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Numero 83
Marzo 2010
Salvami Regina
in pietra
La Scolastica
La carità
spegne
il peccato
S e considerassimo tutto
quanto di Dio, non
smetteremmo mai di fare
il bene finché ne saremmo
capaci. Infatti, dando noi
ai poveri, per amore di
Dio, quanto Lui stesso dà
a noi, Egli ci promette il
centuplo nella beatitudine
eterna. O felice
pagamento e beato lucro!
Chi non darà a questo
benedetto mercante tutto
ciò che possiede, se Egli ci
fa una così buona offerta,
e, con le braccia aperte,
chiede che ci convertiamo,
che piangiamo i nostri
peccati e che abbiamo
carità, in primo luogo,
verso le nostre anime e,
poi, verso il prossimo?
Perché, come l’acqua
spegne il fuoco, così la
carità spegne il peccato.
Gustavo Kralj
Salvami 34
Regina
......................
Architettura,
filosofia e pastorale (Editoriale) . . . . . . . . . . . . 5
Periodico dell’Associazione La parola dei Pastori –
Madonna di Fatima - Maria, Stella Santi da santificare
della Nuova Evangelizzazione
Anno XII, numero 83, Marzo 2010
La voce del Papa – ...................... 38
Direttore responsabile: Se vuoi coltivare la pace,
Zuccato Alberto custodisci il creato
Consiglio di redazione:
Guy Gabriel de Ridder, Suor Juliane
........................ 6 È accaduto nella Chiesa
Vasconcelos A. Campos, EP, e nel mondo
Luis Alberto Blanco Cortés, Madre
Mariana Morazzani Arráiz, EP,
Severiano Antonio de Oliveira ...................... 41
Commento al Vangelo –
Amministrazione: La necessità della
Via San Marco, 2A
30034 Mira (VE) continua conversione
CCP 13805353
Aut. Trib. Padova 1646 del 4/5/99
...................... 10 Preghiera dell’anima
abbandonata
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione
in Abbonamento Postale - D. L.
353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) ...................... 45
art. 1, comma 2, DR PD
Contiene I.R. Lo stile gotico –
www.araldi.org Gotico, la Scolastica
www.salvamiregina.it in pietra Storia per bambini...
L
“ a filosofia è quella cosa con la quale o senza la quale il mondo va tale e quale”.
Con questo pittoresco detto, gli italiani hanno emesso la loro inappellabile,
e forse sensata, sentenza riguardo le scuole di pensiero che astraggono dal
fatto concreto e, senza mai porre i piedi per terra, costruiscono complessi sistemi
sempre più eterei, oscuri e contraddittori. Incomprensibili, insomma.
Ma, sarà sempre così? Non potranno esistere filosofie che siano inserite nella
realtà palpabile della vita quotidiana, influenzando la vita degli uomini, anche se
essi non se ne rendono conto?
Infatti, le persone hanno la loro mentalità e il loro modo di esser fortemen-
te condizionati dall’ambiente nel quale vivono e dalla filosofia che vi impera. Di
conseguenza, nuovi costumi, nuove istituzioni e persino civiltà sorgono in confor-
mità con quell’ambiente e quelle idee.
Non è vero che la moda, l’arte, la cultura e anche gli stili architettonici, in gene-
re, riflettono la filosofia predominante in quel momento?
Restringendo il campo all’architettura, uno sguardo alla Storia sembra avvalora-
re, per lo meno in linea generale, questa ipotesi. I colonnati dorici, per esempio, non
sono un’espressione del pensiero classico? Versailles e il razionalismo: che regole ge-
nerali, comuni all’uno e all’altro, potrebbero esser identificate? La stessa questione
si può porre in relazione all’esistenzialismo e all’architettura detta moderna.
La Chiesa degli inizi del Medioevo, dopo il lungo periodo delle catacombe e
delle persecuzioni che hanno popolato di martiri il Cielo, stava costruendo una
nuova civiltà. La sua riflessione non aveva ancora delimitato con nitidezza i campi
della filosofia e della teologia, cosa che sarebbe avvenuta soltanto nei secoli XII
lizzazione
83
Numero 0
dando la forza della gravità alla ricerca della maggior leggerezza, favorendo la lu-
2, DR PD
art. 1, comma
nizzando la fede e la ragione. Ognuno di questi edifici, col suo peculiare e incon-
3 (conv.
- D. L. 353/200
Non è anche quello che incontriamo nella filosofia scolastica? Non è ciò che,
Poste Italiane
egina
Salvami R
specialmente San Tommaso d’Aquino, ci insegna? Allora, possiamo chiederci: che
Navata centrale relazione c’è tra lo stile gotico e la Scolastica?
della Cattedrale di Tutte queste riflessioni, bisogna infine notare, aprono per noi una dimensione
Colonia, pastorale tutt’altro che disprezzabile, di cui dobbiamo tener conto, per ottenere
Germania frutti nell’evangelizzazione, soprattutto con le nuove generazioni.
L’Osservatore Romano
peccato di Adamo ed Eva, peramento di certi condi-
dell’uomo e della donna, zionamenti materiali. La
che hanno bramato occu- tecnica, pertanto, si inse-
pare il posto di Dio, rifiu- risce nel mandato di “col-
tando di riconoscersi co- tivare e custodire la ter-
me Sue creature. La con- ra” (cfr Gen 2, 15), che
seguenza è che si è distor- Dio ha affidato all’uo-
to anche il compito di “do- mo, e va orientata a raf-
minare” la terra, di “col- forzare quell’alleanza tra
tivarla e custodirla” e tra essere umano e ambien-
loro e il resto della crea- te che deve essere spec-
zione è nato un conflitto chio dell’amore creatore di
(cfr. Gen 3, 17-19 ). L’esse- Dio”.10
re umano si è lasciato do- Appare sempre più
minare dall’egoismo, per- chiaramente che il tema
dendo il senso del manda- del degrado ambientale
to di Dio, e nella relazione chiama in causa i compor-
con il creato si è compor- tamenti di ognuno di noi,
tato come sfruttatore, vo- gli stili di vita e i modelli
lendo esercitare su di esso di consumo e di produzio-
un dominio assoluto. Ma ne attualmente dominan-
il vero significato del co- ti, spesso insostenibili dal
mando iniziale di Dio, ben punto di vista sociale, am-
evidenziato nel Libro della bientale e finanche econo-
Genesi non consisteva in “È indispensabile che l’umanità rinnovi e rafforzi mico.
