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I

ROMANZO HOLLYWOOD SOCIETÀ DIARIO DI LETTURA


Tra Africa Il cinema Gli economisti Nella Sicilia
e America che manifesto alla sbarra di Battiato
L’ avventurosa Le star di carta Errori e stregoni Sulle tracce
coppia di Le Bris da Gilda a Brando del capitalismo di Bufalino
SAPIENZA P. II VENTAVOLI P.VI -VII DEMICHELIS P.IX SERRI P. XII

NUMERO 1731
ANNO XXXIV
SABATO 11 SETTEMBRE 2010

I RAGAZZI
tuttoLIBRI Al Festival di Modena A colloquio con Remo Bodei: «C’è
A MANTOVA: fame di senso, non è solo turismo culturale, si cerca un pensiero che
NON TUTTO sia antidoto al fast food dei mass media e alla crisi delle ideologie»
È PERDUTO

Per la filosofia è
FEDERICO
VERCELLONE
Lo guardi negli occhi, e
L’interesse pubblico
capisci. Capisci che è lì, per la filosofia è indubbiamente
perché è lì che vuole in crescita. Lo manifesta il suc-
essere. Può avere 13, 14, cesso che ha riscosso il Festival
o forse 15 anni… Per le di Filosofia di Modena, Carpi e

tempo di fortuna
statistiche è solo un Sassuolo, giunto alla sua deci-
adolescente, tutto ma edizione, con un Comitato
brufoli e I-Pod, con una scientifico presieduto da Remo
varietà di sogni che Bodei, con Tullio Gregory e
vanno dal diventare Marc Augé. Nel Festival, che
non è un convegno, non ci sono
calciatore ad essere un
solo le lezioni magistrali ma
nuovo Fabrizio Corona. molti altri eventi. Come sem-
Lo guardi negli occhi e pre, non ci saranno solo filosofi
capisci. Capisci che le come Massimo Cacciari, Ser-
statistiche di lui non gio Givone, Tullio Gregory,
hanno capito nulla, Jean-Luc Nancy, Emanuele Se-
perché in lui trovi verino. Ci saranno anche teolo-
tracce di normalità. Lui, gi come Enzo Bianchi, Piero Co-
e i tanti come lui, che da, Jürgen Moltmann, giuristi
vedi in prima fila in come Gustavo Zagrebelsky, e
uomini di spettacolo come Pao-
queste ore al
lo Villaggio e Alessandro Ber-
Festivaletteratura di gonzoni. E poi antropologi co-
Mantova, come nei vari me Marc Augé, sociologi come
Festival della Mente, Frank Furedi e Zygmunt Bau-
della Filosofia, della
Spiritualità. Capisci che «Il destino di ciascuno
non è un secchione. Lui,
e tutti gli altri come lui, di noi non può essere
sono un pezzo vero, lasciato al gioco del caso
vivo, reale dei giovani e della necessità
d'oggi. Che però non
hanno perso, o hanno o alla Provvidenza»
ritrovato, il desiderio di man, scienziati come il paleon-
farsi delle domande. tologo Niles Eldredge.
Abituata «al tutto e Bodei, come spiega il cre-
subito», questa scente interesse?
«Generazione Google» «Certo l’interesse per la filoso-
sente oggi il bisogno di fia è aumentato. La filosofia è
mettere in discussione un antidoto contro il fast food
le certezze dei mezzi di comunicazione di
massa e fornisce qualche argo-
preconfezionate. Vuole
mento dinanzi alla crisi delle
mettere alla prova il ideologie, fa maturare interro-
mondo degli adulti: si gativi e forse propone anche
chiede se di loro si può qualche risposta intorno al de-
ancora fidare. Ci sono stino di ciascuno di noi, che si
adolescenti oggi che si profila alquanto incerto».
sono stancati di cercare Il tema di quest’anno è la
miti. Cercano testimoni. «Fortuna»
Esempi. Modelli. Ma «Ne va di questioni di grande Il gioco delle sorti Questa «Allegoria della Fortuna» di Dosso Dossi, olio su tela, ca.1530, è una delle trecento illustrazioni proposte dalla
non a scatola chiusa. E i significato per la vita: del caso, mostra «Il gioco delle sorti. Miti, astri, figurine» curata da Sonia Cavicchioli per il Festival della filosofia, con il Museo della Figurina di
della necessità, del destino an- Modena: dal 17 settembre al 20 febbraio 2011, a Palazzo Santa Margherita. Il catalogo è edito Franco Cosimo Panini (pp. 178, € 20).
Festival diventano una
che nei suoi risvolti biologici co-
grande occasione di me la salute e la malattia. E’ in
incontro e confronto gioco la possibilità o l’impossi- al volgo. Parafrasando la para- dietro e andiamo all’epoca
con questi nuovi punti bilità di prevedere il futuro, la TRE GIORNI DI INCONTRI bola evangelica del seminatore dei suoi studi presso la Scuo-
di riferimento. Lo fortuna e i suoi rovesci. Si assi- Dal 17 al 19 settembre tra potremmo dire che qui vengo- la Normale Superiore di Pi-
guardi negli occhi ste a questo proposito a rivolu- Modena, Carpi e Sassuolo, no gettati dei semi, e alcuni ca- sa. Qual è stata la sua forma-
quell'adolescente, e zioni profonde nelle aspettati- saranno oltre 200 (tutti gratuiti) dono sulle pietre, altri vengono zione, il suo modo di acco-
ve personali e nella configura- gli appuntamenti del Festival della soffocati dai rovi, mentre altri starsi alla filosofia?
capisci che sì, forse non
zione dei mondi simbolici. Si filosofia (il programma nel sito: ancora vanno su di un terreno «Ho studiato alla Normale e ho
è tutto perduto. www.festivalfilosofia.it).
tratta di ricerche preoccupate fertile. Si può intrattenere un avuto a Pisa professori di gran-
Intorno al tema della «fortuna» in
FEDERICO TADDIA nelle quali si riversano talora tutte le sue possibili accezioni
pubblico senza cadere nella ba- de rilievo. Ma veramente im-
aspettative che un tempo era- (sorte, previsione, possibilità, fato, nalità. Si cercano delle rispo- portanti per me sono stati altri
no rivolte alla provvidenza». precarietà, speranza, possibilità, ste serie a domande fondamen- maestri, quelli di una genera-
Anche il Festival testimonia occasione, contingenza, chance, tali come: che cosa devo fare? zione prima: sul piano filosofi-
così l’esigenza diffusa di avventura, felicità, ecc.) si Che cosa è giusto? Che cosa è co Eric Weil, Norberto Bobbio
TUTTOLIBRI non avere a che fare solo svolgeranno le lezioni: bello? E’ del resto un’esperien- e, fra gli storici, Arnaldo Momi-
con saperi specialistici ma da Augé a Zagrebelsky, da Remo Bodei za che si radica nel profondo gliano. Ho avvertito in questi
A cura di: anche con un sapere «com- Bauman, Furedi, Jullien, della nostra infanzia. Da bam- maestri la capacità di fornirmi
LUCIANO GENTA
plessivo», universale. Moltmann, Sloterdijk, Eldredge, (tra gli altri, Stefano Benni, Paolo bini proponiamo ai genitori i riferimenti per una cultura
con BRUNO QUARANTA Nancy a Cacciari, Severino,
«E’ vero. Non a caso si è diffu- Rossi e Paolo Hendel), film (una molti perché. Non ottenendo ri- più solida. La storia poi ha da
Esposito La Cecla, Reale, Enzo rassegna di Fantozzi, emblema di
tuttolibri@lastampa.it so il turismo culturale. Che Bianchi, Natoli, Niola, Marzano,
sposta da qui nasce una filoso- sempre costituito per me una
www.lastampa.it/tuttolibri/ sfortuna), giochi per i bambini e gli
non va giudicato in modo sno- Ferraris, Givone, Portinaro, ormai tradizionali “menù”
fia fatta in casa, che noi aiutia- sorta di antidoto nei confronti
bistico. Rivela che tra le perso- Panebianco, Carlo Galli, filosofici preparati da Tullio mo a collocare in un quadro delle filosofie altisonanti. Natu-
LA STAMPA ne c’è fame di senso. E al Festi- Massarenti, Gnoli, Quondam, Gregory nei ristoranti delle tre più rigoroso e forse anche più
val di Filosofia per altro non si produttivo».
danno pillole di sapere in pasto
Vozza. E poi mostre, spettacoli città.
Facciamo un lungo passo in- p Continua a pag. VII
II Scrittori stranieri
AZNAVOUR LA NEW YORK DI EDMUND WHITE IL NIGERIANO CHRIS ABANI
A voce bassa Ragazzo di città Canzone per la notte
= Sessant’anni di carriera, settecento canzoni (da Tu = La New York degli Anni Sessanta e Settanta, sul filo = Narratore e poeta nigeriano, Chris Abani pubblica il
t’laisses aller a Que c’est triste Venise), una varietà di soprattutto della memoria. Edmund White ritrae quella terzo libro da Fanucci:dopo L’ambigua follia di Mr Black
film (esordì nel 1960 in Tirate sul pianista di François Grande Mela in Ragazzo di città (Playground, pp. 301, e Abigail, ecco Canzone per la notte (pp. 157, € 16,
Truffaut). Charles Aznavour ripercorre oggi a Mantova € 18, traduzione di Alessandro Bocchi). Lo presenterà traduzione dall’inglese di Sara Marinelli). E’ la storia di
(Palazzo Ducale, h. 14,30, con Valerio Pellizzari) la sua domani a Mantova, con Luca Scarlini, Teatro Ariston, h. My Luck, soldato quindicenne nell’Africa orientale,
parabola artistica. La si può anche leggere in A voce 15. Biografo di Proust, Genet, Rimbaud, Edmund White espertissimo sminatore. Un’esplosione lo stordisce. Al
bassa, l’autoritratto che Aznavour ha affidato rievoca una città «così pericolosa ed economica da risveglio si ritrova, solo, nella foresta. Uscirne (se mai vi
all’editore Angelo Colla (pp. 158, € 14,90, traduzione di poter accogliere gli artisti senza un soldo». E così colta, riuscirà) significa anche lasciarsi alle spalle la follia della
Sara Puggioni). Di origini armene, attualmente dove incontrare Susan Sontag e William Burroughs, guerra. Chris Abani, fuggito dalla Nigeria perché
ambasciatore dell’Armenia in Svizzera, Aznavour fu Elizabeth Bishop e Robert Mapplethorpe. Lo scrittore di condannato a morte, sarà a Mantova domani, con Itala
Charles Aznavour scoperto da Edith Piaf nel dopoguerra. Cincinnati non dimentica nulla, di ritratto in ritratto. Vivan (Chiostro del Museo Diocesano, h. 14,15).

DAVIDE
Natsuo Kirino La scrittrice affronta SAPIENZA

Lo scrittore bre-
i lati oscuri del Giappone maschilista tone Michel Le Bris (ospite
di Pordenonelegge), il vaga-
ANGELO bondo culturale, il co-fonda-
Z. GATTI

Natsuo Kirino è la
scrittrice giapponese nota
per i racconti e i romanzi
L’ape regina tore di Libération, ci conse-
gna un'opera avventurosa
e monumentale. La bellezza
del mondo è il romanzo che

nell’isola
estremi dai temi duri e scabro- riporta al centro della pagi-
si, che è riduttivo definire gial- na il gusto di raccontare, e
li. Gli intrecci del genere sono lo fa utilizzando la biogra-
pretesti per raccontare altro, fia di una celebre coppia di
in particolare la questione avventurieri americani -
femminile. Le protagoniste so-
no liceali, trentenni in carrie-
ra, casalinghe frustrate, che si
raccontano svelando le violen-
ze fisiche e morali dei compa-
dei naufraghi Osa e Martin Johnson - la
cui gloriosa ora scoccò in
quel di New York al sorge-
re dei leggendari Anni Ven-
ti, l'età del jazz di Francis
gni e dei mariti, le angherie gliera. Su una spiaggia apparta- Scott e Zelda Fitzgerald.
delle figlie insopportabili e del- ta sono stati trovati dei bidoni Le Bris si incammina a
le suocere intrattabili, e, nel la- metallici abbandonati. Scorie passo sicuro in un viaggio
voro, le molestie sessuali dei radioattive? Rifiuti tossici? La- intricato e intrigante, popo-
colleghi e dei superiori. Le rea- sciati da chi? Ci sono altre mor- lando di personaggi reali la
zioni sono brutali e anche orri- ti misteriose. rappresentazione della
pilanti. Le loro storie mettono Kiyoko, unica donna, qua- quintessenza di un'Ameri-
in luce i lati oscuri della fami- rantasei anni, prosperosa e ab- ca che cambiava - come è
glia e della società in un paese bondante ma non sfiorita, susci- nel suo Dna - velocemente
maschilista come il Giappone. ta le smanie e gli appetiti di gio- e lo faceva raccontandosi
In Italia, negli anni scorsi, vani e meno giovani. Si conce- attraverso personaggi asce- Le Bris Un’ avventurosa coppia
erano usciti quattro romanzi de, ma non a tutti, perché alcuni si a leggenda bruciando il
p
p
Natsuo Kirino sono gay, altri si sono talmente di americani nei ruggenti Anni Venti
Una sola donna L'ISOLA DEI NAUFRAGHI abbrutiti da risultare repellenti. Studioso di Stevenson,
p trad. di Gianluca Coci Una ferina sensualità pervade
e trentaquattro uomini,
un inferno di pulsioni
ataviche che ricorda
p
p
Giano, pp. 384, € 17
La scrittrice giapponese (1951) sa-
rà a Mantova domenica 12, h.11,30
la narrazione: sesso sfrenato, at-
ti violenti di sodomia, rapporti
sadomaso. D'altro lato un mini-
mo di organizzazione sociale è
cofondatore del giornale
«Liberation», rievoca
Osa e Martin Johnson
A tempo di jazz
«Il Signore delle Mosche» necessario e gli uomini si scate- tra New York e l’Africa
pubblicati dalla Neri Pozza.
La Giano presenta ora L’isola
dei naufraghi, un romanzo del
nano in un'accanita competizio-
ne per imporsi come leader.
Emergono le pulsioni più ata-
viche (un inferno). Dominano so-
carburante grezzo del so-
gno americano: la tenacia.
Il primo quarto d'ora di glo-
per scoprire
2008 tradotto da Gianluca Co-
ci, che non mancherà di sor-
prendere.
Il libro è una sfida che ricor-
da Il Signore delle Mosche del
praffazione, menzogna, opportu-
nismo, ma anche comicità, gio-
co, umorismo. Quando Kiyoko ri-
mane incinta, assurge al ruolo di
Grande Madre che vive in sim-
ria di Martin Johnson arri-
vò quando a 23 anni si era
imbarcato sullo Snark di
Jack London, era l'aprile
1907 (si legga La crociera
la bellezza
Premio Nobel William Gol-
ding. Si apre su un’isola ignota
lungo le rotte che, dal Giappo-
ne, vanno a Sud. L'isola, dalla
biosi con l'isola (altra protagoni-
sta). L'Ape Regina circondata
dai fuchi che le assicurano pre-
mure e riguardi interessati. In-
dello Snark) e non è un caso
che Jack London - quintes-
senza dello scrittore larger
than life forgiato da una te-
del mondo
flora rigogliosa e dalla fauna seguito a un naufragio. Poi era- fatti la gravidanza assicura la nacia ciclopica - appaia
abbondante (un paradiso), cin- no arrivati ventitré giovani giap- continuità della specie e l'amplia- spesso a mo’ di pietra ango-
que anni prima era disabitata. ponesi rifugiatisi lì dopo un tifo- mento della comunità. Il futuro. lare. Le Bris (che non di- L'abbrivio del romanzo è fuggita diciassettenne per se-
Ora ci vivono trentaquattro uo- ne e, ultimi, undici cinesi erano Il romanzo compie un ulterio- mentichiamo come grande l'incidente che origina il pun- guire Martin sulle tracce del
mini e una donna, giunti in tem- stati costretti, con le armi, a re balzo in quota. A voi il piacere studioso del maestro di tut- to di vista della voce narran- loro sogno americano. Sia-
pi diversi e ridotti allo stato di sbarcare da un enorme motosca- degli sviluppi fino all'inaspettata ti loro, Robert Louis Ste- te, e si chiama Winnie. Win- mo già nel 1939 quando la ve-
natura da primordi. I primi, fo nero. Criminali? Clandestini? e originale chiusura. Per l'autri- venson) lo utilizza come nie è di Chanute, Kansas, cit- dova Johnson chiede a Win-
Takashi e Kiyoko, marito e mo- Fin dalle prime pagine c'è in- ce una sfida vinta. Per chi legge specchio riflettente e moto- tadina della profonda Ameri- nie di scrivere la sua biogra-
glie, in crociera intorno al mon- quietudine. Takashi è morto ca- un romanzo che affascina e che, re propulsore dell'ambizio- ca rurale da dove la futura fia. Winnie osserva e ascolta,
do, erano dovuti approdare in dendo (?) da un dirupo della sco- soprattutto, fa riflettere. ne di Johnson. moglie di Johnson, Osa, era l'empatia e la doppiezza inte-

