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9
2001
MIN ISTERO PER I BENI E LE ATTlVIT CULTURALI
SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DEL PIEMONTE
REG IONE PIEMONTE
ClT r DI MONDO vT
a cura di
M ari ca Venturino Ga mbari
Avvertenza
Sono state usate lt! seguenti ahb reviazioni: US: un it strafigra fica;
d. : d iametro; L. : lunghezza; I. :!arghezz.a; ~.: spessore. Qua ndo non
divcrs~lIncnte ind icatO, i d isegni clelb (:<.::ramic..":.1 so no in scala 1:3,
quelli d e i manu fatti in pietra c dci repe rt i metall ici in scala 1:2.
\75
Analisi archeozoologiche
Elena Bedini
Le campagne di scavo archeologico condotte sul La presenza di tracce di de pezza me nto e di com-
sito di BreolungP dalla Soprintendenza per i Be n AJ'- bustione, oltre a lla stessa a ppartenenza della maggior
cheologici de l Pi emo nte neg li anni compresi tra il parte dei fraInrnenti d i ossa a taxa di sicuro interesse
1990 e d il 2001 hanno pe rmesso di recupe rare un econo mico ed a limentare attestano c he il campione
piccolo campio ne archeozoologico , costituito d a 188 derivato dall 'esclusivo o prevalente accumulo d i rifiuti
re pelt i determinabili a livello di specie o di genere, alimenta ri (scarti di mace llazio ne, rifiuti d e lla pre pa ra-
rappresenta ti in maggior pa rte da de nti "libe ri" , isola- zione e del consu mo degli alimenti).
tis i cio post mortem dalle arcate dentarie andate di-
strutte, da frammenti di arca te dentarie, da altri resti
cranici e diafisi di ossa lunghe a pparte ne nti quasi I REPERTI DELL 'ET DEL BRONZO FINALE (fase 1)
esclusivamente a macromammiferi. Sono sta ti rinve-
nuti anche alcuni resti di avifauna e varie ossa cii mi- Sono riferibili a questa fase soltanto 13 repetti , a p-
cromatnrniferi, concentrate quasi escl usivamente partenenti ad animali domestici e selvatici ,. tutti di po-
ne ll 'us 106/ 1995 (abside). te nziale interesse economico ed alimentare (cfr. tab. 1).
Complessivamente 106 re pe rti faunistici sono stati Ri veste particolare interesse il rinve nime nto dei re-
rinvenuti a ll 'interno di unit stratigrafiche rife ribili a sti di orso e di cervo, che sembra no sottolineare
fasi archeologiche comprese tra l'e t de l Bro nzo fin a- l'importanza dell'attivit di caccia a i grandi mammife ri
le e la seconda et del Fe rro (tabb . 1-3); a ltri 82 re- esercitata dagli abita nti del s ito in zone boschive re la-
perti provengono da live lli crono logicam ente no n tivamente vicine (figg. 137-138).
precisabili (tabb. 4, 7-8). L'orso, che attualmente sopravvive in Italia con
Il maggior nucleo di materiali rife ribili ad una pre- d ue di verse popolazioni , una in Trentino e l'altra
cisa fase protostorica databil e all 'et del Ferro (fasi nell 'area de l Parco Nazionale d 'Abruzzo e de lla Maiel-
2-4); essi costituiscono comunque un campio ne di li- la', e ra diffuso a nche in epoca sto rica ne lle fo reste di
mitatissima entit , composto da soli 98 reperti deter- tutta l'Italia , dall 'arco alpino alla Calabria; le ultime
minabili , la cui a na lisi con sente solo poche conclusio - uccisioni sembrano essere avvenute, nelle Alpi occi-
ni di o rdine paleoambie ntale e pal eoecono mico . Un denta li , verso la me t ciel XIX secolo"' Certamente
ca mpio ne di e ntit inferiore (64 reperti ide ntificati) l'orso viveva anche nelle aree boschive che caratteri z-
databile a ll 'epoca medieva le (fase 5), mentre 13 re- zavano i rilievi e le va llate vicine all 'insed iame nto di
perti sono databili all'et del Bron zo finale (fase 1); Breolung i ecl era verosimilme nte cacciato da ll 'uo mo
per queste fasi sono stati presi in esa me soltanto alcu- per procurarsi sia la pe lle che la cam e: la carne
ni aspetti cii particolare interesse 2 , dell 'o rso si mangia (. ..). r ghiottoni osservano che la
I resti fa unistici si presentano conlplessiva me nte in parte migliore la zampa; trattasi p er di una carne
discrete condi zioni di conservazione; le loro superfici molto untuosa e di sapore non confacente a tutti i
periostali quasi costa nte me nte non alterate n corrose palati (. . .)'.
