penetrazione
del freddo nei meridiani.
Ci sembra importante distinguere questi tre qua-
dri clinici perché ad essi corrispondono tre diversi
orientamenti terapeutici.
1. La sindrome collassiale di natura Yin può
essere fatta corrispondere alla sindrome Shao Yin
con trasformazione fredda. In questo caso la sensa-
zione di freddo ai quattro arti si collega ad un
corteo sintomatologico generale di insufficienza
circolatoria generato, a sua volta, da un esauri-
mento progressivo dello Yang, che impedisce al
cuore di svolgere adeguatamente le sue funzioni
di pompa. In questa situazione clinica l’insuffi-
cienza circolatoria delle estremità è solo
l’epifenomeno di un deficit circolatorio generale
e tutto il quadro clinico è dominato da segni di
freddo e deficit dello Yang: sonnolenza, stato
stuporoso, sensazione interna di freddo, decubito
accovacciato, diarrea, polso nascosto. In questa
sindrome gli arti sono globalmente freddi e l’in-
sufficienza circolatoria non colpisce soltanto le
dita o le estremità. La terapia di questo quadro
clinico si fonda sull’utilizzazione del Si Ni Tang o
decotto per i quattro arti freddi .
2. La sindrome collassiale di natura Yang corri-
sponde al quadro clinico di una delle sindromi del
livello energetico Jue Yin che determina, come
abbiamo visto, una centralizzazione del circolo
causata dall’ostruzione energetica della Yang Qi
che, a sua volta, vede la sua genesi nella penetra-
zione interna del calore. In questo caso il freddo
esterno si accompagna a segni di calore e stasi
dell’interno: pienezza e sensazione di calore
toraco-epigastrico, dolori addominali, lingua ros-
sa con patina gialla, polso teso. La libera circola-
zione del Qi promossa dal fegato è ostacolata dal
calore e la centralizzazione del circolo non si
accompagna a segni di insufficienza generale
dello Yang, ma anzi a segni di sua concentrazione
ed ostruzione. In questa sindrome si utilizza il Si
Ni San o polvere dei quattro arti freddi.
3. La sindrome del deficit del Xue e della
penetrazione del freddo nei meridiani è un quadro
clinico che si manifesta semplicemente con segni
periferici di freddo e con modestissimi sintomi
generali. Il freddo, infatti, ostacola la circolazione
nei meridiani, ma non colpisce in profondità gli
organi ed i visceri. In questo caso si utilizza il
Dang Gui Si Ni Tang.
Terapia
Il principio della terapia consiste nell’armonizza-
re il fegato e la milza e nell’eliminare il calore che
ristagna all’interno del corpo.
Agopuntura
- 3F Taichong;
- 34VB Yanglingquan;
- 6MC Neiguan;
- 12VC Zhongwan;
- 36E Zusanli.
Abbiamo già sottolineato le azioni di questi punti
nelle sindromi precedenti. La loro utilizzazione
ha lo scopo principale di disostruire la stasi del Qi
del fegato che concentra la Yang Qi a livello
addominale. Per questo motivo si agisce soprat-
tutto con punti della coppia fegato-vescicola bi-
liare e punti ad azione sullo stomaco.
Farmacoterapia
Si Ni San polvere dei quattro arti freddi
Chai Hu
Radix Bupleuri 9-12
Zhi Shi
Fructus Citri seu Ponciri Immaturus 6-9
Bai Shao
Radix Paeoniae Lactiflorae 9-12
Gan Cao
Radix Glycyrrhizae Uralensis 3-6.
Origine: Shang Han Lun o Trattato delle Malattie
Febbrili e Miste.
Azioni: armonizza il fegato e la milza, purifica il
calore interno.
Indicazioni: sindrome del livello energetico Jue
Yin con ostruzione dell’energia del fegato, sin-
drome da ostruzione del Qi del fegato con calore
interno ed estremità fredde.
Applicazioni. Nevralgia intercostale, epatite cro-
nica, disturbi gastritici, discinesie colecistiche,
pancreatite, appendicopatie, ulcera peptica.
Analisi della Formula.Il compito di questa pre-
scrizione è quello di liberare l’energia del fegato,
Gan Qi, e disperdere il calore che la concentra
all’interno del corpo.
Chai Hu, l’imperatore, svolge questi due compiti
perché è un rimedio di natura fresca, che combatte
il calore e contemporaneamente favorisce la
disostruzione dell’energia del fegato.
Il ministro è Zhi Shi, che rompe le stasi del Qi e
29
riduce gli accumuli, attraverso il suo effetto car- Yin Chen Hao
minativo. Inoltre, dirige in basso il Qi, muove le Herba Artemisiae Capillaris 9-15
feci e tratta le sindromi da accumulo del Qi Yu Jin
stagnante. E’ interessante notare che mentre Chai Tuber Curcumae 4.5-9
Hu ha un’azione ascendente, Zhi Shi ne possiede se il paziente presenta dolori ipocondriaci intensi,
una discendente: quest’azione combinata di disostruire il Qi del fegato con:
dinamizzazione alto-basso libera il Qi e permette Yan Hu Suo
lo sblocco del calore interno. Ci sembra, inoltre, Rhizoma Corydalis Yanhusuo 4.5-12
importante sottolineare che anche Zhi Shi ha Yu Jin
natura leggermente fredda ed è dunque in grado di Tuber Curcumae 4.5-9
trattare i fenomeni del calore. in caso compaiano disturbi della diuresi, aggiun-
Il consigliere è Bai Shao, che tonifica lo Yin ed il gere:
sangue del fegato, conserva il Qi ed antagonizza le Fu Ling
azioni del Chai Hu, che invece tende a disperderlo. Sclerotium Poriae Cocos 9-15
Zhi Gan Cao possiede, come Bai Shao, un’azione se il paziente presenta segni di ristagno dei cibi,
spasmolitica che può essere efficacemente uti- completare la prescrizione con:
Mai Ya
lizzata in una situazione come quella in questione.
Fructus Hordei Vulgaris Germ. 6-15
Modifiche. Ji Nei Jin
In caso di dolori determinati dalla stasi del sangue, Endothelium Corneum Gigeraiae Galli 3-9
aggiungere due mobilizzatori del Xue: Shan Zha
Dan Shen Fructus Crataegi 6-9
Radix Salviae Miltiorrhizae 6-15 Patologie occidentali correlate. Nevralgia
Wu Ling Zhi intercostale, epatite cronica, disturbi gastritici,
Excrementum Trogopterori seu pteromi 3-9
discinesie colicistiche.
in caso di ittero, aggiungere:

30
31
 diagnostica degli organi e dei visceri
le sindromi complesse
le sindromi complesse da invasione del polmone da parte del fuoco del
fegato e quella da stasi di energia e sangue del fegato
Giorgio Di Concetto*
Sindrome da invasione del polmone da parte del
fuoco del fegato
Questa sindrome complessa è dovuta alla stasi di
energia e sangue del fegato con evoluzione in
calore che, incrementadosi e divenendo fuoco,
controinibisce il polmone.
Esistono altre situazioni patologiche in cui il
polmone viene invaso dal fuoco del fegato; ad
esempio, nel deficit di yin di rene e di fegato con
liberazione di yang-calore e conseguente
controinibizione del polmone; quest’ultimo può
essere superinibito anche dal fuoco del cuore.
Tuttavia, questi quadri clinici sono da considerar-
si come complicazioni di sindromi complesse
riguardanti la catena ascendente dei cinque movi-
menti.
Quando si parla della sindrome in esame, si inten-
de un quadro clinico derivato dalla stasi di Qi del
fagato, complicato in fuoco, e conseguente inva-
sione del polmone nell’ambito della catena di
controinibizione.
In questo modo il calore del fegato consuma lo yin
ed i liquidi del polmone con conseguente sindro-
me da difetto di yin e secchezza.
Stasi di energia e sangue del fegato
Si tratta di una sindrome già esaminata preceden-
temente (vedi n° 3,’91) a proposito della patologia
del fegato e della vescicola biliare. E' un quadro
clinico molto diffuso nella nostra società e deter-
minato, in modo particolare, dagli stress psichici,
dalle frustrazioni e dai dispiaceri. Gli errori ali-
mentari agiscono in sinergismo con le turbe
psichiche, ne risulta un’ostacolata circolazione
del Qi del fegato che comporta necessariamente
anche una stagnazione di sangue. La stasi di Qi-
* Scuola Italiana di Medicina Cinese, Gruppo di Studio
"Società e Salute"
32
Xue del fegato è, assieme al deficit di yin, la causa
più frequente della risalita dello yang e della
liberazione del fuoco. La sindrome complessa di
più frequente riscontro è la disarmonia fra fegato
e milza, descritta nel numero precedente; d’altra
parte, il polmone è l’organo più sensibile all’azio-
ne del calore, anche se, in questo caso, esso deve
percorrere la catena della controinibizione, meno
frequente della superinibizione, come accade per
la milza.
Ai sintomi generici di stasi di Qi (distensione e
dolore mobile, superficiale) e di Xue (dolore
intenso, fisso, trafittivo, lingua violetta e polso
teso Xuan o Jin) occorre aggiungere i sintomi
specifici, legati, in particolare, alla funzione di
dinamizzazione lungo il percorso del suo meridia-
no principale:
- turbe del piccolo bacino;
- dolori genitali;
- disturbi mestruali, algomenorrea;
- stipsi, diarrea, coliche addominali;
- gastralgia, acidità, ipocondralgie;
- dolori toracici;
- oppressione respiratoria;
- nodo alla gola;
- cefalea al vertice con irradiazione oftalmica e
mascellare oppure più superficiale, sul percorso
della vescica biliare.
I sintomi psichici, legati al fatto che il fegato è
sede dello Hun, sono:
- tensione;
- irritabilità;
- facilità alla collera;
- agitazione;
- depressione.
Altri sintomi sono deducibili dall’apertura negli
occhi (turbe visive), dalla manifestazione nelle
unghie (fragilità ungueale), dal controllo dei mu-
scoli (crampi e dolori muscolari), dall’immagaz-
zinare il sangue (cisti, fibromi, ulcere, turbe me-
struali, deficit di sangue).
Quando la stasi di Qi/Xue di fegato si trasforma in
fuoco, compaiono i seguenti sintomi:
- cefalea con senso di calore e viso arrossato;
- turbe psichiche, ansia, insonnia, delirio
(coinvolgimento del cuore);
- ipertensione arteriosa, tachicardia, cardiopalmo,
aritmie;
- calore interno, sete, mucose secche;
- stipsi con feci secche o diarrea;
- emorragie, eruzioni cutanee;
- lingua rossa, specie al terzo anteriore ed ai
bordi;
- induito giallo;
- polso “a corda”, rapido, a volte ampio e super-
ficiale.
Per quanto riguarda la compromissione del rene,
essa determina una sintomatologia da eccesso di
calore (appena descritta) alla quale si aggiungono
sintomi da deficit di yin:
- calore ai 5 fuochi, specie al palmo delle mani;
- pomelli rossi;
- febbre vespertina;
- ipersudorazione notturna;
- lingua rossa, sottile, fissurata,senza induito;
- polso fine e rapido.
A questo quadro generico bisogna aggiungere i
sintomi specifici polmonari (tosse secca, emottisi,
escreato giallo, dispnea, oppressione toracica,
ortopnea, farigiti, dorsalgia alta con senso di calo-
re, riniti, epistassi).
Eziopatogenesi
Le cause che determinano una stagnazione di Qi
di fegato possono inquadrarsi in un deficit o in un
eccesso. Per quanto riguarda l’eccesso, si è già
vista l’importanza dei fattori psichici ed alimenta-
ri nella società del benessere. Anche i fattori
cosmopatogeni, aggredendo la periferia dei meri-
diani, le vie energetiche superficiali ed i punti
vento, possono ostacolare la circolazione
energetica di vescica biliare e fegato, oltre che
aggredire il polmone, predisponendo alla sindro-
me patologica in questione. Per quanto riguarda il
deficit, le malattie debilitanti, gli eccessivi affati-
camenti, lo scarso riposo oppure, paradossalmen-
te, il riposo eccessivo, agendo in un terreno costi-
tuzionalmente predisposto, causano un difetto di
Qi che, a lungo
andare, si complica in un deficit di yang. Le stesse
cause che determinano un deficit di Qi e di yang,
oltre alle emorragie, sono i fattori eziologici del
vuoto di Xue. Le stesse cause che determinano il
vuoto di Xue, oltre alle deidratazioni (malattie
febbrili, ipersudorazione, vomito, diarrea, ileo
paralitico), sono in grado di portare al vuoto di
yin. Tutti questi fattori eziologici, sia da eccesso
che da difetto, entrano nell’eziopatogenesi della
stasi di Qi/Xue di fegato con trasformazione in
fuoco; questo passaggio è favorito dalla logica dei
cinque movimenti che implica la “naturale” tra-
sformazione del Legno in Fuoco in base alla legge
di generazione. Il Metallo è il movimento più
sensibile all’azione del Fuoco; il fuoco del fegato
aggredisce il polmone in base alla logica della
controinibizione. E’ logico che un polmone, già
indebolito per un deficit di Qi o di yin oppure per
cause cosmiche, è più soggetto all’azione
controinibitrice del fegato da stasi. Comunque,
l’azione del fuoco del fegato porta ad un consumo
dello yin di polmone; la sintomatologia polmonare
si basa, quindi, su un deficit di yin generico cui si
associano i sintomi specifici di comando del Qi
(astenia), turbe psichiche, come sede del Po, di-
sturbi rinitici, come apertura nel naso (riniti,
starnuti, epistassi, anosmia), disturbi respiratori,
della voce e della pelle (tosse secca, emottisi,
dispnea, faringiti, disfonia, dermatiti), in quanto il
polmone si manifesta nelle vie respiratorie, nella
voce e nella pelle.
I sintomi epatici sono spiegabili seguendo il per-
corso del meridiano del fegato e della vescica
biliare, tenendo presente, per quanto riguarda la
liberazione del fuoco, la parte superiore del corpo,
dove il calore tende più a salire e ad esplicare la
sua azione.
Terapia
Agopuntura
Per risolvere la stasi di Qi/Xue:
- 3 LR (F) - Taichong;
- 6 SP (Rt) - Sanyinjiao;
- 6 PC (MC) - Neiguan;
- 18 CV (VC) - Yutang;
- 14 LR (F) - Qimen;
- 18 BL (V) - Ganshu;
per neutralizzare il fuoco, occorre aggiungere:
- 20 GV (VG) - Baihui;
- 20 GB (VB) - Fengchi;
- 8 LR (F) - Ququan;
- 4 PC (MC) - Ximen;
- 34 GB (VB) -Yanglingquan.
Questi punti vanno utilizzati col metodo della
dispersione e della coppettazione.
Per purificare il polmone del fuoco del fegato:
- 13 BL (V) - Feishu;
- 17 CV (VC) - Tanzhong (in trasfissiante con
Yutang);
- 1 LU (P) - Zhongfu;
- 6 LU (P) - Kongzui;
- 11 LI (GI) - Quchi e 5 LU (P) - Chize, in
trasfissiante.
Frequentemente occorre anche tonificare il Qi del
polmone che può trovarsi in deficit, unitamente
allo yin; perciò questi punti possono essere prima
dispersi e poi tonificati.
33
Se questa sindrome insorge nell’ambito di un Mai Men Dong; Shu Di Huang tonifica il sangue
deficit di yin di rene e di fegato, si rimanda al e lo yin di rene e fegato, mentre Bai Shao Yao
numero 6 del ’91 per la relativa terapia. tonifica il sangue di fegato; Sheng Di Huang e
Xuan Shen tonificano lo yin, spengono il fuoco e
Farmacologia rinfrescano il sangue; Chuan Bei Mu e Jie Geng
Se si preferisce spegnere il fuoco di fegato come umidificano il polmone, trasformano i Tan e trat-
terapia immediata, si può ricorrere al Long Dan tano la tosse.
Xie Gan Wan o pillola di Genziana per purificare A questo composto si possono aggiungere altri
il fuoco del fegato: farmaci secondo le circostanze cliniche; ad esem-
Long Dan Cao pio, Chai Hu in caso di stasi di Qi di fegato, oppure
Gentiana scabra, radix Mu Dan Pi - Paeonia suffrutticosa, per agire con
Huang Qin più intensità sul fuoco del fegato.
Scutellaria, radix Nel caso si voglia agire sul deficit di yin di rene e
Zhi Zi di fegato, frequentemente in gioco nella sindrome
Gardenia jasminoides, fructus da invasione del polmone da parte del fuoco di
Ze Xie fegato, si può ricorrere ad una delle tante modifi-
Alisma, rhizoma che del Liu Wei Di Huang Wan, come il Mai Wei
Che Qian Zi Di Huang Wan; in questo caso si aggiungono al
Plantago asiatica, semen Liu Wei Di Huang Wan l’Ophiopogon o Mai Men
Mu Tong
Dong, già visto, e la Schisandra o Wu Wei Zi, un
Akebia trifoliata, caulis
Sheng Di Huang tonico del Qi di polmone e del Jing di rene con
Rehmannia, radix azione sia sullo yin che sullo yang.
Dang Gui
Angelica sinensis, radix
Chai Hu
Bupleurum, radix
Gan Cao
Glycyrrhiza uralensis, radix
Long Dan Cao, l'imperatore, purifica il calore-
umidità del fegato; Huang Qin ha la stessa azione
a livello del Jiao superiore; Zhi Zi spegne il fuoco
a livello dei tre Jiao; Ze Xie, Che Qian Zi e Mu
Tong drenano l'umidità con azione diuretica; Sheng
Di Huang purifica il calore e rinfresca il sangue;
Dang Gui tonifica e mobilizza il sangue; Chai Hu
disostruisce il Qi del fegato.
Per agire direttamente sul polmone, tonificando-
ne lo yin, si può ricorrere al Bai He Gu Jin Tang
o decotto di giglio per conservare il metallo:
Bai He
Lilium, bulbus
Shu Di Huang
Rehmannia, radix praeparata
Sheng Di Huang
Rehmannia, radix
Mai Men Dong
Ophiopogon, radix
Bai Shao Yao
Paeonia alba, radix
Xuan Shen
Scrophularia, radix
Chuan Bei Mu
Fritillaria, radix
Jie Geng
Platycodon, radix
Gan Cao
Glycyrrhiza, radix
Bai He tonifica lo yin di polmone, coadiuvata da

34
 VIII Congresso Gruppo di Studio
Società e Salute
Rivolgimento fetale indotto con agomoxibustione
dalla 32° alla 36° settimana di gravidanza*
Laura Limarzi**
Introduzione
La presentazione podalica del feto rappresenta
una delle più frequenti indicazioni del parto
cesareo. E’ ampiamente dimostrato che il tratta-
mento che ora descriverò è particolarmente effi-
cace al fine di portare il feto in posizione cefalica
e contribuisce, quindi, ad evitare un intervento
chirurgico. Per questo motivo molte donne si sono
rivolte al nostro Ambulatorio di agopuntura pres-
so l’USL 37 di Faenza, grazie anche alla collabo-
razione di alcuni medici della Divisione di Oste-
tricia e Ginecologia dell’Ospedale Infermi di
Faenza, che ci hanno inviato alcune loro pazienti.
Da maggio ’88 a giugno ’91 sono giunte alla
nostra osservazione 40 pazienti.
Precisamente, da maggio ’88 a dicembre ’89 sono
state trattate 17 pazienti, di cui 7 oltre la 36°
settimana di gravidanza e 10 con gravidanza com-
presa tra la 32° e la 36° settimana.
Da gennaio ’90 a giugno ’91 sono state trattate 23
pazienti, tutte con gravidanza compresa tra la 32°
e la 36° settimana.
Metodo
Il trattamento consiste nella stimolazione di un
solo punto: 67BL (V) - Zhiyin (arrivo dello yin).
L’efficacia è dovuta al fatto che tale punto origina
lo Shao Yin ed il suo utilizzo ne regolarizza il Qi.
Da maggio ’88 a dicembre ’89 tale punto è stato
usato con la sola moxibustione.
Da gennaio ’90 a giugno ’91 si sono invece
utilizzate insieme agopuntura e moxa.
Il trattamento completo consiste di 10 applicazio-
ni, che devono essere effettuate giornalmente: 3
*Comunicazione presentata all’VIII Congresso della Scuola
Italiana di Medicina Cinese Gruppo di Studio Società e
Salute - Bologna 16-11-’91 Policlinico S. Orsola
**Scuola Italiana di Medicina Cinese
Gruppo di Studio “Società e Salute”
alla settimana sono praticate ambulatorialmente,
le altre a domicilio.
Tecnica
La paziente rilassata e senza costrizioni sull’ad-
dome o attorno ai fianchi deve coricarsi sul fianco
sinistro. Il primo accorgimento serve a non impe-
dire il flusso energetico e gli eventuali movimenti
fetali, il secondo evita la compressione della vena
cava, che potrebbe ridurre il ritorno venoso con
conseguente bradicardia e ipotensione.
L’ambiente deve essere sufficientemente caldo.
Sedute ambulatoriali
Viene infisso l’ago al punto 67BL (V)
bilateralmente e lasciato in situ per 30 min. Sul-
l’ago è applicato un cono di moxa. Per garantire
un riscaldamento costante e duraturo per tutta la
seduta si utilizza un cono di moxa di grandi
dimensioni (il doppio di quelli normalmente usa-
ti).
Sedute a domicilio
Si effettuerà, ovviamente, la sola moxibustione
per 30 minuti, che non verrà mai praticata dalla
paziente stessa, che deve sempre rimanere distesa
e in assoluto riposo.
Trattamento con moxibustione
17 pazienti trattate da maggio ’88 a dicembre ’89
a.7 pazienti trattate oltre la 36° settimana di gra-
vidanza:
- risultati positivi 3 (43%);
- risultati nulli 3 (43%);
- passaggio da presentazione podalica a presenta-
zione di spalla 1 (14%).
b. 10 pazienti trattate tra la 32° e la 36° settimana
di gravidanza:
- risultati positivi 7 (70%);
- risultati nulli 3 (30%).
Considerando il gruppo nella sua totalità, abbia-
35
mo ottenuto il 59% di risultati positivi, il 35% di
risultati nulli, il 6% di risultati non soddisfacenti.
I risultati positivi sono stati ottenuti con una media
di 5 o 6 sedute (in due casi sono state sufficienti 3
applicazioni, in 3 casi 4, in 2 casi 6, in 3 casi,
infine, è stato necessario completare il ciclo di 10
sedute).
Questi risultati sono discordanti rispetto al lavoro
cinese presentato nel 1987 al Congresso Mondia-
le di Pechino, in cui su 241 pazienti trattate con la
sola moxibustione sono stati ottenuti l’81% dei
risultati positivi. Le pazienti erano state trattate tra
la 28° e la 34° settimana di gravidanza.
E’ evidente inoltre che con agopuntura e moxa si
sono ottenuti più risultati positivi con un minor
numero di sedute.
Forti delle recenti esperienze cinesi e confortati
dai nostri risultati, abbiamo in programma l’uti-
lizzazione del punto 67BL (V) con laser e moxa.
In conclusione si può affermare che questa tecni-
ca, semplice e poco rischiosa, è molto importante
e costituisce un metodo efficace per evitare il
parto cesareo.

Trattamento con agomoxibustione

23 pazienti trattate da gennaio ’90 a giugno ’91
tutte tra la 32° e la 36° settimana di gravidanza:
- risultati positivi 18 (78%);
- risultati nulli 5 (22%).
Nell’ambito dei risultati positivi, 5 sono stati
ottenuti dopo la prima seduta, 5 dopo la seconda
seduta e i rimanenti mai oltre la sesta applicazio-
ne.
Nell’ambito dei risultati nulli sono state effettuate
tutte le 10 applicazioni senza successo.

N.B.
Molte donne riferiscono, spesso addirittura du-
rante l’applicazione, altre volte nelle ore imme-
diatamente successive, di aver avvertito un netto
aumento dei movimenti fetali.

Conclusioni
Dalla casitica riportata si può notare come i risul-
tati relativi al 2° gruppo siano nettamente più
apprezzabili rispetto a quelli del 1° gruppo. Que-
sto induce ad alcune considerazioni. La prima è
che sarebbe consigliabile non effettuare tale trat-
tamento se la gravidanza ha superato la 36° setti-
mana. Infatti, le grandi dimensioni raggiunte dal
feto possono costituire un ostacolo sia al suo
rivolgimento, sia ad una corretta presentazione,
come appunto è accaduto nel caso riportato, fortu-
natamente l’unico, di trasformazione di una pre-
sentazione podalica in una di spalla.
Questi sono i motivi che ci hanno indotto a fissare
l’arco di intervento tra la 32° e la 36° settimana di
gravidanza.
La seconda considerazione riguarda l’uso della
moxibustione. E’ evidente che sono più soddisfa-
centi i risultati del 2° gruppo, ottenuti associando
agopuntura e moxa, rispetto a quelli del primo
gruppo ottenuti con la sola moxibustione, e questo
anche nelle pazienti trattate nel periodo consiglia-
to, cioè prima della 36° settimana.

36
37
 Trattamento delle affezioni delle prime vie
respiratorie in età pediatrica*
Margherita Piastrelloni**
In questo lavoro ho raccolto la casistica di 40
bambini, di età compresa fra i 3 mesi e gli 8 anni,
che si sono presentati nel mio ambulatorio di
Rimini dal gennaio 1989 al giugno 1991, tutti
affetti da patologie delle prime vie respiratorie.
Nella maggioranza degli ambulatori di agopuntu-
ra vengono curati pazienti di giovane, media età
ed anziani in grado di accettare più o meno tran-
quillamente la puntura degli aghi e viene trascura-
ta tutta una fascia di giovanissimi che potrebbero
giovarsi di questa terapia.
L’adozione della moxibustione tramite il sigaro di
artemisia o tramite il moxatore elettrico, l’utilizzo
del laser per agopuntura a raggi infrarossi, la
coppettazione ed infine alcuni preparati con erbe
cinesi possono in verità essere di grosso ausilio
per questi piccoli pazienti, affetti frequentemente
da patologie respiratorie spesso curate con anti-
biotici, le cui indicazioni si stanno sempre più
abusivamente allargando anche alla prevenzione
di ipotetici aggravamenti con il risultato che le
difese dei bambini si indeboliscono sempre più.
La patologia che ho trattato si riferisce ad attacchi
di vento-freddo (compresi anche gli sbalzi di
temperatura estivi) che si manifestavano in quadri
di rinite acuta, ricorrente e cronica (26 casi), di
otiti rinogene (14 casi), di faringo-tonsilliti senza
placche (23 casi), di laringiti (7 casi), di tosse
stizzosa, spesso accompagnata da vomito (10
casi) o produttiva (22 casi). (Tabella 1)
La discrepanza tra numero di bambini (40) e casi
trattati deriva dal fatto che spesso lo stesso bam-
bino era affetto contemporaneamente da più qua-
dri patologici oppure si è presentato più volte lo
stesso bambino con problemi diversi.
Tutti questi pazienti presentavano un deficit di
*Comunicazione presentata al VIII Congresso della Scuola
Italiana di Medicina Cinese Gruppo di Studio "Società e
Salute" - Bologna 16-11-’91 Policlinico S. Orsola
**Scuola Italiana di Medicina Cinese
Gruppo di Sudio “Società e Salute”
38
Zheng Qi, spesso aggravato dall’uso prolungato
di antibiotici.
Fin dalla prima seduta ho consegnato ai genitori
uno schema terapeutico corredato di disegni con
la localizzazione dei punti, che comprendeva
moxibustione, coppettazione, a volte preparati
con erbe cinesi. I pazienti potevano essere trattati
anche a domicilio dai genitori, i quali si impegna-
vano in sedute che andavano da una scadenza
giornaliera nelle fasi acute ad una mensile di
Tabella 1. 40 bambini (3 mesi - 8 anni)
Rinite acuta, ricorrente, cronica 26 casi
Otite rinogena 14 casi
Faringo - tonsillite senza placche 23 casi
Laringite, afonia 7 casi
Tosse stizzosa o produttiva 22 casi
richiamo. Addirittura, in sporadici casi, in bambi-
ni terrorizzati e urlanti, anche se io non uso il
camice, dopo un’affannata visita, consegnavo ai
genitori la terapia da praticare a domicilio. Questi
casi ovviamente non rientrano nella mia casistica
perchè non hanno eseguito sedute ambulatoriali.
Ho sempre aggiornato la terapia a seconda della
fase della malattia, istruendo i genitori a consul-
tarmi qualora si fossero verificate variazioni del
quadro clinico, o a interrompere la moxibustione
qualora si fosse verificato rialzo termico o se le
secrezioni da bianche fossero virate a gialle.
Superato il quadro patologico, consegnavo ai pa-
renti un altro schema terapeutico di mantenimen-
to che serviva a rinforzare la Zheng Qi, compren-
dente la moxibustione a 4 LI - Hegu, 36 ST -
Zusanli, 13 BL - Feishu, 3 Ki - Taixi e, nei casi con
importante debilitazione o inappetenza, l’assun-
zione di Astragalus in fiale x os, 1/2 x 2 al dì, per
10, 15 gg e comunque fino al ritorno al benessere.
Grazie a questa inaspettata collaborazione, le se-
dute nel mio ambulatorio variavano per le forme
acute da un minimo di 2 a un massimo di 5 (in quei
pochi casi in cui i genitori si rifiutavano di prati-
care moxibustione a casa) e, per le croniche,
andavano da 5 a 15 (anche perché spesso in questi
casi non era indicata la moxibustione).
Rivedevo poi alcuni di questi pazienti in fase di
riacutizzazione o ai cambi stagionali.
Dopo aver esaminato lingua e polsi (nei bambini
è sufficiente la palpazione col solo indice, e nei
più piccoli l’osservazione del vaso sanguigno
posto al margine radiale dell’indice), ispezionata
la gola e auscultato il torace, stabilivo il protocollo
terapeutico.
La moxibustione, attuata col sigaro di artemisia o
col moxatore elettrico, veniva praticata per 2
minuti su ogni punto. Il puntale del laser a raggi
infrarossi veniva mantenuto per 2 minuti su ogni
punto. La coppettazione era prolungata per 5
minuti.
Protocollo terapeutico
1. Rinite acuta con rinorrea fluida: lingua norma-
le o con sottile patina bianca, polso superficiale
Fu, a volte teso Jin (non usavo laser a IT per
precauzione verso gli occhi):
- 4LI (GI) - Hegu;
- 23GV (VG) - Shangxiang;
- 24GV (VG) - Shenting;
- 17 zona craniopuntura.
2. Rinite acuta ricorrente; rinite cronica con
rinorrea fluida o bianca:
- 4LI GI) - Hegu;
- 23GV (VG) - Shangxiang;
- 24GV (VG) - Shenting;
- 17 zona craniopuntura;
- 13BL (V) - Feishu.
3. Rinite con rinorrea gialla, epistassi, ostruzione
nasale: con sottile patina gialla, polso rapìdo
Shuo:
- 11LI (GI) - Quchi;
- 14GV (VG) - Dazhui;
- 23GV (VG) - Shangxiang;
- 24GV (VG) - Shenting;
- 17 zona craniopuntura.
Tutti i punti moxati venivano ripetuti a casa a
scadenza giornaliera fino a scomparsa della
sintomatologia facendo attenzione, come ho già
detto, all’eventuale insorgenza di febbre o al vi-
raggio del muco nasale da bianco a giallo. In
questi casi la moxibustione veniva interrotta.
4.Otite rinogena: con dolore e ipoacusia non
sempre presenti contemporaneamente:
- 4LI (GI) - Hegu;
- 2GB (VB) - Tinghui;
- 17TE (TR) - Yifeng;
- 34GB (VB) - Yanglingquan;
- 3TE (TR) - Zhongzhu;
- 3KI (Rn) - Taixi (moxato anche a domicilio).
5. Faringo-tonsillite: lingua rossa con sottile
induito giallo, polso rapido Shuo, superficiale Fu,
fine Xi.
- 14GV (VG) - Dazhui.
La maggioranza di questi pazienti giungeva nel
mio ambulatorio per curare altri quadri patologici.
Durante la visita la riscontravo e sottoponevo a
cura anche questa flogosi:
- 22CV (VC) - Tiantu;
- 23CV (VC) - Lianquan;
- 18LI (GI) - Futu.
In entrambe le forme veniva praticata a casa
coppettazione al 14VG - Dazhui fino a scomparsa
della sintomatologia.
6. Tosse stizzosa (con vomito): lingua rossa, polso
fine Xi, rapido Shuo:
- 27KI (Rn) - Shufu;
- 22CV (VC) - Tiantu;
- 23CV (VC) - Lianquan;
- 12BL (V) - Fengmen;
- 14GV (VG) - Dazhui.
7. Tosse con espettorato chiaro: lingua con patina
(spessa) bianca, polso teso Jin, scivoloso Hua:
- 13BL (V) - Feishu;
- 14GV (VG) - Dazhui;
- 40ST (E) - Fenglong.
8. Tosse con espettorato giallo: patina spessa e
gialla, polso scivoloso Hua e rapido Shuo:
- 13BL (V) - Feishu;
- 14GV (VG) - Dazhui;
- 40ST (E) - Fenglong.
Veniva praticata coppettazione e moxibustione
quotidiana a casa.
Ai pazienti con espettorato consigliavo di assu-
mere il Loquat sciroppo, 1 cucchiaino x 3/dì.
Ho suddiviso i risultati ottenuti in:
- ottimo: scomparsa della sintomatologia dopo 1-
2 sedute ambulatoriali, seguita da lungo periodo
di benessere.
- buono: scomparsa della sintomatologia dopo 3-
5 sedute ambulatoriali, seguita da lungo periodo
di benessere.
- discreto: miglioramento della sintomatologia
dopo 3-8 sedute ambulatoriali, ma presenza di
riacutizzazioni a breve tempo.
- insoddisfacente: la malattia ha seguito il suo
decorso senza risentire positivamente della tera-
pia instaurata.
Il numero di sedute ambulatoriali ha risentito
moltissimo della collaborazione da parte dei geni-
tori. Infatti, il numero maggiore è riferito a forme
croniche, da calore, che ovviamente non venivano
supportate dalla moxibustione, e a quei pochi casi
in cui i genitori non la praticavano a casa.
Risultati
39
Riniti acute: 5 pazienti. E’ ovvio che i raffreddamenti estivi hanno richie-
Risultato: ottimo in 5 casi. sto in media un numero inferiore di sedute data la
Riuniti ricorrenti: 8 pazienti. temperatura ambientale più mite.
Risultato: buono in 5 casi, discreto in 3 casi. I 2 pazienti con risultato insoddisfacente rientra-
Riniti croniche: 13 pazienti. no nei gruppi con espettorato; probabilmente,
Risultato: buono in 8 casi, discreto in 3 casi, sedute ambulatoriali più ravvicinate avrebbero
insoddisfacente in 2 casi. sortito risultati migliori.
Il motivo di questo risultato risiede nella presenza In considerazione dei risultati ottenuti e grazie
di cause organiche (setto deviato, ipertrofia dei alla collaborazione che si crea con i genitori, mi
turbi). sembra che questo lavoro possa servire da inco-
Otiti rinogene: 14 pazienti raggiamento alla diffusione della terapia con l’ago-
Risultato: puntura ed alla fitoterapia in età pediatrica; sia per
- ottimo in 4 casi (con rapida scomparsa della risolvere i quadri acuti senza l’utilizzo di antibio-
sintomatologia dolorosa), buono in 6 casi(con tici e piuttosto tempestivamente, sia per rinforzare
completo recupero uditivo), discreto in 2 casi la Zheng Qi dei pazienti che, nel tempo, contrag-
(recupero uditivo di circa 20 db), insoddisfacente gono un numero inferiore di patologie respiratorie
in 2 casi (lieve o nullo miglioramento dell'udito). e in quadri meno conclamati.
Solo alcuni di questi risultati sono convalidati da
controllo audiometrico e/o impedenzometrico
prima e dopo le sedute. La maggioranza è definita
dall’andamento della sintomatologia dolorosa, del
rilievo del miglioramento dell’udito e del parere
dell’otorino.
I due ultimi risultati riguardano 2 bambini, di 4 e
5 anni, il cui problema principale era l’ipoacusia,
la cui causa fondamentale risiedeva nella flogosi
cronica della vegetazione adenoidea. Dopo l’in-
tervento, 1 dei 2, che con laserterapia aveva otte-
nuto un miglioramento audiometrico di 10 dB, ha
recuperato completamente l’udito, l’altro mantie-
ne ancora deficit uditivi. Entrambi hanno comun-
que contratto un numero inferiore di flogosi respi-
ratorie nell’arco dell’anno.
Faringotonsilliti senza placche e senza rialzo
termico: 23 pazienti.
Risultato: ottimo in 8 casi, buono in 6 casi, discre-
to in 4 casi, insufficiente in 5 casi dei quali 3 con
sindrome influenzale (che hanno superato brillan-
temente con l'assunzione di Yin Qiao* (da 1x3 a
3x3/di); 2 con iperpiressia e placche (hanno ini-
ziato terapia antibiotica).
Laringiti (afonia): 7 pazienti.
Risultato: ottimo in 5 casi, buono in 2 casi.
Un paziente presentava 2 noduli alle corde vocali.
Tosse: 22 pazienti.
Risultato:10 pazienti con tosse stizzosa: ottimo in
7 casi, discreto in 1 caso, insoddisfacente in 2 casi;
6 pazienti con espettorato chiaro: buono in 5 casi,
discreto in 1 caso; 8 pazienti con espettorato
giallo: buono in 6 casi, discreto in 2 casi.
Alcuni dei pazienti con tosse stizzosa erano già
stati trattati con antibiotici senza ricavarne mi-
glioramento. 5 bambini del 1° gruppo hanno ri-
sposto in maniera strabiliante dopo 1 sola seduta.

