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Si trova nello spazio subaracnoideo, tra le meningi aracnoide e pia madre, permea
la corteccia cerebrale, il midollo spinale, i globi oculari, ma occupa anche gli spazi
"interni" al SNC, quali le cisterne, i ventricoli cerebrali e il canale midollare.
Definizione: La meningite uninfiammazione delle membrane (le meningi) che avvolgono il cervello e il midollo spinale
(pia madre, aracnoide, dura madre). La malattia generalmente di origine infettiva e pu essere virale, batterica o causata
da miceti.
La forma virale, detta anche meningite asettica, quella pi comune: di solito non ha conseguenze gravi e si risolve
nellarco di 7-10 giorni. I principali patogeni virali sono: virus parotitico, herpes virus, il virus della varicella, coxsackie
virus, ECHO virus, CMV, adenovirus, virus del morbillo e della rosolia.
La forma batterica pi rara ma estremamente pi seria, e pu avere conseguenze fatali. Il ruolo dei principali
patogeni batterici assume diversa valenza a seconda dellet. In particolare:
Nei neonati prevalgono (dovuti al passaggio nel canale del parto):
E. Coli (40%)
Le meningi delimitano con il rachide 3 spazi siti di infezioni
Enterobatteri (20%)
batteriche distinte:
Nei bambini da 2 mesi a 5 anni:
Lo spazio epidurale (tra losso del cranio e la dura
Neisseria Meninigitidis (20%)
madre) Pachimeningite.
Haemofilus Influenzae (20%)
Lo spazio subdurale (tra la dura madre e laracnoide)
Lo spazio subaracnoideo (tra laracnoide e la pia
Streptococco Pneumoniae (15%) oggi la
madre) Leptomeningite ( la sede di esordio della
causa pi frequente di meningite batterica in Italia
meningite)
Nei bambini > 5 anni:
Neisseria Meninigitidis (40%)
Streptococco Pneumoniae (30%)
Fattori di rischio: immunodeficienza, affollamento abitativo, povert e il sesso M.
Eziologia: in base allaspetto del liquor le meningite vengono classificate in 2 categorie:
3
A Liquor Limpido (no. di cell nel liquor < 200/mm ; ++ virale)
3
A Liquor Torbido (no. di cell nel liquor > 1000/mm ; ++ batterica)
Pressione (mmH2O)
3
Leucociti (mm )
GB prevalenti
Proteine (mg/dl)
Glucosio (mg/dl)
Liquor
Normale
50-80
<5
Leucociti (75%)
20-45
> 50
Meningite Batterica
Acuta
100-300
100-10.000
PMN (Neutrofili)
100-500
< 40
Meningo-Encefalite
Virale
Normale o 80-150
Raramente > 1.000
PMN, Macrofagi
50-200
Normale (a volte < 40)
Patogenesi:
Fattori che facilitano linfezione:
La capsula polisaccaridica dei batteri le rende relativamente resistenti.
Nel bambino di et < 2-3 aa la risposta immune agli Ag. polisaccaridici deficitaria.
Lo spazio subaracnoideo e il liquor sono relativamente senza difese (no linfa nel SNC) x cui un invasione
moltiplicazione del batterio nel liquor quasi incontrollata e porta a meningite.
Lagente patogeno viene adeso (tramite i suoi pili- organi di adesione)
alla mucosa oro/naso-faringea
batteriemia
Meningite Batterica
Decorso: a sec del decorso la meningite pu essere:
Children having close contact with known or suspected contagious cases of the disease, including those with
household contacts with active TB whose treatment cannot be verified before exposure
Children with immunosuppressive conditions (eg, HIV) or children who are on immunosuppressive medications.
Children who have an abnormal chest radiograph finding consistent with active TB, previously active TB, or clinical
evidence of the disease.
Children who are at a higher risk of dissemination of TB disease, including those younger than 5 years or those who
are immunosuppressed because of conditions such as lymphoma, Hodgkin disease, diabetes mellitus, and
malnutrition.
Children with increased exposure to the disease, including those who are exposed to adults in high-risk categories
(eg, homeless, HIV infected, users of illicit drugs, residents of nursing homes, incarcerated or institutionalized
persons); those who were born in or whose parents were born in high-prevalence areas of the world; and those
with travel histories to high-prevalence areas of the world.
Induration of 15 mm is considered a positive TST result in children aged 5 years or older without any risk
factors for the disease.
