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MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVIT CULTURALI

Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte

Monografie
9

2001
MIN ISTERO PER I BENI E LE ATTlVIT CULTURALI
SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DEL PIEMONTE
REG IONE PIEMONTE
ClT r DI MONDO vT

DAI BAGIENNI A BREDULUM


Il pianoro di Breolungi tra archeologia e storia

a cura di
M ari ca Venturino Ga mbari

O MEGA EDIZ IONI


ANALISI

Avvertenza
Sono state usate lt! seguenti ahb reviazioni: US: un it strafigra fica;
d. : d iametro; L. : lunghezza; I. :!arghezz.a; ~.: spessore. Qua ndo non
divcrs~lIncnte ind icatO, i d isegni clelb (:<.::ramic..":.1 so no in scala 1:3,
quelli d e i manu fatti in pietra c dci repe rt i metall ici in scala 1:2.
\75

Analisi archeozoologiche
Elena Bedini

Le campagne di scavo archeologico condotte sul La presenza di tracce di de pezza me nto e di com-
sito di BreolungP dalla Soprintendenza per i Be n AJ'- bustione, oltre a lla stessa a ppartenenza della maggior
cheologici de l Pi emo nte neg li anni compresi tra il parte dei fraInrnenti d i ossa a taxa di sicuro interesse
1990 e d il 2001 hanno pe rmesso di recupe rare un econo mico ed a limentare attestano c he il campione
piccolo campio ne archeozoologico , costituito d a 188 derivato dall 'esclusivo o prevalente accumulo d i rifiuti
re pelt i determinabili a livello di specie o di genere, alimenta ri (scarti di mace llazio ne, rifiuti d e lla pre pa ra-
rappresenta ti in maggior pa rte da de nti "libe ri" , isola- zione e del consu mo degli alimenti).
tis i cio post mortem dalle arcate dentarie andate di-
strutte, da frammenti di arca te dentarie, da altri resti
cranici e diafisi di ossa lunghe a pparte ne nti quasi I REPERTI DELL 'ET DEL BRONZO FINALE (fase 1)
esclusivamente a macromammiferi. Sono sta ti rinve-
nuti anche alcuni resti di avifauna e varie ossa cii mi- Sono riferibili a questa fase soltanto 13 repetti , a p-
cromatnrniferi, concentrate quasi escl usivamente partenenti ad animali domestici e selvatici ,. tutti di po-
ne ll 'us 106/ 1995 (abside). te nziale interesse economico ed alimentare (cfr. tab. 1).
Complessivamente 106 re pe rti faunistici sono stati Ri veste particolare interesse il rinve nime nto dei re-
rinvenuti a ll 'interno di unit stratigrafiche rife ribili a sti di orso e di cervo, che sembra no sottolineare
fasi archeologiche comprese tra l'e t de l Bro nzo fin a- l'importanza dell'attivit di caccia a i grandi mammife ri
le e la seconda et del Fe rro (tabb . 1-3); a ltri 82 re- esercitata dagli abita nti del s ito in zone boschive re la-
perti provengono da live lli crono logicam ente no n tivamente vicine (figg. 137-138).
precisabili (tabb. 4, 7-8). L'orso, che attualmente sopravvive in Italia con
Il maggior nucleo di materiali rife ribili ad una pre- d ue di verse popolazioni , una in Trentino e l'altra
cisa fase protostorica databil e all 'et del Ferro (fasi nell 'area de l Parco Nazionale d 'Abruzzo e de lla Maiel-
2-4); essi costituiscono comunque un campio ne di li- la', e ra diffuso a nche in epoca sto rica ne lle fo reste di
mitatissima entit , composto da soli 98 reperti deter- tutta l'Italia , dall 'arco alpino alla Calabria; le ultime
minabili , la cui a na lisi con sente solo poche conclusio - uccisioni sembrano essere avvenute, nelle Alpi occi-
ni di o rdine paleoambie ntale e pal eoecono mico . Un denta li , verso la me t ciel XIX secolo"' Certamente
ca mpio ne di e ntit inferiore (64 reperti ide ntificati) l'orso viveva anche nelle aree boschive che caratteri z-
databile a ll 'epoca medieva le (fase 5), mentre 13 re- zavano i rilievi e le va llate vicine all 'insed iame nto di
perti sono databili all'et del Bron zo finale (fase 1); Breolung i ecl era verosimilme nte cacciato da ll 'uo mo
per queste fasi sono stati presi in esa me soltanto alcu- per procurarsi sia la pe lle che la cam e: la carne
ni aspetti cii particolare interesse 2 , dell 'o rso si mangia (. ..). r ghiottoni osservano che la
I resti fa unistici si presentano conlplessiva me nte in parte migliore la zampa; trattasi p er di una carne
discrete condi zioni di conservazione; le loro superfici molto untuosa e di sapore non confacente a tutti i
periostali quasi costa nte me nte non alterate n corrose palati (. . .)'.
e la rarit di tra cce di rosicchiamento operate da ani- Il rinvenin1ento cii Breolungi costitui sce una delle
mali sembrano attestare un loro seppe llime nto relati- poche testimonianze della caccia a ll'o rso nel Pie mo n-
valnente rapido. te preistorico, fin o acl ora attestata soltanto d al rin ve-
invece molto elevato il grado di frammentazione nimento di resti nel Neolitico finale del sito di Chio-
delle ossa, legato a fe no me ni tafonomici sia pre- che mo nte in va lle d i Susa"- Sporadici resti sche le trici d i
postdeposizionali , avvenuti questi ultilni sia immedia- o rso sono stati rinve nuti a nche nei livelli neolitici del-
ta mente dopo l'abbando no dei mate ria li che durante la grotta delle Are ne Ca ndide a Finale Ligu re', sul vero
la diage nesi. Le cause della frammentazione predepo- sante meridio na le de lle Alpi Marittime . Nel Cuneese
sizionale sono da ricondurre alle azioni a ntropiche la presenza cieli 'o rso e l'attivit venatoria verso queste
(depezza me nto , combustione), mentre quella postde- animale sono d ocume ntate dall'et del Bronzo final,
posizionale pu essere stata causata da fenomeni fino al medioevo, con j rinve nimenti di Montaldo d
quali il weathering, le infiltrazio ni di acqua, l'azione Mondov", clelia torre di S. Stefano Be lbo e de l castel
delle radic i, il peso de l terre no sovrastante . lo di Manzano a Cherasco'o
176 ANALlSI
Fig. 137 Mondov, fraz. 13rcolungi. Area del Cimitero ( us 3126, fa se I ).
Ursus are/m., ler.to distale di diafisi di ameroj nonna posteriore.

