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I_DELLÀ’CARTA
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\‘ PITORESCO
DIALOGO
Tra vn_ Senator Venetian deletante , e vn profeſſor do
Paura , ſoto nome d’Ecelenza , c de Compare .
COMPARTP IN OTO VENTl
Con_ i quali la Neue venctiana vien conduca in l'alto Mar 'dela 'Pim-a , come
afl‘oluta dominante de quela a confuſion dc chi non intende el
Leſſolo dela calamita.
. ' Opcradc
MARCO BOSCHINI.
Con i argumenti del VÒſſ-ÌÌÒ N T'ÌÎÌÎO S O ,W <4 x. »10*1‘ ^
Academíco Delfico .
CONSAGRA‘
AL' ALTEZZA IMPERÌAL
Dc Leopoldo GuglicImo,Arciduca d'Auſtria.
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O hè dubío níſſun , che Chi vuol
rícar-vn Vaſſelo , l’ hà da an
dar al Boſco Per legnc z Ma xè bem
anche vero , che no* baſta haueri
legnamí ſechí , tàſonaí , e tagíai in..
_ bona lunazpcrche ſe noi vien meſſt
in o era da vn Marangon , che había ceruelo , ſe và
a uſxgo dc far (co’ [e ſuol dir) d’vna lanza vna ſpina .
M1', Per dírzclrvcro ;quando me xè vcgnù penſier
dc fabncar ſta mia Nauc Pitoreſèa, cognoſſendomc
Boſco ſterile, a ben che habia vn puoco dc legname
grezo,mc ſon acorto che ’l mio ínzcgno gíera apon
to Vna tauola raſa z de muodo che ſon recon-ſo per
ó _ a agíu~
agiuto al’Artificío Venetian, Proto , ſora Proto , In:
tcndencc,ſora.intcndcntezanzi Plcnípotentíario dela
Pítura, cl qual mc hà ſocorſo corccſcmencc,co’l dar-ñ.
me vna quantità dc Macſtranzc,con tute le materie
pronte , che ocorc al mio biſogno. E de più el me hà
anche Prouíſto d’vnſquero capace per tal efeco, che
xè Venetia , ſun el qual con ogni diligentia Zambo
lin áhà piantà el Primo ſeſto-,Lagundo per agiutantí
ſ0' adel Zentil, e Vctor Carpacío . El Tcntoreto
hà dà el dcſſegnozperche l’habla forma tal,che la rc—
ſiſta in Ògní Mar . Zorzon ghà a lícà el cimon , per
Podcrla orzar, e pozar ſcgondo igiſogni . El Porde
non xè andà a formando i__ corbami a meſura , co’l
ſcurzarlí , e slongarlí , come comporta la bona for
ma. El Baſian ghá fato le boche porte, per dar lume
ale giaue, ccamcra del Patron ,ElZilotí ghà piancà
l' ÀgflzdozElsaluiati cl trínchcto . Paris
Bordonglëà mdotà la pupal’atfloveroneſdìhà ador.
nà d’vn fanò, tuto inzogclà. El Schiaon, bon calafao
ghà calcà le ſtopc . Palma Vcchio l’hà ímpalmada ,
azzò chela ſcora più veloce. E pò molti altri Arlicui
dç queſti hà fato lc fontion più groſſe; come ſal-auc
gluſtar i magieriſora izcoxìoamlzlmplronarliz daxghè `
el catrame, e tute lc altre colſe per aleſtirla 5 aſſlſtenó
do a tute ſte foncion- cl pcrítiſſi mo Tician , vero Ar
míragío dela Picura. E ſubito aleſtída ;cl Tcntotcto
l’hà armizada de tuto Ponto,con ;re man dc bataría,
C011
èòn i Pezzi
da.70. 'tuti dc bronzo;
e pò ogn’vn e pcr'cl
de lori he più Colombríne
hà cargà sù de i ſo’caìó
ucdali. E veramente i hà to be'n‘ñ: che r altro mi
apena 'haueua da ſaornarla. E,pexche ixe boni da-far
de tuto , i s’è anche reſſolti de nauegarla lori iſteſſi;
per condurla al bon viazo, co’l compartírſe 1‘carghi ,
c le fontion tra deìlorí,ſegondo el ſo' valor', andando
tuti d’acordo :‘ come ſaraue in primo lÌÒgO , Tician
Poota , come uelo, che cognoſſe'tuti i Venti—z d’oué
che. no’lpuol al” la ſtrada . Palma Vechí‘o‘, f’o’ coni
ſcgicr, e aſſiſtente. Zorzon Parceneuole , come qucó
lo,che hà sborsà i Primi ta1enti,p‘er fabricar Ìa Naueì
Timonier cl Schiaon, per el più fiero , e teribile . Ca
po' de Bombardieri el Tentoreto, come el più Robuè
-ÌQC Il Piùbxauo‘, de muodo che in' 'ocaíìon de _coria
baxeir. euri habia da‘ dir con -Lic’cnfla SignÒr-Gapmpfiî
;mazche ſe* dagLfgc-go al pezzo . El Baſſan rien-in
man el bacíſuogo , per impizzar le Michíe’, e‘l fera!
in tempo dc noce. Sora cargo Pablo Veroneſe, eòme
guekîzfihe sàîcegnir i conti giuſti: ," e* dar ſatÌSfatíÒfl-ä
- tuti; Cadetqſoì’fioscríuanclo, per el beliffimo caſa?
tere .e Maríneri Vechi Zambelin , Zentil , Carpatíoî,
Bordon. Zilotí, e Saluiat’í tende a lc vele. Aleſiàndrö
.Va-muri Alfier dele ſoldadeſche; Lunardo‘Coì-onäz
, e Veſentini ſot‘o Capi de Bombardieñ .3 P319
ma zoucne Maſſer , e conſeruadot del-e munitíón 'J 'ſit
i- .viruarie. Trombetc de gloria Zancontaríni , Bene-ſi
a:. to
L
to Caliari, Monte Mezan, Santo Peranda, Aluiſe dal
Friſo,Mafio, Verona,Piero Malombra,e Tiberio Ti
neli . Del reſto chi tende a le gomene, chi a le Anco
re,chi è Soldai,e chi Marineri, con tanto gran ſegui~
to de ſoldadeſche,e Marinarezze, che ſe i ghe ne vo
_leſſe in t’vn biſogno da tuto el Stato Venetian , i o
deraue far vna Armada , cusì groſſa', e potente , c ci
reffiſtçria contra tuto e] Mondo. Si che,vedendo ſta
Naue cusi al’ordene 3 me reſſoluo de mandarla a far
vn Yiazo in l’alto Mar de l’Vniucrſo , co’l racoman
darla a l’Imperial V-.A. azzò chela ſe compiaſa dc
patronizarla co’l titolo de Capitanio General dela`
Vertù; _ come quela,che intende la Carta del Nauef
gar Pitoreſco . i
Humilmentcſuplico doncal‘A.V.lmp.gradir la pu:
rità del mio afeto , nuda afato dc le peculante adul'a
cio`n dëfiíſo preſente,ariuae a ſeano taLche ogni Vil
vel-mo ſe pretende a fOl‘za de i ionfauce (oo difàe
quelo , ) d’inalzari Principi ſora e ſtele : ſ1 benſe" sà
che vna picola candeleta no’ puol zonzer lumea vn
So] cusì reſplendente: erche doue ghè numero infi~`
nico de Trofei Marcia i, Seem', Micrie, e Corone no*
ghè ochio,che poſſa in quel inmenſità dc lume afiíî
íàrlë ſenza ofeſa de laViſta . E permi me par- che faz
zando ſacrificio al Cielo, baſta che ghe ariua la ſem
plice ſraganza dei íncenſi ;reſtando le cenere,e’l Sa
cxifiÉamÉLx!52.13:? .ſ1 ?PPP _19 _Dc-'ràcomprende-e in:
cen
tende i cu’oſimQe le prononcíe de nm'i Popùlí, cusu
.Principi vice Dei m tera íncende‘ogní ſorte de len
’ azo; Doueper cauſa tal, me ſon ariſegà de :ſacri
'ägar la baſſezza del mio diſcorſo al’Imperíal 7V.A. ìe
profondamente humiliandome, e inchínandomc,
me_ dëchíaroìambic‘ioſiffimo de poder víucr -
` 'Delñlmpvzfl ’ j
.*'. ì \ ~ ` ~ z
\
_ _7 v *vu-d-
_......, . -.
1 . _MarçoBoſchinÎÌ‘
_ …Inéitë
da l'ape-4,0 d’rltimmpercbe no' :òſe 'l boletin, cbebò mfñ
[o. al loto *pignoniſuora con Bianca , o con Gratia. Dirò don
‘ ca tuti-:ſe la Fortuna irieſaràfauoì‘cuole , continuerò ;ſe ari
\ cl” madona Bi-î’ca ma reſpondeſſeſereròsù lefiatoîexfaròèk
e- baſata a quel prouerbio, che diſc: ghe vuoLaln-o die {anze
Neſaraue maraucgia, che butando {o dalſquero del mio Fuoco auerfla Nd
ae Pitorefcme che ingolfandola in l'alto Mar dc l’ì’niucrfalitàzla jſc aſſcdiada
da qualche vaflel de malſanprocnrando de bcrſagiarla con le canonae dela ma
lignitàpercbe, parlando ala lzona,~no'manea mai tarifcmo glie eſſendo la piùſa—
cil coſa quanto dir mal del Compagnome la più dificilmhe far ben alproflîmo.
E mepar {a de veder ?na quantita‘ de Tagialegne con le mancre guae in ma” .
comeſe i voleſſe deſpogiar nò rn Boſchi” . ma rn Boſco del Monte!, pei-ſar vna
groſſa Armada; ouero de 'veder tanti San-api in la ſedia dela rigidezza afor
marme proceſſo adoſfo dc vita, 8c moribus dauanti al Tri bunal etÃ/{Palme dc
la Dea 'Pitura , cofl acuſarmedc crimine lazſç M aieſtatíssaduſendo che babia
opinion de 'Poeta, c de Titor. E qnabſe i podefleJon/eguro che i mefarla dar im
caualo con la ferſora . Ma, perche pretendo in tal caſo de eſſer bon dcfar le mie
defeſczſeſueedcflì l’ocafion, ſperma reflar aſſolto ; e che quei per conueiſofuſſe
condanai in le ſpeſe del proceſſo , con”: interi-fiat' , efodutori dc teflimom'j’falfi.;
comprobanda quel dito; che la Verità Parto-”Ue l'odio .
Efi mcfitfle dimm/ye efld deſerite leglorie dela ?mira dale pene maiflre de
i più canori cigni, che vaga aſuola Wanda per el Cielo de1’.\10n1a,c the aprefl’o
a quelafinfonia de 'Parnaſmparnò ma bnrataora mal acordaw'e ”modo alle la
ma operationſarà ginflo 1m quadro a guazzofato co'l panel da Biancbizin . .A
:al cbeſſeſpctine a quei zigantoni, emuli del’iſlrfl'o Gz’oue, parcrò 1mſalta mar
tin. Gbe rcſponderòmhe quando ſeparla dc la Verita‘ , no’fd biſogno pompa de
(zelo parole; e inſia parte me cagnaſſo de puoeo talento; ”prendendo miflam- la
baffczza del miogiudicime che me contento: che :bi pretcndflje’ vaga a Piear .
Donca me dirà vno , abc (per eſempio) ſara come; dela fimplicitì :perche
cauſa t’baflù mtflo a fla impreſa tusì dificile, che ba‘j‘àto dar inſeco tuti, cbiſe
ne ba impazzas’î’rinagbs dirà "BL‘MG gbejon aplicd; perche l‘bomo ba elſo'
libero arbitrime per {ontambefi ande-rà a inneflir done xè and-ì i altri,hanendo
qneli oou à~elſ_eco, anderò avrtar in lorùpero‘ ſon feguroube a cbipiaſe la re
rítÃB no'ffi’n‘zzeraflamia 'pímca fadiga ; deebiarandome che no'pretendo in la
dicitura de dar in l’rmor a chi :a‘ più de mi. Stafſemofreſchifiſe daſſe del naſo
nome ai Zenſamini o': Spagna , e al muſchio de {.enantt 3 Epò al: volte i odori
L `_ ` ſi ”0170
"59.' acuti, i” liogo d’e-(ſengratiflv imbalordiffl: . Sefla ”n'a tela noflrm ſxo-[03
map” eem’xbe hà la peleſutilamlmaneo laſeponi aplicar perſi-»Meleam".`
[e larghe a deibomenigroflì:oqnando altro no’flafl’e, bauerò content-ì el mio ge
nio, che e' de ſeruir (per quel, che comporta la baffizza del mio inzegno) al'al-r_
rezzaglorioſa di mii Patria” venetiani; fauendo, che infia parte no’falo; ba
vendo puzà la mia debelefabriea fun'ëm fondamento emìſodo . _e feguro, :be
,zifjìm ghe Fodera mai ragiar le gambe deſoto .
Inſuma la Natura inſegna a [mgnar per la 'Patria . E {è the altri de i noſtri
non hà tiolmfla impreſa,- no’padendome più :egnir inflropa ,me delibera de dir
quel che sò, eo’fà mi: efi ben non m‘uerò al merito dela virtù veneziana , no'
Wi atm-mu reſi-:r defeguíurla,ca’lfar rn’aboz‘zo de purapratica, ſenza tan:
ti .As-Morì”, e tanti Demoflcni .
'Perche la 'Pin-ra non è come le altre Virtù, che per via de libriſe poſſa mio—`
trinarſe, ne adotorarſe : però ”e ìn-{egnerò deflarſaldo più, che fodero/ſl :on
le l’ulrtaſenzafar el Filoſofo, lXAflrologaJ'.Alebimffiame’lpedmmne’l Ne
gromante : perche me par che ehi {aim-ia o :bei xè mari , o che i vuol morir .
'Parlerò ben 4 la [chic-m , ſenza andarme aſcom!” drio rn dea; ne tiorò dona
anagrama per agiutmnon eſſendo mia profeſſor: (-l dorar a mordenteme afuogo:
ma bem: brum’dc; e infin meterò tante legneſoto la mia pignata quanto fà biſo—
gno, per eufimzr la edrne,ebegbe xe‘ drento : porche cbi vuol farpiù meflieri (le
quchche ghe eonuiemi mc pargiuflo ala condition de quel Zarate”, che vuol ebë
el ſo' onguento da regna/ema per ogni infermità. _.…,,.~.->~ç.
S‘ò che alcuni me dirà@ {A el m’éfld dim) mo almam'o bmflìflu babù tanto
inzegna de leflc’r inſieme quatro parole toſcanexbe a quel mundo ti bauerefl’ifa
zo più bonor a i to’PatrÌoti. Per dir cl vero de qzieflofiffibe me ne rido, e con la
raſo” in man .
Si vcgmſſe a Venexia rn Fiorentimper eſempio” 1m Bergamaſco reſi# a Ma
negacomio; e che i andaſſe al Brogio a bora de S. Mamme ebeiſe ”meſſe apar
lar ogn’vn de lori in lajo’lengua naturabmo’no’ Mreraueligiuſto giulio 1m miſ
fìer Bain-ame, e l'altro mi ;cr Cicobimbi flraucflij, perſa-r rn intermedio a quel
regal congreſſo? Mi,cbe/0n veneti-m in Venetia,c che parlo de Pitori venetiani,
hà da andarme a flraueflir .9 Guarda el Cielo : che ela' puo] parlar eo’l ”pelo i”
mamſc’l *Dog/'a tirarſu i ocbi. Nò nòJaldi pur per i palixbe queſti xe' i verz‘troLi
dele noflre lagunc. o" donc:: tiſprezzj la langue toſcanaÎMi no' digofla eoſa;di
go ben, che' ghe xèfla‘ tanti 'valorofiſcritori, che s’ë eompiaflì deſcríuer in leſo'
lengue natiune ebe i ba‘ bauù l'aplaujo per tuto el Mendoza' che baſleriaſolo por—
tar in :ola le rime de Mafia Venier , e le come-die del famoſi/finto Kaze-mn'. e le
nrgutiflime leterc :le .Andrea Calmo: oltre the Camilo Scaligera dela Frata m1
obe 1:2 to” qualcoſa in :al prcpofitolnfin mi (biſogna-.ſlm la digomc par, che
fa
fe diſeorefl'e in coſe-amo in romaneſcoìelſariagiuſio meter la Vìrtù veneti-@2;: ii
t’tm vaſo,cheghefaſſe piar l’odor daſoreſíier: done chela perderia quel hangu
flmche rende lapiùſoauefraganzazche ſia in l’ì’niuerſo. E infi”fla‘ he” che tu:`
te le coſeſapia dalſo’ſaor .
Orsù diga tuti quel, che ghe piaſe, ehe me diſpono afar co’fa‘ quel han Mari;
ner , che tiol el vento in pupa: de mundo chepiù cheghe vienſupia‘ da drio , più
el vien pento auanti .
Ben e‘ vero cheſe el corteſe Deir-tante me afl'ìflerd,come 'baſſe-l de conſerua,con
più guſlo. e vigor condurò la mia Naue per el mar dela Pitura; tocando con più
facilità tal volta el 'Porta del Deſſegnoflal volta quel del Colorito,e alcuna vol—
ta quel de l’Inuention; paſſando i golfi più dificili de l'Arte5come la dtſiribution
delefigm'ÒlL/lrtifìcio dei lumi,e del’ombresle dim/ion dei veſini da i lontani, cò‘
le diminution dei :ſieflì , e tutele vere maſſime. e più diſicile; co’lſuperar le ho
raſche de i *venti contrarij,che da‘ a tratterſoflagiando iſioni de i Maldicentùcdl
ſiar lontan daiſcogi dela vflinatíomde muodo cheſconriremo i 'Paeſi incogniti a
chi non intende el vero hoſſolo dela calamita; e impizzeremo ?na lanterna, che
moſtrerà el 'vero carni” a chi deſidera auefinarſe ale Minere dela 'Pit-era . E al
incontro[loſplendor ofuſchcrd la villa a quele notole che per ſo' catiuo deſlin el
ſo’mazor lume hd da eſs’er leſchiame de i peſche dele panochie,che luſe de note .
No credaperò niflun che me vogia arogar titolo de eloquente; eſſendo {d cogni—
to de eheſa-{o ſia el mio carato, come anche mi cagnaſſo tuti i profeſsori de tal
;Ai-te: eſi no’ i me "nord muar le carte in man , e che i vogia confèfl‘ar el vero , i
dirà c’hëìän’ìñflì manco de quel,ehei sd,e intende più de quel che i opera; che
magari 'voleſſe el Cielo che la ma” obedifse al'inteleto. 'Peròſeſuol dir perpro
uerbio che trilmlo comun è mezogaudime cus? ſepodcmo conſolar l’vn con l'al
tro.$e diſe anche chi no’ſe agiutmſe aniega. E 'Per qucflo parendomc cheſia mio
diſcorſo reſlaua ma notomiaſpolpadaſenza l'agiuto de chi .ra‘ ; m'e‘ parſo ben .
e de douer ehe i noſlri Titorimiuenti valoroſiſeguaci dele vere maflime Venetia
nezrncta ogn’vn de lori laſo'pezza in la mia l-ſ/îmſeruendoghe, ſe nò per altro a
per maſlelo, co’l hutarghe sù la mia aquaforte. Eſe[er caſo i pani de leſo‘Vir
tù no' reſterà con quela netezzaffihe i merita; ſe atri …ſia alſaon del mio Fuoco
intendimento ogni defeto .
E, perche l’vniuerſal no' creda che meſul-Dia han nome el pan de Caſi-1,11670;
Ieſlo far veder che hà anchegti/io dei frati de tuti i Virtuoſi in tciſo’ generi, co’l
meter anche molte opere de Foreſlieri,i quali,oltre che i me rende ornamcnto c5
le ſo’Virtù, i é anche boni teſtimoni! comprohanti de tuto quelo,che diga: perche
agi-'rn de lori è molto denota, e afetionà ala Imperantc noflra maniera Venetia
nme con queflaſì nò Iimaeparole, almancoſenza ruzenflper la mezza dſl bw
amor , reflo ſchiauo a tuti quell' che hd el bongflſio Venetian . 1
Mo to
.x MÒIÎoZIIuflflLWgÎÌBÎWÌfMMÎ/íípñoî f- ì - -Î
' " *- ‘ r ` ' ‘ , ' i `ſ _ 'l
.:E
* 5*? 'A carta di nauígare‘di V.S. Moltò Illuſt’re t'n’ h‘à
condotto in vn Marc digratie . Hauerei creduto
di parirnauſiagiorrátanti Venti, ſe la ſua Virtù
non m'haueſi’e ſervito diBoſſolo, e di calamita...