e la rarit di tra cce di rosicchiamento operate da ani- Il rinvenin1ento cii Breolungi costitui sce una delle
mali sembrano attestare un loro seppe llime nto relati- poche testimonianze della caccia a ll'o rso nel Pie mo n-
valnente rapido. te preistorico, fin o acl ora attestata soltanto d al rin ve-
invece molto elevato il grado di frammentazione nimento di resti nel Neolitico finale del sito di Chio-
delle ossa, legato a fe no me ni tafonomici sia pre- che mo nte in va lle d i Susa"- Sporadici resti sche le trici d i
postdeposizionali , avvenuti questi ultilni sia immedia- o rso sono stati rinve nuti a nche nei livelli neolitici del-
ta mente dopo l'abbando no dei mate ria li che durante la grotta delle Are ne Ca ndide a Finale Ligu re', sul vero
la diage nesi. Le cause della frammentazione predepo- sante meridio na le de lle Alpi Marittime . Nel Cuneese
sizionale sono da ricondurre alle azioni a ntropiche la presenza cieli 'o rso e l'attivit venatoria verso queste
(depezza me nto , combustione), mentre quella postde- animale sono d ocume ntate dall'et del Bronzo final,
posizionale pu essere stata causata da fenomeni fino al medioevo, con j rinve nimenti di Montaldo d
quali il weathering, le infiltrazio ni di acqua, l'azione Mondov", clelia torre di S. Stefano Be lbo e de l castel
delle radic i, il peso de l terre no sovrastante . lo di Manzano a Cherasco'o
176 ANALlSI
Fig. 137 Mondov, fraz. 13rcolungi. Area del Cimitero ( us 3126, fa se I ).
Ursus are/m., ler.to distale di diafisi di ameroj nonna posteriore.
Fig. 138 Mondov , rr.tz. Brcolungi. Arca dd Ci m itero Cus 3134, fase 1).
J) Cemus e/ajJb/f.s, Cr. di patte basa le d i gr,mde palco; norma laterale.
2) Ccrous elajJblls, lo stesso reperto in n onna in reriore. La mancan za ci i
tracce di dqx;zl.amcnto :t li vello della base della roseu a stmbra indicare
la raccolta di un palco di caduta .
Il frammento di palco di celVo (fig . 138, 1-2), appalt e- LA FAUNi\ DE LL' ET DEL FERRO (fasi 2-4)
nuto ad un individuo maschile di notevole taglia , anche
se incompleto sembra no n presentare nessuna traccia di L'associazione faunistica databile a ll 'et de l Ferro
depezzamento che ne attesti il distacco dal cranio di un COluposta esclusivanlente eia resti di macromanuniferi ,
ani male cacciato ed ucciso ; quindi possibile che esso appaltenenti a specie di iInportan za economica e tutte
sia stato raccolto ne i boschi dopo la caduta annuale, nel di possibile utilizzazio ne alimentare . Il fano che il cam-
tardo inverno-primave ra. Nell'a ntichit il corno celvll10 pione sia costituito soltanto da 98 repe rti (cfr. tabb. 2-4)
costituiva un'impoltante materia prima per la produzione dete rminati impone una celta cautela nell'elaborazione
di oggetti cii varia tipologia, pennettendo una lavorazio- e ne ll 'inte rpretazio ne dei dati, te nendo presente che ; 10
ne per molti aspetti analoga a quella del legno, pern1es- ossa determinabili ci diranno quali specie erano utiliz-
sa dal suo spessore, dalla sua elasticit e robustezza Il; zate; 100 ossa determinate ci possono dire approssimati-
probabile che anche ne ll'insediame nto di Breo lungi fos- vamente in quale proporzione l'uomo le utilizzava;
se esercitata questa attivit artigianale, che tuttavia non 1000 ossa determinate samnnO appena sufficienti per
docume ntata , sul reperto rinvenuto, da nessuna specifiC'd fornirci informazioni intm-sp ecifiche, come il rapporto
tra ccia cii lavorazione. tm i diversi gruppi di et e di sesso macellati 12
lI S CIM CIM CIM ClM CIM CIM l'V l' V l'V l'V l' V
1994 1994 1994 1997 1997 1997 1990 1999 1999 1999 1993
Taxa 1044 1045 1074 4001 4019 422] 107 276 279 300 396 Totale
- 4-
Susscmfa
Ovis aries 2 5
Capra bircus 1 1
Ovis/Capra 2 5
Bos laurus J 1 6
Cemus elaphl.lS 5 6
Bos/Celvus 1 2
l!.qUllS caba/lus 1
TO TALE 2 6- 9 3 3 2 - 3 0-
Tab. 2 - Mondov , fraz. Breolungi. Composizio ne a nalitica (N ISP) dell 'associazione faunistica della prima et del Ferro (fase 2).