Fig. 138 Mondov , rr.tz. Brcolungi. Arca dd Ci m itero Cus 3134, fase 1).
J) Cemus e/ajJb/f.s, Cr. di patte basa le d i gr,mde palco; norma laterale.
2) Ccrous elajJblls, lo stesso reperto in n onna in reriore. La mancan za ci i
tracce di dqx;zl.amcnto :t li vello della base della roseu a stmbra indicare
la raccolta di un palco di caduta .

tL'iCIM CIM CIM CIM CIM


1995 1995 1995 1995 1997
'Iaxa :., 3117 3126 3 134 3135 4058 Tota le
----
Canis/a'miliaris
Urslls arC1Qs 1
Ovis/Capra 2 1 3
Bos launlS 3 3
Cerous elapbus 2 3
Bos/Cerous 1 1 2
TOTALE 2 2 l 7 13
Tab. 1 - Mondov , fraz . 13reolungi. Composizione anali tica ( NISP)
dell'associazio ne faunistica dell 'el dci Bronzo fi nale (fase 1).

Il frammento di palco di celVo (fig . 138, 1-2), appalt e- LA FAUNi\ DE LL' ET DEL FERRO (fasi 2-4)
nuto ad un individuo maschile di notevole taglia , anche
se incompleto sembra no n presentare nessuna traccia di L'associazione faunistica databile a ll 'et de l Ferro
depezzamento che ne attesti il distacco dal cranio di un COluposta esclusivanlente eia resti di macromanuniferi ,
ani male cacciato ed ucciso ; quindi possibile che esso appaltenenti a specie di iInportan za economica e tutte
sia stato raccolto ne i boschi dopo la caduta annuale, nel di possibile utilizzazio ne alimentare . Il fano che il cam-
tardo inverno-primave ra. Nell'a ntichit il corno celvll10 pione sia costituito soltanto da 98 repe rti (cfr. tabb. 2-4)
costituiva un'impoltante materia prima per la produzione dete rminati impone una celta cautela nell'elaborazione
di oggetti cii varia tipologia, pennettendo una lavorazio- e ne ll 'inte rpretazio ne dei dati, te nendo presente che ; 10
ne per molti aspetti analoga a quella del legno, pern1es- ossa determinabili ci diranno quali specie erano utiliz-
sa dal suo spessore, dalla sua elasticit e robustezza Il; zate; 100 ossa determinate ci possono dire approssimati-
probabile che anche ne ll'insediame nto di Breo lungi fos- vamente in quale proporzione l'uomo le utilizzava;
se esercitata questa attivit artigianale, che tuttavia non 1000 ossa determinate samnnO appena sufficienti per
docume ntata , sul reperto rinvenuto, da nessuna specifiC'd fornirci informazioni intm-sp ecifiche, come il rapporto
tra ccia cii lavorazione. tm i diversi gruppi di et e di sesso macellati 12

Composiz ione della fauna

L'associazio ne faunistica rife ribile a questo inteIVa l-


lo cronologico dominata da i mammiferi domestici
da carn e, rappresenta ti soprattutto dagli ovicaprini , in
misura leggerme nte minore da i bovini ed , in un certo
subordine, dai su ini ; eliscretanlente attestata anche
la fauna se lvatica , rappresen tata dal cervo e dal ca-
priolo. Sono presenti a nche un resto di cavallo, du e
di cane e due di microfauna (tab. 5).
Conside rando il solo bestiame principale da carne
(suini , o vicaprini, bo vini e cervo) si osselVa che la
frequ enza dei tre gruppi no n varia sen sibilme nte pas-
sa ndo d alla qua ntificazio ne in termini di NISP a quel-
la secondo il MNI , anche se si registra un leggero in-
crem ento nell'importanza de i suini e degli ov icaprini
e d una corrispondente riduzio ne dei bovini e del cer-
vo (fig. 139).
I bovini costituisco no il pi impo rtante g rup po di
bestiame do mestico sia secondo il NlSP che il MNI ;
sono rappresentati da 31 repe rti , appartenenti ad al-
meno 20 individui. Potrebbero ino ltre appartenere a
questi a nima li almeno alcuni degli 11 re perti dete nni-
nati , per la loro incolupletezza o immaturit scheletri-
ca, come Bos/ Ceruus.
ANALISI ARCHEOZOOLOGI CI-IE 177

lI S CIM CIM CIM ClM CIM CIM l'V l' V l'V l'V l' V
1994 1994 1994 1997 1997 1997 1990 1999 1999 1999 1993
Taxa 1044 1045 1074 4001 4019 422] 107 276 279 300 396 Totale
- 4-
Susscmfa
Ovis aries 2 5
Capra bircus 1 1
Ovis/Capra 2 5
Bos laurus J 1 6
Cemus elaphl.lS 5 6
Bos/Celvus 1 2
l!.qUllS caba/lus 1
TO TALE 2 6- 9 3 3 2 - 3 0-
Tab. 2 - Mondov , fraz. Breolungi. Composizio ne a nalitica (N ISP) dell 'associazione faunistica della prima et del Ferro (fase 2).

OM- PY- -PY- ----


lIS CIM CIM OM CIM CliVI CIM l'V l'V
1991 1991 1991 1997 1997 1997 1997 1990 1990 1999 1995
'l 'a.xa 2 18 232 246 4101 4111 4254 4286 109 11 1 24 1 2023 Totale
Talpa europaea
G.g/is 1
Canis/amiliaris 2
5us sCY'(~(a 2 3 2 8
Ovis aries
Capra hircus l
Oflisl Capra 5 2 II
c.capreolus 1
Bos taurus 2 3 l, 6 5 22
Cervus e/aphus 5 7
Basi Celvus 4 1 3 8
TOTALE 15 l, 15 3 12 2 6 3 ~-

Tab. 3 - Mondov, fraz. Breolungi. Composizione analit ica (NISP) dell'associazione fau n istiC:I cleli a seconda et ciel Ferro (fase 3).