Qtlzeſta Vit‘tù però hà voluto moſtrarſi modeſta
’ ’ co chíeder correttione. doue meritaua encomí;
per guadagnar da ſe medeſima quegli applauſi,che non poteua
conſeguire dalla mia penna. Honora V.S. con l'ombre degli
lnchioſtri la memoria di quei Pittori , che hanno co i colori dafl
to lume alla Fama; e glorifica co‘l luogíuditio quelle celebri fà
tiche , che dall' Ignoranza , e dall'lnuidia veniuano pre indica—
te . La prego à compatirmi, ſe non lodo lo ſtile» l'Arri cio ,15.;
ſpíegatura , e i Concetti; perche mi mancano l'eſpreſioni per
maniere così delicate . Non v'è coſa più fàcíle della lode , è vn
Incenſo, che non occorre nauígare l’Arabia per guadaînarne.
abbondanza; mà uando il Soggetto ſupera la lode, il o'daree
più temerítà ,che iuſtitia . E* meglio a plaudete co’l ſilentio,
che rubbare il merito con vn'inſelice E oquenza . Può bene
V.S.inteſa
non inſuperbíre d’hauere con
dagl’lgnoranti vn Boſſolo.
. condotta e con vna calamita,
la Nauevmerianaì‘per lo
Mare della Gloria , ad apſrodare nel Porto dell’lmmortalità.
Chi haurà ;udire di ſeguir a, incontrerà più naufragíj . che ap
plauſi . Trionti dunque ne' proprij honori , eſprezzando le.
mendicate dichiarationí mi riconoſca
Di V.S. Molto llluſtrc ' >
r_Amico pqrZ-'alfffimó
.\.
.a.
'
.* _mm-de' …L“tx
1" ,
L'Arte del Nam-gm- , a -
Dcſcritaperfle'cmc, c : z . ~. .- -. ( t
Fa chic” elmioBoſcbinpcr * 1 . . \. .NL
ogm'pam. ‘ `-
Comunopiniou- -- ‘ .z . . . .
Conclude con rajbn, \_ .. r. ~' . . "\
Che cbìvuolvehzar '\ ‘ \. z 2 - . - o
Senzaflacvíliî’uí elMar del” '~. -..-2 .' ..
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Ventura. . ., . .
KM.
'HW'. .
A] medemo .`
Ve) Marco, che de iſuditi a San Mai-cb
Và sè, chef-{cl rczflreto , e’l balanzpn , ` 'ì
E cbffd to iflranicriparango” , ..
T” red” :le Verrà chi/Ia'più al marco;
In voflrc laudefaria :topoparco , "
Sc ve dzſçſſe, cha-ſon d’opinion , `
Cbe Zardin, ”ò Boſchi”per più raſo”
Meter/c doueria cognome a Marco:
'Perche s’el voflro dir‘xë tutofiori, `
L’inzegno e‘ caltimì , come 1m zar-Ii”,`
Ter l’hzuention, ic Varietà, i Colori .'" ì ' ‘ _
Laſsè doma da banda quel Boſchi” , ' ‘ ' `
Cb’el Boſco no xe liogoper 'Pitorl ,
E feuc pur chiamarMm-co Zara'ín.`
`- .Alaiedcíñöë
= LTE
Oſaki”, 'Dü, the zíogbè z'. ‘ ` ‘ ‘ ~ 1"* ~
.n Con la Gloria alî’andolo, EMMM‘T ‘
confeſſa che nògb’è ` I 'fl'ñ " *UT . "c- ‘* '- :
Chi ve paſſi: d’vn pelo:: ?guai 5 ,ij-.I. . . -
Che bauè dal Cìelſortiq ñ. 3 è ' I _ `
Vn'inz-e ”o dim'n, .
(beve Zìcoficarbs" "
Cbeverendesìmro ' fa_ “_ ì‘
, ,‘ì
Colpenel,
Me par , che
colapena.
doumffie meter
muniti”;
fi” .‘ › ~ '-“ ~ ›
Md me refponderè, che no ?e baflq ~
D’bauer le mi@ paflq -
Solamcmeper 'pù .
che la vera *virtù , . ſi‘
Se comune-ga a tu” , '
Che albormlcb’ìdi beifrutjjfl’fl_ :a ~ ’ .i "
- Ecbnufifèadeflo»
Inzùmarazriz ”ora P iu x ‘ o; - ‘ .:i1""
";,,.,-
"‘ "›ì’
I_Mentrei
dd rn lume mmm-tal anch’ai ?itorig'
vojgriſudori 5 . ` “'AD-B
uU‘L
Elprouerbia latin no' puo( falar c..KſiîÙFÌÎ- `~
CNE
G N EÌS I o B A -s ”ro-Ps”.
Ala virtù ſingular del Signor Marco Boſdxíii .che a fano; E; `
cusí glo'rioſi Venti,
lai dal Mar dc in la Naucdcl
la gloria ſo Libro
le fadíghe porta d;' ì `“ ’ſi
dc più
famoſi Sqmídei dc Pítuxa. -.. 1"e
He vento :la Gai-bin, che a lìimprouifò
Le Nz’ole del mio cuor [paga, e def ombra s’
Injönio; o pur me vien dauam 1m' ra ,
ombra che ride,a` raltegrarme el viſo .è
Sento 1m Coro de verſi in quarta Rima -
che onze tremolando a la mie reehie 1 '
che i gaueflè elmalde le Teteebìe ›‘\ il': 1:* = '1 '‘ ~ l":
Deuenterauefameogiera inprima. *Lutz-'nav' ~ ffl e
Che earifupijwhememete Amor o.. . ‘
’ Emefacrieolarinmanlapenaz -Î In *r5: " ‘
`<"-, '-
che ſiam‘a inzauaia, no hang/ſerena ` - "Î
Beſo neria che falle el bel’mor. ' ' ~
Vena rali‘rena vana, che’lmiodir '- ‘
Domanda in earitagramo, e flex-Lente;
Muſa, che imuſonada, ”o *pal .niente a .- -- - ñ ‘ ‘ ‘1 ` - ;A
Efiparlaflèpunchefàiſiornir. '* ` ›; - i . ‘
Sento el comun ”ml-ambo, in done che ’ ‘ ‘ñ 1 ~ . x › ~
./Il earoſuentolar d’vn fiao, ehe impetro ~_- ñ ñ ‘ - è ' Î ñ
Me muouo a eaflizar el ram-*o Pletro , ñ `- ' '-2' › g :E ñ .ida-WT
Che deſeorda in lamufiea s ogni ehe . i - -ì - ñ ' .
E no me voi' per queflo .deſperar .v
De l'ignoranza mia,tra 1m mar infeflo .
Che 'hà “ma Cartaahe me tim in ſeſto,
E infe na anche a ”eſperti , a nauegar .
Carta, e e eo ifpiraeoli de 'vento › ~
che sboea via da Bora fl cheghe aride `
Senza intopi deseile, o de Caridef. … ‘:
Fa andar ogm'fogloria aſal-iam.
Gloria, che :mia con le memorie , efata'
De l'eterno valorde la 'Pitura - ñ
De moflri Nbereidei non ha' paura v
'Ne teme rn agatin mufi malfati . n
(E vu eeel/ì ortenti de Natura , .
Che in Cie o figurè quadri più bell a
Glorieue de la pena , alti peneli .
Defla dininizada Creatura!
'. . Sari”
Scrùiödelifle‘ä ; Eíñíà dribflrö :tim ;j
’ Da' vitazrqdopinndo in dapi bonori , , _y v `
.Americo de veneti'Pitari , l - 4
Segni íùbebdelluminarmazor.) ‘ '~ ‘ ' .,
Caro Bo cho, ”za-nè, Piani-:ciccione : _- ~' , - ~~
` che ſcambia le fa'foie 'in .r i bianchi; ²
Eltronco inLimein zuf ' alanri‘-.~ '-~ ~ ' ‘ ' * ~- ~~
I Rami, che infonarfi eeel e proue.
Bbſeho, na ti xè Boſcbo , tie rn ardin .`
Gbegbà drento de[i de bela, e on , - . . .~
Tie” la ”diodi-;goa Febo, e Giunon- ' 1
?Le gbè Ladro c eſcala elſ9 confin -
(ſaga tronco de Boſebo, el cuor tel diſc ,`
Che sbata le to fronde, nogbè noie s
'Ne puo] ſcarmar *vento d’horor lefoiej
'Ne verme roſegazgbe le mi e.
'Perde el tarlo d'inui 'a iſo co mi; *- ~
'N9 gbà letbegiazzao, virtù niſſan”;
Du quel[campa ogni nembo def-muniti
?Le puo ſ i0 morta! :rar Kofi, ifruti .
Tronco» done :i al’ombra .J olo, eDiana 4'
Caliope» Erato, e la Fumo a Clio ,
Dolcemente aletada al canto pio çJ
VENTO
VENÌTÉ-og’Î-Ìéìiííílxço
.. 7-- L
:total-aſl. .
" JC- 1.. r. 'KH
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…
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*Tm-c”, Z” e. T wmmflfljj
107M"? T2722?! › ?I ‘ tz!” glande:- l _.
Ai quadri `,_ ?negri-cz “Wim-'a ſe ;pm-ie;
“e del han-”ſeller paſſi"- :Zefa-fini; ' ' 7 -ñ
. La; tai: Jîîſí r ~ " of?
KL':— j la ua] fècſiaëmſſelo d’ìalmbordo‘zr .Alt-'3.115
;y
Α V; r9 e l’ogdbfflſein mar vogiz ſolcar; ~ i;
4 Se-vnzbonfieounpîlsà-Wésvffléiäëz
A* L'anderàà ibm, come fa vn bal‘ordo. ñ
Deme vn brano Guericgde no dìho'norz- m ñ 'F
Chcíntel` combaterJa-ſpfa alghe manca-.oi
Si bene] cum-,fi benlaman xè'ſhmca '5.;1 :ü
N0] puo] mofirarper. queſto el-tbvàtorz -íí
Ecelente archicoco , imagna bela -,' x2 1,- 7" y '"2 :r- t:: ;LI
Doro in meſure, in ſagome, einddflègno 'r 1'_
Ereza vn bel Palazzo , vnTempio degno; ~
Co nogheſondamento; i vàal bordelo. ' ñ'
El relogío carnína, eacomovàz \
. ~‘ .'.JI
' l’
Perche ghe rende el concrapeſo agíuto; n
E ſiDe puh‘tía
come , che tutíchi
Venetía la vede, ,
è vna` Pixma_ i
òco’diſeelstrozza Genoeſe,... ‘ :a È! `
?he hauea ceruelo, edepenzeuabcn} i
.a Picnragran coſe inſi-contien, I .-z -,; `
baſta a tàme ben vna de dieſe. - ñ
ghexè dubio,checuſila{ìà: ' . ,ç
la ſeTicían hà fatoda Siuel, -L . ,-, ;ñ ,,
?ol formar-rùtbben colſo-rpcnçl‘ssçs-.zzv-:Îìî .
.’è 'l Díode'laPiun-áinverirà. .6 z‘ _,
[eſta xè chiara 5 ſon del voſtro vrnor; ~
"icianxè’l-Miſtroz no ghe xè da} dir ,
con raſon niíèun l’hà da mentrr:` . ‘
:heno ſe puoidirpiù dels'ſo ,1. <
.l
erintender'
guſto vnvna
a farue fato giuſtamente;
interogatíon ,>
Réprëfion
(Lielsiyche hà cogno sù coſa, cheè beloz' v i
del Cana Equel che ghe vole‘ua in la Pitural‘- ›- I
liti-Ginſe In quel vù hauè da meter ſtudio , e cura `
pin al Ca
unh‘er Li— In pèdelambicarue quà e] ceruelo. .
bed .
E pòhauè quel magnanimo Tician ,
Che` tanto'è celebrà per l’ Vniuerſo . -
Fè que] che digo mi 5 ſtudiè quel verſo,
. Che farè marauegie con Je man.
",l El
VENTO PRIME ' ?N5
lLſherhcheſenwflì ditëéffiz '. Î'r' - .2.1
Echeſtoſçfiqölfldít) nöáñèpapiloj, : . . L!
Ghe vcgnealf'lzna
Che’l incerta
fece veramente fla‘r vn cerco griló‘,
in forlì U ì ’Î
' -,
ſte parole gíera adulacíom, . z' ,
Opurfrofcrte däbonîcuor-ſineíer; -a .
Lallae deflègno;e’al"alcro Caualíer-ÌN j}
Con²bonìgarboſentìrfàſteîraſonz , ;_...“›::1.'4;` I
:pia vo’ ſignoria che èpíù dffvndr‘ , z ‘ :bw x ñ
Che ſon? ín’Roma ', e sòche ancora' quid'? ñ' 15!} ñ, -z
Ghexè dcbete'coſe ín've‘ricà; i' A; ñ -. _
Che ,hò‘daſarde remando‘ ancora-"ìmìfl‘ ññ} __
erchçguando contempla` Rafael; >Λ x22:. :ì Z-l
E con Giulio roman qqel-Polidoro‘; 'Îzí .z 7
Co’l Bonakoriſzìîcheval-Îvmetbrog ì. ffim’l
Dígoxc'heaRoma ghe molto de-beL'î 'j y
eſpoſequeldì'Arpíncuſiala J eſta.” {Î- .L
Ixè ſugerigrandi.; ognîvn sà: f* “z .;
Ma quando ch’iè .il *z r
O17 1.
Vn Vecelíoî '
erò me diſſe e115 noſtro-Canale”. ì i. x1".:7 ;.ìr; 1'.)
D i
.
Sòanca mí‘eheàv’cneçía’ſteqwnr AO: b ”L
InquelaGalaríacuſi famoſa _› . _
Lodouilìa, cheè benîmarauegxoſa, ' 5:3"; ~
El noſtro Caualiende' Verrà adorlgos., ;i ma
ſi
,46 KENZO Bfi‘lm
Daſpò hauer conteuwzàgmcíwuh zÌ’ZLcÎ-Î …fi
Eldíſiè: glizardè-guañſhñ ;3.03: .al. _
Dqlgan z-ician ,ſupcqmiovtsímhmflz-:r- \ ñ
Guardèquàz-ſcvolè viucfigwcç :- - '. 1‘ - ì
Stíquadria'
Cuſi
Quì e]Roma-hà
in deffegooz,
ſevede ſato
…come in: cal pxoſito
~.- 5r` - ~-3 , '
colorito.:
perfctoſonçlamemq
Tal
Douein-San- Giopoghè
ten' opera el ſomolto
valor ecelenter
ſe ſtima , ‘_ſ .
Pal-1 ramo Prima {è vede in ,bela maeſtà ` ‘ - e
MK"; La MadrecoiBamhin: forma sì dora ~
Giopo. ~ No ſùmaiviſta ,o idea culi denota;
Se puo] ben dir :.l’ è vna diuinità! ìGhe
”un umor:: 2.5' -
;he quelcaro Gesumtdſplendor; i .- Turi… ~.
Sinaturalzzſi-ben ſonnäz-ſibelo, ì ?ns ."
Cheogn’vn,cbe’l vede drſezìcerto quelo ' . f
E"l retrato .diuin del-Redentor; (- . - ,.
natod’orationghèmolti Santi, - . .› -; . . . ..
Cherapreſentavn ſpechioreligioſo. ‘ _. .- ',
Prima ghèesan Franceíèo , die ,' oſo ‘.~-_~;~::L'.*
Fà moſtradeLcoflatoai-Reguar ti. :E ~ ì'
an Giopo ſtar ſeoſſerua inoraciorr; ~ :. -
Tuto deuoto, e vmilez e modello;
Sanluaneſevedeatentom meſto; ñ~ 14...; ñ
Nosòſeſepuolfirpiùbelnfl'cion.; '12:.; .L
)epiùghè San Baſtian, degno: :.u‘ :"D
Echi no vede quelapoliturag* e Î*-:'::"
Nonhàviſtazdaſsenovnafigura-z
Laxèdecarne;
‘ :ci
l’ètuta deſsogno.-' "UFE-È ;z .:l-5
E}
melſi ala.; E] caratere ſchietode Tician -› _ .
Îl’amph in Se vederà in *quei :frati ſotoſcríro ,
“AW—MM_ aqm’ſorte.
Titìan.»
A ſegno tal ,› che ogn’fvn dirà :pulito '
imortal. Sto bel’inzegnoimita quela man. ‘
Paulo ſe induſtrierà , tuto ſplendor
— Paulo A Lumizar quele carte con chiarezza, ì
po lo del'
Arte . Come Apolodel’ñAr'te in la-vaghezza; -
De la {Prtura granqLegíſlator . *
Spa;
VENTO BRL/140. .4-5
7L Spauenterà la furia Dalmatína SchlflOM 1
De quel Schiaon teribile, e feroce; eenbxlc. /
Penelo veramente più veloce,
\ Che ſrezza trata daman laraſma .,
Farà’l Baſsan co’l nobile talento . Balñn tu
m relieno 7
Del ſo’ raro operar chiara reſplender
Più del zorno la note .ò checomprender
Wal' in natura ogniAnimal depento!
Zorzon con muodi più vini del vino Zorzon in
Moſtrerà la maniera del daſseno 5 gana la Na /
mr: o
Etrouerà quel, che hà cemelo , e ſeno
Aſsae de piùde quel,che mi dekriuo.
El vechío Palma porterà la gloria Palma Pi
Del bel depenzer ſangue ,e carne vera; lor dele bc
J le idee .
E’l vederemoa delpiegat bandiera,
Per hauer conſegni piena Vitoria.
Paris, tuto-amoroſo, e -cordíal . ` .. Paris amo-v
Conſolerçìla uiflaal Deletante z roſe Piror. /
Con muodo sì- vezzoſéräfflaſigalagce 9- ‘ -4
Che in zentilezzanoghe afl‘ñi'rgua . _
MaTuto
el Tentoreto
pien de bizaro
ſorte, ſentimento,
eſtrepitoſo, 'ſentorcro
furibondo.. .
Sara’l Marte tra tuti; onde là-drento ². . ‘ .-î.
Tacito ſtaràogn’vno‘, e timoroſo. . .. , .; ?zi
Altri Pitoriinſigni ,e de gran , z.. -
. Farà trà quele’earte
EVenetiani, ecelſe
e d’ogni altroimpreſe;
paeſe, ’~
Eognicartaſaràcarta de cima. . _i l _`.
Atlante ghe voraue a chi voleſsez u. .` 'z .72 . '
Valzerſ ſto Mondo de pírure magna, A .
QiTíraní a portar ſtò gran montagne, '-
Più de l’arenanumeroſe, e ſpeſse. .t ì .
- ` F z Coſà
/
4;; --VENTO “TRIMO.
Ec. Coſa diſeù? meſpar (co' ,vùjdisè ) 4 i
Che‘l voſtro la vn delirio de parlar .
í
l
Ve vedo da Viena in Fiandra andar :
Par che da i copi in sù vogiè paſſar .
C. La diſc el vero : infin chi portar vuol
ì Più de quel, che comporta le ſo’ ſpale,
El xè vn’ oſel, che vuol ſuolar ſenz’ale ,
Ma’l ſtà a pè pian , e in sù paſſar no’l puo! .
JSò però che’l bon animo val più
D’ ogni gran rico don : perche chi è grande
El cuor aceta ,alù no biſognando
Richezze, e ſuol gradír la ſeruitù .
Mad-alma
Ma perche no douemío con raſon
del Conte, Parlar de la moderna Madalena?
e Caualier
Liberi pre Scríuí man obli à , ſcríui mia pena
dileta di S. La verità, ma enza adulacion . 7 _
A. S.
Che
Sial’tute`
idee,marauegie,eſia
chedal Cielnaſse ,e der-ina
ſtugori- _ ,…... , , ' E x 'ſi`
No ghe da dubitar :ma che rcalorr - _7*
Pazza re, che reſpira, evrua, -_ '_›
(Deſio è onde quel Dio a, che’l tuto reze: z -- i
Perche ſinù vedemoJa pentida ,
Madalena in angoſsa, erramortrda.` a
El pentimentozin quela idea ſe leze‘. _A
L’ im ‘ ncia è l’rhauer mente si pura, .
Chedaquela ortar poſsa el penelo
lntelá vn vi od’Anzolosì belo ,
Che sforza a ríuerírlo Arte , e. Natura.
Mg, ſe chiptjíaef; Píture_ al’inlfinitko, d
ecom
Srà Madalena ate
ingtg’llrEGabineto,
r ’oc io reto
A".
AlManozziVicenza,
Del gran Duca Pítoſdeche-ſù_fato
gran cantato; i
..
Che del' Arte hà poſsefſso,…e inteligentia, z.
_ Infin elviſitè uel valoroib-, r ' ,ñ 212'": i ",ì
Monsù Giulio, pitorvpurde ſo. "1; `i.
El qual con corteſia , con zentilezza -
l
.` 3
A \
Epòelfece
Aquel …vnHíçMedici—ſamî’ë
pteſetffidc {hiſtoria ~' 2;: “ì
.l 9..) -~ ~ .r
Fiorenza: i smffllfldffl @STOP: - ‘ ~
Eſaràetemadels 'aonla oria. '
Sepuol veder vn’ homo più biſlacoj d . .i
Elſenevahediſemaldeluè ,J …5.2
Elfàoperarfflghe
Che ſpiritoxè queLcheghevÎ
dà tantoſmaeo?,
sù? i 3, ,'
Seviſte maíceruelvpiù'ſtrzauaganteè _ i
\ (Deſtaxètrale bele la più bela: b
Se ſpua, eſe magna in la medcma fatela?
Ation da Caualier molto galanteliſ~ ;_. _e
Chiorbo xè cantina co’l baſtq'n, ſi» , 4:; L; ,M
ì Echi nosàpeſcar chiapa deigranzi; ›__;f;;
E] peſsegtoſso sà ſcampar co’i flanzi; - 2.
