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I_DELLÀ’CARTA
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DIALOGO
Tra vn_ Senator Venetian deletante , e vn profeſſor do
Paura , ſoto nome d’Ecelenza , c de Compare .
COMPARTP IN OTO VENTl
Con_ i quali la Neue venctiana vien conduca in l'alto Mar 'dela 'Pim-a , come
afl‘oluta dominante de quela a confuſion dc chi non intende el
Leſſolo dela calamita.
. ' Opcradc
MARCO BOSCHINI.
Con i argumenti del VÒſſ-ÌÌÒ N T'ÌÎÌÎO S O ,W <4 x. »10*1‘ ^
Academíco Delfico .
CONSAGRA‘
AL' ALTEZZA IMPERÌAL
Dc Leopoldo GuglicImo,Arciduca d'Auſtria.
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O hè dubío níſſun , che Chi vuol
rícar-vn Vaſſelo , l’ hà da an
dar al Boſco Per legnc z Ma xè bem
anche vero , che no* baſta haueri
legnamí ſechí , tàſonaí , e tagíai in..
_ bona lunazpcrche ſe noi vien meſſt
in o era da vn Marangon , che había ceruelo , ſe và
a uſxgo dc far (co’ [e ſuol dir) d’vna lanza vna ſpina .
M1', Per dírzclrvcro ;quando me xè vcgnù penſier
dc fabncar ſta mia Nauc Pitoreſèa, cognoſſendomc
Boſco ſterile, a ben che habia vn puoco dc legname
grezo,mc ſon acorto che ’l mio ínzcgno gíera apon
to Vna tauola raſa z de muodo che ſon recon-ſo per
ó _ a agíu~
agiuto al’Artificío Venetian, Proto , ſora Proto , In:
tcndencc,ſora.intcndcntezanzi Plcnípotentíario dela
Pítura, cl qual mc hà ſocorſo corccſcmencc,co’l dar-ñ.
me vna quantità dc Macſtranzc,con tute le materie
pronte , che ocorc al mio biſogno. E de più el me hà
anche Prouíſto d’vnſquero capace per tal efeco, che
xè Venetia , ſun el qual con ogni diligentia Zambo
lin áhà piantà el Primo ſeſto-,Lagundo per agiutantí
ſ0' adel Zentil, e Vctor Carpacío . El Tcntoreto
hà dà el dcſſegnozperche l’habla forma tal,che la rc—
ſiſta in Ògní Mar . Zorzon ghà a lícà el cimon , per
Podcrla orzar, e pozar ſcgondo igiſogni . El Porde
non xè andà a formando i__ corbami a meſura , co’l
ſcurzarlí , e slongarlí , come comporta la bona for
ma. El Baſian ghá fato le boche porte, per dar lume
ale giaue, ccamcra del Patron ,ElZilotí ghà piancà
l' ÀgflzdozElsaluiati cl trínchcto . Paris
Bordonglëà mdotà la pupal’atfloveroneſdìhà ador.
nà d’vn fanò, tuto inzogclà. El Schiaon, bon calafao
ghà calcà le ſtopc . Palma Vcchio l’hà ímpalmada ,
azzò chela ſcora più veloce. E pò molti altri Arlicui
dç queſti hà fato lc fontion più groſſe; come ſal-auc
gluſtar i magieriſora izcoxìoamlzlmplronarliz daxghè `
el catrame, e tute lc altre colſe per aleſtirla 5 aſſlſtenó
do a tute ſte foncion- cl pcrítiſſi mo Tician , vero Ar
míragío dela Picura. E ſubito aleſtída ;cl Tcntotcto
l’hà armizada de tuto Ponto,con ;re man dc bataría,
C011
èòn i Pezzi
da.70. 'tuti dc bronzo;
e pò ogn’vn e pcr'cl
de lori he più Colombríne
hà cargà sù de i ſo’caìó
ucdali. E veramente i hà to be'n‘ñ: che r altro mi
apena 'haueua da ſaornarla. E,pexche ixe boni da-far
de tuto , i s’è anche reſſolti de nauegarla lori iſteſſi;
per condurla al bon viazo, co’l compartírſe 1‘carghi ,
c le fontion tra deìlorí,ſegondo el ſo' valor', andando
tuti d’acordo :‘ come ſaraue in primo lÌÒgO , Tician
Poota , come uelo, che cognoſſe'tuti i Venti—z d’oué
che. no’lpuol al” la ſtrada . Palma Vechí‘o‘, f’o’ coni
ſcgicr, e aſſiſtente. Zorzon Parceneuole , come qucó
lo,che hà sborsà i Primi ta1enti,p‘er fabricar Ìa Naueì
Timonier cl Schiaon, per el più fiero , e teribile . Ca
po' de Bombardieri el Tentoreto, come el più Robuè
-ÌQC Il Piùbxauo‘, de muodo che in' 'ocaíìon de _coria
baxeir. euri habia da‘ dir con -Lic’cnfla SignÒr-Gapmpfiî
;mazche ſe* dagLfgc-go al pezzo . El Baſſan rien-in
man el bacíſuogo , per impizzar le Michíe’, e‘l fera!
in tempo dc noce. Sora cargo Pablo Veroneſe, eòme
guekîzfihe sàîcegnir i conti giuſti: ," e* dar ſatÌSfatíÒfl-ä
- tuti; Cadetqſoì’fioscríuanclo, per el beliffimo caſa?
tere .e Maríneri Vechi Zambelin , Zentil , Carpatíoî,
Bordon. Zilotí, e Saluiat’í tende a lc vele. Aleſiàndrö
.Va-muri Alfier dele ſoldadeſche; Lunardo‘Coì-onäz
, e Veſentini ſot‘o Capi de Bombardieñ .3 P319
ma zoucne Maſſer , e conſeruadot del-e munitíón 'J 'ſit
i- .viruarie. Trombetc de gloria Zancontaríni , Bene-ſi
a:. to
L
to Caliari, Monte Mezan, Santo Peranda, Aluiſe dal
Friſo,Mafio, Verona,Piero Malombra,e Tiberio Ti
neli . Del reſto chi tende a le gomene, chi a le Anco
re,chi è Soldai,e chi Marineri, con tanto gran ſegui~
to de ſoldadeſche,e Marinarezze, che ſe i ghe ne vo
_leſſe in t’vn biſogno da tuto el Stato Venetian , i o
deraue far vna Armada , cusì groſſa', e potente , c ci
reffiſtçria contra tuto e] Mondo. Si che,vedendo ſta
Naue cusi al’ordene 3 me reſſoluo de mandarla a far
vn Yiazo in l’alto Mar de l’Vniucrſo , co’l racoman
darla a l’Imperial V-.A. azzò chela ſe compiaſa dc
patronizarla co’l titolo de Capitanio General dela`
Vertù; _ come quela,che intende la Carta del Nauef
gar Pitoreſco . i
Humilmentcſuplico doncal‘A.V.lmp.gradir la pu:
rità del mio afeto , nuda afato dc le peculante adul'a
cio`n dëfiíſo preſente,ariuae a ſeano taLche ogni Vil
vel-mo ſe pretende a fOl‘za de i ionfauce (oo difàe
quelo , ) d’inalzari Principi ſora e ſtele : ſ1 benſe" sà
che vna picola candeleta no’ puol zonzer lumea vn
So] cusì reſplendente: erche doue ghè numero infi~`
nico de Trofei Marcia i, Seem', Micrie, e Corone no*
ghè ochio,che poſſa in quel inmenſità dc lume afiíî
íàrlë ſenza ofeſa de laViſta . E permi me par- che faz
zando ſacrificio al Cielo, baſta che ghe ariua la ſem
plice ſraganza dei íncenſi ;reſtando le cenere,e’l Sa
cxifiÉamÉLx!52.13:? .ſ1 ?PPP _19 _Dc-'ràcomprende-e in:
cen
tende i cu’oſimQe le prononcíe de nm'i Popùlí, cusu
.Principi vice Dei m tera íncende‘ogní ſorte de len
’ azo; Doueper cauſa tal, me ſon ariſegà de :ſacri
'ägar la baſſezza del mio diſcorſo al’Imperíal 7V.A. ìe
profondamente humiliandome, e inchínandomc,
me_ dëchíaroìambic‘ioſiffimo de poder víucr -
` 'Delñlmpvzfl ’ j
.*'. ì \ ~ ` ~ z
\
_ _7 v *vu-d-
_......, . -.
1 . _MarçoBoſchinÎÌ‘
_ …Inéitë
da l'ape-4,0 d’rltimmpercbe no' :òſe 'l boletin, cbebò mfñ
[o. al loto *pignoniſuora con Bianca , o con Gratia. Dirò don
‘ ca tuti-:ſe la Fortuna irieſaràfauoì‘cuole , continuerò ;ſe ari
\ cl” madona Bi-î’ca ma reſpondeſſeſereròsù lefiatoîexfaròèk
e- baſata a quel prouerbio, che diſc: ghe vuoLaln-o die {anze
Neſaraue maraucgia, che butando {o dalſquero del mio Fuoco auerfla Nd
ae Pitorefcme che ingolfandola in l'alto Mar dc l’ì’niucrfalitàzla jſc aſſcdiada
da qualche vaflel de malſanprocnrando de bcrſagiarla con le canonae dela ma
lignitàpercbe, parlando ala lzona,~no'manea mai tarifcmo glie eſſendo la piùſa—
cil coſa quanto dir mal del Compagnome la più dificilmhe far ben alproflîmo.
E mepar {a de veder ?na quantita‘ de Tagialegne con le mancre guae in ma” .
comeſe i voleſſe deſpogiar nò rn Boſchi” . ma rn Boſco del Monte!, pei-ſar vna
groſſa Armada; ouero de 'veder tanti San-api in la ſedia dela rigidezza afor
marme proceſſo adoſfo dc vita, 8c moribus dauanti al Tri bunal etÃ/{Palme dc
la Dea 'Pitura , cofl acuſarmedc crimine lazſç M aieſtatíssaduſendo che babia
opinion de 'Poeta, c de Titor. E qnabſe i podefleJon/eguro che i mefarla dar im
caualo con la ferſora . Ma, perche pretendo in tal caſo de eſſer bon dcfar le mie
defeſczſeſueedcflì l’ocafion, ſperma reflar aſſolto ; e che quei per conueiſofuſſe
condanai in le ſpeſe del proceſſo , con”: interi-fiat' , efodutori dc teflimom'j’falfi.;
comprobanda quel dito; che la Verità Parto-”Ue l'odio .
Efi mcfitfle dimm/ye efld deſerite leglorie dela ?mira dale pene maiflre de
i più canori cigni, che vaga aſuola Wanda per el Cielo de1’.\10n1a,c the aprefl’o
a quelafinfonia de 'Parnaſmparnò ma bnrataora mal acordaw'e ”modo alle la
ma operationſarà ginflo 1m quadro a guazzofato co'l panel da Biancbizin . .A
:al cbeſſeſpctine a quei zigantoni, emuli del’iſlrfl'o Gz’oue, parcrò 1mſalta mar
tin. Gbe rcſponderòmhe quando ſeparla dc la Verita‘ , no’fd biſogno pompa de
(zelo parole; e inſia parte me cagnaſſo de puoeo talento; ”prendendo miflam- la
baffczza del miogiudicime che me contento: che :bi pretcndflje’ vaga a Piear .
Donca me dirà vno , abc (per eſempio) ſara come; dela fimplicitì :perche
cauſa t’baflù mtflo a fla impreſa tusì dificile, che ba‘j‘àto dar inſeco tuti, cbiſe
ne ba impazzas’î’rinagbs dirà "BL‘MG gbejon aplicd; perche l‘bomo ba elſo'
libero arbitrime per {ontambefi ande-rà a inneflir done xè and-ì i altri,hanendo
qneli oou à~elſ_eco, anderò avrtar in lorùpero‘ ſon feguroube a cbipiaſe la re
rítÃB no'ffi’n‘zzeraflamia 'pímca fadiga ; deebiarandome che no'pretendo in la
dicitura de dar in l’rmor a chi :a‘ più de mi. Stafſemofreſchifiſe daſſe del naſo
nome ai Zenſamini o': Spagna , e al muſchio de {.enantt 3 Epò al: volte i odori
L `_ ` ſi ”0170
"59.' acuti, i” liogo d’e-(ſengratiflv imbalordiffl: . Sefla ”n'a tela noflrm ſxo-[03
map” eem’xbe hà la peleſutilamlmaneo laſeponi aplicar perſi-»Meleam".`
[e larghe a deibomenigroflì:oqnando altro no’flafl’e, bauerò content-ì el mio ge
nio, che e' de ſeruir (per quel, che comporta la baffizza del mio inzegno) al'al-r_
rezzaglorioſa di mii Patria” venetiani; fauendo, che infia parte no’falo; ba
vendo puzà la mia debelefabriea fun'ëm fondamento emìſodo . _e feguro, :be
,zifjìm ghe Fodera mai ragiar le gambe deſoto .
Inſuma la Natura inſegna a [mgnar per la 'Patria . E {è the altri de i noſtri
non hà tiolmfla impreſa,- no’padendome più :egnir inflropa ,me delibera de dir
quel che sò, eo’fà mi: efi ben non m‘uerò al merito dela virtù veneziana , no'
Wi atm-mu reſi-:r defeguíurla,ca’lfar rn’aboz‘zo de purapratica, ſenza tan:
ti .As-Morì”, e tanti Demoflcni .
'Perche la 'Pin-ra non è come le altre Virtù, che per via de libriſe poſſa mio—`
trinarſe, ne adotorarſe : però ”e ìn-{egnerò deflarſaldo più, che fodero/ſl :on
le l’ulrtaſenzafar el Filoſofo, lXAflrologaJ'.Alebimffiame’lpedmmne’l Ne
gromante : perche me par che ehi {aim-ia o :bei xè mari , o che i vuol morir .
'Parlerò ben 4 la [chic-m , ſenza andarme aſcom!” drio rn dea; ne tiorò dona
anagrama per agiutmnon eſſendo mia profeſſor: (-l dorar a mordenteme afuogo:
ma bem: brum’dc; e infin meterò tante legneſoto la mia pignata quanto fà biſo—
gno, per eufimzr la edrne,ebegbe xe‘ drento : porche cbi vuol farpiù meflieri (le
quchche ghe eonuiemi mc pargiuflo ala condition de quel Zarate”, che vuol ebë
el ſo' onguento da regna/ema per ogni infermità. _.…,,.~.->~ç.
S‘ò che alcuni me dirà@ {A el m’éfld dim) mo almam'o bmflìflu babù tanto
inzegna de leflc’r inſieme quatro parole toſcanexbe a quel mundo ti bauerefl’ifa
zo più bonor a i to’PatrÌoti. Per dir cl vero de qzieflofiffibe me ne rido, e con la
raſo” in man .
Si vcgmſſe a Venexia rn Fiorentimper eſempio” 1m Bergamaſco reſi# a Ma
negacomio; e che i andaſſe al Brogio a bora de S. Mamme ebeiſe ”meſſe apar
lar ogn’vn de lori in lajo’lengua naturabmo’no’ Mreraueligiuſto giulio 1m miſ
fìer Bain-ame, e l'altro mi ;cr Cicobimbi flraucflij, perſa-r rn intermedio a quel
regal congreſſo? Mi,cbe/0n veneti-m in Venetia,c che parlo de Pitori venetiani,
hà da andarme a flraueflir .9 Guarda el Cielo : che ela' puo] parlar eo’l ”pelo i”
mamſc’l *Dog/'a tirarſu i ocbi. Nò nòJaldi pur per i palixbe queſti xe' i verz‘troLi
dele noflre lagunc. o" donc:: tiſprezzj la langue toſcanaÎMi no' digofla eoſa;di
go ben, che' ghe xèfla‘ tanti 'valorofiſcritori, che s’ë eompiaflì deſcríuer in leſo'
lengue natiune ebe i ba‘ bauù l'aplaujo per tuto el Mendoza' che baſleriaſolo por—
tar in :ola le rime de Mafia Venier , e le come-die del famoſi/finto Kaze-mn'. e le
nrgutiflime leterc :le .Andrea Calmo: oltre the Camilo Scaligera dela Frata m1
obe 1:2 to” qualcoſa in :al prcpofitolnfin mi (biſogna-.ſlm la digomc par, che
fa
fe diſeorefl'e in coſe-amo in romaneſcoìelſariagiuſio meter la Vìrtù veneti-@2;: ii
t’tm vaſo,cheghefaſſe piar l’odor daſoreſíier: done chela perderia quel hangu
flmche rende lapiùſoauefraganzazche ſia in l’ì’niuerſo. E infi”fla‘ he” che tu:`
te le coſeſapia dalſo’ſaor .
Orsù diga tuti quel, che ghe piaſe, ehe me diſpono afar co’fa‘ quel han Mari;
ner , che tiol el vento in pupa: de mundo chepiù cheghe vienſupia‘ da drio , più
el vien pento auanti .
Ben e‘ vero cheſe el corteſe Deir-tante me afl'ìflerd,come 'baſſe-l de conſerua,con
più guſlo. e vigor condurò la mia Naue per el mar dela Pitura; tocando con più
facilità tal volta el 'Porta del Deſſegnoflal volta quel del Colorito,e alcuna vol—
ta quel de l’Inuention; paſſando i golfi più dificili de l'Arte5come la dtſiribution
delefigm'ÒlL/lrtifìcio dei lumi,e del’ombresle dim/ion dei veſini da i lontani, cò‘
le diminution dei :ſieflì , e tutele vere maſſime. e più diſicile; co’lſuperar le ho
raſche de i *venti contrarij,che da‘ a tratterſoflagiando iſioni de i Maldicentùcdl
ſiar lontan daiſcogi dela vflinatíomde muodo cheſconriremo i 'Paeſi incogniti a
chi non intende el vero hoſſolo dela calamita; e impizzeremo ?na lanterna, che
moſtrerà el 'vero carni” a chi deſidera auefinarſe ale Minere dela 'Pit-era . E al
incontro[loſplendor ofuſchcrd la villa a quele notole che per ſo' catiuo deſlin el
ſo’mazor lume hd da eſs’er leſchiame de i peſche dele panochie,che luſe de note .
No credaperò niflun che me vogia arogar titolo de eloquente; eſſendo {d cogni—
to de eheſa-{o ſia el mio carato, come anche mi cagnaſſo tuti i profeſsori de tal
;Ai-te: eſi no’ i me "nord muar le carte in man , e che i vogia confèfl‘ar el vero , i
dirà c’hëìän’ìñflì manco de quel,ehei sd,e intende più de quel che i opera; che
magari 'voleſſe el Cielo che la ma” obedifse al'inteleto. 'Peròſeſuol dir perpro
uerbio che trilmlo comun è mezogaudime cus? ſepodcmo conſolar l’vn con l'al
tro.$e diſe anche chi no’ſe agiutmſe aniega. E 'Per qucflo parendomc cheſia mio
diſcorſo reſlaua ma notomiaſpolpadaſenza l'agiuto de chi .ra‘ ; m'e‘ parſo ben .
e de douer ehe i noſlri Titorimiuenti valoroſiſeguaci dele vere maflime Venetia
nezrncta ogn’vn de lori laſo'pezza in la mia l-ſ/îmſeruendoghe, ſe nò per altro a
per maſlelo, co’l hutarghe sù la mia aquaforte. Eſe[er caſo i pani de leſo‘Vir
tù no' reſterà con quela netezzaffihe i merita; ſe atri …ſia alſaon del mio Fuoco
intendimento ogni defeto .
E, perche l’vniuerſal no' creda che meſul-Dia han nome el pan de Caſi-1,11670;
Ieſlo far veder che hà anchegti/io dei frati de tuti i Virtuoſi in tciſo’ generi, co’l
meter anche molte opere de Foreſlieri,i quali,oltre che i me rende ornamcnto c5
le ſo’Virtù, i é anche boni teſtimoni! comprohanti de tuto quelo,che diga: perche
agi-'rn de lori è molto denota, e afetionà ala Imperantc noflra maniera Venetia
nme con queflaſì nò Iimaeparole, almancoſenza ruzenflper la mezza dſl bw
amor , reflo ſchiauo a tuti quell' che hd el bongflſio Venetian . 1
Mo to
.x MÒIÎoZIIuflflLWgÎÌBÎWÌfMMÎ/íípñoî f- ì - -Î
' " *- ‘ r ` ' ‘ , ' i `ſ _ 'l
.:E
* 5*? 'A carta di nauígare‘di V.S. Moltò Illuſt’re t'n’ h‘à
condotto in vn Marc digratie . Hauerei creduto
di parirnauſiagiorrátanti Venti, ſe la ſua Virtù
non m'haueſi’e ſervito diBoſſolo, e di calamita...
Qtlzeſta Vit‘tù però hà voluto moſtrarſi modeſta
’ ’ co chíeder correttione. doue meritaua encomí;
per guadagnar da ſe medeſima quegli applauſi,che non poteua
conſeguire dalla mia penna. Honora V.S. con l'ombre degli
lnchioſtri la memoria di quei Pittori , che hanno co i colori dafl
to lume alla Fama; e glorifica co‘l luogíuditio quelle celebri fà
tiche , che dall' Ignoranza , e dall'lnuidia veniuano pre indica—
te . La prego à compatirmi, ſe non lodo lo ſtile» l'Arri cio ,15.;
ſpíegatura , e i Concetti; perche mi mancano l'eſpreſioni per
maniere così delicate . Non v'è coſa più fàcíle della lode , è vn
Incenſo, che non occorre nauígare l’Arabia per guadaînarne.
abbondanza; mà uando il Soggetto ſupera la lode, il o'daree
più temerítà ,che iuſtitia . E* meglio a plaudete co’l ſilentio,
che rubbare il merito con vn'inſelice E oquenza . Può bene
V.S.inteſa
non inſuperbíre d’hauere con
dagl’lgnoranti vn Boſſolo.
. condotta e con vna calamita,
la Nauevmerianaì‘per lo
Mare della Gloria , ad apſrodare nel Porto dell’lmmortalità.
Chi haurà ;udire di ſeguir a, incontrerà più naufragíj . che ap
plauſi . Trionti dunque ne' proprij honori , eſprezzando le.
mendicate dichiarationí mi riconoſca
Di V.S. Molto llluſtrc ' >
r_Amico pqrZ-'alfffimó
.\.
.a.
'
.* _mm-de' …L“tx
1" ,
L'Arte del Nam-gm- , a -
Dcſcritaperfle'cmc, c : z . ~. .- -. ( t
Fa chic” elmioBoſcbinpcr * 1 . . \. .NL
ogm'pam. ‘ `-
Comunopiniou- -- ‘ .z . . . .
Conclude con rajbn, \_ .. r. ~' . . "\
Che cbìvuolvehzar '\ ‘ \. z 2 - . - o
Senzaflacvíliî’uí elMar del” '~. -..-2 .' ..
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Ventura. . ., . .
KM.
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A] medemo .`
Ve) Marco, che de iſuditi a San Mai-cb
Và sè, chef-{cl rczflreto , e’l balanzpn , ` 'ì
E cbffd to iflranicriparango” , ..
T” red” :le Verrà chi/Ia'più al marco;
In voflrc laudefaria :topoparco , "
Sc ve dzſçſſe, cha-ſon d’opinion , `
Cbe Zardin, ”ò Boſchi”per più raſo”
Meter/c doueria cognome a Marco:
'Perche s’el voflro dir‘xë tutofiori, `
L’inzegno e‘ caltimì , come 1m zar-Ii”,`
Ter l’hzuention, ic Varietà, i Colori .'" ì ' ‘ _
Laſsè doma da banda quel Boſchi” , ' ‘ ' `
Cb’el Boſco no xe liogoper 'Pitorl ,
E feuc pur chiamarMm-co Zara'ín.`
`- .Alaiedcíñöë
= LTE
Oſaki”, 'Dü, the zíogbè z'. ‘ ` ‘ ‘ ~ 1"* ~
.n Con la Gloria alî’andolo, EMMM‘T ‘
confeſſa che nògb’è ` I 'fl'ñ " *UT . "c- ‘* '- :
Chi ve paſſi: d’vn pelo:: ?guai 5 ,ij-.I. . . -
Che bauè dal Cìelſortiq ñ. 3 è ' I _ `
Vn'inz-e ”o dim'n, .
(beve Zìcoficarbs" "
Cbeverendesìmro ' fa_ “_ ì‘
, ,‘ì
Colpenel,
Me par , che
colapena.
doumffie meter
muniti”;
fi” .‘ › ~ '-“ ~ ›
Md me refponderè, che no ?e baflq ~
D’bauer le mi@ paflq -
Solamcmeper 'pù .
che la vera *virtù , . ſi‘
Se comune-ga a tu” , '
Che albormlcb’ìdi beifrutjjfl’fl_ :a ~ ’ .i "
- Ecbnufifèadeflo»
Inzùmarazriz ”ora P iu x ‘ o; - ‘ .:i1""
";,,.,-
"‘ "›ì’
I_Mentrei
dd rn lume mmm-tal anch’ai ?itorig'
vojgriſudori 5 . ` “'AD-B
uU‘L
Elprouerbia latin no' puo( falar c..KſiîÙFÌÎ- `~
CNE
G N EÌS I o B A -s ”ro-Ps”.
Ala virtù ſingular del Signor Marco Boſdxíii .che a fano; E; `
cusí glo'rioſi Venti,
lai dal Mar dc in la Naucdcl
la gloria ſo Libro
le fadíghe porta d;' ì `“ ’ſi
dc più
famoſi Sqmídei dc Pítuxa. -.. 1"e
He vento :la Gai-bin, che a lìimprouifò
Le Nz’ole del mio cuor [paga, e def ombra s’
Injönio; o pur me vien dauam 1m' ra ,
ombra che ride,a` raltegrarme el viſo .è
Sento 1m Coro de verſi in quarta Rima -
che onze tremolando a la mie reehie 1 '
che i gaueflè elmalde le Teteebìe ›‘\ il': 1:* = '1 '‘ ~ l":
Deuenterauefameogiera inprima. *Lutz-'nav' ~ ffl e
Che earifupijwhememete Amor o.. . ‘
’ Emefacrieolarinmanlapenaz -Î In *r5: " ‘
`<"-, '-
che ſiam‘a inzauaia, no hang/ſerena ` - "Î
Beſo neria che falle el bel’mor. ' ' ~
Vena rali‘rena vana, che’lmiodir '- ‘
Domanda in earitagramo, e flex-Lente;
Muſa, che imuſonada, ”o *pal .niente a .- -- - ñ ‘ ‘ ‘1 ` - ;A
Efiparlaflèpunchefàiſiornir. '* ` ›; - i . ‘
Sento el comun ”ml-ambo, in done che ’ ‘ ‘ñ 1 ~ . x › ~
./Il earoſuentolar d’vn fiao, ehe impetro ~_- ñ ñ ‘ - è ' Î ñ
Me muouo a eaflizar el ram-*o Pletro , ñ `- ' '-2' › g :E ñ .ida-WT
Che deſeorda in lamufiea s ogni ehe . i - -ì - ñ ' .
E no me voi' per queflo .deſperar .v
De l'ignoranza mia,tra 1m mar infeflo .
Che 'hà “ma Cartaahe me tim in ſeſto,
E infe na anche a ”eſperti , a nauegar .
Carta, e e eo ifpiraeoli de 'vento › ~
che sboea via da Bora fl cheghe aride `
Senza intopi deseile, o de Caridef. … ‘:
Fa andar ogm'fogloria aſal-iam.
Gloria, che :mia con le memorie , efata'
De l'eterno valorde la 'Pitura - ñ
De moflri Nbereidei non ha' paura v
'Ne teme rn agatin mufi malfati . n
(E vu eeel/ì ortenti de Natura , .
Che in Cie o figurè quadri più bell a
Glorieue de la pena , alti peneli .
Defla dininizada Creatura!
'. . Sari”
Scrùiödelifle‘ä ; Eíñíà dribflrö :tim ;j
’ Da' vitazrqdopinndo in dapi bonori , , _y v `
.Americo de veneti'Pitari , l - 4
Segni íùbebdelluminarmazor.) ‘ '~ ‘ ' .,
Caro Bo cho, ”za-nè, Piani-:ciccione : _- ~' , - ~~
` che ſcambia le fa'foie 'in .r i bianchi; ²
Eltronco inLimein zuf ' alanri‘-.~ '-~ ~ ' ‘ ' * ~- ~~
I Rami, che infonarfi eeel e proue.
Bbſeho, na ti xè Boſcbo , tie rn ardin .`
Gbegbà drento de[i de bela, e on , - . . .~
Tie” la ”diodi-;goa Febo, e Giunon- ' 1
?Le gbè Ladro c eſcala elſ9 confin -
(ſaga tronco de Boſebo, el cuor tel diſc ,`
Che sbata le to fronde, nogbè noie s
'Ne puo] ſcarmar *vento d’horor lefoiej
'Ne verme roſegazgbe le mi e.
'Perde el tarlo d'inui 'a iſo co mi; *- ~
'N9 gbà letbegiazzao, virtù niſſan”;
Du quel[campa ogni nembo def-muniti
?Le puo ſ i0 morta! :rar Kofi, ifruti .
Tronco» done :i al’ombra .J olo, eDiana 4'
Caliope» Erato, e la Fumo a Clio ,
Dolcemente aletada al canto pio çJ
VENTO
VENÌTÉ-og’Î-Ìéìiííílxço
.. 7-- L
:total-aſl. .
" JC- 1.. r. 'KH
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…
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*Tm-c”, Z” e. T wmmflfljj
107M"? T2722?! › ?I ‘ tz!” glande:- l _.
Ai quadri `,_ ?negri-cz “Wim-'a ſe ;pm-ie;
“e del han-”ſeller paſſi"- :Zefa-fini; ' ' 7 -ñ
. La; tai: Jîîſí r ~ " of?
KL':— j la ua] fècſiaëmſſelo d’ìalmbordo‘zr .Alt-'3.115
;y
Α V; r9 e l’ogdbfflſein mar vogiz ſolcar; ~ i;
4 Se-vnzbonfieounpîlsà-Wésvffléiäëz
A* L'anderàà ibm, come fa vn bal‘ordo. ñ
Deme vn brano Guericgde no dìho'norz- m ñ 'F
Chcíntel` combaterJa-ſpfa alghe manca-.oi
Si bene] cum-,fi benlaman xè'ſhmca '5.;1 :ü
N0] puo] mofirarper. queſto el-tbvàtorz -íí
Ecelente archicoco , imagna bela -,' x2 1,- 7" y '"2 :r- t:: ;LI
Doro in meſure, in ſagome, einddflègno 'r 1'_
Ereza vn bel Palazzo , vnTempio degno; ~
Co nogheſondamento; i vàal bordelo. ' ñ'
El relogío carnína, eacomovàz \
. ~‘ .'.JI
' l’
Perche ghe rende el concrapeſo agíuto; n
E ſiDe puh‘tía
come , che tutíchi
Venetía la vede, ,
è vna` Pixma_ i
òco’diſeelstrozza Genoeſe,... ‘ :a È! `
?he hauea ceruelo, edepenzeuabcn} i
.a Picnragran coſe inſi-contien, I .-z -,; `
baſta a tàme ben vna de dieſe. - ñ
ghexè dubio,checuſila{ìà: ' . ,ç
la ſeTicían hà fatoda Siuel, -L . ,-, ;ñ ,,
?ol formar-rùtbben colſo-rpcnçl‘ssçs-.zzv-:Îìî .
.’è 'l Díode'laPiun-áinverirà. .6 z‘ _,
[eſta xè chiara 5 ſon del voſtro vrnor; ~
"icianxè’l-Miſtroz no ghe xè da} dir ,
con raſon niíèun l’hà da mentrr:` . ‘
:heno ſe puoidirpiù dels'ſo ,1. <
.l
erintender'
guſto vnvna
a farue fato giuſtamente;
interogatíon ,>
Réprëfion
(Lielsiyche hà cogno sù coſa, cheè beloz' v i
del Cana Equel che ghe vole‘ua in la Pitural‘- ›- I
liti-Ginſe In quel vù hauè da meter ſtudio , e cura `
pin al Ca
unh‘er Li— In pèdelambicarue quà e] ceruelo. .
bed .
E pòhauè quel magnanimo Tician ,
Che` tanto'è celebrà per l’ Vniuerſo . -
Fè que] che digo mi 5 ſtudiè quel verſo,
. Che farè marauegie con Je man.
",l El
VENTO PRIME ' ?N5
lLſherhcheſenwflì ditëéffiz '. Î'r' - .2.1
Echeſtoſçfiqölfldít) nöáñèpapiloj, : . . L!
Ghe vcgnealf'lzna
Che’l incerta
fece veramente fla‘r vn cerco griló‘,
in forlì U ì ’Î
' -,
ſte parole gíera adulacíom, . z' ,
Opurfrofcrte däbonîcuor-ſineíer; -a .
Lallae deflègno;e’al"alcro Caualíer-ÌN j}
Con²bonìgarboſentìrfàſteîraſonz , ;_...“›::1.'4;` I
:pia vo’ ſignoria che èpíù dffvndr‘ , z ‘ :bw x ñ
Che ſon? ín’Roma ', e sòche ancora' quid'? ñ' 15!} ñ, -z
Ghexè dcbete'coſe ín've‘ricà; i' A; ñ -. _
Che ,hò‘daſarde remando‘ ancora-"ìmìfl‘ ññ} __
erchçguando contempla` Rafael; >Λ x22:. :ì Z-l
E con Giulio roman qqel-Polidoro‘; 'Îzí .z 7
Co’l Bonakoriſzìîcheval-Îvmetbrog ì. ffim’l
Dígoxc'heaRoma ghe molto de-beL'î 'j y
eſpoſequeldì'Arpíncuſiala J eſta.” {Î- .L
Ixè ſugerigrandi.; ognîvn sà: f* “z .;
Ma quando ch’iè .il *z r
O17 1.
Vn Vecelíoî '
erò me diſſe e115 noſtro-Canale”. ì i. x1".:7 ;.ìr; 1'.)
D i
.
Sòanca mí‘eheàv’cneçía’ſteqwnr AO: b ”L
InquelaGalaríacuſi famoſa _› . _
Lodouilìa, cheè benîmarauegxoſa, ' 5:3"; ~
El noſtro Caualiende' Verrà adorlgos., ;i ma
ſi
,46 KENZO Bfi‘lm
Daſpò hauer conteuwzàgmcíwuh zÌ’ZLcÎ-Î …fi
Eldíſiè: glizardè-guañſhñ ;3.03: .al. _
Dqlgan z-ician ,ſupcqmiovtsímhmflz-:r- \ ñ
Guardèquàz-ſcvolè viucfigwcç :- - '. 1‘ - ì
Stíquadria'
Cuſi
Quì e]Roma-hà
in deffegooz,
ſevede ſato
…come in: cal pxoſito
~.- 5r` - ~-3 , '
colorito.:
perfctoſonçlamemq
Tal
Douein-San- Giopoghè
ten' opera el ſomolto
valor ecelenter
ſe ſtima , ‘_ſ .
Pal-1 ramo Prima {è vede in ,bela maeſtà ` ‘ - e
MK"; La MadrecoiBamhin: forma sì dora ~
Giopo. ~ No ſùmaiviſta ,o idea culi denota;
Se puo] ben dir :.l’ è vna diuinità! ìGhe
”un umor:: 2.5' -
;he quelcaro Gesumtdſplendor; i .- Turi… ~.
Sinaturalzzſi-ben ſonnäz-ſibelo, ì ?ns ."
Cheogn’vn,cbe’l vede drſezìcerto quelo ' . f
E"l retrato .diuin del-Redentor; (- . - ,.
natod’orationghèmolti Santi, - . .› -; . . . ..
Cherapreſentavn ſpechioreligioſo. ‘ _. .- ',
Prima ghèesan Franceíèo , die ,' oſo ‘.~-_~;~::L'.*
Fà moſtradeLcoflatoai-Reguar ti. :E ~ ì'
an Giopo ſtar ſeoſſerua inoraciorr; ~ :. -
Tuto deuoto, e vmilez e modello;
Sanluaneſevedeatentom meſto; ñ~ 14...; ñ
Nosòſeſepuolfirpiùbelnfl'cion.; '12:.; .L
)epiùghè San Baſtian, degno: :.u‘ :"D
Echi no vede quelapoliturag* e Î*-:'::"
Nonhàviſtazdaſsenovnafigura-z
Laxèdecarne;
‘ :ci
l’ètuta deſsogno.-' "UFE-È ;z .:l-5
E}
melſi ala.; E] caratere ſchietode Tician -› _ .
Îl’amph in Se vederà in *quei :frati ſotoſcríro ,
“AW—MM_ aqm’ſorte.
Titìan.»
A ſegno tal ,› che ogn’fvn dirà :pulito '
imortal. Sto bel’inzegnoimita quela man. ‘
Paulo ſe induſtrierà , tuto ſplendor
— Paulo A Lumizar quele carte con chiarezza, ì
po lo del'
Arte . Come Apolodel’ñAr'te in la-vaghezza; -
De la {Prtura granqLegíſlator . *
Spa;
VENTO BRL/140. .4-5
7L Spauenterà la furia Dalmatína SchlflOM 1
De quel Schiaon teribile, e feroce; eenbxlc. /
Penelo veramente più veloce,
\ Che ſrezza trata daman laraſma .,
Farà’l Baſsan co’l nobile talento . Balñn tu
m relieno 7
Del ſo’ raro operar chiara reſplender
Più del zorno la note .ò checomprender
Wal' in natura ogniAnimal depento!
Zorzon con muodi più vini del vino Zorzon in
Moſtrerà la maniera del daſseno 5 gana la Na /
mr: o
Etrouerà quel, che hà cemelo , e ſeno
Aſsae de piùde quel,che mi dekriuo.
El vechío Palma porterà la gloria Palma Pi
Del bel depenzer ſangue ,e carne vera; lor dele bc
J le idee .
E’l vederemoa delpiegat bandiera,
Per hauer conſegni piena Vitoria.
Paris, tuto-amoroſo, e -cordíal . ` .. Paris amo-v
Conſolerçìla uiflaal Deletante z roſe Piror. /
Con muodo sì- vezzoſéräfflaſigalagce 9- ‘ -4
Che in zentilezzanoghe afl‘ñi'rgua . _
MaTuto
el Tentoreto
pien de bizaro
ſorte, ſentimento,
eſtrepitoſo, 'ſentorcro
furibondo.. .