Tab. 3 - Mondov, fraz. Breolungi. Composizione analit ica (NISP) dell'associazione fau n istiC:I cleli a seconda et ciel Ferro (fase 3).
La maggior parte de i resti se mbra provenire da misurabi li de notano una g ra nde o mogene it e sem-
a nimali abbattuti in et adu lta; la prese nza d i indivi- b ra no attesta re la prese nza di bovini di taglia mo lto
du i immaturi attestata eia du e re perti de ntari , ap- piccola , d e l tutto a na loga a qu e ll a d e l besti a me
pa rte ne nti ad un vite llo di et compresa tra 3 e 6 dell 'et d e l Ferro di molte reg ioni e uro pee. Si ritie ne
mes i ed a un secondo cii circa 18 mes i e ad un s uba- infatti che d all 'Eneolitico a ll 'et d e l Ferro s ia le tec-
dulto di e t d i poco supe riore a 2 anni-2 anni e niche primitive dell 'a ll evame nto che la stessa sele-
mezzo, e da un fra mme nto di fe more d i un soggetto z ione inte nzio nale praticata dall'uo mo abbiano favo-
di e t infe riore a 3 e mezzo-4 a nni . Tu tti i rima nenti rito gli a n imali d i taglia mino re e ch e so lta nto in
re perti sono attribuibili ad animali di e t ad ulta ma e p oca ro ma na la variazio ne nelle tecnich e e ne l ruo-
no n de finibil e con precisione, in due casi s upe riore lo econo m ico de ll 'allevamento bov ino abbia no
a 3 e mezzo -4 anni. Due resti su gge ri scon o la pre- portato ad un se ns ib il e in cre me nto dell a taglia di
se nza cii a nimali di et piuttosto ava nzata: una fa lan- q uesti a nima li 13 . La mo rfologia de lla sola cavicchia
ge prossima le inte ressa ta da esostos i a live llo delle rinve nuta (us 4286) corta, incurvata lo ng itudina l-
epifis i prossima le e di stale (us 241) (fi g. 140), a ppar- me nte, p ri va di to rsione e con sezione e llittica, sem-
te nuta probabilme nte ad un bovino utili zzato per i bra rie ntrare in quell e de i mo rfotipi d escritti tra la fi-
lavori agricoli e d un te rzo mo lare mandibo lare con ne de ll 'et del Bronzo e l'et del Ferro in Italia no rd-
usura irregolare degli e le me nti centrale e poste riore o rie ntale" (fig. 143) .
(us 276) (fig_ 141 , 1-2). I resti de i bovini (!ab. 6) sono rapprese ntati per
La Frammentariet d e i re pe rti ha consentito di ri- poco me no di me t eia re pe rti cra nic i (1 2 re perti su
cavare, in base alla misu razio ne di un osso metacar- 31, pari a l 38,7%), me ntre si osse rva un sosta nziale
pa le (fig. 142), solo il valo re di a ltezza al garrese, ri- e quilibrio tra gli e le menti appartene nti agli a ltri di-
sultato pa ri a c irca 103,1 cm ; a nc he l'insie me d e i dati stre tti scheletrici . Su un piccolo fra mmento di fronta le
osteo metri ci rilevati e le d imen sioni de i re perti n o n ed a lla base dell a cavicchia de l corno (us 4286) si os-
178 ANALI SI
Fig. 139 Fr~uenz:1 dei lre gnlppi di ocstillme domestico da carne, secon-
do il numero dei reperti ( I) ed il numero mi nimo degli individui (2) .
