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Michael Laitman PhD

I Segreti del Libro Eterno


Il Significato secondo la Kabbalah
delle Storie del Pentateuco

Redatto da Semion Vinokur


Titolo: I Segreti del Libro Eterno:
Il Significato secondo la Kabbalah delle Storie del Pentateuco
Titolo Originale dell’opera: The Secret of Eternal Book: the meaning of the
stories of the pentateuch

Copyright © PSICHE 2 di Bertello C. -Italia-

Tutti i diritti riservati. Ogni riproduzione, anche parziale e con


qualsiasi mezzo, deve essere preventivamente autorizzata dall’Edi-
tore. Nell’eventualità che testi o illustrazioni altrui siano riprodotti
in questa pubblicazione, l’editore è a disposizione degli aventi di-
ritto che non si siano potuti reperire.
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Traduzione: Angiolino Donati e Nadia Bedini


Revisione: Giulia Malacarne
Video impaginazione: Psiche 2

Copertina: Universal Book


Iª edizione: Gennaio 2014 by Laitman Kabbalah Pubblishers
Iª edizione italiana: Aprile 2015
ISBN: 978-88-88611-78-5

Questo volume è stato stampato presso:


Universal Book Srl

Finito di stampare: Aprile 2015


Stampato in Italia – Printed in Italy
Indice
Una Premessa Necessaria 5
Che Cos'è Il Pentateuco? 9

Una Breve ma Importante Introduzione 11


Il Linguaggio dei Rami 14

Capitolo 1 - “In Principio” (Genesi, Bereshit) 17


Primo Giorno 24
Secondo Giorno 27
Il Riconoscimento del Male 29
Ritorno a “Il Cielo e la Terra” 31
Terzo Giorno 39
Quarto Giorno 41
Quinto Giorno 47
Sesto Giorno 50
Responsabilità per il Mondo 56
Settimo Giorno 59
Lo Schermo 62
Lo Sabbath, il Settimo Livello 64
I Sette Giorni della Creazione 65
Il Desiderio Superiore 67
Di Che Cosa è Fatto l'Uomo 73
Il Giardino dell'Eden 77
La Moglie dell'Uomo 82
La Comparsa del Serpente 88
L'Esilio 93
A Proposito del Libero Arbitrio 97
Ritorno al Livello di Adamo 101

Capitolo 2 - Noè 107


La Scintilla di Noè 110
Entriamo nell’Arca 115
Domande Difficili 116
Il Diluvio 120
La Nascita 124
La Nuova Terra 129
La Costruzione della Torre di Babele 133
La Nascita delle Lingue 134
La Torre di Babele Dentro di Noi 135
Cadere al fine di Risollevarsi 137
La Babilonia di Ieri e di Oggi 140
Cosa Fare 145

Capitolo 3 - Vai Via 151


Il Regno dell'Egoismo 151
La Profezia 154
La Nascita di Abramo Dentro Di Te 161
Le Scoperte Fatte in una Grotta 163
Gli Idoli ed il Creatore 170
La Prigione 177
L’Esecuzione che Non Avvenne 179
Sarah, la Moglie di Abramo 183
Il Maestro 185
Lascia il Tuo Paese 187

Per Concludere 193

L’Autore 195

Il Redattore 197

Altre Letture 199

Contatti 219

Ringraziamenti 219
Una Premessa Necessaria

Caro lettore:
Se ti sei fatto delle domande sul mistero della vita, se an-
che solo per un momento hai riflettuto sul significato dell'esi-
stenza o hai sognato di trovare “l’elisir dell'immortalità”, al-
lora fai tesoro di questo libro, è fatto per te.
I Segreti del Libro Eterno svela come leggere il Pentateuco
nel modo appropriato, come aprire un varco tra i rivestimenti
esterni – le semplici azioni del nostro mondo di cui il libro
sembra fare un resoconto - e scoprire cosa c'è davvero dietro
a tutto questo.
Incominciamo col fare l'elenco dei cinque libri: Genesi,
Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio. Questi sono i titoli
tradotti in italiano, mentre nell'originale Ebraico sono Bereshit
(In principio), Shemot (Nomi), Vayikra (Ed Egli Chiamò), Ba-
midbar (Nel Deserto), Devarim (Parole).
Quando si prende il libro e si inizia a leggerlo, si sa poco
del fatto che il suo contenuto è criptato. Lo si legge, si con-
siderano le informazioni come una raccolta di storie e solo
occasionalmente ci si ferma a domandarsi cosa c'è poi di così
importante. Il Pentateuco è la base fondamentale di tutto il
Giudaismo, di tutta la Cristianità e di tutto l’Islam e viene
citato continuamente dai saggi, dai filosofi, dagli scrittori e…
dai politici. Ma che cos’ha di così speciale? Ti assicuro che
non c'è nulla di sbagliato se questo libro, come semplice rac-
conto storico, non ti convince del tutto. È un segno questo che
ne stai cercando il significato nascosto; e se lo stai veramente
cercando, lo troverai senza alcun dubbio.
I SegretI del lIbro eterno

Tempesti di domande autorevoli persone di cultura ma


nessuna è in grado di illuminarti. Leggi montagne di testi
ma non ti sembra di trovare alcuna risposta.
Sei alla ricerca del codice di questo libro, stai cercando di
scoprire una porta segreta attraverso la quale intrufolarti e
scoprire i meccanismi interni di questo codice. Per millenni
gli studiosi hanno tentato, inutilmente, di risolvere il mistero
di questo codice. Loro, però, hanno cercato di risolverlo con la
ragione; e qui sta l'errore. Non si può decifrare questo codice
con la ragione, quindi non darti neanche la pena di provarci.
Per rivelare i segreti del Pentateuco, hai bisogno solamen-
te di uno “strumento”: il desiderio. È una parola magica, alla
quale ritorneremo più volte.
Allora da dove cominciare quando si decide di volersi
tuffare nelle profondità della domanda più importante della
vita? Apri il libro e dici a te stesso: "Parla di me. Tutto quello
che è scritto qui svela il mio cammino nelle profondità più
intime della mia anima".
È anche vero che la strada si fa poi tortuosa con il tempo.
Perché per quanto tu possa ricordare, ti sei sempre e solo pre-
occupato per ciò che accade nel mondo esterno: sei abituato a
lamentarti della cronica mancanza di soldi, del lavoro poco
soddisfacente, dell’amore non corrisposto, dei tradimenti, del
cattivo cibo e dell’inaffidabilità dei trasporti pubblici; men-
tre ti senti pieno di gioia per l'acquisto di una nuova casa, di
una nuova macchina, dell'arredamento nuovo o se mangi del
buon cibo o guardi un bel film... E, tutto considerato, questo
ti può bastare.
E poi succede qualcosa...

6
Una Premessa necessaria

Sei assalito dal pensiero, sempre più vivo, che tutti questi
piaceri erano passeggeri e inconsistenti. Non riesci a rasse-
gnarti all’idea che l’essere umano - questa fenomenale fusione
di intelletto e cuore - venga al mondo solamente per gratifica-
re il corpo e poi scomparire per sempre.
Improvvisamente il pensiero che la vita potrebbe conti-
nuare in eterno inizia a balenare nella tua mente.
Da dove arriva questo pensiero? Sembra una storia di fan-
tascienza... Può essere che la tua intuizione sia giusta? Sì. In-
fatti è possibile vivere per sempre.
Questo pensiero giunge dal punto più profondo che c'è in
te. Questo punto, nascosto in fondo dentro di te, è il posto in
cui si trova l'eternità. Ti chiama incessantemente, cercando di
farti capire che tutto il resto non è altro che un guscio vuoto.
Non hai sentito questa voce finché non sei stato pronto. Ti
ha protetto da riflessioni più profonde, come un bambino che
riceve delle macchinine per giocare, fino a quando il tempo
non lo porta alla maturità e, ormai adulto, lo fa sedere dietro
al volante di una macchina vera. Lo stesso vale per te. Sei un
bambino che è cresciuto. Per molti anni, anche millenni, ti sei
“dilettato con i giocattoli”, e poi, improvvisamente, hai senti-
to crescere dentro di te la consapevolezza di una domanda:
“È veramente questo ciò per cui vivo?”
È successo così. Nel momento in cui hai preso coscienza di
questa domanda, hai smesso di essere un bambino.
E questo è il momento in cui hai proprio bisogno di questo
libro - l’autentica guida per coloro che si fanno le domande
sul significato della vita.

7
I SegretI del lIbro eterno

È il manuale di istruzioni per aprire la porta verso il mon-


do spirituale che esiste dentro di te, un mondo che è eterno,
colmo di serenità e di gioia. Questo mondo è la fonte della
Luce nella tua vita.

8
Che Cos'è Il Pentateuco?

Come abbiamo già detto, i primi cinque libri della Bibbia


sono chiamati la Torah in Ebraico (dalla parola Horaa, che si-
gnifica “Insegnamento”, o dalla parola Ohr - “Luce”). Nel mo-
mento in cui avanzi lungo il raggio che è stato inviato giù
nell'oscurità del nostro mondo, la Luce diventa il tuo manua-
le. Il tuo lavoro è quello di “afferrarlo e tenerti saldo”. Mentre
ti prepari a seguire le istruzioni di questo manuale, il mondo
spirituale inizia ad aprirsi davanti a te, rivelando le risposte a
tutte le tue domande. Ripulendo la superficie di tutte le cose,
inizi a vedere chiaramente che la realtà intorno a te piano
piano cambia. Ti rendi conto che per tutta la tua vita hai dor-
mito, pensando di essere sveglio. Capisci che tutte le cose che
eri abituato a ritenere di valore sono, di fatto, inconsistenti.
Tutto quello che pensavi essere vero, è in effetti, falso e tutti
i piaceri terreni non possono essere paragonati a ciò che ti
aspetta.
Se non sei ancora arrivato a vedere le cose in questo modo,
mantieniti su quell'unico pensiero: "Questo libro parla di me"
e ce la farai. Sii inesorabile quando lo cerchi dentro di te e,
dietro le storie dei patriarchi, rivelerai la storia del tuo io. Sco-
prirai nuove parole tra le righe delle pagine del libro, mentre
una speciale forza spirituale inizierà a rivelarsi dietro ogni
lettera, ogni simbolo ed ogni segno di punteggiatura.
E sentirai proprio la Luce che si raccoglie e cerca un modo
per entrare dentro di te - non nel tuo corpo fisico, che è insi-
gnificante, ma nella tua anima, che è eterna -.
I SegretI del lIbro eterno

Quando la Luce entrerà ed inizierà a purificarti, vedrai


quanti cambiamenti dovrai attraversare.
Distinguerai a malapena te stesso ed il tuo mondo inte-
riore. Il mondo diventerà una cosa sola. Inizierai a vedere
e a percepire che questo libro riguarda la tua anima, che si
chiama Noè quando è ad un certo livello, Abramo quando è
ad un altro, Mosè ad un altro ancora, procedendo così verso
l’Eternità.
E adesso, se sei pronto, iniziamo la nostra storia.

10
Una Breve ma Importante Introduzione

Più di 5.000 anni fa in Mesopotamia, un luogo dove sono


nate molte delle civiltà di oggi, viveva un uomo chiamato
Abramo. Quasi tutte le religioni e le correnti spirituali lo rico-
noscono come il loro fondatore e patriarca. Riportano il suo
nome nelle loro sacre scritture come il primo uomo che ha ri-
velato la Legge che c'è dietro all'esistenza del mondo, il primo
uomo che ha compreso il Dominio Superiore.
Abramo non è altri che il progenitore della scienza che tra-
scende le nazionalità, una scienza che è universale, perché è
nata prima che il mondo fosse diviso in nazioni e lingue. È
una scienza che è scomparsa molte volte nel corso dei secoli
ma che è poi sempre ricomparsa, ancora più avvinta da miti
e leggende.
Le cose sono andate in questo modo per una ragione pre-
cisa. Gli uomini non erano ancora pronti a riceverla, dato che
è proprio nel nostro tempo che questa scienza, conosciuta
come “Kabbalah”, deve essere rivelata. Come mai? È stato
scritto del tempo in cui l'egoismo del nostro mondo avrebbe
raggiunto la sua fase finale di sviluppo e sarebbe diventato
così forte che l'umanità non sarebbe stata in grado di con-
trollarlo ed avrebbe avuto bisogno di un rimedio per salvarsi
dall'ego. A quel punto la saggezza della Kabbalah avrebbe
fatto la sua comparsa.
La parola “Kabbalah” si traduce in “ricezione”. In altre pa-
role è una scienza che indica come ricevere nel modo corretto
I SegretI del lIbro eterno

o come utilizzare nel modo corretto il proprio egoismo, per


ricevere tutto il piacere che è stato preparato per l’umanità.
La Kabbalah non accetta nulla in base alla fede.
Ti invita ad “assaggiare e vedere che il Creatore è buono”.
Caro lettore, richiamo la tua attenzione su questa cosa anco-
ra una volta: “assaggia e vedi” non significa che devi essere
d'accordo con qualcosa che qualcuno ti dice. Tu stesso devi
acquisire la sensazione del Creatore e la Kabbalah esiste pro-
prio per aiutarti a farlo.
Perciò tieniti forte, perché mentre salirai livello dopo li-
vello, vivrai ogni genere di situazione. Ad ogni livello darai
dei nomi diversi al Creatore, in base a quanto vicino o lon-
tano sarai da Lui. Ad un livello lo chiamerai Spietato; ad un
altro, Giusto; ad un altro ancora Misericordioso o Uno e via
dicendo, perché sarà così che Lo percepirai. Ad ogni livello
corrisponderà un nuovo Nome del Creatore.
A dire il vero, lo stesso vale per la nostra vita quaggiù. Per
esempio, quando incontriamo per la prima volta un uomo,
può capitare che lo definiamo “introverso”. Poi incomincia-
mo a conoscerlo e ad entrare in confidenza con lui e magari
allora diciamo “No, è uno che sa molte cose”. Diventiamo an-
cora più amici e lo giudichiamo saggio, poi gentile ed infine
- affabile - ... anche se abbiamo iniziato questo processo con
“introverso!”. La nostra valutazione cambia mentre riveliamo
le sue qualità. Questo nostro amico è sempre stato così; aveva-
mo semplicemente bisogno di arrivare a conoscerlo meglio. È
molto importante, per il nostro avanzamento, capire che non
è stato il nostro amico a cambiare ma che noi ci siamo aperti
a lui, è come se lo avessimo assorbito dentro di noi.

12
Una Breve ma Importante IntrodUzIone

Lo stesso vale per il Creatore. Se arriviamo a conoscerLo me-


glio, possiamo conoscere una quantità maggiore delle Sue
qualità, cioè dei Suoi nomi. Questo succede quando viviamo
letteralmente sulla base dei contenuti dei Cinque Libri di
Mosé, lasciando che il testo fluisca attraverso di noi. In questo
modo conseguiamo i nomi del Creatore mentre ci addentria-
mo nella lettura. Ad ogni livello corrisponde un nuovo nome.
Quanto tempo richiederà questo processo? Fino a quando
non scopriremo tutti i nomi del Creatore, ci uniremo a Lui e
Lo conseguiremo quale Legge di Amore assoluta.

13
I SegretI del lIbro eterno

Il Linguaggio dei Rami

La Kabbalah ha sviluppato il proprio linguaggio. Si chia-


ma “il linguaggio dei rami”.
La ragione di questo nome sta nel fatto che nulla nel no-
stro mondo è accidentale. Al contrario tutto è stato creato ed
è governato con uno scopo ed un'intenzione.
L’universo, le rocce, le piante, gli animali e gli esseri uma-
ni, tutto quello che è successo, che sta succedendo e che suc-
cederà proviene dal Creatore, attraversa tutti i mondi spiri-
tuali e si manifesta nel nostro mondo.
Facciamo adesso un piccolo salto in avanti e diciamo che il
Creatore ha un sistema che governa il nostro mondo. Si chia-
ma "il mondo di Atzilut”, che si traduce con “Al Suo posto”.
“Suo” significa del Creatore.
Il mondo di Atzilut è come un cervello, dato che senza le
sue istruzioni non succederebbe mai nulla nel nostro mondo;
nulla, non un solo pensiero o una sola azione, una guerra o
una scoperta scientifica, assolutamente nulla... come è scritto,
“non un insetto striscia” o “non un filo d’erba si muove” sen-
za un Suo ordine.
Il nostro universo, che può essere paragonato ad un com-
puter gigantesco, è governato dal mondo di Atzilut.
Vale a dire, tutto ciò che esiste nel nostro mondo ha neces-
sariamente origine nel Mondo Superiore, poi discende lungo i
vari livelli spirituali. C’è una rigida connessione tra gli ogget-
ti del nostro mondo e la loro radice nel Mondo Superiore, nel
senso che sono riprodotti da un loro “doppio spirituale”. Quin-
di il nostro mondo è una conseguenza del mondo spirituale.

14
Una Breve ma Importante IntrodUzIone
Il lIngUaggIo deI ramI

I Kabbalisti lo percepiscono molto chiaramente perché vi-


vono in entrambi i mondi. Cioè essi vedono l’Oggetto Supe-
riore, la radice dalla quale tutto deriva e la sua derivazione
nel nostro mondo, cioè il ramo.
Poiché chiamiamo la radice con il nome del suo ramo corri-
spondente, e non il contrario, il linguaggio della Kabbalah è chia-
mato “il linguaggio dei rami” e non “il linguaggio delle radici”.
Con il linguaggio dei rami, i Kabbalisti hanno trovato un
modo per trasmettere informazioni precise sul mondo spiri-
tuale usando il linguaggio del nostro mondo.
Prendono il nome di un oggetto del nostro mondo, diciamo
un “albero”, e lo usano per descrivere il suo Corrispondente
Superiore, cioè la forza che ora è chiamata “albero”.
Ma cosa succede se una persona non sa che l’Antico Testa-
mento è stato scritto con questo linguaggio speciale?
Cosa vede in esso? Ci vede una storia romanzata del nostro
mondo, che tratta di un albero che cresce nel paradiso o di
un serpente che sussurra dolci tentazioni all’orecchio di Eva.
Ma questo è del tutto sbagliato. Interpretazioni come que-
ste tendono a ridurre il Libro, che ha invece lo scopo di unire
il nostro mondo con il mondo spirituale, al livello della lette-
ratura terrena.
(Mi ricordo mia nonna che cuciva sui vestiti dei bellissimi
e coloratissimi ricami. Essendo un bambino, me li mangia-
vo con gli occhi e pensavo “il mondo è così”. E questo fino a
quando non mi capitò di guardare dietro ai ricami e di vede-
re il disordinato incrocio di fili e di nodi. Tutto mi apparve
disordinato, per lo meno ad una prima occhiata. In seguito
compresi che questa era la radice della bellezza.

15
I SegretI del lIbro eterno

E cioè che se si taglia anche un solo filo dal retro, tutto il


bellissimo disegno si disfa...).
Allora eccoci qua, vogliamo imparare ad arrivare alla ra-
dice. Vediamo il disegno davanti, fatto di semplici parole del
nostro mondo, ma noi vogliamo sapere cosa c'è dietro.
Mentre leggeremo la Bibbia, impareremo a guardare die-
tro alle parole ed a vedere le forze che sono alla loro radice.
Inoltre l’intenzione di leggere questo Libro esattamente in
questo modo ci connetterà direttamente al Mondo Superiore.
E questo perché tutto incomincia con lo scopo e l’intenzione
del lettore. Fin dalle prime righe, la Bibbia, si pone un sem-
plice obbiettivo: raccontare all’umanità come si fa a diventare
cittadini del mondo spirituale. Vuole condurci al Creatore,
all’eternità, alla felicità. E chiunque lo legga deve avere la
stessa intenzione: “Lo sto facendo per rivelare il Creatore”.
E adesso iniziamo il nostro viaggio verso i segreti del più
grande Libro di tutte le nazioni e di tutte le generazioni. Sei
pronto? Si parte!
Il primo capitolo della Genesi è chiamato Bereshit in Ebrai-
co, che significa: “In Principio.”

16
Capitolo 1
“In Principio” (Genesi, Bereshit)

“In principio Dio creò il cielo e la terra. E la terra era senza


forma e vuota, le tenebre ricoprivano l’abisso; e lo spirito di
Dio aleggiava sulle acque”.
Interpretare letteralmente queste parole può indurre la
mente ad immaginare che aspetto potrebbe avere il Creatore,
come Egli “si muove” “parla” “vede”... C’è spazio illimitato
per la fantasia: acque, tenebre, il volto dell’abisso...
Ma chi ha bisogno di queste fantasie? Coloro che sono in-
trappolati nei desideri del nostro mondo fisico, che vogliono
imparare ma non vogliono raggiungere, a cui piace meditare
e discutere, soprattutto se c'è qualcuno disposto ad ascoltare.
Se ti senti soddisfatto dai piaceri di questo mondo, allora
fai pure e goditi la musica, l'arte e tutto il resto che il mondo
può offrire. Ma se vuoi raggiungere il mondo spirituale, ti
devi occupare di qualcosa di completamente diverso - ti ser-
ve il Creatore.
Se vuoi avere le risposte alle domande che non ti danno
pace, se vuoi sapere perché sei nato e qual è lo scopo di que-
sto immenso universo in cui vivi, significa una cosa sola: che
non ti fermerai finché non arriverai alla radice del mistero
che è la tua anima.
E se le cose stanno così, allora è tutta un'altra storia. Vuol
dire che hai già iniziato a salire la scala spirituale. Di fronte a
te ti aspetta il gradino più alto a cui si possa arrivare. Si tratta
di Bereshit - il capitolo di apertura del Libro della Genesi.
I SegretI del lIbro eterno

Lo stato di massima elevazione qui descritto può essere


raggiunto solamente alla fine della correzione.
“In principio Dio creò il cielo e la terra”.
Questo passaggio parla della creazione del Mondo Supe-
riore - lo spazio nel quale esisterà la tua anima. Il tuo “Io” non
ne è ancora consapevole; ancora non percepisci la tua stessa
esistenza. Esiste solo un ambiente naturale - la Madre Divina
nel cui grembo sarai concepito.
Ma che cos’è questo ambiente naturale? Farò un saltino in
avanti per dire che le parole “creò” e “in principio” alludono
alla creazione di due qualità: l’egoismo e l’altruismo, tra le
quali la tua anima si eleverà.
“…la terra era senza forma e vuota.”
Questo è il punto in cui i termini spirituali fanno la loro
prima comparsa. La parola “terra” in Ebraico è Eretz, che de-
riva dalla parola Ratzon: desiderio. Perciò, la terra sta per de-
siderio. Da qui in avanti avremo a che fare solamente con il
desiderio, perché il desiderio determina tutto.
“...la terra (il desiderio) era senza forma e vuota”.
Ne consegue che il desiderio non era ancora formato (sen-
za forma e vuoto), nel senso che non avevamo alcun desiderio
di rivelare il mondo spirituale.
Allora cosa c’era? Solo un foglio pulito, pronto per scriver-
ci la storia del genere umano, la storia dell'unica anima. Que-
sto è ciò a cui si riferiscono i passaggi, cioè proprio all’inizio
preciso, quando il mondo spirituale fu concepito dentro di te.
In altre parole in questo capitolo incominciamo ad esaminare
la congiunzione delle forze che sono comparse per prime.

18
Capitolo 1
“in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)

Esse hanno formato il mondo dentro il quale l'uomo (Ada-


mo, il tuo “Io” spirituale) apparirà in seguito. Hanno creato
l’ambiente naturale in cui l'uomo abiterà.
“L’uomo” è il desiderio spirituale che nascerà dentro di te.
A questo punto potresti chiedere: “Se queste forze sono
dentro di me, come mai non riesco a percepirle?!”
Bene, prima di tutto, riesci a sentire come funzionano i
tuoi organi, come lo stomaco digerisce il cibo, come i polmoni
respirano? No, non ci riesci.
Questi processi di funzionamento determinano l’intera
esistenza del tuo corpo, sebbene tu non li percepisca.
Lo stesso principio si applica qui. La tua vita spirituale si è
formata attraverso dei tumultuosi processi che non senti fino
a quando non inizi a percepire un irrefrenabile desiderio di
partecipare o, meglio ancora, di diventare il protagonista di
questo meraviglioso gioco.
Questo è il modo in cui si è formata la tua anima. A farti
funzionare, in questo momento, sono i tuoi antenati - le forze
del mondo di Atzilut. Il tuo momento è arrivato: il momento
di nascere. Presto o tardi, quando avrai attraversato tutti i li-
velli della correzione, arriverai ad incontrare i tuoi “parenti”.
Ma, nel frattempo, devi essere paziente.
Uno schermo nero ed impenetrabile ti separa da tutto ciò
che succede dall'altra parte; non puoi vedere e nemmeno per-
cepire nulla attraverso di esso.
È diventato sempre più spesso nel corso del tempo (per
usare il gergo terreno), rendendoti sempre più egoista ed in-
teressato alle faccende esteriori invece che a quelle interiori.

19
I SegretI del lIbro eterno

Di conseguenza sei cresciuto concentrato sul tuo corpo,


invece che sulla tua anima. Ripensa solamente a tutti i desi-
deri che hai avuto nel corso della tua vita e a quanto lontano
eri dalla spiritualità. Lo schermo si è fatto sempre più spesso
strato dopo strato, soffocando i desideri spirituali dentro di
te, fino a quando non ti sei ritrovato in un vicolo cieco. “Cosa
c'è intorno a me? Corpi su corpi. Mangiano, fanno soldi, pro-
lificano... Cosa c’è di fronte a me? La morte? Ma se così fosse,
allora qual è lo scopo della mia esistenza?”
Queste sono le domande che spingono un uomo ad in-
traprendere il cammino “ritorno alla sorgente”, a Bereshit, “il
principio”. In realtà questo percorso porta alla Luce. Ascendi
verso le forze che governano il mondo. Ogni livello spirituale
lungo il cammino è un mistero: “Quali altre grandi sorprese
il Creatore ha in serbo per me?”
È in questo modo che iniziamo gradualmente a ripulir-
ci dal rivestimento tenebroso che si chiama “egoismo”, per-
ché è l'egoismo che ci impedisce di vivere, respirare, vedere.
Sempre di più incominciamo a scoprire la nostra anima - un
complicato meccanismo con il quale conseguiamo il mondo
spirituale.
Il piacere che siamo destinati a vivere è assoluto. È ciò che
il Creatore ha preparato per noi. Qui si trova lo scopo del-
la Creazione: colmarci, le Sue creature, con la sensazione di
eternità e di perfezione. Poiché il Creatore stesso è eterno e
perfetto, Egli vuole trasmettere il Suo stato alle Sue creature.
Bene, allora, non facciamoLo aspettare.
“E Dio disse; ‘Sia fatta la Luce’. E Luce fu”.

20
Capitolo 1
“in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)

In questo modo fu creato il mondo spirituale. In questo


modo le forze di cui abbiamo parlato prima si sono unite de-
terminando il posto esatto della futura anima. Essa risiederà
nella Luce e ne sarà colmata.
Che cos’è la Luce? In qualsiasi caso non tentare di imma-
ginarla. È un’impresa inutile, soprattutto perché le nostre no-
zioni materiali sono troppo limitate per definirla nel modo
corretto. Noi paragoniamo la Luce alla luce del sole o alla
sensazione dell’armonia interiore.
La Luce è la sola cosa che esista. Ci circonda - le nostre
anime, tutto il mondo e l’intero universo. È la qualità del Cre-
atore, la qualità della totale ed assoluta dazione. È la legge
dell’Amore e del Bene. La Luce è tutte queste cose insieme.
E prima ce ne renderemo conto, più velocemente superere-
mo tutte le sofferenze del nostro mondo, le quali ci vengono
date per una ragione soltanto: aiutarci a capire a cosa dobbia-
mo “ritornare”- quella stessa Luce dell’Amore.
“E Dio vide la luce, che essa era buona; e Dio divise la luce
dalle tenebre”. Se la Luce - l’assoluta dazione, la grande leg-
ge dell’altruismo del Creatore, inizia ad esistere, ha un senso
pensare che ci debba essere anche qualcuno a cui il Creatore
vuole dare piacere, qualcuno su cui Egli desidera riversare
tutto quello che ha.
Il ruolo di questo “qualcuno” è assunto dalla Creazione.
Noi siamo la Creazione. Sono io, il mondo intero, il mondo
dentro di me.
Noi siamo coloro che ricevono.
E così due stati, precedentemente non esistenti, sono stati

21
I SegretI del lIbro eterno

creati: la dazione - la qualità del Creatore (o la Luce) e la rice-


zione - la qualità della Creazione.
Il passaggio “E Dio divise la Luce dalle tenebre” allude a
questo processo: la formazione dei due stati che sono la Luce
e le tenebre, la qualità del Creatore e la qualità della Creazio-
ne, la dazione e la ricezione.
Questo processo è compreso nella primissima parola del
Libro della Genesi - Bereshit, che deriva dalla parola Bar (Ara-
maico: al di fuori), cioè il distacco della Creazione dal Creato-
re, la sua uscita dal “grembo” del Creatore.
La parola Bereshit abbraccia l’intero percorso del genere
umano e l’intero significato della Bibbia. Comporta la presa
di coscienza del fatto che sei uscito dal grembo del Creatore e
che a Lui devi ritornare seguendo il lungo percorso di svilup-
po dell’egoismo, a cui è destinato tutto il genere umano. Per-
ché questo succeda, ti devi rendere conto che sei veramente
lontano dal Creatore e che sei immerso nel tuo egoismo, che
sei ammalato e che l’egoismo è la ragione della tua malattia.
Inoltre la malattia dell’egoismo influenza il mondo intero,
facendolo a pezzi. Solo dopo che lo avrai capito ti avvierai sul
cammino per tornare al Creatore. Mentre avanzerai lungo
questo percorso di correzione del tuo egoismo, guadagnerai
una ricompensa infinitamente più grande di tutto quello che
potresti immaginare: guadagnerai l’eternità. Farai tua una
beatitudine eterna e sconfinata. Ti ricongiungerai al Creatore
ad un livello più elevato, perché questa unione sarà cosciente.
“E Dio chiamò la luce Giorno e le tenebre Egli le chiamò
Notte. E ci fu la sera e ci fu il mattino, primo giorno”.

22
Capitolo 1
“in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)

Due condizioni sono state create dentro di te: la Luce


- l'ascesa, la dazione, la qualità dell'altruismo; e le tenebre - la
discesa, la ricezione, la qualità dell'egoismo. La separazione,
la distinzione tra queste due condizioni è il primo passo ver-
so la correzione. Questo stato è chiamato "il Primo Giorno
della Creazione".

23
I SegretI del lIbro eterno

Primo Giorno

Ognuno di noi è composto da due qualità contrastanti: le


tenebre e la luce, sera e mattina. Questi due stati rappresen-
tano le nostre ascese e discese spirituali. Le ascese e le disce-
se non hanno nulla a che fare con quanto denaro guadagni
o perdi ma con quanto vicino o distante sei dal Creatore e,
quindi, dalla Sua qualità di dazione.
Perciò quando le espressioni di “giorno-notte” e “mattina-
sera” sono indicate nella Genesi, sappi che si riferiscono ai
tuoi stati mutevoli. Lo scopo dell'avanzamento spirituale è di
trovare il modo per far sì che le discese siano di breve durata,
così da passare rapidamente alla fase successiva, che sarà di
ascesa, del mattino.
Il segreto degli stati positivi e negativi può essere definito
in base alla vicinanza al Creatore: quando sono vicino alla
Sua qualità dell’amore, mi godo lo stato di ascesa e mi sento
bene. Maggiore sarà la mia lontananza da questa legge, mag-
giore sarà la sofferenza che mi deriverà dallo stato di discesa
e mi sentirò male. Sebbene io cerchi sempre di attribuire la
mia disperazione a fattori materiali, come i problemi di salu-
te, la perdita di denaro, una faticosa giornata di lavoro o un
litigio con il coniuge, queste giustificazioni sono false.
La situazione mi appare in questo modo dalla posizione
del mio stato non corretto, quando la radice - la forza che ef-
fettivamente muove i fili - mi è nascosta. In questo modo mi
ritrovo immerso nel mio “IO”, nel mio egoismo, invece di pro-
vare con tutte le mie forze ad uscirne.

24
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
primo Giorno

Non importa quanto duramente provi, la verità è che non


ho la forza per farcela. Tuttavia questa appassionata aspira-
zione è ciò che mi porta alla vera preghiera, che non si trova
nella mente ma nel cuore. Ed è proprio questa la preghiera
che il Creatore vuole da me, una preghiera alla quale Egli
risponde istantaneamente e sicuramente.
La “preghiera” è una supplica, una richiesta che nasce nel
mio cuore. È “incisa” lì, non è quella che si legge in un libro di
preghiere. La preghiera è la mia disperata supplica di aiuto,
per essere liberato; è un appello al Creatore, di non abbando-
narmi alla schiavitù dell'egoismo.
E quando si leva una preghiera del genere? Solamente nel
momento in cui mi rendo conto che non posso sfuggire da
solo alla morsa mortale dell'egoismo. Solo allora mi rivolgerò
al Creatore per un aiuto, implorandoLo di concedermi la for-
za necessaria.
È proprio questa la preghiera che il Libro mi insegna. Mi
racconta che tutti questi stati sono necessari per lo sviluppo
della mia anima. Non può esserci mattino senza sera; non
posso percepire un'ascesa se non ho vissuto una discesa.
Dunque, insieme, esse compongono l’intero desiderio spiri-
tuale; insieme sono “sera e mattina”, discesa e ascesa che si
uniscono nel “primo giorno”.
“E ci fu la sera e ci fu il mattino, primo giorno”.
Questo è l'unico vaso spirituale, il solo che sia in grado di
ricevere la Luce.
Allora ricapitoliamo i “giorni della Creazione” a cui ci si rife-
risce all'inizio preciso della Genesi.

25
I SegretI del lIbro eterno

Questi passaggi spiegano precisamente cosa hai bisogno


di fare con la tua anima in ognuno di questi “giorni”.
Per esempio il “primo giorno” hai soltanto bisogno di sen-
tire che la Luce (la qualità della dazione) esiste, la quale ha già
dato il via a tutte le riflessioni su cosa potrebbero essere i tuoi
“il giorno e la notte” e “la mattina e la sera” interiori. Que-
ste sensazioni iniziali cominciano semplicemente a muoversi
dentro di te. Comincia a formarsi un ambiente nel quale l’ani-
ma risiederà, per quell’essere umano che nascerà dentro di te.

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Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
seCondo Giorno

Secondo Giorno

“E Dio disse, ‘Vi sia un firmamento tra le acque, il quale


separi le acque dalle acque’. E Dio fece il firmamento e divise
le acque che erano sotto il firmamento dalle acque che erano
al di sopra del firmamento e così fu. E Dio chiamò il firma-
mento Cielo. E fu sera e fu mattina, secondo giorno”.
Non fermarti a pensare che tutto fosse riempito dalle ac-
que, perché il passaggio parla di qualcosa di molto diverso.
La parola “acqua” nella Genesi significa la Luce della Mi-
sericordia. E l’estensione creata, chiamata “cielo”, allude al
bisogno di separare dentro di me i pensieri e i desideri, in
modo da vedere quali sono la Luce (cioè “il cielo”) e quali
sono le tenebre. I desideri oscuri o tenebrosi sono chiamati
“la terra” ma di questi ne parleremo di più in seguito.
Questo è in assoluto il primo comandamento che si deve
osservare. Solamente in seguito l’anima può essere concepita.
(Nota che, anche qui, la Terra è intesa sulla base dell’acqua, cioè
sulla base della qualità della misericordia che è del Creatore).
“E Dio disse ‘Che tutte le acque che sono sotto il cielo si
radunino in un solo posto e appaia l’asciutto’. E così fu. E Dio
chiamò l’asciutto Terra”.
Questa separazione del “cielo” e della “Terra”, i pensieri
della luce dai pensieri delle tenebre, è chiamata il “riconosci-
mento del male”.
È lo stato in cui ti rendi veramente conto che dentro di te si
trova il male che deve essere corretto o non raggiungerai mai
il mondo spirituale.

