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E D I T O R I A L E
Scordia.info dal Web alla Carta
Una nuova voce dellinformazione locale.
Voglia di comunicare, di informare
tutti. E' questo lo spirito che anima la
redazione di Scordia.info che, dopo
avere ormai consolidato la propria
immagine con il sito, ha deciso di dare
vita a questa nuova iniziativa editoriale
che copre un vuoto, quello dove sono
collocati i molti che non hanno la
possibilit di accedere ad internet per
scelta o per obbligo generazionale. Una
scelta per certi versi obbligata ma
anche fortemente voluta da una
redazione giovane la cui et media
elevata solo dal direttore. Scordia.info
in versione cartacea avr un'uscita
mensile e per il momento avr un
format artigianale ma le ambizioni
sono parecchie. Sicuramente faremo
degli errori e non che dirlo prima ci
assolva. Ci saranno esperimenti ed
assestamenti ma l'obbiettivo primario
quello di raccontare la citt in tutto e
per tutto. Rimaniamo diffidenti dalle
formule commerciali mentre pensiamo
che l'unico modello efficace sia quello
che privilegia i contenuti gratuiti e
finanziati dalla pubblicit la cui
presenza legata a coprire le spese
della pubblicazione.
La libert di stampa una
benedizione quando siamo inclini a
scrivere contro gli altri e una calamit
quando ci troviamo ad essere
sopraffatti dalla moltitudine dei nostri
assalitori (Samuel Johnson).
Le spose di
MARGOT
SPOSA E CERIMONIE
Corso Vitt. Emanuele, 11 - 95048 Scordia (CT)
tel. 095 7948658
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ORGANIZZATI - INFORMATI
D.ssa Rosa Gurrisi
Via Garibaldi, 30 - Scordia (CT)
COPIA Via Umberto, 133 - Militello V.C.
ANNO 1 - Num. 1 / GIUGNO 2010 OMAGGIO
INSEDIATA UNA COMMISSIONE DI STUDIO
Avr il compito di verificare lesistenza di una relazione tra linquinamento
ambientale e lincremento di patologie tumorali nel nostro territorio.
Nell'ultima seduta del consiglio comunale stata deliberata l'istituzione di una
commissione speciale di studio composta da cinque consiglieri che dovr
occuparsi della diffusa manifestazione di patologie tumorali nel comune di
Scordia. Ne fanno parte Carmelo Saitta, Salvatore Agnello, Giuseppe Calandra,
Rocco Manuele e Giuseppe Frazzetto. La commissione, cos come prevede
l'articolo 32 dello Statuto Comunale, potr sentire il parere di esperti, dei medici
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Piazza San Rocco,
palme a rischio
? Provate ad immaginare Piazza San
Rocco senza palme. Senza per forza
volere essere a tutti i costi
catastrofici, il rischio che quello
che una volta era il salotto della
citt rischia di perdere una parte
importante del proprio
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Scordia, seconda retrocessione
Gymnica in C2, una meritata
conquista in due anni
Dopo una cavalcata trionfale la Dalla Promozione alla Seconda
Gymnica conquista la promozione in Categoria. Questo il verdetto del
serie C2. Il prestigioso traguardo campionato di Prima Categoria 09/10
arrivato con quattro turni danticipo che ha visto la lenta agonia di una
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L A V I G N E T TA D I P I P P O S E S T O Museo Mario De Mauro, una
scuola di Identit Culturale
Come nasce un museo Civico
Etn o - A n tr o p o lo g ico ch e
registra tremila oggetti
inventariati, di cui pi di mille
e cinquecento catalogati, con
un'attivit editoriale di quasi un
centinaio di pubblicazioni e
oltre mille visitatori l'anno in
IO DICO CHE IL PUNTERUOLO ROSSO ...IO DICO CHE
un paese che non arriva a
HA COLPITO PURE IL PINO DI STATO FATTO FUORI
VIA ALDO MORO... DAL PUNTERUOLO SAPIENS
segue >>>
C O M P R A V E N D I T A
L O C A Z I O N E
M U T U I
Ufficio vendite: 95048 Scordia (CT) - Via Statuto, 176
Tel/Fax 095 658941 - Cell. 348 2257711
Sede legale: Lentini (SR) - Via Capri, 5
... potr sentire il parere di esperti, dei medici di base, di
cittadini coinvolti. Approfondire e verificare dati che
possano suffragare i timori della popolazione per una
crescita, da verificare, di patologie tumorali soprattutto tra
la popolazione giovanile. Niente allarmismi ingiustificati
su un argomento scottante i cui dati di riferimento
provengono dal territorio di Lentini che come risaputo
abbraccia anche quello scordiense. Secondo alcune
indagini, accreditate dal Registro Tumori della Provincia
di Siracusa, si verifica il maggior numero di decessi per
patologie tumorali (32% contro il 12% del dato nazionale
ogni 100.000 abitanti e il maggior numero di leucemie
infantili (5 volte quelle che si riscontrano nel capoluogo di
provincia). In un territorio immerso tra gli aranceti che
producono uno dei pi importanti farmaci naturali anti
tumore, la relazione fra insorgenza di malattie tumorali e
ambiente la pi logica deduzione anche per chi non
esperto.