Fig. 140 Mondov, fr:az. Brcol ungi. Arca dclb Piev~ (u..,; 241 , fa.'it: :'S). Hos Fig. [42 Mon dovl, fraz. Breolungi. Area del Cimitero (us 246, fase 3). Bus
taulls, prima c s(.x:onc!a fala nge in conne ~ s i onl.: anatomi ca. A livello dd Wl/n /s, osso mcwcarpa[e s iniSlro a ppa rtc..: neTllc ad u n soggetto di piccola
margine mediale dell 'epifisi prossim:lle della prima fala nge si osserva 1:1 tagl ia (altezza al garrese circa 103,1 cm); nonna dorsale.
neofofm:tzionc di una grande e .soslosi doVU 1;1 ad ()SI l:O' ll1 rosi .
Fil-(. 141 Mondov, fra z. Ureolung i. An:,1 della l'k:vc (us 276, El."c 2) .
1) 110 IClI/nlS, terzo mola re mandiho la !"l: destro; nonlla vestibobn:. Si rile-
va l' usu ra anoma1:l degli elt:menti intermed io C pos(erio~ . 2) Lo sl esso
denlt: in norma ocd usale.
Fig. '144 Mondov, fraz. Breolungi . Arca del Cimj(ero ( us 4286, fase 3).
Bos taurus, ptlrticola ri dei fendenti tronc.lIlti ( 1) e in arreslo (2) alla base
della ca vicchia.
Fig. 14'5 Mo ndov, fra z, Breo lu ngi. Arca dci Cimitero ( us 1045, fase 2). Fig. 146 Mo ndo v , fra z. Brcolungi. 1) Area clelia Pieve Cus 20S). Ovis a n"e.-;,
Ovis/Capra, areala de nl,lfia infe rio re Ck:st,d in no rma ocdus:t le: il grado di arcata dentaria infe ri or~ s ini"'I "! in nOnlm occlusa le; il f~ltto c he l'usura a bbia
usura dell'ele mento a nteriore dcI p rimo mola re (scomparsa dd l'infu nd i- intacca to a nche l'dem~ nt() posteriore d d prim o molare definitiv o co nsell1 t.:
bolo) pemle tte d i stima re un 'et di a bbattime nto s uperi o re a 7-8 a nn i. di attribuire u n'et d i abbal1i ment,o comp resa tm 6 e 9-12 mesi. 2) Area dci-
I:! Pieve ( us 2036). Ovis/ Cap ra, a rcata dentari a inreriore clesl .. ! in no rma oc-
d usale; il ter/.o mola re imeressato d i usura a livello degli cleme nli a nte -
riore e centrale, m a no n di quello posle riore; s i p u q uindi ri Tenere che il
soggello sia Siaio a bbattuto ad u n'e t cornp res<l tr.1 3 e 4 a nni circa.
Considerazioni paleoambienlali e paleoeconomiche to inte resse per la produzio ne de ll a carne , dal mo-
mento che so no queste categori e d i animali a fornire
L'ana lis i del campio ne fau nistico de ll 'et d e l Fe rro quella di qualit pi pregiata.
d i Breolungi , consente , no nostante la sua limitata en- l bovi ni , che sembrano prese nti co n un numero di
tit nUlnerica, di avan zare alcu ne ipotesi circa il tipo ca pi paragonabile a que lli degli o vicaprini , se mbrano
di ambie nte e di paesaggio agra rio tra la fine dell 'VIII essere stati macellati soprattutto in e t adu lta, talvo lta
e gli inizi de l Il secolo a. c. ava nzata, quando non erano pi idon e i alla tra zio ne
La pre domina nza dei bovini e degli ovicaprini, so- ed ai lavori agrico li , ma an che in et g iova nile e su-
p rattutto pecore ma anche capre, sembra ind icativa badulta . per possibile che questi an ima li fossero
del ruolo ce ntrale assu nto ne l sito dall 'agricoltura e mante nuti soprattutto pe r lo s frutta me nto della forza
dalla pastorizia e de l co nseg ue nte note vole d isbosca - lavoro e che l'uccis ione de i sogge tti s ubaclulti costi-
mento de ll 'amb ie nte, caratterizzato d a g ra ndi este n- tuisse soltanto una strategia co llegata alla diffico lt di
s ioni cii aree erbose destinate s ia alle co ltivazio ni che rifo rnirs i, durante l'inve rno, della quantit d i fo raggio
a l pascolo. Le pratiche agricole richied evano infatti n ecessaria a pe rmettere il mantenirnento d i un gran
l'allevanle nto cii bovini ad ibiti a l lavo ro ne i cam pi , a l- nU1l1ero d i ca pi d i b esti ame.
