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Richard Carlson
Dove non specificato, le citazioni presenti nel testo sono state liberamente tradotte.
INDICE
Prefazione del dottor Wayne Dyer . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
Ringraziamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
PARTE PRIMA I PRINCIPI
PREFAZIONE
del dottor Wayne Dyer
olti credono erroneamente che siano le circostanze a determinare lindividuo. Ma non vero. Al
contrario, esse lo rivelano. Le circostanze in cui ci
troviamo non ci definiscono, rappresentano solo il nostro curriculum ineguagliabile, fatto di prove, sfide e opportunit per
crescere, accettarci e distaccarci dalle cose. Il nostro successo
in quanto esseri umani non sta in ci che possediamo e nei risultati che abbiamo raggiunto. Non sta nelle situazioni difficili
che viviamo, ma nel modo in cui gestiamo ci che abbiamo e
come affrontiamo le sfide, nel modo in cui sfruttiamo il nostro
curriculum ineguagliabile per crescere e vivere una vita piena
di amore.
Abbiamo la capacit di manifestare il nostro destino, di creare la vera magia nella nostra vita, di renderla unespressione
del Divino, di eliminare lego dalla nostra consapevolezza e
di mettere lamore in cima alla lista delle priorit. Tuttavia,
per poter raggiungere tutti questi obiettivi, essenziale riuscire a trovare un equilibrio interno, un senso di armonia e
serenit danimo. La felicit non il traguardo in fondo al
percorso, la linea di partenza. La vita spirituale si rafforza
con lappagamento.
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RINGRAZIAMENTI
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INTRODUZIONE
Questi sentimenti non sono emozioni fugaci che vanno e vengono con il mutare delle circostanze, ma permeano la nostra
vita fino a diventare parte di noi. Trovarsi in uno stato mentale
simile ci permette di vivere in modo pi spensierato e rilassato,
con o senza il supporto delle circostanze in cui ci troviamo. In
questo stato particolarmente piacevole, la vita ci appare meno
complicata e i problemi attenuati. Il motivo? Quando ci sentiamo meglio, abbiamo un maggiore accesso alla saggezza e
al buonsenso di cui disponiamo. Tendiamo ad agire in modo
meno reattivo, difensivo e critico; prendiamo decisioni migliori
e comunichiamo con maggiore efficacia.
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Il pensiero. La capacit di pensare definisce lesperienza psicologica di vita, e il pensiero una funzione volontaria.
Gli stati danimo. La consapevolezza del fatto che il pensiero una funzione volontaria fluttua da un momento
allaltro e da un giorno allaltro. Tali variazioni prendono il
nome di stati danimo.
Le realt psicologiche separate. Dato che tutti noi pensiamo
in modo unico, ognuno di noi vive in una realt psicologica separata.
I sentimenti. I sentimenti e le emozioni che proviamo fungono da meccanismo innato di biofeedback che ci permette di
capire come stanno le cose da un punto di vista psicologico.
Il momento presente. Imparare a rimanere concentrati sul
presente, prestando attenzione ai nostri sentimenti, ci permette di vivere al massimo dellefficienza e senza essere distratti dai pensieri negativi. Il presente il luogo in cui
possiamo trovare la felicit e la pace interiore.
Capire in che modo agisce e funziona la mente ti garantir laccesso alla felicit (sensazione magnifica) che a sua volta ti permetter di goderti liberamente la tua vita e le tue relazioni. La
maggior parte degli approcci alla ricerca della felicit sostiene
la necessit di fare o cambiare qualcosa nella propria vita. Ma
lesperienza dimostra che, nel migliore dei casi, si tratta solo di
una soluzione temporanea; una volta avvenuto il cambiamento,
latteggiamento mentale per trovare la felicit (cio dover cambiare qualcosa nella propria vita) si perpetua. Ci fa ricominciare
da capo a cercare difetti e condizioni da correggere per poterci
sentire felici. Una volta compresi i cinque principi del funzio15
La soddisfazione la base per una vita piena. Porta con s buoni rapporti, soddisfazioni in ambito lavorativo, abilit genitoriali (per chi ha figli) e la saggezza e il buonsenso indispensabili per farsi avanti nella vita con grazia. Senza appagamento,
lesistenza ci appare come un campo di battaglia, in cui siamo
troppo occupati a scontrarci con i problemi per poter godere
della bellezza della vita. Consumati dalle preoccupazioni, con
la speranza che un giorno le cose andranno meglio, rimandiamo la soddisfazione e intanto la vita scivola via. Se invece ci
sentiamo felici, possiamo goderci appieno la vita nel presente.
Com ovvio, i problemi ti sembreranno reali e importanti,
ma non appena avrai imparato come sentirti appagato, non ti
impediranno pi di goderti la vita. Lappagamento porta con
s un piacere infantile, una spensieratezza nello stare al mondo
che apre un canale tramite il quale apprezziamo le piccole cose
e che ci rende grati per il magnifico dono che la vita stessa.
Questa nuova consapevolezza pu applicarsi a tutte le sfide
della vita. In questo libro non imparerai tecniche sofisticate n
meccanismi di coping per gestire problemi specifici. Imparerai
semplicemente a vivere in uno stato mentale pi appagato: uno
stato di amore. La cosa bella di questo sapere (una volta capito
il funzionamento psicologico sano), che si tratta di una conoscenza duratura. Ci non significa che il sentimento dellamore
non ti sfuggir pi di mano, anzi, ma quando capiter, potrai
capire come hai perso la rotta e saprai con esattezza come tornare nella giusta direzione.
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sposta le balena in testa e si ricorda esattamente dove le ha lasciate. La risposta arrivata nel momento in cui quella persona
ha liberato la mente, non mentre si ostinava a pensare, cosa che
non avrebbe permesso alla soluzione di venire a galla. Tutti noi
abbiamo vissuto esperienze simili, ma pochi hanno imparato la
preziosa lezione del non sapere al fine di sapere. Al contrario,
continuiamo a pensare che la risposta arriver torturando il nostro cervello, usando il nostro computer.
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PARTE PRIMA
I PRINCIPI
CAPITOLO UNO
Il Principio
del PENSIERO
Tutto ci che ottieni e tutto ci che non riesci a ottenere
il diretto risultato dei tuoi pensieri.
James Allen
li esseri umani sono creature pensanti. In ogni momento, ogni giorno, la nostra mente al lavoro per
dare un senso a quello che vediamo e percepiamo. Per
quanto ci possa sembrare ovvio, si tratta di uno dei principi
che meno comprendiamo nel nostro sviluppo psicologico. Eppure comprendere la natura del pensiero alla base di una vita
pienamente funzionale e felice.
attenzioni di me. Non mi mai piaciuto come persona, il risentimento che poi proviamo verso nostro fratello non una
semplice coincidenza. Se pensiamo: Il mio capo non mi apprezza, non ottengo mai il riconoscimento che merito, il disagio che proviamo nei confronti del nostro lavoro nasce allincirca nello stesso momento in cui quel pensiero ci passato per
la testa. Succede tutto in un istante. Il tempo necessario per
provare leffetto di un pensiero pari al tempo che passa tra
il momento in cui premiamo un interruttore e quello in cui si
accende la luce.
Prendiamo per esempio un atleta che delude la propria squadra commettendo un errore cruciale durante lultima partita
del campionato prima del suo ritiro. Per anni, dopo aver detto
addio allo sport, gli capita di rimuginare di tanto in tanto su
quellerrore. Quando la gente gli chiede: Perch sei sempre depresso?, lui risponde: Sono stato cos stupido a fare un errore
del genere. Come altro dovrei sentirmi?. Questo atleta non
capisce di essere lartefice dei suoi stessi pensieri, n capisce che
la causa della sua sofferenza sono proprio quei pensieri. Se provassimo a suggerirgli che sono i pensieri a renderlo depresso, in
tutta onest ci risponderebbe: Non vero. Sono depresso perch ho commesso quellerrore, non perch ci penso. In effetti,
ormai non ci penso quasi pi. Sono semplicemente arrabbiato
per com andata.
Allerrore dellatleta possiamo sostituire un qualsiasi altro tipo
di esempio: una relazione passata, una attuale che sta naufra25
gando, una cantonata finanziaria, parole dure che abbiamo detto per ferire qualcuno, critiche rivolte a noi stessi, il fatto che i
nostri genitori non fossero perfetti, che abbiamo scelto la carriera o il compagno sbagliati, o chiss che altro. In ogni caso,
sempre la stessa storia. Sono i nostri pensieri e non le circostanze a determinare i sentimenti che proviamo. Da un momento
allaltro, ci scordiamo che siamo noi i responsabili di ci che
pensiamo, che siamo noi a dare origine ai pensieri, e cos spesso abbiamo limpressione che siano le circostanze a governare
le nostre sensazioni ed esperienze di vita. Di conseguenza, ci
sembra logico attribuire la colpa della nostra infelicit alle circostanze e riteniamo di non avere alcun potere sulla nostra vita.
