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Messico

IZTAPA LAPA
UN BANCO DI PROVA
Iztapalapa è un barrio di Città del Messico, parte est, di due milioni di abitanti. È famoso per la violenza e la
povertà. Nessuno investirebbe un centesimo qui. Nessuno consiglierebbe a una giovane coppia di abitar-
ci. Invece, dal cemento delle strade di Iztapalapa sorgono movimenti cittadini organizzati, che sfidano il
destino sociale della loro condizione, con proposte alternative e lotte dal basso. Guidati da una rappresen-
tante che potrebbe cambiare molto dell’intera politica messicana. di Federico Mastrogiovanni

“Q ui i ragazzini ti rapinano per la strada o ti am-


mazzano, per rubarti il poco che hai. E i poli-
ziotti sono corrotti. Gli agenti se la spassano in
pieno giorno, e dentro la centrale, a fare sesso con le pro-
“In pesero (i piccoli bus gestiti da proprietari privati, che
normalmente affiancano il servizio pubblico) possiamo
metterci fino a due ore per scendere da qui. Il servizio
pubblico non arriva e i microbus si fermano anche per
stitute che proteggono e ricattano”. mezz’ora in attesa di riempirsi. Se si prova a protestare gli
La signora Amparo ha lo sguardo triste. È una guerra tra autisti diventano molto violenti, ti aggrediscono. Sono
poveri quella che vivono quotidianamente i due milioni loro che decidono se e quando ci muoviamo.”
di abitanti della delegazione di Iztapalapa, uno dei quar- A San Miguel Teotongo, come a Tenorio, e nelle altre co-
tieri più popolosi, più violenti e più poveri del Distrito lonie alte di Iztapalapa, l’acqua arriva una volta alla setti-
Federal. mana. “È acqua marrone, quella con cui dobbiamo lavar-
Ogni mattina Amparo scende da San Miguel Teotongo, ci – racconta doña Alejandra, che vive da trentacinque an-
colonia situata nella sierra di Santa Catarina, nella parte ni a Tenorio – molto spesso dobbiamo comprare dami-
più alta di Iztapalapa, per andare a lavorare come donna giane da venti litri d’acqua potabile per lavarci, per lava-
delle pulizie in un quartiere del centro. La colonia è del re i piatti. È una grossa spesa, quasi duecento pesos al me-
tutto abusiva, strappata alla terra arida della sierra. Le se, per noi sono parecchi soldi. La settimana scorsa è sal-
strade sono strette e impervie e si arrampicano sulle pen- tata una tubatura dell’acquedotto di Tláhuac, quello che
dici della montagna tra le costruzioni abusive. fornisce l’acqua a tutto l’est della città e da cinque giorni