la trazione ed a ll a produzione del le tame. I suini costitui vano naturalmente i tipici anin1ali da
L'este nsio ne dei boschi , p i o meno ape rti, sembra carn e. L'alle vamento a llo stato semibrado nei boschi
esse re stata pi limitata o localizzata ad aree geografi- re ndeva loro d isponibili a lime nti, qu ali le g hiande,
cam ente pill lon tan e d all 'insed iam ento. In q uesti am- poveri di pro teine ch e d ete rminan o un len to accre!>ci -
bienti vivevano i cervi, ne ll 'antichit diffusi ne i boschi me nto e sviluppo individua le , ma che pe rmettono di
aperti di pia nura e bassa collina di tutta l'Italia, e po- raggiunge re, anche se in te mpi re lativame nte lung hi ,
te vano esse re a llevati a llo sta to semibrado i suini do- un buon peso ed un'alta resa in ca rn e t9 . Co n segu en-
mestici, libe ri di nutrirsi di g hi ande, faggiole, fronde , te m en te le macell azioni avveni v ano no n necessaria-
e rbe e piante erbacee a fo glie larghe, rizo n1i , radici , m en te so tto l'anno di v ita 1l1a anch e ad et superi o ri,
insetti , vermi , rodito ri , ucce lli che nidificano su l terre- qua ndo la qualit d ell a carn e era ancora ottima .
no, caro gn e varie l H.
r pochi dati re lativi all 'et di macellazio ne de l be-
stiame permetto no di fo rmulare ul teri o ri ipotesi circa
le finalit de l su o a llevame nto e dell 'economia
dell 'insediamento.
L'a llevamento degli o vica prini , rapprese ntati quasi
esclusivame nte da pecore, e ra probabilme nte polifun-
zionale. Le macellazio ni in e t piename nte adulta
sem b ran o attestar e l'uccisione di animali utilizzati so-
prattutto pe r i prodotti che pote va no forni re in vita (il
latte e , limitatamente a lle pe co re, la la na) o utilizzati
come ri p rodu tto ri , avvenuta al termi ne d e lla v ita pro-
du tti va dell 'a nimale. L'ab battime nto di agne ll i/capretti
e di subadu lti , probabilmente castrati , u ccisi e ntro i
primi d ue an ni d i vita, selnbra indicare anche un cer-
182 ANALISI
Fig . 147 Mondov, fraz. Orcolungi. Area de lla Pieve (us 107, fa se 2). Sus Fig. 148 Mondov, fral'.. Broolu ngi. 1) Area dd Cimil ero (us 1045, fase 2) .
scroJa, ar(."<lta dentaria superiore sin islrd in norma occlusa le; 1\!nll'.ione in scrofa, mand ibo la femmini l e incompleta in no nna su peri ore; la b rev il
5 11S
corso del l (:,!rZQ molare allesta un 'et d i abba tlime nto di circa 2 an ni. dd d b slema ind ie.. il m:\r(.:a to m: cord amento d el muso. 2) Arcl.l c!L; lb Pi e-
ve (us 279, fase 2). S II S scm/a, frammenlO di mandibob fem m in ile in nor-
ma l:11er.:. lej anche questo rcpel10 prL;sent:1 diastema molto raccorciat o .
Anche se l'econo mia d e l s ito s i basava soprattutto abbasta nza eterogenei, rig uardando sia la carne d i
su ll 'agricoltura e l'a llevame nto d egli a nima li domesti- buona qua lit d egli agnelli e de i castrati , ch e que lla
ci, doveva rivestire una discr eta impo rtan za econo mi- degli a nima li cii e t piename nte adulta , uccisi al te rmi-
ca anche la caccia a i cervidi , praticata negli ambienti ne del loro sfrutta me nto , cons iste nte e con g rasso d i
bosch ivi che caratte rizzavano le vici ne vallate; scopo o do re sgraclevo le 20 .
p rimari o della caccia era certam ente la ca rne, ma ri - Se nz'altro buona sembra essere stata la qualit de l-
vestivano un ruo lo impo rta nte a nche il recupero de lle la ca rne suina, a nch 'essa pro ba billne nte d ispon ibil e
pelli , e, ne l caso del cervo , qu e ll o d e l corno . Ne l caso con regolari t , s ia c he provenisse da soggetti di e t
de ll'insedia me nto di Breolung i no n possibile pe r g iova nile che da anima li uccisi al te nn ine dell'accre-
stabilire se anch e durante l'et del Ferro fosse prati ca- scilnento, qua ndo l'accumu lo di g rasso sottocutaneo
ta qu esta atti vit artigianale, dato che l'unico fram- d iscre to.!J .
