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I_DELLÀ’CARTA
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\‘ PITORESCO
DIALOGO
Tra vn_ Senator Venetian deletante , e vn profeſſor do
Paura , ſoto nome d’Ecelenza , c de Compare .
COMPARTP IN OTO VENTl
Con_ i quali la Neue venctiana vien conduca in l'alto Mar 'dela 'Pim-a , come
afl‘oluta dominante de quela a confuſion dc chi non intende el
Leſſolo dela calamita.
. ' Opcradc
MARCO BOSCHINI.
Con i argumenti del VÒſſ-ÌÌÒ N T'ÌÎÌÎO S O ,W <4 x. »10*1‘ ^

Academíco Delfico .
CONSAGRA‘
AL' ALTEZZA IMPERÌAL
Dc Leopoldo GuglicImo,Arciduca d'Auſtria.

lEYENETI PerliBab M. DC. LX


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\‘ CON LICENZA DE' SV‘I’EILIORI, E 'PRZ’VILEGÎO,
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O hè dubío níſſun , che Chi vuol
rícar-vn Vaſſelo , l’ hà da an
dar al Boſco Per legnc z Ma xè bem
anche vero , che no* baſta haueri
legnamí ſechí , tàſonaí , e tagíai in..
_ bona lunazpcrche ſe noi vien meſſt
in o era da vn Marangon , che había ceruelo , ſe và
a uſxgo dc far (co’ [e ſuol dir) d’vna lanza vna ſpina .
M1', Per dírzclrvcro ;quando me xè vcgnù penſier
dc fabncar ſta mia Nauc Pitoreſèa, cognoſſendomc
Boſco ſterile, a ben che habia vn puoco dc legname
grezo,mc ſon acorto che ’l mio ínzcgno gíera apon
to Vna tauola raſa z de muodo che ſon recon-ſo per
ó _ a agíu~
agiuto al’Artificío Venetian, Proto , ſora Proto , In:
tcndencc,ſora.intcndcntezanzi Plcnípotentíario dela
Pítura, cl qual mc hà ſocorſo corccſcmencc,co’l dar-ñ.
me vna quantità dc Macſtranzc,con tute le materie
pronte , che ocorc al mio biſogno. E de più el me hà
anche Prouíſto d’vnſquero capace per tal efeco, che
xè Venetia , ſun el qual con ogni diligentia Zambo
lin áhà piantà el Primo ſeſto-,Lagundo per agiutantí
ſ0' adel Zentil, e Vctor Carpacío . El Tcntoreto
hà dà el dcſſegnozperche l’habla forma tal,che la rc—
ſiſta in Ògní Mar . Zorzon ghà a lícà el cimon , per
Podcrla orzar, e pozar ſcgondo igiſogni . El Porde
non xè andà a formando i__ corbami a meſura , co’l
ſcurzarlí , e slongarlí , come comporta la bona for
ma. El Baſian ghá fato le boche porte, per dar lume
ale giaue, ccamcra del Patron ,ElZilotí ghà piancà
l' ÀgflzdozElsaluiati cl trínchcto . Paris
Bordonglëà mdotà la pupal’atfloveroneſdìhà ador.
nà d’vn fanò, tuto inzogclà. El Schiaon, bon calafao
ghà calcà le ſtopc . Palma Vcchio l’hà ímpalmada ,
azzò chela ſcora più veloce. E pò molti altri Arlicui
dç queſti hà fato lc fontion più groſſe; come ſal-auc
gluſtar i magieriſora izcoxìoamlzlmplronarliz daxghè `
el catrame, e tute lc altre colſe per aleſtirla 5 aſſlſtenó
do a tute ſte foncion- cl pcrítiſſi mo Tician , vero Ar
míragío dela Picura. E ſubito aleſtída ;cl Tcntotcto
l’hà armizada de tuto Ponto,con ;re man dc bataría,
C011
èòn i Pezzi
da.70. 'tuti dc bronzo;
e pò ogn’vn e pcr'cl
de lori he più Colombríne
hà cargà sù de i ſo’caìó
ucdali. E veramente i hà to be'n‘ñ: che r altro mi
apena 'haueua da ſaornarla. E,pexche ixe boni da-far
de tuto , i s’è anche reſſolti de nauegarla lori iſteſſi;
per condurla al bon viazo, co’l compartírſe 1‘carghi ,
c le fontion tra deìlorí,ſegondo el ſo' valor', andando
tuti d’acordo :‘ come ſaraue in primo lÌÒgO , Tician
Poota , come uelo, che cognoſſe'tuti i Venti—z d’oué
che. no’lpuol al” la ſtrada . Palma Vechí‘o‘, f’o’ coni
ſcgicr, e aſſiſtente. Zorzon Parceneuole , come qucó
lo,che hà sborsà i Primi ta1enti,p‘er fabricar Ìa Naueì
Timonier cl Schiaon, per el più fiero , e teribile . Ca
po' de Bombardieri el Tentoreto, come el più Robuè
-ÌQC Il Piùbxauo‘, de muodo che in' 'ocaíìon de _coria
baxeir. euri habia da‘ dir con -Lic’cnfla SignÒr-Gapmpfiî
;mazche ſe* dagLfgc-go al pezzo . El Baſſan rien-in
man el bacíſuogo , per impizzar le Michíe’, e‘l fera!
in tempo dc noce. Sora cargo Pablo Veroneſe, eòme
guekîzfihe sàîcegnir i conti giuſti: ," e* dar ſatÌSfatíÒfl-ä
- tuti; Cadetqſoì’fioscríuanclo, per el beliffimo caſa?
tere .e Maríneri Vechi Zambelin , Zentil , Carpatíoî,
Bordon. Zilotí, e Saluiat’í tende a lc vele. Aleſiàndrö
.Va-muri Alfier dele ſoldadeſche; Lunardo‘Coì-onäz
, e Veſentini ſot‘o Capi de Bombardieñ .3 P319
ma zoucne Maſſer , e conſeruadot del-e munitíón 'J 'ſit
i- .viruarie. Trombetc de gloria Zancontaríni , Bene-ſi
a:. to

L
to Caliari, Monte Mezan, Santo Peranda, Aluiſe dal
Friſo,Mafio, Verona,Piero Malombra,e Tiberio Ti
neli . Del reſto chi tende a le gomene, chi a le Anco
re,chi è Soldai,e chi Marineri, con tanto gran ſegui~
to de ſoldadeſche,e Marinarezze, che ſe i ghe ne vo
_leſſe in t’vn biſogno da tuto el Stato Venetian , i o
deraue far vna Armada , cusì groſſa', e potente , c ci
reffiſtçria contra tuto e] Mondo. Si che,vedendo ſta
Naue cusi al’ordene 3 me reſſoluo de mandarla a far
vn Yiazo in l’alto Mar de l’Vniucrſo , co’l racoman
darla a l’Imperial V-.A. azzò chela ſe compiaſa dc
patronizarla co’l titolo de Capitanio General dela`
Vertù; _ come quela,che intende la Carta del Nauef
gar Pitoreſco . i
Humilmentcſuplico doncal‘A.V.lmp.gradir la pu:
rità del mio afeto , nuda afato dc le peculante adul'a
cio`n dëfiíſo preſente,ariuae a ſeano taLche ogni Vil
vel-mo ſe pretende a fOl‘za de i ionfauce (oo difàe
quelo , ) d’inalzari Principi ſora e ſtele : ſ1 benſe" sà
che vna picola candeleta no’ puol zonzer lumea vn
So] cusì reſplendente: erche doue ghè numero infi~`
nico de Trofei Marcia i, Seem', Micrie, e Corone no*
ghè ochio,che poſſa in quel inmenſità dc lume afiíî
íàrlë ſenza ofeſa de laViſta . E permi me par- che faz
zando ſacrificio al Cielo, baſta che ghe ariua la ſem
plice ſraganza dei íncenſi ;reſtando le cenere,e’l Sa
cxifiÉamÉLx!52.13:? .ſ1 ?PPP _19 _Dc-'ràcomprende-e in:
cen
tende i cu’oſimQe le prononcíe de nm'i Popùlí, cusu
.Principi vice Dei m tera íncende‘ogní ſorte de len
’ azo; Doueper cauſa tal, me ſon ariſegà de :ſacri
'ägar la baſſezza del mio diſcorſo al’Imperíal 7V.A. ìe
profondamente humiliandome, e inchínandomc,
me_ dëchíaroìambic‘ioſiffimo de poder víucr -
` 'Delñlmpvzfl ’ j
.*'. ì \ ~ ` ~ z
\

_ _7 v *vu-d-
_......, . -.

Jimi@ ?umili/fidi; e Dmſſòtîffim


. ſiMſimo` Jemim

1 . _MarçoBoſchinÎÌ‘
_ …Inéitë
da l'ape-4,0 d’rltimmpercbe no' :òſe 'l boletin, cbebò mfñ
[o. al loto *pignoniſuora con Bianca , o con Gratia. Dirò don
‘ ca tuti-:ſe la Fortuna irieſaràfauoì‘cuole , continuerò ;ſe ari
\ cl” madona Bi-î’ca ma reſpondeſſeſereròsù lefiatoîexfaròèk
e- baſata a quel prouerbio, che diſc: ghe vuoLaln-o die {anze
Neſaraue maraucgia, che butando {o dalſquero del mio Fuoco auerfla Nd
ae Pitorefcme che ingolfandola in l'alto Mar dc l’ì’niucrfalitàzla jſc aſſcdiada
da qualche vaflel de malſanprocnrando de bcrſagiarla con le canonae dela ma
lignitàpercbe, parlando ala lzona,~no'manea mai tarifcmo glie eſſendo la piùſa—
cil coſa quanto dir mal del Compagnome la più dificilmhe far ben alproflîmo.
E mepar {a de veder ?na quantita‘ de Tagialegne con le mancre guae in ma” .
comeſe i voleſſe deſpogiar nò rn Boſchi” . ma rn Boſco del Monte!, pei-ſar vna
groſſa Armada; ouero de 'veder tanti San-api in la ſedia dela rigidezza afor
marme proceſſo adoſfo dc vita, 8c moribus dauanti al Tri bunal etÃ/{Palme dc
la Dea 'Pitura , cofl acuſarmedc crimine lazſç M aieſtatíssaduſendo che babia
opinion de 'Poeta, c de Titor. E qnabſe i podefleJon/eguro che i mefarla dar im
caualo con la ferſora . Ma, perche pretendo in tal caſo de eſſer bon dcfar le mie
defeſczſeſueedcflì l’ocafion, ſperma reflar aſſolto ; e che quei per conueiſofuſſe
condanai in le ſpeſe del proceſſo , con”: interi-fiat' , efodutori dc teflimom'j’falfi.;
comprobanda quel dito; che la Verità Parto-”Ue l'odio .
Efi mcfitfle dimm/ye efld deſerite leglorie dela ?mira dale pene maiflre de
i più canori cigni, che vaga aſuola Wanda per el Cielo de1’.\10n1a,c the aprefl’o
a quelafinfonia de 'Parnaſmparnò ma bnrataora mal acordaw'e ”modo alle la
ma operationſarà ginflo 1m quadro a guazzofato co'l panel da Biancbizin . .A
:al cbeſſeſpctine a quei zigantoni, emuli del’iſlrfl'o Gz’oue, parcrò 1mſalta mar
tin. Gbe rcſponderòmhe quando ſeparla dc la Verita‘ , no’fd biſogno pompa de
(zelo parole; e inſia parte me cagnaſſo de puoeo talento; ”prendendo miflam- la
baffczza del miogiudicime che me contento: che :bi pretcndflje’ vaga a Piear .
Donca me dirà vno , abc (per eſempio) ſara come; dela fimplicitì :perche
cauſa t’baflù mtflo a fla impreſa tusì dificile, che ba‘j‘àto dar inſeco tuti, cbiſe
ne ba impazzas’î’rinagbs dirà "BL‘MG gbejon aplicd; perche l‘bomo ba elſo'
libero arbitrime per {ontambefi ande-rà a inneflir done xè and-ì i altri,hanendo
qneli oou à~elſ_eco, anderò avrtar in lorùpero‘ ſon feguroube a cbipiaſe la re
rítÃB no'ffi’n‘zzeraflamia 'pímca fadiga ; deebiarandome che no'pretendo in la
dicitura de dar in l’rmor a chi :a‘ più de mi. Stafſemofreſchifiſe daſſe del naſo
nome ai Zenſamini o': Spagna , e al muſchio de {.enantt 3 Epò al: volte i odori
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"59.' acuti, i” liogo d’e-(ſengratiflv imbalordiffl: . Sefla ”n'a tela noflrm ſxo-[03
map” eem’xbe hà la peleſutilamlmaneo laſeponi aplicar perſi-»Meleam".`
[e larghe a deibomenigroflì:oqnando altro no’flafl’e, bauerò content-ì el mio ge
nio, che e' de ſeruir (per quel, che comporta la baffizza del mio inzegno) al'al-r_
rezzaglorioſa di mii Patria” venetiani; fauendo, che infia parte no’falo; ba
vendo puzà la mia debelefabriea fun'ëm fondamento emìſodo . _e feguro, :be
,zifjìm ghe Fodera mai ragiar le gambe deſoto .
Inſuma la Natura inſegna a [mgnar per la 'Patria . E {è the altri de i noſtri
non hà tiolmfla impreſa,- no’padendome più :egnir inflropa ,me delibera de dir
quel che sò, eo’fà mi: efi ben non m‘uerò al merito dela virtù veneziana , no'
Wi atm-mu reſi-:r defeguíurla,ca’lfar rn’aboz‘zo de purapratica, ſenza tan:
ti .As-Morì”, e tanti Demoflcni .
'Perche la 'Pin-ra non è come le altre Virtù, che per via de libriſe poſſa mio—`
trinarſe, ne adotorarſe : però ”e ìn-{egnerò deflarſaldo più, che fodero/ſl :on
le l’ulrtaſenzafar el Filoſofo, lXAflrologaJ'.Alebimffiame’lpedmmne’l Ne
gromante : perche me par che ehi {aim-ia o :bei xè mari , o che i vuol morir .
'Parlerò ben 4 la [chic-m , ſenza andarme aſcom!” drio rn dea; ne tiorò dona
anagrama per agiutmnon eſſendo mia profeſſor: (-l dorar a mordenteme afuogo:
ma bem: brum’dc; e infin meterò tante legneſoto la mia pignata quanto fà biſo—
gno, per eufimzr la edrne,ebegbe xe‘ drento : porche cbi vuol farpiù meflieri (le
quchche ghe eonuiemi mc pargiuflo ala condition de quel Zarate”, che vuol ebë
el ſo' onguento da regna/ema per ogni infermità. _.…,,.~.->~ç.
S‘ò che alcuni me dirà@ {A el m’éfld dim) mo almam'o bmflìflu babù tanto
inzegna de leflc’r inſieme quatro parole toſcanexbe a quel mundo ti bauerefl’ifa
zo più bonor a i to’PatrÌoti. Per dir cl vero de qzieflofiffibe me ne rido, e con la
raſo” in man .
Si vcgmſſe a Venexia rn Fiorentimper eſempio” 1m Bergamaſco reſi# a Ma
negacomio; e che i andaſſe al Brogio a bora de S. Mamme ebeiſe ”meſſe apar
lar ogn’vn de lori in lajo’lengua naturabmo’no’ Mreraueligiuſto giulio 1m miſ
fìer Bain-ame, e l'altro mi ;cr Cicobimbi flraucflij, perſa-r rn intermedio a quel
regal congreſſo? Mi,cbe/0n veneti-m in Venetia,c che parlo de Pitori venetiani,
hà da andarme a flraueflir .9 Guarda el Cielo : che ela' puo] parlar eo’l ”pelo i”
mamſc’l *Dog/'a tirarſu i ocbi. Nò nòJaldi pur per i palixbe queſti xe' i verz‘troLi
dele noflre lagunc. o" donc:: tiſprezzj la langue toſcanaÎMi no' digofla eoſa;di
go ben, che' ghe xèfla‘ tanti 'valorofiſcritori, che s’ë eompiaflì deſcríuer in leſo'
lengue natiune ebe i ba‘ bauù l'aplaujo per tuto el Mendoza' che baſleriaſolo por—
tar in :ola le rime de Mafia Venier , e le come-die del famoſi/finto Kaze-mn'. e le
nrgutiflime leterc :le .Andrea Calmo: oltre the Camilo Scaligera dela Frata m1
obe 1:2 to” qualcoſa in :al prcpofitolnfin mi (biſogna-.ſlm la digomc par, che
fa
fe diſeorefl'e in coſe-amo in romaneſcoìelſariagiuſio meter la Vìrtù veneti-@2;: ii
t’tm vaſo,cheghefaſſe piar l’odor daſoreſíier: done chela perderia quel hangu
flmche rende lapiùſoauefraganzazche ſia in l’ì’niuerſo. E infi”fla‘ he” che tu:`
te le coſeſapia dalſo’ſaor .
Orsù diga tuti quel, che ghe piaſe, ehe me diſpono afar co’fa‘ quel han Mari;
ner , che tiol el vento in pupa: de mundo chepiù cheghe vienſupia‘ da drio , più
el vien pento auanti .
Ben e‘ vero cheſe el corteſe Deir-tante me afl'ìflerd,come 'baſſe-l de conſerua,con
più guſlo. e vigor condurò la mia Naue per el mar dela Pitura; tocando con più
facilità tal volta el 'Porta del Deſſegnoflal volta quel del Colorito,e alcuna vol—
ta quel de l’Inuention; paſſando i golfi più dificili de l'Arte5come la dtſiribution
delefigm'ÒlL/lrtifìcio dei lumi,e del’ombresle dim/ion dei veſini da i lontani, cò‘
le diminution dei :ſieflì , e tutele vere maſſime. e più diſicile; co’lſuperar le ho
raſche de i *venti contrarij,che da‘ a tratterſoflagiando iſioni de i Maldicentùcdl
ſiar lontan daiſcogi dela vflinatíomde muodo cheſconriremo i 'Paeſi incogniti a
chi non intende el vero hoſſolo dela calamita; e impizzeremo ?na lanterna, che
moſtrerà el 'vero carni” a chi deſidera auefinarſe ale Minere dela 'Pit-era . E al
incontro[loſplendor ofuſchcrd la villa a quele notole che per ſo' catiuo deſlin el
ſo’mazor lume hd da eſs’er leſchiame de i peſche dele panochie,che luſe de note .
No credaperò niflun che me vogia arogar titolo de eloquente; eſſendo {d cogni—
to de eheſa-{o ſia el mio carato, come anche mi cagnaſſo tuti i profeſsori de tal
;Ai-te: eſi no’ i me "nord muar le carte in man , e che i vogia confèfl‘ar el vero , i
dirà c’hëìän’ìñflì manco de quel,ehei sd,e intende più de quel che i opera; che
magari 'voleſſe el Cielo che la ma” obedifse al'inteleto. 'Peròſeſuol dir perpro
uerbio che trilmlo comun è mezogaudime cus? ſepodcmo conſolar l’vn con l'al
tro.$e diſe anche chi no’ſe agiutmſe aniega. E 'Per qucflo parendomc cheſia mio
diſcorſo reſlaua ma notomiaſpolpadaſenza l'agiuto de chi .ra‘ ; m'e‘ parſo ben .
e de douer ehe i noſlri Titorimiuenti valoroſiſeguaci dele vere maflime Venetia
nezrncta ogn’vn de lori laſo'pezza in la mia l-ſ/îmſeruendoghe, ſe nò per altro a
per maſlelo, co’l hutarghe sù la mia aquaforte. Eſe[er caſo i pani de leſo‘Vir
tù no' reſterà con quela netezzaffihe i merita; ſe atri …ſia alſaon del mio Fuoco
intendimento ogni defeto .
E, perche l’vniuerſal no' creda che meſul-Dia han nome el pan de Caſi-1,11670;
Ieſlo far veder che hà anchegti/io dei frati de tuti i Virtuoſi in tciſo’ generi, co’l
meter anche molte opere de Foreſlieri,i quali,oltre che i me rende ornamcnto c5
le ſo’Virtù, i é anche boni teſtimoni! comprohanti de tuto quelo,che diga: perche
agi-'rn de lori è molto denota, e afetionà ala Imperantc noflra maniera Venetia
nme con queflaſì nò Iimaeparole, almancoſenza ruzenflper la mezza dſl bw
amor , reflo ſchiauo a tuti quell' che hd el bongflſio Venetian . 1
Mo to
.x MÒIÎoZIIuflflLWgÎÌBÎWÌfMMÎ/íípñoî f- ì - -Î
' " *- ‘ r ` ' ‘ , ' i `ſ _ 'l
.:E
* 5*? 'A carta di nauígare‘di V.S. Moltò Illuſt’re t'n’ h‘à
condotto in vn Marc digratie . Hauerei creduto
di parirnauſiagiorrátanti Venti, ſe la ſua Virtù
non m'haueſi’e ſervito diBoſſolo, e di calamita...
Qtlzeſta Vit‘tù però hà voluto moſtrarſi modeſta
’ ’ co chíeder correttione. doue meritaua encomí;
per guadagnar da ſe medeſima quegli applauſi,che non poteua
conſeguire dalla mia penna. Honora V.S. con l'ombre degli
lnchioſtri la memoria di quei Pittori , che hanno co i colori dafl
to lume alla Fama; e glorifica co‘l luogíuditio quelle celebri fà
tiche , che dall' Ignoranza , e dall'lnuidia veniuano pre indica—
te . La prego à compatirmi, ſe non lodo lo ſtile» l'Arri cio ,15.;
ſpíegatura , e i Concetti; perche mi mancano l'eſpreſioni per
maniere così delicate . Non v'è coſa più fàcíle della lode , è vn
Incenſo, che non occorre nauígare l’Arabia per guadaînarne.
abbondanza; mà uando il Soggetto ſupera la lode, il o'daree
più temerítà ,che iuſtitia . E* meglio a plaudete co’l ſilentio,
che rubbare il merito con vn'inſelice E oquenza . Può bene
V.S.inteſa
non inſuperbíre d’hauere con
dagl’lgnoranti vn Boſſolo.
. condotta e con vna calamita,
la Nauevmerianaì‘per lo
Mare della Gloria , ad apſrodare nel Porto dell’lmmortalità.
Chi haurà ;udire di ſeguir a, incontrerà più naufragíj . che ap
plauſi . Trionti dunque ne' proprij honori , eſprezzando le.
mendicate dichiarationí mi riconoſca
Di V.S. Molto llluſtrc ' >

r_Amico pqrZ-'alfffimó
.\.

Gio. Franceſco Loredana;


VenctíazglíflzñMfflgío 166;:: 7 l l l ì
z.` b A
A] Si nor Marco Botèhxm,per la compoſition
dx ul, ſopral'Arte del Naulgarla Pmura .
t- _ '4023*,
‘ Yet' Colori, Boſchi”, che tù deſcritti ,
ñ-. - *"*!“_.
z .Quelle tele animate , e quei pennelli `
Son da lapenna tua ſam'più bcli, ` ‘
E dal tuo tanto eternamente vini .
Che 'l vago flile, onde tu canti,e ſerius'
Fà tb’atcreſcano in lor fleginouelli '‘'
.- E _per immortale”- Veneti .Apelli 'Î i ` '
Tar cb' il—tuo inchioſtro ogni color ”miki .
. M12 tbi può dir dela tua Muſa il vanta v?
'j La 'Pittura è per te cinta d’aüori;
,v- - La -gloria dei pennelli è nc’l tuo canto .
. omo i penelli altrui con ſubì colori
Vite ale Tele, e doppia Vita in tanto
Han dal:penna tua tele, e Pittori .
A Marc’Amon. Mainenti .
` A] medeſimo .`
.
Jato, the Cctmpiflerili Direct'
Di qua-ci: papale), :foi-m', e di Faggt’ ,
.Almo :cda , B 0 S C H I N , mentre :bc :raggi .
a ` .Ad aſcoltarti i più lodati Orfei .
Del pittorico M .A R Boſco ben ſei ,
40
che ſommimflra Legni a gran viaggie -
Neſongli .At-bari tuo: già sifleluaggi ,
'Per cm' non tragganfrutti Huomini , e Dei.
L’ .ARTE 've-race a ralicar quell'onde
(Per /i vafl’otean mere-:r Tbeſauri)
Moflra tua Calamita ouefifonde .
Cp” nm: note à ”papiri inauri,
J
M .A R C 0 , e per tanto ogm'onoràtafronde
Sibila applmzſi , efanti eternoi Laurí.
` DiCIcmentc Moni.
Al Signor Marco BoſchíníSomalia' carta del Nauígar
pítoreſco di Deqdgto de Luz. ó
d»— _ ' _i - :1;

{famoſopenne! ſublimi vanti , ;fl .


D’vnafmaimmoml «i'm-rm' bonorí .v. e `i
D'vna regia Cin-:dcgran Teſori
.Altri che MARCO i” marcoflil non canti. _; .'-2
Var-:ar la terra ſopra pini emma' , : ~
E con piede calcar h fa”; human' -
Maram‘glia non e', non flmflupari , . ,- ì ‘ .l
Se di MARCO [i legge i dal” tahiti .
BoscmNLatsoflîo-e mail/'ENTI- porti
La Naue del 'Pittor cangia” conſiglio;
-‘Sport-:to
» -Tal cbeſicuraprende
da quello il tuo iam' Portil* .
Namglia
In
Ch'in
'Porto
cela-[Ze
eterno,
magia”
più nonfla‘
non tememom’
ilperiglio .

Sora la Carta del Naucgar Pítorcſco del SígMarco Boſchiní .


`ARCO, nel roflra nome trouq :LM-az', … v . x .- .- z
Neli:famcgia e( Boſco. El *aa/ira inzcgno,
che la Carta hci trauá del Nducgar
:Dual dar figura in aqua ogm' gran legno*
Cusi benigno cl Ciel poſſa/upmr
Ventofl-Iice al veflro bel dcſſegna , ` i
Cbc tendefora 'le altre d’inalziar fl -
Noflra 'Pitura a! pzù ſublimeſegno . -
Voráfla voflra Carta i Oltramo'ntani:
La bramerài 'Pitori Oltramarmi ,
Per nam-gdr ne i Mari (tali-:ni .
E, zan” in porto , d’imimr Belmí ,
` _ Term-eri , Zorzon, 'Pauli, e Ticiam'
Tm' benedinì Marco Bofcbini .
P. A. Z

.a.
'
.* _mm-de' …L“tx

1" ,
L'Arte del Nam-gm- , a -
Dcſcritaperfle'cmc, c : z . ~. .- -. ( t
Fa chic” elmioBoſcbinpcr * 1 . . \. .NL
ogm'pam. ‘ `-
Comunopiniou- -- ‘ .z . . . .
Conclude con rajbn, \_ .. r. ~' . . "\
Che cbìvuolvehzar '\ ‘ \. z 2 - . - o
Senzaflacvíliî’uí elMar del” '~. -..-2 .' ..
, Timra,

Se ”o iſe xícgaìg’hd magra” .ñ . . p!

Ventura. . ., . .
KM.
'HW'. .
A] medemo .`
Ve) Marco, che de iſuditi a San Mai-cb
Và sè, chef-{cl rczflreto , e’l balanzpn , ` 'ì
E cbffd to iflranicriparango” , ..
T” red” :le Verrà chi/Ia'più al marco;
In voflrc laudefaria :topoparco , "
Sc ve dzſçſſe, cha-ſon d’opinion , `
Cbe Zardin, ”ò Boſchi”per più raſo”
Meter/c doueria cognome a Marco:
'Perche s’el voflro dir‘xë tutofiori, `
L’inzegno e‘ caltimì , come 1m zar-Ii”,`
Ter l’hzuention, ic Varietà, i Colori .'" ì ' ‘ _
Laſsè doma da banda quel Boſchi” , ' ‘ ' `
Cb’el Boſco no xe liogoper 'Pitorl ,
E feuc pur chiamarMm-co Zara'ín.`
`- .Alaiedcíñöë
= LTE
Oſaki”, 'Dü, the zíogbè z'. ‘ ` ‘ ‘ ~ 1"* ~
.n Con la Gloria alî’andolo, EMMM‘T ‘
confeſſa che nògb’è ` I 'fl'ñ " *UT . "c- ‘* '- :
Chi ve paſſi: d’vn pelo:: ?guai 5 ,ij-.I. . . -
Che bauè dal Cìelſortiq ñ. 3 è ' I _ `
Vn'inz-e ”o dim'n, .
(beve Zìcoficarbs" "
Cbeverendesìmro ' fa_ “_ ì‘
, ,‘ì
Colpenel,
Me par , che
colapena.
doumffie meter
muniti”;
fi” .‘ › ~ '-“ ~ ›
Md me refponderè, che no ?e baflq ~
D’bauer le mi@ paflq -
Solamcmeper 'pù .
che la vera *virtù , . ſi‘
Se comune-ga a tu” , '
Che albormlcb’ìdi beifrutjjfl’fl_ :a ~ ’ .i "
- Ecbnufifèadeflo»
Inzùmarazriz ”ora P iu x ‘ o; - ‘ .:i1""
";,,.,-
"‘ "›ì’
I_Mentrei
dd rn lume mmm-tal anch’ai ?itorig'
vojgriſudori 5 . ` “'AD-B

,Ala virtuoíà pena del Signor Marco Boſchín, per la befl


líſsíma inuention da lu trouada foi-ala Cana
del Nauegar Pícoreſco.
Ercbe l'arte clk/{pole v” dì arùmj
Del’inmartalitä [01121 al tonfin `
Còjbleuadapena a o Gran Boſchi” z
La Carta hauètraua‘ del naucgar .
Carta , che d’alteglorie in ampio Mar
* Moflm la tramonta-z.- e’l bon came): 5
Pena, che in tex' cana-ti hà del diuin ,
Tanto falza ,[armando, à ſpecula- .
Tema z che col enel-;ie chi lodè _
Combate in ande › e de dò ponte arm-ida S
L'oblio feriſce, mentrepiùſcriuè. `
'Pena , che cus) bc” xè temperada ,
Che :ù la Farra, che {ment-;da bang! , _
, i Depenzer m‘ del vero ben laflrada . ` A
. …. A' p
'- :A1 Ìwflcfflo ſi q
He xogia rn per [ola-w- ram-,mois mp: - ; - ~
C Ei” P’TF‘IFTÉLWÌPWMÎW *^" ?x 'i uè… (I
paga dieſe *oogaefina a Mal‘gbera i' ' ;ZE ._›"\ ; .
Find aüzzafhſbzfltw'ſmüwçm ,' ²ñ 'Î -_ ‘ N
Non éflupor: ma rn remo rem-n'a” ,' ² ff ` , "1}
Che sfemia de Netuno ondaflram'era _ ì ì*
Zire” cbí na’l dirla del Trmltapera:ì z. `, I ,
.A ſauerſe concimi-malattia)? J z z. " ~ .1* . 2'* . .
Confifacile voga , e fàmíü’un 1 "L . - z -=: a' .a .'
EIMardela 'Pit-ora hate papà, "' ‘ i **- -‘
Cbepiù, BOSCHINI, no'[e puoi br-Òzz‘r; ,

C1m'aponto la xe; cusi la [id : \


` v‘.‘,*-

uU‘L
Elprouerbia latin no' puo( falar c..KſiîÙFÌÎ- `~

Naſce cl 'Poeta, e l’oratorjcfà.


Scherzo in lande del Signor Marco Bóſëhì‘n .
~~P ì _ H’ëm
MandaBoſcmcb’bd l'hororpcrflo natura ‘ '
lumi Celcflid'ogn'intorno, ‘ `- 1
_ , . EfazzaalTempa ſempim-nofcorno,
- - - E la morte ”mazza infepoltura ,
ſbe, qual Regia d1117010 elBaſco fia'
In pè dc Figa-e, gbefiafolo Muſe ;
Cb’in pè d'ombra ,'gbe fia d’ogn’ora luſe ,
Diria , ch’in Tera ct Ciel ſu' maſſtria.v î 'ſſ
Queflo, èfl or cb’ín s) nogb’a meſure:. i -
Cb'” Exa, v” mar ſia el monte de 'Pam-:ſo '
Fa che 'lſata no éfato, el caſò ca a '
xe rende riſata, el caſo, ela natura, ì
Boſco, Boſchi”, Boſe/mo, pic” d’odori ,
Cb’a l’uíſîbiîfè’líſf tiol el vanto.
Stil: ”nam-uſe, M”fit Iluflre tanto ,
Cheparizíz del Ciel i fa ſplendori . -~ 4'
Reuerente e mio cuor al Baka/litro .v
Come hmodoyſuſpenda, e Puafifiume
.zz quello Mar tributo ſoÎoſpìnrne.
.Al Venetian .lpolo me con/?zoro .

CNE
G N EÌS I o B A -s ”ro-Ps”.
Ala virtù ſingular del Signor Marco Boſdxíii .che a fano; E; `
cusí glo'rioſi Venti,
lai dal Mar dc in la Naucdcl
la gloria ſo Libro
le fadíghe porta d;' ì `“ ’ſi
dc più
famoſi Sqmídei dc Pítuxa. -.. 1"e
He vento :la Gai-bin, che a lìimprouifò
Le Nz’ole del mio cuor [paga, e def ombra s’
Injönio; o pur me vien dauam 1m' ra ,
ombra che ride,a` raltegrarme el viſo .è
Sento 1m Coro de verſi in quarta Rima -
che onze tremolando a la mie reehie 1 '
che i gaueflè elmalde le Teteebìe ›‘\ il': 1:* = '1 '‘ ~ l":
Deuenterauefameogiera inprima. *Lutz-'nav' ~ ffl e
Che earifupijwhememete Amor o.. . ‘
’ Emefacrieolarinmanlapenaz -Î In *r5: " ‘
`<"-, '-
che ſiam‘a inzauaia, no hang/ſerena ` - "Î
Beſo neria che falle el bel’mor. ' ' ~
Vena rali‘rena vana, che’lmiodir '- ‘
Domanda in earitagramo, e flex-Lente;
Muſa, che imuſonada, ”o *pal .niente a .- -- - ñ ‘ ‘ ‘1 ` - ;A
Efiparlaflèpunchefàiſiornir. '* ` ›; - i . ‘
Sento el comun ”ml-ambo, in done che ’ ‘ ‘ñ 1 ~ . x › ~
./Il earoſuentolar d’vn fiao, ehe impetro ~_- ñ ñ ‘ - è ' Î ñ
Me muouo a eaflizar el ram-*o Pletro , ñ `- ' '-2' › g :E ñ .ida-WT
Che deſeorda in lamufiea s ogni ehe . i - -ì - ñ ' .
E no me voi' per queflo .deſperar .v
De l'ignoranza mia,tra 1m mar infeflo .
Che 'hà “ma Cartaahe me tim in ſeſto,
E infe na anche a ”eſperti , a nauegar .
Carta, e e eo ifpiraeoli de 'vento › ~
che sboea via da Bora fl cheghe aride `
Senza intopi deseile, o de Caridef. … ‘:
Fa andar ogm'fogloria aſal-iam.
Gloria, che :mia con le memorie , efata'
De l'eterno valorde la 'Pitura - ñ
De moflri Nbereidei non ha' paura v
'Ne teme rn agatin mufi malfati . n
(E vu eeel/ì ortenti de Natura , .
Che in Cie o figurè quadri più bell a
Glorieue de la pena , alti peneli .
Defla dininizada Creatura!
'. . Sari”
Scrùiödelifle‘ä ; Eíñíà dribflrö :tim ;j
’ Da' vitazrqdopinndo in dapi bonori , , _y v `
.Americo de veneti'Pitari , l - 4
Segni íùbebdelluminarmazor.) ‘ '~ ‘ ' .,
Caro Bo cho, ”za-nè, Piani-:ciccione : _- ~' , - ~~
` che ſcambia le fa'foie 'in .r i bianchi; ²
Eltronco inLimein zuf ' alanri‘-.~ '-~ ~ ' ‘ ' * ~- ~~
I Rami, che infonarfi eeel e proue.
Bbſeho, na ti xè Boſcbo , tie rn ardin .`
Gbegbà drento de[i de bela, e on , - . . .~
Tie” la ”diodi-;goa Febo, e Giunon- ' 1
?Le gbè Ladro c eſcala elſ9 confin -
(ſaga tronco de Boſebo, el cuor tel diſc ,`
Che sbata le to fronde, nogbè noie s
'Ne puo] ſcarmar *vento d’horor lefoiej
'Ne verme roſegazgbe le mi e.
'Perde el tarlo d'inui 'a iſo co mi; *- ~
'N9 gbà letbegiazzao, virtù niſſan”;
Du quel[campa ogni nembo def-muniti
?Le puo ſ i0 morta! :rar Kofi, ifruti .
Tronco» done :i al’ombra .J olo, eDiana 4'
Caliope» Erato, e la Fumo a Clio ,
Dolcemente aletada al canto pio çJ

De la muſica toa, la bela Eur-iam."


Z’impiagai ver/i toi co' ?ſenza flrana i
La dolcezza del :là-*je interna elpero
.A tanto ardorzſe liga-BL' to .
Cbe del Deſertoſoo ti xè là ana .`
Vini, Boſchi”. lontan dafieri aſpeti.
Che l'eterna virtù , eo aginti d'oro
Teſſe alproprio Cultor de i mirto :l'a-a
Vino er eternar i toi caneeti .
Che mi a tanto, a' Tronco :al denota x
Inarcando le Ceie a tanta Ferma 3
Luſſo che ueflo panta vn’altro chiama;
E la Lira a 13” (vezzo apemio in ma .

VENTO
VENÌTÉ-og’Î-Ìéìiííílxço
.. 7-- L
:total-aſl. .
" JC- 1.. r. 'KH
a': (

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*Tm-c”, Z” e. T wmmflfljj
107M"? T2722?! › ?I ‘ tz!” glande:- l _.
Ai quadri `,_ ?negri-cz “Wim-'a ſe ;pm-ie;
“e del han-”ſeller paſſi"- :Zefa-fini; ' ' 7 -ñ
. La; tai: Jîîſí r ~ " of?
KL':— j la ua] fècſiaëmſſelo d’ìalmbordo‘zr .Alt-'3.115
;y
Α V; r9 e l’ogdbfflſein mar vogiz ſolcar; ~ i;
4 Se-vnzbonfieounpîlsà-Wésvffléiäëz
A* L'anderàà ibm, come fa vn bal‘ordo. ñ
Deme vn brano Guericgde no dìho'norz- m ñ 'F
Chcíntel` combaterJa-ſpfa alghe manca-.oi
Si bene] cum-,fi benlaman xè'ſhmca '5.;1 :ü
N0] puo] mofirarper. queſto el-tbvàtorz -íí
Ecelente archicoco , imagna bela -,' x2 1,- 7" y '"2 :r- t:: ;LI
Doro in meſure, in ſagome, einddflègno 'r 1'_
Ereza vn bel Palazzo , vnTempio degno; ~
Co nogheſondamento; i vàal bordelo. ' ñ'
El relogío carnína, eacomovàz \
. ~‘ .'.JI
' l’
Perche ghe rende el concrapeſo agíuto; n

Che per fi ſteſſo e] ſtaría fermo ,e muto .


_ , Vita , per ousì dir , l'Arte ghe dà.
o ` A Sc’l
ù VENTO PRIMO.
i Se’lcalor natural,‘noflrofòcorſo *
Ne manca; dito , e ſato nu reſtcmo
Senza Vigor; cadauerí ſe ſemo:
Perche ſenio xè dela vita el corſo .`
,Cuſiſuciedeàchi confiaca lena , ~ ñ
Brama ſar ualche im reſa dc valor:
Perche no afiadeſidîrio, ò cuor 2' ,1' '-..
Ma ghe vuol de monea la borſa‘pic’nál 'ì ‘
Se qualchedun cantar vuol de braura, , .
E’l chiama in ſo fàuor Bclonazò Marte, -
E chi d'amor brama vergar_ le carte, _o Q L -
Cupido prega con gran ſtudimecüra‘. "jfl `;` ì
E da quefir iſc‘ crede? efier profeti :
Perche ghe par che ídomìí’na le ation.-;nf“ f;
`~ j
D’Arme, ed’Amor :ma tute in concluſiom
Le xè però chimere de Poeti.
Mi mo,chc hò da parlar de verità!,- l- ”1 Li ‘'
Ededotrinagrauegeveneranda’, ` *' "-ì’ì . :’
&ui-Lv.;
Bramo vna- protetion molto piùgranda: ,.~
Chiamo chi fù eſemplar de Santità .
Euanzcliſta Santo à vù’ recoro , ~ u.: ²
Fonte d'alta virtù, lume ecelento; -1 -ñ -ñ -Î
De la Pítura ò celebreintendento , - 11W ' ,- _
De penei ,de
In zenochion colorià alto
dauanti decoro., ñ‘
vù me‘buto 1''- ‘- 'r'' ſi”

Protetor de queſt’Arte pelegrina_ : `


Prcghè-degratia quela gran Rezma; ` W
A Che retrazeſsíàporzerme el ſo agruto . '
Che confida da patrocinio tanto; ñ ñ". = -Î *3
Preghe‘rò e’l curioſo degiudicio - 1271'
A voler aſicoltar ſto mio capricio; e”: i ’l '.Ì
Mentre anche el prego a compatirme'ín tanto).
.mr-o ?Rm-zo; z
- - “~‘ 'Ec. OFèlàchc’l
chí‘è veda;
quel", che
alzòſento là de
ſuſo la ſuora è 'ñ- ''. z ² i'
portiera”
Compare mi vc vcdoñvolencíerafl; W
Hò gran píaſer che ſiè vegnùà bon’hora. '
* C. Ghè fazzo vna profonda reuerenza, t Î -.
Come ſo vero , e ſchíauo ſer-nico: :
Son pronto per ſeruirla de buon cuor
In quel, che me comanda ſolìcelenza.`
.EC. Deme la man Compare, e vegnì auann' : e
Metè ſuſo el capelo , e ſèntè quà:
, Perche ſto dì paſſarlo hò deſtina
In diſcorſidolciſsímí e galancí . ñ
Ale volte vn coloquío cÎ’vn’Amígo ,- . . ;a
Come ſevù, dolce Comparemíoz . ñ. .-‘_Α*
Solíeua e’lcuor’ in veri-tà de Dio: ‘ ‘ '- 'i
Che le cure del Mondo è vn graue íntrígo. È*
Orsùz no ve’l fè dir più d’vna volxazñ - ‘-`
Couríue , e no üè a far- pìù complimenti : E
No voi, c’heſe perdemo iam-cimenta', 5 j a.; '
ueſto ve ſerva; e` lfè cuſireſſo‘lta . , . .. v'. ,
C. Zà, che voflta Ecelenza vuol cuſi, '
Per obedírla , oſseruoí ſo comandi .
Veſti xè-honori , che xè tropo grandi
A vvn humil ſcruítor , comeſon mi . _ ‘
Ec. Che coſa ghè da ni’ouo in la Pirata'? 'Î - z *fl*
Sò che vù‘praríchè tuti í-Pítorí , . ‘ 'i
E díuerſi diſcorſi hauè con lori
Sora ſta proſeſsíon per auemura.`
Ghè xè curioſità? ghè ſoreſtierí ,
Che compra, che recerca, che domanda?
So che ghè ne concore d’ogm' banda,
Pxù leſtí cheno xè cani leurieri.. .:1
A 2. ,Coni
A} VENTO PRIMO.
‘ Contemevnpuocòjn fiopartícuhrë- e _. ñ' 'a "- . ,’_.’
(Qalchegahncana-de-curíoſhr … . J 1,:. z
Che viuopíù che maideſidc . ſ0*: 3-: '- ì _
De ſemir‘àde ,Pitutaàraſonarä ?zi-;z "
C. La Pítura xèàſegníveramenm- ‘ - -
Che molti Dekecanxi hàzdàíneccflò.; › -
Ne mai più ;hà-viſto tanto 5 ghe’l , cauſali):
Ogn’vn col-gcníoghe a ícalamentepi . l
Turi vuol ,format îſtudío, Píturá , . ' e ,:' -Î
Etien el ſ0 pecca, e’lſo ímendente: ,. .,
De Pitura parlar tuti ſe ſente ; . , a
Mai più el díleto hà hauùtanta premura. .'
Ghè de Sanſeriynnumcmìinſiflíffl, ~ ,- r: ~ -. . . Tn.
. Che xè ala çondìcion de ,rami brachí ,fi .L z
Che core quà. e là , ne_ mai xè ſtrachí s_ k
I ſtà alepoſte leſti 5 i f—à pulito . 7- ñ_ . j
Infinítà ghe xè deForeſtierí, . - _ - , z. ,'ì)
Che per ſt’çeſeco _ſe croua aVenetía: - , ` .' ì!
Che xèdeía Corpna anche de Sueu'a- …A
Vn ſeprocura
Ogn’ìvn Picor, chcaponco e]— ,ede
hauerqaadeiz v-iſteñ jerì
ghi_. , z › '
Daſh' noſtri Pixon' ſingulariz ,
Main veríxà,che,i-ljhàda pagar carzízz ; .;›
Seivuolhauepcciſoricufidcìgnù. -. î .-‘
` Xè paſsàl’ltempſh(JFK:Bflrta'filaual;-~ - -Î ~~> -_ , 1.4:**
E morti è quei ,flhe gjera al tempo amigo ;
Che vn pan i dana per hauer vn figo;
E che a refuſhí quadri ſe trouauañ.
Adefloí Venetíani ,è @agita-f, ; Al
E cerçoogn’vncognoſseel bon ,e’l bdc; ‘- -
Ghè xèdíuerſi , che muor da marſala, '
Che molti quadri ghe ſtà trafugaí . ‘
. ì O po»
O poueríPítorí
VENT
Venecia”;
0 "P RTM
:Shu-K? ‘ r7”- “"2 î’è‘: 3

Che hà habù canto giudícío ii)- lalìixurazro é.


Ne ha cognoſsù quela' ſozgràn ventura h ou Si
Fortuna-@andà per 'i .Olcramòntmi. 'i . :'.:ir
Xè vegnù in ſtà Cítà tal Foreſtíefi» ì-ñx- x Î.. .iz-.i i}
Con vn mier deídopie gazarae; '~ i ì _ i.)
Che aponto a dieſe doz’ieilehàsdopíaeu .Pz ?i
Più del depemer queſtoè- lv'db‘elìmeſbierzr of)
Benedeta ſia-tèmprela‘prudemaès on': -Îì ;k 31313
De chi gouerna el Stato Venetian: ‘ .ve zzñî;
Che ſi noíntrauaquàlaregia-man; FL
Pit-.are a dio ;Veneoíaſària Enza.” .u ~, rr.- _i
Vogío mo dirdei quadrſde qu’eí-Vechí; . u_ 13-1.. 3
Si ben che adeſſo ghe molzíeeolehcí: - .n.2931
Ma fin cheívíue í xè puocorootítenci, ;'.ra .k F
FinEdaſpo morte i luſe
che i particulari come
xè ſtà .matÌ’E-d z:, 2:.;1. E ſi;
Eche motri hàv‘endù quejgra’n teſorízfxz cui' ~
Se no i hà hauù cerue'luflñfia decimi; ._: 'ro- ;Li
I hà perſi i quadriçeiſoldíſeh’è andat'l.-ì~’.› ..fli’ j
MaPer
e] ponto
portarxè
viach’i
le Pale
íntraua
dei'anche
Aitari‘;
in‘Sagrà;
* - ~ i *'17.
' viì

Incantando la zentecon danari: `: :a 0:.. “J


Ma chi comanda ehuto ;ha regali. ;T3 :'51. 1-. T
Cheívegna adeſso ſti carízbambioi :Ì un':- 1 31.23%?!
Per tior Pirure vcchíe; ò pur modeima'n: ~.
Che lexè giuſto tante lume creme, - ;i 2*. "
Cheno le ſmo‘rza dopie,ne zechîní .' .`, ~. 'e "
DÌſCOTO'mOÌIÒVOIÎC in confidenza z Lx; L)
Con mamígo miodal lai del-mon, "7 s -Îí .‘*~ U

E] qual me porta afeto, egrand’amor, 1 z; i - 'r'


E che in pirLim hàmolta imeligcnza .g ì Î-çî 3
Per
5 NWI-"0 'FR I M 0.
Per termine corteſe de creanza , ì, -z - .
A cafiwn dc fiì di lÎhò riuerido.; ' -
Ecomsxveraamnigo, gh‘trzconfido . .
Liberamente -er’i (1101' con gran baldanza.
E là ſe ſe diſcorſi de più ſorte,
Come che’l caſo porta,elîacidente:
E ſe vegne àîdiíèorer finalmente . ‘
Come-:a penánaſhhzonze lamorte. : .. i V
E che ſe l’homo non hà tanto inzegno ì
De renderſe imortal colſo operar ,
Pczo del fango el {è farà ſtimar ,
Come ſe’l fuſſedeſtuco ,xò'dC legno. -
E quà ſe mefiezin toh- laPìmra, ~ - J* ‘ …› "
Coſa de nofir’o genio , c ſimpatia;
I Virrù ſtimà da tuti, e riueria,
Emula, e concorenre de Natural
l Anzi vera reſorma. arcificioſa , -. ; ` .. ,
Che ſuperael daſse‘no. in -mokeparte ,
E reduſe la forma contnizarto , `
Che de Naturaiiè più gracioſa .
L'eſempio è chiaro a che più ámiration..
Rende vn bel'çuadrode maniera bona ,
Che no tà quai ſe ſia viuaperſona, *
Ta] fù del 'n‘ofiro dir la concluſion
Figure viue è colà triuialz z‘* e ;
Perche-*ſe 'ghe ne vede in ogni banda:
Ma la Pitura è in fiima aflae più granda:
L’è dei teſori e’] primo cauedal .
(Dando i Principi hà Stati , e Monarehie ,
Altro noi sà bramar , che de le`zogie5
E le Pitture xè le prime -vogíe,~ 1
hei procura cauarſe in mile vie. ' i Ve
. VENTO? RME; X
ſex-amante Pítura xè tvn’iecääo-;r "'; :.:zî . -- e ‘
Anzi vn librazzo‘grandoìſenza :~ .
Douel’eſſer human, .ñl’eſser’díuín -:: - /2 r Zu», x '
Se rafigura in vagomuodo, e vario; - r- -
L’ è de tutele coſe‘elvero eſempio:. . :>0- …2 *LN
Ghè faſsà ;ghèpreſemezegbèſumrozzodî I a4.
r
Fano e,elſtoríezeñmoldirzſcguro, e… y I
Che l’è dela Vjnù l’vvníco Tenípím s un; ~ _,11 :
La Pitura xè vn ſpechío keſplchdcnrg, L: - * ' _
Doue drento campíz’atutod Mondo:. Î: v
L’è vn mare magnum' sì’váfibzfipofòndoá r í-ñ
Che ben puoinaùegaxgheosril… :4?
La Pítura è vn Zardín ,doue ghè Hora-Z; ÎÌ-'ÈHÌL-p ; ,zz-'3. *
Che rende tal flagranza-á l’dddr'ato', A' ‘ ì f .
Cheîl muſchio .,-e’lzenſamínñnò xèîsùgmto‘:
Anzlapreſſodequeſtoíxò-fetorí.- ‘ ëóí vr?) é
La Pícura xè vn cibo »Celeſtial-;mè *2: 't rl 3m a”: "1} ÌxÌ
Che nutn‘flè: la mente , eîinndeco : v1_ HÌ :4:3 . - L_

L’è qnel vitezsì'pel-feodzà inf un uì'wíí'gë 7


Chelxberal’ínfermodfogní‘mal’. 'ñ' 'I' 2-4# ,
L’è’l decoro del Mondo; l’ è -vn neſòro; .--“ ~ .'- :<
Che in ſicomicn NflfflſflyſſC-PMMCÌUÃÃí-hl) "
L’è la ſediawgahdoüe ci' ' dicio -t-:Αñ ..ſi
DomínaleCorone yi' ` ‘ ;emme .,:z óxë E-í
Tute le coſe e! Tempadeſcouerzeg‘, - 22m >~ KTM
(meſta xè -coſachíaraye laſauemo: a* 2:5"
Ma la Picura contra lù medemo. 'P- u( -~. ~:
D’vn velo maſparmté et la conati: .in-*p r r! -`›
Come vna verzenela Venetíanaflw ;atm-"m 135.(
Che ſe ſcçmde coLvélo de'l’honorjìzìdI-.Î ;11 .
Per com-ir -de modeſtia vn -belroſhrfiì Îñv‘ìîî)
(Che Ia rende pudica,e ſora humanau: ñ~ îî
3m .í ' Culi
o; ”mora-mms*
Cuſi íntrauíen aponcoàzlaPiwr' 2 r ~.` `. ._ :mx-.N
LaPacínadclflempolä do-cfeti, u ' .
Icolorivicn ſempre-più perferi, ' 'ì’ ~'
E in mazor flimal’jſtcſsa ſatura. ~
Ec.Nooc0readir;Îkècomechoháuèdíto. - .- _. ..
ElTempoJoCoñone, iScflríyc’ſil’zOro -; 2-1)
La ríucriſſcglacioníndecoro.; >1 -- -`
Aiuta eſſential-1 xè, tutapiofito. - "- ' ›
Semîcaro Comparehenedcços' z ~ e - 2-. e
SauèquaùromepiaſelcPuure, .fl. i
i
E ,quandòvrdode‘belefigureg rr" ›í 4.

Se amiròſta-.Vírîtùcon gran dilet'o.~; :.;zl 4.;


Sauè quanti diſcorſi-sfizioſi; . 'i una? al
Hauemo
E’Ldondcla-faciNatura,e’lgcan
ſorá‘ Lanificio, giudizio.,~
K ' ' .---Îvi; , FS
Che hà’habù qucínoſtci Vecl'ii'gjoriofi;'-` *r -'
In fuma me hauè dítedoſe aHàe-,rí '2 '. v' …i i. "z Î. 'E :LI
Che in I‘CSÌHIÒJB xè deia'mia merite- z ".ÌÎ
Su’l viſo no voi digjcheſiè jncendeñ'te " {.1
Sò che no hauè ambício’n 5* nc vanítac . 7 ' ì
Poſso bendin‘no l’èmiapmíoèbn‘: . `
Che ne ſauèpiù .v'ùoercoaìdormando fl -. il j
De tuto quel, chcíhtenddmiawcgiando, a l
E hò guſto affae dela voſtra; opinion., . '
M’arecordo , che vn dÌ--paflmdo al ſodo ,
Vna maſsima granda me, .portaſsíz ’
E con gran fondamento me prouaſs’í; ‘ ‘
Che quà ghe .xc’l martel‘yche bare el chiodo .
Per imítar al víuo el nauu’a‘l ;xè-A v3' 3-'1 .i _O
In teldeſſegno , coloridojeformzzl‘. zie :~ . ñ
Che ſtanoſtra Cità xè': ſcuola , ehoñma, ſií
E che niſsunaalMondo tanto val. ... ì J
Eme
VENTO PRIMO.
'L mc rendelèiínfiníte raſon
Per l’opere petfcte, che ſe vede
In mile lioghi , che ne fàſta fede ñ
De Ticían , de Zorzon , de Pordenon ,
Del Tentoreto, del granVerOneſe, ~ z
Del Ballan, del Ziloti , edel Saluíatí, '
De Andrea ſchiaon ,del Palma vechio : in ſatí .
Turi arleuai Toto -ſto Ciel corteſe;
De Paris da Treuíſo , ed’ínfinítí
Tutí de címa,e tutídicopela, ~
E de maniera sì perfeta ,` e bela , p
Che ſenza dubío i xè tuti . eſquiſití .
Ma fin quà l’è vn parlar sù i generali:
Voría che me tocaſsi el vero ponto,
E che più per ſutìl me daſsi conto
Del’ induſtre valor de queſti tali.
Col portarme- ràſon , che ſia quadrante,
` E proue, che conferma l’opinionz
Dandome eſempio chiaro ,e più che bon, i
Che in ſta cità ghe ſia ſte lande tante .
C. La verità ſe fà ſtrada per tuto'. o
Voſtra Ecelenza intende più de mi:
Ma per prouarghe che la xè culi. ñ _
Dlrò qualcoſa forſi de coſtruto.
Xè vaga,ſingular,vníca
Prima alMondo';
donca dirò, che ſta Cità - l ?gif .‘
San xè l’agíere ,el ſito xè giocando, -- , *
E fù ſempre dal Ciel priuilegíà.
Anzi pur la _Naturayagaffipelaffi 'ñ, _' . fl,
Per dar alvenetianielpnmlcgioñz *j ñ ñ'.- :- ñ
S’ hà cauà la camiſa ;ñel bon, e’l megio
Ghà moſtrà una per mazſenzaBgonela.
El-Ar-g
16 ’ VENTO BICI M0.
E ì’Artíficío , de Natura eſempio,
So ſpechio, ſ0 mode! ,ſoimítadon
Compartír s’hà compiaffo el ſoſauor,
Per ſabricatgheìel ſimulacro., e’l Tempio .
Doue che perbdeffin (co dtſse quel-o)
Per Natura , per Arte; e per Inzegno ,

I Venetiàni
formà , econ
colorido
emodìbon
deſiègno
, e’} bela .

E ſiDe puh‘tía
come , che tutíchi
Venetía la vede, ,
è vna` Pixma_ i

Come ſù Marte iſeſta preſi in rcde,


Schiauí de cuſi nobile ſatura .
Cuſi
Daquel' artifieios,che
l’íſteſsa Cit-à ,da idetiua
ſo penelí , - 'l .ſu
Fà ſ0 ſchíaui in caena tuti quelí ,
Che ſta Pitura -oſſerua culi viva .
(Dà ghe xè la mínera‘ , el fonte, eñ’l fiume,
Che produ ſe ,- hà produto , e produr‘à , - ñ
Co i p’e‘ne‘h‘ la' iſteiëa verità : e --: < I
Q\uà ghe xè’l fondamento!, e’l vero lume. ² -
E come a Roma ſe _vede montagne ,
Lauoradc ín- figure , e ſtatue tante:
. Cuſi Venecia ſhacheraue Atlante,
Per Mondi pieni-de Pitur'e magna .
Ch’había Tician ſato del euor’aquifio
D' vn Carlo' (Vinto Imperator sì degno,
N0 ocoreadirlo, e ehe’l zonzetèe a ſegno
Caualícr d’eſsee faro, ogn’vn l’ hà viſto .
0 gran Pitor , che no ſe può' imitatlo! ~
Ma che l’habíaímítà ben la Nature , *
Baſtetia'dir ,ché-l fece vna figura , i `
Che R1 el retrato dcî’iſteſſo Carlo. T
ñ - uto
Tutoíntrego acaualo in nrme bianche,~ .
Che inganè chi paſsauadoue .cl gíera., o: , 1
Tanto el lo fè da ſenoinarmein ciera, ‘
Che vn ponto, vnzpelnoghe mana-ma ;gnanche .
Epò quel xè’l più mínimode tuti
I quadri, chel’zhà fattorie-valor . _- _ z.
Quanto in Venetia s’halo fato honor ?i ,~ - z ,- ` a
Chechivedeiſo quadrirefiamtair! ;1; ,- …q . .uΗz
La ſearecordasin gradazdeqnelfſolo, ‘ - . _> z i …W
Doue ghè-quelCuidomchtdàa S. Piero, Martire in
E’l Compagno, che‘l’uze in ato hero , *L ` Îgzäîìë’zî
Che xè irrla Geſia-de Sanlanipolo . ~. ;un ì l, ciau ., ‘
Mono ſe vede in’quel Saſsín :pcruerſo 1;? .i LÃ~~~ j.;
El retrato ſormaldivn Cari-main? Lflzît :
F. in quelBeato’rm agiere diam.,- -~
E’l wror , e’l ſpauentojn -‘quel*Conuerſo~?
E quel paeſe, cheformaquelefito,
Che la Natura nol’sà'faepiù'belo, ~ y ì
: —- .
Chi elvede no puol-credcr’ che‘lz _ 01;@
L’habia forma, Eereſscr-sieſqui 1t:o.`` ` `’
L’è tanto natural, c e ogn’vn, che’l vede
De la Geſia i và ſuora con la-mente,
E ghe par d'eſſer giuſto, ala preſente; `
Doue quel :caſo sì crude] ſudede. . .
E quel razodíuin piendeſplendor, …'4 -; P
Con quei ñdo boi-Putini , cheìde Gloria ’
Víen a canonizar la meſta [ſtoria,
Vi ínteneriſse., eve raſsegna el cuor .
Si! che queido, *cheſpíronaelcaual 1.:.- ' -
Non e tuti .furor , tutiartificío—l 'F
In tel ſcampar no parli el precipicio ,
In arme lufire de terſo metal?
B 2, O con—`
"n. VENTO 'PRIMO
O conceto diuín , ben meſſo inſieme ;
Tuto ſuſtancia , e :uno de proficol.
Gloria, diuinítà, teror’, delitoz ,
E in ſito natural ,chi fuze , e teme I
G va Diſdoto mile ſcudi ſta eſquiſicau
lor. cſù
oſerto per
logia da Daniel Nis’fù negocíada :
cl$.Picro Ma chi comanda ghe cagiè la ſtrada , ’ z
.Martire. Col dir: 'laſſela'là , pena' la vita ." ñ
Le copie , che è ſtà fate de 'ſta Pala -
' .LT
Da zoueníTodeiìhí, e da Franceſi; , .
E da Fiamenghi ,'e da Pitori In eſi '
El numero è infinito, che non ala.
Bela è la vera fiama de Sant' Enna, .- c ai, \"L

Che ilumina el Nochîero al bon camin ,3 ' ñ!


Per zo er ala meta',al vero fin: ì
i l
(Mela xe’l noirplus vlcra , el ponto fermo . ‘
Rara vínù d’vn nobile Tician,.-~ .
Che a ture quele azion, che’l rapreſènta _
El {à de ogn' vn la mente ſtar' atenta , -
Echilevede
Stiìafeti bare
xè la parte manaman!
fingular , ì ‘ -
Che rende el Venetian pitor perſero:
Perche co ve ſenti rapir l’a feto , -
Per ſemideo l’hauè da conſeſſar. .
Weſt:: xè quela parte , che’l Lomazzo
Milaneſe ſcritor tanto la ſtima:
Perche del' cſquiſito l’ è la cima,
E che a tuti i Pitori la dà impazzo .
Che bel veder vu quadro, doue Amor
Vniſce Adon, e Venere laſciua!~
E vù per ſta Pitura più che viua
Senti, languendo , a intenerirne eleuor .
.NNWmm. .,-z
donodíſcu x chçqflela_ cal-Pítutañ- 4:} . flz ñ.- r-,ñ .
Hàdel díuínzmqdelxmaeeríalè. ñ' - , o..
ñ 's
Eche in ;quel ponco tanto kxzve val , M)
Co’ſi lafixſſeínanema,`ein natura i?` _
Fermeueín cqneſiaffiam Compare-,- . \- a
Che co’] Mo, gg] penſier vagante., …zz -
Fareſsi ſar de eçoíètaacq‘, ; , :A
Chemeríta—Himrecuſixaxe. -’
odíſcorſo finquàì x'è_de mio aſta, _Î`;* fl
Emehauèmeſſoa-ſesnosì-oauea— x _ .,
Chcauem …. .e. hatxè..
Che giecaqflìxüo con quçlachngc
penſerdexmmogmſto. _ñz‘ a
ecom íaüde graeíaí-Yq’Eççlçnza, ñ, 24x;
Che 'gaanoora .delia gran’f‘ícían ` z z-Î
Warm 'Paxfllçyzàchelehòflk man, - ~
E me honora per-miele hauerpacíenzaffi e 3
IÈÉPUÎSOÌBCQÎÌ gwäzä alíesramentcsz (13:1)
uVoríálcheſtazomadatixfiè
e u. …0;n0m’, _ ;c ich-Www … mq-
Wor‘rî'rz 2!; …
ſanto godgcpnñvù quà'lamla mence. , ~- z
anna había paciencia ogni Pitor . -
”É’È'ami fimaſt’hora
'er , e godo ghe xèmenzonà,
Tjcían vien ſtà:. '~ - ~
ìm'hà adir: míghè ſoníèruícoc. ` › **j
èquehchehàcamínà ſirarevíe , ~ '
oi peneí quanto lu; che tanto val? ’
e sò figure tuteènatural: .
:ſe muoue, leparla, eleflàínpíèl :
ne dichiaro
alcun
adulexò; miadeſſo
maighe lau peral’ora.,
~ `aſse
fazzo ſtoal proteſtQ,-_-‘ " .. î› i"
par de queſiti; ſi .

le niſſan a Ro ſegnoè :onto ancora- 1


Sentà e
.-44 mmm-mm;
Senta voſtra Ecekenìá ;Vu Wa z :_' ." ~ of* .2* i
La Pitura xè cbmeîvmcomedia’m l: Î.~_. .
I Specatori 'ſtà in'ſeätroñ, eíuſedia; . ;
E of'seruaiRe’CítantLé leſo azion*: u …— *
Per eſem iocëmpär'lìlnamòtato 'ñ‘ ""'f‘ 1"!. -e
Legia roflirí pÒſflmffiebffivffifÒ-f c5; -zn .È
Elvientuto atîlàflutopülídſäç-U 1-' " f
El diſc bei concetíz-elxè'garbdtdla g g ,I i -
Vnlane ſortùìàísììaſtutme‘acartbz "fi- _~’_ - '
Checonribaldarieflpaaeuwfleñ 2": . o
I’Ìflgfo' ?là Coffie’dxà ;cia fáîia them; r
F-Pò‘la* nbdareſi’läçvnìdülèîn ;if-'KRT r
Cuſi ancoraelîëìé'àcíàmelàu‘ m: ;nf-«zo ae. .J
Dirà con-malk " Woè’lazſieſëhekü: .23…)
Cuſiiſegén'diìlsañize forſiiíeffltìlíñ‘ î ~ .v
'
Píaſerveapotcerà meza vh‘a’hín- î'²——--- _ſ'
Pe’rìèhc
Certo íófà’ëaîòpar‘re eìlefiaz-'e‘benç -Îñ '12”; P
cheogn‘fflde'lori-*èdüäaudarg

Ma peròaívn ?ſolo tuta no cófluíeá ²²--' j


` Lalauüe,ea4uno-la'ſedeueóar.
Deueogn’vn’conſeguìr ſh'paW-fffl'î: 1-~ ‘ - …s`
Maflìzra ,'-Pafltäîon ,-Zanç, eGTäzía'fl; « al
' ` Doria ,LW/[MOD,evàdeman‘ſhëtzäaffi.- TF'- ì
Co ſe ſhfol‘dírdálcao fina ialaéc'oä; i - ‘ L
Vn ſoloai noſtri' di ffiZan'Gabrielìy x :c f?)
Che ſe chiamava in Scena pefSíuel , ñ
Che hà hauù dala‘Natura , eden dal‘ Ciel
D’epí-l‘ogárin là tuteí'í 'aeree-li': ‘ ì
Ma adeflo ſpiegherò quel, che hò -ín 'l'idea . ' ~ »
Gba xèrſtàídei-Pítori'ín‘quantífà H " ñ"
Dei tempiſcorſi, e de la noſtraetà*:
Marathon hà ſpeſo-vm monea . Gb
e
VENTO 'PRIMA 15
enexèſhzcheel bond-aſſegno.- **'ſ r: : -ç‘ -. i;
'da tegnù el primo liogo aìtuta. bora:
She ne xè ſtà ,che hà, bù inuention `si dora z
?he hà reſo amirariuo ogni alto: inzegno .
'vn ſùsi ſtupendo in colorito,
:he ogn’
Ucun iſpiritarhrà
xè ſtà sì infato
vnl’hà el Mondo.
crmſeſsà
la tuto.› i `‘.'
per? eſquiſito.
vaghezza-iflrmo

righe xè ,che ha fatoſtrigarie .


Ioni peneli desìſata ſorte, _
:he ihaſpauentà el ter-or ,mazzà la Morte
Ion le ſo granbraureffihizatieñ… i .,
;.4
ñ-
:.…_

lx)

òco’diſeelstrozza Genoeſe,... ‘ :a È! `
?he hauea ceruelo, edepenzeuabcn} i
.a Picnragran coſe inſi-contien, I .-z -,; `
baſta a tàme ben vna de dieſe. - ñ
ghexè dubio,checuſila{ìà: ' . ,ç
la ſeTicían hà fatoda Siuel, -L . ,-, ;ñ ,,
?ol formar-rùtbben colſo-rpcnçl‘ssçs-.zzv-:Îìî .
.’è 'l Díode'laPiun-áinverirà. .6 z‘ _,
[eſta xè chiara 5 ſon del voſtro vrnor; ~
"icianxè’l-Miſtroz no ghe xè da} dir ,
con raſon niíèun l’hà da mentrr:` . ‘
:heno ſe puoidirpiù dels'ſo ,1. <
.l
erintender'
guſto vnvna
a farue fato giuſtamente;
interogatíon ,>

the adeſso me camina per la mente:


'Oria ſauer la :voſtra opinion. ñ `
rl Coregiozñ che xè tanto famoſo , ~ i j . '
the hà fato a Parma ſora vna Cäpel²~ r i r,
'na Cupuln a*freſco,tantobelqs‘ .
Jo n’ e10 invfati vn Miſtro' glorioſo? I
Che
15 VzNrD‘ñP num." -;.
C. Ghe dirò : queſto tal xè ſtà vn gran míſtro,
E hà colorido de maniera fiera; 'y z ,'
E cuſi‘s’ hà dadír: queſtacxè vera,
L’ haueua in la Pítura vn bon regiſtro.
Tícian fè vn gran ſemício a ſto ſugero , '
Che ſùde sò ſolíeuo,csòventura:
Perche chi` fece ſar quela Pirata. ,
Faua de ſto Pltor puoco conceto. ,
Doue che el gierainſtato deſperà: '
Perche i penſaua a nol voler pagar.`
_ x
El caſo fè che s’ímbatè a paſsar l.`-'

Tícían , dal Mondo tanto celebrä .


E amírandoſe aponto el sò valor , -
El fù prega de termínar ſto fato.
Tician co’l ſar gran marauegíe a vn trato,
, Diſſe: ſta volta hò pur cacà vn Pico”
Chi ſemi l E ſta ſola parola fè tal ſruto,
ciofà, ſcr
nicío a ſ
Î Che al’ora parſe la Pítura bela ,
ta. E’l Píror meſſe-premio in la ſcarſela; ‘ .fl `
Si che Tícían contento el fece in curo. ,
EC. Donca a ſto muodo eſſo ghefè credenza ,
Col farlo recognoſser de alta ſtima. *u* . ~
Via , caro vù ,‘ diſemelo a la prima ; (-u.

A qua] deu de ſti dòla preminenza? ur

C. Vogio dírghe vna bora curioſa. ~-. -


Fù ſata ſta domanda vn’ altra .volta .
A vn tal Napolítan, che l'ha reſſolta
Con ſaceta maniera , e ſpiritoſa .~. .
Îaccría à
Biſogna ( el díſse) che ſuſselnjù zrczo
propoſito . El Coregío ſeguro de Tícian..: , .
Perche quel ‘, che cognoſse vn Corteſan
Certo lu xè mario] _per vn’ , e 'mczo . o
No
…ramo eta-im. o ?p7
Novogíochelapeñſa che Paſeto; " -’ 5227-* -ì- Î
E’lnaturalmío genio - ` i *;_
Biſogna che,in ta! caſo r'ni’ghe porta' Î v 7-* ’- "
Anocitia vn Amor, molto peſſcco;
E] qual dirà de mi coſe mazor; ›
Aſcgnotahchecola’ſentirà,f~ ‘-;-.'
Tuta conſolacíon’ia reſterà; ~ 12-_ Î: 1 f
Ediràzñföſtífato xè’] mibfcuorî— ` ’²‘~ ~‘- ~²
.a läpía , che’l’Lomìaìzzo'Milàneſe ñ, _‘ v ' ~ ñ . A
Drentó el ſo Tempio dc Picurad mete , ` 'HL-"2_
Sete degni Pítorí ,`e -tutiſete ,. -, “Pr de Ti,
d’ſiOflQÌ‘ÈEÈ ìl' . '.~ .un.
da e] rien verſo Ticiàn-la' prima ixiiz‘a ;'51 -—_ i’—‘~: ff! J
Edíkflhë'ſh puolapr’opoíae, '- Î “v
E con‘g'ruſta’ raſorîlìparangoflarë- -'-‘*ñ~ e 'z 1'{
Al gran Down-che xè naſsù' in Stagíraî › e
come che A’riſtorile maeſtro ' › -
Fà d’ Aleſs‘andro ,'e'píù che altro dilata; i,
Culi Tician oavncafloz Quiz-quam ' :ñ- z` H
pgaroäleomeìl Elfi-corea! èſtl’ och-io defiro.
- glu oe c-m-a no ro ponte; :'- " ..1
Ediſc che ghefl‘x certi Pitorí, V "
Che ſegondo el giudício ſoo de lori, `
Puoco- ínccndcnti i ſaua va' altro conto. -ñ’,
on dir ,²che in cambio dei nol’cro Tician ; ^ ìLÎ
E] ghe doueua 'meter elhcoregiosñ : - _…
Stímando lori che quel ſuſse e! .,megio: ' -
Ma elLomazzoirebuta da lonta'n. -
ígando: noisàcofiſiala
De ſtà’ grand' íntendenzaforza
, e cognicíon:` ñ,`

Baſi che’ldíga rsò-'concluſion, ñ’


Ticían xè lamco a ,equal la ſcorza . '
C _ .Bel
1-8 ;VENTO PRIMO)
Ec. Cëpur
uel virtuoſo
sà quel,[leche’lpeſca
parole ſpende è
in laPinna.. t
Baſta cuſi 5 xe chiara la figura: .
No andè più auantí: chi hà le techíe intende-r
C. Veramente el Lomazzo hà tute in teſta
Le maſsime , e sà colà xè’l meſtíer:
i Lù del dar hà 'l bilanzo , edel’hauer ,
' E sà quando xè ſeria , e quando è ſeſta .
Lù non hà ſtrapíantà verze,òlatuga:
Se’l s’hàflato vn mance] l’è del ſ0 pano :.
Sí cheſel'puol ben portarlo tuto l’ano:
Niflîm puo]dir :l’è mio; meterlo in fuga.
Che per conto dir; elçql-Pítor (,ì -~.- n77 b , ñ ,
xè naſsù a eſtrç z. e xe arleuàa Malgheraz,
El gíera magro; el gilera roſſo in cícra, . ;z
_ I xè ſguazzetiffihe non hàſaor. -
, Mi ghe chiamo procelèi dc Pitorr',
l E no trati d’ ínzegnp , ,e maragegie: , ,,
² Più toſto ben me fà lnarcar le ;cegie i . -- r
Sentír come impaſtà-'ſia quercoloti. -.
E no tior indorar ( eo -diſe queloz) ;
` Scatà per intereſſo dela gola:
Perche de_ adulacíon l’è la meola, ~
x Che-dàdel Caualier fina bordelo .
E]] guſto (là in latenza, e no rn tel prato :
l El ſorze iflſarinà no xè’l moner:
Per taconar, naſsuo xè’l-zauater :
Chifì le ſcarpe-è miſtro de quelfato.
. ghe xè Autorde feriti sì proſani ,
Indegno del buon: nome_ Fiorentín ,
Che con diſcorſi longhí ſenza fin
Lacetaínoflrí ,e lica iPaCſanì? Ed, `
tra
”cure-mmc; :9
lírà ché, aqueí temfí de Tíciam,
We] Fra Baſtían da Piombo e] compau’ua;
Che ben per dir el vero el coloríua ;
Ma che’l deflegno ghe mancaua in man .
he gíera pecà che el {è perdeſse
Iuà í‘n fie lagune ſenza ſtudíar '
&cheheímportaua più ,che è’ldeíèegnar: - ’
Zomeſe perpietà quaſi el pianzcſse‘. . -
ze] ghe vedeua vn ſpirito sì be] ;
:he ſe’l ſuſse andà‘ a Roma a cior lícíon ,
.’haueraue aquiſtà reputacíon; ~
)ſseruando le ſtatue, eRaſael,~ ›
nilmente ue] gran Bonaroti e › - e ì
>oue con ítolaí,ñcon ſti couerchí ' )"
[dà vn colpo ale doghe , e vn’ altro a i cerchi z‘
Îonceti( perdit- puoco) da Sfachíotí. . `i
aben chi xè ſtzìîq‘uel gran Ticían, (- ñ ~ 'i
ero ſradcl eamal dela Natura 5' ' A ñ- - )
quei',
[e coſediede
1 ſtima però lbpugnb
tanto
molto hàvin
arbate
più‘,che’l vfla, e’l
pirata,
- pan . - _1x ". . ..:..'l`

Là no ſeferma de o mio panche; Î ;12:43


è , chepiù auaütí eldíſe mai-:three *LI NL? 3
'1c in dfl’o quìehch'effrhà dito* :wheel/Wei
he ( parlando'- a-fo muodo‘delſmu 2m"?- cff .fl
ciau mancaua' in quel granfondamento ," 'f
1exè’ldeſsegno’,vcr0 condimentoe`~ -- i 'L
rcheínſovieaaRomamaí nolfù. " f..)
píùauan'ti ernaram’altmflam, *i -z ,gm
le’lGardcnal Farneſe ekfè-chíamar - * '1
Roma; doue el ghe conuegnè andarz‘ ' ‘ i
amando PapaPaulo el‘ſprecrato. , .E
C. 2 Tanto
mt K5 UIQ-WI {MQ-'x
Tantochel’hebe pur ſto'don‘dalcielo. .: ;Î
De andar a tior v-n puocoLde deſſegnoffi ñ
Stà volta sì-,Ticiauzti‘farà inzegnos - .ñ `
Me aliegro co ti fuſsi mio ſradelo. -
Ma l’ alegrezza no me dura-tropoe ñ b ;
Perche( per quel che 'conta el gran Vaſari) -
(Dando-ti ha viſto quei Pitori rari, -- .
In pè de lltenzer ti flargaſsie] gropo. 2
Chiaro el loeſprime,ediſe che tiſaſsi ñ,
Vn Eee Homo de meza figura: ._ ' ._ * r
Nefù molto ecelente la tintura; g
Eche più toſto ti delèauedaſsií. i - ~
Portando talralòmehe fù (h `
Che Pol‘idoro ,e inſieme Mae[
Tèhaueſse ſato perdcr el ceruel: ~ ` . _ _- ‘
Perche i ſ0- quadri ti haueui vardà . ~ 1
Nòcredozàcheiſia‘quadriincantai, ' i: '3
Cheſazzaandar in-o‘ca quei ,chei vede.; “m 3
Qiantoeſorciflni
Ethel ède bon.,chea—Romaghe
lÎanai ſpiritai. xèfCçlBx;
': ſi: '' z
ñ'

Tanto che come xela,ſierVaſariè ,3. f f


Burlèínſte formed pouero-Ticianè‘ . ;'- :t
Eghe ſca [N2985- lfi .CMC WWW} , ÎfJ_ _
Záoghèha Ònizehauècísnàdananè, .z :7
Prima
E pòdisèzche'RomaÎmſtzgnaa
quando Tic'ian vede la norma,q -1 ~ i;‘ ~
Intun ſtiual delungo 'el ſe trasſhrmaa- z
Wei miller' rendedeſh boni-Buti?- ‘ ’ `
Evia no parlè più., che’l xè vergogna.
No vedeu zò-de. earízada??
L’Òpera ſoa da vn-Pàgîvien bramad‘a y
Edeimparat volè- ’L ghe., biſogna ?.
Anzii
' VENTUPRZMQÃ ‘ L1!
.
lnzial contrario penſar ladoùemo': “ x .-…x 2 ,'_î
Che vn períto,e perfino, comevîquelo; *Î .ì -Î
Hauendo porrà a Roma el ſoìueneloz
remo. '2 . .`
A quei Picori el deſse in man e . l ì
:rche
Walches’el altro
Papa Virtuoſo
haueſse hauù
per in
ſti balia
fari, ' .3; .
ſi( I ì
Che ghe haueſſe formà quadri, eritrati, . x
No’ldiíèua a TiciamCori ,vien via. ,
:le mínere d’orofuſſe in Spagna, \ . - 'I
Che ocoreraue a l' indie nioue andar E* v'
Oda Leuante Aromati rtar, `
Se aVeneciaî ghe fufſe ſta eucagna è
:Papa cl {a chiamar, per fai-'pinne, ‘ ‘ "`. z . -,
Vn Gardenîal; 'e vn Duca ( co disè) '- \ i ñ ñ
E pò ſte barche *adoſsozvù ghe fè , ñ ` -
Con dir: che no’l iaueua ſar figure?
echi ve crederaue ſte ſtampíe è* ' .Î
Seveinerighèzſu’t voſtro coſtituito"? - . x i
(melgranPitoi-,che giera-tantoiſtruto. i «I
Volè vù conculcar con lebuſie-è ' te' -
:anto quei Pitori el viſitaua, ' - '. -
InBelueder con com limenti rari,ì - . . -.`
E’l Bonaroti, e vù Signor Vaſari i
E pò da dtioleſpale e ſe burlauaè
Le] ſe chíamaua tuto bonmartelo, ’ ’ '--.x ; m . ſh
Miſsià con l"1ntereſso ;anzi col-vicío : - itiui ia ,.
Perche no ſtaua-alori a far giudício; ”HW
Che la paſsion ghe toleua el ceruelo. - 9*
vna ſerena , che incanta l'a Lente, ñ . ; ‘. . ;
Per amazzarli co i xè-indormemai ~ I_ 'a, Î
Dio ve perdona tuti ſti- peeai;` _, ‘ j ~ “
Ma però con Ticianno farèmentea - ~ î ,Le
2.2. VEN-TO PRIMO…
'L’è zà ſaro imortal, che ogn’vnoclsà , ..
E hà conſegni la. palma tra i Pitori: -
Pene nemighe, ò paſsionai ſcrítori
No puol atribuirghe alcun pecà .
Se' doueua el Vaſari contentar
De dar a tuti la sòparce giuſta:
Perche cuſi d' ogn’ vno el cuor ſe guſta ,
E no ſe dà materia de parlar. ,
No ſon míga mi ſolo de ſt' vmor;
Altri ghe xè , che hà dito più de mi,
I ſe vede ala ſtampa _tuto eldì: …a . .
El ben tratar d’ ogn’vn fà ſchíauo el cuor; ' 6; -
Vnchiodo Benedetoelscandi,bel’inzegno, fl; .z fina; I,
cam 1' al* Che in boſsolo- anche lu metelabala
“°' Contra el Vaſari , e diſe ,che lu ſala .
A reprender Tician in te] deſſegno .
Eche s’ el fuíèeſtà ſo* paeſam, .
El lo hauria fonà'
E haueraue ínalzàtrombe
de ſora, iemuri ,
v'tamburi,
E campanò con tute dò le man. ~
Che ſe vogía taluolta vn caro amigo j
Inuidarlo per genio , ò per di1eto,‘
A goder d’vna feſta , ò d’vn bancheto \ -
Stà ben; el ſe puo] ſar z de nò no diga.
Ma tuti hà da cognoſser e] ſo ſtato, 2 :.
E ogn’vn s’hà-da ſentar in tel ſo poſto:
ì W] che và a l-eſso no hàdaandar a toſto:
Cede loco maiori ,diſse Cato .
‘ ’ ordenario de i veri Fiorentini
L’ è ſar puoco, e pulito; ogn’vn el sà :
Ma quà el Vaſari zia rouerſa fà ,
Che e] mete in :ola fina i Bianchízini .
(Dei
VENTO "1* RQIMÒ. - e;
Wei che depcnzccopaní c bocalí _don
Boëcghc, arm’erí , rode1’e,c bancheti, ,Ììſí‘äcnz
E ſgíonfando ,baloniooi ſchizzetí ; Vmù
Eldà del’Ecclenzea i bordonalí. A
Voi ben , che ala {b Patria cl daga vanto ,
Col portar dc virtù caſi , e lùceſsi : ñ
Mac]inmere
Che in rolanonomida
lc leranic ghe maiproccſsi,
tal Santo .
` noſtri ètutí nomí'raſſcgnaí . ‘
Per curo l' Vníuerſo , c feriti in oro;
Nomi dcgrauítà ,de gran decoro `
Da PrincipLeda Rè cano-limi- 'Îr- ‘- ‘
ideíſo ,adeſſo ghe voi ſar caiar ` ñ - -z -›
Le
Evoiche’i
zanzcdcsbaflàclcao,
tal ſortcinflo
tuto
~tenor,
roſſor,._ ' ñ'-3 '
Conla raſon,che no puolmaifalar. '
caſo vn di del’altra ſctcmana,
Díſcorcndo colnoſtro Caualí‘er a ~-
Piero Liberi, piendc granfiner; ' î-ñ imc*
Timon dela Manicra Vencuana. ` ‘ ’
I me fece vn diſcorſo veramente .
Dcgnode] ſo valor, del ſo inceieto,`
E raſonè con tanto‘mío dileto ,
Che no’] mc andeoàmaifixora dc mente;
-íma e] mc racontè-,Îche in molrc parte
L’è ſtà , per oſſeruar dela Pitura
Le maniere diuerſe con remura,
E per veder d’ ogn’vn lc orme, cl’artel
>ò e] me diſſe , che in tel ſtudiar
E1 Giudicio, che in Roma è si famoſo ,
Se ghe [è apreſso quel gran Virtuoſo
De Gioſepin d’Arpíno a raſonars
.:24 VENTO ÎP‘RZMD.
FW,
Caualier veramente molto raro; 7 e .’ ,J

Pitor . che a Roma hà ſatocloſe degne: A ~


La Fama a ſo memoria hàdrezzà inſegne ›_]

Contra el Tempo crude] ,'ch’è’ingordo , e auárq .


Mi voi ſuponer che’l ſe ghe fermaſse,
Per veder le sò degne operacion:
Ma el noſtro Cauaiier ſenza ambition ñ
Guarda che vtr cal penſier mai ghe ſiritaſse! ,r
El me diſſe ben queſto, che’lſe meſſe i - A

Aintero ario sîelgieraRomanè 1;: -, i


Elùghe iíèe: miſon Venetian; ì ñ I." " ‘ `
Perche
Q`uaſiſtò degno
che C'aualier
tal. parola d’Arpin .Ã' ſi~ññ< i:
l’ofendeſse. ‘
5t
Ghe dere-vna vardada rigoroſa, “ ~4-:: f a
Col format vnaóchià marauegiolä'zíE ì' i' ñ
..
Ma el lofë con bon genio, e con bon ſin . ~ l

E che ſia vero , el diſse ſto conceto:


Vù hauè in :Venexia Miſtri si famoſi ;ì f
Chea] Mondo ſarà lèmpreglorioſi; "
Maſsime que].- ten'bi] Tenroreto .
Equeſta xè infallibile opiniom'x- br.- ..

Che mai più vegna al Mondo tal fierezza;


Ne cuſi ſoda, ei’ranca robuſtezza; - ² ~
Ne rantain tcldeſse no erudicion. `_ \ b-i

Réprëfion
(Lielsiyche hà cogno sù coſa, cheè beloz' v i
del Cana Equel che ghe vole‘ua in la Pitural‘- ›- I
liti-Ginſe In quel vù hauè da meter ſtudio , e cura `
pin al Ca
unh‘er Li— In pèdelambicarue quà e] ceruelo. .
bed .
E pòhauè quel magnanimo Tician ,
Che` tanto'è celebrà per l’ Vniuerſo . -
Fè que] che digo mi 5 ſtudiè quel verſo,
. Che farè marauegie con Je man.
",l El
VENTO PRIME ' ?N5
lLſherhcheſenwflì ditëéffiz '. Î'r' - .2.1
Echeſtoſçfiqölfldít) nöáñèpapiloj, : . . L!
Ghe vcgnealf'lzna
Che’l incerta
fece veramente fla‘r vn cerco griló‘,
in forlì U ì ’Î
' -,
ſte parole gíera adulacíom, . z' ,
Opurfrofcrte däbonîcuor-ſineíer; -a .
Lallae deflègno;e’al"alcro Caualíer-ÌN j}
Con²bonìgarboſentìrfàſteîraſonz , ;_...“›::1.'4;` I
:pia vo’ ſignoria che èpíù dffvndr‘ , z ‘ :bw x ñ
Che ſon? ín’Roma ', e sòche ancora' quid'? ñ' 15!} ñ, -z
Ghexè dcbete'coſe ín've‘ricà; i' A; ñ -. _
Che ,hò‘daſarde remando‘ ancora-"ìmìfl‘ ññ} __
erchçguando contempla` Rafael; >Λ x22:. :ì Z-l
E con Giulio roman qqel-Polidoro‘; 'Îzí .z 7
Co’l Bonakoriſzìîcheval-Îvmetbrog ì. ffim’l
Dígoxc'heaRoma ghe molto de-beL'î 'j y
eſpoſequeldì'Arpíncuſiala J eſta.” {Î- .L
Ixè ſugerigrandi.; ognîvn sà: f* “z .;
Ma quando ch’iè .il *z r
O17 1.
Vn Vecelíoî '
erò me diſſe e115 noſtro-Canale”. ì i. x1".:7 ;.ìr; 1'.)
D i
.
Sòanca mí‘eheàv’cneçía’ſteqwnr AO: b ”L

Ma par che ;volti da'gaflo ccnl" lo, ñ: i*


Che a Roma vagaquei ;che è z
1B vn efetointanto'deſta‘ſone ,’›' 2. `.. v .—" o
Che’l‘c‘uorſequieta, e‘líſeìi-hò vrflomço. r
Del reſto ?quà ghe-xè- coſtrutozzz _é . ~
Lgel
Saròdegno
de ſta`Gioſepín-conduflèzvn zomo
opinion fin‘ajal‘a morte . 'ge . ‘. i

InquelaGalaríacuſi famoſa _› . _
Lodouilìa, cheè benîmarauegxoſa, ' 5:3"; ~
El noſtro Caualiende' Verrà adorlgos., ;i ma
ſi
,46 KENZO Bfi‘lm
Daſpò hauer conteuwzàgmcíwuh zÌ’ZLcÎ-Î …fi
Eldíſiè: glizardè-guañſhñ ;3.03: .al. _
Dqlgan z-ician ,ſupcqmiovtsímhmflz-:r- \ ñ
Guardèquàz-ſcvolè viucfigwcç :- - '. 1‘ - ì
Stíquadria'
Cuſi
Quì e]Roma-hà
in deffegooz,
ſevede ſato
…come in: cal pxoſito
~.- 5r` - ~-3 , '
colorito.:
perfctoſonçlamemq

Che tutií uardaflonzsò geni-momento. . i


No vedeu,c e ſtiqudadm _,,chçghèapxcffo r -zz
mmm_ Par chei ſe impalidiſsa-da vergognas-i i; *
äon mo- Anzi dc crea i deucnta i quia MXN a ‘ `- .
dal… Che ogn’vndíga : miracoli iconf 'E ; '.J
El Liberi conferma-ancora 1ſt;- … , - zç. Tm:: .aki
,L Co’ldir:,ſc diodo :dir la Vemòv ` . '. '. `í
Ticían hà-tanta-gratía z cmaeſtao - i i ,-î)
Che’l ſupera el 'valor 'd' ogni’- Mimì. _ .' .
a Laſſemo purdìeidígaquel ,che {W101 a '. ` ;I
' ì Che chi no lauda ,.c predica IMM-g y . :i
l Per DíodelzPícwazè via- baiíbazan, 4
*ñ Ne vede amczo di`1uſcrzd.-_$Ol-- ' . -
Crede Voſtra Bodom-a', :che ;ſh- [Eli~ ,o . ñ ò

Parla-con verità-,coupon fedgè.- 4 -


(Eeſti dcſflà Vmù l’_ Arte poſsicde,`
KEeh'raiſìno i ſtima} xè bocali.. , -
Noivà migaaconſesip3 oper-rcferm_
Neíparla dal Vaſarls.. ~
~ Le
Isòſor-parole
díſcofi è fondamenti
xè ſentencieaìzcrtez
ran- _ _
Ec. Credo più- …vna parola. a fii Hagen, 4e
Che de quel nofiro ,amigoadieſeſcnu a
Che ſe compiaſe afflr da -qonflití,
Edà pomurflaſpirirjgçleu.. . _
..i
VENJZO. ?Eliſa/{GTR ‘ 2J:.
erqueſto nol’hà miged’z finì-qnd… mi.; .ev-i'm
Laconclrfindeinoſhi Sferíetianie e “taz-_F '22;'. ~
She nolaſenería m'an'chein ceneîaní -Î ì‘
?hidirvoleſſele o’qmlítà. ' ,, Î: f
zi in run mar ínmemo ſenza-fin 'r *l … ‘
)e Vírtù,deW,degt²ndötrſhä. > -.--__ f
ſegna ſaldozels-rimon dal' xè “in. ſentina, 50 ..-2 '
`Jetema el vento,l’ onda, dlmareſinzñ‘* _- '---ì -
Ira Ecelenza; non habiä paura, ²~ := ' '
Je dubíta de barca, ò mat-inci;
:he hòpmicàqual'coſaín te?! meſtier‘ _
)ela NauegationdehPimeÎ-M ñ ‘ .f 3 _
:roin porto condur-ſta‘ migtartäna, \ 'I' .ì
) ſregada , ò valſe] groſſo; òlìrtil~ -" i ;
l piena vela del mio b’aſs’o ſti!, ì ì -
Io'lventoide Maifiro, eTrzmomgmg’ ó': --ñ .
`:Zambelin , chedir *.- f ~ñ ' ‘
da per mmnzaloldekmíb mele”; FM",
Jon hauendo'habü'ſläritosòoqflenfl, a ~‘
Jol’hòfiçùaplianoonhîtrflanmai i `
to che l’hà dà lamentati queli, ' Ì '_ -
the' driodeÎlù s’hàfinti sì 'famoſi -
:oídocumenti ſoimarauegioſie: _ .ñ
?he hà- íäto; marauegíe‘quejpenefi‘, ’ : ì . ‘
?ol fòndarnentodela
Ibelin Proſpetiuzz
hà formi: oolèperfette; :v2 z: '2;
1.': z ; - . -_rr-s2
'hea inoſhizorni più niſſun gheariua: `
e è coſe tropo degne, etropoeleteñ. *
na’che’ls’aplicaſse álefature, ;.12- ; . -ñ-r. ›
l ſormaua la pianta con bet-Arte, ` ;i ’
ol ponto,eladiſtanza , che compatte - 1:
uto el díminuir dele figure. .-L ,- "
_D 2. ' ~1-: an
Lgf ,c 2 RÌ'MO-Î-Ã I
E andaua díuiſando ſora ..17: r;-7`;-:-'g-_‘-1*-.Îí I) 1
LeIſtorie , con bel-.mu oconteme} P - n.3_‘
BeniſsímQ-aí ſo ſince-locale; e: r… s ì< 4 -..fl \
V
`
Diſtiguendoiveſinídailontaní...,- .` … ;z _.z ‘- e
Ele acordaua contenta armonie, 1-
Eal’ochiolesà‘zda‘r
Come s’ acorda_ *un tal godimento,
..mimo -íſtmmento;3. , .--Î-:ìì'
:L
Che niflÎm-maídezià ſe partiriae-x.. -- Î: . r ,- z‘.
Con mile bizaríe de eafimentí;~` : . :`- ;V
Con
Con varíeſtrauaganze de, ſugetiç’
Palazzi, ceon Tempij :.- *1.2. 3.2%,
sì perfeti, -1 ~ .- `. ì i=
Chefàmarauegiarchixèf eſenti. ;cz-.:5.1 r'. fi
Eperò per reſpond” alzva ari:,'_ ñ ?zz-r": 'xi ñ: taz-;2
Cheportainz‘ſcteCieliRaf-àe]5 , .› .12': ~ . z
Dirò,chedoto iùíſufle' elpenel ,: - ~ .- - A.
De Zambclinz’ iſentimentiè‘ehíarí. '.- ~,` ›
Clxidiſcel (Dandoche Rafael Voſſe format , '-~. z’- ìj‘z
”ma Q1613 ſcuolaed' Atene in Vatican, i* -ì
W' Eſarl’ eArchiterurañ ſora elpian, rz 'I - .
Miſsíer Bramanteghel’ándèa ſegnerà -Îî 5*. '.—:
La veda mòſi queſta xèvnabaſe, z i ~ -- ` -
Chehà
Epòin meſſo in frega
Venecia vnxèñdeſsegnoè
no ghe Rafael sì degno !. :ì zF”

Matichíe] crede;` eldigocon ſo’ paſe.- a .' -’ .


Zambelínſùsidoto,,\esì-vaiente,
Che’l ſe puo] ben chiamai- Pitor di cima;
-

Tal
Douein-San- Giopoghè
ten' opera el ſomolto
valor ecelenter
ſe ſtima , ‘_ſ .
Pal-1 ramo Prima {è vede in ,bela maeſtà ` ‘ - e
MK"; La MadrecoiBamhin: forma sì dora ~
Giopo. ~ No ſùmaiviſta ,o idea culi denota;
Se puo] ben dir :.l’ è vna diuinità! ìGhe
”un umor:: 2.5' -
;he quelcaro Gesumtdſplendor; i .- Turi… ~.
Sinaturalzzſi-ben ſonnäz-ſibelo, ì ?ns ."
Cheogn’vn,cbe’l vede drſezìcerto quelo ' . f
E"l retrato .diuin del-Redentor; (- . - ,.
natod’orationghèmolti Santi, - . .› -; . . . ..
Cherapreſentavn ſpechioreligioſo. ‘ _. .- ',
Prima ghèesan Franceíèo , die ,' oſo ‘.~-_~;~::L'.*
Fà moſtradeLcoflatoai-Reguar ti. :E ~ ì'
an Giopo ſtar ſeoſſerua inoraciorr; ~ :. -
Tuto deuoto, e vmilez e modello;
Sanluaneſevedeatentom meſto; ñ~ 14...; ñ
Nosòſeſepuolfirpiùbelnfl'cion.; '12:.; .L
)epiùghè San Baſtian, degno: :.u‘ :"D
Echi no vede quelapoliturag* e Î*-:'::"
Nonhàviſtazdaſsenovnafigura-z
Laxèdecarne;
‘ :ci
l’ètuta deſsogno.-' "UFE-È ;z .:l-5

;an Domenego atento a ſtudiati-.:1”` t j, -


Se oſſerua-.ſora vn libro con ſi
Con la mente
Che par elzſetvcdean'çeditar.
clxo’l 1m `el ſcrivo al_ lelcarte t.r~ ?Az-w»
“ :- i
Con
;he paſtoral
Sant’ Aluiſe,'in..Veſcouodeuoto,
man, con mitìíain
- .te-Raz :~ 'c ì
Tuto in pontífical vefliozdafeſtá, . - .î
Che del Pitor moſtra l’inze doro. - ..1: .
da el condimentodeſta nobi ;Pala , e :-î
Xè trè Anzoleticou varij iſtrumenti; , N. "z' a
E par ſentir quei. muſich' conc-enti: _. ~ ñ
Ogni coſa là sù tuta è e gala.
da el veder _ſto concerto' tuto inſieme ‘
Muoue a ſtupor, conſondei beli inzegni. ‘
Ghìqinuencion ,coldrxitqeghe deſsegni: -ñì *
Ghè veramente marauegie eſtreme. ñE
per
'323- - VENTQ‘PR‘IMO. ‘.
E per íncalmar l'Arte, ela Natura ,e `
Con
L' hàelreli‘gà
ſo inzegno
la pala,,eel’omamenro,
ſodo mtendunento
u ì:, -
Che’l quadro adorna-con l'Architetura .
L’hà ſormà con la Palaarchi , e pilaſtri
Coriſpondenti a l’ornamento atomo,
Che xè de piera viua vago, eadomo ,
E i finti ingana fina i Protomaſtri . ñ .ì 1
L’è vna Pala de tantaperſetion , 'FBI .A z:
Che merita gran lande quel penelo.
Conteria chi volefie ogni cauelo:
L’ è fata con gindicio, e deſericion .`
Certoſeghe puoldirpiturarara! 1.". :z - .ur-;1- <1,
\
Ghe xè inuentiomdefèegnmecolorito, x- . 2
Freſchezza d' operar., come hò zà dito z "A
c
L’è ſenza opoſition; l'è ſenza tara .
Ec. O che dolce zornà , caro Compare!
Certo molto ohligà me ve conſeſso;
E vogio che ſe pratichemo ſpeſb, a i
Per parlarſemprede Pitute’r'are. . :- rr s…l
Veramente ſto noſtro Zambelin.. *‘' , e 'z
Hà honorà molto ſtà noſtraCità; _. . . _’ i

E ſi hà ſatodeiquadri in quantità, L..


Che ogn’vn de loriè vn ſcrigno d'oro fin... i _
E ſe vede in eſeto vn gran amor ,
.'1
Che a quei tempi portaua quei Pitori t.

In manizar peneli, vſar colori,


Che in ſo laude reſsulta , e vero honor.
C. Zambelin per el mancoèvn-Raſael,
Per l’idee -, per leiſorme , edilígentia:
Chi no_ puol ſoportarlo habia pacientía;
L’hà dltO più de dò ,che hà gran ceruel .
*VEìNfO'ÎF-RIM'O. - ;I
Chino vuol creder che la‘lîacuſi , . . o M ,e
Togia laPala de San Zaearía; * ‘ f - credo! ſe
EàRoma in ſpal: ſe la porca via, "4°
Cheí venderà , che l’ è co’digo mi .
'erchè co’l . parangon ,e con ' e] ſano
Dalramelècognoſſeſoro fin. #1…
Víua in eterno el nofiro Zambelinz: a . _ -
Che l'è de la Pimp:: .vn vero razo . :ui-Z* . . -
Jon hoi da dir quatro parole ancora- .i 1‘ ‘ ñ'? ` ,
In laude pur de ſo fradellentil ?*Î ' ' e
Elëqual hà habù sì Vago,e degno ſtil,`
Chele pitureſoetuteinmomèz- ñ s;- ñ*
iScuola à San Zuane Euanzeliſta' A.; 2.:)
Se vede Iſtoríe de-ia Gooſe ſenta, "z : '..L _
Cheasi rara vinn'mti-s" incanta, Î , '
Molto per verità 'grate’ala Viſta. _ '
{a la più bela zogia de ſt* .Autor ñ., I oil-_am
là puoc-hízorni è ſtà poi-cada in-Franzaó; gra-;$35
Moria gratue‘demolta nnpoctanzz, 2F. ì e cheMo ‘_
Fata con‘m‘eo'el finiti” del cuor. ‘. flfffffe
geſto xè vn quadrozche lenti] Belin ' .. ſ3 ~ portò in
Fece aCóſtantinopoii , a ridn'eſta ñ,-, ñ ‘ PW".
Dc] Bailozhorasia penſa .mo ſi queſta. -
Xè pura come l‘oro de cechín . . ".
hè’lſro naturalde quelaPona,ó ‘ " 1 . 'I
Doue preſta l’àudienn'aſel' gran Vifirz‘ . ..
Ghe’l Baüo e’lDragoman con'qucl geflír, ì
Che l’ vſo del Paeſe al fin comporta.
Viſìr ſtà ſentà fim el Safà,
Con legambeínomſee’; cuſi cl Maffi:. Î
FJcerzoſnlSflſà xè?] gran Cadi, …zi ‘~
Turi veſtu’ de bianco in macfià.
{5'2- IVENTDCHRÎMO.
Círconda come Sinti Cohſe‘gícri, n 7., "rn '.ÎÎÎ)
Numero gran Q-dcjzsòrRèiigiofi-j . 1.3' 'i
Nomi turcheſchrzó 3 ;proſc’ìrixî .{eab'roſin] ,' È r', ' 7
Che perdo 'ancuo que] -, che banca in mente gíeri .
Noiporra mai :Turbanrc per :modefiia i‘r. …z . ` 'I
( Cuhl’Araba—Vuolſhátclígbp);2. arm: I 2 a
Nome cerr‘ebarercde
Che denota-però chi-hàcaſtron, ~ ~’›o—-ñ-I - -,; ‘. :
ddabeſtía‘.
Se vedcinproſpetíua vn’armonia L, . ‘. i.. i 11-2".
De fabrichcdiucrſè , che inamora; ,_ _' _ -
H vna Moſchea ,la qual` xè in ſtato ancoraz‘
Cheſùla Geſia de Santa Sofia.ñ-: '7-' .-1 z
Ghe xè CameiíiîCcruhSimſſz c rante_ rio… Î 'zI
Diuerſiràdccoſe curioſeg- -4 c .' >1-- -~.
D’habiti, ede perſone calprícíoſcfl rr. z
Dele più bele , che habida eiLeuanceuk; '
(Del Monsù Rafaeid’Vfrcſne degno :zi-11.1, Xi
D’ogni honor,'d’ :ogni 'gloria , ,e xreucrenua.
Che hà meſſo in [Zampa con- an-diligentia
Del Vinci con la vita anca ,eli eſſcgno, A _
Ghe ſortìd’incontrar ſt' altarvenmca -xr, -._;)
D’ hauerſto quadro con
Chegxíèſtimadmcxè ſomo guſto, i. .. 2'~ñ . ì
balfèmogiuilo
Del più ecclente, che había `, la~ Pltura .
ZentilBclin ( per dir ila verità.) .r ~.

Dalſatodeg’no dc :mai-barbari
gran Signor ſhprcmi horror!
rigori- ;ì , , .~ì ,e
L’ intimoríua, e-l’altc crudeltà. -- ~
Retrouandoſe vn zorno in run zardin g _ ,' _j
ColGran Signor: là per rccrcation, ' _.g ,s
La mala ſorte fece,,o~l’oeflſion,v a ~. ~~ î.
-Î. D Qſufſc eſere dcxcrudfll deſhſh _ ‘ .- . l”i C1161
VENTO P KIM-0;; yz:
:he’l granTurcoſeáeorſe , che mancaua-_ì " ~ ’
Vn pomoda vn omer demolca ſtima ;
Per’éſser pomo" e la claſse prima; ~~ Î `~
Doue per ueſto eſeto el rabiaua.
dico,eſatp aNeron crude] -
El diſse: queſto hà magnà el porno certo: V
Via che a' ſto trifio el p‘eto ghe ſia auertos ñ>
Laſo dolcezza ſe eonuerta in fiel .‘ »i .-'T
in ſinfù vero, e’lgramo reſtè morto, ‘ -- . -’, ì
E quei , che viſte el caſo puoeo manco: "
Ma ſe a Zentil‘ bateua el cuor, e’l fianco -
E] diga quei, cheeintende el dreto, e’l ſtorto J `
?varda el Ciel ( tra de ſi diffe’] Pitor) - .-EÌ' . ~
Che de mitalſuſpeto beſtia] -.' .:ì
Gheſuſseíntrà in'la teſta a l’Animal! ' ' '
L'anima mia ſaraue al Creator. 4
ònò, ſe ghè remed-io g, vor' comar
Doue albergàraiòdzñebmnanitzì ÎÌÎ
AVenetia,miaPat’ria,
Talçhe c‘on preghi elſe e{è' r - . amara
ef ._ ñ i2;ì.

Biſogna dirghen’vna con raſon: ~ T) ‘


L’è eauedal de chi puoi ſtar lontan '
Baſi
chianche
ìquelVetor
Da
E fuzercome Iùcon
frade}
:rataCarpacio
da de
ſieta
termine
sì Zambeiin,
, eton.. r: _'.2 e "`Î. :.:x…' .
eeelenxe,
inuman,

Che hà depento con fiil sì peiegrin ,


Che deſerenria ghe xè puoco , o niente !
Zambelin
Con- vagohàfato
,e diligente
ben figure
colorito; .- . z

El Carpacio xè ſtà cuſi eſquiſito, f , ._ . '


Che a tù per tù puo] ſtar le ſ0 piture. n e
' E 'ſanto
a6 VBWTÒ LR .
L’èſtuta
Xètutelefigure
bela,vaga,edjl,ígmte1
ben inteſo; 'ze *'- -~ ' ;e
r Lj-.l
u@

Depento al natural- xè quelPaeſe; _ ff .`_`ñ.

Se puo] dírcerto: no ghemanca mente, ,


Ec.SÌsîquelBaſaici de ſo man, z ~_L
~ Coſe, chemarauegiein
Hà fato alpamnsón_lad' ſo età);
vn- _ lefià,
_ ſ; z z ~

(manto había ſato ogni alcroVenep'an . _ “N


\›

Orsù per variar Natura è bela. _z .ñ. -. È)


Metemo ínztola qualche altro lixgeto,` è _ - -
y;' ~ A
Che
míaínſtancía
ſia de qualità
_operèeon
degno,~eperfero;
la; loquela-v_ _ -‘ - .'
C- Adeſſoaponcomeſalçavnpenſfler - .: 122;:
De nomínarghe vn graue virtuoſo,
Che’l Mondo tutoel ſtima glorioſo , q'.

Per eſser elſcandagio del meſtíerì. A , ñ,


Quadro Portala ſpeſa andar finaaTrrmiſo,` …,-,. W, .i. 5 ;I
*3:3*- - Perveder la dorrina de—Zmom , , , - ~
…mn-r Che xè vnasHìQríapìa dedeuocion; - ›
gggffi; Cheparchela ſia ſata in Paradiſo. i
…[o. SevedelàſdlMontedePietà a . ñ. -
ì El Dio dela Pietà, morto per nù: .…
Coíà ſe puo] rapreſencar de 'più,~ ñ -- »z :z
‘ fi Zorzon
Cheínſieme
tíhà habù-gíudícío
col díuín l’ humanità?~ñ-~~z~.
a farlo morto: z ~. ,' z
".1-,Î .f Sìsî,perçhe ſi ci’l voleuí ſar ì ~ - ~.
; ;. :v z: - In ato forſide reſuſsítar
.L’andaua alCíel: dar note poſso corto.~ z
Blſògna che `tí fuſsi bon Criſtian 1
Aſar coni penelí chi t’ hà ſaro; r '. - -
Voi dírformar ſi belo el sò renato: z 1
Benedcte ſia ſempre le to’man e . J
t .
sñ'a-.î g~ Ma
VERY—"D LP EMO.
Ma rende gran ſtupor- the' bei Parini , ñi
Chc xè viui,'edcl‘qua`drono ſe tel ~ñ - …I2
Weſtaſù deiPit’or certo gran 'artei ì ‘, i,
Siminofaloquoſti fùiſo’fini. '
E] diſse: ghe voi da: ſìpirito , e vita , *
Ne vogio che i ſe parta de, quà via
Fin che’i Signorñreflhſsitaì~ noſia:
Che Gesù Criſto è la i‘o’oalaunîta.` v -"A
Signor la ſenta ,ſixè-granda queſta! "9~
Vodo quei, che xè in ſcurzo in verità ' x
El xè tuto dalquadro deſtacà; - ñ
Solamenteello coca con-lareefla; .2 β T,
AeiaèPitura do tanro'zdeooro, a i: 'zi .'*i`
Che chi voleſse dar oi condimento "in -. ;~ *. ì
A Venaria, che xè :una ornamento, ' '
Biſogneria ortarla in rei Teſoro.
E far vn’epíc o' là -ſu’l Monte, ` r - i}
In memoria dei quadro ſi ben ſato, 'ì `- ‘.
E-dír , che?! Sercniſsímw Î'L’ -' ì
Elcuſtodíſsclàoonle man z'once. **u-.2, ,
Ec. Ve digo el vero, chcín conſcientia mia -
' Ma
Mino
da ve
ſtopoſso
dirhòdir d’ vntxalfflſtof
fato haucrlo viſto: . ,,:
ì `r`
Cheadirdesi no laſìria` ia. : ,- . :ì
Me hauè fatala copia aſsae galance, ' ~~ ' :è _
Che ,pernon hauer uà lñ’ original, ' ` .ì.
Perquelfiſt’cſso qua 1 la me vai; ' i -.
Reſtando molto pago in vn’ iſtante;
C. Nodebo certo farſto mancato-euros. ñ ñ. .
Dè no narar vn altro gran; ſtupor, ' ' ²
Cheſàparercrudel quaſi ei Pitor: ñ'ì‘
“Che l’ cmpietà; ghexè-depcmü . drento ;1.17 "
Pero`
38 VENTO iP RÎM‘G
Però queſta è virtù, no l’èdefèto
Rapreſentarl’iſtone in vrua forma. .
La Pitura è modelo ,eſemîmn e norma: { " ~
Perchela moſtra al viuoe vero efeto.
Hò viſto de Zorzon vna pirata...: ñ
Ma megío e’l dir de la Natura vn ſpechío: .
Con vn Zouene drento, e vn quaſi Vechio, ñ.
Qqelo tuto timer; queſto brauura.. =
Claudio ` Celio xè là con impeto aſſalio ~
che vuol’a
nlazur Cc Da Claudímchehàla man ſora vn pugnal,
lio . Pitura
come viua
El’ altra in tel cauezzo a queſto tal 5 -.
de Zorzon. Sí che’l par veramente tramortio . . - - . . L'
In Chea
verità chi
,che
lal’è vuaatíonsìfiera,_
vede ghe vien volontà ì . 1. '
De petar man , e de dir ;fermalà,
Tanto la pardaffeno, e più che vera.
Cuſi
Decome
Claudio,
ſe vede
armà
l' atencron
d’vnluſtro corſxleto,~
p.;- *ñne- -z-.v z.. z .

Che_ d’incendio lìiegnoſo hà colmocl peto ,


Cuhquel Celio muoue a compalèíon. '
Se ghe vede la fazza tuta {inox-ea . .-' .. ,i
Da mezo víuo ,v ſenza ſangue adoſso . ‘
(Dante el ſia natural dirlo non poſso:
Par che la Morte ghe bara a la porta .
Zorzon ti xè ſtà el primo, che’l ſe sà
A far le marauegíe in la Pitura;
E ſin che’lMondo , e le perſone dura
Sempre del ſato too ſe parlerà a
Finaaito zorni tuti quei Pítori 4 , ', o
Hà ſato de. le ſtatue ,reſpetlue- ‘ r" -
A ti ,* che ti hàſor-mà figure víue 5_
L’anima ti g’ hàinſuſo c0 íeolorr.
Doüc
VEN T OL DR IMG'. 39`
Doue de gratia adeſso e ſto teſoro?
No l’è più in ſtà Cità, che chi hebe- inzegno
El porte via , laſsandìo vn groſso pegno
In cambio ſoo , che ſù vn profl‘uuio d' oro .
Vero è ben cheà San Boldo in_ Cà Grimani
Ghe xè vna-copia del gran Varotari,
Che anche-ela val montagne de danari:
La viſte che’l oleſser ſie , ò ſet' ani.
L' è in quel Mu eo, done ei tereſtre Gioue Gal-:ria de:
Fà— ei vero eſtrato de ſuſtancia pura s_ r A. 5.13:
E vien deificà quela pitura i ²‘°P° °
Aiciduca
Dal gran Tonante , che le graeie pioué.. - d’AuRria .1
Ben’arzi Galaria , piùluminoſa
D’ vn. Ciel ſeren , tuto imbroca‘. de fiele il ,
Arci imperante, e bela tra le bele;
Ecelſa tra le ecelſe, e glorioſa! ‘
Perche là mile Soli barbagiar
Fà la viſta a chi tropo ſe aueîìna :.
Madei Volanti l’ Aquilare'ñ'pëy’ 'MJ- _ l’ ì
Puol’ inñquel gran ſplendor l’ " chlo fiſsar .. *- ;
O regal Galaria, doue de nte [-Î
Ghè da díuíne
E] Gran mancoèr’lepoſseſsor
Leopoldo celeſte! de qüeſteri` ` ` -ſſ ’ ,
D’Auſtría Arcíduca,e Prenci clemente .,
Teſorier de Pitura ,e del bon gu o;
Secretario de icolpí artificioſi5
Protetor ſemídeo de i Virtuoſi;
Mente ſublime intendimento auguſto. _, .
Stà Galaría no xè vna Galaria, ’ ó
Maquantítà
Turiadobai de iàle
uadri,e,edc
de ſaloni,
quadroni,._ ‘ -
`Che àcontemp li vn’ano no ſana . LM
'40 VENTO.. Razr-Mn
Lè’l'ſempi0depitura,eqnel , che ariua 7 >7"?
Niouo refiaeonſhſo-à ~l-’ ímprouiſa, .
Nè’l sà ſe’l ſia in zipon, ſe’l lia-in camíſh , - -
Se’lſiain delirio z ò se’l s’ inſunía,~o viua. ` .
E] ſentir vna ſala-a debombarde. .- : '
Noímbalordifle tanto lc perſone,
(Dante quei monti de pirure bone. . *,
Tanre ſaliueí'n Mong-ibel-nonarde. - - , ..7
i _ . Mi ghè poflò deſcriuer_ per raconro ‘ . ‘. ~"
CÌHLÎRÈ‘ D’vn Caualíer,;degnode ſtima , e ſede: 3 *
hbflrí al' Machi in perſona no legode , e vede, `²
4"” ’ -ñ Sù i dei fà vn’ importante , .e groſſo conto;
Ma come donca poderogio adeflò, ` .. . ‘ g
Verbi grati-a coi mio puoco peſcar ì o
A fondi cotlÎínzegno ,.nomínar n _
Aalcoſaè imbarazzà ſon e] conèſſo.» ;1
,sò—,che queſto xè vn cibo ,che a rm'idené e.- _ _,ñ __ i!
E chepiùquà
L’ë puoco-,oníeme
duro elñ. mio;-dir val-- s ;’‘~ Y
dei ſáiàiye deliazzal

Ma chi baia anche; ma] reſta contenti.


Ma me deſenderò forlì-in fià forma-
Manf- con Tician, metime vn puoco-quà-dauanti
Z‘ÎÎLÎQÈÎ Vela Madone, cheeon moltiSanti ›
:RT: Ghè de to’ man, chea tuto alMondo è. norma,
Stà Imperatríce del’lmperio fianco z' `
Anchein l’ ImperioAuguſto, è 1-' imperante.
Si che imparando tra le ſchiere ſante ,1
Dà gloria anche al' Imperio-,eaereſce el vanta?
-m mom, Fà c0 mparír quà tanti bei reti-avi ñ 'z
;Hz-;l d: Ma ſora el euro gueldel’Antiquarioe ñ
W, M. Perche trai beh de quel` bel? eran@
^"‘²"Î"²‘.ì°- Elportaelvanrmmcflcíe Rupefacia . - .
…Ì‘Îſi‘ìì
fa ñ. ~ . _ _. …. - e . ,, 'ſanre
VENTO “PRIMO. '2!
Tante altre marauegíe ſingular, ~
Che ſe troua làdrento , k3. che veda ,
Perche bífògna al fin che ogn’vn cc cíeda :
Con ci niſsun xè bon de contraſtar .
Paulo per gratía la Gíudít Ebréa Giudíc de
Porzi ínanzía la viſta a chi m’alèolta , Paulo-idea
dela dele”:
Fata con arte , e con don-ina molta, za .
Dc trabucante, eſingular monca
Vcramentearetrar tanta belezza
Altero che Paulo no gíera baſtante: _ 7
Perche a ímítar le grade tute quante , *
Ghe voleuaal Pícor delavaghezza. :
,(Lxpel teribíle Andrea, quel gran Schíaon h ’. Chriſto
tego anche lù , per renderme conforto , morto del
SdlíflOÎÎ-Jl
Che’l vogíaín ato pio que] Chriſto morto più bela ,`
Portarme adoſſo quà con deuotíon . che vino ,
Come bentéfigurí vn Dio humzmà, ~
Morto perdarlazvita àrzù mortali, ñ î
Elíberamedaiufinicímalüffi ;za-P' ‘² ‘*;_ " - ‘
Andream’è’lstbczo de la vermi. 'ua …. -
ñ),
OCaualícr Leandcoda Baſsan - - . Tre Magi
Socorímeda vero Caualíer, ~ . ' del Cauz—
lí :Baſſa- ,
E ſame con la mente quà veder _ . - tre man
Quei Magi , .cheçè dauantíal Dio ſoran. . uegìe .
Mà doue è’l Dio Bambin tra ueí Paſtori,
Che de l’humiltà moſtm em io vero? Natíuítfl `
Fà che?! veda sì sì: che cbr-to del Cana;
` piero lie: Baſſan
Chede carne impaſtaí ſia quelcolori. ícuta pc:
Paris Bordo”, B1 che quel co’ Dotor, cgrím.
In habíto. s_ì grave , c venerando, Renato d'
Per corteſia :nc-vaga a ſocorando , vn Dotor
dc Paris.”
Come ecelenre , e degno dícitor . ſa mera”:
gioſa .
F _ Certo
i”. VENTO PRÌM-D'.
' Certo quanta dotrina è in -la .Piuura
Megío de ſto retrat’o no puo] ſar': i
Molti el vuol per honor parangonar
Al Coregio; ma lù nolè ne cura .
bom del Eper renderme elcuor tuto dileto .
Palma Ve El Palma Vechioaſto diſcorſo inurdo:
'c‘hio, più
che vinti Perche in la bela Dona me confido,
ſe Puo]. Fata da lù de -cuſi vago aſpeto.
Le bele idee de ſto diuin Pitor
’ Incanta de talſorte l’ ochio human ,
Che propriamente par ſentir la man '-- ~
Ferírme deCupidoin pero el cuor;v . - _ e ,
Forſi checonſtflbradazeeon ſto agiut'o; . i A.),
Se no darò-gran *lande a ſte pirate, ñ.
No le meteròvhiunohe in l’ ombre ſcure, - -‘
E a dir qualcoſa no ſarò mai muto . .~
Si ben che in Fíandra el noſtro Temoreto- ' i
Milíta perſto~Prencipe,sÌ-grando: *7.1
El prego in corteſia; no ghè’l comando; 2! -l
Se ue'mol
Che’lme agiu'taa tegnir ſto 'ſoleoîdneto ñ A e
!"ti rmi qua Ma vn ccntener de quadri in tagío :franco ' ‘ " ) *.3
dri de di
-ueiſi Mito
A l’ aqua ſorte in Fiandra vn~Virtuoſ0 -`
rica] presë- ` Fà veder ſtoMuſeo iù glorioſh t - I
E
te da ~ man
ecelente
Farà quelnegrovn elLguardarſu’l bianco. \

E}
melſi ala.; E] caratere ſchietode Tician -› _ .
Îl’amph in Se vederà in *quei :frati ſotoſcríro ,
“AW—MM_ aqm’ſorte.
Titìan.»
A ſegno tal ,› che ogn’fvn dirà :pulito '
imortal. Sto bel’inzegnoimita quela man. ‘
Paulo ſe induſtrierà , tuto ſplendor
— Paulo A Lumizar quele carte con chiarezza, ì
po lo del'
Arte . Come Apolodel’ñAr'te in la-vaghezza; -
De la {Prtura granqLegíſlator . *
Spa;
VENTO BRL/140. .4-5
7L Spauenterà la furia Dalmatína SchlflOM 1
De quel Schiaon teribile, e feroce; eenbxlc. /
Penelo veramente più veloce,
\ Che ſrezza trata daman laraſma .,
Farà’l Baſsan co’l nobile talento . Balñn tu
m relieno 7
Del ſo’ raro operar chiara reſplender
Più del zorno la note .ò checomprender
Wal' in natura ogniAnimal depento!
Zorzon con muodi più vini del vino Zorzon in
Moſtrerà la maniera del daſseno 5 gana la Na /
mr: o
Etrouerà quel, che hà cemelo , e ſeno
Aſsae de piùde quel,che mi dekriuo.
El vechío Palma porterà la gloria Palma Pi
Del bel depenzer ſangue ,e carne vera; lor dele bc
J le idee .
E’l vederemoa delpiegat bandiera,
Per hauer conſegni piena Vitoria.
Paris, tuto-amoroſo, e -cordíal . ` .. Paris amo-v
Conſolerçìla uiflaal Deletante z roſe Piror. /
Con muodo sì- vezzoſéräfflaſigalagce 9- ‘ -4
Che in zentilezzanoghe afl‘ñi'rgua . _
MaTuto
el Tentoreto
pien de bizaro
ſorte, ſentimento,
eſtrepitoſo, 'ſentorcro
furibondo.. .
Sara’l Marte tra tuti; onde là-drento ². . ‘ .-î.
Tacito ſtaràogn’vno‘, e timoroſo. . .. , .; ?zi
Altri Pitoriinſigni ,e de gran , z.. -
. Farà trà quele’earte
EVenetiani, ecelſe
e d’ogni altroimpreſe;
paeſe, ’~
Eognicartaſaràcarta de cima. . _i l _`.
Atlante ghe voraue a chi voleſsez u. .` 'z .72 . '
Valzerſ ſto Mondo de pírure magna, A .
QiTíraní a portar ſtò gran montagne, '-
Più de l’arenanumeroſe, e ſpeſse. .t ì .
- ` F z Coſà
/
4;; --VENTO “TRIMO.
Ec. Coſa diſeù? meſpar (co' ,vùjdisè ) 4 i
Che‘l voſtro la vn delirio de parlar .
í
l
Ve vedo da Viena in Fiandra andar :
Par che da i copi in sù vogiè paſſar .
C. La diſc el vero : infin chi portar vuol
ì Più de quel, che comporta le ſo’ ſpale,
El xè vn’ oſel, che vuol ſuolar ſenz’ale ,
Ma’l ſtà a pè pian , e in sù paſſar no’l puo! .
JSò però che’l bon animo val più
D’ ogni gran rico don : perche chi è grande
El cuor aceta ,alù no biſognando
Richezze, e ſuol gradír la ſeruitù .
Mad-alma
Ma perche no douemío con raſon
del Conte, Parlar de la moderna Madalena?
e Caualier
Liberi pre Scríuí man obli à , ſcríui mia pena
dileta di S. La verità, ma enza adulacion . 7 _
A. S.
Che
Sial’tute`
idee,marauegie,eſia
chedal Cielnaſse ,e der-ina
ſtugori- _ ,…... , , ' E x 'ſi`
No ghe da dubitar :ma che rcalorr - _7*
Pazza re, che reſpira, evrua, -_ '_›
(Deſio è onde quel Dio a, che’l tuto reze: z -- i
Perche ſinù vedemoJa pentida ,
Madalena in angoſsa, erramortrda.` a
El pentimentozin quela idea ſe leze‘. _A
L’ im ‘ ncia è l’rhauer mente si pura, .
Chedaquela ortar poſsa el penelo
lntelá vn vi od’Anzolosì belo ,
Che sforza a ríuerírlo Arte , e. Natura.
Mg, ſe chiptjíaef; Píture_ al’inlfinitko, d
ecom
Srà Madalena ate
ingtg’llrEGabineto,
r ’oc io reto

No ſe diè diralLiberi cſquiſito? ſ


i Bi o.
VENTO PRÌMO. 45
Bilbgmche delfilo natural,
~ Per obligo , pergenio , e per douer
Me caua,e diga certo el mio parer,
Senza el qual ſto diſcorſo èſenza la!.
Stà volta sì , per termine corteſe ,
Portar la Margarita precíoſa..
Voi tra ſte zogie zogía famoſa, -
Che gran tempo ebealbergo in o paeſe;
Per eſser ſtà nutrida in ſtà Cita
Cent' ani in Cà Priuli ,in regia ſtanza,
L’ hà priuilegío de citadinanza ,
E d' ogni foreſtir‘ l’ ancianità .
Velia xè quela ſanta Margarita
Siiëgnalada, e de sì gran valor;
Certo che Rafael s’ hà fato honor : . A
L’ è’l più bel quadro , che’l ſeſse in ſo’ Vita.
O perla pura,chiara,ereſplendente, _ 'L
Che vn’ altra-no ghe n'è de tanto vanto,
Chi cerca l’Vniuerſottie'q e e, .,
Si Cieda
come ainqueſta
ſto teſoro
le bele
ghèdíamantí
d’O e -,. “ai- ` ~ a* x

logic , rubini, e'píere precioſo,


Culi ſtà perla è vnzio tra freſche rioſe
E‘ vn zenſamin tra fiori vaghi tanti ,i
Là del Coregio ghe xè Madalenà , …d'alta-z
El’vna tienal’altra la candela. i del Corn
gio. Pitorr
Chi me diſeſſe: quela è la più-bela P tanto ſtimà:
Diria: el gìudicio uè laſſo in lapena` .` da 'fidanz
No ghe dubio niflîm c e queſto è- 'uſto- ,
Voler ſar ſtar in piz—zol pontoe Mondo; ,.
- E che più che raſono me confondo:: ›
Che quà ghe voriavn’animo ,daAuguſto .Z i
Diana
46 Kenzo Pam-ro.
Digo ben queſto, che no ſon cemento, -: › ..x. ’. 3-'
Semi no vagoaveder in perſona
(Del Studio,e rrucnr quela corona,
Per zonzer a: na Naue el nono vento.
. -z Î Perche queſto ſaraue vn ſpegazzon
i ~ Piùroſtoche deſeríuer queizogelifl '
O voler colorir ſenza penehz
O lauarſe le man ſenza ſaon… ,.. .- ~,~
Sto mio diſcorſo è ſtà- fuogo de pagia, ` .
O quatro giozze d' aqua in. gran calcina ,
0 voler ſabricareon la '
A vna nobil Cita grofèa muragia.
Eſi ſeben nosò dirPaſtor,
Soncomequel- el fammio‘, 1;. l'AgneIo . . l
che con a,

Del vmilrà fà ſacrificio al Cielo, '


O come! mar rribura l’ onda al lio .
Ec. Senti Compare: el ſeruir gran Signori H ,-- , `.
Conpuroaſeto, ſenza adriacion; ..- . ~' 1 l

é Digo (co’disè vùfl’è’imüodobon , .- _-; _ -


zſſOrsù
" Pertornemo
farſeghecol
ſo’ diſcorſo
eterni ſeruitori’.
acaſa , z _
Zà che hauemo godeſto con la mente
Vn pezzo in ſte piture ſi eceienre :
No intendo mig’a però che ſe raſa . .
C. Semo doncaaVenetía, comeprima, ,, i xl_
Eſempre co’] bon' guſto venetian: - - ‘
Tegnimo ſti Pitori per la man,
E acordemoal penel- la noſtra rima.
Culipurſtima
Oſia da tutoſtà_
benedera l’ Vniuerſo
maniera,z , . *
Si ben quel tal con ſtomego roueriö
Ghe parla contra con auerta eiera.
Le
meat” rin- ÌMD‘J
Le ſcondatioleellìîdc i'Venetiani, ñ v .
Con meterliin tc’lfondi del-carton; ' ‘ j'
.l Oucméchcl li laſsaintun canton, d ~ -ñ zñr p
l
4
I
Per non hauerJa conza dei Romani.
Tantc
’ Chedite falicghe
;no par cheala-i ſia ,
poſsa -ſinciera, A :H _Î ’ ~
Nome aleore bruſae vcrſo’la ſera, a ñ: :
Con gran timorzchei-Zafiimemèvia. ’. ‘
Ma la xè ala rouerſa :the-;i puo] ſtar
A1' horade Riáltoapreſèo el_ Banco.; ,
Per cl gran caucdal , Per cla-tan fianco-t,
A Come
tuto el boni-Mercanti acnegociarç
Mondo a 'cambio ihà’ `ſempre:- ;dà ſi :ì , ñ* _j `
Per ogni ſieradelczſo’ virtù,- . - A ,— m3 4 - `
E cauedal dc ibmahàſemprehauù a z‘ .T .
Chico ízpeneli hà ſcmpreznegocià . . zó
E] Tantoametctpfla,
meteFranco'
Del clílîefltoteto
. b ,,ſiflclaviça
eAndrea
` . Schiannó ’ *M
ammo-,n

Vn cieualo damcondò . n. , -²~Î* 'azz-.5";


, ,El vuol donde và’lñcaometcr la con, i; . ‘* w Vnbtl ta:
Efiudía dc eonfonder conaſ’cc relè: -;-²-_ Î- , ſer non fà
mai ferito.
Ma , ſede i noſtri-dir benîno ghezpiaſes , r
Baſtauaa taſerñinbonbrafioa ii; 's una"
Caro ſignor Vaſari_ hfibíè ;a~m_emoria\z_… L5. ñ; LL.; 9-, ñ
,Senza tanti-volumuodicimrc,
CheiVenetianiflznleèiörpiflmyrn.‘ ~
è
Per cl Mondohàñ ſonà .trombedegloría . - z
Lì opera da. part-,ì parla-ac. ;Mome . - F-J'-
.
.l
l

Chi dop’era el baſtonzfià mal—in . I. ;az-*2"


Zi, 1:6 gambe cui-:cc hà :MG: *M3 i
n
. il: la ſtradabatuaz -xèalayù :boni-h' .zîos ?ad .`.
\
Che,
*48 VEN-?'10 PRIMOJ
Che coſa hà ſato coretl’Vniuerſo v ' I
In ſtà Cità per tíor piture tante? - .
Libria ſtampa? nò mai,ne dirpreſtante; **i ì
I quadri si: Fa la Virtù ſto verſo . .- \
Aelpouero Schiaon el mel ſtrapazza
Col dir che’l faua ben , ma per deſgratía:
Che de dir-mal‘de lù mai no’l ſe ſatin,
i - LaCo’ſe’lfiiſse
ſentaſiſe vna
ol ofender più ſcoazza.
ſezza, vna - i

In eneral aſtrada Venetiana! - i- '


Eleuemo
O seruemoeliönardela
la ziſera po nù.campana , ~ :2':
; * -‘
Xè fato
Eldiſè che ’uelfardeAndrea
vna pratica , che Sehiaon
s’ vſa ;'ſx,--c‘- x '-zñ‘
'F
FaraVenetia; come a dir, confina
De abozzi , e machie , ſenza eoncluſion . _
Omachie ſenza machía ,anzi ſplendori ,› - -.-' -- `
Cheluſe
Le xè de aiùdequaiîſe ſia lumiera!
'ſtagion de Primauerañ i ’- Î'
DelaPiturai‘più odoroſi fiori. ì' I "
L’èrantecieatrice reſplendente, ì '* '
Che imortala elGuerier prudente , e ſorte :r
Lexèſete,'che amaza la morte: ` ‘
Teſori tali_non hà l’ Oriente. ~ ,
Queſteèpitmemhenonè‘ſenie? ` ff' - ' ' ›`
Leeoſeeterneno ſeníſse mai: ’ › ‘_
Pereheixè quadri, che xè regiſtrai '›' ' "
Dala [mortalità per mile vie. 5 ~" › › ,
L’hò dito ancora,ehe ſtogran m‘eſtíer '1 ‘ , -Î
Vuol franehezza,'rnaniera ,-e bizariaa’ ì ó f
Làghexèmanierolà’maeſtria: ' ’ ì'? -
Che’lcolpizar xèFArbed‘elſauer.- i '5
E que
_ FENTÙ PR ?JIMv .-49
Eqüèſtexèleſormeî'dojnncfàí , …uizrxosíffir ì .'_jÎ ,
Per honorarvrrcuſi gianrvákrèn ‘!. .:j '
Ala balèeta ſeziogal’rhoriomz {MZ-.:Tr ` {ñ
Cheañrdorideſanguei’zÎ-hàaquífiì?
Mighe díròdouebateelcintìn-ñ A 1mm r …'= - .L ‘ ;301M
Micredo che’lſiaſtàfatóbolmflr … 2:1”. ;f mazzi*
Perchenemigo 'giera’in-conclnſiqn ; -ìí ' WW
De ſti Pítori ſrer Piero Arecínpz - "‘
Lù g’hà inſegna ,lù g’hà menàla man
Aſemcnar zízania de‘ſtà ſorte; -~
- Stimando; rtalſtradadarlamorte'…
Achicon celti-atoVenetian-.x,.-~ ~…-;-. f
Ec.Saueù Companeche ſean’dàa catar \ ‘ 3 ~
i Vna raſonzcheanchecuſrmi diga. ' v..

y Seguro 1' Aretinxè ſtà* nem" o- ~


ra, Deſier Ticían; no ghè da ubítar.~
M’arecordoinle-letere szìche’l ſcríue; .,
AmOÎtÌPCÎſi’ÎOWLQLSÌSDOÈR-ZZÎÎ ì_ *.22 q

Che de Tician el fàrdegran 1.


Con queleſo parole acute , --e’v1ue. H _, g
Ma ſentì in corteſia, caro Com-pars;vv I ` f:. f
Mino ſon el Vaſari certamente; _. ,_ Î,
Conrutociò mepaſsa perla mente ` '
Certe opinion , che xè;vn pucca—bruce. ~
Midirvelevorauczevoriatalèrrñèz f;._;;,;~ f;
Sele digo,mi.credo,ch‘e ve ofendo, - .: ,
E dirè cerco che, no mene intendo; … :.-f
Voria hauer guſto, e ve voria compiaſer;
Tutavía, ſevolèyvelediròz .,z z e ,ñ j}
In ognixmuodo mi no ſon picor; ;i 'ì 57;)
Epoſso dir quel ,che me dà in l’ humor z ì
L' ofeſaſaràmias ſefaleròz . -… .
' G .L’è
-r
(zo KENZO BR‘ÎMO
C- L’è tronadediriásòopínion; .:Éblzîzztſîäzz'zrîì
E el’hàqualchedubío in fantaſia.; ar' ñzzíi
—-—- La’lmanifeſta pundelongo “'32 2.. 5; {A
,Che hò guſtoadargheogni tàtisfacton.
Aconfidatrie
Anzi che la me dàſoìdificoltàix :23* ,i ;'z Î - ...t-s
mazor contento i::

Perche nopuolmentir la verità, 3 's :Ì , É


Che xè puzadaaſodo fondamento. ; ›’ .
EC. Adíruedoncagíuſto e] mio penſier, ‘ `. ' i
Me par che le piture diligente . _
Feníe , che no ghe manca vn ponto, vnment: ,
Sia le perfete in quantoalmio parcr.- ` ~'
Sicheme parche-ſquaſiquàelìvaſani. 1-* ;ì e; i
Meinciinavdlentieraà'
Perche *la sò
lepar'infin piture le'zes'. ' *, ì'-’
greze; .
E no ghevedo quei dintorni chiari. . - _
Sauè che vn’altra volta in Zambelin ~ .. 'i ,I
Sco ponto ve hò tocà con granddkrezza;
Evùve ſe cauà con zentilezza, *. ñ.: ….
Ne hauè conduto ſto mo’tíuo a fin.v .~-_/ '
In ſta parte el Vaſari (habiè pacíentia) `
-Me para mi,che la mia mente el paga ~ ‘
j (Dando el _menzona Rafael, che-vaga
5 L’- hebemaniera , e ſoma ñdiligentia.
Ì’erche in fin diligentia , e finitezza
Conclude , e pcrfetiona ogni figura :
No ghe xè dubio 5 l'è iù , che ſegura;
Conſiſte làla vera e quiſitezza.
C. Credo che vo’Ecelenza ſe compiaíà '
Ste opoſition de farme , e ſte propoſte ,
Per ſentir doue bare le refpoſte:
Che anche míçco ſediſe) on a caſa. V
e
VENTO 'PRI-Mo.: ”a
Èc. Ve digo in veritàdaquel, che ſon ,ì *
*i451 -1
Chea voler cheſta volta mime quiete; Îfiîììſi è i*
Lavuoleſserſarina’ più che nera, ñ= - ~. 'ì
C.. ZàEinfingranfondamento,egran
che sò che ſto ſcrupolo l' íntanta
raſo”.v

( Per no dir el Vaſari ,ch'è 'l medemo)


Fermo la barca , e meto zoſo el remo ,
, Finche ghe ſazzo‘veder che’l *la incarna.
Ma biſogna redur~ rordenanza ñ ~;
ñ . Tute
Icapi lecoſenoxè
dei diſc' 1*,ehe‘
d’vns’hä fato: 'ì .
c‘ara‘to‘:
S’ hà da far diſtlntion de la'- ſoſtanza;
Digo che l’operar con diligentia‘ _ _
Xèbon,epíaſeatuti, e ſi xè belo: ..-.-`.
Ma de molta più lande e quel penelo,` z -
Che in laKrontezzaſcambia la patientía.
Percheſelà rauederco’n vn arte, . 1-.
Che nolàſeſtaga
Eche sà’ínche vialìaflà depenco ha::
ſcoſbe‘latdocumenw, . _- - a
Ancheel Vaſari al fin lauda &aperte-ì Î
Qyando gheprouerò ſtà verità a - --jf
' Con leſcríturedel Vaſari íſtelèo, -- a "
Milbíeroxurchela dirà; confeſso’,` - . z i:
Che’lcre eríncontrarío'è “vanità. _ _.: ñ ,~ ñ
Ec. ueſta xèvnaraſonçuſi ala groſsaa :-.- ”"1
o’melafàr‘èvedeiveffiyedriaraj --~ '
Dir-ò più,che ſe v'iue‘ più sf impara; ñ
E me remuouerò; mentre che polsa .ñ
{Semſicompatemíordísèpwìsffi - \ñ ` 'Î -
Comevepiaſequel`,îche vù vole: , ’:
L Che‘ſeſtàvolta meperſuaderè: 2:"; c r ~
a' Matprùmçmetoaconttaſtarconîùi
*' - G 2. / Digo
5.2.7. VENT O "PRI. M03.
C` Digo donca che zo’nſe la ,Piturafl . -
Aiprimízomia‘ſegno de valor; .g .ì.
Aquif’cando i Pirori vn molto honor - `. .
In far con diligentía ogni figura. -- -
Primoñſù Zambelin, che la reduſse
' In maníerapurgada a ſegni,
F.Cheaqtwìtempicerciſsímpghenece
bene] giera vn dei. più brani inzegni;
.7,1 , p, ,
Vnſtilregnepur ano-;Rafael … _. . __ T ` ~
Deſomadiligentia,egranzdotrinalí . 4 l
Maniera veramente pelegrina, _ _zx z. “ñ, ._~
E—lſtaua conogn’vnſaldoalmartel'v, *.Ã. ;i 1 -.
In ſuma quà ſe víſtein diigentia ,,;ñ-,Îz -' w;
InlaPitura-delſtupoeſ eceſsoecjaeìñzgh ` .ff '
Onge,e. peli guardai; gíera permeièo; ' -
Faticonmoltoamt” ,con gran pademía; . ,
Per certo tempo quel-a ſii lei-ſtrada, i, f ì -›
— . ~~ ' l`.` .i
Bona , vera, ere‘al,de molta ſtima; L. ,,s
Per eſſer (mms-:hà ditorì) dela prima _ 5 .j 72':: Î ; -›

Maníera ,chezſaríàièmpre laudada. p -_ i). .


Ma vegne ſuora vnépírito imorta-l, _ ' b. ~
Che lît el noſtro , orzon da Caſtel 'Franca, ‘
~ Che co’ípeneliel-ſè nepiùmçmanco z. -r‘ \ ,.7 z
(Delefiguret‘ome el natural.; › .z \ i' iz ›
Al’oral-a Pitumſàdaſſenog-…fl— i
Al"ora tuto elMondoſc flllpiuajz, , .,;3:…
Percheivedena-lapimraviua, 3, " “
I

Fata con gran áudicioge con gran ſeno_


Ec-.Perdoneme Compare che-'I Vaſari "mp
Diſe ehe’lprímo-ſuflàjin morbidezza .. - .
Lonardo Vinciae’l diſc con franchezza', ",
j Phealórion _l’ inſcgnaſſei colpi—rari'. '
(2-,
-’ .- . 1)
0
‘ uu’L ì"
VENTO TR 11140."; \ :5L
e. Doue el Vincixè ſtà,no xè ſtà mail ' - a . lv'.

Zorzon , ne’l Vinci dou’è l’tà Zorzon:


Sta ſo‘ buſi'a n`o ghè farò mai bon: `
Sti conti in sù le prime è ſtà ſalai .
La ſecompiaſaalezer el Borghini , . .
Pur anca Fiorentín ,che con maniera > ‘- ‘ - ñ/
Corteſe el tà ſentir l’zlſtoria vera: '
. Perche d' ingenuità giera i ſofiní .
El diſe ben che al tempo per aponto ,
Che Fiorenza aquit aua per Lunardo ›
Gran
A darFama, anche Zorzon
ſu’l Venetian no conto
de lù' bon giera=tardò
.' ,:ñ' ' '
E che arleuado el ſuſſe ſtà a Venecia , , ‘ r,
Doue ſtudio sr‘ grando el [è in deſiègnoz :.
Che dei Belini el ſuperè l’inzegno . _ . .‘ ,‘ -
Queſta xè verità; no 1’è ſacetia’; .`
Ma dirörnegío : la leza-più auanti , a - . ~ . ñ z- 'I
7 Che l’ iſteſso Borghin E1 fede come
Vn Venetian, Domenegqde nome .zz z_ ~ ;3,2
/ Inſegne a i Fiorentini tutt quant!.
Parlo però dela Pitura a ogío; ..-1 … . ,
E pertanto el Vaſari no conlbnda ~ ,E21 fifgí‘.
La verità: maèben che’l coríſponda’ ,; 'A q:- preſto
Con corteſia,ſenzaniſsun²'imbrogro. I "md"
Nodigo che Lunardo no‘ſra ſtà .. -- .:.`-_` i _, ñ
(Percuſidír)el Dio dela Toſcana: , -zz . I' '
Ma anche Zorzon- la ſtrada Venecia!” .-z a'
Con eternaſo’gloriahà caminà. ."‘_ _ :
Vegne Tician, fùvilio'
ſi E’lPalmavechio conelsì Pordenonz
rar-ittrati, F - i , ~z ;
Chel’Vniuerſoifèſhlpirinfamñ -_ - .~‘- ..r ~
Per quele ſQ’ ecelente operano@ _z ,a › `
' L 'ſſ— ` Zonlè
, 54" VENTO -P-R radar;
Zonlè el Schiaon.,comparſe cl "ſentoretozf * = -
Igran Baſsaniñ ſingolari ,e doti, .
E co’l gran Veroneſe , anche el Ziloti ,
E ogn’m ſh devalor più che rſeto .
Veſti hà dà norme , regole ,e acuti ,
E ſè la diſtintion de sì bel' Arte; -
Mandando le ſo' glorie in ogni parte,
Per dar maſsizzi inſegnamenti a L.
Prima la gíera leze de Natura , ’
Che ſe imitaua quel, che ſe vedeua ;
Ne totalmente al' hora -i poſèedeua
L’Arte,che tanto im orta in' la Pitura.` ñ.
Adeſso la xè leze- ſtabili a ,
Fata dala Maniera venetiana ;
E a quei, che perderà ſtà tramontanz
La calamita ſaràſempre infida.
E queſta xè ſonda. sùi ſpegazzoni * . . .
( A quei
Ma dir co’diſe queltal bel’inzcgno
gran ſpegazzoní, : " :
e quel deſsegno 'ſi ſi
Chi non intende è'gofi , e babioni. .
Qucla xè vna maniera'artificioſà, …
Che trà laîdiligentia in tun canton z
Welaxè quela, che dà' crfe’tion,
Ela Pítura fa miracolo a. ì
ch. n l,
intcddeoſo Perche
. `E chechi non intendePartificio
dapreièo .,
vedequei ſpegazzi,
dano- Ireſta come rorſi i meſchinazzí:
Perche là no ghe aríua el sò giudício..
Aeixè_ col ide ſcrimia reſseruai, .
Cher Mi ri rien per ſo’defeſa 'aſcoli,
E in quel ſeſtima ſti- gran valoroſi
~ D’mzegno-,e de giudieioktaſsegnaiç
..KH-We MTM-o, ai;
Milavoriaeonvùaſignorilaſari3:… * ~.5;,ſi ... '
(Dandoche nomine quel gran Tícían,
Che hà katoquadri rari de sò man
A] CarolicqRè,,ehe iricn sì cari,
V’arecardeu_ mo Brando menzonè u uadri fa:
&i; de Ti
Vn Adon,vna emme vna Europa, _ u-í‘
~>*ñ :ian dal
Che no podèſtarvù medemo inzſtr’opa, _ Rè Camliz
eo .
Tantoſtupor ſu’leoloriro tè?
Perche’l regníui vn oca intel deſsegno E, _ ,A 7,2;
Disèchièfatiacolpidemaniera,
D’vnamachíade groſso a bonaeiera.ñ ‘ z

L’ honorè aſsaeſ oudo el voflro imagna!


- Disè,cheſte iture a’vn eſeco, i ,
Che noie e uolveder da veſin: ,_,
Ma che in di: anciale ſe gode al ſin; , ~ ó'
Elaudarilelèpuolper ſtoreſ to. - ~ñ .- -
Che ſuponeua alcun ide apren er cento
Ale] pronto mundo facilmente . e zeſtog_
Mache alaprouaelcaſehèzòde., R95 "i,
Reſtando col ceruelo deſcouclw. , . . _`
Però che quelbel far xè giudicioiò, Î i
Stupendo, e ſingular a maraflegia,
,,Che al vino, ea] natural giuſtoel ſomegia
Eche drento
Vegnirè- vghe xè l’ artifi’cioſo.
ra penitenciavn zorno, ’ :,î.-,:_ .,*

Co’l ` la veriràde boca, ,iſteſsaz


Perdon sà merirar chi ſe confeſsa; _
Fermèel voſtro camín ,fè in drio retorno
Chi c’ercaiſquarraſogi , che hauè ſari . . ._ -_.
Da pope a proua (come fie- ſuoldir ): r ;i“i - i
Maidalavoſtraboeaèperſentino

Che ſia d’alcun penelformai quei narici '


Lande
"F56 VE N T Ò P R IM O:
Laudè ben ſenza fin la diligenza :ì 9:2? *il
De quei voſtri dileti Paeſani: ñ?? ì: -
ñ Ma daſticolpiíìſtàtuti lontani, ’ 'z 'es ' '
Ne podè darghc tantaintclígenza, -
Saueu che quel xè’l tuto , el reſto è mente I
E che più val ſtà machia artihcioſa
De qualíèlìa maniera fadígoíà, _
Magra, e lèca , che ſazza el -Diligenteè Î i‘
Perche xè fmſtatoria lalonghezza, ‘
Wanda insò liogo val la brcuità; j .
ueſta xè’l fi-utode quel , che hà ſtudia , i 7
E afacilità xè la bclcz'za , ' ì 'ì .
Teſtimo
Biſogna quà portar vn teſtimonia, " -
nioflc grä Per comprobar ſto fato à - pcrfction ,`
fondamen
to e
Efarche perſuada la raſon, *
Aciò che 'l vero no para vn inſonio .
L’ ano mile ſic cento, e cinquant’ vn - .
.Fù n Digg'o Valaſ ueg tan rñſùgeto; '
De ato ico c nor per ero, -
In ſtà Cita z no ghe dubio niſsun
E] lîi manda da quela gran Corona z ,
Per aquiſtar dei quadri a forzad’oro,
Canalicr, che ſpiraua vn gran decoro z'
Quanto ogn’altra au'toreuolc pcſona.
Lacreda che vn Pitor,mandàda vn Rò, 'f
Sia per~eſscr ſtimà' de gran giudicío:
Perche a chi ſe comete vn tanto oficio,
Certo che cima d’ homo eſser cl diè .
Prima el fù a Roma, e fece de ſo' man
Papa Inocencío, noſtro gran Paſtor;
Retrato veramente de valor,
i Faro col vero colpo yenetian.
Se
7P O. ſ‘ 57
Seghéneviſtevnſimilea Venecia, î~'-..ì ,
El’hò viſto anca’mi; queſta xè vera ,… E; r‘) , ,;-_…
Desiperfe’taz‘enobile maniera',- 'w .' - :E '2 -. -. ñ ..›: -
Che ogn’vn’ellauda,eſomamente el pretia’.r -j _ '
L’amaua ſti Pitori molto forte,‘ . f . ‘- . ~
Con vero euors'eoìn parità_Tentoreto,
Ticianmaſsimamentffi-e‘l dìrñ‘afetoîs > .z g
Edureràlîamorfinaala morte.. .z' . ` z ' Double:
Sentir quel, che’ldilèua dei ſto iàr, `. 12;" - ggflj’gíìf;
De ſte piture,de ſte operation; " . " i del: mc;
Se ſaria dele iſtorie, e rn -conduſion ` › fjrffffi‘r‘;
VnN0 ſefènetia
zorno in granmai de’tàſotaara z 1.27.; e … e ‘z ì;
Conſegio'el-ſeſtupiùa laManiera
WW*
Aconteniplarquel Paradiſo degno., _ Paradiſo ` 7
Per quel’artlficioſo,egran deſſegno; *E: Î ;lc-“01"33
Parendoghe ogni coſa più che viva; . . , . ~ dal' iſteſſo
Quel ſolo quadroa-imorta‘lar baſtaua‘ .-L .:i WWW
(Dal ſeJVÒgíaPitÒt: ctiſieilcfiſeuaz'rr .-ì
E quëla vaſtità ſtupor‘rendeth; azz-zz _'› ` .-1
Che’} 'corſo‘d’vn’Etágheñ biſognaua'." . 'Î
El
’ Pereheno’l
comprè ein ue
ene
quadri
polèeñhauer'de
ſolamente:più; -,
Che detalſortei xè‘ſtàtiolti sîù, i _.
Che no ſe troua da compra‘r più niente}
Dòde Tician,e’dò del Veroneièp.- r i. .- ,* ~ i __ o
El uintoſù elmodeldelTentoretÒ : ffi‘j‘gf;
De Paradiſo, che e] ſ0,dflét00 ‘ neri: dal
Dodeſe mile ſcudi in tuto el ſpeſe. -ÌQJÎJ “3:
Eltornè aRoma; che’l volſe operar ' ‘ ſtà Caroli:
Diuerlèieoſe per quela Corona. _ ` c*
Daſpò efter zontolà,ſù vna perſona, i
i Che vnſoì-penſier ghe volſe doirimndar;
;s ?5211-0 Parma:
O›’ldir:caro ſignor corteſia 1 ;>3 A ;z
No ſe die
deſmifſiar Coſadiſeu delnol oRafael?, _ - '-31 K3; -
i Cani. _che Sehauèviſtoinltalíaelbomdlbeh_ _ .- -.
dom* . No giudicheu’ che queſto el io ha?"
De grana vo’ Ecclenzaſe compia a, __ , ñ
Prímacheprofcñſsa la reſpoſta; ,. _
De ímaginarſeche carala coſta: ._- ,-_ 1
Ma de raſon non è che’l vero_ raſa.` _ _ ;z
1(
Lu ſtorſeel cap círimonioſamcnte, -, _ .
. Penſi:: del Ediſse: Bgfg‘el çradirueel vero; W z q, z '
Valaſqucs.
Piaſendome erlibero,eſinciero) -h _ p
Stago per dir , che nol-me piaſe niente,- z, ,z
Tanto che( repliche quela perſona) fl; . ,.4 -ñ e ed!
Co' no vepiaſequeſto ran Picorsz z _
Inltalíaniſsun ve dà in ’ vmor: `~ '
Perche nu ghe donemo la Corona. .- ~ . _.
Don Diego repliche con tal maniera: ,3 --;
A Veneriaſexroua elbon, e’l-'belo'z- am,- - '
Mi dago el primo liogo a quel penelo:. … T ~
Tícian xè quel, che porta bandiera-x ñ'
Ec. Veſte xè granparole' in .verità ,.
Maſsime dite da vn Pitor sì grando l_ `
. Se poderaue (-,ingratiaz-ve’l domando) _
Sauer 'elaperſona chi l’ è ſtà è - u
C. L’ è ben quer; che queſte no xèbagiez
Perche-1a verità mi ghe deſcriuo.
Weſtoè v-n Pítor, el qua] xè ancoraviuoz
Le’l Roſa , valoroſo in far batagíe,
Pitor in Roma certo de gran conto z; ; ;.
In tuto , ma in le iſtoríe de ~brauura_;~ ñ _z _
Con le ſo’ man' l’~ ilufira la Pitura; -
Sugcto in verità de ;uto ponto . \
’ Seme
VE NT10- FRIM-Os‘ 59
ente qualche ſoli'euo vo’EceÎe‘nzay »U ..T '
Per la ſo’in'kèrmità
Stímela da ſt‘odíſèorſo?
èhe’l-ſo’maiìfazìzabon corſo, i. ‘ ' J-. - “Pa—

A".

Se vſar ghe ſauerò la‘diligen‘zaè‘ ' i _ i i


.Me hauè reſentà in cauſa de gran‘cgrte , '
Conat tide'calqualítà, i ' . ,. I.
Cheavoſtro pròxè degr‘a’n verità;- ' ‘ -
Doue che me remuouqin‘qualcheparte- -. ‘
MaVn
( ve vogioſolo
penſier parlar a bona
no’xè ciera)4
míg‘a bon ,` ‘- . '-"ì
- ,

Per deſtruzer de molti l’opini‘o‘n; ñ ì . !;- - ~


...—

Che vn fior in finmo‘fè’ mai t --‘ ‘ -

:.L’iſte'ſsolèpuoldir'pur del Vaſari; `Î ‘ i _ ; e ,

Se però el diebo’a Yn fior’paran'gonarz - -f ‘ ñ


Che
(Dandopiù
Fàachiintoſtoi-'èortig'à,
laItalia'vn
coca con che pizzar
Forcſtier
bru‘ſor’i arma;` ì- 3 t2 ~. j
amari.v:z f ' 23m.; .\-._.

Egíudícalontap‘dala'paſsion, -ñ "NEL, ',Î ’« p


Dígo che quel 'gtudicggè r: 13:.. .' ›
Mentre che ínte’lmì i'e'rpel‘íto’elîyjqafl- ſ.- -
-Laſeaſseguracheghexè‘ materia {ì ri" f`..;.! ~' - "
Daremuoue'r’aſato e] sò -penſiergñîw‘zr-r .- :,i-.~ I
La ſenta pur; ~fèl"~hà gufloaſäuee'y ;z " :; ;7' ‘
Vn’altra gran raſoìfllèhe’è molroflſería.» 5 ..ali c*
Vn Rubens da le reteelihutrímenfloî ij- -. *w
i
*Vienſeatíordeſfiàtióſtra grarrcítà, ñ ~ ‘
Daſpòſie ant",`e~mezo"hauerìlatàñ . HM::
fluäiaavc
A Romacónì-îo’puo‘co zoqämento: 'i ì ,~ “"ffl‘
_Sepuoltrouar proueie 'ù perite', - ~ :› _. . -
Perdar‘aſta opmio’n‘ orma,ej’regíſtroè "75.5 ' `
C0"metoíntola`de fia ſorte'vn‘Miſho, ` " `
Credo che ſia feniemte le‘iíte. ó *È
H a 'E1 ~
6c'- VENTO'. &RI-MQ::
Eldíſſe de ſo’ bocaſteparoletz z( ñ ‘ . j
Mi non hò inteſo quel i, che ſia Pitura a
Nome in Venecia per mia gran ventura:
Vaga in bordelo 'tutel’altre ſcuole .
Delongoluſerneſſe a tiorlicion.. .
Con í peneli in man con diligentía . -
_ Dal gran Vecelímarcade vera-ſcientíaſi, Î :.-5
Ne’l fù gazoto a elezerlèel più bon ñ _
E ſi ghe ſtete el corſo deere ant , , ‘
CheíghepavſfitreotedaldiletopÀ . '
Doue elſe ſe pitor cuſi perfeto z
E reffirrcî al’inzegno i primi-dani 9, '
E] paſsè per Fiorenza in tel partir.; 'x eli."
Doue ſe vede de le ſ0' memorie ~ g -
Sù I’ idea de Tíeian diuetſe iſtorie,
Che Monsù. Giuſto no laſſa mentir a
Me conta Don Erman ,degno Pitor ,g
E de gran ſtima in ſtà noſtra Cità , -
Come a Fiorenza mentale xè, ſtà b - t . -* "Eri

Con genio deLvírtù , còn'fin d’honor . ., XL)


l l
-
E zonto che’l ſùlà ,lù valſe 'ma
GoderelDolW‘qWbc » n1
h
"r

Alboro , che fàaponto dolci &ur; 1-:: f :ttt-“T. LJ


Eſimilmente
Mauri , de, el
'ſaſomm
fece ;Nlfflmerañ
decima..., . .,_ _4.ñ . ñ` . -;. li
n(
V
. .7?

AlManozziVicenza,
Del gran Duca Pítoſdeche-ſù_fato
gran cantato; i
..
Che del' Arte hà poſsefſso,…e inteligentia, z.
_ Infin elviſitè uel valoroib-, r ' ,ñ 212'": i ",ì
Monsù Giulio, pitorvpurde ſo. "1; `i.
El qual con corteſia , con zentilezza -
l
.` 3
A \

_ ,Lì acolſe ,,c con_ .eceſso aſetuoſo..


-
VENTO‘ÎL‘PRIMO.; _ 65:3. i,
E’l ghefèvederlc ſo' operation, v fl -z _ h_,
Checertoècurioſe,edegnein ſari; - - 1 e
Ma el viſte' trà le altre do’ Retrati; :
Viui i ghe par’ſe, e viua 'anche l’ation.
L’ vn de Papa Inocentio,~e l’ altro gieta
Del Rrehcipe Matias, quadri sì beli,
Chenoipareuaſati coi peneli; ,_ . , - ,
Stoſugeto cuſi diſse vna ſera. .. . ñ v
Talſhla corteſia de Monsù Giuſto, . , ~ Le; .
Che’l ſe compiaſse ſar,che Don Erman- ~. ì e
Vedeſse la ſo’ Caſa, ea man a man ' '.
E110 me‘nèper tuto congran guſto.. -
DelRubens l’hà piùcoſe curioſe, . . ; .t
SuſlguſtddeTicían'cuſibenſate, z s ;i3 .- ‘ -
ChediſseDon’Ermanzqueſte x’è i‘ , › .
De peſo da Tician . lù ghe reſpoſc’: - 'ì
Signor elverono puol'ſtaraſcoſo; . . _ . ~~ , Mms-n'.
DelRubensle xè'tute certamente: '~ r' _ 'GPÎRZÎL
Mal’haueua'lîr'cian'eufiinla 2.2411 .il … '. ffimonii
Come Damaihtelſicuor vero Moroſo . _. ‘_ , ~ d* 'eri-L
L’ èZà
ſtàte'mpoin
molto mio
Fiandra,eſpeſso.elvíſitauaz.
amígo'familiar ; ~.
Equando de Tician ſe raſonauaí, _ . t x
Le marauegleelſe vedeua a ſar; ' . VL".
L’ ateſtaua congiuſta verità , 2.- .
Senza paſsion,‘col`viuo ſentimento; .- '1. 1 `
Che’l gíera de Pitura el condimento;- "r , i
E’lmazaormíſtro, cheſoſse maiſtà. ì'
Che
Lavuolla più?
conſeſsà che più ſepuolſentinè, cZ-É -zx kz_,j’
tutíi-più'braui‘inzegoi

CheíPitori iùcelebri epiu degni; z z. …


j ì_ XeÎzínſtìCit ;che-più.
ieghcpuoidng-ì -. . CW
.g
6'2: -Kmro- .7* a :Ma
Ec.Compareſonaſegno:hauè raſo"; . ., . ì J: FJ.
la raſon Son tuto conſoläzper ſto- dlſcorſo; .3, ; ñ L)
mcr-:croci` Hauè dà al mio inteleto vn gran- ſbcorfo: ì.
'il

Meacomodo de tantial’ opinion. , . .' “r


C. Quel’altro GioſeſEnzovaloroſo i . y .4 .- .
Pitor , che ècognoſsùper tuto el Mendez?, i . c 3.
Î-ÎÌ'ÎÎÃÌL" Che a Redolſo ſervì-,Adige al Segna-io,v a' i i'. r
miu.- Imperator sìdegnoze‘ glorioſo} .Z Î- e -c . ;52D o 2
Ghe
L’Imperatorèlmandaañſtudíar
intrauegnè anchea’lù le coſe iſtcſse
.-zr-.ñ . l hd?)
ì (ſi l

ARomaelco|orito,e’ldelègnar:l .'…, «ii-J


Doue gran ſtudio, e gran ſadiga- el meſi-e.. . ' ll
El’capitè aVenetía,e"quandoel.iî1 z :'..rlìl ?na` Lx:. `l:' i
(ma, el refiè rrrot-tmzelieinnantàt'lrhñto,` i' -3, -
C0’ldir:hò rſoeltem o,echeogio ſato? ›
Elſtudietc ò*ani,e più.: '. '-.L -ri-,Î'T
Pregandopurl‘imperi Corona. lo:. :mì —ñ :z ..,41
V J… `
il
Volerſe contentandte’l ſhrdiáéeázn; -‘- i3?
E’l ſeſece piaorderprirrà-claſseàe‘:grz-..ii `i ~ ` . ;l

Perche elſe eléſsenna maníerañbona.; - *


Del Pordenonj quádríze Tlcían . c …
Gheſeruiua per vnichi. emplari; - , .
Co’ l’olèeruaróimouimenrì rari; ..Le 2.14:;- ñ.
DclTentoreto
’ Alaſtampaſe `qlratieotrde man."
vedel’inuemion _m "31173,. J
':..-v -~-:-*>;ñ-:…1}21::
DeſtodegnoPieonche-.mol‘tovala~` ‘ ,
LucaChiliandelù ſèrcauedal.,.. … ’,;.~.…`\, . - 1…
Che’l l`è intagiè; che’l cognoſseua el bon…- ñ
Glëè vn’altroGioſefEnzo-inſtçìCitàzí-Î " . ,’ .-. i,
Che xè sò. prole-,einfati‘è’virtuoſo-zÎ-J , ñ_ .-71
Pitor bizaro ,Je molto o’ap‘ríeíeſoz . mi '. `; - )
Elqualapre'ſsaaognizaltrb ;anthe'lù-flàó. - I..) j g
ñ ‘ nui- -
.MB-NT@ C’RÎIMQ. *5J
Priuilegi bén’amplieflo‘ñpolèiede, Î ' ;f '
Cheateſta la virtù del Genitot-,L ~_
Conceſsi da quel ſomo
Glorie,c'heaì-puochi Imperator
el cri-.>1 ‘ gcèpciedes
.Vn’altra proua ſola èmolto
Ghè vogiodir-ìc_ .adeſso lb-auagante,
5-; z; -‘,*~ . `
Che-fàibtpirmemeWke, 'e tante; .L. _1 3p;
` Eper gran marauégía la conteſto . ñ Chi ſpa-z*
Zàhauemo dito ,che’l Vaſari oprime za vuol c6;
Pf”:
Stà noſtra gran Maniera Venetian”. i z z
Sebend’ogníaltrala ;cè ſempre. antiana; f,
Eſtrapazz ,cl-_Sdn'aothpitorzſublime. ~ ’_ r
MaDal’iſteſàoschiaonffentſſagran
in fin dei fini lù ſe fece ſar ì ' ' i ,ij “ſi.
coſsa?) “El Vaſari
ſ‘a ſar vn.»
Vela batagia,doue Barba Roſsa; , ñ. quadro al
Schiaon.
Con Carlo Quinto ç’hebe a .Admentar. -J
u
-

Epòelfece
Aquel …vnHíçMedici—ſamî’ë
pteſetffidc {hiſtoria ~' 2;: “ì
.l 9..) -~ ~ .r
Fiorenza: i smffllfldffl @STOP: - ‘ ~
Eſaràetemadels 'aonla oria. '
Sepuol veder vn’ homo più biſlacoj d . .i
Elſenevahediſemaldeluè ,J …5.2
Elfàoperarfflghe
Che ſpiritoxè queLcheghevÎ
dà tantoſmaeo?,
sù? i 3, ,'
Seviſte maíceruelvpiù'ſtrzauaganteè _ i
\ (Deſtaxètrale bele la più bela: b
Se ſpua, eſe magna in la medcma fatela?
Ation da Caualier molto galanteliſ~ ;_. _e
Chiorbo xè cantina co’l baſtq'n, ſi» , 4:; L; ,M
ì Echi nosàpeſcar chiapa deigranzi; ›__;f;;
E] peſsegtoſso sà ſcampar co’i flanzi; - 2.
Elnoſtro-Andrea xè vn vero llurion. o ù
. r rs
VEN FO 'P III-MO:
. Eoorsùinfatímireſto (ötísfim: '-'Î-'Î 1-.: *jt'uífí
Perche mefècoearla verità; i Lì 1' ' ‘ . -
i; Che ogni
Con altra opinion
teſtimonij renonc'io' aſato
de rai qualità, ’ . i V
Ma, perche vn altra colà hò in fantaſia; i' `
Vogio fame v‘n quiſito , e finiremo; ;ñ- ‘ g
Ne vog‘io miga che- più avanti andemo, r
Per no ſtrac’ar la voſtra corteſia . ì ñ
Diſeme coſa ſia la diligentia;
L’eſquiſitezza ,e quel condur a fin; -
Ouelmuodo d’operar, che è tanto ſins" :-1 f
Inconcluſionehecola eſta pacientía. v q L
hf ~- "r C. Lecionladiligentiaep * cipal, rr.. :Liri
j? 'cà-ù di_ Chemcamin'a elPitor fii’l bon ſender::
..liga-ù, Che
Anzizoua
la xè in
la sùji
baſe'prmcípij
del meſherl`
, e molto val
_ zv 4 z_ :
Laxè l’ano’tomia de ,la Pirata-3"! -' à i -‘ 'I
Mala xè ſentacame, e-ſenzaîpeie :ì 'è' ,ñ ’
Percheachivuolformarfigure‘beley 1 - '.
Ghe vuol la morbidezza de Narura.' ſ
Stàbenſauer-douevà ſentimenti, `:
E neruj, e vene',e muſcoli, eclontorni :2 z ..
Ma chiflconſurnalàturíiſo’zz‘orní, "A .z . ..›
Mai ſarà nominaí perecelentiñ 7 ' -- ‘!
(Deſio xè vn procurar d’int’ender ben , ì
E. de redu'r le operacion perſere‘, '
Con l` iſtruirſe in le raſon più ſchiere,~
l Einfin ſtudiarla parte ,che conuien.
V5 u W X Ma la Pratica al fin xè la Maeſtra z ’
gm Che ſà’che l' Homo aríuaal’eſquiſiro:
~ EquelPche reſta ſenza ſto profito, ' “ .
Puoldirchel’ eſtrupiàde la mandeſtra; -
Wa- ~
VE N T O‘Z'RR’I M O.
i, (I'
D’ inganarl’ochiocon
Dando vn Pitor aríu'a a vnquei ſpegazzoni,
ſegno tal i .I \\

Se ghe puoi dir , che l'è de 'nei miſti-Oni,


Che ſempre hàsù i peneli e natural .
Perche in fin la Pitura non è altro, ...E '
Che vn’ ingano del’ochio certamente ;
E quel, che in l’inganar xè .pini-valente,
` ` Xè certo anche ſtimà per el piùſcaltro; v
Veramente là bare tuto cl ponto\ '- :- 1 -
De‘intenderel mefiier con fgià-;m giudicío; ‘
E che’l Pitor poſsieda l’arti oa
E con elsò cerucl tegnirlo ſconto ó
. Che xè tanti b31_0r_di,‘chc' ſe pcr`1ſa,; t z ;.
Che quei colpi ha ſan' in. preſsa in.preſsa5
E ſi ghe xè-ladiligentia il-teſsa ,
E orſi fati con fàdigaimcnfà.
La ve inquei colpi ghe pacicntia,
Che vn homo tutazla ſo’ vita mena
Con molta alèiduitàuàſtudio ,-.e .
Per ariuar aquela inteligencia in - ‘
E quel, che no depenze ſu ſtoton
* Deſauer colpizar con el penclo
L’è giuſtogiullaocome aponto quclo,
Che zioäa con laſpadadabotonz
(Manti mi ride ſcrimia vien Primal z -4 _
Perche ?in Cademia imofira gran braun::,
Che par che a Marte imcteria paura;
Sei fizſse aporito da lù desfidai è
- Ma quando ghe conuicn ziogar da ſeno,
Ethe biſogna tior la ſpada bianca,
Al’ ora-intun iſtante eleuor ghe manca,
E priuiirefi‘a degiudiciozcſeno-I _
Gite
963 trauma ma Mo:
ſaràtal POOH ì; z ff' ſ~_i ` 'L ñ .
'\"*\
Cheperfarmſnnetoun bon term; -. **ñ-;—

Elveflîràſtuprt co’l fin-union, i ,- i x .z


E a molti el--parerì miramloſh# '
Mi a quel ghe ehiamervna mafignra,
Che xè coſasmedioeteiniqmnm alìarte. _.
Biſognazfwvn- bel' poema inerte, - '
E cufi v-nbelquadnon far in Piram.. .- ; Z’s’
E al' ora vien ſtima pena,,e panda, ‘ -
Cheinñn-infiemehàtanmzſiìnpariaz: J'? Î
Perche PituraeèmuoazPoeſiai, ñ .
v E de Pittírái è` Mamcxhlo… - .- . !
nG-enera àunmr più-Welſh ~ , **ax-x.:
Devnësoldadintpniuàamelìmnfizhetmz. .lo. r-*i
w.0;-

Ghè
Altondeſerenria cnmexèda:
d’ vna bombarda un pero .- -~ ’- ì E} .
Brrep'itnfinI
Eſerciti hà forma: quei grani GÎIÉW ' .5'. -
Dei noſtri glonidì Venetiani a em .-—' .‘ . ..z s-.) -‘
Quei xè ſtai vahwſi. Capitani a il" :;:î-;› *r1 i 1L: `›
Che hà ſatoinlaPimraarisìfieriix, ;.Î'f!
Và ghe xè piazzati' anne, equà :chiede f:.
El Campo de iéoloei , editi pen-:lt: r. “
Turi ghe—xè
Quà sbaſsalapim-;e tunídede
la brauura, -, _
ei Coloneli: x '. , i' 2
Ec- Orsù Compare ghe vuol deſerition:
Me par-ehe fia’ldnuer,che {emo punta . i?
Saldemo quà ſtavoltapur &Veneto; › `
’ E laudo el voſtro dir ,.ch’ è bela ,e bon . .')

