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la quale vi sia stata una violazione del presente accordo. L'accordo
regolato dalla normativa vigente in Italia e il tribunale competente per
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said terms of agreement, the client undertakes to collaborate with UNI to
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be that of Milan. UNI reserves to undertake legal action with respect to
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which the present agreement has been breached.
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Acustica
NORMA
ITALIANA
UNI 11143-1
Parte 1: Generalit
MARZO 2005
Acoustics
TESTO ITALIANO
ICS
UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unicazione
Via Battistotti Sassi, 11B
20133 Milano, Italia
17.140.20
UNI
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il consenso scritto dellUNI.
www.uni.com
UNI 11143-1:2005
Pagina I
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PREMESSA
La presente norma stata elaborata sotto la competenza della
Commissione Tecnica UNI
Acustica
La Commissione Centrale Tecnica dell'UNI ha dato la sua approvazione il 30 settembre 2004.
La presente norma stata raticata dal Presidente dell'UNI, con delibera del 26 ottobre 2004.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conittuale, per rappresentare il reale stato
dellarte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellarte
in evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano di
Unicazione, che li terr in considerazione per leventuale revisione della norma stessa.
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a vericare lesistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
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INDICE
INTRODUZIONE
RIFERIMENTI NORMATIVI
TERMINI E DEFINIZIONI
4
4.1
4.2
4.3
5
5.1
5.2
5.3
6
6.1
6.2
PROPAGAZIONE SONORA
8
8.1
8.2
APPENDICE
(normativa)
APPENDICE
(informativa)
APPENDICE
(informativa)
APPENDICE
(informativa)
D.1
D.2
APPENDICE
(informativa)
B.1
B.2
B.3
figura
E.1
12
15
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UNI
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INTRODUZIONE
La presente norma descrive diversi metodi per la stima dell'impatto acustico a secondo
della tipologia della sorgente. Pu costituire un utile riferimento per le attivit di redazione
degli studi di impatto ambientale, le cui nalit e requisiti generali sono deniti nella
UNI 10742 "Impatto ambientale - Finalit e requisiti di uno studio di impatto ambientale".
La presente norma si struttura in parti: una generale ed una specica per tipologie di
rumore, precisamente:
Parte 1: Generalit;
Parte 2: Rumore stradale;
Parte 3: Rumore ferroviario;
Parte 4: Rumore aeroportuale;
Parte 5: Rumore da insediamenti produttivi (industriali, artigianali, commerciali, agricoli ed
ogni altra forma di attivit, anche terziaria);
Parte 6: Rumore da luoghi di intrattenimento danzante, di pubblico spettacolo e da
pubblici esercizi.
RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma rimanda, medianti riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in
altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e
sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modiche o
revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente
norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione
della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti).
UNI 9884
Acustica - Caratterizzazione acustica del territorio mediante la
descrizione del rumore ambientale
UNI EN 12354-3
Acustica in edilizia - Valutazioni delle prestazioni acustiche di
edici a partire dalle prestazioni di prodotti - Parte 3: Isolamento
acustico contro il rumore proveniente dall'esterno per via aerea
UNI EN 12354-4
Acustica in edilizia - Valutazioni delle prestazioni acustiche di
edici a partire dalle prestazioni di prodotti - Parte 4: Trasmissione
del rumore interno all'esterno
UNI CEI ENV 13005 Guida all'espressione dell'incertezza di misura
ISO 9613-1:1993
Acoustics - Attenuation of sound during propagation outdoors Part 1: Calculation of the absorption of sound by the atmosphere
ISO 9613-2:1996
Acoustics - Attenuation of sound during propagation outdoors Part 2: General method of calculation
UNI 11143-1:2005
UNI
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TERMINI E DEFINIZIONI
Ai ni della presente norma si applicano le denizioni seguenti.
3.1
3.2
3.3
impatto acustico: Variazione del clima acustico indotto dalle nuove sorgenti sonore.
3.4
3.5
3.6
La precedente denizione, pur non essendo rigorosa sotto il prolo sico (poich sarebbe pi correttamente
da attribuire al "livello di immissione sonora dovuto ad una specica sorgente sonora") conforme a quanto
stabilito dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 novembre 1997 "Determinazione dei valori
limite delle sorgenti sonore", art. 2.
