Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
1 8
8 Gli impianti sprinkler
•
O I O
Gli sprinkler funzionano a temperature
S
predeterminate per scaricare l’acqua sopra
R UD
le parti interessate dell’area sottostante. Il
flusso d’acqua attraverso la valvola di
Protezione attiva
CO T
temperatura di funzionamento viene
S
generalmente selezionata affinché si adatti
alle condizioni di temperatura ambiente.
Entrano in funzione solamente gli
A
•
I
sprinkler in prossimità dell’incendio,
cioè quelli che si riscaldano
P
sufficientemente.
CO
Maggio 2010 2/
INTRODUZIONE
1 8
8Gli impianti sprinkler
•
O O
L’applicazione dei sistemi sprinkler si
I
estende alla generalità dei fabbricati, con
S D
solo alcune limitate eccezioni.
• In specifici casi per la salvaguardia della
R U
vita, l’autorità competente potrebbe
Protezione attiva
O T
solamente in alcune aree designate, con il
S
solo scopo di mantenere condizioni di
C
sicurezza per l’evacuazione delle persone
dalle aree protette con sprinkler.
•
I A
Non si deve ritenere che la presenza di un
sistema sprinkler possa escludere
O P
completamente la necessità di altri mezzi di
estinzione incendi; ed è importante che le
precauzioni contro l’incendio nei fabbricati
siano considerate nel loro insieme.
C Maggio 2010 3/
INTRODUZIONE
1 8
• 8
Questa norma è prevista per essere utilizzata da
Gli impianti sprinkler
O I O
coloro che si occupano di acquisto,
progettazione, installazione, collaudo, ispezione,
S D
approvazione, funzionamento e manutenzione di
sistemi automatici sprinkler, affinché tali
R
apparecchiature funzionino come previsto nel
U
Protezione attiva
O T
• E’ un presupposto fondamentale che questa
norma sia utilizzata da aziende che impiegano
C S
personale competente nel campo di
applicazione che trattano. La progettazione,
installazione e manutenzione dei sistemi
I A
sprinkler dovrebbero essere eseguite
unicamente da personale ben addestrato e
con esperienza. Allo stesso modo, si
P
dovrebbero utilizzare tecnici competenti
nell’installazione e nel collaudo delle
O
apparecchiature.
C Maggio 2010 4/
UNI EN 12845
1 8
8
Progettazione e documentazione contrattuale
O I O
La nuova norma definisce chiaramente
la documentazione contrattuale per
S
R
fondamentali.
UD
la progettazione divedendola in fasi
Protezione attiva
•
CO
GENERALITA’
S T
FASE PRELIMINARE O DI STIMA
• PROGETTAZIONE
I A
O P
C Maggio 2010 5/
UNI EN 12845
1 8
8
Progettazione e documentazione contrattuale
Generalità:
D
conosciuto;
Tutti i disegni ed i documenti b) l’indirizzo e la località di ogni
R
informativi devono riportare le
U
fabbricato;
Protezione attiva
seguenti indicazioni:
c) la destinazione d’uso di ogni
CO S T singolo edificio;
d) il nome dell’esecutore del
progetto;
e) il nome della persona
A
responsabile del controllo del
CO
Maggio 2010 6/
UNI EN 12845
1 8
Progettazione e documentazione contrattuale
8
O I O
una specifica generale del sistema
Fase preliminare o di stima : un insieme di tavole grafiche dei fabbricati che illustri:
S D
il(i) tipo(i) di installazione(i) e la(le) classe(i) di pericolo e le categorie di
Tutti i disegni ed i documenti stoccaggio nei vari edifici;
R
informativi devono
U
l’estensione del sistema con l’indicazione di ogni area non protetta;
Protezione attiva
riportare le seguenti
indicazioni:
O T
la costruzione e la destinazione d’uso dell’edificio principale e qualsiasi
altro edificio vicino e/o comunicante
C
informazioni di ogni scostamento dai requisiti della stessa e le
relative motivazioni.
Maggio 2010 7/
UNI EN 12845
1 8
8
Progettazione e documentazione contrattuale
Fase di progettazione :
S O O
SCHEDA RIASSUNTIVA
I
La scheda riassuntiva deve fornire le seguenti informazioni:
• a) il nome del progetto;
D
Tutti i disegni ed i documenti • b) i numeri di riferimento di tutti i disegni o documenti;
informativi devono
R
riportare le seguenti • c) i numeri di emissione di tutti i disegni o documenti;
indicazioni:
U
Protezione attiva
CO S T •
•
•
•
il tipo(i) di impianto(i) ed il diametro(i) nominale di ogni stazione di
controllo;
g)
h)
i)
il numero o i riferimenti di ogni stazione di controllo del sistema;
il numero di erogatori sprinkler per ogni stazione di controllo;
il volume delle tubazioni in caso di impianti a secco o
I A •
•
alternative;
j)
k)
l’altezza dello sprinkler più alto su ogni stazione di controllo;
l’indicazione che l’impianto dovrà essere progettato ed installato
P
in conformità con la presente norma, oppure che fornisca le
informazioni di ogni scostamento dai requisiti della stessa e le relative
motivazioni;
Maggio 2010 8/
UNI EN 12845
1 8
8
Progettazione e documentazione contrattuale
S O I O
DISEGNI DI LAYOUT DEGLI IMPIANTI
D
(continua)
R
Fase di progettazione :
U
• h) il tipo e l’ubicazione approssimativa dei sostegni delle tubazioni;
Protezione attiva
O T
delle campane idrauliche di allarme;
Tutti i disegni ed i
documenti • j) la posizione e le caratteristiche di ogni indicatore di flusso e
pressostato di allarme sulle linee d’acqua o aria;
S
informativi devono
C
riportare le seguenti
indicazioni:
•
•
k) la posizione e la dimensione di tutte le valvole principali e
secondarie e delle valvole di scarico;
l) la pendenza per il drenaggio delle tubazioni;
I A •
•
m) una tabella che indichi il numero degli sprinkler, degli
spruzzatori ecc, e l’area protetta;
n) la posizione di tutte le valvole di prova;
O P •
•
•
o)
p)
q)
la posizione e le caratteristiche di ogni pannello di allarme;
la posizione e le caratteristiche di ogni collegamento con gli
attacchi per autopompa dei Vigili del Fuoco;
una legenda dei simboli utilizzati.
C Maggio 2010 9/
UNI EN 12845
1 8
8
Progettazione e documentazione contrattuale
S O I O
TUBAZIONI
Tutti i parametri di calcolo, DIAMETRI, PRESSIONI, ECC
R U
•D per i sistemi calcolati:
PRECALCOLATE
Protezione attiva
O T
Fase di progettazione : • CALCOLATE INTEGRALMENTE
C S
Tutti i disegni ed i
documenti
informativi devono
riportare le seguenti
indicazioni:
I A
O P
C Maggio 2010 10/
UNI EN 12845
1 8
8
Progettazione e documentazione contrattuale
O
Fase di progettazione :
S I O
ALIMENTAZIONE IDRICA
Tutti dati inerenti le caratteristiche delle alimentazioni
Tutti i disegni ed i
documenti
R •
informativi devono
riportare le
O T
• GRUPPO DI POMPAGGIO AUTOMATICO
seguenti
indicazioni: • SERBATOIO DI ACCUMULO
C S • SERBATOIO A PRESSIONE
I A
O P
C Maggio 2010 11/
UNI EN 12845
1 8
8
Classificazione e pericolo d’incendio
S O I O
D
CLASSI DI PERICOLO
R U
Pericolo lieve – LH
Protezione attiva
CO S T d’incendio e bassa
combustibilità e con nessun
singolo compartimento maggiore
di 126 m2.
O P
C Maggio 2010 12/
UNI EN 12845
1 8
8
Classificazione e pericolo d’incendio
S O I O Pericolo ordinario - OH
Attività in cui vengono trattati o prodotti
R UD
CLASSI DI PERICOLO
materiali combustibili con un carico
d’incendio medio e media
combustibilità.
