Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
ENTE
2) Codice di accreditamento:
NZ00045
CARATTERISTICHE PROGETTO
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Assistenza - 01 Anziani
1
Il progetto nasce dallanalisi dei bisogni del territorio, in particolare quegli degli anziani,
che risultano essere in linea con le tendenze nazionali.
Secondo uno studio condotto dallIstat, la popolazione residente in Italia nel 2065 sar
superiore ai 61 milioni di cittadini, destinati ad invecchiare progressivamente. Lanalisi ci
dice infatti che l'et media aumenta da 43,5 anni del 2011 fino di 49,8 anni del 2059,
anno a partire dal quale l'et media si stabilizza ai 49,7 anni.
Un dato significativo rappresentato dell'aumento sensibile del numero degli ultra
65enni, oggi pari al 20,3% del totale della popolazione, che nello studio ISTAT superano
il 33% nel 2056.
2
Grafico 3: Speranza di vita alla nascita per sesso, anni 1961-2065
Fonte: Istat
La tabella seguente mostra nel dettaglio come la popolazione italiana anziana sia in
costante crescita dal 2005 al 2015.
3
Tabella 2 - La struttura della popolazione in Italia
Anno Totale
0-14 anni 15-64 anni 65+ anni Et media1
1 gennaio residenti
2005 8.255.712 38.827.322 11.379.341 58.462.375 42,0
2006 8.283.936 38.875.440 11.592.335 58.751.711 42,1
2007 8.321.900 39.016.635 11.792.752 59.131.287 42,3
2008 8.367.043 39.306.261 11.945.986 59.619.290 42,5
2009 8.428.708 39.531.202 12.085.158 60.045.068 42,6
2010 8.477.937 39.655.921 12.206.470 60.340.328 42,8
2011 8.513.222 39.811.683 12.301.537 60.626.442 43,0
2012 8.325.217 38.698.168 12.370.822 59.394.207 43,3
2013 8.348.338 38.697.060 12.639.829 59.685.227 43,5
2014 8.448.133 39.319.593 13.014.942 60.782.668 43,7
2015 8.383.122 39.193.416 13.219.074 60.795.612 43,9
Fonte: Istat
La percentuale della popolazione nella fascia 0-14 anni rimasta pressoch invariata dal
2008 ad oggi, con una lieve flessione negli ultimi due anni, mentre a fronte di un calo
negli anni di popolazione della fascia intermedia 15-64, si rileva un costante
accrescimento della popolazione over 65.
Grafico 4:
Fonte: Istat
L'invecchiamento della popolazione risalta anche dall'aumento dell'et media (43,9 anni
contro i 42 del 2005) e dal rapporto di dipendenza (passato dal 50,6% del 2005 al
55,1% del 2015).
Dallanalisi demografica risulta, quindi, come la popolazione anziana (over 65 anni) sia in
crescente aumento e come questa crescita continuer nei prossimi 40 anni a livello non
solo italiano ma anche europeo.
Analizzando i dati ISTAT, in Italia nel 2014 rispetto allanno precedente si verificato un
calo delle nascite (- 0,2 per mille), insieme ad una diminuzione dei decessi (- 0,2 per
mille). Invece, la speranza di vita alla nascita registra nel 2013 un balzo in avanti. Gli
uomini raggiungono il livello di 79,8 anni (+1,1 rispetto al 2008), le donne quello di 84,6
anni (+0,7). Allet di 65 anni la speranza di vita residua nel 2013 di 18,5 anni per gli
uomini (+0,7 sul 2008) e di 22 anni per le donne (+0,6). Oltre i 65 anni di et le donne
sono in numero decisamente superiore rispetto agli uomini perch vivono mediamente
pi a lungo. Tuttavia, il rapporto uomini/donne dai 65 anni in poi sta diminuendo.
Come risultato dellaumento della popolazione anziana, let media della popolazione
continua a crescere: da 42,5 anni nel 2008 a 43,9 nel 2015. Ci nonostante, c da
Et media: la media delle et di una popolazione, calcolata come il rapporto tra la somma delle et di tutti gli individui e il numero della
1
4
valutare che il profilo strutturale per et della popolazione varia notevolmente sul piano
territoriale, sebbene tutte le regioni, nessuna esclusa, siano coinvolte dal processo di
invecchiamento.
Fonte: Istat
Indice di vecchiaia: Rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione. il rapporto percentuale tra il numero degli
2
ultrassessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni. Ad esempio, nel 2015 l'indice di vecchiaia per l'Italia dice che ci sono 157,7 anziani
ogni 100 giovani.
Indice di dipendenza strutturale: Rappresenta il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella
3
attiva (15-64 anni). Ad esempio, teoricamente, in Italia nel 2015 ci sono 55,1 individui a carico, ogni 100 che lavorano.
Indice di ricambio della popolazione attiva: Rappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in pensione (55-64
4
anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-24 anni). La popolazione attiva tanto pi giovane quanto pi l'indicatore minore di
100. Ad esempio, in Italia nel 2015 l'indice di ricambio 126,8 e significa che la popolazione in et lavorativa molto anziana.
Indice di struttura della popolazione attiva: Rappresenta il grado di invecchiamento della popolazione in et lavorativa. il rapporto percentuale tra
5
la parte di popolazione in et lavorativa pi anziana (40-64 anni) e quella pi giovane (15-39 anni).
6
Carico di figli per donna feconda: il rapporto percentuale tra il numero dei bambini fino a 4 anni ed il numero di donne in et feconda (15-49
anni). Stima il carico dei figli in et prescolare per le mamme lavoratrici.
Indice di natalit: Rappresenta il numero medio di nascite in un anno ogni mille abitanti.
7
Indice di mortalit: Rappresenta il numero medio di decessi in un anno ogni mille abitanti.
8
5
in media circa il 70% degli ultrasessantacinquenni manifesta di essere in buona salute,
dati che rivelano un trend positivo rispetto ai dati del 2005, quando solamente poco pi
del 50% dava affermazioni analoghe. Queste evoluzioni positive nella percezione della
qualit della salute si possono attribuire in parte a un nuovo ed innovativo approccio
allinvecchiamento, che negli ultimi anni andato sempre pi affermandosi.
Di seguito presentiamo unanalisi demografica delle aree di interesse del progetto
(nostre elaborazioni da www.tuttitalia.it e www.dati.istat.it, valori al 1 gennaio).
tasso di mortalit (per mille abitanti) 10,9 10,8 .. 11,7 11,5 .. 10 10,4 .. 10,5 10,2 ..
popolazione 0-14 anni (valori
13 12,9 12,8 12,3 12,2 12,2 13,6 13,6 13,5 13,2 13,1 13
percentuali)
popolazione 15-64 anni (valori
65 64,9 64,6 65,7 65,5 65,2 64,5 64,5 64,2 65,4 65,3 65
percentuali)
popolazione 65 anni e pi (valori
22,1 22,2 22,6 22,1 22,3 22,7 21,8 21,9 22,2 21,5 21,6 22
percentuali)
indice di dipendenza strutturale
53,9 54,2 54,9 52,3 52,6 53,5 55 55 55,7 53 53,2 53,8
(valori percentuali)
indice di dipendenza degli anziani
34 34,3 35 33,6 34 34,8 33,8 34 34,6 32,9 33,1 33,8
(valori percentuali)
indice di vecchiaia (valori percentuali) 170 172,5 176,2 179,2 182,6 186,6 160 161,3 164,3 163,1 165 168,6
et media della popolazione 44,7 44,9 45,2 45,1 45,3 45,6 44,4 44,5 44,7 44,3 44,5 44,7
Fonte: Istat
6
Tabella 6 Principali indici demografici al 2015 relativi alla Regione Marche
Territorio Marche Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Anno 2013 2014 2015 2013 2014 2015 2013 2014 2015 2013 2014 2015 2013 2014 2015
tasso di natalit (per
8,2 8 .. 8,5 8,3 .. 7,7 7,8 .. 8,2 8,2 .. 8,5 8,1 ..
mille abitanti)
tasso di mortalit (per
10,9 10,8 .. 10 9,8 .. 10,5 10,8 .. 11,3 11,3 .. 10,5 10,1 ..
mille abitanti)
crescita naturale (per
13,4 13,3 13,2 14 13,9 13,8 12,7 12,5 12,5 13,3 13,3 13,2 13,8 13,8 13,7
mille abitanti)
popolazione 0-14 anni
63,5 63,3 63,1 64,8 64,7 64,5 64 63,8 63,5 63,3 63,1 62,9 63,9 63,6 63,3
(valori percentuali)
popolazione 15-64 anni
23,1 23,4 23,7 21,2 21,4 21,7 23,3 23,7 24,1 23,4 23,7 23,9 22,3 22,7 23,1
(valori percentuali)
popolazione 65 anni e
57,4 58 58,6 54,2 54,6 55,1 56,3 56,8 57,5 57,9 58,5 59 56,5 57,2 58,1
pi (valori percentuali)
indice di dipendenza
strutturale (valori 36,3 37 37,7 32,7 33,1 33,7 36,4 37,1 37,9 36,9 37,5 38 34,9 35,6 36,5
percentuali)
indice di dipendenza
degli anziani (valori 172,5 176,3 179,8 151,4 154,1 157,7 182,7 188,9 193,2 175,4 178,5 180,8 161,4 164,8 168,8
percentuali)
indice di vecchiaia
45,1 45,4 45,7 44 44,2 44,4 45,4 45,7 46 45,2 45,5 45,7 44,7 44,9 45,2
(valori percentuali)
Fonte: Istat
popolazione 0-14 anni (valori percentuali) 63,1 62,8 62,4 65,4 65,3 65
popolazione 15-64 anni (valori percentuali) 23,8 24,2 24,6 21,5 21,6 22
indice di dipendenza strutturale (valori percentuali) 37,7 38,5 39,4 32,9 33,1 33,8
indice di dipendenza degli anziani (valori percentuali) 181,9 185,2 189,3 163,1 165 168,6
indice di vecchiaia (valori percentuali) 45,6 45,8 46,1 44,3 44,5 44,7
Fonte: Istat
I dati sopra esposti confermano il quadro che pocanzi abbiamo analizzato: quello di una
popolazione che negli ultimi anni e previsionalmente nei prossimi continuer ad
invecchiare.
Tale condizione grava sulle famiglie, sempre pi appesantite dagli oneri di cura non
totalmente garantiti dal pubblico, e sottolinea la mancanza di adeguate politiche e azioni
di welfare e di prevenzione. Nei contesti regionali e provinciali interessati al progetto
7
questa semplice analisi demografica particolarmente significativa se si paragonano
alcuni dati territoriali presi in esame con quelli a livello nazionale.
Siena 25,5
Lucca 24,8
Firenze 24,8
Arezzo 24,3
Ascoli Piceno 24,1
Rieti 24,1
Macerata 23,9
Pesaro e Urbino 23,1
Viterbo 22,7
L'Aquila 22,7
Pescara 22,2
Terni 22
Teramo 22
Ancona 21,7
ITALIA 21,7
Roma 20,4
Latina 19,7
Fonte: Istat
8
Grafico 6: Lindice di vecchiaia
Indice di vecchiaia (valori percentuali)
Rieti
Siena
Lucca
Ascoli Piceno
Arezzo
Firenze
L'Aquila
Viterbo
Macerata
Pesaro e Urbino
Terni
Teramo
Pescara
Ancona
ITALIA
Roma
Latina
Fonte: Istat
Siena 62
Firenze 61,2
Lucca 59,3
Arezzo 59,1
Macerata 59
Pesaro e Urbino 58,1
Ascoli Piceno 57,5
Rieti 56,4
Pescara 55,7
Ancona 55,1
ITALIA 55,1
Viterbo 54,4
Terni 53,8
Teramo 53,8
L'Aquila 53,5
Roma 52,7
Latina 50,9
Fonte: Istat
9
Non risultano ancora essere disponibili dati georeferenziali aggiornati relativi alla
condizione abitativa dellanziano, tuttavia gi il dato medio nazionale sembra
preoccupante. Ad oggi la popolazione over 65 sola rappresenta circa il 6% dellintera
popolazione nazionale, ci vuol dire che circa il 28,6% degli anziani vive in condizioni
abitative di solitudine. Inoltre, a rafforzare tale situazione vi sono i dati relativi alla
frequenza con cui gli anziani incontrano gli amici: il 5,5% dei maschi dai 65 ai 75
anni dichiara di non averne o di non incontrarne mai, le femmine addirittura in
percentuale doppia; per gli over 75 la percentuale degli uomini aumenta al 15,4% e per
le donne tocca quasi il 20%.