27
I SegretI del lIbro eterno

E se il desiderio di conquistare il mondo spirituale vive nel


tuo cuore, ossessionandoti, farai tutto quello che serve per
purificarti da questo male. Tuttavia il primo passo è di porta-
re alla luce e riconoscere il male che abbiamo dentro.

28
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
il riConosCimento del m ale

Il Riconoscimento del Male

Il riconoscimento del male avviene studiando i libri di


Kabbalah scritti da Kabbalisti di alto livello spirituale. Questi
libri contengono una speciale luminescenza che inevitabil-
mente attirerai verso di te quando cercherai di comprendere
il significato di questi testi. Poco dopo aver iniziato a studiare,
sentirai quanto sei opposto a questa luminescenza, che rap-
presenta l'amore altruistico e la dazione. Questa presa di co-
scienza ti aiuterà a renderti conto che sei un egoista, sempre
proteso ad usare tutti quelli che hai intorno a tuo vantaggio.
La luminescenza è pace e sicurezza, mentre tu sei consu-
mato da paure ed ansia. La luminescenza è eterna, è una vita
piena di gioia, mentre tu ti trascini in un'esistenza miserabile
piena di sofferenza, alla fine della quale arriva la morte.
Ti vuoi fondere con la Luce. Fai di questo il tuo scopo, sai
che è possibile ma come fai a purificarti e a diventare uguale
alla Luce?!
Se continuerai ad applicare a te stesso tutto ciò di cui que-
sti libri parlano, se cercherai di capire che sono stati scritti
per te e su di te, non ci vorrà molto per sentire che il mondo
intorno a te sta iniziando a cambiare. Questo è l'inizio del
processo della tua purificazione dal male, i tuoi primi passi
verso la Luce.
Tuttavia questo percorso è pieno di inevitabili stati di di-
scesa. Quando questi momenti arrivano, come puoi fare a
resistere e a trattenerti dal dire qualcosa come "Questo ob-
biettivo è impossibile; io sono troppo debole e devo occupar-

29
I SegretI del lIbro eterno

mi delle faccende di questo mondo; non ha senso sognare la


felicità eterna; sono stanco, stremato"?
Come tollerare questi stati devastanti? C'è un rimedio ma
per il momento devi ascoltare te stesso, in quanto tutta la tua
vita spirituale dipende da questo. Poco a poco imparerai ad
analizzare quali delle tue qualità riguardano lo spirituale e
quali l'animale, quali ti portano alla sensazione della vita e
quali alla sensazione della morte. La tua capacità di ricono-
scere il male crescerà fino a quando non diventerà assoluta.
Sarà questo il vero punto di svolta nella dimensione spiritua-
le, la prova che ti permetterà di arrivare al rimedio.

30
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
ritorno a “il Cielo e la terra“

Ritorno a “Il Cielo e la Terra”

Ricordati dei concetti Kabbalistici che seguono, perché ne


avrai bisogno da qui in avanti: “Cielo” significa la qualità del-
la dazione. Una volta acquisita, la creatura viene colmata dalla
Luce della Misericordia: il piacere di essere uguale al Creatore.
“Cielo” significa la scintilla del Creatore dentro di te, un
minuscolo granello di dazione e di amore completamente al-
truistici che scoprirai di avere in te. È proprio questa qualità
del “cielo” che induce la sensazione di disagio che senti e che
ti spinge a cercare insistentemente qualcosa che non esiste in
questo mondo.
“Terra” rappresenta tutti i tuoi desideri egoistici. Il nostro
mondo è costruito su questi desideri.
E tra questi due poli opposti, “il cielo e la terra”, si trova la
tua anima. Il suo stato è instabile, come se la tua anima fosse
appesa ad un filo.
Soggetta a queste due forze, nei momenti di ascesa l’anima
si avvicina di più al cielo, alla dazione, al Creatore, e allora
ci sentiamo come se ci stessimo elevando mentre la gioia ci
pervade. Nei momenti di discesa l’anima finisce a terra, verso
i desideri del corpo, verso l’egoismo, e siamo tutti presi dalle
preoccupazioni di questo mondo, dai calcoli, dalla paura per
il futuro e dalla totale mancanza di fede.
È simile al modo in cui ci teniamo in equilibrio mentre
camminiamo, le nostre gambe vanno a turno: prima la de-
stra, poi la sinistra.
Il processo di correzione è lo stesso.

31
I SegretI del lIbro eterno

Trovi il tuo “medio proporzionale”, cioè utilizzi il tuo inna-


to desiderio egoistico, trasformandolo in uno altruistico per
riuscire a salire la scala spirituale che ti porterà al Creatore,
acquisendo alla fine la Sua qualità di dazione.
Si potrebbe anche dire che la correzione costituisce la pre-
cisa presa di coscienza che la qualità di dazione esiste, che
deve essere acquisita e che devi lavorare con il tuo egoismo,
la terra, per raggiungere questo obiettivo. Mentre in prece-
denza non te ne rendevi conto, adesso inizi a vivere e ad av-
vicinarti all’Infinito.
Il tuo obiettivo massimo deve essere quello di accorciare la
durata della discesa, far sì che non duri ore, settimane, o mesi
ma un mero istante.
Devi continuamente coltivare il “cielo” dentro di te. Abbia-
mo “terra” in abbondanza. Essendo nati egoisti, tutta la nostra
vita è piena di “terra”. Però abbiamo anche una minuscola
scintilla di “cielo” e questa scintilla deve diventare fiamma.
Ripensa alla tua vita “passata”, quando vedevi il mondo
intorno a te attraverso il prisma del tuo “sano” egoismo! A
quei tempi ogni accenno al mondo spirituale sembrava solo
volerti distrarre dalle reali e proficue imprese del mondo.
“Sto lavorando” dicevi, “sto facendo degli affari, mi sto co-
struendo una carriera, mettendo su famiglia e questi qua mi
seccano con le loro storie sul ‘cielo’!” Nel senso che, in base
alla tua percezione, il mondo spirituale non valeva tanto la
pena di essere considerato.
Oggi, invece, con un vocabolario arricchito di una nuo-
va terminologia come “terra”, “cielo”, “egoismo”, “dazione”,

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Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
ritorno a “il Cielo e la terra“

“vita”, “morte”, e “il segreto della Creazione”, il mondo spi-


rituale ha acquistato un senso ed è diventato un traguardo
agognato. Oggi è diventato veramente un mondo e non solo
un punto. Continui ad inseguire una carriera, a fare affari,
costruire e mantenere la tua casa ma tutte queste cose non ti
distolgono dall’avanzare lungo il cammino spirituale. Vuoi
vivere in tutti e due i mondi e comprendi che è possibile.
I Kabbalisti si distinguono dalle altre persone proprio per
la loro capacità di usare la qualità altruistica del “cielo” per
correggere la qualità egoistica della “terra”. In nessun modo
cercano di sopprimere o sradicare l'egoismo.
La correzione è composta da sette stati, chiamati i “sette
giorni”. Naturalmente i giorni in questione non hanno nulla
a che fare con il nostro calendario terreno. Questa correzione
può avvenire nel giro di secondi, prolungarsi per un anno o
molti anni, tutta la vita o molte vite. Dipende solamente da te.
È scritto nella Genesi:
“E Dio disse, Che tutte le acque che sono sotto il cielo si
radunino in un solo posto e appaia l'asciutto”.
Non appena la tua consapevolezza si riempie di Luce, dei
pensieri del Creatore e del Mondo Superiore, inizi a senti-
re che sei fatto di qualità che sono totalmente opposte alla
Luce. Le tue qualità sono egoistiche, cioè “terrene”, da qui la
frase “E appaia l’asciutto”. Incominci a riflettere su ciò che si
potrebbe fare per far apparire la vita, per far manifestare i
primi germogli della dazione (ciò è descritto nel Libro della
Genesi come la manifestazione degli organismi viventi e non
viventi). Allora non vuoi più vivere come prima.

33
I SegretI del lIbro eterno

Non lo puoi semplicemente più permettere. C'è un punto


che ha preso vita dentro il tuo cuore, un punto che è in con-
tatto diretto con il Creatore e non ti darà pace.
Il “cuore” simboleggia tutti i desideri egoistici di questo
mondo, mentre il “punto nel cuore” è il germoglio del Crea-
tore. Può essere anche paragonato ad un’ancora di salvezza
che il Creatore fa scendere nel nostro mondo, in modo che la
possiamo afferrare e salire verso di Lui.
Allora, in che modo la vita spirituale inizia sulla terra?
Oppure, per usare il linguaggio della Kabbalah, in che modo
uso i miei desideri egoistici (la terra) per fare crescere i pri-
mi germogli della dazione dentro di me? In che modo apro
una breccia nel mio egoismo e mi metto in cammino verso il
Creatore?
Tutto questo viene fatto con l'aiuto della Luce Speciale che
Egli ci manda. Due tipi di Luce emanano dal Creatore: “La
Luce della Vita” e “La Luce della Misericordia”. È proprio così
che la creatura le percepisce.
Usando la qualità della Luce della Misericordia, che è
chiamata “acqua”, si acquisisce la capacità di donare. Cosa
vuol dire rispetto alla nostra vita materiale, come la si ac-
quisisce? Ci dobbiamo “purificare” leggendo i libri scritti da
coloro che hanno già conseguito i mondi spirituali e che li
hanno scritti per noi dai loro stati di elevazione. In questo
modo si attira l’emanazione della Luce Superiore che questi
libri contengono.
Qui si trova il tuo lavoro spirituale. Il processo della lettu-
ra è già di per sé un aiuto ma se lo incominci con il desiderio

34
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
ritorno a “il Cielo e la terra“

di cambiare, di essere come la Luce, di purificarti dall'ego,


la Luce ti influenzerà in una misura ancora maggiore. Ed è
proprio questa influenza della Luce che distingue i lavori dei
Kabbalisti da tutti gli altri lavori del nostro mondo.
Ed è in questo momento che la “vita appare sulla terra”, nel
senso che inizi a sentire chiaramente i primi, teneri germogli
dei desideri spirituali. Questi desideri non ti hanno ancora
pervaso del tutto. Piuttosto il tuo stato è come quello di un
bambino che non ha ancora imparato a camminare ma che
riesce comunque ad usare i piedi per scalciare.
Meglio ancora, sei come quei primi germogli che non sono
in grado di muoversi ma che sono attirati verso il sole.
Quando la notte scende, tu appassisci, perché la notte può
essere paragonata agli stati di discesa, che sono inevitabili e
significano solo una cosa: che stai facendo dei progressi (a
dire il vero, gli ostacoli sono mandati solo a coloro che stan-
no avanzando lungo il cammino. Gli ostacoli sono necessa-
ri per rafforzare la propria determinazione a muovere una
“battaglia interiore” ed arrivare ad una sincera preghiera: “Io
so che il mattino arriverà e chiedo la forza per resistere, per
superare tutte le discese. Lo so che in questo momento sto at-
traversando la purificazione dei miei desideri, che cercano di
opporsi e chiedono che questo processo si fermi, e fanno così
appello alla logica e alla ragione. Ma io non li voglio ascolta-
re. Invece io Ti chiedo la forza per resistere...”).
E allora il mattino sicuramente arriverà - lo stato di ascesa,
la certezza di sapere che hai agito correttamente nello scegliere
il cammino spirituale – e, come un fiore, ti aprirai alla Luce.

35
I SegretI del lIbro eterno

Riepiloghiamo. “La Terra” - la qualità egoistica- è la nostra


natura. Già sappiamo che “il lavoro della terra” deve essere
fatto con attenzione. Sappiamo anche che “l’acqua” (la Luce
della Misericordia) è il nostro principale aiuto. Corregge l'ego,
riempie la terra e facilita le condizioni per la nascita di una
nuova vita. “La vita” si riferisce alla qualità della dazione,
cioè all’uso corretto dell'egoismo - per il bene di te stesso e
degli altri.
Potresti domandare, che cos’è “l’egoismo corretto”? È lo
stato in cui senti la felicità nel donare piacere alle persone
che sono intorno a te e non nell'usarle per il tuo proprio pia-
cere. Questa felicità può essere sentita solamente in uno stato
come questo, che è caratteristico del mondo spirituale.
Che cosa vedi nel nostro mondo? I tuoi occhi distinguono
tutti gli oggetti, le piante ed i corpi. Come ti rapporti ad essi?
Li ami se ti procurano delle sensazioni piacevoli e li odi se
non ti procurano alcun piacere. In altre parole la tua predi-
sposizione nei loro confronti è completamente egoistica.
Cosa succede quando correggi il tuo egoismo o anche
quando semplicemente inizi questo graduale processo di cor-
rezione? Improvvisamente incominci a notare le cose che non
avevi notato prima. Attraverso questo mondo immaginario
incominci a vedere il mondo reale, un mondo che è sempre
esistito intorno a te, che è pieno di Luce, di Amore, di recipro-
ca dazione, è il mondo del Creatore, il cosiddetto “mondo a
venire”. Non lo hai mai visto perché eri pieno di tenebre e di
odio. Il tuo stesso ego te lo teneva nascosto.
Il tuo mondo ed "il mondo a venire" non hanno in assoluto
nulla in comune, poiché esistono in base a leggi diverse.

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Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
ritorno a “il Cielo e la terra“

Molte persone hanno la falsa convinzione che “il mondo a


venire” sia un posto in cui si va dopo la morte.
Non è così. “A venire” significa che è il tuo prossimo stato,
che devi conseguire non dopo la morte ma durante la tua
vita, qui e adesso. Nel momento in cui ti metterai in linea con
“il mondo a venire”, acquisirai la capacità di vederlo.
È come se uscissi da te stesso, lasciassi il tuo corpo egoi-
stico e ti aprissi ad un nuovo mondo, un mondo con una sola
legge: la Legge della Dazione. E tu aspiri a questo mondo per-
ché la vita dei suoi abitanti si basa sull’amore reciproco. In
questo modo, invece di percepire solamente il nostro mondo
con i suoi corpi e i suoi oggetti, incominci a percepire la forza
che lo governa, nella misura in cui diventerai più simile a
questa forza. Aspirando alla dazione, ti rendi conto che que-
sta forza è il bene assoluto. Questa forza è il Creatore.
Questo è il modo in cui arrivi a percepire la Luce pura e
autentica, esattamente come origina dal Creatore. È come se
tu uscissi per incontrare la Luce prima che essa entri dentro
di te e ti colmi. Questa Luce, la Luce del Creatore, non è an-
cora indebolita dai tuoi filtri egoistici. È ancora pura e ti vie-
ne data l'opportunità di percepirla. Il solo fatto che tu sia in
grado di distinguerla è di per sé felicità. È ciò che sia chiama
“sentire la chiamata del Creatore”.
In seguito, quando la Luce avrà attraversato il sistema dei
tuoi filtri, tutto quello che rimarrà sarà un minuscolo scin-
tillio, così debole che anche una persona non corretta potrà
tollerarla.
Si tratta della stessa Luce che avevi percepito come il tuo
punto nel cuore.

37
I SegretI del lIbro eterno

È ciò che i Kabbalisti chiamano “una minuscola candela”.


La Luce penetra nel nostro mondo attraverso lo spesso
muro di egoismo che le fa da schermo. La Luce arriva qui con
il solo scopo di sostenere la vita nel nostro mondo. Questa
Luce “si nasconde” dentro tutti gli oggetti del nostro mondo,
indossa ogni genere di indumento. Tutte le volte in cui ti ri-
trovi a godere di un buon cibo, di cose nuove, della fama e del
denaro, è stata proprio questa Luce che ti ha guidato lì! Ed è
lei la vera fonte del tuo appagamento!
Potresti chiedere: esisterebbe qualcosa nella realtà se non
fosse per questa Luce? Il nostro mondo non esisterebbe. Non
ci sarebbe nessuno con il desiderio di vivere, perché non ci
sarebbero desideri.
Tuttavia, proprio il fatto che tu abbia un desiderio (ed uno
davvero grande) di conseguire le profondità di ciò che ti suc-
cede, dice una cosa ed una cosa soltanto (senza offesa): che sei
un grande egoista, molto di più di tutti gli altri.
Mentre gli altri sono soddisfatti da questo mondo, tu chie-
di niente di meno che il mondo spirituale! Non ti darai pace
fino a quando non lo avrai rivelato e questa è una cosa molto
buona, perché è precisamente ciò che il Creatore vuole da te.
E questo ci porta al Terzo Giorno - la spiegazione dei tuoi
nuovi desideri.

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Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
terzo Giorno

Terzo Giorno

“E Dio disse: ‘Che la terra produca erba, piante che faccia-


no semi e alberi fruttiferi che diano frutti secondo la loro spe-
cie e che abbiano in sé la propria semenza sulla terra’. E così
fu. E allora la terra produsse erba, piante che danno semi se-
condo la loro specie, alberi fruttiferi che danno frutti secondo
la loro specie e che hanno in sé la propria semenza; e Dio vide
che ciò era buono. E fu sera e fu mattina, terzo giorno”.
Abbiamo già detto che dopo la correzione “dell’acqua” (la
Luce della Misericordia), la “terra” (il tuo desiderio di riceve-
re) diventa degna di produrre frutti, poiché le qualità dell'ac-
qua e della terra si sono unite insieme.
Di per se stessa un’abbondanza di acqua è distruttiva per
la vita come lo è una terra arida. Tipico esempio: Noè e il dilu-
vio. La correzione dell’uomo si basa precisamente sull’ideale
combinazione di qualità altruistiche ed egoistiche dentro la
sua anima, i “cieli” e la “terra”, il Creatore e la creatura.
Questa correzione è chiamata “muoversi lungo la linea di
mezzo”. Tenete a mente questa definizione!
La tua natura egoistica è chiamata “terra”, o linea di sinistra.
La qualità del Creatore, "l’acqua", l'assoluta dazione, è la
linea di destra.
La linea di mezzo è ciò che devi creare da solo, mettendo
insieme la linea di destra con quella di sinistra.
Vale a dire, devi mettere insieme “l’acqua” con “la terra”
in modo che si integrino, il che permetterà alle due qualità di
“produrre frutti”.

39
I SegretI del lIbro eterno

Dovresti allora chiedere la pioggia e non una tempesta,


poiché non sei ancora capace di donare come fa il Creatore.
Tuttavia sei già pronto per avanzare, incominciando a cor-
reggere i tuoi desideri egoistici più piccoli, come è scritto:
“E allora la terra produsse erba, piante che danno semi
secondo la loro specie”.
Di conseguenza si presenteranno dei desideri più grezzi,
come è scritto: “e alberi fruttiferi che danno frutti secondo la
loro specie e che hanno in sé la propria semenza”, seguiti da
desideri ancora più grezzi... fino a quando i tuoi occhi non si
apriranno sul meraviglioso mondo che il Creatore ha prepa-
rato per te.
Dovresti “chiedere la pioggia” in modo che queste due
qualità (“acqua” e “terra”) si combinino perché alla fine cresca
“l’Albero della Vita”: la persona spirituale che percepisce l’in-
tero universo, in un'esistenza eterna e beata in tutti i mondi.
Eterna perché identificandoti con un’anima eterna inve-
ce che con un corpo caduco, incominci ad eguagliare il tuo
essere con la tua anima, relegando il corpo al suo vero com-
pito, quello di essere un effimero guscio che semplicemente
accompagna l’anima.
Questo passaggio di identificazione di te stesso con l’ani-
ma, invece che con il corpo, è un fatto strettamente interiore
ed avviene con la graduale acquisizione della qualità della
dazione, lavorando correttamente con i libri Kabbalistici.

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Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
Q uarto Giorno

Quarto Giorno

“E Dio disse: ‘Che ci siano luci nel firmamento del cielo


per dividere il giorno dalla notte; siano segni per le stagioni,
per i giorni e per gli anni; che ci siano luci nel firmamento
del cielo per illuminare la terra’. E così fu. E Dio creò le due
grandi luci: la maggiore per governare il giorno e la minore
per governare la notte; e le stelle. E Dio le pose nel firmamen-
to del cielo per illuminare la terra e per governare il giorno e
la notte e per separare la luce dalle tenebre; e Dio vide che era
cosa buona. E fu sera e fu mattina, quarto giorno”.
Promemoria: l’essere umano (Adamo) dentro di te non è
ancora nato. Questo brano parla solamente della creazione
dell'ambiente per la sua nascita e la sua vita.
Che cos’è “l’ambiente”? Sono le forze del Creatore che in-
fluenzeranno la persona. Esse esistono solamente per con-
durci verso lo scopo della Creazione: l’unione con il Creatore
e la felicità eterna.
Quindi quali forze sono state rivelate nel quarto Giorno?
“E Dio disse: ‘Che ci siano luci nel firmamento del cielo per
dividere il giorno dalla notte’”.
Le luci servono per governare “la notte” e “il giorno”, che
sono gli stati che una persona deve affrontare nel cammi-
no verso il Creatore. Scommetto che hai già avuto periodi di
continue ascese e discese - questi periodi sono “il giorno e la
notte” di cui stiamo parlando.
“Il giorno” si riferisce all'ascesa, quando ti senti colmo della
certezza di essere sulla strada giusta, tutto teso a pregustare

41
I SegretI del lIbro eterno

l’immagine delle porte del mondo spirituale che si stanno per


aprire davanti a te.
“La notte” è la discesa, quando niente porta gioia ed il
mondo spirituale sembra non esistere o essere una finzione e
allora ti domandi, “Perché sto sprecando la mia vita in queste
cose senza senso?”
È il tuo ego che ti colpisce con queste domande. L’ego trova
il momento perfetto per attaccarti, perché sa che se resisterai
ed entrerai nella dimensione spirituale, sfuggirai al suo con-
trollo. Naturalmente l’ego non vuole che ciò accada, quindi
certe domande abbondano: “Per chi lavori?” “Lo puoi almeno
vedere?” “Dov’è la tua logica?” “Guardati intorno, le persone
conducono una vita pacifica e piacevole, mentre tu ti stai im-
pegnando per un obiettivo irrealizzabile!”
Devo andare avanti?
C’è una sola cosa che posso suggerirti: quando la “notte”
scende, fa in modo da essere circondato da persone come te,
persone che stanno cercando il cammino verso il mondo spi-
rituale. Gli amici che hanno lo stesso tuo obbiettivo soster-
ranno i colpi del tuo ego e tu ti renderai conto che da solo sei
indifeso, mentre insieme ad altri, puoi resistere.
Un altro utile consiglio è di andare a dormire. Cosa vuol
dire “andare a dormire”? Significa disconnetterti dalle do-
mande fastidiose, tagliarle fuori e non voltarti. Tu “dormi”
in questi momenti. Beh, fuori comunque è buio. Distenditi e
dormi, in modo che la tua testa (i pensieri, i calcoli) ed il cor-
po (i desideri) saranno sullo stesso livello, come succede negli
animali. In sostanza non lasci entrare nulla.

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Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
Q uarto Giorno

È come se tu ti cancellassi, ti annullassi, aspettando con


calma di mettere insieme le forze. Non pensare a niente, non
fare azioni o movimenti, e giustamente. Sai che il mattino è
proprio dietro l’angolo.
“Mattino” significa una nuova ascesa, una via d’uscita
dallo stato di discesa.
Potresti chiedere “Perché il Creatore ci manda queste asce-
se e discese? Non avrebbe potuto donarci tutto il bene, come
ha comunque progettato di fare alla fine, anticipando così
tutte le sofferenze ed i dubbi?”
Beh, Egli ci manda questi stati perché senza di essi non ci
sarebbe alcun avanzamento, poiché il progresso è possibile
solamente attraverso un continuo cambiamento di stati.
Solo con il superamento nasce la vera persona, il vero
“uomo”. Ripeto, parliamo sempre di quello che succede den-
tro e anche qui abbiamo “uomo” e “donna”. Questo concetto
si riferisce “all’uomo interiore” (Ebraico Gevere, dalla parola
Hitgabrut - superare).
Cosa succederebbe se tu dessi ad un bambino tutto quello
che vuole? Non si svilupperebbe ma crescerebbe viziato, ca-
priccioso, egoista e senza empatia. Saresti felice di un bambi-
no del genere? Questa è la ragione per cui una persona deve
vivere tutto ciò a cui è destinata. Ogni anima ha un suo per-
corso unico per arrivare all’obiettivo.
E, ancora, se il Creatore ti avesse messo subito in uno stato
piacevole, la Sua Luce ti avrebbe schiacciato. Saresti stato pri-
vato di ogni libera scelta, essendo diventato uno schiavo di
questa condizione. Chi rifiuterebbe la felicità assoluta?!

43
I SegretI del lIbro eterno

Ma il Creatore non vuole uno schiavo della Luce. Egli vuo-


le un amico, un uguale e puoi diventarlo solamente se attra-
verserai tutti gli stati e sceglierai il Creatore di tua spontanea
volontà.
Il tuo compito è di percepire l’anima immortale dietro ai
corpi mortali, dopo di che tutte le tue domande scompariran-
no all'istante; allora vedrai il bene che emana dal Creatore e
il Suo particolare atteggiamento verso ciascuna anima. Egli è
con noi sempre; dobbiamo solamente avere fiducia nella Sua
guida, come un bambino che presta attenzione ai consigli del
suo amorevole papà. Il bambino sa che può fare affidamento
in ogni caso sul suo papà e si affida alle sue attenzioni.
C’è una ragione per cui le luci che separano il giorno dalla
notte, cioè i miei stati, sono nei cieli. “...e che fungano da luci
nel firmamento del cielo per illuminare la terra”.
Il cielo si riferisce alla qualità della dazione, che è la quali-
tà del Creatore. Poiché le Luci nel firmamento del cielo “illu-
minano la terra” (i desideri egoistici), i desideri egoistici sono
soggetti al “cielo”, alla qualità altruistica che è dentro di noi.
“E Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la
terra e per governare il giorno e la notte e per separare la luce
dalle tenebre; e Dio vide che era cosa buona”.
Ne segue che solamente le “luci nel firmamento dei cieli”
influenzano il cambiamento dei nostri stati, separandoli:
“... e per governare il giorno e la notte e per separare la luce
dalle tenebre”.
Ripetiamolo ancora una volta: il testo Biblico descrive la
struttura dell’universo nel quale Adamo risiederà.

44
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
Q uarto Giorno

Adamo è l’essere umano che è in te. Il firmamento, la terra


e le luci, tutto si riferisce alle qualità egoistiche ed altruistiche
dentro le quali egli esisterà.
Il Creatore spingerà l’essere umano verso la conquista del
mondo spirituale. Per raggiungere questo fine, hai bisogno di
identificarti con le tue qualità interiori, con “l’essere umano”
che è in te. Se ce la farai, attraverserai tutti gli stati che sono
davanti a te insieme a Lui. Le “notti” e i “giorni”, le “mattine”
e le “sere” sono stati spirituali che hanno lo scopo di condurti
verso l’infinito, verso la vita nel Mondo Superiore.
“...e siano segni per le stagioni, per i giorni e per gli
anni”. Ogni volta che si parla di tempo, ci dobbiamo astenere
dall’immaginare i giorni, i mesi e gli anni in senso materia-
le, in quanto non esiste il tempo nel mondo spirituale. Come
potrebbe mai esistere il tempo nell'infinito?! Sei già connesso
all’anima eterna ed immortale, quindi che senso ha il concet-
to di tempo?! Non esiste il tempo ma solo il cambiamento di
stati nel percorso che sale lungo la scala spirituale.
“Giorno” rappresenta uno stato in divenire - ascesa e di-
scesa per la durata di un livello ( “mattino”, “giorno” e “sera”
sono tutti “un giorno”), prima di passare al livello successivo.
Hodesh (mese) deriva dalla parola Hidush (rinnovamento)
- il ritorno ad uno stato precedente su un livello più elevato,
rinnovato e più avanzato, dopo avere superato trenta ascese e
discese. Ogni volta ti viene dato del lavoro in più da fare con
il tuo egoismo e questo ti fa cadere e rialzare, per poi conti-
nuare l'ascesa sulla scala spirituale.
Shanah (anno) deriva dalla parola Lishot (ripetere), è inteso

45
I SegretI del lIbro eterno

quale movimento lungo una spirale che ritorna allo stesso


stato ma su un livello più elevato. Comunque sia, l'ascesa è
costante.
“Giorni”, “mesi” e “anni” sono tutti in te. Li “vivi” correg-
gendo desideri egoistici nuovi e sempre più ostici.
Alcuni richiedono un “giorno” per essere corretti, altri un
“mese” oppure un “anno”. Ad ogni modo la direzione punta
invariabilmente verso l’alto.

46
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
Q uinto Giorno

Quinto Giorno

“Dio disse: ‘Che le acque brulichino di esseri viventi e gli


uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo’.
Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che
guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e
tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. E Dio vide che era
cosa buona. E Dio li benedisse, dicendo: ‘Siate fecondi e mol-
tiplicatevi e riempite le acque dei mari e che gli uccelli si mol-
tiplichino sulla terra’. E fu sera e fu mattino, quinto giorno.”
Il Libro dello Zohar descrive ogni giorno della Creazione
come “la costruzione di camere” dentro l'uomo, le cosiddette
“camere celesti” (Ebraico Heichalot - gli spazi vuoti dei deside-
ri). Mano a mano che le qualità egoistiche dell'anima si correg-
gono, gli spazi vuoti gradualmente si riempiono di Luce Supe-
riore. Questo è ciò a cui ogni persona aspira inconsciamente.
Un graduale riempimento degli spazi vuoti porterà tutte
le anime ad uno stato di correzione e perfezione assolute.
Nel capitolo “Il Linguaggio dei Rami” abbiamo parlato del
fatto che le forze del Creatore sono descritte con parole che
appartengono al nostro linguaggio. Nel libro della Genesi, per
esempio, sono chiamate pesci, uccelli e così via: “...che domini
sui pesci del mare e sugli uccelli dell’aria”. Leggendo queste
righe, dovresti visualizzare con chiarezza tutte le azioni che
devi compiere per la tua correzione.
Consideriamo la parola “pesce” (Dag), che ha la radice nel-
la parola Daaga (preoccupazione). Quando trovi questa paro-
la nel testo, sappi che non si riferisce ad un pesce che nuota

47
I SegretI del lIbro eterno

nell’acqua (ricordati, inoltre, che l’acqua indica la Luce del-


la Misericordia) ma alla preoccupazione. Di cosa ti dovresti
preoccupare? Solamente di far crescere la tua vicinanza al
Creatore. Non dovresti avere altro di cui preoccuparti. Questi
desideri di entrare nel mondo spirituale sono precisamente
ciò di cui parla la Genesi.
Tuttavia, per il momento, dobbiamo avere presente che tutti
i desideri sono dentro di noi. Nella loro forma non corretta essi
ci appaiono come oggetti nel nostro mondo ma nella loro for-
ma corretta sono forze del Creatore, dominate dalla Sua Luce.
Di conseguenza il Quinto Giorno si riferisce ai primi desi-
deri in assoluto da correggere. E questo perché sono “più fa-
cili”, cioè più facili da correggere: “... gli uccelli volino sopra la
terra, davanti al firmamento del cielo”. “L’uccello” tocca la “ter-
ra” (la tua natura egoistica), piuttosto che “crescere” da essa,
ma è anche soggetto alla correzione, rimanendo nella sua na-
tura egoistica: “...e che gli uccelli si moltiplichino sulla terra”.
Questo è anche il tuo cammino, caro lettore: separare den-
tro di te i desideri egoistici, ai quali puoi attaccare un'inten-
zione altruistica, e da qui tentare di correggerli. Per farlo, per
prima cosa cerca semplicemente di pensarci su. Leggi i libri
Kabbalistici e riflettici sopra, principalmente i libri di Baal
HaSulam, il quale ha preso tutte le antiche fonti Kabbalisti-
che dai tempi di Abramo, Mosè e dell'ARI e le ha adattate alla
nostra generazione.
Ma ritorniamo al libro della Genesi. Qui vediamo che è
arrivato il momento di correggere i desideri più “difficili”, che
appartengono alla “terra”.

48
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
Q uinto Giorno

È come se fossero generati dalla terra, come se la terra des-


se loro vita. Nuove espansioni si formano (Heichalot - camere).
E mentre i desideri egoistici più difficili sono corretti, gli spa-
zi vuoti sono riempiti di Luce.
Allora, arriva il Sesto Giorno.

49
I SegretI del lIbro eterno

Sesto Giorno

“E Dio disse: ‘Che la terra produca esseri viventi secondo


la loro specie, bestiame, rettili e animali selvatici della terra
secondo la loro specie’. E così fu. E Dio fece gli animali selva-
tici della terra secondo la loro specie, il bestiame secondo la
propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie;
e Dio vide che era cosa buona”.
Il Creatore ha creato solamente un desiderio: il piacere.
Tuttavia questo desiderio è talmente omnicomprensivo che
è impossibile portare tutti noi all’obiettivo in un colpo solo.
Infatti stiamo parlando di una beatitudine infinita, che è pro-
prio lo scopo della creazione dell’uomo. Invece a questo obiet-
tivo ci si arriva per fasi, perché il desiderio per il piacere che
è dentro di noi è diviso in una miriade di desideri più piccoli.
Correggendoli uno alla volta, partendo da quelli “facili” per
poi passare a quelli “difficili”, raggiungeremo una beatitudi-
ne infinita, l’assoluto ed eterno appagamento che è stato pre-
parato per noi dal Creatore.
Per coloro nei quali il punto nel cuore (l’aspirazione al pia-
cere spirituale) si è risvegliato, il lavoro con i propri desideri
diventa un affascinante viaggio nel Mondo Superiore.
La Genesi prosegue dscrivendo come si supera la fase della
correzione dei desideri “facili”, dopo di che dobbiamo correg-
gere quelli difficili, che sono stati “generati dalla terra”.
“Che la terra produca esseri viventi secondo la loro spe-
cie”. Cosa già sai, “l’essere umano” dentro di te si sta vigoro-
samente preparando a nascere.

50
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
sesto Giorno

In questo processo desideri sempre più nuovi si manife-


stano in continuazione ma per il momento vengono utilizzati
per il godimento personale.
“…e Dio vide che era cosa buona.” La parola “buono” si-
gnifica che i desideri sono veramente puri. Ma chi può utiliz-
zare questi desideri? Soltanto l'uomo. Così arriva il suo turno
e da qui “l'essere umano” nasce dentro di te.
“E Dio disse: ‘Facciamo l’uomo a nostra immagine, secon-
do la nostra somiglianza; e che domini sui pesci del mare e
sugli uccelli del cielo, sul bestiame e su tutta la terra e su tutti
i rettili che strisciano sulla terra’. E Dio creò l’uomo a sua im-
magine, a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina Egli
li creò”.
In altre parole, dentro di te, “l’essere umano” è nato per
dominare su tutti gli altri desideri: “E che domini sui pesci
del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame e su tutta la
terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”. Tutti questi
desideri sono stati creati esclusivamente per l’uomo.
“L’essere umano” dentro di te è destinato a percorrere un
cammino difficile, prima di rendersi conto che dominare su
tutti gli altri desideri non significa utilizzarli per il proprio
vantaggio, perché in questo modo farebbe solamente del
male a se stesso e al mondo. Ma al contrario questi desideri
devono essere usati esclusivamente per il piacere degli altri,
perché rispetto ai desideri degli altri noi siamo sempre liberi,
in grado di distinguerci chiaramente gli uni dagli altri.
Ne riparleremo più avanti. Per il momento è essenziale
comprendere che quando incomincerai a percepire le altre

51
I SegretI del lIbro eterno

anime intorno a te, incomincerai a sentirti come il Creatore


verso di loro. Qui si trova la tua opportunità di essere libero,
cioè di essere come il Creatore. Insieme ci arriveremo certa-
mente e capiremo cosa fare per dare piacere a Colui che dona.
Ritorniamo alla situazione descritta nella Genesi. Prima
della “nascita dell’essere umano dentro di te” eri colmo sola-
mente di desideri inanimati, vegetali ed animali. Cosa vuol
dire? Si tratta di un desiderio inanimato quando vuoi sola-
mente una cosa: restare immobile e non pensare a niente,
come un sasso sul bordo della strada, totalmente passivo, con
un unico pensiero: “Lasciatemi in pace”.
Ripensa a tutte le volte in cui ti sei ritrovato in uno stato
come questo!
È un desiderio vegetale quando reagisci a degli stimoli
esterni ma non sei ancora in grado di muoverti da dove sei, è
come se fossi legato alla terra (dall’egoismo). Ti allunghi verso
il sole come un fiore, nel senso che hai l'impulso a muoverti,
ad ascendere e a discendere, come un fiore che si apre duran-
te il giorno e appassisce di notte. Incominci a farti delle do-
mande del tipo, “Perché soffro?”. Aneli alla Luce, desideran-
do di essere “innaffiato”. Sei preoccupato solamente della tua
crescita personale, ti consumi, non sei più un sasso e questo
è un passo in avanti.
Il desiderio animale implica il movimento e la ricerca della
sussistenza. In questa fase riesci magari a connetterti ad altri
come te e a fare squadra con loro, perché insieme sarà più
facile procurarsi il cibo. La tua preoccupazione è riprodurti e
tirar su la tua progenie.

