L'uomo, un elettricista in pensione, ha reso ieri una confessione totale, secondo fonti giudiziarie.
Il suo interrogatorio durer diversi giorni. Entro due settimane il giudice di Sankt-Poelten dovr
decidere se prolungare o meno gli arresti in attesa del processo. La polizia di Amstetten intanto
continua a perquisire lo scantinato dove la donna e tre dei figli hanno trascorso segregati la loro
esistenza. La realizzazione dello scantinato-prigione era stata autorizzata nel 1978 e i locali erano
stati visitati dagli ispettori nel 1983, l'anno precedente all'inizio della prigionia della ragazza, allora
diciottenne.
Restano, molteplici, gli interrogativi. Primo, come sia riuscito quest'uomo per un quarto di secolo
ad "ingannare tutti", compresa la moglie Rosemarie che sembra fosse all'oscuro dell'intera vicenda:
la scomparsa della figlia era stata giustificata dall'uomo con una lettera nella quale Elisabeth
spiegava di essersi unita a una setta e pregava i genitori di non cercarla.
Elisabeth, e con lei via via che nascevano i figli, si trovava invece nel seminterrato dell'abitazione:
un dedalo di stanzette senza finestre, dal soffitto alto appena 1,7 metri e sigillato con una porta di
cemento armato con un sistema di accesso elettronico funzionante con un codice noto solo all'uomo.
Tre dei bambini vennero in seguito affidati ai Fritzl (anche in questo caso, sarebbero arrivati sulla
porta di casa con un biglietto della presunta madre scomparsa che pregava i genitori di
occuparsene); mentre gli altri tre (i primi due, di 19 e 18 anni, e il pi piccolo, di 5 anni) rimasero
con la madre. Il settimo sarebbe invece morto poco dopo la nascita e Fritzl ha raccontato di essersi
disfatto del corpo gettandolo in un inceneritore.
I tre figli rimasti con Elisabeth "non hanno mai visto la luce del sole finch non sono stati liberati"
dalla polizia, hanno spiegato gli inquirenti. Sono inoltre in corso le prove del dna per accertare che
Fritzl ne sia effettivamente il padre. Per i figli segregati e Elisabeth stato mobilitato un supporto
psicologico. Proprio uno di loro, la primogenita, si deve la rivelazione del caso. La vicenda stata
scoperta solo lo scorso 19 aprile, quando una ragazza 19enne stata abbandonata in stato di
incoscienza nell'abitazione dei Fritzl ed poi stata ricoverata all'ospedale di Amstetten in gravi
condizioni: i medici avevano lanciato allora un appello televisivo alla madre della giovane perch si
presentasse e li aiutasse a formulare una diagnosi.
Elisabeth, che aveva ascoltato l'appello alla televisione del seminterrato, aveva pregato il padre di
lasciarla andare all'ospedale: Fritzl decise a quel punto di liberarla insieme agli altri due figli ancora
segregati, spiegando alla moglie che Elisabeth aveva deciso di "tornare a casa". La polizia - grazie
ad una soffiata - aveva poi identificato la 42enne Elisabeth e il padre, fermandoli non lontano
dall'ospedale.
La donna, apparsa "assai turbata" agli inquirenti, dopo essersi fatta promettere di non dover pi
avere contatti con il padre e che i suoi figli sarebbero stati protetti, ha raccontato di essere stata
oggetto di abusi sessuali fin dall'et di undici anni: nel 1984 era infine stata attirata dal padre in
cantina, cloroformizzata e ammanettata; da allora non era pi uscita dalla sua prigione.
Il caso ricorda quello di Natasha Kampusch, rapita nel 1998 a Vienna da un vicino di casa
mentre si recava a scuola e riuscita a fuggire dopo otto anni di prigionia. La giovane, oggi ventenne,
si offerta di aiutare Elisabeth moralmente e finanziariamente.