Sara’l Marte tra tuti; onde là-drento ². . ‘ .-î.
Tacito ſtaràogn’vno‘, e timoroſo. . .. , .; ?zi
Altri Pitoriinſigni ,e de gran , z.. -
. Farà trà quele’earte
EVenetiani, ecelſe
e d’ogni altroimpreſe;
paeſe, ’~
Eognicartaſaràcarta de cima. . _i l _`.
Atlante ghe voraue a chi voleſsez u. .` 'z .72 . '
Valzerſ ſto Mondo de pírure magna, A .
QiTíraní a portar ſtò gran montagne, '-
Più de l’arenanumeroſe, e ſpeſse. .t ì .
- ` F z Coſà
/
4;; --VENTO “TRIMO.
Ec. Coſa diſeù? meſpar (co' ,vùjdisè ) 4 i
Che‘l voſtro la vn delirio de parlar .
í
l
Ve vedo da Viena in Fiandra andar :
Par che da i copi in sù vogiè paſſar .
C. La diſc el vero : infin chi portar vuol
ì Più de quel, che comporta le ſo’ ſpale,
El xè vn’ oſel, che vuol ſuolar ſenz’ale ,
Ma’l ſtà a pè pian , e in sù paſſar no’l puo! .
JSò però che’l bon animo val più
D’ ogni gran rico don : perche chi è grande
El cuor aceta ,alù no biſognando
Richezze, e ſuol gradír la ſeruitù .
Mad-alma
Ma perche no douemío con raſon
del Conte, Parlar de la moderna Madalena?
e Caualier
Liberi pre Scríuí man obli à , ſcríui mia pena
dileta di S. La verità, ma enza adulacion . 7 _
A. S.
Che
Sial’tute`
idee,marauegie,eſia
chedal Cielnaſse ,e der-ina
ſtugori- _ ,…... , , ' E x 'ſi`
No ghe da dubitar :ma che rcalorr - _7*
Pazza re, che reſpira, evrua, -_ '_›
(Deſio è onde quel Dio a, che’l tuto reze: z -- i
Perche ſinù vedemoJa pentida ,
Madalena in angoſsa, erramortrda.` a
El pentimentozin quela idea ſe leze‘. _A
L’ im ‘ ncia è l’rhauer mente si pura, .
Chedaquela ortar poſsa el penelo
lntelá vn vi od’Anzolosì belo ,
Che sforza a ríuerírlo Arte , e. Natura.
Mg, ſe chiptjíaef; Píture_ al’inlfinitko, d
ecom
Srà Madalena ate
ingtg’llrEGabineto,
r ’oc io reto
A".
AlManozziVicenza,
Del gran Duca Pítoſdeche-ſù_fato
gran cantato; i
..
Che del' Arte hà poſsefſso,…e inteligentia, z.
_ Infin elviſitè uel valoroib-, r ' ,ñ 212'": i ",ì
Monsù Giulio, pitorvpurde ſo. "1; `i.
El qual con corteſia , con zentilezza -
l
.` 3
A \
Epòelfece
Aquel …vnHíçMedici—ſamî’ë
pteſetffidc {hiſtoria ~' 2;: “ì
.l 9..) -~ ~ .r
Fiorenza: i smffllfldffl @STOP: - ‘ ~
Eſaràetemadels 'aonla oria. '
Sepuol veder vn’ homo più biſlacoj d . .i
Elſenevahediſemaldeluè ,J …5.2
Elfàoperarfflghe
Che ſpiritoxè queLcheghevÎ
dà tantoſmaeo?,
sù? i 3, ,'
Seviſte maíceruelvpiù'ſtrzauaganteè _ i
\ (Deſtaxètrale bele la più bela: b
Se ſpua, eſe magna in la medcma fatela?
Ation da Caualier molto galanteliſ~ ;_. _e
Chiorbo xè cantina co’l baſtq'n, ſi» , 4:; L; ,M
ì Echi nosàpeſcar chiapa deigranzi; ›__;f;;
E] peſsegtoſso sà ſcampar co’i flanzi; - 2.
Elnoſtro-Andrea xè vn vero llurion. o ù
. r rs
VEN FO 'P III-MO:
. Eoorsùinfatímireſto (ötísfim: '-'Î-'Î 1-.: *jt'uífí
Perche mefècoearla verità; i Lì 1' ' ‘ . -
i; Che ogni
Con altra opinion
teſtimonij renonc'io' aſato
de rai qualità, ’ . i V
Ma, perche vn altra colà hò in fantaſia; i' `
Vogio fame v‘n quiſito , e finiremo; ;ñ- ‘ g
Ne vog‘io miga che- più avanti andemo, r
Per no ſtrac’ar la voſtra corteſia . ì ñ
Diſeme coſa ſia la diligentia;
L’eſquiſitezza ,e quel condur a fin; -
Ouelmuodo d’operar, che è tanto ſins" :-1 f
Inconcluſionehecola eſta pacientía. v q L
hf ~- "r C. Lecionladiligentiaep * cipal, rr.. :Liri
j? 'cà-ù di_ Chemcamin'a elPitor fii’l bon ſender::
..liga-ù, Che
Anzizoua
la xè in
la sùji
baſe'prmcípij
del meſherl`
, e molto val
_ zv 4 z_ :
Laxè l’ano’tomia de ,la Pirata-3"! -' à i -‘ 'I
Mala xè ſentacame, e-ſenzaîpeie :ì 'è' ,ñ ’
Percheachivuolformarfigure‘beley 1 - '.
Ghe vuol la morbidezza de Narura.' ſ
Stàbenſauer-douevà ſentimenti, `:
E neruj, e vene',e muſcoli, eclontorni :2 z ..
Ma chiflconſurnalàturíiſo’zz‘orní, "A .z . ..›
Mai ſarà nominaí perecelentiñ 7 ' -- ‘!
(Deſio xè vn procurar d’int’ender ben , ì
E. de redu'r le operacion perſere‘, '
Con l` iſtruirſe in le raſon più ſchiere,~
l Einfin ſtudiarla parte ,che conuien.
V5 u W X Ma la Pratica al fin xè la Maeſtra z ’
gm Che ſà’che l' Homo aríuaal’eſquiſiro:
~ EquelPche reſta ſenza ſto profito, ' “ .
Puoldirchel’ eſtrupiàde la mandeſtra; -
Wa- ~
VE N T O‘Z'RR’I M O.
i, (I'
D’ inganarl’ochiocon
Dando vn Pitor aríu'a a vnquei ſpegazzoni,
ſegno tal i .I \\
Ghè
Altondeſerenria cnmexèda:
d’ vna bombarda un pero .- -~ ’- ì E} .
Brrep'itnfinI
Eſerciti hà forma: quei grani GÎIÉW ' .5'. -
Dei noſtri glonidì Venetiani a em .-—' .‘ . ..z s-.) -‘
Quei xè ſtai vahwſi. Capitani a il" :;:î-;› *r1 i 1L: `›
Che hà ſatoinlaPimraarisìfieriix, ;.Î'f!
Và ghe xè piazzati' anne, equà :chiede f:.
El Campo de iéoloei , editi pen-:lt: r. “
Turi ghe—xè
Quà sbaſsalapim-;e tunídede
la brauura, -, _
ei Coloneli: x '. , i' 2
Ec- Orsù Compare ghe vuol deſerition:
Me par-ehe fia’ldnuer,che {emo punta . i?
Saldemo quà ſtavoltapur &Veneto; › `
’ E laudo el voſtro dir ,.ch’ è bela ,e bon . .')
' " i w .
. z 'I a i" ` .a
u ‘ ,.
’.—*——-ñ._-_LL ,._ó Î
, . l‘.'
374,, Aſi '
ñ
ARGOMENTO. '
'Je celebra i” Se” Ro” le ”mein-u':
E‘l ha” jfer del mm Tenore”.
Se Agr-'zac , e [e *vergogna 4 Bdrgbe a ſe”
Sti! diligente, e ſtrade fireſixîer‘ae.
kr… 4 i . _A _.
. ` p , 3
.-z...
7.-- - r
‘
Dei
Queinoſtri vabmſiccayáuani,
Venflianíi "5***
(Jſxí:ztÎ-[v. ‘T13' ffi* \-/
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ARGOMENTO.
Q ue oxè’cîmSanno;
Eſckuſi in a 9,? ó ;.Q‘.- Ì-mìî-
raſondcéedeé'ldonemo.I 'z.
. .. * e'*
lnFranzaffifùfldìàW‘iäP-g; z… *
n
.
7 '
Econ granfuriailn conduie, via. _“› F… *VU
Se digoelvero,no ſarò rep’reſh. e e - ' ."
Everamente ſevedequelSaneo, - 35W". 3… 3
Tuto ſplenddrinmezoa queiſglda'gwñ, _r3 z . r] "
A ſta ſorte d? erorquaſi-me incarna, ,{Vznſzl
Voremopòſauerquel, cheifäinfiegno, -z- un; - r
E no lauemoquehche vn Buranelo ì ì
Và peririi canrandoin cun bare-lol f. _; Ì , ~
De vardar ala roſsaè queſto vn ſegno: ~ -
Cupola a Alzemoi ochi in uſo,~e còmcmplemq, ;fx z ._ ;33 f
freſco in.. Anche d'altro pene] l’ operation. , ..
ì' Gcſia de S.
R0” del Qgeſto è de man del doro Pordenon , .
Pordcnon . Ecele'nrePitor, come ſauemo.- 3 `
Pirorsigcneroſo, ecufipronro, …, e.: M. ‘ v z
Chehàìfacoafieíèoeçeſsideſtu e “15"75 -
Ein carne,ein yicahà bazar-'Zen ori, zzrzz .‘ -
. Cheal daſsenofonnalgiuflo l'è . fi
-
.ì ` m n
WMF-33MB 9-4
'Eínflnelſarañeſcò’eìlñverofiza-ñ _ì ;sf-;tu
Del domíníoxeál‘de'lalîiwr'ae - -' nua)
Perche quandos’hàfata‘vnañgm; . .z :
No’corna ífl—drio piùdehaclogîíel raw. : z q
La veda in grecia quel"` _ -3 \ 1:; {I ;.z-f a:.
' Inagíer‘e sì'gra'ueze-m'aeflóſſtë , dar-Juande). ‘
Cercoqudoxè vnfarmíracoloſo !.› ' “{»3 n` ‘_ -‘ A
Che idee,chefazzeó-’d’Anzolflegzadneífi - , w
Sesà,chequefloèfiàcuſi panbn‘ ñ *a
Dequelpenel'slcheapomoda BEA:: j- *- -
L’è corſop’çr" ì' With-fu*
Sfidaneîoqu'e_ " f o;quà-g "12::'i ;HL -
*a
Lc ſtàaPlaſenza ,e " prat-1‘c‘áîOrenmn'z,-' .1. : 1 A
IFi Genoa , e Paräàä ;re ”Tè-;um ;me-:Li
egueo "'Vn- ìio’pe v—*F
Pereſse'r ada-,ſinÎlar-,eäonaÎ-ñ' ’ 3-43411 ,
Aldretodelacupula` ,vede ì~ FÎL‘T’ 3 USA-Ty'- ~
Bel—{MMT
Sia
ereſtabílìdaëìa
econv vcrfffiana
a *M ſſede.
i … r' . ~-' 'L- '
.‘
.VENTO-Jî-EÒONDO. .41:17
Chef
In enedirqdparialapreſentiazs
' 'to,chemdirauelssaluaorç z, 'iam
. r :J
L’èpiùehoviua; l’ède-virtùpiena..
No' par chelaíèmuoua? … l- :a
ò elſe giudicio
QràLazaro; relèuſsità ›- ñ … ;gl sì' ma . f
Dal Ì P3- '_ "if-amy'? "
Che pitura ſtampà”: bon' ingioſtro! ~ "- '- 1 ,
Stoquadro èſpeo’hionie.la'verità;~ :air- a
Vienditocheſtalſtoriaè’leieconato. ‘ :"
Ma
No’voidirch’orboſia²quel,`chel’hàdito:
meſtupilèoben che’iì-l’habiaſcrí'to: u ì!-` ‘ i_z . `
Si ben vogio-temete’rmeínſtoiator"r‘~ :r …i i.
Che granpezzodez drochexèhg‘eſtoît t* i)
Aàvedemoel _ emmhein -r'elo aſsende: gffl-;z‘
O cheformetenbile , .e tremende! -' , 3 -
Saríaperxirrzehecredatutoel reſto. ~ ._
Inagiereèpur belmelzfialuhtoezirzg ;i 4C.; z
Con ueleformedîAnzdlivolamiy-Îr‘i *
Che evedez-Ymgluti'qümtilnonoi ;ci a}
Tra nuuole-ytràcſpn ,e MW! _ñ- Αr" 3
"fl.
.4»[ñ
n.9 PRE-NT@ MGDNÎFO l
Tuto el componimento in geſto , e jn'ato ;3h :JE
E' in tuta perfetion raprenſentàr “1‘ È .~ '.1! rzM
Laveda vnpuodocon che graniti, q ,. ' ff)
Frà quele architeture, è qnd . Pilato! i. 'z x3 ll
Elſelaualemanzperdemqſtmgçzrìai, *cz-mms? ñ
La inocentia dçGnifio pura ,e nera; r'- Î, 511mq
E che l’ationd’yn Dioſempreìò perfetti;ou 2M
Ne contraquel_ niſsun puoi machin'ar. . ”"13
Oomedeſtacaben-que’le figure-.hm -. "-3 ..113
Mela puzàal pilaſtro tutain’ ma" ci]
E quel Noder-,flhe let-cel caſoiipüroìnl mi w‘i
Perche no'- valde’, -Ebreifalſezimpoſhketlnoü
Ece Homo Sora la porta eſpreſso nuviedemzçh z ì’Î' 'Îîq al!
ſora la... Elmodelode i. parimenti; of… no:: ”I
pom . Vn Eee Homozçargqdetomlmtí'y (313; ,ſi
Vero rètrato_ medemo”. 011:”. 3L) .
Elauèſga Èusì al narrati-ali., y; sflm'ëoq i2( slouí)
e IWW flamusíl ì
Che, ſi ben ,chel’häìnmanſoermdecarmz ;al
Se vedç chel’è;elfiàcheai Rè [Idaho: 2;' i'
Vedemo m ſt’alxro; ,odcquàráeìab M223 un':
Criſto vi Criſto ala " ’ .eo'iiudoladronùóx n.1
al Monte
Caluario. Si ben che [JL-p ni H
El qual acìíflqinfliclfèmpagb'nd :zq ci A'
In fazza quà ſe vede. &tema-io' m L ian-:01:37 i ~‘
Dei Ebrei tradimento , iniquo , ;eg-io; i… af.
Che conduſse alamorne e] giuſto Dim: . -: L}
Per ,ultimo vuplicio--in ſu’l Cumiana-;zz -xî’cè
Ation tanto ciudel, tanto—;penoſa ',,zflìmh -3 z '.7, i!, *
Paflîon ſa
moſiflimn
Che fà rql'l’íſtcſèzcwddtá .wzí‘l ill-*"51*
de Criſto. (Percuſi-r dir) clemenria , e carità; 17.571 K 3-" Î
Tragcdsanoìffzmaisidolomfi., '1K -. ..;..›M
ma, ~~
r—
a
;razr
Maquàno’ſtàehvelendeqfleícwdeüd - -Λ'~’-‘ AZ
Indegní, ſçeleradue’triſti Ebrei,`v …j
Ighe parechia echiodi,—elanze ,e ſieli, '_
Cheperſh'pompazebarbaritrofei ,
Ecuſi ſràſte penezeſtitormenti, z~ -. j}
Vedemo GesùQriſto meſſo
EleMarìíelangueme-.z in Crack,
e1d<›lorc.›,.ſe›.z .-~ ÎÎ ;.3Î ñ*
Per cuſigraui afanñe parímçnu.› .-1 è. -. - .
Sù Checonlaſponzainatosicrudelz
la ſcala xè là quel' homotriſtoy' ' 2/.l -
Parecbíaquelîaſeo miſsiàco’l fiel; p… `; -.
Per tormemarla sè deCiesù ſcritto. , _zſi -Î
El Chetälacroièíàra
veder l’ artificio’,:,è’lqqelsc’betien
-batimenm, , 32:;
' ,- zi,r .ci `
;Echîfbqgàll’înamerio vele”; .
è e .. ì _ſtcvnmm-HIM ‘ ' .1'?
Eſimilmentcreſtareflçlſzck x321… .z I wii-"1.2.1
Q0613 Físülîmffiîh ,Zollo-.alza sù? ' I nu'. )
El bonlsadrouydiem ínomhraanehelùz‘î
Dal mezîoinaèñz Qgeſta‘è lazvera :ſtradali: _
Ocheſorme,òchegeſti,òche penſieri, . pat)
Vederzieattofigure-,edmcheèfiq
oler` zzatla Croſczdretainpíìe T ,I \
De quel Ladro!! _it-che nionimwçificrizli ;'1'
Chi fronta ,chi ſuſtema :fichi compagini; 2' c ; ñ:
Chiquçleeordetirazeehi-le mola ' ' _z 't .
' Chi caua, e ehi verigola, e chizola, ' i .
i' Equelp’ouero Di
Sevede-,chelalpagaogir-vnvadagna... ..2 '
ma m attention' i.:- 42-… .Iîi'sî'íì
contempla Giesù Criſto, ſo’Signor-,é :2:1 L; ,
Se vede che’l ghe-ate ndede bon cuor` M
Da fidelſerumenò più-da_ladronéi` . 'z
Da
:m > -nws’wonvof
Da ſt’ altra banda ſe "và a preparando ' ' ‘ i i. ñ?—
Da meter Geſta in Croſe per ſuplicí‘o .ì
Tute quele figure fà el ſo’ ofic’io ,
Che rende marauegia , e ſtupor grande .
Con diuerſi iſtrumcnti ogn’vnſe apreſta, _
E ſe rende-diſpoſto al ſo’ merino': i ' *- A
Qiel Ladro nudo xè più bel ,Eche’l vino-z -‘ :ì
Chi puol hauer più bei penſieri in reſta-3 '-‘ I
* Tiremoſe più inquà,doueſe vede ~f";_*. z
Qgela figura in'ſchena con la zapa,
Che co’lcalcagno zanco ſu ghe za z
Più forza vn viuo certo no' poſsiaë
Elpreparala buſaperhoroíèñ'- Il* ~‘ '
De Geſta-,chejx’è là’ (come vedemo) ~. zi)
Deſpcrà,cheno’l ſtima ſi medemo. ì i' ì"?
El prouerà-al’ inſemoaltro chénoſe; '- :..i ,
Longin‘ſtà pare’chià n per ferire?”` ñ ..a 11x íëëi
Con lalánza-cmdel-qucl‘ó inner-tired nî-vfl‘ñ‘
Noſtro SignorCesùz=mtbelementegrrz ÎÎI
ChevolÒntario-inCroſeë permorir. Îîflſí .
Granſuceſsoſù quel-de San Longin, ‘ ~ , -ì “3
Che dafpòhauerſeridodverboìEtemo
In liogo de mandarlo zò a *l* inferno, i . ñ-‘
El ghedèapremíodel lume diuin… z. a….
'Edezcmil‘ìeldeuènrèeriſtianñ, ñ **v-1??)
E andè de-Criſtoa predicar ia. ſede; …1' ~
Elegitimoelſù del Cielo erede; - '
Gloria perpetua acuto el Mantoan. " ì .. ~
(Lietta xè ario” de Dio giuſto,~e imortal , Îñ i
Cheſedemoſtra al’oſenſor pietoſo; -
Mentre che’l pecador no'ſiaretroſo': j‘
E quà elne inſegna-a renderben per mal. El
matta-”69241901, m, vi\
.\
....-
l l
n
er -
a. ' :Com-Î
”3p WNTÙWNDÒÒ
Ec. Compare ſta Paſsiëìſáòſi’l’fl’ä’ìfítä fà} *ñf-Z' s’z' …a
Evaloroſoflz grañ d'eſſczg‘nádórzîì_r’jiñ ~ L1?"- , ,3.
(21_61'ecelenfèjèìdégpoffitagu
`Wd`Agüfiifl Càràîza noíníflà? `›~ , `ì ' `- ñ* ,
P ſon C. Là ghe xè ccrtozetánjtqlîèbenzſaga', j` ~‘;'3-`²3 f..)
dîëhriſto, ~Che la rende ſtu‘porgîandó íncffióz- -' T 5' *-,'- -ë
Tì‘gcìîfa:. E quando el la'móſtceteì ammo-Mg?- x 1
zÌ. ElghediſimA‘güſtîn-tíhà färöpfla, fx' ì-“Ã-W-Î’
MaAla
queſta ſola no’pÒſſc
curioſitàde ſuplík 'ſi ‘ `~ 'ì ,,*ſi ìì*
[mod-Mondo; ...L
-r`
geſto xèquelSanRocode
Che ”PDPM Virtù,
d’05m' Maldícente --1'. ‘ . .Sg-l'22%??,
Liberae] entoretoeternamentè, , -" id' *lb-r*
El’imbalſamaìſedmpreognidìñpiù. - r Chl-zz; Z - 39'
Ìompare,vevoi 'rvn miopaner, *z ,_›
Cheno’mepardalveroefferlóman: :41 ‘ -
A
Se uel,che
ouerauedelia
dirgheScuolaè‘Guardían
Teſorier. … o - - _.3
rcheíncuſtodia
Vn,cheeonſoldino’ſe
”hàdo gran
puolp‘agar;
Teſori; .' è!,
WC que
L’altro [BW-O. ` "C ”SMP-“12;.-
:il: Î’`~ ì
`eſoriſesàsèhecoſaixètì ñ~ ' ‘ _ ‘
Vn xè’l corpo beato, e glorioſo w
Elìaltroèî
Del Santo_ Piture,ch'evtrdè.`
rerieàìchéſtìoMercantedegnor
' inmiracoloſozs‘ ~* 3., y ,
Sepuoltegnirinbondìvnyadotal, :ſ ‘ ~…‘
:';he foto chiaue'eltientalcauedal, * ~’ L
:he altretantono’ puo] precarie yu Regno; La
ua YWTfiÉÎsäGoNQOc-L
ó C. La creda pur che echi ſç dà Pd gradi, ‘
E ſe ghe’ fidîìfi man Maran-teſori ,
Che {bzeci de Pi‘àzza i ſia malati, ì i
E d' anima , e d‘ honor ben ”Segna-.it.
'Ni
Guardian Ec. Chi ſc troua al preſence ~
gang; Recordqinnlſo’znomc mco'mſiamz
Vogioſtlmarflheìralſflgcto ellſiazz_ zu .__- ~ - -
liari ncuo
do dc Pau- E degno in conto , e bon Criſtian
}:;"“°““ c. sa1a,chirè-:-,.-rènèpo Cal-'ari, 4 . '.
Neuodo delgran Paulo .Vanomſesfl. .
Wehchedefinamfle bolejmpteſcz,
Stupor de’í più íneendemàedc‘i Î *A
pjùxaxìflſi 'v
'n—-q
‘ “ V;' Rcſiduodelpíùdeloe
Ede mndimcmozs' ì _ _
Pícura piùregalcimencol
'ì' Elpuoldicda Qnñ’fflflqsdcdcu'ugr.
O che
De gran
gloriacalamitaflvmuoſa;
ſing-ddr ſto v 2..” ~ i Ò
, VENTO SECONDO),
,Î zegnjçrò
;ſtòëöríîìogn‘i
quantoprlma4eu0cíón . ’
a reuenda;
- :L l . :L *A :- ' ~: \~ a a
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0-7(
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VENTOTERZQ,
ARGOMENTO.
A .Dem-0 el Palmi-eeeh}-
S”- Spiritoſiſicl ſcali”,Sant::
,e‘l Salari-tri: .
~ .BaffimAS-m Zorzi;:dame-Mu.
I” Refetoìioſiìſifìí e per” Pçulo i Pim
1361
DC Suda S'zaWNLTLOYTCE
che ſemóìinrſtoviazoz
, o
\ f. n‘ aI**
'.
i
Laplùſamoſa,che mai ſu e viſta, È e ..- ;i `
Che artihcio ,enatura ghe xè miſta. .'
Mile volte de più de quel ,che diga. . h . / i
Torſo de Beluedene Imparato", . ~ - ;i
L’ErcolesiſamoibdclFamcſcs',À" — *le
LaVeneredeiMedící ,C Fiml’l‘cſc" 2'. ~~ i Î
Derucíifamoſisimisadtpri.
:z-ì— -. 1: ' T ' '57W
.ram-o renzo. n4
,E,per corobar ſta verità, p 5333;*:
Quel ſtudio sì perſero a veder baſta, ~
Chetùdel Tentoreco , e che contraſta
Co’l Tempo 5 e in la ſo' caſa è conſeruà
Da quel Signor Baſtian , che ancora lù
Tentoretoſe chiama, ereditario - 7 f
De la ſo' roba,e de quel bel' erario: "
Ben teſoro formal de gran virtù .
Ec. Vera felicità , dolce conforto .
D’ vn, che ſi:parte de tera Todeſca 5
Nauegando per l’ onda Tentoreſca";`
Al fin trouar de la Fortuna el porto!
Efarſe erede, e vero poſſeſiòr i j;
De' i ſruti, del' intrae, de' i caſamenti , z
Cheſùa uíſtai da quei veriecelenti
Peneli , e a Virtù fè tanto horror!
Einfin deifinihauer in ſo’ balia 'ì
Del Tentoreto le viſcere iſteſſe!
No ſo’ che più bramar’mai [è podeſſe
(Manto hauer per mogier l’ iſì-:eſta Fia l
Co’l’anche ereditar del Temoreto f‘
Apreſſo ala Virtù, quel gran Cognome l.
C. Fortuna ti ghe vedi ,eri sà come -
Inalzar sſe ti vuolgdegno ſugeto. ;52,
Infins’hà aſauer,c ei Venetíani iz; ‘
Fà ſtudio in quele ſtatue con. la mente: z. z
Ma no’ iſe ghe dà in preda totalmente : ,
Perche i poſsiede in l’ arte molti arcani ;
lſe val ſol de quel, cheal ſo’giudicío 5 CH ”ſe
Gheſetueaſar quelafigura ,impreſſa , ' r :gine-:'13
In mente ſoa :chela natura iſteſſa , . '. ‘ *"8*
In tuto no' complíſſca quel’oficio. 5, . 5 _.' M
i ñ a
x42 ,VENTO TERZO.
.
*rw*
‘ Chi no'
Ma , co’l zonzer quel muodo artjficioſo,
'LOIÎZC ll Dl] I’tì,che ogn'vnoín ſanità zauaría: ` . ,.
hà pcrdon. Perchecome
No’isàzper queſto
bama quel:
l’Homo
'Canaria
è curioſo.
L71. - ñ ,' .- -
Chi diſexmino’intendo ſta Pittura:v -r-.- ñ -.C`2
Chi la in
tendc,e chi
Chídiſe:míno'ſo’ co’ la ſiafacaz- . .v. . .Î
no' la in Ne da ſtatue, o d’ antigol’è recracazkh - í :,:4
tende.
Eſilaxèpiùbelade Naturà. ’ ai am:. 1'
’ r _
:46 ,Wanna-razza.
Senza i qualireco'rdi ,- ediſsiplina r' Î:: ?ax-ST” …È a
In darno ogn’vnoíè ~afadigherà: - ' Î : ' *ì i
Anzi ala condicion giuſto i ſarà ‘ - - 'ì
De chi, ſenza el Dotor, rio] medeſina . .²
Si ghe fuſſetal’vn, che per eſempio 3;:.
Andaſſe a ſtudiaravna Bologna, - _ F/i
Per ſar da ſi quel, che de far biſognaflzſl‘
No’ ghe daſſemio el titolo deſcempio è- --ñzſi
Perche per veder quei Libri laníní , 5 ‘ Î lv ofñi-Î
‘ Greghi,Caidei pieni devarieſciencieë ~ñ_:
ISenza chi ghe moſtraſſe
ſaria giuſtotran'ri le eſperiencíc,
.babuinisx ui: ì
ñ -Ì l’fflg‘- mi")
Batè pura Vna porrà ;mezze dì,urm a'. li Hp ”i
E habíè bonbrazzo punquanw volè; S. -zr’ ì
Certo che drento’maino’gh’ intr’erè , cri?)
Se auerta- no*la vien .'Xelacusì? :"Îì A
Ec- Laſſemola pur' chi no’ la intendeñz-..z -: z r î ñ‘.
Troua elpezo per lori , eñno’* Pr altri”: mi
Chei ſazzai beiiinzegnhiîdo‘tizeîi (midi)
Deſmontemo-
Che chi haben
, cheſeſimd
cauedaiìa_fà
Santa
.-le- ſeconde”
.L 2-; .:f:.
I
Co’l baſar reuerente el brazzo drcto! i' - .3 z
Eche’lfiaxrèiſquiſitianche’lpiù
Diſeme de chilìèíper corteſia, _› 10 - ~ . ſi~(’
ilſì.
-ñ
ì' 'Y
A(
ADè
Sanpurdièſevogàesùìálíègìramebtes
Spìríto‘àîdèſsd near-Mv”:a? z.:² ,
Che ogn’vn deîvù xè brau‘o ,"e'ſuficíencéä
Niſun ve áuanza a manízar vn remo. ‘ñ
eramente chi intende Ra Piram,` * <7 J ~
Ma con kon guflo , e con’bon {er rimedio,
Si che’l ſe diga vn vero intendimemoz ~'
E] puo] am’buirIo a gran ventura. "
Perche
i;i5; .er-mento rea-za.- -
Perche ghene xè 'molti, che ſeerede ~ ‘ ;uz-f)
De cognoller el peſce de ſaſon., ' '
E in pède tognaitien elſuregon, 71"}
Ed’alega,edc granci impe la rede. _ . ,
'ſmi ioſeli
Banti penſa d’hauer la Vale' piena . jz, .
no' eogn De orade vechie,e cie’uali',ebarbom? ñq
ſce] gran ~ Eſighè nome ſcardole, emarſioni z
Da ſtarpezo a diſnar, ſe malacena;
Biſogna
Noîg’hauer
hà dapaqiencia
intrar , ſe, nò
che.chi
inſto Mar
è marinerz- ì »s 'z
4
Che ben intenda el bollolo, e ſauer , `z . n
LaCarta amena deodel Nauegar. ñ v;
Che xèdequeùzche J .-’ *- .rr-1:2
Chi più
ſpende mi Ediſe : vogio ſpender puochë bezzr, i V
co ſp end: Etiol sù de’ i paſtizzi, e de’ i ſporche‘çzi; r;
4-_ Co'lſarghe meter de bele ſoaze: , ;z
E pò vuol con ſofiſtichi argumentiñ ~ ,- ~_ k z »i
(Perdieishenesà [rimette-definita—'1:1 ‘
` Far parer bele; edar gracia,e :ventura
A le ſtrazze , che in cala i fàcontenti . 4
I hàpeiòleſo’ claſſe ancoraloría- : ñ!)
E iſtpretende d’hauer cognicion, ‘j
Co’l dir, co’j vedevn guarito: queſto è bon:
(Aieſtisì ,"cheixèben ni colori! ` ,3.:
Ouerolè daqualche ſtrazzariol ñ ñ '- z
I troua vn quadro vechio ſumegà , t_ *
Preſto i, lo compra ſuſo , e’l porta a cà;
Ne i sà , che quel de lori èñ più mario] - i
Adeſſo n più barche i ſtrazzaríoli, _ ~ . c _r
z E certi cabaliſti induſtrioſi , ›
Con muodi ſtrauaganti , e curioſi ,
Che no’ſacerto iveri ſqucrarioli. s
, . e
.IPENTÎQ-TÌEKZOÃ -, 515i
:nous certi raſoli moderni, , i z _fi
Che laPitura in le boteghe mete,
Comelafiiièe cordela a mazzete;
Stimando d’ arichirſe , e ſarſe eterni;
moſtra, con la rai`a mercanti!, z Dgr-'rura
' ' ‘ ' ' da ai ſo
Deiquadrettgalanti in le caſsele; mc…
Co’idirevien da lontan ſte ,coſe belc e
Queſto è depenzer fin , laor _ſutil .
io varda'che le rane hauelèe denti,
E in ſoldi eonſiſteſse la Virtù . ,
Che l* ignorante [aria quel dal più ,
E i Virtuoſi tuti mal contenti.
› pòuera Pitura , che è reduta ,
In man de Boteghieri , e de Fachini,
D' Ebrei, de zente vi] , de Baratíni ,
Che co’l brazzal de uà , e de lài la buca!
*gn’vn crede chiapar ardo ala Gata;
Ogn’vn crede inganar el ſo' compagno;
E chi più crede fà manco guadagno ,
E ſpeſse volte in trapola ſe cata .
| verità che ſe faria comedie
Chi podeſse parlar liberamente.
Ma molti rien insr‘ , _ne vuol dir niente:
Perche per certi le ſaría tragedie.
he xè vna quantità de Malandrini ,
Che tende
E con a barchizar
chimere e _queſto
ghe mtrrga , e quelo
el ceruelo , 5 ua quelo. ‘
El
VENTO Teztjza. 157
El noſtro degno Caualier Tineli , 1-…i 1...;
In celebrarde ſtol’itor l’inzegno , *gf-fil 5***
El diſeua, che in forma,echemdeſſegno, `
El faua marauegíe co’i neli.
(Dà tuto xè ſchietezza,e e iadria. Cm de
Vn gran‘gíudícío haueua oPitor! çhriſto ce‘z
Weſtaèlacena ,doue elRedentor
Iſtiruì la ſacra Eucareſtia. MER::
;iz ` ſi
(Dà bate l’ importancia in l’ aplicar
La mente a l’ eſpreſsiua dela Iſtoria .
(Deſtaè vna menſa ſenza pompa , e boría:
Altro fù el fin de Dio , che de magnar . l '
E per queſto el Pitor non hà ſormà
Ne Pagi , neliuree , ne Seruitori,
Con pompa de va’ghezze , e de colori;
Ma la ſimplice , e pura verità .
(Del , che l’ hà ſato coninduſtria , e cura
Xè ſtà cercar le idee del Paradiſo .
Per ſar _de nobiltà ſplcnder el viſo _
Del Redentor , del Dio de la Natura .
E conl’ lſtcffil aplicacion quei Santi
Apoſtoli ,e‘beati in compagnia.
Co’lſar a (ogn’vn la ſo’ flſonomia ,
Chepar che i viua , e parla tuti quanti.
No sò ſe vn San Zuane Euanzeliſta
Sc poſſa fomar mcgio co’l penelo!
Mò no’ par che’l contempla è ò l’è pur bclo !
Mò tanta maeſtria no’ fù mai viſta .
Ec. O ſtupendo l ò perſero 1 Ò ſingular!
Iſtoria veramente tuta ſeno!
Più de cuſi no’ puo] ſar el daſseno:
Laſt l’oçhio morta] traſsecular. Ma
158 VENTO TERZO;
C. Ma la prego de graciaalzar la mente ,
Sofiro del ' E l’ ochio ínſiemea ſto ſoſito , e veder
f"? Îffiffi- Quel , che per natural biſogna creder
m' Che Virtù , e che valor ghe ſia aſsiſtente .
Qià, per operar ben, ſe vede Elia ,
Che ghe conuien , ſcampando , andar lontan 5;
Fuzendo per tal ſtrada dale man ‘
De chi viueua in ſalſa idolatria .
E… ſw_ Ma in l’ iſteſiò vedemo che , dormando ,
ſo dal An- L’ Anzolo ghe prouede al ſo' biſogno .
²P‘°- (Licia è vera viſion; quel no' xè ſogno:
L’è pan ,e aqua . ò bon ſocorſo , e grando t
Che con quel' aqua , e vna fugazza ſola *
Quaranta zorni ſacio cl ſe mantegne:
De muodo che in quel tempo mai ghe vegne
2 Fame; per’eſser pien fina ala gola .
O prouidencia imenſa , alta , e infinita l
Socorſo, che mai manca a chi confida
In Dio! chi queſto tien per vera guida,
Hä in tute l" ocorenze e vito, e vita .
Ma ſto quadro de mezode gran lode : `²
Conſideremo in gracia culi degno ;
Doue el valor ariua al mazor ſegno ,
In ſmgular acíon ,siviue , e ſode.
m _ d (Delio sì ,che xè aponto tanta mana . . ì
z, ZÎL‘LÎÎ ‘ lmpaſtà con el miei de l' inteleto: ’ '
' (Dà pioue el marzapan , pioue el conſeto 5
Viuanda de ſuſtancia ſora humana.
(Dà el genio de Pitura ſe nutriſſe
De ſta mana , cheè più che natural .
O ſacultà dc vn’homo tanto , e tal,
Cheal’ ochiode virtù cuſi gradiſſe!
Spf!
- ;VENTO TER zo. -ì’x -59
Spírítoſo Moísè , degno rctratq , ‘ ì '’
Formà da l’eſquſhto Saluían , `
Che per ſar pohture; e format ati ,
A] par de' i più ecclentí anche lù hà fato .
(Del Nudo là , che líeua el brazzo zanco
Verſo la mana , e de píarla tenta ,
E che co’l dreto e] corpo [è ſuſtcnta ,
Puollo atízar mai megío è O che bel fianco! 7
Se puol ben' aſcrmar, che ſta figura
Sia carne víua vera , e ſenſitiua;
Anzi pur ſe puol dir a l'è più che víua ,
Fata con gran valor ,con gran 'brauura . '
E quel caro Bambin , 51‘ tcnereco ,
Che de late è impaſtà, come ſe vede,
Rapíſſc e] cuor: perche viuo elſe crede;
E certo a l' ochío e] rendeva gran díleto .
Ma e] più bon (co’ſedìſc) hò kiſsà in drío:
Perche la torta xè 1' vltím’a in vola .
Ste Done è’l fior, e’l dolce dela' gola:
Le xè ſeguro e] megio, al parer mio.
(Delia in particular Veſtz'a de roſiò, > , “
Che quel'vaſo sì be] Culù ghe rze.
L’è vn aqua viua, e limpida , cgxſorzc ,
Tanto eſquiſita , che più dir no’p‘o‘flo.