Hora xè ,che anche vùcomenzè andar:


Metemo zò, pieghemo la bandiera . - L;
Andar voleu per barea’, o pur-per tera .ì .
.Stà eldiſpoper a' vù‘eo’lcomandar.
M;
1-"-
.K
o
*VENTO Pam-ro; 57
- preilozm’aicraÌ-*olca: - ‘- .
ñ- .Cuſivepregozel’è cuffia-etiam, _ z., -
‘Perc'liſcm*erdaniouoinsàfioñm.‘ - _5, ,
C. 2 -
Ghèreſtoſemitonlaríueriflb;
' ,z `_~Mëfflfl05"Mflfdëí3ü0.È-Î’WLI *IL-'
_, " Torneròprefloaífiughereucrenza; ì'
4* ‘
’ l
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" ""‘ OÌ -‘ ‘ Ì \ j rna o…, ì.

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’.—*——-ñ._-_LL ,._ó Î
, . l‘.'
374,, Aſi '
ñ

VENTÒ sÉìſicÎsfo Nido;


ññ,

ARGOMENTO. '
'Je celebra i” Se” Ro” le ”mein-u':
E‘l ha” jfer del mm Tenore”.
Se Agr-'zac , e [e *vergogna 4 Bdrgbe a ſe”
Sti! diligente, e ſtrade fireſixîer‘ae.
kr… 4 i . _A _.
. ` p , 3
.-z...
7.-- - r

, OndiaVoſtra Ecel za ,e ſanità


Per tholtotempouomeſeſuol dir.
_ ſn Da _niouo mi la vegnoa riuerir,
Epîeì-fèruiria me redug‘o quà.
Ec- Bondi caroijelmigdgloe Le bon ,Compare .
Steu ben , dè buona' ?foggia ;Y'alíegramente è
Cuſi ve vogio pronto , e diligente: A
Veſte è del voſtro amor vere capare .
Credeme pur caro Compare mio ,
Che ve hò in tel cuor , e che ve porto aſeto .
Ve’l dígo ín verità 5 ve parlo ſchieto:
Me cognoſserè vn di 5 ſe’] piaſea Dio.
C. El mazor cauedal, che poſsa hauer
Xè 1’ conſcruarmc ruto in la ſo' graria :
El mio cuor d’obedir mai no ſe ſatia :
‘ t ’ Queſto è’l mio fin, queſto xè’i mio penſier. ſt
l . ì c; Î ~ E i
PINTO SECONDO. *6p
E _ſtimo gran ſhrturîal’eſèerdegm '.- z .`. i: “. 'n'
D’hauer‘ de ſti‘ſauóriſingolari, ' - 'p `.
Per via de i mij diſcorſi familiari,
E del puocotalento del mio' inz‘egno.
Ec.- Noſtemoa replicarp‘iù cerimonie'. ~ " 7,)
Dela Pitura tornemo a parlar; t
Ch' `c’l mazor guſto,che ſsa` prouarî" Î-î ñ
- Percheſeno
Ele altrecoſele-me
ghe fuſse par
la Pitura;
andonie.
-. - - . .
No ghe’ſarauevn don, che è-tantobelo; i .
Ne vedeſsemo come 'fiìlëe quale, .. . . .É
- Chehàlätotîutoelîbeldela-Nmràñ . È
PerL’Eternó‘Dio
via de ſto eſemplar,
ſegode-a-
conforme
viſo-ì, a' drag.
viſo , . - -, ‘ ;rV. 2
La Verzene,‘í`Beati ,el Paradiſo, - ;- ' ' ì:
La Luna, el "Sol-ſile Steie,-el-Di,:‘ela Note.) è
Compare vogio dífflö-Vflſffiflſi—'Pfllſflf;13 t, .:.l - :zz ;FE
Si éeontenr'öÎ-in bárCdèmontetemÒT-Î" In È)
Elà verſo SairìRbco‘voiëheſandemoB W!
' Perche g'he xè-l‘aſonte ?d'elſa-jet. i tw;- (L-z EZ
Là ghè-l’erafío »dé Natura , ed’VArné} íwazjſ.) .'J
E zà che è feſta; cche-:rado ingo
De goder la irritabile-detriti: v - ,s-:Ì :La3 2x4; '
Del 'Pentorero tàrä Manutan-:nube n}
Cuſi'ſaremo doíëruicii’ríns tutti ' U- ;ì- › ñ'. " 7 37,
.Vogio mo‘dirla'vìiſta eonl’ñ vdíto` ` ‘ ,
Paghe'rà—intnn íſteſyo-Él? apetíto': `
D’ouè t‘r’rti‘goderà in . r* ~-; ~- '
Pere] diſcóiſo ode lìinteleto’tî 1 -ç * e r . .‘.'*~.
Ma’l troua‘r ein perſona ſoraehfauo. .- È il i
Tuto hauè-ſoto *l'occhio , e ha'uè in tun fiato
El vero condimento del- dll . ‘. .
Eíry _
7d VENTUFEGONDG,
E inChe rſentarſe‘con
fari ſora vn libro in man,
luogo no ghè'ingano;
Ive eſcriuepíerein pè de pan: .
Si che banè la- tara, reſta eldaoo;
Che xè mile buſie, ghe mileerori,
Equiuochi a reſulò,e ſenza fin . --
Chi copia, chi. ſùpone,e chi al. veſin
Crede, e culi maria ſliscritori . _ .
C. Mí godo molto deſta ſo opinion; -
.Elnöguflxrgnukhrdeſktbelpenſier, ;_;;
Ghe concorocontutoñel mioparer: ‘ , L
L1 ſeruo de bon' cuor ,con deuotion.; .i { - .
Ec. Olà,Tomeſbs metemela
Vegnì de gratia con tuta veſte:
pre-Rezza-'- ' -;~.
--
Mi ve conſeſſohauer tanta alegrezza, ~ . ..i
Più _eheh andaſſe aquelle vogiaſcfla, 3 z …i 'T

Femo la ſcala,eandemozòala rich( . . _. .ñ o


Che mmtmmoinbarcamomebotüto _ z ;4
lñoifiernannazcheflnnopuhuzt_ `-j
Sto guſto ſàehe’l aiorſemçrauiua. - i;
C. (Dando elsenio colpiſse ci vero _; r ;
_ Ogni ſpmeîal’oraè_ recreà, 4»,- -3 ` 2,5, i
Ne'più ſe puoi Mat-,W ſes-ì… ._ -
De 1derar ,pereheîlbilanzo è inſign- ~ - ,
Ec. Compare montèîin barca,ñflong ` ’] pal-$05 ~ - , `
Se nreue quà*: chevoi cheme ſtèa reſso. _'
O che contento ,che mi ſento 0!
F azzo anche ÎDUODQLCÎCTBGVBUOEIÉQQ l
Andè verſo' San Rocoincafiel Forte., 'z
E d è quatro iìogae ,come ſe die-3,.
hdi vezuroſîonnxuein ,
Me' par çericaueli hauerla ſorte. i
' Oche
VENTO" :EG-0WD} 7:
O chebcla zornzì ,chechiato lume l ;eu - 3 x.. .:- -ſt-L î-i ,
Parquà
Da aponto che ſia de
auantiifarà primaucras
corſo la ſera. i . ‘~-' z.;v'? 22:27
do _in ve
Su’l CanalGrando; come xè coſtume.; e W"
Veramente co’zonze vn Foreſtier ;
In ſta Venetia,echel'olierua el corſo, :
El reſta da ſtuporcome :xèvn torio; z -. .W
Tutoel và`inoca,eſtàlòra rer. . .-..ñ -_., i.
Ea veder tante gondole areſu o , ›~ ` ‘
Che di' eſser vn mier, e cinquecento
Con tanta firria a regatar là drcnto; ñ
Ogn’vn diria: file vàcolſondí iti-fuſo; . I' . g
Eſi con tanta pratica,e deltrczza , *ai* .ñ‘ - Î z; -. .311,.
Fà noſtri
Sti mile zirí preſti,ecapri‘cíoſi:_
Barcarioli valoroſi r* l .- i,
, Noſe puol veder la mazor leſtezza. -
Co’lconcorſo‘derantmNóbilrà, .:- :.ì, - .‘ . ..
PrincipiFÒr-eſtieri ,Ambal'sadmí 1: .u‘ t ;'- - :ñ -
Con gondole indorao,
Tutialiurea,ehefà oon-ſeruidori,
gran maeſtà. - -î.1.2"
i ,I v ..
A dirla veritàl'ë vn bel’inzegno;
Sùtàuarrodeadencruaſtar
Vn omo rando,’e` groſso,vinpè
comel’è, cor". i
E zirarcu r'ben tuto quel legno. …cc-ì ;Tr-T
u
C. Iſe rien anche in bon de ſto valor.” .:u ;-:;_~ . L.
Eſiidiſeſche vegna vnpuochetin .
Amontar sù fiapope vn Balarin, z. i
Oueramente vn brauo fcrímiador, :u :
Seivuol ſarde beicolpi, ede bei bah-:xx .q ns.”
Nu doperemo vn remo n'a-pe' deſpadfia‘.)
E i cinque p‘aſsí in pope far ne agrada'zv ì “KD
Elenoſtrecadentieè premne ſtalla ~'
y. .
HW
71.* VENTO SECONDO'.
. j
Ec. Hora a tomar sù quei diſcorſi ſani, ~ - e . z l ,\
Che ſari inſieme tante volte hauemo, _
Come xè in man deſti Popieri, cl remo , ñ - z
Cuſi el pene] xè in man dei Venetianí . . - _
Sto Ciel, ſto Clima ,e ſta coſtelation - ñ
incita vn tal prorito zenerante , -
, Che
A ogni
in la
altro
Pitura
ſtilde
xè predominante
qual ſe, ſia nation .. l , ; -
C. I Pitorí famoſi Venetiani - - .- _
Dà gran ſotisſacion in tuti i conti t .
Perche in ordene , e in merito i xè pronti; .
Turi virtù, corteſi, e più che humani .
Pe} lì::àſècilitàñ
ato,e ckiàeſltaupir.
Manieraſi per.
, i ona;

Che de queſto per tum raſona r


L' è veritìreal, a, e ſinciera .
Arandoidepenze i noi ſe intima; . z
axis-fi: Ne zauariaaſarkri ìnte’l couerto v:~ _ ~ L
zcr vîn'eñ Ogni ſtancia ghe ſerue _a lumeauerto, . l ,
FW- Ne i lo và atior da la zarabotana. '
E a la preſentia de chi ſe ghe imbate,
Con gran ſtanchezza i moſtrael-lö valor :
Doueiè'vedelalena,el vi org. , _ . -
--Ne(coſediſe)lalbienza _ ,-;ì' ~_‘ .i.
Ationapontodaqueigeneroh , i; ñ z, ,i ` u
1

Soldai ,che ſenzatarghe , -e ſenza nati-'L i


Fà ſtecado con tuti, e mai xè ſtrachi—
De moſtrar el ſo? cuor, da valoroſi .
Chexètutſiealoppſtodequeſta;1 z_. ì' , ;,r_
Vagaperceneſtradeforeſtiere, ,

Cheivìracabalizandocon la teſta: g _ .3..


r.; ñ. -. Perche
ì xèmendicaequcle
ì ` maniere. q - Laſso
VENTJ‘JEGO’N’D’O; 75.5.,
Laſsolebone,e’digoale carine: 7 ñ _, .
Con
Ghe braua mamma parloa qualche
ne xè ben,ches`àcirarde ſçrimiaſimia;
' i 'U - -

Che bcnſimiatai al xè reſpetiue. 'z


Vuol queſti una feneſ ra,e vn lume degno, ~ ~~
Faro aſo’ doſso, Verſo Tramontana; . .mi ñi 7
Chepar che iſe parecìhia atior la mana. ,4 5 ’" j' È";
Ghe ne vuóla giuſtar ſto pezzo a ſegno i ad.: ) a
E per figura, Vechi
Zoueni ſazza quel , che
, Done , oi Fantolini
vogia , ,g l _L_ . "_. Jìgîffig
Icore per conrradadai veſini ,~‘ .- - _7 i., &ad; xi;
E queflü‘ze qudeon le preghiere vimbrogia. ſi; pmi-fé:.
Con dir:d_e gràfialaſseue recrar; i; , ; _A :i
Che’l voſtro viſo è giuſto el‘mio- conceto, A e -;
Farà quela ſomegia vn bon’ eſeto , n _
Sù la figura, che' vena-format . _ ñzz_
Ma [rà le altre quando che l laora ,— 3_ z ,l - -z `
Se dàvnordeneeſpreſsbaqueide caſa.: zii; .
Cheſequaloîvn vàabarenconlañraſàr_ i.; ñzy ..z . : "
Ighe reſpondazl’è-andà via zì vn’ora. - `,.‘ z :- Î -- =
Perche quando cbeicopia e] natural, ,, z . .:.1 g
Noi puoldeſcorer,neſormanparola, _, , "
Comeiſcolari ,che mentre i xèa ſcuola g ; ?z
Seixèinterori,ghèdanoſonml. _ " di.;
Epò(perdirelvero)iſe aroſsilëe
A laſsar veder le ſh’ſtrigarie: :hg-k;. 5 ._~.` "
, Che lepar ſtancíeda negromancie; _ .u ` ;
“ñ Cheruriehilevedeſe ſtupiſse. i mi; 4;.
Là ghèſtatue,ghèdrapi,enarurali, ſi… ;.4
Armadureymodeliípeti ,el-bhene, _- r5; ; `
Toneghe,manti,ve -Eure, e came, -r- *
, i Ghè zachi,ghè ſchiauinefl pafleiëali. T
. ..Cha
VBN TO 'P Italia;
. EGO'rsùínfatímireſto íòcísfiuo:v 'Î'îif ſu' 1‘Î,.":-Î..'l
Q Perche
Con mctëcocarla
teſtímonij
Che ogni dc calverità#-
altra opinionqualità, Bî ì‘i' .' ‘ - -
renoncíoaſato

Ma,perche vnalcxa’coſahò in fantaſia-5. - .-. .


Vogío faruc V‘n quiſito , e finiremo; u— ` i
Ne vog‘ío míga che iù amanti andemo,-Î 1
Per no ſtrac‘ar la vo a corteſia. ‘ _ _
Diſeme coſalìa la dilige‘ntía; " ſr ' ?i
A L’eſquiſitezza,e qujelcondur a fin; i V
‘- Aclmuodo d'opaar, che è tanto‘fingz: :4; i
Inconcluſion'checoſa èſta pacíentía. _ i î I l
1- ì~ " 'Î C. Lecíon_ la dilígenciá‘è principal, ;uz ~~L
l

cà‘ùffli_ Chcmcamm'a elPi’tor ſu’l bon Penticrd ff


…'ligcm'a. Anzilaxèla
Che zoua i'n sùjí
baſe rÎſimcipíj
del mes-.ſticav
, e molto ’val,`
_ ñ_ '
Laxè
Mala
l’anotomía
xè ſcnzacamez-Îeſenìaîpeſé
` e ,la Pítfiráä’i W r. :2''i'i ,-rz.-ſ -_
Perche-a chí vuol forma; figureìî bela; v- ‘
Ghe vuol[a morbidezza de Natura . Î
Stà ben ſauer-douelvàñſentimentí, * `:
E
Maneruí ,e vene’z-e muſcoli, econwmi
chſconſamáîàturiiſo’ìzo’rni, ‘ :fl .s:2-:
- ì …x..
Mai ſarà nomínai per ecelenfió. ‘i
(Lx-:ſto xè vn procurard’ínt‘ender [zen , *ì
E de redu’r le operacíon perſetc‘, -
Con l' íſtruirſe in le raſon più ſchiere;
E ínfin ſtudíar la parte , 'che conuicn'.
WMV
gio. MaChe
laPratícaalfin xèlaaríuagl’cſquíſito:
fà²che lÎ Homo Maeſtra z ‘ ’ ‘ -
` Equel-,chc
Puoldir cher
reſta
è ſtmpiàde
ſenza ſto laprofito,
man deſtra.

y
l
.
Wa
ram-camma. <5.
Quando vn Pitor aríua a vnquei
D’inganarl’ochioeon ſegno tal
ſpegazzoni , . ì -- "
Se ghe puol dir , che l'è de quei miſtroni`,
Che ſempre hàsùi peneli el natural. .
ì Perche in fin la Pitura non è altro, - '
Che vn’ ingano del'ochío certamente ;
E quel, che in l’inganar xè .piùëvalente ,
_ Xè certo anche ſtimà per el più -zſçaltro .
Veramente là batetuto el ponto ›- ~"
De intender el meſtier con gran giudicío ;
E che’l Pitor poſsieda I’artifioío ;i -.
E con el sò ceruel tegnirlo ſconto ñ . _
i Che xè tanti balordi , che ſe penſa ,i - _, ;
Che quei colpi ſia ſari in. reſsa inpreſsa ; ‘
Eſi ghe xèladili entia il , '
E orſi fari con 'ga imenſa .
La ve inquei colpi ghè pacientía ,
Che vn homo tuta-.laſo’ vita mena , _ _
Con
Perariuar
moltaaqnela
aſsiduitàtràſtudio
inteligencia a;,.e ’ pena;
` ‘ ’ ~- -
EqueLche no depenze ſu ſtoton ~ zi
~ De ſauer colpizar con el penelo
L’è giuſtogiuſto come aponto quelo,
Che zio a con laſpada daboton. i
Banti mi ride ſcrimia vien ſtimaí , _, , ; -
Perche‘inCademiaimoſtra gran braut'tta, ’ ~
Che par ehe a Marte i meteria paura 5
Sei fuſse aporíto da lù desſidai P
Ma quando ghe corruien ziogar da ſeno,
E che biſogna tior la ſpada bianca ,
A l’ ora intun iſtanteel cuor ghe manca,
E priui ireſta dcgiudicio’, .e ſeno.I
- ſi
Che -..
"65 mamm. ma MD. ì
Ghè laràcalPoesaNahroſh,
Che z . ~Î- .l a
perfaemſunctorin bon tenor;
Elve lia-rà fiupír coil Eni-don, _ ;.
- E a molti elparerì niixamlolènl
Mi a quel ghe chiamvna Maw,
Che xè mſasmediocreimqrmtfl af* arte.
Biſognatſwvn- bclpocm imam, K- . _ , -
E cuſi vn-bckquadnon fit ih Piram.. ~ o:- : Z
Eal’ ora vien ſtima pena.~,e panda, Î '3* *
Chciinfin-infiemehàtanm-ſiinpana:
Perche Pituraeè* mana: Poeſia,
E de Pitura è Poeſiamodelo.
Vn General hà menor più generi-dit ñ rJ 'v
nf'
v**Woo
r
De vnssowdinzpniuàamehmoſchemfl. -.
Ghè deferenria comexèdaz m [reto- .- - ' il e
Alton d’ vna bombarda firepitolb. 7. L
Eſercíri hà ſoma: quei gran Guk-W ~ .’ 1 .

Dei
Queinoſtri vabmſiccayáuani,
Venflianíi "5***
(Jſxí:ztÎ-[v. ‘T13' ffi* \-/
`›

Che hà ſato in la Piwra ani sì fieri-lr z.


(Dà ghe xè piazzaid’ arme, e quà ',
E1 Campo deicolorti , edei penali; f

Quà ghe xèla brauura,e.i Colombi: .51.;


Tutí sbaſsalapícagzemnidcde . 1-. : '
Ec- Orsù Compare ghe vuol dcſcritíon:
Me par-che ſia’l dnuer , che ſemo panta
Saldema quà ſtavoltapur Lo conto; -
E laudo el voſtro dir ,ich’ è belo ,e bon .
Hora xè ,che anche vù-comenzè andar:
Andar voleu
Metemo per barcampurper
xò, picghemo la hmdieracera?
. i *

_Slà eldiſpoper a; vùco’lcomandu.


Ma
*VENTO rango:
' tranùiìaqaato," "
*x ñ _ t preRo‘mf‘alcm-voka: _
' --Cufiweprcgo;cl'èmfircfl’olca, _
C. ‘ Perdifcm'crda -niouo .insà {io-fico .’ a
' -i .- “ Ghè
\ reſtoſeruítonla ríueríffo;
Mdfflmsìyìèſonſdìíauo, KPW; \

‘u- "

‘ L Tvmcrò prefloa farghc :coerenza . -' F ' ' `~a


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VENTÒSÉ ëÒnbQ' -_.

ARGOMENTO.

`S‘e celebra i” s”; Ro” la ”mein-u':


E’l brano far del mi?” tremare”.
Se lgrizza 5 e fi vergogna a merz/ze a fm
Sti! :librai-(Le ſtrada fireflieta- `
L Ondi'aVoſtra
' il ~ ' Ecelenza-,e
` Ãî'liirî ſanità
‘ Per molto tempo; comeſeſuol dir.
i; j- Da niouo mila vegnoa riuerir,
‘-²Q5 “Tr” ”è Eperfèruirla me redug’o quà.
Ec. Bondi caroelmio, dplçe5e bon ,Compare .
Sten ben , dè buona ì‘rö‘gía ,-e-aliegramente P
Cuſi ve vogio pronto , e diligente : _
Veſte è del voſtro amor vere capare .
Credeme pur caro Compare mio ,
Che vehò in tel cuor, e che ve porto aſeto .
Ve’l digo in verità 5 ve parlo ſchiere:
Me cognoſserè vn di; ſe’] piaſea Dio.
C. El mazor cauedal , che poſsa hauer
Xè l’ conſeruarmc tuto in la ſo’ gratia :
El mio cuor d’obedir mai no ſe ſatia :
. 7 Queſto è'l mio ſin, queſto xè’l mio penſier.
l'.
E ſti
'VENTO JFEGOND'O. 69
E ſtimo gran ſorturìalîeſëerdegm - `:;:' -.’:'~;
D’hauerde ffl‘ſauorirſingola’ri, ’ ‘ ' - . `.` -.
Per via deimíj diſcorſi familiari, - ‘
E del puocotalento del mio ínzegno.
c.- No ſtemo a replicar più cerimonie!. Î (.1'
Dela Pitura tornemo a‘ parlar; . .
Ch’ è’l m’azo’r guſto ,che ſsa prouar’; ‘.-‘ ñ
- Ele altrecoſele-rne par andonie. ~. `›
Percheſeno ghe fufie la²Pituraç K ' — . .
No ghe’ſarauevn 'don, che èttantobeloz i ,_
Ne vedeſsemo eome‘ſuſse qu‘clo, .. e . .
PerChe
L’viadeſtoekmplagcon‘formedotc,
Eterno Dio e godeaìvilbî, a 'viſo ,ñ! > .` - ,e .~ ;1.
hà‘ſatotutoelbeldela-Namrà. '>1 1

'LaVerzene,i Beati ;tel Paradiſo, L ñ. ‘ `:


La Luna. el-Sol,’le’ Skele-,ñd-Dl, 'ela Note.; é
Com ievogiodimevnmíoëpeffier’zzat:.l- x22!
Si éìc‘oneénröÎ-in barcamontexemoy-ru era ì
Elà verſo SaliRocoìvöîa-lhefandemoë ieV
' Perche g'hexèl’aſonte Pdelìſätier’. ”iL-,39:52
Là ghèd’erái‘io‘ dé Natura , ed’_ Ater-129044} J)
E zà che è ſeſta; cenere-deWL?? ?n.30
Degoder la mirabile' dofiiàa’ 1 13W} ?î-:í '
Del Fenici-*ero ſàlìä ?Was ;iz-l :il _
Cuſiſaremo dolèruíc‘ijîím tim-:T '. H.: . :a ‘- "- :ſi
.Vogio modirlaviſta conl’ vdito ' . ~: ~ ,
Pagherà—intun iſteſsbìl’apetito: ~ `
Douèdietuti‘goderà in comun. :.‘ ó- ñ
Ma’ltroua‘rſe‘in
Pereldiſisör'ſo godeperſona ſomigliano":
l’ñinteletotî wc i: ' i,È. :i

Turo hauè - ſoto'l’oc‘chio ,, e ha'uè in tan trato


El vero condimento del. dlleco. ' - ‘
Ein? .
7d VENF’D~SEGOND‘G.‘
EinChe erſentarſe
ſati ſora luogo con vn libro in man,
no zhè'ingano;
Ive eſcriuepierein pè de pan.: .
Si che bare la tara,reſta‘ eldauo.`
Ghe xè mile buſie., ghe mileerori, , , ;.
Equiuochi areſuſh-,e ſenza fin. -- i ; .
Chi copia, ehiſirponffiechi-al vffin .~ - -
, Crede, e culi maria ſtiseritori .
C. Mi godo molto deſta. {d'opinione -
. E hògufiosrandoldeſtobel penſier ;H ;-_ ,
Ghe conc ro-eontutoel miope-ter: iz `ñ ;L
L1 ſeruo bon'cuorgeon deuotior).á só; .- ~_l. ,
Veg de gratia con, tuta Vaſta:
EC-Olà,Tomelb, prefiem-'. z*i i
Mi ve confeflohauertanra alegrezza, 5 il_ ,
Più eheſi adriatica-quelle voga-ſella,3 z ;dz
Femo la ſtalazeandemozòala rita , . , . 7 i :3
Che mUNWMÌ-ÎÌÒHG’COMGÈÒGÌO ;zi-4
Voi ſte marina, che ſemo pulito: i _ 53
Sto guſto ſà-.ehe’l cuorſemçrauiusk_ › _.r;
C. (Dando elzeniocolpilèe et vero Sullo, - _j , ;
Ogniſpírtpjſal’oraè merci, ~_›v. {ſi 5,.; g r

` Ne iù ſe puoi brama-,ue più ſcSàu-z ‘


De iderar ,mercheîlbilanzo è julio-r ' ~ ,
Ec. Compare monte-in barcaMOngÌè’I -sñ )
Se nteue quae: vche voi che me ſtè a reſso. .
O che contemo ,che mi ſento ol i
F azzo anche buonaciera,e vegno grafigo x.
Andè verſo' San Rocoin Cafiel Forte, - -z
E d è quatro rogae,ccme ſe die….
Mi ve zuro Compare in bona ſè ,
Me par pcricaueh hauerlaſotte
,_ oche
?551'756 SZG’ONJDDL 71
Ochebelaçornàychechiarolume i :mi -3 .'. .r nr; n?!
Parquà
Da aponto’ che ſia de
auantiifarà primauera!.
corſo la ſera- . ~i '2' , 225C? ve
doſin
Su’l Canal Grando; come xè odierne.; -‘ "m"
Veramente co’zonze vn Foreſtier ‘ `-` .ì
In ſtavenetia,eche~l'oſieruael corſo, - E '
El reſtadaſtuporcomexèmtorſo; . , ; i*
Tutoelvà’inocaffiſh‘liòra enſier..v .uz .
Ea veder tante gondole a-reſu o , I `
Che di" eſser vn mier, e cinquecento
Con tanta ſitria a regatar là drcnto; ..
Ogn’vn diriae‘ie vacci-fondi inlìrſma . I' . `
Eſicontantapratica,e deſtre’zza ai': .i. :n.51,
Sti noſtri Barcarioli valoroſi ' . fl .:z '
Fà mileziripreſthecapricioſit_ r‘ a 2 _"2
, Noſe puol veder la mazor leſtezza._ ~ .
Co’lconcorſòde‘tanta Nobilcà, i ‘- --u . .._
PrincipiForeſtierL’Ambaſsadot-í.
Congmidoleindorao’,
Tutialiurea, maeſtà.1: .LH
con-ſemitica',
che fà gran' T ei ;I _.‘
‘ ;1.250 - ,g',~‘
fix!

A dirla verità l'è vn bel’inzegno; .- ; .


Sùq‘uarrodeadeneruaſtar inpè z.. . -
Vn omo rando,'e groſso; comel’è, .nei ',
E zírarcu then tuto 'quel legno. . -0) ;if
C. Iſe tien anche in bondeſto valor; :i: ;"u: a";
Eſiídiſeſche vegna vn puochetin ,.5 .-Î
Amontarsùſtapopevn Balarin, "J. L
Oueramentevn brano ſcrimiador, :u .
Se i vuol ſarde bei colpi , ede 'bei baſi-v.. ~ ;q 53^'
Nu dopetemo vn remo ínñpe’ deſpadáscij .
E i cinque p‘aſsí in pope ſar ne agraria', .‘ P xl!)
Elenoſhecadentieñè peemne italia- ' . ñ
i. A ra
72. -Îmro seGoNDo:
_. g Ec. Hora a tomar sù quei diſcorſi ſani-zv '
Che fari inſieme rante volte hauemo , _
Come xè in man delli Popien el remo ,
Cuſi el pene] xè in man de i Veneciani. \_ -
Sto Ciel, ſto Clima , e ſta coſtelacion
Incita vn tal proriro zenerante,
. CheinlaPituraxè predominante, ‘ A i ' ²_
Aogniairro ſtilde qual _ſoſia nation.- ñ .--,~,,- e
C. IPitoriſamoſiVeneriani ~ - ,- x
Dà gran ſotisſacion in tuti i conti r
Perche in ordene , e in merito i xè pronti;
Turi vim‘r, correſi, e più che humani .
Per la facilità de la Maniera ,z . - ~
I hà faro , e fà ſtup'n* ogni perſona s
Che de queſto per tuto ſe raſona z
L’ è verità real, a, e ſinciera .
(Arandoi depenze. i noi ſe incarna;
Pau-Oni;
del de pen
Ne zauaria a iarſori inte’l couerro .:
zcr Vene Ogni (lancia ghe ſeme a _lumeall-Lerro,
tian . Ne i lo vàarionda la zaraboranañ. ‘
Ea la preſentia de ſe ghe imbate’, e
Con gran franchezza i—moſtra—ellò valor z
Doueſe‘vede la ,lena , el vi or; ._ ,
-Ne(coſcdiſe)lai`piema ì ;zî i
Ationaponto
Soldai ,chedav quei .generoſi`
ſenza-targhe ‘1
,~_e ſenza H
Fà ſtecado con tuti, e mal xè ſtradi
De moſtrar el ſo? cuor da valoroſi .
vaga per cene ſtrade' ſorefiiere, _< _ .
Che xè’mr’e alopoſito de 'queſta ;. z
Che i vir-'a cabalizando con la teſta a
Perche xèniendicae qucle maniere -
lì'. .
VENTÒÎJ'ÎEGO'N’DÙQ 7:3.,
Laſso lebone, edígoañle catíue: ñ ,z , , \
Ghe ne xè ben,ches`àcírarde ſç‘rimía ‘ , z "
Con braua man : ma parloa qualche ſimía;
Che bcn (imía tal qtual xè reſpetíue .i
Vuol queſti una fenel ra , e vn lume degno,
Faro aſo’ d0ſso,"ve,rſo Tramontana; . 1,.» -l 3
‘ 'a Il ' 1,"v
Che par che íſe parechía a tíor la mana. › :.,ſ u 3
Ghe ne vuóla gi‘uſtar ſto pezzo a ſegno l . -, ;.z )
E per figura ſazza quel , che i vogia ,y _ .:- _
Zoueni , Vechi,Done , o Fantolíní, , , ` ,ΑZ‘ſ‘ìfl
Icore per concradadaí veſmí ,ì ñ › ' ,<1 ſPj‘d‘ xè_
Equeſtt'xzequdcon le preghiere imbrogíaſi. ._- ; 25:35:***
Con dínde gráfialaíèeue retrar; q; , i' ;
Che’] voſtro viſo è giuſto el‘mío concecoh , '3- "
Farà quela ſomegia vn bon’efeco -f
Sù la figura, che voría format . , e. ,1;
Ma [rà le altre quando che i laora ,~ 5,; z ., "-3 -,
Se dà vn ordene eſpreſsbaqueide caſa, .I ~ ,.55 ff. ‘ Î
Cheſequaloîvn vàabatenconlaflraſax. ,x ?.71 - "
Ighe reſpondazl’èandà via zà vn’ora. - i' , g ,_ -
Perche quando cheí copia e] natural, .- .P f ñ ñ;…, j
Noipuoldeſcorer,neſormanparola, _i ,
Comeí ſcolari ,che mentre í xè a ſcuola 4 ; ²,
Sei xè ínterotí , ghè dano formal . q* - ,- ì
E pò (perdír
Alaſsar e] vero)íſe
veder aroſsííëe
le ſo’ſtrígaríe: z. , .. v ‘
, Che Iepar ſtancíeda negromaneíe;` ' _, .u _ L
*a Cherutichüevedeſeſtupü’se. , …,14 ;.
Là ghèſtatue,ghèdrapí,e naturali, 5-; ;>1
Armadunez'modelí ,Sacri ,ekhene, - 751; .3 ; `
Toneghe,mantí,ve -ture, e caene, g- ' _
, i Ghè zachx' , ghe ſchíauine, e paflîaä . ..
?Mr-,a Mean-Dar.
Che’l par aponto vn’ordene a' roteſcbe ; " > l ::`-r-`-_
Come _diſe el'Venier inl’a irazzoſa z; ñ , n . *
Doueel’deſcríu'e ,’ in forma capricioſa , i ,‘
Le perſone ,le beſtie, ele baltr’efizhe. ' z i ,\
In ſuma no' iſa far manche vn pandnlo,v z i '
Chi
ghe n - Se no' ilo 'coníalà giuſto inſcancia, - ~
no ghe nc Strada,che fà»- vegnir malinconia, ~
Co’ diſse vn Tiraor de quei dal Dolo.
E per queſto iñ pretende el primo liogo ,
Con dir : naturaliſti ſe chiamemo;
Perche le coſe al natural copiemo. ; .1
Darbenebe
Seiforma no’i poſsieda el vero ziogo'.
vn Gioue,irettazevnFadiint ’- ‘. .i ~ . _ a z ì _;
E per vn'Ganimede vn Ceſta‘riol; - , ,
Per vn Apolo vn Vilan roſto. a]- Sol;
E vna cornachiai fà da vneolornbin .
Chino sì.
Si ghe ocore de ſar vna Diana,~ ‘- .î 3. …I
farla mar Dea delaèaſtitàzñlegiadra,epronta, .- ,z -
caneia re
ſia con le
In liogdde la carnei tiol la zonta, - . -
man piene E retrà Doratiade- Carampana .
dc moſche.
Sò quel ,che me puol dir certi ſugeti ,
Che iſh` peneli xè zanze , e loquela;
E che in pèçñde colori , ede-rolela , ,
Iſe valde retorica, e 'con-ceti e , . _ i ,.
Doue ſe trouerà l'idea de Gioue ?- 'Î -\ñ
Doue de Ganimede la ~vaghezza è z
Doue d’Apolo mai la gran chiarezza;
Che apreſso
N0 ſe và a quel
in—Cíelo ſplendor
a {Targhe i ſoſe puolrdir
retrati . : pioue
~ -ì è',
Che “là rio-puol andarghe chi èmortal.
M1 ghe reſponderaue e cauedal
Vùnon hauè baſtante per ſti ſari e
Sòfl
r-Vanroì‘reoonna; '75
Sò che niſsunn‘o vàdaicopí in fuſo: ;A ’ -g, ñ,
Malegratiedalcielpiouequà a haſsoz :
Ein teſta de tal' vnpurs’ hà compmièo j:: z _ ì
Hauer’ el Ciel ſto-inrendimento infiiſo. ñ, 1
Gioue,Diana,Apolo,eGanimede, _ ì, 4;
Eialtri Dei tuti xèínteſi in Cielo: . z_
,Marelr‘atidavn 'celebrepenelo, zi':
In Chiariua’là, cutiaMuraníè
Caſa Treuiſana vede.“'5‘, . 7 ;ex-1
in quel Palaìzo, “num Je
Doue alberga‘l’honor, e la ’ ._ 'Kſar-fi'.
Ghèfle Pmreafreſcmeſemprepm .in Caſa
Se nefàmaraue igze gun lchrarnazw’. A Img"
Qieígxè Dei; quei e muoue ; quei reſplende; '.L z
Weinefävedei-,che ſemo mortali. ,, ;_ -;
(Dei xèbenveri muodi artificiali! -
Là ſe vede el valor de 'chi l’ intende !
Chevagalàchicopia -el natural, 'F:1 i;: ._
Evedacomehà faweLVer-oneſ:

Chetantelume'ixèñala Gloria ande”; `~


ul'.
I...ìa..r* ‘
Chepiùdehiuonnlevokeival.;zl;
Làſiſeimparaa far-le poſicure:. ; ' ..
Là ſe‘vede in ſofitoi Dei celeſti:
Làlèvededaſeno-i moti,eigcſtí;
Cheívagaaimpaharñlà’ſtígramíarſure. _’,
Digoben qùeñdcheie‘a meza note, .. e. e3
Senza lume guardai-l' ochio voieſse, -. ~ >"
Hò ferma fede che ſe ghe vcdefie. *
*Mi noſon quà per impiantar carote. '
In verità che ſe tuto Moran .. .
Hauer no ſe-trouaſse altra Pinna,
El puo] atrjbuírſe agran venturav z _ r
,q L’hauervn‘Ciel daquelerare man. ' _
5'\
\l\.. -’ K 2' Dlſò
l
'76 VENTO FEGONW;
Dírò de più , che rucíi Dei puo! dir: . L .k P.)
Paulo ne acrcſce glorie , ezzonze .vanto , .- z s
E reſplender ne fà più d' alcrctanooz i
- Perfarne più diuíní comparír. ,’, z
In ſuma la Maníera Venetíana
Porta con sì l’iſteſſa libertà ,
Che porta ogn’vn , che viue in ſtà-Cítà , ,
Patria , che rien l'oblígacion lontana . , ,,5; 5,
De i Vcnetiani ſtà la porta aucrcaa. ;- ‘ z ._
Sc puo] quando ſe' vuol liberamente - -`_
Andar doue-í- depcnze , e dal-ghe a mente ;i * `
Níflîm diſc: no’lghè:queſta xèccrta- h _ ‘
Moflrando con tal-ſtradadſh’valqh-wë :y i~~ L >
Ela granpatroniadcl’ , rar; 5,- .z_;—-_~. '
Doueogn’vno,cheíve ealauocarh.; 7-,
Reſta tuto incantà, picn de ſtupor. - _ ’
Perche ſti Venetíani hàín parmnia,v - ' ,
E cuſi ben impreſſo in la ſo’ídça- , ._ -z
IElſtudíofatozàsche
puo] ſtampar, preſi-:nre chi ſella. › _ ñ ...fi ,O
ſtamoneg_
Elpíù,cheivogiafàtzperefcmplaf, i ;- Î
Facilità dc* “Xè’l ſar doſegní con zeſso’, e carbon; *i ,L `
{3323? E diſpone-'con queli ogni quadron, 4 ,_› 3 z
' Senzad’ogn’ora cl natural, ſeu-ar.;E ;z -` _j
E pur ſeal víuoivuol dar vm ochiada, - .- 'ag
O a ualchè ſtatuádc preſtancc, ~ _z
Iſtà ?come hò pundíto) in c’el {enon ~
De vn lèhizzoín carta :-quela è la ſo' ſtrada .
Se quandoíſorma quadri con íſtoríc , ,ñ (ff _ .
Doue gbècenteneradefigurez. -_--; ;
Dalnaturaliſaſſcpoſicurçz z f , v ,
Nu'íhauerauealmondorantc glorie. . Q _
'I . UCI
-VBWTO*SEE'UND 0.'
gti mò, che no’
Eſtàſempre poſèiede’ſtoartificio,
obligadiìal natural, ~ . ' . -' . .
Mczefigure xè’l ſo’caued‘al;v ‘
Puoco più auanti ariua el ſ0' gíudicio .
e muodo che, ſe i vuol ſar vn concerto;
N0' i sà quatro figuredeſt‘acar ,
Nei intende el zergo del bati-r‘nentar : _
Main queſto el Venetian xè ſempre aſpetto .
'è cuſi veramente; el Venetian › b
Sedeſtaca da i palí,epeſcaa fondi,
Eſà le' fiÉe a chi xè gofi , e tondi ,
Co’l ſar marauegie de ſo'man . . _ -
;he ne vogio dir vna , ch'è bizara , - -s Z
Ch’ela ſecca i ſo’zomi el Tenroreto , ’ '
La qual
De comſerma'el
i Venetiani nobil’íntelet‘o
, e-fù vnacoſa rara . `

ma che’l‘Tentoreto in ſar Retrati


Homo ſiaſtà decima, e glorioſo, '_ i- ſi'
;e sà che ogni-granPrincipe famoſo-ì ñ ~ r
Iapítaua da lù perſimil ſari . 1- l .dk. l v

a volta vn Baron de là daímonti‘ -


VegneaVenetía
Zome ,e hauerdemoſtrò
Prencipeìdegnme gran gran
fama ,'brarña
)’eſser retratoda penei sì pronti. ñ ñ ., '
.`entoreto,t\uto zcntilezza, :Tr-in. ~.--‘ t- i
e moſtre prontoin far l’ operation': ‘
20] dir che quel ſignor gíera patron,
Lſeruìell’hauería, con gran preſtezzaz
'paſsè molti zorni, che al’eſeto ` ì 1-1
e vegne , per dar forma a ſto retrato .
l Prencipe ande là con vn belrratou_ -
Ia fù cignà el ſecreto 'al Tentoteto .
Vn
-78 VENTD’JÎBG’OKQO.
Vn amigo fidel , che l’ adoraua ì
Diſse, che in compagmade quel ſignor i
Andaua ſempre iii-maſchera vn Pitor: ,ñ .- z
Perche
Eche quelſecretamenteel
virtuoſo hauealopiaſer
menaua. _
Cuſi incognito ſtar, ſenza ſar moto;
Per vederoperar quel’ homodoto,
Eſorſi aprofitarſeín» quel meſtier
AlTentoreto,chegiera bizaro, ,. , ñ…. 4
Vegne vn penſier in teſta capricloſb, ! ` z
Evolſe ſar vn colpo curioſo, . *
Che in ſari ghe ſorti con muodo raro ñ _.
Elſecein maefià prima ſenta!" mi); .2)
Azel Prencipein _cariega ,le prefiamentçi ‘›
Co’lſo franeopenehdotmevalente › M
L’ opera el termine ſenza ſtentar. ` ,z z
Con quelaſo’manierapronta,e lella p4;
L’ínçontrèdetalſortelaſomegm. , -. : :ñ:
Che …diletta aguardarlo mar-:uova, . 1 ;a
Pereſiser coſa belaz’eeoſaprefla., ,,- _ J
Quel’Artlfiejqçeqtela-Îbífflia, , .,î, 7 -,’-_-'
Falla;
L'altro, çrm quela operation
nor-_eheſtzna . ;
drio’l Imchíons.
OLE] Òpemlhmando *ma e ñ, ~ j
Perche elcapricio [elogiare ſatoî .. _ E ;L
Caprieio, e
b-zato ar Per el PROT/Tdi@{tana
Ne altrhebe ,mm-rialzata; - ñ; *
lùdequcncheñgrcralà,
tificío TE
tortlco.
Intendwa—del colpo el ran calato,
ElTentorerodrento del o’ cuor .
Godeua del’ induſtria del ſo’ inte o.,
Col dir :te{rizzo veder che hò de Segno.` ,
Echeſoncepncioſme bel’vmor. --,-z
El
?MTL-W &BOMBO
leuè infin dai ſtagno, e, reuerente’
Diſse: rendoiogni gratiaſa: voñ’ Ecelenza ,
Che vn’ora l’è ſtà quà congran paciema:
La ſcuſa el mio timer ,cm è bon da niente .
[Circoſtanti,etutalafo’corte;
Prencipereſtete amiratiuo , …per , …ñ i'
Maelſo’Pitorzauariauaſorte. - i . .. t, ,
Ogn’vndilèeaiafiml’èpiùcheviuorr '~:\-- . ~
Elfinſe d’hauer fato vnſecreto,
zperſcouriratutiellò grand' e'ror; l
E diſse : hòrſalà ellume, ò mio Signor ,
url’hòfàtotutoala rouerſa-t
Chebiſognauwfaxloalwnedrewfl ` w;
-’ , . . 2` '

Delio vien , chePitor ſon da Venetia ,,


E‘l Pitor Venetian . oco ſeaprecia:
Ieramente 'confe ohauerla perſa.
’reneipe,che haneua intendimento
)el‘a piturazclromagnrin‘cantà;~ ‘ .. .
ídiſsepodèdiralìhòvadagnà': . '. 1-.. -4’ fl
Le' inla Pitura-vnCapitarçſpauento. i , `
Je el romaſe a quel penel sì ſchíauov
the diſseogn’vntzibafindoghe la man
Zoìlſo’Pitorperl’atoſhrahuman, :,3- flí: .‘ .
~.-.-.,--…;

*Lelio xè, vncolpo ver-mente brauol : ..zi


:ſtièqueicolpi,che fàiVenetianí-l. -Q * a, ".
he chi voleſſedirgheric de queſte _. ‘- .
:riuerſepoderaue,eimpirle ceſte: , .-., ' '
'ucſtí èartificijdamil’tri ſoranil . . _- ,
FlVaſarí haueſserantoin tola - 'l~" .. j . Î_
e poder ſcriuerdefleoperation, -›:› Z -l-i
vegniraue ſgionfoco’è vn balun; - ‘
ſaría bergamaſcoin tela gola, : ~
Però
80.' ranno-nonno”:
.d Però el ghe ne deſcote vna ,.cheè bela * _51' ’ :'-z
2%,?, 50°* Veramente,bizara , e capricioſa, ñ
W‘Ã’- E ſi ella conta per marauegroſa
D’ vnſo’ Pitor , che fece vna rodela -
Mi no’ voi per modeſtia ſarghe el nome :
Baſta , che’l diſc , che ſto tal ſu eco,
Per ſo‘guſto, perſtudio. e per ileto l
Fece vn bel colpo,e conta 'el mundo. ,.e’l come.
Eldiſe donca che vntalContadin- f
Ghe porte vna rodela da depenzer; ‘
E queſtoprontono’ ſevoſse ſenzer 1
Anz-í el conduſse tal-ſacenda a fin.
Ma primaelvolſe ſar vnaſiinanza
. De grili , barbazani , e caualetev,
De notole , de ſerpi ,e de zuete,
De farſale ,elufèrte , in abondanza . ~_
Al ſin in t” vnaxſtancia elſe reduſſe- ,-5 - _, ~ : g
Contuta quela copia beſtial: :- - '
Douel’vni vn compoſito formal _
Del più bruto dragon ,che al-mondo filllè.
E] qualzauelenaua i Reguatdanti ‘
Nome col ſiàſiequalcun ſe apreſaua ;z ì)
E fuogo, efiamada i ochi el butaua; 3-13
Merenda vn terer grande a tuti quanti.. ñ_ ~
El diſe , che penandoà ſar ſt’ eſeto, - ì‘
Mori-quei Anemali-,edal-lèton _
Vn morbo-{è form è-z ma- cl gran ſpuzor
Lu no’ìſentiua, inmerſo in quel dileto . .2
Per l’ amor grando , che’l.- portaua av l’ arte ‘ L)
N_o’l ſc acor-zeua d-'eſiser in quel morbo .
‘ Biſognaua ,-che’l ſuſseeſordo,e orbo,
v Eſenza naſo , a ſtar inquela parte t
E.
E que
VENTO SECONDO. ì 8!
E queſtièifondamenti—del deſèegno?
De quei ſo’ valoroſi,- e gran pitori? q~ . ~ . fa”;
nubi-?Pr ’

O artiſicij ſondai ſora i fctori! -


Per ſar vna rodela , ò brauo inzegnol
Per retrar quatro roſpi', e quatro grili
Far Vna peſte cuſi ſpuzzolente ,
Se queſta è lande mi no’ digo niente :
Me remeto a chi hà i termini ciuili .
Ma (a dirla verità) la ſtento a creder : ,
Perche l' è vna baſsezza rropo granda :
Però me aquieto , e ſtago da vna banda :
Nianche per queſto v io andarla a veder . e
Vn Pitor ſingular , comëP‘r quelo ,
Che è ſtà vn’elèmpio de gran perſetion,
Se ghe forma de cabale vn dragon;
E de ehim'ereſe ghe fa vn capelo?
Se digo mi, chechi no sà dir ben ,
E dà ſpeſso la menda a ueſto , e a quel
El zucaro trasforma in al, e fiel , ,
Eogni dolcezza conuerte in-velen l. ,. ,
Ec. Voi per curioſità co’ ſon a Caſa
Veder chi è ſto Pitor, cuſi famoſo .
Torò el Vaſari in man , e curioſo
V0i veder certo de ſcourir fia. raſa;
Con ſti diſcorſi ſemo zonti ariua. ñ'
Andè’pur n, Compare , e deſmoncemo; ~
Che adeſso adeſso ſe conſoleremo ,
Douendo contemplar Pitura viua .
Ma, za che xè a-buon hora , no’ voleu
Che andemo in prima in Geſia de San Roco ,
Che de bon ghè pur’anca, e iù d’ vn puoco 5
Eſi aldiremo Meſsa E* che iſeu?
L _Tuno
3.:. quel , che
b ,C..Tuto VENTO
comanda JEGOND
vo' Ecelenza .a.:
&Èìdù S. Ghe xè de bele coſe' , certamente :‘
'Rm- Anzi ghe’l fior de 1:' opere ecelenre
DelTentoreto,a dirlo per'conſcíenza ..
IEC-Voſtra Ecel’enza l’aqua Santa cogía‘.- q
\ Baſol’a man,Compare z' andemo’ auantí ,
E pre hemodsignor, preghemoi Santi,
Che T ogni ma] defender i' ne vogía‘r i
C… O che gran quadro è queſ del; 'ſentoreco .'
…Mw Probacíca P‘eſcína auenturadaz- 7 -
M23:: Zà cheìnmaníera taſ ci è figurada
Da vn Homocuſi'ceſebre, e perſero .
Che furíafàquel Nudo ,e che fierezza ,- i
Che portavia’lſtramazzo ,e la' ſthíauina L
Halo piùcierad’a tíor medeſina è' _
El và‘pur ví-a con l’a granëlegrezza !
Sîngul‘ar Nudo è; quel, che là xèapreſſo
AL Redentordelñ Mondo; e veramente' _
El‘parbatímenzäperacídence :è
Ma l’ de l’artíſicío vn vero eceſio'.
Vardë kàqueſe D‘one’ye quefa ſede ,~
`
Che xè d'epenta‘íneſse L' O- Dio no:ele
Culi bencol’oride,e cuſi beſe,
Che quaſia bul’e’gar lzìle ſe vede P. A
(Del Vechío ,.che è da d‘río quela‘ colona ,ñ
Chevienfàoradelſquadroñ con la tefia_ ,,
L’è vna figuracuſiproma,e ſeſta r
Che’l‘Cxel‘a puoche vnañ tal‘ grafiadona
E ſt'altronud‘oín ſu quele. corm'ſe',
Checon ſe gambe P‘ordenereſsalta,
L’ èç’Vna-maníeronzçuſi'alta‘, ñ ñ
Chek rende-marauegxa 5- e tuti e’l’ diſc.
?ritrae-1250””; * s,
Se vede do miracoliin eſeto ,
Fari da GesùGhriſto adeſsoquà :
El primo xè l’ infermo reſsanà .
El ſegondoè’l bel far del Tentoreto.
Ec- L’è quà la Meſsa: ſtemo indeuotion , -
Senza paroleal ſacrificio atentì,
E laſsemoda banda i ſentimenti
DelaPitura ,perſar oration. p
C. Mile bonzomi a v0' Ecelenza dagol `
Et:. Altretanti anche a vù, Compare mio.
Meſsahauemoaſeoltàz ſia Îaudà Dio.
Compare al' Altar grando adeflò vago.
C. Vegno anche mi con ſomo deſiderio,
E ſeguito con guſto e] ſo’ camin:
Che in tel più bon andemo,e in tel più fin :
La vedaſePitura hà quàl’imperio. _
Ec- O che Nudi, ò che forme, o che maniera,
O che ſcurzi ,o che moti, o che ſtupori l ì ñ
No’ ſai zauariar tuti i Dotori
De la Pitura è ò Dio mo l'è pur vera!
Diſeme vn puoco: che Iſtorie xè ueſteè
C. Queſto xè vn’Oſpeal , che con a eto @fre-1
Viſitaua San Roco benedeto, ` e È’OÌLÎÌZ
Econ la Croſe el guariua la peſte; , ‘ ó “alarm-
St’ altro de uà xè quela prelbn dura;
Doue el ù meſso ſenza alcunacolpa .`
Oyeſta sì , che xè cizza , e che xè polpa!
(Dà fà le fighe l’ Arte a la Natura.
Ec. Mi no’ ſ0' da che banda ſcomenzar:
Me par d’ eſser de là da l’ altro Mondo:
Per el dilcto tuto me confonde
ln t’ vna ochià voria tuto guardar.
L 2. La
84. 'VENTQ SEGONDOÌ_
C. La ſe quieta, e ſe ſenta vn pò più inquà; -
Che con la f[ema , e la contem lation
El tuto goderemo . O qu‘el con '
El dà in_ te’i ochi , e no’ ſe vede là.
Veramente ſto quadro hà vn criſto lume;
Tutauia co’l ñſsarſe ſe com rende ' ‘
Le coſe , e con paciencia le e intende .
Variemo co’l ſito , anche el coſtume .
Non e10 giuſtamente vn’ Oſpeal , q
Pien d’Amalaí, pien de chizeme, eſuſta, .
Con le gianduſſe è A dirghe coſa giuſta; .
E1 ſtarghea largo me par cauedal . L.
Certo l'è fato con sì gran dotrina ,
Che chi ſe troua apreſso a ſta pitura ,`
D’ eſser al' Oſpeal ſe rafcgura ,
Per vltimo ſo’ mal, per ſo' ruuina .
La veda quel San Roco vmile in ciera ,
Che’l ſegno de la Croſe fà‘a. culù ,
Che con la gamba zanca s’alza insù. .
Ghe par che quela ſia degna maniera P
Quel Morto, driodel Santo là deſteſo, v
In ſcurzo tuto ,con le gambe auanti , -
l-Î El fàeltraſecular
Chi i Reguardanti
vuol deſidcrar . ,
più ben inteſo?
Ec.Me ſtupiſso, Com are; anzi me incanto
A veder coſe , c e Natura auanza .
L’è de gran ſugo , e d’otima ſuſtanza .
A contemplarleò quanto godo, ò quanto .l
In gratia , zà che ſemo quà ſu’l ſato;
Cauernoſſe el perito co’l confeto .
E quei mo , _che vien zoſo da quellcto
No' veparhdaſſenolà in quel’ato? d
' Ve a
VEN T0- .FE G70 'N DOJ v85
C. Veda voſtra Ecelenzà quel’bel Nudo: '
’ L’è ’l fior de latbelezza- in verità:
Dígo quelo in canton , che in cera ſtà .
L’è più che natural; cuſi concludo .
No vedela che 'l zíra- con la _teſta , ,_ -
E con quel ſcurzo el varda verſo el Santo? , ' -
Se vede che dolor l'è tuto quanto z
E’l ma] , che l’ _hà in tel brazzo el manifeſta .
Equel là in tera col fiìcíol turchín,
Con le gambe íncrotàe 1 quela è vna vera,
Atitudine aponco in ato , e in cíera
De quei , che e - del paeſe Leùantín .
L’è pur ben íngropà quela‘ figura!
La xè tuta in cun coco retírada:
Ma con tanto artificio colocada ,
Che in fari l’è vn’ eſempio ala Natura . V
Ec. Che nome deu de gratía a ſt’altra Iſtoria?
C. Ghe digo chela xè laìpreſon forte ;
Doue el Santo patír douea la morte; çäfi’äf‘
E che ſto quadroèſatoaſta memoria. ' '
EC. Compare vardè ben quel, chedísè:
Vn bon'no’
Perche Aucor , che deconPitura
ve acordè ſcríſse
quel, che dítëe
:TE
E che raconta el fato come l'è . -~z
C. Voſtra Ecelenza m’ habia a perdonar ,
Banche ue] tal ,che de Pítura hà ſcríco , ‘
Che mi g edírò e] caſo puro , e trito:
La verità no s’ hà da contraſta: .
Ec. Mi ve dirò diſtinto quel , che hò [eco. /
Sto ſcrítor diſe ,che l’ è vn’ Oſpeal;
Doue San Roco xè ſerio dal mal, -
Echeperquefio el xè butà ſu’lleco. s
' ñ E cbe'l
36 ?ENTFJEGDNDUL
E che’l componimento è capric'ioſo ~ K _- ~
’ D’ vna particolar comendatron: -ñ
ì Doue con elicacia, e con raſon
El lo deſcriue molto curioſo.
Racontando che l’ordene del quadro
Xè diuísà da quantità de mari, .
A i piè co’icepi, e le cache; e in fatr
Ello deſcriue con muodo legiadro .
Con Amalai , che ſponta a le ſeriae
In sùdal pian co’l cao, come ſe vede .
La xè cuſi; me podè preſtar- ſede .
Qgeſte xè le parole nomrnae.
C- San Roco reſſanè molti Amalaí
Co’l ſar la Croſe in nome de Gesù :
Ma in Olpeal de matí mai no’l ſù 5
Ne de madería mied' oelſù mai. ’.
L, Mon L’è donca vna Preſon , oue retenno
Santo; anzi F è Vn Cielo al
.
mlo :i
'
done mor
_ ſc &RW- Perche là zonto l’ Anzolo de Dio,
El Cielo aponto el ghe portè la drento .
El fin del Tentoreto xè ſtà queſto ‘ ‘
Far che’l lume del Ciel tuti rapiſſa :
ESer queſto ſe vede 5 che ogn’vn fiflà
L sù l’ochio , ela mente in viuo geſto .
E de ſto godet- , che vedemo quà,
Tutig’he ne poſsiede ò puoco , ò aſiàe .
Ste hgure xè atente , anzi incantae
E fiſſa a tanta gloria ogn’vna ſtà.
(Del Vechio, che xè in piè con deuocíon ,
E ti'en i brazzi al peto , e’l cuor a Dio,
Se vede che l’yè la tuto rapio, ì** -
Con tuta la più mterna aplicacion.. L
a
VENTO recon”. 87
la veda quel', incaenaì pertera ,
Che vien ſuora co’i iè tuto'del quadro
No' ſo' ſe’l ſia inpre' on' per furbo, ò ladro 2
Sò ben che l'è vn bel ſcurzo,-e hà gran maniera;
No’puol mai eſser, che" quel brazzo dreto
Había lato delíto, , o ladrana: .
No’credo maichc’l'ciel eomporteria,
Che’lſuſse‘ cuſi belo . e sì perſero. ‘
Mel' altro,che la teſta porze auann, v
Butà pertera con la' panza in zolò
L’è vn ſci-1110 sì bizaro, e artificio o ,
Che quaſi l'è el più bel de tuti quanti.
El varda in la prelòn‘,cheè là da baſso
L’ë granda come Vu homo in apar'encia:
Ne l’èzlongodo quartet ò che granſciencia !
A ſti ſturz’i‘ el ceruelo xë’l compaſso .
Eper eſto chi ſtudia ſte figure ,~
E. c 'e le vede-come elnatural ,
Nocapilèequel ` , ,_
Ne intende quei dintorni , e poſitmc.
_Queſta xè ſimetria, che ſtà in l’Ìinzcgno , *
Che ſe meſiiracon Ia delcticion .
Queſta è del Tentoretoalta …lecion : `
A uefia ſe e chiama el bon deflegno.
(ma e vede `~ 'chi,penſieri_ ,
DelumLdeberlumi-,e‘ de ſplendori; A
Coſe, che'incanta, e che _ra 'ſie i cuori :
No”fèsäſeiſiaſenti,o ſe ie veri.
Qlel,che meſi! fiupir la mente, e l’ochio
Xë quel vefiio‘ debianco ,chexèlà,
Che l'è tuto dal quadrodelinea.,
v In virtitdequelîomhra del mucchio;
` *Veſti
88 VEN-T0' SECONDO;
Veſti lì che penſieri è pelegrini ,
D’ vna dotrina de tuto carſatol
uà xè bizaro, e capricio o ogni ato.
Èeſte xè marauegíe al fin de i ſmi.
EC. Hauemo contemplà ſtido gran quadri;
Vno xè vn’Oſpea] pien de malani;
L’ altro xè vna preſon, piena d’afani ,
Receti d’ apeſtai , de furbi , e ladri.
Dò coſe, che xè odíoſe a tuto el Mondo
Obliga tuto el Mondo a riuerirle!
Veſte è raſon ,che le par bagie a dirle ,
E pur l’è verità de tuto tondo.
Tanto chel’ artificio d’ vn Pitor
Hà tanta autorità co’l ſ0' ſauer P -.- -
Certo che no ghe xè più bel meſtier
Co’ l’è ſato da inzegno de valor . -
;A V… O caro dolce,edegno Tentoreto, 2 -
eau: dal Tiſàche la preſon, el’Oſpeal i '
"m b”- Sia bramà, baratando in ben el mal:
Mo fieſta-'mile volte bCHCClflfO-ſ - … L
A51 el Tentoretohä pianta ‘ le Colour: ' ;
De la Pitura , ouero do canoni, ‘
Che breſsagiaí calleli ,e i turióni `
De le maniere più braue , e più. bone.v ñ .
C. Per mio contento, emia conſolatiomxz .- ›. ì
Me augureraue hauer in caſa mia' 11m) - ~
Qu‘el’ oſpeal, equela prelonia, ` al z . *
Che’l Tentor'eto Îfè dì amiratíon . ‘ . '. _
Perche pretendcraue vn ſcrigno granda .7 ` ~ 3
Hauer cargo , e ſtiuà de bei cechinì › ` ñ
Da diſiſete lire ruſ ii, e fini.; ~ u, -.-’,' .i
Se beri’che quelv rxzè çontr ‘ .v a
Velia
VENTO SECONDO.. Xz
*yeſta xè vnadotrina ſmgular_, _ ` ~ '
Che moſtra 'el vero, e] vino in carne , m oſſee
L’è vn zucaro, che manda via la roſse :
Se vienel garboin dolce a trasformar .
:ato chi posſiedetal teſoro, .
Che l'è'adorà da Principi , e ſignori. y
Sti noſtri Vechi hà habùde gran Buon,
Ed’vtile,edepompa,ededecoro. Z' '
Lſt’altro,chexè ſora'l'oſpeal _ ñ . - 1 '. &Roeo
. , ſa- '
Non el San Roco', che i carità ` ?LITTL
Quei Anemai-reflana,c exèlà '* — ‘ livc- _ ‘
Daeontagíoſo’, edeplorando mal?
Quei animali apontomoſtraqhauer
&chchèladiſçè’lcſſo piùfche nero: . ,› ' ‘ ' -
Granſeno ,gran giudicio , e granſaner:`
o@ iuſtola'Natura Bel ſo’eſeto. .
rtoc e'lTentoreto è tuto grafia. t
Pazza quel ,chela vuol , tutoèdaſſeno:
L’ è in Pitura Ariſtotile , 66316110 , ì** :a: :
Retoríco no‘ſonpermiadeſgiatiae'.
lètrasformaintutiquei modui, i `..-i` ~ f
:he’l caſo porta,eltempo,.e l’acidentc :r ~
Lu le dificultà reduſe in niente :` -
.' ſoìraſetiè dalkno , e più che viuiz.
queſto,che xè ſorala preſon... i z ' S R
'ernio d’aeordo,òghe xèqualehe ſuaríoè ² . m fm….
Jon el quando chea Paulo temeratio - gnam.;
)io gm dè *l lume dela conuerſion.. E* . t
m0 largo quanto xè lontan
.a Franza da Damaſco, cheè inTurchia.
kieſto è fradelo dela bizaria 'ì' - :1.:: z;
>elìoſpealdeimati,òib’zerman.. ìx til."
M: La
93 azzurro-*mourinho
Ec. La ſaríabelaſorale. 'll-bela, ~ ' r,.- .
Wandonoſe sepretlarſçdçig_ Q .53"
A ilibria ſtampa' ;chaſe lane, eve-;der z, . l _
Iſeporiaſahmr-.perle-ſatcklgifl.,
C. La creda certo , che anchequà ghe' Îvn 4 ſalo‘,- A'
Che vuol dirqpirìtdequindeſſalabala: ~ _, _
Ancheſiîffllffloqffilmäçffl .Îîíilîdërfl 1 …iii-:1:32
Se ſon buſiaro, merito ezgaualſhz, ;25,29, ;3 j',
w '2.2 Del
LaSolo ſanto
ſapiache Pelegrin
[ſtorie le
, acion
per concemplar-xè
ſte paſsae: ſu
_ figurae
evedemofi* , i _ l

'l Tui.; ſi L" ', L..


r...
-—0-'\.'I~T"'_'
_a_

Q ue oxè’cîmSanno;
Eſckuſi in a 9,? ó ;.Q‘.- Ì-mìî-
raſondcéedeé'ldonemo.I 'z.
. .. * e'*

lnFranzaffifùfldìàW‘iäP-g; z… *
n
.
7 '
Econ granfuriailn conduie, via. _“› F… *VU
Se digoelvero,no ſarò rep’reſh. e e - ' ."
Everamente ſevedequelSaneo, - 35W". 3… 3
Tuto ſplenddrinmezoa queiſglda'gwñ, _r3 z . r] "
A ſta ſorte d? erorquaſi-me incarna, ,{Vznſzl
Voremopòſauerquel, cheifäinfiegno, -z- un; - r
E no lauemoquehche vn Buranelo ì ì
Và peririi canrandoin cun bare-lol f. _; Ì , ~
De vardar ala roſsaè queſto vn ſegno: ~ -
Cupola a Alzemoi ochi in uſo,~e còmcmplemq, ;fx z ._ ;33 f
freſco in.. Anche d'altro pene] l’ operation. , ..
ì' Gcſia de S.
R0” del Qgeſto è de man del doro Pordenon , .
Pordcnon . Ecele'nrePitor, come ſauemo.- 3 `
Pirorsigcneroſo, ecufipronro, …, e.: M. ‘ v z
Chehàìfacoafieíèoeçeſsideſtu e “15"75 -
Ein carne,ein yicahà bazar-'Zen ori, zzrzz .‘ -
. Cheal daſsenofonnalgiuflo l'è . fi
-
.ì ` m n
WMF-33MB 9-4
'Eínflnelſarañeſcò’eìlñverofiza-ñ _ì ;sf-;tu
Del domíníoxeál‘de'lalîiwr'ae - -' nua)
Perche quandos’hàfata‘vnañgm; . .z :
No’corna ífl—drio piùdehaclogîíel raw. : z q
La veda in grecia quel"` _ -3 \ 1:; {I ;.z-f a:.
' Inagíer‘e sì'gra'ueze-m'aeflóſſtë , dar-Juande). ‘
Cercoqudoxè vnfarmíracoloſo !.› ' “{»3 n` ‘_ -‘ A
Che idee,chefazzeó-’d’Anzolflegzadneífi - , w
Sesà,chequefloèfiàcuſi panbn‘ ñ *a
Dequelpenel'slcheapomoda BEA:: j- *- -
L’è corſop’çr" ì' With-fu*
Sfidaneîoqu'e_ " f o;quà-g "12::'i ;HL -
*a
Lc ſtàaPlaſenza ,e " prat-1‘c‘áîOrenmn'z,-' .1. : 1 A
IFi Genoa , e Paräàä ;re ”Tè-;um ;me-:Li
egueo "'Vn- ìio’pe v—*F
Pereſse'r ada-,ſinÎlar-,eäonaÎ-ñ' ’ 3-43411 ,
Aldretodelacupula` ,vede ì~ FÎL‘T’ 3 USA-Ty'- ~
Bel—{MMT
Sia
ereſtabílìdaëìa
econv vcrfffiana
a *M ſſede.
i … r' . ~-' 'L- '

Ghe xè quel Saçrìficío -d' obedienza,` ` ì— -'_' '-'ì


Che con lay'iólontäfèel-Padíeflbnm
Si bencheìa *- ; ñ?
diuinaje'fanra ma@ ñ ñ -ì --‘-‘-_'~²>';
Impedìelcolpopefla ſo’damen'zá‘. ' "-Αñì‘:. .
Dauidſevedeflueoti’îonſanc‘e', ~,“1‘Î ~_ ’›
Che co’lſa‘Bo Golia-tolſe devítaz" ` ' ' ›
Gíufiítía memordbfle -ínfinítä'` ñ
Permeter’che vn Pígmeomazza m- zig-amd
Gioſuè xèquëlra‘lcrmche xèÎà, IH): '
.,. -ì
4...

Q`uel gran‘Caſhpíon sì--ſofle, e generofò,~ '7


_Che h’e’bedá Dio ſauer miracoloſo ‘
Defar fermar elìsoheomeſſesîe‘ ` --Î ñ* _
b: * w M z, D110
9g ÌEOW
Drio de quelo ſe vedeel .bon Noè ,fi z ñ,. ‘_ z . 27…
Che viuè ſetecento, e' _tanti ani, ,- ….3 .
Che dormendo repoſsa ſenza aſani : .
Perche aponto vntodeſco el deuentè.
Sanſontinote puol imbriagar., v_ ,d i_ .
Cheti non ha beuanda moſcatela: . _ - a_
Ma l' aqua ben ,che vien da la maſsela. e e
Diocertono’tevuol abandonar. , j
Vedo che quàtrouemo vn’altialſtoria, , z -_. z .
Degnapurancade memorie eterne. ñ,~ñ ..-.
Tra’l vin quàſedecaáìira Oloſeme. _ì ,of .3* i_
Giuditètoalation, eDíoè laglona. - - —
Adirlaverità,mevienaman~. ‘
Dedir qualcoſa ſora ſti beuagni _
Tre iſtorie tuteda boni oo '. _
Fate hìl’Autonperche’lgier-a Furlan. e ñ_
Ma l' Ebreiſmo
Elſetimoè Moisè xè l indiſcreto, i
, chetioldaDio z~~

Che’l più bel, e’l più bon lèlaſsa in drio .


In quele meze lune (co’ vedemo) … . ;t
Ghe xè-í quatro Dotori’dela Fede, ‘
Che tuti al natural giuſto i ſe vede, ñ
Ne in queſto vn ponto ,vn pelo dubítemo.
Però quel' ato è beloal mazor ſegno,
Doue quel San Gerolemo in -ation , g,
Diſcore, con modeſta deuotion , ' ;7.
Con Sant’ñAmbroſò, veſcouo sì degno.- - g
Che aſeto, che ſuſtantia, che gran ſeno! ‘ ~ j
Con che naturalezza là i ſe atendel i
Se vede pur talvolta , e ſe comprende
Che la Pitura ſupera ddaſseno I…
n E quel
”ma-&Monno;ì '
u "591M SffifAsffiffischeatentoſtà, _ aÎÎ i
Con quelbellibro in man,`sr`ſ iriroib; ‘ " »P -T
Nonelo in verità mar-auegi o? - ì" -
Elſe vede dal muro deſtacà.
(Del San Gregorio Papa, culi-grano ;
Sefà coänoſser ben vicario vero 4 " ‘
De Ges Chriſto, come ſù San Piero, ‘
Ereditario dele iſbeſse chiaue . t e
Ec.Se puoldir certo,che’l gran Pordenon
Sia ſtà Dotorìconi'peneli inman‘: .
Che anche uelaèfarinadebon
PereſserdeaNanna imitazione:gran, ,,
C. Reſtaadirde quei quatro Euanzeliſti ~ ì — »è~ s,
La dcgna'perſetion, la rarità , z
Che con cal attention ogn’vn’o ſtà: `
Che no’l puol crcderquei,che no'ihäviiìí', - F
Ogn’vn fà ben; ogn’v‘no è natural5,_ - `~" ñ.
Ièrutiation, ie pronti al'degno OſiCÎOPy‘_ f‘.
Sevedeel ſenozſevede-elgudicío; -î‘Î'j ‘ **a
Sazo de quanto Panificio val. j ' ~~ H
ElPordenon no' puo! zà denegat ~ \
De non hauer San Marco in mczoalpeto 5 , i
Per eſſer noſtro protetor dileto. i v ;é
Chepiùdeuoroel lavoleſto ſar! -~ 7 ,.
Se vede in vquela nichía auenturoſa ` ~‘²~' ' ~‘
Chriſto trasfigurà , tuto lplendor, ‘ ' ‘, . ,
Con habito , che xè vero candor , `- z _-.
Cheveſtelapcrſona glorioſa. rs.. … z. .. ' `~ A ñ.; ;ho
“ r " “ì :nolo—{7:

Teflimoníi del vechio Teſtamencm' - ' ñ "i,


Con forme de sì rato ièntitnento, - '- ~ ~ à
,7 Cheniſhnpuolfarpiùſiadnſe ſia. îÉ—ñ ‘ ‘.
P.:
94- VENTOGEGONDQ,
E per el Teſtamento niouoz inſieme : ì {zz-ip I…
L’ hà ſormàPíero ,GíammqeZ-uane, ` ra' r
Con forme , e con ſembianze olcrelc human-z'.
Ne è marauegía ſe Il’imídia-fieme.- - ~`
Teſtímoníjde giuſta verità, U . _ a ::.-' E . 1;
Che rapreſenrañogn’vfl laſo’ virtù' " ›.~ z.. L.
In forma-cal, che no’ſepuol dir più, .:uff
Che xè Fede, Speranza,ecarírà. ` * '
O mio Regilqtí xèpíende Gloria. .
Che per víadçVírrùstí puo] ;moli-rar.; . *z
Che ſu’lüMeate TabortLsà ;ai-inar- .- . ,. ;z
Co’l pene), per formal—.ſh degnhíſhm. -, ;.**I
Nonè'ldWflfl-Ghfllälèá in :un Canton …É 'EL-(Z T)
Ste archíteture ”onto , Chen-edema ~ ;- '. ~ 1
In ſtícantorfiz-faredalñmcdano .ì . . -. 'fa
Ecdcntepanel del Bordemn… ñ e . ;a -.
Perche quei colonadh( a m’muírì; 'ai ha”)
CherelígpſtoAlnar-per-omamnto, ì .:t:. ?il
I ſà con eldaíèenoñm aa] -címenro , e ~.-‘ ñ _~ .- . -3
Che burlá l’Amhíteno-È—pud dir.- ~ *
Eldír , che para vini quei Parini, .~ r …r . h*
Edreflizſexvech a bulegarnpamo x .-iz- - 1'*
L’è verità; nojzalacom el como; z, 5.
Cheſe IÎCRCOÌ’WÃ Bzbuîni. -.' ;3)
Ec. De
Doro
graninvalor’ſto
deſsegno~,~e
Pordenon
dote fùcerso
íncolorito,
, ì, -ñ .- .

Egran praçieoafreſtacop’ bauèeüeo) . e _ ,


quam ſa— E brano in far quaLſe ſia gran-concetto* ,_ r', J
Èîìîì’cîäà C- In ſta Geſiashè vnakramndon‘im a .a
:Sn5; …mm
;2:23:13 Del Pprdenepzyd-rcfſorſiîè-la
Rruenmopur-là-queía più bela.
Por-Mas?, ;.- r. - h- ‘ 1

3122.3?” Cheanucfflaosui~Pñixor.-ſcìíncbma› vch


1:' L.: e
VENTO. e.;CONDOR ,q
Che chi contempla quel bei .:Sana-.Martin 5 l ad -; - , s
Che co’l Pareto parteel ſo? manteloz. z" -'~ "*
Adora ,eríuen’ſàe quelpeneloî* ç» ,‘ ſi
'- We] Caualier xè vn vero Paladin . . . '. :
San Chriſtofolopar giuſtom zig-,ante, -~ F *
Che sù leſpale lBambin ſuſtenta z =- r o E".

Ma ſe vede perîîthe’l fàgran ſtenta : .-


Cheatutoee Monda ghe vorane Atlanteez'. I, '
E ſtefigure , che ſrben
Formae conatid’ concerta,
vmíltà {E *HM
sì granda ;ì ` - gr*
i tra;-í-îdi '?ì

CheaSan Manin la carità domanda”; - '›


Le ſtimopíùdievinc-.zezqneſta-è icona.: ?Lrí
Paſsar dauantia ſt' organo‘si belo :a Îñj eziìn" , ‘. ~ .:u i.) Organo
Senza inchinzſe ,‘ e ſar-ghe rcuerìemaójf ſi:: cè dePT'enm-r _
El ſaraue vn ſprezzar *li inteligenìzazz-Îì è.: -3 n l reto in l' i
ſtcſſa Gefia
Del Tetimrerogedelſo’gran pende; - - '32.. zi..?
Aci xè quando SanRoco baſa… elpie... x' c:: il" ;› .:Ex-f
Al gran Parità- de‘lreriſtiaria zemeì. X 'n zz( I.
Con viuo afeto ,eran-ita demente.. : :_íe n‘i—-í
EC. Che forme ,cbeinueneion ;minchia-armi . 'A
C. Orsùpaſsemoperſta volta tanto-5 -ziz "r :v id::
Per oſscruarla ſcrimia,e laìbrautn-az ; :r .’ i
Del noſtro .Tentrxeto in lapitùra ;A nr: *è z
Dala Geſia ala-Scuola de' ſto. Santo. I z. r» -‘_ :i `›
Ec. Andemo; che-mi adeſsova‘gozaſpaſso’r- re .we-_'2
Eſe puolëmehe dir, co‘dìſse'qnelo ‘. i '"iTÎJi
Poetade grandiſsimo oenrelo; ~- , "Î."î. :.4 'ì ~
Dala 'Geſiaala Scuola è'vnbreue paſse., .e --zì i
Credemelo ,Compare ,cheveì-lzuro - ›~ r; a :n ;iz-L? '
Scuola de
La prima‘molta', _the vegne quà dream." nè) . . &Rocc
Chemechìapèmhe fà mio ſentimento; .
Che quei pilaſtro ſento fuſsc muro. i: *s* 'h
~ c e
VENTO SECONDO;
O che bela Nonciada’ſpiritoſa, ~ ñ.-;'. ”ì
Monti-“ida. Con quel’ Anzolo bianco Celeſtial, " ì
E quei Putini che vn teſoro val !
O (lancia veramente glorioſa l
St’ altro con i tre Magi è degno certo *
TreMagi. De molta laude ! o che inuention bírara!
Chi brama bei capricij quà i ſe impara . .
L’è vn gran componimento,vn granconeetto l
María, che
Benedeta Maria ,che và in Egito ‘
và in Sora quelAſenel co’l Bambineto : ~
Gesù, trà ſaſie inuolto. ò uadro-eleto! -' -
Noſepuolſardepiù : mo til’hà dito. :i 2.
.Guarda voſtra Ecelenza
Sant’lſepoehe el Vechiarelo
guida quel Giumentó: ~ . 'I
La conſidera là ſe lu xè atento! 1
Quel’ ato no' olrniga eſset più bdc!
Ma chi no vede gran poſtura ,. › .è
De ſt' Aſenel in ſcurzo artíficioſo, .z ~.
Nosàeoſaſiavn ato gratioſo: e ñ .ì
Alt'retanto no' puol farla natura . ~ . T”
Chi vuol veder vn caſo deſperà , i
Strage di
inerenti t Tuto pien de teror , e de tormento,
Oſserua del Pitor ſto gran talento, - :i l
Che da paura tuto el ttemerà-.ç Ì " z`
Crudeltà
(Lietta d’ñvn
xèvna Erodemetta
tragedia empio,, ee:vera
ſeuero ~ I ~
Spauento , che a'teriſse ogni cuor fiero r
Mai tradimento íîi de tal maniera .
Wa ſe vede crudeli auenimenti ñ, <~ - .J
Contra’chialcun
Chi inmaginar ſepecà
puolnon-hà'comeſso.,
più ſiero eceſsoè 1
?alla eldir: l'è vnaflrage d’ inocenti e -' .›
_Quella
'-l
VENTO .rr-*Gazebo: i
'geſta de tiranía xè vna gran guera 5
Doue tanti fieriſsimi Maſtini
Amazza a le ſo’ mare quei Bambini.
Chi ſcampa , chi ſe ſconde , e chi và in tera»
xltre ſe cala zò da le murage,
Co’ i poueri putini in compagnia:
Caſo, che ogni crudelcomuoueria , . ñ
Per veder quela cruda , edura flrage .
;e vede le meſchine angonizante,
Con quei Bambini crudelmente morti,
Priue de agiuti,e priue de conforti;
Manco de mcze viue tute quante . .
Ma quel,che xè’lſtupor de ſta Pitura ,,
Xe el vederquela Dona deſperada,
Che rien la manſu’l fil de quela ſpada :
Deſ racion l’è certo 5 -e uo? brauura . _ a
c. E1 overamenteède ſpauento; , .‘
DelPitorl’attiſicio ède dotrina;D , - ,
Ecome l’ oro al-fuo o ſe rafiuas _- t
Cuſi da lù ſt’ iſtoria àcreſcimentm. , ` 5
I. In ſuma quà ſe vede-,quanto val _. i ,~
L’artificio d’ vn homo de valor; -
E ſiel sà far el brauo , e’l bel' vmor
Con la ſpada ,la targa,e co’l pugnalñ.- ‘
Sta Pitura è vnſtuporttall’è ſtimada ,. i , .
Pereſserdegnade tute le ſtime: v - › .' ;` '
Anziperhonorar penel ſublime, - z
Luca Chilian in rame l’ hà íntagrada .ñ
Da ſt’altra bandaghè do coſe rare, * z f
Vna quando
(Corrida e] Signor
vede ) ò ideeſùdeCll’COl‘lClſO—
Paradiſo!, ~ ` Circo-ri*
gzzîgfxsñ-.ñ
Figure tute reſplendente,-e chiare- ‘ . l,
Lis-.ó aims(- 3
` L
Lì" ;"1 ,u
in, 'Ju-3.
MUÌÉÈMLEÎÒÎÎÎZS
98 VENTO .rEGONDO.
L, ma. L’ altra dei Pecadori è l’Auocata ,
tion a…. Che aſcende in Cielo , acompagnà da ſchiera
‘-‘²* D' Anzoli: ma depenta de maniera,
Che a quela man ſe ghe puo] dir beata .
Ec. Fcmo le ſcale ,e andemo pur de ſuſò.
Che bela maeſtà , che hà ſta ſalia!
La xè vna ſcala aſsae ben compartía .
C. La xè ala Venctiana , al noſtro vſo . _ *ì
Ec.Che gran bela Nonciada è quela là l
NOW-*t Compare 'no la xèdel Tentoreto :
de Ticiant ,\ . .
Forſi l e de Tician de quel perfcto .
Mo via dlſeme sù la verità.
C. L’e vero: hò.guſtoa lalèarla penſar, `
Per veder ſe la incontra la maniera!
Perche per imparar quela è la vera
Dc comprender la via de l’operar.
Zà che l’ hà guſto de fatte capace,
iſi d'
SYM?”- Per quel,che' '
puoi portar naturalezza,
lil-ſaber: La veda mo queſt'altro con preſtezza,
ffffffl'ffi Scla cognoſe la maniera audace. '
` Ec. Sta Santa Eliſabeta veramente i
La me ſà ſtar ſoſpeſo vn puoco più .
Stago indoa e,neſo’ dirla a vù
De chi la ſia . auaria la mia mente.
Sedigo de Tician , l’ètropo fiera;
Del Tentoreto, tropo colorida. -
Volentiera diria l’e vna putrída,
Che la meparde più' d’vna maniera .
C. La xè del Tentoreto , e tuta vn pan ,
Fata dela Nonciada a concorenza;
E’l g’hà meſsoggni ſpirito , ogni ſcienza,
Perçirarſc vn'c peto con Tician.
ì‘ E cu
Ecuſia iù dèdolu hà ſato dir-:r: ‘ ’ ‘ "
Chel o Pinot vſaua de ſti tiri;
E i ſo’peneli hà ſato dei reziri,
Che tuto el Mondo xè ſtà perſtupir .
Veramente Compare, a dir el vero ,v ` ì ' '
Laxèfiordeſarinabela, e nera: _3'5- '
Scmola no ghe xè; l’è tuta ſchiera -
De fermento cernio , puro , e ſinciero .
ùde ſt’ altra ſalida ſemo'al fonte
De’i ſtuporide l'arte, e del giudicío . a ev_
(Delia è,dotrina,e nobile artificio! '1'* _ `
O quante bele coſi: a .l’r ochio è pronte!
Dando che ariuo in lio ſalon de gloria, ‘
Par che ſenta vnaſaluade periere, \ ‘ La Sala—
Trombe, tamburi, elimil coſe fiere, e ì
Per la Pitnraſegni de Vitoria . - _ _
î‘íî‘í‘í;
to
*gni de gran dominio imperial; i i " - ² ' -Î -"
Segnidîvna aÉoluta podeſtà; 'ì'ì '- " 'ì îì
Segni , che quà Pitura impara , e ſtà
Co’l trono , e co’l ſtendardo marcia] .
gà hè xè’l ſazo,che dotrina inſegna: ’
Qua la Pitura viue ſenza tara: '-1 -
(Dà ſe tien banco : quà ſe da eapara
A chi vuol erizar ſoto ſta inſegna.
geſtoxè l’a enal,doue Pitura
Tien la moſchetaria , tien i canoni z,
Qgà ſe deſpenſa peti, eceladoni _ ›
A chi brama rolarſe in la bravura. \ z" `
vàſe puol dir: ghè xè la reſsidentía
De color, de deſsegno ,e d’inuention:
La ſe puo] dir : ghè ſoma erudition,
3 vera de Pitura inteligentia . `
N z (Deſio
{Jfoo 'r VENTOÎJ‘EGO-NDD.‘
Veſte dela Pitura zè’l Gabineco; . ‘. .v I
E dele perferion queſto è’l modelo':
(Li—à ſe vede in cimento el bon, e’l belo;
El bclo, e’i bon quà drento xè reſtreto .
Quà reſsíedei’ardir,la forza,e’l vanto: A .- a '.;>
Veſte el Caſtel ,la Roca , e la Fortezza :ì
Qiàghe’l terorz quà regna la fierezza, - ' '
Che impera, ereze con giudicio tanto.
Queſto è l’erario , doue ſt' Arre graue
Tien el ſo’ſcrigno d'oro, pien d’ ,f w; 7
Ei conceci più degni ,e i piùſoprani: E! ΑN‘Lj
(Llìmtiſèeouſerua ſotochiaue. î i* 18112" `
Soleua eiVarotari dir ..- -_ e x: .
3:93:23 Co' arruo m ſto Salon Plù che drum , j
cari. Deuento vn’oca, vn zane , vn mezetrn;
Srago oto dì, che no’ xè bende mi i - - .Va *I
E gierain la Pitura sì- ecelenre. :u .1_ .b ina-'c e
Ec- Mà la và ben cuſi :rhechi più intende ?12"6
Più amiration de ia Virrù ſe prende , :~ s > »3
C. LaE veda
formaquà
granſeconceti
ghè de’ini laſtudioſi,
ſo’ mente.
L . P"

Che deſsegna-ſti quadri con dileto, :zñ


O più che human, ſublime Tentoreto ,v ' `
Che ènaſsù per dar lumeañí Virtuoſi! 2 f'
_ Chi deſsegna ſtiquadríſà do eſetí: :z " ' '
:TJF231: Iſtudia e] natural «, e la maniera;` `
ciió Che vn ſenzal'altro no' puo] ſtar.;v l'è vera:
DeiVenerianí queſti xè i p’recerí. , ›; ,
Queſta xè vna Academia ſorafina; 'l ,zi-'fl - Y'
Doueſe vede tanti Deletanci. '
Ec. Sieli pur benedeti tuti quanti , ñ
Zà che ogn’ vno a virtù la mente ínclina .
: . . ~ Guar—
e ;VENTÎO-S'BGÒNDOJ 5361,
Guárdemo vn puoco'là “quel ihidiòſo': "ſh-'af' *"3 ñ:: * _
Volenìiio' veder coſa el fà de bela? -ì ‘ ia D‘ſ‘fflſh
, ñ d’vn zone
0 Tentoreto ,ohngular penelo! _ a: ſtudio:
Ti ſaràm tutti .tempi orioſo. i '
Bonzorno, eſanità ve ‘ gaDio - ‘ `s
(La ſe puol
Amigos dirche ghe del'cruo
Deſſegneuſtoquadro ;del coco;
doto? ' 2
Ghè quel; che ol tarl’attqal parer mio; i
Me par che ſède egni molto rari, ‘ ~ ì
8:1 llìapislntëratàasù la earraaſzura. A; - "
ue aea ver em r - ì
Che, i ſefàreleuareoîr’rixſb’sclîigauriî, _ im:. ' ` .. .i
Diſemecaroſio,ſeDio v‘eagiuta, *jîñ i *2"*- -’ F ti. .
Deche paeſeièu; ſe’l ſepuoldír? ,- ;óiiL .r
Se l’indouino, no' me ſe mentir: - - :
Da Todeſcohauè eiera tuta tuta. î- › 'e
St. Tedeſco , per’ſemíria, apumo iolbno, f eq} ,Li
E vò girandoinqueſtapartewin quellaz'- :2!
Per maniera aequiſtar leggiadra, ebe‘ll'a; TT
Wandopur “voglia il Cielſamiene donö.'› `< i
Ec-Che vuol dir; no’: ghè xè boni intendenti ' i
DelaPitura:in queivoſtriPaeſie , ſi ;fl ñ‘-
v
s

St- Molti ne ſordi tiobil ſialmiaäeceſi :"- ΑJ’Î ~


Ma non già; come quiîprodi , e valenti': ' ‘~ - ,
Mi applicai con-l'ingegner::- ond’rio ſoſtenní ;7,- ?<3
Molte fatiche in diuenir Pittore;
M’accorſi in fin, che haueuoñpreſo errore ;z-.f- -
Tal che inltaiiaaſtudiar me’n venniìé» Î‘ y
Ec-E‘tropo,chein Italia ſeî‘ar'mài** :-rírc .Jvc-1:.)
O in ſta Cita ſeu capirà a dretura ?ñÌ-Î' ~‘ " 30.
Diſemelearo‘fio: chedePitura ' " - *‘ J_
Sempre hò hauuda vna gran curioſità. S ~
ci
Îez ;TVB NM’JBGUNDOÃ
St. Sei anni ſon,cheil 'mio natio paeſe _ *4'

Abbandonai ;portando aRomail piede; ’


Oue il Diſegno hà la ſicura ſede,
E le ſtatue famoſe hoggi ſon reſe.
Preſi molte amicitie; e loro vnito
Men' giuaa diſegnar quì ſculri marmi .
E , per ben' cruditmi , e app‘roffittarrni; . ,,
Cercaua ogni contorno ,8: ogni ſito. '\-:‘-. ‘
Ec. Tanto che quele ſtatue ſtudíaui? a -‘ 'a'
Con chi No’deſsegnaui donca le Piture? , ~›;
“f” ſ°' Perche ſeuil’honoralc ſculture, ‘
[10 C cam- . . . . .
pane. E tutu quadri in run canton laſsaui è. 1.. 2
St. -Di quei Pitt‘oril’ opereſon rare: - '- --;:r- *i i
Ma da le ſtatue ſono ricauare, ì ñ- ‘
E che
Si diligentemente diſegnate:
a quel fonte fà biſogno andare . j
Doppoíirara hauer. qualche contrada, , :if-'5:5 . "
E n -dzſegnohauerni :4
Da varjuAmrci ſui 'conſigliato .r 7‘2‘1
D’aprlrmial Colorno anco la ſtrada. - ’-‘
Se non
Perche conſotnmo
non ſtudio.,
_ſidipinge iui e diligenza;
giamai z. ; L ;il U
Ci vuolm‘olra fatica ,ſe tempo aſsai’. …- :e - ' A
E,perſarvnareſtaineccellenzag-
Síche, `rche’non ſonocol ggíane, ñ J “
Ma
Son belleda
imanieraterſam
vicinzma veramente
`ligenre, - - --‘
Non ſon tali,indíſtanza collocaoc.. ;
Benèverochevidimoltizemolti, … .{ñ.
Doppo haut-:diſegnato ſenza frutto :z -›
Lungo tempo dalmarmi , hauer del tutto' ‘
Laſciata la Pittura 5 ad altro volti . ' E
c
VENTO {EC-'ONDE to}
Et altri di legnami intagiiatorì
In fine riuſcir; molti ingegneri ; .
Diuenir altri orefici , ò argenticri ;
Darſi ai ricamo', òſatſi miniatori.
Sopra di ciò comun v'è (Timone ,_
Che chi vuol colorir a quei Pittori
Ci vogliono fatiche , e gran ſudori; . -F
Ne ſi fan coſe di.maniere buone. -- _
:. Tanto che aan’dar a Roma heuè habù inzegno -,
Per ſarue bon Pitor de qualità E ' ~ .
Ne mai quele Piture hauè ſtudiì
In Colorito , e manco in tel deſsegno P
t. Fama è Signor, che ſotto queſto Cielo
Sia il vero modo del ben coIorire:
L’ inteſi già da molti Saggi -a dire;
Lo dico anch’ io :la ve'rità non ce]o.`
5c. Mi vedo che anche quà vù deſsegnè:
Mino veintendo 5 no ſo’ co' la' ~ſia`:.‘ . . - I

Feù co' fà quel, che in pè‘rie ptc-;mer ſia è ;IT


.-
O che delebuſie vù me pete . . _'

St. O Dio Signor, non ſaprei dirui quanto


Attonito rimaſia l’hora, ch' io '
Vidi, queſto gran far, che al’ occhio mio i
Parue vn’alto ſtupor ,parue vn’incanto . ì : .2' ' .
Lc ſtatue al fin ſon ſtatue , e la durezza ’ '.1 ' \
Par che nel diſegnarle ancor s’appnenda-z
Ma auien diquà , che’ldiſegnar ſi renda
Tutto ſ irito, gratia , e tenerezza .
(Dì s’hà cfeldíſegnat la vera ſcola:
Quìs’hà deicolorir la viua forma:
(Ms' hà de l’inuentar leggíadra norma:
Weſtaèl’ottimaſttadaflnica , e ſola. ~
Com;
194 Ven-teramo N.D0`.ì
Ec.Compare,che diſeu ”Babel -verſoèrv ‘. ‘ _ "
lntendeu come Haga lZarnaIà-é :n- ; r.› .‘.
Laveraſcientia nertola xèquà. -z - 'n un:. l'
Oquanto tempo ſto bon fiol'hàpetſo! ' i
Fè conto che l’hà fato co' fà quelo ,
Che và a la Ionga'al Ponte de Rialto ,
Che ſe’l paſtatrag’henoel vàin’tun ſalto ' -- '
Quaſi veloce comefà‘vn’ oſelo. . i': 'ñ .
C. Me diſſevn’Venetian queſta, ch’èbela: , ~ *az 'f
Stiforeſtieri xè tanti amalai , - I
Che fina, ch'ea Venecia i no’è purgai ,
Sempre ireſſente de qualche ſchenela .
Tantoche vn foreſtíerſavnafigura, : un; -~ . -. .
Copià dal natural ,con gran fadiga, l, . .
ElVenetian (biſogna purche’l diga) , -. z: J
Ghe neſàdieſetqueſtaèla brauura. ' ‘ ,T
EeQuelzouenefiudièz metcghetcſta: `. - ~~ ' ‘
RingracièelCieLcheſe’in tuna Cità; ~ zz; -
Doue el perſetolumehauè catà, - . . o. ;'
Per ſarue bon Pitor dequei da ſeſta. f , ~~ -'
Veramente chi-vuol’interogar * 11- - ~- '2 -
Tutí quei ,che delèegna ſte Piture;
L’è altro, che mondar-neſpole dure:
Ghe voria tempo aſiaeda contratar. ; . :
Orsù no’ ſe perdemo inſtisdiſcorſi: .. . - * ' '
Vardemo ſti gran quadri de ſtupor . - ~
In te’l deſsegno queſto xè’l mazor :
La xè cuſiz no’ s' hà daſtar in forli. -
Andemo in cao ;che là ſcomenceremo .. 'u -
A goder la Virtù con ordenanzaz. ' '
Che bela, maeſtoſa , e degna ſtanza ir? - J :~
Inſto ſalonvn pezzo goderemo .o ra É." -
I noſtri
VENTO SECONDO; . 105
I' noſtri primi Padri quà ſe vede Solîtmprin
A perder per vn pomo el Paradiſo . tipici Ada~
eno, c Eug
Preſto ghe paſserà la ſeſta, e’] riſo:
Che ’l Diauolo ghe tende la lb’ rede .
Come vedemo ben rafigurà -
Sta atíon del Tentoreto ,- cuſi bela è
Qgà peca Adamo, e Eua meſchínela ;
E a caſo puro i caſca in te’l pecà .
In {l'altro è figurà l’Eterno Padre , Moisè ſca;
Che per pietà ſocore uela zente turiſſe PA*-~
qua:.
Con l’aqua, da quel ſ là cadente .
No’ ſe puoi veder forme iù legiadre .
(Del Padre Eterno cuſi mae oſo,
Che comanda a Moisè, che bata el ſaſiò, "`-l”
.
@zi-4_
L’ èvna figuraſata co’l compaſſoz .
L'Arte no’l puol format più glorioſo.
Anzi la xè vn ſtupor, per l’ato graue,
Rapreſentà con tanta maeſtao .
Sia benedete quele [33116130:
O come le xè pronte , ò come braue ~!
Vedcla come ben contende inſieme
Vele figure in ato de pinna-5
Aeſta quà chiara con quel' altra ſcura,
Chetiol de l’aqua P le xè tante geme .o
E le reſtante tute ſpiritoſe,
Che fà mile motiui vigilanti ,
Pronti ,viui , legiadri , esi galanti ,
Se ghe puol dir in l'arte moſtruoſe .
Che voidir queſta , che in mente me ariua . (aceto ü
(Dando Pietro Cortona Vegne quà, Piero Cot
tom ami*
El diſſe: mi ve zuro in verità, 0 go dc Vef
Me par veder quel’aqua anaſceàviua. nexium, ’
Kms
106 VENTO SECONDO..
E me lì creder , che a ſtar in ſto poſto ,
La ſia per caſcar certo quà ſu’l pian :
Si che vogio tirarme da lontan ;
Se nò me bagno certo toſto toſto;
EC. Bando s’ ingana chi tal’ arte intende;
Mcgío ſe puol ſtupir ſia chi ſe ſia .
Donca el Vaſari con deſcorteſia
Sto eſempio ſenza eſempio( ò dio) reprende è
C. Sta niola prodigioſa quà ſom-rada , .
4222332,:. Se vede , che conduſe quela zente
° ln forma tuta de Colona ardente,
Per el deſerto lume, guida , e ſtrada . g j
Vero fanò del Ciel , siluminoſo , ‘
Che fàla note chiara più del zorno; _
E ſàa la Luna gran vergogna , e ſcarno."
O miracolo grando , e glorioſo z_
Gratia particular ben gíera quela I
La note vn candeloto culi chiaro z
El zorno vn niolon, che per reparo ,
Deſendeuadal Sol, come vn’o’mbrela.
E vn’ ancora, per zonta, ſi ſegura z
Che quando no’ ſe haueua a viazar» ,
Se vedeuainrun‘pontolà a fermar- g b
Sta Niolain‘Cielo el dì , e la none kura.
EC. O che ſauori , ò che gran- corteſie l A
Gratic, che a chiiefoca, 'e, no’le, vede _ i '
Xèv ben orbi ,e‘ nemighi dela Fede ,
Sepulti in note de mile ereſie .
C. Q1612 figura in ſchema de .Moise v
Xè cuſi graue ., xè culi preliante,, -
Che l’è più vigoroſo d’ vn Atlante i ›z
E del daièeno aſsae più belo- el xè. - ñ-' ñ
L Ofelice
”erro radon”; i n57
0 Felice Giacob auenturoſo ,. _ ñ~ , 7 i i .
Che receuè da Dio tanti fauón! ‘ Giacob dot
. . mcndo vc
Veder la ſcala douet Ambalëadort ' dF‘i Aàuolì
DelMonarca diuin và ſuſo , e zoſo! gffcìgnz‘gtj
ipuol ben dir: no’ſo’cola ſia guai, i
Zà chel’ ochio dormendo al Cielo acoſto z
E dir come che dilèe l’Arioſto: n
,Polë’io dormir, ſenza deſtarmi ma] . ó -
Giona;
Zà cheſeDioſe
ti no’ſàdiſponeapetdonar
ceruelo adeſèo, ñ. ~ L, TTT-:If
Sto t0pccà,co’l fatte vomitar 31-». . v ‘ . *5:1- Bale
DalaBalena;
Però ſe vede chemato ;te confeſso.
l'è sbígotio, -' ì' - ` 1 ’ ‘

E che ghe xè paſsà quel bel’ vmor =


Se acorze , 'che l'è là tutotímor,
E che 1’ oſseruaquel , che diſc Dio. j
Ma chi no’tremeraue‘dapaura v a* ñ .. ‘ è "I
A vederſe in la panza a vna -Balenat1 f e
E dir co’ vegnirà lñ' hora decenti , ‘ '
Sarà ſo' cibo ſtagrama figura P ,
Elia,che hà v’eiizo, per'fàuor del Ciel,
Warroeentozecinquanta icelerai l ' j' ÈÃ’LÃΑB‘.
Profeti-falſi ,iq‘ualr- ſù amazzar: ' -'_~" : _- ;Weil-dc
Perche 1 haueuazidolatrà Beel- . ‘. '
Ghe conuien via da lezebel ſcampar,
Mogier de Acab Rè cruda Rczina;
E ſe lù no’ ſuzíua; la ſalèina,
Come Oca , l’haucria fato ſcanar. - ;.r: '.`
A tal che là el vedemo indormenzà, i ì* ''
Straco dal caminar,dala ſiachezza, *
,Reduto (ſe puol dir ) in debolezza:
Ma l’ Anzoloel ſocor'e , e ghe da ſia ;
O z Con
'108' VENTOv &EGO-NRG;
Con elportarghe quel, eheghe eonuien, . ~~
Beuanda, e pan: ſiche’l lo inuigoriſſe.
Chi vede tal' [ſtoria , e no’ ſtupiſse ,
No sà in pitura quel, che ſia far ben .
O miracolo grando del Signor!
Ezechiel Profeta quà ſe vede ;
( Perche i Ebrei no ghe preſtaua ſede)
Da la paſsion aflito, e dal dolor .
Ma el Padre Eterno , carità perſeta,
Padre amoroſo , e padre in general,
Demoſtra a Ezechiel quanto che. val
La ſo’ imenſa` potenza , e- benedeca .
E ghe fà veder in campagna raſa
Cataſto d’ofèi, in numero sì grando;
Che l' iſteſſo Profeta ſtà rremando .
( Per cuſi dir) par che lì oſierua, e taſa .
E, co’l far Ezechiel proſetizar , _
Fà vnir quei oſsi, creſc'er came, e pele ,
E tuti i membri, in fina le buele , ,
E a quei corpi viuí caminar .
Qieſto xè del’lſtoriael primo ponto .
O`uà el Tentoreto moſtra i oſsi in prima .
Se Dio comandcrà che anche l' imprima
E] reſto; el lo ſarà: chiaro xè’l conto.
Vadro in
Sto quadron uà de mezo xè’l ſigilo
mezo al De vn pen reron de quei da Tentoreto:
Solito . Turi ſcurzi limai dal ſtorto al dreto;
Tute figure de viuace bri lo . `
L’ è de douer , che al centro ghe confina
Tute le linee co’l mazor profito;
E per queſto con forme al' eſquiſito ,
Bulegaogni figura ſerpentina.
VENTO ;mao-ND 0.- 269*
La veda là quel Dio, ſaror del Mondo,
Tuco batimentà , tuto artificio,
Con quatro lumi ſoli con giudicio ,
E ſi el fà releuar de tuto tondo .
E quele ſchiere d’ Anzoli anche lori
Con l’ iſteſso tenor de' batirnento;
lndu ſtria de sì ſato intendímcnto ,
Che più no' ſe puol far con icolori . -
0 Dio
Se vede
con que]
che bel*
Moisè,tuto
arte là lontan
ſplendor ‘ ì ì, ,-‘ ~ ".
-Starinpiè culi benl queſto è valor! *J
El xè in ſolito , e ſi el ve par in 'pian .
E ſimilmente numero infinito
De figure aterie da ,quei ſerpenti ,
Che xè tute in dolor , tute in ſpauentí e
Cauſadel ſo’ nar xè vn gran delito .
Se oſserua in ’ ſurioſi eſetí: J - ›-
Par che le habia magnà l’ attento viuo:
Se vede che è daſs’eno ogni motiuo :‘ ~ .. . -
No’ le vedè peule, ne in ati dreti .‘ , 1 `
L’è tute ſcurzi ;tute mouimenti ‘ - r ',
Legiadri , ſpiritoſi, pronti ,eli-:ſtà , _. . -.`
Fè ſtarchimo
Mari el el naturalaſar
crede , e ſenza queigeſtíl
ſondamentíJ--ì… r ' i

Che vuol ogio in la lume ,eſalin-zuca , ‘


E hauer ſtudia , per far de ſti quadroni,
E lalèar tarocar quei babioni , ,
Che’l natural la note,e’1 zorno ſtruca.. , ,j _:
O furor pitoreſco , eſenza eſempio l_
Dotor , che leze rn carreda; dottrina
Lapiù graue purgada , e ſora fina,
Che ogni altro doto apreſso lù xè vn ſcempioèhe
Per
'Im VENTO SECONDO.
Perche chi ben contempla ſti ſplendori .
St' artificio diuin ſora natura , ‘
Tuti conſeſsa, e de ſo’ boea zura ,
Che la xè quintaeſsencia de’ colori .
Concern " Biſogna quà_ che diga q’uel , che diſse `
'k1 Palm* Giacomo Palma , neuodo del vechío ,.
‘ Che ſù dela Pitura vn vero ſpeehio,
Inſtruto da Tician, fina che’l viſte'.
Stando aponto in ſta Scuola de San Roco; ’
Contemplando ſto quadro quà de mezo, r e
El diièe: no' ſon gnianche tanto grezol ' ~
Che no’cognoſsa dale ſtele vn zoco. _ - L : ' ſi
Son ſtà vna volta a Roma , e in Vatican(` - i
Del Bonaroti hò viſto l’artificio; a -
Doue el figura el zorno del Giudicio
Più de do volte l’ hò oſscruà in tun’ ano . _ I .
Digo cuſi: ſe ſto ?uadron ,che è quà '
Ghe ſuſseapre so, el ghetlariada ſar: .
Che no’ſoì'co’ la fuſse a balanzar
De l’vn , e l* altro le ſo’ qualità.
Perche quà ghè tal forme ,e bizarie . ~
Einuencioncuſiacute,-e ſtrauagante, :5 I
Con atizar sìfiero'; e deſtacante, _ 5 'ñ’ ’.
Che inſati ogni ſi ra hà" l’ ale a i pie . › e
Ee- Capari l quando el almahà dito queſto ,
Ghe .credo quatro dea ſora la broca' .
Lu giera vn gran Pitor , no’l giera vn’oca ;
E del coſtume el giera anche modeſto -
. C- Daſpò tre zorni intreghi de camín , . z- i' ì
KLM)" volontà
Per ſar de Diodelà ſo’man
el ſacrificio zonſe Abran , _ > `
_ - ~" Su’l MonteMurià , Penſier diuin L ` *J
Se
VENTO SECONDO.. 111
Se troueraue in la preſente età .
Vn Pare, cuſi ardio , che ſenzaaſam
Vn Hoſcanaſse de trenta ſet’am ,
Per eiëquir de Dio la volontà è
E vn Fio ſe troueraue, sì obediente ,
Che olocauſto ſe faſie volontario , .
Figura de quel Dio , che ſu’l Caluario
Volſe morirperdarla vitaa vn mente? '
Tanto fù grata a Dio quela obediencja ,
De Pare,e Fio, per eſser sicoſtantr , z_
Che vn’Anzolo el ghe meſse là davanti ,
Che ghe tegne el cortei . Gran prouidencia l
In ſt' altro quadro è quando Diopermeſse; _ x L M
Che la Mana caſcaſse, per_ ſouegno ~ -: -. .- . _ …Ze-13':
Del’ ebrcifino,el qual ſù ſaro degno., ,-3 _-.; 'ì fvw
De quela gratia ,che Dio ghe conceſse. ì ‘
O che bel nudoè quelo dreto in' pie,
Che quelaceſta rien per .tion la mana !. i
L’è vnafígurazche xè‘più che Wanna 2-.;
Sì!(Mela èjdlotrinal" uà nó‘jghè, ufie: 'i
che quel' altra in chena ,che co’l brano ì
Moſtra lontan quele figure-in chiaro, ~‘
Nole xèrſtte d’ qvndeſsegno raro i
Esò che più,che digo,mancoiàzzo.~ - ’ -
StoEfarchideno’
ſoto insùſto'gran
ſtima x’è l’eſquiſito r . - 2 .-'i-. ’ '
artificio,
Nonècapacecewo de giudicio: ,ì
Echidiſepincontrarioë inerudito- o
Ghè molti foreſtieri in. general, . __ ff
Che fà do religion de la Pitnra : ‘ -x
Perche no’ i sä formal-Vna figura, . . ; zñî
Sciroficopia depefoel natural. . ‘ - Î
` '~ ' Edile
“ir”. 'VENTO' SECONDO.
`E diſc che ſti noſtri Venetiani
I ſe chiamaPitoÎide maniera : ‘“
Vaſi che i ſia da trarli in ſcoazera z
Ma che naturalíſti è i paeſanir.
.Mirido de ſti colpi de dotrina :
Che’l merito con l’ ordene coniiondey.~
Da ſo’ poſta i ſe parla, e ſe reſponde;
Co’l dir: no’ ſefä panlenza farina .
Se haueſsè e’l- íù~eſquíſito fior de gran. ,
E no’ haueëè leuà, ch? è’l condimento z
(Dando de quelvù—no’ ghe metè drento
( Hab‘iè-paeiencia) mai iàrè bon pan.
Me podè dir :copiando el- natural;
No’ mepoffo inganar: quel xèdaſſeno.
Che ſèrue bauer con-vù Plinio, e Galeno ,
(Dando quei no-íntendè è niente ive vali.
Vuollaſauer de iVenetiani el tratoñ,
Che fàîſtupirel mondo ( coi ſe vede P)
Lori-prima hàpià-el peſse con la rede ,. .a
E pò‘el’ hàcoto , :11115: meſsoſu’l piato.
Che’l natural ghe vogia,el ſo' anche mi,
Daſpò che s'- hà ſtudia deſene d'- ani a
I? . La virtù-no* ſe aquiſta ſenza aſani:
No’ dig@ :à che no’ la ſia culi.
Sala quel , che vuoi dir naduraliſta E "Lr ,_
Vuoldir , che la Natura cauedal: ,
Pazza de quelozñe ſu’l ſ0'- memoríalé
El regna regiſtra co' i-.bueni in liſta .ñ
T Praticar la Natura, e no? copiarla z.
Darghe laman ;eſserghe bon amigo ,I
E qualche volta deſiramente vn figo h `
Barabba-12211416122 .amwno’fler Marla
Perche
”avanzare-inno;
Perche anch' ela ſe’r‘iöçdè 'quarter 5"- -ì “~ i'
:,53
,1
Co’ldír:
Vuolè òmatíſevuzpèl-EÒÌÎÎärme,
-éolpltmmſë'cheväìÎhipreſta *ì 5 '.`
l'ai'me,
No’ ve'l voi dir, ma v’fe ì 'tiac0ca‘li. .,_ ,. ..
Elnaturalègiuſto coièilfvelëiiíj'ì‘~~ìî i ì "f‘ -
_ Chic] tiolatempmìefcheſl tibi äinelüra; ’ ",ff,
Per zouamento'elìlèſtie-aiaìnäfizjrajf ."
crede, per hauer el’fzaeo indoſſo , f‘ſjfiî‘ ‘ -~; '
ChiEmuorchieltiol‘come’no’-iëëömiienîmì,
. Inmanlatíargmintéſtalaceladaj’ì 'L j" i
D’eſſer
E brauo ;ël e íng’anaká'affle-M!
in l’altraaäaan‘vna ponzente ſzéà’c'biì- ""z‘ ,.ì f "
u.
.› r
ì SalaL’eſſerpien
che coſàiäbrauo vnsöldà'ë ſ4 :‘ ì iſo! “jì‘í‘
d’ardimentoal’im" '51-' ‘~ ',
Chel’hom‘o al ſin, chendhñäî an'g‘ue in viſi), i
ñ L’ègiuſto vn ſe‘hiauinonlnial‘ſcartizà4.3!"ì g…
Far coſa
Ec. Che vna ambaſiària‘ .avnìRèìÌ
parèl'áu'e-VÌÎ’OÎ'ÉÎÒI‘ÎÎL _2""1
' ff"; ,- 'j ſi.,
Con vnacamîim'n’afl Pleoñſideisèìi 33"**- “'3'
Ghe vuol bona memoria , inzegnoflatofl‘ . ì, l, z
Rideraue
Ne’l
tutoſarauc—ñſtima-ìpefrvàlötolbrl
quelR’è co’iLConſe oſiſilîllîî
MapervnbarbaÉaheyò-'vrilíärbä
E ieri-5 4-›'ſſa?:'ñ’p'."3^3');
'I **.5

La fazza comm‘rílié'íìîaturàliſti ²~` ÎLÎÎΑ ' ñ


' Sia de queiPutizche-nuaconlatòla, ' ' ,' .‘~Î
Sot’aquatiiíno’èPitori,'i-rièeópiſti-ìì
Che,,-ſe i‘laîperdezí-vàfina alägìola Αj -,
Es’hàdadlrnaturaliſtiaqüeliP-{z 44. {3 4419i?) ~ ‘
Che mete‘lälNatura interi-WoW!" ?i z
Poueride giudicio,ed’inteletó'!`²'“-²ì
i, Piùtoſtoghejvoizdjr mafia pc Mſi. ñflz‘è". 7""T..-` . >
. y P Chi
,H MHz-?,0- CEQOFW
Chi nonè maniçroib-è vo zauater, z 5-, 'i'. 'n, ^ *lr-;341
Eco’lgofopeneLtaconal’Arte,…o .0)
Co’l ſar le eoſeapezznatoehi , a parte , '-1
Impla‘firando si nobile meſher. 3- ' l’f
Ogn’vn habia paciencia,che Venecia _,n - .:i
xè lav'vien
(ma primaAçademíztde
atíorlicíontuti iPitori
_colori, *ii 4.9:**
w.- . ‘ ~-~~.—~{l
Che ſtimalalîituram che l’aprecia- ;w .. .z- :i
C. Portalalpeia,`perbonaordenanna, w -_›-.~~. - - :VO
Far per apontoquel ,che la comanda; In w “il
Bandar daniäulolàdal’ altrÉ-.banda. ,'r; l ni . 1ſ
e "3 fina-Unica- arm.- r‘. xñíz i(
Naduid We] Siino x d’; fl' o") 'u' > alle
,e czffio, Devn Diozcheperamor ſe fà ~- l.
_ FMaitîtviſtainPimracoſaçtaly… .- . - 4')
Criſto pien'deſſplendprie s’vn—_fenilzz-z
fa i): : …'Ì'g
;tra 'Jad?) ..3
ElaMadtemtìfÈW-ÎÒ. .~ , . raf-'2. mi': and
Con Sant’Hëpm-m _ ’ :mafie-z ' l‘l nd)
Tra p0uäí`YnÎ99Ìh;.,; .… ul' .- anzi.)
(Deffo'ìë ` ,v1.2 lì? .lx-3}
Che rende nia-l'3%' ale Whey .-”p mu) ;Îl
El Rè del Mopéqyeîpioilo Home.: A
Elezerlſen, efggiaperſoîxletol ;1L- Z .-2 r, e: M
Vaga perqu'ei' uperbi ſpuzzolenn, :-Îr ffl ,1
Che
heinfin
ſempre
xètantivermidola
tace riſse, e brighe,e
tera',`vgilera,
. . ,t
Ne' recognoſseelbíode'i elemèntíu-ç :12. ~'-3
O che bela elpreſsion! gran ;coſa zè queſta , i, rín‘e :'l
Che’l noſtro Ternoreto in run-iſtante. . ..-13
Volze la mente,e forma Iſtorietantel ’-‘
. Gran' inuenciçn , gran ſciencia in:. quela teſta _L
Le) *2. ‘ (Dà
.VENTO ;SECONDA è!)
Quì ſe lana la machia original?” 5095-15” .al-m:. :,52 s… 2…
Qià Crifioairi‘egna el muodo‘ , cheîlí Criſtian; 215g?"
Hì daſanperhoneſxr più paganz‘e ;i '
E ſarſe puro come xè vn criſtal . zz: . ’
Qua quel Dio, ch’èinmortalnu contemplemo, 7" ſſ
Chereſuſsita tuto glorioſo. :.- .r *z: .ll ſi.. cà; 32°"
Certo qndo xèvn ſar miracoloſo! 2.4.3: _1 Wiſh
Diafanoxè quel oorpo,.e nu .el vedemo. .Îí‘i
L’è impal'sibile,cbiaro, e reſplendente —. z* *h- 'L
Derazipiàched’oro_ d'ogni-intorno, - - -:-.
Che al Demonio’, cala Morte hà reſo ſcemo,
Giuſto incontörmitàdela .ñlb’. menre'.: z. 4.4 ;`
Gran virtù , gran valor .de. quelgiudicio, -: "Ì‘Jc :ii 'x
Chesà ſormarde Dio leationiſteſse! .-m-Vi . È‘ ,g
Gratie,cheapuochielìeiclcerto hàconcefie! - *i*
. O Tentoretoç‘hdnordelìArríficio!" ' *‘ : L*
Chi puoi, con-vu ſauer ſoranatura,.- ur.. f au LLI-,1,1
Mele anaeiieheforme‘ ſar iruelay mazzi} 3t:
Con tal maniem‘gzeëbelag‘r . i ſul)
Puo] dir: no’ ghi-Fermi piùñièpolmra‘… :e02
Egidio Sadeler qu rt’adoro: . i .filo …L , ., t
Percheco’l. to' valor,co’lto’ſearpelo 'z, :.1 ) -
Ti hà intag'ràdeſtoguadro'elibfníodeloi
Chiauetepoſsodír _eQflfllëlëſÒl‘O-fíſſ’iiîîc] ‘ ‘~
Chi vol vede-adelante el~ vetoaomoç: m' o-.rnha'w' Chriſto a
ReſplCnd-Cl' Wozwchíal‘o, ojracion in
Contempla qtklzchereòîiw flvoquadw’raro, ‘°“° *
E’lsolghenehauerà vergognmeſcomoea v
Prima clreſplendeáj . *t 2 xè a .,.ñ A,
El‘CaletëWínùÎreceuùinÎH-lonog
Delsaluagmheper-dameeonſorwîz .› "ii2,25!.
‘< i_ ` ;cui
_ Perrelàreirlì-uor, che›AdamohàſatÒ..
ti" * P 2. segon- .:r
116 .KENTD'WEGDNDD.
ì *i Lai Segonda, queſto è tudo linz’ainoſoî:: am 1.:; è ,,
' Wi. 1
. ,. ì
Perche Biondi: ſto- lume al Teatrino', ..A
Che mai s’hà daſmorzar: petcheperſero
L’è in ogni eſquiſitezza , e generoſo .‘ "
Weſtaſeghe puoldirnote dcpenta, .
Ezorno più che chiaro , e natural… r. ~
ucſto xè volume li ido-,cheval ' o. a
Piu dei zornide .vu e , ,che 'xè mental" î Î
O note,ò zorno, òlume,òcon’tra lume”. :zi . i
Che confonde la viſta a quei cheîlmira. .' -.
Dotrina, chei più dotila-ſoſpiraz-r. a . - . .i
Epíù zauaria quei,chepit`tpreſsumz -'. (ΑÌîllÎ 2
Paſsemo vn puocoauantiíncortcſia, a, mi' -. :'c)
La Cena
con i Apo Per oſèeruarquela beata Cern-rx..- . '-'. n‘) -
o '- Decaritàno’de viuandcpiena , , ~ .. )
E l’ humiltà de quel diuin-twieſsia.` `
WCÎDÎO,ChCtDÌO>)ffl3,CRÌ-ÈOÎCZÉ,) tz…. 1')
Se vmilia
Oo’i Diſccinpouertà,
`oliiàntí inſenza ambition, p.01)
deuotion.,
Soto pouerl reti ,humileteze .-2 4 :'Îií. ML?
Pala il... OPala,cheſà pala de denim”, Î--l I
~
Scuola de
$.Roco.
Che in Venetian vuoldir pompa ecelertea‘l
InagiereSmiRÒcoa .vari-mente .:L--if , i
Comparperre‘ſiigerio , e mcdcſina. ..x ridi) `
Vedemo là queimiſcri, e languenti. 2-'- îw liſi)
Vedano inmaefioſagflauità . 'r' i‘uÉi
El GmxienaLBtítaníeorehc-ſtì _o zz:. rx.;- :x‘ f
Coîjpiùdeuothepuri ſentimenti-.f lc ij ;i
Chriſto che Si comaquàr,moltiplimhuolpangnwlix ,,41 Eë‘k
moltiplica
l pani
Equcloeſizmmoltiplicalünacgna ‘ ' 4';
:eſci 5 D’ inuention , colorito-ze deaìeſflegjno z-l' I
Del Tentoreto e cibo ſora bannati;v -`.
1
a
1
fl .' Che
.l

.‘
.VENTO-Jî-EÒONDO. .41:17
Chef
In enedirqdparialapreſentiazs
' 'to,chemdirauelssaluaorç z, 'iam
. r :J

De quela turbaigmìia l; ò-ohegran? ſeíçntia _


Eſpreſsiuazeherende altozſtu r! o: ;en-:v 3
(Del’Apoſtoloapreſsoa Gesù - iſto ’ ì"
L’è eulìarentoalamiraeolo graue, - h
Cheſempnepiùchëlîvardo
Perche elvarderaue:
motiuoealrnaipiùiùsviſtoes
Ognifiguracertolxèvnaz‘ogiarflf . *ì
-. r. ‘ i :f , H
»

Ogn’vna fà el 'ſo' efeto in vigilantia e j


..l....
Le xè tute Vigor ,tute ſuſtautía t' *Î L
Depiùnoîſewolſaudigachivogia'. *i: :
MatralebelequelaDonain ſchena, ;rr fl. . ',15 ~
Vcffia ~ ‘ 'rd-?nr ` L i
-ffl‘a

L’èpiùehoviua; l’ède-virtùpiena..
No' par chelaíèmuoua? … l- :a
ò elſe giudicio
QràLazaro; relèuſsità ›- ñ … ;gl sì' ma . f
Dal Ì P3- '_ "if-amy'? "
Che pitura ſtampà”: bon' ingioſtro! ~ "- '- 1 ,
Stoquadro èſpeo’hionie.la'verità;~ :air- a
Vienditocheſtalſtoriaè’leieconato. ‘ :"
Ma
No’voidirch’orboſia²quel,`chel’hàdito:
meſtupilèoben che’iì-l’habiaſcrí'to: u ì!-` ‘ i_z . `

Si ben vogio-temete’rmeínſtoiator"r‘~ :r …i i.
Che granpezzodez drochexèhg‘eſtoît t* i)
Aàvedemoel _ emmhein -r'elo aſsende: gffl-;z‘
O cheformetenbile , .e tremende! -' , 3 -
Saríaperxirrzehecredatutoel reſto. ~ ._
Inagiereèpur belmelzfialuhtoezirzg ;i 4C.; z
Con ueleformedîAnzdlivolamiy-Îr‘i *
Che evedez-Ymgluti'qümtilnonoi ;ci a}
Tra nuuole-ytràcſpn ,e MW! _ñ- Αr" 3
"fl.
.4»[ñ
n.9 PRE-NT@ MGDNÎFO l
Tuto el componimento in geſto , e jn'ato ;3h :JE
E' in tuta perfetion raprenſentàr “1‘ È .~ '.1! rzM
Laveda vnpuodocon che graniti, q ,. ' ff)
Frà quele architeture, è qnd . Pilato! i. 'z x3 ll
Elſelaualemanzperdemqſtmgçzrìai, *cz-mms? ñ
La inocentia dçGnifio pura ,e nera; r'- Î, 511mq
E che l’ationd’yn Dioſempreìò perfetti;ou 2M
Ne contraquel_ niſsun puoi machin'ar. . ”"13
Oomedeſtacaben-que’le figure-.hm -. "-3 ..113
Mela puzàal pilaſtro tutain’ ma" ci]
E quel Noder-,flhe let-cel caſoiipüroìnl mi w‘i
Perche no'- valde’, -Ebreifalſezimpoſhketlnoü
Ece Homo Sora la porta eſpreſso nuviedemzçh z ì’Î' 'Îîq al!
ſora la... Elmodelode i. parimenti; of… no:: ”I
pom . Vn Eee Homozçargqdetomlmtí'y (313; ,ſi
Vero rètrato_ medemo”. 011:”. 3L) .
Elauèſga Èusì al narrati-ali., y; sflm'ëoq i2( slouí)
e IWW flamusíl ì
Che, ſi ben ,chel’häìnmanſoermdecarmz ;al
Se vedç chel’è;elfiàcheai Rè [Idaho: 2;' i'
Vedemo m ſt’alxro; ,odcquàráeìab M223 un':
Criſto vi Criſto ala " ’ .eo'iiudoladronùóx n.1
al Monte
Caluario. Si ben che [JL-p ni H
El qual acìíflqinfliclfèmpagb'nd :zq ci A'
In fazza quà ſe vede. &tema-io' m L ian-:01:37 i ~‘
Dei Ebrei tradimento , iniquo , ;eg-io; i… af.
Che conduſse alamorne e] giuſto Dim: . -: L}
Per ,ultimo vuplicio--in ſu’l Cumiana-;zz -xî’cè
Ation tanto ciudel, tanto—;penoſa ',,zflìmh -3 z '.7, i!, *
Paflîon ſa
moſiflimn
Che fà rql'l’íſtcſèzcwddtá .wzí‘l ill-*"51*
de Criſto. (Percuſi-r dir) clemenria , e carità; 17.571 K 3-" Î
Tragcdsanoìffzmaisidolomfi., '1K -. ..;..›M
ma, ~~
r—
a
;razr
Maquàno’ſtàehvelendeqfleícwdeüd - -Λ'~’-‘ AZ
Indegní, ſçeleradue’triſti Ebrei,`v …j
Ighe parechia echiodi,—elanze ,e ſieli, '_
Cheperſh'pompazebarbaritrofei ,
Ecuſi ſràſte penezeſtitormenti, z~ -. j}
Vedemo GesùQriſto meſſo
EleMarìíelangueme-.z in Crack,
e1d<›lorc.›,.ſe›.z .-~ ÎÎ ;.3Î ñ*
Per cuſigraui afanñe parímçnu.› .-1 è. -. - .
Sù Checonlaſponzainatosicrudelz
la ſcala xè là quel' homotriſtoy' ' 2/.l -
Parecbíaquelîaſeo miſsiàco’l fiel; p… `; -.
Per tormemarla sè deCiesù ſcritto. , _zſi -Î
El Chetälacroièíàra
veder l’ artificio’,:,è’lqqelsc’betien
-batimenm, , 32:;
' ,- zi,r .ci `
;Echîfbqgàll’înamerio vele”; .
è e .. ì _ſtcvnmm-HIM ‘ ' .1'?
Eſimilmentcreſtareflçlſzck x321… .z I wii-"1.2.1
Q0613 Físülîmffiîh ,Zollo-.alza sù? ' I nu'. )
El bonlsadrouydiem ínomhraanehelùz‘î
Dal mezîoinaèñz Qgeſta‘è lazvera :ſtradali: _
Ocheſorme,òchegeſti,òche penſieri, . pat)
Vederzieattofigure-,edmcheèfiq
oler` zzatla Croſczdretainpíìe T ,I \
De quel Ladro!! _it-che nionimwçificrizli ;'1'
Chi fronta ,chi ſuſtema :fichi compagini; 2' c ; ñ:
Chiquçleeordetirazeehi-le mola ' ' _z 't .
' Chi caua, e ehi verigola, e chizola, ' i .
i' Equelp’ouero Di
Sevede-,chelalpagaogir-vnvadagna... ..2 '
ma m attention' i.:- 42-… .Iîi'sî'íì
contempla Giesù Criſto, ſo’Signor-,é :2:1 L; ,
Se vede che’l ghe-ate ndede bon cuor` M
Da fidelſerumenò più-da_ladronéi` . 'z
Da
:m > -nws’wonvof
Da ſt’ altra banda ſe "và a preparando ' ' ‘ i i. ñ?—
Da meter Geſta in Croſe per ſuplicí‘o .ì
Tute quele figure fà el ſo’ ofic’io ,
Che rende marauegia , e ſtupor grande .
Con diuerſi iſtrumcnti ogn’vnſe apreſta, _
E ſe rende-diſpoſto al ſo’ merino': i ' *- A
Qiel Ladro nudo xè più bel ,Eche’l vino-z -‘ :ì
Chi puol hauer più bei penſieri in reſta-3 '-‘ I
* Tiremoſe più inquà,doueſe vede ~f";_*. z
Qgela figura in'ſchena con la zapa,
Che co’lcalcagno zanco ſu ghe za z
Più forza vn viuo certo no' poſsiaë
Elpreparala buſaperhoroíèñ'- Il* ~‘ '
De Geſta-,chejx’è là’ (come vedemo) ~. zi)
Deſpcrà,cheno’l ſtima ſi medemo. ì i' ì"?
El prouerà-al’ inſemoaltro chénoſe; '- :..i ,
Longin‘ſtà pare’chià n per ferire?”` ñ ..a 11x íëëi
Con lalánza-cmdel-qucl‘ó inner-tired nî-vfl‘ñ‘
Noſtro SignorCesùz=mtbelementegrrz ÎÎI
ChevolÒntario-inCroſeë permorir. Îîflſí .
Granſuceſsoſù quel-de San Longin, ‘ ~ , -ì “3
Che dafpòhauerſeridodverboìEtemo
In liogo de mandarlo zò a *l* inferno, i . ñ-‘
El ghedèapremíodel lume diuin… z. a….
'Edezcmil‘ìeldeuènrèeriſtianñ, ñ **v-1??)
E andè de-Criſtoa predicar ia. ſede; …1' ~
Elegitimoelſù del Cielo erede; - '
Gloria perpetua acuto el Mantoan. " ì .. ~
(Lietta xè ario” de Dio giuſto,~e imortal , Îñ i
Cheſedemoſtra al’oſenſor pietoſo; -
Mentre che’l pecador no'ſiaretroſo': j‘
E quà elne inſegna-a renderben per mal. El
matta-”69241901, m, vi\

lveder quàflo infinito z ~


Dc Soldadckhgin variezlpohtune, ,
Su canali, ve‘ſtiç con armadure, i ,
Dela paſsion demoſtra el gran conflito.
?ai tre Soldadizzcheſotp quer làſsiñ ,
ioga ala foi-rei drapi del Signor. _
I ſtà sì atçntial zríospañè Side cuor, .
Che no' ſſeutqremori , neſracaſsi.
E quela meſta Madre ,e le Marie,
Raprefèntae con motisi pietoſi . . ~ ._. A.
Moſtſaipiùzviui akti sffidoloſqſin ' :I: A :f
Che vſciſsc. maida pure mente». Míç 1- *
Oëelsantovèchioflà tutodolente, . .;, ,ñ
Che con le _man al pero compatiſèc ‘ .
Le piaghe , che_laMadre*hà m te’l cuor fiſèe, . r '
Gran’atíon dc quei
Se ghe vede @client-,dm
le viièere, e la mente.ëàz ;. a - _ E i ..t .-1
Veronica,Zùahe, eli-(WI ñ z ,è zz* :-.Î
Viuacità, e …1,7
Che no' o’ſe’I Pitorpoſsa .ſar u. ~
Gran ſpiritole moſtra in l’atízar
'Che le deſcore le vedemocerto , ,
EL'arte-_qu
che Criſtoghe moſtra el cuor auerrq, .
aefiſpreſsionpuolmqí‘wi V_
Oëeſtaë'qüèál’
~( In ato de Pituranon dic-din .
)` axi’Vniuerſo.
,.4

Mai fù rapreſentà o caſoaucrſo _ . ;


Consìecelenteze gna pçrftgrion.v ' fl….,

Senzaimçbtalhadèzzneñ meterleman ,{,ff


Senzainganoniſstmxmzmſtrfimz Qñ; ' A 3 ſi
Inre’l ſangue-mocemedel-qriflianz ,;._. - ,- z
i `
SÙWSÌMÈWÉW q
'
:'5' u.-~_"
-ñ ~
\ ,
ua. pewwwmas H
Ec. Compare ſta Paſsiffiflìrrflzrçflääìà: -.‘-,:~ 3;_ ..
(Defeceleniej-e'degnoliitagu 3;. l',- r.-
E 'valoroſo ,e grañ deſſeg’nador‘f < ìñ,
fhelAgùſtinCaràzzanomina?~ ì j ' "’:.r n
PMO" C. Là ghe xè certo'reta'ntol’èbenz ſata ,ñ i »ff Ìsî ;LJ
aechnno, Che la rende ſtuporg‘rando meffiot- -' - 1-' 'I Az
MAE, E quando el la mo’ſt’rere’ al—;Teneor'eröfgſi- f-ì 1 ~
za. Elghedrfle:Aiguſtín—trhà fato para. ;i <~~1~ 7 _
Ma queſta ſola no’p'oſſe ſuplir - - _~ - ſid’îîz
Ala curioſità de tutoel-Mondo; î- -î h
Si ben la giera d’vn tagioproſondo :ì- ~ i ‘ .' , ..:a '›

Che’l granſtamparlafec’e indebelir-.Tì iñ-'è ' ‘_` _


` 5,.
"

Doue cheEgidioghet-ieſèda quela -N '>3 '~' ?35.9


Vn’altradeſtfrnamchemoiroval‘ü'1 1?! ~ -_
Mainfin l’è copia no”l-’èorig›inal~: - a**

Però l’è de valor ;l'è molto bela .. - r ñ ó è'?


Ma perche quele dono’ſù baſtano: r 11; ) e .
De ſatisſar in ge’n'eraila brama,~ ì* - ñ ~ i" ' L
El Valezo anche là , che hehe gran l'arma}v - 1."
Laretagiè conmuodo aſiaegalante‘.- ` .)
Laſapia che la ſtampa del Carazza’,
ADanie’l-Nis,~elquailaſëìdbrat
Per bona ſ0rte5vegneae3pitar P ' -;.)'-í--,
2 '_‘› M "

Co’!dir: no' vogiopiä chei ,la [impazza-v." .`


Stampa E in Fíandra Oz "ſi " .- .`r’
2335:; Eſtazogiaſtimada‘, eriuerida, ~ z f
L‘à‘jj*
a… in La tien colletta
Laqualquei Cl’comeìhòditd‘lzín
Virtuoſiper ſò’guiu’a 5 free", ›’ _V
` Orsù per condimentodel’ílſtbriai »ÎìL ñ'ñ-f -îë ‘--`ſi~_²²{v
De tuto qE’c’L-'cñe äíácſhhhö: mio*: s.. z e::
La vardar’rio`”-tieîíatiaìëſuä'-Eſito.` *1 ²ñ ' ` è,
Vfdcla quel aan, new—ch'era ingl‘c’ríaP— La
\/
"-2.- -ñ ...>- ›
ÎVBNT 0 35,60 N D01 32-5
'.a ſenta ſcale volte el -valor‘ finta; ’ ‘ ' -, ì
E ſe’l gran Tentoreto haueua inzegno!
Axel quadrocl‘ſece in liogo d’ vn deſſegno :
Orario ſol-contra Toſcana tuta . . _ ñ e
Perche lu ſolo vencete in Pitura . . j’ ._ j
Turi
Cheal’oragiudicaiſitffeipiùboni,
quei valoroſi, e gran Campioni, - . "i f A
Co’l ſo’ penehcheabate ognil’honor
Quando,cheſetratauaëhauer brauura..- r ſi
Dedepenzerſtaſcuolaco'l’hàſato, x5…
El fecedesan Rocoquelretrato; ` " -j
EſiellÒ'eleſſeper-ſo’protetor. s ,-,f‘jfl :(71:
(Deſio xequelSanRocode virtù, .- , . &Moi- -
dalaÈſh d'ogni ` ‘ J te'l Solito
Liberael entoretoetetnamente, . -’; :,3- -" del' albe::
El’imbaſſamalèmpreognídñpíìl-'itom-;Q v 39'
Cheno’mepardalveroeffirlórmn‘-
EC. Compare, ye voi dirvn 'mio-parer, *,- ~"
.z . “’ ~
o '-n >5 i_
A uel,che deſta Saiolaè‘Guardian a' 'sf-'1
ì Se eraue dirg‘he Teſorier. . . . ~ - 4;) _ _
Percheincuſtodia "hà do gran Teſori; i. ..~
Vn,checonſoldino’ſe puolp‘agat; _ .
L’altro no’lb‘chi el poffl valutarzu
Doue chequefliè‘più-chè zogie,eort.ſ:i _45)~
ITeſoríſesàsehecoſàixètì -- - ‘
Vnxè’l corpo beato, e glorioſo ‘
Del Santo_ ' ,mmiracoloſoz
El’alcroè' -Pimìre,chevedè.
ln veritàcheſtoMercantedegnoz- f e
Sepuoltegnirzínbondìvn gradotal, .-~ j‘;fl.) ` ~
Che ſoto chhueeltiental‘cauedal, r - _-' j_
,b _ ;Chcaltrttantono’ puoi precarie yo Regio: La
?43) .
.tra-6 ?WT-a: &EGO-NW?,
~ C. Lacreda pur cheachí ſe dà ſti gradi, * _ 3-, .
E ſe ghe fidain man ſtigran-teſori ,
Che ſhgeti de Piäz-zaiſr‘amazmi, _ ~ ,
E d‘ anima, e d’honor ben raſsegnadi. . R;
Ring: Recordegñeelſid’znome
Guardian Ec. Chi in corteſia”;
ſe troua al preſente GUAM i i..)fl .z ' .f‘ ,
liaiincuo~ lil-SEK) Cl, _ "U . _1. ii .
"W P‘” E degnoin .ogni como, e bon criſtian.. -j
iÎLWW C. sala,chirèe..-rèrepo Cal-'ari, . . , .
Neuododel gran Paulo Veroneſi-5;., , _ i _
_ Wehchedefinamile
Stuporde’ipiùintendentizede’ipiùrarig…
beleimprde—,g ñ‘ -_
- `EGOlineadeVirtùiehenonflhàrmrz j , ;z \- _- ;
~;' Ede Pitura più-regal cimentol
Reſiduodelpiùdalce mndimentogz,' ’
` ì Elpuoldirdavn’floedederiuar.
oche gran calamita-.virtuoſa. w _ .- g q i. ſi _ ñr
De gloriahngularz ſto Albagomaíi. ;.,zîf ""
No’ſaueriajparmmegbe dalai; ’
Contemplando Virrùfliglotioſa.,
Però l’oravien'sta'tida .s andiamo via: : . g A .l.v ñ'
Me parto ;WWW :F Iaſsorel cuor, ,- .- .
Compare, quàdaCauahe-r d’honora - -
E (ſe tantofizpuolàlìmſmmia., * ` '
Chegranliupomchecofe Uemende, … ' ' ~- .
Che pcnſieronimjognize che fiereaze! l ._ ſ- ,.5
Tutobulega;eſolncomefiezze: :` Î -
No’ſùviſtoinün‘aoolè piùorendq._ ff; x
C. (Dà-@ferma el mercurioze .4." _ i
Sefà ſuudlar-,Épeeennemervirtùy ñ —
Negromanlia‘dçulvalmmaiffhg… _ . '_
…i ñ _ ñ z
-Vtñ-Nroñszdoflm. 3:27
àſcreffoluéídabíj
Qylëà’ " im_ ami:
là’díſíccfltà ”uffi-dormo : T `= Α l '-'z Î

Mabenla² e’tíon tìen‘pa'trócítüo, _,


Co’ldaral entoretÒen'cÒmif-tamí. “Î ,~ .r T) ` ,
n . ‘“’”`MNÈÎÉ°’"°‘,ÈÈ"ÎT’ -
A:. . Síroco"
`WàrutiíventíÀ,MaìffrQ,c á; . viſta—3
-

Ec. Baſtaadùì':W:laSouólçr'EtÃ-*Stati'Ro'cfl'O-'J~‘*v _W "W


C. Mepanquandoîſhèparto e." "ſt-.1 …i
D'eſſerſtainIäbÒFd'fflWiek, 7 ..- .
Eſotoeknaſaquei' ~ , ' " ,L
Reſto
De con tà] fiu’ganzaìírf‘lkàwìa
aronääthche’kçùor Me; v‘r -_ fre.:~ ..ì
mwmufoä';
` Meſentoſi‘pùr ` lìnfifléſhi’fíl ì-Îffllisflé‘. .
Che’xcuormè‘ tad’alegi‘eìtàh '0,3"3
L’ammatùtaä
EGOquanra uan'tît ubiîar'ſe Ièn'tëz" -' z ì, ì -' ;îz'
… _ ,7

Tukèl’èt ü’flmhó oflö’fl’zólç‘éftó - '


Reduraperfcëiólî af. `
~ Alubchc'téffiîñ‘ò‘ ' fi' míñäümü‘íl *DJ .:t-:1
C. Se deſtiquaäffla’vo ciëk‘cò fogñ‘f* ww *2:55 V ’
Compreſi queígchexèñi‘n BMW-5.,
(Dal num' .ro ſetémta Vn'ìghc ”caſh-3 ;5 ,i.
.'Sicheſ flíÒueî‘tëflàapÒmos.: -íx’, ` z
Dele figurenö’Rz’djrghe-Qr ì* 0-3* ;w _, ñ_ -
Ma Rímo-ché-'leflàîjüälç ,@.LJ
Elghenchäìfitesùſèñzà‘pèflſflz - Î’-'- ff !.` -
Che chi hà de I’ oro ël {pende con ;una ,Vj
Chihaucſſevíſto e] noſtro Tentorcxo‘ ñ- ’ .ì
Qgando elfece Pd quadri , che xè . '
Con che brauura,'e the facilità', ’; ’ -
S’hauetíaviſtovnſpírítofoleeo.‘- * z" N `
. ' o
*A ”B ,UENI‘DMEG’DW’D‘È
Che atitudine pnmçthreìvigilm mi; z or‘mql ad)
Che moti ſpiritoír ;e *Which-;chip ſlbîm‘rü :i
Miezperntmoîsà.- mh- dfirigÎtdmî nlaup e( i
Tuto el to* dirzxèhienrenimittùtianve'rî‘hj'l I
, (Del San Piero, ci)eaviflmem'enuprimopr . r3' 'Q
L’è
E] imita-*fina
vn ſontçdmV' VÈÌe’lMCÎí-ſhxmi
:ù perſero@ pm); ;,. ,›
In verità ch’tog'niz'rdbro tlſtimo'. l r .rl-{Ji
Inſuma
l panielſerue’qnà'come
nudo èquel ~, chezfi’l
vn criſtal
'ſo’eſetotìzñfcìl
, --, ‘: m: ñ )

Che ſoto ſe ghe vede el natural, …i


E] viuooontorriando puro , ogſchieto. 2 351
Aeſtà xè la prohatíoa 'ai ~:~l MSM
rubati-:e Con sì belai ' ' ndîarchioenlm.” Miraj]
Peſcia:.
E de sibeldeſsegnb 'ogni › .g i z /r
Che per ſtuporógn’vn ſe glrearIefitta.'.“-"` '.2 ñ ì -
E ſt’Xèaltro
quelquadro,che
brntoàDemonioinzogelà.
xeiu ſto canto” 1L;fa..
z nf}
i .a
‘ - Fac *vela*
yides mi
pani: flaut
El Teniamo l’íhà aiſi… ſormàf "~, enon.; 3L' )
Per ſtar conl’Arioſt’oin opinioni. mimo' -›: :Î- t
O Albergo de meſtitia,e de virtù, *` ›- f ;ñ I
Albergo de Douealbergal’eſtm 'o dela vitali r _
La Scola de VirtùdÎvnDioinefa ile ,e infinita-z, ;un 1M
S-Roco..
Che patir, c morir; volèper nùiaov z- .-1 5/
Weſtodela Teorica :red-ſome: c-fl’; 1 La', 'a ':~~D
'- ;QQCſtO xè’l vafi›~;doue'laPiture-z 1:1; v 3; .LJ
Tien l’ eſtratoeordial z ,larmatpnra :4... - i' )
ora el Termormxhàiaeoronbinfisonte. '1:3
ma ghè l’agílítàzríhfll'lkpidezzhîjuq a 373'517 ni
Quà l’aniimrinuifibíle delizie-de; t ;urp rio.)
La Perfetion eorrlzpvimfr o‘r ;HQ
Che qaàfiahlarpfimana eſqurfitmmjr i. . r M l
o`
ñ
7 o ti \
Ban-WWW”; 21,'
[olri concorſemerſormawſtijgfeflg o… u' -,
Maſoloel Temoretofùl’seleto. -_~- -
Weſtaèpamladeüio benedero: ' _ _
Multívocatùz~ civeròeleffif t -.
'meſseaſarde se niixpiùcrudttifli 'ſus z.;
Pírori,cheaque mpoteîtrouaſseg ;ugo-.33}
Manoì-ghe rapſiſèfflqtſſsc"n i fa. i.:

Comefë’iTentor-ero ,i gran’conflíri. 'e' v


Duechelèpuoldircheñl’aſsiſtmtiañ
De ſíluminaáèäámorffj ñ:: z i

Per ar ’ .a sionjta ‘ “ſu” K3 1-2. i:


Contalàxrina-,e fcuſi~W;-fls ,zz-.<1
e arami,che rrapreſenrarë’" i *JW í‘î ”j’ì cu (ñ , *
I:ato meſto el ggſtro bon Gesù, , ; fÌLÈÈÈ-Î
Dequel,cheèlano’ſepuolkärde più; - i La; lſcs‘ä
WandoPilanoelvolëeitmogar. 1²²Î-'_"-"` ,,. .Foa. '
lelaxèpoſitura veramente' '1 v ' i; lìſflltffflî/ÌLJ
Deuota , dance-[word x inchinai e:
Laxèvna ation'yoheîcerwarèdſhinaä- ì ‘-ñ ²² i
Ma coràixſhmgnaydelàeuä,efitáolentce, i T
e ran segwxcm' _ig-WWW}
Lagxèf'comelwedo a. Uí-zî —’ r f’ljfzìá—'ì‘,
Èínquelnándüiozù'nv i . .bg-…43:12. '142,_…5
Ela parmidxaògmwpoíìfflinzjfllaup. _ `
ſarotarí,ínzegmufiîprlontogl 'ófl' '- ffl
;e tal Volm'ſto elicontetìnplaùagl \ _` .jf’ `-’ Mar-"N
)e sì famñaníeraelſezmmmaugj-»Î- - 'ñ ñ gia del Va:
:orari .
:he haueſsñditbsel &Middleton-HM”; "l
:laèdotrinal ~ Udrèîsrtîificjfllîînñrzü ñ? 'LEA ‘ fl
DelaèPitura Msënätmflflîî -ììîñ QP” ‘ ;f
.a maniera ,e’ldefèegno'qaſsae più Val; —
?he 'l far delaNatura-z eìl-ſo’giuëiäoañ '- -'
Tuto
{-2.13 VENTO. ”HUMOR
Tuto el componimento ingeſto ,e iti'am 2^? ìjlróîññ';
E' in tuta perfction r‘a‘prenfientàt T Zu ~ ?ñ ,E LM
Laveda vn puoeoeon che giauità, , .- " ;52', P
Frà quele architeture, è qudPilatÒ‘l . Le': Li li
El La
ſe lauale man ,';peridemqſtrarisr‘x
ínocentia-deGniſto _L :1... :uom
pura ;en-meno( irc-”<1 92

E che l’ationd’vn Dio-ſempre'ò pctfetaäon 2M


Ne contra quel; niſsun puol mmhíd‘arí: : :nt—'3
Come deſtacabenque’le figureiîw: u . g- -. F-ñ a mi
Vela uzaalpilaſtrotutain {ma :Cl
E quel oderfflh‘elezeel caſdipnroìrí rei req
Perche no'.- VaLdc’Ebrei' falſezimpoſhtdnoí)
Renon… Sora la porta eſpreſëo, nnvedemmsb c irrz r; req 311'!
ſora la..- El modelo de tuti ipatimehti; ' > oî‘ñ.- n o‘ñ", :il
P°“‘- Vn Eee Hommeargq de tormenti', z i*: ;ſi
Vero rètra‘to delsjgnor medemo”; obama) _ .
Els’aueſina CUSÌ äl natural ri.. 3'." mnîiioq 5:( ;JMD
De_ , amar-(l '
Che, ſi ben ,chel’háinman locanda-rail. al
Se vede che l'è,- elRè,,che_ai Kenda.; -z s* .'
Vedemo in ſt’altrmquadrode quà 'mio ;ma ad")
Criſto vi Criſto ala mgrteandar.eoliidaladronizéx n.1
2,1333? Si ben che vmddcqudi hàfinilbonizi iaup ni 3
El qual a Criſto in fèieqmpagniad ~ ;q el J
Dei Ebrei
in fazza quà ſetradimentbzñìíquo,
vede &ſtema-akio'. :en-io; i». sé. l
w ,_ Lemmi-V
Che conduſse alamqric e] giuliani”; ; -: :i
Per vltimo ,litplicio in ſu’i Galnati’n'iautd edi)
Ation tanto crude] , tanto-41cm@ ',isirmah b ñ I” . ii ‘
mi?? f" che Fa ſqſ-Î’Îſtîſèëcwdekä .1213M á LTT-'25*'
Rodi-ii": (PCTFW di!? clcmentia z -e Α: 1.7i ' {ſii
i miſi;Tragedlam fîzmaisi doloroſa., iz; ›. e ;.;..› Ma
:ma
Mî‘luà 110' ſtàlehvelçn deqneíçrudeüd 3-_ . ,i 7 è I
Ifldcgllís ſçelçraduerriſti Ebrei ,144 i _ñl › ,,31
Chcperſhîpompa ;e-barbariuofei , ñ, .
Ishcparecbíaeçbfflizchaaflffi fieri, -_ i,
Efflſiffàſtc pepe-,e ſtirormenti, _ , -ñ
Vedemo Gesùflìriſto meſh in Craſh, ., i ;z
Perwſisramaf‘
Sùla i."epacims'zntzí,~
ſcalaxèlàqueîzjhhmoujflqx ‘. 3., ,, ñ5: .
Che conlaſponza in atosi crude]v - . Î- _ ›
Parechia-quelrfaſeomiſsíàco’l ſie] i ì- u .'z -.
Per tormenta” sè deGiesù Criſto .. ì, z' ~Î
Elveder l’ artificio ,sè’i ;batimentm _ ‘; L
Chefflacrokíbraqgelscbefien '131) .O `
Eſimümenrerei’caìrefleífida
xède qmſtîArtcvnraro-intendimemo.
El vaiòdel’amatozetio .~‘.~:z1….:
velen,v , v : , rm]

QuelaFísumnſt ,Id-onlus?” :i .ri-2;' )


El bonñlzadronydëem ínomlmanehelùz‘ſ
Dal Women@ Qgdſtaèlapvera ~
oche
Veder-
ſormegòchngeſtùòche
acrofigumedmcheeſie,
penſieri, ì î
Volerzdfflrlezzar‘,:la @roſe-Winnie -2 E \
De quel È*:
Chi ſronta ,Chl @ſtema-;chi ;compagine 5T z ; z
Chiquçleeordeeira-,echi-le mol ‘ "i ,i _
Chi caua,,e chi verigola, e chi 1013,_ `. i :
'Se vede-,chela gaogn’vn vadagnan ..2 '
quei pbuero Di _ma in atention- k2- ;A .-. :3-1-5 ›
contempla Giesù Criſto, ſ0'. Signor-,r : r! j) ,
Se veäeche’l gheaate ndede bon cuor ,ai
D4 fidelieruo, enò più-daladrìomí _- '’
Da_ ~l
:m :nNrJ-swumof
Da ſt' altra banda ſe ”và a preparando 7 ' ' *L3
Da meter (Seſta in Croſe perſuplieío .‘
Tute quele figure iì cl ſo’ oficio ,
Che rende marauegia , e fiupor granda .
Con diuerſi iſtrumenti ogn’ vtr—ſe apteſta ,
E ſe rende-rliſpnſbov al ſo' motion*: _ - f j ...i
Qrel Ladro nudo xè più bel ,Idìe’i vitro:.~ “T ñ
Chi puolpiù
i Tiremoſe hauer più bei penſieri
inquà,doueſe in .
vede . ‘I 1:

Che co’l calcagno


Qgelaſigura zanco
in'ſchena ſulaghe
con :ag-a:
zapa , a.. g
i ſ . , . lie;
Più
De forza vn -viuo certo
Geſtajchepèè no' poVedemo) r
là' ì( come
E1 preparala baſa-parlano@ -.~ ,xi ,
ad}
Deſperà,cheno‘l ſtima ſi medemo. "
Longinflà parechià
El proueràzal’ là per
inferno ferie-M* ñ 'ñ-ñ‘-: .Èîa’-..-1 Jíi
altro‘chénofe; I l
Con la lihzzañcrndel-qucl‘e movente 4 ſi?! [fa -’
Nóſtm Sigmr-Gesùjpìmtbelememflu’í :ÎI
Chevolòntarioóincroſeè pel-morir.. :fx-[E _
Gran ſuceſèofù quel-de San-Longhi, * - 'J
Che daſpòhauerſeridoelverboîfitamo, '
Inliogo de mandarlo zò a 'l'inferno, - . -’
E] ghedècpvemiç'dd lume diuin.: '1. 11.:"
E de zeutilëel'deucntè criſtian, ñ M* in)
E andè de'Criflo-a predicar ia - ſede 'z .2 -
Elegitimoelfùdel Cielo erede; ‘* '
Gloria' perpemaatuto e] Mantoan. j " __ ó
(Lietta xè atíon de Dio giuſto” imorra‘l , è '; i
Cheſe'demofira al’ioſenſor pietoſo;
Mentre che_’l pecador no ſiat‘etroſo: Î
E quà elnc inſegna-a renderben-per mal .
KL-NZ'ÉÌJÎEGWDQ ~1:23.;
veder quà ſto infinito j
De Soldadddìeain variepohture, ,
Su canali, veſtie con artnadure, 5
Dela paſsion demoſtra el gran conflíto.
Lei tre Soldadi, ;che-ſore quei ſàſsiñ
Zioga ala ſortei drapi del Signor,
l ſtàsi area-zia] zíospré sì de cuor. _
Che no’ r ſentaremoti , neſraoaſsi.
|uela meſta Madre ,ele Marie ,
Rapreſèntae con moti sì pietoſ . - ì ñ;
Moſtſaipiùvíuí afetí areçdoloſqſin ;ñ ' .1-. ſi*
Che vſcifèemaída-pure menrffizerpiez ,.._- ,_- 5_ ~ .
xe! Santo vèchío, à cucodolcnte- s: .> . e 1-.
Lepíaghechelamadrchà {race-1'cuorfiga,
* ñ g' -
Che con le man al pero com tilse ’ ’
;e ghe vede le viſiere, e la mente.,
an’ation dequejtrſicheygdzmëà’ ff 'î 7 i.: ..i
Yçronicaſhùar‘re, eMadalenaiîz _M3 r
Viuaçità …1,7 _ _, e
:heno’ o’ſeîl P-rtorpo Safar u.
an ſpiritole moſtra in -l’ atízar
Zhele deſcor’e le vedenwcerto, ,
3ç’artequ
che Criſtoghe
eſmoſtra elcuorauerto. ,
ionpuolmaiiònnaril‘ i
eſtaë
In atoqdle' al?
Piturammm; Î_ aſs
)`al’.\_ln?:äſo:m 5 ,
víaifù rapreſentà o çaſòauetfò t 5 Î
Zonsiecelenteze ,,pçrſetíon'zſt '_ i '
zainganoniſsmxwztnſhflîlí' ñ _
enza-NW,...e@ :arma ‘- .Au-u
. .4,
a-
nte’l ſangueímcäedelggflmng z - _
ienzaszharrmumlî.. e
-

.\
....-
l l

n
er -
a. ' :Com-Î
”3p WNTÙWNDÒÒ
Ec. Compare ſta Paſsiëìſáòſi’l’fl’ä’ìfítä fà} *ñf-Z' s’z' …a
Evaloroſoflz grañ d'eſſczg‘nádórzîì_r’jiñ ~ L1?"- , ,3.
(21_61'ecelenfèjèìdégpoffitagu
`Wd`Agüfiifl Càràîza noíníflà? `›~ , `ì ' `- ñ* ,
P ſon C. Là ghe xè ccrtozetánjtqlîèbenzſaga', j` ~‘;'3-`²3 f..)
dîëhriſto, ~Che la rende ſtu‘porgîandó íncffióz- -' T 5' *-,'- -ë
Tì‘gcìîfa:. E quando el la'móſtceteì ammo-Mg?- x 1
zÌ. ElghediſimA‘güſtîn-tíhà färöpfla, fx' ì-“Ã-W-Î’
MaAla
queſta ſola no’pÒſſc
curioſitàde ſuplík 'ſi ‘ `~ 'ì ,,*ſi ìì*
[mod-Mondo; ...L
-r`

Sx' ben la giera d’vn-tagío-profondo :’— ‘ ñ' ì -' ~- - ÎÈ‘A


Che’l gmîflampana fece indebeHx—;Î ² -' :,z-;D
Doue cheEgidiofghe”eſe-dà` quela- ~ ñ‘V îìî' '- {F29
Vn’altradc:ſhîmán,cheflmítoválü` --’²~ ²7²~~ì -
Maínfinl’ècopía noì’l’èoríginalr ~ - ñ - 2 ſi Y
Però l'è dc valor;,l’è molto bela .. - î' ;8
Maperchequeìe do'noìſùbaſt’anoegz ~ ñ) . _.
El Valezo
De ſatísſarandíé là , 'che brama;~
in gè’n’èralìla habe grati ìfama-j
~ -. -- ‘-'~ - ‘, *ſi

La retagiè con muodo aflae Salame; ' " ,


Laſapía che la ſtampà del Can-am", _ )
Perbona ſortc,vegneacapita`r 'J' l »
: a.
.f
ADanidNis,élquáP laſè’doraí* `- &li-ñ. "
Co’ídít*: no’vo'gíopiächci fa flrapaìzzzz' ‘
Stampa Ein Fíandraſeconlè‘ruá ffottèſÒrAv ‘. f_ _Î :>7 ’
g:: cfg; Eſta zogia ſtitpada', .eríuèrida, ‘
a… in›-
{2335" Laqualqueivmuóſiper ſo" guida
La rien couìena (Îcòme'hòditd‘líflòrflè T*
3. ` r .,_-. E ñffizv- E
Orsu percondxmenrodel- Ifflmäffi- - 4 - —- ;fiv
De euro qáëh’cfièfià Ìñatíhäñhò = -`î~‘ {
La vardamdfdcîíaffljqudîffitoo ,,x x * ~ i.;
, Yzs-dcla quel ;an oco,-ñ clicca-là in M?—
'L 1
pl" La
VENTO SEGÎONDOSÎ iz}
aſentaſeale volte el-valor’fiura; ì *1 ì'. a ' …3 .
Eſe’l gran Tentoreto haueua inzegnol "
Quel quadroel fece in liogo d’ vn dellegno:
Oratioſolcontra Toſcana tuta. . A ñ . . `
ercheluſolovenceteinPitura . ;7 ñ,
Turi quei valoroſi, e gran Campioni,
Cheal’oragiudicaiſitſſeipiùboni,
Co’l ſo' penel, cheabate ogni brauura .
Dedepenzerſta‘ſcuolaço’l’hàfato,
uando,cheſetratauaìhauer l’honor ì.-x ; -. a- ‘.

Elſecede-SanRocoquelretrato; " ‘ ì >1,Ît'Î'j


Eſielloeleffeper-ſo’p‘rotetor. 1 ;,ÎÎÎ-

geſto xèquelSanRocode
Che ”PDPM Virtù,
d’05m' Maldícente --1'. ‘ . .Sg-l'22%??,
Liberae] entoretoeternamentè, , -" id' *lb-r*
El’imbalſamaìſedmpreognidìñpiù. - r Chl-zz; Z - 39'
Ìompare,vevoi 'rvn miopaner, *z ,_›
Cheno’mepardalveroefferlóman: :41 ‘ -
A
Se uel,che
ouerauedelia
dirgheScuolaè‘Guardían
Teſorier. … o - - _.3
rcheíncuſtodia
Vn,cheeonſoldino’ſe
”hàdo gran
puolp‘agar;
Teſori; .' è!,
WC que
L’altro [BW-O. ` "C ”SMP-“12;.-
:il: Î’`~ ì

`eſoriſesàsèhecoſaixètì ñ~ ' ‘ _ ‘
Vn xè’l corpo beato, e glorioſo w
Elìaltroèî
Del Santo_ Piture,ch'evtrdè.`
rerieàìchéſtìoMercantedegnor
' inmiracoloſozs‘ ~* 3., y ,

Sepuoltegnirinbondìvnyadotal, :ſ ‘ ~…‘
:';he foto chiaue'eltientalcauedal, * ~’ L
:he altretantono’ puo] precarie yu Regno; La
ua YWTfiÉÎsäGoNQOc-L
ó C. La creda pur che echi ſç dà Pd gradi, ‘
E ſe ghe’ fidîìfi man Maran-teſori ,
Che {bzeci de Pi‘àzza i ſia malati, ì i
E d' anima , e d‘ honor ben ”Segna-.it.
'Ni
Guardian Ec. Chi ſc troua al preſence ~
gang; Recordqinnlſo’znomc mco'mſiamz
Vogioſtlmarflheìralſflgcto ellſiazz_ zu .__- ~ - -
liari ncuo
do dc Pau- E degno in conto , e bon Criſtian
}:;"“°““ c. sa1a,chirè-:-,.-rènèpo Cal-'ari, 4 . '.
Neuodo delgran Paulo .Vanomſesfl. .
Wehchedefinamfle bolejmpteſcz,
Stupor de’í più íneendemàedc‘i Î *A
pjùxaxìflſi 'v
'n—-q

. ..E00 linea de VirtùLChe nowhàmn; , _ .`.\! ,1.

‘ “ V;' Rcſiduodelpíùdeloe
Ede mndimcmozs' ì _ _
Pícura piùregalcimencol
'ì' Elpuoldicda Qnñ’fflflqsdcdcu'ugr.
O che
De gran
gloriacalamitaflvmuoſa;
ſing-ddr ſto v 2..” ~ i Ò

No’ ſaueriajpaxfltmegbe dal”; *


Contemplando Vie-sù ,sì glorioſa ._, `
Però l’ ora víema'üa s Urdeme via; ,- ,
Me parto çongdçmpo ,.e laſso'd cuor,
Compare, quàdtC-auaber .d’honorz -
E ( ſe taátofizp‘uolè ?anima-mia,
Che gran fluporí , che cafe tremenda', z -
Che penſieronímríegîü fc, che fiere-ue! 4 ñ
Tuto bulega 5 eſe-”flame {rezza a
No’ſù
C (Dà viſtoclínübuìcolè
íèferma murarie più arcade,
e_ lemçazfièſiì ÎÎ`1T.
Sefà ſuudhrzzpmflrce‘,e‘merv_igtù.;,. Î z r"
Negmmaimkdçulvabsmaìſùffl _ ,
_ WMO-*iam: z.:
31.5,
-VB-N-roñreoonoo. ?12:7
AW lädíficültànonffidominio:
àſereffolueidnbij --‘“-,‘² r-' 19;
importanti; ’ ²
Mabenlai ` 'etion tienîpamjcſhior . g'
Co’ldara] entoretòen'comiftanzj. i . _ L" _
Conduſe
(Dà la'. gran Nauetentorclëa
tutiiventi,Maiflto,e Sirocofiî ;ſ : .-
Inſtoploſot` ` ;Jtd—'r
l "l-lit'
EC
'-"I È.- .1J
C. Me par,quandoîm`e-pmo 441113 z- .zi-;.1
D’dffil’flainläbòäad’vnotegbiei; af.»
Eſotoelnaſaquei' . ..
Reſto
De con tall'ragamainlawì;
aromatg’çhe’fcm
Meſentoſipùr‘gadc Me;
www-h.;
l’zfflyflffiw ,

Che' cuormeì alrad’alegr‘ezza ai' 'o' 'fr


L’animatutaagubilar'ſè ſente-AI# "- `~‘ ,r
EGOquanta, uantitadebe‘í quzdzgdu . a"; “.1
Tutal‘ d’vnhomonö’pùolçèflo »'314
Rcduraperennelag-mal;een-carrerax n.355; _ ~
ñ Altrochcteüeffi‘l 'ò , ff'mſhdnomfl‘m ..É-:J
C. Se deſtiquadrilavo eìel‘co 'toga-wu- *rñzzjv ’
Compreſiqueiseheitè-in
rDal num to ferma 'vìpì‘ghc- waſh;
lack-M37
-. ._- ; f
_'Sicheſ hthhioueîì’téſtä apontoiî 4'; “ _ g
Maſtimo che'lefldäìíàlçbc‘miffi .ug ~ …la
Delefigurenäfiz’dhghefflîgfflao'z .
Elghenehà-fatesà-ſèrltza‘pèpſmz- z ' 1_ -
Che chihà del’oro 'el lpendecon bon Suflſh'fflj
- Chi haueſſe viſto el noſtro Tentoreto' J
Quando dſece ſti quadri , che xè quLç ~
~ Conchebrauura, eche facilità, _ ,-f
S’haueriaviſtovnſpiritoſoletm - ; N`
' 0
m8 Munoz-Lì'
No' eríncreſtà ſtadigreſsioncela: , .x
C e a ſtoreehioto ſe puol darghe mbaſq f"
(Deſio ſcartizeràgiuſto _l’arnalb;_,- z " .
Edel diſcorſoſeremp la .vela. . z. .. ,
ueitali,chexè ſolamente :._ _ _.2 ñ L54)
ſarmwzfisurefldele_ ,tezflesz - .fl.
Perche l’ iſtorie a loxrshèlmoleſte; r ,-{A z. z
MeEmlfinplírflo'lpuocom
panche giuſto. ;filigrana-;z
on, i . ,u I
Ora mi ve
-v 'l ì
delete» oſi
non mi ve
Sepofiadir-Ãiòheleſdàtíon- naſcente, .T‘ ' ſi
derete, diſ- `
ſe quel che Comeſàelsohcheſoçoal’orízoncs
gìcra in..
tc'l :irraz
Smsaſxcmcfiffipòresmalbalconfl a ña‘

zo. Cauſando aqueli,.,chezxè ſor alñPolq ñ 2') of ` ;H


Oſcura mcg-peg lañſo’dil nzaçg n
- x
PoueriDeletançLche ſperanzí ñ ~, -`.

Ve tien ſo’ſçhlauieonellazzo 9010! ?r


Eperqueſtolanguiſoeleperſone: j -ñ .. ,z ‘ Zip, i "‘.*

Che chihàpetitffie non-hà


Se contentalañpradena ;a lee-ah; `ì ' '
-__‘ ` :Wifi

Ec. Co’no’ egranzianche le 'Zane &We-:EA


Vn prouer io dirò çuſi alagroſsae Vj? .-J
-\
G mol’olèl, enaſce in triſta vale,
`\
C e’l vlue magro -, e a ben che _l’habia l’ale,
No’lsà ſuolar,,dou_ebecar ſe poſſa. . z
C. Chi farà mai quelgofo, in corte-1a,e)
' -2
Che delñzomodeſprezza i ſp _ doſi)
Elauda deli-:tenebre i hororièr- ñ' ' .
, Niſſun nome chiè pien de freneſia.
Ghè Chl ſtima vn’ ochieto, vn deolin ,
Vna nella fenia: ma co’l proteſto . ,
De ſtimarníente curo quanto elr’eſto,
Co' no' l’edelcarato iòra'fin..
Par
RENT 9 ' FE G'ON Doc; 112.9
'ar che ſia el fenimento vn precioſo _ _ i, _ - . . - .
Balſamo de ſuſtantia.; ,che mantien ,
El bon guſto ineoroto ,che conuien ,
Al deletanre, tuto curioſo . . `
Me diga vn puoco ſti fini Pigmei , e
Che dele marauegie picenine
Vuol far coloſsi de ſome dotrine , -
Co’l pretender; che ogn’vn ſe liea i, dei.
Se a vn’ homo ,~ che xè ſan , gagiardo , e in ton,
Pien d’ apetito al’ ora del dif-nat
Ghe ſuſſe meſſo in_ tola da magnar -
Vn toſto , e ben'eondio graſſo ca , , ;
E, inliogo de ſaciarel ſenſo ,e’lgu o, g
Vn’ altro el -perſuadeſse a lambicarlo; ñ
Co’l dir: reeeuerè , ſenza magnarlo, ‘
L’ iſteſso nutrimento giuſto giuſto. Chi la fitli
Perche do ſculieretide reſtoro- i îa tropo a
i'.
ſcaueaza,
Hàehelaxèſ
Si forza de nutrinogni
ſuſhntiacuſiperſona':
bona , g_ ,_.
Che al nutrimento la val vn te oro.
O gramo , che ti predichi la dieta ñ j
( Diria quel, che cognoſce ,el bon, el bolo)
Và sù le ſorche,_priuo de ceruelo; ñ _- .
Che telavogiodir cuſi ala ſchieta, _g w; Ki,
Laſſar 1’ eſquiſitezmde
Percibi Natura i .› 3 _i , _ ,- . , z -r ~ ’
dale bozze lambicaiñ,ſ_

Che ſer-ue pernutrir' chi xè~amalai,~, ~ —


Che ſtà sùioridele ſepolture l_ * , _
Mi(per gratia de Ciel) sì dela mente Le_ A lt,

Sonſan, come del cor in .tutiicontir e _


Me piaſe çlbonzſier mato-
Nonocomdieami dihsçtáco'
ti mela eontir _z _ Và
1-30 VENTOTSFGONDÈ*
Và a paſcer de’ i cocali , che' ſta 'vini z t‘ ;lî'ſîhſii
De fango , e vermi': ma chi ben capiſce
Le coſe,vuolzdcl megio , che nutriſſe .
Aſcolta quel, che digo; nota , eñſctiui .
La Natura ne hà fari i ſentimenti, _' ~'
El guſto ,e l‘apetito de ſaſon , '
E i cibi l’ vn del’altro anche íù bon, ñ- '-.- ñ
Perchegodemo
Ele buele inpanza -el , chela
etantinehà
mi;dà ,- . "ì 'E à
Per conſcruar e in Îzrze -vigoroſiz - ²
E no’morir da fame, e ſtar penoſi: - - -
Che alfin le trombe ſe paſce de fià . i ' .- i
Seſto noſtro voler ſempre voria , ì , Î.ñ
Chi ſti ben
' ‘ ſe di Eche ( per cuſi dir) maiſecontenta, :- .Î-z 1'
, .moda . Voremo donca con fadiga, e ſtenta "i -` - Ì
Rcdurſe al nienteèòla {aria pazzia. - '- - ’ '
AvnatalVolpeiùtagià la coa, .-'î
E conſegiaua l’altre' a far l' iſteflb Lì .i. ›ÌÎ i
Con cabale , echimere molto'ſpeſſo e 'ñì .` - "Y
Malavergo'gna al fin tuta iît ſoa'. 'ì ² *i: JL.)
Sòche ſe vederaue ſti quadroni; ' ' \ '~ r - :-2 t' )
Se quei gran Miſtri , che id. miflti veri, î
Haueſſe habùda befc ſti penſieri! t . .—
Sò che ſe vcderia ſti parangonit '- ~ ' .:-xìîì‘r
Chi merita abondant‘ia habia --abondantia , *I - ' .
E vaga careſtia da²chiia brama. ~ ~.- i
Benſtimopiù-vna
Mi goſo è chi no’marca
sà coſaç‘: ſuſtantia.
d’vnañ drama:- ' "

Del reſto chi vuol ſtat viui con dieta , . ~ - ;i


E puoca ſpeſa, per no’hauer talento; z ‘ › ~ `f
Che i vaga'al’oſpeal 2 perchelí drento‘ 'ì
'.,ì
Con biſcoto,e aqua cotaiſereccta, a., _ …ñ’î
-\ c
Atlante
ram-o mao N.00. .- 313 l
Atlante sù le ſpale porta el Mon‘doz‘
Perchè quel’ è vn-zigante ſenza par;
E Vna ſormiga ſtenta a' ſtr’aflinar
Vn gran de megio ,el qual ur anca è tondo .
El pontoè queſtowgn’vn fà a ſo’ parte:
Ma chi è pigmeo pretenda del zigante;
VeliaÎiè-vna pazzia molto galante!
Vn Cabalao la vuol cozzar con Marte è
Ec. Sentiel conceto, ancora che’l ſia baſſo .
Se ſuol dir: chi hà de’ i zochi hà dele ſtele, `
E chi hà‘de’ i torzi anche hà de le candele , ‘
E infinità de ſcagie hàchi-hà vn gran ſaſſo .
C. O quà la vogio: el Tentoreto iſteſſo .
Hà fate figurine longhe vn deo
Tal volta, che ghe giera fina vn neo,
In tuta eſquiſite’zza ben’ eſpreflo .
A tal che chi xè.bon de far de tuto, t
Ghè licito à far ſcherzi curioſi ,’ "
Per far ſtimarſe veri virtuoſi , ,
Pienide ſugo ,e pieni de coſtruito; ~
I Pitori, che xè veri pitorí
Xè tanti monti ecelſi de Vírtù;
Anzi minere , doue 'ſempre più
Ghe abonda in granda , e in pieolo fiupori .
Chi, per conuerſo, pena bagatele, `
Eſe perde in minucie , e coſe tal,
I è tante verghe de baſſo metal;
Marcanti da ſandonie , e da ſritele .‘
Se la lezeſſeBatifla Armenini;
Doue vn diſcorſo el fàſora lio-caſo ' ' `
z…o B .a A
mi" - ſi- AÎQ
Con 326i, che in dilígentia hà meſſo el naſo , :3; Pì'
E per ' el tempo-in quadri picenini; , ' . '
- R 2. No*
ff 3 ,143 z; :WNÎ’U’JEGDN‘DL W
No’mancandode‘ meierapartio -~ ì- iìó.
El ceruelde chi ſtudia,edar da intende!~ . `_
.El-ſtudio;
Che in telel’è'galantea]
bagatele s' hàparermío.
da ſpender - - -. a}
Veramentgíguelpatla da Pitor: ì' ñ'
E diſc c e de. ſti diligenti fl - r
( Co’ ſe' ſuol dir) da fat caſcar i denti;
Che a chiínrende el meſtier le toca el cuo*
l d Vna ſola voi dírghene ſrà queſte:
Qäëflh‘ El conclude ,che s’ había da ſcampar ñ
Turi ſti tali ;ne mai praticar '
Chi hà ſti penſieri; co' ſe fà la peſte.”
Ec. Voltemoſea man zanca5che in run ponte Î,- .‘,.
(Alano paſsi ala barca ne aueſina. .
Voichedíſnemo inſieme ſta marina:
Cheadirueelvero hò ſatozàſtoconto. ,.
C. No’ la poſso ſieruir; la me perdona: ‘ i *11.
Che (ſe ghèdebo dir, la verità) '
Da vn Caualier par ſoo ſon aſpetà;
E l’ apontaroè giuſto verſo nona.
Ec. E ſeme ſto fauor per zentilezza .
C. La creda certo che me ne rincreſise :
Che vn de ſti zorni cuſi ghe promeſse 5
Laſeru’iria per altro con prontezza.
Ec. Deſturbar mi no’ vogío i voſtri aſari5
L’ aueria per ſauor: ma l'è reſolta
Che vogiè fauorirme vn’ altra volta.~ ' -.
C. Ghe rendo gratie , e vago verſo i Frari .
Ec.Adio ,Compatez in barca monto ,adeſso, .’.
E ſon ſchiauo ala voſtra corteſia. r "’
~; ' E ala amorolà,e cara compagnia: v… f:
Vegm‘ ( ve prego)a _viſitarme ſpeflo. L e
La

, VENTO SECONDO),
,Î zegnjçrò
;ſtòëöríîìogn‘i
quantoprlma4eu0cíón . ’
a reuenda;

È‘ÎÌ”1 - '-.ſiAltro no' brama, ſol che dc ſcrmrla;


Zi [bn ſojſchíauoinc'utcl‘ocaſion.
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0-7(
.I
VENTOTERZQ,
ARGOMENTO.
A .Dem-0 el Palmi-eeeh}-
S”- Spiritoſiſicl ſcali”,Sant::
,e‘l Salari-tri: .