un semplice conferimento “quell’alleanza tra essere umano e ambiente, che deve Si rende ormai indi-
essere specchio dell’amore creatore di Dio”
di autorità, bensì piuttosto spensabile un effettivo
in una chiamata alla re- Offertorio della messa della Giornata Mondiale della Pace –
cambiamento di mentali-
sponsabilità. Del resto, la Basilica di San Pietro, 1/1/2010 tà che induca tutti ad adot-
saggezza degli antichi ri- tare nuovi stili di vita “nei
conosceva che la natura è quali la ricerca del vero,
a nostra disposizione non come “un la creazione, custodendola e colti- del bello e del buono e la comunio-
mucchio di rifiuti sparsi a caso”,6 vandola.9 [...] ne con gli altri uomini per una cre-
mentre la Rivelazione biblica ci ha scita comune siano gli elementi che
fatto comprendere che la natura è
In cerca del vero, del bello e determinano le scelte dei consumi,
dono del Creatore, il quale ne ha
del buono, e della comunione dei risparmi e degli investimenti”.11
disegnato gli ordinamenti intrinse-
con gli altri uomini
ci, affinché l’uomo possa trarne gli La questione ecologica non va
Tutti siamo responsabili della
orientamenti doverosi per “custo- affrontata solo per le agghiaccianti
protezione e cura della creazione
dirla e coltivarla” (cfr. Gen 2, 15). 7
prospettive che il degrado ambien- Sempre più si deve educare a co-
Tutto ciò che esiste appartiene a tale profila all’orizzonte; a motivar- struire la pace a partire dalle scelte di
Dio, che lo ha affidato agli uomini, la deve essere soprattutto la ricer- ampio raggio a livello personale, fa-
ma non perché ne dispongano arbi- ca di un’autentica solidarietà a di- miliare, comunitario e politico. Tutti
trariamente. E quando l’uomo, in- mensione mondiale, ispirata dai va- siamo responsabili della protezione e
vece di svolgere il suo ruolo di col- lori della carità, della giustizia e del della cura del creato. Tale responsa-
laboratore di Dio, a Lui si sostitu- bene comune. bilità non conosce frontiere. Secondo
isce, finisce col provocare la ribel- D’altronde, come ho già avuto il principio di sussidiarietà, è impor-
lione della natura, “piuttosto ti- modo di ricordare, “la tecnica non tante che ciascuno si impegni al livel-
ranneggiata che governata da lui”.8 è mai solo tecnica. Essa manifesta lo che gli corrisponde, operando af-
L’uomo, quindi, ha il dovere di eser- l’uomo e le sue aspirazioni allo svi- finché venga superata la prevalenza
citare un governo responsabile del- luppo; esprime la tensione dell’ani- degli interessi particolari.
L’Osservatore Romano
fatto dono all’umanità del Suo Spi-
rito santificatore, che guida il cam-
mino della storia, in attesa del gior-
no in cui, con il ritorno glorioso del
Signore, verranno inaugurati “nuovi
cieli e una terra nuova” (2 Pt 3, 13),
in cui abiteranno per sempre la giu-
stizia e la pace.
Proteggere l’ambiente natura-
le per costruire un mondo di pace
è, pertanto, dovere di ogni persona.
Ecco una sfida urgente da affronta-
re con rinnovato e corale impegno;
ecco una provvidenziale opportuni-
tà per consegnare alle nuove gene-
razioni la prospettiva di un futuro
migliore per tutti. Ne siano consa- Messa nella Basilica di San Pietro in occasione della Solennità della Santa
pevoli i responsabili delle nazioni e Madre di Dio e della Giornata Mondiale della Pace
Tutti i diritti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Editrice Vaticana.
La versione integrale di questi documenti può essere trovata in www.vatican.va
La necessità della
continua conversione
a Vangelo A
“1 In quello stesso tempo si presentarono al- vertite, perirete tutti allo stesso modo’. 6 Dis-
cuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui san- se anche questa parabola: ‘Un tale aveva un fi-
gue Pilato aveva mescolato con quello dei lo- co piantato nella vigna e venne a cercarvi frut-
ro sacrifici. 2 Prendendo la parola, Gesù rispo- ti, ma non ne trovò. 7 Allora disse al vignaio-
se: ‘Credete che quei Galilei fossero più pecca- lo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti
tori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Per-
3
No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete ché deve sfruttare il terreno? 8 Ma quegli rispo-
tutti allo stesso modo. 4 O quei diciotto, sopra i se: Padrone, lascialo ancora quest’anno finché
quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete io gli zappi attorno e vi metta il concime 9 e ve-
Gustavo Kralj
che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di dremo se porterà frutto per l’avvenire; se no, lo
Gerusalemme? 5 No, vi dico, ma se non vi con- taglierai’. (Lc 13, 1-9)’”
questo non abbiamo corrisposto come avremmo ne si precipitarono a raccontare quello che era
dovuto. Nella Sua misericordia, Egli vede ciò successo a Gesù.3
che ogni persona sarebbe se fosse sempre sta-
ta fedele alle grazie ricevute, vivendo al culmi-
A proposito del castigo temporale,
ne della perfezione per la quale è stata creata.
allerta per la pena eterna
Dio si aspetta che la nostra vocazione un 2
“Prendendo la parola, Gesù rispo-
giorno diventi realtà e Si avvalga di avvenimen- se: ‘Credete che quei Galilei fossero più
ti quotidiani per muoverci alla conversione. Co- peccatori di tutti i Galilei, per aver subi-
sì, anche se qualcuno si trova in uno stato di
estrema infelicità, perché ha commesso una col-
to tale sorte? 3 No, vi dico, ma se non vi
pa grave — o, peggio ancora, perché ha abbrac- convertite, perirete tutti allo stesso mo-
ciato decisamente le vie del male — il Giudice do.’”.
Divino non Si affretta a punire il peccatore. Al I latori di tale notizia immaginavano che, es-
contrario, rimane pazientemente in attesa del sendo un galileo, Gesù si fosse naturalmente
momento giusto per ricondurre il figliol prodi- schierato a favore dei compatrioti morti. Forse
go alla casa paterna. addirittura speravano che la brutalità della re-
Inoltre, l’amore di Dio per gli uomini è co- pressione portasse il Divino Maestro a pronun-
Per percorrere sì incondizionato che, di fronte al desiderio sal- ciarSi a favore del nazionalismo giudaico.
vifico del Creatore, la nostra volontà viene re- Ora, le riflessioni di Nostro Signore si situa-
le vie della legata in secondo piano. Ben sintetizza questa vano sempre ad un livello molto più elevato ri-
realtà Santa Meraviglie di Gesù nel suo famoso spetto a quello delle dispute politiche. Nella sua
virtù, motto: “Si tú le dejas...” — “Se tu Lo lasci...”. In- risposta, Egli non Si compromette con gli aspet-
dobbiamo, fatti, per percorrere le vie della virtù, dobbiamo, ti concreti della questione, ma approfitta della
soprattutto, non frapporre ostacoli all’azione circostanza per dare una lezione morale, così
soprattutto, della grazia nelle nostre anime. La santità non è sintetizzata da Fillion: “Senza giudicare la pro-
principalmente il risultato del nostro sforzo, ma cedura del governatore, né scendere sul terreno
non frapporre di un’iniziativa d’amore di Dio. delle discussioni politiche, ricorda ai suoi ascol-
ostacoli Questa è la prospettiva nella quale dobbia- tatori che, siccome tutti hanno offeso Dio, so-
mo considerare la Liturgia di oggi, per trarre un no tutti esposti ai colpi della giustizia divina, fi-
all’azione buon profitto dai suoi insegnamenti. no a che non si pentono e si convertono since-
ramente”.4
della grazia II – Gesù invita i giudei Ci troviamo di fronte, ad un iniziale atteggia-
nelle nostre alla conversione mento di Gesù da imitare: quando un fatto della
vita quotidiana si presenta rivestito di partico-
anime 1
“In quello stesso tempo si presentaro- lare interesse, evitiamo di analizzarlo soltanto
no alcuni a riferirgli circa quei Galilei, secondo gli aspetti terreni, e cerchiamo di ele-
il cui sangue Pilato aveva mescolato con varci al piano soprannaturale, così da valutarlo
meglio.
quello dei loro sacrifici.” D’altra parte, secondo Leal ed altri professo-
Poco tempo prima dell’episodio narrato in ri della Compagnia di Gesù, il tenore della ri-
questo Vangelo, quando il popolo era riunito nel sposta del Divino Maestro mirava a correggere
Tempio per l’offerta della Pasqua, alcuni Galilei, un’idea errata comune tra i giudei di quel tem-
insofferenti del dominio romano, approfittarono po, in base alla quale ogni dolore sarebbe un ca-
della grande affluenza di pellegrini per iniziare stigo.5 Tuttavia, insegna il Cardinale Gomá, so-
una rivoluzione contro l’autorità di Cesare. lo il Signore “sa se esiste una relazione tra i pec-
Venuto a conoscenza di questo fatto, Pilato cati personali e le disgrazie capitate a qualcu-
si adirò e ordinò di giustiziare i rivoltosi. Tutta- no; gli esempi di Giobbe, di Epulone e Lazza-
via, entrati i soldati nell’atrio del Tempio, oltre ro smentiscono la teoria erronea e superstizio-
a questi promotori della rivolta, uccisero anche sa dei giudei”.6
altri galilei che si trovavano lì per offrire i sacri- Sostenendo che quei galilei morti non erano
fici prescritti, spargendo così sangue innocente. più peccatori dei loro interlocutori, Gesù si ser-
La notizia produsse un tumulto e alcune perso- ve di un espediente psicologico per metterli in
Gustavo Kralj
Poco dopo, Cristo si riferisce ad un’altra re-
cente tragedia: il crollo della torre di Siloe, la
quale uccise diciotto persone che si trovavano
all’interno. Questa volta la disgrazia non era
decorsa da un evento politico, ma da un episo-
dio fortuito.