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trecentomila persone sono senza acqua e nessuno sa dire vimenti cittadini, era candidata alla carica di Jefe delega-
quando tornerà. Quando il governo ha chiuso la compa- cional. La Brugada aveva superato per più di cinquemila
gnia “Luz y Fuerza del Centro” qui a Tenorio siamo rima- voti la sua contendente e compagna di partito Silvia Oli-
sti senza luce per diciotto giorni. Dovrebbero mettere un ca alle primarie interne. Ma, il 12 giugno 2009, a soli ven-
cartello all’entrata di Iztapalapa Benvenuti in Afghanistan! titre giorni di distanza dalle elezioni e tra enormi contro-
” versie, il Tribunale Elettorale del Potere Giudiziario del-
L’asfalto è pieno di buche, agli angoli delle strade si accu- la Federazione (TEPJF) annulla la candidatura di Clara
mulano montagne di immondizia, i netturbini la raccol- Brugada e la trasferisce a Silvia Oliva.
gono solo se gli abitanti pagano il pizzo. Sulle gradinate
della chiesa, come in tutti gli spazi pubblici, i ragazzi pip- Juanito
pano la colla o fumano crack. “Però le schede elettorali erano gia state stampate e ri-
“L’unica cosa che non scarseggia mai da queste parti è la portavano il nome di Clara Brugada candidata alla jefa-
droga. La crisi non tocca la droga, c’è sempre di tutto e tura - racconta Tomas Pliego, ex deputato del PRD – sa-
sempre allo stesso prezzo. I narcos fanno ottimi affari a Iz- rebbero andati dispersi tutti i voti, così Andrés Manuel
tapalapa, se pensi che i ragazzini cominciano a fumare López Obrador ha chiesto ai cittadini di Iztapalapa di vo-
crack a tredici anni”. A parlare è Juan Carlos, un abitan- tare per un candidato del Partido del Trabajo, Rafael Aco-
te di San Miguel Teotongo, che si sta Ángeles, “Juanito”. Acosta, dopo
occupa della manutenzione dell’u- “I narcos fanno ottimi aver vinto con i voti di Clara, l’a-
nico spazio verde di Santa Catarina, vrebbe nominata direttrice giuridi-
un parco dove si producono piante affari a Iztapalapa, se ca e di governo, e successivamente
medicinali, frutta e fiori. “L’unica pensi che i ragazzini avrebbe lasciato a lei il posto di jefe
alternativa alla droga è la partecipa- de gobierno”.
zione. E pur di comprarsi la dose i ra- cominciano a fumare López Obrador è l’ex candidato alle
gazzini sono disposti a spararti in crack a tredici anni” presidenziali del 2006 per la coali-
faccia, a sparare a vicini o parenti per zione di sinistra e ora è il leader cari-
rubargli il poco che hanno in tasca. smatico del recente movimento con-
Qui nel parco cerchiamo di coltivare la vita. Sono dicias- tro la privatizzazione del petrolio. Clara Brugada e altre
sette anni che difendiamo questo parco. Ci è costato anni donne di Iztapalapa erano parte del movimento e si sono
di lotta violenta con tutti quello che volevano urbanizza- distinte recentemente nell’organizzazione di brigate cit-
re questa zona. Iztapalapa è un posto difficile, dove la gen- tadine di donne, le adelitas, che riprendono il nome delle
te ha ottenuto quello che ha strappandolo con i muscoli. donne che durante la revolución del 1910 contribuivano al-
La luce, l’acqua, il trasporto, il rispetto.” la guerriglia a fianco dei combattenti rivoluzionari.
Iztapalapa recentemente è stata al centro di una bizarra Nel 2008 le nuove adelitas hanno dato un contributo de-
vicenda elettorale. Clara Brugada, del Partido de la Re- terminante e creativo al movimento contro la privatizza-
volución Democratica (Prd), che da più di venti anni fa zione la compagnia petrolifera statale Petroleos de Méxi-
lotte sociali nelle colonie alte di Iztapalapa, a capo di mo- co. Organizzate in brigadas hanno sviluppato una forma

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Il programma del bilancio partecipativo, per esempio, è una novità assoluta in
di partecipazione politica casa per casa, organizzato bloc- res (PT) di Iztapalapa – è sempre stata qui a lottare con
chi stradali, spettacoli di strada, rappresentazioni teatra- noi. Le hanno spaccato la faccia durante gli scontri con la
li “cittadine”, alimentato un movimento pacifico citta- polizia federale. “Juanito” non è nessuno, non è niente.
dino. Le brigate prendono il nome dagli eroi della revolu- Noi l’abbiamo votato perché sapevamo che stavamo vo-
ción e coinvolgono tutte le rappresentanze sociali. Molte tando per Clarita.”
adelitas sono donne anziane o ragazze giovani, che non Juanito per il momento ha accettato di cedere tempora-
hanno mai avuto esperienza nei partiti tradizionali, ma si neamente il suo incarico con deleghe di sessanta giorni,
sono organizzate per sensibilizzare l’opinione pubblica come prevede la legge messicana. In cambio di grosse
partecipando a iniziative nelle colonie e nei quartieri, somme di denaro tiene sotto scacco l’amministrazione e
coinvolgendo la cittadinanza. ogni sessanta giorni potrebbe tornare e assumere la cari-
Le brigate di adelitas sviluppano l’attività politica con ca di jefe e cacciare Clara Brugada.
delle pratiche di “conflitto creativo”, contro la passività La destra del Pan (Partito di Azione Nazionale) e del Pri
dei partiti riformisti. L’arte, il teatro e la musica sono ele- (Partito Rivoluzionario Istituzionale) lo appoggia infor-
menti fondamentali del nuovo movimento guidato da malmente. Recentemente lo scultore veracruzano Ber-
López Obrador, ma il tratto distintivo è che non si tratta nardo Luis López Artasanchez ha costruito una statua di
di “professionisti”. Gli spettacoli sono scritti e interpre- bronzo di settanta centimetri raffigurante “Juanito”. Lo
tati dai cittadini stessi, in veste di attori rappresentano e scultore è famoso in Messico per avere realizzato nel
spiegano la politica in pubblico. Le azioni sono spesso 2007 una statua dell’ex presidente neoliberista Vicente
eclatanti, come l’occupazione pacifica e contemporanea Fox, collocata a Veracruz e abbattuta pochi giorni dopo
di ventun “Wal-Mart” a Città del Messico. da centinaia di cittadini infuriati, e recentemente per
A Iztapalapa “Juanito” ha vinto le elezioni grazie ai voti aver realizzato la statua di Edgar Hernández, il bambino
di Clara Brugada e all’intervento di López Obrador, per- ritenuto il presunto primo caso di influenza AH1N1 (so-
ché altrimenti non avrebbe mai vinto, ma appena eletto è prannominato il Niño Cero, il Bambino Zero). “Ho sco-
stato avvicinato dalla destra, che lo ha convinto a non ce- struito questa statua per “Juanito”, perché mi sembra un
dere il suo posto, tradendo i suoi elettori. uomo del popolo – sostiene López Artasanchez – uno che
“Clarita (diminutivo con cui la chiamano affettuosamen- non è andato a scuola, che rappresenta bene una parte im-
te gli abitanti di Iztapalapa) è una di noi – grida emozio- portante del popolo messicano. Lui sostiene che la prima
nato un vecchio membro del Partido de los Ttrabajado- cosa che farà appena avrà modo, è finire la scuola media”.