~ .BaffimAS-m Zorzi;:dame-Mu.
I” Refetoìioſiìſifìí e per” Pçulo i Pim

f Ompare aponto adeſſodiicoreua . `


( ln verita) con vù co’l mio penſier,
E con gran dcliderioie gran piaſer,
..ó-ñ Conforme l’apontà, uà ve atendeua.
C. Contuta l’vmilrà del mio giudicio,
La ríueriſſo , eſeruoa vn tempo iſteſiò,
E con pontualità Lcome hò promeſſo)
Vegno a prellarg cel mio fidel oficio.
Ec. E sì co' lieu da l’ altro zorno in quà?
Come paſiai ncgocij de Pitura?
Haueù da l’ ora in quà per auentura
Aialche Pitor de guſto pratica?
C. La creda pur, che la recreacion,
Etuto e] mio contento ſingular,
Daſpò de i mij intereſr è’l praticar
A alche oreta del di lia proſeſsion .
cz:: . ~. Per
VEN T0 TE R-ZO. ,1 z 5
l Per míîueſtaxè Amorfz` queſta xè Marte,
(Del a è Gerace, eBaco, e ogni altro ogeto.;
(Delia è la fiama ,che'mekalda el pero;
- El mio cuor-no' maria-in altra parte.
Ec. Semod’ acordo ,'e d' vn íſtcſso vmor.
Anche mi più dela Pítura godo
Che d’ ogni altra del'ícia ~. Hò fermà’] chiodo
Là , donde xè inclínà tuto el mio cuor .
Haueù pensìà done , che ſta zomada
S’había da recrear la noſtra mente?
Dísè ſuſo, 09m are, alíegramente;
Che queL‘Che 'sè vù 'tuto me agr‘ada.` ~ " ‘
C. Per dírghe el vekoztſon de certa vena,
Che, ſelaſeöbtñpìlaſe, mi voría, ñ‘ 3'
Mouradi in bätca z che vìzmçieſserho via '"
A dretura a sbarcarſe a Santa Lena . ñ . .
E zà che’lzornoècuſiíbelo, e chiaro, A -' , `
Aríuaraósaflìspiritopodemoz e ' I .1'. ' >
EpòaSan Zorzi- in‘ketomarzñmzfeuma'e ‘*- "Y
Tuto quelope‘rò zìh’e: ghèpíù caro." . .~ * .' Îí
Ec. Caſco in te’l voſtro vmor: que] , che've pìaſel
Doue,
O là? de
chevù
quàíavolè
veſta;
guídar
andemo
mè laſèdr;
a ~~ - “ ‘
Vù ſe el mió’f’endamento, e‘la mia ìbaíèó -. i . .
Comáhdè vù,CÒmp'are, á‘i coìzíäuè
Chezà ſemod‘ajcórdoñ( Bai-curioſi;
)v ‘. v4:.;. 1:3". .- `.
C. Zírcue quàaſtagando', e'pò preme, " e "
E andemo a ſanta Lena ,. cari fioli .
Ec-Aſcolteme,Com13gre,ín corteſia: ‘
Metèd’ ogu’qñaque] Vàfärüntpla , . :
ChefàbſſognoàRoma andar a: ſcuola ,` `
Cheparchenmlàſtudíogheffla .- a -D
_ . . e
v

1361
DC Suda S'zaWNLTLOYTCE
che ſemóìinrſtoviazoz
, o
\ f. n‘ aI**

Ferno qualche diſcorſo-iu ſto ;ſugetot,. 'j ‘


E baternolat’ara via dal nero , .-‘, f)
A dirla innoſtro Venetian lenguazo.
C. Diròcon le raſon ſode , e ea e, , l;
Calzante,echeſe toca-eon
Che tiene] primo lio‘go many,ſi …a -î :nr
el Venetian ` i,
*.lí.
In la Pitura5equeſta xè verace. a .r ;hf
EC. Mo’ via comcnzèa dirme el- voſtro vmon… ;_- J ; j
"ì.
E ſora el tuto ala curioſità- > - ,
Steme ſu’l ponto , che ve hò interogà e ,.z- ~ r_
Che(coîiediſe)zme tocherè elcuor. ., - zſ’)
C. Laleruocertoeertffieghe allegato;— , zi, -Îz *e ; f)
Cheben vo 'o margine i cain giuſti.; i ,- ;Lr
Eſentiraí qua cun trazer deîi-ſirſti; z;- . SAM' ,
Per no' deÎſedeſPetardaImueO. - ~
…cm-tz, (Dati-0 di cuàtà xè inla Pitura,z. -; _ _' ;A …A
'fa Píw- Ch’ë’l ſon amentodeſta andotri'ua, ;uh-4._ `
` Ein quoſtol’artiffcioſe ,an-y .t. ;, ;f -
Epcr ſta viaſeotien Parte-ſeguira .z …ff-
L Primaelformarlnagierefigure ,-.. ‘ ' z; -
rr- L’è vneapo principaldificulroſo'; A ,e _i `
Atíon ſolo-.da Wine-valoroſo; ,-ñ‘ e::
.Che ſeáìentaiaeonzar-ralpoſicure- ., 1,3;
Perche ghe Yuoldebcle ſtracageme ~ ;,»Ìñjj 5
Añrmodeliyeſermaruaturaliz . - z _ …p _
No’l’è laſtrada dretaperi-pali: 7 3 5)
e Teſtaghe vuoleon-e] inſieme; - ñ 2_ `
Segonda elſar vn ſcurzo con bon arte; -b (-1 ,4 3
Lameſura,e’lcompaſſo nçgferuendo, z - c
Per andarlefi ureñalinenuendas-c_ ‘ ;A ;_ z
` ,Piero che auge-è **Wilier ?513977. :7; z o,
“VENTO '2381293 x37
primachevn’intendal’arcifieio, ' - --' z -. ,rr
Echel’ariuaaîqnela rfetion, ` r '.
Ghe vuol del caueda , ma de quel bon:
Che no’ core a ſto palio ogni giudicio .
xèEoon
chiaracoſa
forme-ì, che*con í‘tra uardi,
uadraeñmotí iícade,
Sefäleeoſea ebenîſtua e,:².
Che agiuta certo , e i xè bonireguardi.
Terza el formar vn quadrode ſofito,
E’lſarandart‘utele coſe in sù, '
Dot‘rina più dificil; mai'no' td . -
Weſtoè— delaîPitum-l’ñeſqmſieo. a .
Everoche rtar ſuol’Proſpetiua: ñ. .
Aſtedi cultae boniſocorſi; -—
Tirando lineeapontideconcorſi,
-Perſormarla piramide viſiua.. ‘ .` ' 'ì , ' .~ ,
Amo eldar'hmeavn quadrozoofſe thè,v ‘ ‘ ‘
Co’lſarde’ibatíme'ntiale'fi‘gure; . ñ ,I.l, ~ .
Deſtacando le chiare?” le: cure; am i; `ſ s-_ñi
Anchequeſtbîè relifîcilealaiè…` . . ~ ~ I
Ben’è vero che i noſtri gran Baſſani , ,
Con le ſo’note, hà moſti-à el zorno a tuti;
Albori,chehàproduto ot’imi fruti, :a . ~.
Edaiveſinihà deſtacà i-lontani. mi'.
Con leſo' viede ilurninar modeli, a z" '
E’veder donde bare ombre, e refleſsi: a
Sc poderia format longhi eſsì :z
Sùl’induſtreoperardequerpëgfuelí. ñ
Laſenta vn puocoin graciaquà ſti- ponti, ` ‘. chiflflcö
Che xèdela Pitura el fondamentoz- . ` ,~ REI-á
. . Wçhche vàaRomaconſtoſo’conti.
ſentimento,\ſſ~*i dovun
Senzal’ Oſto,meſchmi,iiär
" ’- S Perche
ma. marzo; ina-&An;
Perehesùle‘pitu
Puochefiguretîndeìquei-Müìri,
agiereſe ‘.:~--:.-K7_ -'."z.--;,Î'
'i _, 1
Reſtate-chiara , o’gn’vno la contrade ; ` ~
Si ehe manca ala prima vn.dt_:'_iregiſtn.v ‘
C0npen2eapita15ſe'ghe-necata:
Segondaſcurzidelà
Douedeſcuizilà xè bandi] b W ’ -,
ino,’*ſe~netrata.ñ` Î z', - ;N

Fin quà do-documenti xe ſpedij . , ñ z . › J.


'Cheghe
Sofití in vero l'è vna coſa
n'è vnoagran de valor:
fadiga, v ì ñ.,. ,_.i.;. ~ ‘

Ma in tera d’orhi ;chi hà vn’zdchio &33.51101536;


- Del reſto in queſto no’zirvuolz catar- briga-z fl.)
Ghe xè depiù,chezsſëghèfldſofitoz~ ("LJ-1.:?". -
L’ède figure in piameomein patè; .gu ,iz da, `ñ
L’è a Ghíſi ,perſianfinto
Evnrazzo e inſtampagiuſto (come Melito?
ghe xè; ,. L

WMO; lsflſdarhqn lume &BENIN-..h cazzi* I


I deſsegna le ſtatueìper le. ſtraded z "zh z' {'0' 5'*
La veda mo'ſi lexèluminadehzxr ;iz-”figa
Ivuol le coſechiare , ñenò l‘eñſcnre. ,3^
gn; elica-i Là no’ſe_vede tropi batimenti, _ , i* è
mÎÃÌgÈÎ Scmlzſiguremagierffio ſofiti: ….,îz i;
No’i contende tra-lori; .i ètuciçiti; . .'z-,ñ ,z . ZA
No’ifìfadigaafarlmguùhmth - g {f-J
In ſumalexè ſtatue?, reportae x , e z ,1903
Dal relieuo'al-depentoaù quer quadri: r .~ Z
Le xe robae: ma no’ I-XC però. ladri .. '
n ` . Weſtaelapura, emerazventaez. _ . .'
:NM-gm Voltemoçarra,e‘vardemnazîſſenetma` - -..- ,_ ;,31
.
'zzzeldretozde Che . in ſte . i
. .Z` . i; DI

-W‘d‘sffl Regiſtradeghexè ſtemmi-'are, -:ég - ;zii


, C'he’l Mondo mgene‘ralmolto le aprecia_.‘~ ›
*7” . x
**ñ- /ad L
- ”mio renzo. …3,
N0' ghe xè quadrofla inſofito 3 ò_ ;in piani :SK-.1 ;I
' Che no:2 gheſiazconfb-auagantimoti, vu:: :"î'!
Figure d’ ogniſito delëzílótì'y' ì . r ario_ Îi …
Del Vechio Tentorìetoçe de Tician, -~. . -,
DePaulo,de'iBaſtànü'edelSchiaon, ‘ ’ -Î Ì -î
Ede tanti altri de maniera 'chiaraz- ~ '- ì *
Zogieixè'ſenzä machia-,e *ſenza tara: i.» '-î
Ghenefxëjzer-elîmaneo vtá’milion . ;ff - -Îrîî z
ChçaleOÒloned’E’rcole
Inalzàívtnètxìini la ſtà:
baia-Pirata, -Îrzzfl
‘ i:

Negljcxì'mùodo dä‘paflàr piùin 'lai "~'


Se' nó’ſe‘reformaſſela Naturas' z :ſi i; ~~'
Studiè purxydeſſegnè-Ì’ Anotomia, r i rire-..il É ’ -L z ;O
I rilieui , leſtatue-,e'i mandala-:n i : Sym 9':. 1 ~
I fini de Pit'ura è’certo'täliſifîéî :zh :z . tm a! f:
Che vn quadro s"hàda fajrzëla xè f'dnia'; ì ;223
Ec.Vù disè ben: cheta'ntefcir’ſiir'nonieí‘- - . i '. :'.tÎÌ
Chi ſti diſcorſi 'voieìiîerggréàderçz **ñ-*i zîr’; 2
(Deſt’Arte
Qgeſteì'ñönièmoſti-enza"
íàî V‘híacole; ?MM Ei
ò -fandoníee; :p o(t
Veramenteſt‘eſtradeè ſtà inuentae , Î › 1-3' 3
Daínoſtrí Venetianidiligenti; ~ _v - Î --Î
Lori èſtàiprimí—ai'arſti fondamenti, :-:.-;:"- : .. ;
Egiuſtoaiviuòi le-hàîra ” enne., ;IQ-3:* --'* --ñì
Chi voleflèmoÎdireheiñ-V" ' * ì‘ ñ i ‘--’:<*:,*'n,.² -
Non incendeſi" " elìvëroì-ſtudioó, e l’arté-n. :i: ì ‘ ñ
De depen'zerin tole,`it‘1tele_,eincarte;, .
Se ghe puo] dirr‘che 'boni criſtiani ! ' ''
Che vuolaltroche'dir‘: nofiiſtudiaua'eéz :iz- :c “ L e.
Itiraua le coſe-de `maniera: non} ;e '- i *J ,,Jñìî‘á_
La xè cuſifëóià‘; no'laptèvàratshm WN .nl *ì* i
i _Ghedigochepur‘îtiopo i fadigauzix rum-.un
.. ‘ 1_ 1' 2' r ‘
“x40 ,Vauro renzo:
Bcn’èverocheDioghedè ſtodon z - ,-.ç
Defarquehcheno’hàfato i altri tuti, ,t o
Echc,in ſta parte-da natura iſtruti; . ſi; ~
Iſu rad’ ogni altro elparangou. o ~› …—
E ſe inoſtrihàſatoſacilmente -; z ~ 'Jin
Ste belecoſecon uoca fadrga; `~ . ,
No’ocoreche ' unpredica,ediga, . h. ,è
Che a Venecia ſe ſtudia ò puoco , ò nienteàì,
Veſti hà ſtudià le ſtatue,che
Equeletute,che ſetrouaal xè a Roma,
Mondo, ~ - ..u . ~.
a,
— , “ì'
Con ſtudio imenſo , e con ſauer profondo: :7
Perchea Venecia ghe xè Roma, e Toma, 3;,
Gheleſorme,cheſùsù quele impreſici ;z 551.0,
Edcqueleimodeliinvari' muodi .i _ _ y, z
Edecera,edetera, e ze si vuodu ' f; ì'
Cheiſoldifàſuolar le ſtatue ;
Se ghe ne vededa molti Pitori. . "Î .- .' ñ»
Ghè la N0re,elCrepuſcolo,che honora z
El Mondo tuto,eriueriſſe , e adora, -4 L, ,
Detutiqueibeigropi,che
Ghè quel vMic‘hiel,Anzolatr_-ai.-;Scultori.
in Fiorenza ſi “E. y '
3333?' Fece quel’ecelente Zan Bologna, _ `
nom:. e Cheatutel’ altre ſtatuefà vergogna,
“m”- E ſe ghe puoi ben dar de l” eminenza' .

El Laoçonte , ſtatua… del’Antí o . ,.


Ì\

'.
i
Laplùſamoſa,che mai ſu e viſta, È e ..- ;i `
Che artihcio ,enatura ghe xè miſta. .'
Mile volte de più de quel ,che diga. . h . / i
Torſo de Beluedene Imparato", . ~ - ;i
L’ErcolesiſamoibdclFamcſcs',À" — *le
LaVeneredeiMedící ,C Fiml’l‘cſc" 2'. ~~ i Î
Derucíifamoſisimisadtpri.
:z-ì— -. 1: ' T ' '57W
.ram-o renzo. n4
,E,per corobar ſta verità, p 5333;*:
Quel ſtudio sì perſero a veder baſta, ~
Chetùdel Tentoreco , e che contraſta
Co’l Tempo 5 e in la ſo' caſa è conſeruà
Da quel Signor Baſtian , che ancora lù
Tentoretoſe chiama, ereditario - 7 f
De la ſo' roba,e de quel bel' erario: "
Ben teſoro formal de gran virtù .
Ec. Vera felicità , dolce conforto .
D’ vn, che ſi:parte de tera Todeſca 5
Nauegando per l’ onda Tentoreſca";`
Al fin trouar de la Fortuna el porto!
Efarſe erede, e vero poſſeſiòr i j;
De' i ſruti, del' intrae, de' i caſamenti , z
Cheſùa uíſtai da quei veriecelenti
Peneli , e a Virtù fè tanto horror!
Einfin deifinihauer in ſo’ balia 'ì
Del Tentoreto le viſcere iſteſſe!
No ſo’ che più bramar’mai [è podeſſe
(Manto hauer per mogier l’ iſì-:eſta Fia l
Co’l’anche ereditar del Temoreto f‘
Apreſſo ala Virtù, quel gran Cognome l.
C. Fortuna ti ghe vedi ,eri sà come -
Inalzar sſe ti vuolgdegno ſugeto. ;52,
Infins’hà aſauer,c ei Venetíani iz; ‘
Fà ſtudio in quele ſtatue con. la mente: z. z
Ma no’ iſe ghe dà in preda totalmente : ,
Perche i poſsiede in l’ arte molti arcani ;
lſe val ſol de quel, cheal ſo’giudicío 5 CH ”ſe
Gheſetueaſar quelafigura ,impreſſa , ' r :gine-:'13
In mente ſoa :chela natura iſteſſa , . '. ‘ *"8*
In tuto no' complíſſca quel’oficio. 5, . 5 _.' M
i ñ a
x42 ,VENTO TERZO.
.
*rw*

‘ Chi no'
Ma , co’l zonzer quel muodo artjficioſo,
'LOIÎZC ll Dl] I’tì,che ogn'vnoín ſanità zauaría: ` . ,.
hà pcrdon. Perchecome
No’isàzper queſto
bama quel:
l’Homo
'Canaria
è curioſo.
L71. - ñ ,' .- -
Chi diſexmino’intendo ſta Pittura:v -r-.- ñ -.C`2
Chi la in
tendc,e chi
Chídiſe:míno'ſo’ co’ la ſiafacaz- . .v. . .Î
no' la in Ne da ſtatue, o d’ antigol’è recracazkh - í :,:4
tende.
Eſilaxèpiùbelade Naturà. ’ ai am:. 1'

Altridiſezl’ètutade maniera: ' ,.Z' ..4. *fi .3:.


Maſenzaelnatura],no’lcredomaù , . 'ſs,
Sxchexfàtra de—lonvn‘ tananal, K‘- ñ ,uz .-1
Che dura da marinaio fina a ſera . ñfl :. iz'ñ _
Co’ldír: la fà aparencíá cufigranday. .ñ ."2- -.’I-- x 'I ‘
Che larzpífle el cuor de-chilavedezî . L "raf E
Vna naturalezza ela poſsícde ,` ;il v ì :- Î. è
Che la bulegacérco in ogni banda. ’ '‘
Ghè forza tal; 1’ hà colpi sì brilanti', ì‘ ì";
Che più la v‘e fcriſie ala lontana : ,- x
Machiada ápreſſo, e a-largo la ve jngana‘l. 7x:
Veſte è negromancíe ,queſti xèíncantí . i .i -ñ'
Come l'è ſata ivoria' puf: ſauer , - r: : ’ ` ì' ñ' `J
Perpoder'laimítar-co’l ſo’ Penelo , ` - , .
E i và cabalízando co’l ceruelo: : .ſ7
Perche in efevo la ghè da pi-aſer. _Î -
Ma quei , che no' gheafíua c0²l-_giudìcío, ;zi ;zî
Eche no'` intende quele‘ granlecion, ` …a .a. i
Eſe
Ireſtaopreíèíinla
mecca ſprezzarrcputaeíoſhſ
quel’eſerclclo. ~ ~ ' , -, L
Vna volta me dlfle vn certo Ami o, E
Che’l ſecredeua-d’hauerme íapà; ’ .: T)
Co‘ldir: mi ſtimo chi' s’hà-aueſmàñ :- ‘
_ E . Più dexutiale ſtatue-de l’ amigo . -
Perche
.VENTO TIZ R720. x43:
Perche l' antigo infin xè’l ſondamenw‘
De chi in Pitura profitarſe brama .
Qyelo xè‘vn ſtudio,che’ldouer el chiama:
ñ Α (Luci da al :Pitor el vero condimento .
La mia reſpoſta ſù con ſto motiuo : o ,
El Pitor xè vna ſimia de Natura. - ,3'132 ff:
Stimo chi al natura] iä Vna figura: i? opinion
Cheinfin le ſtatue è-ſtatue , el viuo è viuo I
La ſenta queſta , che vien a calzar
Affae 'corentemente a ſto diſcorſi);
Ne fazzo miga a ſauole recorſo:
L’è de' iCarazzi, che no' i puol falar .
Moſto Aguſtin da brama virtuoſa , ,guſti-,u
Se diſpone, e và a Roma ,’ e hà gran dileto Cìíma va
De veder quele ſtatue, che in eſeto; ² ”"
Romaè ſtímadainfin marauegiola . _ .
Daſpòhauer amirà quele virtù, - , - :L i
L’inuida ſo’ſradel , che xè Anibal, - a,
AndaraRoma con parole tal: ~ ,ñ-- -Ò ,
Vien , che depenzeremo ancora nù .
Rcſcriuendo Anibal, tuto modeſto, ~
Reſponde: che’l ſcinfiama da roſſor, .
Penſandoaquele ſtatue de valor; ,‘
Si che no' l’ardirà mai defar: queſto. ' l. ;
Aguſtin ,chetdecuor xè generoſo, .- . . x _ '1:
Eſorta ſo’ſradel no’temer niente: ' _i
Anzi che pur el_ vegna aliegrar‘nente
Con'ſto-conceto , che xè curioſo.
E vien a Roma, e no’tc- dubitar , - -I F c , d,
Che , ſe ben ghe xe ſtatue_ in quantità, Z lètirl'flii Ca
Te zuro da ſradelo in verita , “m
_ Np’ le ſe muoue, e no' le sà parlar,
- Si
144 VENTO. TERZO.
Si che gnanche l’antigo è tuto baza; ` ‘ 2-2?
Ghè la carne , e la zonta , e] dreto , e’I ſtorto z
ñ No' prende ſempre ogni Vafle] bon Porto: A.
Chi hà dà in tun ſcogio , echi s’ hàroco in {bizza
NoDe ghe
la xè alMondo
Natura coſatanto
, che x‘c lapiùbela
antiga
, :ì

Che ſù fata da Dio: quelaxè quela , `


Che hauemoda imitar: chi ?Poi-dll", diga .
E quando ghe vien zonco l’amſicro, i .
Che xè queldon,che Diodèa i Venetian! ,
Anchei cerueipiùlucídi , e più fili!. .
Zauaria ,e no'ghe ariua co’l giudicio ..
1.' è ll? n9 Ghe xè m0 certi , che maiſe remuoue i
xiuo ſordo
chi no' vpb Anzi iſta pertínaci in Fopím’on,
intende: . Che noi conuence la giuſta raſon,
E i vuolche ſiaſeren quando anche piene.
Apropriar ſe puo] queſti flag-:ti *
A cerriarnafi, che-'sà da marcio,
Che per deſgratíaſhaper ſ0? deſh’n,
De vin vaſtoi ſù pieni i pouereti .
Douenoì val cal‘cina,ò bcuflolarli ,
Oraſſarli de drento , e pur de ſuora e
Si che biſognain tanta ſo' bon' ora
` Easìhàdavntegnír
Sora bonfirogo-meterlí,
(la maſsimapere bruſarlî.
certa ,,
Che la Porta real dela- Picura'
In Venecia ſia ſtabile ,.e ſegnra ,,
Bacini quei,che vuol incrarghe ,, allerta;
E che dotrina taflia Prà: flormada
De vn. ordene compoſito in eſem
De] più bon, del-'più bel, del- più perſero;
Da Natura ,e da l'Arte anche agiucada
, AGE
,cum-'0737831250. P145
?Lie-l mio tango Sigçìor’Paulodclseía‘ ~`- 'Dì-ì z'. …o M
Dxſc:ſonFnrentm’;:ſo’ç0nficſíàrlo-:~ ` 5,; …o
Wandopçròfflhqdeſhwra parlo,` .. ;A ;Zaffi-;Lì
Son Vencnanznanuodc ſincera… - 'f _ nach.. ‘
’erche ue] mio maeſtro, che ſegondov
No' ùaniffimPícor dela-Teſtata, .
Tegniuzía ManieraVcnetían: 5
Per ſuonano mirámlcrdel: Mondo .
Dìgo dçlPaÃígnañ , che dir ſoleua: ~ i
Se ínganá chipítor‘d’ effet- ſe crede- ‘- 'Î 33:37."
Semandaravenccím‘onde ſe vede; î :ZTE-fc"
Che quel ſodo eárùntbc’nìf ; ax?- I ,
Equal ſe troua ſpirito , '. ,` 12.1!
Che (diſeuzhìì )~ſpcculátíuá, E5;
Cheqonl’ imagna, eco’jrpmeloxa’ríua :af )
A inucntíon , amaníerat, a ſegnata] è 'z- .‘
Mano’biſogmfarbuhedàſgherom .. …jp-;Z
Mafòpialoco andar conlaperſona, ›. .:11"
Chemolcopiùdeñqueſ chelè
Sevcdeinatopradcaíſſe’xò vero;raſona .:z-1'.)
.5…) -

Ec.Epur ſto Paſsígnanzſto' Caualíer - .. _ ..


xè flàsívaloroſhfls‘ìíntcndcnccf ' ’ .î
Che in virtùd' v‘n panel più che cedente,` -
Celebrarîle ſo’laudeè ben'douer. .:5225 .
C. Digocuſi-,che chi-vuoIdeſpogíarn-zmax.. - .
El cuor dala paſsíon ,da l’ 'ntcreſſo ,* .- 2 -:
-Ala ſola Vírtù dando el poſieflo, ’
Co’l meterſe vogíoſo a ſtudíar;
Oflèmandoirecordí dc' valor - z z‘
DeſhnoflrígranMjſtrí ín’telígentíì' ñ? 'a ' , -- ' ';"
Co’leflèraqxratí , edílígenti, ì -,,. ,- . k
i Prendctàgmndorrínaflcoghonor. '2)
;zz-.fà T " Senza

’ r _
:46 ,Wanna-razza.
Senza i qualireco'rdi ,- ediſsiplina r' Î:: ?ax-ST” …È a
In darno ogn’vnoíè ~afadigherà: - ' Î : ' *ì i
Anzi ala condicion giuſto i ſarà ‘ - - 'ì
De chi, ſenza el Dotor, rio] medeſina . .²
Si ghe fuſſetal’vn, che per eſempio 3;:.
Andaſſe a ſtudiaravna Bologna, - _ F/i
Per ſar da ſi quel, che de far biſognaflzſl‘
No’ ghe daſſemio el titolo deſcempio è- --ñzſi
Perche per veder quei Libri laníní , 5 ‘ Î lv ofñi-Î
‘ Greghi,Caidei pieni devarieſciencieë ~ñ_:
ISenza chi ghe moſtraſſe
ſaria giuſtotran'ri le eſperiencíc,
.babuinisx ui: ì
ñ -Ì l’fflg‘- mi")
Batè pura Vna porrà ;mezze dì,urm a'. li Hp ”i
E habíè bonbrazzo punquanw volè; S. -zr’ ì
Certo che drento’maino’gh’ intr’erè , cri?)
Se auerta- no*la vien .'Xelacusì? :"Îì A
Ec- Laſſemola pur' chi no’ la intendeñz-..z -: z r î ñ‘.
Troua elpezo per lori , eñno’* Pr altri”: mi
Chei ſazzai beiiinzegnhiîdo‘tizeîi (midi)
Deſmontemo-
Che chi haben
, cheſeſimd
cauedaiìa_fà
Santa
.-le- ſeconde”
.L 2-; .:f:.

E: 4° 5- L’è vn pezzo ,‘ che no' hò viſta ſtà-iíbleta.<


' OSamaMer-.amente benpdeta,…~›: ñr ;xi .41)
Rezinadezvalorzde gratiapiena! .- .Î-J )
Andemo purzauanti‘alÎAltar'_grando,ì..3r-_Îîfî . ’
E rendemo al Signorgratia-infinita ;v—'E- . ì
- Che da lùreceu'emo el fià,ela~vita ,‘ i'
/ E l’ hauer e’l ſauer de quando ,, in quando'.
C. Chivuolveder lÎehilog’oRealx o .-ſha. .. .
fflfi‘ìiìn'; Dela Terayedelcieh'vsnidozinſiemo’j o.
”ma
Lenga "-
del , contempla
(Lieſtoèdeìgloria vn vero‘ìcauedala‘
quà'ſte'preciofi: geme‘L-v `
chio . Regia
VENTO TER-20. . 147.;
;ia formada da regio penelo ,
)eſtinadodal Ciel per tal' efeto ;
'iter che ſe `uol dir vero dileto
Del Par-adi o , per ſar quel modelo . ~
iaſi che ſe puol dir, che’l Palma vechio
Habia pianràla Palma dela; gloria ,
ln figurar ſtà~ maeſtoſa Iſtoria . . ~
In ſtà tola virtù fàgran’parechio‘.
geſta ben sì ch'è giuſta naratiua! .
Weſta ben sich’è vera dicitura! - -
D’ ogni altra aſſae più val quefiaièrimra:
Se ghe vede l’ aeion-veracex, eviua .5… .
»Io ſo’ ſe chi è ſtà boni de ſar cantoni; -
Sia perhauerbilbgnode [criteria-'ì ~, . ;t ì'
Che finza de darîlaude al ſo’: valor, e
E cerca tion-.ghe deſtmmente-el'vantoz
ſocai dala palèlon ſoffi', e da; invidia, 7 v i
SemoſtraconxTnroleP-adnlatónië 0:14; . i . ~
Scriuer delori ,ie’ldè laſſar. memorie: '-* -
Male ſo’ pene è penede :perfidiash` i.
Eminente Pitor ,’ 'come xèx queſto, ;È - . .
Chedoueua ſentar sù nobil ſedia, t . ›~
Elſemete‘inmnpalcodacomedia, .api '
E ſi el²ſe abaſsaoon {utopico-:tica ;.- ; Îs’i
Doue letrouaÌeheaìvn-mL‘Semideo'ñ a , .-' "un, ñ- '.
Le ſtñlaudefia dir2-.no"l’èáeceleñte,ñ *o* ñ '2
Ne raro ?queſte "è laude equiuaiente è
Anzi l’è acuſeda moſtrarlo a deo. . .
Oneſtoè pur bonde. render lande a :Dio-ir'- lt;
Colſo’penel, noîeheaperſona . :
Epurpena ghe xè;ehetahtoèel.danaì,* .n. z. .a
` ,Enea ſiàperſarlodar in diioè— .s '~‘ Z `~
’ 35-1- T 2. Vuoghè
14$.; i, VENTO TERZO”.

Vuoghè quanto ve piaſc alarouerſa',
Che in hn queſta xè‘vuoga da galia -.
El Palma xè imortal; queſta è ſenia- :
Fè pur quanto volè ,che l' hauè perſa.
Gran ſtupor i achí vede ſte piture
Ghe par de veder carne , vita , e ſenſo .
A guardar ſto palon , quando ghe penſo,
Che ſe muoua me par uele figure.. i l * :13"*7
Certo che a comenzar de a Rezina '
Del Paradiſo', che è siì maeſtoſa_ - **n.
Con ſazza reſpl-endence , e glorioſa ,_ ma' .'
Con granraſon quel Rè là ſe ghemchiha
Vardè che bela ationl come l’adora
. :'15 z f.).
-' :cf -ì '
U‘ -
Quel Celeſte Bambin, quei. pargoieto, -l :3-5 ›, ., * r l

I
Co’l baſar reuerente el brazzo drcto! i' - .3 z

(Del‘afeto—,e quel eſtoel. ve inamora- ~ * ‘ '


Che Santo Vechio!v gracie diuine!.
Tocar 1’ Eterno Dioeonleſo’ man, -ñ .Ã ,'

Che vegncanolontario a ere' human ,


Per liberarneda ,tante maine! - `.;L .`.
L' altro Rè, ch'è ci ſegondo a far v.l’ Oferte ,
\
Sìaſetuoſo , a quel “ bambin :Gesù ,. .~

L’è cul-"rbel ,chen07 (è puoi* dit; più: r


Par che’lì- ve moſtra Vna alegrezz'a anemia i’ :
Tai venuſtà ,e modffiiael- om insviſo ,
Che inuida ogn’vn-,chc’ vede a venerarlo ’-._ ' ‘.
E,mentre uà mettono a contemplano, ,
Par che ve avnì idea de Paradiſo. ‘
\
MaquelMorÒ,-.del:801piùtreſplcndcnte, - . _ f

Per ation—,cuſi viua ,,e sibel’ ato i i


- i Certojmçaipoſitura-eltxè
Che l—Hedepento', eſrelz-ve..ſtai-ato, - i .zi.
par vivente.
ì
Vede
/`
VENTO TERZO. a* x49 z
Vede] là ,tuto brauo , inſtiualà,
Co’ i ſo’ſpironi,eſamitara al fianco;
0 Dioìvardelo: hò-pet negocio franco,
Che vnde ſti zomi ancora el parlerà!
Certo ſe vede eceſsideſplcndor, o z
Che in agiere prouien da quela Stela,
. Che , per eſser sì lucida , e. sì bela , ,4
Dà l' ochio anche ineceſsi de ſtupor.
E particularmente. do Putini
Apreſso a quela ſtela benedeta, 4.
Tuti gracia , che l’ochio apaga- , e aleta;
Forme ,che ve’i dechiaraper diuini. ~~ -_ 3
Epò l'architeuira,che condiſce ì ,_ , ;z
Tuto elconcerto del' opera graue, _ ; .1*. ñ
L’è dela maeſtà- certo la chíaue: E Î' ;
Pene] , che mara ie partoriſcel
Sete Cotone vedo in i Pitura , _
Criſto , Maria,SantaElena,ei tre Rè , ñ
E Sant’IſepÒ finalmente ghe , 3 — ‘ z
Che hebe coronaverzena ,. e pura. ,, , 3;
MeMerita
ſia licito
ſtoelPitor
dir , che vna Corona
d’ eterna gloria ,. ì ‘ ì -, z
Per l’ eſpreſsiondecuſi bela Eſtonia :
Si che Fama de lù ſempre raſona .
EC-Veramenre vna gloria ſenza fin- '
Merita-ſta virtù, tuta [bilancia . c
El merito-per lù ghe ne {a inſtancra:
L’è tute zogie in oropiù che fin . .-' , --
C. Sotoſcriue aldir noſtro, e rende fede z r Ma in y
A [ama verità-Pala i. - ì. i Mari! Po;
Che xè inSanta Maria:,drta Formoſa; ñ moſa del
Doue vna viua Santa là ſe vede- _ Sam ÎÎÎÌTW
150 VEN?"JÎTÈIBRZO.;` ‘.
Santa Barbara ghè, tuta ſplendente, ; .
D’ alta ſembianza ,nobile , e diuina t ‘
Echi la vede volontario inchina,
El cuor deuoto , e l' ochio reuerente .
Perche ſe vede apreſso a quel'. aſpeto
Regia magniſicenciaiu viua forma r. 4
Diga chi vuol ,-quela è del bel la norma 5
Ne ſe puol darla in ato più perfeto.
Che xè in l’iſtcſsa Pala San Baſtian ,
Nudo ,de víua carne natural; -
E Sant' Antonio Abate, che aſsae val: ›
Baſta che’lſia'de quela degna-man.. , , z '
Sevede lagran Madre de pietà-5 . - J…
Chepietàrende per el gran dolor, ì i z ,. z‘
Chelamoſtradî hauerdelſdsignor, .-î
In btazzo morto, er gran carità. __
OO
Palmavechio,
che maniera òmorbidazeſquiſtai
rngular giudioio! .1.03 L
Icoloriquà sì godela vita, :lenir- -, -x _ ñ,
Ela Natura inuidia al’artificíoÃn-p ‘ '.Î `~
WW Ma ghe xè vnfaltro quadro venerandoz -z’ ' ’
fnlgrgarr Forſi tra r più ſitmoſi— eI più famoſo; *
,fffimggjj Fruto de ſtà gran-PALMA glorioſo; -
lia giurie Virtù de quelpenel sìzmemokando. .
‘°“ ‘°' Ghe xè Maria , ghe xè Giesù bambin;
Ghè S_ant’lſepo, e’lPrecurſor de Chriſto .
E gh’mtra ancora,adecorar ſto miſto;
El doro Vechío,‘el Santo Dalmatin. -’
Mal’gdeade Maria, noſhasignora L, - .
Drmenſa grauità,tuuäeſemplar,-:Én-^ z ..
Ogm hdel Chriſtian’fà inam‘o‘ran; ,è ci .: . ,s
i _E chi la vedein ñzenochionl’adora . i
›- Qzando
` -YYBNTOÎTZRÎZOQ :zz 15!
`OyandovnPrencípe
Subitolìèintroduco'ariuaínfla Citì-
a fla'Pitura , :3:7u:.mb-
ff'fl . ,
E ogn’vn a forzza d’ oro la procura: ' ' >~
Ma’] Patron ghe xè :topo inamorà .
:.Cape! biſognaîveder ſto zogelo. .a
Eco‘V-ùme’ disèr, chei’ècuſh" î‘Î’ÌÎ _\~ I
ñx
Credo cinquanta volte *aſsge de- gia, 1'; '

Eche’lfiaxrèiſquiſitianche’lpiù
Diſeme de chilìèíper corteſia, _› 10 - ~ . ſi~(’
ilſì.

ì' 'Y

A(

Che anche mi ebvîgio ved-.:rpm Sailor'. ’


L’hàquei simqoratora --’ "
Píen de ſäeofldiä,ìflſingulflk’-Gáiäî 7 i,
Ben Galia da FAQs-'Piena- dé ſcientña, > - -'._.²~
Nemiga dëie flaudezeì‘deñ’i canili; ñ' ?mis '
Socorſo dele Vcdoe, e de'vi‘ Pupili: _
Galia, che per' ififiegna hà l'EldqLienfiaI
Ol’è
Diletoìde'Pàuí-á’zedeí
mio amigozezà sòehcdeſëe has-
PHP-nettaÎ-ríj
-1 .
E ch’cjl—'è'íríteií ſenteìáxſhäz‘ »íëgnöz 512*!
Ma Ròpartíè’u ` r* m'ino’ſſaueüa’: _ì - ‘ fl.
:on
Zontíala'bar‘ca
fie parole ſemo
2' vegnizvia‘
vnì‘altrà 'yoita _
No’ ſe pílùkeſinſigulary’h’èffiárb
O che puòlſakdë;SW-ia 'greater-amava
ſ’ ‘ j ` -Ȳ= v':

ADè
Sanpurdièſevogàesùìálíègìramebtes
Spìríto‘àîdèſsd near-Mv”:a? z.:² ,
Che ogn’vn deîvù xè brau‘o ,"e'ſuficíencéä
Niſun ve áuanza a manízar vn remo. ‘ñ
eramente chi intende Ra Piram,` * <7 J ~
Ma con kon guflo , e con’bon {er rimedio,
Si che’l ſe diga vn vero intendimemoz ~'
E] puo] am’buirIo a gran ventura. "
Perche
i;i5; .er-mento rea-za.- -
Perche ghene xè 'molti, che ſeerede ~ ‘ ;uz-f)
De cognoller el peſce de ſaſon., ' '
E in pède tognaitien elſuregon, 71"}
Ed’alega,edc granci impe la rede. _ . ,
'ſmi ioſeli
Banti penſa d’hauer la Vale' piena . jz, .
no' eogn De orade vechie,e cie’uali',ebarbom? ñq
ſce] gran ~ Eſighè nome ſcardole, emarſioni z
Da ſtarpezo a diſnar, ſe malacena;
Biſogna
Noîg’hauer
hà dapaqiencia
intrar , ſe, nò
che.chi
inſto Mar
è marinerz- ì »s 'z
4
Che ben intenda el bollolo, e ſauer , `z . n
LaCarta amena deodel Nauegar. ñ v;
Che xèdequeùzche J .-’ *- .rr-1:2
Chi più
ſpende mi Ediſe : vogio ſpender puochë bezzr, i V
co ſp end: Etiol sù de’ i paſtizzi, e de’ i ſporche‘çzi; r;
4-_ Co'lſarghe meter de bele ſoaze: , ;z
E pò vuol con ſofiſtichi argumentiñ ~ ,- ~_ k z »i
(Perdieishenesà [rimette-definita—'1:1 ‘
` Far parer bele; edar gracia,e :ventura
A le ſtrazze , che in cala i fàcontenti . 4
I hàpeiòleſo’ claſſe ancoraloría- : ñ!)
E iſtpretende d’hauer cognicion, ‘j
Co’l dir, co’j vedevn guarito: queſto è bon:
(Aieſtisì ,"cheixèben ni colori! ` ,3.:
Ouerolè daqualche ſtrazzariol ñ ñ '- z
I troua vn quadro vechio ſumegà , t_ *
Preſto i, lo compra ſuſo , e’l porta a cà;
Ne i sà , che quel de lori èñ più mario] - i
Adeſſo n più barche i ſtrazzaríoli, _ ~ . c _r
z E certi cabaliſti induſtrioſi , ›
Con muodi ſtrauaganti , e curioſi ,
Che no’ſacerto iveri ſqucrarioli. s
, . e
.IPENTÎQ-TÌEKZOÃ -, 515i
:nous certi raſoli moderni, , i z _fi
Che laPitura in le boteghe mete,
Comelafiiièe cordela a mazzete;
Stimando d’ arichirſe , e ſarſe eterni;
moſtra, con la rai`a mercanti!, z Dgr-'rura
' ' ‘ ' ' da ai ſo
Deiquadrettgalanti in le caſsele; mc…
Co’idirevien da lontan ſte ,coſe belc e
Queſto è depenzer fin , laor _ſutil .
io varda'che le rane hauelèe denti,
E in ſoldi eonſiſteſse la Virtù . ,
Che l* ignorante [aria quel dal più ,
E i Virtuoſi tuti mal contenti.
› pòuera Pitura , che è reduta ,
In man de Boteghieri , e de Fachini,
D' Ebrei, de zente vi] , de Baratíni ,
Che co’l brazzal de uà , e de lài la buca!
*gn’vn crede chiapar ardo ala Gata;
Ogn’vn crede inganar el ſo' compagno;
E chi più crede fà manco guadagno ,
E ſpeſse volte in trapola ſe cata .
| verità che ſe faria comedie
Chi podeſse parlar liberamente.
Ma molti rien insr‘ , _ne vuol dir niente:
Perche per certi le ſaría tragedie.
he xè vna quantità de Malandrini ,
Che tende
E con a barchizar
chimere e _queſto
ghe mtrrga , e quelo
el ceruelo , 5 ua quelo. ‘

Co’l farghe rior de' iquadri ,chiaparinL


quei, che puoco intende, e molto crede
Crede anca de chiapar lana franceſe,
Eſi ivien condanai ſpeièo in le (ſfeſez
Reſtando preſi, come oſeli in re' e.
V Vera
` . ;1:54 rn-:Nrañrzn‘rzox
EG. Vekamente cognoſſo anche mi cettí , ‘ñ~ ~ s !`. _.2 2.:':
Che fà i ſopra intendentí a ſegni grandi, - 1.?
Eprofeſſa d’hauerſcnſiamírandí, 'D
Etíen vmor d'eſſerín tuto eſpercù __
E ſi, ſu’l coſtítuto del ſo' dir, -
I ſcantína,‘e ſe inzam da ſo' poſta :
Che no' i dà mai per eto vna reſpoſta;
Ne’l ponto ma’í del' arteísà colpír.
C. Alcuni ſe ínamora in la vaghezza:
Ei xè ala condícion de certi tali , _
Che a foſsína pia el peſce in cei canali:
Perche l'è facil coſa , e de preflczza .
Yando el tempo xè placido , e ſex-en , -
’ aqua xè chiara come xè vn Criſtal z a
Ogni bare] ſcorſiza quel canal 5
Se vede e] peſcea .guízar molto ben .
Doue ſe pia con gran facilità, J
Per ordenado, molcipzſſaríní :
Machí vuol peſce groſſo, dai confini
Se parte, e in alto marſeflarga, e và.
Elà biſogna profondarlarede, ‘
E'cognoſsenle fire con deſſegno:
Là no' ſe vede el peſce: ma l’ ínzcgno
De’i Peſcaoriîbrauí ben ſe vede.
LàDe
e] valor
quel mar
zò ſecuſi
cala
grando
ince’lprofondo
, ecuſi ímenſo:
La raſon al giudicío dà e] conſenſo; '
Là ſe fà diſtiflcíon dal adro, al tondo. b,
Perche 'el peſcar afondí e quel, che val , L
Che a {far-in pelo d’ aqua no' ghe xè
Sciencía , che in ſondipuoco piùd’vn è.
Ogn’vn,che tenda~,ariuaò ben,ò ma .ñ -
dcſsez`
VENTO TBRZO- I”
ieſiègno,òdeſſegno , ò Tcntoreto,
D peſcaor da Rombi , e peſci Toni ,
)a Varioli , da Sſogi , e Sturíoni ,
’eſce,chgi Comprauendi rien ſecreto.
,hè pò certi ,che .ſtà tuto l' ano
.igai al palo'con la, rogna in man ,
i cerca d' íhcozzar peſce noſtran5
*erdendo tempo con ſadiga, e dano;
:ſti crede conl’ eſca d* vna ſchila ,
mero con vn puoco de moleca ,
?he xè la ſ0' maniera magra , e ſeca ,
iarqualche perfeta, e bona anguila.
>iſogna ſauer,che’l peſce acorto 'lñGateſinf‘
ide delPefizaor, cheè grimo, egramo, uhî‘f‘ffl*
l’ eſca el magna', e và a tartir sù l’ amo':
he l’è ( co’ ſeſiro] dir) peſcede porto.
ghe xè , che và con l’oſtregher
raſcando el teren per le ſechere .
peſte xè quele barbare maniere ,
`1e no’ poſsiede vn pelo de ſauer;
per el più , co’ i tira sù la peſca ,
ngo ſe ghe retroua , e Granzi , e ſaſsí :
geſti tra via ,con le fadighe, ipaſsi;
: i sà mai el , che i ſazza ,ò come ,i treÈam‘
m che g o , caro el mio Compare ,
To ſto tempo con ſte zentilezze i
eeſte xè diſtincion , piaſeuolezze ,
e ſcruea chínegocia per capare.
Spiríto donca ſemo zonti . i 'b “0h Mb
chebandavolemío deſmontar? 5km».
ríua de’ i Padri a mi me par_ .
:ſia la megios ſeben fazzo r conti. i
V 2. Perche
156 VENTO TERZO.
Perche anderemo in Reſet-Orio in prima ,
Doue quel brauo lſepo Saluiati _
Hà ſato quei bei quadri, e ſegnalati , . _
Che ogn vn, chei vede vn gran teſoro! ſtima .
E zireue ,zireue quà a premando:
Ariuemo ala Riua‘ de ſti Padri.
Ec. Tanto che in Reſetorio ghè dei quadri
Del Saluiati P ghe ne hò guſto grando .
Se ve hò da dir la giuſta verità ,
E n'o’ contarue vn pelo de buſia ,
Mi no’ sò miga ,che quadri ghe ſia;
Ne sò ſe ala mia vita ghe ſia ſtà .
(Dei , che xè in Geſia mi arecordo ben ,
E i regno in la mia mente de ta] ſorte , ñ
Che no' mei puol leuar nome la morte ,
Che al'- ora laſſar tuto ſe conuien .
Andè auanti, Compare, e vu Tomato;
Che mi ve vegno drio cuſi pian pian :
o@ xè bona la riua , e a darme man .
No’ ghe xè in verità biſogno , o caſo .
C. In quatro paſsi quà verſo man zanca
Se ariua al Reſetorio (come hòdito) ‘
Queſto eì-l vere ſentier real, e trito
(Go' ſe ſuol dir) che ne guida a man franca .
Et. Tanto che' adeſſo , adeſſo vederemo
Del Saluiati la degna ſatura? ~ -x
Certo l'è ſtà vn gran lume de pitura l' -
L’ haueua vn far , che 'hau eua del* eſtremo .
C. Adeſſo vedo ben tuti i ſtupori ,
Rcſetorio Che puo] ſormar Natura , e l' artificio .`
de S. Spiri -
lo .
(Delio è vn’ eſtrato, doue hà hauù e] gíudicio
Cimento co’ i `peneli , e co’icolori, z ` ',

El
VENTO Teztjza. 157
El noſtro degno Caualier Tineli , 1-…i 1...;
In celebrarde ſtol’itor l’inzegno , *gf-fil 5***
El diſeua, che in forma,echemdeſſegno, `
El faua marauegíe co’i neli.
(Dà tuto xè ſchietezza,e e iadria. Cm de
Vn gran‘gíudícío haueua oPitor! çhriſto ce‘z
Weſtaèlacena ,doue elRedentor
Iſtiruì la ſacra Eucareſtia. MER::
;iz ` ſi
(Dà bate l’ importancia in l’ aplicar
La mente a l’ eſpreſsiua dela Iſtoria .
(Deſtaè vna menſa ſenza pompa , e boría:
Altro fù el fin de Dio , che de magnar . l '
E per queſto el Pitor non hà ſormà
Ne Pagi , neliuree , ne Seruitori,
Con pompa de va’ghezze , e de colori;
Ma la ſimplice , e pura verità .
(Del , che l’ hà ſato coninduſtria , e cura
Xè ſtà cercar le idee del Paradiſo .
Per ſar _de nobiltà ſplcnder el viſo _
Del Redentor , del Dio de la Natura .
E conl’ lſtcffil aplicacion quei Santi
Apoſtoli ,e‘beati in compagnia.
Co’lſar a (ogn’vn la ſo’ flſonomia ,
Chepar che i viua , e parla tuti quanti.
No sò ſe vn San Zuane Euanzeliſta
Sc poſſa fomar mcgio co’l penelo!
Mò no’ par che’l contempla è ò l’è pur bclo !
Mò tanta maeſtria no’ fù mai viſta .
Ec. O ſtupendo l ò perſero 1 Ò ſingular!
Iſtoria veramente tuta ſeno!
Più de cuſi no’ puo] ſar el daſseno:
Laſt l’oçhio morta] traſsecular. Ma
158 VENTO TERZO;
C. Ma la prego de graciaalzar la mente ,
Sofiro del ' E l’ ochio ínſiemea ſto ſoſito , e veder
f"? Îffiffi- Quel , che per natural biſogna creder
m' Che Virtù , e che valor ghe ſia aſsiſtente .
Qià, per operar ben, ſe vede Elia ,
Che ghe conuien , ſcampando , andar lontan 5;
Fuzendo per tal ſtrada dale man ‘
De chi viueua in ſalſa idolatria .
E… ſw_ Ma in l’ iſteſiò vedemo che , dormando ,
ſo dal An- L’ Anzolo ghe prouede al ſo' biſogno .
²P‘°- (Licia è vera viſion; quel no' xè ſogno:
L’è pan ,e aqua . ò bon ſocorſo , e grando t
Che con quel' aqua , e vna fugazza ſola *
Quaranta zorni ſacio cl ſe mantegne:
De muodo che in quel tempo mai ghe vegne
2 Fame; per’eſser pien fina ala gola .
O prouidencia imenſa , alta , e infinita l
Socorſo, che mai manca a chi confida
In Dio! chi queſto tien per vera guida,
Hä in tute l" ocorenze e vito, e vita .
Ma ſto quadro de mezode gran lode : `²
Conſideremo in gracia culi degno ;
Doue el valor ariua al mazor ſegno ,
In ſmgular acíon ,siviue , e ſode.
m _ d (Delio sì ,che xè aponto tanta mana . . ì
z, ZÎL‘LÎÎ ‘ lmpaſtà con el miei de l' inteleto: ’ '
' (Dà pioue el marzapan , pioue el conſeto 5
Viuanda de ſuſtancia ſora humana.
(Dà el genio de Pitura ſe nutriſſe
De ſta mana , cheè più che natural .
O ſacultà dc vn’homo tanto , e tal,
Cheal’ ochiode virtù cuſi gradiſſe!
Spf!
- ;VENTO TER zo. -ì’x -59
Spírítoſo Moísè , degno rctratq , ‘ ì '’
Formà da l’eſquſhto Saluían , `
Che per ſar pohture; e format ati ,
A] par de' i più ecclentí anche lù hà fato .
(Del Nudo là , che líeua el brazzo zanco
Verſo la mana , e de píarla tenta ,
E che co’l dreto e] corpo [è ſuſtcnta ,
Puollo atízar mai megío è O che bel fianco! 7
Se puol ben' aſcrmar, che ſta figura
Sia carne víua vera , e ſenſitiua;
Anzi pur ſe puol dir a l'è più che víua ,
Fata con gran valor ,con gran 'brauura . '
E quel caro Bambin , 51‘ tcnereco ,
Che de late è impaſtà, come ſe vede,
Rapíſſc e] cuor: perche viuo elſe crede;
E certo a l' ochío e] rendeva gran díleto .
Ma e] più bon (co’ſedìſc) hò kiſsà in drío:
Perche la torta xè 1' vltím’a in vola .
Ste Done è’l fior, e’l dolce dela' gola:
Le xè ſeguro e] megio, al parer mio.
(Delia in particular Veſtz'a de roſiò, > , “
Che quel'vaſo sì be] Culù ghe rze.
L’è vn aqua viua, e limpida , cgxſorzc ,
Tanto eſquiſita , che più dir no’p‘o‘flo.
De quà Daniel ved-:mami [ioni Danza m
Paſiarla vita ſenm vn morſe‘gon; iLioni
Anzí che Díoghe fà la prouiſion: `
Cuſi ſucícdeaihomení , che è
Certo queſto ~è miracolo díuin; m
Come ſe ved’e Chiaro, e manifeflo . pmîſiîax
Porta Abacuc per agíerc guelcefio, ÎÃÎÌÎÎ’W
f Da .l’Anz'olo guidà 'cÒ’l par-,FI vin .
`… ’ Vera
- '160 VENTO TERZO'.
' Veramente qùeì' Anzo lo , chè cíen
` Pericaueli ue] Santo Profeta
L’è figura piu bela , e più perfeta _
D’ ogni altra , che in ſto liogo ſe contien .
Se 1’ è contenta, podemo artir ,
Tutí apetico da ſto Re etorio, `
Con ſti antipaſti , cibo incitatorio ,u
Per trouar coſa ,che più puo] nutrir
Ec. Voleu che andemo in Geſia? ſon contento:
Perche ( co' disè vù ) ſeguramente
Là ghè ſuſtancia ancora più ecelente,
Per dar al guſto el vero nutrimento. `
C. One!, che ghe piaſe 5 che ghè pucca ſtrada.
Paſsà ſto Inclauſtro, ſemo là in do paſsi .
Ec. Sti Pítori in Piturai xè Gradaſsí.
Compare, ſenza fin ſto Autor me agrada .
L’ or ano
Anche
.
ſt’ organo certo è del’ iſteſſo.
.151 53.11» Diſemo vn parer noſtro ,e contemplemo
u. Sc' opera ancora , che xè de] medemo.
Che bel penſier ! o come ben' eſpreſſo l
DM C- Dauide quà compar vitoríoſo,
1, L‘ſh‘ä: Con la gran teſta de quel ziganton ,
Golia- Che meſſe l’ Ebreiſmoin confuſion,
Per eſſer cuſi fiero , e moſtruoſo .
E le Done l’ incontra armonioſe,
Con iſtrumenti capricíoſi tanti,
In alegrezza tute in balí , e canti,
De zogie , e veſte adorne , e maeſtoſe .
E l’íſteſſo Saul , che l’ acompagna
Con tamburi , con trombe,e con trofei;
Per hauer ſuperà quei Filiſtei;
Co’l farli marchiar via dala campagna .
Dauíd
mannaro 123320, ñ:-Î['61
Dauîd è toa l’ impreſa, èto‘a laì gloriaz'l- ì*'- a" ì u

El Trionfoaètooyxè’too‘lîhönon 7 ì":—
Perche ſe hà venzornile elìro’Signor: ` `
Ti hà venz‘o dieſe mile O-degna Iſtorial.
Se la vedefleauerte'le portele, ~ - ' ..i -
La vederialarabiaz, e freneſia-- _ ~ " ì ”ſ7
De quelSauLche-imiidia; e z'eloſia ì' :~‘ i
Elfàbarar-velen'ſinaraleîſtele; ,f C* .
El qual inrecompenſa-del *ſeruicio ` ~ ,Î' `, L Il Rè/Saul
De l’ armonia del-'arpa', e pierr'd‘ì-inuidim‘_ ,ì che tri la
Conti-a elBeneſator-,tuto pe‘r‘fidia, ~ ì 1.* , laut: a Da
raid`
La lamä'el ſtanza con z'gr'a'n preci ieio .ì "m3
Finſt’ hora tutoèbeſttuto ²`ììì ` Î’Ì‘ì’ Z
Ma coi‘l'èaueſinemoquà *a ſto' Alu-ii" “,"ì "-‘ `;~’ſi~
Inveritàzñehe’l'sfi traſs'ecularl‘ì “'2- Î
No’ rien tanto in ſo’- manì‘la perſecio'nì ;\~ -- x
Oche bela ſigurat‘e quelSan--Marco ' " ‘ `jfſíìî -" Pala de Ti
eian con S.
(Comevedemoìm 'sù ' "uel' ped‘eſtal‘! **7: Marco . S.
Roco,$.Ba
Teſori ſizgutiſsimo_ la *7" ì 'J "; '~""`Î: ſtian,S;Co
(Lx-;mi Ticiau,ch’hàteſo Maratea” - ,
e
ſmo, e Da
nia” .
Là in alto'quela niola batimentac.- ñ ~ ó i
Con tal gracia la teſta de quel Santo,
Che
Einartificio
anzi la’liìreiplenderìtuto
eceliòlaîſuſtënta;quanto}
"- ~‘— P r—-v,,
»oz

San Coſmo ,i-e Damianpurcompariſce‘; - v, n.- -. .:- .i


Parto de quei pene] cui} geek-nm., i A_ .
In moti ſpiritoln’che-la mente ` ` ..-;5
Reſta confuſa , e‘l’ochio ſe ſtupiſce . , ' '
San Roco; eSanKBaſtian da l‘altra parte a ' ,
Sevede‘inviueîpoſiture ,e pronte"; r. l
. Da culi natural
xèfffiuflî limpidadel’arte
-lapeſſetion ſont’e=®~ .-*L
‘ ,' - 4-*: ñ i
Div*: X Me
z "162. VENTO TERZO.
EoMeparcheſtoconcetosìdiuin, *'2' `: "-.Encfl. .,'ÎI
Steformed’anzar , ſteàroſiture, _. .: . il!
Ei mouimenudequele Agute, a -~ . è
Staga ſu’l ſarde] noſtrolambelin. ` .i
C. No' ghe xè dubio, che ſta pala-*degna - . -‘. .f ì
xè sù l’ ideadel mrſtro de Tician `. , .- . ì
(Come1adiſe)e parche quelamanzz ~ r nr'
D’ imitarlambelin quà no’- ſe ſdegnal i ' ì ` -’
Però ſe vede che ghè vn certo miſto, fr” iî
(.he ſupera el Maeſtro in maeſtà: - fL
Vnſar( ~ rcuſidir)più ſoleuà, w i--x- 1 ~ i
Che {o i in‘Lambclin no’ fîimaia viſto. I 7.1
Sapia voſtra Ecelengsa `che ſto fniro 1. w ui *i1 ”ſi
xè come e-lSol‘, cheoaſce in Orient”) v'. M
b Che quando el naſce nero ,e relplendente I
E] prometequelzorno chiamano. - {.4
i Cheſortunadoalzaala
Qgeſtoèl’aurorade gbriad'ſhuolmJ‘)
Rox bel’ùrzegnb, . ,z’o i)
Dolci ,e copioſi hà lcmpre dà ſtobrolo ~ i':
Frutidecolqnroz c de deflègno. -s 2.51,)
Ma,ſeinverl’Altar~.- _dqlacomanda, -›: …i
Che piemola ſtmîaîäomtcmplaç ”- -zz
Lay-wife podcmoaueſinarz ' i. ;3
Laqual d'afklficiosìamiranda. rt." e '1; i
Ec. Andernopurdoueche Yurvolè, u . n::
Chchmcheſeſermemoinſtavütù,-.›Îs ”i-

Gode e] r‘nío enorme sò— bramar de più: ,- 2


Velia èJa verità; cuſi la xè. - ' r
p.13 del Compara-mx- no’ sò'íe quà in ſtoponcon-,ñ -,-l ma
:til-Teri: L °d"° qualche-z vertigine me atriflat'l *2E
“"- ~ ` Vedo V93 W133 che metro] la viſta t ' ;i
Temo ci!? Mchcmainoìmeſiazomo; -r-ì.
r .F
, Me
VENTO TERZÙJ- LC;
:- par chcno’me íèruaclnaturalî - «x -
Mio lume,perguadarſta marauegíaz -ñ
Par che sùlì’ochíomc ſiaandà la cegia:
Me pí-ouo, neme fèrue più l’ochial .-2 .
?Oſtra EceIenza-xè ſenza defeco z
Ma l’ artificio deſta gran. Pitura.; -
Per eſſer(ſèpuoldír)`ſora Natura; - ññ ' ‘
Lieualavíſfazeacíoca
LR.: l’ínteſew. z e:_~
mancovede chipiùi' ochíoañlſa
Perche quelchíaro è tanto artificíoſo,
Ecufibml’ímitáelgloi‘íoſò, \ 36
Che par che
Dàſiſícían ?ochio-à
fàapa‘nn ſoraponm
Maríano’l'capiſh.
, , - o~ . ,v~
/"~l

E.
Lengnecfefixogffiſhcñdeincceſſo,
E]ſora
tutol’Apoſtolíco
colorío conmaeſtria.
oongxeſſo..ñ . L 1' ‘ .- a '-ì’

Figure veramentepíù che-viua. _ì - ñ ~’› =. -


Maſsímeſzgranmd’rçdolzsignorr i' "
Renata. al' namraſ,_dé~td’wddr,* -z-ñ 'z-b z
Che abozzo è quélì’gchzlamíapeáafl ſail-tel': ~ i
EſicomefànPícro è- pononí’eozuiiîz 1. `f * -* z .
Delcíelzchocuſicrifloelüafiè erede; Î ‘ ñ -*
Perbaſneſondbmento-dela'lîedeçs’ ~_ `. ‘
O`uàcl`ríen ladíaaeçe’ivnbtzzìzfie douer'aij s a
Penefler la figura _ ' ' :1,3, .pf ‘
Ben
gîëzfflog‘usinolëlcteſoáoî’x
ſiſe ghe puo ` la KÌW‘HTÒÎO‘;fl-'13"
ñ' ~ñ .
y predosxèín níco‘z, o v. ñ'
Chemóreaſámîçacízoíätçſſcoìflèüìüf -- -
Confeſſo
Come hci-WWW!”
vnſwin'ro ü
föçsz, Paga-BMW:- è-:ñ-ì
,Maquando 'reſta' cadi ñ- -' .,
-- ~ X. 2.. Dzsë o
1.62.; VENTO, TE>KLZál`-`\
Ec.Disè el vero ,Comparezrio‘ghè inzegno", '. ' ' ` .-f
Che ſia btmd’ariuara ſta dotrina.; ,. - - 3- i. f
(Lieſtaè ma verarioſa-ſenza ſpina, ;a2 -Î , 1;' L
Dc nominarſto
C. Voſtra EcelenzaſeAutor mſiùnadeſſo.
compiaſa xèdegno. ~. ' ſi Ei '' ..,‘
Soleuar la ſo' mente aſto ~ſoſito,;, e.: . I.” i' .Hi
Comeaquel, che inalzarſe alfinfinitoì - -* " 'L
Zàdela perſecionghe fù conceib.- in ni '.*.‘“.l.l
. . Vedemo quel’ Abram feruido curo *rw nuoro-n.129
4,53;? Con quel brazzorobuſto.,epiende lena, r'. -ssì
Che, armado d’ vn corte] , moſtra a-m’an piena s”.
Voler fiîrír quel' inocente Puw.-› i . '.'J-;L'z'flrlíì
Che bela idea ,che forma; maeſtoſa L niziul'ſ . ~’ _53
Ben vero Patriarcazvenerandoáa E: I.. *i moi ~
Chi vuol crou-armai ,done ,comez-o quando 3'
lſacrípuolchiamarte anenttnà,.~- - … - .;'.-
Ation cuſi perſeta,e.generoia'~!, …z ; -x.
a

Che, ſe drento deririáhà hruſhghínz rz:. ÎmìéleM


Te dàſocorſolîthmlndùáp; i: ment-ri
EcuſiPa‘re‘zeEiqvienzmnſolàe-J *1' '.,‘ ;rode ur" Α*
OAnzolo Celeſte, e benedeto’, «vv-{$42 rule-:"- .le.
Come’ldíuineoxñandocbcn’ti
O ſublime Pitorzttafli-..píùzſublimizñt
eſminü! .- , a'.11,2 x.;
Eltoîvalomonſqndeo iinmlenx. :,ñ‘r 7-.; .-1‘,..›
;ämñna
…nd-ch, Sevede,çuſieübtlezeitremendopf
In te’lquadro de mezo vrrí, uran- “1'25111,7 cf; jr..
;i ;2; ^ ~
° ì* Rapreſentà con vnſuror sì- or‘endo, - ñ**- :›~
Che ogni alçro queſto hz‘xmeſſoîin eenfiifion.
SÎO COÎOHO …TPU F ar’chîuìojſteſhz '11.. i; e .ñ- 3;- :: `,`
Del’inteleto de qnelsranfEieiany-ñ _ `
Che commaabondenxíade íoînmrz 1 ~;--…: -ÎÎÎ
Spandçuadsîínù-SÎWW-Î una… vtr-LX
*Yak c ~.-‘”
.4x .
VENTQÎ'ERZO-Q’Ì 'azz
ipoſituraè culi ben compoſta, ì ` ' ?o
Che,per rapreſentarlo in tera morto, ›
Chi cerca certo dal' ocaſo al' orto ,2 i
Gracia tal da niſiim fù‘ mai diſpoſta .
;uelcaro Dayidsi gracioſo , . .
Che laude rendeaDiodelavitoria, 1 . 1
Ein zenochionalîciel dona la 'gloria, Î ÎÎ
lino’ſaueria dir,ì~c`o’l ſol‘reſpkndez' -.1…Î ..;.;.
E' vnrazo dçrſplendorbengloiioſot-…,,

Aeſtoèvnbelzor‘no lncidozeſerenè. _ -~ _
Chíno’ſaueria tiordacvn Vaio pien - . 4. 1 Αfì
Dequeldolceliquor; cheAutuno ”idea )
li moriraueihtun 'forno de pan", o” 02!} , L -.› - ›. i: L ;3
Pernon hauerinzegno da . - ;.…2 32',)
:uſiſeporia dir,‘›chi- raſon‘ar int-:07:21.3 '21
ma no’ſàueflède ſtosgran'lîician’. -.` .... …i 2
iueſtoſepuol'dirghe, el Sol’ifieſſo; ſl
Netare tranasà daçGanimede; i. 'Ei ni:: :n ;i 1:*:
Pandefiordefarinamhe’lſevede. .int-bet r!
Claino’iès’à- nuotir mato el confeſſo. Liri,
l ì
ra ſto terzo quadro e r2 biſogna -. -iz e Cainmaz
Che diga qualchecodi‘in ogni muodozaffii *22ſt "W'
;iChe
benquaſiel
me ſentoioparlatſe
oonl’inzegno vuodo; , g '..uíj
ne vergogna-…L .:Îſſ _i ~
›’ voi reſtar eſarquatro p'arolex-~.-~ :i rue: z.
La verità xè vn ſWChÎOIl‘CſPICQdffltÒF-:L'j …'-îi `* ’
Dà no’ ghevuolñ ehimere` , certamente., z. -'
Ne ( com’eſe-ſuoldir) 'chiacolez ò ſole. -zl ‘ *
ràdadinmerdeſpiaſeano’ poder' - ñ `
Meter îiebrrnezoakvn ..';i L
iepuos_ '.5 epuo mar 351mq; i?
Dirghe-:ſr no’ghefardeſpiaſerg-Î ì
Ma
:ça-ñ VENTÙTERZDi-ÒI
Mano"ghexèremedioavncaſocal’.~o" -EÎ ;73.
QLelCaiuxèpiù crudo* d’vn-Neron; -.l
Anzi fiero ,e infiamà, come vn‘ Dragon: 'i'
L’è tropo inuiperàpet ſar del mal.
Ec. In ſuma , quando l'odio .xè in te`1ſangue s. j- È -_ ñ' '.1
Maiëimetrafráchſiçhperfidia, ì 5-, . .e
Acompagpada’daerudokhuidig -` Ì‘.
Morſega cometa. Cqnſtaao l'. Angue .'- r- z :' ' T11*
C., Se pu0Ldir,chcla'sl-‘ocbüa misfato.- i. ;..:zì - ;KY-:1)
La crudeltà_,,e’l terotghe aièiſtainſiemenzì .‘ ‘
Perehel’vntmo èfuria ,e l'altro teme.; ‘ '. -ì L' ì »
Granveſpmſàinappesrndſtrar lot.; l
Teſto èdeſſegno [queſto èmibtíto il .:n-:Lexi ?n.13
Weſto xemtufldiqueſtaèmaniemLancn-n‘l `
Niſſun hà fàtomai ouſä. sì ver-ahi?, i] 10:; .". ilní)
Granvalot dîwnîlìdan ”tum Wta!? n i. ;5)
@che beicontxnnoníl’ochegxàniforinei ;la 4.32..: z* .-'~.
Che mouimentiin ſcwmyiuiî, eefieri! '1 :mal/i
Baſtä eheh im'
.ù` 'ec dc ì ama ’ . uh ”FI›
M2- '1 Qlcſtìſeghe puoitdin'siìutiamaurinx :vx‘c'mzoìi
‘ ""1" “ Ben fatizçmádolbige de'ſàſhnéa" ups 'Jah LAK) ‘
Dela perſeu-,eracacondieiomuz :et :,51 :2:0 'te'
Che fomlfièîidameonfiaiím *i: i p 3111)
ì SíſéHouaivtëſſoítxërálávV311…
- `e para ' o ‘ ñpofiaîñrni
; 05,: :'-zt
-zriÎ-fl:
Î .:13v
ìove.)
Me ſordi-;rino a-maipiù nd‘pariarzx’ 't i. 3L»
LaſsO-là'pmſhe‘píìmb‘ſhmcinu‘vuſh. '3 Α t c‘z'
Maio, WcPAntonio-Vandich; sì emma; L'.- e’u {ai è
vanaflch. Hàrffltüflwdeſhìpíwrajflrflm a" .L-LJJT
SΑÌÎΑÉ::
eſce… Concili-'ammenda tu
Edu:: avoltamefimſamofiàex: : _zu-..1
n..7 Perche
. ÎÌWWWTBR 240. 3167
Perche chino’colpifiein "ſta maniera,` v -'Î-‘ l' '- :2A
Eno’maſenaelgransùſtomólim- . ' ²~`
Mai‘ſaràpan bu‘ſeto ,'bianco. e fin , I
Ne’lbon-cognolèerazqueſta è la ,vera-- ` - ` f
Tute le ſtatuehò delèegnà'de Roma; ` `~ 3 - "
Tuto l' Antig'o-in t’vn tamiſoliò meſso: ‘ " é
Tutezxèbagiea ſ’ro moderno-apreſso: ſ
Veſte-è impaſtà de carne ,che ſe doma. l
DFonte, che chi beue 'Ho críſtal- -' Ì
Laivica,eflnomeiniballamaineterno’!' t ì
Soli ardenti deiflae,"giazzi d’inuemo Î- F
L’Homo no‘temepn‘nchel’è imortal. -ñ ‘ i r
Bpre‘lèoaqueſtoruti
Lù xè ala condicionxèd"vn
Ragazzi.,
Teſèidor,-- ñ', i; 'a'

Che vn (Saranno ſazza de valor: ;è n.1


Lù teli?- “panozerinltritims-i lazzí. ._ z ~ i ñ", _
Jaturatite pmhmgnirin bon‘, - t? ;ÎJl ;.1 ; …Li
Che ti hà hamîwnzmazordomoflmî ' `
Che t’ hà glmificada in ~fèmpítemo:’› lr? {K
Alto' vaſselqneſto xè—vn‘gnan timori-.v l‘c - ì" fl
meſto sì xè vndiamante tra m'ſtaliì, :mt-1'… .)
E vn Sol, che ſmalùſempre xèvno'te :Î' ì 1‘ _’
L’è vnfiiltm'ne , 'che ateraemonth‘e grow:
L’è mſmid‘flozeheimpera mjnmalíf.- "›
A reucderièanooravtñaltrdzdmor
.diodiuineidègmffladioumh -Î ‘ - ih b i' .j

Ma in altro ſito; ma irraltro contorno,


Beati chi bàdahauer ſti draghi fiori». ' *
7ederemoſte zogieancora me ' ~ i -f- ó'
Meſseinmnſcrig’no nobile ;, e perſe”; r . L '
Doueghezſakàdàfido peceeo’ìfl… ' Î’; lijl'iJ
Eiàcratioſarà dela SAL-VTR, i 4,; mk?
... t i Andcmo
‘. 168 e75 NIORTÎER‘ZOJ
Andemo ,che ſon tuto conſoli', 'i '- _ Fl
E hò canto godimento in te’l miopeco, ~
E de tal ſorte ſon pien de dilecoí, v ' ,
Cheſon ( per cuſi dir) mezo-incantà. '- :
C. Co'ſemojn barca voinararghe vn caſo ñ -z
De fl? vnico-Tician ,che manifeſta; ' - Î"
Chc vna Corona d’ oro el porta in reſta , .`
Econ ſigüotal me quieto , e raſo. . ~’.ì
Ec- Sentè dc gracía , e alai de mi cireue. - ì! f 1*
Semq ſtà vn’pezzo in piè 5 ſon quaſi ſtracoel
L’è vn ran Pitor! niſſun ghe puol dar ſmalto.
DaLVa ari Tician torto receue. .- o fé .s '
Continuè, ve prcgo,ediſc’oremo .2': ;i :z r *1-5*
Sora quql-ca‘ſo ,~ c-que] particular : ñ í~ I i
Andò drloztendè pur a raſonan- ‘--‘* “ `²
Ma prima -ſtabilimo dale amiamo;` 51-. z
Dai FratideSan Zorzi hò opinion , . 12.:, . 'I'y..
kzflîhc-çapicemoz-ſccuſi-vezagráda:. :. --ì `
` Atalche ſc-niremo la zòrnadaùz :i H': A?).
C01 :eſtar pieni de coeíoiacion. i* '-22%
C. Edeandarvlà deſideraua aponco.: '. ' › '.3'
Wel-,cheghè piaſe , tuto ſtarà 1-! ~~ ' ?ì
Perini bmmoſernidffiche‘l conuien :i i
Andemoacintanto e] caſo ghè -Îacönrozîl -
E! Garde- ſDeiLodouiſiomagnozeGardenal: ~:` *1. c-;LÎ A r
1 L04 . . v
:Îflo di( λ Emmenccydez Spagna al íbmo‘R‘èrh-.wvë A
"c d* °* Trasí medemo vn :omo ci propone .-.r--x
:mi Bmca- r
mlidcTi- Far vnregalmclhezfuſſeRegal ;xxx . :z
da" a] Rè Andaua 3 ſeljí'aſldfl mente, **è 0".* TuL-?TRU
C²‘°"°°~ E] penſier, randode quela Eminenza‘itau
Qualdoue eeffer de canta eccle‘nz‘a -M'Î
Don ,a mcnxoíReglo equivalente.: -. . . Li
`.fL1-LÎLA . Ement-re
ñ *'VENTOxTBRZB. t 0.16,
mentre el gran Prelato è tuto intento "
Per far atíon eroica, e ſegnalata ,
Penſa,repenſa;al fin reſolue , e traca
De i Bacanali far quel Rè contento .
:Liberalità concore pronta; v
La Generoſicà l’ aſſenſo preſta; i - .
L’ Amor dela Virtù ſe opone, eareſta: ì -
Ma uelínuito cuorl’arme ghe ſpenta . '
geſti e quei Bacanai che in altro liogo
Ghe hò nominadi , che’] gran Caualiet
D’ AFpin in eoncorencia hcbe parer, _.
_ieſti èedoueſſe
Che quei Bacanali
darghesîſamoſi,
ventoel ziogo. Li‘

Che in Roma giera chiari, e reiblendentí


Comei razzid’A polo ,e più luſenti;
Stimai dal Mondo per marauegioſi .
leiBacanali,doue,l’artificio, ‘
La Verità, el daſſeno fà ſacende, '- »- Î
Econla rede virtuoſa atende " 'è : -1
Apiar ogni acuto ,e-bel giudicio -. . x
[eiBacanali , doue Amor , e Baeo
[nuigoriſceeSatiri ,ePaſtori. ‘ ñ .
DeíBacanali, doue mile Amori ›
;chetza ,e viue le Ninſe , ci Fauni a sbaco .
ieiBacanali ,douel’alegrezza, î
Siubila co’l dileto , e co’l contento .
Dei Bacanali , -doue el godimento
Scazza, e bandiſce dal cuor la triſtezza .
;o quela Virtù,che iniegnaal’ Arte ‘ e
:Ome Natura ſe poflà reti-ar; _
Isnzicomeſe poſſa ſuperar _ `
.a iſteſſa in ogni e0nto,ín ogni parte. , `
Y L’ :men:
170 VENTOaTERZjO.
L’ imenſità de l'animo Eminente
Profuſe 1a più ſcielta perſecionz
Ne ſe podeua capitar a don _
Più belo, più perſero , e più ecelente.
E pur in Galaria gran parangoni _
L’ haueua de-ſugeti alti .,e famoſi: '= ~ i
Ma tra tutiipiù ſcielti ,eglorioſi, ‘ '
Queſti giera de l’ Arte i gran Campioni .
lnfin ſe manda a Napoli dal Conte
Capita i Ba
canali aNa Monterei ,Vice Rè quele do tele,
poli dal Vi Perche incaſſade in Spagna a piene vele
ce Rè Mö—
cerci , gran Le ſe inuiaſe per le vie più pronte.. ,›
deltunte 0`ue]Signor,de Pituradeletante, *T z .
dc Pitura .
Curioſoa gran :ſegno .ſe propone.; -' -
Anzi ſubitamente ſe diſpone
Voler veder quei quadri in quel’ iſtante;
s' inuida a Senza altro
Tutii piùtempo ſe quela
degnixde fece inuidar
Cità. . ì .. .’- , l , . J

veder i Ba
canall *el
Domln'v Trà i Caualieri , ~el’ altra Nobiltà
chiſhcö al Anche el Dominichinſe ſe chiamar ,
tti Caualic
ri . We] Pitor, d’ ognimeritoben-degno,
D’ alta Virtù, ſamoſo,e nominado,. ?. .
i Che depenzeua al’=orael Veſoouado ,i
De-quela gran Metropoli del Regno.; ,, ~
Prontamente elie-indrezzaal Vice Rè, .'ì _ . ñ' \
I

Tuto oſequ-io, modeſtia ,e reuerenza; ’


E] begnino .Signor molta acoglienza ,
Comeel ſù zonto ,e honor grando elgbe ſe;
(mando e-l Dominichin ala preſente Ò

Se vedei Bacanalia comparir, ›


L' aſetoghe ſà elcuor intenerir , `
Co lſulprrar,-e .lagremar dolente.
Con
VENTO’TERZOñ 17-1
ndinpuol eſſer , che vna Roma degna
Aandain eſilio culi gran teſori, ì ÌZÎÃÎÎLÎ
?he rural' adornaua de ſplendori ,ñ 323T”
. al Cielo ghe inal—zaua eterna inſegna è
:ſte xè queletete,e queſto è’l late, “Mo,
?he hà nutrido el mio genio in la pitura : ` Domini# p
ſe pur sò format qualche figura, " k3::
l sòper ſeguitar quele pedate. - ì- ,i ›' impari da ì
reſtimonio val' ogni teſoro! Ti?” -
geſtoè dela virtù vero tributo!
tor famoſo , nomina .per tuto!
irole,che‘ſediè ſcriuer inòrol w Î-— ’ ` -
pò quel godimento, vn’altra volta ² ñ- .'J
remetein teſori in laſo’caſſa, ~ .T- u‘x ñ-*Αñ
real graníDominichinl’anima paſià, , q
n ver Ponentei và a piar- la volta . -` ‘ ' '
iBacanali in Spagna ariua. I ’ -í‘ mi ‘ ,
Rè ſtupiſce ,"e quei gran Cam-[lieti ,ì 15-- i 9-3 ~` ' Bììm‘*
veder geſti naturalize veri-,'- ts -‘ - "H ‘›ñ -` ;Piz-ri?"
'iſtinflrognícóſapiùche viua.!"ññ" ~ w."- :l .
vn mira , contempla ,oſſerua,e gode, - - :il
ando dapreflò, equando da. lontan;
aſi che,eo’lîtocarie con le'men’, ;.ñ.- .:._ç
abíaatroua’Ìäled'e‘íreliet‘to,eſode”~ -` fl’
{ei quadri in rimodoîalaCor‘rona;1*—r r'l n.; -_.:z "ì
:no’ gh’eſſer teſoro in quel*v iſtante 2- rx mi
irento
)r,benapreſſoa
parſealaquei
real,de
perſona.
releuante- --'‘. ai'. _r .
mpenfàrqueldonomemorando,ì «rai-r -- 7] ;.Î.
.è dilboſeinlaſo’r’egia mente - u 's ;z
[Qualifier-regalo equiualente ñ r .
iel regalo ſontuoſo,egrandvo. - E!
2. .
17,, VENTO TERZO.'
, E] caſo vien , che cambio s’hà da dar
Al Montcrei , che Napoli governa.
E] Rè ſcrutinia, e co’l penſier ſe interna
Circa el ſugeto, che doueua andar .
Giuſticia a proporcion
Gran quantità ghe Caualieriì:
de degni balanzaua
E pur uela Corona in gran penſieri
*ll Rè Ca' Baſi? per cuſi dir) zauariaua .
eolico co
fliruíſccVi '
Al' ora per la parte del Medina
ccrè dcNa Dè la Stores , Signor de gran portada,
policlMc
Cina del: E] merito R1 sì , che’l Rè no’ bada
Stores,pe: In più penſieri ,e’i Regno ghe deſtina .› l `
rec pen
fa `Ba~ Cuſi quel' Eminente parentela
canali. Meritè ,per el don de' iBacanali ,
De vederſe ante oſto ai ſo’ Riuali:
Si che Tician te sè lù quel:: tela. /
Che tefler razzi? che capezzaríe?
Che raſi? ,che velui? che pani d’ oro è
Tician teſſe per merito , e decoro
Regni , Scetri, Corone , e Monarchia;
Doue ſe trouerà che vnidi tuti
I Piroridel Mondo habia tal pegno
De ſar aquifio co’i pene! d’ vn Regno?
No' ſe ſente a parlar : tuti ſtà muti . r .-
O gran Tician teſoro de Pitura!
Anzi minera; ſe da lù deriua
Impaſti , _e penelae , de carne viua,
. Che viuera fin che ſto mondo dura I.
EC. Gran dignità del' vnico Tician!
Se l’ opera'r del ſo' diuin Penelo
Vien bramà daſtoPrincipe, e da quelo; f
i fi Co‘l robarſelo quaſi_ dale man!
l7-): ſi
VENTO TERZO.
Se puol ben dir , che in Roma Imperator- '
Siaſtà virorioſo, e rrionfanre
El gran Vecelio , e in Spagna anca regnantq, '
Come Monarca dì ogni altro Pitor .
Voria ſauer vna curioſità;
Se troua in ſtampa ſti quadri diuini P
No* regno conto de dieſe cechini 5
D1go el vero, Compare, in verità . ""l .:i i: "3

'ederia con gran guſto ſte inuencíon 5 o

Per eiler sì famoſe in ogni parte;


Sauendo che l’ è’l fior de tuta l’ arte ,
E’l me ſaria de gran conſolation.
Veſti none ala ſtampa , ma ben più
La vederà, quando che la comanda . Copie dei
Bacanali de
Ghè le copie a Veneria d’ amiranda man del
Varotari
Maniera , e d’ alta , ecelebre Virtù .
N9**
Qeſte è dela perfeta , e degna man,
Anzi deſVice Autor ( cuſi elſe chiama)
Che corſe a Roma , inamorà per fama ,
A far ſte copie , quel gran Padoan .
laſta che vn’ Aleſsandro el ſe chiamaſse
In la Pitura , e de tal nome de no !
E in colorito pratico ,e in de egno,
Mai ghe ſù chi Tician megio imitaſsc Z
Adeſso reſto tuto conſolà .
Certo biſogna veder ſti zemeli ,
Partorij da sì nobili peneli.
Chi poſsiedeſtezogie in ſta Cita?
Herede è Caſa Varocari, e Dario ,
Fio de sì degno Padre , hà ſte memorie} -
Ste ſm'gnlar, ſtepredilere—iſtorie - y
Xè in quela-Cdzzondehàvmſci-ario.
Yogio
174 VENTO TERZO.
Ec. Vogío ſegurarmente,cheí vedemo. q ñ ì- r
Ghe dirò vna parola, quando el trono. '
L’è mio cordial amigo 5 ma da níouo
Me ghe vogío oferir da mi medemo .
E… mc _ C. Sci Bacanali xè tre pezzi in tuto.
ri flÎuenÎz Ma el Varotari pur de ſo' inuencíon .
perconſo’n
;233° Ghe
G’hàapreſſoa
zonto elquarto,cheèsìbelo,e
quei l’è d’vnico coſtruto.
bon, '‘
ffiàfá‘è‘j‘ì Baſe vede Ciprigna trionſance, .
Capricioſa
Con inuencion
Triconi, Nereided’vna monca
, e Galatea . ` . ~- -k
De ſin metal, de peſo trabucanre.. a r ’ '-ñ .'~-'
L’hàda ſauer,chea Roma al’xzuniidiſſey u ! 3!.) I)
Chc’l giera valoroſode copial-:r’ . Î…1:,,1
Matalſazoel ghe dè del ſo’ inuentar, ›~…~' '. ñ- -
› Ec. Hauerò
Cheancora,invederquefiofifeſtupiſſe.
uſtozecertoeldiè valerl .. - - ñ ' ›

Se sà c ieelPadoanychièelvarorari.›l - J
L’hà ſaroín la Pitura ,emonrizemarí . r1 -.
Cape! l’è vn Rodo‘rnmne íhteîlmeſtier-lë * .f
Cheſemio? Prali SÙ‘; che ſemoa riua. " ‘. ’ - 3'
Vardè degratíache nd flioeghè. › -'
Tegniue a lai: Compare-,Meana .3 ñ"; ,
Sta Geſia ghàvnabclz'proſpeciua! - ll.. .- . M ,
Homes. St’Iſolaveramente xè vnzogtlof ~ - x' zip-AA ,J z
²°‘²"- Lígà da ſto criflahthelaiîlmóndaç r 'Sw -",`ñ~ `
D0uefluſſo,erefluſ9óbatel’onda. 7--ñ- ‘- *E
No’par chelaſia ſara co’l penelo? ‘ , ,›
(Delle xèle deliciedcvrna'íma. -.-‘ al.: ?- ;1* .ì _ l"
Èìlîlfierè lnîäai VÎÃPÈMÃUQÒL* ze .'29 I
to rogo non_ inu' ' :à Germi 'n.i:
Stoſfito‘c’ómaſonmohòſopeázſi”) .:is-'1,6 n: v'
~ "’ * Oche
- ' ',;ñ ;75
oche bel Tempioèqueſto,~emaeſtoſo.l ‘› * -~ - Tempio-le
E] Paladio xè cern-'xl' Ardiiteto. . -l ÎLÌÎÌÎJQÈZ
Ben’ el credo d’ ogni altro el più perſero , ì Ringo:
El più vago, el piùſuelto, el più Pompoſa , :kw W
Parto dela Cità, che’l Bachigion. V ,~ derm
Ghe laua‘lecamiſeztuto l’ ano, ~ : i ' F,
Modeſto si,.ñche no' ghe dà mai dano: a :’ ”Ja.”1-
' Vagaëpen’quei che non hà deſcricion‘. -
Queſto è vn vero ſacrario , e nu , Compare,
Moſtremoſe modeſti , e reuerenti , .i :
E inoſtri piùdeuoti ſentimenti *2; TJ.- ~.:.- il
Mandemo al Cielo con pietoſeñgm-eñi 2:, . i
Da che cao ſcomencemioè .ö precioſe _ e .PM-:5 >
Piture veramente hà ſto bel Tempio! i
Quà ghe xè marauegie ſenza eſempio.,
De virtù ſingular, rare , e famoſe. ,
C. Diròavoſtra
L’horaxètardaz-fè
Ecelenzael
volemo’
;nùrpenſierr
andar J o l.
In Refetorío; no’s’bà dani-dar 23?. ‘- ,ſ "
Gran aempo : mi ghe digoe] ñmio‘parerl . . :›
Sta voltabaſta elcontemplar Rapala 1 ‘ ñ- EMI";
De Giacomo-Bafèam-ſamtaentae, Liz-.Z r gaia dc
L’è vna lumreranobibe, e perfeta, :mf: s Bffin‘ìflfiz
Che ſa l’oehio ſiwlarv come Farfala. -’. .1: I :3:2 più_
Come sù ſtìhoraffltrrbutano elSol ñ. uv *- ~ › , ‘ I ſe, “ſi”
Forma co’l so’ ſplendor certoreflefào!
(Dalì e] voleſse dir: ciedo , e conſeſso -
Che’l mio [ume ariuar mai .no’ .ghe puoi 9 î
(Eeſti è quei ſpegazzoni ,dexcont'ondeî .:
Tute le diiigencie de ſto Mondo: ñ‘. ohm..
s Queſti xè COipl .d’ vn ſauer profondo ,
i Che fà le coſe de relieuo, e tonde.
.ul
Vedela
?3'176 îP'EflT-OWTERZO.
Vedela làqucl Dio come l’è ſato? ' i -Î ,`= , "3
(Lx—ela sì , che xè Imagine diuina , ' - *
Tuta de colpi , e tuta de dotrina i
Ne—gbè vn contorno, vn’ ombra, vn ſegno ,vn trato.
Se vede che’l ſe muoue,echel’è viuo: *z
In debita diſtancia el fà el ſo’ cſeto: .i ‘=‘
L’è sì bencolorio,l’è siperfeto , i.. M
Che vn’ ombra apreſto a quel mi ghe delcriuo .
Là sì ſe vede el nobil’ artificio ñ
Del Penel Venetian , che l’ ochio ingana, ,
E dà dileto in prcràporcion lontanal_ _
-E andeghea pr o,zauaria el giudtcio. If.
(Delio ne inſegna che con reuerencia -
Star ne biſogna in proporcion diſtante
Dauanti a Dio, co’l cuor tuto adorante,
E con modeſtia ſtarghe ala preſencia .
Eſcmpiozchîè
Per hauer in te’l
de- ſtato
cuor la
anche
viua alFede
Criſtian,
, ì. _l i,

E creder iù de quelo ,che ſe vede: ;zz _


Che no’ e puo] tocarDio con- le man .
Vedemo quela Madre veneranda,
Deuota,reucrente , e maeſtoſa,
Che moſtra parità , tuta amoroſa,
Lucidiisima , e chiara d’ ogni banda .
Da quel viuo ſplendor del ſo’ Signor
(Mela receue fià,ſpirito , e 'vita a
Virtù, che Dio dà per bontà infinita ,
E tanto lume a ſto diuin Pitor z.
Se mai ſu viſta ſpiritoſa ation ,
Simile a ſto Paſtor, che è quà veſin, _
1n_l’atention , che’l moſtra al Dio bambm,
Digo benche no' sò coſa ſia bon .
We]
VB' ì rio TERZO. Î` E77
(Del sì ,che ſe g e vede la ſo' mente, ’
` ` L’ interna comocionpura , e real, '
La vera deuocion ſpiritual!
L’è più che viuo , tanto l'è ecelcnte .
(Delio èquel veto cibodei Baſſani, ,
’ Rapreſentar con vera purità - . :
L’humile paſtoral [impliciti. . .‘ i
Veſti èdel’ochioi virtuoſi ingani. i i
Equei
Per do
el ſplendor,che
,che ſe moſtra[uſe
amiratiui
d'ogni intorno,` '
Che fà la note chiara più del zorno *ñ- - '
Saraueli,piùbei,ièiſuffe viui? ñ ~
Quela xè note nò , quelo xè- zorno: . ~ -,..'-t
Qielo xè zorno nò , quela xè fiama ,~
Che ſcalda el cuorde quei Paſtori , e i chiama
A riuerir quel Dio , de razi adomo .
Ma in gracia' ſemo vn ,puoco de refleſſo '
A quelmiſtero de quel' Agneleto,
Che figura è de Criſto benedeto. "
Eee Agnus Dei : tiremoſeghe apreſſo;
ln ſuma la Pituraè l’eſpreſsiua
De l’anima , e del corpo in ogni conto, `
Cheal’ignotante, e al doco inſegna aponto
A tegnir la `memoria e freſca, e viua .
Ma quel Paſtor, che moſtra quelaſpala,
L’ ècarne natural, che hà ſenſo, e vita.
N0' ghe niffiin , cheíquel machiar imita .
Chi e d'altro vmor eguramenteifala.
Sant' Iſepo xè là tuto adorante,
Iluminà da quel ſplendor eterno . _
Chi xè, che no’ ghe veda anche l'interno ,
El moto', e’l cuor? l’ètuto palpitante. ,
, ‘ z _Quei
«17s ÎsVÉNror-zazo;
Quei altri Paſtorelí ſimplíceti ~ *- ‘..
Moſtra anche lori al vino le ſo' acion , .
Turi modeſti là ſenza ambicion.
Parità natural! ſimplici afeti! _
E quel bel Bò,'che con sì gran modeſtia
Par che’l mugiſſa , per dar lande a Dio ,
L’è cuſi al natural ben colorio ,
Che finta no’l dirò , ma viua beſtia .
Bel Can fà la ſo’parteancora [ù ` ~
Là,~tutointun’ coato , che’lpar Yiuo… ó .
Se vede ben , che l’è Can de comuo :. _ '
Manca nomezche’ltäzza bù , bù , bù-. <7
Reſtaaconſiderar queibei Pacini, ' ‘ '7 *1:1 -’ _
Che xè in Cielo , adoranci el ſo' Motor , '
Î--Cuſi bencolorii ,che i fà lìupor,
Edel daſſeno iſupera i confini.
Weſta ben si xè morbidezza granda! f.- -'
E color no' l'è zà; ma carne humana .,
Weſt:: è quela maniera Veneriana , n ñ- -ì'
Che R1 ſuolar la fama in ogni banda. ,i i
Cuſi vuol eſſer fata la Pitura: a ` *ñ- ²
La vnol-efferdafleno,eno’ depenta. -ì l
Quanto piùfranca man la rapreſemz, 2 .7 .
Tanto più viua par quela ſatura. . -s ,
(Deſio xè vñn toco d’ oro puro', e net’o:ſi 2*;
(hieſta è vna zogia fina ſenza tara : _ ì
Ejl Mondo
Signor tutono'dal’ habíè
Vaſari ſti Autori impara:
adcſpeſiro.
MaPerche
che dighio vnadir
biſogna zogia ?l’è vnz teſoro; i
la verità
La xè- tuta de zogie tempeſta , g
Caſcae da quel pene] ,che è peneld’ oro .
O Pitor
mm Maze:: 5,7,' …i
O Pitorrra i perſeti vnodei megiozñz--ÎL :1231;: ..i 3…- .
Moltiintendenti
Che chi voleſiefarîtieni
m ermaopinion
arangon, , . ,_. -.z

Che’líèſtrapazza , a darghe del Coregio .~ .


Ec. In verità che confeſſar ſe deue _
Che, ſe Tician nofifuſſe ſta Tieian , . .,- . e
Tieian ſaraue ſta certo elBaſſan -. ,_ 42- ‘
.
Gran verità ſta miaopinion receue .' ~ 722-'
Voleu che in Refetorioadeſſo ande’mo
A veder l’eſemplar dele belezze,
L' ornamento detute le vaëhezze , . .
OpelPaulſhcheinganaua mredemoè…. .- `,›. —
C. Tuto quel, che comanda vo’Eceicnza: . ñ . .
Che quandoſentoíntola quel’Autor, zi --î
Subito elgeniome feriſce elcuorn' ‘ ’ i.
Perche ſe ariuaala perſeta ſcienza . - - _. “
-Adeſſo ſigilemo el condimento, ...-.uz ñ -z ; *L . ì'
Eandemoa tiorle vere‘corfetureli… ‘r-. , . ~~ -
Veſte è-viaandedeliàdempure -. ~ -~-.-~,- .x
Da dar guſto, alpiù nobil ſentimento; ‘ 1 è)
Ec. Che bel' Inclauſtro è queſto! no’ l’ hà par . ' ‘
Sti Reuerendi è tuti pilitura:
(ha l’ arte certo fiipera Natura ...r
'Làiſàvnalibraría , che è ſingular.
'Andemo auanri; perche preſtamenre -. -. ë
D’ogni
La Portanoſtro
è quàpiaſerſemo
: tegnirnoſeala meta.
a`man dreta." 'e, ì _x
Padre vn fauor, che no’ ve coſta niente..
In Refetorio andar ne piaſeria
. Che hauemo guſtoa veder quela zogia,
E ſemo quàpcr cauarſeſta vogia . . -
Padre feneſta gracia in corteſia. rs. .. ›
Z 2. La
180 VENT oirmzo.
P. Laſeruirò Signor detmopomoz'* -: r 1-3, 'ì 3
Vago via per le chiauezadeflb ve‘gno; i. ‘ :. ì ..ñ’Qbñ.
El mio
Che compagno le.hà,-rmino7îe
maneoſepuol farèſonpiàcheregno t'.
pronto'. -

C. Sto Pacheèaſlàe_ corteſe in verità! '- - .:


Se vede , che t’è pronto con l‘afeto. . . ~~
Ec. Sielo per mile volte benedeto; . ’ i: - . :
Vardè co‘lcore leivolai vedel'quà! ' -
P. La intra con ſo’ guſto a contemplarlo. '
Rtſc‘ton'o
La troua deſcouerta la coltrin‘a:
i des. Zorzi Vn Prencipe è-ſtàaponto ſta marina ,
*W ~ Che ancora noìl’èíàcio de vardarlo’. z ' -
Leſeacomodaquà’: le puol ſentaríè, ..'-.:* .- ,_ _
Per goder mazormente ſto Teſoro , , .-:r .. r
Che tut'relſtima più d’ vn monte d'oro-5 ` ' 1.
de laudarloalcun uo] mai ſaciarſe. t
IEC-Padre no’ recnſemo el o' ſauor a ~. z .
Seacomodemo , per goderJo-ben- .,- Αñ*: Î
C. Compare,ientè quà,che’1.ve
La obedirò- , come conuien. -:' ì.1;;i. .1ì
ſoî‘ſeruitor.
Ec- Co'mpareflnive aſcolto, e ſtago atento. -
Le quaätàa eontar sìticomenzeme ,,
Bde la verità-sù i ponti- ſteme e ì ' i ì
Che cdldiſcorſoñmeſarè-cottentoi. ; i
No…. ,è C- Adeſſo sìr,che ſemo in* Primauera. .
Canaffiliñ- ( Co’diſſe qnefl‘bela madrede fiori ; - ’
LLI-'0?' Che iti-virtù devaghezne, e de .coloriz
3.20511…. _DelP-aradiſoe' queſtav vna lumiera`
:2'333: Primauera- pero miracoloſa ,
lee Doue eljprimo mnacolofëCnſto»
De cambiar l‘ aqua in vin , come ſù viſto; i'
Pitura veramente. glorioſa! - “
_Vane
?lim-0 renzo; …isxj
Vacgíin paſe Natura , e l’attificio :
ueſto lieua el ceruel, tioll’inteleto;
Me perdona Tician co’l Tentoreto.
(Deſtoxè vn ſemideo , pien de giudicío.~
El pan xè an, el vin xè ſempre vin;
Iè’l ver principal 5 que {o no’l mento:
Senza ſti do ſuaniſse el nutrimento: À
Mae] marzapan xè el cibo ſora fin. . : ,1,32;
Peri mortali è ilimiti del Mondo . . a - ,x
Chi ariua ale colone iä gran coſèa: è
Ma chitrapaſsa ,elà no' ſe repoſsa , ~ `
L’hà vn’ ardir ,l’hà vn ſauer più che 'profondo
`Voraue dir gran coſe de coſtruto: -. t ., z
Ma e] mio ceruel no' sàteſser la tela: , , ,,_z *
Barcheta in l’Ocean ſon ſenza vela; _- ; —
Lamialengua xè vn neo, Paulo xè’l tuto.
N0' digo che Tician no' ſia e] perſero. i,
Quel, che hò dito el confermo ,e’l torno a dir5;
Eſitornoda niouo a proferir, A
Diròbenchcvnavoltavnperſuaſe
Che Mon‘arcain deſregno è’lTentoreto. z;u _,, , i

Vn’ altro , e con raſonghe fece veder,


Che biſognaua confeſsar, e creder ,
Che più bclodel beloè quel, che piaſe.
Perche no' ghexè l'unico ,i o; meſiira:
Le coſe de ſtoMondoè _tute- in forſi :
Argomenti ,retoriche *,ediſcorſi
v Fà che’l Mondo ſia Mondoin fin,che’l dura.`
Nofù mai viſto certo tra Pitori 3 __
Pompa real ,ation si maeſtoſa ,
Maniera cuſi graue , e decoroſa! __
L’è el teſorier de l’ atte , e dei colorie
182. FENT’O TERZO‘
Queſta no' xè Pitura, l’ è magia , ñ
Cheincanta le perſone, che la vede.. i .
Che l’ anime
O verode impreſonafle
Virtù i cuori pia!
diuinarede, : ì- -' ~
Edificij sì inligni, e maeſtoſi ~ '
Mai fù viſti daſſeno , ne in pitura:
Forme de sì perſeta architetura - :.2 ’ . ;
Maifùtrouaeda Miſtrivaloroſi. .;:~ >-r
Cieda Vitruuio,ciedatutí queli, -- 2-- 'grz ,
Che auanti, e dopo hà-eſercità queſt’arte :
Cieda le pene , che ha vergà le carte; ,
Eogn’vnſeſötopona agguei peneli. . ~,,.—_ _
Che el palazzo incanta là, e el 'Baſſo ;c
IntroduſeRinaldoihíe’nd’AtmÎdaè :l r* *li-*
Che quel là, doue Adon .Venere inuida ..‘; I!
A montar quela ſcala a paſſo a paſſo? , ..g
Che quel' altro de Pſiche ſauoloſo, .. , .- L. ;
Con loze ,ſale, eartiſicioſe ſtanze? . (i ;.9
Fauole de Poeti, inſonij, ezanzc 5 . fl LDL-EZ
(Mele
Fantaſie
xè vanitae,
d’ vn oeruelehe’è
queleèdiimcre,
mpnicioſo..
i. am
.: vlc':
La'. .-:i
\

Eínagierelcaſtelide carton: !'*-'i z… z. -. -.~'


(Lieſteè fatedaſſeno, e la tallon…. __ z. j- .
Ve fà meat-con man le coſezv'ere. i. ;zi z .1 -r‘
Ghe creda
Se gloria Poeſiaquam
pur Pitura hberamenue:.
cun trato:1: -I: *zz-r_ 3*g
Perche ( co' diſse vn tal molto intendente) ì ,
Ghè deſerencia co’è daldito al fato .
La Poeſia luſinga aſsae la rechia; A
I
.-Q.
E a lì ochio la Piturà'dà contento-n.- . z
La viſta xè più nobilſcntimento: ;ñ
(Deſta xè coſa chiara , -e coſa vechia . ‘ "
.,^

Orsr‘r _
x VBN‘TOÎTER ZU'. ` ;H85
Orsùanſhquà biſogna 'vnír inſieme' ì '*
[ſpiriti vitali , el’intelet’o: -
Qgà ghe vuol tuto el genio , co’l dileto ,
Chiin oro vuol lígar tute ſte gemc.
La bona volontà me fa gran cuor; a ~ ñ
Ma l’ideadel Pitor me fà paura : ` '. '
E] ſtimolo d’honorme dà premura ,’ ‘ -
- Ela gran maeſtà me fa roſsor. - _,
Veramente me perdoín ſu‘l più below* -
Son come quel ,cheper var-dar elSol , J
El lume naturarperder el ſuol; m _tz * '
No’voña zà,per vcſrnarme tanto .~ “2* -.- -- iz-ì
Tanta vaghezza’me tiol el ceruclo > »ì
A vn ſol sr‘reſplendente' ;come queſto; =
D’ Icaro el caſo renouar ſune'ſto’, - '
Che hebe l ’aque làlae per campo lance: . i"
Chechíſalirvuolpiù', che ſalírpoſsa ’
l(fiCo’díſse quel poeta sì famoſi» ;x *`- -j l; .r
lcaſo veramenteè‘riſegoſÒ,>-'Îs * i.;
Eſentc in te’lcaſcar mazor percoſèa. ~ _ - i
Ches’ hà da ſar èhoi da incantarme quà , *- 3
Doueè tutoel rnio'ben, tuto el mioguflo?
Sarauío ſorſi ala condicion giuſto ---’Î E
D’ vn z'oueneto ,che‘ſia inamorà? ' U .
Che fin'forma
El ſe che l’èlontanflalaMoroſa,
in la mente gran diſcorſi, "
Peri marteli per eſempio ſcorſi ,
Per diſcorerli in verſo, ouero in proſa.
E, quando e] ſe ghe trouada velin, . e ‘ ì* ' x
Ghe ſalta adoſso vn certo baticuor , z
Ne e] fà più zanze, ne el lìel bel' vmor;
Elreflacome vn giazzo e] poucrin. .ñ
{1:86 (VENTO TERZO,
Vn certo no’ sò che, brilante, e vino;
Vn’anima, che ſa l' ation ſpirante;
Voraue dir qualcoſa de galante , _
Ma de forme retoriche lon priuo.
Mi non hò mai ſapù quel, che è ítura;
Ne manco adeſſo sò coſa la ia:
Sò ben per natural filoſofia, ` ,
Che queſtafi vergogna ala natura». - z\ H
Ghe xè de quei ,che Br de‘gran ſchiamazzi '- ‘
Sù l’ idea d' vnatcſta,e ſora vn viſo, , î’”
Sora vn ,che pianze,ocheſi ura el riſo, Î_
Reſtando er ſtupor, conſu I, epazzi, ì 'i ~
Chi vuol vecrer idee ,che i vegna quì ‘ " 4‘ ~~ -
D’ognifiſoimria,che fà ſtupir, ñ iii-Uli i
Che ve rapiſtèe] cuor co’l ſo' geſtir; ›- 'zii ’ >
Aſegno tal,che ogn'vn reſta incanta-*3 - ‘ l
Ve sò chedir ſeſto diuin Pitor " - 'ñ‘
Fuſſe andà a mendicandoi naturali, > - Î ' ";
Co’fàcertiñbalordi-
die’llarauemai talr'etal
zontoa quali,
honori‘ ì U`

El ſo’ modelo gia-a laſò’ mente; V "’“ J


El naturall' imenſa ſo’ dotrína;
L’ inueneíon , lamaniera pelegrína
Ghclainfiaſe
Habiti el Signor,
graui,habiti l' Onipotente.-ñ —
ſtiauaganti, ſſî
Tagí , trinci , liutee,verghe, e recami,
Pani d’ oro , d' mento , raſi , e ſami
De damaſco ,e veludo releuanti ',
Pani ala Perſiana maeſtoſi,
Arabeſchí , e ſogiami in mile vie ,ñ
Forme deveſtimenti , .e bizarie, _- _
Omamentiſuperbi 5e1dec0r0ſi, - -ñ -
Crmcì
”Nm Mit-za, :187
Ormeſini,cendai,laſtre,ñe;brocadi, ` ' | -
‘ ì
,
.A

Panina da Fiorenza ,edaívlemetim,.` - i,


Lepiù fineinuencion,che’lMondoaprccra, ' .‘
In ſia Pituraixè rafiguradt.. .. _.
Colorideganzanti,ſenza fin; Î ,
Vaghezze,chea Naturaſa vergogna:› ..-’ . -i _ ~
L’Auril,e’lMazopar‘, vnacarogna, ' ~~ ‘
Reſpetiueaſto quadro,che è vu zardin; ,‘ '
Ghèsi gran intrencion de veſtimenti‘, .
Che i ſerue per modelo amile Mondi l
Moda grama , meſchina vat'e'a ſoondi, \
Chetièpetruzza , epriuad’ornamenti. .. i
Butemofli veſtiri in ſcoazera;;..a,;. .. i, a ~ .a
Vſànzede Sartori grime,egr’ame, 'I ; ì
Cheſì deuentar puauole le Dame, -
Elehàtatecaſcarda Cielo-atcra. .- ñ, .z. .' ~
Se ſuſſe zocoler ſeguramente ',~. r ,n.12 .' ñ a .:: ~ *I
Voraue ſari pugni co’ i Sartori.; T( ›.-. . :in-.Fr *
L’aqqa itiraalmolinnome per lori, s i
Eizocolidelegnoimandainniente. ‘ 'P
Se vede’del gran PauloV‘croneſe ' ‘ -"*
Certi Retrati in abitoni graui, . . .
Che tuti i-riueriſtè, e ghe xè. ſchiaui .
We] xè’lnobil veſtir de ſto paeſe.. ~ ~
CheapontoinCaià Nani inCanaregio. › - .' ì
Vn ſe ne vede,de ramo t’iecoro",v RW” “ì
Cheachi ghe proſerifle altra tant’oro,, grz; Î
Bíſógneraue ſarghe vnbrutopegio .- .ì ì 'Pfì‘ì‘ììì
Wàbiſognamenarde quei Pitor-i, t, .r5 _ I do"
Cheſeſirpone d'eſſer gran miſtroniì, c .z i; a.
Che uandoivedeſtinobil’quadrani,
lsb elcamshepaſtaibeivmori., ì `

Aa a MQ
188 *AVENT—6 TEX-303.
Mo’xè pur bel quel Vechio Perſian! a L:,²` u
Vardè che grauità‘ de poſitura .l ñ ñ h
E’l fa ſcomo , e vergogna ala Natura ,
Quel , che sù la centura el rien la man .'
(Del Nano , que’lMoreto, e quel Bulbn
No’ rendeimarauegia a quel conuito?
C he gran naturalezza l e ( come hò dito)
Tntetuteſhrporièqueleacionl- . ur... _ ~~ '
E quel' altro, che atento con quel vaſo,
Se moſtra tuto ardenza in trauaſar ,
Cola più viua no ſe puo] trouar:
Par che’ldigaategnüche’mi trauaſò. , r -
Quel Cagnoleto , cheè in` ſen dclNouízzo;
Che bagia a quei Cagnano là veſin
L’hàvn bel’vmor, sîben l’è Îcemni
Del Pitor capricioſo e‘lſchiri izzol
Vn cuor ſublime ,vn’animo d* Auguſto -' _ ' ñ ó
Seabaſsa a vn Cagnoletoda Bologna. `
L’è comeel Sol , el ualno' ſe vergogna
D’iluminar d? o ni reto el fuſto .
QgelMuſico,che na quela lira
L’è tuto gracia,e l'è tuto garbato!
Baſta a dir , che de Paulo el ſia el renato; '
Fatoda quel penel,che’ ogn’vn’ amira.
El s’ hà veſtio de bianc0,.per moſtrar
La candidezza del ſo' bel* inzegn’o..
No’ ghe xè tarain forma , ne in delëegno,
E’l colorito ve ſàlinamotar .
Equel Vechio , che ſona qnelliron -
A le arcade ,che’l tira el ve aparechia
Vna ſperanzade aletar la rechia.
., l _'L’è tuto gtauità i che bel Vechíonl
-i.
VENTO TERZO… 189
reſtantedei Muſici èſlperfeto:
Le poſiture, i geſti , e i mouimenti
Ve moſtra mile aſeti deſerenti : ›
Perche Paulo hà depento anche l’ afeto.
e ſouien quela ſauola d’Orfeo, .
Che con la lira ſonaua sì ben,
A ſegno ch' i A'nimali leſti in ſen
Ghe coreua , cp'] ſulëe vn ſemideo.
`deria certo ſora quei doCani
Potrai-l* ifleſso caſoal parangon:
Ma no’ medegno: perche hòde più bon}
04a corei più. Perl-eri inzegni humani. '
vacta , virtù , vaghezza , e, legiadria *.-o

xè in quel, che ſaza el vin miracoloſo ,


:he in quel goto è brilante , e vigoroſo:
Certo el lo ſtima più che maluaſia.
e] , che trauaſà l' idria in l’ altro vaſo,
L’è certamente de Natura vn ſpechio. i
La guarda in corteſia là nel bel Vechío,`
She ghe xè a lai , come l atende al caſo!
ue] Gato , che atende a‘zío ola:
intera con uel vaſo leſto ì o ,
El ſentire( eguro) preſto, preſto
l ſormar el ſo’ verſo,eſgniaolar.
rede là quele bele fignre,
:he fl l’ iſtefla ation, che ſemonù.
;e oſserua e] conuito ,eſta là sù ñ._.-

Lù quei refs ti in viue poſiture. i


e] Can , che ſporze el cao da i balauſtri,
Etira el firmo a sì dele viuande ,
ì] cuor ghe crepa da tute le bande. _ ñ
:he-bei penſieri! ò che pen-.:lr mdufin!
[go Vis-Nato, TERZO;
(Dà ghe xè do comertiaumempo iſteſào, 7*. Il;
De Muſica ſeguro ,ede Pitura; *- ’ ~
E l’ vn de l’altroèmodelo , e figura: i
Concetono‘fù mai sì beneſpreſso. - ñ ,- .
Qtà no’ ghe mancaniente,ghe
Etuticinqueiſentimenti xè tuto,
gode: E', ' - ' ñ ' -'

Veſte xè penelae maſsiiz`e,e-ſode,’ *w . -


Operonedeguſtmede coſtruto. a ' ..a
Se qualcun me diſeſëe:mino‘ſento . - CZ
We] baſso , e quel ſopran; diria : balordo, *è
Co’tino’l’puolſentir,certotiè.ſordo;rz i ~ i'rí’
Tièpriuodoncàdeſto ſentimento. o' ' - "i
Eſetalìvndiſttſseteimioodorato r.; ;- -4..-.x,…:;.:`)
No’ſentedequei cibielſo’làor: :3.- - r* .'-I
Che ne diraue vn’ altra : ma l'odor
A chi me aſcolta no‘ſaraue grato. ì .
, Chixèpriuodeiguſtnxè ſpedio: .. 3 J.. . ,
Chi èſenzaman
El’orbono’ puoimcarcertono’puol
mai veder el Sol: :T »1:
~-:= ì.) ;, , Y
Mi tito godop’etbonrà de Dio. ` - -rE T!
O`ueſte xè operation ſode , e maeſtre! . .- `
Mi da ſto quadro mai me-*partiría:
Wa viuequietala mia fantaſia. - . _ . -.
Paradiſo ti xè verotereſtret -'- ~~ ~ “ſ4 .’
Dc gratia me perdona vo*- Ecelenza; . . \Ãi (U
Chein eſtaliſònſtàfinaa ſtoponto:. . j .
No* sò quanto, che ſia, chequà ſon :onto: l
La ſo’ bontà, ſcuſa la mia imprudenza. .- -ì '
Le. Compare , ſe volè che ve la diga; r ‘. i ' j ì
Me hauè intrigàel ceruel co’ ſta Pitura . :- : I i
Mai più ve hauè ſcalda con tal premura t 2 i I.
r ghele’ìandàoonlafqyadrazecmla riga…)
Wei
P’ÃN TD? TER 20'; , 'ñ' T51'
Quel’apontodiròzeheſeſuoldii‘, ' ""“7 1
Che perconuerlacionmi’ſon in-oc‘a. -'
Sto quadroè belo ,el di’goa piena boeaç
No’iàueraue mai dequà partir. ‘
-lò hauù ſomo dileto del diſcorſo;
El m’è ſtà de gran ſto certamente:
Vna ſol eoiàmer in la mente, ‘
Che ſe la reſoluè, no’ſarè vn torſo- .
`ician vù andè a infilzando , e’l» Temoreto;
Ve cauè ; tornè a trar; regni in balanza 5
Eatuta corſavùinueſt-ì la lanza ff _
Co’l concluder. che Pauloſiael- dileto- e . - ' _T
mando disè eheè più bel quel, che piaſeé
Nù diièoremo
?Senti qua con eonfideneia; '² ſi _
, caro Comparqhabiè’pacienaiaj-

Zà ſemo tutia vnfin5quà no’ghe raſe) ~- . z .. ~


volerdarvigora ſta o inion, ‘ , ’, '-Α î’
El voſtroditolhlno’x -baſtaiätet ` 5 ~~ . f jì b
Ghe voria qualche'proua re'leuante',~‘-"~ '— ‘ - - i
Cheaſto muodo eltonee‘toſar‘ia bon-.U 7~ ì ,. ‘ " ` j;
di ſazzo oſeſsion de dir el vero, . _ “w’ ‘
La mia entarſèguroquehchehò
Co’lſu arola voi che la-ſia vn ſcrito;
dito: -ì
Ele di culti relsoluer ſpia-0.? '- <7*
ſenta,lalèdegnarin corteſia › 2 '13::: ;"2 `I i
Laſsar che’l pero caſca da iò'poſta ;f , P‘Lb'g‘fgk;
:he piùñgratafàrà la mia reſpoſta,'- - * - f ſaràdichiaz
Ela ſupona,che cuſila ſia. - ci
iDetegnirmeìnutrioconla-
ſiueròdoncacon'ſta
ve intendo,Compare: ſànzaá
mnl’ihauèranza.
ſolazzo - ;i ‘ ~

Io' ſe ſuo‘ldiſ; Voſtro l‘aràl’- *impazza-;ex ~' . ‘


Pode
'192. VENTO TER Z0;
Podemo donca andar verſo la riua . . "..
Compare, l'è vn gran quadro 5 l'è vn teſo. " .
Più da ſtimarſe che le zogie,e l'oro:
Vogio che in la mia mente ſempre el viua;
C. El ſù meſſo ala ſtampa da vntal Vani,
131 Vani in- Sugeto virtuoſo , e de valor ,
gg” ;jz Dedicado al Gran Duca, ſo' Signor, ~ i .-'
elcenaco- Apolo reſplendente deiToſcani. -r '
BΑ M' Se vede che’l l’ hà ſato per dar guſto
De quel Prencipe al' animo regal;
E gh’è ſto quadro tanto genial, q
Banco ſe’l ſuſſe vna Moroſa giuſto. ,- '
Infinità de Prencipi hà bramà ~ U
Sta zogia recioſa fina adeſſo; .
E’l Rè , c e reze la Polonia anch'eſſo
Aforza d’ oro l’ haueria corn rà. .
33:73:;
nta-im LaDelSol(
veda ſe ſtoperquadro xè ala
no’paflar dals eralinsù) ,-- .'i.
&E31; (maranta mile ſcudi za ghe fù aw
a.: cem- Oſerti dal Rè mortod’ Inghiltera . . e ;4 a. .… z
9W- Qrjall’ èquel quadro,che porta vntal vanto ;r rt ñ" .3
iffim ecetuado dei famoſi è \
e
Weſtièteſoricuſi recioſi, r
~ l

Che no' ghe aralle o d’ altretanto. , l


J
-

Sti Religioſi, c e-d’honor’ hà fini ,- -


E mira ala Virtù, no’al’ intereſſo :.-ì ,, 'zrzia.. :.i
No’volſe gnanche farghe sù’refleflb, - I
E i volſe recuiàr’ dopie , e cechini . ~
Ec. I hà hauù ceruelo; ſieli benedeti :
L' oro xè fango reſpeto a ſta zogia a ~
Danari no’ puolmaicauar ſta vogia:~. "'
Weſt! .è doni del Ciel tropo perfect' .
Caro
VENTO razzo. x9;
vù procurè, per corteſia, '
ledè de `trouar ſta carta à ſtampa :
‘ ſoldi non laſèè, chela ve [campa, i
{atisſar ala mia fantaſia.
reró de farla diligenza,
no la trouaſse per fortuna
puo] díſponer, che mi ghe neho vna,
:a al comando de voſtra Ecelenza.
Îò Compare, nove voi priuar. ’
cure , procurè , vede d’hauerla;
: la vogio tegnir 'come vna perla,
1 ebano la voi far corniſan g .- _
:mo inbarca, cheanderémo à caſa-i` ñ' ì
verſo ſera; èſata` la zornada: ~
con gran guſto l’hauemo palèada."
te ghe píaſe pur:laſe compiaſa.
iíſeu de ſto ſito? no elo giuſto
:eatro formahſato dai Dei? 4

ſarà in corteſia degracía quei,


r n01 lodaſse con tuto el bon guſto?
vna viſta, che è miracoloſa! Effi‘jäf’j
ela la Zucca quà à premando , n Zuccha
: Cà Nam ei bel Palazzo grando? _ i ' gjffig'f‘h
la xè vna fazzada, glorioſa!v _ ñ
ta Paulo; no ſe puoldrr più. . ( .
xè le forze d’Ercole, che a‘ponto
ede‘í sforzi de quel ſo far pronto
ndo fioriua la ſo zouentù.
I Palazzo ghe xè vn fornimento È‘LÃL‘ÎJÌZ
:lel gran Paulo ,- che veſte vna ſtanza fomízvcn-I
>ani de gran ſtima, e d’importanza, ä’mî, *I:
val quanto l’iſteſso godimento. Pmi dcrcn
Bb E] ti da Paulo
* 194. V’EWTO TERZO.
Gardenal-…de
ElBíchi ſuprema qualita,
eminentiſsimoSignor, ~ ~' '
Che porte paſe in ſta noſtra Cita, `
Ghe giera morto, e ſpanto per amor.
Aſegno tal, che el ſèoſerir gran oro
Aquela ecelſa Caſa con deſtrezza.
Ghe ſù reſpoſo con gran zentilezza,
Che ſoldi no pagaua quel teſoro.
El Garde Se trouete però temperamento,
nal Bichi
fa ſar le co
Per contentar quel gran Signor in parte;
pie del di Che ſù, chei ſo Pitori con bon’atte
to ſornìmE
to da i Mo
Fece -le copie-de tal fornimento. - - ñ' `
la valoroſi Veſti ih iMola `Franceſco , e Batiſta, ›` ` ', *
P lroſío
Iquai con
Sugeti diligente
valoroſi oſſeruacion
d’inuencion, ‘

L'opera
Con
Ec.No ſti termine,
ſol’ocaſion
pani vn grata
zornoi
hauerli ala viſta.v ` Îſi' 351-3'
vederemo,
viſti mai. 'Α

E con gran guſto quer contempleremſh",


Per eſſer (co dise) cuſi ſtima!.
C. Dun ſauoreto la voria pregar,
Che xè de conte’ntarſe, che deſmonta
(ha ale colone, che la ſera è zonta, ,
E. terminar
Ec. Caro Comparevoraue
m0 vn
no mio daſar.
ſeu patron? ‘ ì , ~`l
Se volemío laſſar? vel voi concieder:
Ma arecordeue de laſſarue veder,
Per ſtar ancora in tal conſolacion. _
C. La riueriſso con ogni modeſtia, `~
E la condona el tedio à vn ſeruitor.
EC. Toca à mi ringraciarue del ſauor:
Anzi ſcuſtme ſi ve ho dà moleſtia.
’ENÎÌO MART-Q.
ARGCOMENTO.

.- Amir-c è ”ſono :I mm* Tmtmſèa,


E fa 2 Mur-m ſi f) paffazoxrbaru;
[JJ-'bè, i” And-rada i” Sala/4 da San 4mm ;
2341:!” diſcorſo' de Pitura è fre/co .

- On bonagracia de voſtra Ecelenz-a:


’ intro zà che cuſi la lècqnpiaſc.
Compare vegnidrento, vegní in paſt': ,
Con tuto el bon amor de confidenza.
È quel , che ve ho dito vn’altra volta . ,
. vù v'è ſempre auertala portiera;
'e vedo ſempre più che volentiera 5
'ù sè patron de caſa; l’è reſſolta.
[guai ſo liriſſerado ſeruiror,
"i el , e pien‘de reuerente aſeto:
'oraue hauer vna feneſtra in peto _
'er poderghe moſtrar al viuoel’cuor.
, che me volè ben 5 l’eſeto el moſtra :
ò,che me ſe fidel , e bon amigo:
ècoriſpolö; {o quel, che ve digo :
'uta al comando voſtro è caſa noſtra. _
Bb a. Ha:
196 VENTO .QP-4K TO.
i C. HaIa genio, che andemo in qualche liogo?
Vuolla , che diſcor'emo de Pitura?
La díſpona de mi, che l’è ſegura,
che per ſo amor me buteraue in fuogo.
Hc. Anzi che hò ſto penſier ſeguramente,
E queſto è aponto quel, che piu me preme:
Me aliegro tuto quando {emo inſieme , '
E giubila , e gioiſſe la mia mente .
Voi, che ſemo vnviazo; ſe ve agrada ,
Che andemo à l'Orto , e ve dirò perche:
Paſſerà puoco, che vù el ſauerè .
C. Là Pirura ghe xè molto ſtimada.
E00 ià, Tomaſo ,cauè ſta romana:
Porteme quà la_ veſta, e la bareta;
Netè ſta‘ſtola’eon la ſcouolcta:
_, No ſarà certo ſta zornada vana .
Andemo , che voi dirue vn caſo belo:
Montemo in barca, e pò ſe parleremo .
Dà liogo à mio Compare con quel remo:
~ Senteue quà, che ve amo da ſradelo. -›- e 'q ~
Gieri daſpo diſnar me Vegne vogia
De lezer la rariſa de i Pitori ;
Voi dir-quel VAS O pien de certi fiori,
Che sà da bon come del zio ia ſogia .
E ſi voſſe vardar quei , che ’l diſeua
Del noſtro gran Monarca Tentoreto:
E quando hò ben vardà, leto, e relecoz
Mencion del ſato ſoo mi no vedeua .
Al fin lezendo la vita del Franco
Batiſta Semolei Pitor deinoſtri
Vedo de lu pur certi puochiingioſtri,
Quaſi che nol podeſſe ſar de manco.
'Eſi
'VENTO .QV‘ARTQ. 197,
ìcomenza con ſta tal inchieta: '
.'n la iſteſſa Cità ghe xè vn Pitor,
Siacomo Tentoreto vn bel’vmor,
She de muſica allae lu ſe deleta. .
bna trà le altre de lauro: ` ñ ‘ :o-
..*3,47,~_

i.'èinſaceto, piaſeuole
la Pitura , e galante;
molto ſtrauagante, ’
:è capricioſo , preſto, e relſoluto.v` ,
ceruel più teribile de quelo ' = -`
\lo fü mai viſto certo in la Pitura,` 7
Dome ſe Vede in ogni sò ſatura; - 7
Z in l’iſtoríar fantaſtico ceruelo . 'Î
ſh
che el sò ſar è ſempre ſtà lontan
)a l’vſo, e forma de tuti i Pitorí;
lnzi co i ſchiribizzi , e co i colori
Iran marauegie hà ſato le ſo man
1i capricij , econ le nioue vſanze,
30 i ſo penſieri , e con' nouele forme,
il s’hà leuà da l’vſo, eda le norme " `- -‘
)ela Pitura con gran ſtrau‘aganze. '
muodo cheel lo tira à ſimil ſegno,
:he elghe da vn pugno, e ſighe rompe elnaſo t
:ol dir, che el ſo depenzer giera aìca‘ſo`
i in bona lcngua priuo de deſſegno. B! . .
el ſente in ſula prima, in aparencia, Pio ETS
jeſi-alta el Tentoreto certamente; to fin,
/la belo , belo el lo reduſe in niente,
;oſo , ſenza deſſegno, e ſenzaſciencia.
el diſe anche dc pczo , anche de più ,
irogne come vn can, e bagia,ñ
:he rel reduſe el meſtier come vna bagia.
da chi xe quel ,- che puol dir malde lu? ì
:93 = VENTO .QVART’O.
C. Veſte xe' coſe ſenza ſugo , e ſal.
El sà pur coſa xe ſta profeſsion!
Certo ſta volta no’l zioga de bon , ’
. Mando de ,ſto gran Miſtro el diſc mal.
" E ſiben che ſtotai per tuto eI Mondo '
Conceti de ſta ſorte hà ſemenà;
uando che vn ſoreſtier ariuà quà ,
EI; s’incanta- , e ſi diſc-.me confonde .
Come puol'eſſer ,-che ſte marauegie
Se troua in la Pitura de tal ſorte ,
Che fa ſtar in do piè fina la Morte ?
No ſe puol ,ſarde no inarcarle cegíe.
Sto galant’homo è dele Grue compagno , i
Che roba le Gagiandre da la tera ,
E ſuuoIando à l’insù de tal maniera;
Par che del Ciel le vogía ſar vadagno .
F,quando ben in sù le xè inalzae, _
Le le laſſa caſcar ſu qualche ſalſo
Per darghe morte al fin con gran ſracaſſo ,
i E magna le meſchine aſſaſſinae.
Be. Compare disè el vero z la me piaſe .
Senti el reſtante , cheghe de più belo .
L’ínalza ancora quel nobil Penclo
Per darghe el Scacomato. ò Dio , che raſe!
El parla aponto ſu quei do quadroni,
Che andemo ad’eſiò à l'Orto à contemplar :
EI ſcomenza anca quà molto à laudatì
Per ecelenti; ſtrauaganti,e boni .
Col dir ch’ihà del teror, e del ſpaucnto;
Maíſirne quel' dei zorno del Giudicio ;,
Eehe in vele figure è vn gran capricio
D ogmſ , e ogni età. consfondrí indretèo .
on
VENTO a” 117-0… " 199,
`n Animebeate, _e-con danae; '
Con Caronte in la barca 5' e tra le tante
Znuencion 3 coſa nioua , e ſtrauagante;
E ſenza dubío curioſa affàc. , `
1 che s’el quadro fuſse in diligenza ,
:on bon deſsegno, ben proporcíonà
A parte , a- parte , e ben conſidera ,
Se ghe poderia dar del’ccelenza.
le chi el vede :ì la prima l'è vn ſtu por':
via col conſiderarlo pò in ſuſtancia ,'
I'anto fà, ñàdir l'è tanta ,carne granda,
Fata da burla: queſtoè l’sò tenor.
[ſi ſe dà la corda à vn inocente,
Ecol preteſto de farlo famoſo,
El ſe laſsa caſcar precipitoſo,
Col darghe el‘ſcoſso cuſi crudelmente?
|uà elmine,e
Con va drioflratagìeme
con ſci zer enza
hi d’a’gnora,
fin;
.A l’vſo aponto .de quel’Aretin ,
De. mal in pezo fina , che él miora;
virò vcome che diſèe el Sanazaro;
Che l’inuidia da ſi ſe rode,e macera;v
Eſi ben che i maligni morde, e lacera ;
L'oro ſarà ſempre el metal più caro.
z par giuſto
[Dando de dirclleſarmie
nomino deloracion
Tentoreto:
E’ſfn’enzono dc cuor, con tanto afeto ,
Che ſtago per butarme in zenochíon ,
Tentoreto è vn ſpirito diuin, ’ .
Che vienſe al Mondo con vn torzo in man,
El qual lume dè i'm-pazzo al gran Ticíans' '
Ne el lo volſe con ù per ſo veſin.
No
ſizoo VENTO amaro:.
No ſauemioñl’iſtoria co lè ſtà? `
Che ſtando da Tician el Tentoreto,
Per eſſer ſpíritoſo , in gran ſuſpeto
El meſse el Miſtro; e lù el bandi de Cà a
De gracia in che conſiſtela Pitura?
Se me puol dir: in coſe puraſsae .
E mi dirò: la xè la veritae: v
Ma el verbo principal xè in la brauura.
Perche per farme là quatro figure
In ſcancia , come i piatí da Treuiſo ,
L’è tute coſe , che le muoue à riſo, o* f
Ele par trate dale ſepulrure. ì'
El Tentoreto hà iſtruto tuto el Mondo
Daſpò , che l’èyegnù col ſo. operar;
E in format ſcurzi, eiauer atizar .
Ogni altro bel’inzegno hà parſo tondo:
El Tentoreto è vn brauo,che ateriſse
Tutií Guerieri de tute le etae: - ..n.42
E] tira colpi , el deſtende ſtocae z 'L _11.
E più che-l’vrta in duro , epiù el feriſsel‘
No ghè niſsun, che ſia bon de ſtar ſaldo
A la furia , al teror, al sò ſpauento.
,El val più lù , che no ghè ne val cento;
L’è vn vero_ Paladin in ſtampa d’Aldo .
Se puolldrr più de quele ſo fierezze?
Che 1 vaga à veder le guere naual ,
Che le par giuſto le fiirie infernal,
Con ſchiopi,`conbombarde, eſpade, e ſrezze l
No ghe xè forſipien tuto el Palazzo l'
De zufe, che ſpauenta la Natura?
No ſù mai viſta la mazor brauura,
Che la fà ſpauentar ogni Brauazzo.
Se
?anziana-amo: . 4.5.2.,
vedequelezſquadreidesoldai ‘îs‘:'_ñ:‘ '- Î. *32! i Y'
A ſar ation da veri-Pala‘dini, fat.: ?in 1 e '
Avenzet R nix~’,*'à.’dominar confini, '- ‘- r
[n varii muo 'tuti-quanti armai. ›!’-‘»f.ſi
o’no’ſe vede vnzcolpío furioſo-'fa' ‘- r ' - - *- mr. dc
D’vn , che zioga deman con vnñſpadon-P geſſ- dc'
Certo che’l mete. tuti inconſuſion; 4 - 'ì '7 “W”
Certo'chel’è .vn Solda precipitoſol ì ' ſi
na’gineue,cheàrapreſentar -‘ "
L'impreſe del Senato Venetian,.-' "
Fù eletoqueſto er brauo 'de man; - i
Per homo più- ei altri ſingular‘.- 7:*- Î" ' ì ,
*n xè ogni operaſoa famoſa, echiara: - '- ` - Preſi .ie
Tra le coſeperò,c’hel’ hà retrato, ì ñ' ì Q2310
Certo mazor fierezza m‘ai l'ha fato', ` v..~

Che inla preſa crudel, che ſu de Zara.


"uma de .brauura el giera vn Marte; i ;ì- ' \

Vn Stagirita niouode ſàuer; 3' -› ó*


Vn’Aieſſandro per el gran poder; -1 ` `
Tratando ſempre in termine der-Alte o' g
èſtà canonizà da vn’Aguſtin a - -` -
Barazza Bologneſe, che’l le vede. ‘
Le tante: ſtampe glie ne e *ſta ſede,
E adeſſo-Lvuol-danado ,vn Aretin? e
i no' dà el primo' liogo alsT-entoreto - a
[n Guera, e no’l ſà miſtro, egencral
De campo, no' sàcoſa ſia l’azzal
Del ſo' robuſto , e ſorte corſaleto.
'che quando' ſe tratade brauura. ‘
Dgni ſgheror‘; depento ; ein laſo’ ſpada
;tà la vita , e la morte; e gran paſiada
ìlſàconchiGVE-RlZA'in la léITVRAèhí
‘ c
”il ÉDNTU QUINTO}
Chi de lùdíſemal,ghe digotqueſtoa’.. ,I . ì‘ f
Se’l fuffe Orlando (done eloè magari )‘ñ 'Î- -
E] meterò in la claſſa del Vaſari:. `
Chi ha recchíe intenda: talè l’mto proteſto .7 t
,, ,,, EeCbmparc mi ve vogio dar vñn baſo,
Che -vedo , ,che ſe' vero-Venetian;
Semo ala riuatdeſmontè; andò pian .
Deme vn p’uoco de man, caro Tomaſo .
Veramente l'è bele ſte contrae,
AliegreJbacioſe, con zardini; _
E, ſiben che le xè quà ſui confini
De la Cità,le xè benpopulae. ñ
ì
'ì- "
~ ?Madone
StaGieſia in fati hà baſe in nobil ſito, 'r‘ 'I j" ñ ›
ter-orto. Ben miniſtrada da ſti Padri degni:
' Certo pieni d’eſempio ai mazor ſegni;
Spechio de Religion molto eſquiſito:
Diſemo vn pater5' che come'Criſtiani… rzí- 3 ñ:
Prima noſtro Signor s’hà da ſeruir , ’ ì '-í' -’
Qäel , che; in'Croſe per nù volſe morir; ó'
C e leoracion xè a Dio boni mezani. ñ .î
C. Laſecompiaſa, che quàîſcomenzemo- ' z ñ'
… Del Palma Vechio a vedcrſta gran Pala.- j
In ſin queſta è, maniera, che no’fala: .-
Che adeſiovegna el bon dirlo podemo. .i
Se vede el Protomartire de Chriſto .- -. ì u(—

Sora queífedeſtal con grauità, .


Con la p ma, e’l meſsal, che atentoſtà. -ñ
Chi è quel , che idea più bela hàbia maiviſto ?i
Ghè Domenego Santo',z`che in bel moto ""
Ancora là concert’a , -in compagnia
De la Santa Rezina Elena pias, e . .
E San Lorenzo, e San Gregorio doro .
Para,
?E NTOLQV’ART 0. ad;
ila, chetuto el Mondo la confèlèa a .
Per perfeta Pitura, vnica-,e rara,
E chila ghè
Perche ſtudia gran la
al viuo dotrina impara:
Natura eſprelîsa. -Î- ì
; puol’argumentar ſe ogn'vn ghe aplaude , ſſ
Che fina el ~lîentoreto ghe dà gloria,
Co’l farghe ſora vna Celeſte iſtoria, v
Che atendeadarghe armonioſàlaudez. ‘ »3,
idemo in gracia auanti in .la Capela u—í i. H. ’ ‘
Capela CG
l'
De Caſa Contarma à contem ar a? ' tarinainla
Del Tentoreto quel ſo' nobil r. ~. i Iſla-invade
O chegran pala! mo’la xè pur-bela! .. ‘°“°*
vede in SantîAgneſe_humile,epura, . ~_›‘"
Aſeto ſpiritoſa ſenza fin; ‘ ì ` .Î .
Se vede quela idea, .che hà del diuin:›
(ma gariza‘ben l’Arte, ela Natura. 3
xe bel componimento maeſtoſo! - ' ~
Che degnalſtoria benrapreſentà! . ñ .
WelFiode-quel Prei'eto in teraſtà … i
[n ato veramente ſtuporoſol ~ 'ì ñ u. ñ' .
acorze , che in virtù de la preghiera ` '
3ata da Santa Agneſe al ſomo Dio ,
Vn’altra volta el torna inuígo‘rio, -
E che de mortoin viuo elmua la ciera.
iſero de quel Padre,tuto atento,
Per‘eſizqtrirla gratia .dela Santa ; .- y." .
L’ aſèiſter con la mente tutaquanta, ; -
Fà veder,che inte’l cuor l’ hà batime'nto.
elSoldadin ,tuto veſtio de ſero , ‘
:he atiza cuſiben ,con tanta gracia,
Moſtra el ſo’ gran vigor,la gran’audacia: .
ie vedeappntoflheel xe vu veroſghero.; .~›
Cc 2. Ma
@4 .VENTO .QI/ART!).
Ma quel,che xè vn’eceflò de ſtupor, 'Lì . ~ ñ 'Y
Xe quei Vechi dauanti principali. -
Wei certamente è più che naturali;
I atiza con gran forza , e gran Vigor.
Vn caſo ghe voi dir,che è molto belo;
Zàche ſta Pala me porta el mmiuo;
Vn’ ateſtato , vn teſtimonio viuo , 'n‘ V'. 3
Che rende gloria eterna a ſto penelo. ' a" ’
Lande del Diſſel’ Alban; ne’ldifle per ſacetía: ' ~ t' i ‘ îñ’r‘
,Alban al)
-Tcnçorcto Mi ſonſtaaRomain ſtudio de Pituraz‘ ' ` ñ
-l
4 l’ìí1
Ma el Ciel mehaueſſedàtanta ventura '- '
Cbehaueſſe el ſtudio mio fato a Venetial
Che sò che haueria &toaſsae più ſruto,‘ . ñ .zz- x TU D‘K~.*

Eche haueraue habù mior licion: :i I m l. .


Percheconſeſsmchequàghexzè bon L' 's- ' *
Colorito ,inuencion , dcſsegno ,‘ e tuto . i. ì
Ghepar,che ſto ſugetoſia baſtante -' :. . ~ ~ '..
Perreprobar el dito del Vaſari? .. ~ i…)
Xè pur dequeſtoiſo’ peneipiùrari .i1 ñ Î. l
Eviue pur de ſta maniera amante. x :r
L’ Alban no’èteſtimoniode ſuſpeto , _.- .,- ~ -
E viue ancora per grecia de Dio: -
(Deſio xè ſo’ penſier, nòmiga mio;
L’è pura verità, l'è viuo aſeto. « L . z.. -'›
Depiù ſto degno ,e valoroſo Alban i -
Preghete vn certoa farghe vnſauor - randó
Co’l dir: percorteſia mi vc’l dom o; I
Feme vna operation de voſtra-man . - -, i
Degratia ſormè vn puoco de deſsegno ' Z .'-3
Dc quei quatro Anzoleti ,che xè là, ’ :r in ~~ .L - `r -
Perreſtimonio dela ..verità ;. v. ' Î r.—l.
_ :iChe -ſto Pitor

mi` ſtimoa al mazor ſegno; td.
-. /Qxeſtí
Van-:roma :rr-a'. i205
Checon
*geſti bengiuſta raſoio conferma
xè boniſsimi ateſtati, el vero, 'riſi-u `
Naſsui da puro aſeto, e da ſinciero ‘ ì ,5 ;
Cuor , che reſtar fa tuti ſotisſati .
:rane eror , e puoca reuerencia
Paſsando auantia ſto bel’Altarin, Pak le
Mo {Q3
E no' piega’rſe con deuoto inchin, l'9!!!
Per la imagine -pía , tuta clementia . ì. _
benedeta ſia 'ſta deuocion! ñ - '1h
Iîhríſto quà flagelà xè a la Colona;
Come el rende pietoſa ogni Perſonal '2 -é ſi
Benedeto el pepeliſia › del Ponzon: ñ -
hi non adora Imagine si iata,- ' — ~. .1.:.
Checon dotopenel ne raſigura- ` …
I‘uto tormento elDiodela Natura, ' 'ñ› r_
L’èvnperſidodequei,cheno’ſccata. ~ -‘ `
eſso nù ſe andemoa veſinando ' u.
A quela Paiade Caſa Reniera , i: ' `n ñ- : Il o Paderno-i
:he certo la xëîata in‘tal maniera, :ì ‘ 42 'ñ _hl nlaMadoq
nn da i:
She in quel Pitor ſe vede vn ſtudio granda. É Om 2
La si che ghe voraue vna eloquentia “ì
Da Ciceronzne la ſaria baſtante
Per eſplicar le marauegie tante
Del Pordenon , e de la ſ0* ran ſciencia.
_eſta xètanta mana precio a, _
Iaſcà dal Cielo , per-dar nutrimento ~ è '
'i chi de la Pitura hà intendimento :
Weſta xè infin tuta miracoloſa .
eſto è vn concerto ,che ſtupir ve ſà , -
Rendendo a l’ ochio vna armonia
Aieſta xè vna Pitura benedeta
ſutabencoioriffibendeſsegnàè .‘ s .:.1
;ai .KEN T’QÎQF’A R TD".
Mi no' sò come proſerir parola: _ ñ v"_’
.a ſ‘
*o
ó.
l

Che poſsíodir-è che quà daffeno è’l tuto è .J


(Deſio noîſaplirà miga al coſtruto -
De quel penel , che tantom alto ſuola . .
Natura da per sì ſorma,e produſe — .- ~ ‘ t ”i
in la ſo' ſpecieflogni .animal viuente: , _
Al finl’ età termina-cl tuto in niente': _ .K i.;
ElTempo in tera .el cauedal. reduſc. ' , »r
A ſar vn’ homo viuoincarne,ern oſſa: . z_ ì _ 3
Vn ſolo ſpegazz‘on ſirquel’ cſeto: i , i)
E tanto elſormachi non hà- inteleto , , ñ ì
(Aramo el mazor Dotor ,chea] Mondo foſſe;
Ma el Dio dela Naturaeldomreffcrmz ‘~.t‘.: r':- .. Ì
Che veramante è—ſora natural, ~›’ -)-› L)
Aqualche bel’inzesnmecuà. val i_ - T
Dela comun NaturaaſſaeMinerua. _ . ' 0;'
Tanto chea chi poſsiede vn tal giudieio, , . , _x_
Seghe puoldir dapiùdelaNaturat i .. v*
Mv

Perche le ſoifiglirevíueze dura. za i


Turiſti-ferma, per l’ artificio ._ . ñ. 7,:
Vn Laconicoquàpuocmezpulito --. ' ~ ' ‘ `i…)
Diraue , cheinBatiſta è, Santità;
In Franceſco vn’izeceſſo d* humiltà;
In Ambroſo‘ dotrina al' infinito- . ñ
La dignità in Lorenzo e maeſtoſa ,
In Bernardini mirabile‘ſauer: . , _ *J*
E molte volte-,queſte hà più poder_ ' ì~ ì
Dela chiachiata longa , e bibioſa .
' No* voi dir,che lù-ſia come Tician.; e
Digg ben , lchel’hà habù tantoatdimenuo, *. 1. `
Cheno’lghàſatofilo,neſpauemo, _ *.2
_ Econtra quell’l'njmenàbenlemany .. "L
'ru-fi ' x e
..P’BNTQÎQVZRFOJ E”
:to’ brauure-fùdahomo da ben ;ñ 'i 1 ²`J iii-”- =’.‘j,-²J
Cheinfin elto’penelgiera l’aſpadat › '- -‘
Ma el to' Auerſariotegne vn’ altra ſtrada ,Î- ,Î'
Etecauèlaſcrimia co’lvelen. . î r'
:ròqueſta
xè vn fumo,
xègloriaeché
tel-permea quela
ſta vita
eterna:v * ~ =-`j —--~ſ—'Î ef

Tiiarà ſempre plendida infinita.


Perchelato’virtùxèſtì lanterna: ?iñ - ‘ -"
ñ 'i .Q

rsù baſta culi; che tro valor."


Anominarel‘ſonted ardiſèo-~‘ ‘ ‘ '- ' zj ÎF3 - ~
G’hòdàdelti;ghedagodelſi ho” v '1 *I - ,; 7~
Baſola manPatron; laìríueri ."JL ;ehi-Mt"
a xè ſegura( come disè vù')' -~’ ì- *TP-ì -ra‘ P.
Elmeríta vna degna reuerencia: '. ;f
Miſsier Tician ſta volta bahia pacieneia; ` E ’
Molto ben l' hàdepento ancora n. '
màtornemodal 'tan Tentoreto.- , '_ ‘ _ 7'
Sto firrorsbigoti eogní ceruelo. 'fr - ` *l
Weloèueſti
gnor ſtàvna ſaet’ffien‘òvnpetblot
ef’eto.v A * . ~ ' ' r ñ'- W
xè fonti-naturali;
Cuſièlaverítàdriarain

Quàg è la-leze: quà ghe xè’lgiudi‘eío, - i"


La regola ,la norma, el’ artificio; f ² ~~ -
Coſepcretemar chi xè t‘no’ttali‘aî -‘-` ` 7
ompare ,quà ghe vuol vna tamen-r, ì ' >
:hi vuol diſcorer ſora ſte aeende.‘~~ e
jonſeſſo, che’l mio inzegno no’ſe eſtende'
ſanto che baſta 5 onde el mio dir le areſta.
ſepodeſſedinla xè cuſi; - ‘
ìſaueſſez arlar con fondamento
)el gran auer, che aſeofò xè quà drento!
detegniraueínbon certoanche- mi. ‘
' D150
Ãofl ZNTO QVAÎRTQ.
Digocuſi(ſe [alè vuol’compiaſer) u _
Che vardar sarà megío,èp(_`) andar via,
Senza intrigarſe quà con drzzarla: -.
Che aſlaes chi ,o’ sà quando elsà taſer
Ec.Me ar mo', zà che ſemo ſopraloco, ’ I
'
C e doueflemo dir qualche coſſeta z
Però con la modeſtia , che s’aſpeta; `
Edalariua flargarſe; ma puoco.~ . ‘ x -- .
C. In verità , che. quando la comanda ,* ' -
Mi no’ ghe sò negar coſa niſiuna: i i
Ma per no? ,caminar cuſi alla bruna, .’ K ,

Metireraue certo da vna banda? -:~.~. A

'Adóril O`ueſtoquàxèquel Monte benedeto; I -


cion del Doue Dio dè a Moisè 1311626 vera, .v z.
Vcdolodel
Ttnroreto De ſo* man ſcrita in tauole de piera ,
ala Mado
m da l’Or
Per macſtrar el ſo’ Populo eleto .
lO Gran ſauorí fù quei del Padre Eterno .
Verſo de l’Ebreíſmo ſcognoſſente.› -_ . -
Mai {ù più tril’ah'cí` più ribalda zente
Che per caſtigohà merità l’ inferno .
Populo triſto,e pezocheribelo,
Che non hàîtanta ſtema d’aſpetar, , . .
Ne dà tempo aMois’è‘de rerornar _.5- . : .
Con la leze; e idolatra quel Vedelo.
Imeritaua chezlîldolo d’ oro _ - .
S’ haueſs’e in run Cagnazzo trasſormà ,
Etuto rabia, etuto auelenà
Se ghe auentaffe come Can al Toro .
Ec. El conceto xè bon l’è da chriſtian: ' ’
Ma, ſe ghe aplicherè la voſtra mente,
Pronerbio trouerè trito , e corenre ,
Che mar ſe viſte Can magnar de Can ._
Più
"
. DVB NT'Q, 93741270.. .2.0,
Eùtoſto mivoraue dir > cuſi; ‘ . ñ…)
Stante l’ Ebreo ,` che xè goloſo , e ingordot'ì‘
Che l' idoloi magnaua vn ;di d' acordo, ² '
Co’l dir: ſe Papo mi, papa anca ti.
ſendemo in gracia al nobil artificio ‘ ñ
De ſto quadron ,-chiè bel ſuora del' vſo. "
Par che’l Pitor ſia andà a retrar là ſuſo '
El Paradiſo con' el ſo’giudicío. - .I
:do
De là quel Dioſchiera
numeroſa Padre ,ine celeſtial,
compagnia
Con forme più che viue, e natural, i
uti
Che in ſupera
aria conati
ogni far
ſtrauaganri
de legiadria
. ..i ‘ ..r

No’sò dir come l’Aite el poſſa ſar ! ì -


Che i beli inzegni vaga a comodar ñ '.- 3,
Poſiture de ſcurzi,si ſpieanti! -" i
agiererquel gropo, che xè là, ' ‘ a
Puol meter in vergogna el Mondo tuto; Î
(Licia si , che è dotrina de coſtruto l È
E niſſun ſimil forme hà deſegnà. .. :
la,che‘colä,chel’Alban quà diſte ‘ ' . ` r.- Allan
Sora ſto gropo, cuſi amiratiuo è ‘ W"
No' uol mai eſser, che queſto dal viuo
Ell’- bia viſto:el mio ſauer ſtupiſse. '
;eſte xè queie coſe,che’l ceruelo ' ›`

Mete a partido a tuti quantii Miſtì’í . ›


Quà no' ghè ſimetria , no' ghe regiſtri ,
Che ve poſsa agiutar ,ne dar modelo.
m che atencion , che aſsiſte quel Moisè
A quelîErerno Dio ,tuto belezza ,
Che’l par de fuogo , per la gran chiarezza!
Certo che vn Tentorero più1n)oc’ighè l
Oſtuſi
,f a.” ;KJ’ÎENTQ QVÎARTOQ
O ſtupor dei ſtupori ! ò marauegia!
Sepuol dir certo , che ti ſij l’otaua l
Chi hà giudicio dal vero no' ſe cana; _
Se no’ l’è vn Caualon de quei da ſtregia.
Veder l’altezza .de quel l‘anto Monte ,
Con sì bei nuuoloni atomo, atorno ,
Moſtra el conceto del Pitor adorno,
Che haueua al’operar le man sì route .
Calemoſe pian gian a mezo el ſ o;
Doue per la eſeíà del calor ,
Ghè tende ,che ſe opone a quel ſplendor
Del Sol, che con i razi ſcalda a baſso .
Se vede varie Done a ſtar ſentae ,
Con Fantolini al peto , e molti arneſi:
Ghè ſaſse , e paneſei trati , e deſteſi ,
Cune , e vaſi per tera pur aſsae .
Tute le ſtà in repoſso , e oièerua al pian;
Doueghe xè’l model de quel Vedelo ,
Che quei balordi , che non hà ceruelo ,
_ El fà portar. da quatro ama”, a man.
F1gure tal , che dir bilògneraue ,
Che ſe quel’oro ,che xè là depento .
Fuſsedaffieno ( digo quel ,che ſarto) . Z
Del quadro elgran valor noi] ;i
Gmíoſiſ_ Aida Domna, che co’l btazzo zanco ,.v - Z‘ ì ›‘
fl… Do. Veſtia de azuro ,quel Vedelo moſtra,
m- ConJ’a Natura la gariza , egioſtra;
L’ è ben piantà, l'ariza ben ſu’l fianco .
Veramente quei quatro, che ſiiſtenta ; - .
We] bel model', con tanta vígoria ,
Se vede , che i s’acorda , e in compagnia
Ilo porta ſeguro,_ſenza ſtenta.- '
VENTO QVARTON 2.1:- -
ghe xè dubío certo che i camína ,
:heiſe và a índrezzando a paſſo , a paſso
:rſo de quel Vechíon , che hà quel compaíëo ,
:e dfl’efierel Sculcor, pien de don-ina .. .
acídentí in ſto quadro ſenza fin!
11' xè bondadeſcriuerlí ,i deſcríua . . ' '
geſta è Pítura, che per tuto è viua .
che ínzegnoeleuado , e pelegrín 1 .
de ſte do Done, che xè quà, ' -*
m hò da taſer certol’acídente. ‘
veda con-che gracía quel endente
[la rechia Vna al' altra hà d acà! k . .
›ſa chiara,cheín honorcambíaí . ;2 e ’ ’ - I)
Tentoreto hà iſoldí : e quà l’ hà meſso
;ni ſo’índuſtría‘,‘e xè aríua al’ ecelso. Î ‘ '
[201' prontezza no’fù viſta mai. -ñ ' '
:checo’ſe ariua a ſti quadroní, , . N i)
xríuaalſor‘no dele gran Vírtù . . Z .. .
›’ſecroua chiſtagaa tùper tù , ' -
:de competer chí polèa eſser boni; ' ‘
aſèa de ſtudíar e] Tentoreto, ' h"

.-eldelèegno, eper la gran dotrina


ia cercando late de gel-ina, . ` -’-~
er fugazze i- lafèa el pan bufera. ‘
sù, Compare , aſt’alcm’quà permezo. ~ :Pr-Z .7)
Îardemo
ghè ,chequà ſe ghè coſe díuin'eí
maldelùlengue aretíne . ì . › -.:::. 'j'.
ga; tuto quelmal merita; pezo. .. 'f @Mido
àrà quel Chriſtian, sì puoco pio, .ñ. . : :,'4' …1mm
e`’laſisa\<›grſi1i
a veder el_ ceror de ſto Gùxdic’io, . Î :-..2.:i , Lì-`-
deſeto,ogníîſo"vicio, ;HRR-l;
rpm-n':
o' ſerua de=cuorſ Etemò a .è "d" dc*
Dd Díoè
2. -. (Deſio PW‘
2.”. .— VENTO'Q‘VÃRTO."
Qgeſto xè quel Giudicio vniuerſal ‘,~› h h
Che hà da meter ſpauento a tuto el Mondo .
Beato quel ,che ſarà puro ,e mondo, , ›'
E molto ben purgà d’ ogni ſb’mal . -o.
`Reſto ſarà quel’ vltimo bilanzo , _ * - '
Che hà da ſar el Contiſta de i Contiſtl z '
Doue i ſari de tuti ſarà viſti , ,
El dar, l' hauer , la perdita , e l’auanzo.` _
Qianti ghe n’è,chea vſura tiol'danarr . 1
Dal Mondo, dala carne,edal_ Demomo, "
Per vanitae, che xè giuſto vn' inſonro ,
Ehà da pagarlia ſconti cuſi carri 2,; . L ñ
(Del che non è , ghe naſse vn ſalimcnto; : x ~ ñ.; ; ’ I
Eghe
Perchepaſsà
dàla preſon
xè’l termine
drento l'preſiſso,
Abiſso. ' **.z’!
- t

Qeterna morte per breue contento! , :


(Dal gaudio iaràquel dequei dileti, i- ;- è
Che al Mondoſarà ſtai ſempre coſtanti -- . ' -
In venerar Chriſto, la Gieſia , e i Santi,
- Con religion , con purità d' aſeti i ì -
EC. El Chriſtian veramente al fin dei fini
S’ hà da redur a ſar ceruelo vn di r
Perche ſto Mondo paſsa ogn’ ora pi,- ~ '~
E s’hà
C. Me d' abandonar
par giuſto ſcſte,e
in le rechie Caſini .
de ſentir.` ì . x17;
De quele trombe el ſtrepito -diuins
Que rimbombo , quel moto ſenzafin.
E qu ele iran parole a proſerir.
, Vegniñquà enedeti dal mio Padre,
'- E ande là maledeti in ſempiterno ,
"i" _ EPervùſarè del Ciel lucide
eſser tormentadi ſquadre
al ſuogo .t ,
eterno

\- .v "Mo’
rame ,ar-4 Km.;
3’ che preſe’ntia e quela de quel Dio , 'ì
2-1;
Rapreſentà con tantasmaeſtà, ›. . - ,
Doue elterontièvede , e la pietà , t.
Che conſola , e deſpiera el Bon , e’l Rio! _
gela è Madre ſantiíèíma , e modeſta,
Tuta deuota, e reuerente in viſta! t.
Welo'è’l degno parente ,el gran Batiſta, .- ’
Che Y aqa‘aa Chriſtomeſſein sù= la teſta! -.. :a 'i
releè Virtù , che è de tanta importanza, ~"- * . -
Pera uiſtarel merito diuin, . 1., 4-_ ,
Efàl’ omo-beato :ſenza ſin! ' -'
Q`uçle xè Fede, Carità , e Speranza . 'Î
ielo
Che xè zíro de gran
ne moſtra perfetion,
el model ~ - t- ñ F.~ . :
roprio del Cielo!
Ogàcutitemeffiſe ghe rezza el pelo:
L’ hà d' eſſer vira eterna, o danation.
rdemolà quei Cori de’Beati, .. r ‘ -o-ñ
Chea viſtadel’ Altiſsimo ſtàatenti , ' ‘ . A
Rapidida quel Dimcheifàeontenti: . :1 ì
Iſemuoue,e ſta fermi: òche gran’atil -
e niole , dal ſplendor cuſi interote,
Forma diuinità, forma vn tal miſto ,
Che tuti gode la fam de Chriſto.
Veſte xè d’- vn penelo opere dote!
:ncdeta ſia ſempre la Pitura ,
E chi a ſto muodo hà ſaueſto operar: -.
Che anche queſta gran ſtrada la puol far ,`" `
Per condur l' homo acpelrſetion ſegura .
veder quel Campion e Paradiſo, _ i, _
Con quelaſpada in man,conla balanza, ' 'a r. . ,fiä‘íîî
Tuto piendeimirabile potsanza, >
Ecuſi ſiero,eſpauemoſoin viſo., . . ,~

2.111.: VENTO {VARTOÌ
Fà ,che ogn’vn sbaſlà el cao , tuto timor, ~ Î . - Z A
Per eſſer ſato con si gran dotrina . x - z;
Sepuol ben dírgheſatura diurna: ì -.
Che ogni morta] teme de quel ſplendor.
O che penſierde gran giudicio aponto;
Zà che’lgiudicio l'hà rapreſentà! L . *
Certo de Dio xe" queſta volontà: , , ' -
Perche'quà è tropp a ſegno,e giuſto el pollo-j. i
Si ben che quel’Amigo peta man - _’ i
Contra ſta gran brauura Tentoreſca , -. ' z
Che‘l
Contraguarda pur comuodo
la volontà che lù treſca
de Dioſopran. i :i'x . Ei… i _
Staraue quaſi perdirnn caprrcio: z; z. i. :í\. .'r. -.~_ .ii-1,)
No’sòìſé piaſeràzſta mia opinion: . -ñ -_~ ~~ - › ' :›
Me parvuol
A chi cheſ noſiacontra
r onar de 'danation
el Giudicio; '
Qiel‘Anzolmcheaſsiſte a San MÎChÌCizL-Ìi’ ñ .--iç, '
L’è cuſiſuelto,edcſſe nà-si- ben, , 35;; , 'ì I
Par
Cheognilaude,ogni
che'npontod pene] ſia
onorzonto
ſe ghe
ai Ciel.
eonuien. *I
Però trà le legiadre,ele più [eſte '
gio
288:'?
n... Figure
Quela,cheaSan
de ſueirezza,e
Mi’ehiel-,piùapreíb
agilità, _ ſtà”, ,. -ñ `_.
*8M* Echeco’lpano‘azuroelſiancoveſtex. 2-19.; ›… L ,
Me para mi , che l’habia el primo liogo ?i .2.: ſi I
Dei moti in aria, più dificultoſi. ì:: É . _a
Wei ſe chiama _motiui ſpiritoſi; , -
De ſcrímial’è in Pitura el ,vero ziogo . . î
LaDemorſegarſedapaſsioa,
inuidia puol ben quà ihre-*el da
ſo' oficio
ſtia-zan.: - '5;' i'
Ma quà el ſo’ fuogocento no' l’impízza 'i
N0 z che in deſiegno noa’zshè vn taMIziVDICK‘);`
p .
' u
. L} VZNÎÎO ñ {ma 730. iaia-j
Vù anime, che inCielo andè beate , "i ' : 7-?)
Ve toca pur la-glori‘a anche a vſto Mondo ; Î
Per eſſer ſtae,-con muodo sì’profondo, :. "
Da vnrobuſto penel sì bén retrate. ì*
ll' incontro, canagie maledete , . .
Che hauè da ſtar al ſuogo in ſempiterno; `
Co’l
Pina moſtrar delzonze
el penelve gran Dio l’alte
ſuogo .vendere. ’
eterno,

Iaronte ti fa ben leto' facende , Î ñ ›`~


Co’l cargar el burchiel da pope a proua :
Ne’l`criar,ne’l sbragiar niente he zioua ;7
Che’! Diauolo ai Danai ſordo [E rende. - ' " _
.a veda quela furia de quel fiume: " 2 ‘~. -ì
O come el core, Ò come el fà ſpauento , ’ I'
Pien de corpi anegai , che xè là drento, '
No' ſuuola tanto d' vn’oſel le piume .
)che fill‘Ol‘l, ò che gran ſreneſie '
D’ vnHometo mezan, come ſù quelo!
Tanto più-long‘o giera el ſo’ penelo;
Perche lù no' ariuaua a cinque pie.
.aDa
ve la
da ſpada
quele del’Anzolo Michiel `
Done rebutae › -
De raſoncertolexè ſta in bordel’; ñ 5'! 'è
Che le togiamo’ sù ſte remenae. '- -
;he x'è quel’altro con lemanalpeto, .ñ '~ `-í
Che co’l piè zanco apena toca tera, , '
Niſi'un ſe opone , niſtim ghe fäguera:
El và sù raffignàde puro aſeto. -
hi poderaue mai rapreſentar
Vna Iſtoria perſeta , e contante arte P
Figure in Ciel, in* tera, ein ogni parte,` p
Che ogn’ ochio le confonde, eſa incantar.C `
011
; ;"16 - 7mm Aramo. -
` Conſideremovn puoco, in corteſia, ~ ' - f 4-"
Che
Sti_ nudi
vienprincipali,
sù da la cera
quàtuti
dauanti,
quanti, -' z 'ì ; .2”;

Con sì gran ſtrauagantia ,e bizaria. ~' Î_
Chi. mete ſuora vn brazzo , chi .vna ſpala t " f '
Chi [alta sùco’leao , chi con vn pie t - .- ì
Se ſtà in ſperanza de vederle vn1e;› - *'1' - f
Se la imaginacion no' ingana, ~o ſala. . .' ,› -.
ucſto è vn gran fa i queſta è vna gran maniera!
ucſto xè certo vn’artificio grando, . v
L’ andar con tal franchezza adeſtacando ,
Sùſtrada sì teribile,e si fiera! i e A
Qgatrolumi conclude gran penſieri. -
Ombre, erefleſsi <`:’l verbo principal: _ 'r
Sta dotrina d' ogni altra aſſae più val.
Queſti xè in la Pitura homeni veri. ’
Wel’Anzolo ,che ſcurza gratioſo, - ~~ ~ *
Che vuol portar in Cielo quei Beato, i
Xè’l più diſieultoſo , e nobil' ato , -`
Che Ì‘ arte in tela poſta meter zoſo.
Laudc de Biſogna quà ſentirla reuerentia,
Piero da Che ghe porta el gran Piero da Cortona,
Cortona
al 'l'ente
Che trà iToſcani. porta la Corona ,
m0
El E
fùcome
a Veneltia(
lauda ſt’ alta
come inteligentia
ogìn’vndel sà). *
Co’l Bic i eminentiſsimo Signor:
Doue anche mi, per ſorte, hebi l’honor
De condurlo tal volta e quà , e là ,
Per veder ſte Piture glorioſe:
Ma, tra le altre, ſora ſto quadro”,
ln oro s’ hà da ſcriuer l' opinion ,
E le parole ſoe marauegioſe.
` Prima
,o MERLO:. .MT-(“RT o. I' 2, 1.17*
Îma co' lz’bebe viſta ſtxPitura, *ñ ‘ ..ì i› ':-'!
El sbaſsèel cao corrla man ſora al viſo ,
Come quel, che ’l gran lume a l’impr'ouiſo,
Suol barbagiar la viſta,e farla ſcura . .
›ò, daſpò eſser ſtà tuto in si ſteſso..
Per vn bon
El tornè quartocertamente
a danghe d' ora;
vn’ altra ochiada ancora, ì ,
Co’l dir: ſtupor de l’ Artela çonfeſso . " - y ó \
líſse : no’me voi marauegiar , ""ì‘* s
Ch' había gran cuor chi xè pitor de' i primi,
Eche l’ había penſieri alti , e ſublimi :
Ma e] ponto bare aſauerli-K -agiuſtar . . y.
:rche anche mi tal volta a vele piene , z, A
Me vien de bei penſieri in -te la mente: >
Ma quando ſemo al caſo concludente ,
El ſangue ſe me agiazza in tele vene.
oncluder vn penſier cuſi profondo, ~
Con tanta agiuſtatezza in te’l- deſsegno ,
Co’l far ſtupir ogni più bel' inzegno, - ~
Queſto xè quelo , che confonde' el
'Làtuto xè dc cima ,ìe de tut’ Arte: Mondo . I

(Dà tuto fà ſtupir i più intendenti:


Veſti xei ponti, queſti è i fondamenti
Per marauegia da verga’rg le carte. ‘ `, L
lo’l’èmiganaſsùdelàdai monti: r /
L’è del’iſteſso Stato deFiorenza: , ì i .
L’è ingenuo , e de vna rara inteligenza 5
L’è .virtuolb in ſuma in tuti i conti.
hieſta hò zàdito xè la colombrina’- , .- …e è";
De Virtù
Quel, che, hà
chefalſa,
rebutaa tombolon
e contraria opinion: z ’ ì?- labala ,

Chieſto è’l contra velen , la contra mina .


r Be Oche
; 2.18 ~ i; V'BNTOLILI’ARTO.
Ec. O ché gran quadro è queſto in verità! _
A contemplar ſta Iſtoria de teror, ñ
Me ſalta impeto aponto, e] baticuor;
Permarauegio
C. Me eſſer cu 1 ben
de rapreſentà.
quei Foreſtieri , ' t

Che per far vna teſta sbeletada , '


.Fata d’ vna maniera de panada , - F
Che non hà ſal,ne ogio , ne concieri. `_ ‘
l è boni boni de trar via meza ſtematia:
Perche el ſo’ cauedal xè da meſchiní;
Che no' isà manizarſe i pouerini . '
Megio ſaría,che ifaſſeibati lana. -ìñ,
Abondan* Ghe vuol altro che dir : voi centojſcudi ‘ ì’ i*
Îiaſacia. Chi vuoldaimij peneli-vna figura! ì ri*
Qpà no’ ſe vende a peſo, ne a meſura: ñ -'
A refuſo ſe dà de ſti vbei nudi. ~
emma@ Niſſun ghe ordena mai dieſe figure.- ‘ ñ" _ i"
ſfflc- ( Che mileſcudi xè mile fradeli) -_ ;z "P
Ecuſi i fà` ſtimartquei ib’peneli: ‘ .~ *ſi
Cabale, che val più de le piture. ',ſ -
Sti Madri .el Tentoretohà pur depento ' ’
Per cento ſcudi( come ben ſauemo) ' -*
Che ſe’l conto , a raſon de quei nùsfemof, ‘
No’ baſteraue vn Regno in pagamento:
Ma chi dalle a quei tali el Mondo tuto , - 'i ‘
Eîfarghe ſar ſti quadri desò man s
Più toſto el Turco ſe faria chriſtian ,
Che operar coſa mai de ſto conſtruto.
Lù diſſe voimoſtrar la mia Virtù, - ì
E per ſta ſtrada far ìſtupir ogn’vn z _ ì
Quei dà'vn per cento, e mi cento per vn: `
. E cuſi per grand’homo el vien tegnù. Ch.
.. 1
VENTO ",QYARTO’JÎ. ai;
uo] conſideraral’intereflo;
no‘ſe ben(,`la
eabrazza( verità no'ícondo)
co’.ſaue_mo)xtuto z~ -
el Mondo; ` a
letere d’ vn brazzo mi el confeſſa.
namo’portar le ſo’raſon: * ~ .-- fl
fece da perſero agricoltor, ' . › è
'olſeſemena‘relſo’ valor, , . "
[ſin ghe frutè. aſſae la'- poſſeſsíon.` '
en,quandomorſe~elTentoreto, -ñ
hà laſià richezze in quantità , *e
llazzi,etereni;e-ben ſe‘sàv ‘ ì* *ñ
›' ſe ſuoldir)-ſe l'è ſtà goſo,e dreto . ' `.‘
'10]
r:meſcr`iueelPapa,el
altro,cheſar ſalſa aparenza,
Re de Franza: ñ ‘ "ñ L
me aſpetaadepenzerghe vna ſtanzar t "
:ſto me brama ,e uelme fà violenza. " '
:rator me ſcriue e soman ,. - . F ’ ' d'ai- che
'l vuol vn per de ſti mi) quadridotió ` i
éſte xè rede da piar gazon . . .… -
l’è più.viuo.nò miſier Tician
ntoreto s’ hà da ſar in rima,
›r eſempio da chi hà ha uo ceruel ,
fiar biſogna , e muouer el pene]
vuol ſarſe pitor,miſtro de cima.
ne Zorzon ſe cauè aſato - ` .
'antiga maniera, ſeca , e dura , i
bcnimitando la Natura , '
'l ſè reſtar el Mondo ſtupeſato ,
;uíto detuti ,chehàdepento - i -óv z '
ala noſtraetà(comeſe vede) . '- x
ognipirurarviuala ſe‘crede, ' .:tir:- I
.a moltadotrina,e intendimento; ì? ì’ 3
- Ee 2. Cuſi
\

m‘. VENTO’QVARTO’. x:
Cuſi e] gran Tentoreto ancora e10 z. - -- "
Inuentè nioue‘ forme inil'atízar, ‘› Α. ' '
Ombre,lumi,refleſsſùë deſtacar, 2-. .
Che Pituraèobligada al ſo’penelo. _
Macche
ueichi
tutiè carateri
no’xè dotoriñlatini, -
no‘i [i intende. ' " ' ~ ~-Î *

E. per queſto ibalordí ilo reprende: - ‘


LaMaixè
fazza conto che’l granſiiTentoreco
da compatír babuini.