3.7
3.8
3.9
punto di verica: Punto signicativo utilizzato per la verica della corretta calibrazione del
modello matematico previsionale.
3.10
sorgente analoga: Sorgente sonora con le stesse caratteristiche della nuova opera per
potenzialit, dimensioni, tipologia e tecnologia costruttiva.
3.11
tempo di misura: Periodo temporale compreso nel periodo di osservazione nel quale si
effettua una misurazione; il numero e la durata dei tempi di misura sono commisurati alle
caratteristiche di variabilit temporale dell'evento che si intende misurare.
3.12
tempo di osservazione: Periodo temporale compreso nel periodo di riferimento nel quale
si vericano le condizioni di rumorosit che si intendono determinare.
3.13
tempo di riferimento: Periodo della giornata, generalmente denito in base alle normative
vigenti; solitamente sono deniti un tempo di riferimento diurno, un periodo notturno e
talora un periodo serale.
UNI
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4.1
Acquisizione dei dati informativi sul territorio, sulle sorgenti di rumore e sui ricettori
presenti
4.1.1
Dati generali
Devono essere rilevati tutti i dati informativi sul territorio, relativi alla rappresentazione
geograca e topograca, distinguendo tutti gli elementi presenti, naturali ed articiali, con
particolare riguardo alle sorgenti sonore ed ai ricettori. Ove necessario devono essere
fornite le dimensioni geometriche e le coordinate plano-altimetriche su cartograa
adeguata. Nel caso delle sorgenti sonore necessario conoscere tutti i dati intrinseci,
legati alle caratteristiche funzionali della sorgente, utili a valutare l'inuenza della sorgente
sulla rumorosit del sito.
4.1.2
Dati acustici
Devono essere rilevati tutti i dati che possono condurre ad una descrizione acustica delle
sorgenti di rumore che inuiscono sul rumore ambientale nell'area dell'indagine.
Si devono indicare:
4.1.3
la variabilit della loro emissione sonora nel periodo di riferimento diurno e notturno;
temperatura (C);
Questi dati possono essere acquisiti dalle stazioni meteorologiche pi vicine al sito in
esame.
4.2
4.2.1
UNI 11143-1:2005
UNI
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4.2.2
4.3
UNI 11143-1:2005
UNI
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5.1
Acquisizione dei dati informativi sul territorio, sulle sorgenti di rumore e sui ricettori
presenti
Questi dati vengono acquisiti seguendo gli stessi criteri deniti nel punto 4.1.
5.2
5.2.1
5.2.2
5.2.3
UNI
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Per rendere l'operazione di rilievo meno invasiva per il ricettore interessato, la postazione
microfonica interna pu essere correlata con un punto di riferimento esterno da porre
preferibilmente da 1 m a 2 m di distanza dalla facciata e possibilmente in asse con la
postazione interna. Questa disposizione permette di ridurre i tempi di misura a seconda
del grado di stazionariet delle sorgenti presenti.
Qualora non sia possibile effettuare tale correlazione attraverso delle misurazioni dirette
(condizione comunque sempre da prediligere) necessario effettuare una valutazione
dell'attenuazione globalmente prodotta dalla parete esterna, tenendo conto delle
caratteristiche fonoisolanti dei singoli elementi che compongono la parete
(vedere UNI EN 12354-3).
5.2.4
Area di inuenza
La rumorosit ambientale ante operam viene rilevata o calcolata nell'area interessata
dalla realizzazione dell'opera o attivit soggetta a valutazione di impatto e nell'area
territoriale che risente della presenza di questa sorgente.
L'area di inuenza dipende:
-
dalle caratteristiche del territorio in cui si propaga il rumore originato da tale sorgente
(orograa del terreno, presenza di elementi naturali o articiali schermanti, presenza
di condizioni meteorologiche favorevoli);
Poich gli effetti acustici delle opere soggette a valutazione di impatto sono noti solo a
conclusione dell'iter valutativo, in questa fase dell'attivit l'area di inuenza pu essere
determinata solo in via preliminare. Eventuali integrazioni possono essere necessarie nel
corso del procedimento (vedere punto 8).