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Messico, che abbiamo ereditato dalle esperienze positive di Porto AlegreBrasile
Intanto Juanito si fa pagare per partecipare a trasmissio- Chiapas e qui a Iztapalapa mi ha dimostrato che l’orga-
ni televisive, per comparire il più possibile nei media che nizzazione comunitaria porta dei grandi risultati, strap-
lo considerano allo stesso tempo un fenomeno da barac- pa la gente alla criminalità e alla marginalità. I miei due
cone ma anche l’arma delle destre per sottrarre Iztapala- obiettivi di governo sono la trasparenza e la partecipa-
pa al Prd (Partito della Rivoluzione Democratica). E zione, perché questa delegazione è allo stesso tempo
avanti con lo show: scultori filogovernativi di Veracruz troppo povera e troppo importante per questa città. Che
costruiscono e regalano statue di bronzo, artisti scrivono “Juanito” metta in piazza la sua statua, se vuole. La gen-
opere teatrali e coinvolgono “Juanito” come attore per te deciderà cosa farne.”
rappresentare la farsa di una politica corrotta che è da
sempre la norma. Clarita
“Non rispondo a queste provocazioni – dice Clara Bru- I vecchi di San Miguel conoscono Clara Brugada da mol-
gada nel suo ufficio temporaneo in cui ha appeso la foto to tempo e la descrivono come una donna generosa e bat-
di Emiliano Zapata – la gente sa perfettamente che “Jua- tagliera: “Da quando era una ragazzina partecipava con
nito” non sta facendo l’interesse comune ma il proprio. noi a tutte le battaglie, mangiando tortilla fredda, quan-
É una posizione molto irresponsabile la sua. Quello che do c’era qualcosa da mangiare. Qui la dieta della gente è
la destra e Juanito vogliono è che io reagisca alle loro pro- tortillas, fagioli e chile. I più fortunati mangiano pollo
vocazioni. Non lo farò, quello che faccio è presentare i una volta a settimana” ricorda Juan Manuel, un vecchio
miei progetti di governo: il programma del bilancio par- attivista di San Miguel Teotongo “siamo gente che non
tecipativo, per esempio, è una novità assoluta in Messi- si arrende, siamo stati costretti a guadagnarci ogni cen-
co, che abbiamo ereditato dalle esperienze positive di timetro di terra e ogni spazio di libertà in questo infer-
Porto Alegre in Brasile. L’assemblea di ogni colonia de- no. Con la violenza e con la forza, se necessario, perché so-
ciderà come andranno spesi i fondi pubblici. Un altro te- lo con il conflitto si ottiene qualcosa, però avere una di
ma fondamentale è la decentralizzazione della delega- noi a capo della delegazione sarebbe una conquista enor-
zione attraverso l’istituzione di duecento “case della co- me per le lotte di questo paese. È proprio questo che la
lonia”, affinché la gente partecipi alla vita pubblica e esca destra non vuole. Se dall’inferno di Iztapalapa si può pro-
dall’oppressione in cui vive. Le case della colonia sono l’i- durre una proposta alternativa che funziona, la loro po-
stituzionalizzazione di un processo comunitario già in litica elitaria e neoliberista verrebbe meno. Non so se i
atto da anni. La mia esperienza nelle comunità di base in debosciati dei quartieri bene si rendono conto della si-