IGRAs (interferon--based assays): il test si basa sulla misurazione della quantit di INF rilasciato in vitro dai linfociti
T del paziente, gi sensibilizzato in vivo da TBC.
IFN-gamma plays a critical role in regulating cell-mediated immune responses to M tuberculosis infection. IGRAs
detect sensitization to M tuberculosis by measuring IFN-gamma release in response to antigens that represent M
tuberculosis. TST is preferred for testing children < 5 years. Regardless, sensitivity of IGRAs in children is expected to
be comparable to TST.
Diagnosi di Malattia: Conferma microbiologica su vari campioni.
Tipo di infezione
Infezione Tubercolare Latente
(TST/IGRA +, senza evidenza clinica)
Meningite Tubercolare
Regime terapeutico
Isoniazide
1 volta/gg x 9 mesi
(se resistente:
Rifampicina 1v/gg x
6mesi)
Isoniazide +
Rifampicina +
Pirazinamide +
Etambutolo
1 volta/gg x 2 mesi.
Successivamente:
Isoniazide +
Rifampicina
x 4 mesi
Isoniazide +
Rifampicina +
Pirazinamide +
Aminoglicoside o
Etambutolo
1 volta/gg x 2 mesi
Successivamente:
Isoniazide +
Rifampicina
x 7-10 mesi
Note
Se il rischio di
farmaco resistenza
basso- ricorre ai
primi 3 farmaci.
se presente solo
ladenopatia
Isoniazide +
Rifampicina x 6 mesi
Dopo esposizione:
Trattamento indicato in tutti i casi < 36 anni che siano contatti di TBC attiva x le quali sia stata diagnosticata
linfezione tubercolare latente ed esclusa la forma attiva.
In bambini 5 anni, dopo esposizione (anche se TST/OGRA sono negativi) raccomandato il trattamento (fino
allesclusione di un TB TST/IGRA ancora negativi dopo 8-10 settimane dallultima esposizione)
In soggetti con immunodeficienza grave (HIV o con <400 CD4) il tratt raccomandato ad ogni et subito dopo
lesposi lesposizione, e va proseguito anche se TST/IGRA persistono negativi.
Trattamento standard: isoniazide 5mg/kg/gg x 6 mesi (+ piridossina se un bambino allattato al seno o presentano
parestesie).
Malattia Attiva: regime standard H+R+Z+E x 2 mesi (indicazioni: forme respiratorie extraresp e miliare).
Regimi Particolari:
Meningite: H+R+Z+E x 2 mesi + Prednisone 1-2 mg/kg/gg x 2-3 settimane.
Pericardite: H+R+Z+E x 2 mesi + Prednisone 1 mg/kg/gg x 2-3 settimane.
Profilassi: la maggior parte dei soggetti con malattia attiva non sono contagiosi, specialmente se < 10 anni.
Vaccino anti-TBC: raccomandato in soggetti a rischio che risultino negativi al TST: in particolare, neonati e bambini
conviventi o aventi contatti stretti con persone affette da TBC polmonare in fase contagiosa o resistente a H o R.
Terapia Preventiva x i contatti: bambini che hanno avuto un contatto devono essere sottoposti ad attento esame
clinico, TST/IGRA e esame radiologico del torace. Pz immunodepressi e tutti i bambini < 4 anni devono essere trattati
con H anche se il test negativo (rivalutare dopo 8-10 settimane dallesposizione).
Allattamento: le donne con TBC latente o con malattia attiva che hanno ricevuto una tp adeguata x 2/+ sett possono
allattare.
Malattie Esantematiche
Rosolia ()
Malattia infettiva causata dal Rubivirus. benigna se acquisita in epoca postnatale, nella 1 / 2 infanzia, mentre infezione
congenita pu provocare danni molto gravi al feto.
Vaccino: trivalente- Morbillo-Parotite-Rosolia, a tutti i Bambini a (1) 12-15 mesi e a (2) 5-6 anni, e alle donne in et fertile non
ancora vaccinate (non rimanere gravidica 3 mesi dopo il vaccino).