LA DOPPIA FACCIA DI JOSEF FRITZL, OSANNATO DAI VICINI E ORCO TRA LE PARETI DOMESTICHE
aveva finto di prendere in affido, quella disgraziata di mia figlia Elisabeth ce li ha mollati perch lei
non pu mantenerli!; quando non si premurava di raccontare barzellette al bar o di radere l'erba o
d'andare a pesca o di dare una mano ai vicini, quant' bravo ad aggiustare gli elettrodomestici! ;
quando non spariva ore nello scantinato a lavorare, guai a chi va l dentro!, e in realt apriva la botola
segreta per dar da mangiare ai suoi schiavi; quando la sua doppia faccia non si doveva dividere fra la
normalit e l'orrore, allora l'ingegnere Josef Fritzl aveva finalmente il tempo d'occuparsi anche di loro,
gli uccellini, povere bestioline.
Dalla Dammstrasse lo vedevano tutti, lass. A dare miglio e attenzione. A fare l'unica cosa che gli
riusciva bene: accudire una gabbia. Josef ha impiegato una vita a ingannare tutti e un giorno solo a
confessare tutto. S, ha rapito sua figlia. L'ha segregata 24 anni. Ha avuto sette figli-nipoti da lei e uno,
neonato e morto, l'ha bruciato nella caldaia. Tre se li cresciuti al piano di sopra come se niente fosse,
assieme alla moglie-moglie Rosemarie. Gli altri li ha sepolti vivi l sotto, con la moglie-figlia Elisabeth...
Tutto vero. Peggio del vero.
A capirlo subito Natascha Kampusch, che si liber da otto
anni di prigionia simile e ora offre i soldi guadagnati con le
interviste: Voglio aiutare questa famiglia. A capirlo bene sono i
giornali: Dopo Natascha ed Elisabeth - scrive Der Standard -,
l'Austria deve chiedersi che cosa sta corrodendo questa societ ricca e
appagata. A capirlo pian piano sono i poliziotti che per una volta
violano le regole e pubblicano nome e foto dell'indagato, perch
stavolta la gente deve aiutarci dice Franz Prucher, ispettore capo
, guardare bene quest'uomo: per esempio, c' qualcuno che l'abbia
mai visto comprare vasetti d'omogeneizzati o vestiti per bambini?.
Natascha Kampusch durante
un'intervista tv poco dopo la
sua liberazione (Afp)
Francesco Battistini
La conferma arrivata dalla scienza, dallesame del Dna: Josef Fritzl, l'austriaco di 73 anni che
ha rinchiuso sua figlia Elisabeth per 24 anni nella cantina della propria casa, il padre naturale
dei sette bambini partoriti dalla donna. Tre bambini erano cresciuti con lui e la moglie perch
appena nati "piangevano troppo" e rischiavano di fare scoprire la sua doppia vita. Gli altri tre
sono rimasti segregati in cantina con la loro madre, che oggi ha 42 anni.
I bambini infatti non erano stati accolti in casa per un barlume di piet, ma soltanto per evitare
si essere scoperto. Un giudice del capoluogo della Bassa Austria, St. Poelten, ha confermato la
custodia cautelare nei confronti di Fritzl. La sua posizione si aggravata: all'accusa di incesto e
sequestro di persona si aggiunta quella di omicidio per omissione. Uno dei sette bambini nati
dai rapporti incestuosi con la figlia morto poco dopo il parto e - secondo gli inquirenti poteva
essere salvato se affidato alle cure dei medici. L'uomo stato visitato ieri da uno psicologo,
dando "un'impressione di tranquillit e calma". Non sarebbe a rischio di suicidio.
Intanto stato chiarito come Elisabeth riuscita a riavere la libert. Sua figlia Kerstin, di 19
anni, che viveva con lei in cantina, si era gravemente ammalata. Quando la ragazza ha perso
coscienza, il padre-nonno l'ha portata in ospedale. Ha per raccontato che sua figlia Elisabeth,
ufficialmente scappata anni prima con una setta satanica, si sarebbe fatta viva e gli avrebbe
consegnato
la
ragazza.