52
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
sesto Giorno

E allora, improvvisamente, dentro di te si fa largo il de-


siderio più complesso ed elevato che ci sia e che comprende
tutti gli altri, chiamato “l’Uomo dentro di noi”.
La parola “uomo” in Ebraico è “Adamo”.
“Adamo” deriva dalla parola Domeh - simile, uguale.
Uguale a chi?
Al Creatore.
Uguale in che modo?
Uguale alle Sue qualità.
Le qualità del Creatore sono pura dazione, amore assoluto
ed incondizionato. Questo è precisamente ciò a cui Adamo,
che percepisce il Creatore, aspira e che alla fine deve diven-
tare. (Continueremo a ripeterlo fino a quando queste quali-
tà non ci diventeranno familiari, poi comprensibili e fino a
quando non le percepiremo nel profondo).
Questo è ciò che devi diventare. Solo allora ti ritroverai in
Paradiso, nel senso che assomiglierai al Paradiso e al suo Si-
gnore. In seguito andremo più a fondo in questo affascinante
argomento, esploreremo il luogo in cui il Paradiso esiste den-
tro di te e dove si colloca Adamo all’interno di questo Paradiso.
Ne consegue che solamente colui che aspira ad essere come
il Creatore e di nascere spiritualmente, può essere chiamato
Adamo (“uomo” - uguale al Creatore). Questa è la persona a
cui ci si riferisce in tutto il libro. Solamente coloro che aspira-
no a questo stato sapranno leggere questo libro correttamen-
te. Gli altri si fermeranno alla narrazione e vedranno ogni
genere di insegnamento morale per rendere la vita sicura e
di successo.

53
I SegretI del lIbro eterno

Adamo è il desiderio che si è manifestato dentro di te, è la


ragione per cui stai continuando a leggere questo libro. Tutti
i desideri che avevi prima non ti soddisfano più. I tuoi giorni
da teledipendente sono finiti; non sei più attirato dalla ric-
chezza e non sei più disposto a lavorare 24 ore al giorno per
essere venerato o arrivare alla fama.
Cosa significa tutto questo? Significa che un certo pun-
to che si chiama “Adamo”, oppure “il punto nel cuore”, si è
risvegliato dentro di te. Questo punto è una cosa sola con il
Creatore e vuole essere come Lui, perché Lui è la sua radice.
Questo è il significato della frase “Facciamo l’uomo a no-
stra immagine, secondo la nostra somiglianza” (Genesi 1:26).
Nell’originale ebraico è scritto Be Tzelem. Tzelem (l’immagine
di Colui che è Superiore) è la parte del Creatore (il Livello
Superiore) che discende nell'anima dell'uomo e trasferisce le
qualità del Creatore.
In altre parole è l’organo del Dominio Superiore, che ha il
controllo su tutte le anime, sui loro percorsi e sullo sviluppo
della correzione. Questo organo dirigente è direttamente con-
nesso al punto nel cuore dell'uomo, all’Adamo che c’è in te.
Come è già stato detto, il cuore rappresenta tutti i tuoi de-
sideri terreni egoistici, mentre il punto nel cuore rappresenta
i desideri che hanno come obiettivo quello di raggiungere il
mondo spirituale. Questo punto non ha nulla a che fare con il
cuore. Ci viene dato dal Creatore ed è presente in tutti noi, ci
vuole solo del tempo perché si risvegli.
Perché è solamente un punto? Perché i desideri spirituali
non si sono ancora sviluppati dentro di te.

54
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
sesto Giorno

Sono come un bambino che sta facendo i suoi primi passi.


Ecco perché sono considerati un “punto”.
“L’Adamo” che c’è in te fa i suoi primi passi. È collegato
direttamente ai genitori (il Creatore) e non può vivere senza
questa connessione. Vuole crescere per essere proprio come
il suo papà.
Tramite questo punto il Creatore si collega a noi ed inizia a
costruire la Sua immagine in noi, collegandoci al suo organo
dirigente. Qual è lo scopo di questo organo? Fornirti le in-
formazioni sul programma della Creazione, il cammino che
devi percorrere. Senza la percezione dei mondi spirituali non
potresti sapere cosa fare, quale dovrebbe essere il tuo passo
successivo o cosa ti viene richiesto. Questa è la ragione per
cui continui a fare degli sbagli ed a soffrirne.
Sei come un gattino cieco in un mondo immenso. Affinché
tu acquisisca le qualità necessarie per progredire, il Livello
Superiore deve insegnarti esattamente cosa devi fare e come
farlo. Per questa ragione fornisce questo strumento ausiliario
che si chiama Tzelem.
Questo strumento è installato nell’anima e da qui attiva
tutte le correzioni necessarie. Ecco perché è scritto che l’uomo
(Adamo) è fatto ad immagine del Creatore.
L’uomo diventa la creatura predominante, il gioiello della
corona della Creazione.

55
I SegretI del lIbro eterno

Responsabilità per il Mondo

“…e che domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo,
sul bestiame e su tutti gli esseri viventi che strisciano sulla
terra”.
Correggendo i tuoi desideri egoistici (inanimati, vegetali
ed animali), correggi anche l’universo intero. Tieni a mente
questo concetto per ora. Presto lo chiariremo e vedrai che è il
tuo lavoro a determinare tutto quello che succede intorno a te.
L’uomo ha un’enorme responsabilità su quello che succe-
de nel mondo. Poiché ancora non lo capisce – e conduce una
vita animata da desideri animaleschi - non lo si può proprio
biasimare. Quando arriverà questa presa di coscienza, però,
incomincerà il vero lavoro per il quale è stato creato.
“Ma allora, dove sta il problema?” potresti domandare, “Se
io iniziassi il cammino della correzione (prima di tutto non ci
sono se: tutti dovranno iniziare questo cammino presto o tar-
di), correggerei automaticamente tutto quello che c'è nel mio
ambiente”. Questo è vero. Tutti i problemi che vediamo in Na-
tura riflettono semplicemente quello che succede dentro di noi.
La catastrofe ecologica che incombe, la contaminazione
di fiumi e mari, l’estinzione di specie animali e condizioni
climatiche estreme sono riflessi di noi, dell’essenza egoistica
che ci ha resi schiavi. Il mondo intero è dentro di noi e aspetta
che ci rendiamo conto che siamo noi i responsabili di tutto
quello che vi succede dentro e che, di conseguenza, comple-
tiamo la nostra correzione.
Per esempio poniamo che ci sia una roccia e che la chia-
miamo “il Creatore”.

56
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
responsaBilità per il Mondo

Questa roccia comprende una certa percentuale di ardesia,


una certa percentuale di calcare, una certa percentuale di oro
ed un po’ di altri minerali. Se questa roccia venisse frantu-
mata, quale sarebbe la percentuale degli elementi che la com-
pongono in ogni singolo pezzo? Sarebbe la stessa percentuale
che avevamo prima di frantumarla. Poiché ogni pezzo è par-
te dell'insieme, la composizione di ogni pezzo è identica al
pezzo intero. Ecco perché i geologi hanno bisogno solamente
di staccare un pezzo di roccia per conoscerne i componenti.
Ognuno di noi è un frammento di questa “roccia”, il Cre-
atore. Siamo tutti fatti delle stesse qualità dell'amore e della
dazione che esistono in Lui, eccetto il fatto che ci siamo stac-
cati da Lui. Qual è stata la causa di questo distacco? L'egoi-
smo: una qualità che è totalmente opposta al Creatore.
Come possiamo fare per ritornare da Lui? Nel momento in
cui comprendiamo che siamo opposti a Lui, e desideriamo ri-
tornare al Creatore, immediatamente ci mettiamo in viaggio
per ritornare da Lui. L’obiettivo principale nel cammino spi-
rituale è costruire il desiderio per il cammino stesso. Tuttavia
dobbiamo vivere questo desiderio totalmente, fino in fondo,
finché fa male, fino a quando urliamo dal dolore!
Il desiderio è la base di ogni cosa al mondo e determina
assolutamente tutto. Il tuo obiettivo è quello di aderire al Cre-
atore. Se avrai il desiderio di farlo, incomincerai a scappare
dalla schiavitù dell'amore per te stesso e percepirai imme-
diatamente dei cambiamenti nel tuo ambiente. Non ci sarà
più bisogno di tenere delle conferenze sull’ecologia, o delle
campagne di “Green Peace”, o di preoccuparsi per le specie a
rischio di estinzione e così via.

57
I SegretI del lIbro eterno

Il genere umano comprenderà di avere la piena responsa-


bilità. Dobbiamo innalzarci al di sopra dell'ego ed iniziare il
nostro viaggio verso il Creatore.
Questo è il messaggio di tutti i libri scritti dai Kabbalisti.
E nel momento in cui ci eleveremo al di sopra del nostro ego,
tutto cambierà. Finalmente comprenderemo un'altra verità
universale: il Creatore ci ha creati a Sua immagine e somi-
glianza e non abbiamo mai lasciato questo stato.
Cosa significa “a Sua immagine e somiglianza”? Significa
che il Creatore (la qualità della dazione) ha creato il mondo,
che funziona in base alla legge della dazione. Essendo sta-
ti creati ad immagine e somiglianza del Creatore, viviamo
in questo mondo ed il mondo esiste dentro di noi. Ma esiste
dentro di noi solamente nella misura in cui osserviamo la
legge di quel mondo, la legge della dazione.
Noi esistevamo e continuiamo ad esistere nel “Giardino
dell’Eden”. Non lo vediamo e non lo sentiamo perché il no-
stro ego si è messo in mezzo, tagliandoci fuori dalla situazio-
ne reale mentre ne ha disegnata una falsa, egoistica.
L’uomo vede il mondo attraverso le sue qualità interiori. Se
siamo corrotti, il mondo ci appare come tale. Se siamo puri, il
mondo ci appare di conseguenza.
Viviamo una bugia ma adesso vogliamo cogliere la Verità.
Se questo pensiero scalpita dentro di noi, allora muoviamoci
e scappiamo dalla prigione del nostro ego!

58
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
settimo Giorno

Settimo Giorno

“E così furono portati a compimento il cielo e la terra e


tutte le loro schiere. E, nel settimo giorno, Dio portò a compi-
mento il Suo lavoro che aveva fatto; ed Egli cessò nel settimo
giorno da ogni Suo lavoro che aveva fatto. E Dio benedisse il
settimo giorno e lo consacrò; perché in esso Egli aveva cessa-
to da ogni opera che egli aveva fatto creando”.
Tutto il lavoro dell’uomo, la ragione della sua esistenza, sta
nell'acquisizione delle qualità del Creatore, che sono le quali-
tà della dazione. L’uomo si corregge attraverso queste qualità
e, nel corso della correzione, egli sale lungo la scala spirituale
verso l’infinito e la perfezione, avvicinandosi sempre di più
al Creatore.
Che cosa abbiamo fatto nel corso dei sei giorni precedenti,
dei sei livelli della correzione? Abbiamo guardato i nostri de-
sideri egoistici attraverso il prisma della qualità della dazio-
ne. Ad ogni livello ci siamo paragonati al Creatore e abbiamo
visto che abbiamo ancora tantissimo lavoro da fare. In questo
modo abbiamo incominciato a scavare nel nostro “IO”. Du-
rante i sei giorni abbiamo fatto dei progressi passando dai
desideri “facili” (il punto di partenza della correzione) a quel-
li più “difficili”.
Nel linguaggio della Kabbalah questi sei livelli di avan-
zamento si chiamano Sefirot, dalla parola Sappir (zaffiro), che
significa “illuminazione”. I nomi delle Sefirot sono:
Hesed, Gevura, Tifferet, Netzah, Hod, Yesod.
Ogni livello ha la sua propria luce.

59
I SegretI del lIbro eterno

Il Kabbalista è colui che è connesso con il mondo spiritua-


le, che sente molto chiaramente questa connessione.
Lavorando con i desideri egoistici “più facili”, l’uomo si
pone al livello di Hesed. Il suo obiettivo è trasformarsi per di-
venire simile al Creatore. Egli pensa solamente ad una cosa:
“Cosa posso fare per far sì che il nostro rapporto sia per Lui
piacevole, cosa posso fare per cambiare il mio desiderio egoi-
stico in un desiderio di donare? A questo livello Egli è vera
purezza e dazione. Io voglio essere come Lui e so che anche
Lui lo vuole. Non posso riuscirci direttamente, perché nella
Sua Luce si svela la mia essenza egoista. Capisco che questa è
la mia natura ma posso eluderla?"
La persona che ha questi pensieri pare dica al Creatore:
“Tu sei Colui che mi creato in questo modo, per ricevere pia-
cere, allora cosa posso fare per ottenere anche la dazione allo
stesso tempo? Perché è in essa il vero ed eterno piacere per
il quale Tu mi hai creato, non per il fugace piacere egoistico.
Cosa posso fare per darTi piacere, come un figlio che desidera
che il suo papà sia felice?”.
La risposta è nella domanda stessa: ricevere per dare gioia.
Come? Cambiando l'intenzione. Invece della tipica intenzio-
ne egocentrica, devo costruire l’intenzione di dare piacere al
Creatore tramite le mie azioni. Questo è possibile solamente
se, ad un livello particolare (Hesed per esempio), tu Lo “vedi”.
Cioè senti in modo chiaro la maestosità della qualità della
dazione e l’assoluta bassezza e sterilità dell’ego. Se il Creatore
presterà attenzione alle tue suppliche e ti concederà questa ri-
velazione, allora sarai in grado di cambiare la tua intenzione.

60
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
settimo Giorno

Desidererai essere nella dazione e ti renderai conto che non


c'è gioia più grande di questa per il Creatore. Se questo succe-
de, significa che sei riuscito a costruire lo “schermo”.

61
I SegretI del lIbro eterno

Lo Schermo

Lo schermo è la forza di resistenza contro i desideri egoi-


stici. Se acquisisci questa forza, sei in perfetta forma e sei di-
retto al Creatore. A questo punto devo aggiungere che non
puoi costruire questo schermo da solo. Lo si ottiene facendo-
ne insistente richiesta al Creatore, che è il Livello Superiore.
Il Livello Superiore nel mondo spirituale è il livello imme-
diatamente al di sopra del livello nel quale ti trovi adesso. Que-
sto livello è per te il Creatore. Questo è il modo in cui consegui
uno dei nomi del Creatore (di cui abbiamo parlato prima).
Ad ogni livello successivo conoscerai meglio il Creatore,
nel senso che rivelerai un numero sempre maggiore di Suoi
nomi, fino a quando non raggiungerai la completa rivelazio-
ne di Colui che crea.
Allora quando acquisisci lo schermo? Quando il Livello
Superiore sente che sei pronto a fare di tutto per averlo. La
preghiera deve arrivare dal fondo del tuo cuore “Dammi la
forza di donare come Te...Aiutami a correggermi, Ti imploro”.
Se la tua preghiera sarà sincera, riceverai lo schermo.
Cioè devi “correggere” il desiderio egoistico con l’inten-
zione di dare. Ogni giorno è come se mettessi il tuo “Io” nella
“clinica” del Creatore e chiedessi la cura - lo schermo che ti
renderà capace di aprire gli occhi e di vedere il vero quadro
della realtà. In questa clinica ti viene data una dose aggiun-
tiva di desideri egoistici, con i quali devi lavorare e provare
le sensazioni che ne derivano per controllare il tuo atteggia-
mento verso di essi, per renderti conto di quanto sono potenti;

62
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
lo s Chermo

solo allora potrai chiedere lo schermo - la forza che può pro-


teggerti dal cadere da questo livello.
L’obiettivo è chiaro: correggere il tuo ego, che ti viene som-
ministrato a piccole dosi mentre sali verso l’alto e ti sviluppi.
In questo modo, gradualmente, ti muovi di livello in livello.
Una volta gestita una dose di egoismo, ti viene data l’oppor-
tunità di ascendere, di avvicinarti al successivo gruppo di
desideri egoistici. Allora inizierai a lavorare con questi desi-
deri, correggendo la tua intenzione da egoistica in altruistica,
e quindi potrai dire: “Io ricevo e così facendo dono a Te pia-
cere”. Ogni livello comprende il proprio specifico lavoro, il
proprio schermo ed un nuovo nome del Creatore.
I Sei Giorni della Creazione corrispondono alle Sephirot
nel modo seguente:
Hesed è il primo giorno, Gevura è il secondo, Tifferet è il ter-
zo, Netzah è il quarto, Hod è il quinto e Yesod è il sesto.
Queste sei correzioni consecutive, chiamate “i sei giorni
della creazione”, sono anche i sei millenni della Creazione o i
sei livelli attraverso i quali l’uomo scava dentro di sé. In que-
sto lasso di tempo il genere umano deve lavorare con grave
impegno per correggere il proprio egoismo.
A proposito, stiamo vivendo nell’anno 5770, la parte fi-
nale del sesto millennio.
Ora potresti chiedere “Ed il Livello finale, il Settimo?”

63
I SegretI del lIbro eterno

Lo Sabbath, il Settimo Livello

Il settimo ed ultimo livello è chiamato “la creatura indi-


pendente, completa”, che vuole ricevere e percepire se stessa
come entità ricevente. È la fase finale di ogni livello. Ed è an-
che la nostra radice.
Questo livello non può correggersi, in quanto è una con-
centrazione di egoismo, che ne è la base. Solo dopo aver speri-
mentato le precedenti sei correzioni (i giorni della Creazione),
la Creatura acquisisce la capacità di "assorbirle" dentro di sé e
di adottare le loro qualità.
Perciò l’obiettivo del “Settimo Giorno” è prendere tutto
ciò che è stato creato ed accumulato durante i precedenti sei
giorni e realizzare una Creatura indipendente e completa.
Questo settimo livello è chiamato “lo Shabbat”. È un gior-
no speciale perché in questo stato le anime sono piene della
Luce Superiore. La sola condizione è di non interferire con
questo processo, simbolicamente rappresentato dalle leggi
dello Shabbath. Allora abbandoni i remi e assecondi la cor-
rente verso la Luce. Ti sottometti a queste leggi e, di conse-
guenza, mantieni il tuo ego “spento”. È inoltre scritto “Colui
che lavora per sei giorni avrà cibo il settimo”. Ciò significa
che se hai lavorato sui tuoi desideri lungo i sei livelli, i sei mil-
lenni, riceverai tutto quello che è stato preparato per te dal
Creatore. Questa è la Divina Luce Superiore dell’abbondanza
e del piacere.

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Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
i sette Giorni della Creazione

I Sette Giorni della Creazione

Adesso riassumiamo i sette giorni della Creazione. Quale


dovrebbe essere il risultato di un corretto lavoro interiore?
L'anima che ascende dal livello egoistico a quello della dazio-
ne. A questo risultato ci si arriva attraverso sette correzioni
consecutive, chiamate i “sette giorni della settimana”.
Sette è il numero del Creatore. Il sistema che governa il
nostro mondo è composto da sette parti. Per questa ragione
il nostro mondo è diviso in sette e settanta: settanta nazioni
del mondo, sette giorni in una settimana, sette colori dell'ar-
cobaleno, sette note della scala musicale, l’anima dell’uomo è
divisa in settanta parti, la vita dell’uomo è calcolata in cicli di
settant'anni e nel settimo millennio l’uomo riceverà la ricom-
pensa che si è meritato.
Ripeto che noi stiamo vivendo nell’anno 5770. Cosa c’è in
serbo per noi nei restanti 230 anni, prima che incominci il
settimo millennio? Dobbiamo solamente starcene seduti ad
aspettare che passino? No. Possiamo intervenire nel proces-
so, che è stato predisposto dall’alto per durare 6.000 anni, e
velocizzarlo. Questa azione è già iniziata. Tutti i saggi indi-
cano lo stesso anno, il 1995, come l’anno in cui il processo
consapevole della correzione del mondo sarebbe iniziato. Vi
si fa riferimento in molti testi scritti dai grandi Kabbalisiti del
passato, compreso Il Libro dello Zohar.
Infatti, a partire dal 1995, sempre più persone in tutto il
mondo si impegnano nel cammino verso la correzione.

65
I SegretI del lIbro eterno

Tuttavia persone prescelte possono affrontare questo per-


corso separatamente, conseguendo il Mondo Superiore e ar-
rivando a percepire la realtà perfetta e Superiore prima degli
altri. Inoltre il percorso stesso della correzione, quando vie-
ne affrontato coscientemente e volontariamente, diventa una
straordinaria avventura.
Questo è il nostro obiettivo nel corso dello studio della
struttura e del funzionamento di questo sistema dell'univer-
so: sapere precisamente dove e come possiamo intervenire
nel processo, come cambiare qualcosa e conseguire la corre-
zione immediata.
Però un uomo non può influenzare direttamente la sua ra-
dice, la fonte da cui ha origine, perché egli esiste ad un livello
inferiore e deriva dalla radice stessa.
Tuttavia, correggendosi ed eguagliando le sue qualità a
quelle della sua radice, un uomo cambia il modo in cui per-
cepisce ciò che gli arriva dall’alto: invece dei colpi, dei pro-
blemi e dei grattacapi quotidiani infiniti, egli incomincia a
sperimentare la beatitudine, la tranquillità, la perfezione e la
completa realizzazione.
Siamo stati creati dal Creatore con il solo scopo di domi-
nare il Mondo Superiore e di assumere il controllo sul nostro
destino.

66
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
il DesiDerio superiore

Il Desiderio Superiore

Siamo arrivati al momento della nascita “dell’essere uma-


no dentro di noi”. Un nuovo desiderio “umano” è nato dentro
di noi. Prendiamoci del tempo ed esaminiamo attentamente
questo desiderio e tutto ciò che comporta.
Per farlo, prenderemo in considerazione l’antica fonte ora-
le che completa i Libri del Pentateuco. È chiamata Midrash
(la Torah Orale). È stata tramandata oralmente da maestro
a studente nel corso di migliaia di anni. È arrivata ai nostri
tempi insieme al Vecchio Testamento e non è meno conside-
rata della sua controparte scritta.
Il testo seguente è tratto dal Midrash, verte sulla creazione
dell'uomo: “Quando il Santo, che sia benedetto, giunse a cre-
are l’uomo, gli angeli che lo assistevano si divisero in gruppi
e fazioni, e alcuni dicevano ‘Che sia creato’, mentre altri insi-
stevano ‘Che non sia creato’”.
“L’amore disse ‘Che sia creato, perché egli elargirà atti
d'amore’. La verità disse ‘Che non sia creato, perché egli sarà
intriso di falsità’. La Rettitudine disse ‘Che sia creato, perché
egli compirà azioni giuste’. La Pace disse ‘Che non sia creato,
perché egli sarà pieno di conflittualità’...”
“Gli angeli che Lo assistevano dissero al Signore: ‘Sovrano
dell'Universo! Che cos’è l’uomo, che Tu te ne preoccupi, ed il
figlio dell'uomo, al quale Tu pensi? Tutto questo disturbo per
cosa è stato creato?’
‘Se così fosse’ Egli disse loro ‘La pecora ed il bue, tutti loro,
perché; perché sono stati creati gli uccelli dell'aria ed i pesci

67
I SegretI del lIbro eterno

del mare? Una torre piena di buone cose ma nessun ospite -


che piacere ne trae il suo padrone dall’averla riempita?’”
Qual è il significato di questo passaggio, che racconta det-
tagliatamente la “conversazione” del Creatore con gli angeli?
Ma, prima di tutto, chi è il Creatore? Il Creatore è la Legge
unificata della Natura, la Legge dell’Amore e della dazione,
che è dentro ed intorno a noi. Egli è immutabile ed eterno.
Noi non Lo percepiamo, perché viviamo in base a leggi
completamente diverse, ma lo scopo unico della nostra vita
è di rivelarLo.
Gli “angeli” sono forze della natura (del Creatore), che ob-
bediscono a questa Legge e che non sono in grado di agire o
pensare in modo autonomo. Si potrebbe dire che gli angeli
sono semplicemente la personificazione delle forze che sono
al servizio della Legge dell’Amore e della dazione.
Tieni presente che il Midrash parla di ciò che è stato rive-
lato dai Kabbalisti - coloro che hanno iniziato la correzione e
che hanno scoperto la forza della dazione, il Creatore.
Naturalmente le forze opposte incominciano a manife-
starsi, incarnandosi nella natura umana, che è totalmente
egoistica e malvagia.
Immagina di accendere una torcia nel buio totale. Mentre
essa illumina ciò che si trova intorno a te, scopri di essere
rimasto seduto in una fogna per tutto il tempo. Dapprima po-
tresti pensare che sarebbe stato meglio rimanere nel buio ma
non è il caso di pensare così. Almeno ora sai da dove arriva
la puzza e perché sei stato così infelice. Il nostro compito è di
ripulire la fogna, cioè mettere le briglie al nostro egoismo.

68
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
il DesiDerio superiore

Come? Questo è precisamente ciò che il Midrash spiega.


Esso ci racconta che l’uomo è come se fosse “sospeso” tra due
forze opposte, collocato a metà strada tra il bene ed il male.
Egli è in mezzo tra queste due forze che agiscono dentro di
lui. Come diciamo spesso “Sto tra il cielo e la terra”.
Allora, dentro di noi ci sono delle forze (“angeli”) in equi-
librio con la natura che parlano a favore della “creazione
dell’uomo” (dentro di noi). Poi ci sono gli “angeli” che non
sono in equilibrio con la Natura e che sono contro la crea-
zione dell’uomo. Essi “già lo sanno” che l’uomo userà queste
forze per il male, danneggiando se stesso ed il mondo intero.
Detto questo, tieni bene a mente che tutte queste forze - gli
angeli che parlano a favore e contro - sono forze del Creato-
re. Tutto questo gran vocio è stato concepito dal Creatore per
un unico scopo: perché scegliessimo autonomamente da che
parte stare.
L’uomo nasce egoista. Sin dall’inizio egli sprofonda in uno
stato di squilibrio e preferisce la falsità alla verità. Questa è la
ragione per cui la qualità della verità, chiamata “il sigillo del
Creatore”, obietta contro la creazione dell'uomo. E lo fa per il
suo stesso bene - per evitargli di soffrire, poiché egli non è in
equilibrio con la Legge generale.
“La verità disse, ‘Che l’uomo non sia creato, perché egli
sarà intriso di falsità’. La Rettitudine disse, ‘Che l’uomo sia
creato, perché egli compirà azioni giuste’”.
Proprio perché l’uomo è un egoista, avrà l’opportunità di
rendersene conto e di mostrare quindi misericordia. Grazie
alle sue buone azioni egli sarà in grado di comprendere ciò

69
I SegretI del lIbro eterno

che è buono, in modo che in seguito egli potrà acquisire la


qualità della dazione e correggersi. È come se questo “angelo”
dicesse, “Tutte le qualità dell'uomo saranno corrette perché io
esisto dentro di lui, quindi non c'è da preoccuparsi”.
Ma c’è anche “l’angelo della pace”.
“La Pace disse, ‘Che l’uomo non sia creato, poiché egli sarà
pieno di conflittualità’”. Essa protesta perché luomo è oppo-
sto alla pace. L’uomo vive per se stesso ed il suo solo pensiero
è di possedere tutto. E se tutti vogliono solamente per se stes-
si, approfittandosi degli altri senza vergognarsene, che razza
di pace potrebbe mai esserci?
L’uomo è aggressivo, gode delle disgrazie degli altri, fa di
tutto per danneggiare gli altri e desidera avere più di quello
che gli serve per la sua esistenza. Le qualità negative che sono
in lui lo elevano al di sopra del livello animato ma, mentre il
livello animato è in armonia con la Natura, l’uomo non lo è!
Il leone e la mucca prendono dal loro ambiente solo ciò di
cui hanno bisogno per sostenersi ma l'uomo non fa così.
La Natura impone questa condotta agli animali ma non
all'uomo. Non c’è una singola qualità nell’uomo che egli uti-
lizzi per raggiungere la pace. Il concetto di pace ha il seguente
significato: Prendo solamente quello che mi serve per sopravvivere;
il resto non mi appartiene.
L’uomo è nato con il grottesco desiderio di governare e do-
minare il mondo intero a vantaggio delle sue necessità, ciò
è opposto alla qualità di dazione della Natura. Questa è la
ragione per cui l'angelo della pace parla con tanta veemen-
za contro la creazione dell'uomo, in quanto egli porterà sola-
mente discordia e guerra nel mondo.

70
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
il DesiDerio superiore

E, a dire il vero, vediamo che la storia del genere umano


è un susseguirsi di guerre. Se l’uomo si rendesse conto della
sua essenza, capirebbe che tutto ciò a cui riesce a pensare è
come usare gli altri a proprio vantaggio. Questo è ciò che noi
intendiamo per “guerra”: l’eterno conquistare il territorio al-
trui, vale a dire la riduzione in schiavitù dell’ “IO” di qualcun
altro da parte del mio “IO”.
Tutto il progresso del genere umano nel corso dei millenni
ha portato, alla fine, allo sviluppo di armi di distruzione di
massa. L’uomo ha cercato modi per dominare, trarre profitto
ed usare le sue forze per elevarsi sopra gli altri. Ecco perché
l’angelo della pace ha ragione quando dice che l’uomo è tutto
discordia. Non una delle sue inclinazioni è diretta al conse-
guimento dell'equilibrio con il proprio ambiente circostante,
che gli permetterebbe di dare agli altri quanto spetta loro.
Invece l’uomo anela ad ottenere e controllare tutto ciò che
appartiene agli altri.
Il Midrash sostiene che, in questa forma, l’uomo non do-
vrebbe nemmeno arrivare nel mondo. La ragione è chiara: il
Midrash è una direttiva che “vive” dentro l’uomo ma l’uomo
le oppone resistenza e non vuole vivere secondo le sue in-
dicazioni. Perciò gli angeli che si oppongono alla creazione
dell'uomo hanno inizialmente ragione. Date le circostanze
l'uomo non dovrebbe essere creato, in quanto è opposto a tut-
ta la Natura.
Tuttavia, quando l’uomo usa i suoi poteri correttamente
ed arriva alla correzione, egli diventa il re della Natura e del
mondo, tutto il processo comincia ad avere un significato e
l’uomo diventa uguale al Creatore.

71
I SegretI del lIbro eterno

È già stato detto che il Creatore è la legge omnicompren-


siva della Natura, che include tutti gli “angeli”, cioè le forze
e le leggi. Il Creatore dice loro “Nonostante tutto Io sono a
favore della creazione dell'uomo, nonostante i suoi difetti,
perché vedo che attraverso questo processo egli conquisterà
un livello spirituale. Questo è ciò che mi serve da lui. Egli si
correggerà. Egli si sbarazzerà del suo ego e verrà da Me. E
quando lo farà, sarà per sua scelta e non perché schiavo della
Mia Luce. Questo è molto importante”.
Quindi al Creatore non importa dello stato iniziale della
Creazione e di tutti gli stati che attraversiamo. Egli già ci vede
nello stato finale, che è la ragione della nostra esistenza.
La battaglia descritta nel Midrash è sempre presente
nell’uomo. Ad ogni passaggio, in ogni momento della vita,
l'uomo lavora per costituire questo equilibrio e per portare, di
conseguenza, l’equilibrio al mondo intero. Egli non può resta-
re fermo, in quanto ogni stato lo spinge ad agire, ed egli sce-
glie il suo cammino ad ogni passo. In ogni preciso momento,
l’uomo deve connettersi allo scopo della Creazione, analiz-
zare perché il Creatore ha scelto di crearlo, nonostante tutte
le forze e le qualità che si sono opposte alla sua creazione. A
dire il vero, lo scopo del lavoro dell'uomo sta nel giustificare
la sua stessa creazione.
Questo è ciò che succede dentro ognuno di noi; abbiamo
solamente bisogno di predisporci a percepirlo.

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Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
Di Che Cosa è Fatto l’Uomo

Di Che Cosa è Fatto l'Uomo

Il Creatore desiderò creare il corpo di Adamo. Egli fece


così: per dare forma alle mani e alle gambe di Adamo, il Cre-
atore prese la terra da ognuno degli angoli del mondo. Per il
suo petto prese la terra di Babilonia. Per formare la testa di
Adamo, la parte più importante del corpo umano, prese la
terra di Eretz Ysrael (La Terra di Israele). Il Creatore mise tutta
la terra raccolta sulla cima del Monte Moriah, dove l’altare sa-
crificale sarà nel Tempio. Egli la mescolò con l’acqua presa da
tutti gli oceani del mondo, e dall'impasto che ne derivò Egli
creò il corpo dell’uomo.
Chiaramente il Midrash non sta parlando di come è stato
creato il corpo umano, o del mescolamento dell’argilla e della
terra con l’acqua, come fa un bambino che gioca con una pa-
letta ed un secchiello, o che lavora con della creta per creare
delle forme. Invece il Midrash descrive come l’uomo include
dentro di sé tutte le forze del mondo. Ecco cosa c’è scritto “Per
dare forma alle mani e alle gambe di Adamo, il Creatore pre-
se la terra da ognuno degli angoli del mondo”. Ciò significa
che l’uomo contiene i desideri del mondo intero (“la terra da
ognuno degli angoli del mondo”). Se l’uomo li correggerà, in
questo modo correggerà il mondo intero.
“Egli la mescolò con l'acqua presa da tutti gli oceani del
mondo e dall’impasto che ne derivò Egli creò il corpo dell’uo-
mo”. “L’acqua”, nell’uomo, rappresenta la forza della dazione,
la qualità dell’altruismo, che dà vita ad ogni cosa, che è dun-
que raccolta da tutto il mondo.

