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BRAMANTE


MANTEGNA

Novità nell’architettura: fa poggiare gli archi sui pilastri e non su colonne, che
reggono una trabeazione retta. Viene attribuito a lui una città ideale.
Opera di cui non ho scritto il nome

“cristo alla Colonna” che ricorda un po’ il Mantegna. Il genio però viene fuori nelle (Lui dipinge con un approccio plastico)

architetture: come nella “Chiesa di Santa Maria” presso San Satiro (1482). In
questa applica una prospettiva meticolosa e ingannevole che permette a Bramante Approccio archeologico verso la pittura

di suggerire un’ala della chiesa che non esiste. Dato che non si poteva espandere San Sebastiano: dimostra la capacità di disegnare l’anatomia del corpo umano,

perché c’era un altro edificio utilizza questo espediente per manipolare lo spazio con Sulla colonna la sua firma “Opera di Andrea Mantegna”

l’uso della prospettiva.

E siamo ancora sul finire del 400. L’uso della Cupola con l’Oculo centrale è ancora Un altro San Sebastiano, 1481

un riferimento all’arte romana.


Rivolge il proprio sguardo al celo (fede per superare il dolore)

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Il Mantegna riesce a far vede la freccia sotto la pelle che passa

Negli anni in cui lavora a Milano gli viene vieto di progettare la “Cattedrale di Attenzione al corpo umano, al paesaggio (città immaginarie: elementi classici e
immaginati insieme)

Pavia”. Fa un po’ riferimento alla pianta del Santo Spirito di Brunelleschi; Leonardo
negli stessi anni ragiona su una pianta simile (disegno per chiesa longitudinale).
I carnefici hanno appena tradotto San Sebastiano

Il Duomo di Pavia nel tempo è stato modificato, ma quello che possiamo riconoscere
come fondamento è l’idea Bramantesca.
Il salto di qualità avviene quando viene chiamato a Mantova dai Gonzaga e diventerà
un pittore di corte.

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Avrà uno stipendio fisso, l’occasione di una casa propria sul terreno donato dal
A Milano nel “Complesso di Sant’Ambrogio” lui realizza tre chiostri. In quello marchese Ludovico III Gonzaga.

principale il chiostro da accesso alla canonica che fa con un’ampia arcata.


Viene meno la libertà di espressione ma dipinge capolavori.

Un dettaglio importante è che le colonne sono trattate “ad tronchonos”.


Ludovico III è lo stesso che ha chiamato Alberti per la Chiesa di San Sebastiano o
Come se fossero dei legni tagliati. Lui rilegge Vitruvio e da questo ne deriva questo Sant’Andrea.

trattamento. Gli altri chiostri gli permettono di sperimentare un’arcata più snella Nel castello di Ludovico III si conservano la maggior parte delle opere del Mantegna.

dov’è ricava ambienti a tutta altezza o celle dei frati poste su due livelli.
Prima richiesta: una serie di tele per la cappella del castello di cui ci rimane “La
Un’arcata che consente di avere sul retro o doppi ambienti o più di uno più piccolini.
Morte della Vergine” del 1461.

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Uso spinto della prospettiva ma allo stesso modo attenzione per il paesaggio, non a
Una delle opere più significative è la Tribuna di Santa Maria delle Grazie. Questa caso quello che possiamo ritrovare affacciandosi dal castello ducale di Mantova.

era stata costruita dall’architetto Guinigorte Solari nel 1490. Due anni dopo lo Sforza Intenzione di uno sfondamento del muro e apertura al lago c’è circonda.

decide di farla diventare luogo di sepoltura della sua famiglia.Viene eliminata l’abside
e viene costruita una vasta tribuna rinascimentale da Bramante. Bramante inserisce L’opera più famosa nel castello è però

delle curve e una cupola sul presbiterio.L’eccessiva decorazione interna in parte con la camera da letto / stanza di rappresentanza / dove il Duca riceve gli ospiti. Stanza
elementi antichi è lontana dalla decorazione di Bramante; lui sottostà a una quadrata in cui il Magenga usa uno stratagemma. Amplia lo spazio dando
tradizione decorativa “eccessiva” che persiste a Milano.
l’impressione di uno spazio più grande attraverso dipinti di esterno.

