Sei sulla pagina 1di 25

Informazioni su questo libro

Si tratta della copia digitale di un libro che per generazioni stato conservata negli scaffali di una biblioteca prima di essere digitalizzato da Google
nellambito del progetto volto a rendere disponibili online i libri di tutto il mondo.
Ha sopravvissuto abbastanza per non essere pi protetto dai diritti di copyright e diventare di pubblico dominio. Un libro di pubblico dominio
un libro che non mai stato protetto dal copyright o i cui termini legali di copyright sono scaduti. La classificazione di un libro come di pubblico
dominio pu variare da paese a paese. I libri di pubblico dominio sono lanello di congiunzione con il passato, rappresentano un patrimonio storico,
culturale e di conoscenza spesso difficile da scoprire.
Commenti, note e altre annotazioni a margine presenti nel volume originale compariranno in questo file, come testimonianza del lungo viaggio
percorso dal libro, dalleditore originale alla biblioteca, per giungere fino a te.

Linee guide per lutilizzo

Google orgoglioso di essere il partner delle biblioteche per digitalizzare i materiali di pubblico dominio e renderli universalmente disponibili.
I libri di pubblico dominio appartengono al pubblico e noi ne siamo solamente i custodi. Tuttavia questo lavoro oneroso, pertanto, per poter
continuare ad offrire questo servizio abbiamo preso alcune iniziative per impedire lutilizzo illecito da parte di soggetti commerciali, compresa
limposizione di restrizioni sullinvio di query automatizzate.
Inoltre ti chiediamo di:

+ Non fare un uso commerciale di questi file Abbiamo concepito Google Ricerca Libri per luso da parte dei singoli utenti privati e ti chiediamo
di utilizzare questi file per uso personale e non a fini commerciali.
+ Non inviare query automatizzate Non inviare a Google query automatizzate di alcun tipo. Se stai effettuando delle ricerche nel campo della
traduzione automatica, del riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) o in altri campi dove necessiti di utilizzare grandi quantit di testo, ti
invitiamo a contattarci. Incoraggiamo luso dei materiali di pubblico dominio per questi scopi e potremmo esserti di aiuto.
+ Conserva la filigrana La "filigrana" (watermark) di Google che compare in ciascun file essenziale per informare gli utenti su questo progetto
e aiutarli a trovare materiali aggiuntivi tramite Google Ricerca Libri. Non rimuoverla.
+ Fanne un uso legale Indipendentemente dallutilizzo che ne farai, ricordati che tua responsabilit accertati di farne un uso legale. Non
dare per scontato che, poich un libro di pubblico dominio per gli utenti degli Stati Uniti, sia di pubblico dominio anche per gli utenti di
altri paesi. I criteri che stabiliscono se un libro protetto da copyright variano da Paese a Paese e non possiamo offrire indicazioni se un
determinato uso del libro consentito. Non dare per scontato che poich un libro compare in Google Ricerca Libri ci significhi che pu
essere utilizzato in qualsiasi modo e in qualsiasi Paese del mondo. Le sanzioni per le violazioni del copyright possono essere molto severe.

Informazioni su Google Ricerca Libri

La missione di Google organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente accessibili e fruibili. Google Ricerca Libri aiuta
i lettori a scoprire i libri di tutto il mondo e consente ad autori ed editori di raggiungere un pubblico pi ampio. Puoi effettuare una ricerca sul Web
nellintero testo di questo libro da http://books.google.com
'I, -- .. . . '. . " "-. '- * : ~ r .e. ' -_.

f
VIA CRUCIS - - .
EPQQ bella maniera , che `. ~ t
,f-7'
Ma-,~
md~wwnfw4*w ` ~ ` la dirc ` .
4_ _ -. ` ,
i -' IL P* LEONARDO ' A 'r
DA PORTO MAURIZIO `
"x.

'1,
n Mionario Appoolico . ` '-
In ne la Viita al SS.Sgrdmento,'
con altre (ii-vote ora-(ioni. "
'\' t

` `,

*i \.
-- ' 3,*
. .

L I N N A P o L I MDCCLXXVL ` '
3 .;
. "NAM
kW-Pi

ij'*F\
5.*
v1 r.
P
, .. .` . y .,. .
1 ' l

* ' . .Y. .

*wc ~~\*+-^- \:~`_\:.~;.~. ~. . _ .


" **WM. v* - .- ,,

\ `

, i", .

.
.~ t

_ * 4.._ .
. - _7'

.o

*f
q
_A
. .-. .z

. _sv-.oo4_.-

MODO DI PRATTICAR'
LA VIA CRUCIS.
Inginocchiati avanti lAitarc maggiore, baciandn
. la term , o pure profondamente inchinando , ado
rando la S. Croce dirai.
Adavamu: :e Cini/le, G' bmedcmm tibi.
Qui par Saniam Crucem ma redrmtt Mundum .
OREMUS.
Repira, qua/14mm, Domine, up ha: Familia;
'Iulm , proqtu Dominus oer jeur Cbrijlur mm
dubito-vir monile: tra-li rmcmdam, (a' Crucis ubire
tormcmum. Qyi cum (9':

