Sei sulla pagina 1di 11

Intervista

a Marisa Pontesilli- omeopata


di Duncan il 19/07/2013, in Guarigione, Medicina
Marisa Pontesilli una di quelle persone che vivono una vita coerente.
Mi piacciono queste persone.
Che si innamorano di qualcosa (Marisa dice che lomeopatia il suo pi grande amore dopo sua figlia), e dopo le
sono fedeli, imperterriti per tutti gli anni della propri vita, a costo di sacrifici e rappresaglie.
Chiunque si innamora di qualcosa, vive secondo passione.
Marisa fu curata da un tumore tramite lomeopatia, e da qui inizi a buttarcisi dentro, una full immersion durata
anni.
Lei contesta la pratica omeopatica maggioritaria, quella pluralista, dei pi rimedi omeopatici, dati
contemporaneamente, e considera solo quella unicistica un solo e unico rimedio dato per volta- ovvero
lomeopatia originaria- come lunica vera omeopatia capace di produrre risultati profondi.
In questa intervista cerchiamo anche di fare emergere alcuni concetti di fondo su ci che omeopatia.
Sebbene negli ultimi tempi io stia facendo uno studio specifico sul Metodo Di Bella, sono sempre stato aperto alla
ricchezza del mondo terapeutico non convenzionale, in virt di tante cose viste e conosciute nel corso degli anni.
Riguardo il testo che oggi leggerete, la questione non spingere a credere o non credere nellefficacia terapeutica
dellomeopatia (come di qualsiasi altra cura non convenzionale). Ma lapertura alla conoscenza di altri mondi, lo
stimolo alla curiosit, alla scoperta, per poi decidere se si vuole o no sperimentare anche questi mondi.
Incontri-interviste di questo genere offrono una occasione in pi di conoscenza. Poi ognuno valuter se vuole
approfondirla questa conoscenza (in questo caso lomeopatia) o se vorr approfondirne e sperimentarne altre.
Il mondo della guarigione ricco e dovremmo volerlo esplorare senza pregiudizi.
E un mondo dove trovi personaggi ambigui certo, ma anche persone che come Marina hanno dedicato ad esso
unintera esistenza.
-Marisa, quando sei nata e dove?
A Moncalieri, ho 57 anni.
-E adesso dove vivi?
vivo e lavoro a Torino.
-La tua spinta verso certi argomenti, verso certe visioni, lhai sempre avuta o si sviluppata in una fase della tua
vita?
Diciamo che si man mano sviluppata, ma ha avuto inizio dalla scelta della facolt universitaria. Giovanissima e
con grande spirito di avventura mi ero indirizzata verso larte e larcheologia e lantropologia, soprattutto avevo
scoperto tutta una serie di argomentazioni sulla medicina antica che mi sono state utili per approcciarmi poi
allomeopatia.
-Comera la tua vita negli anni precedenti?
Ero molto predisposta al sociale, al collettivo. Ero gi indirizzata verso gli altri. E poi coltivavo in me, essendo
stata una figlia adottiva pur conoscendo i genitori biologici, la continua ricerca delle radici, della storia. Ricerca
che, poi, ho scoperto era emblematica dei percorsi del mio inconscio, della mia ricerca personale.
-Quindi per prima cosa ti sei iscritta a lettere con indirizzo archeologico antropologico alluniversit?