De quà Daniel ved-:mami [ioni Danza m
Paſiarla vita ſenm vn morſe‘gon; iLioni
Anzí che Díoghe fà la prouiſion: `
Cuſi ſucícdeaihomení , che è
Certo queſto ~è miracolo díuin; m
Come ſe ved’e Chiaro, e manifeflo . pmîſiîax
Porta Abacuc per agíerc guelcefio, ÎÃÎÌÎÎ’W
f Da .l’Anz'olo guidà 'cÒ’l par-,FI vin .
`… ’ Vera
- '160 VENTO TERZO'.
' Veramente qùeì' Anzo lo , chè cíen
` Pericaueli ue] Santo Profeta
L’è figura piu bela , e più perfeta _
D’ ogni altra , che in ſto liogo ſe contien .
Se 1’ è contenta, podemo artir ,
Tutí apetico da ſto Re etorio, `
Con ſti antipaſti , cibo incitatorio ,u
Per trouar coſa ,che più puo] nutrir
Ec. Voleu che andemo in Geſia? ſon contento:
Perche ( co' disè vù ) ſeguramente
Là ghè ſuſtancia ancora più ecelente,
Per dar al guſto el vero nutrimento. `
C. One!, che ghe piaſe 5 che ghè pucca ſtrada.
Paſsà ſto Inclauſtro, ſemo là in do paſsi .
Ec. Sti Pítori in Piturai xè Gradaſsí.
Compare, ſenza fin ſto Autor me agrada .
L’ or ano
Anche
.
ſt’ organo certo è del’ iſteſſo.
.151 53.11» Diſemo vn parer noſtro ,e contemplemo
u. Sc' opera ancora , che xè de] medemo.
Che bel penſier ! o come ben' eſpreſſo l
DM C- Dauide quà compar vitoríoſo,
1, L‘ſh‘ä: Con la gran teſta de quel ziganton ,
Golia- Che meſſe l’ Ebreiſmoin confuſion,
Per eſſer cuſi fiero , e moſtruoſo .
E le Done l’ incontra armonioſe,
Con iſtrumenti capricíoſi tanti,
In alegrezza tute in balí , e canti,
De zogie , e veſte adorne , e maeſtoſe .
E l’íſteſſo Saul , che l’ acompagna
Con tamburi , con trombe,e con trofei;
Per hauer ſuperà quei Filiſtei;
Co’l farli marchiar via dala campagna .
Dauíd
mannaro 123320, ñ:-Î['61
Dauîd è toa l’ impreſa, èto‘a laì gloriaz'l- ì*'- a" ì u
El Trionfoaètooyxè’too‘lîhönon 7 ì":—
Perche ſe hà venzornile elìro’Signor: ` `
Ti hà venz‘o dieſe mile O-degna Iſtorial.
Se la vedefleauerte'le portele, ~ - ' ..i -
La vederialarabiaz, e freneſia-- _ ~ " ì ”ſ7
De quelSauLche-imiidia; e z'eloſia ì' :~‘ i
Elfàbarar-velen'ſinaraleîſtele; ,f C* .
El qual inrecompenſa-del *ſeruicio ` ~ ,Î' `, L Il Rè/Saul
De l’ armonia del-'arpa', e pierr'd‘ì-inuidim‘_ ,ì che tri la
Conti-a elBeneſator-,tuto pe‘r‘fidia, ~ ì 1.* , laut: a Da
raid`
La lamä'el ſtanza con z'gr'a'n preci ieio .ì "m3
Finſt’ hora tutoèbeſttuto ²`ììì ` Î’Ì‘ì’ Z
Ma coi‘l'èaueſinemoquà *a ſto' Alu-ii" “,"ì "-‘ `;~’ſi~
Inveritàzñehe’l'sfi traſs'ecularl‘ì “'2- Î
No’ rien tanto in ſo’- manì‘la perſecio'nì ;\~ -- x
Oche bela ſigurat‘e quelSan--Marco ' " ‘ `jfſíìî -" Pala de Ti
eian con S.
(Comevedemoìm 'sù ' "uel' ped‘eſtal‘! **7: Marco . S.
Roco,$.Ba
Teſori ſizgutiſsimo_ la *7" ì 'J "; '~""`Î: ſtian,S;Co
(Lx-;mi Ticiau,ch’hàteſo Maratea” - ,
e
ſmo, e Da
nia” .
Là in alto'quela niola batimentac.- ñ ~ ó i
Con tal gracia la teſta de quel Santo,
Che
Einartificio
anzi la’liìreiplenderìtuto
eceliòlaîſuſtënta;quanto}
"- ~‘— P r—-v,,
»oz
E.
Lengnecfefixogffiſhcñdeincceſſo,
E]ſora
tutol’Apoſtolíco
colorío conmaeſtria.
oongxeſſo..ñ . L 1' ‘ .- a '-ì’
Aeſtoèvnbelzor‘no lncidozeſerenè. _ -~ _
Chíno’ſaueria tiordacvn Vaio pien - . 4. 1 Αfì
Dequeldolceliquor; cheAutuno ”idea )
li moriraueihtun 'forno de pan", o” 02!} , L -.› - ›. i: L ;3
Pernon hauerinzegno da . - ;.…2 32',)
:uſiſeporia dir,‘›chi- raſon‘ar int-:07:21.3 '21
ma no’ſàueflède ſtosgran'lîician’. -.` .... …i 2
iueſtoſepuol'dirghe, el Sol’ifieſſo; ſl
Netare tranasà daçGanimede; i. 'Ei ni:: :n ;i 1:*:
Pandefiordefarinamhe’lſevede. .int-bet r!
Claino’iès’à- nuotir mato el confeſſo. Liri,
l ì
ra ſto terzo quadro e r2 biſogna -. -iz e Cainmaz
Che diga qualchecodi‘in ogni muodozaffii *22ſt "W'
;iChe
benquaſiel
me ſentoioparlatſe
oonl’inzegno vuodo; , g '..uíj
ne vergogna-…L .:Îſſ _i ~
›’ voi reſtar eſarquatro p'arolex-~.-~ :i rue: z.
La verità xè vn ſWChÎOIl‘CſPICQdffltÒF-:L'j …'-îi `* ’
Dà no’ ghevuolñ ehimere` , certamente., z. -'
Ne ( com’eſe-ſuoldir) 'chiacolez ò ſole. -zl ‘ *
ràdadinmerdeſpiaſeano’ poder' - ñ `
Meter îiebrrnezoakvn ..';i L
iepuos_ '.5 epuo mar 351mq; i?
Dirghe-:ſr no’ghefardeſpiaſerg-Î ì
Ma
:ça-ñ VENTÙTERZDi-ÒI
Mano"ghexèremedioavncaſocal’.~o" -EÎ ;73.
QLelCaiuxèpiù crudo* d’vn-Neron; -.l
Anzi fiero ,e infiamà, come vn‘ Dragon: 'i'
L’è tropo inuiperàpet ſar del mal.
Ec. In ſuma , quando l'odio .xè in te`1ſangue s. j- È -_ ñ' '.1
Maiëimetrafráchſiçhperfidia, ì 5-, . .e
Acompagpada’daerudokhuidig -` Ì‘.
Morſega cometa. Cqnſtaao l'. Angue .'- r- z :' ' T11*
C., Se pu0Ldir,chcla'sl-‘ocbüa misfato.- i. ;..:zì - ;KY-:1)
La crudeltà_,,e’l terotghe aièiſtainſiemenzì .‘ ‘
Perehel’vntmo èfuria ,e l'altro teme.; ‘ '. -ì L' ì »
Granveſpmſàinappesrndſtrar lot.; l
Teſto èdeſſegno [queſto èmibtíto il .:n-:Lexi ?n.13
Weſto xemtufldiqueſtaèmaniemLancn-n‘l `
Niſſun hà fàtomai ouſä. sì ver-ahi?, i] 10:; .". ilní)
Granvalot dîwnîlìdan ”tum Wta!? n i. ;5)
@che beicontxnnoníl’ochegxàniforinei ;la 4.32..: z* .-'~.
Che mouimentiin ſcwmyiuiî, eefieri! '1 :mal/i
Baſtä eheh im'
.ù` 'ec dc ì ama ’ . uh ”FI›
M2- '1 Qlcſtìſeghe puoitdin'siìutiamaurinx :vx‘c'mzoìi
‘ ""1" “ Ben fatizçmádolbige de'ſàſhnéa" ups 'Jah LAK) ‘
Dela perſeu-,eracacondieiomuz :et :,51 :2:0 'te'
Che fomlfièîidameonfiaiím *i: i p 3111)
ì SíſéHouaivtëſſoítxërálávV311…
- `e para ' o ‘ ñpofiaîñrni
; 05,: :'-zt
-zriÎ-fl:
Î .:13v
ìove.)
Me ſordi-;rino a-maipiù nd‘pariarzx’ 't i. 3L»
LaſsO-là'pmſhe‘píìmb‘ſhmcinu‘vuſh. '3 Α t c‘z'
Maio, WcPAntonio-Vandich; sì emma; L'.- e’u {ai è
vanaflch. Hàrffltüflwdeſhìpíwrajflrflm a" .L-LJJT
SΑÌÎΑÉ::
eſce… Concili-'ammenda tu
Edu:: avoltamefimſamofiàex: : _zu-..1
n..7 Perche
. ÎÌWWWTBR 240. 3167
Perche chino’colpifiein "ſta maniera,` v -'Î-‘ l' '- :2A
Eno’maſenaelgransùſtomólim- . ' ²~`
Mai‘ſaràpan bu‘ſeto ,'bianco. e fin , I
Ne’lbon-cognolèerazqueſta è la ,vera-- ` - ` f
Tute le ſtatuehò delèegnà'de Roma; ` `~ 3 - "
Tuto l' Antig'o-in t’vn tamiſoliò meſso: ‘ " é
Tutezxèbagiea ſ’ro moderno-apreſso: ſ
Veſte-è impaſtà de carne ,che ſe doma. l
DFonte, che chi beue 'Ho críſtal- -' Ì
Laivica,eflnomeiniballamaineterno’!' t ì
Soli ardenti deiflae,"giazzi d’inuemo Î- F
L’Homo no‘temepn‘nchel’è imortal. -ñ ‘ i r
Bpre‘lèoaqueſtoruti
Lù xè ala condicionxèd"vn
Ragazzi.,
Teſèidor,-- ñ', i; 'a'
veder i Ba
canall *el
Domln'v Trà i Caualieri , ~el’ altra Nobiltà
chiſhcö al Anche el Dominichinſe ſe chiamar ,
tti Caualic
ri . We] Pitor, d’ ognimeritoben-degno,
D’ alta Virtù, ſamoſo,e nominado,. ?. .
i Che depenzeua al’=orael Veſoouado ,i
De-quela gran Metropoli del Regno.; ,, ~
Prontamente elie-indrezzaal Vice Rè, .'ì _ . ñ' \
I
Se sà c ieelPadoanychièelvarorari.›l - J
L’hà ſaroín la Pitura ,emonrizemarí . r1 -.
Cape! l’è vn Rodo‘rnmne íhteîlmeſtier-lë * .f
Cheſemio? Prali SÙ‘; che ſemoa riua. " ‘. ’ - 3'
Vardè degratíache nd flioeghè. › -'
Tegniue a lai: Compare-,Meana .3 ñ"; ,
Sta Geſia ghàvnabclz'proſpeciua! - ll.. .- . M ,
Homes. St’Iſolaveramente xè vnzogtlof ~ - x' zip-AA ,J z
²°‘²"- Lígà da ſto criflahthelaiîlmóndaç r 'Sw -",`ñ~ `
D0uefluſſo,erefluſ9óbatel’onda. 7--ñ- ‘- *E
No’par chelaſia ſara co’l penelo? ‘ , ,›
(Delle xèle deliciedcvrna'íma. -.-‘ al.: ?- ;1* .ì _ l"
Èìlîlfierè lnîäai VÎÃPÈMÃUQÒL* ze .'29 I
to rogo non_ inu' ' :à Germi 'n.i:
Stoſfito‘c’ómaſonmohòſopeázſi”) .:is-'1,6 n: v'
~ "’ * Oche
- ' ',;ñ ;75
oche bel Tempioèqueſto,~emaeſtoſo.l ‘› * -~ - Tempio-le
E] Paladio xè cern-'xl' Ardiiteto. . -l ÎLÌÎÌÎJQÈZ
Ben’ el credo d’ ogni altro el più perſero , ì Ringo:
El più vago, el piùſuelto, el più Pompoſa , :kw W
Parto dela Cità, che’l Bachigion. V ,~ derm
Ghe laua‘lecamiſeztuto l’ ano, ~ : i ' F,
Modeſto si,.ñche no' ghe dà mai dano: a :’ ”Ja.”1-
' Vagaëpen’quei che non hà deſcricion‘. -
Queſto è vn vero ſacrario , e nu , Compare,
Moſtremoſe modeſti , e reuerenti , .i :
E inoſtri piùdeuoti ſentimenti *2; TJ.- ~.:.- il
Mandemo al Cielo con pietoſeñgm-eñi 2:, . i
Da che cao ſcomencemioè .ö precioſe _ e .PM-:5 >
Piture veramente hà ſto bel Tempio! i
Quà ghe xè marauegie ſenza eſempio.,
De virtù ſingular, rare , e famoſe. ,
C. Diròavoſtra
L’horaxètardaz-fè
Ecelenzael
volemo’
;nùrpenſierr
andar J o l.
In Refetorío; no’s’bà dani-dar 23?. ‘- ,ſ "
Gran aempo : mi ghe digoe] ñmio‘parerl . . :›
Sta voltabaſta elcontemplar Rapala 1 ‘ ñ- EMI";
De Giacomo-Bafèam-ſamtaentae, Liz-.Z r gaia dc
L’è vna lumreranobibe, e perfeta, :mf: s Bffin‘ìflfiz
Che ſa l’oehio ſiwlarv come Farfala. -’. .1: I :3:2 più_
Come sù ſtìhoraffltrrbutano elSol ñ. uv *- ~ › , ‘ I ſe, “ſi”
Forma co’l so’ ſplendor certoreflefào!
(Dalì e] voleſse dir: ciedo , e conſeſso -
Che’l mio [ume ariuar mai .no’ .ghe puoi 9 î
(Eeſti è quei ſpegazzoni ,dexcont'ondeî .:
Tute le diiigencie de ſto Mondo: ñ‘. ohm..
s Queſti xè COipl .d’ vn ſauer profondo ,
i Che fà le coſe de relieuo, e tonde.
.ul
Vedela
?3'176 îP'EflT-OWTERZO.
Vedela làqucl Dio come l’è ſato? ' i -Î ,`= , "3
(Lx—ela sì , che xè Imagine diuina , ' - *
Tuta de colpi , e tuta de dotrina i
Ne—gbè vn contorno, vn’ ombra, vn ſegno ,vn trato.
Se vede che’l ſe muoue,echel’è viuo: *z
In debita diſtancia el fà el ſo’ cſeto: .i ‘=‘
L’è sì bencolorio,l’è siperfeto , i.. M
Che vn’ ombra apreſto a quel mi ghe delcriuo .
Là sì ſe vede el nobil’ artificio ñ
Del Penel Venetian , che l’ ochio ingana, ,
E dà dileto in prcràporcion lontanal_ _
-E andeghea pr o,zauaria el giudtcio. If.
(Delio ne inſegna che con reuerencia -
Star ne biſogna in proporcion diſtante
Dauanti a Dio, co’l cuor tuto adorante,
E con modeſtia ſtarghe ala preſencia .
Eſcmpiozchîè
Per hauer in te’l
de- ſtato
cuor la
anche
viua alFede
Criſtian,
, ì. _l i,
Orsr‘r _
x VBN‘TOÎTER ZU'. ` ;H85
Orsùanſhquà biſogna 'vnír inſieme' ì '*
[ſpiriti vitali , el’intelet’o: -
Qgà ghe vuol tuto el genio , co’l dileto ,
Chiin oro vuol lígar tute ſte gemc.
La bona volontà me fa gran cuor; a ~ ñ
Ma l’ideadel Pitor me fà paura : ` '. '
E] ſtimolo d’honorme dà premura ,’ ‘ -
- Ela gran maeſtà me fa roſsor. - _,
Veramente me perdoín ſu‘l più below* -
Son come quel ,cheper var-dar elSol , J
El lume naturarperder el ſuol; m _tz * '
No’voña zà,per vcſrnarme tanto .~ “2* -.- -- iz-ì
Tanta vaghezza’me tiol el ceruclo > »ì
A vn ſol sr‘reſplendente' ;come queſto; =
D’ Icaro el caſo renouar ſune'ſto’, - '
Che hebe l ’aque làlae per campo lance: . i"
Chechíſalirvuolpiù', che ſalírpoſsa ’
l(fiCo’díſse quel poeta sì famoſi» ;x *`- -j l; .r
lcaſo veramenteè‘riſegoſÒ,>-'Îs * i.;
Eſentc in te’lcaſcar mazor percoſèa. ~ _ - i
Ches’ hà da ſar èhoi da incantarme quà , *- 3
Doueè tutoel rnio'ben, tuto el mioguflo?
Sarauío ſorſi ala condicion giuſto ---’Î E
D’ vn z'oueneto ,che‘ſia inamorà? ' U .
Che fin'forma
El ſe che l’èlontanflalaMoroſa,
in la mente gran diſcorſi, "
Peri marteli per eſempio ſcorſi ,
Per diſcorerli in verſo, ouero in proſa.
E, quando e] ſe ghe trouada velin, . e ‘ ì* ' x
Ghe ſalta adoſso vn certo baticuor , z
Ne e] fà più zanze, ne el lìel bel' vmor;
Elreflacome vn giazzo e] poucrin. .ñ
{1:86 (VENTO TERZO,
Vn certo no’ sò che, brilante, e vino;
Vn’anima, che ſa l' ation ſpirante;
Voraue dir qualcoſa de galante , _
Ma de forme retoriche lon priuo.
Mi non hò mai ſapù quel, che è ítura;
Ne manco adeſſo sò coſa la ia:
Sò ben per natural filoſofia, ` ,
Che queſtafi vergogna ala natura». - z\ H
Ghe xè de quei ,che Br de‘gran ſchiamazzi '- ‘
Sù l’ idea d' vnatcſta,e ſora vn viſo, , î’”
Sora vn ,che pianze,ocheſi ura el riſo, Î_
Reſtando er ſtupor, conſu I, epazzi, ì 'i ~
Chi vuol vecrer idee ,che i vegna quì ‘ " 4‘ ~~ -
D’ognifiſoimria,che fà ſtupir, ñ iii-Uli i
Che ve rapiſtèe] cuor co’l ſo' geſtir; ›- 'zii ’ >
Aſegno tal,che ogn'vn reſta incanta-*3 - ‘ l
Ve sò chedir ſeſto diuin Pitor " - 'ñ‘
Fuſſe andà a mendicandoi naturali, > - Î ' ";
Co’fàcertiñbalordi-
die’llarauemai talr'etal
zontoa quali,
honori‘ ì U`
Aa a MQ
188 *AVENT—6 TEX-303.
Mo’xè pur bel quel Vechio Perſian! a L:,²` u
Vardè che grauità‘ de poſitura .l ñ ñ h
E’l fa ſcomo , e vergogna ala Natura ,
Quel , che sù la centura el rien la man .'
(Del Nano , que’lMoreto, e quel Bulbn
No’ rendeimarauegia a quel conuito?
C he gran naturalezza l e ( come hò dito)
Tntetuteſhrporièqueleacionl- . ur... _ ~~ '
E quel' altro, che atento con quel vaſo,
Se moſtra tuto ardenza in trauaſar ,
Cola più viua no ſe puo] trouar:
Par che’ldigaategnüche’mi trauaſò. , r -
Quel Cagnoleto , cheè in` ſen dclNouízzo;
Che bagia a quei Cagnano là veſin
L’hàvn bel’vmor, sîben l’è Îcemni
Del Pitor capricioſo e‘lſchiri izzol
Vn cuor ſublime ,vn’animo d* Auguſto -' _ ' ñ ó
Seabaſsa a vn Cagnoletoda Bologna. `
L’è comeel Sol , el ualno' ſe vergogna
D’iluminar d? o ni reto el fuſto .
QgelMuſico,che na quela lira
L’è tuto gracia,e l'è tuto garbato!
Baſta a dir , che de Paulo el ſia el renato; '
Fatoda quel penel,che’ ogn’vn’ amira.
El s’ hà veſtio de bianc0,.per moſtrar
La candidezza del ſo' bel* inzegn’o..
No’ ghe xè tarain forma , ne in delëegno,
E’l colorito ve ſàlinamotar .
Equel Vechio , che ſona qnelliron -
A le arcade ,che’l tira el ve aparechia
Vna ſperanzade aletar la rechia.
., l _'L’è tuto gtauità i che bel Vechíonl
-i.
VENTO TERZO… 189
reſtantedei Muſici èſlperfeto:
Le poſiture, i geſti , e i mouimenti
Ve moſtra mile aſeti deſerenti : ›
Perche Paulo hà depento anche l’ afeto.
e ſouien quela ſauola d’Orfeo, .
Che con la lira ſonaua sì ben,
A ſegno ch' i A'nimali leſti in ſen
Ghe coreua , cp'] ſulëe vn ſemideo.
`deria certo ſora quei doCani
Potrai-l* ifleſso caſoal parangon:
Ma no’ medegno: perche hòde più bon}
04a corei più. Perl-eri inzegni humani. '
vacta , virtù , vaghezza , e, legiadria *.-o
L'opera
Con
Ec.No ſti termine,
ſol’ocaſion
pani vn grata
zornoi
hauerli ala viſta.v ` Îſi' 351-3'
vederemo,
viſti mai. 'Α
i.'èinſaceto, piaſeuole
la Pitura , e galante;
molto ſtrauagante, ’
:è capricioſo , preſto, e relſoluto.v` ,
ceruel più teribile de quelo ' = -`
\lo fü mai viſto certo in la Pitura,` 7
Dome ſe Vede in ogni sò ſatura; - 7
Z in l’iſtoríar fantaſtico ceruelo . 'Î
ſh
che el sò ſar è ſempre ſtà lontan
)a l’vſo, e forma de tuti i Pitorí;
lnzi co i ſchiribizzi , e co i colori
Iran marauegie hà ſato le ſo man
1i capricij , econ le nioue vſanze,
30 i ſo penſieri , e con' nouele forme,
il s’hà leuà da l’vſo, eda le norme " `- -‘
)ela Pitura con gran ſtrau‘aganze. '
muodo cheel lo tira à ſimil ſegno,
:he elghe da vn pugno, e ſighe rompe elnaſo t
:ol dir, che el ſo depenzer giera aìca‘ſo`
i in bona lcngua priuo de deſſegno. B! . .
el ſente in ſula prima, in aparencia, Pio ETS
jeſi-alta el Tentoreto certamente; to fin,
/la belo , belo el lo reduſe in niente,
;oſo , ſenza deſſegno, e ſenzaſciencia.
el diſe anche dc pczo , anche de più ,
irogne come vn can, e bagia,ñ
:he rel reduſe el meſtier come vna bagia.
da chi xe quel ,- che puol dir malde lu? ì
:93 = VENTO .QVART’O.
C. Veſte xe' coſe ſenza ſugo , e ſal.
El sà pur coſa xe ſta profeſsion!
Certo ſta volta no’l zioga de bon , ’
. Mando de ,ſto gran Miſtro el diſc mal.
" E ſiben che ſtotai per tuto eI Mondo '
Conceti de ſta ſorte hà ſemenà;
uando che vn ſoreſtier ariuà quà ,
EI; s’incanta- , e ſi diſc-.me confonde .
Come puol'eſſer ,-che ſte marauegie
Se troua in la Pitura de tal ſorte ,
Che fa ſtar in do piè fina la Morte ?
No ſe puol ,ſarde no inarcarle cegíe.
Sto galant’homo è dele Grue compagno , i
Che roba le Gagiandre da la tera ,
E ſuuoIando à l’insù de tal maniera;
Par che del Ciel le vogía ſar vadagno .
F,quando ben in sù le xè inalzae, _
Le le laſſa caſcar ſu qualche ſalſo
Per darghe morte al fin con gran ſracaſſo ,
i E magna le meſchine aſſaſſinae.
Be. Compare disè el vero z la me piaſe .
Senti el reſtante , cheghe de più belo .
L’ínalza ancora quel nobil Penclo
Per darghe el Scacomato. ò Dio , che raſe!
El parla aponto ſu quei do quadroni,
Che andemo ad’eſiò à l'Orto à contemplar :
EI ſcomenza anca quà molto à laudatì
Per ecelenti; ſtrauaganti,e boni .
Col dir ch’ihà del teror, e del ſpaucnto;
Maíſirne quel' dei zorno del Giudicio ;,
Eehe in vele figure è vn gran capricio
D ogmſ , e ogni età. consfondrí indretèo .
on
VENTO a” 117-0… " 199,
`n Animebeate, _e-con danae; '
Con Caronte in la barca 5' e tra le tante
Znuencion 3 coſa nioua , e ſtrauagante;
E ſenza dubío curioſa affàc. , `
1 che s’el quadro fuſse in diligenza ,
:on bon deſsegno, ben proporcíonà
A parte , a- parte , e ben conſidera ,
Se ghe poderia dar del’ccelenza.
le chi el vede :ì la prima l'è vn ſtu por':
via col conſiderarlo pò in ſuſtancia ,'
I'anto fà, ñàdir l'è tanta ,carne granda,
Fata da burla: queſtoè l’sò tenor.
[ſi ſe dà la corda à vn inocente,
Ecol preteſto de farlo famoſo,
El ſe laſsa caſcar precipitoſo,
Col darghe el‘ſcoſso cuſi crudelmente?
|uà elmine,e
Con va drioflratagìeme
con ſci zer enza
hi d’a’gnora,
fin;
.A l’vſo aponto .de quel’Aretin ,
De. mal in pezo fina , che él miora;
virò vcome che diſèe el Sanazaro;
Che l’inuidia da ſi ſe rode,e macera;v
Eſi ben che i maligni morde, e lacera ;
L'oro ſarà ſempre el metal più caro.
z par giuſto
[Dando de dirclleſarmie
nomino deloracion
Tentoreto:
E’ſfn’enzono dc cuor, con tanto afeto ,
Che ſtago per butarme in zenochíon ,
Tentoreto è vn ſpirito diuin, ’ .
Che vienſe al Mondo con vn torzo in man,
El qual lume dè i'm-pazzo al gran Ticíans' '
Ne el lo volſe con ù per ſo veſin.
No
ſizoo VENTO amaro:.
No ſauemioñl’iſtoria co lè ſtà? `
Che ſtando da Tician el Tentoreto,
Per eſſer ſpíritoſo , in gran ſuſpeto
El meſse el Miſtro; e lù el bandi de Cà a
De gracia in che conſiſtela Pitura?
Se me puol dir: in coſe puraſsae .
E mi dirò: la xè la veritae: v
Ma el verbo principal xè in la brauura.
Perche per farme là quatro figure
In ſcancia , come i piatí da Treuiſo ,
L’è tute coſe , che le muoue à riſo, o* f
Ele par trate dale ſepulrure. ì'
El Tentoreto hà iſtruto tuto el Mondo
Daſpò , che l’èyegnù col ſo. operar;
E in format ſcurzi, eiauer atizar .
Ogni altro bel’inzegno hà parſo tondo:
El Tentoreto è vn brauo,che ateriſse
Tutií Guerieri de tute le etae: - ..n.42
E] tira colpi , el deſtende ſtocae z 'L _11.
E più che-l’vrta in duro , epiù el feriſsel‘
No ghè niſsun, che ſia bon de ſtar ſaldo
A la furia , al teror, al sò ſpauento.
,El val più lù , che no ghè ne val cento;
L’è vn vero_ Paladin in ſtampa d’Aldo .
Se puolldrr più de quele ſo fierezze?
Che 1 vaga à veder le guere naual ,
Che le par giuſto le fiirie infernal,
Con ſchiopi,`conbombarde, eſpade, e ſrezze l
No ghe xè forſipien tuto el Palazzo l'
De zufe, che ſpauenta la Natura?
No ſù mai viſta la mazor brauura,
Che la fà ſpauentar ogni Brauazzo.
Se
?anziana-amo: . 4.5.2.,
vedequelezſquadreidesoldai ‘îs‘:'_ñ:‘ '- Î. *32! i Y'
A ſar ation da veri-Pala‘dini, fat.: ?in 1 e '
Avenzet R nix~’,*'à.’dominar confini, '- ‘- r
[n varii muo 'tuti-quanti armai. ›!’-‘»f.ſi
o’no’ſe vede vnzcolpío furioſo-'fa' ‘- r ' - - *- mr. dc
D’vn , che zioga deman con vnñſpadon-P geſſ- dc'
Certo che’l mete. tuti inconſuſion; 4 - 'ì '7 “W”
Certo'chel’è .vn Solda precipitoſol ì ' ſi
na’gineue,cheàrapreſentar -‘ "
L'impreſe del Senato Venetian,.-' "
Fù eletoqueſto er brauo 'de man; - i
Per homo più- ei altri ſingular‘.- 7:*- Î" ' ì ,
*n xè ogni operaſoa famoſa, echiara: - '- ` - Preſi .ie
Tra le coſeperò,c’hel’ hà retrato, ì ñ' ì Q2310
Certo mazor fierezza m‘ai l'ha fato', ` v..~
\- .v "Mo’
rame ,ar-4 Km.;
3’ che preſe’ntia e quela de quel Dio , 'ì
2-1;
Rapreſentà con tantasmaeſtà, ›. . - ,
Doue elterontièvede , e la pietà , t.
Che conſola , e deſpiera el Bon , e’l Rio! _
gela è Madre ſantiíèíma , e modeſta,
Tuta deuota, e reuerente in viſta! t.
Welo'è’l degno parente ,el gran Batiſta, .- ’
Che Y aqa‘aa Chriſtomeſſein sù= la teſta! -.. :a 'i
releè Virtù , che è de tanta importanza, ~"- * . -
Pera uiſtarel merito diuin, . 1., 4-_ ,
Efàl’ omo-beato :ſenza ſin! ' -'
Q`uçle xè Fede, Carità , e Speranza . 'Î
ielo
Che xè zíro de gran
ne moſtra perfetion,
el model ~ - t- ñ F.~ . :
roprio del Cielo!
Ogàcutitemeffiſe ghe rezza el pelo:
L’ hà d' eſſer vira eterna, o danation.
rdemolà quei Cori de’Beati, .. r ‘ -o-ñ
Chea viſtadel’ Altiſsimo ſtàatenti , ' ‘ . A
Rapidida quel Dimcheifàeontenti: . :1 ì
Iſemuoue,e ſta fermi: òche gran’atil -
e niole , dal ſplendor cuſi interote,
Forma diuinità, forma vn tal miſto ,
Che tuti gode la fam de Chriſto.
Veſte xè d’- vn penelo opere dote!
:ncdeta ſia ſempre la Pitura ,
E chi a ſto muodo hà ſaueſto operar: -.
Che anche queſta gran ſtrada la puol far ,`" `
Per condur l' homo acpelrſetion ſegura .
veder quel Campion e Paradiſo, _ i, _
Con quelaſpada in man,conla balanza, ' 'a r. . ,fiä‘íîî
Tuto piendeimirabile potsanza, >
Ecuſi ſiero,eſpauemoſoin viſo., . . ,~
Fà
2.111.: VENTO {VARTOÌ
Fà ,che ogn’vn sbaſlà el cao , tuto timor, ~ Î . - Z A
Per eſſer ſato con si gran dotrina . x - z;
Sepuol ben dírgheſatura diurna: ì -.
Che ogni morta] teme de quel ſplendor.
O che penſierde gran giudicio aponto;
Zà che’lgiudicio l'hà rapreſentà! L . *
Certo de Dio xe" queſta volontà: , , ' -
Perche'quà è tropp a ſegno,e giuſto el pollo-j. i
Si ben che quel’Amigo peta man - _’ i
Contra ſta gran brauura Tentoreſca , -. ' z
Che‘l
Contraguarda pur comuodo
la volontà che lù treſca
de Dioſopran. i :i'x . Ei… i _
Staraue quaſi perdirnn caprrcio: z; z. i. :í\. .'r. -.~_ .ii-1,)
No’sòìſé piaſeràzſta mia opinion: . -ñ -_~ ~~ - › ' :›
Me parvuol
A chi cheſ noſiacontra
r onar de 'danation
el Giudicio; '
Qiel‘Anzolmcheaſsiſte a San MÎChÌCizL-Ìi’ ñ .--iç, '
L’è cuſiſuelto,edcſſe nà-si- ben, , 35;; , 'ì I
Par
Cheognilaude,ogni
che'npontod pene] ſia
onorzonto
ſe ghe
ai Ciel.
eonuien. *I
Però trà le legiadre,ele più [eſte '
gio
288:'?
n... Figure
Quela,cheaSan
de ſueirezza,e
Mi’ehiel-,piùapreíb
agilità, _ ſtà”, ,. -ñ `_.
*8M* Echeco’lpano‘azuroelſiancoveſtex. 2-19.; ›… L ,
Me para mi , che l’habia el primo liogo ?i .2.: ſi I
Dei moti in aria, più dificultoſi. ì:: É . _a
Wei ſe chiama _motiui ſpiritoſi; , -
De ſcrímial’è in Pitura el ,vero ziogo . . î
LaDemorſegarſedapaſsioa,
inuidia puol ben quà ihre-*el da
ſo' oficio
ſtia-zan.: - '5;' i'
Ma quà el ſo’ fuogocento no' l’impízza 'i
N0 z che in deſiegno noa’zshè vn taMIziVDICK‘);`
p .
' u
. L} VZNÎÎO ñ {ma 730. iaia-j
Vù anime, che inCielo andè beate , "i ' : 7-?)
Ve toca pur la-glori‘a anche a vſto Mondo ; Î
Per eſſer ſtae,-con muodo sì’profondo, :. "
Da vnrobuſto penel sì bén retrate. ì*
ll' incontro, canagie maledete , . .
Che hauè da ſtar al ſuogo in ſempiterno; `
Co’l
Pina moſtrar delzonze
el penelve gran Dio l’alte
ſuogo .vendere. ’
eterno,
m‘. VENTO’QVARTO’. x:
Cuſi e] gran Tentoreto ancora e10 z. - -- "
Inuentè nioue‘ forme inil'atízar, ‘› Α. ' '
Ombre,lumi,refleſsſùë deſtacar, 2-. .
Che Pituraèobligada al ſo’penelo. _
Macche
ueichi
tutiè carateri
no’xè dotoriñlatini, -
no‘i [i intende. ' " ' ~ ~-Î *
De vn Manegoldo
Tagialateſta ,che
al Santo incon' vn-ſpadon’z . ì
zenochíon
Criſtoſolo , de Dio Campion ſedel . .p.
Doue ſe vede do contrarij
Vn tutoìraſtègnà co'l ſo’ inſieme
ſignor , , `
El' altro impetìucrsà ,tuto furor.; . i
, lil-qual del giuſto Dio l’ ira no’teme . : '
Ma chi contempla el nudo de quel Santo ,` '
_ Rapreſentà contati i ſentimenti, ' -
Che puol hauer vn Vechio , e i acidenti ,
Diſc: Natura no’ puol ſar mai tanto.
L’è vn nudo ſenza carne , e tuto ſugo: . - T
Ma re carne ſenz’olèo ,eſenza zonta: ’ `
L’è tu ta verzelà, ſe ben l’è ſmonta : -
Guardo , e tuto a ſtupor l’ochio rcdugo.
Tali)
.VENTOQWART’O. 3,32;
.ſodequel beliſsimo Arizoleto, ÎÎ-r ì
Chedelmartiriola Palma-ghe porta . t i
Baſta a dir, ehe’l gheſazza al Ciel la ſcorta : "
Baſtaadinl’èdelcíel ſpirito clero” v —- › '
rvedelaquei niehial’Altar. grando; ‘ 'è
Doue ghe xè, Prudentia., e Temperanz'a', '
Eghè Giuſticiaconſpadamrbalanza, ' i ñ
E ghè Fortezza in‘ato venerando? . r' 2- ' ‘ i g
[eſte certo me pareole, quadrante
Alevirtùdeque’lPitor,ai` degno; ra' :- ñ:.
ñ ' -z i 'ì:- - ' "
Ele dinota quelſo’brauo inzegno z ;
Prudente›giuſto ,forte ,e ternperarteî.~ ‘1 '1 l
dotrina infinita venetiana i* … . -- _t‘ ‘ ì?)
Dlume,chereſplendefinla. note! :~ ñ
Muſicadeperfete,everc note i? ' - '
ſenturade cremeſe,e vera grana! - - ‘
:he belſofiton de Proſpetiua! ' .:q 1- t?, .~ … ñ
L'ède’ziRoſa Breſtani, veramente: ‘ . ?i ' ` ‘ u’
;e vede el` natural giuſto preſente z enon; ſ5* * 5-
){ieie eolone par de piera viua ;’ t 7:1 rr' ‘
_comeben retorte! ò bel lauoro! ' -í " "i ~B …î-.e
_.’è propriamente tonde in ogm partei_ - í z! ,333,
nſoma Breſiaè 'lſonte -queſt’Arte.: - “i - ì_- Preſi-'e
Dëompoiòſofitoflntratrd’omi î‘ , ' _ i ‘"‘“
e avnSandrmuehemſrrmlſatura,--ñ"---- . Îa
` . . .i . ñ
,e ` i t
Îonlahncionſàìvedercoiè vere, :':-zv- î ,.’"-z.-.
:he ogn’vn le crede piere ſora piere .
iſtà
ErezezàArchi
puochi
perdi lùl’
( l'altra ſtcmana)
Architetura. ; -
)a vn’Abete.,eheè vnmar de: corteſia, ì- -
il qual hà per im reſa vna Catia, ó - a- -
'aſtor delMouet ier tie-Candiana. ’ i* ìl
Ff E con
:N6 .VEN-TO amaro. A
E con tal ocaſion de ſto 'Sandrini , ‘ * , ~ ñ
Soſito de
Proſptt'
Hò viſto in Gi‘eſia vn nobile Sofito. 'ì
del San ' Giera co’l Sardi Proto, d’ eſ' uiſito _
hi a Can*
dllnl a Intendímen‘co, ed’honora'ri _ ni.