_Andè doue no' ſeme Tramontana,


A rrouar níouí Mondi a la lontana ,
Come &ee el Colombo, ínzegno clero.
Comra l’ opinionde molti , e molti ,
Che no' kaudaua i (o' penſieri audaci :
i Ma in fin de’i finì e] li reſecapací,
-” Co’lreſtarincantai ſtupidi,e [tolti.
f ElTentoreto hà. trouà le mínere
De la Pícura,co-’1ſo’ ínzegnoadorno; z ñ
L’è’l Tempo, che’l rdogío manda atomo: ÎÎ- .z
L’è’lmoto; e ſenza lù xè ol’ ere '. '- -ì
Tornoa chi èandà de caríz zoſo,
Edíffe; che ſefuffe regulà ’
Eldeſſegno ,e coreto;el ſàn'a ſtà
Vn quadromolco ben marauegioſo .
Elſe lalla ſcampar de ſte ſtampíe,
Co’l- dir da burla t queſta par depenta è
Mo’ ſe cento am' el ſtudia”, crepa ,.e ſtenta,
Mai’l ſarà degno de baſarghe i pie.
Che m1: No’ſaueuelo ſal-,come xèl-“víb,
:135111 Dar ſuora de' ſo? man una` reforma,
`
ñ ECheìltaxaue
mandarla ala ſtampa. per. È' norma ,
xeſtàkutoeonſnſo è‘ffl
Pregn
VENTO' QVA‘RTO- 2.7.1
:gularghelùle coſca tte ,
ì(come e] diſc )-tíorg tanti erori? ,
:uſi fàivaloroſi, ,e gran pitori, -’-: . *.2
:he al Tentoreto vogia inſegnar l’ arte.
lÒ ſarghele pie meditacion,
ì voler contemplarlo ſolamente
A ſo" muodorde lù mendicamente,
E. darghe laude apena 'nl' inueneion.
zouerohomolchetchimeteinſieme :ñ ,i
ſato el deſſegno , che xè, inl’ Vniue’rſó ì -
Percoremrloeerto è *tempo , -‘ *
Queſta è brauura , cheruti la teme. `
bgna inzenoehiarſeaì ſte Pirure ,
Edeſtodonrerxie’rſilegracíeal Cielo, z Î.« . "ſi
Cheb-amanda zoſovn ſpiritosì belo, _ Ì z ì »101)
gran’eror de chiprete’nde
Cheal Mondo aſsae,
hàdàñle.- forme, ele nuſitte- * `

Cheſt:- nſa,per far-groſisi volumi, , .


Cher alMondootenebraiqueilumij…
Cheſplende,e.ſplenderìrtute l’ìetael , r. Îfì. .*j ›
he voi de ſtiColoſsí farghe. veder,`7. .:1: v. - ,- .- ~
( Voi dir de ſti do Madri )-dodeſsegni,
Che certamentela dirà : ixè’ degni
De laude,ed’ogni-honoflla
veramente uel ſtudente degnome’lpuol' ì creder.
" -
Meritache e ſazzaſtamencion
Per hauer imita con muodobon
L'operc Tentoreſche in bel deſsegno.
è in carta tenta, contornai de pena,
Con
Che aquarela
maiquela,eperſona
lumizai giera-ſtraca
de biaca 5. . .
A voler ſtar co’lTentotetoinſcena. ,- ñ, ' I--Î h
«‘ ve
uz- ”arrow-arm::'
Ec.]vederòconguſto,egtandiletm. cſi. --ſ-flt
Maſeporiaſauerlade’gna mandi ’* - 3- …l
C. (meſto ſùvntalCamiloMarpegan, -. _'~.’,,;.;3’_›
Naſſuo per‘deſſegnar dal Tentor *o: I ai. ì
Ed’inueneionl’ hà ſato coſe rare, ñ -
DaGaſparo ſo’Fio,quele ſe vede; . . .L
Elqual depenze~,.etal Virtù poſsiedezéìí‘ſſ 'af A
Che no’l deuia dala virtù'delPare. . rzxif-z SI‘
Vuolla , cheandemo zolò deîi ſcalini, Cri *01? i .ñ - i.)
Per goder el reſiduo delſtuporè ’ ì '~- ' . ì
Cheanche quàei-Tentoreto con valor` ‘" i
Xèariuàalnonplusvltrade’i confini. .ì
L‘Organo Che bel’organo èqueſto l ò.che portele! " ' ' " ſi' i':
dclTenco
[ero in la Come perfetamente organizaei- ñ ho:: oz".- :‘ '. *fl
Madeira Contalregiſtroîle xèſta-ſormaey ñìór ñrzízisrí)
dal’Orto.
Che bon periòlo no’tàraue Apele. 1.".- l:..`- `
Qicſti è componimenti artificioſi; . - ..- - ~ a;
Doue contanta regola,e meſura c . -LJ-'ÌÌÌ '
Se vede caminar'l’sardritetural :ol-'È 2. ñ 'xx : di)
Veſti xè :modi veri ,ie ſtudioſil (“JL-ì- › -ì `ñ²
Con quanta religioſa maeſtà cÎ-.Ò '-242 r ._,ñerzr - r
. ar

(Del venerando Sacerdote- atende ' ' ñ \


Ala gran Madrelel’ochiola comprende . . ›' ó
Tuta mddeffia’zer tuta puritàrzw ., . .,l ~ zz.. ,1
Che bele Done,cheixè là preſente,z*ſ-: 'nm-"1. ~. .'2'
Maſsime quela -inpièz‘veſtia dezalótñ‘* - i
Eſonpiù che ſeguro,›che
Se ghedigodelviuo nemo; . ‘
più ecelente. `

Ma ſt‘altra principal ,sì ſpiritoſa -


In ſchena,
L’ètuta faricon vn moto
, e zanze più che viuo, -
è,quel,cherſerîiuo: ñ`
No’ sò dir quela ation sì generoſa-.7- '1 *i e*:
. M0;*
tràìf i
Mo* in veritàffiheià-g‘he
Detantaperſenon ,dexèvna {orma-> :îu-e::
taldeſſegno, ñ -`I ì , .
`
(
Cheſon rdir cheo
Equela iadelb’el nialtra xèdei eg"o"
mocfeio
No’ſepuol ſarxn ano natural
»e norma.
- ‘. *- *
i
* l
4.

Contanta'ſorzase proporcion sì beiai .eri. *


(Del brauodretoei-và dientoilaîtela-z… - 3
Là-ghè del ſcurzo el vero cauedai. .- *r -'
Mae] vederla pianti con tanta gracia~,~' -~ - n

Ecuſi‘atenta a quelaPuteleta, *›_ ‘ , A


Co’imoſtrac - Madre' benedeta TL?! :.2
Fà,che“mai eſtupirſealtriièvſgdaezbffiîìì fi h
Quei nudilà, ſentai .sù quei ſcalini;- -În-i’i {gli Ì
Con quel' in piè, che certo là camion!, 2 '_’ i
(Habiapaciencia qualſeſiadotrína) ‘' *
Iiäparerí-dotibabuini.› -- -. :' -ìr _*
Certo, che con induſtria, e 'con decoro -ñ *fu w?
El Tsentoretohàſata ſta Pitura-g. Îíazjñ‘ 5( E
Con ogniidiligencia gian piuma-?<27
Baſta adir , che’l-ghà meſſo in' fin de l’ oro.
E là in la parte interna ſe ghe vede ,
Bando ſeauerzeſte degnetPorteleg'fi i 'ff
Figure cuſi degnczectiſibelez''` ' _ -xñ' 'T
Che viueogn’vnle ſtinîà ;ogn‘vn le crede!
Bhè in abito papal-veffio'-SànflPiero‘,"~ë' 1V: ì
Che hà mitria in teſta,- e tien-inrman ie -chiaue,
E guarda in ver ia Croſè , atento , e ñ'graue,
Teſorodel Chriſtian perſero, e vero . `
Zon quatro Paraninſi celeſtialix,ñ-ñ. i5?" 'i ‘ ~‘
Che ia ſnſtenta in agier’e volanti ,‘ L» 'i . * .-1
Con _geſti ,emouí'menti , iquai xè tanti t `
&Ride-Paradiſo; ati “mortali.` - - i E per
;i 2.2.4 ”VENTO 217-412703'
.A .ſi. EpercheelTentereto, sìintendente’ ~' "-
PÎÃOÃZ" S’acorſe, che’l più belo d’vna ſchen’a3 -~'~
El ſcondeua con l’ ale ,ſe de pena ’
Elle ſormaua; el le e traſparente'. . _
Doue ſe vede con quel' artificio, ' - ~` ñ
Che la Caura,ele verze elo hà-ialuà: f
Che vn’altroñel Cielo haueria ringracià’
Per muzzar la ſadiga . O che giudiciol
Ma quel,che poſſedeua tuta l' Arte ,
Ogni dificultà iù ſadigoſa , i
El reſſolueua in orma glorioſa: 5 ‘
Perche in pitura el giera più due Marte. `
EC. Del Tentoretoètalla ſtringatezza i -‘ `
De’i contorni , e la ſormaſuribonda , -
Che naturali,eſtatue pur ſe ſitondar >
Che fior xè quelo , e queſti xèla' ſena 1
-.
C. Da l’ altra parteghè vn caſo crudel; ›. ;_ . a ‘ * Ju

De vn Manegoldo
Tagialateſta ,che
al Santo incon' vn-ſpadon’z . ì
zenochíon
Criſtoſolo , de Dio Campion ſedel . .p.
Doue ſe vede do contrarij
Vn tutoìraſtègnà co'l ſo’ inſieme
ſignor , , `
El' altro impetìucrsà ,tuto furor.; . i
, lil-qual del giuſto Dio l’ ira no’teme . : '
Ma chi contempla el nudo de quel Santo ,` '
_ Rapreſentà contati i ſentimenti, ' -
Che puol hauer vn Vechio , e i acidenti ,
Diſc: Natura no’ puol ſar mai tanto.
L’è vn nudo ſenza carne , e tuto ſugo: . - T
Ma re carne ſenz’olèo ,eſenza zonta: ’ `
L’è tu ta verzelà, ſe ben l’è ſmonta : -
Guardo , e tuto a ſtupor l’ochio rcdugo.
Tali)
.VENTOQWART’O. 3,32;
.ſodequel beliſsimo Arizoleto, ÎÎ-r ì
Chedelmartiriola Palma-ghe porta . t i
Baſta a dir, ehe’l gheſazza al Ciel la ſcorta : "
Baſtaadinl’èdelcíel ſpirito clero” v —- › '
rvedelaquei niehial’Altar. grando; ‘ 'è
Doue ghe xè, Prudentia., e Temperanz'a', '
Eghè Giuſticiaconſpadamrbalanza, ' i ñ
E ghè Fortezza in‘ato venerando? . r' 2- ' ‘ i g
[eſte certo me pareole, quadrante
Alevirtùdeque’lPitor,ai` degno; ra' :- ñ:.
ñ ' -z i 'ì:- - ' "
Ele dinota quelſo’brauo inzegno z ;
Prudente›giuſto ,forte ,e ternperarteî.~ ‘1 '1 l
dotrina infinita venetiana i* … . -- _t‘ ‘ ì?)
Dlume,chereſplendefinla. note! :~ ñ
Muſicadeperfete,everc note i? ' - '
ſenturade cremeſe,e vera grana! - - ‘
:he belſofiton de Proſpetiua! ' .:q 1- t?, .~ … ñ
L'ède’ziRoſa Breſtani, veramente: ‘ . ?i ' ` ‘ u’
;e vede el` natural giuſto preſente z enon; ſ5* * 5-
){ieie eolone par de piera viua ;’ t 7:1 rr' ‘
_comeben retorte! ò bel lauoro! ' -í " "i ~B …î-.e
_.’è propriamente tonde in ogm partei_ - í z! ,333,
nſoma Breſiaè 'lſonte -queſt’Arte.: - “i - ì_- Preſi-'e
Dëompoiòſofitoflntratrd’omi î‘ , ' _ i ‘"‘“
e avnSandrmuehemſrrmlſatura,--ñ"---- . Îa
` . . .i . ñ
,e ` i t
Îonlahncionſàìvedercoiè vere, :':-zv- î ,.’"-z.-.
:he ogn’vn le crede piere ſora piere .
iſtà
ErezezàArchi
puochi
perdi lùl’
( l'altra ſtcmana)
Architetura. ; -
)a vn’Abete.,eheè vnmar de: corteſia, ì- -
il qual hà per im reſa vna Catia, ó - a- -
'aſtor delMouet ier tie-Candiana. ’ i* ìl
Ff E con
:N6 .VEN-TO amaro. A
E con tal ocaſion de ſto 'Sandrini , ‘ * , ~ ñ
Soſito de
Proſptt'
Hò viſto in Gi‘eſia vn nobile Sofito. 'ì
del San ' Giera co’l Sardi Proto, d’ eſ' uiſito _
hi a Can*
dllnl a Intendímen‘co, ed’honora'ri _ ni.
E ( a dir e] vero) mi reſtè chiapà: `

Ma no* me marauegio de mi tanto


Come de lù, che xè de aſiae più vanto
In far Palazzi , ereformar Cirà.
La virtù Eldiſſe: quei modíoni principali ö
:è vn dol
e: inganno.
( Se no' ſalo ) no’ ixè certo depentr .
Reſ ndo ancora mi : quei no’ xè ſenti o - '1
Vn adre ride, ediſse: haueu ochíali ef. ñ \"
f í’x .E
Co*E]ſenti
Padre
moacuſi
più,poder
reſtemorideua
torti;ancor-al
ñ ² 't'‘ f ſi
Manto al daſseno quela man lauoral
Per vn boh pezzo' reſteſsemo in forſi ó .
Domene El Bruni pur da Breſsa, che è viuente , ._ ;i -
go Bruni . Brauo co’l Tempo, e con la Morte g' nun , › ;È
E co’l penelo ai Reguardanti moſtra 'ì’
Che’l vero al parangonpoì vai; più niente ,l
Pala-rode Ghè xè a Maroco,quà .verſo el Teragio ,
.Ci Sagreo L’Ecelente PalazzoCàSagruio;
Chcchica 'talà,bendiſe:vedo
-
ì ñ: ó
I_ Matoco o

Meloni quafçhei ſepuol dar :tragica ‘… > r


Là,doueSeremſiima reſlendc . “ " ‘ í-Fìîñ “1)
Palazzo sù
la Brenta L’ Aquila ,eportael orno'insù lareſtá, ‘ ñ!
del Seteniſ, In sù la Brenta el mio parlarne areſta: ~ ,
finto va
“Bh Che là ſe vede quanto el Bruni intende'.
L’ hà
Che’l
fatovaſſalo
marauegie.
alíb’ Prencipet‘ributa,
-Exè‘ldouer ' ‘ `
Co’lfar loquace laPitura
Aglorradelgt‘an Prencipemuta,-
Valièr.. ’ `,x 5c…
menzogna”. “7
el bel Palazzo no’ vede a tre Vile
)e la Caſa Priula ecelſo ,e degno; HÌJÃÈ
\io’ vede in proſpetíua el gran deſsegno ; “s Film*
Je del Bruni el valor ,che val per mile . C* “ '
leſti è ſtupendi , e degni Virtuoſi,
îſugeri de cima inſimil Arte .
I ſo’ valor viuerà tèmpreinCarte
ipreſſò ,co"i ſo' nomi glorioſi. .
ElConegian `ſatura xè ſta Pala, , i::
diligeqrgeſeníagutaamoroſa:
.a vogio dir :gl‘ècoſa cioſà, '~
Jo’ghè migaperic o che ſala. , 7 , -. : —
ramentel‘è‘coſa molto bela! J. . ~ A; .i
'ardequel San Zuane,equel Piero! › 'ſ2
do’ uelSanPaulo (a confeſtàr el vero) x
“ar c e con la_ Natura e’l ſe afradela . `è
re hauemioda andalfìzcarocompare, i ì
to auanzo, chane- reſtade zornada è , ' = i
)oue,chevolèvù ferrio la ſtrada, i L .
*ur cheandemo a guardai-piatte rare. _‘ z
.monta in barca: ualcoſia ſarà: z i_
Jo* manca quadri ’eſquiſite man. .. i,
Dalì diría,cheandaſsímqa Muran. … -
e la comanda , digo :andemolà .
›leu , che andemo ?mi me ne: contento.
;ì si ;che làde beloanca ſe troua.
iosù Fradei, regni dreta la proua
Ferfo Muran ;voglie i demoghe drento .
ain tanto diſcoremo de Pitura .
;aldi ſempre d’ vn ton ( diſſe quel frate)
)oue,che’l dente diol la lengua bare.
3higodenonhàlimito,emefitra. '~
Pf 2. La
n.8 TTNTOÎQVARTÒ.
C. La ſe compiaſapur de principiar, '
Che ſeguiterò ſempre el sò penſier,
J
E ghè;diròd’ ogn’ora el mio parer:
Perche in"eſcto cuſi deuo‘ far .
EC. Fù vn zorno certi quadri foreſtieri
De ſto dileto mioprimi motiui ,
Che , ſe ben de figure iìgiera priui ,
Ime pareua naturali, e veri. - j K r r
E quel che viſte vogio dirlo-adeſſo. ' ‘
Venge de ſuora a v-n certo mio parente
Certe galantarie,che veramente
Per aſſae curioſe' le conſeſlbc
Doue ghe giera- diùerſe ſrutiere , ~~ ’
Convariiffutize fiori-de più lime "F" .
Zentili, ed‘e - maniera fiera , e ſorte ,
Cheipareua daſſeno ,ecoſe vere.
' Con-certi vaſi d'oro, e de criſtal
Liſii,ter‘ſgpu‘liti,ereſplendentiz` ’
E fari al mazor ſegno diligenti,` ~ ~
Waſi-piùbeli ,che n‘o’ è ’llnatural .f‘
Disè
No’, caro Compare;
ve par— in corteſia.»
;che ſteeoſe i
z che ve hò- dito, ſi
Wando rante* éon’muodoeſquiſito,
Che d‘e dilewä‘eg‘ran guſto le ſiae- : i. f S*.
C. Stà benjetuto xè bel quel,,ch‘e è ben ſaro r
Ma queſte èx bagatele , in quanto a lr' Arte x.
*L’è xè de lapitura-alcune parte ,
d?`vna mareavn-ſol-earato…
L’è bele no’ ghe tiogo vn began-inf:- ‘
Ma no’le xè Ved‘ei, ne Colombini,
Perniſe,;Galinazz‘e,GFrancolinrt ' ‘
z .i Lxëpolpaſtidel’inuainfilty
- - a › -ñ ›
VENzia_ .Qt-?ſiaarea ar.,
na dir ghe ne vogio aflae galante, . - . ._ z
La qual xè bela , e sì è ridiculola ,
Bizara , e al mazor ſegno curioſa ,
Che me ſouíen adeſſo in queſto iſtante .
egne vn tal Foreſtier in ſtà Cità , ' P1' :ore foi`
Con riodoli de quadri , e de fagoti , xe ſticmpot
me a Vene
Stimandode piar molti gazotí: ria per [i:
Ma el pouer’homo reſtè mínchionaì . ì der ._
tíoſe Volta a fico là in Rialto,
Per meter le piture ſingular ;
E l’ inuidaua chi volea comprar
De i quadri de valor , de precío alto ,
fa però che i ſe-dcgna andar da là:
Perche l’è pronto-a tuti de moſtrarſi z L
Pur che no? ghèrincrefla depagarli z - ' ñ i.
Che i val dei venetianí molto più . .
Ibitocorſe molti Deletanri , ’ › *a l oſcli cori
De Pitura amoroſial malzor ſegno, - atomo ala
Per veder le maniere , e qùeldeſſegno; -; - * 'x :una 3
Con penſier tuti de ſar de contanti. › ñ- -ó
geſto tal Foreſtier con garbatura - -›- ,
Receue quei Signori in laſo’ volta,
E vn quadro con ſulèíego là el ghe volta ,
Con gran reputacíon de la Pitura .
zbico ſe fà auanti vn curioſo, u ‘ - `
E diſc : colà è queſto quàde belo è. . .L
L}
Galante , e valoroſo è que] penelo . f .-— ~` Ì

Queſto xè vnquadro molto capricioſo.


'haueù de mcgio? disè in corteſia.
Moſtreme qualcoſa altro de ſuſtaneia .
Vedo , che ghè ne hauè piena vna [lancia :
Co’ no’ghède più bon; mivago via. . a La2
azo VEN 710 .RV-1 LTD".
Qysando quel Foreſtier, ſu‘l primo_ ſalto,
ì e vede el naſo-romaſta maniera; .i
El cambiaicomplimenti— in bruta ciera , g
,

Co’l dir: no‘ ghe ſuſtantia in ſar tanto alto è


El Venetian reſponde : co’le bone; v
No' ve maranegiè del mio parlar: .
Perchea Veneti-alghe xè vn certo ſar, x
Che mete aſtecotute-le. perſone a ..
Caro ſradel , che ſemio tanti Puri, ‘ . .
Se di dei
gomiaipn. Da portarne de i pomi,e dei meloni ?- -
Co’l farne gola ,_ ezdirne : ve ſai boni è . .- '
Vedeù quà ,che bei fiori ,echebeiſrutiè ’ .
Voi dela carne z‘vogio de’ bei nudi, - ñ ‘
Bendeſsegnaimonformageconſhdezzat i `.
Perche (ſedeuodirlocon fchietezza) ;ì n11
Tanti ſrutièmalſani ,e cuſi crudi.-- - ‘ ?
Mebaſtaauanti aſto,e drio díſnar -z u: -, \\'

Vnper de ſig i,,evnperode~ſaſon:. i . 1-..


Maa paſto voi vedelo del più bon ſi
Roſto,del;megio,- cheſe puoicatar. ..-1 a . - `=
Se ſaueſsè , che cibiquàſe magna!? ñ -‘
(Ve parlo adeſèoin ato de Pitura );
Val più d* vn— Venetian vna figura,
Che tuti i fruti ,che fa, la Romagna.
Habiè paciencia; cheſi hauè penſier
Much
con la r3-
Aràde ſpazzar la voſtra marcantia ,
Biſogna che aſcelle: con corteſia ,,
'lì-che no’ìve iſtizzè , caro miſèier.
Voltè,voltè; moſtreghe qualcoſa altro;
Diſse vnde queli , anche lù deletante 5
Che-vedo mi che ſe’ìtuto gaiame: A
Ma mte’l tratar ñinduſtrioſmcſcaltroz
i p " A1*
`
. VENTO" R170. .nt
l'ora conſte care pa‘roletez_` ~ ' ~'~‘>
ElForeſtier dettenta'molelrn, a ‘ ' ‘
Eco’lcapelin man fà vu bel' inchin, z
Evnaltro
Luando quadroínmoſhalàel
elleìgondoquadro ghe mm.
ſalta-mora, ' Cs- -.` _`*ſi , ,
Pàtu‘ti iQii-coflanti vna riſata, .
Co’l dírzcheroſa è queſta sì garba‘ta? r › " ' f
o adeſso vien el bon! vegas in bon’ora »- ²_
:nù volemo vederdeìiPalazzí, _ - . -..>
Edelear’chiteture’ín proſpetiua;
Vederpodemopauloìelqual rauíua ‘-`-"‘_ :I- ù;

lbEl uerìhomo
cuor;chëa reſto pù ueſtièſpegazziì";
telaſeg'ondaîz‘ z' i
‘ _ . ì** 'mi
Ègquaighedîä'ù‘ímpazzodela prima .- ì ;
Mo aſt‘o mu' ( elreſhondeflroìgheríma;
Che'alvoſtro verſo adonea-corilponda» -- ; o
:ariSígnÒrími noìg’zhò'degmegio. ñ n‘ffl-L-î-üt@
Lemeſaz’zaflmfſauoflper corteſia; “u ‘- j', _ Seme;Piiù
*Int-;1'
Co‘no‘ighrtpiaſefhgw] andar víag» "-‘² - ínlîflo'ſi'.,
Ele me horror-a de tíor‘ o‘conſegio. ì "
.eſponde vn’altrozcerto'ſiè ſeguro, - * — ‘
Cheznonñhòiate ſte ſcale devbando. ,
Noîmeparrodequàſenomequando ñ ~1² È;
Hò viſtiiquadriychexèlàaquelmirror ' ?i i ,
'edè ſemo quàztu'ti curioſi. ' v 5 --"²
Ma C a dirne el vero) cocgìînoſſemo el bon;
Se hauè-de ſconto qual emio‘r bocca;
Ve acorzerèſe-Iemogeneroſi. -ÎJ ~~ ,
’homodeſideroſo diincwntrakz ` ;ſli
L’eſitſimfflepſtmflfoffififlffi‘:. î :2-1 ‘ finì-'1
²’~"\ ago-…3
fear-baila
Sediſpond aidiſzforſi, ale maniere, * `- " - ÌÎhÈΑ“‘°²
El'tcrzo
ì quadro volerghe moſtrar. Ò-É-fflw—Î
ñ Edu`
.4.
-zñfzì .er-annamaria;
Edà de man a vn pezzod’ vn paeſe, ' 2 :m " I:
Ediſe : ?queſto val cento ducati. ì . - "
Reſponde -vn' altro: de quei raſonati:
In ſta roba niſſun ſarà ſte ſpeſe . .
(Dando volemo veder tera ferma, . 2 s ,52
Senzada ſte lagune andar da lonzi-,ì ?É 42,-: i; i ~
Tician vardemo, ezàno’ſèmo gonzi: i' ~"›
Chequelaverità lù rie conferma . . ~:ñ
Orsù ( diſſe quel tal) non hò ventura.
Con tuto ciò mi ve vogio ſar veder ‘_
Vu quadrozde animali, che fà creder, I
Cheiſiaſtampai-dala iſteſſaNatura; ;› *in i;'(Ìí ii
. Bon bonzreſponde un? altro curioſo. .n 10.-
Si sì moſtreme vn puoco ſti animali; ' . '2J, _
Qgeſto volta el bel quadro a queſti tali , :i
Cuſi melo iſtizzà, ma borioſo. -i .- .a . . i
Subito vn’altro diſetl’è de gala 5' xo:: ai( 12;.: J i
No’l me deſpiaſe:l’è de bona, man”. ~ 9.:' *i i
Ma quando vedo queli delBaſian, -.- i 'ctr `*
Queſto xè’lziogo
(kieſto dele' bagatele
hà vergogna ancaa guardar la ſtaia .' `²ñ
( Diſse’l Mercante) Vogio inqualche conto )
Pur ſodisiarue ;eÎl ghe moſt-_ra` in quel- pontó-ì.
Fortunede vaſsei A, nembí , e. proceie. ?zi .ñ~ - i -‘ g
Replica vn’ altro con gran logiadria :- p r-'z '5 ‘ . '7
In Scuola de San Marco andè a corando ; `
Se voiè veder fortune in mar grando . ^‘ -‘ñ
Là si, _chel’onde tuzaie fa gran ſia. '.. -‘ ‘—’ \
Orsù ( diſeme el vero) in ſtie-piture.v How-2:' 'J
( Perche a no' ſezinganar ,mi ſemo ſtufi ,i3 '..î
B ,co’ ſe di_ſe,'~ſemoſtrachi,eiñuſi ).-. u. 'a i-…fl- ‘ "
G haueu miiuna iſtoria de figure? = ’
‘ - ' Signor
VEWTO _QV-ÃRTo. azz
*nor nò; ghe reſ oièalù nel tal:
?erche chi vuol equele, e vuol efler
A micra le doble: perche areſierv
Le iſtorie , ghe vuol ſpeſa, e natural.
uochi è boni per ela ſuſtanza: ,
Perche là ghe vu, ſtudio molto granda,`
E don dal Ciel-;nel’èſeſà a burlando:
Che inle figure -bate l'importanza.
[che ( reſpoſe al’ ora vn bel' i’nzegno)
Fradelo no' ſe porta l’ aqua al mar;
Ne criſtalia Mur-an per negociar;
Ne quadri doue è’l ſonte del deflègnó .'
edeme a _mi ; tolè ſtoìbon conſegio, - cnr mai
:he no’l ve coſta niente,e’l val aſhe: ° ?uk-mu*
Muèpaeſe; andè in altra- Citae: "W'
;he in ogni liogoſarè certo megio._ -
in quel tal ſe ,refioluè via ,
'er non hauer cata' quel ,che’l credeua.,;; z -s
;i ben che moltqalù ghe_ rincreſseua g» _‘
g’hauer dà ſmacoa tanta mat-canna. ‘ ‘- z'
uantoa queſto ſte coſe, che hauè dite,
(è tute più che vere in ogni conto:
.’èlinee,checoncoreal vero ponto:
:è tute verítaeeorente,etrit_e_. q ñ ’
:vn zaratan porta vn cat-telo rn piazza , Se pia iz
She corei curioſi a Plù no' poſso; _. _ WP* ”7!
3ſehca,eſe ſpenze,eſe va adoſso,
'u ` \ r'
:he perla calca vù diſsè : i s’amazza .
_el gode a zur-mar numero sì grando
De tanti , che concore a la chimera .,
Elà con argutiſsima maniera, -
ìl vàtutiquei tali aimbozzolando. —
Ga (Da-È
a‘z‘e VE N T' 0 .LV-AR T04
Qrando el vedeche l’aqua xè in creſcente, - " ‘ *
E che aſſae peſce a l'amo ſè'aueſma 3 ì ‘
El mete tuti in veſta cremeſina ,
Econ ogni Fachin fà el ñreuerente.
E la ghè moſtra vna teſta de legno ,
E ghe promete de farla parlar; -
Se quei Signori vuol ſtar a aſpetar z
Ela ſo’ſalſa-ſede ghè dà in pegno. r
Quela el depone , e tiol la biſſa in man.. ,`
E fà del' Eſculapio , e del Galeno ,
Bulìaro , eſcelerà iù de Bireno;
E baſta el dir : Cu ù xè zaratan.. .
Fin che la ſta in le zanze , ogn’vn raſCOltÌJ:
Ma co‘ltira la togna (“campa el peſte:
Che‘l làiaſſar la borſa aſſaerincreſèe;
E a vn’altrabandai core , e piala volta. ñ
Che chi hà ceruelo,pr,ecia- le gazete--z -' -
Ne vuol , per cauarmachie, altre'balote; -
Eride alfindeleloìbcieboteî, - ì} - "-î
Eſe ne moca'de le ſo‘recete. ’ '
Le biſſe be Eisàchemaila‘teſta parlerà; * " * ‘ ' "
ca i zara Si ben che i‘l’aſpetaſſe anchecent’áni t ' - :'
tani .a Echele ;‘.;"-. . ΑY i
Si no‘l'è qualcheanguiiaimaſdrerà.ì . ‘. I". :a -ñd

Mi ghè ladigo adeſſo in-dò'parole. .ñ -'


Bona opi
nion de i De’ i Venetiani queſta è l’opinion;
`Vtnetiani . Che chi no' sà format vn granquadron ,
E] reſto ſia ſandonie , e eantaſole'.
Che per conto de ſar far m’eze figure,
Idoli,cimiteri1` ,eſacriflcij , or- . i ,
Baſsirelieui, ſtatue con caprícijx -' . ‘ -ñ ' ì
*De ſrutr,e-ſiori,e-antighità .de mute;
ſeli
VENTQ QVARTO. _2.35
Dſelimorti ,recon varij iſtrumenti, - ~ z. 4,_ ,z
Trofei , con armadure deJëíùmccain-T
ſorte, , :.3 : . -'_
Con oſside animali ſpuzzolenti;
Tute queſte xè robe,chea Venezia
(Puochi
Comeghe
cheinclina : che
hò ditogei’ in quanto
è minime al' Arte
parte;
Eper queſto puochiſsímoí le apretia.
Doue che quei , che ai ſo’ baſo ínteleto .
No' ghe vien lumede
Pcrnonhauer vadagni grado mazor;v… .', . ‘
de valor;
E.Idiſe_,.chetra{rìu)no’ ſedilettî. -,. .. , ,i -
men in _tanta tmar o’pcne o', iz: ñ, :z ma…
Che,lieidoueſse ſcriucr aTician, -ç .--_ 'ñ'. "°’ [fc co
Iſdegnetauecerto de ſo’mannd -.‘ ‘- g" °'
A darghe delcariſsimo fi-adelo.
Tute ſte coſe le ſtimcmo vamente: . z..
Stimemoile figureñcheſenmoue: …e- i 3 g
In agiere--v—n Mercurio ,-vn Marte-:Wu Gialle,
E far de' i ſcurzidapitor` valente… . .- i.
Far atí,epoſiture come viue, , - _2. ~;
Che ſe muoua con ſpiríto,c fracaſio; f ~ . .
Come ſaraue vn Rugier, vn Gradaſso, .
Con quel fiiror,~che l’Ar-íoſtoíſctiue.. ,l :4L .t
Viu'ezza la vuoleſser,turafiera,… z è… ÎLLÌ
Ombre ,deſtac’amenti,e doti lumi ~..-. : :3,: ‘
De’ i Venetianiqueſti xè i coſtumi , ` -'~_›
Che mai sà demolirar chi no’ hà maniera..
Cheperretrar chino’ſimuonemai,… . ;. :.3 ,~ ` , 3,…. ,e
Ogni mezan pitor fìquel’oſicio-...' .e. - como.
L’importantia èforrnar co’iſo’captrcto _zzf
Chi core ,eſtutola,e_cheno’ñſtàincantah . j
:En , , Gs .². , Ochr
'2.56 VENTO .Qt/Anfo.
EC. O chi vuol cauar ſoldi de Pirure
In ſta Cità , piena d’inteligema,
La vuol eſser perfeta, e vera ſcienza ,
E che l’ anima ſpira in le figure.
Sò però ,che ghe xè certi ſugeri ,
, Che crede de condir le galarie
Con ragni , con formigole , e ſtampie ,
'Eile ſtima più dolce deiconfeti . . , i.
Vn Leguro, vna Rana , vn Scarpion, ' ñ - "í
Vna Moſca , vn Zenzal , vna Farfala
Ha da far drentoa vn ſtudioe pompa, e pala,
E concorer con Paulo,e Gonzo-mon?- -"
I'
Se vede ben che’l‘ guſto xè-coroto' > - r1- r *ñ
Dechiſpende le dopie,etrà .vial’orofuì .- i
Cambiando in vermi cuſi gran-teſoro l .I ‘
Pitura vatea veſti da COTOÎO‘* …E `
Ec.Semo zontia Muranrma ve promero‘, ì 'r ' ‘-`
Che ſto viazo no’mehà' parſo niente.: fliî- “
In ſumaquando‘elguſto xe eeedeme, :il -
El tempo core come-tà vnFalchçoo. › . ;i ~
C. Anuè quàa San Piero ,quàa premando, ~‘: vs. I .
De quà dalponte che la riua èvbona . ì
StoMuran veramente hàñla corona* ñ‘
De far-Criſtali : e’l vantoibo xè grandoea‘tl)
Daſseno ,che anche'queſto‘xè‘vn bel-Tempio!? . ‘
O`uà i xè .Dominicanhe‘quà reſsiede i. .)
Predicadoridela ſanta Fede.”~ - —" z. 1-( i
Reuerimo el Signor; coh bon’ eſempio. *
ma _del C. Quàal’Altargrando ghe quel gran Palon, ‘ :
31333,:: Che xè la più erfeta opera degna, : zur'. ;.
i; $._Piero La qualporta orona,e-xèl’inſegna'z :ufll’ ñ
Mäií‘áî‘ì‘ Dela Pxmrasapzn’è-rconraon… . o
, e '. . I n bela
;mttroaP’ART-Oz , 5237
›bela , ò ſingular, ò- maeſtoſa , ñ -
Eſemplar,ſacroſanta ,-eveneranda, , ñ
Suprema , pia ,denota , anzi 'amiranda ‘ - Li
Opera! veramenteìglorioſiil -‘- ‘ "_ ’ 1 ñ ‘- -
'rà tutele ſamoſeopere degne, ` ' .²
Chelſepo Saluiati de valor - ` ‘
Fe’ ;queſtaſtimo tra lebeie'ñel fior, ' ~’
Che dal Zardin delëſo’ inteleto-veìgne . '~ - ‘- ì
:rche quà ghe :tè—quel , che ve; demoſtra «- ' -" i "3
Laſacraze venerabile tragedia? ‘ - Pf?"
Del Rè de'i Rè,che vegnedalañ ſedia ?lì ì ‘
Del Ciel' Empireo ;per ſalute noſtra; ’
iarda quà chi contempla elcaiö meſto, -
Se ſe puolmegio-eſprimerlo inÎpitura! È- ² z -ì
Vederdepoſto clÎDi'o dela‘Nätura e :ì ` :J
Dala Croſel ñflagel‘eome tiín'eſtoi ` 75?- ‘~- "î ‘
alapietà, che rende que‘iMonarca, ~ › ~~²
Perell’cuor
Fà ationdedell’itor
ehiiaîmedes lagremar
elèmplar;;çìi‘îa - j -’
Eda internodolonld begie iriîarcahîì‘,J 'fw' ‘
>n che meſta ben Six; :max relìdlëndentdì-5-2‘3?
Diuinarhaeſtàiëìvedeëhriſtöìî Jìîèf'h~
Che netraipoitainñeſtaſi'ñl‘a
In quel sì bianeoiimcon vntal mente! › - *<3
miſto,
vede Nioodemóztutopiop oz; 'tt-.i ,om-:092,:
Acom agnàda} chafiſim‘; 'atx-l
Agíimämitfidelizmia oſii’Î-Îsër"?that-*fi
Da qnele ſcalda'traſpoiiar'r-quelllzíö ci:>1 a :z r '
pielàdelacroſe'ghèMariag;tuo .:con :5.: `i
Che ereditaria xèdeiapaſsion z 'SE-3. .'-xîz ;f i
Delzſor equela arionrsn L‘ñ- ñ ?fi
Vedòmdolwçmra’angonjfluq le mzzo’J
'izs H'ENTO .Amaro.
Ma chi puol mai formar con artificio
Vn’ interno dolor, cuſi eficace? -n-_

Dolor, che no’ puol eſſer mai ca


Humana mente, ne morta] gi ' '0:
Come puol eſſer, che pene] morta]
Forma d’vn cuor diuin paſsion sì fiera è fl
Come puol eſser, che ghe ſia maniera 1 'J ›
L

Daredurinfiguravn dolor tal? .. “.i’…)


Ma quelÎ aſeto ,che inſormesi pie : ~ -
Se vede in quel meſtilàimo ièmbianre '::~ i
Dele deuote Dom-,tute quante ² *- ì
Doloroſe,eaflitiſsimeMarie, ."1. 'ì- - (i
Sígiladeralſorteelcuor penoſo, .1;›~' '.-ILHJED
Cheperdolorñbiſogna pímzer finte : ,i 2E: -
Cmchchenedèlaviraconlàmorte, .H37
Dío,ruto caricàfluto amoroſo..-*.- _: .Enti
OPitor,ò Pitura ſmgular, 2.! -i 1 .z "15; ;.l A.
Che hà ſona taldecauamedalpmzz ì1~z (l
Vn’ interno dolor. Eaſtpak”) ui.- Îouo lo ;e’l
Che deſtila da. ioçhíd Winona" Lì) ,cl
HaChe
più Forza
l’ eloquemía .de’i-gran’noliátori:.
di {zz-(l ;ils-Ti za²
mi':, rffi’J
ì! ñ
Percbexonjncçmiſsimiddoá ;XL-'i ;-.-;. , ~Z
_La ve` infondezm teîlcuor <. ,a › .2
M1 credo , che flo undInuçſtapimnap-i vb:: . - 33 g
Per el Pitozzſiaz e-ſ yand :cr - ncsA
Perche chi pianta-Bbc Mandati? a**
El vien premia da nueflaèſegum- LÎ .Z
l Pirati a De muodo_ che ~chi ínuencíon—eal tettona 1,; rr 'A
qniſta mc
rito a far '
De mentar per via` oontnmplatímgn 1') -ñ- ' .I
coſe de bö ~ Hà da habffiſfldmiop
Donca quella-è
alſſPixQnWÎhWÌghmüouha vinile… V
eſempio .

ETH.
”motan-Mea ,5,92
rome gramiqueizch'e do‘lècnclo-ì È?) .-..fsìigz " ;tg-,'- lPítori aſ

lncitaleperſone-aſarpecar, _ , .- . ~ ñ i -.fa )i, pet-'t taſti*
Hamid,
?eſcaori
…hetiram
*fl * *del Diauolo queſto,equelo.
laſh’rede incarna: ,› l ' ' z5 i rÈ‘Îo Cleſi Per
ſ

iaiſtelèapaſsionde Giesù Chriſto ñ*- -› '- ' 1 —


She xè in concerto el martire San Piero ,7" " f)
:he anchelùpianze el- caſo meſto,*efie’ro:` i
I hà vn gran*co‘rdogio : e par che’l ghe ſia viſto.` ›
de tal ſorte aflito dal dolor, _
She quàda niouo martireeldouenta': - ` "ΑΠj
Perche el caſo de Ohriſto'elpianze ,eìtenrìrſl
De meditar con l’ anima ,eco’lcuon ‘- ' ñ- 'Î if.
quel , “ i li…) "
:he moſtra vncuorinuito , epiù che ſorte; '
Sheínuida ancaa due] l’ iſteſsa morte ,
ſanto brauo el ſemoſtra in quel meſtier. ` , _h
:inarnìldureñluſtrecometvnſpechio,4 ² ›' i; i
Sonl’elmomteſtmeconlaſpadaalcanto: -
N0' sò ſi ſèpuolveder altretanto: - -
L’ èſoldà. de valor,ſoldado vechiox‘.` _
uela Madalena con le chiome) - , \ ,_
Al ventoſparſè,comeſilí‘d’oroçz - - '-z
So’i brazziauerti aſpetaqueiſeſoro, - "-5,5 ì
Caredilicíqepreoioièſbme: un e. ›‘-.',- ~
mta peronzerquele ſante-.piaghe ‘ 7 ~ ;f r ñ
DequelGorpodiuin,miraooloſo, _ ‘ ‘-ñ-" '
Con quel onguentocuſi precioſo., ‘ ,
Si come quele manſùſempre vagile .ñ‘ 1 "- Α Î _ z
firma elgropozde-quebe 'Marie 'A .Nu-I ‘_ ‘ a ;J ?ñ
Xè vn vero gropo’de zogíe-diuinee_ ~ ' ‘ '
Anzi rioſe per-ſete ſenzaſpine ;ñ
Da‘izardinidelüeloapontoinſie.
(Dei
MP: WWOÎQJM‘RTDL
Bei paſſazi de lumi zehedeſtaeaj . -‘ ;.› :nn-z e *Km:- - -3
Xè ſplendori
Mele figure ,ſtilaida quelartificio,
con tanto grudicio; . '.' '2 . `:- z ì. - ' -
I è vn veto mitridate , vna triaca , . -
Che deſcazza el velend’ ogni defeto; r7 ‘ ~ . '- .
Che rendeſta pituratuta ſana: - -r.- . . . -L .
Baſta a dir : l'è maniera Venetíana , `
_Tuta virtù , tuta valor perſero .
Quei do Anzoloni inagiere aſsiſtenti ,—
Con tanta gratiazecon sr‘ bei-mount, *
No' parli veramente giuſto viui 5 : :i
Si ben vùivedè là tuti dolent‘iè- .
EC- Adeſſo aponto me ſouien , Compare ,
D’ hauer viſta ſta Pala zà qualche ano ,
E sò che la portaua el maſgalano ' ’. '
Tra l’e altre coſede ſtoAutor-, più rare. ó :
Clem'cnte C- We] mio mParcÎ, qudClemdnte Moi?, . 'z _ - ’
Meli 1-"- SCUÌEODC ..claſſi-ama in alto vola, … . f'.
'h 'ì pì" Me difle de ſuſtanza vna-parola' ‘ ~ :- “ñ ’
,3‘."“"‘" Più del reſtore, che ſcia dc’i Pau.
Qieſta ghe chiamo ( el diſſe ) vna ſcultura:
De
L’è relieuo
deſt càódal
ſormalde
quadro
tutotondo:
ze me confonde: 'xi-z)
Atei co ori fà viuaogni figura. `. '.fl‘t‘èz‘
Anzi voi diruene Vna,-ehe xè. vera r` i l'l : ~ .é‘I'V‘l‘ſſ'.
Con ſto eſemplar voria lèguramenteì- ' `
, Format ſta [ſtoria-inmarmo a la preſente;
Tanto l’è, releuada ,_ſorte,eñ fiera. . .. ,- ,.
L’è
L’e perſona ,tutaimodeſtiai
Ec. CognoſsoelMoſi-:l’è
L’èdotoin’vtriſque( 'vnabona’
Pitorzl’è Scultonel’èPoeta-z .x22i. - a ' . ì‘. ' ì
teſta:
a dirla ſchiera):

I . . _ ì ~ M0*
_. <31. VE ÎQVÀITO. c
. Mo' ue! caminainsùlabona ſtrada-ì ff.; 'i
Ala arba de certi,cbe 'pretende
De lodarſta ~pi‘tura,eſii oſende, ‘ ~ ..
Co’l dir, che da le ſtrazze ell‘hà copiada. ` i'.
c.. Intendo intendodoue volò andar: ›.Ì; -
I-lò leroancoramitalſhazzaria. i' ‘ E 'n i
Forlì che dazlabocala ghe inſia : ."- i q
Senza catiuofinzſenzalpeniàra" ’ Î-‘ ñ ‘
C. Sala , che ſe vien dà de e ſerie, ' : ’ Ì
0 a bela poſta o in falo , o a no’ vogiando;
Che-a chi le to l’è de dano grando? .
Anca l’ iſteſſo ma] fà le buſie. `- '~ 'x 1' f
Ghè digo in verità la mia opinion, ‘ - ‘.
Che ſta pitura paſſa tute quarto v
L’ opere de ſto Autor , Sl reguardantet
Del che Muran ſe puoi tegnir in bon.
Voraue pur Îlaudarlo', e no’ sò come :ì' i : ,
Perche el mio ſti] xè ſato ala carlon‘a :
Ma dirò, come-diſſe vna perſona w.: - ;r '1 A
Sù l’ etimologia del ſo’ bel nome. ' ' i f. ›
Saluiati vuol dir :ſauij ati, e‘degni, 'ìr
Perche ſeguramente quà laFatm.,
Con trombe orioſe al Cielo el chiama, Î
Ec. InAlverità
par de'
,che
i pimepurgadi,e
hauètocàbeli
el cuor
inzegni
… ._ ‘i . '
ñ
l

( A dirue el vero )con le proprie man., -


. Porta la ſpeſa eſſer vegnùaMuran, Î-
ì Nome per ſta gran Pala de valor .
Volemio
Veder per
, cheadeſſole
xè in ſtaPiture
tera è che diſeu? - ñ .t
In tuto me remeto a vù :voleùè ` ~
Vù ha uè e ldcminiodeſato,ede iure. -
. Hh No'
g2.11,, ,cc-.VENTO .MAM-0._ _
No’ ghe xè quadri de molte maniere? . ' I
ì
Ì

Nonche
Sò hàipiù
depento
ſingulari
quà diuerſi
, egranAutori?
Pitori ‘
Hà ſato coſe belc, epiù che vere . \ fz iv `
Diucrſe C- Ghe xè del Pordenon, del Veroneſe; ‘ _ '
Php-.ſa- DeZambelin, del Tentoreto Vechio, _‘
BILL” E del Ziloti vn nobile echio; - zi - ñ
Quantità de Piture, e egne impreſe.- ‘ ' ‘ ' .
Crcdela, che a Muran ghe ſia ſugeti , _ ì
Che adora
E, che habialainteligencia
Pitura a] mazor ſegno
,e bel' ,
inzegno *_ —'
Al par dei Deleranti più perſetiè "i
Che n’è diuerſi :ma adeſioale man: I - ;i »e ‘ .ì
Vn tal me vien , che hà el ſo’ Pitora lai, iÈ
E rien dei quadri certo ſegnalai . ~ A .2
queſto e’l. Signor Andrea , Cà Treuiſan .
E’l Pitor , chel’hà in caſa è Vn tal Lunardo
Simel , che xè Todeſco sì, ma in quanto ' ì 7
vn mi A l’operar
ſti Pitori,l’è-oo’xè’l
ouſi morto,
Gato6352M)
lard - . ' _ g -`
_ma 5-1] i L’hà de ſto Saluiati vu Redentor,
?3-33132 Nudo,cuſidecarne, e benſormà, ~ ñ i‘ì ì
AndrcL.- . Chc a ſtar ſi" .Domo de la Ver , r‘ ~ ' -Ì
i’f‘ä‘fjä_ Mezo Milian no’ pagael ſo’ valor. ': ' ~.
Ec. O per tardi , ò per tempo el vogio veder, ‘ ' › L
E quelo ,etuto el reſto , che lù rien .
Per ſama mi el cognoſſo molto ben:
Tuto quel , che hauè dito el vogio creder.
Zà , che ancuo xè la Feſta de San Marco,
e l’ ora el permete , mi diraue , -
Cheandaſsimo
Tentoreìto in laVirtù
hà ſcocà Scuola,
condoue el graue
l’ arco .
De
PE N T O "271 RT 0`.`
-muodotal ,che al centro l—’ hà colpi ‘
:o’l robuſto deſſegno in taolazzo , ~
)e cuſi vigoroſo , efiero. brazzo ,
:he l’ Arte tuta no' sà far de pì .
lontemo donca in barca,eandem`olà:
3he,ſe lùè calamita de Virtù , . .
'er ſemo
~lù ſtarghc eternamente làdatacà
elſero,checore lù ., -. 1. :i

onè d' eſſer ſcalco ſuficiente , . :


icheVírtù me meta inapetito, z~~ ' .
)oue vù me cerchè cibo eſquiſito, ‘ . -í
'er far che reſta ſatiaJa mia mente . - . "'
uante Iſtorie,cente de Splendori -, r. z :z
'arturiſſe ſta Patria ſingular! . , :.z ~. ,
'aga per certi tali , che sà far '
Jorne meze figure ,e hà tanti vmori. -
tanto miſerabiliin deſſegno, ~ . .il
ítanto ſcarſiatrouarl’inuencion , ' .. ñ
Zheino’hà repiego,ne reſſolucion , *è:
er eſſer grimi,egrami, ſenza inzegno.
r’ſe trata de Err poſiture, .
conza i naturali in certa via, . r ~ . :ga-<6
the par che icaſca da la pereoſia. ` ’
Eeſti èi bei moti dele ſo’ figure. _
i’ncontra in (un atode ſo’guſto, _
he apreſioa lori fazza qualche efeto ,
ento volte i lo copia perdileto ,
in ogni quadroi lo repotta giuſto .
:ſempioi ſarà con pulitezza ~ e .
leza figura , vna Suſana nuda :i .
Ìo’l farghe dò Colombe, i ia ttamuda
r la venoſa Dea de la Helena .
e Hh 2. Epet-7`
@474 Ì’É‘ÎSÎT'O ì ,az-'Ana 1
E perche la ghe par conſeto , e mana z ' Jr." . ‘
Co’l farghe vn ſior , che con el ſia ſpariſse,
Tra lori i ſe conſola, e ſc nutriſse, '
Co’l dir: adeſso l’-è la Vita humana, . . ~
E ſe per ſorte ghe vien sù la vena
De trasformarla in qualche altra figura,
I ghè n vn vaſo in man con ſtudio, e? cura,
E la deuenta Maria Madalena.. . ~’
L; è tuta Ele ſo’ teſte xè tute avliurea : ñ
ſana . Che vn volto ſerue al zane, c al pantaloni
Ne ſe diſtingue cl ſauio dal bufon : g _
Che i xè tuti muſtazzi d’vna idea . i; f '1- " - -
Epòi troualacabalagalante, ' *- 'ñ--ì '
Agiuttte Co’ldir,che
Per conſeruar
le xè
conceto
copie de
de valor;
l’Autorñ,ñ‘ ‘ñ A -ìñ
lengua , ſi
nò rc :agio
E che l’original xè andà~ in leuante . -
In ſumai xè magnanimi inuentori ,
A far ſta metamorfoſi si bela ,
Scambiandol’Aſenel inla Vedela. î
Ouidío xè vn balordo apreſso lori .
Se disè a vn de ſti tali : fe’ vn San Roco,
Che’l voi per deuotion tegnir al leto;
(Del galante Pitot terrà vn Vechieto ,
Che a guardarlo disè: queſto è vn pitoco .
Ei vedo a remengar per la Cita .
Ein pè deconcep‘irgh‘e deuotiOn.. ,
Disè: quel Vechio xè vn’ inbriagon :
Maliazo a mi quando ghe l’hò ordenä .
Tiò, tiò ( diſc quel’altro) mi hè digo . r -
Feme vn Rè Dauid , mae oſo in l’a‘to; `Î íìñ‘î ' ì
Elùde
.M1 vnquel
Guaquadro
cortelinino’
el ghe
m’h’àdaria
retrato l .` 7
`vn figo '

Oíbò:
VENTO! 'ar-zara; ;4-52
Dibò: s’ hà da ſar colà , che ſia graue ,
Emaeſtoſa, o veramente pia;
E no' andar a retrar la baronia.
Digo de sì mi! queſta ghe voraue l
ſn verità, cheixè tanti Cercanti , ‘ …0M
Che vàapenando la forma ,e’l‘deſsegnos '-‘ñ gr Pa???
Poueri d’ inuencion , priur d’ inzegno , -‘. ~ MHz-g':
Naſsul 'al' _Oſpealrde’r_1. Mendrcanri . .f. … . n.
aga peri Pitor; Venetian: , . .t
Che varia ſeméire le- ſo' poſiture ,
E xè bonide r mile figure, z -
ſeInatíl’vndaPalti-osì
i ſe puolobligar ſarvnconceto;
lontani. '1‘ ' ' " - .- i*>

Sevn Regno ghedaſèè ,più d’vna volta,


Per l’ abondanza , e per la copia molta
Del ſo’ deſàegno : e vù‘l vedè in eſeto .
. co’ ſe trata'de fiſbnornia ,
I è tuti raſsegnadi in ſo’ maniera ,
Cheſempre vù vede l’efi ie vera
De chièdepenti; ſia pure iſeſia. .
emuodo che queſtaèmaniera fata; - \‘
Ne ſe và per le ſtrade a mendicando
De freſco in freſco, o pur de quando in quando,
Se tipe] con Piero, o Polo fazza para . ’ _
\ t f
exe de quei, che vuol bagiar. ,
\
Senti, Compare,, ve ne V-Ol* dll‘* vna: Tiolo sù
3"….
I è tanti Cani, che bagia- ala Luna:
Però no' ilapuo] miga morſegar .
`è chiara; ve- dirò: certi Bufoni ,
Che xè , che và a sbefando ſti teſori,
E mendica-el meſtier; ne xè rlori
Valeuoli ,e per altriino’ xè Oni. P `
. - er
-~`-.

2.46 VENTO .Qt/Aſtro'.


. , Percheſèqueſtihaueſie bontaiento, Î’; - of; _z
,Zi E… Echeiſaueſiefarla proſeſsion; rn .-i
.vat-"- 'ì No’ianderaue cuſia remengon, .-1 1
Maiſtaria a caſa ſoaco’l cuor contento. ~ t²
E-peròvermcheghède’iſugeti,-’ ;f ` .
Che và sì per el Mondo a contemplando -
La Pitura ,congnſto imcnſo ,e grando: - Î ‘_ g"
Maqueſti trata ben,comediſer'eti. , .i ñ '
C. Veramente la tocael poflto giuſto; '-Αìîx Y'
Ivirtuoſi,conñnmodomodeſto, ' “' '- 'a
Stimaelbon,godeelbelo;etuto a o .7. E;
Naſse,perche_ipoſsiede ei-veroìg I. " …rn
De quei , che xè in-Venetíaa tempoze‘ſiogo_ ñ‘; ?"1 'I ñ' Îr’ñ'*
Parletemo dc tuti ,chiſe’trona ~":* “ſia .s. . 'xv Di‘
Adorar ſta Pitura,e chealaproua 'tir 11.5:
Sta alſazo de copela, e intende elziogob l iſìſì
Se P dc Ec.Semo aSan Zanipolo: deſinontem‘ofl azz-.:1 - ,T'
siiÎzÌo . E andemo inla denota , edegna Scuola l e - -: ;
(Dà de San Marco : ve dàgoparola,‘" 4: .ci
Che del voſtro penſier godo in eſtremo .ì '- î '
Che fazzadon pompoſo,.che xè queſto, '
F’ato de prolpetiua artiſicioſii I
Fatura veramente ſtudioſa; * . ..:~ - .‘ _
Tuto dotà,de;c0romaniſeſto. -" -L'xl .ì '.
Queleiſtoriedeniarmoſà‘ſtupir,‘ 311,-. 'i' .Fr `
Che al ponto-iſteſſo dela proſpeeiua .
Concorc ;equei Lioni è coſa viua. ’ " - ñ› z
Par che i ſe vedaa mnouerſe, erugir. ì :ì:
In ſin i Vechi haueua vn gran giudicio P ì ñ v
Intremo, eandemo ſuſo- per ia ſala?, i) -. 3" ~ iz F
Che ariuerem’o in quela nobilSala‘, 'ñ‘ - i *
.E de ſolieuoiàraì ſto eſercicio . .
* Se
KVÃNTQQVIÎRÌTO. T2247”
Se ſau'eſèò con quanto guffoñvegno -m-iî' -T’Î- î
ln ſto archivio de l’Ar'tePitorcſèa , `..‘.~: ;r1
Doueelſcand 'üdelghdicàopeſca . - ‘
’ uanto fondi-x .in mardelgran Deiëeg'no:
Qgà epuoldir: inPorço ſemo zonci _
Delefelicità‘dela
AàAbondantiarrèrica,çîxè
Pixma': :è ſegurasó
ì* è" Î " ’ ‘ 3"
c- Bſtaedlcuoî-conrtemojn tutiícbnrízì* f ñ’
c OfirrtodeVírtù‘,daDío permeſso,' ñ lune-:ciau
Douealulör delume ſe procura › ~` -- iîſisÎfflÎ
De trouarqueladegmſepolrura, ñ' 'ñ ñ-;ì eo. ì
Che’l corpo deSanM‘arcogheíù meffoèîj-ñ ‘ __
Chebelaprolpetíuaímaeſtolà ññ ‘ i - i »hf-L'
Ocímìkeríobensauefflurà; .:3 e' . ‘ ;Jah—x
Doue ,che vn sîgran Santo drento {la ! " '1 "
Permoltiapi au’on miracoloſa! - - 17 ’
Quelſcuizoínteraeonxanm‘artìficío,

L’èque]
dePituravalta
tapeo", confiloſofi”;
quela nflëflría, ~²— 7
1' --kë'm'z’î’J

Níſſun ariualàìco’lſoîìgíudkio; ‘ ~²~`~i fi


(Delo xè mortozesl-xè più che vino: ñ 3°
; Perche d’etcrna vira el xè perviuer.~ “i
Vela èdon-ínal ìChr'lavuol deſcríuer‘ ’
Alnapenagheviiolz míno’ ”hearíudi f Lì'… i
Cheſtarueèche-daſsenojècheda lèë’ffl- -~ ' 3*? M” .. ..
Che modelièche fonhezonaturalfë 5"?” ‘ ~' '
Chi no' l’inrendeè miſtrode’íCocalí, j* ì—
E xè vn dotor, che non ínrendel’efe. -- 'é, * .
L’intelígentía ſola dequei lumi, ~ `-;j‘*‘"
La gran dotrina detanra importanza', ìì -²ſi~ :J
Fàaipiù íntendentí perder la ſperanza ’ 'zi
D’anuar conl’ ínzegno a-quei coſtumi . ²

.› 2.48 . "VENTO Qua-nq,
Làquelaation,sî_ſpauentoſa,efiera. . . a:: CQ
De quel’indemoma, tuto furor, m
Fàaquela Dona palpitar el cuor: *Nk
Cazzar la ſe voria ſoto la tera” .. f A
Che fierezza de quel, che per ſocorſo 1È
El rien ſtreto atrauerſo l o che gran forza-l i
Se vede,che’lloaſera,eche’llo sforza, ‘ `> h
Come vn Lion ſe’l ſulle , ò vn Toro, ò vn' Orſo .
Veſte xè marauegie,e xè ſtuporr , ;a -- r ;;:
A veder le figure a bulegarl ì ffl '
Come ſe puolel natural ~conzar _è_ u. . r
(Deſtaèla ſciencia, che inſegna atPitottg. i 7
ueſta xè induſtria ſora natural:. . .-r ~, a; .4' ,)
ueſta forma al daſſeno giuſti [conti: .i -r ì
(Deſto è vn dotor, che hà in teſta urti iponti:
(Dà de Pitura è’lgroſto cauedal.
Ec. Stoquadroè tuto belo veramente: c_ a :i .h . …J
Ma quel ſcutzp, buçàsùquel tapeo, 4 ,azz i. -'
L’è vna figura da moſtrar co²ldeorl , _ …Î
Laſa zaua'riar- ogni intendente. . . L
St’altro continual’ [ſtoria del Santo. ` . l ~ ".`²
.—
Diſeme vn puococoſa xè’l ſugeto? - , ,
O Pitor ſingular degno, e perſero} iì
Virtù ,che al Mondo-no' ghe xèaltratantofl.
WW
del Corpo
C. D’Aleſiandria ſta Piazza xè’l modelo ,zz . z
Doue quer triſti populi ribeli, ì 'ì 'o ' - ,… `\
t
:ff-"ì" Barbara zente,'canagie,inſedeli , '
‘ Alcorpo de San Marco de’flagelo.
Ne ſacij ancora de tanti tormenti, , .ì.
Daſpò la morteilo volea bruſilr; ‘ ~ Y
Doue per tal eſetoiſece ſar ' - ~
V na cataſta de gran legni ardenti z
- 7 Ma
?E NT’O' .QVARTO. ſ4,
1a la diuina volontà ſuprema - i:.
o Vn
E l’ ſimil
Anima ſprezzo
beata comportar
in Cielo tioliè;
no' volſe,v .- ²

Mandando vn temporal , con forza eſtrema .


îſiete , e tempeſte , e lampi , e toni v ì
Sbigotì intal maniera quei Tirani,
Che tuti corſevia de là lontani ,
E a ſcguitarl’ impreſa ino’ ſu boni .
[n tanto l’ infinita onipotenza
Dè ſpirito ai .Chriſtiani , e con gran’artez
I portè’l Corpo'Santoin altra parte ,
E’l ſepelìeon ſoma reuerenza .
E1 narar ſto ſuceflocon la boca ;
Xè coſa triuial :perche ogn’vn parla .
Ma l’ importanza xè a rapreſentarla 5.
Che queſtoſolo a ſto gran miſti-o toca .
Prima vedemo certo e] temporal; . :
Sentimoi toni , e i lampi ne ſpauenta z
Le ſiete a "guai-darle ne ſgomenta 5.
Tanto l’ ation xè vera , e natural . -
In Ciel vedemo l’ Anima beata ,
Che diaſana traſpar , come diuina ,
Che ſ lende tuta pura ,e criſtalina .
Virtù ile a quela no' ſe cata .
We] Corpo ſianto xè tuto ſplendor, `- …'Α ,
E quei Chriſtiani è più che aſetuoſi .
Se vede che i và preſti, e vigoroſi,
El- tempera] no’ghe fà baticuor .
Da ſt' altra banda ,chela veda in gratis
Stidò , che ſe couerze con quelxpano;
Che l’vn de l'altro no’,_cognoſſe el dano 5 _
g* Ma ogn’vn xè atento a fazer la delſgratia. m
' '- i
.-3.59 i ?E NTO‘QVÃL 7:0.
Ma che nudo xè qucl,clre xè là in pie? .:.2 - 2

Ghèghe
dexè amigo,
dotrina imevero
ir ghe nè moderno
lume eterno : : '. :ì
Là no’ghè barbariſmi ,ne ereſie'.
Cortona
Weſto è quel nudo , che’l degnoCortona
dr ſſcgna Volſe portarlo a Roma in cun deſiegno .
un nudo .
No’sò perche.; sò che l’ hà gran' inzegno .
ſii'
E’l diſſe : queſto merita corona .
Ec. In ſuma ſto Cortona è molto amigo
Dela noſtra maniera _Veneti-ina.
No’l ſe nona ieguroin altra tana :
Staſapía
C. La Virtù ſolaineicaua
,che d’ ogni
ſta Scuola intrigo.
eldiſſe queſto, z ‘ l Î- i
Coiiteto
del Corto ~ Che ghe gieradiuerſr ala preſencia::
na. (Lietta xè vna perſeta inteiigentia:
El deſſegno quà vence tuto el reſto .
Si mi ſtaſſe a Venetia formalmente ,
Ogniſeſtaſtaraueacriuetir ` - 1".'

Ste Piture in ſta Scuola, ea benedirz io:


Del Tentoreto l’anima, e la mente . ñ i
EC. Weſtixè Virtuoſi ,che cognofle
La perſetiondel’arte in la Pitura t
No’ghè partilitàzma mente pura ,
Ne i hà marte] alcuor , rabie,n_eangoſſe. ‘
r' ~

ÎZÎMÈPÌÎ C. Chi
Nenon hà ſia
viſto vntemporalde Mar; .‘)
sà che teror ,che ſia ſpauento: a.r.

ventoſa, Chi non hàviſtoel gran combatimento .


Dei venti, e vn contra l’altroa contraſtar;
Chei ſe fi'aca eicapel ſora le cegie ,
E che i regna ben; ſtreto elſeraliol z
Epòcheivegnaquà,quaadochei vuol, . ñ
_ 'Chei-ſe farà bencento marauegie.
'Jr l_
.imam-o* .Amaro. a5r`
El teror me ſpauentîa, e la 'pietà- ` ~ 3 -z
Me inliquidiſſeel cuor‘de 'tal maniera, ff É -
‘ Che me auiliſtmeme mudode ciera 5 ì~ ‘ñ
Me ſentoclie ſontuto zauarià. ²~
Dirò depiùtme íntrauíen per aponto i A
Bel' iſt‘eſso, cheaeadeìa i Nauegantr:
'Seme ſàſcuriiſenſituu quarti:
D’eſsermeìoanegàmiſazzocon’ 'ñ' ~ K _
I
Vaga per certe fortune de Mar, ' ì' W T. .`.'

Che quei vaſseli-è giuſtotanti albuoh,


Overamenteipartantiſaſioli,
Che ſia meſsiin’ pignata a cuſinar.” …s:: ì .'i- ~ ì - rr
Veramente quel'Copanotrà ſlanzi . ſu.: '. 1 s
Da vna montagnaal’a'ltra de'quel’onde ,
”Che ogn’vno diſeradeſsol’aqua el ſcende; z
El và in abiſso a negociarco’i‘granzi . ‘
Se vede mezi perſi-iMar-íneri , ' ~
Butaichisù,cbizò ſenzalìaeranza: ñ;
I par tanti imbria 'in ſchena,ín panza; *"-t
I par da iſp’in'tai r verſi-veri . - ' '_
Vn ſolo ne fà veder chiaramente ,
Che è vero Mariner, tuto perſero ,` _a
Mariner vechio,aponto-vn Tentoreto, V "3"? î
` Ardio,che tuto elmarno’lſtima niente. l_
Con quei dò remi el rien' dreto'el valèeiot :J
Se vede',che"l xe vero timonier; ñ
Se vede ,chein la teſta l’ha’l ſhuer; -
E che no’l ſtima la-fortuna vu pelo . ‘
Ogjelanaue ſ 'nta ſin l‘ interno: f
‘ ercheJa ſomerzein te’l profondo:
La cheba ſola xè ancoraa ſto Mondo ,
E. Saraſini xè tutia l’ inferno; Ò '
z In
azz VENTO_ amaro.
In quelacheba ghe ne xè diuerſi: _ . ;. ÉÎ’i
Main cheba aponto baſtaadir,cheiſia.` e'
In Come
Delà
ſuma chiſetrouaincpel
ſeguro
animed’no’iſcamperà
Ebrei tutiixè
procinto,
via:
perſ*-" - - ~ .xi

No’ i sà doue , che i ha , coſache ifazza: . ~ ›


Iſtima
Co’l dirla:. ſon
ſo’v-itavnaſcoazza,.~.r;;›.-z›
zonto in cun granlabarínto,Î" n.- U
E pur la ſoma Prouidencia‘,`epias 'x :ì 1-7:'? - 51)"? ?HIV
Fà,che\San Marco ,- noſtro pio’tetor I…:~.- 1 ñ~ ~
AiVenetianidà ſocorſo,-ecuor,' … ' - *J
E agiuta e] Saraſinin compagnia-.z ;2:5 - :ru
O Marco glorioſo,edegno Santozé un u:- razr-…i'll
Protetor
Vniue grandode
a-,dar nù.Venetiani;,<\,-z:-
ſocorſiſorahnmani, ' a…"-"_ 1
Con queiszmí’iermche fè sì gran pianto ".- e ‘ ’
Eſicomevùsèdeque'lSanPieto “v -r ñ »'_KÎ
Parto, rekbateſemo chriſtian, . - ~`i
Preghç .apçrzerla ſo’ſant‘a man, ` › ñí 'j ›
Per deſtrucíon de quelDrñagomsìfiero. z __
Che’lpouero Lion noî-puol iùſolo › -' , , _ i
Tutele fiere d‘e l’Aſiadeſtruzer: … .~ . . ,- .' ‘
Doue el-ſeſente ſtrepitoſoaruzer: .- :.›: "int-i
E per tera,e , rmariconl’ale a-volo.- 'z i oibzr’;
Cerco lapaſeg Cfflñ-dàdachm'ſtoä‘rj‘i 1,- ~ "0)
Ne ghe la puoi mai 'tior moſtro trudel: :'r :7?
E’l populo Chriſtian,aDio ſide] , ‘.' - ' . ’
De tuto ei Regno farà niouo aquiſto . '~
Merce del gran Paſtor -, che Roma reze , ;i
Che’l gran Monarea altro Aleſſandrohà‘vcnto:
Perchezmancaua a quel lñ’intcndimento ,
~ E’llumè bon dela criſtianalezez. 5.… ñ…"'
e - Prego
VERY-'TO;LEX K non: 53
Prego ,esanMarco-azv’ntempoíſteffojü
Che egondactbon cuor,la_bonañmente l'ad…)
In general detuti:. perche vrgeote E; .<— 13x13)
Xè’lbiſognoz’cuſineſiapermeſb. È;.; z- - …`“
Laſe compiaſa,cheperzentilezza . --3
Paffemoda-ſtafimia-tenehroffi - .12_ i ,. **J—'lib

Avna ſoaueatiomîtuta amoroſa, ..-:n :; : e'


Impaſtada demielede' guan’dolcezza :è s' ;i -Éñ
Intremo quàinl’Albet‘ 0,6Vederem0‘3o ,.xz-Î -. :2 …mode
Vnquadtmcheèki eflà'perfetion, ' 1» ‘- ,Ma-;cm
Che ſtà conchi ſe vogiaai parangon; ’ 'r a…
Quadro.,che aſcende’al gradopíùîffipl‘eflffi’r L ìì
Paris Bordon no’tediebo fintortòçjr “ i: ”z 09'120
Che in lañpreſente-,einla
Ti ſarà ſempre viuo~,~enò
Timeritigranlaude ſutura‘etá {"-7‘
ar.; ’ .:e<"-;~~
maimo‘rrotC-Ò
irrveritaz!i _

Percheflgueiydiepoſsiede tanto’inzvegno
Sempre xè viùi finì, ádiedttaeÎ Mondo, 'I'.7.È 111'}
ì - j- rñ‘
Digo la Veritas. quàno' me ſcondo: 5-117 z'
Mortoè chi xè de piera , o xè delegati.` ó _a_
Quàlaserenitàtutareiplende': "-r.: e);
Percheſe vede in trono maeſtoſo .. - .
Tuto el C ’ iograuezegloriolb, x‘
Chede que Vechiarellñ’iſtantíaatendeà fl
Maeſtà Gradçoigaſhrtunadazx :Il {rr JJ'. f: . ' ì. ..k
ESenatori più che-venturadi, ‘ ~ '--" ì " i .P
Che hauè tal dignità ſoraqueigradi! ñ 1-- .ñ.
OVechiÒdÎegnodequelaimbaflada! -ñ*' -
;Megíodemí la intendequà l’iſtorja. :~-. :1; - I'
Veſte xè quandoSa’n 'Marco deſtruze 1-' î Ìr'"W
IDémoolidal-.Liozcdegna
Quel memorial ſu..l`'ñ '-J
nemboimpecnoſo ,eoheyjafgzg r

*ente-T' Eche
ſ
{-74 IBN TO_ .TVA RTO-o
E che per premioel dona aìquel Vechieto z `~" - ~ñ
Che l’haueua voga là verſo el Mar, i* -ì
Wel’anel precioſo,che bear r‘ñ‘ *~ ; - ‘ 'Î
Ghe puol ſeguramente el cuor in pero .
Sereniſsima pompa ,e maeſtà; '3*
Doue ſe vede ínſormedegne,epure _
Le più ecelenne, e rare Arch'xctucc , - :'r. z . _.
Cheflrſse maida chi@ ſiaſormà. :› -. *li-ia: .- .i--t .
Sto uadroè veramenteda Colegio, . " ?""f ‘
Clic vuoldirda Senato alto ,cſupremm ' _l
Ogni Pitor quà diſe temo,etremo. »_.- ì _ 2
Tantono’ſezpuollàrmòche de mcgio'. iz!- 1
Certo che inſimiicaſohumana man m_ t _nf-:L 52-*
No’ sà far più , ſa pur qual ſia , 'e ſe vogia. "ll
Stago perdi’r~,c evnasidegnazogia‘, " ‘ ì_
No’ sò ſe la-formaſseel gran-Tician. -i A
Ec.Sò che a Treuiſo. in GieſiaaSan Franceſco ſ '
GhèlañNatíuità de Giesù Chriſto a -. ,-z',
Sun vna Pala, che no' lit-mai` viſto i ›' ' _Li
COÌOEÌQQÌ Vil-Die cuſifreſco‘.; v". :a ..- <21": *i
Eſimilmentéin Gieſiad’ognisanti .’ '. ì
Vna Pala ſeivede ſpiritoſa, 7 - ; '
Co’lParadiſo,in forma glorioiä; LT in ;è
ChesùghexeiBeatimtiquanri. ,z nl., A ;Î
C. Paris xè ſta‘ vn Pitor, cuſi compito,~ ”no ' ;23.4
CheteſteCoronadePadm-auz .
E le ſo’ operation moltoiſtimaua ,ì - "f' ì
Tanto indeſsegno ,quanto in colorito, \ ſi —
In l’operarel ſù moltozentil, m- .. -. - i.
Eſpiríto si nobile,egalanee, .-Î ñ
Chelepitureiſoeirèture quante -- .. j .j
Cao da late,zontwada,eonto‘ſtttil-."u' :u
"r Ji Torne—
VENTO .am-K ro.
EC. Tornemo; ſigilar tuti i diſcorſi ,
E ande oal vaſo , doue ſçaturilse
La pe ſetion , che puochi la capiſie ,
E roman per ſtupor ſtiuali , e—torſi .
Ei più bel
C. Vuolla , che comenzemoazauariar quadro del
Sora la perſetion deſta Pitura è a . Tentorcto:
ſalo: digo
Lengua moi-tal no' ghelàràin Natura, dei Mon)
Che poſsade -ſto uadro raíònar. do*
"l
Teſto xè quel T oro ,zche no’g’hè
Da ſar el parangon in tuto el Mondo:
‘Queſto vn quadroxèzben de tuto tondo! .
Vmticinque carati in ſumael xò:
Sevedebemcheè-vero Metz-conceto' . .r . *
Che l’ Arte ala Natura gio] el- vanto .
lnte’ldeſiègno, no’ghe xè altretanto;
Merce del gran valor del Tentoreto .
Oquàsìeebeſhfflll'înù-'Vedcm’mii'? ‘- " ñ
La verità, cheè viua,,elnòd nta!
Ogni Pitor fadiga , ſtudia :,»e mta…
De operar ben; ne manca-a si-modemo;
Naſser biſognainman con i peneli; ì
Ne dal Cielperò tuti hàſvmdonsi belo
Sta ſortehebe’lteribile- penelo .~ ~
Del Tentoreto; ,e ghelainflilèiCieli .
Ma , ſe quà diebodirla verità , .- .
Taſer ſaraue megio,epiùda eſperto:
Chepuoco ben uà he xèda e: certo,
Circa a diſeorer e o’ qualità. _
Niſsun’ardiſein queſto biſegaran- ’~' ;ſi '
Aeſtoè vna marauegia ſenza ſin: r
Ghè’l vino, ghè’l daſeno, eghè’l diuin.
Queſto xèpiù-,che far;qudto ètſtrafir. ; ~
. ' Qgeſto
2,36 .VENTÎZQV’ARTÒ.
Weſtoètutoqnel-píùgrchflrla.flupírz*j -_ - -
Queſto è’l depento'glche confonde' el vero: z
Queſto xè vn’ Ariſtonle , vn’ Omero; '
'Che no’ ſe sà in ſo-ìlaude coſadir. `
Aiàſie volemodir,ehel’è pitura; '-‘- ñ
Diſemo vna buſiaſeguramente. .
Chel’è daſteno: mo’l’èpiù ecelente; i - . - ñ}
Equà puo] tſor licion anche Naturali!! ' 'i `
Doncaqueſtaèpitùraflhezſe‘muoue. g'— “~,‘z;- ’
Ma xela flrigariaènòmhe in Sagra '
No’ſc comete certo ſtopecà. › «Îñ- Î ’
Elaintera, elain Ciel-Puo' sòdir done. ‘;`- ñ'
Mo‘checoſa volemímdëelaſiaè- v .u z.; _ .,
La xè Piturazeſixè coſa-vera:. -ì ~ f uz
La xè daſſeno ,e fila xè maniera :
D’vna maga .virtù l’è‘ìſtrigaria. ‘
EC. Compare vù-intrècropo in te'l-ptoſondo;— ~ _"3
Che no’ſaùerèpiùcauarue- ſuora .- -v
Catètemperamènto’, agî‘uflèl’ora‘: -rl I
Che xè mortal-lecoſe deifio- Mondo. ~- -4 l ,
C. L’è coſe de ſtoMondoxèmortah-
Macertola Ylirtarzìndla rhum-mai. ſt " ì, i `
Vin-e quei,c e -prencípio aponcoè aj; - r.
Perche-.virtù produſe ektotall. ~ j u
x.:
La me perdona , ſi: parloin ilo muod‘ozí
L’aſerom'e fá- dír la mia opinion:
Me buteraue* adeſſo-in zenochion ; .
E a San Marco flaraue anca vn’inuodo- ` ,
De ſar qualche denota penitencia , Ì ñ - , - e ~ Î 'i
Per hauer: graeía da lio-degno Santo z; * _
Pr otetor de ilo Stato tuto quanto» ' " -
P er poder eſplica; fiaviuañ-ſcíenciaçñ- ²= ~ - "
f‘ .QÌÎX‘RTD. ;[57
Îompatiſso‘ſit’l [äldoel ,voſtro aſeto. ?"1 oîzrittgo
Hauè raſir‘n ;i noWeii-'poſswnegahtr #2 mq :2M `
Sia chi ſti îmaispnolfldfiùiárarë nv noi)
(manto ſia l’zqperarsdél &thomas-nm 311;)
/Ii sò'che-quà ſtrapazzoelſiä’ valor, mi oéìa--z-Líì
Cheno‘lòn de’baſmgh’e ipiers 27_31!?
Che apreſsoíaqoelrihuqnìqueſto .è ſhow)
Ma dirÎ-,ſuplilàa :el-*cuor* f)
›,che ſon_ print! ddîbomſennimmz -Îtp i if: *T
Soraiparticulafi-à dirparblm; e È! **il-{.1
Aeſtotxè’lzíogoidela coriziola, .p. . i;
Che co’zl’è ſuoraal’orapiùl’èdrento; e; i
aEl
veda sùſtodtento,'e
ſà che sùdwſuotagzmz‘l
a tutisiſcuri ic'hiari cieda_ , 3-_- ..› 'w . ì -Î ?A
E che in là queſti ,'e queli `imzìqtíèu&JM-'tz'. J*
Coſa ,dreîmainiſàunifhàáìoa :.- z
:rche ſauemo in ato pitoreſco, 2 .. ›-,-_v -4- J.
Chelec‘oſe' lontane và- mac-ae; :-: - x:.- - -.' , i
Maſsimeè 'creſte, maqexcontah
Daniſsuirñ'clizrrralſo eíno’àſtàzrtonaerifj
treſcolî)

ìiì la mami-"parve Îſtalſtor’iä c omo-;343" i)


_Tuta batime‘ntà ,tuta in iefleſsoz‘ ;2L 1 'ſi
E leífigurelontanfleda preſsor s -. -LÎ
Vien a lſauer prözm'ogeſtom limba giada; .
peſto , ſe ghepuolsdir 3 ſpezza campagna e'ſ
E cheſt-ſia vero ,equa-tuto èſimnao ;ori ;i
No' ghe xèintrighipmalb’endesbt‘aoäl; _ ' .a
Più nero d’vn criſtálo de'montagnasrz ,. ,›
geſta xë‘quela vera calamita., -pz-.ñ. viſit-'Z L)
Che tira 'el ſero del’i‘nzegnohum '12:} '13
E quando;- cheſeſtà più-ala lonoanlp ;zgiſl
Laſa piùſorza,-e vcxòpiù‘aiaìviía {il ad) ì
Kk (Lian
` 'E58 ’VENT'O QVARTÒQ
Qpando contemplo el noſtro Temoreto;
Me par giuſtodeveder vnGradafib
Convnſpadoninman far tal fracaſſo,
Che tuti tremadaquel ſiero aſpeto . 1. E:;z_‘ * j
Queſto hà vn’vmor bizaro in tela teſta ,
Che’l vuol ,chctutigheſtagaalalargar 5’
Contra delù no’valſpada:,ne-targa:~ ‘. ` :
Bando l’è in balo , el VUÒÎAW la; ſeſta. ..z
Eperqueſtoniſſunxèmaiſtàbon . - sì.- e
De ſtarghe apreſſo , pericolpi fieri: ~. .›:‘
Anzi l’ hà ſpauentì tuti quei ſgh-emy i
Che s’ hà meſsi conlù r tar ouſtiono,
Altri Pitori venze- con e bnnez. ít.ì."L-, .
Evealeta,eveſàmilecarezze`: 'zrl- r,
Qgeflove xè aialvita con fiat-elle: ef» ~
Che’lmetein obedie‘ntia le pari-bue- -
L’è ſempre íntatarà, l'è tuto ſero; -. ~ .
El buta ſuogo,efiama d’ognibandai: q ›
L’ hà vnaierimia in la teſta ,cuſi granda, - .
Che’ltnete tuti- in fuga: equeſtoè vero.- -'
O Tentorcto , Tentor retoaponto, ;zz-ñ. -..‘- .1, '
Che con la-vera doſa tutol‘ ano -
Tenze de chíaro,-e ſcuro 'gran panel
Alſomodel’ bonor oertol’e zonto.; i i
Tentnr, ehetenzede
Che’l cremeſe siſata ſorte,
èda manco - . . :i
del verzín:
Aeſtoè el colorito- cremeſimií, › `-.
Che noîl marirà mai Tempome Morte ...
Peſto xè quel Cremeſe, cheno’ puol .
Eſſer ma‘iàda qual ſe ſia deſeto. z ,
Diga chivuol 3 malignaogni indiſcretofl; ~
Che lù xèchiarozeneto ;come el Sol-- i
r
VENTO QP. »2-59 —
:ſtoxèelſazo’,chedà ſto Crem'eſe-:ñ~- -, z… `._z
ti ſcarlati l' hà tento de valor. i- 't .- .
.’ Eternità ,eletFama rſo‘honor ,
' hà fatodomantdi a eſo' ſpeſe.
;eda
lmetecon
el chiaro
che termine
Sol delſo’gran
modeſtonome ,Î . :rl-.L
,zi f - z'

l uel ſcuro ,eheè là ,che apena comei'z, ,


l ia ſormà ſe acorze vn’ochio leſto . '
o’ſesàcerto aſi coſa el diga.
iroſtoſenza moflièpur bon! , …e
ati eno’zanze xèiaconcluſion: _ _ -
erche’l peneli x—è penaze carta ,eriga.` ,z ._ -
;aper quei,che in caraterid’ORO. .- . '.U‘Î_
criue elſo’ nome ſucerti ſpegazzi, -.
:he reſpetiue, i xè tanti gramazzi ,
i crede pertal ſtrada hauer decoro .
:he anche i Cani de molti Signori
la’l nome del Patron sù la golziera :
erò i xè ſempre beſtie in la ſo’ciera
)a quatro gambe , parlando con lori.
bolaſſe vn Caualo Caſalin b i
:on la Marca del Regno in sù le grope, ,q - ~, '
>gn’vn diraue: l’hà -vn bel ſegno a pope :
da a proua elſe cognoſſe vn babuin.
`ù anca mi voi meterghene vn belo ,
Zon letere d’ vn brazzo , e niente manco,
n caratere chiaro ,ſchieto , efranco ,
egondo el mio parer ,e’l mio ceruelo; P. Poſido
ìvn Pepontà, evneMe,con vn eRe ,0,
;he mero ,e vn Ge ,e vn Ce ,per vanagloria; M- WM
.
îſ°r² *un. que-l, che fç. ſta lſtoria_ . l-
{Tigri-fà:.
ia General de ſt’ Anime gueriere . CSL-:n:
Kk 7— La _C.Corcgio
;GU WWÈWVL
Laſazza contozſi'cheîlrhoſtmfliſcòrſa 'e 5.:':1,- .O
Sia llàſuogo de pagiazreſpetiuesi il '2 ~ ~ i
A ſte~ſuſtancie,e quinte :eſtende due; . ~ ,r
Del’Arte nut-n’mento,e bon ſòcorih. :$2-12 'a
(Deſto xè cibo,ehe-a‘-ſtar Manola-ri; .:L-ì:. :Tv: .- e 1:
Fà,che dbgnìorapirìer'effeîeipetito ,ñ .- .mm j :r
A talrcheìl'è de l’vnico elñ ſqu’iſi , or.; i. : . .:p …4;
Epiù,cheſene mag'na,"piùel‘fà gola. ì. 'r -.
Qreſto xè come el’Sol, che aſtarghe apreſſo ,, . `c xi --ſz
El-ſcalda ièmprepiùypiùl’äincaiota; « ›: i)
Si che chi più ſtàìquà ,più-*ſe inſcruora, - :› nel
E r meta,`eeonſin ſàrial’eceíl’oezffli üx-Jl
Ec. Po mo donca andar-;quando voleino, i, -. i `I
Eriuerir con l"animo,e coñ’lcuor ì :
Sto figilo de l` Arte; ſtoſtupor, . 2.:.; .i ~ . )
Co’ldirtgratieinſinite ghe rendano*- Α n -'
"Credo che quaſiſiadebotoſerañ; J …—- a ..."Ì
E(ſehòd'adirel'vero)›chi ſe parte. - ~ -: ‘. .i
Da ſtà brauura,che ſupera Marte ,; , . . <`… ~ -
Stimerà ſenta quallia eoſaverat. › -
C. Per ſta zornadano’ghè più-remedítn, -, _Î
Che’l guſto ſe podeſse aoomodaez, ` .'iſ .
Ne qual ſe ſia pitura più vardar r. v :‘.' r'.- ‘
Anzi che o’gni altra .ne ſar-ia de- tedio; ,1 .
Ec. Però me ne rencreise-,ñ e’mene diol- . ~ ..1 L
Laſsa'rue ,che me par che ſia bonììora..
Vegnìin barca con mi de grat-ia ancora ,,
Che ghe xè‘ce’rto-mez’ora de Sol .~ - i
Clutoquelyìchegh‘e piaſezlacomanda., P `
Ec- ;5i²sì,.ve'g-nì 5* che ancora-per- _ì/npuoco. - 2
Daremo a l’è ſacecre qualchetoco .
C v Sonquàa receuer gratia ,culi granda`
U* 4`041
` e:
RENT-<0 .QI/'IK17' '0T 2.651*:
è conto che in Teatro a Cà Grimaní5 ‘ .F z ì?
Doue ſe ra reſenta 'eroiche ation,
Semo ſtai na adeſso in ateneion, ñ -
A goder maeſtoſi eſempii-humani. . - .- 'a
ruele do ſorele 'de' Pitura z .4; _ : . :, É
Kende tal’armoniaçtal godimento, ` -
:he chi in quel bel Teatro và là drento,
D’ eſser in Ciel co' i Deiì‘ſe rafegura.
Poeſia miniſtro xè l’ Aureli; .
De Muſica_ elRoeta è eſpoſrtor : ſii .’ a :.
Dgn’vn dolori gran—mmpoſiror; - …
ngiudicio,eſauer do parareli. . .z. 2-. ' "
he per ſoleuar la mente noſtra, › '
Ìntermedio ne zonza al' improuiiö , _
:he per regalo nc promuoua el riſo , .e . .
>er più gradir tal virtuoſa gioſtra ." ›-.
che mehauècontà diuerſe volte ~ ` -xzî rſi'r
)ele piaièuolezze de' Pitori; 7 . `- -
Iuriofi ſueeſsi tra de lori;
)iuerſe bizarie 5 facecie molte!
`semo donca el .ſerio , e ſto reſtante
)el di ſenimo; e caro vù laſseuev - , .
ſn puoco più da l’oſso,ecompiaſeue .~,-‘ ,
)econtarme qualcoſa degalante. ~ - i7 i
r, che vegnimo via dal Tentoreto, ~_‘ Q5055
Vna aponto de lù ghe ne vo idir . › __" Ka'l TW~
'..a ſe compiaſa de ſtarmeaſentir, - : Î ?3313?
:he la comprendarà. ſe’l gíera dreto.
certo‘ bel’ vmor vn tal arſura . ', ,L
De quei, che hà’l eauedal in ' la 'celada,
;e imaginè de ſar vna paſsad—a i , - ì
Al T entoreto, per via de brauura.v .. ,-
162.: VENTO’QVARTO.
Per veder ſe’l podeua con la raſa
‘ Cauarghe el sò retrato da le man ,
Senza la ſpeſa d’vn zirabaldan ,
E però elſe reſiolſc andarghe a caſa.
El bare z i ghe reſponde; cl và de fuſo:
El troua el Tentoreto,che opcraua
Con i peneli, che giuſto el zrogaua,
Conforme l’ordenario delſo' vſo.~
Cuſtù ala prima ( e no’ le xè fandorue)
Ríueriſie elPitor con trati acortt , _
Con ſtoco,tar , zaco, e vanti ſom,
Con tirate da ,e cirimome .
El Tentoreto ſubito in lacicra
Deſcouerze el paeſe ala lontana ,
E a quelacirimonia caſtel-ma
L’ intende ,evede ben , l‘ora ,che giera.
Inſuma queſto tal comenzaa dir ,
Che ben ghè notala ſo’ gran Virtù ,
Aſegno tal, che no’ ſe puol dir più ,
E che’lſo’ cuor el ghe vuol conſerir.
Reſponde el Tentoreto acorto ,e aſtuto ,
Senza laſſar da parte el ſo' penelo; z
No’ ſeu .patron dedir? sìsi ,ſradelo z _
Dísè pur sùljberamente el tuto .
E queſto diſie :la varia pregar ,
Chcla ſe compiaſeſſeffler mio amor,
Farme vn particular s e gran fauor;
Co’l sò penelo volerme retrat:
Pcche anche mi ſon bon quando biſogna,
De metermela ſoto, per l’amígo;
‘ E al" ocaſion cauar tuti d’ intrigo:
Che mai ſto fuſto s’hà fa to vergogna.
Al' -
VENTO .QP-'A R70. 26}
x1* ora el Tentoreto ala ſpacarai
Se meſsearidet-,con tanto do buca, .
Co’l dir: fradel gnanehemiſon vn ’ oca e c. .' E i
Quando hòlarognamiſsun me ia gratar’ î
Esò ararmele moſche dalai, — --L .‘
Si mino’ dëodebrauura. '
Però chi vuo da mi qualche,
Hàdaſarconlaborſadeeorxaiwfl l . :5-1. . "ì
Stoſgeroreſta,avederlaviuezza’,ct‘*v _ ñ
ñ -.-- ,
Elareſpoſta prontaal’improuiſar' - c3
DoueelfàvntalmuſtazzodaMarfla, 'Î - ir!"
E ghe reſponde tuto rigidezza. ' 'ì -
Co’] dir : chi no’ me vuol‘con la' modeſtia, r ‘ :al
No’reſtamaide mittopocontentiz ~ ‘!
Però ( ve 'la voidir ſuora de’i denti) - :- e’l
No’la cozzèapercheſhnvna beſtia. - z’i
ReſpoſeelTentoreto corteiàn: . ñ - v… to::
Seguramente ſale ,la bottega:` .7;. ñ -* g. :Arc-rogo
' Vedo chaſe-Vna trema-:mazza im!! t" M332'?
Però biſognaiche 'andèídzllBafsan, i
Che’lsàfaranimalid’ogni’fime."Î " 'al a; i.. i.
De quà tireue donca , e ande in bon’ ora!)`
No’ tentò el Ciel , per fareh’e vegna fùora‘x
El boletin, chev’ intima limone.
Cuſi quelBulo-couegne andar-via, “ ' ì.;
Tutoconfi‘rſozſènzadir " niente; . .
Che’l parſe vn Can ſcota d‘aqua bogíente z
Con la teſtalauà ſenza liſsia. w. -
ElTentoretogiera vn bel’vmor g è -Z
Co’i niſsunlf'hàñpoſsudo
Che penei ,con la lengua zie-coni!"
mai colpir,r 'ad

Ein tun'icontiel iîr de gran _valore ñ-Îi E?? o b l


ea
g 'ia-.64 VEN. &VAR-TO.
EC. O bela , ò bela l in verità ..ve digo,- -;,’ .'TK
Che’l fece vneolpo ben da_ vero 'mlſtxq-fl ,
E, alatemerità dandoregiſtrbsmzz z .."0
E] ſeſepe leuarzdazquelîintrggoñi lÎi". …k r 24,;
C. Si ghe diſeſſe de’i caſi ſeguidi ;- › :.í c…- zi. ;.— z‘p ſ5 i
Digo , chexvien-dalſorno mcorçcfldtrsd i?,
I fà da ridermo’` ièpuol ſtarſaldiszz- .l 2-) C :Ji
* I xè da Trion’ſeti tanti- Ìſlmdl-ſ :t: t.; ?di Li; 1;? e'
L’oſel prr- O ghe ne xè diuerſe',,che è de.. guelfi); s z 1‘- ,i 1-3,
;ll ſwmadf* Che ſtagnaelſangue a .cht- ha glia!! rretcnfion *
32:2? E:. Baſta , che per nutrirzzla-ſo’ oplmqxm ,. xv -ſî
30-_ I ſe reduſe aimprimer dele Tele-.3 ñ .- . . 2 `
Mi (comeſh ,ſuol-dir )dirò1el,- PCCàíZ ?ij i : i. îÎ-:i Ìî
Laſſandoel Peoadorlà— da vna-;banche :A
Niſſun dafi ſe deſcouerza ,WM \ i'. 'Il
MiPerchechiñcl
digo in general ?quel mato
ſaflexè , che {panta
ſe vede,J -- ~ » >1
ſi' Ì'Î Cheèvero,echeſetoca_eonlçmgnni
No’ldigoingrego;eldigornñitakaítf..'! `
'°’" ' Solo lîtvcritàdffiflaſièdeſedm.:did .› i
Ec. Senti, Compare-,cihino’voiſauer - - 'i .’ Ì‘zuiſ)
Qual meſe elſiíaxzme baſta Enter l' ano.. _ ./3
Ami ’l particulanno’ me da. alfano: z .Î-L
hNg’ ſſlfläièja :dir ſia?! Merano-clerici: ,az
G e ígo coca-rave - mgu ar,- n-..i zi:: ;m
Per ſmacn .dn Chi e geſue-ſe pretenſioſon
'Mademor‘riueriſto el :Viſta-oſſa -z 1 -' )
Che ſe sà benchi è degno da laudar . -'
Per tanto vn- certo tal chimerizante- "'1
ÈÉîegnù-in Cita,"con opinion -_ ,i ²
emçterla .Pitura m confuſion, i Lì)
.' -Hi Z - E Peſñſtoſo’penſierl’ègvnî-eleſante. —. .--z
1 cz
-CVENTÒ .QVARTO. *3.65
ì dà certe meſurea queſto tal, - . i
Co’l dir : volemo a freſco vna Pirura .
Formè vn deſſegno con induſtria , e cura;
Fè che’l valor al voſtro vmor ſia vgual .
Deſio ala granda reſpoſe z faremo .
Per vn gran tem cl [è fece pregar:
In ſin el ſe reſſol e de auiſàr
Che’l ſaría andà ala Vila lù medemo ,
’er operar , e portar là el carton .
Ma,
Subitoperche
el finíèl’ eror,
homoſe viſte intrigà;
quando-el fù là , * magno.

E dà in delirio , e dà in deiperation .
El diſſe: ghe voria carta più randa :
Biſogna ſar da niouo ſto eſſegno :
Sta meſura è ſalà 5 perdo l’ inzegno5
Traraue adeſſo tuto da vna banda .
Reſpoſe quel Patron, tuto corteſe:
No' ve ſtò a deſperar , che_ dico, e ſato
Del' altra carta trouerò in tan trato;
E ſon per relarcir tute le ſpeſe .
Ma diſſe queſto tal :me manca el mcgio:
Ghe vuol el natural , quel , che più importa,~
El qual xè 'l fondamento, e la mia ſcorta,
Doue che cauo el ſugo, e’lbon conſegio .
Replica quel Signor , tuto compito :
Deſpogeremo quà de ſti Vilani ,
Ea cinque , o ſie ghe caueremoi pani,
E rroueremo el mcgio , e’l più eſquiſito.
Pur a l’ ora uel tal ſà deſperate , I
Ediſerg èa Venecia el mio modelo :
No' ghe ne ſarà vn’ altro cuſi .belo: k
Queſto è’l ;onto d' honor z quàäilme bare o \
EPO
5.66 ;VENTO &VIKTO
E pglg’he vuol
ghe carbonſar
remìedio da quà
deſtegnar:
ſto dellegno.h
E torna a repliqar con ira , e ſdegno :
No’ghè remedio; la me lalla andar .
Q`uFando , che’l viſte quel’ vmor pecante ,
l vardacerti, che giera preſenti ,
E ride a mezo dacio là tra i denti ,
Co’l dir drento de lù : che..petnlante i
In ſin el díſse : ſe quel ,che ve piaſc :
Andè doue volè ,che ſe’patron;
E ve dago la mia benedicio :
E ueſto lieua i Gaſpari , e va in paſe .
Die’ er deboto vn’ ano veramente , L

Che ſuceſſe ſto caſo de ſacetia .


Ne ſe sà ſe quel tal ſia più a Venetia,
Ne quel Signor mai più hà ſaueſto niente;
Ec. O che comedie, ò che bote da zane l
Suponerſe defarquel , che no' i sà ,
E pò aroſsitſe , e reſtar agrizzà !
E chi i ſe va a a ſconder in le «cane .
Ste quatrochia lete xè`i poſpaſti
Del bancheto regal dela Vinù . .
Semo zonti ala riua , e no’ voipiù
Tediarue sù ſto ton , ne sù -ſti taſti.
Compare, ve ringratio ; comandeme: i'?

Andò con Dio :lalſeue veder preſto -


Sauè che’l mio ſolíeuo è iuſto queſto;
Degranaquanto prima remo inſieme.
C. No’mancherò de riuerirla ancora
rà puoc’hi zorni, come la comanda.
Ec. Grana particular receuo,egranda
Ve prego, co’ vegnì, vegnì a bon’ora.
'ENT’p QV‘INTÒ.
A R G O M E N T O.;
”ſia è fa!” goloſi : e za 'UlBfllſ/LJ `
St) quà i” [A tar” .- è que/I4 la ”told ,
E de l' A”: e! mi” .- qu) :ù H4 ”Lu
Tn.- víum‘c 'trim-4: a' è) de Pitura.

On oſtantc ehe’l tempoſia piouoſo ,`


E , per veder piture, vn puoco ſcuro S‘
Son uàſo’ſeruítor fido,eſeguro ,
E de eruirla aſſae deſideroſo. .
roue apontoco’l Vaſari in man... ñ ñ ’ ’
:ela qualche coſi! de galante è `
ramente l’hà vn dir molto elegante:
l el tira frezze d’ arco lùrian .
lel,Òcariſsim0Compare, i
n ſto tempo catiuoſe’ quapronto :’ -
;zo de vù gran cauedal, gran conto ,
'eſserde maniere cuſi rare . ì
iſeu de ſta pioua P veramente,
indemo a veder quadri de Pitura ,` ›
eſta xè’vna zornada tanto ſcura , `
e no' ſemo per goder-quaſiniente. - - ñ- -` è r
2- Ma
26.8: *VENTO QVINTO.
~ Ma adaſio: adeſſo ve vogio moſtrar ñ
Vn quadro del Baſlan z ſe però el xè :
Mi no’l me par : ma vù cl cognoſierè .
Se’l ſarà original, mi el voi comprar.
ì- .Vegnì in ſt’altro mezà,che’l vederemo..
Vardè mo' quà de gratia: che ve par
De ſtà Natiuitzì‘ë-laſa reſtar’ ; ` ' .ì '.
Aprima viſta; el vero conſeſièmo. * e ì

C. Weſta quà xè vna copia , che puo] ſcorer t


Ma però la ſe vede vn mio lontan. - ~
O che ſia benedeto el gran Baſſan .
Ancuo certo de lù vogio diſtorer .
Vuolla che in pè de andar iiiora de caſa;
Stanteaſto tempo, cuſi conturbà, _,
.Che de Pitura diſcoremo quà? '- ‘ a -
Ec-Diſcoremosi‘
No’ voleu ,che habia
sì , caro guſto ,e: che
Compare ~ ì' me píaiàè`
Sentemoſe veſini a ſto balcon .
C. Mecaſca in boca pur vn bon bocon ,
Che xè dei megio de le coſe rare . `
La ſe compiaſa per ſta volta' in gracia
Compagnar la ſo’ mente con la mia 5
E per la ſo’ infinita corteſia ,
Far che ſe renda la mia brama ſacia.
Hc. Cauſa è ſta copia , che hauè viſta adeſso,
Che de ſto degno Autor fe cauedal :
El prouerbio no' ſala , che da vn mal
Se caua anca del ben : quà el vedoeſpreſso,
C. Preſta è la fantaſia ſeguramente ,
E:: ſe troua chi arliua aſl ſo' camin 5 fi
e m tun ponto apa sa ogm con n,
E và de là dal Ciel velocemente . '
~
VENTOQQVINTO-ſi 3.59 2
queſta donca, per ſta volta tanto , . Q…
Ziſogna che me vagia , e de memoria;
;e voi raſegurarghe quela Iſtoria ,
:he tra le bele certo porta el vanto .
laſsan ſemo donca , e in queſto ponto
emo ale Gracie ; doue contemplemo al?, 63,2:
'n ſprezzo de penelo, e conſeſsemo - g: ;Sar-f
:he quel-gran ſarvagia vn teſoro aponto. rm’s. n.;
Giacomo Baſsan ſù ſata queſta cilae
Ion sì grand’ arte , e tanto intendimento ,
:he no' puo] chi ſe ſia co’l ſo' talento
itar ſaldi al gran valor de quela teſta.
eſta è tropo rſeta de dotrina:
”eſta xè’l onte del' erudicion :
{rà ghe xè tuto el belo , e tuto el bon :
&eſta del’arteè vera diſciplina . __ - .
irtù dela piantaogní edificio ` , - ñ- I
e ereze , e ſe reduſe al’ eſquiſito , ñ'
:on raro fondamento ,e gran profito ; '
>e roſpetiuaſingular oficio.
talìvn drſeſse,che’lBaſsan .
Jo’giera de tal’ arte poſseſsor, .
Jegandoghe eteorica,e valor,
;l ſaria certo vn gran parabolan.
:he la verità ghe ne ſa ſede ,
i la raſon ne rapreſenta el calo ,
Lhe’l Baſsan giera vn precioſo vaſo
)e ſrngular virtù, come ſe vede. a
lo componimentoin roſpetiua ` . 7 .
?on regola , e miſura tant' Arte ,
:he le coſe veſine , e le in diſparte
Tute concerta,e ogni figuraèvrua… - .
g Quaſi
'2.76 VENTO' .PJ/INTO.:
Qiaſi che quele ſiatante eolone
De tuto tondo, vere , e releuente ,
Lumízade in maniera sr‘ galante ,
Che rende gran ſtupor a lc rſone.
Mi vedo concordancie più e quiſite,
, De quele de Gramatica ſeguro .
› Vedo certa vnion de chiaro, eſcuro,
`_ Che crea sù le figure anime, e vite .
- - Ma vedo vn’ armonia cara,e _ſoaue,
’ Concerto ,e ſinfonia dolce , e amoroſa
De Muſica in Pitura glorioſin_
Ghè le ſie note, e tute tre le chraue.
Horsù baſta; tant'è: ſemo a Baſsan ,
E vedemola pala ſingular
Doue San Valentin vuol batizar
Lucila pura con le pr rie man.
…h in Là vedo legiadriſsima gura ,
…u del Che aquilla el lume dela ſanta Fede;
Îäçfifffifi. E in tun ;iſtcſſo aquíſta viſta , e vede
ca la viſta . El bel , che fece el Dio dela Natura .
Lucila ti è iù lucida ,eceleſte i
De qu ſe ſia diamante reſplendente t
Ti xè de corpocandida ,ede mente
Più de quel pan'o bianco ,che te veſte .
Con tuto chela neue apreſsoa quelo ,
Nome caſcà dal Ciel, par cauiaro 5
Tanto bianco è quei raſo, e luſtro, e chiaro .~
Benedeta virtù de que] penelo'l
Lucila ,ti xè ben vera Lucila!
Prima ri gieri Lucila de nome:
Ma adeſſo ti è Lucila giuſto come
_` Elsolreſplende apreſsoavna fauila., , .
ci VEN TO—.QVINT 0.` -' *'171
da chi podeua mai con 'ù viuezza ._
Eſprime’rquel’lſtoria eſo’ man _
(Dante quel’ecelente ,e gran Baflàn ,
Tratandoſe de lume, e dechiarezza?
[òſatotante zanze fina adeſso ,
Ba penadofigure honominà .
Mi no' sò da quà ínñdrío co’la ſarà;
Sedi oe’lreſto, mi darò ineceſso.
Seguite , ſeguitè rcorteſia;
No’ ve ſmari 5 e pur animo, e cuor:
Che quà ſe trata de virtù, e d’honor:
No’ me tíncreſce vegnirdrio la ſia .
Certo del Padre de Lucila ſanta,
Digo de quel Prefeto ſingular ,
Da lai la grauità no* voi laſsar
Per Arte, eper dotrína tal, e tanta . i
:vede che l è vn puoco più in diſtanza ,
Per eſser lumizà con manco chiaro :
Che’l Baſsan fù de i lumi ſempre auaro ,7
Per far concerto de gran conſonanza . ‘
uel Pagio , e quela Dona compariſse
In ſchena , lumizà con gran giudicio ;
Ogn’vn ſi ente fà el ſo’oficio;
virtù, che eogn’ vnſènc ſtup‘íſse.
a quela bela Dona ,che ſentada
Tien in ſen quel cuſin, per far ſacende
De lauori con l'ago , e al caſo atende ,
Merita eternamente elser mirada .
z dechíaro; la lande xè del’Arte ,
Cioè l’è del Pitor , chel’hà dcpenta:
Perche ſe vede , che l'è cuſi atenta , g_
Che .la parpiù , che viua inogn‘iparte. ~ D
- a
5-172, .È VENTO &VINTO-j
Da l’ altrabandaſe vede vn zagheto., '- ‘ -Î
Che tien la Croſe in man,-per confalon -
De la Fede de Chriſto, aconſuſion _
De Martin, de Caluín, de Macometo.
Che ghe ſia in tera vn Turco con vn .vaſo , ~ i_
E apreſso de laton ghe ſia vn bacil, u ` …
E drio delTurco vn Puto , e vn Can zentrl ,
Più toſto che dir puoeo , oſseruo, e raſo.
Perche quà ghe vorauee mari ,e monti , .05-.

Chi voleſselaudar ſti gran ſtupori, A,


E lenguededotiſsimi oratori, . ,i . .i
Per pene i boſchi,e per ingioſtro i-fontn
Ma laſso el megio indrio , che ero( xèqueſtoèz ,.4
Do Putiniſtà in agíere. Alſplendor
I vien dal Paradiſo , e tuti amor
Anoncia con la palma el caſo meſto .
Pacini del Inverità,che quei xè do Bambini,
Baſſan eſ~
quiſiti .
Che l’ iſteſso Tician co’l ſo' penelo
No’ Eoderaue far colpo piùbelo: . 1
Pere , e l xè?l-non plus vltra a quei confini .
Bando perqueſto miſon ſtà a Baſsan , _r
Procurete d’hauer bona licencia
D’inzegnochiarme con uerencía ;
Sùquel’ Altar, per tocarc an › i ,
Weicolpi, quele machie,e quele bote, z;
Che ſtimo precioſe piere ſine ,
Perle , rubini, ſmeraldi , e turchine ,
Diamanti , che reiplende fin la note.
Colpi trati con l’ arco de Virtù ,
Scocai da la man ſcielta , e ſingular, '
Che hgure depente i?! parlar .
Tal marauegia mai più viſta ſù .- M
a
a VENTO-&VINTO; 2.7; -
'queſte lerue più per confuſion
xchi le guarda , e che le vedeapreſio:
’CſCi’lC ogn’vn diſc alora: mi conſeſtò,
:he quà no’ ghe comprendo diſtincion .
›rſo ghe xè mai perauentura x ' . - . .ó . mg…- d,
'eder qualche figura artificioſa '. propecia
>e proſpetiua , che par moſtruoſa , - v ”mi '
ata tuta al contrario de Natura è ., , ‘ ,- `
ffibiſogno tirar-ſaper fianco, `. , ;- ñ
› per via de cilindro inmezo al centro ;-' ~
‘irarſe,el’ochio`meterlo là. dentro? ;y
lo’ queſto è’l caſoquà ne-più ,ne manco. ~
:n chel’è diue'rſo,ehe inſuſtanza -, .',-:
'ua no’ghe vuol cilindro , ne baleſtra , '… ~ ij)
Lvoltaſſeaimin zanca, neamandeſtra, ì 'A
faſoloinla ſd debita diſtanza. i . i
al’ora tuto el quadro xè armonia: ~ - -a
l'ora al’ñvniontutosconcoret É l .*-. i,
reiogio xè a ſegnoze giuſte èlîoreé r i - ‘~
èMuſica,-Pítura,`.ePoeſra . - - _ .2;
me fe vn parangon- cuſi galante; '' '
Tie ſon giuſto aBaſsan ( co’disè-vù )* ’
:doquelqu elemiemanghèsù;
maprendol ficiointun iſtante. ' ,
ome de Baſsan aſto-Pitor " 'z a
o’ſe doueria'dartperche tant’alto '
In la td’ gran virtùl’hàiſato- vn ſalto; -:'
[e’l ſtà ſora larſedia del’honor. ~
"Aleſſandro, nel. gran Varotari
ipiuadela ſtra del Ballan ,- , z “mi”
›’l dir*: no’_ sàſegniancheelebon Tician‘: ;.3
deſſeinuentar colpi- cuſisrari.. - .4,9,. “
Mìme n51;
2.74 , ,VEN*i'o-*QWWTo.
(Dela maniera me rende incanta. ,
Co’l
E ſar ſprezzoſuper‘ar
parer. balorda lalapaciencia
diligentia,
,. L ~_ :flñ -
- Certo quelſo’ pene] giera ſadà!
Che più che’l
E alora conſondsua
quando i quadri eliſo’ colori,, _ ,
ſpegazzaua - . ’-ì
Figure più ,che viuelà ſaltaua, ~~
Cente tute delumi , e de ſplendori. ~ , ,
Vn’altra vogio dirghene per lama, `
Che’l giera cuſi prontoco’lpenelo,
Che ſe qualc’vn con lù ſana duelo, ; - A _ .
Welraldaua de piaro,e là. de ponta. .o. 10;.
Gran inte No’ghè da dubioar ,che inquantoai lun-11,13,
ligcneia Che è quei ,che de relieuo forma eltuto, …ì- ſ .
dei Baſſani
in te’l de Niſtungcome `el Baſſan ſù culi iſtruto. \ i ` z
ſhlbuir i Lù xè vna vampa chiara, altri xè‘ fumi. . - ,
lumi .
Ste parole formal ſentide hòaſpaender . x, .
Odoardo Zà da] Fialeti ,del Baſſan par ndo: , ,‘ l
Fialcn lau
da cl Baſ— We] maniero” ,quel ſprezzoeuſignando z
fan. Primo è a cognoſſer.,mal' vlrimoa—intender .
El diſeua cuſi-:miſtimo ramo. - x,
Chi vnde.quei quadride .copíar ſia bon
Wantotalivmcheſazza ’ ' Tom - . ,
E chi l’ imita, merita-granivan o .' x aíñ1
4
(Lreſta è ſcíencia real ,zdoeriua vera
Dei Venetiani., che fà zauariar!
Che vn-ſoreſtierfè meta mòa copiar
Ste coſè,_chexè ſare de maniera! _
_4 “cà-Lgs:. Co’ diſſe PieroVechia, bel? inzegno ,z i . `
difl’ñ a Pitor de prima-claſſe Venetian :- -
e, »r t-uü n
Equalruaiforeſtier con le ſo’man; .
bPorà copiar tal forme ,i etal deffegnoé
l quadri
*WNTÈ QYÎNT‘O‘. ’ ?72,75; *
;quadri diligentiècoſa‘cliiara." ' e". *i …ſi
Che con pacienciaîben lè-Èréolzoopiati:: L “i
E hò viſte copie , e boni ,ìc a 'guardarſi,
No' ghe cataua diſtin‘eiomñne tara. .
Ma 1’ imitarſticolpideñdotñna, _ -² ;;›. :mi:
Checontalartificiofàelſo’eſeto, n….- -`~.‘ ,
Chi
Atoaimitar
nonèVenetian
acíon cuſidiuina
nonhàintcleto,
. s…. . x*
c.Vùdisè più,che’l vero, certamente.- ñ‘ , ñ ‘ )
In Venetiaèla ſediadeîPitura, .
Eſarà tal in fiſhehe’lMondo dura;t-. ~
'Lauaria pur chi vuol con ,laſo’rnemei' ‘
Se con vinti cechi‘ni mi podeſſe n i ‘-,ë
Veder ſta Pala , eſtar però a Venetia, . -
Crede , Comgzre , che no’ l’è facetia, : ~
Che adeſſo-i s rſeraue a chi i voleſse .. _
C. Migheſonſeruitorîccomelarsà) . .z _
Lapoderia ch' _igono’l’èeataſolat-z
Wehchìe ghe' arxquaſi inzparolazñr-.:s .‘ ‘
Ma guarda el Ciel ,che ſulàe interefiàa ñ .ì
Ecerto certo quei vinti cechini., .- . J
Dei quailaſàſiliberar profertaz" ~ 'f' . *g - ~
'- -Meìeaſca-in borſa-,ſelategno auerta: 'J
Ma vn ſidelſeruitornon haſtirſini. -r
La ſe ſuponaquàl’original -r -’ i. z- -"; ‘) ,Pia del
In tuna copia de tuto confronto; ' - nſſan ac
Doue’la vederàde tutoponto .. - - ;çgbjç‘fj
La pala del Baſsan, che tanto val. ' cliſiima.
Ec. Compare doue xela ?chi l' hà fata? ‘ .É i~ e f
No’ Remo-più , coremo , andemo avedet 1r

Sta marauegra : che ml ſtento a creder ,


Che cÒn-l’ original la fazza pata.,
Mm a Prez
Via->6 . -Vawro .MVNTO.
3.…1 Pretendoſempredevolerprouar' ;ju-7*…
53h23… Imijdiſcorſicon chi hà intendimento. ñ.
'"4' :fl El Scaligerodiſmhò ſentimento
?ZT-?zaia Che con l’ original la poſſa ſtar .
Zoueneèchi l' hà ſata ſpiritoſo, i 4
Zambatiſta Zampezzo e10 ſe chiama, 3 z .
ArdenteinlaPitura,come Hama., _ .
Tuto pien de gíudicio ,e ſtudioſo . . ñ ` ~
(Lieſta xè cola, che veder ſe puol ;, - -
Ala Miſericordiain Corte nioua .
Sta bela copia là la ſe retroua. .e .
Adeſso no* ghe daghioonde ghediol? _ , ñ
Ec. No’l die’ſiser ſoreſtier, ſtante el jdiſcorſosfñ .
` Ben Venetian el ſtimo certamente:. i i
Perche me hauè prouà quà ala preſente,
Che in eſto vn foreſtier no' valvntorſo. i
C. Anzi diro l’è più , che Venetian. - ñ Q"
f

L’è naſsù a Cítad‘cla , chîè veſin r ,g . -


Oto mia da Baſsan ,là ſu’l :confine _z
Tanto che ſe puol dir: l’è da Baſsan. ñ
Voicheſu’lſodo-vù me condusè _ A a
A veder certamente ſto _bel pezzo ._
Que] ,CheÈà ve hò moſtxàlno’val _vg beam,
Araſon d‘e ` zogia,che dísèè - : g - u
C. Oqueſtaèchiara, ſenza dubitar. z * i, .-_g
Sia chi ſe ſia,niſsun quei colpi franchi
Puo] imitar , quei negri ,ne quei bianchi,
Ne quele penelae sì ben copiar 9 ‘,
Franceſco
x
Ma del mio ſingular degno Franceſco .-L, ,rì ,.

Baſſau . Da Ponte da Baſsan diuin pitor :,'_


Debio. taſer la gloria , e’l gran valor
Del ſo' operar , cuſi viuace , e ſieſco? o
4'

Si
-VENN-VTOJ $- ;77
Sì s’i disè qualcofèiandie ,0? ;e oi* › ,mitici
Che trai piùgiändi
Per quele el r'áeritai la lOflGÌÌ-ÌΑì—'Î
pene‘laesîgrìaue,eiöde-, "-ÙPÃJ” 'ì'
Che ſcaturiua dal ſo’gran‘pen'c‘lo -Î `
Dubiononè,chepiù reſplende in Cielo _'
Le chiare’ſtelequando
Sortſſsc ”Martinetti-4!.
da-cauerne,²‘ñe`-ſcui'e"l_grote,`z' -j›-‘ z v'è_

Per l' agiere courir‘con' ſoſcd velo'. D2? Î


E`cbiaracoſa,che’1metal 'iùfim‘ ’ - ~ i
Wandol’è cimentà ſu’~ paraiigon, `- 7_ ' '
Al’ora più el reſplende-,’e par ' più bon , _ ‘ -
Mentrec’h'e’lſia deli adeceehin . ‘-‘-‘ i' DÌÎ ’ ~
Ecuſiperl’opoſitoſe‘ ì , -I ñ‘ 'iñîî- '
Che anca vn (3' 'lo, vna Notola , vnCo'cai !
De note
Anzii no’ reſplende
ſèperde in quela, ſcurit'à.
e nienteì val:
‘ -

E‘quaſi
Che chiſu’lſaſso
ſruſtaeorio, tdca’del
che'ini \ non.,
a‘ ‘ ` i t p4
...o:.

Ne íù nc mmcdno’lfi‘ràmai 'ü
De arſaldoconforoinboriali‘ a . '.- ‘
Ma el noſtro gran Franceſco da Baiëan , '`
Per eſser reſplendentc per natura, _ .L
De temperapurgada , CURL-CW} ‘î l '
Mercè del’oper’arde la ſò’ man, -l -‘ ì "
Lu ſplendeamezanote più ;che ſtela- ' LM
Lu al parangon xè l’ oro el piu perſero ' ' i
Decopela purgà, ſinciero ,eſchiet‘os `ñ i
L‘è’lSol più chiaro , e ogni altro~ xè candela .
Echila note brama vederdiiara, ‘›1›ñ' - 4;": i) Note de
SoradelTribunal varda‘inſcrutinio;~ 'ñf - Franceſco
Baſſa” in
Che quel lume deilumi hà ’l predominio: wi ſoíto
Anzi a lplender da quelo el ſol impara . in ſetutif
nio. `
'Lumí
;.78 VENTQQV‘l-NTQ:
Lumi, che allmneſerrreperfezals- -' '- .- 3h i: .~ ó
Eche ſenzade lOl’l Apolorſteſso, - -, -._- ..i i
Si elſe'meteiochiali apreſso apreſso, ñ ~~
No’l decerne vna Gata da vn Cocal .
Lumi ,che con fieriſsíma maniera .
Fà,che la mezaflnoteal mezo zorno …z‘ r
Renda verg na,vituperio,e ſcarno, - ..
Eche’lſe im idiſsa tuto in ciera. 3 ‘
Lumi , che dal plendor d’ vnchiaro lampo,
Sà da Baſsan ſar lucido Franceſco,
Del ſo’menelo-à la manieraal treſcó- g .
Là ſe vede .vna armada
Bmontar,eſcalar , vn groſso
alte muragie ,v- Campo
~ - -- ,z

DÈvna‘Cità , da iVenetiani venta;


Da ſoldadeſche atorníada ,ecenta, . _
Che tuti xè in; ſacion,che non èbagíe. i
Oche flerezzalòcheterortremendo! . z'zÎ_
Marte certoſpaliza queiſhldait* . i
Percheíſe vede-tropo‘imfirriai. , , _’.'
El caſo è più che atroce, epiùche orcndQ’zr
O Franceſco Baſsan,chiaro ſplendor, _ , -: i ~
Fio de quel ,Pare ,che a dirghe -ſradelo z
Ti no;l'zoſendi
Se puo] ,@che’lalto’…
parangonar ſo’inzegno
valor .‘- belo
, ‘ .-"M

Ma no' ſolo Franceſco hà reſo chiaro r


De Giacomo el gran nome co’i peneli: -
Ma Leandro, e Gerolemo ſradeli, '
Nälfluí dalPareiſteſso vnico,e raro., _› .
O Baſsanabondante in ñſt'o meſtier z .- u'
Manto Baſsan-è ſeniledeſeda, " a- -
Ede'ſruti ,,edegrani: ogn’vnocíeda -.
Al to' Paeſe, e inſieme_ alto' ſauer
Eſi
ſi come quel
VEWTPonte ,Îsì
CALVIN
famoſo ,T 0 . - Î

Domina quelbelfiume de la Brenta ,;


Culi la to' virtù ,tuti contenta ,
E te fà Ponte al Ciel più glorioſo . ~
da mi remeto al Caualier Baglioni _ .eau-rità
Tute le laude,c`h_c te poſso dar : , a' “"3
Perche quel più demi tezsàlaudar, . {War-:sì
E te dà i veri titoli più boni-k.:~` - r _ , ~ñ
Co’l dir,chea Roma ſe vede vna Aſsonta ñ. i! è
In GieſiaaSanto Aluiſe,che aſsae val, ~
Con ſi'guroni più del natural , I ~
De ſtrada .venetiana,;iiorte,e pronta. ….íz s
Ein l’ iſteſsaCità ,con‘mnodo .degno g z; x :5; , g
Infinite altre coſe‘- molto; belè , ., :in i :. ‘ *r .i q.
Chelauda,einalzainxfinſoratle 'ſtele ` `. *
Ipíù periti
;e.Voleu ,edoti inin
che ſtiBaſsani te’l'colorito,
deſregno.`
ì 4,: . ,.‘.`l 3;} *
Omachia(eomepurñdir ghe-volano) JT.
Sia zonti alſingulargrado ſupremoè -` ;3 t, i ai
Sem gcaùvräoſedelori hauèditouz “gÎìì
C. ,Che irò el mio parer cuſi ala groſsa: - …ñ
Che per la forza granda , e releuante
De machiamgran tondezzadeſtacante, '.
No’sòschiſia quel,che ariuar ghe poſta. ..E
Perchelaxèd’vnoolpocuſizfiero, .a e ;uſa " .
Chei xè colpi-mortali veramente:. î ;"
N'o’g’hè pene]piùacuto,epiàponzente, * .
Che parer ne ha biafato. el finto vero:. '
Però,ghe vogiodirla verità; . ñ. .0": :15,3 i
Ghe xè ancheelgransehiaon per-la- fierezza- ,A 30;,
Ec. Madeſtidòehi hìhaudo più near-ama. gli:. .aa
C. Tcmoateſtoluertalfldifiatltà. .-: t'ñ l
Parò
234 VENTQQVINTO.
Tra ie coſe più rare , che [ù tierp ‘ _ _,
Pit-te del! Dela caſa de Pauloghezxè aiquanti - “
Padre Zi*
icto Co (padri , che xè zogeli- tuti quanti .
s
Cuſi la ved'eràz. ſe la ghe vien.
l
Ec. No' ghè in l’rſteſiaGíeſia vn’ altra Pala , 5

De man de ſto Schiaonè sò che l‘hò [ero:


El lo diſc el Vaſari moltoſchieto, 'P ‘ ~
Che’l la fà più l'ez-iera de l'a gala ; ‘. .c :. ._~ -~ ;
Demuodocheludiſeflhel’èſita ' Îj.__ñ-\j!' :
A l’vſÒVenetian, ſenza deſiègno, i ñ ² - ri
Con quatroſpegazzoni ſenza inzegno, ‘
De machie ,eabozz’i , ñ ala ſpacata .
C. Dirò avoſtra Ecelenza : ſto ta! .ñ
Scriue a ſo’ Munch-,ò 'queLche ghe vien dito,
E qualche buſiem anche l’haſctioo t ñ‘ 3*
Qualche ſo’amig'o ’ ſe l’habia-a ma!. :i ñ- "ñ f
Queiaevna Pala, c exe vn chiaro lume, ì‘
Vil filo di* Per l’artiſicio,chefàzauariar. “i ‘ ~
ſe qulnde
ſe. L'ha Ettael Temoreto, che
Inſeeompiaffifltalfù burlar
erronea-mm'- lëí- 1:* -i
Perche ( com-elasà)perſo~ìc_apricio -“- ‘> ;
Lîhà voieſtoiìnitat‘o‘gni maniera: ìì IÎ .
ſLreloèmetahcauà-dala mineraa , ñ `
Vniuerſaldelſoì'diuin giudicio.
`Ee.Tanto che donna-'nom xèd’ìArndreaä . ~
Fàdeffieroriquel',cheogn’vntotem?
E ſe ſapone dezvolerdar leze, _ , , ‘\
Enoisì dif, íèl’èbauela,ofea›? *fa x r -' ,- .
Mi no’ sòco’laſia z‘ chi el ſente lt‘r, ; Α. -Ìr- -. ~.
L’è ſtà in Ven-aria a veder ſte Pitura, "-:-s '
Epo’elfàeentielxëri-,ehe deiure ì' è." `
Se She cene mainofl fà; tz'
`
Daani
VENTO .aVrNr o: 2:85'
I) ogni tratolù pia qualche molcon .
El ghe ne diſe vn’a tra, che è più fina:
Che in Gieſia de San Roco la Peſcina
Del Tentoreto ſia del Pordenon.
:Ome puol eſser ,ſe quà lù xè ſtà ,
Che ’l di a in Gieſiaa l’ Ortoche ghe ſia
Moisè ,c econlaleze vegna via,
Che Dio ghe dèi? No’l’è la verità .
Perche quel noſtro Tentoreto brano
Rapreſenta Moisè co' i brazzi auerti .
Per aſpetar le viſite , e iconcerti
Del ſomo Dio . Da zanze no' la cauo .
Ma lù ſe vede per pura referta , Chi vuol
vagmechì
Che’l ſcriue , e no' de viſu :queſta è chiara: no' vuol,
Ma l’acortezza ſoa xè , rche para, manda.
Che l’habia fata lù la de col-tetta.
Sala elconceto de PieroCortona ' * ’. Conero'
de Piera
Sora el deſsegno del gran Tentoreto 5 Cortona
Perche’l lo ſtima l’vnico , e’l perſero è
El diſe vna raſon , che è più , che bona .i i
Oſseruemolecarte meſsein ſtampa *
De qual ſe ſia Pitor iù ſmgular,
Che vederè, che n' suna hà da far 7
Con quel furor ,che fìche tuti fcampa.
El redur in deſ no vm Pitura La ibm `
ì’l torce o
L’è giuſtola 'car con diligencia, dela Pin»,
Efarl’eſtratode la quinta eſsencia, n
Epremer, etorchiar ogni figura.
Bſi che l' oro ſe cirſrsieenëarèb . ì
o -uogopercogno r e on;
Cnſrla ſtampa è’lvero angon, - r r.
Pcrvederíepiruraſe ntaz …1.2 . i
'4
“LJ. ,J Caro
z 8’6 ?E N TD .QT/INTO?,
EC. Caro Compare,
Formeme ſora del deſſe-gno
vn diſcorſeto in corteſia .: ’ ì _‘
Ve pregoa farme intender quel, che’l ſia ; . "
Se l'è ’l più ſin metal ;ſe l’è‘l più degno .
[n te…. C. Senza de queſto níenteſe puol ſar;
[Egna gal’l El xè dela Pitura el verbo primo; .
n‘ÌÎnuÎa E come el pan_ nepiù ne manco el ſtimo , (i
Che verbo principalxedelmagnar. _- . ..z ..ñ
- - "
Ec. De gratia no’ſtè più ; demone conto , 1.--
' : ñ '..:.". ..‘
1
Lezemel’abecè,ſora
Che ſapiacome. el ſia ,ſto fato;
come-l’èfato; r ' - **3

Diſemel per ſutil, ponto perponto . -.


’ ` -" C- ElBoſcopuoIben dar legname groſſo… -L
`. …i Achihàgiudicioèperîſormar vaſieli: Wen.)
-‘ “ Ma no’lsàdopem'r ſiegliet, oſcarpeli ,.…ñs .LM.
Ne ſolcar el mar-negro; ne’l mar roſſo cibi-i)`
* ;" *7, Ben piùtoſto dar poſſoavo’ Ecelenza . .. -. .. ‘w

‘ — Materiada format co’lſo’ giudicio‘. `~ .- L*


In deſseg’no beliſsimo edificio , z ó v. t: r': :- -. , V.
Coríſpondente‘a ,la ſo’inteligenza e” uni) E23
EeL’è ſuperfluo trà-nù-îfarcomplimentiu" :-.i.=.:~ o
Hauemo ”parlai-liberamente. . . ` :p' '
Sauè el mio genio; ſauè la mia mente : - :.5
C- ElTochemein
Dellegno_ xègraciai
fiammante-Pitura… ;h ni, -. -
veri ſentimenti. .
Eſicome-qnel corpo eſanimà, loilu'.. .1
Che a reſo - aìzfielo i ſentihenti , eſffiàz, ?4? B;
No’ſerue ad ;alti'oflheala ſepoltura; 31. ~.
Senza l'a- Cuſi quele piture,'chexèpriii`e az,- Ltd; '
:PEZZI De ſto eſquiſito balſamo-diuin , onor: Î '.3
u: - Se ghe puol dir mdauerWd-ie aiifidi zz‘… ì
e ì SiaalMondosìym‘a-Wçchenóbme. ”i
.Ti- L’ani—
:emme .Wim.
L’ anima noſtra nçìpenflexeimgìnl .ma i”; ſ‘rgfi‘lſi 2-12537
Che l’ ouhioeorporai-la poſſa' vederla ff *V
Del Deſàegnol’iſte-Boshà-zda creder.. ' i
Wellatíen
Pax-echi xèche’ldeſiegnweonñſtaì
vna lecion , che importa aſsae
- - .1 .T ,v
In quei dintorniz‘eîhè‘vaaterr'nínando-Éz _2 _ ,faggi-"È
Lacoiäçd’eſsegnadgemíznegngdo, :fm a. giu:
Diròzclîeí queſti había vna eur-rà viſta.» 1-! emar
Speſso co’ldinrornar le- ſo’pirure; - -‘ 'T
I ſe credededar’ghecqndimenw; *PJ*
E più i ghelieuaewero ſentimento; -fz-"ójìl
ñ ”Anzi d’anímaiipriua—ie figures-W ‘ 2:* Z 2-2',
Ta1chepiù5'chei eí'nternaänhjiréamenu; Îzf 4
ñ.- Epiù,-eheiſtudiayei'vuolfarli'aparir, ~² '
Tanto 'íù lepitureiſàmorir‘, 'ó- i_
Perſarchela
E del pitura
gnoileuazizfondamentisñílñäó
ſrazſqmflurs *i ì‘ l'1 MLN-'s 3
L’ hà di’el‘ser tara vnidainoguòpartear ì U.), `
Senza crudezza,`otermine,'eeo’ſt"arte t
Se fa che lareceuaîanimayevitar. ñ ,- z :I
Ec. Ve voraue in ſto pomopiù diſtinto. * è.
Se i contorni ghe vuol eon-vnion , mi - *è
Turo ſta ben; concedo la raſonr'ñ *lì-ff)
Mamo'. 'me par; ch'e’l caſh ſia eonuintſh‘ſi*r ,
Vaſto no’compleſieñondo elrin-'ioìítrzegno}Î
Per ſarme creder ,e equel dimm-har >
No’ ſia la ſetion del’oxer‘arx,v
Stando sù
C. Nauegar aj'materiaa .del
brameraue eſsegnmj
vela piena_ :'ì ‘ r-
' Marenioqualchereſolodeventoz
Che me ſomerza inl’ onde tuto drento,`
ſi. , i Co’intrauien achinauegain arena. ‘
,ut-W* ""Q Però
’ ñ

m Vauro, amavi-o.
Però no' voi ſmarir me: anzi coragio "ri --. '
Voi ſar , per ſuperar mar cuſi granda .
Me anderò , come poſſo , a dechiarando z
Forſi
Chi vuolche’l Cielbala
ſar vna me, manderà ſuſragio
che ſia tonda , . ; ;r g -
Al fatali;
gon ſe E che vuol ſolamente deſſegnarla ,i , ›
noiſe
ll mio
Mi digo ſenza dubio , che per farla ,
El compaſſo è la maſsima profonda.
Ma quando s' hà ſormà quel ziro tondo ,
O`u,el lineamento puro ſolamente ,
Voria ſauer da chi ſe ſia intendente
Se’l dirà mai: l'è vn globo ,or-,rete vn mondo;
Nò certo : perche quandoquel xè priuo ,, '
De meze tente , e manca el chiaro ,-,e’lſcuro ,
L’è vn circolo , l'è vn foro , o vn’ anel puro;
Talche ghe manca el più; ghe_ manca el vino ._
Biſogna tondizar tanto in ſazzada ~~
- Come in proſil , e in fianco , e co’l giudicio
Far el colmo ſaltar con l’ Artificio;
Ei colori ,e i penei moſtra la ſtrada.
A tal che, el mio parlar ſe repiemo;
Le linee forma del dintorno el tuto:
Weſtonon‘- è però miga el coſtruto ,
Ne-l’ eſsenzade quel , che nù cerchemo . i
Dago ſtr eſempi) , per ſarghe poſsieder
El colmrzar , che xè importante aſtae
In deſtègnar con trati , e penelae:
Che inſin le linee no’s’hà mai da veder -
Che dei dintorni biſogno ghe ſia ; "
Queſto el conſeſſo , e forza è benche’l diga:
Ma queſti ſerue come ſalſa riga ,
Che co’ s’hà ſcrito ,la ſe buta via .
Disè
.mm @mao: *1329
lisè ben: ma vn Pitor-;ehe no( fù grezo; - ñ , '
Diſcorendo'vna-volta in’sù ſto fato; "
Diſſecuſi‘,v molto ſeuero in‘ato: ‘ - *i - ‘
Boni dintorni , e quel ',chevolè in mezo; `.Vi
la vn Bergamafizoreſpoſeáſti taſti, .
(Sauend'o quanto importa el colour) ñ ,.
ln maternolehguazmetëpedir: * ’ ñ
Dintornirbè z' maco’i ombrizi i .guaſti .
rigoqualcoia: manò per: contender; » - -
Chesòtberi-(m’ſe diſc) che-ſebon o ~. r_ rfë
De dar pan Ì-ſiagazz'a a-lìocaſon; Lì, '
Eachirvb :del-và glieîllauèrenderz “alr- i
Che coſa, ch’îè Deſiegn'o,e_dirö-ben:`~
'al’vndiſeeuſi:mivedirò;… ;'-‘-: ::'-_ ' ‘ ‘
Adeſſovedarò'quelîzcheñconuienz '.
Demuodoeheniſſundirà'denòz' `
ri vuol ben. deſſegnar. vna. figura .ot-z 3…- * :'_.
Coerenza afar lateſta-,i pie-;dleman:., . -
Pizzolee-queſtorèîl ſtampo-Venetian; : 'i LL…
Per far che ſia laudà que a ſatura . l ~ ;
ochicaueliinteſta,elcologroſſo;2 .; .
Le ſpale larghe , el brazzmirme’lpeſſeto~,‘~ `1‘
Ben ſormà , tuto carne , ſodſh-e ſchiera,- '
E che’l peto relieua a più-no' pollo .
ſoto ſcagio veſm ale rete,
Chereſſaltarî ſe veda oneſtamente; -
Sueltíri'fianchi conzmuodoecelente; ~ _ ì
Far le coièaiîo’Jiogo-larghe, eſtr'ete. .
;roſſar deizenochi le noſele, : n `- ,
E ſotoaqueliinlegiadrir al uanto: -' t
Perchei zenochi s’ 'alza d' a tratanto: `
Stringar elſchinco 'quaſi ſenza pele. .r_ ;
Oo Che
"-296 ;WW-MW;
Checuſih *H m nm :Mdflfrfl .:Î
Co’l far l’gfem giuRQzche. mi”, .c-:fÎQCì
E’l calcagno quadri ,chemoltohen …,23 2;': a i
Lafigumſarà… ' 'crçínàp 1;_- ſſ' .… fb ma'
r\
E. O ueſto sîgäffldfflqmdmdw ' t
m' :LLI ..
v \
.ñ.

uà Sì* ` a 2-”. 3c', ,


Queſta me quadra I-qucſhsò hà- dolx-bonb ,.1 -‘
Adeflo'xe’lr velino» íntendímmm vedo* > ~< ;ñ
.i
C. Gníanche queſto è’l Deflëgm, affida', . -'n

La xè benzpróponcíomgcdq‘rdîhàfldim. :21)
ueſta panalecoſeakverdſiaqzufl 1:…. :G
Di poncíì Ambitibnmblnízflàtäk -ì
Ec.Mo’checoſa egmcía-èlbdcflrm’ozèzv . '
Diſemcl preflzo‘; pcnamóìnîè -, mi}
Più in longo (ſeſepuoDzno’ memè‘z’mm
Per mio amordèácumàzabríofiboámqño .
C. La me perdona, all-ar xèrmanei-jzzflsíjc :uv 36")
Da contanplar ieri-m* granmmm -,.~ ñ 3
Dilucídandod czíòcon pacíencíaz ñ .- .
VnPer eſſer
certo mecuſi graugeſením
ta \ſhfbfiz,îepimrz,íx. - z E, . Î:
1

'1*'. .i .

Volmdòufl par-hrchíarb-,cdäìírítdzqr- _I
Me idcslabarínroj {mo-ì mf!
Vn filoghevòniaxöc ſtoocnon’v'z 15x": -ì .
Inpríma e] bon Pirordwcìimímr- "13:5.- x ~1~ ›‘- *1-1
La Nawrarz‘eretmquelfflheſc Medea… 1" ?
Se vede l-îaddemezdxrefio èinfflèzz . ÑJÌJÈ‘Ì
Chela firfihncíaìmì Te‘zpuoT vnrdào‘; .' ;i
,/-Là ghè però: mammcmámîvefliz 'x 121?… vzrzì
La ſe oſexdſſcanoflra víſtañín täntor, ſi‘
Perchelî ochío’ a9* vede :iltroflheìl guanto;
‘ E pur la-man gheîxèdçſowrvia. `.› **"ñ' - LI
yÉm-roñ’fz-Ùmro; :9,2
L’ acídente la veſte-,.efiiponemo ` _ _ ›.
( Per eſèmpiojvandar ganibamunochio: ñ‘
Sberlernoprmquanmſanemol'odiio, '
Che altro yehèzſupcrficienoì’vedemo.
Vedemo el quanto', e’lquanto' iolamente ,
Che è longo‘gelargo ,ſe del‘proſondo manca:
La ualità vedemoònegra ,òbianca,
Vegemoelſitme qualche altro acidenre. `
Wa? è donca el zenochio? elxèin eñfeto , 1-3"? . _
(Del pur,chel’ aoidenee vezfigura; -Îm Î: ’
Ma la ſo’ſuſtantifioa 'matura` r r: ‘ ‘ -
La vede ſolamenrel’inreletoz‘
L’operar delPíror s:’eſtende,`e‘ver\à-,‘ I@ z 51K - .
Per retrazaicorpí hacer-allie- Ian" *zia 7': x—-Uí,
Circàräredieameniizaddeutalie K 'Fa ' _1: ai)
No’ ' 'watónwha-lamuerfie riff** L
Doncabiſogna,che’l Piror intenda ` i'
Le miſuredel-coipmeleſirgete ’
A l’ ochio-quüi‘tàede piùs’amete
vhabimflgeflxflzeqqarcheflmfflt : ,
La quantità biſogna: deſſegnar-la; 25,-* . .r . _ , *~.
La qualiràr‘Ie deuexeolorirlar; _m :è - -
L’opera infin conuien diſtribuirla
In virtù del reſtante, e concert-aria . - ñ- .. ñ
Dequànaſiè el deſsegnozel colorito , ' *
El’inuencion ,tre neeelàrie parte -ì K ’
Dela Pitura , e quà 'procura ogn’arte
E] bon Pitor ,per farſene credito .
conſiſterà per tantoel deſse’gno, ' ì ì
Inſauerregolarlañ quantità'. ›'- *ñ
, E(ſiaclcorpoperteto,o*degradà) - .
[BMW Panche quel quantotutoflagaaſegno. ~
r ñì v Oo z Curto
ñ
293;: VE &WIN-;Tui
Curto xè(verbigracia…)rſiflr_ríeſura'r ' 7.' . ' " ' "á
Vnhr'azzozealiochio elpareràrperſeto. è
No’ls’ hà da deſſegnarcomeimeſetoñ 1' v -.~: : ‘
` El moſtra einaturalz-macomei‘elparo-Lisz 5 T)
E queſto èquel ,che'ſà- la-.deſdenrtaÎnz-up fa --v-r ~'~!
Tra’l Statuario , equel, che cobriſoei‘d - ~
Con miſure petflete vnQ-ſqolpilìeç .‘ imita:: * l
LaL'altro ſoloſe(tdómſie.
quantità-però vaide i’zirparenzaef laomei-e’.
Èlè'r): : lo aîmeb i2 `. Îrgí)
in do manierelaeonſielerer‘no.v 'z lo. rtl-;1322;
Fiſica ,o natural,chexè’~l medemo. a' *1' ; ' _’
Opura matematica la xèl' :I- rv -- i
El Pitor ben intende,equela, equeſta . . 1.2.1.; .‘_ -
O`ueſta h’ aurelaçſtrada al ſtudiarne-nu: *rx-r
Quela ~’ inſegna: el muodod'~ ‘.-ar',,r mi' )
Per ſar,quandoconuien, i oneſta.;
Perſtudíar gheghe
Per operar vuol compaſs'o ,briga-.>-
vuolpenelo,e- o." Î , ñ E
inze`gno.’.,~.v
E quà apontoconſiſte el bonfl’ddèegma’no ì : ;i
Noîlaſsà ,che 'leerutzlqaltçi ai '.1
In quanto ai matemateci-_díntíomi-noì. montar: e. Î
Che ne ſcriue vn tratato-í-Alberrorburm. " '
Equel volume-viuerà' ſeguro- i:- r .z ' s** A
Finche ſto-Mondo. barriera-..note ,e torni-r.
Perſarlacolainſupitrſicie, epiana',t, l:
Baſta-ſenza relieuoadintornarla ;15 **al:
r :zxx~..`.;.-‘- . ì .i.
Ma chi la vuolalzrarz, eteleuarlañ-,fl ~ -' ‘
Ghe vuol muſica molto più: ſoranaz..
Chi vuol più bei dintorni-,e pir‘rbeitratii
De quei del bon Cangíaſioegenoeſe è;
Ma là termina- aponto le ſo’ impreſe.
lxè trati -de peT.na ,e
of)
linee in: ſari… iv. a - In
.VENTO. .QI/[Nm. 295*
In bon ſe cegneraue i Marangoni,
Se in le linee eldeſsé-Fno conſiſteſse:
Anche i Sartori ind segnar bragheſse
Se alieg'r'eraue, 'o in deſsegnar ziponi .
El Pitor Venetian , co’l fondamento ñ
Del ſtudio fato ,in operar deſsegna .
La ſemetria ghè in teſta ,le in parte ſdegna
D' hauer co’l natural l’ intendimento .
Per queſto el vederè ſueltozelegiadro ,
Pratico , e brauo in colorir le tele:
, Che el ſo' ſauer non è tra carne , e pele;
E con-honor sà terminar vn o.
Chi ſtà ſu’l puro natural, cred o,
Che la maniera ſarà ſemprefiaca :
Che finalmente el natural ſe ſtraca ,
No’sàemendarchicopiael
Ein fin delfini no' l'è tutonatural
belo. . i_ .` . ì
Eldeſeto, ſe’lghè: queſto prociede *
Perche’l meſchin-Lttut‘o quel , che’l vede,
i MaNò quel., che-'lcoſtruti—
el Venetian s’à : queſtaè
ancheraſon , che *val ..’ì.
procura
Da irelieui , e da ímarmi; anzi concludo,
Se deſsegnar ghe biſognaſse vn nudo ,
Che ſempre el cercael beltdela Natura .
Meiìrdarider quel Naturaliſta;
Anzi pur compaſion-,quando el vuoldir ,'
Che’l' Venetian bon' ochiohà ,in colorir z
Machein-deſsegno l’ hà vna curta- viſta .
L' hà bona viſta , bon' ochio rgran man ,.
Gran teſta , e tuto quel, che ghe biſogna .
Seandaſse elForeſtier cercando ſogna,
Eight la grateraue a gran a gran.. -
{L4 KMTQ’ÎQP’ÌNTQ.
Chi bat: n
batti: è Mi
El Pitor Venetian ,muſica eſperto', 7 _ z "L
nrode Ca Ben ſona vn’ iſtruiti-ento, e benl‘acorda; ñ , .—
pela. Eſe pur ſalſa el tocaqualchc, - z, .,- .ſ _4 _ ,.1
L’intendez dar piùgraçiaa queiconcetw.. -.
Lù conman regola ,pratica ,eſcaltra J
Forma ſughe,palsazi,bizarie,y _ .,_ . _
Tocade recercari,.famaſe, ;
Effitraſportida vna chiauealìaltra ,, L ,-
= i .in-..
L*
Evàcercandoitaſti,adeo,perdeo;
L'altro
Econ no’sàſonarſenzalaqarra” _g _ `-Î_ ,, . z *
muo‘do mecanico, eplebeo L «v,

Vuol ſar cadencizne ſtrupía tetza,e quarta


Ec.Compare,con ſtamuſicamehauè -_ ;3
Gratàl-erechie;eſpieroeſseraſegno,` 4,3; .vv.
Inquantoala-mzteria del Deſiegnoz …g .La
PeròdeiColoritodiſcorè.; 53,3., z ſg z
C. Circalequalità'donca s’eſtende ; ñ_ Ì ,-3
C Seguil’AmigoÌelcolorir le telett_ , w *tz
Circa tutenòîzàá macirea quele, .Lg-Mq
Traleſegondeychela viſta intende. 5‘J-_-
'3.:
. r
Vr'.
Perche le prineat'ue,cald0,_`e.ſredo, -,~r!_. .o.
z..
Ele sine,-h®urnid0,ſeco,e quanto
Na se de_ quà, duro, aſpro, vnido ,ſpantoz
O morbido, che’l ſia, toco , e no’l vedo.
Vedo i colori; edaicolori el, nome ' z i'
Receue el colorito; echi depenze di_
Macbia~ , colpiza , impaſta, vniſse , e- teme; _ -
Eſe reguarda-ala maniera, al come. ñ
Perche , ſe ie vardaſse al color ſolo,
El più vago iàraue anche el più belo t
Ma vardandoſe el trato del Penelo,
Caſca ſia conſequcntía a‘rompi colo . ñ
?RENT-Ia &FIN-TO. Tg9;
l vedervnbelverdezvn bel turchiti, ñ -
Vn’erbeta oſsc’ruada,m dulipan, Î ’ -ì
Vna linea d',vnfronte , od' vna man , ' -
Vn paeſe veſtiod'oltra marin, _ .- . `
'è vago veramente ,eſorſi ancora ~ "3:
Inquelgenerebelormalſarà ' ’ -"— ‘ -I
Perelpiùſecoflangur'timoafetàzf_ ’
Fe pur che l’ ochio ſe ghe ferma ~
;hè bel: ma ghe più bel, ſede] più bon -
(Del belxè in compagnia. Deldilígente _
El manieroſoèmolto deſer‘ente. ,f ñ` ì- ~:
AVenetiaièſtudia ſt‘e radon. 5”-- ñ"
Saro Cogrlpareflnſiegolin fèrmeue. e ñ
Par che seiì , che’l bon, e’l belo inſieme ~
Co’l dilig'ent‘e'ndpuol ſtar: ſituſeme, ›
Chi per veraſtamaſiima reeeuee
La verità me xèſtà ſempre amiga .
Tante volte Signor lè-olserna ſenza
Grantenerezza ſtarla’díli enza: I
inalmente
Chea no’fà'
Laſetrouaperò:
noſtri ſtemaco‘n
zorni marauegie,
l_’vnico acſiga.‘ _'?<3 :sì-.i--v ì
Beloto;

Mcntreco’lſoìpenelcel'ebrqedoto '-c i
Solo ſra tuti ra inarcarlecegie. ` " ì
Mo’queſtoſarper mi :queſto mezizoua. 'r
Donca queſto è’l mior: donca imitarlo ;
Se douer‘iaé-biſogna‘ conſeſsarlo: ì- ~'
E me baſta ',- 'che vn ſolo {è ne troua.
Lignoriamìeperdona ,ſe baldanza , -
Hò da ſarghe vn quiſito de premura . q
Credeia che ſe goda la Pitura "
Prà‘ſoto i’ochio , o in debita diſtanza è
Certo
r ;95
'VENTO, &VINTO;
Certo in diſtanza debita : perche _ -Î, . ,
(Lil-?tudo hauè meſsiiquadri,e_ſrtuadr` , -_,, ,
In ’altezza deilioghideſtinadr, -ñ ñ,
None raſon , chela ve rampeghè. _ i, .
Che ocore donca tanti fenimenti , ñ* ..ñ :u , V …
' …l
Se anche in puoca diſtanzai no' ſè gode? . r; q
Se paga tanto tempo, e al finſè ſcuqde ~
De i vtili , e del tempo i perdimenti . _
Ec. (Lieſta xè vna raſon , Compare, aponto, * y-, (Uìx.
. \
l

( Me ſcuſerè ),che no' conclude niente .


La fà per el Pitorñ, che veramente, …z i, fl, .",l
Bater ſta ſtrada no' ghe torna contoI ,Fñf f A k
Ma, a parer~ mio , no’ reſta zà per queſto, ;. , :nd

Che la Pitura no' ſia più ſtimada , ñ - . -


Euidente
Più è’l negocio
bela, più , e’manilèſto
perfeta ,epiù lodada :_.,. .z z '.17, 'z

C. Se(Dando
vogia arecordar
in l'età paſsà
voſtra
tra laEcelenzaa.
Pitura:- ñ " '
Vertiua el gran litigio ,ela Scultura, z . `
De quel' Orbo , che fè quela ſentenza .
(Dà cognoſſo vna man5 quà toco vn pie 5
(Dà palpo vn’ ochio , e ſento quà vna cegiaz’ ‘
E quà niente è _( eldiſeua) ò marauegial
Veſte dela-Pituraè ſtri arie! - ‘
Cuſi digo anca mi. Qià nalmente ~
Ghè quel, che vedo : vedo linee ,` peli,
Segni , variole , nei, rughe , e caueli : .
Ma de quà vedo tuto , e no’ ghè niente'. -
Vedo vn’ impaſto, vn ſprezzo de penelo ,
Vn certo che inefabile, e amirando ,
C_he ſoto l’ochio ne và a bulegando:
Sr che ſcouegno dir : queſto è’] più belo .
In
/
.-VanraA-mro; .3.97
ſin quelo xè vn sforzo , vn voler far b ~ *‘ .`
Con tempo , con paciencia’, econ amor: t
E forſi anche aquel ſegno ogni Pitor,
Che habia bon' ochio ghe puol‘ariuar.
al’ ariuar a la‘maniera , al trato ~ ›r
( Verbigratia Z de Paulo, del Baſsan ,
Delvechiu z Tentoreto’, e de Tician‘, .
Per Dio , l’è coſada dcuentar mato .- '- .
lo’ digo miga ,che r qualche teſta ñ i
No' poſsa anchee Pitor deſcapriciarl'e,`
Quandolù ſia valeuole a moſtrarlè '1 - - - 'ñzî -
Perito al Mondo in quela parte ,’ e in queſta;
?uſi apontbè‘lBeloto‘, ede maniera , › -~Î>‘ ;ñ'l
Quando ocore , e] depenzeál par d’ogn’ altro ,`
Che in la Pitura ſia pratico , eſcaltro: ~› .q
L’è sù la ſtrada Venetiana ,e‘vera . ..
iorsù
Al' eſempiodel’
, Compare ,orbo
elñvoſtrodír
auerzo iochi:
no’ ſala. ' -’
A tanta verità piego i zenochi:
Hauè tocà la panza ala Cigala .
;e vede, che Natura con tal" Arte ñ*
Concore per voletſe imortalar; _ - r Natura ſtu
dia la ma*
Econle machíe ſtudiad’ imitat ` i nieta Vq
Figure in piere,"e in toleîin “molte parte. netiana.
ſi ben no’l’ariua’~ a perfetion,›- ~
La ſe aueſina al manco al vero lume,
Co’l’in’iitar el Venetian coſtume;
Stimandoquelmachiar per belo,ebon.
Shë‘ìitèñ—in Cà Moreſini in Patriarcado -
Diuiſaepiù figure in le raiſe - 5" ' i . Machíe da
raiſe in Ci
D' vna 'nog‘hera, da-Natura inciſe; ‘ Moreſinia_
Anzi depente‘, e bele a ſomo grado..
Pp Vede
@93 .Tempi-WWW”.
Vederècertetqſteſtrauagante, - ñ z, i_ .» . f
-í, --Î f
Cheno’ſt. olſarmegioco’l, -nelot -. - z
Le xèrnac_ 'e,ſ,eguro: ma cr elo, ' ~
Che lexèibizatie molto 'galante .
C. Monſignor Lazaroni,rnio patron, i, , ,z ;N4
De San,Mithiel Arcanzulml’rouap, i- Î- z.
Hà vnfluadto,zdoue hà-fatoìdeſo .:a
La Natur-,ade Chriſtola PaſsiQnſii .p (i L,- '
Laxè vnpezzodepíera,miniatla -; ;.
Coſi—pene] natural: certolèfenta; i ` - j ñ_ ; f
Piouan de
S. Anzola
hà vna pie
ta depenza Ma ſe vedeinn‘rachiar: come la‘tentamfl .ſi
dala Natuf
fa.
Déauffinarſeeiapiùveraſtradam 7 e, a r .* i
Megio: n.0' èaplmzaëhmioafllluìíſi. in::
*Damian la'Naurra per~ſo’guſtwm...zr z
Se reduſeadepenzergiuſtogiuſto .- 1
Cità , figure, _e-iſtorie in molte, piere 'è, A,- ; g
Se vedeſ-leoma hòdito) che alznxaehíar, zz… H g
La incline; mala’lſtondeſotorera :` ;- r _
Maſi co’ldirnbenſtudiozſtar maniera; , _z
Ma no’ voi con Vçnfctiamaisgioſtrar . ,3. ; z
_. El Pitor de StoMondo è’l-vetoquadro de Pitura: zb-v. J
i.. 5 7.1.* Natura Eſccon vp-ſQlzfiateſtoſù-fato” . ñffi; j
.l Eapreſſo lursèbagieosni ſcüîaîò-I …a
0%?”Perſetgéîìirffiqſ-däàa Naz-ira@ ,mari
“premo ÎWÎDÎP‘W‘ . .V . 31230.1 ”ad il
Veroçoleritor del-'VníueÎÈL-m z-zñ-;Î r; L a
ì
Senza el to’lume in tenebre _èſomerſo 14.:.
Qyalſe vogia deffegno lil-'ſqmſiſëmmìid
Sto( Mondoha vnbaldachín
Come volemodir ,o- maeokxinër'_
ypuacokmtanmi EM, ìz) ;cl
"\1 Apoloplamandeſtm ,ça17W ,mn ,I .( ,i
;Cl ntia &hi-?Erſte ,e ogg-,fm ſe~She and”:
.~‘ .-1 l i . a
VENTO-AVM”; 'zi-597
'er darlaluſea
Tore; mentre ſotol’onde,
xèín ſacende, , lç …43:
`íra sù la coltrmam’l-quadro ſtonde , n01:.
e ben la Luna qualche volta ſplende .
o torna da niouo , e da vna banda
*ara via quela tenda tenebroſa, . ~
icon colori in foza-*luminolà ,. . —… . ,
:olora el Mondozmninduſhía grandai, . -
Mondo ſe puolzdirsvn ſpegazzon. .~.- - u... s”
Mando la Note co’Lsò velo ſcuro .. z .
:ouerze el bianco , el verde ,e’ñl bet-azuro;
;ogni color-,cheſàla díſtíncíon. . 'Lg -:.-Î
nelanoteiluminàdakzomoü :- 4... .- -‘.- , 9:9': ;1 co….
’íenco’lrazoſ›larcerſh,-e.pulíco;:- - u-;J "gu-nin
Iuſi podemoditgche’lcoloríeoz . :rr: e : A 'ì ““‘²²
)à chíarezzaaldeſſegno e’lrendeadomó. ñ
lèpuol dír’dc manco,adír el giuſto, * i 3
:he a ívenecianiñ’ſta lande'` conuegna;
ìche’l Ciel ſto' dominio ghe mancegnal .
L’l Mondotali i ſtima-co’lbon guſto. è* ›` ; ..x ‘-.
›uoldír,cheſt0degno. colorito ' ^ -. *2:3:
`ia gíuſtmgiuſto‘come xèl’azzal; .'" - --L rl
:he ſedelù qualcunſe ne preual, z - ,212)
'er voler-far ñecado de prófizo, 1! ,` " ñ .<3
›gnachela tempera adeqnadz n' ‘ L _1 Bca ì
iaaproporcíouſeguro
:he del;in
ſe l’è crudo@ tenero cauto: ' e. i'. :n'..ZI
t’› vutram ì—Î ,fi’äffiî
rm è** ve
Le ſtorze,~:o rompecertoquela-ſpada. ;îff‘ ;1,2,
tradamile volte-glorioſa, ~ ñ. z '- e i .ſui-mq i
:he raprefènta ſuperficialmcnce ..e .r
Ìonmachiedeìooloriyeva hermes-..1 :1" " ,'
.aNatura‘l-òrmatierá arti cíoſaz!. .:- ' '
Pp z Ein
zoo VÃÉI’ÌIT‘O` QVZNTO.
E in l’ iſteſſo machiar i ſcuri , e ichiari
Vm’ſſc in bon 'deſſegno
Deſtaca,edàla , e tenerezza;
forma con giuſtezza; l _
Sentimenta, e tondiza in muodi rari.
M' arecomando a vù Legislaton
De la Pitura , Venetiani degni ,
Che hauè ſaueſto colorir dell ',
Che dal Mondo è ſtimai veri lendori. ſi
Voraue adeſio,che ſte mie parole i
Zogimdiamanthdequei
Fuſſe perle, ſmeraldi , e beiibra fini , … ñ i
rubini

Rioſe , giacínti , anemoni , e viole . '


Per podcr adornar ſto mio deſſegno
Con la mazor vaghezza de Natura :
Ma no' poſſo fidarme; hò gran paura
Che la note me otenebra l’ inzcgno .
Chi ſarà in gracia quel puoco íntendente,
Che dir no' vogia, che ſto colorit . i.»