L'anno scorso a giugno nell'aula consiliare di Lentini si
tornato a parlare di queste relazioni pericolose. Ne hanno
discusso esperti della materia quali il dott. Anselmo
Madeddu, per molti anni curatore di un registro dei tumori
in provincia di Siracusa, il prof. Salvatore Sciacca,
l'avvocato Santi Terranova, tutte persone che hanno
vissuto le drammatiche esperienze legate alla caduta negli
anni '80 di due aerei americani nel territorio lentinese a
ridosso di quello scordiense che avrebbero trasportato
materiale a dir poco sospetto. Da loro la commissione
potr avere conferme sulla relazione tra malattie tumorali e
aumento di pesticidi nelle campagne o di rifiuti speciali
che in passato, grazie al contributo delle organizzazioni
mafiose del territorio, sarebbero state interrate nelle cave
di tufo dismesse divenute poi discariche. Ma sar molto
importante avere anche dati ufficiali e incontrovertibili che
potranno essere forniti dai medici di base, i primi a fare una
prima diagnosi ai loro pazienti e che sono in possesso di
dati che potranno tornare utili alla commissione che avr
un compito arduo ma che rappresenta una svolta in una
citt in cui l'inquinamento ambientale tutto da
monitorare. Troppe discariche abusive, troppi pneumatici
lasciati in giro, presenza di amianto, auto e moto che
stanno superando di gran lunga la popolazione. Innegabile
che alcune variabili ambientali non potranno essere
cancellate ma possibile che all'indiscriminato uso di
veicoli a motore che ormai hanno invaso anche le poche
aree rimaste libere per fare due passi a piedi, si possa
ricorrere con provvedimenti radicali ma obbligatori.
Se, dunque, il presidente del consiglio Rosario Minissale,
nel momento in cui ha pensato alla nascita di questa
commissione ha pensato anche a questo allora ben
vengano le commissioni, ben vengano le consultazioni,
ben vengano i provvedimenti drastici che siano di destra o
di sinistra.
Lorenzo Gugliara
L A V I G N E T TA D I P I P P O S E S T O
P.zza San Rocco, palme a rischio
... del proprio arredamento urbano, ovvero le 8 palme poste
ai lati della piazza, rimane elevato. Il rischio si chiama
punteruolo rosso, un minuscolo coleottero che, come una
sorta di piaga biblica, sta distruggendo migliaia di palme in
Sicilia. Sembra che l'unico rimedio, attualmente, sia quello
di prevenire l'attacco del minuscolo insetto anche perch
spesso le cure, soprattutto quando la pianta
completamente infestata, hanno poche possibilit di
successo e soprattutto sembrano essere molto costose. Nei
giorni scorsi alcuni consiglieri si sono occupati del caso. In
particolare i consiglieri del Pd hanno presentato
un'interrogazione in cui si chiede se l'Amministrazione
ritiene meritevoli di salvaguardia le palme di piazza
Umberto, e del Giardino pubblico di piazza Regina
Margherita, per il valore naturalistico, storico e
paesaggistico concentrato nella loro presenza e quali
attivit specifiche di trattamento preventivo dell'attacco da
parte del pericoloso parassita sono state realizzate o
programmate, in considerazione della efficacia
riconosciuta all'uso di tecniche e prodotti specifici.
Intanto alcune palme pubbliche sono state gi colpite. E'
successo nella villa comunale dove si rende necessario
l'immediato intervento di taglio radicale prima che altre
palme facciano la stessa fine. Ai tecnici dell'ufficio
tecnico, pagati anche per questo e ai nostri amministratori
l'invito a fare presto, prima che (speriamo di no) sia troppo
tardi.
Lorenzo Gugliara
Museo Civico Etno-Antropologico una scuola di Identit Culturale
... paese che non arriva a contare nemmeno diciottomila
abitanti?
La domanda illecita di quelle che ti lasciano perplesso e ti
stimolano a voler indagare per saziare una sete incombente
di conoscenza che riesco a colmare solo intervistando il
Prof. Nuccio Gambera, fondatore e custode intellettuale di
questo luogo della conservazione dell'identit e di
divulgazione del sapere.