*Preparato costituito da erbe fresche e piccanti appartenenti

a farmaci che liberano e che trattano il calore

40
 medicina e cultura
medicina tradizionale cinese: alcune riflessioni
storiche ed epistemologiche*
Paul U. Unshuld**
Negli U.S.A. e nell'Europa occidentale viene pra-
ticata e trova buona clientela una, così chiamata,
medicina cinese.
Questa medicina cinese, però, si limita soprattutto
all'agopuntura, ad alcune nozioni di salute e ma-
lattia, ad interventi terapeutici che, abbastanza
spesso, sembrano rispecchiare i criteri occidentali
di medicina "alternativa" più che il pensiero
cinese originale.
Le attuali conoscenze della tradizione cinese circa
la medicina e la cura della salute sono fino ad ora
il risultato di un tentativo di integrazione tra un
approccio terapeutico della malattia di tipo cinese
e le normali attività cliniche portate avanti da
terapeuti americani ed europei. In questo contesto
sembra sia stata prestata maggior attenzione ad
una precoce applicazione della medicina cinese
piuttosto che ad attenti e prolungati tentativi di
conoscere il contesto storico, culturale e concet-
tuale in cui si sono sviluppati l'agopuntura e gli
altri metodi cinesi di terapia.
Da tutto ciò si evince che le nostre attuali cono-
scenze di tale background culturale debbano con-
siderarsi soltanto preliminari e quindi soggette a
futuri cambiamenti.
Ovviamente sono passati i tempi in cui una singo-
la postilla era sufficiente ad alcuni autori occiden-
tali per la definizione, seppure concisa, dei dogmi
basilari della medicina tradizionale cinese.
A parte alcuni testi che possono essere considerati
delle guide pratiche alla medicina cinese, negli
scorsi anni sono stati pubblicati soltanto alcuni
saggi generici rivolti a lettori occidentali, allo
scopo di descrivere l'insieme dei concetti e delle
tecniche della MTC. Le seguenti citazioni, tratte
appunto da due scritti del genere, vogliono mo-
strare qual'è il tipo di ricezione che il mondo
occidentale ha nei confronti della medicina cine-
* Soc. Sci. Med. Vol. 24, No. 12, pp. 1023-1029, 1987:
per gentile concessione dell'autore
** Direttore dell'Istituto di Storia della Medicina, Università
di Monaco, Germania
se:
"La medicina cinese presenta un corpo di
conoscenze interamente diverso da quello
della nostra medicina, un approccio alla
salute e alla malattia, alla realtà e ai cam-
biamenti della realtà, completamente sco-
nosciuto all'Occidente". (1)
"La farmacologia cinese, dopo uno svilup-
po di 2000 anni e sulla base di una coerente
applicazione del metodo cognitivo sinteti-
co induttivo, ha raggiunto un'alta maturità
e offre dei paradigmi e dei modelli che sono
assolutamente complementari alla moder-
na medicina occidentale". (2)
Tuttavia, da un punto di vista storico, la medicina
cinese è un apparato eterogeneo di idee e
metodologie che si sono sviluppate in Cina oppu-
re che sono state importate da paesi stranieri, nel
corso di tremila anni di storia. (3)
La prima evidente documentazione di una rispo-
sta teorica e pratica dell'uomo all'esperienza di
malattia risale al tardo secondo millennio a.C.,
quando gli antenati erano considerati i responsa-
bili delle malattie individuali o sociali.
Inoltre, le ossa oracolari dell'undicesimo secolo
a.C. si riferiscono a fenomeni quali quello della
neve come causa di malattie, ma non è chiaro se
questa fosse considerata come uno spirito speci-
fico incarnato nel fenomeno naturale, oppure sem-
plicemente un qualche fattore ambientale senza
nessuna implicazione metafisica. Solo durante il
primo millennio a.C. alcune fonti letterarie sugge-
riscono l'apparizione della demonologia, che con-
siste nel credere nell'esistenza di esseri non umani
che sono, a differenza degli antenati, non legati ad
uno specifico essere umano.
Questi demoni sono responsabili, in modo analo-
go a quello degli antenati, di una vasta gamma di
problemi personali e sociali, incluse le malattie;
gli esperti, impegnati a lottare contro queste ma-
lattie e queste crisi, non erano affatto "medici", nel
senso moderno del termine, ma piuttosto tecnici
41
sociali responsabili del ripristino dell'armonia tra
due gruppi di esseri umani che coesistevano.
Solo alla fine del primo millennio in Cina compar-
ve un tipo di medicina che nel senso attuale del
termine vuol dire cura della salute, basata sull'in-
terpretazione delle leggi naturali e non metafisiche
ed indirizzata a raggiungere dei risultati che ri-
chiedono l'impegno di specialisti la cui attenzione
è rivolta all'organismo individuale (ed è in corre-
lazione con l'ambiente sociale e naturale).
I manoscritti, ritrovati nelle tombe Ma Wang Tui,
dell'inizio del secondo secolo a.C. ci mostrano
con strabiliante chiarezza lo stadio avanzato in cui
la medicina si trovava. Sembrava essere sul punto
di staccarsi e diventare indipendente dalle nozioni
metafisiche che attribuivano l'origine della ma-
lattia a fattori ancestrali e demoniaci (4). Lo
Huang Di Nei Jing Su Wen: un insieme di testi
compilati, nella maggior parte, nel primo e secon-
do secolo d.C., indica i passi successivi compiuti
dalla medicina cinese verso l'effettiva applicazio-
ne di un corpo di leggi naturali e non metafisiche,
per un approfondimento dei concetti di salute e
malattia (5).
Un punto merita qui di essere sviluppato. Né il
passaggio delle credenze ancestrali della
demonologia, né quello dalla demonologia alla
medicina considerata nelle sue corrispondenze
sistematiche, comportarono una completa sopraf-
fazione di questa ultima nei confronti delle cre-
denze precedenti.
Infatti, parlando in termini di quantità, che poi
vuol dire numero di pazienti trattati, è assoluta-
mente assodato che le terapie usate contro le
influenze ancestrali o demonologiche, continua-
vano ad essere più seguite e "di successo", nella
società cinese, fino ad un passato molto recente.
Inoltre è senz'altro per una nostra arbitraria deci-
sione che viene scelta come medicina cinese quel-
la basata sulle corrispondenze sistematiche, una
medicina, peraltro, conosciuta solo da una mino-
ranza acculturata.
Ovviamente, è la medicina basata sulle corrispon-
denze sistematiche (da cui la letteratura medica
tradizionale cinese negli ultimi duemila anni era
dominata) che si avvicina, con tutto il suo sistema
concettuale concernente il concetto del curare nel
suo insieme, alle nozioni occidentali proprie di un
tipo di medicina razionale e scientifica. Si potreb-
be notare che questa scelta è un esempio significa-
tivo del tipo di tendenza che l'Occidente ha avuto
ripetutamente nel recepire la medicina cinese.
Molti autori si rivolgono al lontano Est per scopri-
re là un'alternativa alla nostra medicina occiden-
tale alla quale essi guardano solo con occhio
piuttosto critico.
Comunque, nella ricerca di una alternativa est-
42
asiatica, i valori basilari della civilizzazione occi-
dentale vengono ancora usati come metro per
selezionare, da un eterogeneo groviglio di nozioni
e di tecniche, quelle che, pur in alternativa, appa-
iono plausibili ad una audience occidentale. Que-
sta accettabilità, comunque, è condizionata da
valori che sono profondamente inculcati nella
nostra mente, valori, che giacciono nella radice
della nostra cultura occidentale.
Alle credenze ancestrali e demonologiche e ai
paradigmi della corrispondenza sistematica nel
campo della medicina cinese si aggiunsero, nel
corso dei secoli, numerose teorie e pratiche
terapeutiche che, una volta legittimate, si integra-
rono ad esse come, per esempio, nozioni Buddiste,
vari concetti religiosi (Taoisti), una farmacologia
pragmatica prima e più tardi teoreticamente ap-
provata ed infine la medicina occidentale.
Possiamo parlare di nozioni sistematiche, perché
in tutti i casi sopraelencati, queste teorie e pratiche
vennero sistematizzate nel senso che le loro no-
zioni riguardanti l'origine, la natura, una adeguta
prevenzione e il successivo trattamento della ma-
lattia erano legate l'una all'altra in modo logico.
Peraltro, ad un differente livello, tutti questi siste-
mi distinti si compenetrarono l'un l'altro fino a
formare un complicato edificio che comprendeva
una complessa struttura cognitiva ed un eteroge-
neo apparato di pratiche terapeutiche.
Certamente, è piuttosto difficile identificare in
Cina nozioni di prevenzione e di cura, che possa-
no andare sotto il nome di medicina cinese e che
possano essere contrapposte chiaramente alla così
chiamata medicina occidentale e che, in toto,
possano essere identificate con queste due acce-
zioni. Il termine di medicina cinese, si riferisce ad
una vasta gamma di teorie e pratiche rivolte al
problema della salute e all'intervento sulle malat-
tie sviluppatesi in Cina o importate dall'esterno e
praticate in questo paese negli scorsi millenni.
Alcune delle teorie e delle terapie che costituisco-
no la medicina cinese, sono completamente diver-
se da quelle conosciute nella storia della medicina
occidentale, ma la medicina cinese ha molte
sfaccettature e ci si può accostare ad essa secondo
diversi livelli di approccio. E' comunque del tutto
poco corretto scegliere una singola sfaccettatura,
o un solo grado di conoscenza, e chiamare questo
aspetto, a questo livello, medicina cinese, come
spesso invece succede oggi, semplicemente per-
ché questa metodologia è senz'altro riduttiva, an-
che se in realtà, rappresenta quello che molti
perseguono nel momento attuale e che chiamano
un'alternativa alla medicina occidentale.
Non è solo la scelta di una limitata fascia di
concetti o di terapie, staccate dal grande edificio
che costituisce la ricerca della salute nella cultura
cinese, che incarna l'esigenza di una alternativa,
che peraltro, rimane nei limiti di una metodologia
di base del tutto occidentale, ma, questa stessa
tendenza si manifesta anche ad altri livelli. Essa si
ripresenta, ad esempio, nell'applicazione del con-
cetto occidentale di "energia" a quello cinese dei
vapori essenziali Qi (3, pp. 67-73). Altrettanto
problematico è l'uso di un'artificiale terminologia
greco-latina che tende a dare una falsa immagine
di rigore e di coerenza al pensiero e alla lingua
tradizionale cinese comparabile a certi aspetti
della moderna medicina occidentale. Allo stesso
tempo, una tale fittizia terminologia greco-latina
nasconde la ragionalità e temporalità legata agli
stimoli che danno origine agli antichi concetti
cinesi della fisiologia, anatomia e patologia uma-
na, misconoscendo le metafore proprie dell'antica
terminologia cinese particolarmente adatte ad
esprimere questi concetti.
Estremamente importante, comunque, è il tentati-
vo fatto da alcuni scrittori occidentali, di creare,
nei loro scritti, una medicina cinese orientata
verso l'individuo e una medicina occidentale an-
tologica rivolta alla malattia.
"La medicina occidentale si interessa so-
prattutto delle categorie di malattie isolabili
o degli agenti patogeni e cerca di cambiar-
li, controllarli o distruggerli. I medici occi-
dentali partono dal sintomo, poi ricercano
i meccanismi sottostanti, una precisa cau-
sa per una specifica malattia. Il medico
cinese, al contrario, indirizza la sua atten-
zione ad una tecnica diagnostica orientale,
psicologica e individuale e così non ne
risulta una specifica entità patogena o una
precisa causa, ma offre una descrizione
dell'intera persona, quasi poetica e su cui
lavorare" (1, pp. 3-4).
Qui inoltre si può notare in che modo, peraltro
molto semplicisticamente, un singolo apparato
venga favorito sia dalla medicina cinese che da
quella occidentale, tanto da creare un antagoni-
smo che non aiuta ad esprimere l'enorme com-
plessità del problema. Infatti, tralasciando i vari
sistemi concettuali ed individuali nominati pre-
cedentemente, la medicina cinese è stata definita,
virtualmente, per la storia documentata, da tre tipi
di approccio della conoscenza e del trattamento
della malattia, e questi tre metodi erano conosciuti
ed usati anche dalla medicina europea.
Di solito, come ogni altra medicina conosciuta, la
medicina cinese fu ed è non ecologica. Fatta
eccezione per alcuni concetti Taoisti (3, pp. 104-
106), la medicina cinese non considera la malattia
o la morte prematura, come eventi naturali. La
salute era considerata come una proprietà indivi-
duale. Questo bene veniva concesso all'uomo per
un determinato periodo, la lunghezza del quale
veniva definita nel primo trattato del textus
recepturs del Huang Di Nei Jing Su Wen e che si
protrae fino a 100 anni (3, p.277).
Come la medicina occidentale, quella cinese ri-
flette lo sforzo di andare oltre l'attitudine degli
esseri viventi loro costante.
La salute, come bene, doveva essere difesa dal
nemico chiamato malattia e questo nemico era
definito come Xie, che vuol dire, anormale o
male.
La medicina, in Cina come nell'Ovest, accompa-
gna i possessori della salute, e i tre tentativi di
approccio nominati sopra e che saranno spiegati
più dettagliatamente in seguito, erano, infatti,
strategie di base adottate nella battaglia (descritta
nella letteratura medica in termini piuttosto
militareschi) contro le malattie stesse nei tentativi
fatti per evitare i rischi di uno scontro con la
malattia.
Il primo tentativo di approccio, o strategia da
menzionare, consiste nell'utilizzazione, molto
pragmatica, di sostanze o tecniche risultate utili,
in un modo o nell'altro per la prevenzione o il
trattamento della malattia. Molti dei farmaci tra-
dizionali cinesi così come tecniche tipo i bagni, il
massaggio, la piccola chirurgia ed altre, hanno
avuto origine in questo modo.
Il secondo tentativo di approccio può essere defi-
nito individualistico o funzionale. Questo approc-
cio, considera l'organismo umano come un siste-
ma di unità funzionali collegate l'una all'altra e al
mondo esterno attraverso una fitta rete di (channels)
meridiani e di corrispondenze immateriali. La
salute non è altro che il risultato del normale
funzionamento delle unità funzionali e dei meri-
diani del corpo; la malattia viene provocata dal
mancato funzionamento di una o più unità
funzionali o dei meridiani di trasporto il cui ruolo
è quello di assorbire, immagazzinare, distribuire
.... i più fini vapori (Qi) considerati essenziali per
il mantenimento di una vita normale. L'intervento
terapeutico, dunque, è focalizzato a ripristinare
gli stimoli, soprattutto per mezzo di farmaci o
aghi, sia aggiungendo che drenando o
ridistribuendo tali vapori ed inoltre aiutando una
unità o un meridiano a riprendere la propria fun-
zione. La diagnosi e la terapia, basate su questo
tipo di approccio, debbono essere individualisti-
che; il che significa che l'intervento diagnostico e
terapeutico deve tener conto della condizione
personale dell'individuo per capire appunto la
malattia individuale. Di conseguenza, questa
metodologia non si avvale di trattamenti standar-
dizzati per specifiche malattie; si concentra sul
ripristino dell'armonia in un organismo che ha
perso il suo equilibrio.
43
Questo approccio di tipo individualistico-funzio-
nale, nelle sue conoscenze basilari della natura,
prevenzione e idoneo trattamento della malattia,
corrisponde ai concetti di patologia umorale nella
storia della medicina europea pre-moderna. Allo
stesso modo Hsueh Chi nel 1529, nella sua mono-
grafia Li-yang chi-yao, descrisse la malattia del Li
(che sembra comprendesse la lebbra) non come
una malattia, ma come lesioni che si somigliavano
l'un l'altra e che erano il risultato di numerosi
disquilibri nell'organismo individuale, gli esperti
della patologia umorale, come ad esempio Rhazes,
consideravano la lebbra non come una malattia,
ma come un insieme di lesioni causate dal deside-
rio dell'organismo dell'individuo di disperdere i
prodotti anormali, risultanti di una mistura anor-
male di umori vitali.
L'approccio individualistico-funzionale della tra-
dizione cinese, con le sue nozioni di disequilibrio
interno o di disarmonia, come pre-condizioni di
ogni attività patogenetica all'interno dell'organi-
smo di elementi patogeni esterni (siano essi ver-
mi, vento o umidità), trova il suo corrispondente
nella storia della medicina occidentale moderna,
cominciando dal tardo diciannovesimo secolo e,
andando avanti fino al presente, nelle
argomentazioni sostenute dai cosiddetti
costituzionalisti, i quali si opponevano all'idea
della batteriologia radicale secondo la quale la
malattia è causata solo da germi, batteri o altri
agenti patogeni esterni. I costituzionisti sostene-
vano, e le loro argomentazioni sono state avvalo-
rate dalla immunologia e psicologia negli anni
recenti, che ci deve essere qualcosa di sbagliato
internamente prima che un agente esterno possa
causare un problema all'interno dell'organismo.
(6)
Un terzo tipo di approccio alla conoscenza e al
trattamento della malattia, simile anche questo
alla medicina occidentale passata e attuale, fu
ampiamente applicato in Cina, e può essere defi-
nito con il termine ontologico. Comunque lo stes-
so approccio ontologico, presenta molte
sfaccettature, che sembrano tutte reincontrarsi
nelle convinzioni che una malattia può essere una
entità di per se stessa, o può essere rappresentata
da un ben definibile agente patologico.
A questo punto si potrebbe ricordare che il punto
di vista ontologico della malattia non emerse in
Europa all'improvviso durante il diciannovesimo
secolo. Infatti, fino alla seconda metà del
diciannovesimo secolo, non si era ancora sicuri
se, i piccoli animali che potevano essere osservati
al microscopio come vermi, lesioni etc., fossero
solo l'esito del problema preesistente.
Quando negli scorsi anni trenta e quaranta,
Ferdinand Hebra (1816-1880) isolò il baco re-
44
sponsabile della scabbia, quando Agostino Bassi
(1773-1856) identificò il fungo che causava la
malattia dei bachi da seta e quando Iakob Heule
(1809-1885) vide i batteri e capì che erano causa
di malattie, queste idee non furono accettate da
molti, non perché erano nuove o poco familiari,
ma perché erano considerate troppo antiquate (7)!
L'ontologia europea, risale al secondo millennio,
a Fracastoro (1478-1553) con la sua affermazione
che le malattie epidemiche sono causate da minu-
scoli agenti infettivi, specifici per ogni particolare
malattia, risale a Leeuwenhoek (1632-1723) e alle
sue osservazioni e descrizioni di piccoli animali
nelle secrezioni umane, si parla poi di Pasteur
(1822-1895), il fondatore della moderna
batteriologia, ed infine di Robert Koch (1843-
1910) che diede alla batteriologia profonde basi
metodologiche. Oltre alle soprannominata tradi-
zione ontologica, che si fonda sulla identificazio-
ne di specifiche malattie con specifici agenti
patogeni, emersa in Europa, emerse anche una
seconda prospettiva ontologica, basata sulla no-
zione di malattia come entità astratta esistente di
per sé. I fautori di questa teoria affermavano che
la malattia segue un ciclo suo proprio, è per
sempre vita, quantunque ostile all'uomo ed è com-
pito della medicina difendere la normale esisten-
za, (quella del paziente), e distruggere quel tipo di
vita anomalo (8).
L'approccio ontologico è, per definizione,
localistico, in quanto esso identifica il posto occu-
pato dalla malattia e dall'agente patogeno. In
Europa la patologia anatomica risale al secondo
millennio a Vesalius (1514-1564): il fondatore
della moderna anatomia, a Morgagni (1682-1771)
con le sue monografie Sulle sedi e cause di malat-
tia , a Bichat (1771-1802), che andò oltre e iden-
tificò i particolari tessuti sui quali si annida la
malattia, a Virchow (1821-1903), che considerò
le cellule come base della malattia, e, infine, alla
moderna genetica che dichiara di aver fatto sco-
perte ancora più tangibili circa i problemi della
salute umana.
Uno dei primi esempi di prospettiva ontologica-
localistica è il concetto non demonologico - ricor-
dando una delle nozioni di malattia, come entità
astratta, della patologia morfologica degli inizi
del diciannovesimo secolo - fu ricordato da Ssu-
ma Ch'ien, nella sua biografia del leggendario
medico Bian Que, del 90 a.C.:
Bian Que si recò a corte per avere udienza.
(Il marchese Huan di Ch'i). Dopo averlo
visto, egli disse: "Signore, voi siete affetto
da una malattia localizzata nella
regione....tra la pelle e la vostra carne. Se
non vi curerete subito, potrà penetrare più
in profondità." Il marchese Huan replicò:
 "Io non sono affatto malato.".... Cinque
giorni più tardi, Bian Que tornò a vedere il
marchese e gli disse: "Signore, la vostra
malattia ora è nei canali sanguigni. Se non
vi curerete ora, potrà penetrare più in
profondità." Il marchese Huan replicò: "Io
non sono affatto malato.".... Cinque giorni
più tardi Bian Que tornò a vedere il mar-
chese e gli disse: "Signore, la vostra malat-
tia ora è nella regione intestinale e dello
stomaco. Se non vi curerete ora, potrà
penetrare più in profondità." Il marchese
Huan non rispose... Cinque giorni più tardi
Bian Que tornò ancora a far visita al mar-
chese Huan, lo guardò da lontano e se ne
andò. Il marchese Huan mandò un suo
servo a chiedergli che cosa aveva da dire e
Bian Que rispose: "Quando la malattia è
localizzata nella regione della pelle e car-
ne può essere curata con bagni e acqua
calda o con pressioni calde, quando essa è
localizzata nei canali sanguigni, può esse-
re curata con aghi e sassi appuntiti, quan-
do essa è localizzata all'intestino o nello
stomaco può essere curata con vini medici-
nali, ma quando essa ha raggiunto il midol-
lo delle ossa, neanche chi ha il controllo del
destino potrà più far niente. Nel vostro
caso ora la malattia è localizzata nel mi-
dollo delle ossa. ora non mi rivolgerò più a
voi (per avere udienza)" (9).
In termini più concreti, il punto di vista localistico-
ontologico si accenna in un documento ancora
antecedente, scoperto nel 1973 nelle tombe Ma
Wang Tui:
"Nel caso della malattia ming, buchi dei
morsi di vermi. Questi (buchi) possono
comparire in vari posti. Qualche volta (i
buchi compaiono) al naso, altre volte sulle
guance, alle galosce o alle dita." (10).
Tutto ciò senza tener conto di altre affermazioni
che si ritrovano in fonti letterarie più tarde e che
potrebbero essere qui riportate per dimostrare la
presenza del metodo di approccio alla malattia di
tipo ontologico nelle medicina cinese nel corso
degli anni. La malattia ming, citata precedente-
mente, poteva comprendere anche la lebbra e la
storia di questa malattia nella medicina cinese ci
presenta un tipico esempio della coesistenza delle
metodologie localistiche, ontologiche e indivi-
dualistiche-funzionali in Cina. Per duemila anni,
la malattia ming, li feng-lai, ma-feng-ping, tutti
termini che sembrano riferirsi a concetti legati, al
limite parzialmente, alla lebbra, fu spiegata da
molti autori, come il risultato del lavoro di distru-
zione prodotto da vermi generati sul profondo
dell'organismo da vento ed umidità. Si credeva
che i vermi rosicchiassero (cosa reale e tangible)
fegato, milza, polmone o rene, producendo speci-
fiche sintomatologie esterne (quali la perdita delle
sopracciglia, la caduta delle dita, la distruzione
del setto nasale etc.) riflettendo tali processi inter-
ni e mostrando così in quale organo si annidava la
malattia.
Per un breve periodo del secondo millennio d.C.,
la lebbra fu anche spiegata sulla base di una
prospettiva di corrispondenze sistematiche di tipo
individualistico-funzionale, (Hsueh Chi's Li-yang
chi-yao, nominato sopra, rappresentava un esem-
pio di tale tentativo) prediligendo una diagnosi
della malattia di tipo individualistico e una terapia
di tipo funzionale. In disaccordo, invece, a tutto
questo, la prospettiva ontologica raccomandava
trattamenti standardizzati per tutti i pazienti afflit-
ti da tale malattia, senza tener conto delle loro
condizioni individuali (11).
L'approccio di tipo ontologico, in Cina, come in
Europa, tende a sottovalutare l'individualità del
paziente perché si concentra sulla lotta contro la
malattia o contro l'agente patogeno, piuttosto che
sul ripristino della funzione o del sistema di fun-
zioni. L'approccio ontologico cinese alla malattia
ha, inoltre, concettualizzato la malattia, è andato
alla ricerca delle sue cause specifiche, e ha svilup-
pato procedure di trattamento standard senza inte-
ressarsi dell'individualità del paziente. Il fatto che
la batteriologia è stata prontamente adottata in
Cina e ha trovato un largo numero di fautori, può,
a parte i suoi effetti concreti, essere anche il
risultato del fatto che tutte le pre-condizioni con-
cettuali per l'introduzione dei concetti della stessa
erano presenti in Cina già da due millenni.
Infine, bisogna sottolineare che, nonostante gli
occasionali, espliciti antagonisti, in Cina come in
Europa, le metodologie epidemiche, individuali-
stiche-funzionali, e quelle localistiche-ontologiche
sono state di rado chiaramente separate; queste tre
'strategie' sono state spesso complementari e si
sono compenetrate a vicenda e, con sufficiente
probabilità, è stata solo la nostra analisi
epistemologica che le ha messe da parte. E'
senz'altro corretto sottolineare che i cinesi sape-
vano come modificare le ricette, e i loro compo-
nenti, in modo da adattare la terapia ai bisogni
specifici di ogni paziente. E', però, inappropriato
identificare una tale metodologia alla medicina
cinese, e dimenticarsi di tutte le altre scelte dispo-
nibili ed utilizzate dai medici cinesi, opzioni che,
abbastanza spesso, coincidono con i punti di vista
moderni e tradizionali.
Se la medicina tradizionale cinese, nell'analisi
fatta fino ad ora, è così strettamente paragonabile
alla medicina europea, ci si potrebbe chiedere
dov'è la differenza. Come abbiamo detto prima,
45
dobbiamo analizzare gli altri livelli del complesso
edificio della medicina cinese per scoprire le
effettive differenze con la storia della medicina
europea. Dobbiamo guardare in profondità e sco-
priremo che centinaia di sostanze farmaceutiche
venivano utilizzate ed erano preparate in modo
particolare senza paragone in Occidente. Inoltre,
i somatofisici cinesi sono entrati in contrasto con
il concetto e l'applicazione occidentale di
psicosomatico (12). Sia lo psicosomatico che il
somatofisico sono basati sulla consapevolezza
dell'unità tra corpo e mente, la qual cosa vuol dire
riconoscere il fatto che il primo può essere agente
scatenante di malattia nei confronti del secondo e
viceversa, o che la malattia dell'uno può riflettersi
sull'altro e viceversa.
La psicofisica occidentale, in genere, inoltre ten-
de a ricercare problemi mentali-emozionali che
causano una sofferenza somatica e cerca di cam-
biare anche la componente ambientale che è causa
del problema emozionale, o di cambiare l'atteg-
giamento mentale del paziente verso il suo am-
biente allo scopo di eliminare le basi della sua
malattia. La somatofisica cinese, al contrario,
sembra aver preferito trovare le cause somatico-
psicologiche dei problemi mentali-emozionali e
dirige la sua terapia, soprattutto costituita da far-
maci, verso la componente somatica in modo da
ripristinare le emozioni del paziente, senza tenere
conto in modo particolare dell'ambiente che cir-
conda il paziente. Questo approccio cinese di tipo
tradizionale e somatofisico, è stato portato avanti
dalla società contemporanea cinese, una società
che, per ragioni diverse dal passato continua ad
evitare di ammettere la necessità di ristrutturare,
in certi casi, un ambiente sociale capace di elimi-
nare problemi emozionali che possono eviden-
ziarsi nelle malattie somatiche (13).
Inoltre, per continuare con alcuni esempi sulle
differenze epistemiologiche di base tra la medici-
na cinese e quella occidentale, l'organismo, che
significa la struttura e il funzionamento del corpo,
è stato concettualizzato piuttosto uniquamente in
Cina nei due passati millenni. La così chiamata
medicina cinese, fatta di corrispondenze sistema-
tiche, un sistema di pensiero sostiene sia la
metodologia individualistico-funzionale che quel-
la ontologico-localistica, vide il corpo umano non
solo come un microcosmo che era in corrispon-
denza con il macrocosmo dell'universo e che lo
rispecchiava, ma ha anche trasferito l'immagine
della società e dell'economia nazionale a una
percezione della struttura e del funzionamento
dell'interno del corpo. Sostanzialmente, ciò signi-
fica che le strutture centrali che caratterizzano lo
stato cinese nell'epoca in cui sta emergendo la
medicina della corrispondenza sistematica, ap-
46
prossimativamente durante il secondo secolo a.C.,
riappare nella concettualizzazione e nella defini-
zione delle unità funzionali che costituiscono
l'organismo umano. Proprio come anormalità nel
corso della natura, o violazione di certe norme da
parte degli esseri umani possono causare momen-
ti di crisi nella società, o caos nell'economia
nazionale, questi fattori possono scatenare la ma-
lattia nell'economia dell'organismo di un indivi-
duo (3, pp. 73-83).
Si può aggiungere e sottolineare a questo punto,
anche che i 'magazzini' (che comprendevano pol-
mone, piccolo intestino, grosso intestino, vescica,
vescicola biliare e triplo riscaldatore) così come i
'ruscelli', i 'canali', i 'rigagnoli', e così via, che, nel
loro complesso costituiscono l'economia dell'or-
ganismo umano, erano considerati sufficiente-
mente tangibili e reali da giustifcare la prospettiva
localistica precedentemente menzionata. 'Vermi'
o 'demoni', o disturbi astratti ontologicamente
concepiti come intrusi 'maligni', si sapeva che
venivano ad insidiarsi in posti specifici, o causa-
vano distensioni, gonfiori o blocchi in zone ben
definite. Sebbene si facessero dissezioni anatomi-
che, nella Cina imperiale, solo raramente, lo Huang
Di Nei Jing Su Wen e il Nan Jing, riportano dati
precisi sulle misure, diametri, circonferenze, e
cubature degli organi dell'individuo, dato che
furono accettate nei secoli successivi.
E' praticamente ingiustificato negare la natura
concreta di numerosi riferimenti, nella letteratura
medica tradizionale cinese, a descrizioni delle
fattezze anatomiche del corpo, come molti autori
hanno fatto in anni recenti. Quando si afferma, ad
esempio, che "la milza della medicina cinese è
differente da quella della medicina occidentale"
(1, p. XV), si procede con un metodo piuttosto
ingannevole. Per almeno duemila anni, il cinese
ha conosciuto un'entità anatomicamente
verificabile e tangibile che veniva chiamata Pi, e
che andava sotto il nome di 'milza' in Occidente.
Le funzioni attribuite a questa entità sono diverse,
se si paragona la moderna medicina occidentale
con l'aulica medicina europea, e si potrebbe
puntualizzare che "la milza del primo secolo
diciannovesimo è differente dalla milza quale
viene considerata oggigiorno". Alcuni autori sono
andati così lontano da rifiutare una traslazione del
termine cinese di "sangue" come tale, dal momen-
to che le funzioni assegnate a questo liquido sono
così diverse in Cina e in Occidente (14). Comun-
que, 'sangue', 'milza', 'cuore', e molti altri termini
sono generici e si riferiscono a realtà concrete; le
interpretazioni di queste realtà sono cambiate nel
corso della storia medica documentata, sia in Cina
che in Occidente, e continueranno a cambiare.
Naturalmente si deve fare attenzione alle grandi
discrepanze epistemiologiche nelle funzioni attri-
buite alle varie entità anatomiche, e questa atten-
zione non deve tradursi nell'uso di una terminolo-
gia sviante.
L'idiosincrasia della sua sottostante cultura ha
intaccato la medicina cinese anche ad un altro
livello, di gran lunga più fondamentale, un livello
che tocca quello che mi piace chiamare la dinami-
ca del dissenso cognitivo. Nei passati duemila
anni, in Cina come in Europa, vennero documen-
tati numerosi esempi dai quali emergevano le
differenze di opinione riguardo alla spiegazione
dell'ambiente dell'uomo, in generale il corpo uma-
no, la sua struttura, le sue funzioni e specialmente
la sua malattia. E' stato senz'altro un risultato del
dinamismo della scienza cognitiva europea, stret-
tamente collegata all'estetica cognitiva, il supera-
re sempre tali differenze di opinione ed arrivare ad
una spiegazione omogenea e libera da contraddi-
zioni interne. La richiesta di tali modelli di spiega-
zione omogenei in Europa, comprendeva in gene-
rale l'accettazione degli stessi da parte di una
comunità intesa nel suo insieme. I concili della
Chiesa Cattolica, così come un ricco corpo di
letteratura esegetica, avevano raggiunto, nei
duemila anni passati, lo scopo di superare le
contraddizioni che emergevano all'interno del
dogma cristiano e che risultavano dall'adattamen-
to di tale dogma allo scopo di cambiare le realtà
sociali ed economiche. L'incapacità di andare
oltre tali contraddizioni non poteva mai finire con
l'accettazione di due opinioni discordanti; con-
traddizioni non risolte si concludevano sempre
con l'espulsione di una minoranza da un gruppo
che pretendeva di essere depositario delle verità.
Una simile tendenza ha caratterizzato la storia e lo
sviluppo della scienza Europea. Il concetto stesso
di contraddizioni è stato considerato solo come
uno stato contemporaneo della conoscenza. Spe-
cialmente nei primi secoli del secondo millennio
d.C. la contraddizione fu legittimata come condi-
zione preliminare dell'armonia cognitiva. Sia il
concetto di dialettica che quello della nozione
delle rivoluzioni scientifiche sono modelli di spie-
gazione del progresso cognitivo che è fondamen-
talmente inculcato nella storia intellettuale euro-
pea.
Ad un primo sguardo, la storia cinese del sapere
presenta molte somiglianze con la storia europea.
Si potrebbe sottolineare, ad esempio, l'enorme
diversità dei modelli di interpretazione
concettualizzati e propagati in europa nel tardo
diciottesimo secolo e agli inizi del diciannovesimo
(includendo il mesmerismo, l'omeopatia, la filo-
sofia romantica della natura ed altri) e comparare
tutto ciò alle quattro famose scuole che apparvero
in Cina durante il periodo Song- Jin-Yuan e che
si allargarono in molte altre scuole durante i Ming
e i Qing. Inoltre, in uno degli scritti di Hsu Ta-
Ch'un, forse il più intellettuale tra i medici scrittori
dell'epoca appunto Ming e Qing, noi troviamo il
detto: "la realtà non può essere raggiunta da due
(diversi) sentieri" (Shih wu erh chih) (14). Il vero
contesto, però, di questa frase di Hsu già indica
alcune delle differenze nel modo di trattare le
contraddizioni tra la cultura cinese e quella occi-
dentale. Hsu Ta-Ch'un discusse due, a prima vista
inconciliabili, interpretazioni del concetto legato
alla diagnosi sui polsi ("il movimento nei canali
non ha nessuna radice"). Piuttosto che considera-
re una interpretazione di questa frase 'vera' e l'altra
'falsa', Hsu scoprì una base comune ad entrambe.
Dal momento che ad entrambe le interpretazioni
si potevano logicamente arrivare da questa comu-
ne base concettuale, entrambe erano vere, sebbe-
ne sembrassero subito essere contraddittorie. Al-
tri esempi potrebbero essere citati per capire un
tipo di strutturazione dei sistemi cognitivi, diver-
so dalla tendenze tradizionali in Occidente: l'inte-
grazione delle due dottrine dello yin-yang e dei
cinque movimenti di categorizzazione, in origine
fondamentalmente opposte, l'elencazione, nel Nan
Jing del primo secolo d.C., dei modelli esclusivi
della diagnosi dei polsi (3, pp. 88-92), la spiega-
zione dei tempi, tracce, localizzazioni e cause
degli effetti dei farmaci nella farmacologia di
Song-Jin-Yuan (3, pp. 179-188). Ho suggerito il
termine di 'conoscenze guidate' o di 'scienza', per
indicare strutture cognitive che legano modelli
cognitivi o antagonistici che sono comunque ba-
sati su fondamenti concettuali comuni (16). Ogni
modello può essere usato per raggiungere certi
scopi che non potrebbero essere raggiunti per gli
altri modelli disponibili. L'immagine metaforica
dietro questo approccio per strutturare la cono-
scenza si può scoprire in un breve passo scritto da
Ch'en Shun (115-1216), uno stretto seguace di
Chu Hsi (1130-1200) il famoso Sung filosofo.
Ch'en Shun spiegò il concetto di li i erh fen shu
("applicazioni differenti basate su un identico
principio") e sottolineò che il corpo umano con i
suoi quattro arti e le sue cento ossa è attraversato
da canali che trasportano la corrente dei vapori Qi.
Anche la testa e i piedi, il cuore e l'addome e i
quattro arti sono opposti uno all'altro, ma soddi-
sfano solo differenti funzioni in modo da assicu-
rare il funzionamento dell'intero corpo umano
(17). Differenti modelli cognitivi, possiamo così
concludere ispirandoci ai paragoni di Ch'en Shui's
possono apparire antagonisti, così come la mano
destra con la sinistra, come la testa con i piedi, o
come gli organi interni e gli arti esterni. Comun-
que, tutti insieme, non sono altro che differenti
sfaccettature di un insieme, di un corpo di cono-
47
scenze, permeate da una corrente di pensiero e
così come la testa e i piedi, la mano destra e la
sinistra, servono a raggiungere diversi scopi che
non possono essere raggiunti da altre membra od
organi del corpo umano, differenti modelli basati
sullo stesso scopo di concetti di base possono
essere usati per risolvere diversi problemi o scopi
terapeutici.
Riferito al fenomeno di conoscenza su modelli
appare essere una esitazione basilare, in Cina,
discutere con uno scopo e raggiungere una con-
clusione obbligatoria laddove erano coinvolte dif-
ferenze di opinione concernenti soggetti specula-
tivi. Può non essere stato difficile raggiungere un
accordo come sul fatto che ogni cinese senza
alterazioni ha due gambe, cosa che ognuno può
vedere con i suoi stessi occhi. Comunque sembra
essere stato difficile raggiungere un accordo sul
significato del termine Ming Men ('porta della
vita'), o sul termine San Jiao ('triplo riscaldatore'),
entrambi riferiti a concetti speculativi che danno
adito a diverse interpretazioni mentre scrittori
singoli hanno raggiunto proprie conclusioni, nes-
suna delle molte scuole dell'era Ming e Qing e
nessuno degli esempi sopraindicati furono decisi
in modo da accettarli, almeno per un certo tempo,
da scuole in competizione tra loro, essendo riget-
tati come concetti obsoleti o errati da tutte le
comunità.
La scienza moderna occidentale, comunque, non
può vivere con un 'tale' status quo, deve risponde-
re a domande 'questo o quello'; senza sorpresa
autori occidentali (così come autori moderni cine-
si) che scrivono per un pubblico occidentale in
genere presentano nient'altro che una delle alter-
native proprie della letteratura medica cinese. La
decisione sull'accezione da dare a 'triplo
riscaldatore' o 'porta della vita', per riferirsi ai due
esempi proposti sopra, viene ora decisa perché
viene richiesto dai valori della scienza moderna.
Conclusioni
Si può affermare che la conoscenza occidentale
dei concetti tradizionali cinesi di salute e interven-
to sulla malattia è ancora molto inadeguata per
diversi motivi. Per prima cosa, fino a poco tempo
fa, appassionati di studi americani ed europei
hanno abbandonato il campo della salute e della
medicina. Questo sembra quantomeno sorpren-
dente se ci si rende conto che tutto ciò potrebbe
essere considerato essenziale per la conoscenza di
una cultura straniera: analizzare come questa
cultura straniera ha avuto a che fare con argomenti
così essenziali come la malattia dell'uomo e la
morte prematura. Come risultato di questa negli-
genza sono disponibili solo molte poche
48
translazioni serie e analisi degli antichi testi medi-
ci cinesi, mentre un grande numero di libri scritti
da autori senza una particolare conoscenza della
lingua o della filosofia cinese riflettono su quello
che si può imparare da una letteratura secondaria
e dall'aver seguito brevi corsi di insegnamento
sull'agopuntura e sulla cultura teoretica che la
sostiene e da periodi limitati di pratica effettiva in
Cina.
In secondo luogo, uno dei principali problemi che
caratterizzano gli studi in Occidente dei concetti
di salute nei termini tradizionali cinesi è una
perdita di familiarità con le stesse tradizioni euro-
pee ed occidentali. I ricercatori, non ha importan-
za se si accostano alla medicina cinese da un punto
di vista medico-antropologico, sociologico, stori-
co o filosofico, dovrebbero fare attenzione ai
rischi che emergono da una situazione dove gli
autori, dopo aver perso un tempo considerevole e
dopo aver sostenuto molti sforzi per accedere alla
medicina cinese, sono incapaci di armonizzare le
loro conoscenze di medicina cinese ad uno stesso
livello ottenuto con le conoscenze degli sviluppi
concettuali e con la cultura che c'è dietro alla
moderna medicina tradizionale europea ed occi-
dentale. Al limite, per un lavoro comparato, biso-
gnerebbe tener presente come ingiuntivo che la
storia e il contesto socio-culturale del pensiero
medico e della pratica in Nord America e in
Europa vengono studiati con gli stessi approfon-
dimenti della medicina tradizionale e di quella
attuale cinese. In terzo luogo, dal momento che
una seria ricerca negli studi cinesi è stata indiriz-
zata all'approfondimento dei contesti e ai fonda-
menti della medicina tradizionale cinese, solo per
un breve lasso di tempo, le nostre conoscenze a
questo proposito dovrebbero essere considerate
ancora come preliminari ed aperte ad ulteriori
approfondimenti. Da una iniziale assunzione del-
la contraddizione noi ora lentamente arriviamo ad
apprezzare il fatto che non esiste un contrasto così
netto. E' vero che gli ultimi cento anni di medicina
occidentale sono stati caratterizzati da un'enfasi a
senzo unico sui concetti di agenti patogeni esterni
e morfologia patologica (risultato della suprema-
zia della chemioterapia, batteriologia e
anestesiologia, chirurgia) e delle sue conseguenze
pratiche.
Va, però, inoltre notato che tutti questi concetti e
queste pratiche hanno le loro radici non solo nel
pensiero medico europeo tradizionale, ma anche
nella medicina cinese, che questo non è altro che
il risultato di peculiari, quantunque così povera-
mente comprese, circostanze storiche, che la 'mo-
derna medicina' emerge da queste comuni radici
concettuali in Occidente piuttosto che in Cina. La
moderna medicina occidentale non entra in Cina
come un corpo di teorie e pratiche fondamental- to humans, ad as 'blood' (note 138, p. 189).
mente estranee; quando essa incontra la medicina 15. Hsu Ta-ch'un. Mai wu ken yu liang shuo lun.
cinese essa si confronta con molto del suo passato. Hui-hsi mai-hsueh. In Hsu Ling-t'ai hsien-sheng
D'altra parte, la medicina tradizionale cinese po- i-shu ch'uan-chi, Chapter 3, p. 143. Wu chou
trebbe concepire la medicina occidentale come ch'un-pan-she, Taipei, 1969.
una espansione dei suoi propri principi. 16.Unshuld P. U. Culture and pharmaceutics.
Some epistemological remarks on ancient
European and mediaeval Chinese Pharmacological
Bibliografia system. In The Context of Medicines in Developing
1. Kaptchuk T. J.The Web That Has No Weaver, p. Countries: Essays in Pharmaceutical
xx. Congdon & Weed, New York, 1983. Anthropology (Edited by Van der Geest S. and
2.Porkert M. Klinische Chinesische Welsch R.). Reidel, Dordrecht. Forthcoming.
Pharmakologie, p. 1. Fischer, Heidelberg, 1978. 17. Ch'en Shun. Ch'in ch'in jen min ai wu chih shih
3. For a more detailed account of the following li i erh fen shu. Peihsi ta ch'uan chi. Chap. 8, pp.
historical data see Unshuld P. U. Medicine in 559-565. Ying yin wen-yuan ko ssu k'u ch'uan-
China. A History of Ideas, p.17 ff. University of shu. Shang-wu yin-shu-kuan, Taipei, 1983, facs.
California Press, Berkeley, Calif., 1985. repr.
4. Harper D. The Wu-schih-erh ping fang.
Translation and prolegomena. Ph.D. thesis.
Berkeley, Cal., 1982.
5. Unschuld P. U. Nan ching. The CXlassic of
Difficult Issues, pp. 3-59. Univesity of California
Press, Berkeley, Cal., 1986.
6. See, for istance, the arguments voiced by the
physician Willy helpach (1877-1955) in 1904
when he emphasisedpsychological and
sociological variables ad basic causes of illness.
Hellpach W. Grundlinien einer Psychologie der
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1904.
7. Fischer - Homberger E. Gechichte der Medizin,
pp. 92-93. Springer, Berlin 1975.
8. Bauer A. Die Krankheitslehre von Karl Wilhelm
Stark (1787-1845): Ontologische Pathologie als
Analogie-modell. Sudh. Arch. 69, 129-153; 1985.
9. Ssu-ma Ch'ien. Shih-chi, Chap. 105. The Chinese
term chu, rendered here ad 'is located' is used, in
general, to express the meaning of 'to take
residence', 'to stay', 'to dwell'.
10. Anonymous collective. Wu-shih-erh ping fang.
p.63. Wen-wu ch'u-pan-she, Peking, 1979.
11.Unshuld P.U. Traditional Chinese medical
theory and real nosological units: the case of
hansen's disease. Med. Anthrop. Q. 17, 5-8, 1985a.
12. For a detailed explanation of the concept of
'somatopsychics', see Kleinmlan A. Patients and
Healers in the Context of Culture, p.77. University
of California Press, Berkeley, Calif. 1980.
13.Kleinman 1980, p. 119 ff.; Ots T. Wie
ganzheitlich ist die traditionelle chinesiche
Medizin? Akupunktur. Theor. Prax. 13, 177-189,
Unschuld, 1985, pp. 215-223 and 321-322.
14. A noteworthy example of this tendency may
be found in DeWoskin K. Doctotrs, Diviners, and
Magicians of Ancient China. p. 148. Columbia
University Press, New York, 1983. The author
translates hsueh here as 'vital fluid' when it refers