Protezione attiva
I A •
•
OH3, Pericolo Ordinario Gruppo 3;
OH4, Pericolo Ordinario Gruppo 4;
O P
C Maggio 2010 13/
UNI EN 12845
1 8
8
Classificazione e pericolo d’incendio
S O I O
R UD
CLASSI DI PERICOLO
Protezione attiva
O T
Pericolo alto - HH
Questa classe di pericolo si divide in due
C S sezioni:
P
•
CO
Maggio 2010 14/
UNI EN 12845
1 8
8
Classificazione e pericolo d’incendio
R UD
CLASSI DI PERICOLO Un Pericolo Alto – Processo (reparto di
processo), è relativo ad attività dove i
Protezione attiva
O P •
•
•
HHP2, Processo a Pericolo Alto Gruppo 2;
HHP3, Processo a Pericolo Alto Gruppo 3;
HHP4, Processo a Pericolo Alto Gruppo 4;
1 8
8
Classificazione e pericolo d’incendio
S O I O
Pericolo Alto - Deposito - HHS
CLASSI DI PERICOLO
I A •
•
HHS1, Deposito a Pericolo Alto Categoria I;
HHS2, Deposito a Pericolo Alto Categoria II;
P
• HHS3, Deposito a Pericolo Alto Categoria III;
• HHS4, Deposito a Pericolo Alto Categoria IV;
CO
Maggio 2010 16/
UNI EN 12845
1 8
8
Configurazione del deposito
La configurazione del deposito deve essere classificata come segue:
O I O
• ST1: merci libere o accatastate a blocchi;
• ST2: merci su pallets accatastate in file singole, con corridoi di larghezza non
S D
minore di 2,4 metri;
• ST3: merci su pallets accatastate in file multiple (incluse file doppie);
R U
• ST4: merci su scaffali per pallet (scaffali per pallet a correnti);
Protezione attiva
• ST5: merci su scaffali con ripiani pieni o grigliati di larghezza uguale o inferiore ad 1
O T
metro;
• ST6: merci su scaffali con ripiani pieni o grigliati di larghezza compresa tra 1 e 6
C S
metri;
I A 1 Deposito
libere (ST1)
con merci 4 Deposito con pallets
accatastati in file multiple
(ST3)
1 8
8
Criteri progettazione idraulica
CRITERI DI
PROGETTO
S O I
Classe di O Densità di Scarica di
Area Operativa
m2
D
progetto
Pericolo Impianti Impianti
PER mm/min
ad umido o a secco o
R
LH – OH – HHP
U
preazione alternativi
Protezione attiva
O T
LH 2,25 84
Utilizzare OH1
(7.1)
OH1 5,0 72 90
C S
OH2
OH3
5,0
5,0
144
216
180
270
P
HHP1 7,5 260 325
HHP2 10,0 260 325
O
HHP3 12,5 260 325
HHP4 Diluvio (vedi NOTA)
C NOTA
Gli impianti a diluvio non sono coperti da questa normativa.
Necessitano di particolare considerazione
1 8
8
Criteri progettazione idraulica
CRITERI DI
S O I O
Pericolo Alto - Deposito - HHS
PROGETTO
PER
R UD
Il tipo di protezione e la determinazione della densità di
Protezione attiva
CO S T
dalla combustibilità del prodotto (o miscela di
prodotti), dal loro imballaggio (compreso il pallet),
e dalla modalità di deposito e altezza di
I A impilamento.
E’ fondamentalmente se si decide UNA DELLE
O P SEGUENTI POSSIBILITA’:
C
n
n SPRINKLER A LIVELLI INTERMEDI
1 8
8
Criteri progettazione idraulica
S O I
deposito
O
Configurazione del Densità di scarica Area operativa (impianto
ad umido o a preazione)
CRITERI DI
PROGETTO
R
ST1
UD
merci libere o
Da 7,5 a 30 lt/min/m2
Secondo altezza
Da 260 m2 a 300 m2
Protezione attiva
CO
PROTEZIONE
SOLAMENTE
ST2
S T
merci su pallets
accatastate in file singole
ST4
Da 7,5 a 30 lt/min/m2
Secondo altezza
impilamento merci
Da 260 m2 a 300 m2
A
merci su scaffali per
A SOFFITTO
I
pallets
(7.2)
O P merci su pallets
accatastate in file
multiple
ST5 e ST6
merci su scaffali con
lt/min/m2
Secondo altezza
impilamento merci
1 8
8
Criteri progettazione idraulica
S O I O
La precedente tabella è applicabile se:
R UD
Distanza fra sommità merci impilate e
Protezione attiva
n
CRITERI DI
CO
PROGETTO
PER
HHS
S
n
T sommità soffitto è minore di 4 m
L’altezza massima di impilamento delle
merci non supera quella indicata
PROTEZIONE
SOLAMENTE
I A In caso contrario
O P
A SOFFITTO
È necessario installare degli sprinkler
intermedi.
1 8
8
Criteri progettazione idraulica
CRITERI DI
PROGETTO
S On
I O
Quando sono installati più di 50 erogatori sprinkler
a livelli intermedi negli scaffali, questi non
PER HHS
R UD
devono essere alimentati dalla stessa
stazione di controllo degli sprinkler a soffitto o
Protezione attiva
O
CON
EROGATORI
C
INTERMEDI
S T
deve avere diametro inferiore a 100 mm.
A
n
1 8
8
Criteri progettazione idraulica
S O I O
R UD
Protezione attiva
CRITERI DI
O T
PROGETTO Qualora le merci siano depositate al di sopra
il livello più alto della protezione
S
PER HHS
A
PROTEZIONE sprinkler a soffitto o sotto la copertura
CON
EROGATORI
P
INTERMEDI
I sono quelli del prospetto 5 (7.2.3)
CO
Maggio 2010 23/
UNI EN 12845
1 8
Configurazione
8
Criteri progettazione idraulica
Altezza massima di impilamento consentita al di Densità di Area operativa (impianto ad
O
del deposito sopra del livello più alto degli erogatori sprinkler scarica umido o
O I
all’interno delle scaffalature mm/min a preazione)
CRITERI DI (vedere NOTA 1)
m
(vedere NOTA 2)
m2
S
PROGETTO
PER HHS
R UD Categoria
I
Categoria
II
Categoria
III
Categoria
IV
Protezione attiva
O T
merci su scaffali
CON per pallets
2,6 2,0 10,0
S
EROGATORI
C
260
3,2 2,3 12,5
INTERMEDI
A
Prospetto 5 3,5 2,7 15,0
I
ST5 o ST6 3,5 3,5 2,2 1,6 7,5
merci su scaffali
P
con ripiani pieni o 2,6 2,0 10,0
grigliati 260
3,2 2,3 12,5
O
2,7 15,0
NOTA 1 La distanza verticale dal livello più alto degli erogatori sprinkler all’interno degli scaffali alla sommità delle merci
accatastate.
C NOTA 2 Gli impianti a secco e alternativi dovrebbero essere evitati nei depositi a Rischio Alto (HH), specialmente in
presenza di merci facilmente combustibili (categorie più elevate), e deposito di notevole altezza. Ciò nonostante,
se fosse necessario installare un impianto a secco o alternativo, l’area operativa dovrebbe essere aumentata
almeno del 25%
1 8
8
Criteri progettazione idraulica
S O I O
Tutto questo con altre due considerazioni
D
aggiuntive:
R
CRITERI DI n Al di sopra dell’ultimo livello delle merci
U
Protezione attiva
CO
PER HHS
PROTEZIONE
CON S T
intermedio di sprinkler, ad eccezione di
quando tutti gli sprinkler a soffitto
A
sono situati a meno di 4 metri al di
I
EROGATORI
INTERMEDI sopra della sommità delle merci.