Il Museo Civico, apprendo, prende vita nel 1993 nella ex
Scuola Media Statale Leonardo da Vinci di Via Etna,
dall'esigenza di supportare e coinvolgere i ragazzi
nell'attivit didattica-educativa e guidarli a diventare dei
piccoli storici.
L' 1 giugno del '93, data di ufficiale inaugurazione, si
componeva di un centinaio di elementi che trovavano
posto sulle pareti del corridoio centrale della scuola;
spazio, questo, che risulter presto insufficiente e inadatto
ad ospitare i nuovi elementi che si andavano cumulando.
All' Amministrazione dell'allora Sindaco Milluzzo,
asserisce il Prof.Gambera, va il virtuoso non demerito di
non rifiutare l'opportunit di trasferirlo nell'attuale sede
dove era inizialmente fruibile in concomitanza con il
ripostiglio della biblioteca comunale, per poi espandersi,
tra incomprensioni e pregiudizi, in tutto il piano terra
dell'edificio di Via Marconi.
La posizione cos centrale, a due passi dalla piazza
principale, permise al museo di venire in contatto diretto
con la gente, passanti incuriositi ma anche e soprattutto
persone che, carpitane l'importanza, contribuivano
donando qualche oggetto significativo del loro passato.
Una vera e propria inversione di tendenza del senso civico,
ci tiene a precisare il Prof.Gambera, in un paese dove non
si ha per niente cura di tutto ci che pubblico, dove si
pensa che quello che di tutti anche di nessuno e ognuno
ne dispone come meglio crede. Al museo, invece, la gente
dona un oggetto privato per renderlo pubblico, lo rende
fruibile alla collettivit intera, che ne diventa diretta
comproprietaria.
Il museo ha raccolto e
accolto in questi anni
innumerevoli oggetti di
casa, utensili di lavoro,
giocattoli e tanto altro
ancora proveniente dalle
case e dalle campagne di
Scordia, per essere
e s p o s t o e laltro una strana curiosit: se si
silenziosamente
raccontare la sua storia,
che la nostra storia,
storia del nostro paese.
A buon ragione possiamo
senza dubbio dire che il
museo rappresenta e
c o n s e r v a
incontrovertibilmente, e
meglio di qualsiasi altra
cosa, l'identit culturale del
nostro paese e costituisce
una risorsa educativa,
intellettiva e culturale di
inestimabile valore per una
crescita sana della
collettivit.
Ma il museo non solo archivio storico, attivit editoriale
e promulgazione della cultura. A partire dal 1997 con il
libro scritto a mano Racconti popolari di Scordia ad oggi
il museo vanta un centinaio di pubblicazioni che hanno
raggiunto circuiti nazionali e internazionali; archivio
fotografico e dal 2009 per una buona parte fruibile sul
web grazie ad un progetto sponsorizzato dalla provincia di
Catania, che ha selezionato i pi meritevoli musei del suo
territorio (SIMUV Sistema Museale Virtuale).
Un luogo cos, si suppone, dovrebbe essere fiore
all'occhiello e vanto di un paese, dovrebbe essere a rigor di
logica agevolato in qualsiasi modo. Purtroppo, invece,
restano tuttora notevoli le difficolt di gestione, lo spazio
risulta essere ancora una volta insufficiente, tanto che si
tende a limitare il numero delle visite per motivi di
sicurezza, e alcune parti per problemi di spazio sono state
dislocate al Liceo Scientifico E. Majorana e alla Scuola
elementare Giovanni Verga, e, come se non bastasse, il
personale stato recentemente ridotto. A tutta la curiosit,
poi saziata che avevo in partenza, adesso mi si pongono
inevitabilmente nuovi dubbi e nuove domande: quale
futuro per un luogo di cos fondamentale importanza?
Quali prospettive di espansione? O ci aspetteremo nuove
restrizioni? E ancora: cosa accadrebbe se i cittadini di
Scordia avessero cura, come ci ha insegnato il museo, di
tutti i luoghi pubblici e ancor pi dei luoghi storici che non
mancano di certo nel nostro paese?
Daniele Pisasale
C U R I O S I T
Nel disegnare la grande pala
daltare, La Madonna degli
ammalati per la Chiesa di S.
Giuseppe, il Pittore Giuseppe
Barchitta nel 1902 si serv di
modelli prescelti tra la gente di
Scordia, i quali, si dice, ebbero
una sorte avversa.
La Madonna ritratta possiede tra
guarda attentamente la mano
destra sembra contare sei dita.