Rosolia Acquisita Postnatale: trasmissione: contatto diretto da malato a sano (salive ad es); periodo di incubazione: 14-21
gg; contagiosa: 5-7 gg dopo la comparsa dellesantema; periodo pre-esantemico: dura 1-2 g, caratt da febbricola,
fringodinia, iperemia congiuntivale, malessere, anoressia e linfadenopatia; periodo esantemico: dura 2-3 gg ed caratt da
febbre moderata, esantema maculo-papuloso (macula rosa a partenza da viso e collo e 2 diffusione in senso centrifugo),
macchie di Forcheimer allesame della gola (piccole lesioni color rosa) , plasmacellule (al esame sg); complicanze: porpora
trombocitopenica e nevrassite post-infettiva; diagnosi: clinica (conferma con esami sg: presenza di IgM nella fase acuta);
terapia: sintomatica. Cortisonici e.v indicati in casi complicati.
Rosolia Congenita: trasmissione: contagio transplacentare in seguito ad infezione materna durante la gravidanza (il danno
al feto tanto pi severo quanto pi precocemente avviene il contagio); clinica: cardiopatie congenite, danni oculari,
patologie uditive, e raramente lesioni SNC; complicanze: porpora trombocitopenica, ritardo dello sviluppo, lesioni epatopolmonari e malformazioni ossee. Diagnosi di infezione fetale: isolamento del virus allamniocentesi o in biopsia dei villi
coriali; Diagnosi di infezione congenita nel neonato: IgM specifiche + titolo crescente di IgG con controlli a 3,5,12 mesi +
isolamento del virus da faringe, congiuntiva, urina, liquor; terapia: non esiste tp specifica, importante il follow-up con
controlli cardio, oculistici, audiologici, neuropsichiatrici in caso di esposizione al virus da parte di una donna gravidica
sieronegativa indicata limmunizzazione passiva: somministrazione di immunoglobuline.
Scarlattina ()
Malattia infettiva esantematica dovuta a Streptococco Beta-Emolitico di gruppo A (SBEGA) la cui tossina eritrogenica
responsabile della caratt eruzione cutanea.
Malattia ubiquitaria, colpisce ++ i soggetti tra 3-12 anni.
causata da ceppi di SBEGA produttori di esotossine pirogene A, B, C (ciascuna induce una risposta anticorpale specifica per
cui un soggetto pu presentare la malattia + di una volta).
Trasmissione: x via aerogena; periodo di incubazione: 3-5 g, dopo di che si osserva un esordio brusco caratt da febbre elevata,
angina rossa e disfagia. Dopo 24-36 ore: comparsa di esantema tipico, che inizia alla radice delle cosce e di diffonde a tutta la
cute (risparmio zona peri orale maschera di Filatov) le macchie scompaiono alla pressione lasciando impronta gialla della
mano. Spesso appare anche enantema con lingua inizialmente a fragola bianca e poi a lampone; dopo 6-7 gg: desquamazione
furfuracea diffusa che inizia al volto verso gi; complicanze: molto rare (x il pronto tratt antibiotico), meningite, setticemia,
endocardite, osteomielite, glomerulonefrite; diagnosi: clinica nelle forme gravi e nelle forme lievi (++; scarlettinetta) confermate
con positivit del tampone faringeo; terapia: antibiotici, ++ Penicillina o Cefalosporine.
Varicella ()
Virus: Varicella zoster (VZV; famiglia herpes viridae); Trasmissione: contatto diretto con lesioni da varicella o zoster o goccioline
di saliva o muco (persona-persona); periodo di incubazione: 10-21gg; contagiosit: persiste da 2 gg prima della comparsa
delleruzione fino alla completa trasformazione crostosa di tutte le vescicole; clinica: febbre modesta, esantema (gittate
subentranti di maculo-papule, che si trasformano in vescicole pruriginose a contenuto sieroso, success si trasf in pustole e poi in
croste); complicanze: impetiginizzazione delle vescicole (5%); polmonite varicellosa (1%), nevrassite, encefalite,
glomerulonefrite, epatit; diagnosi: clinica, in dubbio esami Lab per conferma (presenza nel siero di ac anti-VZV o isolamento
del virus dalle vescicole); terapia: sintomatica (prurito: talco mentolato/anti istaminici; febbre: antipiretici). Antivirali sono
indicati solo in bambini immunodepressi; profilassi: bambini Immunocompromessi con anamnesi negativa somministrare Ig
antivaricella.
Varicella fetale e perinatale: trasmissione transplacentare, attraverso il canale del parto o per contatto diretto con le lesioni. Il
quadro differisce in rapporto al momento della comparsa.
