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LA FAMIGLIA: UNA RISORSA PER SUPERARE LA CRISI LA FAMIGLIA: UNA RISORSA PER SUPERARE LA CRISI

seminario internazionale
Contributo alla rifessione
Pierluigi Dovis Direttore Caritas Diocesana Torino
Uno sguardo sulla realt di oggi
Certamente la crisi economica fnanziaria che in questi ultimi anni ha colpito
lOccidente, e lendemica crisi strutturale in cui versa il cosiddetto sud del mondo sono
elementi che incidono, e non marginalmente, sulla ragilizzazione delle amiglie!
"oprattutto la mancanza di lavoro e la atica per la casa sono gli elementi di maggiore
impatto! #na attenzione particolare meritano le amiglie che cadono nella situazione di
ragilit$ ad un certo punto del loro percorso di vita, non fn dallinizio! %ueste mostrano
sempre pi& di non avere la pronta capacit$ di rimodellare stili di vita, abitudini,
pregresse capacit$ e, dunque, sono maggiormente esposte allimpeto disgregante
dellincontro con la povert$! ' partire da queste situazioni si possono evidenziare
alcuni elementi della ragilit$ amiliare attuale, almeno nellOccidente! (impatto della
crisi produce, anzitutto, di munizione o perdita del senso del s sia dei singoli che del
nucleo amiliare, inducendo ad un sentire interiore demotivante di rustrazione e di
sconftta, se non addirittura di allimento! )n seconda battuta il cambio erepentino
delle condizioni di vita non induce alla ricerca di alleanze pi& strette sia intraamiliari
che rispetto alle reti sociali, ma porta allisolamento e a orme di auto esclusione
supportate spesso dal senso di vergogna! )n terzo luogo vengono a crescere i gap
relazionali sia nel nucleo amiliare che nei contesi sociali! *d infne si arriva alla
ragilizzazione estrema dei ragazzi e dei giovani che non trovano pi& in amiglia quel
supporto esistenziale di cui necessitano per la crescita! Dunque, in certe circostanze,
la crisi economica pu+ incidere sulla vita delle amiglie fno a dissolverle! )n e,etti
nella esperienza dei luoghi di ascolto e di accoglienza italiani si incontrano sempre pi&
situazioni amigliari anomale! 'bbiamo amiglie in crisi, ovvero in mezzo ad un guado
dove vige linsicurezza su tutto, compreso sul senso della relazione! 'bbiamo amiglie
scheggiate, ovvero toccate in alcuni elementi del loro vivere comune tali da non ar
perdere lunit$ del tutto ma capaci di rendere debole la struttura, specie nel momento
della prova! )ncontriamo amiglie rotte che hanno semplicemente perso il collante che
le teneva unite perch-, orse, troppo debole nei conronti dellirruenza di problemi
esterni orti e repentini! *d, infne, incontriamo amiglie disciolte che portano con se
tutto il peso del allimento totale! Ora, diventa assai di.cile ragionare di una amiglia
stratta o peretta! / lora di assumere il coraggio di passare dallirenismo cognitivo
sulla amiglia ad un realismo capace di sogno che sappia partire dal luogo in cui 0le1
amiglie e non 0la1 amiglia si trovano a vivere! )vi comprese quelle molteplici
orme di quasi famiglia che sono in crescita esponenziale e per le quali non siamo
ancora riusciti a fssare elementi di valutazione e di azione!
Prospettive pastorali
"e 2 vero quanto sopra e quanto le ricerche sociologiche e di psicologia sociale
evidenziano, si potrebbero sottolineare alcune prospettive utili per impostare una
rinnovata pastorale con le amiglie3
4! "iamo in un momento di orte transizione di modelli, anche quelli amiliari!