RUGGERO que che esiste e non esiste, giacché


BIANCHI David Peace Un vertiginoso poema di essa resta solo quanto su di essa Wulf Dorn Esordio del “mentalist”
Soltanto nella pura ma- viene scritto: tracce di volta in vol-
terialità dell'intreccio Tokyo è la visionario, ermetico e affascinante ta soppresse, ceneri di significato tedesco: giallo onirico a tinte fosche
protagonista di Tokyo città occu- che sono ceneri di luoghi e di tempi
pata, seconda parte (dopo Tokyo ma anche ceneri di parole che vor-
anno zero) di una trilogia dedica-
ta alla capitale nipponica da Da-
vid Peace, estroso e caleidoscopi-
Morire di veleno rebbero dire del passato e in realtà
vagolano nel futuro, se è vero che
le parole sono «somme di assenze»
La bella psichiatra
co scrittore britannico poco più
che quarantenne. Il romanzo, vo-
lendo, è leggibile come un vorti-
coso e frastornante thriller ag-
nella banca di Tokyo che descrivono il fuori e il sopra e
quindi il dopo, mai il dentro e il sot-
to e quindi il prima.
In ultima analisi, la città è una
tra sogni e delitti
grumato attorno a un misterioso infatti l'idea e l'immagine, reale e «seduta spiritica» cui lo scrittore PIERO sua Kay Scarpetta s’è dedica-
SORIA
episodio di cronaca nera, il mici- metaforica, della Città in sé, della presenzia come medium, nel ruolo ta esclusivamente alla disse-
diale ma apparentemente gratui- Metropoli come ipertesto infinito: di puro e neutro «trasmettitore» La Psichiatra di Wulf zione di ossa e cadaveri. Poi...
to avvelenamento di una dozzina una «città maledetta di rapina e di di verità indimostrabili e quindi Dorn è uno di quegli affasci- Ma torniamo a Dorn, logopedi-
di impiegati della Banca Teiko- stupro, di omicidi e di pestilenze, virtualmente false. Più che un ro- nanti polpettoni giallo-psico- sta di Ulm (Germania) che, pri-
ku, una delle più importanti del di malattia e di fame», una «città/ manzo, Tokyo città occupata è in- logici con venature oniriche ma di mettere a frutto lettera-
Giappone, nel gennaio del 1948, bara» che è «città occupata e città somma, anche formalmente e addi- che tanto piacciono alle don- rio le sue esperienze di lavoro,
ai tempi dell'occupazione ameri- morta», «città perplessa e città po- rittura graficamente, un vertigino- ne, popolazione sana che in per anni s’è dedicato alla riabi-
cana; ma nella struttura e nella stuma», «città sepolta e città futu- so poema visionario ermetico e af- assoluto frequenta di più le li- litazione del linguaggio in pa-
scrittura, nelle prospettive e nei ra», «città occulta e città cult», se- fascinante, fisiologicamente co- brerie e in grado di decreta- zienti particolarmente distur-
significati, travalica impetuosa- dimentata e agglutinata, indefinibi- stretto a cancellarsi e riscriversi di re o meno il successo di un ro- bati e perciò profondo conosci-
mente tutte le coordinate spazio- le, inenarrabile e irraccontabile. momento in momento. Proprio co- manzo. Dunque si prevede tore di sindromi e stati emoti-
temporali, il luogo e il tempo di Una città che scrive il suo futuro p David Peace me Tokyo e come ogni Metropoli: un boom di vendite. D’altra vi devianti.
un inquietante caso criminale e nel passato, una città/taccuino e p TOKYO CITTÀ OCCUPATA «città irreali» simili a quelle evoca- parte è quello che è capitato, La storia ha, ovviamente,
giudiziario ancor oggi sostanzial- una città/libro di cui ognuno, a co- p trad. di Marco Pensante te da T. S. Eliot nella Terra desola- tanto per fare un esempio, inizio in una clinica, la Waldkli-
p Il Saggiatore, pp. 320, € 18
mente irrisolto. minciaredal narratore, può essere ta, ma precipitatenel baratro della con la vagamente macabra nik nei pressi di Stoccarda,
p Lo scrittore oggi a Mantova
Il vero epicentro narrativo è ed è di fatto l'autore. Una città dun- postmodernità. Patricia Cornwell finchè la specializzata in psichiatria,
Tuttolibri
SABATO 11 SETTEMBRE 2010
LA STAMPA III

L’ESORDIO DI VICTOR LODATO ERIC-EMMANUEL SCHMITT UNA FOTOGRAFA PER MANTOVA


Mathilda, cuore di sorella In memoria di un angelo Facce da leggere
= Sceneggiatore, poeta e, ora, romanziere. Victor = Filosofo, drammaturgo, scrittore. Eric-Emmanuel = In posa di fronte a una Polarodi Giant Camera. Marina
Lodato esordisce nella narrativa con Mathilda Schmitt, autore fedelissimo alle edizioni E/O, pubblica ora Alessi è stata nell’arco di sei anni (2004 - 2009) l’occhio del
(Bompiani, pp. 288, € 17,50, traduzione di Sergio i racconti Concerto in memoria di un angelo (pp. 174, Festivaletteratura di Mantova, modellando una galleria
Claudio Perroni). La sorella di Mathilda, Helene, è stata € 17, traduzione di Alberto Bracci Testasecca). Quattro d’autori per Vanity Fair: 282 ritratti di scrittori, ovvero Facce
spinta sotto il treno da uno sconosciuto. Chi? L’indagine storie, protagonisti: un’anziana signora, l’avvelenatrice; da leggere (Rizzoli, pp. 277, € 50, pref. di Sandro Veronesi,
è appassionata, ostinata, meticolosissima, cercando un padre marinaio (così lontano geograficamente e intr. di Roberto Mutti). Da Ken Follett e Grisham a Doris
tracce un po’ ovunque nel mondo di Helene. Obiettivo psicologicamente dalle figlie); due amici dai caratteri Lessing e Azar Nafisi, da Yehoshua e e Grossman a Soyinka
numero uno, probabile chiave del mistero, la sua opposti; lui e lei, il Presidente e Madame Carla, ossia «un e Ben Jelloun, da Erri De Luca e Maggiani a Mazzantini e
password. Victor Lodato sarà a Pordenonelegge amore all’Eliseo». Eric-Emmanuel Schmitt sarà a Parrella, da Arbasino e Magris a Giordano e Moccia. Un giro
domenica 19, Palazzo della Camera di Commercio, h. Pordenonelegge domenica 19, Palazzo Montereale del mondo tra parole e immagini, nelle immagini scrutando
19,30, presenta Alessandro Mezzena Lona. Mantica, h. 17.30. Con Fabio Gambaro. le parole. L’autrice presenta il libro a Mantova, oggi, h.16. Marina Alessi

do faceva lo stesso. Al sorge-


re dei ruggenti Anni Venti, i Salinas Il grande lirico madrileno,
Johnson divennero celebri
per aver sfidato l'Africa sel- un maestro tra favole, sogni e segni
vaggia ed esserne tornati
con una pellicola che divenne GLAUCO
la fonte dei loro documentari
e l'occasione per tornare nel
Continente Nero: il primo
viaggio era durato tre anni e
FELICI