1 8
8
Criteri progettazione idraulica
S On
I O
Ai fini del calcolo idraulico per gli erogatori intermedi, oltre
alla portata dell’impianto a soffitto, si devono prevedere
R
CRITERI DI
UD
simultaneamente operativi nella posizione
idraulicamente più sfavorita, 3 erogatori sprinkler per
Protezione attiva
CO
PER HHS
PROTEZIONE
CON S T
tre livelli. Quando i corridoi fra gli scaffali hanno larghezza
uguale o maggiore di 2,4 metri, deve essere considerato
operativo solamente uno scaffale. Quando i corridoi fra gli
scaffali hanno una larghezza inferiore a 2,4 metri ma
EROGATORI
INTERMEDI
I A superiore o uguale a 1,2 metri, si deve assumere che
vengano coinvolti due scaffali. Nei casi in cui i corridoi fra gli
O P n
scaffali hanno una larghezza inferiore a 1,2 metri, si deve
prevedere che vengano coinvolti tre scaffali
Non è necessario considerare contemporaneamente
1 8
8
Criteri progettazione idraulica
S O I O
R
CRITERI DI
UD
Protezione attiva
CO
PER HHS
PROTEZIONE
CON S Tsprinkler a soffitto ad essi associati,
devono sempre essere calcolati
integralmente
EROGATORI
INTERMEDI
I A
O P
C Maggio 2010 27/
UNI EN 12845
1 8
8
Deposito di merce Categoria 2 e modalità ST4 con
Esempio
O I
altezza impilamento 7.6 m
S O
R UD
EN 12845: obbligo intermedi
Protezione attiva
CO S T Soffitto
- Area Operativa: 260 mq
- Densità: 7.5 l/min
l/min/mq
/mq
I A Livelli Intermedi
- Almeno 2 livelli intermedi
C
- Portata minima per sprinkler = 113 l/min
l/min
1 8
8 Esempio
S O I O
D
Risultati del calcolo:
R U
Protezione attiva
CO S T
1950 + 1360 L/min =
3310 L/min
I A
O P Riserva idrica (90 min): circa
300 mc
1 8
8
Gli erogatori: le testine sprinkler
O O
• Esistono diverse tipologie fra cui:
S I
D
– Convenzionali: erogatore sprinkler che fornisce un
R
getto d’acqua a profilo sferico con il 40% dell’acqua
U
Protezione attiva
CO S T
– Spray: erogatore sprinkler che fornisce un getto
d’acqua a profilo paraboloide con getto verso il basso
A
(80%);
P I
CO
Maggio 2010 30/
UNI EN 12845
1 8
8
Gli erogatori: le testine sprinkler
O O
• Esistono diverse tipologie fra cui:
S I
D
– A getto laterale (sidewall): erogatore sprinkler spray
R
che fornisce un getto d’acqua a profilo semi
U
Protezione attiva
paraboloide laterale;
CO S T
– ESFR (Early Suppression Fast Response): erogatore
caratterizzato da tempo di risposta elevato ed elevata
A
capacità di repressione fuoco. Possono evitare gli
I
erogatori intermedi talvolta.
P
CO
Maggio 2010 31/
UNI EN 12845
1 8
8
Gli erogatori: le testine sprinkler
O O
• Esistono diverse tipologie fra cui:
S I
D
– Large drop: erogatore caratterizzato da goccie di
R
dimensioni molto larghe con lo scopo di controllare
U
Protezione attiva
CO S T
elevato potere calorifico;
– ECS (Extended Coverage Spray): erogatore a
A
copertura estesa perché caratterizzato da una
I
notevole apertura del getto;
P
CO
Maggio 2010 32/
UNI EN 12845
1 8
8
Gli erogatori: le testine sprinkler
O O
• Esistono diverse tipologie fra cui:
S I
D
– Quick Response: erogatore caratterizzato da tempo
R
di risposta rapido (elemento termosensibile
U
Protezione attiva
notevolmente sensibile);
CO S T
– Open: erogatore completamente aperto perckè privo
di elemento termosensibile (impianti a diluvio);
– Altri…
I A
O P
C Maggio 2010 33/
UNI EN 12845
1 8
Caratteristiche
8
Caratteristiche erogatori
O
• Orientamento di
scarica
S O
installazione
I
• Forma del getto in fase di
D
R U
• Temperatura di attivazione
Protezione attiva
CO S T
• Sensibilità termica
• Elemento termosensibile
• Diametro di attacco e
orifizio di scarica
• Finiture
I A
P
• Caratteristiche speciali
CO
Maggio 2010 34/
UNI EN 12845
1 8
Orientamento di installazione
8
Caratteristiche erogatori
O I O
• Upright con diffusore rivolto
verso l’alto
S
R UD
• Pendent con diffusore rivolto
Protezione attiva
verso il basso
CO S T
• Orizontal Sidewall con
diffusore orizzontale
I A
• Verticall Sidewall con
O P
diffusore verticale ma direzione
getto orizzontale
1 8
Temperatura di attivazione
8
Caratteristiche erogatori
O
Sprinkler a bulbo di vetro Sprinkler a fusibile
S O °C
57
DI
Temperatura di
esercizio nominale
Colore liquido
bulbo
Arancio
Temperatura di
esercizio nominale
°C
Da 57 a 77
Colore braccetti
Nessun colore
R 68
U
Rosso Da 80 a 107 Bianco
Protezione attiva
CO 93
S T
100
121
Verde
Blu
Da 163 a 191
Da 204 a 246
Da 260 a 302
Rosso
Verde
Arancio
A
141 Da 320 a 343 Nero
I
163 Malva Temperatura di attivazione
Come si sceglie?
182 30° in più rispetto la temperatura
O P 204
227
260
Nero massimo dell’ambiente
in base al calore generato sviluppo
dell’incendio
In base alla conformazione della
struttura
C
286
343
1 8
8
Caratteristiche erogatori
S O
Sensibilità termica I O
R UD
Protezione attiva
rapidità di intervento
CO S T
elemento termico si
misura in RTI (response
time index)
I A
• STANDARD RESPONSE
P
RTI >80
• FAST RESPONSE
O
RTI<50
1 8
8
Attacco K factor K factor Uni EN
Europeo Americano 12259-1 Caratteristiche erogatori
O
3/8" 57 4,2 Si
O
Diametro di attacco e orifizio
½” 37
57
S
2,8
4,2
DI No
Si
di scarica
R
80 5,6 Si
e’ indice di capacità di
U
Protezione attiva
O T
l’orifizio che insieme ad
¾” 116 8,1 Si
altri fattori fa’ scaturire il
S
K-factor o coefficiente di
C
¾” ELO 168 11,5 No
efflusso, particolare di
¾” LARGE 161 11,2 No ogni sprinkler.
A
DROP
¾” ESFR k14
¾” ESFR k17
1” ESFR k22
202
240
315
P I 14
17
22
No
No
No
1” ESFR k25
1” dry pendent
CO
357
80
116
25
5,6
8,1
No
No
No
1 8
8
Caratteristiche erogatori
O I O
Diametro di attacco e orifizio di scarica
S
R D
Per determinare la portata d’acqua di uno sprinkler o di un erogatore
aperto applicare la seguente formula:
U
Protezione attiva
Q=k √ P
ove :
CO S T
I A
Q= portata totale (l/min)
k= coefficiente di efflusso
P
P= pressione operativa allo sprinkler
O
C Maggio 2010 39/
UNI EN 12845
1 8
8
Esempio 2:
calcolare pressione minima di funzionamento Caratteristiche erogatori
di uno sprinkler coprente un’area specifica di
O I O
9 mq. Sulla quale deve scaricare una densità
di scarica di 12,5 litri/min./m2 .
S
Esempio 1:
calcolare portata di uno sprinkler alla
D
Superficie specifica coperta: 9 m2
pressione minima di funzionamento di 0,5
Portata d’acqua da garantire: 9 m2 x 12,5 bar
R U
litri/min./m2 = 112,5 litri/min Applicando la formula
Protezione attiva
Applicando la formula
Q=k√P
Q=k√P
P = ( Q/k)2
quindi :
CO S T
a) scegliendo uno sprinkler da ½” k 80
quindi :
a) scegliendo uno sprinkler da ½” k 80
otterremo:
Q = 80 √ 0,5 = 56,6 litri
A
otterremo:
I
b) scegliendo uno sprinkler da ¾” k 114
P min= (112,5/80)2 = 1,97 bar otterremo:
b) scegliendo uno sprinkler da ¾” k 114
P
Q = 114 √ 0,5 = 80,6 litri
otterremo: c) scegliendo uno sprinkler da ¾” ELO k
P min= (112,5/114)2 = 0,97 bar
O
168 otterremo:
c) scegliendo uno sprinkler da ¾” ELO k 168 Q = 168 √ 0,5 = 118,8 litri
otterremo:
bar) C
P.min= (112,5/168)2 = 0,44 bar (non
accettabile, pressione min. funzionamento 0,5
1 8
8
Caratteristiche erogatori
O
Diametro di attacco e
I
orifizio di scarica
S O
R D
Non chiedetevi quindi quanta
U
Protezione attiva
CO S T
Ma a che pressione lo fate
lavorare!
