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PERCHÉ NASCE

LA REGIA?
PERCHÉ,
DOPO DUEMILA E CINQUECENTO
ANNI DI TEATRO SENZA REGIA,
SI SENTE IL BISOGNO DI QUESTA
NUOVA FIGURA

IL
REGISTA?
La regia è l’arte della fabbrica

Sorge quando si impone e fiorisce


la
FABBRICA CAPITALISTICA

Esprime le forme e la natura della


matura società borghese
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

Passaggio da una
TIPOLOGIA LAVORATIVA ARTIGIANALE,
basata sulle capacità individuali del singolo

A una
TIPOLOGIA INDUSTRIALE
fondata sulla qualità del lavoro collettivo
sull’armonizzazione di un team
Il teatro del regista
sta al teatro dell’attore

Come la fabbrica
sta alla bottega di mestiere
FABBRICA

Organizzata su una rigida gerarchia

Disciplina

Compiti distinti
(operai, capiofficina, dirigenti, imprenditori)

Produzione di oggetti standardizzati, uguali


TEATRO-FABBRICA

Compagnia organizzata su una rigida gerarchia

Disciplina dei ruoli e del lavoro durante le prove

Compiti distinti
(regista, autore, attori, scenografo, attrezzisti,…. )

Produzione di spettacoli standardizzati


(sistema delle repliche)
PROGETTO DELLA MESSINSCENA

Delegato interamente al
REGISTA

garante dell’assemblaggio del lavoro dei vari attori,


ma anche del montaggio delle diverse prestazioni
(degli attori, dello scenografo, del musicista,
del datore di luci, ecc.)
Il
REGISTA

punta a realizzare un suo proprio progetto di


spettacolo,
progetto replicato ogni sera,
identico a sé stesso

LA RIPETITIVITÀ
quale condizione della riproduzione industriale
TEATRO
INDUSTRIA DELLO SPETTACOLO

al
BIGLIETTO DI INGRESSO,
uguale come quantità di denaro richiesto,
sera dopo sera,

deve corrispondere un
PRODOTTO-SPETTACOLO
similmente uguale come qualità,
sera dopo sera
QUANDO NASCE, PIÙ ESATTAMENTE,
LA REGIA?
La gestazione che porta alla creazione della
REGIA

inizia nella
SECONDA METÀ DEL SETTECENTO
in Francia e in Germania

e prosegue attraverso un processo lento,


contraddittorio, ineguale
PRIMI SINTOMI
coincidono con il momento in cui a teatro

il testo letterario, la parola, la declamazione


perdono la centralità assoluta

l’ATTIVITÀ RAPPRESENTATIVA,
l’AZIONE SCENICA,
la DIMENSIONE VIVA DELL’ARTE TEATRALE
acquistano una decisiva importanza
Nel
SETTECENTO
in Francia, Germania
anche in Italia

PRESENZA DELL’AUTORE ALLE PROVE


AUTORI
( PROTOREGISTI )
[Mara Fazio, Regie teatrali. Dalle origini a Brecht, Roma-Bari, Editori Laterza,
2006, pp. 6-23]

FRANCIA

- François-Marie Arouet Voltaire (1694-1778)


(si interessava non solo al testo ma anche a tutti gli aspetti della
messinscena)

- Pierre Augustin Caron de Beaumarchais (1732-1799)


(si interessava con minuziosa attenzione alla rappresentazione
delle proprie opere)

- Guilbert de Pixérécourt (1773-1844)


(inventore del mélodrame, genere spettacolare diretto alle
masse)
- Victor Hugo (1802-1885)
- Alexandre Dumas (padre) (1802-1870)
(sognano di avere un proprio teatro dove occuparsi della
messinscena delle proprie opere)

- Victorien Sardou (1831-1908)


(metteva personalmente in scena i suoi drammi storici à grand
spectacle, recitava in palcoscenico insieme agli attori tutte le parti
maschili e femminili, indicava le entrate e gli effetti)
François-Marie Arouet Voltaire (1694-1778)
Voltaire in una scena di teatro
Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais (1732 – 1799)
Beaumarchais, La folle journée, ou le Mariage de Figaro (1778)
L’Imprimerie de la Société littéraire-typographique, 1785
Le Mariage de Figaro, Acte II, scène 17
Incisione di Louis-Michel Halbou (1785)
René Charles Guilbert de Pixérécourt (1773-1844)
l’inventore del mélodrame
[vedi Fazio, pp.11-13]
Atto III, Le Chateau de Loch-Leven, di Pixerecourt, Théâtre de La Gaité,
dicembre 1822
Scena di mélodrame – XIX sec.
Il serbatoio d’acqua del palcoscenico del Sadler's Wells Theatre di Londra
Victor Hugo (1802-1885)
Étude pour La bataille d'Hernani (1830) par Besnard
Una scena di Chatterton (1835) di Alfred de Vigny (1797-1863)
(litografia)
Alfred Victor de Vigny (1797-1863)
Marie Dorval (1798-1849) nel ruolo di Kitty Bell in
Chatterton al Teatro Odéon di Parigi
(dipinto di Hippolyte Lazerges)
Adolphe Montigny (1805-1880)
direttore del Théâtre du Gymnase a Parigi
Adolph von Menzel: Le théâtre du Gymnase (1856)
(olio su tela conservato alla Nationalgalerie di Berlino)
AUTORI
( PROTOREGISTI )

GERMANIA

Johann Wolfgang Goethe (1749-1832)


(diresse dal 1791 al 1817 il Teatro di Corte di Weimar, in
Sassonia) [vedi Fazio pp. 9 e 11]

Richard Wagner (1813-1883)


(teorizza il teatro come spettacolo di arte totale)
Prima della nascita del
metteur en scène

Nei grandi teatri di alcuni paesi d’Europa


già esisteva la figura del
régisseur
RÉGISSEUR

Poteva essere:

- UN ATTORE D’ESPERIENZA,
- L’ATTORE PIÙ ANZIANO DELLA
COMPAGNIA,
- UN ATTORE A RIPOSO
RÉGISSEUR

una specie di
«DIRETTORE DI SCENA»

Responsabile dello spettacolo sul palcoscenico

- comunicava agli attori e ai tecnici l’inizio dello


spettacolo
- puniva gli attori se arrivavano in ritardo
- provava con loro gli ultimi giorni prima del
debutto
Si rafforza l’idea di

TEATRO COME

avvenimento immediato,
esperienza condivisa,
azione di uomini vivi davanti a altri uomini vivi
LA REGIA
(mise en scène)
come pratica artistica riconosciuta
IL REGISTA
(metteur en scène)

artista responsabile dell’intera costruzione


spettacolare, coordinatore delle sue varie parti
(scene, costumi, interpretazione e
organizzazione del dialogo, recitazione, musica,
luci, movimenti delle masse)
si affermano in Europa negli
ultimi decenni dell’Ottocento

verso il 1870
ALLA BASE DELLA NASCITA DELLA REGIA
C’È IL CONCETTO

TEATRO come ARTE

• Ricerca di un principio ordinatore


• Sottrazione della scena al caso e al disordine

• Studio
• Disciplina
• Scienza

COME AVVENIVA IN TUTTE LE ALTRE ARTI

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