Servizi presenti
Prima di analizzare in particolare i servizi specifici presenti nei territori fondamentale
individuare quali sono quelli offerti dagli enti pubblici.
Le tabelle di seguito riportate, frutto dellelaborazione dei dati Istat dellultimo
censimento (2011), evidenziano il tipo di offerta di servizi rivolti agli anziani, in
particolare: nella prima tabella i dati sono divisi per provincia e riguardano lofferta di
assistenza domiciliare, nella seconda tabella i dati sono ripartiti per Regione e riguardano
il numero di ospiti over 65 presenti nei presidi residenziali socio-assistenziali e socio-
sanitari.
10
La tabella mostra come, in tutte le province interessate, la percentuale di comuni che
offrono il servizio di assistenza domiciliare per anziani sia molto alto, in media oltre
l80%, eccezion fatta per il Lazio che presenta dati leggermente inferiori, anche rispetto
alla media nazionale. Lindice di copertura territoriale rispecchia tale situazione, anche se
il dato medio regionale vede lUmbria con valori pi bassi, soprattutto se confrontati con
la sua provincia coinvolta nel progetto, Terni, che, invece, vanta una copertura
pressoch totale. Riguardo allindice di presa in carico, tutte le province, tranne Rieti,
presentano un dato al di sotto della media nazionale, seppure, in media, molto vicino ad
esso.
indice di presa in
indice di copertura
percentuale di carico degli
territoriale per il
comuni che offrono il utenti per il
Assistenza domiciliare anziani servizio di
servizio di assistenza servizio di
assistenza
domiciliare assistenza
domiciliare
domiciliare
Territorio
Italia 85,7 89,1 1,3
Toscana 92,7 88,8 0,7
Lucca 100 100 0,8
Firenze 95,5 98,1 1
Arezzo 94,9 98,6 0,7
Siena 100 100 1,1
Umbria 83,7 73,8 0,3
Terni 97 99 0,2
Marche 81,2 89,7 0,7
Pesaro e
85 94 0,5
Urbino
Ancona 89,8 95,1 0,5
Macerata 96,5 98,3 1,1
Ascoli Piceno 57,6 75,5 0,5
Lazio 78,6 89,4 0,9
Viterbo 61,7 68,2 1,1
Rieti 74 60 1,6
Roma 72,7 92 0,8
Latina 81,8 82,3 0,9
Abruzzo 96,1 90,9 1,3
L'Aquila 99,1 88,5 1
Teramo 100 100 1,1
Pescara 97,8 87 1,3
Fonte: Istat
11
Tabella 10 Anziani ospiti dei presidi socio-sanitari e socio-assistenziali (valori
assoluti) 2012
Anno 2012
Territorio
Italia
259888 8631 865 269384
Toscana
13778 630 152 14560
Umbria
2383 316 0 2699
Marche
6848 20 0 6868
Lazio
10938 1506 145 12590
Abruzzo
4483 152 0 4635
Fonte: Istat
Per concludere nellanalisi quantitativa dei servizi presenti, questultima tabella riporta il
numero di case di riposo per anziani presenti nelle province interessate dal progetto:
Ancona 69
Arezzo 25
Ascoli Piceno 11
Firenze 138
LAquila 43
Latina 51
Lucca 43
Macerata 51
Pesaro Urbino 33
Pescara 25
Rieti 42
Roma 332
Siena 44
Teramo 13
Terni 53
Viterbo 40
totale 1013
Fonte: ns elaborazione dati 2015
UMBRIA
TERNI:
centri diurni per autosufficienti e parzialmente autosufficienti;
servizi di mutuo aiuto e volontariato;
servizi di portierato sociale;
servizi di teleassistenza e telesoccorso;
12
centri sociali per anziani.
MARCHE
ANCONA:
centri diurni per anziani autosufficienti e non autosufficienti;
soggiorni vacanza;
centri sociali per anziani;
servizio di orientamento per anziani;
servizio di taxi sociale;
corsi di danza.
ASCOLI PICENO:
soggiorni climatici estivi;
servizi di telesoccorso e teleassistenza;
circoli sociali culturali e ricreativi per anziani.
MACERATA:
progetto orti per gli anziani lotti concessi gratuitamente agli anziani per
colture ortive;
affidi di supporto e di convivenza;
cure termali;
vacanze, soggiorno e iniziative ludico ricreative;
telesoccorso;
progetto il libro a domicilio;
sportello InformAnziani;
servizio di volontariato di prossimit.
PESARO URBINO:
centri sociali e culturali per anziani;
soggiorni climatici per la terza et.
LAZIO
LATINA:
centri sociali per anziani;
servizio di mensa a domicilio;
teleassistenza e telesoccorso.
RIETI:
centri sociali;
servizi di volontariato a domicilio;
case vacanze per anziani.
ROMA:
teleassistenza e telesoccorso;
sportello tutela anziani;
consegna a domicilio e presidi sanitari;
casa comunale del volontariato per anziani;
centri diurni;
centri sociali culturali;
telefono-aiuto per gli anziani.
VITERBO:
servizio di assistenza economica;
servizio di sostegno psico-sociale;
soggiorni climatici per anziani.
ABRUZZO
LAQUILA:
centri diurni per anziani;
soggiorni climatici e termali per anziani;
centro servizi per lanziano.
PESCARA:
13
estate amica, linea solidale emergenza caldo;
centri sociali per anziani;
centri diurni;
progetto condominio amicale;
servizi di teleassistenza e telesoccorso.
TERAMO:
teleassistenza e telesoccorso;
soggiorni termali per anziani;
centri sociali per anziani.
TOSCANA
AREZZO
centri diurni per anziani;
centro servizi per lanziano.
FIRENZE
estate amica, linea solidale emergenza caldo;
centri sociali per anziani;
centri diurni;
consegna a domicilio e presidi sanitari;
centri sociali per anziani;
servizi di teleassistenza e telesoccorso.
LUCCA
teleassistenza e telesoccorso;
soggiorni termali per anziani;
centri sociali per anziani.
SIENA
teleassistenza e telesoccorso;
soggiorni termali per anziani;
centri sociali per anziani.
14
ambientali sui territori in collaborazione con ACLI TERRA. Inoltre sta avviando concrete
forme di mutualismo e auto-organizzazione per migliorare la condizione di vita di
pensionati e anziani, a partire dai servizi, dal credito, dal diritto alla vacanza, all'accesso
ad una sanit di qualit, ma low cost.
LUS Acli, lUnione Sportiva delle ACLI, presente con le proprie sedi in tutte le province
coinvolte nel progetto. In collaborazione con le ACLI e la FAP organizza nei territori
attivit motorie, ludiche e sportive rivolte alle persone pi esposte a rischi di
emarginazione fisica e sociale (anziani, disabili, immigrati). L'US Acli soggetto
promotore di sport per tutti attraverso iniziative funzionali a migliorare la qualit della
vita delle persone, la societ e la vita civile.
Il Patronato Acli presente in tutte le sedi di attuazione del progetto. Per lutenza
anziana offre prevalentemente servizi di assistenza a pratiche contributive e previdenziali
(pensioni, invalidit, assegni di accompagnamento), consulenza ed informazioni in
ambito socio- assistenziale e sanitario. Organizza in collaborazione con la FAP percorsi di
formazione per i volontari e in generale per gli anziani che necessitano di essere
informati in materia di assistenza socio-sanitaria-previdenziale.
Problema:
Consapevoli che questo deterioramento delle relazioni nocivo per entrambi (giovani e
anziani) evidente per che se per i giovani viene percepito come semplice
incompatibilit e incomunicabilit, per gli anziani risulta essere fonte di problemi ben pi
gravi che vanno ad incidere sul proprio stato complessivo di salute. Il senso di solitudine,
e la conseguente e progressiva emarginazione da una societ che per le sue mutazioni
non viene pi riconosciuta come propria dagli anziani, la perdita di autostima, la perdita
di interessi, sono tutti vissuti che alimentano la progressiva diminuzione di
autosufficienza sociale.
I problemi rilevati si possono cos riassumere:
15
3. Aumento degli anziani socialmente soli con conseguente aumento del loro stato di
fragilit fisica e psicologica.
4. Perdita progressiva dellautonomia, della capacit e volont di prendersi cura del
proprio benessere.
Proposta:
Il progetto Clessidra: il passare degli anni non si misura vuole affrontare il disagio degli
anziani agendo sulla loro percezione e sul loro stato di solitudine e di autonomia,
costruendo una risposta sociale e non assistenziale. Con il progetto si vuole contrastare il
diktat sociale di stampo isolazionistico investendo su iniziative che rinforzino il valore
dellintegrazione positiva e partecipata, che superino il pensiero comune di compassione
e offrano strumenti reali di protagonismo sociale quali la formazione, linvestimento sulla
competenza e sulla cultura e riconoscimento delle diversit e delle esperienze.
Unaltra sfida che il progetto vuole affrontare quella di rinforzare e ribadire il concetto
di memoria collettiva, concetto che negli ultimi anni si radicalmente trasformato nel
senso che il cittadino sembra avere sempre un minore bisogno di memoria collettiva
soprattutto in termini di possibilit educative nei confronti dei giovani.
Conseguentemente la memoria storica diventa sempre meno un collante sociale tra
generazioni, un luogo dove cercare una tradizione, un riferimento, una continuit.
16
Destinatari
Il progetto quindi ha come target di riferimento gli anziani autosufficienti o con
insufficienza lieve. Beneficiari diretti del progetto saranno anche i giovani che verranno
coinvolti nelle azioni previste dal progetto.
In specifico nellazione 1 prevista in tutte le province individuate i destinatari saranno
gli anziani. Nellincontro con il volontario lo scambio diventa paritario: da un lato
lanziano condivider con il giovane il suo bagaglio di ricordi ed esperienze dallaltro
lanziano affiancher il giovane nella raccolta e nellelaborazione dei contenuti che
avverr tramite lutilizzo di nuove tecnologie (computer, video, foto).
Sar compito dei volontari, dopo unadeguata formazione, guidare gli anziani nel loro
percorso di riflessione autobiografica e sostenerli con la presenza, l'ascolto, la
partecipazione, la messa a disposizione di mezzi e conoscenze tecniche. Il risultato di
questo laboratorio si concretizzer nella realizzazione e nella raccolta di ritratti o video
che potranno essere condivisi nei territori attraverso mostre ed eventi da organizzare
presso le sedi dei circoli.
Nellazione 2 i destinatari delle iniziative saranno anziani over 65 dei territori coinvolti
nel progetto; in particolare lattivit mi piace se ti muovi! sar rivolta ad anziani
autosufficienti e le camminate e pedalate previste saranno aperte anche alle famiglie e
pi in generale alla comunit.