Anche su questo caso aleggiava il sospetto te l’assedio di Gerusalemme, ‘allo stesso modo’,
che si trattasse di un disastro avvenuto per ca- offrendo sacrifici”.10
stigare le vittime, perché, secondo il giudizio dei Scrive Didon: E’ probabile che i saggi di al-
giudei di quel tempo, la morte accidentale ca- lora, i sadducei, piaggiatori del potere stranie-
pitava soltanto a chi avesse gravemente offeso ro e i farisei che credevano nel trionfo d’Israe-
Le riflessioni
Dio. “Una tale disgrazia sembrava mostrare la le, nell’orgoglio cieco della sua pietà senza vir- di Nostro
mano della Divina Provvidenza, come a voler tù, sorridessero degli avvertimenti del Profeta;
punire i loro peccati”,8 commenta Maldonado. lo stesso popolo sempre più commosso dal pre- Signore si
Invece, qui ancora una volta, il Signore Gesù sente che dal futuro lontano, non sembra esser-
li corregge: quei diciotto non erano più peccato- si impressionato per queste. La profezia tutta- situavano
ri degli altri giudei. E li avverte nuovamente sul-
la necessità di convertirsi.
via non tardò a verificarsi: quaranta anni dopo,
i soldati di Tito sgozzarono nel Tempio gli ultimi
sempre ad un
Compimento delle profezie di Gesù
sostenitori esasperati dell’indipendenza nazio- livello molto
nale; le case di Gerusalemme, incendiate, crol-
“Nel piano di Dio ci sono ore determinate lavano, come la torre di Siloe, sugli abitanti del- più elevato
per la realizzazione di castighi o disgrazie col- la città impenitente”. Il pensiero di questo futu-
lettive”, precisa padre Tuya.9 ro terribile verso cui si precipita la nazione, non
rispetto a
Qualche decennio dopo l’episodio narrato in lascia mai il Profeta; Lo commuove e Lo rattri- quello delle
questo Vangelo, Gerusalemme fu assediata dal- sta, più di quello della propria morte; vorrebbe
le truppe di Tito e gli abitanti della città cedet- prevenirlo scuotendo le coscienze e aprendole dispute
tero esattamente come questi galilei nel Tem- alla voce di Dio. Se le coscienze comprendes-
pio, per mano dei Romani. sero il dovere del momento, rinuncerebbero ai
politiche
Sottolinea, a questo proposito, il Cardinale sogni terreni che le ingannano, accoglierebbe-
Gomá: “Il recinto stesso del Tempio, come nar- ro la buona novella del Regno di Israele trasfor-
ra Flavio Giuseppe, si riempì di cadaveri duran- mato, lasciando i romani proseguire nella loro
no, lo taglierai’’’.
La situazione descritta in questi
versetti viene applicata dai commenta-
tori al Popolo Eletto. In questo senso,
padre Tuya afferma: “Così è stato trat-
tato Israele, istruendolo ripetutamen-
Victor Toniolo
la Compagnia di Gesù: “L’applicazione è esten- bruscamente con parole di ter-
dibile all’uomo in generale, la storia ebraica sin- ribile minaccia: “Allora tu lo
tetizza la Storia dell’umanità”.17 taglierai!”.
Cerchiamo quindi di trovare le debite analo- Non mancavano nell’Antico
gie di questa parabola per la nostra vita spiri- Testamento esempi di severi ca-
"Così è stato trattato Israele,
tuale. Infatti, come sottolinea un devoto autore: stighi per dare credibilità a questo istruendolo ripetutamente con
“Noi siamo questo fico, innestati in Gesù Cri- avvertimento: al tempo di Noè, la ammonimenti e profeti"
sto per mezzo del Battesimo, piantato nella sua terra fu sommersa dalle acque del
“Profeta Abdia”, di Aleijadinho
Chiesa con la fede, attentamente coltivati [...]. diluvio (cfr. Gn 7, 17-24); Sodo- – Santuario del Bom Jesus de
Cerchiamo di corrispondere a tutto questo, pro- ma e Gomorra furono distrutte dal Matosinhos, Congonhas do Campo
ducendo i frutti che Egli ha il diritto di aspettar- fuoco (cfr. Gn. 19, 24-25); le trup- (Brasile)
si da noi?”.18 pe del faraone morirono, annegate
nel Mar Rosso (cfr. Es 14, 27-28). Dio è la Pazien-
Simbolismo della figura del vignaiolo za, in sostanza, ma anche la Saggezza e la Giusti-
Ci sono molti significati simbolici attribuiti zia, e sa come e quando intervenire.
dai commentatori alla figura del vignaiolo. Nel Nuovo Testamento, vedremo Gesù ri-
Teofilo afferma: “Dio Padre è il padrone del- prendere l’immagine di questa parabola quando,
la vigna; il vignaiolo è Gesù Cristo, che non per- andando da Betania a Gerusalemme, tre gior-
mette di tagliare il fico sterile, come per dire al ni prima della Sua morte, ebbe fame e Si diresse
Padre: “Anche se non hanno dato i frutti di pe- ad un fico situato lungo il percorso. Non trovan-
nitenza per mezzo della Legge e dei Profeti, Io dovi che foglie, gli disse: “Non produrrai mai più
li abbevererò con i miei tormenti e la mia dottri- alcun frutto”. In quello stesso istante il fico sec-
na, e forse produrranno frutti di obbedienza’”.19 cò, lasciando stupiti i discepoli (cfr Mt 21, 17-20).
Il Cardinale Gomá lo identifica con il no- Come specificato in San Marco, esso seccò “fino
stro Angelo Custode, o con le persone suscita- alla radice” (Mc 11, 20).
1
Cf. SAN TOMMASO gnia di Gesù (LEAL, SJ, Juan; 6
GOMÁ Y TOMÁS, Isidro. El
D’AQUINO. Summa Teolo- PÁRAMO, SJ, Severiano; Evangelio explicado. Madrid:
gica I, q.8, a.1, resp. ALONSO, SJ, José. La Sagra- Casulleras, 1930. v.III, pag.244.
2
Catechismo della Chiesa Catto- da Escritura. I. Evangelios. Ma- 7
MALDONADO, SJ, Juan
lica, n.30. drid: BAC, 1961, pag.696), ri- de. Comentarios a los cuatro
tengono che si tratti di un fatto Evangelios – II Evangelios de
3
Diversi commentatori antichi, differente, avvenuto poco pri-
tra i quali San Cirillo (in Cat. San Marcos y San Lucas. Ma-
ma dell’episodio qui narrato. drid: BAC, 1951, pag.616.
Græc. Patr. apud Catena Au-
rea), identificano questo episo-
4
FILLION, Louis-Claude. Vida 8
Idem, pag.617.
dio con la rivolta di Giuda Ga- de Nuestro Señor Jesucristo. Ma-
drid: Rialp, s/d, v.II, pag.387.