In una lettera, scritta sotto dettatura del padre, Elisabeth spiegava la malattia e i disturbi dalle
ragazza. Nella missiva - stato detto - la donna accennava alla possibilit di tornare alla vita
normale "entro un anno con altri due figli". Fritzl stava forse preparando la messinscena per
giustificare il ritorno di sua figlia e dei "bambini della cantina". Ma a far fallire il suo piano
stata la tv. Tramite i telegiornali (che Elisabeth vedeva nella sua prigione) l'ospedale si rivolto
alla madre di Kerstin. La sua presenza - cos dicevano i medici - era indispensabile per la
sopravvivenza della ragazza. Elisabeth ha convinto il padre a farla uscire, per la prima volta in
24 anni. L'aspetto sofferente della donna e la sua improvvisa apparizione dopo anni hanno
spinto i sanitari a chiamare la polizia. Elisabeth si subito affidata agli agenti, raccontando la
sua tremenda storia. Ora lei e i sei figli, ma anche la madre Rosemarie, che non si sarebbe mai
resa conto di quanto avveniva sotto la casa, sono ricoverati in ospedale.
Oggi poi la famiglia si ricostituita. Elisabeth ha potuto riabbracciare i suoi tre figli sottrattile
quando erano in fasce, mentre la nonna ha potuto conoscere gli altri due.
Per tutti comincia ora un lungo periodo di terapia psicologica, per affrontare il trauma e
reinserirsi nella vita normale. I tre figli che hanno vissuto in cantina hanno anche seri disturbi
fisici e difficolt di espressione. Per loro si pensa anche ad un cambio di nome.
La situazione intanto particolarmente critica per Kerstin, la figlia di 19 anni, che tuttora si
trova in pericolo di vita. 'Nella ultime ore - ha detto il primario del reparto di rianimazione
Albert Reiter - la situazione leggermente migliorata e c' motivo di sperare".
30/04/2008 08:56
d'identit almeno per loro tre. Insieme alla madre dovranno superare un gravissimo trauma psicologico, ma
anche forti disturbi fisici per tutti gli anni vissuti lontani dalla luce del sole.
Austria
30/04 07:48 CET
L'ex rapita austriaca Natacha Kampusch in aiuto dei figli dell'incesto
Amstetten non vuole essere catalogata come la cittadina degli incesti. I residenti della localit
austriaca si sono cos mobilitati per una fiaccolata di solidariet con le vittime di Josef Fritzl, che
per 24 anni ha tenuto sua figlia rinchiusa in una cantina facendole mettere al mondo sette bambini.
Un'altra famosa ex rapita austriaca, Natacha Kampusch, ha offerto loro supporto, anche finanziario:
"Penso che la maggior parte di coloro che stanno dando opinioni da esperti dovrebbero trattenersi
perch probabilmente non hanno ragione. Credo che sarebbe stato meglio lasciare i bambini l dove
si trovavano perch era l'unico ambiente al quale erano abituati. Portarli improvvisamente via senza
neanche un momento di transizione e isolamento non pu essere un bene per loro".
La posizione di Josef Fritzl, nonno-padre di sei figli, si intanto aggravata. Alle accuse di sequestro
di persona e violenza sessuale si aggiunta quella di omicidio per omissione perch, sostiene
l'accusa, un settimo bambino - morto poco dopo il parto - poteva essere salvato se affidato ai
medici.
I test del Dna hanno confermato che i sei figli avuti da Elisabeth Fritzl durante i 24 anni di prigionia sono
proprio del padre 73enne Josef. Un settimo figlio, morto poco dopo la nascita, e' stato bruciato
nell'inceneritore della sua casa di Amstetten, una piccola cittadina nella Bassa Austria, probabilmente
poteva essere salvato se fosse stato curato in tempo, per questo per lui e' scattata anche l'accusa di
omicidio oltre a quella di incesto, violenza carnale e sequestro di persona.