Azioni 1 Azione 2
ANCONA 12 12 30 30
AREZZO 15 18 30 30
ASCOLI PICENO 15 15 30 30
FIRENZE 30 30 40 40
LAQUILA 10 10 25 30
LATINA 15 15 20 30
LUCCA 20 20 25 25
MACERATA 15 15 20 30
PESARO URBINO 15 15 25 30
PESCARA 10 10 20 30
RIETI 10 10 20 30
ROMA 20 20 35 40
SIENA 15 15 20 20
TERAMO 10 10 20 25
TERNI 10 10 20 25
VITERBO 12 12 20 20
Per procedere con la definizione degli obiettivi necessario partire dai problemi presenti
nel contesto di riferimento, solo in questo modo, dopo aver operato diversi
raggruppamenti, accorpando i problemi che appartengono alla stessa tipologia e
individuando i nessi causa-effetto tra gli stessi, possibile definire la strategia del
progetto, ovvero operare la scelta su quali dei problemi individuati il progetto intende
intervenire al fine di determinare un cambiamento che porti a un miglioramento della
condizione attuale.
Dallanalisi del contesto, dunque, emergono i seguenti problemi che riguardano il target
individuato, ovvero gli anziani:
1. Carenza di strutture idonee dove lanziano possa rinforzare e alimentare il proprio
spirito di aggregazione, la propria autostima e la voglia di partecipazione attiva.
2. Carenza di iniziative che facilitino e permettano lo scambio e il dialogo
intergenerazionale.
3. Aumento degli anziani socialmente soli con conseguente aumento del loro stato di
fragilit fisica e psicologica.
4. Perdita progressiva dellautonomia, della capacit e volont di prendersi cura del
proprio benessere.
18
Albero dei problemi e obiettivi
Obiettivo
Specifico
Aumento degli anziani
socialmente soli con Ridurre lo stato
conseguente aumento del di solitudine
loro stato di fragilit fisica sociale e
e psicologica culturale
dellanziano
Dallalbero dei problemi sopra riportato emerge chiaramente che la solitudine degli
anziani ha conseguenze dirette sulla loro salute psico-fisica, il cui peggioramento
comporta spesso la perdita di autonomia con conseguente aumento del carico economico
e sociale delle famiglie e degli enti pubblici e sanitari. Intervenire preventivamente sul
peggioramento dello stato psico-fisico dellanziano fondamentale per garantirgli una
dignitosa qualit della vita.
Per questo motivo, il progetto pone lattenzione sul dialogo intergenerazionale che,
mettendo da parte giudizi e pregiudizi, il presupposto per un reciproco e paritario
scambio, di saperi, di conoscenze e di competenze, di vissuti.
Le attivit che si intendono realizzare per raggiungere lobiettivo specifico individuato,
quindi, intendono offrire agli anziani momenti di scambio e di relazione in cui riscoprire il
proprio potenziale umano da poter impiegare nel rapporto con gli altri nella costruzione
di reti di solidariet, da una parte facilitando i rapporti intergenerazionali, rendendo gli
anziani protagonisti della costruzione e della diffusione della memoria storica sia
individuale che collettiva, agevolando lanziano nellapprendimento di nuove forme
comunicative e, dallaltra, organizzando corsi di ginnastica e attivit motorie dolci e
proponendo percorsi informativi e formativi di educazione allinvecchiamento attivo.
19
Tabella 13 La logica dellintervento
Obiettivo Migliorare la qualit della vita degli anziani, in unottica di prevenzione,
generale dai punti di vista sanitario e sociale, intervenendo sullo stato di solitudine
ed emarginazione socio-culturale e favorendo la solidariet
intergenerazionale
Obiettivo Ridurre lo stato di solitudine sociale e culturale degli anziani
Specifico residenti nelle province di Ancona, Arezzo, Ascoli Piceno, Firenze,
LAquila, Latina, Lucca, Macerata, Pesaro Urbino, Pescara, Rieti,
Roma, Teramo, Terni, Viterbo.
Lobiettivo specifico, inoltre, pu essere declinato per ciascun territorio:
Ridurre lo stato di solitudine sociale e culturale di* anziani residenti nelle
province di:
Ancona *84
Arezzo *93
Ascoli Piceno *90
Firenze *140
LAquila *75
Latina *80
Lucca *80
Macerata *80
Pesaro Urbino *85
Pescara *70
Rieti *70
Roma *115
Siena *70
Teramo *65
Terni *65
Viterbo *64
Risultati R.1 Acquisita conoscenza sui principali strumenti di
comunicazione e maggiore autoconsapevolezza negli anziani
partecipanti alle attivit di progetto
R.2 Aumentato il numero di anziani che adottano uno stile di vita
sano
Attivit AZIONE 1 Organizzazione di iniziative ed attivit culturali che
vedano la partecipazione attiva degli anziani
Attivit 1.1: Non mai troppo tardi
Attivit 1.2: Tessere i fili della memoria
20
La tabella sottostante illustra la connessione tra i bisogni rilevati, lobiettivo specifico, la
situazione di partenza e i risultati attesi evidenziando, in questo modo, il cambiamento
che il progetto si propone di produrre.
N. 100 storie
create
N. 32 mostre
realizzate
21
Almeno 400
anziani coinvolti
nelle attivit
motorie
Il senso di
N. 16 corsi solitudine, e la
ginnastica dolce conseguente e
realizzati progressiva
emarginazione da
Almeno 80 uscite una societ che non R.2
trekking Aumentato il
viene pi
realizzate numero di
riconosciuta come
Il 70% di anziani propria dagli anziani che
hanno adottano uno
anziani, la perdita
frequentato i stile di vita
di autostima, la
percorsi formativi perdita di interessi, sano
con costanza, il sono tutti vissuti
70% delle lezioni che alimentano la
L80% di anziani progressiva
che ha diminuzione di
partecipato alle autosufficienza
attivit sociale.
costantemente
conferma di aver
adottato uno stile
di vita pi sano
22
8) Descrizione del progetto e tipologia dellintervento che definisca in modo puntuale
le attivit previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonch le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che
quantitativo:
Al fine di conseguire i 2 risultati attesi, il progetto Clessidra: il passare degli anni non
si misura ha individuato 2 azioni, suddivise in molteplici attivit, da svolgere nei diversi
territori. La tabella sottostante riassume il rapporto tra attivit, azioni, territori, indicatori
di realizzazione, fonti di verifica e obiettivo specifico.
Tabella15 Le Attivit
OBIETTIVO FONTI DI
AZIONI ATTIVITA TERRITORI INDICATORI
SPECIFICO VERIFICA
Verbali
N. esperti coinvolti
selezione
Almeno 200 anziani Registro
hanno partecipato partecipanti
alle attivit /fogli firma
Ridurre lo Almeno 220 Registrazioni
stato di interviste realizzate
solitudine
N.100 storie create
sociale e Materiali
culturale degli 1 prodotto realizzato
espositivi
AZIONE 1 nella sede nazionale
anziani
Organizzazi
residenti nelle A 1.1 Almeno 2 eventi- Fogli firma
one di
province di Non mai mostra realizzati in visitatori
iniziative ed
Ancona, troppo ciascun territorio
attivit
Arezzo, Ascoli tardi
culturali che Almeno 400
Piceno, Report
vedano la questionari
Firenze, A 1.2 Tutti Valutazione
partecipazio soddisfazione
LAquila, Tessere i
ne attiva somministrati
Latina, fili della
degli anziani n. materiale
Lucca, memoria Copia
Macerata, informativo/promozi
materiali
Pesaro Urbino, onale realizzato e
Pescara, Rieti, distribuito
Roma, Teramo, Verbali
Terni, Viterbo. 25 volontari coinvolti
selezioni
23
Latina, Lucca, 20 corsi ginnastica
Macerata, dolce realizzati
Registri
Pesaro Urbino, Almeno 200
Pescara, Rieti, partecipanti
Roma, Teramo, Almeno 100 uscite
Terni, Viterbo. trekking realizzate Fogli firma/
Almeno 400 anziani iscrizioni
partecipanti
n. materiale
Copia
informativo/promozi
materiali
onale realizzato e
distribuito
Verbali
25 volontari coinvolti
selezioni
n. altri giovani Registro
coinvolti adesioni
24
Fasi di realizzazione
1.1.I Individuazione dellesperto;
1.1.II Organizzazione del percorso formativo in collaborazione con lesperto in strumenti
di comunicazione e linformatico;
1.1.III Realizzazione materiale promozionale delle attivit: brochure, locandine,
volantini, comunicati stampa che verr distribuito sui territori;
1.1.IV Diffusione del materiale informativo. Nel dettaglio i volontari provvederanno ad
accogliere gli anziani presso la sede per illustrare loro gli obiettivi dellazione;
1.1.V Raccolta adesioni;
1.1.VI Coinvolgimento altri coetanei dei volontari;
1.1.VII Organizzazione della logistica delle attivit;
1.1.VIII Avvio corsi:
25
Fasi di realizzazione
1.2.I Definizione delle modalit di attuazione dellOfficina della memoria (tempi di
raccolta, modalit);
1.2.II Raccolta e catalogazione materiali;
1.2.III Costruzione delle storie;
1.2.IV Organizzazione dellevento-mostra;
1.2.V Individuazione delle sedi espositive;
1.2.VI Contatti con i fornitori delle attrezzature generali;
1.2.VII Allestimento della mostra;
1.2.VIII Creazione e gestione dello spazio virtuale.
Fasi di realizzazione
2.1.I Realizzazione del materiale informativo e promozionale del servizio;
2.1.II Realizzazione di un calendario settimanale delle attivit con orari e giorni del
servizio;
2.1.III Organizzazione e nella gestione dei corsi di ginnastica dolce;
2.1.IV Organizzazione e nella gestione delle uscite;
2.1.V Contatti eventuali fornitori (per noleggio pullman, acquisto guide, entrate ai
parchi).
26
Province coinvolte: Tutte
Beneficiari: 400 anziani residenti nei territori considerati
Enti partner coinvolti:
UNIVERSIT Unitelma Sapienza- Fornir ai volontari ricerche e studi relativi alla
realizzazione delle autobiografie ed alla costruzioni di itinerari di memoria collettiva
ed individuale.
Censis Messa a disposizione di ricerche e statistiche sugli anziani.
Vittoria Assicurazioni Metter a disposizione materiale sullinformazione finanziaria
e assicurativa per la realizzazione degli incontri informativi .
Fasi di realizzazione
2.2.I Organizzazione del setting daula
2.2.II Stesura e preparazione del materiale didattico
2.2.III Realizzazione del materiale informativo e promozionale del servizio;
2.2.IV Realizzazione di un calendario settimanale delle attivit con orari e giorni del
servizio;
2.2.V Realizzazione le giornate informative;
2.2.VI Adempimenti vari: uffici pubblici, disbrigo pratiche;
2.2.VII Creazione del data base informatico degli iscritti e delle attivit fatte.
27
Cronogramma delle attivit previste dal progetto Clessidra: il passare degli anni non si misura
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Fasi Settimane
Accoglienza
volontari
Formazione
generale
Formazione
specifica
Pianificazione delle
attivit di progetto
Azione trasversale
di promozione
Attivit 1.1
Attivit 1.2
Attivit 2.1
Attivit 2.2
Monitoraggio e
valutazione
28
8.2 Risorse umane complessive necessarie per lespletamento delle attivit previste, con la
specifica delle professionalit impegnate e la loro attinenza con le predette attivit
Coerentemente con le attivit previste dal progetto Clessidra: il passare degli anni non si
misura, i 25 volontari interagiranno con le figure previste dalla normativa sul Servizio Civile
Nazionale e con figure tecniche esperte, interne alla sede attuativa di progetto.