Comprendere il Principio del Pensiero e il modo in cui si applica allesperienza umana un dono prezioso. Non dobbiamo
essere sempre in conflitto con lambiente e le persone che ci
circondano. Possiamo mantenere un sentimento positivo di
felicit perch non ci sentiamo pi costretti a prendere davvero sul serio ogni pensiero che ci passa per la testa. Pur non
avendo alcun tipo di controllo sulle azioni di unaltra persona,
una volta capito che quello che pensiamo sono solo pensieri e che non corrispondono alla realt, saremo in grado di
rimanere immuni dagli effetti nefasti di ci che pensiamo di
quella persona. Sono i pensieri, e non le circostanze, a determinare i nostri sentimenti, e lassenza di pensieri negativi suscita sentimenti positivi.
Se non capiamo questo Principio, ci sembrer che il pensiero
sia determinato da ci che accade nel mondo esterno. Ma in
realt il contrario. il pensiero a modellare la nostra esperienza di vita. Il modo in cui pensiamo qualcosa, e soprattutto
il rapporto che instauriamo con ci che pensiamo, determinano
leffetto che i pensieri hanno su di noi. Le circostanze esterne di per s sono neutre. Solo il pensiero attribuisce loro un
significato. Ecco perch, come spesso accade, la stessa identica circostanza pu avere un significato del tutto diverso per
persone diverse. Nellesempio del ristorante, se avessimo accantonato i pensieri negativi, non avremmo nemmeno fatto
caso allincidente. Se instaurassimo un rapporto sano con la
nostra capacit di pensare, potremmo continuare ad avere dei
pensieri, ma senza seguirne il corso, e non permetteremmo
loro di turbarci.
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Il pensiero non corrisponde alla realt ma un semplice tentativo di interpretare una situazione. La personale interpretazione di ci che vediamo d origine a reazioni emotive che non
sono il risultato di ci che ci accade, ma derivano dal nostro
pensiero, dal nostro sistema di credenze.
Per spiegare meglio questo concetto prendiamo in considerazione lesempio dellarrivo di un circo in citt. Per le persone e
le famiglie che amano questo genere di spettacolo, motivo di
festa. Per chi non ama il circo, laumento del traffico e la confusione sono motivo di preoccupazione. Di per s il circo neutro, cio non causa reazioni n positive n negative. Potremmo
trovare anche molti altri esempi. Una volta afferrato il concetto,
il pensiero pu rivelarsi un dono enorme per aiutarci a vivere.
Per contro, possiamo anche diventare vittime dei nostri pensieri, peggiorando la qualit della nostra vita. Dal momento che
i nostri pensieri cambiano continuamente, la vita pu trasformarsi in una lotta, se non in un campo di battaglia.
In apparenza, il livello di felicit che proviamo aumenta e diminuisce in base alle circostanze in cui ci troviamo. In realt,
non sono le circostanze a determinare il nostro livello di benessere, ma il modo in cui le interpretiamo. Ecco perch circostanze identiche possono significare cose diverse per persone
diverse. Imparando a considerare i pensieri negativi come una
sorta di interferenza mentale, la smetteremo di prestare loro
cos tanta attenzione.
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Leffetto flou ci permette di ascoltare gli altri in modo amorevole. Ci permette anche di ascoltare le critiche senza infastidirci, perch non analizziamo pi le informazioni: ci limitiamo a
incamerarle.
Laura e Steve
Laura in macchina e sta andando a trovare il suo ragazzo,
Steve. Durante il tragitto, in radio sente parlare del numero di
matrimoni che finiscono con un divorzio. Allora comincia a
pensare: Chiss se Steve e io ci sposeremo. Chiss se ne vale la
pena. Il nostro sarebbe un buon matrimonio? Steve assomiglia
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I pensieri di Laura si sono sviluppati in modo automatico, nello spazio di un istante. Mettiamo ora a confronto gli effetti
di tali pensieri in base al rapporto che Laura ha con essi. In
primo luogo, facciamo finta che Laura (come la maggior parte
delle persone) creda che, quando le viene in mente una cosa,
sia giusto considerarla con attenzione e prenderla sul serio.
Laura non del tutto consapevole del fatto di essere lartefice
dei suoi pensieri, e presume che il loro contenuto debba necessariamente avere una certa rilevanza. Pensa dunque che il
timore sorto per la propria relazione sia giustificato e decide di
sollevare la questione con Steve. Poi passa il resto del tragitto
a preoccuparsi.
Prendiamo ora in considerazione unalternativa e supponiamo
che Laura sappia che sono i pensieri a creare lesperienza di
vita. La sua mente attraversata dagli stessi identici pensieri
del caso precedente e, per un attimo, lei comincia ad avvertirne
leffetto negativo. Poi per si ricorda che sono stati i pensieri, e
non Steve, a farla preoccupare per la loro relazione che, fino a
quel momento, andava alla perfezione. Qualche secondo prima, quando ancora non aveva sentito la notizia alla radio, stava
riflettendo proprio sul fatto che le cose tra loro andavano alla
grande; era in quel piacevole stato in cui ci si limita a pensare
senza analizzare ci che si pensa. Ora ride tra s e s, grata di
non essere pi vittima dei propri pensieri. Passa in modalit
effetto flou e li accantona. E trascorre il resto del tragitto a
godersi la sua musica preferita e la sua felicit.
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Forse, lerrore pi grande che puoi commettere nellinterpretare questo Principio credere che lobiettivo sia controllare
ci che pensi. In verit, lobiettivo comprendere il pensiero
per ci che : unabilit di cui disponi e che modella la realt dallinterno. Niente di pi, niente di meno. I pensieri non
determinano in modo definitivo la qualit della tua vita, ma
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Una volta compreso il pensiero per quello che veramente, vedremo anche i pensieri positivi e negativi per quello che sono.
Chi pensa positivo vive sotto la costante pressione di dover fare
solo pensieri positivi, cosa che richiede uno sforzo e una concentrazione enormi e lascia poche energie per pensieri nuovi e
creativi. Quando la mente attraversata da pensieri negativi (e
prima o poi accade di certo), ci vediamo costretti a negare la
loro esistenza e a scavalcarli con pensieri positivi.
Al contrario, chi ha compreso la natura del pensiero non sente
la pressione di dover dare un contenuto specifico a quello che
pensa. Considera il pensiero per quello che : una funzione
della coscienza, unabilit volontaria che modella la propria
esperienza di vita. Ci significa forse che le persone che sanno che il pensiero solo una funzione pensano intenzionalmente in modo negativo? Assolutamente no. N tantomeno
significa che la loro mente non sar mai attraversata da pensieri negativi. Semplicemente, queste persone hanno capito
che i pensieri negativi, in s e per s, non hanno il potere di
ferirle. Per loro, positivi o negativi che siano, i pensieri non
sono altro che pensieri.
La storia di Stacey
In quanto semplice funzione della coscienza, il pensiero privo
di contenuto finch non siamo noi a dargliene uno. Le nostre convinzioni e idee sulla vita, i presupposti fondamentali e
le opinioni che nutriamo determinano il contenuto dei nostri
pensieri, che per di per s sono innocui. Restano dei concetti
vuoti fino a quando non siamo noi a riempirli di significato.
Supponiamo che Stacey sia cresciuta con una baby sitter, assunta a tempo pieno dai suoi genitori per aiutarli a prendersi
cura di lei. Una volta cresciuta, Stacey si convince che per essere un buon genitore la cosa pi importante sia passare pi
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I sistemi di pensiero
Tutti i vecchi pensieri sono ammassati nel nostro sistema di
pensiero, ununit indipendente attraverso la quale vediamo il
mondo. Ogni decisione, reazione e interpretazione che abbiamo pregna del nostro sistema di pensiero individuale.
Dato che i nostri sistemi di pensiero ci appaiono tanto familiari, crediamo che ci forniscano informazioni vere e accurate.
Visto che non hanno bisogno di conferme dallesterno, accettiamo le idee che ci sembrano familiari e non teniamo conto di
tutto il resto. Ecco perch di rado la gente cambia idea in fatto
di politica e religione, e perch esita a discuterne persino con
amici e familiari. Ognuno conosce la verit ed in grado di
portare esempi e argomenti a favore delle proprie affermazioni.
E sa anche che amici e familiari non sanno qual la verit e
che, essendo ostinati, probabilmente non la conosceranno mai.
Sappiamo bene cosa succede quando ci si scontra con altri sistemi di pensiero: di solito la frustrazione regna sovrana. Ecco
perch la gente gravita attorno a persone che condividono le
sue stesse convinzioni e perde la pazienza con gli altri.