L'uomo ha tenuto in prigionia per 24 anni sua figlia Elisabeth nascosta in una cantina simulando un
allontanamento volontario della figlia caduta "in mano ad una setta" . Per rendere credibile la sua
copertura, Fritzl faceva scrivere alla ragazza delle lettere nelle quali chiedeva di non essere cercata.
Tre dei sei bambini avuti da Elisabeth erano cresciuti con lui e la moglie perche' appena nati "piangevano
troppo" e rischiavano di fare scoprire la sua doppia vita. Fritzl finse di averli trovati sulla porta di casa.
Gli altri tre sono rimasti segregati in cantina con la loro madre, che oggi ha 42 anni.
A metter fine a questo incubo la malattia della prima nata dall'incesto con la figlia, Kerstin, ora e' in
ospedale in gravissime condizioni forse per una malattia genetica. Fritzl accetto' di portarla in ospedale
fingendo che le fosse stata affidata da Elizabeth. Fu la stessa Elizabeth a convincerlo dell'importanza che
anche lei potesse seguire la ragazza in ospedale. Una volta uscita dalla sua prigione Elizabeth confesso'
tutto.
Per tutte le vittime di questo crimine comincia un lungo periodo di terapia psicologica, per affrontare il
trauma e reinserirsi nella vita normale. I tre figli che hanno vissuto in cantina hanno anche seri disturbi
fisici e difficolta' di espressione. Per loro si pensa anche ad un cambio di nome. "C'e' una squadra di
esperti - ha detto il direttore sanitario dell'ospedale di Amstetten, Berthold Kepplinger, in una
affollatissima conferenza stampa - che segue l'intera famiglia".
Intanto Fritzl e' in carcere, gli psicologi l'hanno trovato sereno e tranquillo e dicono che non e' a rischio
suicidio.
INCESTO IN AUSTRIA 2
Austria, autorit al lavoro per fare piena luce sulla vicenda del padremostro.Nuove identit alla figlia segregata per 24 anni e per i figlinipoti
Joseph Fritzl
AMSTETTEN (Austria) - Avranno una nuova identit Elisabeth Fritzl e i suoi figli. E' la decisione
che le autorit austriache hanno preso per la donna che per 24 anni stata tenuta segregata e
violentata dal padre da cui ha avuto sette bambini. Trapelano le prime informazioni sulle condizioni
di salute dei tre figli del padre-mostro, si indaga anche sull'omicidio, mai risolto, di una 17enne. E i
quotidiani austriaci si scatenano nella ricostruzioni dei dettagli della vicenda e sottolineano che il
bunker-prigione ha tutti i permessi in regola.
Mai un medico per i 3 della cantina. Il 'Times' ha rivelato le condizioni di salute dei figli-nipoti
frutto degli abusi dell'ingegnere austriaco sulla figlia Elisabeth. I tre di 19, 18 e 5 anni, nati nella
cella di 50-60 metri quadri, ricavata dall'uomo sotto casa, non sono mai stati visitati da un medico,
n da un dentista, tanto che la pi grande, Kerstin ha perso tutti i denti. Tutti e tre, inoltre, hanno
sviluppato problemi al sistema immunitario, soffrono di anemia e di mancanza di vitamina D, quella
che regola il metabolismo del calcio.
I ragazzini hanno problemi alla vista per non aver mai visto la luce. E, costretti a camminare piegati
a causa dei soffitti alti circa 1,70 metri, hanno sviluppato una postura curva. Kerstin stata curata
con aspirine e pasticche per il raffreddore, prima che svenisse ed Elisabeth costringesse il padre a
portarla in ospedale, dove ora si trova in coma artificiale.
Problemi psicologici. Oltre alla salute fisica, un altro nodo che i medici austriaci dovranno
affrontare quella psichica. Negli anni di prigionia, la madre ha insegnato ai figli a scrivere qualche
parola, ma nel bunker non c'erano libri, solo una tv, una radio e un video-registratore. La percezione
della realt che hanno i fratelli maggiori quella mediata dalla tv, mentre il piccolo ha grossi ritardi
cognitivi.