S.
-E da questo quando emerso linteresse verso lomeopatia?
Quando mi sono ammalata di tumore. Non ho fatto intervento, non ho fatto che mio. Mi sono affidata ad un
omeopata di Torino che al tempo era molto conosciuto. Guarigione in sei mesi, totale. E da quel momento ho
dedicato tutto, tutto quello che avevo, a livello anche economico, non solo energetico, per potere comprendere il
pi possibile lomeopatia Unicista . Al tempo Universit di Omeopatia o Accademie in Italia non esistevano, non
solo, nel 1971 stato chiuso anche lOspedale Omeopatico e la farmacia Omeopatica, questo per mancanza di
nuove leve e non per mancanza di pazienti, per cui ho dovuto investire molto denaro ed energie per studiare
allestero. In Italia ormai i corsi di Omeopatia venivano gestiti da case farmaceutiche, questo a me non
interessava, anche perch non insegnavano Omeopatia Unicista ma lOmeopatia francese, pi rimedi pi costi
per il paziente.
-Quanti anni avevi quando questo tumore emerso?
Avevo 29 anni.
-Ti eri gi laureata in precedenza?
S, avevo conseguito la prima laurea che avevo 23 anni. Poi, da poco tempo avevano aperto la facolt di
psicologia; e cos ho proseguito con gli studi di psicologia. Non mi sono mai abilitata perch proprio in quel
periodo emerse il tumore. E da l uno studio, una passione, che durata tuttala vita.
-Naturalmente ti sei chiesta perch questo tumore era emerso?
Certo. Ho capito quale era stato il conflitto alla base del tumore e lho risolto insomma; anche se alcune
sfumature di questo tumore io le ho portate a galla quando ho fatto i corsi di bioenergia, di psicogenealogia,
ecc. Comunque, anche una scoperta infinita. Lavori con le persone, lavori con il pubblico e non smetti mai di
lavorare su te stesso.
-Il tuo conflitto lo comprendesti gi durante il trattamento omeopatico quindi?
S, durante il trattamento omeopatico, considerando che per sei mesi ho preso un unico rimedio e non 45, come
fanno gran parte delle persone adesso, senza risultati. Ho scelto un omeopata unicista, perch so che lunicismo
lavora anche a livello psicologico, mentale, emozionale. Quindi stato anche il rimedio a fare ritornare alla mente
vecchi traumi e conflitti lasciati in sospeso, ma vivendoli e guardandoli da spettatrice. Quando prendi un rimedio
omeopatico, quando guardi il trauma che avevi rimosso, come se guardassi il film di unaltra persona
dallesterno.
-Che differenza c tra lomeopatia unicista e lomeopatia che viene spesso praticata?
Lomeopatia praticata in via maggioritaria nel nostro Paese lomeopatia cosiddetta pluralista, che non
lomeopatia originaria, che era e rimane unicista. Mentre lomeopatia unicista prevede luso di un solo rimedio
per volta, lomeopatia pluralista ne prescrive tanti, ma non ha la stessa potenza risolutiva dellomeopatia uni-
cistica. Ribadisco da sempre che lomeopatia pluralista cura, ma non guarisce veramente. Questa forma di
omeopatia una creazione del francese Boiron, ed portata avanti dagli interessi delle aziende farmaceutiche
omeopatiche. Ci sono tanti medici che prescrivono omeopatia avendo fatto corsi con case farmaceutiche, non
sapendo neppure dellesistenza dellOrganon, la bibbia degli omeopati, dove studi come funziona veramente
lomeopatia. E poi un altro libro che tutti dovrebbero leggere scritto da George Vithoulkas La Scienza
dellOmeopatia; fondatore in Grecia dellAccademia Internazionale di Omeopatia Classica, libro che tutti i
pazienti omeopatici devono leggere.
-Questo omeopata con cui ti curasti che tipo di persona era?
Al tempo era un grande personaggio. Molto umano, molto preparato anche sul piano culturale. stato lui a
spronarmi a intraprendere gli studi di omeopatia, avendo io anche delle basi di psicologia molto serie. Poi

qualcosa cambiato nel suo atteggiamento. Dal momento che ha visto che potevo esercitare la professione, fare
ricerca, andare avanti, mettermi in contatto con realt di tutto il mondo, mi ha fatto guerra.
-Come fu per te limpatto della cura?
Quando inizialmente un amico mi propose di provare con lomeopatia, ero un po scettica. Dopo la prima visita,
andai subito in una libreria e al tempo spesi un milione di lire per comprare tutti i libri possibili sullomeopatia,
non potevo permettermi grandi spese in quei tempi. Ma sentivo che dovevo fare cos. E stato un impatto molto
forte. E ha rappresentato linizio di un viaggio che mi ha segnato per sempre. Per me lomeopatia stata il mio
pi grande amore dopo mia figlia. Considera che nello stesso periodo mia figlia di tre anni aveva sviluppato un
pneumatorace per soppressione da varicella con cortisone, non riuscivano pi a salvarla, le volevano togliere un
polmone Poi arrivata sempre la stessa persona, ha alzato la tenda ad ossigeno, le ha messo un rimedio
omeopatico in bocca, mia figlia sfebbrata il giorno dopo, il polmone ripartito.
-Queste letture ti convinsero da subito, ti portarono immediatamente a crederci?
S, lomeopatia mi convinse subito, proprio perch il primo libro che ho letto fu lOrganon di Hahnemann.
Hahnemann il fondatore dellomeopatia unicistica. In quel libro cera la spiegazione di come Hahnemann era
arrivato a questo. E per me aveva tutto un senso scientifico.
-Immagina adesso di trovarti di fronte persone che nulla sanno dellomeopatia? Quali sono la sua logica e i suoi
principi?
Innanzitutto dobbiamo dire due cose su Samuel Hahnemann. Stiamo parlando della seconda met
dellottocento. Lui era un medico, allepoca i medici usavano salassi, digiuni; tutta una serie di cose allucinanti.
Dopo che gli erano morti per malattia la moglie e quattro degli 11 figli, decise di chiudere lo studio medico
dichiarando,
io
non
riesco
a
curare
nessuno.
Ma dovendo mantenere gli altri figli, inizia la professione di traduttore dal latino, dal greco, da altre lingue. Un
giorno, traducendo la materia medica del Cullen, si accorge che gli operai che allepoca lavoravano il chinino,
avevano tutti i sintomi della malaria, senza avere la malaria, e da quel momento parte il colpo di genio. Nel senso
che un rimedio, una pianta, un minerale, un animale lavorato e posto in tintura, diluito e dinamizzato produrr i
sintomi della malattia senza avere la malattia. A questo punto Hahnemann inizia a preparare chinino molto
diluito e a somministrarselo, notando che la tintura produceva sintomi o come viene comunemente detto
aggravamento dei sintomi, ma avendo conoscenze di spagiria e alchimia inizia non solo a diluire il prodotto ma a
dare delle forti succussioni, a quel punto si reso conto che il paziente non solo migliorava, ma in alcuni casi
guariva.
-Tu intendi dire che lui cap sia che lo stesso prodotto che pu generare una malattia, pu essere alla base della
risoluzione di quella malattia e sia che diminuendo la concentrazione della materia, questa diventa sempre pi
potente dal punto di vista curativo. Ora tu sai che per molti questa cosa ha una logica, per altri si tratta di un
mito, di una favola mai provata.
La facolt di fisica di Atene ha proprio creato un macchinario che dimostra quanto detto. Questi studi sono stati
pubblicati chiaramente in inglese. In Italia non sono mai arrivati se non ne parliamo noi. In Italia c una grande
carenza di informazione da questo punto di vista.
-Ma perch, nellambito dellomeopatia classica, unicista quella di un rimedio alla volta?
Tu in quel momento sei un soggetto, un individuo unico, diverso da tutti gli altri, con le sue caratteristiche fisiche,
mentali ed emozionali e solo con un rimedio per volta si potr fare una perfetta calibrazione sul suo stato
energetico globale. Nel momento in cui si sono creati dei problemi sul livello fisico, o a livello emozionale o
mentale, quel rimedio ti porter in una sorta di equilibrio. Il rimedio omeopatico non fa altro che rimettere in
equilibrio i tre piani, mentale, emozionale, fisico.
-Ma perch funziona?
Perch sono medicinali di frequenza, e noi tutti abbiamo un ritmo e una frequenza, gli stessi nostri organi: il
cuore il polmone ecc. Abbiamo un ritmo cardiaco, respiratorio, polmonare. Abbiamo anche un ritmo nel fare le

