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Unità didattica 6
Valutazione dei Rischi

A cura di: Ing. Francesco Crinelli


Ing. Chiara Sutera

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Introduzione

Cos’è la Valutazione dei Rischi

Rischi da valutare

Documento di Valutazione dei


Rischi

In questa sesta unità didattica saranno trattati tre argomenti.


Inizieremo parlando della valutazione dei rischi per comprendere di che cosa si tratta e quale è il
suo scopo.
Nella seconda parte vedremo quali sono le tipologie di rischi che si devono valutare durante
questo processo.
Infine nella terza parte esamineremo il risultato finale dell’intero processo, cioè il documento di
valutazione dei rischi (detto DVR).
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Cos’è la valutazione dei rischi

Valutazione globale e documentata di


tutti i rischi per la salute e sicurezza
dei lavoratori presenti nell’ambito
dell’organizzazione in cui essi prestano la
propria attivita’, finalizzata ad
individuare le adeguate misure di
prevenzione e di protezione e ad elaborare
il programma delle misure atte a
garantire il miglioramento nel tempo dei
livelli di salute e sicurezza

Il Decreto Legislativo n. 81/2008 definisce, all’articolo 2, la valutazione dei rischi come un processo
globale e documentato.
Si tratta di un processo globale in quanto deve considerare l’organizzazione aziendale nel suo
complesso, senza dimenticare alcun aspetto, in quanto ogni sfaccettatura delle attività lavorative e
delle procedure aziendali può portare con sé dei fattori di rischio che non devono essere trascurati.
In definitiva devono essere considerati tutti i rischi per la salute e la sicurezza cui sono esposti i
lavoratori presenti nell’ambito dell’azienda.
Il processo deve essere documentato perché tutti i singoli step del processo devono essere
registrati in appositi documenti, che, opportunamente elaborati, alla fine costituiscono il risultato
stesso della valutazione dei rischi.
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Deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli
riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari:

Chi riguarda?
Lavoratrici madri D. Lgs. 151/2001

Lavoratori giovani

Lavoratori anziani

Lavoratori stranieri

La valutazione deve riguardare tutti i rischi, compresi quindi quelli riguardanti gruppi di lavoratori
esposti a rischi particolari.
Per le lavoratrici madri è prevista una specifica valutazione ai sensi del Decreto Legislativo n.
151/2001, nella quale devono essere individuate le mansioni che espongono a rischi particolari le
donne in stato di gravidanza o durante il periodo di allattamento (fino a sette mesi dopo il parto).
Per i lavoratori da 15 a 24 anni è prevista una specifica valutazione in caso di lavoratori minori e
comunque in considerazione della poca esperienza verso i rischi lavorativi.
Per i lavoratori oltre 55 anni la valutazione dovrà tenere conto della difficoltà di inserimento o
reinserimento lavorativo e di aggiornamento professionale.
Per i lavoratori stranieri si devono valutare i rischi connessi alle eventuali difficoltà connesse alla
comprensione della lingua.
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Procedure
Datore di lavoro
che occupa fino
a 10 lavoratori

Valutazione dei rischi sulla base Autocertificazione di effettuazione


di procedure standardizzate della valutazione dei rischi

Fino al 30/06/2012

I datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratori possono teoricamente effettuare la valutazione
dei rischi sulla base delle procedure standardizzate previste dall'articolo 6 del Testo Unico, ma il
relativo provvedimento non è mai stato emanato, quindi queste procedure non possono essere
utilizzate in quanto ad oggi non esistono.
Essi possono comunque dimostrare di aver effettuato la valutazione dei rischi mediante la
produzione di una apposita autocertificazione redatta ai sensi della normativa vigente.
Il Testo Unico comunque indica a tal proposito la data del 30 giugno 2012 come scadenza ultima
per la validità delle autocertificazioni, quindi, a decorrere da tale data, tutte le aziende dovranno
dotarsi di un documento di valutazione dei rischi.
Procedure
Datore di lavoro
che occupa fino
a 50 lavoratori

Valutazione dei rischi sulla base Autocertificazione di effettuazione


di procedure standardizzate della valutazione dei rischi

Le disposizioni precedenti non si applicano a


diverse attività a rischio elevato

Le disposizioni relative alle procedure standardizzate sono valide anche per i datori di lavoro che
occupano oltre 10 lavoratori fino ad un massimo di 50, sebbene essi non godano della possibilità
della redazione dell’autocertificazione.

Il vuoto normativo costituito dall’assenza di tali procedure, quindi, li obbliga a procedere alla
redazione di un documento di valutazione dei rischi.
Tutte le disposizioni riguardanti l’autocertificazione e le procedure standardizzate non si applicano
a diverse attività a rischio elevato, elencate all’articolo 29, comma 7, per le quali vale in ogni caso
l’obbligo di redazione del documento di valutazione dei rischi, indipendentemente dal numero di
lavoratori e della data di termine del processo di valutazione.