Comprendere la natura dei sistemi di pensiero pu aiutarci a
cambiare le cose. Una volta che sappiamo che gli altri (e noi
stessi) interpretano in tutta innocenza le proprie convinzioni
come vere, possiamo abbandonare la necessit di avere sempre
ragione. Ci rendiamo conto che le nostre convinzioni non sono
altro che una funzione basata su condizionamenti ed esperienze passati. Se avessimo avuto un passato diverso, adesso vedremmo la vita in modo diverso. Allo stesso modo, anche le
convinzioni degli altri sono il risultato delle loro esperienze
passate. Se le cose fossero andate diversamente, sarebbe emersa
una serie di convinzioni del tutto differente.
CAPITOLO DUE
Il Principio
degli STATI dANIMO
Quando siamo di malumore, la vita ci appare seria e con unimpellenza intrinseca. Ecco perch molte persone affrontano discussioni serie in questo stato, ed proprio uno dei problemi
principali di un rapporto. Basterebbe semplicemente riconoscere quando il morale (il nostro o quello degli altri) basso per
cambiare il corso di un rapporto.
Un tipo di comportamento da parte dei nostri figli pu piacerci quando siamo di buonumore, ma irritarci quando non
lo siamo. In questo caso per, una volta compreso il Principio
degli Stati dAnimo, non confonderemo i nostri figli accusandoli ingiustamente, se siamo di cattivo umore, per poi dover
spendere tempo ed energie a scusarci per le nostre parole o
azioni una volta ritrovata lallegria. Lo stesso vale anche quando abbiamo a che fare con altre persone, in ogni situazione.
Dopo aver compreso il potere che gli stati danimo esercitano
sulla prospettiva con cui vediamo il mondo, non dovremo pi
cercare di reagire agli sbalzi dumore o esserne vittime. Alla
fine impareremo a vedere le cose in modo molto diverso se le
lasciamo stare, per un po.
So benissimo che a volte possibile arrivare alle stesse conclusioni su situazioni diverse, a prescindere dallo stato danimo.
Ma il modo in cui percepisci qualcosa dipende sempre dallo
stato danimo in cui ti trovi. Anche se fosse stata di umore migliore, Stacey avrebbe comunque potuto pensare che assumere
una baby sitter a tempo pieno non fosse una buona idea, ma
non sarebbe stata influenzata in modo altrettanto negativo dai
propri pensieri.
Sarebbe utile per tutti noi essere sempre consapevoli del livello
del nostro umore, soprattutto quando basso. Se Stacey avesse
capito di essere di malumore, si sarebbe aspettata la reazione
che ha avuto rispetto a quello che pensava della decisione dei
genitori. Avrebbe saputo che si trattava di una reazione dettata
dal malumore e che sarebbe stato meglio riconsiderare i propri
sentimenti in uno stato danimo migliore.
basso non vedremo mai le cose nella giusta prospettiva. Se riteniamo che una cosa importante adesso, sar ancora l quando
ci sentiremo meglio e disporremo di strumenti pi adatti per
gestirla. Il modo pi rapido per risollevarsi il morale non tenere conto di come ci sentiamo quando siamo gi. Sono la
quantit e la qualit dei nostri pensieri ad ancorarci a quella
condizione. Se impariamo a ignorare i pensieri negativi, quelli
positivi torneranno in breve tempo.
Con ci non intendo dire che solo gli stati danimo positivi
rappresentano la realt o che quelli negativi sono falsi. Tanto i
primi quanto i secondi ti sembreranno reali e del tutto giustificati. Quando sarai di malumore, avrai sempre limpressione
di vedere le cose in modo ragionevole. In effetti, non ti sar
possibile vederle diversamente. Il trucco non sta nel vederle in
modo diverso, ma nel riconoscere lo stato mentale in cui ti trovi
e capire che, quando sei di malumore, dai origine a pensieri
negativi. La stessa identica circostanza in cui ti trovi coinvolto
oggi ti sembrer diversa domani, o forse addirittura tra dieci
minuti. Mettendo da parte la preoccupazione e aspettando che
il malumore passi, il tuo livello di benessere torner a salire.
A mano a mano che darai maggiore importanza a quello che
provi rispetto a quello che pensi, la qualit stessa dei tuoi sentimenti migliorer.
La buona notizia, in realt, che dora in avanti sarai in grado di individuare e riconoscere il malumore ogni volta che lo
avvertirai. Sarai in grado di rispettare il potere che ha su di te
e la sicumera con cui ti far sempre cogliere il lato negativo
e problematico di ogni situazione. Data la natura degli stati
danimo, finch resterai dello stesso umore, le cose ti appariranno sempre uguali. Ma potrai imparare a non fidarti di te
stesso e dei tuoi pensieri quando sei avvolto dalla negativit. Se
davvero hai un problema quando ti senti gi, niente paura: quel
problema sar ancora l una volta che il tuo stato danimo sar
migliorato. E quando accadr, disporrai di strumenti migliori
per affrontarlo. Non ha senso porre troppa enfasi sui pensieri
che nascono nei momenti negativi, perch non fai altro che
allontanarti da una sensazione di appagamento.
In uno stato danimo negativo, non abbiamo accesso alla nostra capacit di giudizio. Laspetto che pi disorienta di questo Principio che di norma tendiamo a risolvere i problemi o
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Altro motivo di confusione circa il Principio degli Stati dAnimo il fatto che a volte, quando sei di cattivo umore, ti senti
quasi in obbligo di confrontarti con gli altri. Anche se pu essere vero, non capita poi cos spesso. In caso basta che ti allontani qualche minuto dal problema per riuscire a calmarti.
Lo stato danimo la causa di fondo, non leffetto, di gran parte
dei disaccordi e dei problemi. Lo stato danimo viene prima di
tutto. Se lumore fosse migliore, lo stesso scenario apparirebbe
del tutto diverso.
Nelle rare occasioni in cui non puoi evitare di confrontarti
con qualcuno quando tu (o quella persona) siete di malumore,
la cosa pi importante essere consapevoli del proprio stato
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danimo e che, di conseguenza, la visione della situazione limitata e da prendere con le pinze. Una tale consapevolezza ti
permetter di mettere tutto nella giusta prospettiva.
Come per qualsiasi altra cosa, con la pratica sar sempre pi facile accedere allo stato di salute mentale. Pi imparerai a fidarti
del sentimento della felicit, pi sar facile mantenerlo a lungo.
Allenati a ignorare il malumore, invece che analizzarlo, e vedrai
che svanir in fretta. Il malumore una distorsione del pensiero.
Accetta il fatto che sia parte della vita, sforzati di fare del tuo
meglio per ignorarlo e vedrai che il funzionamento psicologico
sano diventer un aspetto prevalente della tua esistenza.
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CAPITOLO TRE
Il Principio
delle REALT DISTINTE
con altrettanti esempi a favore del suo punto di vista. Nessuno dei due si capacita di quanto laltro sia cieco di fronte allevidenza. Un giorno, al ristorante, entrambi sentono
di sfuggita un cameriere dire a un altro: Hai visto il cappello della signora al tavolo due? Wow!. La moglie si volta
allistante verso il marito e dice: Visto? Ecco un altro caso
di una persona che fa un complimento. Che caro ragazzo! Di
cosaltro hai bisogno per capire che la gente sempre in cerca
di unoccasione per complimentarsi con gli altri?. Il marito
la guarda scioccato e risponde: Complimentarsi? Ma di cosa
stai parlando? Quel cameriere sta prendendo in giro il cappello di quella povera donna!.
Comprendere lesistenza di realt distinte non prevede di rinunciare alle proprie opinioni o convinzioni pi profonde, che
di per s sono neutre e rappresentano un aspetto interessante
e potente della vita, in grado di arricchirti. Limportante per
raggiungere la felicit, il benessere mentale e lappagamento
personale il rapporto che intrattieni con esse. Credi che la tua
visione della vita sia lunica effettiva e insindacabile? Oppure
sai che le tue opinioni sulla vita e le interpretazioni che ne
dai derivano dal tuo personale sistema di pensiero e che, se le
informazioni in esso contenute fossero diverse, allora anche le
conclusioni che ne trarresti sarebbero differenti? Lidea qui non
etichettare determinati pensieri o convinzioni come giusti o
sbagliati, ma semplicemente capire da dove arrivano e accettare linevitabilit di vedere le cose in modo diverso dagli altri.
Dopo aver compreso il Principio delle Realt Distinte, potremo continuare a mantenere le nostre convinzioni e opinioni,
ma con la differenza che queste, e le obiezioni che gli altri ci
muoveranno, non saranno pi fonte di conflitti e sofferenza.
Ecco perch. Tutti noi abbiamo un interesse personale ad avvalorare le nostre convinzioni. Ma il sistema di pensiero (il nostro
e quello degli altri) non ama subire minacce e intromissioni. Se
ti rivolgi a qualcuno non per fargli cambiare idea, ma mostrando un interesse e un rispetto genuini nei confronti della sua
visione della vita, allora vedrai che quella persona abbasser le
proprie difese e ti aprir il suo cuore. Chi accetta senza riserve lesistenza delle realt distinte riesce a intrattenere relazioni
pi appaganti di quanto abbia mai pensato possibile. Spesso
ti ritroverai a instaurare un rapporto con persone che credevi
non ti sarebbero mai piaciute. Invece di provare frustrazione
e rabbia a causa delle differenze tra te e gli altri, comincerai a
considerarli sotto una nuova luce e a vedere linnocenza non
solo in loro, ma anche in te stesso. Di conseguenza, le convinzioni si ammorbidiscono da entrambe le parti, ci si apprezza
reciprocamente e si avverte una sensazione nuova e positiva.