9
TUYA, OP, Manuel de. Biblia
lileo, narrata dallo stesso San Comentada – II. Evangelios.
Luca in At 5, 37. Invece, autori 5
Cf. LEAL, SJ, Juan; PÁRA- Madrid: BAC, 1964, pag.857.
più recenti, come Fillion (Vi- MO, SJ, Severiano del;
da de Nuestro Señor Jesucristo. ALONSO, SJ, José. La Sagra-
10
GOMÁ Y TOMÁS, op. cit.,
II. Madrid: Rialp, s/d, pag.387) da Escritura. Evangelios. Ma- pag.244.
e i professori della Compa- drid: BAC, 1961, v.I, pag.696.
Gotico, la Scolast
Può un’opera di architettura o d’arte rappresentare un
pensiero, una filosofia? Il gotico, simbolo della mentalità
cristiana medievale, può esser considerato espressione
del pensiero scolastico riprodotto in pietra.
ancora non si è ben compreso a fon- rito cristiano che governava l’agire,
do tutto il loro simbolismo. Nem- il pensare e tutte le circostanze della
meno si conosce appieno la tecni- vita. “Per comprendere gli uomini e
ca utilizzata nella loro costruzione. gli avvenimenti del Medio Evo, non
Ad esempio, molte di loro, che oggi dobbiamo perdere di vista, neanche
ostentano sulle pareti un granito au- per un solo istante, che nulla e nes-
stero e nudo, avevano il loro interno suno esiste se non in funzione della
ricoperto di belle policromie.1 Fede cristiana”.4
Dettaglio del portico Nord – Ma il grande mistero di questi Facendo un tacito riferimento
Cattedrale di Chartres, Francia edifici — per la cui costruzione tre all’epoca in esame, Papa Leone XIII
La Scolastica “Sant’Anselmo”
– Cattedrale di
Saint Patrick,
tristica, raggiunse la maturità con Sant’Anselmo e rag- dente del mondo materia-
giunse il suo massimo splendore con San Tommaso le, indipendente da qual-
d’Aquino nel XIII secolo. siasi soggettivismo, co-
La Scolastica comprende non solo l’insieme delle dot- me pure della distin-
trine di quel tempo, ma anche il metodo di insegnamen- zione tra Dio — Esse-
to e di pensiero, consistente in commenti di testi classici, re eterno, infinito, on-
nello studio in forma di dialogo e nelle famose dispute. In nisciente, onnipre-
queste ultime, ogni questione era dibattuta secondo una sente (Esse ip-
regola: si esponevano gli argomenti a favore e contro, so- sum subsistens)
prattutto di personalità autorevoli (come Platone, Aristo- — e le sue cre-
tele, Sant’Agostino, Dionigi), si passava alla dimostrazio- ature, tratte dal
ne della soluzione e, infine, si rispondeva alle obiezioni. nulla (ex nihilo),
Sebbene ogni professore fosse chiamato scholasticus pertanto contin-
nella scuola medievale, questo titolo era attribuito so- genti e sostenu-
prattutto al maestro di teologia (magister in theologia) e te nell’essere
a quello di filosofia (magister artium). dal Creatore.
te, per un suo impulso verso l’alto, e la loro cosmologia, essi cercaro-
la sua ascensione al cielo, non solo no di materializzarlo per render-
attraverso le sue torri vertiginose, lo comprensibile; tutto comincia-
ma soprattutto nell’audacia vertica- va ad avere lo stesso carattere pla-
le dei suoi interni, con la creazio- stico immediato e facile da afferra-
ne di una nuova sensibilità del- re. Questo è il motivo per cui l’arte
lo spazio e la preponderanza greca espresse in forma architetto-
della luce sulle pareti di pie- nica il conflitto della massa e della
tra massiccia. forza; ciò che essa ottenne fu con la
L’assottigliamento del- pietra, attraverso la pietra.
le pareti, che ha consenti- Nell’architettura gotica, tuttavia,
to la fioritura della tecnica questa dipendenza da qualcosa di
della vetrata, ha permesso materiale scomparve completamen-
una completa identificazio- te, in quanto l’impressione causa-
ne tra lo spazio religioso e il ta dall’edificio gotico è a prescinde-
più metafisico degli elementi, re dalla pietra. Come l’opposto del-
la luce, che si manifesta setac- la materia è lo spirito, smaterializza-
ciata per accentuare l’idea del so- re la pietra è spiritualizzarla. L’archi-
È lo spazio, nell’architettura gotica, che determina, in ultima analisi, il suo effetto sublime.
Il movimento verso l’alto e la sottile comunicazione con l’esterno, attraverso le vetrate, danno l’impressione
di collegare lo spettatore con l’infinito, elevandolo dalla Terra al Cielo.
Cattedrale di Saint-Étienne - Metz (Francia)
ha dato origine al “gotico fiammeg- nascimentale, cominciò a dominare templare la manifestazione in pie-
giante”, facendo decadere il “gotico l’ideale classico e neo-pagana di bel- tra, della perfetta armonia tra la ra-
scolastico”. lezza che ignorava i valori trascen- gione e la fede, propria della saggez-
Tuttavia, sarebbe più corretto af- dentali, cercando di sostituire Dio za scolastica.
fermare che, su un piano più pro- con l’uomo, come centro e misura
fondo, fu la perdita della visione co- assoluta di tutte le cose. (Questo articolo riassume
smologica cristiana della vita che fe- Ma le altere cattedrali gotiche, la tesi di master in Filosofia,
ce declinare il pensiero scolastico pervase dallo spirito medievale, con- sostenuta dall’autore presso
e l’architettura gotica. Senza di es- tinuano a sfidare i secoli, come me- l’Università Pontificia Bolivariana,
sa, la potente dinamica di un’esteti- morie vive di questa feconda era cri- di Medellín, Colombia, per la quale
ca posta al servizio di Dio cominciò stiana. Nelle loro ogive, vetrate e co- ha ricevuto il punteggio più alto,
ad agonizzare. Con l’umanesimo ri- lonnati, possiamo ancor oggi con- summa cum laude.)
1
Cf. PERNOUD, Régine. 3
Cf. Idem, p.157. 7
GILSON, Étienne. O 12
Cf. PANOFSKY, Er-
Luz sobre a Idade Média. 4
ROPS, Daniel. História da espírito da filosofia me- win. Arquitetura Gótica
Mem Martins: Europa- igreja de Cristo: A igreja dieval. São Paulo: Mar- e Escolástica. São Pau-
América, 1981, p.154. das catedrais e das cruza- tins Fontes, 2006, p.2. lo: Martins Fontes, 1991,
2
Cf. DEMOUY, Patrick. das. Porto: Tavares Mar- 8
GOZZOLI, Maria Cri- p.2-5.
As catedrais. Mira-Sintra: tins, 1961, v.III, p.51. stina. Como reconhecer 13
Cf. Idem, p.85-93.
Europa-América, 2008, 5
Cf. LEÃO XIII. Immortale a arte gótica. Lisboa: 70, 14
Idem, p.90.
p.42. É interessante no- Dei – Sobre a constituição 1978, p.8-9.
tar que o volume de pe-
15
Idem, ibidem.
cristã do Estado, n.9. 9
Cf. Idem, p.148.
dra enterrado para os 16
Idem, p.10.
fundamentos, ultrapassa
6
Palavra alemã que signifi- 10
WORRINGER, Wilhelm.
o das pedras ca visão do mundo ou co- A arte gótica. Lisboa: 70,
aparentes (Cf. PER- smovisão. 1992, p.135.
NOUD, op. cit., p.154). 11
Idem, p.143.