Elnoſtro-Andrea xè vn vero llurion. o ù
. r rs
VEN FO 'P III-MO:
. Eoorsùinfatímireſto (ötísfim: '-'Î-'Î 1-.: *jt'uífí
Perche mefècoearla verità; i Lì 1' ' ‘ . -
i; Che ogni
Con altra opinion
teſtimonij renonc'io' aſato
de rai qualità, ’ . i V
Ma, perche vn altra colà hò in fantaſia; i' `
Vogio fame v‘n quiſito , e finiremo; ;ñ- ‘ g
Ne vog‘io miga che- più avanti andemo, r
Per no ſtrac’ar la voſtra corteſia . ì ñ
Diſeme coſa ſia la diligentia;
L’eſquiſitezza ,e quel condur a fin; -
Ouelmuodo d’operar, che è tanto ſins" :-1 f
Inconcluſionehecola eſta pacientía. v q L
hf ~- "r C. Lecionladiligentiaep * cipal, rr.. :Liri
j? 'cà-ù di_ Chemcamin'a elPitor fii’l bon ſender::
..liga-ù, Che
Anzizoua
la xè in
la sùji
baſe'prmcípij
del meſherl`
, e molto val
_ zv 4 z_ :
Laxè l’ano’tomia de ,la Pirata-3"! -' à i -‘ 'I
Mala xè ſentacame, e-ſenzaîpeie :ì 'è' ,ñ ’
Percheachivuolformarfigure‘beley 1 - '.
Ghe vuol la morbidezza de Narura.' ſ
Stàbenſauer-douevà ſentimenti, `:
E neruj, e vene',e muſcoli, eclontorni :2 z ..
Ma chiflconſurnalàturíiſo’zz‘orní, "A .z . ..›
Mai ſarà nominaí perecelentiñ 7 ' -- ‘!
(Deſio xè vn procurar d’int’ender ben , ì
E. de redu'r le operacion perſere‘, '
Con l` iſtruirſe in le raſon più ſchiere,~
l Einfin ſtudiarla parte ,che conuien.
V5 u W X Ma la Pratica al fin xè la Maeſtra z ’
gm Che ſà’che l' Homo aríuaal’eſquiſiro:
~ EquelPche reſta ſenza ſto profito, ' “ .
Puoldirchel’ eſtrupiàde la mandeſtra; -
Wa- ~
VE N T O‘Z'RR’I M O.
i, (I'
D’ inganarl’ochiocon
Dando vn Pitor aríu'a a vnquei ſpegazzoni,
ſegno tal i .I \\
Ghè
Altondeſerenria cnmexèda:
d’ vna bombarda un pero .- -~ ’- ì E} .
Brrep'itnfinI
Eſerciti hà forma: quei grani GÎIÉW ' .5'. -
Dei noſtri glonidì Venetiani a em .-—' .‘ . ..z s-.) -‘
Quei xè ſtai vahwſi. Capitani a il" :;:î-;› *r1 i 1L: `›
Che hà ſatoinlaPimraarisìfieriix, ;.Î'f!
Và ghe xè piazzati' anne, equà :chiede f:.
El Campo de iéoloei , editi pen-:lt: r. “
Turi ghe—xè
Quà sbaſsalapim-;e tunídede
la brauura, -, _
ei Coloneli: x '. , i' 2
Ec- Orsù Compare ghe vuol deſerition:
Me par-ehe fia’ldnuer,che {emo punta . i?
Saldemo quà ſtavoltapur &Veneto; › `
’ E laudo el voſtro dir ,.ch’ è bela ,e bon . .')
' " i w .
. z 'I a i" ` .a
u ‘ ,.
’.—*——-ñ._-_LL ,._ó Î
, . l‘.'
374,, Aſi '
ñ
ARGOMENTO. '
'Je celebra i” Se” Ro” le ”mein-u':
E‘l ha” jfer del mm Tenore”.
Se Agr-'zac , e [e *vergogna 4 Bdrgbe a ſe”
Sti! diligente, e ſtrade fireſixîer‘ae.
kr… 4 i . _A _.
. ` p , 3
.-z...
7.-- - r
‘
Dei
Queinoſtri vabmſiccayáuani,
Venflianíi "5***
(Jſxí:ztÎ-[v. ‘T13' ffi* \-/
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ARGOMENTO.
Q ue oxè’cîmSanno;
Eſckuſi in a 9,? ó ;.Q‘.- Ì-mìî-
raſondcéedeé'ldonemo.I 'z.
. .. * e'*
lnFranzaffifùfldìàW‘iäP-g; z… *
n
.
7 '
Econ granfuriailn conduie, via. _“› F… *VU
Se digoelvero,no ſarò rep’reſh. e e - ' ."
Everamente ſevedequelSaneo, - 35W". 3… 3
Tuto ſplenddrinmezoa queiſglda'gwñ, _r3 z . r] "
A ſta ſorte d? erorquaſi-me incarna, ,{Vznſzl
Voremopòſauerquel, cheifäinfiegno, -z- un; - r
E no lauemoquehche vn Buranelo ì ì
Và peririi canrandoin cun bare-lol f. _; Ì , ~
De vardar ala roſsaè queſto vn ſegno: ~ -
Cupola a Alzemoi ochi in uſo,~e còmcmplemq, ;fx z ._ ;33 f
freſco in.. Anche d'altro pene] l’ operation. , ..
ì' Gcſia de S.
R0” del Qgeſto è de man del doro Pordenon , .
Pordcnon . Ecele'nrePitor, come ſauemo.- 3 `
Pirorsigcneroſo, ecufipronro, …, e.: M. ‘ v z
Chehàìfacoafieíèoeçeſsideſtu e “15"75 -
Ein carne,ein yicahà bazar-'Zen ori, zzrzz .‘ -
. Cheal daſsenofonnalgiuflo l'è . fi
-
.ì ` m n
WMF-33MB 9-4
'Eínflnelſarañeſcò’eìlñverofiza-ñ _ì ;sf-;tu
Del domíníoxeál‘de'lalîiwr'ae - -' nua)
Perche quandos’hàfata‘vnañgm; . .z :
No’corna ífl—drio piùdehaclogîíel raw. : z q
La veda in grecia quel"` _ -3 \ 1:; {I ;.z-f a:.
' Inagíer‘e sì'gra'ueze-m'aeflóſſtë , dar-Juande). ‘
Cercoqudoxè vnfarmíracoloſo !.› ' “{»3 n` ‘_ -‘ A
Che idee,chefazzeó-’d’Anzolflegzadneífi - , w
Sesà,chequefloèfiàcuſi panbn‘ ñ *a
Dequelpenel'slcheapomoda BEA:: j- *- -
L’è corſop’çr" ì' With-fu*
Sfidaneîoqu'e_ " f o;quà-g "12::'i ;HL -
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Lc ſtàaPlaſenza ,e " prat-1‘c‘áîOrenmn'z,-' .1. : 1 A
IFi Genoa , e Paräàä ;re ”Tè-;um ;me-:Li
egueo "'Vn- ìio’pe v—*F
Pereſse'r ada-,ſinÎlar-,eäonaÎ-ñ' ’ 3-43411 ,
Aldretodelacupula` ,vede ì~ FÎL‘T’ 3 USA-Ty'- ~
Bel—{MMT
Sia
ereſtabílìdaëìa
econv vcrfffiana
a *M ſſede.
i … r' . ~-' 'L- '
.‘
.VENTO-Jî-EÒONDO. .41:17
Chef
In enedirqdparialapreſentiazs
' 'to,chemdirauelssaluaorç z, 'iam
. r :J
L’èpiùehoviua; l’ède-virtùpiena..
No' par chelaíèmuoua? … l- :a
ò elſe giudicio
QràLazaro; relèuſsità ›- ñ … ;gl sì' ma . f
Dal Ì P3- '_ "if-amy'? "
Che pitura ſtampà”: bon' ingioſtro! ~ "- '- 1 ,
Stoquadro èſpeo’hionie.la'verità;~ :air- a
Vienditocheſtalſtoriaè’leieconato. ‘ :"
Ma
No’voidirch’orboſia²quel,`chel’hàdito:
meſtupilèoben che’iì-l’habiaſcrí'to: u ì!-` ‘ i_z . `
Si ben vogio-temete’rmeínſtoiator"r‘~ :r …i i.
Che granpezzodez drochexèhg‘eſtoît t* i)
Aàvedemoel _ emmhein -r'elo aſsende: gffl-;z‘
O cheformetenbile , .e tremende! -' , 3 -
Saríaperxirrzehecredatutoel reſto. ~ ._
Inagiereèpur belmelzfialuhtoezirzg ;i 4C.; z
Con ueleformedîAnzdlivolamiy-Îr‘i *
Che evedez-Ymgluti'qümtilnonoi ;ci a}
Tra nuuole-ytràcſpn ,e MW! _ñ- Αr" 3
"fl.
.4»[ñ
n.9 PRE-NT@ MGDNÎFO l
Tuto el componimento in geſto , e jn'ato ;3h :JE
E' in tuta perfetion raprenſentàr “1‘ È .~ '.1! rzM
Laveda vnpuodocon che graniti, q ,. ' ff)
Frà quele architeture, è qnd . Pilato! i. 'z x3 ll
Elſelaualemanzperdemqſtmgçzrìai, *cz-mms? ñ
La inocentia dçGnifio pura ,e nera; r'- Î, 511mq
E che l’ationd’yn Dioſempreìò perfetti;ou 2M
Ne contraquel_ niſsun puoi machin'ar. . ”"13
Oomedeſtacaben-que’le figure-.hm -. "-3 ..113
Mela puzàal pilaſtro tutain’ ma" ci]
E quel Noder-,flhe let-cel caſoiipüroìnl mi w‘i
Perche no'- valde’, -Ebreifalſezimpoſhketlnoü
Ece Homo Sora la porta eſpreſso nuviedemzçh z ì’Î' 'Îîq al!
ſora la... Elmodelode i. parimenti; of… no:: ”I
pom . Vn Eee Homozçargqdetomlmtí'y (313; ,ſi
Vero rètrato_ medemo”. 011:”. 3L) .
Elauèſga Èusì al narrati-ali., y; sflm'ëoq i2( slouí)
e IWW flamusíl ì
Che, ſi ben ,chel’häìnmanſoermdecarmz ;al
Se vedç chel’è;elfiàcheai Rè [Idaho: 2;' i'
Vedemo m ſt’alxro; ,odcquàráeìab M223 un':
Criſto vi Criſto ala " ’ .eo'iiudoladronùóx n.1
al Monte
Caluario. Si ben che [JL-p ni H
El qual acìíflqinfliclfèmpagb'nd :zq ci A'
In fazza quà ſe vede. &tema-io' m L ian-:01:37 i ~‘
Dei Ebrei tradimento , iniquo , ;eg-io; i… af.
Che conduſse alamorne e] giuſto Dim: . -: L}
Per ,ultimo vuplicio--in ſu’l Cumiana-;zz -xî’cè
Ation tanto ciudel, tanto—;penoſa ',,zflìmh -3 z '.7, i!, *
Paflîon ſa
moſiflimn
Che fà rql'l’íſtcſèzcwddtá .wzí‘l ill-*"51*
de Criſto. (Percuſi-r dir) clemenria , e carità; 17.571 K 3-" Î
Tragcdsanoìffzmaisidolomfi., '1K -. ..;..›M
ma, ~~
r—
a
;razr
Maquàno’ſtàehvelendeqfleícwdeüd - -Λ'~’-‘ AZ
Indegní, ſçeleradue’triſti Ebrei,`v …j
Ighe parechia echiodi,—elanze ,e ſieli, '_
Cheperſh'pompazebarbaritrofei ,
Ecuſi ſràſte penezeſtitormenti, z~ -. j}
Vedemo GesùQriſto meſſo
EleMarìíelangueme-.z in Crack,
e1d<›lorc.›,.ſe›.z .-~ ÎÎ ;.3Î ñ*
Per cuſigraui afanñe parímçnu.› .-1 è. -. - .
Sù Checonlaſponzainatosicrudelz
la ſcala xè là quel' homotriſtoy' ' 2/.l -
Parecbíaquelîaſeo miſsiàco’l fiel; p… `; -.
Per tormemarla sè deCiesù ſcritto. , _zſi -Î
El Chetälacroièíàra
veder l’ artificio’,:,è’lqqelsc’betien
-batimenm, , 32:;
' ,- zi,r .ci `
;Echîfbqgàll’înamerio vele”; .
è e .. ì _ſtcvnmm-HIM ‘ ' .1'?
Eſimilmentcreſtareflçlſzck x321… .z I wii-"1.2.1
Q0613 Físülîmffiîh ,Zollo-.alza sù? ' I nu'. )
El bonlsadrouydiem ínomhraanehelùz‘î
Dal mezîoinaèñz Qgeſta‘è lazvera :ſtradali: _
Ocheſorme,òchegeſti,òche penſieri, . pat)
Vederzieattofigure-,edmcheèfiq
oler` zzatla Croſczdretainpíìe T ,I \
De quel Ladro!! _it-che nionimwçificrizli ;'1'
Chi fronta ,chi ſuſtema :fichi compagini; 2' c ; ñ:
Chiquçleeordetirazeehi-le mola ' ' _z 't .
' Chi caua, e ehi verigola, e chizola, ' i .
i' Equelp’ouero Di
Sevede-,chelalpagaogir-vnvadagna... ..2 '
ma m attention' i.:- 42-… .Iîi'sî'íì
contempla Giesù Criſto, ſo’Signor-,é :2:1 L; ,
Se vede che’l ghe-ate ndede bon cuor` M
Da fidelſerumenò più-da_ladronéi` . 'z
Da
:m > -nws’wonvof
Da ſt’ altra banda ſe "và a preparando ' ' ‘ i i. ñ?—
Da meter Geſta in Croſe per ſuplicí‘o .ì
Tute quele figure fà el ſo’ ofic’io ,
Che rende marauegia , e ſtupor grande .
Con diuerſi iſtrumcnti ogn’vnſe apreſta, _
E ſe rende-diſpoſto al ſo’ merino': i ' *- A
Qiel Ladro nudo xè più bel ,Eche’l vino-z -‘ :ì
Chi puol hauer più bei penſieri in reſta-3 '-‘ I
* Tiremoſe più inquà,doueſe vede ~f";_*. z
Qgela figura in'ſchena con la zapa,
Che co’lcalcagno zanco ſu ghe za z
Più forza vn viuo certo no' poſsiaë
Elpreparala buſaperhoroíèñ'- Il* ~‘ '
De Geſta-,chejx’è là’ (come vedemo) ~. zi)
Deſpcrà,cheno’l ſtima ſi medemo. ì i' ì"?
El prouerà-al’ inſemoaltro chénoſe; '- :..i ,
Longin‘ſtà pare’chià n per ferire?”` ñ ..a 11x íëëi
Con lalánza-cmdel-qucl‘ó inner-tired nî-vfl‘ñ‘
Noſtro SignorCesùz=mtbelementegrrz ÎÎI
ChevolÒntario-inCroſeë permorir. Îîflſí .
Granſuceſsoſù quel-de San Longin, ‘ ~ , -ì “3
Che dafpòhauerſeridodverboìEtemo
In liogo de mandarlo zò a *l* inferno, i . ñ-‘
El ghedèapremíodel lume diuin… z. a….
'Edezcmil‘ìeldeuènrèeriſtianñ, ñ **v-1??)
E andè de-Criſtoa predicar ia. ſede; …1' ~
Elegitimoelſù del Cielo erede; - '
Gloria perpetua acuto el Mantoan. " ì .. ~
(Lietta xè ario” de Dio giuſto,~e imortal , Îñ i
Cheſedemoſtra al’oſenſor pietoſo; -
Mentre che’l pecador no'ſiaretroſo': j‘
E quà elne inſegna-a renderben per mal. El
matta-”69241901, m, vi\
.\
....-
l l
n
er -
a. ' :Com-Î
”3p WNTÙWNDÒÒ
Ec. Compare ſta Paſsiëìſáòſi’l’fl’ä’ìfítä fà} *ñf-Z' s’z' …a
Evaloroſoflz grañ d'eſſczg‘nádórzîì_r’jiñ ~ L1?"- , ,3.
(21_61'ecelenfèjèìdégpoffitagu
`Wd`Agüfiifl Càràîza noíníflà? `›~ , `ì ' `- ñ* ,
P ſon C. Là ghe xè ccrtozetánjtqlîèbenzſaga', j` ~‘;'3-`²3 f..)
dîëhriſto, ~Che la rende ſtu‘porgîandó íncffióz- -' T 5' *-,'- -ë
Tì‘gcìîfa:. E quando el la'móſtceteì ammo-Mg?- x 1
zÌ. ElghediſimA‘güſtîn-tíhà färöpfla, fx' ì-“Ã-W-Î’
MaAla
queſta ſola no’pÒſſc
curioſitàde ſuplík 'ſi ‘ `~ 'ì ,,*ſi ìì*
[mod-Mondo; ...L
-r`
geſto xèquelSanRocode
Che ”PDPM Virtù,
d’05m' Maldícente --1'. ‘ . .Sg-l'22%??,
Liberae] entoretoeternamentè, , -" id' *lb-r*
El’imbalſamaìſedmpreognidìñpiù. - r Chl-zz; Z - 39'
Ìompare,vevoi 'rvn miopaner, *z ,_›
Cheno’mepardalveroefferlóman: :41 ‘ -
A
Se uel,che
ouerauedelia
dirgheScuolaè‘Guardían
Teſorier. … o - - _.3
rcheíncuſtodia
Vn,cheeonſoldino’ſe
”hàdo gran
puolp‘agar;
Teſori; .' è!,
WC que
L’altro [BW-O. ` "C ”SMP-“12;.-
:il: Î’`~ ì
`eſoriſesàsèhecoſaixètì ñ~ ' ‘ _ ‘
Vn xè’l corpo beato, e glorioſo w
Elìaltroèî
Del Santo_ Piture,ch'evtrdè.`
rerieàìchéſtìoMercantedegnor
' inmiracoloſozs‘ ~* 3., y ,
Sepuoltegnirinbondìvnyadotal, :ſ ‘ ~…‘
:';he foto chiaue'eltientalcauedal, * ~’ L
:he altretantono’ puo] precarie yu Regno; La
ua YWTfiÉÎsäGoNQOc-L
ó C. La creda pur che echi ſç dà Pd gradi, ‘
E ſe ghe’ fidîìfi man Maran-teſori ,
Che {bzeci de Pi‘àzza i ſia malati, ì i
E d' anima , e d‘ honor ben ”Segna-.it.
'Ni
Guardian Ec. Chi ſc troua al preſence ~
gang; Recordqinnlſo’znomc mco'mſiamz
Vogioſtlmarflheìralſflgcto ellſiazz_ zu .__- ~ - -
liari ncuo
do dc Pau- E degno in conto , e bon Criſtian
}:;"“°““ c. sa1a,chirè-:-,.-rènèpo Cal-'ari, 4 . '.
Neuodo delgran Paulo .Vanomſesfl. .
Wehchedefinamfle bolejmpteſcz,
Stupor de’í più íneendemàedc‘i Î *A
pjùxaxìflſi 'v
'n—-q
‘ “ V;' Rcſiduodelpíùdeloe
Ede mndimcmozs' ì _ _
Pícura piùregalcimencol
'ì' Elpuoldicda Qnñ’fflflqsdcdcu'ugr.
O che
De gran
gloriacalamitaflvmuoſa;
ſing-ddr ſto v 2..” ~ i Ò
, VENTO SECONDO),
,Î zegnjçrò
;ſtòëöríîìogn‘i
quantoprlma4eu0cíón . ’
a reuenda;
- :L l . :L *A :- ' ~: \~ a a
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VENTOTERZQ,
ARGOMENTO.
A .Dem-0 el Palmi-eeeh}-
S”- Spiritoſiſicl ſcali”,Sant::
,e‘l Salari-tri: .
~ .BaffimAS-m Zorzi;:dame-Mu.
I” Refetoìioſiìſifìí e per” Pçulo i Pim
1361
DC Suda S'zaWNLTLOYTCE
che ſemóìinrſtoviazoz
, o
\ f. n‘ aI**
'.
i
Laplùſamoſa,che mai ſu e viſta, È e ..- ;i `
Che artihcio ,enatura ghe xè miſta. .'
Mile volte de più de quel ,che diga. . h . / i
Torſo de Beluedene Imparato", . ~ - ;i
L’ErcolesiſamoibdclFamcſcs',À" — *le
LaVeneredeiMedící ,C Fiml’l‘cſc" 2'. ~~ i Î
Derucíifamoſisimisadtpri.
:z-ì— -. 1: ' T ' '57W
.ram-o renzo. n4
,E,per corobar ſta verità, p 5333;*:
Quel ſtudio sì perſero a veder baſta, ~
Chetùdel Tentoreco , e che contraſta
Co’l Tempo 5 e in la ſo' caſa è conſeruà
Da quel Signor Baſtian , che ancora lù
Tentoretoſe chiama, ereditario - 7 f
De la ſo' roba,e de quel bel' erario: "
Ben teſoro formal de gran virtù .
Ec. Vera felicità , dolce conforto .