"A livello psicologico", ha spiegato Rotraud Perner, psicoterapeuta viennese, "molto dipende da
quello che negli anni la madre ha detto loro, se ha spiegato la ragione per cui sono stati imprigionati
o se hanno dovuto accettare la condizione come se fosse normale".
Riunita la famiglia incestuosa. Domenica scorsa, intanto, per la prima volta si riunita la doppia
famiglia incestuosa: i tre figli, tenuti segregati al piano di sotto, si sono incontrati con i tre fratelli,
nati nel sotterraneo e 'portati alla luce' dal padre (Fritzl aveva raccontato che erano di Elisabeth,
scappata per entrare in una setta e che li aveva trovati davanti alla porta di casa). Gli uni
inconsapevoli dell'esistenza degli altri fino allo scoppio del caso. I sei fratelli hanno avuto un primo
incontro "sereno" ha spiegato il dottor Kepplinger.
"E' stata un'occasione felice, non forzata, e molto commovente, in particolare l'incontro tra
Rosemarie (la moglie 68enne di Fritzl e madre di Elisabeth, ndr) e la figlia", ha continuato il
medico. Rosemarie, che ha altri sei figli, oltre ai tre figli di Elisabeth in custodia (uno adottato, gli
altri due in affido) era all'oscuro della doppia vita incestuosa del marito e credeva che la figlia fosse
scomparsa e non sarebbe pi tornata.
I ragazzi del piano di sopra. I 'ragazzi del piano di sopra', 16, 15 e 11 anni, sono stati allevati dai
nonni come bambini normali: alimentati regolarmente, curati e mandati a scuola. Malgrado tutto,
uno di loro ha dei problemi di cuore che gli potrebbero derivare dalla composizione del proprio
patrimonio genetico.
Dal punto di vista economico stato accertato che il padre-mostro godeva di una solida posizione.
Ingegnere elettrico in pensione 73enne, l'uomo l'unico proprietario di sei immobili, dislocati in
varie localit della Bassa Austria, per un valore stimato di 2,2 milioni. Inoltre si scoperto che il
nascondiglio-bunker aveva tutti i permessi in regola fin dal 1978 ed era forse nato come rifugio
antiatomico in piena Guerra fredda. Forse il carcere della seconda famiglia di Joseph Fritzl esisteva
gi prima del 28 agosto del 1984, quando l'uomo drog e ammanett sua figlia e l'imprigion per
8.645 giorni.
I rifugi antiatomici. Secondo il quotidiano 'der Standard', migliaia di case uni e pluri-familiari in
Bassa Austria hanno questi bunker, anche perch dal 27 ottobre del 1989 fino al 29 agosto del 1990
il regolamento edilizio prevedeva l'obbligo di costruirli. Per motivi di privacy, scrive 'der Standard'
non esiste neanche un elenco di dove questi rifugi siano collocati.
La spesa notturna. Secondo il 'Kronen Zeitung', Fritzl, per non far creare sospetti, l'ingegnere
faceva la spesa esclusivamente in centri commerciali fuori da Amstetten, portando poi i suoi
acquisti in cantina con un carrello durante la notte. Il 'Kurier' invece riferisce che Fritzl bruciava
tutti i rifiuti della sua famiglia sotterranea nella stessa stufa, nella quale si era liberato anche del
cadavere del neonato, il settimo figlio nato dall'incesto forzato con la figlia, morto poco dopo il
parto.
Uno dei figli che Joseph Fritzl ha avuto con la moglie Rosemarie (sette in tutto), aveva le chiavi
della cantina. Lo ha detto al settimanale tedesco 'Der Spiegel' un ex inquilino della palazzina. Su
questo punto, riporta il settimanale tedesco, le autorit austriache non hanno voluto rilasciare
commenti.