49
 contributi italiani
Studio preliminare sulla terapia naturale in corso di
rosacea
C. Di Stanislao*, R. Borgonuovo**, D. De Berardinis, A. Cichetti, R. Montanari,
P. Borgonuovo, R. Brotzu
"....Sui bei volti di Yen nero e azzurro sbiadisco-
no..."
Tu Fu (accompagnando alcuni gentiluomini e
cortigiane)
"...Non possediamo ancora il cinabro del modesto
Ko Hung..."
Tu Fu (dedicato a Li Po)
Premessa
La rosacea è una dermopatia dell'estremo cefalico
che interessa lo 0.5-2% dei pazienti dermatologici.
L'affezione predilige il sesso femminile e l'età
adulta matura. Si manifesta per stadi non obbliga-
ti:
- primo stadio: eritema accessionale urente che
colpisce le gote, le orecchie, il collo, il cuoio
capelluto, il mento e perfino la regione epigastrica.
Gli episodi sono scatenati sia da stimoli luminosi
che termici, da fattori emozionali ed alimentari
(pasti abbodanti, tachifagia, superalcoolici,
nervini, spezie);
- secondo stadio: l'eritrosi diviene persistente,
con teleangectasie venulari ed edema sodo di tipo
infiltrativo che riguarda la regione centrofacciale,
la fronte, il mento, a volte il V del collo. Compa-
iono complicanze oculari: blefarite, congiuntivi-
te, cheratite grave;
- terzo stadio: comparsa di papule miliari e/o
pustole follicolari subentranti (fase acneica). Si
ritiene presente una sovrainfestazione da Demodex
Centro Allergologico ULSS 06 L'Aquila Direttore prof. G.
Bologna
Divisione di Dermatologia e Venereologia ULSS 06 L'Aquila
Primario dott. A. Scarsella
*Incaricato Insegnamento di Fitoterapia Medica Scuola
Regionale di Formazione in Fitoterapia e Formulazione
Erboristica
** Presidente Gruppo San-Li Associazione per lo Studio e la
Divulgazione delle Scienze Orientali Tradizionali
50
Folliculorum (demodediosi). In questa fase si
rarefanno gli arrossamenti accessionali;
- quarto stadio: elefantiasi facciale con iperplasia
sebacea della punta del naso (rinofima). Il naso si
fa grosso, poco dolente, bozzuto e pastoso. Tale
fase risparmia le donne.
Circa la patogenesi, le moderne ricerche afferma-
no trattarsi di anomalie della dermocircolazione
dell'estremo cefalico.
I soggetti sono neurolabili, ansiosi, forti bevitori
di caffè, fumatori, consumatori di alcoolici. A
volte sono presenti gastrite cronica atrofica,
ginecopatie involutive, disormonosi
(menopausali). Descritte anche anomalie del me-
tabolismo glucidico.
La terapia mira alla normalizzazione del micro-
circolo e all'eliminazione delle cause generali
predisponenti.
Per via generale la biotina, le tetracicline a basso
dosaggio, il metronidazolo, il tiamfenicolo, hannno
dato buoni risultati. La clonidina a bassi dosaggi
è stata impiegata con successo assieme alla
clorochina (fotoprotettiva) ed alle benzodiazepine.
Per via topica sono utili le applicazioni evanescenti
antisettiche (a base di clorexidina ed eritromicina),
gli impacchi borati (all'1%), gli schermanti
antiatticinici. A volte è utile la crioterapia con
anidride carbonica anidra.
In fitoterapia sono stati segnalati buoni risultati
sugli eritemi accessionali con fitoprincipi
reonormalizzanti: Centella asiatica, Hamamelis
virginiana, Aesculus hyppocastanum, Vaccinium
myrtillus. Per via topica (in varie formulazioni
liquide o cremose) sono stati soprattutto impiega-
ti: Hamamelis virginiana (ricca di
hamamelidotannini ad azione venocostrittrice ed
emostiptica) e Rascus aculeatus (Pungitopo, ricco
di saponine estratte dal rizoma) che può essere
usato come compresse fredde per il viso.
Un ottimo veicolo può essere rappresentato dalla
propolis, per la sua azione antisettica,
antipruriginosa e decongestionante.
Medicina energetica
La congestione del viso con o senza teleangectasie
si lega a turba del sangue. In generale possono
essere compromessi uno o più dei seguenti mec-
canismi:
- equilibrio energia-sangue a livello del viso (22-
23VG, 3E);
- raccolta dalla testa al tronco di sangue ed ener-
gia (1P);
- ristagno di sangue (yu xue) per vuoto di energia
(22VC);
- pletora del sangue in alto con vuoto in basso
(32E);
- liberazione di energia yang (vento, fuoco) del
fegato (vuoto di yin, compressione di Qi, vuoto di
sangue);
- vuoto dello yin del cuore (xuyinxi).
Nel caso di alterazione dell'equilibrio qi-xue a
livello del viso avremo: precocità di papule e
pustule, blefarospasmo o tremore palpebrale,
cefalea, vuoto mentale, vertigine.
Quando è alterata la funzione del punto 1P: disp-
nea inspiratoria, dolore infrascapolare, risveglio
fra le 2 e 4 del mattino con sensazione di vescica
piena, rinofima precoce, ectasie bluastre di tipo
venulare. Nel caso di vuoto di energia (22VC)
eritrosi del viso e del collo, dispnea asmatiforme
espiratoria. Nel caso della pletora del sangue:
occhi congestionati, cefalea da pienezza, stordi-
mento.
Le forme associate a gastrite atrofica, fibromatosi
uterina, emotività sono riconducibili a turbe fega-
to (Gan).
Tutte le forme peggiorano con gli alcoolici, ma
soprattutto quelle legate all'1P (il piccante lede il
polmone).
Una situazione frequente è quella legata al vuoto
dello yin del cuore. In questi casi avremo
tachicardia, extrasistolia, insonnia, incubi,
emotività, calore ai cinque centri, eritrosi episodica
fugace, più spesso dei pomelli. Il trattamento si
avvale dei punti: 15V, 14VC (Shu-Mu) 7C.
Materiali e metodi
Sono stati arruolati 7 individui (5 donne e 2
uomini), di età compresa fra i 34 e i 62 anni (media
48 anni), tutti portatori di rosacea al 1°, 2° e 3°
stadio (fig. 1). Per detergere il viso si è impiegato
un latte a risciaquo privo di decongestionanti.
Quattro volte al dì, in alternanza, venivano appli-
cati i due topici Biopropilis formula pelle e
Biopropilis formula circolazione. I topici erano
applicati con lieve massaggio circolare. Il primo
conteneva propolis, Calendula off., Achillea; il
secondo Hamamelide, Ruscus aculeatus,
Vaccinium m. Questi fitoprincipi sono in grado di
abbassare il fuoco (tannini dal sapore acido-ama-
ro) e normalizzare la circolazione del sangue a
livello capillare (xue-lo).
A tutti i pazienti è stata consigliata una dieta ricca
di brassicacee, piante ad alto contenuto di vitami-
na B2, ad azione antirosacea.
Le sedute agopunturistiche (durata 15 minuti con
infissione semplice di aghi dello spessore di
0.35mm) sono state settimanali, con selezione dei
punti in rapporto alla etiopatogenesi .
Nei casi che lo richiedevano si sono dati fermenti
lattici ed enzimi digestivi. Solo in due casi (con
forte impronta granulomatosa) si è somministrato
metronidazalo (750mg) per 2 settimane.
Dopo 4 settimane tutti hanno presentato un mi-
glioramento clinico dell'affezione, soprattutto i
pazienti (4 su 7) al 1° e 2° stadio. Molte angectasie
apparivano ridotte, l'edema meno infiltrato ed
evidente, gli episodi eritrosici meno numerosi ed
urenti.
Continuiamo la sperimentazione con controlli
settimanali e foto cliniche che documentino in
modo inequivocabile l'evoluzione del quadro
morboso.
Bibliografia
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1990.
- Auteroche B., Navailh P.: Le diagnostic en
medicine Chinoise, Ed. Masson, 1983.
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tica" (Atti 6° Congresso Nazionale di Medicina
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degli annessi Ed. OEMF, 1986.
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- Di Stanislao C., Paoluzzi L.: Vademecum ra-
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51
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- Penso G.: Piante medicinali nella terapia medi-
52
ca. Ed. OEMF, 1987.
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1989.
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1984.
- Ribuffo A.: Manuale di dermatologia e
venerologia. Ed. Lombardo, 1987.
- Roustan C.: Traite d'acupuncture, Ed. Masson,
1984.
dal journal of traditional
chinese medicine