`Di poi deteando ogni tua colpa , arai protei:


di guadagnare tanto per te , quanto per l Anime
del Purgatorio tutte lIndulgenze poibili, che me
diante talopera divora i ponno guadagnate: dicen
do ia eguente Orazione.
CLememimo mio Ges innitamente buono , e
miericordioo, eccomi pl'iillo aVohi Santi
imi piedi tutto dolente , e compunto per aver tan
te volte oeo Voi mio' Sommo Bene . Deb Ges
mio amabliimo compungetemi il cuore: ed in
riettere alle Vohe ,pene,
me di compunzione fatemi
mentre ruagete diin mutar
riolutiiimo [agri
vita1 vi oerico quello Santo Viaggio in onore di
quel do]oroimo,che Voi acec per me indegnj.
imo peccatore; intendendo di ricevere le Sante In
dulgenze concee daSommi Ponteci, appiicandone
una per me , e l altre per l Anime pi biogloe
del Purgatorio: iccome intendo altres di prega.;
econdo tutti quei ni, e motivi , per li uali u
conceo un s gran teoro ; upplicandnw umil
mente a far s`1 , che mi ia giovevole per ottenere
la Vora Miericordia in quella vita , e la Gloria
eterna nell' altra.. - ' \
A z . ` Sti
'LL-'

_ Stabat Mater doloroa


)uxta Crucem lacrimoa,
Dum pendebat Filius.
- W. Aci-mmm ze, Crte, (19:.
` R. _chica Per SMG-1m Cmmn, (9':
Gnsu CONDANNATO A MOU'E .

IN quea prima Stazi0ne i rap reenta la


, Caa, el Pretorio di Pilato, ove il no
ro buon Ges coronato di pungentilgne Spi
ne, e tutto grondanre di angue rice l ini
, qua entenza di morte .. K
` Conidera lammirabile ommione dellin
nocente Signore in ricevere cos iniqua en
enza di morte , acci tu reo , e peccatote
rieev~ la vita: e appi, che li tuoipeccati
'furono i'fali tetimoni , che la. ocri ero , e
ia tua olinazione indue uellempio Giudi
ce a profetirla . Rivolgiti, ecos , vero la
mox-oo tuo Dio, e pi colle lagtime del
.cuore , che coll epreione della lingua di
gli cos.
Ahim caro Ges mio , che amore vice
Patimo `e mai il Votro ? Dunque per una
creatum s indegna orir prigionia , catene,
e' iagelii no ad ecr entenziato a s 'vitu
peroa morte ah che tanto bais per erir
m il cuore, e farmi lruggere in lagrime con
deieare tanti miei maledetti peccati, che ne
furono la cagione. S, che li abomino , e li
piango amaramente: e per tutta queta ra~
ia doloroa-'indizio piangendo , opirando , e
nplicando Cm mio miericordia, Gu mio m[
armrdia, Pani, . un, Gloria.
Mia: mn Demi? , B'z'rre uojin' .
Cujus

~ ,_.

~..
~
"7

Going' animm gementem ,


Contriatam , 8c dolentem; - '
Pertranivit gladiis .
i. Adoramu: re, Chi-:Jia , EDc.
BL. _Quid 'per 55271847 Crucem, CF:.

GESU CARICATO DELLA CROCE.


AA

Ueia econda Stazione rappreenta il uo*


go , dove l amatiimo Ges da crudeli -
Miniri fu caricato del peantimo le
gno della Croce.
Conidera come il benignimo Ges tutto
-bagnato di angue, e pieno di dolorii abbrac
cia colla anta Croce. Ed 0h con qual manue-
tudine ore e percoe , ed inulti di quelle
celetate turbe: quando tu , impaziente , ug
gi a pi potere la. Croce della vera penitenza:
e non ai , o mechino , che enza Croce in
Cielo non i entra? Piangi pure la tua cecit,
con cui in ora hai abborrito il patire : e ri
volte al tuo Signore digli, opirando ,-eosi .
A me, e non a Voi, caro Ges mio, i deve
coteia Croce- Ahi peantiima Croce, che u
-abbricata da tanti miei graviimi peccatii
`Deh caro Salvatore, datemi forza di abbraccia:
tutte le Croci, che meritano le mie graviime
colpe;- anch in s breve tempo di vita aven
do la orte di vivere abbracciato con la Sapta
Croce, muoia in Croce: e per mezzo della Croce
arrivi nalmente a godere di Voi nel Santo Pa~
radio. Amen. Pater, Ave, e Gloria.
Mitres ai/'i Domine, Mic-re qr -