Vacanze in Thailandia. Il quotidiano 'Bild' ha raccolto la testimonianza di Paul H., 69 anni, un
pensionato tedesco, amico di lunga data del 73enne ingegnere di Amstellen. L'uomo ha raccontato
di essere andato con il suo amico due volte in vacanza in Thailandia: "La moglie non c'era - ha detto
-, poich a suo dire doveva badare ai bambini". "Una volta - ha aggiunto - l'ho osservato mentre su
una spiaggia di Pattaya acquistava un abito da sera e biancheria intima erotica per una donna snella.
Quando mi ha visto, si arrabbiato parecchio e mi ha raccontato che aveva un'amante".
L'amico tedesco ha spiegato di essere stato tre volte suo ospite nella casa degli orrori di Amstetten,
l'ultima volta nel 2005. "Era molto divertente, abbiamo riso molto insieme. Quando stavamo in
birreria era cos spiritoso che faceva ridere anche la gente dei tavoli vicini, ma con la sua famiglia
era completamente diverso. Era dominatore e dispotico". Paul H. ha descritto anche il rapporto tra
Fritzl e la figlia Elisabeth. "I miei tre figli hanno sempre giocato con i suoi, Elisabeth da bambina
era molto riservata e timida. Avevo l'impressione che Josef non l'amasse come gli altri suoi figli. La
picchiava anche pi degli altri, per ogni piccola sciocchezza. Quando Elisabeth spar, mi disse che
era entrata in una setta".
Un omicidio. Nelle ultime ore la polizia austriaca ha iniziato ad indagare su un possibile
coinvolgimento di Joseph Fritzl nel caso insoluto di omicidio di una ragazza di 17 anni avvenuto nel
1986. Il corpo di Martina Posch venne rinvenuto sulle rive del lago Mondsee 10 giorni dopo la sua
scomparsa. In quella zona, riferisce la polizia, aveva una pensione la moglie di Fritzl, Rosemarie.
(30 aprile 2008)
Il suo stato viene definito critico ma stabile. La ragazza, 19enne, una dei sette figli nati dal
rapporto incestuoso imposto da Joseph Fritzl alla figlia, Elisabeth, nel corso di 24 anni di prigionia.
Il ricovero in ospedale di Kerstin Fritzl stato l'episodio che ha consentito la scoperta
dell'incredibile caso di Amstetten. I medici infatti fecero un appello pubblico per riuscire ad avere
notizie della madre, per conoscere meglio l'anamnesi familiare della ragazza.
Ieri, la polizia austriaca ha confermato, in base ai risultati delle analisi del Dna, che Joseph Fritzl
proprio il padre dei sei ragazzi (un settimo morto poco dopo la nascita) di et compresa tra i 19 e
i 5 anni avuti dalla figlia, tre maschi e tre femmine. Tre dei sei bambini sono stati adottati dalla
coppia Fritzl, altri tre sono rimasti segregati tutta la loro vita nello scantinato dell'abitazione dei
Fritzl.
FIGLI ANEMICI E SENZA DENTI
I figli del padre-mostro hanno sui corpi le cicatrici di 24 anni di prigionia. Il 'Times' ha rivelato i
primi particolari sulle condizioni di salute dei tre ragazzini frutto degli abusi dell'ingegnere
austriaco Josef Fritzl sulla figlia Elisabeth. I tre figli-nipoti di Fritzl - di 19, 18 e 5 anni - sono nati
nella cella di 50-60 metri quadri, ricavata dall'uomo sotto casa, e da allora non sono mai stati visitati
da un medico, n da un dentista, tanto che la pi grande, Kerstin ha perso tutti i denti.
Tutti e tre, inoltre, hanno sviluppato problemi al sistema immunitario, soffrono di anemia e di
mancanza di vitamina D, quella che regola il metabolismo del calcio. I ragazzini non hanno mai
visto la luce - questo ha provocato loro qualche problema alla vista - e, costretti a camminare
piegati, a causa dei soffitti alti circa 1,70 metri, hanno sviluppato una postura ricurva.