Appoggio del Fondo Misericordia - A sinistra, Don Aumir Scomparim, EP, consegna gli aiuti a
Suor Maria Tarcísia per la costruzione della nuova cappella.
Sulla destra, mentre conversa con Mons. José Edson Santana de Oliveira.
Altre comunità indígene – Oltre a Bugigão, sono stati visitati i villaggi di Barra Velha (sinistra), Pará e Pé do Monte.
Al centro, con lo sciamano, nel villaggio Barra Velha. Sulla destra, Messa a Pé do Monte servita dagli stessi nativi.
Fotos: Otávio de Melo
Desiderio di tutto il paese –La comunità indigena di Bugigão vuole avere una cappella in modo da potersi riunire
intorno all’altare e adorare Dio, mantenendo l’unità del villaggio intorno alla Croce di Cristo. Vogliono in questo
modo conservare la fede cattolica che hanno ricevuto, e crescere nella devozione alla Beata Vergine Maria.
Araldi missionari – Il 14 gennaio, venti Araldi missionari hanno rinnovato la loro consacrazione alla Madonna e
hanno ricevuto, con una solenne cerimonia, l’abito dell’Istituzione. Oltre ai brasiliani, faceva parte del gruppo un araldo
proveniente dall’Africa.
Araldi dell’America Spagnola – Il 23 gennaio, il Superiore Generale degli Araldi del Vangelo, Monsignor João
Scognamiglio Clá Dias, EP, ha imposto l’abito a diciannove giovani provenienti da: Argentina, Cile, Colombia, El
Salvador, Guatemala, Messico e Perù.
Celso Melitão
“Star sempre con la Vergine Maria è caratteristica degli Araldi. Essi La considerano come Madre sollecita alla quale
confidano le loro afflizioni e che accompagna ogni azione evangelizzatrice”
per giungere a Dio, senza fermarsi in za di preghiera continua, per esse- corrono a un Dio Salvatore. Questo
loro come fine definitivo, come è av- re sempre in presenza e in amicizia va bene, perché non possiamo ne-
venuto con alcuni cristiani borghesi e del Signore. Una speciale esperien- gare che ci sono molte vie per giun-
conformisti del XX secolo. za che abbiamo avuto è stata quel- gere a Dio e che l’esperienza di Dio
Questa concezione dell’ascesi per- la di percepire, in una delle loro ca- non si esaurisce con l’esperienza di
mette una mistica senza patologie. se, come i giovani Araldi si metteva- un fondatore in un momento stori-
Oggi esiste la grande tentazione della no in ginocchio per pregare, in un co e culturale.
mistica delle esperienze estreme nel- luogo dove nessuno li vedesse. Non Gli Araldi del Vangelo hanno op-
lo sport o nella droga, delle visioni pa- procedevano in questo modo per es- tato per la via della bellezza. Opzio-
tologiche della Vergine Maria, del- sere osservati, ma per intima convin- ne complessa, perché include tutto,
le esperienze di vita in luoghi bui. Gli zione. Subito dopo, questi stessi gio- anche se alcuni hanno parlato della
Araldi hanno trovato, o riscoperto, la vani conversavano, scherzavano e ri- bellezza come il trascendentale di-
mistica della luce. Essere guidati dalla devano come qualsiasi altro della lo- menticato o ammettano l’ impossibi-
luce, passo dopo passo, fino alla Luce ro età. Si tratta di gente normale con lità di parlarne in un mondo disgre-
superessenziale che non ha tramonto. una vita normale, ma con un profon- gato e pluralista. Lasciando da par-
Chi vive all’ombra della luce non può do spirito di preghiera. te la discussione accademica sui tra-
non essere illuminato, e questa illumi- scendentali, basta guardare a ciò che
nazione si rivela nella vita quotidia-
Esperienza e testimonianza gli Araldi presentano.
na. Sono persone gioiose, disponibili
della bellezza Dio è la bellezza captata nella
(Præsto sum!),1 magnanime, equani- Ci sono sempre stati nella Chiesa contemplazione, attraverso la pre-
mi. “Chi vede un Araldo, ha visto tut- percorsi diversi per giungere a Dio. ghiera, la Liturgia, il silenzio. È in
ti gli altri, tutti manifestano una gioia Alcuni partono dalla coscienza del questi luoghi dove “Dio vive” e do-
speciale”, diceva a volte Padre Die- peccato per venire a Lui come Re- ve vivono gli Araldi. Di qui la testi-
go Marulanda, decano della Pontificia dentore. Altri nascono dalle espe- monianza: Dio è la bellezza che si vi-
Università Bolivariana. Chi vive nella rienze del dolore e della persecu- ve ogni giorno negli atteggiamenti,
gioia, è perché sta vedendo Dio. Che zione per comprendere un Dio che nella Liturgia, nel rispetto degli al-
Egli conservi negli Araldi questa mi- guarisce e ristabilisce. Ci sono quel- tri, nelle virtù della vita quotidiana,
stica così speciale e chiara. li che dalla miseria economica pos- nel modo di vestire, nel rapporto di
Quando si visitano le loro case, è sono rivolgersi a un Dio liberatore. amicizia con gli altri. Si noti che la
interessante notare questa esperien- Molti, nel momento del pericolo, ri- bellezza captata nella contemplazio-
ne è la bellezza che si manifesta nel- tà e della maternità protettrice di Dio, ho la sensazione che la missione de-
la vita quotidiana. ha seguito la vita dei cristiani. gli Araldi sia di essere portatori della
Gli Araldi – questo è facilmente Gli Araldi La considerano come bellezza di Dio. E chi porta qualcosa
osservabile — non sono arrabbia- Madre sollecita alla quale confida- è perché possiede qualcosa. Alcuni
ti sociali, non vivono lamentando- no le loro afflizioni e che accompagna dei primi monaci della Chiesa antica
si del peccato nel mondo, né criti- ogni azione evangelizzatrice. In un erano conosciuti per la santità della
cano il peccatore, non sono conflit- mondo dove a volte si perde il senso loro vita, e per questo la gente li de-
tuali quando si parla del loro cari- dell’amore, della maternità, della pu- nominava Teofori — portatori di Dio.
sma, non si fermano a denunciare rezza, questa cavalleresca dedizione Chi esprime attraverso la propria vita
l’eretico, ma stanno, questo sì, sem- degli Araldi è messaggio, testimonian- la bellezza di Dio, può a ragione es-
pre a mostrare la luce, l’amore e la za e contributo per coloro che hanno sere chiamato teokaloforo — porta-
bellezza di Dio, con un grande sen- bisogno del più umano per dare nuo- tore della bellezza di Dio.
so di rispetto, di buona educazio- vamente significato alla loro esistenza. Attira l’attenzione, nell’Associa-
ne, di buon umore e di cavalleria. Si Una delle forme evangelizzatrici più zione Araldi del Vangelo, la dispo-
preoccupano semplicemente che la adeguate per tornare a meravigliare sizione dei loro templi: lo splendore
luce che scende fluisca attraverso la gli uomini di oggi può essere la bellez- del gotico. Questo stile architettoni-
loro vita. za che irradia la persona di Maria, con co ha il vantaggio di essere un meto-
tutto ciò che Ella simboleggia. “Sal- do mistico che eleva la bellezza ma-
Profonda devozione ve Maria!”2 è un saluto colmo di pie- teriale alla bellezza fonte dell’imma-
alla Madonna nezza, che in Colombia corrisponde al teriale. Riprendendo le idee di Dio-
La devozione alla Madonna è stato popolare “Ave María pues”. nigi Areopagita, dell’abate Suger,
un tratto distintivo dei cattolici, e star dei Vittorini, le chiese degli Araldi
sempre con la Vergine Maria è carat-
Gli Araldi come “teokalófori” sono costruite con un’esplosione di
teristica degli Araldi. Questa Donna, Teokaloforo: Non so se questa pa- colori e luce, che eleva necessaria-
simbolo speciale della perfetta umani- rola sia mai esistita nella Storia, ma mente l’anima alle cose divine, dove
si trova la sorgente inesauribile della che un programma, perché non si (quella dell’amore di Dio rivelato in
Verità, della Bontà e della bellezza. può dormire sulle vittorie conquista- Cristo), un metodo (l’ascensione mi-
Questi templi riflettono lo sta- te. È necessario, quindi, conserva- stica attraverso i simboli della luce, e
to della vita futura, come ha detto re la freschezza del primo amore, in la bellezza e la testimonianza di que-
San Tommaso d’Aquino. Una chie- modo che il carisma non si spenga e sta ascensione) e una disciplina (la
sa gotica simboleggia la Gerusalem- la luce non si estingua. È necessario tempra della cavalleria teokalófora).