E ( a dir e] vero) mi reſtè chiapà: `
lbEl uerìhomo
cuor;chëa reſto pù ueſtièſpegazziì";
telaſeg'ondaîz‘ z' i
‘ _ . ì** 'mi
Ègquaighedîä'ù‘ímpazzodela prima .- ì ;
Mo aſt‘o mu' ( elreſhondeflroìgheríma;
Che'alvoſtro verſo adonea-corilponda» -- ; o
:ariSígnÒrími noìg’zhò'degmegio. ñ n‘ffl-L-î-üt@
Lemeſaz’zaflmfſauoflper corteſia; “u ‘- j', _ Seme;Piiù
*Int-;1'
Co‘no‘ighrtpiaſefhgw] andar víag» "-‘² - ínlîflo'ſi'.,
Ele me horror-a de tíor‘ o‘conſegio. ì "
.eſponde vn’altrozcerto'ſiè ſeguro, - * — ‘
Cheznonñhòiate ſte ſcale devbando. ,
Noîmeparrodequàſenomequando ñ ~1² È;
Hò viſtiiquadriychexèlàaquelmirror ' ?i i ,
'edè ſemo quàztu'ti curioſi. ' v 5 --"²
Ma C a dirne el vero) cocgìînoſſemo el bon;
Se hauè-de ſconto qual emio‘r bocca;
Ve acorzerèſe-Iemogeneroſi. -ÎJ ~~ ,
’homodeſideroſo diincwntrakz ` ;ſli
L’eſitſimfflepſtmflfoffififlffi‘:. î :2-1 ‘ finì-'1
²’~"\ ago-…3
fear-baila
Sediſpond aidiſzforſi, ale maniere, * `- " - ÌÎhÈΑ“‘°²
El'tcrzo
ì quadro volerghe moſtrar. Ò-É-fflw—Î
ñ Edu`
.4.
-zñfzì .er-annamaria;
Edà de man a vn pezzod’ vn paeſe, ' 2 :m " I:
Ediſe : ?queſto val cento ducati. ì . - "
Reſponde -vn' altro: de quei raſonati:
In ſta roba niſſun ſarà ſte ſpeſe . .
(Dando volemo veder tera ferma, . 2 s ,52
Senzada ſte lagune andar da lonzi-,ì ?É 42,-: i; i ~
Tician vardemo, ezàno’ſèmo gonzi: i' ~"›
Chequelaverità lù rie conferma . . ~:ñ
Orsù ( diſſe quel tal) non hò ventura.
Con tuto ciò mi ve vogio ſar veder ‘_
Vu quadrozde animali, che fà creder, I
Cheiſiaſtampai-dala iſteſſaNatura; ;› *in i;'(Ìí ii
. Bon bonzreſponde un? altro curioſo. .n 10.-
Si sì moſtreme vn puoco ſti animali; ' . '2J, _
Qgeſto volta el bel quadro a queſti tali , :i
Cuſi melo iſtizzà, ma borioſo. -i .- .a . . i
Subito vn’altro diſetl’è de gala 5' xo:: ai( 12;.: J i
No’l me deſpiaſe:l’è de bona, man”. ~ 9.:' *i i
Ma quando vedo queli delBaſian, -.- i 'ctr `*
Queſto xè’lziogo
(kieſto dele' bagatele
hà vergogna ancaa guardar la ſtaia .' `²ñ
( Diſse’l Mercante) Vogio inqualche conto )
Pur ſodisiarue ;eÎl ghe moſt-_ra` in quel- pontó-ì.
Fortunede vaſsei A, nembí , e. proceie. ?zi .ñ~ - i -‘ g
Replica vn’ altro con gran logiadria :- p r-'z '5 ‘ . '7
In Scuola de San Marco andè a corando ; `
Se voiè veder fortune in mar grando . ^‘ -‘ñ
Là si, _chel’onde tuzaie fa gran ſia. '.. -‘ ‘—’ \
Orsù ( diſeme el vero) in ſtie-piture.v How-2:' 'J
( Perche a no' ſezinganar ,mi ſemo ſtufi ,i3 '..î
B ,co’ ſe di_ſe,'~ſemoſtrachi,eiñuſi ).-. u. 'a i-…fl- ‘ "
G haueu miiuna iſtoria de figure? = ’
‘ - ' Signor
VEWTO _QV-ÃRTo. azz
*nor nò; ghe reſ oièalù nel tal:
?erche chi vuol equele, e vuol efler
A micra le doble: perche areſierv
Le iſtorie , ghe vuol ſpeſa, e natural.
uochi è boni per ela ſuſtanza: ,
Perche là ghe vu, ſtudio molto granda,`
E don dal Ciel-;nel’èſeſà a burlando:
Che inle figure -bate l'importanza.
[che ( reſpoſe al’ ora vn bel' i’nzegno)
Fradelo no' ſe porta l’ aqua al mar;
Ne criſtalia Mur-an per negociar;
Ne quadri doue è’l ſonte del deflègnó .'
edeme a _mi ; tolè ſtoìbon conſegio, - cnr mai
:he no’l ve coſta niente,e’l val aſhe: ° ?uk-mu*
Muèpaeſe; andè in altra- Citae: "W'
;he in ogni liogoſarè certo megio._ -
in quel tal ſe ,refioluè via ,
'er non hauer cata' quel ,che’l credeua.,;; z -s
;i ben che moltqalù ghe_ rincreſseua g» _‘
g’hauer dà ſmacoa tanta mat-canna. ‘ ‘- z'
uantoa queſto ſte coſe, che hauè dite,
(è tute più che vere in ogni conto:
.’èlinee,checoncoreal vero ponto:
:è tute verítaeeorente,etrit_e_. q ñ ’
:vn zaratan porta vn cat-telo rn piazza , Se pia iz
She corei curioſi a Plù no' poſso; _. _ WP* ”7!
3ſehca,eſe ſpenze,eſe va adoſso,
'u ` \ r'
:he perla calca vù diſsè : i s’amazza .
_el gode a zur-mar numero sì grando
De tanti , che concore a la chimera .,
Elà con argutiſsima maniera, -
ìl vàtutiquei tali aimbozzolando. —
Ga (Da-È
a‘z‘e VE N T' 0 .LV-AR T04
Qrando el vedeche l’aqua xè in creſcente, - " ‘ *
E che aſſae peſce a l'amo ſè'aueſma 3 ì ‘
El mete tuti in veſta cremeſina ,
Econ ogni Fachin fà el ñreuerente.
E la ghè moſtra vna teſta de legno ,
E ghe promete de farla parlar; -
Se quei Signori vuol ſtar a aſpetar z
Ela ſo’ſalſa-ſede ghè dà in pegno. r
Quela el depone , e tiol la biſſa in man.. ,`
E fà del' Eſculapio , e del Galeno ,
Bulìaro , eſcelerà iù de Bireno;
E baſta el dir : Cu ù xè zaratan.. .
Fin che la ſta in le zanze , ogn’vn raſCOltÌJ:
Ma co‘ltira la togna (“campa el peſte:
Che‘l làiaſſar la borſa aſſaerincreſèe;
E a vn’altrabandai core , e piala volta. ñ
Che chi hà ceruelo,pr,ecia- le gazete--z -' -
Ne vuol , per cauarmachie, altre'balote; -
Eride alfindeleloìbcieboteî, - ì} - "-î
Eſe ne moca'de le ſo‘recete. ’ '
Le biſſe be Eisàchemaila‘teſta parlerà; * " * ‘ ' "
ca i zara Si ben che i‘l’aſpetaſſe anchecent’áni t ' - :'
tani .a Echele ;‘.;"-. . ΑY i
Si no‘l'è qualcheanguiiaimaſdrerà.ì . ‘. I". :a -ñd
ETH.
”motan-Mea ,5,92
rome gramiqueizch'e do‘lècnclo-ì È?) .-..fsìigz " ;tg-,'- lPítori aſ
‘
lncitaleperſone-aſarpecar, _ , .- . ~ ñ i -.fa )i, pet-'t taſti*
Hamid,
?eſcaori
…hetiram
*fl * *del Diauolo queſto,equelo.
laſh’rede incarna: ,› l ' ' z5 i rÈ‘Îo Cleſi Per
ſ
I . . _ ì ~ M0*
_. <31. VE ÎQVÀITO. c
. Mo' ue! caminainsùlabona ſtrada-ì ff.; 'i
Ala arba de certi,cbe 'pretende
De lodarſta ~pi‘tura,eſii oſende, ‘ ~ ..
Co’l dir, che da le ſtrazze ell‘hà copiada. ` i'.
c.. Intendo intendodoue volò andar: ›.Ì; -
I-lò leroancoramitalſhazzaria. i' ‘ E 'n i
Forlì che dazlabocala ghe inſia : ."- i q
Senza catiuofinzſenzalpeniàra" ’ Î-‘ ñ ‘
C. Sala , che ſe vien dà de e ſerie, ' : ’ Ì
0 a bela poſta o in falo , o a no’ vogiando;
Che-a chi le to l’è de dano grando? .
Anca l’ iſteſſo ma] fà le buſie. `- '~ 'x 1' f
Ghè digo in verità la mia opinion, ‘ - ‘.
Che ſta pitura paſſa tute quarto v
L’ opere de ſto Autor , Sl reguardantet
Del che Muran ſe puoi tegnir in bon.
Voraue pur Îlaudarlo', e no’ sò come :ì' i : ,
Perche el mio ſti] xè ſato ala carlon‘a :
Ma dirò, come-diſſe vna perſona w.: - ;r '1 A
Sù l’ etimologia del ſo’ bel nome. ' ' i f. ›
Saluiati vuol dir :ſauij ati, e‘degni, 'ìr
Perche ſeguramente quà laFatm.,
Con trombe orioſe al Cielo el chiama, Î
Ec. InAlverità
par de'
,che
i pimepurgadi,e
hauètocàbeli
el cuor
inzegni
… ._ ‘i . '
ñ
l
Nonche
Sò hàipiù
depento
ſingulari
quà diuerſi
, egranAutori?
Pitori ‘
Hà ſato coſe belc, epiù che vere . \ fz iv `
Diucrſe C- Ghe xè del Pordenon, del Veroneſe; ‘ _ '
Php-.ſa- DeZambelin, del Tentoreto Vechio, _‘
BILL” E del Ziloti vn nobile echio; - zi - ñ
Quantità de Piture, e egne impreſe.- ‘ ' ‘ ' .
Crcdela, che a Muran ghe ſia ſugeti , _ ì
Che adora
E, che habialainteligencia
Pitura a] mazor ſegno
,e bel' ,
inzegno *_ —'
Al par dei Deleranti più perſetiè "i
Che n’è diuerſi :ma adeſioale man: I - ;i »e ‘ .ì
Vn tal me vien , che hà el ſo’ Pitora lai, iÈ
E rien dei quadri certo ſegnalai . ~ A .2
queſto e’l. Signor Andrea , Cà Treuiſan .
E’l Pitor , chel’hà in caſa è Vn tal Lunardo
Simel , che xè Todeſco sì, ma in quanto ' ì 7
vn mi A l’operar
ſti Pitori,l’è-oo’xè’l
ouſi morto,
Gato6352M)
lard - . ' _ g -`
_ma 5-1] i L’hà de ſto Saluiati vu Redentor,
?3-33132 Nudo,cuſidecarne, e benſormà, ~ ñ i‘ì ì
AndrcL.- . Chc a ſtar ſi" .Domo de la Ver , r‘ ~ ' -Ì
i’f‘ä‘fjä_ Mezo Milian no’ pagael ſo’ valor. ': ' ~.
Ec. O per tardi , ò per tempo el vogio veder, ‘ ' › L
E quelo ,etuto el reſto , che lù rien .
Per ſama mi el cognoſſo molto ben:
Tuto quel , che hauè dito el vogio creder.
Zà , che ancuo xè la Feſta de San Marco,
e l’ ora el permete , mi diraue , -
Cheandaſsimo
Tentoreìto in laVirtù
hà ſcocà Scuola,
condoue el graue
l’ arco .
De
PE N T O "271 RT 0`.`
-muodotal ,che al centro l—’ hà colpi ‘
:o’l robuſto deſſegno in taolazzo , ~
)e cuſi vigoroſo , efiero. brazzo ,
:he l’ Arte tuta no' sà far de pì .
lontemo donca in barca,eandem`olà:
3he,ſe lùè calamita de Virtù , . .
'er ſemo
~lù ſtarghc eternamente làdatacà
elſero,checore lù ., -. 1. :i
Oíbò:
VENTO! 'ar-zara; ;4-52
Dibò: s’ hà da ſar colà , che ſia graue ,
Emaeſtoſa, o veramente pia;
E no' andar a retrar la baronia.
Digo de sì mi! queſta ghe voraue l
ſn verità, cheixè tanti Cercanti , ‘ …0M
Che vàapenando la forma ,e’l‘deſsegnos '-‘ñ gr Pa???
Poueri d’ inuencion , priur d’ inzegno , -‘. ~ MHz-g':
Naſsul 'al' _Oſpealrde’r_1. Mendrcanri . .f. … . n.
aga peri Pitor; Venetian: , . .t
Che varia ſeméire le- ſo' poſiture ,
E xè bonide r mile figure, z -
ſeInatíl’vndaPalti-osì
i ſe puolobligar ſarvnconceto;
lontani. '1‘ ' ' " - .- i*>
ÎZÎMÈPÌÎ C. Chi
Nenon hà ſia
viſto vntemporalde Mar; .‘)
sà che teror ,che ſia ſpauento: a.r.
Percheflgueiydiepoſsiede tanto’inzvegno
Sempre xè viùi finì, ádiedttaeÎ Mondo, 'I'.7.È 111'}
ì - j- rñ‘
Digo la Veritas. quàno' me ſcondo: 5-117 z'
Mortoè chi xè de piera , o xè delegati.` ó _a_
Quàlaserenitàtutareiplende': "-r.: e);
Percheſe vede in trono maeſtoſo .. - .
Tuto el C ’ iograuezegloriolb, x‘
Chede que Vechiarellñ’iſtantíaatendeà fl
Maeſtà Gradçoigaſhrtunadazx :Il {rr JJ'. f: . ' ì. ..k
ESenatori più che-venturadi, ‘ ~ '--" ì " i .P
Che hauè tal dignità ſoraqueigradi! ñ 1-- .ñ.
OVechiÒdÎegnodequelaimbaflada! -ñ*' -
;Megíodemí la intendequà l’iſtorja. :~-. :1; - I'
Veſte xè quandoSa’n 'Marco deſtruze 1-' î Ìr'"W
IDémoolidal-.Liozcdegna
Quel memorial ſu..l`'ñ '-J
nemboimpecnoſo ,eoheyjafgzg r
*ente-T' Eche
ſ
{-74 IBN TO_ .TVA RTO-o
E che per premioel dona aìquel Vechieto z `~" - ~ñ
Che l’haueua voga là verſo el Mar, i* -ì
Wel’anel precioſo,che bear r‘ñ‘ *~ ; - ‘ 'Î
Ghe puol ſeguramente el cuor in pero .
Sereniſsima pompa ,e maeſtà; '3*
Doue ſe vede ínſormedegne,epure _
Le più ecelenne, e rare Arch'xctucc , - :'r. z . _.
Cheflrſse maida chi@ ſiaſormà. :› -. *li-ia: .- .i--t .
Sto uadroè veramenteda Colegio, . " ?""f ‘
Clic vuoldirda Senato alto ,cſupremm ' _l
Ogni Pitor quà diſe temo,etremo. »_.- ì _ 2
Tantono’ſezpuollàrmòche de mcgio'. iz!- 1
Certo che inſimiicaſohumana man m_ t _nf-:L 52-*
No’ sà far più , ſa pur qual ſia , 'e ſe vogia. "ll
Stago perdi’r~,c evnasidegnazogia‘, " ‘ ì_
No’ sò ſe la-formaſseel gran-Tician. -i A
Ec.Sò che a Treuiſo. in GieſiaaSan Franceſco ſ '
GhèlañNatíuità de Giesù Chriſto a -. ,-z',
Sun vna Pala, che no' lit-mai` viſto i ›' ' _Li
COÌOEÌQQÌ Vil-Die cuſifreſco‘.; v". :a ..- <21": *i
Eſimilmentéin Gieſiad’ognisanti .’ '. ì
Vna Pala ſeivede ſpiritoſa, 7 - ; '
Co’lParadiſo,in forma glorioiä; LT in ;è
ChesùghexeiBeatimtiquanri. ,z nl., A ;Î
C. Paris xè ſta‘ vn Pitor, cuſi compito,~ ”no ' ;23.4
CheteſteCoronadePadm-auz .
E le ſo’ operation moltoiſtimaua ,ì - "f' ì
Tanto indeſsegno ,quanto in colorito, \ ſi —
In l’operarel ſù moltozentil, m- .. -. - i.
Eſpiríto si nobile,egalanee, .-Î ñ
Chelepitureiſoeirèture quante -- .. j .j
Cao da late,zontwada,eonto‘ſtttil-."u' :u
"r Ji Torne—
VENTO .am-K ro.
EC. Tornemo; ſigilar tuti i diſcorſi ,
E ande oal vaſo , doue ſçaturilse
La pe ſetion , che puochi la capiſie ,
E roman per ſtupor ſtiuali , e—torſi .
Ei più bel
C. Vuolla , che comenzemoazauariar quadro del
Sora la perſetion deſta Pitura è a . Tentorcto:
ſalo: digo
Lengua moi-tal no' ghelàràin Natura, dei Mon)
Che poſsade -ſto uadro raíònar. do*
"l
Teſto xè quel T oro ,zche no’g’hè
Da ſar el parangon in tuto el Mondo:
‘Queſto vn quadroxèzben de tuto tondo! .
Vmticinque carati in ſumael xò:
Sevedebemcheè-vero Metz-conceto' . .r . *
Che l’ Arte ala Natura gio] el- vanto .
lnte’ldeſiègno, no’ghe xè altretanto;
Merce del gran valor del Tentoreto .
Oquàsìeebeſhfflll'înù-'Vedcm’mii'? ‘- " ñ
La verità, cheè viua,,elnòd nta!
Ogni Pitor fadiga , ſtudia :,»e mta…
De operar ben; ne manca-a si-modemo;
Naſser biſognainman con i peneli; ì
Ne dal Cielperò tuti hàſvmdonsi belo
Sta ſortehebe’lteribile- penelo .~ ~
Del Tentoreto; ,e ghelainflilèiCieli .
Ma , ſe quà diebodirla verità , .- .
Taſer ſaraue megio,epiùda eſperto:
Chepuoco ben uà he xèda e: certo,
Circa a diſeorer e o’ qualità. _
Niſsun’ardiſein queſto biſegaran- ’~' ;ſi '
Aeſtoè vna marauegia ſenza ſin: r
Ghè’l vino, ghè’l daſeno, eghè’l diuin.
Queſto xèpiù-,che far;qudto ètſtrafir. ; ~
. ' Qgeſto
2,36 .VENTÎZQV’ARTÒ.
Weſtoètutoqnel-píùgrchflrla.flupírz*j -_ - -
Queſto è’l depento'glche confonde' el vero: z
Queſto xè vn’ Ariſtonle , vn’ Omero; '
'Che no’ ſe sà in ſo-ìlaude coſadir. `
Aiàſie volemodir,ehel’è pitura; '-‘- ñ
Diſemo vna buſiaſeguramente. .
Chel’è daſteno: mo’l’èpiù ecelente; i - . - ñ}
Equà puo] tſor licion anche Naturali!! ' 'i `
Doncaqueſtaèpitùraflhezſe‘muoue. g'— “~,‘z;- ’
Ma xela flrigariaènòmhe in Sagra '
No’ſc comete certo ſtopecà. › «Îñ- Î ’
Elaintera, elain Ciel-Puo' sòdir done. ‘;`- ñ'
Mo‘checoſa volemímdëelaſiaè- v .u z.; _ .,
La xè Piturazeſixè coſa-vera:. -ì ~ f uz
La xè daſſeno ,e fila xè maniera :
D’vna maga .virtù l’è‘ìſtrigaria. ‘
EC. Compare vù-intrècropo in te'l-ptoſondo;— ~ _"3
Che no’ſaùerèpiùcauarue- ſuora .- -v
Catètemperamènto’, agî‘uflèl’ora‘: -rl I
Che xè mortal-lecoſe deifio- Mondo. ~- -4 l ,
C. L’è coſe de ſtoMondoxèmortah-
Macertola Ylirtarzìndla rhum-mai. ſt " ì, i `
Vin-e quei,c e -prencípio aponcoè aj; - r.
Perche-.virtù produſe ektotall. ~ j u
x.:
La me perdona , ſi: parloin ilo muod‘ozí
L’aſerom'e fá- dír la mia opinion:
Me buteraue* adeſſo-in zenochion ; .
E a San Marco flaraue anca vn’inuodo- ` ,
De ſar qualche denota penitencia , Ì ñ - , - e ~ Î 'i
Per hauer: graeía da lio-degno Santo z; * _
Pr otetor de ilo Stato tuto quanto» ' " -
P er poder eſplica; fiaviuañ-ſcíenciaçñ- ²= ~ - "
f‘ .QÌÎX‘RTD. ;[57
Îompatiſso‘ſit’l [äldoel ,voſtro aſeto. ?"1 oîzrittgo
Hauè raſir‘n ;i noWeii-'poſswnegahtr #2 mq :2M `
Sia chi ſti îmaispnolfldfiùiárarë nv noi)
(manto ſia l’zqperarsdél &thomas-nm 311;)
/Ii sò'che-quà ſtrapazzoelſiä’ valor, mi oéìa--z-Líì
Cheno‘lòn de’baſmgh’e ipiers 27_31!?
Che apreſsoíaqoelrihuqnìqueſto .è ſhow)
Ma dirÎ-,ſuplilàa :el-*cuor* f)
›,che ſon_ print! ddîbomſennimmz -Îtp i if: *T
Soraiparticulafi-à dirparblm; e È! **il-{.1
Aeſtotxè’lzíogoidela coriziola, .p. . i;
Che co’zl’è ſuoraal’orapiùl’èdrento; e; i
aEl
veda sùſtodtento,'e
ſà che sùdwſuotagzmz‘l
a tutisiſcuri ic'hiari cieda_ , 3-_- ..› 'w . ì -Î ?A
E che in là queſti ,'e queli `imzìqtíèu&JM-'tz'. J*
Coſa ,dreîmainiſàunifhàáìoa :.- z
:rche ſauemo in ato pitoreſco, 2 .. ›-,-_v -4- J.
Chelec‘oſe' lontane và- mac-ae; :-: - x:.- - -.' , i
Maſsimeè 'creſte, maqexcontah
Daniſsuirñ'clizrrralſo eíno’àſtàzrtonaerifj
treſcolî)
E dà in delirio , e dà in deiperation .
El diſſe: ghe voria carta più randa :
Biſogna ſar da niouo ſto eſſegno :
Sta meſura è ſalà 5 perdo l’ inzegno5
Traraue adeſſo tuto da vna banda .
Reſpoſe quel Patron, tuto corteſe:
No' ve ſtò a deſperar , che_ dico, e ſato
Del' altra carta trouerò in tan trato;
E ſon per relarcir tute le ſpeſe .
Ma diſſe queſto tal :me manca el mcgio:
Ghe vuol el natural , quel , che più importa,~
El qual xè 'l fondamento, e la mia ſcorta,
Doue che cauo el ſugo, e’lbon conſegio .
Replica quel Signor , tuto compito :
Deſpogeremo quà de ſti Vilani ,
Ea cinque , o ſie ghe caueremoi pani,
E rroueremo el mcgio , e’l più eſquiſito.
Pur a l’ ora uel tal ſà deſperate , I
Ediſerg èa Venecia el mio modelo :
No' ghe ne ſarà vn’ altro cuſi .belo: k
Queſto è’l ;onto d' honor z quàäilme bare o \
EPO
5.66 ;VENTO &VIKTO
E pglg’he vuol
ghe carbonſar
remìedio da quà
deſtegnar:
ſto dellegno.h
E torna a repliqar con ira , e ſdegno :
No’ghè remedio; la me lalla andar .
Q`uFando , che’l viſte quel’ vmor pecante ,
l vardacerti, che giera preſenti ,
E ride a mezo dacio là tra i denti ,
Co’l dir drento de lù : che..petnlante i
In ſin el díſse : ſe quel ,che ve piaſc :
Andè doue volè ,che ſe’patron;
E ve dago la mia benedicio :
E ueſto lieua i Gaſpari , e va in paſe .
Die’ er deboto vn’ ano veramente , L
Si
-VENN-VTOJ $- ;77
Sì s’i disè qualcofèiandie ,0? ;e oi* › ,mitici
Che trai piùgiändi
Per quele el r'áeritai la lOflGÌÌ-ÌΑì—'Î
pene‘laesîgrìaue,eiöde-, "-ÙPÃJ” 'ì'
Che ſcaturiua dal ſo’gran‘pen'c‘lo -Î `
Dubiononè,chepiù reſplende in Cielo _'
Le chiare’ſtelequando
Sortſſsc ”Martinetti-4!.
da-cauerne,²‘ñe`-ſcui'e"l_grote,`z' -j›-‘ z v'è_
E‘quaſi
Che chiſu’lſaſso
ſruſtaeorio, tdca’del
che'ini \ non.,
a‘ ‘ ` i t p4
...o:.
Ne íù nc mmcdno’lfi‘ràmai 'ü
De arſaldoconforoinboriali‘ a . '.- ‘
Ma el noſtro gran Franceſco da Baiëan , '`
Per eſser reſplendentc per natura, _ .L
De temperapurgada , CURL-CW} ‘î l '
Mercè del’oper’arde la ſò’ man, -l -‘ ì "
Lu ſplendeamezanote più ;che ſtela- ' LM
Lu al parangon xè l’ oro el piu perſero ' ' i
Decopela purgà, ſinciero ,eſchiet‘os `ñ i
L‘è’lSol più chiaro , e ogni altro~ xè candela .
Echila note brama vederdiiara, ‘›1›ñ' - 4;": i) Note de
SoradelTribunal varda‘inſcrutinio;~ 'ñf - Franceſco
Baſſa” in
Che quel lume deilumi hà ’l predominio: wi ſoíto
Anzi a lplender da quelo el ſol impara . in ſetutif
nio. `
'Lumí
;.78 VENTQQV‘l-NTQ:
Lumi, che allmneſerrreperfezals- -' '- .- 3h i: .~ ó
Eche ſenzade lOl’l Apolorſteſso, - -, -._- ..i i
Si elſe'meteiochiali apreſso apreſso, ñ ~~
No’l decerne vna Gata da vn Cocal .
Lumi ,che con fieriſsíma maniera .
Fà,che la mezaflnoteal mezo zorno …z‘ r
Renda verg na,vituperio,e ſcarno, - ..
Eche’lſe im idiſsa tuto in ciera. 3 ‘
Lumi , che dal plendor d’ vnchiaro lampo,
Sà da Baſsan ſar lucido Franceſco,
Del ſo’menelo-à la manieraal treſcó- g .
Là ſe vede .vna armada
Bmontar,eſcalar , vn groſso
alte muragie ,v- Campo
~ - -- ,z
m Vauro, amavi-o.
Però no' voi ſmarir me: anzi coragio "ri --. '
Voi ſar , per ſuperar mar cuſi granda .
Me anderò , come poſſo , a dechiarando z
Forſi
Chi vuolche’l Cielbala
ſar vna me, manderà ſuſragio
che ſia tonda , . ; ;r g -
Al fatali;
gon ſe E che vuol ſolamente deſſegnarla ,i , ›
noiſe
ll mio
Mi digo ſenza dubio , che per farla ,
El compaſſo è la maſsima profonda.
Ma quando s' hà ſormà quel ziro tondo ,
O`u,el lineamento puro ſolamente ,
Voria ſauer da chi ſe ſia intendente
Se’l dirà mai: l'è vn globo ,or-,rete vn mondo;
Nò certo : perche quandoquel xè priuo ,, '
De meze tente , e manca el chiaro ,-,e’lſcuro ,
L’è vn circolo , l'è vn foro , o vn’ anel puro;
Talche ghe manca el più; ghe_ manca el vino ._
Biſogna tondizar tanto in ſazzada ~~
- Come in proſil , e in fianco , e co’l giudicio
Far el colmo ſaltar con l’ Artificio;
Ei colori ,e i penei moſtra la ſtrada.
A tal che, el mio parlar ſe repiemo;
Le linee forma del dintorno el tuto:
Weſtonon‘- è però miga el coſtruto ,
Ne-l’ eſsenzade quel , che nù cerchemo . i
Dago ſtr eſempi) , per ſarghe poſsieder
El colmrzar , che xè importante aſtae
In deſtègnar con trati , e penelae:
Che inſin le linee no’s’hà mai da veder -
Che dei dintorni biſogno ghe ſia ; "
Queſto el conſeſſo , e forza è benche’l diga:
Ma queſti ſerue come ſalſa riga ,
Che co’ s’hà ſcrito ,la ſe buta via .
Disè
.mm @mao: *1329
lisè ben: ma vn Pitor-;ehe no( fù grezo; - ñ , '
Diſcorendo'vna-volta in’sù ſto fato; "
Diſſecuſi‘,v molto ſeuero in‘ato: ‘ - *i - ‘
Boni dintorni , e quel ',chevolè in mezo; `.Vi
la vn Bergamafizoreſpoſeáſti taſti, .
(Sauend'o quanto importa el colour) ñ ,.
ln maternolehguazmetëpedir: * ’ ñ
Dintornirbè z' maco’i ombrizi i .guaſti .
rigoqualcoia: manò per: contender; » - -
Chesòtberi-(m’ſe diſc) che-ſebon o ~. r_ rfë
De dar pan Ì-ſiagazz'a a-lìocaſon; Lì, '
Eachirvb :del-và glieîllauèrenderz “alr- i
Che coſa, ch’îè Deſiegn'o,e_dirö-ben:`~
'al’vndiſeeuſi:mivedirò;… ;'-‘-: ::'-_ ' ‘ ‘
Adeſſovedarò'quelîzcheñconuienz '.
Demuodoeheniſſundirà'denòz' `
ri vuol ben. deſſegnar. vna. figura .ot-z 3…- * :'_.
Coerenza afar lateſta-,i pie-;dleman:., . -
Pizzolee-queſtorèîl ſtampo-Venetian; : 'i LL…
Per far che ſia laudà que a ſatura . l ~ ;
ochicaueliinteſta,elcologroſſo;2 .; .
Le ſpale larghe , el brazzmirme’lpeſſeto~,‘~ `1‘
Ben ſormà , tuto carne , ſodſh-e ſchiera,- '
E che’l peto relieua a più-no' pollo .
ſoto ſcagio veſm ale rete,
Chereſſaltarî ſe veda oneſtamente; -
Sueltíri'fianchi conzmuodoecelente; ~ _ ì
Far le coièaiîo’Jiogo-larghe, eſtr'ete. .
;roſſar deizenochi le noſele, : n `- ,
E ſotoaqueliinlegiadrir al uanto: -' t
Perchei zenochi s’ 'alza d' a tratanto: `
Stringar elſchinco 'quaſi ſenza pele. .r_ ;
Oo Che
"-296 ;WW-MW;
Checuſih *H m nm :Mdflfrfl .:Î
Co’l far l’gfem giuRQzche. mi”, .c-:fÎQCì
E’l calcagno quadri ,chemoltohen …,23 2;': a i
Lafigumſarà… ' 'crçínàp 1;_- ſſ' .… fb ma'
r\
E. O ueſto sîgäffldfflqmdmdw ' t
m' :LLI ..
v \
.ñ.
La xè benzpróponcíomgcdq‘rdîhàfldim. :21)
ueſta panalecoſeakverdſiaqzufl 1:…. :G
Di poncíì Ambitibnmblnízflàtäk -ì
Ec.Mo’checoſa egmcía-èlbdcflrm’ozèzv . '
Diſemcl preflzo‘; pcnamóìnîè -, mi}
Più in longo (ſeſepuoDzno’ memè‘z’mm
Per mio amordèácumàzabríofiboámqño .
C. La me perdona, all-ar xèrmanei-jzzflsíjc :uv 36")
Da contanplar ieri-m* granmmm -,.~ ñ 3
Dilucídandod czíòcon pacíencíaz ñ .- .
VnPer eſſer
certo mecuſi graugeſením
ta \ſhfbfiz,îepimrz,íx. - z E, . Î:
1
'1*'. .i .
Volmdòufl par-hrchíarb-,cdäìírítdzqr- _I
Me idcslabarínroj {mo-ì mf!
Vn filoghevòniaxöc ſtoocnon’v'z 15x": -ì .
Inpríma e] bon Pirordwcìimímr- "13:5.- x ~1~ ›‘- *1-1
La Nawrarz‘eretmquelfflheſc Medea… 1" ?
Se vede l-îaddemezdxrefio èinfflèzz . ÑJÌJÈ‘Ì
Chela firfihncíaìmì Te‘zpuoT vnrdào‘; .' ;i
,/-Là ghè però: mammcmámîvefliz 'x 121?… vzrzì
La ſe oſexdſſcanoflra víſtañín täntor, ſi‘
Perchelî ochío’ a9* vede :iltroflheìl guanto;
‘ E pur la-man gheîxèdçſowrvia. `.› **"ñ' - LI
yÉm-roñ’fz-Ùmro; :9,2
L’ acídente la veſte-,.efiiponemo ` _ _ ›.
( Per eſèmpiojvandar ganibamunochio: ñ‘
Sberlernoprmquanmſanemol'odiio, '
Che altro yehèzſupcrficienoì’vedemo.
Vedemo el quanto', e’lquanto' iolamente ,
Che è longo‘gelargo ,ſe del‘proſondo manca:
La ualità vedemoònegra ,òbianca,
Vegemoelſitme qualche altro acidenre. `
Wa? è donca el zenochio? elxèin eñfeto , 1-3"? . _
(Del pur,chel’ aoidenee vezfigura; -Îm Î: ’
Ma la ſo’ſuſtantifioa 'matura` r r: ‘ ‘ -
La vede ſolamenrel’inreletoz‘
L’operar delPíror s:’eſtende,`e‘ver\à-,‘ I@ z 51K - .
Per retrazaicorpí hacer-allie- Ian" *zia 7': x—-Uí,
Circàräredieameniizaddeutalie K 'Fa ' _1: ai)
No’ ' 'watónwha-lamuerfie riff** L
Doncabiſogna,che’l Piror intenda ` i'
Le miſuredel-coipmeleſirgete ’
A l’ ochio-quüi‘tàede piùs’amete
vhabimflgeflxflzeqqarcheflmfflt : ,
La quantità biſogna: deſſegnar-la; 25,-* . .r . _ , *~.
La qualiràr‘Ie deuexeolorirlar; _m :è - -
L’opera infin conuien diſtribuirla
In virtù del reſtante, e concert-aria . - ñ- .. ñ
Dequànaſiè el deſsegnozel colorito , ' *
El’inuencion ,tre neeelàrie parte -ì K ’
Dela Pitura , e quà 'procura ogn’arte
E] bon Pitor ,per farſene credito .
conſiſterà per tantoel deſse’gno, ' ì ì
Inſauerregolarlañ quantità'. ›'- *ñ
, E(ſiaclcorpoperteto,o*degradà) - .
[BMW Panche quel quantotutoflagaaſegno. ~
r ñì v Oo z Curto
ñ
293;: VE &WIN-;Tui
Curto xè(verbigracia…)rſiflr_ríeſura'r ' 7.' . ' " ' "á
Vnhr'azzozealiochio elpareràrperſeto. è
No’ls’ hà da deſſegnarcomeimeſetoñ 1' v -.~: : ‘
` El moſtra einaturalz-macomei‘elparo-Lisz 5 T)
E queſto èquel ,che'ſà- la-.deſdenrtaÎnz-up fa --v-r ~'~!
Tra’l Statuario , equel, che cobriſoei‘d - ~
Con miſure petflete vnQ-ſqolpilìeç .‘ imita:: * l
LaL'altro ſoloſe(tdómſie.
quantità-però vaide i’zirparenzaef laomei-e’.
Èlè'r): : lo aîmeb i2 `. Îrgí)
in do manierelaeonſielerer‘no.v 'z lo. rtl-;1322;
Fiſica ,o natural,chexè’~l medemo. a' *1' ; ' _’
Opura matematica la xèl' :I- rv -- i
El Pitor ben intende,equela, equeſta . . 1.2.1.; .‘_ -
O`ueſta h’ aurelaçſtrada al ſtudiarne-nu: *rx-r
Quela ~’ inſegna: el muodod'~ ‘.-ar',,r mi' )
Per ſar,quandoconuien, i oneſta.;
Perſtudíar gheghe
Per operar vuol compaſs'o ,briga-.>-
vuolpenelo,e- o." Î , ñ E
inze`gno.’.,~.v
E quà apontoconſiſte el bonfl’ddèegma’no ì : ;i
Noîlaſsà ,che 'leerutzlqaltçi ai '.1
In quanto ai matemateci-_díntíomi-noì. montar: e. Î
Che ne ſcriue vn tratato-í-Alberrorburm. " '
Equel volume-viuerà' ſeguro- i:- r .z ' s** A
Finche ſto-Mondo. barriera-..note ,e torni-r.
Perſarlacolainſupitrſicie, epiana',t, l:
Baſta-ſenza relieuoadintornarla ;15 **al:
r :zxx~..`.;.-‘- . ì .i.
Ma chi la vuolalzrarz, eteleuarlañ-,fl ~ -' ‘
Ghe vuol muſica molto più: ſoranaz..
Chi vuol più bei dintorni-,e pir‘rbeitratii
De quei del bon Cangíaſioegenoeſe è;
Ma là termina- aponto le ſo’ impreſe.
lxè trati -de peT.na ,e
of)
linee in: ſari… iv. a - In
.VENTO. .QI/[Nm. 295*
In bon ſe cegneraue i Marangoni,
Se in le linee eldeſsé-Fno conſiſteſse:
Anche i Sartori ind segnar bragheſse
Se alieg'r'eraue, 'o in deſsegnar ziponi .
El Pitor Venetian , co’l fondamento ñ
Del ſtudio fato ,in operar deſsegna .
La ſemetria ghè in teſta ,le in parte ſdegna
D' hauer co’l natural l’ intendimento .
Per queſto el vederè ſueltozelegiadro ,
Pratico , e brauo in colorir le tele:
, Che el ſo' ſauer non è tra carne , e pele;
E con-honor sà terminar vn o.