vol. 11 - n° 3 settembre 1991

53
 osservazioni cliniche
Infissione profonda del punto Renying nel
trattamento dei disturbi cerebrovascolari con sequele
analisi su 89 casi
Wu Baofa*
Considerando il periodo compreso tra il 1979 e il
1988, l'infissione profonda del punto Renying
(9E) è stata usato per il trattamento di 89 pazienti
affetti da disturbi cerebrovascolari con risultati
soddisfacenti.
Qui di seguito viene riportata un'analisi del nostro
lavoro.
DATI GENERALI
Degli 89 casi analizzati, 56 sono persone di sesso
maschile e 33 di sesso femminile; 9 casi di età
compresa tra i 41 e i 50 anni, 46 tra i 51 e i 60 anni,
20 tra i 61 e i 70 anni e 14 di età superiore ai 71
anni.
La durata del disturbo è inferiore al mese in 39
casi, da 1 a 6 mesi in 26 casi, da 6 mesi ad 1 anno
in 14 casi e superiore all'anno in 10 casi.
METODO TERAPEUTICO
Il paziente deve assumere una posizione supina
con il mento alzato per esporre in modo completo
il punto Renying (9E), situato nel punto di
intersezione di una linea orizzontale passante per
il bordo inferiore della prominenza laringea ed
una linea passante per il bordo anteriore del mu-
scolo sternocleidomastoideo.
La sede del punto Renying (9E) va sempre disin-
fettata.
L'usuale pulsazione dell'arteria carotidea è avver-
tita con l'indice ed il medio della mano sinistra,
mentre il muscolo viene spostato lateralmente. Il
punto è infisso in modo rapido e bilateralmente,
con un ago n° 28 tenuto con la mano destra, infisso
per una profondità compresa tra 1.5 e 2.5 cun.
Dopo che il paziente avverte la sensazione degli
* Dipartimento di convalescenza, Ospedale Popolare della
Provincia di Henan
54
aghi, questi vengono ruotati simultaneamente per
un periodo compreso tra 1-3 minuti. L'intensità
della stimolazione è media.
Fatta eccezione per la rotazione, è cosa buona non
sollevare, né infiggere per la possibilità di una
ritenzione dell'ago. E' necessaria la compressione
della sede di infissione fino al momento della
retrazione dell'ago per evitare il sanguinamento.
Al più presto l'ago deve trovare una profondità
adeguata: il paziente riferirà una sorta di sensazio-
ne prodotta dall'ago come di torpore, distensione,
calore, dolore ed energia irradiata ai due arti e alla
testa, viso, petto, schiena e fino ai piedi. Se viene
percepito solo un dolore locale o una pesantezza
severa, la direzione dell'ago dovrà essere aggiu-
stata correttamente fino a produrre una sensazio-
ne soddisfacente.
Il trattamento con agopuntura viene praticato ogni
giorno e dieci giorni costituiscono un ciclo
terapeutico; tra un ciclo e l'altro si fanno intercor-
rere 3-5 giorni.
Per i pazienti con edema delle estremità viene
usato Zulinqi (41VB) come punto supplementare;
per le persone con andatura lenta sono aggiunti
Houxi (3IG), Yanglingquan (34VB) e Zusanli
(36E); per i pazienti che presentano una energia
vitale insufficiente si fa ricorso a Guanyuan (4Ren),
Dazhui (14Du) e Xuehai (10Rt).
ANALISI DEGLI EFFETTI TERAPEUTICI
Guarigione: completo recupero di tutte le funzio-
ni;
Quasi guarigione: scomparsa di tutti i sintomi, il
paziente è capace di provvedere alle azioni quoti-
diane, ma gli arti superiori ed inferiori mancano di
agilità, eloquio balbettante;
Marcata efficacia: sintomi molto alleviati, il pa-
ziente può camminare, ma è disturbato nei movi-
menti degli arti superiori e nell'eloquio;
Efficacia: i sintomi sono alleviati;
Inefficacia: non migliorano dei sintomi dopo 5
cicli di trattamento.
Effetti terapeutici
Degli 89 casi trattati: 12 (13.68%) risultano gua-
riti; quasi guariti 13 casi (14.6%); la terapia risulta
marcatamente efficace in 24 casi (26.96%); effi-
cace in 29 (32.58%) e inefficace in 11 casi
(13.35%). Dei casi che presentavano il disturbo da
un periodo inferiore ai 6 mesi, 12 sono risultati
guariti e 12 quasi guariti, suggerendo che minore
è il periodo di durata dei disturbo e maggiore sarà
l'effetto terapeutico. Per quanto riguarda l'entità
del disturbo, un buon risultato è ottenuto nello
spasmo cerebrovascolare e nella trombosi cere-
brale. Il risultato è scadente nelle emorragie cere-
brali.
DISCUSSIONE
Il punto Renying appartiene al meridiano dello
stomaco, lo Yang Ming del piede.
L'infissione profonda del Renying (9E) può porta-
re all'attivazione delle funzioni viscerali, alla
regolazione del flusso dell'energia vitale e della
circolazione sanguigna e al rafforzamento della
milza e dello stomaco; inoltre, tale punto nutre gli
arti e drena i canali.
Durante il trattamento il paziente dovrebbe ese-
guire esercizi fisici, compresi esercizi di riabilita-
zione del linguaggio, in modo da ottenere un
recupero il più velocemente possibile. Per quanto
riguarda il tempo ottimale per iniziare l'agopuntu-
ra è stato osservato che più precoce è l'inizio del
trattamento e maggiori possono essere le possibi-
lità di recupero. Durante la manipolazione è ne-
cessaria una buona cooperazione tra la mano
destra e sinistra del dottore, effettuando dolce-
mente uno spostamento dell'arteria carotide con le
dita della mano sinistra.
Abbiamo verificato che l'inserzione profonda del
Renying (9E) generalmente risulta efficace nel
giro di 10 sedute di trattamento e gli effetti
terapeutici sono inversamente proporzionali alla
gravità della malattia; per questo motivo, se non si
osservano miglioramenti dopo un ciclo di tratta-
mento, è meglio scegliere una metodica combina-
ta.
55
56
 Trattamento della cefalea con agopuntura e
farmacoterapia cinese
dati conclusivi su 1000 pazienti
Giorgio Di Concetto, Lucio Sotte*
Riportiamo con piacere nella Rivista Italia-
na di Medicina Tradizionale Cinese questo
articolo comparso nella edizione inglese
del Journal of Chinese Medicine. Il lavoro
è stato effettuato all'interno della Scuola
Italiana di Medicina Cinese ed è stato ac-
colto con entusiasmo dai colleghi dell'Ac-
cademia di Medicina Cinese di Pechino a
suggellare i rapporti di gemellaggio e col-
laborazione con la Scuola Italiana di Medi-
cina Cinese.
Introduzione
Questa esperienza clinica riguarda 1000 pazienti
sofferenti di cefalea e trattati con agopuntura,
moxibustione e farmacologia cinese nel periodo
1980-1990.
Si tratta di un lavoro policentrico, il trattamento è
stato effettuato a pazienti serviti da differenti
ambulatori del Servizio Sanitario Nazionale Ita-
liano: i più rappresentativi sono l'ambulatorio di
agopuntura USL 37 di Faenza e quello di analgesia
della USL 16 di Civitanova Marche.
Eziologia generale della cefalea in medicina
tradizionale cinese
La teoria della medicina tradizionale cinese affer-
ma che la testa può essere considerata come un
antenna esposta agli attacchi cosmopatogeni, spe-
cialmente quelli determinati dal vento (vento-
freddo, vento-calore, vento-umidità). Gli errori
dietetici, soprattutto se ripetuti, sono un altro
importante fattore eziologico. Abbiamo inoltre
notato l'incidenza costante di fattori endogeni:
fattori psichici e insufficienza congenita di san-
gue o Jing Qi. Possiamo concludere affermando
*Scuola Italiana di Medicina Cinese
"Gruppo di Studio Società e Salute" Italia
che le più importanti cause di cefalea che abbiamo
riscontrato si possono dividere in 3 gruppi: quelle
esterne, quelle interne e quelle connesse con l'ali-
mentazione.
Classificazione generale delle cefalee
In questo lavoro i pazienti sono stati divisi in 2
gruppi ed in ulteriori 6 sottogruppi.
Il primo gruppo riguarda le cefalee da causa
esterna caratterizzate da esordio improvviso e
accompagnate da segni di attacco superficiale. I
pazienti sofferenti di cefalea da causa esterna
sono stati ulteriormente suddivisi in 3 sottogruppi:
1. cefalea da attacco del vento-freddo;
2. cefalea da attacco del vento-calore;
3. cefalea da attacco del vento-umidità.
Il secondo gruppo riguarda le cefalee da causa
interna, caratterizzate generalmente da esordio
lento e dalla lunga durata della malattia ed accom-
pagnate da segni di compromissione degli organi
interni. Abbiamo diviso i pazienti di questo grup-
po in ulteriori 3 sottogruppi:
1. cefalea da ostruzione del Qi del fegato e/o
liberazione dello Yang del fegato;
2. cefalea da invasione di Tan-umidità;
3. cefalea da stasi del sangue.
Dati clinici
Lo studio riguarda 1000 pazienti trattati dal 1980
al 1990 in ambulatori del Servizio Sanitario Na-
zionale Italiano; di essi, 658 sono di sesso femmi-
nile e 342 di sesso maschile, con un range di età da
15 a 78 anni.
La durata della patologia è inferiore a 3 mesi in
415 casi, da 3 mesi a 1 anno in 203 casi, da 1 anno
a 3 anni in 225 casi e più di 3 anni in 157 casi.
Tutti i pazienti sono stati divisi in 2 gruppi e 6
sottogruppi:
1. cefalea da causa esterna: 128 pazienti:
57
- vento-freddo: 65;
- vento-calore: 32;
- vento-umidità: 31;
2. cefalea da causa interna: 872 pazienti:
- patologia epatica: 636;
- invasione di Tan-umidità: 145;
- stasi del sangue: 91.
Molti pazienti hanno presentato segni di altre
patologie che non abbiamo preso in considerazio-
ne nel nostro studio come il deficit del Qi
antipatogeno, il deficit del sangue. Molti pazienti
hanno presentato segni di appartenenza a più di un
gruppo, ad esempio, ostruzione del Qi del fegato
e concomitante stasi del sangue.
Metodi di trattamento
La terapia è stata effettuata seguendo la teoria
della "cima" e della "radice".
La terapia della "cima" o sintomatica è stata
utilizzata soprattutto nei casi acuti; la terapia della
"radice" o eziologica è stata indicata particolar-
mente nelle patologie di natura cronica.
La terapia è stata effettuata seguendo 3 metodiche
della medicina tradizionale cinese: agopuntura,
moxibustione e farmacoterapia.
Agopuntura e moxibustione
L'agopuntura e la moxibustione sono state utiliz-
zate fin dall'inizio dello studio (dal 1980). I punti
di agopuntura sono stati selezionati secondo un
criterio eziologico collegato al singolo caso clini-
co; è impossibile descrivere ogni singolo tratta-
mento, ma possiamo elencare i punti più frequen-
temente utilizzati.
Per la terapia sintomatica vengono utilizzati molti
punti locali come:
- 14VB Yangbai e 2V Zhanzhu per le cefalee
frontali e della regione sopraccigliare;
- 20VB Fengchi e 21VB Jianjing per le cefalee
tensive nucali e le cervico-cefalee;
- 5VB Xuanlu, 8VB Shuaigu, e Taiyang per le
cefalee temporali.
Per la terapia eziologica abbiamo utilizzato so-
prattutto punti distali, in accordo con la diagnosi
effettuata sul paziente:
- 34VB Yanglingquan e 3F Taichong per
regolarizzare il Qi del fegato;
- 3Rn Taixi, 4Ren Guanyuan, 23V Shenshu per
tonificare e fortificare il rene;
- 6Rt Sanyinjiao, 10Rt Xuehai e 17V Geshu per
nutrire e mobilizzare il sangue;
- 40E Fenglong, 12Ren Weizhong per trasforma-
re l'umidità e risolvere i Tan;
- 4GI Hegu, 14Du Dazhui e 5TRWaiguan per
58
promuovere l'energia difensiva.
Sottolineamo la notevole importanza della mani-
polazione degli aghi eventualmente combinata
con elettrostimolazione o moxibustione nei casi
determinati dall'attacco del freddo o da stati di
deficit. Talvolta è stata utilizzata la coppettazione,
specialmente nelle forme caratterizzate da segni
di stasi.
In generale le tecniche di dispersione sono state
utilizzate nei punti locali e quelle di tonificazione
(in accordo con il principio della terapia) nei punti
distali.
Farmacologia
I farmaci cinesi sono stati usati soltanto nell'ulti-
mo triennio dello studio, dal 1987 al 1990; è stato
impossibile reperire i rimedi cinesi in Italia prima
del 1987.
La terapia farmacologica è stata prescritta soprat-
tutto nelle forme da deficit. Una prescrizione
utilizzata assai frequentemente è stato il Si Wu
Tang o decotto delle quattro sostanze.
Risultati
Distinguiamo nel nostro lavoro 3 diversi livelli di
risultati:
1. eccellente: guarigione completa dalla cefalea;
2. buono: riduzione dell'80% nella frequenza de-
gli attacchi;
3. insoddisfacente: permanenza della cefalea come
precedentemente la terapia.
Lo studio evidenzia risultati positivi nel 91.5%
dei pazienti, di cui il 45% eccellenti e il 46.5%
buoni. Il risultato è stato insoddisfacente nell'8.5%
dei pazienti della nostra statistica.
Conclusioni
Questo studio sul trattamento della cefalea me-
diante tecniche terapeutiche della medicina tradi-
zionale cinese dimostra che l'uso dell'agopuntura,
della moxibustione e della farmacologia cinese
presenta una notevole efficacia. L'importanza di
questo studio consiste anche nella possibilità di
offrire al mondo medico ed accademico occiden-
tale i risultati della applicazione della medicina
tradizionale cinese in Italia.
 Trattamento di papillo-retinite ed uveite abbinate a
malattia da graffio di gatto in combinazione con la
medicina tradizionale cinese ed i farmaci moderni
Zhao Xiaodong, Ge Banying *
La malattia da graffio di gatto o linforeticulosi è
caratterizzata da linfoadenite conseguente a graf-
fio di gatto ricostruibile anamnesticamente. I se-
gni del graffio di gatto possono essere ricercati
sulla pelle di molti di questi pazienti. Molte com-
plicazioni sono associate a questa malattia. Ripor-
tiamo il caso di una paziente che ha presentato una
complicanza di papillo-retinite ed uveite, feno-
meno raramente descritto; la paziente è stata trat-
tata con MTC combinata con i moderni farmaci
occidentali.
La signorina Song, una ragazza di 17 anni si
presentò alla nostra osservazione per un improv-
viso problema oculare destro caratterizzato dalla
presenza di un' ombra scura comparsa 3 giorni
prima della consultazione. Nei 6 mesi precedenti
la paziente aveva avuto stretti contatti con un gatto
ed era stata graffiata parecchie volte.
Improvvisamente, 8 giorni prima della comparsa
della sintomatologia oculare era comparsa
iperpiressia ed una tumefazione sottomandibolare
destra, dove parecchi linfonodi erano palpabili.
Gli esami di routine del sangue e delle urine e la
radiografia del torace erano negativi, i sintomi
non si attenuarono dopo 3 giorni di terapia con
penicillina per via parenterale. Comparvero poi
delle papule rosse agli arti che scomparvero dopo
2 giorni, quando la temperatura ritornò a valori
normali. Tuttavia il visus destro era marcatamente
alterato dalla presenza di un'ombra nera che
peggiorava rapidamente. Esame oftalmico: visio-
ne OD 0.02. All'esame oftalmico si osservavano
molto piccoli k.p. grigiastri accompagnati da una
reazione infiammatoria sierosa nella camera ante-
riore; erano presenti, inoltre, delle torbidità
flocculenti nel corpo vitreo. La papilla era rossastra,
a margini confusi e sollevata di 4-5 diottrie, così
come la retina circostante. La papilla era anche
*Dipartimento di MTC di oftalmologia, Beijing Ospedale
dell'Amicizia cino-giapponese
ricoperta da essudato grigiastro e da alcune picco-
le emorragie. Le vene retiniche erano tortuose e
ingorgate e le arterie sottili, nella zona maculare si
presentavano come pieghe a raggiera. L'occhio
sinistro era normale sia nella camera anteriore che
in quella posteriore.
L'esame obiettivo evidenziò un'escara da graffio
di gatto al gomito destro non accompagnata da
proliferazione granulomatosa. Nel lato destro era
apprezzabile anche un linfonodo di cm 2x3, di
consistenza tesa, la cute sovrastante presentava un
colorito normale. La lingua era rossa con induito
giallastro nella zona centrale.
Il polso era forte e rapido. La temperatura corpo-
rea era di 36.7 °C. La conta dei globuli bianchi era
11.800 mm3, con l'80% di neutrofili, il 19% di
linfociti e l'1% di eosinofili, gli altri esami di
laboratorio erano negativi.
L'esame radiografico del cranio e del torace erano
normali. Il perimetro del campo visivo si mostrò
irregolare e in difetto nella zona centrale, superio-
re nella regione temporale ed inferiore nell'area
nasale. Sotto angiografia con fluorescina si
evidenziò un allargamento della papilla con un'area
di maggior fluorescenza e con margini confusi,
senza perdita vascolare del colorante.
Si fece diagnosi di papillo-retinite ed uveite.
In MTC si fece diagnosi di cecità improvvisa
dovuta al calore nello strato del Qi e nel sangue,
che si manifestava con iperpiressia e menomazione
visiva dopo l'esplosione dell'eruzione. Si fece un
trattamento con alte dosi di rhizoma Smilacis
glabrae, radix Scrophulariae, fructus Forsythiae,
fructus Gardeniae, semen Phaseoli e Gypsum per
disintossicare e liberare il calore; radix
Rehmanniae, cortex Lycii radicis per rinfrescare e
nutrire il sangue; herba Schizonepetae per disper-
dere il vento e rhizoma Atractylodis, Talcum,
radix Glycyrrhizae, radix Astragali seu Hedysari
per liberare il calore, rimuovere l'umidità e rinvi-
gorire il Qi e per agire sugli essudati del fondo e
sull'edema.
59
Questa prescrizione, con modificazioni, venne giovani gatti);
usata per 20 giorni in contemporanea alla 2. linfoadenite;
somministrazione orale di prednisone, iniziando 3. escara da morso o da graffio di animale;
da 80mg/die per poi gradualmente ridurre la dose 4. test intradermico positivo per l'antigene della
fino alla sospensione nell'arco di un mese. Dopo malattia da graffio di gatto.
una settimana di trattamento, la visione dell'oc- Il presente caso era in accordo con i primi tre
chio destro era migliorata a 0.06; il linfonodo teso rilievi, il test intradermico non venne eseguito a
sottomandibolare era impalpabile mentre persi- causa della mancata disponibilità dell'antigene.
steva l'infiammazione intraoculare; l'edema del Per il trattamento, di solito, vengono usati steroidi
fondo era nettamente migliorato con ed antibiotici ed il decorso della malattia dura tra
normalizzazione dei vasi retinici. Dopo un mese 6 e16 mesi. Il presente caso è stato trattato con la
di trattamento, la visione era di 0.4, con una totale medicina tradizionale cinese abbinata a steroidi
risoluzione dell'edema del fondo. La papilla era ed il decorso della malattia è risultato alquanto
ricoperta da un sottile induito grigiastro organiz- ridotto.
zato a membrana, attraverso la quale la papilla era Gli autori sono debitori verso il prof. Lao Yuanxiu
visibile, appiattita, di colore normale e con i per la guida nella diagnosi della malattia.
margini lievemente confusi. Gli essudati giallastri
e duri si distaccavano nella retina circostante e una
figura a stella di essudato duro si evidenziava
ancora nella regione maculare. Il colore della
lingua era normale con induito biancastro, polso
scoccante e rapido indicanti il persistere di calore
patogeno che danneggiava ancora il Qi e lo yin.
A scopo di ridurre il fuoco, nutrire lo yin, rinvigo-
rire il Qi e chiarificare gli occhi, venne prescritto
il decotto Zhi Bai Di Huang Tang contenente
Anemarrhena, Phellodendron e Rehmannia, con
farmaci per ammorbidire le masse e risolverle..
Dopo 2 mesi di trattamento la visione era di 0.6
con la membrana pre-papillare organizzata,
marcatamente ridotta ad un sottile velo, la pupilla
era chiaramente visibile con ricomparsa della
fovea centrale e risoluzione degli essudati duri
eccetto per alcuni rimasti nell'area maculare. La
terapia venne modificata con l'aggiunta di Qi Ju
Dihuang Wan o pillola di Lycium,
Chrysanthemum e Rehmannia. Dopo 3 mesi e
mezzo, la visione era di 1.0, il fondo era tornato
normale e le membrane organizzate con l'essudato
erano scomparse.

DISCUSSIONE

Nel 1932, Foshay per primo identificò la malattia

da graffio di gatto come entità morbosa autonoma
derivante da graffio di gatto. La malattia si carat-
terizza come una linfoadenite granulomatosa e
purulenta, con varie complicanze quali la sindro-
me di Parinaud (congiuntivite associata a
linfoadenite periauricolare), uveite, nevrite otica,
cerebropatia, polmonite, raramente erano state
descritte le neuriti ottiche particolarmente in asso-
ciazione con l'uveite. Molti autori hanno rilevato
4 elementi patognomonici di cui 3 sono adeguati
per far diagnosi:
1. stretto contatto con gli animali (soprattutto

60
 applicazioni dell'auricoloterapia

Trattamento della ritenzione urinaria dovuta a dolore

anale postoperatorio
Wang Qiang, Zhao Yuanyuan *

La ritenzione urinaria dovuta al dolore anale post- Risultati del trattamento

operatorio è un evento clinico molto frequente. Il
Tutti i 20 casi hanno iniziato ad urinare dai 5 ai 30
trattamento convenzionale con agopuntura si basa
minuti dall'inizio del trattamento, con sollecito
sull'uso di Qihai (6Ren) e Zhongji (3Ren), ma non
sollievo della distensione dolorosa ipogastrica.
è sempre efficace.
Contemporaneamente si è osservato anche un
Negli ultimi anni, gli autori hanno utilizzato per
notevole miglioramento del dolore postoperatorio.
questa patologia l'auricolopuntura ottenendo ri-
sultati buoni; questo studio trae le conclusioni sui
20 pazienti della nostra casistica. Caso clinico
Mr. Yan, 50 anni (HN 037136), fu ammesso in
Dati clinici reparto per chirurgia proctologica nel 1989. Sotto
anestesia del plesso sacrale, il paziente venne
Questa serie di 20 pazienti comprendeva 11 per-
sottoposto ad iniezione di sostanza sclerosante
sone di sesso maschile e 9 di sesso femminile di
all'interno dei gavoccioli emorroidari interni e ad
età compresa tra i 39-54 anni. Il trattamento radi-
un trattamento radicale per una fistola cieca. L'in-
cale per ascesso perianale era stato effettuato in 7
tervento si svolse in maniera del tutto normale,
casi, il trattamento radicale per fistola anale in 5
tuttavia il paziente si cominciò a lamentare di un
casi, resezione e legamento di emorroidi miste in
forte dolore post-operatorio associato a ritenzione
6 pazienti, iniezione di agenti sclerosanti in com-
urinaria che non rispondeva alle convenzionali
binazione con un trattamento radicale di fistola
terapie.
anale in 2 casi. La durata della ritenzione urinaria
La notte stessa si provvide alla cateterizzazione,
prima dell'auricolopuntura era da 10 a 35 ore,
ma le condizioni del paziente rimasero immutate
sebbene fossero già state eseguite sia
anche il giorno successivo, nonostante l'agopun-
somatopuntura che l'applicazione di compresse
tura di Guanyuan (4 Ren), Zhongji (3 Ren) e
calde nella regione ipogastrica e cateterizzazione.
Sanyinjiao (6Rt); anche una iniezione
intramuscolare di neostigmina (1 mg) non sortì
Metodo di trattamento nessun effetto terapeutico. Verso sera venne pra-
ticata l'auricolopuntura su Shenmen, Sympathetic
Sono stati inseriti aghi filiformi ad una profondità e al centro della fossa triangolare. Dopo 2 cicli di
di 2mm negli auricolopunti Shenmen, Sympathetic rotazione degli aghi (circa 10 minuti) il paziente
e al centro della fossa triangolare. Gli aghi sono eliminò circa 1000ml di urina con risoluzione
stati ruotati dal basso verso l'alto e viceversa per conseguente della sintomatologia algica.
circa un minuto e lasciati in situ per 3-5 minuti
prima del successivo ciclo di rotazione e questa
stimolazione è stata utilizzata fino al momento
dell'inizio della minzione.
Gli aghi sono stati lasciati in situ per altri 10
minuti per consolidare l'effetto terapeutico.

*Ospedale centrale, Zibo City Shanndong Province

61
 ricerca di base

Studio dell'azione antiepilettica dello

Qingyangshen (QYS)
L'azione modulatrice del QYS sulla funzione GABAergica nel cervello di gatto
Lang Senyang, Kuang Peigen* Zuo Pingping, Yu Changdong, Zhang Xiaoshu**

Sommario centrale. Sebbene l'influenza del QYS sull'au-

mento della concentrazione di GABA nelle mem-
Sono stati studiati gli effetti del QYS sulle funzio-
brane sinaptiche di cervello, sia già stata riportate,
ni del sistema GABAergico del cervello di gatto,
la relazione tra l'azione bifasica del QYS e la sua
determinando il rilascio e l'accumulo di GABA e
influenza sulle funzioni del sistema GABAergico
GLu marcati in fette di cervello di gatto e nel-
è ancora sconosciuta.
l'estratto delle membrane sinaptiche. Nel gruppo
In questo esperimento abbiamo determinato il
con somministrazione orale venne dimostrata la
rilascio e l'accumulo di GABA e di acido glutamico
drammatica azione del QYS tramite l'aumento del
(Glu) nel cervello di gatto ed osservato le modifi-
rilascio di H-GABA e H-Glu dopo una
che di attività dell'acido decarbossilasi glutammato
stimolazione potassica elevata nella regione ante-
(GAD, L-glutammato-1 carbossilasi, E.C.
riore degli emisferi. Tuttavia, l'attività del GAD
4.1.1.15) nel gatto trattato con QYS comparato
nelle fette di ippocampo di un gruppo trattato con
con l'azione eccitatoria centrale dell'agente
QYS non è influenzata così come appare esserlo
Pentylenetetrazolo (PTZ) e di un anticonvulsivante
nel gruppo trattato con PTZ. Non si è riscontrato
come il Diazepam (DZ).
un effetto del QYS nell'accumulo di H-GABA e
H-Glu nelle membrane sinaptiche estrattive nel
gruppo con somministrazione intraperitoneale. Materiali e metodi
Questi risultati suggeriscono che il QYS influen-
Animali
za la funzione centrale del sistema GABAergico
65 gatti di razza Kunming di entrambi i sessi
con un aumento del rilascio di GABA e di Glu
ottenuti dal centro animali della nostra scuola
nella parte anteriore degli emisferi; questo feno-
sono stati divisi in maniera randomizzata in 2
meno può giocare un importante ruolo nell'azione
gruppi: un gruppo trattato per via orale: 42 gatti
anticonvulsivante del QYS.
del peso di 18-29g ed un gruppo trattato
intraperitonealmente: 33 gatti di peso tra 18-25 g.
Negli ultimi anni, vari esperimenti neurofisiologici
Sono stati trattati con metodo standard e con
e neurochimici hanno dimostrato il fenomeno
libero accesso al cibo e all'acqua.
difasico che si presenta nella trasmissione
Somministrazione dei farmaci
sinaptica.
L'agente del QYS utilizzato é stato un prodotto
In accordo con la letteratura sul neurotrasmettitore
della Fabbrica Sperimentale dell'Istituto delle Pian-
r-acido aminobutirrico (GABA), si è visto come
te del Kunming, Accademia Cinese delle Scienze,
questa sostanza possieda una azione bifasica sia di
(100mg/cp). La mistura glicosodica di QYS è
inibizione che di eccitazione. I nostri precedenti
stata gentilmente fornita dall'Istituto delle Piante
rapporti hanno dimostrato che il Qingyangshen
del Kunming, Accademia Cinese delle Scienze. Il
(QYS, radice di Cynanchum otophyllum) è un
PTZ utilizzato è stato un prodotto chimico della
effettivo anticonvulsivante con azione eccitatoria
Sigma, USA. Le iniezioni di Diazepam sono un
prodotto commerciale della Fabbrica
* Dipartimento di Neurologia, Ospedale Generale Cinese Farmacologica di Beijing (10ml/ampolla). Il
PLA, Scuola Medica Cinese per laureati PLA, Beijing dosaggio e la concentrazione di ogni farmaco sia
** Dipartimento di Farmacologia Istituto di Scienze Mediche per via orale che peritoneale sono stati di 0.1 ml/
di Base, Facoltà dell'Accademia Cinese Medica di Base
delle Scienze Mediche, Beijing Collegio Medico Unito, gm.
Beijing, Cina Il gruppo trattato per via orale è stato diviso in

62
modo randomizzato in: 1. QYS 100mg/Kg/die, 2.
PTZ 15-40 mg/Kg/die, 3. QYS + PTZ, 4. NS
10ml/Kg/die. Gli animali sono stati trattati ogni
mattina con PTZ; in quelli trattati con PTZ e con
QYS+PTZ le percentuali di attacchi convulsivi
sono state registrate con le stesse regole di un
nostro precedente esperimento. Dopo una setti-
mana di trattamento sono stati esaminati e regi-
strati i punteggi dell'Open Field Test per valutare
l'influenza del farmaco sulla motilità dell'anima-
le.
Gli animali trattati intraperitonealmente sono sta-
ti raggruppati come segue: 1. QYS 10mg/Kg/die,
2. DZ 1mg/Kg/die e 3. NS 10ml/Kg/die. L'inie-
zione è stata eseguita ogni mattina alle ore 8.00 e
la terapia è continuata per 6 giorni.
Procedura neurochimica
Rilascio di GABA e Glu: i gatti trattati oralmente
sono stati sacrificati per decapitazione e la parte
anteriore di ogni emisfero cerebrale è stata sezio-
nata in sottili fettine di 0.2-0.3 mm di spessore che
sono state successivamente adagiate sul ghiaccio.
Le fettine di cervello sono state incubate in Krebs-
Ringer Tris (KRT pH 7.4) ad una temperatura di
25°C per 20 minuti alfine di separare il GABA ed
il Glu. A tale sistema di incubazione è stato
aggiunto un composto di 3H-GABA e 14 C-Glu e
l'incubazione è stata fatta procedere per altri 30
minuti. La stimolazione con un'alta concentrazio-
ne di K+ è stata calcolata rispettivamente sui
canali di 3H e 14C con il LS-9800 Model
(Beckman, USA).
Tabella 1.
Tempo Numero di Percentuale di
(giorni) QYS+PTZ PTZ QYS+PTZ
(n=12) (n=10) (n=12)
7 0 58.3
4 7 33.3
4 6 33.3
8 8 66.6
10 9 83.0
Risultati
Percentuale degli attacchi
Come mostra la Tab. 1, quando ai gatti è stata
iniettata in sede intraperitoneale la dose di 15 mg/
Kg di PTZ, il primo giorno di esperimento non si
è verificato alcun attacco epilettico, invece la
percentuale di attacchi nei gatti trattati con
QYS+PTZ è stato significativamente elevato (X2
= 8.556 con P<0.01). Durante i restanti giorni
dell'esperimento non sono state notate significati-
ve differenze tra i 2 gruppi. Questo dato ha sugge-
E' stato valutato l'andamento del rilascio di 3H-
GABA e di 14C-Glu in base alla formula:
Rilascio = Radioattività dopo l'alta stimolazione
di K+ - K+ precedente
Radioattività dopo l'alta stimolazione di K+
Attività del GAD: l'ippocampo dei cervelli dei
gatti trattati per via orale è stato rapidamente
omogenizzato in un composto di potassio fosforato
(pH 6.4). Uno speciale apparato di incubazione è
stato usato per determinare la presenza totale di
14C-CO2 prodotto dal GAD. L'attività del GAD
è stata indicata con l'unità di mole/mg proteine/
ora.
Captazione di GABA e Glu: gli animali trattati
intraperitonealmente sono stati uccisi con
decapitazione e gli emisferi cerebrali e gli
ippocampi sono stati isolati per lo studio delle
membrane sinaptiche (P2) in 0.31M di Sacrosio-
tris-HCl (pH 7.1) ripetendo la centrifugazione ed
il lavaggio entro le 4 ore. Il preparato P2 di
membrana è stato incubato in entrambi i sistemi
(sia 3H-GABA che 14C-Glu) con uno speciale
agente antidegenerativo. La capacità di captazione
è stata misurata in cpm, la radioattività del sistema
di incubazione e le unità (elementi) sono state
misurate in cpm/mg proteina/10 minuti.
Analisi statistica
Ogni figura di queste pagine è risultata dall'Ana-
lisi delle Variazioni e con il Chi-Square Test. I
valori sono stati espressi come media ± SEM ed il
significato statistico è stato indicato come P<0.05.
X2 P
PTZ
(n=10)
0 8.556 <0.01
70.0 2.933 >0.05
60.0 1.564 >0.05
80.0 0.489 >0.05
90.0 0.206 >0.05
rito che il QYS doveva avere un'azione sinergica
con l'agente PTZ elemento eccitatorio centrale.
I punteggi dell'Open - Field Test
La Tab. 2 evidenzia i risultati dell'Open-Field
Test dopo una settimana di somministrazione di
QYS, PTZ, PTZ-QYS. Non si notano significati-
ve differenze tra i 3 gruppi trattati
farmacologicamnte ed il gruppo di controllo, ciò
indica che il dosaggio di PTZ e QYS usato nel
nostro esperimento non influenza l'attività motoria
63
degli animali. (Tab. 1-2).
L'andamento del rilascio di GABA e Glu dopo
una stimolazione con K
Gli effetti del QYS e del PTZ sull'incremento del
rilascio del GABA e del Glu in seguito ad un'alta
stimolazione con K, è mostrata nella Tab. 2. Sia la
monoterapia di QYS e PTZ, sia la loro combina-
zione terapica hanno mostrato un significativo
incremento dell'3H-GABA e 14C-Glu nelle fettine
della regione anteriore del cervello dopo un'alta
stimolazione con K.