A z O quam
J
0 quam trilis, 8c aiia .
Fuit illa benedia
-. Mater Unigeniti!
Y. Adaramm te , Cbrzie, KV:.
IL. ,Quid per Sanfxm Crucem, C'e.
GEM cADc LA ma VOLTA sorro
LA Cnocc.
] N queh. terza Stazione i rappreenta la pri
ma caduta di Ges otto la Croce.
Conidera come aittiimo Ges indebo
lito per ii continuo pargimento di angue, e
pinto da quei Miniiti di Satanao , cadde la
prima volta per tetra. Ahim! che quei acri
leghi tutti iuieriti gli i roveciarono opra ,
Dercuotendolo con pugni, con calci, con c ia
ti: e pure il pazientiimo Ges non apre boc
ca, ore, e tace: quando tu ne tuoi leggia
riimi travagli ei cos impaziente, che ubito
maledici, ti lamenti. e ore ancora temeraria
mente beemmj. Come non ti cuopre il volto
un vergognoo roore ? Almeno pentito della
tua impazienza, e uperbia, prega il tuo ait
to Signore cos.
Amatiimo Redentore , ecco a Voiri piedi
il peccatore pi perduto di quanti ne vivono
ulla terra. Oh quante cadute! oh quante vol
te on precipitato in un abio diniquit! Deh
porgetemi la Vora anta mano per rialzarmi,
e concedetemi una grazia ecace di non ri
cadere ma pi; anche portando volentieri
Ia Croce di qualivoglia travaglio, vada libero
in vita dalle cadute mortali , e mi aicuri in
morte laare importantiimo dell eterna a
lute. Pam, Ave, e Gloria.
Miirere nori Domine. Mic-rm mri.
Qua:
231

Quz mcerebat , 8c 'dolebat,


Pia Mater, dum videbat
Nati pmnas inclyti.
W. Adaramu: te , Cbrie, 'c.
Be. 25"" per Suniam Crum, Or.
Ges INCONTRA LA sua sawrissrma
MADRE .
~ I N quella quarta Stazione i rappreenta il
luogo , dove lappalionato Ges s incontr
colla Sua aittiima Madre .
Ahi, che dolore trapas il CuoreaGes l Ahi,
che paimo eri il Cuore a Maria .' allorch sin
contr`arono in queio anto luogo. E non enti,
come paimantt per la gran pena , di te amoro-
amente i legnano? 0 Anima ingrata, che ti
abbiam fatto Noi, onde con tanta crudelt tor
menti le Nore vicere? Che mal ti ha t'. tto 't
Mio Ges? dice la dolente Madre. Che mal ti
ha atto queta Mia povera Madre? dice lap
paionato Ges. Deh lacia il peccato . che
unica cagione delle Notre pene. E tu che ri
pondi a s giui lamenti P ah indurito! colle
lagrime devi ripondere: e per opirando , e
piangendo digli cos . -
O Divin Figlio di Maria , o SS.Madre del mio
Ges, amendue oei dal mio corretto vivere, ec
comi proirato aVoiri antilimi Piedi: e rivolto
a Voi, amabiliimo mio Ges , Vi dir cento , e
mille volte : Ges mio'mijricordia , Gen} mio mi
ericordia; perdonate caro Ges a lo chiavo pi
mechino della vora Madre . e rivolto a Voi , o
gran Vergine , dir colle lagrime agli occhi :
Miericordia, a Maria Sanriima , miericordia; per
donate al ervo pi iniquo del Volro Figlio: e
fate , che per mezzo Voiro i0 trovi piet nel tre
mendo Giudizio. Pat, Aoc, e Gloria.
Maate-re nori Domine, mieri-re non'.
4 Quis
43-1_

Quis efl homo, qui non eret,


A: Chrili Matrem i videret
In tanto upplicio? _.....M--,.r
.
W. Adoramu: tc, Cbrile , T92'.
EL. _Qui-1 per Sana-4m Crum, (D'e
GEsu .uurA-ro DAL CIRENEO.

I N quea quinta Stazione rappreenta il


luogo , dove il Cireneo fu sforzato ad in
doar la Croce di Ges.
Conidera , che tn ei quel Cireneo , che por
ti la. Croce di Crio, o per apparenza, o per
forza , perch ei troppo attaccato acomod
tranitori di quello Mondo . Ah non a mai , che
termini la tua vita con s gran langnore di pi
rito , e tepidezza; ma pinto da un anto fer~
vore olleva il tuo Signore da s gm Pe0 ~
abbracciando di buon cuore tutti que travagli,
che t Vengono dalla mano Divina , con pro
!efla di volerli orire con pazienza, con alle~
greZZa , anzi con rendimento di grazie al tuo
Dio, che pregherai cos.
O amantimo Ges mio, Vi ringrazio del
le tante, e s belle occaioni, clre mi date di
patire _per Voi , e di meritare per me . Deli
fare mio Dio ,,Rbe oerendo pazientemente
Ci, che ha apparenza di male in quella vira,
faccia acquio de beni eterni nellaltra : e
non altro, ricevete loerta, che vi faccio di
queflo mio povero cuore,- acci no allultimo
repiro pianga con Voi, per venire poi a re
*
.mama`
gnare_ con eo Voi. Amen. Pater,Aue, e Gloria.
Mitres nqri Domine , miero najlri .

**d-wi".,.--~.,h.~ QuiS
2313?

... a_
Quis non poi'et contrilari, *u*
~' ' Piam Matrcm contemplati "
Dolentem cum Filio?

i. Ador/Imm te, Cbn'e , (Fc.