Nel dettaglio, si evidenzia come tali risorse umane si affiancheranno ai volontari in Servizio
Civile Nazionale:
29
8.3 Ruolo ed attivit previste per i volontari nellambito del progetto
Sede di
N. Profilo Ruolo nel progetto Inquadramento
attuazione
Addetto/a alla segreteria con il ruolo di
gestione della corrispondenza, raccordo
delle comunicazioni per gli operatori di
progetto, gestione dellarchivio,
Addetto alla
19 tutte aggiornamento rubriche e indirizzari, Dipendente
segreteria
produzione di copie dei materiali per la
pubblicizzazione delle iniziative, presa
appuntamenti e contatti con i vari
soggetti che partecipano al progetto.
Coordina le attivit progettuali e
supervisiona tutte le fasi di realizzazione
19 tutte Coordinatore delle attivit, regolarmente organizza Dipendente
momenti di incontro con lo staff per
verificare lo stato dellarte
Sar coinvolto nellorganizzazione e
nella realizzazione del percorso di
Esperto nelle formazione previsto nellattivit 1.1,
principali supervisioner e affiancher gli anziani
19 tutte Volontario
tecniche di e i ragazzi nella catalogazione dei
comunicazione prodotti e dei racconti raccolti e li
affiancher nellorganizzazione delle
mostre espositive attivit 1.2
Supporta le figure esperte e il
coordinatore nellorganizzazione e nella
gestione delle attivit previste
Operatore
19 Tutte Loperatore volontario previsto nell Volontario
volontario
Azioni 1 a supporto delle attivit 1.2,
nellAzione 2 a supporto delle attivit
2.1 e 2.2
Supporta lesperto nelle tecniche di
comunicazione durante lattivit 1.1 e
19 Tutte Informatico affianca i ragazzi nelle attivit nella Dipendente
creazione e nella gestione on line degli
spazi virtuali attivit 1.2
La figura di esperto in metodologie
autobiografiche sar di supporto ai
Esperto in
ragazzi non solo in fase di formazione
19 Tutte metodologie volontario
ma anche nella costruzione del percorso
autobiografiche
da seguire per la raccolta della memoria
individuale e collettiva - attivit 1.2
Il suo compito sar quello di organizzare
i corsi di ginnastica dolce degli anziani,
19 Tutte Insegnante e sar supportato dai volontari di collaboratore
servizio civile e da operatori volontari
attivit 2.1
Docente esperto in tematiche
riguardanti la condizione dellanziano da
19 Tutte Docente un punto di vista psico-fisico, la volontario
prevenzione, gli stili di vita sano
attivit 2.2
La guida turistica accompagner gli
19 Tutte Guida turistica volontario
anziani nelle passeggiate attivit 2.1
Il ricercatore supervisioner e
accompagner i ragazzi nelle attivit di
Per la sede
ricerca documentazione, analisi dei 30
1 nazionale a Ricercatore dipendente
contesti, nella raccolta ed elaborazione
Roma
delle storie e dei racconti prodotti dai
territori
I 25 volontari in Servizio Civile coinvolti nei singoli territori dattuazione del progetto realizzano
le attivit cos come definite nel Cronogramma. Potranno essere coinvolti sia in prima persona
nelle attivit o affiancati ai professionisti e agli esperti (riportati nella tabella al punto 8.2)
individuati per lo svolgimento del compito corrispondente.
SEDE DI ATTUAZIONE
PROVINCIA DEL PROGETTO VOLONTARI
ANCONA Ancona 1
AREZZO Arezzo 1
ASCOLI PICENO Ascoli Piceno 1
ASCOLI PICENO San Benedetto del Tronto 1
FIRENZE Firenze 1
LAQUILA LAquila 1
LATINA Latina 2
LUCCA Lucca 1
MACERATA Macerata 1
PESARO URBINO Pesaro Urbino 1
PESCARA Pescara 1
RIETI Rieti 2
ROMA Roma 4
ROMA Roma SEDE NAZIONALE 1
SIENA Siena 2
SIENA Siena 1
TERAMO Teramo 1
TERNI Terni 1
VITERBO Viterbo 1
TOTALE 25
31
Per consentire ai volontari in Servizio Civile di svolgere le proprie mansioni in sinergia con gli
altri operatori verr dedicata una settimana di tempo allaccoglienza e al loro inserimento,
durante la quale saranno fornite le informazioni necessarie per lo svolgimento dellattivit.
In sostanza si proceder con:
a) la presentazione dellOperatore Locale di Progetto responsabile del giovane;
b) la presentazione complessiva delle equipe dei vari servizi;
c) il disbrigo delle formalit di inserimento dei giovani in servizio civile;
d) lillustrazione delle principali procedure e prassi operative.
In questa prima settimana si cercher di non circoscrivere le relazioni con i volontari alla sola
trasmissione di informazioni e dati, ma di facilitare un primo contatto conoscitivo della realt del
territorio e delle persone che frequentano le ACLI a vario titolo: soci, utenti dei servizi,
operatori, semplici cittadini.
32
Raccogliere le adesioni;
Organizzare il percorso formativo in collaborazione con lesperto in strumenti di
comunicazione e linformatico;
Definire le modalit di attuazione dellOfficina della memoria (tempi di raccolta,
modalit);
Seguire lorganizzazione dellevento-mostra;
Verificare e Contattare le sedi della zona disposte ad esporre;
Contattare i fornitori per il noleggio delle attrezzature generali;
Coadiuvare i referenti nellallestimento della mostra.
Relativamente allAzione 2 attivit 2.1 2.2 volontari in collaborazione con gli o.l.p.,
provvederanno a:
Predisporre il materiale informativo e promozionale del servizio;
Realizzare un calendario settimanale delle attivit con orari e giorni del servizio;
Supportare linsegnante nellorganizzazione e nella gestione dei corsi di ginnastica dolce;
Supportare la guida nellorganizzazione e nella gestione delle uscite;
Contattare eventuali fornitori (per noleggio pullman, acquisto guide, entrate ai parchi);
Provvedere allorganizzazione del setting daula;
Collaborare alla stesura e preparazione del materiale didattico;
Supportare in aula linsegnante durante le giornate informative;
Adempiere a commissioni varie: uffici pubblici, disbrigo pratiche;
Collaborare alla creazione del data base informatico degli iscritti e delle attivit fatte.
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 1400
33
Partecipazione a momenti di verifica e monitoraggio;
Frequenza di corsi, di seminari e ogni altro momento di incontro e confronto utile ai
fini del progetto e della formazione dei volontari coinvolti, anche nei giorni prefestivi
e festivi allinterno e al di fuori del territorio comunale;
Disponibilit ad effettuare il servizio al di fuori della sede entro il termine massimo
dei 30 gg previsti;
Osservanza della riservatezza dellente e della privacy di tutte le figure coinvolte
nella realizzazione del progetto;
Disponibilit alla guida di automezzi e motoveicoli dellente e disponibilit
allaccompagnamento degli utenti.
34
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
35
17) Eventuali attivit di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
Le ACLI, in quanto ente nazionale con sedi periferiche in tutte le regioni e province, operano,
relativamente alle attivit di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale, a tre
distinti livelli:
1. Nazionale
Le Acli hanno attivato un sito Internet appositamente per il servizio civile
www.acliserviziocivile.org nel quale oltre a riportare notizie sui propri progetti, informazioni utili
per i volontari, vi una area dedicata al Servizio Civile Nazionale.
Le ACLI, oltre a produrre un rapporto annuale sul servizio civile, sono componenti attive della
CNESC (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile) sin dalla sua costituzione nel 1986.
Da anni le ACLI sono fra gli enti invitati dalla Fondazione ZANCAN ai seminari, svoltisi nella
residenza estiva di Malosco (TN), sul Servizio civile, organizzati in collaborazione con lUfficio
Nazionale per il Servizio civile. Agli atti prodotti viene data ampia diffusione attraverso il
periodico Studi Zancan, che viene inviato agli esperti di settore (assessori, professori
universitari, ecc) ed attraverso la pubblicazioni di libri tematici.
Le ACLI inoltre partecipano al TESC (Tavolo Ecclesiale sul Servizio Civile), un coordinamento di
organismi della Chiesa italiana che intende promuovere il servizio civile come importante
esperienza formativa, di servizio agli ultimi, di testimonianza dei valori della pace, giustizia,
cittadinanza attiva e solidariet. Il TESC ha attivato un proprio sito: www.esseciblog.it e invia a
tutti gli enti una newsletter di aggiornamento sulle tematiche specifiche del servizio civile.
Il sito delle Acli nazionali (www.acli.it) offre ampio spazio alle tematiche del servizio civile
nazionale, in particolare c unarea dedicata al servizio civile; nelle sezioni In evidenza, News
Nazionali sono messe in risalto le notizie pi importanti sul servizio civile nazionale pubblicati
dai principali giornali e periodici di rilevanza nazionale.
2. Regionale
Le ACLI come realt regionali sono parte delle Conferenze regionali: Co.Lomba. (Conferenza
enti servizio civile Lombardia), Tavolo enti di servizio civile Torino, C.L.E.S.C. (Conferenza
Ligure enti di servizio civile), C.R.E.S.C. Puglia (Conferenza regionale enti di servizio civile
Puglia), C.R.E.S.C.E.R. (Conferenza regionale enti di servizio civile Emilia Romagna), C.R.E.S.C.
Lazio, C.R.E.S.C. Toscana. Inoltre fanno parte dei non ancora istituzionalizzati C.R.E.S.C. Friuli
Venezia Giulia, C.R.E.S.C. Sicilia, C.R.E.S.C. Marche, C.R.E.S.C. Campania e C.R.E.S.C. Valle
dAosta. Attraverso la propria partecipazione a questi organismi di secondo livello le ACLI
contribuiscono alla divulgazione territoriale del servizio civile nazionale e si pongono come
consulenti per le leggi regionali e la loro successiva applicazione. Relativamente alle Regioni
Valle dAosta, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Campania e Puglia le ACLI, in quanto socie della
CRESC, partecipano ai progetti di informazione e formazione della Regione, previsti dal D. Lgs
77/02 e finanziati con il Fondo nazionale del servizio civile.