73
I SegretI del lIbro eterno

In questo modo sia il desiderio per il piacere (la terra)


che il desiderio di donare (l’acqua) esistono in abbondanza
nell’uomo. Sono mescolati e collegati insieme in tutti i desi-
deri dell’uomo. Abbiamo solamente bisogno di identificare
la forza della dazione ed usarla per correggere la forza della
ricezione, in modo che la dazione dominerà la ricezione. Al-
lora tutti i nostri desideri per il piacere, raccolti dentro di noi
da tutte le “nazioni” del mondo, saranno attivati solamente
dalla qualità della dazione.
“Per formare la testa di Adamo, la parte più importante
del corpo umano, prese la terra di Eretz Ysrael (La Terra di
Israele).”
Il Creatore fece la “testa” dell’uomo con la “terra” di Isra-
ele, con i desideri rivolti al Creatore. In questo modo tutte le
aspirazioni dell’uomo sono rivolte all'acquisizione delle qua-
lità del Creatore. Israele deriva dalle parole Yashar El, che si
traduce con “diretto” (Yashar) e El (al Creatore).
Il Creatore prese la “terra” per il “petto” dell’uomo da Ba-
bilonia, il livello che si riferisce alla qualità della dazione.
Non è un caso che la città di Babilonia sia stata la scena della
grande crisi conosciuta come “la Torre di Babele”. I Babilonesi
volevano raggiungere l’eguaglianza con Dio con l’aiuto delle
forze della ricezione e ciò è impossibile. Dopo che gli uomini
si dispersero e che compresero la futilità delle loro aspirazio-
ni, essi si riunirono e raggiunsero il livello del Creatore con
l'aiuto delle forze della dazione.
(Lascia che ti ricordi che noi stiamo studiando le radici,
cioè le forze del Creatore. Tutto ciò che è mai avvenuto a li-

74
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
Di Che Cosa è Fatto l’Uomo

vello fisico, su questa terra, ha la sua propria radice spirituale


Superiore. Ecco perché la "Torre di Babele", che è esistita nel
mondo fisico, esiste anche dentro di noi).
“Il Creatore mise tutta la terra raccolta sulla cima del
Monte Moriah, dove l’altare sacrificale sarà nel Tempio. Egli
la mescolò con l'acqua presa da tutti gli oceani del mondo e
dall'impasto che ne derivò Egli creò il corpo dell’uomo”.
Dove è stato creato l’uomo? Egli è stato creato in uno spazio
speciale in cui l’origine spirituale tocca quella fisica, nel pun-
to di contatto tra questi due livelli contigui. Tuttavia, sebbene
stiamo parlando di due livelli contigui, c’è una grande spac-
catura tra loro. Questo contatto significa che esattamente sul
“Monte Moriah,” le Sefirot scendono dai cieli e toccano la terra.
La realtà al di sopra del “Monte Moriah” è chiamata la real-
tà spirituale, mentre tutto ciò che esiste al di sotto è chiamato
“il mondo materiale”. La vetta del Monte Moriah è la sommità
spirituale, il punto più alto possibile in questo mondo, dove il
Santo dei Santi sarà costruito. Torreggia su tutta la materia-
lità di questo mondo e le forze spirituali più grandi sono qui
radunate. È proprio qui che l’uomo - il “coordinatore” tra la
dimensione materiale e quella spirituale - è stato creato.
Entrambi questi mondi, il materiale e lo spirituale, sono
presenti in Adamo ed egli può stabilire l’equilibrio tra loro,
usandoli come una cosa sola. Così facendo, egli eleva tutta la
nostra realtà al livello spirituale.
“Poi il Signore Dio creò l’uomo dalla polvere della terra
ed alitò nelle sue narici un soffio vitale; e l'uomo divenne un
essere vivente”.

75
I SegretI del lIbro eterno

Non dobbiamo dimenticare che parliamo sempre di quello


che succede nell’interiorità. Qui è dove “l’uomo” è “nato”. Hai
affrontato le fasi dello sviluppo dei desideri inanimati, vege-
tali ed animali e adesso non sei più soddisfatto da ciò che li
riguarda. Adesso vuoi un altro livello - quello spirituale!
Se ti ritrovi a pensare in questo modo, significa che il pun-
to nel cuore si è risvegliato dentro di te e ti sta attirando ver-
so il Creatore. Se non vuoi che l’attuale incarnazione vada
sprecata, segui questo punto e ascolta la voce che hai dentro.
Adesso sei “in linea” con Colui che è Superiore. Non sei ve-
nuto al mondo semplicemente per vivere la tua vita e morire.
Infatti non sei destinato affatto alla morte.
Ora stai uscendo dal tuo ego fisico, lo stato più basso che ci
sia: “Poi il Signore Dio creò l’uomo dalla polvere della terra”.
Egli ha fatto sì che “l’umano” dentro di te sentisse lo stato
vero e puro, la qualità della dazione, la vita... (nel mondo spi-
rituale l'ego sta per morte e la dazione sta per vita) “...e alitò
nelle sue narici un soffio vitale”.
Incominci a chiarirti le idee con l’aiuto del punto nel cuore
che ti attira verso il Creatore. Ti piace essere in questo stato e
vuoi acquisire le sensazioni spirituali. È questo il significato
di “...e l’uomo diventò un essere vivente”. L’umano dentro di
te è nato. Se seguirai questo “umano”, egli ti guiderà sicura-
mente nella “terra dell’abbondanza” e lì tu vedrai il Creatore.
Cosa vuol dire “vedere il Creatore”? Egli ha molti nomi ma
quello che riguarda noi è Boreh. È composto da due parole:
Bo (vieni) e Re’eh (vedi). In altre parole tu vedrai il Creatore;
nessun altro può farlo al posto tuo.

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Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
il Giardino dell’eden

Il Giardino dell'Eden

“E poi il Signore Dio piantò un giardino ad oriente, in Eden;


e qui vi pose l’uomo che aveva creato”.
Che cos’è il “giardino”? Sono le qualità dell’uomo che, se
usate correttamente, gli daranno l’opportunità di raggiungere
il mondo spirituale. Questo “giardino” (le qualità dell’uomo) è
stato “piantato” con il solo proposito di condurci al traguardo.
Il giardino viene “piantato” dentro di noi dal Creatore, il che si-
gnifica che non possiamo attribuirci alcuna delle nostre qualità.
Prova ad immaginare che le persone intorno a te e l’univer-
so intero siano tutte le tue qualità proiettate nella tua coscien-
za. È soltanto a noi che sembra che qualcosa esista all’esterno.
Infatti, mentre correggiamo noi stessi, iniziamo a percepire
che tutte queste cose sono le nostre stesse qualità, che esisto-
no dentro di noi. Gli uomini, gli animali, le piante, i pianeti,
tutto il mondo e l’intero universo - tutto esiste dentro di noi.
Nel momento in cui ce ne rendiamo conto, ci ritroviamo a tu
per tu con il Creatore e comprendiamo che non esiste nulla
tranne il Creatore. (Non preoccuparti se questi concetti paio-
no un po' confusi. Man mano che chiarirai il vero significato
del Libro Eterno, i chiarimenti ti permetteranno di sviluppa-
re sempre di più questa sensazione).
“E dalla terra il Signore Dio fece germogliare ogni albero
piacevole da vedere e buono da mangiare; e anche l'albero
della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del
bene e del male”.
Come puoi vedere, non importa quanto condanniamo o

77
I SegretI del lIbro eterno

malediciamo l’ego, esso è comunque la nostra natura. Il no-


stro desiderio è egoistico. Nel Midrash, riguardo la Genesi, il
desiderio cresce dall’ego, come è detto: “E Dio l’Altissimo fece
germogliare dalla terra ogni genere di albero.” (Stiamo im-
parando a comprendere il significato del libro e mi sto ripe-
tendo di proposito per fissare nella tua testa la terminologia
che presto ti permetterà di vedere il significato interiore delle
frasi e delle parole fisiche.)
Allora qual è il significato di “anche l’albero della vita in
mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del
male”? “L’albero della vita” è la parte più elevata della tua ani-
ma, la qualità della dazione che ti attira. È quella qualità più
interiore che è vicina al Creatore, per questo è scritto “in mez-
zo al giardino”, cioè al centro delle tue qualità. “L’albero della
conoscenza del bene e del male” è la parte più bassa della tua
anima, la qualità della ricezione, la tua componente egoistica.
E qui entra in gioco la questione del bene e del male. Tutto
dipende da come utilizzi il tuo ego e ciò si definisce “inten-
zione”. Sarà orientata ad appagare te stesso o ad appagare gli
altri? Distruzione o creazione? Vediamo poi cosa succede.
“E dall’Eden sgorgò un fiume per irrigare il giardino”. Che
cos’è questo fiume che sgorga dall’Eden per irrigare il giardi-
no? Il “fiume” è la Luce Superiore, che nutre la qualità della
dazione da dentro di te, infondendoti la fiducia che puoi esi-
stere senza desiderare nulla per te stesso. Ma come puoi affer-
mare di non volere nulla per te stesso? Puoi, se hai la possibili-
tà di possedere tutto. È la sensazione di sicurezza e di serenità
che ti viene data dal fiume (la Luce Superiore) che irriga tutto.

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Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
il Giardino dell’eden

Il nutrimento che ne deriva fa sì che tutte le cose possano


produrre frutti.
“Ed il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino
dell'Eden perché lo coltivasse e lo custodisse. Ed il Signore
Dio comandò all’uomo dicendo: ‘Di ogni albero del giardino
puoi mangiarne liberamente; ma dell’albero del bene e del
male non ne mangerai; perché il giorno in cui tu ne mangias-
si, di certo moriresti’”.
Al momento la tua esistenza è in uno stato di esaltazione,
in quanto hai finalmente raggiunto “l’umano” in te. Esso è
Adamo (abbiamo detto prima che Adamo, in Ebraico, deriva
dalla parola Domeh - uguale, cioè somigliante al Creatore). In
questo livello tutti i tuoi desideri sono euforici per via del
fatto che hai conseguito il mondo spirituale. Ti senti bene in
questa Luce e desideri continuare a vivere e a respirare sola-
mente in questo modo. Questo è il significato di “Ed il Signo-
re Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino dell'Eden perché lo
coltivasse e lo custodisse”.
In questo momento è come se ti fossi dimenticato che den-
tro te l’ego è sempre in agguato, che sei comunque circondato
da desideri egoistici e terreni per il denaro, la fama, il potere
e la conoscenza. Ma adesso è come se tu dicessi al Creatore,
“Non ho bisogno di niente di tutto questo; sono felice sempli-
cemente di essere nella Tua Luce”.
Improvvisamente senti l’avvertimento “Di ogni albero
del giardino puoi mangiarne liberamente; ma dell’albero del
bene e del male non ne mangerai; perché il giorno in cui tu ne
mangiassi, di certo morirai”.

79
I SegretI del lIbro eterno

Attualmente esisti in questo “giardino” con le tue quali-


tà della dazione. Esse non ti faranno mai “del male” perché
sono rivolte a dare agli altri. Perciò “Di ogni albero del giar-
dino puoi mangiarne liberamente”.
Invece, se userai le tue qualità egoistiche “...ma dell’albero
della conoscenza del bene e del male non ne mangerai”, la
Luce svanirà all’istante e ti ritroverai disconnesso dal Creato-
re, dalla Legge universale della Vita, dalla dazione. È proprio
questo stato che è chiamato morte: “...perché nel giorno in cui
ne mangerai, morirai di certo”. Connettersi al Creatore è la
vita; disconnettersi da Lui è la morte.
Tutto ciò andrebbe compreso in base alla seguente spiega-
zione: quando “l’umano” nasce dentro te, non devi risveglia-
re il tuo ego nella sua massima misura. Poiché non lo puoi
ancora correggere, non lo devi usare. Cioè “l’umano in te"
non deve mangiare dall'albero della conoscenza del bene e
del male, perché in questo modo si danneggerebbe. Anche se
i frutti potrebbero sembrare grandi, maturi e gustosi, sono
comunque velenosi.
In questo modo vive “l’umano in te”, il desiderio “umano”
o “Adamo” dentro di te, il quale si gode la sua beatitudine.
L’ego non si è ancora manifestato in lui in alcun modo.
Egli si trova nel Giardino dell’Eden, in mezzo ai piaceri
permessi, dilettandosi nella sua serenità e nella sua vicinan-
za al Creatore.
Ma questo avviene solo per un certo periodo. Nella Kab-
balah lo stato in cui i desideri egoistici non sono utilizzati è
chiamato Katnut (infanzia).

80
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
il Giardino dell’eden

Si ha quando consapevolmente li neghi, sapendo che sei


troppo debole e non saresti capace di trattenerti dal prende-
re per te stesso. Mettere uno “schermo” sui desideri egoistici
rappresenta lo stato di Katnut.
È come se tu dicessi a te stesso “No, non riceverò! Non sa-
rei capace di resistere e così prenderei per me stesso e tutto fi-
nirebbe nel mio egoismo. Invece io voglio imparare a donare,
come Te. Allora, cosa posso fare? Ho solamente un’opzione:
non riceverò nulla. Non voglio prendere per me stesso. Non
voglio niente! Ed in questo modo sto innalzando uno scher-
mo su tutto”.
Ripeto, lo schermo rappresenta la forza di resistenza con-
tro l’ego. Naturalmente funziona soltanto finché continuiamo
a resistere, fino a quando non arriva un piacere a cui non
riusciamo a dire di no. Allora la nostra resistenza cede e noi
prendiamo - e lo schermo va in frantumi, mentre noi sprofon-
diamo nell'ego un’altra volta.
Il nostro momento non è ancora arrivato. Si sta soltanto
preparando ad arrivare...

81
I SegretI del lIbro eterno

La Moglie dell'Uomo

“E il Signore Dio disse: ‘Non è bene che l’uomo sia solo; Io


gli farò un aiuto simile a lui.’”
Infatti non è bene che l'uomo, che è stato creato ad imma-
gine e somiglianza di Dio, abbia solamente il potere del Cre-
atore e nulla dell’uomo stesso (cioè la sua natura egoistica).
“Non è bene che l’uomo sia solo”. Cioè non è bene che egli sia
soffocato dalla Luce e che non abbia il libero arbitrio. Poco a
poco la sua natura deve essere risvegliata, il suo ego rivelato
nella misura in cui egli lo possa controllare. In questo modo
il suo ego rimarrà “dietro di lui”. Vale a dire, l’ego potrà essere
utilizzato ma rimarrà sotto il suo controllo. La “donna in noi”
è la personificazione dell’ego tenuto sotto controllo.
“Ed il Signore Dio fece cadere l’uomo (Adamo) in un sonno
profondo ed egli dormì; ed Egli prese una delle sue costo-
le e, al posto di essa, formò della carne. E dalla costola, che
il Signore Dio aveva preso dall’uomo, Egli formò la donna e
la portò da Adamo. E l’uomo disse, ‘Questa è ossa della mie
ossa, carne della mia carne; ella si chiamerà Donna perché è
stata tratta dall’uomo’”.
“Il Sonno” è uno stato spirituale, come se l’uomo morisse, nel
quale ogni genere di Luce lo abbandona. In questo stato senza
controllo una forza si risveglia in lui, una forza che lui non vo-
leva usare prima. L’uomo non voleva attivare il suo ego.
Come mai? Egli risiede nel Giardino dell’Eden del Crea-
tore ed è completamente sotto l’autorità della Luce. L’uomo
esiste in una specie di stato di narcosi ma alla fine egli dovrà

82
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
la MoGlie dell’UoMo

essere libero, in quanto l’obiettivo del Creatore è quello di cre-


are una creatura uguale a Lui, non uno schiavo della Luce.
Ne consegue che, presto o tardi, l’uomo dovrà iniziare ad at-
tivare il suo ego ed a controllarlo.
Quando la Luce “esce da lui”, quando “Adamo” che è in lui
si addormenta, allora può essere compiuta “un’operazione”:
“Egli prese una delle sue costole e al posto di essa formò della
carne. E dalla costola, che il Signore Dio aveva preso dall'uo-
mo, Egli formò la donna e la portò dall’uomo”.
Naturalmente questo passaggio non si riferisce al corpo
fisico di Adamo. Spero che tu, caro lettore, ti sarai abituato
al fatto che stiamo cercando il vero significato spirituale di
queste parole che va oltre le immagini materiali. Parliamo
sempre di desideri e di niente altro!
Una costola è un “posto” nel petto in cui il desiderio altru-
istico, che è in noi, si connette con il desiderio egoistico.
In ognuno dei nostri desideri c’è un “posto” vulnerabile
ma assolutamente essenziale. È rappresentato dal momento
del dubbio e della lotta, quando si presenta la tentazione di
prendere per te stesso, anche se hai già deciso di “iniziare una
nuova vita” ed essere esclusivamente nella dazione. Questa è
la materia da cui la “tua donna interiore” è creata ed esiste in
ognuno di noi.
Questa materia è quella qualità molto comune che esiste
tra il desiderio di donare ed il desiderio di ricevere.
Potresti chiedere “Cosa potrebbero mai avere in comune?”.
Il desiderio maschile dentro di te anela a ricevere il piace-
re spirituale dalla dazione verso gli altri, verso il Creatore.

83
I SegretI del lIbro eterno

Aspetta che l’uomo dichiari: “Prenderò solo lo stretto neces-


sario per me e con gioia donerò tutto il resto al Creatore”.
Il desiderio femminile dentro di te anela a ricevere il desi-
derio spirituale ma per il suo stesso piacere, comprendendo
che questo piacere è il più grande che esista.
Questo punto comune è chiamato il “ricevere piacere” e
la sola differenza sta in chi hai intenzione di soddisfare con
quest’azione: te stesso o gli altri.
Se il desiderio di ricevere il piacere per sé (il desiderio fem-
minile) non è controllato dal desiderio maschile di donare,
diventa la morte dell'uomo (in senso spirituale).
Prova a pensare che quello che vedi e senti è frutto della
tua immaginazione. Infatti, a parte te, c’è solamente il Crea-
tore. “Per il bene del Creatore” e “per il proprio bene” sono
esattamente la stessa cosa. Fino a quando non raggiungerai
lo stato finale della correzione, l’illusione che gli altri esistano
continuerà. Ma a quel punto, vedrai che non ci sono gli “altri”;
esistiamo solamente “io ed il Creatore”.
Ma se il desiderio di donare (il desiderio maschile) si sotto-
mettesse o seguisse il desiderio di ricevere per se stessi (il de-
siderio femminile), si avrebbe comunque la morte dell’uomo.
L’avanzamento può essere infinito, poiché le potenzialità
della tua anima non hanno limiti, in quanto attraverso l’ani-
ma ti connetti agli altri.
L’anima è lo strumento di comunicazione con le altre ani-
me. Ci si può connettere con tutta l’umanità - sentire, pensare
e comprendere al posto dell'umanità stessa. Hai solo bisogno
di “uscire” da te stesso ed “entrare” negli altri.

84
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
la MoGlie dell’UoMo

Questa è la sostanza del principio Biblico “Ama il prossimo


tuo come te stesso”. Che cos’è il nostro vero egoismo? Egoismo
è quando ami te stesso egoisticamente, quando sei disposto
ad ignorare il mondo intero solo per afferrare qualcosa per
te stesso. Se riesci ad uscire da te stesso ed a rinunciare a
tutti i tuoi averi, incomincerai a sentire le altre persone e a
diventare eterno. Perciò non c’è limite alla tua crescita spiri-
tuale; il fatto è che non ci è stato insegnato come fare. Tutti noi
possiamo realizzarci e diventare uguali al Creatore. A dire
il vero, tutti abbiamo la responsabilità ed il dovere di farlo.
Più avanti spiegheremo questa connessione delle origini
maschili e femminili dei nostri desideri e chiariremo i rap-
porti necessari. Nel frattempo proviamo a comprendere che
la loro unione si trova nella sottomissione alla Luce, nell'aspi-
razione ad essa a tutti i costi.
Per riassumere: la manifestazione di una qualità egoistica
in Adamo, che non aveva mai sentito prima, è la nascita della
“donna”, il genere aggiuntivo, esterno, che è chiamato “Eva”.
Adamo ed Eva sono la stessa carne, nel senso che essi crea-
no tra di loro una combinazione che ha il diritto di esistere
autonomamente. Essi si sostengono a vicenda, mentre prima
essi (il desiderio di donare ed il desiderio di ricevere) erano
estranei uno all’altro.
“Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre, e si unirà
a sua moglie, ed essi saranno una sola carne.” Fino a questo
momento tutti i nostri desideri dipendevano da un solo bi-
sogno: rimanere nel Giardino dell'Eden, essere sempre nella
Luce del Creatore.

85
I SegretI del lIbro eterno

Questo è il modo in cui ci sentiamo durante lo stato di asce-


sa, quando pensiamo solamente ai piaceri spirituali, mentre
tutto il resto ci sembra vuoto e senza valore. Ciò significa che
siamo “nel Giardino dell’Eden”, connessi “al nostro padre e
alla nostra madre”.
Non abbassiamo il nostro sguardo alla “terra peccatrice”,
pensando che ce ne siamo “separati” e che adesso aspiriamo
solo a ciò che sta in alto. Ma non si può sfuggire alla terra.
La nostra natura è egoistica e deve essere corretta. La con-
nessione alla terra (il desiderio di ricevere) è la “donna” alla
quale l’uomo si “attacca”, divenendo una sola carne con lei,
nel senso che attira a sé dei desideri egoistici ma non li mani-
festa ancora. Né l’uomo né la donna si sono ancora scoperti:
“Ed erano entrambi nudi, l’uomo e sua moglie, e non se ne
vergognavano”.
Il termine “nudi” allude all’assenza di “abiti” - cioè di desi-
deri egoistici che coprono l'uomo come dei vestiti, che nascon-
dono la sua vera, primordiale brama per il mondo spirituale.
Indossando questi “abiti” - desideri egoistici sempre più
nuovi, l’uomo si allontana dal Creatore, sebbene la base spi-
rituale rimanga sempre in lui. L’uomo ha semplicemente bi-
sogno di iniziare ad eliminare questi strati e di continuare a
sforzarsi per arrivare alla radice - il Creatore che ha creato tut-
ti noi. Questo è esattamente ciò che stiamo facendo adesso.
Se pensi ad una cosa e ad una cosa soltanto, come essere
uguale al Creatore, richiami l’influenza straordinariamente
intensa della Luce purificatrice. Ti stai “immergendo” nei
pensieri veri, con l’aiuto di un libro vero, che leggi nel modo

86
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
la MoGlie dell’UoMo

in cui fanno i Kabbalisti che si trovano nei livelli spirituali


elevati. È come se avessi afferrato un’ancora di salvezza che
questi Kabbalisti ti hanno lanciato. Adesso la cosa importan-
te è non mollarla!
“Nudo” significa totale assenza di intenzioni egoistiche.
Ecco perché i Kabbalisti non si vergognavano dei loro desideri.
Allo stesso modo gli animali non hanno bisogno di na-
scondere le loro azioni; gli animali sono guidati dall’istinto,
non dai desideri egoistici. L’uomo è la sola creatura che possa
arrossire di vergogna o che abbia bisogno di “coprire” le sue
intenzioni, perché sono profondamente egoistiche.
Ma in questo momento, allinizio del cammino, Adamo ed
Eva (i nostri desideri), ancora distinti, sono nudi e senza co-
perture. Non hanno nulla di cui vergognarsi perché condu-
cono un'esistenza “bestiale”, sono cioè guidati dall’istinto.
Questo è ciò che nel nostro mondo si chiama vivere se-
guendo l’istinto. Essi sono nudi e senza vergogna, in quanto la
vergogna è la scoperta dell'opposizione dell'uomo al Creatore,
cosa di cui Adamo ed Eva devono ancora rendersi conto.

87
I SegretI del lIbro eterno

La Comparsa del Serpente

“Il serpente era il più subdolo di tutti gli animali selvatici


che Dio aveva creato. Ed esso disse alla donna: ‘È vero, Dio
ha detto ‘Non dovete mangiare di alcun albero del giardino’.
Rispose la donna al serpente: ‘Dei frutti degli alberi del giar-
dino noi possiamo mangiare; ma del frutto dell'albero che sta
in mezzo al giardino Dio ha detto: ‘Non dovete mangiarne e
non lo dovete toccare, altrimenti morirete’. Ed il serpente dis-
se alla donna: ‘Non morirete affatto; anzi, Dio sa che il giorno
in cui voi ne mangiaste i vostri occhi si aprirebbero e sareste
come Dio, coscienti del bene e del male’”.
Cosa è successo veramente? Confido che tu, caro lettore,
stia iniziando a “sondare” i tuoi pensieri e i tuoi desideri ed a
percepire questa storia in modo diverso, leggendola attraver-
so la tua nuova visione interiore.
Chiaramente il “serpente” è il tuo desiderio egoistico (il
“serpente” è la quarta e definitiva fase del tuo ego). In seguito
parleremo del fatto che non possiamo lavorare con il serpen-
te fino a quando non siamo forti abbastanza per superare la
fase finale dell'ego, chiamata Lev HaEven (il cuore di pietra).
È con buona ragione che è chiamato "di pietra". Solamente
il Creatore può vincerlo e questo è ciò che succede un volta
che completiamo la nostra correzione. Il processo è portato a
termine dal Creatore.
A questo punto potresti chiedere: come ha fatto il serpente
a finire nel Giardino dell'Eden? Se nessuno usa il serpente
per scopi negativi, egli esiste allo stesso livello di ogni altra

88
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
la Comparsa del serpente

cosa che il Creatore ha creato, nella sua forma vera e primor-


diale come creazione di Dio. Se esso non usa i suoi desideri
per il fine della ricezione, il suo egoismo non viene rivelato ed
in questo stato egli ha la possibilità di stare ovunque voglia.
Avresti allora ragione a chiedere: “Per quale motivo il ser-
pente (il nostro ego) si è rivelato? Perché non ha continuato
semplicemente a vivere nel Giardino dell’Eden, senza porta-
re l’uomo a peccare?”
La risposta è che, in questo caso, l’uomo sarebbe rimasto
al livello dell'angelo, “sterile”, mentre il suo obiettivo è quello
di diventare umano! Ecco perché il serpente (l’ego) si rivela.
È proprio di questo che l’uomo ha bisogno per elevarsi dal
livello del Giardino dell’Eden al livello del Creatore e per sua
stessa volontà.
Perché, allora, il serpente usa Eva? Eva è quell’ego nascosto
che già esiste in Adamo (il desiderio di donare). Eva è il ponte
che collega Adamo all’ego reale e potente (la natura dell’uo-
mo, poiché all’ego ci si può connettere solamente attraverso
l’ego). Così, quando arriva il momento per dar corso a questa
connessione, il serpente appare innanzi ad Eva: “E disse alla
donna: ‘È vero, Dio ha detto, ‘Non dovete mangiare di alcun
albero del giardino’”.
Poiché Eva è la parte egoistica di Adamo (la qualità della
dazione), ella resiste al serpente perché ella desidera mante-
nere Adamo puro, un angelo, in modo che ella possa restare
con lui nel Giardino.
“E la donna disse al serpente: ‘Possiamo mangiare il frutto
degli alberi del giardino; ma del frutto dell’albero che è in

89
I SegretI del lIbro eterno

mezzo al giardino, Dio ha detto: ‘Non lo mangiate e nemme-


no toccatelo, altrimenti morirete’”.
Però, in base al progetto del Creatore, Adamo deve diven-
tare veramente umano e crescere dallo stato di Katnut (in-
fanzia) nel quale si trova, per passare allo stato di Gadlut (età
adulta). L’uomo vi giungerà dopo aver manifestato il suo ego
al massimo ma usandolo esclusivamente a vantaggio degli
altri, per il bene del Creatore. Ecco perché il vero ego insiste:
“Ed il serpente disse alla donna: ‘Voi non morirete di certo;
perché Dio sa che nel giorno in cui ne mangereste, i vostri
occhi si aprirebbero e voi sareste come Dio, conoscereste il
bene ed il male’”.
In altre parole il nostro “serpente” insiste che questo è il
solo modo per mettere in pratica un vero atto di dazione nei
confronti del Creatore. Cioè compiere un vero atto di dazio-
ne verso il Creatore significa collegarsi all’egoismo nel suo
complesso e conseguire lo scopo della Creazione, vale a dire
l’uguaglianza con il Creatore, tutto in una volta (il serpente
non stava mentendo, parlava dalla posizione dell’obiettivo
finale, quando ci arriveremo in un modo o nell’altro e aveva
solamente le migliori intenzioni).
Eva, che è nell’uomo, pensa che egli sarà sicuramente ca-
pace di gestire il suo ego. E l’uomo si sente fiducioso e non
dubita nemmeno per un secondo che potrebbe inciampare
lungo il cammino spirituale.
Questo è il modo in cui si sente ogni principiante. Ti ricor-
di quando hai scoperto per la prima volta le verità spirituali?
In quel momento eri assolutamente sicuro che da lì in avanti
avresti puntato solamente al mondo spirituale e che non saresti

90
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
la Comparsa del serpente

mai più ritornato ai vecchi desideri del corpo. Pensavi che


saresti stato capace di “spiegare” al tuo ego tutti i vantaggi
del cammino spirituale.
Poi, improvvisamente, ti sei ritrovato sommerso dalle que-
stioni pratiche della vita, tipo l’occasione di fare un sacco di
soldi o l'opportunità di ottenere una promozione che richiede
dodici ore al giorno di lavoro. Questi vantaggi materiali ti
hanno dato un risultato temporaneo ma molto tangibile, come
il denaro, il rispetto, la possibilità di un'ulteriore crescita e ti
sei completamente dimenticato che solamente ieri ti sentivi
come se il Creatore si stesse per rivelare a te da un momento
all’altro, per accoglierti nel Suo “Giardino dell’Eden”. Ti sei
dimenticato di tutto e sei ricaduto nei desideri del tuo corpo.
Ma l’impronta della magnifica sensazione delle vette spiri-
tuali, che hai provato, rimane in te e questo è ciò che conta
più di ogni altra cosa.
Il capitolo del Pentateuco che stiamo affrontando parla
proprio di questo. Descrive cosa succede quando Eva (il de-
siderio egoistico che non è connesso al livello spirituale, ad
Adamo) unisce le sue forze con il serpente (l’egoismo primor-
diale e terreno) e dà retta alle sue parole: “E quando la donna
vide che l’albero era buono da mangiare, piacevole all'occhio
e desiderabile per diventare saggi...”
In altre parole tu pensavi che quest’azione ti avrebbe con-
dotto al traguardo, che era “buono da mangiare”, proprio
come sosteneva il serpente.
Ed è questo il momento in cui il desiderio egoistico più
forte entra in te - il tuo Adamo, il tuo desiderio più ardente di
conseguire lo stato spirituale.

91
I SegretI del lIbro eterno

Questa situazione provoca la “frantumazione del tuo Ada-


mo”, del puro desiderio spirituale, e segna la “caduta dell'uo-
mo” (Adamo).
“...ella prese il frutto e lo mangiò; e lo diede anche a suo
marito che lo mangiò con lei”. Eri sicuro che ce l’avresti fatta,
che avresti agito allo scopo di avanzare spiritualmente. Que-
sta era la tua intenzione sincera. L’Adamo in te “mangia”, nel
senso che si collega all”egoismo che non aveva mai usato pri-
ma. Naturalmente egli non ne esce vincente; inizia ad usare
il piacere per se stesso. “Gli occhi di tutti e due si aprirono ed
essi si resero conto di essere nudi”.
A dire il vero, essi avevano scoperto la Luce dell’Amore,
la Luce del Creatore che li aveva sempre circondati. “E gli
occhi di tutti e due si aprirono” ma in quel momento essi si
riconobbero anche in quella Luce e si resero conto di essere
totalmente opposti al Creatore. La Luce (il Creatore) è purez-
za, assoluta dazione, mentre essi sono il totale egoismo (“ed
essi si resero conto di essere nudi”).
Essi avevano capito di essere degli egoisti e che non po-
tevano essere come Lui, avendo sentito, da una parte, la loro
corruzione e la loro diversità rispetto al Creatore e, dall’altra,
la loro individualità, l’unicità e la capacità di conseguire la
correzione. Si potrebbe dire che questa sia stata la prima ma-
nifestazione “dell’IO” dell'uomo. Fino a quel momento egli
era esistito nella Luce generale, totalmente devoto al Crea-
tore, quando improvvisamente i “suoi occhi furono aperti”:
e qui c'è il mio “IO”, il mio ego. Se solo l’uomo sapesse fino
in fondo quali ascese e quali discese questa grande scoperta
darà ad ogni individuo e a tutta l'umanità in futuro!

92
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
l’esilio

L'Esilio

Ciò che segue è solamente l’esilio e niente altro, lungo il


percorso che porta al nostro mondo. “Con il sudore della tua
fronte mangerai il pane, finché non ritornerai alla terra, perché
da essa fosti tratto; perché sei polvere e polvere ritornerai”.
Qual è la ragione dell’esilio? Perché Dio ha concepito e
messo in atto questa “operazione” di frantumazione del su-
blime desiderio spirituale in molti pezzi, che sono precipitati
nel nostro mondo e si sono rivestiti di un corpo? Questi pezzi
si sono dimenticati del tutto della favola del giardino e non
percepiscono in alcun modo il mondo spirituale. Non perce-
piscono l’influenza della Luce divina e si occupano di loro
stessi, provvedono ai loro piccoli desideri materiali, i loro ego
si scontrano in guerre, situazioni di discordia e animosità.
Ma in sostanza perché è stata frantumata l'anima di Adamo,
grande ed unita?
Questa frantumazione ha fatto sì che accadesse la cosa più
importante: i frammenti della dazione, dei desideri altruistici
dell’Uomo (Adamo), sono caduti nel regno dell’egoismo e lo
hanno riempito con lo “Spirito della dazione”. Una “impron-
ta” è stata lasciata nel nostro egoismo e questa impronta ci
ricorda dell’esistenza di una cosa grandiosa come la connes-
sione con il Creatore, che è una gioia così immensa che è dif-
ficile da esprimere a parole.
È proprio questa sensazione che entrerà in gioco in segui-
to. Rimarrà nel nostro ego, in attesa dell’occasione che certa-
mente arriverà, in quanto tutto si sviluppa in base al disegno
del Creatore. Allora queste scintille di esperienza spirituale

93
I SegretI del lIbro eterno

che, latenti, attendono il momento opportuno, illumineran-


no il regno dell’egoismo ed un sentiero apparirà dall’oscurità
totale. Sarà come un vedente che conduce un cieco lungo un
percorso, così queste scintille guideranno i desideri egoistici
verso la Luce, verso la correzione.
Questo momento è arrivato. L’umanità si sta rendendo
conto di aver raggiunto un punto morto e che non può pro-
gredire in senso positivo. Già sentiamo la sofferenza insita
nell’egoismo e lo incolpiamo di tutti i peccati mortali: “...poi-
ché sei polvere e alla polvere ritornerai”. Noi lo percepiamo
come polvere dalla quale non cresce nulla se non guerre, de-
pressione, terrorismo ed un'infinita sequenza di sofferenza.
Questa sensazione indica che il Creatore ci sta chiamando a
Lui. Egli ha fatto “splendere” la Sua Luce su di noi, in questa
Luce noi ci vediamo come siamo veramente e la visione è così
terrificante che abbiamo iniziato a cercare una via di fuga da
noi stessi. Questo è ciò che si chiama “preghiera”.
È proprio in questa situazione che le scintille dell’anima
del primo uomo si risvegliano in noi. Esse esistono in tutti
noi. Presto le sentiremo tutti e ci renderemo conto di essere
parte di un’unica anima, di un unico organismo, e desidere-
remo tornare a “Casa”, per vivere in unione con tutte le altre
anime, perché diversamente non potremmo sopravvivere.
“Perciò il Signore Dio cacciò l’uomo dal Giardino dell’Eden,
perché coltivasse la terra dalla quale era stato tratto. Quindi
Egli lo cacciò; ed Egli pose dei Cherubini ad oriente del giar-
dino dell’Eden, armati di una spada fiammeggiante alzata
per impedire l'accesso all'albero della vita”.
Quindi questo è il progetto del Creatore. Ovviamente l’atto

94
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
l’esilio

della frantumazione è stato prestabilito, altrimenti il “regno


delle tenebre” regnerebbe per sempre dentro di noi e noi non
ci risveglieremmo per sentire il mondo spirituale, dato che
noi strisciamo sulla terra e mangiamo polvere come i serpen-
ti (questa è la ragione per cui il nostro egoismo primitivo e
non corretto viene chiamato “serpente”, perché il nostro desi-
derio di ricevere striscia sulla terra).
Il serpente non può elevarsi al di sopra di questo desiderio
(non ha né braccia né gambe; è legato alla terra ed è maledet-
to dal Creatore, il che significa che è opposto a Lui e tutto ciò
porta all’uomo solamente sofferenze).
“Poiché hai fatto questo, tu sii maledetto più di tutti gli
animali e più di ogni bestia dei campi; striscerai sul tuo ven-
tre e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita”. Que-
sto è il modo in cui percepiamo il nostro egoismo.
Naturalmente non ci sono delle maledizioni da parte del
Creatore. Lui non cambia mai; Egli è il bene assoluto e rimane
sempre lo stesso - la totale dazione. Solamente noi cambiamo.
Oggi, più che mai, ci rendiamo conto che la nostra natura è
opposta a quella del Creatore e che l’egoismo ci ha portati in
un vicolo cieco.
A dire il vero è il Creatore che ci ha portati a questo stato
di futilità, in quanto non c’è alcun’altra forza al mondo - al-
cun demonio, alcun diavolo, alcuna strega - c’è solamente il
Creatore. Per spingerci ad ascendere volontariamente al Suo
livello, Egli ci ha messo in questa situazione.
Ad ogni modo, sulla strada del ritorno a Lui, dovremo af-
frontare delle prove: “Egli pose dei cherubini ad oriente del
giardino dell’Eden, armati di una spada fiammeggiante alzata

95
I SegretI del lIbro eterno

per impedire l’accesso all’albero della vita”. Queste prove


sono state preparate per il nostro bene, perché superandole
formiamo un unico desiderio - ritornare al nostro stato pre-
cedente di nostra volontà e vivere secondo la legge dell’amore
e dell'unione. Solamente allora gli angeli con la spada ci per-
metteranno di entrare nel giardino e non dovremo più ritor-
nare alle sofferenze di questo mondo. Infatti conseguiremo i
segreti del Creatore nella gioia infinita.
Adesso prendiamoci una breve pausa per chiarire meglio
quanto detto e provare ad avere un quadro completo. In que-
sto modo semplificheremo il viaggio che ci aspetta.