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Su alcuni lati le tende restano chiuse.

Prima del Papa il cardinale Oliviero Carafa nei primi anni del 509 gli da l’incarico di Sulla porta lo stemma della famiglia Gonzaga.

realizzare il chiostro della Chiesa di Santa Maria della Pace. Chiostri Nei lati principali le tende vengono aperte e si intravedono scene familiari della vita
rinascimentali nel avevamo studiati diversi. Brunelleschi nell’ospedale degli innocenti del Duca.

utilizza delle colonne per reggere gli archi. Ad Urbino Laurana nel cortile del palazzo Sullo sfondo il Duca Federico in ambiti casalinghi a cui si avvicina il suo segretario
ducale utilizza colonne per reggere gli archi crea un pilastro d’angolo.
ecc.

Bramante sperimenta una soluzione più innovativa. Non mette gli archi su colonne figura della Nana che vive a corte.

ma gli archi su pilastri. Studia le architetture romane e capisce che mai avrebbero Episodio importante per i Gonzaga: il figlio del Dica è stato eletto cardinale.
messo gli archi su una colonna sottile. Poi inserisce gli ordini delle colonne: il dorico, Rappresentato il momento in cui riceve la notizia dal suo segretario. La famiglia sale
delle paraste frontali con lo ionico; nell’ultimo livello utilizza il corinzio. Ai pilastri fa nei ranghi.

corrispondere altri pilastri. Al centro degli archi fa coincidere delle colonne. Mantegna confonde tra spazio reale e spazio dipinto. Adatta il suo dipinto
Nell’angolo al contrario di Laurana utilizza un solo pilastro in modo da non all’architettura.

appesantire.
In una parete un episodio successivo, il Dca in abiti ufficiali, incontra il figlio già
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cardinale e sullo sfondo possiamo riconoscere la città di Roma.

Con lo scopo di collegare la Palazzina del Belvedere e una parte più bassa vicina al Siamo lontani dalla città palle ma questo voleva essere un auspicio per il
palazzo apostolico, Bramante ispirandosi all’architettura antica fa un lunghissimo proseguimento della carriera cardinalizia diventando papa.

porticato. L’idea di Bramante è quella di creare dei terrazzamenti a quote diverse La scena avviene in 3 arcate.

collegati da scale. Lui si era ispirato al Tempio della Dea Primigenia.


Al centro sopra la porta Epigrafe sostenuta dai putti, nell’epigrafe oltre alla firma del
Le paraste sulle pareti del porticato hanno un ritmo A B A. Ritmo che aveva pittore, la data 1474 e poi viene celebrato il duca e la moglie e la sua gloria.

inventato Alberti. L’avevamo chiamata “navata trittica”. Elemento che viene Lo stesso artista si dichiara Padovano.

recuperato da Bramante. L’intervento del Bramante è quello di creare una rampa Andreas Mantinia.

elicoidale in cui inserisce delle colonne ,sempre in ordini successivi. La trabeazione Decorazione all’antica, decorazioni a fiori, elementi che ricordano i candelabri
si piega secondo una curva. Questa scala avrà varie repliche nel Rinascimento ma (decorazione a candelabro).

anche barocca.
La volta del soffitto viene sfondata dal Mantegna.

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Realizza dei finti costoloni che danno l’idea di una sfera e i putti che si facciano
Viene poi incaricato di costruire una chiesa dove San Pietro è stato crocifisso a testa sembra che si prendono gioco di noi e ci minacciano di far cadere il vaso, anche
in giù (per non essere paragonato a Cristo). Bramante realizza il Tempietto di san dama e pavone (animali da giardino).

pietro in mortorio circolare rifacendosi all’arch romana antica (Tempio di Vesta). Figure mitologiche nelle parti piccoline.