cose. Se somministro quattro rimedi diversi, con una diluizione molto bassa in cui trovo ancora materia, non solo
posso avere un peggioramento, ma non risolvo il problema. Mi curo ma non guarisco. Sono due cose
completamente diverse.
-Come si individua il rimedio omeopatico?
Funziona in base alla sperimentazione. Tra laltro lomeopatia unicista lunica terapia al mondo che fa
sperimentazione sulluomo sano. Preparo una diluzione alla 30 CH, di un minerale, di un animale di un estratto
dalla malattia, quindi diluisco e dinamizzo la sostanza 30 volte ma ad ogni passaggio effettuer 100 succussioni
(centesimale Hannemanniana, vuol dire questo il CH riportato sulla confezione dei rimedi). somministro tre
volte al giorno per quindici giorni ad un gruppo di persone sane, senza essere sottoposti a farmaci e che non
hanno avuto gravi patologie duecento, nellarco di qualche giorno, i soggetti detti sperimentatori, daranno
sintomi emozionali, fisici e mentali, ma senza la malattia.
-Se dovessi spiegare ad una persona semplice cos la dinamizzazione o succussione.
Uso una goccia della tintura madre del prodotto che ho preparato, Prendo facendo numeri ipotetici- una goccia
di quella tintura madre e le matter in un flacone dove ci sono novantanove gocce dacqua o alcol. E dar cento
succussioni, cento colpi.. chiaramente i laboratori hanno dei bracci meccanici, con una piega di novanta gradi. Il
braccio deve colpire con quellangolazione di novanta gradi. Se invece lo facon unangolazione maggiore o
minore il rimedio non ha la stessa frequenza. Hanemann addirittura diceva che pi il braccio con cui dai la
successione l ungo, pi il rimedio acquista potenza. Infatti lui addirittura volgeva il flacone nelle vanghe dei
contadini.
-Quindi fammi capire, si mette una goccia di tintura madre insieme ad altre cento gocce di alcol
S. E dopo aver effettuato 100 colpi al flacone ho la 1ch..che vuol dire centesimale hahnemanniana.
-Quindi una volta messa questa goccia in mezzo ad altre novantanove gocce di alcool..
A quel punto io estraggo da questo preparato unaltra goccia da mettere in un altro flacone, aggiungo altre
novantanove gocce di acqua,faccio altre cento successioni, e ho la 2 ch. Hahnemann arrivava fino alla 30ch in
questo modo.
-Ovvero questo processo viene portato avanti fino a 30 volte di seguito?
Esatto. La sperimentazione ancora oggi nel mondo si fa conla 30 ch.
-Tu capisci come questo rivoluzionario rispetto ad ogni logica quantitativa astratta. Perch una cosa ridotta
allinfinitesimo,diventerebbe pi potente.
La fisica quantistica ne ha dato prova e conferma. Varie sperimentazioni. Ma anche la natura stessa ci d prove e
conferme. E la materia che d la pesantezza, la materia che costringe.. ma questo in tutte le filosofie, in tutte le
religioni.. liberando la luce e lenergia allinterno della materia, ho dei risultati.
-Ci stiamo avvicinando ad un concetto che pu in qualche modo essere capito anche da chi non ha approfondito
la materia.. Tu stai dicendo che dinamizzando sempre di pi, come se la scintilla vitale di una materia, di un
prodotto, di una sostanza, si libera con pi potenza. Ho capito bene?
Perfetto. Hai trovato le parole giuste.
- Il fatto di sapere che qualora si presenti un problema tu userai quel tipo di prodotto, a monte, il collegamento
tra quel problema e quel prodotto, stato individuato con queste sperimentazioni che hai detto prima?
Qui c da fare una specifica. Se arrivano dieci persone con la psoriasi, consiglier dieci rimedi diversi,
perch non devo tenere conto solo del sintomo fisico, ma del vissuto di una persona, dellanamnesi personale
e famigliare. Infatti per la psoriasi, trover 400 rimedi su 5000 sperimentati. Quindi tra quei rimedi che ho

