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Lezione 5
Esami strumentali
ESAMI DIAGNOSTICI
• Rx cranio e rachide
• Elettroencefalografia
• Elettromiografia
• Elettroneurografia
• Esami di laboratorio
1. Frontal Sinus
2. Maxillary Sinus
3. Ethmoid Sinus
11 4. Spenoid Sinus
1 5. Sella Turcica
6. Occipital Bone
7. Mastoid Air Cells
3
5 8. Floor of posterior fossa
7 9. Anterior arch of C-1
10. Mandible
11.Coronal Suture
2
4
6
9 8
10
1. Nasal Septum
2. Frontal Sinus
2 3. Maxillary Sinus
4. Ethmoid Sinus
7 5. Inferior Turbinate
4 6. Odontoid process
7. Superior orbital fissure
3
6
RX cranio idrocefalo
RX cranio meningioma parasagittale calcifico
RX cranio adenoma ipofisario
Rx rachide
RACHIDE CERVICALE RACHIDE CERVICALE
VISTA LATERALE VISTA “AP”
MASTOID AIR CELLS
C-4
PROCESSI
SPINOSI
C-4
PROCESSI SPINOSI
C-7 PEDICLES
TRACHEA
CLAVICOLE
THORACIC SPINE LATERAL
AP VIEW THORACIC SPINE
CLAVICAL
PEDICLE
DISC SPACE
PEDICLE OF T-7 PEDICLE OF T-7
VERTEBRAL BODY
SPINOUS
PROCESS DISC SPACE
T-11
RIB
SPINOUS PROCESS
12 th rib
LUMBAR SPINE
LATERAL VIEW
LUMBAR SPINE
AP VIEW
RIB
L-1
T-12
RIB
L-1
FORAMEN
PEDICLES
TRANSVERSE PROCESS
DISC SPACE
FACET JOINT OF L-3 – L-4
L-5
SACRUM SACRUM
Artrosi cervicale
Crollo vertebrale
Restringimento spazio
Spondilolistesi
L5/S1
Rx di emangioma. Tipico aspetto a “palizzata” (freccia).
ESAMI DIAGNOSTICI
Angiografia cerebrale
Indagine a raggi X, visualizza la vascolarizzazione cerebrale dopo
iniezione intraarteriosa (dalla femorale) di mezzo di contrasto
ARTERIOGRAFIA
2
1. Internal Carotid Artery
2. Intracranial Carotid
3. Maxillary Artery
4. Occipital Artery
5. External Carotid Artery
3
6. Common Carotid Artery
4 7. Facial Artery
7
1
6
Ostruzione carotide interna
Aneurisma della biforcazione dell’ACM destra
Aneurisma della biforcazione dell’ACM destra in una donna di 46 anni con cefalea improvvisa ed
alla TAC quadro di Emorragia subaracnoidea a livello della cisterna soprasellare e della scissura
silviana destra
ESAMI DIAGNOSTICI
Tumore cerebrale vascolarizzato MAV
all’angiografia
Il circolo venoso cerebrale
ESAMI DIAGNOSTICI
Tomografia Computerizzata encefalo
Tecnica a raggi X
Il tubo a raggi X gira
intorno al paziente
Offre informazioni
strutturali
Vantaggi: poco costosa,
rapida esecuzione
Svantaggi: potere di
risoluzione nettamente
inferiore rispetto alla RM
BRAIN CT, TRANSVERSE CROSS-SECTION
I gangli della base
Testa del nucleo caudato
Putamen
Globo pallido
Talamo
Infarto acuto dell’arteria cerebrale media
FORAMEN
DISC
FORAMEN
FACET JOINT
FACET JOINT
SPINOUS PROCESS
AXIAL SAGITTAL
TAC – Ernia discale
ESAMI DIAGNOSTICI
Angio-TAC encefalo
CTA:sagittal MPR
CTA:3D color VR
Aneurisma della biforcazione dell’ACM destra in una donna di 46 anni con cefalea improvvisa ed
alla TAC quadro di Emorragia subaracnoidea a livello della cisterna soprasellare e della scissura
silviana destra
Tecniche di RM
•Immagini pesate in T1
•Immagini pesate in T2
•Densità protonica
•FLAIR
•Double Inversion Recovery (DIR)
•Gradient Echo (GRE)
•STIR
•Field echo imaging
•MRA
•RM funzionale (Spettroscopia, Diffusione, Perfusione)
ESAMI DIAGNOSTICI
Risonanza Magnetica Nucleare
Indagine strutturale
L’immagine viene
costruita sulla base
delle onde radio emesse
dagli atomi di idrogeno
