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Ordine del giorno approvato all’unanimità dai lavoratori della Shared Service Center

s.r.l. della sede di Napoli

I lavoratori della sede di Napoli del settore della Shared Service Center (SSC) riuniti in
assemblea il 24-6-2010 dalle segreterie territoriali SLC/CGIL-FISTEL/CISL-UILCOM/UIL,
ascoltata la relativa relazione e sviluppato un dibattito in merito al Piano Industriale (PI)
di SSC illustrato nell’incontro del 17-6 dalla capogruppo Telecom Italia

premesso

che il disastroso scenario presentato relativamente all’IT è unicamente attribuibile a


scelte della Telecom Italia s.p.a. e dei manager e non imputabile a nessun titolo ai
lavoratori, quest’ultimi

ritengono

inaccettabile quanto rappresentato dall’azienda per forma e contenuti. Nel merito


ritengono il PI presentato un insieme di incoerenze, contraddizioni e ambiguità. Inoltre
privo di qualsiasi aspetto progettuale credibile di sviluppo industriale.
La dura opposizione dei lavoratori allo scorporo nasce anche dal fatto che non si ottiene
una maggior efficienza dei processi informatici frazionandoli tra Telecom e SSC ma
accorpandoli e snellendoli. Tantomeno non la si ottiene licenziando i lavoratori, che
rappresentano l’unica vera risorsa in questo settore, ma attraverso un piano serio di
internalizzazione della consulenza di fascia alta a favore dei lavoratori di cui ci si vuole
liberare.
Si annunzia un piano di rivisitazione di tutti i sistemi informatici di Telecom ma si
dichiara una massiccia riduzione del personale, in particolare il dimezzare la SW-TEST
FACTORY.
Si dichiara di volersi posizionare su mercato estero ma allo stesso tempo lo si definisce
in forte contrazione.
Si punta all’autonomia da Telecom ma si sopprimono le funzioni di staff.

Pertanto, i lavoratori

• ritengono che la recente cessione del cosiddetto e presunto ramo d’azienda


denominato IT-OPERATION da Telecom Italia s.p.a. a SSC, ha di fatto trasferito
2200 lavoratori verso altri 600 per creare esuberi “ad hoc”. Ora l’obiettivo
aziendale è quello di ridurre indiscriminatamente il costo del lavoro al fine di
poter vendere successivamente una SSC più snella magari dotandola di un
pacchetto di commesse con Telecom Italia s.p.a. anche di corto respiro;
• respingono gli esuberi annunciati e tutte le strategie, comprese quelle
terroristiche, messe in atto in questi giorni dall’azienda per esercitare una forte
pressione sui lavoratori della sede di Napoli e in particolare quelli dei livelli più
alti;
• sostengono pienamente la posizione delle OO.SS. aderendo al percorso di lotta
annunciato nei comunicato nazionale unitario a partire dallo sciopero del 9-7 con
la ferma convinzione che l’IT sia uno dei punti principali della vertenza con
Telecom Italia s.p.a. e qualificanti ai fini della sua eventuale soluzione;
• sottolineano la necessità dell’unità sindacale e l’inderogabile esigenza di
eleggere una RSU espressione della nuova realtà dell’unità produttiva di Napoli;
• chiedono, al fine di dare un immediato segnale di lotta, per coinvolgere le
istituzioni e per ottenere visibilità mediatica, la proclamazione di un pacchetto di
8 ore di sciopero con manifestazione come d seguito:
- 4 ore lunedì 28-6 con presidio presso la sede della regione Campania del cdn;
- 4 ore mercoledì 30-6 con corteo e presidio presso la prefettura.

Infine i lavoratori invitano le OO.SS. ad adottare tutte le iniziative possibili per


sensibilizzare istituzioni e pubblica opinione sulle manovre del gruppo Telecom volte a
distruggere elevate professionalità in un settore di cui non solo Telecom ha bisogno ma
l’intero paese.

Napoli 24-06-2010

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