descritto dovr scegliere quel rimedio che, a livello di sperimentazione sulluomo sano, ha dato gli stessi disturbi
mentali, emozionali e fisici della persona che ho di fronte.
-Quindi esistono degli archivi, dei repertori di studi..
Esatto, materie mediche e repertori.
-Questi repertori come sono sorti, come vengono aggiornati, chi li raccoglie?
I repertori risalgono gi allinizio del novecento. Anzi, anche un po prima, visto che il primo repertorio lha fatto
il Benninghause, era un agronomo e genero di Hahnnemann. Negli Stati Uniti il repertorio di Kent allinizio del
novecento. Dopodich, grazie a Frederik Schroyens belga, siamo riusciti ad avere quello che noi chiamiamo radar
o sintesi. Devo trovare il rimedio adeguato a tutte le descrizioni mentali emozionali e fisiche del soggetto che ho
di fronte.
-Quindi possiamo dire che adesso c un mega archivio unitario con tutti questi rimedi?
Esatto, siamo collegati con tutto il mondo.
-E di volta in volta viene aggiornato?
Viene sempre aggiornato. La sede fisica in Belgio, dove ci sono tutti gli archivi. Da l viene informaticamente
inviato a tutti i posti del mondo.
-Quindi, per fare un esempio stupido, se uno gli fa male il mignolo, si vanno a vedere i rimedi sperimentati
positivamente per il dolore al mignolo. Nel corso delle sperimentazioni, poi, sono emersi anche altri riferimenti
oltre al solo dolore al mignolo. Ad esempio male al mignolo e mal di testa, e male al mignolo e
rabbiosit. Diciamo che ci sono quindici rimedi per il male al mignolo. E tu a seconda di quale di questi quindici
rimedi pi compatibile col caso che stai esaminando, ti affidi a quello.
Io valuto per conoscendo la materia medica di quel rimedio, a livello mentale, emozionale e fisico, posso
prescrivere quel rimedio oppure un altro. Ma devo conoscere bene la materia medica. E invece tanti miei colleghi
cosa fanno? Mettono i sintomi in questo programma, e poi il primo rimedio che gli appare, danno il rimedio.
-Riepilogando, c un problema, quel problema connesso per ad una possibile molteplicit di altri sintomi.
Questo grande archivione, questo repertorio, fa una selezione di una serie di possibilit significative dal punto di
vista sintomatologico.. si fa una ricerca, tu trovi lemblema pi analogo al tuo problema e quello diventa un forte
argomento per quella persona.
Posso farti un esempio pratico?
-Certo
Esempio arriva da me una persona che ha linsonnia. I rimedi per linsonnia sono 542 che sono tra laltro per
gradi.. primo grado, secondo grado, terzo grado, quarto grado;a seconda della gravit. Quarto grado vuol dire che
ho linsonnia da mesi, da anni.. e che ce lho sempre, tutte le notti. Primo grado vuol dire che ne soffro ogni tanto,
per cui far una serie di altre domande, che si sviluppano appunto nel colloquio omeopatico. Domande come
quali altre situazioni fisiche hai avuto nella vita? come lorganismo ha reagito?. Se, per esempio, nel tuo
percorso di vita, hai avuto un intervento di appendicite e dopo 48 ore sei stato benissimo, vuol dire che la tua
energia vitale molto forte,molto alta, molto buona. Se invece hai avuto tutta una serie di conseguenze da questo
intervento.. sei stato un mese chiuso in casa.. perch debole,debilitato, o perch lanestesia ti ha dato qualche
danno, vuol dire che la tua energia vitale era molto molto bassa. Innanzitutto lo scopo andare a ricercare
perch lenergia vitale alta e bassa; anche attraverso lanamnesi famigliare,prendendo in considerazione ci
che hanno avuto i miei genitori. Ma se i miei genitori ultra novantenni stanno bene,vuol dire che la mia energia
vitale si abbassata per una serie di traumi che io ho avuto nella vita. Quindi vado ad indagare su tutto questo. In
omeopatia si fanno delle domande. Come il sonno, quali sogni fai, le tue paure, dal buio, ai fantasmi, agli
animali, che tipo di ansie hai, come le vivi, cosa ti piace mangiare, queste sono tutte cose che fanno parte del
colloquio omeopatico, quali sono i cibi per cui hai avversione, gli hobby che hai, di cosa ti interessi, se sei pigro,