Natural Venetian , ſenza mentir ,7


Siadeldeſſegnoe Panzera-dammi L‘Ì*r l .i
Se lambica el ceruel pur chi ſe ſia , iih' K,
E ogn’vn ſazza ſui dei calculi , econto
Che per tocarſta volta el vero porno
Del Colorito,adeſso vegno al quia*
Ma, chi più eſatamente vuol parlar, ,
Biſogna ſardiuerſe diſtineíon,
E co’l diſcorſo render le raſhn.,
_Per conuincer chi aſcolta coîl prouar.
Q!) biſö Dlgo donca a ſto muodo : el colorito
gna farlo Contien in sìla machia , e inſieme eltrato ;
où le ma*
daghe... Che fènzaqueſti do,per conto ſato,
Coſa no’ſe‘puoliàrde bon profito.
*l
I

VENTO `QV`INT~OÌ '


.-azonzela vaghezza,el’ornamento, ~ f›
Zucaro, che condiſse ogni viuanda, -h
Dileto ,che armonia rende vai granda,
Ne dà l’ vltimo guſto , e condimento .
el colorito intendo de parlar,
Spetanteal nudo de la carne humana t
De quel,che'la ſodezza venetrana , r'
I più íntendenti fà- traſsecularl. ~. '
amachia adonca naſse de maniera;
El trato d’ artificio de dotrina .
Chi a ſte maſsime grande ſe aueſina ,
Sà coſa xè Pitura vnica , e vera.
ndemo in gracia adeſso con la mente
Pull de Ti
Verſo San Nicolò, veſinai Frari , eian in S.
Doue Tician iècon uei muodi rari Nicolò di
frati.
La Pala granda,bal amo ecelente.
la contemplemo per ſta volta tanto
Quel San Baſtian de carne,che Pitura
Se puolvnir inſieme con Natura, - A,
Ma nò tra ture doſar altretanto . ,
hc(come diſse vn` certo bel’inzegno)
Chi ponze quela carne,ſenza ſalo
Elſàngue'vede inſcir ſenza interualo .
Chipuo] darde pericia el mazor ſegno P
[a el gran Tician, che in la Pitura impera; Finite dela
Ceſarea
Serue co’lſo’penell’lmperator ~~ Maeſtà .
Sacro Ceſareo : e moſtra con ſtupor
De la più caſta Dea l’ eſige vera .
'uela Diana digo ,che imperando
`Và per e] Mondo in ſtampa de quel Corte,
Che co’l bolinatuti hàauri le porte, .2 ‘ ñ
Eche Tician ſtimaua al ſegno grande'.
Qyela
;ni-F ' MENTE ÌAKZNTO’.
O`uela bela Diantutaeaſta, ;-- L . ì_ _ H cb
Che ſizouerſe lapiagadeCahſto, - :L
Echealſo? mal s' haueuaancheprourſto. '. i
D’ogio, dv’vnguenro, depezze, -e de 'caſta . i
Quela,quela biſognariueri-r .… - * .1-.- `_j
E dargheel primo poſto, e’l primo. vantos. .
Ne puolqualſia Poeta co’l ſo' canto!, , l:. *.1 W
l meriti in ſo’laude’proſérír. * ._í..r~-›;- ’.
Retrati de Altri retratí . ‘ *i r' '., - _ 3
T‘W‘h‘ DelSacro Imperiol’alta Galeria, ‘: - 1
nuntlclL-D ~ . ,
'iui i_ ori~_ Doue con natural iìſonomra _ - .
a-mil- L’ vno de l'altro inſieme: ſe ſtupiſſe. t - _- .I
Ma zàcbe de Tician parlo ,ediſcorm -.. Îr';
T3. Î Me vien in mente vnſo’cordialaujigo’; cz:: .' .
Doue co’lmio diſcorſo inſiemeiligo; i iz
“Αì Megio peròſiiria'ligarliinoro.. ,
Eſe’l Vecelioſèsì gran ſchiamazzi, z Î-Z
(Dandoíelſù a Parma per l’Afionta aftëſcoz…
Se’l vedeſse u'eäfdiizeldiriar'pffopw (Ju' i
Peſce de vale, m‘ſtraeaizbram s . :A
Giouechc Giouerapilèeelvagoîfianimedez .-z:. -. ;j 7-22}
;air-&63; EGanímedeélcor rapiſseatuti: z *ñ:- - `
…áîì‘ da Ma quandochehàgradiîician tir-froci, -v i
Cor-aim Ogn’vncedeaquelr giuſto, ogn’fvnzhecmdcì. `
ati! -Î Inſaltmäwonmfircdipimortali.” :á ' .il
Î ,5; Fabrica vn’arcoyefiàlergambe amar, ,.- . '2
Vedè vn’ Amor' , cheride ,e vnlagremar .:- :i
_Gioni-*jr- Ma’l
Perche
terzodo
xè’lcompendio
tiri ſàquei crudi
delſtrali.
dileto:
`.fl

25"35?
Dana`c-
Perchel’ iſtelÈoGioue ſe compiaſe
De goderDanaeinamomſa-mſe, . .ì
_ .`›.
, Soravnpompoſo,edclicioſo leto. .ñ L.Î_ ,;
z' Biſogna
`\

-WNÎÎD IVI-WTO. 45x03


Biſogna creder,`che ſequela fronte', l"~:~- ì '~ . iz*: ñl
Che hà intrez'zà’l lauro ala corona d'oro; :i
Tien ſte gran Logic in l’ vnico Teſoro , .3 i -
Le vagi'a più , che de diamanti Vn monte." . Î
Del Palma vechio‘el raroimitador, ~:›:~ a- ~r . ' >
mei Bergamaſco Loto,‘siàmoſo, -t-;zzi z ma::
Voi nominar,’co"l dir d’ v‘ri preeioſo a “m2 $- Effi
Qiadro ,che è vnrverorazodeſplehdor. ~²í² ',12'. a; to'.
)oue Maria con Chriſto ,eCatarina _ ` ’ ~ :.É rx “W Lo: `
Con modeſta armonia concerta inſieme; ' ‘°.` -
Dediſtutbar la congrega tlíuina.,
Chechiſeimbate-là-deuoto teme ñ- 'n’ì-arl:
*5-2-2.> ., Îüf‘ ;I
.a macſtàí,che-xèin te’l venerando f Î`-‘~‘. mi :c :i: ;nm-.z
Deuotd Sant’lſepo vediarelozfflì‘ ì ' a U‘.
Per mil’eſpnime‘l’vnicopeneb; ‘ r~
Ben ſſngularpenelo,eñmemorando! ,- ; -‘
)e Paris ëheidiñòáoheſuiAmoriî ""=-'e~ '.~:.. É ſi
Da letr Gra’rleſhlèë ſtà depenti', i ‘~ -r :i: 2 P35;- f:
No’Teì-haueriasibeicilinponimentimflm im:.
Paris, per gratia ,ìè’l pare? dei Pitori. -*- 2-
il ſar del 'gran Schiaon ſe’l moto >iſtelèo …mmc
Se perſuadeièe aëveſinarſe a quelo , ~ e '2. è Macon-id
Oibò‘ſſaraue ſiuſto el ſo’penelo , " '
- B vn’_ombra a quel’Autorlù ſaria apreſso. _
Al nominar , Compare ,o quanto godo* ’ . ' i
Ste imperia] Piture,arciſtupende. . È "
Creder biſogna , che’chi’l bon comprende,
Vogia el fior de Pitura , e’l fir più ſodo .
Mi quà tralaſso , per ſta volta tanto; .
Ne pretendoñſinir nianche per queſto
Sto mio diſcorſo , e con inchin modeſto
_Vn lembo baſo de quel ſacro Manto.. * ‘ .7 E ` *
Z'cl,
z ',04 ...macro natura:
E zà , che’lcaſo porta , e l’ ora , e’lponto,
M’rariſego de tiorme tanto ardir ‘
Con la boca , e co'l cuor de riuerir q
Chi del’Imperio Auguſto è Madre aponto.`
O maeſtoſa ,egraue Imperatrìoe, z -
La ſuplico vmilmente a no' ſdegnar;
Sentendome in Pitura. a raſonar ,
Se’l titolo ghe dago de Pitrice . z
La Maeſtà Ma che dighio? mi 'l titolo ghe dago _ _ _ _a
313°*: (Me ſcuſa in gracia voſtra Maeſtà) - ññ
…ri-ino- Che la virtù con leſo* manghe dà , ' n I r
311323 Se’l ſo' vagooperarfàogn’ochio pago. . . **i
penelo . Pitura hà hauù tanto decoro;
Mai più Pitura ha hauù eenta la-teſta
D' imperia} corona, eſoraueſta_ .
Regia daregiamanzcon PClÎOld’xOIO.; ,
Pitura ambiſsi,evà purzviafaſtolàg i z. 'ñ - - i
Che ti hàjimperio,
Mentre ti calchi vtr.sù l’ ardetanto,
Trono liberal;etal , ,- ;ì,
Che te rende; in eterno glorioſa." _ v
SòD'autentico
che dal mio caratoabenlaudarla
-ſauer'no’ m’òconceſso .'- z
,v -;.-; ;A
Ne con purgado inzegno a celebrarla: -Î . _
Ma ſuplirà el Lion , che hò in cuor imprellò .
1° r ChedaLionchi naſse,eLionora t ._ r 'r
435,123: Hebe r madre, s’ hàda creder certo i`
kind” del' Che, auendo in mezo al peto vn tal concerto,
‘"°" Sempre el Lion , e Lionara honora .z l
Compatirà la Maeſtà ſu tema, i ’ - ' .z
Se in baſſo ſti] vn vmi Venetian
Che porze el cuor con le ſo’ proprie man;
Se ben ſto cuor confuſo etetne , e trema .
. Ma
VBNT'OÎQVINÌOQ 5
Ma la d’íuínítàdelP‘aradiſo , .~ - , ` _. "I ì -' '_ *Y
Renata da Tician‘iì genufleſſo V - . ‘ '
Ogá’vn piegarſeaO Criſto ben eſprefloi -
No* puoi piu de cuſi-ſplendet‘ññvn viſo!
xè in Galaria ſta ima 'ne diuina c ` .. 'Î m, Gab;
De quel’Heroe, c econ ſerenità _ '1 ria del u.
Modena rezetech’ habia chi ſarà . :i iî‘ä‘îfä;
Pitura mai sì rara , e pelegrina? . - -. . i *da Mo:
Concorc aura comun ,che chi ſe. ſia . . ñ’- .:a "“'
Mai ſepe far del noſtro Redentor . . ~l
Imagine, che renda tal ſplendor, . v - -
Ne in diuin forma tal fiſonomia. .. ~.
Lentulo hà ſcrito ben; no’ ghe reſpoſta:. . -' _, J
Che’l ve n veder Chriſto con la 'mente .
b Ma Tician co’ icolori vivamente ,‘ r … -‘
Econ l’ ochio , e co’l tato aquel ve -acoſta. * x
EPitori, e ſcritori a quela cieda : . -
Elgrido xè cumun : niſſun ghe ariua:
Ne ſe puo] nominar colà più viua,
Che’] quadro ſingular de la Moneda .
Wei ecelente Franceſco Scaneli , ‘ a. …cerco
Che adeſſo e] Microcoſmoaſtampa manda, *Wii-“
Me ateſta,ediſe:ogn’vn ſtaga da banda ZZ ſÎÎÈÉÎÎ.
Che 'coſa tal no’ puo] form‘ar peneli. .
A), Se ben che ancora lù la ſo’afecion
' Ghe fà parer chela Scuola Romana ,
Sia prima Claſſe, e nò la Venetiana 5 ` ` ,
ì Sto adro el ſtima in'tuta perſecion .
Riueri so ſto Autor: ma co’ ſe trata
Dc pugnar per la Patria , e dir- el vero,
Anche mi per tal ſtrada l’honor [piero, '
4, Ne voi perdet e] ziogo , ne far para. . .x
?fx
i ’
- ' (La Ma
355 ;ramo-ammo;
'M6, a; Main quelPalazzo,doueapien canal . ~` -Î -'.~'
dro de llu , . . . r_
rr… Vàlcorſo de le barchearruenrlo, — . z
gig- ^"²‘° Ghè vnquadro de Tician,-cheaprofenrlo r t
' Erimani, Formano’trouoala materia vgual. … f
L’è in la Caſa Grimana glorioſa ,
Doue de corteſia vien con eceſſo
Prencipiregalaimolto ben ſpeſſo, .
~ Econ pompa ſublime, e generolä- - - -i ;
` ‘ LàMar-ia co’lBambin,co’lVech1arelo
Fuze latirania del crudo Erode .
O`uela .terena Trinità ſe e
Là, int’ vnPaeiènatui-a ,ebelo. _ , o
Quadro ., cheogn‘vn , che’l vede el (è ghe mchimz'
Qtadroinalzàsùl’ ale de la Farm: _ u' ‘
(Ladro , ch’ ogni Pitor l’ aprecia , e’lchiama‘
\ Opera humananò,ma ben diuina. ‘
Qgadro el più ſingular trai ſingolari ,
Ratiſicà da celebri ſcritori .
El Redolfi ,con altri ,fà ſtupori: - v
E 'baſta che’llauda anca el Vaſari.
La enta ſe’l Lomazzo ſe dechiara!
Dopo hauer Michiel Angelo laudà ,
Gaudencio ,e Rafael con maeſtà ,
`‘Polidoro, el Mantegna, e’l Vinci a gara;
Lam… Eldiſe, che Tician tra queireſplende
<3 Come tra ſtele minime vn gran Sol;
v., .n E che la verità con lù no’ puol
la Pìwra- Far ziogo : anzi el la ſmaca , e la reprende .
Prouando che lù ſia più natural, .
Echede ſotoaquela toca a ſtar:
Che in fari apreſso lù no' ghe xè par,
Per machie ,che del vero allae più val. C ,l
' o
,VENTO 21/'NT! 01. “367
Co’l laudar ſenza par ogni ſo" acion:
E che tra- tutoelMondono" ſe troua
Chi poſta ſtar con lù.ſaldo-a la: proua ;ñ
E che l"è 'l‘cimade la: profeſsgion'.
Oltra- infinite laudedegranfede ,
Per eſlèrnatm‘alíin ogni moto,
El:diſeinfimche’lforma el .targa‘moto',ñ
E i- lampi, eironi,e che i ſe' ſente, e vede'- . . .
Mav’eramente ,ſedelDio‘del Cielo . '. V… M…
Hà l' Altezzad‘e Modena vn‘~ Renato, ".- ÎÎÉ Tífl
La-madred’equel- Dio Ticían hà fato - EMF:
“mi v;
Con quela iſteſſa man, conquel penelo .
Overz‘enal-mod'eſtia , ò parità': ›.› i 1: . 'Î {GT-TPL;
D’vnaidea, che’l‘Diuin‘moſtra in‘ te’l viſoL’ ſ² -- `
O lume eterno , che dal Paradiſo ' . ;
Su’l penelde; Tician~ chiaroè vola.- ~ - Γ ‘’ ,
Weſt‘anonèPirura dajdeſcriuer: `
Imagine* ben sì l’èd’ adorar 5'
Econ gran'deuotiond‘a- contemplar :t `
Perchevnviſodiuin ſe vede a‘ viuer a
Ben più che natural, epiù. che humani
Concetti partoridi',a'grand’hon0r‘ n
D"vn’E‘ccelente*,e’gran' Procurator l
S`ol~,cheiît` ſplender' più Caſa Grimani
Milìt‘a in ſto-ñ belſar
Welìgran med‘emamenteCaſtel
Zorzon',l’honorde ñ ~ Franco a i 3321?_
,che C01: _ DC' manco* mo:.
Dàe, Hàſatocoſezdaincantarla i. - ì
` Evnaminima'parte ,cheſe‘ vedeñ g
Afreſtozdtrſo"man‘,sü‘lad`azzada‘ 5 -
,
qll* G a.
vaa

oo‘que 'err- ~
ra e e'.- ñ.
zz - Ghë
gas VE’NTOL‘QZ’INTÎQ.
`.l
Îazmla d‘e
Ghè vn nudo ,che xè’carne ,. che la viue,
Cà Soran E viuerà , le ben che da quel muro
zo a S. Po
lo de lor*
La ſe ſmariſse; l'è penſier lèguro.
Zon . Cuſiín concerto-molti Autori ſeriue.
L’ iluflríſîi L’ iluſtríſsímo Gozí , mio Signor,
ſimo Go: Ben Proſpero de nome ,ede Fbmma r
hà vn terra
lo de Zor- '
Ma Proſpero, e fecondo aſisae più d' mar
10D ., Virrfi ,- che eeede elterrnine mazor ,
HàD’ìvn
de quela
HomoVirrù víuo-vn ſerrato
, ecelenríſsima fawra;
Doue gan’za inſieme Arre, e Natura,
, Eogn’vn che’l ved-e reſta ſtupefiw’.
L‘ilnflrifî Me par che ſto mio dir ſaraue in dama,
ſimo Ca* e E chegra’ntor‘ro azla virtùrſe faſsc,
milo Lu*
carne rien (Dando vn retratode Zorzon laſsaſse‘,
vn belíffi— Che gode l’ ilnſtrìlëímo Lueamo. -
mo tetra [0
blow». O che víuo renato, e tudo brilo , l

Grave de pofirura ,e-veffimentoſ


Puo] benz percauſa tal, v-iuer cemento
Qgekmíosígnor de ſtima , AndreaCamib..
Altre però ſto Caualíer conſeruas
. Pitura in Cafè prezioſe , e rare-ñ z.,
Ec; Biſogna v‘n zorno vederlezCom *.
C. Son quà eo?lacomandh ,che [z emañ- ‘
De l’íſteſsa dotrina el Pordenone
Puolzbenehíamarſe- profeſsor perſero*:
Percherognfvn-puol comprender che indi-W
'Tra là, e Natura ghe ſia gran. cuſtion...
S. Zune Crmentemo de gracia., ſia-dotrina
,acilia del
Pordenonz Con quel nudo-diuin, San Zambarífia,
al: Mido-— Che sù lapalaa Fort@ fà la viſta. `
da da POL..
'o', , R'cſtar confuſazedggçognjy-n lìç-r'nchínaá
i J
.VENTO .ex/mtv'.
he chi crede'in te’l viuo veder tanto,
?509
Se ingana; come reſta mazormente
Inganà chi là fiſsa la ſo' mente :
Perche certoa Natura el roba el vanto.
i’ ra ſtupenda,che
Biigcgna è famoſa,
nominarghe,a ſoma lande adro
Rſa dei1
Pordenorr
De ſto Pitor , che’l Mondo gPhe apiaud‘e, tn Cà Te'.
Che coſa ſe puo] dirla preci
I ſtrepito , vna furia de Canali ,
Con Soldai , che no’ puoi tegni’rſe in ſtropa ,
Vna ruuína che xè ſquaſi tropa :
[ſà ( co’ ſe ſuo] dir )ſalti mortali .
l precipicío, e tal fiacafioifì, .
She par ſentir quel temporal si granda, Tampere]
“i. “I”
:he ſè tanti camini andar ſuuolando ,
:he ſù a i nioue d’ Aoſto in ſta Citä .
lo ſe vede là ,chiamà da Chriſto ,
:he ſe remuoue da la- tirania
IontraiChriſtiani ,econ la mente pia,
'aulo deuenta ,e laſsa el penſier triſto .
he bela ítura,oche bel coco!
Jo' puo penel’ human far coſiital.
Del no quadro ogni teſoro val,
Zadar e del Tician quaſil’èpuoco.
eſtoèinla ſeriede varie piture ~
>e la Caſa
.a qual Tebaldi( vagia
reſplende a San aSeuero,
dir el vero) ‘ ſ
Dome diamante tra-le zogíe pure.
erfeta vnion ,forma quadrata l
:aſa-conquatroſermi cantonali , -
the
*oueſempre ſarà ſtabili
altri quatro ,e imortali.
in gracia ſe_ ne eáta è i

?nè-z
zio VENTO' .617mm.
Macro Fradclí; ben quatro colonc ,
Che ſondacsùîa baſe del. candor ,
Le ínalza vn’ Arcç críonſal d’ honor ,,
Con leVírtù più hnguhr ,più bone .
Del Palma vechío ſemo al caſo iſteſſo :z ~' '
Pak”: vc Perche da i fb’peneli ſcatuvifl'e `
chío , ha
ñdel Gama! Came,che~ marauegíe partorifiè, ~
' det:: Nati!" Tanto el viuo ,e’l daíkno ghe xèeſpreffoz"
la.
Ma con tal ſingular prerogatiua ;
Cbeſe la came humana d‘opò. e] ziro
/ Del’età; ghe conuien :rar vn ſuſpíro,
E rcſtar al’a fin. de vita priua ,7, Q
ElPal‘ma Vechio fà Le-ſo’ figure , I",

Che {èmprc íncorutibilc reſpira x


Vìrtù,che inla Natura no"s’amíra .
Tal'chel’èſémpre viua, e nò pirate'.
Equeſto auien, perche*dcl ſo’ valor
Che ímbalfàma-i
Aromati ſ0~’ eceſenu'
deríua ,sîî quadri , ,e í fà- v’íuenu' z
Coſe da Semideo, nòdz` Pìítor‘,
E? l’ì-ocm La Caſa G‘iuſtíníana-aquílcd’ oro
rato: Glu
mmm...,
Hà d‘e ſto Ancor dc tura cſquífftezzar
tim tre Do: v Zogia,cheogn"altrz fbpera- in- bel‘ezn‘,
ne pnùbclc
dehníuo ..
E benſe ghe puolídir: vero teſoro .
L’è vn quadro con tre Ninfa, anzi tre- Grazie,
O (per megíeparlarhremarauegíe, .
O tre Dee ,, che ínarlcar’puo! far l'e- cegíe;
Ne l'epcrſonemai ſexendeſacie. -
La più' rara belèzzá ,che ſia- al: Mondo
Par vn" om bra- ,'vn caligmeparvrrſo‘gnm
Diſc l'a Perſecíon :. mim‘c vergogno*
ço’vedo Ra Pitura z anzi mc ſcendo .r i
› 'z' l l
VENTO. QVJNTOI Sir
colorito, -cheède ſangue,ecarne` ~ `~ .
L’è’i marco; l’è’ll'aſpirar', veder-.quel moto, ›_' fi
Welcolor -natu ,quel ſtato doro l - Î
Qpelo è quel , che läamniti moſtrarne.
Lieſte è piu ſieſche ,che rioſe ,ò viole;
Le ſà -drezzar
Le fà el pelo,e
le gatorigole …5 ~ .
vegnir‘; .‘ _ì .
Le ſe fàintenderſenza aln'eparole. . _' _ 1:/
Palmavechio íingular Pitor, ,-r‘r. ef'. . ñ; "
Ti xè ſeguro—dapiùde Cupido: ²
Anzi de quelo me ne beſo,e rido:. 7
Perche ti-è el vero Dio,che incita Amor.
nza arco ,~ſenza.frezze, e ſenza flame, 1
Tííndu‘ſi le perſoneaidolatrar: ;r '. ‘.
Perche co’l to’peneltisà-fmmr r'- 'F
Bele, zentil , vezzoſe , e vaghe Dame.
:ſedia anziqucl Dio ti butia baſſo
Co’l to' valor co’ iviui toicolori:
Che alan-im) tiindini, e tiinarrrori,` :- '
E que] vicioſo ſàcP ogni .erba faſso. r i. . .- .
Ben ghe conuíenbela
3aualierdecuſi quela Pitura vaga! ër‘: '
idea ` -'

Perche al debito vgual ſempre ſe paga


El cambio,aproporcionde…la monea. - -
nobilEcelenzabà‘molteîcolëe . ..r-'- . L …ai m_
De molti induſtri,ccelebri Pitor-i, ~ ~;f.:‘- "` dricſſiuí:
[quai , con viuaciſsími colori ,. "l ` dlflof;
Moſtraelpiùbehchein la Pitura ſoſse. ñ ratorGiu
exè’l Rico Epulon de Bonifacio, _ . - mm"
L‘on la Mogier , e la moroſa a lai, ' `
{ico de ſaculrà , piende pecai . 7
\1ea Lazaro aſamà crede chièlacio.
O che
fia; mmro‘ QVIWTOL I n~l
O che quadro de cima,enatural! ›i ;
.tv a
Comeſe vede la M ìierta,eleſta
Ela Sgualdrinatuta modeſta!ì 'fl*'= .
Far de vezzi laſsiui vn cauedal!
Tician è’l Diodel’ Arte; no’ me ingano :
Ma certo Bonifacio , al parer mio ,
E come l’ ombra, che al corpo và _drio.
Se pioſta’volta vn granzo ,el xè mio dano.
E] ſerafico Padre Zambelin ` ì
Ne rapreſenta', inſeruorà de zelo ._' - '
Diuin , e Chriſto che ghe apar dal Ciclo , - '
In forma d’ vn’ ardente Serafin. ’ - 2::- W
Certo chivedequel siviuoaſeto, ñ 'ç- :ñ: -’ *Î .- "
( Robo vn verſeto quà de peſòaponto) ~ ñ
' Diſe: Franceſco da Chriſto xè ponto: ñ 7
Man con man, pie con pie , peto con pero .
Axel Monte de la Verna ,sieminente , q ~Ì
E‘tanto naturalamio parer, ~ -' ‘
Quanto el deſcrive el gran Mafio Venier, -î‘t ì
Poeta Venetian, cuſi ecelente. -- ñ 'z
Andrea Andrea Schiaon vien quà con la to’ forza; 4 - »"
Schiaon-.s
ſorte Pi.
Vien quà con -la brauura to' infinita.;
tor . Con quel' impaſto che hà calor , e vita; t
Vien quà ue prego , e’l mio parlar rinſorza_-- -
Ti, che con quelemachie de virtù , ,›
Ti hàimpreſiò queiear‘ateri latini, 'e
Che fà zauariar dei Babuini ,
Per non intender quel , che importa più .
Palazzo de Su’l Palazzo del nobile Signor,
Cà Zen de Che ogni perſeta laude ghe conuien ,
pento dal
Schiaon . Mio ſingular patron , Vicenzo Zen ,
Homo nobile , e nobile pitor;
Sù.
Wlmìflfflmot grz"
laſazzadavoimq’zdír ſezyede ì' .~ ,.ñ,
Manieratal,ehe hàfomcuſigranda m urli)
Dcquel Schiaonzcheñatuuzdavuabanda “r.- ~
Conuien reſtar, eogn’vmſtame ſta-erede. .-L
)ioſe quà no’ſuſſe pcrìparer ñ . . - z' ‘
Che dele ſtatue; vole e dir mal . '
Dida s Cbflfiſhfisuíeraffifl prùzral - ` ñ'
De leſtatlreſſhézè aRsoma m › ' v
zen che andoinPeſeariamipaſio, …7L
Evedoe peſce viuoabulegary: ñ » :i
Me vien le gatorigole acomprar: .
váa elpìlſíîdmorto a cigni ,- e Crati el laſſo.; _.
› HPC!), . Wapex. mente-;ur- Î ñ_ r' .Î'Î'Ì.~
vie vienadeſſodeſtoAutor-famoſo, r- '
ln quadro. venerandme maeſtoſo, ‘ z. -,-;~~.’.~
:he certoe] ſtima tal ogni intendente. .: ,( i
EſtoèGiflsùscbfiinrbraflOdeM-arlà **rr -~ ‘- ' *ſrl r adto
)iſcoréCQ’lEW Zambatiſtaa . x-,ît :zu-ici Eîqhíſito
del Sig. Ni
;he Sant' Iſcpo,Neale-rapidomarina, *al-,ov e? colò `Re`~ì
ntun , nh’ègtgtgalegria.. o": . <n!, --íè nìeri , fato
remíncnteſhadaxvflcrìmal ñ.” ""'ì‘íìíJxO delSt’hiaoñ

) machia ,o colorito ,ò oarnaibn , '


She aponto carne ,ezſangueintun paſton r
iàgiuſto
veder-niuasednue osn’vn. lèingana.
propriamente ~che:Îlîie‘iltt’r-ñ l .':a- :rl:- aſi

;he habia impaſtàzicolorj, emme-,e pele ñ


Ion quele ,zente natural,e bele, ; ,2:
.che’l penelo el gh’ habia meſto in man. '
:ocore a dir? queſto xè vn de quei peri .
)e cima, chevuoldfl-,de-queimiori; ² ;ci
)uero v-n fior,che,sà damile odori: ` ~ .. '.ſ
E poſſeſsor de queſto xè’l Renieri, p z ſi.
, - Rr i Ma
Zig. 'INTO QP*
Madoùe xè’lBaſtamoonla ſo’claſie? - i' .ri
lsſt’an de Cheper farcoè de relieuo,“etónde Î’ñ_ ì " ' Îl‘Î
odiato.
Srupiſſe-ogni alto inzegno; eſe. 'confonde-Z* - _
Ne ſo’ſe mailpiù vntalſenetroua‘ſſe. ’
Se vede che que' far xè fato *ah torno, ñ ñ .'- - ſu
Maſsizzo ,de 'relieuo d’ogni parte: V ñ ’- _ ~
Se vedeche Natura a par de l'Arte ` t Il ?il
Xè ſcuranote,el’Artificio è zorno; JÌÎ-î’ e'
No’ghedeteſtimonij careſtia . r:. ` 'T
Dele ſo’operacion: perche infinite i? ,- ’-ñ"-' ‘
Opere ſoe ſe vede,esì elquiſit'e ñ~ --J'ñ -4
Che’lMondooerìotalvuolehe leſráñ il*: *1J ñ,
Tutauia, per portarghe inñqüälthe -muodo‘ ì' ΑΠ-' NT
Soto 1’ ochioqualcoſa ilátkä lera‘nrez--ñ, {Km 4-:
Vaga a Baſsan'Jîeveda el, MaſterMe—'P I} v
DouesàbatierlaPituta‘el chiedo.; W"- ' ' " ’
Szambpci In Gieſia el ſi: ineamina'asaní Franceſco ,3 I "
(la del Baſ
ſau {Siri
ſia ip' Doue ſora vn’ altar- -San‘- Zanìhatiſtafî’ ‘ì i, * f 1' '
Se vcdeasfarmrauegíoiä‘
Nudo, viuo ,de ”mezz- m‘oléë viſta,ſíèfëòl,
rl *rin-Irin-i
r-r';1 ’
eſcó de…`
Haſſan. ‘
O Giacomo Baſſan q'uanro're'ſtínw! 'mia-*mu: -- A.
Retrato
del Baſſan Se vedeelfento
E’lviuodal_ in‘viuo
depento rrasſhrmàfl
ſup’e’rà; “r :‘ ,- ".5i …JF
dc man del
Baſſa] `
Caſa ’ Tal xè da 'piùidel primo La? Iki
Ecelentiſs. Perchequel ſotol’odaio nèìrüancien rt': 'ill ."ÎÎ "í. ~
Aromate
rio. O`uel Víuſdche ſconuegneazlá ` :il urli )
Renderſe dopoel corſo in’ſepoltura: - "ì ²' 7"
Talche dopia la lande ghe conuien . ‘
Gran virtù d’ vn Pitordir: mi ſon bon ' ~
Eſimrmuoroel
Defarcon elpenel’ovnaltro_
viua,efar'c`uſi
mi l'1 ì`- - ñ ''`
r
- ,Parniamiſò‘loituta ſta fonciont ñ- Il ñ ' i Voi
l
… ..,VÃNTQ {VINIO. …ad 5
:›idir ,che dentro avn virtuoſo Erario- r:: -
Se vede nn‘bel retrato del' Ballan
De lit, che è fato de ſo"propria man ,
E’l gode l’ Eeelente Aromatario. _ I .
epuoldir‘ffihelùl’ìlntb-la:unbátlſannì,` - .-‘- J
Periaromati amor prec-roſi, i2* i.
Chedevittùclìpdlàicdezegiorioſi, Îf-Ì'i
. `, crate, oEſculapioinſtàCità .r. . r.
ac edir'oidel’îArcadeNoèì, . 3"."; ` Arcade
Doue coneoreiAnimalitutièm - ,a ñ `-,’) K:: 35,.
EZàdClſi-lm'ſi ſoflfl'flidîtflhfl‘bfllíz .-‘)í-l Baſſan- in*
chepiùbcffizáriuiancoiai ítèncrioa iz; .rl-l) 213"”
Aquila de Wolaril‘isignora *,4310‘ i ſi?) -: iii-lA il
E’li Lion deiIereſhídOminante-,ñ ‘ ` 2' 1
Moſtral’a grauitàdelíò’ſembíbnte, . . .. I
Desnícheinlzfoî-ípedíeosuírnèilmnoca,;yi '
;níAnimalhalacompagnn q ,,-2 ' * *il
..I ..t
Etutivnídiínmſigroik 831,0". ;xi .LD-:i
De
Perche
bon"amorzèed`ebonguſtoípaſiàz
Angelo dal
piùſomofñDio'cuſiëpermeffm'
nq’temeel fiero. dente .- Î `

.:è
De Louoxſoîçxudelpexſecutorz we) mi)
Ne’l Lieuro hàpiù ſinauento, neîtimor, er. I"?
Se al Canmmigoel ſe ghevede arente. Mi , ,
Poleſin del Nibio'più no' teme ',,"':"² i " .‘ .I
Econlacreſta-alzadala Galina. NF; , - .' ~
A. äflfſiflflqr: “5; c ' .i. _AJ
E cuſiint paſeſituxi-Viueihlkm-…Éir rr" 2 ,Î
Gata hà ſòrzefideltà-.r m‘iain: Lin'?
L'Orſo-,e Lipr’nlaI-,igre‘zelsl’anmmja:-zlî -
Concord’emente paiëael.di‘,ela ſera, 'r ’~
Nea ſtorto la Portnig'ázvien varda. ñ.”
`..i I Z
zr’6 VE—NTO-QVI’NTO.
Eſibenl’Elefantexèpiù beſtia- I ` ’²-' "I '
D’ogn’ vn de queli,ñin quantoa la ſtatura ,
L'ha
Etratacon
come grandiſtsimamodeſtiaä
vnñ'Agnelin la-mente pura,
i ñ' , a

L’ Aſpido aure le rechie-;eafcolta’l-cantt» iſ-a ;.


Del Roſsignol,e~ nonofende mai: -P‘zjsrr -
E’lScorpiorrxè amigolaehr ghèa lai5-. ;251 `~
Ne ghe daria vnbeconìgnanche per quanto;
El Merlo ,elDuracheto , e—laGazz-iola-,k ‘ ‘ z‘:
Co’l-Papagàrfäcuſt g—ran-bordelo ñ ñ' :ì‘ñ
De zanze, e de' ..fiſchiate , 'che ogni oſselo ' î
Ghetà corona-,eintorno intornoi vola. "i ñ!
L’Aíènoco’l Porcheto fäfl Hitel-ſh; .Lì
Le Colombeflebaſffiefäcarezze; -i :2
ElPaongode dele ſo’belezze: _ ` Î
Ma,ico’lzſe varda-'i pie ,.-liè mezoperſo- 51151.2'- i
Uſe vede mont-agnedñ’Animali-ì g t -sz-AÎÎ'Ì":
In-Ciel‘,e in Ierañſenza confuſion ,,î‘ V": 13:13 Ì’
Aſegno tal che lievna diſtincio‘mffi'; 30"- I ’_l
Facile-de capirfinaañjcomſiçr- ...r-;.Lxx’
SeghefuſsedeiPeſci,ſtariaavedetril ”a “ñ - ff" ~
Come elrgrandotpataſte ei ieeninc.- 'ñ'jì-_ñí U— i?
Stimoperòc‘heîlghe farſa &in; ~ s ‘ li‘:-’ ..
Ne inaltro mundo mai la poſso- eredita-'-` Î j ~3 ,_
La Simia~,aponto-Simiañde Natura, ,-ì = -.
;,4.
oſserua l’altreBeſtie ,e làin~ tun- trato
Geſtiſse ,e forma'ognimotiuo, ogniatoz- ' 2
.Erapreiènta qual ſe ſia figura- - ñ' ñ" J
Più-d' ogni altro animaliſaraueë quele, ‘—= " -
Cheſemredelèe wtl—afigupadjí’, ~ -, -- 7'
O'conla boca-almaneo- nominarlít' " - ñ:
SoloalBaſsanfîrdàìſtodans dal- Cielo;
Q ſtupe—
1317
VENTO, .Qt/N710.
iupenda fincíon ,ehel’ ochio ingana ,
.arechía , el raro, ei ſentimenti tuti I
) dîvn penelo più che víui frurí ,
:he cana ogni animal da la ſo’rana!
:an i ro’ peneí- xè , ſtà diuiní .
r’ Arca xè vn’ Arca `de virtù infinita : .
)gni A'nimaldalaro’ man hà vira.
Qeſta ſe vede in Caſa Bonfadíni.
›er dar dopia lande a (lo Pitor , ' Area di
;he ne xè vn’ altra , al par de cîuefla , bela, Noè del
Haſſan in S,
ia del iſteſso .Pare ,e-ſo’ ſore' a2; , Maria Mil:
,l'è in Santa Mari-3;,dita Mazor. A 10K .
>E ulon , ſe mai con pompa tal r. u . Rico Epui
'i haſapù fatte veder afloMondo , {on del Baf
fan , in Ca*:
ome fà quà *l Baſs‘an’ ;mi ibn' vn tondo , ²~ aPie
Boni-adi;
i
îoſo,e bfllordme pezo d’ vn- ſtiual- -
rornaſsi-viuoquà al- eſènre-,-… , ~ .‘ l'.
cheſto sadroteîfn aveſmz; - 7….1
iparere rvnbelſakamartín} " '
queſto vn ziganron; ti vn fumo , vn niente'.
, che ti è .vm danàzche ci è vn’arſura,
he bramavngiozzo d' aqua per ſocorſo :
queſto è vn fiume groſso, ehe’kſo’ corſo
ioI- canar da lasè qual Sia ſecura . :il .
ro sì , come anima beata,- ' ,`
lol abaſi'ar del Mondo ogni grandezza z
a ti, che in centro ci è de la baflèzza,
omc conidanaí ri puolfar para. ..
z›nfadina
precender-,perehetiè
iluflrilèima- depenro,
in la Cal-à 'Ì‘."
’ \
ruer più da [Pro Mondo alcun contento r
rche’l Baſsan E1che ogn’vn goda ,e raſa.-~
5-318 VENT-QÉLVINTO.
Per la Caſa il‘uſtriſsima Soranza;
Do qmdri Là in la Contrada de la Madalena ,. j
delB‘nſſan,
in Cà Sn Non hoi da tior la carta , e in man la pena ,
:antonia
Madaiena. Per nominar do quadri d’ importanza è
Son obligàde farlo;v e’l vogio far t l *ñ- ñ - ‘
Che quela nobiltà ,con la virtù ,, ‘ e g_ “
M’ìobligaaſavghe eterna ſeruitù, ’ -
Emepuoheomeſelu’humcom‘ändar; ſiT -' ì
Queltantode Giesù Pci-ero parente.- .
Vuolbatiza‘rlo con-le* proprie man , L *
E’l- Padre eterno è la puoco lonran ,, *z l -- ,
,i .. - - \-_ " A,_.Ìili:~ i
Elſpirrtoduunpnrghoxearentee ,L . .
,. .
. 1'., ...\'l
L’armonía de perſeta trinità "
(ma ve moſtra el -Bafl'amco’i‘ ſo? Penelo z 1L' i
- Siche,ìnvirtt`td`e~q_uelîdiuin modera, ²;P
L’ ochio contempla iw‘Dio- trinaî'Unit—à; '~ ~ Ì
A vn’al'tro quadrov el?miopenfietiëiriehina ,.'_" KN)

Doue porze Rami-'Gesù bwin; us z 3-3.. 5}


Co’l farſe ſpoſo ;I e", eonmodeſto- indÎÎTſ-,í 5 *ñ'
Pazelamanz-la-regia L -TÎ ~
0 pompoſo concerto 1. òziäcra iſtorîia .l-Α 1
O ſhhlime-Baſsanzpitor-ſhpremo ll i ñ: - -ñ *‘
\ ~ -
Zàche-tifrì-«chealñviuo reoeuemo,: 2 i 1 l .ml '1

A gloriadel-Signori, ;qu-ah: memoria.; ;a ñ .."1


Saluiari
Quel'degno SaluiatiIñèpo-Pmm ì'îlhîì-l -: ì*
naro piro: , Ha ſegur‘lamaniua generoſa
Hàeſereitàla maChiaartific’i-Oſä, 1-' La .e *i `
Tramontana del-“Arte, even-ſcorta? ‘›~ '
Pali; dei'
A i F’rari vn gran' Palemzc’oſſinoltîisáàt '>1 ó L
Salvini a i1 D'aràbon {Eizo` dal' ſoicoibi‘iír J ` 3?- -J‘- ‘
l ..
Qrdaèvna
Che tra iPitori
Pala,elſia
lie cerro'ſèpuoſdinſ
_dei più preſt ami-1,i
”HUNTER-VINTO: 315
;Paulo inpiecó’lsòſptdon de gala ,
;an Nicolò , co’l pioSan: Bcmardín ,
Ìan Marco co’l Lion, Sant’Aguſhn’, j .
ESant’ Elena ghè sù pela Pala . j ~
gran ſodczza de que ’ operar ñ
'n01 lande aponto ſode,cdeſuſtanza.
di mò;che sò ;non eſsera baſtanza
ionperlaudaflélom-emo in te’l parlar.
3:]ando 'oa uelafl’Auror,
Paracffigífatälda gran 'Rezína 'ì ‘~ ' 7 vmuzao
'gi-;3:1 3:11
íeſento'ínſenabul arelcuor, $3.13…
.l'anima a adoratla' egheinchína . . ñ s :fit-53*;
Îacfioſizídealbenvero'sol : a ñ - .ì î ’ (capiente,
Yalta maniera ,chiara , .e ire-ſplendente!
kome ſe vède-atenta quelaimcntçl _
íù bclaímagínalrno’la'ſc'pudll k - 227)
:ambíneto in brazzoflmilratiuo ` 'ì ’
ìſserua el libro 2nch'eſso»,’tuto acento; l
pien devíuacíſsímo talento ,da j. 2' é
lo’l par Pitura, -ma più-mao vino. . ’
:auanti vn Frate co’lrochcto bianco, *- ñ
'uto devoto, ſi‘ben colorio, , _ ' - \
The, adirlíberamencç nl parer-mio',- ' '
lflímodQTjcíanvnaz íùmemamo. *
m che gufio. parlodc alfiorí'a, '2 'ì- i P
he ſu’lcuQ'r quamaognî'aluala me-flà v ’ '
›a ſeruítorghe 'amo-in verità, ` ' ' '
he pex _mio-ſenſoghedago ogni gloria. --ñ
[i gode ſto bcl fior del' artificio? 1- î.› ;
erche hò guſto `a ſauer chi hà ſta ventura,
er .eſsenAaoÎ dísè) rara Pitura?,
'o’ me {è :maria: con el gíudmw ñ
L!
'52.5 VENTÒ &PUNTO-f
C. L’è’ITaſsisnobiliſsimo Baron, . ‘_::*ñ.
Che in pè de Otauio ghedigo Otauran: i.
Perche ſe’l Mondo ſtaſiè in leſo’ man, ‘ '_ ~
El ghe ne doneria certo vn Canton. ' _
Ec. El Signor Baron Taſsisl’è mio Amigo: ' ’- - ;~ Î. .i
Ma l’ hà vn Studio famoſo , aquel, che intendo :
Eſe’l reſtante( r. nel checomprendo) x 'i
A queſto cori pori eno’ve di o. .z -"-;:
Seu pratico de Caiaëhauea in la mente r- 'F _t ..-2
O`ualchealrra coſirde ſtaGalaríaP‘ ~' '- ì' .-f f
Nomine qualcoſa altro’in corteſia ,. 'Ì-i 2 fl ñ -j
Che me darè gran guſto certamente. i '33'
C. Son certo ſeruitor de quela-Caſi:. LL'. r n. *tz-"ri O
Anzi pur ſon sòyolontarioſchiatio. -Î i 1-1: U
Lamerítqognllaudhcmime canoe. a :à
çheìmeg‘o è‘h‘ì dlîpuoco che mi raſa .
Chi voleſſe contar le bizarie -z ñ; 3; ,r -ñ . .,. .
il Î_
De diuerſeſpituremantighità':trîìll'=ì *
D’ldoli ,e imilcoſèinzquaritirà,n* f: J P' ..i
Che voria gran diſèorſi,edizzariëz {ſi "z *w ſs
L’ldolode Lucina,curioib;.. ~ - a r” :ma ~. :.z)
Con le Rampade,co{àſingular
Sevede;elumeeterne,cheſmorzar * 'o'Î r :J
Noìſepuoiz-fln che’l-'lumeèin tera icoſoël I.
Ghè l’ idolo de Palade ,è de *Manzi* if, .w . 51:.” *J—
Del Dib Termine , equal dela Speranza, ~~ .a
E altri iſtrument'iñ, che perla mancanza - ‘ (`
Del mioſau‘er no’idigoa arte aparte.-Î ~* 4)
Echivuoll’eſat’ezzade ſto to, : . * ì ~
LezalaSorerania Ròma :Poma-.3: r ,u o z - il
Chelàchemi
Senza d' ognicerca
minucia hauerà Gate..
leſgrinſea] conto?.. 'Z _ì
È Ma
VÉNTQÎQVÎNÎ'OZ ;ig
vm rara pículîdaarmox'loíà - ſ
Îorte, e :gia mi e rapre ento; . …'15. .
mificío a ,deramîtalen’to .a ' é a;- ,'7'.e
)el gran Schiaon.; .ben degnaz’c ccíoſa' 53
Paſc, e la Gíuſticíazchc'co’l ba o ` “T
Aoſtra cordialità, perfeta fede. ~ ,
) con che forme` eroiche quà ſè vede -2. ; ~ .
Qelchesàfarchí no’depcn‘zeacaſo! ‘- -' i
:quela ſtríEa crbera, chc-inganaua ~. - ñ'.
Ion la bacl- eta, eco’] vclen la zenre; \ »21. ' ' Î~
'rasformando chi in Toro , e chi in Serpente,
:hi in Orſo, chi in Cíngial, chi in Moſca , oín Aua.
ì uclo
echièvede
vn’ artificio cuſi grando
el concctodcl ;
Schiaon, .s
.eſta tuto ſhſpcſhín l’ o 'níom~ ~: ~. ‘ x
erchc l’ochío a vardar e và'a inganando:
'olta Circe ci xè la incantà':
a.civergau'puolbentraral
coca a flar foto a quel enelo:
ordclo: ›‘ - ì.
la nò certo-partir” viadc là . ì. * _ - _
*1, ſentirne mis: viuícontenta e .î - .'í ì.
he ſe’l Schiaon t_’ häínchíodà sù la tela , " ‘ '
{ai píùín to’ vita tí xè ſtasîbela, - '
Frega e] Ciel d‘e ſtar ſiempre depenca. .
Bonifacio, chefìcancohonor a'
i peneldcñTícían, ſo’calamítaz, :x ~ ;- Ì’
mítrcMagÈòîcomeben
ſar del'ccelcntc Precetor!l’imíu
Î- ì - ^ e ' ‘ '

ICDCÎOH , la maniera , c’l coioríto '


›rra con sì tal condimento aponto, ñ ~.
xe ſe puo] dir.: l'è in sù Ie-,címe zonto- 7 ‘
:1 operar più celebre ,efquiſicm ; - ì
Ss De
32-2_- WNTO …ELVINTÉ
Dequel gran Bergamaſco, quel Moi-_on *iti* 3m'.
Ghe vnretratodegarboderirmonrz. .:ſn-z ñ,
Elpar proprio rmpaſtà de launcher!, i; zñ _
Ben. ’ '-,ìde'vrua‘ _ rr. -- -' lt‘ſñ
Paris( per dir elèvero) hà vn nobrl` vanto, ñ
Conaltrisanti,ſatimoltoberr,
Per i -ñ ññ; ;Ì'Ì‘rf
moſtrarneMariacon Chnſtornſen,
Eſazza venerabilehào niſantoñrzì 01;* g
Adirelveroghequelsanìramm‘a -îìsëñf-itſrvſ'n
Checome vino veramente-:LA L' i ſi*: ñ_f
Co’lvechio Sant'îlſepo ”nidi-amate, ;i S
, Eatento inzenodhion San-Bernardini; g ñ- É)
Ma’l natura] Pacfèzchçcipcondzstíz "m" I ſant-j:- hl‘ffi.
`Quel nobile-con' eſſo ,e nonerandozñ’u' ſi}
Fà reſplender vnflmecuſigrandozî i# ' fili-ñ"
Chede- , n’arboreto abonda;
Scvedeconla Croſe a‘dolorà ’ ' 'i ñ riti
Vn Criſto,,cheal Cala-ario muoueipaſsiñ ‘
ſi] De Tician, àaitempiſoipiù baſti,
a Aandoel _ſù iBeliniadotxinà-L --'î~'-' i
Che vu ChriſtomortodesLorenzo‘ìlñotoëz I- … *
SanZanBatiſh-ghè p'ur de'Îſician: -ñ -
Ghè n’èvn’altramurbda
vna ,teſtadePaulo deldel Z-ilotol ' ‘
Ballan': ‘ ñ :ñ
GhèvnaMadomde-.Zorzonben ſata: -‘ ñ~
Ghè n'è vn’-'rltrapurbela ÎdelBçlin; i La .:-1 a _`
Ghè vn gran Retrato del .-(èrlegheiiiryîî- -ó ~`
E vn’ altro del Bordon , che fà a regata. ' ’
Ghènvn quadro con tre Deede quel gran Palma,
Drgo del. Palma Vechio,sieoelentegz` -.
Chef! ſàmarauegíartuta la ?zente ~ .m g '2- ñ
E txalebelecoſe eltien lapal‘ma. ſi l
ñ
De
?rum-Mura * m
Che xèancqrmeglìeìxèdelz
:Ticianzdelfieſinîffide z'lîentoreto
Zorzon mi! r, ,ñ ~ '

Ghèi Lieini , çMalqmbra,e'gh‘e’lMoreto; '.


Ghe’l Pozzodaſlîreuiſò ,e’l Pordenon'.ñ
rè xe po' el For boſcmtraj moderni,
E’lUberízcfzezgdirlat-verità )" , ' f
[èiPoIizd’e Pitura in: ſta'. Cita, “ ~
Pitori, che-per ſempre ſírra`r`__eternir
~lſechia con'impaſto de'colori,
Doue ſe amika vn ſprezzo de‘penelo, _
S’ vniflè- in 'zirogeon queſto ,econ quelo , 'Lr -
Sertopitor tra -ijmegio vnde’imiori .› ì - k:
ilaria:
ma deltuta ſ 1Îendor',tuta2‘
Foraboſconù: modeſta, "
vedemo-
ſerſo-Giesàbambinpiegarlateſta, , . ,
ECl,ÌIÎCOÌÎUOdffiſCEÌdlLÌiflÌW-g::z
zirarqueſtb- insùzñl’gchioçoſièruemoa .'.:.:~
r . vhs-…3?

)etalîſorte
:he vir taljîiſ _. òn'oſo ~~ ~ ‘ ì
qä‘ſhí'taz-,nigilracol'oſdv , : --siv
~ .
ſra’l ſererr,e’ _ſpſendbt‘chiaro-lampíza‘.- -
d‘el’iſt’eſſo Autor’con‘ quelbelzfarp; e ,
’e;d`emoçbr' .lo-.e …l'a Sàmarítma'ñ r_ ›
il p 'up-:ron altroogtr’vn‘zſe‘jnganazë
ferche‘ghç par'de vederli:tirar-lara:` ;a :- i T2'
<Liberr'pitÒr‘,eñCaualier‘ , * e _. "
ſedemo el vago Adon, che ë’apontovn fior,
)`ormir rrà fiori con sigran ſhot, L . z
Ihe‘ogn"vnñçhe’lvede,ñgode'das piaſer‘. .
lVechia ghede P‘arisla ſentenza', :î` v. .--`
Lapreſentë con'rarabizaria,-.- i; ' Wa*
Qandoelfdè’l porno aquel‘a bela Hai '
’enere,chein,bel`ezza-hà preminenza: -7 ‘.
Ss 2. Ghè
naar; _
Ghè vna Doninafe voi-ia purîaudarlazfì 'è,- i
De Rafael molto legiadra,.ebela’è TU é
Machi la vede-perde la faueia , ñ *Î ’
E ſtupido
- Diria ſtaria ſemprea
che d’ Antoneloda guardarla .
Meſſina ~ i . ì P' ` ~'P ,r *
Ghè vna Madona con' vniibro‘auantir, 3, 1
Che de ſto Mondoiſtudii tuti quanti- L i .-‘
No’ighà certo vna cola cuſi fina. ’ "
Diria che ghe xè pur del-SW* _ i
San Franceſco de Paula, cuſi bela, ' ’ '7
Che quelateſtala par fata iti-Cielo: ' ,
Ma no’fenirò-rnai-,lè me ghe meto- _ ,
Sefuſie Parmeſan,voría chiamar - _- ² *i
Piode le Gracie quel Parmeſanin , -
Suelto, e legiadro più d"vn Balarín, ;j
Agile( ſe puol dir ')*delîvento al par- *'Î_ `~‘ ,
Dequela venerabilc Maria: . -, ‘- - ~
Voraue-dir gran coſe, e ſauefl'e; ‘~² “'- '~"--*
Eìvoria far cheogn'vno‘la-ciedeſſe* “"ì È"² .
lil-più belxſiordequela- (Salaria. -ì‘- -- - - - -
E, ſe naſtuo Taſcam, diriache’l Vinci _
H'àfaro-divna-Dona- vn talîretrato,—x “2','i
Che vn’ altrono’g‘he-n‘ècerto siî- fatoìzî~ '
--î
Chicercarutoel-Mondo-equíndirequinctî.- ì.
Eſe Fiameng0fuſſe,_cenamente- › - ‘ - '
DiriacheAntonio,-quel’V'andicli famoſo;
Hàz-ñto vn EeeHomo-si›penoſo,~ z - -
Che dal dolor fàlagremar la zente.- . ‘ ' e
Sefiiſſe Bologneſe,purde Guido- - ' ‘
M'efarauefentiradirmhe Amorr ' , :
Tarnſſeirrfazzaa chighè lèruitorzi “ '
Batuuaeaſotalîfaraue ínuidoti `ì '
. , J <- ç, .
VE N TOΑLVlNTi‘O. e ;za-.j
:l’Olben ſemi ſuſſepaeſan, i 'Î -'.~-" i 'i ; Î'Ì- 3
Diría che do Retratipicenini -i ' r * ~
D’Homo , e de Dona val mile cechini :
Ne mai me ilafleria cauar de man.
iè’l famoſo Admin , che fato amante, ,v~,
Per Dama hauendo el 'cuor tuto deuoto,
[Gran poſsanza d’Amorl) che de tróto
Defauro deuentè pitor pre 4
vede de Cuſtù la Pecatrice,
?he co’lrvaſo d’ vnguento lagremoſir, ` , ..r
Dnſe elſo’Redentor,tuta ' ‘ r
.'hàhauùcerro vna man moltotſelieel- ;' .bs .
ripodeſise,pervirtùd’incanti, gg', -`- Az) 'p
mdarme in ogni genio trasformando,gf ,- :z
'oria tutii Pitori andar laudando: .-ñ, 'z ñ: :i da_
fa vnſolocuorno'ſtpuoldaratanti. g, 3.5;.
anzeègiuſtocotne vna-canna ~ .1 :za: i) E ,I
›eaneli,›ointuna ceſta le eerieſe, 1K ,ma
heatioîzhemvnagheneemedieſez . Îſſv'lſſ
"uſi el di oorſol’e parole mena: ñ ' Ty
ecanodal trozo aneheſta volta, - 2' fix
r
tralaſsoeldiſeorſhzde Pitura, ñ r ,. ~

LM..
l

-, Ar
audando vnzetaeper.no? dir ſcultura ;z 59,” . .
'u . ,. .
».

'o’ credoaſacithetoaiché 'me aſcolta-f_ _') {-i


'n tocode metalflna par GhC’LVÎHZP-"m .i- ai} ì ~ Vn gere-lb'
bronzo-dell
'onzo certo no' l'è: perchelx’èſato z _‘ z Sanſouin
"vn raro, efquiſitíſèimo
ſhrſilaNatwaaio-ìghe cat-ato;. :`.J-::-:';
.-~ -' -_. dal Sig. Ra:
non Tallin

:demo Giesù' relsuſitàz @i ,-z -_ ,-1 ;22,3"


)fl vnamafin ' " uglf ~ ;Ìſ ’
IC do al Mondo hauer porrà- la vira, ,A
rtro ocortlacroſe in-Cielo—el và—._
`;Le .nznrezzrzn’mm.
DeſhraeIPadreerernomzeſtoſo '- '1 .-—; -zj L.;
Ofl’eruaelîbel trionfoz-e'la Vitoria: 5) ,- , -Î ñ_
Contra el Moſtro d’inferno, acuto glam':
Se ved‘e el Paradiſo luminoſo L_ ‘
Per rrofeol‘zbel’armz deToſcanaz, e-:-.,- . . _
Sigilaeìgrmvalordblsanſouin'; 'm- i r’! ~ - z
GÒîl'diml’Autor-zde-queflo ëFionencínrz: ,V -
Degnopremiozvirtùbenpiùzchehumanz;
. Er.Non-.hà`.da' aſsar molto,che-in perſona. ..
Voi chez-Vedemo: el‘: ſtudio turov quanto z .- ., . ‘
Eſtímoche’lBaron-tërpuofdänvantoi r" ‘~ -. .
Che’lſoo'rra i.- piüſamoſirhäl’morm’z. i
C. Onoî’ghe-dîgo-ſePhä-dàreſtarñì z '~-',-› _`--.': '-2
Ec- E.mi-îcorrzguſto~,\çaroilí nno-Compare, Y.l ‘~'‘
Amiratiüaa ranrecoſeìrrarefiz -

* Anderòvſt‘e belemaconreiwſar… …>2 *M


C. Zíàcfied‘el‘Sàl‘uiáçiÎíiflmnriſſAu-oríi ,Î
SemaintraiftoînaÌWgMWyr-ifl e( .r
TornemoeÙWWd’egmApçle-;nzz ‘
E rnrrudhſemoàneorzaìtſoóìſiqolbri'..x e 2?; i: ' '- i) ,
Mini-im ChideſtoAuror-vnolë.vedhrmrzñlflotíhgna4 -. -
ni m Santa
O fauola d’An—Îoçüflàzgavſiemwfiiy :mais-zz :l
Vaggra‘SÎM ' "nnoſaj obnsbuil
hCèGi-lmähi’z-d - * ' ,` imoîz-.n‘o‘wî
Ghè Amorzzeflîdierpaponzfiàcſemuc.- :r: rr.- 5;:
_Ljorrgmezdíîämó’ri-wdei-Pääſèri: *.
Cheſpefio-caſcasandäeleflolperim
Si-çhei-prou'eifij reflex-;ai‘
(è ronferrrrasveri?,`v 1?.
'Fighepurarigàcrudbzrirang-'Ìîn;mia z--î-Δ. -
Nfflaìvpſtáñtevälìlìîarcmeſb frèzzeçrñ ': ñ
Anzrpódìemodlrzchele'belezìeì NF ‘ "
Morſegw come biſsazel zara-tan.. -
'Fare
VzNToÎ-Qrrrtm- '327
arecordiſtuquandoscheanche mi ;offri-z rr
Timeſauìzurlarzeomexnmdetoëx- : .-. w. -.‘
No’vogio dime’zſieſtu rnaledma-r . ~': è! zz? ;
Mebaſtacheaisiipontoza‘ficbetiag- -. z;
Da
rntiùipidozſetihàhauùlafireca
quela Pſiche,elCieIoteararenta:.'71 , -. ,._.
No’teinuaghir,per,yoder fladepenral. 15.2 t
Chequeſtapiùde‘quelate’h ML: :mi r3 . j-
rtùdelSaluratigranPima z:. -. :ziii'ííìíJ—Ìçr- -;`: i".
Dheeonvaghezze-,eſomdeuſi hole”v '1!'
Puolſerir co’lpenelfinaleſtele, J*- ’4 .i r
Eáreiſamaqrarhl’içſtàſſo Dim-aſhley!” L a'
z p1 ec e no' ae .` ai.:x.>-:ì;Y.-;EFt›-›"{
Denominardela @áW’rínflanP thx x' -; izî-.Î >
La Galariade'íqnadriyche {brand 'xórì-:ì‘: ‘. î‘
Laſaríaamolte,-co’ſe`ſe1i›eelſazr‘o.v " -'
cavia quelMoromqtyrlefllBeigamaſco, .. ~~ z. ñ {mg-1;}
>ereſserzgranpitor, uo,eva1enre-,«:sz_-: -. ; . ema-i...
il vo -mominar ſegui-ammira, ?é -.~ _ r‘f~ 'VF-M"
:he ebonammealîífipienel taſco. ,1, _z m °""°‘
èdeírerratizmain particular \*~ Î- - s... -- …i
Del d’ vn Sartor, sìbelo,e sì benſato,`
Ihe’l parlapiù de ua] ſe ſia Auoeato;
.’ hà in manlaſorëe ,e vù el-vedè atagíar.
Taſso xcoìi brago'nie’l Bareton, . .r …
entàincariegaconvnlſhroínman ² :.ñ *Il '
'à ſtupir,fiincantar;1’èpiù che human . "z
Elvogiodírſfl’hà proprio del Zorzon. *
altra de ſto Autor digo,e no’ più: Tician ſa
loltizaretrar Tician da lu mandaua 5 '* iii-:ii ;ici
:tempoalù medemoghe mancaua, . :- Moron.
Ìo’l dir; ſarò ſemijzcórèdalù.
Laſè’e
33.3 'BNÌ’ULWNTOJ
Laſſemoperſtañvolta’elsaháaüz… ~_ .. ; , ,,Lz ~~.—
Eſe nonhò-parlàeomeoqmxm;>. z; =*
Forſi
Sebcnle
che zanze
vn’altra
no’fixplíſseaífath'
volta dll‘ò ben: :w
* :z .3,.
Zambatíſta Zílotí , Autorçìdegno . …a 1 n - *
Anche lù de granmachla dlarçilìclo , _
Hàſato nudicon sl gran giudlclo, . :-. z '<2, .
Che’l nacuralnon hà tantodeflegno. '. ~_ .—
El ſo’operaryíùquaſi ſempreatreſco; 2':. -:;..\.'
Opere del Patronía certo in lù cufiſtupenda; . _l . 1' >
Ziloci in Che no’ ſo' ſe m'ſsun sì ben íntenda- - -- ì n‘…
vicenza .
Come lù inteſe dei peneli ela-eſco.
E coſa chíarache ehívì‘z Vicenza-- :-sl' 'Ji-.`1~,’…Λ:›M
Cità pizzola sîçmáſingulár; vb ~ñ -22 .m :-ſ'z
Su’l Monte de Pietà p`uol benm’ír‘ar .. ' in}
De ſto Picor la rara intelig’enza. ` ` ‘:.‘: x.. î
Come anche in Domo ghè do palea ogíoz` , ':. *`
De tuta perfecíon,rarc,~e ` , : -2 -z:. L
Che ſenza fin -le lauda quei , che intende z-w . ſ7
L’Artevpíù de cuſi dirno’lghe vogío . c, *z Lxzî 4
Lamachía venetíanaèsíí trance, 22-1 :n.12v` .a
Che la fà zauaríar iFor ieri: .. ì E ~ ‘ ~ ~
La dà dcl’Arte i fondamenti veri , .
Soco laqualſtaaſcoſè'índuſtríe tante. . ~ ' '
Per machiaíntendo el fa‘r che-lefigure - n :-JÎ
L’ vna dal’altmſe deſtaca ,eſpíca , l z.. .r--; ‘ .ì
E farcheleſecau' ele’fefica,v ì, ~' f’J-'l \
Con variecente piu chiare ,eplù ſcure. ì Α `
Ma’l Tentor generoſo vene-clan,` ' ' ….'Î’
*,d

Tentor, che hà tento con sìgrantentura', ' ’ '


Hà deſtacà comme ogni figura* " -… .
Preſto , e veloce d’ inzegno,ede man. '. h
.‘ O à
KENTÎQQFINTQ
El’hà ſato volaralÎocaſion , .ñ :- .-'ì
Per agiere-figure artificioſèr ì ' >-ì ,- ..
No' miga comevquele ſauoloſe ’. r -, Pala del"
D’Icaro,ede ſo’Pare,cheèſincionl _ …z Alcar Ma
zorin Gic
Vn’~Ghe
eſemplar
portodel "ſentoreto
iperſetoz,e si ſolo
amirando , - ; z',
…J. i' ſia ele-PP.
Geſuiti del
Teutoreto..
Che a i— Ge iti xè ſu l’Altar grando , 'g r che no* la
Lä-tute
DoueleMaria
maniere
và in
gheParadiſo
xè vnie:a volo. ,- . i,
, ;ing-3 aga tuto
l: oro del
Mondo
Ghè Pardorveronelhghè Tician', 515,; @A
Vn qpadiio
* Ghè xë’l Schiaomghè Giacomo Baſſana ~² z che ſe puol
Certo che là elghà meſſoremanfffipiew ~ z;z ‘ dir vna Mi
niadura deli
Ancora cíhàdel noſtro ,Tentoreto _ , :z i 1 1,…) Tentorcto
D'vn gran ſtupor biſognafarmemorja, j A) in Cà Co!
rem-ñ
Che tanto piùlz’ç de grandezza ,.ergloria .z >1
Quanto che’l vedo in pizzolo quadrato. . f.,
Perche ſe’l ſormavn quadro come- vnñmontez, . 7 .1** ‘
No' meſtupiſtòzben-ſe vn picenin i ñ ~-.-,
Mi ghe ne vedoae alîîpra vnbelî íncin'n _ì'n

Ghe ſazzo in-zenochion con le zonte., i»


No"miga.percheſtimael diligente?,- a 7.4 ~
Perche ſarò di ogn’orad’ vn vmor a
Ma perche vn ceruelon,pien‘rde firrzor ,,
S’habiareſsoltoad’eſser sr‘ipaciente --ó »
L’èvn San Zorzi acaualo brauoñ~,ñeſor-te,P , _ :3;
Che deſieonväcon la lanza in- reſta ,i . t *z
Eama’zza el Dragoyela Rezína reſtal, - z ,g .
Libera dal ipauento,e da la- morte_r r
. Queſto-a CaſaCorerſècorer tutti:.- l- 'ñ - ~~z
Queſto ſtropa laboca,einchiodai~dentii~ u,
uz", A chi-de i. Veneriani maldicentie
Dcldlhgentelàghèhon,efrutí., r.. ._ ; .. g‘ _
{i ‘ ,TF , VW
”o VENTO"- .QVLNTÒ .
Veritàco’í sòpíe,ſemprecamína :;
Chech'í hàvna borſa*gkandade'ecchíni*,'y ’›
P‘uolí farper ſpaffäín aqua‘paflàflni, ‘ e'.
Ed’vnaíanzaínfin far-"ìvna ſpina. ,- ñ
Del Tentoreto- dîga pur ch'i- vuol‘, ' '
_ Che chi’l sò gran íäues eçedè l’audar ,g t .
Con pizzol‘o (Caſier-penſa cſle’l‘map
Se poſſa crauaſár drento vn’
Dàul’o- É
Pàulod'ouete l’aíëío Eintuncanron ~`
dilcu) la.
'Pitura … ì
No’ghe xëd‘ubí'o chechi'chfaro ſplende",
Síadoue eEvuol‘piùílùcídò ef ſerende ;i
E in vl'timarſal'uarsñ’'vſaelÈ più bon*- `
Chíevuol‘ dî’vnquad’ro nobſſeg, eamírando
G’od’erconf‘ochío L’èſquíſito , e’l bel‘o ,.
Vardà, l'a-z veraflíìnagínedel' Cíeſq`
A Santa-.Catarina a l’ÎAI‘tar‘grandÒ . t
Doue ſè-ved’e in grant-trono aſſeſá; -
La'gran‘MadÎed’elCíel‘co’l Bambine tor,
D’cl ſpofàſicíd a celèbrarlñ’èſew,
C‘o’l' eſèquír quela cüuínaë vimpreſa! ,. _ -
Pompoſa. Catarina ínzenochíadaë ;i -;*
Stà in- atomaçſfoſoz' e reuerentc*
Per receuer l’anelo obedienre‘,
Ogni'icſezparchè in Cielſiàſtàſormadz.; ` '
Gropi‘d’Anzolì in fozc p'elègríne -
Cìrcondà d'ogni incomoclgranffupor‘,
E ve* cauañd'akſèn lîàn’íma, e’l cuor.;
Muſicfiecefdkíalſiormedíuíde.. e113'
(Del-"Anzola, veffiode‘raſobíànco ,. "’ - ì " ~'
Regulàhbamacmgrangìùdìcio :2 , ‘
Pmdecuſr:[103]* puol-farrqu‘elTofi'cío r.
,Fècomeelmmral' nepxîì'nezmanco. — d
.
\

Ma
ÉÉNML-LVÌNIÎ- Bas!
aCome
qudrebeglze ſtà apwſsofluele notë'Îx-- ~it** …fl`. ìx ì-
Îl’eſpnmchenmwdeuot’ol-
ſçlväcaäefluqucàn sì pelmotgà e _2
e r pon ea, -tenpoflq e. .'
vardemosùíncielmugbevedcmo
Putìnìy-cíxcondaírutídcgloría, v -';-' .1 — l: I_
Cheîacoromflpalmamex- Vitoria, ". , .;. , ì;
Portaal’iſteſhsantayaDíomedemo; . .ì . ~'-‘ ’
puoldír che’l Pjcogperfarſtiaſetì, '
Jflolîhabía impal’cà, r]_e,erubíní., ~~ . ì .
Iſmeraldi, cſafilipiKÎ-chflfinìzñ ,rg .. "* '
Zdiamantiputflèimím 'ec-is` fl . un
›er condíria-,el g’hábía ,parſo-fiori ~:.Z' um.. ñ
[più zemüí,-d1erenda e] [guance, ..j x: …ì
Zon'le vaáezzcinſiemenme name, fl.
;heNatucapuól farro” i .ſo’co ori.. ñ ‘ -
mtra-íſpoſalícíjpíùemíncntí, _. "2 L
Aleſſio vn xè 'certo,Crífio.,-e Catarina; Î
IaltroxèLSant’IſapwehRflſht, `. i
tela deÎCíel,-c`hedmnínaípíanetí. .Î'²-. 2
primo è ſingular, Î’altroè perſero; , ~. "J Swan”
,apontotut’idod’vna maniera: x deSJſcpo
.'ochíÒ varda elſcgondoffldäedefllbím ` 333233*
”bensì medelm Ìnqudîogeto. -. L, dcl’Eminë:
zenu'flàdclsamdoteiàma, - P‘- :ur-- .i jíjáffä;
:he lígaùÎCíeLe--ín -te’rael mè., .m .
àreſtar chi ſeſia tutoñíncant . . ~ -‘ -'
@efloxè vn quadro che no’ghè altrettanto. . _“
erqucla-íingular naturalezza:z
u' figuraètgtammuegía, ' ‘ - *., .
ì; j;
[a molto più pcrquelagran vaghezza; - l k ñ~ ì
che :Pitura: Veramente-regia!
T c 2. Anzi
:gl-;3,7, ;VE N’Ì’Ù .QVÎN T O .
Anzi `( ſeghepuoldir) piùehe erninentó, ,TT-'JP BM
Che in dignità eogniCorona-z ~ '1T' `_- -j
O Caſa ben piu d’ OTO volte BONA;T 7' 4 f}
Godila' 'con raſon felicemente.- v z ì É - A
Cireonei ~
L’iluſtriſèimaCaiä Bonfadína , ~ mmm-e)- 2
lion del Si Per la ſo’ nobiltà chiara reſpleë'ldEé’We T; Uſi] i
änor de
aulo in.»
Ma Paulo de iluſtrarla anca pretende, “i 1-" ì
Cà Bonfa— Con vn’-opera iòe5quaſi diuina, i', '-32 "‘
dini. Pitura precioſa veramente; ñ `β`l x JJ} =²~z Îì‘ Î
Doue oferta Maria Fa ìin- zenochion -' “'Α i
Del bambíneto'CriſtoaSime‘on, zi-»s— 1'115* ,
Tuta modeſta ,etuta reuetente. *'ì "ñ-T--î ‘ 1- fl.
Oſanto SacerdoueaOVechio degno -ñ 2 **W -~
Che me
No’ ſe teihlpiſsoſèti
porza in brazz‘o
hàdeleldiuin':
Dio bambini`
q —‘ ix'
Perche ti ha’l Dio’del’ VniuerſtI-inpegno‘; - ‘
L’eſquiſitezza , gratia,e’legiadria~ 4* ‘î i‘ '"- ' ` '-ì “T
De weleDoneflhelàsù-cottiza’ -ìó “3135;,
Maria , xè tanti Soli, che lampiza Î-'ó ü Ji] »i
Efàl’amiracion
LeFà
Acaſoſeretrouaa
figure reſtar
druerſe,ìcl1ein ſtupiti:
que uel
die-ogn’vnoſtupiſsa miſterio.cÎV'z'J'ññ'U--ì
Tempio ITN-'ñ 2 ñ - ñ'
in muodo‘ſerio.,

Col dir :queſte-'a Natura è vn~vero 'eſempio, i


Ma queicari Putini,chea~ quel- Carr "Ã'z- Î--ñ- -i'aìs' -Î-.Ì

No_’con
ire!çon'gran‘purità-vez'zi-
dela Pitura elquiſitezze
, e carezze_
?1 ‘ , Ji ‘* '
,. 'mi *j
.Chttren ;mat zogia , vgual’ aqueſta ,in matt?j
Tre quadri Tre quadrun tre ilullriſsime Famegie- -Îî’tzſî L' .
de Paulo,
che porta
Se troua de ſto Ancor-,che èſingula‘ri,í "P D‘x
cl v-ÎtO del Precioſisin-eſtremo ;e piùche rari 5 t. »L I 'n KM
ío'far.
_ Che fàinarcar, per gran 'ſtupor le cegiefll'ñ
:K
A». . v
Vn
FENTQÎQWNTO. 45,375'
Vn xîzl’Euro da Cà‘Contaríni-s *’ñì~ ’ ‘ '- ñ j-'Ì ~
L’ altro xè ’AleſsandroinCà Piſani, '
Equeſtozehela Famaipiù lontani › “ 3_
Chiamaainchinarlo inCalàBonfadini.~ ñ y
No’ digo-Che’l ſia ’l primo,ne’ñl ſegondo, ~ ‘- `
Ne’l-terzq_ de ſti trè :.ma digo ben , ì
'Che da i , blíehi- in poi-,niſsun s’auien
Con que icliicercaſae tuto el Mondo .
Decon
Virtù lori’aaſanta
le foîman Foſca,in Cà Donà,
porte-corona

Per auer vn Retrato imbalſemà


De Marina Dolſin-,nobil matronañ.
.Aua de quela Caſa,che dal Ciel ' Î
Produſe-tai dolcezza in quel Palazzo,
Cheal parangonxè inſipído el melazzo ,
Laconfetura par conuerſii in ſielñ.
Renato vcramente,chele Grade i z'
Tute s’ hà vnî ,_ Per renderlo perſero .
Pauloti xè de queleel predtleto ,
Cheaguidarteelpenclmaí le xè lacie. - fl
Mad' vna Dama Ebreal’alta belezza ñ
Me introduſeaParigi ariuerirla; ñ
Doue Momà-de Talemon ſeruirla
Procura in Caſa propria, e l’ acarezza.
Dama príuile ià ſeguramente‘, '. e
Che nono antechein tuta ia Franza f
Atal Nacionno’ſiapermeſsaſtanza, ' *x Path
Moi
Reſta èben viſta.,eſtà-libetameme. 4 . ..'-I _ Tale
OBerſabea rezina in laPitural - ' " 'v “- - 3'
O Rè Dauid monarcadei Depentil ‘ '
Come par bon quei to' bei iineamenti .
incuſi maeſtoſapoſitura-l _ '
*.a ,ñ I
Vera

~ Sari ?EN TO L'UÙNÎOZ
`1l
Veramenteſe Dauidcuſi bela ' u - -
Viſtelaviua,comeſta depenta, ‘' '
Certoche’lTrentaperaa prima ſpenta
El lo vmeſſe acaualoſenza ſela. -
Ì’aris Bor Merita eterna lande el gran Bordoni ñ ñ —‘
don amo ln la vag'hezza ancora iù eſquiſita,
:oſo pitor.
Dileteuole ſempre,e moto,e vita '1 ‘ ~
SeEldàa leſo’figure in concluſion;
puolbendirdreilvegneperretrar 4- `
Cupido Diod’ amor,parron deicuori; _ i,
E che anche lùco’i vaghi-ſoì-coloti ,1M “f -zf
Elcuorelrobaaogn’vn, perfarſeama'r-.î-ñ «ì x _
*Vna Mado CertamentedeParisno’ſe vede '~ _` ;7 ' -
na con al*
tri Sanri,de
.-Intutaſttrcitàcolapiù ia, a '2 x
Paris,in -Ca Comein Gaſa Venier antaMarínfl ~
ſa del Sig.
' Procurato! Che inParadiſo apontolaſe crede. ' - .
Venier . Oehebelcoloritoloche vaghezzal -' 1 L, - '
Che
Ghèèdolegiadri,enobili
Chriſto ,eSanZuane .oche-Panni!
Bambini, « ì
No’moſtraelviuomaital tenerezza?” ` `
Ghexè vnpaeſe,cheparcheNatura~
Ambiſſad’hahitarſttosihelo: _ñ ` › ñ -ñ ~\ ' ` 1(

Sant` lſepoè lontan co’l l’oîAſeneló, ' ~* ;


Cheſepaſcedemorbida'verduraíì'ça-5'
SeſàîlBaflan_.,co’l ſo’penelo adorno, #3111- L F— ² ſ".
Renato de
Paris in Cà Luſeramezodi'l‘a ſcuranore; Î’Î, - ’
Donà a S. Paris , co’l ſo' ,conforme dote, -’²
faſci .
Fà reſplender leamezoózorno. - _
Vedemo AluiſeStela padoan., - “ `- ;ì ‘
In la Caſa DonadazaSanra’Foſèa: ’ ?ñ _if f' - _
Sſela s che non è mai per eſſer foſca ,i e
Forma da Paris con le' proprieîman . - *- l Y
' Vera
VENTO? LQNVlN‘T'O- z z5
Veramente quelviſoèvn chiaro So]- " '
Che l'umiza la ſtancía tuta quanta :ñ
Si che chi’lsì vedeper ſfupor ſerincanra:
Perehe più bela idea far no’ſè puol.v
Vn’" altra marauegía del’iſteſſo _
Mejvienin menre,e‘ghe ne‘ dago parte.
Là benſe vede‘qua‘nro puol far lñ’ arte ,›
, E ſe’l viuo elpenelo hà ben- eſpreſſo . › -
La befai‘deadelRedençor del Mondo,- ' ' carino.:
Con IaMa‘dre ſantiièima’ in' concerto, ñ "33;' j:
Ve rafigur‘a‘ el Paradiſo auerro : , 8;… Per
Più: che voraue dir ,più me confondo.
Pitura ſingulanſquiſira, erara,~ſ- 7 ~
Che al’ochio human ſe rapreſenra viua ;
Habiſeadar‘ perrvíajconremplatiua
De la D'iuinícä vera tapara. . . .
Toca ſta ſörceal nome de Z’uane‘, '. i
Am'ígo de‘Vîrtù , Caſa C‘riupeli ;. ì
Lü'godeiſrucide Si gran peneli ,-1 ` -. ñ
che’l Diuínnefiguraflín- forme immane..
Per Vírtü veramente, eper, valor, '
Derítrando da vn Pare cuſl degno, .
Che liebe ventura d" aprender deſſegno :
Dal Tencoreço,ſo"gran Precetor .
Merita mazorcoſe5elù medemo ,
Ala copela,etauola rotonda
Srà con chi in verſizar degloria abonda: .
Ma non hòpervogarloín man bon-remo. 7,
Ma tornando alBordon)'concludo in fin z …il i;14‘
CCome ogninobil fior,
Treuiſohàlvn che Mazo,e
Pitor-,culi zentil, . .í Q .f

Pazza ſpanarperſirbebvnzardm.; o chi


Vol
336 VENTO .QVIWTQ‘.
lie-OSco
chimachiar
podeſſe Venetian
vnir ſto Color-ito,~ '
conv la vaghezza‘;, fì
-La ſariapur la veraeſquiſitezlza,
Per no’ paſſar de là dal eſquiſiroi!
C. A parte ogn’vna de ſte operacion
Baſta a ſar ſegnaiatavna- perſona ,
E ſar che’l Mondo in general raſonaz,
Tuto deuoto ,e pien d’ amiraeion. -
Dalceleſte Retor no' vien conceſſo- ñ
Ste marauegie vnir: pur tutauia -
Se è vero che s’ vn quadro* ele ghe ſia '5:
Se puo] dir vnalvoltañ: ell’ hà permeſſo .
’ Queſto xè vn quadro, done elzgran 'Fieiam n
@Ladro
*nico al La prima noſtra Madre el fèsibela,z
Mödo del: Chea finir. elmeſtante de la- tela ,i
Ecclemiſ
ſimo Sig..
Forſixghe parſe ſtar tropo- lontana- i '
Procura- -
tot More—
Si che’l uadro reſtè cuſi~ imperſeto 5' -
Eni.. Voi. ir laflDona ſenza el ſo’Conſorte-:r
Ma brano ſempre mai, come la- morte z,
g Feni l’A-damo eli noſtro Tentoretoñ.
Per zonta ghè animali cuſi~ viui,ñ -
Fari dal grari-Baſſan ,- ſtupor-del* Mondo ,3
Izquai ſepuol bendir de tutortondo -l
Fate auanti eloquencia, e loda, e ſcrini-v..
Ghe xè mo? anca de più:: conman- maeſtre
Quel Lodouico Pozzo-da ”Freuiſo
Ha formà in tun paeſe el Paradiſo,
Ata] c oper. dir ;più-halo`
exgreſto-è-l’ delë'Fereſtre..
vnicodel': Arte, ì \'
E’l‘più el', che ſe veda a'noſtri zomit
QLl—àig‘hè'madìia’, ghè forza , ghe dintorni?,-v ‘
. TWWmdflWBhW-aç inſieme, eaparte
' a
WN-TOÈQRÎNTOJ .
Tocaagoderſteperle,ëſtirubiní ì .. ì .›;~›‘.~- .I
(Percuíìdùçper m’ìghcdirPítura-)' uì
Douala dignità-M hàiſeguçag , z-…› o; .-z, :Pf
ACaſagloríoſa-Mòreſiní; ;.-î . .:.".~-\'.~'"ì;'!'__-'Î
'EGMO’
Píùno’ſe
veramente
puo] apontol’è
brämar: la`xè
vnazogía,
così: \- ;Lì-;f ²` -
La vogíoveder certorvndeſtíî'dìç- ~ ñ -
Son tuto curioſo ,epíende vogìa e *i: ‘ k; .- I ñ
C. Sela capitali!, làzèperwder‘ ..a ;,'.~›.',' ;xl` ;0 ;- Azz*:
Amiera modemíxequadríî ` Lil-{1303111
Douefàl’Arte,~ala Natura i fighi: .'
Echíno’ívcde,cercono’l pdolcred‘er-Îñ .~ ñ’Î' ' n ,
Sepoderaue ancora repi’ar =.~ .nr-hit e .~-~;_n…-_1-n-;
Molti paníadari, nenti 2;* 3:43 ;.-LJ
Al- colorito, che x concludenn'g-j e) aìpdtzvíjó‘ìì
Per far più diſtíncîión' dél’opemp .z '>1 DJs-;nl o A_
Ma no’voraueín uefioîeſier oedioſo‘js-Î -î--l-ì ›‘ * s"
Ne co’lmíoba ` fiilrenderghe nauläzñlxqn… *
Faraue ben píùzwlentierapaulä; J if: t; 1 'i
Deſeruírlapecòſmprevovgíofòzz .:- . n: .31:- , ‘ 1'
-EcóDisè pursù-conognÌ-libqrtà; '. ſ2Ì_ſ`—7I$DÌ'1. :Et-u ;112.1
Turi-i voſtriquaſidenentar
Chemepar penfierí- infio’cerior
pitor LLI-.:r:.
'zz-if; .fl. (4:12:
;- .ñ‘.
Aſentít tantc,e-cal.fi1tilítà›: Î ì‘x ' .«. j j- .=
Preſto via , tra leman tiolè i penelíçî ² 3 .. … ñ .1.41. r
E eomenzè'a ünpafian conícolodzn ."i; J'LO 'ñ l
E came, eíàngue ,e vitaín sùi teneri' M3531' : ì
Del-guffo venetianà; Via; dbueſxeliè". c Iflnzí
C. Meterò cao da niouo c'onTícíany-Î muy 3.5
Econ quei altritutí deſta-claſh., 's r: 'ì Î
E in ranno, che vn’orecaancòrazpaiſl 'i ; z* ;i _ ;ſx-j_
Le cane ziogheròzche hò-trale man. m.) ;un _1: .r.
**G E! .Dim
\ ”,8` marz-oramai!”
Digo-,cheiièpebenzchela Natura: 'xs vs:: i
Formainelraueadetermecheper ’ i… :(2)
Se d‘eue vſarleterepiù .del reſtogn.- ;b .:2, ;i . .I .-Lv,

colori”; Perche [etere è‘laforzomlaldürra. :o zz. ..z …3 1*. ‘ A


b
.md-…c Pereſempio biadetizzalr iam,... …zz-- zz? I.
;xfx-i; Smalcini,verdi,azuri,ezalqliní, .1.51: .›-: '5
.e. ‘ Etalr,chealtrirſtima ſarai-hm., - :a r
Ilíhàcazzaidazbandamti quanti..z ;'
ParIo(comehòzàdito;vu.-altravolta) -.-;-..-.i-,~:: `
Incolorirlecamlegchdinre’l- reſto: , -- ma x, .1-.
Ogni color :tè-benzinaio v,qua'ntoaquelw i * "
Cuſi quei valoroſili hà reſſolta. ' _ .r i
Eſimilmentee‘l luſtro ,ele-vcrniſe, ~:.- l. ..o .›e 4-...`
r; ;WLW-.ro. Chefiiù toſtoíghechiama . frabi-m»
Perc ele carne naturalàepureîí, . -lo’k {A
No’luſe certo;.el;narur²al ìcldiſeme x. .‘ - iii : fl
Ele qualche Petruzse’azroſcarabeav ; mal!.
Seimpiaſtrael viſo, con tal. ‘ 'on .1:3 :-ì/î
Deparerbelmodeparerpiù ;311.3 2 -ssirzrxfi
_La puol dir, che l' hàcl riſo ,nio kia.; :zi rin-"ii .-ſſl
EiForeſtieri oertoin quela parte omar-r; :zziG .i
Fà tanto cauedal ,chelalſtrezzar irîloëz i ira’ſ
Alori ghè parl’uníca barman-;.9 … --.- -. :,.-!.Λ
Gheparchela ſigila tuta l’Aite. c ;cz-z * ,- :l'jÌ A.
Odecheeſtrazzeſèfieauedalî i:. i; -r \;i-rc-i`..-.’Î
D’ ogiod‘_auezzo,-maſtieizeſapdraca-z
Etrementma (per.no’~.dirrriara-) ..r-,sfizi 'a ññ a: l
.77"83
Robeache iluſtrerauepgni ſtiual. :3*: ("ñ ;riff l ' l
Sepel‘ſorte quei noſtri gran: Pitor-i w':- cë-rÎ-.aîfi. .L
Hà ſato Yn’armadurafln yaib d’oro,,..ip i… -í
VP ſPCCÎPO_ reſp‘cndenteflaltro lauorozr.. x.; E
ñlllhaſau ralu'er. co'i colo‘ri.~ 32212;? non:
1h, ;AJ ‘~‘ `z‘" v
'NI'0.1 .Òrmm WW; ?sì-ſi...
WWW-l è Ec.Dísèqualcoſaſoracìlcoloùsz-²fì i :Nbc-'<- çLÎäf-id -
Da níouosùla ſhada‘- foì’óſtlmîgçuzrinf wp. z
W

OH:. '-I:. f'.


Zà cheífbrezza ddepenaei-ñde
mm. :U: ì Edoued-ſo’gùëdícípvàe colpì:. - - i_
C. Tornoín driotxlçncazezde—íNafflmlíflí H
DíròqnqlcoſHperzſcmflhancçÌ-a; 17"19(
liní, - Chetimwea’wefletiudcrflzde‘ſora-;L ~' j
Pereflcffcomëhò dimJwpííM’* '-jſ i Î_` ‘
ldííèqucſtomufemoala îmañg
Weflaèpsontezzafl , .ì _ "
Eflnganaídaſta vanazvpímbuä - ~
_ [ſe preſſum‘ed‘clik-depíùíflùñ‘a’.‘` ~›‘- ?i '5" ,
Laprontm'a xñmeterlëdauantií .' -›"-'
Vna gravida-cds firínzpropìu \' ‘ ' 3 .fr-c*:
Tamiſaryeímpaſtar—figureíncepíaz” ~~-* 5-_ na.
Eſenzanawra,far-caſitanrí.` ñ ~ *F
Quando lori hiſormà-'qualche {igm-á}` AS:
No’ilaraocapiùznomeínflàìvía" ""îñ !;í~- *
Ila tornaaoourírdeíòrafia - t ‘ ì *'
Tuta,eredopíañaponro lat-&tura; _ _ - _
Ne aquíſta niente: perche’l retoca'r z—-‘
Elual quandol‘è fato a‘liogo,c parte; Z "
Co’llaſſardegu‘eí fondí:equeſtaè’-lA1-t‘e-,"_;’ - L_
'Cheſàquoleí gumtendí-*zsmiñìz7 *i 2 Î ,
Olorí diſc: chíndcaîga vgual, `Î -
Omadlie,chexè tante Îſtelepurez- *ì-‘?1‘-
Reſtatmemachíáequelè-figuresì

. Lèlîîſorlmaelcoiîguènamrah i' I ì.,


’ Cîle
ueinvnír_
ſto ghi-:rar sì belöíímqplàſtàltàntö :’ "5' `---’›‘
ue `ecc) con‘ ſe ì » - * “i,

Ma lori e) fixze ,e ípar hffl’eä l‘ incanto: z


Pcrche’l ghç fàpausa, {e itíe‘n a ſteeo. ; ~ 11 v'
Vvz Se
` ì ,435; :dI-.Ema mmm:
‘~ Scdelamachia i íàudkehflfflóhíhmíh_ ~ -Saìfl
Iaätlildlcarauèîìffil. ſhÎ$8fä1nä05.!í”-fzſxt›xíx ſit} f
E ,,Îçxauçzq. umana…. L
Nc'í ghedícane macina ;Ama @leader-nek;- ?I
&mu-3;* Aelcocqjguçí @MM-”Www ni »zu-,T .”›
la!. We]yjçn
Che boçxw
.dal ,qaegflcſſsbedçMQW-z
ſtudxamndoflmgmonsnq
xè l’vnico. ;jap-Magnano ”dp-a ) flaſh ;xfx
Quei roſsi, ema'çaſdufc dçzcolonzn -,-_ ;233.193 i
Aci sfregauíqoîſhdſh quel {Wan-;g -
Fàle‘figure viuçbulçgamz v1! ;gita-2.3123”: 3:3? _
Q`ucilc ſàluſëiìçonymtkfldflpdomzuzìam' _ai i .
Qgcl vclar quela ſpalaz‘chîevàndmnmz x:.
(Del colmizzardeahiar‘o quela :diamo 7' *E _
Fà che vna vienauantíz csl’ alcrajrofia *Hi: '
O perſeta vnioſtlgrancondxmenmdr x -- -- .ì ’
(watrocolpi-dçſcuro comdelzſPaltÒz--vfl - ‘ -. a e'
Chea le voice ſe. miſsía non ,ladacay ‘ - x »ì 'ñ
Dàforzaalefiguxmeìledeſtacafl … x s ì
E le tondíza , e ſàsbalzar, in, alto. x ~ -;
Qualche rcfleſio done ellume aſſaz…. . .. .
Dequçl color ,,chcapreſſq ;gháopqnegfl i
Chic* _ ` -gLegal-wcgie-lc'pecfoncz TBÈZ :E ſoL)
E cu 1 e conqercàogni; gran maſſa* i3 ar?)
Talvolta in c’ vna ſifla‘pendadazñ 'z .-1123 'un'. 'ì
Con e] color- maſsizzo, ſodo', edura v: - .
Ifä la mezamatañ, e] _chiaro ,cîlſcuro‘y- m ›
Che la par came ,viua verzelada.; ‘…~' r." '. '
Queſti è ed‘PÈdPMffiEÌ-dfl miniera, 2'; 1: ,, _u‘ I
Fan' azla 'venetiana, ²®0cumcnci - ::ſi w'?
Dei noſtri Stan Picorí int‘elígentí , `
Strada perſeta,ſingular,evera. _` 'i ì
.a . , ì ‘ Ac]
A .ÒW .IQ-'P **Piet
I
Aelſarquelc‘nüfàíanzene'tenète 'FW-- ~ Pſ1 7?** In la falla
Depiùcdorigemdterlióiſiſeffiaîv‘x 'fx-;$11 de mimi.
Su la tolelaçonrgaiancdriaf ff i; *f Elf! ze ale vol
te ghe M1
Tridae,comeinfetſora‘aèl"›erñbet ~, “MIX. 'du i_ .

Conquela grammienciauepülîlëzz *f 'ì


Etemad’imbráxäit quaetwreure ;m3 q
L’è vn depenzetíyehe aponto no* val-;niente ,
Ela chiamo defatteivit‘abaiîsezzaî. '- -- ` ì" ~ ,
Ala prima el fenir detnto'íponto . 3;*
i i; ~‘
Fà cheſenz’arte reſta-cla 'pitu’ra, . \
Lſſsîaücflmqlaíuſseinuèriadurau‘ -' ‘. .- i
Ghevuolziogo dd teſta-',eteſtaaponto. ‘ ì .
Quelſechiama copiarquel_ , che' ſe’ vede': - ² * * ‘
Ma ſenza ínt'eligentia de t‘al’ Arte. ‘ b' ,‘ , Î
S’hjìdaimenderlecoſe inſieme, eapartea‘;
Altramente i .ſe inzampa ,elino‘lcrede.
Che par chealnaturalno’ ſe ghe poſsa
Zonzervnpelo: perche no' ilo intende;
E i ſtima , a fat cuſi , fargran facende ,
E i grarni el vedecon la viſta grolèa -
Soleua dir el noſtro gran Tician , ,- '- ſi`.' '
Che chideſideraua eſser Pitori., ‘
Biſognaua cognoſser tre colori, -
El bianco , el negro , e’l roſso , e hauerli in man .
Z daua ſt' altro vero documento ,
Che per format el viuo colorito ,
No’ ſe poſsa a la prima ( come hò dito)
Fenir le carne con intendimento :
la ben con replicar diuerſe tente 5
E che chi de imbratar colori teme
Imbrata , e_ machia sì medemi , e inſieme
Reſta l’ opera al-ſin quaſi che niente.`
De
"t WMO." i
IiForeſtieri
mete zoſo‘eägmîìla‘îiídìíaz‘ìyeffqwſ
elfar xè, giuſto'- queſto e' ';ì- 'ÎÎÎ
"if'l} ;
Tutivn’apr oa ’v tronerr-,e puri, r'
gîonaràiîrche’lſevedegàngmáèiito. - ~ _ _
E]Imete
con i‘nſisemoquelefil'mifianzes
i ² euciaaemu ?atom ſ7…
Lì: {'*5’*
i? Lóf-*v'J
Èghedikimpaſtatrtnalexèzanzey ì- :l
‘ vníſſetutocoîlpmelde varo-w íxſſ- lw ' **1, ,
Enogolſtanteche’l peîieflóſia quelo;v I uff' -", -, '
C e eruepervnir a oe’pitura, A141' -‘. ,
De quando _inquandocong'tan _; A
Conlapezzeraineta quelzpenelm l(_²14V'~_1-_\_)r `
Qraſicheno’ilefidadelaſcottä, *Îëìdëëì g á ‘
Che alö’ mundo de lori ghefà firadd‘z’f - 31*. f
Ihàſempre qualche dubiozche machlatk -
Reſta l’operaſoa, lida,e‘ſmorta`. -_'
Maſta vnion,ſegon oelbon parent?- ' › {"U
Fà cheivàco’l peneloa-ſtirachiando ó‘i '- -" ‘ *
Tanto queleſo’tente,e deſtirando, ` ì"
Come fàzvna-camozza el Gamozzer.
Doueche in liogodefartondizar ~
El colmo ſu la galta'iloſtraſcina -,,—' - - ‘
Tanto che ſit la rechia i110 conſiliari!" ' , i
.Egiuſtso vna-veſsigaifä ſgionfar- 2*; L "
E par che quela teſta diligente' "'j—'í - -~' i .
Ofendade cararovna deſceſa; ’ ²-— ‘--‘~' ~
O in altro mundo la romagna ofeſa ,
F. la patíſſa qualche mal de dente.
Biſogna che ſtirachia ancora mi
Sto mio zanz‘ar: che chi imitar vuol ben ,
` zotozopegarpur ghè conuicn‘. "-1 "
Altro no’ ghe che dir': la và cuſi . -
Ifì
VENTO QUÌNTO.- 324-,
Iſàlecolèaparte,atochi,apezzi, ›
Teſte, brazzi, z‘enochi , gambe,e pie ,
Nemaiqtteleeſigure reſta vnie-:ìss
-- 'a
Tal che l’e ſtrada; che .val puochi bezzi . '
Le man chiama pomada , e ſe adolora , _ -
Per eſſer mteſgioniè da buganze: '
ätenteäele fflnflfiìëerdäffi ranſze; - i- ,ì
mes', fielghe an :ì 1 oras.- -` ~
Panipienide falde,~e-falddine .M ,of-l f . . › t
Trinzadeapontoflomeèll @penſieri-,W 1 ‘ -
Checertoqualſeſiarico‘Mareen' -ñ‘ ‘ -
DeNonhàinBotcsatäu’tecendaline.
più, radorna‘rla ſo’pitura;~. 3;:. - :in .1'- ‘.‘-,;~- 'ì,
Ighe àinteramvamzovn capirlo, '--uî“r“²_,:
PerimitardePauloel-gr ' rpenelo‘, {H ”ill-Y
_Con pezzi ſcmchíd'ardmwznb 1,11;: *rs-*t u
L’lſtoſíe tureàínſiearieèslconfiiſe, ;La '2" Î" . N, -_`;-~—²
ch ?Prima-viſta
Dl guerdexhi no’ſepuol eonlìochio ;DT-fl
ſia braazmonenochiot
Inſinl’è matqanciade noie buſti; >1)- ÌUP'I'Î {Lì r ì
Certotanteſàrdeleítrtünbar‘il:: *ciauz _aſh- "-ffl‘f_ u
lëonè cuſiſtiuaezt'iufioaredoſso-.Ì ‘ s --_z _’
onapianzerper
Che orr,epurno* `
criminalrtè’lcaſo.,eno’cinilé‘)v -Îmñî- f’- -i'
De muodo cheaſtiëgra’n deſsegnadori,v . «- -3'- ñ
Per nqnw
` " zlaſtrada demaniale; ig:: "r. TK.
Eno' auerquala,_ch'eſiala.vera;› :rr-'i 'il 12'}
E] deſseîgnoghereſtain tdicolori. i 1 - .- -1 -
E i Venetiani abozza le ſo’Iſtotie‘ K '1 `ñ ñ TT Ì ‘-" n -

Con quei colori , che ghevien per rreſso. b .q i* .`


E deſsegna, e concerta a vn tempo iſteſso :
Onde l’ Arte receuee aplaudi, egloric.
cdi;
3.44 ?E NIOÎLZVLNFQÉX `
Cuſi ſoleua ſar el ,gran -Peranda ,* . - "a ñ .
El
ChePalma
andauaa
,,e-"l‘Varotari
vífitarde quandmmqiiando_
venerando, dz - ‘-—_"
Con réuereneía’ -oſſeqnìoſazeçgrändm ~ i' ?la ó n .
Chi penſaa ſti gran Mifln veraniflncez .rex *ñ -A
Puo] dir:. chrsàfar 1ù-_, ſe tazza :manina:- ’
(Delli èqueieche upir fà um'. quadri:: f ;13: .ati
SUO Buona, Leuantaüſikroze Penang-;z In} r
EsicomedelMondoinogmparoe, ;.r :..r mimo} ,ff-.l
Ognilibro latin-marroni”, W039 ?an-K( {,
Cuſide la Pitura ogn’vn comprendçg (2373:) of
La veneríanaeſſe’r el fior dçl‘a n; :2.: nf ;ñ - i. `
vaga pur dalontan quanto ſe vuolÎfflOO-î W.. .107171
Vnquadrq deTician, . .;.~ :a:
Che ogn’vn delongofà l'a dogma”, i." .~. :n l'1}
Pereſſer chiaríoomeèdriarozelsolz, mn 'nc-uè '
Che vegna vn puoco viſiläſuadro inìfl’a Citägé *3.7051: .
Cheſia ſtà‘ſànorinFia a,in Spagmzfflf x “i _‘
Daquci ſoîgraa Picena-.WWW ó.
Cheín quei Concorníſia ſtranomí’nèaíî‘ſi 3 *5" *_,
Che ſe no?
Che ghequalc’vn
ſe aſadiga fie- quei
adaruelida ?paeſi in?)1 -ñ ..ì;2:3);~
intender-ì* 3 ;- z'

Da-niſſun
( No’ ſia mai
certo
dicoqueſtoa
izſarà’ mai paofimdçr
compreſi. );…?I.. -ì-
1 i' - ' _
E1801 xè ſolo-sfldoueeſſoxreſplendez
5' aliesra -~
Oslxiochio, e giu-biIaL ché-[times - (.1 ` -
Per …uſe Più chiara-z cpór la' prima? Α. › ^-”- j
Pe‘rche ogni aliroſpſehdorda; qneldepcnde. ,
Wgffìì‘Pchcleletfçreſſocal-i '2' :fx '2; mr "c" _. L
ecmquef cu 13,6: r" e Pitorí,.. : ' - r
Che ſenza la manieradelorizz ‘.
j . `_
› Crt-to ,ndſepnolfaxqngídm-,dze yz”. i:
i:. ` ' ; vm
VENTO .Qt/INTO; ;453.
L' vn xè Tician , xè l' altro el Tentoreto; F.
Zorzon è’l terzo ;zel quarto xè’l Ballan;
E] quinto èPaulozel ual-eon-le ſo’man
A] mondo hàſempre à ſomo dileoo -
Depen‘za pur qual-vogia eſſer pitor ,
Che ſe eo' ſte vocal no’l ſe compagna, Î
Qual conſonante èſorza-che’l romagna,
Che non hà per sìſteſſa alcun valor .
lapregoingracia, per ſta volta tanto, 7
Compatir ſte mie ehiaeole ,e ſto abozzo , ñ .
Ste quatro zanze , cuſi ditea ſtrozzo . ’
Che no' pretendo quà-landev ne vanto . -
Ec-LaReſto
modeſtia xè-bona
obligado in tuti icontí.-
a iñvoſtrirgran: ſauori:.e . .
Hò- gradi ſto diſcorſo de' colori r
Per hauertne tocà diuerſi~pontió ‘,- ,
Horsù:s"hà fato qualche digreſsion, * ñ

Eſeabaſtam-.a hauè diſcorſo-,editóxu `


Circa el deſſe 0-, e-círca— el colorito;
Disè qualco a circa l.’ inuenciont
C. 'Là l’ hà inteſo, Signoryche dependente'
Folle eldeſsegno da-la uantitàz;
E’lcoloríto da la-qualí › -,. -a
El’inuencíon davarío troaeidente. ì"

Parte del' ínueñclon deue MO* ' - 3


Liogo , ſito ,lume , ombra, habito, nudo;
ma Geſto , numero ,aſeto ,.enoneſcludo, ’`
De le parteel decoro, e del concerto:.
flic- lmportael lio :perche vna Figura
ì Megio ſor rcampizain ſehíeto*:
Avn’altra ſorſi-farà-bon’ e ero _
Oagterqopaeſew arehitetuta.` L ñ, . q
;46 VENTO* ;{{ÎINTOL‘
kmporta el ſito ;ea far el ben compio
Bíſognabendiſ onerl’ orizonce 5-,
' ` Dara lecol‘è-e chena,.e fianco, eſronce~ l
Deſtro-,z‘ancoz alto ,bnſſo-,auantl ,e indríox
Importa el. lume ;e deſtro o’l ſerechlede ,- _
O zanco ,oín fazza z e xè preceto‘eſprcſſo
Far piazze d’ombra ,e ſe ne vede' ſpefio ,ó
Che d"ondel.ederjuaxelìno’ìſe ‘
L' habíto importazzpenI fax: belo-vn quadro .
Nc’l ſia fato afagocí ,.e no’lve cogia*
Laſorzaala figura-,o ve. la- imbrogía:: ~
Ma benla vellazc liaproprio', e legiadro., . .
Importa el‘nudo ;..e come~ ben l'impoſta l. . .
Vn quadro ſenzañ- nudo ë'oome-aponro- - ' -sl
Vn díſnatſenza pan', ſe ben ghe zonro, -
Per più: delícía',conferma', e' torta .- — -e'
Importa el geſt’mche’lno’ſià aſetà;v . *ñ
Ele figure,che in quel'quadto è fate,- ñ
No? le fam ſcamofie ,o chípol'ate, ñ g ì ‘
Comcqualc’vn purtropo‘ glie neſà .~, Î
El numero pur anca xè: importante :t l
P’erche que] quadío pouero ,-e mendícoä
~ L? ochio no’lveda- maíxma píen', e rico z
Però oecoſe d? vtíle' abondàntc'.
L’ afeto xmnorta-,efar clíc’l viſoz el’àto
81a propflo de quel tal', che ſe figura ;i
Sl che portando l’ ‘aníma,ín- Pitura. ~
Ogm humana paſſiongoda. vnrenato .
Imporxalmalmente e delev partez, . _
E del tutoelìdecoroz, aſin- che ofcſo
No reſta l’ìochio-,einz tuto: bem inteſo.
Rcſtaqxelquadro-,e con ſumaçlal’ arte 4
Cone
conſegue ?VE
elquadrovenuſtà, edecorp
N7'- ÎO` 'Qi-*115170. `_
'Co’l remuouer-da sì :le Îbagatele, ' .
Co’l no’.-ſai-.zledercoiè paralele
'Tropo veline ,olìmilctra loro.
:Come alPoetaè lecito al Pitor
Tior’ſe qualche licencia, e libertà,
Acreſſendo vaghezza,e venuſtà
'Tal voltaafarcon :garbo :el bel’ vmor;
De più ſpeſſo alterar ghe vien con-ceſſo v
Anche l’-età come in Tician S’hà viſto,
Che‘l trionfoſe uirſece de Chriſto b
Bambin -Ilach ' padre Abram apreſſo .
Digobenque‘ſto ,ede boncuor eldigo;
gretantcìirääorcal’eſsär inuentonío __` '
uanto e “Segno-,e operar co ri; `
Che chi non hà inueneion ,reſta in caligo .
ÌL’ iuuenciondonca è coſa d’ importanza:
- Dal componerl’la-lè vede ; _
Più diſieíle aſsae , cheno’aſe crede: Î : ‘
L’è dePitura l’ vn‘ica firſtanza.. .
Prima biſognaima inarlè .certo ,
Per farelcolpo e tuto carato,
Forma: conceto , che mai ſia ſtà fato,`
Chi vuol eſser-ſtimà pitor eſperto .
Nelà baſta le ſtatue ,ò naturali;
Ne ſauer deſsegnar vna figura: "
Perche queſto è vn tal donde la Natura _
El-qual síede nome tali, e quali.
O bela co aſar del nienteel tuto ,
E da l’ idea ſormar quel cauedall
Zogia ,che d’ vn teſoroaſsae più val;
Speculatiua d' inteletoacuto.
Xx a i Per-Î
;4.6 VENTO {VIKTOR
Importa el ſito;.eafar el ben compio
Bíſognabendíſ oneri? orizonte ;
Dar a lecoſë- e chena ,.e fianco, e fronte*
Deſtcozzancoz alto,baſſo-,Manti ,e indrícr.
Importa el.lume ;e deſtro 0'] ſe-xecſuede ,- j
O‘
Farzanco
piazze,zod’ombr‘a
in ſhzza z,e
e xè preeetoeſptſſo
ſe ne vede.` ſpeflo, ì
Che d"ondelbderjuaxekno"ſe ‘ . ,ì
L’habítoùnpona-,zper ſan bela-vu quadro… ~
Nc’l ſia fato añfagoti ,.e no’l-ve cogíaë
La forza a la figura; ,o ve. la* imbrogía :r
Ma bcnJa veüzze ſiaproprío', e legiadro.,
Importa elînud‘o ;,e come benl’ìmporca!. -. ..
V`n quad‘ro ſrnza- nudo_ èî‘oome_aponro- - .z a
Vn diſnarſenza pan‘, (è ben ghe zonto‘, ‘ ~
Per più:
Importa el delícíazconfewra-,e torta.-
geſto, che’lno’ ſia.. afetà ;A ſ ‘- x ñ' ’-‘ V
E‘le figurezche in qnel’quädko è fate,
No? le fazza ſeamofie ,o chípol'ate, ñ "Wu-

Comequald’vn purtropo' g’fie ne fà d*


Eſnumero pur an‘ca xè. ímybrtame :2 o `
Perche quel'quado-pwero ,-e mendíeo*
L’. ochio no’l, ved-*à:c maixma pien', e rico :z
' Però* decofe d? vtile' qbondànte‘..
L’ aſeto importa-,cfu chc’l viſd, ebl’àto
Sia-proprio de que] tal", 'che ſe figura 5*
Si che portándo 1’ 'animajn- Pitura. ~
Ogni hymanapaſſio'n goda vnzretx ato .
Importa finalmente e* dele' parte,2 .
Edel tutoeſ’decoroz afin' che ofeſoìñ
N0? reſta ~l’ìochío-,einz wt‘oibcnë inteſo.
Reſtagxelquad‘rweçon {magia1' arte 4
Cone
'Co’l remuouerda
:oz-.ſegue ?VE sì :le&if/?N
elquadrovmuſtà,
N719' :'bagmìe,
edecoro_
T0. 7

Co’l no’famedercoſe paral'ele


'Tropo veſine ,o 'ſimílctra loro .
rome alPoeta‘è lecito al Pitor
Tíor’ſe qualche Îicencíae, e libertà ,’
Acreſſendo vaghezza,e venufià
~Tal volcaa-fàr-cow bo :el bel’ vmor.`
*e più ſpeſſo alterar Evíen conceſſo
Anche l'età come in Ticían s’hà viſto,`
Che‘l ckionfoſe uírſece de Chríſko i
Bambin -Iſäch ‘ padre Abram 'a reſto.
*ígobengue‘ſtomdcboncuore digo;
-Chetantorìmportal’eſser inuem’orí ` ‘ '
Aramo el deſsegnozedoperar colori; `
*Che chi non hà ínucncian ,reſta in calígo.
ínue‘ncíon donca è coſa vd’ í-mponanza:
Dal componer l’ la—ſe vede; _
Più dificíle aſsae , cheno’aſe crede: * i
L’è dePícwal’ vn‘íca íùſtanza- .
íma bíſognaímagìnarſe .certo ,
Per fardcolpo de tuto *carato ,
Forma: conceto , chemaí ſia fià ſato ,`
Chi vuol eíàerſtímà Pitor e‘ſpeno .
:là baſta le flame” naturali;
Ne ſauer deſsegnar vna figura: "
Perche queſto è vu tai donde la _Nardi-a _
El-qual poſsíede nome tali, e-quali. ‘
'dela coſa ſar del níenteel tuto , '
E da l’idea ſormar que] cauedal! `
èogía ,che d’ vn teſoroaſsae più val;
Speculat'iua d' inteletoacuto. v fl
XX 2- i Pcrñ_
53"48 l'0 QPHNTO, -
Perchechíno’ ledcl’ínuencion‘, z. : . "ñ - ~
Deuentala yrosvſurpaic. fadighe; - ìì
Eſenzapetarnianmetacarbnghe . ‘
Qgcl gode d’altrile giuriſdícion. 5;., _ ›
Chiè degno detal gratía ,è vn ſemidcó,..’ ' ~~ ')- ,
Emeríta ſuprema , evera gloria; ñ. z. ’
Echi non hàconoccoín la memoria, r; “ -
L’èpano baſso,el’è vero plîebeo.. T - îzz'î'
0 gran coſa xè queſta, che_ la prima -í Lì
Foncío‘n ,chea la Pitura ſe. arte-:gna ‘'
L’vlcimaſia,cbeàpratícár
Dificultà ,Èhcîſpíù d'ogni altraè
e Vega-'rl',
in 'Ibma,_'-.’ ;Lr `
[n pronto è l’ :on ,chela ſe vede: - :ì ²Îi
Perche del colorícmedeldeſscgno *. -î ì
r
Ghè regole , e meſure ,che al’ inzegno
*.3
Puo] daëíqualche lecion, degna de fede .
Puoldacd. segnmedarnepíùncmanco z’… ,
p E1 natural le teme, e’l colorito . a
Si che la xèconformc, che g’ hò dito; ' 'i
'è bon Löcoſſo, agiuto el xè'defianco . ,‘ vv-.
""4,
Ma l’ínuencíon xè ceh, che dcríua. . 1

Dal niente per aponto: e queſta' è chiara;


Che del’idca 1’ è quíntaeſsenza rara:
Si chela mente l'inucncion rauiua.. .‘ ñ
Zà,che qualchemotiuosù ſto fato ' - ' i': .
De sì gran' ímportancía in lzrPítura `
Deboporcar; biſogna che infi ura
Troua qualche eſemplar, quale e rea-ato .
(Del Paulo , don del Ciel píù'chc morta] ,
Non halo vna ſamoſà , cdegna iſtoria
Scaturì‘clalaimenſa ſoa memoria , L
Che no‘ghc atjua mente am'ficial? z- ;z

.WB‘NT‘C ;TV-INTO; c349 «
,quandoelbsnLeuîvolſçala medfiz' 19;: 5:3 cm…
AclDíoóhumaqà'çche dèaìl’ infermelaolo? del’auloiu
L’èín Refem'río deſan Zaaípolo ‘ . I. ' ;ffffiìaf‘h
cDeiälèîmmntiond’vmbekt'zzaimenſawîl' poxo'. ì'
madegraçíaflaſcomponfflenco ruſî' . l-`
VífleelgfaſſPauloèdoucl’eſçmplar . ~ .- -
Hebelopa‘ . queià-rerrarè a*: 1 ~ L_L
Ehchc’lſù _f-îdeapuro talento. -LL '.ñ ~
rcheaó‘ilö’ínrdeto tanroradomoss" ' , ` î
E] parwffuärkſenàpíiîſdndéíſtupìuäìîî ' ` ’_î ?I
E]Yíuo,,epodca inquela-;tè-vffla 1-" ì í
E a'mi,chc ſand-ferma@ fl' ſanno, .i ' -'
;n’vnadeſteationmeflhvnRemo-z _' ì Y
Logic, eeeſoria‘ Soſio[Mona-trema;>'` ;Î'
Emmoferovec i0 inc'vna’barcu; ‘ ' f'
D'ſt’razze, che i Ebreíno’ vogia in pegno. ` ñ
‘ cèqudaínuentíoſhchcchísàtanco - z T.
Eſeperſoneclcaucdd'te'
Puo] manca, ñ -
dir :Pitura ſtamea bandaîzancaz F \

)’ ímprcſtme del mio mëdago vanto; .


íno’szì che chisà,eformer”
Puolcon‘vnfiat dçl niente
co’ vn’aurír
Blvíſibileal’ochio,echeſecocz, - Iz. `ñ 'i
dc boca

Aoſtraruclñìvniuerſo uà‘al preſente?


agaaſpaſsochiprflenge aſsae, ,
ínon hà cauedal da vendcr teſte;- [x 5
ìſcnzá dentí‘vuolſianzerlecroſtc, ' ’_
Eſinoff olſorbir de le panac. ñ ‘
Paulo peſsocore‘ l’ínucncíon, .. ² .
Ltíordalù 'modelo,a tíor conſegío; f'
Eſ eſso,a quel' íntçndímento _egregío ' `
.a eghe buca amnqín zcnoctnon'. Sal
a
550 .YEMTQMIWÎOa
Salaquehehe-ſuceſseaqueldacçnmgche": z'. `
- Zan Franceſco Barbierigran non-…zi l '. `›
In
Vnvederquelteſoroj,equel WÌ‘T - ` 'Î -
.caſo,che ghe dè guſto,etormento.

“n'a '
Tutocurioſità ,tuto ,al-:grezza ~ . , -_; :5. - -'.
raeion In co'mpagniad’amiciel ara-annui; iz: ' _
Barbieri da *Sto quadro,cheſà’l Mondoſtupefauzíw
cento.
E ari‘ua ,rà con ; tuta inrrepidez‘za. :'íi z aria i : ,.
Ma più che ;riquadro-elſe và a veſinandſhu ~ ;ñ . ,
Elperdelaparolazel-tiſmeättdñflaî rt.; i i
E s’incantadauantlaquellſedeſeoygoxóv 3 a
Che batesenma'elcaodeqnaadofln quando
Delàelſepartejerràzdam’alttrnlalz1L.- .
E ſe j) .Dip-3 Y
Veſtio de›verde,,emarauegieòquançe 2 `,
Farrel-,ſe vedelo guance, oquante mail . ñ. ‘
E] dà vnzochiada a oſso-aquel LCHÌ, :e
Ererlagrauitàsi maeſtoſa., a; iva*:
_E forma piùchemai maraueaioſa .-z‘, ;il _l
Ateneo-neon elſtarſtua desiñ... - 'ni 'ti
Elfiſsalaſoîmſta al Redentor,,.-l~.-:. : 't-:r ..ÎLJÌ
Etuto oſſerpioſozimeuerente ' … . ä-'fî
L‘adoraiconlîintcrnoodela mente, ì'
Eſe ceoſondca vnzsidiuinſplendor. r. -'.
Icompagnhcheigieralà veſini, ...i i ,;;- ~ -
Amira vrtpezzol’atention sigtanda, ;:.. 1- .
Vnidíinfiemetuti da vna banda., ‘
E oſserua del Barbieri idegni fini.
Reſto con la più. viua ,amirat-ion. ''
Contemrflaaparteeinſieme ogni figura;
El’ornamento -del'Architenit-a, x
E reſta in. virtuoſa ,confuſion .- '~
. Wei
VENTO &VINI-m; ”i
íSígnori,-.che vedcl’ínfinír’o; . .;~=
chelv’an'rirarionnon-hà mai fin,- .-ñ* 2:" ,
iiſercerml’èvn quadroapuliroi
;heväalfimcodeſtríläpianim .. ',.o‘
`'-v

-
,

lo’volemíoandàradbbocoèſera.
Barbieri ſe' vol'ra,tuco‘ ſmorco: ,. ;uz
_ .-.:ì 1-!!
gel* ghe dìſè :Îv'oleuqualche conforto ?ì isÌ 2,! ~"
revìeſenr'iu,chesè'mudä~ deeiera ?v ,ñ -_~
ſsesminonhò'eoſaniñunayç- …Î-;ñ - a::
lomeſe’nrovn* batíeu‘or in peco- . aa ~~ ;ñ-t
ul‘od'el’a. Pitura-e’l' edileto;` ,Z . -
rmimepar‘denorr 'rforruna-Lxm , ` l -
C’ompare‘,ch‘í hà ínz'egnozapeſca‘a fondi; 3 (.2
nzaSà_impizzarne corziznìc
lff’fiçlnîfmîv i m':- I Ìjfflt"
candele; ſi; . ",- ;i7 ,i
enea'tr'ſéa'erípiù pcoflaìndi‘ir.` *xx . i _ :
che dir ché‘quelo xëî vn Bnbíery - .
e' rad’a’ ſöto z fin che’tcarìa el Vil-'low …i . 1'
['“Cíl‘flSíCÒbtWVG’ÎdèÌkñ-ÎWÉ z .x. - >1 2'::
;mr’o‘ín _P’Îturá ogn’äſrropunl'ſanerz- 's ;ſi
uadroſeconſemaJnCa-Piſani,‘ñ _ ., he." ì’_
eſoí‘a l’imiem‘ionlfè l’zimperante` .’ - v ›
'häprerogaríue tal`,e.taìntìe,… … . --z '.
e’ljvíueràfeternitàzdei'alür,
exëmaeſtàflà gheîdecol'o; -.r. :,-"~; .' “’ EMF-"5***

ghe xë pnmpa'zelàìghexèdomíníozz {Fà-*Eh:


:ſsandroidequelrien patrocinio: - = zz EMP"
azzeì;eſango,apreſsoaquelxèl'oro.. ~ . ` '"
rprioè d’vnÎAlefsandro
rar d’Al'eſsandro knperatorxe.
la grandezza_ r"
tl`o d’onezxèregíozegranpirora" ,ai ‘
:ſolo elpuçimſtrat quela? Mew# al” ,.
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z f LF VE NT‘O’ ;Qj’IN1' H23
Lucidiſsimaſtela ínjCieio'fiffl, ~..' …iTv-?"2 5-5,}
Che animainſondeeon ſtupor profondaj. -. '-23
Inpuocatelaflclóripoſlìede elMondo-L ;Sgr o
BaſtaadincheAlelànndrieipartoriffit.
Quante dopiea-miera xè na oſerte- d - bs::ì- ì;
Perſtàdiuinità', per ſtà-pimrai‘ -r 1-! . . ;Ì- . ’ .' ~'
Ma chi hìreſoro tal no' ſe-ne cura ,. zz) ed.. . , :j \
Eſeneridede-fimil proſerte. -" -
Mal'EuropachePaulo-condecoro venni; ’
1' Emor- Hàfato ,e con a lauſo-vniuerſal, . -
ÎÈCÈÈ‘LLÎ No—"debio (per ir puoco) dir :- la vali '4;, . --e
anni. Quantoval qual-*ſe ſia rico teſoro? ñ -
0 Anzipompoſa-zalfl
dezla'Europaómar-auegia ſola;- ë-ebelh
pard’ Europa', ~ :r - `:- 4 ~. . ì.

Macon ſtadiſtincion ,che goder quela!


Ghe vuol gran ziro, equa vn’ oehià, che fill-[ORL
Venetiaztiente inbon, che in te’lto? ſen: '
Ti rien tutarll Europa', eGioue` iſtefiî) e , ñ
Anzi deEu
Tuta—lì piùì' z chedaticore ſpeſſo
,che a inchinar laviene , . z‘
E' via ,che no' e-cara-elñ parangon e
N‘e ghe xèdevnîtrouarlañèeertosperſot-
Chi-crede 'altra' Emma-inviando» . i ì
(Della xè fior de tuto-el belo ,e’l bon-.
Pb c f Diſſe elPonzon; midigoel-parer mio; ;. .ñ
mi': 1- . No’ghexè eſempio da parangonarr a -. .
ma*** i Aſtobel quadro,~che ſà~inamorar.- ,_
" . Se vede-,ehe-in quel Toro ghexà vn Dior,
S‘ehaueſſe vn mar grandíſsimo~,piend’ſoro› ` L
Elcam bieraue in ſta granrarità ,ñ '
Che ínuidatutoel Mondoañeorer qua-q.
Elfi:. cheGioueſetrasformañin-'Emot- ~
, O Caſta
_75NTO“.Q`VINTO. ”z
Caſa reſplendente Contaríní , i ' -
Se vede ben-,che ti hà v3) teſoro mtrego l
Wanda ,che per ilo quadrocon ſhſsicgo ,
T1' refùdí montagne de cechíníl y ñ ‘.
mche fraſe ,, de grana, e con gna] forme' ‘
Eſplícherogio,e con quaí parangoní
L' Iſtoría , doue Chriſto in. fràí Ladroní
Vien crocefiſso ?l’ eloquentia- dorme .
Lel sì , che d’ìnuencion ,xè vn vero eſta-ato!
pas!\ chePau1 o,con- 1‘a mente ra *' ‘² &Fi-""1"
.““.°’
Hzì rapreſentàelt-Dio de la Nîîurä , i &WH-L:
Del più autenticoſar del ſo' calato l' _ - ;_ ' né;
Dio ,mo’ chi- no’ìvedei ſceſerai , , .,. _ a
Dequeimíniſtri l-à con ſcale,e Crolë, ,z 3;
De erudeltàcon forme cuſi odioſe, ~ 4-1
lqelì, che~ èì‘palëíon no"íñpuolñlauerloj mai-z?
ome Chriſtolà xè tuto aſccoì ,. -ñ, 'j
Perſocorerclízígel-ſixenazechí‘elîn-aíſse;- i*
Iuſrqueíde conuerſo el. maledìſse, ,_ ;5 -
Zinnenta ogni tormento, oëíñ deſidero*- -
Ihe’l
IDlO ſa
desîzmal nata-cda qneiribaldi'ñ,
WÌSÎÎÎCHCÃCÎCOÙÉHTÎQUL;
cafltà-,zchdnon-o nre)
z È. i uI , ."3 'Î

Manda perlorjalcie . jeceynoamanre.- ,,;ñ


eſeatroce'maníetezequeleñacíon b ì. '._e
)e Chríſtoz tutoangor ,tra quei. Furſantr, ,
Aetein cuor ſte .parole a~íReguardantíñz '
Zaſca- @rane miçanta-paſsíon.
ch] ù wenaflxta xè María; b _. . … :,f; .t .
'er ‘e’l~languefäel corſo-natural; ì, ;Ocz ‘
>oue ghe creſsedogíaſoramalí - *‘
“Vs . .
.
XY... r Om
— "ho …Au
“Tr-'1:- t flÉNToñiZÌ-'mffi,
OPitor benedeto,che` hà inuentà - ì
Per imprime‘r in qual ſe ſia perſona
Pietà, che’l 'cuor comuoue lì òvirtùbonar
Daſar,ch_e vn’infedelſia batízài- ²` ~ . *
Siben chë’lSÒl xèſconto5-e‘dhe da quelo» '
No"puolrèceüerlumeìquel’llioriar _
ElDiddelSolñ,‘uito ſplendor,egloria1 - ~ ~
Dàñzlume al quadro -,-.o lucido. penelo-l -
Perchequà l’ÎArtificio-del Pitor; .
'ì' :'51 Mancando vn-lumefl'liìaltrolùîreéóré,
- ñ—ñ* Che conpiùviua’ 'rzaquel'ſocore,`
'*“
- StoErendeoperatîalî epiù’ſtupor.
uadroèvnſiórdcá‘ idelbeulardin.* -‘.;j_’
" 2C"
C ela-CalàGarzoni- 'àìdePíturääì’ ì '
7 Macome maiacon'roza.dieiurra.’<fl-ì-, ‘
sepuoriaudarquelzcracópeiegman; «Pa—fl?
L'ecelenteOmtor;cheli‘hà-imbaliä,`
Scuſeiàilaî baſſeìzza'delì’inzeg‘nórì -~ *é—
"-“ì " ’ L"

darghe‘lume,eghe a. mbriaa
De chiſenza-:inueneionzſenzaî’ no›—² - j ,
Degno Orato'r" che lin'le. .arabe elsfida; .ì -j -‘
_z Epuoiauarñäuaiſza‘p r Jonpiü-ſorte,
Edar la vita>,~eliberarîdaj morde# “77' "- Pf

(melzpche-laſoìëlöijneneiahnbia per 'guidan- .


Vn’altra
*Che poſſb
coſaiſorailiìlnuencione*
nominàrépërèheiniinite-
ì ~ {-1

Inuencionghèin-Veiletia-siseſquiſite,
Che-adide tutflläl‘íaícónffiſióhzff `_ ' j 'ì' .z
Matt-3:1** Come de gracia-queligranîientorewv ì
l..

adr…. Podeuaſarperſarvn Paradiſo-,é - .i


lag;331-- Seimortalino’äigl’èo’ll mpr’íö-vñiſm ` _ Î
Înmmz-w-ñ ,SPM’SLYWÉ _ ’²
.-ñ. -.`

..EMMA-'MIta: ' ;ai,


[ediga vnpuoco quàqueí :3 :i › a; ..JL-I
Chíhìſaueſtólisùpuîark ‘-.' :mm L-ì.
Echi a_ la _fantaſiaegä im ` fale *- _ 371,-*i
Per , . . : . ;J’îlì'
ltríníffim îòlocbe Ia ,5.7.73 __ .4' ñ., 4.' ~..\ ,7v.f '1

Aníma,eintelígenza`ſenta v ,o .- `ñ z ;-_.-`:
Welaflheconmzegnqa LAM”; ~
Velocefichc eſtrae] nei
eocoreaſtraueſh'r nta Pitura”,-~ _g .,- ñ.; Mafie”
Nefarſtatuede ſtrazzemcarneualí… \ z veeo noſ
ſo, ci:: ſe
Cheapena
:caro garbobuſoní,arciaqírr_aalí,
Babuíní, sàbozzarvnahgu‘ra.
no’puol índqlcír., . ó-,_,j…,. ;_ ñ - .j 'oſtia dc
roſſo.

Ne
Peffilente
chípèa‘l’ínferno
velend’aíìnrí
ſàràmaí-redeoti;
b ;,z - :.1
Bagía,chivuohedígadlisàdfl ',,ññ ,, z
:abíapecíencíffichczſtà _Cítàfffiá ~, - ff*
Puo] rafinarel zucaro .perſero .
;co'Clíma hàel’çjg dal Ciel ,chqfìſtîcf erp
Lucaro for'eſtíer räega in gofla . , ` . .
Gíoue hauemol’eſempío dauantí; . p —
Che chi monti. vuol meter ſora., monti .
De íngani;
Eſèfarà qpacírpenaiſàrà
pigmehchíflí zontí, , z ,3
zígantí.
ívuolleuarlagloríaalParadiſòſ- . ñ: z; _
'recipítgí da _ìflfiflmjni
_731m WMO-FUMO
Meemçodelateça celeſti.,
;em-elfi…ela riſo-t
a‘tctnzmar
çflítí l ~ :z _

r non hà dal’ ;dea tal cogmcxon , "j


Kecraza
-ì, amazzaquantqí vuol dei
atradlmencq Cpntadìní_
an_ca x Façhlm , ' *.
:he ſemprel‘ſaxa nudi d’muençlqn. o ,
Yy 2. " No
"e356 N720"
No’ ghe dubío niflun, che chi tanr’alto h
` Sà ſiiuolar co’l penſier velocemente,
Porà , ſenza fadighe‘, e ſenza ſiente,
Far d’ altoa baſſo prettamente ìvn ſalto...,
Efarà teſte,brazzí, man-,cſpale,- ' ì
Pe; termine de burla , tanto ' ben_ ,_
Che le farà le ſigheaquei, che nen
De ſar ambe a le moſche , e ale zenzale.
Stimo lei orie,e’]far guere naual; ~
Maſsímequele del dc ſot‘o in sù;
Coſa , che ſola uà xè intrauegnù .‘
Vittù , che p’afial’ínzegnn mottal.- _ _
(Deltrouar muodoz‘che ſe 'daga hogo, _ ` ì'
Per via de lumi , e de deſtacam enti ,
Aigro í de figtire,eaimouímèntí, .
Che’lc iaro el'ſcuro ſcherza ;e Pazza _zíogo
Veſte xè coſe , che con l'cſemplar ' ' '
No' ſe puol mai troua: chi elrapìreſenta .
*Fantaſtica chi "vuol ,zauàría , e ſtenta ,
Che ſolo con l 'ideare s’ hàda far .
Hà ben raſon quei cari'foreſtieti ,
Che díſescheí Pitori’da’ Ve'netía _
Fà de maniera, per buçla'zeſa‘cétia; - i' ,. .ì
Perche
Mai
Ma
( Come
de
ſarà
chiPitura-queſtièlfonti
hòpur
non
mäniäìóſoì;
hà dito
fato ſtudio
più
l'è'- d'
relìòit‘á‘.”
vn’altr_a
granda
ver'iì;("i
volta)
-: ' *‘*“ ’ì .'I

O ſtudio Ve '-ian ſtudio àmitandohÌ _" I


Chi voleſse deſcriuer' quanto va! - ì - - _,
Sta noſtra gran maniera , e ſto gran toco ,ì `
Penad‘azzal no’ báſteraue, e` puoco '
Saria l’ ingíoſtro d’ ogm' camma] .
Anima
.VENTO-MINTo. ' :rſ—
Lnîmaèl’ inuencionde
FatáùxVenecía: la no’gheíflíuay‘ì
ma. chi Pitura, m --ìx .-'
Voría veder-la'moncachí-xè viua, . ' …r\-. 5. -
Evíueràñnazche’lMondozdum.

dapríuod’inuenxíons’hòüra *zi mt_ uz): .ì'~ e


Del’ínucnfionl’rdficío cuſiv gno, ì '
La ſcuſa la baſèczza del mio inzegno: “‘
Che mi ſteſſuconfeſsoìel mio pecà‘.- ~
di, per compiaſer avoíìvà-,Ecelenza , 7
Ste mie parole ſpendoyeèſte findoníe‘. -
Lameperdona-zſedflcífímonìe’;p.23. .. . .
Son pn‘uòge priuo-ſhñd’mrdígenzffiw -- ,z -
Senti: quandoelpetícóède ſalma _ 'r :
E che’l guſtoè diſpoſtoz'cerço al’ora‘ i ‘ T, ` ì'
Elpeſcevíuo parcoto‘in ſcrſqra, "- _ ’ e
E (1 el ſe magneraue in-'tun' decori; “7 , y .<4
IÒsuſtozesoîdoxnſenti’rueadiſcorer: 2_`Îì
Gradiſsad bonamoflme' me "‘"‘ '
Sta vena‘naturalzſta voſh‘axfi-aſe, ñ;- , ;
E ſta ſchíetczza , che puo] aìnchc‘ſfflffl‘z' ‘ ’ ’
miogiudícíoghechiamoefflìe :5:3 Îñ . H
Dechínaſèeavenetíaze maga-[zz 3 ,; ñ A
In lensuatoſca .Nòíè víenlía‘* ar . ñ
(Co’ſeſuoldirflazapaſimìelpie? v" ì
:moaVenetíafamñíarí amíſi, -* . .r
E hauemo da burlarſe è ò che pazzíá!
La làraue più-coſto vflanía .- ’ ~
Chi ſprezza el ſo' rlar de sîèliemiſ.
ve ſuſse conceſsa acultà ' ì- -' ‘ ' \
De clezer in [Io ponte t’re‘Pícorí,
Azzò cheí ſeſse inſieme ngn’vn de lori
Vn’ opera de rara qualità, _
Come
z_ *,36
'Come díſponercſsi-eLvoſtro ínzeguo_ ` " -' ..r-…71'235
Afarſtàfiídta, e vnír ſtà maſſa ínhemeéîdè
Caro Compargíncorxeſia diſcmeL-.w ;,. N
La voſtra opíníongdemene ſegno. in_ … 1 .'Î
C. Veramenteelquiſitoè curioſo-z ~:`{,--…~ @gli
Mi prímabghe dinèxpcrl-'Inücntíon ”ri i :ſi
Tíoraue aulo,.che dc farlîè bon " ~I -- '-.
VnMondoniouogr’ando,caumcr0ſe. E?!
A defèegnar ~tiorauepen-ſagoma 1.:.: z. o *ii "(27.4.
Qgelefigwcclîentorcto cerco:. uz vìzr- -.:.’—t
E cuſi reſteríazdeque}conce’rto - »rx-.:ci -z, e-..l
Suelta ogm' coſäinobüflñegiocondm-z n08
Tcrzafflerdaçdvùzocoioríms -- n :Sms-2;."
Epíù
Dalgran.`
deſiderarzno’läumue.
Trícían pauír lío’mé r-?aranci
,- :rx: 12:;
" x 'Z‘ì
Cuſi çí quadtoſaría
Ec-Egreglamenco-me più cbecſquíſmx…
quadra tz) ;1-fl :sì-3
:d penſier: . 0,52
L’opitüpnzxèbona-,íeyc ‘W[0ñ‘j ñ '-L cz; i)
Che a ſto mundo-Natura in um ſacheto * x?
Se meterauezccnos'a.mío'parcr…-z’-rí “- -‘
Femcvn’altroſanonper corteſià; ' ñ R
Eſia’lſigüozddnüo godimento. 7 -î- _ ;il
Ogelgran-Z Hotí'apena putquàdrcmo ' 'T --xî
S’hànomínàsja par dCÎſCOl‘ſÈfiá-› r; -- of);
Vn’ homo tal , chez darghc da Yvman '
Se degrada el valor de la virtù,
S’ hà da tegnir ſepuko quà-crà nù, ..a
Senza nararclſar‘dc lcſo’m'an? .ea ’ -' i*
Vn ch'è quaſi f'radeldel Calian'? - " '3 :› r .Lì.
Che hà depento c’onlù coſe ſublime, ' '
Non
[colpihàſtanchi
dadcchiararlervofirc
deipen‘elí ,rari-2rime ì '-. 3,-‘ `
VENT’Q‘WINÃÒ. - gt ’
La diſe veramente coſa vera.. .a. a Teenage…)
Son ſem reperſt-,ruirlacomamors 3"- j-'ó‘ ?ſi
Efar l’illeſo al ſingolar Pitor, x 'exp, ...t
Perl’eeelente ſoa nobil- manici-aſia" f‘ -²Î n
dir la Verità`,-la Malcontentar --ſ-Αzì '1-' ì -ìi ñ"“ ,MM-e.
Se puolì'chiamar re-zina del-iola‘zzoì 3573, `~ _'f cfg???
Per hauer daCa Foſcarrsvnñ lî’alazzo,` — _ f Lfimfjg…
Che xè ’l vero decorozde la Brenta,r ñ; emo dal! l
gàimo‘elziloti hrîi‘fateleſiaeendes'fî-` --ñz- `_~ ff.: ì - 1°"
Qlà l" moſti-?rche fine i', 11:_ ~ i
Valor, chelè‘ditmlgaëin mile: lee-a'- _~`* “- ñ tz‘
Che ſta monear‘puoehi Pitori` pend‘e.-` ,
u' voleſſe deſmuae’edifiumó 2t: -
Con la_ pompa regali,chel’ètiepentoQ`
Certoche ghe voraueîvngrantalento ,3 »- W
E vnbel’ ínz‘egno‘, _ (5;. r
ſòffleſdísietir. ”daniela-punk; -<‘;;* e *›-~
Biſogna pe'ſ’o'ſolg‘memgç ' "vu xxx-.g fa l
She uoll'euar‘el Model@ :r5 zum; >
Pere eniente non hiychi'tuto vuoti; or . .. ai l `
the Gíoue,~`chevfirl`rninaíixz' 'ami-_n_ ing; Slíì'lml: girlz-:flye
Meínzegneròdeſcríuerper " why-?037! e @anni
;uplico vo"Ecelerma-, chentînſçoſzyg 3m' LLI zig-r.;
E ſe r-lìguraxdîhamfli, daunmjpni o. :vg - f
`andos’intraina]mancia-,.31_5,1 o ì ”il e…. r
Parche (ſe ben dep‘e'nro jpg-ni .i -
l'uto-mbiaz,e furor-ve ſaltaa' =-ç›j:-›r:2
;i che l’animaánſeníè've-oöfifî ,-'Îf- ff Î~ in*
der le forme mir lì *JL-:.3 L;
X traipomtannnmgneſornsnffinflcífyo,
;'Αìí- < 4

:-piombaçzqgahciçl to:: ;jet-kW


360 Hem-@Amata: _
Chegran teror.,che ſtrepiro ,.e fizamſſo ,.
Veder 1.'ira Ciel Contrai mortali ,
E
I-niſopreſia
ziganti domaheome
morir trarſaſſoſtivali
,e ſàſiio' !ſi
Teror , che forma giuſto cl taramoto 5
Furia ,che binaelMondo fotoſora. .
E] Ciel lavenze ,z e quei ziganti ancora
Stà pertinaci azle ruine ſoto.
0 che ſr acaſso L ò che componimento
De ſuriezdelìinfemo , mai piùviflel . .
Oche tragedie_ miſerande ,etriſte 1' › z'
0 che {iz-,59,32 erudel-eombatimentol‘ -.
We] fluſso ,e quelerefluſso de queiſaſèi , . 1 . ' ì. ‘
Che per agíere‘
Come-ſe sbalza ínfraquei
ifiiflè inagierehaloni ,. ‘toni.,,.l
>~ : .ì `›,ì ~
Spauença i ochjxe ſàìtegnirlibaièir.- i ~
Le più alpellre- montagne-,ehe ſerroua,,
Le più em! nre',-che 'alCiel s’aneſina
Gioue fa affinihdzcäercye alcína .
De íſo’fulminiza -elfì la proua. ‘
ñ. l 4:_ -
Imparaogni ſuperbo-dallo eſempio- - …‘ , ì'
l ommlu’t
i: xhuzait A- recognofier »Dio perſo' fator’:ñ ,--..`-, x . s'. ’
l 'l .d
Perche paiſindoilimiti.; el; rigori. x032': .
Delìgiuſto
Come Dioeaſügaeltriſto-,el’empim
là Giouflfilhniná iiizmn'fl… . .:13.:. ,13

CMF]-Zilmíyeo’lſo’coloni”i` "ñ :`. -. i …


Ogmfiero-Pitor’víena colpa-,1; ',í’icx; :-- L ‘
_Conè’l
`(Bronte trari`
Trasſormacon g’ l'ezîrereínñcarne.
,,izbenñſulminantíä.
Zi otiffihole foi-piante… -- o.iz-.î - : .` ~.~ ñ

O ſtrada-Weropeſefflvenetiamfrte** * cri?
l
t I
SëFmÉMfflië-elç .fc
, - om
e351:
Ion ſto voſtro difcorſoándm - 'ca'140;».- 3 ~ .i573
Meſe aterirruar'andome Bliſtoriaajíz 3?:- L i -_‘ p
No’ſo’cnmc'rábdè-conlamemoriag'ì ~Î "
Darmeneeontosefàkmereſtozeflldòsì i ( ²~ ,
N0' podereſsi
:firſsè dir quelzehe; disèzr
. ~ a: z’é1,212
là ſu’lſatozìcertamm ~ *..i a" "Q

Me acorzo mheîl Ziloti_ -vù ſtimè.: r* -:-.- u.. {A


Al par certo anchelù-del più eeelentee-q I .i
*chino’_veelezquelezcamaſon~,à- ._---s~r>-~- . .- - .:-'.-.‘:
(ÈÎSàhCOſa ſia Mhíaätígäitçfi o ’- n ‘.›: ‘ .x
uag evoraue pena o ai…. ' -
No’d’ vn-homo ordenario ;come ſon . ,- ;
,che vedo a sbriflàrsù izparaon e o ,_ .~, .-:L Galeria del
quadri de tuta ecelenzaä *<- >² -Î ' ñ- jffiflj‘ç‘;
Eche con el Procacioi vàaFior‘enza,` pirà in man
Voidinquatco parole anche de lori .
a’ſoìſe’]fondamentoeleldiſcorſov ñ"2-' 3‘ *RTF-:ff
…o dz.
Debafórmarloinlaudeñrmó- nam-o, ore-aa.,
O purc0`lmrdai`ochiaqua e pia-1:05:. x a
Habia da dirghe ſro talzcaſo ocorſou' ' ri
Ghè Cazzadori, chezle
rcheaſtomuodo Îrede- tende , ‘
da tutele-bande
;d

Eche ſenza meſura l’ oro ſpende , - . ñ k


E porxaîviaſte zogiocuſi-grande. ' . ñſ' ²~T
Fin quàghè xècerto le Minere: .- , j'wì
GbèÎlffuflteicbe produſe ſta virtù: ~> "
E più che ſe ne cauarelcr'eſk più; s ì …. ,i ñ
L’è gratie , gratis date,ce‘rre, e vere. F - ’ ' i
rdecretodelCíelo,e.de Natura -ñ -j 2
L’ oro core-dai 'Prencipi a refuſo, ñ è
ìiPrencipipcrgenio, eperſo’vſo, A ~~ _f
L‘oreaoercarflonl’org la Pixma.. ñ .' ›' l‘
› Zz Ogni e
a” . ANN”.
Ognicoiàal&Mentre-alii!! amatore-W GN "0") DI
(Deletezogieflëvàn'tertähruaîçglzëf}
Voſtraèlazgloriazdvenen‘l’lmk ΑΠ\ A
DavnñPrcncípelevàs labateinores ‘ P
L’è’lPrencí Leopoldo ”Toſcana-z ñ( i': - `
Che no’ degnaelgrannomeíde Pico” - -
Anzi con gran dilero,eco`nlgran cuor ñ!
L' honoralaP-itura, venetìanae* A. ñ -ç `
No’l varda mìgai uadn’ conla rechie. * *~ '_ L; ñ; - ` -'~ ì
Anchea l’orbe calo co’gnofle el bon;~ ›'- z ~
Perche 'l poſsiedevera cognicion _ ‘ :ì
Dele-tcle-moderne,edele vechie. -- aiſi-_v
Inteligencia elghenehàſenzafin, *t e) .-41
L’è vn Sol ,çhetra’i ,peneí-ſplendcze [ampia. `
Con quei Pitorizel ſo' operar "garizaz‘ ñrì ‘ è.
Che_ par che alnon plus vltra habia el confin,
Selávu-[ù xèbonad'jnalzar 1'.. < z’î
síachi ſe vogía bafflmente nato, :"'L -r‘i
Coſa faralaachi-d’vnregio Stato TU 2* > ’ '
Prencrpe ſia natèùper gouemarë-'ì in »KH _
Se vn puoco-de ſtupin,` mogià in .tePlogia, ‘ fiv";
` o’lſe aueſina aprefloirvnacmdeh, 1 ….0
El ſc impizza , eſiluſccome- quela ,W î’ñ‘- ' ²~
Marauegiard’ v-n- terzo no' me-vogio. - i "i
Quandotrapaſsaelsolper vn criſtal, ?2 ‘_='² *ñî
No’l ſcalda, el ſcotar: percheel ſhrafinaz'- `
Cuſiſàlavirtù, ſe lacamina.. - -- ~~ ""
Pçrelcríſtal d’vn’ animo real. ‘
Orsu queſto è quel fiudio, sì famoſo
Del nobile Signor Paulo del Sera ,
Cheda tuti i Pitori , chexè in term: ñ
El vien ſtimàpendegno Virtuoſo. T»
`(Deſk:
VÎE‘N‘TQQVINTO. ;6;
eſte xè quinte e‘ſseucie,deſtilaez *'
'crellambic'odel, nobil’inzegno i .
De quel Se‘ra,nòſèra, mabendegno -› ì .
Zorno,cheluſe comeel Sol d’ lſtae. . .
puol ben dir,che‘ in format pitoreſca ñ
Lu ſia la dora Cruſca de Fiorenza; -
Che quando aJvrtquadro lu ghe da credenza,
Contrala ſo’opinion niſſan no’rt‘reſca.
o radeſo’pugnmefàqueltuto, .
C ebenſealpeta al’arte‘de Piturer
El deſſegna, el-.depenze, e in miniadura ~
Coſi: zentil el a degran coſtrutti.
:ibeiretrathchefàiſo’peneli - ` i 2.
)elbonimpaſto,etoco Venetian` - "a ' <
Dgn’vn ,chei vede ; i ſtima ,erien de man L ' i
)elſo’dileto preceror Tineli. ,g ..5. ,ì'
fece ſta lirnanza,cuſi rara ‘-› P ,. ‘
)elecoſe,piùnobile,epiùzbele, v‘é… « . .
)einoſtri Venetianhogn’vnad’dcnp r:- - 'i
3elabelezzacontendeuaagara.
recheſemprein’ gran reputacion. .‘}² :- .‘ ff
.'hätegnùla Piuirasetiemepretia i . .i
co’lincontra vn quadroda Vetreria; r - i
'alorno’ghefà per-derl’ocaſion.` ; .,';\;~'!t`..
rguſtodefàuerdeſtepimrezffi i; .:mix-l’i
e condiciomleñrarequalitá: .i ~ -. I: ,ci
eſuponod’imenſa rarità, -‘-~ *
ſeleimagínocelebreſature. .ñ ~~z ;rr-..Lì
eſſo,adeſſofhenedago conto: y… '
:rche portaaſpeſaaſtaratenti ~ .Fon ;rr-r ~. 1
9mm!Mrcinquelèntimentíza‘ñ’ç.
ae ogn vn deloripuol goder apatico-_`- ' z. z 7. ~ _
Zza
364 .KENÎ'OÎQ’ÌNM f A
Se vedeínprima-de Zorzonrvn quadro ,'- ‘- ;' ‘— ‘ ñ'Î-Î 5-'
Doue ſe oſi’eruazaltuni Religioſi, ffllñ‘* * _‘"›”
Cgn d’iuerſiiflrumemi-:annoniólîÌ - 7-35 **Il ' '_
Farvn concerto muſicolegiadrm id!, (ſiſi x
Chè’lrerrato vcſin del- Montcuerde, 7'" ‘ *ij
De man delhàStrozza,picor
Pend,c'he genoeſe, 1- ~~ “1? ~ ì
fare memorande-ímpreſt;
. ` r

ParSigiuſto,che’lflſialà,per
che Fama per lù mamo' fe pende;
aſcoltarv . *1,"" _‘>
Weimadrigaliapontozequei-mobeäí- "j- ‘ f y ,Î
L’è
No’leìtuto acentieq.. Più fa”
ſe podeuaveramemsc viui-afetí:ziîîì'Α ñ"- .` `~` f
O che’lcomponímemorelóg’hìſatoz x::- ...>1 _A : ñ :xx -
O-che Zorzoa-ghèinſisgñna quel tenor# 3 ‘~ -
Par niuoín sàquel quadro» ogni Canton# '
E, per refleſso , víuo anche elrel‘raeo ,
Z’orzomi-è quelìchefàdeſtíſtuporíç 'ñ - -ñ
lnſondendo :Li-od quadr-íelñmotolifieſsoçó.- ‘ 4"- z e
Ecuſia-queizcheſe'tertroua-apreſso; -'- ~ {'ſſ ~`
Gran virtù, ranpenehdegni‘colori-Ij ñ ñ?- '- - f
Se vede del Ba san chei primi Padri ~ ;I'm
Elqual quadro
Î-Fut-ido ſà’mocheal iegramentc:
gode el-pomo aldil-Ìgenre:: -‘ 'l ' 'l'23 -q
Amm' elſe ridede chiminíaí quadri!?-` "-5 7'- ëì‘ 7.
El deeorodëvn nobfl'Wenetiam, ›'~ . . ~*Î “ '~ . è. ñ
Ihabitoducahtuwjzompoſoy-
Ambíſëe de reſplendèr gloríoſoz,› ?Mrs ‘ `‘ -‘ 1
P’ereſserfato—de manda "RicxianìñU '-'ñ‘ I -Î ` ìó‘
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Ma chi vede le gmdemmnbelîviſofflî A?? - ‘_`-- *‘ ' A


D? vnanobí] Mau-om; veneoianas‘rîh ". ?1- l* Α- 4
De [nam deíìaulo', ooſaſom banana?, ?1-1- i
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'HE-Magnum; i@
;bè- de Lorenzo Lorna Maurizia t -. 52-9 .L :cm-f r .i
Vna Madonebeh-1,5] Bambinetoz'- ; , ;- t r‘nafl’ ì
Signor ,noſho Giesù,cuſi~perfeto, of; Î-;zìé ì
Con dorecrathñyeramente
Che vini,
veramenteeHä-inarcar . , :.;, 1- '_ `
la cegíaa
.iz- ,I
Adorancifflçgorhçſhirítsfi*: ñ ‘. 34.1
D’Homò ,zi-eDonm-euſiartíficíofl* ‘* 1
Che fegheveJeiſpirit-ivektiui. `-.‘ … 21': _~
GerolzemoBreſsanquà no’zte laſsm, ›--- -_-. -í
Perchetiraſigqrèjargrfllz—ſplendor x a (ñ. ."
Chriſtotrasfiguràznoſhgsignor_ «A :r: -‘,›
S‘U’lìTaboÈ ÉÉEQMÎV'WW Mou-'33 É íî‘ a -‘
Con tñän Moísë profeta LGÉDÙIEJÌÌ »v *12'070 “.jí i
In ation › Piü,.cſ1c vince-epiù, che hunìane; - 7
Co' i Santi Pier-Q, Giacomo-,1c ZuzmezP i. 1; L .ñ if
SCO ddeGhrciſhx—z&campania;;13una~ 1
De iù’ D o nomina; n‘r
.` . a .. 'tèsinpeüefl'azz-fr} ‘
È VOICPÈÈÀUTI Magica.» M133( E
Suceſèozche ben; yíu‘aè la memories( br: ‘
Benèregíó 'Pitor, quel Saluiatiñ, -\.~ , :23%; .h. 2 .z {j-î
Che ſcpeatſibcnAeBepſabeav 'e m {Sdf
Coìlpendofprmar-la .vagaideafl .. ft. ;lai '>3
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Madouelìaſsìo delg’ran-_PòrdenbnÎ-È‘-T.) 1 taz»-
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In tun pezzo de~ ſtra-;zz ſorda &WeB-x. .m 3,. -›
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Chi’l* vede d’olèeruarlqmaí elätíà‘.ñ - ì‘ *"J "ì'
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Ch’inrraín Ger‘nlälemzdoue&WB-É ‘ '-1 - i)
Ghè Yíeninoómarvnpòpmnumeíöänìfl
Più belquadroderqueîn'ojſù mai? Vffidſóì :551 …
In 1* alcrotra díuerſezardìiceturc, ›- "‘²‘jí~",‘.’ Î-î" \
Dauançíachríflocomparíí- ſe vede'- 1,' 'F‘ëf
htucapetümezeflxta'f‘cde '~`~L‘²‘*'"'ÎÎ-ì`,’ì
Adu1ccra,Cmwarieaknè»figm-e.<²;-V ² ’ ~Ì`T x
Ation sîl’vna,comel'~alu'ra›cektoj -ÎP'SP' &Lì-ì
Che no’íèpuolcdnmuodo più j'
RapreſWme’lGſhPíùeuídWte"é L‘ ~ '
Dachíſe., . íamÎaPiwmeſpcrwfl-'ì-P”, ² ,
De AndreaSc íamighèbnatíuivàî ſi" ~' 7459”]
DS Chnjfio'.,óoplaMadre aim? Maríggf-J
E iuerſi Paſtònein compagnia; Α ì‘ ì La
, Che , quei, ch’ioſsem‘a;arénti _í-fiä’í . _,
Vn’altroquadnodekîAutor-îfleſsoff - - `-":"
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Se vedeçomvìqezzedc Îcokñ‘í‘z ²' :-4-43
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P eîi‘cîemnb mntzitáefieaoìaym :dI
Che ar viua l’ratipn : L’è-uno al: n33
Ma eTicianmirabile è'l’ÈugrioBíí‘wrs-..i ~
De PfiulQvflfldháam-ſcunfflYffim-jalm cnr… -ç-.t
G. èyquan i 'Wait-*ft:
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Ma cheegffiutochmih em WiFi-T."urp
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PercheMiEù ghèzilumina bcoldriau’Ì-mp e.. l


` DoueconçxiuarifiimiifikndoìiçHim-:i ati
E] flîſtaPiùä-,Gbsz’lSdl-lilaidonepurou:4-10} '
Vn ſingolar perſero@ i ;rt-ñ z. x_ nr.: i ;,z.
GhèdQMfllrÎazdeParisda’ì-Îmr‘iſhpsm rlL)
Conëaatînntoníoobarer-Inmdſſq
P31' (RIO ci; Criſto: Îbambínettp; rd:'ztil‘t
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Ghè Î’Èſcmlta Gerflhct'ùſantòpz .` - r. :i ovini nl


Del Genea--treuíſan-:ghoxòlretràroinwfl
Mledeso de granivagliazodezearato a - ' ,2J
Pitura veramente degna WL Mino-"t
Ghè xèquela Víghpqlflohnwpzt ;i7 lierrouA
Cbſtfiílîkíanäücflolſedar
Albon del'naſo“ai.
odqrzrdelre'ſtoqbà 'knircafòg 1 “'l
{1: I;

Che no’l ſi; míga mvícíóñí ammenda nu


.viola-ue_ Viola da ,vna-,Balma pmózjdwd a ,. ni, ñ; A aC}
SHIP. Chec pit; fvçehra, chel‘è , l-,ÈFÌÙJÒWM
H i3
u d-Î'PPÎ" Ede frutisi dolci?, cip-@MMS: li`_,'.j,`) ;i
:12:53'3c' .Clicënçhea hramarliehgran Vecdio inuidal_
Tician. - Pianta, che in AQ Hpzficffipa‘imflflézazp ,. ; a .ñ
Fruthchel’rnselñlaltmè‘ alìpan* ume”)
53113597311' ,Wim -ghenergololäz :7 “i .
Secfflpffieluozuîmfir nedwpile; onora
.ot-3.:) ' O zogia
VENTO ;GLI/INTO. 369
zogía veramente , e gran teſoro!
Pitura ſata con la Palma in man!
Tegnuda intanto pretio da Tician ,
Che ſango pareria le perle ~, e l’ oro .
[ò inteſo: de Tician fù la moroſa
La Fia del Palma vechio , e imortalà
Dal' iſteſſo pene] . Gran rarità !.
Pitura veramente glorioſa!
'uto xè bel: ma Paulo da Verona
l-là ſato el colpo , che rapiſse el cuor .
Veder Maria co’l noſtro Redentor
Portar de ſte Piture la corona l
[è l’an Zuane ,e ſanta Catarina,
El Padre ſant’ Iſepo benedeto . ,,
Veramente e] più belo è quel Vechicto:
Ma la pitura tuta xè diuina .
[el quadro ſolo certo puol rapir
El cuor a chi l’ haueffi: de diamante .
[n fin no’_ ghè Pitor cuſi elegante ,
Some xè Paulo , e più no’ſe puol dir;
ivolelſe el reſtante racontar
De iquadri , de i quadreti , e dei quadroni 5
[ſtorie , retratini , e retratoní ,
Vn meſe , e mezo ſtcnteraue a ſar.
quel Signor mo’ quante coſe bele
l-là inconttà l gran fortuna , e gran ventura!
Sia benedeto chi ama la Pitura i
Elſe vede inalzàfinaale ſtelc .
`eſto xè vn ſtudio quaſi ſenza fin ,
De coſe tuteñſcieltet. ma ( diſelo)
Non halo a priuarſe elſo’martelo è
3 (cgſ ſe W) qualche bruſeghin è .ñ ,
- …A33 Gb:
o ;,70 PENE@ …QP-INTO..
ſ Che dirò '.- qucLSignor cuſi anche par-la e
Che coſa ſe puo] far più generoſa ,.
Per render I’a-ſo’ Patria glorioſa ,.
Che con ſte marauegie inzogclarla P
W MaLaſe-
l'ha ancorade duro,che
può. imaginar (co'no’ìl’è
ſe' diſcprruo›
)`- .

De Pitura :anzi’lä ghè’l tronco. viua


Co’i rami ,,conifiori,,el`e raiſe .. ~
In fin ghèmolte
E‘quela coſe :1 mavnar ſola
che’lìnutrifiez-e’ftac-:intento :1 _‘1
Queſta xè Madalena in. pentimento ,-. `
D3 idea ,che inteneriſſe,.,e che conſola .
Se sùtela. depentaſe uol; d'at- , ‘ . ,z
LÎ'anirna ,che r Pira trài. colori', `. e -
Madalena pentia ,,tutadolori`,,
Se vede le ſo."col'pe a l'agremar ..
Qreſt'a noî'me inſiràlmai da le man :z ,
(_Me diſc eLSignor Paulo) che cuſii Î. -
Schiauo ſon.dei ſo? bel‘,,che ogu’ora p‘íí.
L’ adoro ,,e rendogratie al? ran: Tician ...
Però quei xè a lavela ,i xè im 'alai ..
EC. Vaga co’lCielal' proſpero- viazo .
' 5'- * lcapitain bon‘ porto a far paſs’azo ,,
` "- - Doue i ſarà ben viſtize bentrarai .. _ z_ .
C.. Chivuolde queſta mai, mazor deſeſir z .
( Parlo a chi diſe mal; de iVenetiani )Ñ
Che vn Prencipe sigrando de Toſcanií
Habia la verità, sì… ben. inteſa ?I
I:. Adeſſo sime aliegro benconÎ vù’a‘
(Peſto è’l ſigil‘, che marca-,e che incorona'.
La iradavenetiana per la bona a:
Nd ſe puolmiga imaginar de più .`, . ì .
e Fede:
.Warm WINro: ;7,
Podèben’dír : xè 'ſalda 'ogni ſeria', 7ì
Che _a iVenetiani mai dalle el Vaſari;
(Dando Medici grandi ,e cul-ì ;rari
_ , Poluere aplíca ;tal de ſimpatia .
Orsù baſta cuſi ,per ſia zornada . v
Hauemo inc’hioda’l pezzo , e ſemo a ſegno;
Maniera Venctíanarihà vn gran a ol
"Sta volta sì ,cheti xè încoronada.
?Senti ve ~laſſo ſempreco‘l proteſto.
Sauè quel ,'che voi dir; lamine veder.
Se hò guflode Pitura ,el podè crcder:
Ve al' to quanto prima; vegnì preſto..
C. Semia ,incontrobramode'ſeruirla
La boca parla,ma l’ indica el cuor;
E no’ poſſo hauer mai g‘ratia mazor,
Che hauer'i ſo' comandi, e d’ ob'edírla .
Ec- Andè,C-ompareze?uandosèda baſſo, ' ~ ` .’ ‘
Zà’che lap’íoua no’ eſcrma ancora,
Pene' butarìn barca : andè m bon' hora.
C. Stavolta elſo’ſauorcertono’llaſso.- ~

Aaa z 'VENTO
VENrosEs‘To;
ARGOMENTO.:
.D4 i primi Fonti A dm’udr ſè *vr-ic.;
Fiumi, i” Mari ”eſſi-i; da i tram-ivi prima'
Ram' , comm-ſi in albori ſiti/im'. `
13! ”mio T”Zadar -viue i” I' Ende.).

C. L ſolito _ſon quà , per riuerirla ,


E per concorer in te' i ſo‘ penſieri ,
Conforme iſo' comandi, che hebe gieri ,
E bramoſo de cuor tuto a ſeruirla.
Ec. Compare benedeto, vegni drento .
Che co' ve vedo vù vedo vn teſoro,
Eſenzavù (per cuſi dir ) mi muoro
Perche Pitura , e vù xè ’l mio contento . ~
Saueu che tuto el guſto de Virtù
Chein ato de Pitura a goder vegno ,
Me vien participà dal voſtro inzegno,
E che contento tal tuto hò da vù.
Saueu che tuti i primi documenti
E l'a , b , c , che ſo’ de ſta dotrina .
La. poſsiedo da vù : perche me inclina
A .ſto contento i voſtri auertimenti .
VENTO SESTO] `“37-3”
v Si che ,per cauſa tal, miſon più voſtro; .l

L Che de mi ſteſſo; queſta xè ſegura


Fin che ſuora ſarò de ſepultuia ,
Ve ſarò pei' lèmír de bon ingioſtro;
C- Me xè tropo fauor ſta `Volontà. `
(Delia m’è a dieſe dopie d’ auantazo. ‘
Pur tropo del ſo' amor ghe ne‘hò bon ſazo.
EC. Orsù baſta, cuſi l’èſigila. e
Senti , perdemo tempo in ſti parlari 2
Voraue che in ſ0' pè diſcoreſſemo
Doue el guſto ſe eſtende più ſupremo ;— _ -
Inſin ſorai pitori ſingolari .
La barca hauemo in lquèro a gouemarz
Doue che no’ podemo andar zirando : '
Con tuto ciò ſe puolde quando in quando
Con tiri de memoria praticar .
E goder con la mente , e co’l diſcorſo
In l’ iſteſso tenor de la pitura :
Perche con l’ oſieruancia interna, e pura
Se puol diſcorer d’ ogni caſo ocorſo .
C. No’ghè dubio niſſun ghè ſempre in. ronto
Tanta materia , quanta che ſe vuo z
Anzi. che intrar adeſlo quà ſe puo]
ln qualche golfo a chi el conto .
Hauemo nominaí quei ſugetoni
Wei gran caſteli forti , e glorioſi ,
O`uei
Quei pezzi
d’ vn Ciel
de corſia
veríetian
si ſpauentoſi
fulmini ,,e toni
. ..

Quei gran legiflatori de Pitura ,


Wei moſtri de Virtù , teror de l’ Arte ,
Wei che la Fama i grídain mile parte ,’
Wei che confuſa inſieme hà la Natura .
Non
‘ :zz-z *751470 una'. `
'Non è’í doùer chede 'the degne piante' - ~' ?T
Vedemo le ſo’ptole,eiramí,ei fiori? i
Che è deriuaj da'tuti quanti iori . ‘;
Per goder daſpò quei dilibcie tante E*
'Per tanto; per hauer anche ſto guſto,
Che è’] verogodimento del dileto;
Diſemo de ſti tali e] bon conceto, .
‘ Che sà ſeguir quele pedat‘e giuſto . `›
Per dir ſucinra’mente perſta volta - -. - -
Wal coſa de ſti fruti ,e dolci ,e degni, -. .i
' Parti de quei peneli ,e beli inzegni
Per far co‘l tempo la mazor racolta .
EC. Sta ben; me-piaſe: el caſo è curioſo
Sì , sì , parlemo de ſti deriuanti
Dequ‘ei ſcie1típene1i,í uai xè tanti ,
CC. SiChe
foſſe;Inverala
Coſmo falſa opinion
grando e puol far glorioſo.
DePitagora,mato da Îigar, -
Che credeuache haueſſe'da paſsat
L’ Anima xè
o Dirauechei d' vn in l’altro
tanti a ríolon
iſpiritai, ì ,

E che l* Anima aponto dc Tician ,


De Paulo, de Zorzon , e del Baſsan,
Ed’altri in queſti iſuſse traſmigrai.
_. Ghè Franceſco Vece’lio,e Bonifacio,
E Damian, e’l doro Lorenzin ,
Con Polidoro ,e inſieme Nadalin,
El Zago, e de Tician e] fiol Oracio,
El Palma, e] Padoan , Santo Peranda,
Alienſi, Malombra , e Veſentini,
Lunardo da Muran, Zan Contarini , i
f Monte Mezan no’l laſso da vna banda. l a
G tè
VE-.NTO 5.3.91? a. "1375
Ghè queldal F'riſo,con* MafiQ.Verona
LeandrodqBaſsgnwl bom-Cadore , ,- ›
Domenego Robuſtì “ſenroreto :
Ogn' vnr de* queſti merita corona .
Elîghe ne xè pò'ñ vr! numero infinito
Che d‘aqueffìd'eríua- dova-lor',ñ
Che` i: merita la' palma del honor',
P`er eſser tqti brani 1-' eſquìſito
GhèTiberio 'Finali Cauglìer‘ ,~
F'el'ípo Z'anínberx‘è valoroſo p
Odoardo Fial‘eríffudíoſo, , `_ .z -
Ghè xè’LPderíxbrauo in' te’ljmeſtíer. '
Ghè Mario Rauenaco de, be] far,
Con molrcíif q' ualí: tuti@ l: ocaſiorrs
Farò de lorí'chiara diſtíſÎCíOflſiy , , ‘
Wando porterä el‘çaſö el' mio” parlar'.
ñz‘do No’palàerò con regola'ínte’ldirî' ,v -‘
Depre‘minencia ne de ancíanità;
Procurerö dè dit'- Iaſiveriräzz.- "ñ. . “ , . :.- ~.
Che queſto è’l ponco `done hò da 'c Î’pílÎ'Ò- '. .
El Palma doncaal’íncal’marfîx Îeſt‘o, . . '. z G. M
Su’lyerde ramo del ſo’be] inzegnm. . … P531..
E] fior-de] ColbriIQcdeld‘eſsegno :2 _ r' -
F. do gran Mífl’rí ghedonèlî‘ineſt'o .A . . . '
[ſvn Tician ſu', qyel’àlcro eL ſentono-to:: î _ r
Djoue con ſpada', e targa-d’etal'lörte: . ` 7
L’è ſtà vh eroe', che hà ſu _ àl'a‘ mortéî
Co’ l" elmo ínlreſtazeín oſsoel‘ corfà’lecozñ .ì
E ſe ſo’impreſefir de tal ſufi‘anzax, - . z
(ghe le ſe vedeand'ar perrut‘o* el Mondo z' ~
Le ſo’çpſepon hà ne fiuzneſondòs -
1L' ha faremo che no’fèCarlo jna Franza'- . ~.
Do'
376 ”WTO J' ESTO.
Deiſo’ quadri ghe'xèle Gieſie pieney. "è
Le Sagreſtìe , le Scuole , e Compagme
De i lioghi Sacri; no’ le xè buſie.
Tute no' le puol ſcriuer mile pene. .
In verità che’] ghe ne hà fate tante , - , z
Che’l numero èinfiníto deiquadronífl ~l’ - - ì
Le ſo’figure certo xè a milioni, .- L ;.1 _a
Etute de bon peſ0-,etrabucante. › à- *r*
L’èſtà domínatorlde sì gran’ Arte, .- " ' -x
E in ta] muodo patron dela Pitura ,
Che in quatro cÒlpí e] faua vna figura,
Eleſevede in tole`,ime}e,e'in carte;
Co’mc arecordo l'opera díuina, - . i ' -ñ ñ L .‘
Che xè in la Gíeſia aSan Bortalsmío,~ " 't z
(Maſi diraue: laſſo tuto in drio, ì ' ì
Per eſſer cotä‘aponto ſora fina z a
Co' s’intra in Gíeſia ,e che ſe dà vna ochíadz
Da la banda del cuor , che xè a man ma ,
Se vede vn operona, cuſi franca , : .
Chcfä la viſta atonìda ,e incanta”. i ñ
Se vede a bulegar che a 'bulegarè
, A ſaltar via del quadro le figure .
i Con furie-tal , cun sforzi , e con brauure 2 L
Che 1’ ochio Fè ve fà traſsecular . .
Certo cheehíſe’croua là preſenti - fl` ; . ..s
Al teror ,al ſpauento,-a quela fuxíá, `
El temede receuer qualche ingiurie.
Dala rabia , e-velen- de quei ſerpenti.
hi no’ sà coſa ſia eribulacion , › - ~
E vogia. veder caírdefipemí -
Cheivada là, che hefterà: incantati ñ -
PÉÉYLÉÉÉUESÉQÉÎQQMÉÌLÉÎ: ó' -- -
).— _ b `(Welt:
nam-ottiene.. $77
Vele figure
ſi Par-che è ſiete fulmínante
le'ſetr’asforma Î r. ' - s: :. .5,3
in quei ſerpenti;
. Lesberla-*i ochi ,-e'ſile `darei-denti, .- . -j-.r
Che-While varda ;le fà al cuorrtremante.` x ft
Sighè inuencionP ſi ghe xè bizaria? " . Î
Si ghe capricio? ²ſi ghe xè dotrina-ë
Lengua de mi-ghe voraue più Îſina
Mi no’
Palma ſon bon Palma
, degnode dedir come la ſia, \ì -
inla Pitura,
Vitorioſoincuſi'degnaimpreſa; ., .
Che tuta tributaria el ſe l’ hà reſa, - ,
E g’hà piantà el ſtendardoſun la mura;
Ste figure none miga ſu’l dreto.
Se vede ehe **le core quà, elà,
Econ tanta dotrina deſtacà y
Ogn'—v«na,ñche le par del Tentoreto;
Etute nude ſenza pani atorno,
Ma ben veſtie co’l manto de virtù;
L’è vn quadro cuſi bel ,che niente più
Baſta cuſiperfar vn homo adorno:. . e
Che había miafadigarmea dir d’ vfl’ ato, . `r`
D’ vn geſto, d’- vn’afeto, od’ vna idea
El ih quei , che hà ſcarſezza de monea:
Ma quà tuto el valor xè d’ vn carato.
’t`: vn montede figure a maſse , a maſse
O veramente tante viue piante,
Produteda nel montetute quante ,
O Palme ,dire del Palma a gloria nalse.
EC. Sto quadro l‘ hò beniſsimo a memoria:
El puol adotrinar el Mondo tuto:
13.3 xè puraítlráiantäaſde coſtruìo.I _
empre qu 'vn e Segna q ue a; oria. ’ .ñ (Del
' Bbb
.VENTO SESTA`
DonGaſparOGuzzardiMeletantejÎ
:QgeÎnoſti-o _Ecelentiſsimo Dotor. " i. i' 'i

Che è là de Gieſia,meconta_lc tante


Demoſtrance, che ogn’vn fà de ſtnpor; . '
Edígol’è ſugeto_,chel’.intende, _ ..`,t
J.
Che _hà bonguſto, e cognoſſeſta virtù .
Eſe ingolſam Pitureſempre più ,
/ Edelcontinuoel com ra, quadri,eſpende.‘ *J
ln El
Gran Conlegio‘l’è
Palma, a t a rotonda
ola xè ouada,che’l ſe vede .A ~.

Al' incontro de Paulo, cheſàfede , ,


Che anc‘helu a remi, e vele ,vjzì a ſegondaî.'f
(7,1
In ſtoOuadon ,tuto ſplendorzzſe mira
-Ouado del Venetia bela ,in graue tronoaſceſa,
Palma gti ñ
conſt-.gio . Che l’ incoronala Vitoria; ,einceſa ;
Ben l'è cuſi, c’hea ſomo honorl’ aſpira.
Pompa de maeſtà , ſomo decoro, ~
Trono più graue che de Salamonz
Doue Regni', e -Cítà con deuocion
Tributalc Corone, i Scetrí, e l'oro,
Trofei,_preſoni ,in cepi, e con manete;
Cità , che pianze vente , eſogiogae,
Aflite , meſte , e tuteſconſolae ,
Moderade, upor,
Vardemoper rò, ſauie,e diſcrete.
quei Nudi vn puo”, …i ' 1
Tratisù quei ſcalini là dauanti,
Con forme de robuſti, e bei ziganti.
Melo .è deſsegno_, e depcnci gran coco!
A chi :oca
O gramo chi ſecrede con l" eſempio - >
[iena. D' vn pezzo v:le Fachin , ſenza camiſa , ,
Format a1 natural giuſto preciſa .:
vna figura; o ben balordo , e ſcempio! J‘
\
‘ .' Alcuni
VB'N10* 553'702: Z777
Alcuni tien inpugnoel-naturaſ,- ' "
E per viad'e'graticola i ſe erede
Piarl‘o,com’e el peſcein t’ vna rode"
Epur l’ëvna re'ceta‘, che no'val‘.` `
S? hàdaincoz'zar el' udio-,zin‘deſſegnar
Eìconl"amodel.v eſcecon-l‘a togna, :3-:
Che'del‘reſtoninſdvitaipuol peſcar, _ v
Che altro’no’ixè'perprenderche vergogna.
Chi vuofanda’r a Padoa al bon _viazo ,
S’hà'd'aand’ar con ſebarche d'elt—ragheto,
E chi vàíin'ſiſoſera, o in batìeletoìy
SecaſcainbrentaflereghedeMazofl- r ,
ElPal‘mainl’o rarfùîzouſi' pronto, -' j : _
Perche cofl 'ìudio’elìſeee la maniera-x -‘ '-~
Ogni‘coſa del'ſòo xè"viua,evera: _ \
Chi no’l’sä'conſeſſar l'è. vn: mato a ponto‘a ì
Queſt'exë ation‘zcheinganaehiſevede +5.! '
Qîeſt'e xè conſönaneíe
G orie‘che de grarfartelí
ſplende'al _Mondo s ‘
in' mile' parte-,.~
Molto de più` de‘quehche ogn'vn ſe: crede -ì
Eſiviencertigramiîinſtìa Cita, o Pm ,.
Per mendicarel pan'ycoìrne baroni ,~ -î .- .- . ;Tnt-Aff*
E'ardiſſede iprezzarſtigrarr quadroríih.-.~-:oñî gia:.
~ Biſogneriafiuſtarli-in‘verità.” ’. ‘ !—.~_,ñrf ~
Chi ſt`i quadriacopiarvoleſtedarghc -r ;2x -, ’
Se' no?`i li lucidaſſe tuti'quantiìz; '
Sibencheilit‘egniſſe là; dau‘an‘ti. f- ñ
N’o’Îi iäuerauecomeadeſſo' ìaida-ghe:
Epo’ſevederauedeſd'mam ` ; -* ,zo-a?
2
Tonio dè
Operareionala condicio” giuſto… . cagug'nan'
’ - (Cheperbufonariaäſe tienpet‘g‘uſtoòì Î
De quel miſter Zanin da'Capu‘gnau .- -- : ' _
* ' BbbÌ 2- `(Demi
;80, ”Nero mazze-*a
Rm** Ec. chieſti xègiuſto tanti zaratani,. -. ,
z" *ì Che credeaſarſtraueder con zioghctíé
E conſonderel-guſto . ò pouereti lì
Però ſora delor-ivà ſti ingani. ñ ~ “
C. Reſtaido quadri apteſſodeſto ouadoz, .. - -
Spauentoſe brauure~,.e gran vitorie ,z ,- z ' ,, ‘
Eroiche , ſpiritoſe ,ñe degne' iſtorie ,-, _, g, n
gPerCheariua al parangon d'bel-ca
hauer Padoa,quel.fù ognialtagradoe
rido-"- j- ’, ì. j
nîägî# i Belainuenciomper prender co’i cari .'Î r ' `
Con el ſen, vcon le Beſtie ,eco’iBoar’n 1 -,
Ai Padoani-ſù tioltozclgindicim , - `~ - ì
In verità-che ghe xè vn Contadin-,ñ ñ . ` l

l-.4
Veſt-i0 de verde ,col-Cape] de pagía,v
Che’l fà vna ation si-lefia-,e cuſi gagíai
Che in-ee’lſo’ſtato el ar vcnñ Paladin..
- Ghè’l ſeguito de molte.- oldadeſchez"
Co’l Griti ,tuto ſero, che a eaualo ~
ConelÎbaſtonin-rmn ;mena el balo›
Come
Per che
far. co’iPadoani-
quele trupe dele ſoldai-
more .
Se vede amapchiarleſte con. brauura L'
" L; e Formadatguerapnaturalze pura,
Daſoldaiveteraniueconſumai., _ 'i,
Ele ve par imp‘ìe viua-,e realz. -;
Merce` de quelſcurzar, sìrartificioſoañ
oneſto ëqnelidubim’ehe amoltixè ſcoſea - .
(Dà bate-elponto,elievnteſoro V315. ' -`Î_›
Cremona ti xè venza ;e ci xè perſa—5; ,r . z
²ñ ì o' d ~ . . .`
_ eîſi-…Î T1no’tepuolpiniìorzermeſcorlara:
IJPÒ xemlſozñ-.nno’ìpuol launc- v ~ . .

cr_
'COmflChBtlſOlCl-llÎÌtſMÙ-L
ſi
.. 4 `,_
À"`\ ſi &MK;
l VENTO SBXTGÈ. v ;8: ' ‘
Tipuol butarte adeſſo in zenochion ` '
E dir co’ diſse quela bela ſia:
Dio-me deſpaza in ben deſta liièia ;r
Perche i me laua el cao , ſenza ſtanz
O Bembo-generoſo inuito , e forte ,
Pin-'chef
Eroe che alEternitàſu’ltribunal
Mondo-viuerà imortalzñ' - ì'- È 'i
Sarà. regnante,aſcorno dela morté'. ~ Î’
Chi vede quel retrato furibondo, “ ’. il
Tuto ardir ,.co ragioſo ,e tuto pronto,
De veder Marte iſteſso el-_iäelſo’conto ,- - i
Che in tal foncion l-’ el-primo, e no’bſegondoa’f **v
Gran generoſitàrde quei ſoldai, 'Î . .‘ `“
2
-. l
El

Che sù quelburchio fà… tanto fi-aeaſsoL


— Iatagía brazzi , e teſte ,.e buta a baſso
Tutiquei ſo' nemiſi , mal tratai-.` i 1'
Qtà iſe dà:quà no’iburla ,i-tende al- regio; Î _
Ogn’vn-lî ochio hà a-penelozogn’vno è* atento-z z' ‘ j
Ogniato- fà. gran-forza ,e-mouimento:. ' g .‘~ . ~
L’ ardio dal doto quà no’tioltconſcgio. ' .- ² ~ ~;
Chi* no’ vede l’eſeto ,..el. geſto ,teli ato- . › ~` `
De quel, che in alto và , verſol’ antenai - “
No' sà che ſia; valor ,coſa ſia lena ,
El core sù piùleſto aſsaed’ vn- Gatm- ~ ‘ ‘
Quel'ſoldà ,che maniza quel ſpadon, ' - 'fl'
L’ bàrvn ziogo ,sÌ-ſeguro, e cuſiſraneo’, `
Che no’l torauevn‘pelofln ponto manco
De tagiar tuti a ſete da melon-.ñ ,. `
Biſogna quà che digañel mio* parer,
De bon cuor proſerendo-vna- parola 5, ~
Se nò el oſso me vien certo ala 'gola .' x
Cojno"
:a ago vna
n laudea ſto `Guerrerr …i i: o
?58% 'VE NT 0-' ;YES TO* .
/..
Digo ,che guardael Ciel che ſto ſoldado
Fſuſie‘ contrario' a quel, puoco lontan:
Che ſoto B‘reſſa mena ben- le man,,
E chi ivol‘eſſe far qualche ſtecado.
\
Clîi hi teſi Che 5 baila, no’l voi dir : quaſi elÎ diraue :‘
chie intenf Eleaſo no"ghe”xè :zmaſe’lîvegniſse
, (Wandoghe"penſt›,el’cuor ſe' meſt‘remifie D
N0' sò~,
L’ìardír no"sò,l."impeto,
,laſuria chi la' vadagneraue'.
el~ñ furor
Palade-,e Martecon: ſiencia ,e hrauura‘r
Coneorſe tutiſeinſieme la- Naturaz
Per dar,al
ì Ec‘.El'Grítia Palma-agitato,
Padoafèrben forza',e'cuon.
l'aſo’parte :r `

El B’emboſora el Pò fece' del~ reſto .