D’ vn, che ſi:parte de tera Todeſca 5
Nauegando per l’ onda Tentoreſca";`
Al fin trouar de la Fortuna el porto!
Efarſe erede, e vero poſſeſiòr i j;
De' i ſruti, del' intrae, de' i caſamenti , z
Cheſùa uíſtai da quei veriecelenti
Peneli , e a Virtù fè tanto horror!
Einfin deifinihauer in ſo’ balia 'ì
Del Tentoreto le viſcere iſteſſe!
No ſo’ che più bramar’mai [è podeſſe
(Manto hauer per mogier l’ iſì-:eſta Fia l
Co’l’anche ereditar del Temoreto f‘
Apreſſo ala Virtù, quel gran Cognome l.
C. Fortuna ti ghe vedi ,eri sà come -
Inalzar sſe ti vuolgdegno ſugeto. ;52,
Infins’hà aſauer,c ei Venetíani iz; ‘
Fà ſtudio in quele ſtatue con. la mente: z. z
Ma no’ iſe ghe dà in preda totalmente : ,
Perche i poſsiede in l’ arte molti arcani ;
lſe val ſol de quel, cheal ſo’giudicío 5 CH ”ſe
Gheſetueaſar quelafigura ,impreſſa , ' r :gine-:'13
In mente ſoa :chela natura iſteſſa , . '. ‘ *"8*
In tuto no' complíſſca quel’oficio. 5, . 5 _.' M
i ñ a
x42 ,VENTO TERZO.
.
*rw*
‘ Chi no'
Ma , co’l zonzer quel muodo artjficioſo,
'LOIÎZC ll Dl] I’tì,che ogn'vnoín ſanità zauaría: ` . ,.
hà pcrdon. Perchecome
No’isàzper queſto
bama quel:
l’Homo
'Canaria
è curioſo.
L71. - ñ ,' .- -
Chi diſexmino’intendo ſta Pittura:v -r-.- ñ -.C`2
Chi la in
tendc,e chi
Chídiſe:míno'ſo’ co’ la ſiafacaz- . .v. . .Î
no' la in Ne da ſtatue, o d’ antigol’è recracazkh - í :,:4
tende.
Eſilaxèpiùbelade Naturà. ’ ai am:. 1'
’ r _
:46 ,Wanna-razza.
Senza i qualireco'rdi ,- ediſsiplina r' Î:: ?ax-ST” …È a
In darno ogn’vnoíè ~afadigherà: - ' Î : ' *ì i
Anzi ala condicion giuſto i ſarà ‘ - - 'ì
De chi, ſenza el Dotor, rio] medeſina . .²
Si ghe fuſſetal’vn, che per eſempio 3;:.
Andaſſe a ſtudiaravna Bologna, - _ F/i
Per ſar da ſi quel, che de far biſognaflzſl‘
No’ ghe daſſemio el titolo deſcempio è- --ñzſi
Perche per veder quei Libri laníní , 5 ‘ Î lv ofñi-Î
‘ Greghi,Caidei pieni devarieſciencieë ~ñ_:
ISenza chi ghe moſtraſſe
ſaria giuſtotran'ri le eſperiencíc,
.babuinisx ui: ì
ñ -Ì l’fflg‘- mi")
Batè pura Vna porrà ;mezze dì,urm a'. li Hp ”i
E habíè bonbrazzo punquanw volè; S. -zr’ ì
Certo che drento’maino’gh’ intr’erè , cri?)
Se auerta- no*la vien .'Xelacusì? :"Îì A
Ec- Laſſemola pur' chi no’ la intendeñz-..z -: z r î ñ‘.
Troua elpezo per lori , eñno’* Pr altri”: mi
Chei ſazzai beiiinzegnhiîdo‘tizeîi (midi)
Deſmontemo-
Che chi haben
, cheſeſimd
cauedaiìa_fà
Santa
.-le- ſeconde”
.L 2-; .:f:.
I
Co’l baſar reuerente el brazzo drcto! i' - .3 z
Eche’lfiaxrèiſquiſitianche’lpiù
Diſeme de chilìèíper corteſia, _› 10 - ~ . ſi~(’
ilſì.
-ñ
ì' 'Y
A(
ADè
Sanpurdièſevogàesùìálíègìramebtes
Spìríto‘àîdèſsd near-Mv”:a? z.:² ,
Che ogn’vn deîvù xè brau‘o ,"e'ſuficíencéä
Niſun ve áuanza a manízar vn remo. ‘ñ
eramente chi intende Ra Piram,` * <7 J ~
Ma con kon guflo , e con’bon {er rimedio,
Si che’l ſe diga vn vero intendimemoz ~'
E] puo] am’buirIo a gran ventura. "
Perche
i;i5; .er-mento rea-za.- -
Perche ghene xè 'molti, che ſeerede ~ ‘ ;uz-f)
De cognoller el peſce de ſaſon., ' '
E in pède tognaitien elſuregon, 71"}
Ed’alega,edc granci impe la rede. _ . ,
'ſmi ioſeli
Banti penſa d’hauer la Vale' piena . jz, .
no' eogn De orade vechie,e cie’uali',ebarbom? ñq
ſce] gran ~ Eſighè nome ſcardole, emarſioni z
Da ſtarpezo a diſnar, ſe malacena;
Biſogna
Noîg’hauer
hà dapaqiencia
intrar , ſe, nò
che.chi
inſto Mar
è marinerz- ì »s 'z
4
Che ben intenda el bollolo, e ſauer , `z . n
LaCarta amena deodel Nauegar. ñ v;
Che xèdequeùzche J .-’ *- .rr-1:2
Chi più
ſpende mi Ediſe : vogio ſpender puochë bezzr, i V
co ſp end: Etiol sù de’ i paſtizzi, e de’ i ſporche‘çzi; r;
4-_ Co'lſarghe meter de bele ſoaze: , ;z
E pò vuol con ſofiſtichi argumentiñ ~ ,- ~_ k z »i
(Perdieishenesà [rimette-definita—'1:1 ‘
` Far parer bele; edar gracia,e :ventura
A le ſtrazze , che in cala i fàcontenti . 4
I hàpeiòleſo’ claſſe ancoraloría- : ñ!)
E iſtpretende d’hauer cognicion, ‘j
Co’l dir, co’j vedevn guarito: queſto è bon:
(Aieſtisì ,"cheixèben ni colori! ` ,3.:
Ouerolè daqualche ſtrazzariol ñ ñ '- z
I troua vn quadro vechio ſumegà , t_ *
Preſto i, lo compra ſuſo , e’l porta a cà;
Ne i sà , che quel de lori èñ più mario] - i
Adeſſo n più barche i ſtrazzaríoli, _ ~ . c _r
z E certi cabaliſti induſtrioſi , ›
Con muodi ſtrauaganti , e curioſi ,
Che no’ſacerto iveri ſqucrarioli. s
, . e
.IPENTÎQ-TÌEKZOÃ -, 515i
:nous certi raſoli moderni, , i z _fi
Che laPitura in le boteghe mete,
Comelafiiièe cordela a mazzete;
Stimando d’ arichirſe , e ſarſe eterni;
moſtra, con la rai`a mercanti!, z Dgr-'rura
' ' ‘ ' ' da ai ſo
Deiquadrettgalanti in le caſsele; mc…
Co’idirevien da lontan ſte ,coſe belc e
Queſto è depenzer fin , laor _ſutil .
io varda'che le rane hauelèe denti,
E in ſoldi eonſiſteſse la Virtù . ,
Che l* ignorante [aria quel dal più ,
E i Virtuoſi tuti mal contenti.
› pòuera Pitura , che è reduta ,
In man de Boteghieri , e de Fachini,
D' Ebrei, de zente vi] , de Baratíni ,
Che co’l brazzal de uà , e de lài la buca!
*gn’vn crede chiapar ardo ala Gata;
Ogn’vn crede inganar el ſo' compagno;
E chi più crede fà manco guadagno ,
E ſpeſse volte in trapola ſe cata .
| verità che ſe faria comedie
Chi podeſse parlar liberamente.
Ma molti rien insr‘ , _ne vuol dir niente:
Perche per certi le ſaría tragedie.
he xè vna quantità de Malandrini ,
Che tende
E con a barchizar
chimere e _queſto
ghe mtrrga , e quelo
el ceruelo , 5 ua quelo. ‘
El
VENTO Teztjza. 157
El noſtro degno Caualier Tineli , 1-…i 1...;
In celebrarde ſtol’itor l’inzegno , *gf-fil 5***
El diſeua, che in forma,echemdeſſegno, `
El faua marauegíe co’i neli.
(Dà tuto xè ſchietezza,e e iadria. Cm de
Vn gran‘gíudícío haueua oPitor! çhriſto ce‘z
Weſtaèlacena ,doue elRedentor
Iſtiruì la ſacra Eucareſtia. MER::
;iz ` ſi
(Dà bate l’ importancia in l’ aplicar
La mente a l’ eſpreſsiua dela Iſtoria .
(Deſtaè vna menſa ſenza pompa , e boría:
Altro fù el fin de Dio , che de magnar . l '
E per queſto el Pitor non hà ſormà
Ne Pagi , neliuree , ne Seruitori,
Con pompa de va’ghezze , e de colori;
Ma la ſimplice , e pura verità .
(Del , che l’ hà ſato coninduſtria , e cura
Xè ſtà cercar le idee del Paradiſo .
Per ſar _de nobiltà ſplcnder el viſo _
Del Redentor , del Dio de la Natura .
E conl’ lſtcffil aplicacion quei Santi
Apoſtoli ,e‘beati in compagnia.
Co’lſar a (ogn’vn la ſo’ flſonomia ,
Chepar che i viua , e parla tuti quanti.
No sò ſe vn San Zuane Euanzeliſta
Sc poſſa fomar mcgio co’l penelo!
Mò no’ par che’l contempla è ò l’è pur bclo !
Mò tanta maeſtria no’ fù mai viſta .
Ec. O ſtupendo l ò perſero 1 Ò ſingular!
Iſtoria veramente tuta ſeno!
Più de cuſi no’ puo] ſar el daſseno:
Laſt l’oçhio morta] traſsecular. Ma
158 VENTO TERZO;
C. Ma la prego de graciaalzar la mente ,
Sofiro del ' E l’ ochio ínſiemea ſto ſoſito , e veder
f"? Îffiffi- Quel , che per natural biſogna creder
m' Che Virtù , e che valor ghe ſia aſsiſtente .
Qià, per operar ben, ſe vede Elia ,
Che ghe conuien , ſcampando , andar lontan 5;
Fuzendo per tal ſtrada dale man ‘
De chi viueua in ſalſa idolatria .
E… ſw_ Ma in l’ iſteſiò vedemo che , dormando ,
ſo dal An- L’ Anzolo ghe prouede al ſo' biſogno .
²P‘°- (Licia è vera viſion; quel no' xè ſogno:
L’è pan ,e aqua . ò bon ſocorſo , e grando t
Che con quel' aqua , e vna fugazza ſola *
Quaranta zorni ſacio cl ſe mantegne:
De muodo che in quel tempo mai ghe vegne
2 Fame; per’eſser pien fina ala gola .
O prouidencia imenſa , alta , e infinita l
Socorſo, che mai manca a chi confida
In Dio! chi queſto tien per vera guida,
Hä in tute l" ocorenze e vito, e vita .
Ma ſto quadro de mezode gran lode : `²
Conſideremo in gracia culi degno ;
Doue el valor ariua al mazor ſegno ,
In ſmgular acíon ,siviue , e ſode.
m _ d (Delio sì ,che xè aponto tanta mana . . ì
z, ZÎL‘LÎÎ ‘ lmpaſtà con el miei de l' inteleto: ’ '
' (Dà pioue el marzapan , pioue el conſeto 5
Viuanda de ſuſtancia ſora humana.
(Dà el genio de Pitura ſe nutriſſe
De ſta mana , cheè più che natural .
O ſacultà dc vn’homo tanto , e tal,
Cheal’ ochiode virtù cuſi gradiſſe!
Spf!
- ;VENTO TER zo. -ì’x -59
Spírítoſo Moísè , degno rctratq , ‘ ì '’
Formà da l’eſquſhto Saluían , `
Che per ſar pohture; e format ati ,
A] par de' i più ecclentí anche lù hà fato .
(Del Nudo là , che líeua el brazzo zanco
Verſo la mana , e de píarla tenta ,
E che co’l dreto e] corpo [è ſuſtcnta ,
Puollo atízar mai megío è O che bel fianco! 7
Se puol ben' aſcrmar, che ſta figura
Sia carne víua vera , e ſenſitiua;
Anzi pur ſe puol dir a l'è più che víua ,
Fata con gran valor ,con gran 'brauura . '
E quel caro Bambin , 51‘ tcnereco ,
Che de late è impaſtà, come ſe vede,
Rapíſſc e] cuor: perche viuo elſe crede;
E certo a l' ochío e] rendeva gran díleto .
Ma e] più bon (co’ſedìſc) hò kiſsà in drío:
Perche la torta xè 1' vltím’a in vola .
Ste Done è’l fior, e’l dolce dela' gola:
Le xè ſeguro e] megio, al parer mio.
(Delia in particular Veſtz'a de roſiò, > , “
Che quel'vaſo sì be] Culù ghe rze.
L’è vn aqua viua, e limpida , cgxſorzc ,
Tanto eſquiſita , che più dir no’p‘o‘flo.
De quà Daniel ved-:mami [ioni Danza m
Paſiarla vita ſenm vn morſe‘gon; iLioni
Anzí che Díoghe fà la prouiſion: `
Cuſi ſucícdeaihomení , che è
Certo queſto ~è miracolo díuin; m
Come ſe ved’e Chiaro, e manifeflo . pmîſiîax
Porta Abacuc per agíerc guelcefio, ÎÃÎÌÎÎ’W
f Da .l’Anz'olo guidà 'cÒ’l par-,FI vin .
`… ’ Vera
- '160 VENTO TERZO'.
' Veramente qùeì' Anzo lo , chè cíen
` Pericaueli ue] Santo Profeta
L’è figura piu bela , e più perfeta _
D’ ogni altra , che in ſto liogo ſe contien .
Se 1’ è contenta, podemo artir ,
Tutí apetico da ſto Re etorio, `
Con ſti antipaſti , cibo incitatorio ,u
Per trouar coſa ,che più puo] nutrir
Ec. Voleu che andemo in Geſia? ſon contento:
Perche ( co' disè vù ) ſeguramente
Là ghè ſuſtancia ancora più ecelente,
Per dar al guſto el vero nutrimento. `
C. One!, che ghe piaſe 5 che ghè pucca ſtrada.
Paſsà ſto Inclauſtro, ſemo là in do paſsi .
Ec. Sti Pítori in Piturai xè Gradaſsí.
Compare, ſenza fin ſto Autor me agrada .
L’ or ano
Anche
.
ſt’ organo certo è del’ iſteſſo.
.151 53.11» Diſemo vn parer noſtro ,e contemplemo
u. Sc' opera ancora , che xè de] medemo.
Che bel penſier ! o come ben' eſpreſſo l
DM C- Dauide quà compar vitoríoſo,
1, L‘ſh‘ä: Con la gran teſta de quel ziganton ,
Golia- Che meſſe l’ Ebreiſmoin confuſion,
Per eſſer cuſi fiero , e moſtruoſo .
E le Done l’ incontra armonioſe,
Con iſtrumenti capricíoſi tanti,
In alegrezza tute in balí , e canti,
De zogie , e veſte adorne , e maeſtoſe .
E l’íſteſſo Saul , che l’ acompagna
Con tamburi , con trombe,e con trofei;
Per hauer ſuperà quei Filiſtei;
Co’l farli marchiar via dala campagna .
Dauíd
mannaro 123320, ñ:-Î['61
Dauîd è toa l’ impreſa, èto‘a laì gloriaz'l- ì*'- a" ì u
El Trionfoaètooyxè’too‘lîhönon 7 ì":—
Perche ſe hà venzornile elìro’Signor: ` `
Ti hà venz‘o dieſe mile O-degna Iſtorial.
Se la vedefleauerte'le portele, ~ - ' ..i -
La vederialarabiaz, e freneſia-- _ ~ " ì ”ſ7
De quelSauLche-imiidia; e z'eloſia ì' :~‘ i
Elfàbarar-velen'ſinaraleîſtele; ,f C* .
El qual inrecompenſa-del *ſeruicio ` ~ ,Î' `, L Il Rè/Saul
De l’ armonia del-'arpa', e pierr'd‘ì-inuidim‘_ ,ì che tri la
Conti-a elBeneſator-,tuto pe‘r‘fidia, ~ ì 1.* , laut: a Da
raid`
La lamä'el ſtanza con z'gr'a'n preci ieio .ì "m3
Finſt’ hora tutoèbeſttuto ²`ììì ` Î’Ì‘ì’ Z
Ma coi‘l'èaueſinemoquà *a ſto' Alu-ii" “,"ì "-‘ `;~’ſi~
Inveritàzñehe’l'sfi traſs'ecularl‘ì “'2- Î
No’ rien tanto in ſo’- manì‘la perſecio'nì ;\~ -- x
Oche bela ſigurat‘e quelSan--Marco ' " ‘ `jfſíìî -" Pala de Ti
eian con S.
(Comevedemoìm 'sù ' "uel' ped‘eſtal‘! **7: Marco . S.
Roco,$.Ba
Teſori ſizgutiſsimo_ la *7" ì 'J "; '~""`Î: ſtian,S;Co
(Lx-;mi Ticiau,ch’hàteſo Maratea” - ,
e
ſmo, e Da
nia” .
Là in alto'quela niola batimentac.- ñ ~ ó i
Con tal gracia la teſta de quel Santo,
Che
Einartificio
anzi la’liìreiplenderìtuto
eceliòlaîſuſtënta;quanto}
"- ~‘— P r—-v,,
»oz
E.
Lengnecfefixogffiſhcñdeincceſſo,
E]ſora
tutol’Apoſtolíco
colorío conmaeſtria.
oongxeſſo..ñ . L 1' ‘ .- a '-ì’
Aeſtoèvnbelzor‘no lncidozeſerenè. _ -~ _
Chíno’ſaueria tiordacvn Vaio pien - . 4. 1 Αfì
Dequeldolceliquor; cheAutuno ”idea )
li moriraueihtun 'forno de pan", o” 02!} , L -.› - ›. i: L ;3
Pernon hauerinzegno da . - ;.…2 32',)
:uſiſeporia dir,‘›chi- raſon‘ar int-:07:21.3 '21
ma no’ſàueflède ſtosgran'lîician’. -.` .... …i 2
iueſtoſepuol'dirghe, el Sol’ifieſſo; ſl
Netare tranasà daçGanimede; i. 'Ei ni:: :n ;i 1:*:
Pandefiordefarinamhe’lſevede. .int-bet r!
Claino’iès’à- nuotir mato el confeſſo. Liri,
l ì
ra ſto terzo quadro e r2 biſogna -. -iz e Cainmaz
Che diga qualchecodi‘in ogni muodozaffii *22ſt "W'
;iChe
benquaſiel
me ſentoioparlatſe
oonl’inzegno vuodo; , g '..uíj
ne vergogna-…L .:Îſſ _i ~
›’ voi reſtar eſarquatro p'arolex-~.-~ :i rue: z.
La verità xè vn ſWChÎOIl‘CſPICQdffltÒF-:L'j …'-îi `* ’
Dà no’ ghevuolñ ehimere` , certamente., z. -'
Ne ( com’eſe-ſuoldir) 'chiacolez ò ſole. -zl ‘ *
ràdadinmerdeſpiaſeano’ poder' - ñ `
Meter îiebrrnezoakvn ..';i L
iepuos_ '.5 epuo mar 351mq; i?
Dirghe-:ſr no’ghefardeſpiaſerg-Î ì
Ma
:ça-ñ VENTÙTERZDi-ÒI
Mano"ghexèremedioavncaſocal’.~o" -EÎ ;73.
QLelCaiuxèpiù crudo* d’vn-Neron; -.l
Anzi fiero ,e infiamà, come vn‘ Dragon: 'i'
L’è tropo inuiperàpet ſar del mal.
Ec. In ſuma , quando l'odio .xè in te`1ſangue s. j- È -_ ñ' '.1
Maiëimetrafráchſiçhperfidia, ì 5-, . .e
Acompagpada’daerudokhuidig -` Ì‘.
Morſega cometa. Cqnſtaao l'. Angue .'- r- z :' ' T11*
C., Se pu0Ldir,chcla'sl-‘ocbüa misfato.- i. ;..:zì - ;KY-:1)
La crudeltà_,,e’l terotghe aièiſtainſiemenzì .‘ ‘
Perehel’vntmo èfuria ,e l'altro teme.; ‘ '. -ì L' ì »
Granveſpmſàinappesrndſtrar lot.; l
Teſto èdeſſegno [queſto èmibtíto il .:n-:Lexi ?n.13
Weſto xemtufldiqueſtaèmaniemLancn-n‘l `
Niſſun hà fàtomai ouſä. sì ver-ahi?, i] 10:; .". ilní)
Granvalot dîwnîlìdan ”tum Wta!? n i. ;5)
@che beicontxnnoníl’ochegxàniforinei ;la 4.32..: z* .-'~.