quale stagione ti piace, come cammini, come dormi. Questi sono tutti sintomi omeopatici. Quindi, in base alle
risposte che tu mi darai, io da quei 542 rimedi trover quello che mi dar tutti i sintomi che hai descritto, perch
li hanno avuti gli sperimentatori durante la sperimentazione, e per il principio di similitudine consiglio lo stesso
rimedio. Uno dei principi storici dellomeopatia simile cura il simile.
-Quindi tu dai il rimedio che pi corrisponde tra il dato e la persona concreta che hai di fronte.
Esatto.
-Ma ti mai successo che quella persona potesse avere due problemi principali, decisivi, nel cui caso, ognuno di
essi, visto singolarmente spingeva verso una direzione, e laltro verso unaltra?
Impossibile, se studi la materia medica impossibile. Vuol dire che se tizio ha avuto la psoriasi e ora ha un
cancro al fegato con lipertensione, si prescrive sempre e solo un rimedio, in questo caso scelto in base allultima
parte della sua vita.
-Quindi non pu accadere che vi siano alcuni sintomi che portano in maniera inequivocabile verso un rimedio e
altri sintomi che portano verso un altro rimedio e tu l puoi scegliere uno dei due?
No, no, impossibile. E vero che tanti rimedi hanno sintomi comuni, ma con un buon colloquio e la conoscenza
della materia medica alla fine ci sar solo un rimedio, per quel momento. Magari tra sei mesi avrai bisogno di un
altro rimedio, ma prescrivi sempre e solo un rimedio sulla situazione del momento. Ora ti spiego, nei casi pi
gravi ai pazienti ho dato 4 5 rimedi. Ma dare 4-5 rimedi vuol dire che questi sono stratificati come una cipolla.
Quindi io devo prendere i sintomi del momento e dargli il primo rimedio, quando si presenteranno, chiamiamoli
sintomi del secondo, dar il secondo rimedio. I rimedi vengono dati uno singolarmente quando si presentano i
sintomi di quel rimedio. Il paziente star sempre meglio.. e comunque i primi sintomi a scomparire sono quelli
che noi chiamiamo gravi.
-Ritorniamo alla tua vita. Tu intraprendi questa cura con lomeopata, guarisci in sei mesi, intanto ti eri messa a
studiare, quanti anni sono durati tuoi studi?
Non ho ancora smesso.
-Ma quanto tempo hai studiato perch tu potessi diventare in grado di curare veramente gli altri?
Quattro anni.
-Quattro anni che hai passato dove?
Tra gli Stati Uniti, Germania, Grecia, Belgio, Inghilterra, Cuba.
-Quindi andavi di volta in volta, stavi alcuni mesi.. alcuni anni.. poi ti spostavi in un altro paese. Giravi cos,
insomma?
Esatto. Considera sempre che io avevo la bambina piccola da crescere. Dove ho potuto lho portata con me.
-Quindi hai avuto 4-5 anni di fuoco?
Di fuoco, con una bambina piccola e sola.
-Sola perch?
Mi ero separata. Tra laltro anche il mio ex marito si dedicato allomeopatia.
-Dopo questi 4-5 anni di studio intensivo, ti trasferisci a Torino e poi vai di volta in volta a frequentare dei corsi,
tipo una vita a met, met a Torino e met in giro per il mondo?