Chi ſtà ſu’l puro natural, cred o,
Che la maniera ſarà ſemprefiaca :
Che finalmente el natural ſe ſtraca ,
No’sàemendarchicopiael
Ein fin delfini no' l'è tutonatural
belo. . i_ .` . ì
Eldeſeto, ſe’lghè: queſto prociede *
Perche’l meſchin-Lttut‘o quel , che’l vede,
i MaNò quel., che-'lcoſtruti—
el Venetian s’à : queſtaè
ancheraſon , che *val ..’ì.
procura
Da irelieui , e da ímarmi; anzi concludo,
Se deſsegnar ghe biſognaſse vn nudo ,
Che ſempre el cercael beltdela Natura .
Meiìrdarider quel Naturaliſta;
Anzi pur compaſion-,quando el vuoldir ,'
Che’l' Venetian bon' ochiohà ,in colorir z
Machein-deſsegno l’ hà vna curta- viſta .
L' hà bona viſta , bon' ochio rgran man ,.
Gran teſta , e tuto quel, che ghe biſogna .
Seandaſse elForeſtier cercando ſogna,
Eight la grateraue a gran a gran.. -
{L4 KMTQ’ÎQP’ÌNTQ.
Chi bat: n
batti: è Mi
El Pitor Venetian ,muſica eſperto', 7 _ z "L
nrode Ca Ben ſona vn’ iſtruiti-ento, e benl‘acorda; ñ , .—
pela. Eſe pur ſalſa el tocaqualchc, - z, .,- .ſ _4 _ ,.1
L’intendez dar piùgraçiaa queiconcetw.. -.
Lù conman regola ,pratica ,eſcaltra J
Forma ſughe,palsazi,bizarie,y _ .,_ . _
Tocade recercari,.famaſe, ;
Effitraſportida vna chiauealìaltra ,, L ,-
= i .in-..
L*
Evàcercandoitaſti,adeo,perdeo;
L'altro
Econ no’sàſonarſenzalaqarra” _g _ `-Î_ ,, . z *
muo‘do mecanico, eplebeo L «v,
Mcntreco’lſoìpenelcel'ebrqedoto '-c i
Solo ſra tuti ra inarcarlecegie. ` " ì
Mo’queſtoſarper mi :queſto mezizoua. 'r
Donca queſto è’l mior: donca imitarlo ;
Se douer‘iaé-biſogna‘ conſeſsarlo: ì- ~'
E me baſta ',- 'che vn ſolo {è ne troua.
Lignoriamìeperdona ,ſe baldanza , -
Hò da ſarghe vn quiſito de premura . q
Credeia che ſe goda la Pitura "
Prà‘ſoto i’ochio , o in debita diſtanza è
Certo
r ;95
'VENTO, &VINTO;
Certo in diſtanza debita : perche _ -Î, . ,
(Lil-?tudo hauè meſsiiquadri,e_ſrtuadr` , -_,, ,
In ’altezza deilioghideſtinadr, -ñ ñ,
None raſon , chela ve rampeghè. _ i, .
Che ocore donca tanti fenimenti , ñ* ..ñ :u , V …
' …l
Se anche in puoca diſtanzai no' ſè gode? . r; q
Se paga tanto tempo, e al finſè ſcuqde ~
De i vtili , e del tempo i perdimenti . _
Ec. (Lieſta xè vna raſon , Compare, aponto, * y-, (Uìx.
. \
l
C. Se(Dando
vogia arecordar
in l'età paſsà
voſtra
tra laEcelenzaa.
Pitura:- ñ " '
Vertiua el gran litigio ,ela Scultura, z . `
De quel' Orbo , che fè quela ſentenza .
(Dà cognoſſo vna man5 quà toco vn pie 5
(Dà palpo vn’ ochio , e ſento quà vna cegiaz’ ‘
E quà niente è _( eldiſeua) ò marauegial
Veſte dela-Pituraè ſtri arie! - ‘
Cuſi digo anca mi. Qià nalmente ~
Ghè quel, che vedo : vedo linee ,` peli,
Segni , variole , nei, rughe , e caueli : .
Ma de quà vedo tuto , e no’ ghè niente'. -
Vedo vn’ impaſto, vn ſprezzo de penelo ,
Vn certo che inefabile, e amirando ,
C_he ſoto l’ochio ne và a bulegando:
Sr che ſcouegno dir : queſto è’] più belo .
In
/
.-VanraA-mro; .3.97
ſin quelo xè vn sforzo , vn voler far b ~ *‘ .`
Con tempo , con paciencia’, econ amor: t
E forſi anche aquel ſegno ogni Pitor,
Che habia bon' ochio ghe puol‘ariuar.
al’ ariuar a la‘maniera , al trato ~ ›r
( Verbigratia Z de Paulo, del Baſsan ,
Delvechiu z Tentoreto’, e de Tician‘, .
Per Dio , l’è coſada dcuentar mato .- '- .
lo’ digo miga ,che r qualche teſta ñ i
No' poſsa anchee Pitor deſcapriciarl'e,`
Quandolù ſia valeuole a moſtrarlè '1 - - - 'ñzî -
Perito al Mondo in quela parte ,’ e in queſta;
?uſi apontbè‘lBeloto‘, ede maniera , › -~Î>‘ ;ñ'l
Quando ocore , e] depenzeál par d’ogn’ altro ,`
Che in la Pitura ſia pratico , eſcaltro: ~› .q
L’è sù la ſtrada Venetiana ,e‘vera . ..
iorsù
Al' eſempiodel’
, Compare ,orbo
elñvoſtrodír
auerzo iochi:
no’ ſala. ' -’
A tanta verità piego i zenochi:
Hauè tocà la panza ala Cigala .
;e vede, che Natura con tal" Arte ñ*
Concore per voletſe imortalar; _ - r Natura ſtu
dia la ma*
Econle machíe ſtudiad’ imitat ` i nieta Vq
Figure in piere,"e in toleîin “molte parte. netiana.
ſi ben no’l’ariua’~ a perfetion,›- ~
La ſe aueſina al manco al vero lume,
Co’l’in’iitar el Venetian coſtume;
Stimandoquelmachiar per belo,ebon.
Shë‘ìitèñ—in Cà Moreſini in Patriarcado -
Diuiſaepiù figure in le raiſe - 5" ' i . Machíe da
raiſe in Ci
D' vna 'nog‘hera, da-Natura inciſe; ‘ Moreſinia_
Anzi depente‘, e bele a ſomo grado..
Pp Vede
@93 .Tempi-WWW”.
Vederècertetqſteſtrauagante, - ñ z, i_ .» . f
-í, --Î f
Cheno’ſt. olſarmegioco’l, -nelot -. - z
Le xèrnac_ 'e,ſ,eguro: ma cr elo, ' ~
Che lexèibizatie molto 'galante .
C. Monſignor Lazaroni,rnio patron, i, , ,z ;N4
De San,Mithiel Arcanzulml’rouap, i- Î- z.
Hà vnfluadto,zdoue hà-fatoìdeſo .:a
La Natur-,ade Chriſtola PaſsiQnſii .p (i L,- '
Laxè vnpezzodepíera,miniatla -; ;.
Coſi—pene] natural: certolèfenta; i ` - j ñ_ ; f
Piouan de
S. Anzola
hà vna pie
ta depenza Ma ſe vedeinn‘rachiar: come la‘tentamfl .ſi
dala Natuf
fa.
Déauffinarſeeiapiùveraſtradam 7 e, a r .* i
Megio: n.0' èaplmzaëhmioafllluìíſi. in::
*Damian la'Naurra per~ſo’guſtwm...zr z
Se reduſeadepenzergiuſtogiuſto .- 1
Cità , figure, _e-iſtorie in molte, piere 'è, A,- ; g
Se vedeſ-leoma hòdito) che alznxaehíar, zz… H g
La incline; mala’lſtondeſotorera :` ;- r _
Maſi co’ldirnbenſtudiozſtar maniera; , _z
Ma no’ voi con Vçnfctiamaisgioſtrar . ,3. ; z
_. El Pitor de StoMondo è’l-vetoquadro de Pitura: zb-v. J
i.. 5 7.1.* Natura Eſccon vp-ſQlzfiateſtoſù-fato” . ñffi; j
.l Eapreſſo lursèbagieosni ſcüîaîò-I …a
0%?”Perſetgéîìirffiqſ-däàa Naz-ira@ ,mari
“premo ÎWÎDÎP‘W‘ . .V . 31230.1 ”ad il
Veroçoleritor del-'VníueÎÈL-m z-zñ-;Î r; L a
ì
Senza el to’lume in tenebre _èſomerſo 14.:.
Qyalſe vogia deffegno lil-'ſqmſiſëmmìid
Sto( Mondoha vnbaldachín
Come volemodir ,o- maeokxinër'_
ypuacokmtanmi EM, ìz) ;cl
"\1 Apoloplamandeſtm ,ça17W ,mn ,I .( ,i
;Cl ntia &hi-?Erſte ,e ogg-,fm ſe~She and”:
.~‘ .-1 l i . a
VENTO-AVM”; 'zi-597
'er darlaluſea
Tore; mentre ſotol’onde,
xèín ſacende, , lç …43:
`íra sù la coltrmam’l-quadro ſtonde , n01:.
e ben la Luna qualche volta ſplende .
o torna da niouo , e da vna banda
*ara via quela tenda tenebroſa, . ~
icon colori in foza-*luminolà ,. . —… . ,
:olora el Mondozmninduſhía grandai, . -
Mondo ſe puolzdirsvn ſpegazzon. .~.- - u... s”
Mando la Note co’Lsò velo ſcuro .. z .
:ouerze el bianco , el verde ,e’ñl bet-azuro;
;ogni color-,cheſàla díſtíncíon. . 'Lg -:.-Î
nelanoteiluminàdakzomoü :- 4... .- -‘.- , 9:9': ;1 co….
’íenco’lrazoſ›larcerſh,-e.pulíco;:- - u-;J "gu-nin
Iuſi podemoditgche’lcoloríeoz . :rr: e : A 'ì ““‘²²
)à chíarezzaaldeſſegno e’lrendeadomó. ñ
lèpuol dír’dc manco,adír el giuſto, * i 3
:he a ívenecianiñ’ſta lande'` conuegna;
ìche’l Ciel ſto' dominio ghe mancegnal .
L’l Mondotali i ſtima-co’lbon guſto. è* ›` ; ..x ‘-.
›uoldír,cheſt0degno. colorito ' ^ -. *2:3:
`ia gíuſtmgiuſto‘come xèl’azzal; .'" - --L rl
:he ſedelù qualcunſe ne preual, z - ,212)
'er voler-far ñecado de prófizo, 1! ,` " ñ .<3
›gnachela tempera adeqnadz n' ‘ L _1 Bca ì
iaaproporcíouſeguro
:he del;in
ſe l’è crudo@ tenero cauto: ' e. i'. :n'..ZI
t’› vutram ì—Î ,fi’äffiî
rm è** ve
Le ſtorze,~:o rompecertoquela-ſpada. ;îff‘ ;1,2,
tradamile volte-glorioſa, ~ ñ. z '- e i .ſui-mq i
:he raprefènta ſuperficialmcnce ..e .r
Ìonmachiedeìooloriyeva hermes-..1 :1" " ,'
.aNatura‘l-òrmatierá arti cíoſaz!. .:- ' '
Pp z Ein
zoo VÃÉI’ÌIT‘O` QVZNTO.
E in l’ iſteſſo machiar i ſcuri , e ichiari
Vm’ſſc in bon 'deſſegno
Deſtaca,edàla , e tenerezza;
forma con giuſtezza; l _
Sentimenta, e tondiza in muodi rari.
M' arecomando a vù Legislaton
De la Pitura , Venetiani degni ,
Che hauè ſaueſto colorir dell ',
Che dal Mondo è ſtimai veri lendori. ſi
Voraue adeſio,che ſte mie parole i
Zogimdiamanthdequei
Fuſſe perle, ſmeraldi , e beiibra fini , … ñ i
rubini
25"35?
Dana`c-
Perchel’ iſtelÈoGioue ſe compiaſe
De goderDanaeinamomſa-mſe, . .ì
_ .`›.
, Soravnpompoſo,edclicioſo leto. .ñ L.Î_ ,;
z' Biſogna
`\
?nè-z
zio VENTO' .617mm.
Macro Fradclí; ben quatro colonc ,
Che ſondacsùîa baſe del. candor ,
Le ínalza vn’ Arcç críonſal d’ honor ,,
Con leVírtù più hnguhr ,più bone .
Del Palma vechío ſemo al caſo iſteſſo :z ~' '
Pak”: vc Perche da i fb’peneli ſcatuvifl'e `
chío , ha
ñdel Gama! Came,che~ marauegíe partorifiè, ~
' det:: Nati!" Tanto el viuo ,e’l daíkno ghe xèeſpreffoz"
la.
Ma con tal ſingular prerogatiua ;
Cbeſe la came humana d‘opò. e] ziro
/ Del’età; ghe conuien :rar vn ſuſpíro,
E rcſtar al’a fin. de vita priua ,7, Q
ElPal‘ma Vechio fà Le-ſo’ figure , I",
.:è
De Louoxſoîçxudelpexſecutorz we) mi)
Ne’l Lieuro hàpiù ſinauento, neîtimor, er. I"?
Se al Canmmigoel ſe ghevede arente. Mi , ,
Poleſin del Nibio'più no' teme ',,"':"² i " .‘ .I
Econlacreſta-alzadala Galina. NF; , - .' ~
A. äflfſiflflqr: “5; c ' .i. _AJ
E cuſiint paſeſituxi-Viueihlkm-…Éir rr" 2 ,Î
Gata hà ſòrzefideltà-.r m‘iain: Lin'?
L'Orſo-,e Lipr’nlaI-,igre‘zelsl’anmmja:-zlî -
Concord’emente paiëael.di‘,ela ſera, 'r ’~
Nea ſtorto la Portnig'ázvien varda. ñ.”
`..i I Z
zr’6 VE—NTO-QVI’NTO.
Eſibenl’Elefantexèpiù beſtia- I ` ’²-' "I '
D’ogn’ vn de queli,ñin quantoa la ſtatura ,
L'ha
Etratacon
come grandiſtsimamodeſtiaä
vnñ'Agnelin la-mente pura,
i ñ' , a
)etalîſorte
:he vir taljîiſ _. òn'oſo ~~ ~ ‘ ì
qä‘ſhí'taz-,nigilracol'oſdv , : --siv
~ .
ſra’l ſererr,e’ _ſpſendbt‘chiaro-lampíza‘.- -
d‘el’iſt’eſſo Autor’con‘ quelbelzfarp; e ,
’e;d`emoçbr' .lo-.e …l'a Sàmarítma'ñ r_ ›
il p 'up-:ron altroogtr’vn‘zſe‘jnganazë
ferche‘ghç par'de vederli:tirar-lara:` ;a :- i T2'
<Liberr'pitÒr‘,eñCaualier‘ , * e _. "
ſedemo el vago Adon, che ë’apontovn fior,
)`ormir rrà fiori con sigran ſhot, L . z
Ihe‘ogn"vnñçhe’lvede,ñgode'das piaſer‘. .
lVechia ghede P‘arisla ſentenza', :î` v. .--`
Lapreſentë con'rarabizaria,-.- i; ' Wa*
Qandoelfdè’l porno aquel‘a bela Hai '
’enere,chein,bel`ezza-hà preminenza: -7 ‘.
Ss 2. Ghè
naar; _
Ghè vna Doninafe voi-ia purîaudarlazfì 'è,- i
De Rafael molto legiadra,.ebela’è TU é
Machi la vede-perde la faueia , ñ *Î ’
E ſtupido
- Diria ſtaria ſemprea
che d’ Antoneloda guardarla .
Meſſina ~ i . ì P' ` ~'P ,r *
Ghè vna Madona con' vniibro‘auantir, 3, 1
Che de ſto Mondoiſtudii tuti quanti- L i .-‘
No’ighà certo vna cola cuſi fina. ’ "
Diria che ghe xè pur del-SW* _ i
San Franceſco de Paula, cuſi bela, ' ’ '7
Che quelateſtala par fata iti-Cielo: ' ,
Ma no’fenirò-rnai-,lè me ghe meto- _ ,
Sefuſie Parmeſan,voría chiamar - _- ² *i
Piode le Gracie quel Parmeſanin , -
Suelto, e legiadro più d"vn Balarín, ;j
Agile( ſe puol dir ')*delîvento al par- *'Î_ `~‘ ,
Dequela venerabilc Maria: . -, ‘- - ~
Voraue-dir gran coſe, e ſauefl'e; ‘~² “'- '~"--*
Eìvoria far cheogn'vno‘la-ciedeſſe* “"ì È"² .
lil-più belxſiordequela- (Salaria. -ì‘- -- - - - -
E, ſe naſtuo Taſcam, diriache’l Vinci _
H'àfaro-divna-Dona- vn talîretrato,—x “2','i
Che vn’ altrono’g‘he-n‘ècerto siî- fatoìzî~ '
--î
Chicercarutoel-Mondo-equíndirequinctî.- ì.
Eſe Fiameng0fuſſe,_cenamente- › - ‘ - '
DiriacheAntonio,-quel’V'andicli famoſo;
Hàz-ñto vn EeeHomo-si›penoſo,~ z - -
Che dal dolor fàlagremar la zente.- . ‘ ' e
Sefiiſſe Bologneſe,purde Guido- - ' ‘
M'efarauefentiradirmhe Amorr ' , :
Tarnſſeirrfazzaa chighè lèruitorzi “ '
Batuuaeaſotalîfaraue ínuidoti `ì '
. , J <- ç, .
VE N TOΑLVlNTi‘O. e ;za-.j
:l’Olben ſemi ſuſſepaeſan, i 'Î -'.~-" i 'i ; Î'Ì- 3
Diría che do Retratipicenini -i ' r * ~
D’Homo , e de Dona val mile cechini :
Ne mai me ilafleria cauar de man.
iè’l famoſo Admin , che fato amante, ,v~,
Per Dama hauendo el 'cuor tuto deuoto,
[Gran poſsanza d’Amorl) che de tróto
Defauro deuentè pitor pre 4
vede de Cuſtù la Pecatrice,
?he co’lrvaſo d’ vnguento lagremoſir, ` , ..r
Dnſe elſo’Redentor,tuta ' ‘ r
.'hàhauùcerro vna man moltotſelieel- ;' .bs .
ripodeſise,pervirtùd’incanti, gg', -`- Az) 'p
mdarme in ogni genio trasformando,gf ,- :z
'oria tutii Pitori andar laudando: .-ñ, 'z ñ: :i da_
fa vnſolocuorno'ſtpuoldaratanti. g, 3.5;.
anzeègiuſtocotne vna-canna ~ .1 :za: i) E ,I
›eaneli,›ointuna ceſta le eerieſe, 1K ,ma
heatioîzhemvnagheneemedieſez . Îſſv'lſſ
"uſi el di oorſol’e parole mena: ñ ' Ty
ecanodal trozo aneheſta volta, - 2' fix
r
tralaſsoeldiſeorſhzde Pitura, ñ r ,. ~
LM..
l
-, Ar
audando vnzetaeper.no? dir ſcultura ;z 59,” . .
'u . ,. .
».
Ma
ÉÉNML-LVÌNIÎ- Bas!
aCome
qudrebeglze ſtà apwſsofluele notë'Îx-- ~it** …fl`. ìx ì-
Îl’eſpnmchenmwdeuot’ol-
ſçlväcaäefluqucàn sì pelmotgà e _2
e r pon ea, -tenpoflq e. .'
vardemosùíncielmugbevedcmo
Putìnìy-cíxcondaírutídcgloría, v -';-' .1 — l: I_
Cheîacoromflpalmamex- Vitoria, ". , .;. , ì;
Portaal’iſteſhsantayaDíomedemo; . .ì . ~'-‘ ’
puoldír che’l Pjcogperfarſtiaſetì, '
Jflolîhabía impal’cà, r]_e,erubíní., ~~ . ì .
Iſmeraldi, cſafilipiKÎ-chflfinìzñ ,rg .. "* '
Zdiamantiputflèimím 'ec-is` fl . un
›er condíria-,el g’hábía ,parſo-fiori ~:.Z' um.. ñ
[più zemüí,-d1erenda e] [guance, ..j x: …ì
Zon'le vaáezzcinſiemenme name, fl.
;heNatucapuól farro” i .ſo’co ori.. ñ ‘ -
mtra-íſpoſalícíjpíùemíncntí, _. "2 L
Aleſſio vn xè 'certo,Crífio.,-e Catarina; Î
IaltroxèLSant’IſapwehRflſht, `. i
tela deÎCíel,-c`hedmnínaípíanetí. .Î'²-. 2
primo è ſingular, Î’altroè perſero; , ~. "J Swan”
,apontotut’idod’vna maniera: x deSJſcpo
.'ochíÒ varda elſcgondoffldäedefllbím ` 333233*
”bensì medelm Ìnqudîogeto. -. L, dcl’Eminë:
zenu'flàdclsamdoteiàma, - P‘- :ur-- .i jíjáffä;
:he lígaùÎCíeLe--ín -te’rael mè., .m .
àreſtar chi ſeſia tutoñíncant . . ~ -‘ -'
@efloxè vn quadro che no’ghè altrettanto. . _“
erqucla-íingular naturalezza:z
u' figuraètgtammuegía, ' ‘ - *., .
ì; j;
[a molto più pcrquelagran vaghezza; - l k ñ~ ì
che :Pitura: Veramente-regia!
T c 2. Anzi
:gl-;3,7, ;VE N’Ì’Ù .QVÎN T O .
Anzi `( ſeghepuoldir) piùehe erninentó, ,TT-'JP BM
Che in dignità eogniCorona-z ~ '1T' `_- -j
O Caſa ben piu d’ OTO volte BONA;T 7' 4 f}
Godila' 'con raſon felicemente.- v z ì É - A
Cireonei ~
L’iluſtriſèimaCaiä Bonfadína , ~ mmm-e)- 2
lion del Si Per la ſo’ nobiltà chiara reſpleë'ldEé’We T; Uſi] i
änor de
aulo in.»
Ma Paulo de iluſtrarla anca pretende, “i 1-" ì
Cà Bonfa— Con vn’-opera iòe5quaſi diuina, i', '-32 "‘
dini. Pitura precioſa veramente; ñ `β`l x JJ} =²~z Îì‘ Î
Doue oferta Maria Fa ìin- zenochion -' “'Α i
Del bambíneto'CriſtoaSime‘on, zi-»s— 1'115* ,
Tuta modeſta ,etuta reuetente. *'ì "ñ-T--î ‘ 1- fl.
Oſanto SacerdoueaOVechio degno -ñ 2 **W -~
Che me
No’ ſe teihlpiſsoſèti
porza in brazz‘o
hàdeleldiuin':
Dio bambini`
q —‘ ix'
Perche ti ha’l Dio’del’ VniuerſtI-inpegno‘; - ‘
L’eſquiſitezza , gratia,e’legiadria~ 4* ‘î i‘ '"- ' ` '-ì “T
De weleDoneflhelàsù-cottiza’ -ìó “3135;,
Maria , xè tanti Soli, che lampiza Î-'ó ü Ji] »i
Efàl’amiracion
LeFà
Acaſoſeretrouaa
figure reſtar
druerſe,ìcl1ein ſtupiti:
que uel
die-ogn’vnoſtupiſsa miſterio.cÎV'z'J'ññ'U--ì
Tempio ITN-'ñ 2 ñ - ñ'
in muodo‘ſerio.,
Da-niſſun
( No’ ſia mai
certo
dicoqueſtoa
izſarà’ mai paofimdçr
compreſi. );…?I.. -ì-
1 i' - ' _
E1801 xè ſolo-sfldoueeſſoxreſplendez
5' aliesra -~
Oslxiochio, e giu-biIaL ché-[times - (.1 ` -
Per …uſe Più chiara-z cpór la' prima? Α. › ^-”- j
Pe‘rche ogni aliroſpſehdorda; qneldepcnde. ,
Wgffìì‘Pchcleletfçreſſocal-i '2' :fx '2; mr "c" _. L
ecmquef cu 13,6: r" e Pitorí,.. : ' - r
Che ſenza la manieradelorizz ‘.
j . `_
› Crt-to ,ndſepnolfaxqngídm-,dze yz”. i:
i:. ` ' ; vm
VENTO .Qt/INTO; ;453.
L' vn xè Tician , xè l' altro el Tentoreto; F.
Zorzon è’l terzo ;zel quarto xè’l Ballan;
E] quinto èPaulozel ual-eon-le ſo’man
A] mondo hàſempre à ſomo dileoo -
Depen‘za pur qual-vogia eſſer pitor ,
Che ſe eo' ſte vocal no’l ſe compagna, Î
Qual conſonante èſorza-che’l romagna,
Che non hà per sìſteſſa alcun valor .
lapregoingracia, per ſta volta tanto, 7
Compatir ſte mie ehiaeole ,e ſto abozzo , ñ .
Ste quatro zanze , cuſi ditea ſtrozzo . ’
Che no' pretendo quà-landev ne vanto . -
Ec-LaReſto
modeſtia xè-bona
obligado in tuti icontí.-
a iñvoſtrirgran: ſauori:.e . .
Hò- gradi ſto diſcorſo de' colori r
Per hauertne tocà diuerſi~pontió ‘,- ,
Horsù:s"hà fato qualche digreſsion, * ñ
“n'a '
Tutocurioſità ,tuto ,al-:grezza ~ . , -_; :5. - -'.
raeion In co'mpagniad’amiciel ara-annui; iz: ' _
Barbieri da *Sto quadro,cheſà’l Mondoſtupefauzíw
cento.
E ari‘ua ,rà con ; tuta inrrepidez‘za. :'íi z aria i : ,.
Ma più che ;riquadro-elſe và a veſinandſhu ~ ;ñ . ,
Elperdelaparolazel-tiſmeättdñflaî rt.; i i
E s’incantadauantlaquellſedeſeoygoxóv 3 a
Che batesenma'elcaodeqnaadofln quando
Delàelſepartejerràzdam’alttrnlalz1L.- .
E ſe j) .Dip-3 Y
Veſtio de›verde,,emarauegieòquançe 2 `,
Farrel-,ſe vedelo guance, oquante mail . ñ. ‘
E] dà vnzochiada a oſso-aquel LCHÌ, :e
Ererlagrauitàsi maeſtoſa., a; iva*:
_E forma piùchemai maraueaioſa .-z‘, ;il _l
Ateneo-neon elſtarſtua desiñ... - 'ni 'ti
Elfiſsalaſoîmſta al Redentor,,.-l~.-:. : 't-:r ..ÎLJÌ
Etuto oſſerpioſozimeuerente ' … . ä-'fî
L‘adoraiconlîintcrnoodela mente, ì'
Eſe ceoſondca vnzsidiuinſplendor. r. -'.
Icompagnhcheigieralà veſini, ...i i ,;;- ~ -
Amira vrtpezzol’atention sigtanda, ;:.. 1- .
Vnidíinfiemetuti da vna banda., ‘
E oſserua del Barbieri idegni fini.
Reſto con la più. viua ,amirat-ion. ''
Contemrflaaparteeinſieme ogni figura;
El’ornamento -del'Architenit-a, x
E reſta in. virtuoſa ,confuſion .- '~
. Wei
VENTO &VINI-m; ”i
íSígnori,-.che vedcl’ínfinír’o; . .;~=
chelv’an'rirarionnon-hà mai fin,- .-ñ* 2:" ,
iiſercerml’èvn quadroapuliroi
;heväalfimcodeſtríläpianim .. ',.o‘
`'-v
-
,
lo’volemíoandàradbbocoèſera.
Barbieri ſe' vol'ra,tuco‘ ſmorco: ,. ;uz
_ .-.:ì 1-!!
gel* ghe dìſè :Îv'oleuqualche conforto ?ì isÌ 2,! ~"
revìeſenr'iu,chesè'mudä~ deeiera ?v ,ñ -_~
ſsesminonhò'eoſaniñunayç- …Î-;ñ - a::
lomeſe’nrovn* batíeu‘or in peco- . aa ~~ ;ñ-t
ul‘od'el’a. Pitura-e’l' edileto;` ,Z . -
rmimepar‘denorr 'rforruna-Lxm , ` l -
C’ompare‘,ch‘í hà ínz'egnozapeſca‘a fondi; 3 (.2
nzaSà_impizzarne corziznìc
lff’fiçlnîfmîv i m':- I Ìjfflt"
candele; ſi; . ",- ;i7 ,i
enea'tr'ſéa'erípiù pcoflaìndi‘ir.` *xx . i _ :
che dir ché‘quelo xëî vn Bnbíery - .
e' rad’a’ ſöto z fin che’tcarìa el Vil-'low …i . 1'
['“Cíl‘flSíCÒbtWVG’ÎdèÌkñ-ÎWÉ z .x. - >1 2'::
;mr’o‘ín _P’Îturá ogn’äſrropunl'ſanerz- 's ;ſi
uadroſeconſemaJnCa-Piſani,‘ñ _ ., he." ì’_
eſoí‘a l’imiem‘ionlfè l’zimperante` .’ - v ›
'häprerogaríue tal`,e.taìntìe,… … . --z '.
e’ljvíueràfeternitàzdei'alür,
exëmaeſtàflà gheîdecol'o; -.r. :,-"~; .' “’ EMF-"5***
darghe‘lume,eghe a. mbriaa
De chiſenza-:inueneionzſenzaî’ no›—² - j ,
Degno Orato'r" che lin'le. .arabe elsfida; .ì -j -‘
_z Epuoiauarñäuaiſza‘p r Jonpiü-ſorte,
Edar la vita>,~eliberarîdaj morde# “77' "- Pf
Inuencionghèin-Veiletia-siseſquiſite,
Che-adide tutflläl‘íaícónffiſióhzff `_ ' j 'ì' .z
Matt-3:1** Come de gracia-queligranîientorewv ì
l..
Aníma,eintelígenza`ſenta v ,o .- `ñ z ;-_.-`:
Welaflheconmzegnqa LAM”; ~
Velocefichc eſtrae] nei
eocoreaſtraueſh'r nta Pitura”,-~ _g .,- ñ.; Mafie”
Nefarſtatuede ſtrazzemcarneualí… \ z veeo noſ
ſo, ci:: ſe
Cheapena
:caro garbobuſoní,arciaqírr_aalí,
Babuíní, sàbozzarvnahgu‘ra.
no’puol índqlcír., . ó-,_,j…,. ;_ ñ - .j 'oſtia dc
roſſo.
Ne
Peffilente
chípèa‘l’ínferno
velend’aíìnrí
ſàràmaí-redeoti;
b ;,z - :.1
Bagía,chivuohedígadlisàdfl ',,ññ ,, z
:abíapecíencíffichczſtà _Cítàfffiá ~, - ff*
Puo] rafinarel zucaro .perſero .
;co'Clíma hàel’çjg dal Ciel ,chqfìſtîcf erp
Lucaro for'eſtíer räega in gofla . , ` . .
Gíoue hauemol’eſempío dauantí; . p —
Che chi monti. vuol meter ſora., monti .
De íngani;
Eſèfarà qpacírpenaiſàrà
pigmehchíflí zontí, , z ,3
zígantí.
ívuolleuarlagloríaalParadiſòſ- . ñ: z; _
'recipítgí da _ìflfiflmjni
_731m WMO-FUMO
Meemçodelateça celeſti.,
;em-elfi…ela riſo-t
a‘tctnzmar
çflítí l ~ :z _
O ſtrada-Weropeſefflvenetiamfrte** * cri?
l
t I
SëFmÉMfflië-elç .fc
, - om
e351:
Ion ſto voſtro difcorſoándm - 'ca'140;».- 3 ~ .i573
Meſe aterirruar'andome Bliſtoriaajíz 3?:- L i -_‘ p
No’ſo’cnmc'rábdè-conlamemoriag'ì ~Î "
Darmeneeontosefàkmereſtozeflldòsì i ( ²~ ,
N0' podereſsi
:firſsè dir quelzehe; disèzr
. ~ a: z’é1,212
là ſu’lſatozìcertamm ~ *..i a" "Q
ParSigiuſto,che’lflſialà,per
che Fama per lù mamo' fe pende;
aſcoltarv . *1,"" _‘>
Weimadrigaliapontozequei-mobeäí- "j- ‘ f y ,Î
L’è
No’leìtuto acentieq.. Più fa”
ſe podeuaveramemsc viui-afetí:ziîîì'Α ñ"- .` `~` f
O che’lcomponímemorelóg’hìſatoz x::- ...>1 _A : ñ :xx -
O-che Zorzoa-ghèinſisgñna quel tenor# 3 ‘~ -
Par niuoín sàquel quadro» ogni Canton# '
E, per refleſso , víuo anche elrel‘raeo ,
Z’orzomi-è quelìchefàdeſtíſtuporíç 'ñ - -ñ
lnſondendo :Li-od quadr-íelñmotolifieſsoçó.- ‘ 4"- z e
Ecuſia-queizcheſe'tertroua-apreſso; -'- ~ {'ſſ ~`
Gran virtù, ranpenehdegni‘colori-Ij ñ ñ?- '- - f
Se vede del Ba san chei primi Padri ~ ;I'm
Elqual quadro
Î-Fut-ido ſà’mocheal iegramentc:
gode el-pomo aldil-Ìgenre:: -‘ 'l ' 'l'23 -q
Amm' elſe ridede chiminíaí quadri!?-` "-5 7'- ëì‘ 7.
El deeorodëvn nobfl'Wenetiam, ›'~ . . ~*Î “ '~ . è. ñ
Ihabitoducahtuwjzompoſoy-
Ambíſëe de reſplendèr gloríoſoz,› ?Mrs ‘ `‘ -‘ 1
P’ereſserfato—de manda "RicxianìñU '-'ñ‘ I -Î ` ìó‘
~ \
No’ſepuohëfflç- J, ”quei-,drama , Α ’
Sevede-lîfl’omoyçl ` , îjynapehffi-fl- *zz -- Î- :32.1
:-Î glédbnjçftuíedfyzèofl fx' ; T
.aereo-:da M: EMail-*WOMAN*
Daíënomaruralíyezpùìzz‘ehe
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WMaw"5;* ~ La'
LaDonaòchebelfiorçthebela" flajP ` ` , En ü<>î
ogn’vno,chclavede (è’ínamoráíe‘ff’
Ghè xè de quei,ehe sboxſeraue n" .' ì “ `. “
a’Î'drz
Mile ceçhíní, e hauerlaín ſo" balia,z F* i7- -v C' `
Tanti Bhè n’èzche fçínrrîga‘ cl tèrueló~` ~ "z' 'f'
In tun pezzo de~ ſtra-;zz ſorda &WeB-x. .m 3,. -›
Eſéstütîffim-árpíaſiesukavn‘o‘rcàtj‘ë’z‘kf
Ala virtù veíncítaſtopeneſo.. ì' w' z':
ſg
'- - : A
San Gerokcmo atentmetuto ardentegfì~" ì ~ ~ t,
Stafiſſo- in* d’euocilëimezOrario”,I ~“ .L ,
ConynaMorteafit-qmërempſacmnz". _if_ g .k.
ODxoconquznczapfimndn/de'me ""-Î "
. ..
Performarvnaanonfluſideuotflz. - _.*1 7'" "Α ;~-\‘,
'
Vn ſhechíod’inffiímpmíten‘cían. :v , 41:53:231)
Soloa'l’icíanffi dàſa premínenc’ía‘é ‘ - c.),
Ghè cíedaogníahmmatp ;dem-;Nodi è
Vn-Retraton_ d’vnîkíommaffic aJ
Digachìvuoiznìffimsäqüélché’kdìgá}
Che in teſhhì‘m barctonzifito 'à-ì’ ` é 'ì -__;
(Dandonofl’difèzmi da: queſto fumaria." z ,I
Eſſonadel’autoconcatgmtíz i ‘ Q”
Che tòcojdeipaxchereèofletònas‘; ,z »3 -
Sîìdíſſe apontówn morn‘ovnz ` " nz’z;-"‘-,."~`~;’
Chi’l* vede d’olèeruarlqmaí elätíà‘.ñ - ì‘ *"J "ì'
o _o ,. ;1... l' '.'….7._“.‘
DeFatodal'noſtroWm’lfflàfi’g
Píü'ghe vnsmlbxëmëràſíoſîfí-"T
.` 7 ,.:Îì: ‘
Aaa z 'VENTO
VENrosEs‘To;
ARGOMENTO.:
.D4 i primi Fonti A dm’udr ſè *vr-ic.;
Fiumi, i” Mari ”eſſi-i; da i tram-ivi prima'
Ram' , comm-ſi in albori ſiti/im'. `
13! ”mio T”Zadar -viue i” I' Ende.).
l-.4
Veſt-i0 de verde ,col-Cape] de pagía,v
Che’l fà vna ation si-lefia-,e cuſi gagíai
Che in-ee’lſo’ſtato el ar vcnñ Paladin..
- Ghè’l ſeguito de molte.- oldadeſchez"
Co’l Griti ,tuto ſero, che a eaualo ~
ConelÎbaſtonin-rmn ;mena el balo›
Come
Per che
far. co’iPadoani-
quele trupe dele ſoldai-
more .
Se vede amapchiarleſte con. brauura L'
" L; e Formadatguerapnaturalze pura,
Daſoldaiveteraniueconſumai., _ 'i,
Ele ve par imp‘ìe viua-,e realz. -;
Merce` de quelſcurzar, sìrartificioſoañ
oneſto ëqnelidubim’ehe amoltixè ſcoſea - .
(Dà bate-elponto,elievnteſoro V315. ' -`Î_›
Cremona ti xè venza ;e ci xè perſa—5; ,r . z
²ñ ì o' d ~ . . .`
_ eîſi-…Î T1no’tepuolpiniìorzermeſcorlara:
IJPÒ xemlſozñ-.nno’ìpuol launc- v ~ . .
cr_
'COmflChBtlſOlCl-llÎÌtſMÙ-L
ſi
.. 4 `,_
À"`\ ſi &MK;
l VENTO SBXTGÈ. v ;8: ' ‘
Tipuol butarte adeſſo in zenochion ` '
E dir co’ diſse quela bela ſia:
Dio-me deſpaza in ben deſta liièia ;r
Perche i me laua el cao , ſenza ſtanz
O Bembo-generoſo inuito , e forte ,
Pin-'chef
Eroe che alEternitàſu’ltribunal
Mondo-viuerà imortalzñ' - ì'- È 'i
Sarà. regnante,aſcorno dela morté'. ~ Î’
Chi vede quel retrato furibondo, “ ’. il
Tuto ardir ,.co ragioſo ,e tuto pronto,
De veder Marte iſteſso el-_iäelſo’conto ,- - i
Che in tal foncion l-’ el-primo, e no’bſegondoa’f **v
Gran generoſitàrde quei ſoldai, 'Î . .‘ `“
2
-. l
El
Aleſſandro
In tola viene] bon diſeua quelo
Naro-cari. Che viſte a comparir le confeture: …
Cuſi poſſo dir mi :cperche piture
Voi' nominarghe 'vnico penelo.