Chiesa Piccola circolare circondata da un piccolo colonnato che sorregge non più Prospettiva che il Mantegna sapeva applicare benissimo.

archi ma una trabeazione. L’armoniosita di questo tempietto sarebbe stata più “Lamento sul cristo Morto”, insolito perché la tematica non era mai stata trattata così
raggiunta se avesse svolto tutta l’idea che prevedeva anche uno spazio esterno umanamente.

circolare intorno ad esso.I muri sono scavati dentro e fuori da nicchie. I prospetti Il cristo cosparso degli oli profumati. I piedi trafitti dai chiodi ci vengono “sbattuti” in
dimostrano come rispetta proporzioni precise. È importante capire come la bellezza faccia.

(l’avevamo visto con Brunelleschi) nasce dal rapporto tra le parti. Ogni parte è legata Un modo di rappresentare il dolore espresso anche da Maria e San Giovanni.

all’altra attraverso proporzioni. Nello sposalizio della Vergine Raffaello dipinge Piccolo dettaglio forse la Maddanela.

un’architettura circolare. Ciò fa intuire come in quegli anni (anche Leonardo) Famose altre opere come i “Trionfi di Cesare”.

riflettono su questo tema. La pianta circolare è il riflesso della perfezione divina sulla Sempre commissionate dalla Famiglia Gonzaga (il figlio Francesco) altre opere.

terra. Altro dettaglio del tempietto. La trabeazione ha metope e triglifi, ma invece che Più intima l’opera “Cristo in pietà sorretto da due angeli”.

putti e strumenti Pagani si hanno simboli con cui è stato martirizzato Cristo e Pietro: Prospettiva che risalta il corpo e l’anatomia perfetta.

chiodi, Martelli ecc. I simboli dell’arte pagana vengono nobilitati dal cristianesimo.
Nel 1496 ultima e interessante opera.

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Francesco II Gonzaga aveva vinto l’avanzata dell’esercito francese verso l’Italia a
L’intervento che ha permesso di ottenere la fama che ha oggi, che solo Giulio II della
Fornovo. Chiede al Mantegna di realizzare a Fornovo una chiesa (per ringraziare la
Madonna) che descriva questa impresa.

Rovere poteva portare avanti è proprio la ricostruzione di San Pietro.

Viene demolita quella voluta da Costantino e viene sostituita. Si conserva un disegno San Michele e San Giorgio sorreggono il manto della Madonna che ha protetto
fatto su pergamena del 15p5 de progetto di Bramante.
Francesco.

La Madonna rivolge lo sguardo al Duca.

Non si capisce dal progetto se voleva fare una chiesa a navate o circolare. Perché Sant’Elisabetta era una santa protettrice della Famiglia.

disegnare metà della chiesa? Forse perché l’altra sarebbe stata uguale. Quindi forse Sul basamento troviamo il paradiso terrestre.

a croce greca coperta da una cupola. Ma è solo una ipotesi. Forse voleva fare delle
navate. Da ciò che si può dedurre dalla sensibilità del tempo si pensa più a una L’abside della Chiesa in un’architettura temporanea con il tema della festa (frutti
chiesa centrica. Si conserva infatti una medaglia del 1506 che lascia pensare a ciò.
ecc), riconosciamo anche il corallo (funzione apotropaica che serve per scacciare i
mali).

Si demolisce per parti la vecchia San Pietro e Bramante in una maniera nuova per 

l’Occidente pensa a una chiesa a pianta greca. A Costantinopoli la chiesa di Santa
Sofia era proprio a pianta centrale. Quindi forse voleva fare lo stesso. A Roma nei 

pressi del Vaticano c’era il palazzo Caprini. Con del bugnato. Ogni singola pietra 


viene detta bugna. Sopra delle colonne che reggono della trabeazione. Questo 

palazzo demolito per costruire San Pietro è stato però preso come modello di molti 

altri.











 


 


 


 


 


 


 


 


 


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