Inoltre i livelli regionali prevedono numerosi siti informativi, nello specifico: Lazio;
www.aclilazio.it, Piemonte; www.aclipiemonte.it, Puglia; www.enaip.puglia.it, Sardegna;
www.aclisardegna.it, Sicilia; www.aclisicilia.it, Toscana; www.aclitoscana.it
3. Provinciale
Le realt locali ACLI possono contare su una capillare rete di siti e di testate che consente la
massima divulgazione delle proprie attivit, non ultima quelle relative ai progetti di servizio
civile nazionale. Oltre 74 siti e 39 testate compongono una rete divulgativa efficace e capillare.
www.aclialessandria.it www.acliperugia.it
www.acli-ancona.it www.aclipesaro.it
www.acliarezzo.com www.aclipisa.it
www.acliascolipiceno.it www.acli.pn.it
36
www.acliavellino.it www.acliprato.it
www.aclibelluno.it www.acliravenna.it
www.aclibenevento.com www.aclirimini.it
www.aclibergamo.it www.acliroma.it
www.aclibiella.com www.aclirovigo.it
www.aclibo.it www.aclisassari.it
www.kvw.org www.aclisavona.it
www.aclibresciane.it www.aclisiena.it
www.aclibrindisi.it www.aclisondrio.it
www.aclicagliari.it www.aclitaranto.it
nuke.aclicaserta.it www.acliteramo.it
www.aclicatania.altervista.org www.aclitorino.it
www.aclicomo.it www.aclitrentine.it
aclicosenza.blogspot.it www.aclitreviso.it
www.aclicremona.it www.aclitrieste.jimdo.com
www.aclicuneo.it www.acliudine.it
www.aclienna.it www.aclivarese.org
www.aclifirenze.it www.aclivenezia.it
www.aclifoggia.it www.aclivercelli.it
www.aclifc.it www.acliverona.it
www.acligenova.org www.aclivicenza.it
www.acligorizia.wordpress.com www.acli.viterbo.it
www.aclimperia.it www.aclicampanialab.blogspot.it
www.aclilaquila.it www.acliemiliaromagna.it
www.aclilodi.it www.aclilazio.it
www.aclimacerata.it www.aclilombardia.it
www.acli.mantova.it www.aclimarche.it
www.aclimassa.it www.aclipiemonte.it
www.aclimilano.it www.aclipuglia.it
www.aclimodena.it www.aclisardegna.it
www.aclinovara.org www.aclisicilia.it
www.aclipadova.it www.aclitoscana.it
www.aclipavia.it www.acliveneto.it
37
Bergamo Acli laboratorio
Bologna L'apricitt
Bolzano Acli notizie
Brescia Battaglie sociali
Acli bresciane
Como Informando
Laboratorio sociale
Cuneo Impegno sociale
Forl-Cesena Lavoro d'oggi
Genova Acli Genova
Gorizia Acli isontine
Imperia Acli Imperia
La Spezia Notiziario delle Acli di La Spezia
Lodi Acli oggi (inserto quotidiano locale)
Lucca Acli Lucca notizie
Macerata Il bivio
Milano Il giornale dei lavoratori
Modena Segnalazioni sociali Acli Modena
Perugia Acli notizie
Ravenna Impegno aclista
Rimini La voce del lavoratore
Roma Vite
Savona Savona Acli (on-line)
Salerno La voce dei lavoratori
Sondrio L'incontro
Terni Esse
Torino Torino Acli
Trento Acli trentine
Treviso L'ora dei lavoratori
Varese Acli Varese
Acli Varese in rete (supplemento Luce)
Venezia Tempi moderni
Verona Acli veronesi
Vicenza Acli vicentine
Quanto sopra riportato dimostra come, in un sistema complesso, le azioni possano partire sia
dal territorio, sia dal vertice nazionale, consentendo a tutti gli attori di essere inseriti in un
contesto pi ampio di quello proprio. Lente nazionale non altro che la sommatorie delle unit
locali che lo compongono, con laggiunta di uno staff di coordinamento nazionale. Questo
garantisce uniformit e supporto a tutti i territori. Le attivit di sensibilizzazione e promozione
attivate dalle ACLI in ogni territorio mirano ad un presa di coscienza della popolazione
sullesperienza di servizio civile, cos da attivare processi di collaborazione e condivisione. Ogni
anno sia a livello provinciale che di singoli comuni vengono realizzati convegni e open day di
promozione di servizio civile con la distribuzione di depliant informativi. Lattivit di
promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale di ogni territorio coinvolto
nei progetti supera ampiamente limpegno di 25 ore annue, alle quali si affiancano i
lavori regionali e nazionali.
38
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dellEnte di 1^ classe dal quale stato acquisito il servizio):
Si Si rimanda al sistema accreditato verificato dallUNSC
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dellandamento delle attivit del progetto:
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti
dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
nessuno
39
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
La realizzazione delle azioni progettuali, cosi come indicato anche in riferimento al punto 25
relativo alle risorse tecniche e strumentali necessarie, prevede, oltre alla valorizzazione delle
risorse interne allassociazione, le seguenti risorse finanziarie aggiuntive:
SPESE (EURO)
voci di spesa costi unitari quantit costo per riga costo per voce
1 Formazione specifica
Lezioni di formazione
16 persona x 60,00 x 42 ore 40.320,00
Aula attrezzata
16 150,00 2.400,00
16 300,00 4.800,00
2 Azione 1
Allenatore
40
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Per la sua realizzazione il progetto prevede la partecipazione dei seguenti partner nazionali:
PARTNER UNIVERSITA
Unitelma Sapienza, istituita nel 2004 ai sensi del Decreto interministeriale del 17 aprile 2003,
abilitata al rilascio di titoli accademici aventi valore legale. Unitelma Sapienza, tramite
lutilizzo di metodologie e tecnologie informatiche avanzate nella formazione a distanza,
promuove attivit di ricerca, didattiche e formative, in grado di coniugare saperi giuridici,
economici e manageriali, necessari per gestire organizzazioni e sistemi aziendali complessi nella
c.d. societ della conoscenza.
Apporto
Fornir ai volontari ricerche e studi relativi alla realizzazione delle autobiografie ed alla
costruzioni di itinerari di memoria collettiva ed individuale.
PARTNER PROFIT
VITTORIA ASSICURAZIONI opera in tutti i settori del rischio e fonda la propria attivit su una
lunga esperienza, maturata dal 1921 ad oggi, in campo assicurativo per la tutela delle persone,
della famiglia e delle aziende.
Apporto
Metter a disposizione materiale sullinformazione finanziaria e assicurativa per la realizzazione
degli incontri informativi
PARTNER PROFIT
MEDIAERA una societ di consulenza e sviluppo di strumenti multimediali per il marketing
digitale che supporta ed accompagna le aziende e gli enti nel raggiungimento dei rispettivi
obiettivi strategici, attraverso modelli flessibili che sfruttano le potenzialit offerte
dallInformation & Communication Technology.
Apporto
Parteciper al progetto mettendo a disposizione un esperto informatico e materiali divulgativi
sulla prima alfabetizzazione informatica
41
Disk e Software di video scrittura e calcolo, sedie, tavoli per le attivit, mentre le risorse
strumentali per ogni specifica attivit da realizzare sono elencate nella tabella a seguire.
Trasversali a tutte le attivit sono le seguenti risorse: cancelleria
(carta/penne/matite/colori/gomma/cartelle/blocchi), materiale promozionale e di allestimento.
Risorse specifiche:
DESCRIZIONE
(EVIDENZIARE
RISORSA TECNICA E ADEGUATEZZA
ATTIVITA' RISORSE TRASVERSALI
STRUMENTALE SPECIFICA RISPETTO
ATTIVITA' 8,1 E
OBIETTIVI 7)
spazio riunioni per lincontro,
attrezzato con sedi e tavoli;
spazio attrezzato per colloqui
AZIONE 1 individuali
Organizzazione di postazione computer con
iniziative ed attivit collegamento internet;
culturali che vedano la telefono e fax;
partecipazione attiva pc;
In ogni sede di
degli anziani stampante-fotocopiatrice;
attuazione del
materiale di cancelleria;
progetto si
A 1.1 Non mai troppo videoproiettore;
Unaula attrezzata con pc e avranno a
tardi cancelleria
videoproiettore; disposizione le
(carta/penne/matite/colori/gomm
una videocamera; risorse necessarie
a/cartelle/blocchi), materiale
una macchina fotografica; per organizzare le
promozionale e di allestimento.
un registratore; iniziative ed
spazio riunioni per lincontro,
espositori per mostre; attivit culturali,
attrezzato con sedi e tavoli;
un impianto audio-video (a distribuire
spazio attrezzato per colloqui
noleggio); materiale,
individuali
AZIONE 1 riviste, testi e ricerche. promuovere le
postazione computer con
Organizzazione di attivit al fine
collegamento internet;
iniziative ed attivit della massima
telefono e fax;
culturali che vedano la partecipazione.
pc;
partecipazione attiva
stampante-fotocopiatrice;
degli anziani
materiale di cancelleria;
A 1.2
videoproiettore;
Tessere i fili della memoria
cancelleria
(carta/penne/matite/colori/gomm
a/cartelle/blocchi), materiale
promozionale e di allestimento.
spazio riunioni per lincontro, In ogni sede di
attrezzato con sedi e tavoli; attuazione del
spazio attrezzato per colloqui progetto si
individuali avranno a
postazione computer con disposizione le
AZIONE 2 Realizzazione
collegamento internet; una palestra; risorse necessarie
di attivit di educazione
telefono e fax; tappetini; per organizzare le
alla cura del benessere
pc; palle mediche; iniziative di
fisico.
stampante-fotocopiatrice; elastici; educazione alla
A 2.1
materiale di cancelleria; guide turistiche per le escursioni. cura del benessere
Mens sana in corpore sano!
videoproiettore; distribuire
cancelleria materiale,
(carta/penne/matite/colori/gomm promuovere le
a/cartelle/blocchi), materiale attivit al fine
promozionale e di allestimento. della massima
42
spazio riunioni per lincontro, partecipazione.
attrezzato con sedi e tavoli;
spazio attrezzato per colloqui
individuali
postazione computer con
AZIONE 2 Realizzazione
collegamento internet;
di attivit di educazione
telefono e fax; aula per gli incontri attrezzata;
alla cura del benessere
pc; lavagna cartacea;
fisico.
stampante-fotocopiatrice; materiale didattico e dispense.
A 2.2 Conoscere per stare
materiale di cancelleria;
bene
videoproiettore;
cancelleria
(carta/penne/matite/colori/gomm
a/cartelle/blocchi), materiale
promozionale e di allestimento.
I volontari di Servizio Civile per tutte le attivit avranno la possibilit di accedere a biblioteca
cartacea e informatica inerente:
- materiale documentale e bibliografico sulle tematiche delle ACLI relative al settore Anziani;
- materiale relativo al terzo settore, a buone prassi attuate in altre regioni/paesi;
- progetti realizzati a favore delle famiglie da enti pubblici e privati;
- database online e non.
Non previsti
Non previsti
Il percorso che i volontari affronteranno nellespletamento del servizio civile si caratterizza per
un mix tra servizio guidato e formazione sulle aree tematiche che caratterizzano il progetto:
Invecchiamento attivo;
Lotta allemarginazione sociale ed alla solitudine;
Gestione di gruppo
Metodologia autobiografica
Competenze di base
43
(intese come quel set di conoscenze e abilit consensualmente riconosciute come essenziali per
laccesso al mondo del lavoro, loccupabilit e lo sviluppo professionale)
conoscere e utilizzare gli strumenti informatici di base (relativi sistemi operativi, word,
powerpoint, internet e posta elettronica);
conoscere e utilizzare i principali metodi per progettare e pianificare un lavoro, individuando
gli obiettivi da raggiungere e le necessarie attivit e risorse temporali e umane;
conoscere la struttura organizzativa ove si svolge il servizio (organigramma, ruoli
professionali, flussi comunicativi, ecc).
44
Competenze trasversali
(intese come quel set di conoscenze e abilit non legate allesercizio di un lavoro ma strategiche
per rispondere alle richieste dellambiente e produrre comportamenti professionali efficaci)
sviluppare una comunicazione chiara, efficace e trasparente con i diversi soggetti che a vario
titolo saranno presenti nel progetto;
saper leggere i problemi organizzativi e/o i conflitti di comunicazione che di volta in volta si
potranno presentare nella relazione con gli anziani;
saper affrontare e risolvere gli eventuali problemi e/o conflitti, allestendo le soluzioni pi
adeguate al loro superamento;
saper lavorare in gruppo con altri volontari e gli altri soggetti presenti nel progetto ricercando
costantemente forme di collaborazione.
Metacompetenze
(intese come linsieme delle capacit cognitive a carattere riflessivo che prescindono da
specifiche mansioni e sono considerate sempre pi strategiche nella societ della conoscenza)
comprendere, analizzare e riflettere i compiti che verranno richiesti nellambito del progetto e
il ruolo che si dovr svolgere mettendo in relazione il proprio bagaglio di conoscenze pregresse
con quanto richiesto per lesercizio del ruolo;
rafforzare e migliorare costantemente le proprie competenze/attitudini anche al di l delle
occasioni di formazione che verranno proposte nel progetto;
riflettere sul proprio ruolo nello svolgimento del servizio civile e ricercare costantemente il
senso delle proprie azioni, potenziando i propri livelli di auto-motivazione e i propri progetti
futuri di impegno nel settore del volontariato.