me Celeste, non come fortezza, ma stare sempre inginocchiati affinché Uniamoci nella preghiera, affinché
come Cielo e Paradiso attraverso la il carisma mantenga il suo vigore e ci siano sempre, nel buio e nel deser-
lux claritas et splendor. Chi celebra non si indebolisca per la fatica, per to, monaci Araldi che portino la luce
una Eucaristia in questi templi, tor- l’età, per il passare del tempo, o per di Dio agli uomini del secolo XXI. ²
na alla vita quotidiana e continua ad qualcosa di più insidioso: lo scontro
essere un tempio gotico per gli altri: silenzioso ma persistente col secola-
tanto più luminoso quanto più divi- rismo e l’imborghesimento.
1
no. Essere e manifestare la bellezza Quando San Bernardo ha parlato Nota della Redazione: “Eccomi qui”
di Dio: grande compito per gli Aral- di una nuova cavalleria nel XII seco- o “Sono a disposizione”. Risposta
di, perché la debolezza umana può lo, non si immaginava che anche nel del giovane Samuele quando sen-
tiva la voce di Dio che lo chiamava
essere sempre in agguato. XXI secolo sarebbe riemersa una
(cfr. I Sm 3, 4-16). È costume, tra gli
nuova figura cavalleresca che, utiliz- Araldi, rispondere “Præsto sum!”
La cavalleria teokalofora zando i nuovi mezzi e con nuove for-
del secolo XXI quando ricevono una richiesta o
me, avrebbe potuto riconquistare il una incombenza dal superiore.
Nella chiesa, il carisma deve sem- mondo a Dio, senza far uso delle ar- 2
Nota della Redazione: “Salve Ma-
pre coniugare esperienza e pro- mi, ma della mistica della bellezza. ria” è la formula abituale di salu-
gramma. Un’esperienza che dà sen- Una cavalleria teokalofora. to tra i congregati mariani, adot-
so alla propria vita e serve a illumi- Per raggiungere questo virtuoso tata anche dagli Araldi fin dai lo-
nare l’esistenza degli altri, ma an- ideale, vengono utilizzati una scuola ro primordi.
Santi da santificare
Il servizio essenziale che il sacerdote presta alla Chiesa
consiste nel personificare umilmente, tra i suoi fratelli, Cristo
sacerdote, Cristo Buon Pastore e Cristo Maestro che la
fortifica e stimola con la sua parola e l’esempio della sua vita.
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la grandezza del compito a noi im- ri la santa inquietudine di promuo-
H
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posto — rendere Cristo presente tra vere vocazioni sacerdotali. Durante
Se
gli uomini — e i nostri limiti perso- un viaggio in Sud America, quasi alla
nali. Tuttavia, il ricordo che Gesù ci fine della sua vita terrena, si diresse
ha chiamati “amici” (Gv 15, 15) e ci da un gruppo di sacerdoti diocesani,
sostiene con la Sua grazia, ci raffor- spingendoli a preoccuparsi della for-
zerà e aiuterà a superare questi mo- mazione di coloro che danno la spe-
menti, quando si presentano. “La ranza di ricevere la vocazione al sa-
fede in Gesù, Figlio del Dio viven- cerdozio. “Cercate aiuto economico
te, è lo strumento mediante il quale e inviate al seminario queste anime
sempre riprendiamo la mano di Ge- che state preparando, da quando era-
sù, e mediante il quale Egli prende no bambini. Date loro vita interiore,
le nostre mani e ci orienta”.4 insegnategli ad amare Dio, per tro-
varLo dentro la loro anima, ad ave-
Identità con Cristo re una filiale devozione a Maria San-
nell’esercizio del ministero tissima, a considerare che la cosa più
Se tutta la nostra esistenza sarà se- importante al mondo è essere ‘un al-
gnata dal carattere sacerdotale, a mag- tro Cristo’ e ‘lo stesso Cristo’”.6 [...]
gior ragione questo succederà quando La Vergine Maria, Madre del
eserciteremo gli atti propri del nostro Sommo Sacerdote e Madre nostra,
“Tutti i cristiani possono e devono
ministero, ed è soprattutto lì dove dob- essere, non solo ‘alter Christus’, ma
ci otterrà da suo Figlio — con un no-
biamo cercare la nostra santificazione. ‘ipse Christus’: Cristo stesso!” stro sforzo concreto — il dono della
Ha saputo esporre questo acuta- santità nell’esercizio del nostro lavo-
“Buon Pastore” – Cattedrale di Dijon
mente il Servo di Dio Mons. Álva- (Francia) ro sacerdotale, per essere strumen-
ro del Portillo, uno degli esperti che ti efficaci nella santificazione delle
più hanno lavorato per sottolineare, la con la Sua parola e l’esempio del- anime, che Dio vuole realizzare at-
nel Concilio Vaticano II, la vocazio- la Sua vita. traverso di noi.
ne alla santità dei presbiteri, proprio “Questa formazione del sacerdote
nell’esercizio del loro ministero. Per- è qualcosa che dura tutta la vita, per- (Passi della conferenza per il cle-
mettetemi di leggere alcune delle sue ché, nei suoi diversi aspetti, tende — ro di Cordova, Spagna, 20/11/2009
parole, che sono come una sintesi di deve tendere — a formare Cristo in – Traduzione: Araldi del Vange-
ciò che vorrei trasmettere in questo lui (cfr. Ga 4, 19), realizzando questa lo – Testo integrale in http://www.
breve tempo di convivio fraterno. identificazione come compito, in ri- es.josemariaescriva.info)
“Si deve riuscire a far sì che i sa- sposta a ciò che essa ha già come do-
cerdoti acquisiscano nei loro anni di no sacramentale ricevuto. Un com-
preparazione, e nella ulteriore for- pito che richiede — più di una inces- 1
BENEDETTO XVI. Omelia nella
mazione permanente, una chiara co- sante attività pastorale, e come con- Messa Crismale. 13/04/2006.
scienza dell’identità che esiste tra la dizione della efficacia di questa — 2
SAN JosemarÍa Escrivá.
realizzazione della loro vocazione un’intensa vita di preghiera e di peni- Omelia: Sacerdote per l’eternità.
personale — essere sacerdote nella tenza, una sincera direzione spiritua- 13/04/1973.
Chiesa — e l’esercizio del ministero le della propria anima, un ricorso al 3
BenEDETto XVI. Op. cit.
in persona Christi capitis. Il loro ser- Sacramento della Penitenza, vissuto
vizio alla Chiesa consiste essenzial- con periodicità ed estrema delicatez-
4
Idem.
mente (altri modi di servizio posso- za, e tutta questa esistenza radicata, 5
Portillo, Álvaro del. Sacerdotes
no essere legittimi, ma sono secon- centralizzata e unificata nel Sacrificio para una nueva evangelización. In:
dari) nel personificare attivamente Eucaristico”.5 [...] Escritos sobre el sacerdocio. 6.ed.
e umilmente, tra i loro fratelli, Cri- Palabra, 1991, pag.202.
sto sacerdote che vivifica e purifica
Santa inquietudine di promuovere 6
SAN JosemarÍa Escrivá. No-
la Chiesa, Cristo Buon Pastore che
vocazioni sacerdotali tas de una reunión con sacerdotes en
la conduce in unità al Padre, e Cri- Concludo con altre parole di San Lima, 26/07/1974 (AGP, P04 1974,
sto Maestro, che la fortifica e stimo- Josemaría, nella speranza che su- v.II, pag.401).