Varicella fetale: un embrio-feto-patia (lesioni oculari o cerebrali, ipoplasia arti, lesioni cute cicatriziali), compare in 1% dei feti
delle madri che hanno contratto la varicella nelle prime 20 settimane di gravidanza. Diagnosi prenatale: identificazione con PCR
il DNA virale nel liquido amniotico. In caso di 1 infezione materna antivirali + Ig anti varicella.
Varicella perinatale: varicella materna contratta tra 5 giorni prima e 2 giorni dopo il parto. Il rischio di infezione del feto e il
neonato 25-50%. Se la malattia neonatale presente alla nascita o compare entro il 10 gg una varicella congenita ed ha
sintomatologia variabile da modesta a gravissima. Se > 10 gg dopo la nascita attribuita al contagio post-natale varicella postnatale.
Terapia varicella congenita: antivirali + immunoglobuline antivaricella.
Terapia varicella post-natale: nei bambini a termine la malattia generalmente lieve ed p controverso lutilizzo di antivirali.
Morbillo ()
Malattia infettiva acuta altamente contagiosa. Caratt da febbre, mucosite ed esantema maculo-papuloso tipico. Incidenza
maggiore inverno- inizio primavera.
Virus: Morbillo (RNA); trasmissione: contatto diretto; periodo di incubazione: 9-14 gg; contagiosit: dal 7 gg di incubazione a
tutta la 1 sett di esantema; fase pre-esantemica: dura 2-4 gg, febbre elevata, mucosite (rinite, congiuntivite, laringotracheite),
enantema (bocca) a piccole papule rosso vivo con centro bianco (macchie di Koplik) sulla mucosa dei molari inferiori; fase
esantemica: dura 4-6 gg, breve miglioramento, febbre, a cui segue ricomparsa della febbre elevata, cefale e malessere. Si
manifesta lesantema maculo-papuloso, di color rosso vivo (inizio retro auricolare, con progressione discendente) costituito da
elementi tondi confluenti, e non interessamento palmo-plantare. Lesantema scompare seguito o no da desquamazione;
complicanze: otite media (10%), polmonite, broncopolmonite (5-7%), encefalite (1/1000)... forme cliniche: emorragica (rara con
manifestazioni emorragiche cutanee e viscerali spesso associata a encefalite); ipertossica (in soggetti defedati o con deficit
dellimmunit cell-mediata); diagnosi: clinica. Nei casi dubbi esami sierologici utili x la ricerca di Ac (IgM+ o aumento del titolo
di almeno 4 volte delle IgG); terapia: sintomatica (antipiretici, mucolitici e riposo a letto).
Tp antibiotica solo in caso di sovrainfezione batterica.
Nei bamabini < 6-12 mesi di et e negli immunodepressi, indicata limmunizzazione passiva (Ig antimorbillo).
Vaccino anti-morbillo: trivalente- Morbillo-Parotite-Rosolia, a tutti i Bambini a (1) 12-15 mesi e a (2) 5-6 anni.
Esantema critico
La sesta malattia ( la 6 malattia esantemica dellinfanzia; si chiama anche: roseola infantum o esantema critico o subitum)
una malattia infettiva che colpisce esclusivamente i bambini nella 1 e 2 infanzia, non corellata a stagioni.
Virus: Herpes virus umano tipo 6 o 7 (HHV6: colpisce bambini da 6 mesi a 3 anni di et; periodo di incubazione 9-10 gg o HHV7:
3-5 anni di et; periodo di incubazione non noto), hanno tropismo per i linfociti T CD4+; trasmissione: x via aerea; clinica:
bambini sotto 6 mesi non sono colpiti grazie agli Ac virus specifici della madre. 80% subclinica o paucisintomatica; fase preesantemica: dura 3-7 gg, febbre elevata, faringodinia, rinite, irritabilit, convulsioni febbrili (10-15%), vomito e diarrea; fase
esantemica: dopo la della febbre, compare lesantema diffuso rubeoliforme o morbilloforme, che dura da alcune ore a 2 gg.
Un bambino pu presentare HHV6 e poi 7 e viceversa; diagnosi: clinica; terapia: sintomatica con antipiretici.
Megaloeritema infettivo
noto anche come eritema infettivo o 5 malattia.