I’n tun-canconno"s"hàdalìaſsar queſto*
Che hà elbreſèe ſt’e Wtorie, con'tant-"arte'ñ
,Chíì lime:
C; A queſta ſola ogn"vno~ fiarà’ cito..
vuo ìſe ne . Chi-inteſa noó’puol’ meter ſt’a viuanda‘
pia , diſſe: ~ Con honagraeia-,i ſt‘aga‘d’a-v'na: banda-:2
qucl'd'ale
Angie..
Volatili. xè queſti a'ſt'oconuito.- _
Biſognaſenza faloBauer p'a‘eien‘cía‘,
~ Che inſolito ivuoſeſsergrané quadroni',fl
Con de ſte furie', econſii parangoni ::
Chequeſta xè la’verar` íntelig‘entía.
Guido , ev Vn tal SignorñVariſcoda icolori-:î
Guru-n'..
l’oda cl Pal.` Me referilîse‘contrato curioſo, ;
In-honor A r del Palma glorioſo",
Dito da oecel‘enti‘, e gran Pítori'
` Eldiſe : che trouandoſea Bologna
In la G‘íeſiade* i Padri' Capuciniìy
Fuoradela Cità ,- là.sù i _confini _
_S’vrrmonteſeh che un fior ditghebiſogna..
Doua
?VEN TD :TBC—TO. 3K]
Doue he’xè
Dergnan vnaPalain
delPalma ,conquelaGieſa,
Jin-'Criſtoin Cröſè} '1; -.
Con altri ?Santi :informe ;glorioſe.
Che pianzede‘l Signor la ingiuiia -ofeſt.
Dite che Guido ,e e’l Barbieri anſieme,
Ce‘le‘bre l‘vno,e l’ altro de valor,
Diſeſse: cheàpecä che 'ſto Pitor.
Sia morto! -ò quanto el ſo' mortrñne preme!
Bagatele no' ghè , come .xè o'corſo
A molti a ino‘ſtrí di , ne .punture.
' Quà‘ghe x'è pene]ae‘ſode,e ſegure
- Oge ' o el termine fù de quel diſcorſo.
Ec- Come chela modeſtia, ela Virtù
Camina da ſorele , *tute al par!
ì Doue ſe troua
I ſo’ riuali ehi quà
, adirla vogialaudar
tra nù e
Ma queſto e] ſo" valor miga no’ ſcema 5
Anzi el ghe acreſsehonor ſora la broca‘”.
Vaga per certi ,che 'è .manco d’ vn oca -,
E vuo hauervnapreteſa -e‘llrema . .
C. Se Zhaue’ſsetoc’à alPalrnaa dir de queſti- -
L’ haueria
.Se dito dieſe
paga la Virtù voltepiù:
,conla Virtù , ì -
E .maneghí ſe catáatutí iceſti.
_'Ec. Cuſi {la ben : leation ñ, cheègeneroſè
Sarà ſempre laudaeda chi hà giudicio.
De la creanza queſto xè l’ oficio .
Le fà—a ſia via le zente virtuoſe.
C. Se puol dir che habia tioltoda ſto Mar -'
Vna anguela , vna ſchila , vn 'paſarinz `
E pur ghe ſturioni ſenza fin ,
E ogni altro peſce ,ì che ſe puol peſcár. '
. . Palma
-`.,.
TO SESTO .
Palma, chearíuafinſora le ſtele: ‘ -
Palma piena de 'frati cordiali: :r
Palma
Palma-chetio’rl
che hà ſuperi
la Palmaal
tuti iriuali:
gran’Apele.

Aleſſandro
In tola viene] bon diſeua quelo
Naro-cari. Che viſte a comparir le confeture: …
Cuſi poſſo dir mi :cperche piture
Voi' nominarghe 'vnico penelo.
, Parti de l' ecelente Varotari
(Del' ecelſo Alellandro padoan ,
Che ſentè sù la ſedia de Tician , .
Ereditario de queícolpi rari. l_
Adotiuo fioÎ , con chiaro pato '
Che’l pofla martini-,come patron,
Comeflàrio real del belo , el bon;
Equel,che’l faràlù, che 'l ſia ben ſato;
Ec.Compatc,chiapè in drento direu?
Deldoto Damian,coſa ala gagíarda
-~ ! ì'
Edoue Bonifacio ,el laſſereu, . ~
CheaTician gíera guardie d’alabardaë- ~ v
C. Oponerno’me vogio alſo' parlar:
Ma , ſe Alellàndro de Tician Tenente .
Fù in le ſacion più eroiche ,e le più vrgcncc ;
Non el ſora de quei da reguardar è
Ghè defcrencia ſtar ala portiera
Con l’palabarda in man per la deſeſa z
Wel’e‘ cargo d' honor, ma no' d’ impreſa 2
Che in campagna è’l valor d' ation guerìcra.
Biſogna vederla Caualaria ,
Guídà dal ſo' valor , dal ſo’ inteleto ,
Chi hà vellî megío l’ elmo e’l corſaletoe
E hà meſio inſquadra .e in fila Fantaſia E
-
.WNEODSZE’STD.… il':
No’ſecemaí quei degni Ala-hardíeri vI z -J
Ati , cuſi: 'ue-ríeri, e-.màrcmir-,ç r, . .z 1;.: `.:-:.`I
,

Che ate ia vrfia a due mortali, ' , . 5:???


Come’l kè [ù. con quei ſo' granpe'nſierí. > i ;4)
*M1 quando vedo quer vedo .pur anca - : i: ~.~' ì .1
.A

Che l’ Autor ſe trasforma co’l- giudící'o


H
ln le {dncion da guera ,` e m quel' oſicío; , - ²
Tamolche l’è vnguerícr deñſpada franca. ".
' 5
Sevede .vna sbaragia deſoldai, '
.0"
l lu S; 'i
",.f Maffi-Ti.
In virtù de Maria precepítoſ. l .
racolo del:
Ghè i Camoteſi , tuti vigoroſi, Madona,
opera mi a
* E i Normani nemiſi mal trarai. ‘ noioſa c e]
Miracoloſo
Doue María
caſh,e
con venerando,
la ſo’fànra Vella .. Varoczrí .
~b

Fà darla voltaa quela` zente ínfeſta"


, Ala Cítà con quel' aſſedio grando .
Strage ta] ,che confonde ,e che ſpauenca
I circonſtantí z nome a darghe a “mente.
L’ artefquà ingana , e vence cereanrnte .
Ogn’ vnche’l guarda alido deuenrer.
Sto qlçadroz xè in la Gi a ſingulatr,v
Intitolà Sa‘nta Maria -Mazor,~ . 7
Che rende in ogni conto gran.. ſtupor,
E ognìvn , che'l vede , el fà rraſſecuiar .
Chi non hà yiſte .quele ſoldadeſche,
Tute confuſeaconc’epir cerori ,- . .
NoÎìsàrcoſa
Con maſsimîeſiasì machíe
grande- de
Tíc’íane-ſche
vcolori ,' ~ .

La forza de quel quadrggranto fiera ,


Che ſe vede’a sbalzar quele figure,
Che a prima yíſta no' le par ,pirure ,
Main fari colà viua , ecoſaè/era.
v
i'
,.j
8
‘ cc O gran
'386_ -ÎVBNTO SESTO. .
Ogran dotrina! ògran prerogatiual __ 1 ` .Î ’t
Incitarl’homo;anzisſorzarloacreder z
Che’l depenro ſia viuo,efarghe veder
VnChe
uadro
quaſial’
he xè
impoſsibile
purſora faſeporta,
ariua. ó ì Z

uaſto dal' acidente ,e ſtrapaazà , ‘


Sbuſo in più lioghi.O Dio rno’ che pet-à!
No' ſo’come le Muneghe el comporta! :- .. i'
No'
Q`uel
ſo’ come
bel componimento,e
ſe laſtra andar de mal
quel teſoro , i - -. LJ

Che vnagran borſade ducati d’ oro q ,2


Noîxè mai per pagarquel che iù val! .T
Miracolo l'è purrma’lſe puol dir .- -› E*
Miracolo delCielo.,e de Pitura:.
L’è vna Fernena in Mar,ch’ hehe ventura
Senzaoſeſadel' onde apartorir. ’
Ghè Ciel; ghè Mar; ghè vn- Tempio ,e vna Caſina; \
Ghè ogniſeſſo,ogni età; ghè chi B tenda; ›
Chiſecalza; chidorme , echimarenda;
Chi ziogazchi'caualcaflchicamina. i l 1
Ghè conſeſſo,.Signor ;ſe haueſteel muodo; ì. "
Che’lfaria reparar tuto a mie ſpeſe. .
Tasè tasè ,Compare mio corteſe ,
Che ancora vn di ſe desſerà ſto inuorlo.` -.`
ln quela Gieſiachi ghè ſtalle vn’ano È ' :.1- J
[poderia nutrirſemprela mente ’ “i 2 i 'i'
In zogiedeſto Amoi-,ture cedente: '
' Ne cerroi ſpender'aueel rem o invano. "
Opere 4-1 C.Ma tornamo’ volemo incorre ia"
HIS?? ìs‘Î A ſtupirſt: da niouo , e vederchiaro
Ger-miL Le marauegie de ſto inzegno raro ,
Che xè in la Gieſia de San-Geremia?
'> i', ‘ i! ' " .
c Î’KEN’TO »TES-,TU- $3.87
Veramente chi ariua al’Altar grando', › v i ì,
E vede el gran ſplendori de quela Gloria , '
Zauaria co’l iudicio,ela memoria ì '
Qgà si diròfoome
Confuſa ben diſſe
dal upon‘và quelo)
a vacilando. i -;
Douendoſeparlar de varie tele, .
Che là ſe vede—,a marauegia bele’:
Ben ſe ſtomenza a ſcomenzar dal Cielo . .
Femo vn paſſazo dal Cielo, alatera _ ._ ;
Che in tera vederemo el Redentor
Giesù Criſto humanà , noſtro Signor, . ' ‘
Per dar morte , ala morte in viua guera . ì
O Rè dei R-ë,zà chequei Rè t’adora! , ..l

O d'ogni Imperator Monarca vero l


Socorſo per pietà ben da ti ſpíero _
Per darte lande , ea ſto Pitor ancora .
Puo] ben la Maeſtà , tuta Pompoſa,
Con ſcetri,,con corone,emantid’ oro g
Campizar; ma no’mai con quel decoro 3;
Come quei—Rè,defòrmaimperioſa.
Concempla piamente el Padoan “z, — Pîf Penſi"
Che Criſto haueua ſempre lì dauanti ;ij-LW"
vna Croſè ,e íflagelitutí quanti ,
Perla ſalute del genere: human.
Doue vùJa vedè tuta chiarezza
Che la circonda d’Anzoli vn dra lo;
Ben xèogni viſöa marauegía be l
Ogni corpeto ècarne,etenerezza! 4 ` ñ
VedcçquelBambinetma pena ſuora. . ~ …è
Del ventre verzenal comeel ſe incanta
A rneditar ſu quela Croſe ſanta ,
Più che aguardar chi in zenocbion- l' adora;
Ccc z Moi—ira
‘ "3,88 .VENTO nero. ’ T
Moſtra
Echeben‘che l'è vn tra”-
ſubitozonto Dio',mortali
tuto vmiltà
ì , -›
i
L' atende al ponte, ſenza altri interuali,
Per eſequir la pia ſo’volontà.
Ma quela Madre ,che in ſen reuerente
Tien l’ human ,e Diuin , vero Meſſia ,
Moſtra ben la modeſtia de Maria!
Se ghe vede l'interno veramente .
OSant’Iſepo,pareputatiuo, ' ‘ 'E
Se pur alnamral giuſto 'depenror -
Ma che? de ſta parola me nemento; ñ .f
Depento' aólínatural', ſe-piùa che -vñiuo .ñ f
(Del Moro , ehedeſmontadae cauulo :- ' '- `›‘ `
L’è veramente' vn vero Caualier; ` `- l
Talè quel che hà formano belÎ penſier : 1
El'vogio dir ſeguro che no’ ſaloñ. ‘
Ghè quantità de Pagi, e-de figure, - .
Tute-ben coneertae de* lumi-,e ſcuri ,,
Fabriehe eon-paflazi , e legni, e-muri ,. , "
E forme ſingular d~’ Arichitet-'ure- - ' '
Ghe xè quel tuto inſieme ,bendiſ oſto ,. - ‘
(Axel colorito vnÌ-con quel de egno,
Che moſtra-intendimento-alimazor ſegner
Bn O comequadro‘,
l’alrro vàñco’l belo
doue-, elGiesù:
bon compoſto
Criſto: ‘ l: <ì ì‘
A San-Simon la Verzen'e preſenta
Là, in zenochionzdeuota , e più-che ate-nta
Fàtcheogn’vn diſc': mai tal‘coſa hòrviſto -
Que] Santo vechio',-che dà*v lande a Dio *7
Perche lñ’ iſteſſo Dio- ſe degna aſta:
In quele ſante brazze ,a rep’oſlàr e ›
, F_ Par eheineſtaſiel ſia tuto rapiti_-` L, L
L.. non.. O come `
VENTO J‘E’S TU. *T3389
Ocome è bela mail’architetura ì 1 [a
Che mete el quadro tuto in bel concerto .'ñ
Xè quelo vn fondamento ,e muodo certo ,
Sora ſe ghè armoniza ogni figcfira.
L’ hà meſſo in quel’ [ſtoria tuto l guſto :
Le figurce legiadre, e pitoreſche ñ
O nudi più che beli ,ocarne freſche ’
Mo? con Tician vù flè in balanza giuſto'. `.
Matrà le altre ( biſogna che’l diga) › e t ñ . :i
Ghe xè -vna Dona, che èveflia de zalo - 'ì ſ‘
Sùrquei ſcalini ,che ,ſè mi no’falo; " -
Da martelo Natura ghè nemiga . 4 . -~
(Dante bele operonedc ſto Ancor ‘ .1…)
In milelioghhhxäblieoyeín priuato f
Cheſà ſtupirl’ qualche
Se vedede ant ñ coſecarato,
ſia Pitorf i . .
Ghè xè do quadri in Gieſiaa i Tolentíni, - .Ì
Doue
inla Capela
ſe vede'ben,
del beato
ſe bela
Andrea::v
idea . . ñ .e Î

L’ haueua-in far Caualí~,l.e in ſar Putini a», . ,-`


Hà vn bel ~(Hadron la Scuola dei Laneri:: i .:J g
Douetra vario Populoſe vede, . :1; -
; San Bernardin ,che predica la fede, ~ r ' -
Freſco cuſi, che’lñpar depentogñieria.
Hà deſan Pantalon-la ſagreſtim -
Vna Pietà., ehe’a marauegiaè bela ;.
LChe de cechiní pienavna ſcarſela
( Seguro)equel- valor no’ pagheria- ..
A iCarmini ghe xè SanLiberal, `~ o, ›. ‘ e- ñ _ì
Che do libera, a morte condanar-..j … ;
L’ètuto belo,enumeroſo aſſai. - i g
CLelzuPiatetnahàvn rico cauedaslI. a; :5)
-_~\ , .A.
.e '390 *VENTO 'SESTO'
Fuora dc Gieſia in la veſma Scuola
Ghe xè vn ſolito d’ vna Aſsonta egregio
Con vn muſico d’Anzoli cortegio
Belo cuſi , che l’ochio ſe conſola, .
Che xè a Sant' Aponal pur vna Aſſonta ;`
Concerto , che più bel no’ le puol farlo .
(Del ſolo baſtería per eternarlo.
Stomio 'nſrer con molti ſe confronta .
La Gieſia e i Incurabili hà vn ſolito,
Conle Verzene ſtolte,ele prudente
L’è’l primo in ver la porta: e veramente
Con lù el porta anche el titolo eſquiſito .
Ghè sù le ſormede Tician aponto
Vna Paleta in Gieſia a Sant’Agnelè
D’ vn San Giacomo Apoſtolo in Paeſe.
O come el geſto è grarioſo , e pronto .
(Llano quadri ghe xè a San Zanipolo , 1
Miracoli del Santo' da Surian , ‘ '
Che ſe digo: i xè quadri de Ticían ,
Digo pur' anca , che no’l digo ſolo .
Che xè a Santa Giuſtina do, o tre pezziz
…Ma’I mazor xè’l martirio dela Santa z
Coſe, che in te’l guardar l‘ ochio ſe incanta z
Che a pagar quel valor no’ ghe xè bezzi .
Ma chi xè mai, che più bel nudo ha viſto
De quehche a San Daniel xè s’vna Pala?
L’è vn martire , ch'al Ciel vuol ſarſe ſcala z
E in la preſon l’è batizà da Criſto.
Ghe xè vna Pala in Gieſia de Caſtelo,
Doue San -Ciprian xè in la caldiera
D' ogio bogiente piena. òche maniera!
, g 0 che forza l o che trato de penelol
- -ñ … “L'iſola
VEN?"0 SESTO'.
L'iſola
FaroSanClementehà vnquadro'grando,`
de penelae marauegioſè; ` ì
Done ſe vede vn Senator, e v-n Doſi: ,
Per darſe al Cielo, al ſeculo dar bando.
Ghe Vna pala a San Coſmoa laZueea,
Che vederla con nobile artificio ,
De Santa Catarina e] ſpoſalieío;
Pala , che ſe puo] dirla,oro de Ceca .
Gbe xè’l martiriode la Santa iſteſsa :
El xè a Moran; l’èinflieſiaasan Mafia,
Ghè tante coſe, che le laſso in drío :
Che ſtraca la memoria ſe confeſsa . ~
Ec. Compare tuto è bel :ma a San Tomè
Chi in Caſa del Piouan no‘ và a-flupír, ~
No’ sà coſa ſia el viu‘o colorir,
Ne in fati cola ſia la Carità.
Ada sì che diſsè : l'è de Tician! ,Opera eſ
Se vede quele carne a palpitar ,- … quiſita del
Varotari
E‘l ſangue per le vene—a c‘aminar, dalPiouan
El xè vn bocon da Prete ,eda Pio’u‘anl
mi.
C. Che ocore a dir P mi no’ ſon bon da niente
Lù hà ſato í ſati , e ſazzo mi parole ,
Veder ſti quadri; e , ſe le xè viole, -
u'- L’è Home .- lenalà chiè intendente.
. Conſideremovn puoco la memoria, 0 era pdc]
eigſa re;
. Che xè in I’eg‘regia Caſa- Triuelina ; Varot "n
,è Doue lligema ariua la meſchína Caſa if
uclina.
.W Perla'Patriaamorir,colma degloria.
' x Come palida neue vago el viſo
` De la Dolente a inlanguidirl’èoſierua;
O come in teren aridoſe ſnerua j
w; Su’ltramontardeldirioſa,oNarciſo .
Ben
îë’* VENTO &Lyra;
cui
Bcnpatifleel Fradel dopiala pena; ..`\)_
Se ben l’è ſenza ofelà , e vigoroſo :

No' puol penel quel caſo doloroſo


Megio_ moſtrar , ne valoroſa pena .ñ e
Ma’l tormento del Padre , ch' è’l mazor,~ "'7)
No’ permeteAlellandro che’l Vedemo 5
~ Mentre 'l fà che la ſazza el Rè medemo
Se ſconda , per no’ meterne in teror .- ,
Se puol ben dir queſto xè Apele certo :
Perche Apele anche lù, rapreſentando
Sto fùceſso de gloria memorando ,
El viſo el fè d' arnenon couerto .
Podemo dir del n ro Varotari ,- ’
Come diſe’el Lomazzo in tun diſcorſo: `
Perche'ale iſieſielinee eluxè _recorſo ,
Doue a Ticianlu dà titoli rari .
Oyeſto hà fatele Donecuſiviue, --1 Î - ~
Morbide , tutecame, tu'te cizza ',
Che a chi ſe ſia-le fà vegnir la pizza;
Tantole incita , e. tanto l’è laſsíue‘.
lPutíni; _è daſseno , e tuti 'gracia z
Tutiamoroſhe tuti morbieti , ' ‘
Fari de r`ioſe,e late,tenercti~,
Che de va‘rdarli mai I' ochio ſe ſàcial
Caualieri , armadure , elmi, e corazze . ...Ì- >
Luſtrí comel’ azzal , come l’ arzento: ` l

(Mando í ſe varda , ſe ghe ſpechia drento. ñ:


L’arnÎe che è in ſpadaria tute èſcoazze .
Paeſi ſingulari , o come beli l
Vaghezze -maeſtoſe , e natural :
Ogni coſa del vero aſsae più val .
Stuporzièzſcaturii da quei peneli.
El
z
'VENTO-TESTO. 3,93
EVA-orari in ſuma co’i colori
De la Gloria hà colpi. la vera meta ,
E hàfato C come diſe quel- Poeta). i
E da
Lelalinea del-Caualier
done ,i ſo' bel’ inzegno
, l’ armi ,ge gli

Oltre el-nobiltalentoin la Pitura;


P`rolexè deriuà de alta ſatura): -
Che ſe puo] dir- : la- iiràtutax deſscgn‘o».
OLei-,che der-ina, e vien-da quela Caſax . .
Oliſse de: Vim‘i , ſtampa concetti; ,
Tre fradeli dotori ,sì perfëtízfl , z mou aan
Che megio che dir puoco-è che mi taſk Î "PT
Là fiorilèePitura,,e Poeſia, ‘ 2;::
E Leze , e Medeſina',e Religionr nemo na
L’è vn-triunviratun- d* ogni p‘erfecion: ‘ RETE
El’ígnoranciadelàxè bandia- _ nio Doro
;orſoz Ma doue l’aſsiorDario ,eheſù- el— Pare* ÈLF'"
De Aleſsandro ,ecelente ,e ſingular'.. ’ mi:: Îí
Pare ben degno-,e chenonhebcpan‘ Vechio-z
In far piture , al’eſquiſito- rare:.
Benvede ſe’l ſaueua- far pulito- .
ChiintGieſia a Santi Apoſtoli ſe troua :t
Eſe’lſo’beldepenzerllàalazproua -
Con chi ſevogíain quel nobil; ſolito .
uan-o gransquadriñcon-.perfete iſtorí‘cj
ele acion-ñ, de i-miracolie, e'ſii - ai*`
De í—Apoſtoli Santivieneſprelëi ;~
E per queliye per lù-degne memorie*.
Dielígai- con .perfeta architeture,
Che rende quel ſolito maeſtoſo
Al mazot ſegno , e nobile ,e pompo'löz. a- i
Ein chiaro ,e inſcuro adomo de figurc'- ~
Ddd D'oue
394. J’EWTO SESTO.
Doue concore tuti i fondamenti
De la Pitura a lär oſicío degno.
Ghè inueneíon , colorito, e grandeflegno ,
Con bizarie de forme , e d’ ornamenti.
O che degno Pitorl che rare impreſe l
Benel: ſe vede da quel vino fonte
Anzi pur da quel lucido orizonte
Naſſer , che {ù al gran Paulo Veroneſe E
0 Caſa Varotari glorioſa!
Vera reforma dela gran Natura g
Che da Paulo , e Tician la late pura
Hà beuùPare-,e Fio,sî precioiä
'ÌÌ z ſi EaBelhonor-d’vnacaſaxoraro .
eſempio!
E Nono ,e Pare pitori decima!
Vn Da‘río,e vn’ Aleſſandro chi no’ ſtima
Con tuto el' reſto , xè ſeguro vnſcempio ,
Bonifacio. De Boniſacíoſediè nominar ,
Senz’alcro dubio ,con honor ,la gloria ;
Eme
La ſouíencf’vnadiuinaifioria,
qual in vero è molto ſmgular . ì
Tre Magi La viſita pompoſa dei tre Magi
nla. Caſh
drl Conſe… Con tuta la Regal ,coriſpondentía ,
io- di X. Con pagi , con líur’ee , con aparencia ,, ` i
Bdnifa~\
o
Con Caualieri,egraui perſonagi. `
La maſſa del’iſtoría cura inſieme
Concerts tanto ben, parranto bon,
Che tuti xè concordi in l"opiníon
Che ſe ghè deua dar lande ſupreme'
Chi voleſſe obligarſea parte ,a parte
Adír le gualitàdele figure,
Ghe-voria vaghefldegnediciture,
Perdeehiarar la perferi‘on de l'arte .
' ` Ma
."-VENTO scrro. *375
Ma de narar no’ meporò regnír
Al
Mimanco el colorito
ghedigola ,o ptro’coì ,o’ aſtäe
ſanta veritae
El xe decarne,epiù;ſe’lſe puol dir.
Fà ben tuto; ogni coſaè iù che viua :
Le figure ſe muoue,e' ngeſti’fſe :
El paeſe, el lontan certo rapiſlè:
Come hò dito; dal bontuto deriua. ', "
Ghè ſtà più volte dubio. sù ſto Autor, È
Per l’ opere , cheè fate de ſo' man . ` —
Se ſoe le fuſtè, ouero de Tician:
Talche el gariza co’lſo’ Precetor.
Ogni traro ſe diſe: chi hà mo' faro
Sto ?Ladri-o? TiciaiíilfoágáiálBoſniſacioë
’ A
Detadubirar
e- emprere a faroñ .e Pacio
la verità del
Ec- O chi ariuaaſto ſegno d’imitar `
El gran Tician, puolbentesnirſè in ſtima,
Edir; ſem re ſentando a tolaprima: '
Certo più e cuſi no’ sò bramar .
E po' ſe sà che l’alboro,cheèbon
Produſe frurí ſempre più che boni .
Cuſila xè: ſe vedeai parangoni
Se l' hà' habù da Tician bone licion.
C. O diuin Bonifacio! aponto,aponto
Vuoldir quel nomexſazzo boni fruri;
Pianta , che ſempre tali ihà reſi tuti .
La xè cuſi: camina ben ſtoeonro.
In vero a San Zuane de Rialto pmi…. ;
De Damian ghe xè vna Pala , emeſſo
` Par che’l color g' habia Tician iſteſso .
La veda mo’ ſe queſto è ſtà vn bel ſalrol
VTA
Ddd a Glo
'-596 amavi-o szsro.
:Pz-l* î‘ì Glorioſà María , dolce Bambin , ‘ .
iti-ſii:: a: Cheala celeſte Madre in brazzo ſtà!
Damiani O del Cielo Anzoleti , o parità!
Maſsime quel che acorda el ~violin .
El San Zuane e’l vero condimento
De l' eſquiſito , tuto tenerezza .
Mai ſù viſta si gran naturalezza!
L’è viuo , che’l ſe vede , e tuto atento."
E quel' altro Putin , che trà via noti , .
L’è de Pitura aponto primauera .
No' ſe puol veder coſa la più vera .
Qgel Ciel xè vn paradiſo de ſplendori .
Quel San Paulo , che è apr’effo' a quel San Piero
Come l’eſplica ben quela ſcritur‘a! A ‘_
Me par proprio a ſèntirl’ eſpoſitura = '
Vn de ſti zorni i parla da doue-ro . ‘ '
O che gran eſpreſsiua l o Dio che aſeti b!
San Marco là per terzo par pur bon ,
Che pat che aponto la ſo' opinion
El diga , con beliſsimiconceti .
fradnſtian N0' Yoireſtar de dirdeFra Baſtian ,
RTM? Dito dal Piombo ,el merito,e’l valor; .
Per eſser ecelente , e gran Pitor ,
354;?" Si ben che’l ſe burlaua de Tician.
P ` Ma ſe la ſo’ Virtù l’ ha meſso a ſegno
De hauerl’ honor , e l’ vtiledel Piombo ,`
Tician ſeguro hà ſato mazor rombo ,
D* vna- colana d’ oro aſarſe degno.
Però l'è de valor ſto Religioſo .
E che ’l ſia vero , de quatro figure ,
De le ſo’ man digniſsime fatute ,
Ghè fù oferto gran precio, e decoroſo .
Eque—
`RENT…DAVE-?1.91% 5.397
E queſte in G-iefia-a San Bortolarnío Poi-tele lo
l'organo a
Le ſe vede .sùl’organo depente. 3. Bertola
mio de Fra.
Certo el R1 vn Venetian molto cedente! Baſtia” .
In verità l'è brauo‘al parer mio..
Puoche parole poſso dir de là.: Pala a San'
Perche l’hàſatopuoco in ſta Cità- ' -Zuane Gu'.
Vn’ altra Pala ſola aſsiſte, e ſtà foſtimo de
:ms-nm
ln Gieſiaa San Griíòſtirno , e no'più .
Perche l’ hà ſato le ſo' operaeion f

A Roma , douel’hebe premij `rari .


De lù grancoſe hà raſonà e] Vaſari .
Doue è’l ben xè la Patria l’ hì raſon .
Zan Contarini , degno Caualier , .
*Zan Cun-~
E de Ridolfo, Imperator ſegondo . îfl‘ii .
Predileto Pitor , caro , egiocondo,
Homo de gran virtù , d'alto ſauer . .
L’hà inſeri, l’ hàincalmà diuerſe piante
In te’l vago zardin de la Pitura ,
Che hàíato fruti de ſuſtancia pura, , v
Atia nutrir qual ſia cuor deletante.
Vn dei megío chiamarloanzi douemo :
Perche con l’ inteleto , e con le man
L’hà operà ſu’l bon guſto de Tician ,
Che l’ hà reſo Pitor brauo a l’ eſtremo'.
Perche al mio dir la verità concora ,
Chi voleſse chiarirſe ancora mcgio , `
b In quel ſalon , che và verſo al Colegio
Vaga che’l ſe puol veder là dagn’or’a.
lnſuma chi no' vede la fierezza
g Del Contarini; è’l generoſo ardir;
Che pitor , e ſoldado el ſe puoi dir 5
No’sgì qual d’ vn pene] ſia la franchezza .
Se
i' Ei
'559-58 VENTO SESTO.
Sevedcvnfatod’arme,cufifiero ' ’ 'I `
Che’l Faro ifieſso no’fà tal lìaauentozì
Facion‘ real nonhàral ſentimento; - j
Depento anzi xè quel ,queſto xè vero, - _T
(Melia xè quela preſa de Verona, ; è
l. Îilod. fl"
me de 2m
Che con tanto valor fi`1 ſotomeſsa . ‘
Coat-tini, Velia x`c chiara : ogn'vno la conſeſsa:
che autiſ
ſe*
Tutí d’acordo quà parla , e raſona .
Me par che quando vardo quel ſhror
Le rechie imbalordie reſta , ela viſta;
Anzi che’l cuor me bare , e ſc mc amſta:
Si che reſtpp‘ncantà per el teror. . V
Me par ſenti etr0mbe,equei tamburi, _- ›
(Dei liridi ,e quei metali a rimbombar,
Equei colpíde fiochiareſsonar,
Comeſe i fuſse aponto azzali duri.
Si voi rapreſentar la confuſion
Dei gropi de i ſoldai ,del furor grando,
Biſogna che quà, e là vagaa ſaltando
Come ſe haueſei piè s’vn fogaron .
Ma zà che parlo deguere , e malani ,
Perche non hoi la pena de chi_ ſcriue
Le miſerie del Mondo ,e de chi viue P
Ceſare Bonaimprelìemeito’paní.
Fjerezza,e vigoría,che ogn’vn ſtupiſse ’- 1

Se vede inqueí ſoldai pieni de rabía:


Par che i ſia tante ſie re dela Arabia;
E quel menar de man tuti ateriſse.
Adelëo oſseruo vn che è veſtio de roſso,
Con l’elmo in tefia,e brazzi,e peto, eſchena ,
Che con
Che’l vn ſtoco
ſracaſso che‘linlaman rai no’lapoſro.
dir mi col iel mena ,
Baſta
VENTO SESTO". 4gg
Baſta che diga queſta ſolamente
Che vngramo adeſſo ghè ſoto le zate ,
Chea mi, che no’tbn quela el cuor me' hate t
Perche’l ghelamena
El ghe háſpacá teſtacolpi beſtialmente.
giuſtoìa melo:
Eltira sù; l’è mortol'è _ſpedio : -
Adeſſo, adeſtòtutoel
Comevna hà 'ſtòimo,e
a “ì a nto inſio :'pelo.
Chiläräquellgläîc . con la ſpada
Moſtra tanta bravura ,co’fì quela,
Che in [rogo de bareta , o‘ de `eapelo ,
Se fiacainteſta finte la celacla?
0 Adeſſo,
gran bravura!
adeſioeo vtagiatuti
ran mio: inde ſete
brazzo i
El li farà ben Iù bater brochete.` _
A Marte certo eltagierä el muſtazzov -
Che vn homo viuo moſtra ſcaltrimento ,
E che‘l zioga dc ſpada, o ſtrenza vnſtoco,
Certol’è da. ſtimarlo‘piü d’vn puoco :
Ma de gran Ionga piu, ſel’è depento. _
Perche’l ve incanta, efi el ve fa ſtraucder :
Che l’artificio,equel che fàl’ eſeto z
Doue el pitor ſt* pia ſpaſſo , edileto: - 7
Che infín ?auelflhe no’xè‘, lit' ve Fa-creder. i
(Del che hà lanza in man xè’l Contarini: î
Digachivuol mi tiogoaſqſtentarlov _
L’èlù, l'è lù ben; torno a replicarlo z
Ziogo con chi no" vuoi , dieſe cechini~ .
No’ſogiomiquel, che me diſſe el Graſſo, ñ
Degno de verità, ſirgeto' .graue ,ñ ~
Chei ſoñ'conlègi el'dir ſepageraue‘
Aveiödçormè precio tropo‘ baſso.
`K
4‘ofio VENTO JESTÌÌÈ‘ ‘
El me diſs’e cuſi z parlando vn zorno
Sora ſto quadro tanto ſingular.
Anche el Pitor s"hà*voleſto _reti-ar _
In quel-furor , per renderlo più adorno:.
Vaſi per ſuſtentar quela Pitura',
E tior la lanza in reſta, per d'ef’eſar ' '1
Contra chi ghe voleſse far oſeſa-;r
Moſtrando per takvia l'a ſo’brauurm.
Vn’altro ghe ne vedo, , che’l‘ Caualo
Ghècaſeaſbto :ma gran cuor el’ moſti-az
E l’anderauecon-la Morteingioſtra. ,
L’è quelìi’n‘ quel canton , veſt‘io de mio». ' `
Veramente l-"ardir d'e' quel' ſoldà‘ ì? ‘ '
Moſtra-vu ationda’ veroñ Paladin.
Con lüno’la puoi'- veneer Chiribin e
L’bà’ l"ochio al fato ſoo; ſeſto lù ſti...
E l' ardír dequel'd’egno General”, ~
Sùflquel’beſcaualbianco‘, più-che vero,
Non hoi da dir , che ogni teſoro- elì val ?L
Il-’èco’l baſton in manzsîì generoſo,
Che Tel’ardir ſuſtenta tuto el‘ campo ,,
E ſà‘c e’l= ſo’hemigo non hìſcampo ,t
E irfquel'muodo’el roman vitorioſo ~.,
Ne zà me-íbſreelìcuorde tegnir ſconto
L’inalborar dielſo’ 'degno C’aualo..
El ſe -ve vede a nitrír -: par che’l ſia in bal'o:: l
A volereorbetar l’ètuto pronto:. '
I! morti-,ehe ſe vede d'ogni banda,`
l ſerijz, ſenza brazzi ,. e [Enza teſtez,
Xè le teſtimonianze manifeſto'
”Delteror ,,delafirage , cuſig’randt-z- `
‘ Blick;ſi
?Éatro narra: .'403,.
Buccino 1’ ochio .vn puoco più lontan ,
E vedemoquel ponte ,rato al mezo ;
Seguro— del 'eonflicoèqneloñel pezoz'
Perchelàno’ghe valmenarde man . ,
Perche que] precipicio mete aſaco
L’ ardido ,elvaloroſoz el hero, e’lſorte; , _
E con la ,falza-ineſorabilMorte ’ n
Mena a valſo, ne’l brauo mar' xè ſtraco.
Che xè mile acidenti delli-[por . ' ñv ~
Chi caſca y :chi trabuca ,e che s’ aſondav L
.No’í s” acorze ſrè in Ciel, intera , o in onda:
Prima `cheimuora,iè morti dal t’eror. `
Ne' per queſto ehi venze ſe contenta: j~ --1
Che , comei Cani al Toro, i ghe xè ai fianchi;
Ne de perfizguir’arliimè mai ſtanchi, z
Dandoghcpreflä , edandoghe la ſpenta . ~ ’
O ponte che concluſe a l’ ocidentei
Ponte,che ſenza ponra ogn’vmſeríſſe! ,
Ponte , che chi ghe và , tuti pei-ille!
Ponte pontode morte veramente! _ -
Da ſto ponte ( me diſſezvna perſona) r Y ':ñ
Dcriua quel prouerbio,cuſi_ ſato: L’- ñ_ -
Dale paroleairſati ghe vn ;gran trato:
Montè quàsù , chevederè Verona .
MaE‘que—Lde quel Caual
che bel acidenre , che ſtàín balanza!
curioſo

No’ſesà done-ſia la ſo' ſperanza `


W Mentre in agere el ſtà precipiroſo. .
* Vaſto xè e’l fonte dela gran dotrina, `
Far quele ation che no’ ſe puol ſermar-l
Comein’la mente mai puol capitar
Cuſigran ſuria.,,ecuſi gran ñruuina? ñ -
i Ee e Biſo
AVENT 0 311370.
Biſogna hauer_ lpacíencía ,che Venecia `
Reſoluein l’ Arte ognidificil ponte.
Diga chi vuol , che buca giuſto cl conto .
Dotrina _talnonhdae mai la Grecia .
Che le figure Praga ínquà ,e inlà
Chí h‘a del'
ero no'ghe No' ghe ne' dozperdieiyenetianí
ne nen... Tute ſte in uſtrie,eamfiaoſi ingani, \
conto.
Iledàachilevuolſmmard. - - `
Orsù ſtà volta vogio ícrocar l'arco ’ »1
ì Con quel atmado,
Elieuaeldeo cheVenetian
da vero alza quelaman,
: `- - - —'
Digo anche miconlù; viua San Marco.
Altro qua*
Che xè vn’ altro rechíoto innmcanton,
dro con la Purínlaſaladele quatro pone,
Madone 1 e "El qua] reſplende in vero cuſi fotte,
diuorſi Sî*
.ti del Con Che l’è vn teſoro degran deuocion . -
nrini . Oto figure ghe in concerto vnie ,
Tute d’acordo, che no' ghe che dir ‘
Ogn’vnaècuta ciaiín te’l geflir: '
Par che Natural habia Fattorie.
In primo liogo ſenta maeflofi
La Madre del Sig'toncomelìezina,
E a banda .deſtraghè Santa Marina
Con quel bambín, chela tè glorioſa. ' ,
Aſsíſte San Baſtianda l’ altra banda ‘
Nudo,›che,ètuco came, e niente manco,
In veduta,che moſtrae inerme-fianco. ›
Più no' puo] farſeguro anima granda .
Principe Grimani inzenochià
Con le man zonte l’ Auocata noſtra
Co’l cuor deuoto adora; e ghe la moſtra
_ _ San Marco,protetordc ſtà Cità.
Vera
;ì-V’BNT 0 3' EST—0'* ì" 4'65
_ Veramente San Marco hà el primo líogo ,
Parlando in quanto a l’aro piroreſco
ito; Se vede là d’ vn pene} brano el creſco;
conto. Se oſſerua là del' artificíoel zíogo..
:ia . Veder vn paranínfo celeſtiaf, ~
Che ſona delammsigalanre,
dani Maſi gode l'arechia incun iſtante :
SW* Armonía,che vn teſoro certo val.
Oche bel brazo dreto è quel, che ſona E
Natura no’ sà ſarghene vn sì belol
3mm) A ſtomuododa più xè quel penelo ..
Virrù degnade gloria , ede corona- l. ,- e,
”arco EGO Pitoricheal Mondo non hà(pari _ , *
[OD, Decori', che ,confondel’Vmuerſol , i `
Nífiìmpuol’dar reſpoſta de conuerſo .. -
Venetia- cihàeldomíníoincera, einmar.
C. O Lunardo , Coronad‘e Moran, - [merda
D'oro ,edezogie tute reſplendente ,, Comm.
Tíèſtàsí valorolb",e sì ecelence,
Che zogie aponrohàfaro le to' man..
Quel’è’l vero alchimiſta de Pitura .
Supia chi vuol', ſçbrulìola in le fiame
Che-inhn gorirébozzeceivà in rotame::
Perche’l fiä ghe dàvita , e &poltura ..
Si che quele farure xè momenti
Tranſiti che và in fumo in run iſtante;
Ma Lunardo xè vn hàcído diamante, .x
Che del Tempo reti e ancheaitormenti., ' "
Veſte co’l- Tencoreto ſe cimenta` -
ln Capela al Roſarío-inre’l ſohto,
Tuto vera ſuſtancia -de profico, * .- 2 ' -'
E.reſsífle,efàfronte ſenza ſtenta! : ~ -r‘ - `
Eee, 2… Com
È

.4,04; VENTO
Con degne impreſe da gran Caualier, ñ -
' Tuto pien de brauura, e tuto ardir 5
Colonelo real-del colorir 5,
Miſtro de campo ,pien-de gran ſitu-er'.
Ben l’è Corona (ſe puol dir )-d’ honor,
Tanto in te’l comm-,quanto in deſſegno;
E con giuſta raſon che’l ſia ſtà degno
De ſtar apreſlo a-l’ arca del ſtupor
(ëeſta xè però gloria tentoreſca:
Perche ſto’valoroſo Muraneſe g
Dal Tentoreto-quel bel far el preſe,
Eda quel’Îamol’ hehe el cibo, e I* cſcae
Vn razo ſolo de quel-gran Robuſti .
Puol dar lume per ſempre a chi-in Pitura;
De volerſe erudir ſtudia, e, procura :‘
Padre d'e*
Perche’ldà elſazode i contorni giuſti-.ñ
ſo _ to in C che quadro in ſolito che xè queſto'
Gapèla in] Che ghe nomino adeſſo là al Roſario!` › ’
Roſario-` F~Γ..;
`l
del Coro Se ghe puol dir :perſero , e veto cranio# ñ -
na a
Per eſtetvn teſoro manifeſto. 7
’ Teſoro de gran zogie precioſe ,.
Teſoro deldiuin ,-.e delv human..
San Domenego là<puoco lonmn ,
Predica al Papa _, e Imperatorñ, e Doſe.,
Là-ſe vede che coſiazè graniti ñ.
Che coſitè, pompa ,e colà xe decoro,~
El ſplendor del. diuin-,1? arzento , e l’ oro z
E delMondo la gran Serenirài.- .
Quando Lunardo in tura la. ſo’ vita'
No' l.-’ haueſſe forma-.nome ſta zogiaî,
E] poderaue ſtar de bona vogia:.
Perche ſto quadro èpiùchecalamira.
i . m -..fl
9.' . VENTO. reſſe. *405
Anzi Ia calamita del ſo' inzegno
In agiere ſuſtenta' quel- ſolito,
Reſ lendente metal ,- tutov proſito
r_ A orza d’ vn per/feto , e bon deſſegno . ‘
_1° * i No’ſe core, ſe ſimula-agili, e pronti,
ſſ’e , (Dandobegnigno’l- Ciel la man-nc porze :
gno' E bon-ſegnalxè queſto'zondefeacorze z
ſino' Che con el Ciel l- Homo hà *uſtaiſo’ config"
r Ma ſuolemo de gracia co’l pen ter ‘ › In mmm.
Doue uela Nonciada reſplendeînte ì . Cards dza
, In l’ iſte aCapela è più luſente Ìíîì‘éäá
?,— E. de l'oro ,.e del Sol, per—mio parer . ` m
'eſcffi Là ſe vede vn-eceſto de ſtupor , .
ln doue el Padre , col Spirito ſanto,
Pixar@ E’l Paradiſo inſieme tuto quanto `
a: i OſſeruaCabriel imbaflàdor .~
;fuſti- Oſſerua aſar la ſanta.imbaſtaria‘,`
, Noncio dela-ſaluteatuto e] Mondo;- ì
…'91 e' - Secreto diuiniſsímo ,epr‘oſondo i, 7
.4,40; Con quantadeuocion xè làMaria . .
0 gran Pitorde cima ,e valoroſo l .
Ben degno Venecian, no’Muraneſe ,
Che le ſo’ operacíonñ xe viue impreſe,
ſe, Ch‘e’lhà-fato
Queſto rende eoperone
ſingularſenza
,"e glorioſo
ſinñ x . ,ì i Î.
AlaCentura , in Gieſiaa San Marcuola’,
o9:0,
, E in mile lioghi
Einfinità'de ,adiryera
quadri-a parola;._ñì
…San Fantin .
Quel mio Signor Franceſco Lioncimñ i . . , _, "
Godeda la Pitura eſtremamente . . ~. . ~
E. ha ſempre pregna , e piena-la ſo’ mente, ‘
r DePitoreſchhe virtuoſi fini. da ,mi
406 'VENTO SESTO* ,
L’ hàde ſtoAuror l' imagine de Chriſto,
Mortoin ſen de Maria; che’iſà pietà
Chino' vede quel Dio de carità'
El. belLunardo
Ec. Sòche ſarde Lunardonon hàPitor-,ì
xè. ſtà vn gran viſto .

Che zauariar el faua i ſo‘riuali e


Ma la morteſooorſeinfinquei tali,
E’l Palma diffi:: ſon el vincitor.. `
lime-o 6-'- O Beneto Caliari ,benedeto _
iiÎ'rÎiſ-ÎÌ. Fradeldequelgran Paulo dedotrma;
Seguace de queſt’Arte peiegnna ; '
Anzi ſo' benemerito, e dil’ero ..
Coſa diroi de ti ,che in tal virtù
Ti xè tuto decoro in ogni arion è*
Anzi ſplendor de gran amiracion ,
Stupor , che creſte , e val d’ogn’ora più ?
InCortil regio de Cà Mocenigo
@FEST ( A ben che' ſia ſuperba la fazzada
digo a s.. Su’l Canal grando)ſazzo la mia intrada
3“‘““²'-- Sta volratanto, ein altro no’me intrigo..
Che bele lſtorieachiaro ,e ſcuro è quele!
Che figure eſquiſite de maniera .
,Più de-relieuo che quele de piera l
Le xè in pitura lueide ſacele.
Chiari ſplendori sì”, no’ chiari ſcuri
Se g‘hìdadirzadarghe. puocalode ,.
Per eſſer inueneion- maſizze , e ſode,
Anzi pur ſoli luminoſi,.e puri .
(Axel è’l verodominio de pitura ,
Doue ſe vede- con- puochi col i
I chiari, e iñſcuri deuentar‘ſpl‘e ori-z ~ .
o,Eluſer ogni tentae chiara,e ſcura. - . ñ s , ea
l. .
Teatro è quel
.VBN’T
Corti] graue
0 SESTO:
, e amirando3 `. i

[lo i
Doue ſerapreſenta i caſi humani, ñ
età Ele glorie,eitrofcí de igran Romani, ~ſ
Aeiche del' Vniuerlò hehe cl comando. "
(Delio rimieramentc emo ‘ ~
De atue,partimentr,earchltemrc,
Doue campiza in mezole ligure
Baſi ſcenarcal,chezira in uomo.
Con trombe de virtù l’ eterna Fauna'
Inuída el Reguardante a queleglorie;
Per contemplar quele sì degne iſtorie ,
Doue ogn’vn core , e de vederle brama;
E quà chi è curioſo oſſerua , e mira
La prima ſcena , etragico quel’ Ato.
A tal che a prima viſta fiupefato b
We] reſta; e per pietà, pianze ,e ſuſpira .
Opitura che al viuo xè retratal onu:.
Come puo] "eſſer che Oſtilío ſia morto è "°“°- '
Se puo] ben dir più toſto: l’è relſortó :
Morto zàclffl, ma quà viuo elſe cata.
Par quaſi che’l Pítor , qual Recitante ,
Introduſendo vn’ ato de Tragedia ,
Vogia con intermedio de comedía ,
‘ Faruela comparír tuta galante.
Ipomene vedemo acomparir,
Che venſe incorſo la bela Atalanta: e home-e.
Perche Ciprigna ghe fè gratia tanta:
Onde l’ andè con ella anche a dormir .
ln altro vù vedè vítorioſo Oracio vin
ce íCuria‘_
Oracio , che i Curiaci venze , e doma: Cl
Mala ſorela reſta mortazin ſoma .
Ogni guſto morta] ſempre è penoſa. ‘ ' ;
**40:8 VENTO FE STO. Ò
El iègondo intermedio xè Caliſto , r ñ‘ . è
Chegrauia dale Ninfede Diana z r: ‘ ñ »
Fù deſcouerta drento la fontana . ` '
Caſh più natural mai no' ſù viſto . ..
(Dà Mucio l’ato terzo rapreſenia. - .- a.
Credpe, per abruſarſe, xauer ceruelop ‘, ' .‘~
Che er capricio per no’dir duelo) .
E la män îÎo-lontfari?ì cl ſe torînenta . ñ. .
MW-; Omato a igar,ar
Idiſechei Romanihaueuaepazzierfl…
inzegn’oi .~.-:
—"-- r - l
El ſtimo da corezer con v’n legno , ,
E ligarghe in caenae man, epic. ' ~ ' -'
Laſſemo andar ſto caſo per ancuo,-> . ‘ a' ~ _i
Eal’ intermedio demo vn ochiadina,` `
Doue tre Dee ne fà la paſſar-ina , ~ ~; ;L
Senzacamiſalà co’l corpo nuo . ~
Paride veramente ſtogiudicio
‘ ‘ ' No’ſe‘podeua dar nomeavn paſtor:
Percheadridelevacheèdiretor ~
Stà molto. ben impoſto vn tal’oficio.
L’intereſſo Però ſe vede che chi sà ſat. gaſi,
ſm"- E ineſca con' induſtriale perſone,
Vien ſtimae le più bele , ele più bone
Fà el giudicioa to' muodo , e godi, e taſi.
porſmm; (ha ſe vede Porſena aponto in ſcena ,
cebe‘ aſh- Che per propria cautela oſtagi, e-pegní
S'- l Romanighe. porta ,molto degni:
Perche in ogni ocaſion quei porta pena.
ſëeſta xè ation ben regia , e maeſtoſa , ~›
Con ogni grauità rapreſentada , `
E con sì generoſa caualcada! - '.ì
L'arte farla no’puolpiù decoroſa. ` S `
e.
VENTO. mira:
Seguíta degna , _e fauololà íſtoria
Doue Cupidoa fàreaſtar-ſe vede
Gioue retor del Cielo inóla ſo' rede;
Anzi de quel ſe ride, e ſe ne gloria.
Euro aſimpliceta , tuta gratia map-.7
Sc rza con Gioue in Toro trasforma.
-Îeeez Ogando chi hà el ſcetro in man beſtia ſeſà,
El ſo' vaſalo aſpeta ogni deſgratia.
ChiÎjixè
ratìcaco’l
guidà dalouo, imparaa
vn Toro, vrlar.
cheè inuman: '
No' te lagnar; no’bater man aman. ›
Vaca ſeguro tihà da deuentar. “
Anche quà vn’altra volta comparilëe
Vn
Pertragico
l’honor ſuceſso
vien ſtimà
, affae
la vita
dolente:
vn niente , › ~ *
iiflîr
E de ſpander el ſangue anca ſe ambilèe . ' '
Verginio padre de Verginia degno, Verginio
mazza Ver
Per conſeruar la ſo’ verzinità , gian}
Con vn cortel l’amazza : ò che pecà l
Per el criſto penſier de Claudio indegno . *
(Dà pur ſe radolciſse ſto teror - J, -
Doue
Con ſauola,
ſe vede
checola
è meſta
curioſa,
, ma amoroſa;

E quanto sà valer forza d’Amor .


Medea, ben vera Dea, che al vechio Eſon . ~ ~’ Medea rin
Loueniſſe
Rinzoueniſsei membri , el cuor, e’l pelo: ~ ‘ Eſen
Per meritar del ſo’Giaſon 'l’anelo ,
E mi ghe vogio dar mile ſalon .
Me deſpiaſe che adeſſo ſte Medee ,
Ste Circe, ſte Coriſche, eſte Strig one
In pè de dar il vita a le perſone ,
Lei zuzza co’ fà tanta ſcarabee . , -` _
F ff Con
S..
-zì’oì :Pz-:avra .terra.
Con quanta racíaj, conjquanra maniera
Se vede i orie , e ſauole quà ſente,
Tute de chiaro, e (curo, ſenza vente ,
D' altri colori , e sì ogni coſa è vera!
Chl la in Cerro el deſſegno e’l Dio dela vaghezza,
rendc,e chi E’l colorito e’l Pare del Deſl'egno.
no' la int(
Chi de ſte gracie vndi vien ſato degno,
Puo] ſtar con el ſo’cuor pien d'alegrezza.`
Hauemo de ſte ſtatue in ſtà Cita >
Ch’ ogni fludente le puol far beato .
(Dà ghe xè la ſufiancia de ſto ſato;
In ſte figure el gran deſsegno ſtà .
Reſto xè vn ſtatuaxio piend’ eſempio, ñ' h
Più belo cheſe’lſuſsetutod oro: ’ '
Reſto 'de l’ Arte è’l vníco decoro ,
L’ adoma de Pitura el nobil Tempio .
Chi in ſta Cità no'ſe fà bon pitor ,
Puoldir: Pitura adio m’arecomando,
E andar done là vogía a remengando ,
Che mail’è per ſauer da bon ſàor.
Wella è la prima ſcuola de ſto Mondo:
Ogeſtièpltorida piture Viue:
Tuti i Intendenti quà ſe ſotoſcriue
Co’l dir : queſto xè vnmar tropo profondo .
EC. A dirla verità quei chiari', eſcuri
E' tantel’c‘ele in Ciel chiare , e lulènte :
Ma per quel, che löuíen a la mia mente ,
Anche in caſa ghe quadri ſcielti , e puri.
C- La ſe ò imaginar che ſe in l’ eſterno`
La aſa Moceniga hà ſii ſtuporí ,
Che drento la 'Pitura i ſo’ ſplendori
Eſercita con lume ſempitemo . .
2 .. O quan
VE N70' 315.570. x4”
o quante mar _ ' l òquante , ò quante .
Che Paulo, el emoreto , e ghe Zorzon ,
Ghe Ballan, Zambelin, ghe xè’l Schiaon ,
Ghe maniere moderne tante , e tante.
Ghe vn {riſo del Ponzon: del Varotari
Ghe ne xè tre , ch'è friſi molto beli .
_ Sia f . e benedecí quei-peneli,
Chehà atoeolpi in ogni tempo rari.
Ma tra tuti i ſtupor! , per mio amſo, a Hodder?
Che inquel Palazzo egregioſe contien— , ;g 3:33:
Echeinhnitalaude ghe conuien , ma ſtu o:
Lapalma portacerto, Paradiſo. ' . *godi-n a
Ec. Sisi v’intendo : queſto e quel deſsegno , …1550.
De man del Palma , che chi sà far tanto fl
Forma el model del Paradiſo [anto, ~
Che per don ſingular vien fato degno .
C. uel’e vn eſtrato de gran importancia.
L anima del deſsegno là ſe vede :
(Delo d’vn gran làucrſà ſazo ,eſe-dc, :. `
uelo è del belo tutalaſufiancia . _
Quel Aluiſe dal Friſo anzi dal fregio
&Me ſiapermeſso che’l diga in toſcan ) Aluik an
euodo del gran Paulo , e ſora human , 7"”
r De quela degna ſcuola -vno de imegío .
Onda (Dello
L’ hà dal be] zardín
Ãrapíantà grandel Caliari.-
varietà -
de fiori ,
M De vaghezze, ornamenti,ebei colori,
" Che i le puol dir calmi f uiſrti , e rari .
;ÎÉ’ Chi veder vuol tra coſe be vn’ belo ,
Anzi vn modelo de la perſecion,
I \S’cagaäSarfrc’A[àonal ,ldoue vn qìradron ,'î `
goe , rutoeue q g ran `eo
FtPfeD z. ’ _ …
Melen

0P"
e40; ~ *VEN ?TO ;FEST 0'.
Mezenzío, gran :iran ( come ñſauemo X
Mmnzio
ſe acampa Seacampèſoto-Roma, con vmor
foto IQ De darghe elſcacometo: mañel Signor—
ma quadro
in Gieſia S. Elſece andar in aquaſenza remo.
A onal de
A ”iſe dal
Ebiſognè píombar finaa l’ inferno ,’
ma., Senza montar ín-barcade Caronte :ñ j
Che per ſcurtarlaſtrad‘a , caſchè el ponte; _
E l’ hauerà da (larghe in ſempitemo. -
Sto gran Pitor per ſo* memoria eterna ñ
sſogà-ſunſtoñquadro el bel’inzegno—
Con ínuencíon-de più che human deſſegnos,
Eimpízzada—-ala gloria hà* vna lanterna .
Doue la xèfamoſainoíiiliogoe “
Perche-la Hama ſimo .inamíle parte ,
E inuída atior licion lñ’ iſtefioMarte,
g Per veder dela ſcrimía-el vero zíogor.
Si ſd‘rapreſentar ſta fiera I‘ſtoría ,ñ
O almanco aueſmarme eo’l-giudícío
A ſto teror,.a ſtogran- preeepieio, ñ
Me voi te nírin-borr, ma lenza* boria.
No' ghe xè ubío che ſe quà-el- dilem
No' me fòmíníſtraſſe qualche agíuto,
Saraue ( el! vogio dir ).pezo d-*vn puro,
'Che’pianze ,co’ 'la mama el: mete in. letoa..
Parendoghe de veder la verola, Lì
O qualche (Briga ,.o ualche-brutaa vecliíar.
Perchebiſo'gna-ade cheme iſiaechía:
In ſto tenor , che voi meter in colar
P’eròghe vuolardir, ne temer niente e
Anzi mcontrar con- ogni- intrepidezzar ‘
Sto ſpauento, ſta furia-,e ſta fierezza,
—.Per-eſ9nmex-Bag—@ſeasÉÌQ-açidcnxe.
i
.KENT-,o .rzm- 4.41:";
Cauali , ,fantarñie ,trombe , e tamburi,
Stridi , nitriti, ſtrepiri, e terori, '
Soldaizturivelemtuti firrori, . . ,
Chi no' xè in Ciel , no’ ſe chiama ſeguri .
Inſegne trarrerlàe, ſtochi, eeorazze,
Guerin-i coragioſhegranîeam quadroin,
Sevedearrupe‘,atrupe,anzia ` ni ' . ~
El’vnal’altrodarièinsùleſhazze. .r
;Par proua del valor,del cuor inniro ,
Sſidar l' iſteſsa Morte a far batagia ,
Anzi ſtimarla
E goder come ſcherzo
de uel’orido ,e bagia,
c‘onflito. . - ,ì' ì
Spauento,
Horor; che ſchechi’l
chi’l varda
vede ſtrenzeidentr', i
`sbigotiſse i i

- Flagel , che aflige el cuor a chi è preſènti ,


Fulmini , che a vn ſol colpo inceneriſse.
Rimbombo ral,che -penerrala
Pina alcenrrozeſ auenra ancheteral’fnſernozi' -‘
E inrimoriſse le _ rie d’Auerno, A i
Sentendo adir: batagia,guera, guerra. ‘
O Pitura che parla5. anzi che cria ,
Conpiù ſpauento-aſiae del raramorol
Rapreſenrar fin-or conſtilpiù doro ,
Eroica pena- _mai no’poderia- v 4 .
Anzi diròdepiùízehe’l fato- iſteſso . ~ a ‘
Machina quanto el vuol ſtrage, eruuine,
No’lñpuol ſotmar più fiere diſcipline
De ſto flagel, cheezſià veder-no clpreſso .
Qyà‘no’ghexèrem › ' ,ſequel Dio
Che’l tuto reze, e che ’l tutogouerna: ‘
No' ſinorza de Mezenzio ,la lanterna;
Ea Coſtantinno’ſedemoſtra pio-- - _. . _
_. ' apon—
414* VENTÒ CEST-'0.
Aponto adeſso inCiellà nù Vedemo ‘
Dela Crolè el gran ſegno ,eprodigoſo
CheaCoſtantinfà el cuor più generoſo,
Eſemeadarpiùſorzaasìmedemo . `
L’Anzolo delSignor-,diinna ſcorta , i -.
Se vede ,checon›làparla,e ralbna, -i ~~`
/
1
Co’ldir :ſto ſegno’venze ogui'coronaz --~ _
Reſto ale to' vitorieaure la porta . :- ~ ~ ì .
Sù sù pia put coragio,evigoria, '- - '*
Ecelſo Imperator, no* dubitar. ' I r_
Tianderà conſtoſegno a ſupera'
De Mezenzio crudel la tirania.
Veramente quel geſto Imperial ñ- ' b ñ
Del Campion de Giesù , ſtandosl atei-ito,
Moſtra l'interno del ſo' ſentimento .
Ation più viua aſsae del natural l .
La pompa regia dequel ſacro manto `_
Veſte con tal` ſuièiego Coſtantin , ‘- 5 g z ñ
Che quel ſplendor hàq‘uaſi del diuin; .2: ,' -
No’sò ſevn Rè daſseno,habia altretantozñ
Tanti Campioni atomo, che’l 'cortiza, "
Corona martial ouſi forbita ,
Martezepiùſiſe-puol
Che par cheñ giuſto
ogn’vn—'de quei guerrieri i lampiza.ñ
imita -- i

Sto quadro è maeſtoſo al mazor ſegno. ~ .


Le ationdequei ibld'ai xè più che viue.~
Biſogneraue chi quà parla ,oſcriue‘ ñ-
Fuſse coriſpondente a quel inzegno .
Mi me conſeſso vn’ ombra apreſso al Sol,
E vngran demegío a pè dÎvna montagna.
La virtù de ſto Amor xè imenſa‘,e magna
f Laſso che osn’yno diga quel che’l vuol. ~
'-q
Biſo
”mo-rana; íî'f
Biſogna creder che ſto tan pitor, -Î
Sauendo de -douer cei-ſepolto fl
‘ In quela Gieſà,l’habia~oertotiolto
Elbeldeia n* idea perſarlèshonor.
Talvolta muor vn pezzo d'vſilrer, i
' Non filoſ
ſofo,
Cheper hauer laſèà rico teſoro, _
[ghe erezzememorie-in bromwmmoro;
- Che’l merita piùroſtovn-.leamer. ì -Î
L’oroinſin dela teraxè la ſenza, ~ .rî
Metal che d'ogni altropíomba albdli) o
Chíèrico de virtù puoi dir: ſon aſso,
o Son belo, em’memanca mai-ri ezza. `
Chi vuol più bel depoſito de queſto?` ~ *Îw 7
Chi vuoldequeſtamai mazor memoria?
'i Chi sà deſiderar più bela gloria?
Cieda pur ſtatue , e marmi, e tuto il reſto;
No’ ſo' ſe vn homo poſra hauer de più,
Mercè de l’operar de le to' man ,
Che a ben che’l ſiada l'anima lontan
In ſo’liogo ghe aſsiſtela virtù. '
Îflw' Sia laudà el Ciel, che hauerò tal ventura ,
Che daſpòjnorte me tocherà a ſtar e
l Apreſso a ſto grand' homoarepoſsar:
un Perche inſta Gíeſia hòlamía ſèpolwra.
i. Aluiſe ti ſarà ſempre imortal ,
Per le aríon ,che ti hà fate-,che ſe vede
r. Eſiqualc’vno t’ hà mancà de fede
(Dei no’ puoi tior ne darte cauedal. =
EC. O che Aluiſe Ben Fato in ogni conto , a…
, Belo d’ aſpero , e più belo d‘ idea L
gna- Cugno che ſtampa d’ oro vna monea , .
;na Che l’ :mortalità rien per impronta. ~« e r
215 VENTO Ì'EJÎTOÎ’: I

. . Monte Mézan ſoloè mezan de nome: _ _ i...


L‘ÈW‘ Madevirtùl’è vn monte alto,eſubl1me.`
Ghe vuol leſcaleaandar làsùlecime ñ `ñ_ ñ ~.
Altri che lù no’ sà el comuodo , el come. _
Vero è , che ſu’l tegnirdel Veroneſe,
Per douer fabricarl’ecellò monte, v A ‘ s `
. L’ hehe aleſtie quele materieze‘prontez y .
Ma la ſo’ induſtria anche più ecelſo cl reſe. ‘ ~
De ſto Pitor voi far puoch'e’ parole: - i "
Ghe voírapreſentarſolo vn ;zogelo ` . ~
De rubini ,formaida quel penelo; ~
Necredochelemie ſia cantafole. ‘ Îo .
Laſorma del zogeloiè la Capelli - ‘. ~ .-"~
&EE-LT (InSanFranceſcoñ)delavçoneecíon, 13-.-
ſjf’ Teſoro d’ rnfinitasdeuocion, .- - i › ,
e czan. Adomatutava'ga,etuta bela.. ~ i
Quel, che religa quei rubini degni, . ' Î ñ* Ì Ã
E fà reſplcnder la-Capela ſanta_ '"
E' ſcíelta archítetura tuta quanta, ñ ;
Conſevede
Doue forme ind’ eiquilití , ebei deſlegni.
ordene Corinto ~ ì` i
Archi ,Colone,eſimili ornamenti,
Concorer con per-feti lineamenti
7 De quel ſofito al ponto del recinto . . l
Si che in compartimenti
Reſplende varijde, eMaria
i gran Miſterij tanti,, -’-ì ` l

In bela f0rrna,e.in vaga legiadria , '- i


_ Che dà ſomo contento ai reguardanti.
Veder de quel mirabile ſolito , ì
L' inuencíon veder lumi, ombre , e rcfleſsi, ,
TH” con lumid’oro, ben im-pr’eſsi
i. e vna armonia de più del' eſquiſito .~ “

\
J
`VENTO ÎJESTOÃ
la colone ghe xè retorte , e ronde ,
Scanelae, con vitalbe ,e con ſogiami,
Che atomo le circonda con bei rami,
Che qual ſe ſia ſcarpelo le confonde.
Qieſta xè roba a freſco , cuſi freſca ,
De relieuo ſpicante , e natural
Che più de la daſſeno aſsae la val .
Con ſto Pitor niſèun ſe [larga , o treſèa.`
Ghe de più de l’ Altar la Pala , degna - Nomi-adi
D’ eſser deſcrita con parole d' oro , de Monk
Per e] concerto graue *de decoro , . Mezan a.
S. Franco-j
Doue el bel del più bel porta l’inſegna. (eo.
Opera, con ta'nt’ arte manizada ,
Che quaſi humana mente no’ ghe ariuá:
Perche ar che ſe veda in ſorma viua
La l'anti sima Verzene anonciada .
Che bela zogia! che pala diuina i
Opera ſingular ,ſquiſita, e rara
Doue el bel de l’ idea ſe oſserua,eimpara,`
Per cognoſser Maria , Madre, e Rezina .
La qual deuota , etuta reuerente,
Modeſta, e graue, in ato d’ oracion,
Ofèerua quela Santa anonciacion
Con vna interna aplicacion de mente.
O intendimentodel Pitor imenſb .
Se con l’ induſtria del ſo’ gran penelo ,
E con la direcion del ſo’ ceruelo
El forma vita, moto, anima, e ſenſo.
Se imagina chi vuol razo celeſte,
Che vegna imbaſsador del Paradiſo .
Legiadro il forma, in geſto, in ato,in viſo,
_ Volante con legiadre, e vaghe veſte. _
, Ggg
418 TE N70 SESTO.
Che nillun poſta mai co’l ſo' iudício
Tant’altopenetrarl’ idea ` iuina
I—Îumana mente'là no' ſe aueſina , _ _g
Ne morta] manpoſsiede vntando oſicto.
-Chi vuol veder legiadra ſora el ,pian
L’ agilità volante in aria ſtar, b
vaga quel Paraninfo a contemplar
Certo’làno’ ghe aríua humana man.
LGhè xè’l Spi’ritoSanto tuto amor
In forma de Colomba reſplendente,
Agile che’l ſe vede tuto ardente,
Terza perſona del -trino Signor.
Con trePutini aponto .che’l circonda ì
In forme ,ein atitudine diuine ,
In poſiture in ſcurzo pelegrine ,
(Manto puol ſar dotrina a‘lta , e proſonda . ²
L' Architetura .che .adorna la ſtanza , *
La pompa , e i ornamenti regalati ~ ‘ '
Rendetuti che i mira ſtupeſati
Per ellergheogní adobo, e inabondanza.
Digo cuſi ,perchiuſade ſtàPaÎa, ' "
Che l'è perſeta , e in ogni eſquiſitezza
D’ inuencion ,de deſſegno , ede vaghezzaa
(Melia xè verità, che no’me ſala .
La xè dele famoſe, edegne impreſe ' ‘
-Chehabia Monte Mezan ſegnalizà, è
E molti, che l’ñhà viſta., 1’ hà ſtimà '
Fata de ina-n de Paulo veroneſe.
.Maniera veramente ſingular,
Sazo de I' eſquiſito de Pitura .
'Fonte che ſcaturiſſe vn’ aqua pura ,
Che puo] la Morte iſteflaimortalar. . i
' Certo
?Morar-Eſſa. - 4:19
` ` Certo che vn’ homo, che ariua'a ſto ſegno ,ñ
Se puol chíamar beato in: quantoa 1.' Aſſe,
Chi s’aueſma a Paulo e‘più-v che Marte :
Baſta culi', per tîarlo chiaro ,.ev degno .
Domenego Robuſti- Tentoreto . A mmm,
E"-_vn razodeiplendonche' vien davn lume ,. go Temo-L
.Che‘matoèche Hſſarſe in quel? preſſume ` ‘"°’
_ "A linea in_ ſchianzo no’che per] direto .F
- Queſto hà ſato t’remar el— gran': Tonante ,
Per hauer‘meſſo‘monti ſora monti :‘
Le ſtà fiero , e Robuſto' in' tutii conti :z
Baſta a dir che’l- ſia proled' vn’ zigante -
Le‘ſo’ brauure è' chiare in ogni liogo .
Da‘Pitor coragioſo‘ venetian:
L’ hà ſatoì-miſabilia con le man,
E reſoluto~, e preſto come el ſuogo .
O ramo‘d’e` quel Lauro ,che a iPitori
Adorna’el fronte de imortal‘ corona ,.
Douedel fato ſoo tuti raſona, - i
E hà] meſſoi- Venetiani a i ſete Cori .
Che gloriadvn Domenego* Robuſti.
Dir: no' ghe xè‘niſſun`, ſia chi' ſe vogia:
_Che in te’l deflegno' a mio Pare l’a togix
De ſar nudi perfieti‘, e più che giuſti lì
Ma eſponto xèche ſe puol dar tan l’ode
Anche a 1-' iſteſſo Fio ,- per le o-"acion 5.
Hauendo fato monti d' inuencion ,
q E perſete piture degne , e ſode :
C he ſe veda micra d‘e retrati- ~
De- Domenego, e tuti- de iömegia,
Che induſe' veramente' marauegia ,
Per elier più che viui ,e ſi ben fari . ñ
ì ..GSS 2- Sta:
4x0 .VENTO .SESTO
Sta coſa la ſe dà ſora marcà .
Biſogna veder l‘operone grande ,
Che ſe vede a Venexia in- mile bande ,
E ghe ne xè de molta rarità .
Ma,per dar ſazo de progreſsi tanti ,
Tre Magi L’ iſtoria— dei tre Magi è‘per mio crederî
dc Dome,
”eg-:Ten De le più bele ;e queſta e puol veder
tureto m Tute le volte in ſcuola de iMercanti .
Scuola di
Mercanti.. De gran maniera ſpiritoſa , e viua . 2
E a comenzar dal pian certozſe vede
Vn paeſon , el qual dà ſazo , e ſede ,.
Se l’ intendcua*ben la proſpetiua . .
L’è de figure vn bel componimento, …i
Eogni figura acorda in la ſo’ parte* ‘
Conmuodi induſtrioſi ,econ tal arte, A
Che* gran
Moſtra inganà reſta F ochio, ma
macſtàlaMadre* conte-*morì
Santa; * - ììr
Tuto Diuinità- Giesù- reſplcnde:
Qyeí Rè molto -mirabili- ſe'rende.
O quanta pompa èsùquel quadro I: o quanta-E
Cortízo ſenza fin de varie :ente , a
Con abironi grauiz ede decoro,
Manti de ſopra rizzo ,e zogíe ,e oro,
lnfin moſtra richeziza ogni ſeruente .
Ein ſuma ſe comprende ehe’l ſo' inzegno . i
Giera capace de’regal- penſieri-a
Epo’chi da i-Eroi de’riua, è‘veríÎ
Caualierazzi; e pieni de deſsegno'.
Mi ſo’che a lio Pitor ſazzo gran torto
A no’continuar leſo' grandezze :s
Ma in-ogni mundo con-le mie baſsezze -
J Sariaſcatſaogniclaudea cme conlbxtor - i'm;
nb.: *e
VE‘N‘T O .LB-;f T* 02-' Air—:n
ma fate tante bele operacíon, ~
Che chi le vede ,no’sà- ſiſo’ Pare
E' habia depente ò- lù ,tanto ls’è rare.
So’ che a chiarirſe ghe voria-del—bon.
Si ben-che da vna parte el ghe xè honor;
Dal-"alt‘ra no’ l’è in— tuto ſo’lbrtuna:
Perche forni che ghe ne x`e~tal vna,
Che’l faraue ſtimar de più valor. '
E] Tentoneto zouene ghe digo, .
Per ſar la diſtintíon- dal Pare , al Fio::
Ma l'è ſtà culi pronto,e cuſi-ardio, .
Che leghe puoldir Vechio ,ñ e quaſiantigo.
Antonio Vaſsilachi ,dito Alienſr ‘ ` '.1 monza,
Impaſtà delfuroró del-Tentoreto, '. mic-:Gg
Dotorà.in quel valor culi -perſeto ,
Doue l' haueua tuto el genio ,-e i ſenſi;- -
L’ hà ſato ancora lùó molte paſsate
De brauure,de furieye de terori ,\ -
Co’] ſar zauariar de’ bei. vmor-i , .
Che al ponto del-Robuſti-anche lùbatc.
Se vn’ operona ſola: nominalëe ;.
De ſto Pinot-ñ , quelaeſaria baſtante* › .ñ _
De
Ma render flupefato
me ne guarda el Reguardante
ehCiel :1.
che la laſsaſseì..
In Gíeſraa Santi Apoſtoli ſe troua- - T a
Le portele. del"organo,-depente~ i ~ T33…
Da ſto degno Pitor,cuſi~ eeelente, - .` s_s.^P°ſt,°-_
Che’lſh‘r: con chi ſe ſia ſaldoala protrat- . ..z HM*
Anzituto robuſto ,- etutño ardin _
Shda_ſia chi ſe ſia co’lſo’- penelo
A far ogni cimento , ogni ditelo;- i .ſi -
Eñpiùetofiodreeieder-vuol mont..
4.2.2'. VENTO SESTO..
(Deſto xè de i ſerpenti el caſo rio ,~
Caſtigo degno ala mormoracion ,
Rapreſentà con si gran proporcion ,
Che ſtupor xè ogni colà al parer mio .
Che teribiltà tremenda ,e fiera!
sforzi, no' de Natura, ma de l'arte ,
T’eror che buca fuogo d’ ogni parte :
S’trepitoſa,e tonante è la maniera .
O che impreſsion—de furia è in' quela teſta lì'
O che dominio-d’vnico deſſegno l
O che artificiod’e perſero» inze no l
O che' maniera viua, e pronta e' queſta L'
Forze d’ Ercole quà xè bagatele ,
Relpetoa i sforzi ,che Paſte figure- .
Acion, ſcurzi ,.motiui ,,e poſiture t ‘
Stridi', che sbigotiſi'e anca la ſtele.
ñ Qrela è vna maſſach’c‘iagropada. inſieme
D’Homeni', e de ſerpenti-,e tuti_ ingiuria ,
E velen queſti,equei dolor,,e furia- s
Solamente a vardarli ogn’vno teme.
Veſti xè quei terori , che ateriſtè z
Weſtixè queiſpauenri, che ſpauenta ,,
Chi inſto muodo l"lſtorie rapreſenta
Fà che’I ſtupor iſteſso ſe ſtupiſse .
Dorrina de' dintorni cuſi fieri',
Valor de deſtacar con tanta forza,
F'rurituricurai ſenza la ſcorza, ~
Che lÎ'ochioſe nutriſſe in quei penſieri?
Quando s’auerze ſt’Organoñ, ſe-ved‘e` -
Do [ſtorie , pur del vechio— teſtamento ,,
Compara, che ſerae leſtà'ladrento ,
Echikauarda viueelſe le cred‘e .. . r
. . i Là
,VENTO :Error .45:5
Làvedemocaimcheaſo’ſrade‘l ‘ &indian;
Líeualavita,"zper inuidia pura: . M!
E l’ Alien’ſicon
Torna viua
vla vitaal’ pitura Abel.
inocente ,

Vita ,chedurerà ſin che la vita


,Poſsederemo eterna apreſso Dio;
Vita che manderà morte in oblio;
Vitarche co’l morir ſarà infinita .
Pitura è vnlume eterno che a chi toca ,
Per via dc ſto modelo a viuer chiaro ,
' No’puoltemer-deltempoeldenteauaro:
Mortecontrade lù l’ñarcono’ſcroca .
Manti ſcctrí ,e corone eteme viue,
In virtù decolori ,in tele, e in carte?
Gloria d’ Apolo,o~pur valor de Marte -
Megio vnpene] più che vna pena ſcriue.
Mame idee, quanti Eroi, famoſi ,e degni
b Conſema‘la PituraalMondo viui ,
Che conl’ iſteſse .acion geſti ,e motiui
'Se vede aſpirar vita in quei de’ſsegni?
L’è deſerente e] caſoa dir; vien dito
Che’l tal ſùd’ vn aſpeto venerando, -
Vn’ altro in ciera 'ſomegiaua Orlando:
-Cuſi da quel Poeta e] vien deſcrito .
(Dà ſenzazanze , ſe vede in tun trato
Pompeo , Ceſare Au uſto,o Carlo (Muto,
Con la ſo' idea form , cuſi diſtinto
Che baſta a dir : Tician queſto hà retrato .
Ma megio : ſta Virtù ,ſta gran Pitura
Hà forza ,e dignità , da Dio permeſsa ‘
De format la ſo’ idea diuina iſteſsa;
A tal che’l ſe contempla anche-infigura.
e… mauro-naro.
-‘ Stuff, Neinſegna. Abran., elſàç la deuocion, ’ —’ Î -
dc n23., CheaDio douerno,e_inſieme al Padre vu
*Wwf- Ne temer ſangue ,e vita tributar
A chi de l’vn’, el” altra xè patron.
Virrù , che hà tal poſſanza , e tal ,valor
De ſar ſuolardal Cielo in run iſtante
L’ Anzolodel Signor per agiutante
A impedir ogni colpo, ognitimor .
s Gímü Ma paſſemo più auanti , e in le dolcezze
ein-nr. In prima,edopo in le triſtezze intremo. .e
Zà che in San Gieremia ſte do le hauetno , .
Suolerno co’l penſier là come ſrezze. ,
O L’
conhàche
fato amor,
là do quadri,do.teſoril
ocon che gran maniera

Cerro , che tra i ſo' beli iè dei míori .


Vago ta] volta là pur volontiera . .
In l’ vn mana nutriſſc , efà vn efeto .` ;=
Che ſe volemo mana eleta , e bela , . `
La godemo con l’ochio in quela tela,
Guſto ,che rende ſacio l’ inteleto . — >
Ma [i per ſorte ne vien fantaſia ‘
De voler in ſo’ pè de i Colombini ,
Ouero_ de vedelo lateſini ,
Certo in cola ogni coſa n’è imbandia .
E poſpaſti , e paſtici , e real paſta ,
Etorte , e conſeture , e varij ſrun' ,
E conditi eſquiſiti ,quà i ghe tuti :
Concludo infin l’è mana 5 etanto baſta .
L' altro ( per dir el vero) è vn precipicio
De moſtri, e de ſerpenti vn’ altra volta;
Doue ghe de le furie vna racolta :
L’è però vn dolce eſtrato de gíudicio.
' O brano
>l
J‘VLNTOS'ESTO. ~ "4:15
Obrauo lèrímiadorñ, che ſenza ſpada ' '
mi Colpiffe‘iñ ogni parte-l'a- figura , e _- '
Con sì agiuſtada , e ſingular meſura,v
, Che oîgniſeriaì reſplende lumízada. ’
Seghe xè ſtà in pitura vn gran Schiaon , .
Deriuando anche ti da quel paeſe,
Calculando le ſoe , con le to'.impreſe ,
Vedo che ti puol ſtarghe al parangon .
Te ſon ſchiauo Alienſi 5 e de bon cuor
Adoro el to’ operar , ſtimo elto’ inzegno ,
La machia , l’ ínuencion , con el deſkgno:~`
Me meteraue el zaco per to' amor .
T
(Deſio xè vn Venetian de quei de cima: ‘
(Delio xè vn ſolda’don, che vence Orlando:
(Deſio g’hà lîelmo, el ſcudo , e in man el brando:
Ogn’vnleſo’brauure e teme ,e ſtima:
ÈcOquar'ni de ſti inſigniVirtuoſi ' ìñ
Hà fiorido , e fioríſse in ſta Citàl
(Dà la' vera mi’nera alberga ,eſt_.ì: z r-
. :- "i Wa de Pituraè i pontiglorioſ . , 'z'
Xè ſtà Andrea veſentin ,pitor famoſo, - *3! "7 e…
Co’l pene] pronto , e vago in colorito; ñ' veſentin.
ln deſsegno ſondà, molto eſquiſito, ,
Homo’tuto ofleruante , e ſtudioſo. . -
Sò in che conceto l'è ſrà i profeſſori a ñ * › ñ’ ~
Ogn'vn ſh’maper
Turi l’ amira el pitor
ſo' farvalente,
molto ecelente:
ì

Se no’ decima almanco vn dei miori .


Baſta a veder la Pala ala Celeſtia ,
Che come. che moltiplica el martirio , Dieſe mile
Ghene diraue vn’altra; ma in delirio HELL-a
No' vogio far ſtimarme per modeſtia' . Vcſcntiu.
Hhh OPala
-. 43.6 'LVÉNTO SESTO.
’ O Pala curioſa ,'e'dclereuole, ì * -_- - _ ñ ,L
Che piùla val dequel ,chealcunl W ‘
La xè delefamolè de Venecia v :ñ- t
Se ghe fà torto adi he: CONVENEVOLE.
.Percheſta voſe xè
Aſt’operatantoalta ura
de baſſa' o - . —.-.-. -ñ - i _
giudico,

Me .diol quando ſe parla de caprrcro,


E ſe dàel magro ,îdoue và la graſſa .
L’è megio a dar del rnolto-iluſtrc aogn’vu l › .
Se’l ſulle anche vn ſachin , vn zauater, ’
Chedaravnzenril
Perche homo del
cuſi no' ſe oiende nuſsier:
niflùn . " `ì
Dioguarda puroheiuopinion la ſtaſſe, ' ì2
Eçapitarno' ſe podeſſeaiſan; - -: ì. ..j -
ze.; Clieſeruepergiuridiehiateſta‘ri: ai. "43.11:'
Andar biſogneria, con le ale baſse. ' ’ -Î
Qralc’vn dirà: mo’ che diſcorſo è queſto? A '
Forſi eſtù mato , 0 parliſtù dormendo P è
No' dormo ,nezauario ;ma reprendo ì !
O`uei , che’l ſtrapazza, equeſtoè’l mio proteſto
Sta Pala certo `è vbona de ſtar ſalda, *
Dirí quaſi d’o n’altra al parangon:
Perche ñxèal’ quiſitol’ inuencion:
Niiëun puol dir: culiù tropoſe ſcalda . -.
Quela gran tenerezza de quel far, r- ñ; - `--.' '-Î
Le ſor-merci mouímenti ,artiſicioſi ' ''
De dieſsemile
Moſtra Marriri-penoſi,
d* induſtria el vero deſtacar. _
Voria ſauer dir più , che più diraue: . - "ñ
Perche quanto , chexè no’ſe puol dir, I; `
L’è bon, l’èìſingular-,çl’ hì‘vn bel geſtir‘; '
L’è vn mie] più dolce] delquelde le age. `- - 'i s
**fl
'I
’ : C

z
VEN!” 0 CENTO" 41-7
EaS’ediebo dir la ſanta verità. . 7 l . .
Ogni volta, oli-:vago in quela Chieſa ,ñ ñ ì -
Amiro quela hel’a,.edegna impreſa, '
i Pereſserdesìî graue maeſtà ñ ì
C. Paſsemoauanti,per cercar de megioz" - - »
Perche hè de-ſto Autor coſe eſquiſite ,o 7. i .
Opere in'gdárzſquaſi infinite' Î ‘
Dote-,cheaiDoti l'e- puol- dar conſegio.- ſi ñ
So’che demi lavede aſsae-più- ſpeſso ~ .
Quel'belquadron‘,,conla regal; lſtoriat z . '
D’Erico’l’erzo,ſelicememoria,~ , '. _ , . .i ‘
(Llandoſu’llidoelſeceeiprimoingreſso@ r 1 ~
L’ëinte’l Salon-tra el Hregadi',e’-lColegio,-.. - `î -Î
Sito* pro j rcíonà` per tal eſeto
Da'chi pone molto ben diretor ' ‘
Perche l’è‘aponro- ingreſsoal: Trono regio;
EIRE def-tanza , e’l Doſe Mocenigo —; . n‘rîco “L
Deſmontadal’pomihdvnaz Galia, ñ I* ñ ñ- ~ ſivſſXÃÎiÎ-Î
Evà ſuìlzlido con' la Signoria, n- 'z '
Con muodograu'e aſsae più. che'ncfdigo. ‘
E] Paſtor Patriarca 'Treviſan
Và. incontra a la Corona Criſtianiſsima: ,;
Con ation píùche graue,e modeſtiſsima,
E al peto el’ rienpuzà la defirazman.. . . ì* Î* ~
" i Schiereinſinitelevedeſu’llido, r'. *l - .4-. -, `
Che cortiza ,che ſerue,,e riueriſiie, -ñ '- i- `
Che :mira
L’ìvno- ,che ſe inehina ,cche
fàaſ'altroaralegrezza eompliſse ñ.‘
inuido. ;i
Sold’ad‘eſche , ſementi, e Alabardíeriì, - ;ÈÎ'
Sugetide cortizo ſenza fin: * - ` "ñ ’
O gn’vn oſs’equiacon modeſto inchin, ` ’,
Che
l numero infinitode Scud‘ieri‘.
h; 2;- ` Apar

n-.I
41.8. VENTO J‘ES‘T’O’.
.Aparati, trofei, archi, e colone, . ` x l

Pompe d’ architettura , ed: ornamenti ,


Tapezzarie, piture,e ſornimentr, ,
Cauaherr- ,lauree , P‘agi , e Marrone .
Ghè è’l Bucintoro-,vnicoin tuto el- Mondo,
I
Valle] dawn Otauian Imperator ; .\
la
_
.

Anzi da vn Gioue, imenſo è’l ſo” valor


L’hàtamecoſe,cheno’hàfin,ne fondo. i
Sevede barche d’ ogni condicion ,
Peote , fiſolere ,.e brengantini , Lv*- '
Adorne con veludi cremeſini -
Evaríetà ,che rende amiracion . '
In ſumalì‘èvu concerto-,ben- eſpreſso",
Che par de veder quele ation iſteflè ,
Conregole,e con forme ,sì-` ben: meſh
Chedeſtaca—i lontani ,. e quei:dapreſso.
Ghe xè vnainteligencia- , in quanto ari-lumi,
Che (in verità) l’è coſe ſingular .
Se puol ben dir, che in quanto allumizar‘,
Lu rien cademia de boni. coſtumi.. - ñ
Che xè tanta inuencion , tante figure:
Tanti acidenti quanti puol ſucieder'
In ſteocal'ion :‘ quà tuto ſe puoi- veder z
Ghe xè vna infinità de poſiture .
Chino’ghe O la và.- ma] quandod’_ vna- ,Pitura
ne hà, no’ Se ghe-laudai cauei , le rechie ,el-naſo,
ghe ne
puol ſpen Iochi , o qualche drapo ,o qualche vaſo,
O qualche bcla- idead’ vna figura» -
Qyà biſognalaudarle a mile ,amile ,r ~.` > .
Per no’ perder el tempoflinz bagatele .
Queſti xè Soli-tra menudeſtele, '
Ciriiimpizzairn-atpìzzole ſauile.- .
L'aper
?E NTZO‘ÎJ‘BSTG, ;fr-z'
L’aparato dalleno ſu sìñ grano ,
Che ben con gran raſon ela Velèntin
Aplichè el genio al ſegno ſora fin ,.
E tioſse el cauedal de ſoto ſchiaue .
Perche concorſo tuti i beli inzegni- i ñ
A formar l’inuencion de quei concien'c, ,- a -
E i ecelentidetutii meſtieri ì _.j' -. *- ,
Fedel ſo’ciboc'aprici, e deſsegníñ,
Fù eleri tra pitori i più ſtímai, . . v _.
Che a quei tempi viueſse, e lingularí ñ
El Tentoreto ~,çe’l gran Paulo ,Caliari,
Da— tuto l’Vniuerſo celebrai. j , 4, z.. - .
Equel Giacomo Palma el più modernoy‘ ,i , - ._. - .j
Che abenche alñ’ora-elfliſse in- zouentùà, “ -
El iè'ben la ſo’ parte ancora lùe
Che infin l' opere ſoe l’ hà reſo eterno .
' Do bele atíon. bizare , e capricioſe
Suceſse in l" operar de quei Pitori, -_
Lumi degran virtù-,de granſplendori?,
Viuezze,che ſarà* ſempre famoſe- > ,
La primafù che’l Palma , tuto ardir ,,
Comenzèadeſsegnar leſo' orcion: ,
De Iſtoríe,ña lù aſsegnaczle o’ inuenciorr,
Con muodotal che’lñſè tuti ſtupir
. El prencipiè dai pie leſo’ figure z
Si che’l comenzèabaſso-,óe and'ete insüi, ' 601i? ;là
Arionche dita~,~oſatamaipiùrfi`iñ, Jſi-Tóéz'ó
Ne in tal' maniera è ſtà forma` piture . - da nalma
lu ſe meſsc a ſtà impreſa per honor , .. ñz
E la ſo' operacion (ù cuſi bela, ` i
Che no’ poderiamaidegna loquel‘a,
v v Laudarlaperfecionde cpelvalor.- - ,n
430 ram-0:35:10..
Che’l'l'entoreto,e Paulo daſi Verona' "
-*i— ` ~
Faceſse la ſo" parte ogn’ vnde lo” ‘
Baſtaadír ſolamente-t i ſù‘ llupori; '’
La Fama in pè de mi ghe ne raſona . `
Ein la ſamoſà—_operacion ſu’lſin- i
Vegne vn auiſo'i‘n gran celerità ,
Cioè chequela regia Maeſtà, v .
In breue ,in breue [aria. làa velin. ' '
A ta] che tuti corſe con premura
A meter ognicoíà in ordenanza :
Ma ghe fùcerti con pnoca creanza ,, . .- .
Che dito ,e farone zò vna armaduraî -
Douereſtaua a'Paulo Veroneſe 'ſu - ' ' .
Inl’angÒlÒdÎ'Vn-arcoalàr ancora-,izH ` '
Vna figura-,qualal’oraaſora i: .
Elvoleuaformar con. certe impreſe". ` ‘
De muodo-che’lreſtè ſenza diſcorſo, ‘i . _
Ne’l pod‘eua formula; che-?altezza - z -
Gieravnaoc’hiadardouecon preflezza: .' -
El T’entoretolà corſe al" ſocorſo. ’ ~ * ‘ ..
E di-ſse in ton z no’ve dubitèv niente ‘
Co’l dir avntal ſoldà , che lì_pur giera :z
Deme‘ quà quela 'ca :econ- maniera . ›
E] ſecevn colpo ague‘rier valente .. _
dramma, Su quela pica elghe lighè: vn. penel’o ,, :.ñ .
“""Wx Etanto elſcrimia ,ſe tiracol’pi ,e impafla:
_ mo…~ Cheparſe aponto Che’l ziogaſse d-ìaſta ,z
Ela figura elfè eongran 'ceruelo ..
Ogran: virtù de‘queidegní Pito'ri,
’ Chergiera più: patronide queſt’arte'
Che del ſtoco, e la targa nd‘xè Marte!
i Granſauer,granPeneli,.e-gran colori l;
Certo
rem-o. rsrra; DI
Ec-Certoſomo ualorwirtùdiuipa-l .i ,' -. z - U 1
Miracoli? in‘Pitura, mar- più, viſti! 5 .-2-'25‘
Poſseſso‘ralche ogn’vno ſe ghe rnchina'.
Deíſoîflndijzàſarigranvaquiſhl.- . - L , ,_ _
C. La ſe compiaſa chedpaiisemo adeſso _ -ñ, Limit
Davnquadrode ilicia,come
Avn’altrode'teror,mto queſto
funeſto, .f .:ì anvcrenz
""
Che l' infernal gſanbata
Doueſevedcqu auentoghe'on
xè ueſpreſso._,
ìi . I
. ’
Dela viroriadesanta Giu 'maps - i
Opera più che degna , e pelegrina;
Caos,checonfondeper la diſtinciom_ , .
Che chi làvardaoongiudicio reto, Zi' I :j
E che vedevnaſirria,
Spauenteuole cuſi orenda,
in viſta,eſitnemenda, .ì › 'íL
Turi la ſtima del granTentoreto. s
O`uela Galia ,cheinueſteelGranBaſsà, ì.‘
\/

Che Sebaſtian Veniersù ghe comanda', _ i


La fà paflàda cuſifiera , egranda., , *2 ſn.
Chi'Che ſe vedequelTurco
vede ſconquaſsà.
quelfuror,~ſe crede certo A ì e *È*-, ~iha
Che ſia la fin del Mondo zontaal’ ora, , L .'
Ele Furie infernal ſia vegnue fuora, ì i;
E che’l porron ſiadel’ inferno auerto. A
Fuoghi , flame,- bombarde, ſrezze ,e ſchiopi , j
Colombrii’e,'p‘eriere,e_moſthetoni,. 'E
Barimenri de mar, ſiete , e toni .' .
E de fuſte,'e galie, diverſi gropi .
Copani , ſregadoni ,egaliazze, .
Soldai in milelioghi , in mile parte, ~
Were vn rerorda impoltronir’vn Marte, -‘
E daſtimarlo vn puauolo~ deſtrazze.. ; ſi!)
Puo]
1432. VENTOJ'ESTQ.
Puoi efier che vnmortal poſſa cauar - . " -:' .~ .1:1
Tanta ſuſtancia ,eſuria de la teſta? .
Puol eſſer mai che coſa ,come queſta ;i
Poflìf inzegno human rapreſentare -. >. .
Artiſicií de lumi, ſiioghi,~e lampi, i .ñ r .
Ombre, che batimenta,eche deſtaca: …
Voraue dir , ne plroſerirſo’vn’aìca , '
(Lando voi dec iarar quei fondi,ecampi.~
Sta voltaaíTurchi ghe vien el ſangiozzo, -z‘ .
Neisà come ſe. regna 1’ arco dreto: . .
ln ſin perde la ſcrimia Macometo z: -_ .e a
Perche la Luna ghe xè andà in te’l pozzo. ..1*
O Dio nando che ſento taliz’e quali,ñ’, . . -;i .è i
Che eſgionſa,perſarmeze figure, ;.. -a
Eche ſprezza,e che-biaſmaſte piture, .
Che diraueCagnazzi,Otſi,eCingiali. ; ,
Che chi ſàvn ſaſto detuti‘coſtori, ,,.2‘ ‘
E po’i mete in run torooloa ſtrucat; . .›
A male ſtento iſe puol aplicar , , Z
Per pareehiarghe le tele,.eicolori..- .- '. .
Mo ſte figure , che_ xè quà a micra ‘ : i,
Xele tute cauac dal natural è .. -
Mo gnanche vn deo :perche gh’è caucdal ;
Eperche delſituergh’èla minera., .. ‘ ~
La morte Seavndequeitalighe ſuſſe comeſto . j c I
àdc ſocor: De ſar ſta lſtoria in pena dela vita , . i ſi
ſo a i dcſ.
gratiai. El diria : fë laſoſſa ala ſ edita., , ‘
Che vogio ſopelírme ami ſteſſo. ~v
A chi ſormar sà [ſtorie de ſta ſorte
Se ghe di 'nome de puoco deſſegno P
Mo' no ſe vede vn più che acuto inzegno ,`
Che pien d' ardirsà ſpauentar la morte è.: ,
q ’ , chieſto
VENTO rE‘rTo; 45.3.
Queſtoè da più
E de qual piùd’ſevn’
ha Arioſto ,e vn.Taſſoì , - 7:- _ › ñ '
brauo Poeta
Weſtoneſà vardarl’ Iſtoria neta . ~ì :- :ñ‘ 'ì
(Llà no* ſe inſoniade veder Gradaſſo.
Ma ben iegode leſigure viue; . ñ- :-‘ cme l
Chebulega,che ſaita`,eche feriflè V - TM.
Con furiatal , cheogn'vnſeneſtupílàe: "x t °` 'ñ'
Che queſte al naturalve le deſcriue` ' ì_ -‘ f -
(Llano' ghe vuol prononciameletura, -' "' ~ ~' 1
Ne tior vn libro in man , ne volzer carte. ‘- ~' ` z
El libro è ſempre auerto: perche l'arte
Ve fà veder-.inſieme ogni figura. _ ` ~ _- ',-' ` ,
Là biſogna ſtar tuta .vna zornada *PC-ì ñ ~ >‘ - -~²
A lezer , per intender quel ſuget’o ,' ~ `
Co’l ſtracarla memoria, e l’inteleto:
(La tuta la ſe vede in tuna ochiada .
Vela xè pura, e mera naratiua, ’
Areſtaè virtù viſiua, chiara, e vera',
Ogela xè inſonio, quela xè chimera ,~
< {Dela xè vn’ombra , e queſta è coſi! viua.
La ſenta in che conceto è’l Veſentin’. i!"

( Debo dir queſta ancora, per ſo’ gloria )


La ſapia che a per ua, e gran memoria Ì
L’è trai più gran i ſoto el baldachin. ' ' `
Tra le coſe più *ſcielte del gran Duca, I ' ‘
Sereniſsima Altezza , mio Signor ,
Receue la Pitura el primo honor;
Segno euidentc de gran ſal in zuea .
L’ hà molte Galaríe (come ſe sà)
Piene de quinta eſſencia de Pitura,
Stupori , e marauegie ala Natura 3
' Racolte per el Mondo quà e làñ.
Iii E
.'434. **VENTO .ar erro.
E(adirla verità) lamazor parte." ‘
`?Lîè defiinoſttidegn’i 'Venetiam ,
Stimaipiù .cb’zecdcnttì e più chehumaní, ì‘ `
, zar, MaImperatoridesì
biſogna-ſauerchem
n0b_11’arte.*
laiîlîribuna,‘ .~ ‘. -
raffica… :Che xè vnfatnoſhardnurmereſplendenc
Î finì: :De Piu-ire magnifiche” cedente, ' , '
del gran Cheìluièzpiùdclsol., piùdelaLuna. ’»
DW De ſtogtan veſentin là ſe conſemg .- ~ i “ i'
Soral’ingrefib , drento `dela porta,
Vna Cena ,che-,quaſi è guardia acorra ‘, ’ ‘
Percuſtodirlaüanza de Minerva . 7 "
E lîèſtim‘à fidato-,cadi franco '-‘- ‘ '
,Per icolpiciquſſrtide .maniera
Dintornà , deſtacàcon :fin-ia vera',
Come deLTemQrceo, eniente manco.
jEc. Galante certo, degno, e meriteuole l
Debauerl’dìflflflrd‘ vníìto cuſi degno ,
Equiualente al. ſo’nobil’ inzegno '
Oa queſto ſepuoldirghe CONVBNEVOLE!
C. _La ſazza contooheflo mio diſcorſi)
*Sia giulio, giulìocome *xè vn pigmeo
Che ſuffe longoa male.ſiente vn deo ,
E che a .vn.zi’gauteel wogia dar .ſocorſo .'
La -ſazzaconro nbeahabia teſol" arco,
Per voler atiuar fina ale ſtelo.;
O chefia vn Peſcator- ,che venda .anguele, ‘
E vogia comenrar Plinio , OPlutarco .
Mi no' poflbdar gloriaaflzoPitor -
Con le mie-zanzezñche no’ valere bezzi.
Vero è, che me faría tagiar in pezzi ,
Perſuſtcntat d'ogni' Pitorlì'honor. Cſ
, ui
. - VENTO' SESTO'.- z 4;; f
Ec.' Cuſi'diè far chiadora-la-Virtù lÎ i ,
Coriſpondìer'cons termini honorati :t
Che finalmente- aneora lori' in: ſari
Faria lî‘iſteſſo a l’b‘caſion‘per Vù .
Cl- Oconelie‘guſtb par-lode Carleto 5, carie-z»
DigodÈ’quel-î Carletto Càlíarí‘, man.
Delìquaiſevedeeſempiicuſirari,
Pieni degraw virtù-,fenza‘deſeto .
Sbrtirpodeuzda 'celeſteſönter , 7 .
Altro; che ambroſrazmai 'dol'cese ſquiſita ?ì
D? Aèpoloſe puolìdirqueſt‘o hebe'vita;
*Mentre glieocorſeelrcaſode Become .
Sòxche purtropo'quelîinzegnomro
Sepe-veloce aiCiel; zirar la‘ .:7
Ma elîſeceiniqua-.Mbrtezefiaudolentet
Precipitardel'reſplendente caro; "
mſe’lîvelot‘eren qpà‘interaſtà‘, . ~ .
L"Anima'certoirrCielÎxècoloeada,› . .i
Doueniaspetfiecionìla' xèî ariuada ,- ` ‘.’
Eígod’exelſoîpenellî eternità… .
E’clie ſia veroqueſt'oza San' Baſtian- - z t Q1dmn,
SCÎVCCrC-jn ſt, ~AUtOſ ` 4 . ._ Raf-:torio
Vnzquadro‘, veramente-”de valor ,ñ - .- RES::
DemanierarraPaulozetra‘elÎBaſsan‘. b_ r- .f z
H-ſiin'quelſe:vniſielaN-àtumzdiarte‘
Perche trai larerrmeſt‘a , etrìii ſplendori! ~ :4

De i colpi Baſsaneſciii ;z e‘de i‘coloris


De. Paulo, quei‘ reſplende d'ogni- parte'.
Ih‘pn'mo-liogo-la Madl'e'cel’eſte: *
lnagiereſer vede co’lBrmbinzi b
Che veramenteelſepuolf din diuin l i
NudoeGiemMariaffion creſte', M
.
lai._ z- Ì
-~ .4.36 "VENTO SESTO .
Le glorie la circonda ,e i-Cherubini, ì
E diuina la fà- rnile ſplendori 7.
Retrati de quei
D"Anzoli ſpiriti molti
celeſtiali-in diuinicori
. ,

Xè tra quei razi ,e quei ſplendori incluſi A


San Gerolemo ,e’l Santo da le ſrezze. .-
Man , che ſpeſso- hà produce eſ iſitezze , .
E ipiù intendenti xè reſtai` con uſi. '
De quei do nudi chi vede l' eſempio ,
E Ia gran diſtincion de i acidçnti ñ
Dal' età freſca ,'ai vechi 'ſentimenti, A ñ':
Fà che 'l naturaliſta par vn ſcempio .
Là ſe vede el earato pitoreſco; ,- _ .- , ~
Là ſe vede el valor del’artiſieio , "ſi
Doue Natura ciede a quel-ì oficio ,
Per quel ſar. cuſi ſorte , e cuſi freſco.
Se olbcn tior davanti elcnatural , .
ſcortegarlo, come ſe ſuolav dir :.- _
Ma chi non hàzdel ſoo , mai puol colpii,r
Oyelcondimento ,tanto artificial. .
E, per ſigilo de ſtagranPitura;
Là-in zenochionñlè vede diete Frati ,
De quelareligion{anti , e beati a - . .z
Graneſpreſsiua l altiſsima ſaturaL
Vn’ agiere che par vn Paradiſo l: -
Edifici} in diſtancia- ſingulari l.
Paeſe natural con muodi- rari!
Par-che ogni pianta habia alegrezza', e riſo
Ma propriamente par che 'l uadro tuto
Sia tempeſtàde ſtele reſp endente.
O trati d" vn pene] più che ecelente .l
I'l
0 eſquſita ſuſtancia ,e de gran fruto 'a
Vn»
. VENTO SESTO* 457
Vn zouenero de vinti trè ani
Sà far Iſtorie , e quadri de ſta ſorte è
Colpo con lù- non hà fato la Morte z
Apena laſo’ falce hà ponto i-pani .
Dal ſauer , dal giudicío , da l'interno
Lag’hàcol Ìlontan _rnilanta mia.
Virtù non e ſugetaa morte ria:
Perche de la Virtù xè’ltempo eterno;
— Mi ſtimo che Natura preuedendo
Che queſto la doueua ſuperar,
Sia corſa dela Morte a ſuplicar _
Da la fiera,e crudel- l’ ecidioorendo.
Ma che ocore che diga ,e che raſona è
‘ Biſogneràche vn zorno vo’ Ecelenza- ,
Se compiaſa che andemo là in preſenza
Per gran ſtupor , a vederlo in perſona.
Perche la vederà , ſe quel ſaueua.
El Zodiaco calcar dela Virtù ,
E quaſi, quaſi. ſtar atù per tù
` E ſe co’l Pare iſteſso el concoreua.
Ee- A dir el vero ghè de le opinion _ q 7
Che ,ſe’l-viueua, certo anche el paſsalée
L’ iſteſso Pare, eche 'l- lo ſuperaſse .
Però-Pauloè ſtàl’ vnico Campion. . _ ñ
In ſuma quela linea Caliari . \
I-là ſemenàſuſtancia nera ,ñe pura:
Che tutalaſo’ prole in: la 'Pitura ,_ r
Hàlaſsà eſempiíñ al Mondo molto chiari - -
Iſradeli ,ifioli
Beneto, ,i ſo’neuodr
Gabriel ,- _ f A ,.-
, Iſepo, Aluiſeì e..
Carleto, chefùlfvniça— rarſe ' __ ~
Turi hàhauù ptiullegijinmile muodi.. i ,
‘ . , '› - . _, ‘ Vera:
\ -

4:3;83 ENI@ SESTO*


C‘… Venaméntechiólàſsaxsanlzàfiianz - i
E chernoîreueriſse: quel Sacrario
Per deuocion', e perquelîdegno. erario~
Puoldir hàí brazzi,lma ſiànñſcnza: man ..
Perche ,er- veder. tute l’e Plturez,
Che e trouaaV‘enería, elaſsar qucle ,,
I hàviſtoaluſer sëde le candalez,
Ma no?i sàicoſazlìal'e fiere pure.. _ i
Per. mezo elîgran-Carleto: de— valor,. * `
Se vedi-:deli granPaulo-,lënza parv
(Mando el diuin ſetratatderen'ar )Î
Vn. quadro, ch'è l'eſempiodelfiupor..
E', ſe puoldinla Gicſrà maquantax
organo, Altar Mazorz-Coro* eSolÎto,.
E' , '6,6 quadrialnumeroi ` ito~,.
G oriez,clìe-gloriav ifl’eíëa eſalta ,,ecanra..
antedíuinitàz qua-ntiflupori ,.. - ñ ‘
eſte-biſógnavederleinñperſona: ñ' -
Là Paulos?'hareÉàìpela-;coromz. '
Che in nella portaj’ſteſài I'Ìnperarorà.
Ec. Certo che là? la mente- no’r‘gheariua,
Biſogna che ſpendemoz vna zornada ,,
Etumaſſh fin ſolo deſtínadä-ñ
No’- vedo lîorarclie~ghe~~ andemo-a riua.. =
C.. Si ſcrpuolîcred'er che-Pitura {îalſodo ),‘ '-.a‘
Po sai co’l-ſo’penel; artificioſoi ì
Paſsat l’ 'humanità` ;ben glorioſo;
Pauloavenze Nature ,,.in -vagpa muodo‘..
Bilògnacreder clic cuſrala ſia :1 _
‘ Î'HZbÉlÌÌIDZGMÎCÎÎſQmOÃÙÎ
ù: u: e a i* arra-vmpano.- 90 ;r

r dicquelìaſra: buſta
!VE‘NEO' SLT STO-J 43-9
come digo) el fece la Natura .
:Le-morto;anziin‘ſta’Gieſianl ſerepolèa.;
Sarà bengoſoque’lo,,~che :non oſſa
StimarpíùîPaulo da ſo’pitura.
.Percheiù prîr infefſgrîa elno’ſe vede
«E -que‘l ñ, che" fece eviue de'ſo’ man
Atalc'he’l ſo’ñoyerarxè .ſora Shaman:
A Paulodoncaía Natura cio-ile . >
LEeMepar cheRoargomento ?ſia minare,
.E da queſto mevien inla memoria ,
-CheaPatiloaponto daſsivn’ altra 'gloria,`
Epremìnencieſmgular ,-etante . >
*Co’l cignar chefio'Pauloſiael dileto,
*Edelbe’l ſiapiùbeloquel-che piaſe
Doue con certe-induſtrie, e certe :fraſe
Vù daſsí el primo liogo'a ſto *ſugeto .
.Me’l cígnalèí aSan Zorzi in Reſetonio,
Ne mai mehauè reſsoltoflomotiuo
(Dello xè vnponto grando,e porno Vino;
'De ſta memoriaancora me ne -glori o .
Si hauè colpoſeguro'ſu 'ilo 'ton , _
Voria che’l concludeſsí: che altramente
El reüerà motiuo inconcludente ,
De voſtra oſeſaìn :la reputacion .
C. Biſognacerto prima che miſeraa
Voſtra Ece‘lenza ( el ſe me puol ben crede!)
E che con la raſon ghe ſazza veder ñ
Chechi promete el vero, in‘fin lì-oſserua.
E, ſe la vuol ſauer come _la ſia, . ~ {La l‘c reſ
Drgo che’l ſuperè tutu rruah , i {TPU-T
F. l' hebe gloria-eterna trar mortali, - fio a 5.20:
(Dando el {è lepiture in Libraria . ziMazor.
‘ er
4.4.0 VENTO SENTO. í
Perche ogni concorente de ſo’boca ' '
(Cauando l’ intereſſo del ſo’far) '
A parte aponro el vegne a comprobar, z
Co’l dir: la gloria cerroaPaulo coca. E i
E l' iſteſio Tician co’l ſo' giudicio l
Ratifichè le degne operacion , — i
Co’l dir :queſto è de l’ arte el eonſalon:
Laudo quel vago far , quel' artificio .
Tal che l’ hebe l’ honor , l’hebe Vitoria ,
L’ hebe el trionfo lora i gran Pitori z i
Co’ldarghe
E fù honorà vna Colona
da quei per memoria.
Procuratori , ì

EC. Hauè raſòn : me’l Fe vegnira mente .


(Meſh xè verità ferma ,e ſegui-a ‘
Drleriſsima arion,degna ſatura! ,
Memoriada ſtimar la eternamente!
C. Tician,per-far coſca Natura vgual , _
Non hà hauù par al Mondo; queſta è chiara:
Ma Paulo hebe dal Ciel ſta gracia rara
D’ eſprimer coſe ſòra natural.
ln fin biſogna dir, co' diſſe quelo : 4
Tician xè la Mogíer ,che è precioſa: - i
Ma Paulo , tuto vez'zi , è la Morola ,
Che’l cuor , ve roba , la borſa, e’l ceruelo .
Ec- Ben ben; me piaſe ſto bel parangon:
Lando el `penſiergl’è ben proporcionì: t
No' l‘è fuora de rrozo in verità:
Aprobo in ogni conrol’ opinion.
Per-mila.
C. Stimo quel gran Pitor Santo Peranda ,
Per l’ccelente , e ,nobile maniera ,
Che de coſtumi amabile, ede ciera ,
ñ_-< Viuendo hà‘ conlègui laude ben granda .
Cuſi
VENTO .TESTO. - 44,!
Coſiciuíl, cuſi-legiadro , epronto, ‘
Che l’ inamora-ogni cuor virtuoſo-z
E in l’ operar l'èſtà sì- generoſo ,
Che in sù le cime del' honor l’è zonto.
La gracia,garbatura , e zentilezza
De ſto degno Pitor è tal , e tanta ,
Che (e’l-figura qualche iſtoria ſanta ,,
El venapiſse elñcuor datenerezza .
L’è tuto nobiltà , pompa', e decoro ,r
E in l’atizar viuace al- gradoſomo:
L’è ſtà ailègni-più grandi vn valent’homoe
Le ation de quel. penel, val vn-teſoro .
E perche lñ’ochio ſiala vera ſcorta
Per far *capace l-’human inteleto ,-
La verità xë pronta con l’ efeto
Per condur chiſe vuolñſinaala- potra:
` Digo a la porta de quelbel’ inni-gno,I
Per acordar a le parole i ſat-i ,
Con proue de verìſsimi-ateſtati,
Cheſeruede virtù-per ſàzo-,e pe o‘- .
Donca con el penſier andemozade o, martirio
Elîaimaginacion-porza alaaviſtae b r dts-Zuane
(helcaſo-,asan Zuane Euanzeliſta', ÉΑIÈÎÌÌL
Che da ſte degne man-ſe vedeeſpreſtoi flag-cfg*
L’è’l martiriu- del Santo glorioſo- L.. '
‘ quel quadro, compatiſtè ;2,
Anzi granpietà pena ,- e languiffe ,
E fà-ogni duro-cuor- eſter pietoſo~.
ſhſuma a. diuíſar la ſanta iſtoria , '—.
Eportarlain-deſſegno—eonlamemey ~
Biſogna figurarſe quà preſente r
Bation-,cor’lſondamento de memoriai., .
— _Kkle Primal
442. …VENTO SESTO.
Prima nù vederemo a compari:
ElSanto nudo ;in gran caldiera d’ogio ì
lmobil per la fede ,come ſcogio _ _ ‘.
Che pronto mile volte è per morir. ' -
L’ hà’l viſo verſo el Ciel, con le man zonte,
In ſpirito rapio de tal maniera , A
Cheralfigura ve par più che vera, ì'?- 1 ‘ g
Lucida, e chiara, come vn Îchiaro ſhnte.- -
ln Che
tantoſeghe xè là zente dinerſa
vn ſbgaronî ì ‘ - -› - -
afadigaafughe
Chi porta legne, echi ſnoda carbon: ñ ‘
Ma tuta infin la fù fadíga perla . _
Domician finalmente Imperator L ‘
Reſtè vn balordo : perche Gíesù Criſto
Volſe cuſí mortificar quel criſto , ~
E’l Santo no’patr‘,ne hebe dolor. - ì i ²-`
Tuto ciò là ſe vede vn Manegoldo ›
Che con vn ſolo in man ſupiaſu’l ſuogo;
E,come elfuſieala cuſina vn cuogo, '
No’el ſe apaſsíona , ne el ghe penſa vn ibldoä
Ma chi no' vede quei veri refleſsi , _› `
Per veſnarſe al fuogo in quela fazza ,
E come quelberlume el luogo fazza
Parer quei lumi naturali iſteſri . -z t
Puoi dir : non hò mai viſta colà vera 2 i l a -è
Perche par proprio in quel ſplendor de veder
’ Axel muſo refleſſar là ne’l puol creder
L’è de molta laudabile maniera.
(Del tal, che rien in man quela forzina ,
Compone i legni ,per far arder megio,
Con vna certa ciera , vn certo pegio ,
Chel ha vn muſtazzo giuſto de berlina. -~ D
c. e - . a
, VENTOL-SBSTO; 4h
Dal' altra bandavn’altro E: l’ oſicio '.
` Deſtizzar foto, in quanto ala figura. '. z 1
De più m’ìpuol farcerto la Natura: '
Ma in ſari l'è vn guídon là , tuto vicio;
Sevededo figuretute in ſcuro, f "
Che reſta in là ,e ſi deſtaca el reſto .
Gran colpo d’ ,artificio è certo queſto!
No’ſe puol ſarde iù 5 tante ghe zuro.`
Che pecà che quel’ tro,che xè in ſchena
S’aplica alquela ation ,che tanto ,è (odioſa.` -
Figura cu rbela , e generoſa ` "
Tiollegne per azonzer pena,a pena? _
L’e tantobendiſpoſta in ogni conto, i .‘ i»
Con tanta gran dotrina deſſe‘gnada, "
Che da niſsun tal gracia ſù trouada :
La xè perſecionà de tuto ponto .
La xè nuda , e veſtida in run iſtelſo:
Leſalde và a catando le zonture, .
E dogni membro le vere meſure; ``
Che carne , e pani in tun ſe vede aneſso.
Soldadi , e Canal ieri con inſegne'
circonda elbel'l‘eatro del martirio. `
Varíi Anzoletí vien dal Ciel Empirio,
E dà la palmaal Santo in forme degne.
Turbe diuerſe,egrande là ſe vede,
Aſsíſtenrealgran caſo de tormento ,
Moltiſe Vede con gran ſentimento
Pianzer , e ſuſpirar la {anta fede.
Chi voleſte narar mile acidenti ,
Che xè in ſto quadro , el numero è infinito. x
Dieſe ti no’l meteria in ſcrito;
Se ifu epiù del luogo tuti ardenti.
i '. Kkk 2. Aran;
“444 .Verri-mauro.
Ec. uando me ímbato andar in quelaScuola ſi: ' i _ "f'

n tantoîuſto contemplo ſta Iſtoria, ra' .’


Che la me ura vn meſe in la memoria',
' "
Ela mia meme come oſel là “muoia. ì
C. Vn’ altra bela coſa de l’ Auror - ,. v,
Gite voi narar ,deuota , eîglorioſa. . *da l ;3. ,'
Tragedia :_Z
Che a chi lamiſerabile, e penoſa ,elv cuor.
vede ghe languiſse '" ' -‘
f. Pronolo
Ghè in Gieſia de San Prouolo vn quadron ,
lle poſition Che ſerue per la Pala al’ Altar grande ,
de Criſto Raſigurì con ſtudio sì amirando ,
del ?etan
al
Che l'è'l decoro dela proſeſsion.
O deuoti ,o ſantiſsimi penſieri i
Idee che ,ínfin gradiſse al Paradiſo!
Vedemo Criſto ingiurià , deriſo,
Maltratà da i Ebrei perfidi , e fieri.
Chi quà no' dà delagreme in prorito,
E no' ſe ſente el cuora intenerir, . :
Criſtian catiuo a uel ſeghe puol dir;
Anzi l'è vn vero egno da preſtito .
Chi puol rapreſcntar ation più meſta?
` Doue ſe troua vn caſo cuſi pio?
Veder morro,edepoſto.el noſtro Dio
De la Croſe ſatal , cuſi funeſta .P _
Chieſto xè de quei gropi artiſicioſi ,
Che n ſtupir chi intende la Pitura z
(Dà ſe vedea brilar ogni figura:
(Eeſti è motiui veri , e ſpiritoſi .
(ma , quà ve vogio , o vù uaturaliſti , 3
Cheſuponè de ſauer ſar de belo , '
E si hauè l’ inteleco ſu’l capelo:
Perche sè puri , e meri copiſti .
Femé
VENTO ;rz‘r’roj
Feme vn puoco vna'iſtoriadeſtalòrte: iii-ì é— ſil
E…
\

Vnime rci ueſigure,‘oſie, “m - :xi-..f Lxvñèatí-Î


› Chesùiëſcägſtaga-beninpie, - 'ì ~` :mſi-:24°
Eviuaaſcorno,eſprezzodelaMortel i” 1*, , ;ff‘ìmfli
Ghevuolaltro cheaſorza deſirſtegnj, ñ , -’ . 7. 'e .
Decorde,detrabaoole,ecuſsini, 3 r ñ
Far balar la sſeſsainaadeiFachini, 7 ;il-'1 ñ}
Per parervirtuoſhebeliinzegni. . rx:: ',c ñ
Non ocore vegnir in ſta Cita, . 4 .. ff .t
Per ſar i miſtri chi no’ xè dotori:
Perche quà ſeta el ſazo de iPitori, _
Elſpechioghè de dota verità. ~- - `öv-e
Vedeù come ſto noſtro gran Peranda Ãji ñ; ó ² ‘
Ha ſapùkcolocarîquele figure Îf’j I', 7*
Con tanta maeſtà,che ben'de iure Îi ?VT '
Se ghe puoi dir: dotrina veneranda! "
Co’lſançhe ogn‘vna atenda ala ſo'ation,
E con eſti d' induſtria , e mouimenti
Le ſe à liogo', che i par acidenti ,
Eſi l’è del' idea gran co nicion.
Gran colpo de virtù! gran caltrimentol í-f; 3
Far vna ſcala , che ſe inarca , e bala , ‘
Eche quella ſuſtenta con la ſpala ‘
Per moſtrar ue] viuace mouimento. i. ,
Che va] più que a ation,quela figura, '- _ - a. -
(Axel moto,quelgeſtir de ela teſta, `~ --Αz
Che no’ vale]
Fatacon più belcuſileſiä,
tal maniera dela Natura.
_ -

Oyà no’ ghe ſtrazze; quà no’ ghe ſagoti .


Iè tuti nudi : ma più bei del viuo, - -
Mile volte de più de quel che ſcriuo: ‘ ~- i'
Fëàgarzonideuentachixèproti. -. >- .` -ì
r'ſiì."
Ein
…448 .,KE‘NTÒ SESTO.`
EC. Veramente ſti. zo'ueni d’adeſso È .‘ .3 -
No’vuol ſtudiati: equeſtaèla ruuina., i
E quei Vechi la ſera, e la marina., *r .,' 3
Sraua imerſiin te’l ſtudio con eceſso. x
C. Per tender(co'l’hàfato). ſempreal regio, ì
Da l'arte lu poſsiede vnñdonſquiſitoç .
Che più che l’inuechiaua più priofito '- .
L’hà ſato 5, edepenzeua‘ ſempre megio. 'l‘ Α:
Ec-Qpel, che inrrauienper l’ineonnarioatutie .-_ , ì
Perche,'ſcemando el calor natural, :.- `
Fiaca èpla vena,e manca el- cauedal ; ~ '~ :r -_ ,i
E verſo inuerno perde elguſtoiſiuti. . _-.x . -
,WW C. La diſe ben*: e che ſiaveto queſto ,z … ,. ì‘. ’_ >
de s. Ste- A Stefiinoaponro: in Sagreſtia
2:2: 321i; Se-ved'e delſo’ far l’anotomia- - z ~ a". '
iſteſſo del: ( Co"ſe‘ſiroldir)ede ſo? vita e’l-reſtav
'“²““²~~ AhzMorte-ſceleradañ,iniqua-, e fiera, *- ›
Nemigadflev'n‘tſhperche albo-Santo* i
Peranda, g’haſtuñriolto -e lande. , c-vanm’o
Del:ſo" ſplendorzìvn’ora auanti ſera è - 't
Che a l’ora più-che maiiquel-viuo-lume- ' ñ‘ ' .* i'
Dana ſplendor- in. parte alv zorno ,
E: più› chiaro, che-mairendeua. , e adorno
DelaPiturael nobile coſtume-ñ i .1; -, L
,Che penſiſtüperqueſto-d’hauerfato, z - ì* [j
Per hauer interoroñel-.ſoîoperar ,, .. 'ñ
Enof'laisargheelî uadro terminar? .. il ‘
Forſi de hauerlo eſtintolàinrunrratoë ~ñ~ ñ
Se sàcheiſo’pro'greſſiè ſenzafin:. i. -
Maquandoíè‘vedeſse ſolamente ~
Qyelì San Stefano là,.sireſplendente‘,
pgrt’vndiriazqueſtoèlìirondiuinóz- ;. . ;
Oquel‘ar
VENTO s Eſſo";
BC. O quela xè vna idea de Paradiſo `!
+49
Ation , che eſprí me l’ animo ,e’l’ interno,
Che a ſcorno dela Morte in ſempiterno
Viuerà ſempre . El ponto xè deciſo . '
C. Le glorie de Leandro da Ballan Leandro
Reſplende in mile lioghi , in mile parte z Baſſm -
E el ſo’ nobil penel moſtra qual' arte - a
\ Habia el noſtro depenzer Venetian .
E chi veder bramaſſe impreſa graue '
De ſto Leandro degno Caualier, ln Gicſia
dela Carità
Vaga ala Carità , che a mio parer ì Lazaro che
teſſuílîta
Là elrien gran zogie ſoto ala ſo’ chiaue; .de Leidto
Le zogie xè concerto , che in figura , Baſſan Ca;
tulitt ’.
Quando
Se vede laCriſto a ſo’ ſanta
diuina,e imenſa, e vera gloria
iſtoria, '
Fece Lazaro inſcir de ſepoltura;
Cuſi pregà da Marta , e Madalena .
Doue tute xè atente in zenochion ,
F. repiene de gran conſolacion ,
Par che le ſia 5 perche ſe mua la ſcena . '
O che bel nudo è quel Lazaro viuo i
Quel si , che inſegna quanto el natural
Faro da i venetiani in l’ arte val !
E si i ghe zonze più de quel , che* icriuo.
Se vede propriamente che’l reſpira,
Eche
Che lequele
moſtraſoreleè
el ſo’ sì contente,
cuor, l’ internamente, "
E’l ſo’ caro ſradel le oſterua , e mira . ì 7
Chi ſti aſeti contempla ſe ſtupiſſe,
E ſe fà ſchiaui chi ſti caſi vede .
Reſta xè calamita, e vera rede.,
Che aſorza de Virtù tuti rapiçs‘el
ma
456 VENTO SESTO.
Wa no’ghe ba 'e, quà no' ghe verniſe:
Quà no' ghe agatele de colori: i
(La ſe confonde iprimi Profeſſori _, _
Co’l dir : me incanto; per dir come 1 due .
Ec. Leandro Caualier de quei de cima
Merita lande ſora natural:
Perche le ſo' piture aſſae più val g
De la Natura iſtefia , e de più ſtima .
…mm E po’ da ſto bel fior da ſto Leandro
conſulto_ lnliogo de peneli ,e de pitura
ÉÎJΑL‘" Xè deriuà gran letere , e brauura
Giacomo _ Che Demoſtene vn vence , e 1’altr0 Orlando .
IÃÌ‘ÃÎ :i: Ogn’vn de quei de Palade è’lretrato .
Lc-ndro- L’vn con la Toga diſputa,econtraſta,
L' altro in duelo ogn’vn vence con l’ aſta
Contra de uei no’ puo] fulmini ,o Faro .
, C. Piero Malom radegno da laudar
REM** Con titolo de lande reſplendente,
Per Pitor ſingular , molto ecelente ,
E de gran claſse l’è da nominar .
’ Se puo] dir che’l gran lume del ſo’ inzegno
H31 parà la mal'ombra original
Del ſo' cognome al baratro infernal ,
In virtù del valor , del bel deſſegno .
Malombra ,chiarolume in la Pitura, *
Splendor, che iluſtra ogni regal Iſtoria, r" › 'i
Penehdaeimita la celeſte gloria, '
, Pitor, che’l ſteſſo Dio , mete in figura.
Pala de s. Se vede in Gieliaa San Bortolamio
XÎJÎÌZL… (Dela Pala Celeſte de maniera ,
il" srffiäoí Doue el gran Padreeterno in Ciel' 1mpera '
:mio c
…0mm E ben l’è verarimagine de Dio .
VENTO ssrro. 4;
Siben che ghe xè vn certo , che hà opini on
Che no’l ſia el‘Padre Eterno; ma l’ Aſſonra.
Mi laſſo come-el vuol che 'l me la conta.
Seguñro vn de nudo chiapa vn m. Iron .
Ghè' vncuſi chiarolume de ſplendor ,
VrkrI tal miſtcäie gloria , tantlo Èdorno ,
MercedahmidinùÎÈoÉ‘n—or.
C e vn’om a par toe c iaro zorno ’ ,
Ghè molte ſquadre d’anzoh‘ aſrſsiſtcnti ` ‘
Che adora el ſomo Padre, e’l-riueriſäe:
In bela forma ogn’ Anzolo geſtiſfe
Trà molti razi chiari, e reſplendenti . ‘
(Del gran Campion,l’ Arcanzolo Michiel, `
De lacotte del Cielo alta brauura , ’
E' la più pronta,e ſingu-lar figura
Che fiiſse mai formà da quel penel . ,
L’è tutovigoria , tuto legiadro , - ‘ ì
Con la ſo’ ſpada imnan ,che buta ſirogo.
Quelafigura-tienel primo liogo:
La ſe vede asbalzar 'írora del quadro .
In man l’hà l‘a balanza de Giuſticia,
Per bílanzar ela raſon,.e ’l torto.
No’bíſogna con lu far ſolco ſtorto:
Con lù no'~ val ne brogio, ne amicicia .z
Eper queſto ghe xèrnolrí ribaldi ‘ '
Deſpiritiinſernali, tuti furia , ` '3 _
Scazzaiper lat-ſuperbia ,e per l'ingiuria ,
Che a* Dio fà- làta, e i xèta l’infernocaldi .
Ma là ſe vede quantità de nudi .
Far varii ſtorzímenthebizarie‘, __‘
Piombar precipitoſiin-mile vie -
Alcentro, piùchemai ſeueri ,e crudi. "
;P
L ll 2. For—
452. VENTO _SEM-"G.
Formadi zà , per el decreto eterno , , . _ A
De quel" neo color de carnaſonz 4
Che ſuol r vn gran ſuogo de carbon
I è giuſto tante bronze de lv’ inferno.
Malombra tiente in bon , [là aliegramente z a
Che San Michielte rien ombra depenta ;
Doue el bate la tara ,e re' fliſtenta ,
Per reponerce in Ciel più reſplendentc . .
El ſazo che ti sij de mente pura
A ntoxè ſta Pala , che xè quà :
Cl:: le mal’ombre non hà autorità
De retrazer el Dio dela Natura.
0 l’è bon ſegno quando San Michiel
Lalla format leſo' impreſea vn Pitor.
E" ſegno che ’l lo tien apreſſo el~ cuor,
E che lù ſteflb amira quel pene] .
Ma paſiemo da queſta a vn’alrra [ſtoria . ;`
De pietà, de dolor , e de ſpauento ,
Doue ſe vede, per via de tormento,
Che dieſe mile Martiri väin gloria .
k $32 marr
do de Mu..
Andemo ſenza gondola,o batelo
Pala In fina a San Bernardo da Maran ;- ,
Malo
mbra dre
Eculi-conla mente là pian., pian r \ _- ~
ſcmile Ma* Vai-demo quela ſtrage , e quel flagelo . *``
miri . L' atrocità del caſozè veramente:
Amara ,miſerabile ,.e pietoſa;
Tiranide_
C he _ogni crudel-,e imperio@
fidel Criñlììian ,
rende dolente'.
Comepuol eſſer che in :un peto humam
Ghe Haga dieſemile tiraníeè. '
Atíon da moſtri ,,e pezo che d’arpie,,
Coflſangue giullo-lauarſe le man l.
VENTO SESTO.- ,4.5;
› Anzi Far laghi per no’ dir torenti
Doue el valle] dela gran Prouid‘enciaì ñ
Conduſe , per la via d'ela- elemencia,
InCíel tuti quei Martiri contenti.
A quel Monte Ararat , che in alto poza
Se ghe puol dir Caluariode tormento ,. .
Per tanti Crocefiſii , che è là dr ento :`
Mai fù viſta. più ſtraniar, e dura ſoza .
0 Monte che più toſto è vera ſca-las,
Per far ſalir quei Santi al Paradiſo ,,
Co’l ſcambiar i tormenti in dolce riſo ,
Che per elſangue ſparſo i—ſe irnortala..
Se vede tanti eſeti de teror z
Se vede tanta ſtrage d' impietà :1
Se vede tante ation de crudeltà,
Che chi la varda ,crepada dolor .
Chi inchioda, ehi trapaſia, echi deſtend’e"
(Dei Martiri beati in* sù-ñ le Croſe .
- Par che ſeſentañ i ſtridi ,e quele voſe .
Dir : Deusín adiutorium-meum‘intende‘.
Là la perſidia' de quei ſcelerai= `
Trionfa del tormentode- quei giuſti:.
Non oſtante i ſuſpiri ,i pianti ,i ſuſti ,
I‘ſe rende d’ ogn’ora più- indurai.
hſuma quel ve moſtra el vero* caſo`~ .
In genere ,e in figura a comparir.- ,
Pítor ,che-con 1-' inzegno-fä fiorir /
Balſamo eterno dalſo’ nobili vaſo.
Qzei xè nudi de carne , e no’ de ſtrazze'::
’ Wei xè tuti ſuſtancia›,-e n ’chimera:
Ogei xè ala venetiana, e d ,maniera-z*
Iè boconi euradi ,e no’ ſcoazze…
Peri*
ñóóóóó—óóv ’

454 VtNTo 55.570.


Ec- Per dir el vero le vna Pala degna .
Me l’hauè meſsa tanto in la memoria
Che vedo ben quela pietoſa iſtoria;
Etra le bele ghe dagol’ inſegna.
C. Piero Malombral’è ſtà vn ceruelon ’, ` a
Che hà ſato dei, retrati de ſo’ man ,
Che moltii ſtima che i ſiade Tician,
E ghe digo ſuìl ſodo ch’i hà del: bon .
Le ſtà de acuto ineegno ;anzi de cima ,1
E non ſt›lopitor , mael fù poeta .
D' vna vena purgada, chiara ,e nera ,
Che chi leze iſo’ verſi ,tal el ſtima .
Gran coſa è queſta ; no' sòco’ la ſia :
Si ſe ſente malr’ ormai-e amenzonar ,
Ogn’vn procura preſto de ſcampar 5
Ogn’vn volta la fauna, ecore via .
E quà più~ che’l Malombra è nomina
Più ſempre i ſeghe tira da veſin ,
Eh chel’è vnlume bon , che hà del diuin,
' Che ognfvn , che’l vede, reſta conſola.
Malombra mi no’ sò più colà dir,
Nome che ti xè vnrazo de ſplendor z
Che chi varda i to' quadri. de valor ,
Turi a to’ gloria itende a benedir .
ÌÌÈΔ V” Mafio Verona pronto , e refioluto ,
` Patron del* natural con la- memoria ,
El diſponeua ogni' più graue Iſtoria,
Con maniera-perſeta , e de coſtrutos.
Aſreſcolùñ. burl‘auaco’l penelo: ñ
A ogio l' incantaua le perſone . . x
Douel’ hà ſato de gran’ operonex,
Che mgana l’ochio, e che tiol el ceruelo. ~
Quando
VEN?" o .:Barni
Quando queſto naſsè , l’ alma Natura
* *nr
Ghe dèel penelo in man , l'arte, e’l compaſso,
E le Graciedal Ciel ghe `butè a baſëo
Ogni facilità dela Pitura .
Le proue valoroſe , che lù hà fato,
Se vedecurioſe in ogni parte :
E quel dominio, che l’haueua in l"arte
Eldechiara pitor de gran carato.
Alcune operacíon , fate dalù Qu_3tro ffie
Se vede sù la‘Gieſia de San Marco ze lune ſun
In quatro meze lune , in done vn’ arco la ſazzada
de $.MarÎv
Ereze ogn’vna ala ſo’ - an virtù . eo de Ma
Laprima ation ,che mo a el gran Mafia lio Verona
L’è la depoſicion de Giesù Criſto
Da-quela Ctoſe , che per farne aquíſta
Del Paradiſo ,morſeel noſtro Dio.
… Deuotaiſtoria veramente, e pia!
Caſo de gran pietà ſeuero , e crudo ,
Veder el Dio del tuto morto , e nudo ,`
E languir la gran Madre alma Maria!
O afetí ſpiritoſi in ogni conto , ›
Che aflize , fà languir ogn’vn , che i mira é
Fin c hi hà’l peto d’ azzal pianze, e ſuſpira .
Pitor de fantaſia legiadro ,e-pronto.
Seguitala diuina , e ſanta iſtoria ,
(Mando deſsende‘al Limbo el Saluator;
Che, andando t‘rionfante, vincitor ,
Libera i Santi Padri , e i mete in gloria .
Machi no’ vede que] geſtir , sì grato -
La gracia , e legiadria de Giesù Criſto,
Senz’altro no’ puo] dir d’ hauer mai viſto
i Del noſtro Redentor vero v'n retrato.
(Mel
4155 VE N'TO szsro.
1

(Mel Eua veramente xè pur bela , b


EAdamoin compagnia, co’l bon Ladron ,
E Dauid , e Moisè . Da quel, che ſon
Che no’ ghe manca gnanche la loquela .
St' altro xè’l terzo, e ghè depento ſuſo
Chriſto reſſuſlità vitoríoſo ,
Che trà le man ſtendardo hà glorioſo ,
E ogni ſoldà xè atonito , e confuſo..
O quà ſe vede ogni figura viua ì!
O quà ſe vede el valor Venetian!
O quà ſe vede tuti a petar man!
Co' diſſe quel, chi quà, chi là fuzíua .
Tal carne Beſsà che vedeſsemo ſte brauure ‘
ul coi-nel
diſſe elGo Da chi ſtudia la ſcrirnia ala Doana
nel: Co’i Fachi‘ni l o da quei , che in Caìampana
Da quele llandre tiol le poſiture!
Reſtaarapreſentar la quarta [ſtoria, g
Doue el Dio dei Criſtiani al Cielo aſſende ,
E i Apoſtoli tuti offerua ,e atende
L’ ato del Redentor, che è tuto gloria .
_ A gloria del Signor ſia dito ancora
Che quà el Pitor porrà s’ hà cuſi ben .
Che certo vna gran laude ghe conuien
Si ,si, Mafio , ti viucrà d’ogn’ora .
O de quel Saluator forma diuina!
Prontezza tal , che rapreſenta aponto
La gloria del Signor ,in Cielo aſſontol
Chi sà far tanto ,ècargo de dotrína.
Veramente (lo degno, egran Pitor
Condifle tuta la Ducal fazzada ,
Che de tal ſorte la reſta adornada ,
g Che veparche la ſia tuta ſplendor,
(Dello
ueſtoèque’l’
Q'Moſtrañl’ operar-,
..VENTO
ardírde quelchefiero,
alume‘auèéto
SESTO;
intcleto : - '

Perche
Publicìheeyfà ſaldo
atíon da aCapícanio
bora de moſcheto
eſperto; :v ì
Stima quel' Orator ,’ checonñfranchezza ,
Senza aroſsirſe predica,o diſcore;
Douel’ vniuerlàl tuto concore .
Là certoghe v-uol ſciencia, e gran ſodezza."
l'
.Alora ſe ſtà ſaldi ala copela; , ‘ .
Al’ ora ſe fà i veri parangonî.:
Che per parlar frà i denti in cei cantóní ,
(Dela: xè debelezza de loquela.
Le ation publiche è quele , che ſe ſtima:
Che i diſcorſi da camera è ſrítele; ~
Anzi l’è’] ziogo de le baîatele, -
Reſpeto aquel’ ardír que_ a èla cima.`
Per eſempio, Vedemo vna pirata , _ ,, e
Copià
La qualdalnatural
per vntal in tuna ſtanza!,
muodo de creanzz ‘ *imi
Se ghe puo] dir : l’è vna bela figura. `
E in ſatila farà la parte ſoa, i - ~ - . A;
E darà
Ma chiguflo grande ai Deletantí
la meceap’reſsoa ſti zigancí: ;ì
Queſti è laceſta,equelí xè la con.
Sala che a ſtar a San Zímian , - fl `
_ Se
Giuſtocdſi
vede queleghe[ſtorie
ſuſsiarentezettcflrc;
*ponmalmcnte ,` =;‘.‘ -: I

` Mercè de Panificio Venetian?


Sala che la Ionghezza dela Piazza
Molti l' hà meſurada, e tuti quanti
Diſc che l'è treſento paſsí andantí ,
E che più preſto ]_a ereſie do brezza è
Mmm Píazſi
.r UL!! v 9-00! U.
'U' e
Piazza ,che tra le Piazze vniuerſiil, u -
Qxeſtatiefl la ?corona,elſcetro,el vanto; -`
Piazza che’l Mondo inſieme tuto guanto i
Trà le Piazze la rien per la regal’: fl 3
L' altezzadela Gieſia deSan Marco,
Da la pianta da baſſo hna in 'cima u
Altri cento, e cinctianta ogn’vn la ſtima .`
Diſtancia che no’~ aſta vn tiro d’ arco .
La viſta no’ ghe puo] uaſi aríuar, ‘
E perla gran virtù e la Pitura , `
Come l’ Arte agiutaſte la Natura,
( Per culi dir) la ve_ vien a catar .
Econ tal proporcionlde Proſpetiua ,
Ala meſura natural ſe vede '
(Del-e figure gíuſte,eogn’vn le crede -ç _ .
De cinque pie , co’ è la' perſona viua.
O zogie orienta] de gran decoro!
O piere precioſe in ſquiſitezza!
Eſempio de pun’ſsíma vaghezza , ,- ~
Degnede ſtar aponto in fondi d’or'o’l;
O prontezza 'diuina vmetiana, 1 " ì,
Che canraal’ìniprouíſa tanto ben;
Eint’ vn‘or‘apiù'ſruta elſo’te'ren,'i -
Che’] ſoreſtier int’vna ſeremanal
Venecia l’è vna Pugia de Pitura. -
Piùſàe]
Se' chaſe tagia dieſe
racolto e] granvolt-ea
più ell'ora
ſorze: ſu’o‘ra
r ': `
Per ogni ſpiga naſtè vna figura. ’ ` ì
E de ſti grani per ogni Citì ‘
Ghe ne xè ſine ſine in abondanza ,
Per ſocorſo a] biſogno , ala mancanza;
Doue ghe careſtia , ſterilità . l
No’
VENTO .terra. 459
Hc. No'ſe troua Cità , Paeſe , o Regno ,
Che no’ſiaſigílà co’] ſo’ſigilo
E] Mondo tuto aplaude a] nobil brilo
Del vago colorito , e del deſſegno.
C. Ma per Tiberio Caualier Tineli , Tiberio Ti
neli Caua
Cuſi dileto in la Pitura noſtra lier .
Biſogna ſar qualche pompoſa moſtra ,
E dir qualco a, ſora quei peneli .
Si ben che al ſo’ valor , a] ſo’ giudicio
No' baſta pena humana a dechiarar .
Vírtù,che quel pene] ſepe retrar '.
Per eſſer ſora human que] ta] oficio . A
Honori grandi, che dala Corona -
Criſtianiſsima ha hauù ſto Caualier ,
E da Monsù Eſselin , gran Telbrie r _
El premio in pè de mi, ghe ne raſona.
O gran Monsù Eſselin , mio gran Signor ,
Minera de teſori ;anzi infinita
Perfetion ;più che vera calamita,
Che a ſi tira d’ ogni vn l’ aſeto , e’l cuor.
Aanto lume a] Tineli , o quanto ardir MonsùEſ
ſelin pro
G’hà zonto, e al ſo’ ſauer la voſtra gratial cura l'or
dine de S.
O degno interceſsor ,che mai ſe ſiria Mit-hic] al
D’ eternar la Virtù per mai morir. Tincli.
Che infin , ſe la Virtù non è ſocorſa
' Dai Mecenati ,che la fà contenta ,
In pene ete'rne ela pur viue , e ſtenta
Gran vigor rende e] ſangue de la' borſa .
L’hà fato cuſi-benle ſo* figure; '
E’l
Cheg’hàdà
chi xè tanto ſpiritonon
del meſtier viuace,
è capace ſi »
Sileſia viue,oſi leſia pirure. . ì ` -
Mmm 2. Ala
460 VEN TO SESTO:. * -
BUY*** 4*' Ala Celeſtiaſora le portcle *'- *
è f'a'äîf. ` Del' organo ghexè quela Nonciadar
ſii-”NTT - Cuſi in diuinità rapreſentada ,.
Tin-u ci, Che la xè la più bela tra le bele.
Flick-r Staria per dir , che ſe veda a Venetia :r
g . Ma perche no’imeſtimaadulator,
` -' Laffo elgiudicíoa chi de mi è mazorç:
Sò ben che tutivn granvalor l? aprecia.
Veramente l'è-là culi modeſta.
Vela Verzene pura , e imaculata,
Che no? sò doue-vn’ altraſe ne cata::
Ma tra-tutodiuina è quela teſta.. 7
El Paradiſo è là ſplendido tuto r
L’ Anzolo.,che l? anoncia è sì~garbato>
Che no’puol chi-ſe ſia ſar più.belSarca,
'Ogni colpo là sù xè-de coſtruto ..
Putini , tuti gracia-là ghe aſsifiez:
A-nzoli ,e Cherubini ,tuti gloria .,
Veneranda ,diuina ,e finta; ifioria l!
Là-sile gracieco’i colori èmiſte..
Pur compariſſe in le-parte de drento:
L’Euanzeliſta San Z‘uane degno,
De colorito , e d’vnico deſſegno ::
Che chi piùzel varda, più reſta contento»
IDa l’ altraparteghe xè Sant' Aluiſe
Veſcouo ,e Ràde Franza , com maniera. ’
Che ogn’vno el ſtima .più che coſa vera::
(Delia-xè -veritàztuti la diſe. -
Ma-per graciapaſsemoflcons la: mente:
A vederi-rettatiz:.nò ret‘rati :;
EſempijalaNaturazculi-fari@ .
Chequaſiel .viuono’ ſettima-.niente.
VE NT 0 ~S ECT'O‘. 56a
Che ocore andar per via de ſtrígaríe , ,
D7 incanti , d’ erbe , o balſami ecelentíé
Per ſar rinzouenir vechi cadenti è
Coſe da maghi ,e pezo che ſlampie.
Farſe tagiar in pezzi ,in quarti ,in ſete ,.
E ſar ſguazzeto ,e far mile putride,
L’è coſe che chi intende ſe ne ride 5,.
E infin farle roſtir sù le moletea
Medea , voria ſauer ſe quel’Eſon',
- Che ti faſsi tornar in* verde età'zñ
El ſia da niouo vechio deuentà
Opur ſe morto el ſia per concluſion?ì
Ti no' puol dir de nò :. perche ſeguro
L’èin poluere, l’è in fumo , e no’lſe troua ..
Donca le pignatele puoco zoua:
Donca la xe malía 5. l'è incanto puro .
Se la Fenice vuol- ogni centani
Rínzouenirſe ,el ghe conuien ſi. ſteſèaa
Bruſàrſe volontaria , o roſt‘a , o leſsa.
Doue la grama proua mile aſani .
E che ſte ſtrazze non è el bon ſentíer,~
Per renderſe imortalí certamente.,
Chi vuol viuer alvMondo eternamente -,›
Biſogna ſtar co’il noſtro Caualier.
Qyela è vera Magia, che in quela etàñ,
Che l’. homo ſe diſpone a ſtar eterno
De la ſo’- vita mai vede l’. inuerno ,,
E víue fin che’l Mondodurerà..
Qyelpenelo hà- Tempo,
Che fermael virtù cuſie felice
ſàche,, più nollſuol’as. *
Con verità bendigoſta- parola:: -‘
El’lîinellèda piùde. la. Fenice.. i n
7 a1
46-2. VENTO S 53770.
La xè cuſi :Ache le vna ſola volta
L’aplicaua quei ſughi precioſi
De i ſo* colori viui , e glorioh ,
Eterni el li rendeua 5 e l'è reſsoita.
Ma megio ghe n’è vn’altra , più eſquiſita .
Tute le volte, che ſto gran Tineli
L’ anima l’ infondeua co’i peneli ,
L' acreſseua a sì ſteſso anima ,e vita .
Doue che ſi vn retrato viue eterno
Lù xè per viuer mile eternità;
Perche a miera lu ghe ne hà forma .
Chi hà tal Virtù , xè eſcluſo da l’ inferno;
Biſogna ,come vero ſeruítor,
Che me raliegra ( checuſi conuien)
Co'l generoſo nobil’ homo Zen
Vizenzo 5 ch'è retrato da ſto Autor .
Renato Ma per più coſe me hò da ralegrar .
de l'iluſiriſ
ſimo Zen
Prima perche ſeguro eterno el viue ,
del Tineli. Si per letante ſoe pr erogatiue ,
Come per ſto retrato ſingular .
Ma ghe ne vedo vn’altra , ch’è più bela :
Lu giera tanto del Tineli amigo ,
Che giera in l’ope‘rar ( buſia no’ digo)
Vna ſ a maniera e queſta , e ela .
Gran m rauegia ie' , ſe ſi ben l’hà eſpreſso
L’operar del Tineli in ogni conto 5
Sto nobile Signor puol dir : ſon zonto
A l’ imortalità ſeguro adeſio .
Retrati de ſto Autor ghe n’è a micra:
'Tal che lu hà imbalſemà zente infinita , .
E co’i colori el g’hà donà la vita 3
Se ben elcorpo’andà xè ſoto tera . ~ ñ
~ Do
2 [VENTO-z ;TEL-$70. '46;'
Doteſtimonii baſtaarenderfede ‘ ~
D’ognicoſa, che_ocore,ed’ ' caſo
Doaltribeiretratl-(epo’ mi o)
Voi nominarghe, che ogn’vn vini i crede.
Nicolò Craſsoècuſi eſpreſsoal viuo, ` Reti-ato de
l'Ecclcntiſv
Che chi el vede, complílèe e de capelo ſimo Giu*
Ghe E15 percheilo ſtima aponto quelo. ríſconſulto
Nicolò
O come ſchiauoaquelpenel mi viuo! . Graſſo.
ueſtoreſpira,~e forma la parola _
onèda dir :elvenoomuoue el quadro.;
LT atiza ben , l’è nobile', elegiadro5
Anzinò: chel’èſatoinsù la tola; i _
Làſe vedel’ ationd’ vn Auocato, - _x:--,, ': i :
E i vinivàſentimenti
Che’l a formando, l’, ato , e’lgfflovu
in dechiarar , teſto.v
- -
Mòl’è pur belo! odiozl’è pur. ben fato]
Ma me neſouien vn ch'è de i più boni l ñ ’ 1 Retratodrl
Che formaſse ſt’Autorreconraſon 2 ’ Sig. Guido
Caſoni poſ
El ghe aplichè ogni viua operacionl , z ſeſſo da l'
(Deſtqèquel Caualier Guido Caſoni. “ì ; lluſtriſſimo
8c Eeelen.
Se puol dir che Pitura , e' Poeſia :a ;r - til‘ſimoZan
Sta volta sì había vnie per concertat- ' Franceſco
Loredan .
Vn’ Eroico Poema inſieme, e far
Pagala mente, e’l cuor-de chi ſe ſia.
Wàſie’l Poeta parla, l’è’l Pitor;
E ſe’l Pitor 'depenze, l’è’l Poeta
A tal che l’ vn’ e l’ altro ſe deleta
D’ vnir pena,e penel,per gran’honor.
.Apolo , e Muſe , fè per mi vn oſicio;
Nominè Zan Franceſco Loredan: _
ñ Mi no’ ſon degno: vu ,che hauè le man
Sempre in paſta con lu 5 fè ſto ſeruicio. -L
u

—ñ——~ñ—~

;$44 VENTO alzare g


Lucien 'ſtà viua zogia in t'vna ſtanza. ~
Laghevà; la ghe calza, e ghe ſta ben ,_ `
Come ogni membro alcorpo ſe conuien:
Perche’ogni fiumeal Mar và per vſanza. › '
Mar d’ infinita lande, e gran ſauer; u 4

Eſempio de Giuſticía , ede Prudencia,


Che Demoſtene vence in eloquencta ,
EdelaPattia ecelſo Conſegier.. . . ñ
A ſto Autor tochè inſin a reformar …— \. -
Principi , Caualieri,e Virtuoſi:
Perche tuti viueua ambicioſi
Che quel peneloi voleſſe eternar;
Con guſtoel fece,- econ tſo’ gran talento.`
Vn’altro
Volendoconſaerar
b’eÈl-retratoîò
e ſo’penelo
come belo!) ?I
A l’ imortalità ,i tuto contento. . Î.
Renato {le Doue che conl’ interna deuocion ~ ~ i
l* ilnſtrilli
mo Anta El fece sùla tela più che viuo
n‘io Ben In carne , ſangue , ſpirito , e motiuó
zon del Ti
nell. El nobil' homo Antouio,Cà Benzonä
Turi, chi’l vede è pronti per ſetuirlo ,
E ſtà a oſſeruari ſo’zcomandamenti .
Par-che’l vogía parlar: tuti ſtà atenti;
Ogn’vn con bel ínchin ſtà ariuerirlo.
Coriſpoſe el Tineli con giudicio
In far ſto Caualier co’l ſo' pene]
Viuer eterno , fin che zira el Ciel ,
Per i ſauori de corteſe oſicio .
5c puo] dir che’l Tineli de ſo' man
Formalle vn codicilo , e per amor ,
Reſiduario del ſo’ gran valor
Laffafle el ſo’vdigniſsimo Piouan .
Piouan
mm &Etro; :46;
Piouán de Santa-Foſca, el Marchiori , Rcffäîzid
El qual de quel penelo hà el ſo' retrato; ÎÌÎQ" '°'
Che con gran-guſto , e genioel xè ſtà fato Ffſtäëd
Da quele man, che imbalſema icolori. 'ſi "
L’hà zentilezze tal, che fà ſtupir ‘
De deſsegni, de ſchizzi, e inuencion tolte
Dal fo’ giudicio, che xè molte, e molte
Porta la ſpeſa andarle a riuerir.
Se diè dar vna gloria a ſta virtù; Guidokm'
Gloria che Guido Ren, s—i valoroſo , ` ÌÉÈ-ÎÎÎÎPÎÌ
Sto Pítorimortala glorioſo, do mm*
, ` . . . Poſſeffi dal
Che no so hſe poſsa dir de più . Sig. Paulo
Con ocaſion che’l Bencío Marc’Antonio dd 5m
Sene paſsè a Bologna per-ſo' afari
Con lù do bei terrari, vnichi , e rari
E] portè , de virtù per teſtimonio. ‘
,Al mazor ſegno naturali ,e be-li .
Vnoñxè Giulio Strozzi in came,e in oſs-e;
E l'altro xè (per no’ celar chi'l foſse)
(Del degno Caualier , quel Luca Nelí . ,
Subito i Bologneſi , a dir el vero , ' - .- q .2 ,
Come che i ſente quadri venetiani, '
I corecento mia , .ſe i xè lontani : ñ,
Perche’l guſto i traſporta, e cuor ſineiero .
Si che , con infinite marauegíe , . u > _
Reſtè quei fingulari , e gran Pitori , '
Con el far gran ſuſèuri fra de lori ,
Per viue giudicar quele ſomegie . j i g
A ſegno talche quel gran Guido Ren - 3 ñ
Eſortaua iſo' arlieui a praticar - ‘
Vela maniera , equel bel' impaſtar , g
Con' dir: ſtaſtrada tegnir ſe conuien . ~ i '- ,
Nn n In
ñ ;z@e ”Nro rrs r9:.
In ſuma’ vogio dir la mia} opinion:
El Sera xè la vera calamita '
Deruta la Pitura ,più eſquiſita; .
(Eeſti el lihà [ù: là core el belo ,el bon.`
Peſi 02a Felipe Zanimbertiſta ala proua
nim tti
la Mana a Con qualſe ſia maniera venetíana
S. María De lù ſe vede vn quadro , tuto mana
Nioun.
A l’Altar granda in Santa Maria nioua.
La Mana , che dal ciel vien zò cadente
E’l manco in quanto a l’ arte de Pitura:
Perche xè più che mana ogni figura,
Soaue tanto a 'l‘ oc'hio quanto al dente .
Sevedccerte Done,tanto bele `
Che aponro ríù che mana ogn’vn le ſtima .
Mana più be a , e molto più de cima
De] zu_caro ,‘ e del mie] certo xè quele;
Vn nudo in ſchena val ogni teſoro ,
Ben rmpaſtà de carne , ſangue , e vita
Zogla del' arte,de forma pulita ,
Degna d'eſſer lrgada aponro in oro,
Che Morsè ſia figura principal,
E che’l ſa tuto eſempio maeſtoſo ,
Reſpiendenre , ſupremo!, e glorioſo ,
Ogm nua laudeè ſcarſa, e puoco va] .
O che concerto , tuto ſimpatia
D* muencron , colorito, e de deſſegno z
Da met-er m 1' erarío certo degno
D’ ogm} ſtanza Rega], ſia qual ſe ſia .
Gran Fellpo per certo ! o gran valor , '
Degno d'efler alzà fina a le ſtele ,
Per hauer ſare coſe cuſi bele
In ſto eſercmo .' o degno, e gran Pitor i
Opere
VENTO ;zi-ro.; ` 4.67.
Opere de ſo' man per la Cità
Se vede artiſicioſe ,e d' eſquiſito
Impaſto, eranto degno colorito ,
Che le xè più che viue in verità .
EC. Si sì ſù valoroſi) e] Zanimberti:
L’haueua vn ſarde carne natural,
Che al’par dd viuo ſe ol dir che’l va]
Chíhà deiſo’ quadri à deicechini certi.
C. Odoardo Fialeti Bologneſe, odo-za.
Ma Venetian per el ſo brano inzegno, M"
El qua] hà hauù tal don d’ eſter ſtà degno
Che’l Tcntoreto aſsiſta à le ſo' impreſe .
Che ]’ habia ſato da iPredicadon' , - 305m da
In Gieſia a San Domenego e] ſoſito , . , &Domene
Che coriſponda con virtù a que] ſito , e '2 {iL-dì' F**
Ghe ne laſſo laraimii mazori. '
InSan Cancian evede vna Palina — ; 5C .
(Si ben ſe ghe puo] dir vna‘paiona) .id È‘Iííîä
Ched , irtù la merita corona. , , &Roco
Pcr e er de maniera pelegrina.
San Roco ſana inſermi, anzi apeſtai;
Ma dc ta] ſorte e] ghe dà ſanità,
Che ghe xè nudi de tal qualità,
Chei par de perſecion tuti impaſtai .
Ben colorij, gagiardi , fieri , e forti ,
` Ben deffegnai , d’ vna forma eſquiſita ,
Che iſuſtancia
Tuti viue , e' apreſſo queivita
, tuti vera chi, viue e morti .`
Reſto ſu sì dileto a] Tentoreto, ,
Che con gran corteſia lu ghe auertiua
Icolpi piu ſecreti azo che' viua
L’ opera ſuſte ,~. e’l colorir perſero . - , ', A
4 -Α - Nnn 2. Opere
l
4.68 VENTO? SESTO;
Operede ſt’Autor in tele , e in ſtampa
Se ne vede a micra , a flaſsi , a m’onti.
Vaſo , che devirtù produſse fonti t
Si che Morte lontañn da lori ſcampa.
Hò. cognoſsu ſto ſingular Autor, ñ ñì
Che’] giera de gran vaglia- in teñ'ldeſsegno.
L’haueua gran dotrina, e granìinzegnoç .
L’è ſtàí in- Pitura vn bon caratador .~ i
L’hà- intagià- molte coſe a l’aqua fbne’
De sò inuencion , che invero xè'galante
Caprieij,.e'bizarie ,curioſe tante, ,
Quante: puo] far l‘inzegno ,ñ e no? la-forte
Libri che inſegna e] vero deſsegnar ,
Con regole, e-inuencion,` de ſemetria,
- con facilità- lañbona via
Inſegna,a chi ſe‘vuol‘perfeci‘o'nar;
, ._ . L’intagiè' que] Conuitode gran ſtima ,
_ Doue Criſto, e Maria ſenta a ]'a2men\à,ñì
\ ‘ Che gieraa i Croſechieri;,ñe~a ehi:ghe penſi ~
El tagio è bel, ma’l-quadro xè decima
C.- Tre'quadriſoli hò-viſto fina aſtñ’ora:
* De man del: Tentoreto ſotoſcriti ;è
_ E’pur ghe ne xè tanti; anzi infiniti:
In Che‘] Venetian
albergoa penelo-
San Rîoco tanto honorafl..
la Paſsion 9' ſi
In-Scuola
E queſto-ad‘e
laSan Marco
Salute' quel-famoſo
glorioſo ,ñ `
Che'Criſto‘cambia~]’aqua,-in vin sió‘bonî.- ì
&Sl-34:35: O Sagteſtia- famoſade Salute,- ' ‘ ſi
dcln 5m... Doue rameÎPrture-de valor ,»
fofi'zfioléë Miracoloſamente da] Signor
aaa-arca, i frè 'ÎIrrquelsaerarioalfinxèſtà
p i L
reduce!! , l
?Meran-*15510. 469
_ Tician, el Tentoreto, el Salurari A.

Sà darla vita , e’l ſpirito aicol'ori z


Là ghe xè’l fior dei celebri Pitori a
La ghe ecelenza de figure , e d’ati .
Ghè xè la Carità , .lañProuidenzm ,
Ghè l’Agiutodiuin; ghè xè’l caſtigo:
Senza fin imíracoli no' i digoz- e p ~ .-1 ›
E quel,.che piaſca Dioche è lîobedienza. i fl::
Adeſso core tuti i ſoreſtieri î_ _ ì‘ Î -. -‘
In, ſtà noua-Cademia-a far profito-,~
Per lñ’inuencion ,deſsegno , e colorito i'.
Per imparar de l'Arte i colpi .veri. `
Mancaua ben ala-Salute qneſtoz-y` . - ._ ‘ . .
Perche liìhaueſse d'ogni ſiencía’l- vanno, . -, ‘
Adeſſo ſe puol-dir ghè tuto quanto
Fin late de galina ,e tuto-el reſto:.
E con che pulicia quei degni Padri
Somaſchi cuſtodiſſe- el Sacro-Tempio!
OReligion deſrutuoſoeſempior, -í- 4 ›
Ben in ſalute adeſso xèqueiquadri:.
Mi no’me eſtendo-circaz-a- l'edificio_ -
Adir conceti,e ſora lapompoſa . ;7: .- '
Fabrica-cuſi—graue, e maeſtoſa; . `
Bìen-vn rame per mi ‘ reſta. l’ÒficíG.- -
Be'. Sò che in ſtampa met - si con-taluno _
Sto regal Tempio-voto del Senato?,
E che da quel ,regalo ve ſu ſato
D’vna medagiarc ?oroin gradi-mento*
C; Torno ancora d’euoto vn-tantinetoñ- ‘
p In zenochionìin-Cana Galilea :.
Doue de fin metal bona monea' —
Sta mpaco’l ſo’ penelo el Tentoreto. . `
ì i ` Tuto
47a ;lx-;4770* &ESTO‘L’ ſi
Tuto xè bel: ma doue ſe fà nozze ›
Ghe’l zucaro , el. confe’to ,e’l marzapa n z
Ogn’vn ſe lica idei , s' onze le man ,
Eſefäandara torno e goti , ebozze.
A queſta ſola ſe ghe da’l diadema
D'oro ,chela circonda d’ ogni intorno,
Remarcà co’l San Marco graue ,e adomo :
Azzò che ogn’vnl’amíra oflèrua , eterna'.
A queſta ſola ſe fà la coltrína
Per renderla piu graue ,emaefiola :
Perche l'è de ſte Nozze vera Spoſa,
Eſi ghe fuſſe el Re, l’èla Rezinaa
Perl’aue nirffibalſamisì rari
V01,C _ igodemocertoaflaefiu ſpeflö,
Percheamo de cuor quanto mi
El Padre Don Gregorio .di. Ferari.
Doue per cauſa calde quando, inquando
Per riuerirla_ là capiteremo
_ Ecuſi l’vn, el’.- altro goder-emo, - ñ.*a_,

Con guſto genial,ñcon piaſer granda. -


“demo C. Che caro vechio gíera quel Piloti,
Pilota. Acorto,tuto piende auertimenti l
Iſo’ diſcorſi giera documenti,
Atia nutrir Pitori‘anca più doti.
E la ſo' bela ſtrada n Palmeſca
Maniera; tuto gracíz ,. e valoroſo , ‘ . v
Che daſpò morteel viue glorioſo,
E groſèi peſci-el lò’ penelo peſca .
Se vede de ſo’ man inquel Salon , s
Douerbancheti Regiel noſtro Doíè
Fà de viuande ;coſi precioſe
Chelehcheriai dei Cizzalardon.
;VE NT' O 3 133'170. 171
Là(con1e'digo)ghe xè’lBucintoro ‘
Drento el qual el Senato wìaſpoſar; `
Per el dominio d’Adrra,elſo’gran Mat.
Trionfo da Monarch! .ñ ç gran decoro.
Sta ſoncion quel bon vechio , ?gel Piloto
Con tanta gracia l' hà rapre ntada , '
Che mile barche, come frezza , eſpada
ñ Camina, ezira con veloce moto.
A legno tal che ehi contempla, e penſa
A quel Trionfo ch’è tuto alegria, ~
Ogn’vn che oſſerume vede zurería, ,
Che lſia el vero zorno de la Scuſa..
C. L’ln o i Rauenato ,quel Mario a
C celebreinl’ arte de Piurra . Mafi- ln*:
Meritaeternalaude chiara, epura ²° ‘*
Da vero Venetian , al parer mio .
Reſto haueuatalemieuſigrandi ,
Che si quela peruerſa , e cruda morte
No' ghe dana la ſtreta (iniqua ſorte i )
Se vedeua de lù quadri amirandi .
Si ben che hauemo pegno ,eſazotal
A Muran , a San Marco, e Sant’ Andrea
ee _pu -zogieori .
Reſto haueua opinion d' vnirin l'arte
Do maniere ſupreme ,e ſinlgular,
Fl Veroneſe e’l Palma , per ormar
De l’vn , e l' altro inſieme alcune parte.
_ Doue con l’ vnion d’ oro , ed’ arzento,
De metalisi rari , e precioſi,
Elvoleua ſormar miracoloſi
(madri ,d’ va eſquiſito , e gran talento.
Ein
475; ”Nr-'ö ls Erto.
E in ſari ſela morte (come hò dito) ' q
No’ ghe leuaual’ogioſtalaſsinazz~ g - i"
Lu formaua maniera sì— diuina , " ~a

Che l’ariuaua al ſomo , al’eſquiſrto~.' ‘ u

Però l’è viuo , e viuerà d’ogn’Îora: '


I ſo’ſplendori
E ſingulari conluſed’ogni banda ,,~ ì .
vaghezza 'granda
Al deſpeto de Morte traditore . ;
Ec. L’haueua vn bon peot’a ſtò' Pitor,v _ fl
Axel Gabriel Caliari el dotrinaua,
E de Paulo dei colpi e] ghe auiſaua . da '
Cape l el giera ſo’ amigo, e de bon cuor.`
Hauemo fato ſera in‘qverità *.
El cibo de virtù mai no’ rincreſse
Credo che’l dì , e la note ( chi podeſFe)
Continueſſemo d’vna volontà.
Ma biſogna quietarſe,ede l’oneſto , ,
Renderſe paghi 5 che l’è de douer. ` ì ‘ 'x
Reſto obligà al Compare del piaſer; 7-': ~ .
E erdoneme ſi ve ſon moleſto .
C. Sie tempopermeteſse; ghe p'rom‘etó ~ ‘ _ '
Che almanco do dozene de Pitori
Poderaue laudar , che ancora lori
Xè ſtai de bon talento, anziperſet‘o’. ‘
Ec. Esò che ſte minere‘ non ha ſitu. i
Vn’altra volta faremo del reſto' Î
Per ſta volta goderno pur de queſto; ` ` "- ì'.
Che hauemofato aſſae longo camin. ~ ñ
C. Con ſo’lrcencia milanuerillo. "
Ec. Andècon Dio:vedemoſedegracia. ² ; '
C., Laſeruiròfinchelaſaràſacia‘. t' Faz” ‘
Ec- lnfin ſcuſemìe,ſeveſon`proliſso. '
VEN
,

AR`GOMENTO'
.D'agm’ ha!” Pim mi?” 'vini-n”,
Come d‘ognìaltro che i” Veneti-a cui”:
_ L'opera moti”, e ſe Jeſi-ri”:
Diner/i Study" de l'età fre/?rite

`’ Euerente m’inchino a vo' Ecelenza,


‘ E con el viuo aſeto del mio cuor
_ Me gherecordo veto ſeruitor ,
‘ — " . ’ E da niouo ghe ſazzo rouet-enza
. Ec. Bondi Compare: mò che careſtia,
Da certo tempo in quà , ſeu de vu ſteſtor
Voria , `che ſe vedeſſimo più ſpeflo:
No’ degradè la voſtra corteſia .
C. La ſuplico a volerme compatir:
-Che hò hauù certi penſieri per la mente ,
Che fà che paro aponto ne ligentea
Laora e`l ,cuor però , co' ſe uol dir .
~~F,c. Penſieri è No' ſaueu, che a l’ocaſion
Se coreda
ì Parlè i ſo' amiſi per
liberamente: ve xèſocorlo
ocorſoè -' '
(Dalcoſayche mi poſſa, e che ſia bon? .- .
Ooo . Me
474 ' VENTO SETIMO.
Me faſsè torto a no' me comandar *..rñ
Per ſoleuarue d'ogni gran trauagio .
Sauè che in quel, che poſſo ,e in quel, che vagio,
Cirimonie tra nù no* s’hà da far.
C. Son più , che: certo del ſo’ bon' afeto z
La pregheraue , ſe portaſſe el caſo .
Me inchinoin tanto, e queſta veſtabaſo ,
Trai ligamide i‘obligo reſtreto .
Ec.Saueu, che vîgo in Vilapreſto, Preſto,
E che giera di poſto d’auilarue ,
Per vederne ,ipergoderue, e parlarue i
De la Pitura o puoco de reſto? ‘
Quando mi ſarò ſuora ſon ſeguro
De arecordarme tutíí parlamenti,
Le parole , ei diſcorſi confidenti
Con la conuerſacion :queſto ve'l zuro ,.
Dala
Fmabela ſtagion ,,tuta
al’Autuno doueverdura
ſemo zonti , . ó

Sie , o ſeoe zorni, ſe ben ſemo iconti 5 -.