me nto cii palco conservato no n presenta nessuna trac- Si pu ritene re che pe r i g ruppi d i bestiame do me-
c ia d i lavorazio ne . stico il consumo a lime nta re rigua rdasse tutti i tagli cii
ca rne, da que lli p iil preg iati e dotati de lle mig li ori ca-
ratte ristiche o rga no le ttiche a qu elli oggi conside rati
I consumi alimentari come pa rti d i sca rto. La pa rticolare abbonda nza, nei
tre g ru p pi di animali , de i re pe rti cran ici sembra ricol-
L'analisi de l ca mpione a rcheozoologico d ell 'et cie l legabile no n ta nto acl un 'inte nzjo na le selezio ne o pe-
Ferro permette di avanzare alcune ipotesi circa le abi- rata dagli abita nti de ll 'insediamento ve rso l'utilizzazio-
tudini alimentari e la qualit de i prodotti utilizzati, na- ne de lle teste degli a nimali, quanto a ca use tafon o mi-
tura lme nte solta nto dal punto di vista dei consumi d i che. Nella maggio r parte cle i campio ni a rcheozoologi-
carne, degli abita nti dell'insediame nto. Q uesti sembra- ci si assiste infatti ad un a sovra rappresentazione cii
no essersi basati fo ndame ntalme nte sull'utili zzazione questa categoria di resti, d ovuta a l fatto che i c1enti
della ca rne de l bestiame domestico, alla quale s i asso- "libe ri" e le arcate denta rie, a nche se ridotti in minuti
ciava una discreta cOlnpone nte fo rnita d a lla caccia. fram me nti , sono faci lme nte de[enninabili, a d iffere nza
I bovin i selnbrano essere sta ti complessiva me nte i di molti resti c1ello sche letro postcran iale (so prattutto i
maggiori produttori di ca rne , no no sta nte la loro fre-
que nza del tutto an aloga a qu e lla degli ovicaprin i, in
ragio ne della loro maggio re massa corpo rea; no n
possibile valutare se la loro carn e costituisse una ri -
sorsa costantemente dispo nibile o se il suo consumo
si concentrasse in p artico la ri periodi dell 'anno, coinci-
de ndo , ad esempi o, con una selezione praticata in
prospettiva cle llo svername nto . probabile che palte
della carne bovina, de ri vata da a n imali aclulti , utili zza-
ti in precede nza come forza-lavoro, fosse cii scarso
pregio, dura e tigliosa; quella deri vata d a i subadulti
costirui va invece p ro babiiInente una risorsa miglio re.
Anche per la ca rne degli ovicaprini , alla qu ale s i
accede va forse con q uo tidianit , i consumi semb rano
ANALI SI AI1CH EOZOOLOG ICH E 183
Fig . 149 M o ndov, frJ.z. Ureolungi. Area del Cimitero (us 218, rase 3). Ca-
Il,is jamilfaris, fr. di mandilXJla s inistra appanenen Le ad u n eSi:!mpbre di
taglia mcd io-g mnde .
Fig . 150 Mondov , fra~. 13reolungi. Area del Cim i lero (us 4001 , fase 2).
('clVLlS e/aphus, m et d islalt' di tib ia l'U astraga lo destri in c o nnessio ne a-
nato mica; no nna posteriore.
us CIM CI M l'V
1993 1997 1995
Taxa 346 4217 106 Totale
Aves spp. incl. 6 6
Crocidura sp. l
Talpa europaea 6 6
Arvicola terre~tris 8 8
G.glis 9 9
Micromam mi feri non del. 23 23
Susscrofa 2 2 5
Ovis aries
Capra hircus
Ovis! C'apra 2
Bos tauru s
Bos/Cerous l l
TO TALE 5 3 56 64
Tab. 7 - Mondov , f ..n . Breolungi. Composizione ana lit ica (N ISP)
dell 'associazione faun istica di et med ievale (fase 5),
Fig. [51 Mondov, fr..tz . Breolungi. Area della Pieve ( us 106, fa se 5). Fig. 153 Mondov , fraz. Breolungi. Area della Pieve ( li S 106, fase 5).
Sterno, ulne, femore, tibiOlarso e tarsomet:lt~l rso appanenenti a due specie Tal/xI eurofJaea , ameri , r.ldio, ulna c mandibol a incompleta appartenenti
uiversc di avifauna di pi ccola taglia. ad almeno due soggetti.