R. _Quiz per Sach: Croce-m , (945.

stu' 1-; ascruoaro DALLA Vanomca.

p Uen eta Stazione rappreenta il luogo,


dove la piet della Veronica racing con
un panno il Sacrariiimo volto di Ge .
Conidera in quel Sudario leenuato em
biante del tuo Ges: e pin-to dallamore, for
mane un epreivo ritratto nel tuo Cuore , e
proponi fermamente di non cancellarlo giam-'
mai dalla tua memoria . O te felice , e con
Ges colpito nel cuore viverai .' o te pii che
_ fortunato , e con Ges colpito nel cuore m0
* rirai .' E per eere meritevole di un tanto lee
ne, Prega il tuo Signore cos-i.
Torirnentato mio Salvatore, imprimere , Vi
upplier), per tal maniera nel mio cucre l Er?
gie del Volro diviniimo , e amahiiiimo
Volto, che rivegliando in me -un anto .amo
e , e timore , altro non facci in vita. mia,
;che amar Voi , e abborrir me: e colin Vorra
'doloroi'ima Paione otto gli occhi pianga
:empre i miei graviimi peccati; proteando
mi , che con qneflo pane di dolore vo cibar
mi ino alla morte , abbominando empre, e
detelando la mia peima vita . Pam, due ,
e Gloria..
Mia-tere az/ln' Domine, mill-rar: mri .

A
l'34

` x
Pro peccatis Suz Gentis
Vidit leum in tormentis,
Et lagellis ubdituln.
i'. Alaramur re, Cbrrle, C91'.
E. Qui-1 per Sanam Cruz-em , CDc.
Gt-:su` cane LA SECONDA VOLTA.

r i Uella ettima Stazione rappreenta quel


' la porta di Gerualemme, detta Giudici!.
ria, dove arrivato il buon Ges cade per
. terra la econda volta.
Conidera il tuo Signore diieo in terra,`
abbattuto da dolori , calpelato da nemici , e
derio dalla plebe : e rietti , che la tua u
perbia li di`e la pinta a cadere . la tua alte
rigia lha cos atterrato . Deli abbaa una
volta il capo: e con doloroa contrizione del
paato, e fermo proponimento di umiliarti a
pi di tutti in avvenire , dirai al tuo Signo
re cos] .
O Santiimo Redentnr mio , bench Vi ri
miro caduto, Vi coneo nel tempo lleo On
nipotente: ed umilmente Vi prego ad abba
are queli miei penieri troppo uperbi ,~ a
inche camminando empre col capo bao ,
con atti di incera umili-azione , abbracci di
buon cuore labiezione , el diprezzo: e con
?nella umilt vera , intima, e cordiale mi rie
ca ollevar V0i da s doloroa caduta . Pam',
Am , e Gloria. .
Mico? offri Domine , mlrerl* nqri.

Vidt
23

Vid-it Sunm dulcem Natum , _


Morientem deolatum, 1
Dum emtt piritum.
Y. .Ada-mm te, Grre, (92-.
IL _Quid per .Ya-*284m Crue-*m , @7.

Grasu PARLA ALLE DONNE.

-IN quela ottava Stazione i rappreenta il


luogo, nel quale incontrando Ges quelle
Donne di Geroolima s aitta , eaddolorate,
benignamcnte le conol .
Conidera, che tu hai doppio motivo di pian- '
gere , e per Ges, che patice tanto per te ,
e per te eo che ingrato non ai godere , e
-non loendi .- e pure a via di tante pene an
cor ai duro , e non ti compungi , n ai par
gere una lagtima di compaione vero Chi per
' amor tuo pare un mare di angue . Almeno
.in veder Ges , che motra s gran piet. a
quelle povere Donne , prendi condenza, e
addolorato. e compunto digli cos.
Amabiliimo mio Salvatore , e perch que
llo mio cuore non i tempra tutto in [agri
me di dolore 7 lagrime caro Ges mio , [agri
me di vero pentimento Vi chieggo umilmente
prorato aVolri piedi , anche e colle- lagri
me su gli occhi , e col dolore nel cuore me
riti quella compaione, che dimotaie aquel~
le divote Donne . Se non altro , concedetem
-quelunica conolazione , che rimirato da Voi
con occhi pietoiin vita , poa icuramente
iimirar Voi nellora della mia morte. Fazer,
..4112, e Gloria.
Mierm nori Domine, mieri-rt nor .
A 6 Fia

4-**

I!4
.-. e
Eia Mater ons amoris,
Me entire vrm dolorrs
Fac , ut Tecum lugeam.
W. Arimmm: rt, Cbrie, (Fc.
R. Quiz: pci-.SanH-zm Cmcem , GT.
.. CADE. GESU u TERZA VOLTA.
Uela nona Stazione ci rappreenta, come
e-A3-
vu,.
arrivato il buon Ges ,a pi`e del Monte
Calvario delituto aatto diorze cadde
la terza volta per terra.
Ahirn`e quanto u penoa quella caduta del
mio Ges . Mira con che rabbia` c ui-ore quel `-|*'~
."_
manuetiimo Agnello vien lracinato da que!
crudeli, e rabbioi lupi, che tutti anioi di ve
derlo quanto prima contto in quel legno, con
pugni, con calci, e con manichi dalabarde lo
Percuomno , lo caloelano , ino ad involgerlo
~"-u..
tutto nel fango. Maledetto peccato , che si e
`tilttente maltratt il Figlio d' un Dio? Merita
le me lagrime un Dio s appreo, un Dio cal
Pellato? pezza dunque quel tuo Cuore con la
contrizione, e prega il tuo Signore cos.
Onnipotente mio Dio, che con un ol dito
olenete il Cielo, e la Terra, e chi mai vlta. *nl-n.