La maggior parte de i resti se mbra provenire da misurabi li de notano una g ra nde o mogene it e sem-
a nimali abbattuti in et adu lta; la prese nza d i indivi- b ra no attesta re la prese nza di bovini di taglia mo lto
du i immaturi attestata eia du e re perti de ntari , ap- piccola , d e l tutto a na loga a qu e ll a d e l besti a me
pa rte ne nti ad un vite llo di et compresa tra 3 e 6 dell 'et d e l Ferro di molte reg ioni e uro pee. Si ritie ne
mes i ed a un secondo cii circa 18 mes i e ad un s uba- infatti che d all 'Eneolitico a ll 'et d e l Ferro s ia le tec-
dulto di e t d i poco supe riore a 2 anni-2 anni e niche primitive dell 'a ll evame nto che la stessa sele-
mezzo, e da un fra mme nto di fe more d i un soggetto z ione inte nzio nale praticata dall'uo mo abbiano favo-
di e t infe riore a 3 e mezzo-4 a nni . Tu tti i rima nenti rito gli a n imali d i taglia mino re e ch e so lta nto in
re perti sono attribuibili ad animali di e t ad ulta ma e p oca ro ma na la variazio ne nelle tecnich e e ne l ruo-
no n de finibil e con precisione, in due casi s upe riore lo econo m ico de ll 'allevamento bov ino abbia no
a 3 e mezzo -4 anni. Due resti su gge ri scon o la pre- portato ad un se ns ib il e in cre me nto dell a taglia di
se nza cii a nimali di et piuttosto ava nzata: una fa lan- q uesti a nima li 13 . La mo rfologia de lla sola cavicchia
ge prossima le inte ressa ta da esostos i a live llo delle rinve nuta (us 4286) corta, incurvata lo ng itudina l-
epifis i prossima le e di stale (us 241) (fi g. 140), a ppar- me nte, p ri va di to rsione e con sezione e llittica, sem-
te nuta probabilme nte ad un bovino utili zzato per i bra rie ntrare in quell e de i mo rfotipi d escritti tra la fi-
lavori agricoli e d un te rzo mo lare mandibo lare con ne de ll 'et del Bronzo e l'et del Ferro in Italia no rd-
usura irregolare degli e le me nti centrale e poste riore o rie ntale" (fig. 143) .
(us 276) (fig_ 141 , 1-2). I resti de i bovini (!ab. 6) sono rapprese ntati per
La Frammentariet d e i re pe rti ha consentito di ri- poco me no di me t eia re pe rti cra nic i (1 2 re perti su
cavare, in base alla misu razio ne di un osso metacar- 31, pari a l 38,7%), me ntre si osse rva un sosta nziale
pa le (fig. 142), solo il valo re di a ltezza al garrese, ri- e quilibrio tra gli e le menti appartene nti agli a ltri di-
sultato pa ri a c irca 103,1 cm ; a nc he l'insie me d e i dati stre tti scheletrici . Su un piccolo fra mmento di fronta le
osteo metri ci rilevati e le d imen sioni de i re perti n o n ed a lla base dell a cavicchia de l corno (us 4286) si os-
178 ANALI SI

Fig. 139 Fr~uenz:1 dei lre gnlppi di ocstillme domestico da carne, secon-
do il numero dei reperti ( I) ed il numero mi nimo degli individui (2) .

us CIM CIM CIM CIM CIM


1995 1997 1997 1997 1997
'l'axa 3050 4089 4091 4146 4323 Totale
80S /aun.ts l 3
Cemus elapbus 15%
17%
Bos! Cervtts l
TOTALE l l 5
Tab. 4 ~ Mondov , fraz. Breol ungi. Numero di reperti (N ISP) rinve-
nuti nelle us databili generica mente all'et del Ferro (fase 4) .
~~-

Taxa NlSP MNI


Talpa eu.ropaea l 1
C.glis l
Canisfamiliaris
30%
2 2
Sus scrofa 12 9
Dvis aries 6 5
Capra birczlS 2 2
Dvis! Cupra 16 Il
C.capreolus 1 l
8 0s ta uras 31 20
Celv us elaphus 14 6
8os/Cerotls 11 2 11 %
Equus cabaUlis I 1
17%
TOTAlE 98 61
T<lb. 5 - Mondov , fraz. Breolungi. Composizione dell 'associazione
fauni stica dell'et del Ferro (NISP: numero cii repe rti; MN T: nume-
ro minimo degli individuO D Suini
O Ovicaprini
servano numerosi fende nti tro ncanti ed in arresto [J] Bovini
condotti per staccarne il rivestimento corneo (figg. D Cervo
143-144,1-2). Sei re perti mostrano tracce di combu-
sti one ed hanno ass unto una colo razione nera ( us
34%
4221: frammento di estremit distale di o mero di
adulto) o ne ro-bruna (us 241: un framme nto d i rad io , 2
due di tibia, una fa lange p rossimale ed una inte rme-
dia appa rte nenti ad adulti).
Gli ovicaprini costituiscono per importanza il secon- mito sembra indicare la prese nza di un soggetto di e-
do il gruppo pi importante di bestiame, supe rati clai t piuttosto avanzata, Info rmazioni p i dettagliate so-
bovini sia come NISP che come MNI. Risultano presenti no fo rnite da i dati re lati vi a ll 'eru zione ed usu ra denta-
24 repelti, de i quali 6 (corrisponde nti a 5 soggetti) deter- ria, che indicano l'abbattime nto di due ag ne lli di et
minati come Ovis aries, 2 (appartenenti ad altrettanti in- compresa tra 6 e 9-12 mesi, d i due su badulti tra uno
dividui) come Capra hircus e 16, riferibili ad a~neno 11 e mezzo e 2 anni e di du e adulti , uccisi probabilme n-
soggetti, che per la lo ro incompletezza e/ o immanllit te nel quinto e d ottavo a nno di vita (fi gg. 145-146).
schelel:!ica so no attribuibili genericamente ad Ovis! Tutti i resti di ovicaprini sembrano appaltenere ad
Capra, appartenenti ad alme no 18 individui . a nimali di taglia piuttosto picco la. L'incomple tezza
Riguardo all 'et di abbattimento degli a ni ma li , i da- della Inaggior parte d ei resti ha permesso eH ricavare
ti re lativi a lla sa ldanlra delle epifisi delle ossa lung he un solo valo re staturale, relativo ad un radio di Ovis e
e degli altri centri di ossificazio ne dello scheletro po- corris pondente a 62,3 cm, analogo quindi a quell i
stcra niale attesta no la presenza d un solo resto ap- me di delle pecore de lle pi picco le razze ovine italia-
parte nente ad un agnello o ad un capretto; gli altri re- ne attuali (Sarda, Gentile di Puglia e Sopravissa na: 71
pe rti appartengono a soggetti di et subadulta o adu l- cm ne i maschi , 62-63 cm ne ll e femm ine)''.
ta , in un solo caso sicurame nte superiore a 2-3 anni. Anche se i resti degli ovicaprini appaltengono a tutti
Un rad io destro di Ovis con e pifisi pross imale e dista- i d istre tti scheletrici (tab. 6) risultano nume ricamente
le sa ldate (us 1045) che presenta un grande osteofi ta molto frequenti i reperti cranici (in totale 13 su 24,
margi na le a becco a live llo dell 'articolazione de l go- 54,2%), rappresentati soprammo da ma ndibole pi o
ANAl.l SI ARCH EOZOOLOG ICI-I E \79

Fig. 140 Mondov, fr:az. Brcol ungi. Arca dclb Piev~ (u..,; 241 , fa.'it: :'S). Hos Fig. [42 Mon dovl, fraz. Breolungi. Area del Cimitero (us 246, fase 3). Bus
taulls, prima c s(.x:onc!a fala nge in conne ~ s i onl.: anatomi ca. A livello dd Wl/n /s, osso mcwcarpa[e s iniSlro a ppa rtc..: neTllc ad u n soggetto di piccola
margine mediale dell 'epifisi prossim:lle della prima fala nge si osserva 1:1 tagl ia (altezza al garrese circa 103,1 cm); nonna dorsale.
neofofm:tzionc di una grande e .soslosi doVU 1;1 ad ()SI l:O' ll1 rosi .