L'area di inuenza deve almeno includere tutto il territorio in cui la nuova opera determina
incrementi dei livelli di immissione sonora e di emissione sonora (quando applicabili) tali
da eccedere i limiti previsti dalla classicazione acustica del territorio.
Nei casi in cui si debba anche valutare la compatibilit con i limiti differenziali, l'area di
inuenza deve includere il territorio in cui la nuova opera determina superamenti di tali
limiti (pur tenendo presente che tale valutazione risulta necessariamente imprecisa in
considerazione del fatto che essa si riferisce ad ambienti abitativi interni).
5.3
livelli di potenza sonora e direttivit. Nel caso in cui non siano disponibili i diagrammi
polari di emissione della sorgente sonora devono essere forniti i livelli di pressione (o
di intensit) sonora rilevati in un certo numero di posizioni, espressi in bande di terzo
di ottava (o di ottava) (vedere punto 5.1);
Per ciascuna di tali sorgenti sonore deve essere predisposto un foglio dati in cui siano
riportate tutte le informazioni di cui sopra.
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UNI
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6.1
Dati acustici
I livelli di potenza sonora e le direttivit o, in alternativa, i livelli di pressione o di intensit
sonora delle varie sorgenti sonore devono essere attribuite sulla base di:
-
Per ciascuna sorgente sonora deve essere fornito lo spettro di potenza sonora espresso
in bande di ottava o di terzo di ottava, specicando:
-
le eventuali procedure di calcolo utilizzate (si possono per esempio assumere come
riferimento quelle riportate nell'appendice A);
gli eventuali riferimenti bibliograci da cui sono state dedotte le informazioni e i dati;
l'enunciato delle prescrizioni che sono state inserite nel capitolato dell'opera.
Per le sorgenti sonore che presentano emissione sonora anisotropa si deve specicare
anche l'indice di direttivit, DI, espresso, come la potenza, in bande di terzo di ottava o di
ottava, lungo le direttrici pi signicative.
In alternativa ai dati di potenza sonora e direttivit possono essere forniti per
caratterizzare una sorgente sonora una serie di livelli di pressione o di intensit sonora,
espressi per bande di terzo di ottava o di ottava e rilevati a distanze note dalla stessa.
Per ciascuna sorgente devono essere specicate:
-
gli eventuali riferimenti bibliograci da cui sono state dedotte le informazioni e i dati;
l'enunciato delle prescrizioni che sono state inserite nel capitolato dell'opera.
Se la potenza sonora viene calcolata mediante una norma o procedura, insieme ad essa
deve essere stimata la direttivit.
Solo nel caso in cui i livelli di potenza sonora delle nuove sorgenti sonore non siano in
alcun modo deducibili sulla base delle norme applicabili o dalla letteratura scientica, n
attribuibili come prescrizione, avendo a disposizione solo alcuni livelli di pressione o di
intensit sonora misurati o assegnati nelle vicinanze dell'opera, possibile ricorrere al
modello matematico previsionale che si intende utilizzare per la valutazione d'impatto,
applicandolo in "modalit inversa"1) (vedere appendice C).
Nel caso in cui siano misurati o assegnati livelli di pressione o di intensit sonora
all'interno di edici, la potenza sonora emessa all'esterno attraverso le pareti e le varie
aperture, pu essere calcolata per bande di terzo di ottava o di ottava utilizzando i criteri
stabiliti dalla UNI EN 12354-4.
1)
Un modello matematico di previsione del rumore ambientale viene applicato in "modalit inversa" quando utilizzato per
calcolare le potenze sonore di sorgenti incognite a partire dai livelli di pressione o di intensit sonora rilevati o assegnati
in un certo numero di punti circostanti.
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6.2
PROPAGAZIONE SONORA
L'equazione base della propagazione sonora in ambiente esterno data da:
Lp (r) = Lw + Dc A
(1)
dove:
Dc
il termine di attenuazione.
(2)
dove:
Adiv
Abar
UNI 11143-1:2005
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8.1
In entrambi i casi le aree racchiuse dalle curve isolivello devono essere colorate o
tratteggiate secondo le indicazioni riportate nella UNI 9884. La generazione delle mappe
acustiche deve essere effettuata in riferimento alle condizioni meteorologiche ritenute pi
rappresentative per l'area in esame.