96
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
a proposito del liBero arBitrio

A Proposito del Libero Arbitrio

Sinora abbiamo appreso che un uomo impara piano piano


a percepire questo mondo ed il Mondo Superiore ed allo stes-
so tempo la loro interazione. Le informazioni che discendono
dal Mondo Superiore al nostro si presentano sotto forma di
materia. Noi vediamo oggetti fisici, piante, animali, uccelli,
insetti e persone. Ma se oltre alla visione materiale possedia-
mo quella spirituale, possiamo percepire anche le forze che
dominano la materia.
Tutti noi dobbiamo raggiungere proprio questa percezio-
ne della realtà: percepire Dio dietro a tutto ciò che esiste e si
manifesta. Non dobbiamo crederci ciecamente ma vederlo e
sentirlo effettivamente. Ed è questo che il libro ci insegna.
La nostra reazione alle forze, che discendono dall’alto in
qualità di informazioni, ascende al Mondo Superiore, dove
viene deciso il nostro futuro, sia che si materializzi in qualco-
sa di positivo o di negativo.
Trovandosi al massimo livello spirituale, il Creatore creò
la creatura dalla qualità dell'egoismo, che è opposta a Lui.
Egli colmò la creatura di Luce e poi la svuotò, abbassandola
in tal modo allo stato chiamato “il nostro mondo”.
Di conseguenza la creatura risale lungo i livelli spirituali,
meritandosi in tal modo piaceri che sono di gran lunga mag-
giori rispetto a quelli che aveva prima della sua discesa in
questo mondo.
Qui sorge una domanda: per raggiungere l’uguaglianza
con il suo Creatore, perché la creatura deve sperimentare lo
stato peggiore possibile? Non lo si potrebbe evitare?

97
I SegretI del lIbro eterno

Il fatto è che la creatura deve avere la forza e la libertà di


agire liberamente tra due qualità opposte: il proprio ego ed
il Creatore, cioè scegliere liberamente il proprio cammino e
seguirlo autonomamente.
Dare all’uomo questa scelta significa che il Creatore deve
a) allontanare completamente la creatura da Se Stesso,
b) dare alla creatura la capacità di sviluppare e conseguire
l'Universo e
c) concedere alla creatura la libertà di scegliere.
Il Creatore fornisce gradualmente queste condizioni alla
creatura. La creatura che percepisce il Creatore, ed è perciò
colma della Luce, non è autonoma. Infatti è sotto il pieno con-
trollo della Luce, che stabilisce le sue regole e trasmette alla
creatura le sue qualità.
Per avere una creatura totalmente autonoma ed indipen-
dente, il Creatore si deve allontanare completamente da essa.
In altre parole, liberandosi dalla Luce, la creatura raggiun-
ge l’indipendenza nelle sue azioni. L’azione per mezzo della
quale la Luce viene estratta si chiama Tzimtzum (restrizione).
Immagina di avere uno strumento difettoso con il quale
devi lavorare. Naturalmente la prima cosa che devi fare è ag-
giustarlo e renderlo utilizzabile prima di servirtene.
Fin dalle primissime pagine, questo è esattamente ciò di
cui parla la Bibbia: come aggiustare questo strumento inu-
tilizzabile - la nostra anima- e, di conseguenza, ritornare al
Creatore. Come un manuale di istruzioni, questo Libro inse-
gna come l’uomo può ascendere agli stati più elevati e perfetti,
pur vivendo ancora in questo mondo.

98
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
a proposito del liBero arBitrio

Come è già stato detto, durante la correzione l’uomo vive


tra due mondi - il mondo Superiore e quello inferiore. Nel
corso della correzione l’anima acquisisce le capacità, cono-
scenze ed esperienze necessarie per la correzione. E, cosa più
importante, l’uomo sviluppa nuove sensazioni, nuove qualità
spirituali. In questo modo, raggiungendo la completa corre-
zione dell’anima, l’uomo acquisisce le qualità che gli permet-
tono di esistere in tutti i Mondi Superiori, in eternità, serenità
e perfezione. Così arriviamo alla fine della correzione.
Questo stato non è descritto da nessuna parte per la sem-
plice ragione che non può essere definito in parole. Solo colo-
ro che attraversano tutti gli stati preliminari e raggiungono
la fine della correzione ci arrivano. Oltre la fine della corre-
zione si trovano territori inesplorati che conservano i cosid-
detti “segreti della Torah” (Maase Merkava e Maase Bereshit).
Ci sono solamente delle sporadiche indicazioni che li ri-
guardano nel Libro dello Zohar e in altri testi Kabbalistici.
Tuttavia queste sfere spirituali non possono essere descritte
perché il nostro linguaggio, le nostre lettere e le nostre nozio-
ni provengono del tutto dal mondo della correzione.
Non siamo in grado di percepire nulla di ciò che esiste al
di sopra del sistema della correzione. Perciò non possiamo
esprimere queste sfere col nostro linguaggio umano, che è
ristretto alle nostre coordinate, nozioni e percezione.
Questa è la ragione per cui un Kabbalista dei nostri tempi,
Baal HaSulam, implorò il Creatore che gli permettesse di di-
scendere dal mondo delle vere percezioni ad un livello infe-
riore, affinché egli potesse comunicarci il modo per accedere

99
I SegretI del lIbro eterno

alla dimensione spirituale usando le lettere, le parole e le


emozioni terrene. Quando la sua richiesta fu esaudita, egli
mise per iscritto i più importanti lavori Kabbalistici destinati
alla nostra generazione, che noi possiamo usare per entrare
nel regno spirituale. I suoi lavori sono come una mappa, sen-
za la quale perderemmo sicuramente la strada nel labirinto
della vita terrena, perderemmo la speranza, ci stancherem-
mo e moriremmo senza aver mai conosciuto il vero propo-
sito della nostra esistenza. Come un padre che risponde alle
sofferenze dei suoi figli, Baal HaSulam ci accoglie e ci porta
verso la Luce.
Proprio come un uomo non può vivere nel nostro mondo
senza comprenderlo, l'anima non può esistere nel mondo spi-
rituale dopo la morte del corpo senza averne acquisito in pre-
cedenza la conoscenza. Perciò tutte le conquiste della scienza
della Kabbalah non solo ci garantiscono un’esistenza piace-
vole in questo mondo ma ci garantiscono anche l’opportunità
di esistere nel prossimo mondo.

100
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
ritorno al livello di adamo

Ritorno al Livello di Adamo

Torniamo al Primo Uomo, ad Adamo, a quel desiderio che


sentiamo dentro. Quando il Creatore lo scacciò dal Giardino
dell'Eden, “l’umano in noi” (Adamo) smise di essere un bam-
bino ed incominciò a maturare.
Il processo di maturazione è il periodo in cui sappiamo di
dover correggere il nostro egoismo, in quanto non possiamo
conviverci o semplicemente eliminarlo.
Non c’è correzione immediata, come ha suggerito il “ser-
pente”. Invece l'uomo deve percorrere tutta la strada fino al
fondo, fino a quando non sente appieno il suo ego e non im-
plora il Creatore di aiutarlo, perché si rende conto che non ha
la forza di gestirlo da solo.
“E l’uomo conobbe Eva sua moglie; ed ella concepì e diede
alla luce Caino: ‘Ho ricevuto un uomo per grazia del Signore’.
Ed ella diede poi alla luce Abele suo fratello. Abele fu pastore
di greggi, mentre Caino lavorava la terra”.
Questo è l’inizio della discesa. Vediamo come un grande
desiderio egoistico che l’uomo non ha saputo gestire ha ini-
ziato a farsi a pezzi (c’è una frantumazione per mezzo della
quale le scintille precipitano nel nostro mondo, dove ricevono
rivestimenti egoistici: i corpi. Ribadisco che stiamo parlando
esclusivamente del nostro lavoro con i desideri egoistici, non
di persone specifiche).
“E l’uomo conobbe Eva sua moglie”.
Ciò significa che i desideri altruistici ed egoistici si sono
fusi nell’uomo. Il risultato è una fusione, o l’atto di “dare la
vita” a due desideri: Caino e Abele.

101
I SegretI del lIbro eterno

Un desiderio, Abele, gravita verso la dazione, verso il Cre-


atore. Ecco perché è scritto che egli non lavora la terra ma
“guida le greggi”. Egli è in grado di fare da “guida” e condur-
re verso pascoli erbosi. Ma chi vi conduce? I desideri egoistici
dell’uomo, che sono pronti a seguirlo, assaggiando in antici-
po i futuri piaceri. Sono proprio questi desideri che vengono
chiamati “greggi”.
Il desiderio chiamato “Abele” è chiamato anche la “linea di
destra”. La linea di destra è il desiderio altruistico, l’aspirazio-
ne al Creatore senza traccia di egoismo. Questo desiderio ci
viene inviato dall’alto, come una mano tesa o una scala calata
in modo che possiamo salirci per raggiungere l’Obiettivo.
Il desiderio chiamato “Caino” è la linea di sinistra. Si trat-
ta dell’esatto opposto: il desiderio egoistico e l’aspirazione ad
usare il legame con il Creatore per il proprio appagamento.
Nella storia di Caino e Abele l’allontanamento dal Creato-
re non è ancora completo. Cioè non vi è una situazione tale
come nel nostro mondo, dove il Creatore è totalmente nasco-
sto, la mente sostiene che è tutta una finzione e che l'uomo
dovrebbe vivere soltanto per se stesso.
Qui abbiamo uno scenario diverso. Abbiamo un dialogo
con il Creatore. Lui viene percepito ed il mondo spirituale è
vicino ma i desideri sono diversi.
Abele ha dei desideri puri, il desiderio di donare, di rice-
vere piacere nel dare piacere al Creatore. Sembrerebbe che
anche Caino abbia il desiderio di donare ma in questo caso
egli si sforza di conquistare il favore del Creatore, di meritare
la Sua attenzione, di acquisire il mondo spirituale.

102
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
ritorno al livello di adamo

Egli vuole ricevere tutta la Luce e l’infinito piacere che


contiene ma solo per se stesso.
Caino rappresenta la linea di sinistra, che “lavora la terra”.
Ciò significa che il nostro desiderio che si chiama Caino
lavora sempre con l’ego. Se Caino non controlla l’ego, l’ego
controlla Caino. Questo è ciò a cui si riferisce il seguente pas-
saggio: “Dopo qualche tempo Caino offrì al Signore il frutto
della terra. E anche Abele offrì i primogeniti delle sue greggi
e di questi i più grassi. Ed il Signore gradì Abele e la sua of-
ferta; ma non fu così per Caino e la sua offerta. E Caino ne fu
molto adirato e l’espressione del suo viso cambiò. Ed il Signo-
re disse a Caino: ‘Perché sei adirato? E perché hai lo sguardo
basso? Se fai il bene, non porterai la testa alta? E se non fai il
bene, il peccato ti starà alla porta; verso di te è la sua brama
ma tu puoi dominarlo’”.
“...ma tu puoi dominarlo”, è questo il richiamo della Natura.
Tu devi lavorare sui tuoi desideri egoistici, invece di sop-
primerli o tentare di eliminarli, perché non ricevere non è
un’opzione per te. Tu sei stato creato in questo modo. Ti viene
richiesto di elevarti al di sopra dei tuoi desideri egoistici, di
usarli, di gestirli, vale a dire di ricevere il piacere facendo pia-
cere al Creatore.
Questo è lo stato al quale l’uomo deve infine arrivare. Qui
si trova lo scopo della creazione dell’uomo. In caso contrario
il suo ego lo dominerà ed il risultato del suo dominio sarà tut-
to ciò che oggi affligge l’umanità: guerre, morte e tragedie.
Questo è ciò che fu di Caino.
“E Caino parlò ad Abele suo fratello. E quando furono in

103
I SegretI del lIbro eterno

campagna, allora Caino si scagliò contro Abele suo fratello e


lo uccise”.
Qual è il significato di questo fratricidio? Significa che la
linea di sinistra sopprime la destra. In altre parole la linea
egoistica sostiene quanto segue: “Io sono la sola utile qui; io
agisco, io faccio il raccolto, io lavoro la terra ed io dovrei esse-
re la sola ad essere ricompensata per tutto questo”.
Questo ha senso, vero? Certo ma è proprio questo approc-
cio sensato ad “uccidere” la linea di destra, la quale invece so-
stiene che la pura dazione e l’assoluta equivalenza con il Cre-
atore sono l’unica via. Qui l’unica azione ammissibile è quella
di dare piacere a Lui senza alcun pensiero per la ricompensa.
Allora qual è il verdetto del Creatore?
“Quando vorrai coltivare la terra, essa non ti darà più i
suoi frutti; sarai errante e fuggiasco sulla terra”.
La forza della terra, del desiderio, sta proprio nella combi-
nazione delle linee di destra e di sinistra, nel trovare “il giu-
sto mezzo”, in modo che l’uomo goda nel ricevere solamente
quando, così facendo, egli doni ad un altro. Questo è il solo
modo con cui possiamo permanere nell’infinita beatitudine.
Ma se questa combinazione non si realizza, vale a dire se
“Abele viene ucciso”, la terra non può produrre forza, ma in
sostanza la esaurisce, mentre tutti gli sforzi compiuti alimen-
tano l’ego, la linea di sinistra, Caino. L’ego non riesce mai a
saziarsi. Ecco perché è scritto “sarai errante e fuggiasco sulla
terra”, cioè cercherai invano di trovare la felicità.
“Ecco, Tu mi scacci ora da questo luogo; ed io sarò nascosto
al Tuo cospetto; sarò errante e fuggiasco sulla terra; e chiun-
que mi incontrerà, mi ucciderà”.

104
Capitolo 1: “in prinCipio“ (Genesi, Bereshit)
ritorno al livello di adamo

Come abbiamo già detto, uccidere o sopprimere l’ego è im-


possibile. L’ego vive per sempre, cresce, passa di generazione in
generazione e nel frattempo perde il contatto con il Creatore.
E perciò è scritto: “Ed il Signore gli disse: ‘Orbene, chiun-
que ucciderà Caino, sarà punito sette volte tanto’. Ed il Signo-
re pose un segno su Caino, affinché chiunque lo incontrasse
non lo uccidesse”.
Questo momento segna l’inizio della storia del genere
umano, il processo nel quale l’anima discende dal Creatore
al nostro mondo. L’anima in se stessa non cambia nel corso di
questo processo ma indossa semplicemente dei rivestimenti
egoistici che la nascondono, modificando la sua voce, il suo
legame eterno con il Creatore. Così essa si trasforma da cuore
unico ed unito di Adamo in una miriade di punti apparte-
nenti ad un enorme numero di persone.
Il Creatore rimane sempre connesso all’anima a quel li-
vello che chiamiamo il “punto nel cuore”. Ecco perché alla
fine arriva il momento in cui “senti” nuovamente la Sua voce,
percepisci una flebile luce che si fa strada attraverso i filtri e
le barriere. Questo è il momento in cui inizi a sentire il desi-
derio fortissimo di ritornare al mondo spirituale, al Creatore
ed al Giardino dell’Eden.
“E Caino conobbe sua moglie; ed ella concepì e diede alla
luce Enoc; e costruì una città e alla città diede il nome di suo
figlio Enoc. E da Enoc nacque poi Irad; e Irad generò Maviael;
e Maviael generò Matusael; e Matusael generò Lamec”.
E così via... L’umanità inizia a procreare, il suo numero
cresce ma tu sai già che tutte queste “persone” sono in so-
stanza i tuoi desideri egoistici.

105
I SegretI del lIbro eterno

La tua missione è di correggerli, dopo di che farai di nuo-


vo ritorno all’anima unica di Adamo, unendoti ad essa come
una cosa sola.
Quindi perché questo grande desiderio egoistico (il ser-
pente e Caino) è stato frantumato in una miriade di minu-
scoli desideri egoistici? È successo perché è più facile cor-
reggere una miriade di desideri minuscoli piuttosto che un
solo grande desiderio. Correggendoli, rimettiamo insieme
l’unico grande desiderio e riportiamo l'anima nel Giardino
dell’Eden.
C’è una vecchia storia che racconta di un re che desiderava
far avere una grossa somma a suo figlio che si trovava in un
altro regno. Questo pose il re di fronte ad un dilemma: sape-
va che il suo popolo era composto solo di ladri e che non c'era
uomo nell’intero regno a cui poteva affidare una così grande
somma.
Quindi, dopo averci pensato un po’, trovò un sistema. Il re
cambiò l’intera sua fortuna in monete di minor valore, le di-
stribuì tra i suoi sudditi e diede loro il compito di consegnarle
a suo figlio nel regno vicino. Naturalmente gli uomini non
si preoccuparono di mettersi in tasca delle somme così pic-
cole; era più importante mostrare lealtà ed obbedienza al re.
Ognuno di loro adempì al proprio dovere con onore e l’intera
fortuna raggiunse destinazione.
Rifletti su questa storia; ha un’enorme significato che po-
trebbe aiutarti a tirare le giuste conclusioni su tutto quello
che abbiamo discusso in questo capitolo.

106
Capitolo 2
Noè

“Noè fu un uomo giusto ed intemerato tra i suoi contem-


poranei; Noè camminò con Dio”.
Inizia così il capitolo su Noè e subito esso confonde il letto-
re con quella che sembra essere inequivocabilmente una sto-
ria del nostro mondo. Ma esso confonde solamente coloro che
non sono ancora pronti a leggere la Bibbia in modo diverso e
che continuano a trovare soddisfacente una semplice narra-
zione storica, che racconta di una persona di nome Noè.
Lasciamo che queste persone cerchino l’Arca di Noè sul
Monte Ararat e noi, invece, addentriamoci nel testo. Per quan-
to ci è possibile, cerchiamo di capire come questo testo si lega
ad ognuno di noi, alla nostra ricerca spirituale, alle nostre
anime ed al vero scopo della nostra vita.
Iniziamo rammentando l’argomento di questo capitolo.
Avendo visto che la terra è pervasa dal peccato, Dio fa un
patto con Noè per costruire un’arca nella quale trovare rifu-
gio con sua moglie, i suoi figli e gli animali. Nel frattempo
Dio inonderà la terra, sterminando così tutti.
Quindi Noè dovrà uscire dall’Arca con la sua famiglia e gli
animali superstiti ed essi diventeranno i progenitori delle fu-
ture generazioni di uomini ed animali della terra. Gli uomini
avranno il desiderio di costruire la Torre di Babele e di parla-
re la stessa lingua ma falliranno. Allora essi si disperderanno
in tutto il mondo e smetteranno di comprendersi tra loro.
Domandati “Dove mi trovo io nella storia di Noè?”. O, me-
glio ancora, “Qual è il significato del mio Noè interiore?”.
I SegretI del lIbro eterno

Devi cercare un unico approccio al contenuto di questo li-


bro: “Tutto quello che leggo riguarda me”. Noè, il giusto, sua
moglie, i suoi figli e tutti gli animali, l’arca e la Torre di Ba-
bele, tutto esiste dentro di me. Sono delle forze, dei desideri
che governano i miei mondi interiori ed esterni. Tutto quello
che devo fare è affrontarli e percepirli, allora le porte di tutti
i segreti si apriranno per me.
Nel capitolo precedente, Bereshit (Genesi, “In Principio”)
abbiamo parlato della creazione del mondo, che è la dimo-
ra delle anime. Abbiamo chiarito come, dopo tutti i desideri
animali, è nato il desiderio umano, cioè l’aspirazione dell’uo-
mo per il mondo spirituale, per il Creatore, desiderio che è
stato poi frantumato in una miriade di piccoli pezzi, precipi-
tati quindi nel nostro mondo.
Questa discesa continua tuttora. Continuerà fino a quan-
do non saremo pronti ad affrontare il nostro ego primordiale,
a vedere il nostro vero “IO”. A questo punto dobbiamo ancora
arrivare; dobbiamo prepararci non solo a vedere il nostro ego
ma anche a resistergli; e non solo a resistergli ma anche a de-
cidere di rifuggire da esso.
Saltando un po’ avanti, devi sapere che il nostro “IO” sarà
impersonato dal Faraone. Ma ne parleremo più ampiamente
in seguito. Nel frattempo procediamo in direzione del Fa-
raone, verso la totale presa di coscienza che siamo schiavi
del nostro ego. La discesa è solo iniziata. Per il momento ci
sentiamo come se fossimo ancora vicini al mondo spirituale.
Continuiamo a percepire la Luce - questa gioia primordiale
derivante dall’incontro col Creatore.

108
Capitolo 2
Noè

In altre parole il Creatore non è ancora del tutto celato a


noi, quindi la notte della nostra fuga dall'Egitto non è ancora
arrivata. Tuttavia già ci sentiamo come degli egoisti e questa
sensazione è estremamente frustrante.

109
I SegretI del lIbro eterno

La Scintilla di Noè

“E Dio guardò la terra e, vide, che era corrotta; poiché ogni


mortale aveva corrotto la sua vita sulla terra”. Ciò significa
che tutti i nostri desideri sono egoistici.
Però riusciamo lo stesso a vedere in mezzo a tutta questa
corruzione un certo punto, minuscolo e solitario, che è com-
pletamente opposto ad ogni altra cosa sulla terra. Si tratta del
“punto nel cuore”.
Al primo livello egoistico questo punto si chiama “Noè”.
Il Noè dentro di noi è il nostro primo desiderio spirituale.
Magari è minuscolo e a malapena percepibile ma lo sentiamo
già vivere dentro di noi. Così scopriamo Noè.
La scintilla di Noè vive dentro ognuno di noi. Il proble-
ma è che noi l’abbiamo cinta con montagne di egoismo, che
soffocano la sua debole voce. L’ego, crescendo, ha man mano
ricoperto Noè con nuovi strati, seppellendolo con desideri in-
cessanti. La ricerca del piacere ha allontanato l’uomo da Noè,
rendendolo più rozzo e più egoista, mentre la voce di Noè
diventava sempre più flebile. Alla fine si è sostanzialmente
ridotta al silenzio.
Ma Noè non è andato da nessuna parte. Egli è la base
dell'anima dell’uomo. A dire il vero, egli è eterno ed aspetta
semplicemente il momento in cui l'uomo rivolgerà lo sguardo
verso di lui.
Infatti questo punto che chiamiamo “Noè” è il proprio il
centro dei nostri desideri ed è collegato direttamente al Crea-
tore. Inoltre è eterno, mentre i desideri egoistici che lo circon-
dano hanno vita breve, sono passeggeri, vani e vuoti.

110
Capitolo 2: Noè
la SCiNtilla di Noè

Solo ciò che aspira all’alto, al mondo spirituale, è eterno e


qui è diretto il nostro desiderio conosciuto come “Noè”.
Caro lettore, non hai mai avuto la voglia improvvisa di
fermare questa corsa sfrenata che chiamiamo “vita”, chiudere
gli occhi, tapparti le orecchie e sentire il silenzio che è dentro
di te? Non hai mai desiderato ascoltare la voce interiore, libe-
ra da influenze estranee? Non hai mai desiderato ascoltare la
tua stessa voce e, così facendo, sentirti scomparire da questo
mondo, che ti impone i suoi desideri dalla mattina alla sera?
La TV, la radio ed i giornali ti bombardano con le loro pub-
blicità; le persone, familiari o estranei, ti impongono i loro
pensieri e i loro desideri.
Soldi! Potere! Fama! Questo è quello che senti ovunque
nel tuo ambiente, fino a quando non incominci a credere che
questi sono davvero i tuoi pensieri. Preso dal vortice della
vita di tutti i giorni, non riesci più a distinguere se sei tu a
volere queste cose o se è qualcun altro.
La tua voce interiore è stata celata, soffocata da tutto ciò
che ti circonda. Mentre corri lungo la strada della vita, vieni
stimolato da desideri che non sono tuoi. Solo dopo ti rendi
conto che ti sei sbagliato, che non avresti mai voluto quelle
cose, che ti sono state semplicemente suggerite, imposte da
qualcun altro.
Quale grande beatitudine si prova quando si è in grado di
fermarsi e di sentire il proprio desiderio, puro e disconnesso
dal mondo materiale.
Si tratta del desiderio di sperimentare la spiritualità, che
nell’Antico Testamento è conosciuto come “Noè”. Vive dentro
di te, che tu sia il presidente o un assassino seriale.

111
I SegretI del lIbro eterno

Se riuscirai a farti strada attraverso il manto di sentimenti


e pensieri estranei, infine raggiungerai Noè e sentirai la voce:
“…perché ti ho visto giusto innanzi a Me in questa genera-
zione”. Se riesci a sentire Noè dentro di te, questa minuscola
scintilla altruistica chiamata “Noè il Giusto”, a percepire il
desiderio di ascendere al di sopra di questo mondo, allora sei
pronto per raggiungere la pace, la sicurezza e l'eternità che ti
attendono sul tuo cammino spirituale.
In caso contrario continuerai a passare ogni momento di
veglia perso nella schiavitù dei desideri materiali estranei, che
seguiteranno a sussurrarti nelle orecchie “Vai, abbandonati ai
piaceri di questo mondo, vivi per te stesso, non essere idiota”.
E cosa succede quando cedi a questi desideri? Il corpo di-
venta fiacco, muore e viene gettato sotto terra a decomporsi.
La morte della carne è inevitabile. Un peccato, non è vero?
Lavori tutta la vita per il corpo ma alla fine ti tradisce.
E Noè? Noè non ti tradisce perché Noè è il desiderio
dell’anima eterna. È connesso all’eternità e se ti collegherai a
Noè, anche tu diventerai eterno. È tanto semplice. Tutto quel-
lo che devi fare è volerlo. Il libro parla proprio di questo nel
capitolo su Noè.
“E la terra era piena di violenza...ed era corrotta; perché
ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra”.
Ricordiamo che la parola “terra” (ebr. Eretz) deriva dalla
parola Ratzon - desiderio. Perciò, “La terra era piena di violen-
za” ed “era corrotta” significa che i tuoi desideri sono corrot-
ti: ti sfinisci alla ricerca di ciò che gli altri possiedono, sei un
totale egoista, vivi solamente per te stesso.

112
Capitolo 2: Noè
la SCiNtilla di Noè

Già senti che questo atteggiamento provoca distruzione


dentro di te ed intorno a te (basta guardare quello che sta
succedendo nel mondo - lo stiamo facendo a pezzi con il no-
stro ego). Ma davvero non c'è risposta a tutto questo?
Certo che c'è. Trova il “Noè” dentro di te e salva la tua vita,
come dicono le parole del libro: “Ed ecco, Io li distruggerò con
la terra”. Segui il consiglio del Creatore, perché Egli è la Men-
te Divina o Legge Divina e questo è ciò che Egli dice:
“Ma con te Io stabilirò la mia alleanza; tu entrerai nell'’ar-
ca e con te i tuoi figli, tua moglie e le mogli dei tuoi figli. Di
quanto vive, di ogni carne, introdurrai nell’arca due di ogni
specie, per conservarli in vita con te; saranno maschio e fem-
mina. Degli uccelli, secondo la loro specie, del bestiame, se-
condo la propria specie, e di tutti i rettili del suolo, secondo
la loro specie, due di ognuna verranno con te, per essere con-
servati in vita”.
Cosa vuol dire? Che il mondo intero è dentro di te. Tu sei
al livello più alto dell’esistenza, la punta della piramide che
comprende tutte le anime animali, vegetali ed inanimate che
si trovano sotto di te. Esse sono “legate” a te in quanto tu sei
l’unica vera creatura, che ha un’anima e la responsabilità di
elevare se stessa ed il mondo intero al livello del Creatore.
Perciò questo capitolo descrive come il desiderio chiama-
to “Noè”, che è dentro di te, accorpa tutte le parti corrette
dell'anima (le parti umane, animali, vegetali e persino quelle
non corrette che aspirano alla correzione) e questo è il signifi-
cato di “due di ogni specie” e di “entra nell’arca con loro”.
L’arca è una specie di schermo, un campo di forze protettivo

113
I SegretI del lIbro eterno

che crei intorno a te e che ti aiuta a resistere alle interferenze


esterne, cioè a tutte le influenze egoistiche di questo mondo.
Semplicemente tu rifiuti di accettare qualsiasi cosa e ne-
ghi ogni contatto con il tuo ambiente. Così facendo, non di-
venterai un eremita e non abbandonerai la tua famiglia e
questo mondo tutto insieme, assolutamente no! Continuerai
ad andare al lavoro, ti guadagnerai da vivere e ti occuperai
delle tue faccende come sempre ma solo esteriormente. Inte-
riormente proverai con tutte le tue forze a rifiutare l’ingresso
nel mondo materiale. Con l’aiuto dell’arca, dello schermo pro-
tettivo, cerchi le risposte alle domande “Chi sono io? Perché
vivo? Per me cosa conta di più nella vita?”.
Non hai ancora trovato la risposta ma continui a cercare e
già questo è molto significativo. Ti stai preparando a trovare
la risposta e sei sicuro che la tua ricerca avrà successo, poiché
il tuo punto nel cuore si è già risvegliato e non ti darà pace un
momento. Questo punto mantiene un contatto diretto con il
Creatore e, crescendo dentro di te, forma un vaso che è pron-
to a ricevere la Luce Superiore. Si tratta della voce che senti,
che ti sta dicendo che sei sulla strada giusta e che alla fine
raggiungerai il Creatore, anche se ancora non Lo percepisci.

114
Capitolo 2: Noè
ENtriamo NEll’arCa

Entriamo nell’Arca

Il tuo ingresso nell’arca inizia nel momento in cui “riordini”


i tuoi desideri e scegli quelli con i quali puoi continuare ad
evolverti spiritualmente. In base a questo comprenderai quali
desideri devono essere “affogati”.
Come si fa? Ci possiamo riuscire principalmente con l'aiuto
dei libri. Oltre a questo libro cerca di trovarne altri simili, che
siano stati scritti da coloro che hanno già conseguito la loro
radice, il Mondo Superiore, e trasmettano tramite essi il loro
conseguimento. Questi libri sono come dei manuali d'istru-
zione, hanno lo scopo di guidarti verso il tuo Obiettivo lungo
la via più corta possibile. Di libri con queste caratteristiche ce
ne sono pochi. Non servono ad ampliare le tue conoscenze
ma a coltivare dentro di te la sensazione di Colui che è Supe-
riore. Sono stati scritti da grandi Kabbalisti: Abramo, Mosè,
RASHBI (Rabbi Shimon Bar Yochai), l’ARI e Baal HaSulam.
Ritorneremo su questi nomi più avanti.
Quindi se ti rifiuti di fermarti fino a quando non avrai
trovato i libri giusti, significa che stai “costruendo un'arca”.
Ti immergerai nei libri e, all'inizio, non capirai nemmeno un
po’ ma continuerai a leggere. In questo modo si “costruiscono
le pareti dell’arca”.
Poi troverai un maestro, una guida che non ti permette-
rà di andare fuori strada e troverai degli amici con i quali
superare gli ostacoli che si frappongono tra te e l’Obiettivo.
Questo è il modo in cui “poserai il tetto dell’arca”. E così sarai
dentro l’arca. In altre parole vivrai nel mondo materiale ma
nelle condizioni adatte. Questa sarà la “tua arca”.

115
Domande Difficili

“Ecco, Io manderò un diluvio di acque sulla terra, per di-


struggere ogni carne, in cui c’è soffio di vita, che c’è sotto il
cielo; quanto è sulla terra perirà. Ma Io stabilisco la Mia alle-
anza con te; e tu entrerai nell’arca”.
Eccoci di nuovo: “entrare nell'arca.” Entrare nell’arca e
sfuggire al diluvio è possibile solamente se spegni la tua
mente, per quanto strana questa cosa ti possa sembrare.
“Spegnere la tua mente” significa ignorare i consigli del
corpo, dell’ego. È una impresa difficile ma ci si può riuscire
ed in molti hanno già compiuto questo viaggio. Essi hanno
scritto i testi autentici che narrano come scoprire la vera ed
eccelsa forza dell'amore, che hanno definito “il Creatore”.
Hanno anche scritto che un infinitesimo granello di piacere
spirituale è miliardi di volte più grande di tutti i piaceri ter-
reni messi insieme.
Raggiungere il piacere spirituale è possibile solamente se
sfuggirai alla stretta presa dell'ego e dominerai la tua mente.
Ovviamente la tua mente ti bombarderà con domande del
tipo “Perché lo stai facendo?” e “Che cosa ne ricaverai effetti-
vamente?”, “Dove sono i vantaggi tangibili?”, “Chi sono que-
sti saggi, i consigli dei quali segui così attentamente?”.
Senti tutte queste domande ma la risposta che devi dare
alla tua mente è “Comprendo le tue preoccupazioni ma io ho
fiducia nei saggi ed in ciò che leggo in questi libri. Ho fede nel
cammino che ho intrapreso, perché senza la fede non si può
raggiungere nulla nel mondo spirituale”.
Capitolo 2: Noè
DomaNDe DiffiCili

Risponderai ad ogni obiezione che il tuo corpo solleverà


allo stesso modo: “Tutto quello che mi sta succedendo è la mi-
sericordia della Forza Superiore, che mi porta alla salvezza.
Questa misericordia è di fatto occultata ed io cammino ver-
so di essa nonostante la mia mente. Non andrò fuori strada”.
Questa è la sola risposta che ti condurrà all’Obiettivo ed
esattamente questo è lo stato che viene definito “entrare
nell'arca”.
Mi rendo conto di averti confuso, caro lettore, e mi rendo
conto che la tua mente si starà ribellando a tali insistenze e
ti urlerà, “Non ascoltare! Sei un essere umano indipendente,
capace di prendere delle decisioni indipendenti!”.
Lascia che ti sveli un segreto. Sai chi sta alimentando que-
ste domande? È la cosiddetta “forza impura”, conosciuta an-
che come “il diavolo”. Questa forza ha potere solamente sulla
tua mente. Se tu agirai a dispetto della tua mente, percepi-
rai immediatamente quel genere di sollievo che arriva dopo
un lavoro estenuante, perché il senso del potere della “forza
pura” sta nel fare qualcosa contrario alla mente.
Il concetto che segue potrebbe sembrarti insolito o scon-
certante ma devi sapere che sia le forze pure che quelle im-
pure hanno la stessa origine. Questa origine è il Creatore, la
forza del bene assoluto che vuole solamente una cosa: trasfor-
marci in creature che siano degne di Lui. È Lui che ci confon-
de, deliberatamente, in modo che possiamo decidere da soli
il nostro destino. Dovremmo soppesare con attenzione ogni
decisione che prendiamo, ogni passo che facciamo, come se
tutta la nostra vita fosse in bilico.