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Rischi da valutare

Rischi presenti negli ambienti di lavoro (impianti


elettrici, illuminazione, spazi di lavoro e vie di
uscita)

Rischi connessi alle attrezzature di lavoro

Rischi connessi alla presenza di sostanze e


preparati

Rischi specifici connessi con le mansioni


presenti nell’organizzazione

Rischi collegati allo stress lavoro-correlato,


secondo i contenuti dell’Accordo Europeo dell’8
ottobre 2004

A titolo puramente riassuntivo, possiamo catalogare in macrocategorie i rischi che devono essere
opportunamente valutati dal datore di lavoro, insieme ai suoi eventuali consulenti:
• tutti i rischi presenti negli ambienti di lavoro (relativi ad impianti elettrici, impianti di
illuminazione, postazioni ed ambienti di lavoro e vie di uscita) secondo i requisiti minimi relativi
ai luoghi di lavoro previsti dai titoli II e III del decreto legislativo n. 81/2008;
• i rischi connessi alle attrezzature di lavoro utilizzate durante le attività, per cui è necessario
effettuare una specifica valutazione verificandone la rispondenza con i requisiti di sicurezza
minimi previsti dal titolo III del Testo Unico;
• i rischi connessi con la eventuale presenza in azienda di sostanze e preparati chimici, che
possono essere altamente pericolosi, per i quali devono essere valutate accuratamente tutte le
procedure di immagazzinamento, manipolazione e utilizzo, secondo le indicazioni previste dal
titolo IX del Testo Unico;
• i rischi specifici connessi con le varie mansioni presenti nell’organizzazione aziendale,
individuando quelle che richiedono specifiche capacità professionali, esperienze pregresse,
formazione e addestramento, con la conseguente necessità di provvedere alla stesura di
programmi particolareggiati di formazione e informazione dei lavoratori interessati;
• i rischi collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell’Accordo Europeo dell’8
ottobre 2004.

I rischi appartenenti a questa particolare categoria sono detti “emergenti”, difatti si tratta di rischi
di recente definizione, anche normativa.
Inoltre le patologie direttamente riconducibili allo stress lavoro-correlato oggi stanno trovando una
rapida diffusione fra i lavoratori, ovviamente in misura diversa secondo le mansioni.
Per questi rischi la normativa vigente prescrive che la valutazione debba essere effettuata entro il
31 dicembre 2010.
Si presuppone comunque che il processo di valutazione abbia una durata congrua, proporzionata
alla complessità della realtà aziendale e al numero di lavoratori presenti.
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Il Documento di Valutazione dei Rischi

Datore di
RSPP Medico Competente RLS
Lavoro

Documento di
Valutazione dei Rischi

La valutazione dei rischi è un obbligo indelegabile del datore di lavoro, così come previsto
dall’articolo 17 del Testo Unico.
Per l’effettuazione di tale valutazione, il datore di lavoro si avvale della collaborazione del
responsabile del servizio di prevenzione e protezione e del medico competente, se nell’azienda vi
sono lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria.
Il risultato della valutazione è un generalmente un elaborato, chiamato Documento di Valutazione
dei Rischi (o DVR), a meno che non ci si trovi nella condizione di azienda con meno di 10 lavoratori,
e quindi fino al 30 giugno 2012 è possibile redigere una autocertificazione che attesti l’avvenuta
valutazione dei rischi.
Tutte le attività riguardanti la valutazione dei rischi e la redazione del DVR sono realizzate previa
consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

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I contenuti del DVR


Documento di Valutazione
dei Rischi
Relazione sulla valutazione di tutti i
rischi per la sicurezza e la salute