Esatto.
-E questa cosa continuata finora..
S..
-Comunque, una volta che tu intraprendi questi studi, succede qualcosa di particolare, o continui secondo una
direzione costante, senza particolari mutamenti?
Nel momento in cui studiavo, ogni scoperta, ogni collegamento, si collegava a tutto quello che avevo letto e
studiato in passato. E soprattutto ho dato a me stessa delle risposte a tanti perch certe cose succedevano a me o
ad altri. E quindi ogni volta che studiavo e leggevo mi affascinavo sempre di pi, me ne innamoravo sempre di
pi. Lomeopatia veramente il mio secondo amore dopo mia figlia.
-Non hai mai provato perplessit, sei sempre stata convinta?
Ho trovato sempre riscontro, immediato.
-A un certo punto ti sei sentita in grado di operare sui pazienti.
Preferisco chiamarli clienti.
-Su clienti.. come medico omeopatico..
Non come medico, come omeopata.. addirittura per me lomeopatia dovrebbero farla solo gli psicologi. O fai il
medico o fai lomeopata, sono due cose diverse.
-Tu sei contraria a quei medici che fanno anche omeopatia?
S, a quel punto tu non puoi dare lantibiotico al mattino con la mutua, e il pomeriggio far pagare 150 euro e dare
i rimedi omeopatici.
-E se uno ti dicesse che anche essendo medico, prescrivendo pure i rimedi omeopatici agevola la situazione del
paziente?
Tra i miei allievi ho avuto e ho dei medici straordinari, praticano della vera omeopatia, e sono addirittura i
medici di base, che non potrebbero neppure farlo. Tra i miei allievi ci sono state persone straordinarie ch e
continuano veramente ad essere straordinari adesso. Tra i miei allievi ho avuto una farmacista di Bologna, si
trasferita in Mozambico, era a Nord come volontariato per aiuti umanitari, si confronter con unepidemia di
colera, aiutandoli con tre rimedi, non avevano altri farmaci scusa lenfasi
-No, non ho nulla contro lenfasi. Semmai sono perplesso quando vedo troppa poca enfasi. Tu parli di tuoi allievi,
spiega meglio.
Alla fine degli anni 80, insieme con altre persone ho fondato una scuola di omeopatia, la Mirdad con sede a
Torino. Una vera scuola di omeopatia unicista. Sono stata io in a portare in Italia lomeopatia ai non medici.
-La tua esperienza come omeopata praticante come stata? Come stato avere a che fare con i pazienti nel corso
degli anni?
Avere avuto a che fare, negli anni, con i clienti omeopatici, stata una bellissima terapia, perch in un sistema di
consulenza di questo tipo hai uno scambio con una persona e quindi la persona che hai difronte, con le sue storie,
con le sue emozioni, ti arricchisce, ti fa vedere la vita con occhi diversi, ti entusiasma. Senti la fortissima
emozione quando quella persona per anni non riuscita a risolvere un problema e tu glielo hai risolto. Ma non
lego, con lacrime e commozione dire hai capito? Ce lhai fatta. Sei uno in pi. Questo io vivo. Ma questo lo
viviamo in pochi. Siamo veramente in pochi.

-Pochi quanto?
Credo un centinaio in tutta Italia. Saremo circa un centinaio i veri omeopati unicisti. Gran parte sono quasi
nascosti, non si pubblicizzano. Si conoscono tutti tramite passaparola. Sono delle persone straordinarie. Alcuni
vogliono proprio evitare che si sappia che praticano lomeopatia; ad esempio chi fa il medico di base non vuole
mettere il cartello che fa anche lomeopata, perch lASL potrebbe intervenire, ecc.
-Ti faccio una domanda in schiettezza. Riguardo gli omeopati che prescrivono pi farmaci, ti mai venuto il
dubbio se nel valutarli criticamente ci sia da parte tua una diffidenza a prescindere, e se mai ti sei provata ad
accostare al loro approccio e ai loro possibili risultati?
Ma certo. E diversi loro casi sono risolti, ho fatto delle ricerche e devo dirti che nei casi in cui hanno funzionato le
loro cure, io avrei prescritto un solo rimedio, uno di quelli che era nel loro elenco
-Tu vuoi dire che in quei casi la cura ha funzionato perch il rimedio davvero efficace riuscito ad operare senza
essere invalidato dagli altri rimedi?
Esatto. Per il problema in questi casi che avendo dato diluizioni molto basse di materia, il paziente ritorna di
nuovo in ricaduta, perch si cura e non si guarisce con quelle potenze. Il problema che questi medici
prescrivono le 15 ch, le 16 ch, quindi la potenza non si libera dalla materia. personalmente uso le diluizioni K e
non CH, e dalle duecento in su, e abbiamo visto che non ci sono aggravamenti omeopatici di nessun tipo . Il
paziente sta bene subito.
-In pratica stai dicendo che la vostra diluizione molto molto pi approfondita della media di diluizione
solitamente usata da chi prescrive pi rimedi contemporaneamente. Ma perch non applicano la stessa vostra
logica della diluizione?
Non la conoscono, perch hanno fatto i corsi con Boiron in buona fede. E in quei corsi gli hanno insegnato che si
prescrive sul mal di gola quattro rimedi alla 7 ch. Gli hanno insegnato che se hai preso la febbre gli dai aconitum
belladonna, mercurio alla7 ch.
-Insomma, il classico protocollo
I famosi protocolli. Hanno allopatizzato lomeopatia. Tanti pediatri fanno questo tipo di omeopatia. Poi le
mamme si stufano e arrivano da noi perch il figlio continua costantemente a prendere granulini, ma guarir o
no questo bambino?
-In Italia gli omeopati unicisti hai detto che sono un centinaio, e i pluralisti?
Migliaia.
-Quanto dura una visita omeopatica?
La mia dura almeno unora, ma nei casi pi complicati anche due ore.
-Quanto costa una tua visita omeopatica?
120 euro con la fattura, perch c lIVA.
-Mentre i farmaci?
Prendi un rimedio unico diciamo per un mese, per un prezzo che pu essere intorno a 15 euro.
-Per quanto impossibile fare una statistica, in genere, sui pazienti che giungono a voi, i risultati quali sono stati
nel tempo? Hai mai fatto un calcolo del tipo, su cento persone con lallergia, quanti hanno risolto lallergia?
Tutti.