I A
P
Giocando con i K-factor, si
ottengono così diverse portate a
O
stesse pressioni operative e
C
viceversa
1 8
8 La Progettazione
S O I O
Classificazione del livello di
pericolosità LH, OH, HHP o
D
HHS
R U
Protezione attiva
CO S T
Parametri Idraulici Parametri Geometrici
I A Disegno Impianto
O P Calcolo Idraulico
1 8
nDurata di Scarica e Pressione minima
8 La Progettazione
S O I OEN 12845
R
Livello
CO LH
OH
S T 0.7 bar
0.35 bar
30
60
I A
HHP 0.50 bar 90
O P HHS
intermedi
0.50 bar
2 bar
90
90
1 8
8 La Progettazione
nArea
S O I O
Massima per Sprinkler e Distanze Massime
Livello
R
Area Max (m2)
O T
Layout standard S e D Layout sfalsato S Layout sfalsato D
C S
LH 21,0 4,6 4,6 4,6
OH 12,0 4,0 4,6 4,0
HHP e HHS
I
9,0
O P
Dove S e D sono le distanza fra gli sprinkler come indicato nella figura della
pagina seguente:
1 8
8 La Progettazione
S O I O
R UD
Protezione attiva
CO S T
I A
O P
C Maggio 2010 45/
UNI EN 12845
1 8
8 La Progettazione
O
DATI IDRAULICI DATI GEOMETRICI
S
Area OperativaO
Densità di Scarica
DI • Area Specifica Protetta Max
Distanza Max fra Erogatori
R
n •
U
Pressione Minima agli erogatori Distanza Max fra Diramazioni
Protezione attiva
n •
O T
n Durata della Scarica • Numero terminali a valle di una
stazione di controllo
I
Riserva minima
A
Portata minima totale (Area Op. * Densità)
(Portata Min. * Durata)
O P
Area Specifica Effettiva
Portata specifica di Scarica
Numero Erogatori Operativi
(Port. Spec. * Densità)
(Area Op / Area Specifica)
C
Pressione effettiva minima di progetto Sqr (Q / K)
1 8
Dalle norme ricaviamo anche: 8 La Progettazione
S O I O
R D
- Limiti di n° sprinkler o di volume tubazioni supportati dalla
stessa stazione di controllo;
U
Protezione attiva
CO S T
- Distanze degli sprinkler dalle travi o pilastri;
- Limiti di ingresso all’interno di spazi compresi fra due travi.
I A
O P
C Maggio 2010 47/
UNI EN 12845
1 8
Posizionamento erogatori - prescrizioni
8 La Progettazione
La distanza massima fra sprinkler e pareti e divisori deve essere il minor valore
O
appropriato tra i seguenti:
I
n 2,0 m con disposizione regolare;
S O
R UD
n 2,3 m con disposizione sfalsata;
n 1,5 m con soffitti a strutture reticolari o con travetti, a vista;
Protezione attiva
O T
n 1,5 m dal perimetro esterno di edifici aperti ;
n 1,5 m dove le pareti esterne sono di materiale combustibile;
C S
n 1,5 m dove le pareti esterne sono di metallo, con o senza rivestimenti combustibili
o materiale isolante;
I A
n metà della distanza massima indicata nelle Tabelle 19 e 20
n Dove è possibile gli sprinkler devono essere posizionati con il deflettore tra
O P
gli 0,075 m e 0,15 m al di sotto del soffitto o del tetto ad eccezione di
quando si utilizzano sprinkler di tipo ad incasso e semi-incasso.
n Gli sprinkler devono essere installati a non meno di 0,3 m al di sotto della parte
C
inferiore dei soffitti combustibili o a 0,45 m al di sotto di tetti o soffitti di tipo
Euroclassi A1 o A2
1 8
8
Posizionamento erogatori - prescrizioni
La Progettazione
n
O
tetto o del soffitto
S I O
Gli sprinkler devono essere installati con i loro deflettori paralleli alla pendenza del
n
m.
R UD
La distanza dal bordo di un aggetto agli sprinkler più vicini non deve superare gli 1,5
Protezione attiva
CO T
del soffitto devono essere protetti da sprinkler
S
Quando gli sprinkler a soffitto sono installati più vicino di 0,6 m da un lato di una
colonna, sul lato opposto si deve installare un altro sprinkler entro 2 m dalla colonna
A
stessa.
n
a) I
Gli sprinkler devono essere installati sotto soppalchi, condotte, pannelli di
riscaldamento, gallerie, passaggi pedonali, ecc. quando sono:
P
rettangolari, più larghi di 0,8 m e distanti meno di 0,15 m dalle pareti adiacenti
b)
c)
d)
O
rettangolari e più larghi di 1,0 m;
C
circolari, più di 1,0 m di diametro e distanti meno di 0,15 m dalle pareti adiacenti
circolari e più di 1,2 m di diametro.
1 8
8 La Progettazione
O I
Posizione dello sprinkler
S O
rispetto alle travi
R UD
Protezione attiva
CO S T
I A
O P Legenda
1 Spray rivolto verso il basso
2 Convenzionale verso l’alto
C
3 Spray rivolto verso l’alto
4 Convenzionale rivolto verso il basso
x Distanza minima orizzontale (a) da trave a sprinkler
y Altezza del deflettore (b) sopra (+) o sotto (-) la trave, m
Maggio 2010 50/
UNI EN 12845
1 8
8
Posizione dello sprinkler rispetto alle travi e campate
La Progettazione
O I O
Nei casi in cui si formano delle strette campate tra le travi distanziate a non
S
-
D
più di 1,5 m tra i due centri, si devono utilizzare le seguenti distanze:
R
una fila di sprinkler deve essere installata al centro di ogni terza
U
Protezione attiva
campata, con un’altra fila al di sotto dell’asse della trave che separa le due
-
O T
campate non protette (vedi Figure 11 e 12);
S
la massima distanza tra gli sprinkler nell’altra direzione, cioè lungo la
C
campata, (S nelle Figure 11 e 12), deve essere in accordo con la classe di rischio
specifica (vedi paragrafo 12.2);
-
I A
gli sprinkler devono essere installati ad una distanza non superiore a 1
m dalle pareti parallele alle travi e non superiore di 1,5 m dalle pareti
- P
perpendicolari alle travi;
O
gli sprinkler installati all’interno delle campate devono essere
posizionati in modo tale che i deflettori siano compresi tra 0,075 m e
C
0,15 m al di sotto della parte inferiore del soffitto.
1 8
8 La Progettazione
S O
Disposizione della trave
I O
sprinkler, travi solamente in
Disposizione della trave
sprinkler, travi in entrambe
una direzione
R UD le direzioni
Protezione attiva
CO S T
I A
O P
C Maggio 2010 52/
UNI EN 12845
1 8
Disposizione sprinkler, in scaffale
8 La Progettazione
I O
Si deve assicurare che l’ erogazione dagli sprinkler dei livelli
O
intermedi possa penetrare all’interno delle merci depositate.
S
R D
• La distanza tra le merci depositate in scaffale e posizionate dorso a
dorso deve essere almeno di 0,15 m
U
Protezione attiva
O S T
merce depositata non deve essere inferiore a 0,10 m per gli sprinkler a
getto piatto (spray flat) e di 0,15 m per gli altri sprinkler.
C
I A
O P
C Maggio 2010 53/
UNI EN 12845
1 8
8 La Progettazione
O
La dimensione delle tubazioni deve essere determinata utilizzando
S O I
uno dei seguenti metodi:
- sistemi precalcolati in cui il diametro viene definito in parte
D
tramite tabelle e in parte calcolato
R U
- sistemi integralmente calcolati in cui tutti i diametri vengono
Protezione attiva
CO S T
Il progettista può scegliere tra i due metodi, ad eccezione dei
seguenti casi, in cui devono sempre essere utilizzati i calcoli
integrali:
I A
- sistemi HHS con sprinkler posizionati a livello intermedio;
P
- disposizione a griglia o ad anello.
O
C Maggio 2010 54/
UNI EN 12845
1 8
Come calcolare …..
8 La Progettazione
O I O
Perdita di carico per attrito nelle tubazioni
I valori della perdita di carico per attrito nelle tubazioni non
S
Hazen-Williams:
UD
devono essere inferiori a quelli derivanti dalla formula di
R p=[bar]
Protezione attiva
5
6.05 ⋅ 10 1,85
p = 1.85 4.87 ⋅ L ⋅ Q
O
d=[mm]
C S
Con i seguenti fattori C
Tipo di tubazione
TC ⋅d L=[m]
Q=[l/min
Q=[l/min]]
Valori di C
I A
Ghisa, Ghisa duttile
Acciaio , Acciaio zincato
100
120
rinforzata
O P
Cemento, Ghisa rivestita di cemento
Acciaio inossidabile, Rame, Fibra di vetro
130
140
Plastica
C 150
1 8
La velocità dell’acqua non deve superare:
8
La Progettazione
n 6 m/s attraverso qualsiasi valvola o dispositivo di monitoraggio del
flusso;
S O I O
n 10 m/s in qualsiasi altro punto nell’impianto,
R UD
per la condizione di portata corrispondente al numero totale degli
sprinkler considerati simultaneamente.