Cliatop / Wikipedia
Internazionale dal titolo: “Fedel- nale Zenon Grocholewski, Prefet-
tà di Cristo, fedeltà del Sacerdo- to della Congregazione per l’Edu-
te”, promosso dalla Congregazio- cazione Cattolica; il Cardinale
ne per il Clero, nel contesto del- William J. Levada, Prefetto del-
le iniziative per l’Anno Sacerdota- la Congregazione per la Dottrina
le indetto dal Santo Padre Bene- della Fede ed il Cardinale Franc
detto XVI. Rodé, C.M., Prefetto della Con-
Al Convegno, si legge in un Co- gregazione per gli Istituti di Vi-
municato della Congregazione per ta Consacrata e le Società di Vi-
il Clero, “sono invitati principal- ta Apostolica, che presiederanno L’Abbazia di Solesmes compie
mente i Vescovi Presidenti delle rispettivamente le tre Sessioni del 1000 anni di fondazione
Commissioni per il Clero, tutti i Convegno. Il 15 gennaio scorso è stato rice-
Vescovi che hanno una sollecitudi- Tra i relatori, oltre ad illustri vuto dal Santo Padre l’abate di Saint-
ne particolare per i loro presbite- professori di fama internaziona- Pierre de Solesmes, Don Philippe Du-
ri, i Supremi Moderatori degli Isti- le, il Cardinale Carlo Caffarra, pont. L’udienza si inserisce nelle ce-
tuti e delle Associazioni Clerica- Arcivescovo di Bologna; il Car- lebrazioni del millenario della famo-
li, i formatori del clero, i Sacerdoti dinale Antonio Cañizares Llove- sa abbazia, che hanno avuto inizio il 2
stessi, primi e principali responsa- ra, Prefetto della Congregazione ottobre dello scorso anno e si protrar-
bili della propria formazione per- per il Culto Divino e la Discipli- ranno fino a ottobre di quest’anno.
manente”. na dei Sacramenti; l’Arcivescovo Fondata nel 1010 dai monaci
Delle tre Sessioni del Conve- Leo Burke, Prefetto del Supremo dell’Abbazia di Saint-Pierre-de-la-
gno, due sono dedicate all’iden- Tribunale della Segnatura Apo- Couture, su terreni e fabbricati donati
tità sacerdotale e al rapporto con stolica; l’Arcivescovo Willem Ei- da Goffredo de Sablé, il monastero di
la cultura contemporanea, ed una jk, Arcivescovo di Utrecht e Pri- Solesmes ha affrontato venti e tempe-
è dedicata alla Liturgia ed al Sa- mate d’Olanda; il Vescovo Filippo ste lungo i suoi mille anni di esistenza.
cro Celibato. Al Convegno inter- Santoro, di Petropolis (Brasile); il Nel XIX secolo Don Prosper Guéran-
verranno, il Prefetto della Con- Vescovo Gerhard Müller, di Re- ger rese Solesmes un centro di vita
gregazione per il Clero, Cardina- gensburg (Germania), ed il Vesco- spirituale e un punto di partenza per
le Claudio Hummes; il Segretario vo Francesco Moraglia, di La Spe- un rinnovamento della devozione li-
del medesimo Dicastero, Arcive- zia-Sarzana-Brugnato (Italia). turgica e del canto gregoriano.
Edith Petitclerc
confortato, Rafael tornò a casa.
Trovò che il padre stava un pochino
meglio e gli raccontò di come ave-
va portato a termine tutti i suoi im-
pegni. Questi fu soddisfatto del suo
piccolo, che coi suoi dodici anni di
età già dimostrava tanta disciplina
e senso di responsabilità.
Nel pomeriggio, Rafael vide dal-
la finestra della stanza il parroco e
disse:
— Papà, vedo don Vincenzo che
torna al villaggio. Non vuoi salutar-
lo?
Il duro cuore del taglialegna,
comprendendo le intenzioni del
bambino, non si mosse:
— No, grazie. Me la cavo da solo.
Rafael non perdeva la speranza.
Ogni notte pregava con la nonna per
la conversione del padre e, giorno
dopo giorno, dopo aver compiuto i “Papà, qui c’è un futuro sacerdote che potrà anche lui perdonare.
Ti prometto che sarò prete!”
suoi obblighi, passava in chiesa, pre-
gava e studiava un modo per portare uscì correndo verso la chiesa. Il bra- ultima ora, la grazia di un sacerdote
il parroco a parlare con suo padre. Il vo parroco si svegliò di soprassalto che li benedica...
boscaiolo era irremovibile. dal forte bussare alla porta della ca- Il piccolo, in ginocchio al capez-
Dopo alcuni giorni di apparente nonica, ma non appena seppe di cosa zale del padre, sentì nel profondo
recupero, Adalberto peggiorò. Du- si trattava, si preparò in fretta e andò dell’animo la grandezza del Sacra-
rante la notte chiamò il figlio, con subito a casa del taglialegna malato. mento della Riconciliazione e l’im-
voce debole: Pur sentendosi molto debole, menso potere che Dio ha posto nel-
— Rafael, Rafael... mi sento mol- Adalberto si inginocchiò davanti a le mani dei suoi ministri. Sentendosi
to male! Ma è ormai notte fonda... una statuetta della Madonna e subi- catturato dalla forza della vocazio-
penso che non avrai il coraggio... to cominciò a confessare i suoi pecca- ne, affermò decisamente:
Il bambino si alzò leggero e, avvi- ti. Nel frattempo, fuori dalla stanza, — Allora, papà, qui c’è un futuro
cinandosi al padre, disse: Rafael e la nonna pregavano per lui. sacerdote che potrà anche lui perdo-
— Sì, papà. Io ho coraggio. Vado Dopo aver ricevuto la sua ultima nare. Ti prometto che sarò prete!
di corsa a chiamare il dottore! assoluzione, il boscaiolo chiamò il A questo punto, Adalberto fece
Con sua sorpresa, il taglialegna bambino e gli disse con voce stroz- un grande segno della croce e, dan-
gli rispose: zata: do la sua anima a Dio, poté contem-
— No, Rafael, non è il dottore —Figlio mio, non puoi immagi- plare, in una visione, il figlio vestito
che voglio. Sento che i miei giorni nare come mi sento l’anima in pace, di camice e stola, con la mano alzata,
sono alla fine... Chiamami don Vin- ristorata dal perdono di Dio. So che come se stesse dando un’assoluzione.
cenzo! presto mi incontrerò con Lui e no- Aiutato da sua nonna e da don
Il bambino dovette contenere le nostante la tristezza che provo per Vincenzo, Rafael entrò in seminario
lacrime per l’emozione e rispose: lasciarvi, sento una gioia immensa! e, dopo lunghi studi e molta preghie-
— Certamente, papà. Sarò presto Rispetta sempre i sacerdoti: sono i ra, fu ordinato e poté anche lui por-
di ritorno con lui. medici più efficaci! Alle loro paro- tare la pace a molte anime. Quella
Cadeva una pioggia sottile. Rafa- le le più profonde ferite si cicatrizza- scena non lasciò mai la sua memo-
el prese una lanterna per illuminare no e i più grandi peccati sono perdo- ria, perché doveva all’ultima assolu-
il sentiero buio fino al paese e, dopo nati! Prega, figlio mio, in modo che zione di suo padre la grazia della vo-
aver dato la buona notizia alla nonna, i malati abbiano sempre, nella loro cazione.