Con Favola e segno so-


no ormai quattro i volumi di Pe-
dro Salinas che appaiono per la
Molto di più
di un poeta che
fu quello che li introdusse ne- cura di Valerio Nardoni presso
gli ambienti che contavano. l'editore Passigli (dopo Sicuro az-
Poi, fu gloria. Osa ispirò l’ero- zardo, Ragioni d'amore e Presa-
ina del film King Kong. gi). Quattro volumi che sembra-
Qui sopra una foto di Michel Le Bris sa viaggiare nel no preludere a un'integrale -
Le Bris (copy Pelletier-Corbis).
A sin. e sotto Osa e MartinJohnson
durante il loro viaggio in Africa
tempo per farsi testimone a
fianco di Winnie, soprattut-
to nelle straordinarie pagine
dedicate alla New York City
del proibizionismo, capaci di
possiamo augurarcelo di tutto
cuore - del grande lirico madrile-
no (1891-1951), che si è invero
conquistato un posto particola-
re tra chi coltiva la «poesia
canta l’amore
farci vivere con gli occhi di d'amore». Questa definizione è
Osa e Martin Johnson che si sin troppo vasta, e impropria, è
tuffano nella Grande Mela, una scorciatoia per imporre eti-
una specie di Pequod o di Ar- chette ai poeti che etichette non
ca di Noè dell'Umanità - di- accettano. Ma il mondo va così,
pende da dove la si vuole ve- e Lorca - ad esempio - sembra
dere. A loro spetta il compi- noto più che altro come esperto
to di reinventarsi dopo gli di corride per aver scritto il La-
esordi in provincia, per tra- mento in morte dell'amico torero
sformare il materiale grezzo Ignacio Sánchez Mejías (che, per
della propria vicenda umana inciso, non era un matador tru-
(il matrimonio che cambia) e culento, ma un intellettuale fa-
scinoso e inquieto con la passio-
Lui era stato con London ne della letteratura, scrittore a
sua volta). Anche per Lorca, tut-
sullo Snark, lei ispirò tavia, si è fatto ricorso all'eti-
l’eroina di «King Kong»: chetta «poesia d'amore» (amor
oscuro o no che fosse…), con pre-
dal loro viaggio nacque vedibili semplificazioni e sminui-
un celebre documentario menti a danno del suo genio poe-
tico. Per Salinas, è accaduto al-
p Michel Le Bris professionale (i film, il gla- trettanto.
p LA BELLEZZA DEL MONDO mour, e poi la fama). Austero studioso di lettera-
p trad. di Maurizio Ferrara A volte La bellezza del tura, professore ineccepibile in
p Fazi, pp. 700, € 19,50 mondo lascia l'impressione giro per il mondo, intellettuale a
p Michel Le Bris è tra gli ospiti di essere anche troppo ricco tutto campo (critico, narratore, Pedro Salinas (1891-1951) in un ritratto di Marisol Cales
degli incontri di «Pordenone- di vicende, e accade dove lo drammaturgo, traduttore della
legge» (in programma dal 15 al
19 settembre). Lo scrittore bre-
studioso Le Bris indulge co- Recherche, soprattutto poeta), del 1932 a Madrid, con Katherine
tone (1944) presenterà il suo me travolto dall'immensa appartenne a quella Generazio- Prue Reding, leggiadra studiosa
romanzo, vincitore nel 2008 La locandina di «Borneo» mole di un sapere ampio. Ma ne del '27 che - in epoca di nazi- del Kansas, all'epoca trentacin-
del premio Renaudot, sabato uno tra i diversi film è pur vero che La bellezza del smi, fascismi e franchismi più o quenne. Un innamoramento tra-
18, h, 16. Al Palaprovincia con- e documentari nati mondo riveste un'importan- meno incipienti - diede al mon- volgente, una storia d'amore du-
verserà con lui Fabio Gambaro. dal viaggio in Africa za tutta sua in questo parti- do un incomparabile florilegio rata due estati e un corso accade-
di Osa e Martin Johnson colare momento storico del- di autori, i «nipoti di Góngora» mico, «un incontro emotivo, alle-
la letteratura europea - o si (Salinas appunto, Jorge Guil- gro, devastante e triste per en-
riore la fanno aderire sem- serisce nell'impianto narrati- dovrebbe dire di un'editoria lén, Dámaso Alonso, Lorca, Al- trambi» (scriverà la stessa Kathe-
pre più ad Osa, sospesa tra vo tutti gli elementi che an- incapace di avere fede nell' berti) e molti altri (Bergamín, rine), alla quale la donna pose fine
radici rurali e glamour delle drà a sviluppare, edificando Avventura come tema inclu- a causa del tentato suicidio di
avventure nel mondo. Chis- la storia della coppia utiliz- sivo e alto. Le Bris ci forni- Uno fra i maggiori Margarita Bonmatí, moglie di Sa-
sà, forse Winnie è proprio zando un intreccio solido e sce un assist importante, e p Pedro Salinas linas. Di quell'amore, che innescò
Osa, ci chiediamo una volta inattaccabile alla storia del chissà che di questo non se «nipoti di Góngora» p FAVOLA E SEGNO il meccanismo compositivo di al-
p a cura di Valerio Nardoni
riposto il libro di Le Bris. mondo. Perché quando ne accorga anche il grande diventato anche, p Passigli, pp. 144, € 14,50
meno un capolavoro come La voz
La premessa di Winnie in- l'America cambiava, il mon- pubblico. a ti debida, si seppe ufficialmente
come García Lorca, p Omaggio a Salinas, domani
tardi, dopo la morte di Salinas, e
a Mantova, h. 15,30
autore di consumo grazie alla regia dell'inseparabile
amico Jorge Guillén. Oggi, il letto-
tutto) e parole («Devi difender- Aleixandre, Larrea, Altolaguir- contare», dove appare l'equivalen- re può immergersi in quel mondo
p Wulf Dorn mi da lui») che a fatica è riusci- re, Cernuda, Prados…). «La più za tra favola e sogno, tra segno ed appassionato anche consultando
p La Psichiatra ta ad estrarre dalla mente allu- bella poesia d'Europa», la definì enumerazione. Sempre con l'amo- le lettere che Salinas inviò a Ka-
p traduzione Alessandra Petrelli cinata di quel povero essere Lorca. re che domina: «Io è te che amo, e therine (circa metà delle 354 scrit-
p Corbaccio, pp. 395, € 18.60 devastato non solo nello spiri- Favola e segno apparve nel te | e te. | Tre di voi amavo io». Al- te dal poeta è pubblicata in Cartas
p E’ l’esordio di un quarantenne te-
to ma anche nel corpo viste le 1931, terza prova di Salinas, e trove, sintomi di modernità inva- a Katherine Whitmore, Tusquets
desco, che per anni ha lavorato co-
me logopedista con pazienti psi-
ecchimosi, i tagli e i gonfiori conclusione di un ideale primo dente (quasi accenni a temi del fu- 2002: un libro imprescindibile nel
chiatrici: dopo il grande successo che la deturpano ovunque. periodo tra quelli in cui si usa turismo), come in Underwood Gir- suo genere).
in Germania (100.000 copie), ha Inizia da qui un viaggio allu- suddividere la sua attività lirica: ls dove le teclas (i tasti della mac- Non è semplice comprendere
già consegnato il manoscritto di cinante: Ellen stessa, alla ri- una fase di ricerca, preludio alla china da scrivere) «sono assopite, perché un poeta di complessa ispi-
un secondo titolo: « Kalte Stille». cerca di quel marito che po- completa dischiusura delle ric- tranquille, | loro trenta, tonde, razione e di rarefatta scrittura co-
trebbe essere il colpevole di chezze poetiche che culminano bianche. | Tutte unite | a sostene- me Salinas abbia poi trovato una
tanta perversione, viene inse- nella «grande trilogia amoro- schiera di appassionati «consu-
psicoterapia e psicosomatica. mosifone tenta inutilmente, guita, aggredita, messa in con- sa», tra il 1932 e il 1939, compo- La travolgente storia matori» dei suoi versi. Si rimane
Protagonista è la ventinoven- posseduta com’è dal più insop- dizione di subire senza possibi- sta da La voz a ti debida, Razón sbalorditi, ad esempio, nello sco-
ne dottoressa Ellen Roth, cari- portabile terrore, di mantener- lità che alcuno possa crederle. de amor e Largo lamento. (Poi, al- con una americana prire che un'icona pop dei nostri
na ma sottilmente depressa a si celata a qualsiasi presenza. Una mosca impigliata nei fili tri versi nel terzo periodo - quel- ispirò i versi che giorni - Pietro Taricone - avesse
causa di una inattesa ed im- La difficoltà di costruire il di un ragno tanto maligno lo dell'esilio - e una diversa im- tatuato sul polpaccio sinistro i ver-
provvisa vacanza in Australia minimo punto di contatto con quanto lucido, che non si peri- magine formale, che trova la vo- Taricone si fece si della poesia 39 (Salinas può per-
di Chris, il suo primario-aman- tanta disperazione, il peso del- ta di uccidere e di far ricadere ce più compiuta in El contempla- tatuare sul polpaccio mettersi anche questo, niente tito-
te, che nel contempo le ha affi- la responsabilità affidatale e la colpa su di lei. L’atmosfera do, lungo poema in cui Salinas li e invece numeri, «segni») di La
dato un delicatissimo «sospe- un’incombente aura di inade- si fa sempre più opprimente, dialoga con il mare di San Juan re il mondo» e si trasfigurano in voz a ti debida, che recita: «E io sto
so» che non poteva attendere guatezza che incomincia a per- le sabbie mobili in cui sprofon- de Puerto Rico, città dove venne ragazze, anzi «eterne ninfe | con- abbracciato a te | senza fare do-
il suo ritorno: il caso della ca- vaderla, rendono Ellen sem- dare nascoste ovunque, il pas- sepolto nel 1951 dietro sua com- tro il grande mondo vuoto». mande, per paura | che non sia ve-
mera numero 7 dove l’odore pre più nervosa e irascibile: di sato a far capolino con incer- mossa richiesta). Nell'ininterrotta declinazione rità | che tu vivi e mi ami. | E sto
della paura domina l’eterna qui i primi passi falsi con alcu- tezze inquietanti. Nella raccolta si confronta- del suo personalissimo concetto abbracciato a te | senza guardarti
oscurità di tende perennemen- ni colleghi e con alcuni pazien- Poi, il colpo di scena finale. no due entità, «favola» e «se- di amore (non facile, non conven- o toccarti. | Perché non debba sco-
te sigillate e dove la figura rat- ti. E la strana comparsa di so- Del tutto imprevedibile. O gno», contrastanti e comple- zionale), la realtà pose sul cammi- prire | con domande o carezze |
trapita di una donna accovac- gni e di visioni popolate da po- prevedibilissimo a seconda mentari: in Escorial II, ad esem- no di Salinas un impetuoso inci- l'immensa solitudine | d'essere il
ciata in un angolo contro il ter- chi volti (l’Uomo Nero, soprat- dei gusti. pio, si legge «Non sognare, ma dente: l'incontro, nella primavera solo ad amarti».
IV Scrittori italiani
BRUNO
Muratori Un dramma familiare QUARANTA

Gli under 40 e i loro cri-


in una Roma per turisti giapponesi tici ne celebrano l’assenza, non
lesinando falò nell’estate che va
LORENZO sfumando. Il personaggio inve-
MONDO

Non si può dire che Le-


tizia Muratori non sappia tro-
vare ogni volta un innesco origi-
Queste nozze ce non sciopera nell’over 40
Guido Conti (tenendo talvolta
in scacco l’autore), trasmigrato
dalla scuderia Brioschi alla

così ambite
nale per i suoi romanzi: le mo- Mondadori. Portando in dote
struose bambole «viventi» (La due - lui sangue parmigiano -
casa madre), un pregiato alleva- califfe sui generis, due fierezze
mento di maiali (Il giorno dell’in- femminili, il loro diverso (e bor-
dipendenza) e ora i finti matri- ghese) amore, così difficile nel-
moni cattolici che piacciono ai
giapponesi. Molti di loro, anche
senza essere sposati, appaiono
sedotti dal rituale sontuoso ed
«esotico» nelle chiese baroc-
e così logore la Bassa del secondo dopoguer-
ra, tra rovine materiali e spiri-
tuali.
Il guareschiano Guido Conti
- sempre vividi l’esordio Un coc-
che di Roma, da una «benedi- Letizia codrillo sull’altare e Il tramonto
zione» che tenga luogo del sa- Muratori sulla pianura, là dove l’anarchi-
cramento e della messa. è nata a Roma co Oltretorrente straccia le ca-
In Sole senza nessuno, Emi- Le sue mice nere di Balbo - attinge in
lia, che è stata una apprezzata precedenti una lirica dannunziana il titolo
modella, viene richiesta dal si- prove sono del suo felicemente demodé ro-
gnor Murita, conosciuto nel «La casa manzo, la letteratura come me-
mondo della moda, perché or- madre» dium: Le mille bocche della no-
ganizzi appunto, dagli abiti al- e «Il giorno stra sete - forse memore del-
la coreografia, le stravaganti dell’ l’omaggio che il Vate rese a
nozze per una coppia di turi- indipendenza» Verdi.
sti. Non sa resistere all’invito D’Annunzio rischiara la vi-
per un senso di amicizia, per cenda, la sua architettura, la Un’opera della pittrice polacca Tamara di Lempicka
una inconfessata nostalgia, lei pulsione da cui sgorga. Quan-
che ha conosciuto ai suoi bei do, in margine a un’epistola di
giorni, tramite la sartoria ma- Guittone d’Arezzo («Credete
terna, dive famose come Ava che mi trovava in uno strano Guido Conti Tra la Bassa Parmigiana
Gardner e Audrey Hepburn. trasognamento»), chiosa: «So-
gnare è una cosa, trasognare è e Tellaro, l’Argentina e Roma,
«Sole senza nessuno»: volo chiacchiericcio. un’altra. La realtà mi si scopre
Letizia Muratori racconta a un tratto e mi si approssima una passione difesa fino all’ultimo bacio
una storia svelta con disinvoltura, attraverso la con una violenza imperiosa. (...)
e garbata, dialoghi naturalezza di un dialogo che sa A un tratto ella si dissolve, si dif-
serrati e esitanti,
con un filo di suspense
Eppure dovrebbe stare lon-
essere serrato ed esitante, lo
svolgersi degli avvenimenti,
l’ambiguità dei moventi, colti-
vando fino all’esito finale un filo
di suspense. Registriamo, nel
forma, si trasforma, assume
l’aspetto del mio più segreto
fantasma».
La violenza (la violenza del-
l’arsura, anime che ardono, ani-
Il mare culla
tana da queste messinscene,
perché si trova impegnata per-
sonalmente in una frustrante
causa di divorzio. In effetti, p Letizia Muratori
suo discorrere, l’incisività dello
sguardo, l’indugio pungente su
certi particolari: «La sua faccia,
già a trent’anni, era piena di ru-
«Le mille bocche
della nostra sete»
il diverso amore
narrate da una voce
di due califfe
tutto il romanzo ruota intorno p SOLE SENZA NESSUNO ghe. Dignitosissima, per carità,
al tema del matrimonio che, p Adelphi, pp. 136, € 16 un monumento di cuoio al-
negato e ambito, infranto e re- l’amor proprio». E ancora: che sarebbe
cuperato, sollecita i vari perso- «Aveva denti molto grandi, piaciuta a Garboli
naggi, al di là della funzione nell’ambito dell’antica profes- grandi occhi azzurri. Quel tipo
eseguita in chiesa per i giappo- sione giova a ricreare il clima di gigantismo nei dettagli che me che anelano alla fonte) per- sto amplesso, è possibile scorge- bronzata, il profumo della nudi-
nesi al netto d’una adeguata febbrile e artefatto, elegante e hanno le persone piccole di sta- mea il viaggio sentimentale del- re il respiro di una promessa indi- tà...Una felicità su cui incombe
raccolta di fondi. vaporoso di un certo mondo che tura». Oppure: «Li seguii con lo scrittore-narratore Guido struttibile, quotidianamente rin- un morselliano dramma borghe-
Gli sponsali non sono affa- Letizia Muratori padroneggia quel fare da uccello che becca le Conti, il narratore a cassetta, novata, nonostante la lontanan- se, se è vero che non si può non
re della figlia Sofia, dichiarata- con femminile sensibilità. briciole tipico dei sarti in certe generoso con le redini, lo scrit- za, nonostante un forzato, non sentire come propria figlia la fi-
mente lesbica. Ma interessa- Procedendo nella lettura, si occasioni. Non c’era strascico, tore nella diligenza, prodigo di voluto silenzio, sino al sorriso glia di un amico.
no Paolo, il marito di Emilia, scopre tuttavia che tanta agita- nemmeno un velo da sistemare, accortezze che, se non frenano che si modella «stringendo la Tra tuffi, e vaste letture (co-
che si trova invischiato in una zione non riesce a sciogliere un però è difficile staccarsi dalle la storia (la velocità ne è la stim- bocca come un bacio», un re- me La Certosa di Parma, quel bar-
serie di adescamenti e pro- nodo irrisolto, ad alleviare un proprie opere». mata, il piacere vorticoso della make di Lost in translation, del- caiolo Ludovico a cui dovrebbero
messe, concluse da una clamo- cupo dolore che ha avvelenato i Ma resta impresso, a tutto lettura), la orientano. l’estrema scena. prestare ascolto non poche odier-
rosa, cinematografica fuga da- rapporti tra Emilia e Paolo por- tondo, il ritratto di Emilia, una Per Marzia e Emma i di- Marzia che in casa di Emma ne firme: «Ormai sanno parlare
vanti all’altare (non è la sola tando alla rottura del loro sta- donna non arresa anche quan- ciott’anni sono l’età in cui sco- (eco - la scuola parmigiana - di di tutto con molta eleganza, ma il
reminiscenza offerta al libro gionato matrimonio. Sarà il co- do la sorte sembra inchiodarla prire (come sapeva Gertrude una fanciulla di Mario Colombi cuore non ha niente da dire») e
dal grande schermo). raggio di una reciproca confes- ai suoi fallimenti esistenziali. E’ Stein, il caso vuole venga nuo- Guidotti, «prepotente e assieme improvvise rigidità e ribellioni
Mentre Aiko, la determina- sione, il ritrovamento di parole il senso racchiuso in quel cripti- vamente in soccorso nell’arco implorante») è sospinta dai lo- verso la ferita, il grido lacerante
ta segretaria di Murita, giun- a lungo taciute a portare una co titolo, che allude alla luce di di breve tempo) che fra «le don- schi appetiti paterni. Un’occasio- della separazione, il sacrificio
gerà al traguardo delle nozze, schiarita nella verità dei senti- giugno nella quale si incide il ne è diverso. Non fanno niente ne mercantile che si volterà in che si compie sull’altare della fe-
per quanto spurie a causa del- menti. E’ dunque un dramma fa- suo profilo finalmente disteso: di disgustoso né di ripugnante una passione ora ruvida ora tre- rocia suprema che è la ferocia fa-
la fede diversa, con un conna- miliare, a irrompere in quello «Eravamo io e il sole, senza nes- e dopo sono felici e possono con- pida. Conoscendo l’apice, la tra- miliare. Marzia «comprata», vio-
zionale. Ed Emilia si prodighe- che sembrava di primo acchito, suno». Un romanzo svelto e gar- durre insieme una vita felice». sfigurazione, la sicura rivelazio- lata e tradotta dal «creso» Pierre
rà per lei, nel consigliarla e ab- anche attraverso le numerose fi- bato, soffuso e assolto, anche Non sarà felice la vita di ne, e confessione (come non ri- nei latifondi argentini. Emma
bigliarla, come se fosse una fi- gure di contorno, un romanzo nei momenti più ironici e crude- Marzia e Emma. O forse sì, se cordare Soldati?) nelle giornate che brillerà (e si stordirà) come
glia ritrovata. Il suo rientro di evasiva conversazione, di fri- li, da un velo di malinconia. nel loro breve, vorace, e così ca- di Tellaro, il calore della pelle ab- mecenate dell’arte a Roma. Gior-
Tuttolibri
SABATO 11 SETTEMBRE 2010
LA STAMPA V