Che mouimentiin ſcwmyiuiî, eefieri! '1 :mal/i
Baſtä eheh im'
.ù` 'ec dc ì ama ’ . uh ”FI›
M2- '1 Qlcſtìſeghe puoitdin'siìutiamaurinx :vx‘c'mzoìi
‘ ""1" “ Ben fatizçmádolbige de'ſàſhnéa" ups 'Jah LAK) ‘
Dela perſeu-,eracacondieiomuz :et :,51 :2:0 'te'
Che fomlfièîidameonfiaiím *i: i p 3111)
ì SíſéHouaivtëſſoítxërálávV311…
- `e para ' o ‘ ñpofiaîñrni
; 05,: :'-zt
-zriÎ-fl:
Î .:13v
ìove.)
Me ſordi-;rino a-maipiù nd‘pariarzx’ 't i. 3L»
LaſsO-là'pmſhe‘píìmb‘ſhmcinu‘vuſh. '3 Α t c‘z'
Maio, WcPAntonio-Vandich; sì emma; L'.- e’u {ai è
vanaflch. Hàrffltüflwdeſhìpíwrajflrflm a" .L-LJJT
SΑÌÎΑÉ::
eſce… Concili-'ammenda tu
Edu:: avoltamefimſamofiàex: : _zu-..1
n..7 Perche
. ÎÌWWWTBR 240. 3167
Perche chino’colpifiein "ſta maniera,` v -'Î-‘ l' '- :2A
Eno’maſenaelgransùſtomólim- . ' ²~`
Mai‘ſaràpan bu‘ſeto ,'bianco. e fin , I
Ne’lbon-cognolèerazqueſta è la ,vera-- ` - ` f
Tute le ſtatuehò delèegnà'de Roma; ` `~ 3 - "
Tuto l' Antig'o-in t’vn tamiſoliò meſso: ‘ " é
Tutezxèbagiea ſ’ro moderno-apreſso: ſ
Veſte-è impaſtà de carne ,che ſe doma. l
DFonte, che chi beue 'Ho críſtal- -' Ì
Laivica,eflnomeiniballamaineterno’!' t ì
Soli ardenti deiflae,"giazzi d’inuemo Î- F
L’Homo no‘temepn‘nchel’è imortal. -ñ ‘ i r
Bpre‘lèoaqueſtoruti
Lù xè ala condicionxèd"vn
Ragazzi.,
Teſèidor,-- ñ', i; 'a'
veder i Ba
canall *el
Domln'v Trà i Caualieri , ~el’ altra Nobiltà
chiſhcö al Anche el Dominichinſe ſe chiamar ,
tti Caualic
ri . We] Pitor, d’ ognimeritoben-degno,
D’ alta Virtù, ſamoſo,e nominado,. ?. .
i Che depenzeua al’=orael Veſoouado ,i
De-quela gran Metropoli del Regno.; ,, ~
Prontamente elie-indrezzaal Vice Rè, .'ì _ . ñ' \
I
Se sà c ieelPadoanychièelvarorari.›l - J
L’hà ſaroín la Pitura ,emonrizemarí . r1 -.
Cape! l’è vn Rodo‘rnmne íhteîlmeſtier-lë * .f
Cheſemio? Prali SÙ‘; che ſemoa riua. " ‘. ’ - 3'
Vardè degratíache nd flioeghè. › -'
Tegniue a lai: Compare-,Meana .3 ñ"; ,
Sta Geſia ghàvnabclz'proſpeciua! - ll.. .- . M ,
Homes. St’Iſolaveramente xè vnzogtlof ~ - x' zip-AA ,J z
²°‘²"- Lígà da ſto criflahthelaiîlmóndaç r 'Sw -",`ñ~ `
D0uefluſſo,erefluſ9óbatel’onda. 7--ñ- ‘- *E
No’par chelaſia ſara co’l penelo? ‘ , ,›
(Delle xèle deliciedcvrna'íma. -.-‘ al.: ?- ;1* .ì _ l"
Èìlîlfierè lnîäai VÎÃPÈMÃUQÒL* ze .'29 I
to rogo non_ inu' ' :à Germi 'n.i:
Stoſfito‘c’ómaſonmohòſopeázſi”) .:is-'1,6 n: v'
~ "’ * Oche
- ' ',;ñ ;75
oche bel Tempioèqueſto,~emaeſtoſo.l ‘› * -~ - Tempio-le
E] Paladio xè cern-'xl' Ardiiteto. . -l ÎLÌÎÌÎJQÈZ
Ben’ el credo d’ ogni altro el più perſero , ì Ringo:
El più vago, el piùſuelto, el più Pompoſa , :kw W
Parto dela Cità, che’l Bachigion. V ,~ derm
Ghe laua‘lecamiſeztuto l’ ano, ~ : i ' F,
Modeſto si,.ñche no' ghe dà mai dano: a :’ ”Ja.”1-
' Vagaëpen’quei che non hà deſcricion‘. -
Queſto è vn vero ſacrario , e nu , Compare,
Moſtremoſe modeſti , e reuerenti , .i :
E inoſtri piùdeuoti ſentimenti *2; TJ.- ~.:.- il
Mandemo al Cielo con pietoſeñgm-eñi 2:, . i
Da che cao ſcomencemioè .ö precioſe _ e .PM-:5 >
Piture veramente hà ſto bel Tempio! i
Quà ghe xè marauegie ſenza eſempio.,
De virtù ſingular, rare , e famoſe. ,
C. Diròavoſtra
L’horaxètardaz-fè
Ecelenzael
volemo’
;nùrpenſierr
andar J o l.
In Refetorío; no’s’bà dani-dar 23?. ‘- ,ſ "
Gran aempo : mi ghe digoe] ñmio‘parerl . . :›
Sta voltabaſta elcontemplar Rapala 1 ‘ ñ- EMI";
De Giacomo-Bafèam-ſamtaentae, Liz-.Z r gaia dc
L’è vna lumreranobibe, e perfeta, :mf: s Bffin‘ìflfiz
Che ſa l’oehio ſiwlarv come Farfala. -’. .1: I :3:2 più_
Come sù ſtìhoraffltrrbutano elSol ñ. uv *- ~ › , ‘ I ſe, “ſi”
Forma co’l so’ ſplendor certoreflefào!
(Dalì e] voleſse dir: ciedo , e conſeſso -
Che’l mio [ume ariuar mai .no’ .ghe puoi 9 î
(Eeſti è quei ſpegazzoni ,dexcont'ondeî .:
Tute le diiigencie de ſto Mondo: ñ‘. ohm..
s Queſti xè COipl .d’ vn ſauer profondo ,
i Che fà le coſe de relieuo, e tonde.
.ul
Vedela
?3'176 îP'EflT-OWTERZO.
Vedela làqucl Dio come l’è ſato? ' i -Î ,`= , "3
(Lx—ela sì , che xè Imagine diuina , ' - *
Tuta de colpi , e tuta de dotrina i
Ne—gbè vn contorno, vn’ ombra, vn ſegno ,vn trato.
Se vede che’l ſe muoue,echel’è viuo: *z
In debita diſtancia el fà el ſo’ cſeto: .i ‘=‘
L’è sì bencolorio,l’è siperfeto , i.. M
Che vn’ ombra apreſto a quel mi ghe delcriuo .
Là sì ſe vede el nobil’ artificio ñ
Del Penel Venetian , che l’ ochio ingana, ,
E dà dileto in prcràporcion lontanal_ _
-E andeghea pr o,zauaria el giudtcio. If.
(Delio ne inſegna che con reuerencia -
Star ne biſogna in proporcion diſtante
Dauanti a Dio, co’l cuor tuto adorante,
E con modeſtia ſtarghe ala preſencia .
Eſcmpiozchîè
Per hauer in te’l
de- ſtato
cuor la
anche
viua alFede
Criſtian,
, ì. _l i,
Orsr‘r _
x VBN‘TOÎTER ZU'. ` ;H85
Orsùanſhquà biſogna 'vnír inſieme' ì '*
[ſpiriti vitali , el’intelet’o: -
Qgà ghe vuol tuto el genio , co’l dileto ,
Chiin oro vuol lígar tute ſte gemc.
La bona volontà me fa gran cuor; a ~ ñ
Ma l’ideadel Pitor me fà paura : ` '. '
E] ſtimolo d’honorme dà premura ,’ ‘ -
- Ela gran maeſtà me fa roſsor. - _,
Veramente me perdoín ſu‘l più below* -
Son come quel ,cheper var-dar elSol , J
El lume naturarperder el ſuol; m _tz * '
No’voña zà,per vcſrnarme tanto .~ “2* -.- -- iz-ì
Tanta vaghezza’me tiol el ceruclo > »ì
A vn ſol sr‘reſplendente' ;come queſto; =
D’ Icaro el caſo renouar ſune'ſto’, - '
Che hebe l ’aque làlae per campo lance: . i"
Chechíſalirvuolpiù', che ſalírpoſsa ’
l(fiCo’díſse quel poeta sì famoſi» ;x *`- -j l; .r
lcaſo veramenteè‘riſegoſÒ,>-'Îs * i.;
Eſentc in te’lcaſcar mazor percoſèa. ~ _ - i
Ches’ hà da ſar èhoi da incantarme quà , *- 3
Doueè tutoel rnio'ben, tuto el mioguflo?
Sarauío ſorſi ala condicion giuſto ---’Î E
D’ vn z'oueneto ,che‘ſia inamorà? ' U .
Che fin'forma
El ſe che l’èlontanflalaMoroſa,
in la mente gran diſcorſi, "
Peri marteli per eſempio ſcorſi ,
Per diſcorerli in verſo, ouero in proſa.
E, quando e] ſe ghe trouada velin, . e ‘ ì* ' x
Ghe ſalta adoſso vn certo baticuor , z
Ne e] fà più zanze, ne el lìel bel' vmor;
Elreflacome vn giazzo e] poucrin. .ñ
{1:86 (VENTO TERZO,
Vn certo no’ sò che, brilante, e vino;
Vn’anima, che ſa l' ation ſpirante;
Voraue dir qualcoſa de galante , _
Ma de forme retoriche lon priuo.
Mi non hò mai ſapù quel, che è ítura;
Ne manco adeſſo sò coſa la ia:
Sò ben per natural filoſofia, ` ,
Che queſtafi vergogna ala natura». - z\ H
Ghe xè de quei ,che Br de‘gran ſchiamazzi '- ‘
Sù l’ idea d' vnatcſta,e ſora vn viſo, , î’”
Sora vn ,che pianze,ocheſi ura el riſo, Î_
Reſtando er ſtupor, conſu I, epazzi, ì 'i ~
Chi vuol vecrer idee ,che i vegna quì ‘ " 4‘ ~~ -
D’ognifiſoimria,che fà ſtupir, ñ iii-Uli i
Che ve rapiſtèe] cuor co’l ſo' geſtir; ›- 'zii ’ >
Aſegno tal,che ogn'vn reſta incanta-*3 - ‘ l
Ve sò chedir ſeſto diuin Pitor " - 'ñ‘
Fuſſe andà a mendicandoi naturali, > - Î ' ";
Co’fàcertiñbalordi-
die’llarauemai talr'etal
zontoa quali,
honori‘ ì U`
Aa a MQ
188 *AVENT—6 TEX-303.
Mo’xè pur bel quel Vechio Perſian! a L:,²` u
Vardè che grauità‘ de poſitura .l ñ ñ h
E’l fa ſcomo , e vergogna ala Natura ,
Quel , che sù la centura el rien la man .'
(Del Nano , que’lMoreto, e quel Bulbn
No’ rendeimarauegia a quel conuito?
C he gran naturalezza l e ( come hò dito)
Tntetuteſhrporièqueleacionl- . ur... _ ~~ '
E quel' altro, che atento con quel vaſo,
Se moſtra tuto ardenza in trauaſar ,
Cola più viua no ſe puo] trouar:
Par che’ldigaategnüche’mi trauaſò. , r -
Quel Cagnoleto , cheè in` ſen dclNouízzo;
Che bagia a quei Cagnano là veſin
L’hàvn bel’vmor, sîben l’è Îcemni
Del Pitor capricioſo e‘lſchiri izzol
Vn cuor ſublime ,vn’animo d* Auguſto -' _ ' ñ ó
Seabaſsa a vn Cagnoletoda Bologna. `
L’è comeel Sol , el ualno' ſe vergogna
D’iluminar d? o ni reto el fuſto .
QgelMuſico,che na quela lira
L’è tuto gracia,e l'è tuto garbato!
Baſta a dir , che de Paulo el ſia el renato; '
Fatoda quel penel,che’ ogn’vn’ amira.
El s’ hà veſtio de bianc0,.per moſtrar
La candidezza del ſo' bel* inzegn’o..
No’ ghe xè tarain forma , ne in delëegno,
E’l colorito ve ſàlinamotar .
Equel Vechio , che ſona qnelliron -
A le arcade ,che’l tira el ve aparechia
Vna ſperanzade aletar la rechia.
., l _'L’è tuto gtauità i che bel Vechíonl
-i.
VENTO TERZO… 189
reſtantedei Muſici èſlperfeto:
Le poſiture, i geſti , e i mouimenti
Ve moſtra mile aſeti deſerenti : ›
Perche Paulo hà depento anche l’ afeto.
e ſouien quela ſauola d’Orfeo, .
Che con la lira ſonaua sì ben,
A ſegno ch' i A'nimali leſti in ſen
Ghe coreua , cp'] ſulëe vn ſemideo.
`deria certo ſora quei doCani
Potrai-l* ifleſso caſoal parangon:
Ma no’ medegno: perche hòde più bon}
04a corei più. Perl-eri inzegni humani. '
vacta , virtù , vaghezza , e, legiadria *.-o
L'opera
Con
Ec.No ſti termine,
ſol’ocaſion
pani vn grata
zornoi
hauerli ala viſta.v ` Îſi' 351-3'
vederemo,
viſti mai. 'Α
i.'èinſaceto, piaſeuole
la Pitura , e galante;
molto ſtrauagante, ’
:è capricioſo , preſto, e relſoluto.v` ,
ceruel più teribile de quelo ' = -`
\lo fü mai viſto certo in la Pitura,` 7
Dome ſe Vede in ogni sò ſatura; - 7
Z in l’iſtoríar fantaſtico ceruelo . 'Î
ſh
che el sò ſar è ſempre ſtà lontan
)a l’vſo, e forma de tuti i Pitorí;
lnzi co i ſchiribizzi , e co i colori
Iran marauegie hà ſato le ſo man
1i capricij , econ le nioue vſanze,
30 i ſo penſieri , e con' nouele forme,
il s’hà leuà da l’vſo, eda le norme " `- -‘
)ela Pitura con gran ſtrau‘aganze. '
muodo cheel lo tira à ſimil ſegno,
:he elghe da vn pugno, e ſighe rompe elnaſo t
:ol dir, che el ſo depenzer giera aìca‘ſo`
i in bona lcngua priuo de deſſegno. B! . .
el ſente in ſula prima, in aparencia, Pio ETS
jeſi-alta el Tentoreto certamente; to fin,
/la belo , belo el lo reduſe in niente,
;oſo , ſenza deſſegno, e ſenzaſciencia.
el diſe anche dc pczo , anche de più ,
irogne come vn can, e bagia,ñ
:he rel reduſe el meſtier come vna bagia.
da chi xe quel ,- che puol dir malde lu? ì
:93 = VENTO .QVART’O.
C. Veſte xe' coſe ſenza ſugo , e ſal.
El sà pur coſa xe ſta profeſsion!
Certo ſta volta no’l zioga de bon , ’
. Mando de ,ſto gran Miſtro el diſc mal.
" E ſiben che ſtotai per tuto eI Mondo '
Conceti de ſta ſorte hà ſemenà;
uando che vn ſoreſtier ariuà quà ,
EI; s’incanta- , e ſi diſc-.me confonde .
Come puol'eſſer ,-che ſte marauegie
Se troua in la Pitura de tal ſorte ,
Che fa ſtar in do piè fina la Morte ?
No ſe puol ,ſarde no inarcarle cegíe.
Sto galant’homo è dele Grue compagno , i
Che roba le Gagiandre da la tera ,
E ſuuoIando à l’insù de tal maniera;
Par che del Ciel le vogía ſar vadagno .
F,quando ben in sù le xè inalzae, _
Le le laſſa caſcar ſu qualche ſalſo
Per darghe morte al fin con gran ſracaſſo ,
i E magna le meſchine aſſaſſinae.
Be. Compare disè el vero z la me piaſe .
Senti el reſtante , cheghe de più belo .
L’ínalza ancora quel nobil Penclo
Per darghe el Scacomato. ò Dio , che raſe!
El parla aponto ſu quei do quadroni,
Che andemo ad’eſiò à l'Orto à contemplar :
EI ſcomenza anca quà molto à laudatì
Per ecelenti; ſtrauaganti,e boni .
Col dir ch’ihà del teror, e del ſpaucnto;
Maíſirne quel' dei zorno del Giudicio ;,
Eehe in vele figure è vn gran capricio
D ogmſ , e ogni età. consfondrí indretèo .
on
VENTO a” 117-0… " 199,
`n Animebeate, _e-con danae; '
Con Caronte in la barca 5' e tra le tante
Znuencion 3 coſa nioua , e ſtrauagante;
E ſenza dubío curioſa affàc. , `
1 che s’el quadro fuſse in diligenza ,
:on bon deſsegno, ben proporcíonà
A parte , a- parte , e ben conſidera ,
Se ghe poderia dar del’ccelenza.
le chi el vede :ì la prima l'è vn ſtu por':
via col conſiderarlo pò in ſuſtancia ,'
I'anto fà, ñàdir l'è tanta ,carne granda,
Fata da burla: queſtoè l’sò tenor.
[ſi ſe dà la corda à vn inocente,
Ecol preteſto de farlo famoſo,
El ſe laſsa caſcar precipitoſo,
Col darghe el‘ſcoſso cuſi crudelmente?
|uà elmine,e
Con va drioflratagìeme
con ſci zer enza
hi d’a’gnora,
fin;
.A l’vſo aponto .de quel’Aretin ,
De. mal in pezo fina , che él miora;
virò vcome che diſèe el Sanazaro;
Che l’inuidia da ſi ſe rode,e macera;v
Eſi ben che i maligni morde, e lacera ;
L'oro ſarà ſempre el metal più caro.
z par giuſto
[Dando de dirclleſarmie
nomino deloracion
Tentoreto:
E’ſfn’enzono dc cuor, con tanto afeto ,
Che ſtago per butarme in zenochíon ,
Tentoreto è vn ſpirito diuin, ’ .
Che vienſe al Mondo con vn torzo in man,
El qual lume dè i'm-pazzo al gran Ticíans' '
Ne el lo volſe con ù per ſo veſin.
No
ſizoo VENTO amaro:.
No ſauemioñl’iſtoria co lè ſtà? `
Che ſtando da Tician el Tentoreto,
Per eſſer ſpíritoſo , in gran ſuſpeto
El meſse el Miſtro; e lù el bandi de Cà a
De gracia in che conſiſtela Pitura?
Se me puol dir: in coſe puraſsae .
E mi dirò: la xè la veritae: v
Ma el verbo principal xè in la brauura.
Perche per farme là quatro figure
In ſcancia , come i piatí da Treuiſo ,
L’è tute coſe , che le muoue à riſo, o* f
Ele par trate dale ſepulrure. ì'
El Tentoreto hà iſtruto tuto el Mondo
Daſpò , che l’èyegnù col ſo. operar;
E in format ſcurzi, eiauer atizar .
Ogni altro bel’inzegno hà parſo tondo:
El Tentoreto è vn brauo,che ateriſse
Tutií Guerieri de tute le etae: - ..n.42
E] tira colpi , el deſtende ſtocae z 'L _11.
E più che-l’vrta in duro , epiù el feriſsel‘
No ghè niſsun, che ſia bon de ſtar ſaldo
A la furia , al teror, al sò ſpauento.
,El val più lù , che no ghè ne val cento;
L’è vn vero_ Paladin in ſtampa d’Aldo .
Se puolldrr più de quele ſo fierezze?
Che 1 vaga à veder le guere naual ,
Che le par giuſto le fiirie infernal,
Con ſchiopi,`conbombarde, eſpade, e ſrezze l
No ghe xè forſipien tuto el Palazzo l'
De zufe, che ſpauenta la Natura?
No ſù mai viſta la mazor brauura,
Che la fà ſpauentar ogni Brauazzo.
Se
?anziana-amo: . 4.5.2.,
vedequelezſquadreidesoldai ‘îs‘:'_ñ:‘ '- Î. *32! i Y'
A ſar ation da veri-Pala‘dini, fat.: ?in 1 e '
Avenzet R nix~’,*'à.’dominar confini, '- ‘- r
[n varii muo 'tuti-quanti armai. ›!’-‘»f.ſi
o’no’ſe vede vnzcolpío furioſo-'fa' ‘- r ' - - *- mr. dc
D’vn , che zioga deman con vnñſpadon-P geſſ- dc'
Certo che’l mete. tuti inconſuſion; 4 - 'ì '7 “W”
Certo'chel’è .vn Solda precipitoſol ì ' ſi
na’gineue,cheàrapreſentar -‘ "
L'impreſe del Senato Venetian,.-' "
Fù eletoqueſto er brauo 'de man; - i
Per homo più- ei altri ſingular‘.- 7:*- Î" ' ì ,
*n xè ogni operaſoa famoſa, echiara: - '- ` - Preſi .ie
Tra le coſeperò,c’hel’ hà retrato, ì ñ' ì Q2310
Certo mazor fierezza m‘ai l'ha fato', ` v..~
\- .v "Mo’
rame ,ar-4 Km.;
3’ che preſe’ntia e quela de quel Dio , 'ì
2-1;
Rapreſentà con tantasmaeſtà, ›. . - ,
Doue elterontièvede , e la pietà , t.