Sergio Hollmann
torno al 550). Vescovo di Angers orientale.
in Francia. Promosse il III Concilio
di Orléans, per combattere i cattivi 12. San Giuseppe Zhang Da-
costumi della sua epoca. peng, martire (†1815). Dopo es-
ser stato battezzato nella provin-
2. San Troade, martire (†251). cia di Guangxi in Cina, aprì la sua
Ucciso durante le persecuzioni casa ai catechisti e ai missionari.
dell’imperatore Decio a Neocesa- Catturato e condannato alla cro-
rea del Ponto, nell’attuale Turchia. cifissione, versò lacrime di gioia
per esser stato giudicato degno di
3. Santa Teresa Eustoquio Ver- morire per Cristo.
zeri, vergine (†1852). Provenien-
te da una nobile famiglia di Ber- 13. San Leandro di Siviglia,
gamo, fondò l’Istituto delle Figlie Vescovo († intorno al 600). Fra-
del Sacratissimo Cuore di Gesù, tello di Sant’Isidoro, San Fulgen-
per l’educazione delle giovani po- zio e Santa Florentina, convertì
“San Leandro, vescovo di Siviglia”,
vere, orfane e abbandonate. alla Fede Cattolica il re visigoto
di Bartolomé Esteban Murillo
Cattedrale di Siviglia (Spagna) Ermenegildo.
4. San Casimiro (†1484).
San Basino, Vescovo (†705). Di 8. San Giovanni di Dio, religioso 14. IV Domenica di Quaresima.
famiglia nobile, si fece monaco nel (†1550). Santa Matilde, regina (†968).
cenobio benedettino di San Massi- Sant’Unfrido, Vescovo (†871). Sposa di Enrico I, re della Germania,
mino di Trier in Germania, del quale Non risparmiò sforzi per riunire e prestò generosa assistenza ai poveri,
fu eletto abate. Più tardi fu nomina- confortare i fedeli della sua diocesi fondando ospedali e monasteri.
to Vescovo di questa città. di Thérouanne in Francia, quando la
città fu distrutta dai normanni. 15. Beato Giovanni Adalberto Ba-
5. San Lucio I, Papa (†254). Su- licki, sacerdote (†1948). Rettore del
bito dopo essere asceso al soglio 9. Santa Francesca Romana, reli- seminario di Przemysl in Polonia.
pontificio fu esiliato dall’imperato- giosa (†1440). Consacrò la maggior parte del suo
re Valeriano. Quando poté ritorna- Santa Caterina da Bologna, vergi- ministero all’amministrazione del Sa-
re, combatté con energia gli eretici ne (†1463). Fondatrice e badessa del cramento della Penitenza e alla for-
novaziani. monastero francescano di Bologna. mazione dei giovani seminaristi.
Lasciò molti scritti spirituali.
6. Santa Coletta Boylet, vergine 16. San Giuliano, martire († sec.
(†1447). Religiosa clarissa nativa di 10. San Giovanni Ogilvie, marti- IV). Durante il governo di Marciano,
Corbie in Francia, ricondusse molti re (†1615). Di famiglia scozzese cal- in Cilicia (attuale Turchia) subì peno-
monasteri del suo Ordine alla per- vinista, fu inviato a studiare in Fran- se torture per non aver voluto rinne-
fetta osservanza della Regola. cia, dove entrò nella Compagnia di gare la Fede.
Gesù. Ritornato clandestinamen-
7. III Domenica di Quaresima. te in Scozia, esercitò il suo ministe- 17. San Patrizio, Vescovo (†461).
Sante Perpetua e Felicita, marti- ro sacerdotale fino a che fu scoperto Beato Giovanni Nepomuce-
ri (†203). e inviato al patibolo. no Zegrí y Moreno, sacerdote
Santa Teresa Margherita Redi, (†1905). Nato a Granada in Spa-
vergine (†1770). Carmelitana Scal- 11. San Sofronio, Vesco- gna, fondò la Congregazione delle
za del monastero di Firenze. Si di- vo (†639). Monaco della Palesti- Suore Mercedarie della Carità con
stinse per la sua straordinaria abne- na eletto Patriarca di Gerusalem- lo scopo di rendere sempre pre-
gazione al servizio delle suore mala- me. Combatté l’eresia monotelista. sente l’amore di Dio dove ci fosse
te e anziane. Compose inni e canti che ancor og- “un solo dolore da guarire, una so-
©Santiebeati.it
speranza da elargire ai cuori”. tire († intorno al 824). A Costanti-
nopoli difese fermamente il culto
18. San Cirillo di Gerusalemme, delle immagini sacre, motivo per il
Vescovo e dottore della Chiesa (†387). quale fu ucciso.
Sant’Anselmo, Vescovo (†1086).
Governò la Chiesa di Lucca, mante- 22. Sant’Epafrodito, “compagno
nendosi fedelissimo alla Sede Romana di fatica e di lotte” dell’Apostolo
nell’intricata questione delle investitu- San Paolo, che a lui così si riferisce
re. Papa San Gregorio VII lo inviò co- nella Lettera ai Filippesi.
me Legato pontificio in Lombardia.
23. San Turibio de Mogrovejo,
19. San Giuseppe, sposo della Vescovo (†1606).
Beata Natalia Tułasiewicz
Beata Vergine Maria. Santa Rebecca Pierrette Ar-Ra-
Beato Isnardo da Chiampo, sa- yes, vergine (†1914). Religiosa del- ta, sperando di ricevere il martirio,
cerdote (†1244). Religioso domeni- la Congregazione delle Maronite Li- ma non si realizzarono i suoi deside-
cano di Bologna. Grande predicato- banesi. Colpita da cecità e altre in- ri, poiché la sua vita santa provocò
re, ricondusse a Dio un gran numero fermità, perseverò in continua pre- l’ammirazione perfino dei saraceni.
di peccatori e di eretici, particolar- ghiera per trent’anni, dando esem-
mente nella regione di Pavia. Fondò pio di gioiosa accettazione delle sof- 28. Domenica delle Palme e della
in essa il convento di Santa Maria di ferenze inviate dalla Provvidenza. Passione del Signore.
Nazareth. Beata Renata Maria Feillatreau,
24. San Mac Cairthind, Vesco- martire (†1794). Laica cattolica ghi-
20. Beata Giovanna Véron, ver- vo († sec. V). Governò la diocesi di gliottinata durante la Rivoluzione
gine e martire (†1794). Compagna Clogher, Irlanda. Fu discepolo di Francese.
della Beata Francesca Thénet nel- San Patrizio, l’instancabile evange-
la cura dei bambini infermi di Dam- lizzatore dell’ “Isola dei Santi”. 29. San Marco di Aretusa, Vesco-
pierre in Francia. Morì ghigliottina- vo (†364). Subì una violenta perse-
ta per aver rifugiato a casa sua sacer- 25. Annunciazione del Signore. cuzione al tempo della controver-
doti che avevano rifiutato di prestare Santa Margherita Clitherow, sia ariana, per l’ortodossia della sua
il giuramento alla Costituzione Civi- martire (†1586). Madre di famiglia dottrina.
le del Clero. che nascondeva a casa sua i sacer-
doti perseguitati durante il regno di 30. Beato Ludovico da Casoria,
21. V Domenica di Quaresima. Elisabetta I d’Inghilterra. Fu ucci- sacerdote (†1885). Religioso france-
sa in prigione, schiacciata sotto un scano, si dedicò al riscatto e alla for-
enorme peso. mazione di giovani africani venduti
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