Fig. 152 Mondov, fraz. I3reolungi. Area della l'ieve ( us 106, fase 5) . Fig. 154 Mondov, frJz, Breolungi. Area della Picvc ( us 106, fas e 5).
Crocfdu ra leucodo /l , mandibola sin istra. C. g/(s, mandibole, omeri, rJdii ed ul ne appartenenti ad almeno due sog-
getti.
I mi cromammife ri com p re n dono la talpa (6 repe rti, nei boschi decidui, ne i quali condu ce vita quas i
appartenenti a due individui dive rsO, la crocidura escl usiva mente sotterranea; la crocidura n ell e zone
(u na mandibo la , app arte ne nte probabilme nte a Croci- e rbose, ne ll e s ie pi e ne i b osc hi di pianura ; il ghiro
dum leucodon), il gh iro (9 repe ni, riferibi li ad alme- vive invece nei boschi ll1aturi, preferibilm ente di
no d ue soggetti) e l'arvicola te rrestre (8 repe rti , ap- latifoglie, co n scarso strato arbustivo; l'a rvicola te r-
partene nti ad almeno d ue individuO (tab . 9); sono i- restre si trova negli alnbienti in vic in anza dell e ac-
no ltre presenti altri 23 rep e rti (denti incis ivi "liberi " ed qu e dolci , so prattutto fiumi e laghi con rive ricc he
ossa postcra niali p i o me no comple te) c he per ma n- d i vegetazio ne.
canza di caratteri diagnostici non stato possibile de- La contemporanea presenza, nel ca mpione di Breo-
terminare a livello di specie o di gene re . possibile lungi , di taxa a d iversa distribu zio ne ambientale sem-
che alcuni cii essi appartengano a taxa diversi da bra s pi egabile con la stessa localizzazione geografica
que lli determinati (figg . 152-154). dell 'insediamento, situato in una pianura all 'epoca gi
Non tutte le s peci e id e ntifi cate hanno le stesse disboscata , ma ne lla vic inanza di vallate boscose e di
es igen ze ambientali " , la talpa di ffusa n ei prati e corsi d'acqualM .
1 Dvis arles
Capra hircus 2
Omero us Ild
Ovis/Capra 2 I 4001 28,6
Bos taurus
Bos/Cerous , 1
1
Radio
I Falange
us
1045
us
GL
155
GLpe
Bp
33
Bp
SD
16,4
SI)
Ild
28, l
Bd
TOTALE 64 18 107 35,3 13,8 10,6 12,4
Tab. 9 - Mondov, fraz. Breolungi. Composizione dell'associazione
fauni stica di et medievale (NISP: numero di reperti; MN1: nume - CUfJra birclls
ro min imo degli indiv idui). Cavicchia us diam o M d iam.m
425' 32,9 25,S
Appendice 1. Dati osteometrici ( Fasi 2-3) Metac;lrpa le li.'; nel
1""5 25
Tutte le misure sono espresse in millimetri. Sono state utilizzate le se-
guenli abbreviazioni: Qvls/ Capra
Mand ibola us P2-M3 P2-P4 M l -M3 LM3 UM3
246 64 20,6 42
C-P4 dislan,....1 tra i margini abor.lli del e 1nina e del primo premo!;l re 1045 20,8 8,3
P2-M3 lu nghez7.<1 della .st:rie dci denti p re mo l:Iri e molari 80s taunlS
l'l -N lunghezza della serie clt:i denli prcillolari Scapola us GLP LG BG
4254 65,3 54, 5 c.46,7
P2-P4 dista n7..a tra il m:ugine or::lie del St!COntio pre1llola rc cd il margine Had io Bp Bd
"'
246 73,4
abarale del quarto premolare
241 74,H
Ml -M3 lu nghezza della serie dci denti mola ri Mctacarpale u, GL Bp SD Ild
246 c. 171 52,5 3 1,3
LM3 lunghezza de l terzo molare mandibolarc Tibia us Bp Bcl
13M3 spessore del terzo mohlft~ mandibolare 4323 79,2
241 58,6
Bel brghezza de ll'epifisi distale Scafocuboicle us GB
4089 51 , 1
BG larghezza dell,I cavit glenoide della SClpola
I Falange us GLpc Bp SD Ild
IIp larghezza dell'epifisi prossima le 24 1 57,6 29, 5 24,2 30,5
11 Falange GL Bp SD Bd
Dia m. M d iametro massimo del!:. base della cavicchia "'
241 33,5 24 18 19 ,4
Diam. m d iametro m in imo della base della cavicchia 4091 30,8 21,8 17,5 18,7
NOTE
sinio, il trAtta to ci i anato mia comparala dei mammiferi domestici d i BARONE I l BELLATO _ BE!.U NTANI 197 5, p . 16; M AC GREGO ~ 1985, pp. 55-65,
1980 ed il m~lIl uale d i oslcologia d i 1-IILlSON 1992; la distim .io ne tr:l avis I l D AVIS 1987, p . 46.