Tabella 2.
Gruppo Dosaggio n /5min

QYS 100mg/Kg/qd 10 122.7±12.6

PTZ 15-40mg/Kg/qd 10 113.4±10.9
QYS+PTZ 11 111.9±8.5
NS 10ml/Kg/qd 9 112.1±9.0

F=0.247, P>0.05

Tabella 3.
QYS PTZ QYS+PTZ NS F P
100mg/Kg/qd 15-40mg/Kg/qd 10ml/Kg/qd
3
H-GABA
116.3±6.9 * *^ 136.9±13.9 * * 131.6±11.8 * * 69.6±4.2 10.004 <0.01
(n=9) (n=8) (n=9) (n=9)
14
C-Glu
126.1±4.4 * * 122.8±17.0 * * 122.8±10.6 * * 73.2±5.2 6.431 <0.01
(n=9) (n=8) (n=9) (n=9)

Questi risultati suggeriscono che sia il QYS che il emisferi cerebrali che negli ippocampi; ciò dimo-
PTZ posseggono un'azione eccitatoria centrale stra un mancato effetto del QYS sull'uptakes del
nello stimolare il rilascio di GABA e Glu dalle GABA e Glu. (Tab. 4, Tab. 5)
loro sinapsi.

Le modificazioni dell'attività del GAD

Come mostrato in Tab. 3, i mutamenti dell'attività
del GAD nell'ippocampo di un gatto trattato con
un farmaco sono drammatici.
La monoterapia con QYS non influenza la totale
produzione di 14C-CO2, mentre si hanno signifi-
cativi incrementi nella produzione di 14C-CO2
nella monoterapia con PTZ e nella terapia combi-
nata di QYS e PTZ paragonate con il gruppo di
controllo e con quello del QYS (P<0.01); questi
dati indicano che l'attività del GAD aumenta.
(Tab. 3)
L'uptakes di 3H-GABA e del 14C-Glu
L'influenza del QYS e del DZ sull'uptakes del 3H-
GABA e 14C-Glu è evidenziata nella Tab. 4. Non
si hanno significative differenze tra i gruppi trat-
tati con farmaci ed il gruppo di controllo, sia negli
Discussione
E' risaputo che il GABA è un neurotrasmettitore
inibitorio del sistema nervoso centrale, esso deri-
va da un precursore Glu in seguito all'azione
enzimatica del GAD. Perciò, il rilascio o l'uptake
del GABA e del Glu e l'attività del GAD nel
tessuto cerebrale possono rappresentare la fun-
zione del sistema centrale GABAergico.
La funzione del sistema GABAergico nella tra-
smissione centrale gioca un importante ruolo nel
processo di inibizione neuronale; se è interrotta la
trasmissione nella via GABAinibitiva, si presen-
teranno una serie di disturbi come epilessia, di-
sturbi tipo Parkinson, discinesia tardiva, demen-
za, schizofrenia.
Precedenti esperimenti hanno provato che il QYS
è un'erba cinese che possiede un effetto

64
anticonvulsivante negli attacchi acuti negli ani-
mali, mentre controlla gli attacchi nei pazienti
epilettici refrattari. Alcuni autori danno notizia
dell'incremento che provoca QYS nell'aumentare
il GABA nelle membrane sinaptiche cerebrali del
gatto, da qui l'azione inibitoria del QYS confer-
mata sia dagli studi sperimentali che clinici, tutta-
via l'azione eccitatoria del QYS è dimostrata in
modo inconfutabile quando la concentrazione è
aumentata e la durata della somministrazione
prolungata. Questi disturbi includono sonnolen-
za, disturbi del movimento, attacchi apoplettici,

Tabella 4.
QYS PTZ QYS+PTZ NS F P
100mg/KG/qd 15-40mg/Kg/qd 10ml/Kg/qd

302.2±35.4 632.1±75.5 * * 633.5±52.3 * * 318.6±34.8 13.093 <0.01

## ##

(n=11) (n=10) (n=10) (n=10)

Tabella 5.
QYS DZ NS F P
10mg/Kg/qd 1mg/Kg/qd 10ml/Kg/qd

GABA 3389±421 (6) 3706±379 (6) 3348±194 (6) 0.319 >0.05

(n) Glu 210±19 (7) 223±19 (7) 242±43 (7) 0.293 >0.05

GABA 2296±108 (4) 3088±391(4) 2507±149 (5) 2.802 >0.05

Glu 260±60 (5) 232±31 (5) 361± 6 (5) 1.705 >0.05

coma ed infine la morte. Tutte queste azioni
indicano che il QYS ha una doppia azione sul
sistema nervoso centrale, inibitoria ed eccitatoria.
Nel nostro esperimento, l'effetto del QYS sul
rilascio di GABA e Glu nelle fettine di cervello si
è visto essere simile all'azione eccitatoria centrale
del PTZ. La somministrazione combinata di QYS
e PTZ aumenta il rilascio di GABA e Glu dopo
una stimolazione con alta concentrazione di K,
ma il QYS non modifica l'attività del GAD
nell'ippocampo quando venga usato da solo, men-
tre il QYS o il PTZ non influenzano l'uptake del
GABA e del Glu nelle membrane sinaptiche del-
l'emisfero cerebrale e dell'ippocampo.
Questi risultati suggeriscono che il QYS gioca
un'azione locale eccitatoria sul processo di rila-
scio del GABA e del Glu negli emisferi cerebrali.
Gli incrementi totali del Glu risultano dall'anda-
mento di turnover tra Glu e GABA, poi il com-
plessivo rilascio di GABA delle membrane
sinaptiche può indurre l'attivazione del processo
inibitorio. In altri termini il QYS non influenza
l'attività del GAD e Glu e l'influenza sull'attività
del GAD può indurre un selettivo effetto inibitorio
o eccitatorio sul sistema GABAergico.
In conclusione noi suggeriamo che il fenomeno di
azione bifasica sia un meccanismo bilanciato del-
la neurotrasmissione nel quale le funzioni
neurochimiche e neurofisiologiche possono esse-
re modulate in via perfetta. Se questa ipotesi di
lavoro è vera, il processo della convulsione e
anticonvulsione dovrebbe essere bifasico.