8.2
UNI 11143-1:2005
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APPENDICE
(normativa)
Per il RUMORE DELL'ATTIVIT INDUSTRIALE: ISO 9613-2: "Acoustics Attenuation of sound propagation outdoors, Part 2; General method of calculation".
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APPENDICE
(informativa)
B.1
B.2
B.3
Rumore ferroviario
1
Rumore stradale
1
Atti del seminario AIA - Metodi numerici di previsione del rumore da trafco. AA.VV.
a cura di R. Pompoli /Parma 1989.
OAL 23 - Austria.
RLS 90 - Germania.
10
Guide du bruit des Transports Terrestres - Prevision des niveaux sonores - Ministere
de l'Environnement e du Cadre de Vie, Ministere des Transports.
11
OAL 28 - Austria.
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APPENDICE
(informativa)
(C.1)
dove:
Lai
il livello di attenuazione sonora della i -esima banda calcolato con l'ausilio del
modello matematico previsionale.
Dopo aver inserito nel modello i dati di ingresso corrispondenti alla situazione in cui
stata effettuata la misurazione della pressione sonora o a cui la pressione sonora si
riferisce (orograa e tipologia del terreno, schermi, riessioni, condizioni meteorologiche,
ecc.) si attribuisce alla banda in esame un livello di potenza ttizio (Lw) si calcola un
corrispondente livello ttizio di pressione sonora (Lp) nel punto in esame e, per differenza
aritmetica dei due, il livello di attenuazione acustica (Lai). Quindi, utilizzando l'equazione
C.1, si determina il reale livello di potenza sonora della sorgente.
Nel caso in cui siano misurati o assegnati i livelli di pressione sonora in pi punti
inuenzati dalla sola sorgente in esame, disposti lungo direttrici diverse, possibile
calcolare sia la potenza sonora della sorgente sia le eventuali direttivit.
Nel caso in cui si abbiano N sorgenti incognite supposte puntuali e isotrope e M livelli
misurati o assegnati in altrettanti punti inuenzati dalle sorgenti stesse, se M>>N
(M 3 N ) le potenze sonore incognite possono essere stimate anche applicando metodi
matematici che minimizzano gli scarti tra la pressione sonora (o il corrispondente livello)
misurata o assegnata nei vari punti e la pressione sonora (o il corrispondente livello)
calcolata dal modello. Per esempio pu essere utilizzato il metodo dei minimi quadrati.
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APPENDICE
(informativa)
D.1
Nota 1
Se, per esempio, si deve misurare il livello continuo equivalente di pressione sonora su 24 h associato ad un
certo fenomeno sonoro variabile nel tempo, Leq,24h, necessario specicare chiaramente se l'intervallo
temporale durante il quale la strumentazione rileva il segnale sonoro coincide o meno con l'intervallo
temporale di 24 h. Infatti, nel caso di misurazione limitata ad un intervallo temporale T minore delle 24 h il
misurando sarebbe Leq,T e non Leq,24h; si tratterebbe quindi di una denizione del misurando che potrebbe
generare ambiguit in sede di interpretazione dei risultati.
Nota 2
Nel Decreto del Ministeriale 16 marzo 1988 "Tecniche di rilevamento e misurazione dell'inquinamento acustico",
allegato A, si distingue tra "tempo di riferimento", "tempo di osservazione" e "tempo di misura". Il primo un
periodo convenzionale della giornata durante il quale si esegue la misurazione (diurno o notturno); il secondo un
periodo di tempo durante il quale si vericano le condizioni di rumorosit che si intendono valutare; il terzo un
periodo di tempo, compreso nel secondo, durante il quale si opera effettivamente la misurazione; all'interno di un
singolo "tempo di riferimento" si possono individuare pi "tempi di osservazione"; all'interno di un singolo "tempo
di osservazione" si possono individuare pi "tempi di misura". Nell'ambito del presente paragrafo dedicato alla
stima dell'incertezza dei risultati, quando si parla di "intervallo temporale di misura" si intende il periodo temporale
durante il quale si mette in atto la procedura di misurazione. Nel caso si debba misurare un livello continuo
equivalente di pressione sonora ponderata "A" ai sensi del Decreto del Ministeriale 16 marzo 1998, "l'intervallo
temporale di misura" coincide con il "tempo di osservazione" e con il "tempo di misura" deniti nel Decreto stesso
quando si adotta la tecnica per integrazione continua; "l'intervallo temporale di misura" coincide invece con il
"tempo di osservazione" e include pi "tempi di misura" quando si adotta la tecnica di campionamento.
