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Angelo Scola
cardinale di Santa Romana
Chiesa
Kardinal Woelki
Begruessungsempfang
Rathaus 2014-09-28 11.jpg
Il cardinale Scola a Colonia, il
28 settembre 2014.
Coat of arms of Angelo
Scola.svg
Patriarca di Venezia
Amministratore apostolico di
Treviso
Nato 7 novembre 1941 (74
anni) a Malgrate
Ordinato presbitero 18 luglio
1970 dal vescovo Abele
Conigli
Nominato vescovo 20 luglio
1991 da papa Giovanni Paolo
II
Consacrato vescovo21
settembre 1991 dal cardinale
Bernardin Gantin
Elevato patriarca 5 gennaio
2002 da papa Giovanni Paolo
II
Creato cardinale 21 ottobre
2003 da papa Giovanni Paolo
II
Angelo Scola (Malgrate, 7
novembre 1941) un
cardinale, arcivescovo
cattolico e teologo italiano,
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1 Biografia
1.1 Formazione e ministero
sacerdotale
1.2 Ministero episcopale e
cardinalato
1.2.1 Vescovo di Grosseto
1.2.2 Rettore della Pontificia
Universit Lateranense
Biografia[modifica | modifica
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Nasce il 7 novembre 1941 a
Malgrate, in provincia di
Lecco ed arcidiocesi di
Milano, da Carlo, camionista,
e Regina Colombo, casalinga.
Suo fratello maggiore, Pietro,
diverr in seguito sindaco di
Malgrate rimanendo in carica
per diversi mandati.
Formazione e ministero
sacerdotale[modifica |
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Partecipa all'Azione Cattolica
e frequenta il liceo classico
Alessandro Manzoni a Lecco.
Nel 1958 incontra per la
prima volta don Luigi
Giussani a Lecco, durante la
Settimana santa, in alcuni
incontri di preparazione alla
Pasqua, e rimane colpito
dalla sua figura e dalla sua
predicazione; diviene quindi
vicinanza a CL[2][3].
Secondo la ricostruzione di
Andrea Tornielli, vaticanista
del quotidiano La Stampa,
Scola e altri seminaristi vicini
al movimento di Comunione
e Liberazione avrebbero fatto
richiesta di ricevere
anticipatamente l'ordine del
suddiaconato per essere
esonerati dal servizio
militare, che avrebbe
comportato la sospensione
degli studi per diciotto mesi
"Evangelizzazione e
promozione umana", e nel
programma viene indicato
come proveniente da
Caserta. Nel 1979, insieme
ad altri esponenti di punta di
CL (Roberto Formigoni,
Bagnoli, Buttiglione e Folloni)
intervenne ad una lezione su
temi di filosofia e
antropologia tenuta
privatamente a Silvio
Berlusconi, che aveva da
poco acquistato "Il Giornale",
l'insegnamento di cristologia
contemporanea nella facolt
di Teologia[1]. Collabora, in
qualit di consultore, con la
Congregazione per la dottrina
della fede dal 1986 al
1991[1].
Ministero episcopale e
cardinalato[modifica |
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Vescovo di Grosseto[modifica
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A Grosseto riapre il
Seminario diocesano, fonda
l'Istituto Filosofico-Teologico
"San Guglielmo di Malavalle"
e fonda la scuola media ed il
liceo diocesani. Nel 1994
viene nominato membro
della Congregazione per il
clero.
Rettore della Pontificia
Universit
Lateranense[modifica |
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teologica/antropologica[non
chiaro]. Il 10 aprile 2005
celebrando nell'Assemblea
ecclesiale diocesana, nella
basilica di San Marco, inizia
la sua prima visita pastorale
nella diocesi con la lettera di
indizione "Oggi devo
fermarmi a casa tua" (Lc
19,5).
gran cancelliere della
Facolt Teologica del
Triveneto, inaugurata a
Padova il 31 marzo 2006.
Dal 27 settembre al 18
dicembre 2009 ricopre anche
l'ufficio di amministratore
apostolico della diocesi di
Treviso.