a/ies t: Capra hircus si fo nda sui criteri d L-"SCri tt i eia BO ESSNECK et al. 1964. l ' GAtITIEH 1990.
PAYNF. 1985 e PRUMt.lEL - FRI!'iCllE 1986. Per la d elenni nazio ne d ei resti di mi- Il RI EDE L "1 986.
Ide ntified Specimens) che s<.:condo il MNI ( Minill/um Nllmber oj Indivi- 17 Per le mcto do logie comunemente utiliz;.-.al e in archeozoologia per la d i-
d uals), stabilito per ogni d istinta unit str,lIificala S<...'"Condo il metodo di Bo stinzione del cing hiale dal m aiale domestico cfr, BAKER - ClARK 1993, p, 52.
KONY I 1970. Le et d i maccllazione d el be..',;tiame sono state stabilite secondo 1>1 GRlGSON 1982 , p. 299.
BA ~ONE 1980 per la m aturazione schcletric:.J. e secondo BAllaNE 1980 e W IL- l ') DE GROSSI MAZZORI N 1985, p. 146.
KENS 1990 per quelb dentaria; nel caso del bestiame domestico sono stati lI) B AI.ASINI 1992, p, 424.
ino hre registra ti i gradi d i usu ra denta ria, secondo G~ANT 1982. l dali ostecr li SeIOLl.A - A lMAH 1992, p. 39.
metrici sono stati rilevati secondo V O I\' DEN DHIESCH 1976; il calco lo II M OGc.1 CTXCI II - CORRUCClNl 1993.
ddl'altez;.-..a al garrese stato possib ile solo per un mdio di Ovis (coeffi- l.' MAC GlmGOR 1985.
ciente di TElGIEKI" 1975 per le razze preistoriche e protostoridle) e per un osso li VIGNE 1988.
mel:lc lrp-J.le di bovino (coeffi denlc di MAIDLCSI 1970), Le m1::;Ufazioni relative l~ Nell 'accez ione di GA UTI ER 1987.
alla fauna delle fasi 2 c 3 sono ri{X>rtale nell',lppendicc inscriw a fine tc.<;to. Sa- l" CORBET - QVENDEN 1985.
no ~ IC registr.J.tc, st.'COndo MAIERBA - GrAroulNr 1995, le s{X>radiche tracce di H La schc<hlu nt d ei reperti faunisti ci d i Breolu ngi stata esegui ta
depezzamemo o..,<;ervatc sulle msa . l~ Slato inoltre rilevato il colore dci reperti ne ll 'a m b ito dei lavori d i catalogazione d i materiali osteologici affidati dalla
che presentano tr.lcce di combustio ne, pe r ruerirli alle d ue Cltegoric, proposlC Soprintendenza per i Beni Archeologi ci del Piemonte alla Antbropozoolo-
da VIGNE 1988, delle bmlures d 'exJr mil e delle bmluT"CS fotab, delle q uali gica nell'anno 2000 . D esidero ringraziare la doll .ssa Gi ulia Moll i Boffa,
soltanto le p rim e corrispondono <I tracce di cottura. all 'epoca Soprintendente Archeologo , p er la fiduci;:! accordatam i, Sono
, COIUlI.:"'T - OVl'.NDEN 1985. g rAta a lla dotl.ss;:! MariC'J. Venru rino Gamba ri per la sua d isp o n ibilit e per
, PHI\T ESI 1978. i preziosi consigli; ringmzio infi ne l a d ou .ssa Paola Robert<t Faggion i, che
~ Cfr. llollell ino del Naturalista, 1894, cic in PRATESI 19 78 , l'P , 23-24. con m o lt:1 p azienza e professio na lit ha t:segu ito la docu mentazione roto-
(, VEN"JlJRINO GAMBARI 1998 , con b ibliogr:.lfia s pecific.!.. gm lca ei reperti .