Si dovrebbe sempre fornire una stima dell'incertezza associata ad ognuna delle
componenti sopra menzionate, dichiarando il metodo utilizzato per ottenerla
(campionamento statistico ripetuto, analogie con casi simili, ecc.).
Le varie componenti dell'incertezza cos determinate dovrebbero essere composte con
legge quadratica conformemente alla UNI CEI ENV 13005 per determinare l'incertezza
tipo composta del risultato.
Quando il risultato deve essere confrontato con valori limite assegnati, si fornir una stima
dell'incertezza estesa del risultato, U, ottenuta moltiplicando l'incertezza tipo composta,
uc, per un fattore di copertura, k, scelto sulla base del livello di ducia, p, desiderato:
U = k uc
D.2
il modello di calcolo stato "calibrato" per confronto con misurazioni, eseguendo sia
i calcoli sia le misurazioni in un caso simile a quello in esame, ancorch semplicato;
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b)
il modello di calcolo stato semplicemente applicato cos com', senza confronti con
misurazioni.
Nota
l'incertezza dei dati di ingresso del modello di calcolo (quali: potenza sonora e
direttivit delle sorgenti sonore, tipologia puntuale, lineare o areale delle sorgenti
sonore, fattori di riessione delle superci modellate, ecc.);
l'incertezza dovuta alle ipotesi sulle quali basato il modello di calcolo (quali:
rappresentazione idealizzata delle condizioni geomorfologiche e meteorologiche,
presa in conto dei fenomeni di riessione e di diffrazione e relativo grado di
approssimazione, ecc.);
l'ampiezza dell'area di validit del modello di calcolo, intesa come l'area oltre la quale
le approssimazioni insite nel modello di calcolo non permettono pi di ottenere
risultati attendibili, indipendentemente dai valori dei dati di ingresso;
l'incertezza dovuta alla rappresentazione dei valori numerici con un numero nito di
cifre;
Nel caso di calcolo diretto senza confronto con misurazioni, l'incertezza pu talora
assumere valori cos elevati da precludere un confronto signicativo con valori limite
assegnati, e ci si pu vericare per casi anche molto diversi tra loro e non identicabili a
priori.
In particolare, eseguendo un confronto a posteriori tra le previsioni di modelli di calcolo
non calibrati e valori misurati, si riscontrano spesso importanti deviazioni sistematiche.
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APPENDICE
(informativa)
Un esempio di stima dell'incertezza globale del modello di calcolo fornita nel prospetto 5 della ISO 9613-2.
In pratica si procede per passi successivi, per esempio nel modo seguente (si veda anche
lo schema a blocchi rappresentato nella gura E.1):
1)
2)
sulla base dei valori misurati, determinare i valori dei parametri di ingresso del
modello di calcolo (potenza sonora e direttivit delle sorgenti sonore, tipologia
puntuale, lineare od areale delle sorgenti sonore, ecc.), in maniera tale che la media
degli scarti |Lcc Lmc| al quadrato tra i valori calcolati con il modello, Lcc, ed i valori
misurati, Lmc, nei punti di calibrazione delle sorgenti sia minore di 0,5 dB:
NS
L mc L cc
-------------------------------------- 0,5 dB
Ns
c=1
dove:
NS
3)
L mc L cc
-------------------------------------- 1,5 dB
NR
c=1
dove:
NR
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4)
se lo scarto |Lcv Lmv| tra i livelli sonori calcolati, Lcv, e quelli misurati, Lmv, in tutti i
punti di verica) minore di 3 dB(A), allora il modello di calcolo da ritenersi
calibrato; altrimenti, necessario riesaminare i dati di ingresso del modello di calcolo
(specicatamente quelli relativi alla propagazione acustica) e ripetere il processo.
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gura
E.1
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