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tuazione, ma qui a Iztapalapa, abbiamo le palle per gio- la puoi ricomprare a pezzi – racconta ridendo una giova-
carci tutto. E non abbiamo niente da perdere.” ne disoccupata della colonia di Tenorio, con in braccio suo
“Io sono arrivata qui per studiare alla Universidad Auto- figlio – e le strade sono piene di gabbie per le macchine,
noma Metropolitana (UAM) di Iztapalapa all’inizio de- perché non si può lasciare nulla incustodito, se no te lo fot-
gli anni ‘80 – racconta Clara Brugada – dopo essere vis- tono.” Le strade di Iztapalapa sono piene di gabbie di me-
suta a San Cristobal de las Casas, in Chiapas. La mia for- tallo per proteggere le proprie auto, le proprie case.
mazione lì è stata con le comunità cristiane di base, la gen- “Però siamo anche gente che si organizza, che trova solu-
te di Samuel Ruiz. Sono quelle le radici da cui attingo. E zioni alternative, che non si arrende. Se mio figlio si am-
l’idea di comunità che ho in mente l’ho imparata lì. Tor- mala devo andare all’ospedale alle due di mattina e aspet-
nata a Città del Messico ho deciso di andare a vivere e lot- tare ore per ottenere una delle trenta visite disponibili
tare nella zona più povera della città. In quel momento ogni giorno. Se non ho soldi per pagare una clinica priva-
San Miguel Teotongo era il simbolo della lotta operaia, ta. Perché a casa mia, come nella maggior parte delle fa-
un quartiere di gente molto determinata, molto dura. In- miglie della zona, devi scegliere: o mangi o ti curi. E allo-
fatti non a caso i politici avevano soprannominato il quar- ra la comunità ha iniziato ad autorganizzarsi con le mense
tiere San Miguel me opongo! Ma ogni proposta che pro- comunitarie. Con dieci pesos puoi mangiare. E poi abbia-
veniva da qui era innovativa, era creativa. Non so perché mo creato centri di salute comunitari, dove si preparano
in questa zona si siano sviluppate queste idee e non altro- medicine e rimedi naturali fatti con le piante che coltivia-
ve, forse perché la comunità di Oaxaca da cui provengo- mo qui. In ogni centro di salute c’è un medico e un denti-

“Il problema è che ora dobbiamo fare i conti non solo con le istituzioni, che da

no i primi coloni della zona è fatta di gente tosta, com- sta che assistono gratuitamente gli abitanti di ogni colo-
battiva e creativa, come qui. Dopo tanti anni di politica nia. C’è un gruppo di ragazzi che studia la medicina tra-
in questa delegazione la gente sa bene chi sono. La poli- dizionale. Ognuno di loro è un criminale in meno per le
zia mi ha rotto il naso a manganellate durante l’occupa- strade. Per questo è tanto importante il nostro parco pub-
zione della terra per difendere il nostro diritto ad avere ac- blico. È il luogo dove coltiviamo le piante medicinali.”
qua, luce e spazzi verdi in questo quartiere.” La comunità si è organizzata nel corso degli anni. Non so-
no comitati di quartiere. Sono vere e proprie brigate che
Iztapalapa, una comunità si occupano della creazione e gestione di spazi comunita-
Le colonie di Iztapalapa hanno come tratto comune l’au- ri, come della difesa del territorio e della organizzazione
togestione. Perché in una delegazione in cui ci sono tan- politica.
ti marginalizzati, ogni conquista è conseguenza di lotte e Questi comitati sono nati a partire da questioni come la
dell’autogestione. lotta per avere l’acqua o l’elettricità o per la difesa del par-
“Se qualcuno ti ruba la macchina in città, dopo mezz’ora co naturale, e via via si sono strutturati politicamente. “Il
puoi stare sicuro che la ritrovi a pezzi qui a Iztapalapa. Te problema è che ora dobbiamo fare i conti non solo con le