Protezione attiva
O
I calcoli devono essere eseguiti nelle unità di misura e con
l’accuratezza:
Quantità
C S T Unità Accuratezza a
A
Lunghezza, Altezza, Lunghezza equivalente m 0,01
Portata
Perdita di carico
Pressione
P I l/min
mbar/m
mbar
1,0
1,0
1,0
Velocità
Area
CO
Densità di scarica dell’acqua
m/s
m2
mm/min
0,1
0,01
0,1
1 8
PERDITE CONCENTRATE
8 La Progettazione
S O I O
R UD
Protezione attiva
CO S T
I A
O P
Le perdite dovute a “pezzi speciali” si traducono in perdite distribuite attraverso
C
lunghezze di tubo predeterminate (EQUIVALENTI) secondo il prospetto C.1,
applicando ancora una volta la formula di Hazen-Williams.
1 8
8 La Progettazione
O I O
In ogni caso è importantissimo avere come obiettivo
S
principale il corretto bilanciamento della rete:
R UD
Protezione attiva
-
CO
Minori pressioni;
Minori portate;
S T
-
I A
Gruppo pompa più piccolo;
-
O P
Riserva idrica più piccola.
C
ANCORA DI PIU’ NELLE RETI MISTE IDRANTI - SPRINKLER
1 8
8 La Progettazione
S O I O
IL BILANCIAMENTO PUO’ ESSERE OTTENUTO:
R UD
Protezione attiva
1)
O T
Tramite tratti appositamente più stretti che creano una forte
C S
perdita (il più vicino possibile a quella desiderata);
A
Ormai difficilmente realizzabile.
2)
P I
Utilizzando valvole di riduzione o diaframmi
O
calibrati;
1 8
8
Le alimentazioni idriche
O I O
L’alimentazione idrica deve essere costituita da
S
una o più dei seguenti tipi di base:
R UD
Protezione attiva
CO S T
I A
O P
C
acquedotto serbatoi d’accumulo
1 8
8
Le alimentazioni idriche
S O I O
R UD
Protezione attiva
CO S T
I A
O P
serbatoi a pressione sorgenti inesauribili
1 8
Durata
8
Le alimentazioni idriche
O
- LH 30 minuti
-
-
-
OH
HHP
HHS
S O I
60 minuti
90 minuti
D
90 minuti
Continuità
R U
Protezione attiva
CO S T
L’alimentazione idrica non deve essere soggetta a possibili condizioni di
congelamento, di siccità o di allagamento, nonché qualsiasi altra condizione che
potrebbe ridurre il flusso o l’effettiva portata oppure rendere non operativa
l’alimentazione.
Devono essere prese in considerazione tutte le possibili azioni utili ad assicurare
I A
la continuità ed affidabilità dell’alimentazione idrica.
L’acqua non deve contenere sostanze fibrose o altro materiale in sospensione
O P
che può provocare depositi all’interno delle tubazioni dell’impianto. Nelle tubazioni
dell’impianto sprinkler non deve rimanere acqua salata o salmastra.
Dove non è disponibile un’adeguata risorsa d’acqua dolce, si può utilizzare
un’alimentazione di acqua salata o salmastra, purché l’impianto sia normalmente
C
caricato con acqua dolce.
1 8
8
Le alimentazioni idriche
S O I O Acquedotto
Deve essere installato un pressostato che aziona un allarme
R D
quando la pressione di alimentazione scende ad di sotto di
un valore predeterminato.
U
Protezione attiva
O T
qualsiasi valvola di non ritorno e deve essere dotato di una
valvola di prova (vedere appendice l).
C S
Nota 1 - In alcuni casi la qualità dell’acqua rende necessario predisporre dei filtri su
I A
tutti i collegamenti derivanti dall’acquedotto.
P
superiore per l’utilizzo da parte dei Vigili del Fuoco.
O
Nota 3 - Solitamente è necessaria l’autorizzazione da parte dell’ente erogante per la
fornitura dell’acqua nel caso di collegamenti all’acquedotto.
1 8
8
Le alimentazioni idriche
O I O
Acquedotto con pompe di surpressione
S
Nota - Solitamente è necessaria l’autorizzazione da parte dell’ente erogatore per
all’acquedotto.
R UD
la fornitura dell’acqua nel caso del collegamento di una pompa di surpressione
Protezione attiva
CO S T
collegamento by-pass avente almeno la stessa dimensione del
collegamento dell’alimentazione idrica con la pompa e devono essere
presenti una valvola di non ritorno e due valvole di intercettazione.
La pompa o le pompe devono essere riservate unicamente alla
protezione antincendio.
I A
O P
C Maggio 2010 64/
UNI EN 12845
1 8
8
Le alimentazioni idriche
S O I O
Serbatoi d’accumulo
R D
UNO O PIÙ DEI SEGUENTI TIPI:
U
Protezione attiva
CO S T
• serbatoio o vasca collegato a pompe;
• serbatoio a gravità;
I A
P
• riserva idrica in genere
O
C Maggio 2010 65/
UNI EN 12845
1 8
8
Le alimentazioni idriche
d’acqua
S I O
Serbatoi d’accumulo e volumi
O
R D
• un serbatoio di capacità completa
• un serbatoio di capacità ridotta e dal
U
Protezione attiva
rincalzo automatico
O S T
Nelle zone soggette al gelo, in caso di
C
serbatoio non protetto, il livello normale
dell’acqua deve essere aumentato di
I A
almeno 1,0 metri e deve essere prevista
la possibilità di sfogo per il ghiaccio
O P
Nel caso di serbatoi chiusi, si deve
prevedere un facile accesso
1 8
8
Le alimentazioni idriche
O I O
Portate di riempimento per i serbatoi a capacità completa
S D
L’alimentazione idrica deve essere in grado di riempire il serbatoio in un tempo
non superiore alle 36 ore
R U
Protezione attiva
CO S T
Per i serbatoi a capacità ridotta devono essere soddisfatte le seguenti condizioni
• il rincalzo deve provenire da un acquedotto e deve essere automatico,
attraverso almeno due valvole meccaniche a galleggiante
I A
• la capacità effettiva del serbatoio non deve essere inferiore a quella indicata
nella tabella 11 ( da 5 a 70 m3 tra LH e HHS)
P
• deve essere possibile controllare la portata di rincalzo
• il dispositivo di rincalzo deve essere accessibile per l’ispezione
CO
Maggio 2010 67/
UNI EN 12845
1 8
8Le alimentazioni idriche
S O I O
Sulla rete di alimentazione idrica
R D
Deve essere permanentemente istallato almeno un idoneo dispositivo
di misurazione della portata e della pressione e deve essere in
U
Protezione attiva
•
CO S T Sulle stazione di controllo
Su ogni stazione di controllo deve essere installato un dispositivo di
misurazione della portata ad eccezione dei seguenti casi:
dove due o più stazioni di controllo sono installate insieme, il
I A
dispositivo è richiesto solamente nella stazione idraulicamente
più sfavorita, oppure quando gli impianti appartengono a diverse
P
classi di rischio, sulla stazione di controllo che richiede la portata
maggiore
•
O
dove l’alimentazione idrica avviene mediante una o più pompe
automatiche, il dispositivo di misurazione della portata può
C
essere installato nella stazione di pompaggio
1 8
8
Le alimentazioni idriche
S O I O
Prova della alimentazione idrica
R UD
Ogni alimentazione idrica collegata all’impianto deve essere
sottoposta a prova indipendentemente, mantenendo isolate tutte le
altre e con la portata massima richiesta
Protezione attiva
CO T
Alimentazione del serbatoio di accumulo e del
S
serbatoio a pressione
Le valvole di intercettazione che controllano il flusso proveniente
dall’alimentazione idrica verso l’impianto devono essere completamente aperte.
I A
Deve essere verificato l’avvio automatico della pompa, aprendo completamente la
valvola di drenaggio e la valvola di prova dell’impianto.
La portata deve essere verificata in conformità con il punto 7 e con il valore
P
registrato durante la prova nella fase di messa in esercizio.
La pressione di alimentazione misurata sul manometro "C" deve essere verificata
O
affinché risulti essere almeno uguale al valore appropriato, specificato nel punto 7.
1 8
8
Le alimentazioni idriche
O I O
Alimentazione da acquedotto, pompa di surpressione,
S
bacino di accumulo privato sopraelevato e serbatoio a
gravità
R UD
Protezione attiva
CO S T
dall’alimentazione idrica verso l’impianto devono essere completamente
aperte.
Deve essere verificato l’avvio automatico della pompa, aprendo
completamente la valvola di drenaggio e la valvola di prova dell’impianto.