fatto si malamente cadere? Ah che pur troppo


. .ru-ce, lo s , si lo sb; ono iate le mie graviime
, colpe , le mie srenatezze . Che ar dunque?
eguiter ad accrecere_ tormenti a tormenti ,
con accumulare peccati a peccati" Ah n, mio
Dio, nb: eccomi compunto a Volri piedi, e
~
?per darvi qualche ollievo . con lagrime, e o l. 4.

jpi replieher cento , e mille volte : Ges mio


miericordia, Ges mio miericordia; mai pi
nl
g-eccare , mai pi, mai pi. Paz-r , Ave, e Gz'or.
Mil/ere nojri Domine , IWZrn: nori .
~ Fac, -.In
Fac, nt ardeat cor meum
in amando Chrilum Deum ,
Ut Sibi complaceam.

'17. Adormmar -re, Cbric, (9':


lsc. gioia- per Santina Crue-m, O:
l
GLsiiir- SPOGLIATO DELLE suc V557!.

QUela decima Stazione rappreenta il luo


go, dove Ges u pogliato , cd aiutia
reggiato con liele.
Conidera come con lavelle gli levarono
la pelle : e rinovaiidoegli tnt.c le piaghe;
neil`elerno rimae tutto lacero , e lborticato,
e nell interno amareggiato da digulloiimo
ele. E tu anima- Criliana in vedete il tuo
Signore, il tuo Dio divenuto tutto una piaga,
e s`i acerbamente tormentato per tuo amore,
come non ti muovi a piet? Deli gettati apie
di del mo Ges denudato , e digli cos .
Benigniimo Ges mio , che orribile Gon
trapolo e mai queo? V0i tutto angze, tut
to piaghe , tutto amarezze; ed i0 tutto dilet- ..
ti , tutto vanit , tutto dolcezze. Ah n , che
non cammino bene , nb . Deh- fatemi: mntar
.vita , e ttoncare i pai di queta mia s mal
vaggia condotta : anzi amareggiatemi talmen
`te i guti della vita preente , che di qu in
nanzi non gutando altro, che le amarezze
della Volra Santiima Paione , arrivi in ne
-a godere con Voi le delizie del Santo Para.
dic. Amen . Pater- , Ave e Gloria.
Mijrrre ori Domine , MJm-e ai-i .

JV
23(

x4
Sana Mater ilud agas ,
Ctucifixi ge plagas
Cordi meo valide.
7. .dalai-am: re,vC/.7'it, CW'.
R. _Quid per Sanam Crutcm, 'c.
Sesu e vis-rizso. E inciiioon
SULLA Cuoci:.

Ue'la undecima Stazione rappreenta


luogo, dove il nollro pietoo Ges u di
leo ulla Croce, ed ivi trarto, preen
te la Sua Santiima Madre .
Conidera lecceivo dolore oerto dal buon
Ges in eergli trapaate le mani , ed i piedi
da pungentiimi chiodi: i quali battuti, e ti
battuti pi volte, vennero aromperi , e irac
ciati e Vene , edoa, e nervi. e carne con in
dicibile pamio del Salvatore . E rimanendo alla
Sne quel acro Corpo tratto, ed inchiodato .
`Come mai non ti enti internamente tutto lrug
gere da giuta tenerezza di tante pene , e dal
rimoro di-tante tue celeratezz-: Almeno so
ga il dolore col ianto, dicendo cos.
Clementiimo es mio, Crocio per me,
. ' battere, e ribatrete quelo mio duro cuore col
. 'Voiro anto amore, etimore: e giacchi miei
peccati furono i chiodi crudeli , che Vi trae
r0 . are che il mio dolore ia il Carnece, che
traigga, ed inchiodi tutte le mie mal regola
te paioni u quella Croce, in cui Voi vi di
ponete a morir per me; anch per mia buo
na orte vivendo, e morendo crocio con Voi
in terra , po'a Venite a regnar glorioo con
V0i in Cielo. Amen. Pam, Ave, e Gloria.
Mirrre alri Dom/e , mmre ai-..
Tui

r ~~~_.-\
... _ --v`
237

Tui Nati vulneral,


Tam dignati pro me pari
Paenas mecum divide.
V. .Mai-am; te, (IL-rie, (W.
BL. ;gf-ia per San-Fiam Crucem , 6:.

Muoan Gcsu- [N CROCE .