De Roberto Il capolavoro in cui si diagnostica


il familismo amorale che ha squassato il Bel Paese Bloc notes
PIEVE, CITTÀ DEI DIARI
MASSIMO
Con Dondero

Noi tutti, Viceré


ONOFRI

Chi volesse farsi un' = Il fotografo Mario


idea veloce ma sicura, non di- Dondero riceverà domani il
co della grandezza di Federico premio «Città del diario
De Roberto ancora incredibil- 2010». Glielo consegnerà, a
mente misconosciuta, ma del- Pieve, Saverio Tutino, l’artefice
la qualità implicitamente poli-
tica - d'una politica non ingag-
giata, «trascendentale» come
suggerirebbe Luigi Russo -
della sua narrativa migliore,
dovrebbe leggersi subito La
del nichilismo e il custode dell’Archivio dei
diari, una cassaforte della
memoria italiana. La
ventiseiesima edizione del
Premio Pieve è dedicata
quest’anno ai nuovi linguaggi
paura, una delle novelle più sembrano perfidamente strut- della memoria (da «La banca
belle del Novecento non solo turati per l'infelicità. La mag- della memoria» di Torino al
italiano, pubblicata nel 1921, gior parte dei personaggi - se- neonato progetto di Slow
che, sull'insensatezza da mat- condo leggi genetiche che sem- Food «I granai della
tatoio della guerra, sulla sua brano volute da un Dio perfido e memoria»). I diari vincitori
umanità sconciata in trincea, vendicativo - conoscerà un futu- diventano libri, accolti nella
e terrorizzata sotto il cieco fuo- ro irreversibile di devastazione collana «Storie italiane» della
co d'un nemico sconosciuto, psichica e biologica: quand'an- casa editrice Il Mulino. Ultimo
scrive pagine di tensione asso- che la famiglia storicamente vin- titolo ad essere pubblicato,
luta e di soffocata, energica, ce e trionfa, i singoli perdono l’opera di Sabrina Perla Die
protesta. tutti la partita con la vita, e irri- Katastrophe (Terre di mezzo)
Nel 1921, il galantuomo con- mediabilmente. che si è aggiudicata la scorsa
servatore e patriota De Rober- De Roberto, ovviamente, ha edizione. Sarà anche
to è, nell'opera (quasi a conte- alle spalle Verga: la barca cari- presentata la rivista
stazione, si direbbe, della sua ca di lupini che affonda all'ini- completamente rinnovata
biografia), istintivamente e zio dei Malavoglia, provocando «Primapersona». A Sabina
sarcasticamente pacifista, irri- la rovina della famiglia, si chia- Rossa è infine andato il
ducibilmente disfattista, così ma significativamente «Provvi- riconoscimento «Benvenuta in
come, nel 1894, quando pubbli- denza». Questo per dire che la Toscana 2010».
ca per l'editore milanese Galli Dai «Viceré» ha tratto un film Roberto Faenza (qui, particolare di una scena) liquidazione del (presunto) Per ulteriori informazioni
I Viceré, era stato antirisorgi- www.archiviodiari.it
O

150
mentale e antiitaliano. Avreb- co. Il Gattopardo, seppure note- «L’Italia è fatta,
be voluto scrivere, come con- vole romanzo, al suo confronto, A RAVENNA
fessava nel 1891 a Ferdinando con quei tardivi riscontri di tra- ora facciamo gli affari
Di Giorgi, un romanzo sul «de- sformismo, fa quasi sorridere. nostri»: il motto
Dante 09
cadimento fisico e morale di Basterebbe questo - la sua
contagioso della rapace = Si conclude oggi, a
una stirpe esausta»: ha scritto qualità implicitamente politica Ravenna, dove il poeta è
invece, sugli italiani di ieri, di appunto, la sua disperata lucidi- famiglia degli Uzeda sepolto, il festival «Dante 09»,
oggi, e purtroppo anche di do- tà antropologica - a fare dei Vice- giunto alla quinta edizione (a
p Guido Conti mani, il libro decisivo e irri- ré un capolavoro assoluto. Ma provvidenzialismo manzoniano cura di Davide Rondoni). Alle
p LE MILLE BOCCHE nunciabile. Quegli italiani vo- c'è di più: molto di più. Il roman- resta di sicuro per De Roberto 18, Antichi Chiostri
DELLA NOSTRA SETE raci e euforici - tanti, troppi - zo - lo ripeto -, con la sua mole di all'ordine del giorno, ma anche Francescani, lezione di Piero
p Mondadori, pp. 264, € 19 che hanno voluto fare uno documenti a lungo compulsati, che il romanzo storico gli diven- Boitani su «L’altro Maestro.
stemma araldico del motto ir-
ridente e irresponsabile d'un Libri d’Italia e per quel suo «ingegno prosai-
co, curioso di psicologia e di so-
ta, per impiegare la suggestiva
definizione di Vittorio Spinaz-
Incontro con il mistero di
William Shakespeare». Negli
rampollo della nobilissima e Verso il 2011 ciologia, ma incapace di poetici zola, «antistorico»: di modo che scorsi giorni sono intervenuti,
rapace famiglia degli Uzeda, abbandoni», che tanto infastidi- la Storia, celebrata da Manzo- fra gli altri, Enzo Bettiza, Luca
protagonista del romanzo, ri- Tra le diverse le edizioni va il Croce, vive incontestabil- ni, possa finire, appunto, sotto Doninelli, Monica Guerritore.
tratta nel passaggio cruciale dei «Viceré», segnaliamo: mente un rapporto polemico col processo e condannata senza www.dante09.it
dai Borboni ai Savoia, il quale da Einaudi (pp. XXVII-740, suo tempo e con la società che scampo.
dichiarava baldanzoso: «L'Ita- € 15,50, con testi di esso esprime. Non è per niente un caso se, PREMI: ALASSIO, PEN, COCITO
lia è fatta, ora facciamo gli af- Epperò: è difficile non co- nel 1898, De Roberto pubblica
fari nostri».
Leonardo Sciascia e Luigi
Baldacci) ; nella Bur-Rizzoli gliere, in quella con un mondo un importante saggio su Leo-
Murgia bis
Molti decenni prima che la (pp. XXXV-654, € 10); per storicamente determinato, una pardi. Come dire: dalla polemi- = En plein di Michela
formula fosse storiografica- la Utet (pp. 805, € 12,90), a più articolata e risoluta polemi- ca politica e sociale alla condan- Murgia. Dopo il Campiello
mente pronunciata, De Rober- cura di G. Giudice. ca antimondana, il rifiuto del na metafisica. Credo lo si possa riceve oggi il premio Alassio un
to diagnosticava, come nes- Nella Bur anche il romanzo mondo in quanto tale, perenne affermare: nei Viceré, la vita è, autore per l’Europa con il
sun altro mai, il familismo «L’Imperio» (pp. 322, valle di lacrime. In tale prospet- leopardianamente, tutto ciò che romanzo Accabadora
no dopo giorno mai dimentican- amorale e se ne serviva come € 6,10). La novella «La tiva, il sontuoso e inquietante abbiamo, ma anche tutto quello (Einaudi). A Emilia Lodigiani,
do, mai dimenticandosi, monta- la chiave privilegiata per acce- paura» è disponibile nel funerale che apre il romanzo, che dobbiamo patire. Né c'è bi- direttore editoriale di
lianamente sapendo che l’attesa dere alla storia della nuova Ita- catalogo E/O (pp. 80, € 8). quello della vecchia e autorita- sogno di spalancarli, I Viceré, su Iperborea, il premio Alassio
è lunga, ma non vana. lia, la nazione in cui la fami- Donzelli ha poco proposto ria principessa Teresa, madre L'Imperio (pubblicato incompiu- «un editore per l’Europa».
Con Le mille bocche della no- glia, quale cellula cancerosa, «Spasimo» (pp.180, € 22), di Giacomo e nonna di Consal- to e postumo nel 1929), per sen- A Manlio Cancogni, 94 enne,
stra sete Guido Conti ulteriormen- avrebbe portato in metastasi romanzo di una indagine vo, unica proprietaria del patri- tirvi pulsare un cuore di scon- già direttore de La Fiera
te si conferma «voce della pianu- l'intero corpo sociale. Un Pae- giudiziaria. Federico De monio degli Uzeda, può valere fortato nichilismo. Torna anco- Letteraria, è andato il premio
ra», la «pianura proibita» cara a se in cui negli anni a venire, Roberto nacque a Napoli davvero come il correlativo og- ra utile il confronto col Gattopar- P.E.N. Club per il libro La
Garboli, la conquista che è: «quei proprio le razze esauste e de- nel 1961 e morì a Catania gettivo d'un destino incomben- do di Tomasi di Lampedusa: se sorpresa, edito da Elliot.
territori della scrittura dove lo generate - per continuare a nel 1927. Diresse la rivista te e atroce. è vero che, a paragone dell'eufo- Federigo De Benedetti, con i
stile pianeggiante della semplici- usare il lessico derobertiano - «Il Don Chisciotte» e Pensateci bene: tutti i figli e rica e concitata resa al nulla de- racconti Il nome del padre
tà nasce dopo un lungo sforzo, e sarebbero state le protagoni- collaborò con il «Fanfulla cognati di Teresa, che poi s'avvi- gli Uzeda, l'elegante disincanto (Instar LIbri) si è aggiudicato il
testimonia di laboriose e difficili ste, con strana e mortifera vi- della domenica». cenderanno sul campo della del principe di Salina risulta, al- premio Montà d’Alba - Carlo
prove». talità, della sua messa al sac- narrazione - e sottolineo tutti - la fine, davvero consolatorio. Cocito.
VI Personaggi e storie
IL «MANUALE» DI GIANNI RONDOLINO adeguato alle esigenze della nuova impostazione di trame dei film maggiormente importanti e la
Tutto cominciò con i Lumière universitaria, le stesse caratteristiche valgono per
l’appassionato della settima arte, che qui troverà
possibilità d’integrare, d’approfondire con l’uso di
materiale on line sono preziose risorse per chi s'appresta
= Evocare il percorso professionale di Gianni un’utile, completissima guida. Con l’abituale passione, a sostenere un esame, esse si rivelano pure validi
Rondolino - già docente di Storia e Critica del Cinema Rondolino si addentra nell’universo della celluloide strumenti per guidare il lettore in una «navigazione»
all’Ateneo di Torino, autore di svariati saggi oltre che di coinvolgendoci in un periplo affascinante tra i cineasti, quanto mai ricca di suggestioni, stimoli, risonanze.
una Storia del cinema d’animazione (1974) e di una gli autori, gli interpreti, le correnti estetiche e storiche La necessità di uno sguardo che abbracci quanto più
Storia del cinema (1977), tra i fondatori del Torino Film che hanno contraddistinto il più significativo fenomeno possibile in un numero contenuto di pagine induce a
Festival - è esercizio non pleonastico per introdurre la culturale dello scorso secolo: dagli inizi dei Lumière e di talune semplificazioni (per esempio, la gloriosa pagina
sua più recente fatica, Manuale di storia del cinema Méliès sino ai capi d’opera odierni, transitando per la dell’orrore indigeno ridotta al solo Dario Argento, senza
(Utet, pp.626, € 35). Nato quale strumento per la magica epoca del muto, la stagione classica sovietica, i neppure citare Mario Bava); ma il risultato, dicevamo,
preparazione studentesca, il libro non risente affatto cupi umori dell’espressionismo tedesco, la Hollywood lascia soddisfatti, e può dirsi il punto d’arrivo d’una
Louis-Jean Lumière (a destra), della sua destinazione d’uso: se l’agilità della formula e degli anni ruggenti ed il rinnovamento del neorealismo. carriera didattica esemplare.
con il fratello Auguste la maniera semplice, godibile di comunicare lo rendono Se il ricorso ad obiettivi d’inizio capitolo, l’inserimento Francesco Troiano

Musica Creatività, idee estetiche


e vita di un genio visto da Solomon
BRUNO

L’infinita VENTAVOLI

Quando non esisteva


ancora Internet che rende i so-
gni più rapidi, e più piccoli, il

immaginazione
banner non era una striscia pul-
sante sui siti on line, ma un
lembo di tela o di cartoncino
serigrafato, lungo oltre tre me-
tri, con le immagini accattivan-

di Beethoven ti delle star.