La valvola di drenaggio e la valvola di prova devono essere regolate per
I A
fornire la portata specificata nel punto 7. Quando la portata è costante, la
pressione di alimentazione misurata sul manometro "C" deve essere
P
verificata affinché risulti essere almeno uguale al valore appropriato,
specificato nel punto 7.
CO
Maggio 2010 70/
UNI EN 12845
1 8
8
Le alimentazioni idriche
S O I O
R UD
Protezione attiva
CO S T
I A
O P
C Maggio 2010 71/
UNI EN 12845
1 8
8
Le alimentazioni idriche
S O I O
R UD
Diametro nominale A B Dimensioni minime del
Protezione attiva
CO 65
80
100
150
200
S T 0,25
0,31
0,37
0,50
0,62
0,08
0,08
0,10
0,10
0,15
0,20
0,20
0,40
0,60
0,80
A
250 0,75 0,20 1,00
300 0,90 0,20 1,20
I
400 1,05 0,30 1,20
500 1,20 0,35 1,20
O P
C Maggio 2010 72/
UNI EN 12845
1 8
8
Le alimentazioni idriche
S O I O
Il dispositivo antivortice
R UD
Protezione attiva
CO S T
I A
O P
C Maggio 2010 73/
UNI EN 12845
1 8
Fonti inesauribili
8
Le alimentazioni idriche
Camere di aspirazione
O
e di sedimentazione
S I O
5 alimentazione con
stramazzo
R UD
Protezione attiva
CO S
7 alimentazione con
T
6 alimentazione con canale
a cielo aperto
I A
2 livello dell’acqua ‘X’ minimo
O P
storico raggiunto
3 camera di sedimentazione
4 camera di aspirazione
1 8
8
Le alimentazioni idriche
I O
La camera di sedimentazione, compreso qualsiasi
O
dispositivo di vagliatura, deve essere disposta al riparo
S
R D
dalla luce solare e in modo da impedire l’ingresso di
detriti trasportati dal vento
U
Protezione attiva
CO S T
I A
O P
C Maggio 2010 75/
UNI EN 12845
1 8
8
Le alimentazioni idriche
O O
Scelta del tipo di alimentazione idrica
S I
R UD
Alimentazioni idriche singole
Sono ammesse le seguenti alimentazioni idriche singole :
Protezione attiva
•
•
•
CO
un acquedotto
S T
un acquedotto con una o più pompe di surpressione
un serbatoio a pressione (solo per LH e OH1)
•
I A
un serbatoio a gravità
un serbatoio di accumulo con una o più pompe
P
•
• una sorgente inesauribile con una o più pompe
CO
Maggio 2010 76/
UNI EN 12845
1 8
8
Le alimentazioni idriche
Alimentazioni idriche singole superiori
O I O
Sono delle alimentazioni idriche singole e comprendono:
S
• un acquedotto alimentato da entrambe le estremità , in
R UD
conformità con le seguenti condizioni:
ogni estremità deve essere in grado di soddisfare la richiesta di pressione e di
Protezione attiva
O T
deve essere alimentato da due o più sorgenti di acqua;
deve essere indipendente in qualsiasi punto su una singola, condotta principale;
C S
se richieste, le pompe di surpressione devono essere due o più.
• un serbatoio a gravità senza pompa di surpressione oppure un
serbatoio di accumulo con due o più pompe dove il serbatoio
I A
soddisfa le seguenti condizioni:
il serbatoio deve essere della capacità totale richiesta;
P
non deve permettere penetrazione di luce o materiale esterno;
deve essere utilizzata acqua potabile; il
serbatoio deve essere verniciato o protetto contro la corrosione, in modo da ridurre
O
la necessità di svuotare il serbatoio per le operazioni di manutenzione per un
periodo di tempo non inferiori a 10 anni
C
• una sorgente inesauribile con due o più pompe.
1 8
Alimentazioni idriche doppie
8
Le alimentazioni idriche
O I O
Le alimentazioni idriche doppie
consistono in due alimentazioni
S D
singole in cui ognuna alimentazione è
indipendente dall’altra.
R U
Ogni singola alimentazione deve
Protezione attiva
O T
di pressione e di portata …
+
Qualsiasi combinazione di singole
C S
alimentazioni (comprese le
alimentazioni singole superiori) può
I A
essere utilizzata con i seguenti limiti:
per gli impianti OH non si deve
P
utilizzare più di un serbatoio a
pressione;
si può utilizzare un serbatoio di
O
accumulo del tipo a capacità ridotta
1 8
8
Le alimentazioni idriche
S O I O
Alimentazioni idriche combinate
D
Le alimentazioni idriche combinate devono essere delle
alimentazioni idriche singole superiori o doppie, progettate per
R U
alimentare più di un impianto fisso antincendio, come ad esempio
Protezione attiva
•
CO
condizioni:
T
Le alimentazioni combinate devono soddisfare le seguenti
S
i sistemi devono essere calcolati integralmente
A
• l’alimentazione deve essere in grado di fornire la somma delle
•
I
massime portate calcolate simultanee richieste da ciascun sistema
la durata dell’alimentazione non deve essere inferiore a quanto
P
richiesto per l’impianto che ne richiede maggiormente
O
• tra l’alimentazione idrica e i sistemi devono essere installate
tubazioni di collegamento doppie
1 8
8
Locali per gruppi di pompaggio
O I O
I gruppi di pompaggio devono essere installati in locali
aventi una resistenza al fuoco non inferiore a 60 minuti,
S
R UD
utilizzati unicamente per la protezione antincendio.
Protezione attiva
CO S T
I A
O P
C Maggio 2010 80/
UNI EN 12845
1 8
8
Locali per gruppi di pompaggio
S O I O
Deve essere uno dei seguenti
(in ordine di preferenza):
R UD
Protezione attiva
un edificio separato
CO S T
I A
O P
C Maggio 2010 81/
UNI EN 12845
1 8
8
Locali per gruppi di pompaggio
S O I O
R D
un edificio adiacente ad un edificio
protetto da sprinkler con accesso diretto
U
Protezione attiva
dall’esterno
CO S T
I A
O P
C Maggio 2010 82/
UNI EN 12845
1 8
8
Locali per gruppi di pompaggio
S O I O
R UD
Protezione attiva
O
dall’esterno
C S T
da sprinkler con accesso diretto
I A
O P
C Maggio 2010 83/
UNI EN 12845
1 8
8
Locali per gruppi di pompaggio
O I O
Protezione sprinkler dei locali pompe
S
R UD
Temperatura minima + 4°C per elettropompa
Protezione attiva
I A
Adeguata ventilazione con calcolo portata aria
comburente e di raffreddamento del motore diesel
P
(ventilatori per estrazione e griglie per ricambio aria)
O
C Maggio 2010 84/
UNI EN 12845
1 8
8
Locali per gruppi di pompaggio
O I O
Scarico fumi con silenziatore e
S
R
raccomandate
UD
rispetto contropressioni massime
Protezione attiva
CO S T
Controllo condense
Controllo gas di scarico
I A
Ottimizzazione tubazione scarico
(corta, poche curve ad ampio raggio)
O P
C Maggio 2010 85/
UNI EN 12845
1 8
8
Locali per gruppi di pompaggio
S O I O
R UD
Spazi liberi per interventi di
manutenzione consistenti in
Protezione attiva
CO S T
circa 1 metro tra gruppo pompe e
pareti locale
La UNI 11… prevede che vi siano
I A
almeno tre lati liberi accessibili…
O P
C Maggio 2010 86/
UNI EN 12845
1 8
8
Locali per gruppi di pompaggio
S O I O
R UD
Protezione attiva
CO S T
I A
O P
C Maggio 2010 87/
UNI EN 12845
1 8
8
Il gruppo di pompaggio
S O I O
R UD
Protezione attiva
CO S T
I A
O P
C Maggio 2010 88/
UNI EN 12845
1 8
8Il gruppo di pompaggio
Tipo di pompe
O I O
Pompa centrifuga ad asse orizzontale
S
R D
• Nel caso di utilizzo di pompe end-suction le stesse dovranno essere
del tipo back pull-out (possibilità di estrarre la girante dalla parte
U
Protezione attiva
O
decrescente
C S T
• La curva caratteristica della pompa deve essere stabile e sempre
A
impianti antincendio
P I
CO
Maggio 2010 89/
UNI EN 12845
1 8
8Il gruppo di pompaggio
O I O
Tra pompa e motore deve essere previsto un accoppiamento
tale da permettere d’intervenire sulla pompa estraendo le parti
S
R
spaziatore)
UD
rotanti senza staccare la pompa dalle tubazioni (giunto
Protezione attiva
NO POMPE MONOBLOCCO
CO S T
I A
O P
C Maggio 2010 90/
UNI EN 12845
1 8
Gruppo pompe
Il giunto tra il motore e la 8
Il gruppo di pompaggio
O
pompa dei gruppi di
S
pompaggio ad asse
I O
R D
orizzontale deve essere tale
da assicurare che entrambi
U
Protezione attiva
CO S T
indipendentemente ed in
modo tale che le parti interne
della pompa possano essere
ispezionate o sostituite senza
I A
coinvolgere le tubazioni di
aspirazione o di mandata. Le
P
pompe con aspirazione
assiale (end suction) devono
O
essere del tipo con parte
C
rotante estraibile lato motore
(back pull-out).
