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del
14/03/2016
Gli studiosi sono ancora dubbiosi sul perch di tale corredo funebre,
si ipotizza ci fosse l'intento di accompagnare il defunto verso l'aldil
con una testimonianza del proprio bagaglio culturale.
Metallo. Ulteriore materia scrittoria fu il metallo; tra i vari metalli
utilizzati doveroso citare il piombo, utilizzato per dei manufatti
che meritano un approfondimento a parte: le defixiones. Si tratta
di sottilissime lamine di piombo avvolte sino a formare un piccolo
rotolo che veniva chiuso conficcandovi un chiodo; sulle lamine
erano riportate maledizioni proprie della magia nera incise a
sgraffio con una scrittura corsiva. Spesso, visto che non s'intendeva
far leggere tali maledizioni a terzi, si ricorreva alla scrittura
bustrofedica (da sinistra verso destra, da destra verso sinistra, da
sinistra verso destra e cos via) o alla scrittura a spirale.
Il testo riporta il nome della persona da colpire e le
sue eventuali cariche accompagnate da formule
specifiche che precisavano quali parti del corpo
s'intendeva danneggiare; le defixiones venivano
poi lasciate vicino a grotte, templi o tombe di
persone morte violentemente o prematuramente in
modo che le entit degli inferi potessero prendersi
carico della richiesta. Le defixiones prendono nome dal verbo latino
defigere, nei suoi significati di conficcare, inchiodare,
immobilizzare con riferimento sia allo scopo magico dell'atto, sia
all'utilizzo pratico del chiodo. La pratica era diffusissima in tutto il
mondo antico, difatti sono state ritrovate molte defixiones in
diverse lingue e gi
Plinio il Vecchio vi fa
riferimento; oggetti
di tali maledizioni
erano concorrenti in
amore, nemici
agonistici, politici,
giudiziari, ecc... La
pratica fu proibita a partire dal IV secolo col diffondersi del
Cristianesimo ed i trasgressori potevano essere puniti con la morte.
Dal punto di vista paleografico le defixiones sono testimonianza
molto valida e ricca di scrittura corsiva in varie lingue.