117
I SegretI del lIbro eterno

“Ed il diluvio continuò sulla terra per quaranta giorni; e


le acque crebbero e sollevarono l’arca, la quale fu sollevata al
di sopra della terra. E le acque prevalsero ed aumentarono
grandemente sulla terra; e l’arca si muoveva sulla superficie
dell’acqua... E ogni carne che si muove sulla terra perì... Solo
Noè si salvò, e coloro che erano nell’arca con lui”.
Qual è il significato di “il diluvio continuò sulla terra per
quaranta giorni?”. Significa che la “terra” - il tuo desiderio -
“viene inondata con le acque del diluvio”. “Le acque del dilu-
vio” sono le domande che letteralmente ti “sommergono”.
Come detto prima, queste domande non sono semplici.
Sono le domande della tua mente. Sono materialistiche, ra-
zionali, pragmatiche e sono causate dai problemi che riguar-
dano il tuo corpo. In queste domande (“le acque del diluvio”)
si nasconde “l’angelo della morte”. I suoi “perché?”, i suoi
“dove?” puntano a farci affogare.
Il tuo corpo diventa “l’angelo della morte” quando inizi il
tuo cammino verso l’ascesa spirituale. Le domande non ce-
dono mai; ritornano migliaia di volte: “A cosa ti serve? Che
senso ha? Pensa a te stesso, perché i tuoi sforzi non ti stan-
no dando alcun vantaggio personale. Cosa ricaverai da tutto
questo lavoro? Come ti ripagherà il Creatore se osserverai i
Suoi comandamenti? Ne sarà valsa la pena dopo aver tanto
faticato?”
Queste obiezioni del corpo sono sintetizzate dalla doman-
da “Cosa?” (Ebraico Ma)
Se ti opporrai al corpo, citando la fede nel Creatore che go-
verna tutte le cose in nome del bene, allora il corpo obietterà
ancora di più.

118
Capitolo 2: Noè
DomaNDe DiffiCili

Esso ti griderà “Chi?” (Ebraico Mi) “Chi è il Creatore alla


cui parola dovrei obbedire?”.
Se tu sapessi, se tu potessi vedere e sentire che il Creatore
è grande, riusciresti a lavorare per Lui. Considera solo quanto
è più vantaggioso lavorare per qualcuno di stimato nel no-
stro mondo.
Nel momento in cui queste due obiezioni del corpo si uni-
scono in te, le due domande “Cosa?” e “Chi?” (Ma e Mi) si
fondono in una sola parola - Maim, che significa “acqua” in
Ebraico. E molta Maim (acqua) crea un’inondazione.

119
I SegretI del lIbro eterno

Il Diluvio

Maim è il diluvio che sommergerà il tuo embrione spiri-


tuale se darai ascolto alle domande del corpo, distruggendo
tutto ciò che hai costruito dentro di te con tanto duro lavoro.
Non ascoltarlo!
Il diluvio arriva come una forza inarrestabile che può di-
struggere tutto. Quei desideri che non sono riusciti a soprav-
vivere alle domande, nel senso che non sono “entrati nell’ar-
ca”, periranno nelle sue acque: “E ogni carne che si muove
sulla terra perì”. E, tuttavia, il paradosso è che, con tutta la
sua spietatezza, il diluvio ha anche funzione purificatrice.
Ciononostante il diluvio purifica solamente coloro presso i
quali prevalgono i desideri di conseguire il mondo spirituale.
È come se l’uomo, avanzando verso l’obiettivo, non ascoltasse
affatto le domande razionali del suo corpo, in nessun caso. In
questo modo egli agisce come Noè, facendo di se stesso un’arca
(trovando i libri giusti, l’insegnante giusto ed il giusto ambien-
te). Nell’arca troverà rifugio anche con i suoi numerosi desideri
personali, che devono ancora essere corretti (ma che saranno
corretti mentre l’arca “naviga” sulle acque del diluvio).
“Allora il diluvio continuò sulla terra per quaranta giorni
e le acque crebbero e sollevarono l’arca, la quale fu sollevata
al di sopra della terra”. Qual è il significato di questi 40 giorni,
durante i quali il tuo corpo ti bombarda con tutti i suoi deside-
ri e con le domande apparentemente logiche: “Ma?” e “Mi?”
Quaranta è un numero molto significativo nella spirituali-
tà. Naturalmente qui non stiamo parlando di giorni.

120
Capitolo 2: Noè
il Diluvio

Il numero quaranta rappresenta la qualità della dazione,


la qualità del Creatore.
Quaranta è anche il valore numerico della lettera Mem.
In Ebraico si scrive così: . Come puoi vedere, assomiglia
ad uno spazio racchiuso ma in realtà è composta da due lettere
Dalet ( ) unite insieme. Una delle due è diritta (deriva dalla
parola Ebraica Delet - porta), mentre l’altra Dalet è capovolta.
Se vengono unite insieme formano la lettera chiusa Mem ( ).
Però, al momento giusto, si distaccheranno.
Se riuscirai a resistere all’attacco violento della tua mente
per questi quaranta giorni ed a non cedere, “l’acqua solleverà
l’arca” e “galleggerà sulla superficie dell’acqua”. Ciò significa
che le due lettere Dalet si chiudono e formano la lettera Mem
“sigillata” e tu “galleggerai”.
Diventerai un embrione spirituale nel grembo della ma-
dre (Colui che è Superiore, la Mem chiusa), che ti proteggerà,
si prenderà cura di te e ti sfamerà. Rimarrai sotto la sua pro-
tezione fino a che non sarai cresciuto. La tua madre Superiore
(Ebraico Ima) non lascerà che nulla ti faccia del male. Inizierai
a galleggiare sull’acqua, verso il Mondo Superiore.
“…solo Noè si salvò, insieme a coloro che erano con lui
nell’arca.” In questo modo “l’acqua” si trasforma per te da
forza distruttiva in Luce di misericordia, purificandoti ed
aiutandoti ad avanzare. Così ascendi al di sopra delle acque
del diluvio nelle quali il nostro mondo sta ora annegando,
lacerato dall’ego e succube delle domande del corpo.
Ripetiamo un’ultima volta come potersi purificare inve-
ce di annegare quando arriva il diluvio e come diventare un

121
I SegretI del lIbro eterno

"embrione spirituale" ed entrare in Mem. Per realizzare tutto


questo devi scegliere i libri necessari ed iniziare a “lavarti”
con questi testi, come se fossero acqua limpida. Immergiti
nella Luce della Misericordia che, tramite lo studio corret-
to, ti purificherà all’esterno. La attirerai come una calamita
leggendo questi libri ed essa ti riempirà dentro quando sarai
pronto a ricevere la Luce e le sue qualità di dazione, così la
Luce entrerà dentro di te.
È proprio la Luce della misericordia che ti aiuterà a rive-
lare il desiderio che, in mezzo a tutti gli altri desideri, è il
desiderio chiamato Noè.
Come le acque del diluvio la stessa Luce “inonda” quei de-
sideri e quelle forze dentro di te che devono essere “completa-
mente immersi” al fine di detergerli e poterli poi utilizzare.
Per quanto tempo i tuoi desideri di crescita spirituale do-
vranno restare nell’arca? Per tutto il tempo necessario alle
“acque del diluvio” per elevarli al di sopra della “terra” (i tuoi
desideri residui), fino a quando non “annegano” nella Luce
della Misericordia, lavandosi a tal punto che li potrai usare
correttamente per quel tuo unico desiderio, interiore e perso-
nale, conosciuto come “Noè”.
“...E le acque continuarono a scemare fino al decimo mese;
al decimo mese, il primo giorno del mese, apparvero le vette
dei monti”.
Eri nell”arca, distaccato da tutti i desideri egoistici. Non li
hai usati ma sei rimasto “dentro” i libri ed i pensieri di ascesa
spirituale, come un embrione nel ventre della madre. Eri sot-
to la protezione del Creatore, Lui ti ha difeso.

122
Capitolo 2: Noè
il Diluvio

Ti sei crogiolato in quel silenzio; era come il Paradiso. Ma


adesso sei cresciuto e sei maturo ed il momento di emergere
nel mondo si avvicina. È il momento di intraprendere “l’usci-
ta dall’arca”.
Fino ad ora hai continuato a pregare di nascere, questo
chiamato “innalzare MAN” al Creatore, il Superiore. MAN
è l'acronimo di Mayin Nukvin (le acque femminili, il liquido
amniotico).
Questo significa che devi iniziare il tuo cammino, devi
“lasciare il ventre del Creatore”, come succede con il liqui-
do amniotico, per nascere ed iniziare a lavorare con i desi-
deri egoistici “lievi”. Questi desideri non li hai portati con te
“nell'arca”, li hai tenuti da parte in attesa del momento giusto.
Ora che sono stati accuratamente lavati e detersi con le “acque
del diluvio”, è arrivato il momento di correggerli.
Così facendo ti avvicini sempre più al mondo spirituale,
al Creatore, poiché il traguardo finale è la correzione di tutto
l’ego. Solo allora ti sentirai libero, immortale ed assolutamen-
te beato. Questo è ciò che il Creatore vuole per te. Solo in una
simile situazione puoi essere vicino a Lui.
Hai già iniziato a percorrere questo cammino.
Non ti fermare! Quindi le “acque si rompono”, proprio
come succede con il liquido amniotico durante il parto.

123
I SegretI del lIbro eterno

La Nascita

“E le acque continuarono a scemare fino al decimo mese”.


E così la “terra appare”, nel senso che attiri a te i primi deside-
ri egoistici, i più lievi e superficiali, che sono le montagne.
“Al decimo mese, il primo giorno del mese, apparvero le
vette dei monti”.
(Eccoli qua, dopo i nove mesi di sviluppo intra-uterino, con
la nascita dell’embrione il primo giorno del decimo mese.)
“E arrivò la fine dei quaranta giorni e Noè aprì la finestra
dell’arca che aveva fatto. E mandò fuori il corvo, e andò avanti
e indietro, finché le acque non si furono ritirate dalla terra. Ed
egli mandò fuori una colomba... Ma la colomba non trovò po-
sto dove posare la pianta del piede e ritornò da lui nell’arca.”
Cosa sta succedendo? Ripensa a cosa hai fatto nel momen-
to in cui ti sei disconnesso dal mondo materiale, al quale sei
poi tornato con uno specifico programma di correzione. Hai
preso i desideri egoistici lievi, “il corvo” e la “colomba”, che
sono stati corretti nell’arca, e li hai usati per “tastare la ter-
ra” (il desiderio). Così facendo, è come se ti fossi domandato
“L’ego si impadronirà nuovamente di me?”.
Perché questo avviene alla fine dei quaranta giorni e che
cos’è la “finestra” che viene creata? Quaranta è la qualità del
Creatore, la qualità della dazione assoluta, la qualità della
madre. Qui tu apri una “minuscola finestra” nella tua arca.
Introduci così una nota dissonante in questo idillio, ag-
giungendovi un pizzico di egoismo. Questo ti permette di ve-
rificare se sei in grado di stabilire un contatto tra le tue qua-
lità altruistiche e quelle egoistiche (mandando fuori il corvo

124
Capitolo 2: Noè
la NasCita

e poi la colomba - le qualità che hanno subito la correzione


nell’arca). Può esistere un punto d’incontro tra i due tipi di
qualità? Puoi “sbarcare” o non sei ancora del tutto pronto?
Come si può immaginare, la risposta è “no”, perché tutti e
due gli uccelli ritornano nell’arca.
“Ed egli restò ancora altri sette giorni e mandò fuori la
colomba”. Cosa sono questi sette giorni?
Nella Kabbalah il numero sette (7) indica un desiderio pic-
colo ma completo. Un desiderio completo ha sia la componen-
te altruistica (la linea di destra) che la componente egoistica
(la linea di sinistra). Combinandole insieme “generiamo” un
“giusto mezzo”, nel quale due opposte metà si uniscono, for-
mando una linea di mezzo: un unico desiderio diretto verso
l’alto, verso il mondo spirituale.
Questo metodo assicura l’integrità dell’intera creatura. In
altre parole non una singola forza viene sprecata, non una
singola parola è superflua. Si tratta della corretta applicazio-
ne di tutte le forze e dei processi che avvengono nell'uomo.
Il nostro minuscolo desiderio può essere paragonato ad un
bambino appena nato; è fuori dal ventre della sua mamma,
“fuori dall’arca”. Questo “neonato” è il nostro minuscolo de-
siderio che incomincia ad esplorare il livello successivo della
correzione, chiamato “allattamento”. Il neonato non è ancora
capace di camminare ma già respira l’aria della terra, chiede
nutrimento e “scalcia coi piedi”. Questo significa che al nostro
desiderio di donare può essere dato un minuscolo granello di
egoismo, che potrà gestire e correggere.
Ci stiamo per incamminare lungo la via della correzione.
Sebbene ora questo desiderio sia solo un “bambino piccolino,

125
I SegretI del lIbro eterno

crescerà e diventerà “la guida della nuova generazione”, nel


senso che guiderà gli altri tuoi desideri, ancora non corretti,
alla correzione, cioè al Creatore.
“E la colomba tornò da lui (da Noè) verso sera; ed aveva
nel becco una foglia fresca di ulivo; Noè seppe allora che le
acque erano diminuite sulla terra”. Ciò significa che puoi ini-
ziare a lavorare. È ora di sbarcare a terra e di iniziare a lavo-
rare con l’ego, all’inizio con cautela, per essere sicuro che esso
non rovini i primi e delicati germogli altruistici...
Che cos’è la foglia fresca di ulivo nella bocca della colom-
ba? La foglia di ulivo simboleggia la Luce della vita, che può
essere ricevuta solamente in un desiderio altruistico.
Noè, che è dentro di te, riceve un’indicazione: “Puoi occu-
parti (correggere) dei piccoli desideri egoistici, in quanto sei
stato sufficientemente sommerso dall'acqua (Luce della Mise-
ricordia). Ne è prova il fatto che ti viene mostrata una foglia
di ulivo (luminescenza)”.
Non è ancora olio d’oliva, che indica la completa Luce della
Vita, e non si tratta nemmeno delle olive, ma semplicemente
di una foglia di ulivo (non è la luce ma una luminescenza).
Tuttavia è sufficiente per iniziare a correggere i piccoli desi-
deri egoistici.
“E Dio parlò a Noè e disse ‘Esci... e siate fecondi e moltipli-
catevi sulla terra”. Hai superato questa fase della correzione
chiamata “l’arca”.
Hai resistito e sei maturato in questa fase; in sostanza sei
rinato come nuovo e adesso puoi essere certo che non ci sa-
ranno più altri diluvi.

126
Capitolo 2: Noè
la NasCita

Questa è la benedizione che il Creatore ha impartito a


“Noè e ai suoi figli”, i desideri altruistici corretti: “Siate fe-
condi e moltiplicatevi sulla terra”. Sei passato attraverso que-
sto stato e adesso l’altruismo (la qualità del Creatore) si uni-
sce con l’egoismo (la qualità della creatura). Finalmente stai
“mettendo i piedi sulla terra” e stai per iniziare il cammino
benedetto della correzione dell’ego. In un modo o nell’altro
tutti dovranno percorrere questo cammino! E fino alla fine
della correzione dell’ego (il ritorno al Giardino dell’Eden) il
tuo avanzamento sarà diretto solo verso l’alto.
C’è un detto nella Kabbalah: “Nella spiritualità ci si eleva
sempre e non si cade mai”. A dire il vero, devi sapere che tutte
le ascese e le discese che sentirai nel tuo cammino spirituale
ti condurranno solo verso l’alto, lungo la scala spirituale.
Anche se ti sembra di inciampare nell’oscurità o che la not-
te duri troppo a lungo (“notte” si riferisce agli stati di discesa
spirituale quando la Luce è assente), sappi che queste condi-
zioni effettivamente ti aiutano nel tuo cammino spirituale.
La sola cosa che ti viene richiesta è di aggrapparti a tutto ciò
che hai usato per “costruire l’arca” e così sentirai arrivare il
mattino (l’ascesa).
Perché ci sono queste discese? Avvengono perché la qualità
della dazione del Creatore dentro di noi diventa abbastanza
forte da poter gestire un'altra porzione di ego, che ci viene im-
mediatamente offerta per la correzione. Il lavoro non si deve
fermare. Dobbiamo attraversare la completa purificazione.
Ecco perché a volte percepisci le discese e senti le doman-
de dell’ego, che poi correggerai.

127
I SegretI del lIbro eterno

L’ego continua ad assalirti con le stesse vecchie domande:


“Perché hai bisogno di tutto questo? Lascia perdere e concen-
trati sulle cose importanti, tipo fare i soldi!”
Le domande dell’ego non cambiano; sono molto logiche e
materiali ma ora non sei più la stessa persona. Ha già rice-
vuto un assaggio dello stato spirituale e sai che la notte si
trasformerà inevitabilmente in giorno.
Da questo punto in poi il tuo intero percorso, come vie-
ne descritto nel libro, sarà composto da fasi di correzione
dell’ego, con l’aiuto della qualità del Creatore.

128
Capitolo 2: Noè
la Nuova terra

La Nuova Terra

“E Dio parlò a Mosè e disse ‘Esci dall’arca, tu e tua moglie


e i tuoi figli e le mogli dei tuoi figli con te. Fai uscire insieme
a te tutti gli animali di ogni specie che sono con te, uccelli,
animali domestici e tutti i rettili che strisciano sulla terra;
affinché si spandano sulla terra e siano fecondi e si moltipli-
chino sulla terra’’.
Uscire su una “nuova terra” è quello che avviene dopo
l’esperienza nell’arca. Hai una visione diversa della terra,
trovi gioia in tutto. Inizi a renderti conto che tutto ciò che
hai intorno ti è stato dato come aiuto per il tuo avanzamen-
to spirituale. Ogni cosa ti aiuta e tu aiuti ogni cosa ed ogni
situazione di sofferenza che si presenta esiste solamente per
essere aggiustata, per trattenerti dall'inciampare, per ricor-
darti che tutto arriva da un’unica fonte - il Creatore.
La sofferenza è ora mitigata dal fatto che comprendi che
tutto è per il tuo stesso bene. Ti permette di verificare dove
sei e di quanto hai deviato rispetto al giusto percorso. Ti met-
ti al lavoro, aggiusti il tiro e ti ritrovi in una nuova ascesa.
Possiamo riassumere l’intera nozione di sofferenza con un
semplice esempio. Un uomo terribilmente assetato si trova
davanti ad un ruscello di acqua purissima e cerca di riempire
il suo bicchiere sporco. L’acqua ha un sapore disgustoso ed
amaro. Non riesce a berla ed egli impreca contro il ruscello
(come noi imprechiamo spesso contro il Creatore che ci man-
da la sofferenza). Finalmente, quando l’uomo si rende conto
che il problema non è l’acqua ma il suo bicchiere, lo ripulisce
e allora l’acqua ha un sapore delizioso.

129
I SegretI del lIbro eterno

Lo stesso vale per noi. Gli uomini si occupano solamente


delle loro questioni materiali e imprecano contro la sofferen-
za che ricevono. Sono immersi nei loro problemi ed incolpano
tutti quelli che hanno intorno. Ma coloro nei quali il punto
nel cuore si è risvegliato - coloro che iniziano a cercare l’ac-
cesso al mondo spirituale - imparano che la sofferenza è un
aiuto, perché identifica il posto (il desiderio) che deve essere
verificato e ripulito (la correzione). E la correzione viene fatta
solamente trovando la giusta intenzione.
Il desiderio rimane, solo l’intenzione cambia. Non aspetti
che arrivi un altro colpo, piuttosto provi con tutte le tue forze
a stabilire un contatto con Colui che è Superiore, in modo che
Egli non dovrà spingerti o correggere il tuo percorso. Avanzi
verso l’alto con gioia e senza sofferenza, dove ti aspetta la
Luce infinita e pura dell’amore e del bene.
La Luce è destinata a te; il flusso di acqua pura di sorgente
non si ferma mai per coloro che ne hanno sete. La compren-
sione di questo concetto è rappresentato da Noè che “esce
dall’arca e scende sulla nuova terra”.
È una “nuova terra” perché la terra che era stata maledetta dal
Creatore (i tuoi desideri egoistici) ha iniziato a dare frutti (i desi-
deri egoistici uniti a quelli altruistici), consentendo alla vita di ma-
nifestarsi, e questo conduce l’uomo allo scopo della Creazione.
“E Dio disse ‘Questo sarà il segno del patto che Io faccio
tra Me e voi e tutti gli esseri viventi che sono con voi, per tutte
le generazioni in perpetuo: Io pongo il Mio arco nelle nubi e
farà da segno del patto tra Me e la terra’”.
L’arco nelle nubi (l’arcobaleno) è una restrizione, in base

130
Capitolo 2: Noè
la Nuova terra

alla quale il Creatore si impegna a non emettere un giudizio de-


finitivo nei tuoi confronti: non causare più diluvi né distruzio-
ni ma, nonostante le tue azioni (in quanto sei ancora un egoista
per natura), condurti solamente alla correzione massima.
Il Creatore si impegna a condurti lungo la via del bene,
dell'amore, anche se magari potrai percepire questo percorso
come pieno di sofferenza. (Ricordati l’esempio del bicchiere
sporco e dell’acqua limpida. Tu sei il bicchiere sporco, mentre
Egli è l’acqua limpida. Incomincia a pulire il tuo bicchiere e
arriverai ad assaporare il vero gusto dell’acqua).
Ancora qualche parola sull’arcobaleno. L’arcobaleno ha
sette colori. Cosa vuol dire? I sette colori indicano le sette
qualità (Sephirot) che compongono un desiderio piccolo, ma
completo, la combinazione delle qualità della dazione e della
ricezione - il Creatore e la creatura.
“Ed i figli di Noè che uscirono dall’arca erano Sem, Cam
e Jafet; Cam è il padre di Caanan. Questi erano i tre figli di
Noè e da questi fu ripopolata la terra”. I tuoi desideri corretti
si chiamano “figli”. All’inizio ce ne sono tre e si riferiscono
alle tre linee. La linea di destra proviene dal Creatore, quella
di sinistra dalla creatura e la linea di mezzo è il risultato della
loro unione.
I tre figli generano tutta la vita sulla terra. “Vita” è tutto
ciò che si oppone all’egoismo. Se a volte le cose che hai intor-
no ti sembrano senza vita, cioè non si oppongono all’ego ma
sono egocentriche, portano alla rovina ed alla morte e frantu-
mano il mondo, allora fermati, pensa all'obiettivo e continua
a lavorare sulla correzione di te stesso e del mondo.

131
I SegretI del lIbro eterno

Tutto è stato creato con un solo ed unico scopo: ricongiun-


gersi al Creatore.
Credimi, caro lettore, questo sta per esserti rivelato. E c’è
un’altra cosa di vitale importanza che ti sarà rivelata: tutto è
governato da una sola legge, la Legge dell’Amore!
“E tutta la terra aveva un solo linguaggio e usava le stesse
parole”. Come puoi vedere, dopo il “diluvio” tutti i desideri
sono rivolti solamente al Creatore. Insieme essi formano un
tutt’uno con la Natura. Tutti i nostri desideri (“immersi” nella
Luce della misericordia) “parlano” lo stesso linguaggio, il lin-
guaggio dell’amore per il Creatore.
Tuttavia questi primi desideri altruistici hanno ancora un
bel po’ di lavoro da fare. Si devono dirigere verso i desideri
egoistici, mescolarsi con loro, ed iniziare a correggerli, parten-
do da quelli più semplici per passare poi a quelli più difficili,
fino a quando l’intero ego non sarà stato corretto. L’obiettivo è
di “ripulire il vaso” completamente. Ma questo succederà più
tardi. Per il momento siamo solamente all’inizio del cammino.
“Ed avvenne che emigrarono verso oriente, trovarono una
pianura nella terra di Sennaar; e qui vi abitarono”.
Come succede ogni volta che si parla di movimento, “emi-
grarono verso oriente” significa il conseguimento di un nuo-
vo livello spirituale. “Stabilirsi” o “abitare” significa mesco-
larsi con i nuovi desideri egoistici che si manifestano in quel
nuovo livello successivo. È qui che la compenetrazione di un
desiderio in un altro porta conseguenze inaspettate.

132
Capitolo 2: Noè
la CostruzioNe della torre di BaBele

La Costruzione della Torre di Babele

“Ed essi dissero: ‘Andiamo, costruiamo una città, e una


torre con la cima in cielo, facciamoci così un segno di unione;
altrimenti saremo dispersi sulla faccia di tutta la terra’”.
Ed ecco qua il primo evento, incredibilmente significativo,
che mise il mondo sottosopra, l’inizio della costruzione della
Torre di Babele. Si tratta di una vicenda di circa 4.000 anni
fa, tuttavia è sorprendente quanto sia ancora attuale ai giorni
nostri. Allora analizziamo questa storia da ogni prospettiva.
Anche se questo evento è stato ricordato proprio all’inizio
del nostro libro, facciamo un passo indietro e tratteggiamo
lo scenario storico, il quale prova definitivamente una cosa:
tutto ciò che si manifesta nel mondo materiale ha la propria
radice in quello spirituale. Qualsiasi evento storico ti venga
in mente è una conseguenza di ciò che si è già manifestato
nel regno spirituale.
C’è un detto nella Kabbalah secondo il quale “non c’è un
filo d’erba sulla terra che non abbia un angelo in cielo che lo
scuota e gli dica, ‘Cresci!’”. E questo è il caso della Torre di
Babele. È esistita veramente, come confermano gli storici.
All’inizio del 20° secolo l’archeologo tedesco Robert Kol-
dewey scoprì l'antica città di Babilonia, nell’odierno Iraq. Qui
trovò le rovine della torre, le cui dimensioni misuravano (in
metri) 90x90x90. Erodoto, l’antico storico greco che visse nel
5° sec. A.C, descriveva la torre come una piramide di set-
te piani di analoghe dimensioni. Fonti storiche parlano del
complesso di templi di Esagila, nel cui centro si trovava la
Torre di Babele, dedicata al dio Marduk.

133
I SegretI del lIbro eterno

Fu chiamata Etemenaki, che in Sumero significa “Tempio


della fondazione del Cielo e della Terra”.
Esagila era il centro religioso di quel mondo, nel quale re-
gnava il paganesimo. L’astrologia, i segni dello zodiaco e gli
oroscopi, gli indovini, la numerologia, lo spiritismo, la ma-
gia, la stregoneria, gli amuleti, gli incantesimi malevoli, le in-
vocazioni, gli esorcismi di spiriti maligni - tutte queste cose
nacquero ad Esagila e sopravvivono nell’età moderna. Oggi
assistiamo ad una rinascita di queste credenze.

La Nascita delle Lingue

C’è un’ipotesi secondo la quale le lingue Indo-Europee


hanno avuto origine da una lingua parlata dall’umanità
all'epoca della costruzione della Torre di Babele.
Il dott. Russell Gray dell’università di Auckland, in Nuova
Zelanda, ha calcolato “l’età” approssimativa delle 87 lingue
Indo-Europee ed ha concluso che molto probabilmente nac-
quero nel periodo della Torre di Babele, per poi spostarsi ad
ovest in Europa e ad est in India.

134
Capitolo 2: Noè
la torre di BaBele deNtro di Noi

La Torre di Babele Dentro di Noi

Le scoperte di cui sopra sono sostanzialmente delle ipotesi


circa la prova materiale dell’effettiva esistenza della Torre di
Babele. Noi, invece, siamo più interessati a conoscere le radici
di ciò che successe veramente. Ci sforziamo di comprendere
la causa, di metterla in correlazione con il nostro mondo in-
teriore, e di fare in modo che la divisione che avvenne allora
non si ripeta più. Conseguendo i mondi spirituali, possiamo
influenzare la causa di tutto ciò che si manifesta e di conse-
guenza cambiare il nostro destino, il destino del mondo ed il
destino dell’umanità nel suo complesso.
Quindi i cittadini di Babilonia decidono di costruire una
“torre fino al cielo”. Per essere ben chiari e ad ulteriore prova
di quello che stiamo dicendo, facciamo riferimento alle paro-
le della Torah orale (Midrash), che si basa interamente sull’in-
terpretazione della Torah scritta. Questo è ciò che il Midrash
ci dice a tale proposito: I Babilonesi conoscevano la storia del
diluvio. Vivevano nella paura che lo stesso destino potesse
accadere a loro. Così cercarono un posto in cui poter vivere
in totale sicurezza. Infine trovarono una valle nella terra di
Babilonia che era abbastanza ampia per contenerli tutti.
In seguito il popolo incoronò Nimrod re. E poiché tutti si
erano stabiliti a Babilonia, Nimrod divenne in sostanza il re
dell’intera popolazione della Terra.
Nimrod fece una proposta al popolo: “Costruiamo una
grande città in cui possiamo vivere tutti. Ed in questa città
innalziamo una torre molto alta”.

135
I SegretI del lIbro eterno

I suoi sudditi furono contentissimi dell'idea. Egli disse:


“Costruiamo una torre così alta che la sua punta toccherà il
Cielo, facciamo che sia un segno di unione, altrimenti arrive-
rà un altro diluvio e saremo dispersi in tutto il mondo”.
Però, sebbene tutti fossero concordi nel credere che la torre
dovesse essere costruita, le opinioni riguardanti il motivo del-
la sua costruzione erano differenti. Alcuni uomini pensavano:
“Nel caso di un altro diluvio, saliremo sulla cima della torre,
dove l’acqua non ci raggiungerà”. Un altro gruppo pensava:
“Ci faremo riconoscere”, mirando a costruire un luogo dove
riunirsi in cima alla torre e lì adorare i propri dei, così da esse-
re risparmiati da ogni calamità. Altri ancora protestavano: “È
ingiusto che il Creatore da solo sia il Signore dei regni supe-
riori e che il nostro dominio sia limitato al mondo inferiore”.
Lo vedi l’ego che parla? “Raggiungeremo il cielo da soli,
senza l’aiuto del Creatore. Noi domineremo il mondo e non
Lui. Costruiremo una torre così alta che la sua cima raggiun-
gerà il cielo e ci faremo riconoscere”.
Da dove arriva questa audacia? La risposta è che essi ave-
vano raggiunto un nuovo livello. Proprio perché erano stati
in grado di completare il precedente livello, avevano ricevuto
un altro po’ di egoismo con cui lavorare. In questo nuovo li-
vello l’ego è il re ed il suo nome è “Nimrod”, dalla parola, Me-
ridah - ribellione. “In seguito il popolo incoronò Nimrod re. E
poiché tutti si erano stabiliti a Babilonia, Nimrod divenne in
sostanza il re dell'intera popolazione della Terra”. “Nimrod” è
una nuova e potente forza egoistica che ha dominio su tutto l’ego.
Ed è con questa forza che ti devi battere adesso.

136
Capitolo 2: Noè
Cadere al fiNe di risollevasi

Cadere al fine di Risollevarsi

La prima cosa di cui fai esperienza è la discesa. Il “Giorno”


diventa “notte” e ti senti sopraffatto dalla sensazione che la
forza egoistica del nuovo livello stia vincendo. Tutto ciò che
hai già conseguito sembra dimenticato: è come se tu non fossi
mai “sopravvissuto al diluvio”, come se “Noè ed i suoi figli”
non fossero mai esistiti. Il tuo desiderio di donare è impoten-
te davanti al potere di “Nimrod”.
(Storicamente in quel periodo Babilonia visse un poderoso
slancio di egoismo, che avrebbe trasformato il mondo intero).
Potresti dunque chiedere: “La discesa è veramente ne-
cessaria?” Sì, lo è! Inoltre dovrebbe essere celebrata, perché
è dopo la discesa che si presenta il gradino successivo sulla
scala spirituale. Il nuovo livello viene rivelato dentro di te.
A dire il vero, questo è proprio quello che succede nella
vita. Immagina di essere il dirigente di un settore di una pic-
cola azienda. Conosci tutto dei tuoi dipendenti. Tutti sono
socievoli e affiatati, celebrano le festività insieme, conoscono
i fatti degli altri, quando improvvisamente ti viene offerta
una promozione che non puoi rifiutare: sei stato trasferito al
quartier generale dell’azienda.
E così arrivano le notti insonni ed i pensieri assillanti:
“Perché ho accettato, sacrificando la tranquillità e la pace che
avevo prima?”
È un nuovo livello. E in un nuovo livello hai bisogno di
abituarti alle nuove condizioni e ai nuovi desideri egoistici:
uno stipendio più alto, il desiderio di piacere ai tuoi nuovi su-

137
I SegretI del lIbro eterno

periori ed ai tuoi sottoposti e la speranza che ci siano in futu-


ro altre promozioni, se avrai successo. Non c’è modo di evitare
tutto questo, perché stai affrontando un nuovo livello, superiore.
Questo è un esempio preso dal nostro mondo egoistico.
Nel mondo spirituale un nuovo livello è sempre preceduto
da una discesa. Per coloro che comprendono che una discesa
segna in sostanza l’inizio di un’altra ascesa, si tratta di un’oc-
casione di gioia. Sai già che dopo aver lavorato su una certa
quantità di ego, te ne sarà aggiunta un'altra quantità, il che
sta ad indicare una nuova ascesa ed in questo modo una più
grande rivelazione del Creatore. E questo ti ispira.
Il grande Kabbalista Rabbi Shimon Bar Yohai (RASHBI), au-
tore del Libro dello Zohar, ha potuto godere di altezze spirituali
che noi non possiamo nemmeno immaginare. E prima di ascen-
dere all’ultimo livello, il 125°, la sua discesa fu così profonda che
l’autore del testo più famoso della Kabbalah si sentì come un
venditore ambulante analfabeta, privo del benché minimo con-
seguimento spirituale. Aveva persino dimenticato l’alfabeto!
La differenza tra lui e le altre persone che vivono le disce-
se è che lui sapeva con certezza che il suo stato sarebbe presto
passato, in quanto precedeva il suo passaggio ad un livello
ancora più elevato. Devi solo resistere, perché prima di ogni
ascesa ti viene data una porzione aggiuntiva di ego che deve
essere corretto.
Non possiamo sapere cosa ci aspetta nel mondo spirituale.
Ogni nuovo livello è un viaggio nell’ignoto. Colui che è infe-
riore non può arrivare a Colui che è Superiore fino a quando
quest’ultimo non lo eleva al Suo livello.

138
Capitolo 2: Noè
Cadere al fiNe di risollevasi

Come abbiamo detto prima, si consegue il nome del livel-


lo, che è uno dei nomi del Creatore, soltanto una volta che si è
conseguito il livello stesso. Da quanto detto sopra, ne conse-
gue che nei mondi spirituali ci sono solamente ascese. E an-
che la sensazione della discesa costituisce comunque un’altra
ascesa lungo il cammino verso l’obiettivo.

139
I SegretI del lIbro eterno

La Babilonia di Ieri e di Oggi

Ritorniamo a Babilonia. Cosa vediamo? Ad una prima oc-


chiata l’ego (Nimrod e la sua gente) sembra aver vinto.
A proposito, se diciamo che con il conseguimento di un
nuovo livello scopriamo dei nomi nuovi del Creatore, ne con-
segue che “Nimrod” è uno dei Suoi nomi. Perché? Perché non
c’è altra forza al mondo. È il Creatore che mette sulla nostra
strada gli ostacoli che ci portano all’Obiettivo e noi dobbiamo
superarli. Così Lui ci educa e ci purifica, perché dobbiamo
meritare l’abbondanza che ci aspetta alla fine del percorso.
La costruzione della torre fu un'impresa gigantesca. Poiché
non c’erano pietre a Babilonia, gli uomini crearono un nuovo
materiale da costruzione: bruciarono l’argilla nel fuoco e usa-
rono i mattoni che ne ricavarono al posto delle pietre.
I mattoni si formavano come da se stessi: quando gli uo-
mini posavano un mattone, ne trovavano due nel muro e
quando ne posavano due, nel muro ne apparivano quattro.
Qual è il significato di questo passaggio? È la voce dell’ego
(di Re Nimrod e del suo popolo) che dice “Noi non abbiamo
bisogno della Forza Superiore, svilupperemo una tecnolo-
gia per costruire, crederemo soltanto nella forza delle nostre
mani, nel nostro intelletto, e vinceremo”.
“Poiché non c’erano pietre a Babilonia, gli uomini crearo-
no un nuovo materiale da costruzione”. Non è la stessa cosa
che sta succedendo adesso? Dove stiamo andando con tutto il
nostro progresso? “...bruciarono l’argilla nel fuoco e usarono i
mattoni che ne ricavarono al posto delle pietre.”