Manifesti giganti, locandi-
ne, cartoline, e svariati altri au-
siliari colorati, contribuivano
tutti alla fortuna di un film. Pri-
GIORGIO ma dell’era tv, erano i muri del-
PESTELLI
le strade, le facciate dei cine-
Dei tre periodi, o stili, ma, le vetrine dei negozi a fare
in cui per antica convenzione la pubblicità. E lo Studio Sy-
viene suddivisa l’opera di Be- stem americano investiva de-
ethoven, è l’ultimo, quello più nari, talenti e idee nella crea-
«problematico», che di gran zione di questi prodotti. Dove-
lunga continua ad attirare la vano invogliare la gente a
maggiore attenzione della criti- spendere i centesimi per com-
ca; in verità, i problemi non prare il biglietto e ci riusciva-
mancano, anzi, anche negli al- no, perché suscitavano meravi-
tri due periodi, quello della for- glie da sindrome di Stendhal.
mazione e, ancora di più, quello p Maynard Solomon Ma erano opere d’arte di car-
«eroico» del Beethoven di mez- p L'ULTIMO BEETHOVEN ta: terminata la loro funzione,
zo: parete liscia senza appigli p trad. di Nicola Bizzaro valevano solo per la cellulosa
dove tutto sembra già formato p Carocci, pp. 365, € 29,80 che se ne poteva ricavare per
e rivelato; invece l’ultimo Be- riciclarli.
ethoven è pieno di discontinui- Gli esercenti dei cinema li
tà e di fessure, di ombre e re- affittavano e li dovevano resti-
cessi in cui l’analisi s’addentra tuire alla produzione, il loro de-
con suo comodo; il riutilizzo di stino era il macero. Così ne so-
forme storiche, fughe, variazio- no svaniti nel nulla a migliaia
ni, gratifica la cultura e l'acu- di tonnellate. Solo pochi folli,
me dei commentatori; sopra malati di collezionismo, comin-
tutto, e questo oggi attira spe- ciarono a stiparli in case e ma-
cialmente, c’è nell’ultimo Be- gazzini: oggi valgono molti de-
ethoven una componente di re- nari.
ligiosità ecumenica, un’aura se- Uno di questi cinefili, Ira
greta che vela un panorama M. Resnick, grande fotografo, La title card di «Hollywood Party» («La grande festa») musical della MGM, 1934, ora titolo anch
figlio di immigrati est-europei
L’ultima, emozionante cultura universale dove s'incon- che parlavano yiddish, per an-
trano romanticismo, classicità ni ha girato il mondo e i merca-
stagione creativa greco-latina, massoneria, retori- tini delle pulci. E ha allestito Cinema I manifesti dei film nell’età dell’oro
con la Nona Sinfonia, ca, cristianesimo e influenze una delle più belle collezioni, ri-
collezionati dal fotografo Resnick, girando i
brahmaniche. prodotta ora in un bellissimo li-
le Sonate per pianoforte Come sempre quando s’incro- bro in uscita da Jaca Book, Hol-
e la Messa solenne

Quanti sog
ciano filoni diversi si scoprono lywood. Manifesti del cinema
prospettive stimolanti, ma an- nell’età dell’oro. La prefazione
umano e culturale vastissimo e che qualche genericità, qui dovu- è di Martin Scorsese, altro tar-
indefinito. ta alla fiducia dell'autore nella lato dal vizio del collezionismo.
Non fa eccezione il libro, in corrispondenza fra romantici- Come racconta Scorsese il
una scorrevole traduzione di smo letterario e musicale, che so- manifesto era l’anima del film,
Nicola Bizzaro, di Maynard So- no invece cose assai diverse; ne incarnava spirito e fascino,
lomon, L’ultimo Beethoven, che quando si legge ad esempio che ma era anche qualcosa di fon- p Ira M. Resnick

prima del b
con la sua competenza di stori- caratteristica dell'ultima fase di p HOLLYWOOD
co della cultura, della psicanali- Beethoven sarebbe lo sposta- MANIFESTI DEL CINEMA
si e della musica conferisce ai mento del primato della «ragio-
Prima della tv, erano NELL’ETÀ DELL’ORO
vari saggi che lo compongono ne» a quello dell'«immaginazio- i muri e le vetrine p
p
pref. di Martin Scorsese
trad. di Valentina Brandazza
l’unità di una ricerca su «musi- ne», non si può non pensare alla a fare la pubblicità: p Jaca Book, pp. 304, € 75
ca, pensiero, immaginazione» Sinfonia Eroica o ai Quartetti Ra- p in libreria dal 22 settembre
del genio beethoveniano in sumovsky del periodo centrale co- locandine diventate
un’emozionante stagione crea- me testimonianze di un’immagi- opere d’arte di carta
tiva: quella, per intenderci, do- nazione dispiegata e clamorosa.
ve emergono le ultime Sonate Molto di più sul cambiamen- damentalmente diverso. Vive- inarca la scritta «Non c’è mai misterioso occhio nero, frutto di
per pianoforte, gli ultimi Quar- to operato nella mente dell'ulti- va di una vita sua propria. Ren- stata una donna come Gilda!». chissà quale violenza amorosa.
tetti, la Nona Sinfonia, la Messa mo Beethoven ci dicono le pagi- deva la star ancora più star, Sui muri si fondava gran par- Le ragazze di Ziegfeld Follies
solenne, le Variazioni sul Valzer ne sui testi musicali che sono for- nella sua studiata fissità. Il ma- te del fascino femminile. Pittori (1945), dipinte come pin up, sono
di Diabelli, le Bagatelle per pia- se le più nuove e importanti del nifesto di Gilda, uno dei più ri- e disegnatori che avrebbero am- l’omaggio alle nuove ragazze
noforte. volume: basta leggere l'interpre- cercati dai collezionisti, lo rap- bito le vie dell’arte, e mai riusci- americane del dopoguerra. La-
L'interesse preminente, an- tazione delle Diabelli-Variatio- presenta bene. rono a imboccarle, studiavano na Turner nel Postino suona sem-
che se non esclusivo, dell’auto- nen intese come «la forma di un In sala, gli spettatori avreb- le dive dal vero o in fotografia
re va però alle «idee estetiche» viaggio» o le osservazioni occa- bero visto Rita Hayworth par- per riprodurle come in sedute Incarnavano il fascino
di Beethoven, ai suoi pensieri, sionali su singoli lavori: «Spesso lare, ancheggiare, baciare, d’accademia. Louise Brooks, nel
aforismi, annotazioni sulla vita, nelle ultime sonate e negli ultimi struggersi, come una creatura Diario di una donna perduta - è il della star: dalla Gilda
sull’arte e sulla musica; con pa- quartetti, Beethoven vuole che ci umana, seppur divina. Là sulla 1929, anno di Depressione - mo- di Rita Hayworth
zienza ammirevole Solomon re- uniamo a lui nell’accostare l’orec- carta, immobile e muta, era in- stra un’ardita mezzaluna di ca-
gistra e commenta ogni passo chio al suono di eventi che sono vece un’opera d’arte, un monu- pezzoli dalla scollatura del vesti- al Selvaggio di Brando,
utile lasciato dal compositore già in corso; (...) queste opere mento alla celebrità di se stes- to; Gloria Swanson offre gran dalla Brooks a Bogart
in lettere, quaderni, sopra tut- possono iniziare impercettibil- sa. E’ in piedi, con un aderente parte della schiena nuda in Her
to nel Diario tenuto fra il 1812 e mente, come se strisciassero fuo- vestito di raso tra il blu e il ver- husband’s trademark (1922); in pre due volte (1946) s’abbandona
il '18, e alla voce di Beethoven ri dal nulla, emergendo dall’im- de, sguardo sdegnato verso il Quarantaduesima strada (1933) tra le braccia di John Garfield
unisce quelle di un coro di poe- mobilità, come nell’apertura del resto del mondo, e sigaretta ac- c’è solo una prospettiva di gam- con la bocca schiusa, e la pubbli-
ti, letterati e filosofi contempo- Quartetto op. 132». Salutari disce- cesa (oggi questo indispensabi- be femminili, che si ammirano cità dice: «Per queste labbra... Sopra: l’abbraccio fra Lana Turner e John G
ranei, antichi e moderni: per se al particolare concreto dalla le strumento del divismo ver- impudicamente dal basso; Caro- un uomo può commettere qual- manifesto per «Il postino suona sempre due vo
cui alla fine vediamo un Beetho- dominante prospettiva dell’alta rebbe cancellato dalla corret- le Lombard, nella Bisbetica inna- siasi cosa... anche un omicidio!». Garnett, 1946; a destra, un particolare per il
ven collocato al centro di una cultura. tezza salutistica). Sulla testa si morata (1936), affascina per quel Barbara Stanwick nell’Amaro tè di «Aurora» di Murnau, 1927, che evoca la pittura
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SABATO 11 SETTEMBRE 2010
LA STAMPA VII

GIALLO E THRILLING ALL’ITALIANA apprezzate anche all’estero - vedi il caso di Quentin Tarantino Matador (1986) - è il manifesto modello di Argento per
Dagli Anni Trenta a Argento - per la loro abilità nel costruire suspense, con un dispendio
emoglobinico che oggi appare contenuto.
L’uccello dalle piume di cristallo (1970), suo fortunato
esordio nel lungometraggio.
= «Sangue a profusione, qualche amplesso, un pizzico di E’, quindi, interessante ripercorrere la storia di questa tranche Di qui innanzi si diparte una teoria di omicidi all’arma bianca,
tribadismo ed abbondanza di seni nudi, il tutto condito da del cinema nostrano commerciale: ce lo consentono Antonio assassini nerovestiti, deliri sadomasochisti alla Krafft-Ebing,
annotazioni assurde, confuse, sovente ingenue e servite da Bruschini e Stefano Piselli col loro Giallo & thrilling belle fanciulle svestite, brividi a profusione che oggi appaiono
una interpretazione a dir poco dilettantesca»: osservazioni di all’italiana (Glittering Images, pp.112, € 32), dizionario inoltre un piacevole repertorio di modernariato, dalle
codesto tenore erano dirette dalla critica, nei primi Anni 70, a illustrato che mette in fila tutti i prodotti della categoria a improbabili giacche indossate da taluni interpreti (Ugo Pagliai
tutti quei film che sfruttavano il cosiddetto «filone partire dal 1931, vale a dire da quel L’uomo dall’artiglio di ne La dama rossa uccide 7 volte) fino al décor quasi camp di
argentiano» (proprio ieri Dario Argento ha compiuto Nunzio Malasomma remoto progenitore di tutto. certi interni. E la paura? Beh, a volte latita un poco, ma diversi
settant’anni), stabilendo in tale modo una sorta di «via A parte la filologia, il «giallo» autarchico prende le mosse registi - Fulci, Martino, Dallamano, Valerii, Cavara - han fatto
indigena» al thrilling. Oggi che i generi non esistono più, è da due titoli di Mario Bava, La ragazza che sapeva troppo cose pregevoli, che reggono l’usura del tempo e con brio ci
facile vedere come tali pellicole (fatti i debiti distinguo) (1963) e Sei donne per l’assassino (1964): in particolare il ricordano com’era dolce la vita prima della rivoluzione. Dario Argento
fossero sovente di dignitosa fattura, tanto da venir secondo - citato da Almodóvar a fini masturbatori in [F. T.] ha compiuto ieri 70 anni

L’immagine
scelta per
il manifesto
e la copertina
del catalogo,
edito da
F. C. Panini,
per la mostra
«Il gioco
delle sorti»,
che si apre
a Modena,
in occasione
del Festival
della filosofia

La filosofia che va
Due sex symbol di Hollywood:
qui sopra Louise Brooks
nel film di Pabst del 1929
«Das Tagebuch einer Verlorenen»
(«Diario di una donna perduta»);
a sinistra Rita Hayworth
interprete di «Gilda»
nel film con Glenn Ford
in cerca di fortuna
diretto da Charles Vidor nel 1946
FEDERICO VERCELLONE sto proposito mi sento figlio del-
la filosofia italiana: laddove essa
osa l’incontro con la vie sauvage,
p Segue da pagina I
quando in altri termini vuole
spiegare cose che secondo la lo-
ralmente io non ritengo affat- gica rigorosa non hanno senso.
to che la filosofia costituisca Di tutto questo naturalmente
un riflesso della realtà stori- c’è riscontro anche nei miei li-
ca. Al contrario sono profon- bri. Geometria delle passioni, Le
damente convinto dell’auto- logiche del delirio argomentano
nomia del pensiero filosofico. che tra ragione e passione, tra
Non conta solo quello che un ragione e delirio non c’è un con-
pensatore ha detto e in che fine definitivo. Le passioni per
contesto lo ha detto ma an- altro non sono semplice caos. Si
che se quello che dice è vero. tratta di logiche anomale che
Le piccole filosofie rendono non coincidono con quella di ti-
intellegibile il loro tempo; so- po aristotelico. A questo propo-
no filosofie per così dire sinto- sito mi sento di affermare: nec si-
matiche. Quella grandi sono ne te, nec tecum. Né solo con la ra-
he della trasmissione cult di RadioTre sul cinema indubbiamente anch’esse im- gione né senza di essa. A me in-
merse nel loro tempo ma lo teressa l’idea di salvare i feno-
sovrastano. Platone, Aristo- meni apparentemente privi di
Sopra tele, Spinoza, Hegel sono più interesse, abbandonati ai rovi
di Hollywood (e non solo) il manifesto attuali di molti pensatori at- dell’ignoranza, della trascura-
per la tuali. La filosofia non è solo fi- tezza o anche semplicemente la-
mercatini delle pulci distribuzione lia temporis, ma mette in gio- sciati alla considerazione esclu-
sovietica co una logica particolare in siva delle scienze sociali o della

gni di carta
di «Ottobre» cui non c’è una corrisponden- medicina. Ho voluto prendere
diretto da za biunivoca tra il pensiero e in considerazione quei fenome-
Ejzenstein, l’epoca. Questo, fra l’altro, ci ni in cui è deposto un senso im-
1928, esempio evita di cadere nella tentazio- plicito o in cui questo senso non
di grafica ne di formulare una storia cri- è stato ancora sufficientemente
costruttivista; minale della filosofia per la
a sinistra un quale le colpe personali di un Dice Remo Bodei:
particolare del pensatore ricadono anche
«Ho cercato di spiegare