Fil-(. 141 Mondov, fra z. Ureolung i. An:,1 della l'k:vc (us 276, El."c 2) .
1) 110 IClI/nlS, terzo mola re mandiho la !"l: destro; nonlla vestibobn:. Si rile-
va l' usu ra anoma1:l degli elt:menti intermed io C pos(erio~ . 2) Lo sl esso
denlt: in norma ocd usale.

me no complete e da d e nti mascella ri "li be ri", ma anche H/.emento scheletricu Ceroo


eia un framme nto di volta cranica e da L1na cavicchia di
Ca vicchie / Palchi 1 2
Capra. Tra g li altri gruppi di ossa risulta molto sottora p-
Neurocran io 1 2
presentato quell o corrispondente agli elementi ciel
Pre mascel l.a re 2 1
quarto anteriore ( 2 repelti , 8,3%) . Nessun reperto pre- +Mascel lare
senta tracce di d epezzamento; due sono stati sono posti Mand ibola 3 6 5
a combustione ed hanno assunto una colora zione in un l o ide
caso bianco-grig ia ( us 400 1, htlange prossima le el i Den ti s u p eriori 5
Ovis) , nell 'altro bruno (us 205, mandibo la di agnello). D e nt i i nfe rio ri
[ suini , ra p presentati da 12 rep erti appartenenti ad 3
fr<llllment i di Denti
almeno 9 soggetti, co stitui scono il te rzo gruppo per
Aliante
frequen za di bestiame d o m es ti co; la loro in1po nan za
Epistrofeo
per minore eli quella elei bovin i e degli ov icaprini ,
Scapola 4
O m e ro
3
Radio 2 l
Ulna
Coxa[e
Femore
Rotu [a
Tibia 1 2 3 3
Fi bula/ Ma llcola re
Ca rpa li
Metacarpali l 1
Astraga lo
C<llcaneo 1
4 s__6 _ 7_ _ 8_ 9 10 11 Sca foc uho icl c l
altri Tarsa li
MC[;Ha rsa li 2 3
fra mmenti di Mela pmH
I Falange 2
Il Fa lange 2
III Fala nge
Sesamoidi
TOTALE 12 24 31

dal mOlnento c he in base ad entrambi i m eto di cii


quantificazione risultano m eno nume rosi .
180
ANALISI
Fig. 143 Mondov, fraz. I3r<..--olungL Area del Cimilcro ( lIS 4286, rase 3).
Bos faunls, :lvicchia .

Fig. '144 Mondov, fraz. Breolungi . Arca del Cimj(ero ( us 4286, fase 3).
Bos taurus, ptlrticola ri dei fendenti tronc.lIlti ( 1) e in arreslo (2) alla base
della ca vicchia.

me nte ca ra tte rizzata da accorciamento de l muso (fig.


148, 1-2): il diastema in fatti molto b reve, a nche se in
nessun caso si registra agenesia ci el primo premolare
o affollame nto cle i cle nti; s i pu qu ind i rite ne re che i
suini cii Breo lungi presentassero una cl iscreta differen-
ziazione morfo logica cla] cinghiale ' 6 L'omogeneit cli-
n1e nsionale delle ossa postcraniali sembra inoltre
escluclere la presenza clelia specie selvatica]'.
Anche ne l caso cle i s uin i si osserva ab. 6) la pre-
valenza, tra i reperti conservati , dei resti cranici (7 su
un totale cii 12), associata acl una e vicle nte scarsit
d e lle ossa clelle estremit degli a rti ; presente un so-
Ia osso metapocliale e mancano completamente le fa-
langi. Un solo reperto (us 241, framm e nto cii osso
Le poche info rmazioni re lative a ll 'et cii abbatti- masce lla re) presenta tracce di combustio ne ecl ha as-
me nto inclicano la prevale nza cii soggetti subaclulti. J sunto una colorazione nero-bru na.
clati re lativ i all 'et e pifisaria attesta no infatti la mace l- Il quad ro de lla fa una do mestica completato dal ca-
lazio ne cii clue soggetti minori cii 2 anni-2 anni e mez- vallo, ciel quale stato iclentificato un te rzo molare
zo; in base all 'eru zione ed usura de ntaria si ril evano mandibolare clestro (us 107) , che attesta la presenza di
clue abbattimenti into rno a 12-1 6 mesi, uno a circa un un soggetto adulto, e dal cane, rappresentato da un
anno e mez zo ed uno tra un anno e lnezzo e 2 anni framme nto cii mandibola (us 3126) e cla uno di ulna Cus
(fig. 147). La morfologia cle i cle nti ca nini pe rme tte ci i 200), che , anche se incompleti , sembrano essere appar-
riconoscere la presenza cii clue soggetti fe mminili . tenuti ad animali di taglia medio-grande (fig. 149).
I pochi clati osteometrici rilevati attestano la pre- La fa una selvatica rappresentata dal caprio lo e
senza cii su ini cii taglia piuttosto p iccola, morfo logica- dal celvo. Al capriolo rife ribile un solo resto (us
4254, cliafis i incompleta di rad io); al cervo sono inve-
ce ascrivibili 14 reperti, appa rtene nti ad alme no 6 in-
clividui , ai quali probabil me nte da aggiungere parte
clegl i 11 resti troppo incom p leti o sche letrica mente
itnmaturi che non hanno consentito un'attribuzione
specifica e sono stati dete rminati come Bos! Cervus.
Tutte le ossa de te rminate come Ceruus elaphus ap-
partengono a soggetti aclulti , di e t pe r non p recisa-
bile in manca nza di d ati bibliografici relati vi alla cro-
no logia cle lia matura zione schele trica cii questo ani-
male . Nel campio ne di Breolungi potrebbero ulnavia
essere presenti anche resti cii soggetti i.m.maturi
(cerbiani e fu son i), cletermin ati come BoslCervus in
manca nza d i sicuri caratte ri cl iagnostici (fi g. 150) .
Anche se l'incom pletezza cii [Utti i resti di cervo
non ha consentito cii rica vare valori cii a ltezza al gar-
rese, si ril eva che i dati osteometrici indica no la pre-
senza cii anima li ci i taglia analoga a quell a anuale.
I resti di cervo so no troppo pochi per consentire
precise valutazioni circa la freque nza delle di verse par-
ti scheletriche; si osserva tuttavia ch e essi appartengo-
no a Ultti i distre tti scheletrici; manca no tuttavia falangi
e re pe rti de ntari (mb. 6). Tra i resti cra nic i degna di
nota la presenza cii un framm ento cii palco. Su nessun
reperto si ril eva la presenza di trJ. cce di clepezzamento;
uno solo stato sottoposto a combustione e si presen-
ta d i colore nero (us 4001, astragalo clestro) .
La talpa ecl il ghiro, rappresentati e ntra mbi da un
re pe rto (us 109) costituiscono infine taxa intrusivi,
pri vi di qualsiasi interesse economico ed alimentare.
AN ALI SI ARCHEOZOOLOGICHE 181