Occorre escogitare ed implementare un metodo di lavoro pastorale che sia
capace di agevolare il cambiamento delle amiglie e, di conseguenza, delle
comunit$ cristiane! #n metodo che, pur tenendo conto della dimensione
assiologia e valoriale, parta dalla considerazione degli ambienti di vita e dalla
promozione delle condizioni delle relazioni! (a amiglia, orse, non va pi&
considerata come uno degli ambiti vitali, ma come un soggetto che passa
attraverso i vari ambienti e le varie dimensioni del vivere sociale ed ecclesiale,
con la specifcit$ della relazione! 5etodo che dovrebbe uscire dal primato
pastorale alla relazione di coppia verso una attenzione paritaria al soggetto
amiglia
6! Proprio perch- le amiglie stanno vivendo momenti di orte atica andrebbe
evitato ogni sovraccarico di compiti su di essa! "e 2 vero che dobbiamo invitare
le )stituzioni pubbliche a non scaricare sulla amiglia responsabilit$ che
atterrebbero alla collettivit$ perch- espressione di beni di giustizia, cos7 non
dobbiamo cadere come comunit$ ecclesiale nella trappola di a.dare alla
amiglia compiti che non riuscirebbe a sostenere! 'umentare incontri,
accrescere doveri religiosi, a.dare elementi educativi, se non ben calibrati,
rischiamo di schiacciare amiglie gi$ ragili o, perlomeno, escludere chi non ce la
a! 'ndrebbe, invece, sostenuta una azione pastorale che renda di proondo
signifcato ecclesiale lordinaria esperienza
8! )n ogni azione per la amiglia va accresciuto lo sorzo e lobiettivo di
mantenerne e raforzarne lunit, evitando di inserire ulteriori elementi di
parcellizzazione o di rammentazione! Cosa vera non solo nel concreto evitare di
dividere le amiglie in di.colt$ con servizi 0solo per uomini o solo per donne1,
ma anche evitare le azioni settoriali di una pastorale che prima pensa ai
fdanzati, poi agli sposi, poi ai bambini, poi agli anziani, poi ai lavoratori, poi 9 !
:! )l grande compito della pastorale per le amiglie ragilizzate 2, per+, quello del
sostegno di inclusione! Cosa che si esprime anzitutto gi$ allinterno del nucleo
amiliare, sostenendo e promuovendo veri e propri patti intergenerazionali che
vincolino e accompagnino! Cosa vera anche a livello delle societ$, in modo
particolare agendo sulla priorit$ del 0lavoro degno1 e delle orme pi& alta di
cittadinanza dei singoli e dei nuclei! *d, infne, anche nella comunit$ cristiana
attraverso elementi di pi& orte ed organica reciprocit$ tra questa e le amiglie
;! #rgente 2 anche il compito pastorale del sostegno alla genitorialit, non tanto
visto nel senso di incremento della demografa, quanto in quello del ruolo di
paternit$ e di maternit$! "ia in caso di normalit$ della vita amiliare, che in
quello delle molteplici orme di disgregazione! Penso in modo particolare alle
madri sole con fgli e, ancora di pi&, ai padri separati <di cui abbiamo una piccola
esperienza con un progetto specifco attivo dal 6=46 nella Chiesa torinese>
?! )nfne 2 urgente trovare ormule fessibili e chiare per le nuove famiglie o per le
quasi famiglie che si vanno imponendo almeno nei contesti occidentali! 5i pare
che una strada interessante per conservare lunit$ con la comunit$ pur nella
non piena comunione o per costruire legami con la comunit$ si dovrebbe
puntare molto di pi& sul valore dellesercizio della carit! #n inserimento
organico, orte, seguito e riconosciuto di divorziati, separati, nuova amiglie,
unioni diverse nei servizi comunitari di carit$ verso i poveri porterebbe a diversi
vantaggi! 'nzitutto alla conoscenza del Dio di @es& Cristo come padre della
misericordia, poi alla possibilit$ di conversione attraverso il servire, poi alla
crescita nel vinculo unitatis con il corpo di Cristo che 2 la Chiesa!
Aoma, Palazzo di "an Callisto
4B settembre 6=4:

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