buio in sala
manifesto sul suo pensiero. Con le op-
americano per portune distinzioni, possia- cose che secondo logica
«Il gabinetto mo continuare a leggere e a
del dottor studiare Heidegger per quan- non hanno senso,
Caligari» to sia stato nazista. ad esempio le passioni»
di Robert Poi ha trascorso molti anni
Wiene, all'estero... sceverato. E’ in questo quadro
1920 «Dopo la Scuola Normale ho che mi sono dedicato anche ai
trascorso dieci anni all’estero, paradossi della temporalità. Per
del generale Yen (1933) è riversa Louise Brooks in The Canary nella cultura popolare suggestio- sei di questi in Germania. Ho esempio a fenomeni come il déjà
con la testa all’indietro verso Murder Case (1929), incutevano ni artistiche più profonde, come avvertito la necessità di trova- vu al quale ho dedicato un libro
l’osservatore, come se anche lui paure primordiali, al pari dell’oc- Aurora di Murnau che ricorda re un legame con tradizioni di- uscito da Il Mulino, Piramidi di
potesse averla. chio rapace di Bela Lugosi-Dra- Munch, e Metropolis di Lang, un verse da quella italiana. La filo- tempo. Storie e teoria del déjà vu».
Stesso discorso vale per il fa- cula, fisso malintenzionatamen- fosco futurismo. sofia italiana con il Rinasci- Quali sono i suoi progetti at-
scino maschile. Rodolfo Valenti- te sul collo di una fanciulla. I vol- Nell’età dell’oro di Hollywo- mento ha attraversato mo- tuali?
no fissa il nulla col suo sguardo ti dei fratelli Marx erano un inno od i manifesti raccontavano con menti altissimi, ma alla lunga «Ho appena terminato un li-
miope. Chaplin sembra tremare la libertà della fantasia la vita co- ha perduto il rigore dell’argo- bro sull’ira, la passione più stu-
impassibile nel freddo della Feb- Raccontavano amori me avrebbe potuto essere nei so- mentazione. Al contrario i Pae- diata nell’antichità. Ho poi in
bre dell’oro. Humphrey Bogart gni. Erano il colore delle metro- si anglosassoni e la Spagna mente un libro su come imma-
sfoggia una faccia da duro anco- e passioni, paure poli. Nel Segreto di Nora Moran hanno mantenuto uno stretto giniamo la vita altrui e su qua-
ra più impietrita sui cartelloni, e speranze, erano (1933), Zita Johann se ne sta ac- legame con la logica argomen- le feedback questo possa avere
Erroll Flynn baffetti guasconi e coccolata in sottoveste traspa- tativa di stampo scolastico. La sulle nostre vite. Ho poi inten-
avventurosi. James Dean con il i colori delle metropoli, rente per una delle immagini filosofia italiana non è stata in zione, nel tempo medio-lungo,
cappello da cowboy nel Gigante la fantasia della vita più osé dell’anteguerra. Poi arri- grado dal Seicento in poi di di scrivere anche un libro sugli
è l’icona d’un modo di vivere e varono i codici di censura. E di- competere a livello internazio- automatismi del pensiero e del
vestirsi, come Marlon Brando alla stralunata follia. La diligen- segnare corpi giganti così non nale sul piano della filosofia calcolo privo di immagini e
con il giubbotto di pelle nel Sel- za che scivola dall’alto verso il fu più possibile. Né parlar bene della scienza. Siamo stati inve- uno sul rapporto servo/padro-
vaggio. basso sulle grandi lettere del ti- dei comunisti. Eppure la grafica ce innovativi nella filosofia del- ne, a partire da Hegel, imper-
Garfield nel I manifesti non stuzzicavano tolo di Ombre rosse istigava costruttivista per l’Ottobre di Ei- la storia, nella filosofia della po- niato sul perché gli uomini in-
olte» di Tay solo l’amore. Le manone di King l’idea della velocità, della corsa, senstein rendeva affascinante litica. La nostra è, in questo teriorizzano l’ubbidienza, os-
l manifesto Kong o l’artiglio verdastro che della fuga dagli indiani cattivi. nelle bacheche dei cinema persi- senso, una filosofia della ragio- sia su uno dei temi centrali del-
a di Munch esce da un sipario per ghermire Altre pubblicità insufflavano no la rivoluzione sovietica. ne impura. Quantomeno a que- la filosofia politica».
VIII Passato e presente
tribù occidentali, un contadi-
Ricci Il gesuita, primo ponte con l’Oriente, no che miete il grano, una ser-
In breve celebrato a quattrocento anni dalla morte va che tiene un bambino fra le
braccia. A ciascuna di queste
BARTHES immagini corrisponde un ca-
MARIA RITA rattere. La prima ad esempio

Cina più vicina


Carnet d’Oriente MASCI
sta per il carattere wu che si-
= Un viaggio del 1974. Ricorre quest'anno gnifica «guerra» e si compone
Roland Barthes, in delegazione il quarto centenario della di due parti grafiche e seman-
con Sollers e la Kristeva, alla morte di Matteo Ricci, il pa- tiche che indicano rispettiva-
scoperta della Cina, dei suoi dre gesuita che per primo mente una «lancia» e l'azione

con padre Matteo


segni, di fabbrica in scuola, di consentì una vero contatto di «fermare». La rappresenta-
ospedale in quartiere, attento di idee fra la Cina e l'Occi- zione visiva dei due combat-
alla vita quotidiana, senza dente. Il suo ruolo di straor- tenti, uno che attacca con una
cedere alla propaganda del dinario mediatore viene oggi lancia e l'altro che cerca di
Regime. Finora inediti, ecco I celebrato come non era mai bloccarlo, rimanda immediata-
carnet del viaggio in Cina accaduto in passato attra- mente alla grafia del caratte-
(Obarrao edizioni, pp. 228, verso mostre, convegni e ini- te evocative associate alle no- re. E questo vale per gli altri
€ 16,50, a cura di Anne ziative sia in Italia sia in Ci- zioni che si volevano ricorda- tre esempi che riguardano yao
Herschberg Pierrot, trad. di na. Il recupero della figura di re. Entrando con la mente nell' «volere», li «profitto» e hao
Guido Lagomarsino). «Piccolo Matteo Ricci, in quanto sim- edificio, la vista dell'immagine «bene».
bilancio - è un appunto del 17 bolo della comprensione e avrebbe richiamato il contenu- Utilizzando queste quattro
aprile -: apparato d’indiscutibile dell'adattamento, fa pensare to ad essa associato. immagini mnemoniche, a cui
efficacia (sul piano dei bisogni); che in futuro il dialogo fra Ci- Ricci adattò questo siste- aggiunge quattro disegni reli-
resta ancora tutto intero na e Vaticano potrebbe svol- ma alla memorizzazione dei giosi che illustrano altrettanti
l’enigma sul piano dei valori (dei gersi su binari più proficui di caratteri cinesi compilando il episodi della vita di Cristo e
desideri): qui sono ancora quelli seguiti fino ad oggi. Xiguo jifa, «La mnemotecnica della Bibbia che Ricci donò ad
soltanto mezzi». La riproposta del libro di dei paesi occidentali», che do- un amico cinese tipografo,
nò al governatore della provin- Spence costruisce la struttura
GEMELLAGGIO Uno straordinario cia del Jiangxi perché potesse e l'asse portante del libro.
essere di aiuto ai suoi figli nel
Rosa e peonia mediatore di culture corso degli impegnativi esami Era convinto che
= Petali d’Italia, petali di ritratto nel classico imperiali per accedere alla
la superiorità del sapere
Cina. In La rosa e le peonia carriera di funzionario. Gran-
(L’asino d’oro, € 14), Valentina di Spence: «Il palazzo de impressione, infatti, aveva occidentale da lui
Pedone (docente di Letteratura della memoria» Un francobollo emesso nel 2002, quando si celebrarono i 450 anni dalla nascita suscitato una prova a cui il ge-
diffuso avrebbe
cinese) racconta in lingua suita si era sottoposto per di-
italiana le principali tappe di Jonathan D. Spence, Il Palaz- sato sulla costruzione di «pa- mostrare la superiorità del convertito i mandarini
oltre 4000 anni di civiltà cinese. zo della memoria di Matteo lazzi della memoria». suo metodo: aveva chiesto a
Wei Yi, dottore di ricerca in Ricci, si inserisce in questo Ricci era dotato di una me- un giovane di scrivere una li- Esso diventa dunque il «pa-
Italianistica alla Sapienza di contesto. L’insegnamento moria fuori dal comune, ma sa- sta di caratteri a caso e di mo- lazzo» del noto sinologo ingle-
Roma, in lingua cinese della scienza fu una delle peva anche ricorrere alle tec- strargliela; dopo una sola let- se, erudito e accattivante nar-
ripercorre le linee essenziali strategie apostoliche di Ric- niche di memorizzazione, fat- tura era stato in grado di ripe- ratore, per ricostruire, non
della nostra letteratura. ci, convinto che la superiori- te risalire al poeta greco Simo- terli esattamente e poi aveva soltanto la grande avventura
tà del sapere occidentale da nide e in seguito affinate da ripetuto la lista al contrario, di Matteo Ricci, ma il mondo
IERI E OGGI lui diffuso avrebbe attratto i Plinio e Quintiliano, che si era- dall'ultimo al primo. La sua dal quale proveniva, l'Europa
mandarini verso la religione no diffuse nel Medioevo diven- tecnica sembrava dunque vin- della Controriforma. E, come
Mao e dopo che propagandava. Oltre tando molto popolari nel Quat- cente. Ricci desiderava, suggerire la
= Ieri e oggi. Maurice agli orologi meccanici, ai trocento e nel Cinquecento. Il Nel suo testo, Ricci costruì superiorità del pensiero asso-
Meisner ritrae Mao e la mappamondi che rivelavano p Jonathan D. Spence sistema consisteva nell’elabo- una sola stanza, l'ingresso, ciativo sul semplice mandare
Rivoluzione cinese (trad. di l'esistenza di cinque conti- p IL PALAZZO razione di spazi mentali in for- con la porta rivolta a sud per a memoria di tradizione cine-
Sandra Bergamaschi, pp. 305, nenti e la forma sferica della DELLA MEMORIA ma di luoghi fisici, stanze da riguardo alla tradizione cine- se. Così Spence, di associazio-
€ 21, ). Guido Samarani, terra, alla traduzione di Eu- DI MATTEO RICCI moltiplicare a piacimento fino se, e vi collocò quattro immagi- ne in associazione, fa rivivere
racconta la Cina, ventunesimo clide, alla matematica e all' p trad. di Flavia Pesetti a costruire strutture più com- ni, una in ciascun angolo: due con ricchezza di dettagli il
secolo (pp. 149, € 10): astrologia, introdusse un si- p Adelphi, pp. 384, € 28 plesse, palazzi appunto, dove guerrieri che si affrontano, quadro complessivo di quell'
entrambi i titoli da Einaudi. stema di memorizzazione ba- collocare immagini fortemen- una donna che proviene dalle epoca.
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SABATO 11 SETTEMBRE 2010
LA STAMPA IX

Economia La crisi infinita: perché il capitalismo


ha una potente coazione a ripetere gli errori In breve
LE «PREDICHE» DI MODIGLIANI

Dare la colpa
Italia-America
= Premio Nobel 1985 per
l’economia, Franco Modigliani,
scomparso nel 2003,
dall’osservatorio statunitense

al sistema è l’alibi
non ha mai mancato di
indugiare sul Paese che
dovette lasciare in seguito alle
leggi razziali. Dispensando
analisi e consigli tanto
ossequiati quanto,

dei manager
generalmente, inascoltati. Le
«battaglie e riflessioni di un
esule» sono raccolte nel
volume Bollati Boringhieri
L’Italia vista dall’America
(pp. 258, € 16, a cura di Renato
LELIO Camurri, autore di un denso
DEMICHELIS
saggio introduttivo, «Un
Non basteranno le ri- intellettuale cosmopolita»).
forme di Obama e della Me- «La pecca più grande degli
rkel, non basterà Basilea 3 né italiani, il loro vizio peggiore, il
la nuova Authority europea. difetto più imperdonabile -
Non basteranno nuovi corsi osservava Modigliani - è la
universitari di «etica degli affa- furbizia. (...) La sola cosa che
ri» o di «imprenditorialità so- mi consola è che hanno
ciale» (ovvero: cambiare tutto imparato a non fare i furbi
perché nulla cambi). Non ba- come produttori. Perché nel
steranno, perché il capitalismo resto del mondo non te lo
ha davvero in sé una potentissi- p Florence Noiville p Nassim N. Taleb perdonano».
ma coazione a ripetere gli erro- p HO STUDIATO ECONOMIA p ROBUSTEZZA E FRAGILITÀ
ri e un'irrefrenabile pulsione di E ME NE PENTO Il Cigno nero tre anni dopo ECONOMISTI CHE SBAGLIANO
morte (uccidere ricchezza è im- p trad. di Maddalena Togliani p trad. di Libero Sosio
portante quanto produrla). Ma p Bollati Boringhieri, pp. 96, € 10
Florence Noiville
p il Saggiatore, pp. 128, € 13
Nassim Nicholas Taleb
Il dio mercato
forse anche perché ha una = Nell’abisso della crisi:
anche per le responsabilità dei
Un atto d’accusa «non posso farci nulla»). E’ co- invece in ogni modo di riportare ro», come evento inaspettato e guru di settore. Alessandro
me se le business schools del mon- a una propria intrinseca normali- che spinge a elaborare solo a po- Roncaglia, professore a La
della francese Noiville do avessero prodotto «pecoroni tà, come se fossero un banale in- steriori le giustificazioni della Sapienza, analizza le radici
contro le scuole pluridiplomati che, al seguito di cidente nel continuum della nor- sua comparsa - secondo Nassim culturali della crisi in
anonimi pastori non hanno diffi- ma(lità) capitalistica. E questo, N. Taleb. Personaggio eccentri- Economisti che sbagliano
di marketing e finanza coltà a lanciarsi tutti quanti in- grazie al prevalere, sempre e co- co, filosofo controverso (ha ini- (Laterza, pp. 112, € 12). Tra gli
e i loro allievi «pecoroni» sieme nel baratro delle crisi più munque dell’immaginario neoli- ziato come trader, oggi è legato a errori gravi, «il mito di una
profonde». berista «che struttura e legitti- due hedge fund; la sua specialità è onnipotente mano invisibile
grande capacità di creare ege- Cambiare l’economia (model- ma i comportamenti, i ruoli, le giocare sui ribassi dei titoli), au- del mercato, la fiducia cieca in
monia (con consumismo e di- li, equazioni scopi) e i modi di in- scelte»; perché, prima della fi- tore appunto del best seller Il ci- meccanismi riequilibratori
vertimento). O perché «è fatto segnarla. Sembra facile, ma non gno nero. Di cui ora esce il po- automatici e l’ostilità verso la
così». O perché tutti studiano lo è. Perché, prima delle business Le ricette di Taleb, scritto, Robustezza e fragilità. fissazione di regole del gioco
«questa» economia, ma nessu- p IL GRANDE CROLLO schools c'è una sorta di ideologia Perché i cigni neri - metafora di vincolanti per tutti».
no se ne pente. E' possibile un governo del libero mercato (che è tutto, il filosofo - trader ciò che non doveva esistere - esi-
della crisi economica?
Come invece ha fatto Flo-
p a cura di L. Bazzicalupo e A. Tucci
meno che libero); una bioecono- del «Cigno nero»: stono e possono spiegare gran UN ANONIMO PAMPHLET
rence Noiville, raccontandolo mia come scrive Laura Bazzica- parte dei fatti che accadono,
nel suo delizioso Ho studiato p Mimesis, pp. 221, € 15
lupo (filosofa della politica) che, mai dare altre droghe comprese le crisi finanziarie;
W la recessione
economia e me ne pento. Diplo- con Antonio Tucci (sociologo del a un tossicodipendente mentre dovremmo renderci con- = Una ricetta anonima per
matasi nel 1984 in una delle più diritto), entrambi docenti all’Uni to che molte cose non riuscire- sopravvivere al tempo della
prestigiose business school fran- to», dice l’autrice, e si interroga: di Salerno, è curatrice de Il gran- nanza (Bazzicalupo) vi è un po- mo mai a capirle. crisi. La firma, appunto,
cesi, dopo il «pentimento» lavo- ma perché nessuno reagisce? de crollo. E’ possibile un governo tente «investimento fantasmati- Taleb propone, ancora con Anonimo Lombardo, che
ra come critica letteraria a Le Perché, dopo la crisi, tutto sem- della crisi economica? co che sostiene il desiderio e la metafore, alcune soluzioni: nulla navigando on line di fatto si
Monde, è saggista e scrittrice (e bra tornare “come prima”? Per- Un libro prezioso come pochi soggettività»; una «narrazione dovrebbe diventare troppo gran- rivela come Luigi Lunari,
sarà a Torino spiritualità il 24 ché insistere con il concetto di altri per capire, sotto il velo delle economica», affascinante per- de da non poter fallire; mai dare drammaturgo, critico
settembre). Un atto d’accusa, il “crescita”, «che mi sembra, sem- apparenze e dei conformismi de- ché illude di autonomia e libertà, a qualcuno un autobus scolasti- letterario, traduttore, per
suo, contro le scuole di econo- pre più un’oscenità»? gli economisti, le ragioni di que- ma che insegna invece come e co- co da guidare, se ha distrutto il vent’anni al Piccolo di Milano
mia (tutte uguali, tutte copia e Molti manager - e Noiville sta crisi. Partendo non dall’eco- sa desiderare. Un immaginario precedente; mai dare a un tossi- con Paolo Grassi e Giorgio
incolla). Scuole dove da tempo racconta diversi suoi incontri nomia - che «è divenuta il refe- tanto attraente che - sua ulterio- codipendente altre droghe. E Strehler. Il suo Elogio della
marketing e finanza sono le di- con i non-pentiti - capiscono che rente della propria stessa logica, re funzione - «occlude l’antagoni- poi: marginalizzare le scuole di recessione (Book Time, pp.
scipline regine e il modello vin- qualcosa non va, ma poi «soppor- lanciando il sistema globale ver- smo», la critica, la riforma di se business, chiudere i Nobel di eco- 89, € 10) è un adattamento
cente è riassunto nell’acroni- tano in silenzio turpitudini e bas- so una crescita illimitata e una stesso. Grazie anche all’idea del nomia, avere un’ecologia più ric- dell’adagio di Vico: sembrano
mo MMPRDC, «Make More sezze (“se non lo fa la mia azien- produttività fine a se stessa» e mercato quale «organismo auto- ca. E’ sufficiente? Forse no. avversità e invece sono
Profit, the Rest we Don’t Care da, lo farà un'altra”)»; e danno la che dunque è incapace di giudi- normativo». E così vince l'ap- Anche fare previsioni, poi, opportunità. Opportunità la
about». colpa al «sistema», facendo finta carsi e correggersi - ma da politi- proccio, «tipicamente economi- non è impossibile; e Weber e Jo- recessione, stagione
Dopo l’ultima crisi è cambia- di non vedere che il sistema sono ca e diritto, dal loro dovere di in- co, della gestione dei rischi»: la nas potrebbero dirci qualcosa. provvidenziale, perché impone
to qualcosa? Guardando i pro- loro stessi; al più cercano vie di terpretare la realtà e di governa- crisi «come sintomo non da gua- Bisognerebbe invece cambiare di fare un passo indietro e nella
grammi delle scuole «come te- fuga individuali, senza provare a re l’economia e le sue crisi. rire, ma da accettare». l'immaginario dominante. E qui produzione e nei consumi.
mevo, nulla o quasi è cambia- cambiare le cose insieme (tanto, Crisi che il capitalismo cerca Crisi anche come «cigno ne- viene il difficile. Meglio non «crescere» troppo.
Classifiche Tuttolibri
SABATO 11 SETTEMBRE 2010
X LA STAMPA