Fig. 14'5 Mo ndov, fra z, Breo lu ngi. Arca dci Cimitero ( us 1045, fase 2). Fig. 146 Mo ndo v , fra z. Brcolungi. 1) Area clelia Pieve Cus 20S). Ovis a n"e.-;,
Ovis/Capra, areala de nl,lfia infe rio re Ck:st,d in no rma ocdus:t le: il grado di arcata dentaria infe ri or~ s ini"'I "! in nOnlm occlusa le; il f~ltto c he l'usura a bbia
usura dell'ele mento a nteriore dcI p rimo mola re (scomparsa dd l'infu nd i- intacca to a nche l'dem~ nt() posteriore d d prim o molare definitiv o co nsell1 t.:
bolo) pemle tte d i stima re un 'et di a bbattime nto s uperi o re a 7-8 a nn i. di attribuire u n'et d i abbal1i ment,o comp resa tm 6 e 9-12 mesi. 2) Area dci-
I:! Pieve ( us 2036). Ovis/ Cap ra, a rcata dentari a inreriore clesl .. ! in no rma oc-
d usale; il ter/.o mola re imeressato d i usura a livello degli cleme nli a nte -
riore e centrale, m a no n di quello posle riore; s i p u q uindi ri Tenere che il
soggello sia Siaio a bbattuto ad u n'e t cornp res<l tr.1 3 e 4 a nni circa.

Considerazioni paleoambienlali e paleoeconomiche to inte resse per la produzio ne de ll a carne , dal mo-
mento che so no queste categori e d i animali a fornire
L'ana lis i del campio ne fau nistico de ll 'et d e l Fe rro quella di qualit pi pregiata.
d i Breolungi , consente , no nostante la sua limitata en- l bovi ni , che sembrano prese nti co n un numero di
tit nUlnerica, di avan zare alcu ne ipotesi circa il tipo ca pi paragonabile a que lli degli o vicaprini , se mbrano
di ambie nte e di paesaggio agra rio tra la fine dell 'VIII essere stati macellati soprattutto in e t adu lta, talvo lta
e gli inizi de l Il secolo a. c. ava nzata, quando non erano pi idon e i alla tra zio ne
La pre domina nza dei bovini e degli ovicaprini, so- ed ai lavori agrico li , ma an che in et g iova nile e su-
p rattutto pecore ma anche capre, sembra ind icativa badulta . per possibile che questi an ima li fossero
del ruolo ce ntrale assu nto ne l sito dall 'agricoltura e mante nuti soprattutto pe r lo s frutta me nto della forza
dalla pastorizia e de l co nseg ue nte note vole d isbosca - lavoro e che l'uccis ione de i sogge tti s ubaclulti costi-
mento de ll 'amb ie nte, caratterizzato d a g ra ndi este n- tuisse soltanto una strategia co llegata alla diffico lt di
s ioni cii aree erbose destinate s ia alle co ltivazio ni che rifo rnirs i, durante l'inve rno, della quantit d i fo raggio
a l pascolo. Le pratiche agricole richied evano infatti n ecessaria a pe rmettere il mantenirnento d i un gran
l'allevanle nto cii bovini ad ibiti a l lavo ro ne i cam pi , a l- nU1l1ero d i ca pi d i b esti ame.
la trazione ed a ll a produzione del le tame. I suini costitui vano naturalmente i tipici anin1ali da
L'este nsio ne dei boschi , p i o meno ape rti, sembra carn e. L'alle vamento a llo stato semibrado nei boschi
esse re stata pi limitata o localizzata ad aree geografi- re ndeva loro d isponibili a lime nti, qu ali le g hiande,
cam ente pill lon tan e d all 'insed iam ento. In q uesti am- poveri di pro teine ch e d ete rminan o un len to accre!>ci -
bienti vivevano i cervi, ne ll 'antichit diffusi ne i boschi me nto e sviluppo individua le , ma che pe rmettono di
aperti di pia nura e bassa collina di tutta l'Italia, e po- raggiunge re, anche se in te mpi re lativame nte lung hi ,
te vano esse re a llevati a llo sta to semibrado i suini do- un buon peso ed un'alta resa in ca rn e t9 . Co n segu en-
mestici, libe ri di nutrirsi di g hi ande, faggiole, fronde , te m en te le macell azioni avveni v ano no n necessaria-
e rbe e piante erbacee a fo glie larghe, rizo n1i , radici , m en te so tto l'anno di v ita 1l1a anch e ad et superi o ri,
insetti , vermi , rodito ri , ucce lli che nidificano su l terre- qua ndo la qualit d ell a carn e era ancora ottima .
no, caro gn e varie l H.
r pochi dati re lativi all 'et di macellazio ne de l be-
stiame permetto no di fo rmulare ul teri o ri ipotesi circa
le finalit de l su o a llevame nto e dell 'economia
dell 'insediamento.
L'a llevamento degli o vica prini , rapprese ntati quasi
esclusivame nte da pecore, e ra probabilme nte polifun-
zionale. Le macellazio ni in e t piename nte adulta
sem b ran o attestar e l'uccisione di animali utilizzati so-
prattutto pe r i prodotti che pote va no forni re in vita (il
latte e , limitatamente a lle pe co re, la la na) o utilizzati
come ri p rodu tto ri , avvenuta al termi ne d e lla v ita pro-
du tti va dell 'a nimale. L'ab battime nto di agne ll i/capretti
e di subadu lti , probabilmente castrati , u ccisi e ntro i
primi d ue an ni d i vita, selnbra indicare anche un cer-
182 ANALISI

Fig . 147 Mondov, fraz. Orcolungi. Area de lla Pieve (us 107, fa se 2). Sus Fig. 148 Mondov, fral'.. Broolu ngi. 1) Area dd Cimil ero (us 1045, fase 2) .
scroJa, ar(."<lta dentaria superiore sin islrd in norma occlusa le; 1\!nll'.ione in scrofa, mand ibo la femmini l e incompleta in no nna su peri ore; la b rev il
5 11S
corso del l (:,!rZQ molare allesta un 'et d i abba tlime nto di circa 2 an ni. dd d b slema ind ie.. il m:\r(.:a to m: cord amento d el muso. 2) Arcl.l c!L; lb Pi e-
ve (us 279, fase 2). S II S scm/a, frammenlO di mandibob fem m in ile in nor-
ma l:11er.:. lej anche questo rcpel10 prL;sent:1 diastema molto raccorciat o .