Indicazione delle misure di prevenzione


e di protezione attuate e dei dispositivi
di protezione individuali adottati

Programma delle misure di


miglioramento

Individuazione delle procedure per


l’attuazione delle misure

Indicazione nominativo RSPP, RLS,


Medico Competente

Individuazione delle mansioni che


espongono i lavoratori a rischi specifici

Il documento di valutazione dei rischi, redatto a conclusione della valutazione, deve contenere
obbligatoriamente:
- una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute riscontrati durante
l’attività lavorativa, in cui siano chiaramente specificati i criteri adottati per la valutazione stessa. La
scelta dei predetti criteri, improntati su semplicità, brevità e comprensibilità, è una responsabilità
del datore di lavoro e deve essere argomentata in fase di redazione del documento;
- l’indicazione di tutte le misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di
protezione individuali adottati in azienda, a seguito della valutazione dei rischi effettuata;
- il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli
di sicurezza dell’intera organizzazione aziendale, in cui siano inequivocabilmente espresse tutte le
scadenze temporali di applicazione dei vari provvedimenti previsti;
- l’individuazione delle procedure che devono essere implementate per disciplinare l’attuazione
pratica delle suddette misure, nonché la definizione, misura per misura, delle figure
dell’organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, le quali devono essere unicamente
soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri, anche economici se necessario per
rendere la misura pienamente operativa;
- l’indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza aziendale o di quello territoriale (secondo la nomina
effettuata) e del medico competente che ha partecipato alla valutazione del rischio, qualora
presente;
- l’individuazione di tutte quelle mansioni, eventualmente presenti in azienda, che espongono i
lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica
esperienza pregressa nella stessa mansione o in altre assimilabili, oltre all’avvenuta frequenza di
adeguati corsi di formazione con relativi aggiornamenti periodici e alla partecipazione a prove di
addestramento pratico.

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Criteri per la redazione del DVR

Semplicità

Documento di Brevità
Valutazione dei Rischi

Compresibilità

Come già accennato in precedenza, il documento riguardante la valutazione dei rischi, nella parte
della relazione metodologica, deve contenere l’individuazione dei criteri adottati dal datore di
lavoro per la valutazione e per la redazione stessa del documento.
I criteri a cui il datore di lavoro si deve comunque rifare, per ragioni di opportunità e comunque di
efficacia ed efficienza del sistema di gestione aziendale della sicurezza, sono quelli di semplicità,
brevità e comprensibilità, in modo da garantire la completezza e l’idoneità del documento di
valutazione dei rischi quale strumento operativo di pianificazione degli interventi aziendali e di
prevenzione.
In caso contrario si rischierebbe di avere in azienda un documento incomprensibile per la maggior
parte dei soggetti interessati, oppure prolisso e poco fruibile.
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Rielaborazione del DVR

La valutazione dei rischi e il DVR devono essere


rielaborati:

in occasione di modifiche del processo


produttivo o dell'organizzazione del lavoro
significative ai fini della salute e della sicurezza
dei lavoratori

in relazione al grado di evoluzione della tecnica,


della prevenzione e della protezione;

a seguito di infortuni significativi;

quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne


evidenzino la necessità.

L’intero processo di valutazione dei rischi, e quindi la conseguente redazione del DVR, devono
essere necessariamente ripetuti nei seguenti casi:
- in occasione di modifiche del processo produttivo o dell'organizzazione del lavoro significative ai
fini della salute e della sicurezza dei lavoratori
- in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione e della protezione;
- a seguito di infortuni significativi occorsi in azienda oppure in realtà assimilabili alla propria;
- quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenzino la necessità (cioè in base alle
segnalazioni del medico competente).
A seguito di tale rielaborazione, ovviamente, le misure di prevenzione debbono essere
opportunamente aggiornate.
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Custodia del DVR

DVR

Il documento di valutazione
dei rischi deve essere
custodito presso l'unità
produttiva alla quale si
riferisce la valutazione dei
rischi

Il documento di valutazione dei rischi deve essere obbligatoriamente custodito presso l'unità
produttiva alla quale si riferisce la valutazione dei rischi effettuata e deve essere munito di una
prova che attesti con certezza la data di emissione.
La data di emissione può essere attestata dalla sottoscrizione del documento stesso da parte del
datore di lavoro, accompagnata ai soli fini della prova della data, dalla firma del responsabile del
servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza aziendale o
territoriale e del medico competente, qualora nominato.
Il DVR inoltre può essere tenuto su supporto informatico e anche in questo caso deve essere
munito di data certa (ad esempio utilizzando le procedure applicabili ai supporti informatici).

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Riepilogo

COS’ E’ LA VALUTAZIONE DEI RISCHI


Definizione
Modalita’ di effettuazione
RISCHI DA VALUTARE
Rischi presenti in azienda
IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Contenuti del DVR
Criteri per la redazione e la rielaborazione.

In questa sesta unità didattica abbiamo parlato della valutazione dei rischi esaminando tre
argomenti.
Abbiamo iniziato parlando della definizione di valutazione dei rischi come processo globale e
documentato da svolgere a cura del datore di lavoro e delle modalità di effettuazione.
Quindi siamo passati ad un veloce sguardo sulle macrocategorie di rischi che devono essere
valutati in un’azienda.
Infine abbiamo esaminato il documento di valutazione dei rischi quale elaborato conclusivo
dell’intero processo, che ne esplicita l’esito e lo rende fruibile per tutti i soggetti interessati,
insieme ai criteri utilizzati per la sua redazione ed il suo eventuale aggiornamento.

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