1 8
8Il gruppo di pompaggio
O I O
Dove vengono installate due pompe,
S
R D
ognuna deve essere in grado di
fornire indipendentemente le portate
U
Protezione attiva
e le pressioni specificate.
CO S T
Dove sono installate tre pompe, ogni
pompa deve essere in grado di
fornire almeno il 50% della portata
A
richiesta alla pressione specificata.
I
P
In caso di alimentazione idrica
superiore o doppia non più di una
O
pompa deve essere azionata da
C
motore elettrico
1 8
8
Il gruppo di pompaggio
S O I O
R UD
Protezione attiva
CO S T
I A
O P
C Maggio 2010 93/
UNI EN 12845
1 8
8Il gruppo di pompaggio
O I O
Gruppo di pompaggio per alimentazione singola superiore o
S D
doppia con due gruppi pompa
R U
Protezione attiva
CO S T
I A
O P
C
100% della portata 100% della portata
1 8
8Il gruppo di pompaggio
O I O
Gruppo di pompaggio per alimentazione singola superiore o
S D
doppia con tre gruppi pompa
R U
Protezione attiva
CO S T
I A
O P
C
50% della portata 50% della portata 50% della portata
1 8
8Il gruppo di pompaggio
S O I O Pompe
Le pompe devono essere azionate da motori
R UD
elettrici o motori diesel, capaci di fornire
Protezione attiva
O
quanto segue:
C S T
I A
O P
C Maggio 2010 96/
UNI EN 12845
1 8
8Il gruppo di pompaggio
I O
CURVA DI POTENZA SENZA SOVRACCARICO
O
per le pompe con curve caratteristiche di potenza crescente senza sovraccarico,
S D
la potenza massima richiesta è quella massima del picco della curva di potenza;
R U
Protezione attiva
O T
Prevalenza
C S
I A
O P
C Maggio 2010 97/
UNI EN 12845
1 8
8Il gruppo di pompaggio
O
CURVA DI POTENZA “SOVRACCARICABILE”
S O I
per le pompe con curve caratteristiche di potenza crescenti, la potenza massima per
qualsiasi condizione di carico della pompa, dalla portata nulla alla portata
D
corrispondente ad un NPSH richiesto della pompa uguale a 16 m …..
R U
Protezione attiva
Prevalenza
CO S T
I A
O P
C Maggio 2010 98/
UNI EN 12845
1 8
8
Il gruppo di pompaggio
O I O
Dove è possibile si devono utilizzare pompe
S
R
sottobattente
UD
centrifughe ad asse orizzontale, installate
Protezione attiva
CO S T
Se ciò non è fattibile, la pompa può essere
installata in condizioni di soprabattente
oppure si possono utilizzare le pompe verticali
pumps)
I A
immerse a flusso assiale (vertical turbine
O P NOTA:
Le installazioni soprabattente e con pompe sommerse dovrebbero essere evitate
C
e usate solamente dove non è praticabile un’istallazione sottobattente
1 8
8Il gruppo di pompaggio
O I O
L’impianto s’intende sottobattente quando al
S
disopra dell’asse della pompa si ritrovano almeno i
R UD
due terzi della capacità effettiva della vasca
In tale situazione è consentita un’altezza di
Protezione attiva
CO S T
I A
O P valvola di fondo
1 8
8Il gruppo di pompaggio
O I O
In caso d’installazione soprabattente
S
R D
l’altezza massima di aspirazione dovrà essere
al massimo di 3,2 metri
U
Protezione attiva
O T
automatico di adescamento
C S
I A
O P valvola di fondo
1 8
Dispositivo automatico di
adescamento 8
Il gruppo di pompaggio
S O I O
Vasca da 500 lt. con diametro
minimo del tubo di
R UD
collegamento alla pompa di
Protezione attiva
50 mm
CO S T
Per pericolo lieve LH
ammessa vasca da 100 lt con
diametro minimo del tubo di
mm 25
I A
collegamento alla pompa di
O P
Deve essere previsto
dispositivo di basso livello
per l’avviamento della pompa
(2/3 livello normale)
1 8
8
Il gruppo di pompaggio
O I O
Utilizzo di pompe verticali immerse a
S
flusso assiale (vertical turbine
pumps).
R UD
Protezione attiva
CO
NOTA IMPORTANTE:
S T
Le installazioni soprabattente e con
pompe sommerse dovrebbero essere
A
evitate e usate solamente dove non è
sottobattente.
P I
praticabile un’istallazione
CO
Maggio 2010 103/
UNI EN 12845
1 8
8
Il gruppo di pompaggio
O I O
Temperatura massima di alimentazione
S
R UD
idrica
Protezione attiva
CO S T
La temperatura dell’acqua non deve superare i 40°C.
I A
temperatura dell’acqua non deve superare i 25°C, tranne
nei casi in cui è stata provata l’idoneità del motore per
O P
temperature fino a 40°C, in conformità con il documento
prEN 12259-12
1 8
8
Il gruppo di pompaggio
Deve essere prevista una valvola di fondo qualora l’asse
O I O
della pompa si trovi al di sopra del livello minimo
dell’acqua
S
R UD
In caso di pompe soprabattente sulla tubazione di
aspirazione, a monte della valvola di fondo, si deve
Protezione attiva
O T
installare un filtro.
Il filtro deve essere installato in modo tale da poter
C S
essere pulito senza dover svuotare il serbatoio.
In caso di serbatoi aperti che alimentano pompe
I A
sottobattente, si deve prevedere un filtro all’esterno del
serbatoio sulla tubazione di aspirazione.
P
Tra il serbatoio ed il filtro deve essere installata una
valvola di intercettazione.
CO
I filtri devono possedere un’area di passaggio di almeno
1,5 volte l’area nominale della tubazione e non devono
permettere il passaggio di oggetti aventi un diametro
maggiore di 5mm.
Maggio 2010 105/
UNI EN 12845
1 8
8
Il gruppo di pompaggio
O I O
L’aspirazione della pompa deve essere collegata ad una
S
tubazione diritta o conica, lunga almeno due volte il diametro.
R UD
La tubazione conica eccentrica deve avere la parte superiore
orizzontale ed un angolo di apertura massimo che non superi
Protezione attiva
O T
i 15°. Le valvole non devono essere posizionate direttamente
sulla bocca di entrata della pompa.
C S
I A
O P
C Maggio 2010 106/
UNI EN 12845
1 8
8Il gruppo di pompaggio
S O I O
Le tubazioni devono essere sostenute
R UD
indipendentemente dalla pompa
Protezione attiva
CO S T
I A
O P
C Maggio 2010 107/
A 1 ; 1 0A01 ; A51 0; 01 0 0 0
UNI EN 12845
8
A 1 ; 5 0 0
1
P O MP E
░6 "
░6 "
░2 "
8
Il gruppo di pompaggio
A1 ; 5 5 0
O I
A S P I R A Z I O N E
Nelle installazioni sottobattente,
S
dove viene prevista più di una
D
pompa, le tubazioni di
R U
aspirazione possono essere
Protezione attiva
O T
D N 1 5 0
D N 1 5 0
valvole di intercettazione per
D N 5 0
D N 1 0 0
C S
consentire ad ogni pompa di
continuare a funzionare quando
░6 "
░6 "
░2 "
░4 "
A1 ; 4 0 0
A
l’altra viene rimossa per
P I
eseguire le operazioni di
manutenzione. I collegamenti
devono essere dimensionati
adeguatamente alla portata
O
richiesta
1 8
8Il gruppo di pompaggio
S O I O
D
Nella tubazione aspirante la velocità massima dell’acqua
non dovrà superare il limite di:
R U
Protezione attiva
CO S T
per installazione sottobattente
con diam. min. del tubo: 65 mm
1,8 m/s
I A
per installazione soprabattente
con diam. min. del tubo: 80 mm
1,5 m/s
O P
C Maggio 2010 109/
UNI EN 12845
1 8
8Il gruppo di pompaggio
S O I O
R UD
Protezione attiva
CO 6 m/s
S T
dell’acqua non dovrà superare il limite di:
A
Pressione massima 12 bar superabili solo per
I
impianti a elevato sviluppo (oltre 45m )
P
CO
Maggio 2010 110/
UNI EN 12845
1 8
8
Il gruppo di pompaggio
S O I O
Qualsiasi tubazione conica
R UD
posta sulla mandata della
pompa deve allargarsi nella
Protezione attiva
O
direzione di flusso con un
C T
angolo che non superi i 15°.