140
Capitolo 2: Noè
la BaBiloNia di ieri e di oggi

Uno scenario simile si è presentato agli inizi del 20° secolo


in Russia, quando i comunisti si rifiutarono di riconoscere
la Forza Superiore e pensarono di poter mettere in pratica
le loro idee da soli. A giudicare dalle apparenze, gli slogan
sull’amore, la fratellanza e l’uguaglianza sembravano mera-
vigliosi (l’ego è piuttosto astuto). Ma non c’era alcuna Forza
Superiore dietro a questi slogan. Era tutto costruito sulla ter-
ra, cioè fondato sull’ego.
I russi non si erano resi conto che l’uomo è intrinsecamen-
te egoista e che, presto o tardi, tutto sarebbe imploso e che il
paradiso che si aspettavano sarebbe diventato un inferno.
Fino a poco tempo fa simili forme di sviluppo si sono
manifestate in tutto il mondo, soprattutto in America, fino a
quando non è iniziato un nuovo processo di consapevolezza.
Oggi l’umanità sta iniziando a comprendere che nessun pro-
gresso potrà mai portarci alla felicità, se mancherà un colle-
gamento con la Forza Superiore.
In principio poteva sembrare che tutto avrebbe funziona-
to, che il progresso avrebbe potuto ridurre le ore di lavoro
quotidiano da dodici a cinque, che avremmo potuto avere più
tempo da passare con la nostra famiglia, per leggere, impara-
re, per migliorare noi stessi. Infatti, all’inizio, le cose pareva-
no andare meravigliosamente bene e sembrava che avremmo
potuto realizzare tutto quello che volevamo.
“I mattoni si formarono come da se stessi: quando gli uo-
mini posavano un mattone, ne trovavano due nel muro e
quando ne posavano due, nel muro ne apparivano quattro.”
Ma qual è stato il risultato finale?

141
I SegretI del lIbro eterno

Oggi lavoriamo più di prima, siamo diventati schiavi delle


grandi società, le nostre famiglie si stanno sfasciando, la per-
centuale dei divorzi è alle stelle, con conseguente infelicità di
adulti e bambini. Cerchiamo di dimenticare cercando rifugio
nelle droghe e nell’alcool e finiamo preda della depressione,
che è diventata la malattia più diffusa del nostro tempo. In
verità gli uomini delle caverne erano più felici di noi!
Questo è il risultato del progresso disconnesso dal Crea-
tore, dalla correzione dell’uomo e dal conseguimento della
qualità della dazione. Allora cosa ci ha dato il progresso? Stia-
mo incominciando a vedere che non possiamo vivere senza una
connessione con il Creatore. Questo è l’unico ed il più importan-
te risultato del progresso.
Fino a quando non ci renderemo conto della necessità di
correggere l’ego, non potremo farci niente. Finché non ci sa-
remo corretti o non ci saremo inseriti in un processo di corre-
zione, rimarremo vulnerabili ai tranelli dell’ego (Nimrod nel-
la fase della costruzione della Torre di Babele, il Faraone nella
fase dell’Egitto) e l'’ego non verrà superato. Esso farà la guerra,
premerà il fatidico “bottone rosso”, si farà corrompere e sacri-
ficherà chiunque ai suoi interessi, perché l’ego è corrotto.
Sono certo che il mondo sia ormai pronto per giungere
alla conclusione che solamente la Forza Superiore può doma-
re l’ego. Presto avremo tutti bisogno di rivolgerci al Creatore,
perché non avremo altra scelta. Tuttavia sarebbe meglio farlo
al più presto e così evitare incredibili sofferenze, rendendoci
conto che abbiamo bisogno di connetterci alla Luce, alla For-
za Superiore che governa tutto e seguire la sua direzione.

142
Capitolo 2: Noè
la BaBiloNia di ieri e di oggi

La torre cresceva e cresceva e divenne presto così alta che ci


volle un anno per salire fino in cima. Due ampie scale fiancheg-
giavano la torre, una a est ed una a ovest. La scala ad est era
usata per sollevare pesi, mentre la scala ad ovest veniva usata
per far scendere le persone. Le persone dovevano fare spesso
su e giù per approvvigionarsi dei materiali da costruzione.
Coloro che si dedicavano alla costruzione erano talmente
ossessionati dal desiderio di completare la torre che, ogni volta
che un mattone cadeva e si rompeva, si lamentavano dicendo:
“Quanta fatica ci vorrà per sostituirlo.” Ma quando moriva una
persona, perché scivolava e cadeva, nessuno vi faceva caso.
In questa prima fase questo è il modo in cui l’egoismo sop-
prime ogni germoglio di altruismo: “Ma quando moriva una
persona, perché scivolava e cadeva, nessuno ci faceva caso”.
Abbiamo già detto che la parola uomo (Adamo) deriva
dalla parla Adameh - “Io sarò come” il Creatore. Il popolo di
Nimrod non aveva bisogno di alcuna cosa che fosse uguale
al Creatore, solo dei mattoni da costruzione. Rifletti su queste
parole e prova a sentirle: “Ma quando moriva una persona,
perché scivolava e cadeva, nessuno ci faceva caso.”
Un giorno, un uomo di nome Abramo, figlio di Terah, pas-
sò davanti al luogo dove si stava costruendo la torre. A quel
tempo aveva quarant'otto anni ed era noto per essersi oppo-
sto alla costruzione della torre. Quando fu vicino, gli chiesero
“Unisciti a noi per costruire la torre, perché sei un uomo forte
e sarai molto utile”. Egli si rifiutò dicendo “Voi avete rinnega-
to il Creatore, che è la Torre, e avete deciso di sostituirLo con
una torre di mattoni”.

143
I SegretI del lIbro eterno

Questo è il modo in cui la forza altruistica, che corrisponde


a questo livello egoistico, si manifesta in noi. Questa è la sola
forza capace di sconfiggere Nimrod ed il suo nome è Abramo.
Questa forza ci lancia un avvertimento quasi impercet-
tibile. Non è ancora in grado di fronteggiare l’espansione
dell’egoismo ma la sua voce può già essere sentita e questo è
un fatto molto importante.
In altre parole ti stai avvicinando alla vita e ti appresti ad
uscire dallo stato di discesa. Armato di nuove forze altruisti-
che, ti metti al lavoro.
Nel frattempo la situazione giunge al termine - la torre
sta per “crollare” (non si può costruire nulla sull’egoismo ma
solo sulla connessione con il Superiore).

144
Capitolo 2: Noè
Cosa Fare

Cosa Fare

Il libro dà questo consiglio: “Ascolta l’Abramo che è in te”.


Trovalo in mezzo alla follia dell'egoismo e dagli la libertà di
agire. Lascia che l’ego gema e si opponga ad ogni cambiamen-
to che porta all’avanzamento spirituale, bisogna comprendere
che non c’è altro modo. Ogni altra cosa è stata provata e collau-
data ed abbiamo visto chiaramente che non ha funzionato.
Deciditi e tutto andrà a posto. L’Abramo di oggi si rivelerà
al mondo. È proprio questo il motivo per cui la Kabbalah, che
è stata nascosta all’umanità per millenni, viene rivelata oggi.
Se l’umanità ascolterà, seguiremo il percorso costruttivo
dell’unificazione con la Natura. Se non lo farà, percorreremo
il cammino della sofferenza. Ma, in ogni caso, raggiungere-
mo l’Obiettivo.
Cosa vuol dire unirsi con la Natura? I Kabbalisti ne hanno
scritto quasi 4.000 anni fa nel Libro della Creazione.
Esiste una sola legge, alla quale noi non ci conformiamo.
La Legge della Natura è una legge di altruismo assoluto, di
amore assoluto. Agisce ovunque a piena forza. È conosciuta
come la Legge del Creatore.
E noi? Noi contrastiamo questa legge egoisticamente. In-
vece di correggere il nostro crescente ego e di allinearci con
la Natura, innalziamo barriere artificiali per proteggerci da
essa. Tutte le nostre scienze e le tecnologie servono a questo.
L’atteggiamento dell’uomo che rifiuta di correggersi e cer-
ca invece di dominare la Natura è ciò che è definito “costruire
la Torre di Babele”.

145
I SegretI del lIbro eterno

Dai giorni di Babilonia il nostro ego si è sviluppato gra-


dualmente fino a raggiungere il suo picco massimo. L’umani-
tà è disillusa circa la sua capacità di soddisfare il proprio ego
con la tecnologia o qualsiasi altro tipo di progresso. Oggi ini-
ziamo a renderci conto che questo lungo viaggio che abbiamo
intrapreso è stato inutile.
Per via della crisi e del vicolo cieco in cui ci ritroviamo,
si potrebbe dire che la distruzione della Torre di Babele sta
avvenendo proprio davanti ai nostri occhi. Ora abbiamo solo
bisogno di fare la scelta giusta. In fin dei conti non ci bastano
le scelte sbagliate che abbiamo fatto e non abbiamo già soffer-
to abbastanza?
Il grande Kabbalista, Yehuda Ashlag, conosciuto come
Baal HaSulam (il Padrone della Scala) per via del suo Sulam
(Scala) - il commentario al Libro dello Zohar, scrisse negli anni
'40 del novecento che se l’umanità non si fosse svegliata, ci
sarebbe stata una terza guerra mondiale e poi una quarta
e che pochi sarebbero stati i sopravvissuti. Queste persone
(i sopravvissuti, ndr) si uniranno quindi alla legge universale
ed il mondo conoscerà la vera pace ed il vero amore.
Come sempre dobbiamo tradurre queste parole nel lin-
guaggio della Kabbalah. Quando l’ego non ti lacera interior-
mente, allora sei pronto a donarti agli altri e l’amore è il pro-
dotto della dazione che è percepito da entrambe le parti.
“Alla fine il Creatore discese sulla terra con settanta ange-
li e tenne giudizio su quella generazione.” Questo passaggio
parla della forza altruistica (il Creatore) “che discende sulla
terra” come la conseguenza della distruzione.

146
Capitolo 2: Noè
Cosa Fare

In altre parole questa forza è entrata nel desiderio egoisti-


co (la terra).
Non lasciare che frasi come “tenne giudizio su quella gene-
razione” ti spaventino. Questa frase significa semplicemente
che ad un tratto abbiamo visto noi stessi per quello che siamo
veramente. Ciò è stato possibile grazie alla luce delle scintille
altruistiche che sono entrate in noi. Come il fascio di luce di
una torcia hanno illuminato l’oscurità e ci hanno permesso di
vedere, così ci siamo resi conto che tutte le nostre azioni sono
dettate esclusivamente dall’amore per noi stessi.
“Io sono un egoista!” Questa singola sensazione egoistica
comprende settanta desideri egoistici individuali (70 Sefirot).
In ciascuno di questi desideri si è infiltrata una scintilla
altruistica durante la distruzione, mettendo tutta la nostra
vita sottosopra, facendo saltare il consueto ordine delle cose
e costringendoci a riflettere su chi siamo.
Immagina lo shock delle persone quando all’improvviso
si resero conto che non potevano più comunicare tra di loro
in una sola lingua e che, inspiegabilmente, parlavano settan-
ta diverse lingue.
In altre parole, con l’illuminazione della Luce altruistica,
essi scoprirono che ogni desiderio vive solo per se stesso. E
questo è il modo in cui tutte le persone vivono. Nessuno capi-
sce gli altri e tutte le dichiarazioni su amore e fratellanza sono
parole vuote. Il vero altruismo ha messo in risalto l’abisso che
effettivamente esiste tra i desideri egoistici - le persone, le na-
zioni ed il mondo- ed ha mostrato che l’egoismo non ci per-
mette di amare, di stare insieme o di parlare la stessa lingua.

147
I SegretI del lIbro eterno

Egoismo è quando tutti pensano solamente a se stessi, par-


lando la propria lingua che gli altri non possono comprende-
re. Il mescolamento delle lingue è avvenuto istantaneamente.
Le persone si rivolgevano le une alle altre ma non riu-
scivano a capire una sola parola. Uno diceva “Dammi l’ac-
qua!”. Invece gli veniva passata l’argilla. Un altro domandava
“Dammi la corda”. Invece gli veniva data una sega. Accadde
che l’uomo che aveva ricevuto una sega invece della corda
colpì l’uomo che non lo aveva capito, uccidendolo. Un terribi-
le stato di discordia e di agitazione si abbatté sulla terra. Le
persone si armarono ed iniziarono ad uccidere i loro amici - e
così metà dell’umanità morì.
Nella Luce altruistica diventa evidente che l’ego non ha
amici. Essa ha il compito di portarci al limite estremo, di
metterci con le spalle al muro. Solo così ci possiamo rendere
conto di essere in trappola, schiavi dell’ego senza libertà di
scelta, e capire che tutto quello che abbiamo fatto nella nostra
vita era dettato dall’amore per noi stessi.
L’uomo scopre all’improvviso che invece di creare, non
ha fatto altro che “uccidere”. Radicato in una realtà fatta di
terrorismo e droghe, pervaso da un senso di impotenza e di
insoddisfazione, alla fine viene portato ad uno stato di di-
sperazione. Non vede una via d'uscita e non vuole muoversi
in alcuna direzione. Si è talmente allontanato dalla Natura
che non vede da dove potrebbe arrivare la salvezza o cosa
egli potrebbe fare. Questa presa di coscienza è l’origine della
“distruzione della Torre di Babele” dentro di noi.
E poi cosa succede? Qui una saggezza conosciuta come
Kabbalah arriva in nostro aiuto.

148
Capitolo 2: Noè
Cosa Fare

Questa saggezza è nata ai tempi dell’antica Babilonia, è


stata tenuta segreta per migliaia di anni e viene adesso ri-
velata in tutto il mondo, perché l’umanità non è in grado di
continuare a svilupparsi senza questa saggezza. Le cose con-
tinueranno a peggiorare fino a quando l’umanità non sarà
pronta ad adottare il metodo della correzione del mondo qua-
le soluzione a tutti i problemi.
Siamo intanto arrivati alla fine del capitolo su Noè. Ora
esamineremo il capitolo Lech Lecha (Lascia il tuo Paese).

149
Capitolo 3
Vai Via

Caro lettore, stai per ascendere al livello egoistico succes-


sivo. Nuovi personaggi entrano sulla scena, si tratta dei tuoi
nuovi desideri. Il loro obiettivo è semplice: aiutarti a raggiun-
gere lo stato più completo possibile.
Tuttavia, al fine di continuare il tuo viaggio dentro te stes-
so, devi fare un salto indietro fino al tempo in cui eri sicu-
ro di potercela fare da solo, di poter costruire le cose con le
tue forze e di poter raggiungere la felicità senza aiuto alcuno
dall'esterno. Le cose stavano così prima della distruzione del-
la tua Torre di Babele.

Il Regno dell'Egoismo

A quel tempo un re di nome Nimrod (il tuo ego) regnava


dentro di te. Lo seguivi fedelmente, ti fidavi di lui e adoravi
solamente lui. Ecco una descrizione di quel periodo che ci
offre il Midrash: “La forza e la scaltrezza di Re Nimrod di-
vennero proverbiali. Tutti sapevano che la sua spada, puntata
al cuore del cervo, non mancava mai il bersaglio. Guai a colui
che osava dubitare che Nimrod era un dio fattosi da sé, in
quanto un boia stava sempre accanto al suo trono.”
Il Nimrod dentro di te è quell'egoismo naturale, completa-
mente sviluppato, il quale desidera e può ottenere qualsiasi
cosa: “Tutti sapevano che la sua spada, puntata al cuore del
cervo, non mancava mai il bersaglio.”
I SegretI del lIbro eterno

Se ricordi, la tua intera vita e tutte le tue intenzioni erano


concentrate esclusivamente su te stesso. “Come può essermi
utile?” era il principio in base al quale vivevi. Fondamental-
mente a questo si riducevano tutti i tuoi rapporti con gli altri.
“Nimrod” è sempre stato la tua essenza. Non ha mai te-
nuto conto di nessuno se non di te stesso: “Guai a colui che
osava dubitare che Nimrod era un dio fattosi da sé.”
In altre parole “Per me va bene tutto ciò che esiste, a pat-
to che mi sia subordinato! Sono disposto ad accettare tutto,
sono disposto a pagare ma io devo essere al di sopra di tutto
questo! Perché non può essere possibile che qualcuno mi ab-
bia creato!” Questo era il ragionamento del tuo ego: “Nimrod
era un dio fattosi da sé.”
“Io vengo per primo” era il tuo motto. Non riconoscevi
nessun altro, perché il tuo “Nimrod” interiore conduceva il
gioco dall’alto del suo trono.
Il “trono” significa il potere. Si tratta della “Torre di Babele”
dentro di te, che resiste al Creatore e si ribella contro di Lui.
A quel tempo non sapevi che tutto questo non sarebbe du-
rato, che il tuo Nimrod non ce l’avrebbe fatta “...in quanto un
boia stava sempre accanto al suo trono.”
Il boia che si trova sempre accanto al trono è la tua opinio-
ne, in base alla quale qualunque cosa offenda minimamente
l'ego e cerchi in qualche modo di ostacolarlo, frenarlo o sop-
primerlo, dev’essere immediatamente sterminata.
Il tuo Nimrod non tollera opposizione alcuna al suo do-
minio. Ricordi i momenti della tua vita in cui ti sei sentito
particolarmente afflitto o sconvolto?

152
Capitolo 3: Vai Via
il Regno dell’egoismo

È successo quando la tua vera essenza è stata attaccata. Ti


sei sentito umiliato ogni volta in cui qualcuno ha violato il tuo
“Io”, svilendo il “santo dei santi”, “il dio Nimrod” dentro di te.

153
I SegretI del lIbro eterno

La Profezia

Il Midrash continua dicendo, “Un giorno gli astrologi di


Nimrod si avvicinarono al trono e si prostrarono davanti al
re. ‘Oh, grande signore’ proclamarono ‘Veniamo per infor-
mati del grande pericolo che minaccia il tuo dominio. Le stel-
le prevedono che un bambino nascerà presto nel tuo regno e
questo bambino negherà la tua divinità e ti sconfiggerà.’”
Gli astrologi di Nimrod sono la tua paura, caro lettore, che
esiste dentro l’ego stesso. Paura che qualcosa possa far tremare
le tue fondamenta, il tuo Nimrod. Questa paura porta il tuo
ego a preoccuparsi di continuo del proprio appagamento e del-
la propria prosperità, alla ricerca di più cose, più grandi e più
nuove. E tuttavia questa sfrenata corsa per appagare te stesso
alla fine ti porta ad un punto in cui un “bambino nasce” den-
tro di te e questo bambino un giorno sconfiggerà Nimrod.
Chi è questo bambino che nascerà dentro di te? È il germo-
glio del livello successivo. Si rivela dallo stesso Nimrod, dal
tuo “Io”, che improvvisamente inizia a comprendere che es-
sere Nimrod è solo fonte di infelicità. Di colpo ti rendi conto
che la tua vita è ben lontana dalla serenità, poiché sei sempre
preoccupato: ti preoccupi di costruire la tua vita sulle disgra-
zie altrui, di proteggere il tuo “Io” dagli attacchi, di essere
sempre in vetta, sul tuo trono.
Allo stesso tempo non puoi distruggere tutti quelli che ti
minacciano. Altrimenti chi domineresti? Di conseguenza il
tuo ego dipende assolutamente e totalmente da coloro che
sono nel tuo ambiente, abbiamo molti esempi di questo.

154
Capitolo 3: Vai Via
la profezia

Prendiamo il caso delle stelle del cinema o delle altre ce-


lebrità che esibiscono i loro sorrisi perfetti, a conferma della
loro assoluta felicità. Ma è veramente così? I loro ingenti gua-
dagni dipendono moltissimo dalla stampa, dai loro produtto-
ri e registi e dal pubblico, in breve, da tutti quelli che hanno
intorno. Spesso crollano per l’eccessiva pressione e cadono
nella dipendenza dalla droga o dall’alcool, nel disperato ten-
tativo di trovare una via d'uscita dalla gabbia nella quale il
loro stesso ego li ha rinchiusi.
“Nimrod” ha il potere e pretende di essere sempre adora-
to. “Fa tutto quello che serve per farti rispettare dagli altri” il
tuo ego continua a borbottare.
Non puoi distruggere il tuo ambiente. Non puoi cancellare
il loro “Io”. E anche se potessi, non lo faresti, perché non avresti
più nessuno da dominare. Del resto non puoi e nemmeno vuoi
dimostrare la tua superiorità ad un branco di animali. No, tu
hai bisogno di essere circondato da persone intelligenti; sono
loro che vuoi, non vuoi un branco di cagnolini che ti scodinzo-
lano intorno. Solo così l’ego prospera. Di conseguenza il tuo Ni-
mrod dipende incredibilmente dalle altre persone. Lui le deve
sostenere, pagare, nutrire e, allo stesso tempo, opprimere.
A dire il vero, l’ego cresce proprio quando opprime gli al-
tri. Dunque il successivo livello dello sviluppo del tuo ego
(di Nimrod) si manifesta quando esso inizia a rendersi conto
della propria dipendenza, vulnerabilità e fragilità.
Questo processo è chiamato “il riconoscimento del male in
Nimrod”. Succede quando, alla fine, hai la sensazione che la
tua libertà sia in qualche modo limitata.

155
I SegretI del lIbro eterno

Dipendi da tutti gli altri. Questo è il problema dei re, dei


presidenti e di chiunque sia al potere. Ma, in realtà, è il pro-
blema di ogni persona. Devi costruire una piramide intorno
a te ma in un modo che tu resti sempre in cima. Hai bisogno
di avere il rispetto dei tuoi figli, di tua moglie, dei tuoi pa-
renti, dei tuoi colleghi di lavoro, dei passeggeri sull’autobus
o sugli altri mezzi di trasporto pubblico, anche del cane del
vicino che ti abbaia contro. Ma quanto a lungo puoi andare
avanti con questo gioco?!
Il tuo prossimo livello è dunque Abramo. Egli è la libertà,
è l’ascesa, è l’idea rivoluzionaria che ti sovviene dopo tutta
la sofferenza, egli è la scoperta che dare, non ricevere, deve
diventare l'unico scopo della tua esistenza. Egli vuole negare
ed eliminare tutte le bugie e gli eccessi! Questo è il nuovo
livello che si sta manifestando in te, nel tuo Nimrod.
Ne consegue che Abramo non può esistere senza Nimrod.
Nimrod è il livello che precede Abramo. Nimrod è l’enorme
ego che si rende conto che il suo destino ultimo è l’auto-di-
struzione, a meno che non riesca a trovare un nuovo sistema
di appagamento, a meno che, cioè, non riesca ad elevarsi al di
sopra di se stesso.
Adesso continuiamo con la nostra storia. “Un giorno gli
astrologi di Nimrod si avvicinarono al trono con reverenza
e si prostrarono davanti al re”: Chi sono gli astrologi di Ni-
mrod? Sono le forze nel tuo ego che sostengono che tu non
puoi continuare a vivere come prima. Rappresentano gli stati
intermedi che predicono, prevedono ed anticipano il livello
successivo, che sarà Abramo.

156
Capitolo 3: Vai Via
la profezia

Quindi gli astrologi dentro di te sono gli stati intermedi


tra Nimrod ed Abramo.
“Le stelle prevedono che un bambino nascerà presto nel
tuo regno e questo bambino negherà la tua divinità e ti scon-
figgerà.” Che cosa simboleggiano le “stelle”? Sono le forze del
tuo sviluppo interiore. È inutile opporre loro resistenza. Suc-
cederà quello che loro indicano, anche se tu fossi Re Nimrod
in persona. Non puoi evitarle. Presto o tardi, in un modo o
nell’altro, l’egoismo lascerà il posto all’altruismo e tu sarai fe-
lice. Rivelerai il mondo spirituale ed accetterai le sue leggi.
Questo è il solo obiettivo verso cui le stelle ti guidano, non
importa ciò che farai, esse ti condurranno lì!
Nimrod si rivolse ai suoi ministri. “Quali misure protet-
tive suggerite?” La risposta arrivò velocemente, “Emana un
decreto che metta a morte tutti i bambini maschi appena
nati!” “Che suggerimento meraviglioso! Convocate un incon-
tro con gli architetti. Emanerò un ordine di costruire delle
case speciali in cui mettere tutti le donne incinte. Dobbiamo
fare in modo che solo le bambine restino vive”.
Niente paura, caro lettore, cerca sempre di arrivare al si-
gnificato interiore di ciò che succede. Per incominciare, chia-
riamo che “figlio” o “bambino” in Ebraico è Ben. La parola Ben
deriva dalla parola Mevin - “comprendere” o “conseguire”.
Conseguire cosa? Il nuovo livello. Ed è questo di cui Nimrod
ha così tanta paura. È ciò che mette sotto minaccia il suo po-
tere. Per proteggersi, l’ego deve estirpare il conseguimento,
che si esprime allegoricamente con l’uccisione dei bambini
appena nati.

157
I SegretI del lIbro eterno

“Dobbiamo fare in modo che solamente le bambine resti-


no vive". Le bambine, le figlie, la parte femminile dentro di te,
sono la personificazione del desiderio di ricevere. Questa è la
ragione per cui il tuo Nimrod gradisce che le donne partori-
scano bambine. In altre parole, maggiori saranno i nuovi de-
sideri che nascono in te e maggiore sarà la gloria di Nimrod,
sempre più grandi saranno la sua autorità ed il suo dominio e
certo Nimrod non ha alcun problema con tutto questo.
Il suo problema è l’altro metodo per l’appagamento dei
suoi desideri, quel nuovo metodo per ricevere piacere che si
manifesta sotto forma di Abramo.
Per un momento proviamo ad uscire da noi stessi e ad esa-
minarci. I nostri desideri crescono, nel senso che delle bambi-
ne nascono in noi. Ma un giorno ci accorgiamo che i desideri
cambiano qualitativamente. Non siamo più soddisfatti da ciò
che ci appagava prima. Non ci basta più buttarci sul divano
con una birra e guardare la televisione. I soldi non ci danno
più la stessa soddisfazione. Il piacere di essere un pezzo gros-
so è ormai cosa del passato, le conquiste e le cose di un tempo
non soddisfano più i nostri desideri!
Ciò significa che i nostri desideri non sono solamente cre-
sciuti ma sono cambiati in qualità e ora vogliamo un diverso
genere di appagamento. Lo vogliamo ma, allo stesso tempo, ne
abbiamo paura, perché comprendiamo che questo metterà la
nostra vita completamente sottosopra. Si tratta di Nimrod che si
ribella dentro di noi! Questo è il modo in cui egli arriva alla con-
clusione che ogni pensiero del genere debba essere distrutto.
Ma ce la farà? Dal nostro Nimrod, proprio dal nostro ego

158
Capitolo 3: Vai Via
la profezia

insoddisfatto, deriva una nuova generazione e questo proces-


so non può essere fermato!
Le bambine (i desideri) e i bambini (i modi per appagarli), che
sono nati in noi, si riferiscono ad un nuovo livello. Nella Kabba-
lah è chiamato il livello di Bina dentro di noi. Bina è il livello del-
la dazione, dell’amore e della misericordia. Tramite questo pro-
cesso apprendiamo che a questo livello possiamo sentire molto
più piacere. Possiamo in effetti percepire l’infinito stesso.
Ascolta il tuo Nimrod interiore. Ti sta dicendo “Bene, sono
disposto a donare. Lo farò ma solo perché mi darà piacere”.
“Starò bene”, Nimrod pensa tra sé, “Userò questa parte di
Bina che è in me, questo livello di dazione e di piacere infini-
to ma l'userò a mio vantaggio. Donerò, certo, ma solo perché
questo torna utile ai miei interessi!”
Ciò è quel che si chiama “usare la scintilla dell'amore”, la
scintilla del Creatore, che esiste in tutti noi, ma per il nostro
personale vantaggio. Questo è il significato di “uccidere i figli
maschi”, per ricevere tutta la Luce, tutta l’enorme energia di
un’ascesa, solamente per la propria personale soddisfazione.
Ma, come vediamo, è uno sforzo destinato a fallire ed il
tuo Nimrod è sul punto di rendersi conto della sua follia. Non
se n’è ancora reso conto e così accoglie la nascita delle bam-
bine (i desideri del nuovo livello) ma lotta con le unghie e
con i denti per impedire la nascita di Abramo, il nuovo modo
di appagare i suoi desideri. Perché in questo momento pensa
ancora che il suo piano funzionerà.
Terah, uno dei più stimati nobili di Nimrod, domandò in
tono scherzoso, “Non hai in programma di mettere mia moglie

159
I SegretI del lIbro eterno

in una di queste case, vero? Proprio ora ella è incinta”.


“Non stavamo parlando della tua famiglia, Terah” il re lo
rassicurò “perché tu sei il più fidato di tutti i miei ministri.”
Terah è “uno dei più stimati nobili”, il braccio destro di
Nimrod, l’ideologo di Nimrod, l’ideologo dell’ego. Quindi il
tuo ego cresce e il Terah dentro di te deve trovare un nuovo
sistema per gestire questo ego crescente, in modo tale che tu
possa continuare a provare piacere.
Terah rappresenta il metodo per appagare il desiderio. Per-
ciò dobbiamo dedicare un po’ di tempo all’uomo chiamato
Terah, l’ideologo dell’ego, per capire come egli possa generare
l’Abramo dentro di te.

160
Capitolo 3: Vai Via
la NasCita di abramo deNtro di te

La Nascita di Abramo Dentro di Te

La nascita di Abramo è la rivoluzione interiore che avviene


in Terah. È un metodo pratico per appagare Nimrod. Questo
evento simboleggia il fatto che, al nuovo livello e con l’ego che
cresce, non ti è possibile appagare te stesso come facevi prima.
Il metodo di appagamento ha bisogno di un drastico cambia-
mento. Questa rivoluzione è conosciuta come Abramo.
Quindi Terah genera Abramo per rinnovare completamente
il metodo di appagamento del suo ego, del Nimrod che è in lui.
Una mattina gli astrologi di Nimrod chiedono di essere
ricevuti da lui un’altra volta. “La minaccia non è stata neu-
tralizzata, oh Re! Abbiamo notato una stella sopra la casa di
Terah, si spostava velocemente nel firmamento in tutte le di-
rezioni. Divorava quattro stelle a est, a nord, a ovest e a sud.
E questo indica chiaramente il nuovo figlio di Terah, che con-
quisterà il tuo regno!”
La “stella che si spostava velocemente nel firmamento”
dentro di te è il segno che Abramo è dalla parte della dazione.
È il cambiamento dall’intenzione egoistica all’intenzione del-
la completa dazione. Da questo giorno in avanti il metodo di
Abramo dominerà sulle quattro fasi dello sviluppo dell'ego,
vale a dire su tutti i tuoi desideri.
“…una stella che stella che si spostava velocemente nel fir-
mamento in tutte le direzioni. Divorava quattro stelle a est,
a nord, a ovest e a sud”. Dal momento in cui Abramo nasce,
incominci a renderti conto, nella profondità del tuo ego, che
tutte le cose che prima ti appagavano, ora non hanno senso.

161
I SegretI del lIbro eterno

Quello che hai non ti soddisfa più; la vita ha perso il suo


gusto ed i piaceri di un tempo sono vani. Cerchi con grande
frenesia una via d’uscita da questo vicolo cieco.
Così un approccio (stella) completamente nuovo nasce in
te. È un nuovo modo per appagare il tuo desiderio, un nuovo
metodo col quale voltare pagina nella tua vita e che concre-
tizza i nuovi desideri che si sono creati dentro di te (nord,
sud, ovest ed est). È un momento felice per te, in quanto una
nuova intenzione di donare nasce dentro di te.
Il Midrash prosegue dicendo che a Terah nasce un bam-
bino, a cui viene dato il nome di Abramo. Ma tu sai già che
Abramo è nato dentro di te. Questo è il vero ed unico signifi-
cato della storia che abbiamo raccontato.

162
Capitolo 3: Vai Via
le SCoperte Fatte in una Grotta

Le Scoperte Fatte in una Grotta

Quale è la condizione necessaria per la crescita del tuo


Abramo? Devi metterlo in una grotta. Così dice il Midrash:
“Terah ordina che egli venga nascosto in una grotta”. Cosa
vuol dire nascondere il tuo neonato Abramo (l’intenzione
di donare) in una grotta? Significa creare nella terra, nel tuo
stesso ego, uno spazio speciale nel quale Abramo (Bina, la
parte del Creatore che è in te, l’intenzione di donare) possa
svilupparsi.
In altre parole in questo mondo egoistico e materiale, pie-
no di calcoli corrotti e di odio, dove le persone si sfruttano
a vicenda per il proprio vantaggio personale, devi scavarti
una grotta da solo, nel senso che devi sceglierti un ambiente
speciale. Devi trovare degli amici che la pensino come te, che
aspirino alla spiritualità; devi trovare dei libri che descrivano
gli straordinari mondi spirituali ed una guida che ti conduca
al traguardo spirituale. Se riuscirai a fare tutto questo, vorrà
dire che hai scavato una grotta nella terra.
Ricordati che Noè, il primo desiderio per la spiritualità
che si è manifestato al livello egoistico più piccolo, ha avuto
lo stesso approccio. Il Libro della Genesi racconta che Noè en-
trò nell’arca come se fosse una grotta, una nave che naviga
le acque, e questo gli assicurò la salvezza. Egli fu in grado
di evitare di venire sopraffatto dai valori del nostro mondo
egoistico ed in seguito uscì sulla terra, che era stata purificata
dall'inondazione delle acque.
Così avviene adesso, al nuovo livello di sviluppo dell’ego.

163
I SegretI del lIbro eterno

La storia si ripete, solo che il tuo Abramo cresce in una


grotta e non nell’arca. Egli è allevato in un ambiente specia-
le, ecco perché è scritto: “Il giovane Abramo crebbe in una
grotta, lontanissimo dal chiassoso mondo degli uomini. Pos-
sedendo una straordinaria mente, egli arrivò a conoscere il
Creatore quando aveva solamente tre anni d’età”.
Perché “tre anni d’età”? Questo indica la prima fase del-
lo sviluppo del tuo Abramo. È il periodo della sua nascita.
Come abbiamo già detto, ad un livello più elevato di sviluppo
dell’ego nasce dentro di te un nuovo metodo per percepire la
spiritualità. La fase successiva è chiamata “allattamento”.
Mentre era “nella grotta”, il tuo Abramo interiore ha passato
questo periodo di allattamento nel suo ambiente, leggendo i
lavori dei grandi saggi, ascoltando i consigli del suo maestro
e sforzandosi di seguirli. La terza fase (tre anni) significa com-
prensione, la fase di Bina, la sensazione della spiritualità, la re-
alizzazione che tutto in questo mondo è governato dalla Forza
Superiore, che conduce il mondo verso il migliore stato possibi-
le. L’Abramo dentro di te giunge per comprendere questo con-
cetto. Tieniti forte al tuo Abramo; lui sa dove ti deve portare.
È scritto: “Inoltre lo fece da solo, essendo arrivato a questa
conclusione tramite l’osservazione ed il ragionamento”.
L’osservazione è lo sviluppo continuo dentro di te della
qualità di Bina, che è la qualità del Creatore. Come già sai, Bina
deriva dalla parola Mevin o Havana, che si traduce in “capire”.
Dunque il metodo continua a svilupparsi. La fase di Abra-
mo, il livello di Bina, agisce dentro di te e tu sei attirato sem-
pre più vicino al Creatore.