Al termine del periodo di servizio civile, Associazione C.I.O.F.S. Formazione Professionale ente
terzo rispetto al proponente del progetto, certificher le conoscenze e le competenze in
possesso dai volontari, attraverso la realizzazione del portfolio delle competenze.
Inoltre, le ACLI rilasceranno un attestato a seguito della partecipazione del volontario alla
formazione specifica.
Tale attestato composto da due strumenti: uno sintetico, che attesta la partecipazione del
soggetto al percorso di formazione, e uno dettagliato, che riporta i dati per la trasparenza del
percorso.
Lattestato dettagliato, in particolare, prevede quattro categorie di indicatori:
la prima fa riferimento ai soggetti che a vario titolo sono coinvolti nel percorso di
formazione, con unattenzione particolare ai nominativi e al ruolo dei firmatari del documento.
prevista anche limmissione dei nominativi dei soggetti partner che a vario titolo hanno portato
il loro contributo allazione formativa;
45
la seconda prevede gli indicatori che rendono trasparenti le caratteristiche principali del
percorso: la denominazione, la data, la durata, la sede di svolgimento delle attivit, il luogo e la
data di rilascio dellattestato;
nella terza sono elencati i dati anagrafici di riconoscimento del partecipante;
nella quarta, che il cuore della trasparenza, sono elencate le voci che specificano e dettagliano
il percorso formativo: obiettivi, contenuti, moduli, durata, etc. Questi dati rappresentano la
parte pi spendibile dell attestato, quella che pu essere facilmente letta e compresa da
soggetti terzi. Da questa parte, in particolare, si rilevano le conoscenze e le competenze
perseguite, che diventano patrimonio visibile dellindividuo e che costituiscono un effettivo
valore aggiunto per il curriculum vitae.
Macroregione Sede
Piemonte Valle dAosta Liguria Torino,sede Provinciale Acli-Via Perrone 3, bis - Torino
46
Enna, sede provinciale Acli - Via Dante 1 - Enna
Caltanissetta, sede provinciale Acli - Via Libert 180
Caltanissetta
Palermo Via Trapani, 3 - Palermo
Sardegna Oristano, sede provinciale Acli - Via Cagliari 234b
Oristano
Cagliari sede provinciale Acli Viale Marconi 4/A Cagliari
Eventuali variazioni dei territori aggregati e delle sedi potranno essere possibili per sopraggiunte
condizioni organizzative diverse sulla base del posizionamento geografico delle sedi di
attuazione dei progetti.
Per la formazione generale saranno applicate le normative stabilite con relativa determina
dallUfficio Nazionale di Servizio Civile.
Le Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale costituiscono
una conferma della unit di intenti e comunanza nel modo di interpretare lo spirito del servizio
civile tra lUNSC e le ACLI.
Il primo obiettivo fornire ai giovani gli strumenti per vivere correttamente lesperienza del
servizio civile pu essere declinato come dotare il volontario di strumenti e modalit che gli
permettano di assicurare la conoscenza dei diritti e doveri, nonch la consapevolezza del ruolo
del giovane in servizio civile, affinch riconosca il senso della propria esperienza e limportanza
delleducazione alla responsabilit, al senso civico e alla pace.
Il secondo obiettivo sviluppare allinterno degli Enti la cultura del servizio civile e perseguito
attraverso il continuo coinvolgimento dei r.l.e.a., laddove obbligatori, dei responsabili provinciali
del Servizio Civile e degli o.l.p., nella progettazione e organizzazione della formazione generale
rivolta ai volontari. R.l.e.a., responsabili provinciali e o.l.p. sono inoltre, nellambito delle ACLI,
fruitori della formazione a loro dedicata. Infatti ogni anno si tengono:
due seminari nazionali di due giorni;
una giornata di formazione per ogni gruppo territoriale.
Il terzo obiettivo assicurare il carattere unitario, nazionale del servizio civile viene perseguito
anche attraverso la particolare modalit prescelta di attuazione della formazione. Infatti lo staff
formativo ACLI impegnato sul Servizio Civile, si riunisce frequentemente per la progettazione e
la valutazione congiunta dellattivit formativa alla presenza del responsabile nazionale di ente
accreditato, della responsabile politica e del responsabile della formazione del SC. Questa
modalit assicura continuit, ricorsivit, trasmissione di conoscenza e monitoraggio da parte
della sede nazionale ACLI e del responsabile nazionale di ente accreditato verso i territori e i
volontari. Inoltre laggregazione dei giovani per macroregioni permette uno scambio continuo
tra diverse esperienze locali dedite al medesimo progetto o anche a progetti diversi.
47
Il quarto obiettivo promuovere i valori e i diritti universali delluomo presente e trasversale
nei moduli di formazione generale. In particolare affrontando i temi legati alla difesa non armata
della Patria, alla solidariet, allimpegno sociale e civile, alla tutela dellambiente e del
patrimonio culturale, alla cittadinanza attiva, alla negoziazione e al conflitto, ragionando con i
volontari sulla storia dellobiezione di coscienza, sulla dichiarazione Universale dei Diritti
dellUomo e sulla costituzione, si vuole portare i giovani a riflettere sui valori e sui diritti umani
che vanno riconosciuti e difesi coerenti con valori e i diritti che lAssociazione con il suo operato
quotidiano intende tutelare.
LEnte possiede al suo interno le competenze per svolgere lattivit formativa. Le ACLI hanno a
disposizione un proprio Dipartimento Formazione e sono soggetto promotore di un importante
Ente di formazione di rilevanza nazionale (ENAIP), radicato nelle diverse realt regionali.
Il Patronato ACLI, lENAIP nazionale, le ACLI TERRA nazionali, i Giovani delle ACLI, lUnione
Sportiva ACLI, lIPSIA, dispongono inoltre ciascuno di un proprio servizio formazione per le parti
pi specifiche.
I formatori accreditati potranno utilizzare nella lezione frontale esperti che contribuiscano ad
arricchire i contenuti offerti. I curricula di tali esperti saranno tenuti dallEnte a disposizione per
qualsivoglia verifica e i nominativi degli esperti saranno riportati nei registri di formazione
predisposti a cura dellente. Tali esperti saranno sia interni allente sia esterni.
Le spese vive (trasporti e vitto) saranno sostenute dalle sedi di attuazione di progetto.
Come gi accennato, i gruppi di volontari in formazione, sia per quanto riguarda le lezioni
frontali sia per quanto riguarda le dinamiche non formali, non supereranno le 25 unit,
condizione fondamentale per assicurare una relazione efficace tra i partecipanti, nel gruppo e
con il formatore.
La formazione dei formatori e la formazione dei selezionatori sono processi attivi ormai da
diversi anni.
Dal 2005 al 2013 i formatori del Servizio Civile delle ACLI nazionali hanno partecipato a tre
giornate di formazione formatori per ciascun anno.
Inoltre i formatori sono stati coinvolti in due giornate di formazione in contemporanea ai
selezionatori, allo scopo di contribuire a monitorare e a costruire un sistema coerente di
selezione, valutazione, formazione.
48
apprendimento che i tipi di esperienze riconducibili alla formazione alle relazioni in gruppo e di
gruppo.
3. la formazione a distanza: potr essere utilizzata per alcuni moduli formativi in modalit
blended, cio attraverso la discussione in piattaforma di alcuni contenuti e moduli formativi gi
trattati in presenza (o in attivit di lezione frontale o in attivit di dinamica non formale). La
piattaforma consentir di fruire dei contenuti in maniera flessibile e adattabile al singolo utente,
in particolare seguendo il dibattito anche off-line.
Il programma di formazione generale del presente progetto, nellambito delle tre possibili
modalit sopra indicate, prevede il ricorso alla lezione frontale per 22 ore (oltre il 30% del
monte ore complessivo) e il ricorso alle dinamiche non formali per altre 20 ore per un totale di
42 ore.
Ai volontari verr consegnata da parte dellO.l.p, al momento della presa servizio, una cartella
completa contenente materiale utile e obbligatorio per la presa servizio e per la formazione.
Tale cartella contiene, fra laltro:
documentazione sullUfficio Nazionale per il Servizio Civile della Presidenza del Consiglio
dei Ministri;
legge 6 marzo 2001 n.64;
carta etica del servizio civile nazionale;
documentazione sulle ACLI, il Patronato ACLI, lENAIP, ed i principali servizi/settori
DellAssociazione;
dispense e articoli su volontariato e SCN;
documentazione sulle ACLI in Italia e sulle sedi operative;
materiale informativo sulla storia delle ACLI;
modulistica per lavvio al servizio;
materiale di documentazione sulla relazione di aiuto, la tutela, linvalidit civile, il
diritto previdenziale, lassistenza, limmigrazione e lemigrazione, il diritto del lavoro, il
mercato del lavoro;
guida allutilizzo della rete telematica e alla posta elettronica;
questionari per la verifica dellapprendimento;
cartellina con blocco notes;
materiali per le esercitazioni pratiche.
Le metodologie dunque si possono riassumere in: lezioni frontali e dinamiche non formali,
compresi lavori di gruppo ed individuali e restituzione in plenaria; discussione; roleplaying;
problemsolving; brainstorming; esercitazioni pratiche.
49
Aula per massimo 25 persone, sedute, set in forma circolare e/o semicircolare.
Modalit: frontale, circolare, dinamica, a seconda dellobiettivo e delle indicazioni delle linee
guida della formazione generale.
I modulo
Titolo: Lidentit del gruppo in formazione e patto formativo
Contenuti: Partendo dalla presentazione dei partecipanti e dello staff si prosegue illustrando il
percorso generale e la giornata formativa in specifico. Ai volontari viene richiesto di esplicitare
le proprie aspettative, le motivazioni, gli obiettivi e le idee riguardanti il servizio civile. La
giornata formativa si conclude con la presentazione dei concetti e pratiche di Patria, Difesa
senza armi, difesa non violenta.
Obiettivi: Costruire lidentit di gruppo, come persone in servizio civile volontario presso
lassociazione ACLI. Costruire attraverso la presentazione, avvio, raccolta aspettative e bisogni,
le condizioni pedagogiche relazionali per realizzare un clima di fiducia necessario ad un
apprendimento efficace. Creare nel volontario singolo e nel gruppo, cos come richiesto dalle
linee guida per la formazione generale, la consapevolezza che la difesa della Patria e la Difesa
non violenta costituiscono il contesto che legittima lo Stato a sviluppare lesperienza di servizio
civile.
Ore: 4 di cui 1 di lezione frontale e 3 di dinamiche non formali
II modulo
Titolo: Dallobiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica,
affinit e differenze tra le due realt
III modulo
Titolo: Il dovere di difesa della Patria difesa civile non armata e non violenta
50
Obiettivi: Approfondire la conoscenza e levoluzione storica del concetto di dovere di difesa
della Patria.
IV modulo
Titolo: La normativa vigente e la Carta di impegno etico
Contenuti: Sar illustrato linsieme delle norme che regolano il sistema del servizio civile
nazionale. In modo particolare sar analizzata la Carta dimpegno etico e limportanza della sua
sottoscrizione da parte del responsabile dellente.
Obiettivi: Aiutare i volontari ad inserirsi nel percorso con consapevolezza. Conoscere i dati di
contesto, tratti dalle fonti legislative, che diverranno vincolo e risorsa a cui attingere durante
lanno di servizio civile
Ore: 2 di cui 1 di lezione frontale e 1 di dinamiche non formali
V modulo
Titolo: La formazione civica
Contenuti: Saranno ripresi i contenuti della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della
Carta costituzionale e, quindi, linsieme dei principi, dei valori, delle regole e dei diritti e doveri
in essa contenuti, che costituiscono la base della civile convivenza e quadro di riferimento
indispensabile per lesercizio della cittadinanza attiva.