IN quella duodecima Stazione i rappreenta
il luogo pi adorabile del Mondo tutto,
dove u inalberata la CrOCe, aieme con Ges
COCEQ - .
Alza gli occhi, e mira pendente in aria da
tte chiodi lAinantiimo Ges .- mira quella
Divina Faccia moribonda: oeiva come prega
per chi l oende , dona il Paradio a chi lo
chiede , lacia in cura di Giovanni la Madre ,
,_ raccomanda al Padre lAnima Sua, ed inchinan
do il capo en muore. Dunque e morto Ges,
e morto il Figlio di Dio? ed morto in Cro
ce pet te? tu che ai P che peni? ah indurito
pi delle elci! Deh abbracciati colla Croce di
Ges, e piangendo digli cos.
Redentore mio amabiliimo , lo conoco , lo'
' coneo, che i miei graviimipeccati ono [la
ti i Carneici pi pietati , che Vi hanno privato
di vita. Adeo capico quanto ia vicerata, la
Vora Miericordia : adeo si prendo coniden- .
za di replicare cento, e mille volte,`Ges mio
Miericordia. quea Miericordia vorrei atte
nere da Voi in vita , quella Miericordia bra
mo di trovar in punto di morte : ed nendo
all ultimo mio repiro quele helle parole , Ges
mio Miericordia; pero di entirmi dire dalla
Volra uaviima bocca , Hude rerum m': i
Paradz. Amen - Pam, Ave, e Gloria.
Mijerere non Domine, miere ori . F
ac
240

x
Fac me pie Tecum ere, .
-
Crucixo condulere ,
Donec ego vixero.
-
V. Adoramur rc, C/;rch , c. '
Ps. _Qi-Ja per Sana/1m Cru-cm , C9:

Gesu r! DEPOSTO DALLA CROCE, r; nno


LN GRMBO ALLA MADRE

Uela. decima terza Stazione rappreenta ii


luogo, ove depolo , che u Ges dalla
Croce , u depoitato in grembo allaf
itrirma Madre .
Conidera quale pada didolore trapasb il cuo
re alla conolata Signora, allorch`e ricev`e tra *xk
le Sue braccia il gi deunto Suo Figlio . Ah che
a v'ilia di tante, e s crude ferite i rinovarono
in Lei tutti i pami del Suo tenerilimo Cuore.
Ma qual n lo lile pi acuto, che le cagion
un s] gran duolo? u il peccato. intendila una.
volta, u il peccato , che le uccie s caro Fi
glio . Piangi dunque il maledetto peccato , e
mecolando le rue lag-rime con quelle duna
Vergine s addoloram, dille cos .
O Regina deMartiri, quando aro degno di
.capire. e comparire inieme le Volre pene , con
averle empre preenti nel mio Cuore? Deh fate,
o gran Signora , che non eno inruttuoe per
me le Vore lagrime t :in-zi ferire quello mio
' cuore , e eritelo con un aterba deglia , che not
te , e di pianga tanti miei s enormi misfatti,
che cagionarono in Voi s gran patire, anch
piangendo , 1tremando , perando , giunga final
mente a veder Voi, ed a. goder con Voi nel San
to Paradio. Amen . Pau-r, Ave , e Gloria .
Alzmre nojlri Domine, mi :rm- n-/
Qnan~

.,.

f"'. ~
441

Quando corpus morietur,


Fac, ut anima: don'etur
Paradii gloria. Amen.
V. Adommm le , Cbnc, CW.
R. Lui:: p- Sanum Crw-'em , @ci
Gcsu 1-:` posro NEL SEPOLCRO
I N que ultima Stazione i rappreenta il
Santo Sepolcro, in cui u collocato il Cor
po Sacratiimo di Ges.
Conidera quali foero i pianti di Giovanni,
della Maddalena, dellaltra Marie, e di tutti
i parziali di Crio, allorch i rinchiua quel
Santo,Sepolcro: ma pi dogni altro conide
ra la deolazione delCuore addolorato di Ma
ria , in vederli aatto priva del Suo amatiimo
Figlio. ed a villa-di tante lagrime prendi mo
tivo di vergognarti, che nel decoro di queo
anto viaggio non hai dimorato un minimo
entimento di Piet . Via su rivegliati su que
ultimo: e baciando la lapide di quella acra
Tomba, a uno sforzo grande per laciarvi de
poitato il cuore : e con amaro pianto prega
il tuo deonto Signore cos . `
Pietoiimo Ges mio, che per mio olo
amore volee compire un s`1 doloroo viaggio,
Vi adoro deonto, e rinchiuo nel Santo Seporl`
ero: e umilmente Vi prego a ar s che in mama
al Mondo, muoia al peccato, muoia a me ie- .
o: e dopo queto anto Eercizio riorga a
nuova Vita diGrazia, in cui pereverando con
viva ede, ferma peranza, ed amore fervente,
cammini talmente in v-ita nelloervanza della'
Volira antii'ima Legge , che poa perare in
morte il frutto del Voh'o prezioi-mo Sa!
gue. Amen . Parer, Am, e Gloria.
Mierm mri Domine , miere nori.
2,41