-Tutti? Tu mi stai dicendo che lesito delle cure il 100% di guarigioni?


S. Io vivo del mio lavoro, ci sar un motivo. I proventi della scuola mantengono la scuola non me.
-Riguardo la scuola che hai fondato, quanti anni dura il percorso di studi?
Se tu hai gi una base di alcune materie, come fisiopatologia, o sei gi un naturopata, due anni e poi varie
specializzazioni, come ho fatto io, girando un po il mondo.
-Se invece una persona non ha fatto assolutamente nulla, quant la durata del percorso?
Quattro anni.
-Cio due anni di scuola base e due anni di specializzazioni.
S.
-Quali sono i costi?
Tremila euro lanno.
-E riguardo le esperienze allestero?
I quattro anni sono fatti qui. Poi una volta diplomato, ti viene offerta la possibilit di andare allestero, ma a tue
spese, per fare altre esperienze. Valuterai se vorrai farle.
-Sono una sorta di specializzazioni?
Pi che specializzazioni sono una integrazione a quello che sai gi. Fai delle esperienze sul campo. Cuba per me
stata unesperienza sul campo, gli USA con i casi dautismo stata una esperienza sul campo, la Grecia dove vedi
tutti i casi dal vivo stata un esperienza sul campo. In India ci sono vere e proprie facolt di omeopatia; l in
pratica decidi se fare il medico o fare lomeopata.
-Che tipo di risultati hai avuto?
Ottimi. Tra laltro noi abbiamo anche il dipartimento di naturopatia. Ma le pi grandi soddisfazioni le ho avute
dallomeopatia.
-Cosa pensi delle altre pratiche curative non convenzionali: fiori di Bach, fitoterapia, ecc.?
Tu considera che quella che si avvicina di pi allomeopatia la spagiria, la spagiria classica, che in Italia non
riconosciuta e devi scrivere, integratore alimentare sopra il rimedio spagirico, mentre in Svizzera ad esempio
c scritto prodotto spagirico. Funziona abbastanza come lomeopatia. I fiori di Bach agiscono su un altro
livello. La fitogemmoterapia unaltra ottima cosa; a differenza della fitoterapia classica, dove usando le tinture
madri puoi avere qualche problema se nel contempo prendi anche farmaci, la fitogemmoterapia, usando le
gemme delle piante, esclude il rischio di effetti collaterali. Comunque, tutte queste cose sono un grande supporto,
insieme allomeopatia, meglio ancora. Non sono unintegralista, devono essere usati i prodotti che possono
essere utili. Ho visto guarigioni spettacolari con prodotti spagirici. Ho visto nellimmediato la situazione
risolversi con i fiori di Bach.
-Tu quindi sei contro lutilizzo di pi rimedi omeopatici, non contro lutilizzo di un rimedio omeopatico e di altro.
Esatto. La presenza di rimedi diversi non interferisce col rimedio omeopatico.
-Quali sono i casi pi gravi che hai visto trattare con lomeopatia classica?

Di tutto. Cancri, tumori, autismo, sclerosi, schizofrenia.