stimolati da un campo
magnetico
Alta capacità di
risoluzione
Possibilità di
ricostruzione
dell’immagine in tre
dimensioni
RMN encefalo normale
43
RMN encefalo normale
RMN encefalo con gadolinio
Tumor: T2 and T1+contrast
T2 T1 T1 + GADOLINIO
Sclerosi Multipla
Lesioni corticali in corso di SM
Sequenze DIR
RMN in presenza di multipli ictus cerebrali
49
RMN in corso di emorragia cerebrale
51
RMN in corso di ematoma subdurale cronico
52
RMN in corso angiopatia amiloidea cerebrale
Microbleds:
piccole regioni di
ipointensità,
espressione di
emorragie focali,
evidenziate in
GRE, echo-planar
ed SWI
Gradient Echo (GRE)
Normale Adenoma
ipofisario
Massa sellare
Neurinoma acustico
T1 + Gd FLAIR FLAIR
Linfoma cerebrale
T2 T1 T1 + Gd
Metastasi cerebrali da tumore uterino
T2 T2
T1 T1 + Gd
Meningioma dell’encefalo
T1 T1 + Gd T1 + Gd
RMN Sindrome di Arnold Chiari
Ippocampo atrofico nella Demenza di
Alzheimer
ESAMI DIAGNOSTICI
Angio-RMN encefalo
Vertebral
Artery Vertebral
Artery
Common
Carotid Common
Artery Carotid
Artery
Brachiocephalic
Trunk
Arch of Aorta
MRI Spettroscopica
ESAMI DIAGNOSTICI
C-7
T-1
MRI– LUMBAR SPINE
SAGITTAL
SPINAL CORD
BULGING DISC
Herniated Disk
Astrocytoma Ependymoma
Extramedullary Spinal Tumors
Meningioma
Neurofibroma
RMN T2 Mielite RMN T1 Mielite
RMN T1 Siringomielia
TRATTAMENTO ENDOVASCOLARE DI ANEURISMA
PET = tomografia ad emissione di positroni
Indagine funzionale, basata sulla somministrazione di un
tracciante radioattivo che si fissa nelle aree funzionalmente
attive
PET
La PET può essere
utilizzata per
evidenziare le aree
corticali che partecipano
ad un processo
complesso.
L’immagine accanto
confronta una situazione
di base con la
somministrazione di
un’immagine visiva (e
attivazione dell’area
occipitale)
ESAMI DIAGNOSTICI
• Funzioni
– Mezzo di trasporto
– Tamponamento degli shock traumatici
– Galleggiamento del cervello*
Controindicazioni
L4
Sommario dei dati tipici del LCS
Normale Batterico Virale TBC
Isoelettrofocusing
IgG oligoclonali, catene K libere
oligoclonali
Markers di malattia
Citochine, Chemiochine, Proteine
mieliniche, molecole di adesione,
metalloproteinasi,
Il LCS nella polineurite infiammatoria acuta
(sindrome di Guillain Barrè Strohl)
L’analisi del CSF nella prima settimana dopo
l’esordio della malattia può essere associato con una
concentrazione di proteine nel CSF normali, mentre
una severa alterazione della barriera emato-liquorale
(proteine oltre 5 g/L o Q-Alb > 50 × 10–3) in
assenza di aumento della componente cellulare può
essere osservata tra la 2 e la 3 settimana e rimanere
tale per molti mesi.
Perché la dissociazione albumino/citologica nella
GBS?
Nella GBS, una perdita di proteine plasmatiche dai vasi sanguigni
delle radici nervose nel CSF potrebbe essere causata da:
• un disturbo del microcircolo come risultato di un rigonfiamento
edematoso della radice nervosa con stasi retrograda dei capillari
per congestione venosa
• Rilascio di sostanze vasoattive quali peptide relato al gene della
calcitonina (CGRP) e sostanza P. Tali neuropeptidi sono prodotti
nei gangli delle radici dorsali. Sostanza P e CGRP causano
stravaso del plasma dai vasi e la sostanza P conduce ad una
dilatazione vasale attraverso il rilascio di istamina.