65
 ricerche sul qigong
Ricerca sull'effetto anti-invecchiamento del Qigong
Kuang Ankun, Wang Chongxing, Xu Dinghai, Qian Yuesheng*
La valutazione dell'effetto anti-invecchiamento
del Qigong è basato sulla teoria che il corretto
esercizio del Qigong sia in grado di influire sulla
deficienza dello yin e dello yang.
La teoria della MTC afferma che il mantenimento
di una buona salute dipende dal bilancio dello yin
e dello yang nel corpo, i quali sono in costante
movimento e trasformazione reciproca. L'invec-
chiamento prematuro è principalmente dovuto
allo squilibrio tra yin e yang.
Negli anni gli studi clinici e sperimentali hanno
dimostrato le basi dello yin e dello yang. Nel 1973
Goldberg suppose che i due messaggeri
nucleotidici ciclici (cAMP e cGMP), in grado di
regolare le funzioni cellulari in modo contraddit-
torio, fossero correlati allo yin e allo yang della
MTC e che un sistema di regolazione bidirezionale
potesse essere un principale fondamento per la
teoria dello yin e dello yang. Trovammo, inoltre,
che i livelli plasmatici di cAMP e cGMP mutava-
no in accordo a certe modalità e che questi 2
parametri valutabili riflettevano la deficienza del-
lo yin e dello yang.
Studi recenti hanno dimostrato che quando si
pratica il Qigong, la regolazione dei processi
avviene in due direzioni: l'inibizione prende il
posto di una iperfunzione, così come si ha un
superamento degli stati di deficienza. Per esem-
pio, nei pazienti che presentano ipertensione da
iperattività simpatica e nei pazienti con asma
bronchiale dovuta ad una eccitazione vagale, si
dimostrano marcati miglioramenti dopo l'eserci-
zio del Qigong.
Al fine di studiare le potenzialità del Qigong nel
regolare lo yin e lo yang e per ricercarne le basi
materiali, 70 pazienti ipertesi sono stati divisi in
un gruppo con deficit di yin (32 pazienti) e un
gruppo con deficit di yang (38 pazienti), in accor-
do con la differenziazione dei sintomi e dei segni
*Istituto di Shanghai sull'ipertensione, Seconda Clinica
Universitaria di Shanghai
66
della MTC.
Il livello plasmatico di cGMP nel gruppo con
deficit di yang era elevato, (7.91±3.22, normale
5.31±2.55 pmol/ml) mentre il cAMP/cGMP di-
minuito (2.47±0.72, normale 4.23±2.13). Il grup-
po con deficit di yin mostrava un elevato livello
plasmatico di cAMP (26.55±5.4 pmol/ml) para-
gonato ad un gruppo normale (19.56±6.24 pmol/
ml N=57). Ognuno dei due gruppi è stato diviso in
un sottogruppo trattato con Qigong e un
sottogruppo di controllo.
Dopo un anno di trattamento, un gruppo di 16
pazienti affetti da deficit di yin e trattati con
Qigong, presentava gli alti livelli di cAMP dimi-
nuiti (decremento di 3.58±1.04 pmol/ml), risultati
significativamente indicativi, se rapportati al grup-
po di controllo con deficit di yin (N=16) (0.1±1.26
pmol/ml, P<0.01).
I livelli elevati di cGMP presenti nel deficit di
yang, erano diminuiti nel gruppo trattato con
Qigong, il decremento era 2.16±0.79 pmol/ml,
mentre il basso rapporto aAMP/cGMP era au-
mentato, tale aumento era compreso tra 1.2±0.29.
Questi due valori sono significativamente diffe-
renti, quando vengano paragonati al gruppo di
controllo con deficit di yang (cAMP 0.21±0.6
pmol/ml, cAMP/cGMP 0.15±0.19, N=17, P<0.05-
0.001).
I risultati sopra presentati indicano che il Qigong
non solo possiede un effetto antiipertensivo, ma
gioca anche un importante ruolo nella regolazione
bidirezionale nelle concentrazioni del nucleotide
ciclico. Se l'equilibrio dello yin e dello yang
potesse essere stabilito con il Qigong, l'omeostasi
sarebbe assicurata.
Questo è in sintesi il trattamento con il Qigong.
Commenti
Dopo l'età di mezzo, l'incidenza dell'ipertensione,
delle malattie coronariche cardiache e del diabete
mellito aumentano in maniera graduale; ciò sug-
gerisce che ci sia una relazione tra la probabilità e
lo sviluppo dei disturbi geriatrici ed il processo di
invecchiamento.
Caratteristica dell'ipertensione nell'anziano è un
aumento delle resistenze vascolari. Recenti studi
epidemiologici hanno notevolmente aumentato le
nostre conoscenze sulla patogenesi dell'iperten-
sione e sulle sue sequele: gli aneurismi arteriosi,
l'angina pectoris, l'infarto miocardico, la morte
improvvisa ed i collassi cardiaci congestizi. La
prevenzione ed il trattamento dell'ipertensione
hanno rappresentato un importante argomento dei
nostri studi sulla salute degli anziani e sulle ricer-
che anti-invecchiamento.
Negli ultimi anni una grande quantità di risorse
umane ed economiche è stata impegnata negli
studi con follow-up a lungo termine, per contra-
stare l'ipertensione. In accordo con un follow-up
di 12 anni, su 416 casi di ipertensione di pazienti
anziani in trattamento antiipertensivo riportato
dall'EWPHE, il trattamento antiipertensivo pro-
lungato comporta un'incidenza inferiore dell'in-
farto miocardico fatale, dei collassi cardiaci
congestizi gravi e dei problemi vascolari acuti
cerebrali, ma la mortalità totale non è significati-
vamente diminuita. L'esperienza clinica ha dimo-
strato che sebbene i farmaci antiipertensivi siano
efficaci nello svolgere la loro azione, posseggono
effetti collaterali che divengono un fastidioso
problema. Le azioni collaterali dei farmaci sono
più gravi negli individui anziani che nei giovani;
inoltre, nei pazienti anziani, spesso si presentano
disturbi concomitanti che richiedono interventi
farmacologici multipli con aumento delle proba-
bilità di complicazioni correlate alle alterazioni
farmacologiche. Per tali ragioni gli interventi non
farmacologici sono particolarmente graditi alle
persone anziane.
Molti autori raccomandano il trattamento non-
farmacologico nell'ipertensione lieve come meto-
dica di scelta primaria e, nel caso di una vera
ipertensione, come utile aggiunta alla terapia
farmacologica antiipertensiva. Il Qigong è una
autoterapia praticata e quindi appartiene alla cate-
goria di interventi non-farmacologici con effetti
di autoregolazione e di autocontrollo, raggiunti
mediante un'induzione mentale ed un riequilibrio
respiratorio.
I nostri studi condotti su pazienti di età superiore
ai 30 anni hanno ripetutamente dimostrato che il
Qigong non solo è in grado di stabilizzare la
pressione sanguigna e di ridurre le complicazioni,
ma anche di diminuire le manifestazioni dell'in-
vecchiamento e di migliorare significativamente
le condizioni generali.
L'analisi dei valori integrali dell'EEG, la misura-
zione delle potenzialità dell'EEG e la determina-
zione del potere cerebrale, hanno tutti indicato
come il Qigong ha un effetto regolatore sulle
funzioni cerebrali. Abbiamo inoltre investigato
sul potenziale cutaneo, sui livelli urinari di MHPG-
So4 e sull'escrezione di TMN ed abbiamo riscon-
trato che il Qigong può ridurre l'eccitabilità del
sistema nervoso simpatico e correggere gli squili-
bri del sistema nervoso autonomo nei pazienti
ipertesi. Questi dati suggeriscono che la funzione
coordinatrice del sistema nervoso è migliorata
dalla pratica del Qigong.
Esiste un rapporto stretto tra il sistema endocrino
e la funzioni corporee fondamentali. Una normale
pressione sanguigna è mantenuta dal sistema ner-
voso e dal sistema ormonale e molti ormoni e
sostanze attive biologicamente giocano un impor-
tante ruolo nella regolazione della pressione san-
guigna. Abbiamo trovato che dopo la pratica del
Qigong, i livelli plasmatici di LEK e PRL aumen-
tano, la cortisolemia diminuisce ed i livelli pla-
smatici di 18-OH-DOC ritornano alla normalità,
la concentrazione sierica di T3 e T4 aumenta;
tutto ciò suggerisce che l'effetto regolatore e di
controllo del sistema endocrino sia influenzato
dalla pratica del Qigong.
La teoria della MTC insegna che i problemi rela-
tivi alle funzioni sessuali vanno assimilati alla
funzione renale e a volte l'anormalità degli ormoni
sessuali è una causa importante di disturbi ed
invecchiamento.
I dati precedenti suggeriscono che il Qigong è
senza dubbio una misura efficace nel prevenire e
curare i disturbi geriatrici e nell'allontanare i di-
sturbi dell'invecchiamento. Il Qigong risulta par-
ticolarmente efficace nella pratica dell'anti-in-
vecchiamento, soprattutto se si rapporta la sua
azione a quella delle altre medicine comunemente
usate. E' nostra opinione che valga la pena appro-
fondire lo studio di tale ginnastica.
67
68
 dalla Revue Française de Médicine
Traditionelle Chinoise*
la fine e l'inizio - zhong shui
Nguyen Van Nghi
SOMMARIO
Questo capitolo IX del Ling Shu è consacrato alla
presentazione:
- dei 3 meridiani yin e dei 3 meridiani yang;
- della pulsologia e della nosologia del Renying e
del Cun Kou;
- del vuoto e della pienezza che possono essere
regolate dalla tonificazione e dalla dispersione;
- dell'uso di uno scarso o alto numero di punti;
- del periodo di intervallo tra una seduta e l'altra
(di agopuntura).
Le tecniche di infissione ci sono già note:
- infissioni locali o a distanza basate sull'esisten-
za di vie circolatorie energetiche;
- profondità dell'infissione in funzione del carat-
tere yin e yang, del carattere "stagionale" della
malattia, della costituzione del soggetto e, soprat-
tutto, della zona di impianto dell'ago.
Alla fine di questo capitolo sono largamente stu-
diate le 12 controindicazioni dell'agopuntura e le
differenti fasi di inizio e fine delle malattie
energetiche sui meridiani.
In conclusione, l'essenziale di questo capitolo IX
è la presentazione dei differenti aspetti fisiologici,
patologici, diagnostici e terapeutici dalla produ-
zione alla scomparsa della malattia.
Ciascuna patologia possiede un'eziologia, delle
caratteristiche e delle reazioni specifiche. La co-
noscenza del meccanismo evolutivo della malat-
tia (dalla sua comparsa fino alla fine) è dunque
necessaria per praticare le metodologie di ago-
puntura, perciò questo capitolo si intitola: "la fine
e l'inizio".
Secondo Zhang Shi:
"La fine e l'inizio" è il nome di un libro antico
riferito da Khi Pa.
Al capitolo V del classico, notiamo questa frase:
*Revue Française de Médicine Traditionelle Chinoise n°144
gennaio-febbraio, 1991
"Il mistero dei "9 aghi"e dei loro "nodi" e "tassel-
li"' si trovano nel capitolo intitolato la fine e
l'inizio". Questo capitolo inizia con la frase: "Tutti
i metodi dell'infissione sono esposti nel capitolo
la fine e l'inizio; infatti questo capitolo è conside-
rato un libro classico dei maestri d'altri tempi".
Il capitolo è composto da 26 paragrafi.
PARAGRAFO I
Tutti i metodi di agopuntura sono esposti
nel capitolo "la fine e l'inizio": per appro-
fondire questo capitolo, bisogna considera-
re i cinque organi come principi di base,
mentre lo yin e lo yang saranno così deter-
minati: lo yin risponde agli organi e lo yang
ai visceri. Lo yang raccoglie l'energia a
livello degli arti e lo yin raccoglie l'energia
a livello dei cinque organi; ecco perché al
momento della dispersione, bisogna andar-
le incontro e al momento della tonificazione
bisogna inseguirla. Così, conoscere la me-
todica di "andare incontro" e di "andare
all'inseguimento" vuol dire saper
regolarizzare l'energia.
Il principio di regolarizzazione dell'energia
risiede nell'aereazione e nell'armo-
nizzazione dello yin con lo yang.
I cinque organi sono yin e i sei visceri sono
yang: questa nozione dovrà essere trasmes-
sa ai posteri come un patto di sangue; se tale
nozione viene ricordata (venerata), si di-
viene abili; se la si dimentica, si diviene
maldestri; contrariare il Dao e la dinamica
personale, porta sicuramente ad un evento
spiacevole.
Spiegazione e commenti
I - Zhang Shi spiega
"Gli organi e i visceri (Zang e Fu), lo yin e lo yang,
69
i Jing e i Mai (meridiani e vasi), il Qi e lo Xue
(energia e sangue) creati con il cielo (respirazio-
ne) e la terra (alimentazione) hanno il loro "inizio"
(shui) e la loro "fine" (zhong).
1.Il vento, il freddo, il calore, l'umidità, la sec-
chezza ed il fuoco sono le "6 energie" del cielo.
Il legno, il fuoco, la terra, il metallo e l'acqua sono
i "5 movimenti" della terra.
Il cielo intrattiene l'essere vivente con le sue "5
energie" e la terra con i suoi "5 sapori".
2.Le "6 energie" del cielo trasmutano e producono
i "5 sapori" e i "5 movimenti" della terra sono
destinati a produrre i "5 organi".
3.All'interno, i 5 organi sono legati ai 6 visceri per
rispondere ai 5 movimenti della terra; all'esterno
essi sono legati ai 6 meridiani per rispondere alle
6 energie del cielo. Per tale motivo si dice: "E'
bene approfondire il capitolo "la fine e l'inizio",
bisogna prendere i 5 organi come principi di
base". Bisogna dunque dire che i 5 organi provve-
dono alla trasmutazione dell'energia dei 5 movi-
menti.
4.Il significato dei termini "fine" ed "inizio" è
chiaramente spiegato. Bisogna prendere i Jingmai
(meridiani principali) come regole fondamentali;
la loro conformità e la loro non-conformità al Dao
celeste permette di risolvere tutti i problemi fisio-
logici e patologici.
In effetti, in conclusione:
- il Taiyang si manifesta con occhi grandi aperti
e dorso curvo;
- il Taiyin è caratterizzato dal gonfiore addominale
e dalla respirazione difficile.
Così, nell'uomo, lo yin e lo yang, il sangue e
l'energia iniziano grazie all'azione dei "5 movi-
menti" della terra e delle "6 energie" del cielo e
terminano a livello dei 6 visceri, sede di riunione
dello yin e dello yang.
5."Lo yang riceve l'energia a livello dei 4 arti"
significa: lo yang assorbe l'energia celeste prove-
niente dall'esterno. "Lo yin riceve l'energia a
livello dei 5 organi" significa: lo yin assorbe
l'energia terrestre proveniente dall'interno.
Ecco perché per usare il metodo della dispersione
"bisogna andare incontro": questo significa che
bisogna andare avanti all'energia che va dall'inter-
no verso l'esterno; mentre per usare il metodo
della tonificazione "bisogna andare all'insegui-
mento", cioè bisogna andare al davanti dell'ener-
gia yang, che procede dall'esterno verso l'interno.
In conclusione, per regolarizzare l'energia, biso-
gna conoscere bene il significato di yin e yang".
II - Ma Shi commenta
"Tutti i metodi di agopuntura sono basati sulla
nozione della fine e dell'inizio citata nel capitolo
IX di questo classico.
70
In effetti:
- gli organi sono yin e i visceri sono yang;
- lo yang, situato all'esterno, riceve l'energia dei 4
arti e lo yin, situato all'interno, riceve l'energia dei
5 organi.
Ecco perché:
- mentre l'energia arriva, bisogna andarle incon-
tro immediatamente; questo procedimento ha il
nome di "dispersione";
- mentre l'energia parte, bisogna immediatamen-
te inseguirla; tale procedimento ha il nome di
"tonificazione".
Questi due metodi permettono di regolarizzare ed
armonizzare l'energia dei 3 meridiani yin e dei 3
meridiani yang".
III - NVN
Una perfetta pratica dell'agopuntura esige la co-
noscenza delle nozioni dell'inizio e della fine dei
3 meridiani yang e dei 3 meridiani yin.
In effetti:
- i 3 meridiani yin del piede e della mano sono
collegati ai 5 organi e i 3 meridiani yang della
mano e del piede al 6 visceri;
- i meridiani yang ricevono l'energia situata al-
l'estremità dei 4 arti e i meridiani yin l'energia a
livello dei 5 organi.
Il metodo della dispersione consiste nell'andare
incontro: questo vuol dire orientare e manipolare
l'ago in senso inverso rispetto la circolazione
dell'energia. Per contro nel metodo della
tonificazione, bisogna orientare e manipolare l'ago
orientamento dell'ago
(a) corrente dell'energia
orientamento dell'ago
(b) corrente dell'energia
a) tecnica di dispersione
b) tecnica di tonificazione
nel senso della circolazione dell'energia.
Questo metodo detto di "andare incontro" e quello
detto "andare all'inseguimento" permettono di
modulare, regolare e dunque armonizzare l'ener-
gia e il sangue. Questi due metodi della
regolarizzazione del sangue e dell'energia sono
necessariamente legati alla comprensione delle
regole dello yin e dello yang: gli organi sono yin
e i visceri sono yang.
I clinici dovranno esaminare bene e studiare que-
sta argomentazione in modo così forte e solenne
come, dice il testo, "un patto di sangue" perché ne
dipendono i successi terapeutici. Il non rispetto
delle regole "yin-yang" ed una attitudine tutta
personale e fantasiosa, portano di fatto ad un
ragionamento apparentemente seducente e ad una
pratica pericolosa dell'agopuntura.
PARAGRAFO II
In virtù del Dao celeste, io vorrei affrontare
il vero significato di Zhong (fine) e di Shui
(inizio).
La fine e l'inizio hanno nei Jingmai (meri-
diani principali) il loro esempio di base. La
pressione digitale al Renying (polso radiale
sinistro) permette di valutare l'eccesso o
l'insufficienza dello yin e dello yang, l'equi-
librio ed il disequilibrio; così si può perce-
pire lo stato del Dao celeste a questo livello.
Si dice che "l'uomo equilibrato" è l'uomo
senza malattia; in effetti nell'uomo non
malato, il Cun Kou (polso radiale destro) e
il Renying (polso radiale sinistro) corri-
spondono alle 4 stagioni, l'alto e il basso si
adattano nel loro circolare, il polso dei 6
meridiani non si ferma; il freddo ed il
tepore (Wen) della radice e della cima si
regolarizzano mutualmente senza errore.
In altri termini, la forma e la materia, il
sangue e l'energia sono equilibrati nell'uo-
mo in buona salute. Se l'energia è poco
abbondante, il Cun Kou e il Renying sono
deboli; il polso del "pollice" ed il polso del
"piede", lo yin e lo yang sono insufficienti;
il trattamento consiste nel prescrivere ri-
medi dal sapore dolce. I rimedi sotto forma
di compresse sono vietati e la moxibustione
è ugualmente sconsigliata; spesso per igno-
ranza l'uso della metodica di dispersione è
responsabile della perturbazione dell'ener-
gia dei 5 organi.
Spiegazione e commenti
I - Zhang Shi spiega
1."La frase: "In virtù del Dao celeste, io vorrei
affrontare il vero significato di Zhong (fine) e di
Shui (inizio)" vuol dire che Huangdi desidera
parlare dei 3 meridiani yin e dei 3 meridiani yang,
corrispondenti alle 6 energie del cielo.
2.Il sangue ed i vasi sono generati dai 5 organi e
dai 5 movimenti. All'esterno essi si uniscono alle
6 energie dello yin e dello yang ed esistono dalla
nascita fino alla fine, ecco perchè Huangdi inizia
il suo discorso con questa frase: "La fine e l'inizio
hanno nei Jingmai (meridiani principali) esempi
di base".
"La pressione delle dita al Mai Kou (polso radiale
destro) e al Renying (polso radiale sinistro) per-
mette di determinare l'eccesso o l'insufficienza
dello yin e dello yang". Questo vuol dire che
l'esame dei polsi può valutare lo stato della circo-
lazione corrispondente alle 4 stagioni; così, per
esempio, l'energia della primavera e quella del-
l'estate circolano da sinistra a destra e quella
dell'autunno e dell'inverno, da destra a sinistra.
Ecco perché, nel corso delle due stagioni, prima-
vera ed estate, il polso Renying è leggermente più
grande e nel corso delle due stagioni, autunno ed
inverno, il polso Qi Kou (polso radiale destro) è
leggermente maggiore.
Questi due polsi sono normali nel soggetto equi-
librato.
3."L'alto ed il basso si adattano" significa: l'ener-
gia dell'alto e quella del basso rispondono alle 6
energie del cielo e circolano senza interruzione; i
movimenti pulsologici dei 6 meridiani (3 yin e 3
yang) sono conformi alla circolazione dell'ener-
gia. "La radice e la cima" designano i movimenti
di entrata e di uscita del Jiao (branche) e Ban
(tronco). "Il freddo (Han) ed il tepore (Wen)"
corrispondono all'energia del cielo, quando il fred-
do si allontana giunge il tepore. Questi movimenti
di partenza e di arrivo si effettuano in modo
immutabile.
4.La frase "la forma e la materia, l'energia ed il
sangue" implica il senso della concordanza del
sangue e dell'energia situati all'esterno dei vasi e
del sangue e dell'energia all'interno dei 6 meridia-
ni.
5."Il Mai Kou (polso radiale destro) e il Renying
(polso radiale sinistro)" sono destinati ad esplora-
re lo stato energetico e sanguigno dei 3 yin e dei 3
yang, di conseguenza l'insufficienza dell'energia
provoca una insufficienza del Mai Kou e del
Renying". Il polso del "piede" (chi) è destinato ad
esplorare lo stato energetico dello yin, mentre il
polso del "pollice" (cun) esplora lo stato energetico
dello yang.
6.La frase"... non-conforme al polso del pollice e
al polso del piede" spiega lo stato di vuoto del-
l'energia yin e dell'energia yang percepito a livello
delle onde pulsologiche del "piede" e del "polli-
ce".
7."I rimedi dal sapore dolce" fanno parte del
gruppo di medicamenti che hanno il potere di
regolarizzare le funzioni dello stomaco. L'energia
dei 3 yin e dei 3 yang proviene dallo Zhongjiao
(RM) e dallo stomaco; è necessario tonificare la
sorgente di produzione dell'energia ed attivarne la
circolazione; è dunque vietato prescrivere il me-
dicamento sotto forma di compresse perché il
71
sapore è fortemente concentrato, con il rischio di
ritardare l'azione terapeutica. "La moxibustione"
è ugualmente sconsigliata perché si tratta di una
insufficienza dell'energia yin e dell'energia yang a
livello esterno e non di un intasamento dell'ener-
gia a livello dei Jingmai (meridiani principali).
Alla stessa maniera, "il metodo di dispersione",
usato in questo caso, può provocare una perturba-
zione dell'energia dei 5 organi".
II - Ma Shi spiega
1.L'esame del Cun Kou (bocca del "pollice", pol-
so radiale destro) e del Renying (accoglienza
umana, polso radiale sinistro) permette di diffe-
renziare l'uomo equilibrato dall'uomo malato.
2.Il vero significato del capitolo "la fine e l'inizio"
non è altro che la considerazione dei Jingmai presi
come regola di base. Il polso del "pollice" (cun)
del polso destro si chiama Mai Kou (polso dei
vasi, altro nome del Cun Kou o di Qi Kou), mentre
quello del polso sinistro si chiama Renying. L'esa-
me dei polsi in questi due punti permette di
determinare il vuoto o la pienezza, l'equilibrio o lo
squilibrio dello yin e dello yang.
3.E' chiamato "uomo equilibrato", l'uomo non
malato, nel quale il polso Renying è leggermente
mutevole (Da) durante la primavera e l'estate, ed
il polso Mai Kou è ugualmente mutevole (Da)
durante l'autunno e l'inverno. Questi polsi corri-
spondono alle 4 stagioni ed appaiono al polso
"Chi" (piede) e al polso "Cun" (pollice). Al piede
e alla mano si trovano i 6 meridiani (3 yin e 3
yang). I polsi "annodati" ed i polsi "agitati" sono
assenti, ecco perché bisogna ben conoscere la
"radice" e la "cima" ed esaminare bene il freddo
(Han) ed il tepore (Wen) delle 4 stagioni.
4."La concordanza della forma e della materia,
del sangue e dell'energia" è la condizione primor-
diale per poter definire l'uomo equilibrato.
5.L'insufficienza dell'energia essenziale provoca
uno stato di insufficienza del Mai Kou e del polso
"Chi" (piede), spesso riscontrati in soggetti dove
i meridiani yin sono in vuoto. Alla stessa maniera,
l'insufficienza dell'energia essenziale porta ad uno
stato insufficiente del Renying e del polso "Cun"
(pollice), spesso riscontrati nei soggetti dove i
meridiani yang sono in vuoto.
In questo caso, la dispersione dei meridiani yang
è all'origine dell'esaurimento dell'energia dei
meridiani yin e la dispersione dei meridiani yin è
la causa della sfuggita dell'energia dei meridiani
yang; ecco perché l'agopuntura è vietata: sono
consigliati solo i rimedi dal sapore dolce e a
tendenza tonificante o disperdente. La
moxibustione è ugualmente vietata perché rischia
di aggravare i disturbi energetici dei 5 organi".
72
III - NVN
In conclusione le ricerche mediche ricalcano le
regole della manifestazione del mondo naturale.
1.In agopuntura, la "fine" e "l'inizio" hanno un
significato ben preciso; in effetti nell'essere uma-
no, il sangue e l'energia circolano fino alla fine
(terminazione), poi ritornano al loro punto di
partenza per completare e ricominciare il ciclo.
Questa circolazione ciclica può essere illustrata
con quella dei 12 meridiani.
2.Il Mai Kou (polso radiale destro) è la sede di
esplorazione della parte yin dei 5 organi, mentre il
Renying (polso radiale sinistro) è per l'esplorazio-
ne della componente yang dei 6 visceri; a partire
da essi può essere apprezzato lo stato di vuoto o lo
stato di pienezza dello yin e dello yang in modo da
determinare il loro equilibrio o squilibrio. La
valutazione di questo stato è dunque determinata
da regole presenti nel mondo naturale.
3.L'uomo equilibrato è l'uomo non malato; in lui:
- il Mai Kou e il Renying corrispondono all'ecces-
so o all'insufficienza dello yin e dello yang delle
4 stagioni;
- l'energia dei polsi sale e scende, "passa e ripas-
sa" senza discontinuità;
- le pulsazioni dei 6 meridiani (3 yin e 3 yang)
sono ondulate, senza essere "annodate", né "rugo-
se" o mancanti. Esse non sono né rapide né ecces-
sive;
- all'interno queste pulsazioni corrispondono alla
"radice" (organo sorgente) e all'esterno alla "cima"
(pelle e carne);
- le loro attività sono conservate nonostante il
freddo o il caldo.
Queste sono le condizioni che si trovano abitual-
mente nell'uomo sano.
4.Nell"uomo malato, l'energia essenziale (Yuan
Qi) è in vuoto; il Renying e il Mai Kou sono deboli
e senza forza; il polso del "piede" (Chi) ed il polso
del "pollice" (Cun) perdono la loro concordanza e
lo yin e lo yang sono insufficienti: in questo caso
la tonificazione dell'energia yang provoca rapida-
mente l'esaurimento dell'energia dei 5 organi,
mentre la dispersione dell'energia provoca rapi-
damente il vuoto-uscita dell'energia dei 6 visceri.
Di fronte a questi tipi di malattia, solo i rimedi dal
sapore dolce e ad indirizzo armonizzante sono
usati. Per contro i rimedi ad indirizzo disperdente
sono sconsigliati.
In queste malattie, i soggetti sono estremamente
indeboliti a causa di disturbi dello yin provocati
dal fuoco e la moxibustione è formalmente vieta-
ta.
Se la malattia non è in via di guarigione, l'uso del
metodo della dispersione può danneggiare grave-
mente le funzioni dei 5 organi.
PARAGRAFO III
- Il polso Renying, più eccessivo rispetto al
Cun Kou, segnala la malattia dello Zu
Shaoyang (VB). Se è contemporaneamente
eccessivo ed agitato, la malattia è allo Shou
Shaoyang (TR). Il polso Renying 2 volte
più eccessivo che il Cun Kou segnala la
malattia allo Zu Taiyang (V); se è contem-
poraneamente eccessivo ed agitato, la ma-
lattia è allo Shou Taiyang (IG). Il polso
Renying 3 volte eccessivo rispetto al Cun
Kou segnala la malattia da Zu Yangming
(E). Se è eccessivo ed agitato, la malattia è
allo Shou Yangming (GI).Il polso Renying
4 volte più eccessivo del Cun Kou insieme
"mutevole" (Da) e "rugoso" è chiamato Yi
Yang (debordamento dello yang). Lo Yi
Yang segnala la sindrome Wei Ge (separa-
zione esterna).
- Il polso Mai Kou, più eccessivo che il
Renying, segnala la malattia dello Zu Jueyin
(F); se è insieme eccessivo ed agitato, la
malattia è allo Shou Jueyin (MC). Il polso
Mai Kou 2 volte più eccessivo del Renying
segnala la malattia allo Zu Shaoyin (Rn); se
è eccessivo ed agitato, la malattia è allo
Shou Shaoyin (C). Il polso Mai Kou 3 volte
più eccessivo del Renying segnala la malat-
tia dello Zu Taiyin (Rt); se è eccessivo ed
agitato, la malattia è allo Shou Taiyin (P). Il
polso Mai Kou 4 volte più eccessivo che il
Renying che appare sia "mutevole" (Da)
che "rugoso", si chiama "Yi Yin"
(debordamento dello yin). Lo Yi Yin se-
gnala la sindrome dei Nei Guan (barriera
interna). Questa sindrome è mortale.
- Il Renying è il Mai Kou dello Shou Taiyin
(P), se è 4 volte più eccessivo che il normale
o anche più, segnala la sindrome del Guan
Ge (separazione della barriera): questa sin-
drome è ugualmente mortale.
Spiegazione e commenti
I - Zhang Shi spiega
"Il polso sinistro è il Renying ed il polso destro è
il Qi Kou (altro nome: Mai Kou, Cun Kou). Questi
polsi sono destinati ad esplorare l'energia dei 3 yin
e dei 3 yang.
1.Il saggio guarda il sud. Davanti a lui il Guang
Ming (chiarità/luce) e dietro di lui il Taichong
(grande elevazione energetica); l'est è alla sua
sinistra e l'ovest alla sua destra. La via celeste va
verso la destra e la via terrestre verso la sinistra,
ecco perché si prende la sinistra per esaminare lo
yang (uomo) e la destra per esaminare lo yin
(donna).
2."Agitato" designa lo stato del movimento
energetico effettuato nello yin.
Poiché le 6 energie provengono dallo yin e parto-
no dalla terra, esse si uniscono ai 6 meridiani del
piede (Zu). A volte i loro movimenti sono "agita-
ti" a livello della mano per unirsi ai 6 organi/6
visceri e ai 12 Jingmai. Dal momento che i 12
Jingmai sono destinati a rispondere all'energia dei
3 yin e dei 3 yang, non sono le 6 energie che si
dividono in energia del piede ed energia della
mano.
3.Il "Wei Ge" (separazione esterna) è una sindro-
me di pienezza dello yang situata all'esterno, in
stato di disarmonia con l'energia yin.
Il "Nei Guan" (barriera interna) è una sindrome di
pienezza dello yin situato all'interno, senza la
presenza dell'energia yang per l'armonizzazione.
Il "Guan Ge" (separazione delle "barriere") è una
sindrome di "barriera yin" situata all'interno asso-
ciata a quella di "Yang Ge" (separazione dello
yang) dell'esterno.
4.Ke Shi precisa: "Il Mai Kou appartiene al Taiyin
e Renying allo Yangming. Quando l'energia degli
organi non può giungere allo Shou Taiyin (P), il
suo spostamento non può essere effettuato che
sotto l'azione dell'energia dello stomaco. Infatti,
la sinistra e la destra appartengono al Taiyin e
sono provviste dell'energia dello Yangming (E).
L'energia yang va da sinistra a destra e l'energia
yin da destra a sinistra: la sinistra è destinata ad
esplorare i 3 yang e la destra da esplorare i 3 yin:
questo non vuol dire che il polso del lato sinistro
è yang e che il polso del lato destro è yin.
Nello yin c'è lo yang e nello yang c'è lo yin. Se il
sinistro è unicamente yang, e se il destro è unica-
mente yin, il polso è detto di "separazione della
barriera" (Guan Ge): è la morte.
II - Ma Shi commenta
Lo studio comparativo dello stato eccessivo del-
l'energia del Mai Kou e del Renying permette di
determinare la malattia situata a livello dei meri-
diani.
1.Se il polso Renying è una volta più eccessivo del
Mai Kou, la malattia è allo Zu Shaoyang (VB). Se
è eccessivo ed agitato, annuncia la malattia asso-
ciata allo Zu Shaoyang/Shou Shao Yang (VB/
TR).
2.Se il polso Renying è 2 volte più eccessivo del
Mai Kou, la malattia è associata allo Zu Taiyang/
Shou Taiyang (V/IG).
3.Se il polso Renying è 3 volte più eccessivo ed
agitato del Mai Kou, la malattia è allo Zu Yangming
(E). Se è 3 volte sia eccessivo che agitato, annun-
cia l'associazione della malattia dello Zu Yangming
(E/GI).
Poiché il Renying controlla l'esterno, le malattie
73
dei 6 meridiani yang del piede e della mano sono
svelate a livello di questo polso.
4.Se il polso Renying è 4 volte più eccessivo del
Mai Kou, contemporaneamente "mutevole" (Da)
e "rugoso" (se), l'energia dei 6 meridiani yang
straripa all'esterno ed ostacola l'esteriorizzazione
dell'energia dei 6 meridiani, da cui il nome di
"Wai Ge" (separazione all'esterno), la malattia è
mortale.
5.Se il polso Mai Kou è più eccessivo del Renying,
la malattia è allo Zu Jueyin (F); se è sia eccessivo
che agitato, annuncia la malattia associata dello
Zu Shaoyin con lo Shou Shaoyin (Rn/C).
6.Se il polso Mai Kou è 3 volte più eccessivo del
Renying, la malattia è allo Zu Taiyin (Rt); se è 3
volte più eccessivo che agitato, annuncia la malat-
tia associata dello Zu Taiyin/Shou Taiyin (Rt/P).
7.Se il polso Mai Kou è 4 volte più eccessivo del
Renying, contemporaneamente "rugoso" e "mute-
vole" (Da) l'energia dei 6 meridiani yin deborda
ed ostruisce l'interno, impedendo all'energia dei 6
meridiani yang di interiorizzarsi, da cui il nome di
"Nei Guan" (barriera interna). L'ostruzione dei
Nei Guan è mortale.
8.Se il Mai Kou è 4 volte più eccessivo che il
Renying, la malattia ha il nome di "Guan Ge"
(separazione delle barriere) e la prognosi è fatale".
III - NVN
Lo studio dei polsi Renying e Mai Kou è fonda-
mentale nella determinazione delle malattie dei
Jingmai.
La spiegazione di Zhang e di Ma è chiara, nondi-
meno noi insistiamo su certe terminologie di
patologia energetica al fine di comprendere me-
glio la pulsologia:
- Yi Yang: straripamento dell'energia dei 6 meri-
diani yang all'esterno.
E' causata dalla sindrome di "Wai Ge" (separazio-
ne esterna);
- Yi Yin: straripamento dei 6 meridiani yin all'in-
terno. E' causata dalla sindrome "Nei Guan" (bar-
riera interna).
Quando lo straripamento è massimo, la malattia
ha il nome di "Guan Ge" (separazione delle barrie-
re). E' un'affezione mortale.
Un grosso errore è stato commesso nel secolo
passato e particolarmente nella nostra epoca per le
traduzioni dei libri classici che hanno definito il
"Guan Ge" come una semplice "disfagia".
PARAGRAFO IV
1.Quando il Renying è più rapido del Mai
Kou, bisogna dispedere lo Zu Shaoyang
74
(VB) e tonificare lo Zu Jueyin (F). La
dispersione è doppia e la tonificazione è
semplice. L' infissione deve essere quoti-
diana. Bisogna controllare la reazione dei
polsi. Si arresta l'infissione quando il san-
gue è poco abbondante e l'energia è regola-
ta.
2.Quando il Renying è 2 volte più rapido
del Mai Kou, bisogna disperdere lo Zu
Taiyang (V) e tonificare lo Zu Shaoyin
(Rn). La dispersione è doppia e la
tonificazione è semplice; si punge a giorni
alterni. Bisogna controllare la reazione dei
polsi. Si arresta l'infissione quando il san-
gue è poco abbondante e quando l'energia è
regolata.
3.Quando il Renying è 3 volte più rapido
del Mai Kou, bisogna disperdere lo Zu
Yangming (E) e lo Zu Taiyin (Rt). La
dispersione è doppia e la tonificazione è
semplice. Si punge 2 volte al giorno. Biso-
gna controllare la reazione dei polsi. Si
arresta l'nfissione quando il sangue è poco
abbondante e quando l'energia è regolata.
4.Quando il Mai Kou è più rapido del
Renying, bisogna disperdere lo Zu Jueyin
(F) e tonificare lo Zu Shaoyang (VB). La
tonificazione è doppia e la dispersione è
semplice. Si punge 1 volta al giorno. Biso-
gna controllare la reazione dei polsi, si
arresta l'infissione quando il sangue è poco
abbondante e quando l'energia è regolata.
5.Quando il Mai Kou è 2 volte più rapido
del Renying, bisogna disperdere lo Zu
Shaoyin (Rn) e tonificare lo Zu Taiyang
(V). La tonificazione è doppia e la infissione
è semplice. Si punge 2 volte al giorno.
Bisogna controllare la reazione dei polsi. Si
ferma l'infissione quando il sangue è poco
abbondante e quando l'energia è regolata.
6.Quando il Mai Kou è 3 volte più rapido
che il Renying, bisogna disperdere lo Zu
Taiyin (Rt) e tonificare lo Zu Yangming
(E). La tonificazione è doppia e la puntura
è semplice.
Si punge 2 volte al giorno, bisogna control-
lare la reazione dei polsi. Si ferma
l'infissione quando il sangue è poco abbon-
dante e quando l'energia è regolata.
7.Si punge 2 volte al giorno perché lo
Yangming regge lo stomaco e questo ha un
grande bisogno dell'energia cereale.
8.Se il Renying e il Mai Kou sono congiun-
tamente 3 volte più rapidi (o ancora di più)
rispetto il normale, il fenomeno ha il nome
di "debordamento simultaneo dello yin e
dello yang" (yin yang gou jia)*.
Spiegazioni e commenti
I - Zhang Shi spiega
1."La tonificazione e la dispersione sono le 2
metodiche di regolazione destinate a riequilibrare
l'energia yin e l'energia yang in caso di disturbi".
"Si disperde 2 volte lo yang e si tonifica 1 volta lo
yin" perché lo yang è spesso in eccesso e lo yin è
spesso insufficiente. "La tonificazione dello yang
è doppia e la tonificazione dello yin è semplice"
perché si ha interesse ad euforizzare lo yang e non
lo yin.
2."Bisogna controllare la reazione dei polsi" si-
gnifica che bisogna esaminare il Renying e il Qi
Kou al fine di valutare lo stato dell'energia dei 3
yin e dei 3 yang. "Lo Yangming regge lo stomaco
che è molto ricco di energia cereale", ecco perché
si può pungere 2 volte al giorno, perché l'energia
dei 3 yin e dei 3 yang proviene dall'energia cereale
dello Yangming.
3."Il Renying e il Mai Kou sono congiuntamente
rapidi ed il fenomeno ha il nome di "debordamento
simultaneo dello yin e dello yang" perché:
- lo yin è in pienezza all'interno;
- lo yang è in pienezza all'esterno.
Infatti, se non si usa l'agopuntura per aiutare la
circolazione, il sangue è l'energia saranno ostruiti:
strariperanno verso l'interno e danneggieranno i 5
organi. Ben inteso, si disperde in caso di pienezza,
si tonifica in caso di vuoto e si applica la moxa in
caso di stagnazione. Qui, l'energia yin e l'energia
yang sono congiuntamente "vittoriose" e squili-
brate: non si tratta dunque di fenomeni di
stagnazione, infatti la moxibustione è vietata per
il rischio di provocare altre malattie".
II - Vedere i commenti di Ma Shi nel paragrafo
successivo
III - NVN
Questo paragrafo è consacrato allo studio compa-
rativo dello stato del Renying (polso radiale sini-
stro) e del polso Mai Kou (polso radiale destro)
per la determinazione dello stato di vuoto e di
pienezza dei 3 yin e dei 3 yang ai fini terapeutici,
mentre il precedente è basato sullo studio compa-
rativo di questi due polsi in modo da determinare
le affezioni che risiedono ai 6 meridiani yin.
Questi studi sono dunque fondamentali nella pra-
tica dell'agopuntura. La traduzione e l'interpreta-
zione di questo paragrafo sono estremamente
delicate tanto dal punto di vista della fisiopatologia
*An Duang Cau Giat
Tale fenomeno danneggia la circolazione ed ostruisce il
sangue e i vasi; l'energia non può circolare ed inonda
l'interno; i 5 organi sono lesi. In questo caso, l'applicazione
della moxibustione è all'origine delle complicazioni.
energetica quanto nella conoscenza della funzio-
ne dei punti (vedere nostro commento più avanti).
Così, per esempio, le frasi: "tonificare due e
disperdere uno" e "disperdere due e tonificare
uno" non vogliono dire che ciascun meridiano ha
due punti di tonificazione o due punti di dispersio-
ne, ma sottolineano l'importanza della
tonificazione effettuata a livello del meridiano
yin.
PARAGRAFO V
Secondo le regole, bisogna arrestare
l'infissione quando la regolazione dell'ener-
gia è stata ottenuta.
La tonificazione dello yin e la dispersione
dello yang permettono di rendere la voce
più chiara, l'udito e la vista più fini. In caso
di azioni contrarie, l'energia ed il sangue
non circolano più.
Spiegazioni e commenti
I - Zhang Shi spiega
1."L'energia dei 3 yin e dei 3 yang è prodotta dai
5 organi.
"Secondo le regole bisogna arrestare la infissione
quando è stata ottenuta la regolazione dell'ener-
gia". Ciò implica che quando c'è la pienezza
simultanea dell'energia yin e dell'energia yang,
bisogna pungere fino a che non si siano
riequilibrate; questo bisogna "tonificare lo yin e
disperdere lo yang". "Tonificare lo yin" vuol dire
tonificare la parte yin dell'interno appartenente ai
5 organi e "disperdere lo yang" vuol dire condurre
le 6 energie (perverse) situate all'interno verso
l'esterno.
2.Dopo la tonificazione degli organi, l'energia di
questi ultimi, in particolare quella del cuore, del
polmone e della milza è equilibrata e la "voce è
nettamente più chiara". L'energia del fegato si
esteriorizza agli occhi e quella del rene agli orec-
chi; quando queste energie sono in stato di pienez-
za, gli orecchi e gli occhi divengono più perspica-
ci. Dopo la tonificazione degli organi e dopo la
conduzione dell'energia verso l'esterno, l'energia
dei 3 yin e quella dei 3 yang sono spontaneamente
equilibrate.
3.Lo yin e lo yang, il sangue e l'energia provengo-
no dal viscere stomaco e dai 5 organi. Lo stomaco
è il "mare dell'acqua dei cereali" e "del sangue
dell'energia". Questa energia e questo sangue
seguono le vie dei Jing Sui; i Jing Sui non sono
altro che i Grandi Luo (Da Luo) appartenenti ai 5
organi e 6 visceri. Ecco perché in caso di disturbi,
se non si tonifica lo yin e se non si disperde lo
75
yang, "l'energia ed il sangue non circolano".
II - Ma Shi commenta
"In questo paragrafo e nel precedente, Khi Pa si
basa sul Renying ed il Mai Kou per definire le
regole di tonificazione e di dispersione.
1.Quando il Renying è una volta più rapido del
Mai Kou, la malattia è allo Zu Shaoyang (VB).
Dal momento che la vescicola biliare ed il fegato
costituiscono un sistema indissociabile "yin-yang,
interno-esterno", la pienezza della vescicola bilia-
re provoca automaticamente un vuoto del fegato.
Bisogna allora disperdere lo Zu Shaoyang (VB) e
tonificare lo Zu Jueyin (F); si arresta l'operazione
quando l'energia è regolarizzata.
Se il Renying è più agitato del Mai Kou non di una
sola volta ma ancora di più, la malattia è allo Shou
Shaoyang (TR): bisogna disperdere lo Shou
Shaoyang (VB) e tonificare lo Shou Jueyin (MC).
2.Se il Renying è 2 volte più rapido del Mai Kou,
la malattia è allo Zu Taiyang (V). Poiché la
vescica ed il rene costituiscono un sistema
energetico inseparabile "yin-yang, interno-ester-
no", la pienezza dello Zu Taiyang (V) provoca
automaticamente il vuoto dello Zu Shaoyin (Rn).
Il trattamento consiste allora nel disperdere lo Zu
Taiyang (V) e nel tonificare lo Zu Shaoyin (Rn).
Per contro, se il Mai Kou è non solamente 3 volte
più rapido, ma ancora più agitato che il Renying,
la malattia è allo Shou Taiyin (P). E' allora consi-
gliato disperdere lo Shou Taiyin (P) e tonificare lo
Shou Yangming (GI).
3.Il testo propone di pungere una volta al giorno
nei casi di attacco del sistema "fegato-vescicola
biliare" e a giorni alterni nel caso di attacco del
sistema "rene-vescica"; salvo nel caso di attacco
del sistema "milza-stomaco" dove si punge 2
volte al giorno. Si punge 2 volte al giorno lo
Yangming perché lo stomaco è molto ricco in
"cereali".
4.Quando il Renying e il Mai Kou sono 4 volte più
rapidi, la situazione assume il nome di
"debordamento dello yin e dello yang", responsa-
bile della sindrome detta "Guan Ge" (separazione
della "barriera"): in questo caso se non si usa
l'agopuntura, il sangue e l'energia non circolano e
l'ostruzione così creata è all'origine dei disturbi a
livello dei 5 organi. Se la moxibustione è usata al
posto dell'agopuntura, la malattia si complica e
diviene incurabile. Di conseguenza, la
moxibustione non è efficace come l'agopuntura.
Certi medici attendono che la malattia divenga
grave per applicare la moxibustione... ma è già
troppo tardi. Tutto questo accade perché per usare
l'agopuntura, bisogna sapere esaminare lo stato
della malattia e saper attendere l'arrivo dell'ener-
gia che segnala la regolazione prima della cessa-
zione dell'atto di infissione.
76
Così, dopo aver tonificato il meridiano yin per
disperdere il meridiano yang o dopo aver disperso
il meridiano yin per tonificare il meridiano yang,
secondo le regole generali dell'agopuntura, la
voce diviene pura e l'udito e la vista divengono
fini. Nell'atto contrario, l'energia ed il sangue non
circolano ed il malato raggiunge lentamente il
"mondo dei morti".
Lo stesso autore aggiunge: "Questo paragrafo
mostra la necessità di esaminare il Renying ed il
Mai Kou nella determinazione del vuoto e della
pienezza nel contesto della malattia in modo di
applicare "il metodo della dispersione dello yin
per tonificare lo yang" o "il metodo della disper-
sione dello yang per tonificare lo yin".
Tali sono i principi terapeutici di base applicati
non solamente all'agopuntura, ma anche alla
fitoterapia."
III - NVN
Il trattamento delle sindromi dei 3 yin e dei 3 yang
è specificato nei paragrafi 4 e 5 di questo capitolo.
I principi diagnostici e terapeutici di base sono:
1.La pienezza dello yang provoca sempre il vuoto
dello yin e viceversa;
2.L'esame del Renying e del Mai Kou permettono
di determinare lo stato evolutivo della malattia
(miglioramento o progressione).
3.L'infissione può essere eseguita 1 volta al gior-
no, 1 volta a giorni alterni o 2 volte al giorno,
secondo il potenziale di energia Rong a livello dei
meridiani relativi.
4.I punti di tonificazione e di dispersione sono
sempre più o meno lontani dalla zona malata.
5.L'attesa dell'arrivo dell'energia (Daqi) è obbli-
gatoria nella determinazione della regolazione
del vuoto e del pieno.
6.L'ablazione degli aghi si effettua solo dopo
l'arrivo dell'energia.
7.Nel trattamento delle sindromi dei 3 yin e dei 3
yang, bisogna sempre osservare la pienezza ed il
vuoto al fine di applicare il metodo della disper-
sione e della tonificazione secondo le regole "yin-
yang".
Così, per esempio, nella pienezza dello Zu
Yangming (E), lo Zu Taiyin (Rt) è in vuoto.
Di conseguenza il trattamento consiste nell'infig-
gere:
- il 45E Lidui, che è il punto di dispersione dello
stomaco;
- e il 3Rt Dadu, che è il punto di tonificazione
della milza.
Questa terapia molto diffusa in Occidente, è inse-
gnata in quasi tutte le scuole di agopuntura da più
di 2 decenni.
PARAGRAFO VI
Per quanto concerne la tecnica
dell'infissione, l'arrivo dell'energia è indice
di efficacia.
Dopo la dispersione, il polso dovrà essere
vuoto e allo stato di vuoto: il polso non
dovrà essere forte; per contro, se il paziente
dichiara di sentirsi sollevato, malgrado la
persistenza di un polso forte, la malattia
non è ancora guarita.
Dopo la tonificazione, il polso dovrà essere
pieno: in stato di pienezza il polso dovrà
essere forte; per contro, se il paziente di-
chiara di non sentirsi sollevato e se il polso
non è forte, la malattia non è ancora guarita.
Ecco perché dopo la tonificazione il polso
dovrà essere pieno e dopo la dispersione il
polso dovrà essere vuoto. Dopo l'ablazione
dell'ago, la malattia non è immediatamente
guarita, ma migliora.
Dunque, è necessario conoscere il processo
di svolgimento della malattia a livello dei
12 meridiani al fine di comprendere il si-
gnificato del capitolo "la fine e l'inizio".
Così, non c'è l'errore nella distinzione dello
yin e dello yang; non c'è confusione nell'ap-
prezzamento del vuoto e del pieno: bisogna
che la puntura sia corretta e sul meridiano
giusto.
Spiegazioni e commenti
I - Ma Shi spiega
"Questo paragrafo completa i precedenti. Al mo-
mento della tonificazione e della dispersione,
bisogna attendere l'arrivo dell'energia".
Questo arrivo dell'energia è indice di efficacia,
perché dopo la dispersione, l'apparizione di un
fenomeno di vuoto è imperativo, e dopo la
tonificazione l'apparizione del fenomeno di pie-
nezza è obbligatorio.
Così:
- dopo la dispersione, il polso dovrà trovarsi in
uno stato di vuoto, cioè alla pressione delle dita si
avvertirà la debolezza dei battiti. Così, dopo la
dispersione, la persistenza di un polso forte e
pieno è indicativo di un miglioramento della ma-
lattia:
- dopo la tonificazione, il polso dovrà trovarsi in
uno stato di pienezza (pletora), cioè all'appoggio
delle dita la persistenza di un polso debole e vuoto
è il segno di un miglioramento della malattia.
In conclusione, il carattere "forte" e "debole" del
polso rappresenta l'aspetto di pienezza o di vuoto
dell'energia, perché:
- dopo la tonificazione sopraggiunge l'apparizio-
ne di un fenomeno di pienezza, il polso dovrà
essere forte;
- dopo la dispersione sopraggiunge un fenomeno
di vuoto, il polso dovrà essere debole;
- dopo l'ablazione dell'ago, la malattia non è im-
mediatamente guarita, ma fortemente migliorata.
Per diffondere il grande significato di "fine" e di
"inizio" presente in questo capitolo, gli agopuntori
dovranno approfondire le sindromi dei 12 Jingmai
(meridiani principali) al fine di scrutare i segni di
vuoto o di pieno nell'applicazione del procedi-
mento di tonificazione o di dispersione. Queste
sindromi, senza carattere evolutivo, ma fissate ai
meridiani yang o yin possono essere trattate non
solo secondo il loro stato di vuoto o di pieno, ma
ugualmente secondo il carattere "debole" o "for-
te" del polso.
II - NVN
Questo paragrafo mette l'accento su:
- i fenomeni razionali dell'infissione; segni di
efficacia possono essere percepiti a livello dei
polsi;
- l'effetto della tonificazione e della dispersione.
La prima potenzia l'energia essenziale e la secon-
da elimina l'energia perversa;
- l'esistenza dei 12 Jingmai e dei loro processi
fisiopatologici per definire la nozione della "fine"
e "dell'inizio" citata in questo capitolo IX.
PARAGRAFO VII
Per attendere l'arrivo dell'energia "cereale"
(Gu Qi), l'infissione si distingue in 3 fasi.
In effetti lo stato morboso proviene:
- dalla fusione dell'energia perversa con
l'energia essenziale;
- dalla modificazione dello yin e dello yang;
- dalla conseguenza della concordanza e
discordanza;
- dall'inversione dello stato immergente
(di approfondimento) e dello stato emer-
gente (di superficializzazione);
- dal non adattamento alle 4 stagioni;
si cerca così un blocco e uno straripamento
del sangue e dell'energia.
L'agopuntura è usata per eliminare questi
stati morbosi tramite le seguenti operazio-
ni:
- 1° fase: eliminare lo yang perverso;
- 2° fase: secernere lo yin perverso;
- 3° fase: richiamare l'energia "cereale".
All'arrivo dell'energia "cereale", bisogna
cessare l'infissione.
Si parla di "arrivo dell'energia cereale",
quando si è in presenza di una pienezza
77
 dopo la tonificazione o di un vuoto dopo la
dispersione. Nel caso in cui l'energia per-
versa è solo allontanata, con persistenza
della disarmonia dello yin e dello yang, la
malattia può guarire. Infatti è stato detto
sopra che "la tonificazione produce la pie-
nezza (dell'energia corporea) e la disper-