C
ominciamo dai nuovi ingressi della settimana, divulgazione, racconto e documento, informazione e dilet- tascabili i Numeri primi di Giordano già si preparano
AI PUNTI fra i primi 10. Al terzo posto c’è Augias, che prose- to. Per le altre due novità, in quinta e in nona posizione, ad un ulteriore rilancio con la prossima uscita del film di
LUCIANO GENTA gue il suo ciclo di indagini per dipanare storie e qui, a gusto, dovrebbe bastare il virgiliano «guarda e pas- Saverio Costanzo presentato giovedì a Venezia. Risalen-
personaggi e sciogliere segreti in luoghi emblematici, fra sa»: in Mangia prega ama c’è la trentenne in crisi che de- do infine al vertice primeggia ancora la Kynsella, mante-
cultura, arte e costume - questa volta in Vaticano, dopo ve riordinare la propria vita e sta per arrivare al cinema nendo 100 punti che valgono sempre 10 mila copie, e la
Il detective Parigi e New York, Londra e Roma -, andando a zig zag
nel tempo e nello spazio, con elegante understatement
con il volto di Julia Roberts; la Biblioteca dei libri proibiti
è l’ennesima variazione del mistery goticheggiante, que-
Avallone si gode il sorpasso su Pennacchi, senza curarsi
di chi ai libri antepone il suo «strepitoso décolleté». Tipi
mai disgiunto dalla passionaccia del cronista di nera, dal sta volta nel New England fine ‘800. Ci sono poi, a centro che lei ben conosce, come la protagonista del suo Acciaio
Augias gusto del lettore di gialli per cui è diventato così popolare,
sui giornali e in tv. E proprio quel genere e quel linguag-
classifica, i «maratoneti» dell’estate: il romanzo Un gior-
no di Nichols, la vera sorpresa della stagione grazie al
con quel padre che fin da piccola le spiava il culo e le «tet-
te irriverenti». Tipi «bavosi», ha commentato la Murgia.

in Vaticano gio tv, lanciati da Angelo Guglielmi, oggi proseguono e


mietono frutti in editoria, trovando il mix tra feuilletton e
passaparola, la Favola alle Terme dell’anima di Gramel-
lini e il polemico saggio da Lega Sud di Aprile, mentre nei
Esagerato: forse semplicemente tipi da spiaggia, anni
Cinquanta/Ottanta, come i loro editori di riferimento.

I PRIMI DIECI INDAGINE NIELSEN BOOKSCAN

100 60 59 54 44
1 2 3 4 5
I love mini Acciaio I segreti Canale Mangia
shopping del Vaticano Mussolini prega
ama
KINSELLA AVALLONE AUGIAS PENNACCHI GILBERT
MONDADORI RIZZOLI MONDADORI MONDADORI RIZZOLI

31
6 43
7 41
8 41
9 10 29

L’ultima riga Acqua Un giorno La biblioteca Terroni


delle favole in bocca dei libri
proibiti
GRAMELLINI CAMILLERI; LUCARELLI NICHOLLS HARDING APRILE
LONGANESI MINIMUM FAX NERI POZZA GARZANTI LIBRI PIEMME

Narrativa Narrativa Saggistica Varia Tascabili Ragazzi


italiana straniera
1. Acciaio 60 1. I love mini shopping 100 1. I segreti del Vaticano 59 1. Cotto e mangiato 19 1. La solitudine dei numeri primi 67 1. Attacco alla difesa 13
AVALLONE KINSELLA AUGIAS PARODI GIORDANO GARLANDO
18,00 RIZZOLI 19,50 MONDADORI 19,50 MONDADORI 14,90 VALLARDI 13,00 MONDADORI 11,00 PIEMME

2. Canale Mussolini 54 2. Mangia prega ama 44 2. Terroni 29 2. È facile smettere di fumare... 19 2. È una vita che ti aspetto 30 2. Torneranno le quattro stagioni 9
PENNACCHI GILBERT APRILE CARR VOLO CORONA
20,00 MONDADORI 18,50 RIZZOLI 17,50 PIEMME 10,00 EWI 9,00 MONDADORI 16,00 MONDADORI

3. L’ultima riga delle favole 43 3. Un giorno 41 3. Caterina. Diario di un padre... 25 3. The secret 13 3. Il giorno in più 26 3. Shrek e vissero felici... 8
GRAMELLINI NICHOLLS SOCCI BYRNE VOLO –
16,60 LONGANESI 18,00 NERI POZZA 16,50 RIZZOLI 18,60 MACRO EDIZIONI 12,00 MONDADORI 3,50 MONDADORI

4. Acqua in bocca 41 4. La biblioteca dei libri proibiti 31 4. Fotti il potere 10 4. Instant English 11 4. L’ombra del vento 25 4. La strada del successo 5
CAMILLERI; LUCARELLI HARDING COSSIGA; CANGINI SLOAN RUIZ ZAFÓN STILTON
10,00 MINIMUM FAX 17,60 GARZANTI 17,00 ALIBERTI 16,90 GRIBAUDO 13,00 MONDADORI 8,50 PIEMME

5. Non esiste saggezza 22 5. La psichiatra 23 5. Un viaggio 8 5. Fate i bravi (0-3 anni) 8 5. Un posto nel mondo 24 5. Shrek e vissero felici... 5
CAROFIGLIO DORN BLAIR RIZZI VOLO –
14,00 RIZZOLI 18,60 CORBACCIO 24,00 RIZZOLI 17,00 RIZZOLI 12,00 MONDADORI 12,00 MONDADORI

6. La caccia al tesoro 21 6. Twilight. La graphic novel 18 6. Per l’alto mare aperto 7 6. Gli uomini vengono da Marte... 7 6. La regina dei castelli di carta 22 6. Il ladro di fulmini 4
CAMILLERI MEYER; YOUNG SCALFARI GRAY LARSSON RIORDAN
14,00 SELLERIO 14,50 FAZI 19,50 EINAUDI 15,00 RIZZOLI 13,80 MARSILIO 17,00 MONDADORI

7. Il tempo che vorrei 20 7. Irresistibile 17 7. Ad personam 6 7. Altan. Terapia 6 7. Esco a fare due passi 21 7. Sei in trappola Geronimo Stilton! 4
VOLO STEEL TRAVAGLIO ALTAN VOLO STILTON
18,00 MONDADORI 19,90 SPERLING & KUPFER 16,90 CHIARELETTERE 11,00 SALANI 9,00 MONDADORI 8,50PIEMME

8. Bianca come il latte... 17 8. Il libro delle anime 16 8. Z. La città perduta 6 8. Fate la nanna 5 8. Venuto al mondo 21 8. Diario di una schiappa fai-da-te 4
D’AVENIA COOPER GRANN ESTIVILL; DE BÉJAR MAZZANTINI KINNEY
19,00 MONDADORI 19,60 NORD 19,90 CORBACCIO 8,00 MANDRAGORA 14,00 MONDADORI 9,90 IL CASTORO

9. Le perfezioni provvisorie 14 9. L’eleganza del riccio 16 9. Sognando Jane Austen a Baghdad 5 9. Quando i Giganti abitavano... 5 9. Marina 20 9. Diario di una schiappa. La legge... 4
CAROFIGLIO BARBERY ROWLATT; WITWIT SITCHIN RUIZ ZAFÓN KINNEY
14,00 SELLERIO 18,00 E/O 18,00 PIEMME 19,50 MACRO EDIZIONI 13,00 MONDADORI 12,00 IL CASTORO

10. Mister Gregory 14 10. Il palazzo della mezzanotte 16 10. Vaticano Spa 5 10. Il piccolo libro per smettere.. 4 10. La ragazza che giocavaconil fuoco 19 10. Terzo viaggio nel regno... 4
CASATI MODIGNANI RUIZ ZAFÓN NUZZI CARR LARSSON STILTON
20,90 SPERLING & KUPFER 19,00 MONDADORI 15,00 CHIARELETTERE 3,50 EWI 13,80 MARSILIO 23,50 PIEMME

LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALLA SOCIETÀ NIELSEN BOOKSCAN, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 900 LIBRERIE.
SI ASSEGNANO I 100 PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 29 AGOSTO AL 4 SETTEMBRE.