Anche se l'econo mia d e l s ito s i basava soprattutto abbasta nza eterogenei, rig uardando sia la carne d i
su ll 'agricoltura e l'a llevame nto d egli a nima li domesti- buona qua lit d egli agnelli e de i castrati , ch e que lla
ci, doveva rivestire una discr eta impo rtan za econo mi- degli a nima li cii e t piename nte adulta , uccisi al te rmi-
ca anche la caccia a i cervidi , praticata negli ambienti ne del loro sfrutta me nto , cons iste nte e con g rasso d i
bosch ivi che caratte rizzavano le vici ne vallate; scopo o do re sgraclevo le 20 .
p rimari o della caccia era certam ente la ca rne, ma ri - Se nz'altro buona sembra essere stata la qualit de l-
vestivano un ruo lo impo rta nte a nche il recupero de lle la ca rne suina, a nch 'essa pro ba billne nte d ispon ibil e
pelli , e, ne l caso del cervo , qu e ll o d e l corno . Ne l caso con regolari t , s ia c he provenisse da soggetti di e t
de ll'insedia me nto di Breolung i no n possibile pe r g iova nile che da anima li uccisi al te nn ine dell'accre-
stabilire se anch e durante l'et del Ferro fosse prati ca- scilnento, qua ndo l'accumu lo di g rasso sottocutaneo
ta qu esta atti vit artigianale, dato che l'unico fram- d iscre to.!J .
me nto cii palco conservato no n presenta nessuna trac- Si pu ritene re che pe r i g ruppi d i bestiame do me-
c ia d i lavorazio ne . stico il consumo a lime nta re rigua rdasse tutti i tagli cii
ca rne, da que lli p iil preg iati e dotati de lle mig li ori ca-
ratte ristiche o rga no le ttiche a qu elli oggi conside rati
I consumi alimentari come pa rti d i sca rto. La pa rticolare abbonda nza, nei
tre g ru p pi di animali , de i re pe rti cran ici sembra ricol-
L'analisi de l ca mpione a rcheozoologico d ell 'et cie l legabile no n ta nto acl un 'inte nzjo na le selezio ne o pe-
Ferro permette di avanzare alcune ipotesi circa le abi- rata dagli abita nti de ll 'insediamento ve rso l'utilizzazio-
tudini alimentari e la qualit de i prodotti utilizzati, na- ne de lle teste degli a nimali, quanto a ca use tafon o mi-
tura lme nte solta nto dal punto di vista dei consumi d i che. Nella maggio r parte cle i campio ni a rcheozoologi-
carne, degli abita nti dell'insediame nto. Q uesti sembra- ci si assiste infatti ad un a sovra rappresentazione cii
no essersi basati fo ndame ntalme nte sull'utili zzazione questa categoria di resti, d ovuta a l fatto che i c1enti
della ca rne de l bestiame domestico, alla quale s i asso- "libe ri" e le arcate denta rie, a nche se ridotti in minuti
ciava una discreta cOlnpone nte fo rnita d a lla caccia. fram me nti , sono faci lme nte de[enninabili, a d iffere nza
I bovin i selnbrano essere sta ti complessiva me nte i di molti resti c1ello sche letro postcran iale (so prattutto i
maggiori produttori di ca rne , no no sta nte la loro fre-
que nza del tutto an aloga a qu e lla degli ovicaprin i, in
ragio ne della loro maggio re massa corpo rea; no n
possibile valutare se la loro carn e costituisse una ri -
sorsa costantemente dispo nibile o se il suo consumo
si concentrasse in p artico la ri periodi dell 'anno, coinci-
de ndo , ad esempi o, con una selezione praticata in
prospettiva cle llo svername nto . probabile che palte
della carne bovina, de ri vata da a n imali aclulti , utili zza-
ti in precede nza come forza-lavoro, fosse cii scarso
pregio, dura e tigliosa; quella deri vata d a i subadulti
costirui va invece p ro babiiInente una risorsa miglio re.
Anche per la ca rne degli ovicaprini , alla qu ale s i
accede va forse con q uo tidianit , i consumi semb rano
ANALI SI AI1CH EOZOOLOG ICH E 183

Fig . 149 M o ndov, frJ.z. Ureolungi. Area del Cimitero (us 218, rase 3). Ca-
Il,is jamilfaris, fr. di mandilXJla s inistra appanenen Le ad u n eSi:!mpbre di
taglia mcd io-g mnde .

Fig . 150 Mondov , fra~. 13reolungi. Area del Cim i lero (us 4001 , fase 2).
('clVLlS e/aphus, m et d islalt' di tib ia l'U astraga lo destri in c o nnessio ne a-
nato mica; no nna posteriore.

us CIM CI M l'V
1993 1997 1995
Taxa 346 4217 106 Totale
Aves spp. incl. 6 6
Crocidura sp. l
Talpa europaea 6 6
Arvicola terre~tris 8 8
G.glis 9 9
Micromam mi feri non del. 23 23
Susscrofa 2 2 5
Ovis aries
Capra hircus
Ovis! C'apra 2
Bos tauru s
Bos/Cerous l l
TO TALE 5 3 56 64
Tab. 7 - Mondov , f ..n . Breolungi. Composizione ana lit ica (N ISP)
dell 'associazione faun istica di et med ievale (fase 5),

d i venuta a trovarsi di rettatne nte esposta a ll a fia mmaj


hanno sub ito qu esto ti po d i cottura una testa cii ma ia-
le, una testa di agne llo, a lme no pa rte di due quarti
ante rio ri e di du e p oste rio ri, uno de i quali comple to
dell 'estre mit infe rio re de ll 'arto, di bovino , una parte
d i qua rto poste rio re di ce rvo . Solta nto una fa la nge
prossi ma le cii Ovis ha invece ass unto una coloraz io ne
grigio-bianca, che attesta un 'esposizio ne al fuoco ri-
collega bile no n ad un'attivit d i cottura d e l cibo, ma
fra mme nti di coste, di vertebre e le molte schegge d i a lla combustio ne, casua le o inten ziona le , di un osso
dia fis i d i ossa lung he , che compongono in genere o rma i privo de ll a carne che lo ri vestiva ed o rnla i assi-
l'ins ieme de i re pe .t i no n ide ntificabili). I de nti ino ltre milabile ad un rifiuto a lime nta re.
s i conservano pi LI fac il mente de lle ossa, essendo co-
stituiti da sostanze mine ral izzate pa rticolarme nte resi-
stenti, ch e ne impediscono o ne ralle ntano LA FAUNA D I ET MED IEVALE E POSTMED IEVALE (fasi 5-6)
)'alte ra zion e 22 ,
Non p OSS ibile trarre nessuna conclusio ne circa le L'associazio ne fa unistica databile a q uesti pe rio di
moda lit secondo le q ua li avveniva no la suddivis io ne assoluta me nte non s ig nificativa da l p unto d i vista p a-
d e lle ca rcasse degli ani mali e la cottura de lle carni, leoecon o mico, essendo complessiva me nte cOlnposta
cla l mOtne nto che nessun resto sche letri co p resenta d a 64 re pe lti d ete rmina bili ne lla fa se 5 e da 13 ne lla
tracce di dep ezzamento ricond ucibili ai processi d i fase 6. La d iscussio ne si limita esclusivame nte al signi-
macellazio ne e suddivisio ne delle ca rcasse. I fe ncle nti fi cato paleoamb ie ntale che rivesto no i resti d i avifau-
tron ca nti ed in a rresto a livello d e lla cav icch ia bovi na na e micro ma mmife ri (53, pa ri all '82,8% del totale),
cii us 4286 sono stati praticati, pe r mezzo di Lilla lama che costi tuiscono la maggior parte dell'associazione
m etallica , pe r recuperare l 'astu ccio corn eo cii ri vesti - della fase 5 (tabb. 7-9).
me nto e desti narlo ad un'atti vit artig ia na le 23 , Tutti i tn icro resti sono stati rinven uti in un 'unica
Su lO dei 98 re perti de te rminati (10,2%) s i rilevano unit stratig rafica (us 106) (tab . 7) e semb rano costi-
tracce di combustio ne, riconducibil i a lle categorie del- tuire taxa intrusivi peneconte m porane i o ta rdivi25 , pri-
le brulures d'e:xlrmil e delle bntlures tota /es". La vi di quals iasi interesse econo mi co e quindi no n in-
maggior pa rte di esse (in to ta le 9 su lO) riferibile a l- trodo tti inte nzio nalme nte da ll 'uo mo all 'inte rno dell 'in-
la prima di esse e d imostra che alme no in a lcuni casi sedia tn ento, ma rimasti solo casualme nte ne l deposito
i tagli d i carne e ra no stati posti sulle braci , dire tta- a rcheologico . Non stato p ossib ile de te nn inare a li-
me nte o all' inte rno di un recipie nte ma sen za acq ua : vello s pecifico i resti d i avifa una, che a ppa rtengono a
una p arte d ell 'osso, ri vestito da un min imo sp essore d ue specie di piccola taglia, p roba bilme nte d i Passe ri-
d i tessuto m uscolare o spo rgente da l pezzo, e ra quin- fo rmi (fi g. 151).
184 ANA LI SI