S
Le valvole sulla mandata
devono essere posizionate
I A
dopo una qualsiasi tubazione
conica.
O P
C Maggio 2010 111/
UNI EN 12845
1 8
Valvole ed accessori
8
Il gruppo di pompaggio
O
Si devono prevedere dei dispositivi per
S O I
assicurare un flusso continuo di acqua
attraverso la pompa sufficiente a
D
prevenire il surriscaldamento quando
R U
funziona a mandata chiusa.
Protezione attiva
CO T
considerazione nel calcolo idraulico
S
dell’impianto e nella scelta della pompa.
Lo scarico dei circuiti deve essere
chiaramente visibile e laddove vi è più
I A
di una pompa gli scarichi dei circuiti
devono essere separati.
O P
I circuiti di raffreddamento del motore
diesel utilizzano solitamente acqua
propria.
C
Tuttavia se si utilizza dell’acqua
supplementare se ne deve tener conto.
1 8
8
Il gruppo di pompaggio
S O I O
R UD
Protezione attiva
CO S T
I A
O P
C Maggio 2010 113/
UNI EN 12845
1 8
8
Il gruppo di pompaggio
S O I O
R UD
Protezione attiva
CO S T
I A
O P
C Maggio 2010 114/
UNI EN 12845
1 8
Numero di pressostati
8
Il gruppo di pompaggio
O
Si devono prevedere due
S I O
D
pressostati per far funzionare
ciascuna pompa.
R U
Devono essere collegati in serie,
Protezione attiva
O T
modo tale che l’apertura dei
S
contatti di uno dei pressostati
C
azionerà la pompa.
La tubazione di collegamento ai
I A
pressostati deve essere di almeno
15 mm di diametro
O P
C Maggio 2010 115/
UNI EN 12845
1 8
8
Il gruppo di pompaggio
Serbatoio combustibile e tubazioni
O I O
di alimentazione del combustibile
S
saldato
R UD
Il serbatoio del combustibile deve essere di acciaio
Protezione attiva
O T
pompa del motore per assicurare una prevalenza
positiva ma non direttamente al di sopra del motore.
C S
Deve essere corredato da robusto indicatore di
livello
A
Devono essere usate solo tubazioni metalliche
I
Le tubazioni di alimentazione devono essere
posizionate almeno a 20 mm sopra la parte inferiore
P
del serbatoio del combustibile.
Sul fondo del serbatoio deve essere prevista una
O
valvola di scarico di almeno 20 mm di diametro.
C
Deve essere così dimensionato:
3 h per LH, 4 h per OH, 6 h per HHP e HHS
1 8
8
Il gruppo di pompaggio
automatico
S O
Sistema di avviamento
I O
R UD
La sequenza di avviamento
automatico deve eseguire sei
Protezione attiva
CO S T
motore, ognuno della durata
da 5 a 10 secondi, con una
pausa massima di 10 secondi
I A
tra ogni singolo tentativo.
O P
C Maggio 2010 117/
UNI EN 12845
1 8
8
Il gruppo di pompaggio
O I O
I cavi di collegamento tra il quadro elettrico
S D
principale di distribuzione e il quadro di
controllo della pompa devono essere
R U
dimensionati considerando il 150% della
Protezione attiva
CO S T
contatti in conformità con categoria di
utilizzo AC-4 secondo EN 60947-1 e EN
60947-4.
I A
Ad eccezione dei casi in cui si utilizzano le
pompe sommerse, il quadro di controllo
P
della pompa deve essere situato nello
stesso compartimento del motore elettrico
O
e della pompa.
1 8
8
Il gruppo di pompaggio
O I
Deve essere previsto un
S O
motore.
R UD
sensore di velocità sul
Protezione attiva
I pressostati sull’impianto di
CO S T
lubrificazione del motore o
all’uscita della pompa
dell’acqua, non devono essere
I A
utilizzati come dispositivo per
togliere energia al motorino di
P
avviamento.
O
C Maggio 2010 119/
UNI EN 12845
1 8
8Il gruppo di pompaggio
O I O
La prima pompa deve avviarsi
S
R D
automaticamente quando la pressione nella
condotta principale scende ad un valore non
U
Protezione attiva
CO S T
pressione nella condizione di mandata chiusa.
Dove sono installate due pompe, la seconda
pompa deve avviarsi prima che la pressione
A
scenda ad un valore non inferiore a 0,6 P.
I
O P
Una volta che la pompa è avviata deve
continuare a funzionare fino a quando viene
fermata manualmente
1 8
8Il gruppo di pompaggio
I O
Monitoraggio del funzionamento della pompa
O
Devono essere monitorate le seguenti condizioni (vedere allegato l):
S
R
tutte e tre le fasi
UD
- disponibilità dell’alimentazione elettrica al motore e dove alternata (AC) su
Protezione attiva
CO
- pompa in funzione
S
- mancato avviamento
T
Tutte le condizioni monitorate devono essere indicate visivamente e
A
singolarmente nel locale pompe.
I
Devono essere indicate visivamente anche in un locale permanentemente
presidiato. Pompa in funzione e allarmi anomalie devono inoltre essere
P
segnalate acusticamente nello stesso luogo.
O
L’indicazione visiva di anomalia deve essere di colore giallo. I segnali acustici
devono avere un livello di segnale di almeno 75 dB e devono poter essere
C
tacitati.
Deve essere previsto un dispositivo di prova per il controllo delle lampade di
segnalazione
Maggio 2010 121/
UNI EN 12845
1 8
8Il gruppo di pompaggio
O I O
Manutenzione
L’utente deve eseguire un programma di ispezione e controlli
S
R UD
(vedere paragrafo 20.2), deve predisporre un programma di
prova, assistenza e manutenzione (vedere paragrafo 20.3) e deve
documentare e registrare le attività custodendone i documenti in
Protezione attiva
CO S T
affinché il programma di prova, assistenza e manutenzione, sia
eseguito per contratto dall’installatore del sistema o da
un’azienda ugualmente qualificata.
A
20.2.2 Routine settimanale
20.2.3
20.3.2
P I
Routine mensile
Routine trimestrale
20.3.3
20.3….
CO
Routine semestrale
Routine annuale, triennale, decennale
1 8
8
Il gruppo di pompaggio
O I O
Prova del fornitore e certificazione dei risultati
S
Ogni gruppo di pompaggio completo deve essere collaudato dal fornitore per un tempo
R UD
non inferiore a 1,5 ore alla portata nominale.
CO S T
la velocità del motore con la pompa a mandata chiusa;
la velocità del motore con la pompa erogante la portata nominale;
la pressione della pompa a mandata chiusa;
I A
la prevalenza di aspirazione all’entrata della pompa;
la pressione all’uscita della pompa alla portata nominale a valle di qualsiasi diaframma di
P
mandata
CO
Maggio 2010 123/
UNI EN 12845
1 8
8Il gruppo di pompaggio
…
O I O
Quanto segue deve essere registrato sul certificato di prova:
S
la temperatura ambiente;
R UD
Protezione attiva
CO S T
la portata dell’acqua di raffreddamento;
l’aumento della temperatura dell’olio di lubrificazione al termine della prova di
funzionamento;
A
nei casi in cui il motore è dotato di uno scambiatore di calore la temperatura iniziale e
I
l’aumento della temperatura dell’acqua di raffreddamento nel circuito chiuso del motore
O P
C Maggio 2010 124/
UNI EN 12845
1 8
8
Il gruppo di pompaggio
S O I O
R UD
Protezione attiva
CO S T
I A
O P
C Maggio 2010 125/
UNI EN 12845
1 8
8
Il gruppo di pompaggio
S O I O
R UD
Protezione attiva
CO S T
I A
O P
C Maggio 2010 126/
UNI EN 12845
1 8
8 Sottotitolo
• Testo:
S O I O
D
– Primo livello;
R
• Secondo livello;
U
Protezione attiva
– Terzo livello;
CO T
» Quarto livello.
S
I A
O P
C Maggio 2010 127/