Il Principio delle Realt Distinte pu essere rappresentato attraverso un continuum:
Intolleranza --------- Tolleranza --------- Comprensione
Secondo la maggior parte della gente, allinterno di un rapporto i problemi nascono allestremo sinistro del continuum.
Spostandosi verso la tolleranza, si comincia a lavorare sui problemi, ma di rado si arriva a risolverli. Anche se la tolleranza
di certo pi auspicabile dellintolleranza, rappresenta una minuscola frazione di dove dovresti posizionarti sul continuum
per intrattenere rapporti che ti rendano felice e soddisfatto.
Mostrarsi tolleranti nei confronti degli altri e del loro modo
di stare al mondo implica il riconoscimento di una sottile su62
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lei quando era piccola. Non conoscendo il Principio delle Realt Distinte, non c da stupirsi che Stacey sia tanto indispettita da una simile scelta. Dopotutto, un atteggiamento molto
distante dallidea che si fatta sullessere genitori! Dato che
crede fermamente nei suoi pensieri, ha la tendenza a rimuginarci sopra, aumentando ancora di pi la sua angoscia. Quando
riflette sulla decisione dei genitori, lo fa senza comprendere e
riconoscere lesistenza delle realt distinte. Non riesce a capire
perch i genitori abbiano agito a quel modo. Inoltre, altrettanto infastidita dalle decisioni e dalle idee in contrasto con il
suo personale punto di vista.
La consapevolezza del Principio delle Realt Distinte permetterebbe a Stacey di concedersi il lusso di riflettere senza irritarsi
o giudicare. Saprebbe che i suoi genitori hanno preso quella
decisione in base a ci che in quel momento sembrava vero
per loro, niente di pi, niente di meno. Dunque Stacey non
etichetterebbe la propria reazione come giusta e la scelta dei
genitori come sbagliata, ma riconoscerebbe che si tratta semplicemente di decisioni diverse, basate su sistemi di pensiero
diversi. Il rapporto tra lei e i suoi genitori traboccherebbe di
rispetto e amore reciproco piuttosto che di dubbi e accuse.
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CAPITOLO QUATTRO
Il Principio
dei SENTIMENTI
importante riconoscere il potente legame che esiste tra il pensiero e lesperienza di vita. Quando pensiamo, avvertiamo immediatamente gli effetti dei pensieri. Accade nel giro di un istante
e, per la maggior parte di noi, in modo del tutto inconsapevole.
Noi pensiamo secondo due modalit: abitualmente, attraverso
il nostro personale sistema di pensiero, oppure attraverso quello che viene chiamato stato naturale della mente, ovvero il
funzionamento psicologico sano. Abbiamo gi discusso degli
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effetti del pensiero originato in modo abituale. In questo capitolo vedremo che esiste anche unaltra valida alternativa.
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Lunica virt di tali sentimenti che ci permettono di accorgerci quando guardiamo la vita da una prospettiva distorta.
Questidea per fortemente contestata dalla psicologia moderna. Oggi un gran numero di psicologi, se non la maggior
parte, convinto che una consapevolezza sempre maggiore dei
propri sentimenti (di qualunque natura siano) e la capacit di
esprimerli siano indice di maturit emotiva. Niente di pi lontano dalla verit. Se lo stato danimo la fonte dellesperienza, e
non la conseguenza, allora stai pur certo che, il cento per cento
delle volte, quando sei di malumore o ti senti gi darai origine
ai pensieri negativi. Se, quando stai da schifo, uno psicologo (o
una qualsiasi altra persona) ti chiedesse: Come ti senti?, in
realt ti chiederebbe di descrivere la visione della vita che hai in
uno stato danimo negativo. Una volta migliorato questultimo,
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Il sistema di guida basato sui sentimenti funziona alla perfezione, al cento per cento. Fidati. Non importa se ti senti stressato,
sopraffatto, arrabbiato, depresso, solo, frustrato, geloso, critico o
ansioso. Tutti questi sentimenti, e altri simili, hanno lapposito
compito di indicarti quando stai guardando la vita attraverso il
sistema di pensiero invece che attraverso lo stato naturale della
mente. Continuando a pensare a quel modo, non produrrai alcun risultato e non troverai le risposte che cerchi.
Quando in auto vediamo lampeggiare una spia luminosa, allinizio non importante tanto il motivo per cui lampeggia, quanto
il fatto stesso che stia lampeggiando. Quello che dobbiamo fare
accostare e spegnere il motore. Il meccanismo dei sentimenti
funziona in modo analogo. Ogni volta che ci sentiamo arrabbiati, gelosi, risentiti, avidi, depressi o in qualche modo infelici,
tutto ci che dobbiamo fare capire che tali sentimenti sono il
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A partire dallinfanzia tutti noi abbiamo sperimentato innumerevoli volte il funzionamento psicologico sano. Forse accaduto stando seduti davanti a un caminetto, durante una passeggiata o di fronte a un tramonto bellissimo: uno stato che si
manifesta ogni volta che ti senti a meraviglia senza un motivo
particolare. Laspetto importante che lorigine del sentimento
positivo non il caminetto o lattivit che stai facendo. Per
un attimo, ti sei semplicemente rilassato, hai liberato la mente
dalle preoccupazioni e ti sei preso qualche momento per assaporare la vita. Se ritieni di aver bisogno di un caminetto o
di una particolare attivit per sgomberare la mente, riuscirai a
rilassarti e a sentirti appagato solo in determinate situazioni.
Una volta capito che sei tu, e non il fuoco o il tramonto, a produrre la sensazione positiva che senti dentro, allora riuscirai a
svuotare la mente ogni volta che vorrai. Con un po di pratica
diventer sempre pi facile, te lo assicuro.
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fede) di dover indagare sulle cause che la fanno stare cos male.
Crede che pensandoci su, possa scoprire la verit sui suoi genitori. Ma pi ci rimugina, pi i suoi sentimenti peggiorano e
pi si convince che sono legittimi, che ha il diritto di sentirsi
in collera.
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CAPITOLO CINQUE
Il Principio
del MOMENTO
PRESENTE
Dei cinque Principi esaminati in questo libro, con molta probabilit il tuo terapista non ti avr mai parlato di quello del
momento presente. Dopotutto, per gran parte della terapia si
discute dellinfanzia e di altre questioni legate al passato. E
anche se certamente capendo il passato puoi farti unidea della
tua vita attuale, spesso lindagine sul passato spinta allecces75
in quanto essere umano verranno a galla al momento opportuno: quando avrai la capacit di gestirli e le risorse interiori
per sapere cosa farne. La saggezza una sorta di sistema di
monitoraggio emotivo intrinseco: ti aiuta a mantenere la rotta
e la giusta prospettiva, ti indica la direzione per la felicit senza
incoraggiarti a fingere che le cose siano diverse dalla realt. La
saggezza lascia spazio alla negativit, ma solo quando necessaria; niente a che vedere con la negativit che di norma si
genera nelle sessioni di terapia.
Il solo modo per provare una sensazione autentica e duratura
di appagamento, soddisfazione e felicit imparare a vivere la
vita nel momento presente. A prescindere dalle esperienze passate, dalle peculiarit delle circostanze attuali, dallanalisi del
passato o dalle speculazioni sul futuro, non ti sentirai mai felice
finch non avrai imparato a vivere nel momento presente. Una
mente slegata dal momento un terreno fertile per preoccupazione, ansia, rimpianto e senso di colpa. Ci non significa
che dovresti passare ogni momento della vita concentrato sul
presente (anche perch non sarebbe possibile); limportante
che ci accada spesso.
Il dottor Wayne Dyer, che stato cos gentile da scrivere la prefazione a questo libro, dimostra limportanza di vivere il momento con una meravigliosa storia. Immagina di stare su una
barca in mezzo alloceano e di porti tre domande molto importanti. Prima domanda: Cos la scia?. Com naturale, la scia
la traccia che, muovendoti, ti lasci dietro sullacqua. Seconda
domanda: Cosa fa muovere la barca?. La risposta in questo
caso lenergia del momento presente prodotta dal motore,
non quella di ieri n di domani, ma del presente. Infine, terza
domanda: La scia potrebbe far muovere la barca?. La risposta
ovvia: assolutamente no! La scia non ha alcun potere. frutto
dellenergia passata e non ha alcun potere sul momento attuale.
Quella che vedi una semplice traccia.
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Nel momento in cui, con il pensiero, prendi le distanze dal presente per ripensare allinfanzia o a qualcosa accaduto nel corso
della mattinata, in realt ricrei il passato attraverso il pensiero.
