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18 Marzo: Sciopero di scuola e università

Dopo le mobilitazioni che hanno sconvolto l’autunno,


oggi 18 Marzo 2009, gli studenti scendono
nuovamente in piazza per lottare contro una politica
economica ,da parte del governo, oltremodo
autoritaria.

Le leggi 133 e presi in giro 169, già ampiamente


contestate da chi vive la scuola in prima persona,
stanno prendendo forma attraverso circolari
ministeriali e regolamenti attuativi che peggiorano, se
è possibile, la situazione. A ciò si aggiunge l’assurda
proposta di Legge denominata Aprea, che sconvolge
ogni base della Scuola Pubblica Italiana, mirando ad
un’inaccettabile privatizzazione dei saperi, e limitando il ruolo delle
rappresentanze studentesche.

Ci sentiamo presi in giro dall’assessorato alla Pubblica Istruzione della Provincia


di Catania, che in Febbraio aveva promesso una veloce risoluzione del
problema relativo al muro di cinta pericolante del nostro Istituto. I tagli
all’Edilizia scolastica adoperati dal nostro Governo negano questo.

Le leggi nascono come espressione della volontà del popolo.. quella messa in
atto dal Governo è solamente la volontà di chi non crede nella cultura,
nell’istruzione e nel futuro della nazione.

Rifiutiamo i provvedimenti ministeriali, che altro non sono che uno strumento
utilizzato e utilizzabile per reprimere lo sviluppo culturale delle generazioni
future.

PER L'ABROGAZIONE DELLE LEGGI TREMONTI GELMINI

PER LA SICUREZZA NELLE SCUOLE E NEI LUOGHI DI LAVORO

CONTRO IL TAGLIO AGLI ORGANICI DOCENTI ED ATA

NO AI NUMERI CHIUSI ALLE UNIVERSITÀ

Partito Rifondazione Comunista, Collettivo OndAnomala,


Giovani Comunisti/e, CGIL. Movimento Braccianti

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