Hauemo raſonà dela Pitura . ì s ~~ '
Macon tanto mio guſto, e tal contento ,
Che, per ei genio, che hò deſta Virtù, '
No’ taueriadeſidemr de iù : '
In ſuma queſto quadra a mio talento.
Vna ſodisfacíon , me reſta ſola ,
Che la bramo con guſto ſingular;
Zà che ala Vila, preſto debo andar,
E adeſſo, adeſſo ve la mero in tola .
C. La ſe comparſa] darmene motiuo ,
Su cheton , deche .coſa è’l lo' dileto ,
Che aplicherò l’inzegno , con l’afeto
Con i’internomio ſpirito più viuo.
ó i, i _ Ec. Va—
VENTO SETÎMO. 4-75
Es. Vago cusr‘ anche mi ſrenetícando ,
Come [èiìa le volte co’l penſier ,
Che vn v‘iuente Pitor puol ben ſauer:
Ma , che ghè ſempre chi’l và a iacerando .
Qxeſta me par vna deſcorteſia.
C. Che dirò doue, bare la raſon:
El vien, perche d'ogn’vn ghè vna ſacion ,
Che rien el poſto: e queſto è gjnſtto el quia .
Ec- Puſibile chel’bomo non ariua.
A cognoſcerda sì colà ſia belo?
E no’ dagala iaudeaquei penelo., -
Ea la Virtù , chehà da ſtar ſempre viua è
C. Credo de ſta opinion chela raiſe - -.ñ: _
Sia , percheghe‘xè molti deleranti , ' ‘ .
Che con le reclrie varda ,e con incanti .
Vien inganai da chi no'? intende, e diſe. i
Dogran Moſtri crudeli viue, eregna, - '.’ ' '
Per oprimer- virtù, che xè imortal 5 ' `
Si ben che tal perfidia puoeo val ~
Conrra Pitura ſingular, edegna .
IPitori viuenti hà do contrarii \
Perſecutori d’opere ſi bele:
Ma a queſti in fin ghe caſca le buelc :
Perche virtù xè sfierza ai temerarij .
01 Vn de iii moſtri con teſta aiènina . ‘
hnorantíz
Se rapreſènra a l’inreleto human , -cmiga ala
Che* in ſu la ichena rien la ſoma e in man Yim‘i .
La cana ſrazi'l, priua de dorrina .
Perche mai l’ignorantiael Cielo mira . ,
- Ne la virtù, che chiara ,ereipl'enjente :
Anzi la (brezza eno’la ſtima niente,
Bl’odia ,e l’aboríi‘k , pienad’ira 9 _ e
O oo 2. L'al
4:76’- ?EN T’OÎ &ETF-Mv;
?nidi- 9* L'altro xè; quelafiera velenoîa,
di" '“" Che-a ſ1 medema fèmpre-rodc el1 cuor ,,
Ag—itàda perſidia, eda-rancor :* ‘
Chc’] ben dc la virdù-la fàzrabíoſa …
Inuidia , che auelenale perſone -
Cdl'fià , che imfcto- dal ſo’cuor- 'citrina-z:
Paſſion -, cheperſi-ſteſsa -è‘ſemiuiuazñ
Che dc far mal d’ognora ſe diſpone ;.~
Ma eldardo ,., che l’auenta a—la virtù; -
Se retorze rò vcſſoſiüeſſaz- _
Che al'fin capuzza chi va rropo in preſèaz,
E reſta conwergogna per el‘più .
mzpoueroPñitor ſtà--tutox mtento
A la Gloria co’l genioc fì-ognísſorzov ~
Pcnimpizzarghe vna-lamiera ,, vn con-m
Inzvirtù d’ñvn perſero íntendimcnco ..
vigila; del. continumcs’afadiga:
Permontar ”virtù-quel alto monte -,.
E beuer lîaquax de quel chiaro` fonte :z
Perche l'a- Eàmañle- ſo' 'glorie diga ›. - '
Ne’] dorme , ne’l rcpoſsaz. e ſtudia, e ſtcncaz,
A‘borendoogni vida-,ogni dileco ,-5
Aſsiduo a làîvíi'tù’, con puro` a—kèto
Aplícando la ;mente al belo intenta ;r
Per goder dei ſudore' el premio-vu zorno::
Che ben vn-zomoſe ‘ ghe‘puoì chiamav
A] reſiduovdcwita a, che reſtar
Ghe puol del í’cudío ,che’l fà mtoadomosz
Sperando per ſtaflTada-farſegratox
Al’opíníon del Mondo-«in generalì::
Ma molte volte el ſtudiopuoco val?,
E ghcyienxorbiàz l’aqga; làinrîvnxraroàñ
‘ Emcm
Ementre che
V’ENTOÎ
lu crede andar
.ST &TIMO;
in- porto, —

L’incontra vna fortuna, vnatempeſta,


0 Che lÎaſſaliſſtt, e’l ſo'viazo areſtatt
Perche quei Moſtri *el voria veder morto..
'lianro ehe a pezo xè quando l’rariua.
A la metà , econfi-de-l-a virtù,
Che al’ora quei procura più ,che più:
A f’ár cheſcientia‘tal no* reſtaviua '.
Anzi che s’aparechia . e] beh-inzegno
D’zandar al tribunalñdel’ñignoranzasz
` Douel’inuidia aſsiſte, efà l’ziſtanza
Contra virtù ,tuta ſuror-,eſdegno -..
E’l Giudice ignorante è ' de tal caſo ,..
E no’ `sà coſiiſia queſt’operar: -
Perche l’inuidia ſpeſſo e] r ſuo] menar ,,
Come vn buſalo aponto, per el naſo .~
De muodo che, quando vien *viſto vn quadro›,,
Fato con
Al’ì’ora ogni
que] muodoinuidioſo>
maligno ſtudioſo, _
Laeera quel-.Pitor , . pezod’vn ladro;
' Elà mete imprelèion cusierudels
A- chi no sà` che coſav ſia queſt’arte ,.
Co’l fenzer mile tare in ogni parte:.
Che’l ghe la fa parer pezo del-ſie!...
" Echívuo] viuer detalproſeſsion ,
Douexè l’oro capitarbiſo na ;a
Echi con l’Òro-inman cala' atogna ,
Molte volte è vn - balordo ,e vnsbabionz.
Perche e] meta] derl’oro»xërvn metal:
(Come ſe sà) piùche altro trabueante::
Eſpeflòel caſca, come piùxpeſimte 5:.
Ine ,la piùbaſſàparrezñzequefito èîlmal‘.. e.
ai# ;5.0 , V'TÙÌJBT‘KMG:
Che in sicontien quela più nobrl-parte , ó r
Chea reformar Naturaè .neceſsario-5_ .
Teſoro , che .val piu d'ogni altro erario,
Cima de l'eſquiſito de quell’arte.
Are] quadro digo , che tiol el ceruelo
Atuti quei, che drento ſe gheſilla ,
Che fà che ognun’chîel ,vede ſe ,ſtupilèa,~
-Co’l dir : Natura è gofa aprclioa quelo .
L’è quel, che 'lnoſtro diuin Tentoreto
Fece in Scuolaa S. Marco,onde ſe vede
Vn ſeruopronto a patir per la Fede.:
Ma-Dio no' vuol che ſegua quel’efeto.
No ſe al
noſe muſ Epur ghe fù vn Vardian ,così ignorante,
hiaeayor Che ſe laſsè perſùader dal’inuidia
chicingia
ri. A refudar ſta zogia 5 e con perſidia ,
Ghe’lfè portar a caſt in :un iſtante . .
Chequel-ſia ſtà vn balordo, queſtaèrchíata;
Che 'l Tcntoretoſia tuto virtù.,
Ho che 7 ì '- ~ : j

Aconſolarſe donca ognun .impara.


L’ignoranza
Perche (come ſe,ì el’inuidia crepa,emuor,
vede) in ſin dei fini .` _‘. - '~\ .

E la virtùs’malzacon ſtupor,
Etrapaſsa le ſtelc., e—i lb’confiní.
L'altro caſo tir ueſto che Tician
Fece la Pala e l’Alèonta a i Frati , _
Con muodi de virtùperfeti , e rari ,
Che no' puol formar, più diuina man.
Opera , che per dirghecoſahumana, ›
Se ghe fàtorto , e inſiemegranofeſa:
E pur ancora queſta fù ripreſa
_ Da vn tal-ſcarpon , da vn tal barba
Se
VENTO S’ETIM‘M‘. "4!!
Se [li ziganti donca de tant’arte‘ ` ` '
Hà incontrò. cuſigran dificultà . .
E vche ſti caſi è veri che’l ſesà;
Ogni Pitor ſe quieta in ſimilparte.
EC. Aieſte xè tute glorie virtuoſe:
El cimento xè 'quel , che moſtra el ſato: -
La Prímauera è tra l’Auril el Mano,
Eda le ſpine sàfiorir-leerioſè. .
C. No voi laſſar de dirghe anche la _ter-ra,`
Per eſſer degna de memoria eterna ,
Suceſſa a Roma, no in-t’vna canerna ,
La qual ſu de l’inuidia-e ſcomoñ, caſerta;
Vn tal me diſſe ſto particular, F ñ
A gran conlblacion de la Pitura,
Che mitiga l’angoſſa e la paura;
Doue ogni aflíto ſe puo] conſolare ,. ‘
(Dando i CarazziFarneſe
Dal Gardena] fù introduti a Roma
(coìlauemq) ' ` " ’›
El li ſtimaua , come ſi medemo,
E i regalaua d'ogni honor in ſoma .' -. ñ
(Eeſti con ogni induſtria el ſo' giudicio -
Aplicaua a format piture degne : - .
I Pitori de Roma anch'eſsi vegne
A riuerirli , e afar corteſe oſicio .
Quandoi s'acorſe che uela maniera
Ghe podeua portar corno,e vergogna
A l’ora con mal’arte , e con menzogna
De l’inuidiai butè la prima piera .
Epienid’aroganza, ede perhdia q
.Diſſeche i nonintende el bon deſſegno, ,
Ne in coloritoi moſtra hauer inzegno .
O‘ Dio che dentidecagnipa rnurdia!
PPP Be*
4n MN rea-carrara.:
Weſto co’i deletanti produſeua, - .` '
(I
Vnaquai
talnonè del tuto, inoeligenti
contrauerſia ). 7
e ſentimenti .: _4 . ì ji
Che dei Carazzi el merino oprimeua .
El Gardena] patiuade ſt’ation .
Ne podeua vn tal ſcarno compatir ;
E vn ſo‘- penſier reſolue d’eſequrr ,
Che remoue ogni dubio ogni queſtion .
E] flnſe alami quadri d'aſpetar, *r

Che per ſo’ conto giera ſta comprai;


E che de breue i ghe ſaria inuiai; e' z'
Doueſtafamael fece diuulgar. .ì - I
ln tanto quei Carazzi valoroſi .. :‘ _Îj
Depenzeua conſpirito , e con arte .. ,`
Piture, che viueua in ogni parte , . z'. - ,
Come pitorí eſperti, e virtuoſi . ~
(Dando fù a ſegno tuta la facenda ,
Se finſe vna caſseta foreſtiera z
Zonzer a Roma, con bela maniera: u. v -L
Perche ogn'vntal -la creda , e la comprenda.
Credeua ogn’vn quel, che fù zà mentido; v‘ >
Ba quei tuti amoreuoli, ſignori - ²
No’ ſolo del-:tanti , ma pitori .
Preſto ſù ſato vn generalinuido . . , ...
Con
A dir, che ſo’Eminen'zahaueua
la preſencia de quei'virtuoſi ,guſto,
:* . ~' :1,i: .

Leuar de caſsa iquadri curioſi: ' . ‘.


Doue che ogn’vnconcorſe al tempogiuſto .ì
Si che ſe fece nobile corona. › ñ . ns L è: , Î
De Prelati, Pitori, e deletanti.: ~ “iz-T's -.~. "ñ `-‘ . '
Vien port-à -la’caſseta là dauanti , fu.: i.: z 7‘ .
l Eatende curioſa ognizperſona. ' ' i Men—
VENTO SETUKD-ì 418;
’ Mentre la ſe deſchioda , e ſedesliga,
Ogn’vn con deſideriovirtuoſo *
oſserua , e arcade in ato curioſo;
E in agiutar niſsun ſtima ſadiga. >
Che che non è ſortiſse le Piture ,~ ì
Come razidel-Solhen- reſplendenri. ' ñ`_ …,z‘

.. .`ñ'
Stupiſse i deletanri ,. e i più inte-udenti ;i zi' .A
E per ſquiſite rien quele ſature .
Chidiſe: queſto xè del Parmeſan:
Chi diſe : certoqueſto è del `Coregio r
Chi diſe con
La- ſupera ſodezza : e fori!
ſeguroquela man.megio;
."l. ñ A
Ogn’vn ſtupiua , e-reiiana íncantà : >
Ma ib’Emínenza rid’eua, in l’interno
Con dir conſond‘o le furie d’Auerno z
No' sò in lachiufàoome Ia ſarà .
In ſuma quandoogn’vn de quei Pitori". ffiſ:.
Fù reo* convinto , diſse el Gardena”
Sta volta diiè ben , chi hà dito-mal ,
Equeí fè ſcambia de mile colori .
Replica ſo’ Eminenza , e diſe :- prefio
Carazzi vegnè quà che a voſtra gloria
xè firañl’inuencionsvu hauè Vitoria
Parmeſanhecoregízedito queſto; i.. ` 'j* ‘ ` ` Pacienci:
Volta , leſpaie; s’alza la portiera ; ` '1-4' la ra
Ogn’vno reſta iàſenza parlar z ' ſe
ſuoidir.
- I Pitori confiiſi‘no’ sà dar. 1

_ Cope ne ſpade,e xè-ſmaridi in cie'm -


Si chela và cupi: l’inuidia- cruda . a
E' vn lerpeflhe-virtùrodae auclena `
Ma verità ma] tempo raſserena, '
\

E1Hei amaro in tanto miei traſmuda .


È rx P P P A ² EC. Da
4184 VENTO" &ETIMO
Ec. Da Bminente Signor fù çl-colpoaponto…
A i Prencípi no’rnanca mar part-1d] ,- ~ u
Per ſcorno-a quei ehe ſe Fa nopo ardrdl ;›
E chi crede altr-amente, ilàla elconto .
C. vn’altra coſa s’hàda ſoponar :r
Perche la xè‘comun, lè iii-general':
Nic
Chein?caſo-è
queſtoper-
chiſe
ognuna-Vul'
ſia, ſe puol noarvgual
.,
La laude xè infiniradei Pitori::
Perche la -Palmai pianrade virtù:
Ma e1- fruto ſtà-eenr-'ani , e quaſipiù-`
A naſserrqucſti è ben-ſuſtíz edoloril‘. -
Gran coſa è queſta -lſſe mile cechiniz -
Se paga vna- Pítura de valor
In vita; daſpòmorte (oche ſhàp‘or l )‘I
No’ghè limito ,.precio, ne con i..
Chifilſliù; De mundo chè chi hà fatañla ſaturaI
vna cami Hà haudoñelì-manco premio de le ſtento e:
ſa e—chi no
ila gliene Ma chi quàdrento non hà che far niente
ha rlo .
Molriplica i ſo’ ſoldi à gran vſura .~
Se vn’opera vnPlror ſàpelegrína ,
Chi la lì-ſar puoldír- tutocontento :2
Semola a ri te dagoin gamenro…
E a mi mereſta el fior e la farina .
Se eonſolaperò ſti ' belí-inzegni :.— `
Che i-ſe forma coronade ta’llörte‘, .
_Che perfidía d'età , fal'za dè Morte ñ
No’ghe puolxior vn pel de quel c‘h’ièdegni—Z.
Perche Pitura è‘ vn* balſamo-in eferozs ñ
E vrù cheîlſtà, d’ogn’ora; l'è più -bonzvs
C e’l tem o ghe dà ſempre perfecion*r
._ E più-che: ſtal’èſempre più perſero.;
VENTO' JBTI‘MD‘Ã 4835
Ne ſol ori, nelengue ínuidíoſe
Puo bater que1aTîore,-cuſi=\à]da‘.` .
No’ieſtaai-viui' in fin— cenere calda r \
Ma le virtù ſe fà—píùgloríoſe .
' Ec. M‘e hauè ben-tocà-el‘cuor (come ſediſe )IÎ- .ì
Con-i cordiali, e de ſi fato muodo
Che ben con vùdigo anca mi ſul ſodo*
` Che creme lavimîrtienîe raiſe.
C. Ma voi corna: a Roma eo’i diſcorſo—
Coſa—diſſe l’Algardi a Don Erman è
In làude dei putini de Tician ,* . . .
Sora vn certo-parlar, tra loriocorſoè‘ ,‘
El diſſe: quei putini zuzza el late- , -,j fflgardî'
Dale GratíezeNacura ipartoriſſe: - ' *33B- T
Per queſto morbideciiſe nutrifie… ' _- '
E chi hà mai'viſto forme più‘beate E*
E pur lîAlgardi hà cusi degna ſtrada , -
Che ogn’vwdir poderaue abona cierae'
Quele èſtarue de carne', v.c no’ de piera 5;
O ſe piera la xè, la xè incarnada.. '
Perche ſemo ſu’l fin de ſti dííèorſic
(Come la diſc)?per ſta volta tanto
De metetghe del bon-me dago vanto z.»
E ghe promeco de no’ſtar in forlì-.ñ
Ma-vogioſempre'che le mie-raſon`
Sia comprobade con ia verità: i
De iſpiriti più eleti, e che iù’sà ,~ñ
Per laſſar i maligni in con uſion . -.
V’egnofu’] ponto : eñadeflosìche ſpiero5 , _
Deindolcirghe elñpalà‘vcon‘elconfeto,`v ,
* Con e] vero peròhncierme ſchieto :i
Percheno‘wolfalarehidíſeel vero,` , mio)
4m VENTO armato;
ſſDíomantegnalaCaſaBarberina,, ,_.__;_ E
_ E le Pirure de Piero Cortona:
Che 'l Mondo tuto de quale raſona ,,
Per eſſer de maniera pelegnna. .
Ghe dígó in do' parole vn bel ſuccſio ;
Ponto de verità 5víue1’Aut0r, , i" z ~
No’l me farà ſcguwmentidor ; ñ, 5 i . , è
Anzi el dirà con mi : cusì: confeſſo o , )
Sto degnoVinuoſo el? fùaVenetía ~ i..)
(Come ho ditoaltre volxe)²a cornLa;
El Bichi Emínenciéimo, e_per far
Sazo-de l’operar, che tuti apreciañ. _,
No sò come la fuſſe , main- ſuſtantia; . ~
Subito zontoa Roma—el fè vn bel trato ;
El raſsè zo' quel , che l’haueua fico
Da iBarben’niin lafamoſafiantia .
E pò co’l vero Venetian coſtume
' E] fece marauegíe,c le xè in ſtampa@
Weſta la regno ſtretaze no’laſcampa-z
Qîeſta del vero ſervirà per lume .
' Vede a? cusì fàchíè virtuoſo.
vaga ala fonte, doue è Ì’aqua chiara
Chi vuol beuer ladolce ',enol’gmara
Co’ fà al’íncontro qualche precenſioíb .
Che è xè vergogna, che vn gran Cavalier:
Se buca in zenochiondauanti vn Rè ,,
Per oregnír ſau'orèanzí_ la xè ,
Perche
Vn’ vmiltà,
de gratia
cheínalza
vuol vn e]
, che
ſ0' fiazago
valor. - ` ~ i iÎ . . 1
Andar abanda dcfira delPíouan è -_ 3 ‘
El Baílo va- de ſora a] Dragom-an ,- ;. -Î ,
~ T E del ſo’poſtoogn’vn dic reſtar pago; e
Puoi?
e VEWTOJ ETIMU. p7
Puolben tegnirſe in bon Roma,eToſcana, -
E dir: adeſſo sl, cheſemo zonte , *
A la vera minera , al vero fonte;
Se andemo in ſu la ſtrada venetíana .
Certo el Cortona gh‘impizza el fera] ,
E ghe dà el vero lume de Pitura ,
Per far perfeta ua] ſe ſiafigura
Co’l ſazo del p'` autentico metal.
Qyel‘nobil Sera, degno confalon
De lande, per le rare qualità ,
Diverſevoltelù me ha recordà ,
Vn altra ſingolar reſsolution.. i
Ation pur del Cortona , che in Fiorenza*- - ' s _z ,e
Fù fara-dal 'gran Duca', ſo’ Signor , ; . .z .
Per far ſpicarpiù viuoelſo’valor, '
Dando al ſo’gran el gran preminenza,
El ſe compiaſse in o eſquiſite ſtanze
Depenar le piture, a freſco fate, ,
Partio de càuà .-Qqeſte none canate z 22,-: - .-2
Chi me l’h dito noìsà vender zanze. ~ ~ ; `
Ec. Queſti è grandi ateſtati: anzi ghe digo
Carateri in diamante regiſtrai ,z
Che no’ſaràdaltempo depenaí, .
Che dele cole è natural nemígo .ñ . - ’ ì '
Tochemo qualche coſa in corteſia ~~ >- L
De iPitori viuenti valoroſi ,. i . ~
. Per elèer cuſi degni virtuoſi: ñ* «
Pelo caro Compare in gratis mia .
C. Mi bramóde ſeruirla intuti iconti , ~ o _
Queſta
Ma', ſe ghe
per mi
,debo
xè gran
dir ladifficoltà;
verità; {1.57
i _ Chel’e vn‘farme paffardelàdaimonti;
La
4” .rem-o .ra-”Mag
La sà chèin ſta virtù ghè vna tal gara ,
No' digo pretenſion , ma certa bona _
Che fa che brama ogn’vn la : rima gloria:
No’ſia mai dito queſto, per ar tara .
Anzi ſe ghe puol dir ſeguramente
' Fiama , che dà calor al virtuoſo,
E ſtimolo che ponze el ſtudioſo ,
Rendendolo d’ognora più ecelente.
Eosi come el motozenera calor,
E che ſenza calor l’homo no’viue , '
Cusì quel, che depenze, parla ,o ſcriue
No' ariua ſenza gara a molto honor .
Q`uà ſe trata d'amor de corteſia; .- ,
Chi xè quel,che ſcopone , e eontradiſe è
Reſterà tra de nù quel, che ſediſe
Senzaspica, perfidia, o vilania.
Voi che itegnimo tuti per ſradeli
(ln ordene parlando de Pitura )
Se sà che ogn’vn depenze con brauura,
E ſe inzegna a eſaltarſe co' i peneli. .
A: bare C.Stà ben: ma (a dir el vero) temo a intra:
.dponto.
Tra tanti Caualieri virtuoſi.;
Eſsendo del’honor cusizeloſi ,
Che no’voria niſàun mai deſguſtan _, .- '
Tuta v-ia parlerò con reuerenza :z ,
Procurerò tocat le ſo' virtù: -
No’dirò mai queſto de quel sà più;
Perche adorod’ognÎvn l’intelígenza .
Proteſto in te’ldiſcorſò, chedeſcriuo ,
De no’ dar primo liogo al’vno , .oal’altro.
Stirno .ogn’vno de lori e doto, e ſcaltro , .
E d’inzegno purgado, eſperto, .e viuo.
Rc
VENTO SETÎMO. -
Replico ſto proteſtoin ſta maniera,
E me dichiaro, che come in l'eſterno
Proferiſio el parlar , cusi` in l'interno —
Son de ſchiera afecion , pura,eſinciera.
Me buto adeſſo a pero petolin ,
E m’iſmergo ſoto aqua , etorno ſora ,
E ſcomenzo a nuar :donca in bon’ora
Dago prencípio, per dar mezo , e ſin .
Chi no’laudaflè el gran Matio-Ponzon, macro}
Faraue torto al Miſtro-de ſti di: 'm'
Perche la verità certo è cusi; ' ñ' ‘
E chi la niega no’capiſſe cl bon . -
L’è l’vaſo , che mantien el grato odor
De la ,maniera graue Venetiana:
El ſo' poſto è la ſedia più ſoprana ,
E de la gioſtra l’è l’mantegnidor . ,
(Dello poſsiede priuile‘gí tanti .
Per naſsita, e virtù , che è ſenzapar; _ -
E ſi a vn teſoro el voi parangonarñ,
Digo puoco de là , per i gran vanti .
Certo che’l ſo' operar , el ſo’ depenzer
Porta la gloria de tuti i peneli; _
Volontarij cedendo e queſti , e queli ,
Che’l natural vuol imitar, e fenzer.
0' pianta veramente virtuoſa
Che hà produto, e produſe fiori , e fruti
De bon odor , e de bon uſto tuti ,
Vento ſia dolce ſigo, e rcſca rioſa l
Se ben ſete dcſene, e vn terzo a conto
D’anizonze la neue ala montagna,
St’alboro più fiorille, e più vadagna ,
Come lèprimauera fuſſe aponto. › ~
O`qq Ben
430, VEN T055 71.210,' ì.
Ben de Coriſca vero xè’] conceto , i ` - i

Che l’homo 'ù d'età più ſeno aquiſta ,


Eche ſi ben lezza e] perde in viſta ,
E] vien in ogni muodo più perſero,
In Gieſia Chi de veder hà guſto i ſo’ profiti ,
di Padri
Geſuiti be F. del be] l’eſquiſito , e del più bon ,
]íſſimo qua Vaga con reuerente deuocion
dro del P6
zon .
In la Geſía di Padri Geſuiti .
Là ſe vede la man San Gioachin
Dar a Sant’Ana in ato de ſpoſarla:
Ogni figura veramente parla:
Ghè vn Padre Dio, che aponto hà de] Diuinl
Ala Croſe A la Zucca in Geſia de la Croſe
dc la Zuc
ea marane Vn curioſo quadro anca ſe vede ,
ioſo qua Doue Chriſto , e Maria con viua fede
ro del P6
zen. Vien adorà da zente glorioſe.
Retrata là ghe' xè vna Zoueneta,
Per eternarl a a ſcorno de la morte ,
Daſpò che’l Genitor la pianſe forte ,
Per ſar con la crudel giuſta vendeta a
Vede e] Ponzon , che morte traditora
Da] mondo rio] la vaga creatura;
E lù co’] ſo’ pene] da ſepoltura
La cana; e la rauiua a l’ora a l'ora .
E Morte in tun canton reſta ſconſita 5
E , ſi ben l'arco la tentaa ſcocar , `
No’la puo] contra d’ela colpo far:
Per-che chi è morta da vn penelo hà vita;
In Caſa Co Ma chi vuol veder come ben ſe zioga
:er in Pro
curati: ſa Da] Ponzon co’l penelo in ſto meſtier ,
moſo qua.
dro del
Vaga in Procuratia da Cà Corer;
Ponzon. Che ghe’xè vn quadro de taco ti boga .
Che*
l

VENTO .:571240. 49*:.


Ghe xè vna Sofonisba, de latà
Veſtiazperehe celeſte è quel penelo.`
L’ato el veſtir , l'idea xè tuto belo ,
Bele le ſerue , xe tuto quel, che è là .
L’è in ecelenza ;no’ ſe puol dir più :
Biaſmo no' ſe 'uol darghe , o-laudetíor;
O benedeto
Che ra quellaSenator
tanto fauoriſiſie virtù l , '
Quel mio Compare Emilio,l’Anichíni Chriſt-al'
Xè inleſcà de talſorte co’iPitori ,- 25:3,
Che ſempre con la mente el xè con lori; ſa ,dçl Ani
Ma megío con la borià,eco’i cechini . r -“"‘"'
L’hà de ſt’Autor l’lſtoria ,doue Chriſto
‘ Suda giozze de ſangue, perredimer ñ
L’human genere 5 o Dio che bel’eſprimer,
Vela aflicion, quel caſo cusi criſto .
O perſero Ponzon,che in oro liga '
Le zogie; a concorencia de Natura : ,
Perche’l fà parer viua la Pitura .
Puoco dirò per molto che mi diga .
ì E per queſto de lù puoclie parole
Sarà bon rezimento. e in concluſion
L’è’l tronco 'Vechio dela profeſſron: ñ
Chi el niega , menteper cinquanta gole .
Ec. Baſta, baſta cusi: perche (vede )
Si ſe vuol nominar le deità ,
Del ti per ordenario ſe ghe dà ,
E baſta a chi hàraſondir: ala fè.
Per cusi dir el Liberi l’adoro: 33?;
De le ſo’ gran virtù me ne confondo: i…. ’
Ben Conte, eCaualier dc tuto tondo: '
A i noſtri zorni, lu xè vntocod’oro . … ›`
‘ ‘ q a. l. e
~49z VENTO.. SBÎTZMQJ
L’è de beia preſencia , el’è garharo ç
L’ e’l decoro de l’ Arte -ín tuti icona:.
Tutí ghe reſta ſeruitori toner r
L’è tuto corteſia , tuto , trato. -
E ſe la Calamita elſero-tira 5-. -
Weſtoè la calamita de i cechini z
No’l’hà da mercenario baſsi fini,
Ben la virtù le ſo’partie rezira .
L’hà viflo de ſto Mondo la ſo’parte ,,
E per tera, e per Mar varii Paeſi ,
E íuerſtlenguazi anche l’hàpreſi,
E udià molti Autori ,e molte carte .
E adeſſo, adeflo che l'è-ancora freſca
Eivien ,el zonze , anzi in lio ponto ariua
Conpompoia, econ groſſa comitiuañ
Da la Germania ,-datera Tedeſca.
Doue l’inuidía , tuta inuiperà.,
S’arabia, ſeñde deiiruze , eſe deſpie'raz. ñ
Perche e’l mio Caualier torna in ſta tera ,,
ó s. DaConte
verità,confuſae
conde i contanti
la buſiſia; in quantità .
E la virtù ſtrapazza l’ignoranza s ñ - -
La Fama con la tromba fà l'iſtanza ,
E (io Apele moderno-al Cielo inuia .
L’abondanza benpiena de i-ichezze
L’acompagna con premij, e con honori',
De colane, de zogie ,e de teſori ,
Con infinite ,ñ e'rare cſquiſitezze . - -
ceſare re*
E per dar iaude a cusr‘ bel’inzegno_ i
mu) L’h'aucr ibrmà‘l’lmperial grandezza
Liberi _e Balì‘eràdir, con tanta eſquiſitezza ,ñ
E .Che d'ogni gloria elio’ñpenelxè degno .ñ vridet
v . ñ)
VENTO SETI-RHO; .Aga
Adeſſo sì l'è zonto ſu le cime
De i lauri , doue l’A ila volante
De Germania , e'de Mondo xè imperante!
No’l puol hauer vn poſto più ſublime!
Veramente l’è vn vnico giudicio
In concep‘ir idee d’akoiiupor ,
E bizariconeeti‘ de valori .
Ation che èquinte eſſenze del eaprício.
In tel compone: l’è tuto elemplar a ' *v

L’hà per ogeto la moralità , -


A ſegno tal, che ogn’vn reſta incanta , ._ El Genio'
E amira in lùſto don particular . dopéco dal
Puoi vn’Anzolo Zen-_per mi far fede 5 Caualiet
Liberi A‘l
Zà che lù del-ſo’ genio è poſièflor : l'luſtnſs.
Perche :ì quel' ilulìriſsimo Orator Sig. Piero
Anzolozë.
E Giniìicia. e raſon ſempre ghe crede .
Ma inCà Lazari-x-Caſa‘glorioſa . , Molte mo
talirà- in*
Biffigna veder de iſo’- bei concreti, -, Cà Lazari.
Rapreſent ` con cusi viui afetí ,.ñ PZíCÌAllffi*
m0 amigo
Che ogni lÈgura—xè marauegioſa . del Caua
Se vede Amor , d’acordo conñ Fortuna , lìer .
Che acieca l'HomocOn richezze,e ſtral’i ,` Amor. o l'a'
Dalchè deriua in fin diuerſr mali , Fortuna
che cieca lf`
Che no’ghe' [aſia veder Sol_ ,ne Luna.` . bom) .
Compatiſſe. chi vede elVirtuoſo,
la virtù
Opreffo da miſeria, e povertà , - nuda , e
Che abenche’lñ ſo’giudicio opera , e fà , _ Rrazzoſa y
El ſtà ſempre 'a pè piangramo , e ſtralzoſo' 1’ homo
Ben degno de lande xèqueltal , . - . abaſsä da
la fortuna,
C “e fortuna ghe( leua le richezze , Îrien mal
E lù a virtù ſe mere a far carezze, nè da la*
Equelaínfirr-l’eſalta ,elàijnmortala _ virtù:.
Geno
494 VENTO SETIMO.
L'homo di
le ſo opera
Generoſo de cuor xè più de tuti ,
cíonín mi A mio giudicio , chi a fortuna dona
ala fattu* Ogni ſo' operacion più bela, e bona ,
na .
Col dir: metein to' man turii míj ſruri .
ll tempo Dopo gran corſo d‘ani inogni muodo
ſcoute la
verità . Scourc el tempo la 'Scena de ſto Mondo ,
Enef‘a veder colà è’l quadro , è’l tondo,
E verità, con tuto elpien ,e’l vuodo .
La bona fa Dal chè naſse la Fama, che immortala
ma caua l'~
ſcpolrura
homo de . v L’hom ,e’l? cana da morte, e ſepoltura,
E’l fà durar fin che l’eternodura, v
Agile in Ciel, Ii'zier-più d’vn: gala .
La ſperi”
Speranza tienin viua quel Tíran \ :.ñ -
nutríffi: a (Ben nome che a Cupidofè conuíen) ' ì .
mar .
ueſto è giuſtonutrir la bíſsa in ſen,
~ E arſe el lazzode ſo*propria man .
Ercole p e
lol: . De queſto Ercole ,e Iole puo] far fede,
CIF pur ſe vede víui,ñe narra-alzi…
A ar pazzie per quei ponzenti- i;
Perche Cupidotira tuti inrede .
In fin eſempi}tuti virtuoſi,
Che dà lume a chi viue a hauergíudíció,
E a ſtar lontani d'ogni eror, e vicio,
Per renderk ineterno glorioſi .
Ben nomede Domenego corruien
A chi ſe peſce de virtù sr‘ rara ,
E dà el ſo’amor per premio , e per ca para ,
Co’l portar ſto ſugeto in mezo al ſen .
Iluſtríſèimo Zolio anche a vù toca
Hauer l'eſqm’ſitem de ſt’Autor :
Anzi dirò de più goder el fior
De chi natura in ſu le tele ímbroca.
(Lie.
VENTO .SET’ÌMT 495
Befioè’lconſegimche vien abrazzà .h
Da zouentù prudente, egiudiciofà; j I ' 1;; ff?
N0' ſe puol veder coſa più amoroſa , 2 'ehm-ze
Ne in cun Vechio íù graue maeſtà . : e fjäíì 1;:.
(Dà sì che tuti puo] n tior conſegío ~ _ lluſtriffi
Chídopera eli,echi con arte mf?"
Vuolde la "gencia inſieme ,caparra ‘
Sauer formar- de l’eſquiſito e] m’egio!
Ma quel , che fà ſtu irme , etanto val ,
Xe’l dir , che da 'idea cusì profonda ,
Senza eſemplar ,la verità gh’abonda , ~
E eſ rima ogniacidenteal natural . - I
Orsù e queſti iene troua rari; -
Anzi nifiunzqueſto xè don del Cielo ,
Chegracía tal concedeaſto nelo. _; I
Chi no’sà fard’idea, tuti è colarí.
E] Cola‘lto Mercante in Marzaria "
Tien l’qperar moderno in mezo al pe‘co, ñ e
Con .tanto ;guſto ,con tanto dileto, ~ -.
Che ogn'vn amira la ſo’ Galaria.
Lu ſabríca Panina in (eda, e in oro,
Cusì ſuperba , e tanto decoroſà , ‘
Che puolqual ſracorona maeſtoſa
Veſtirſe,e comparir tuta decoro.
(Delia el rien in botega , e vende a brazzo .
Tal volta cinquantene de ducati: i
Ma co’ſetrata dequadri ,ò retrau’, RH…
E] li cien in ſoler ſei fuſse aguazzo. ' ñ del colar
Tra le coſe più rareeſingular ñ -ñ ',Z'Pffiíì‘,
L’hà 'l Renato del Padre, cusì belo mia-che
Dal Liberi ſormà raro penelo, :LIST:
Che ogn’vno crede che’l vogia parlar . b s_ rea-o
, , . , l_
L”
496 VENTO .FB-TIMOR
O' Signor Marc’Antonio mio patron, . . fl; :x
"' " Hanè ſapù trouarue vn tan Pitor.
LL No’ ſo' che dir, si l’hauè empre incuor , k. .
1- E si per lù ſareſsi anche cuſtion . .’ .
Macche
uela Lanza
ſerue che voi dirghe
al Caualier d'oro
,ſemprecorteſe, . - g' ‘ , ›
E gode eſser con elo ale ſo impreſe,
Hà pur de quela man raro teſoro . `
Vna figura viua in ſu la tela; . ~ ç-
Vna figura, che è sforza da l’arte Î . '1 .
A ſtar ſul quadrozche peraltra arte .z
…ed . La ſuoleria de là ,come vna ve a . ~ . '_‘
che cpu-'14 O' roſada de rioſezl o dolce miei! - . ' i g:
i: i: {E O' rosà che da ipeti ſpruzza el late! i
poſſcſſa ’ O’tetinedeneue pure, eintate!
ÌÎLÃLÈZ‘” O’ roſada che in tera vien dal Ciel !
Lanza. Lanza ve vogio ben: perche sè amigo 'i
Dela' virtù; perche tal volta ancora .
Con el pene] le voſtre man honora ,. . . … ’
Weſt’arte ; perche sè d'ocio nemigo .
Che‘l Liberi ſia vn fonte de deſsegno , `. “I
Chè l’coloriſsa più che natural , . . `
E d’inuencionl’habia gran cauedal ,
El diſe quei che hà veramente inzegno.
L°è vn ſtupor, 'che confonde i più intendenti;
Le libero patron del Regno tuto '
Dela Pitura-5 e cusî ben inſtruto ,
Che ſul rolo el puol ſtar dei piu ecelenti.
Sein publicolù fà qualche operona ,
El zioga co’l penel dela diſtanza :
Se el forma quadri dagoder in ſtanza,
Per finttezza, elmeritaootona.
- L’llu
VENTO "TETÌ’ſiMO—.Îz T"
F97 ñ; :‘›
L’Iluſtriſsimo Nani mio Signor, ' la Teorio'
Che co’i ponelihà tanta íntrinſichezza , caſal:: dal
Autor al
E opera con ogni acuratezza Iluſtriſiió
Arant’altro intendentiſsimo Pitor. mo Signor
Zuane Na;
Tien coſa precioſa in ogni parte ›ni .
Maſsime in ſinitezza, e diligenza:
Se ghe puol dir de l'arte quinta eſſenza ,
O pur vera Teorica del’arte . ›
E] Foraboſco vn di me diſſe queſto: ’,. ‘ ’ , El l'ora:
.- -boſco fli
(Mando contemploel ſar de ſto Timante, ma el Li;
Me ſiguro in l'idea veder Atlante beti .
A volzer Mondi tuto pronto, e leſt'o.
'Ne quelo parla per adulacion : ì . -
Perche ſc’l ſe compiaſe de mandar -
Vn ſo’ Neuodo , là per deſſegnar ,' '
Certo ello ſtima in tuta pe‘rfecion .’
Molti Pitori el viſita , e l‘oſerua :
Apolo in quela Cala ſplende, e luſe:
Speſſe volte èin concerto anche le Muſe:
Se ghe puol dir’la Regia de Minerua .
E ſi ſuciede,chequalche eſercicio
Trategna el Biondo Dio da quei confini.
El Violindel Caualíer Marini
Per la lira d'Apolo fà l‘oſicio .
Là ghè Cademia, che dal 'natural , —
E da i ſo’docu menti molti impara
A farle virtuoſi , e là con gara
Ogn’vn procura venzerel riual .
Là ſuuola i beli inzegni ſenza ſin ,
Tuti per imparar da quela ſcuola .
Ma vn tal penetra al viuo la meola ,
Acuto aponto come vn T R l V ERL IN.
.t .i > l' I'
49a VENTÙJETÌMOI : R
Vn mio Zenſeto, de_ tenera età . . 0
Ma uel che importa più , vechio d’mzegno; l

De egua e’l nudo , e con sì gran deflegno ,


~ Che ’l fà gran marauegie in verità .
Vn’-altro, che da Modena deriua ,
Deſſegna el natural, e la Pitura
Cusì che ſepuol dirghe inla brauura `
F E N 1C E, che in virtùſtà ſempre viua .
Vn CV RC I O corede tuta cariera
(lnſeruorà in queſt' arte ancora lù)
In voragine aponto de *Virtù . q
Con bona ſtrada,e ſingular maniera .
DomenegoGimnaſij , brauo inzegno ‘ e
Vede el Gimnaſio liberoerudito, … ‘ i
Eſperando de far mazor profito, l
El và a cercarla drento e] bon deſſegnoì
Ma vn Balarin, che al ſon de l'armonia
De ſto raro penel: ſtudia a formar`
Cadencie a tempo, nol vogio laffar:
Che la ſo’ arte-el fà con legiadria. `
Me reſta a ir he queſto , per ſta volta ,
Che liogo Caualier dà più ſublime.
L’inuidia con gran ſdegno in ſir' le pt imc
Strenzeuai denti con remura molta 5
E procuraua in modo e couerto,
De o rimer la virtù con tradimento:
r Ma c i ſsiede vn ſcaltro intendimento ,
Pronto à ſempre l’inzegno, e l’ochio auetto -
Pala del
Nome de Vn zorno al’improuiſa ſalta ſuora
Dio in San
Zaniîolo ,
Vna gran pala de ſugeto pio ,
che \O[`l0~ - Sacrada al Nome de l’Eterno Dio ,
ta Dì0,c l'
Autor .
Che ogni chriſtian come diuina adora .
Fata r
VENTO A‘ET‘lMO. :499
Fata con muodo nobile, ecelente ,
Diuerſa in tuto dal’ſo’ primo ſti] _
Opa—bare e] ponto d’vn ceruel ſutil
Da far crepar l’inuidia veramente .
Quei tali, che de lù ſempre bagiaua ,
Stimando la Pitura d’vn ta] Franco;
Idiſſe ben; no' i poſſe far de manco ,ñ
E coſa precioſa ila ſtima‘ua._
` Laconſidera‘ quando, ch‘eis’acorſe ‘ - . ‘~ A;
D’cſſer zonti in la redei deſgraciai, `
No’i pianfè maide cuor sì i ſo'pecai ,
Qgantoi‘ píanſe ſto caſo , che ghe ocotſe-`
Da l'ora in quà ſcouerta la perfidia, L .
E viſtala virtù cusì amiranda;I
L’opere ghe concorc d’ogniv banda ,
A crepa cuor de la maligna inuidia.
E veramente
Caſcandoin, al’opiinionì
dirghe e]dequelP‘oeta
parer'mio; ;, , .
E ta]
E] ſù queſto
Cielo è bon co’l nome `de
prenc'ipio, Dio'.
e vera ì
meta; :-:3;. . :

Signor
Baſta cusi:laſecompiaſa
no’ voi paſs‘arincorteſa
più- auanti a ñ r ~'“k. '
De galderqueſto per Ia parte mia z
Ghe voria dicitori più eleganti- ,
Molte volteadír
E dirò, puoco
comediſse vn più.ſèdíſè,~
ta] Signor , ~ -` ‘

A carne fieſca no ſe o ſiior 5


Ne caſca in tera chi- hà bone raiſe .
Ec. Dirò anche mi_ la mia,con bona gracias`
L’alboro, che fà ſruto, che ſia bon ,
Dà nutrimento a] guſto de ſalon , -
’ Eicibideſuſtanciapaſintzläeía. .- -~
Rrr z C.C`0ſz
1509 lt ?VENTO v.SETI-M0.
252° V" C. Coſa diroi delVechia ſmgular -- , ì
ì Pitor de tuta bora, anzi de cima ,ñ ~
Che’l ſo’ nobil penelo ognî vno ſtima, -
E ogn’vno gode de queiſo’ opetar .
De la prontezza,ñe lafacilitàfl . ' *
De quel ſo’ far con tanta patronia l- ~ t' .
L’è ſu’l bon trozo,eſu labonavia z . .' i.
L’hàle ale ai peneli in verità .. z . z
Oltre che ’l fà
Imitador. dele'coſe
la bonademaniera
grarrguſtoy
i ~ ~ _

E si debo parla-r a auerta ciera,


Lèlíiniaadc 'Lorz’on fe'l contgígiuſtov
Si ben che queſto none ſo' pe 161*: v . . I
Anzi che d’ambícion l'è. vuodotuto ,. i .
Giuſto come la panna d²vn lauto :-ñ = .
Ma’l diſe ben chi-pratica eimeſtier ñ
L’intende la Teorica delñ’ar-te ,
Vàſegno
Ar a dieider da lù ponti dubioſí’,`
chemoltiſaimiſtudioſi 1:. 3-, .1

E lù ghe moſtra-el dreto aparte,,a parre


lnfinitä- de Zoueni daquelo- .
Concore a tior licion e ſtudia-,e atende;
I:Le
documenti ſoi ,perche
formev proprie i comprende
,-e’ltrato del penelo
Vn Aguſtin trà queipiùſpir-itofo, . ~:
Che Leterin ſe chiama-per cognome: , ñ
Oſserua l’o crar,e’l~muodo , e’l-come'
Certo che* vuol vegnir Pitor famoſo ñ
in Galarie de Principi , e Signori Î
La virtù de ſto vechia è immaſcherada; i
Sauendolù calear l’iſteſsa ſtrada i ì_
`De moltiecelençiſsiniiPitori. , i =.-- p .i.
`. ,, . . _ `Afeñ
;orſi
.VENTO 55711140.
A ſegno tal, che ogn‘vn certa, la crede '
Senza dubio niſsun vera ,e real -
Chi vuol più bel inzegno artificial ,
Che íngana quei,che le ſo’ tele vede; ~
De muodo chè , ſi ghe' ſalta in l’vmor ` ’-` Piero Vc*
De dir: voi ſar vn quadro del Coregio,v . ñ :badge-Y:
Ogn’vno diſe, che quelſra de i megio, ‘ îgſiz‘flngo
Chea i ſozorni ſormaſse qnel’Autor. la: manie!
Cusì del Palma Vechio , e de Zorzon , `~ '1 "’
Come del Pordenon , e de Tician . k `
Sia ſemprebenedete quele man ,
. Che
No sò ſicon virtù
queſti ſiaconſondel’opínion.
Ragni euidenti- . :Ì' ì 'Î. :‘
C hei Venetiani conſenta elſo’ poſto, r- l
Come dir, ſe eöiiuma , a leſso,e a rotto;
_Se tal el ſtima chi ghe da ſu i `denti l ì'
Nutrimento
Cibo de la virtù ,perſero, che aantien
vera ſuſtan ,;

El bon guflo al dilero, e] v’aſopien _


Confruti precioſi e in abondanza .
Col tegnir ſaldol’iſteſso conc‘eto , ‘ ’ i
Che ab antiquo fù ſempre glorioſo i ’
O’ Pitor veramente virtuoſo, '
Parto del Cîei ben vnico, e' perſero I ` '
Sta ſtrada è dechiarà fin da l’an‘tígo ‘ ,ì
Che chi laſſa la vechia per la niotra , '.
Speſse volte gabà quel ſe retroua . ì
Culi anca mi conſeſso, eſprimo ,e dígo .
El Vechia ferma el tempo, e diſe: olà ‘ ‘
Coſa penfiſtua ſar col to* velar è -
Vuſtu [orſi Pitura inmortalar E*
_ Ferma,d1evoichetirefiiincantà. -_ 'z'
Emo
;i
502. VENTO mmm.
E moſtra al tempo mata! tela ſcura , _ .' ' '
Co’l dirghe z quanto' xè , che ti lacri
A far patina ſora ſti colori- g
Perche vechia dcuenta lia Pitura?
Reſpondc el tempo l’è cent’aní ,e pi,
Che {indio , e che me sforzo a colorir
Wehche’l: penelo no’ hà poſsù ſu’plir,,
Doue pretendoſaner più' de ti*- ~
Mil‘ier nò, miſíer nòì', replica eI Vechia:
Te vogio depenar quei , che ti häfato r
Vegno ala proua .~ e lzi preſto in :un trato
, Elnera el quadro, che ogn’vn ſeghe ilpechia .
A l'ora diſeel tc o :. ſo" anche'mi ,
Che a desiàrquei, che hò fato ſefà* preſto .
Se’în -l‘operartí ſuſsicusileflo, z 1 me)
M'inchineraue ,ñ e te daria ’l bondi.
El Vechia, con la firada vechia aponto,
Proprimparticular,induſtrioſa '
Fà vna vergogna al tempo glorioſa,
Etorna el quadro inpriffinoin‘tun ponto;
Ma diſiz Piero Vechia z pian' fradelo , _ _
Che non ſolo in ſar vechio'- hò-pretenſion‘,
Ma a far da niouo- pretendoeſser bon ;
E in queſto no’yal niente el to’ceruelo .
E ghe moſtra' qnel'quadro ſingolar,
&Zuane-e'
Paulo dc' Doue l’Imperator empio , e riran
capital' in San Zuane', e San Paulo ſora el pian
Linclau
ſh'o dc i Dal Manegoldo fè decapitar.
Padri Prc
dicadori .
E, perche’l’ tempo no" puol più contender
P‘ren de ver'g-o gna' , e più. veloce cl ſuuola ,
Più no' ſauen do replicar parola :z
Tal che confu ſ0, el ſe-comegnerender- x
O’ Pi:
VENTOSETl-filo." 50;
0’ Piera Vechia,degna, e ſaſonà ,
Che adorna elgraue Tempio de Pitura!
Piera , chel’tempono’ſarà maiſana:
Ma eterna imobilmenteluſerà .
Se vede che quelnome de la Vechia -
Indica e’lſo’ valorfin daleſaſse; ‘ -
'Se dal pene] quel’opere che naſce
Co’l Vechio a~garizar le ſe achía .
Piera da toco , che con `gran ſsegoo
Al Mondo sà moflrarl’acopíamento
Detutele maniere; e fla‘ al cimenno ì
Con ogni induſtre , piùpurgadoinzegno.
Ac] Dimitri 'Cígala, inzegno acuto ,
Leterato, e Dotor, che molto bono-ro , -
'Stima la ſtrada Vechia al par de l’oro ,
E là deſsegna , e ghe ne cana fiuto.
Lu per e] Vechia certo e] cambíeria
Tutele bele Damcde ſto Mondo.
' E diſe: in queſto mi no`me conſondo:
Perche virtù xè vna gran bela ſia.
(Del
DeCeſareTebaldi,
la Pitura centromio Signor ,
,e calamita ì' ?L15333
a: är’zron,
-Che vn vero Mecenate ben l’imíta ;LW-dì;
Per-eſser de virtù granÎprocecor. . rum.
Lù trà le coſe bele, e ſingular
Tien de ſto Vechia pitura moderna ,
Che aÎ Vechio la rien cercola lanterna ,
E ghe moſtra de l'arte e] vero far.
Con vn pugnal là vna figura rreſca ,
E tien bizaro in teſta vn bareton 5
De raſo bianco la veſte vn‘ zipon . -
Figurain {uma aponto Zorzon-eſca. _
, ~ Srago
~`
504,-:z VEN ro JET`1MD_‘.`
Stagoperdirznelameparbuſia; , ñ .
Che sè Zorzon iſteſso la vedeíèe,
Che anche lù tra de lù ſe confondeeſse , -
Co’l dir: l’hò ſata mi; queſta ;è mia .
,n Cz Rz. * O`uel Rinaldo, che al nome corrſponde
neldiTw- Anche 'l cognome, doue enerofix a ’ - l
"‘ſ° ' Virtù per cauſa tal tuta am iciola
A quel giudicio mile gradi inſonde,
Digo, che ſto Signor da la Pitura , .
Non ſolo dal Pitor ha priuile io › .
D’hauer vn quadro tal, digo eimegio, "
Che ſaſse tal ,Autor per auentura.
E aben che de moltiſsimi Pitori ñ-
Lu goda eſquiſitezze de tal Arte:
Sta volta i me perdona ,che da parte
I laſso, e :ogio queſto tra, quei fiori .~
Artemiſia con arte ben'depenta
Fà ch’el ſo' ſen ſia l’vrna del conſorte,
Per eternarlo a (corno de la Morte
, Tuta aflita, dolente, e mal contenta,
- LaPerò
generoſità
ſe vede, l‘afeco
eſpreſsigrando
al natural '' -` i .*ſi
` . Con muodo così raro, e arrificial , ’ '
-l Che ogn’vn ſtupiſse el caſo memorando.
Se a Trcuiſo vna volta capitemo- '
Vogio che riuerimo quelSignor ~
Co’ i ſruti inſieme de ſto tal Pitor
E i noſtri geníj infin rechreeremo.
Ec. Brano, brauo , e galante èQflo Pitor:
L’è valoroſo e l'è d’ínzegno viuo .
Saraue vn gran pecà; ſe de lù priuo
Reſtalèe el Mondo : el merita ogni honor. 'Lſiè
VENTO VSTi-MD. "eo
Lè’llàzo
PerchedeſePitura, .elconſegier
vn compra ` ` e.
vnquadro de gran'ſtim'a‘

Auanti chèlo’lprega
Da lù, el' lo togia elcoreelprima
a dirghe ſo' penſier.
“ ln Gieſia de San Marco el fà icartoni
Per i Moläíchi, l'è Pitor Ducal
E ſe ghe coriſponde l’anual
Premio, per eſier raro tra i più boni .
L’haueua l'incombenza del Palazzo
Per cuſtudir quele pretioſe geme:
Ma perl’ocupacion ſoe che xè eſtreme
Se ghe hà leuà tal briga , e tal impazzo .
El Foraboſco vuol dir: ſuora Boſco;
No’ te deſmeſtegar co’l fato mio : .. - Carole-o
Va via de quà ;ſta mile paſsi in drio: ’ 2:**
Perche in ti boſchi el Sol xè tropo foſco .
_ Son quel,che fora el Boſco, e vago al chiaro;
Ne ſtar con ri mai vog‘ioin niffim conto:
El mioſplendorno’merita ſtar ſconto :
Ombre no’voi; no' voi dal Sol reparo .
Digo cu‘si 5 perche ſto mio ceruel .-—

Zauaria ſpanto, e—inarnorà de lù .


Che 'l Foraboſco’ xè modeſto più -
D’vn candido Armel in , d’vn puro Agnel .
Ma in ſari no' ſo’ come ſcomenzar ,
E no’ sò come meterme a l'impreſa -
Del
Del Dir la ſinitezza,
ſo' penelo; e me ben inteſa
voria ſotrar . . - ‘ ì-
Eſazzo come ſàquelOrator, ñ
Che quando el monta in pulpito el ſe perde
E reſta aponto vn Papagà bel verde .
Cusi kazzo anca mi; perdo clmio Èuär .
Cer~`
?a6 ”Nr-o 313721410.
Certo che ſazoconto per ſta volta . :i N

D’eflèr quel Papzgà, quela Gazztola,


, Ne ſauer proferir vna . g ~
El Pitor me rdona, echi me aſcolta .
Perche a rapr tar el gran ſauer
Del Foraboſco , cusì ſingular ,
Se digo : el vegne al Mondo retrat
La diligencia; xè baffo el p ier . 'ì
Se digo: el ſtimoin quela perfecion ,
Che mazor ſe retroua in ſinitezza ,
Ne più nernanco queſtaè vnabaſſezza;
*l
Se in talcaſo elſtimaffeancbe’lpíùbon. `
Se ghe chiamo riual dela Natura ,
o
, .1- Mi digo vna buſia ſeguramente:
Perche tal volta la ghe rien a mente ,
E impara afar perſeta vna figura.
O’ ſi podeſſe‘ ſorai ſo’retrati
Co’l diſcorſo retrar ſto bel’inzegno ,
Diria : ben ſon contento,- e ſon a ſegno :i
Ma quà no’ ghe vuol zanze , ghe vuol fati .
Nrgromîò Perche lù forma ſagome , emeſure
` del Fo—
oſco in Sora vn fogio decarra co’l carbon;
ſar tetrati. E pò con quele el trouala raſon ,
Per retrar con giuſtezm le figure.
(Dando el và a caſa con quei quatro ſegni.,
Retrati el mete zò viui, e reali a
Come ſulle preſenti i naturali. .
Le par bagie, e xè ſati, più che degni .
(Teſto è Pitor per teſte de corona ,
E per retrar gran Prcncipi de ſtima:
Perche con quatro ſegni là ala prima
De tiorghe el tedio quela man xè bona;
Chi
VE NT@ SET IMG.. R97
ChiSempre
reze l’Vníuerſo, e che comanda
dièſtarin moto,ein gran penſieri: i
Talche a Prencipi grandi, e a Caualieri
El Star l’ore ſentai ghe pena granda .
Se vede aponto da quel gran penelo kcrtatidcl
Naſsui do retratoni, più che fini , Sereniſſl- -
mo,e Seref
Che è l’Doſe , e Dogareſſa Contarini , niſſima
Che obliga tuti a ſarghe de capelo . Contaríni
che repre
0' gran Prencipe Carlo tuto gloria ,_ ſenta la
Tuto fede, giuſtitia, e Carità . Maeſtà i1'
ſteſſa
Cuſtode,epare dela pouertà ,
Sempre eterna ſarà voſtra memoria .
Come voſtre virtù reſta in la mente
De iſuditi fedel'ri'empre impreſſe,
Cusi i terrari, e quele eſigie iſteſie
Viuerà più chev’iur eternamente. … - "
*Ma laſsem’o i retrati , e de l’iſtorie
Inzegnemoſe a dir quel, che ſauemo;
Che ’l Pitor le immortale lù medemo,
Col’eternar dei fari le memorie. ‘
San Magno Zentil homo Venetian , (Ladro
Veſcouo glorioſo,e venetando ,~.,U fingularcö
S. Magno
Che Tempij erelIe , el cuora Dio lägrando 5 Zcntil ho
E d’vn de quei porta el modelo in man . d.—
*-
mo Vence
\ì`
Se vede in zenochion, che con premura . ~ - \

Wei modelo el conſegia ala refenza


D’vn Anzolo che è là tuto a siſtenza ,
Con la celeſte , e vaga Architetura .
Stupor miracoloſo d’vn penelo,
Che a forza devírtù su le ſo’ tele
Tira dal Ciel ligure cusi bele ,
Che rendentarauegía a queſto, e a quelo .
ӏ 2 Ma
Ma ſora vn quadro, a qne-L’aſſae veſin ,
(Aadtocö San Franceſco xè in eſtaſi rapio , . *
San Pran E gode , e vede el Paradiſo , e Dio,
:eſco ra
pio,che ra Opando l’Anzolo ſona el violin . .
piſſe. in Talchè queſto :tè-intera, e ſi xè inCielo; b -
Gieſia a L_
Tolentini. La ſu etficie ſola quà ſe vede!
De] pirito` biſogna ſtar- in ſede:
Perche ſuanì xè 'l ~megio del penelo.
(Moſto è più, che Pitor ſeguramente:
Perche non ſolo el rapreſenta e] Santo .
Ma e] n (per cusidír) che 'l ſia vn incanto ,
Che incanta 'ancagchi el vede dopiamente .
Certoqueſti è miracoli diuini , - . - Ì
Che vuol abilita:r ſtogîn Piror .
A moſtrarde la- Glori l—ſo’ ſplendor 5
E chi no] crede vaga a i Tolentini. ,
No ſaueraue mai de ſto ſugeto . , . . ‘
Come concluder: perche piùche digo, c
Piùme conſondo , e ſempre più meintrigo t
Che ’] ſo’ ſplendor me abagia ]’inte]eto . `
Dirò vn proverbio d’vn Poeta toſco
Che diſc; che aſſae sà chi taſer sà :~
Doue ſta volta voi laſſarlaquà z. ~ . ñ ~ '
Bato la netirada , e torno-alrboſco . `
Be. Sto cplpo,in-verità, val qualche coli!?r ..
Fè come quel, che co’] hà trato'elſaſſo ,
E] ſconde elbrazzo,eſeretira~abaſso 5
Perche niflun s’acorza de la moſsa .
C. De] Caualier Ridolfi, homo sìdegno ñ
Canali”: i Hauer biſogner’ane,l’eloquenzrrv ì '
Ridolfi .
Chi voleſſe laudatFink-eſigenza`
Che lùpoſsiede ,.e’l'ſo’ ſutilinzegm»
Lu:
VENTO rar-1.240. , ,og
Lu dei noſtri Pitori hà ſcrito , eſcriue
Le vite ,i geſti, l’opere, ei coſtumi;
E fari de ſo’ man doti volumi ,
Per conſeruarquele memorie viue .
Tal volta lù depenze e in te’l depenzer
Che vien de dicitura vna gran vena z
E lù laſsa i peneli, e tiol la pena , ,
E preſto , preſto el- và la carta a tenzer.
Mentre el ſcriue le Gloríe pur de queli
E che l’toca le maſsime de l'arte
Che vien vn certo brilo, e tra da parte
La pena , e torna a ſcriuer co’ i peneli .
Talche lù de virtù xè vn vero moſtro .
Si el ſcriue e] ſtampa quadri de Pitura, .
E in carta el Fa vn zardin de dicitura , ~
E’l ſo’ depenzer xè de bon ingioſtro .
Che vn fiume groſso ſtaga in tel ſo’ vaſo , \
E che’l lo regna pien continuamente ,
Marauegiar mi .no’ me vogio, niente :
Ma ben quando ſuciede vn’altro caſo 5,
Che xè artir el corſo natural ,
E in o’ rami diuider la ſo’ ſtrada,
E che ogni riuareſta sì. inaquada,
Che a ſuſtentarla i arzeri no’ val .
b A l’ora si che dago in ſeandeſsenza ,
E vago co’l ceruelo a reuolton: ‘
Percheado man ziogar vedo ’l ſpadon: , frien- i
Fiume doncalùxèdedopiaſcienza. _- 1:23.620:
Ma per ſauor del'ſo’ franco penelo ntdeRial
Vedemo-vn trato de pit‘ur a rara ,, f:: ;ff
Doue i trè Magi ben ne dàcapara- :ai-'uo dei
De dir: queſto xè vn ſ0do,e gran ceruelo. g Se ,Îîà’äiäj
;to VENTO—..SETM/ta…
Se puol ben dír,chcîl, ſia componimento
De perſero orator , douem vaghezza
Se goda la più bela eſqurſirezza ,. .
Che poſſa elercirar l’human talento .
Là ghe xè la Retorica de l'arte z
Là ghe l'ortografia pura ,e core-ta
De la Pitura ; e qualche purdeleta~ ~ r. -
Xè’l caratere chiarom ogni-parte. ‘
A Rialto elſe vede in quel_Sacrarro z - , 3
Doue diſpone ſo' Serenata : ~
Geſa de S. Zuaneintitolà , . _- ~
Cheſu in ſo’vitagran hmoſinario. '
Ma laſàemo l'età {ba zoueml, .
E godemodei ſruti del’Antuno
Che ben ſari , e mauri a VU, per vno
Aſlae più i val d'ogni belfior d‘Auri!. ñ
La viſita oſseruemode María , - ó :s
Con la arente Santa Eliſabeta :x
Voria ir colà, che me‘ſufiè creta ,
Eſ timerno'ſe puol colà più pia .
la vitîrz Par c e ghe’aſsiſta tuto ei Paradiſo ,ñ
dc Maria e
S.Eliſabera Per el conceto chiaro,ereſplendente;
in Gicſia d'
ogni Santi
E Sant’lièpo, che ſe troua arente, *
viſitada da Moſtra in pero virtù, modeſtiain viſo. .
tuti i vjz..
tuoſi .
San Zacaria, quei paièi ſeguitando,
(Del complír iìhieto oſserua là da preſso ,
E d’inchinariè ſe parechia anch’eiëo,
In ato maeſtoſo, e vencrando . j
Sta Pala è in Gieſia,d0ue tuti i Santi "
Che aſsiſte ;e doue hà ſato co’i peneli.
Opere aſsae diverſi inzegni beli
. Pala che’l cuor rapiſse ai reguardanti .
Mi
;VENTO SETIMO; *un-› .k..

Mi no’me eſtende in molta dicitura: '1"'r…


che’l ſaraue vnvoler dar aquaal Mar:
Me baſta de podermegloriar
De'ſeruir chi dà norma a la Pinna .
E in fin l’orbo no' giudica i colori :’
No sò come laudarlo; medichiaró
Nome co’l dir, che da lù ſempre imparo;
Ne ſe dà matr’nadea ſonadori . .
Ec. Veramente l'è aſsae corer do lanze
In tun iſtcſsotempo, e de cariera
Chetutidigazqua
Colpir,ehauer gbèalu’m-ChGZanZeL Le i_
elpremíoíntalmaniera;
ſi C. Quel BortoloScaligcro eſquiſito
Fà pompa d’vn valor de molta ſtima . -l- ì Bortolo
Sçal igere .
L’hà maniera purgada anzi de cima ,
Vago al ar de Natura incolorito .
L’è amoro o , corteſe, errata ben:
L’hà ínzegno dainzogner; queſtoelſesà ,
E con le matematichehà inuentà
Coſe, che marauegie in sì comica .
Teſto xè vniuerſal lu Gdetutoz _ o
L’opera co’l penelo ,e co’l giudicroz
L’è valoroſo in qual ſe vogía oficio;
Infin l'è in tuti i conti molto iſtruto.
Certo che al Corpus Domini ſe vede Doquadri
al Corpus
Trà le altre do adri al'Altar grando Domini
Dc ſto ſu;_z,eto e guſto amirando, del Scali
gcrovc -
Che ſà del ſo’ làuer certa la ſede . mente
De Criſto do’ miracoli el figura. _ molta ſti
ma.
In l’vn do peſsí concinque Moſhe
Caua de fame cinque mile e
_ _ In l’alrroel vin ſeläde l'acqua pura.
Itî VENTO SET'ÌMO
fflsíels’babía portàben l’operaparlas - . - ì- zz' 3
ñ Eſilaſiaſtimàchí vede’eldíga: .
N0 fàìbiſogno quà tropo ſadrga, ' '
Che a zonzei' gloria a quela è vn ſhapazzarla;
Ec- El Scaligera Certo è virtuoſo '
E Pitor de
Pulítavla propoſito
ſo’ìparte ſtímà;
anche lù fà: ,
L’è aſsiduo veramente , e ſtudioſo . s, .
, ` C-Ghe chi ’l nome ſorti da vn Rè Perſian, ',z
?0:22 V**- Cheſibenno‘lprofeſla eſſer Pitor; ñ.
" ’ No’ dcbo tegnir ſooſo el ſo' valor: _ e
Perche 'l fà marauegie de ſo' man. … .
Se puol ben dir: l'è vna mineta aſcofii; . ~
O‘ lè vn ſp‘echiocouerto da vn cendà s
O vn zogelo, in run boſiolo ſerà ;
O' reliquia in Criſtal marauegíoſà . .
Sequalche Senator brama d'hauer . .z
Dalſo’penel qual hegalantaria, ~
E lù tuto prontezz , ecorteſra
Studia a ſeruirëuel nobil Caualier .
Del reſto no’l ſe ca in gran ſacende : .
Che'I ſo’ depenzer xè per regalar
Più , che per ſoldi; e cusì deue ſar
Chi in altro e’l ſ0 giudício impiega , e ſpende .
Ma chi puol de lo' man per auentura , j
Hauer qualche galante zenrilezza ,
Lategna pur per~ vna eſquíſitezza ,
vo mm, Co’l nome de digniſsima pitura .
to d' vna Puo] gloriarſe ben Caſa Corera
;Rn D’haucr vn’ bel rerrato d’vna Dama
Core: tra. Veſtía de b1a_nc0,-e'lateſin, che brama
gt‘g‘ggj‘* Ve vrendedrrghe-z ò queſta èPrimauera!
o
Da
?ENTE-321712120472 ~ ` 34,;
Dabaſſo in te’i mezai ſora le porte ñ
'Varie virtù ghè , molto ben inteſe,
De mezo natural, fatein Paeſe,
Che tende ture a ſepelir la morte- -v
Ghèfra .le altre in habito bizaro , -‘ = 'i
, Con manegonilla Pitura eſpreſſa,
`Con piume in teſta , e in compagnia coneflì
Ghè la ſcoltura’, altro quadreto raro.
Vn’altro Retraton,ch’in Cà Canali, ;i '
D' vn graue Caualier de quela Caſa
Fà, che chi 'l vede-ſe amutiſià, e raſa.,
E che 'l ſo’ cuor flupiſſa a tratitali . t .
Oimpreſsion Zorzonekalo muodoiiero!
O impaſto, opoſitural o forma rara! ' .
Cusì à chi in pitura dà capara
De ſupera’rcon i peneli el vero . i. .
In fin l'è vn virtuoſo , e tanto -baſtar - j)
El dirò vn moſcardin , de quel paſtorſ' ’
De mar-zapan , che a tuti sà ſi bona.
Chi ſe sà ímagínar più dolce paſta? -
EC. Sò, che l'è ſpiritoſo al mazor ſegno; È.;
E che aponro dirbaſta: è queſto vn fior, . ~
Che vien‘da quel perſeto‘G-e‘nitor,
Zardin del colorito , e del deſſegno.
E sò che ſe puol , dir che con -la pena
El sà depenzer come co’l penelo ,
Poeta capricioſo , e gran ceruelo,
Ch' hà purgada, corente, -e bela vena . ‘
In verità che quando a Cà Guſiòni ,
Per mialrecreation , tal volta vago,
De quel dir familiar tanto me apago .
Che *lme par giuſto vn lampo in mezoaitoni .
- -d Ttt C.Pie
3m: KENZO. rHLMo-;z
C. Piero Beloto xè Pitor legal;
Perche l’hà certe maſsíme in lateſta
D’operation, cusi veloce , e leſta ,
Che’l ſalta vn paſſo auantial natural .
Se tuti ſalle el ſtudio , che R1 queſto i...)
Co’l trasſormar in carne i ſo’ colori,
Se véderaue al Mondo gran ſtupori.:
E a parlar le piture preſto, preſto.
El far de ſto ſugeto virtuoſo ,
Supera de Pitura ogni belezza
Leſo’ figuree tute eſquiſitezza:
Si che ’l ſo nome è fato glorioſo .
Lu xè in la diligentia el dili ente;
Lu xè l’oſſeruator de l’o eruanza;
L’è vn puro eſtrato de vera ſuſtanza 5
L’è vn vaſo pien de balſamo ecelente' .
Chi vede le ſo’ coſe‘ reſta vn’oca 3
Ne sà ſi le ſia ſente , o pur daſſeno:
Perche quel far ve moſtra vn viuo , vn ſeno
Che apena ſerre acorzechi le toca .
Ghe xè però (come che hò dito ancora)
Chi magna el morſo con boca aretina
Con dir: l’è ſtrada da andar in ruuina;
Lengue das imbalſemarle in la ferſora .
Si xche no l’è ſugeto da ſar preſto ,
Bando comporta el caſo, e l’ocaſion
E in quatro colpi ſar ogni operon!
El ſo' pene] puol far ſede de queſto .
Se ſti tali podeſſc ſar ſtraueder
La inteligenza, che no’ puol falar ,
I cerceraue aponto d’inganar: i
i 'Mathi è ſuſpeti no' ſe—.ghè hà dacreder.
'Chi
VENTO SETIMOÌ ` Fr!?
Chi non hà viſto tracepi, e caene ,
Vn miſeroa languir , tuto penoſo ,
Varda de ſto penel marauegioſo
Vn Danà chè in tel centrode le pene.
Tantalo muor da sè, crepa da fame , '
E hàl’aque là veſine , e i pomi apreſso ,
Ne al gramo dal deſtin he vien-pcrmeſso
Poder cauatlè le vogio e brame.
El tira vn pè de gola, e slonga i brazzi ,
El ſe inarca co’l pero, e co’i zenochi,
L’aure la boca ſtrauolze'ndo i ochi ,
Ma *l ſero e] tien ligà con duri lazzi . . , , :
Checoſa dighioi’quei ,che al Mondo viue _Ì
No’ ſente nò le pene del' inferno 5
Anzi i è lontani da quel-crucio eterno ,
E da fiame ,e da firmi, e da faliue .
Beloto te voi dir Mago nouelo ,
E rido quando Orfeo rapi Euridice .`
Ti iì ti viuer Tantalo felice e -
Con la verga incantà del to’ penelo .
`Sto fiero Coloſson , ſto gran zigante
- Dal Caualier ſe vede d’Alcantera v
Nobil Signor, Marcheſe de Manſera ,
Del Carolico Rè rapreſentante.
Amigo de Pitura , e-de i Pitori ;
Del bon guſto del’arte inteligente z
Al genio pitoreſco confacente r
Tal chè ſo’ ſchiaui è tuti i proſeſsori. ~’
ChíalSoldenobiItà,vera FENICE, “1
S’hà renouà ſu’l rogo del' honor‘,
Hà ſempre ſoleuà ſto gran Pitor; - _
Ne vuol contra de lù ſorte infelice a . ñ . _
- - T tt 2. Wei
”6 KEN-TO" SET
AelMecenate , alîhora è ſingular ,. -
Che ſpende l’joroa; prode lañvirtù...
La vera nobiltà-conſiſte più; -— ~ _
Che in alba-coſa5in l’ato del donare.,
De ph‘rghe xè vn Atchanzolo-Michlel ,i r3
Generoſo Campion eheeon-laſpada: _ 7
De l’ebquenza èſempre alaparada,.
kr ſin
Amigo
ſtovaloroſoin
incomparabile
la Pitura.
,e fede]
'tv-A

Diſcore , e diſc vnaraſon —, che è ver-a5;


E aſcolto el ſo' diſcorſo -volentiera :. ‘
Perche xè’l ſoî parlar deſta natura .;
Ognî'vn fenz’c queſt’arte con ingano ,.
E ſtudia a far ſtraueder le perſone 2'. .
Stimo le ſo’ ſineion per bele,.e bone-5, _
Mirno digo che’l ſia ne malñ, ue dano..
Digo ben queſto , che per quel ,ehe vaL ì
Elmio debel talento , hòper conſienzañ.
D'induſtríarme con-la diligenza ,
Azimitar, più che poſſo el natural ..
So' ben che in la Pitura. ſe reſerua.
Mile ſente aparenze artiſicioſe,
I. e qual'ſtimo.perfete,.e pretíoſe :› `
Ma eror no’ fa chila Natura oſieruaL ›
Atalſegno xè zonto ſtra-Pitor ,, 'H'

Che ipiù iatendenti con la borſazauertaz, '


Prodighi ſe reſolue afar proferta
De cambiarcon tant’oro el ſo' valoro- .
Ma chi no’ltvede viuoçttasformà:
Drento vn .pezzo de_ telain lîAlegriaa
xè priuo de ſauer coſa che ſia..
` ,Vn’- ílllſo lùzlduì- eternqvjuerà.,
,I . l.
VE ma .ter-raro:: .m
Se-puo] ben dir che adeſſo l’artificio ' . z.;
Ala Pitura habia ſpiràela vira ;
E ghe habia infiiſa laparte eſäluiſitazz
`~E‘ìben ſenie]elite,e-.]e
e E i cinque ſentimentiqueſtion
co’] giu 'cio . » i z

'Fra Pitura, e Scultura perſaucr'


Chi de lagloria la Palma hà da hauer-;s -
Ne a ſargiudiciovn-'orbo xè. più-bon.
Vegna pur Aráo con cene’oehhevegna ' - 5,.
L’ochiald Gali]eo,che’] piùîlontam
Aueſina a la viſtaz, e fà,che in man
De vegnirl’ínuiſibile ſe inzegna:. r ~ .~
EoChitienſtamaranegia dei colori ?c
Chi godeſt’ eſquiſito curioſo? ' -

C. E] Signor Paulo Sera- generoſo», - ;`


E. gh’ hà dà. incambio vnaébrancada d’ori²- -
Ec. Se digo mi, chel’aquacore al Mac ñ - *z
E che quel'v cervo de Pitura è’] porto :- -
Doue ogni virtuoſo ha. gran conforto ,,
Come l’è zonto là…- de repoſsar a - - 3ñ
lL’Iluſtriſsimo Lando che d’Auguſto … ,ñ …z
-Comedelnome d²Aguſtin xè degno, - '
E ode ra] ſelicità—d’inzegnoe -
C ein Poeſial’èvn altro Teſtigiuſto _.
Che ſc'riuendo vna letera-miſiua- ~ i;
Stil,forma;erudicion,-fi-aſe, econeeto
Inam‘ora el'letor z; sr‘chein eſetoñ b
Eltiol’lapalma a qualñſe ſia, che ſin-ina:.- ‘ z'
A dopia eternità gh’aure leporteñ , g 2-,
Famoſa pena-,e celebre penel‘o ,- _ - - -.
Mercè del proprio intendimento belo»` ` 2 *
EdelPìtor vche de retratlohjì ſone..
**il ` Do
"5” VENTO .:ETIM o;
'Depento vù "l‘vedè: ma a confeſsarla ,- ' - . ".7
Come lù par,l’è carne , vita , emoto .
La vede quel, che tar ſapia, ’l Beloto ;
Vedè’l ſoriſo‘,e ve auisè che’l parla .
Si me baſtaſse l’animo a deſcriuer -._. ; ~ ; a ñ .. i *f
Vn’altro, che reſpira ſu la tela, - ’;‘
Diria, che 'l vino' no’tienla candela 2 i. ‘_› ~~
_. Al fentoñt perche queſto hà più da viuer . ’ '
O' come natural, come ben tato! . 3' , gg
Come s’acorda la Natura,el’Artel "
Come l'è ſingular in ognipartel - -
fl Bernos è’l ſento, e vino xè 'lretrato . .ani
"Aiello naſse dalgenío , e ſimpatia '.
Che’l Pitor tien co' ſto cordial amigo ,
Col dir : _ſta volta fuſto quadro el lígo :
i Baſta
Perche’morte
a dir che e] de
Belotoè
quà no’l
demena
la claſse
via. x
Del Foraboſèo , Sol, che chiaro ſplende -
Inmortalmente, come ogn’vn cornprende-²~~
'L’hà hauù quel- late fina da le ſaſse . .
-Ma che è la Ieza quel che ’l Nicolini ,‘ E….
Frate de San Baſtian, cusì ecelente,
Ha ſcrito in laude’ſoa , che mi ſon niente t _ -'
Perche lù‘del non pluspaſsai confini. n-. n. ,
No sò comela ſia' ſi dal Beloto - r, 'v' -. .
Habia hauudo el ſcritorlume , sì chiaro ,
O ſe dal Nicolini, homo si raro; - , :.
Habiael Pitor cauà ſta gratia al loto .
Ec. Queſto xè quel, che zioga de ſutilo :a *
(Deſio-xè quel,~che parte ogni cauelo: ñ
Bello-xè quelo,*che colſo’ìpenelo .
_ A Aogniradenteſpadaagnzza-elfilo.;` -
De
VENTO; 'SB TIZ-li); ‘ "x ;tg-?z
De Franceſco Maſei, quei chea Vicenza. ſi . ` z {aj-gf"
Splendor acreièeconle
Perraſon ſo? virtù: ,., -‘ ;f ' ~ . -~ ì i ‘
giuſta debodirdelù *'
Che l’è Pitor-“de tuta inreligenza . '
Pitor nò da Pigmei, ma da ziganti :
Miſtro, che in quatro ſole penelae .
Fà, che ogn’vn regna le cegíe inarcae‘;
Manieron cheſtupír fà tuti quanti.
Lè vn Fiume", le vn Torente, le vn gran Mar ,
Che rende peſce groſso, eſturioni .
Infin tutii altri peſci no* xè boni . '
De poderii: con lù parangonar ,
O’ Pitor , che dauanti con prontezza ‘
Se mete vna gran tela , e là preciſo
- Tuto ve rapreſenta el Paradiſo . -
Nòî fù mai viſta la mazor franchezza l , ,
Doue ſe vede ſcurzi in poſiture ,
Che la gran maſsa cusì ben Concetta ,
Che ogn’vn le guarda con la boca auerta ,
Per quela agiuſtatczza de meſure .
Vele xè marauegie al’eſquiſito
De figure ſtupende a centenera ,
Ne credo che ſe ſala a dir, micra;
Dopiovalor , per eſſer de ſofito .
oneſti xè fondamenti cusì ſtabili,
Che baſta a dir , che i poza al Ciel lagloria:
Turi diſe cusi quei, che l’iſtoria -
Vede; in la bela Geſia dè Incurabili . _ .
Sto Virtuoſo giera e] Confalon
De Vicenza;anzi el fior, la pianta , el fruto
La ſo’con-ſolation , el ſo' coſtruto , ~ .ñ.
El predilcto de tal profeſsion . 5 . .ñ - -
'Ma
;za *z ?zan-zio. u: ?Il-MON
Maadelſoſedeſpieralaciràh "v . ‘ **217i aſl
Batendo man a ..man , coldrr: oima'! ;,- ,
Pollo ben dir
A Padoatr xè che ti m’hà
andà, abandonà. .- i n
caro Maferè

E l’afiita Vicenza , e mal contenta ,


'Perhauer perſo l’vnico 'Pitor ,
Diſc, Mapelli-ion, tuta dolor :
Bachigion pianzí, ſe ride la Brenta . ,
Ec- No ghe coſa, che dagapiùeorrnento
(manto priuireſtar de la virtù :
No’ he xè coſa ,che delpiaſa più:
Ma c il’hà in ſo' balia, viue contento.
C. Don Erman xè Pitor , che molto val;
Don Ermî
Stroifi .
E] ſo’ pene] denota el gran valor .
L’è tuto vigoría; l’è tutocuor:
Le lo’ figure è più che natural.
Per dir el vero le primelicion
El l’hebe daquel Srrozza Genoeſe ,
E de tal ſorte uel ſo' ſar lù preſe ,
Che ’l meteua isbiglio, e confuſion .
Perche ſe lù formaua qualche iſtoria ,
Del Precctor l’vrtaua in la maniera;
E tuti ghe diſeua a bona ciera ,
Che al Strozzaconuegniua quela gloria.
Doue chè molte volte ſe inganaua ’
Sri deletanti , che ſe' no' i vedeva
operar l’vn , el'altro , no’ i ſaueua
De chi ſuſse .quei quadri,e zauariaua .
Ma ne pur ſe inganaua i deletanri,
Ma quei Pitori ancora, che ſenochi
No’ ſe ghe vende , ctien auerti i ochi
El sò ben m1 , che ghe n'è tanti, e tanti .
` No'
nam-annua: M".
‘ No’ghèdadubitar,checlgèbèdcquelí ñ~
Che crede hauer del Srrozzatal pitura_ 5^ _ ; .
Che "è dfiDon Ema" è 7_* ' .: '.
Tanto ben l’inga‘naua eo' ì‘penelí . ñ; n z, ~
> ln firma , come quel,che haueua (altri Ì_ t z~ _ñ . ‘ `z
Spiriti, e enenoſiin l’operar , . i ., ì ,,
Ellème ealaſorte,perſchiuar _ A v
Dubij ſe foſſe \oele,coſe.,ò d'altri. .- . 5 u; :,
E diſſe: voirformarvna maniera, ~ _, ,L z… ‘ _ ‘ a _
Che ſia de miocarato certamente , . ‘ _ `
E,7.à chehò-ſt‘opínion fiſa ,in la mente' ,`
V0i laſsar quela ſtrada ſoreſtíera . . f
E vogio ſeguitar quele` pcdate , , , 'L‘zñ ,' '1 ›,
Che xòvere, inſalibile ,e ſegure, : 7 , z., ' z
E
Come
che ſeſediſe;
vede alfinche
defato,eade
tutiiure,
è grate ì = ; :z
,' ,i

Perche (per dir el vero) ſon ſtà vn pezzo


Orbo in quelì’arte per i documenti
De iforeſtieri , ei ſo’ predicamenti :
Ma vogio (co ſediſe) mudar vezzo .
L’hà viſto Roma , e andando a quel viazo ,
El tochè Mantoa, Parma, e andè a Bologna,
A Modena,eaFiorenza: che biſogna_ -
Far cusì 5 chi vuol far del bon el ſazo .
Perche ſe troua certi foreſtieri , ~l :
Che da paſsion procura d’incantar _ N
Lazente ,con el dir: biſogna andar, . '
Chi vuol veder de l'arte i caſi veri.
oneſto in fin volſe ſta ſatisſacion
De oſseruar la dotrina foreſtiera,
Per farla diſtintion qual ſiala vera, '
Senza parcialirà , ſenza paſsion z
Vuu’ ` ln
Ju., ZEN rp .SET-.IMO
In ſima d’hauer viſto el referiſie
El belo, che pertuto ſe puol veder z
Doue -elconfeffi che biſogna creder,
Che dequele virtù lù ſe ſtupiſte .
Ma, che è ben vero , chela preminenza
De la Pitura certo xè in Venecia ,
E che i noſtri Pitonipiù l’aprecia v
Che quà ghe 'Monte de l’inveſigenza.
Che in quei ghè vaoperat-'molto ſtudioſo ,
E che a l’imitarioni è tuti intenti _ :i
De quele-ſtatue,e dequei ſentimenti;
Doue i ſtà ſuquel onto rigoroſo .
Ma' che ſti noſtri hà ` to vn Soauanti ,
E che ſempre‘i hà cei-cà ' e dar motiuo,
Col ſar parer ogni ato più , che viuo, ,
Con quei ſo' chiari ,ſcuri releuanti .
E pò quandoc‘he ?l penſaal gran Tician ,
Che ha ſato carne viua , eviuo ogn’ato
El reſta( coſe diſc) ſtupeſato :
_ Perche certoniſſun puol darghe man .
Sr-chè
Per-guida, perErman
timon,pe’r
per calamita
tramontana
,

Tician, el Tentoreto; e con ſta mana


Le ſo’ figure ſe mantien in vita .
E quei, che de Pitura fà racolta › -
A ſto Pitordà‘ſempre la ſo' parte :
Perche ’l puol ſtar trai primi de queſt’arte;
Studiando ſempre con premura molta-ì ~'
Tal chè ſto Virtuoſo hà cambia
Vela moneda baffi ſoreſtiera
ln tant’oro de Ceca, de maniera
, añ Che 'l cechin trabucante l’h-.ì ſtampà .
Ec. Eh*
VENTO ;BIT-MU. n 51,1.
Ec. Eh' Don Erman xè vn’anima de Dio l v
L’ hà renontià i peneii ,ela Pitura ,
E d’ ariuar al Ciel l’hà gran premura 5
L’hà laſsù el Mondo, e tutoe} reſto in drio.
C. Stefano Pauluzzi è bon Pitor, - , - , ’ ; ,
E calca el trozodela bona ſtrada . ` ha”
Pauluzzi .
A chi è intendente- eI ſo’ valor agrada ,
E i ib peneli merita ogni honor .
Se ’l forma vn nudo ,l'è decame, e viuo; .
Se ’l teſse vn pano, l'è delana, o ièda .
La ſe aſieguracerto, e la me creda ,
Che l'è de più de quel che,ghedeſcriuo.
Si el forma qualche graue ,o degna iſtoria, ,-_
El rapreſentael caſo là euidente ,_
Ogni particolar , ogni acidente :
Si chè xè 'l ſo' opcrar degno de gloria.
Ma tra le bele coſe in San Cancian,
Chriſto bambin,ín brazzo de Maria, ` ,.
Con Anzoli , e con Santi in compagnia \" , , ..-
Moſtra ei valor de la ſo'franca man . _x
D’vn impaſto carnoſo , e tenerezza , , -.
Che <Sco’ diſe i Poeti) rioſe, e late -ñ z
Se ve einquelecame.òco’benſate!. ‘
No ſe puol veder Ia mazor Maghezzaç - '
In lù no’ghè ambition, nel vmor pet-ante ;V
Ne ’I pretende de più del ſo' ſauer:`~ ,
Del giuſto elſe contenta, e del douer.
In verità che lîè, tuto galante.
Ec. Segue de la virtù la tramontana
El Panhrzzi,etrata, e naſse ben
Le inſio dal verooriginario ſen
De la citadinanza _venetiana -
ì Vuu 2.
Queſti
52.4 VENÃT’OTEÎYÌMULÌ
Weſtiè del ſangue; queſti è’dçlaflçäg; v; ;z t.
Queſti xè i conſegieri titoladi z . .
Ogn’vn de queſti aſsende a l ſom! gradi,- ’
Per eſser de l’autentica ſamegta . .- e .
C. (Del Giacomo Mafei, muſico eſperto ,
Giacomo Vnilsc al gorgizar del ſo’ bel canto
Maſei .
Armonia pitoreſca ,e in vn dà vanto
A la Pitura , al muſico concerto .
l paſsazi , i reſpiri, i bei concenti
Xè ſradelí zur ai con i peneli , ~
E a piene vele el e volar vaſseli ,
E muſico, e Pitor l'anima ai venti .
Se in _alto Martal voltael veconduſe, ` - ,
Vedè’l vento che ruza, e la tempeſta; ~
EalzarſtizzoſoelMarl’ondoſaa'efia,
i Binſiemed’armonia cantarleMuſe; * ,4
Se’lvc moſtra _vaſseli ſttepitoſi a.: ,LL-:i _ . .ri
'\. Preci itarinñìlepiofonde'arene, ‘:› rl 12:44:_
e Partr queiv'entiſentirleserene, «mi ~,- -
i
Che ve rapiſsacontrili vezzòſin .rZ›-.~,’--
Perche con l’armonia‘purgada,ebona, › e! -".‘* '- -
ECo’ltrato veloce del' enelo 2;) :12! '
L’inalza Ia'Pitu’ra finaa Cielo ,1:7 ' -Î.. :mv *2 :
*Etiol al Rè de iìvent‘ilacoronas? ; l *Lo-,>1 c} c' 'l
Tienteinbon ìo Mafei,cltretimeparfl...&A;xv :ñrz -L-Î r;
Vn zigante ,- che abaſſa Vna Montagna 'ñ' "P'
Col redurl‘a a pè pianraſa in campagna i ‘
E,chetipiantilecoloneinMar- 2c' ' z' ;.2
Do' cordiali amiſi certo ,certo :A r a? r; ,o :ós '
. No’voilaſiardabandffipercheaponto p. .
I e; valoroſi,_quando kazzo el conto , i -
E1 ſo peneli in Karte è bon concerto.
h’ Vn
_ VENTO' SETI-MO.- 525,
Vn Zuane Dimo quel-gran galant’homo
Valoroſo Pitor, brauo -intendente .
Bcon la ſpada ſchrimiador valente ,
De verità compagno, e nò de Momo;
Merita veramente anche lù ſtar
In ſila co’ i Pitori, e in conciſtoro ,
Perche l’è nero è puro come la'oro
Doue ognilaude ben ſe ghe puol dar . iau
Lù depenze con guſto, e fà facende, .
E ſerue a chi comanda con amor.
lnfin l’è da ſtimar brauo Pitor,
Perchele- vere maſsíme lù intende.
Ghè Zambatiſta Roſsí , che deriua
Da quela Caſa Varotari degna ,
Doue el' militaſoto a _ uela inſegna ,
Che inſegna aponto a ar Pitura viua .
L’è valoroſo certo , e tal maniera
L’imíta, e ſegue, e ben ſe ghe au’eſina ,
Perche el' ſo’ genio a quel bel far incline ,
Che in l'arte certo l’èla ſtrada vera .
Weſto anche lù xè bon de far retrati ,
Opere per le Chieſe , e per le caſe
Che a molti dà dileto , e a tuti piaſe ,
E ogn’vn ſtimai ſoî quadri per ben fati .
Ma vn’altra gran Ma’trona , e molto Chiara _ 3,. m.
Non intendo laſſar miga da banda; . cui:: v'a
(Aiela, chÎogn—i Pitor de 'fama granda , gf‘idäî’*
Al ſo' penel no’. poderia dar tara… ` n… Aldi_
Zentil , e virtuoſa intuti itrati 5. i . “d” '
Sorela per natura, e per inzegno‘ 4 _,;
De quel granî Aleſſandro, homo n degno , x
Vnica (ſe puoldírlo) infar terrari, . . . _ .ñ.
Ela
526 .VE-N710 S'EÌ’llMOzx ~
Ela ſtà ſempre apreſſo al-ìlmperante
Noſtra regia Pitnra-veneriana- .
Ela è dileta a quela Dea ſorana,
E r che’l primo honor l’había tra tante.
E la erue Ia regia Maeſtà `
Per ſecretaria , e vera confidente ,
E gh' aure iſo' penſieri , e la ſo' mente
La Dea con pura ,eſchiera ingenuità .
O* chiara veramente,e viua fonte .
Doue puo] benſpechiarſe e] ſo'bel viſi) ,
De ſi medemo inamorzì ' , '
- E goder chiaro elSo] del ſo* bel fronte .
Ma zà che ſta Pitrice ,. tutahonor
Eſercita queſt* atte inperfetíon;
Non hò da perder certo l’ocaſion
De alcune Damigeledevalor.
Le poſſo ben chiamar lucide ſtelc ,.
CheCielde
Dc] reſplende cusi , ,come
la Pitura purMuſe,
o nioue [uſe
In Parnalb lenioue almeſorele .
Lucia azz. Soto l’inſegna de ſta valor-oſa
:a dcr Scali Ecelente Pitrice ,anzi eſquiſita , g
gere .
Vna ghe xè che la maniera imita
De Caſa Varotari glorioſa;—
Laſſo da banda ogn’alrra qualità ,
Che la rende mirabile a gran ſegni :
Ma queſtodigo , ben che de ſt’inzegni
Chiari ſenza altro ghe ne nafierà .
Eperche ’l nome da loſe deriua, .
Luci da come ’l Sol ,,ereſplîendente
La re nde el ſo' talento dopiameme ,
,E la ſ0 gloriaſaràiempre viua .
VENTO JETlWQL *52:7
Ma deriuar pur vedo vn’ altra ancora ~ _.
`Luſe da ſto gran lnme'V-arotari, TMW!
E quei peneli hà colpicusì.rari ì
Che la Pim-a egregiamente honora .
Stago per dirghcrioſa ſenza ſpina: .
Perche l'è ſenza TARA,e n gran BOTA q
OVerzene in Pitura moltodota! .
L’è vna-veracandeîla‘CATARlNA .
Anzi nò: l'è vna la da d’arzento , - ; .Î
Che drento ſplen , elucidohà l'eſterno;
E quel ſtupin , che viuaà ineterno
No’puol {moi-zar mai reſolodevento .
Corer quatro ſoreleinſu la ſtrada
Vedo dela virtù degne,e modeſte: Pie _dell
Da vn troncoie deriuatute iqueſte, Rm" '
El qua] da Rè principiala ca ada.
L’vna poſsiede el nomesì famoſo i
Dela caſta`R-omana,egran matrona, (3'333:
Che aÎ’honor co‘l-pugn‘ai zonlècorona: . dc Dame!
Aoſta honor . ’i Vandich .
L'altra-e quela gueriera in la Pinna, ñ
Che la Tigre ſul’elmo hà perinſegnat &TZ-i:
L’hà però de Clorinda aſta più degna, :3131?:
Che vuol dir vn pene] , tuto brauura .
A ſta, che hà tal virtù che xè baſtante
D’ vnir inſieme eſerciti infiniti .
Baſta a dir: l'è vn pene] , che gran confliti
Moſtra in Pitura,eguere, ciſtorietante. .
Nometolto dal’ Ciel, l’altra poſsiede; Anzelica.
O pur da chi fè perder'elceruelo
A Orlando: e però queſta col penelo
Fà impazzírchi le degne opere vede. L
’ a
-Îyzs VÉNTo-sETIMo-.j
La quarta tiol da l'ano el nome giuſto; . ,j ñ. * 3.
Eſicomequelziroxè perſero, - » ‘= ~, _457 -_-_
Cusi co’l ſo’ penelqueſta in efeto . ~
Dà nome; eſtato a ~la virtù robuſta. * ‘ j.
Vna Fiama zentii me vien in mente , ñ ' .
Flaminia
ſorda del Che de' virtù reſcalda , eacendei cuori;
Ttiuz . Lumizando le tele co' i colori ,. 1 i . v ñ . 1
In muodo che' l’ ſo* ſar xèñreſplendente., b j 5 z
Fiama luſente , vaga , ſchiera , e pura; . .-_, .. 2 -.
Fiama, che ſcalda sî ’, ma non ofende 5» -
Fiama che la virtù più chiara rende ;
FIAma , che MINlA d'oro la Pitura .
Paulina de Seneca conſorte , i - ñ ñ
i",
De ſede incomparabile , e amiranda, .ñ - -
Fù veramente-generoſa , e granda,
Che del Mario vole'ua ſar la morte . - g
Ma vn altra PAVLINA co’l’ penelo ‘, `
- Paolina
Cit-Audi. -
Mete el ſimgue in le vene a le figure,
E viue fà parer' le ſo’ pirate . ñ. a, q
Certo anca queſta è GRANDA ehà gran ceruelo.
Dot-ore:
" AK'. a
Vn altra hà D’ ORO el nome , e hà gran talenti 5 à
E in ſede, e inoro A PONTO fà ſtupori
Con l'ago, come i celebri Pitori
Co’l pene] : ma più vaghí , e diligenti . .
ln verità (mi digo el parer mio) a ; , ,
In ſto genere certo no’ l’hà par e; .
Perche in tal forme ſauer imitar~
Natura agran 'raſon . l’è vn DON de Dio .
Ec. De la Signora Chiara veramente -
Sò ben che ſenza par xè la virtù:
Ma predicar de ſt’alrre certo più
_ I Non hòſentio ſtequalità ecelente.
'Me
z - :VE NTñDF-S’ÎTÎNMO. ”9 -
i ' Mc hauè da fauorir de farme veder Î .: Î " \

-
,'1"
.1
“'

_.~

z D’ogn’vna 'd’eſſe qualche zentilezza; i . ñ


C.Che
De in
piùverità gheche
de quel, nehò
digovna
clagran
hà-davaghezza
creder . . `

Ghè vn altra, che dal Mar ha tiolt’o el nome,


Che nauega ſto mar dela Pitura ‘
Con tanta garbatezza,e pulitura --ì
Che al Biondo Dio la puol retrarle chiome .' *i
, 'a
Ma la mia mente mai ſe rende ſatia z _L
In nominar de queſta vna ſorela , . . ’.
Che depenze
In verità che lacon
xè l'ago ancora ela . ’,-
tuta GRATIA . U - . ìs' `
'Ghe díeffer vinticinque altri Pitori , A ‘. - ' Î
— Che in ſta nobil maniera moltoval ,
. \ E ſenza hauer dauanti el natural,
Isà ſar' de bei quadriancora lori;
E molte degne piante creſse ognora ,
Che buta fiori , e fruti d'ogni banda :
Doue _ſe viue con ſperanza'granda ' ~ `
De ſar vn gran racolto preſto ancora . › ~ ' i
Ma,
Che
perveramente
leuarghe ell’abondanza
tedio per ſtoſtufa
.zorno
, , -. 'l ñ i
L - _E letrope viuande fà la muſa , A ' '
L’aſſemole (la prego) a vn’altraforno .
Ec. Me ne contentozmá no' xè 'l douer?
A nominar
Che diuerſi
è foreſtieri valoroſi
sì ma glorioſi, , l .. '. ì
E in pitura poſsiede gran ſauer .* ' J ‘ è _p x
C. eſta è ſegura ;debo ſario _certo , ›' ’ -.Î '
er ſeruir vo’ Ecelenza e quei Signori , ‘
Che xè tuti virtù, tuti ſplendori Î- ›
Con l’intcrnoclel-cum, co’l petoauerto . i ñ'
,z ,3 3. Xxx EC. Pe
?zo VENTOÎJ‘BÎÈM! 0.
Vegnì
.EC. Però ala prima
ſentì: al-ſugo,eala
nominèpuooo, ebonſofia-ein":
5. . r r 'w ~ -'ñ zF- Î
0*"

No’me mete dauanti carne z.


Deſpoflefleued’ogníadtrlatíón; :
C. Cerro de queſti, chela ſentirà , _ i
Ogn’vn offerua, e amica ſtamaniera;
Stimandola la bona; anzi la vera,
Eogn’vndclorítal 's’hà de’chiarà ‘.
Serue gran quantità de coneſani - fl, .
L’ecelſa
E ogn’vnonoſtra
el tribuiſea
imper'nlgran
Pitura
ventura
,

L’eſſer ſoto a i preceti Venetiani .7 .‘i.‘ iz' .`


Tutocompitocertoxè’lLudrqſe

Pim m_ Piero Ríchi; benrico de valor ,’ `


chi Lucho— Con ornamentncherendefiupor,
ſe- Ardente,pronto,e preſto in le {bìimpreſe
Sugeto moltodegno, e valoroſo;
Pitor naſſuo Pitor per la . franchezza
A ogio,e a freſco, con tanta freſizhezza, .
L’èChe ’l ſo'
Pitor caratoxè maranegioſo
rdſoluto,eſenza ſtenta, . ~J i'
‘i
1.
Patron del ſoîoperar, delſo’ penelo; ì
L’hà in teſta vn gran giudicio , e vn gran cetuelo ,
E ogn’opera che’l fà tuti contenta.
No’ghexèſtudio;no’ghèdeletante, i, ; .
Che no’ vogia qualcoſa de ſo’ man , '
L’el'alta molto ej- trato Venetian .
L’è de maniera nobile , e galante .
E ancora lù coneore inl’opinion
De molti Virtuoſi (come hò dito)
E diſe:
Se haucria ſato più pnofito,
ſuffeſtàa‘Vcnetíaacjoxſicion, _ ‘ 'i i ’.

E10
VENTO-…257717405 15!;
Elo è modeſto, no’ſe puol dir più: . ’
Ma chi no’l ſa? chi ſtudia a impizzolirſe i
Con la modeſtia, vien anche a ingrandirle ,
F. a inalzarſe d’ogn’ora affae più in sù .
Sto Pitor più veloce d’vna ſrezza‘
Con gran facilità , con gran talento
E corſo quà , e là come fà 'l vento
A adornar la_ Cità con gran preſtezza ñ
Doue ſe vede in publica, e in priuaco
El caratere fianco del penelo ,
E che con l'aſta l’infilza l’anelo
De la Virtü co’l ſar ,del ſo" carato .
MaPaſſa
chi inelSan Zanipolo
ſecondo hà guſtoa veder'
Inclauſtro,ecorae ,
vaga, ; ſiſ i n

Che *l vederà maniera cusi vaga ,


Che l'è ?traſi impuſsibile da creder .
Ghè diuer rmiracoli del Santo'
Domenego , che in Ciel xè glorioſo ,
E tra i mortali sì' miracoloſo, r 1 - 5'.
Che l’ porta trà i Beati eſtremo vanto .
Ma trà le altre ghe xè vna batagia
De ſoldadi a caualo oche guerieri l
No’ fà tanto ſrac’aſſo i viui, e i veri .
O chefiiria i oche ardir ~, o che sbaragia l .
Lì si chela brauuraè al viuo eſpteſsa i ›. . ~. ‘.
Ben Rico ſe puol dirghe a ſtofPitor , ’ - -
De generoſità de gran valor .
Se vede ben chel’è ſtà vn pezzo a Breſsa @A
Ma quelabelajdem—chede Maria i
Rapreſenta el reti-.ato formalmente .
Doue el diuin alberga in quela-mente
A no lodarlatorto ghe faria . l v . ñ
È Xx x 2 Per-f
5 z 2-3': PEN TD "JET 1M &Lì
, Perche ſoto le forme più modeſte - ñ 'ñ '
Giesù bambirrcon Sant’lſepo inſieme: ' ~ 1' ì '
Vedemo vnide ,come tante geme - "
La purirà, la Trinità tereſte .
Dolciſsimo Compare Dominoni ,
Godè pur ſta Pitura , e habiela a cara , -
Che l’è vna zogia , ſenza vn neo de tara.
Sè Carlo, e a Carlo và ſti parangoni- .
Ec.‘L’è pronto sì: difficultà no'l ſtima :
L’è preſto come el vento in l’operar .
In tun zorno l’è bon più lù de far
Che no’ fa quatro , oſie de quei de cima a
N. o!, R C. Ghè Nicolò‘Renieri , homo garbato , *. -
.5.; _° ° Che quaſi in corte no’ l’hà parangon ,' ~
Per eſſer tuto gratia-,e tuto ation , `. *
Che’l merita eſier Principe d’vn ſtato. ’
L’imita la Natura, con tal arte ,
Che ogni figura ſoa par cusi viua
(Sia modeſta, ſia graue, oſia laſsiua)
Che’l viuo
E perle ſo` ſupera
virtù xè invalor
de gran ogni', parte; .. ì.- z
Ghe vien comeſſe gratie deſta ſorte, -ì
Che ſpcſlo ol vaga in queſta , ein quela cone' ,
Per retrar qualche Principe , eSignor .
Con recompenſè de gran qualità . i
De Colane, Medagie , con-l’iſteſio iî `‘
lmpronto de quei Principi, e benſpeſso
I ghe dà i drapi d'oro che’l retrà .
(Detti xè honori ; queſte è pompe grande x ‘.
Veſtirla ſo: virtù con habitoni
_ De Principi , che far ghe vuol- quei doni 5
E ghe ne abonda da tute le bande .- -
VENZ'QTETI‘JMQ.L JJ!
La Caſa del Renieri è vn conciſtoro ,- -_ , .~ ~. - 1 o
Doue ſe vede i‘ Principi retrati .l’- ' -

De tuto el Mondo , da le ſo’ fari z


'L’ë vna Regia formal d’alto-decoro . » z
Ec. O’ el Renieri è de cimael’è galantei ~ ,
Oltrael ſar vaghi quadri ,e bei-retrati , .
L’hà bei caualereſchi . e'degni trati ,
Da farfe- ſchiauo ogni cuor deletante.
C. Daniel Vandich è molto da ſtimar:
Parla più el ſh' penel , che la mia pena .. ,z ,l
El ſo’ inzegno poſsiede Vna gran lena ,` ,z j - ~ ,TEL-fl
ln tuto quel, che puol Piturafar . ~
La creda pur che l’è ſtímàsda tuti ,,
Per far in general-de tuto ben: ,
De giudicio,evalorl’è certo ien; i '_ ſi
L’è vn alboro che fà de boni iiuti . .;. ; ' 3
SeIſtorie
volemodegnamente
retrati, el li el
ſàviui
rapreſienta
:- z .

’ L'opera a freſcoſenzaalcunaſtenta:
L’atiza conbeliſsimimot’iui. _
Dio] a iſo’ Amiſi, e acuti i deletanti ;
Perche da ſtaCità lu xè partio:
Ma perche da Fortunael xè gradio,
Fà che i ſe quieta, e godatuti quanti . `_
Però in Venetia ghe xècoſe tal o
Del ſo' valor, che xè de gran conforto :
E tra le altrea la Madonaa l'Orto,
Ghe xè vna Pala, che vn teſoro val.
Co’digo; adeſso con ſo’ gran ſplendor
- El‘ſerue quel’Altezza ſingular
De Mantoa :là l'è intentoal’operar, ~
_. Per quel Eroe-,degno d’eterno honor. , .
5” VENTO: alarm-ro.;
Che‘non oſtanteel reLer del ſo’ Stato,
L'hà vn genio cusl grando ala Pitura ,
Che d’haueri " celebri el procura
lèitori ;e de ſo man far ualche trato .
O’ virtù trà le altre la più egna
Zà che la man,che’l ſcetroimpugna,ereze,
De laſsarlo tal volta ancheel ſeelezze ,x
E in ſo’liogo el* penel tegnrr no'ſdegnat
0' Daniel, de ſo’ Altezza el predileto ,
Che con l’architetura, oltraei penelo, .
Merce l’inzegno,chetedona elCielo; - `
Ti è dei Palazzi , e ſabriche el preſero .-`
Vandich el poſto è in t' vna gran altezza l
E in man toa (ſe puol dir) xè la Fortuna .
No' me poſto tegnir de dirtene vna z
Reſta è la baie de la to" vechiezza .
Ec. Senz’ altro che ’l Vandich , mercè al ſo'inzegno5
El merita ogni premio , e recompenſa .
Orsù via pur , che l’hà vna gratia immenſa .
El puol dir: sò co’ ſtago, e ſon` a' ſegno.
RMN C. GioſefEnzoghe 'l dago,.in verità ,
:o , Per capricioſo , e per Pitor bizaro;
A tuti i beli inzegni acero , e caro;
Ne ghe nè vn’altro in tuta ſta Cità .
El forma legiadrete figurine,
Con gratia tal, chequaſila Natura
Inuidia in certa parte ogni figura :
Le xè tanti rubini , eperle ſine .
g ‘ L'opera ſtrauaganze , e bizarie
De chimere, de moſtri , e d’animali, ~
De beſtie , de baltreſche,e coſe tali
Trasformae, reformae da teſta a pie .
chi
rem-marmo: V m_
Chi cerca per ponente ,_e per lei-tante _
… Aſtrologhi, Stn’gonne Negrowanu ,
Se ive sà ſar ſtrauoder per-incanti,
Come ſtoinzegno,muora vn’ Elefante. ' " `
E pò l’hàda ſauer chelù xè bon i
De ſar in grando coſe-ſingular , '
Chepuo] co’i virtuoſiſtar a] par;
Ata] che lù xè ſauro, emarangon .
Anzi che adeſſo la hutà da banda .
E] pene] da le cabale,e ,
Per fara] natural le coſe vere , ,
Congranñbrauura , econ viueua granda;
Depiù’l’è Caualier dal ſpirondìoro, -z- :
Pato aRoma da Papa Vrban Otauo , ²
Per-eſſer valoroſo, ñeinzegno brano ,
Pien d’honoreuolezza, ededecoro .
La Caſa generoſa , Bragadina , _
Che ſplende comeel So] oh’flro , e ſupremo,
De] moderno operar godein eſtremo, [ñ

Ea i Pitori viuenti el g'enioinclina . '


E per queſto con gara ogni-Pinot _
Aplica el ſ0' ſauer , e ’] ſo’talerto; q
E ſeruendo xè ogn’vn cusì contento. q -
Ch ’al]àe iù de] penelo, operaie] cuor- ~ ‘
Và Gioſe Enzo hà fato vnbelcapricio, i t
Eſempio curioſo de virtù,
Cheſeruea la ſtudioſa zouentù , ñ
Perſtar in vigilanza co’lgiudicio . .A
Palade ſtraca dal tropo operar
A pena ſera vn ochio per repoſſo ,
Che le ſantaſme ghe xè tute-adoſſo ,
E le chimere .ſcomenza a regnar .
Eſi
3,5 Vauro: r azz-um:
E ſiride, e fà chiaſoogni mandi-again, i: z t .e ;14)
Sbefandolavirtù,cheècusìnobile,3-‘ ,. ;- -. ._
Pereſserlàdalſonofatainmobilet ›
Che co"dormela-Gataiſorzibagolaz.- - `~
Inveroſtagroteſcaèſipiaſeuole,~_-- ~ ‘ _ -z
Chela meincita-al grizzolopoetico: ›- - ..z -s
Doue anca mi co’iſdruzzoli frenetico: ,_ ,
Ma 'l far quà ponto fermoè più . ‘ _.
Be. Cognoſàol’Enzo :rl’e *l più capricioib . ñ . -- *3
(No ſia tiolto a niſsunquel,che ghe toca) b , z
Chefazgzaco’ipenei che vuſt‘u _bocaè ._ ".
L’è almazor ſegno.acuto,eſpir_itoſo. ; ..i 2
_ C.0 uanto è valoroſo Antonio Trrua, ,. u . ;1
TRY?” p uelo che al ſo' pene! l'îiſtelèa Fanta '_ ~~ e— › Î
Che imperia l’ale,econ la trombaelchiama É
Vero Pitordela pitura viua. , 2
Triua , che in trè maniere và a ligando ._ - - j
L’atîte con-la' Naturali pulito, . ~ - È,
Con inuention ,deſsegno,c colorito , ~- -r i
Che 'l fà ſtupirogn’vn de quandozzin quando
Raro penelo, e fortunai colori, › .- o -3 z; 'I
Che Autuno, Primauera, ernezo Iſtae ~ i i
No’ puol ſtar ſaldi a queleñpenelae , _
Co’ i fruti,con le ſpighe,econ i fiori. , i " ` x
Ma vedemocon l’ochio del penſier .. ‘ ~~z I
A Sant’Anzolo in ſcuola la Noncìada , `
Da ſto degno pene] si benforinada, . ñ
Che de lodarla certo xè ’l douer . . ;.- ,, i
~ L’Anzolo del Signor , tuto celeſte : ' -l
Fà da parte de Dio l’ambaſsaria ;, , .
A la Verzene, e Madre alma Maria . .‘
_Idee marauegioſe è in quele teſte . ` '
71-: Nm.. SZTIMOI 537}
'ZE-:Erto el reſto xè coriſpondente `
.

In quel , che ſeñrecerca , in quanto al’arte ,


Tanto e] concerto inſieme , quanto a parte: 1- ' ’
Steghe pur a lalargha ., ouero arente t -
Triua xè tuto bel quel che 'hauè- ſato , ‘ ‘ -x j "
Eper ſtupendo,~e raro-ogn’vn' l’aplaude, "
Ma 'l Sant' nronio ſora-tuti hà laude ,-1 '
Che xè al ragaſtaldo in magiſtrato. - . ſia
No me ſtupiſſo perche quelo è 'l Santo - 7
Che miracoli ficontinuamente ‘ ' '
Adridecuoriniù fiſſa-la mente, j_‘. . -
Doueper cauſata] vùhatièſtovamor* z :- ~
O' proteror del’Vniuerſo tuto, - '
E mio ran proteuor particolar ,
Voria e vùzne sò come, parlar, . - z;
Che me aroſsiſso, trema, e reg-no muto;
-O’de verzinitàcandido zio,-r ;3"- .-<- › «tri--La
O‘ ſiama ardente degran'carità- ,` ‘ -- r . r e *ñ - -
Che dal Ciel in le brazze hauè tirà ' -1.: ñ r' .
A conuerzar con vù l’eterno Dio . - '
o* ſtelaluminoſa,chexèguida i. -. `ñ x : ,
Ai trauagíoſo'tranſito mórtal , L . ..r ‘
O' vera ſcorta ,che trama dal mal i ' -. . 'l
Opel che de viuo cuor in vù confida. -
Vedo, che mi da mi ſenzaal ſauor > .`_ *I
De la ſourana voſtra interceièion
De componenti-vedono' ſon bon,~ .
Deme in: agiuto adonque ſto Pitor …- - i. - -: r.
Perche ſe col mio
Al' imagine dirno’
voſtra sò darſorma
, cheè Diuina , ~ i ~ ' x . ' 'ì J

Dirò , che ogn’vn s’acoi’ta , es’aueſina


Al retraro dequel , che è vera norma . .o
, Wflmanmo-.j.
Digo de quel che imaginc ,ſi viua
Ha fatocontant‘arte, ſè,-che quelo
Supliſia al rozo .dircol ſo penelo.,
Digo quel valoroſo Antonio'Irma .
No’ghe xè Caualier-În ſtaCÎta , --
Che noîambiffad’hauerde ſtoîſugeto.
Walchehel quadro , per ſo' gran drleto;
E' l’tien pereſquiſtta rarità» * *
O' Triua veratria, cheamolinelo - … .
Vadagna el ziogoſu’l perfetoquadrol
L’hàvnſtilſiv i ,e vnmuodoſi legiadro, i
Che ognì'vnr obl-igadoal iſo'. penelo .. —‘
Ghe’l
De tuta
dagobrocadecuto
per digniſsímo
carato:
Pitor,
E quel che rende ogn’vnoſtupefato- .ì - , a
Xè che’ldepenze conla mandelcuor; e — ñ '~
Ec. No’ fenimo de corer, çbeſto-;T’riua- ’ * .* -: -. . -
Stantc a la freſcaetà , ſtante al bel ſar, '
E] ſe vuol con Pitura aparentar
Aſcgno chepuochíſsimil’ariua; . -.
23mm_ Clambatiſta Langeti,in verità , - s -Î `
tra Lange— Che l'è vn Pitor, no”digo~rvenetían: ~ -
m' Ma vedoben chel’hà in paſta lezman, . s 1,; -
Per ſarſe citadinde ſta Cità ..; - -- `
L'opera …con bon’arte , e colpi franchi :
L’oſſerua el natural mn gran giudizio: \' ì
In l’atizarl’atendeal bonoficio, ñ~ ._ -
Che i mouimenti ſia vini, .e no' ſtanchi;
L’incîlina al nudo, 'e ſtudiaa .deſpogiar.
Anche 'l giudicio’: perche nudo el reſta
D’ognieror; sì che pò veſtia daſeſta
Virtù ſe veda adorna a campizar..
'f .
ſi- ſi- ì" " ` L'Ado—
VENTQ .SET IMG. ~ *539
L'adora e] Tentorettnc‘diſe queſto: , , _ .
L’è vn Pitor regio,- erl’hà .vn deſſegnoinmenſo :
Perchequandol’oflèrumeeheinlù penſo, i -
El porto in` fronte ,e i-altri ñiñ buto in ceſto . ,
Nò nò (per dir el vero, e ſtar-ſul ſodo) .Ìi‘

Molti Procuratori venerandí . .- - -


Ghetäſar quadri-emaefioh,~. egrandíçr - ,i r
Stimandoafiàe:pel ſar, quel fieſco muodo.;
Ma trà lecoſeheledeſte’autor, …z r -, , _:
Xè corſo (coſedifè) aîvelepiene 3- c., z 5 ,
In man delConte CaſparoTiene ‘ _
Vn’operona‘che rende ſtupor. L i '. 1-;
e Ec.Meritamente: .percheageneroſo z 7.; 3;.; -_ _e
Signord’altolígnazo comequeloz …z z, ;a
Virtù volavelocecoì Penelo, ~, z;~_..-;
Per renderlo piùíluſtreeglorioſo.v -z- ., _
Biſogna benfiavolta chequàſazza ;. -- i _z
Vn tiro da Poeta ,cche le Muſe . ,un . n
Imma-ferme chiarozaflfarmeluſègdçç, - z
Perche
Se voivn’inzegnotenebtoſoye
moſtrar- del biondo DioEuro.; . hf..z;
la ſtrizza, 3
Vogia deſcriner la diuinirà . ,. ‘ i. .:J
D’ApolmDiodelaſerenità, …g zz, , z;
L’è vn voler penetrar ;delàdal muro-L 5 _z- ;x
Orsùilìagiutomeſatàpermeſso ñ …i
Se
E ſenon
mancherò
in tuto,,almanco
miſuplirà in
l'arte
qualche parte'ái ,

De ſto penel, che a lù ’l ghe xè conceſſo. - z


Donca no’ſonpiù
Ne moſtra mitma
Marſia ſto Pitor~
, ſcortegà - _.z r.,
d’Apqlop‘ñ; ,1, z '

Cheadirlaveritàſtoquadro ſolor ;U _- z
Che puo] per ſempre immortalaxl’honor . .z
` Yyy z No
5.40- t. Ì'ENTO .:ETIMO
No ſe puol-figura* con-più? modeſtia
Wei Dio tutode razr' luminoſi), r l
Ne più feroce ellſatiroñrabioſo ,. "
Mez-o homo , mezo Caurña, e tuto beſtia
Icompagní ſaluad’eghi hà tormento
In veder quelabeſtia- a- ſcottegar ._
Par propriamente -lentirloasbtag-rar ` r
Con vrli , e smorlie , che ve fiſäuento.
L’inuencion veramente è graue,e ra z - .
El Colorito artificioſo-,eſorte ;x
A ſegno tal che ’l tempo, e che lañmorte
No’puol far cazza contra tal-maniera..
Che ocore adirèi’è vn valoroſo-miſta) ,.
Pronto, preſto, veloce , e‘tutoatdente z .
Xè’l trato a la virtù`coriſpondente :'- . .- '
De corteſia l'è molto ben prouiſtó a . '
E ínſin-l’è arlieuo d’e Pietro-Cortona, e -
A. inoſtri zorni‘celebre Pitor‘, .. _ ñ:
Quelo che hà 'l Tentoreto in>mezoal`euot
Doue'anche eſtogheteſsecorona.- -
*_ _Filipo Bianchi xe lvìitor'galante',`
31;” Bîî‘ E ſeguita elábon ſtilde la-Pitnra-r
" Perehelfhàvna maniera neta,-epura*.
Einzlîarte el‘xè aneheñlù molto preſi-ante'.
Con gran vaghezzaì, el-ìforma: le ſo' iſtor-ie ,,
Adornecon decoro' in ogni conto :2 .
‘ Sieheſe ved‘e‘vn ſar- legiadro, e pronto ,
Chemerita-gr-an lande, e gran memorie.- '
Qyeſto ſeme de cuor la- maeſtoſaz
` , Noſtra Pitura,eonñgranreuerentia,
Con ſtudío,corr amor ,-e con patientia‘z,
Come verarezina', e glorioſa… , _ ‘- ñ'
VÉNTO SET‘IMO‘.. i…
Ghe xè vna Pala a Santa fFoſca al ponte ,.
‘ Che in verità lTè molto ben’depenta ;›
De v’nguſto tal, che tuti la contentar ~ "
` Infln l'è de pitura vn viuo'- fonte'.
Làſe vede Maria-,col Diobambin ,- , "
Contre Santi deuot-ir, làv adorano' ,ñ. ' '
Che mete deuotionachirdauanti
Pafl’a;ñcol riuerirli,.e~ſargheinchin*.
SantìAntonio
Spira ,e reſpira,
de Padoa
ecusì;aſetuoſö
bengeſtiſſe‘, ' i

Che certo in re’l guardarlo ogn’vn ſtupiflè;


Perche par che ’l.ìreſplenda*glorioſo a
SeSanFranceſcoñ-ſia tuto feruor'
Eadora Gieſu Chriſto con Maria',- ‘.› - .
Eldiga rchi‘paſiade lavia: ,. r.. ’
Mi ~no’ on ſuficientedicitor.- ' -
San Domenegorpur d`e Sur-ian*` - .
Moſtra'ai’e‘topuriſëimoze deuoto‘.- .2 _" ‘
Infin ſe vedeche—'i Pitor xè doro, . '
’ Echel’hà ’l guſtordà bon-Venetian.. i . , x
Ghè Carleto ſo"iio, chea dir elîveroz, _ . _ ,-: ;7,
El ſeguita el-belſar'del*: genitor 'i :. i
Con-muodo veramentedaPitor.
-Delù grancoſe dirin-.breueſpierm
Ec. Certo che -’l Bianchi depenze lito’ ,r
F, ſi voi dirghenevna, che x « vera ,
Chel’hä del Venetian in la* maniera-'y ~ ’_ è
So’che ſto mio penſier non è delito.- › ì'
(EL-Veramente quel‘Bortolo
Xc\ guſtoſo Pitor
- , tuto Donati-
vaghezza ,1’ . z - ~ p .fl Dop-tft.
Bart

Edepenze contantev pulitezzm:. ñ- .-Î


Chetutrreſta‘moltoſodisfan.. . .. :lì-Pope**
-542 VENTO ;re-“TIMO.
L’opera con netezza ſingular
Con manierailaudeuolezein deſſegno, i
E in colorito elmoſtra vnbrauoinzegno.
In verità che quaſi no’xl’hà par.
No' l’è nato a venetiazma el ſo' aiëto
xè tuto venetian in ogni conto:
E con premura certo più chepronto
De ſeruir ſta Rezina hàgran dileto .
El xè tuto fidel a ſta maniera : ' - . .
L’adora in ſumai-noſtrígran Pitori z ( i. ~
Sempreel ſe fentea predicar dezlori ,
Con gran cordialità pura , e hnciera..
Ec. No’me dis‘e chi è Bortolo Donati :
E] xè, che mi elcognoſſo ben trent’ani:
Mi el meto trà i Bitori venetiani . ,
L’è galant’ homo in- ciera, in geſti , e in fari .
mi… C. Ghè
Chevn’altro virtuoſo,
tien la tela, vn Tiliman
in_ man, ,
le ſortie , ejl’ago , ~'. '-

KTW" Per ſarde renfo vn manto biancmevagpni


A la Pitura con le proprie man. M. i .‘_ 'ì
.Bello Vegne de
Per imparar Fi—andra
a teſter in lla
de ſti paniCità , -Î-.:í - . 'r‘'

Scarlati, deCremeie venetiani, .- .~, 1 ’)


Cherende più dei-razzi maeſtà. n 2*; .- ' o
Ein fin (perdirla chiara) clto’penſietzz '.- -JJ
Xè de farſePitonma valoroſo: : -. . i
Doue con ogniſtudio rigoroſi)
Elſe caua dal’vſo ſoreſtier. .n’
L’è bon per ínuentar cinquanta iſtoríe,
Con gropi de figurea centenera: ;j -
Se puol dir , che il ſia aponto la minera ,i
Per dar a la 'Pitura honoris e glorie. ' .3 i ' `
.LATINO. '543 i
Elíormade bei nudi naturali , ì - `
Con bon deſſegno,,e colorito vago :
De le ſo’operationogn’ vn xè pago: - ' z: -
Anzi elſuperael ſardei ſo? riuali . - ñ. ; . ` .
L’è tuto marcia] ,turobrauuraa Ì~ . ñ ~
L’è vbon de’ſo’ »inuent-ionformar vn campo . .
Con ſquadre de ſoldai,~che metain ſcampo, ì ›
E in fuga el ſo' nemigo dapaura.
Ma queſto xè furordel’intelero;
-Capriciodevirtùz Vigor del’arte , ~ . . .
Che, ſea ſtoílſhro voltemo le carte, -: a
L’è pernaturaaſabile-,edíſaeto ^. ‘- ' ì
v
Ec. El cognoſſo ancheque’ſtoz'l’è :galantei ' - ‘ -‘ - - f,‘\

L’è zouene degatboin verità: . . L


L'ha de Pituragran curioſità, ; . :- z ì:.
E ſaldoin'l’operar,ìſido,eooſtante . - .
C.Monsù Cuſsinhàgenio afanpaeſi, ~' z -* ..›’
Eſtudiala manierade’îician.: ~ :Mo-n!"
Aponto el viſtea copia: de ſo man ' cuffl'- -s'
(E puol eſſeradelſodieſemeſi .)' _ -- -’:
(Del paeſon, che venzeel natural; . .-15 i"
Doue ſe vede el Martire San Piero 5
E giuſtamente (ſi :hò da dire] vero)
E1 ſè vna copia belaz-cheaflàe val r
Oltre che d’inuentkmlù fäpulito
'E boſchi, .e ſelue, eMonra ne, `e pianùre5ñ. - I
Le lucide zornae, lenote cure , i _ . ñ .
E oguiamoroſo, vago,e degno ſito.
Se 'l `forma Primaniera l’è ridente ,
D' erbete adorna, e de legiadri fiori:
El par che ſpira mile grati -odori ~, : p,
Per eſser ſari con muodoecelente.
344* -VBNT‘O SETI-MQ.,
Se ’l rapreſenta la ſtagion eſtiua ,
Doue Cereteimpera con decoro ,
Se vede i grani con .le ſpighed’oro,'
E la campagnaroſnzante ,e viua .
ìse’l depenze l’Autuno ,tuto-cargo ~
De i fruti., che Natura partortſse ,
Co’l deſiderio quaſi i ve nutriſse;
E] merita de laude vn premio largo.`
Se 'l ſinze Inuerno con le nude piante _
Ede neue, .e de giazzo elgranrigor ,
A contemplano, in ſen-ſe agiazzaelcuOr;
Chi el vardabare i denti , e ſtà-tremante.
Ec- Monsù Culèin hà ſtrada aſsae pulita z
E co’] ſo’ farl’aliegra tuti i cuori ,
Con ſora naturali , e bei colori z '- ~
Elgranfar de Ticiancertol’imita. r .
Ghe xè-Corado Filgher, vn Todeſco ,
cor-dom z Che perſar di paeſi a] náura]
3m' Nosò chi poſſa dir che à lù ſia vgnal
Perche l'ha vn ſar che brilatropo freſco.
Si ueſto ſinze l'aparir del Soli.: _- -: ñ
turir tutolucído ,e ſoren ,
La viſta no puo] làſiſſarſe ben;
Chela pupila barbagiarſe ſente .`
E-ſe de] mezo zorno e] calorñgrando
Lù ve moſtra, in campagna-raſa ,e pura
(melo, che ’] vvedegran calor figura b
. E ghe par,che ’] ſuor vaga a grondando.
Si el tramontar delSo] lù rapreſenta ,
Se vede furioſo e] viandante
Solicitar con gran rigor le piante ,
` E, che ala meta d’ariuar eltenta .
VEN TOT-ETT &HDL-1'*: -
Si Lù
la note conaben
forma, Cíntia
chereſplendente - - fñ .
ſcura in qualche' parte;

La ſo’ virtù trasforma con tal 'arte


(Del ſito; quaſi in Sol chiaro,eluſente.
Si chè l’è ſingular dc tuto ponto,
Sugeto imitador del natural ,
E in tal operacion aſſae lù val : i
Perche al daſſeno col penel-l’è zonto.`
E ſila primauera del ſo far ‘; ~
Ne moſtra ſi bei fiori, che ſarà
El racoltode biaue de l’lſtà .
Edel Autuno e] gran moltiplicati; . i r : ñ . , ~ .
L'lnuemo ſpiero de là ſo’. vechiezza .1-21… _ ".1' . ` ' -
Che 'l vogia goder come la Formiga ì * ~ - '
Prudente z gran ſunanza d'ogni ſpiga - e . . t
‘ E mercè el ſo’ operar molta richezza. -í '
BC. Mi queſto no' l’hò molto praticà : ' .’
Ma el ſtimo raro come `vù eldisè: ` " ‘.
Perche ſo’ certo che no' ve inganè ,
E che ſincier tochè la verità .
Monsù Giron è brano in paeſat 'j
Ea dir el veroelfà coſe ſtupende, *4 - Mom.,
Che chi le vede vere le comprende _. . Giron
E ghe par inquei ſiti a viaſar..L .i. l.,-.,:.- .
Boſchi, Selue, Coline, Laghi, e Mari, ..ozz- î .~" Î ñ ‘. .~ ì
Caſcate d’aque Montagne; e pianure,` ‘ ` ‘
Infinità de rami., e de verdure. ~
’ O come naturali .l o come rari l . : i. . e
Se L’è
vn arboron el forma principal
ſi ben fogioz’ä,che ogn’vn,che 'lc:vede '’ -1. .- . t .
Rouere,
. Per o quercia tuti el alnatural.
l’ eſpteiàiondiſtinta ſtima , e crede
~ ~ 'ì T* :i

\ e Zzz Vn
,45 VENTO JBTIMD.. -.
Vnbriloarmoníoſoflnſuſuiero ~ i 2 -
i Defo
Natuállmenteinquele ſupia
'e, cheſe ,muoue -. i
par che 'Menta
Se ſente,e vede,chedà vn grandiletoó '
Arie con nuuolete, econ ~
i De lumi, che de mezo eſeriſè _
Se vede, che per i'm-za ogn’vn ſtupiſſe
Col dir de Febo quei xè veri razi
La Natura ala ſin tuta contenta
Ha guſto del bel far de ſto' penelo,
Col dir ueſto fà giuſto el mio modelof ñ
E gododa ſt’ Autor eſſer depenta .
FKM-Q** C. Franceſco Mantoan ſi ben fà i iruri
Manroan . D
Che ſe vna Dona grauia a caſo i vedé,
Ghe ne vien vogia: perche la ſe crede
Che iſia daſſeno, e la’i guſteria tuti .
L’è valoroſo certo, è sì 'l iä ben . .
Ma i hà ſto don depiù de ia natura,
Che ſempre, i ſe conlèrua , e ſemprei dura .
Tal che anche in queſto lande ghe conuicn.
Ben ſe puol dir , che inlùghè tuto l’aoo.
Ghè Primauera, Iſtae,ghè Auruno , e lnuérno .
Doue a lù quel ziro eterno ,
, Ne colpo mai del ſo’ penelxè vano.
Ec. O’l Mantoan l'è raro in fruti, ein fiori ,
In Peièi , in Animali, e coſe tal':
Ne sò ſi al ſo' penel gli-:ſia riual .
In fin l'è vn vaſo pien de mile odori.
Mic… C. Zà che ſemo a parlar de la Pitura ,
23353;* Facultàaráieeiebre,Îe famoſa
quadri ..- Me pararmscheſra marauegioia
1m@- ,De Michiel Piera anche l’induſtre cura.
a."
Ll

l
Che
. JVENTO SETI-MO; ` 547
Che xè conzariquadri danizai
Da l'acidente, o da qäalche deſgratia ,
Con tanta belaindul ia’, e tanta gratia ,
Che no' s’acorze doue i-lía conzai .
Perche in tuna Cità come xè queſta ,
Doue ghë milioni de Piture ,
Si no ghe iùſſe deſte degne cure,
La ſaraue vna penamanifeſta .
Vn bel zardin no' valeraue niente,
- Se no' ghe ſtaffe vn zardinier perſero;
Che da le ortighe el mantegniflè neto z
El ſaria vn boſco in breue certamente .
Che coſa valeraue vn’Arſenal
Pien de armadure de molto valor ,
Se qualcun -no’ nctaffe conamor
El ruzene, nemigo a quel metal .
Ma megio: che remedio, e chepartío
Saraue per drezzarchi haueſie ſmoſlò
De liogo, o roto per deſgracia vn’oſso
Senza _el Barbier da San Bortolamio?
El Piera ſana come,che ſesà
Spale, e zenochi ur che i ſia depenti,
Col tornarliin ti ni ſentimenti,
Senza ceroti, e ſenzaogio rosà. `- ~'
xè capita de-iquadri in le ſo’ man i a -
Dal calo lacci-adiin taálmaniera ,~ ì
Che no’. ſe ghe vederla ſtampa , ocíera ,
De Paulo,de Zorlön , ede Tician .
E’l lihà recuperadide talſorte, ì `
Che el lt hà reìmeſsi-inla ſo’ prima forma , .
Con muodo,talco`n si perièta norma , '*
Che el ghadì Vita, e liberal dà morte.
7 Zzz. a. Cer
. ñ ,4a .gr-Amm ;tm-.7140.
Certol’è gran virtù l’ègra'n (ſettimaÈ i Î. ñfìz‘ ì ñ
E] far leuar de leto vnmoribondoi, :,- ,
E farlorcaminar ſan ,'egiocor-rdo ~ -a- . .
Senza ſiropi, e ſenza medeſina. . -ñ
L’è vero zardinier, che molto val: " ñ È -~ "i
Dal‘ruzene el tien petal‘a virtù :ó ; z' v- ' - L
El flaconi Barbieri atùpertù: - »z :rl:- -
Ec- ElElmero
ſana alparangonde imendadori
teſte rore‘, eogrr’ alrromaſ.,. . . -` r
Che ,ſc vien danizà,qualehe ſcarlato, - _ :
Con Pago, e conzl’inzegn'o là in t’vn trato, ²
llo reduleaítermínimiorí. . ~
Anzi ſe ghe puol dir eorrgran raſon,i . ñ
Peri-remedijatami quadriſati, . -r < -
Eſarli-creder, come prima, int‘atíe* . - '
Atlantede Pitura, AMlGO BON'. . .
Hauemoinſtà
Belacorona Cità
;fertile Virtuoſi,
,e ſeconda— ~ ~ì ‘ *N

Aſsiduiverarnente, efludíoſirl‘ "›' a' ‘ .‘~


Come ognigracia-in la Pituraabondañfl '11 ` ñ " `
Clnfinirà de zoueni concore '- . ñ. :al i] :
Atiorleëtetein ſta noflraeCítä, ~ '
Che ne xè vna infinitaquantit-à-,sî ñ -
E ghe ne zonze da mele-.ore. ~ - '- .4-7
,.
Trà tuti queſti ghe Baſtian Bombelo, v 5-" L

Che adeſsoa-San Bafiian ſtudia-'l -~ ì


, DePaulo; che chi vede quelcopíar,y - 1:.)
Reſta confiiſr aliroeodelpenelm -- 'l'
@ì come ben l’imita el'eoloritoz. ~` .t
’ r

Eldeſisegnmel’Ideeeon-levaghezze. v Î
Per imirarsìrare-eſquiñtezze - r ‘ . ì .'
ì Comequefto niſsun ſà-ſtpulimñ 2 .; L s u)

.:Vani-*Marika 4,49
Chinovedevnacopiaſingulafz ›
Fata a San Zorzi in Reſetorioeerto ,
No crede , che ſe poſſa vntalconcerto -
A i noſtri_ zorní ſi ben ímitar . ~ o
xè piene le Academic , e ’l gran Conſegio,
La Scuola desan Marco, e de San Roco z L'.
Icore ali-Orto ala piera del toco; ‘ -;_
.Ec.. L’è
{Maſi
’l douer,~che moſtremo in qualche parte ‘ì *1*
che al Mondo no'gheſiade ,megio-à
Al genio ſodisfar delaPitura, ' fl; «g ñ
Co’l cometer atuti vna ſatura ,
Coriſpondenteacusinobil’Arte. , - ì.
E pronta l’ocaſion lîhauemo aponto. . .
Ghè queido cameronifabricadi , . ñ i “z 2
Che ſarà giuſto adeſſo ſazonadi. _ ~-
Cnsì drento de mi-fazzoſtoconto.
C. O ueſto xè vnpenſierda Caualier ,
- oriſpondentealſd preſtante_ inzegno! . .. .
Waſte èmotiuo veramente degno z, z
D’vnpar ſoo,che xè íen d’altolàueri j
DiuerſiCaualieri hà gu 'o-adeſſo- ì - .‘ v*

De ſar ſunanzadc quadrimoderni: _


Perche i ſpiera- che iſia co’l tempo- eterni,
E che dei vechii vcgna alñ caſo lſt‘eſh
Che gierael Sereniſsimmche è morto ,
Matviuoin le memorie glorioſo ;a
Ben pare de la Patria generoſo,
De tuta la-Citàvero conforto .r ,
Spada,.che de giuſticia è ſtà l’ decoro:
Caſtigo d’ognireqd’ogni ribelo:
Giuſta bal’an‘za ,che parti vncauelo
Veramente naffuazv petxPESAR Oro;
Sebenl'haueuamolteeoſebeie. '~ .l'3
Dei vechi Venetiani in quantità ,_ .‘\ ' ' ñ
L'amaua-anche iPitori de (lieta , ., "_3 ñ
E procuraua hauer dele ſo’ tele . - ` ‘- . _’
Varotari, Peranda , e Genoeſe ,
Spagnoleto,l>onzon,Maſio Verona , -
Palma , Vechi’a , Maſei , gieracotona ,
E de le regia ſtanze eroicoameſe. i ²` ,_
Primaſediè adorar con le man zonte Î ~
Quand** La Madre del Signor , Chriſto , e Zuane, _
Piero Cot Con idee veramente oltre le human: , I
tom doni
da Papa A Cheale divine le puolſtar'aſronte, '
leſſandto Sto quadro aponto 'ha priuile‘gro rai , -f ì
Setimo al
Sereniſſi Cheachi l’adoraconla mente pura , ;
mol’eſato.
El Papa ghe premere, el’aſíegura ‘ H
D’vn‘ Indulgenza , che vu teſoro val . i
L’lndulgenza xè granda mà 'l valor*
Del quadro è degran ſtima ancoraelo:
Perche dal toco,e brilo del penelo ,.
PardePaulo el Bambimnoſtro Signor, . "~ ì_
Sò ben mi quei , che hòdito, ve quel che diga , ‘ .-Îſi `
Che 'l Cortona ſà ſempre elcolpo bon ,
E hà 'l guſto-pretioſo, e de ſaſon ,
E xè de iVenetiani vnvero amigo;
Rumo
del Sem-if
Ma offeruemo de grazia-quel Reti-ato, '1
ſimo Peſa Che è ſplendor de la Patria come hodito E‘
ro del F0
taboſco .
Se quàraro Pitor ſatoha pulito;
Baſta che ’l Foraboſcq l‘habiafato i
El delicio Chi no' vede el Palazzo a Preganziol
ſo Palazzo
fù del 5e Relplender tuto per ſerenità , - ` _
rcnifsimo'
Peſaro.
_ I puol ben dir no* ſauer done ſtà ` ._ ~
egan~
liol `
La Regia ìfl‘eſſa, done aiberga elSoi. . -.
' Teatri ,
VENTO SET-'1140. ì
TeatriÎAnfÌteatri, e Mëiſſolei
Par cato edepenre, petiue .
A quele Architeture, e proſpetiue,
Degneda darrecetoatuti i Dei.
Voraue adeſſo hauerd'oro la pena ,
E de Mercurio l'alta dicitura .* .
Per dar laude a si rara architetura r
Ma puoco val ehi non haſia o nelena.
Ma al guſto de Pitura : andemo auanti
Inleſtantie
_ regal,tute de]:ente ‘‘
Dai píùeelehri Autori, cheal preſente
viua; douîe ghe xè capricij tam .
(Dà Pitori, e Pitrice, a gara, a gara
Deſcriue co’l penel fattole, e iſtorie z
Dando müe epiteti , e mile glorie
A l'Arte pitor’eſca, per capara .
Chi finze ſtatue , chi forma figure, -
Chi fruti,chi paeſi, echi ornamenti ,-
vChi fortune de Mar, chi fiumi , e venti,
E chi pompoſe, e vaghe ardiiteture . ’
Qtà biſogna deſcriuer l’abondanza
Con formegeneral: che in altra via
Seguramente m‘ai ſe finiria ,
Chi voleſſe a menuo dir d'ogni ſtanza.
Ben certamente in quanto al :mio talento
D’vn Saloto a` pe pian von’a narar
La bela marauegia, che fa ſtar
Chi ariua là conl’ochío in godimento .
Figuremoſe donca , e Vale, e Monti,
Sala depë
Con a ue chiare , e Boſchi verdizanti 5 ta da Piero
Doue e veda Satiri, e Bacantí , Richi Lu~
chef:.
v Con Ninſe, e cheal balar tuti ſia pronti.
i', Chi
ſi
\
'rr-*.1 VE aerea-az naro?,
ChiOſora: vn ſaſſo
ſonando ſtà molto-o contenti
zampogne, ,
flauti >. opiue F* `~ *i

Chiſtà ſentaisùicolhesuleriue, .' .


E gode l’armoniede quei ſtrumenti. .
Chi cala xò dal monte, e chi dal pian
Ariua, ſaltuzando vigoroſo; ` -
E là ſortir vn Satiro peloſo . e
Se vede, e con la Ninfa perla man.. -
Chi zira,chi rezitain balo tondo 5 `
Chi ride, chi tracana,e chi ſolazza , . ~
Chi fà diuerſe ſmorſie a chiſe ſguazza , _
L’è vn piaſer, el più bel, che ſia a ,ſto Mondo.
Sanazaro (perdoneme ſta volta..) ~ ` . - _ ` ' …3
Queſta è laÎveraArcadiadi. Paſtori. .,- ,- . i-
Più viui de la pena xèi colori:. ..7
Me contraria chi vuol; laxè reſtolta‘.
Anche el Vechia h‘à depento in ſto Palauo Q . I!
Le cugnae,laconſorte,eſo’miſier:` -
E, quando i ſe voleua dar iaſer; .
Inſto Saloni anda‘ua-per olazzo;
Piero Ve El diſe : te voi far traſecular.
chi: inge (Dando intrauimo là ſubitamente‘
nuo lauda
l'opera dtl Se ſentiumo a ſtar _ſraliegramente ,
Luchcſe. Che nevegniua vogia de balar. , . ' *
La veda ſela coſa è curioſa . -'
A intender che ’l Pitor , chiapa elPitor!
El Lucheſe de queſta xè l’Autor :
L’è certo pitoreſca, e capriciola..
Ec. Me fe ſtupir, Compare, e quà'con vù A
Aaffipercusì dir) ſdruzoleraue
A cusi bela Arcadia, e goderaue . r
El Ricbi xè vn belſpirito. tra nù. , ñ
. e . C. Sto
*VE-.WTO. ÎSVETIMUÒ.
C. Sto fiume'groſſo adeſſo core a] Mar : ?J
E ’] ſangue per le ñvene co ſe diſè ì .
Edel eſtinto tronco la raiſe. ‘ -
In telviuo teren a zer'mogiar. ‘ *
Eviua Caſa Peſara d’honor ñ 3
Con tuti i’ra‘mi che dela deriua" ',
E viua eternamente, e ſempre viua
Que] Ecelenza, e gran Procurator .
Anca elCorer Procurator parechia . . e ,iz Gllariadel
Fardetele moderne vnaliſsia; r Ecelentiſii~
mo Procu
Tuto che piena, la ſo’ Caſa ſia ‘ racor Co;
De marmi antighi ,' e de pitura vechia l [cf,

i-a
Là ghe xè d'ogni Autor; ne ſe ſparagna
A ſoldi, per hauer coſe de ſtima : .
La ghe pioue ogni dl quadri de cima ,
Come pioue da] Ciel gnochi in Cucagna .
Oltra l'hauer de] brauo Tentoreto ,
Del’vnico Tician , del Varotarr , \

De] Palma Vechio , e de molti altri rari , '*`

L’hà dei moderni vn cumulo perfeta .


Ghè del Ponzon la nominada za
Soſonisba,e de] noſtro Caualier
Liberia, de Candaule la mugier
Da cert’ochio ſpion nua teſaltà .
Ghe de Luca da Rezo vna Rezina‘,
Che fà dar bezzi ’, e ſà la vita tior
A vn Centurion, per reſcatar honor ,
Elibertà . Pitura pelegrina! _
Ghè de l’Enzo vna Dona, che deteſta
Là viltà del Mario , che s’habia reſo
Schiauoa i Romani; e ſora vn rogo aceſo
Con i Fioli morir par, che. ſe apreſta .
` Aaaa Ghè
"3'54- ÌENTO- SETI!!! O.
Ghè d’vn altro vn Scipion, che profeſiàndo
Eſemplar continenna, e generoſa ,‘
Refuda el don dela ſpagnola ſpoſa , v
E de la dota cl muehio fà più grando .
Ghè vn Alboin del Richi, che manaza
Roſmonda la mugier con vncortelos
Perche la beua : e ’l liogo del ceruelo
De chi l’hà inzenerà ſerue per tazza .
Ghè quadri del Beloti , ede Nicaſio, i
Del Cuſsin , del Montagna, ede parechi ,
` Se ben che 'l sforzo è de Pitori vechi: i`
Ma ghè ben tempo :andemo vn puoco adaſio .
G1 . d‘ Singolar Galaría voi nominarghe ,
x-ÌcÎÃÌÎzflrÎ. E in Venetia ghe xè nomeſta ſola .
“1° PW" ' Fama cusì per l’Vniuerſo vola ,
rato: Cor- . .
m Piſco* Degna Signor, de gran encomi] farghe .
ria- Vn Carlo Loto de nation todeſca ,

v
de Carlo 1 Con ſquiſitezza tal de miniadura ,
Tifo: rc- Che la confonde l’arte pitoreſca .
gno eſa-liſi Se vn quadro de Tician, del Veroneſe
“’ Dauanti al ſo’penel ſeghe apreſenta
Zogielo in le ſo’ man certo el dcuenta ,
E ſtrazze in parangon moſtra l’oreſe. .
Più no’ puol far chi ſtudia imitation .
. Ma uà no’ ſe conclude el ſo’ valor:
Perc e lù, da boniſsimo Pitor ,
Compone iſtorie rare d’inuention . i
Ben la Caſa Cornera Piſcopía,
Scudo dela virtù , tuta Ecelenza ,
Gode da queſto per coriſpendenza
Vna Pompoſa, e nobil Galaria.
' Là molte coſe bele, e zentilez‘ze
Recrea la mente d'ogni acuto inzegno.~
Là sì , che eſquíſirezza hà vn verd’pegno!
Là sì chel’arre paſſa in ſinitezze!
Ma con c he ardir vor‘ogio quà laudar,
Per la figura , eper el figurato ,
(Del'
Se per Ecelenza in cusì
virtù , e valor no’bel retraro;
ghe vxè pat P
Se vede ben in quel’Eroe ſublime
Palade de virtù graue , e togada ,
E de valor in lu medemo armada i
Vero Lion, ch’orme de gloria imprime!
Che ben sì tuto per la Patria ardente ,
Come Lion aponro ardido , e forte ,
Non hà i’rimà incontrar ſpeſſo la Morte;
Stimando per l’honorla vita vn niente .
Più non ardiſſo z che pur tropo hò ardio:
Perche ſe agrizza la mia baſſa pena
Nominar Caualier, de sì alta lena .
Me inchino, e con roſſor me tiro in drio .
De quela Ecelſa Caſa altre pirure
Regala el continente glorioſo;
Maſsime del Baſsan noſtro famoſo , ~
Che è tante marauegie vniche ,e pure .
Certo vn Reti-ato d'vn Dotor , tra quele
Moſtra quanta dotrina è in la Pitura .
O‘ che gran'arre xè in quela figura!
L’è del Baſſan de l’opere più bele .
Se de Pitura ghe xè galaria., ' r ' _`
E (come hò dito) Miniadura rara ,
Mazor pegno, ghe xè, mazor capara
De ſiencia : el diſe la ſo’ Libraria .
A a a a 2, Che
~556 VENTO .SETI/MOT."
Che anche in queſto‘el valor d’Eroe , ſi graue ' I
Inclina molto apraticar Minerva . p
Doue de Libri ghe xè vna conſerua
Vniuerſal, che d'ogni ſciencia e chíaue .
“Pi-ì f"- Ec. Virtuoſo xèZl Loto, e bel inzegno 5
F. del Baſsan megio ſarà che raſa.. ,
Come dei Libri: ma ’l patron de caſa
D’eroica `Nobiltà trapaſsa el ſegno .
C. (Del Ecelcnte,egran Procurator _ . '3
Piſani, che ſtà in piazza de San Marco. _ .
Traze ai moderni con le ſrezzc, e l'arco , ì
De l’oi’o e ghe' ne aquiſta e laude, e honor .
Eaquiſta,e và aquiſtando zornalmente i z
Zogie moderne, cusi precioſe ,
Che biſogna ſtimarle glorioſe ,
E vederle con ochio teuerente .
In ſari i è quadri viui , e più , che veri; _ "
Ne ſon mai per far torto a chi ſe ſia!
Ma là la verità fà vna 'gran ſia ,
Fata de man de Nicolò Renierí .
Ghè diuerſc Donine , coſa rara
Del Liberi , che xè carne paſtoſe:
Anzi de quel zardin leñſreſche riolè,
E ſenza ſpin, che vuol dir ſenza tara . . .
Hc. O’ la Caſa Piſana è in Ecelenza . .~ .ì
Adobà de Piture, e coſe bele , .. ' Î~
E ſtatue hà veramente , che a le ſtele
Vola la Fama a darghe preminenza .
Ghè ’l Lucheſe, el Ridolfi, e Don Erman , ’
El Triua, el Strozza, l’E nzo, e molti ancora ,
Che co’l pene] quei gabineti honora ,
E fà coſe ſtupendede ſo' man . ~
- ‘ - " 'ſien
VE NT'OÎJ'ET‘TMO. 5 57~
Tien Galariaſuprema ì, e de valor - Galatidei
Quel Senator Molin,cusi Ecelente , ÃΑÎÎÀ‘ÎÈ
Che fà l’ambaffiiria pur al preſente rifà-;tc al
. Al ſempre Auguſto , e-ſacro Imperator . {mmm
Là tuti ibeli inzegní ſegheinclina 5 MaefiàCe
La sì,che de ſormentoètuto el gran: ſim'
La sì, che ben leuà xè’l bianco pan !
La sì che ghe xè 'l fior de la farina 3
Chi no’ vede la bela Berſabea , . , 3
Fata da l’eſquiſito Varotari , ,
No' puo] comprender quei colpi sì rari,
Ch’anima inſonde in la‘vezzoſa Ebrea .
La Dea triſorme, al viuo coloria , ~
Con arco, e ſrezze, e con al laſſo vn Can ,
L’hcì ſata la ſtupenda, e dota man
Del Reníeri , eſemplar de legiadria .
Tra quei moderni ghè vna nobil gara ,
Doue concore a la curioſità ñ
Warm Pitori,che con ~rarità *.
Opera, e de ſauer dà gran cap’ara .
I quatro Euanzeliſti là ſe vede ’ j
In poſiture veramente viue l
Chi leze, chi contempla, o ſtudia ,o ſcriue ,
Per dar la baſe a la Chriſtiana ſede .
San Zuane elſe vede veramente
Con l’Aquila , che’l vola al Paradiſo
Con cusì bela idea , con ſi bel viſo ,
Che 'leuor rapiſſe a chi ghe rien a mente .
San Marco è inuigorio, come vn Lion;
De maniera gagiarda , recazzada;
De l'arte veramente bela ſtrada ,
E ogn’vn , che 'l vede eſclama l ò l’hà del bon l
. k
San
558 'VENTO‘SBT’IMOA
San Mario xè ecelente, e molto belo ,
logia dela Pitura (a mio parer )
L’Anzolo per apento è teſorier j ,
lnfin l’è operation, che vien dal , Cielo . ›
Ma San Luca 'hauerò ſempre in tel cuor ,
Per eſier impaſt-.ì de carne humana:
No’ sò che dir; lè ſtrada .Venetiana :. .
Concludo infin co’l dir: quelo è, Pitor;
Da Guido el San Zuane è ſtà depento : z
San Marco el Spagnoleto l’hà inuentà; .
San Luca el Foraboſco l'ha formà _
E San Mathio l’hà ſato quel da Cento .
Conuien del Veroneſe anche oſieruar
Reſorto el Redentor , certo diuin .
Ben puol l’Ecelentiſsjimo Molin x
uel Pitor in eterno ringratiar.
Ec. We] "sì, quel si, che trà le coſe tare
Reſplende quaſi viuo , e luminoſo,
Carne beata,ecorpo glorioſo! . .
No' ghe ne è vn altro in verità, Compare .
CñM a Chriſto in Emaus. daſpò reſorto ,
Vien guida dal Baſſan con brauo trato .
Viuo elſe crede : o’ Dio,l’è pur ben fato!
Chi no‘ l’adora , in verità l’hà torto.
Chi vuol mo’ veder l’orida, e. tremenda
Prima tragedia, che al mondo e ſuccfla ,
Veda d’Abcl la Morte , al viuo eſpreſſa .
crudeltà d’vn fradel barbara,e orenda!
Anche quà 'l Foraboſco el ſo’ valor
Moſtra, e la ſo’ branura,e vigoria
_ Che no’ puol carne viua coloria
`Far, come quela, qual ſe ſia Pitor‘. O
~‘ EC; ’
”N70 JBTIMOÌY '53-,
ECÃ O' de ſto ſtudio poſso ancora mi
(Oo' ſe ſuol dir) parlarghene in cariega!
E ſe la verità no' re me niega z
L’è vn de iſamoſi ,eheſiaa noſtn'di .
Ghe xè Pitura vechia, e ghe moderno :
Ghè ſtatue : ghe xè zogie , anzi'teſori';
Ghè Natura, ſcarpeli , eghè colori;
Studio regal, che viuerà in eterno .
L’è vna racolta de coſe ſtupende ,
E tra i marmi preclari , e predileti -
Ghe’ xè del Eminente Fachineti
Regalo tal,che al' vnico s’eſtcnde ‘.`
(Deſio de marmo è vn vago zoueneto,
Che ibrazzi alza al insù :tal finitezza
No'ſe puol ſar d’auolio 5 eſquiſitezza ,` _
Che moſtra quel Autor pluſquam perſero .
Ma de baſſo relieuo Alberto. Duro
Vn Triton ſigurà ne moſtra aponto ,
Che vna Dona hà rapia: ſe voſtro conto ,`
. Che ’l ſia vn diamante chiaro , nero, e puro .
Haueu viſto quel zoco inzogelà?
' No" voi dirghe impetrio , perche no lè :
Più toſto de natura vn ſcrigno elxè .
Doue la ghe tienzogie in quantità .
Che xè de quei ,chediſe , chea ſègarlo
Zogíe ſe troueria de gran valſente;
Nò, diſe quel Signor, che xè prudente ,
o Sta coſa no’ voi ſar; l'è vn deciparlo .
No ghe vogio tocar nianche la ſcorza ,
Si ben me fuſFe oſerto vn milion . ‘
No' ſe sà quela rrita opinion ,
Che virtù vnida hà ſempre mazor forza è D
: , e
560 VBNTÎOT-..SET'ÌMO‘ÎS
De porfido legiadra vna Donina, *
Non oſtante la perfida durezza ,
Se vede, fata con tal tenerezza ,
Che la par nò de piera, de puina .
Vna ſcultura ancora vói dir ſola; 4
Lè vna teſta,’che ſpira per morir;
La muor, e viue,~e a vedè a languír;
L'anima ghe vien fuſo dela gola .
Coſa no’ le puol mai più natural
Veder, ne che ghe ariua certamente: ñ g
Me diſſe aponto el mio Signor Clemente, i z
Che vn monte d’oro quela teſta val .
Veramente l'è coſa da laudarla: ,
Che la xè carne, ſi ben la xè piera. ñ.
E ſi ben finta, la xè più,zche vera .
Perche la tira ſuſo, noÎ la parla .
Ma doue laſsio la fiſonomia i Î\
De ſo Ecelenza, vn retraton ſuperbo '
Del Foraboſco ?e ſe ol dirghe el verbo
Ben principal de que aGalaria . › -
ASanta Foſca la Caſta Donada , \
Galeria
ca Don, Che de Se‘renità tuta reſplende,
s, Foſca . Senza ſparagno ſempre l'oro ſpende ,
Che ’l moderno operarmolto gheagrada . -
Donà, che dona generoſamente
'Doni corteſi a tuti i virtuoſi .
De muodo,"che chi ſerue è corilpoſi
Sempre con premio più , che equiualente .
Là si ghè vna abondante primauera
De fiori d'ogni pianta pitoreſca ,
La più vaga, più fertile , e più freſca ,
Stago per dir che mai fior’iſſe—in tera .
Gran
VBNTD SETI-'JIG, ~ 56(
Gran quantità d’induſtrizardinieri ,
Coltiua, incalma , adaqua, e và a píantando
Deifiori vaghi, con valorsigrando. s
Che i fà che morti para i viui,e i veri. ‘
Tante vaghezze non hà Flora in ſen , - - ij' l
Tanta fraganza no' rien el Leuante:
La Pugia non hà ſpighe , e biaue tante ,`
(Arance ſta Galaria piture rien .
Ogni inzegno più raro, e che più val
Forma infinite , e varie bizarie ,
E (co' ſe diſc) i mete man, e pie
Per farghe vn glorioſo cauedal .
Liberi, Vechia, Don Erman, e Triua ,
Con Sobleò, Scaliger‘o, e Renieri ,
Ne moſtra dc Natura i ſtampi veri,
A ſegno tal, che ogni figura è viua .
Da ſti moderni ſe vede l’iſtorie
Su tele rauíuar , e darghe l’ellèr .
E aponto adeſſo ſe comenza a teſſer
De la Caſa Trofei, fari , e memorie .
Perche no’ ſongio celebre Pitor
Per poder quel’Erario regalar?
Donca quele Ecelenze tributar
Me laſſa, in liogo del penelo, el cuor .
El generoſo , e Nobil‘Caualier ,
Che volontario hà DONA‘ 'l ſo' COR REGIO GM, ,e
(A la Patria) no' sà bramar de megio , j i: lluſtriſ
Che dei moderni molti quadri hauer. 27,128??
Queſta è vna Galaria, che veramente
Hà le piture a monti i, e ſenza ſin .
In cao cinque, o ſie ſtancie è 'l ſo' conſin .
Ben là ogni Rè puol paſſer la ſo’ mente .
B b bb Là
lis-62. VENTO‘JETIMOÒ
Là d'ogni Autor no' ghe xè vn quadro ſolo 2; )
Maqnanozcínquc, .ci ſie d’ogn’vn dequeh;
Doue coneolpi ſranchrde peneh ñ- z
Code 'l guſto d’ogn’vn‘ ſim! de brolo. -
Vero combatimento de virtù; _ L
Doue ogn’vn-con la lanza,eco’l moſcheto, , ‘
Con l'elmo, con laſpada, e’lcqrſaleto ,
Fà veder con l'atdir chipoſſa più . p
Molti nominerò brani Campioni, _3
Fulmini (ſe puo] dir) de la Pitura , . '
I quai con generoſa , alta brauura ,
Spauenta più chele ſiete, eitoni. .
Vn Varotari,.v’_n Liberi, vn 'Iîneli,v A i W z
Vn Strozza,vn S ` gnoleto., vn Fotaboſco .
Vn Ponzon, vn Cento, vn altro roſeo , . I
. E] Mafei,-l’ñEnzo, e vari} altri peneli.
Ma del Ponzon là drento hà degnoliogo
Vn quadro ,che xè tuto pulicía ,
ì Doue
Sl che Cerere, e Baco
reſtaagíazzà 'ſuze via;
Venere -
al fuogo ._
Ghe vuol altro , che ſar i moroſeti ,
E tior per guida vn’orbo ſenza fede?
O’ grami chi da quelo el'viuer crede l
In veritàche i vuol eſſer paneti-.~
" Ã- ñA xè
Che farquel criſto
ſtràgie ſifù ’l, primo.
che delo'
ſangue human
che ribelo
Suenar que] inocente ſo* ſradelo l
E] meſſe pur la triſtn ſpina a man l
Stupiſſo, che vn Pitor cusr‘ clemente
Ha bia habù cuor de ſar ſta crudeltà l
Queſta del Foraboſco è rarità ,
5 Edelsignortiriracolo
.i
euidente. ’ n Vna
VENTÒSBTIMO; 563-:
Vna coſa ſtupenda ghè tra quelle, ‘ ' ‘ ~ ~
Che i più eruditi fà traſſecular;
Si ben’che"l nome ſol ſe diè ſprezar :
Perche ſto quadro è intitola la.peſte .
Sento talun , che diſe : ecaro ti , - _
No' parlar deſta 'roba', e vàal bordel ._
Ti sà pur, che caſtigo , e che flagel
La porta; ti l’hà pur viſta ai to di .
Velia è Peſte depenta; e l'è vn ingano ,
Reſpondo;l’artifl'cìoè natural:
Ma là no’fà biſogno i’oſpeah‘ i
Anzi ogni impiaſtro è fruſtatorio, e vano .
Se 'l Palma hà fato mai cofia eſquiſita;
Se 'l Palma hà fato mai coſa perfeta, ' ‘
O\ueſta trà le famoſe xè l’eleta: - i
Wella è vnapeſte, che ghe dà la vita. _ .
Ghe xè vn Mano l’Euanzeliſta ~Santo , '* `
Che l’Anzolo ghe guida, e man, epcna;
E vù el vedè con fazza si ſerena , ‘
_ Che ſe quel luſe in Ciel, queſto altrctanto..
O‘ fior d’vn Paradiſo, e nò d’vn’ Belbo , `› -
` ( Me perdona ſta volta chi l’hà fato) ,
No' puol pene] human far quel retratoz_ - \
Al merito no’ariua encomio toſco .
Ghè la bel’Arma de Caſa Coregia ,
Che dale proprie man vien de Maria .
O’ impreſa certo veneranda , e p’ial -
O nobile,e lluſtriſsima Famegia! . _
Piero Vechia l’iſtoria ne figura , '~ i
Con legiadra’ inuencion, con bel concerto ,
Doue Maria ſocore el bon Giberto ,
Co’l cenzerghe la propria ſoa Centura . - i
' B b b b ›' a Ma
564: VENTO" SETIMO.
Ma l’Apolo, che iluſtra quel Parnaſo
*E che dà lume a tute le Pirure _
Xè vn rerraton , che ſplende in forme pure ,
E ſempre
Beloto ogni ochio
, ti è l’Autor atoniro
de ſto e romaſo
retraro.; _ ì. i
Ede tal ſorte a quei , che l’ vede el piaſe ,
Che (ſia dito a to' gloria, e con to paſe)
I diſe l'è ’l più bel, che ti babi ſato .
In parola d’honor, in verità, e
Che ghè vn retraro d’vna ch'è parente;
L’hà fato el Foraboſco, l’ecelente,
E ogn’vno diſe: l'è carne impaſtà .
O`ueſto è’l zucaro fin con la canela ,
Che zonzoa ſte viuande precíoſel
Ouero vn bianco zio trà freſche rioſe,
Che ſta rola imbandiſſe cusì bela .
Son ſtà ſu’l ton dei quadri de i moderni:
Che chi voleſse intrar ſu’l Tentoreto z
Su Paulo, che in Pitura è l’ochio dreto ,
E ſu tanti altri, adio carta , e quinterni .
O’ no’ ſe ſeniría cusì a la preſta:
Certo deuenteria tropo proliſſo: - '
Ghc voraue la mente, e’l genio ſiſso ,
E (co' ſe diſe) inzegno, cuor, e teſta.
Ma rràle Galarie de mazor ſtima
(Tratandoſe de quadri de’ viuenti )
Biſogna dirla ma ſuora de i denti ,
Gai…. ,ic La Caſa Bonſadina ha l’fior, la cima..
1:1"ani-(gg Luca da Rezo moſtra de ſo’man
Bouſadipa. Gioue, che a i Calalini forma lTale ,
E laſsa la virtù da driole ſpale;
f Conceto del Filoſofo Lucian .
a.-. Mer
VENTO. .rr-:TIMO: ;6,
Mercurio aſsiſte a cusi gran facende:
Perche i Dei de imortali ha ſempre cura;
Defendcndo le zuche da l’arſura .
Gran fa‘uori del Ciel l chi hà rechíe intende .
Ma ſi ben la virtù xè in tun canton ,
La fà quel, che fà vn torzo in tun feral:
Sempre più la reſplende, e più la val ,
E xè dechi la ſ rezza confuſion .
Luca ſia volta da to' pene] píoue
Virtù che iluſtra e] ſecolo preſente:
Perche t’infondi l'anima viuente
Al iſteſso Mercurio , al ſteſso Gíoue.~
Và, che ti è Venetian, no’ ti è da Rezo:
Ti è patrioto; ti è de ſto paeſe:
Replico al verſo ſempre ſte repreſe;
Chi t’hà per foreſtier , el ſtimo pezo ,
O ’ Liberi zentil, che con tant’arte
De Seneca ti moſtri el bel penſier ,
Che xè che l’Homo, quando el crede hauer,
Gran ben da laFortuna , al' hora el parte .
Fin che ſe brama quel , che ſe voria ,
Se diſc: tOCO cl Ciel, ſe vn di gh’ariuo:
Se poſso vn zorno ſar del morto viuo ,
Beata ſarà ſempre cala mia . ,
Ma no’la xè cusì: che le ricchezze ; _-
Xè triboli, xè ſpine, e xè tormenti:
E chi è più richi , xè manco contenti,
E proua in mezo al mie] , mile amarezze.
El Lucheſe ne moſtra, che Alboin
Sforza Roſmonda a beuer de ſo' Pare
In l’oièo dela teſta : ma le amare
Lagreme quela bene, in pedevin .
El.
gli; {KEN-To renato;
El Renieri garbato co’ ieoloti '* fix* .
Ne moſtia vn bel con-certo de Pitura , ~ .
Doue el canto ſe gode la in figura ,
E ne patde ſentir muſier cori .
O' cara zouçntù ,che aliegramcnte . _
Gode la' primauetade l'età , p
E in gaudio, e inalegrezza tutaſtà , *
. Ne proua i gran trauagide la mente. i
El N’introduſe
Vechia, che de
de inzegno
Seneca elè coſtume:
aponto Vechio , .ì ' ~ Z

Che chi andaua da lù, per prender lume ,


Subito in man elghe_ meteua vn ſpecluo .
Col dir: nondler come la caſtagna: 7
E, ſe tièbel d’idea,per don delCielo, .
Fà chetalſia’l to' inzegno,e’l to’ceruelo; i
Ne permeter che in ti ghe ſiamagagna. -
Se vn loſco, vn zoto, o qual ſe ſia imperſeto, r …i
Per ſarſe doro, da lù capitaua ,~
Cusì el diſeua, e 'l ſpeehio el ghe moſtraua :
Studiatcbe 'l ſtudio conte ogni dcſeto .
Del Prete Genoeſe put ſe vede ' , -j
Dauid', tuto vigor, tuto energia ,
Co’l ſpadon ,e lateſtade Golia ,
E che’l ſia viuo chi l’oſſerua , hàfede .
Giudit la bela Ebrea,la generoſi; ,
Che per la Patria, e perſeruir a Dio,
Ardifle con el cuor inuigorio ,
De ſar-impreſa cusì glorioſa .
Pur del Prete medemo è queſta ancora
Co’l iſteſio operar tuto viuezza
Moſtra in Pitura coſa ſia vaghezza ,
E la Caſa lluſtriſsima decora .
-WNTGΑSBTÌMQ- 367
De Gian Lis Madalena doloroſa, ` -
Che l’Anzolo ſocore; e in run canton
Ghè
Che ſtudiain
quela male-_demtentation
dai-no afadaambicioſa
, . , ›
Ghè 'i noſtro Redentor .del Var-orari , ~ "k...
Con San Baſtian; ghè molte coſe bele ,
Cheiäinomiariuar ſinaale ſtele'ì; .
O che gran peneiaeicheoolpi rari! z
Dò bele-Iſtoriepurghè del Mafei, - _ .r
Si ben depente , che. ſenza adularlo ,
Se ghe puol dir che, l’è inPítura vn Carlo,
Aiuto nò primo sì,pien de i Trofei .
El’Campi da' emona (a dir el vero) o *J

Me sforza a' dir le rare qualità . _


D’vn b‘elretrato che in ſta Caſa ſtà ,
Che del mio vmor ſaraue Polo, e Piero .
Se i campi da Cremona rende tanto ,
(Manto ſto bel Reti-ato moſtra vita , '
(Axel terendà vna rendita infinita; i
Cerca chi vuol niſſun troua altretanto.
Sta Iluſtriſsima Caſa è vna minera i
Che per ogni canton , per ogni ſtanza
Se vede quadri boni , e in abondanza . ,
Se ghe nepuol parlar da l'alba a ſera.
Ma, per leuar el tedio a vo’ Ecelema 5
Remetemo el diſcorſo per adeſſo:
Che a dirv de tuti; ſe daria in eceſſo:
La fazza in corteſia la conſequenza .
Ec. Veramente, Compare (a quel , che ſento)
Ghè Trofei de Pitura in copia molta .
Sia benedeto chi dà rechia ', e aſcolta
La virtù, chefi ſtar l’homo contento .
"568 VENTO SETIM 0.'
Galatiadel Fà pompa el Borghezaleo l’eloquente Î '-\ .

Eccltntiſiî
mo Borto
Deipeneli moderni deiPrtorr: ~
lamio Bor , Doue,con artificio‘de colori, `
ghefaleo.
Se vede coſe , che incanta la zente .
' el e Pitor ,
Baſtiantirapreſenti ,‘ ,_ .
uſtie,ecargodetormenlí,
' Par, che ſe-ve a , che ’l comuoua el ~cuor l r
Là , chi l'oſſerua co’l capelo in man ,3,
No' puol ſar veramente de adorarlo
Ghetal’vn che ha ſaueſtogiudicarlo
Del Varotari nò ma de Tioiäm; V ñ,
Ghe xè el Ponzon, che vn San Bortolarnio m'
Hà eſpreſſo al natural ,cusi benſato W
Che l’inamora . o xè pur belogffiato!
Ben mile volte al di l’è benedior’
Ghè 'l Liberi , ghè 'l Vechia, e Don Erman; -
Che ’l Ridolfi', de ſtima e ghè ’l Renieri ,
Col Triua, che capricij , e bei penſieri
Ogn’ vn de lori moſtra de ſo' man .
Ma vna moralità no' voi lallar ._.fl.
Che m'è ſempre romaſa in fantaſia”
E molto la me xè de ſimpatia . ſg, ` ,
No' sò chi coſa tal ſia bon de fan‘uvë
(ma `l Foraboſco, ſcontro de Natura*
Concorente , e zemel, più che riual ,
Emulo, e ſuperior , che aſsae più val ,
Moſtra co’l ſo’ enel degna ſatura .
(kieſto è. vn ſigniäcato dela vira ,
Che brevemente paſſa , e 'l belo pe’rde ,
E, quaſi fior caduco, el freſco,.e ’l verde
i, Preſto, abandona , per ſaral deſdita . p
Vita ,
`Vitá,chealnatural
VENTI!.xè vna lanterna; `‘ -,

Pene] ,che iluſtral’arteVenetiana z


Vita, che in :pè de dirghe-vita hum‘ana,`
Saria più proprio dirghe'vitaeterna.
Perche ſi ben laófuze via dal quad j ’
La ſuuola in brazzo del’Eterni i i
A confnſiion
Doue del tempo
che ſenza.ſin ingordo,
la viuerà , _' " tra; i

mel tanto Ecelentíſſimo MainentiÎ, Î' `


Mipzsigponſramoreuole , e galante, Calaría del
ñ Amigo de Pitura , e deletante , Ecelëtiſii.
mo Marci
Orator ſingular trai più ecelentiz; _ r ‘ : a! tonio Mai:
, v nentie
Hà vna Caſa, o vn zardin, cargo de' fiori, í -
Naſſenti da i peneli de i moderni 1')
t

Che freſchi, e viui hà da durar eterni,


”A gloria de quei celebri Pitori .
*Ghè 'l Pauluzzi , l’Enzo , e molti boni,
Che ogn’vn gariza a far coſa più bela: ,
(Doue per cusì dir) con la borela
Del ſo’ inteleto, ogn’vn fà colpo, ezoni .`
El Liberi ve moſtra la raſon ,
"Che venze‘, e doma amor., ezeloſia ,
E mete elfrcn, e tien in ſo’ balia _
Dei quadrupedi el Re, che xè ’l Lion .
De Dario Varotarilà repoſſa
Virtù, che è zonta in porco del’honor;
.Si ben, che quel furbeto, el Dio d'amor
'Studia a ſuegiarla ,5 e con le man la ſcoſſa.
Fortuna dorme anche ela : ma intereſſo, `
Che la vuol ſempre viua , ghe xè al fianco ,
E zioga con la bala, e'dreto, e zanco ,
Per far quantoche 'lpu’ol, partia più ſpel‘b .
Cccc ln
"575 ?ZN ro :arm-ro.
In ſto ſtudio no ghè vna nelada ,
Che no' ſia tuta ſi] o edotrina 2_ `
Perche, con la ſo' ciencia pelegnna,
El Diretor cusi l’hà regiſtrada._ '
Se puol ben dir, che Palade inſtoliogo
Habia menä la man a la Pitura ,
E con la ſo’ elo uenre dicitura , ' `
Gh’ habia fato ſormar più belo el ziogo .
lnfin ghe xè vna man de coſe bele : `
Perche chihà vn bel’inzegno. come quelo,
llumína Pitura, e’l ſo' penelo , -
E inalza la virtù fina a le ſtele.
"s-na., ñ. Ec- GhexèlaGalariadeCà Ruzini5~
30gg; Me podereſsidírno’l’è moderna _
’ _ Ma laxè benfamoſa , e làrà eterna ,
E la val monti, e mari de cechini .
C. (Mela xè nota ſenza nominarla ,
La fama vola per el Mondo tuto ,
La ghe xè in general d'ogni coſtmro
Zogie, Piture, e ſtatue , che le parla.
Me ſazzo maraucgia de quei mari
Che vuol andar a Roma a deſſegnar
~ Con ſtruſsie grande, con longo viazar ,
E ſpender centenera de ducati .
Che podendo con comodo ſi grando
Sacrar la volontà del bon, e 'l belo ñ
De quanto è in Roma, o in queſto liogó , o in quelo;
No 1 ſtudia vn Statuario ſi amirando .
Doue ghe xè figure d'ogni ſorte '
Nudi, e veſtii con pani cusifini ’
Più ſutili de i raſi , e di ormeſmi
Che [ſuuola, via chi ſupía niente ſorte-T
_ - , › In
VENTO .terra-ro. _ m;
In Roma ghè vna ſtatua me vien dito ,
Che in laſiiuia la venze e] natura]
Doue ighà ſato vn patio de meta]
Per ouiar a] ſenſo l’apetito .
O’ ſe a Venetia vcgniſſc i Romani , 'un .
E i vedeſſe vna ſtatua che xè quà .1??
E , che ſulle voltà quel che xè in n '
Certo i la couriria' con bei pani .
Natura ſe puo] ben alàdi'gar,
E vnir inſieme carne, ſangue, e vita
Ma no' ſar coſa viua ſi eſquiſita , ,
Che a queſta mai le poſta aproſimarl
Chi no' vede ala ſin Caſa Ruzína
I puo] ben dir hò viſta Roma bela,
Ma non hò viſta miga ſo’ ſorela ,
C-he queſta certo è Roma picenina- .
Medagie o' quante, o* quante là ſe vede, _
Ghe vuol ſtemane , e meſi acontemplar,
E lezer libri, per impoſſeſiar
L’inzcgno.;;inîqueſtotuti caſe, e ciede .
La Medagia d’Oton cusì btamada - -
Dai Prencipi del Mondo, che è sirara ,
Là la ghe xè, e la ghe xè si cara
Co ſi la ſuſtè vn epulente intrada .
Con gran decoro i primi proſeſsori ,
Adorna ſtudio tal conpompa granda ,
] ghe xè tuti, niſsun ſtà da banda
La sl ghe xè ’] compendio dei colori a
Tician, Paulo, Baſsan , elTentoreto ,
Schiaon, Belin, e tuti, chi hà depento ,
Fà goder a la viſta vn tal contento ,
No ghe xè a] Mondo vn Studio sì perſero.
r
‘\ Cccc a Balma
5.7; VBNTDÎSETÌMO g
Ecſilmagineue cheeo’s‘hà moſtrav ._-~ ;.~ ., .."‘,~'~’.
La Libraria, la Geca,-l’Arſenal,: ~
Le Sale delzCouſegio, el cauedal ~ ` - - s
Che è in tel Teſoro 5 infln ſe coi-,ela
Doue i Principi tuti foreſticri i
Reſta incantai co' i xèin tal Gaiana,
E diſc zuro ſun-la ſedemia ,. ,
Che vedo ancuo,quel, che no’ viſte gieti‘;
C. Chi formete ſt’Archiuio de 'vertù
Hebe giudício, e inſieme gran ,`
Che adeſso certamentetal-Pitura
t Più noñ’ſe cata-ne ghe_ ne, xè piùs.- ' .t '
@1,5, Ec. Ghe xè anche el Conte Bencio che lia-vna maſsa ,`-`
del “u- De retrati de Prencipi,e Signori `
JKL.