Se sei consapevole che sei tu a dare origine ai pensieri, di esserne lartefice, riesci a evitare la tristezza, la rabbia o il vittimismo, riportando lattenzione sul presente. A differenza di molta
gente, non penserai che ci sia un motivo importantissimo per
ogni pensiero che ti viene in mente e riuscirai a liberartene.
Ti ricorderai che i pensieri sul passato sono solo ricordi attivi.
E, proprio come i sogni, i ricordi sono semplici pensieri che ti
attraversano la mente, di cui non hai motivo di preoccuparti.
Il solo modo in cui un pensiero, o una serie di pensieri, possono
farti del male dare loro importanza. In caso contrario, non
hanno il potere di ferirti. E finch terrai presente che i pensieri
non hanno il potere di affliggerti senza il tuo consenso, avrai il
potere di gestire la tua vita. Invece di sentirti vittima dei pensieri che ti attraversano la mente o di arrenderti a essi, sarai in
grado di considerarli attraverso la giusta prospettiva. A mano a
mano che diventi consapevole dei pensieri, deciderai se prestare loro attenzione, prenderli sul serio e reagire di conseguenza,
oppure se accantonarli e andare avanti con la tua giornata.
Il pensiero ha un effetto distruttivo solo quando dimentichiamo che si tratta di una semplice funzione consapevole, di
unabilit di cui disponiamo in quanto esseri umani, e che non
c alcun bisogno di ingigantirla. Con un po di saggezza, ci
accorgeremo che sono i pensieri, e non le circostanze, a determinare i nostri sentimenti. Questa consapevolezza ci d la
fiducia necessaria per vivere nel presente e toglierci di dosso la
paura di dover prestare attenzione ai pensieri, subendone cos
le conseguenze. Magari altre persone hanno vissuto circostanze
quasi identiche alle tue, e forse sono depresse o risentite per la
loro condizione sfortunata, mentre tu ti senti appagato. evidente che questa differenza non sta nel fatto che una situazione
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Capire il meccanismo del pensiero ci permette di vivere maggiormente nel presente e di preoccuparci meno di ci che
pensiamo. Quando la mente balza in avanti verso problemi e
preoccupazioni, o indietro verso rimpianti e dolori passati, possiamo osservarla in modo attivo e ricalibrarla poco per volta,
riportando lattenzione al presente. Possiamo dirci: Uh, ecco
che parto di nuovo in quarta o qualcosa del genere, per aiutarci
a mantenere la giusta prospettiva sul pensiero e ricordarci che,
per ritrovare un senso di appagamento, sufficiente riportare
lattenzione sul presente.
Grazie al Quarto Principio abbiamo imparato che i sentimenti ci indicano con assoluta accuratezza quando il pensiero diventa disfunzionale, o quando esercita su di noi uninfluenza
negativa. Allo stesso modo, i sentimenti sono estremamente
utili per capire quando la mente si allontana dal presente. Per
esempio, se ci sentiamo seccati, infastiditi o frustrati, molto
probabile che il pensiero abbia in qualche modo preso il largo
allontanandosi dal presente. La prossima volta che ti capita di
essere stressato o frustrato, controlla con rapidit e schiettezza
dove si trovano i tuoi pensieri. Quasi di certo starai pensando
a tutto ci che dovrai fare in futuro, a tutto quello che hai gi
fatto nel corso della giornata, oppure a qualcosa di spiacevole
che gi accaduto o che potrebbe accadere il giorno seguente.
Quando sei turbato, raro che i tuoi pensieri siano centrati
sul presente. Nella maggior parte dei casi il momento presente
tranquillo. Per approfondire il concetto, prova a fare questo
semplice esercizio.
Smetti per un attimo di leggere e limitati a osservare il posto
in cui ti trovi e ci che stai facendo. Stai leggendo un libro
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A questo punto avrai senza dubbio compreso quanto siano legati tra loro i cinque Principi, quanto si intreccino in un bellarazzo per spiegare le dinamiche mentali della felicit. Comprendere gli stati danimo, per esempio, ha un ruolo cruciale
per imparare a vivere nel presente. Uno dei motivi principali
per cui a molta gente risulta difficile rimanere concentrata sul
momento presente che non capisce il potere del proprio stato
danimo o come reagire se negativo. Come ho accennato in
precedenza, se credi a quello che pensi quando sei di cattivo
umore, sarai troppo spaventato o infastidito per vivere nel presente. I pensieri che nascono dal malumore sono sempre negativi e figli dellinsicurezza. In questi casi, avvertirai limpellente
bisogno di prendere le distanze dai sentimenti che provi. A
mio parere, il modo migliore di gestire gli stati danimo negativi non fidarsi e ignorare i pensieri che generano, mettendoli
in stand-by fino a che non ti sentirai meglio. Ci non significa
negarli. Se c una questione valida che devi affrontare quando
sei di malumore, di certo sar ancora l quando ti sentirai meglio. Ma allora disporrai di strumenti di gran lunga pi efficaci
per gestirla. Con un po di saggezza a portata di mano la vita ti
sembrer pi facile. Con uno stato danimo negativo, la tua vita
(e quella di chiunque altro) ti apparir sempre seria, impellente
e piena di problemi. Devi metterlo in conto ed essere preparato
a ricalibrare la mente poco per volta, ignorando, accantonando
e prendendo meno sul serio i pensieri.
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La stragrande maggioranza di noi cade preda di una tendenza insidiosa: cercare di dare un senso alla vita e ai problemi
quando ci sentiamo gi o di cattivo umore. Ci ci allontana dal
vivere nel momento presente e ci porta a pensare: Cosa devo
fare?. A questo punto, ci lasciamo andare a pensieri orientati
verso il passato oppure ad anticipazioni sul futuro. E, com
ovvio, pi restiamo intrappolati nel pensiero, pi verremo trascinati lontano dal presente.
Per chi gi felice, la formula della felicit piuttosto semplice: a prescindere da quello che successo questa mattina,
la settimana scorsa o lanno scorso, e da quello che potrebbe
succedere questa sera, domani o fra tre anni, la felicit nel
presente. Le persone felici sanno che la vita non altro che una
serie di momenti presenti che aspettano di essere vissuti, uno
dopo laltro. Capiscono e apprezzano il passato per le lezioni
che ha insegnato loro sul vivere nel presente, e vedono il futuro
come una serie di nuovi momenti presenti da vivere. In particolar modo, sanno che la vita si vive solo nel qui e ora, in questo
preciso momento.
Ecco unaltra formula per il successo: concentrando lattenzione sul momento presente, invece che su quelli passati o che
devono ancora arrivare, potrai sfruttare al massimo la tua produttivit, creativit e capacit di portare a termine gli obiettivi
prefissati. Troppi pensieri orientati al passato o al futuro offuscano la tua visione e ti distolgono da quello che stai facendo.
Pi sei centrato sul presente, pi ti sembra facile mantenere la
rotta, restare concentrato, assorto e raggiungere i tuoi obiettivi.
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Thoreau ha detto: Non possiamo non vivere nel presente. Beato tra i mortali colui che non spreca un istante della propria
vita fuggevole rievocando il passato.2 E io non potrei essere
pi daccordo. Diventare maestro nellapplicazione di questo
Principio sar molto semplice. Ci vuole solo un po di pratica.
A partire da oggi, comincia a osservare su cosa si concentrano
i tuoi pensieri. Sei davvero presente in ci che fai? Oppure il
tuo pensiero devia in direzione del passato o del futuro? Probabilmente ti ritroverai a deviare decine, o persino centinaia, di
volte al giorno. Niente paura, perch ben presto questo numero
diminuir in modo sostanziale. Scoprirai che, restando concentrato sul presente, ti sentirai felice e soddisfatto. E questo sar
lo stimolo che ti dar la fiducia per continuare a fare pratica.
BREVE
RIEPILOGO
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PARTE SECONDA
Applicazione
dei PRINCIPI
CAPITOLO SEI
LE RELAZIONI
INTERPERSONALI
Ogni relazione comincia da noi. Quando noi per primi accediamo a uno stato fatto di sentimenti positivi, apriamo la porta
al rispetto reciproco, a una comunicazione aperta e onesta e a
un senso di amore sincero. Se la nostra vita appagata, possiamo dedicare un po della nostra soddisfazione agli altri. Se noi
per primi ci sentiamo bene, non abbiamo motivo di mostrarci
ipercritici o di metterci sulla difensiva, perch non percepiamo
pi gli altri come una minaccia.
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(in gergo psicologico quel che si definisce un sistema chiuso), non siamo in grado di metterlo in dubbio e abbiamo sempre limpressione che la nostra visione della vita sia accurata e
realistica. Per questo motivo, e perch i sistemi di pensiero sono
fortemente autoconservativi, andiamo a mettere in discussione
la vita e il comportamento degli altri. Le informazioni in contrasto con le opinioni che nutriamo vengono filtrate dal nostro sistema di convinzioni e giudicate come incoerenti con la
verit, uno strano modo di comportarsi, strane, insolite,
diverse e, nella maggior parte dei casi, sbagliate.