EEG
Consiste nella registrazione, sulla superficie dello scalpo,
dell’attività elettrica spontanea della corteccia cerebrale
EEG Gli elettrodi vengono
piazzati sullo scalpo
sulla base di alcuni punti
di repere (nasion, inion;
meati acustici) in modo
che corrispondano alle
aree corticali
sottostanti
Il sistema di
piazzamento e
denominazione degli
elettrodi è
standardizzato:
Sistema 10-20
PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE ONDE
EEG
COMPLESSO
PUNTA-
ONDA
Epilessia
grande
male
POLIGRAFIA
• Attività d’inserzione
• Attività spontanea
• Configurazione dell’Unità Motoria
• Attivazione dell’Unità Motoria
• Pattern di interferenza
EMG: Attività Spontanea
Potenziale di fascicolazione
Elettromiografia ad ago: Dati
• Configurazione dell’Unità Motoria
– Singola unità motoria: Un assone motorio e tutte le sue fibre muscolari
– Configurazione dell’Unità Motoria: Ampiezza, Durata, Morfologia
– Il muscolo è attivato volontariamente a differenti livelli di forza
– Le proprietà di registrazione dell’ago permettono la valutazione di singole UM
• Pattern di Interferenza
– Pattern di unità motoria con completa attivazione volontaria
Elettromiografia normale
EMG: Unità Motoria Neurogena
2MV/segmento verticale
Attività volontaria all’EMG
A. Pattern normale
B. Pattern da neuropatia
C. Pattern da miopatia
Organizzazione delle unità motorie
EMG neuropatico EMG miopatico
ESAMI DIAGNOSTICI
Elettroneurografia
Permette di calcolare
la velocità di
conduzione lungo un
segmento di nervo
motorio (VCM =
velocità di conduzione
motoria) o sensitivo
(VCS = velocità di
conduzione sensitiva)
Potenziale motorio
Parametri di Conduzione Motoria
• Latenza distale
– determinata dalla velocità di conduzione di nervo,
giunzione neuromuscolare e muscolo
• Ampiezza
– determinata dal numero di fibre muscolari attivate
• Velocità di conduzione prossimale
– determinata dalla velocità di conduzione delle fibre
più veloci
Potenziale sensitivo
Antidromico Ortodromico
Parametri di Conduzione Sensoriale
• Comparsa e latenza del picco
• Velocità di conduzione
– determinata dalla velocità delle poche fibre
veloci
• Ampiezza
– determinata dal numero delle grandi fibre
sensoriali attivate
Studio Normale Sensoriale
1 msec/div
Latenza VC Amp
(msec) (m/s) (uV)
Polso-D2 2.2 58 44.1
ESAMI DIAGNOSTICI
Test elettrico per miastenia
Miastenia Gravis
Stimolazione Nervosa Ripetitiva
EMG a singola Fibra
Miastenia Gravis
Sindrome di Lambert-Eaton
Stimolazione Nervosa Ripetitiva
ESAMI DIAGNOSTICI
Potenziali Evocati
Eventi elettrici generati nel sistema nervoso, periferico o
centrale, a seguito della somministrazione di uno
stimolo sensitivo o sensoriale, fisiologico o non;
Sono di piccola ampiezza. Pertanto sono necessarie
tecniche di averaging per “estrarli” dal rumore
bioelettrico di fondo
Valutano la funzionalità di:
Vie visive (PEV)
Vie troncoencefaliche (PEA o BAEP)
Vie motorie (PEM)
Vie sensitive (PESS)
Vie cognitive (P300)
ESAMI DIAGNOSTICI
Potenziali Evocati Visivi
ESAMI DIAGNOSTICI
Potenziali Evocati Uditivi
Origin of each wave
Wave Origin
I Cochlear nerve
II Dorsal & Ventral cochlear nucleus
III Superior olivary complex
IV Nucleus of lateral lemniscus
V Inferior colliculus
VI Medial geniculate body
VII Auditory radiation(cortex
ESAMI DIAGNOSTICI
Potenziali Evocati Somatosensitivi
• Stimolazione con fini
elettrodi ad ago
• Stimolo del nervo mediano
– il segnale viaggia in
maniera anterograda
causando una contrazione
muscolare, ma viaggia
anche in direzione
retrograda lungo le vie
sensoriali attraverso le
colonne dorsali fino alla
corteccia
ESAMI DIAGNOSTICI
Potenziali Evocati Motori
• I PEM transcranici
elettrici monitoring
– Stimolando attraverso
elettrodi posti sul capo
sopra la corteccia
motoria
– Applicazione di corrente
elettrica produce il PEM
– Lo stimolo si propaga
attraverso le vie motorie
discendenti