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Una bella sera d'estate Ch'ong Tzu sedeva sul terrazzo a godere la
brezza contemplando la luna e i fiori di paulonia.
Improvvisamente un grillo salt nella ciotola che il maestro teneva
appoggiata sulla stuoia accanto a s e si diede a frinire in maniera
cos struggente che questi, del tutto dimentico della luna e dei
fiori, ascoltandolo si commosse fino alle lacrime.
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CAPITOLO TERZO
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CAPITOLO QUARTO
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Huan Chi Sze chiese della saggezza. Ch'ong Tzu disse: "Chi
saggio non parla, chi parla non saggio. Se tacere dunque segno
di saggezza, come potr chi non saggio parlare mai della
saggezza?"
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CAPITOLO QUINTO
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Il maestro percorreva un giorno con una carovana un'alta ed
impervia giogaia. D'un tratto riconobbe a molte braccia sotto di s,
lontano e minuscolo, il villaggio alpestre dove solitamente amava
trascorrere il mese pi caldo dell'estate nella pace perfetta.
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Era una mattina d'inverno particolarmente fredda. Al risveglio
Ch'ong Tzu si rese conto che durante la notte aveva
abbondantemente nevicato.
Decadenza, decadenza!
mi preparo un t profumato:
In te di certo
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Il maestro disse che la musica alla corte del principe T'o di Wei
raggiungeva talvolta il massimo della bont e della bellezza. Alla
corte del governatore di Ch'en, invece, la musica poteva
raggiungere il massimo della bellezza ma non della bont.
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Con immenso stupore del monaco, per, quando furono seduti per
bere il t, Ch'ong Tzu si cinse d'impenetrabile silenzio.
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Il maestro disse: "Se osservo di cosa sono capaci gli uomini pur di
farsi strada a gomitate, mi viene in mente un tale che in un giorno
di fine inverno volle farsi un pupazzo di neve adornandolo di
gemme e preziosi monili, e poi elev un tempio.
Si pu aspettare che il tempio sia costruito per poi rinchiudervi il
pupazzo di neve come un Buddha?
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CAPITOLO SETTIMO
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Avvenne che il maestro smarrisse una volta per la strada una borsa
di monete d'oro (donatagli dal duca Po Ch'ang-ling di Kiu in
segno di ricompensa per i buoni consigli ricevuti).
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Il maestro disse: "Il duca di P'ing, parlando del liutista Ssu-k'ung
Shu, afferma essere questi un grande virtuoso: la sua tecnica, dice,
perfetta. Pizzica le cinque corde del suo strumento con
insuperabile velocit, anche se la ballata Crisantemi in fiore,
eseguita dal liutista Ssu-k'ung Shu, non arriva a commuovere
nessuno (se non il duca di P'ing).
CAPITOLO OTTAVO
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Il maestro, visto che non era giorno di mercato, rise di gran gusto
(del monaco ) e disse: "Qual la tua comprensione del Dharma se
un somaro, una testa vuota ed un monaco sono sufficienti a farti
smarrire la pace del cuore? Io ti dico: se fossi realmente in pace
sapresti riconoscere ed accettare in te stesso non uno, ma cento
asini; non una, ma mille teste vuote; non uno, ma diecimila
monaci."
Ch'ong Tzu abbass gli occhi sul libro dei sonetti di Li Po e lesse
ad alta voce:
Se la verit sublime,
indiscutibilmente vera.
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