Kerstin stata curata con aspirine e paStiglie per il raffreddore, prima che svenisse ed
Elisabeth costringesse il padre a portarla in ospedale, dove ora si trova in coma artificiale.
Oltre alla salute fisica, un altro nodo che i medici austriaci dovranno affrontare quello dei
problemi psichici ed evolutivi. Negli anni di prigionia, la madre ha insegnato ai figli a scrivere
qualche parola, ma nel bunker non c'erano libri, solo una tv, una radio e un video-registratore.
La percezione della realt che hanno i fratelli maggiori quella mediata dalla tv, mentre il
piccolo ha grossi ritardi cognitivi. "Una vasta squadra di psicologi infantile e dell'et adulta,
terapisti, neurologi, logopedisti e fisioterapisti si sta occupando di loro", ha spiegato Berthold
Kepplinger, direttore della clinica di Amstellen dove sono ricoverati, precisando che "ogni paziente
ha traumi diversi ed quindi sottoposto a terapia individuale".
"A livello psicologico - ha spiegato Rotraud Perner, psicoterapeuta viennese - molto dipende da
quello che negli anni la madre ha detto loro, se ha spiegato la ragione per cui sono stati imprigionati
o se hanno dovuto accettare la condizione come se fosse normale".
Domenica scorsa, intanto, avvenuta la prima 'reunion' della doppia famiglia incestuosa: i tre
figli, tenuti segregati al piano di sotto, si sono incontrati con i tre fratelli, nati nel sotterraneo e
'portati alla luc dal padre (Fritzl raccont che erano di figli di Elisabeth, scappata per entrare in una
setta - in realt la figlia fu rinchiusa dal 1984, quando aveva 18 anni - e che li aveva trovati davanti
alla porta di casa).
Gli uni inconsapevoli dell'esistenza degli altri fino allo scoppio del caso (al sotterraneo
insonorizzato si accedeva attraverso una porta chiusa con combinazione e nascosta dietro uno
scaffale), i sei fratelli hanno avuto un primo incontro sereno e facile ha spiegato Kepplinger. "
stata un'occasione felice, non forzata, e molto commovente, in particolare l'incontro tra Rosemarie
(la moglie 68enne di Fritzl e madre di Elisabeth, ndr.) e la figlia", ha continuato. Rosemarie, che ha
altri sei figli, oltre ai tre figli di Elisabeth in custodia (uno adottato, gli altri due in affido) era
all'oscuro della doppia vita incestuosa del marito e credeva che la figlia fosse scomparsa e non
sarebbe pi tornata.
I 'ragazzi del piano di sopr - 16, 15 e 11 anni - sono stati allevati dai nonni come bambini
normali: alimentati regolarmente, curati e mandati a scuola. Malgrado tutto, uno di loro ha dei
problemi di cuore che gli potrebbero derivare dalla composizione del proprio patrimonio genetico.
Quanto alla moglie "era succube, faceva sempre ci che lui le diceva. Quando siamo andati a
trovarli cucinava per noi e ci serviva a tavola. Quando la conversazione finiva su Elisabeth se ne
andava in cucina. Ma non l'ho mai vista piangere, era di ghiaccio".
"Qualcun altro nella famiglia Fritzl sapeva" della doppia vita di Jospeh e dell'esistenza di una
"famiglia" nello scantinato. Lo scrive la Bild Online citando come fonte il responsabile delle
indagini, Franz Polzer.
Gli inquirenti non rivelano l'identit di questa persona, la stessa che avrebbe fatto la soffiata alla
polizia al momento della visita di Joseph con la figlia Elisabeth all'ospedale.
Potrebbe trattarsi di uno dei fratelli di Elisabeth che, secondo la testimonianza di alcuni locatari
delle stanze in affitto della famiglia Fritzl, era in possesso della chiave della cantina. L'uomo era
spesso ubriaco, "aveva sempre in mano una bottiglia di birra o di vino".