sione il vuoto (dell'energia perversa). Se la
malattia non può guarire con l'uso degli
aghi, è certo che migliora".
Spiegazioni e commenti
I - Ma Shi spiega
"Questo paragrafo completa il precedente". Il
miglioramento della malattia risulta da 3 procedi-
menti di infissione che concorrono al ritorno
dell'energia "cereale".
All'inizio della malattia, l'energia perversa con-
centrata nello strato epidermo-dermico si infiltra
nei meridiani principali. I meridiani yin e i meri-
diani yang sembrano cambiare di ruolo "interno-
esterno"; il senso della circolazione energetica
sembra essere invertito; il polso sembra sia super-
ficiale che profondo... sembra l'anarchia. Questo
stato dovrà essere placato con l'agopuntura.
La 1° fase dell'infissione elimina l'energia perver-
sa localizzata nello yang (superficie) e la 2° fase
allontana l'energia che si è fissata nello yin (pro-
fondità). Nella 3° fase, l'arrivo dell'energia cerea-
le è percepito a livello del polso che diviene pieno
dopo la tonificazione o vuoto dopo la dispersione.
L'energia perversa è così eliminata, sia dai meri-
diani yin che yang, anche se l'equilibrio non è
ancora perfetto, la guarigione è prossima".
II - NVN
Le 3 tecniche di infissione secondo la profondità
permettono di provocare fenomeni reazionali a
livello dell'energia "cereale" in modo da tonifica-
re o disperdere.
La presenza dell'energia perversa nell'organismo
causa disturbi circolatori del sangue e dell'ener-
gia. L'energia yang, invece di restare all'esterno,
raggiunge la profondità e l'energia yin, invece di
restare all'interno, raggiunge la superficie.
L'energia dei polsi non risponde più ai movimenti
stagionali ed effettua dei movimenti di salita e di
discesa. L'energia perversa guadagna gli organi
ed i visceri e provoca così le loro malattie. L'ago-
puntura è allora usata per risolvere questo proble-
ma morboso ed il risultato dipende dalle 3 fasi
dell'infissione:
- la fase superficiale, cutanea, può evacuare l'ener-
gia perversa della parte yang del corpo;
- la fase profonda, dermica, può evacuare l'ener-
78
gia perversa della parte yin del corpo;
- la fase ancora più profonda della fase yin ben
determinata può provocare dei fenomeni reazionali
della parte dell'energia "cereale".
Nel corso di quest'ultima fase, bisogna attendere
l'arrivo dell'energia e lasciare l'ago a dimora fino
ad ottenere dei fenomeni reazionali prima di to-
glierlo.
Il termine "arrivo dell'energia" designa sia l'uso
della procedura di tonificazione (l'energia essen-
ziale primitiva in stato di vuoto ritorna ad uno
stato di pienezza: vengono rinforzate le sue
potenzialità) sia l'uso del procedimento di disper-
sione (l'energia perversa primitivamente in uno
stato di pienezza si trova in uno stato di vuoto, che
attesta l'eliminazione dell'energia perversa).
Al momento dell'impianto dell'ago, i fenomeni
reazionali appaiono in modo spontaneo e l'energia
perversa regredisce subito, ma l'energia ed il san-
gue nello spazio yin-yang non sono ancora com-
pletamente ristabiliti; ecco perché si dice: "la
guarigione è prossima".
PARAGRAFO VIII
Lo yin in stato di pienezza e lo yang in stato
di vuoto implicano in prima istanza la
tonificazione dello yang, poi la dispersione
dello yin, al fine di ristabilire un equilibrio.
Lo yin in vuoto e lo yang in pieno implicano
un'iniziale tonificazione dello yin e poi una
dispersione dello yang al fine di ristabilire
l'equilibrio.
Fig. 2: Differenti fasi dell'agopuntura per provo-
care il Daqi (fenomeni reazionali dovuti all'ener-
gia essenziale)
infissione superficiale (yang)
infissione profonda (yin)
infissione ancora più profonda
(per raggiungere l'energia "cereale")
Spiegazioni e commenti
I - Ma Shi spiega
"Questo paragrafo completa i precedenti". I pro-
cedimenti di tonificazione e di dispersione dei
meridiani yin e dei meridiani yang dovranno
essere effettuati secondo un ordine determinato.
Così per esempio:
1.Caso di Mai Kou (polso radiale destro) con
carattere "rapido" dovuto ad un attacco dei 6
meridiani yin: i meridiani yin sono in stato di
pienezza e i meridiani yang in vuoto, bisogna
inizialmente tonificare lo yang, poi disperdere lo
yin per ristabilire il loro equilibrio.
2.Caso di Renying (polso radiale sinistro) con
carattere "rapido" dovuto ad un attacco dei 6
meridiani yang: i meridiani yang sono in pienezza
ed i meridiani yin in vuoto: bisogna all'inizio
tonificare lo yin, poi disperdere i meridiani yang
per ristabilire il loro equilibrio.
Perché si deve agire così? Perché bisogna elimi-
nare l'energia perversa e bisogna ugualmente in-
trattenere l'energia essenziale.
II - NVN
1.Il Mai Kou (polso radiale destro) più grande del
Renying (polso radiale sinistro) è indice della
pienezza dell'energia perversa che risiede nei
meridiani yin e del vuoto dell'energia essenziale a
livello dei meridiani yang. Bisogna tonificare in
primo luogo l'energia essenziale dei meridiani
yang, poi disperdere l'energia perversa dei meri-
diani yin. In questo modo si tende ad equilibrare
lo yin con lo yang, moderando l'eccesso dello yin
e l'insufficienza dello yang.
2.Il Renying (polso radiale sinistro) più grande del
Mai Kou è il segno rivelatore del vuoto dell'ener-
gia essenziale a livello dei meridiani yin e della
pienezza dell'energia perversa a livello dei meri-
diani yang: bisogna inizialmente tonificare l'ener-
gia essenziale dei meridiani yin, poi disperdere
l'energia perversa dei meridiani yang.
Così, parallelamente al primo caso, si tende ad
equilibrare yin-yang per lottare contro l'eccesso
dello yang e l'insufficienza dello yin.
3.Lo studio comparativo dei 2 polsi, Mai Kou e
Renying, è il metodo scelto per la determinazione
dello stato di vuoto dell'energia essenziale e dello
stato di pienezza dell'energia perversa (vedere
tabella seguente).
Ricordare:
a.Il polso è diviso in Qi Kou (altro nome di Mai
Kou o Cun Kou) e in Renying; il significato è lo
stesso già citato nel capitolo 48. Hua Ba Ren
specifica: "Nell'antichità, il lato destro della
glottide ha il nome di "Qi Kou" ed il lato sinistro,
ha il nome di "Renying". Molto più tardi, Wang
Shu He darà questi nomi ai polsi radiali destro e
sinistro;"
b.Vedere la definizione e la sede di questi 2 polsi
nei commenti di Zhang Shi (paragrafo 3 di questo
capitolo);
c.Per concludere, non confondere il punto Renying
9E con il polso Renying (polso radiale sinistro):
- il polso Renying situato a sinistra (yin) è desti-
nato ad esplorare lo stato di vuoto o di pienezza dei
meridiani yang;
- il polso Mai Kou o Qi Kou, situato a destra
(yang) permette di esplorare lo stato di vuoto o di
pienezza dei meridiani yin.
Tabella
Mai Kou Pienezza dei meridiani yin
(polso radiale destro, yang) Vuoto dei meridiani yang
Renying Vuoto dei meridiani yin
(polso sinistro, yin) Pienezza dei meridiani yang
PARAGRAFO VIII
Le 3 "correnti vasali" (meridiani) possono
essere disturbate a livello dell'alluce.
Se si disperde il vuoto, si ha il "doppio
vuoto" (giustapposizione di vuoto) e la
malattia si aggrava.
Per trattare questa malattia, è consigliabile
esaminare il polso di questi 3 vasi con la
pressione delle dita. Se è pieno e rapido,
dovrà essere effettuata immediatamente la
dispersione; se è vuoto e lento, bisogna
tonificare. Il trattamento contrario aggrava
la malattia.
Al momento dell'esame, il polso Yangming
(E) si trova in alto, quello dello Jueyin (F)
al centro e quello dello Shaoyin (Rn) in
basso.
Spiegazioni e commenti
I - Ma Shi commenta
"Questo paragrafo disserta sul trattamento dei 3
meridiani del piede. Bisogna esaminare bene la
pienezza o il vuoto al fine di applicare il procedi-
mento della tonificazione o della dispersione".
I 3 vasi-meridiani situati vicino all'alluce sono:
1.il vaso dello Zu Yangming (E) situato tra il 2° e
il 3° dito, i punti Lidue (45E), Xiangu (43E),
Chongyang (42E), Jiexe (41E). Tutti questi punti
sono situati sul dorso del piede;
2.il vaso dello Zu Jueyin (F) che si trova tra
l'alluce ed il 2° dito partecipa con i punti Dadun
(1F), Xingjian (2F), Taichong (3F), Zhongfeng
(4F), tutti situati sul dorso del piede;
3.il vaso dello Zu Shaoyin (Rn) che si trova nella
pianta del piede con Yongquan (1Rn) che è situato
sotto al piede.
Per trattare le malattie di questi tre vasi-meridiani
bisogna osservare il vuoto o la pienezza perché la
dispersione effettuata in caso di vuoto provoca il
*Vedere il nostro commento più avanti
79
fenomeno dello "Zhong Xu" (duplice vuoto o
giustapposizione del vuoto), con aggravamento
della malattia. Così, prima di infiggere l'ago, le
dita dovranno premere sull'arteria (pedidia) per
esaminare il polso: se il polso è pieno e rapido, la
dispersione dovrà essere effettuata immediata-
mente, mentre se è vuoto e lento, bisogna praticare
la tonificazione. Per contro, se si disperde il vuoto
o si tonifica il pieno, la malattia si aggrava.
In tutti i casi, bisogna localizzare la posizione di
questa arteria pedidia:
- quella dello Yangming (E) si trova sul dorso del
piede;
- quella dello Jueyin (F) è situata tra i 2 meridiani
(Yangming e Taiyin);
- quella dello Shaoyin è nella pianta del piede"
(vedere il nostro commento più avanti).
II - NVN
Questo paragrafo studia il vuoto e la pienezza dei
3 meridiani del piede Yangming (E), Jueyin (F) e
Shaoyin (Rn), al fine di stabilire un trattamento
adeguato.
Questi meridiani hanno i loro vasi che si espando-
no all'interno dell'alluce:
a.In caso di vuoto o di pienezza, la dispersione o
la tonificazione, effettuate per errore, aggravano
la malattia. Ecco perché, in generale, prima di
trattarle con l'agopuntura, è consigliabile appog-
giare le dita sull'arteria pedidia e studiare lo stato
del polso:
- se il polso è pieno e rapido, è usato il procedi-
mento di dispersione e l'impianto dell'ago è rapi-
do;
- se il polso è vuoto e lento, è indicato il procedi-
mento della tonificazione e l'impianto dell'ago è
lento.
Se si applicano per errore i metodi contrari, cioè la
tonificazione usata in caso di pienezza e la disper-
sione in caso di vuoto, la malattia si aggrava.
b.Per quanto riguarda la localizzazione del polso
dei meridiani:
- il polso dello Zu Yangming (E) si trova al punto
Chongyang (42E), sul dorso del piede, a lato
dell'arteria pedidia;
- il polso Zu Yueyin (F) si trova al punto Taichong
(3F), in un incavo situato al davanti del punto di
unione tra il 1° e il 2° metatarso, sull'arteria
pedidia;
- il polso dello Zu Shaoyin (Rn) si trova al punto
Taixi (3Rn), dietro al malleolo interno, al di sopra
del calcagno, sull'arteria tibiale posteriore.
Ricordare che secondo Ma Shi, il polso Shaoyin
(Rn) si trova al punto Yongquan (1Rn), dunque al
di sotto dell'arteria pedidia e non al punto Taixi
(3Rn) sull'arteria tibiale posteriore.
80
PARAGRAFO IX
Quando si pungono i "Ying Shu" (Ung Du:
punti nella regione superiore del torace),
bisogna osservare un'estrema attenzione.
Quando si pungono i "Bei Shu" (Boi Du:
Shu dorsali), bisogna ugualmente stare at-
tenti. Questi punti si trovano in sedi conca-
ve.
Spiegazioni e commenti
I - Ma Shi commenta
"La localizzazione dei punti dovrà essere preci-
sa". Così, nella parte superiore del torace (Ying) i
punti:
- Qihu (13E), Kufeng (14E), Wuyi (15E),
Yingchuang (16E)... appartengono al meridiano
dello stomaco, cioè al meridiano Yangming del
piede;
- Yuzhong (26Rn), Shencang (25Rn), Lingxu
(24Rn), Shenfeng (23Rn).... appartengono al me-
ridiano del rene, cioè al meridiano Shaoyin del
piede.
L'infissione dovrà esattamente colpire questi pun-
ti d'impatto.
Allo stesso modo, nella regione dorsale, i punti
appartengono al Du Mai (VG) e allo Zu Taiyang
(V). L'infissione dovrà raggiungerli.
Per localizzare esattamente questi punti, bisogna
ricercare gli incavi dove sono alloggiati.
II - NVN
Il risultato dell'infissione dipende dalla localizza-
zione esatta dei punti, in particolare degli "Ying
Shu" (punti situati nella regione superiore del
torace) appartenenti ai meridiani yin e dei "Bei
Shu" (punti Shu del dorso) appartenenti ai meri-
diani yang.
In effetti i meridiani yin situati nella parte alta del
torace (yin) trattano le malattie yin.
Bisogna pungere i punti "Ying Shu" quali: Zhongfu
(1P), Yumen (2P) dello Shou Taiyin (P) e Tianchi
(1MC) dello Shou Jueyin (MC)...
I meridiani yang, situati nel dorso, trattano le
malattie yang.
Bisogna pungere i punti "Bei Shu" (punti del
dorso) quali: Jiachi (14TR), Tianliao (15TR)...
appartenenti allo Shou Shaoyang (TR); Tianzhong
(11IG), Quyuan (13IG), Jianwaishu (14IG), ap-
partenenti allo Shou Taiyang (IG).
D'altra parte la parestesia della regione scapolo-
omerale è una sindrome da vuoto; questa affezio-
ne può essere trattata con i punti situati nel torace
e nel dorso, perché questi punti sono legati ai
meridiani situati agli arti superiori e no a quelli
corrispondenti agli arti inferiori.
PARAGRAFO X
Nell'edema linguale (Zhong Zie: Trung
Thiet: lingua doppia), bisogna pungere "il
piede della lingua" con l'ago "Pi".
Spiegazioni e commenti
I - Ma Shi spiega
"Questo paragrafo è consacrato alla tecnica
dell'infissione della "lingua doppia" (edema
linguale) con l'ago n°5 (vedere cap. I di questo
classico).
La puntura dovrà essere effettuata a livello del
"piede" (frenulo) della lingua e si lascerà uscire
qualche goccia di sangue".
PARAGRAFO XI
La contrattura del braccio che impedisce la
distensione proviene da una malattia dei
tendini. L'estensione che impedisce la
flessione è data da una malattia delle ossa.
Nella malattia delle ossa, bisogna pungere
le ossa e nella malattia dei tendini, bisogna
pungere i tendini.
Spiegazioni e commenti
I - Zhang Shi commenta
1."Questo paragrafo completa i precedenti che
riguardano l'energia dei "5 movimenti" che parte
dal piede per raggiungere l'alto. In caso di vuoto,
si ha interesse ad intercettare quest'energia che
evolve dall'interno verso l'esterno.
2.I punti dello stomaco si trovano al centro dello
"Ying" (parte superiore);
- i punti della milza, nella parte laterale dello
"Ying";
- i punti del polmone, nelle spalle e nel dorso;
- "l'orifizio" del cuore, alla lingua;
- l'energia del fegato, ai muscoli e tendini;
- l'energia dei reni, alle ossa.
Di conseguenza, in caso di disturbi dell'energia
dei 5 organi, è consigliato localizzare ed infiggere
questi punti".
II - Ma Shi spiega
"Questo paragrafo studia i fenomeni di contrazio-
ne e di estensione per determinare l'origine della
malattia situata ai tendini o alle ossa e tutto in vista
di una corretta terapia.
La flessione normale e l'estensione difficile sono
di origine tendinea. Il trattamento consiste nel
pungere unicamente i tendini e non le ossa.
L'estensione normale e l'estensione difficile sono
dovute ad un attacco osseo.
Il trattamento consiste nel pungere unicamente le
ossa e non i tendini".
PARAGRAFO XII
Al momento dell'uso della tecnica di
tonificazione, bisogna comprendere il mo-
mento della pienezza dello yang per appli-
care una puntura profonda, poi effettuare
una pressione leggera sul foro di impatto
per evacuare l'energia perversa.
Per contro, al momento del vuoto dello
yang, la puntura dovrà essere superficiale
per preservare l'energia dei vasi, poi con le
dita si ostruirà il foro di impatto al fine di
evitare la penetrazione dell'energia perver-
sa.
Quando l'energia perversa arriva, si tradu-
ce con una impressione di presa a livello
dell'ago, mentre quando arriva l'energia
"cereale", i suoi movimenti sono lenti ed
armoniosi.
Quando il polso è pieno, bisogna pungere
in profondità per facilitare l'evacuazione
dell'energia perversa, mentre quando il
polso è in vuoto, bisogna pungere in super-
ficie al fine di impedire l'allontanamento
della Jing Qi (quintessenza energetica),
mantenere l'energia nei vasi (meridiani) ed
evacuare solamente l'energia perversa.
Spiegazione e commenti
I - Ma Shi spiega
"La tecnica della tonificazione e della dispersione
consiste nell'eliminare l'energia perversa e nel
vivificare l'energia essenziale.
Quando si tonifica, bisogna attendere il momento
della pienezza dello yang per effettuare la disper-
sione. L'infissione dovrà essere profonda ed il
punto di impatto dovrà rimanere aperto per facili-
tare l'evacuazione dell'energia perversa.
Se ci si trova in vuoto di yang, la puntura dovrà
essere superficiale per trattenere l'energia essen-
ziale situata all'interno dei meridiani ed il punto
d'impatto dovrà essere chiuso per non lasciar
penetrare l'energia perversa.
L'arrivo dell'energia perversa a livello del punto
dell'ago si riconosce per i movimenti rapidi di
presa e l'arrivo dell'energia "cereale" per i movi-
menti lenti ed armoniosi.
Con l'esperienza si è in grado di dedurre se la
malattia è in vuoto o in pienezza al fine di effettua-
re un'infissione superficiale o profonda per eva-
81
cuare l'energia perversa o trattenere l'energia es-
senziale".
II - NVN
La tonificazione e la dispersione sono basate sul
vuoto e sulla pienezza dell'energia a livello dei
polsi.
a.Quando l'energia del polso è in pienezza, è
consigliato l'uso dell'infissione profonda. Dopo
l'ablazione dell'ago, bisogna premere leggermen-
te il foro d'impatto al fine di facilitare l'allontana-
mento dell'energia perversa.
b.Quando l'energia del polso è in vuoto, è espres-
samente consigliato l'uso della tecnica di infissione
superficiale per trattenere l'energia dei vasi (me-
ridiani). Dopo l'ablazione dell'ago, chiudere il
foro appoggiando le dita per evitare una nuova
intrusione dell'energia perversa.
c.Quando l'energia perversa arriva, si ha l'impres-
sione di una tensione dolorosa a livello della
puntura e quando arriva l'energia "cereale", que-
sta sensazione è rimpiazzata da movimenti lenti
ed armoniosi.
In conclusione, questo paragrafo definisce la tec-
nica dell'infissione superficiale e profonda per la
tonificazione e la dispersione.
PARAGRAFO XIII
Nel trattamento del dolore, tutti i vasi (me-
ridiani) sono in pienezza.
Spiegazioni e commenti
I - Ma Shi spiega
"Questo paragrafo completa il precedente ed insi-
ste sul procedimento della dispersione in caso di
pienezza.
Il dolore è un segno di pienezza, la dispersione è
allora espressamente consigliata".
II - NVN
In tutti i tipi di dolore, bisogna sempre usare la
tecnica di dispersione perché i vasi-meridiani
sono tutti in pienezza.
82
PARAGRAFO XIV
Ecco perché si dice: la regione al di sopra
dei lombi appartiene allo Shou Taiyin (P) e
allo Shou Yangming (GI), mentre quella al
di sotto appartiene allo Zu Taiyin (Rt) e allo
Zu Yangming (E).
Spiegazioni e commenti
I - Ma Shi spiega
"Tutte le malattie dipendono dai meridiani.
a.La zona al di sopra della regione lombare dipen-
de dallo Shou Taiyin (P) e dallo Shou Yangming
(GI) perchè:
- il meridiano del polmone inizia al torace e si
dirige alla mano;
- quello del grosso intestino inizia alla mano e
raggiunge la testa.
b.La regione sotto la regione lombare è dominata
dallo Zu Taiyin (Rt) e dallo Zu Yangming (E)
perchè:
- il meridiano della milza va dal piede al torace;
- quello dello stomaco, dal piede alla faccia.
c.Questi 4 meridiani hanno ciascuno un territorio
specifico che bisogna conoscere bene per ben
localizzare i punti".
II - NVN
Questo paragrafo ci propone un dilemma impor-
tante in terapia.
In effetti, secondo il principio della scelta dei
punti in funzione dei meridiani e successivamente
in funzione di infissioni prossimali, le malattie
che risiedono alla metà superiore del corpo (dalla
regione lombare sino in alto) appartengono al
dominio terapeutico dello Shou Taiyin (P) e dello
Shou Yangming (GI), mentre le malattie che
hanno sede nella metà inferiore del corpo (dalla
regione lombare sino in basso), appartengono alla
sfera terapeutica dello Zu Taiyin (Rt) e dello Zu
Yangming (E).
Oggi, questa tecnica è quotidianamente praticata
da provetti agopuntori.
PARAGRAFO XV
Per trattare le malattie della regione supe-
riore del corpo, bisogna scegliere i punti
della parte inferiore e per trattare le malattie
della parte inferiore del corpo, i punti della
zona superiore.
Per trattare le malattie craniche, bisogna
scegliere i punti situati ai piedi e per trattare
le malattie della regione lombare, bisogna
scegliere i punti situati nell'incavo popliteo.
83
Spiegazioni e commenti
I - Zhang Shi spiega
"L'alto e il basso del corpo corrispondono al
Qijiao (energia "scambio") del cielo e della terra.
Si scelgono i punti situati nel piede per trattare le
affezioni craniche perché la testa ed i piedi corri-
spondono al cielo e alla terra.
Si scelgono i punti situati nell'incavo popliteo per
trattare le affezioni lombari perché l'energia "ac-
qua" del rene e della vescica corrispondono alla
legge del Si Tian e del Taiquan".
II - Ma Shi commenta
"L'infissione a distanza è una tecnica molto usata
perché, se la malattia è in alto, il meridiano comu-
nica con il basso e se la malattia è in basso, il
meridiano comunica con l'alto; ecco perché nelle
affezioni del cranio, si scelgono i punti situati al
piede e nelle affezioni lombari, si scelgono i punti
situati all'incavo popliteo.
Queste tecniche obbediscono al principio secon-
do il quale: "la malattia risiede in alto, la puntura
dovrà essere effettuata in basso e viceversa".
III - NVN
Questo paragrafo definisce il metodo della puntu-
ra a distanza secondo i principi dei meridiani,
tecnica molto usata oggi giorno.
Esempi:
a.la ptosi anale è trattata con la moxibustione
applicata al punto Baihui (20VG);
b.la lombalgia è sollevata dalla puntura di
Weizhong (40V).
PARAGRAFO XVI
Nelle affezioni del cranio, la testa è pesan-
te. Nelle affezioni del braccio, il braccio è
pesante. Nelle affezioni del piede è il piede
ad essere pesante. In terapia, la puntura
dovrà essere effettuata inizialmente nella
sede dove si manifesta la malattia.
Spiegazioni e commenti
I - Ma Shi spiega
"Il trattamento con agopuntura raccomanda un'al-
tra tecnica per la scelta dei punti. In effetti, quando
la malattia inizia alla testa, la testa è pesante, il
trattamento consiste nello scegliere inizialmente i
punti della testa.
Se la malattia inizia al braccio, il braccio è pesante
e se la malattia inizia al piede il piede è pesante:
verrà usata sempre la stessa procedura: bisogna
scegliere inizialmente i punti situati nella zona
colpita.
84
Questo è il significato del dilemma: per trattare la
malattia, bisogna cercare la "radice". (Ban)
II - NVN
Questo passaggio definisce la scelta dei punti nel
trattamento detto della "radice" (Ban).
PARAGRAFO XVII
In primavera, l'energia si trova negli spazi
piliferi. In estate, l'energia si trova nella
pelle. In autunno, l'energia si trova nella
carne. In inverno, l'energia si trova nei
muscoli e nelle ossa.
Il trattamento delle malattie deve essere
adeguato alle stagioni: ecco perché nei sog-
getti grassi (con pinguedine) bisogna pren-
dere come norma la primavera e l'estate.
Spiegazioni e commenti
I - Ma Shi commenta
"Questo paragrafo definisce la profondità dell'im-
pianto dell'ago in funzione del tempo, della sta-
gione e della malattia.
a.In primavera, l'energia perversa si trova nello
spazio pilifero.
In estate, l'energia perversa si trova nello spazio
cutaneo.
In autunno, l'energia perversa si trova nello spazio
di "ripartizione" della carne (sottocutaneo).
In inverno, l'energia perversa si trova nello spazio
osteo-muscolare.
Quando si trattano questi 4 tipi di malattia:
- in primavera e in estate, l'impianto dell'ago è
leggermente superficiale nello spazio cutaneo;
- in autunno e in inverno, l'impianto dell'ago è
leggemente profondo, nello spazio della riparti-
zione della carne...
Questo è il metodo della "puntura secondo le
stagioni" al fine di limitare la profondità dell'im-
pianto dell'ago.
b.Nel soggetto con corporatura forte, la malattia è
profonda: bisogna prendere come norma le due
stagioni "autunno-inverno" e nei soggetti magri,
le due stagioni "primavera-estate".
Questo è il metodo di trattamento secondo la
costituzione del soggetto e la sede della malattia".
II - NVN
Questo paragrafo sottolinea l'importanza del me-
todo della puntura nelle differenti parti del corpo,
metodica detta della "puntura secondo le stagio-
ni".
L'energia della primavera è tiepida: essa gestisce
la "produzione-nascita". La malattia dell'energia
perversa si manifesta generalmente a livello della
parte esterna del sistema pilo-cutaneo.
L'energia dell'estate è calda e soffocante. L'ener-
gia yang è in pienezza, la malattia dell'energia
perversa si manifesta generalmente nella parte
superficiale del sistema epidermico.
L'energia dell'autunno è la freschezza, genera il
"raccoglimento e la raccolta". La malattia del-
l'energia perversa si infiltra generalmente nella
zona dermica.
L'energia dell'inverno è il freddo: comanda la
"chiusura e la conservazione". La malattia del-
l'energia perversa può penetrare in profondità nel
Fig. 3. Tecnica di infissione secondo le 4 stagioni
pungere nel soggetto magro
pungere nel soggetto con forte corpulenza
primavera
estate
autunno
inverno
PARAGRAFO XVIII
La malattia caratterizzata dal dolore è yin.
Alla pressione delle dita, se questo dolore
non si sposta, vuol dire che la localizzazio-
ne del dolore non può essere determinata
come causa del dolore erratico, esso è yin e
l'infissione dovrà essere profonda.
La malattia localizzata in alto (superficie) è
yang e quella localizzata in basso (profon-
dità) è yin. Il prurito è yang: di conseguenza
la puntura dovrà essere superficiale.
Spiegazione e comenti
I - Ma Shi spiega
"Questo paragrafo divide la malattia in yin e yang.
Infatti, l'infissione si distingue ugualmente in pun-
tura profonda (yin) e in puntura superficiale (yang).
- Il meridiano yin è yin e il meridiano yang è yang.
- Il prurito è yang ed il dolore è yin.
- La superficie (alto) è yang e la profondità (bas-
so) è yin.
- La malattia che risiede nello yin, verrà trattata
con un'infissione profonda, mentre, se la malattia
risiede nello yang, la puntura sarà superficiale".
sistema osteo-muscolare.
Il trattamento di queste malattie è legato ai feno-
meni climatici delle 4 stagioni; la profondità del-
l'ago è basata sul movimento "tempo-clima" e
sulla localizzazione profonda o superficiale della
malattia al fine di applicare una terapia adeguata.
La profondità della puntura è differente per ogni
individuo. Nel soggetto con forte corporatura, la
puntura dovrà essere profonda come quella appli-
cata in autunno ed in inverno. Nel soggetto magro,
non si dovrà oltrepassare la zona di appartenenza
della primavera ed estate.
malattia del sistema pilo-cutaneo
malattia del sistema epidermico
malattia del sistema dermico
malattia del sistema osteo-muscolare
II - NVN
Questo passaggio definisce lo yin e lo yang della
malattia e lo yin e lo yang dell'infissione. In effetti
certe malattie caratterizzate da dolore come, per
esempio, da freddo perverso infiltrato profonda-
mente nel sistema osteo-muscolare, sono di carat-
tere yin. In altri termini, il non risentire della
pressione manuale è il segno rivelatore della loca-
lizzazione profonda della malattia da energia per-
versa. Questo dolore è di carattere yin, di conse-
guenza l'infissione dovrà essere profonda.
Le malattie che risiedono nella metà superiore del
corpo sono yang perché lo yang regge la salita;
quelle che hanno sede nella metà inferiore sono
yin perché lo yin regge la discesa. Il prurito si
manifesta alla pelle, è dunque una malattia yang e
la puntura dovrà essere superficiale. La profondi-
tà dell'infissione dipende, dunque, dal carattere
yin o yang della malattia (localizzazione).
85
PARAGRAFO XIX
Nella malattia che inizia nello yin, bisogna
trattare in primo luogo lo yin, poi lo yang.
Nella malattia che inizia nello yang, biso-
gna trattare in primo luogo lo yang, poi lo
yin.
Spiegazioni e commenti
I - Ma Shi annota
"Questo passaggio ha lo stesso significato di quel-
lo del paragrafo XVI".
II - NVN
Questo paragrafo è basato sulle due nozioni es-
senziali della terapia energetica: trattamento della
"radice" e trattamento della "cima".
In effetti, in caso di manifestazioni patologiche
che iniziano a livello del meridiano yin (cioè la
"radice") poi in secondo luogo il meridiano yang
(cioè la "cima") bisogna trattare inizialmente il
meridiano yin. Per contro, se queste manifestazio-
ni patologiche iniziano a livello del meridiano
yang, bisogna trattare inizialmente il meridiano
yang (vale a dire la "radice"), poi il meridiano yin
(cioè la "cima").
In conclusione, la conoscenza approfondita delle
nozioni "radice" e "cima" permette di differenzia-
re l'essenziale dall'accessorio, di stabilire una ge-
rarchia dei sintomi morbosi, di svelare i meccani-
smi che conducono dalla causa ai sintomi e di
applicare poi una terapia razionale.
PARAGRAFO XX
Nel trattamento della malattia "Re Jue"
(afflusso da calore), l'ago a dimora trasfor-
ma il calore in freddo e nel trattamento
della malattia "Han Jue" (afflusso freddo),
l'ago a dimora trasforma il freddo in calore.
Il trattamento del Re Jue è basato sul "2 yin
e 1 yang", mentre il trattamento dell'Han
Jue, sul "2 yang e 1 yin".
Quando si dice "2 yin", voul dire che si fora
2 volte il meridiano yin, mentre quando si
dice "1 yang", vuol dire che si fora 1 volta
lo yang.
Spiegazioni e commenti
I - Ma Shi spiega
"Questo paragrafo definisce il trattamento delle
malattie "Jue" (afflusso).
Nel "Re Jue" (afflusso del calore), l'ago messo per
86
lungo tempo a dimora ha il potere di trasformare
il calore in freddo ed il calore è suscettibile ad
eliminarsi da solo.
Nello "Han Jue" (afflusso da freddo), l'ago messo
per lungo tempo a dimora ha il potere di trasfor-
mare il freddo in calore ed il freddo è suscettibile
di eliminarsi da solo.
Nel Re Jue, si tonifica 2 volte il meridiano yin e si
disperde 1 volta il meridiano yang perché lo yin in
pienezza può provocare il vuoto dello yang ed il
calore perverso si elimina da solo.
Nello Han Jue, si tonifica 2 volte lo yang e si
disperde 1 volta lo yin perché lo yang in pienezza
può provocare il vuoto dello yin ed il freddo
perverso è allora eliminato da solo.
Il termine "2 volte lo yin" designa 2 meridiani yin
ed il termine "1 volta lo yang", 1 meridiano yang".
II - NVN
Il trattamento delle malattie "Jue" (afflusso
energetico), il "Re Jue" e lo "Han Jue", è esposto
in questo paragrafo.
Il trattamento del Re Jue (afflusso da calore)
consiste nell'uso del metodo dell'ago a dimora che
permette di trasformare il calore in freddo in modo
da provocare una regressione del calore perverso;
inversamente, il trattamento dell'Han Jue (afflus-
so da freddo) consiste nell'uso dell'ago a dimora
che permette di trasformare il freddo in calore in
modo da eliminare il freddo perverso.
Nel Re Jue, la tecnica terapeutica consiste nel
tonificare "2 volte" il meridiano yin e nel disper-
dere "1 volta" il meridiano yang.
Nell'Han Jue, la tecnica terapeutica consiste nel
tonificare "2 volte" il meridiano yang e nel disper-
dere "1 volta" il meridiano yin. In pratica, nella
stessa seduta di trattamento, per esempio nella
malatia Re Jue, si tonificano 2 meridiani yin e si
disperde 1 meridiano yang e non 2 volte lo stesso
meridiano (vedere spiegazione di Ma Shi).
PARAGRAFO XXI
Nelle malattie croniche, l'energia perversa
risiede in profondità, l'infissione è profon-
da e dovrà essere effettuata a giorni alterni;
l'ago è lasciato per lungo tempo a dimora.
In primo luogo bisogna armonizzare la
sinistra e la destra per eliminare la stasi
sanguigna. Questa tecnica è considerata
sufficiente e completa.
Spiegazioni e commenti
I - Ma Shi spiega
"L'energia Wei (energia difensiva) circola duran-
te il giorno nello yang e nella notte nello yin, in
concordanza con il Dao celeste che agisce giorno
e notte sulla terra.
Nelle malattie croniche, l'infiltrazione dell'ener-
gia perversa è profonda; la sua lotta contro l'ener-
gia essenziale l'obbliga a soggiornare per lungo
tempo nella parte yin del corpo. Tale energia
ritorna nella parte yang una volta ogni due giorni.
Ecco la ragione per la quale la puntura dovrà
essere effettuata ad un giorno di intervallo, cioè
nel giorno di ritorno dell'energia perversa nella
parte yang.
La sinistra e la destra sono le vie circolatorie dello
yin e dello yang. I Jingmai (meridiani principali)
sono le vie circolatorie del sangue e dell'energia
che impregnano lo yin e lo yang.
Questo capitolo IX studia il Dao e "la fine e
l'inizio" secondo i 5 movimenti e le 6 energie:
- i 5 movimenti corrispondono a dispositivi di
entrata e di uscita;
- le 6 energie al Dao celeste.
Il medico che pratica l'infissione in modo confor-
me ai movimenti "alto-basso" e alla regolazione
del Jian Qi (energia-scambio) in rapporto destra-
sinistra per eliminare la sporcizia alloggiata nei
vasi-meridiani è un agopuntore che conosce in
modo sufficiente le tecniche di agopuntura".
II - NVN
Questo paragrafo definisce il Dao dell'infissione
nelle malattie croniche:
- puntura profonda 1 volta ogni 2 giorni;
- ago lasciato per lungo tempo a dimora;
- regolazione dell'energia dei Jingmai (sinistra e
destra);
- eliminazione della stasi sanguigna contenuta
nei vasi-meridiani.
PARAGRAFOXXII
Tutti i metodi di agopuntura necessitano di
un esame completo dello Xing (forma cor-
porea) e del Qi (energia).
Quando la forma (carne) non è ancora di-
vergente e l'energia è deficiente, e si mani-
festa con polso agitato, la malattia è quella
dello "Zao Jue" (agitazione-afflusso); bi-
sogna usare il metodo della "puntura all'op-
posto" (Miu) che permette di riunire l'ener-
gia in stato disseminativo e di sciogliere
l'energia in stato di ostruzione.
Spiegazione e commenti
I - Ma Shi spiega
"Questo passaggio studia il caso del vuoto del-
l'energia con polso pieno trattato con il metodo
"dell'agopuntura all'opposto" (Miu). Questo me-
todo consiste nel pungere il punto Luo del lato
destro, quando la malattia si trova a sinistra, ed il
punto Luo del lato sinistro, quando la malattia si
trova a destra. Questa tecnica permette di concen-
trare l'energia in stato di sparpagliamento e di
disordine in uno stato di accumulo.
II - NVN
Questo paragrafo spiega l'uso del metodo della
"puntura dell'opposto" del punto Luo, in caso di
vuoto dell'energia con polso pieno.
PARAGRAFO XXIII
La pratica dell'agopuntura si effettua in una
sede calma per poter osservare i movimenti
dello Shen (mentale).
Le porte e le finestre sono chiuse e le
fenditure otturate in modo che lo Hun (ani-
ma vegetativa) ed il Po (anima sensitiva)
non si dissipino.
Spiegazione e commenti
Ma Shi non commenta questo paragrafo. La spie-
gazione di Zhang Shi riguarda non solo questo
paragrafo, ma anche il precedente.
I - Zhang Shi spiega
"In agopuntura bisogna esaminare lo Xing (soma)
ed il Qi (energia) del malato e studiare il suo Jing-
Shen (quintessenza-mentale) prima di introdurre
l'ago.
1."La "forma-carne" non è ancora divergente":
significa che lo Xing ed il Qi sono ancora in
armonia.
2."L'energia è insufficiente" vuol dire che l'ener-
gia si concentra nella zona bassa (in profondità).
3."Polso agitato" (Zao) proviene dai movimenti
yin.
4."La malattia dello Zao Jue" (agitazione/afflus-
so) è dovuta ad uno squilibrio del sangue e del-
l'energia che si manifesta nella regione alta (in
superficie).
5."La puntura all'opposto" è una tecnica che con-
siste nell'infiggere il lato sinistro, quando la ma-
lattia si trova a destra e viceversa, in modo da
armonizzare l'energia ed il sangue, lo yin e lo yang
e facilitare la riunione dell'energia dei Jingmai, in
stato di sparpagliamento, e la scomparsa del-
l'energia, che si accumula nella parte bassa (pro-
fondità).
6."La pratica dell'agopuntura si effettua in una
sede calma" al fine di trattenere l'energia.
7."La porta è chiusa e le fenditure sono otturate"
87
perché l'energia non si disperda all'esterno.
8."Hun e Po non si disperdono" implica che il Jing
Shen è mantenuto all'interno.
Questa tecnica di trattamento dovrà essere spiega-
ta al malato per calmare il suo spirito prima di
inziare la seduta".
II - NVN
Questo passaggio ci insegna la condotta medica
durante l'atto dell'agopuntura.
PARAGRAFO XXIV
Il malato dovrà concetrare il suo Yi Chi
(pensiero e volontà), in particolare il suo
Jing Shen (quintessenza e mentale)
sull'infissione, senza preoccuparsi di quel-
lo che accade all'esterno.
La puntura superficiale, l'ago lasciato a
dimora, la puntura leggera e superficiale
sono atti destinati a mobilizzare il Jing
Shen del malato. Quando arriva l'energia,
si arresta l'infissione.
L'uomo risponde all'esterno e la donna al-
l'interno. Nel primo caso, bisogna ricon-
durre l'energia all'interno e nel secondo
caso, bisogna riportarla all'esterno. Ciò si
chiama "Daqi" (conseguimento dell'ener-
gia).
Spiegazioni e commenti
I - Zhang Shi spiega
"Questo paragrafo definisce la condotta, in rap-
porto al malato, durante l'agopuntura.
Si dovrà guardare il suo Jing Shen al fine di
concetrare il suo Yi Chi sull'ago.
Il rene conserva il Jing (quintessenza) che si
esteriorizza verso l'orecchio, ecco perché per
mantenere il Jing in sede, il malato non dovrà
ascoltare le voci provenienti dall'esterno.
"La puntura superficiale e l'ago lasciato a dimora
o la puntura leggera e superficiale e l'ago lasciato
a dimora o la puntura leggera e superficiale, sono
atti destinati a mobilizzare il Jing Shen del malato.
Quando arriva l'energia, si arresta l'infissione".
Ciò sta a dire che il medico cerca di associare il
proprio Jing Shen a quello del malato.
L'uomo risponde allo yang e la donna, allo yin. Lo
yang è situato all'esterno, ecco perché bisogna
farlo entrare all'interno. Lo yin è situato all'inter-
no, ecco perché bisogna farlo uscire all'esterno.
Questo è il metodo per armonizzare l'energia yin
e l'energia yang, l'interno e l'esterno. In conclusio-
ne, bisogna ben sorvegliare anche l'energia per-
versa per impedirle di entrare all'interno. Attener-
88
si a queste regole vuol dire ottenere il fenomeno
del "Daqi".
II - NVN
Nel soggetto trattato per la prima volta con ago-
puntura o nel soggetto che ha paura dell'ago, è
consigliato l'ago a dimora.
Se il malato prova la sensazione di dolore, bisogna
imprimere all'ago qualche movimento di rotazio-
ne e sollevarlo leggermente verso la pelle. Questa
operazione è in grado di calmare lo spirito del
malato.
La pazienza e la prudenza sono le due qualità
dell'agopuntore. Bisogna saper attendere il Daqi
(conseguimento dell'energia), perché da ciò di-
pende il risultato della seduta.
Ricorda che a proposito di "yin e yang", interno ed
esterno, uomo e donna", una certa traduzione
recente, molto divulgata, svia totalmente questo
passaggio. Questo ci incita a conservare uno spi-
rito critico, rispetto a versioni moderne dei classi-
ci cinesi, a volte molto fantasiose, dovute alla
difficoltà dell'interpretazione.
PARAGRAFO XXV
Le controindicazioni all'infissione sono:
- non pungere un soggetto dopo un rappor-
to sessuale; allo stesso modo, dopo la pun-
tura evitare il rapporto sessuale;
- non pungere il soggetto in stato di eb-
brezza; allo stesso modo, dopo la puntura
evitare l'alcool;
- non pungere il soggetto dopo uno stato di
collera; alla stessa maniera, dopo una pun-
tura evitare la collera;
- non pungere un soggetto dopo una fatica;
allo stesso modo, dopo l'infissione evitare
sforzi;
- non pungere un soggetto dopo il riposo;
allo stesso modo, dopo l'infissione evitare
il rilassamento;
- non pungere il soggetto che ha fame; allo
stesso modo, dopo l'infissione non lasciare
il paziente affamato;
- non pungere il soggetto che ha sete; dopo
l'infissione non lasciare il soggetto nella
sete;
- se il soggetto arriva spaventato, è neces-
sario calmarlo prima di infiggere;
- se il soggetto arriva in macchina, prima di
pungere bisogna lasciarlo riposare il tempo
che dura un riposo (30');
- se il soggetto arriva a piedi, prima di
pungere, bisogna lasciarlo riposare il tem-
po che dura un pasto (30');
 - se il soggetto arriva a piedi, prima di
pungere bisogna lasciarlo riposare il tempo
di percorrenza di 10 leghe (30').
Queste sono le 12 controindicazioni del-
l'agopuntura.
Nei casi sopraccitati, il polso è disordinato
e l'energia dispersa, la Rong e la Wei circo-
lano a ritroso, l'energia dei meridiani è
disorganizzata.... La puntura inopportuna
provoca lo straripamento della malattia dello
yang verso lo yin e lo straripamento della
malattia dello yin verso lo yang e l'energia
perversa si amplifica.
Il medico mediocre che ignora queste ra-
gioni, danneggia il corpo: allora la forma
(soma) si impoverisce, il cervello e il mi-
dollo vanno in stato di vuoto, i liquidi
organici non si riproducono ed i 5 sapori
sfuggono. Questa è la perdita dell'energia
(vitale).
Spiegazioni e commenti
I - Zhang Shi spiega
" Questo paragrafo solleva il problema della
controindicazione dell'agopuntura.
a.Dopo un rapporto sessuale, il Jing (quintessenza:
sperma) si impoverisce.
L'alcool, anche se proviene dai cereali, è una
sostanza molto potente; per tale motivo in stato di
ebbrezza, l'energia è incoerente. Il fegato conser-
va il sangue, la collera fa risalire l'energia del
fegato e provoca una circolazione anarchica del
sangue. La fatica è all'origine della concentrazio-
ne dell'energia Shen (mentale) all'esterno e del-
l'impoverimento dell'energia Jing (quintessenza)
all'interno.
Il capitolo XVII del Su Wen precisa: "Prima del
pasto, i Jingmai non sono ancora in pienezza, i
Luo funzionano regolarmente, il sangue e l'ener-
gia non sono disturbati. E' il momento di esamina-
re il polso del malato. "Per questa ragione, non
bisogna pungere il soggetto dopo il pasto".
Il capitolo I specifica: "Gli alimenti entrano nello
stomaco, i meridiani yang li aiutano a circolare, le
sostanze liquide penetrano nei meridiani e contri-
buiscono alla formazione del sangue". Ecco per-
ché non bisogna pungere il soggetto nel momento
in cui ha fame o sete.
La collera danneggia lo Shen e la paura il Jing;
ecco perché è consigliabile pungere quando il
soggetto è calmo. Per precauzione, bisogna man-
tenere il Jing e lo Shen stabili prima di iniziare
l'infissione.
La posizione seduta, mantenuta per lungo tempo,
danneggia la carne. Ecco perché bisogna lasciar
riposare il paziente che arriva in macchina, prima
di inziare l'infissione.
Una lunga marcia danneggia i muscoli, ecco per-
ché il paziente che viene da lontano dovrà ugual-
mente riposarsi prima di sottoporsi alla seduta.
Se non obbedisce a questi principi, l'energia si
disperde, la Rong e la Wei circolano in senso
contrario e l'energia dei meridiani è disordinata...
In questo caso, la puntura inopportuna provoca il
debordamento della malattia dello yin nello yang
e viceversa... Ciò aumenta la produzione del-
l'energia perversa, fattore nocivo al corpo umano
in grado di indebolire la forma.
b.Il cervello è il mare del midollo. Il liquido
organico è una sostanza nutritiva molto utile al
cervello e al midollo: impregna e umidifica la
pelle, conserva ed addolcisce (ingentilisce) i mu-
scoli e le ossa...
Quando non si tiene conto di queste
controindicazioni, il liquido organico non si tra-
sforma ed il cervello ed il midollo si impoverisco-
no.
I 5 sapori che vengono assorbiti dalla bocca, sono
conservati dallo stomaco al fine di proteggere le 5
energie. Allo stato di equilibrio, l'energia produce
i liquidi organici, il Jing (quintesssenza) e lo Shen
(mentale). In conclusione, l'agopuntura è una tec-
nica che consiste essenzialmente nel salvaguarda-
re lo Shen e nel mantenere la conservazione del-
l'energia. Se si trasgrediscono le controindicazioni
citate sopra, si provoca la sfuggita del Jing e dello
Shen creati dai 5 sapori. Questo fenomeno ha il
nome di "perdita dell'energia".
II - NVN
La spiegazione di Zhang Shi è chiara.
Oltre a queste controindicazioni, ne esistono altre
citate e classificate nel Dacheng di Yang Chi
Chou :
1.controindicazioni secondo la profondità
dell'infissione;
2.controindicazioni secondo la tecnica
dell'infissione;
3.controindicazioni secondo lo stato del soggetto;
4.controindicazioni nella procedura di dispersio-
ne in uno stato di perdita dell'energia;
5.controindicazioni secondo le 4 stagioni;
6.controindicazioni nella fase terminale delle
malattie dei 5 organi.
PARAGRAFO XXVI
L'esaurimento del Taiyang (V) è caratteriz-
zato dai seguenti segni: revulsione oculare,
curvatura dorsale e tinta biancastra. Quan-
do compaiono goccioline di sudore aderen-
te, è la morte.
89
 L'esaurimento dello Shaoyang (VB) è ca-
ratterizzato dai seguenti segni: sordità, rila-
sciamento articolare, cecità. All'apparire di
un colorito biancastro, la morte soprag-
giunge nel giro di un giorno e mezzo.
L'esaurimento dello Yangming (E) è carat-
terizzato dai seguenti segni: agitazione
labiale ed oculare, spavento, disprezzo del-
la parola e tinta giallastra. All'apparizione
della pienezza e dell'arresto circolatorio dei
meridiani sia in alto che in basso, è la morte.
L'esaurimento dello Shaoyin (Rn) è carat-
terizzato dai seguenti segni: tinta nerastra,
denti allungati con accumulo di tartaro,
gonfiore ed ostruzione. Alla scomparsa della
reazione alto-basso è la morte.
L'esaurimento del Taiyin (Rt) è caratteriz-
zato dai seguenti segni: gonfiore ed ostru-
zione, eruttazione, vomiti frequenti con
afflusso a ritroso, marcato colorito rosso al
volto. L'alto ed il basso non sono più assi-
curati, la tinta del volto è nerastra e la pelle
desquamata: è la morte.
L'esaurimento dello Jueyin (F) è caratteriz-
zato dai seguenti segni: sensazione di calo-
re all'interno, secchezza alla gola,
pollachiuria, inquietudine. Allo stato gra-
ve: retrazione linguale e testicolare, è la
morte.
Spiegazioni e commenti
I - Ma Shi spiega
"Questo paragrafo descrive i segni di impoveri-
mento dei 6 meridiani del piede prima della morte.
In effetti:
1.Il meridiano dello Zu Taiyang (V) inizia alla
commessura interna dell'occhio, risale alla fronte,
si dirige verso la sommità del cranio, penetra nel
cervello, poi dal cervello discende verso la nuca,
passa alla spalla e raggiunge i muscoli del braccio.
Dalla nuca discende al dorso, corre lateralmente
la colonna vertebrale fino alla cintura lombare;
poi penetra nei muscoli della natica prima di
raggiungere il rene... Questo meridiano appartie-
ne alla vescica, ecco perché al momento della
morte, gli occhi sono rivolti in alto, il dorso è in
opistotono e gli arti sono tremolanti. La tinta
bianco-pallido segnala l'abbandono dell'energia
del polmone. L'apparizione delle goccioline di
sudore appiccicaticcio è il segnale di morte immi-
nente.
2.Il meridiano dello Zu Shaoyang (VB) inizia alla
commessura esterna dell'occhio, passa nella re-
gione temporale e penetra nell'orecchio; in segui-
to ritorna al davanti dell'orecchio...ecco perchè al
momento della morte le articolazioni sono rila-
90
sciate ed il malato non vede più. La tinta bianco-
verdastra è il risultato dell'azione di repressione-
inibizione del Metallo sul Legno.
3.Il meridiano dello Zu Yangming (E) inizia al
naso, sale al centro della fronte, poi ridiscende
verso il lato del naso per penetrare nei denti,
contornare le gengive e riuscire al disotto del
labbro al punto Chengjiang (24VG), un'altra branca
passa nella regione sopraclavicolare (Quepen 12E),
arriva allo stomaco e si lega alla milza... ecco
perché al momento della morte, la bocca e gli
occhi si agitano, il malato ha panico e divagazioni:
tutto ciò è dovuto alla pienezza dell'energia per-
versa che risiede allo Yangming (E). La tinta
giallastra è la colorazione della Terra (Rt) che si
esteriorizza. Tutti i meridiani dell'alto e del basso
sono in pienezza e divengono stagnanti con suc-
cessivo eaurimento dell'energia della milza.
4.Il meridiano dello Zu Shaoyin (Rn) comanda il
sistema dei liquidi, ecco perché il suo colore è il
nero: il rene controlla ugualmente il sistema osseo
del quale fanno parte i denti. Il meridiano del rene
si dirige verso l'interno dell'addome dove si apro-
no due vie: la via intestinale e quella urinaria. Al
momento della morte la tinta è nero-grigiastra,i
denti si allungano e sono pieni di tartaro, il ventre
è gonfio ed ostruito.
5.Il meridiano dello Zu Jueyin (F), a partire dal-
l'ano, passa nell'apparato genitale, raggiunge il
basso addome, attraversa il diaframma, percorre i
lati e risale all'apparato laringo-faringeo. Al mo-
mento della morte, l'interno dell'addome è surri-
scaldato e la gola è secca, la minzione è frequente
ed il malato presenta imbarazzo gastrico; ad un
più alto degrado, la lingua è retratta ed i testicoli
sono retratti nel ventre (ectopia).
6.Il meridiano dello Zu Taiyin (Rt) inizia all'allu-
ce, passa nella regione interna del malleolo, rag-
giunge la coscia, penetra nell'addome, risale il
diaframma ed arriva all'apparato laringo-faringeo
e si lega alla base e al di sotto della lingua: ecco
perché al momento della morte, l'addome è gonfio
ed ostruito, con vomiti impossibili, ma eruttazione
e nausea frequenti. L'alto ed il basso perdono la
loro connessione, la tinta è nerastra, la pelle si
dissecca e si desquama".
III - NVN
La spiegazione di Ma Shi ci aiuta a dimostrare che
lo schema dei meridiani presentatoci oggi è insuf-
ficiente perché la descrizione dei vasi interni è
appena accennata, da qui la difficoltà di apprezza-
re il processo di svolgimento di certi segni patolo-
gici.
91
92
 congressi e corsi
a cura della redazione