N U
el cuore di una guerra collana «Novecento» che sta arric- na macchina da scrivere promotore dell’esordio di María
tragica per l’Italia, Da El PROSSIMA chendosi con il ritorno dopo 60 an- rovinò il mio destino». CHE LIBRO FA Dueñas è uno scrittore raffinato co-
Alamein al Sangro, ni del saggio più famoso di Luigi Al- Con 70 mila copie in due me Fernando Sánchez Dragó. Il
1942-43, la voce di chi fu un nemi- MENTE bertini Le origini della grande mesi, il libro dell’estate in Spagna ...IN SPAGNA quale, sia detto struggendoci di no-
co, Bernard Law Montgomery, MIRELLA APPIOTTI guerra, tre volumi con introduzio- è Sé lo que estás pensando, tito- GIOVANNA ZUCCONI stalgia per qualcosa che in questo
comandante della celebre VIII Ar- ne di Sergio Romano, sono proprio lo originale Think of a Number. Paese non è dato avere, conduce su
mata britannica. Il suo libro, usci- «Le guerre» il nucleo della «casa». Sì, è un thriller. Sì, è americano. Telemadrid un programma di libri
to nel ’50 da Garzanti, viene ora
ristampato dalla Libreria Editri-
Le guerre In arrivo Le guerre di confine di
Israele di Benny Morris, uno dei
L’autore, John Verdon, copy pub-
blicitario a Manhattan, quando è
Le notti formidabile, intitolato Las Noches
Blancas.
ce Goriziana e sarà presentato a
Pordenonelegge il 19 prossimo,
presente il figlio David. Una scel-
sulla Linea nuovi e più accreditati storici post-
sionisti, mentre La caduta dei tita-
ni-Come l’Armata Rossa bloccò
andato in pensione si è ritirato in
montagna, a scrivere a tempo per-
so. Ora, con la sua meravigliosa
bianche Editori, librai eccetera procla-
mano che la riscossa sarà spagnola.
Il 2009 è stato un anno disastroso,
ta tutt’altro che casuale per la pic-
cola editrice friulana che, grazie
Goriziana Hitler, testo notissimo all’estero di
David Glantz e Jonathan House è
faccia da vecchio alla Clint Ea-
stwood, è una piccola star interna-
fan rumore con riduzioni di tirature e titoli fino
al 15%, salvato da Stieg Larsson e al-
ad un lungo lavoro di nicchia, si è tradotto per la prima volta in Ita- zionale, Spagna appunto inclusa. tri stranieri. Alla ripresa autunna-
imposta in ambito nazionale co- lia. Tornando a casa nostra, per ot- Ma il libro dell’estate, e della le, non mancano ovviamente Ken
me specialista di storia militare tobre, il pci nel contesto internazio- primavera, e dell’inverno e autun- Follett, Bret Easton Ellis, Paul Au-
«puntando l’attenzione non sol- nale, 1941-’44 in Frontiera rossa di no scorsi, è ancora e sempre El ster, Henning Mankell, John Le Car-
tanto sui grandi temi mondiali, Patrick Karlsen. tiempo entre costuras di María ré. Ma la speranza di una ripresa è
ma anche alla ricostruzione del Pur restando molto attenti agli Accoglienza, il 18, a Art Spie- Dueñas, che sta uscendo da Mon- posto è quello di Sira Quiroga, modi- affidata piuttosto alla tenuta di
nostro passato». Come dimostra argomenti legati al territorio, la gelman vincitore con il suo Maus dadori tradotto come La notte ha sta a Madrid alla metà degli Anni María Dueñas, come pure a Julia
il catalogo ormai di 200 titoli, ha forza degli Ossola è comunque nel- del FriulAdria, promosso da Por- cambiato rumore. «Una macchi- Trenta, in fuga per amore a Tangeri Navarro con Dime quién soy e a
idee precise Adriano Ossola che l’aver saputo da sempre guardare denonelegge con il festival «èSto- na da scrivere rovinò il mio desti- e poi per debiti a Tetuán, nel Maroc- Pérez-Reverte con El asedio, usciti
conduce, insieme al fratello Fede- lontano, esempio a suo modo clamo- ria» inventato dalla Leg, dopodi- no», comincia così. Dopo 38 setti- co spagnolo. Amore, spionaggio, da poco e ben piazzati in classifica. I
rico (cui è affidata la libreria anti- roso la Guerra senza limiti dei ci- ché «ci dedicheremo - annuncia Os- mane, è ancora primo in classifi- guerra, esotismo, segreti, avventu- bestseller di Pérez-Reverte sono pu-
quaria), l’azienda fondata dal pa- nesi Qiao Liang-Wang Xiangsvi sola - ai nostri primi ebook, esordio ca, 600 pagine per mezzo milione ra, tradimenti, intrighi: c’è tutto. re diventati una telenovela, trasmes-
dre nell’83. E «le pagine di Mont- uscita per la Leg a due mesi dall’11 con le Conversazioni a tavola di di copie vendute, e una trionfale Il classico romanzone? Ma poi- sa anche negli Stati Uniti, e magari
gomery - sottolinea - entrano a settembre e dove si preconizzava Hitler». Anche questa sarà una tournée sudamericana in corso. ché quantità e qualità a volte vanno è un segnale in più della vitalità e po-
pieno titolo in questo percorso». l’attacco alle Torri. Accanto alla guerra. Il destino frantumato e ricom- ancora insieme, il più entusiasta polarità della narrativa spagnola.
Diario di lettura Tuttolibri
SABATO 11 SETTEMBRE 2010
LA STAMPA XI

Franco Battiato

Il maestro della canzone


MIRELLA mistica. Avevo già letto Sri Au-
SERRI
robindo e Paramahansa Yoga-
«Vedo, rilancio, pas- nanda».
so»: il gran maestro della can- Nel mondo della cultura lei,
zone italiana, Franco Battiato, da sempre, si è mosso an-
punta pesante a poker. In sen- dando controcorrente, con
so letterale: scommette corpo- una spiccata identità anche
si tomi dell’Adelphi al posto negli anni delle più accese
delle fiches. Intorno al tavolo, passioni politiche, dei con-
impegnato a vincere un Tho- flitti a fuoco, delle stragi.
mas Bernhard o un Hermann «La nostra storia sembra un
Hesse, a giocarsi Robert Wal- magma in cui tutto viene a gal-
ser o Joseph Roth, c’è il patron la, ma non è così. Molte cose
della casa editrice che all’epo- resteranno per sempre nasco-
ca - siamo a metà Anni Settan- ste. Esiste un mondo subuma-
ta - sta scoprendo la letteratu- no che fa paura».
ra mitteleuropea: Roberto Ca- Per non sprofondarci den-
lasso. Carte in mano, con lui, ci tro?
sono la scrittrice Fleur Jaeg- «Reagii facendo musica e leg-
gy, Ombretta Colli (che nel gendo. Gialal al-Din Rumi, il
1965 aveva sposato Giorgio Ga- poeta persiano, fondatore del-
ber, pigmalione nel mondo del- la confraternita sufi dei
lo spettacolo del giovane Bat-
tiato) e lo stesso musicista. «Uscii da una crisi
I libri che intascavate dove-
vate poi dimostrare di averli esistenziale meditando
pure letti? «Mica eravamo a Gialal al-Din Rumi,
scuola», obietta divertito il gu-
ru della canzone italiana, non- il poeta persiano che
ché regista, pittore e scrittore. fondò i dervisci rotanti»
L’autore dell’Era del cin-
ghiale bianco per soddisfare i “dervisci rotanti”. Poi concen-
suoi appetiti e la sua biblioma- trandomi sulle pagine di Geor-
nia oggi ha trasformato la villa ges Ivanovic Gurdjieff in cui
di Milo - dalle cui vetrate si in- mi sono riconosciuto anche
travede un albero di fico che perché in Clic avevo già
sbuca da un pozzo e un meravi- espresso idee molto simili. E
glioso angolo di mare - in una La vita. Franco Battiato è nato a Jonia, in provincia di Catania, nel 1945. Ha frequentato il liceo scientifico ancora, nella lista degli autori
fantastica casa-biblioteca (cir- «Archimede» di Acireale, trasferendosi in seguito a Roma e a Milano. Cantautore, regista, pittore. di quegli anni, ci sono Santa
ca diecimila volumi). Qui, nel Teresa d’Avila, San France-
Le opere. Tra i suoi lavori musicali, «L’era del cinghiale bianco», «La voce del Padrone», «L’imboscata» (tra le sco d’Assisi e San Giovanni
Una casa-biblioteca canzoni «La cura»), «Dieci stratagemmi». Ha esordito nel cinema come regista nel 2003 con «PERDUToAMOR», della Croce».
Nastro d’argento. Ha scritto l’opera «Il Cavaliere dell’intelletto» su libretto di Manlio Sgalambro. Quando ha incontrato «Gil-
nel parco dell’Etna, gamesh», il mitico re dei Su-
dove nespole e prugne meri che regnò su Uruk, a
cui ha dedicato la sua opera
si intrecciano lirica?
con sufismo e buddhismo «Ho cominciato a occuparme-
ne venendo a conoscenza di
parco dell’Etna, tra nespole e I PREFERITI Il compositore di «L’era del cinghiale bianco» nuovi ritrovamenti testuali.
prugne, alloggiano testi e auto- Ora sto lavorando a un film
ri tra i più curiosi, i più partico- presenta a «Pordenonelegge» il cofanetto che accoglie sulla vita di Georg Friedrich
lari e i più rari: Battiato, musi-
cista veramente libridinoso,
f il suo film sullo scrittore di «Diceria dell’untore» Händel. Scelgo sempre perso-
naggi che posseggono, oltre al
colleziona opere in cui si spe- talento, la trascendenza. Hän-
cula di sufismo, buddhismo, del detestava l’idea di diverti-
dervisci, filosofia orientale, ci-
bernetica e positivismo. Ope-
re che non ha rintracciato pas-
seggiando sulla Senna o fru-
gando nelle bancarelle dei
bouquinistes o in rare librerie
TULKU URGYEN
Dipinti d'arcobaleno
“La mia Sicilia re il pubblico. Penso che il do-
vere di un artista sia cercare
di creare opere che aiutino
l’essere a crescere moralmen-
te e spiritualmente. Tornando
al film, anche se ancora non

dionisiaca
antiquarie, bensì standosene abbiamo firmato i contratti,
Ubaldini, pp. 176, € 13,50
nel suo buen retiro nei pressi mi hanno dato la loro disponi-
di Catania. «Iniziò a meditare all'età di 4 bilità Johannes Brandrup nel-
«Oggi con Internet navighi anni. Sotto la guida del suo la parte di Händel, Willem Da-
e trovi tutto quello che deside- sublime padre, riconobbe la foe e Susan Sarandon».
ri», osserva il compositore as- natura della mente. Consigli Sveglia alle 5-5 e 30, musica
sai legato anche agli scrittori e indicazioni essenziali» per un’oretta, poi comincia
siciliani. Da anni calca le scene
in compagnia del filosofo di
Lentini Manlio Sgalambro,
mentre a giorni uscirà Don Ge-
sualdo, un cofanetto dedicato
a Gesualdo Bufalino con libro
e dvd (da Bompiani), compo-
f come Bufalino”
cito. Chiacchieravano in conti- ro del tempo perduto, foca-
il lavoro. E alla sera? Cosa
c’è sul suo comodino?
«In questi giorni l’opera di
Dzogchen Ponlop, uno dei più
eruditi maestri di meditazione

«Ho sul comodino


sto da spezzoni di interviste e nuazione per interrompere la DON GESUALDO lizzandosi su Joyce (a cui tra
testimonianze di Piero Guccio- monotonia del lavoro e non fa- AL FESTIVAL l'altro nel 1999 dedica «Fin- l’opera di Dzogchen
ne, Leonardo Sciascia e Sga- cevano altro che parlare e Franco Battiato sarà tra gli negans Wake»), Dostoe- Ponlop, ci insegna
lambro. sparlare di uomini, spesso giu- vskij, Stendhal, Proust,
Cosa l’attrae nei conterra- WILLIGIS JÄGER dicandoli dall’aspetto. Ho im-
ospiti di Pordenonelegge
sabato 18 settembre. Alle Tolstoj e altri ancora. Tra gli a non giocare d’azzardo
nei? Quella corda pazza di L'essenza della vita parato così una specie di fisio- 21, Teatro Verdi, lo italiani? con la morte»
cui parlava Leonardo Scia- gnomica popolare (Nel 1988 intervisterà Mario «Tommaso Landolfi, giocato-
La Parola editore, pp. 458, € 25
scia, che contraddistingue Battiato pubblicò l’album dal Andreose. Seguirà la re d’azzardo, scrittore con la che, lucido e acutissimo, riflet-
non solo Pirandello? «Un libro affascinante sulla titolo Fisiognomica che fu uno proiezione del film “maschera”, come diceva di te sulla cultura occidentale e
«Ci sono narratori dell’isola, mistica cristiana, la preghiera dei grandi successi dell’anno, dedicato a Gesualdo lui Montale, dalla lingua com- sulla moderna tecnologia. Ci
come Bufalino, Sgalambro, contemplativa, e i percorsi ndr). Leggevo poco: L’interpre- Bufalino, ora in uscita in un plessa e ricercata. Rien va è il insegna a non giocare d’azzar-
Tomasi di Lampedusa, che esoterici dell'oriente» cofanetto Bompiani («Don libro che più mi ha coinvolto, do con la signora con la falce».
hanno esordito tardi. E’ co- «Tra gli italiani Gesualdo», dvd e libro di all’arsenico». E dunque?
me se, per anni, avessero pp. 124, € 20). Battiato Il filone mistico quando lo «A prepararci per tempo al-
puntato un grande telesco- ho amato anche l’appuntamento che ci atten-
pio sul mondo circostante.
Dando poi fondo alle proprie
f Landolfi, “Rien va” è
intreccia le sue riflessioni
sullo scrittore di Comiso
(nasceva novant’anni fa,
scopre?
«Dopo una crisi esistenziale
della fine degli Anni Sessanta.
de. Il flusso continuo di nasci-
ta e morte è una benedizione
riserve e restituendoci, co- il libro che più mi ha vinse il Premio Campiello Raccontiamola così: mi trova- che dà senso alla vita e le impe-
me fa Bufalino, romanzi di coinvolto, all’arsenico» con il romanzo «Diceria vo a New York e avevo più di disce di essere statica e sta-
una sensualità straripante, dell’untore») con le un dubbio sulla vita, sullo sta- gnante. Credo nel passaggio
una Sicilia dionisiaca, piena tazione dei sogni di Freud, testimonianze di Leonardo re al mondo e sugli umani. Ero da un’esistenza all’altra».
di sapori e di colori». L’amante di Lady Chatterley di Sciascia, Manlio nella metropolitana e aspetta- Lei è molto pessimista?
La libridine, come virus, se David Herbert Lawrence, che Sgalambro, Matteo Collura, vo il treno che vedevo arriva- «Per nulla. Ogni tanto una
la riconosce? L’ha conta- MEISTER ECKHART ha alimentato, solo per il tem- Piero Guccione e altri re. Ho provato l’irresistibile qualche sana malinconia... in
giata da ragazzino? Sermoni tedeschi po della lettura, i miei sogni personaggi della cultura. tentazione di buttarmi. Era co- fondo come Bufalino e Piran-
«Il vocabolo non mi piace per Adelphi, pp. 278, € 17,78
erotici, e i testi del padre della Ad Alba, un altro volto di me il canto di una sirena, un’at- dello. In Stage door si canta
niente. Nessuna “malattia” cibernetica moderna, che è Franco Battiato, il pittore. trazione fatale come quella “sapessi che dolore l’esistenza
infantile, di questo tipo. Da «Le radici della filosofia stato il più giovane studente Nella Chiesa di San che percepisci quando, a una che vede nero dove nero non
ragazzino passavo molto tedesca dell'800. Fichte, universitario, dodicenne, della Domenico si inaugurerà il 2 certa altitudine, il vuoto ti ap- ce n’è...”».
tempo nel laboratorio di sar- Schelling,Hegel, storia americana, Norbert ottobre la mostra (fino al 2 pare come una malia, un ri- La sua massima preferita?
toria di mia zia. Con lei c’era- Schopenhauersono gli eredi Wiener. A 23 anni mi resi con- novembre) «Prove chiamo. Ho dovuto afferrarmi «Quella di uno sconosciuto
no una quindicina di ragazze della sua spiritualità» to di essere ignorantissimo». d’autore», con 25 opere. a una colonna per non farlo. compositore del Seicento:
che imparavano l’arte del cu- Così si impegna nel recupe- Ero agli inizi della mia ricerca “detrattori, alla larga da me”».

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