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istituzioni, che da sempre hanno rappresentato il centro paese in cui il narcotraffico si è sviluppato tanto da esse-
della corruzione, ma anche con i narcos che controllano il re il maggior distributore di droga al mondo. Le fami-
territorio e portano violenza e droga in ogni parte della glie del narco messicano sono così potenti che hanno su-
città. E molti boss vengono da qui. C’è una parte del quar- perato quelle colombiane e fanno affari da pari a pari con
tiere in cui ci sono solo ville di lusso protette da uomini le mafie italiane. Il “Chapo” Guzmán, capo della fami-
armati. Quelli sono i narcos” afferma Miguel Osorio, un glia di narcotrafficanti del Cartello di Sinaloa, è uno de-
vecchio militante di Iztapalapa. Da un rapporto della ri- gli uomini più ricchi del mondo e si colloca al settante-
vista Proceso, il 70% degli acquisti che vengono effettua- simo posto nella classifica di Forbes. La gran parte dei
ti con carta di credito nei negozi chic di Santa Fe, zona re- centotre milioni di abitanti versa in condizioni di mise-
sidenziale di lusso a nord della città, provengono da per- ria molto grave, a fronte di una classe politica corrotta
sone residenti a Iztapalapa. Il narco fa la spesa a Santa Fe che garantisce gli affari delle poche famiglie che coman-
e vive nel barrio. “È una sfida quotidiana. E Clara Bruga- dano. Però nel paese ci sono dei nuclei di resistenza. Re-
da viene da queste lotte. Per questo è così importante che sistenza politica e culturale. Iztapalapa è uno dei centri
riesca a governare” continua Osorio. urbani con queste caratteristiche. Secondo Jaime Avilés
Non tutti gli abitanti di Iztapalapa appoggiano Clara del quotidiano la Jornada “quello che sta succedendo a
Brugada. Secondo Sergio, meccanico e venditore di pezzi Iztapalapa è una processo-chiave della politica messica-
di ricambio di automobili “Juanito” è “un uomo del po- na. La destra percepisce che Iztapalapa contiene tutti i
polo, si merita il nostro rispetto ed è molto devoto alla problemi e le contraddizioni del paese, che la gente non

sempre hanno rappresentato il centro della corruzione, ma anche con i narcos”

Virgen de Guadalupe. Clara Brugada è una donna, è ri- è più disposta a tollerare altre violenze, abusi e corruzio-
schioso mettere la delegazione nelle mani di una donna”. ne. La battaglia che sta avendo luogo qui a Iztapalapa è
Però da quando la destra ha cominciato ad appoggiare una battaglia dei poteri forti, che non vogliono permet-
“Juanito” dalle maggiori televisioni del paese, Televisa e tere che una gestione diversa e nuova della politica, più
TV Azteca, la sua credibilità politica ha cominciato a va- democratica, si imponga in una zona così strategica.
cillare nei quartieri poveri. Persino chi lo ha appoggiato “Juanito” è una marionetta e qui si respira un’atmosfera
all’inizio comincia a pensare che sia lì per far soldi. diversa. I movimenti sociali autorganizzati sono sempre
più la alternativa alla corruzione dei partiti tradizionali.
Un’area di continui conflitti sociali Le lotte sono sui beni comuni e l’identità comunitaria.
Il Messico si compone di enormi conflitti sociali che In Messico la prova è stata la mobilitazione per la difesa
stanno via via scoppiando, causati da contraddizioni del petrolio. Ogni cento anni qui c’è una rivoluzione e sta
sempre più stridenti. È un paese in cui la classe ricca del- iniziando il 2010. Si dice: in Messico non succede nulla
la popolazione produce miliardari come Carlos Slim - nel finché non succede. La prossima rivoluzione comincerà a
2007 è l’uomo più ricco del mondo secondo Forbes. È il Iztapalapa?” 왏

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