Politecnico di Torino.
0.1
Data una funzione f (x, y) si puo fare il grafico, cioe per ciascun punto (x, y) del dominio
si fa un punto ad altezza f (x, y). Qui vediamo il grafico della funzione f (x, y) = x2 + y 2
f (x, y)
x
y
Figure 1: f (x, y) = x2 + y 2 .
Funzioni di R2
Geometria
Politecnico di Torino.
f(x, y)
z=5
z=2
z=1
Funzioni di R2
Geometria
Politecnico di Torino.
y = 2
y = 1
f(x, 1) = x2 + 1
Funzioni di R2
Geometria
0.2
Politecnico di Torino.
Lo sviluppo di Taylor di primo ordine nel punto (x0 , y0 ) della funzione f (x, y) e
f (x0 , y0 ) +
f
f
(x0 , y0 )(x x0 ) +
(x0 , y0 )(y y0 ) .
x
y
Osservare che lo sviluppo di Taylor di primo ordine nel punto (x0 , y0 ) e una funzione di x, y , anzi e un polynomio di grado 11 . Lo sviluppo cambia se si cambia il
punto (x0 , y0 ).
Esempio 0.1. Lo sviluppo di Taylor di primo ordine nel punto (0, 2) della funzione
f (x, y) = x3 + x + 5y + 1 e
11 + x + 5(y 2) .
Invece nel punto (0, 0) e x + 5y + 1.
Il piano tangente al grafico della f (x, y) nel punto (x0 , y0 ) si ottiene dal sviluppo di
Taylor:
f
f
(x0 , y0 )(x x0 ) +
(x0 , y0 )(y y0 ) .
z = f (x0 , y0 ) +
x
y
Ad esempio, il piano z = 11 + x + 5(y 2) e tangente al grafico della f (x, y) =
x3 + x + 5y + 1 nel punto (0, 2).
1
Funzioni di R2
Geometria
Politecnico di Torino.
Lo sviluppo di Taylor di primo ordine si puo pensare come una approssimazione lineare
della funzione f (x, y) vicino al punto (x0 , y0 ).
Questa approssimazione si puo migliorare usando lo sviluppo di Taylor di secondo
ordine :
f (x0 , y0 ) +
1
2
f
f
(x0 , y0 )(x x0 ) +
(x0 , y0 )(y y0 ) +
x
y
2f
2f
2f
2
(x
,
y
)(x
x
)
+
2
(x
,
y
)(x
x
)(y
y
)
+
(x0 , y0 )(y y0 )2
0
0
0
0
0
0
0
x2
xy
y 2
1.1
Matrice Hessiana
Lo sviluppo di primo ordine si ricava facilmente dal gradiente di f (x, y). Infatti, faccendo
1
x x0
f (x0 , y0 ) + f (x0 , y0 ).(x x0 , y y0 ) + (x x0 , y y0 )Hessf (x0 , y0 )
y y0
2
Esempio 1.1. Lo sviluppo di Taylor di secondo ordine nel punto (1, 2) della funzione
f (x, y) = x3 + x + 5y + 1 e
13 + 4(x 1) + 5(y 2) + 3(x 1)2 .
2
3
Funzioni di R2
Geometria
Politecnico di Torino.
1.2
I punti critici anche detti estremi relativi sono i punti dove il gradiente di f e zero.
Dunque sono i punti dove il piano tangente e parallelo al piano 0 x, y 0 . Per determinare
la natura del punto critico, cioe per decidere se e un massimo relativo, minimo relativo
o punto di sella si puo usare il seguente teorema.
Teorema 1.2. Sia (x0 , y0 ) un punto critico di una funzione f (x, y) di classe C 2 . Se
det(Hessf (x0 , y0 )) < 0 allora (x0 , y0 ) e un punto sella. Se invece det(Hessf (x0 , y0 )) > 0
sono possibili due casi:
se traza(Hessf (x0 , y0 )) > 0 allora (x0 , y0 ) e un minimo relativo,
se traza(Hessf (x0 , y0 )) < 0 allora (x0 , y0 ) e un massimo relativo.
Figure 2: Funzione con due punti critici: uno sella (piano tangente in blu) e laltro
minimo relativo (piano tangente in verde).
Ecco un punto di sella http://it.wikipedia.org/wiki/Punto_di_sella
Funzioni di R2
Geometria