Che conſola , e deſpiera el Bon , e’l Rio! _
gela è Madre ſantiíèíma , e modeſta,
Tuta deuota, e reuerente in viſta! t.
Welo'è’l degno parente ,el gran Batiſta, .- ’
Che Y aqa‘aa Chriſtomeſſein sù= la teſta! -.. :a 'i
releè Virtù , che è de tanta importanza, ~"- * . -
Pera uiſtarel merito diuin, . 1., 4-_ ,
Efàl’ omo-beato :ſenza ſin! ' -'
Q`uçle xè Fede, Carità , e Speranza . 'Î
ielo
Che xè zíro de gran
ne moſtra perfetion,
el model ~ - t- ñ F.~ . :
roprio del Cielo!
Ogàcutitemeffiſe ghe rezza el pelo:
L’ hà d' eſſer vira eterna, o danation.
rdemolà quei Cori de’Beati, .. r ‘ -o-ñ
Chea viſtadel’ Altiſsimo ſtàatenti , ' ‘ . A
Rapidida quel Dimcheifàeontenti: . :1 ì
Iſemuoue,e ſta fermi: òche gran’atil -
e niole , dal ſplendor cuſi interote,
Forma diuinità, forma vn tal miſto ,
Che tuti gode la fam de Chriſto.
Veſte xè d’- vn penelo opere dote!
:ncdeta ſia ſempre la Pitura ,
E chi a ſto muodo hà ſaueſto operar: -.
Che anche queſta gran ſtrada la puol far ,`" `
Per condur l' homo acpelrſetion ſegura .
veder quel Campion e Paradiſo, _ i, _
Con quelaſpada in man,conla balanza, ' 'a r. . ,fiä‘íîî
Tuto piendeimirabile potsanza, >
Ecuſi ſiero,eſpauemoſoin viſo., . . ,~
Fà
2.111.: VENTO {VARTOÌ
Fà ,che ogn’vn sbaſlà el cao , tuto timor, ~ Î . - Z A
Per eſſer ſato con si gran dotrina . x - z;
Sepuol ben dírgheſatura diurna: ì -.
Che ogni morta] teme de quel ſplendor.
O che penſierde gran giudicio aponto;
Zà che’lgiudicio l'hà rapreſentà! L . *
Certo de Dio xe" queſta volontà: , , ' -
Perche'quà è tropp a ſegno,e giuſto el pollo-j. i
Si ben che quel’Amigo peta man - _’ i
Contra ſta gran brauura Tentoreſca , -. ' z
Che‘l
Contraguarda pur comuodo
la volontà che lù treſca
de Dioſopran. i :i'x . Ei… i _
Staraue quaſi perdirnn caprrcio: z; z. i. :í\. .'r. -.~_ .ii-1,)
No’sòìſé piaſeràzſta mia opinion: . -ñ -_~ ~~ - › ' :›
Me parvuol
A chi cheſ noſiacontra
r onar de 'danation
el Giudicio; '
Qiel‘Anzolmcheaſsiſte a San MÎChÌCizL-Ìi’ ñ .--iç, '
L’è cuſiſuelto,edcſſe nà-si- ben, , 35;; , 'ì I
Par
Cheognilaude,ogni
che'npontod pene] ſia
onorzonto
ſe ghe
ai Ciel.
eonuien. *I
Però trà le legiadre,ele più [eſte '
gio
288:'?
n... Figure
Quela,cheaSan
de ſueirezza,e
Mi’ehiel-,piùapreíb
agilità, _ ſtà”, ,. -ñ `_.
*8M* Echeco’lpano‘azuroelſiancoveſtex. 2-19.; ›… L ,
Me para mi , che l’habia el primo liogo ?i .2.: ſi I
Dei moti in aria, più dificultoſi. ì:: É . _a
Wei ſe chiama _motiui ſpiritoſi; , -
De ſcrímial’è in Pitura el ,vero ziogo . . î
LaDemorſegarſedapaſsioa,
inuidia puol ben quà ihre-*el da
ſo' oficio
ſtia-zan.: - '5;' i'
Ma quà el ſo’ fuogocento no' l’impízza 'i
N0 z che in deſiegno noa’zshè vn taMIziVDICK‘);`
p .
' u
. L} VZNÎÎO ñ {ma 730. iaia-j
Vù anime, che inCielo andè beate , "i ' : 7-?)
Ve toca pur la-glori‘a anche a vſto Mondo ; Î
Per eſſer ſtae,-con muodo sì’profondo, :. "
Da vnrobuſto penel sì bén retrate. ì*
ll' incontro, canagie maledete , . .
Che hauè da ſtar al ſuogo in ſempiterno; `
Co’l
Pina moſtrar delzonze
el penelve gran Dio l’alte
ſuogo .vendere. ’
eterno,
m‘. VENTO’QVARTO’. x:
Cuſi e] gran Tentoreto ancora e10 z. - -- "
Inuentè nioue‘ forme inil'atízar, ‘› Α. ' '
Ombre,lumi,refleſsſùë deſtacar, 2-. .
Che Pituraèobligada al ſo’penelo. _
Macche
ueichi
tutiè carateri
no’xè dotoriñlatini, -
no‘i [i intende. ' " ' ~ ~-Î *
De vn Manegoldo
Tagialateſta ,che
al Santo incon' vn-ſpadon’z . ì
zenochíon
Criſtoſolo , de Dio Campion ſedel . .p.
Doue ſe vede do contrarij
Vn tutoìraſtègnà co'l ſo’ inſieme
ſignor , , `
El' altro impetìucrsà ,tuto furor.; . i
, lil-qual del giuſto Dio l’ ira no’teme . : '
Ma chi contempla el nudo de quel Santo ,` '
_ Rapreſentà contati i ſentimenti, ' -
Che puol hauer vn Vechio , e i acidenti ,
Diſc: Natura no’ puol ſar mai tanto.
L’è vn nudo ſenza carne , e tuto ſugo: . - T
Ma re carne ſenz’olèo ,eſenza zonta: ’ `
L’è tu ta verzelà, ſe ben l’è ſmonta : -
Guardo , e tuto a ſtupor l’ochio rcdugo.
Tali)
.VENTOQWART’O. 3,32;
.ſodequel beliſsimo Arizoleto, ÎÎ-r ì
Chedelmartiriola Palma-ghe porta . t i
Baſta a dir, ehe’l gheſazza al Ciel la ſcorta : "
Baſtaadinl’èdelcíel ſpirito clero” v —- › '
rvedelaquei niehial’Altar. grando; ‘ 'è
Doue ghe xè, Prudentia., e Temperanz'a', '
Eghè Giuſticiaconſpadamrbalanza, ' i ñ
E ghè Fortezza in‘ato venerando? . r' 2- ' ‘ i g
[eſte certo me pareole, quadrante
Alevirtùdeque’lPitor,ai` degno; ra' :- ñ:.
ñ ' -z i 'ì:- - ' "
Ele dinota quelſo’brauo inzegno z ;
Prudente›giuſto ,forte ,e ternperarteî.~ ‘1 '1 l
dotrina infinita venetiana i* … . -- _t‘ ‘ ì?)
Dlume,chereſplendefinla. note! :~ ñ
Muſicadeperfete,everc note i? ' - '
ſenturade cremeſe,e vera grana! - - ‘
:he belſofiton de Proſpetiua! ' .:q 1- t?, .~ … ñ
L'ède’ziRoſa Breſtani, veramente: ‘ . ?i ' ` ‘ u’
;e vede el` natural giuſto preſente z enon; ſ5* * 5-
){ieie eolone par de piera viua ;’ t 7:1 rr' ‘
_comeben retorte! ò bel lauoro! ' -í " "i ~B …î-.e
_.’è propriamente tonde in ogm partei_ - í z! ,333,
nſoma Breſiaè 'lſonte -queſt’Arte.: - “i - ì_- Preſi-'e
Dëompoiòſofitoflntratrd’omi î‘ , ' _ i ‘"‘“
e avnSandrmuehemſrrmlſatura,--ñ"---- . Îa
` . . .i . ñ
,e ` i t
Îonlahncionſàìvedercoiè vere, :':-zv- î ,.’"-z.-.
:he ogn’vn le crede piere ſora piere .
iſtà
ErezezàArchi
puochi
perdi lùl’
( l'altra ſtcmana)
Architetura. ; -
)a vn’Abete.,eheè vnmar de: corteſia, ì- -
il qual hà per im reſa vna Catia, ó - a- -
'aſtor delMouet ier tie-Candiana. ’ i* ìl
Ff E con
:N6 .VEN-TO amaro. A
E con tal ocaſion de ſto 'Sandrini , ‘ * , ~ ñ
Soſito de
Proſptt'
Hò viſto in Gi‘eſia vn nobile Sofito. 'ì
del San ' Giera co’l Sardi Proto, d’ eſ' uiſito _
hi a Can*
dllnl a Intendímen‘co, ed’honora'ri _ ni.
E ( a dir e] vero) mi reſtè chiapà: `
lbEl uerìhomo
cuor;chëa reſto pù ueſtièſpegazziì";
telaſeg'ondaîz‘ z' i
‘ _ . ì** 'mi
Ègquaighedîä'ù‘ímpazzodela prima .- ì ;
Mo aſt‘o mu' ( elreſhondeflroìgheríma;
Che'alvoſtro verſo adonea-corilponda» -- ; o
:ariSígnÒrími noìg’zhò'degmegio. ñ n‘ffl-L-î-üt@
Lemeſaz’zaflmfſauoflper corteſia; “u ‘- j', _ Seme;Piiù
*Int-;1'
Co‘no‘ighrtpiaſefhgw] andar víag» "-‘² - ínlîflo'ſi'.,
Ele me horror-a de tíor‘ o‘conſegio. ì "
.eſponde vn’altrozcerto'ſiè ſeguro, - * — ‘
Cheznonñhòiate ſte ſcale devbando. ,
Noîmeparrodequàſenomequando ñ ~1² È;
Hò viſtiiquadriychexèlàaquelmirror ' ?i i ,
'edè ſemo quàztu'ti curioſi. ' v 5 --"²
Ma C a dirne el vero) cocgìînoſſemo el bon;
Se hauè-de ſconto qual emio‘r bocca;
Ve acorzerèſe-Iemogeneroſi. -ÎJ ~~ ,
’homodeſideroſo diincwntrakz ` ;ſli
L’eſitſimfflepſtmflfoffififlffi‘:. î :2-1 ‘ finì-'1
²’~"\ ago-…3
fear-baila
Sediſpond aidiſzforſi, ale maniere, * `- " - ÌÎhÈΑ“‘°²
El'tcrzo
ì quadro volerghe moſtrar. Ò-É-fflw—Î
ñ Edu`
.4.
-zñfzì .er-annamaria;
Edà de man a vn pezzod’ vn paeſe, ' 2 :m " I:
Ediſe : ?queſto val cento ducati. ì . - "
Reſponde -vn' altro: de quei raſonati:
In ſta roba niſſun ſarà ſte ſpeſe . .
(Dando volemo veder tera ferma, . 2 s ,52
Senzada ſte lagune andar da lonzi-,ì ?É 42,-: i; i ~
Tician vardemo, ezàno’ſèmo gonzi: i' ~"›
Chequelaverità lù rie conferma . . ~:ñ
Orsù ( diſſe quel tal) non hò ventura.
Con tuto ciò mi ve vogio ſar veder ‘_
Vu quadrozde animali, che fà creder, I
Cheiſiaſtampai-dala iſteſſaNatura; ;› *in i;'(Ìí ii
. Bon bonzreſponde un? altro curioſo. .n 10.-
Si sì moſtreme vn puoco ſti animali; ' . '2J, _
Qgeſto volta el bel quadro a queſti tali , :i
Cuſi melo iſtizzà, ma borioſo. -i .- .a . . i
Subito vn’altro diſetl’è de gala 5' xo:: ai( 12;.: J i
No’l me deſpiaſe:l’è de bona, man”. ~ 9.:' *i i
Ma quando vedo queli delBaſian, -.- i 'ctr `*
Queſto xè’lziogo
(kieſto dele' bagatele
hà vergogna ancaa guardar la ſtaia .' `²ñ
( Diſse’l Mercante) Vogio inqualche conto )
Pur ſodisiarue ;eÎl ghe moſt-_ra` in quel- pontó-ì.
Fortunede vaſsei A, nembí , e. proceie. ?zi .ñ~ - i -‘ g
Replica vn’ altro con gran logiadria :- p r-'z '5 ‘ . '7
In Scuola de San Marco andè a corando ; `
Se voiè veder fortune in mar grando . ^‘ -‘ñ
Là si, _chel’onde tuzaie fa gran ſia. '.. -‘ ‘—’ \
Orsù ( diſeme el vero) in ſtie-piture.v How-2:' 'J
( Perche a no' ſezinganar ,mi ſemo ſtufi ,i3 '..î
B ,co’ ſe di_ſe,'~ſemoſtrachi,eiñuſi ).-. u. 'a i-…fl- ‘ "
G haueu miiuna iſtoria de figure? = ’
‘ - ' Signor
VEWTO _QV-ÃRTo. azz
*nor nò; ghe reſ oièalù nel tal:
?erche chi vuol equele, e vuol efler
A micra le doble: perche areſierv
Le iſtorie , ghe vuol ſpeſa, e natural.
uochi è boni per ela ſuſtanza: ,
Perche là ghe vu, ſtudio molto granda,`
E don dal Ciel-;nel’èſeſà a burlando:
Che inle figure -bate l'importanza.
[che ( reſpoſe al’ ora vn bel' i’nzegno)
Fradelo no' ſe porta l’ aqua al mar;
Ne criſtalia Mur-an per negociar;
Ne quadri doue è’l ſonte del deflègnó .'
edeme a _mi ; tolè ſtoìbon conſegio, - cnr mai
:he no’l ve coſta niente,e’l val aſhe: ° ?uk-mu*
Muèpaeſe; andè in altra- Citae: "W'
;he in ogni liogoſarè certo megio._ -
in quel tal ſe ,refioluè via ,
'er non hauer cata' quel ,che’l credeua.,;; z -s
;i ben che moltqalù ghe_ rincreſseua g» _‘
g’hauer dà ſmacoa tanta mat-canna. ‘ ‘- z'
uantoa queſto ſte coſe, che hauè dite,
(è tute più che vere in ogni conto:
.’èlinee,checoncoreal vero ponto:
:è tute verítaeeorente,etrit_e_. q ñ ’
:vn zaratan porta vn cat-telo rn piazza , Se pia iz
She corei curioſi a Plù no' poſso; _. _ WP* ”7!
3ſehca,eſe ſpenze,eſe va adoſso,
'u ` \ r'
:he perla calca vù diſsè : i s’amazza .
_el gode a zur-mar numero sì grando
De tanti , che concore a la chimera .,
Elà con argutiſsima maniera, -
ìl vàtutiquei tali aimbozzolando. —
Ga (Da-È
a‘z‘e VE N T' 0 .LV-AR T04
Qrando el vedeche l’aqua xè in creſcente, - " ‘ *
E che aſſae peſce a l'amo ſè'aueſma 3 ì ‘
El mete tuti in veſta cremeſina ,
Econ ogni Fachin fà el ñreuerente.
E la ghè moſtra vna teſta de legno ,
E ghe promete de farla parlar; -
Se quei Signori vuol ſtar a aſpetar z
Ela ſo’ſalſa-ſede ghè dà in pegno. r
Quela el depone , e tiol la biſſa in man.. ,`
E fà del' Eſculapio , e del Galeno ,
Bulìaro , eſcelerà iù de Bireno;
E baſta el dir : Cu ù xè zaratan.. .
Fin che la ſta in le zanze , ogn’vn raſCOltÌJ:
Ma co‘ltira la togna (“campa el peſte:
Che‘l làiaſſar la borſa aſſaerincreſèe;
E a vn’altrabandai core , e piala volta. ñ
Che chi hà ceruelo,pr,ecia- le gazete--z -' -
Ne vuol , per cauarmachie, altre'balote; -
Eride alfindeleloìbcieboteî, - ì} - "-î
Eſe ne moca'de le ſo‘recete. ’ '
Le biſſe be Eisàchemaila‘teſta parlerà; * " * ‘ ' "
ca i zara Si ben che i‘l’aſpetaſſe anchecent’áni t ' - :'
tani .a Echele ;‘.;"-. . ΑY i
Si no‘l'è qualcheanguiiaimaſdrerà.ì . ‘. I". :a -ñd
ETH.
”motan-Mea ,5,92
rome gramiqueizch'e do‘lècnclo-ì È?) .-..fsìigz " ;tg-,'- lPítori aſ
‘
lncitaleperſone-aſarpecar, _ , .- . ~ ñ i -.fa )i, pet-'t taſti*
Hamid,
?eſcaori
…hetiram
*fl * *del Diauolo queſto,equelo.
laſh’rede incarna: ,› l ' ' z5 i rÈ‘Îo Cleſi Per
ſ
I . . _ ì ~ M0*
_. <31. VE ÎQVÀITO. c
. Mo' ue! caminainsùlabona ſtrada-ì ff.; 'i
Ala arba de certi,cbe 'pretende
De lodarſta ~pi‘tura,eſii oſende, ‘ ~ ..
Co’l dir, che da le ſtrazze ell‘hà copiada. ` i'.
c.. Intendo intendodoue volò andar: ›.Ì; -
I-lò leroancoramitalſhazzaria. i' ‘ E 'n i
Forlì che dazlabocala ghe inſia : ."- i q
Senza catiuofinzſenzalpeniàra" ’ Î-‘ ñ ‘
C. Sala , che ſe vien dà de e ſerie, ' : ’ Ì
0 a bela poſta o in falo , o a no’ vogiando;
Che-a chi le to l’è de dano grando? .
Anca l’ iſteſſo ma] fà le buſie. `- '~ 'x 1' f
Ghè digo in verità la mia opinion, ‘ - ‘.
Che ſta pitura paſſa tute quarto v
L’ opere de ſto Autor , Sl reguardantet
Del che Muran ſe puoi tegnir in bon.
Voraue pur Îlaudarlo', e no’ sò come :ì' i : ,
Perche el mio ſti] xè ſato ala carlon‘a :
Ma dirò, come-diſſe vna perſona w.: - ;r '1 A
Sù l’ etimologia del ſo’ bel nome. ' ' i f. ›
Saluiati vuol dir :ſauij ati, e‘degni, 'ìr
Perche ſeguramente quà laFatm.,
Con trombe orioſe al Cielo el chiama, Î
Ec. InAlverità
par de'
,che
i pimepurgadi,e
hauètocàbeli
el cuor
inzegni
… ._ ‘i . '
ñ
l
Nonche
Sò hàipiù
depento
ſingulari
quà diuerſi
, egranAutori?
Pitori ‘
Hà ſato coſe belc, epiù che vere . \ fz iv `
Diucrſe C- Ghe xè del Pordenon, del Veroneſe; ‘ _ '
Php-.ſa- DeZambelin, del Tentoreto Vechio, _‘
BILL” E del Ziloti vn nobile echio; - zi - ñ
Quantità de Piture, e egne impreſe.- ‘ ' ‘ ' .
Crcdela, che a Muran ghe ſia ſugeti , _ ì
Che adora
E, che habialainteligencia
Pitura a] mazor ſegno
,e bel' ,
inzegno *_ —'
Al par dei Deleranti più perſetiè "i
Che n’è diuerſi :ma adeſioale man: I - ;i »e ‘ .ì
Vn tal me vien , che hà el ſo’ Pitora lai, iÈ
E rien dei quadri certo ſegnalai . ~ A .2
queſto e’l. Signor Andrea , Cà Treuiſan .
E’l Pitor , chel’hà in caſa è Vn tal Lunardo
Simel , che xè Todeſco sì, ma in quanto ' ì 7
vn mi A l’operar
ſti Pitori,l’è-oo’xè’l
ouſi morto,
Gato6352M)
lard - . ' _ g -`
_ma 5-1] i L’hà de ſto Saluiati vu Redentor,
?3-33132 Nudo,cuſidecarne, e benſormà, ~ ñ i‘ì ì
AndrcL.- . Chc a ſtar ſi" .Domo de la Ver , r‘ ~ ' -Ì
i’f‘ä‘fjä_ Mezo Milian no’ pagael ſo’ valor. ': ' ~.
Ec. O per tardi , ò per tempo el vogio veder, ‘ ' › L
E quelo ,etuto el reſto , che lù rien .
Per ſama mi el cognoſſo molto ben:
Tuto quel , che hauè dito el vogio creder.
Zà , che ancuo xè la Feſta de San Marco,
e l’ ora el permete , mi diraue , -
Cheandaſsimo
Tentoreìto in laVirtù
hà ſcocà Scuola,
condoue el graue
l’ arco .