Saranno analizzati la funzione e il ruolo degli organi costituzionali, la struttura delle Camere e
liter di formazione delle leggi.
Obiettivi: da una parte fornire al volontario la consapevolezza di essere parte di un corpo sociale
ed istituzionale mutevole nel tempo, dallaltra trasmettere allo stesso la conoscenza di quelle
competenze civiche e sociali funzionali per vivere una cittadinanza attiva e tradurre quindi i
principi teorici in azioni pratiche.
Ore: 2 di cui 1 di lezione frontale e 1 di dinamiche non formali
VI modulo
Titolo: Forme di cittadinanza
Contenuti: In questo modulo si partir dal principio costituzionale di solidariet sociale e dai
principi di libert ed eguaglianza per affrontare il tema delle limitazioni alla loro
concretizzazione.
Si far riferimento alle povert economiche e allesclusione sociale, alla lotta alla povert nelle
scelte politiche italiane e negli orientamenti dellUnione Europea, al contributo degli Organismi
non Governativi. Verr presentato il concetto di cittadinanza e di promozione sociale, come
modo di strutturare, codificando diritti e doveri, lappartenenza ad una collettivit che abita e
interagisce su un determinato territorio. In particolare le ACLI promuoveranno il tema della
coesione sociale come mezzo per difendere la Patria dal di dentro garantendo a tutti
51
possibilit di promozione, di inclusione, di partecipazione attiva alla societ; si insister sul
concetto di cittadinanza attiva, per dare ai volontari il senso del servizio civile come anno di
impegno, di condivisione e di solidariet.
Obiettivi: Dare senso alle parole , cittadinanza, solidariet, globalizzazione, interculturalit e
sussidiariet, riscoprendo il significato dellessere cittadini attivi e solidali, in un contesto e una
visione multi-etnica e aperta alle istanze internazionali.
Ore: 4 di cui 2 di lezione frontale e 2 di dinamiche non formali
VII modulo
Titolo: La protezione civile
Contenuti: In questo modulo verranno forniti elementi di protezione civile intesa come
collegamento tra difesa della Patria e difesa dellambiente, del territorio e delle popolazioni. Si
evidenzieranno le problematiche legate alla previsione e alla prevenzione dei rischi, nonch
quelle relative agli interventi di soccorso.
Obiettivi: Dare senso e ragione del servizio civile come attivit di prevenzione e protezione
della popolazione affrontando anche la protezione civile nel senso diretto e immediato del
termine (calamit, terremoti, ordine pubblico, ecc.) e gli elementi di base necessari ad
approntare comportamenti di protezione civile.
Ore: 3 di lezione frontale
VIII modulo
Titolo: La rappresentanza dei volontari nel servizio civile
Contenuti: Sar illustrata ai volontari la possibilit di partecipare e candidarsi alle Elezioni per i
Rappresentanti regionali e nazionali dei volontari in Servizio Civile Nazionale, come forma di
cittadinanza attiva e saranno individuate anche le responsabilit che derivano da tale
partecipazione. Per dare maggiore incisivit allargomento, saranno invitati ex volontari
rappresentanti e/o delegati.
Obiettivi: Fornire ai volontari un esempio concreto di cittadinanza agita, collegata allesperienza
del Servizio Civile Nazionale.
Ore: 2 di lezione frontale
IX modulo
Titolo: Presentazione dellEnte: le ACLI, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani
Contenuti: In questo modulo, per fornire ai volontari gli elementi di conoscenza del contesto in
cui si troveranno a prestare lanno di servizio civile, verranno presentate la storia, le
caratteristiche specifiche e le modalit organizzative ed operative dellEnte accreditato.
Si potr anche svolgere unanalisi della realt nazionale: incontrare dei testimoni privilegiati
(aclisti adulti che forniscano tracce della storia), con preparazione, esecuzione e report di
interviste, analisi della realt territoriale delle ACLI attraverso una scheda apposita, raccolta dati
e progettazione piccoli interventi di approfondimento.
Obiettivi: Agevolare la conoscenza e linserimento nel giovane volontario nella realt in cui
prester servizio.
Ore: 2 di lezione frontale
X modulo
Titolo: Il lavoro per progetti
Contenuti: Che cos la progettazione sociale? Quali sono i suoi principi cardine? Come si
esplicita in un lavoro metodico e organizzato? Come valutare i risultati?
Verr illustrato il processo della progettazione nelle sue articolazioni: dallideazione alla
realizzazione, compresa la fase di valutazione di esito, di efficacia ed efficienza del progetto.
Si sosterranno i volontari nel conoscere e approfondire metodi per lauto-valutazione partendo
dal progetto di servizio civile in cui sono inseriti.
52
Obiettivi: Offrire al giovane volontario strumenti per facilitare un percorso di analisi e di
progettazione e per migliorare le proprie capacit di valutazione e di autovalutazione, partendo
dal progetto di servizio civile in cui inserito
Ore: 4 di cui 1 di lezione frontale e 3 di dinamiche non formali
XI modulo
Titolo: Lorganizzazione del servizio civile e le sue figure
Contenuti: Sar fornito ai volontari di Servizio Civile Nazionale un quadro dei ruoli e delle
diverse figure che ruotano attorno al progetto. Per completare la panoramica saranno fornite
informazioni anche circa il sistema di servizio civile (gli enti di SCN, lUNSC, le Regioni e le
Provincie autonome), che rappresenta la sovrastruttura pi grande in cui si collocano le ACLI
rispetto al Servizio Civile Nazionale.
Obiettivi: offrire ai giovani gli strumenti per riconoscere tutte le figure che si trovano allinterno
dello stesso progetto e che operano per il raggiungimento degli obiettivi del progetto stesso.
Ore: 2 di lezione frontale
XII modulo
Titolo: Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale
XIII modulo
Titolo: Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
Contenuti: sar fornita lanalisi dei cinque pilastri della comunicazione e sar analizzato come le
dinamiche di comunicazione allinterno di un gruppo possano essere causa di conflitti, ma anche
opportunit di confronto e scambio costruttivi.
Obiettivi: offrire strumenti per una maggiore comprensione del "funzionamento" di alcuni
concetti di base della comunicazione interpersonale; sviluppare le capacit comunicative in
ambito lavorativo; fornire elementi per la conoscenza del processo comunicativo cos come si
articola all'interno di un'organizzazione.
Ore: 4 di cui 1 di lezione frontale e 3 di dinamiche non formali
XIV modulo
Titolo: Il valore esperienziale del servizio civile
34) Durata:
53
42 ore. Tutte le ore di formazione saranno erogate entro il 180 giorno dall'avvio del progetto.
La formazione specifica sar realizzata presso le sedi provinciali delle Acli dei territori coinvolti
nel progetto.
La formazione sar effettuata in proprio, presso lente con formatori dellente. Per il modulo di
formazione e informazione sui rischi connessi allimpiego di volontari si potr ricorrere
allutilizzo di esperti.
Barbato Renzo
Psicologo e Psicoterapeuta. Presidente della Scuola mediterranea di psichiatria sociale di
Zagabria. Specializzazioni in Psicosomatica e Psicoprofilassi, Psichiatria dellet evolutiva.
Esperto in Psicologia giuridica, Psicologia dello sport e psicologia di Comunit. Ricercatore
54
Sociale. Docente presso lUniversit della Terza Et e Formatore specifico. Relatore in numerosi
convegni e collaboratore per il quotidiano Il Tempo dAbruzzo. Coordinatore Acli Regione
Abruzzo per le politiche sociali.
Barsi Alessandro
Dirigente delle Acli di Lucca, dal 2002 al 2014, coordinatore dei servizi di informazione ed
orientamento per gli utenti appartenenti alla Terza Et e delle attivit di inclusione sociale e
culturale delle persone anziane. Dal 2002 al 2014 ha svolto attivit di volontariato presso le Acli
di Lucca ricoprendo il ruolo di Formatore sui temi della dispersione scolastica e la cittadinanza
attiva per giovani.
Cecchini Emidio
Presidente provinciale delle ACLI di Ascoli Piceno, ha ricoperto la carica di Presidente del circolo
ACLI, dellACLI Service, di esperto Enars nel consiglio provinciale e presidente del locale
Patronato. Possiede una pluriennale esperienza nella formazione e progettazione sociale. Dal
2003, in quanto insegnante di musica, ha realizzato e continua a realizzare laboratori musicali
presso scuole dellinfanzia, elementari e medie, dedicando una sezione musicale ai portatori di
handicap.
Cinelli Roberta
Laureata in lingue e letterature straniere, con abilitazione allinsegnamento della lingua italiana
L2. Attualmente formatrice nellambito della preparazione allacquisizione di certificazioni
linguistiche per studenti di scuola secondaria e docente presso istituti di istruzione superiore
della provincia di Pescara.
Di Marcangelo Bernardo
Laureato in Lettere allUniversit di Chieti, stato insegnante di italiano nelle scuole medie
inferiori, direttore dellEnaip Abruzzo dal 1973 al 1997, ha lavorato presso il Ministero della
Pubblica Istruzione dal 1997 al 2009. Presidente provinciale delle Acli di Teramo dal 2004.
responsabile di corsi di formazione per alfabetizzazione di immigrati, promotori sociali delle Acli,
di gestione delleconomia solidale, dellimpegno sociale e politico.
Ferrini Martina
Laureata in Lettere e Filosofia indirizzo Musica e Spettacolo allUniversit di Siena.
responsabile dellArea Pace e Stili di Vita delle Acli-Arezzo, dove organizzatrice e coordinatrice
di progetti sociali come lapertura del Punto Famiglia Acli di Arezzo e il coordinamento di
progetti con le scuole elementari del territorio.
Frusone Paolo
55
Laureato in Scienze Politiche presso luniversit La Sapienza di Roma, ricopre il ruolo di
membro della Presidenza delle ACLI, avendo avuto gi esperienza presso lE.n.A.I.P. (Ente
nazionale ACLI) della sede Provinciale di Roma. Ha partecipato attivamente allorganizzazione di
corsi di alfabetizzazione informatica in progetti di inclusione sociale riservati a utenti della terza
et, per i quali ha nutrito uno spiccato interesse.
Magnapane Elisabetta
Iscritta allalbo degli Assistenti sociali; ha maturato una consolidata esperienza nella formazione
e nel coordinamento dei volontari presso lassociazione Sermit. Ha coordinato numerosi progetti
sulle tematiche del sociale rivolte alle fasce deboli della popolazione, in particolar modo
immigrati e anziani. Autrice di diverse pubblicazioni.
Marchese Giuseppe
Coordinatore nazionale di Acli Politiche di Cittadinanza delle Acli incardina Welfare, Famiglia,
Economia e Lavoro, Immigrazione; gia Direttore Nazionale dellUfficio Servizio Civile,
responsabile della formazione, della selezione e della progettazione dal 2009 al 2013. Ha
esperienze pluriennali nazionali ed internazionali nel campo della progettazione e della
formazione: direttore area progetti dellIstituto Ricerche Educative Formative (2005-2006);
valutatore e selezionatore per conto dell ENAIP nazionale, docente e formatore in ambito psico
pedagogico.
Menza Giacomo
Presidente organizzativo del CTA (Centro Turistico Acli) di Siena dal 2010, dove ha maturato
esperienza nelle seguenti attivit : organizzazione di convegni, mostre, dibattiti per la
salvaguardia del patrimonio artistico, culturale e naturale - progettazione proposte di turismo
sociale in Italia ed allestero organizzazione soggiorni in case vacanza e tour culturali
promozione e sviluppo delle proposte di turismo sociale e solidale del CTA Nazionale
promozione culturale della famiglia quale risorsa sociale e realizzazione di iniziative per il
benessere materiale e relazionale delle famiglie.