Fig. [51 Mondov, fr..tz . Breolungi. Area della Pieve ( us 106, fa se 5). Fig. 153 Mondov , fraz. Breolungi. Area della Pieve ( li S 106, fase 5).
Sterno, ulne, femore, tibiOlarso e tarsomet:lt~l rso appanenenti a due specie Tal/xI eurofJaea , ameri , r.ldio, ulna c mandibol a incompleta appartenenti
uiversc di avifauna di pi ccola taglia. ad almeno due soggetti.

Fig. 152 Mondov, fraz. I3reolungi. Area della l'ieve ( us 106, fase 5) . Fig. 154 Mondov, frJz, Breolungi. Area della Picvc ( us 106, fas e 5).
Crocfdu ra leucodo /l , mandibola sin istra. C. g/(s, mandibole, omeri, rJdii ed ul ne appartenenti ad almeno due sog-
getti.

I mi cromammife ri com p re n dono la talpa (6 repe rti, nei boschi decidui, ne i quali condu ce vita quas i
appartenenti a due individui dive rsO, la crocidura escl usiva mente sotterranea; la crocidura n ell e zone
(u na mandibo la , app arte ne nte probabilme nte a Croci- e rbose, ne ll e s ie pi e ne i b osc hi di pianura ; il ghiro
dum leucodon), il gh iro (9 repe ni, riferibi li ad alme- vive invece nei boschi ll1aturi, preferibilm ente di
no d ue soggetti) e l'arvicola te rrestre (8 repe rti , ap- latifoglie, co n scarso strato arbustivo; l'a rvicola te r-
partene nti ad almeno d ue individuO (tab . 9); sono i- restre si trova negli alnbienti in vic in anza dell e ac-
no ltre presenti altri 23 rep e rti (denti incis ivi "liberi " ed qu e dolci , so prattutto fiumi e laghi con rive ricc he
ossa postcra niali p i o me no comple te) c he per ma n- d i vegetazio ne.
canza di caratteri diagnostici non stato possibile de- La contemporanea presenza, nel ca mpione di Breo-
terminare a livello di specie o di gene re . possibile lungi , di taxa a d iversa distribu zio ne ambientale sem-
che alcuni cii essi appartengano a taxa diversi da bra s pi egabile con la stessa localizzazione geografica
que lli determinati (figg . 152-154). dell 'insediamento, situato in una pianura all 'epoca gi
Non tutte le s peci e id e ntifi cate hanno le stesse disboscata , ma ne lla vic inanza di vallate boscose e di
es igen ze ambientali " , la talpa di ffusa n ei prati e corsi d'acqualM .

us CIM CIM CIM C1M l'V l'v PV PV l'v l'V


1994 1994 1997 1997 1995 '1995 1999 1999 1999 1995
'laxa 1030 1066 4085 4103 100 128 205 206 230 2036 T Olale
A oes -"pp. ind. l
Mic ro mammiferi non ciel. l
l..epus europaeus J
S l.lS scroJa 3
00;.<; aries
DV/:v C'apra l 2
8 0S faurllS l 4
TOTALE 2 3 l l - -I 13
Thb. R - Mondov , fraz . Breolungi. Numero di repeni CNI SP) rinvenuti nelle us d a la bili a ll 'e t ~ poslmedie valc (fa.sc 6).
------
ANALISI ARCHEOZOOLOGTCHE 185

Taxa NISP MNI FASE 2/3


- -2
Aves spp. ind.
Crocidura sp. ,
6
Canisjamifian's
Manclibob us P1-1'1 P2-p4
Talpa europaea 6 2 218 37,9 27,1
Arvicola terreslris 8 2
Sus scrofa
G.glis 9 2
Mandibola llS C-N 1'1 -1'4 l'2-I'4
Micromammiferi non det. 23 1045 47,5 31,7
Sus scrofa
Ovis arles
5
,
3 230 53, I 47,5 35,5

1 Dvis arles
Capra hircus 2
Omero us Ild
Ovis/Capra 2 I 4001 28,6
Bos taurus
Bos/Cerous , 1
1
Radio

I Falange
us
1045
us
GL
155
GLpe
Bp
33
Bp
SD
16,4
SI)
Ild
28, l
Bd
TOTALE 64 18 107 35,3 13,8 10,6 12,4
Tab. 9 - Mondov, fraz. Breolungi. Composizione dell'associazione
fauni stica di et medievale (NISP: numero di reperti; MN1: nume - CUfJra birclls
ro min imo degli indiv idui). Cavicchia us diam o M d iam.m
425' 32,9 25,S
Appendice 1. Dati osteometrici ( Fasi 2-3) Metac;lrpa le li.'; nel
1""5 25
Tutte le misure sono espresse in millimetri. Sono state utilizzate le se-
guenli abbreviazioni: Qvls/ Capra
Mand ibola us P2-M3 P2-P4 M l -M3 LM3 UM3
246 64 20,6 42
C-P4 dislan,....1 tra i margini abor.lli del e 1nina e del primo premo!;l re 1045 20,8 8,3