18 ~ (
Si diranno cinque Pam, Am, e Gloria-e
condo il modo qui-otto decritto .
Diremo un Pam, Am , e Gloria ad onore
della Piaga della Mano dellra di Notro SI*
gnore Ges Crio , pregandolo a concederci
vero dolore e pentimento-de nori peccati
nel punto della nolra morte .
Diremo un Pam, Ave, e Gloria ad onore
della Piaga della Mano inilra di Notro Si
gnore Ges Crito, pregandolo a darci forza ,
e valore di non cadere in peccato mortale per
alcun tempo di nora vita .
Diremo un Pam, Ave, e Gloria ad onore
della Piaga del Piede delro di Noro Signo
re Gesl Crio, pregandolo a guardarci, e cu
odirci da tutti gli inganni e tentazioni del
vDemonio nel punto della nora morte .
Diremo un Pam, Am, e Gloria ad onore
della Piaga del Piede inillro di Noro Signo
re Ges Crilo , pregandolo a concederci la gra
zra di ricevete i Sacramenti d.-ila Chiea nell
ora della notra morte . i
Diremo un Pam, Ave, e Gloria ad onore
della* Piaga del SS. Coato di Nollto Signore
Gesir Crio , pregandolo pe'ri meriti della Sha
paione a degnari di ricevere dopo la nolira
morte lAnime nore in compagnia di tutti i
Beati nella Celele Patria.
Diremo u-n Pat, Ave, e Gloria econd-o
lintenzione dePonteci , che hanno conceo
e confermato quele ante Indulgenze.

LI

' rx.- - ,
243 .`-

.0. .
3.n.-.-_4'-.
-z-

-L ITT AN IMA
DELLA PASSIONE.

Yrie eleion .
Chrilie eleion . -
O Dulciiime` jeu , qui clavis durimis
conxus uili , Mierere nobis.
O Benigniime leu , qu in ligno Crucis
exaltatus uii , Mierere
O Clementiiime leo , nobis.
qui euo pretioow
Sarguine Tuo Mundum redemii , Mierere
no ls .
O Aicime leo , qui in brachiis Matris
Tua; reclinatus uii, Mierere nobis.
O Sacrarime jeu, qui in monumento e~
pultus uilli , Mierere nobis .
O Piiime Ieu, per Sactum Vulnus iniri
pedis Tui, Mierere nobis .
O Innocentiime leo , per Sacrum Vulnus
dexteri pedis Tui, Mierere nbis.
O Delicatime Jeu , per Sacrum Vulnus
initra: man-us Tua, Mierere nobis.
O Patientiiime Jeu , per Sacrum Vulnus
' dexter-az manus Tua: , Mierere nobis .
O Amantiiime Ieu , per Sacrum Vulnus
Sacratiimi lateris Tui, Mierere nobis .
O Divinime Jeu , per quinque Vulnera
Tua, Mierere nobis.
O Saniiime ]eu , per eptem Dolores
Beatiimz Virginis Maria: Mattis Tua!, Mie
rere nobis.
Agnus Dei, qui tollis peccati Mundi, Par
ce nobis Jeu .
Agnus
20 . t p
Agnus Dei, qui tollis peccata Mundi, Exau
-_
di nos Jeu .
Agnus Dei, qui tollis peccata Mundi, Mi
erere nobis leu.
.'-e
.Ar-forum! :e Cne , (irc.
` Om pro nobis' Virgo dalanijma .
- U! digri Fciamm* , (W.
.La

OREMUS.
Domine jeu Cbrie, qui da' Celi: ad Ter
nm de firm Pam': de/mdii , <9 Sungm'nem
Tuum Preriafum in remionem peccatorum adi
i , Te bumilter depretamur , u: in die adi
. :ii ad dexremm Tam udire mere-.4mm- , Venite
&med-{Si . _
' ' Inert-ema: pro nobis , que/24mm Domine , una ,
in bom mortr mi: ap) Tuum clementim
Bee-a Virgo Man-'a Mam- tua , eujur ucunimm - '
Annmm i bom Tui* Pionir dolori: gladim Im"
tran/ivi:.

PRE

A r".

t..
.4...-

AA -:Mud
P R E G HI E R A
A GESU SACRAMENTATO.
ECcoti anima mia alla preenza del tuo
DIO: s queio Altare i trova GESU
Sagramentato: quel che i i: art Uomo per
amor tuo. Anima mia raccogliti , entra in
le ea , lacia da parte ogni peniere terre
no, pena che ti accoii a parlare con D10 .
O quanti Serani lianno qui attorno, ado
rando il Santiimo Sagramento ! Anima mia
,adora cogli Angioli , e co Santi il tuo Signo
re,- Quel DIO d innita Mael , che a Bea
to il Paradio.
Atto di Fede, e di Adorazione.

Dorato mio GESU , perch Voi lavete


inegnato , io credo fermamente , che Vi
trovate in queo Divino Sacramento in Ani
ma, Corpo , e Divinit , e iete quello eo
DIO, che vincarnale , nacele, e morille
r me , che ora edere glorioo alla deira
del Voro Divin Padre, e che dovere un
' tempo eer mio rimuneratore . Credo tutto
ci mio GESU, e credo_ in Voi prima in
fallibile verit . Credo , Signore , ed accrece
te la mia Fede; mentre io a,Vori piedi
umiliato Vi adoro con tutto lintimo del mio
cuore, Viadoro inieme cogli Angioli del Pa
radio, Vi adoro in ipirito, e verit: e nella
coniderazione dellabio delle Volre innite
perezioni , e del mio nulla, tutto mi perdo,
. e mi confonde . \

Afro
zz r
.Arto di Speranza .