Virus: Parvovirus B19; trasmissione: escrezioni resp o goccioline di saliva; p. di incubazione: 4-14 gg; clinica: febbre modesta,
esantema (inizia al volto- guance rosse, e si diffonde gi, tranne palmi e pianta); risoluzione: lenta (1-3 settimane), con
riaccessione dopo esposizione al sole, calore, esercizio e stress; complicanze: artralgia o artriti, crisi aplastiche in soggetti con
anemia emolitica; infezione in gravidanza: pu causare idrope fetale e morte intrauterina. Non richiede trattamento.
Malattia mani-piedi-bocca ( ,)
una malattia causata da virus intestinali. Colpisce neonati e bambini ed moderatemente contagiosa.
Virus: enterovirus (++ Coxsackie A16 ed Enterovirus 71); trasmissione: contatto diretto con muco, saliva o feci di una persona
infetta. comune la presenza di piccole epidemie in scuole; p. di incubazione: 4-6 gg; clinica: febbricola, malessere, esantema
vescicoloso, prurigenoso, a dorso delle dita, palmo delle mani, pianta dei piedi.. presente anche sulla lingua e mucosa orale con
tendenza di ulcerare; complicanze: raro a carico del SNC (maningite asettica) e del cuore (miocardite); diagnosi: clinica;
terapia: solo sintomatica.
Prevenzione: lavare le mani! Il soggetto gi colpito pu averla da altri ceppi.
Mononucleosi
Mononucleosi infettiva (MI) una malattia ubiquitaria che interessa 95% della popolazione mondiale.
Virus: Epstein Barr (EBV) virus a DNA, famiglia Herpesviridae; trasmissione: contatto diretto tramite saliva, e raramente da
contatto indiretto e trasfusioni; periodo di incubazione: 30-60 gg adulto e adolescente, 10-15 gg nel bambino; contagiosit:
scarsa ma il virus viene eliminato con le secrezioni orofaringee da 2 sett prima dellesordio clinico a oltre 6 mesi dopo (20-30%
delle persone sane infettate eliminano il virus anche x tutta la vita); clinica: esordio brusci, febbre elevata, cefalea, astenia,
faringotonsillite (a gravit variabile fino allangina pseudomembranosa con possibile disturbo della fonazione, respirazine e
deglutazione), linfadenopatia, splenomegalia (50-60%), epatomegalia (10%). Nel 15% esantema maculo-papulare. Nei bambini in
et prescolare linfezione 1 pu avere decorso subclinico; complicanze: poco freq, dipendono dalla localizzazione: encefalite,
epatite, pericardite, miocardita, polmonite interstiziale, e dalla presenza di malattie autoimmuni: piastrinopenia, anemia
emolitica autoimmune, neutropenia, sd di Guillain Barr, rottura splenica; in alcuni casi la malattia si manifesta con una
sindrome di affaticamento cronico post infettiva; linfezione cronica associata a diverse patologie proliferative aggressive, sia
non maligne che maligne (linfoma di Burkitt, l.non Hodgkin e ca.nasofaringeo); diagnosi: clinica nelle forme classiche, ma pu
richiedere conferma lab se decorso atipico. Esami ematochimici: indici di flogosi- leucocitosi (10,000-20,000 GB/mm3), linfomonocitosi, presenza di elementi linfocitari atipici allo striscio (cellule di Downey) e piastrinosi. Freq AST/ALT e bilirubina;
esami siero: mono-test o spot-test (test anticorpali aspecifici; esami rapidi) e test anticorpali specifici x gli antigeni virali (VCA,
EA, EBNA)
Infezione acuta
Infezione recente
Infezione pregressa
IgG anti-VCA
+
+
+
IgM anti-VCA
+
+/-
Anti-EA
+/+/-
Anti-EBNA
+/+
MI non complicata: non riechide terapia. Nei casi di sovreinfezioni batteriche (rari) si pu ricorre alla tp antibiotica, ma non usare
amoxicillina o ampicillina xche determinano rash cutaneo.
MI complicate: o se lipertrofia tonsillare diventa ostruttiva, si pu utilizzare cortisonici e.v.
Pz immunosopressi: somm di antivirali x ridurre la replicazione e lescrezione virale
in ogni caso il riposo fondamentale!!! Attivit sportiva evitata nelle prime settimane dallesordio e fino alla persistenza di
splenomegalia (traumi addominali possono causare rottura!)