-Ci sono medici omeopatici che dicono che le patologie pi gravi non si possono curare con lomeopatia.
E perch non hanno studiato.
-In questi casi una delle cose contro le quali si sbatte sempre la testa la difficolt ad avere una casistica. Si
dovrebbe riuscire a fare una cosa del tipo 3000 pazienti, che iniziano nello stesso momento-monitorati dallinizio
alla fine- per poter poi dire guardate, abbiamo fatto questa ricerca, e questi sono i risultati. Oppure, come
talvolta accade con le sperimentazioni scientifiche, si potrebbe agire trattando, ad esempio, tremila persone con i
rimedi classici e tremila con i rimedi omeopatici, per poi vedere, dopo un tot periodo di tempo (ad esempio un
anno), lo stato di quelle persone; sia quelle trattate con i farmaci sia queste trattate con i rimedi omeopatici. Cos
avreste una sorta di ancoraggio medico anche dal punto di vista legale.
Sono state fatte delle sperimentazioni del genere in cliniche private, con grandi risultati. Ma il mondo
accademico. E non dico altro
-Ma riguardo a questi pazienti che negli anni sono giunti da voi, avete comunque registrato i loro risultati? Avete
fatto una sorta di rendiconto?
Noi avevamo fatto addirittura i video con queste persone. Quando c stato lincendio ci hanno distrutto tutto. Da
dieci anni abbiamo ricominciato da capo.
-Incendio? Raccontami di queste vicende. Queste reazioni ostili quando sono cominciate?
Allinizio erano screditamenti. La prima volta che ci hanno mandato i NAS che sono entrati e usciti perch non
hanno trovato niente- era il 97. Poi ripresero di nuovo lo screditamento. Poi lincendio, nel 2003, dove
perdemmo tutto. E poi di nuovo lo screditamento. Nel 2008 ancora la finanza, mandata da una collega omeopata.
Questultima vicenda ha comportato linterrogatorio di pi di 500 pazienti in tutta Italia. I pazienti erano
incazzati neri, perch trovavano intollerabile essere interrogati per una cosa che li aveva fatti stare bene. In Italia
c un problema. Ci sono molti magistrati che quando sentono le parole cura.. paziente.. terapia..
guarigione dicono tu hai compiuto un atto medico.. non sei laureato in medicina e chirurgia in Italia. Ecco
perch stiamo optando per la fondazione. Perch con la supervisione di tre medici non dovrebbero esserci
problemi.
-E dopo il 2008 accaduto altro?
Lultimo atto, lanno scorso, ci hanno rimandato i NAS. Per ricordo anche un momento che mi diede un senso di
conforto. Quando arriv la finanza giudiziaria, il maresciallo che seguiva loperazione era laureato in
giurisprudenza, era un uomo di cultura, aveva capito benissimo quello che facevamo e ci disse mi spiace, perch
stiamo conducendo unindagine, investendo degli uomini che devono fare altro per una cosa assolutamente
pulita.. complimenti.. tanto di cappello.
-Torniamo unultima volta allapproccio curativo. Secondo te quanto incide la personalit di una persona, le sue
emozioni, con la patologia?
Cento per cento.
-Per qui tu non stai considerando onde elettromagnetiche, cibo e altre cose.
Tutto veleno diceva Paracelso. E chiaro che se io lavoro 30 anni a contatto con leternit sicuramente avr dei
problemi ai polmoni. chiaro che in tanti casi il problema arriva da fuori. Ma devo avere anche una
predisposizione. comunque fondamentale lenergia vitale. Ti faccio un esempio pratico adesso: se io mangio
tutti i giorni carne impanata, sicuramente prima o poi avr dei problemi al pancreas e al fegato. Se la mia energia
vitale alta magari li avr dopo ventanni, se la mia energia vitale bassa magari ce li avr dopo un anno, un
anno e mezzo, e devo trovare quel rimedio che ti faccia passare questa voglia. Ecco perch noi chiediamo
desideri e avversioni alimentari nel colloquio omeopatico

-Cos quellelemento che fa la differenza nella guarigione? Dove sta quel di pi?
Latteggiamento mentale, latteggiamento emotivo. Quando svolgo il colloquio omeopatico o quando guardo le
cose, o come la gente si esprime, rifletto molto, mi soffermo e sento solo parole negative. C sempre una parola
che si ripete, ed sempre una parola negativa.
-Domanda, il tipo di atteggiamento incide sulla cura omeopatica?
No. Il rimedio agisce comunque. Tu puoi dire non funziona.. non me ne frega niente.. provo, tanto non
funziona ma agisce comunque.
-Quindi il rimedio agisce
A prescindere che tu ci creda o no. Anzi per me la sfida proprio nelle persone che non ci credono. Chiediamoci
come mai funziona su neonati e animali?
-In questi territori chiunque si specializza in un campo convinto che l la chiave di tutti i misteri; ad esempio
c chi appassiona ai temi del cibo, e vede solo in quelle tematiche la chiave di tutto. luomo ci che mangia.
E allora spiegami perch abbiamo avuto casi di cancro in vegetariani e veganiani. Lalimentazione importante,
ma non lalimentazione che mi fa venire il cancro. E un fatto pesante, esterno, uno stress lunghissimo che
durato pi di nove mesi e che ho vissuto in solitudine.
-Concludendo, su cosa ti stai soffermando in particolare negli ultimi tempi?
La fondazione, lafondazione.. la fondazione.. cos potremo fare di pi.. cos potremo fare ricerca.. produrre dati..
essere ancora pi efficaci.
-Grazie Marisa

Potrebbero piacerti anche