, Parti de l' ecelente Varotari
(Del' ecelſo Alellandro padoan ,
Che ſentè sù la ſedia de Tician , .
Ereditario de queícolpi rari. l_
Adotiuo fioÎ , con chiaro pato '
Che’l pofla martini-,come patron,
Comeflàrio real del belo , el bon;
Equel,che’l faràlù, che 'l ſia ben ſato;
Ec.Compatc,chiapè in drento direu?
Deldoto Damian,coſa ala gagíarda
-~ ! ì'
Edoue Bonifacio ,el laſſereu, . ~
CheaTician gíera guardie d’alabardaë- ~ v
C. Oponerno’me vogio alſo' parlar:
Ma , ſe Alellàndro de Tician Tenente .
Fù in le ſacion più eroiche ,e le più vrgcncc ;
Non el ſora de quei da reguardar è
Ghè defcrencia ſtar ala portiera
Con l’palabarda in man per la deſeſa z
Wel’e‘ cargo d' honor, ma no' d’ impreſa 2
Che in campagna è’l valor d' ation guerìcra.
Biſogna vederla Caualaria ,
Guídà dal ſo' valor , dal ſo’ inteleto ,
Chi hà vellî megío l’ elmo e’l corſaletoe
E hà meſio inſquadra .e in fila Fantaſia E
-
.WNEODSZE’STD.… il':
No’ſecemaí quei degni Ala-hardíeri vI z -J
Ati , cuſi: 'ue-ríeri, e-.màrcmir-,ç r, . .z 1;.: `.:-:.`I
,
.4,04; VENTO
Con degne impreſe da gran Caualier, ñ -
' Tuto pien de brauura, e tuto ardir 5
Colonelo real-del colorir 5,
Miſtro de campo ,pien-de gran ſitu-er'.
Ben l’è Corona (ſe puol dir )-d’ honor,
Tanto in te’l comm-,quanto in deſſegno;
E con giuſta raſon che’l ſia ſtà degno
De ſtar apreſlo a-l’ arca del ſtupor
(ëeſta xè però gloria tentoreſca:
Perche ſto’valoroſo Muraneſe g
Dal Tentoreto-quel bel far el preſe,
Eda quel’Îamol’ hehe el cibo, e I* cſcae
Vn razo ſolo de quel-gran Robuſti .
Puol dar lume per ſempre a chi-in Pitura;
De volerſe erudir ſtudia, e, procura :‘
Padre d'e*
Perche’ldà elſazode i contorni giuſti-.ñ
ſo _ to in C che quadro in ſolito che xè queſto'
Gapèla in] Che ghe nomino adeſſo là al Roſario!` › ’
Roſario-` F~Γ..;
`l
del Coro Se ghe puol dir :perſero , e veto cranio# ñ -
na a
Per eſtetvn teſoro manifeſto. 7
’ Teſoro de gran zogie precioſe ,.
Teſoro deldiuin ,-.e delv human..
San Domenego là<puoco lonmn ,
Predica al Papa _, e Imperatorñ, e Doſe.,
Là-ſe vede che coſiazè graniti ñ.
Che coſitè, pompa ,e colà xe decoro,~
El ſplendor del. diuin-,1? arzento , e l’ oro z
E delMondo la gran Serenirài.- .
Quando Lunardo in tura la. ſo’ vita'
No' l.-’ haueſſe forma-.nome ſta zogiaî,
E] poderaue ſtar de bona vogia:.
Perche ſto quadro èpiùchecalamira.
i . m -..fl
9.' . VENTO. reſſe. *405
Anzi Ia calamita del ſo' inzegno
In agiere ſuſtenta' quel- ſolito,
Reſ lendente metal ,- tutov proſito
r_ A orza d’ vn per/feto , e bon deſſegno . ‘
_1° * i No’ſe core, ſe ſimula-agili, e pronti,
ſſ’e , (Dandobegnigno’l- Ciel la man-nc porze :
gno' E bon-ſegnalxè queſto'zondefeacorze z
ſino' Che con el Ciel l- Homo hà *uſtaiſo’ config"
r Ma ſuolemo de gracia co’l pen ter ‘ › In mmm.
Doue uela Nonciada reſplendeînte ì . Cards dza
, In l’ iſte aCapela è più luſente Ìíîì‘éäá
?,— E. de l'oro ,.e del Sol, per—mio parer . ` m
'eſcffi Là ſe vede vn-eceſto de ſtupor , .
ln doue el Padre , col Spirito ſanto,
Pixar@ E’l Paradiſo inſieme tuto quanto `
a: i OſſeruaCabriel imbaflàdor .~
;fuſti- Oſſerua aſar la ſanta.imbaſtaria‘,`
, Noncio dela-ſaluteatuto e] Mondo;- ì
…'91 e' - Secreto diuiniſsímo ,epr‘oſondo i, 7
.4,40; Con quantadeuocion xè làMaria . .
0 gran Pitorde cima ,e valoroſo l .
Ben degno Venecian, no’Muraneſe ,
Che le ſo’ operacíonñ xe viue impreſe,
ſe, Ch‘e’lhà-fato
Queſto rende eoperone
ſingularſenza
,"e glorioſo
ſinñ x . ,ì i Î.
AlaCentura , in Gieſiaa San Marcuola’,
o9:0,
, E in mile lioghi
Einfinità'de ,adiryera
quadri-a parola;._ñì
…San Fantin .
Quel mio Signor Franceſco Lioncimñ i . . , _, "
Godeda la Pitura eſtremamente . . ~. . ~
E. ha ſempre pregna , e piena-la ſo’ mente, ‘
r DePitoreſchhe virtuoſi fini. da ,mi
406 'VENTO SESTO* ,
L’ hàde ſtoAuror l' imagine de Chriſto,
Mortoin ſen de Maria; che’iſà pietà
Chino' vede quel Dio de carità'
El. belLunardo
Ec. Sòche ſarde Lunardonon hàPitor-,ì
xè. ſtà vn gran viſto .
[lo i
Doue ſerapreſenta i caſi humani, ñ
età Ele glorie,eitrofcí de igran Romani, ~ſ
Aeiche del' Vniuerlò hehe cl comando. "
(Delio rimieramentc emo ‘ ~
De atue,partimentr,earchltemrc,
Doue campiza in mezole ligure
Baſi ſcenarcal,chezira in uomo.
Con trombe de virtù l’ eterna Fauna'
Inuída el Reguardante a queleglorie;
Per contemplar quele sì degne iſtorie ,
Doue ogn’vn core , e de vederle brama;
E quà chi è curioſo oſſerua , e mira
La prima ſcena , etragico quel’ Ato.
A tal che a prima viſta fiupefato b
We] reſta; e per pietà, pianze ,e ſuſpira .
Opitura che al viuo xè retratal onu:.
Come puo] "eſſer che Oſtilío ſia morto è "°“°- '
Se puo] ben dir più toſto: l’è relſortó :
Morto zàclffl, ma quà viuo elſe cata.
Par quaſi che’l Pítor , qual Recitante ,
Introduſendo vn’ ato de Tragedia ,
Vogia con intermedio de comedía ,
‘ Faruela comparír tuta galante.
Ipomene vedemo acomparir,
Che venſe incorſo la bela Atalanta: e home-e.
Perche Ciprigna ghe fè gratia tanta:
Onde l’ andè con ella anche a dormir .
ln altro vù vedè vítorioſo Oracio vin
ce íCuria‘_
Oracio , che i Curiaci venze , e doma: Cl
Mala ſorela reſta mortazin ſoma .
Ogni guſto morta] ſempre è penoſa. ‘ ' ;
**40:8 VENTO FE STO. Ò
El iègondo intermedio xè Caliſto , r ñ‘ . è
Chegrauia dale Ninfede Diana z r: ‘ ñ »
Fù deſcouerta drento la fontana . ` '
Caſh più natural mai no' ſù viſto . ..
(Dà Mucio l’ato terzo rapreſenia. - .- a.
Credpe, per abruſarſe, xauer ceruelop ‘, ' .‘~
Che er capricio per no’dir duelo) .
E la män îÎo-lontfari?ì cl ſe torînenta . ñ. .
MW-; Omato a igar,ar
Idiſechei Romanihaueuaepazzierfl…
inzegn’oi .~.-:
—"-- r - l
El ſtimo da corezer con v’n legno , ,
E ligarghe in caenae man, epic. ' ~ ' -'
Laſſemo andar ſto caſo per ancuo,-> . ‘ a' ~ _i
Eal’ intermedio demo vn ochiadina,` `
Doue tre Dee ne fà la paſſar-ina , ~ ~; ;L
Senzacamiſalà co’l corpo nuo . ~
Paride veramente ſtogiudicio
‘ ‘ ' No’ſe‘podeua dar nomeavn paſtor:
Percheadridelevacheèdiretor ~
Stà molto. ben impoſto vn tal’oficio.
L’intereſſo Però ſe vede che chi sà ſat. gaſi,
ſm"- E ineſca con' induſtriale perſone,
Vien ſtimae le più bele , ele più bone
Fà el giudicioa to' muodo , e godi, e taſi.
porſmm; (ha ſe vede Porſena aponto in ſcena ,
cebe‘ aſh- Che per propria cautela oſtagi, e-pegní
S'- l Romanighe. porta ,molto degni:
Perche in ogni ocaſion quei porta pena.
ſëeſta xè ation ben regia , e maeſtoſa , ~›
Con ogni grauità rapreſentada , `
E con sì generoſa caualcada! - '.ì
L'arte farla no’puolpiù decoroſa. ` S `
e.
VENTO. mira:
Seguíta degna , _e fauololà íſtoria
Doue Cupidoa fàreaſtar-ſe vede
Gioue retor del Cielo inóla ſo' rede;
Anzi de quel ſe ride, e ſe ne gloria.
Euro aſimpliceta , tuta gratia map-.7
Sc rza con Gioue in Toro trasforma.
-Îeeez Ogando chi hà el ſcetro in man beſtia ſeſà,
El ſo' vaſalo aſpeta ogni deſgratia.
ChiÎjixè
ratìcaco’l
guidà dalouo, imparaa
vn Toro, vrlar.
cheè inuman: '
No' te lagnar; no’bater man aman. ›
Vaca ſeguro tihà da deuentar. “
Anche quà vn’altra volta comparilëe
Vn
Pertragico
l’honor ſuceſso
vien ſtimà
, affae
la vita
dolente:
vn niente , › ~ *
iiflîr
E de ſpander el ſangue anca ſe ambilèe . ' '
Verginio padre de Verginia degno, Verginio
mazza Ver
Per conſeruar la ſo’ verzinità , gian}
Con vn cortel l’amazza : ò che pecà l
Per el criſto penſier de Claudio indegno . *
(Dà pur ſe radolciſse ſto teror - J, -
Doue
Con ſauola,
ſe vede
checola
è meſta
curioſa,
, ma amoroſa;
0P"
e40; ~ *VEN ?TO ;FEST 0'.
Mezenzío, gran :iran ( come ñſauemo X
Mmnzio
ſe acampa Seacampèſoto-Roma, con vmor
foto IQ De darghe elſcacometo: mañel Signor—
ma quadro
in Gieſia S. Elſece andar in aquaſenza remo.
A onal de
A ”iſe dal
Ebiſognè píombar finaa l’ inferno ,’
ma., Senza montar ín-barcade Caronte :ñ j
Che per ſcurtarlaſtrad‘a , caſchè el ponte; _
E l’ hauerà da (larghe in ſempitemo. -
Sto gran Pitor per ſo* memoria eterna ñ
sſogà-ſunſtoñquadro el bel’inzegno—
Con ínuencíon-de più che human deſſegnos,
Eimpízzada—-ala gloria hà* vna lanterna .
Doue la xèfamoſainoíiiliogoe “
Perche-la Hama ſimo .inamíle parte ,
E inuída atior licion lñ’ iſtefioMarte,
g Per veder dela ſcrimía-el vero zíogor.
Si ſd‘rapreſentar ſta fiera I‘ſtoría ,ñ
O almanco aueſmarme eo’l-giudícío
A ſto teror,.a ſtogran- preeepieio, ñ
Me voi te nírin-borr, ma lenza* boria.
No' ghe xè ubío che ſe quà-el- dilem
No' me fòmíníſtraſſe qualche agíuto,
Saraue ( el! vogio dir ).pezo d-*vn puro,
'Che’pianze ,co’ 'la mama el: mete in. letoa..
Parendoghe de veder la verola, Lì
O qualche (Briga ,.o ualche-brutaa vecliíar.
Perchebiſo'gna-ade cheme iſiaechía:
In ſto tenor , che voi meter in colar
P’eròghe vuolardir, ne temer niente e
Anzi mcontrar con- ogni- intrepidezzar ‘
Sto ſpauento, ſta furia-,e ſta fierezza,
—.Per-eſ9nmex-Bag—@ſeasÉÌQ-açidcnxe.
i
.KENT-,o .rzm- 4.41:";
Cauali , ,fantarñie ,trombe , e tamburi,
Stridi , nitriti, ſtrepiri, e terori, '
Soldaizturivelemtuti firrori, . . ,
Chi no' xè in Ciel , no’ ſe chiama ſeguri .
Inſegne trarrerlàe, ſtochi, eeorazze,
Guerin-i coragioſhegranîeam quadroin,
Sevedearrupe‘,atrupe,anzia ` ni ' . ~
El’vnal’altrodarièinsùleſhazze. .r
;Par proua del valor,del cuor inniro ,
Sſidar l' iſteſsa Morte a far batagia ,
Anzi ſtimarla
E goder come ſcherzo
de uel’orido ,e bagia,
c‘onflito. . - ,ì' ì
Spauento,
Horor; che ſchechi’l
chi’l varda
vede ſtrenzeidentr', i
`sbigotiſse i i
\
J
`VENTO ÎJESTOÃ
la colone ghe xè retorte , e ronde ,
Scanelae, con vitalbe ,e con ſogiami,
Che atomo le circonda con bei rami,
Che qual ſe ſia ſcarpelo le confonde.
Qieſta xè roba a freſco , cuſi freſca ,
De relieuo ſpicante , e natural
Che più de la daſſeno aſsae la val .
Con ſto Pitor niſèun ſe [larga , o treſèa.`
Ghe de più de l’ Altar la Pala , degna - Nomi-adi
D’ eſser deſcrita con parole d' oro , de Monk
Per e] concerto graue *de decoro , . Mezan a.
S. Franco-j
Doue el bel del più bel porta l’inſegna. (eo.
Opera, con ta'nt’ arte manizada ,
Che quaſi humana mente no’ ghe ariuá:
Perche ar che ſe veda in ſorma viua
La l'anti sima Verzene anonciada .
Che bela zogia! che pala diuina i
Opera ſingular ,ſquiſita, e rara
Doue el bel de l’ idea ſe oſserua,eimpara,`
Per cognoſser Maria , Madre, e Rezina .
La qual deuota , etuta reuerente,
Modeſta, e graue, in ato d’ oracion,
Ofèerua quela Santa anonciacion
Con vna interna aplicacion de mente.
O intendimentodel Pitor imenſb .
Se con l’ induſtria del ſo’ gran penelo ,
E con la direcion del ſo’ ceruelo
El forma vita, moto, anima, e ſenſo.
Se imagina chi vuol razo celeſte,
Che vegna imbaſsador del Paradiſo .
Legiadro il forma, in geſto, in ato,in viſo,
_ Volante con legiadre, e vaghe veſte. _
, Ggg
418 TE N70 SESTO.
Che nillun poſta mai co’l ſo' iudício
Tant’altopenetrarl’ idea ` iuina
I—Îumana mente'là no' ſe aueſina , _ _g
Ne morta] manpoſsiede vntando oſicto.
-Chi vuol veder legiadra ſora el ,pian
L’ agilità volante in aria ſtar, b
vaga quel Paraninfo a contemplar
Certo’làno’ ghe aríua humana man.
LGhè xè’l Spi’ritoSanto tuto amor
In forma de Colomba reſplendente,
Agile che’l ſe vede tuto ardente,
Terza perſona del -trino Signor.
Con trePutini aponto .che’l circonda ì
In forme ,ein atitudine diuine ,
In poſiture in ſcurzo pelegrine ,
(Manto puol ſar dotrina a‘lta , e proſonda . ²
L' Architetura .che .adorna la ſtanza , *
La pompa , e i ornamenti regalati ~ ‘ '
Rendetuti che i mira ſtupeſati
Per ellergheogní adobo, e inabondanza.
Digo cuſi ,perchiuſade ſtàPaÎa, ' "
Che l'è perſeta , e in ogni eſquiſitezza
D’ inuencion ,de deſſegno , ede vaghezzaa
(Melia xè verità, che no’me ſala .
La xè dele famoſe, edegne impreſe ' ‘
-Chehabia Monte Mezan ſegnalizà, è
E molti, che l’ñhà viſta., 1’ hà ſtimà '
Fata de ina-n de Paulo veroneſe.
.Maniera veramente ſingular,
Sazo de I' eſquiſito de Pitura .
'Fonte che ſcaturiſſe vn’ aqua pura ,
Che puo] la Morte iſteflaimortalar. . i
' Certo
?Morar-Eſſa. - 4:19
` ` Certo che vn’ homo, che ariua'a ſto ſegno ,ñ
Se puol chíamar beato in: quantoa 1.' Aſſe,
Chi s’aueſma a Paulo e‘più-v che Marte :
Baſta culi', per tîarlo chiaro ,.ev degno .
Domenego Robuſti- Tentoreto . A mmm,
E"-_vn razodeiplendonche' vien davn lume ,. go Temo-L
.Che‘matoèche Hſſarſe in quel? preſſume ` ‘"°’
_ "A linea in_ ſchianzo no’che per] direto .F
- Queſto hà ſato t’remar el— gran': Tonante ,
Per hauer‘meſſo‘monti ſora monti :‘
Le ſtà fiero , e Robuſto' in' tutii conti :z
Baſta a dir che’l- ſia proled' vn’ zigante -
Le‘ſo’ brauure è' chiare in ogni liogo .
Da‘Pitor coragioſo‘ venetian:
L’ hà ſatoì-miſabilia con le man,
E reſoluto~, e preſto come el ſuogo .
O ramo‘d’e` quel Lauro ,che a iPitori
Adorna’el fronte de imortal‘ corona ,.
Douedel fato ſoo tuti raſona, - i
E hà] meſſoi- Venetiani a i ſete Cori .
Che gloriadvn Domenego* Robuſti.
Dir: no' ghe xè‘niſſun`, ſia chi' ſe vogia:
_Che in te’l deflegno' a mio Pare l’a togix
De ſar nudi perfieti‘, e più che giuſti lì
Ma eſponto xèche ſe puol dar tan l’ode
Anche a 1-' iſteſſo Fio ,- per le o-"acion 5.
Hauendo fato monti d' inuencion ,
q E perſete piture degne , e ſode :
C he ſe veda micra d‘e retrati- ~
De- Domenego, e tuti- de iömegia,
Che induſe' veramente' marauegia ,
Per elier più che viui ,e ſi ben fari . ñ
ì ..GSS 2- Sta:
4x0 .VENTO .SESTO
Sta coſa la ſe dà ſora marcà .
Biſogna veder l‘operone grande ,
Che ſe vede a Venexia in- mile bande ,
E ghe ne xè de molta rarità .
Ma,per dar ſazo de progreſsi tanti ,
Tre Magi L’ iſtoria— dei tre Magi è‘per mio crederî
dc Dome,
”eg-:Ten De le più bele ;e queſta e puol veder
tureto m Tute le volte in ſcuola de iMercanti .
Scuola di
Mercanti.. De gran maniera ſpiritoſa , e viua . 2
E a comenzar dal pian certozſe vede
Vn paeſon , el qual dà ſazo , e ſede ,.
Se l’ intendcua*ben la proſpetiua . .
L’è de figure vn bel componimento, …i
Eogni figura acorda in la ſo’ parte* ‘
Conmuodi induſtrioſi ,econ tal arte, A
Che* gran
Moſtra inganà reſta F ochio, ma
macſtàlaMadre* conte-*morì
Santa; * - ììr
Tuto Diuinità- Giesù- reſplcnde:
Qyeí Rè molto -mirabili- ſe'rende.
O quanta pompa èsùquel quadro I: o quanta-E
Cortízo ſenza fin de varie :ente , a
Con abironi grauiz ede decoro,
Manti de ſopra rizzo ,e zogíe ,e oro,
lnfin moſtra richeziza ogni ſeruente .
Ein ſuma ſe comprende ehe’l ſo' inzegno . i
Giera capace de’regal- penſieri-a
Epo’chi da i-Eroi de’riua, è‘veríÎ
Caualierazzi; e pieni de deſsegno'.
Mi ſo’che a lio Pitor ſazzo gran torto
A no’continuar leſo' grandezze :s
Ma in-ogni mundo con-le mie baſsezze -
J Sariaſcatſaogniclaudea cme conlbxtor - i'm;
nb.: *e
VE‘N‘T O .LB-;f T* 02-' Air—:n
ma fate tante bele operacíon, ~
Che chi le vede ,no’sà- ſiſo’ Pare
E' habia depente ò- lù ,tanto ls’è rare.
So’ che a chiarirſe ghe voria-del—bon.
Si ben-che da vna parte el ghe xè honor;
Dal-"alt‘ra no’ l’è in— tuto ſo’lbrtuna:
Perche forni che ghe ne x`e~tal vna,
Che’l faraue ſtimar de più valor. '
E] Tentoneto zouene ghe digo, .
Per ſar la diſtintíon- dal Pare , al Fio::
Ma l'è ſtà culi pronto,e cuſi-ardio, .
Che leghe puoldir Vechio ,ñ e quaſiantigo.
Antonio Vaſsilachi ,dito Alienſr ‘ ` '.1 monza,
Impaſtà delfuroró del-Tentoreto, '. mic-:Gg
Dotorà.in quel valor culi -perſeto ,
Doue l' haueua tuto el genio ,-e i ſenſi;- -
L’ hà ſato ancora lùó molte paſsate
De brauure,de furieye de terori ,\ -
Co’] ſar zauariar de’ bei. vmor-i , .
Che al ponto del-Robuſti-anche lùbatc.
Se vn’ operona ſola: nominalëe ;.
De ſto Pinot-ñ , quelaeſaria baſtante* › .ñ _
De
Ma render flupefato
me ne guarda el Reguardante
ehCiel :1.
che la laſsaſseì..
In Gíeſraa Santi Apoſtoli ſe troua- - T a
Le portele. del"organo,-depente~ i ~ T33…
Da ſto degno Pitor,cuſi~ eeelente, - .` s_s.^P°ſt,°-_
Che’lſh‘r: con chi ſe ſia ſaldoala protrat- . ..z HM*
Anzituto robuſto ,- etutño ardin _
Shda_ſia chi ſe ſia co’lſo’- penelo
A far ogni cimento , ogni ditelo;- i .ſi -
Eñpiùetofiodreeieder-vuol mont..
4.2.2'. VENTO SESTO..
(Deſto xè de i ſerpenti el caſo rio ,~
Caſtigo degno ala mormoracion ,
Rapreſentà con si gran proporcion ,
Che ſtupor xè ogni colà al parer mio .
Che teribiltà tremenda ,e fiera!
sforzi, no' de Natura, ma de l'arte ,
T’eror che buca fuogo d’ ogni parte :
S’trepitoſa,e tonante è la maniera .
O che impreſsion—de furia è in' quela teſta lì'
O che dominio-d’vnico deſſegno l
O che artificiod’e perſero» inze no l
O che' maniera viua, e pronta e' queſta L'
Forze d’ Ercole quà xè bagatele ,
Relpetoa i sforzi ,che Paſte figure- .
Acion, ſcurzi ,.motiui ,,e poſiture t ‘
Stridi', che sbigotiſi'e anca la ſtele.
ñ Qrela è vna maſſach’c‘iagropada. inſieme
D’Homeni', e de ſerpenti-,e tuti_ ingiuria ,
E velen queſti,equei dolor,,e furia- s
Solamente a vardarli ogn’vno teme.
Veſti xè quei terori , che ateriſtè z
Weſtixè queiſpauenri, che ſpauenta ,,
Chi inſto muodo l"lſtorie rapreſenta
Fà che’I ſtupor iſteſso ſe ſtupiſse .
Dorrina de' dintorni cuſi fieri',
Valor de deſtacar con tanta forza,
F'rurituricurai ſenza la ſcorza, ~
Che lÎ'ochioſe nutriſſe in quei penſieri?
Quando s’auerze ſt’Organoñ, ſe-ved‘e` -
Do [ſtorie , pur del vechio— teſtamento ,,
Compara, che ſerae leſtà'ladrento ,
Echikauarda viueelſe le cred‘e .. . r
. . i Là
,VENTO :Error .45:5
Làvedemocaimcheaſo’ſrade‘l ‘ &indian;
Líeualavita,"zper inuidia pura: . M!
E l’ Alien’ſicon
Torna viua
vla vitaal’ pitura Abel.
inocente ,
z
VEN!” 0 CENTO" 41-7
EaS’ediebo dir la ſanta verità. . 7 l . .
Ogni volta, oli-:vago in quela Chieſa ,ñ ñ ì -
Amiro quela hel’a,.edegna impreſa, '
i Pereſserdesìî graue maeſtà ñ ì
C. Paſsemoauanti,per cercar de megioz" - - »
Perche hè de-ſto Autor coſe eſquiſite ,o 7. i .
Opere in'gdárzſquaſi infinite' Î ‘
Dote-,cheaiDoti l'e- puol- dar conſegio.- ſi ñ
So’che demi lavede aſsae-più- ſpeſso ~ .
Quel'belquadron‘,,conla regal; lſtoriat z . '
D’Erico’l’erzo,ſelicememoria,~ , '. _ , . .i ‘
(Llandoſu’llidoelſeceeiprimoingreſso@ r 1 ~
L’ëinte’l Salon-tra el Hregadi',e’-lColegio,-.. - `î -Î
Sito* pro j rcíonà` per tal eſeto
Da'chi pone molto ben diretor ' ‘
Perche l’è‘aponro- ingreſsoal: Trono regio;
EIRE def-tanza , e’l Doſe Mocenigo —; . n‘rîco “L
Deſmontadal’pomihdvnaz Galia, ñ I* ñ ñ- ~ ſivſſXÃÎiÎ-Î
Evà ſuìlzlido con' la Signoria, n- 'z '
Con muodograu'e aſsae più. che'ncfdigo. ‘
E] Paſtor Patriarca 'Treviſan
Và. incontra a la Corona Criſtianiſsima: ,;
Con ation píùche graue,e modeſtiſsima,
E al peto el’ rienpuzà la defirazman.. . . ì* Î* ~
" i Schiereinſinitelevedeſu’llido, r'. *l - .4-. -, `
Che cortiza ,che ſerue,,e riueriſiie, -ñ '- i- `
Che :mira
L’ìvno- ,che ſe inehina ,cche
fàaſ'altroaralegrezza eompliſse ñ.‘
inuido. ;i
Sold’ad‘eſche , ſementi, e Alabardíeriì, - ;ÈÎ'
Sugetide cortizo ſenza fin: * - ` "ñ ’
O gn’vn oſs’equiacon modeſto inchin, ` ’,
Che
l numero infinitode Scud‘ieri‘.
h; 2;- ` Apar
n-.I
41.8. VENTO J‘ES‘T’O’.
.Aparati, trofei, archi, e colone, . ` x l
r dicquelìaſra: buſta
!VE‘NEO' SLT STO-J 43-9
come digo) el fece la Natura .
:Le-morto;anziin‘ſta’Gieſianl ſerepolèa.;
Sarà bengoſoque’lo,,~che :non oſſa
StimarpíùîPaulo da ſo’pitura.
.Percheiù prîr infefſgrîa elno’ſe vede
«E -que‘l ñ, che" fece eviue de'ſo’ man
Atalc'he’l ſo’ñoyerarxè .ſora Shaman:
A Paulodoncaía Natura cio-ile . >
LEeMepar cheRoargomento ?ſia minare,
.E da queſto mevien inla memoria ,
-CheaPatiloaponto daſsivn’ altra 'gloria,`
Epremìnencieſmgular ,-etante . >
*Co’l cignar chefio'Pauloſiael dileto,
*Edelbe’l ſiapiùbeloquel-che piaſe
Doue con certe-induſtrie, e certe :fraſe
Vù daſsí el primo liogo'a ſto *ſugeto .
.Me’l cígnalèí aSan Zorzi in Reſetonio,
Ne mai mehauè reſsoltoflomotiuo
(Dello xè vnponto grando,e porno Vino;
'De ſta memoriaancora me ne -glori o .
Si hauè colpoſeguro'ſu 'ilo 'ton , _
Voria che’l concludeſsí: che altramente
El reüerà motiuo inconcludente ,
De voſtra oſeſaìn :la reputacion .
C. Biſognacerto prima che miſeraa
Voſtra Ece‘lenza ( el ſe me puol ben crede!)
E che con la raſon ghe ſazza veder ñ
Chechi promete el vero, in‘fin lì-oſserua.
E, ſe la vuol ſauer come _la ſia, . ~ {La l‘c reſ
Drgo che’l ſuperè tutu rruah , i {TPU-T
F. l' hebe gloria-eterna trar mortali, - fio a 5.20:
(Dando el {è lepiture in Libraria . ziMazor.
‘ er
4.4.0 VENTO SENTO. í
Perche ogni concorente de ſo’boca ' '
(Cauando l’ intereſſo del ſo’far) '
A parte aponro el vegne a comprobar, z
Co’l dir: la gloria cerroaPaulo coca. E i
E l' iſteſio Tician co’l ſo' giudicio l
Ratifichè le degne operacion , — i
Co’l dir :queſto è de l’ arte el eonſalon:
Laudo quel vago far , quel' artificio .
Tal che l’ hebe l’ honor , l’hebe Vitoria ,
L’ hebe el trionfo lora i gran Pitori z i
Co’ldarghe
E fù honorà vna Colona
da quei per memoria.
Procuratori , ì
Perche
Publicìheeyfà ſaldo
atíon da aCapícanio
bora de moſcheto
eſperto; :v ì
Stima quel' Orator ,’ checonñfranchezza ,
Senza aroſsirſe predica,o diſcore;
Douel’ vniuerlàl tuto concore .
Là certoghe v-uol ſciencia, e gran ſodezza."
l'
.Alora ſe ſtà ſaldi ala copela; , ‘ .
Al’ ora ſe fà i veri parangonî.:
Che per parlar frà i denti in cei cantóní ,
(Dela: xè debelezza de loquela.
Le ation publiche è quele , che ſe ſtima:
Che i diſcorſi da camera è ſrítele; ~
Anzi l’è’] ziogo de le baîatele, -
Reſpeto aquel’ ardír que_ a èla cima.`
Per eſempio, Vedemo vna pirata , _ ,, e
Copià
La qualdalnatural
per vntal in tuna ſtanza!,
muodo de creanzz ‘ *imi
Se ghe puo] dir : l’è vna bela figura. `
E in ſatila farà la parte ſoa, i - ~ - . A;
E darà
Ma chiguflo grande ai Deletantí
la meceap’reſsoa ſti zigancí: ;ì
Queſti è laceſta,equelí xè la con.
Sala che a ſtar a San Zímian , - fl `
_ Se
Giuſtocdſi
vede queleghe[ſtorie
ſuſsiarentezettcflrc;
*ponmalmcnte ,` =;‘.‘ -: I
AR`GOMENTO'
.D'agm’ ha!” Pim mi?” 'vini-n”,
Come d‘ognìaltro che i” Veneti-a cui”:
_ L'opera moti”, e ſe Jeſi-ri”:
Diner/i Study" de l'età fre/?rite
E la virtùs’malzacon ſtupor,
Etrapaſsa le ſtelc., e—i lb’confiní.
L'altro caſo tir ueſto che Tician
Fece la Pala e l’Alèonta a i Frati , _
Con muodi de virtùperfeti , e rari ,
Che no' puol formar, più diuina man.
Opera , che per dirghecoſahumana, ›
Se ghe fàtorto , e inſiemegranofeſa:
E pur ancora queſta fù ripreſa
_ Da vn tal-ſcarpon , da vn tal barba
Se
VENTO S’ETIM‘M‘. "4!!
Se [li ziganti donca de tant’arte‘ ` ` '
Hà incontrò. cuſigran dificultà . .
E vche ſti caſi è veri che’l ſesà;
Ogni Pitor ſe quieta in ſimilparte.
EC. Aieſte xè tute glorie virtuoſe:
El cimento xè 'quel , che moſtra el ſato: -
La Prímauera è tra l’Auril el Mano,
Eda le ſpine sàfiorir-leerioſè. .
C. No voi laſſar de dirghe anche la _ter-ra,`
Per eſſer degna de memoria eterna ,
Suceſſa a Roma, no in-t’vna canerna ,
La qual ſu de l’inuidia-e ſcomoñ, caſerta;
Vn tal me diſſe ſto particular, F ñ
A gran conlblacion de la Pitura,
Che mitiga l’angoſſa e la paura;
Doue ogni aflíto ſe puo] conſolare ,. ‘
(Dando i CarazziFarneſe
Dal Gardena] fù introduti a Roma
(coìlauemq) ' ` " ’›
El li ſtimaua , come ſi medemo,
E i regalaua d'ogni honor in ſoma .' -. ñ
(Eeſti con ogni induſtria el ſo' giudicio -
Aplicaua a format piture degne : - .
I Pitori de Roma anch'eſsi vegne
A riuerirli , e afar corteſe oſicio .
Quandoi s'acorſe che uela maniera
Ghe podeua portar corno,e vergogna
A l’ora con mal’arte , e con menzogna
De l’inuidiai butè la prima piera .
Epienid’aroganza, ede perhdia q
.Diſſeche i nonintende el bon deſſegno, ,
Ne in coloritoi moſtra hauer inzegno .
O‘ Dio che dentidecagnipa rnurdia!
PPP Be*
4n MN rea-carrara.:
Weſto co’i deletanti produſeua, - .` '
(I
Vnaquai
talnonè del tuto, inoeligenti
contrauerſia ). 7
e ſentimenti .: _4 . ì ji
Che dei Carazzi el merino oprimeua .
El Gardena] patiuade ſt’ation .
Ne podeua vn tal ſcarno compatir ;
E vn ſo‘- penſier reſolue d’eſequrr ,
Che remoue ogni dubio ogni queſtion .
E] flnſe alami quadri d'aſpetar, *r
.. .`ñ'
Stupiſse i deletanri ,. e i più inte-udenti ;i zi' .A
E per ſquiſite rien quele ſature .
Chidiſe: queſto xè del Parmeſan:
Chi diſe : certoqueſto è del `Coregio r
Chi diſe con
La- ſupera ſodezza : e fori!
ſeguroquela man.megio;
."l. ñ A
Ogn’vn ſtupiua , e-reiiana íncantà : >
Ma ib’Emínenza rid’eua, in l’interno
Con dir conſond‘o le furie d’Auerno z
No' sò in lachiufàoome Ia ſarà .
In ſuma quandoogn’vn de quei Pitori". ffiſ:.
Fù reo* convinto , diſse el Gardena”
Sta volta diiè ben , chi hà dito-mal ,
Equeí fè ſcambia de mile colori .
Replica ſo’ Eminenza , e diſe :- prefio
Carazzi vegnè quà che a voſtra gloria
xè firañl’inuencionsvu hauè Vitoria
Parmeſanhecoregízedito queſto; i.. ` 'j* ‘ ` ` Pacienci:
Volta , leſpaie; s’alza la portiera ; ` '1-4' la ra
Ogn’vno reſta iàſenza parlar z ' ſe
ſuoidir.
- I Pitori confiiſi‘no’ sà dar. 1
Signor
Baſta cusi:laſecompiaſa
no’ voi paſs‘arincorteſa
più- auanti a ñ r ~'“k. '
De galderqueſto per Ia parte mia z
Ghe voria dicitori più eleganti- ,
Molte volteadír
E dirò, puoco
comediſse vn più.ſèdíſè,~
ta] Signor , ~ -` ‘
Auanti chèlo’lprega
Da lù, el' lo togia elcoreelprima
a dirghe ſo' penſier.
“ ln Gieſia de San Marco el fà icartoni
Per i Moläíchi, l'è Pitor Ducal
E ſe ghe coriſponde l’anual
Premio, per eſier raro tra i più boni .
L’haueua l'incombenza del Palazzo
Per cuſtudir quele pretioſe geme:
Ma perl’ocupacion ſoe che xè eſtreme
Se ghe hà leuà tal briga , e tal impazzo .
El Foraboſco vuol dir: ſuora Boſco;
No’ te deſmeſtegar co’l fato mio : .. - Carole-o
Va via de quà ;ſta mile paſsi in drio: ’ 2:**
Perche in ti boſchi el Sol xè tropo foſco .
_ Son quel,che fora el Boſco, e vago al chiaro;
Ne ſtar con ri mai vog‘ioin niffim conto:
El mioſplendorno’merita ſtar ſconto :
Ombre no’voi; no' voi dal Sol reparo .
Digo cu‘si 5 perche ſto mio ceruel .-—
-
,'1"
.1
“'
‘
_.~
E10
VENTO-…257717405 15!;
Elo è modeſto, no’ſe puol dir più: . ’
Ma chi no’l ſa? chi ſtudia a impizzolirſe i
Con la modeſtia, vien anche a ingrandirle ,
F. a inalzarſe d’ogn’ora affae più in sù .
Sto Pitor più veloce d’vna ſrezza‘
Con gran facilità , con gran talento
E corſo quà , e là come fà 'l vento
A adornar la_ Cità con gran preſtezza ñ
Doue ſe vede in publica, e in priuaco
El caratere fianco del penelo ,
E che con l'aſta l’infilza l’anelo
De la Virtü co’l ſar ,del ſo" carato .