I sentimenti che proviamo influenzano sempre il nostro interlocutore. Per esempio, immagina di dire a tuo figlio: Ma certo
che ti voglio bene, sono tuo padre. Se lo dici con un tono duro,
il bambino o la bambina non ti prender alla lettera; sentir
e percepir il tono o il sentimento che stanno dietro alle tue
parole. Ci sono moltissimi esempi di esperienze simili che ci
capitano ogni giorno. Sia che ci rivolgiamo ai nostri figli, al
coniuge, al partner, agli amici, al capo, ai dipendenti o a uno
sconosciuto, saranno i sentimenti dietro alle nostre parole, e
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Invece di essere criticati a causa della nostra natura spensierata, cominceremo a ricevere quello che abbiamo sempre cercato in quantit maggiori: amore e rispetto da parte delle altre
persone e di noi stessi. Le persone rispettano e ammirano chi
si mostra comprensivo verso il loro stato mentale (soprattutto
quando negativo), e apprezzano chi sa mantenere una sensazione di benessere anche quando gli altri perdono la testa.
Chi preferiresti avere intorno: una persona che si arrabbia e va
nel panico o qualcuno che mantiene la calma e sa come trarre
il meglio da ogni situazione difficile?
La misura in cui non siamo in grado di provare sentimenti positivi o amorevoli verso qualcuno pari alla misura in cui pensiamo
in modo negativo a quella stessa persona, nel presente o tramite
ricordi negativi. Accantonando simili pensieri e ricordi, torneremo a provare sentimenti positivi per la persona in questione.
Sebbene possa sembrare normale, non nella natura umana sentirsi negativi, frustrati o irritabili nei confronti di qualcun altro.
Quando ci accade, un segnale del fatto che hai ripreso a guardare la vita e gli altri attraverso il tuo abituale sistema di pensiero.
Immagina per un momento cosa succederebbe se, proprio nel
bel mezzo di un litigio con una persona a cui vuoi bene, scoppiasse un incendio a casa tua, per cui le vostre vite sarebbero in
pericolo. Cosa ne sarebbe della lite? Perderebbe tutta la sua im97
Da un punto di vista psicologico, molti genitori vivono esperienze simili con i propri figli. Un minuto prima sono arrabbiati, per esempio al pensiero che il figlio sia di nuovo in ritardo
sullorario stabilito per rincasare, e quello successivo, dopo aver
ricevuto una telefonata che li informa di un grave incidente in
cui il ragazzo quasi rimasto ucciso, sono grati che sia ancora
vivo. Ognuno di noi ha sentito raccontare o ha vissuto personalmente unesperienza di questo genere.
po che vuoi, ma una volta capito in che misura ogni momento della tua esperienza di vita dipende da ci che pensi, senza
dubbio deciderai di porre fine ai pensieri che ti allontanano dal
sentimento che vorresti provare.
Con laumentare dei sentimenti positivi per gli altri, la questione dellavere ragione o torto perde di importanza. Possiamo
mantenere le nostre opinioni o preferenze, pur sapendo che derivano dai nostri pensieri e non da una verit incontrovertibile.
Diamo pi importanza ai sentimenti positivi che alle opinioni.
Pi riconosciamo la felicit in una relazione, pi ci accorgiamo
delle cose che tendono ad allontanarci da essa. Tra queste, uno
dei fattori principali la necessit di avere ragione.
Capire in che stato danimo ci troviamo sia noi che gli altri
essenziale, se vogliamo mantenere rapporti armoniosi e gratificanti. Se siamo di cattivo umore e non ce ne accorgiamo,
attenzione! Senza nemmeno saperlo andremo in cerca di guai,
perch la vita ci apparir in tutta la sua urgenza.
102
Quel che certo, per, che con un umore migliore siamo nello stato mentale giusto per ottenere risposte efficaci, e possiamo attingere alla pazienza e alla saggezza necessarie per risolvere un problema. Non possiamo forzare il buonumore ma, se
abbiamo capito il meccanismo degli stati danimo, non sar un
problema. A seconda dello stato danimo in cui ci troviamo, ci
limiteremo a fare del nostro meglio. Nellesempio di poco fa, se
fossi stato costretto a prendere una decisione immediata, lavrei
fatto con la consapevolezza di non avere una chiara visione dei
fatti. Avrei preso la decisione migliore possibile in funzione del
mio stato mentale, con la consapevolezza di non trovarmi nelle
condizioni ideali. In effetti, accorgersi di essere di cattivo umore ti aiuta a prendere una decisione migliore rispetto a quella
che prenderesti se pensassi (erroneamente) di vedere la vita (e
i fatti) in modo accurato. Con un po di compassione per il tuo
stato mentale, assumerai una posizione pi flessibile. Quando
siamo di cattivo umore e dobbiamo prendere ugualmente una
decisione, la saggezza e la conoscenza del Principio degli Stati
dAnimo giocano un ruolo fondamentale.
Quando una persona che conosciamo, amiamo o con cui lavoriamo si trova in uno stato danimo negativo, non ha voglia di
scherzare e non vede le cose nella giusta prospettiva. Quando
sono gi di morale, il coniuge, i colleghi, i figli, i dipendenti, gli
amici eccetera, dicono e fanno cose che, se fossero di buonumore, non si sognerebbero mai di dire o fare. Se non fossimo
103
Ci significa forse che dovremmo giustificare un comportamento negativo? S e no. Non si tratta di voltare la testa dallaltra parte
o di fingere che una cosa non ti dia fastidio, ma di permettere a un
essere umano dotato di stati danimo di esistere fino in fondo. Reagire con forza al comportamento di chi di malumore come
reagire al brutto tempo, cio a qualcosa che va oltre la nostra sfera
di competenza. Ovviamente preferiremmo che le persone di malumore si mostrassero un po meno critiche o sulla difensiva!
C una cosa, per, che possiamo fare: portare nel mondo la conoscenza che abbiamo acquisito sugli stati danimo e dare il buon
esempio. Possiamo imparare a non prendere troppo sul serio il
malumore degli altri o a non prendere sul personale quello che
dicono o fanno in quei momenti. Sta a noi giudicare la situazione e poi mostrare la compassione necessaria per aiutarli a uscire
dal malumore e a raggiungere uno stato mentale pi produttivo.
Tutti noi osserviamo la vita attraverso un filtro unico e personale: il sistema di pensiero. E anche se molti di noi ne sono consapevoli a livello intellettuale, il Principio delle Realt Distinte
ci ricorda che non si tratta di un fatto meramente intellettuale,
ma psicologico. Una volta accettata questa verit, saremo liberi di
godere e di imparare in modo sincero dalle differenze, comprese
quelle che magari non riusciamo a capire.
Dato che ognuno di noi ha una propria cornice di riferimento, la percezione della vita cambia da individuo a individuo.
Avremo sempre limpressione di vedere una situazione da una
prospettiva realistica, ma il Principio delle Realt Distinte non
d e non toglie credito a nessun punto di vista, n dibatte sul
fatto che sia giusto o sbagliato. Si limita a indicare che la realt
questione di prospettiva, e spiega come una determinata cosa
possa apparire in un certo modo a seconda della cornice di riferimento. In base a questo Principio, come se ognuno di noi
rappresentasse un quadro diverso!
Lindividuo A certo che il mondo sia un luogo sicuro, mentre
lindividuo B crede che sia un luogo pericoloso. Chi ha ragione? Entrambi: ognuno allinterno della propria cornice di riferimento. Entrambi sono in grado di portare una serie infinita
di validi esempi che dimostrino la correttezza del proprio punto di vista ed entrambi ne saranno assolutamente certi.
106
CAPITOLO SETTE
LO STRESS
Euripide
Lo stress una delle cause principali di infelicit, ma non dobbiamo arrenderci. Una volta capito da dove trae origine (dalla
mente) e il rapporto che ha con il pensiero, potremo cominciare a cancellarlo, a prescindere dalle circostanze in cui ci troviamo. Lo stress non altro che una forma socialmente accettabile
di malattia mentale e pu essere in gran parte eliminato.
Questo schema si sviluppa e mette radici sempre pi profonde a prescindere da quella che riteniamo essere la causa dello
stress: il lavoro, il mondo, i rapporti con gli altri, la situazione
finanziaria, le esperienze passate, la politica e cos via. Senza sapere da dove trae veramente origine lo stress, cerchiamo
un modo per cambiare quella che consideriamo la sua fonte
(lambiente in cui viviamo, per esempio) oppure per gestirlo. In
entrambi i casi, combattiamo una battaglia senza fine. Se non
riusciamo a cambiare le cose, possiamo continuare a sfruttarle
come scuse per la nostra infelicit, e se alla fine, invece, riusciamo davvero a cambiarle, ci avvalora la nostra falsa convinzione sulla necessit di quel cambiamento per vivere una vita
felice e senza stress. Cos la prossima volta che non ci piacer
qualcosa, penseremo di dover cambiare di nuovo le circostanze
e ci impegneremo in una spirale negativa e infinita di stress.