CheinlaPrturaare-tantnfplendon
* ' \ *
i la': *Î
o

*iv-- Certoinl’arteal-bel-farqueſti—:vrapaſsxſi - ad;


C'. L’lluſtriſsimo Conteveramente ,~ rr** . n .
Ha coſe,che ita-Pitura molto val; r í \ ~
Etrà le altre ghe xè vn General, e -. 2
ì Che no’ſe puolſat coſa più- ecelentn. ~ '3
Vn altro Caualier con togaki’ono ,- a) . ' .î
Se vedeſipompoſme eiisirg-rauez. ~ *' Ìî ‘
Che dela Maeſtà lù-tienla chiaue v_a el ‘.. .l
*Ì'

Ein ſa-ti d’ogni Eroe quel è’l decomra` _ -\


Da Paulo tuti diſeche ifù fitti.- - - .ñ. . -
Ma del bon’g.uſto,eſmgular marini-ar;- r -. . *
E per dir co ſe diſc auertaçeiera .~: r.. - ~ , ‘
I è dò ſingulariſsimi-ret-rati‘. t i ,. . .
Ma vn Padre Eterno del iſtieſso Autor, ' -' - . .
Porta l’Eternità-depenta in fronte ‘ a ,
O" idea, che de l—*idee xè 'l vero fonte'
_ El ve-cieca laviſtadalſplendot… . 3
”Nr-03571340; zz,- `
Ma trà l’infinirà de coſe bele ,.
Ghe xe deiTentoreto dò- rerrati,
Che certo cusiviui, e ſi;ben ſari ,
No credo nò, che ghe ne ſaſſe Apele .`
Vn xè 'l retraro pur'de la conſorte
Del'Fentoreto de tenera
La ſe può imaginar età,
ſe ’l- ll haîrſormàv
Per farla eterna contra tempo, e morte;
L’altro de la ſo' Suocera elretrato O"

Mà- d’rmpaſto de carne colorio , ~


Che ogn’vn che’l vede reſta là ſtu io ,L -
Colñcreder che Tician quelhabia ato .- `
O' l'è pur natural , 0’ l'è. pur belo ,ñ
Cerro", che rrài terrari de ſto miſtro
Queſto portarla gloria, e xè 'l regiſtro
Del viuo ſar , del’vnico penelo'.
DelîBaſaiti vn Frate è cusìrviuo , .
Che queſtoa dir el- veropar che ’l parla-L' .
Chi el vede in Dè’de mi puol ben eontarla,
Che apreſſo a quelo vn ombra mi deſhriuos.
Norſemo adeſſo al’caſo de laudar
E queſte, e infinità deGalarie z
Ma ſte quatro parole me xè'inſie
(Per cusì dir)?per muodo de parlar .
EC. No ghèdubio che 'i tempo no-eonciede
Cusi in‘zfirzída ſarlonghi diſcorſi:
Ma ſpieroffléche vn zorno ſorſi , forlì
Tute le goderemo pontuaimenre .
Godo non eſſer ſolo de ſt’vmor r …
Perche doue concore piùpenſeri ,. ~
Scmpreigiudicij xè piùreti ,-e veri.
‘ e Virtua la fin xè madre del'honor. . ,
",74 'x VENTO :arma-o.
La mia opinion xè de ſta qualità:
El cameron, che è ſora el canal grando ,
E xè per icongreſsi el più amirando ,
Voi che 'l fornimo in tuta rarità .
(luci, che per l’anti ſala hà da ſeruir , t
Voi che anche. lù ſia adorno in ogni conto ,
E che 'l ſia ſing0lar,de tuto ponto ,
I Manto ſe puol imaginar , e dir .
I ſornimenti de ſti cameroni
Sarà de ſtuchi, de iture, e ſeda;
Sichè ogni virtuo oi ſtima,ecreda
Dò ſingulari , e degni parangoni .
C. Certo coſa zentil , coſa pulita l
Veſte ſarà nouele marauegie
De ſta Cità: queſte do ſtanze regie,
E de virtù la vera calamita .
(Lieſta sì, che ſarà d’honor la gara l
Doue ogn’vn corerà con la ſo’ lanza ,
Per moſtrar in Pitura la poffanza
E del ſo' inzegno ogn’vn darà capara.
Dome, EC. Prima biſogna ſcriuer preſtamente
go Bruni. A Brcſſa al Bruni,- che l’deba format
Vn deſſegno , in ſolito ſingolar
De proſpetiua, con muodo ecelente.
C. L'opera ſui ſoſiti,che xè piani , . -
E i ſenze in archi, e in volti el li trasforma .
Cusi de piani,ai concaui el dà {CW-«n
E teſte a i ochi índuſtrioſi inganr .
El n che i cantonali in forma acuta
Salta ſuora con angoli ſpicanti ,
E in pè dc andarin drento, i vien auanti.
Wella è 10quace,e nò pitura muta! ., ,-,ñ
Se
VENTO rerum; 37;
Se puol dir,che lù ſia l’iſteflo centro ,
E. che la proſpetiua a lù concora ,
Per imparar qualche traguardo ancora,`
E paſſar de i preceti anche più m dentro .
Ec. Donca a Iu no' ſe daga altro preceto
. De colone, pilaſtri,e modioni , `7
Nichíe,ſtatue,ornamenti,archi,eſeſtoni: ~ R
Lù ſarà l’operario, e l’ardiiteto . z
,)
Se ghe puol ben cignar che ſto lauoro
Sia graue al mazor ſegno,e maeſtoſo.;
Volendo far Muſeo s’r glorioſo,
E lumizarlotuto a trarid'oro .
\ Che 'l lalla vn vano , ſe ghà da auiſar _
ì In mezo del ſoſito , in forma ouada ,
O in quela forma, che a lù più he agrada g
Che la vna iſtoria ghe faremo ar. ’ -
Ma ſcriueghe però, peragiutanti ' -
Che voria che’l toleſse i Figadeli ,~ -
EPare,efio,ſimie de quei peneli, ` *
So’ arlieui, edel ſo’ ſar molto imitanti .
Marchiò xè 'l Pare, valoroſoíntuto: v
Vicenzo hà nome el fio , che in ornamenti , `
E chiari, e ſcuri i xè molto ecelentí:
Si che l’hauerli ſarà de gran fiuto .
Perche bramo el ſauor con gran leſtezza ,
Sò ben che -lù xè bon co’l ſb’talento .
De ſar grancoſe preſto , come el vento : >
Però l’agiuto è fio de la preſtezza.
C. Cusi ſarò, conforme al ſo’ comando :
Ne dubito che 'l Bruni contradiſsa :
Anzi ſtimo che pronto el la obediſsa ,
Per eſser queſti de ſo' guſto gran;lo .
Ec. Si
Z76 MENNÎ: 'terme-,ì
Ec. Si ſuſse viuo Giacomo Pedrali,
El voraue col Bruni iti-compagnia:
Che ogn‘ vn-tegniua la-_ medema ſia.
E caminaua-per i ſteſsi pali . ,
C. Se vede de ſto Autor vna Salona . ‘-.
In proſ .tiua dal Conte Maſei
Orlan ,dheſtupirſarauei Dei.; ñ
Se iſuolaſse dal.Ciel verſo Verona-È
We] Bortolo Cerù fù ſtudioſo
Ancora eſèo , e molto inteligentee,
E, ſe ’l viueſse, in muodo reuerente
Mi ghe 'l racorderia per valoroſo.
Bet-Axel Cerù ſù ſtupendo trà i mortali:
El ſo' valor è hoto a tuto el Mondo . ' ,
C. El giera d’vn inzegno arciprofonclo.`
Ec. Non elò quelo , die portaua ochialiè
C. L’è quelo aponto 5 e a dir la verità ,
L’hà ſato ſcene, atempo del Toreli, ,
Che adeſso è inFranza-che co' iſo' peneli
El l'hà fatoreſtar marauegià. › -
Ec. Non ele quele ſcene, che vù ſteſso
In rame l’intagiaſsi a l’aqua forte-è
Me ne donaſsi vn libro , per mia ſorte ,
- Che per bele inuenrion l’amiro ſpeſso.
E] Cielo l’habia in Gloria tra i vBeati :
Che mfin e] giera vn° homode valor:
Ma quelñche importa d’anima , e de cuor.
Tal e] fù ſempre in le parole, e in ſati .
I muri donca de la prima ſtanza
I forniremo de veludo verde:
Che ſto color raliegra , e no’ ſe perde ,
( Velo che tantoimporta) la ſperanza. .

-x'Ar ì*
kaflroi‘znxori ;ig
L'altro ſoracanal purde veludo, * Î ?o .2*'7251 p4
Ma tuto cremeſin porporizante , r ‘ ,rx
Che aparirà più graue al Reguardante Q 'ì
Ne ſarà de vaghezza in tuto nudo . ‘. '
Turi cordele d’oro a telo , a telo , -- -
Con ſranze del’iſteſſo e ſoto , e ſora .`
Sta volta vagha pur l'oro in bon’ora: ‘-
No' voi vardar (co ſe' ſuol dir) ſun pelo.`
Qi—eſti ſarà dò vaſi apropriadi
Da conſeruarghe drento la` Pitura , ~
Scala a la gloriateſplendente, e pura , ~ .‘ p
Che aſſende ſinaal Ciel co’ izſomi gradi .` ›
Biſognerà proueder d’ornamentiî
Per ligar ſte Piture precioſe:
Perche ſe fà ſte zogie glorioſe
Con i muodi più propij, e più ecelenti;
Vogío che la materia co’llauoro
Sia de valor , ſegondo el mio penſier t
No' voi ebano , auolio , ne peter a
Le zogie in ſin s’hà da ligar in oro.
Si chè ſaremo far qualche inuention
A qualche bel’inzegno in ſta materia-',
Con gran ſodezza , vaga si, ma ſeria ~, ' - k
Coſa legiadra, ma che habia del bon- Z— ~
El vuol eſſer arzento de quel ſin , - :i -. ~
ln qualche bela forma d’ornamento;
E pò voi che doremo quel’arzento
Tuto a ſuogo con l'oro de cechin .
I tacheremocon cordoni d'oro ,
Con fiochi del medemo in maeſtà. -
Vogío chñgîäandia la ſcaáſità, -,
E compar' pompa ,e ecoro . i
~ Dddd . C.Ve
; ,m mm’a— ;rn-Wan
'C.Veramente chi naſſe regalmente, lî‘îé) ;.~- ì 'c -' ;'_I
Nometeſori quel puol _ſemenarl- 2 -›.~ Îz-;gñî i
Cusi e’lſo’luíne elSolsà deſpenſal',` ~ ~' ‘
Per eſſer tuto razireſ lendente. '
Sala chi aplicheremoa cimenta …_ I; › .
Piero,eLorenzo,dò-degniſiadeli, .m- :~: :Î ‘
Che vien
Cheſà da le ſo' mand’oro,ecl’arzentol
ſtupirla'rugaeofimodeli, ..'- . rr' Î
IxèiBoſeli ,che tuti iNouizzi, . Î '. …- i',
De Caſe grande de la Nobiltà,- g
Per ornamenti apontoi corelà,~: :i ~. i. :
Se i vuolinuention níoue, e ſchiribízzi;v ' . ‘
` f
Per ſcritori i sà far beilauorierí ,u - -
Per peteniere, zogeli, e pendenti, -
Emile coſe ,che ruticontenti ' i.
Fà reſtar queiSignori, eCaualieri. -
Ec. Da queſti donca nu capiteremo:…--- :'- .ì , .›`.
Faremole meſurea proportion, ‘ '- -
Co’l
Laforma, c-he più propriaſtimeremo’; ìñ - 5-
compartirin ogni cameron
EiſeruiràperiPitoriancora, - -; ’ ~ -'
Acciò che con meſura quel oſioioi
l poſsi eſprímer con el ſo'- giudicio;
E cusi acuti agiuſteremo lîorai
Tocherà donca a~vùí ſarſtofauor Î ì --
D’vnir ſta maſia inſieme de Pitura': _ -’ `
Voſtra è lakir’npoſicion, voſtra la cura,` '
Sè deſta Galaria mio diretor.
Fè che i me ſazza vn ſchizzo ogn’vn delori
Su la conſci-mira , cheve dirò, , ' -
Ein
Perche
ſcríto
noogn’vn
ſuccedeſſe
delorivedarò‘:
dc i er'gri. "

Che
m. SETVW’Ã W?
Che i le inzegna a Hair-role, dhmne-agradaj‘r o? .b Èzr a
Chela&ſWWQlÌffiWfiemé-r
Per …aux-1:)
virtù no’cſtimo Forum nlonwſisjlgrſílld al T.
Se d’vn’arîo 'gllfäfldaffèh’intl‘adſteft "zu
C. O che bela inueſtida ſarà queſta! . “Jqg i ,. 5 ,1 La'?
Altro che mandar merce per Leuante lì {mn .3,7, z
(Deſtoè negooídaſſae piùireleuante ,al Lap—Z Ei
E renditaiègurayemauüîeffic › :Em-7;,- 5; m ;5
Balſamo è la Pitura-preciol‘oy‘ iam i: ~ :rn lab oi‘ : --Q
Per l’inteletò’vera-medeſina', l‘: .1: (La-;PCÎUZ :i
Che più, che ’l ſtà inre’l valñ-elihraſinrfl: i: - ì .1
E in cao centì-ani iòmíracolólö‘. ; *a (l'53. i.
Che sò ben
Valerà dir cheſte
a peſo d'oro,piture-"vu di': t ciau-.il
'e decliaſitnant’im at, al011i::
adi)*i ;1J "
Ghe xè caſi ſeguitlftahÎQe-trlnti;iÎ.lv 3 zavorra j ì
Che i ſe tocacon man -d’og'nîoraìpia - ſi!, r i nl" í` .'-_’
)
Eſtinoſtri Pitorivenetiani .`:,~:~.- -, ..".2 't 5;:— ~ l

Iſarà,daſpòmorte,intan'taſtima, . Ì‘ "F
Che tuti corerà più chede. prima .v :a Î x. ~ ra).
Comeſeífllſeuài Pauli, oîſíc’íaní. r". “r. -‘ La' ì
La voraue pregar, che-in gr‘au'a’ſſrru‘a~ - . ‘ x43 *ñ
'
\
La me honoraſse defarme voiauor, ~ )

Zàche m’intra in la teſta vu certo vmor ,


Che de ſo' guſtoſtimerò che 'l lia. . ‘ ~i
Ec- La ſariabela! sè’l mio. conſegier ’ - . U
Sì: quel, che medà lume in ogni conto.
Comandè’, che per. vù ſon tuto promo ì 42.10'?

A ſotisſar ogni voſtro voler. - . . .


C. Saraue ben far meter_ in larſtancia '. *ì
De i Venetiani «óvn lpechio curioſo :
Ma che’l fuſse però miſterioſo, - ,
E che conlorihaueſte conſonancia I… . `,› .-x .. ‘ -
- -' Dddd 2. S’hà
,aa VENTO ;ter-,rar 0.:;
Scriueme qualchcletera corteſe ,r z… , z. - I.) T v
Edeme auiſodezleoperanonr '__…;-, ñ, ; ,H ñ. -
Che ’l me ſarà de ?ran conſolamonzrz -_
Perche poſſo ſtar dora circa vn meſe” .. - ;z
lntantomive prego,inoorteſia_, A l i, ;3
Procurè
Da ſtiſilgeti
cheſiaſatiffideflegnr
vinuofhedegnnz ;2;; ~fl . 'hz -. *i*
Chei faremo operarde longo via: ,. . z, ._ z
Eſeghecuor, condircheiſeaſadlga.- i': 1' ,x t .. f 2
Che hò ſin de reco noſſerlavirtuz i. '
Conſormeal‘ſo’v or, perno’dirpiùa 3 r_
Chel’auaritiaèſempremianemigaa . .
Perche ſon veroamigodePímra'; .. i, 2_ ~ 'z
Neſaròmiga,co’ſàcertiadeſib, ~ ›: . a*
Che fà depenzer lo] per intereſſo, , .
E {piera ſarco’] tempo gian’ vſíira 3- b _
Che, ſubito chi hà vn quadro d’vn Pitor fl_
l diſc: o che bel ſar] degna inuention! i
Certo (ſe debo dir la mia opinion)
E] valeràvn-teſoroquando
Qieſta elmuot;
no xè virtù , ne amor, ne aſtro _ … , ì_
Ma ben intereſſada tirania ,
Mi per mio ſenſo a-queſti ghe diria
Che i puo] cazzarſequanto primain Gheto o
C. No’mancherò deñſar quanto meto‘ca , ‘
Per ſeruirla de cuor in ogniliogo,
E,per ſ0' amor,E me-buteraue in ſuogo -.
.Me baſta vn ceno, ſo] delaſo’ bota
Rmgratio e] Ciel d’hauer ſta gran ventura ~
De ſcruir vo' Ecelenza ,efli Signori ,
Valotoſi,ec’elentìi, e gran pitori: . ;i i'
Perche queſto è mio genio,e mia natura; . . `
'ì Fondo
(.2

` VENTO SET-[MO, l 5K}


Fondotuto quà dientó el_ mio contento t- ‘ , ~
‘ z_._ - In ſta virtù remeto ogniſolazzo: ~ ‘
r E quà (co' ſe ſuol dir) me ingraſso, eſguazzo e ‘ "
'1 ~ Tutoel mio guſto ſtà ſerà uà drento.
Sol'iciterò ogn’vn con gran ca dezza.
Lamehonora_ de darme le, memorie
Dc le irjiìenciorida ſakſe ,i e del’iſtorie' , '.
Che leaplicheròatuti con preſtezza‘. ‘ ~
Be. Tomaiò,mio de Caſa, prima
Ve porterà doman cameríer,
che parta ì
Tutiiconceti ben ef reſsijin carta, . _
Doue d’ognpn ghe arie] mio, penſieri" j `
Compare-,au con Diozſtèalieg'ramente:
Scríuemeſ
A la torna a;ao,
che epò. lì: vedcremo
diſcorer‘emo" “ " ‘ ì "`
De ſt’arte più che mai cusî ecelente;
,ubíto zonto, _ve 'vogio dar parte
' Delſaluo ariuo (come' voi ſperar) ` è , - ‘
Ev‘ù ve'pregovolerme au’í ar ' ~ v I Î . .
Semprequalcoſa de ſt’a nobiliare; `
C. La ſe aſsegura che dal canto mio i
` Ogni ſo’- c‘omiſsion ſaràeſequ‘ida‘;
Con
E gran
a bon pontuaÎità
viazo la vaga5 lacon
ſtaga fida: ì
Dio,

*VENTO
_VENTO OTſi-AVſſQ
A R G o M E N T o;
Per dum* fin* moderna Gal-051,'
Se procura midi, e ſe dcr/n'a” n_
Come ogm' Dio (per via fin/iaia) d gl”:
V” Pim ”crudo [ni i” fi lui/iae

q Endo a voſtra Ecelenza gracie tante


,. I. Del’hauerme honorà, co’l darme conto
y *fc-,z Che in vila, con ſalute ,la ſia zonto ,
` E conſeruo la letera elegante .
Ghe inuio con la preſente quei deſsegni
Pontualmente, conforme la comeſse:
La vederàinuention , al viuo elpteſse
Da virtuoſi veramente degni .
In vero ogn’vn de lori , con gran guſto,`
Ha incontrà de ſeruirla l’ocaſion ;
Aplícando ogni ſtudio, e inclination ,`
Per eſequit elſo’ comando giuſto .
Doue tuti è diſpoſti d’operar
Su i quadri (ſe puo] dir) figure viue:
La creda quel, che vn ſeruitor ghe ſcriue:
La farà vn ſtudiopiù , che ſingular 9

VE. N I' a QT Am.
LaDe
trouerà
man ſegondo iſo’ comandi
deogn’vnde , el caſo; i Î'
lori eſpreſſo i
Che reſterà ſeguro perſuaſo
El ſo' genio , c farà ſtupori grandi}
La paſierà per l’Antiſala prima , ~ ,
E pò da quelal’anderà più auanti
In l'altra ſtancia; douetuti quanti
Ghe moſtrerà inuencion de moltaſtima; ‘
Ma in tanto repiar deuo anca mi
Quel, che la ſcriue; azzò uel , ch’hò opera
Veder la poſsa , e che non ò manca . "`
Diſc donca la letera cusi,

,f)

_ RE-j
'VENTO ſiOT’ZVOÃ ſi'
`335..

-R E N'I E Ir"

Antiſala
aaa
El Ranieri galante , e al mazor ſegno
Foreſtitta.
De tuta garbatura in ogni conto ,
Al ar d'ogni altro ſarà ſempre pronto
A ar vn quadro , con perſero inzegno .

@MB
Utah-ZA
La Genèroſità ſarà pompoſa ,`
Che Forza con la deſtra gran richezze,
(Da reoldir: mi premiole vaghezze
DechiPitura _rende glorioſa. '

ee
Ma ſoto vn moto 'ghe ſarä',ehe rliga,` «
Per più loquace ſar quela_ pitura :
D'eſaltat la Virtù s’habia gran cura
Co’l premio, che xè honor dela ſadiga;
~ _
_.
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ì.
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ſi', ...a

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_
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_ ..
a t:. .i
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. . .… H… all: ,A e.
M,
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. t
.-..w
,as VEN TO ÒTAVOZ
_VANDICHJ

` Se ſe puoldalvandicmcon bona gratia `


De quel’Alteua, hauer vna inuention,
La me ſar 1a de gran conſolation ,
E_ reſtetaue con la mente ſana. ñ

Ch’vn vice Gioue, ch’hà l’iſteſſaimpreſa


De manto regio adorna la Virtù ,
E l’lſtoria , e la Fama ogn’ora più
L’eſalta, come al Ciel lumrera accla;

Ein ſtà maniera ſcriuer ghe voraue: g


Puol ben contento, e pien de nobil vanto
Tegnirſe in bon ch i è ſoto a regio MANTOJ
Propio xè ,’lmot0, e ogn’vn l’intenderaue.

-ffiëì _
agg-a».
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.VENIÌO OÌ’AVQ.

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'h-n,
.-.—
59a VE N70 OT-AVO.
R I c, H ñI.
. aan
EPM
El Lucheſe per merito,e valor,
Sarà de i più dileti in Galaria ,
' / Per eſſer del’iſteſſa corteſia `
Vero zemel, contermini d’honor .

Che 'l forma con maniera la Ríchezza


- Abondante de zogie, e de teſori ,
Co’l manto adorno de vari) colori,
El’habia per _compagna la Preſtezza. ñ ,

@az-,WB
De ſta vaga inuentíon bela, egioconda
El diſtico voria che fuſse queſto :
Chi è Rico iii gran , coſe preſto , preſto:
Che la richezza d’ogni coſa abonda .

6M
nata
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….ë.
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.Ìmno
1"!

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*i*
..una
…È
39;; msNro ora-Vo': _ --—.—ñ--`-` r

` ,I N

Disè a FilípoBianchi che voria” -


‘ Che 'l falſe co’l giudicio , e ço'l penelo,'
' .il _I Conforme el conſueto, vn quadro belo;
Senti Compare, quel,che brameria .

-- Saraue el mio p‘enſier che ’l meiîirmaſse


La Candidezza co’l Content‘o apreſso,`
‘ d' . Che ghe fuſse corteſe, e a vn tempo iſtelèo
Vu bel filo de perle el ghe donaſse .

E ſcríuè in gracia ſto penſier , ch'è vero,`


L'Homo
Se s’hà daper
ben el manca onor-ar libero,
el più d’efetoe :ſchieto 5

E merita gran premio vu cuor ſinciero.


. 1VE N750 .OT-'.4 VD. .:2. '-593
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_ ..z-,9; 'murder-fava;
Tr: R I a? A. {i i

Za alien-evolte è gloriolö çl Triua ‘*-. ’


In quei tre capi, come vji hauè dito ;
Femoghe far vn quadro‘de profito,
, _ Che sòbe‘n co’l ſauerdoue l’ariua .
HLT”, .rl 7 ,

“lati-“n ”NJ ,_-”*`.‘ ‘ - ~_ ~~..

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Chevnidaco’lDeſſegnoxlîArmonia-z q i. 'ì i -"` ñ,
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, DepenzaelTriuarn muſichiì'concertiî, i_ f-rñézt


ëElù ghe moſtra vn ſpechio‘e diga’tauerti ,
, ;Clícpettalcaufatièſibela-fia. è.,
'. :-i *i Wing

\Vegnoala’ç‘oncluſions vegnoa la~breue._ , a


Chide itura ben conce‘rrai’arce, _` a t; ‘
_La ren armonioſain ogni parte:
'Cusi de foto ſcriuer ſe deue
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:dll-d, _› .. ñ-. . [ſi ..--
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Fe chè 'illangctí-hrauo Genoeië-,L


Sfodra el penelſu pitoreſca tela,
E fazza l’uſencome-vnaeandela , -z W
Per lauotirnc , vna-de l’e ſo? impreſe:.

W 7"? 4 a ñ
Baeo,.che generoſo-con la deſtra; "iii p
Porza al Satira Dio del ſoîſìliquor 7 z ‘
Si chèaquiſta—più forza , e-piiizyigoióáfi
’ Per cauſatal la Deitàſilueſtra A…
i ,a — - .~ i l

:az a ‘; 'Î ',î-_ñ‘

Eìvoiîſtiìdoverſetiapreffo elñ‘piarr a ”ÎSJ Î`


S‘criuerínbel caratereſe lazza :ì " .
A.quelgchedevirtùſeguelañnvazza; 7 ‘ 2-.

Mancar no' ghepuolmai, ne vinne ‘


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Brám‘crauc
Anche lùche
vn quadro
BortolomDonati
Galarjbíame
,_ *Îſ ſerre!" l ;A .
` Ì’ëlffifla‘
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vſgr pyegcxcon pltoreſchítratiçìî-ÎÎÎÎÎ,
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ñ. [Voraue vn’agr elegiadri


IntunPaeſe o vegetante;
fiori, - ì‘
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' ..Conquei’ſo’nawraſh ebeicoloríì, … 'i,


, z ~ ì-ígoiqualielſiioldarl’anima a lepiante.` ; ‘
"Lç. ſ.
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i A; ueſtoſepuolmete‘rghìedeìſotórz_,,_ f
. ` _- ìuel,ch’operesàfar,ſil_benintelè;__² I
. ì Puo] dir d’eſſerpatron_
Ta’ntoſe d'ogni-Paeſe.
ghecotwren-:iqueſto gtè’lìmotoa`
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VENTO 0r4_-r-_Îq-ſi

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,_ @KM:
'i ì; DIMAX-0311, “
perelëcr ecdènte
i…

_ In lc ſo’opemcion, formerà certo ,


` Vn quadro con behfiímo concerto, `
E me dechíaro adeſso quà a1 Preſente!.

. . i , {k i

chè ’l forma pian-dc varíj fiori vn vaſo;


E a ſo’guſto delù diuetſi frutí :_
_.Chcsò ,che deleFemene ,e de i Puri 4:;
‘ ' `Elsaì ſarſhſpírarla boca, e’l naſo- ` ì‘ñ _r

E,;Seghe
perche ſcnua
’1ſa_r devcſto Pitorſh'ſedo
prego onora ,` i
verſi;
@zz-“82%. … " F: i
Chl non
Gqdc hà indeífiorí,
dopo fadigarlèí zomí"
ifrutí perſi,
ancora.; -‘ . î`²
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554: VEN ro DTA V0.:

e, N. e

Fare,che Gioſef Enzo co’] capricio


Delſo’
Sto miobel’inteſeto—
penſier, chemeta
adeſſoznòve dirò!,v
E che 'l lia diligente in v taloficio . A `

Che 'l rapreſenta Palade gueriera, ‘


In ato de'brauura,.e ſtrepitoſir , ~ñ-_
Con l’aſta in man che ſcazza furioſa- `
Moſtri,fantaſme,e Arpíe, tuta ièueraz.

@MY .…\
'

..Aeſtaiärà‘galantebizaria-.ñ .
Vn Solxèaponto—làVirtù, che {Zazza- _
L’ombre de l’ignoranza-,eleſtraP
_Scriuer tanto ſe puol deſoto-via. - .i
.66?. i ”N70 OT'ñ-Wo'.: -
MONS‘Y' dIÎ-RÒNÎ
Eiflw

N
MP*
, o

MonsùG'nfornpetelëer-bel’inzegno, L
Eſauerco’lpenelſarrarrſiti ‘- 5:5
. s’hàdapregarlo,chedeiſoîîníofitíffi
' ` Elſazza vnbelpaeſeconüeſsdglìoa ‘
1. '— - ;iQ-.ì
Comeſarauequel,chelaNaturz—áX
.Î . __ ì u , _ r. `

Nemoſtra ,con vaghe’zze al pranzal monte,


Con albori, con ſaſsi, e qualche' ponte
t Eche viaza in .quel varie figure. —
..2'

Dequeſto nù diremoche’i bel ſar ‘


Xede d’eſser ſcrito,eorne ſemo,
Inla eetema-purdelùmedemm_
E che 'l ſe puol trai rari gloríarj.
7
i
yzflro-LOUYYQ. ' 607

5.:…. ,.

TlLI
;aj-06 VEN TOTOT‘MVO.

_, IM
vc _. . " Che Tiliman,dñ’inzegno tuto ardente, ,l
Sfuogal’ardor dela ſo’gran brauura, l
i E ſto capricio me forma in Pitura , ` '
Cheafar paſiate no’l ghe penſa niente. l

~
Marte,che per Belona pera man p g
E ſpada,erarga contra l’Ignorantia,
Per obedir a chi ghe fà lñ’iſtantia ,
Siche la triſta ſia cauà depan . ' <`

- E'dirſepodérauein quantoami:` -
fix; z_
., , ;A Arandol’ardirxè zontoala Virtù,`_, ,
L’Homo'no’puoldeſiderardepiù, -
-f.. . ~`H ~~ 2m
l
“E. ›"Î…ì'~‘ Felopurr’ancheſtar‘àhengusi.5ñ"; Î' ‘ ñ
' i i a .
z. ~ ñ i
....
TO oſrZrzo.
..r un". ,
e35 ”ma 07W"
M A .R o
@a:

Che ’l Maroli‘ , che h‘à eniipaſtoralij *lt:


. . E in tutelealtrec einzegnoacuto;
No'podcndo in t’vn quadro far de tuto;
Che' fazza donca vnpuoco

` Evn Paſtórel' che regna in’fren'vn-Cati ' ‘i


Defenſor,Fan ;'beſtie,de.piu ſorte: - ,iL-a.:
, Che'l ſia ingrintà,che’l rogna., e bagia ſome; _
Eno’meimportaſerſiaal monte, calma—z
r
..J - 9-.. _ , _ Q, . ’ .., `
.J' : l a y
` e*** . _il \ l
L-. ,xs-à - \..
…ua-Vi
*~‘~"“"
'P
ſi***
CheElgiudrerode'
’lfàzzaogni
‘;'Î z. Domina
inuma tuto un
' Q Beſtiazza
che’l -
l’Homoqi-ìaciond
,ogni Annual:
4 io
-F"

..n
Scriuer per’anotoſotoſeñghepuol. {e z
_tz”r`,
..A
...in

5.

i,. “3.7; a"—


. 612; VENTO OTAVO.

CORADO FILGIÎÎÈRI'

Corádo Filgher Iaſſar no' ſe deue:


Bìfògna hauer qual- cÒſa de ſo' man;
Mi no’} dechíaro l’vltimo , o l’ancian:
Tra i Pirati anche lù grado receuc .

**fl->2 .

laſscmogbe vn Paeſe a- ſofclecíon x


Perche lu xè copioſö de penſieri
In formar ſiti naturali , c veri ; ,
Ne Tmeteremo certo int’vn Canton;

:L - . ,,W Y
Satä bîſògnorſcirùxerghe a—ſo’honor z
Per ſatisfar a la creanza. bena ,
chela Famade lù ſempre reſorts;
Che’lfia ſingulariſsímo Pinot .'ì v

.
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VE`NTO"OTAVOJ

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_614, mater-Tonnara”.

;Mi?” ñ . i .,
DL Brunivc hoi'diſcorſozà-abaſtama'; ` ſi l
Contntociò-,rper ſo’mazor'caution, i_ ì `
Ve-tornoa-replicarzzlèlafonclon , ‘ -Îî-.l —
_ Co’l,ſarde-tutocuorpermilfíſtanza.3;,. . ‘_. l
_ _ , i; `P A_ .i j ~
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E E” as., `r aa .›“~
_ ` E r fi., r: l
. - ,'-_. @UI-EN h ›. ì A* .-a f Q i

Iaffel’o-inlibèrtà (come hò pur‘dito )`


Mandeghe ſolamentela meſura z;
Del'reſto-l’ínuentíon,-l’architenira ‘
Che’l la ſazmaſo’muodoíntel ſolito ,.

Vogiortperòche* ſoto-ſegheſëriua,`.
Per arl’onor avnñ’homocusìdegno: ’
(Del, che poſiiederaritàd’inzegno ' >
'Puolmeterſittraiprimíjnprolpetiua . -

' "ì . ffl
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ElPonzonJcbme dc Sion
-Îvcchio'in laſiproſc , o;edecÒ,roſ9,'-.
, tuto dott-mg _ ..: .‘
:è "Me ſazza in la maniéra (by diuína r ì
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' El quadro delſofito glqrlxoſjojo ó *
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ſi j - L 'è 'ì . Voíſſdëe'lmrapwſenta ,ihbelaſormä ~'~

~ . ` 1 - La Tramontana, che ſtabüe ,‘e inmoca f’Α


.ñ i_ Îſix‘síáſÎcortaalMarínerzalbon-PCOUÎ;
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_ ÎÎ .Z‘cómc flcla ; che in ma; xè vèra _HOFWÉ i** * o ' "


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6,718 ‘ ?E Ig TO" OT APO;
L_ x B E ...flR‘ I:
" , il

E] Liberi ſugetode gran ſtima ,` ì' '~


he in ogni conto è Conte , e Gaudier;’
Farà co’l ſo’giudicío, egran ſauer ›
Vn quadro ancoralù , de quei de cima."

L’lmperío ínlaùranàle tempie, e’lfron‘tè; A., g.


Co’ñl manto ſopranzzo, molto graue, ~
Cheala Yirtzùoferiſsa vna gran chiaue, ~
F, ñE che l’lride alCrel ghe fazza ponte . =β
7:”, ai t~ il* '

i; ~ .,Eper burlarſè fort/.una ſg’uerñzá,` `

&Wi-EW?? con maniera acerra: e*:


..Chl fèauéla Vndîs’aureogni porta-;,-i‘eh,k -
, "Econlfaloro-ellñlnuneno’ſcherza, ,tz-;j
Ted-4*'

t H . .
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. . e …, n fl" ..i y
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PíeroVechíffi-d’ínzegno molto acuto, Ì

’ Farà vn quadro pulito in le fazzade ,.


- Co’l ſö’íhl grauc de forme atiladc ,,
ComePſicol- che sà fixr ben detuto. K-Îv...
-ìX.d
-ſ4i.ioí-M

?I ſi zu..
ñ. .nm W
7".- ì' ›q-n..

-Färl’Arn‘e-,ncheala Moda conmanicráa _


Meta vn-volro
Da vechíaz ſu’l viſo pqrzdile‘to
maſcherando "quelîàſpewí‘ ſſi**
iÎ , .
Si chèſilareſtatramudàde cieraó ' i, 4;:

E fl'í doverſi calzerauegíuflo r - a


(Dà:glìexèfiradm`Vechía, e ſtrada ní'omk, ²
Perfin- d`ognèíncendhnza-,.e*tàzo,,c proua: ì
SeÎiſgrà-ſçriti ,, imeſar’à de guſto..
ì.

f. f*
634. .:reiterata-7' AVG', .
l—

flFoRABosçO:
- ſi '
- ſi ,- ”I r i 1:',
_à— __ . n .- .ff-r . 'a -
El Foraboſco , tuto ſpecnlante “ì *Î'í , _ i ._.

Meſarà vn quadro intei comparti_ nti.


.Dei mufí › con} muodi ſo’ñecelenti , i
, _ Eforſil inuencron ſarà galìanteg.,^_ ...iz -
` -
K_ - . ‘ s
*. ' 'o v.
.
‘. 9
o — `

r r.u Àti""`\ .Y ` ü*:


*' ñ ì 2'* \
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~ . . . ;J x :è ì k' e" :ì ì . , ì
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1_LaPerfecion ſentà s’vn `

-,
che -- Cò’íſdraái laçptónar' ~ 9' .- f"

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-` bcrcauáiicrnedòffimioconerè;
;-“ . ..ſi .Clì’èzraroinogniconto,-eìſingular; a
1
:i 's'
‘ 1;,
xja' ì Cheſaz.zozcanada!delleſ‘oîirnp’r’eſe,*ìv`
Bramolimpiegmeghervoria
7;?” - `~".1. ,r
moſtra;
…z
.ff ~_ ñ,
'_L ~,
'7'”,
~,‘l.
!: p—ì ` z "I *Èfîvhfl' `.` Îuljrnñî `.
* ' ~ *Va .` 3.

/ …23.

Che’l-fazza che aPitura, per ſo’ gloria … " b “


7 ~Ponza Eloquenza vn ceichiodebt-Îif‘iori,`
i. i' :
‘..‘, E tegnEvn libro in mata, doue i Pitori -’
Deſcritiſiaconbela , e vaga iſtoría. "

'.
F
,.
l I l z I' . o .7
; e!,
i."
ì… Ne ſiala pena a ſotoſcriu‘er tarda:
L’vna depenze , e l’altra ſcriue in'carte
Le Marauegie (con ſtupoÒde l’Arte.
Moto, `: i, h 1 .i
al libro} e al, .titolo reguarda.
~ , ‘
**ci
’- .a -' ` l
'5 LF > . "* '-`.
a:' `r ' .mi ‘ ‘
h .
'i
w. g.
t ,.— l .
' . in':
.. _
l
_- .~‘ i
o .-,a -,,
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ñ ..n-..n __, n_
1
7p
1
O.

ÌVÈNTU‘OTAVO. 'n
"51-3"

'i ;
;626 ;VENTO OTAVO.
S C A L I G E R O.

El Che
Scaligero degno
val molto in,ìdeſiegno
e de valor, e, in colorito,
E hà ſato in l’inuencion ſempre pulito,
Sò che ’l me ſeruirà de tuto cuor .
~. P

WT
Bramo che la Virtù lu me depenza ,
’ Che ſia abrazzada .con l’Imitauon ,
'a " E ſtaga l’vna, el'altra al -parangon,
E con afeto vgual ſe vniſsa ,e ſtrenza . ' ì ì ›

‘ Eſcriuerghe de ſoto ſtaria ben: ſi, i; a


Chi co'l penelo l'a Natura inmita’, " ì
Con la Virtù ſe abrazza, e ſempre hà vita .
_ 'Peghelo faſt; che certo eight conuien .

L... 5E
ci
.VENTO azure. s
A
‘W
u ;Fr-.HH. .áÌ-áä

Kkkk z BELO
62-8 VENTO DTA’VO‘L

B E L o 'I 'o,

Zà’- che’lB’eloto,granſiſonomíſta _
Per far retrati non hà arangon, b
De farine far el-mio g e ne hò ambícíons‘::
Che lìlnmortalità cusis’aquiſtzb

Certo quàde mia manme ſotoſcriuorri


Perche ’l puol far vn’altro mi- ſeguro,
E’far che ognîvn s’ingana , e diga: zu”
Queſto è’lxoriginahcopia xè '1 viuo:.

-W
E., L…"' '
vBilögmzraueinlaude delzPitor ,
Dir coſe grande: ſorazſto retrato
Miſon intereſsàçduuein ſto fato,
Preghetò‘qualche celebre ſcritor -- i .
VEN-r avant-Vo.» 62.9
&EF-.2)
WD',
@cazz-@J
'SM
`(Manto al Beloto'no’l puo] operar ;- _ i
Se vo’Ecelenza no? ghe xè preſente I:
De] reſtoel ſarà ,pronto , e diligente ,,
E ambíſſe moltoñhauexla dare’trarñ , _

In tanro‘con la mente el ſe diſpone'


A trouar l’aro graue , emaeſtoſo ,›
Co’l dir.-ò~come vino ambícíoſo
De far ſtupir. ſta- volta le perſone I.

E dílërvoí ſar sì che ÌMorteſcuraÎ ñ. ñ~


Vegna’l ganſoale man, ne che lan-poſſa': ` _
Dar cìon la falza axanto Eroe la, ſcoſſa:. ,_
Anzi cazzarlavogío-inſepolrura … e -,.› . 4

@A:
i
q_- 'ſi

VA R0-—
63’0 VEN T0 "DTM/Oil;
VARQTARL
@MD
azz@
Mi voraue che Da’ìrîo Varſiotarí ,
D'acuto ínzegno,c che vn teſoro val ,
Deſtendeſse vn penſier mio geníal ,
Con quei ſ0' muodí generoſi ,e rari ,

Voraue vn’Amorín , che la Virtù


Suegía da] ſono, e diga: no’dormír : ` . 3' _‘
Che le to’ gratíe ogn’vn puo] ſar ſtupír :
Tendí ala operatiommo vía,sù, sù.. - È; :ì

ESPZÎ '
TÉ’ÒKÈ‘
Sto mio penſier voría che [e eſtendeſse :
Se Amorſuegía Vírtù( come vedemo) ` - _
Virtù ſuegía vn pcnelo , e Amor medemo .Î
Cusx a ponto amena che ſe ſcnueſse . ~`
JLZENTO 01'470.
M ó 1 *o . -d--..o- N
--.4- .
az; 'ram-o *or-am:
P A V L V… Z Z L‘

E] Pauluzzi, che in la bonaſtrada


Calca el -vero ſentier de-larPitura ,`
Co'l concoreral par de laNatura ,
Vn caprrcio el ſarà, che aſtàe me agrada;
ñ .WHY
Voraue veder Flora , co’l Dileto
In ſtreti abrazzamenti virtuoſi ,
;Si chè in amor -trà lorícoriſpoſi , t
;i ſe vedeſſe con corteſe afeto,

Scriuèffllora gioiſte mañzormente,~


Tuta piena de genio virtuoſo;
Maſsime quando apreſſo al’ſo’ moroſo.`
Che xè ’l Dileto,la ſe vede arente.

W
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ÎÌÈEJÌWVî-Paî
63:4 FOOT-4'170. N
D ON E RM NJ
WD i * lſſſs. a

a?a a322
Sòche anche Don Erman per amor noflro
-— -
.
Dc ſono banca tíorà 'l cauedaÎ :
Perche 'l ſ0' ínaegno al’eſquíſico val;
E che 'l nc ſenurà dc bon mgíoſtro .
.`›

lun-a
a”

Ercolqcl’Abondanza ínſiemëvnídí ,Î . 'è


Che ſ9' cqmucopía í più bei fiutí,
Maunde ſalömperfqcí tuti;— ‘
Che'porza, e [ù gradîlàa i cari ínuídí.

>- - ~:›' W
Eche perfo’ññdéooro ſia‘ eíblîcà' -ì ì_
Incaracereclzíarozeibeneſ e'íîsoé
We!,che Vntù vede,cA ndanza; aprelèo
Comprçndëa‘e]caucdahcheghexèquà. ~ `
FRAN
VENTO'D’TAVO.

Llll z
fl …. . "
a..
`.\Ò\\ .. `,r ………………
, ,L … e.. XK
,Lf -ÃÌÌ
. ...uh-l .w
l
_636 VENTO .out/o;
FRANCESCO

Feme vn fauórzſcríuè vna leterína A


A Franceſco Maſei ,tuto compito; `
Con ſto penſier, che quà ve dago in ſcríto:
iScríuè ſtaſera , che’l 1’bà‘ domattina .
@3625:
EPM
L’Ardír, che generoſo a víua forzá,"
Vogialeuar el Globo in c’vn iſtante
Zò dale ſpale del robuſto Atlante ,
E ínfin-che’l lo conucnza, e che l’ lo sſox za .

KM@
@HM
La generoſità d’vn cuor ardío .
Hà tantafem in peco generoſi),
i Che la confonde ogn’vn più vigoroſo,
E la ſupera, e venze ogni partío .

@I (511M i .
7 -.

è
VENTO oral-'0.- .-537

rara-M' ›
ci?) .
Qgà inliógó del deſſegno ſe ſupliſte ‘
Con le parole per ſta volta tanto.
E ſe valeſſe con vn longo pianto , e
Virtù faraue al Ciel preghiere fiſſe;

Latin-J
Circa al Mafei xè ogni ſperanza trata;
No’ ſe puol più da lù ſeguramente
Hauer, ne de ſofman ſperar iù niente:
Chealdeſtinàremedio no’ ecata. -

' El Ciel vuol ſempre i ſpiriti iù beli . .


E per queſto la Parca de o’ man
G’hà tagià ’l filo del viuer human ,
E ai campi Eliſi l’hà porrà i peneli .`

@a
. J
W Gras
*533 7mm 07,1170.
GIACOMO MAFEI.
222M
@es-W
(Del Mafeí, che hà `fortuna per [ù bona ,`
In le fortune d’altrí ſi eatiue ,
E co’l pene] , ſ1 ben quele deſcríue ,
` Che in ſo' laude moltiſàímí raſona ;

Che 'l fazza vn tempera] . vn precepício;


De venti, che contraſta a pupa, e a proua
Vari) Vaſſelí , e che 'l valor no' zoua, ì
Ne d’índuſtre P1]ot0,el bon oficío.

.` ì

Scríuè, come ſcríueſſe mi medemo ſi


A ſo’hpnor, aj ſo’gloría , a ſo’ decoro: `
Vaffell carghl de ríchezze , e d'oro ,
Come queſti no' val, che quà vedemo.
W
cena
ñ
-
E
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.. \

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z…

” \ ñ. Le
x 7, › 7 AH *xx-e
*ed `®"" ` `\ .Bik- N
‘ 6,3 'ì ' "remo ?oral/o:
(Deſio xè tuto nel, che la domanda , _
' E tuto quel, c e mi eſequir ho' fato .
La xè ſeruia d’autentico carato . _
E ziremoſe in tanto a vn’altra banda .
La ſe compiaſa , per trategnimento ,
Continuar ſta carta in corteſia ,
E la longhezza a tedio no’ghe ſia;
Scuſando la baſſezza del talento .
vedendo quanto la ſia curioſa;
- Scriuendome hauer guſto de ſauer
Qualche coſa da niouo de piaſer
Intorno ala Pitura glorioſa .
Ghe conto vn caſo 5 inſonio no’ghe digo:
Perche l’hò per viſion quaſi real ,
Stante el ſugeto, che hà del natural; Ì
Però
Sarà qua ’l mio
quindeſe penſier
zorni,o no’ ſpoſo,
puoeo più o ligo . ì
Che a riuerir andete vn mio Patron ,
Al qual mi regno molte obligation,
Su eto de gtandiſsima virtù . `
Ate o me i`e paſſardrento vna ſtanza ,
Che la par de Minerua el ſtudio iſteſſo,
Con vna Libraria , doue vn'eceſso
Ghe xè de Autori de molta ſuſtanza;
.Là ghe giera diuerſi Virtuoſi ,
Che diſcoreua coſe molto bele
D’Omero,de Ariſtotile,e d’Apele;
_Tutí diſcorſi graui ,e decoroſ .
Diuerſe coſe là molti propoſe:
E’l caſo fece che i`vegne a tratat*
Moltiſsime opinion ſu' l’inſoniar
De molti Autori, certo curioſe .z
Vn
VENTO 07'170. 655
Vn diſſe: me arecordo d’hauer leto
Zà tem con grandiſsimo mio guſto
Che i onio ,e Poeſia xè vn caſo giuſto;
E par che aponto vero ſia `l conceto .
La Poeſia xè inſonio al Vigilante , ‘
E a quel, che dorme inſonio è Poeſia.
Ariſtotile vuol , che tal elſia
In quela ſo’ Poetica preſtante .
Vn altro diſſe: vogio a ſto biſogno -
Valerme de quel verſo del Petrarca ,`
Doue el proua ch* è amor vergola barca ,`
E quanto piaſe al mondo è breue ſogno .
Diſeua vn tal ,che la porta'del corno 'A
Produlise iinſonij veramente veri: ' ~
Ma la porta d'au‘olio’i menzogneri; _
E che i vuol eſſer puoco auanti zorno.
Perche daſpò feniala digeſtion
El ſtomego, e 'l ceruel. no xè occupà z
Si che i conclude aponto verità
St'inſonij,ixèſtimaiperſtaraſon. ~ r, , ‘
E che inſegnaFiloſtrato , per ſar v
lnſonij veri; l'eſſer continente
In beuer vin :anzi aſſolutamente 2 - ,
Biſogna-per' tredi lallàrlo ſtar.
A tal che antígamente i Sacerdoti
El dezunar iihaueua per preceto ,
Per ſar l’inſonio con purgado, e nero
Animo, e co? i penſieri più deuoti .
A vn bel inzegno ghe ſouegneal’ora
Dc quel Pitor,-che diſc l'Ari’oſto
Che r timor zelaua a mezo Aoſto, l
Che mogier ghe ſulle traditora.
Mmmm Che
VE-NTÒ OT'JYQ. .
Che’l diſſe , eheínvolerſargheraffronto; ‘ i
E ſar parerghelaptomeſſa vera , -
Là ghe apariflè in inſonio el trentapera
Su l’hora vnpuocoinanzi elzomo aponto:
Altri diſse diuerſe bizarie - ’ " ' c _ .’
De Autorigtauí latini ,e volgari,
Turi conceti pelegr-ini , e rari,
Con concluſion, epr0ue,ín mile vie `.`
Fù diſcorſo anche .de‘Pitura vnpuoco a
Fù dito cheAriſtotile diſeua ,
Che auantilù qualche Pitorviueua,`
E che a la piera ogn’vn ſtaua deltoco.`
Eldiſseche Pauſoneno’ariuaua- _i ;- - e':
Intutaperſetionalnatural: 1.21, Lex'
Ma che Dioniſioſupiiuaaſtotal, .t
E POÎÎSÎÎOEO el viuo fuperaua. c -*
Perchequeſtoimítauaquele a‘tíon ‘z .b 7 .','
Aſetuoſeffihexèl’tmportanzaz ` ’ ù ' -' ~"‘ ’
Vero è che Zeuſi ,con manco' 'ſtiſtanza `
Trataual’arteegieramanîcobon.ì j-ffl: _' '
Daſpò l’hauercomplì con que’lſignòi’, ,t
E aſcoltà
Ghe quei diſcorſi-coſiddetto
reſe gratie-con tuto l’aſeto , - ‘ ‘*
con dl" míghöſowſchiaugeſeruitorañ I `;
Vegne vraconlateſtatutapienaç… 2313,- r- -
Penſandoa‘queídiſëorſidolcementez
De inſonij ,e de pitura per lament'e; i
Equela ſera andèſobrioinlaccna. ñ ‘
Cusjiincità &aſeto-curioſo -~ ' i‘ '
Diſisí: ſe mai podeſse hauer 'ventura *ì ìì . .:.
De far vn bel’intòrrio de Pitura , l‘"
U Ghe ne ſaraueñmolto ambicioſo. :ge- . .- 7
Va
4 7' ~ ~ i

VENTO .or-um. . 64!


Vago a dormirme penſo più a (ko fato : ` ì
ſu’lî fronte hauer meſaal‘a man ,
E I
u'erme ſegna,- comecríſtían, - .- _
Tuto al' ſono mededíco in run trato .
I ſentímençíatende alſ0"r ~ {So g
El calor'naturalconcuo ee] cibo ,x
Per ſarde ſe materie
Separandoelſutík el giulio
fixora libo,- 'ì
dalgroſso
L'anima reſta ſempre Vigilante
Sentínela _realìdelav fortezza',` ' "
Co’l far cl chi và là con gran leſtezza;
E ’lpoſmon [brael’cuor ſtà pal'pítante .
In tanto elÎfàbíon ſcore, el'cibo pafèa ,
Ela mente ſe pat-ga", e reſta ſchiera ;
El'camí'n de1'cerue}ſhapora’,e nera ,
Iſumi', che co’l’ paſto gieraa maſsa . ~ - ’ .~
Suola Ia note, e vien l‘a bela aurora ,ñ -,- _
Tuta ridenreadarlaltſſealmoä…J- ñ -- *Î
Cònmuſi'cbí'otèletiíntornoyincomo ` _ 'ì - ~
EP’ebo co"í ſo."r.azi el *Cielo iqdora' . -'
Emenujexëimiſſpiríupprgaí,, ~ ~- ’
Su’lſazd'eldìzlafancaſia meforma' 31"11) ~
Vna ſcenad‘eboſd’ii , e iti vaga forma: .- :z \
Vedo vnaD’ona ,theme ,viena lai‘.- › - -4
Ved‘o* l'a Verítävagarxper [Zena, ñ '
Eìconſcñistemze con ſincerità fz'- -
Diuerſe iſt‘orie* hauer rapreíèmä , .
Con parlar naturaLcÒnſianea vena* .
Lau‘d'aad’o fa'- vim‘i per Gngular ;,z_ ` ' '
Bíaſmançhdeí malí’gníogni deſtro; ~—- - -
Eíìzerator-xè’lî Gaudìoycql Dileto, . z
\
Esodè ſenzaſìxezzo Mmmmzſi
:ſſd-parlar z Che
642 VENTO OTAVOÌ
Che che non è compar in ſul piùbelo
/Vn moſtro tuto odi-oſo , emaldicente ,
Con ſatiriche forme', efraudolente ,
Per inrrigara Verità 'leeruelo . v ~
Sempre ghignando, co’l‘sbaſsar lateſt:: , _ ’. '.
Quali ariete debronzo-in man ncmiga ,
Che de abarer le porte ſe aſadiga
D’vna Cirà, conſorza aſpra ,e moleſta-
Moſtro , che apreſso lù dolce xè ’l fiel 5
L’aſsa ſetida è mana 5 e le-amatezze
De i più acuti veleni xè dolcezze;
E a l’aqua ſorte ſe ghe puol dir'mich;
No voi cercar la ſo' generation:- -
Ne la genealogia- del Genitor e .
Ma diròche naſsuo'liè dal: fetor‘, 7 ñ
O veramente delampo ,e de'ron a ññ
Weſto xè Momo; deliben d'altri auaro, ’
Do’torà de perſidia inſere core;a
,Degno da ſtar tra le più-'ſcure grote ‘ ‘
Fin,.che morte-,e Caronte el-*mena alchiartr.
Ma Veritàala ſin ,per io’deſeſauñ ’ v'? _ -
Chiama Rafion , la qual* corteſe ant-hz ela:
Comparrconñperfetiſsima loquela ,- U
Ne vuol che .Verità mai reſtaofeſar ì
Momo,ſe ben rabioſo-,ñe maledeto ,- ~ r'
R‘eſta conuíntoalſinñ da 'queldiſicoriîoz,` '
E ſupega le zare, co' iii-Borſe, "L 'ñ ñ ' ‘ ’ *ñ
E ’l,ſo~"velen por-ra ſepulto-in-peto; ` .-~ ~ -ì
Raſon che de bulìe ſempre èîìnemiga, i i
Mete al iſtcſiovn: morſovda caualo, ` t
E là' da drio-l’a ſcenaa ian-groſſo palo` ſi '- "
La’lmenadañ’ñlsſequeſtra ,e ferma ,e ligar., .…
i › Si
VENTO GTA-VGT: o #423
Síehè tuti ghe dà la batarela: ' `
Con ſtn’dí con filchiate,e vilaníe z
Veſte {ù 'Lpremio de le ſo’buſie,
Co! dir: drento buſon: sù: ſala- bela;
Seguítaua que] perfido ſerpente
Molte altre a! pie de lamaligna razza':
Ma- vedendo che luno’puol far cazza ,
Ogn’v msbaſsè e] cao, ne diſſe niente .
In tun pentola-ſtema via ſpariſſe, ñ- -
Ecomparin ſo’pè con gran decoro, ‘ -
Stanza ſuperba adoma tuta d'oro ; - . .
Che ancala fantaſia quà- ſe ſtupíſſe . . ,
ln ſuma me pareuasd’efler giuſto ‘' -
Del gran Conſegio-ín- que] Salon- regaí, -
Doue ghè de Píturawn-cauedal, ’
Che vn tal-non vhehe mai Ceſare-@Auguſto: " >
Me par, che contemplaua-con; dileto» ‘ duetto dc'
Axel? Onado 'de Paulo da Verona: ,. t EXCEL,
Doue ghe xè del' Mar Fecelſa Dona- vagi- -
Venecia,ín grave, e maeſtoſo aſpetto:.
Con tal proſopopea' raprekntada ,
Che la puo] dar lecion a vna, Rezíns.
Ogn’vno,ñche'lañ vede [è ghe inchina',
E in níoſede ſplendor la xè ſentadaz.
La famasv’afa‘díga in, altoavolo, -
E con dò trombe díuulga i ſtuporí",
E le immenſe fo’ laude, e i ſomi honorî,
Che rímbomba dal’vno fa_ ll’altrño polo.
La Gloríala- incorona con decoro ,
E in man-la tien- vn ſeetro inzogelado 5
E] manto è'ſoprariz‘zo , e reſeuado;
- ` L'ha zogie in~toxno,.che vîal vnteſotvo.
'.k . ,A I.:
544 rſs-MT@ Gram;
La xè tuta ſplendor,tutauvaghezzafg i.;
D’ìid'ea,che noî’ſeeata parangon_ : `
Che aſsiſte molti Dei eondeuotronl, ,
E tuti adora la ſo" gran belezza. . ñ
Elſo ſplendor l'umiza vnCiel’ azuro 5.,
Con certeniol'ete-fiaminante, î-ñ z): L
Chelepar tratizae d'oro brilantc,, .. ,
Che forma vn vago-Ciel lueid'oze puro; ’.
Ghèvn’arcotrionfalì,cusieminentfl ,
Che 'liacazzarinrioqueid'e i' Romani e
Anzi chei-piùſquiſitiinzegnihumani, ñx - ,
Diſe,chea-pardelùqueigiera-nientee- ~- -' ,
Marmi,.ſtatue,coloneghè retortev . . _ ,
D'oro, e d‘e bronzov,msilnatural‘ ,~
Cheipiù degníſcarpelipuocoval, i , -
Fate a {corno dellrempo, e de la morte . -… . ;
Paulo xè naſsùcerto-oonvn cuor-…oe c7 , '
D‘a vn AlellÎandro-,perfonnargrandezzer _s -
Lu nonhauù maigeni’oaſat baſsezze: .. M
Mabenationdaveroimperator. ñ,.ñ :u:- `
Biſognahauerpacſenciàcheper far- -1 z ì `
Figureconid‘eede-Paradiſo’, u_ . ñ'
Par'che’l ſiaſtàdai homeni'dihilì’a.. o. ’
Pitordiui’ucertocl ſe puol' chiamar- i
Se puol‘dir che ſto- quadro' ë~vnmemrmondm e. I.
Percheghëd’ognigcmre, chevine. -\ , _~.
Trace è le ibrme peſegrine,ediuec ‘_:-î .i
Da la minera d’vn ſauer profondo; ' r' xrv
>5
Ghe-xënui,ghèveſtijfflhèvariiarmai, ’
Ghè Done~,-e-Cmal'ierí ì, e fantolini 5. .
Ghè Religioſh’ſurchi, eiàraſmie wir." *
Ghetrombezghètati‘ihuriz eghè ſoldati;ì "
KR* - Deſtrie
”Aram-Mme
Deſtríerighèdelapîù bclarazza: .
(LxeídeiRegnoja ſtaſa-ino’ghcxíma - ~ ‘
Inítriíſe,ícorbet:z,cmordee1 frog; ›..~:'_> › .,
Ièperîaòmmíd'arme,zedaëoraua.=*ñ ñ '
Chívuol conſiderardgranqeſſcgno ñ~ "f
Delta marauegîoſa alt-apltun, ì ! " ' - ì
Con tamaſsmecria , mundo, e meſura ,`
Lakà flupîr ,d'ogni Pítorj’ínzegflo.
Chi penſaalè vaghezze, aloolorio’o, ` . ..
La ſuperaeldaſſenoin ognipane: xx, *Αñ f - `L
Qxeſta dà normaóî mifiridequeſt’arte: " i
Perchelavàde’là’da l’efizuiſitof a* ì -Α -
Chihà viſto ma inuentíon maímsîdegna, ~
Con tante circoſtancìeìn ognícontoe
A21 ghe xè 'laraſhncoîl‘comrgponto, ~ ‘
Chel’am’ficíoa i p'iù-încendenuímëgm . 'i '
ElStrozzaGenoeſe valoroſo-lr? {a r’
Fèſentírſtepároîèyndîfoflmîe IÎ’ñ‘ :ó: ' Pretescroz
7.: gcnoeſe
Sto quadro certo vn granteſoroval, - r [audi l'O
Etràipícoriqueflo'è’ìl glorioíò. uado de
; Paulo in
Perche a vna machînazza,oome è'queſtav, ' 1-: ñ gran Cow
Con tanto' fondamentodefiuerz ' Z legio .

Certo che d’ùÎehínarſe'gheè douer, '


Edetiorſedcapel-zò dadaeeſta; - ñ
E1M01í,c`henaflù0‘ xèperformar - ~ ññ Clemente
Coloſsi a'gloria deCítà,b‘en‘grande, Moli {tm
piſſe del iſ
:Stupido quelc formefiamirande -Ì- - tcſſo o
Laprima volta-e] ſeſmnèaguardar. 'ñ, ì
Eldiſeflemeſece-queì’efeto, U*: ñ - A
Chefà el Sol, chei vapori, inaìtoleuz ‘ ’
Gíeratutorapî,-neme - -’
Delàpanùsconfilſödalddeco. .- -ó --ì—`›V
. n
64.6: KEN r0' 074V”.
Vntorente,co’èquelfermarſèlà, ² _' ` 'r'
Vuol dir: quefio xè vamar de grandotrína:
Che triburaz quel’ondacriſtallina,v z _,z… .
Che in l’ornadcl ſo' inzegno alberga, erflä. ‘ _. z
Vn GuidoRenGcusì diſeelscaneli). ;- x . *` '
ÎΑÎÎHÎÎÎ Hà dito molte volcede H’bQCBÎ-Îz' A. -
mo 11020 Paulo trai più ecelentí elcuor'me toca,
Î-ÌÈ‘ÌÌΑ" Eperlùlaſseria rutii peneü.
` _ Fína ínla Franzafio diuín ſplendor . _ _ à
21,223? Ki Feriſse, con vnrazo reſplendeute, *,
eoffrancc- El gcniod'o'gni ſpirícoínoendencez. ..L .
{TK-SLT Cauſa Monsù Mignardí granrpìzor . ,
pi- roua-
do de Pau
(Deſio preciauarvn
r
Mondo ſto teſoro
- _
,'_ ."
1°, E ghe ne flece copra, çusî rara , ~
Chedagran (àzo e gran bona capara ,
Se per pagarlo,el _mondo den cant’oro .
Vn Carlo Saraceni valoroſo , '.. . Î '~
Che haueua fato in Roma vn ſiudío grande L
Diſſe : queſto xè vn quadroſi amirando , _
Che trà i più beh' el ſtimo el più famoſo.
con-mac Anzi cl diſse vn conceco de ſia ſorte : ' ~
0".!? 5;"
ccnl m au
Prima che vegna vn Paulo Veroneſe
l \ a z '
dc de Pau- Prxura hanera ſin, co le ſo rmpreſe a . -ñ
'°- l E Paulo vruera dopò [ar-morte, .3. -z -_ ~ .
E quando , che s’hà dito curo quanto,
Biſogna pò ſaper , che l'è in ſoſico ,a ,.
Che de pítura xè 'l ma—zor proſito , a
E in l’Vníuerſo no’ ghe xè alrretantoſi
Se vn ſimil quadro a Roma ſe ’ trouaſse ,
Per tuto e] Mondo corería ſtaſera ,
Con quela furia, che ſuol ſar l’erbetc;
' Azzò che a contemplano ogn’yno andaſſe . ° x.
Si`
VBNT'OOTAWZÃ "F -î 641 -ñ
Simihaueſſe da tior-dal protocolo Ft** '
’ De le Piture, che xè in ſta Cità
Vn quadro, mi Voria queſto ," che è quà:
Che come el Sol xè ſo , queſto xè ſolo . ñ. j
E mentre che mi andaua a contemplando ñ 1 . ' `.’
Qtel’Ambroſia'fflquclnetarecdiuin, - -r' . ,- -'
Vedo vn iple'ndonvnlume ſenza ſin, a - .
Queſto ſe zira
Con vn , cheper-la regia Sala,
da i-balconi t ' . ’.`,- i ñ
vien lìtolando ‘
Con voli più velocid’vn Falcon, a
Leſto ,legiadro , pronto , e tuto ation ,`. _
Del ventocpiù lezie‘r; veſtie de gala..
Vedo che in oſſo el porta vna corazza , _ - ñ- - `- '
E in teſta vn’elmo comevn capeletoñ, _ ’
Con
Che per
vn l’agiere
manto ingropà
pur ſtriſſaſit’l, efianco
ſuolazza
dreto,`
. z, L i
Vedo che’l rien per ſcetro dòièrpenri “ .:.
S’vna bacheca vgualiin-g'topi’ſtreti, - ñ " **mi
Con l’ale ſu’l capel', ſui ſtiualeti, i… _.5.; 3 iL-CE
E ſu’ quel ſcetroturo mouinientiìfla eu taz": r I
Daſpò vario zirarſe alfin ſe-inchina ' ' Α ñ 'za :'.i ~e
verſo la Dea ,‘ dal gran Pitor formada,` .:` -. ‘ ge (grz-l:
E ln diſtanza Vna y 'ſi ~'- ñ 'i lN-Îercurio'
Con bei diſcorſizeſpon'ea la Rezina .et-2* ²- ‘. :1333;:.
Me parſe propriamente in quel’iſtante , ‘i , mi., r…
chcquela Imperatrñice ſe moueſſè, ai; r o; i. - _ da Paulo
E come viua aponrol’aièiſteſſe - ‘ È -:‘ - ’ -
A quela ambaſſaria , ſi ,reguardamc
Vele parole graue mi le raſo;
Che l’eloquenza , che fotmè quel Dio Iſ
Confeſſa vn’ombra l’inteleto mio:
Ghe voraueleMuſe de Parnaſo. - ‘ *i
' Nnnn Qual
62;@ 3 VE NT 02.07' "i
(Dalche ſenſo a la gtoſtaſotſi, ſorſi L‘)
Ghe poderaue dirſucmtamente: _ .'_ _ — , -
Ma el mio ſaràëvn abozzo veramente; z' 5. ſ
Ovn ſpegazzon. reſpetoaquer dlſcorſ . V
L’è 'l Dio de l’eloquenza,etantobaſta, - . . 'Î
Mandà dal ſomo Giarre, perdílctojzr -.':"-. -- -
Da vna Venecia d’vnregal aſpetoà., p a:
Retoricaghevuolprofonda,e ,vaſta-.ì` . - .
Mi parlerò ala bona , a la mia vſanza, z; .
Senza figure , eſenza vſat tra‘slati. z. ' ~
El ſenſo è quel, che importa al fin dei tati;
Che in la prononcia no’ ſtà laſuſtanza . , .
Mino”voitiorin.preſtio cauedal,
Ne voi ſprezzar quel, .che .- ì. ì i ñ
mè dè Natura:.

Mino'. trouoprononciapiù ſeguita …e :. _ , ’


Dequela,che poſsieda natural. _ .
SteLengua,ſarà la ſorma‘ſotoſſora
paroleala ſchietainmia natiua i . .- - ,
Del parlar de Mercurio , là in quel’hora: 'i _ ñ, i
La oſſerua donca quehche ’lpr0ſeriua'. - p. '
Mercurio Imperatrice del più Îbel-g‘iuerno,` - 4*.- .
.parla .
'~ Che in tuto l’Vníuerſoviua, eregna, -î
i. i . Verzene tràlepure,lapiùdegna, x >
' Ativegnom’andà
Con da Gioue eterno-t*
terminemodeſto,,ereuerente , . .

Vegno a datglorie a le' to’ degne *impreſe:


Perche la Fama el gran Torrente reſe u o

Beneuole, em’e inuia qu’à ala preſente. z z. - .


Nò per creſcer encomij-ala to’lode: - _ ~ iî‘ * La
Che_ ti ghà vn cornocopia tanto pien… u: ñ
Che ogni viuente dal to' regioſen i -
_ Poſsiedehonoríz emolte gtatie gode,
Anzi
VENTO OTA‘QO. 6,43
Anzi che ſta Cita predominante ‘ ;;
Xè in sì perſero clima‘ſituada , ,
Che quel, che ſe incamina a la to' ſtrada ,` . 7,
7Reſtaincantà,per marauegietante: '
Epò que :iſolete luminoſe, _
Religa da ;tantiarchi trionfali ; -
Che fà corona; e rende quei canali,
O pur quele 'lagune auerituróſe.” . `. ~ - a '
L’Aqua‘, che la circonda d'ogni intorno
La rien ſempre purgada da -defetiz- ì ~~ '
Doue chè quei giudici) xè perfetiñ;
Vaſi in chiaro criſtal , teſoro adorno.~
Perche quele aque .chiare , e ben purgae ‘ _
Dcmoſtra de prudentia el ſpechio iſteſſo 5
Doue ti te contempli molto ſpeſso,
Per ſar ation , che ſia ſempre laudae .
Anzi, che quel’vmor chiaro denota 7 -
Dc] Ciel miracoloſo ſentimento' :
Perche in l’a ua , ſi mobile elemento,
Ti ſtà cusl co ’ e, e ſempre inmota .
Verzene al Ciel tra tute la più grata, ’
Tuta veſtia de bianco per la Fede; q
Eſi ben quel gran Can tende la rede ,
E ’l to Lion el sbrana con la zata .
E come quel godeatributi—rcgi . x
Traiquadrupedi tutidela Tera, ‘
Cusì la to' Citàfia in paſe, o in guera
Tien tra tute ſublimi ’ i priuilegi .
Marte, e Netuno xè to’ deſcnſori,
Che in Tera; e in Mar fia ſempre al to’gouerno :
E per queſto el dominio ſarà eterno,
Acontuſion deito’perſecutori. ,
- .- Nn nn z Bel
y
P*

z-szo VENTÒ exam”;


Arſenal dc
Quel’ArſenaLche xè teror del Mondo, -~ .i ‘ . r' . ` ~ ~
Venaria E del Mondo ſuſragio a l’ocaſiom - ` ''
flupor :del r.
Mondo .
Cacíuo co’l carino, e bon co’l bon , . . 1.

Regia dc Marte, Dio sì: furibondo.


Gran flupor de íſtuporí, e de le norme; ~_ .
Norma, che nó’ ghe n’è , ſimile a quelaè a. 1 r
Là ghe xè heauernamongíbela,
Che Fa ſender meralí. in. varie forme. J *.
Vulcan ſa; Vulcan là ſuda con: mileCiclopí, . L . z .' i' ~
brica Par Che zomalmenre tende ala fuljnaz" n
mein l'Ar
ſcnal de Per ſormar arme de tem era fina , v
Venexia., L0 mbarde, celadoní, e padgcſchíopí'.
Corazz—e, brandíſtochí , e moſchetoní , .n - : .- ~
‘ Períere, colombrinez e fàîconeti, Èv "
Brazzali, ſamítere ,\`chene, e peti. -. 1;
Abonda , e adornaruti quei Saloni. . 1 .'
Ghè quel‘e to’ granate .in ſorme-níoue, *
Che rende tal ſpauento,.et_al.~fracaſso~, LL
` Ele fìfiteribil‘e ſconquafsoñ 1...-;02’ m : .
Che par-
Netuno più pegrì i-fillminide
ancoralùda ram-a parteGîoue ~. ’ 1*. .lì ~
Nctuno aſ
liſte al' 'An,
ſenal . Aſsíſte,e a opera’r numero. grandi)`
De Maeſhanzez le qual'Và affermando*
Vafleh‘ in varie ſormeye cowgran’ar-oe. .‘
Dove con tanta regolazemaniera. ' ~
Ogn’vn tende al ſo’ oficíocomínzegno ; ñ `
Stando in*più-mandi a refonnan quel, legno ,7.
Chete
Eol‘o rende
,retor c1 Monte!,
de venni verdemineraz-
,. aneora e10 , ì '
Bold
Meſſe.ha
Conl‘a turba ſeguace ,opera a ſim - -
De renaerſgionſo 'quel perſero línzñÎ-ì - a
Che ſe malza’raLroltain-fina 3156316164» . -.
—- u [À. Phuew
Hau'cndo ſempre
VE’N’ZW‘Z‘OTÌVO.
.'inîprontomilíoní - ' ,z

De vemi,per
Contra condur naue-,egalíe
moſhi›crudclí,ccontra-arpie; ì ñ;_
Refrigeríj-deî Ciel perfeti , e boni. ‘'
Baco, per conſolarzurmaſi gran-da ‘ mm…)
De'numero infinito d’operantí ,, lr; m .
Tiol de CandiayeDalmacia i-piùpreüantí ,z …55: °P°
. Li uoxiçela piùnobilebeuandìz. - A; ;,- ſi
Donje-che in compagnia-de.lz’alegrezzar,v v
Ogn’vn co’tcuor inuítoz e generoſa ` ‘ ~
No’ teme la fadiga ;anzi -anfioſo …M3 '
Procura d’opera’* .vc-:on granepreſtczzza; ,‘ A z , ,
Preſtezza tal ,cheflzfiù .ir vn Rò, -ñ ETH**
QLGΑTCTZO GROUP-0113:15- ~ . preſenti:
Perche quei operarijzin-forma bona; _ 'Ãggëè
In ore breue, vnaflgaha ghe fè.. j _ H _z _dc nam.;
Marra tutclecoſedc íìupcr… _. ,1.- .-` ;z ;j
Che partoriffe .ſto-fiero: Arſenal, -
XèE aperta marauegíavtüuevfàl-,.z-z_
queircaſtcli
Eche {cè-101:.”v ~ ' i, *. . , _ Jr.;
andantizìahcſflchìam…
tucíſiznuentaydal - l,,

Co’l nome proprio-le gran Galiaz—ze ,‘, ..z g Salina: Z


Che reſpetiuepg-nizvaſſcl xè ſtrane.; - _
Vníche al Mondo pera] xè la ſo’ *L ~
Se sà le diligencie (eëcbiñvuolmegioè ),; ñ ._ m i.; ;
E i tentatiuizdnſſrincipèha-fatoyd , 7,;7
Per redundcivaſièliínſunilſtatçx: ,1-3,
Ma iñ Venetiani- ſoli bîx’l-priuilegíc»` 7 z -
Con tuto che ſia vero Mcolow, ' ,
'ſtato cenquela puraíngenuìräv , ~ ‘!
Dei Nícolou'zcheèdir verità:. .ñ .z 3
’ BCaí’ocl‘a’ni: in queſto hà inzegnpdow- ñ _,
u Com
—ñó——

"CFL HENVÉOÈDVî-ÃL’U.
Con quelarazo
Vaſi dignità del ſo' Armíragioz
in quel’arme .; ñ - r.~
reſplendente’, , .

Lande al
Armiragío ’ _ `
È [apx-fi De tutol Arſenal ſopramtendente; _`
"Xx. ' ` " Melon de quer> che- ſe puo] dar a‘tagro .
a “ Ste gran machine fà che ogn’vno trema, _
Le reſsíſte a le furíe rdel’inſerno‘: - - . ñ _ ;
Fuogozefiamalebutada l'interno, ~ ` 'r ' *
Che l’iſteſſo Phnom-vien nieſſoín tema .
.'J
Brauura tal , che baſta a dir ſta_ſola , `
Che in tutele crude] zornae naual, _ v'— -“
Mainiſsuna de queſte è andae de'ñmal: r., _ L‘
Chi níega elvero‘, mente la-gola; '
. 1, l Quatro de queſte è' bonede-1 arſald’e
‘ Contra ogni groſsa Armada d'alto bordo. -
a. * El nemígodalſtrepíto vien ſordo : `. ', .
L’aque del mar-deaenta 'tute calde. Î’ìtr‘
Da i fumi par che 'l Ciel ſiaada cor-oro:. , -
Perche el nemigo ſe- olehiamar morto :
Là no’ ghè altra pier -’, nealtrooonfono r
Spedío xè ’l caſo a _chi xè làimrodót’o '.
o
E] peſce muÒr damorte ſubitanaç* :;;:'…..';:- .4..
.. g Q I maritími moſtrîele Balen'e, ' Tra-r. Î . `
Le Nereídeyi-Trítonize le' Sgrene, -Α 1 , ' ;
Dal gran tírnor, no’ i sà catar la cana . x:. 3- ~ ‘ñ.
Se trouailibrípíeni del’iſtóríe . a -‘
Del to’ valor', che’ancora e! m‘ar xè roſ
Del ſangue de quei barbari, che adoſso 2 : .,- e,
Te xe vegnuì, p‘er etemarto’ glorie . j' , ~ _
Grami ſenza ceruel ,ſenza giudícío . ì (n' - .1 .— ’
Se vede
De tirarllben ehe‘quelhàſo’
a l'inferno Macometo
per-dlleto , ì. 2-?~ ‘ --_. .~‘ ~~
n, 3 Co’lfarh andar in Regnoal precípício'; A
` che
?ENE-0'; OFM?! E;;13.
` Che ne è andà, pere! manco-mmm:: a …L i_ . ñ ,
Spentidalfuogoalîalti‘oſirdgogtgmojrpz M L3:: 4,475, ;c5
ln la _Cita del
A ſabrícar tormenhoſo &xl-[UC.
moſchee lnferno,~. z i :_› j,ALL-oz;
:'…, “g, ` *Li-:OLI - ~-*“
Infinaſt’horano’iìſepuollodañ' ~ -~-‘› 'e .-75,3 A ,,. .
D’hauer portar-tia vu palude quel Regno: ~-,-, _..z ,
Ma ben lavitayel’íanima perni-.gno. lt.) 1,1,, ,* 3- ~ ^ ,1
Aviua forzaihà'conuegnùñ-lalîsar-Lz_ 3D,, ,A357 {3. '5 , ‘ ~'
O' ecellì Eroi Marcelo, eMocenig’o, :Ìi ?WP ,E . , M
Che con l’ar'di'r,econlfinuito cuor: t -ì muy z :È ì
Hà meíëo in 'confuſiotncongranzrçzmr,` è); ;zz ;zz z. ’›
(Del crudo Can,rquel gran Maffiunennydinffi
O’ Prencipe de Partna,òbráuo-Boris 27A arl; (Jeff-LJ . ññ 5
Sfezza, e llagel deTurchi, 'eſaraſinih K.:ila il :(1 ,- - ñ
O'
DeGeneroſi, e ínuiti
la to’ Nobiltà Paladilliç;
chiari :l ñ. :.03
ſplendorilLì, n03rider-l'8
1333M ." "-”f
ſi ">3 ?ij"
Più de cusì qua no’ me vogior'tſtendera' -i . @uz: m - - “fa”
Che chiquela
Lezza vuolſuperba
veder queſtaiſtoria
proſpetiua, viua;
. ,, …,1--.- …'ì ,r i_l @fi-TEL
ſinelo Au
Se i vuolſcrítoë‘
O celebre ſto fatochiaro b‘eri compra-idem
,grauBuſitxhflrloz sſiíoilái 1., .'3'
.r '1‘5' ;Kai-iii.,
virotia con
. _ , _ x ~ , . 1T .
Che con linee depena @ammonta-v 3%,; :TZ-ari::
Ticonduſil’rſtorraagflapehontol …- ;zz - _ daalCaua
Penacheſmrolmefiregiaandrevn ññ ““ “b”
Sevcderàbenſtavitoriaancora, -ñ .;;orì..-,- L15;
De lì in Scurtin‘io aoomparir pompoſasau ai'
Opera dela manchiaraflfiamoſa. :Ii/ISP] :Er
D’vn Caualier che rutoelMondo honorem 4,
E perchedefrau‘dàíno’ reſtairrparte *mu-:23' M can-ne,
Legloriedela'to’NobilCità- ;.‘ .-…~w,-;‘) L-beri
Ziro elpenſier‘eon molvaag'ilità, -~'~:;:~ r -
r', AriuerirMinermzela'ſsoMarte-'j ..-ì íl‘ :3 .‘.
ñ


/
csì-.ë- Vzflrozorxmçfl
, Welachelaſofſhdiaayooqohìmèfiq . *ju-uffi)
ÈÈÎZL’L‘Α ` In'lato’Libramiamueíemplár-L c ~ 'zh-Kw… .
. os Douelavàl. ſodubl].. aioonſeglarî
. . ' 2' . *51:1:
, -
Perchelato’ bomàc'usìhà permeſſo.` v aim-“cz A
Saîe ad DelconſegioauguſtiſsilbodeíDìeſc 342;: L, ;5 h
ffflſhìî Se vedele ten Sale ;..onde mamma-.g 'xt-r" n a,
3:2. Se vcde(0 wìvonade quàfötracmffl
Manòzpcrchelexèbraue defeſe.."; . f;x `L.
1.».
Meparquaſi ſuperfluotlr‘eeoçdanee 'zz-;.3 ’ LL' '_› (i
Che quando vn’azzaünelîtuogo baie, -_ ,z ſh;
Se aleſtíſse‘inquel ponto immediate .-zì .z z_ ;- f} L
Arme dàfar-memarl‘ifleſso Mamet-,v cb': É-Î .'
…go Te, Laſso che Arígo Rè'dQF‘ranz-"ZJ 1. 4;, .‘ x ‘ ’
*uz-mc la Deſi alta,emxg,na`mma bra’uür‘a , xl. 3 ;rx-3," .`_
È Î-ÎTÎÎÎ. S’habia compiaſsolàfla 'ſo' armadurax : :1; L , x: -
1cDire.
del C0"
z Meter con
In Tera,c din;peèm'uipròdalanza1.`
in Mar’tùxè braun gaexiìcxa i :4
;F 'L3 N' , k.z
i; 5; _-:
-nfl …1:31 i In 1 -’,` 'o Lux" Zi!) 'r `

'11:2, :,;j In Nobilcà niſsxmáte xèvgualz-;fl gli”; ;~- z


;uu-V .q Tixèìdbgnîwímùhfonte Vertu} oifllòzx‘ç à ~_ ,
Va pur faſtoſa ;che mſghè ñüuna 593m} Mhz?, o
, , l
Che de veneniçàmwgiaolñganto :az: m3 3 f),
ÎÎ-..L' 'ZL Godipurglòcîpſadregbmánwxm ,gno-x T
' E ſpOfltkÌM—HLETOîÒWfl-Lflhflffl L d':- sr _.‘ 1
Ma perche gdeſso tienla‘ pena-in man_ …A 13,; ì , v v
Vn celebre-,ſomme vaínalza'ndoz ...v1 fl; f r z \_
E1 VENETOÎ-REÀÎRQLE-memotavdfl
Moſtfflquahco ſiá’lſanyxo .Venetian ._ V) ;z z - :ì
ñ '~ Mi me remeto a Îquelíxperche lùñttzaxzp xt, yz 2 7 o; J
ñ *Contutalafincíenà'verítà 1,- -ç‘z-.Pzffimzñf z
Quel ,che ha lato' Ecelſa Nobllſàdjî …z i*: 1 ‘~
, Ljè'ID-:lficaAcademidoflasatayî è…) -
- - ' - oue
VENTO' ONU/0.2x _6”
Doue dc gratimlaſsío quel teſoro ,~.-- . 5 5 'z ,. Tek-ES cla'
‘ Che compreriacuri i teſoriínſieme; , ., _ ' ` 52W!”
Epíereprecioſe,e perle ,-e geme ,' ó;z ç
Perche ogni coſa ſtà ſugeta al’oroz ,, _
Macheèſepuoldirpiù de quela Ceca; z', zz' Ceëſ'de
Cheſtampa ſenzafin ruſ ijsechiní, ñ '~ - ~; ‘ 79"!”
PerdeſtruzereMori,-e aſini,
Ea l'ocaſiontien turoel Mondoínſtéca- ' ~ f,ì
Ma vn’altra ſingular prerogatiua ~ - -‘
Típoſsiedi,cheè.píù de ruto‘elrefios . , a;
Più delezogimelpontoèmanifeſto, z _ .
Che 1' Mondo ſe ſtupiffe, e noi ghe urina-2 z ~~ x _.
Fina abecerno quela gran potenza-L` Î › -z
Delmio granRadre,emio(omo Signor; ñ, ; '
Stabilir volſe drento del 'ſo' cuor ‘ ‘ :xh ,’ y.
Secreto inmenſo dela ſo’ſapíenza. , ñ; ,_ ‘ k;
Elqualfùche,daſpòdiuerſeetà,`. .:lc-:-2 ' .
Sorn’r doueſſe vn celebre. eſemplar,~ "E « _,
Ne] qual ſeghepodeſſereguardar ;ñ - z, j. r
L’efigieflígeſtid’ogniDeirà. _ ,- h h, . .
Ecutele ſoncion chiare²,eperfete,' ~--‘² _ ' ,
Con formedc xcírtù coriſpondenrez_ a u… .:
Si chè ſe ghe vedeſſe ogni acidenre ‘,` ~~
Come leſullerante zogie elet , 1
~(Dalì che in tal’erarío ſe trouaſe . {z , ‘ x __ z \
Aper etua memoríaepilogae
Tute earíon ,; ;,,~-~,,'ì -_-
preſente ,ele pallaezx -_' ì

Che quele degne man i ſemPre &NM-;z ` -


Fù donca da quel Dio cusî .di poſto', -
Che ſortiſſe la gema precíoſa
_. De
Vircùcherràlea’lcrehà’lprimozpoflo,
laPitura ,ſr-marauegioſa; A` -
i Oooo‘_ Epcr
15,6"- Vestra. meat—*ara: ~
, "" ì’ Eperfar cheſtazogia-
Fuſſe cima inogniconto ." :-";,-._ñ ,,,_’,;1;-
dtzlCieLſtupordel’ar-ne, z, `ñ. ,.
El ſtabilì die iníla più nobil parte z … fl
Gaming
De l’Vniuerfò la ſortiſſeaponto. lqrij’j‘..
fl; z __:113.
, ,. . z . w-q,

1 r

biliffs dn Delapiùvagaverzme, eprùbela‘zñ .LILT-.:inf:


ìàmi: che haueſiè da i i Il) riti
.vene-i- - Da tuto el Mondo ama’da, eriueriar. -.è_2 ;3, ,'g 5-; L
Veneríari xè tìdaquel Pianeta ; -ó v;z z, zz', , ,~_ _ = z
Ptedominà-cbe hà* partotídoamor ," ì ,-2 ~
. z‘
` Che rende ogn’vn to' ſchiauo,eſentito”,
Ti xèdeperfecionlaveramera. '.z ..ſi-.:'13
_ Deprùl’rſteſſqDto,perſornobemrcuz.mf. -ñ "
…É̑ΑÎÎ- Per ualche iò’recondita-raſon, ’ tziz-- '.
ogni Dì* VolecheiDei più degni inproteoionñ'Î.. ñ'
{ÎJLÈ‘JQZ Toleſſe vnbel’inzegnodal toffiſen. .. - un-;
nc-Îm- Perche ,co’ldiuiſar’maniere'tante,- -. ’. . . -
Ogn’vnor'eceueſſe vn’operanu ~Î.'. › . a; . .:
Diuerſo,ma‘in ſuſtanzacheimüan; l:~-,:r. Z, 3
Doueſſe el Protetor,-tuto'elegante.z '.` ì?
Si ben che finalmenteñog‘ni'mariicra. ir -î -
Ariua al pontod’ognieſquiſitez'za:. .- ai:. ›
Inmirandoinnaturaognibelezzaiz- ‘ *I- :
Lanzecherure'corevna-cariera;-.:,21-.;
Diuerſità , che giera neeeiëatiitr *'.ſillf i'll Î-rí - ~ .-. ..- -,.~
Achi vuolimitartùteleparte z z i; i: 1: - i
Dela NauÌra,coriſi~nobi]’arte,oi-› ..t ;
Cheaeidenti
Come ſe vede ininfinitiſempna
vqueſta parte ,ein quela.- .,t _. ~ . *›z;
Monti, pianure, fiumi, fruti , eſteri, " ;i ñ
Animali
Che veſtijdepiùcolorir…
pertalèvariar Natura è bela, i -'ì -.A'.
VE NTO 0 T A VO,
L'iſteſso Gioue -aſetuolb
(Comeho’dito) , egtato
volea’quei _
ſo’diletí ` r, L ſi'
In Ciel aſsumerpiùpurgadheneti, .:iz- _
Per donarghela s‘ù viue'r'beato .
Elù iîr el primo,checoniòmo guſto
Inſondeſse in Tician virtù diuina ; Gioue Tif
ciau.
Che tutol’Vniuetſo a lùſe inchina r
Einſatil’è’lpiù degnozelconcqègiufloî, ` `
L’hä ſim aria con Gioue ; enù läuemo
Che gurà ErGioue al tempo antigo
In frontecon tre-echi: equeſto el digo,
Perche l’ho viſto, e leto mi medemo .
L’iſteſso de Tician podemo dir , ,
Cherre graniurni in operar l’haueua:
Perche pqſetamente-eldiſponeua _
L‘inuention, el deſsegno,e 'l colorit
Che no" ſe vede con do ſoli lumi
Tuto queLche biſ a in ſimil’arte,
E però ogn’vn ſcar iz‘a in qualche parte :
Lu xè copioſocome d’aque i fiumi .
E, ſi come ogni trino xè perſero; ,
Cusì Tician perfeto è in la pitura :
Perche xè veramente ni figura ,
Che vien dal ſo’ nel, enza deſeto.
Altri hà rafigurà l’i eſso Gioue
Priuo d’vdito :perche alñ’aſcoltar
Aci, che è perſero no' s’hà da` obliga'r ;
Ne ſe corezze chi le gtatie píoue .
L’iſteſso caſo, Vedemo in Tician t
Niſsun ghe puol vn pelo ſtorzer certo : , .
Ogni
Erotnonhamai
iſtoriaè perſe-:(3,0
fatqqbî cmam_
ni concerto;
.
Oooo z Se
?6,3 VENTO 'or-”7.0; _
SefulminÎadalCíelo el gran Tonante, ' ` - _
Congran timor de imiſeri mortali; , . .-ì l
La virtù deTicianiìcolpi tali: l
Che ogni Pitor veſmſempre è tremante.
Se in l’iſteſsotemr, ſplendo‘rſe vede,
Che tio] la viſta a chi ghe xè veſini 5
L’iſteſso lampizarfa quei diuirri`
Madri, che chi ghè apreſso,ombteſect`edeè
Ercole maeſtoſo, graue , e ſtido ‘ .
Ercole Proſeſsa hauer grandiſsima ambition
2°*** " D’hauer valor inſuſo algran`Zorzon , .ó Ì
Conforme al genio ſeo; giuſtoaſo’ muodo;
Sevede in fin da l’vtero materno ’ . . ' i
Che 'l ghe inſuſe vna idea, ſi fiera, eförte ,
\ Che no’ teme l’inſtdie de la morte 5. .. l
ZàSiche
chel`habiadìAlcideirequiſiti
robuſto elviuerà in eterno . '

Più rari, e più ſtupendi in l'a ſod’ezza,


Del’operar ne ’l moſtra-la ſtanchezza :
Che l’hà da de piturai veri-riti.
Se, per defender Tebe, Ercoleiît ì'
Arma dal zotoDio,dal biondo Apolo , i
Edarñni ancora; eſe ghe meſse al'colo- 7 - `
Manto guerier la Dea de la virtù ;,
Zorzon , per eſaltar Patria, e Pitura ,i ' ,.
L’hà hauù da la Virtù ſidegno-manto,
Che ghà aportà quel giorioſo vanto, -
q Che l’ornerà ſin che ſto Mondodura.
Vedemo de Zorzontal’armadure , - -
Che dalavera ſciencia le deríua, ` -ñ L
Se l'arma vna ſigura ,- la par viua, - ~ K
E l’arme ſplende ,come ſtelcpute.
Axel
VENTO TÃUOÌ ;559,
Qgelnomedelorzomq lſolomoflra ñ. ~. - ,
` Che l’è vn zigante , de va r’elîremo: , ñ
E par che ogni Pítor diga: mi el temo : ~
Perche lu porta el premio dc la gioſtra.
Chi vuol contra delù ſormar ſtecado, c
S’hà da meter in teſta vn elmo fine, i
Ma chel’habia però valor diuin', z E'
Cheal’ora el iàràbon i per ſto ſoldado.` .
Come chiaro reſplende in. Ciel fèren .
El Dio , che dele-Muſe .hà procerion
Cusîaponto reſplende el Pordençn, s
Efichiaro ſplendor ben ghe conuien. ' .
In ſuma Apolo el lo protegeze ſtima , ñ -.
E al comparir de ilucidi ſplendori v .i z
Tantol’vn, quanto l’alrroi- Corídori ,` ` -,
Su’l caroiſteſlò , i và átirando in cima . ’ . -
Doue che per el Mondo in molte parte
Lu
Su idepenze
Palazzi,,piàgrandí,je
e ſtupir vedoipiù
viuenci
eminenti
, . ~

Per l’ecelcnza dela nobil’ arre . ñ::


(Manto più el Caro in alto el Sol condulè ,
Tanto più el ſcurza l’ombra achi grnina .
Cusì i ſo' ſcurzi el Pordenon veſina
Al lume, e ſenza tara d'ombra i luſe .
Speſſo l’è con le Muſe in compagnia , A,
Co’l pene] ,col lauto ,e conlavena z ‘ ñ.
Si che in riſo, concento,eviraamena , z
El gode, e palla el tempo inalegría . . ;J
El cuor del Cielo Apolo‘víen chiama z - _
Perche in Ciel giuſto in mezo l’hà’l ſo' poſto;
El Pordenon xè come el Sol d'Aoſte; e
Lua- iPitorielſemainmael-là- ~-,.
In
B65 KEN FDD T11 KEN
Infin l'è vn’a’îtr‘o Apóloiſſla Pitura. Yo?) 3:- ;3ſt i 4 L.
Se l'vn c’o’i’aparír tuto -Îefplende , ', . ,› ;.1 .~ . ,3
;li-*w `
'L’alcro,-`co'1 ſo’peneíganlume rende: 1;; 1 -'
L’ vn de’PäÎtTo ,è model’morma ,e figura .
Però Febo partie] xèa ſto Pitor z u'
*
Perche el glie fà opera: quaſi d’ogn’orav .a
Le ſo' piture aKagieredefiiora ' . : . - -ì E
Per dal-ghe e] prímoìiumc , e'l prnnohomiî'ì
-(’ ,… *, y
.'i La Dea del’Vníuerſo Imperacríce ~ ',
‘ csum Honorain {omo grado elvechio Palma:
ÎÉ‘ÎX‘Î V" E inCielo ápontolìhìà ghàdà la palma , s
E l’hà reſoinmortal‘, chiaro , e felice.
Tal che lu ſtà ſentà lèmprçeminente, ' a_,
E apreſſo ala gran -Dealu-ſe rcpoſsa í
Cusî che' quaſi i Dei vardar no' U52, i
Per eſser rropo chiaro, ereſplendenoe.
La’] fè Pitor de le più bdc Dame, ‘
Che a quei ſo" tempi in fia Cicà viuefèe,
E, in farle, tanto ſpirito el ghe meſse,
Che al Ciel le aſsende,come víue flame,
L'ha inmortalàla‘Díua dckPetrarca,
La bela Laura: anzi ue! lauro iſteíëo,
Che ſü al Poeta ínſis tempie meſso ’,
Letempie ancora a ſto Pitor remarca. ‘
Comun xè inſin la gloria a ogn’ vno d'eli:
Che ſe Ia‘Poeſia rm fà int-nokta! ,
L'altro per l'aPítura , ghè riuaí ,
Cusì {è hà aparentä_ pene, e penelí.
Ma co’l profondodel ſo'gran valor,
' «'L’hà reti-ara Gíunon,cusi pompoſix^,
Con-gravità de forma glorioſa, .
Che l arte a quel diuin' :iolto hà 'IſPÎendon
?ENTE DPÎÌVOÌÎ
Ela ſemprecontemplazd'sedxaffiadoraz--ííìh ir, -zÉ-z zu j
Laſo’diuínítàditrmrmda;z.~ ` '33: 1.5,';ML-..K
Ereſta (ſepudl (imma-romania, z; -uzxhz‘ól a*
Co’ldír.: cuſtù menor-'em mamma -,. .
El ſo’iſteſso Paonzquandonhc’l mira: '-1153 mſlèr :2 e .
L’efigiedelaDea nttareſplender, ‘,‘ > - 3 33,5;
EÎFWWWWAWWÎ: ron. ›
Efälaríoda,eſe vaghmle‘zìazz -, ,z ;3,5, 4
Tal che Gíunort‘datgran Wogode… É‘ül .-4,5
Ediſemlmáncoſhr retratnviſto - aëisqzaxjg'ñ‘g
Paridehar-reſsezemíoflrial’àquiſto" …mn ñ '
De la belezzaz-eìráia‘ſaria'laìqdcfl :,z LLL-.Zz-,ç z.
EVenere-alafinxlr’hmeríaperfazflfl. 5 j 0;; 9.7 [I ,M
COntUUÌlîMWÉÌſQMQ-ffj;73: Qnm")
Ne ghe hauermevalſhíwc'anezu: r; '. 'cme ;'I
Del'trar `vía'la.veſtura,.elattau<îtſas; - x ,z - F
Madelto’ Tentoretodebodir, (ſi-j , _Îfz
Per la ſo’ ſtîmàvncaſqcucioſhñ‘ > K ,- :,çi _7- .3233:
Fù vgualmenrccon rmMakte .bnampù- 1;. ‘. Tëtore”,
E
Dertapíotegſerſtäindcgnflfledîtſffllü ak a; Î
can a,p degna” "1-0 è!” ÎÌÎBUD‘ÎſſÎÎÎ
ptflarte hämefio le mat’rfi'xìkpiſtoleſzs -ΑE -; i?)
E mi con l’eloquéma ale dèf 9 :333M ìzÎ, Î
Le ſoîmilantaríe ſempre ~hò ñ _ ,Mah i: rif.)
Lù porfauarafòncheÎlsìîenwreto. *vr Llí’üſlî‘wí
r 1eranfflrodeſcrjmufloìconlzſpadzxm
iſsuncontradèlìvlîlhàfiperadaz ' z; ?NZ-ſl ;ai

E ’l magnaua el'pugmlancain .ſguacecozzn


Echelatargagreraelſó'aríèíns:;z_
Che fina in leto lù Portami-el ìacoz ~., ` ~1;..
._'
I

Che ’l gicraz‘più'gagiardo deſììtbím ,


a Chepìùçhc’l-ſuphel xèmdzemmco ſtracc De (A
De
565'
píùeldiſeua
VBNTU’DTAVO,
:sò che dele note

L’hò aſsaltà per le ſtradeper proua!" ~ fl. -, : `


Le ſo’brauure,e m'è toca aſcampar; ~ :z _ . .
Seno'voleuatiorsù delebote. ~ ;' -.
Midiſeuacusìr'ſteto’raſon '- ,- -ñ,.ñ
Tute te le confermo,e_ſon_ſeguro,` _` ., , ` _
Che 'l t’haueria pianta viuo in -t’vn muro., T ' `
Echeperelo mam-…ſaràbon~. ;flxuçsz~~ - ì' .,z
Maſſfflùhaueſseiniùnomeſtapárte '1
._ -z'ſf
D’eſser pur delaMorte anche più brauo, i., 'g
L’è too (díria) dal’ iuſto no me cano: .511;
Galdiloinſantap cme-radianti. ;1; …f 3c;
Ma el ponto bare , che ogni’caſo elforma; 2-2:: ~ V ì*
Ogni ation, ogniiſtoria,ogniſuceſsoî e, r1 :>1 `1
Erapreſentaelcalb giuſto iſt3ſ903'-.’ :‘ :Î -.- . _ ' P

Tal che in‘mi aponto giuſto el ſe’tradormal ì


Ghe xè ſtà d’i Alchimiſti con'chitnere’, ' z ' . -‘_ -"
Che hà voleſto fermare] ſo’valor, a ñ - .z ;ñ .
Con ' natele,e Vàſidefetor; ›;. -zÎ-xçzrz'jr
NC xe i* *i .~ N.1 L e
l
El’ècusìeloquente,esî=elegante,~ ,john - P
.

Che l’eloquenza’ iſtefsalſe vergogna: ,:~ ‘ ~`


Echi vede el‘ `ſo’fár, certo biſogna? z - I '
Che i dig-a': ogni Orator’ quà no’zvalníentë; q
Ma in nù,,_per cauſa tal, ſempre el vele-1:1.: , - ;j I
, Se fauapiùincendioſo , epiù creſseua.,
E ben del Ciel‘l‘e Deitàívedeua ~~
Che vn di ſta coſa noîfeniuain ben. 4
Giouë co; E, per ſmorzar perfidia cusij granda , r _ :1' ’\.
moda le
dcſerentíe Giouecompoſitorſe neinfrapone, `
tra Marce Ediſetpianzfermeuezconle bone: I ~ I
e
rio.
Mercu ` È

Ogn’vnſtagaſiu’lſoolàdavnabandai lr)
Per
VENTO 0-7’2 V0. 66)
Perche non xè 'ldouer che in Paradiſo ` `
Regna diſcordia de níſſuna ſorte:
Ma la ſtaga lontana da ſta Corte ,
E 'l litegante ſia dal Ciel diuilb .
Subitamente ogn’vn de nù ſe quieta’l
Marte ſtà ſula ſoa ,miſu la mia:
Niffun s’oſende più con vilania;
Anzi giuſta ſentenza ogn’ vn' aſpetal
E] gran Motor, che xè ſoma prudenza ,
E ſomamente xè ſauío , ediſcreto , ' ~‘
Diſſe: sòñehe ’l valor del Tentoreto
De l’vn, e’l’altro hà vgualla preminenza .`
Ma che è no ve acorzèu che lù xè bon
De tegnirterzo a tuti quanti nù è
Perche lu xè vn monarca de virtù ;
Vaſo d'ogni abondante perſetion .
Senti) laſſemo adeſſo andar da parte
Ogni voſtra conteſa , ogniduelo 2
Giudico el Tentoreto e bon, e belo ,` _
Ato a ſcruir Mercurio, habile a Marte .
E la mia volontà quà ſe compiaſe ì
Che in—letere, e che in arme , a laude , e a prò
De la Virtù, lu ſerua a tuti do:
Ma l’vno ſolo in guera, e l’altro in paſe .
Tanto che l’oydio in nù reſtè ſuſpeſo;
Se dallemo la man da boni amiſi ;
Nel Tentoreto puo] mai da nemiſi ,
Ne in fati,ne in parole, eſſer oſeſo .
Gioue , per far e] giuſto com artir ,
Febo el chiamè , co’l darg e comíſsíon
De ſar in parte vgual le diuiſion
Del tempo, per leuatne ogni da dir .
Pppp‘ A
5,594 ”nre araya;
A tal che del Zodiaco vn ziro giuſto
El ne dà a ogn’vn de nù de Ètronbd
Sora del Tentorero , e de ha:
E cusì è bilanzà de tutiel guſto .
Venere Dea del Mar vaga, e laſsiua ,
Venere
Paulo Ve
Trolſe per ſo’ delitia, e ſo' contento
ronde - (bel Paulo Veroneſe , che depento
T‘hà ſu ſta tela e fa parerte viua .
E’] nome al proferir de ſto Picor ,
(Laffo Mercurio adeſſo) a mi me par
Veder Venetia a muouerſe, e a parlar
(Come ſe viua aponto) in ſto tenor:
Mio gran dilero è Paulo Caliari , ,. _
Vcnctiaho
non Pau
(Del, che in figura quà me fa reſ lender ,
lo, Quelo, che me hà obligà per lù e ſpender
A l’ocorenze i mij teſori rari.
Fù gran’ honor ſentir da quela boca
Vna prononcia, cusì generoſa:
Gratia , che a niffun mai fù coriſpoſa :
Se puol tegnir in bon chi la ghe coca.
Paulo (ſegui Mercurio) hà trà i Pitori ñ , z ñ
El più bel viuer, che concieda el Ciel : ñ ó
Venere iſteſſa ghe neta’l pene] ,
E 'l Dio d'amor ghe maſena i colori.
L’è coronà de rioſe porporine: -~
In pè de biaca el dopera diamanti: ì
L’hà per laca rubiní, etanti , etantí
Altri colori, che xè zogie fine.
Venere diſe queſto: in vita mia .
Da tre Pítor-i nua ſon ſtà retrara:
Do m’hì depen’ta per far colà grata
A Marte, e a Adon, che fit l'anima mia .
Per
VzNrooTAVu.: 60
Per Adon nù ſauemo che Tician Ventre de
Tician in
Me hà retrata si viua , e al natural Caſa Bar
bariga di`
Che in Caſa Barbariga ela più val ra dala req
De qual ſe ſia pirura de ſo’ man . razza.
In Cà Marcelo pur, con nobil’ane, . Venere de
M’hà depenta Zorzon da Caſtel Franco , Zorzon in
Che r retrarme natural vn fianco , Ca Marce
lo a San
Re contento, e amiratiuo Marte . Toma.
Per compiaſer fù queſto ai mii Moroſi:
Ma quando me hò voleſta ſar retrar,
Da Paulo ſon recorſa , che imitar
L'hà ſapù megio i trati mij vezzoſ ,
Ne coſa è più dificile al Pitor
Che retrar vna Dona z anzi vna Dea =
Perche ghe vuol ſiniſsima monea;
Ne xè facil cusi darghe in l’vmor. `
Ma chi vorà formar coſa più viua _
De quel ,‘che in tel depenzer , el penelo
Guida dequando , in quando in muodo belo ‘
Vien da le man de la più bela Dina?
Pitura de la ſtatua aſſae più degna,
Che Praſsitele in Guido fè de piera: `
Perche Paulo ala fin fece la vera
Efigie , e con nel più , che l'arte-inſegna.`
E , come in Gni o tutiquanti a l'ora
O`uel ſimulacro a vaghizar coreua; , ,
Cusi è raſon, che ogn’vnquà corer deua
Rctrato de
A vaghizar quel bel, che ve inamora . Venere de
Iſepo Ca’liari certamente - Paulo,.in
Caſi de
Ti puol dir: godo la più bela zogia , Iſípo C1

Che incitar poſſa a la laſsiua vogia 5 liari ncu’ol


do de Pau
ì' Pppp z A.
, ,T Tipuoldirte felice veramente. h Ì

Con
666 VENTO OT’AVO; ,
A… zz. Con quel’iſteflo Amor, cheZambelin ~' '
belin .. ' Ha iluſtrà la Pitura , e reſa eterna , ,‘ -
Amor con carità più che paterna ,
Fauoriſse Pitor ſi pelcgrin . -
E ſi come d’Amor tuto deriua r
El’Hotno,e i Animali,eifrutí,eífiorí, g
Cusi ue] Zambelin ,co’ i ſo colori , ,e
E ſtà ’ primo a format pitura viua. '
Zambelin ſe puol dir la primauera
Del Mondo tuto, in ato de Pitura:
Perche da lù deriua ogni verdura,
E ſenza lù l'arte vn’inuerno giera.
La giera ſeca, ſterile , e deſtruta,
Senza fruto,nc fiorde godimento :
La giera vn miſerabile tormento :
Ma in Zambelin Amor l’hà indolci’tuta;
Col produr piante verde , e ſi ſeconde ,
Che l'ha arichì la Dea de l’abondanza
Con fruti de tal ſugo, e tal ſuſtanza ,,
Che’l guſto in la dolcezza ſe confonde .
ln ſuma Amor, e Zambelin xè giuſto 7;
Do fradeli zuradi5 anzi zemeli: i "
L’vn con i ſtrali , e l'altro co’ i penali
Feriièe, dà martel, contento ,e guſto .
El più vechio è 'l Belin de i Venetiani ,
E Amor porta le crozzole canuo: p _ :
E ſi ben che’l ne par nome naſsuo , - ñ
L’hà ſul-martin gran centenera d’ani .
_rr-[Pazze P'alade braua , ſoda, e virtuoſa 5 ,.
1"" Anzi DeadeVirrù,ſania,.e prudente,
Deſende,e0’l ſo’ ſcudo ,e rien a renne
HLT-11°"; de là quaſrziloſa. ñ -
Ela
VENTO oral-*a: @62
Bla el prudente de i prudenti el ſtima;
Anzi de la prudenza el vero ſpechio ;
De giudicio maſsizzò , ſodo, e Vechio;
E vuol che in ogni ation virtù l’imprima;
Però ſoto el bel ſcudo de criſtal
La 'l fà reſplender ,come vnraz'o aponto ;`
E , ſi ben che in criſtal l’è tegnù ſconto , .
El luſe: perche l’è del Sol riual. , ,L
` E] Zrlori xè vn’oro più che fin, \J

Purgà, perſero, e a peſo trabucante;


Anzi lucido più d’ i diamante ,
E ogni altra zogia g e puol ſar ínchin;
E come ſtà ’l diamante luminoſo,
E l’oro fin fera tra le minere;
Cusì el Ziloti le dote maniere
Del ſo’ Penelo ha tegnù ſempre aſeoſo;
Veramente Virtù non hà ambicion .
E, s’hanet ſempre no’ la puol le oſe,
O`uando la vuol, la sà magnar le noſe;
E de far dir l'è bona a l’ocaſion .
E per queſto el Ziloti hà procura
D’imprimer la virtù del ſo* ſauer
Lontan dal vulgo: perche *l ſo’ penſier
Fù ſempre de ſtar cauto, e reſſeruà .
Ma qual guſto mazor proua el Mortal
(Manto e] trouar de l’oro la minera è
Perche felicità, in quel ponto , vera
El proua , e a chi ſe ſia lù ſe ſà vgual .
Cusí ſe 'l caſo porta , el’acidente ,
Che qualcun veda de ſt’Autor pitura ,
D’effer anche felice el ſe hgura ,
_ Equaſitutoelreſto elſtima vn niente; P
`Î ’ q l'0*
@68 VEN T_0` OT A 1707;
Diana Baſ- Protege el gran Ballan la Dea triſorme , L.
ſan- Con tantoìguſto ,e canta cortcha- .
Che la ghè inamorà ', morta , esbaſia , -
Ne più la penſa al Paſtore] , che dorme .
A tal che, quando quà no’la reſplende ,
S’hà da ſauer che l’è col ſo' Pitor "
Che, per porrarghe vn ſuífferado amor ,
Molte note per lù con [ù la ſpende .
Wandoi diſe: Diana è la iù caſta _
De qua] ſevo‘gia Dea , c e regna inCiel;
S’ha da parlar con mi, che sò de bel , >
E d'ogni piaga sò qual ſia la raſta'. '.- .
Sò de i Celeſti , e dei Morrali l’vſo ,
E sò quanto ſe vende el ſal a Chioza;
Sò quando xè bon tem o ,e quandoèpíoza , ‘~
(Aramo ogni barcario , de quei del buſo .
O* Baſſan viuo lumen: Pitori .lñ .
Che ogni note che ’l fà xè aſſae più chiara
De qual ſe ſia pitura- vnica , e rara, x -
Mercè che Cincia ghe dài ſo’ (hlendori .
Iſepo Porta porta l’abondanza ~ a
Cerere Sai Che Cerere produſe in le campagne: - i
uiari . Perche‘la ſo‘virtù forma montagne 1- ~ .
De grani , che ai Mortali ède ſoſtanza.
Per queſto l’Abondanza infiiſa hà gratia
A ſto regio Pítor, cusì ecelente , * ~' - ~
Co’l darghe cibo ,al genio confacenre ,
Che conſerua, nutriſie, e paſse , e ſacia .
Porta dela ſtagion, che tuti gode ,
Per la fertilità de iſpighi d' oro z
Porta, de la Vírrù ,che con decoro ,
Puza lſogier sùſondamemeſode.
Por—
VENTO? (IT-21702” e66»
Porta, che ponga] P0110 del contento ; .i .
Porta, chea} gran Palazzoxdt* la Diua
Forma la più ſuperba proſpetiua , -
Che inuida e] ſpaſsizier asntrarghe drento .
Cerere infin l’honora , e'l riueriſſc ,’
E] rien per mietidor de iſo' bei fmtí;
E i ſo' reſori lù’i poſsiede 'tuti , _
E del ſo' bel’inzegno, da gioifiè .
Teribile Pitor xè 'i to' Schiaon ,
Aiègnoxahcheî Dio Nemnoiſteſso Nn…
L’hà rapiz 'l'è là sù; lu ’l.tien apreſso , Schiaong‘
Per ſo’ delicia, e gran ſatísfacíon .
E ’] ghe impreſse in tal muodo el ſo’ valor ,
Che, hauendoin l'arte-vu rico cauedal ,›
E] fb' renato el fè ſi al natural,
Che’l ſteſso Dio reíìè tuto ſtupor.
E queſto ſe conſerua molto ben ,
Che ogn’mozornalmmteel puolmirar Nm… ac
Tuto fierezza,a dominar el mar, gufo WL
Su’lnobilePalazzo daCàZen. cÈiſizzcſi-Î.
Da le Nereídc ſpeſso , e da iTriconi
El vien porrà sù l’aqua , per diporto;
A tal che l'è del Mar el vero porto;
Da lù ſcampa liete ,e lampi,etoni .
Ghe và a guízzando i peſci in zíro axorno e
Le ſerene ſe immerge in quei canali:
Chi ghe tributa perle , e chi corali :
Ogni aquatico Dio ſona e] ſo’ corno .
Zefiro vago, inghirlandà de fiori,
SpoſodeFlora, che rínzoueniſse * - lei-0 Pv
ris Bordö.
L’ano, e la Primavera rinuerdiſse , .
Con ſmalti `dc vaghczze , e decolori ,
, Portar
'673 VENTO 07'170. i
Portar velocemente in Ciel ſe vede
Tuto alegrezza, pien defeſta , e rifà;
El to Paris dileto, da Treuiſo , _i ñ
Per far l’honor , chela Virtù rechiede J
Turi in Cielo voraue i sò retrati , -
E lù i depenze,.e rende più diuíni :
Perche de gloria ſempre fiù i ſo’ fini s
E al ſo’ valor tuti ſe moſtra grati . .
Si chè lù gode e ſe uol gloriar ` `
D’hauer ogni d` icia , ogni contento;
Rendendo gratie al Dio Zefiro 'vento ,
Che meſso l’hà de i più felici al par .
Come daſpò la note apar l’Aurora ,
5325;, D’Apolo ambaſsatrice,e anoncia 'lzornos
Cusì el Carpacio, co’l penel adorno a ‘
Iluſtra la Pixura , e l’aualora .
L’Aurora và a zírando in ogni parte ,
Sparzendo molti vaghí, e varij fiori:
El Carpacío anchelù, con bei colori,
4 7 De pítura adornar sà la gran'arte,
Dal Pegaſeol’Aurora vien guida,
Che è quel , che in-Elicona hate el tàſsoz
Doue el ſopran ſe và a cordar co’l baſso ,
E la vera armonia vien aquiſtà .
Con linee de concorſi , e de diſtanze , -
Che è tante corde, che ſe vniſse al pónto , ,
De proſpctiua el vero cóntraponto
El forma , e le più bele conſonanze ñ
Talche l’è de l’Aurora el ſauorito ,
Picor de gran vaghezza , e de ſplendor ,
Che tuto l’Vniuerſo ghe fà honor ,
E’l dechiara trai primi el più eſquiſito .
t “VE MTG-:0714 'U0, , g. 671
Se del to' Varotari Padoan -’ . . ., Le tte
Voleſſe-dir, che tute treleGracíe ’ `' Gratie A;
leſſaudro
De amorízarlo mai ſe rende ſiicie, ,. Varotari .
Co’l farghe vezzi , e hauerlo per le man;
'ſe faraue ſtupir : le fà pazzie; -
Le 'l ſerue ;le l’adora ,e riuetíſſe 5
Le 'l rien in mezo , e a torno ghe geſtille ,
Con canti ,e bali , e mile legíadrie .
Speſſo in man le ghe ſporze ogn’vna d’ele
El mirto, el dao, la rioſa, e 'l fà ſentar
In alto , e le ſe inzcgna a hgurar
. Le poſiture deſto Autor più bele .
Poſiture , chevita,al’hora,
Ghe fùzla 'l fè, mentre conceſſa
che 'l formaua. ,ì

O`uele idee femenil, che inamoraua


L’iſteſſo Dio d’amor , Venere iſtelſa .
Chi cerca el ran Seragio tuto quanto ,
Doue tr ~ ento Soli la Luna
Stà impreſonai,no ſene troua vna, _
Che de belezza mai ghe rogia el vanto .'
Talìa tal volta gode far mencion ..
Talìa lau- '
Del quadro in CàCorer , tuto ecelenza’ ,' da la Ve
Doue ſe vede la coriſpondenza , eehdö
Varo
Che hàñ Venere in amor co’l vago Adon l tari in Cà
O’cheñvitalegiadralòche tetinel ` ) Corer.
Che fianco l che zenochi! ò che bel petol
Tutiimpaſtai de zucaro , econfetò l_ . rz
Ste marauegievicn da mandiuine . ‘
Mo' che core a depenzer (perelèmpío)
Vna Venerenua cone] diſcorſo? ,q g
Chi varda quelalà: le’lfulie vntorſo, ` 'ñ,
i, El balaseſel’èaçortnçlreſtavn ſcempio.
' l.",‘
94m Nò
;67a VENTO 077470: `
NòChe
nò,coſa
no’ ſefàinganemo :ma (ſu’l
più colpo ,ene ſodo); .ì. 3 '~ '*` ~ î
inſert-rara
Nomínar la Moroſa , o al’orafll’ora ~*
Veder la, e poder dir: quà coco z e godo E' '
Le zanze è flame, che ve bruſa el'cuor:
El poſsieder è miel, che ve índolcille ;
Talchò più con pitura ſe" loífle:
Che ſan', e nò parole vuo Amor. r ..
Feliciſsímo Adon , zìàche'te toca, o ~ `
Goder’sì gran delicia dopiamenre; ' i
E in Cielo,e in tera batter Venerea rent’e
Nua per nua, man con man , boca con boca l
Eaſt-uſim
lauda la
Eufroſina ben ſpeſso benedíſse g .
Venere, e La Venere con Marte',‘che in l’iſtefsa ' *
Marte del
iſteſſo A
Calà,moſiralaſsíuia cusîelìzreſsa, L —*
lor in '. Che da ſtupo'rparole tal la diſc: ‘'
ſteſſa Caſa. Amorg ‘ ` * ` ,per moſtrat
Che deſerencia ghè dal vino, al finto :
E in dò muodiquel viſo là diſtinto
Se vederle la Dina a rìatnpizar. .. ~
Depenta nò, mabe‘n aſëae più viua -’
De la rarabeltà,che èru‘ta veni , ’ ‘ ’
Checaueraueatutiel‘euor ,'e ibezzi; —' î.
Tanto l’incita, e tanto l’èjlaſsíua. ` .' . :-î ~ _
O' fianco, o ſchena, o carne' lode ,36ffie, . ì
Ed’auolime de neue in tun‘ffièſso! - .. '
Marte-ti ha gran ralòndeflàrgheapreſsoä
Alu'amente qualcun te la tapis:. ‘ ì
Mache auolioè che neu’eèle èñparole;
Carnàpur verzelà‘ cö’lſansuevnia;
Che ”ayçdedÌezan-'msmia', .- *
J Î-I‘xm‘elìandar
ì
inaqùhdeviole: … - * Marte,
rem-0 euro; cz,
Marte, doue xè andae le to’fiereue .è
Ti è tuto ſero, ela xè tuta late .
Chi r’hàtiolte lezanze , eie bulare?
Niſsun reſsiſte a cusì gran belczze ,
Chi poſsiede balena con tent’arte ,
Conuerte el cao da late-in marmo duro; ñ v
E puoldeſtemperarl’azzal più puro ,
E ſar perder la ſcrirnia in fina a Marte .
Aglaia, l'altra Gtatia veneranda,
Mete intoladel Sera el quadro vago, Adda”:
Che rende‘delio’ belo farſtarda
Eogn’altroafaopnol ogn’ochiobanda
pago,_. ' Kiara;
E con tuta pienezza ,e guſto inmenſo
La 'l lauda, e con grandiſsima premura ,‘
Co’l dir: sì chel’è viuo, e nò pitura;
Natura iſteſsa ghe ne dà l'aſsenſo .
Venere dorme; Marte è Vigilante;
Amor toca el tamburo con la ſtem;
Vn’altro el ferma con molta preſiede ,
Con el dir: no' ſuegiar delicie tante .
Se acorze che el re‘poſso internamente
Alberga in mezo el ſen de quela Dina:
Perche la dorme sì 5 ma più che viua
Se vede quela bela -Dormiente .
Amorini diuerſi và a incitando
L’iſteſso Marte a vezzi, aſizherzi, a ſpaſti ’:
E ſi ben l’è mario] oo' xè iñtrè aſsi , '
l ghe intriga el ccruel de quando, in,quando .
O che vezzoſi Amori ,e laſsiueti; . ,
Maſsimc uel,che:con manieraleſta
Procura 'agiuſtarſe l'elmo in teſta!
O che ſuaui , e cari ;Bambineti l .
`~ Qqqq 2... Ma
674- V 171V I: u ”rat/.ua
Ma tutetred’acordo e, de concerto , .- ', .- * , Ar
Forma ſto diſcorſeto giuſto, giuſto; - . -’. i
Con ſoaue‘vnión
E (come , con dolce
ſe ſuol dir)co’l guſto ,. z ì k , )
pero aueflo '
Andemo vnpuocoal fonte deiſtupori,` 4, j ñ_ . z
Le Gratie
d' :cordo La doue xè la Regia de Pitura 5 ' i . 'il
ſtupiſſe de Doue vna VIDA hà MANA dolce,epl.ua,`,ó - r
.le iſteſſe
tte Gratic Che nutriſse i più celebri Pitori . ‘
depëte dal
Varotari Che chi vede nù Gratie ,là depente , _ _' 3.;
~_ ìnùſa vi Che a idolci 'Amori vnidamente inſegna.. - - 1
demi**
Tutoquel,chedefar ſe ghe conuegna, : 'i
Sole le ſtima,e nù ne tien perniente. r
Doncal’è dele Gratie elcoretor, — . r
Eda lùiſteſso gratie nù aquiſtemo: -
Si che con gran raſon nù l’onoremo j - '1
Ben mile volte iù d'ogni Pitor . ñ :5 '- ‘
E convnriſo ama ile ,e giocondo “
Le ghe và in torno,e forma varij bali; s, '
Schetzando ſempre in mezo el Dio , che hài ſtrall,
E in ziro, 'in ziro- le n 'l bale tondo ,
0' che fortunatien ſto Padoanl .
Lu xè *'l più ſauorî de qual lèſia 5
Perche a ſto muodo el rien in ſo' balia ,
El belo, el bon (co' ſe ſuol dir) in man . …ñ
Che Palade? che Venere,orGíunon? ~
Eio hà tute le Gratie alſo' comando ,
E gode ogni piaſer de quando in quand@
-- ‘ Con piena,~e ſingular ſotisſation . _ _ ~
S’a mi ſtaſëe vn Pitor a inuidiar , i -; ~- ~ . zs
(Parlo de tuti quei, che xè là in Ciel) ~
Diraue: el Padoanme dà. 1nartel: '
Chl vuol de megio, ſeñ’l .vaga a trouar . G q
, -Î a .'- - am
”zur-"e @mi im
Ganimedé,vezzoſozoueneto;
vedendo che vn Pitor vuol ogniÃDio; i ~ -, ' ;ÈWzñ.
7‘. Ganimerle
?5X37

Diſc: bramoanche mid‘hauer el mio. ,- ' i


Che poſta dir d’eſſer da mi protetta. ’
No’l sà quietar-ſe‘, ſenoîl ſeprouede 7 - '- ñ .- " '- 'i
D’vn Pitor, che con vnico‘penelo ` . ‘
Ghe terrazza el Fple’ndor del viſo belo;` …
E quel, cheîſlîrìama al ſiryl’oſſetua,'e vede .
Qiel ramo de la-pian'ta ſi amoroſa ,
Che l’iſteſſaGipá‘gna hà ínamorà ,
De ſar delù rapina glorioſa.
Vede,eſeiieiſtupiffe,epenſieriì' ‘ _ > …, . Ì;
Valendoſe del calö‘pontualmente, -z Lx
Che in lù ſueeſſe, quandoGioueaponto . -: i
(Cauſa el fo' viſo bel) d'Amor ſù’ponto 5 ''
El’Aquilaſuolar ſà preſtamente. 7 7 r… î
Erapiſle Carletoda Verona',
Port-andolosù‘inCieLtuto
Là dove con eterno godimento > ' ' ì-' - ‘ 'e’
contentm-Î

Gioue-in premio ghe da degna corona;


~ Tician de quando ,in quando l’acarezza , . .L
E’l dot-:umenta, come Pare degno: _ .*
Tal chè l’è’ldíletiſsimo del Regno, -' *-:
Exè tutoMercurio;
Cusldiſse ſplendor ,tuto vaghezza.
ede ſentir ì `
credendo mi de i Venetiani ancora
Molt’o‘de più; compar’Apolo a l'ora ,
E 'l ſento ſte parole a proſerir:
Mercuriöiiiuola al Ciel, Gioue t'atende , .
E—'in queſto dir, quel Diotuto elegante,
Se ſcuſa 'con parole alèae galante, ~ ‘
Eterniina cusil‘e ſo' ſaeende, .- A . .. A -_ - . `
ì ‘ Senti
676 VENTO 07' AI’O'
Senti Venecia: tuti i to' Pirori
xè in Cielo; fidelmente te l’ateſto :
Ma perche andar biſogna , el corſo arello
A le ſo’ lande, ea ito' ſublimi onori. i
E, per conſermacion de quel, che hò dito. - ,
A ſti Pitori ſoli ſù conceſso
L’aueſinarſe al Cielo apreſso , apreſso ,
Co’lformar ſti bei quadri de ſolito. , -
Segnoeuidente,cheixè prontàeleſti., 7 _ __ ; l
&Wall-[1312 agndsù ?amrdmenteA-z j; ;zz _z '
i ee epu ir eguramenee #313;
Pirori ſtadelai co’i Dei celeſti. t ,z 5
Eaponto elsolifleſso meeolaiua ' , .~ e ñ— I"

Drento de la ſeneſtra fina in [eco ,


E mele priuo de quel gran dilero‘;
Mentre Mercurio via da mi ſpariua .,
Dago do reuoltae ſun elculèin, ;
Sbadagio,_econ le man mefrego i echi; i,
Deſtiroibrauí.legambe,eizenochi:
Me laſòaelſonme reſto quieto al fin.
Ma co’l nüerſuſpeſoflnziincantà; ,-, N
No’ on piùin
Spariſse, gran
ecome Conſegio
fuſse ,ela z. _ .A
là vn talpon,
Hògrandolord’hauemredeſmiíèiàq ~ '
.- Turi i guſti del
Quando Mondo
ſe xe xècusi. al’ora .
ſu’l beloaponro' - J
Ogni contento paſèa, e .và in bon’ora; z -,-;
El piaſer và in caligo, ne vien pi.v
Vedo che 'l Mondoe vn tiro de baleſtra, A
Che de dreto , ode ſtortoogn’vn mlpiſse 3 ›
E ſato el colpo , ogni coſa ſiianíſse: . ‘
Perche ’l›tempo ala fin tuto calpeſtraz
Che
VENTO OTTAVO- _ 677
Che coſa è goder trenta, e quarantaní , ì
E viuer quanto ſè Matuſalen è
L’è vn’erba verde, che preſto vien fen ;
El ſpaſſo è la vezilia de i mal’ani .
Se ſalta da la cuna ſu la ſcia; d
Da la cela a l'impreſa de Vitoria; ` `
E quandoſediè goder quela gloria, .
La Morte vien, e vuol la ſo' abela. .ñ ~
O' Mondo chi de ti ſepuol la ar; l. 3,3
Setinoghedàfiàdàdirzte odo? T.
Poluere vienogni edificio odo,
E’l tcmpó ſtudia tutoa depredan ‘ ~
A tal che ’l Mondo, e’l Tempo, con _la Moi-_te
Trionfa de nu miſerimoxtali, i.4
E ne reduſe in ter-ads bocali z ‘ ~
Cuſi vuol 'chi hà 'l dominio de la ſorte .
Perche infin vanitae , delicie , e pompe
Suuoh WWW, come lieta 5 _
Comprobantloel miodirconquelPoeta: l
:portal-termo metompe .
Nu andemo, e la Pitura eterna viue ,
Per eternar l’iiîeſsa Eternità : .
Velia de nà poſsiede ,ancianitz‘n ` ~ I
F. co’l pene] memorie eternaſcriue .
E per queſto chi hà inzegno , e che hà ceruelo
Depenzeye fà depenzer , e procura
Con l'arte tegniryiua la Natura ,
E ogn’mſe arecommda a vo bon penelo.
Le acion humane con el tempo ſupola . -
Ferma ’l paſsadolaPitura , cmchioda
E] preſente: perchei pofieri gods;
E’l prtuilegio è dc, Pitura ſola.
.,-ç No
"'678 VENTO 'dz-:Wa:
No ghè dubio niſsun che anchele carte ' ' ".3
Coniërua longamente’ le memorie': ‘
Ma letele aſsae più mantien- le glorie ' .
Viuamente; elñ’onor primaède ſt’axte’. b
La dicituraè come vna patente , ' ' .- Z*
Vn paſsapo‘rto ,ouero vn priuilegio ; .
Che, ſe manca el ſigilo,che xè 'l megío 5, i
La xè carradaroca,en0’ val niente. î
Se Vn_mete vn libro inſtampa , el mete a ſegno O
Anca sù’l ſronreſpicio el ib’retrato, -.: .
Per teſtimonia de quel ſo' tratato: ñ › " FÎ
Talchel’èſigilà conel deſsegno . _ g -’
Se vtì volume xènudode figure; ' .-_ __ - -. ‘
Ma ſeghe ne xè drentoì,ogn’vn laſoa k -.i `
Elpargiuſtovna Gata ſenza con: - ‘ fl-
Diſc ,e hà guſto aoſseruar quele ſatura. ' ì
Saràtal VnÎdÎe‘defiÌoſhEo-,z v i… x Î "i
El rainte eſsegno
Vuol ir ( per meter l’opinion
eſempio) .-
concluſion, z
Da vn bon Pitor , dei megio, cheghefia; I
Eſefä ſcudo de quela 'eſpreſsiua, ^~ i” ÎÎ' i* .~ . è 1-4
E ſe’l- mete _a la catreda davanti ,Î . I:: Î'fl
Doueiſtudioſi vede tuti quanti ,‘ 'Il ' .i .U
E intende el ponto da tal prolbetiumr" *3* *i
ElPoe’ta depenz‘e ín'ſt'amauiera:~ »'1'ì;- .ñ 'x 3-"; 3
Volendo a la ſo’Dona per ſigma;- ;nq-:ci
Srima'ndolá
Farghe lb’eſigie
ret’rato in vagaFormare-ventre
'dicitura 3 3 nr." ;u
;.03j

El cio] gran quantitàde fili d'oro , :'- '. i . fl _.1 ~.: “A


E de' quel finìmetalſorma i caueli 5 r:: 11;}
In rízzi lucidiſisijmi, oín anali z 5;. ..z . 3'.- ...i
Eghe forma perucainbellauotoi‘ññîîî. *i `
~ Daſpò

J
VBNTO'ÎOTLAVOÎ Î ' 579
Daſpò la neue ,che ſia caſca al’o'ra
El ſona, ?per ſormarghe el bianco ſiente, . . 1
Ed’eb’ano do archi,chefäponte- * è
Per cegie el forma, che’l cuor ghe inamora.~ L
E pò do ſtele de le‘più luſente :r ‘ *
per ochi el tiol de lucido ſplendor: r
Dele‘r-ioſela orpora,‘e’lcandor
Dei zi) ghe Orma _le galte ridente,
Per naſo vn bianco dente 'd’elefànte,
Che vuol dir! vn’auolio 'de ipiù fini;
I denti perle, i lauri xè rubini ,
El barbuzzeto vinpomo releuante.
El ghe fà _’l colo d’alabaſtro puro5
Le rete colombini ſoto banca;
De cera la man dreta , e la man zanca :
Cusi diſe
Penſemo vnqueital la rafiguro
puoco adeſſo .
in corteſiav
Mcrendo inſieme tuto 'quel che ho. `dito ,
Si quel retrato ſaraue pulito l
Pò la ſaraue pur la bela fial
(Delia è Pitura, che porta la vena;
E’l penſier' xè galante veramente: ,
Ma el depenzer xè molto più ecelente:
Maſchio è’l penelo, eſemena è la pena ..
Qrele al fin xè groteſche, e bizarie ,
Quinto più -c'apricioſe , più lontane -
Dal natural5 anzi 'chimere vane ,
Somegiante a fant‘aſme, a Moſtri *,a Arpie‘… -
Amo el Poeta, onoròogni ſadiga z l ,. . ‘
De iVirtuoſi; amiro ogni ſauer. :É
Ma che 'l depenzer mai ſia ſo’ meſtieri
Oh ſignor noi queſto no’l diròmiga .
.É i ‘ aRrrr - L'oro,
680 VE N'TD 'OTAVM
L’oro,el’arzento,che xèqueimetali,
Che tuto el Mondoalfin domina rifatto,~` ‘zzÎ - - rſi ~
Se no' i xè impreſsi da impronétäfjétrm,
No’ſeghecrede,nei ſetien ali.- . .
O’mepuoldír:chiſcríuechexèatorno i g, - v _
Sempre alretrato del Prencipe el nome: . ,
Sta ben: ma que’l impronte ègíuſto come p. - `
Lazogía, e’l ſcrito ſerue per contorno. ‘
Se Natura ſtímauabeneſpreſſo - ,. ~
El cognoſcer per viad vn boletin . _l ,ñ
Chi ſuſſe , Piero,o Polo, o pur Martin , -ñ ~
In fronte vn ſcrito la ne haueria meſſo. 1
l-l
.
Ne l'haueria trouà maniere tante, _ ‘ -
Per ſormar ochi,e fronte, e boca, e naſo: ., z
Ma come aponto vna pignata , o vn vaſo , . 3
L’haueria fato l’Homo in t’vn iſtante .a ,32'..1‘ -
E come ivalìdeiſnicieri aponto , . , ..
Ogn’vn ſaria naſsù co’l ſo’ cartelo. ' *mi-.4 _A _
Chi l'opera no ſtima d’vn -penelo , '
O no sà ſar el conto, o ſala el conto. .
Infin Pitutaineſca, ínuida ,e incita ‘ ` . ‘I
A ſar tute le ation, che a l’homopiaſe :
Se’l vuol~ guera, l’hà gaeta; paſe, paſe;
Se aſano, ſe dolor, ſe vita, vita . '' ‘
Se amor, ſe zeloſia ,ſegodimentm ì _ `
Se ſdegno,ſe furor, ſe componcíon ,
No’ manca a la Pitura ogni inuention ,
Per render l’Homo come el vuol, contento -‘-’
Queſta xè quela mana, che reſorma * ì
E] guſto human, e xè víuanda pura . \ ñ'

E viua donca l’vniea Pitura ,


Virtù de le Virtù modelo, e norma .
-‘ ILFINE. ` p1.
a… -ÌnIv-`.'u`
’îîî`r,`ſî~îf't ;
LAK-:2 Qìí,~l"",_'í
Tfr-ſt. _
-U' UVA!.
“.. rr r rzñz, ñn
?nervi-.
…3-,P1ToR'1 N OMINADI s

‘ 1_ ln l'Opera . .
~. _ M A g- _‘ ` ‘ Carlo Saraceni; 646
..
. ‘- G./llbd’l
m Cara
. KK'a. 204.209
143 .Catarina Tar ori. . ñ ~
cbr-:ra Varotari 551
2;
f ?i , -rv .Alberto Dare. 2.92 Cla-rada dal:: Ver-bia . 5:7
› ;ì ' ‘ .Alejandro Varotari- 39 Corado Filgbcr . $44.61 z
‘- ‘z73.\74.384.38y.3`86. :ſm-gio. ` . ”45.30:
i L39.390.3J91.557.567.568. CBÙÌOCW. - . 498
,A :ſe dal Fuſo... _ 4t: ruſſi”. r ' . 543 .óco
,Arta Ranieri. ~ $18 ñ ‘ D -
.Andrea Sabato” . 4;.:79303-3 n. ` .Ami-vr; 395
~ 321.367. › Daniel Van-dich; 533.588 A
..Andrea Veſem’n . 425.42.74; t -434 Dario Var-orari d ”cc-bio . ' ’ 355
.211111741 Caraz . x43 Diego Valaſqucr . ' ’ 56
.Antonio Alia} . ‘ 42.1 Baſa-poli tlc-[Liberi. 4”
.ſintonia Triua . 536.5 9,4 .Dominiçbin ñ 1 8b
.Antonio Vandítb . , 1 66 Dome-nego Bram' . 1 26.574 .6 r4
.Ana-:lira Benini . 5 27 Dgamencgo Gimínaſii . ì 498
B > Dom-:nego Tcntorctoj- 419
./{flum Bombe-lo , g _ , 348 Dmmego Mara!) . - 610
Baflr‘an dal Piombo . A 3 96 Doramz .Aroma-m7' . 52.8
Beſtia” ſentore-to . _ x4x E *
Barilla Mala . 1 94 Erman Str-elfi . 5:0. 5 s $634
Batiſta Ziloti . - 3 z 8.3 5 9
Beneto Caliari . , ` › `_ 406 ~ Ilipo Bianchi . 540.592
Bernardo ”razza “Prete ;morſa . 15- filipo Zanímbem’ .- 466
' ;164.566.645 ~ A Flaminia _Tr-ina . i 528
Bonifacio - `3 1 t .3 ax .394 Franceſco Baſſa” . :76.2.79
Bartolo (mi . ~ z e 5 76 Franceſco Barbieri da Cento. 3 ;0.3 82
Bortolo Donati . , 54 1.5 98 5s3 e '
Bortolo Scaligera . . 51 1.526 ` Franceſco Mafei . 519.636
~ C r ~ ~ Franccſra Manica” . 546.603
.dlegherin . , 322 Franceſco Mola . x 94
Camila Marpega” . 221.22 2 Franrcſro Montemeza” ñ 416
Canîpi da ("37307107 . 567 l . , e G \~- ~
Car cm Bianui . 54x ./{ſ ara Mar an. 22,2
(ariete Caliari . . 4:5 :G Gefolcmo Bffipäî . ſi " r 9-73
W710 .LOM e ,~ * - ”4 Carole-mo Brrflàn . › ` '” 365
Carlo Rudolf Canali”: . 508.51.0.6 34 i (in-pinna Fon-boſco. 505.307308
- R rrt a 5 49.
549.558.568.623 *Mari-membra; i i S19
Carole-mo Piloti . 470 * Mario
_ Ingolí . 47K
Giacomo Baſſa”. r 75. 269. 3 r4. 3 15. Matto Panza”
568.61 6 . 205.489.490. 49 r.
,317-318-336-364-555-558
Giacomo Mafei . . 5 :4-63 8 Mir/zie! Piera . , ` i 546
Giacomo 'Palma el vecbio . 42.1 46. Mignardi . ` ' ì 6.16
-, 149.150.202.310.322.368
_Giacomo Palma e! .Lourm- . 375. 378 .Ad-din . 374
. ro . ~ -. 'Nicolò Ranieri. 531.516'. - ’ o
Biz-omo 'Pedrali . 7 576 - 566.586'V i \O
‘ s _uff 'L ` i
”7'
Giacomo Tentoreto. 82.83353995;
a, 96.97- 98. 1 os. fm 125.201; :03. Dom-do Fiumi-.W 487
208.': r 1.247. {48. 2 50.25 5. 284. ioraciofiò
Olben. , ' " "RJ-?F
”Titti-:ge "V-"Îſi , "T5374
e _3293363s4-367-469-573ó -*
_cloſe-für@ cl vrcbio ñ 6z
GioſtfEnzacl {anche . 62.53.153 5. .,{rir Bordo”. 43.25 z. 2 744V'.
s 56.604 › ;an-334.335.366.368. q
Giofcpin dL/{rpin Canalicr o 43 Tarmeſanm . ~ i ' 3 '14
-Gironfi‘ancejt . 545.606 'Palfigiran Caualier . ì' 147
Giuflo . .,- . 61 'Paulina Grandi . ‘ _5.13
:Guido Rem’erí . ,ac . 3 8:. 465. 557. 'Paulo Veroneſe. 4} .751. f Söá 87.193;
, 646 e … . …M LW— 3 30-33 1-33=—333- 338-343- 354
SMItalia-ebrea. 5²9 349- 351-352- zia-;542367453
è .it-po Salm'atrl' I.156.157.158i159. _369-438-558-572-643-665 “ì
'PMÌ‘G Below. 295. 51 4515.5 17.613
~1460.2.;,*Éaqaugiiàg20.326.365 'Piero Cortona. r 05.2 16.2503854 s‘o
'Piero
5 65Liberi
'Piero familia-.44.4934571
Malombra'í
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“0.459.
~ Eandro Baſh”: . 41.449
_ ñ Lorenzi” . 3 74
Lorenzploto . 303.322.365 'Piero Rírhi . 5 3 0.53’1‘.751'.5'65.590
Lodom'co 'Po {oſcuro e 336 "Piero [ſtabia. 500.502.503'. ;04.505.
»Luca cangia 1 . ` 293 566.620 `
Luca da Reza . 554.564 'Politici-o.
Tictro 'Paulo Ruben: ".' ſi 374
Lucia ,Tcali‘geri . 52.6
Lugretia Vundici) . 527
,Lun-mia Corona . 403.405 Qnm”. . . ~ Q— . " ‘ = ’' 'K, ' r37$
Lunardo Simo! . _ 242 't aſſet]. i ` . a
Lunardol’inti . 52.53.3 24
Roſi: brejſimí. 45 i::
L- ì
Jiang. .Jflo Verona
Baſaiti
Marcbiò . ` `. ‘-
. Figadeli ?5.573
` - ñ S
. .Anto ?eran-Ia. 440.444.443
Spegnoltfo*.1 ~ ‘ ` 3’²4~S`S7
~ a ;tg/Emo
163.511.569.630 i
.ſtefano Palazzi .:r '5 23 .63 2
Martbiò Lanza . 496
Iberia Tim-li. 459.460.462‘463 - INTAGIADORI DE RAMI.
~ 1~ ) A- Guflin Carazza - 12,4
Tician Vere-lio.: 1.40.; 5.98.16 1.162. Cornelio Corte . 30x
16 .165.30L305. 306.307422.. Egidio-Serial”. l 24
Zgàgóapg 66.368. 369-370- 665 *Fi-Franceſco Valczo. 1 24
Ti `ma” Vangameren. ñ 543.608 Franceſco Vani . I 9:.
V Luca Cbilian ñ 62.97
Em Carpacio . ‘ 13 SCRITORI D E PITVRA .
Vicenza Figadrlz - $75 Rmenmi . 13r
Vicenza Munoz-(iz. › - 6° Baglioni Canali”. 279
Borgbím' . 53
“[30- 374 Franoefiro'staneli . 22.305
Zan’alntom'o Regiſta Tordenon- 90 Lomazzo . I 7.306
94495308309365 Vaſari . 18.4.64?” 63.196. aao
ZanBelm. 2831.523123:: S C V L T O R I.
Zan Contan‘m‘. 397.402. Lberto Duro . 5 59
Zan Barilla Lange-ti. 538. 5 96 ./1lgardi . › 485
Zan Bari/?a Moran . 3 2 I . 3 37.3 66 .ÃÌRÎOÌR’ÌD da Meſſina - 3 24.
Zan Batrfla Roſſi . 525 Clemente Molí . 240.645
Zan Batifla zampe-{zo . 275 Sanſouin . 325
zentil Bclin . zr OPERE PXBLICH E.
Zorzon-36.38.5z-307308- 322.364
503-665 _ INSant’AGNESE .Alejandro Va
Zuane Canegmn . ²27 rata” . 3 90
Zuane Dima . 52 5 In Sant’ALVISE dc Roma. Franc ſca
Zuane Lis . 56 Baflìm . ,~ 279
DELETANTI DE PITVRA In Sant’APONAL . .Aleſſandro Va
Che opera . rotari. 39. .Aluiſe dal Friſo . 41 l
LJ Maeſtri del'Imperati-ire Leona In sant‘APOSTOLO Dario Varotari
ra . 304 el vechio . . ‘
0 E! Sereniſſimo Duca de Mantoa . 533 .Antonio. .Alu-”fi .
3 93
42 1
El seremflimo Leopoldo 'Prencr‘pe de B
Toſcana . 362. N54” BASTIAN 'Paulo . 43 8
Vicenza ZemNobilc Venetian . 46 z ln Refetorio Carleto .
Zuane ant','î\{obile Venetian . 497 In San BERNARDIN .- Scuolaîíî’i5
'Paulo de Sera, Nobilefiormtin . 145 Lam-ri .Aleſſandro Varotari . 3 89
3 62 .3 63 In San B ER NAR D O deMuran
Crrfloſolo Triuelin , Cit-:din veneti”: . Malombra . 45a
497 In San BORTOLAMIO 'Palma z. -
Dario Varomriz’ío d’dleſſandro- 162. neue. 3 76. Fra Baflian dal Piombo.
Rrtr 3 397.
'I
ſi -
39*". Maſombi'd `. c 450 Iris”: GIOPO Zamöeti’n. -28
-\`* Carpacio. 34. Baſaíti . 3 5'
IN CANDIANA Samir-im' . 20.5 Ii: 55!.: GIVS’I’INA «riſchi/drago
In San CANCIAN Fiale”. 4767. .Ale CRACIE auſſi-mf} «Haſſan *re—
' 71h… . 269
Tauluzzi . ` - \ N
- i 7. cina . `

'./li CARMINI .Alcji‘ädiuſſarong 89


.Andrea SrL-:116.2 80. Tentortto. 284 lNCVRABIL} .Alefl‘ddrJ/dr, ;yo
.Alla CARITA' Leandro Baſſa”. 449 - 'Franceſconi-$11:. 5-1 .9
.Ala CASSA del Confegio de dieſe Bo
nifacio . 3 94 N‘Santa LENA iſola 'Palma 7e
InSavtaCATARlNA‘Paulo. 340 ` cbio .ñ M- x46
.Ala .CELESTIA Vefentin. 425. Ti— Tua MADONA de l'Orto Conc
nel! . 460 .gían . 2.2.7. Daniel Vandicb 533.
InSan CLEMENTE iſola .lle an 'Palma vecbio . 202. Ton-{on . 205'.
dro Varotari . 391 c … ?ordenomaosſenſo’réto 203.208.
.Al CORPVSDOMINI Scaligcro 211.227.. Ruſabrejiani. :25
51 t In San MAFIO dc Mura” .Aleſſandro
.- In San COSMO .Aìefſandnſſangm Vai-orari . › 39k
.dla CROSE de la Zucca 'Paz-00490 In San M A R C O Cartoni-'de 'Piero
D Vechi-?1 . 505
IMS-tn DANIEL ./1lcjfandro Va Sala fazzada Mafia Verona. 455
rotari . . 7 ’ 3 go Iriscuola de San MARCO Tenta”.
mSc-rDOMENEGUFîalt-ti'7467 " to. 247.248.250.255. i” {dbego
In DOMO de Vicenza Zilotí . 328 'Paris Bordo” - z z;
F In San MA RCO, e Sant’ANDREA
;

Santa F O S C A alponte Fzlipo 7 de Muran Mario ſingoli . 47r


Bianchi . 54t t In Santa MARIAformoſa Palmare
?Palazzo FOSCARIala Malta-:tenta _ cbio . 7 _ 7 r49
depento dal Ziſoti .`. 3 59 msama M A R I A Magi-or AM3….
In Se” FRANCESCOaBaflìm—Baf- dro Varotartîr › 385
fan wcbio . ‘ ' 3 l 4 - Baſſa” vethio.. ‘ ;417
In San FRANCESCO a Treuifo 'Pa- In Santa MARIA níoua Zanimberti .
m. ²S‘~Î~ 66
In San FRANCESCO dala vigna Inî‘cuola dei MERCAN’H Dorm
Montemezan . 416.41 7 nego Tentoreto . 420
.Ai FRARI .ſalariati .r 31 8 al! MONTE depicta'ile Vicenza Zi
G .
loxí .ì ‘ 3:8
IN… GERÈM IAotlejjahiiro .AlMON T E de pietà de Tremfo .
Varotari . 335 Zor n. p 36
.Alia-”ſi . . 424 'Palazzo MOCENIGO a San 3*.:—
.ai GESVITI Tentorcto . ;29 ”mel dtpcmo da Bfhìcìto Caliari.
'Pi-”zan - ' 49° 4c6
fl TaI-::(~
.. N ._ Palazzo SORANZO a Sd” 'Poloale-
Palazzo NANI ala Zueca depento Ja Penta da Zorzon . 307
:Paulo ñ :93 In Refetorio de San SPIRITOSaluia~
In Sa” NIQOLO' de i Fran' Ticìan. ti. I s7.fin 16r.Tician. rórfin 165
30( ‘ l. . I” Sacreflía de Sa” STEFANO “P65
1 a
…' O randa. ’ T z. . 448
'INOGNISANTI Redolfi . ;lo I» TOLENTlNI `Aleſſandro
In OGNISANTI de Trcuxſb 'Pm Varotari . 389
ris' . ` 254 For-:boſco . › ;07.508
I’ “ì I”la TRLBVNA‘ del Sercniflimo de
INSagre/líſiz de San PAN’I’AΗON Toſcana* Veſentin . 434
./{leſſandro Varotari , 389 'Palazzo TRIVISÃN a Mura” de
ln San PIERO dc Caflclo .Aleſſandro Penta da “Paulo .. ` 'ì'. ‘. 7;
Varotari . ` 3 9° V
In San P I E R O MART. de Mura” P-/ílazzo V A. LI E R ſu la Brenta
Saluiati . 2 3.6 dcpento dal Bruni .i 226
Palazzo PRIVLI a Treuile depenr Z
dal Bruni . 22,7 ILS”: ZACARIA Zambelin. 3 r
In San PROVOLO Peranda . 444 Ir1 Reſo-:orzo da San ZANIPOLO
R 'Paulo . 349
I'M—Cupola del R O S AR I O-a San In Gefla .Aleſſandro Vai-orari .- 3”
` Zanipolo’ Corona. 403. 405 Liberi. 498. Tician'. 1r
In San ROCO 'Pordenon . 90.94 I n rei inclauflri Vechia . '502.Rl’cbi.
Tentorero, . 82.83.85.89.95 53 I
~Tfſó’c‘uol’a de San ROCO Tenforcro 'Palazzo Z E N a Santa Catarina dt'—
95.96.97.98.1Ò5fin n5- Tzcian . pemo dal Scbiaon . 3x3
98 In San ZORZImazor Baſſa” rechio
Y S . 175. 'Paulo in Refetorio .- 189
Alazzo SAGREDO a Maroro In sçaola da San , ZñVANE Emztli—
depemo dal Bruni . :.26 fla 'Per-rada. 441. Zentil Belin . 3 [
In SALA › dom: el Dofeflìí bancbeti ñ In San LVANE- de Rialto Damian.
'Pilota .. 470 95.1{ed0lfi . 509
I” SALA delgran Conſègío Tenroreto 1# Scuola dei ZOTI Triurt -ñ 53-6
201.3 54. 'Palma zouene. 378.3 80. In San Z A N Gnſoflomo Fra Bajliaa
y 'Paula . 643 i dal Piombo .ñ , … 3 97
In SALA da le quatro porte` Peſanti” O P E R, E PR IVATE
427.431 .. Conrarim'. 398.402 A
In San-elfi.: dela SALVTE Team-eta Ereniflimo ſhrciduca d’pluflria ba'
e altri . 496 de TiciamaO-De 'Paulo-Del Schia
In SCRVTINIO Franceſco Ba ' on .ñ Del Caualler Bajfim. De Paris-
4x .Del 'Palma "Pecbìo.42.Del Libe
..al2sQRAGAsrALDoT’riua-
7 53-7 ri- '44,.- De Rafael . Del Core-gio.
45'
hsſi e d'altri; Αriueli ha de 'Parisl 237i
Marchini bd del Tonio”; D
.Jromatario hà del Baſſa” vechio. z I 4 E L SereniflimoLeoPoldo de Toflrmm
B hà de Tician. 364. 366. 3 68. De
;Arbitri o dala Ter-:Ka *Procura Paulo . 365.367.368.379. De‘ :Pa
tor hà e Tician . 66 s ris. 3 66. 3 68. De Zar-.(021 .. Dc Baſ
Bencio Conte, hd dc 'Paulo . 572. Del ſan vechio. 64. Del Loto . Dè Ge.
Tentoreto . Del Baſditi - ~‘573 rolemo Bre/fini . Dei Saluíati . Del
Ben-(on renato dal Tineli. 464 'Pordenon - 365. Del Moro” 366.
Berna: reti-ato dal Below . 51 7 Del Tcntoreto . Del scbiaon . 367.
Bonfadini hà del Baſſa”. 3 I î. 3 r 7- De Del 'Palma 'vechio . 368
Paulo. 331. *De Luca da Reza $64.. Duca Seremflìmo de Modem hà de Ti.
'Del Liberi . Del Richi- 565. Del Re cia” . 305
m‘eri . Dei Vccbia . Del Stra-(za. Donadi a Santa Foſca hà dc "Paulo.3 z 3
566. Del Lis. Del Varotari . Del De Pari:. 3 34. da moderni. 5 60.
Muſei . Del Campi . 567 Dominoni ba‘ del Rìtbi . 5zx
Borgia-falco hà del Varotari. Del 'Pon ñ G
Zon. Del Liberi. Del Vecbia . Del .Alia orator ba‘ del 'Palma vechio
For-(boſco, e d'altri . › 568 I5o
Bragadin 'Procurator brì del' Enzo . Garzom' N0!). orator ha‘ de Paulo.3 53
"* 53 5 Gozi N012. bd de Zar-zan . 308
C Grimani a San Baldo hà &Ale-ſmi!”
Callíarihàda :Paulo . 665 karo-hm' . ~ ;y
Canali reti-ato da Dario Varotari, Grimanz a San Marcuolabà de Teti-tn.
el ;out-ne . 5r3 3 06
Caualier d'Alcantera bd del Beloto . Grimani a Santa Mariaformofa bè del
15 hà del Liberi .
Colsalto 495 Saluiati . 326. Del Moro” . 327
Grinzam' ai ;mai 'Procurator- ba‘ de Ti
Camerini S. Sereniflímí retratí del Fo cian. 307
rabofco. 507 Giu/Zini”: .Aquile d' oro 'Proturatar
Contarim’ a San Samuel hà de 'Paulo . ha' del 'Palma vechio . 3 lo. Dc Bo
3 z mflm’o 3 I r . De Zambclin .
Core-?gi bd d'ogni Moderno . 563.564 3rz
Corer 'Procurator bd del Tëtorero 3 29 I
Del 'Pan 011.490. De molti verbi, e M .Aefld de l’Impn-ator ba‘ de Ti
de dinet- z Moderni.; 53.5 54.021 _cian . 30! . Del Coregio 302;
lcfl'zmdro Vflrotari . 771.773. Del Loto . D: 'Paris, Del Schiaon .
Corer Zenero del 'Procurator bd de Da 3 03
rio ?aromi-bel comme . 51 2.513 L
Carm-r 'Plſcopia 'Procurator bd dc Car ./{ndo reti-ato dal Below . s I7
lo Loto.; 54. Del Bajfim vechio.; 55 Lanzg bd del Liberi . 495
Crajſo renato dal Tmeli- 463 Laz!” ba‘ del Liberi . 493
Laza
O
data ì :mad-:miu: Z'Z’ffſiî ' ~ 'r 7 $55
;Maroni bd *una piera , defunta
7- ‘-_ mmm . 2.98 Tíflznid San ?olo Procurator- ba‘ de
Lioncini bd del Corona . . 4° “u Paulo. .~ñ n \ 351
**ibn-dan Semm- Added Tim-lie -: l 453 . ._."_: ‘r.,R 1.".
ìlîíkarnóbd de‘Zoffiînw novi-3*. 3gg Enieri 'Pitor bd del Sebino”. z I3
* _ Rinaldidal’remfhd delVec.594
i: " Qi‘ilréniìlüdeta’anluzzüpffi. Ruzjni, eſ0' famojö Gíddl‘iî de Timm
edeſrolturar _S .-ì ' 570,
-í . LLEHKO.DèlLibÈΑi-D‘ DaÌ'ÌÒ Vd- -
"' *orari el {out-ne . _ ~ a ñ 569
ſſMdrc'tló ~ä S‘án- rondini-dc “Zorzon . Era bd de Ticianx e d'altri 4 37a] g
a e
: i . ' ' ;Del Below-5 x 7. D'Aleſſandro. Vaq_
Mou-?righi a, San s‘dmifel bd de 'ver-bio, z.,rorari..-íz 7 _ 63
’ `ed:: módefmsë‘bh ”Zodelo'bellxfflm Soma@ ala Madalena hd del Buffa:
- *del 'Palma, divide!” - " - 41b ;vecbio . .Tie - i .. 318.
òlin Senato? bd Falle-Jaadre) Vara" . .rtlemon Franc-'elefanti in 'Parigi
²rot`ím`fl -Del Rénim‘. De Guido ; 'Del 1m quadro de 'Pau o . 3 33
ì " Spa noleto-s 57. Del Pombofco. De‘l _Taflis ba‘ del Salùíarhg zo.del Sebino”.
' "Bai " ' "iz Da ?dialo- ‘ Del Baſta” ve' De Bonifacio zz t- Del Moran . De
-’~ ebio. ;75 '8. e d'altri _molti 'Firm', e c‘ Tician. Del Lora- 3 z z. c d’altrifi” ._
MTL-,35119,05 *.g.. *at-t". . `; 34;" . .55'9 326 a
Móreflni Wtmrcëddbflfigumfèwäa Tetra-Idi bd del 'Por-denari.3 090d VA l
la Natura in'raife dg n bem. 297 ſ- cbm . . .1a s
Mflì‘efinr'î’móîifàt’orfihá-íe icianrgd Triuelin bd d’víkflîdro Var-orari. 3 91
o ?To-:tomo a dez‘mflffl verbi?) ,‘ el Tr‘iulſwa Mur-m {aride-l Muti. 242*.
<2 'Tozzoſeìütò m avi-*fila quadro. 3 3-6 c ,1 t
*'t'** YOU... È. ÃN‘ .zii-orari bd i Bar-mali ed' .Aſſeſ
. ’

'NAM' in Can-mg. hdd” Paulo-187 ſandro Vai-orari . 3 74


Nçnia S-Trqlfajò bd del Ljlff* Vëm‘cr 'Procurator bd de_ 'Paris .z 3 3 4.
ENE-ſi `. - 49 Vfreſnc fi'ant‘efe .Porta in Franz-”n
’ " arretrata-rea Mim' finümçntmde quadro de lenti! Belin a k n v v _,‘ 3 ;f
« anbdepenti da Paulo.” ~ "1 93 Vìdemani bd del ?Zi-orari. ñ_ 674
7 ~ o . 4 “
`0`tobani bd de Paul; .` 3 3 L1 é Ena Samurai-trim mm” dal
Tincli . -_ . 462
`PI! :rr‘i bd‘el- Ren-ati) dël- Sereniflíño 'Zen 0mm: bd delllbgnqì 493 .
" ‘ l el Fanaboſcm'peltortondze d'at 'Idro bd del Liberi', 'n ‘ -` 49-}
tri verbi! e moderni . ‘ 549 z ~-›cos.E.N-O.T AB ILE. . ,
fl’íóuañ‘de‘ Santa Foſca ,eum dal?” Cinque claflè de 'Pigi-i veneriani . 344
, nali. ~ ~“'-" 7 "- ~ *ſia , 46$ -òc \ ‘,.'
Tione” de San Töiód 'bd d' 'allefl'andro Che-fia de filma elfar manieroñ.
‘ *Varotartfl ` ` ' * 39x ſo o’l diligente - _ '
‘ ?ÒGmîJimſc'P/ommòfi bálde molti Cvlorito in. che :an/M4 . ' , 'z, 2.97
—ñ~———-———

Colpo tir-penelo, e mai-bia ”Miane de “ ì ..v-.I :.r 5‘


”oh-dimm. 's ' 430 Infanzia de l'uſato»- . ‘. *53h
condicio” del colorito . 300 ſ ſi Ibm-?adr aan Marra ,
..,.
confida-ratio” ſom' Ngturalifli . 7a. z 6.5;
339-34*: . . i? q Libraria commPiſa-pia , 5-55
Coflumc de r ?mm *micra-rm. 349 M .
.. . , _ D p … Mlîdilra Mafia-”fato Vita-è de
DEN-gno!? con/iſte inter' dintorni . . Napoliper cl da” de i .Baka-*ali
2.87 e* deTicían. -__ :[72
De egnoin che coufiflm. e91 Mcrcurioambafladoraffmtia. 647'
Di :altri dela Pitura.~ 136 Momo dcſm’to . 643
Dilr‘gmzhebe
.vinile Ticiancoſa
circafia; '
el depenzer. 64 r
34x Judo ”341d
_ d‘na
p .,.colata-iper le pi
Diru‘fion _dc la Pitura. a9: t _ture de Libraries» .,_ - 440
Diamo», {diſcorſo ſu I'ìnuentiemgq‘s'ñ. 'Paulopromo da Venere, - . e64
I. ‘.› i ?alma Vechio promo_ ,da Gimmóóo
murarie” in che ronfifla -. _ . 34s ?ampi-attenta Zefiro-A 669
0' ' Pitunſoreflíere Portae-t Veneti-epa
Oflrío delbon'Pitor. :90 . mi”. , ,Az ñ. 53.., _ …429
, P acta come deſcritte la ſo’_ Dona. `673
Pjnlo’áltſſc ct Baſſa” Vechio per Tordcnon‘pmmd'wſwlflr '.;~..> 559
- macflrode iſo' Fiati. 280 to; 7 '.azîñ - {1:17.- _:.s-…QQ'Ìrà
a , Warm; ,an
Emma oſſa-”a la mamma del L ,Salurariprotrtog a (ere :'- 668
T scbiaon . -’ 280 Brbiqonprotngdc Nanna.. 6369
C—V RIOSI TA* . Y 3 Suctflb curioſo trae’l Teniamo e 1m
' a ó * i “Mummia- ;rav-n
a Rſmddrflríro; 650 ,_ ' ' T , 5 - gf‘:
- .Artificr’obizaro del Tçntorçj-y Tintoreto depëzfic r5 vna pic-3.453
.Artifirio def com' fm- ma:: Tina-a w, …Temonteprmxo díffflflſflùfl
r forcflíera; . :.53 @da Manga 56x
Teſoro de San Marco . 655
Baſſm-webioprorómfdu Díàm. W613 Tlcianprotrto da (gone ;657
,
Lori-Julie*Cäim'ìa’i
` - 5._ 3_
- Cardinal ‘ Burundi-ie ;'.Vqírgrprzi protctodulgöratinflr
z Tician altre de; ì 168 ..;. 4 Vici-:me armeria ”Tician, 353
Carletaſaliari‘prb rio daìóam'maóezs r»*i i .1m bcliupratcto
7. da ' .. 666
Carpaciopvotrto ”na-amd 670
Confuſion d’vu bc-Pr'nzrguo. 26; Zilotiprotero da 'Palude- `_ 666
Corfoju’lcanaLgv-rudo. - a1' 7L Zorzon promo daHcrcole. _ 658
F ' ._ ` zoo-”ze Tedeſco dejſegnai qaradndcl
Fateci:: d’aígaflin Cara-((4, 143 … Tema-reto in Sarai-:dr S-Rocc. ro]
mioT
ì ÌÎR (Zitti-NWI ÙPD RH AQN TI. rw.
u'... i z ;arl-iii; ~ H. config. mi . ;i ”pupo-'9”,
r‘ ”ed 1 e, che attendo in ;sé :2. Tasèflasä fl ä'TasèJasè.
eſſegnm‘ 411g ſe’aeqmeeo . ornato.
s ſostifato ſansſamv . una. , gofir prodtgioſo.
:.7 de lungo ' delon ; ~’ * 4\7-;t~tlf_om_ra›~ informa.
2.8 diſcoſi diſcoj., j 4t, 15 mrſabrlta .mn-alpha. ` ~
innmínszambdln. Zennl Bclm . ' 42.1. 5 teríbik).._. ~ rerünlrtañ_ 1.
zz. conſumano-h Tie-inſomma 47.8 ro armamenti-.- , Bregantini.
r; all’iror . [WL-ñ 4.2.94 foto hizue ſotochtaue; _
;o valzer \ vo zer. g 437 rr,Dela;Morte o… Morte -
i7 quela “ quala. i 442. zi. de berlina l , dt‘iz’cttína. 'l
2.4 Peſona 4 omar` ñ_ 444 zz. copiſh ‘ ›' ‘c0px)ſh. '
uſi `~ '" " 'adam ’ 454 r lema ,L '- l'e} vm_
ñ ..em ‘ : ~ ›.ñ*" - ell’hà. `r 45’7 2.5 zii-nia '- ztmiman. ~
z ;andar-.LP- men:. .1) 4.68 5 Hòc’ognoſqù lat-.mmm.
7 17 quatro' uam- 4.70 r; Perl'auegmt Be. Per l’auegmr.
z ;r Mſi _ sì. mm." -ñ 15 amodecuor debon cuor.
2. z oveto oveta- 477 6 alamotà,e confi ala meme confin.
I, n intera intera. 24 hela ` ghe lo
7 ;o comevn Came comevn Can,_ e 478 32. acamba la gamba.
_bagra- mordqelnzta- 48; :2. vegnè quà vegmquà.
8 z impeto _ inpeto. 51$ ;1. ncvuol neval. ë/
o 9;r bomb-ont_
ymſqnc vtriuſque. A….
boni. 52.4 1.n. come
518 l'animaaivcntr
lu per . l’anìmaiventî-
come la_x >
.5 5 in verità_ in verità . 51,9 u l’nſſcm * laſſemolc
I 19 imbriagr ~ , imb" ma… ,-..zmaocmr . t, .~ -ç
9 zrorsùatma qnf‘” . _anca rm. ‘z~5 ſenza al ema c
4 a.; Ghedigodonñ` _ he‘drgo duca ”9 n _Caſpato Gaſpare,
5 za humax_ . - 3,1., 'z _ , _ ~ ,44 a4 [eſente , ñ ſe'ſuol.
5x 4ro Nedà
Del diligente
~ 'i', , al
didlilgflçt-
- .~ - 545 ;l
2.4. oviaſar ſi viazar.
opíopfl.
a. a4. tutto q d.,- - .lſto- 547 1.8 .Zorſon Zon-on
4 as tonara` ` "f ionora. 557 5 mclina ‘ inchina
7 *.1 mana] ì Îfltutah- *o: ;58 t Borghezaleo *'Vnotgheſaleo
5 2.1 L’Angdo L'Agnelo. 580 ;o rimaſi? l‘ ero > tira aſil’ogem?
7 a. eurlçto eotleto. z: s’alontana' aſi l'alontana da ſi!
t 9 aſeçi eſiti. t l'home L' Homo.
5 zi Aun’l _ Auril- t; eoncauo colmo I!
3 ;1 ÌPÎRBÃH . - apiauſi -_ 2.6 queſtoèconueſſo queſto meani
o l Ghedu’o C. Ghz dirò. 2.7 in pè de farle in pè de farſi: in
4 16 chevn Coſmo che vn gran _ apraſſo ui.
i granda ~ - ~ Mondo- 6” 4 faliue faurle per neceſ
6 2.4 l'è vefi le ve fin_ _ › ſità de rima)
7 4 al cuor el cuor 6 4; :.7 REATRO TEATRO
9 i:. [e caſca (c'lcaſea. 621 n Eloquente,eſi Elegante , e
L 2-5 601 :rato vuci-ato - elegante eloquente.
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' 1cínìrueſesuentíquadernaríjflaſſaçiguoxa .-_ÎNMÈx ì!
'tenza,ande‘rià l'etíacarte 541-. tra' mp@-
~ - ñ - V ,… ., _
,- , ~ - .. Branchn‘í-.Bortolo Donati. ,, V _i , _ j ›
\' e . _ ,. ` 7 . ' .. 'I- rl > ì ' ,
Del Regno de Cícilía vn Maro’ll ,1 . . - In verità, ſc'l .ve imrdduſcm Cam; ,
Domcnego dcſſnome Meſſrneſe-,ñ c! L" ' Vn Políer-,vn bel Temp vn bel'dgnclo,
Se’l depcnzc vna Naue, o'l fà vn Paefi , ’ Che dit-ghe: queſto èyn paſtotdo ,
Stage Per dir, no’ſe puol ſar dePl. L Che egurra i Giumcnti del Balkan .
Iſo’ eneliccrtoè vniuerſali: f , L" Oquantc ìzentilezze curioſe , e
Elfçſigure , eſàVaſſeli in Mar, ` F Co’l ſofvalor lu forma al natural! 3 ',
. ' Cheíxrcmporaliifìyrecipitar; -- - ,_ Cerro ben elde enze,e moltorelvalz .
. 'E in tere‘ni viuiffimi Animali . 7 ~4› Certo elfi mo te coſe capríeíné: 5 ~ e
. i J . 1. ._ . r gf n. ("rt-p "r e(
L'è Pitor, l'è ſoldi, l'è generoſo: a '7
Ala ſpſiadaſ-e al peflel molrol'inchinaá
. ; ."Îf
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L‘è,(co'ſedi\’e)de la capelina, '
_ E brano inpgnicourojeyirmoſo. z; ` '. ` ..,-3 , "` 'I',
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flampa, e dem.- corezcrſe ~eu” l'acento sflò, e no' . M4» trougfldoſe ”ò con IÉÎofií-ë
ta, e con l'aa-nta deſorapuemmentc vàper volò-as o :òperſoo, o zò Perſeo, jè
lega con la tolrfio” no', v9',ſo', e to' , oſenza ancheſcbepucca importa .
Dcpiù trouandoſegbc con la e largafvcrbalffler hauenſe leza con I’apoflrofo a l'
h’,'e con l’accntoſora la è . a diflincion :ſeghe , che vuol dir a là. o e ele, theſe
ſcrmeſenzdjëg’ízo . ~ ' ,ì bg’j. , ; . F
Sc auertafinalmcnte che le ſole [etere S, e Z, ſe redupóa in quefla league , dpue el
biſizgno el rece-rm, come impreflion, rughe-{(43 c a‘ltrc . Che però , trauarzdofe
tmprrſìon conſola S, e Paghe-(a conſola Z , ejìmzli , ſe intenda erar deſta”;
pa ,- come anche e‘ eror el redopiarlc done no'ſe dem', o’l meter la {Maw/7*(
v8,01:: Lola M, auantiilgaltre cpnſonanz‘e. ‘ ,ſh i 3,o '
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EL FIN.".'
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