P2-M3 lu nghez7.<1 della .st:rie dci denti p re mo l:Iri e molari 80s taunlS
l'l -N lunghezza della serie clt:i denli prcillolari Scapola us GLP LG BG
4254 65,3 54, 5 c.46,7
P2-P4 dista n7..a tra il m:ugine or::lie del St!COntio pre1llola rc cd il margine Had io Bp Bd
"'
246 73,4
abarale del quarto premolare
241 74,H
Ml -M3 lu nghezza della serie dci denti mola ri Mctacarpale u, GL Bp SD Ild
246 c. 171 52,5 3 1,3
LM3 lunghezza de l terzo molare mandibolarc Tibia us Bp Bcl
13M3 spessore del terzo mohlft~ mandibolare 4323 79,2
241 58,6
Bel brghezza de ll'epifisi distale Scafocuboicle us GB
4089 51 , 1
BG larghezza dell,I cavit glenoide della SClpola
I Falange us GLpc Bp SD Ild
IIp larghezza dell'epifisi prossima le 24 1 57,6 29, 5 24,2 30,5
11 Falange GL Bp SD Bd
Dia m. M d iametro massimo del!:. base della cavicchia "'
241 33,5 24 18 19 ,4
Diam. m d iametro m in imo della base della cavicchia 4091 30,8 21,8 17,5 18,7

DI s pessore della met latcrJ.le dell'astraga lo Cenms efaphlls


Omero Bd
Dm spessore de lla mel mecliale de ll 'aMragalo
"'
4001 56
GB la r~ hezza massima dello scafocuboidc 4254 63,4
GL lung hezza mass ima Tibia lIS Bd
4001 49,2
GLI lunghezza massima d ella met l;uem le d dl'astr.tgalo Astr.lga lo "S GLI GLm DI I)m Bd
4001 62,8 59,9 35,8 35,6 38,8
GLm lunghezza. massima della met mcdiale dell'ast raga lo
Mctacarpale us Bp
G LI' lu nghena massima dci processo articolare della sC:lpola 21R
Met.uarsa le us Bp
GLpe lunghezza massima lalerale della fala nge prossima!e 246 36,7
SD larghezza minima d ella diafisi 3050 c.42,3
186 A NALISI

NOTE

A l/ lblTJfJozoolog ica via Gr::t nde 82, Livorno. 7 SORRENTINO 1999.


~ A IMAI< et a l. 199 1,
I Cfr. CIARETr'E el al., L'i ndagine archeoLog ica, supra. ') SCIOllA - A IMAI( 1992.
~ La delcnn inazione de i reperti staw esegu ita consultando, quando neCeS- 1(1 BEDINI 1995.

sinio, il trAtta to ci i anato mia comparala dei mammiferi domestici d i BARONE I l BELLATO _ BE!.U NTANI 197 5, p . 16; M AC GREGO ~ 1985, pp. 55-65,
1980 ed il m~lIl uale d i oslcologia d i 1-IILlSON 1992; la distim .io ne tr:l avis I l D AVIS 1987, p . 46.

a/ies t: Capra hircus si fo nda sui criteri d L-"SCri tt i eia BO ESSNECK et al. 1964. l ' GAtITIEH 1990.

PAYNF. 1985 e PRUMt.lEL - FRI!'iCllE 1986. Per la d elenni nazio ne d ei resti di mi- Il RI EDE L "1 986.

cromammiferi so no stati im piegati i l esti d i CHAUNE el a l . 1974 e VIGNI: I ~ I3AIASINI 1992.


1995. I.'a nalisi q u a n titaliva stata (:segu ita sia in base al NIS P (Ntlmher al Il. CIIAIX _ MENIE!. 199<1.

Ide ntified Specimens) che s<.:condo il MNI ( Minill/um Nllmber oj Indivi- 17 Per le mcto do logie comunemente utiliz;.-.al e in archeozoologia per la d i-
d uals), stabilito per ogni d istinta unit str,lIificala S<...'"Condo il metodo di Bo stinzione del cing hiale dal m aiale domestico cfr, BAKER - ClARK 1993, p, 52.
KONY I 1970. Le et d i maccllazione d el be..',;tiame sono state stabilite secondo 1>1 GRlGSON 1982 , p. 299.

BA ~ONE 1980 per la m aturazione schcletric:.J. e secondo BAllaNE 1980 e W IL- l ') DE GROSSI MAZZORI N 1985, p. 146.

KENS 1990 per quelb dentaria; nel caso del bestiame domestico sono stati lI) B AI.ASINI 1992, p, 424.
ino hre registra ti i gradi d i usu ra denta ria, secondo G~ANT 1982. l dali ostecr li SeIOLl.A - A lMAH 1992, p. 39.
metrici sono stati rilevati secondo V O I\' DEN DHIESCH 1976; il calco lo II M OGc.1 CTXCI II - CORRUCClNl 1993.
ddl'altez;.-..a al garrese stato possib ile solo per un mdio di Ovis (coeffi- l.' MAC GlmGOR 1985.
ciente di TElGIEKI" 1975 per le razze preistoriche e protostoridle) e per un osso li VIGNE 1988.
mel:lc lrp-J.le di bovino (coeffi denlc di MAIDLCSI 1970), Le m1::;Ufazioni relative l~ Nell 'accez ione di GA UTI ER 1987.
alla fauna delle fasi 2 c 3 sono ri{X>rtale nell',lppendicc inscriw a fine tc.<;to. Sa- l" CORBET - QVENDEN 1985.
no ~ IC registr.J.tc, st.'COndo MAIERBA - GrAroulNr 1995, le s{X>radiche tracce di H La schc<hlu nt d ei reperti faunisti ci d i Breolu ngi stata esegui ta
depezzamemo o..,<;ervatc sulle msa . l~ Slato inoltre rilevato il colore dci reperti ne ll 'a m b ito dei lavori d i catalogazione d i materiali osteologici affidati dalla
che presentano tr.lcce di combustio ne, pe r ruerirli alle d ue Cltegoric, proposlC Soprintendenza per i Beni Archeologi ci del Piemonte alla Antbropozoolo-
da VIGNE 1988, delle bmlures d 'exJr mil e delle bmluT"CS fotab, delle q uali gica nell'anno 2000 . D esidero ringraziare la doll .ssa Gi ulia Moll i Boffa,
soltanto le p rim e corrispondono <I tracce di cottura. all 'epoca Soprintendente Archeologo , p er la fiduci;:! accordatam i, Sono
, COIUlI.:"'T - OVl'.NDEN 1985. g rAta a lla dotl.ss;:! MariC'J. Venru rino Gamba ri per la sua d isp o n ibilit e per
, PHI\T ESI 1978. i preziosi consigli; ringmzio infi ne l a d ou .ssa Paola Robert<t Faggion i, che
~ Cfr. llollell ino del Naturalista, 1894, cic in PRATESI 19 78 , l'P , 23-24. con m o lt:1 p azienza e professio na lit ha t:segu ito la docu mentazione roto-
(, VEN"JlJRINO GAMBARI 1998 , con b ibliogr:.lfia s pecific.!.. gm lca ei reperti .

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