MaPaſſa
chi inelSan Zanipolo
ſecondo hà guſtoa veder'
Inclauſtro,ecorae ,
vaga, ; ſiſ i n
’ L'opera a freſcoſenzaalcunaſtenta:
L’atiza conbeliſsimimot’iui. _
Dio] a iſo’ Amiſi, e acuti i deletanti ;
Perche da ſtaCità lu xè partio:
Ma perche da Fortunael xè gradio,
Fà che i ſe quieta, e godatuti quanti . `_
Però in Venetia ghe xècoſe tal o
Del ſo' valor, che xè de gran conforto :
E tra le altrea la Madonaa l'Orto,
Ghe xè vna Pala, che vn teſoro val.
Co’digo; adeſso con ſo’ gran ſplendor
- El‘ſerue quel’Altezza ſingular
De Mantoa :là l'è intentoal’operar, ~
_. Per quel Eroe-,degno d’eterno honor. , .
5” VENTO: alarm-ro.;
Che‘non oſtanteel reLer del ſo’ Stato,
L'hà vn genio cusl grando ala Pitura ,
Che d’haueri " celebri el procura
lèitori ;e de ſo man far ualche trato .
O’ virtù trà le altre la più egna
Zà che la man,che’l ſcetroimpugna,ereze,
De laſsarlo tal volta ancheel ſeelezze ,x
E in ſo’liogo el* penel tegnrr no'ſdegnat
0' Daniel, de ſo’ Altezza el predileto ,
Che con l’architetura, oltraei penelo, .
Merce l’inzegno,chetedona elCielo; - `
Ti è dei Palazzi , e ſabriche el preſero .-`
Vandich el poſto è in t' vna gran altezza l
E in man toa (ſe puol dir) xè la Fortuna .
No' me poſto tegnir de dirtene vna z
Reſta è la baie de la to" vechiezza .
Ec. Senz’ altro che ’l Vandich , mercè al ſo'inzegno5
El merita ogni premio , e recompenſa .
Orsù via pur , che l’hà vna gratia immenſa .
El puol dir: sò co’ ſtago, e ſon` a' ſegno.
RMN C. GioſefEnzoghe 'l dago,.in verità ,
:o , Per capricioſo , e per Pitor bizaro;
A tuti i beli inzegni acero , e caro;
Ne ghe nè vn’altro in tuta ſta Cità .
El forma legiadrete figurine,
Con gratia tal, chequaſila Natura
Inuidia in certa parte ogni figura :
Le xè tanti rubini , eperle ſine .
g ‘ L'opera ſtrauaganze , e bizarie
De chimere, de moſtri , e d’animali, ~
De beſtie , de baltreſche,e coſe tali
Trasformae, reformae da teſta a pie .
chi
rem-marmo: V m_
Chi cerca per ponente ,_e per lei-tante _
… Aſtrologhi, Stn’gonne Negrowanu ,
Se ive sà ſar ſtrauoder per-incanti,
Come ſtoinzegno,muora vn’ Elefante. ' " `
E pò l’hàda ſauer chelù xè bon i
De ſar in grando coſe-ſingular , '
Chepuo] co’i virtuoſiſtar a] par;
Ata] che lù xè ſauro, emarangon .
Anzi che adeſſo la hutà da banda .
E] pene] da le cabale,e ,
Per fara] natural le coſe vere , ,
Congranñbrauura , econ viueua granda;
Depiù’l’è Caualier dal ſpirondìoro, -z- :
Pato aRoma da Papa Vrban Otauo , ²
Per-eſſer valoroſo, ñeinzegno brano ,
Pien d’honoreuolezza, ededecoro .
La Caſa generoſa , Bragadina , _
Che ſplende comeel So] oh’flro , e ſupremo,
De] moderno operar godein eſtremo, [ñ
Cheadirlaveritàſtoquadro ſolor ;U _- z
Che puo] per ſempre immortalaxl’honor . .z
` Yyy z No
5.40- t. Ì'ENTO .:ETIMO
No ſe puol-figura* con-più? modeſtia
Wei Dio tutode razr' luminoſi), r l
Ne più feroce ellſatiroñrabioſo ,. "
Mez-o homo , mezo Caurña, e tuto beſtia
Icompagní ſaluad’eghi hà tormento
In veder quelabeſtia- a- ſcottegar ._
Par propriamente -lentirloasbtag-rar ` r
Con vrli , e smorlie , che ve fiſäuento.
L’inuencion veramente è graue,e ra z - .
El Colorito artificioſo-,eſorte ;x
A ſegno tal che ’l tempo, e che lañmorte
No’puol far cazza contra tal-maniera..
Che ocore adirèi’è vn valoroſo-miſta) ,.
Pronto, preſto, veloce , e‘tutoatdente z .
Xè’l trato a la virtù`coriſpondente :'- . .- '
De corteſia l'è molto ben prouiſtó a . '
E ínſin-l’è arlieuo d’e Pietro-Cortona, e -
A. inoſtri zorni‘celebre Pitor‘, .. _ ñ:
Quelo che hà 'l Tentoreto in>mezoal`euot
Doue'anche eſtogheteſsecorona.- -
*_ _Filipo Bianchi xe lvìitor'galante',`
31;” Bîî‘ E ſeguita elábon ſtilde la-Pitnra-r
" Perehelfhàvna maniera neta,-epura*.
Einzlîarte el‘xè aneheñlù molto preſi-ante'.
Con gran vaghezzaì, el-ìforma: le ſo' iſtor-ie ,,
Adornecon decoro' in ogni conto :2 .
‘ Sieheſe ved‘e‘vn ſar- legiadro, e pronto ,
Chemerita-gr-an lande, e gran memorie.- '
Qyeſto ſeme de cuor la- maeſtoſaz
` , Noſtra Pitura,eonñgranreuerentia,
Con ſtudío,corr amor ,-e con patientia‘z,
Come verarezina', e glorioſa… , _ ‘- ñ'
VÉNTO SET‘IMO‘.. i…
Ghe xè vna Pala a Santa fFoſca al ponte ,.
‘ Che in verità lTè molto ben’depenta ;›
De v’nguſto tal, che tuti la contentar ~ "
` Infln l'è de pitura vn viuo'- fonte'.
Làſe vede Maria-,col Diobambin ,- , "
Contre Santi deuot-ir, làv adorano' ,ñ. ' '
Che mete deuotionachirdauanti
Pafl’a;ñcol riuerirli,.e~ſargheinchin*.
SantìAntonio
Spira ,e reſpira,
de Padoa
ecusì;aſetuoſö
bengeſtiſſe‘, ' i
\ e Zzz Vn
,45 VENTO JBTIMD.. -.
Vnbriloarmoníoſoflnſuſuiero ~ i 2 -
i Defo
Natuállmenteinquele ſupia
'e, cheſe ,muoue -. i
par che 'Menta
Se ſente,e vede,chedà vn grandiletoó '
Arie con nuuolete, econ ~
i De lumi, che de mezo eſeriſè _
Se vede, che per i'm-za ogn’vn ſtupiſſe
Col dir de Febo quei xè veri razi
La Natura ala ſin tuta contenta
Ha guſto del bel far de ſto' penelo,
Col dir ueſto fà giuſto el mio modelof ñ
E gododa ſt’ Autor eſſer depenta .
FKM-Q** C. Franceſco Mantoan ſi ben fà i iruri
Manroan . D
Che ſe vna Dona grauia a caſo i vedé,
Ghe ne vien vogia: perche la ſe crede
Che iſia daſſeno, e la’i guſteria tuti .
L’è valoroſo certo, è sì 'l iä ben . .
Ma i hà ſto don depiù de ia natura,
Che ſempre, i ſe conlèrua , e ſemprei dura .
Tal che anche in queſto lande ghe conuicn.
Ben ſe puol dir , che inlùghè tuto l’aoo.
Ghè Primauera, Iſtae,ghè Auruno , e lnuérno .
Doue a lù quel ziro eterno ,
, Ne colpo mai del ſo’ penelxè vano.
Ec. O’l Mantoan l'è raro in fruti, ein fiori ,
In Peièi , in Animali, e coſe tal':
Ne sò ſi al ſo' penel gli-:ſia riual .
In fin l'è vn vaſo pien de mile odori.
Mic… C. Zà che ſemo a parlar de la Pitura ,
23353;* Facultàaráieeiebre,Îe famoſa
quadri ..- Me pararmscheſra marauegioia
1m@- ,De Michiel Piera anche l’induſtre cura.
a."
Ll
l
Che
. JVENTO SETI-MO; ` 547
Che xè conzariquadri danizai
Da l'acidente, o da qäalche deſgratia ,
Con tanta belaindul ia’, e tanta gratia ,
Che no' s’acorze doue i-lía conzai .
Perche in tuna Cità come xè queſta ,
Doue ghë milioni de Piture ,
Si no ghe iùſſe deſte degne cure,
La ſaraue vna penamanifeſta .
Vn bel zardin no' valeraue niente,
- Se no' ghe ſtaffe vn zardinier perſero;
Che da le ortighe el mantegniflè neto z
El ſaria vn boſco in breue certamente .
Che coſa valeraue vn’Arſenal
Pien de armadure de molto valor ,
Se qualcun -no’ nctaffe conamor
El ruzene, nemigo a quel metal .
Ma megio: che remedio, e chepartío
Saraue per drezzarchi haueſie ſmoſlò
De liogo, o roto per deſgracia vn’oſso
Senza _el Barbier da San Bortolamio?
El Piera ſana come,che ſesà
Spale, e zenochi ur che i ſia depenti,
Col tornarliin ti ni ſentimenti,
Senza ceroti, e ſenzaogio rosà. `- ~'
xè capita de-iquadri in le ſo’ man i a -
Dal calo lacci-adiin taálmaniera ,~ ì
Che no’. ſe ghe vederla ſtampa , ocíera ,
De Paulo,de Zorlön , ede Tician .
E’l lihà recuperadide talſorte, ì `
Che el lt hà reìmeſsi-inla ſo’ prima forma , .
Con muodo,talco`n si perièta norma , '*
Che el ghadì Vita, e liberal dà morte.
7 Zzz. a. Cer
. ñ ,4a .gr-Amm ;tm-.7140.
Certol’è gran virtù l’ègra'n (ſettimaÈ i Î. ñfìz‘ ì ñ
E] far leuar de leto vnmoribondoi, :,- ,
E farlorcaminar ſan ,'egiocor-rdo ~ -a- . .
Senza ſiropi, e ſenza medeſina. . -ñ
L’è vero zardinier, che molto val: " ñ È -~ "i
Dal‘ruzene el tien petal‘a virtù :ó ; z' v- ' - L
El flaconi Barbieri atùpertù: - »z :rl:- -
Ec- ElElmero
ſana alparangonde imendadori
teſte rore‘, eogrr’ alrromaſ.,. . . -` r
Che ,ſc vien danizà,qualehe ſcarlato, - _ :
Con Pago, e conzl’inzegn'o là in t’vn trato, ²
llo reduleaítermínimiorí. . ~
Anzi ſe ghe puol dir eorrgran raſon,i . ñ
Peri-remedijatami quadriſati, . -r < -
Eſarli-creder, come prima, int‘atíe* . - '
Atlantede Pitura, AMlGO BON'. . .
Hauemoinſtà
Belacorona Cità
;fertile Virtuoſi,
,e ſeconda— ~ ~ì ‘ *N
Eldeſisegnmel’Ideeeon-levaghezze. v Î
Per imirarsìrare-eſquiñtezze - r ‘ . ì .'
ì Comequefto niſsun ſà-ſtpulimñ 2 .; L s u)
“
.:Vani-*Marika 4,49
Chinovedevnacopiaſingulafz ›
Fata a San Zorzi in Reſetorioeerto ,
No crede , che ſe poſſa vntalconcerto -
A i noſtri_ zorní ſi ben ímitar . ~ o
xè piene le Academic , e ’l gran Conſegio,
La Scuola desan Marco, e de San Roco z L'.
Icore ali-Orto ala piera del toco; ‘ -;_
.Ec.. L’è
{Maſi
’l douer,~che moſtremo in qualche parte ‘ì *1*
che al Mondo no'gheſiade ,megio-à
Al genio ſodisfar delaPitura, ' fl; «g ñ
Co’l cometer atuti vna ſatura ,
Coriſpondenteacusinobil’Arte. , - ì.
E pronta l’ocaſion lîhauemo aponto. . .
Ghè queido cameronifabricadi , . ñ i “z 2
Che ſarà giuſto adeſſo ſazonadi. _ ~-
Cnsì drento de mi-fazzoſtoconto.
C. O ueſto xè vnpenſierda Caualier ,
- oriſpondentealſd preſtante_ inzegno! . .. .
Waſte èmotiuo veramente degno z, z
D’vnpar ſoo,che xè íen d’altolàueri j
DiuerſiCaualieri hà gu 'o-adeſſo- ì - .‘ v*
i-a
Là ghe xè d'ogni Autor; ne ſe ſparagna
A ſoldi, per hauer coſe de ſtima : .
La ghe pioue ogni dl quadri de cima ,
Come pioue da] Ciel gnochi in Cucagna .
Oltra l'hauer de] brauo Tentoreto ,
Del’vnico Tician , del Varotarr , \
v
de Carlo 1 Con ſquiſitezza tal de miniadura ,
Tifo: rc- Che la confonde l’arte pitoreſca .
gno eſa-liſi Se vn quadro de Tician, del Veroneſe
“’ Dauanti al ſo’penel ſeghe apreſenta
Zogielo in le ſo’ man certo el dcuenta ,
E ſtrazze in parangon moſtra l’oreſe. .
Più no’ puol far chi ſtudia imitation .
. Ma uà no’ ſe conclude el ſo’ valor:
Perc e lù, da boniſsimo Pitor ,
Compone iſtorie rare d’inuention . i
Ben la Caſa Cornera Piſcopía,
Scudo dela virtù , tuta Ecelenza ,
Gode da queſto per coriſpendenza
Vna Pompoſa, e nobil Galaria.
' Là molte coſe bele, e zentilez‘ze
Recrea la mente d'ogni acuto inzegno.~
Là sì , che eſquíſirezza hà vn verd’pegno!
Là sì chel’arre paſſa in ſinitezze!
Ma con c he ardir vor‘ogio quà laudar,
Per la figura , eper el figurato ,
(Del'
Se per Ecelenza in cusì
virtù , e valor no’bel retraro;
ghe vxè pat P
Se vede ben in quel’Eroe ſublime
Palade de virtù graue , e togada ,
E de valor in lu medemo armada i
Vero Lion, ch’orme de gloria imprime!
Che ben sì tuto per la Patria ardente ,
Come Lion aponro ardido , e forte ,
Non hà i’rimà incontrar ſpeſſo la Morte;
Stimando per l’honorla vita vn niente .
Più non ardiſſo z che pur tropo hò ardio:
Perche ſe agrizza la mia baſſa pena
Nominar Caualier, de sì alta lena .
Me inchino, e con roſſor me tiro in drio .
De quela Ecelſa Caſa altre pirure
Regala el continente glorioſo;
Maſsime del Baſsan noſtro famoſo , ~
Che è tante marauegie vniche ,e pure .
Certo vn Reti-ato d'vn Dotor , tra quele
Moſtra quanta dotrina è in la Pitura .
O‘ che gran'arre xè in quela figura!
L’è del Baſſan de l’opere più bele .
Se de Pitura ghe xè galaria., ' r ' _`
E (come hò dito) Miniadura rara ,
Mazor pegno, ghe xè, mazor capara
De ſiencia : el diſe la ſo’ Libraria .
A a a a 2, Che
~556 VENTO .SETI/MOT."
Che anche in queſto‘el valor d’Eroe , ſi graue ' I
Inclina molto apraticar Minerva . p
Doue de Libri ghe xè vna conſerua
Vniuerſal, che d'ogni ſciencia e chíaue .
“Pi-ì f"- Ec. Virtuoſo xèZl Loto, e bel inzegno 5
F. del Baſsan megio ſarà che raſa.. ,
Come dei Libri: ma ’l patron de caſa
D’eroica `Nobiltà trapaſsa el ſegno .
C. (Del Ecelcnte,egran Procurator _ . '3
Piſani, che ſtà in piazza de San Marco. _ .
Traze ai moderni con le ſrezzc, e l'arco , ì
De l’oi’o e ghe' ne aquiſta e laude, e honor .
Eaquiſta,e và aquiſtando zornalmente i z
Zogie moderne, cusi precioſe ,
Che biſogna ſtimarle glorioſe ,
E vederle con ochio teuerente .
In ſari i è quadri viui , e più , che veri; _ "
Ne ſon mai per far torto a chi ſe ſia!
Ma là la verità fà vna 'gran ſia ,
Fata de man de Nicolò Renierí .
Ghè diuerſc Donine , coſa rara
Del Liberi , che xè carne paſtoſe:
Anzi de quel zardin leñſreſche riolè,
E ſenza ſpin, che vuol dir ſenza tara . . .
Hc. O’ la Caſa Piſana è in Ecelenza . .~ .ì
Adobà de Piture, e coſe bele , .. ' Î~
E ſtatue hà veramente , che a le ſtele
Vola la Fama a darghe preminenza .
Ghè ’l Lucheſe, el Ridolfi, e Don Erman , ’
El Triua, el Strozza, l’E nzo, e molti ancora ,
Che co’l pene] quei gabineti honora ,
E fà coſe ſtupendede ſo' man . ~
- ‘ - " 'ſien
VE NT'OÎJ'ET‘TMO. 5 57~
Tien Galariaſuprema ì, e de valor - Galatidei
Quel Senator Molin,cusi Ecelente , ÃΑÎÎÀ‘ÎÈ
Che fà l’ambaffiiria pur al preſente rifà-;tc al
. Al ſempre Auguſto , e-ſacro Imperator . {mmm
Là tuti ibeli inzegní ſegheinclina 5 MaefiàCe
La sì,che de ſormentoètuto el gran: ſim'
La sì, che ben leuà xè’l bianco pan !
La sì che ghe xè 'l fior de la farina 3
Chi no’ vede la bela Berſabea , . , 3
Fata da l’eſquiſito Varotari , ,
No' puo] comprender quei colpi sì rari,
Ch’anima inſonde in la‘vezzoſa Ebrea .
La Dea triſorme, al viuo coloria , ~
Con arco, e ſrezze, e con al laſſo vn Can ,
L’hcì ſata la ſtupenda, e dota man
Del Reníeri , eſemplar de legiadria .
Tra quei moderni ghè vna nobil gara ,
Doue concore a la curioſità ñ
Warm Pitori,che con ~rarità *.
Opera, e de ſauer dà gran cap’ara .
I quatro Euanzeliſti là ſe vede ’ j
In poſiture veramente viue l
Chi leze, chi contempla, o ſtudia ,o ſcriue ,
Per dar la baſe a la Chriſtiana ſede .
San Zuane elſe vede veramente
Con l’Aquila , che’l vola al Paradiſo
Con cusì bela idea , con ſi bel viſo ,
Che 'leuor rapiſſe a chi ghe rien a mente .
San Marco è inuigorio, come vn Lion;
De maniera gagiarda , recazzada;
De l'arte veramente bela ſtrada ,
E ogn’vn , che 'l vede eſclama l ò l’hà del bon l
. k
San
558 'VENTO‘SBT’IMOA
San Mario xè ecelente, e molto belo ,
logia dela Pitura (a mio parer )
L’Anzolo per apento è teſorier j ,
lnfin l’è operation, che vien dal , Cielo . ›
Ma San Luca 'hauerò ſempre in tel cuor ,
Per eſier impaſt-.ì de carne humana:
No’ sò che dir; lè ſtrada .Venetiana :. .
Concludo infin co’l dir: quelo è, Pitor;
Da Guido el San Zuane è ſtà depento : z
San Marco el Spagnoleto l’hà inuentà; .
San Luca el Foraboſco l'ha formà _
E San Mathio l’hà ſato quel da Cento .
Conuien del Veroneſe anche oſieruar
Reſorto el Redentor , certo diuin .
Ben puol l’Ecelentiſsjimo Molin x
uel Pitor in eterno ringratiar.
Ec. We] "sì, quel si, che trà le coſe tare
Reſplende quaſi viuo , e luminoſo,
Carne beata,ecorpo glorioſo! . .
No' ghe ne è vn altro in verità, Compare .
CñM a Chriſto in Emaus. daſpò reſorto ,
Vien guida dal Baſſan con brauo trato .
Viuo elſe crede : o’ Dio,l’è pur ben fato!
Chi no‘ l’adora , in verità l’hà torto.
Chi vuol mo’ veder l’orida, e. tremenda
Prima tragedia, che al mondo e ſuccfla ,
Veda d’Abcl la Morte , al viuo eſpreſſa .
crudeltà d’vn fradel barbara,e orenda!
Anche quà 'l Foraboſco el ſo’ valor
Moſtra, e la ſo’ branura,e vigoria
_ Che no’ puol carne viua coloria
`Far, come quela, qual ſe ſia Pitor‘. O
~‘ EC; ’
”N70 JBTIMOÌY '53-,
ECÃ O' de ſto ſtudio poſso ancora mi
(Oo' ſe ſuol dir) parlarghene in cariega!
E ſe la verità no' re me niega z
L’è vn de iſamoſi ,eheſiaa noſtn'di .
Ghe xè Pitura vechia, e ghe moderno :
Ghè ſtatue : ghe xè zogie , anzi'teſori';
Ghè Natura, ſcarpeli , eghè colori;
Studio regal, che viuerà in eterno .
L’è vna racolta de coſe ſtupende ,
E tra i marmi preclari , e predileti -
Ghe’ xè del Eminente Fachineti
Regalo tal,che al' vnico s’eſtcnde ‘.`
(Deſio de marmo è vn vago zoueneto,
Che ibrazzi alza al insù :tal finitezza
No'ſe puol ſar d’auolio 5 eſquiſitezza ,` _
Che moſtra quel Autor pluſquam perſero .
Ma de baſſo relieuo Alberto. Duro
Vn Triton ſigurà ne moſtra aponto ,
Che vna Dona hà rapia: ſe voſtro conto ,`
. Che ’l ſia vn diamante chiaro , nero, e puro .
Haueu viſto quel zoco inzogelà?
' No" voi dirghe impetrio , perche no lè :
Più toſto de natura vn ſcrigno elxè .
Doue la ghe tienzogie in quantità .
Che xè de quei ,chediſe , chea ſègarlo
Zogíe ſe troueria de gran valſente;
Nò, diſe quel Signor, che xè prudente ,
o Sta coſa no’ voi ſar; l'è vn deciparlo .
No ghe vogio tocar nianche la ſcorza ,
Si ben me fuſFe oſerto vn milion . ‘
No' ſe sà quela rrita opinion ,
Che virtù vnida hà ſempre mazor forza è D
: , e
560 VBNTÎOT-..SET'ÌMO‘ÎS
De porfido legiadra vna Donina, *
Non oſtante la perfida durezza ,
Se vede, fata con tal tenerezza ,
Che la par nò de piera, de puina .
Vna ſcultura ancora vói dir ſola; 4
Lè vna teſta,’che ſpira per morir;
La muor, e viue,~e a vedè a languír;
L'anima ghe vien fuſo dela gola .
Coſa no’ le puol mai più natural
Veder, ne che ghe ariua certamente: ñ g
Me diſſe aponto el mio Signor Clemente, i z
Che vn monte d’oro quela teſta val .
Veramente l'è coſa da laudarla: ,
Che la xè carne, ſi ben la xè piera. ñ.
E ſi ben finta, la xè più,zche vera .
Perche la tira ſuſo, noÎ la parla .
Ma doue laſsio la fiſonomia i Î\
De ſo Ecelenza, vn retraton ſuperbo '
Del Foraboſco ?e ſe ol dirghe el verbo
Ben principal de que aGalaria . › -
ASanta Foſca la Caſta Donada , \
Galeria
ca Don, Che de Se‘renità tuta reſplende,
s, Foſca . Senza ſparagno ſempre l'oro ſpende ,
Che ’l moderno operarmolto gheagrada . -
Donà, che dona generoſamente
'Doni corteſi a tuti i virtuoſi .
De muodo,"che chi ſerue è corilpoſi
Sempre con premio più , che equiualente .
Là si ghè vna abondante primauera
De fiori d'ogni pianta pitoreſca ,
La più vaga, più fertile , e più freſca ,
Stago per dir che mai fior’iſſe—in tera .
Gran
VBNTD SETI-'JIG, ~ 56(
Gran quantità d’induſtrizardinieri ,
Coltiua, incalma , adaqua, e và a píantando
Deifiori vaghi, con valorsigrando. s
Che i fà che morti para i viui,e i veri. ‘
Tante vaghezze non hà Flora in ſen , - - ij' l
Tanta fraganza no' rien el Leuante:
La Pugia non hà ſpighe , e biaue tante ,`
(Arance ſta Galaria piture rien .
Ogni inzegno più raro, e che più val
Forma infinite , e varie bizarie ,
E (co' ſe diſc) i mete man, e pie
Per farghe vn glorioſo cauedal .
Liberi, Vechia, Don Erman, e Triua ,
Con Sobleò, Scaliger‘o, e Renieri ,
Ne moſtra dc Natura i ſtampi veri,
A ſegno tal, che ogni figura è viua .
Da ſti moderni ſe vede l’iſtorie
Su tele rauíuar , e darghe l’ellèr .
E aponto adeſſo ſe comenza a teſſer
De la Caſa Trofei, fari , e memorie .
Perche no’ ſongio celebre Pitor
Per poder quel’Erario regalar?
Donca quele Ecelenze tributar
Me laſſa, in liogo del penelo, el cuor .
El generoſo , e Nobil‘Caualier ,
Che volontario hà DONA‘ 'l ſo' COR REGIO GM, ,e
(A la Patria) no' sà bramar de megio , j i: lluſtriſ
Che dei moderni molti quadri hauer. 27,128??
Queſta è vna Galaria, che veramente
Hà le piture a monti i, e ſenza ſin .
In cao cinque, o ſie ſtancie è 'l ſo' conſin .
Ben là ogni Rè puol paſſer la ſo’ mente .
B b bb Là
lis-62. VENTO‘JETIMOÒ
Là d'ogni Autor no' ghe xè vn quadro ſolo 2; )
Maqnanozcínquc, .ci ſie d’ogn’vn dequeh;
Doue coneolpi ſranchrde peneh ñ- z
Code 'l guſto d’ogn’vn‘ ſim! de brolo. -
Vero combatimento de virtù; _ L
Doue ogn’vn-con la lanza,eco’l moſcheto, , ‘
Con l'elmo, con laſpada, e’lcqrſaleto ,
Fà veder con l'atdir chipoſſa più . p
Molti nominerò brani Campioni, _3
Fulmini (ſe puo] dir) de la Pitura , . '
I quai con generoſa , alta brauura ,
Spauenta più chele ſiete, eitoni. .
Vn Varotari,.v’_n Liberi, vn 'Iîneli,v A i W z
Vn Strozza,vn S ` gnoleto., vn Fotaboſco .
Vn Ponzon, vn Cento, vn altro roſeo , . I
. E] Mafei,-l’ñEnzo, e vari} altri peneli.
Ma del Ponzon là drento hà degnoliogo
Vn quadro ,che xè tuto pulicía ,
ì Doue
Sl che Cerere, e Baco
reſtaagíazzà 'ſuze via;
Venere -
al fuogo ._
Ghe vuol altro , che ſar i moroſeti ,
E tior per guida vn’orbo ſenza fede?
O’ grami chi da quelo el'viuer crede l
In veritàche i vuol eſſer paneti-.~
" Ã- ñA xè
Che farquel criſto
ſtràgie ſifù ’l, primo.
che delo'
ſangue human
che ribelo
Suenar que] inocente ſo* ſradelo l
E] meſſe pur la triſtn ſpina a man l
Stupiſſo, che vn Pitor cusr‘ clemente
Ha bia habù cuor de ſar ſta crudeltà l
Queſta del Foraboſco è rarità ,
5 Edelsignortiriracolo
.i
euidente. ’ n Vna
VENTÒSBTIMO; 563-:
Vna coſa ſtupenda ghè tra quelle, ‘ ' ‘ ~ ~
Che i più eruditi fà traſſecular;
Si ben’che"l nome ſol ſe diè ſprezar :
Perche ſto quadro è intitola la.peſte .
Sento talun , che diſe : ecaro ti , - _
No' parlar deſta 'roba', e vàal bordel ._
Ti sà pur, che caſtigo , e che flagel
La porta; ti l’hà pur viſta ai to di .
Velia è Peſte depenta; e l'è vn ingano ,
Reſpondo;l’artifl'cìoè natural:
Ma là no’fà biſogno i’oſpeah‘ i
Anzi ogni impiaſtro è fruſtatorio, e vano .
Se 'l Palma hà fato mai cofia eſquiſita;
Se 'l Palma hà fato mai coſa perfeta, ' ‘
O\ueſta trà le famoſe xè l’eleta: - i
Wella è vnapeſte, che ghe dà la vita. _ .
Ghe xè vn Mano l’Euanzeliſta ~Santo , '* `
Che l’Anzolo ghe guida, e man, epcna;
E vù el vedè con fazza si ſerena , ‘
_ Che ſe quel luſe in Ciel, queſto altrctanto..
O‘ fior d’vn Paradiſo, e nò d’vn’ Belbo , `› -
` ( Me perdona ſta volta chi l’hà fato) ,
No' puol pene] human far quel retratoz_ - \
Al merito no’ariua encomio toſco .
Ghè la bel’Arma de Caſa Coregia ,
Che dale proprie man vien de Maria .
O’ impreſa certo veneranda , e p’ial -
O nobile,e lluſtriſsima Famegia! . _
Piero Vechia l’iſtoria ne figura , '~ i
Con legiadra’ inuencion, con bel concerto ,
Doue Maria ſocore el bon Giberto ,
Co’l cenzerghe la propria ſoa Centura . - i
' B b b b ›' a Ma
564: VENTO" SETIMO.
Ma l’Apolo, che iluſtra quel Parnaſo
*E che dà lume a tute le Pirure _
Xè vn rerraton , che ſplende in forme pure ,
E ſempre
Beloto ogni ochio
, ti è l’Autor atoniro
de ſto e romaſo
retraro.; _ ì. i
Ede tal ſorte a quei , che l’ vede el piaſe ,
Che (ſia dito a to' gloria, e con to paſe)
I diſe l'è ’l più bel, che ti babi ſato .
In parola d’honor, in verità, e
Che ghè vn retraro d’vna ch'è parente;
L’hà fato el Foraboſco, l’ecelente,
E ogn’vno diſe: l'è carne impaſtà .
O`ueſto è’l zucaro fin con la canela ,
Che zonzoa ſte viuande precíoſel
Ouero vn bianco zio trà freſche rioſe,
Che ſta rola imbandiſſe cusì bela .
Son ſtà ſu’l ton dei quadri de i moderni:
Che chi voleſse intrar ſu’l Tentoreto z
Su Paulo, che in Pitura è l’ochio dreto ,
E ſu tanti altri, adio carta , e quinterni .
O’ no’ ſe ſeniría cusì a la preſta:
Certo deuenteria tropo proliſſo: - '
Ghc voraue la mente, e’l genio ſiſso ,
E (co' ſe diſe) inzegno, cuor, e teſta.
Ma rràle Galarie de mazor ſtima
(Tratandoſe de quadri de’ viuenti )
Biſogna dirla ma ſuora de i denti ,
Gai…. ,ic La Caſa Bonſadina ha l’fior, la cima..
1:1"ani-(gg Luca da Rezo moſtra de ſo’man
Bouſadipa. Gioue, che a i Calalini forma lTale ,
E laſsa la virtù da driole ſpale;
f Conceto del Filoſofo Lucian .
a.-. Mer
VENTO. .rr-:TIMO: ;6,
Mercurio aſsiſte a cusi gran facende:
Perche i Dei de imortali ha ſempre cura;
Defendcndo le zuche da l’arſura .
Gran fa‘uori del Ciel l chi hà rechíe intende .
Ma ſi ben la virtù xè in tun canton ,
La fà quel, che fà vn torzo in tun feral:
Sempre più la reſplende, e più la val ,
E xè dechi la ſ rezza confuſion .
Luca ſia volta da to' pene] píoue
Virtù che iluſtra e] ſecolo preſente:
Perche t’infondi l'anima viuente
Al iſteſso Mercurio , al ſteſso Gíoue.~
Và, che ti è Venetian, no’ ti è da Rezo:
Ti è patrioto; ti è de ſto paeſe:
Replico al verſo ſempre ſte repreſe;
Chi t’hà per foreſtier , el ſtimo pezo ,
O ’ Liberi zentil, che con tant’arte
De Seneca ti moſtri el bel penſier ,
Che xè che l’Homo, quando el crede hauer,
Gran ben da laFortuna , al' hora el parte .
Fin che ſe brama quel , che ſe voria ,
Se diſc: tOCO cl Ciel, ſe vn di gh’ariuo:
Se poſso vn zorno ſar del morto viuo ,
Beata ſarà ſempre cala mia . ,
Ma no’la xè cusì: che le ricchezze ; _-
Xè triboli, xè ſpine, e xè tormenti:
E chi è più richi , xè manco contenti,
E proua in mezo al mie] , mile amarezze.
El Lucheſe ne moſtra, che Alboin
Sforza Roſmonda a beuer de ſo' Pare
In l’oièo dela teſta : ma le amare
Lagreme quela bene, in pedevin .
El.
gli; {KEN-To renato;
El Renieri garbato co’ ieoloti '* fix* .
Ne moſtia vn bel con-certo de Pitura , ~ .
Doue el canto ſe gode la in figura ,
E ne patde ſentir muſier cori .
O' cara zouçntù ,che aliegramcnte . _
Gode la' primauetade l'età , p
E in gaudio, e inalegrezza tutaſtà , *
. Ne proua i gran trauagide la mente. i
El N’introduſe
Vechia, che de
de inzegno
Seneca elè coſtume:
aponto Vechio , .ì ' ~ Z
Eccltntiſiî
mo Borto
Deipeneli moderni deiPrtorr: ~
lamio Bor , Doue,con artificio‘de colori, `
ghefaleo.
Se vede coſe , che incanta la zente .
' el e Pitor ,
Baſtiantirapreſenti ,‘ ,_ .
uſtie,ecargodetormenlí,
' Par, che ſe-ve a , che ’l comuoua el ~cuor l r
Là , chi l'oſſerua co’l capelo in man ,3,
No' puol ſar veramente de adorarlo
Ghetal’vn che ha ſaueſtogiudicarlo
Del Varotari nò ma de Tioiäm; V ñ,
Ghe xè el Ponzon, che vn San Bortolarnio m'
Hà eſpreſſo al natural ,cusi benſato W
Che l’inamora . o xè pur belogffiato!
Ben mile volte al di l’è benedior’
Ghè 'l Liberi , ghè 'l Vechia, e Don Erman; -
Che ’l Ridolfi', de ſtima e ghè ’l Renieri ,
Col Triua, che capricij , e bei penſieri
Ogn’ vn de lori moſtra de ſo' man .
Ma vna moralità no' voi lallar ._.fl.
Che m'è ſempre romaſa in fantaſia”
E molto la me xè de ſimpatia . ſg, ` ,
No' sò chi coſa tal ſia bon de fan‘uvë
(ma `l Foraboſco, ſcontro de Natura*
Concorente , e zemel, più che riual ,
Emulo, e ſuperior , che aſsae più val ,
Moſtra co’l ſo’ enel degna ſatura .
(kieſto è. vn ſigniäcato dela vira ,
Che brevemente paſſa , e 'l belo pe’rde ,
E, quaſi fior caduco, el freſco,.e ’l verde
i, Preſto, abandona , per ſaral deſdita . p
Vita ,
`Vitá,chealnatural
VENTI!.xè vna lanterna; `‘ -,
-x'Ar ì*
kaflroi‘znxori ;ig
L'altro ſoracanal purde veludo, * Î ?o .2*'7251 p4
Ma tuto cremeſin porporizante , r ‘ ,rx
Che aparirà più graue al Reguardante Q 'ì
Ne ſarà de vaghezza in tuto nudo . ‘. '
Turi cordele d’oro a telo , a telo , -- -
Con ſranze del’iſteſſo e ſoto , e ſora .`
Sta volta vagha pur l'oro in bon’ora: ‘-
No' voi vardar (co ſe' ſuol dir) ſun pelo.`
Qi—eſti ſarà dò vaſi apropriadi
Da conſeruarghe drento la` Pitura , ~
Scala a la gloriateſplendente, e pura , ~ .‘ p
Che aſſende ſinaal Ciel co’ izſomi gradi .` ›
Biſognerà proueder d’ornamentiî
Per ligar ſte Piture precioſe:
Perche ſe fà ſte zogie glorioſe
Con i muodi più propij, e più ecelenti;
Vogío che la materia co’llauoro
Sia de valor , ſegondo el mio penſier t
No' voi ebano , auolio , ne peter a
Le zogie in ſin s’hà da ligar in oro.
Si chè ſaremo far qualche inuention
A qualche bel’inzegno in ſta materia-',
Con gran ſodezza , vaga si, ma ſeria ~, ' - k
Coſa legiadra, ma che habia del bon- Z— ~
El vuol eſſer arzento de quel ſin , - :i -. ~
ln qualche bela forma d’ornamento;
E pò voi che doremo quel’arzento
Tuto a ſuogo con l'oro de cechin .
I tacheremocon cordoni d'oro ,
Con fiochi del medemo in maeſtà. -
Vogío chñgîäandia la ſcaáſità, -,
E compar' pompa ,e ecoro . i
~ Dddd . C.Ve
; ,m mm’a— ;rn-Wan
'C.Veramente chi naſſe regalmente, lî‘îé) ;.~- ì 'c -' ;'_I
Nometeſori quel puol _ſemenarl- 2 -›.~ Îz-;gñî i
Cusi e’lſo’luíne elSolsà deſpenſal',` ~ ~' ‘
Per eſſer tuto razireſ lendente. '
Sala chi aplicheremoa cimenta …_ I; › .
Piero,eLorenzo,dò-degniſiadeli, .m- :~: :Î ‘
Che vien
Cheſà da le ſo' mand’oro,ecl’arzentol
ſtupirla'rugaeofimodeli, ..'- . rr' Î
IxèiBoſeli ,che tuti iNouizzi, . Î '. …- i',
De Caſe grande de la Nobiltà,- g
Per ornamenti apontoi corelà,~: :i ~. i. :
Se i vuolinuention níoue, e ſchiribízzi;v ' . ‘
` f
Per ſcritori i sà far beilauorierí ,u - -
Per peteniere, zogeli, e pendenti, -
Emile coſe ,che ruticontenti ' i.