Parotite Epidemica
Una malattia infettiva di eziologia virale che tipicamente si manifesta con un aumento del V delle ghiandole parotidi
(tumefazione dolente e mal limitata, consistenza parenchimatoso duro-elastico, inizialmente monolat).
incidenza: ridotta dopo linduzione del vaccino. Colpisce princ la 1 e la 2 infanzia (picco 6-12), maggior freq inverno- inizio
primavera.
virus: virus della famiglia Paramyxoviridae; periodo di incubazione: 14-21 gg; contagiosit: da 7 gg prima fino a 9 gg dopo la
comparsa della tumefazione parotidea; clinica: 20% asintomatici, 80% inizialmente febbre, cefalea, otalgia, mialgia e poi
tumefazione delle parotidi. Inizial monolaterale, 75% diventa bilaterale in 1-5 gg con progressivo aumento dimensioni x 2-3 gg
successivi. La masticazione causa dolore. Dopo 8-10 gg torna alla dimensione normale; il virus presenta trofismo x il tessuto
nervoso e i parenchimi ghiandolari: con possibile meningite, encefalite, pancreatite, miocardita... diagnosi: clinica. Esami
specifici: siero- IgM, aumento x4 volte delle IgG; isolamento del virus da saliva, sangue, urine, liquor; terapia: sintomatica
(antipiretici, antidolorifici); profilassi: Ig non sono efficaci... Legge: notificare entro 48h, isolamento fino alla guarigione clinica.
Vaccino: trivalente- Morbillo-Parotite-Rosolia, a tutti i Bambini a (1) 12-15 mesi e a (2) 5-6 anni.
Vaccini
Vaccino: Qualunque prodotto biologico capace di indurre unimmunit attiva.
Limmunizzazione passiva (siero-terapia) si basa sulluso di ac preformato, in soggetto a rischio di avere o che abbia gi in atto
una malattia infettiva, allo scopo di fornire difesa di breve durata, x risolvere la situazioni.
Limmunizzazione attiva si basa sulluso di parte o di tutto un agente infettivo, al quale sia stato tolto ogni effetto patogeno e
mantenuta la completa capacit antigenica (cio la capacit di indurre la sintesi di anticorpi).
Limmunizzazione adottiva: quando un soggetto ha ricevuto un trapianto di midollo osseo, acquisisce limmunit e quindi
presenta anticorpi specifici con le caratt del donatore.
I vaccini, in base alla loro natura possono essere suddivisi in:
Vaccini costituiti da agenti infettivi interi: suddivisi in:
Costituiti da virus o batteri vivi attenuati ( attenuata la loro capacit lesiva):
Anti-Morbillo
Anti-Parotite
Anti-Rosolia
Anti-Varicella
Anti-Polio Orale
Costituiti da virus o batteri inattivati (cio uccisi)
Vaccini costituiti da componenti del microrganismo: suddivisi in:
Costituiti da componenti naturali del m.o o da sostanze sintetizzate dal m.o (tossine):
Anti-Pertosse
Anti-Pneumococco
Anti-Meningococco
Anti-H. Influenzae di tipo B
Anti-HBV
Anti-Polio
Anti-Rotavirus
Anti-Influnzale
Preparati con proteine ottenute sinteticamente (++DNA ricombinante).
Anti-Difterico
Anti-Tetanico
I vaccini possono essere inoltre suddivisi in:
Obbligatori
Raccomandati
Vaccino
Nascita
3 mese
(4 dosi)
(3 dosi)
5 mese
6 mese
11 mese
13 mese
15 mese
5-6 anni
11-18 anni
Ogni
10 anni
DTPa
IPV
HBV
(3 dosi)
(3 dosi)
HiB
MPR
PCV
Men c
HPV
(3 dosi)
Varicella
(2 dosi)
Le reazioni generali:
Lievi: insorgono da qualche ora a 7-10 gg dalliniezione e sono: febbre non >39C, cefalea, anoressia, vomito, diarrea e stipsi,
esantema (dopo anti-morbillo), tumefazione ghiandola regionale.
Gravi: anafilassi (dopo anti-parotite), paralisi flaccida (dopo anti-polio con virus vivi attenuati)
Controindicazione alla vaccinazione: Quando nel ricevente presente una condizione che il rischio di comparsa di una grave
reazione
Tutti i vaccino sono controindicati se nellanamnesi presente una grave reazione allergica dopo somm della prima dose di
un vaccino.
Soggetti immunocompromessi x deficit 1 o 2 non debbono ricevere vaccini costituiti da virus vivi attenuati.