De
PE N T O "271 RT 0`.`
-muodotal ,che al centro l—’ hà colpi ‘
:o’l robuſto deſſegno in taolazzo , ~
)e cuſi vigoroſo , efiero. brazzo ,
:he l’ Arte tuta no' sà far de pì .
lontemo donca in barca,eandem`olà:
3he,ſe lùè calamita de Virtù , . .
'er ſemo
~lù ſtarghc eternamente làdatacà
elſero,checore lù ., -. 1. :i
Oíbò:
VENTO! 'ar-zara; ;4-52
Dibò: s’ hà da ſar colà , che ſia graue ,
Emaeſtoſa, o veramente pia;
E no' andar a retrar la baronia.
Digo de sì mi! queſta ghe voraue l
ſn verità, cheixè tanti Cercanti , ‘ …0M
Che vàapenando la forma ,e’l‘deſsegnos '-‘ñ gr Pa???
Poueri d’ inuencion , priur d’ inzegno , -‘. ~ MHz-g':
Naſsul 'al' _Oſpealrde’r_1. Mendrcanri . .f. … . n.
aga peri Pitor; Venetian: , . .t
Che varia ſeméire le- ſo' poſiture ,
E xè bonide r mile figure, z -
ſeInatíl’vndaPalti-osì
i ſe puolobligar ſarvnconceto;
lontani. '1‘ ' ' " - .- i*>
ÎZÎMÈPÌÎ C. Chi
Nenon hà ſia
viſto vntemporalde Mar; .‘)
sà che teror ,che ſia ſpauento: a.r.
Percheflgueiydiepoſsiede tanto’inzvegno
Sempre xè viùi finì, ádiedttaeÎ Mondo, 'I'.7.È 111'}
ì - j- rñ‘
Digo la Veritas. quàno' me ſcondo: 5-117 z'
Mortoè chi xè de piera , o xè delegati.` ó _a_
Quàlaserenitàtutareiplende': "-r.: e);
Percheſe vede in trono maeſtoſo .. - .
Tuto el C ’ iograuezegloriolb, x‘
Chede que Vechiarellñ’iſtantíaatendeà fl
Maeſtà Gradçoigaſhrtunadazx :Il {rr JJ'. f: . ' ì. ..k
ESenatori più che-venturadi, ‘ ~ '--" ì " i .P
Che hauè tal dignità ſoraqueigradi! ñ 1-- .ñ.
OVechiÒdÎegnodequelaimbaflada! -ñ*' -
;Megíodemí la intendequà l’iſtorja. :~-. :1; - I'
Veſte xè quandoSa’n 'Marco deſtruze 1-' î Ìr'"W
IDémoolidal-.Liozcdegna
Quel memorial ſu..l`'ñ '-J
nemboimpecnoſo ,eoheyjafgzg r
*ente-T' Eche
ſ
{-74 IBN TO_ .TVA RTO-o
E che per premioel dona aìquel Vechieto z `~" - ~ñ
Che l’haueua voga là verſo el Mar, i* -ì
Wel’anel precioſo,che bear r‘ñ‘ *~ ; - ‘ 'Î
Ghe puol ſeguramente el cuor in pero .
Sereniſsima pompa ,e maeſtà; '3*
Doue ſe vede ínſormedegne,epure _
Le più ecelenne, e rare Arch'xctucc , - :'r. z . _.
Cheflrſse maida chi@ ſiaſormà. :› -. *li-ia: .- .i--t .
Sto uadroè veramenteda Colegio, . " ?""f ‘
Clic vuoldirda Senato alto ,cſupremm ' _l
Ogni Pitor quà diſe temo,etremo. »_.- ì _ 2
Tantono’ſezpuollàrmòche de mcgio'. iz!- 1
Certo che inſimiicaſohumana man m_ t _nf-:L 52-*
No’ sà far più , ſa pur qual ſia , 'e ſe vogia. "ll
Stago perdi’r~,c evnasidegnazogia‘, " ‘ ì_
No’ sò ſe la-formaſseel gran-Tician. -i A
Ec.Sò che a Treuiſo. in GieſiaaSan Franceſco ſ '
GhèlañNatíuità de Giesù Chriſto a -. ,-z',
Sun vna Pala, che no' lit-mai` viſto i ›' ' _Li
COÌOEÌQQÌ Vil-Die cuſifreſco‘.; v". :a ..- <21": *i
Eſimilmentéin Gieſiad’ognisanti .’ '. ì
Vna Pala ſeivede ſpiritoſa, 7 - ; '
Co’lParadiſo,in forma glorioiä; LT in ;è
ChesùghexeiBeatimtiquanri. ,z nl., A ;Î
C. Paris xè ſta‘ vn Pitor, cuſi compito,~ ”no ' ;23.4
CheteſteCoronadePadm-auz .
E le ſo’ operation moltoiſtimaua ,ì - "f' ì
Tanto indeſsegno ,quanto in colorito, \ ſi —
In l’operarel ſù moltozentil, m- .. -. - i.
Eſpiríto si nobile,egalanee, .-Î ñ
Chelepitureiſoeirèture quante -- .. j .j
Cao da late,zontwada,eonto‘ſtttil-."u' :u
"r Ji Torne—
VENTO .am-K ro.
EC. Tornemo; ſigilar tuti i diſcorſi ,
E ande oal vaſo , doue ſçaturilse
La pe ſetion , che puochi la capiſie ,
E roman per ſtupor ſtiuali , e—torſi .
Ei più bel
C. Vuolla , che comenzemoazauariar quadro del
Sora la perſetion deſta Pitura è a . Tentorcto:
ſalo: digo
Lengua moi-tal no' ghelàràin Natura, dei Mon)
Che poſsade -ſto uadro raíònar. do*
"l
Teſto xè quel T oro ,zche no’g’hè
Da ſar el parangon in tuto el Mondo:
‘Queſto vn quadroxèzben de tuto tondo! .
Vmticinque carati in ſumael xò:
Sevedebemcheè-vero Metz-conceto' . .r . *
Che l’ Arte ala Natura gio] el- vanto .
lnte’ldeſiègno, no’ghe xè altretanto;
Merce del gran valor del Tentoreto .
Oquàsìeebeſhfflll'înù-'Vedcm’mii'? ‘- " ñ
La verità, cheè viua,,elnòd nta!
Ogni Pitor fadiga , ſtudia :,»e mta…
De operar ben; ne manca-a si-modemo;
Naſser biſognainman con i peneli; ì
Ne dal Cielperò tuti hàſvmdonsi belo
Sta ſortehebe’lteribile- penelo .~ ~
Del Tentoreto; ,e ghelainflilèiCieli .
Ma , ſe quà diebodirla verità , .- .
Taſer ſaraue megio,epiùda eſperto:
Chepuoco ben uà he xèda e: certo,
Circa a diſeorer e o’ qualità. _
Niſsun’ardiſein queſto biſegaran- ’~' ;ſi '
Aeſtoè vna marauegia ſenza ſin: r
Ghè’l vino, ghè’l daſeno, eghè’l diuin.
Queſto xèpiù-,che far;qudto ètſtrafir. ; ~
. ' Qgeſto
2,36 .VENTÎZQV’ARTÒ.
Weſtoètutoqnel-píùgrchflrla.flupírz*j -_ - -
Queſto è’l depento'glche confonde' el vero: z
Queſto xè vn’ Ariſtonle , vn’ Omero; '
'Che no’ ſe sà in ſo-ìlaude coſadir. `
Aiàſie volemodir,ehel’è pitura; '-‘- ñ
Diſemo vna buſiaſeguramente. .
Chel’è daſteno: mo’l’èpiù ecelente; i - . - ñ}
Equà puo] tſor licion anche Naturali!! ' 'i `
Doncaqueſtaèpitùraflhezſe‘muoue. g'— “~,‘z;- ’
Ma xela flrigariaènòmhe in Sagra '
No’ſc comete certo ſtopecà. › «Îñ- Î ’
Elaintera, elain Ciel-Puo' sòdir done. ‘;`- ñ'
Mo‘checoſa volemímdëelaſiaè- v .u z.; _ .,
La xè Piturazeſixè coſa-vera:. -ì ~ f uz
La xè daſſeno ,e fila xè maniera :
D’vna maga .virtù l’è‘ìſtrigaria. ‘
EC. Compare vù-intrècropo in te'l-ptoſondo;— ~ _"3
Che no’ſaùerèpiùcauarue- ſuora .- -v
Catètemperamènto’, agî‘uflèl’ora‘: -rl I
Che xè mortal-lecoſe deifio- Mondo. ~- -4 l ,
C. L’è coſe de ſtoMondoxèmortah-
Macertola Ylirtarzìndla rhum-mai. ſt " ì, i `
Vin-e quei,c e -prencípio aponcoè aj; - r.
Perche-.virtù produſe ektotall. ~ j u
x.:
La me perdona , ſi: parloin ilo muod‘ozí
L’aſerom'e fá- dír la mia opinion:
Me buteraue* adeſſo-in zenochion ; .
E a San Marco flaraue anca vn’inuodo- ` ,
De ſar qualche denota penitencia , Ì ñ - , - e ~ Î 'i
Per hauer: graeía da lio-degno Santo z; * _
Pr otetor de ilo Stato tuto quanto» ' " -
P er poder eſplica; fiaviuañ-ſcíenciaçñ- ²= ~ - "
f‘ .QÌÎX‘RTD. ;[57
Îompatiſso‘ſit’l [äldoel ,voſtro aſeto. ?"1 oîzrittgo
Hauè raſir‘n ;i noWeii-'poſswnegahtr #2 mq :2M `
Sia chi ſti îmaispnolfldfiùiárarë nv noi)
(manto ſia l’zqperarsdél &thomas-nm 311;)
/Ii sò'che-quà ſtrapazzoelſiä’ valor, mi oéìa--z-Líì
Cheno‘lòn de’baſmgh’e ipiers 27_31!?
Che apreſsoíaqoelrihuqnìqueſto .è ſhow)
Ma dirÎ-,ſuplilàa :el-*cuor* f)
›,che ſon_ print! ddîbomſennimmz -Îtp i if: *T
Soraiparticulafi-à dirparblm; e È! **il-{.1
Aeſtotxè’lzíogoidela coriziola, .p. . i;
Che co’zl’è ſuoraal’orapiùl’èdrento; e; i
aEl
veda sùſtodtento,'e
ſà che sùdwſuotagzmz‘l
a tutisiſcuri ic'hiari cieda_ , 3-_- ..› 'w . ì -Î ?A
E che in là queſti ,'e queli `imzìqtíèu&JM-'tz'. J*
Coſa ,dreîmainiſàunifhàáìoa :.- z
:rche ſauemo in ato pitoreſco, 2 .. ›-,-_v -4- J.
Chelec‘oſe' lontane và- mac-ae; :-: - x:.- - -.' , i
Maſsimeè 'creſte, maqexcontah
Daniſsuirñ'clizrrralſo eíno’àſtàzrtonaerifj
treſcolî)
E dà in delirio , e dà in deiperation .
El diſſe: ghe voria carta più randa :
Biſogna ſar da niouo ſto eſſegno :
Sta meſura è ſalà 5 perdo l’ inzegno5
Traraue adeſſo tuto da vna banda .
Reſpoſe quel Patron, tuto corteſe:
No' ve ſtò a deſperar , che_ dico, e ſato
Del' altra carta trouerò in tan trato;
E ſon per relarcir tute le ſpeſe .
Ma diſſe queſto tal :me manca el mcgio:
Ghe vuol el natural , quel , che più importa,~
El qual xè 'l fondamento, e la mia ſcorta,
Doue che cauo el ſugo, e’lbon conſegio .
Replica quel Signor , tuto compito :
Deſpogeremo quà de ſti Vilani ,
Ea cinque , o ſie ghe caueremoi pani,
E rroueremo el mcgio , e’l più eſquiſito.
Pur a l’ ora uel tal ſà deſperate , I
Ediſerg èa Venecia el mio modelo :
No' ghe ne ſarà vn’ altro cuſi .belo: k
Queſto è’l ;onto d' honor z quàäilme bare o \
EPO
5.66 ;VENTO &VIKTO
E pglg’he vuol
ghe carbonſar
remìedio da quà
deſtegnar:
ſto dellegno.h
E torna a repliqar con ira , e ſdegno :
No’ghè remedio; la me lalla andar .
Q`uFando , che’l viſte quel’ vmor pecante ,
l vardacerti, che giera preſenti ,
E ride a mezo dacio là tra i denti ,
Co’l dir drento de lù : che..petnlante i
In ſin el díſse : ſe quel ,che ve piaſc :
Andè doue volè ,che ſe’patron;
E ve dago la mia benedicio :
E ueſto lieua i Gaſpari , e va in paſe .
Die’ er deboto vn’ ano veramente , L
Si
-VENN-VTOJ $- ;77
Sì s’i disè qualcofèiandie ,0? ;e oi* › ,mitici
Che trai piùgiändi
Per quele el r'áeritai la lOflGÌÌ-ÌΑì—'Î
pene‘laesîgrìaue,eiöde-, "-ÙPÃJ” 'ì'
Che ſcaturiua dal ſo’gran‘pen'c‘lo -Î `
Dubiononè,chepiù reſplende in Cielo _'
Le chiare’ſtelequando
Sortſſsc ”Martinetti-4!.
da-cauerne,²‘ñe`-ſcui'e"l_grote,`z' -j›-‘ z v'è_
E‘quaſi
Che chiſu’lſaſso
ſruſtaeorio, tdca’del
che'ini \ non.,
a‘ ‘ ` i t p4
...o:.
Ne íù nc mmcdno’lfi‘ràmai 'ü
De arſaldoconforoinboriali‘ a . '.- ‘
Ma el noſtro gran Franceſco da Baiëan , '`
Per eſser reſplendentc per natura, _ .L
De temperapurgada , CURL-CW} ‘î l '
Mercè del’oper’arde la ſò’ man, -l -‘ ì "
Lu ſplendeamezanote più ;che ſtela- ' LM
Lu al parangon xè l’ oro el piu perſero ' ' i
Decopela purgà, ſinciero ,eſchiet‘os `ñ i
L‘è’lSol più chiaro , e ogni altro~ xè candela .
Echila note brama vederdiiara, ‘›1›ñ' - 4;": i) Note de
SoradelTribunal varda‘inſcrutinio;~ 'ñf - Franceſco
Baſſa” in
Che quel lume deilumi hà ’l predominio: wi ſoíto
Anzi a lplender da quelo el ſol impara . in ſetutif
nio. `
'Lumí
;.78 VENTQQV‘l-NTQ:
Lumi, che allmneſerrreperfezals- -' '- .- 3h i: .~ ó
Eche ſenzade lOl’l Apolorſteſso, - -, -._- ..i i
Si elſe'meteiochiali apreſso apreſso, ñ ~~
No’l decerne vna Gata da vn Cocal .
Lumi ,che con fieriſsíma maniera .
Fà,che la mezaflnoteal mezo zorno …z‘ r
Renda verg na,vituperio,e ſcarno, - ..
Eche’lſe im idiſsa tuto in ciera. 3 ‘
Lumi , che dal plendor d’ vnchiaro lampo,
Sà da Baſsan ſar lucido Franceſco,
Del ſo’menelo-à la manieraal treſcó- g .
Là ſe vede .vna armada
Bmontar,eſcalar , vn groſso
alte muragie ,v- Campo
~ - -- ,z
m Vauro, amavi-o.
Però no' voi ſmarir me: anzi coragio "ri --. '
Voi ſar , per ſuperar mar cuſi granda .
Me anderò , come poſſo , a dechiarando z
Forſi
Chi vuolche’l Cielbala
ſar vna me, manderà ſuſragio
che ſia tonda , . ; ;r g -
Al fatali;
gon ſe E che vuol ſolamente deſſegnarla ,i , ›
noiſe
ll mio
Mi digo ſenza dubio , che per farla ,
El compaſſo è la maſsima profonda.
Ma quando s' hà ſormà quel ziro tondo ,
O`u,el lineamento puro ſolamente ,
Voria ſauer da chi ſe ſia intendente
Se’l dirà mai: l'è vn globo ,or-,rete vn mondo;
Nò certo : perche quandoquel xè priuo ,, '
De meze tente , e manca el chiaro ,-,e’lſcuro ,
L’è vn circolo , l'è vn foro , o vn’ anel puro;
Talche ghe manca el più; ghe_ manca el vino ._
Biſogna tondizar tanto in ſazzada ~~
- Come in proſil , e in fianco , e co’l giudicio
Far el colmo ſaltar con l’ Artificio;
Ei colori ,e i penei moſtra la ſtrada.
A tal che, el mio parlar ſe repiemo;
Le linee forma del dintorno el tuto:
Weſtonon‘- è però miga el coſtruto ,
Ne-l’ eſsenzade quel , che nù cerchemo . i
Dago ſtr eſempi) , per ſarghe poſsieder
El colmrzar , che xè importante aſtae
In deſtègnar con trati , e penelae:
Che inſin le linee no’s’hà mai da veder -
Che dei dintorni biſogno ghe ſia ; "
Queſto el conſeſſo , e forza è benche’l diga:
Ma queſti ſerue come ſalſa riga ,
Che co’ s’hà ſcrito ,la ſe buta via .
Disè
.mm @mao: *1329
lisè ben: ma vn Pitor-;ehe no( fù grezo; - ñ , '
Diſcorendo'vna-volta in’sù ſto fato; "
Diſſecuſi‘,v molto ſeuero in‘ato: ‘ - *i - ‘
Boni dintorni , e quel ',chevolè in mezo; `.Vi
la vn Bergamafizoreſpoſeáſti taſti, .
(Sauend'o quanto importa el colour) ñ ,.
ln maternolehguazmetëpedir: * ’ ñ
Dintornirbè z' maco’i ombrizi i .guaſti .
rigoqualcoia: manò per: contender; » - -
Chesòtberi-(m’ſe diſc) che-ſebon o ~. r_ rfë
De dar pan Ì-ſiagazz'a a-lìocaſon; Lì, '
Eachirvb :del-và glieîllauèrenderz “alr- i
Che coſa, ch’îè Deſiegn'o,e_dirö-ben:`~
'al’vndiſeeuſi:mivedirò;… ;'-‘-: ::'-_ ' ‘ ‘
Adeſſovedarò'quelîzcheñconuienz '.
Demuodoeheniſſundirà'denòz' `
ri vuol ben. deſſegnar. vna. figura .ot-z 3…- * :'_.
Coerenza afar lateſta-,i pie-;dleman:., . -
Pizzolee-queſtorèîl ſtampo-Venetian; : 'i LL…
Per far che ſia laudà que a ſatura . l ~ ;
ochicaueliinteſta,elcologroſſo;2 .; .
Le ſpale larghe , el brazzmirme’lpeſſeto~,‘~ `1‘
Ben ſormà , tuto carne , ſodſh-e ſchiera,- '
E che’l peto relieua a più-no' pollo .
ſoto ſcagio veſm ale rete,
Chereſſaltarî ſe veda oneſtamente; -
Sueltíri'fianchi conzmuodoecelente; ~ _ ì
Far le coièaiîo’Jiogo-larghe, eſtr'ete. .
;roſſar deizenochi le noſele, : n `- ,
E ſotoaqueliinlegiadrir al uanto: -' t
Perchei zenochi s’ 'alza d' a tratanto: `
Stringar elſchinco 'quaſi ſenza pele. .r_ ;
Oo Che
"-296 ;WW-MW;
Checuſih *H m nm :Mdflfrfl .:Î
Co’l far l’gfem giuRQzche. mi”, .c-:fÎQCì
E’l calcagno quadri ,chemoltohen …,23 2;': a i
Lafigumſarà… ' 'crçínàp 1;_- ſſ' .… fb ma'
r\
E. O ueſto sîgäffldfflqmdmdw ' t
m' :LLI ..
v \
.ñ.
La xè benzpróponcíomgcdq‘rdîhàfldim. :21)
ueſta panalecoſeakverdſiaqzufl 1:…. :G
Di poncíì Ambitibnmblnízflàtäk -ì
Ec.Mo’checoſa egmcía-èlbdcflrm’ozèzv . '
Diſemcl preflzo‘; pcnamóìnîè -, mi}
Più in longo (ſeſepuoDzno’ memè‘z’mm
Per mio amordèácumàzabríofiboámqño .
C. La me perdona, all-ar xèrmanei-jzzflsíjc :uv 36")
Da contanplar ieri-m* granmmm -,.~ ñ 3
Dilucídandod czíòcon pacíencíaz ñ .- .
VnPer eſſer
certo mecuſi graugeſením
ta \ſhfbfiz,îepimrz,íx. - z E, . Î:
1
'1*'. .i .
Volmdòufl par-hrchíarb-,cdäìírítdzqr- _I
Me idcslabarínroj {mo-ì mf!
Vn filoghevòniaxöc ſtoocnon’v'z 15x": -ì .
Inpríma e] bon Pirordwcìimímr- "13:5.- x ~1~ ›‘- *1-1
La Nawrarz‘eretmquelfflheſc Medea… 1" ?