Morga Cristina
Referente (ricerca e organizzazione) delle Politiche per la Famiglia e dei Punto Famiglia delle
ACLI e Ricercatrice sociale. Laureata in sociologia presso lUniversit degli studi di Roma La
Sapienza con una tesi sul tema Famiglia esperta senior nelle tematiche inerenti il Welfare, la
Famiglia, limmigrazione.
Reali Stefania
Laureata in Scienze del Servizio Sociale, si specializzata in programmazione e gestione delle
politiche e dei servizi sociali e successivamente ha conseguito labilitazione allesercizio della
professione di Assistente Sociale. Ha organizzato e partecipato a numerosi convegni, tra i quali
Anziani e Disabili Oggi e ha anche partecipato allorganizzazione di corsi di alfabetizzazione
alla lingua italiana per adulti, comprendenti anche educazione civica e legislazione italiana.
Recchia David
Laureato in sociologia presso lUniversit degli studi di Roma La Sapienza con indirizzo
politico istituzionale. Esperto tecnico dell Area politiche di cittadinanza delle Acli nazionali.
Ricercatore e valutatore di Iref (Istituto di ricerche delle Acli). Dal 2009 al 2013 stato
coordinatore del Dipartimento Welfare Acli Nazionali e responsabile nazionale del monitoraggio
56
e valutazione del Servizio Civile (accreditato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri). Dal
2009, in qualit di responsabile nazionale, cura i monitoraggi e la valutazione dei progetti di
servizio civile delle Acli nazionali.
Tomassini Maurizio
Sociologo. docente incaricato di Metodi e Tecniche di programmazione territoriale nellambito
del Corso di laurea specialistica in Organizzazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali,
presso la Facolt di Sociologia dellUniversit di Urbino ed ha esperienza pluriennale nel mondo
del volontariato per le famiglie. Presidente Provinciale ACLI Pesaro Urbino ha pubblicato
numerosi volumi in ambito sociale, familiare e della emarginazione. relatore in numerosi
convegni su tematiche dellassociazionismo, immigrazione, sociali, della programmazione
territoriale.
Torchio Maurizio
Membro del Consiglio di Amministrazione del CAF ACLI Nazionali; Presidente delle ACLI
Provinciali di Terni; Presidente del Patronato ACLI di Terni; Presidente ACLI Service s.r.l. Terni.
Per il suo forte e significativo impegno nella vita sociale e civile, nel 2000, gli stata
riconosciuta lonorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana.
Ulissi Roberta
Dal 2008 ad oggi esperienze maturate nella collaborazione e organizzazione di eventi e progetti
nellattivit di promozione dei valori della famiglie e dellinclusione sociale, Componente
Coordinamento Donne presso le Acli Provinciali di Ancona
Volpi Federica
Ricercatrice e coordinatrice delle attivit di ricerca presso lUfficio Studi delle ACLI Nazionali.
Laureata in scienze politiche esperta in metodologia della ricerca sociale. esperta senior in
tematiche di genere, del welfare, terzo settore e nuove forme di responsabilit sociale, anche in
unottica europea ed internazionale. autrice di diversi saggi e pubblicazioni.
57
Verr favorita anche la riflessione sulle relazioni tra le persone, da sviluppare attraverso la
valorizzazione delle differenze. Questo tipo di approccio contribuisce ad accrescere nei soggetti
coinvolti la consapevolezza del modo in cui i valori personali e i significati attribuiti a ci che
accade, influenzano la percezione e le scelte di agire di ciascuno.
I Web Learning Group (WLG) sono lo strumento con cui il sistema di Web Learning TRIO
metter a disposizione delle ACLI un insieme di contenuti e servizi personalizzati, configurati in
funzione della dimensione e delle caratteristiche della comunit dei volontari e dei suoi obiettivi
formativi.
Le Acli hanno aderito alla carta dei servizi di Trio, per usufruire dei contenuti dei moduli
afferenti alle tematiche trasversali del problem solving, dellanalisi organizzativa e della
comunicazione efficace.
Il servizio WLG prevede una pagina di accesso personalizzato alle risorse didattiche che
permette il tracciamento delle attivit formative svolte dai soggetti iscritti e lutilizzo della
piattaforma per lerogazione di servizi e attivit complementari alla didattica.
Laccordo prevede inoltre laccesso ai servizi di tutoring tramite i quali sar possibile valutare il
livello di apprendimento raggiunto, monitorare il livello dellinterazione e le attivit dellutente.
TRIO, infatti, assicura il monitoraggio dellandamento del WLG e invia periodicamente i report
relativi allattivit didattica degli utenti. ll superamento positivo del corso permetter la
certificazione delle conoscenze acquisite tramite il rilascio di attestato dalla Regione
Toscana/Piattaforma Trio.
Le risorse tecniche utilizzate saranno adeguate alle esigenze formative dei volontari
consentendo di raggiungere gli obiettivi progettuali:
In aggiunta alla formazione generale si prevede una sessione di formazione specifica che
permetter al volontario di acquisire le conoscenze, le capacit e le abilit necessarie per poter
essere parte attiva del progetto e protagonista delle azioni in esso previste. La formazione
specifica consentir al volontario da un lato di entrare nel vivo delle attivit da svolgere e,
dallaltro, di avere competenze spendibili alla fine dellanno di servizio civile sia nel mondo del
lavoro che nella sfera personale.
58
La formazione specifica prevista considerata on the project, volta a supportare e
accompagnare i volontari nella fase di inserimento in un nuovo ambito lavorativo, attraverso
attivit didattiche in affiancamento con un formatore esperto e/o con il monitoraggio di un
mentore esterno (o.l.p. e r.l.e.a.).
La prima parte della formazione specifica (30 ore) sar erogata tramite FAD mediante lutilizzo
della Piattaforma TRIO (vedi voce 39-Tecniche e metodologie di realizzazione previste), su
moduli trasversali (la comunicazione interpersonale, il team working, l'ascolto attivo, la gestione
dei conflitti, la negoziazione, l'essere e il fare comunit, come orientarsi tra i servizi attivi sul
territorio, etc. inerenti competenze trasversali ovvero caratteristiche e modalit di
funzionamento individuale che entrano in gioco quando un soggetto si attiva a fronte di una
richiesta dellambiente organizzativo; tali competenze sono essenziali nel produrre un
comportamento professionale che trasformi un sapere in una prestazione
lavorativa.Inoltre,ancheil modulo di formazione di base, riguardante la sicurezza nei luoghi di
lavoro, verr seguito in FAD dai ragazzi, sar possibile, tuttavia, che in caso di esigenze
particolari dovuti alla tipologia di attivit previste dal progetto (servizio presso case di riposo,
scuole, carceri), al modulo FAD seguir una formazione in aula gestita direttamente da un
esperto.
I modulo
Titolo: Analisi del contesto lavorativo
Formatore: Tramite FAD
Il modulo ha lobiettivo di fornire un quadro di riferimento: dei modelli di funzionamento e di
gestione delle organizzazioni, della gestione dei rapporti interpersonali e dell'inserimento in
contesti professionali, della gestione del lavoro e della risoluzione dei problemi in un'ottica di
flessibilit e disponibilit ai cambiamenti. Il modulo ha lobiettivo di facilitare la comprensione
dell'importanza della qualit quale elemento per il successo personale e organizzativo e la
consapevolezza sul ruolo del volontario e sulla sua posizione all'interno della sede attuazione di
progetto.
Durata: 8 ore
II modulo
Titolo: le Tecniche della comunicazione
Formatore: Tramite FAD
Il modulo descrive le tecniche dellagire comunicativo allinterno di un gruppo, le possibilit
comunicative di cui unorganizzazione dispone, alcuni aspetti della comunicazione
interpersonale, limportanza rivestita dalla leadership allinterno di un gruppo di lavoro.
Inoltre saranno delineati le principali caratteristiche della comunicazione interpersonale, gli
elementi che costituiscono la comunicazione, il tema del linguaggio verbale e del linguaggio non
verbale.
Durata: 8 ore
III modulo
Titolo: Il lavoro di gruppo
Formatore: Tramite FAD
Il modulo illustra le principali dinamiche che portano alla formazione di un gruppo di persone,
sia in ambito privato che nellambiente di lavoro; si indicano le variabili che ne determinano la
crescita e lintegrazione tra i componenti del gruppo nello svolgimento delle attivit; si analizza
la formazione di un gruppo di lavoro dentro unorganizzazione; si mostra la gestione di un
progetto, indicandone le fasi principali, i problemi che possono emergere e le relative tecniche
di risoluzione; si affronter infine il tema della leadership, analizzandone alcuni stili.
Durata: 8 ore
IV modulo
Titolo: Formazione e informazione sui rischi connessi allimpiego dei volontari in progetti di
servizio civile
Formatore: Tramite FAD, formatori inseriti nel box 38 ed esperti
59
Il modulo illustra: le normative di riferimento rispetto alla sicurezza; i principali rischi connessi
alle attivit previste dal progetto di servizio civile e ai luoghi di svolgimento delle stesse; le
azioni di prevenzione e di emergenza da adottare.
Durata: 6 ore
V modulo
Titolo: Il volontario e la relazione con lanziano
Formatore: vedi nominativi inseriti nel box 38
Il modulo mira a fornire informazioni e conoscenze sul ruolo che il volontario pu svolgere in
contesti di assistenza alla persona. Facilitare lapproccio alle relazione con la persona anziana,
acquisendo conoscenze strumenti e tecniche specifiche, in grado di valorizzare lintervento di
sostegno. Saranno trattati temi quali: i compiti del volontario, il processo di cambiamento nella
relazione umana in particolare con lanziano, La condizione anziana: approfondimento di alcune
patologie proprie dellet, delle condizioni psichiche e psicologiche dellanziano, tecniche e
metodi per aumentare la capacit di ascolto e relazionale.
Durata: 12 ore
VI modulo
Titolo: la ricerca sociale metodi e tecniche di base
Formatore: vedi nominativi inseriti nel box 38
Il modulo mira a fornire informazioni, conoscenze e competenze di base su come impostare e
condurre un lavoro di indagine empirica e sulla scelta degli strumenti pi idonei per la raccolta
di dati utili in relazione alle diverse tipologie di richieste
Durata 8 ore
VII modulo
Titolo: La metodologia autobiografica
Formatore: vedi nominativi inseriti nel box 38
Il modulo ha lobiettivo di dare ai ragazzi alcuni strumenti base di metodologia autobiografica. I
partecipanti verranno in particolare formati: sulle tecniche di esercitazione della memoria; sulle
tecniche di raccolta e di strutturazione di un ricordo; sulle principali modalit di scrittura
(diaristica, narrativa, epistolare..); sulla gestione del gruppo in formazione e sulla gestione delle
relazioni a due in un contesto specifico di raccolta delle memorie
Durata: 12 ore
VIII modulo
Titolo: Promuovere ed organizzare eventi
Formatore: formatore specifico di ogni sede come indicato al punto 38
Il modulo andr ad approfondire la conoscenza dei nuovi strumenti e canali di comunicazione
(siti, blog, mailing list i social network).
Il modulo tratter inoltre la progettazione di un evento culturale (mostre ed esposizioni)in
particolare: lindividuazione dellidea, studio di fattibilit, progettazione e definizione delle azioni
organizzative; lindividuazione di budget e risorse; il fundraising; la promozione la gestione; la
valutazione e lanalisi dei risultati- individuazione di indici quantitativi e qualitativi.
Durata: 10 ore
41) Durata:
72 ore
60
Altri elementi della formazione
61