Convegno Agopuntura e terza sessione 14.45

moderatore: Caspani F.
Psicosomatica
De Giacomo E. (AMPASE-Società e Salute):
Interpretazione energetica in M.T.C. di alcune
sindromi da stress della medicina occidentale
Ceriani Frigoli (SIMP): Non solo aghi
Collegio Nuovo 29 Maggio 1992
coffee break 16.15
Università di Pavia Policlinico San Matteo
quarta sessione 16.30
moderatore: Sotte L. (Rivista Italiana di MTC)

Corbellini C.: Agopuntura e psiconeuroen-

AMPASE- SIMP
Patrocinato da: Ministero Sanità, Ordine dei Me-
dici, FISA, SIA, Comune di Pavia
Programma di massima
docrinoimmunologia
Giovanardi (AMAB): Dimostrazione con tecnezio
radioattivo dei canali di agopuntura
Minnelli E. e G. Di Concetto.: Terapia delle
sindromi ansiose e casistica clinica

prima sessione
moderatore: Corbellini C.

Plozza Boris Luban: Vincere lo stress

Caspani F.: Ruolo dei canali straordinari nella
regolazione dell'equilibrio psicosomatico
Perini S. (Università Ticinese): Il paziente
psicosomatico nella tradizione cinese

coffee break 11.30

seconda sessione 11.45

moderatore: Morandotti R. (Presidente SIA)

Pan P.: Effetto dell'agopuntura nella sindrome da

esame
Parietti (SIMP): Aspetti simbolici dell'agopuntu-
ra e malattie psicosomatiche
Zizzo A. - Ercolani M.: Valutazione psicosomatica
in pazienti sciatalgici trattati con neuro-
riflessoterapia

92
 bibliografia
a cura del centro bibliografico della Qiu Tian S.r.l.
via XXVII luglio 8, Borgomaggiore, 47031 Repubblica di San Marino
tel. 0549-906490 - telefax 0549-906204
La ditta Qiu Tian mette a disposizione dei lettori della Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese il
proprio centro bibliografico, chiunque voglia usufruirne può contattarla all'indirizzo sovraimpresso

Tipo di patologia: Agopuntura*

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 3
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-05-'86 Numero pagina: 28
Autore: Nguyen Van Nghi Ultima pagina: 0
Titolo articolo: "Dati essenziali di agopuntura" (Mnemotecnica di puntura)

Tipo patologia: Agopuntura*

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 1
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-01-'86 Numero pagina: 10
Autore: Nguyen Van Nghi Ultima pagina: 15
Titolo articolo: "Afflussi energetici" Agopuntura e trattamento malattie "Nue"

Tipo patologia: Agopuntura*

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 4
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-07-'88 Numero pagina: 4
Autore: Pham Quang Chau Ultima pagina: 0
Titolo articolo: La termoregolazione infantile in M.T.C.: Problemi tecnici nella A. infantile e appl. alternat.

Tipo patologia: Agopuntura e farmaci*

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med.Trad. Cinese Numero rivista: 5
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-09-'87 Numero pagina: 52
Autore: Cocchi Ultima pagina: 55
Titolo articolo: Agopuntura e farmaci (occidentali)

Tipo patologia: Agopuntura e sport

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 2
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-05-'86 Numero pagina: 35
Autore: Nguyen Auguste Ultima pagina: 0
Titolo articolo: "Agopuntura e medicina sportiva" (dietetica, farmacoterapia, aghi)

Tipo patologia: Agopuntura e sport

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista:1
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-01-'90 Numero pagina: 12
Autore: Baron Beatrice Ultima pagina: 25
Titolo articolo: Ruolo della MTC nella patologia reumatica legata allo sport

93
Tipo di patologia: Agopuntura e stress
Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 2
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-02-'90 Numero pagina: 27
Autore: Idelman Simon Ultima pagina: 35
Titolo articolo: Stress e agopuntura

Tipo patologia: Agopuntura ricerca Cina

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 2
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-03-'87 Numero pagina: 65
Autore: Petti Ultima pagina: 0
Titolo articolo: "Lo stato attuale della ricerca nella agopuntura in Cina" Ricerca attuale in Cina

Tipo patologia: Agopuntura storia*

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 4
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-07-'89 Numero pagina: 43
Autore: Nguyen Van Nghi Ultima pagina: 0
Titolo articolo:"Agopuntura e disturbi della menopausa"

Tipo patologia: Agopuntura trasfissiante

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med.Trad. Cinese Numero rivista: 1
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-01-'90 Numero pagina: 40
Autore: Zhang Binnong Ultima pagina: 42
Titolo articolo: Effetti terapeutici dell'agopuntura trasfissiante in 70 casi di emiplegia apoplettica

Tipo patologia: Agopuntura-moxibustione

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 3
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-05-'90 Numero pagina: 59
Autore: Fu Shiyan Ultima pagina: 61
Titolo articolo: Situazione attuale dell'insegnamento dell'agopuntura e moxibustionein Cina

Tipo patologia: Agopuntura: aghi e teoria

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 2
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-02-'90 Numero pagina: 3
Autore: Nguyen Van Nghi Ultima pagina: 26
Titolo articolo: I "9" aghi ed i 12 "Yuan"

Tipo di patologia: Agopuntura basi essenziali

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 3
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-05-'90 Numero pagina: 62
Autore: Wang Buxiong Ultima pagina:64
Titolo articolo: Conoscenze base indispensabili per un dottore specializzato in agopuntura

Tipo patologia: Agopuntura: bibliografia

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 2
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-03-'85 Numero pagina: 42
Autore: Gruppo Studio e Ricerca Ultima pagina: 0
Titolo articolo: "Bollettino bibliografico Gruppo di Studio e di Ricerca in agopuntura

94
Tipo patologia: Agopuntura: dati
Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 3
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-05-'86 Numero pagina: 23
Autore: Nguyen Van Nghi Ultima pagina: 0
Titolo articolo: Dati essenziali di agopuntura

Tipo patologia: Agopuntura: diffusione Europa

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med.Trad. Cinese Numero rivista: 3
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-05-'90 Numero pagina: 65
Autore: Cignolini Ultima pagina: 67
Titolo articolo: Problemi riguardanti l'insegnamento e la diffusione dell'agopuntura cinese in Europa

Tipo patologia: Agopuntura: mal di denti

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 2
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-03-'90 Numero pagina: 69
Autore: Changxin Zhao Ultima pagina: 70
Titolo articolo: Trattamento del mal di denti con agopuntura

Tipo patologia: Agopuntura: ostetricia

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 6
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-11-'87 Numero pagina: 0
Autore: Nguyen-Recours Ultima pagina: 0
Titolo articolo:L'agopuntura in ostetricia: Quale avvenire?

Tipo patologia: Agopuntura: zone multiple

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 3
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-05-'90 Numero pagina: 83
Autore: Xiaoping-Yaohua Ultima pagina: 84
Titolo articolo:Utilizzazione clinica dell'agopuntura su zone multiple

Tipo patologia: Agopuntura: discorsi*

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med.Trad. Cinese Numero rivista: 3
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-05-'86 Numero pagina: 24
Autore: Nguyen Van Nghi Ultima pagina: 0
Titolo articolo: "Dati essenziali di agopuntura" discorsi sulle regole

Tipo patologia: Agopuntura: sinologia med.

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista: 4
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-07-'90 Numero pagina: 16
Autore: Nguyen Patrik Ultima pagina: 18
Titolo articolo: Prospettive della sinologia medica: rassegna della letteratura anglo-saxone

Tipo patologia: Agopuntura: tonificazione, calore

Titolo rivista: Rivista Ital. di Med. Trad. Cinese Numero rivista:4
Lingua: Italiano
Anno pubblicazione: 01-07-'90 Numero pagina: 29
Autore: Ghang Dong e coll. Ultima pagina: 30
Titolo articolo: Effetti della tonificazione calore sulla temperatura cutanea osservati - termografia
infrarossi

95
 biblioteca
a cura della redazione
Approaches to Traditional Chinese Medical
Literature
Paul U. Unschuld
Kliwer Academic Publishers, Doordrecht, 1989
pp. 167
Il volume presenta il contenuto di un simposio
internazionale sui metodi di traduzione. Introduce
ai metodi migliori di traduzione della letteratura
medica cinese tradizionale. Tra i partecipanti al
simposio di cui viene riportato il determinante
contributo ricordiamo molti autori i cui nomi sono
familiari a chi si interessa di medicina cinese:
Larre, Rochat, Unshuld, Wiseman, Zmiewski.
Viene presentata anche l'opera del dott. Kawen,
uno dei leaders dell'Accademia di Medicina Tra-
dizionale Cinese. Il testo offre un panorama dei
vari metodi di traduzione utilizzati in Europa,
USA e Cina.
Si tratta di un'opera fondamentale per fare il punto
sulle caratteristiche del linguaggio medico occi-
dentale di medicina tradizionale cinese.
96
Riflessoterapie
J.M. Gleditsch
Red, Como, 1991
pp. 224
Lire 44.000
La moderna neurofisiologia conosce da tempo
quel misterioso fenomeno per cui un intervento
(pressione, puntura, calore, stimolo elettrico....)
su una zona particolare del corpo provoca effetti
su altre zone che con essa non hanno evidenti
rapporti anatomici. E' in questo modo che la
riflessologia, cioè lo studio delle zone riflessogene
(o riflesse), si è emancipata da quelle interpreta-
zioni pregiudiziali che la volevano oggetto di una
forma di pensiero magico, primitivo o frutto di
suggestione psichica.
Facendo propria la massima di Paracelso secondo
cui "ciò che non è a portata di mano è da ricercare
e raccogliere", l'autore di questo libro si è posto
l'obiettivo di mettere in luce i tratti comuni di
natura riflessologica che legano discipline medi-
che apparentemente lontanissime tra loro, nello
spazio come nel tempo.
Egli è partito dall'analisi del sistema dell'agopun-
tura cinese e delle somatotopie per individuare
sorprendenti e feconde analogie con le diverse
teorie della medicina occidentale. Ha cioè posto a
confronto i quadri funzionali dell'agopuntura ci-
nese, le entità di Paracelso, le somatotopie del-
l'orecchio, della lingua, del piede, del naso, i
concetti di fisiologia sensoriale e le funzioni psi-
cologiche di C.G. Jung. Ne risultano cinque "prin-
cipi guida funzionali", vere e proprie chiavi, tec-
niche, ma anche operative, di una medicina che,
oltre ogni tendenza alla specializzazione, è princi-
palmente visione d'insieme dell'essere umano.