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Nuove sentenze di tribunali di merito che confermano che i tassi moratori promessi in

contratto non vanno sommati aritmeticamente con quelli degli interessi corrispettivi (si
veda da ultimo anche Plus24 in edicola sabato 10 maggio). Provvedimenti che
bocciano cos le aspettative dei clienti di rivalersi nei confronti delle banche che
avrebbero applicato tassi usurari sui prestiti ipotecari. Ma vediamoli nel dettaglio. Il
Tribunale di Napoli, II Sezione civile, sentenza 18 aprile 2014, n. 5949 (dottor
Massimiliano Sacchi), in una causa in cui un cliente si era opposto a un decreto
ingiuntivo notificatogli dalla banca per il recupero delle rate insolute di un mutuo
fondiario, ha osservato che la "nota" sentenza della Cassazione 350/2013 (si veda
Plus24 del 15 febbraio scorso) non ha assolutamente stabilito che i tassi di Marcello
Frisone - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/1acLb
l Tribunale di Napoli, II Sezione civile, sentenza 18 aprile 2014, n. 5949 (dottor
Massimiliano Sacchi), in una causa in cui un cliente si era opposto a un decreto
ingiuntivo notificatogli dalla banca per il recupero delle rate insolute di un mutuo
fondiario, ha osservato che la "nota" sentenza della Cassazione 350/2013 (si veda
Plus24 del 15 febbraio scorso) non ha assolutamente stabilito che i tassi degli
interessi corrispettivi (nel caso deciso dal Tribunale partenopeo pari al 6,75%) debbano
essere sommati con quelli degli interessi di mora (8,75%) e poi confrontati con la
soglia d'usura (8,865%). Nel caso specifico il tasso di mora era determinato
semplicemente come il tasso corrispettivo (6,75%) maggiorato di uno spread fisso del
2% (e quindi complessivamente pari al 8,75%, di per s inferiore alla soglia d'usura)
ma di Marcello Frisone - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/1acLb
Ancora il Tribunale di Napoli, II Sezione civile, sentenza 15 aprile 2014 (dottor Nicola
Mazzocca), nel corso di un giudizio sommario (ai sensi dell'articolo 702-bis del Codice
di procedura civile), ha respinto la domanda del cliente mutuatario il quale sosteneva
che il suo mutuo fosse usurario in quanto sommando il tasso d'interesse corrispettivo
(5,50%) con quello moratorio (pari alla soglia d'usura del 6,795%) si sarebbe giunti a
un tasso del 12,295% superiore alla soglia del 6,795%. Il Tribunale ha affermato
tuttavia che questa soluzione non pu trovare conforto nella sentenza della
Cassazione 350/2013, se a essa si d la corretta interpretazione. La Cassazione, ha
osservato il giudice napoletano, si semplicemente limitata a ribadire che il tasso di
mora deve rispettare la soglia d'usura ma non che esso debba essere di Marcello
Frisone - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/1acLb
Il Tribunale di Verona, Terza Sezione civile, sentenza 30 aprile 2014 dottor Andrea
Mirenda, (si veda Plus24 in edicola il 10 maggio) ha definito come "tasso creativo"
quello derivante dalla sommatoria tra tasso corrispettivo e tasso moratorio per
giungere a confermare che questo tasso complessivo non pu assolutamente essere
confrontato con la soglia d'usura in quanto questa, in base alle istruzioni di Banca
d'Italia, non tiene conto correttamente, secondo il Tribunale scaligero degli interessi
di mora sul mutuo. Operando il confronto si paragonerebbero due dati disomogenei.
Infine, sempre in tema di usura (ma non di somma tra tassi corrispettivi e quelli di
mora) la necessit di rispettare le istruzioni di Banca d'Italia (e quindi di non tenere
conto della Commissione di massimo scoperto nel calcolo di un tasso d' di Marcello
Frisone - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/1acLb
Infine, sempre in tema di usura (ma non di somma tra tassi corrispettivi e quelli di
mora) la necessit di rispettare le istruzioni di Banca d'Italia (e quindi di non tenere

conto della Commissione di massimo scoperto nel calcolo di un tasso d'interesse di


un'apertura di credito da confrontare con la soglia d'usura) sostenuta anche dal
Tribunale di Torino, sentenza 17 febbraio 2014, n. 1244 (dottoressa Maurizia Giusta).

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