Errore dellartista o semplice
illusione ottica? Daniele Pisasale
Gymnica in C2, una meritata
conquista
Dopo una cavalcata trionfale la Gymnica conquista la
promozione in serie C2. Il prestigioso traguardo arrivato
con quattro turni danticipo dopo la vittoria nella
tredicesima giornata del girone di ritorno contro lAquila
Misterbianco. Quarantaquattro i punti al termine del
campionato, dieci in pi rispetto allAtletico Militello,
seconda classificata. Miglior attacco (160 reti) e difesa
meno battuta del campionato (120 reti) per la compagine
allenata dal duo composto da Claudio Ragusa e Riccardo
Stefanelli che, con grande impegno e spirito di sacrificio,
riuscita nellintento di assicurarsi la promozione diretta
nella serie maggiore con largo anticipo. Quattordici
vittorie, due pareggi e altrettante sconfitte. Questo il
bilancio di una stagione da record condita anche dalla
splendida vittoria nel derby dandata proprio contro
lAtletico Militello, nove a sei il risultato finale, che si poi
vendicato nel girone di ritorno battendo, se pur di misura
(5-4), una squadra ormai sazia e con la promozione in
cassaforte. Questa vittoria dei ragazzi tiene a
precisare Alfio Gurrisi, tra i primi dirigenti della giovane
societ calcistica noi abbiamo solo il merito di aver
costruito un gruppo solido e vincente che speriamo riuscir
a confermarsi anche in realt molto pi competitive come
la serie C2
Damiano Pennisi
In questo numero hanno collaborato:
Damiano Pennisi Rocco Milluzzo
Daniele Pisasale Andrea San Giorgio
Vanni Rizzo Pippo Sesto
WWW.SCORDIA.INFO Chiuso il 7/06/2010
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Direttore Responsabile: Lorenzo Gugliara Editrice: Ass.Culturale Scordia.org - Propriet: Ass.Culturale Scordia.org
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Stampa: Video Staff Comunication s.c.a.r.l. - Via F. Spadaro sn - Tel. 0933/55540 Caltagirone -
Reg. Tribunale di Caltagirone: N01/2010 del 25/02/2010
Scordia, seconda retrocessione
in due anni
Dalla Promozione alla Seconda Categoria. Questo il
verdetto del campionato di Prima Categoria 09/10 che ha
visto la lenta agonia di una squadra mai brillante
conclusasi ai play out persi di misura (1-0) contro il San
Leone. Una stagione sfortunata che si era aperta con i
proclami del neo presidente Vincenzo Abate:
Costruiremo i presupposti per un campionato di vertice e
l'entusiasmo di chi come il capitano, Giovanni Murgia, ad
un passo dall'appendere le scarpette al chiodo, che credeva
in un progetto serio che potesse finalmente riportare quella
societ, in cui cresciuto calcisticamente, nei campionati
che gli competono. Era solo un'illusione. Non bastata
nemmeno la voglia di giocare e stupire dei giovani talenti
locali (Ivan Senia, Gabriele Todero, Davide Saitta,
Giuseppe Liggieri, Carlo Tomagra, Marco Pappalardo,
Luciano Agnello, Giovanni Pilota e Rocco Mari), troppo
spesso sottovalutati, ma che fino all'ultimo hanno dato
l'anima per salvare la squadra della propria citt. Un
contesto reso ancor pi difficile dall'indisponibilit del
campo da gioco, l'Aldo Binati, i cui lavori di
ristrutturazione, dopo un tourbillon di promesse, sono
stati ultimati solo nel mese di Marzo. Una dirigenza
assente che, specie nelle ultime partite decisive per una
salvezza insperata, ha abbandonato la squadra al proprio
destino. Una guida tecnica discontinua con due esoneri a
stagione in corso (Piero Toro e Alessandro Marino) e un
allenatore, Domenico Zuccarello, preso per salvare la nave
che affondava ma mai supportato e con soli dodici
giocatori a disposizione, troppo pochi per compiere un
miracolo. Lo Scordia degli anni novanta con le promozioni
in Eccellenza, lo stadio tutto esaurito, le trasferte
accompagnate da tantissimi tifosi, sembra ormai un
ricordo sbiadito. Come i colori sociali, il rosso e l'azzurro,
e le righe verticali di quelle maglie che hanno fatto la storia
di una societ gloriosa che rischia adesso di finire nel
baratro delle categorie minori se non addirittura di
scomparire. Bisogna assolutamente ripartire. Giovani la
parola chiave. Una dirigenza locale il presupposto.
Damiano Pennisi
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