Le donne in gravidanza, non debbono ricevere vaccini costituiti da virus vivi attenuati.
Soggetti portatori di malattie neurologiche gravi, non stabilizzate, non debbono ricevere vaccini costituiti da virus vivi
attenuati.
Le principali vaccinazioni in et pediatrica:
Difterite: obiettivo della vaccinazione: scomparsa delle manifestazioni patologiche, legate allazione diretta della tossina. Il
vaccino viene preparato a partire dalla tossina, trattata col formolo e sottoposta poi a purificazione e ultrafiltrazione.
Pertosse Acellulare: vaccino contiene lanatossina o altri antigeni. In Italia si usa il vaccino DTPa (Difterite-Tetano-Pertosse
acellulare). Effetti collaterali: non sono freq.
Haemophilus Influenae tipo B: (HiB) perch utilizzarlo: lalta freq di infezioni nei primi anni di vita, gravit delle infezioni
nellinfanzia (++meningite, sepsi e epiglottite), elevata freq di esiti, incremento della resistenza batterica agli antibiotici. Fa parte
del vaccino combinato esavalente.
Poliomielite: vaccino anti-polio inattivato (IPV, nei paesi occidentali) o vaccino anti-polio vivo attenuato (OPV, nel resto del
mondo). OPV pu causare la polio paralitica post vaccinazione.
Morbillo: MPR vaccini ricombinati contro: morbillo, parotite e rosolia, sono basati su virus vivi attenuati. Via di somm:
sottocute. Risposta anticorpale specifica dopo la 1 dose: in > 95%, la 2 dose viene utilizzata proprio x immunizzare quelli che
siano sfuggiti alla 1 somm. Reazioni locali: rare. Pi freq sono le reazioni generali: (legate ++ al vaccino anti-morbillo) insorgono
al 6 -10 gg dopo linoculazione, febbre (5-15% sopre 39.5 e dure 2 gg), esantema, tumefazione linfonodi regionali della sede
delliniezione. Dopo la rivaccinazione a 11-12 anni le reazioni sono simili ma di freq nettamente inferiore.
Malattia da Pneumococco: parte del vaccino eptavalente coniugato (PCV7 Pneumococcal Conjugate Vaccine; pentavalente
perch contiene 7 Ag + comuni di diversi sierotipi), ha il duplice vantaggoio: immunogeno anche nei lattanti di pochi mesi e
stimola le cellule della memoria. Ha un evidente effetto indiretto (herd immunity o community immunity) per cui anche
soggetti non vaccinati presentano un evidente riduzione della patologia. Ha ridotto anche la circolazione degli pneumococchi
resistenti alla penicillina. Viene iniettato intramuscolo o sottocute, in unica somministrazione. Le reazioni locali: sono freq,
arrossamento, tumefazione e dolore. Le reazioni generali: sono molto pi rare, febbre e mialgia.
Maningococco: (Men c) costituito dai polisaccaridi nudi A, C, W135 e Y (vaccino quadrivalente), immunogeno (solo in
soggetti > 2 anni) e non presenta effetti collaterali spiacevole, ma non stimola le cellule di memoria. Somministrazione di una
sola dose. Situazioni a rischio che richiedono la vaccinazione: soggetti > 2 anni che vivono in aree endemiche, al momento
dellarruolamento allesercito, soggetti > 2 anni che appartengono a categorie a rischio come: soggetti con asplenia anatomica o
funzionale (talassemia, drepanocitosi), soggetti con deficit di fattori del complemento, soggetti che stanno per partire per aree
gravate da elevata incidenza di malattia meningococcica, soggetti che siano stati esposti al contagio.
Papilloma Virus: lagente causante del carcinoma della cervice uterina (causato da tipi di oncogeni del virus: 75% sono HPV16
e HPV18), che la 5 causa di morte x tumore nel sesso F in Italia e la 2 nelle donne di et < 45 anni in Italia. La prevenzione
fatta tramite il Pap-test e il vaccino. Esistono oggi 2 tipi di vaccino che sono costituiti da VLPs L1 non infettanti (perch privi di
DNA) ma capaci di mantenere le propriet immunogeniche. Gardsil: vaccino quadri valente contenente VLPs dei genotipi 16, 18,
6 e 11. Cervarix: vaccino bivalente contenente VLPs dei genotipi 16 e 18. A 12 anni la vaccinazione erogata gratuitamente.