Il 6 marzo 2010, in visita
pastorale, assiste
pontificalmente, cio non
celebra personalmente la
Messa, ma benedice il
diacono per la lettura del
Vangelo, tiene l'omelia e
impartisce la benedizione
finale, come se fosse il
celebrante, rivestendo piviale
al posto della casula, durante
la Messa tridentina celebrata
da padre Konrad zu
Lwenstein, della Fraternit
Sacerdotale San Pietro, nella
chiesa di San Simeon Piccolo
a Venezia[14].
salutando le autorit e ai
milanesi dice: "Milano,
metropoli illuminata, operosa
ed ospitale: non perdere di
vista Dio" e augura quindi
alla Chiesa milanese di
essere "capace di incontrare
l'uomo alla radice del suo
bisogno."[23] e ricorda
ringraziando, tra le persone
che idealmente lo hanno
accompagnato fino a quel
giorno, oltre ai parroci e
sacerdoti della sua giovent
la "sofferta figura di
Ambrogio Valsecchi", Luigi
Giussani, Hans Urs von
Balthasar ed Abele Conigli
[24].
silenzio pi che
moltiplicazione di parole,
l'irresistibile comunicazione
di un'esperienza di pienezza
che contagia la societ pi
che laffannosa ricerca del
consenso. In una parola:
testimonianza pi che
militanza".
Accreditato dalla stampa
italiana quale possibile
successore di papa Benedetto
XVI[25], dal 12 al 13 marzo
"esprime i sentimenti
dell'intera Chiesa italiana
nell'accogliere la notizia
dell'elezione del Card. Angelo
Scola a Successore di
Pietro"[26].
Il 27 luglio 2015 papa
Francesco lo nomina suo
inviato speciale alla
celebrazione eucaristica in
occasione del XVIII meeting
internazionale delle comunit
colombaniane, in occasione
Il cardinal Scola il 22
settembre 2012 durante una
celebrazione a Cassano
Magnago.
Ricopre, presso la Santa
Sede, i seguenti incarichi:
Cardinale Marcantonio
Colonna
Cardinale Giacinto
Sigismondo Gerdil, B.
Cardinale Giulio Maria della
Somaglia
Cardinale Carlo Odescalchi,
S.J.
Cardinale Costantino Patrizi
Naro
Cardinale Lucido Maria
Parocchi
Papa Pio X
Papa Benedetto XV
Papa Pio XII
Cardinale Eugne Tisserant
Cardinale Bernardin Gantin
Cardinale Angelo Scola
Successione
apostolica[modifica |
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Vescovo Giuseppe Andrich
Vescovo Beniamino Pizziol
Vescovo Karl Golser
Vescovo Adelio Dell'Oro
Vescovo di Grosseto
d'azzurro, alla nave al
naturale fluttuante sopra un
mare al naturale con
addestrata una stella in oro.
Lo scudo, accollato a una
croce astile d'oro, posta in
palo, timbrato da un
cappello con cordoni e nappe
di verde. Le nappe, in
numero di dodici, sono
disposte sei per parte, in
cinque ordini di 1, 2, 3. Sotto
lo scudo, nella lista
Stupore eucaristico.
Conversazioni dal Sinodo
(2006), dove sono raccolti in
forma d'intervista pensieri e
riflessioni sull'esperienza da
relatore generale al Sinodo
dei vescovi dell'ottobre 2005;
Vagabondi o pellegrini?
(2006);
Deus caritas est (2006),
un'attenta e approfondita
analisi sulla prima enciclica di
Benedetto XVI;
Un nuovo umanesimo,
discorso di Sant'Ambrogio
alla citt di Milano (2014);
Lettera pastorale Educarsi al
"pensiero di Cristo" (2015).
Bibliografia[modifica |
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Andrea Tornielli, Il futuro e la
speranza. Vita e magistero
del cardinale Angelo Scola,
Piemme, 2011, ISBN
9788856624410.
Note[modifica | modifica
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^ a b c d e f g Biografia su
AngeloScola.it
^ Gianni Barbacetto, Scola a
Milano, la rivincita del
vescovo di Cl, Il Fatto
Quotidiano, 19 giugno 2011.
URL consultato il 26 ottobre
2012.
^ Carlo Marroni, Angelo
Scola, il conservatore aperto
al dialogo, Il Sole 24 ORE, 29