Se vede l-îaddemezdxrefio èinfflèzz . ÑJÌJÈ‘Ì
Chela firfihncíaìmì Te‘zpuoT vnrdào‘; .' ;i
,/-Là ghè però: mammcmámîvefliz 'x 121?… vzrzì
La ſe oſexdſſcanoflra víſtañín täntor, ſi‘
Perchelî ochío’ a9* vede :iltroflheìl guanto;
‘ E pur la-man gheîxèdçſowrvia. `.› **"ñ' - LI
yÉm-roñ’fz-Ùmro; :9,2
L’ acídente la veſte-,.efiiponemo ` _ _ ›.
( Per eſèmpiojvandar ganibamunochio: ñ‘
Sberlernoprmquanmſanemol'odiio, '
Che altro yehèzſupcrficienoì’vedemo.
Vedemo el quanto', e’lquanto' iolamente ,
Che è longo‘gelargo ,ſe del‘proſondo manca:
La ualità vedemoònegra ,òbianca,
Vegemoelſitme qualche altro acidenre. `
Wa? è donca el zenochio? elxèin eñfeto , 1-3"? . _
(Del pur,chel’ aoidenee vezfigura; -Îm Î: ’
Ma la ſo’ſuſtantifioa 'matura` r r: ‘ ‘ -
La vede ſolamenrel’inreletoz‘
L’operar delPíror s:’eſtende,`e‘ver\à-,‘ I@ z 51K - .
Per retrazaicorpí hacer-allie- Ian" *zia 7': x—-Uí,
Circàräredieameniizaddeutalie K 'Fa ' _1: ai)
No’ ' 'watónwha-lamuerfie riff** L
Doncabiſogna,che’l Piror intenda ` i'
Le miſuredel-coipmeleſirgete ’
A l’ ochio-quüi‘tàede piùs’amete
vhabimflgeflxflzeqqarcheflmfflt : ,
La quantità biſogna: deſſegnar-la; 25,-* . .r . _ , *~.
La qualiràr‘Ie deuexeolorirlar; _m :è - -
L’opera infin conuien diſtribuirla
In virtù del reſtante, e concert-aria . - ñ- .. ñ
Dequànaſiè el deſsegnozel colorito , ' *
El’inuencion ,tre neeelàrie parte -ì K ’
Dela Pitura , e quà 'procura ogn’arte
E] bon Pitor ,per farſene credito .
conſiſterà per tantoel deſse’gno, ' ì ì
Inſauerregolarlañ quantità'. ›'- *ñ
, E(ſiaclcorpoperteto,o*degradà) - .
[BMW Panche quel quantotutoflagaaſegno. ~
r ñì v Oo z Curto
ñ
293;: VE &WIN-;Tui
Curto xè(verbigracia…)rſiflr_ríeſura'r ' 7.' . ' " ' "á
Vnhr'azzozealiochio elpareràrperſeto. è
No’ls’ hà da deſſegnarcomeimeſetoñ 1' v -.~: : ‘
` El moſtra einaturalz-macomei‘elparo-Lisz 5 T)
E queſto èquel ,che'ſà- la-.deſdenrtaÎnz-up fa --v-r ~'~!
Tra’l Statuario , equel, che cobriſoei‘d - ~
Con miſure petflete vnQ-ſqolpilìeç .‘ imita:: * l
LaL'altro ſoloſe(tdómſie.
quantità-però vaide i’zirparenzaef laomei-e’.
Èlè'r): : lo aîmeb i2 `. Îrgí)
in do manierelaeonſielerer‘no.v 'z lo. rtl-;1322;
Fiſica ,o natural,chexè’~l medemo. a' *1' ; ' _’
Opura matematica la xèl' :I- rv -- i
El Pitor ben intende,equela, equeſta . . 1.2.1.; .‘_ -
O`ueſta h’ aurelaçſtrada al ſtudiarne-nu: *rx-r
Quela ~’ inſegna: el muodod'~ ‘.-ar',,r mi' )
Per ſar,quandoconuien, i oneſta.;
Perſtudíar gheghe
Per operar vuol compaſs'o ,briga-.>-
vuolpenelo,e- o." Î , ñ E
inze`gno.’.,~.v
E quà apontoconſiſte el bonfl’ddèegma’no ì : ;i
Noîlaſsà ,che 'leerutzlqaltçi ai '.1
In quanto ai matemateci-_díntíomi-noì. montar: e. Î
Che ne ſcriue vn tratato-í-Alberrorburm. " '
Equel volume-viuerà' ſeguro- i:- r .z ' s** A
Finche ſto-Mondo. barriera-..note ,e torni-r.
Perſarlacolainſupitrſicie, epiana',t, l:
Baſta-ſenza relieuoadintornarla ;15 **al:
r :zxx~..`.;.-‘- . ì .i.
Ma chi la vuolalzrarz, eteleuarlañ-,fl ~ -' ‘
Ghe vuol muſica molto più: ſoranaz..
Chi vuol più bei dintorni-,e pir‘rbeitratii
De quei del bon Cangíaſioegenoeſe è;
Ma là termina- aponto le ſo’ impreſe.
lxè trati -de peT.na ,e
of)
linee in: ſari… iv. a - In
.VENTO. .QI/[Nm. 295*
In bon ſe cegneraue i Marangoni,
Se in le linee eldeſsé-Fno conſiſteſse:
Anche i Sartori ind segnar bragheſse
Se alieg'r'eraue, 'o in deſsegnar ziponi .
El Pitor Venetian , co’l fondamento ñ
Del ſtudio fato ,in operar deſsegna .
La ſemetria ghè in teſta ,le in parte ſdegna
D' hauer co’l natural l’ intendimento .
Per queſto el vederè ſueltozelegiadro ,
Pratico , e brauo in colorir le tele:
, Che el ſo' ſauer non è tra carne , e pele;
E con-honor sà terminar vn o.
Chi ſtà ſu’l puro natural, cred o,
Che la maniera ſarà ſemprefiaca :
Che finalmente el natural ſe ſtraca ,
No’sàemendarchicopiael
Ein fin delfini no' l'è tutonatural
belo. . i_ .` . ì
Eldeſeto, ſe’lghè: queſto prociede *
Perche’l meſchin-Lttut‘o quel , che’l vede,
i MaNò quel., che-'lcoſtruti—
el Venetian s’à : queſtaè
ancheraſon , che *val ..’ì.
procura
Da irelieui , e da ímarmi; anzi concludo,
Se deſsegnar ghe biſognaſse vn nudo ,
Che ſempre el cercael beltdela Natura .
Meiìrdarider quel Naturaliſta;
Anzi pur compaſion-,quando el vuoldir ,'
Che’l' Venetian bon' ochiohà ,in colorir z
Machein-deſsegno l’ hà vna curta- viſta .
L' hà bona viſta , bon' ochio rgran man ,.
Gran teſta , e tuto quel, che ghe biſogna .
Seandaſse elForeſtier cercando ſogna,
Eight la grateraue a gran a gran.. -
{L4 KMTQ’ÎQP’ÌNTQ.
Chi bat: n
batti: è Mi
El Pitor Venetian ,muſica eſperto', 7 _ z "L
nrode Ca Ben ſona vn’ iſtruiti-ento, e benl‘acorda; ñ , .—
pela. Eſe pur ſalſa el tocaqualchc, - z, .,- .ſ _4 _ ,.1
L’intendez dar piùgraçiaa queiconcetw.. -.
Lù conman regola ,pratica ,eſcaltra J
Forma ſughe,palsazi,bizarie,y _ .,_ . _
Tocade recercari,.famaſe, ;
Effitraſportida vna chiauealìaltra ,, L ,-
= i .in-..
L*
Evàcercandoitaſti,adeo,perdeo;
L'altro
Econ no’sàſonarſenzalaqarra” _g _ `-Î_ ,, . z *
muo‘do mecanico, eplebeo L «v,
Mcntreco’lſoìpenelcel'ebrqedoto '-c i
Solo ſra tuti ra inarcarlecegie. ` " ì
Mo’queſtoſarper mi :queſto mezizoua. 'r
Donca queſto è’l mior: donca imitarlo ;
Se douer‘iaé-biſogna‘ conſeſsarlo: ì- ~'
E me baſta ',- 'che vn ſolo {è ne troua.
Lignoriamìeperdona ,ſe baldanza , -
Hò da ſarghe vn quiſito de premura . q
Credeia che ſe goda la Pitura "
Prà‘ſoto i’ochio , o in debita diſtanza è
Certo
r ;95
'VENTO, &VINTO;
Certo in diſtanza debita : perche _ -Î, . ,
(Lil-?tudo hauè meſsiiquadri,e_ſrtuadr` , -_,, ,
In ’altezza deilioghideſtinadr, -ñ ñ,
None raſon , chela ve rampeghè. _ i, .
Che ocore donca tanti fenimenti , ñ* ..ñ :u , V …
' …l
Se anche in puoca diſtanzai no' ſè gode? . r; q
Se paga tanto tempo, e al finſè ſcuqde ~
De i vtili , e del tempo i perdimenti . _
Ec. (Lieſta xè vna raſon , Compare, aponto, * y-, (Uìx.
. \
l
C. Se(Dando
vogia arecordar
in l'età paſsà
voſtra
tra laEcelenzaa.
Pitura:- ñ " '
Vertiua el gran litigio ,ela Scultura, z . `
De quel' Orbo , che fè quela ſentenza .
(Dà cognoſſo vna man5 quà toco vn pie 5
(Dà palpo vn’ ochio , e ſento quà vna cegiaz’ ‘
E quà niente è _( eldiſeua) ò marauegial
Veſte dela-Pituraè ſtri arie! - ‘
Cuſi digo anca mi. Qià nalmente ~
Ghè quel, che vedo : vedo linee ,` peli,
Segni , variole , nei, rughe , e caueli : .
Ma de quà vedo tuto , e no’ ghè niente'. -
Vedo vn’ impaſto, vn ſprezzo de penelo ,
Vn certo che inefabile, e amirando ,
C_he ſoto l’ochio ne và a bulegando:
Sr che ſcouegno dir : queſto è’] più belo .
In
/
.-VanraA-mro; .3.97
ſin quelo xè vn sforzo , vn voler far b ~ *‘ .`
Con tempo , con paciencia’, econ amor: t
E forſi anche aquel ſegno ogni Pitor,
Che habia bon' ochio ghe puol‘ariuar.
al’ ariuar a la‘maniera , al trato ~ ›r
( Verbigratia Z de Paulo, del Baſsan ,
Delvechiu z Tentoreto’, e de Tician‘, .
Per Dio , l’è coſada dcuentar mato .- '- .
lo’ digo miga ,che r qualche teſta ñ i
No' poſsa anchee Pitor deſcapriciarl'e,`
Quandolù ſia valeuole a moſtrarlè '1 - - - 'ñzî -
Perito al Mondo in quela parte ,’ e in queſta;
?uſi apontbè‘lBeloto‘, ede maniera , › -~Î>‘ ;ñ'l
Quando ocore , e] depenzeál par d’ogn’ altro ,`
Che in la Pitura ſia pratico , eſcaltro: ~› .q
L’è sù la ſtrada Venetiana ,e‘vera . ..
iorsù
Al' eſempiodel’
, Compare ,orbo
elñvoſtrodír
auerzo iochi:
no’ ſala. ' -’
A tanta verità piego i zenochi:
Hauè tocà la panza ala Cigala .
;e vede, che Natura con tal" Arte ñ*
Concore per voletſe imortalar; _ - r Natura ſtu
dia la ma*
Econle machíe ſtudiad’ imitat ` i nieta Vq
Figure in piere,"e in toleîin “molte parte. netiana.
ſi ben no’l’ariua’~ a perfetion,›- ~
La ſe aueſina al manco al vero lume,
Co’l’in’iitar el Venetian coſtume;
Stimandoquelmachiar per belo,ebon.
Shë‘ìitèñ—in Cà Moreſini in Patriarcado -
Diuiſaepiù figure in le raiſe - 5" ' i . Machíe da
raiſe in Ci
D' vna 'nog‘hera, da-Natura inciſe; ‘ Moreſinia_
Anzi depente‘, e bele a ſomo grado..
Pp Vede
@93 .Tempi-WWW”.
Vederècertetqſteſtrauagante, - ñ z, i_ .» . f
-í, --Î f
Cheno’ſt. olſarmegioco’l, -nelot -. - z
Le xèrnac_ 'e,ſ,eguro: ma cr elo, ' ~
Che lexèibizatie molto 'galante .
C. Monſignor Lazaroni,rnio patron, i, , ,z ;N4
De San,Mithiel Arcanzulml’rouap, i- Î- z.
Hà vnfluadto,zdoue hà-fatoìdeſo .:a
La Natur-,ade Chriſtola PaſsiQnſii .p (i L,- '
Laxè vnpezzodepíera,miniatla -; ;.
Coſi—pene] natural: certolèfenta; i ` - j ñ_ ; f
Piouan de
S. Anzola
hà vna pie
ta depenza Ma ſe vedeinn‘rachiar: come la‘tentamfl .ſi
dala Natuf
fa.
Déauffinarſeeiapiùveraſtradam 7 e, a r .* i
Megio: n.0' èaplmzaëhmioafllluìíſi. in::
*Damian la'Naurra per~ſo’guſtwm...zr z
Se reduſeadepenzergiuſtogiuſto .- 1
Cità , figure, _e-iſtorie in molte, piere 'è, A,- ; g
Se vedeſ-leoma hòdito) che alznxaehíar, zz… H g
La incline; mala’lſtondeſotorera :` ;- r _
Maſi co’ldirnbenſtudiozſtar maniera; , _z
Ma no’ voi con Vçnfctiamaisgioſtrar . ,3. ; z
_. El Pitor de StoMondo è’l-vetoquadro de Pitura: zb-v. J
i.. 5 7.1.* Natura Eſccon vp-ſQlzfiateſtoſù-fato” . ñffi; j
.l Eapreſſo lursèbagieosni ſcüîaîò-I …a
0%?”Perſetgéîìirffiqſ-däàa Naz-ira@ ,mari
“premo ÎWÎDÎP‘W‘ . .V . 31230.1 ”ad il
Veroçoleritor del-'VníueÎÈL-m z-zñ-;Î r; L a
ì
Senza el to’lume in tenebre _èſomerſo 14.:.
Qyalſe vogia deffegno lil-'ſqmſiſëmmìid
Sto( Mondoha vnbaldachín
Come volemodir ,o- maeokxinër'_
ypuacokmtanmi EM, ìz) ;cl
"\1 Apoloplamandeſtm ,ça17W ,mn ,I .( ,i
;Cl ntia &hi-?Erſte ,e ogg-,fm ſe~She and”:
.~‘ .-1 l i . a
VENTO-AVM”; 'zi-597
'er darlaluſea
Tore; mentre ſotol’onde,
xèín ſacende, , lç …43:
`íra sù la coltrmam’l-quadro ſtonde , n01:.
e ben la Luna qualche volta ſplende .
o torna da niouo , e da vna banda
*ara via quela tenda tenebroſa, . ~
icon colori in foza-*luminolà ,. . —… . ,
:olora el Mondozmninduſhía grandai, . -
Mondo ſe puolzdirsvn ſpegazzon. .~.- - u... s”
Mando la Note co’Lsò velo ſcuro .. z .
:ouerze el bianco , el verde ,e’ñl bet-azuro;
;ogni color-,cheſàla díſtíncíon. . 'Lg -:.-Î
nelanoteiluminàdakzomoü :- 4... .- -‘.- , 9:9': ;1 co….
’íenco’lrazoſ›larcerſh,-e.pulíco;:- - u-;J "gu-nin
Iuſi podemoditgche’lcoloríeoz . :rr: e : A 'ì ““‘²²
)à chíarezzaaldeſſegno e’lrendeadomó. ñ
lèpuol dír’dc manco,adír el giuſto, * i 3
:he a ívenecianiñ’ſta lande'` conuegna;
ìche’l Ciel ſto' dominio ghe mancegnal .
L’l Mondotali i ſtima-co’lbon guſto. è* ›` ; ..x ‘-.
›uoldír,cheſt0degno. colorito ' ^ -. *2:3:
`ia gíuſtmgiuſto‘come xèl’azzal; .'" - --L rl
:he ſedelù qualcunſe ne preual, z - ,212)
'er voler-far ñecado de prófizo, 1! ,` " ñ .<3
›gnachela tempera adeqnadz n' ‘ L _1 Bca ì
iaaproporcíouſeguro
:he del;in
ſe l’è crudo@ tenero cauto: ' e. i'. :n'..ZI
t’› vutram ì—Î ,fi’äffiî
rm è** ve
Le ſtorze,~:o rompecertoquela-ſpada. ;îff‘ ;1,2,
tradamile volte-glorioſa, ~ ñ. z '- e i .ſui-mq i
:he raprefènta ſuperficialmcnce ..e .r
Ìonmachiedeìooloriyeva hermes-..1 :1" " ,'
.aNatura‘l-òrmatierá arti cíoſaz!. .:- ' '
Pp z Ein
zoo VÃÉI’ÌIT‘O` QVZNTO.
E in l’ iſteſſo machiar i ſcuri , e ichiari
Vm’ſſc in bon 'deſſegno
Deſtaca,edàla , e tenerezza;
forma con giuſtezza; l _
Sentimenta, e tondiza in muodi rari.
M' arecomando a vù Legislaton
De la Pitura , Venetiani degni ,
Che hauè ſaueſto colorir dell ',
Che dal Mondo è ſtimai veri lendori. ſi
Voraue adeſio,che ſte mie parole i
Zogimdiamanthdequei
Fuſſe perle, ſmeraldi , e beiibra fini , … ñ i
rubini
25"35?
Dana`c-
Perchel’ iſtelÈoGioue ſe compiaſe
De goderDanaeinamomſa-mſe, . .ì
_ .`›.
, Soravnpompoſo,edclicioſo leto. .ñ L.Î_ ,;
z' Biſogna
`\
?nè-z
zio VENTO' .617mm.
Macro Fradclí; ben quatro colonc ,
Che ſondacsùîa baſe del. candor ,
Le ínalza vn’ Arcç críonſal d’ honor ,,
Con leVírtù più hnguhr ,più bone .
Del Palma vechío ſemo al caſo iſteſſo :z ~' '
Pak”: vc Perche da i fb’peneli ſcatuvifl'e `
chío , ha
ñdel Gama! Came,che~ marauegíe partorifiè, ~
' det:: Nati!" Tanto el viuo ,e’l daíkno ghe xèeſpreffoz"
la.
Ma con tal ſingular prerogatiua ;
Cbeſe la came humana d‘opò. e] ziro
/ Del’età; ghe conuien :rar vn ſuſpíro,
E rcſtar al’a fin. de vita priua ,7, Q
ElPal‘ma Vechio fà Le-ſo’ figure , I",
.:è
De Louoxſoîçxudelpexſecutorz we) mi)
Ne’l Lieuro hàpiù ſinauento, neîtimor, er. I"?
Se al Canmmigoel ſe ghevede arente. Mi , ,
Poleſin del Nibio'più no' teme ',,"':"² i " .‘ .I
Econlacreſta-alzadala Galina. NF; , - .' ~
A. äflfſiflflqr: “5; c ' .i. _AJ
E cuſiint paſeſituxi-Viueihlkm-…Éir rr" 2 ,Î
Gata hà ſòrzefideltà-.r m‘iain: Lin'?
L'Orſo-,e Lipr’nlaI-,igre‘zelsl’anmmja:-zlî -
Concord’emente paiëael.di‘,ela ſera, 'r ’~
Nea ſtorto la Portnig'ázvien varda. ñ.”
`..i I Z
zr’6 VE—NTO-QVI’NTO.
Eſibenl’Elefantexèpiù beſtia- I ` ’²-' "I '
D’ogn’ vn de queli,ñin quantoa la ſtatura ,
L'ha
Etratacon
come grandiſtsimamodeſtiaä
vnñ'Agnelin la-mente pura,
i ñ' , a
)etalîſorte
:he vir taljîiſ _. òn'oſo ~~ ~ ‘ ì
qä‘ſhí'taz-,nigilracol'oſdv , : --siv
~ .
ſra’l ſererr,e’ _ſpſendbt‘chiaro-lampíza‘.- -
d‘el’iſt’eſſo Autor’con‘ quelbelzfarp; e ,
’e;d`emoçbr' .lo-.e …l'a Sàmarítma'ñ r_ ›
il p 'up-:ron altroogtr’vn‘zſe‘jnganazë
ferche‘ghç par'de vederli:tirar-lara:` ;a :- i T2'
<Liberr'pitÒr‘,eñCaualier‘ , * e _. "
ſedemo el vago Adon, che ë’apontovn fior,
)`ormir rrà fiori con sigran ſhot, L . z
Ihe‘ogn"vnñçhe’lvede,ñgode'das piaſer‘. .
lVechia ghede P‘arisla ſentenza', :î` v. .--`
Lapreſentë con'rarabizaria,-.- i; ' Wa*
Qandoelfdè’l porno aquel‘a bela Hai '
’enere,chein,bel`ezza-hà preminenza: -7 ‘.
Ss 2. Ghè
naar; _
Ghè vna Doninafe voi-ia purîaudarlazfì 'è,- i
De Rafael molto legiadra,.ebela’è TU é
Machi la vede-perde la faueia , ñ *Î ’
E ſtupido
- Diria ſtaria ſemprea
che d’ Antoneloda guardarla .
Meſſina ~ i . ì P' ` ~'P ,r *