Supponiamo che il fatto di avere molte cose da fare comporti
intrinsecamente dello stress. Se non puoi rivedere il tuo piano
di lavoro ti senti sfortunato e destinato a essere stressato per
sempre! Se invece riesci a cambiarlo, non fai altro che peggiorare il problema, avvalorando (nella tua mente) lipotesi di
partenza sulla fonte dello stress (Devo cambiare il mio piano
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di lavoro per eliminare lo stress dalla mia vita). Anche se rivedere e modificare il piano di lavoro pu essere stata una buona
idea, la prossima volta che ti sentirai stressato penserai di ricorrere alla medesima soluzione: per poterti sentire meglio dovrai
cambiare le circostanze o lambiente in cui ti trovi.
Per quelli di noi che hanno molto da fare, non esiste necessariamente un rapporto diretto tra il programma di lavoro e lo
stress: dopotutto, ci sono persone molto impegnate che non
sono per niente stressate! Non tanto il carico di lavoro in s,
ma il modo di pensare di chi lo svolge. Una volta capito che lo
stress non esiste, ma esistono solo pensieri stressanti, sei sulla
buona strada per cambiare allistante e assumerti la responsabilit della tua vita. Ridefinendo lo stress come qualcosa che puoi
controllare, possibile mantenere i sentimenti positivi, anche
quando le circostanze sono tuttaltro che perfette.
Cominci a sentirti lievemente arrabbiato e stressato. E comunque, chi si crede di essere?. Parli di lei con altri amici per
vedere se sono daccordo con te. Alcuni lo sono, altri no. Tenderai allora a parlare solo con quelli che condividono le tue
stesse opinioni su di lei. Il risentimento degli altri giustifica
ulteriormente il tuo e ben presto Joann diventa la cattiva, la
causa del tuo stress.
Questa stessa dinamica funziona in qualsiasi circostanza e ambiente. A tutti sar capitato di sentire la classica storia di come, in
un matrimonio, un fatto minimo come il modo in cui si spreme
il tubetto del dentifricio possa diventare fonte di grande discordia. In realt il dentifricio o il modo di spremere il tubetto non
ha niente a che vedere con la crisi. A causare lo stress il fatto
che ci concentriamo e rimuginiamo su questi aspetti. Il pensiero: Mi domando se sarebbe un problema per lui/lei schiacciare il tubetto in un altro modo si trasforma in tutta una serie
di pensieri connessi con il passato. Fa sempre le cose in modo
disorganizzato, Scommetto che lo fa apposta per darmi fastidio, Fa cos da quando ci conosciamo, Tutto quello che fa mi
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La maggior parte della gente in grado di accettare che il partner proponga un modo alternativo di fare le cose (purch la
proposta non dipenda dallo stress). Meno stress provi o mostri,
pi gli altri riescono a recepire le tue esigenze. Al contrario,
pi ti senti stressato, pi appari esigente agli altri, che saranno
quindi meno aperti alle tue richieste.
Immagina di avere un amico che di norma arriva sempre in
ritardo. Negli ultimi tempi ti sei accorto che questa abitudine peggiorata e decidi di parlargliene. Se ti senti arrabbiato,
stressato o infastidito e gli ricordi tutte le volte che arrivato in
ritardo, quanto ti abbia deluso e cos via, probabilmente susciterai una risposta difensiva da parte sua. Limpellenza nelle tue
parole sar fin troppo percepibile e non ci sar verso di fargli
sentire le tue ragioni. Di conseguenza, continuer ad arrivare in
ritardo come al solito, o forse ancora di pi.
Tuttavia, se tu per primo ti trovi in uno stato positivo e tiri fuori la questione con calma, accadr il contrario. Avrai un interlocutore aperto che ti star ad ascoltare e cos potrai continuare
a godere del rispetto e dei sentimenti positivi che lamico gi
provava nei tuoi confronti.
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Per interrompere questo circolo dobbiamo capire che il nostro pensiero a farci arrabbiare e che noi ne siamo gli artefici. Se
non ripensassimo allincidente al supermercato, ma parlassimo
invece di qualcosaltro con il nostro amico, non avremmo pi
in mente il commesso e non saremmo stressati. Pi ripensiamo
allincidente e ricreiamo la situazione, pi il nostro pensiero ce
lo fa rivivere sotto forma di sentimenti ed emozioni.
Un esempio personale
Fino a qualche anno fa, credevo che parlare davanti a gruppi
numerosi fosse unattivit molto stressante. Ogni volta che mi
capitava, facevo caso a tutto ci che ritenevo causa di stress e ci
rimuginavo sopra. Mi concentravo su quanto sudassi e quanto mi sentissi nervoso; terminato il discorso, pensavo a tutte
le cose che mi ero scordato di dire e ripensavo alle facce nel
pubblico di chi non mi ascoltava. Come ciliegina sulla torta,
leggevo libri a supporto della mia ipotesi corretta secondo cui
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parlare in pubblico per natura un compito difficile e stressante e stavo a sentire amici, colleghi e chiunque altro condividesse
le mie convinzioni.
Ovviamente arrivavo sempre alla stessa conclusione: Ho ragione, fare un discorso molto stressante. Pi ci pensavo, pi
diventavo nervoso e pi consolidavo lidea per cui i discorsi
fossero la mia fonte principale di stress. Non pensavo di essere
io, con il mio pensiero, a generare lo stress. Credevo fosse una
caratteristica intrinseca al compito di parlare in pubblico e che
non mi restasse altro se non abituarmici.
Il funzionamento psicologico sano consiste nel far entrare linformazione da un orecchio, lasciare che attraversi il cervello e
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Lo scopo dello stress quello di metterci in guardia quando ci dirigiamo verso un pericolo psicologico. Pi ci sentiamo stressati, pi
importante lasciar perdere i pensieri che abbiamo per la testa.
Lo stress pu esserci amico e ci fa capire quando ci stiamo allontanando dalla felicit e dai pensieri originati a mente lucida.
Lo stress fisico mostra queste implicazioni in modo ancora pi
chiaro. Per esempio, se capiamo che ci sta venendo il raffreddore (una piccola dose di stress fisico), possiamo decidere se prenderci o meno un giorno di ferie. Se lo stress fisico aumenta, siamo inclini a prestare molta pi attenzione ai nostri sentimenti
e prendiamo decisioni per annientarlo. Allo stesso modo, un
atleta che prende una storta alla caviglia probabilmente decider di interrompere temporaneamente lattivit sportiva per
permettere alla caviglia di guarire. Peggiore il senso di stress
fisico, maggiore la necessit di riposare.
Le persone con un livello altissimo di tolleranza allo stress possono avere un attacco di cuore prima ancora che abbiano prestato attenzione ai campanelli dallarme dello stress stesso. Altre
possono porre fine al loro matrimonio o ritrovarsi in un centro
di recupero dalla dipendenza da alcol e droghe. Chi invece ha
un livello di tolleranza pi basso, inizia prima a stare attento
allo stress, non appena comincia a sentirsi oppresso dal lavoro o
quando si ritrova a rispondere in malo modo ai figli. Altri ancora, con una tolleranza allo stress pari a zero, capiscono che ora
di rallentare e di riguadagnare la giusta prospettiva sulla vita gi
ai primi pensieri negativi su amici o familiari.
Minore il livello di tolleranza allo stress, migliori sono le nostre condizioni da un punto di vista psicologico. Se lobiettivo
individuare lo stress il prima possibile, potremo stroncarlo sul
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CAPITOLO OTTO
Risolvere
i PROBLEMI
umore migliore invece, le stesse parole non ti danno minimamente fastidio. Se lumore basso, alcuni fattori come let, il
sesso, la razza o la religione, inibiscono la tua esperienza e ti
arrecano un danno ingiustificato. Con un umore migliore, sei
in grado di guardare oltre e di fare del tuo meglio in base a ci
che sei. Sarai attratto dalle attivit pi adatte a te. In uno stato
di benessere, sei in grado di cogliere gli elementi di verit e di
preoccupazione nei tuoi confronti contenuti nei suggerimenti
degli altri, invece di sentirtene offeso.
In uno stato danimo negativo, se il problema la mancanza di
soldi, avrai sempre limpressione che ne servano tanti per fare
qualcosa di piacevole o per cui valga la pena. Con un umore
migliore, non la pensi cos, e trovi attivit divertenti nei limiti del tuo budget, per quanto ristretto possa essere. Provando
sentimenti migliori, abbiamo gi quello che di cui abbiamo bisogno per sentirci bene. Quello che ci manca non importante e
siamo grati di ci che abbiamo. Perseguiamo comunque degli
obiettivi, ma senza che ci determini n rovini la nostra vita. Al
contrario, possiamo sentirci attratti da ci che vorremmo e allo
stesso tempo godere di quello che abbiamo gi.