ESU mio , Dio di tutte le peranze, per


le Vore promee pero dalla Votra
Miericordia ogni bene . S , che il Voro San
gue mi perdona i peccati, mi a accoliare con
condenza al Padre , rn apre le porte del Pa Pia.

radio. Da Voi apetto labbondanza delle


Volire grazie, per vivere antamente mo alla
morte` e poi godervi nel Paradio . Sto cer
Io , che quanto da Voi pero , tanto coneguir.
Atto di Amore.
Sagramentato mio SIGNORE , V0i iete
tutto benecenza. vero di me: Voi da.
perrutto pargere amme di carit , pirate fuo
co damore ,- ed io ono tutto durezza , tutto
gelo vero di Voi ! Vorrei ardere del Voro
amore: Vorrei amarvi quanto Vi ama il Cie
lo, e la Terra . Ah mio GESU, accendete,
Vi prego , nel reddo mio cuore un amor degno
di Voi: fate che io Vi ami con tutta l anima
mia. , con tutto me eo . Vi amo , e Vi amer
empre mio Creatore, mio Redentore. Vorrei
_vedervi amato da tutto il Mondo , e vorrei
procurarvi tutta la Gloria , che meritare , a colio
di tutto il mio angue.
Atto di Pentimmto .
H SIGNORE , conoco la mia empiet,
deteo le ,mie mancanze . La polvere i n-._e
inalzata contro di Voi , il fango i e contro
di Voi ollevato , il nulla e lha preo con
tro del Tutto . Ah mio GESU , ono un
moiro d"iniquit , mi ono arto orte contro
all` Onnipotente: in vece di amarvi Vi ho di~
gullato: e quel che peggio, avanti di \soi
o
\

Saeramentato per me. Ve ne chieggo in que


a era perdono: me ne pento, deteo opra
ogni ma e le oee fatte contro a Voi , in
nito Bene, amabile opra ogni coa.. GESU
mio prima morire , che pi peccare. Dio mio
io ono'indegno del perdono ; ma una Voira
occhiata pietoa balia a alvarmi . Dio delle
Mie ricordie occorrere la mia fragilit .
Atto di Ringraziamento. \
GESU mio,Vi ringrazio con tutto il cuo
re, che iete tetato fra noi nel Santi
imo Sagramento : che iete venuto tante vol
te in me nella Santa Comunione , facendovi
cibo mio : e che ora mi ammettere alla Vo
{ra preenza . Vi ringraziin per me gli An
ioli , i Santi, le Anime giule, e opra tutti
Votra Divina Madre MARIA Santiima.
Oena .
ESU mio, Voi Vi iete agricato tutto
per: amor mio ,~ che poo rendervi io ?
Vi oerico in perpetuo olocauo tutto me :
a Voi conagro lanima., ed il corpo mio, le
potenze , e i eni miei, quanto ho , quanto
ono , e quanto poo . Sia tutto Votro , e
non mio queo povero cuore.
Preghiera .
VI raccomando , o Signore , la Chiea Voh'a
S oa: il Sommo Pontece, che nL-Ca
po vii ile : ed_ il noiro Patore . Riempitegli
del Voro Spifito per la loro, e nollta anti
cazione.
Vi raccomando gli Eretici, e gl'Infedeli ,
anch dalle tenebre paino una volta. alla
luce della vera Votra Credenza. V'
l
2.4! 5/

2-4
Vi raccomando i miei` biogni pirituali, e
temporali, e quelli di tutta intera la mia Fa
miglia. Dateci il neceario olientamento : e
are , che regni in ea la Volra pace .
ConCcdete , o Signore , uragio alle Anime
Sante del Purgatorio . Ajutate gli agonizanti
in quell eremo biogno . Conolare gli nitt-i .
Vi prego ancora per li mieri peccatori, ac
cincche illuminati col Voro lume, e conver
titi colla Vora grazia, per mezzo duna lin
cera penitenza, ritornino a V0i Padre Amoro
o , che iete empre pronto ad accorglierli.
Vi prego per tutti Coloro, che ci governano:
per li mici Parenti, BenefattOri , ed Amici, con
modo peciale anche per gli Nemici, pereh`e
Voi cos] comandare .
Vi chiedo nalmente da queio Trono di
Miericordia , da queto Tabernacolo di Ca
rita, da quellAltare di grazie quel , che tan
te volte avete promeo di darmi . Vi chie
do lo Spirito buono: e er mezzo Voro, dol
ciiimo mio Ges, lo c iedo dall Eterno vo
lro divino Padre . Datcmelo , acciocch`e Vi
poa amare per empre . Datcmelo acciocch
mi renda orte contro al Demonio , e terri
bile a tutto linferno . Datcmelo , acciocch
io con queio Spirito , e con queta grazia po .uv~
a pereVera-e per empre nel bene , Lino all
ultimo repiro della mia vita . Eaudite , Si~
gnore, i pianti miei: eaudire le mie preghie
re , Dio delle Miericordie .* e cos mavreto
empre oggetto alla Voira Legge, e ar que
ta imprea empre dentro il mio eno.
IL FINE.

Potrebbero piacerti anche