Fà reſtar queiSignori, eCaualieri. -
Ec. Da queſti donca nu capiteremo:…--- :'- .ì , .›`.
Faremole meſurea proportion, ‘ '- -
Co’l
Laforma, c-he più propriaſtimeremo’; ìñ - 5-
compartirin ogni cameron
EiſeruiràperiPitoriancora, - -; ’ ~ -'
Acciò che con meſura quel oſioioi
l poſsi eſprímer con el ſo'- giudicio;
E cusi acuti agiuſteremo lîorai
Tocherà donca a~vùí ſarſtofauor Î ì --
D’vnir ſta maſia inſieme de Pitura': _ -’ `
Voſtra è lakir’npoſicion, voſtra la cura,` '
Sè deſta Galaria mio diretor.
Fè che i me ſazza vn ſchizzo ogn’vn delori
Su la conſci-mira , cheve dirò, , ' -
Ein
Perche
ſcríto
noogn’vn
ſuccedeſſe
delorivedarò‘:
dc i er'gri. "
Che
m. SETVW’Ã W?
Che i le inzegna a Hair-role, dhmne-agradaj‘r o? .b Èzr a
Chela&ſWWQlÌffiWfiemé-r
Per …aux-1:)
virtù no’cſtimo Forum nlonwſisjlgrſílld al T.
Se d’vn’arîo 'gllfäfldaffèh’intl‘adſteft "zu
C. O che bela inueſtida ſarà queſta! . “Jqg i ,. 5 ,1 La'?
Altro che mandar merce per Leuante lì {mn .3,7, z
(Deſtoè negooídaſſae piùireleuante ,al Lap—Z Ei
E renditaiègurayemauüîeffic › :Em-7;,- 5; m ;5
Balſamo è la Pitura-preciol‘oy‘ iam i: ~ :rn lab oi‘ : --Q
Per l’inteletò’vera-medeſina', l‘: .1: (La-;PCÎUZ :i
Che più, che ’l ſtà inre’l valñ-elihraſinrfl: i: - ì .1
E in cao centì-ani iòmíracolólö‘. ; *a (l'53. i.
Che sò ben
Valerà dir cheſte
a peſo d'oro,piture-"vu di': t ciau-.il
'e decliaſitnant’im at, al011i::
adi)*i ;1J "
Ghe xè caſi ſeguitlftahÎQe-trlnti;iÎ.lv 3 zavorra j ì
Che i ſe tocacon man -d’og'nîoraìpia - ſi!, r i nl" í` .'-_’
)
Eſtinoſtri Pitorivenetiani .`:,~:~.- -, ..".2 't 5;:— ~ l
Iſarà,daſpòmorte,intan'taſtima, . Ì‘ "F
Che tuti corerà più chede. prima .v :a Î x. ~ ra).
Comeſeífllſeuài Pauli, oîſíc’íaní. r". “r. -‘ La' ì
La voraue pregar, che-in gr‘au'a’ſſrru‘a~ - . ‘ x43 *ñ
'
\
La me honoraſse defarme voiauor, ~ )
*VENTO
_VENTO OTſi-AVſſQ
A R G o M E N T o;
Per dum* fin* moderna Gal-051,'
Se procura midi, e ſe dcr/n'a” n_
Come ogm' Dio (per via fin/iaia) d gl”:
V” Pim ”crudo [ni i” fi lui/iae
,f)
_ RE-j
'VENTO ſiOT’ZVOÃ ſi'
`335..
-R E N'I E Ir"
Antiſala
aaa
El Ranieri galante , e al mazor ſegno
Foreſtitta.
De tuta garbatura in ogni conto ,
Al ar d'ogni altro ſarà ſempre pronto
A ar vn quadro , con perſero inzegno .
@MB
Utah-ZA
La Genèroſità ſarà pompoſa ,`
Che Forza con la deſtra gran richezze,
(Da reoldir: mi premiole vaghezze
DechiPitura _rende glorioſa. '
ee
Ma ſoto vn moto 'ghe ſarä',ehe rliga,` «
Per più loquace ſar quela_ pitura :
D'eſaltat la Virtù s’habia gran cura
Co’l premio, che xè honor dela ſadiga;
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59a VE N70 OT-AVO.
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El Lucheſe per merito,e valor,
Sarà de i più dileti in Galaria ,
' / Per eſſer del’iſteſſa corteſia `
Vero zemel, contermini d’honor .
@az-,WB
De ſta vaga inuentíon bela, egioconda
El diſtico voria che fuſse queſto :
Chi è Rico iii gran , coſe preſto , preſto:
Che la richezza d’ogni coſa abonda .
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Baeo,.che generoſo-con la deſtra; "iii p
Porza al Satira Dio del ſoîſìliquor 7 z ‘
Si chèaquiſta—più forza , e-piiizyigoióáfi
’ Per cauſatal la Deitàſilueſtra A…
i ,a — - .~ i l
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554: VEN ro DTA V0.:
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@MY .…\
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..Aeſtaiärà‘galantebizaria-.ñ .
Vn Solxèaponto—làVirtù, che {Zazza- _
L’ombre de l’ignoranza-,eleſtraP
_Scriuer tanto ſe puol deſoto-via. - .i
.66?. i ”N70 OT'ñ-Wo'.: -
MONS‘Y' dIÎ-RÒNÎ
Eiflw
N
MP*
, o
MonsùG'nfornpetelëer-bel’inzegno, L
Eſauerco’lpenelſarrarrſiti ‘- 5:5
. s’hàdapregarlo,chedeiſoîîníofitíffi
' ` Elſazza vnbelpaeſeconüeſsdglìoa ‘
1. '— - ;iQ-.ì
Comeſarauequel,chelaNaturz—áX
.Î . __ ì u , _ r. `
5.:…. ,.
TlLI
;aj-06 VEN TOTOT‘MVO.
_, IM
vc _. . " Che Tiliman,dñ’inzegno tuto ardente, ,l
Sfuogal’ardor dela ſo’gran brauura, l
i E ſto capricio me forma in Pitura , ` '
Cheafar paſiate no’l ghe penſa niente. l
~
Marte,che per Belona pera man p g
E ſpada,erarga contra l’Ignorantia,
Per obedir a chi ghe fà lñ’iſtantia ,
Siche la triſta ſia cauà depan . ' <`
- E'dirſepodérauein quantoami:` -
fix; z_
., , ;A Arandol’ardirxè zontoala Virtù,`_, ,
L’Homo'no’puoldeſiderardepiù, -
-f.. . ~`H ~~ 2m
l
“E. ›"Î…ì'~‘ Felopurr’ancheſtar‘àhengusi.5ñ"; Î' ‘ ñ
' i i a .
z. ~ ñ i
....
TO oſrZrzo.
..r un". ,
e35 ”ma 07W"
M A .R o
@a:
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Scriuer per’anotoſotoſeñghepuol. {e z
_tz”r`,
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...in
5.
CORADO FILGIÎÎÈRI'
**fl->2 .
:L - . ,,W Y
Satä bîſògnorſcirùxerghe a—ſo’honor z
Per ſatisfar a la creanza. bena ,
chela Famade lù ſempre reſorts;
Che’lfia ſingulariſsímo Pinot .'ì v
.
*
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VE`NTO"OTAVOJ
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_614, mater-Tonnara”.
;Mi?” ñ . i .,
DL Brunivc hoi'diſcorſozà-abaſtama'; ` ſi l
Contntociò-,rper ſo’mazor'caution, i_ ì `
Ve-tornoa-replicarzzlèlafonclon , ‘ -Îî-.l —
_ Co’l,ſarde-tutocuorpermilfíſtanza.3;,. . ‘_. l
_ _ , i; `P A_ .i j ~
`
E E” as., `r aa .›“~
_ ` E r fi., r: l
. - ,'-_. @UI-EN h ›. ì A* .-a f Q i
Vogiortperòche* ſoto-ſegheſëriua,`.
Per arl’onor avnñ’homocusìdegno: ’
(Del, che poſiiederaritàd’inzegno ' >
'Puolmeterſittraiprimíjnprolpetiua . -
' "ì . ffl
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-Îvcchio'in laſiproſc , o;edecÒ,roſ9,'-.
, tuto dott-mg _ ..: .‘
:è "Me ſazza in la maniéra (by diuína r ì
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PíeroVechíffi-d’ínzegno molto acuto, Ì
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634. .:reiterata-7' AVG', .
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flFoRABosçO:
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_à— __ . n .- .ff-r . 'a -
El Foraboſco , tuto ſpecnlante “ì *Î'í , _ i ._.
~ . . . ;J x :è ì k' e" :ì ì . , ì
'o
-,
che -- Cò’íſdraái laçptónar' ~ 9' .- f"
ſi ' . x
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-` bcrcauáiicrnedòffimioconerè;
;-“ . ..ſi .Clì’èzraroinogniconto,-eìſingular; a
1
:i 's'
‘ 1;,
xja' ì Cheſaz.zozcanada!delleſ‘oîirnp’r’eſe,*ìv`
Bramolimpiegmeghervoria
7;?” - `~".1. ,r
moſtra;
…z
.ff ~_ ñ,
'_L ~,
'7'”,
~,‘l.
!: p—ì ` z "I *Èfîvhfl' `.` Îuljrnñî `.
* ' ~ *Va .` 3.
/ …23.
'.
F
,.
l I l z I' . o .7
; e!,
i."
ì… Ne ſiala pena a ſotoſcriu‘er tarda:
L’vna depenze , e l’altra ſcriue in'carte
Le Marauegie (con ſtupoÒde l’Arte.
Moto, `: i, h 1 .i
al libro} e al, .titolo reguarda.
~ , ‘
**ci
’- .a -' ` l
'5 LF > . "* '-`.
a:' `r ' .mi ‘ ‘
h .
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w. g.
t ,.— l .
' . in':
.. _
l
_- .~‘ i
o .-,a -,,
- ñ'.
. .
ñ ..n-..n __, n_
1
7p
1
O.
ÌVÈNTU‘OTAVO. 'n
"51-3"
'i ;
;626 ;VENTO OTAVO.
S C A L I G E R O.
El Che
Scaligero degno
val molto in,ìdeſiegno
e de valor, e, in colorito,
E hà ſato in l’inuencion ſempre pulito,
Sò che ’l me ſeruirà de tuto cuor .
~. P
WT
Bramo che la Virtù lu me depenza ,
’ Che ſia abrazzada .con l’Imitauon ,
'a " E ſtaga l’vna, el'altra al -parangon,
E con afeto vgual ſe vniſsa ,e ſtrenza . ' ì ì ›
L... 5E
ci
.VENTO azure. s
A
‘W
u ;Fr-.HH. .áÌ-áä
Kkkk z BELO
62-8 VENTO DTA’VO‘L
B E L o 'I 'o,
Zà’- che’lB’eloto,granſiſonomíſta _
Per far retrati non hà arangon, b
De farine far el-mio g e ne hò ambícíons‘::
Che lìlnmortalità cusis’aquiſtzb
-W
E., L…"' '
vBilögmzraueinlaude delzPitor ,
Dir coſe grande: ſorazſto retrato
Miſon intereſsàçduuein ſto fato,
Preghetò‘qualche celebre ſcritor -- i .
VEN-r avant-Vo.» 62.9
&EF-.2)
WD',
@cazz-@J
'SM
`(Manto al Beloto'no’l puo] operar ;- _ i
Se vo’Ecelenza no? ghe xè preſente I:
De] reſtoel ſarà ,pronto , e diligente ,,
E ambíſſe moltoñhauexla dare’trarñ , _
@A:
i
q_- 'ſi
VA R0-—
63’0 VEN T0 "DTM/Oil;
VARQTARL
@MD
azz@
Mi voraue che Da’ìrîo Varſiotarí ,
D'acuto ínzegno,c che vn teſoro val ,
Deſtendeſse vn penſier mio geníal ,
Con quei ſ0' muodí generoſi ,e rari ,
ESPZÎ '
TÉ’ÒKÈ‘
Sto mio penſier voría che [e eſtendeſse :
Se Amorſuegía Vírtù( come vedemo) ` - _
Virtù ſuegía vn pcnelo , e Amor medemo .Î
Cusx a ponto amena che ſe ſcnueſse . ~`
JLZENTO 01'470.
M ó 1 *o . -d--..o- N
--.4- .
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63:4 FOOT-4'170. N
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Sòche anche Don Erman per amor noflro
-— -
.
Dc ſono banca tíorà 'l cauedaÎ :
Perche 'l ſ0' ínaegno al’eſquíſico val;
E che 'l nc ſenurà dc bon mgíoſtro .
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lun-a
a”
>- - ~:›' W
Eche perfo’ññdéooro ſia‘ eíblîcà' -ì ì_
Incaracereclzíarozeibeneſ e'íîsoé
We!,che Vntù vede,cA ndanza; aprelèo
Comprçndëa‘e]caucdahcheghexèquà. ~ `
FRAN
VENTO'D’TAVO.
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l
_636 VENTO .out/o;
FRANCESCO
KM@
@HM
La generoſità d’vn cuor ardío .
Hà tantafem in peco generoſi),
i Che la confonde ogn’vn più vigoroſo,
E la ſupera, e venze ogni partío .
@I (511M i .
7 -.
è
VENTO oral-'0.- .-537
rara-M' ›
ci?) .
Qgà inliógó del deſſegno ſe ſupliſte ‘
Con le parole per ſta volta tanto.
E ſe valeſſe con vn longo pianto , e
Virtù faraue al Ciel preghiere fiſſe;
Latin-J
Circa al Mafei xè ogni ſperanza trata;
No’ ſe puol più da lù ſeguramente
Hauer, ne de ſofman ſperar iù niente:
Chealdeſtinàremedio no’ ecata. -
@a
. J
W Gras
*533 7mm 07,1170.
GIACOMO MAFEI.
222M
@es-W
(Del Mafeí, che hà `fortuna per [ù bona ,`
In le fortune d’altrí ſi eatiue ,
E co’l pene] , ſ1 ben quele deſcríue ,
` Che in ſo' laude moltiſàímí raſona ;
.` ì
nflñn
_f e
z…
” \ ñ. Le
x 7, › 7 AH *xx-e
*ed `®"" ` `\ .Bik- N
‘ 6,3 'ì ' "remo ?oral/o:
(Deſio xè tuto nel, che la domanda , _
' E tuto quel, c e mi eſequir ho' fato .
La xè ſeruia d’autentico carato . _
E ziremoſe in tanto a vn’altra banda .
La ſe compiaſa , per trategnimento ,
Continuar ſta carta in corteſia ,
E la longhezza a tedio no’ghe ſia;
Scuſando la baſſezza del talento .
vedendo quanto la ſia curioſa;
- Scriuendome hauer guſto de ſauer
Qualche coſa da niouo de piaſer
Intorno ala Pitura glorioſa .
Ghe conto vn caſo 5 inſonio no’ghe digo:
Perche l’hò per viſion quaſi real ,
Stante el ſugeto, che hà del natural; Ì
Però
Sarà qua ’l mio
quindeſe penſier
zorni,o no’ ſpoſo,
puoeo più o ligo . ì
Che a riuerir andete vn mio Patron ,
Al qual mi regno molte obligation,
Su eto de gtandiſsima virtù . `
Ate o me i`e paſſardrento vna ſtanza ,
Che la par de Minerua el ſtudio iſteſſo,
Con vna Libraria , doue vn'eceſso
Ghe xè de Autori de molta ſuſtanza;
.Là ghe giera diuerſi Virtuoſi ,
Che diſcoreua coſe molto bele
D’Omero,de Ariſtotile,e d’Apele;
_Tutí diſcorſi graui ,e decoroſ .
Diuerſe coſe là molti propoſe:
E’l caſo fece che i`vegne a tratat*
Moltiſsime opinion ſu' l’inſoniar
De molti Autori, certo curioſe .z
Vn
VENTO 07'170. 655
Vn diſſe: me arecordo d’hauer leto
Zà tem con grandiſsimo mio guſto
Che i onio ,e Poeſia xè vn caſo giuſto;
E par che aponto vero ſia `l conceto .
La Poeſia xè inſonio al Vigilante , ‘
E a quel, che dorme inſonio è Poeſia.
Ariſtotile vuol , che tal elſia
In quela ſo’ Poetica preſtante .
Vn altro diſſe: vogio a ſto biſogno -
Valerme de quel verſo del Petrarca ,`
Doue el proua ch* è amor vergola barca ,`
E quanto piaſe al mondo è breue ſogno .
Diſeua vn tal ,che la porta'del corno 'A
Produlise iinſonij veramente veri: ' ~
Ma la porta d'au‘olio’i menzogneri; _
E che i vuol eſſer puoco auanti zorno.
Perche daſpò feniala digeſtion
El ſtomego, e 'l ceruel. no xè occupà z
Si che i conclude aponto verità
St'inſonij,ixèſtimaiperſtaraſon. ~ r, , ‘
E che inſegnaFiloſtrato , per ſar v
lnſonij veri; l'eſſer continente
In beuer vin :anzi aſſolutamente 2 - ,
Biſogna-per' tredi lallàrlo ſtar.
A tal che antígamente i Sacerdoti
El dezunar iihaueua per preceto ,
Per ſar l’inſonio con purgado, e nero
Animo, e co? i penſieri più deuoti .
A vn bel inzegno ghe ſouegneal’ora
Dc quel Pitor,-che diſc l'Ari’oſto
Che r timor zelaua a mezo Aoſto, l
Che mogier ghe ſulle traditora.
Mmmm Che
VE-NTÒ OT'JYQ. .
Che’l diſſe , eheínvolerſargheraffronto; ‘ i
E ſar parerghelaptomeſſa vera , -
Là ghe apariflè in inſonio el trentapera
Su l’hora vnpuocoinanzi elzomo aponto:
Altri diſse diuerſe bizarie - ’ " ' c _ .’
De Autorigtauí latini ,e volgari,
Turi conceti pelegr-ini , e rari,
Con concluſion, epr0ue,ín mile vie `.`
Fù diſcorſo anche .de‘Pitura vnpuoco a
Fù dito cheAriſtotile diſeua ,
Che auantilù qualche Pitorviueua,`
E che a la piera ogn’vn ſtaua deltoco.`
Eldiſseche Pauſoneno’ariuaua- _i ;- - e':
Intutaperſetionalnatural: 1.21, Lex'
Ma che Dioniſioſupiiuaaſtotal, .t
E POÎÎSÎÎOEO el viuo fuperaua. c -*
Perchequeſtoimítauaquele a‘tíon ‘z .b 7 .','
Aſetuoſeffihexèl’tmportanzaz ` ’ ù ' -' ~"‘ ’
Vero è che Zeuſi ,con manco' 'ſtiſtanza `
Trataual’arteegieramanîcobon.ì j-ffl: _' '
Daſpò l’hauercomplì con que’lſignòi’, ,t
E aſcoltà
Ghe quei diſcorſi-coſiddetto
reſe gratie-con tuto l’aſeto , - ‘ ‘*
con dl" míghöſowſchiaugeſeruitorañ I `;
Vegne vraconlateſtatutapienaç… 2313,- r- -
Penſandoa‘queídiſëorſidolcementez
De inſonij ,e de pitura per lament'e; i
Equela ſera andèſobrioinlaccna. ñ ‘
Cusjiincità &aſeto-curioſo -~ ' i‘ '
Diſisí: ſe mai podeſse hauer 'ventura *ì ìì . .:.
De far vn bel’intòrrio de Pitura , l‘"
U Ghe ne ſaraueñmolto ambicioſo. :ge- . .- 7
Va
4 7' ~ ~ i
De vemi,per
Contra condur naue-,egalíe
moſhi›crudclí,ccontra-arpie; ì ñ;_
Refrigeríj-deî Ciel perfeti , e boni. ‘'
Baco, per conſolarzurmaſi gran-da ‘ mm…)
De'numero infinito d’operantí ,, lr; m .
Tiol de CandiayeDalmacia i-piùpreüantí ,z …55: °P°
. Li uoxiçela piùnobilebeuandìz. - A; ;,- ſi
Donje-che in compagnia-de.lz’alegrezzar,v v
Ogn’vn co’tcuor inuítoz e generoſa ` ‘ ~
No’ teme la fadiga ;anzi -anfioſo …M3 '
Procura d’opera’* .vc-:on granepreſtczzza; ,‘ A z , ,
Preſtezza tal ,cheflzfiù .ir vn Rò, -ñ ETH**
QLGΑTCTZO GROUP-0113:15- ~ . preſenti:
Perche quei operarijzin-forma bona; _ 'Ãggëè
In ore breue, vnaflgaha ghe fè.. j _ H _z _dc nam.;
Marra tutclecoſedc íìupcr… _. ,1.- .-` ;z ;j
Che partoriffe .ſto-fiero: Arſenal, -
XèE aperta marauegíavtüuevfàl-,.z-z_
queircaſtcli
Eche {cè-101:.”v ~ ' i, *. . , _ Jr.;
andantizìahcſflchìam…
tucíſiznuentaydal - l,,
"CFL HENVÉOÈDVî-ÃL’U.
Con quelarazo
Vaſi dignità del ſo' Armíragioz
in quel’arme .; ñ - r.~
reſplendente’, , .
Lande al
Armiragío ’ _ `
È [apx-fi De tutol Arſenal ſopramtendente; _`
"Xx. ' ` " Melon de quer> che- ſe puo] dar a‘tagro .
a “ Ste gran machine fà che ogn’vno trema, _
Le reſsíſte a le furíe rdel’inſerno‘: - - . ñ _ ;
Fuogozefiamalebutada l'interno, ~ ` 'r ' *
Che l’iſteſſo Phnom-vien nieſſoín tema .
.'J
Brauura tal , che baſta a dir ſta_ſola , `
Che in tutele crude] zornae naual, _ v'— -“
Mainiſsuna de queſte è andae de'ñmal: r., _ L‘
Chi níega elvero‘, mente la-gola; '
. 1, l Quatro de queſte è' bonede-1 arſald’e
‘ Contra ogni groſsa Armada d'alto bordo. -
a. * El nemígodalſtrepíto vien ſordo : `. ', .
L’aque del mar-deaenta 'tute calde. Î’ìtr‘
Da i fumi par che 'l Ciel ſiaada cor-oro:. , -
Perche el nemigo ſe- olehiamar morto :
Là no’ ghè altra pier -’, nealtrooonfono r
Spedío xè ’l caſo a _chi xè làimrodót’o '.
o
E] peſce muÒr damorte ſubitanaç* :;;:'…..';:- .4..
.. g Q I maritími moſtrîele Balen'e, ' Tra-r. Î . `
Le Nereídeyi-Trítonize le' Sgrene, -Α 1 , ' ;
Dal gran tírnor, no’ i sà catar la cana . x:. 3- ~ ‘ñ.
Se trouailibrípíeni del’iſtóríe . a -‘
Del to’ valor', che’ancora e! m‘ar xè roſ
Del ſangue de quei barbari, che adoſso 2 : .,- e,
Te xe vegnuì, p‘er etemarto’ glorie . j' , ~ _
Grami ſenza ceruel ,ſenza giudícío . ì (n' - .1 .— ’
Se vede
De tirarllben ehe‘quelhàſo’
a l'inferno Macometo
per-dlleto , ì. 2-?~ ‘ --_. .~‘ ~~
n, 3 Co’lfarh andar in Regnoal precípício'; A
` che
?ENE-0'; OFM?! E;;13.
` Che ne è andà, pere! manco-mmm:: a …L i_ . ñ ,
Spentidalfuogoalîalti‘oſirdgogtgmojrpz M L3:: 4,475, ;c5
ln la _Cita del
A ſabrícar tormenhoſo &xl-[UC.
moſchee lnferno,~. z i :_› j,ALL-oz;
:'…, “g, ` *Li-:OLI - ~-*“
Infinaſt’horano’iìſepuollodañ' ~ -~-‘› 'e .-75,3 A ,,. .
D’hauer portar-tia vu palude quel Regno: ~-,-, _..z ,
Ma ben lavitayel’íanima perni-.gno. lt.) 1,1,, ,* 3- ~ ^ ,1
Aviua forzaihà'conuegnùñ-lalîsar-Lz_ 3D,, ,A357 {3. '5 , ‘ ~'
O' ecellì Eroi Marcelo, eMocenig’o, :Ìi ?WP ,E . , M
Che con l’ar'di'r,econlfinuito cuor: t -ì muy z :È ì
Hà meíëo in 'confuſiotncongranzrçzmr,` è); ;zz ;zz z. ’›
(Del crudo Can,rquel gran Maffiunennydinffi
O’ Prencipe de Partna,òbráuo-Boris 27A arl; (Jeff-LJ . ññ 5
Sfezza, e llagel deTurchi, 'eſaraſinih K.:ila il :(1 ,- - ñ
O'
DeGeneroſi, e ínuiti
la to’ Nobiltà Paladilliç;
chiari :l ñ. :.03
ſplendorilLì, n03rider-l'8
1333M ." "-”f
ſi ">3 ?ij"
Più de cusì qua no’ me vogior'tſtendera' -i . @uz: m - - “fa”
Che chiquela
Lezza vuolſuperba
veder queſtaiſtoria
proſpetiua, viua;
. ,, …,1--.- …'ì ,r i_l @fi-TEL
ſinelo Au
Se i vuolſcrítoë‘
O celebre ſto fatochiaro b‘eri compra-idem
,grauBuſitxhflrloz sſiíoilái 1., .'3'
.r '1‘5' ;Kai-iii.,
virotia con
. _ , _ x ~ , . 1T .
Che con linee depena @ammonta-v 3%,; :TZ-ari::
Ticonduſil’rſtorraagflapehontol …- ;zz - _ daalCaua
Penacheſmrolmefiregiaandrevn ññ ““ “b”
Sevcderàbenſtavitoriaancora, -ñ .;;orì..-,- L15;
De lì in Scurtin‘io aoomparir pompoſasau ai'
Opera dela manchiaraflfiamoſa. :Ii/ISP] :Er
D’vn Caualier che rutoelMondo honorem 4,
E perchedefrau‘dàíno’ reſtairrparte *mu-:23' M can-ne,
Legloriedela'to’NobilCità- ;.‘ .-…~w,-;‘) L-beri
Ziro elpenſier‘eon molvaag'ilità, -~'~:;:~ r -
r', AriuerirMinermzela'ſsoMarte-'j ..-ì íl‘ :3 .‘.
ñ
’
/
csì-.ë- Vzflrozorxmçfl
, Welachelaſofſhdiaayooqohìmèfiq . *ju-uffi)
ÈÈÎZL’L‘Α ` In'lato’Libramiamueíemplár-L c ~ 'zh-Kw… .
. os Douelavàl. ſodubl].. aioonſeglarî
. . ' 2' . *51:1:
, -
Perchelato’ bomàc'usìhà permeſſo.` v aim-“cz A
Saîe ad DelconſegioauguſtiſsilbodeíDìeſc 342;: L, ;5 h
ffflſhìî Se vedele ten Sale ;..onde mamma-.g 'xt-r" n a,
3:2. Se vcde(0 wìvonade quàfötracmffl
Manòzpcrchelexèbraue defeſe.."; . f;x `L.
1.».
Meparquaſi ſuperfluotlr‘eeoçdanee 'zz-;.3 ’ LL' '_› (i
Che quando vn’azzaünelîtuogo baie, -_ ,z ſh;
Se aleſtíſse‘inquel ponto immediate .-zì .z z_ ;- f} L
Arme dàfar-memarl‘ifleſso Mamet-,v cb': É-Î .'
…go Te, Laſso che Arígo Rè'dQF‘ranz-"ZJ 1. 4;, .‘ x ‘ ’
*uz-mc la Deſi alta,emxg,na`mma bra’uür‘a , xl. 3 ;rx-3," .`_
È Î-ÎTÎÎÎ. S’habia compiaſsolàfla 'ſo' armadurax : :1; L , x: -
1cDire.
del C0"
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In Tera,c din;peèm'uipròdalanza1.`
in Mar’tùxè braun gaexiìcxa i :4
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i; 5; _-:
-nfl …1:31 i In 1 -’,` 'o Lux" Zi!) 'r `
1 r
Con
666 VENTO OT’AVO; ,
A… zz. Con quel’iſteflo Amor, cheZambelin ~' '
belin .. ' Ha iluſtrà la Pitura , e reſa eterna , ,‘ -
Amor con carità più che paterna ,
Fauoriſse Pitor ſi pelcgrin . -
E ſi come d’Amor tuto deriua r
El’Hotno,e i Animali,eifrutí,eífiorí, g
Cusi ue] Zambelin ,co’ i ſo colori , ,e
E ſtà ’ primo a format pitura viua. '
Zambelin ſe puol dir la primauera
Del Mondo tuto, in ato de Pitura:
Perche da lù deriua ogni verdura,
E ſenza lù l'arte vn’inuerno giera.
La giera ſeca, ſterile , e deſtruta,
Senza fruto,nc fiorde godimento :
La giera vn miſerabile tormento :
Ma in Zambelin Amor l’hà indolci’tuta;
Col produr piante verde , e ſi ſeconde ,
Che l'ha arichì la Dea de l’abondanza
Con fruti de tal ſugo, e tal ſuſtanza ,,
Che’l guſto in la dolcezza ſe confonde .
ln ſuma Amor, e Zambelin xè giuſto 7;
Do fradeli zuradi5 anzi zemeli: i "
L’vn con i ſtrali , e l'altro co’ i penali
Feriièe, dà martel, contento ,e guſto .
El più vechio è 'l Belin de i Venetiani ,
E Amor porta le crozzole canuo: p _ :
E ſi ben che’l ne par nome naſsuo , - ñ
L’hà ſul-martin gran centenera d’ani .
_rr-[Pazze P'alade braua , ſoda, e virtuoſa 5 ,.
1"" Anzi DeadeVirrù,ſania,.e prudente,
Deſende,e0’l ſo’ ſcudo ,e rien a renne
HLT-11°"; de là quaſrziloſa. ñ -
Ela
VENTO oral-*a: @62
Bla el prudente de i prudenti el ſtima;
Anzi de la prudenza el vero ſpechio ;
De giudicio maſsizzò , ſodo, e Vechio;
E vuol che in ogni ation virtù l’imprima;
Però ſoto el bel ſcudo de criſtal
La 'l fà reſplender ,come vnraz'o aponto ;`
E , ſi ben che in criſtal l’è tegnù ſconto , .
El luſe: perche l’è del Sol riual. , ,L
` E] Zrlori xè vn’oro più che fin, \J
J
VBNTO'ÎOTLAVOÎ Î ' 579
Daſpò la neue ,che ſia caſca al’o'ra
El ſona, ?per ſormarghe el bianco ſiente, . . 1
Ed’eb’ano do archi,chefäponte- * è
Per cegie el forma, che’l cuor ghe inamora.~ L
E pò do ſtele de le‘più luſente :r ‘ *
per ochi el tiol de lucido ſplendor: r
Dele‘r-ioſela orpora,‘e’lcandor
Dei zi) ghe Orma _le galte ridente,
Per naſo vn bianco dente 'd’elefànte,
Che vuol dir! vn’auolio 'de ipiù fini;
I denti perle, i lauri xè rubini ,
El barbuzzeto vinpomo releuante.
El ghe fà _’l colo d’alabaſtro puro5
Le rete colombini ſoto banca;
De cera la man dreta , e la man zanca :
Cusi diſe
Penſemo vnqueital la rafiguro
puoco adeſſo .
in corteſiav
Mcrendo inſieme tuto 'quel che ho. `dito ,
Si quel retrato ſaraue pulito l
Pò la ſaraue pur la bela fial
(Delia è Pitura, che porta la vena;
E’l penſier' xè galante veramente: ,
Ma el depenzer xè molto più ecelente:
Maſchio è’l penelo, eſemena è la pena ..
Qrele al fin xè groteſche, e bizarie ,
Quinto più -c'apricioſe , più lontane -
Dal natural5 anzi 'chimere vane ,
Somegiante a fant‘aſme, a Moſtri *,a Arpie‘… -
Amo el Poeta, onoròogni ſadiga z l ,. . ‘
De iVirtuoſi; amiro ogni ſauer. :É
Ma che 'l depenzer mai ſia ſo’ meſtieri
Oh ſignor noi queſto no’l diròmiga .
.É i ‘ aRrrr - L'oro,
680 VE N'TD 'OTAVM
L’oro,el’arzento,che xèqueimetali,
Che tuto el Mondoalfin domina rifatto,~` ‘zzÎ - - rſi ~
Se no' i xè impreſsi da impronétäfjétrm,
No’ſeghecrede,nei ſetien ali.- . .
O’mepuoldír:chiſcríuechexèatorno i g, - v _
Sempre alretrato del Prencipe el nome: . ,
Sta ben: ma que’l impronte ègíuſto come p. - `
Lazogía, e’l ſcrito ſerue per contorno. ‘
Se Natura ſtímauabeneſpreſſo - ,. ~
El cognoſcer per viad vn boletin . _l ,ñ
Chi ſuſſe , Piero,o Polo, o pur Martin , -ñ ~
In fronte vn ſcrito la ne haueria meſſo. 1
l-l
.
Ne l'haueria trouà maniere tante, _ ‘ -
Per ſormar ochi,e fronte, e boca, e naſo: ., z
Ma come aponto vna pignata , o vn vaſo , . 3
L’haueria fato l’Homo in t’vn iſtante .a ,32'..1‘ -
E come ivalìdeiſnicieri aponto , . , ..
Ogn’vn ſaria naſsù co’l ſo’ cartelo. ' *mi-.4 _A _
Chi l'opera no ſtima d’vn -penelo , '
O no sà ſar el conto, o ſala el conto. .
Infin Pitutaineſca, ínuida ,e incita ‘ ` . ‘I
A ſar tute le ation, che a l’homopiaſe :
Se’l vuol~ guera, l’hà gaeta; paſe, paſe;
Se aſano, ſe dolor, ſe vita, vita . '' ‘
Se amor, ſe zeloſia ,ſegodimentm ì _ `
Se ſdegno,ſe furor, ſe componcíon ,
No’ manca a la Pitura ogni inuention ,
Per render l’Homo come el vuol, contento -‘-’
Queſta xè quela mana, che reſorma * ì
E] guſto human, e xè víuanda pura . \ ñ'
‘ 1_ ln l'Opera . .
~. _ M A g- _‘ ` ‘ Carlo Saraceni; 646
..
. ‘- G./llbd’l
m Cara
. KK'a. 204.209
143 .Catarina Tar ori. . ñ ~
cbr-:ra Varotari 551
2;
f ?i , -rv .Alberto Dare. 2.92 Cla-rada dal:: Ver-bia . 5:7
› ;ì ' ‘ .Alejandro Varotari- 39 Corado Filgbcr . $44.61 z
‘- ‘z73.\74.384.38y.3`86. :ſm-gio. ` . ”45.30:
i L39.390.3J91.557.567.568. CBÙÌOCW. - . 498
,A :ſe dal Fuſo... _ 4t: ruſſi”. r ' . 543 .óco
,Arta Ranieri. ~ $18 ñ ‘ D -
.Andrea Sabato” . 4;.:79303-3 n. ` .Ami-vr; 395
~ 321.367. › Daniel Van-dich; 533.588 A
..Andrea Veſem’n . 425.42.74; t -434 Dario Var-orari d ”cc-bio . ' ’ 355
.211111741 Caraz . x43 Diego Valaſqucr . ' ’ 56
.Antonio Alia} . ‘ 42.1 Baſa-poli tlc-[Liberi. 4”
.ſintonia Triua . 536.5 9,4 .Dominiçbin ñ 1 8b
.Antonio Vandítb . , 1 66 Dome-nego Bram' . 1 26.574 .6 r4
.Ana-:lira Benini . 5 27 Dgamencgo Gimínaſii . ì 498
B > Dom-:nego Tcntorctoj- 419
./{flum Bombe-lo , g _ , 348 Dmmego Mara!) . - 610
Baflr‘an dal Piombo . A 3 96 Doramz .Aroma-m7' . 52.8
Beſtia” ſentore-to . _ x4x E *
Barilla Mala . 1 94 Erman Str-elfi . 5:0. 5 s $634
Batiſta Ziloti . - 3 z 8.3 5 9
Beneto Caliari . , ` › `_ 406 ~ Ilipo Bianchi . 540.592
Bernardo ”razza “Prete ;morſa . 15- filipo Zanímbem’ .- 466
' ;164.566.645 ~ A Flaminia _Tr-ina . i 528
Bonifacio - `3 1 t .3 ax .394 Franceſco Baſſa” . :76.2.79
Bartolo (mi . ~ z e 5 76 Franceſco Barbieri da Cento. 3 ;0.3 82
Bortolo Donati . , 54 1.5 98 5s3 e '
Bortolo Scaligera . . 51 1.526 ` Franceſco Mafei . 519.636
~ C r ~ ~ Franccſra Manica” . 546.603
.dlegherin . , 322 Franceſco Mola . x 94
Camila Marpega” . 221.22 2 Franrcſro Montemeza” ñ 416
Canîpi da ("37307107 . 567 l . , e G \~- ~
Car cm Bianui . 54x ./{ſ ara Mar an. 22,2
(ariete Caliari . . 4:5 :G Gefolcmo Bffipäî . ſi " r 9-73
W710 .LOM e ,~ * - ”4 Carole-mo Brrflàn . › ` '” 365
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ta, e con l'aa-nta deſorapuemmentc vàper volò-as o :òperſoo, o zò Perſeo, jè
lega con la tolrfio” no', v9',ſo', e to' , oſenza ancheſcbepucca importa .
Dcpiù trouandoſegbc con la e largafvcrbalffler hauenſe leza con I’apoflrofo a l'
h’,'e con l’accntoſora la è . a diflincion :ſeghe , che vuol dir a là. o e ele, theſe
ſcrmeſenzdjëg’ízo . ~ ' ,ì bg’j. , ; . F
Sc auertafinalmcnte che le ſole [etere S, e Z, ſe redupóa in quefla league , dpue el
biſizgno el rece-rm, come impreflion, rughe-{(43 c a‘ltrc . Che però , trauarzdofe
tmprrſìon conſola S, e Paghe-(a conſola Z , ejìmzli , ſe intenda erar deſta”;
pa ,- come anche e‘ eror el redopiarlc done no'ſe dem', o’l meter la {Maw/7*(
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