La visione che abbiamo delle nostre circostanze personali cambia sempre in base alla costante evoluzione del livello dello stato
danimo e dei sentimenti. Perci, anche se a volte giusto impegnarsi per ottenere un cambiamento positivo, non dobbiamo
fissarci sullidea che cambiare sia lunica risposta possibile.
Analizzare i problemi
Il metodo analitico per risolvere i problemi comporta unintensa riflessione, nella speranza di giungere a una soluzione.
Cerchiamo di pensare, risolvere, comprendere e analizzare i
nostri problemi.
Tuttavia, di solito la natura stessa dei problemi dipende dal
fatto che siamo bloccati su qualcosa. In qualche modo non
riusciamo a trovare una risposta. Le soluzioni per si manifestano nel momento in cui vediamo le cose in modo del tutto
nuovo, quando permettiamo alla saggezza di farsi avanti e di
assumere il comando. Per quanto possa sembrare assurdo, per
trovare una nuova soluzione a un problema dobbiamo smettere
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di pensarci! Dobbiamo usare il trasmettitore e non il computer del nostro cervello. A mano a mano che la mente si svuota
dalle preoccupazioni, le risposte ci appariranno in modi che
non avremmo mai pensato possibili. La saggezza non pi
qualcosa di misterioso, significa solo vedere le stesse cose di
sempre in modo nuovo.
La storia di Fred
Fred era un mio cliente e la sua principale preoccupazione erano i soldi. Malgrado i continui sforzi, credeva di non avere mai
abbastanza soldi per provvedere alla famiglia. Aveva passato gli
ultimi ventanni a preoccuparsi, nel tentativo di pensare a una
buona soluzione. Nella sua mente ripercorreva allinfinito la
stessa serie di fatti e, ogni volta, si sentiva scoraggiato e frustrato.
La frustrazione non esattamente lo stato mentale pi produttivo che esista; anzi, forse il meno efficace in cui possiamo trovarci. Pensare a qualcosa quando siamo frustrati non funziona,
perch siamo troppo vicini al problema per poterlo risolvere.
Nonostante le buone intenzioni, lossessione per i soldi di Fred
gli procurava solo maggiore frustrazione e nessuna soluzione.
Quando ha cominciato a capire che i suoi pensieri agivano a
suo svantaggio piuttosto che il contrario, Fred ha fatto un passo indietro, ha rallentato e ha tranquillizzato la mente. Con il
diminuire della confusione, ha trovato dentro di s uno stato
danimo pi positivo e la soluzione al problema. Si accorto
che era sempre stato in grado di risolvere il problema del denaro, bastava solo smettere di prestargli cos tanta attenzione.
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Il fattore tempo
per guarire avvenimenti dolorosi
Prendendo in considerazione i modi in cui la maggior parte
della gente supera i problemi, vedremo che quello di gran lunga
pi diffuso il passare del tempo. Ci hanno insegnato a credere che il tempo guarisca ogni ferita. E anche se in parte
vero, limportante capire la vera natura del passare del tempo.
Dopo averla capita, riusciremo a ridurre drasticamente lintervallo di tempo tra il momento in cui ci capita un avvenimento
doloroso e quello in cui lo superiamo.
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Che dire allora dei problemi legati al passato? Se vecchi problemi o ferite esistono ormai solo nei ricordi, perch devono
continuare a paralizzarci nel presente? Non permettiamoglielo!
Qualsiasi cosa abbiamo passato (crescere con genitori esigenti,
un divorzio doloroso, difficolt finanziarie, un abuso subito da
piccoli o qualsiasi altra cosa) non deve impedirci di goderci la
vita adesso. In altre parole, dobbiamo capire che il ricordo a
far vivere nel tempo quegli avvenimenti, nientaltro. Imparando a non spaventarci pi con i nostri stessi pensieri, siamo sulla
strada giusta per una vita pi felice, a prescindere da ci che abbiamo vissuto. A liberarci dalle circostanze passate la nostra
capacit di dimenticare i problemi tramite la comprensione del
processo del pensiero, piuttosto che il trascorrere del tempo.
Se per superare qualcosa facciamo affidamento unicamente sul
trascorrere del tempo e non sul nostro libero arbitrio e sulla nostra capacit di pensare (o non pensare), stabiliamo una
relazione di causa-effetto. La convinzione in base alla quale
per riprenderci da un particolare avvenimento sia necessario
un determinato intervallo di tempo causa di infelicit perch continueranno a capitarci situazioni che vanno al di l del
nostro controllo. Definendo intervalli di tempo arbitrari, avvaloriamo la convinzione secondo cui il pensiero qualcosa da
temere, che noi siamo vittime del nostro passato e di ci che ne
pensiamo. Ma questo non necessariamente vero.
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CAPITOLO NOVE
LA FELICIT
Ma tu non vuoi essere infelice. Il passato passato; un innocuo ricordo che sopravvive nel tempo solo attraverso il tuo
pensiero. Una volta era reale, ma adesso non lo pi. Potrai
imparare dal passato, ma sarebbe uno sbaglio tornarci di continuo o analizzare la vita fino alleccesso in cerca della felicit.
Se un simile atteggiamento funzionasse, saresti gi felice da
un pezzo! Quante volte hai provato senza successo a trovare il
modo di raggiungere la felicit?
Felicit e desiderio
Lattesa un sentimento migliore dellansia, ma non corrisponde alla felicit. Va bene pensare al futuro e definire i propri
obiettivi, ma non devi confondere queste attivit con quel sentimento semplice, privo di complicazioni e indipendente da
tutto il resto che la felicit: quel senso di gratitudine che provi
in questo preciso momento per il semplice fatto di essere vivo.
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CAPITOLO DIECI
Le abitudini
e le DIPENDENZE
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Per perdere peso devi distogliere lattenzione dal cibo. Il pensiero del cibo deve occupare sempre meno spazio nella tua
mente, non sempre di pi. Lo stesso vale per qualsiasi altra
abitudine. Se vai in giro tutto il giorno pensando alle sigarette,
sar molto difficile smettere di fumare. Se continui a pensare a
quanto disprezzi la tua dolce met, sar dura mostrarti amorevole quando tornerai a casa. Lenergia segue sempre la tua attenzione. Se questa rivolta al cibo, allora quella la direzione
che prenderanno anche le tue energie.
Capire il proprio funzionamento psicologico permette di pensare a qualcosa, persino a unabitudine trasformatasi in un problema, senza prendere i pensieri tanto sul serio da restarne spaventati. Una volta che siamo in grado di osservare i pensieri nel
ruolo di semplici testimoni, senza lasciarci travolgere, saremo
pi docili in caso di malumore e sapremo anche mettere in
dubbio noi stessi e le nostre percezioni. Impara a trarre vantaggio dai sentimenti negativi sfruttandoli come segnali dallarme,
che ti avvisano quando pensi in modo disfunzionale dirigendoti verso linfelicit o abitudini distruttive. Disponi della saggezza necessaria per vedere le cattive abitudini come semplici
pensieri negativi che hai finito per accettare come veri.
Leggendo questo libro, hai scoperto la natura innocua del pensiero: pensare un dono, una capacit meravigliosa di cui disponi, ma non c bisogno di prenderla troppo sul serio n di
fare troppo affidamento sul contenuto dei pensieri. Perch le
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CAPITOLO UNDICI
e avverti un sentimento diverso dallappagamento derivante dalla consapevolezza di te stesso, allora potresti
trarre giovamento dalle seguenti domande.
Se volessi andare da San Francisco a New York, dovrei spostarmi verso est, ma se invece mi dirigessi a sud, mi ritroverei a Los
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Poniamoci la seguente domanda: Voglio avere ragione o voglio essere felice?. Quando prendiamo le nostre opinioni talmente sul serio da sentirci insoddisfatti, allora non vale la pena
difenderle. Possiamo considerare valide le nostre convinzioni
e anche gli altri le rispetteranno se dimostriamo di trovarci in
uno stato mentale positivo.
4. Sto forse reagendo al malumore di qualcun altro?
Il livello di stress della nostra vita pari al nostro livello di tolleranza. Quando ci sentiamo sotto stress, abbiamo la tendenza a
premere sullacceleratore, rimboccarci le maniche e metterci al lavoro. Per quanto la cosa ci sembri urgente, non riusciremo mai a
ridurre lo stress. In questi casi, dobbiamo rilassarci, prenderci una
pausa, smetterla di pensare cos tanto e svuotare la mente. Cos
facendo ci sentiremo meglio e ci riprenderemo pi rapidamente.
Per vivere una vita rilassata, lobiettivo abbassare il livello di tolleranza allo stress. Con il tempo, impareremo a individuare lo stress
prontamente e a eliminarlo prima che prenda il sopravvento.
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Lautore
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