164
Capitolo 3: Vai Via
le SCoperte Fatte in una Grotta

“Forse dovrei adorare la terra” egli ragionò “perché l’uomo


si nutre con i suoi frutti? Però la terra non è onnipotente ma di-
pende dal cielo, che rovescia la pioggia. Dovrei perciò adorare
il firmamento? È chiaro che il firmamento è governato dal sole,
il cui calore e la cui luce sono il sostentamento del mondo.”
Abramo si prostrò davanti al sole. Ma quando scese la not-
te ed il sole lasciò il posto alla luna, Abramo ragionò che la
luna non poteva essere meno divina. Ma egli abbandonò an-
che questo pensiero, sostenendo che poiché la luna splende
solo di notte, non può essere più potente del sole, che brilla
solamente durante il giorno.
Comprendi che la crescita può avvenire solamente grazie ai
cambiamenti nei tuoi stati interiori: dal “giorno”, quando tutto
è chiaro ed il traguardo spirituale ha la massima importanza
nella tua vita, alla “notte”, quando i dubbi arrivano e tu devi
trovare dentro di te la forza per dare al tuo ego un bel pugno
sui denti. Il buio è essenziale per la tua crescita. Da Nimrod si
sviluppa Terah, da Terah si sviluppa Abramo e così via.
E così ti purifichi, attraversando tutti questi stati. La notte
sostituisce il giorno, che è di nuovo seguito dalla notte, anche
se in una diversa fase della tua consapevolezza (o osservazio-
ne). E così, insieme al tuo Abramo, percepisci che solamente
una forza governa il mondo e si tratta di una forza di amore
e di dazione - il Creatore.
Ed Abramo è la sua scintilla. La conoscenza più importan-
te che hai acquisito con la tua osservazione è che l'egoismo
di per se stesso non è il male. Usare l'egoismo per il tuo solo
vantaggio, invece, è il male.

165
I SegretI del lIbro eterno

Ma se tu riuscissi ad usarlo a vantaggio degli altri, smet-


teresti di percepirlo come male. È come se tu cambiassi la tua
vecchia pelle, il tuo ego diventa costruttivo e tu riesci a trarre
piacere dalla sua natura costruttiva.
Quindi cos’è cambiato? È cambiata la tua intenzione. L’ego
ha smesso di essere distruttivo ed è diventato costruttivo. Ti
sei reso conto che “Mi piace donare. I piaceri che si risveglia-
no in me adesso sono eterni e senza fine, in quanto non an-
nientano il desiderio di donare”.
Questo è ciò che fa una semplice intenzione chiamata
“Abramo”, ti offre una via per essere felice. Adesso compren-
di che le ragioni del desiderio e dell'intenzione sono comple-
tamente diverse. L’intenzione attiene al pensiero, mentre il
desiderio attiene alla sua manifestazione fisica. Nel momento
in cui inizierai per davvero ad individuare e a classificare
queste due forze dentro di te, sentirai molto chiaramente che
si sta formando il tuo vaso spirituale. Incomincerai ad identi-
ficarti con le tue intenzioni, invece che con i tuoi desideri.
Il tuo atteggiamento verso il mondo, verso le altre perso-
ne e verso tutto ciò che ti circonda cambierà drasticamente.
Questo cambiamento sarà la conseguenza della tua capacità
di classificare tutto quello che ti succede nei due ambiti di-
stinti: “il mio desiderio” e “la mia intenzione”.
Dirai a te stesso “Lavoro solamente con la mia intenzione
e non tengo in considerazione il mio desiderio. Non mi im-
porta neanche un po’ quali siano i miei desideri. Mi elevo al
di sopra di questo livello, dove le persone sono giudicate dai
loro desideri. Non fa più per me. Avrò a che fare esclusiva-
mente con le intenzioni”.

166
Capitolo 3: Vai Via
le SCoperte Fatte in una Grotta

La graduale presa di coscienza che solo l’intenzione conta, e


non i desideri, sui quali non hai controllo, è la base fondamen-
tale sulla quale costruirai te stesso. Ti permetterà di vedere il
mondo e l’universo intero con nuovi occhi. La tua visione del
mondo subirà una cambiamento radicale. Da essere che riceve,
ti trasformerai in essere che dona, il che ti renderà capace di ve-
dere il vero mondo - il Mondo Superiore - di vedere il Creatore.
Abramo arrivò alla conclusione che dietro a tutto questo deve
esserci un Creatore saggio ed onnipotente: “Ne consegue che
una Mente Divina deve esistere, la quale guida tutte le cose.”
Vedi come due intenzioni possono esistere rispetto ad un
solo desiderio. Queste due intenzioni sono attualmente in
guerra dentro di te. Vale la pena di sottolineare che la tua vec-
chia intenzione “per te stesso”, la radice dell’egoismo, non sta
per essere distrutta. Al contrario tutto si fonda su di essa.
Il tuo gigantesco ego viene mantenuto integro, sebbene ap-
pagato in modo diverso, con il metodo di Abramo. Dunque,
osservando queste due intenzioni, arrivi a comprendere la
singolarità del Creatore. Quest’unica Forza Superiore è in as-
soluto il fondamento di ogni cosa: la notte ed il giorno, l’inten-
zione di ricevere o di donare - tutto è soggetto a questa forza.
“Io non ho visto il Creatore” disse Abramo “ma so che so-
lamente un Dio misericordioso e potente può aver creato que-
sto mondo meraviglioso, che è intorno a me, e che solamente
la Sua mente divina potrebbe sostenere l’esistenza di questo
mondo. È Lui che io adorerò!”
Non riuscivi a vedere questo mondo meraviglioso men-
tre ti trovavi nel tuo stato egoistico perché eri sempre preoc-
cupato per te stesso e pensavi a come soddisfare il tuo ego.

167
I SegretI del lIbro eterno

Come potrebbe essere meraviglioso un mondo nel quale sei


alla continua ricerca di ogni possibile appagamento, sia esso
denaro, fama o potere? L’ego continua a crescere e tu dovresti
continuare a placarlo con sempre più denaro, fama e potere!
Ma il mondo meraviglioso si riferisce al mondo che Abramo
vede. Anche tu potrai vedere questo mondo, se ti unirai alla
tua intenzione di dare. Se userai il tuo egoismo nel modo cor-
retto, ti eleverai al di sopra di esso ed incomincerai a vedere
il futuro e la tua vita che progredisce. Tutte le tue aspirazioni
sono rivolte alla dazione. Questo è il significato di “vedere un
mondo meraviglioso”, ricevere per donare.
Abramo è il livello di Bina dentro di te, che è dazione as-
soluta. Questo livello dice “Io non ho bisogno di nulla; voglio
solamente dare”.
Ma questo stato è veramente perfetto? Ti domandi “Dov’è
l’ego, oltre il quale mi sono elevato? Cosa gli è successo? Per
via di quest’azione non l’ho appagato ma l’ho semplicemente
cacciato via e mi sono elevato al di sopra di esso. Ma io sono
nato egoista e devo imparare come usare il mio egoismo”.
Con queste parole ti domandi come connettere il tuo
Abramo alla tua natura egoistica, assicurandoti che Abramo
pretenda poi di essere ricompensato con il livello successivo.
Egli insiste “Dammi l’occasione di mettere in pratica il tuo as-
soluto desiderio di donare, dammi un figlio, così che a questo
livello io potrò imparare ad appagare il mio ego attraverso la
dazione!”
“Io non ho visto il Creatore” disse Abramo “ma so che so-
lamente un Dio misericordioso e potente può aver creato que-
sto mondo meraviglioso che è intorno a me”.

168
Capitolo 3: Vai Via
le SCoperte Fatte in una Grotta

Qual è il significato delle parole “Io non ho visto il Creato-


re”? Significa che connettendoti con Abramo ti connetti con
la qualità di Hassadim (misericordia) dentro di te. È come se tu
ottenessi la capacità di elevarti al di sopra di questo mondo e
al di sopra del tuo ego, senza appagarlo. Metti semplicemente
l'ego da parte. Questa è la ragione per cui Abramo conosceva,
ma non “vedeva”, il Creatore.
Allora quando sarai in grado di “vedere” il Creatore? So-
lamente quando la Luce della Vita (Ohr Hochma) entrerà in
te. Quando succederà? Quando il tuo Abramo conseguirà dei
nuovi livelli, quando i “suoi figli” appariranno e questi sui
figli non fuggiranno dall’ego ma troveranno un modo per
appagarlo. In altre parole essi faranno ciò che è, in sostanza,
lo scopo dell’uomo: ricevere tutti i piaceri che il Creatore ha
preparato per lui.

169
I SegretI del lIbro eterno

Gli Idoli ed il Creatore

Terah, il padre di Abramo, vendeva le statue degli idoli e


Abramo faceva tutto quello che poteva per convincere le per-
sone a non comprarle: “Un giorno suo padre dovette partite
per un viaggio e lasciò il figlio Abramo, che ormai era gran-
de, a controllare il negozio”.
Diede al figlio le seguenti istruzioni: “Maggiore la misura
dell’idolo, tanti più soldi dovrai chiedere. Se entra una per-
sona importante, offrigli un idolo grande; ad un cliente di
poco conto offrigliene uno piccolo”. Con queste parole Terah
si congedò. Un po’ più tardi un uomo imponente, robusto,
entrò nel negozio.
“Dammi un idolo grande, che si addica al mio rango!” si
rivolse al ragazzo con superbia. Abramo gli porse l’idolo più
grande che riuscì a trovare sugli scaffali e l’uomo tirò fuori
una grossa somma di denaro dalla borsa.
“Quanti anni hai?” gli domandò Abramo.
“Cinquanta” l’uomo rispose.
“E non ti imbarazza adorare un idolo che ha solamente un
giorno?” domandò Abramo. “Mio padre l’ha fatto giusto ieri!”
L’uomo fu preso dalla vergogna, riprese i suoi soldi e se ne
andò dal negozio.
Arrivò una donna anziana. Disse al giovane negoziante
che dei ladri erano entrati nella sua casa di notte e le avevano
rubato tutti gli idoli.
“Veramente?” disse Abramo, “Se i tuoi idoli non sono ca-
paci di proteggere se stessi dai malfattori, perché speri che
proteggeranno te?”

170
Capitolo 3: Vai Via
Gli idoli ed il Creatore

“Hai ragione” ammise la donna. “Ma chi altri dovrei ono-


rare?”
“Il Creatore dei Cieli e della terra, Colui che ha creato me,
te e tutte le persone” rispose Abramo.
La donna se ne andò dal negozio senza comprare nulla.
Arrivò un’altra donna, portando una ciotola piena di fari-
na da offrire agli idoli. Abramo prese un’ascia e fece a pezzi
tutti gli idoli tranne il più grosso.
Quando Terah ritornò a casa e vide che il suo negozio era
stato distrutto, urlò “Cos’è successo qui?”
“Perché ti dovrei nascondere la verità?” rispose Abramo.
“Mentre eri via, è venuta una donna con della farina per fare
un’offerta agli idoli. Ognuno di questi idoli ha gridato che vo-
leva mangiarla per primo. L’idolo più grande si è arrabbiato,
ha afferrato un’ascia ed ha fatto a pezzi tutti gli altri”.
“Ma cosa sono queste stupidaggini?” domandò Terah rab-
bioso, “Lo sai tu come lo so io che gli idoli non mangiano e
non si muovono, figuriamoci se litigano”.
“Vero?” replicò Abramo. “Ma se quello che dici è vero, per-
ché li onori?”
Qui il tuo Abramo si mette all’azione. Incomincia a spiega-
re ai tuoi altri desideri, grandi e piccoli, uomini e donne, l’ego
che ti domina. Cioè la prima volta che il tuo Abramo si rivela,
lo fa come se fosse un maestro.
Ti dice queste parole: “L’ego non ti può proteggere; non ti
può elevare o appagare. Non può!”
Ciò che è interessante qui è che Abramo si appella a te, un
egoista, dicendo che i tuoi desideri egoistici non saranno mai
soddisfatti.

171
I SegretI del lIbro eterno

O piuttosto, si appella all’ego perché cerchi nuove strade


per appagare se stesso. La ricerca dell’auto-appagamento è
egoistica, a dire il vero, ma è proprio questa ricerca che ti con-
durrà dal Creatore. In sostanza l’ego si avvia spontaneamente
sul cammino dell’auto-distruzione.
Il grande Kabbalista Baal HaSulam dice la stessa cosa
quando spiega quanto vuoto (mancanza di appagamento) si
manifesta in un uomo, quando egli inizierà a chiedersi “Per
che cosa vivo?”, “Qual è il senso della mia vita?”. Sebbene
queste domande siano egoistiche, finiscono col portare l'uo-
mo ad un nuovo modo di utilizzare i propri desideri, che non
è più egoistico. Questo è il modo in cui l’ego guida se stesso
verso l’obiettivo del suo corretto utilizzo.
Perché e come succede tutto questo dentro di te? Perché tu
sei speciale, in quanto quel punto nel cuore si è già risvegliato
in te. Tu hai la qualità di Bina, che vive dentro ognuno di noi.
In caso contrario non saresti stato in grado di comprendere
quanto abbiamo detto; non saresti andato più in là delle pri-
me pagine di questo libro! È il punto di Bina che è chiamato
“l’umano” (Adamo) dentro di te.
Quindi la qualità di Bina incomincia gradualmente a rivol-
gersi al tuo ego e a dirti che non lo stai usando correttamente.
È il tuo Abramo che te lo dice. “Non stai lavorando corretta-
mente con la tua natura, quindi essa non ti può aiutare né
darti alcunché. È inanimata, come tutti gli idoli che sono fatti
semplicemente di argilla”.
Ritorniamo al Midrash: “Abramo prese un’ascia e fece a
pezzi tutti gli idoli tranne il più grosso.

172
Capitolo 3: Vai Via
Gli idoli ed il Creatore

Quando Terah ritornò a casa e vide che il suo negozio era


stato distrutto, urlò “Cos’è successo qui?”
“Perché ti dovrei nascondere la verità?” rispose Abramo.
“Mentre eri via, è venuta una donna con della farina per fare
un'offerta agli idoli. Ognuno di questi idoli ha gridato che vo-
leva mangiarla per primo. L’idolo più grande si è arrabbiato,
ha afferrato un’ascia ed ha fatto a pezzi tutti gli altri."
“Ma cosa sono queste stupidaggini?” domandò Terah rab-
bioso, “Lo sai tu come lo so io che gli idoli non mangiano e
non si muovono, figuriamoci se litigano”.
“Vero?” replicò Abramo. “Ma se quello che dici è vero, per-
ché li onori?”
Il tuo Terah comprende quali idoli adora. Guardiamo in
faccia la realtà, tu comprendi perfettamente che divinizzi
l’ego, che però non riuscirai mai a soddisfare. Comprendi che
si tratta di desideri inanimati, il che significa che la Luce sem-
plicemente non può entrare in essi, poiché la specifica natura
della Luce è opposta a quella di questi desideri. Il tuo Terah
lo comprende perfettamente, proprio come tu comprendi che
questi desideri ti dominano e che non riesci a sfuggir loro.
Comprendi inoltre che Abramo è il livello che segue Terah.
E questa è la cosa più importante da comprendere. Capisci
che sei nato egoista e già senti che il solo modo per sconfigge-
re la tua natura è rivelare l’Abramo che hai dentro, la qualità
dell’amore del Creatore, il desiderio di dare.
Ci sono due forze dentro di te, che si combattono a vicen-
da. Una dice che questo è il tuo mondo, tutti vivono così e non
c’è modo di sottrarsi a questo.

173
I SegretI del lIbro eterno

Così sei nato e quindi devi continuare a vendere e com-


perare “idoli”, cioè ad usare il tuo ego per ricevere piaceri,
anche se superficiali e passeggeri. Al contrario l’altra forza ti
persuade che è tutta una bugia, che il mondo intero, che divi-
nizza l’ego - i piaceri e tutti questi “idoli” che non hanno in sé
alcuna divinità, perché non sono connessi in alcun modo al
Creatore - è falso ed immaginario.
Non vedi ancora che dentro e dietro ad ogni singola cosa
di questo mondo c’è il Creatore, che di proposito ti confonde.
Ma adesso sei pronto ad accettare il livello di Abramo quale
livello più evoluto; capisci che ti aiuterà a dare un senso a
tutto. È scritto nel Midrash che il re ordinò ai suoi soldati di
trovare Abramo. Abramo e Terah si presentarono al castello.
“Nimrod sedeva sul suo trono”. Chiunque si avvicinava al
trono doveva inchinarsi davanti al re ma quando Abramo fu
condotto nella stanza del trono, rimase in posizione eretta.
Nimrod è seduto sul trono perché è la tua natura, il tuo
“Io”, la tua essenza, che ti porta ad usare qualsiasi cosa per il
tuo vantaggio, si tratta di una base che pare irremovibile. Ma
il tuo Abramo non vuole inchinarsi davanti a questa ideolo-
gia dello sfruttamento degli altri per la propria soddisfazione
personale.
Egli ammette che la sua natura è tale per cui egli desi-
dera piacere. Tuttavia egli desidera usare questo desiderio a
vantaggio degli altri, invece che per il proprio. Egli desidera
imparare a dare. E tu sei d’accordo con lui. Questo segna il
tuo distacco graduale dal desiderio egoistico, che in seguito
diventerà un ordine diretto del Creatore: "Esci dalla tua terra"

174
Capitolo 3: Vai Via
Gli idoli ed il Creatore

che significa rifiutare il tuo desiderio egoistico. Ne riparle-


remo più avanti, al momento tu stai iniziando a distaccarti
dall’ego. Non desideri più ricevere alcun desiderio egoistico.
Una volta che avrai raggiunto questo obiettivo, elevandoti
al di sopra della tua natura e connettendoti al tuo Abramo,
inizierà una nuova fase molto più complicata ma non meno
necessaria. In questa fase avrai bisogno di riconnetterti con
il tuo ego ma con un’intenzione diversa. Otterrai piacere dal
dare agli altri.
Al momento c’è una discussione tra il tuo Abramo ed il
tuo Nimrod. Secondo il Midrash, Nimrod disse “Il mio domi-
nio si estende fino al sole, alla luna ed alle stelle!”
Abramo replicò “Ogni giorno il sole si alza ad est e tra-
monta ad ovest. Ordina al sole domani di alzarsi ad ovest e
di tramontare ad est...oppure [se sei onnipotente] concedimi
un’altra richiesta. Dimmi cosa sto pensando in questo mo-
mento preciso e cosa ho intenzione di fare”. Alla fine Abramo
concluse, alla presenza di tutti i nobili: “Tu non sei un dio!”
“Guardie” gridò Nimrod “mettete immediatamente que-
sto ribelle in prigione!”
Ciò che succede adesso è che il tuo Abramo vuole mostra-
re al tuo Nimrod che il tuo ego non controlla né se stesso né la
natura. Nonostante la certezza di essere un dio, non conosce
nemmeno le forze governano tutto.
Noi pensiamo di avere il controllo ma questo succede per-
ché viviamo in uno stato di occultamento. Pensa a chi eri solo
poco tempo fa. Non credevi di avere il completo controllo, di
essere autonomo e libero di fare le tue scelte?

175
I SegretI del lIbro eterno

Ora Abramo svela questa illusione, ti fa capire chiaramen-


te che non hai alcun controllo sulle tue azioni o sul destino.
Questa è una vera rivelazione per il tuo Nimrod.
Di conseguenza senza Abramo è impossibile vedere i tuoi
veri limiti. E questa scoperta è tutt’altro che piacevole.

176
Capitolo 3: Vai Via
la prigione

La Prigione

Abramo viene relegato in una prigione sotterranea per


dieci anni.
Caro lettore, confido che ti sarai già reso conto che tutto
quello che ti succede nella vita, avviene esclusivamente per il
tuo bene. Tutta la tua vita su questa terra non è altro che il tuo
viaggio personale verso il Creatore, che ti guida a Sé.
La prigione in cui viene relegato il tuo Abramo è lo stato ot-
timale per il tuo sviluppo in questo momento. Il tuo Abramo
si deve rendere conto di essere irrimediabilmente collegato al
suo ego. Deve farne esperienza direttamente, non concettual-
mente, sentirlo veramente! Ed il solo modo per sentirlo e per
vedere chiaramente che l’ego è la forza negativa dell’oscurità,
che ti deruba della tua libertà, è calarti “giù nel profondo del-
la terra”, nella prigione - nella parte più intima ed oscura del
tuo ego, dove non puoi che sentirti malissimo, senza scampo.
Ciò può avvenire solamente nella prigione dell’ego, nelle vi-
scere della terra.
Vorrei ribadire che la parola “terra” (Eretz) deriva dalla
parola Ratzon (desiderio). In altre parole ti sei immerso nelle
viscere della terra, nel profondo del tuo desiderio. Si tratta di
un’esperienza importante per il tuo Abramo, che deve sentire
e vivere tutto questo per staccarsi dall’ego.
Qui Abramo attraversa una fase che vive chiunque non
riesca a lasciar andare il proprio ego. Fai ogni tentativo possi-
bile per riconciliare il tuo ego con ciò che stai studiando; speri
di rimanere egoista e comunque di connetterti al Creatore.

177
I SegretI del lIbro eterno

Così Abramo si ritrova imprigionato. Il periodo in cui ti


senti come se stessi languendo in una prigione, è un periodo
preparatorio e potrebbe sembrarti incredibilmente lungo.
Nella Kabbalah questo stato si chiama “il doppio occulta-
mento del Creatore”. Esso è seguito da un periodo di “singolo
occultamento”. Si tratta di fasi della tua “prigionia”.
Sei già a conoscenza dell’esistenza del Dominio Superiore
quando sei con Abramo ma ti rendi conto che la tua natura
non può essere sconfitta.
Questo è lo stato chiamato “prigionia”, che dura fino a
quando non comincerai a renderti conto che puoi riottenere
la libertà, ma non con le tue sole forze. Potrai essere libero so-
lamente se il Creatore ti libererà. Ci vuole tempo per rendersi
conto di questo.
Come sostiene il Midrash, il tuo Abramo rimane in prigio-
ne per dieci anni. Non c’è bisogno di dire che non stiamo par-
lando di anni in senso temporale, in quanto la tua liberazione
può avvenire in un istante. Dieci anni più tardi, Nimrod si
rende infine conto che Abramo non può essere soggiogato ed
ordina che venga giustiziato.

178
Capitolo 3: Vai Via
l’EsECuzionE ChE non aVVEnnE

L’Esecuzione che Non Avvenne

“Nimrod ordinò ai suoi uomini di preparare nella sua ca-


pitale, Ur dei Caldei, una fornace per l’esecuzione col fuoco.”
La “Morte” è il distacco dalla Luce.
La “Morte per mezzo del fuoco” si ha quando ci viene data
talmente tanta Luce, talmente tanto piacere, che non possia-
mo fare a meno di iniziare a riceverlo per noi stessi. E quando
ciò accade, la vergogna ci brucia vivi. Non vi è nulla di più
terribile di una situazione del genere.
E questo è ciò attende il tuo Abramo. Egli si trova sul cam-
mino verso il Creatore. Egli ha provato la beatitudine di essere
vicino alla Luce, di vivere in accordo con la Legge dell’Amore
e della dazione e adesso, contro la sua volontà, si trova in una
condizione che potrebbe “bruciarlo vivo”.
Immagina che ti venga dato tutto ciò che hai sempre so-
gnato: denaro, un alto livello sociale, potere e fama, salute
ed anche la sensazione di avanzare verso la rivelazione spi-
rituale. Come si dice, si tratta di “un’offerta che non si può
rifiutare”. I ceppi dell’egoismo ti stringono e ti è stato dato il
tempo per pensare all’offerta: tre giorni.
“Abramo rimase in catene per tre giorni mentre gli schiavi
di Nimrod mettevano la legna sia dentro che fuori per prepa-
rare la fornace per l’esecuzione.”
I “tre giorni” indicano le tre linee. Succede quando sei so-
praffatto dai dubbi su ciò che dovresti scegliere. I dubbi sono
le catene che legano il tuo Abramo. Per quanto riguarda la
scelta che dovresti fare, abbiamo già detto che si tratta della

179
I SegretI del lIbro eterno

tua linea di mezzo, conosciuta anche come “fede al di sopra


della ragione”.
In questa parte del Midrash, incontriamo per la prima vol-
ta Amathlaah, la mamma di Abramo. Ella arriva con una ri-
chiesta: “Non puoi inchinarti davanti a Nimrod solo per una
volta?” ella sussurra ad Abramo “ed egli ti perdonerà, mio
caro figlio.”
Che cos’è questo livello dentro di te, che si chiama “la ma-
dre di Abramo”? La madre è il livello dell’egoismo che ti nu-
tre. Il padre indica l’intenzione; la madre è il tuo ego. Non hai
lasciato la casa di tuo “padre e di tua madre” (i tuoi desideri
innati), ecco perché tua madre riesce ad avvicinarsi a te.
Come abbiamo già detto, sei pervaso dai dubbi, naturali
e cari come una madre, che sa come persuaderti. Questa è la
prova finale prima di saltare al livello spirituale successivo.
“Non puoi inchinarti davanti a Nimrod solo per una volta?”,
“Prendi solo per una volta quello che desidera donarti”. Pren-
dere significa ricevere piacere per il proprio vantaggio, senza
considerare nessun altro.
Abramo rifiuta ed in questo modo si stacca una volta per
tutte dal precedente livello. Il tuo Abramo dimostra di non
avere alcuna connessione con suo padre (l’ideologia del pas-
sato) o con sua madre (il precedente livello dell’ego).
Questo distacco rappresenta l’inizio del tuo “Io” che si
muove prontamente verso quel momento nella vita in cui
sente l’ordine: “Lascia il tuo paese, i tuoi parenti e la casa di
tuo padre e vai nella terra che Io ti mostrerò.”
“E allora gli schiavi di Nimrod accesero le fiamme da en-
trambe le estremità della piramide di legno.”

180
Capitolo 3: Vai Via
l’EsECuzionE ChE non aVVEnnE

Gli schiavi di Nimrod sono quei desideri al servizio del tuo


egoismo. Chi ti potrà salvare da questa situazione difficile?
Sei debole, mentre i desideri al servizio di Nimrod sono po-
tenti. Non riesci a resistere a questi desideri! Stai per cedere e
per essere “ridotto in cenere” (dalla vergogna, come abbiamo
detto). E così preghi, preghi veramente, dal profondo del tuo
cuore. Ed è questo il momento in cui il Creatore risponde.
“Il Creatore rispose ‘Non c’è nessuno come Me nei cieli e
non c’è nessuno come Abramo sulla terra. Io mi abbasserò
per salvarlo dalle fiamme!’ Ed il Creatore stesso decretò che
le fiamme non arrecassero danno ad Abramo”.
Solamente la Forza Superiore può sospingerti da un livel-
lo a quello successivo. Quando non ti resterà alcuna speranza,
quando la tua ragione non ti sarà più utile, deciderai di proce-
dere con la fede al di sopra della ragione (la ragione è il fedele
servo dell’ego), dopo avere deciso di elevarti al di sopra di essa.
Questo è il momento in cui avviene un “miracolo” (“mira-
colo” dal punto di vista dell’egoismo, sebbene in piena con-
formità con la spiritualità) ed il Creatore stesso ti sposta da
un livello a quello successivo.
Un’altro modo per descrivere questa situazione potrebbe
essere incominciando ad identificarti con Bina, la parte del
Creatore che è in te. Ti elevi “al di sopra della terra” - al di
sopra di Malchut, al di sopra dell’ego. Ed il “fuoco” non potrà
più farti del male.
“Il legno si trasformò in meravigliosi rami, pieni di frutti”.
Brucerai dalla vergogna se userai la Luce dell’appagamento
per il tuo piacere personale. Invece, se la userai per il bene
della dazione, il “legno” che avrebbe dovuto bruciarti si

181
I SegretI del lIbro eterno

trasformerà in frutti che potrai mangiare, per riempirti e


quindi avanzare.
“Ed Abramo uscì illeso, con tutti gli occhi puntati addosso
e la folla era sbalordita”.
“Perché sei ancora vivo?” domandò Nimrod, tremando di
paura.
“Dio, che ha creato i cieli e la terra e che tu hai cercato di
irridere, mi ha salvato dalla morte”.
In altre parole il tuo Abramo ha mostrato a tutti che tu
riesci ad elevarti al di sopra del desiderio egoistico. Inoltre
questo è il solo modo per liberarti della subdola natura che
ti domina. Tu puoi fuggire il suo dominio ed allora nessuno
avrà più potere su di te.
La folla (tutti i tuoi desideri egoistici) adesso vede che è pos-
sibile, in quanto anche essa si trova al livello di Nimrod. Essa
comprende di essere sotto il dominio dell'ego ma non vede via
di uscita. E adesso Abramo mostra loro che la via c'è.
“Sbalordito ed impaurito il re si prostrò egli stesso davanti
ad Abramo. Tutti i ministri fecero lo stesso. ‘Non inchinatevi
davanti a me’ disse Abramo, ‘ma inchinatevi invece davanti
al Dio vivente, il Creatore dell’Universo’”.
In altre parole la qualità che acquisisci non ti permette di
inorgoglirti, poiché a questo punto comprendi da dove arriva
la tua salvezza ed indirizzi tutti a questa sorgente di vita, al
Creatore, alla qualità della dazione, alla Luce che si è rivelata
dentro di te. Questo è ciò che significa “il Dio vivente”.
Il Midrash prosegue dicendo che, dopo tutti questi eventi,
Terah e la sua famiglia si stabilirono ad Haran.

182
Capitolo 3: Vai Via
Sarah, la Moglie di abraMo

Sarah, la Moglie di Abramo

“Abramo sposò sua nipote Sarai, figlia di Aran. Ella era


di dieci anni più giovane di Abramo ma non per questo era
meno giusta di lui ed in seguito superò perfino suo marito
nel dono della profezia”.
Quando il Midrash menziona una donna, esso si riferisce alla
“tua donna interiore” (non importa se sei maschio o femmina).
Perciò Sarai, che in seguito diventerà Sarah, indica il desiderio
di ricevere che hai dentro di te, che è la tua donna interiore.
Finché la donna dentro di te non ha la giusta intenzione, ella
è al servizio dell’ego distruttivo. Ma una volta che la giusta in-
tenzione si unisce a lei, la donna diventa una forza costruttiva.
Lo stesso avviene qui. “Abramo”, l’intenzione di donare,
sposa Sarah, il desiderio di ricevere, ed in questo modo la tra-
sforma in una donna giusta. Unendosi con Abramo, Sarah, il
desiderio di ricevere, acquisisce l’intenzione di donare e di-
venta uno stato puro ed elevato; tu incominci a comprendere
il significato della vera felicità, cosa vuol dire pensare agli altri
invece che a te stesso, e qual è la sensazione del vero amore.
Di conseguenza Sarah viene elevata più di Abramo, perché
ella ha in sé un egoismo che è assente in Abramo, in quanto
egli è intrinsecamente puro, è la qualità di Bina che esiste in
te. Poi Sarah diventa la madre di tutti. Abramo inizia ad acco-
gliere in sé i desideri egoistici ed a purificarli. Il suo primo e
più prossimo desiderio è Sarah, seguito dai suoi studenti, dei
quali parleremo a breve, poi i suoi figli - Isacco e Giacobbe -
fino a che non si consegue la completa purificazione.

183
I SegretI del lIbro eterno

Come hai già ben appreso, parliamo sempre di quanto ac-


cade dentro di te.
È scritto, a proposito di Sarah, che “Ella in seguito superò
perfino suo marito nel dono della profezia”. Non c’è alcun dub-
bio in proposito, in quanto il tuo Abramo è l’assoluta dazione
e perciò è staccato dall’egoismo. Sarah, invece, rappresenta il
tuo desiderio egoistico. Dunque, unendosi ad Abramo, ella di-
venta una figura molto significativa (il desiderio dentro di te).
Sarah è più vicina alla terra. È scritto che ella (come ogni
donna del nostro mondo) non è “staccata dalla vita” e, allo
stesso tempo, ella è connessa ad Abramo. Questa è la ragione
per cui ella può fare profezie e, contemporaneamente, essere
compresa ed ammirata.
Ma ritorniamo al Midrash. È scritto “Quando Abramo
compì esattamente 70 anni...” Questo significa che tutte le
sette Sefirot (Hesed, Gevura, Tifferet, Netzah, Hod, Yesod, e Mal-
chut), l’intero Abramo, questo desiderio completo dentro di
te, giunge alla correzione (unendo a sé il precedente livello
di Terah, che ha creduto in suo figlio). E poiché ogni singola
Sefira è composta da 10 Sefirot, in tutto sono settanta.

184
Capitolo 3: Vai Via
il M aestro

Il Maestro

Per la prima volta il tuo Abramo può iniziare ad insegnare.


Essendosi unito a Sarah ed avendo raggiunto i 70 anni di età,
egli finalmente divenne un desiderio pienamente operativo.
La sua testa non era più tra le nuvole, perché Sarah “lo portò
con i piedi per terra”. Ora ti puoi connettere con le persone
che sono dentro di te ed insegnare loro senza essere conside-
rato eccentrico. A questo punto sarai compreso.
Abramo trasmette la saggezza ed in questo modo connette
a sé, man mano, altri desideri e li purifica.
Ecco cosa dice il Midrash a questo proposito: “Cosa fece
Abramo ad Haran? Egli parlava pubblicamente alle moltitu-
dini e dichiarava loro la verità sull'unico Creatore, esortan-
doli a servirLo... Oltre a queste orazioni pubbliche, egli tenne
delle discussioni, nelle quali difendeva le sue affermazioni
da chiunque ne dubitasse. Egli scrisse anche dei libri che pro-
vavano la futilità dell’adorare gli idoli. In questo modo Abra-
mo attirò decine di migliaia di seguaci, che accettarono l’esi-
stenza del Creatore”.
Questo è esattamente il modo in cui Abramo accoglie
dentro di te tutti i desideri altruistici, che in seguito saranno
chiamati la “nazione di Israele”. “Israele” deriva dalle paro-
le Yashar (Ebraico diritto) e El (Ebraico Dio), cioè diritto al
Creatore. Fa’ attenzione, questo concetto non ha nulla a che
vedere con la religione, la nazionalità o la razza. La nazione
di Israele (i desideri diretti al Creatore) si forma dentro di te
(indipendentemente dal gruppo al quale appartieni).

185
I SegretI del lIbro eterno

Inoltre è scritto giustamente che “Abramo percorse la terra


senza riposarsi mai, diffondendo la fede nel Creatore”.
In altre parole vi è una continua ricerca di desideri nuovi
dentro di te, che potrebbero unirsi alla nazione, cioè venire
corretti, per cui un’intenzione altruistica si unirà ad un desi-
derio egoistico.

186
Capitolo 3: Vai Via
lasCia il tuo paese

Lascia il Tuo Paese

Caro lettore, abbiamo navigato tra le “pagine” del Mi-


drash per un po’ e per una buona ragione. È la sola fonte che
riporta dettagliatamente la storia di Abramo, dal momento in
cui lo percepisci appena (la sua “nascita”) in poi. Il Midrash
descrive tutto quello che gli accade fino al momento in cui il
Creatore Stesso si rivolge a lui.
Ora però ritorniamo alla Torah scritta (il Pentateuco. Il
Midrash è la Torah orale). Per la prima volta in assoluto il
Creatore si rivolge direttamente al tuo Abramo, perché egli
è finalmente in grado di sentire la Sua parola. Fino a questo
momento eri diverso ed incapace di percepirla, ciò che dice il
Creatore ti sarebbe apparso inaccettabile.
“Ora il Signore disse ad Abramo: ‘Lascia i tuo paese, i tuoi
parenti e la casa di tuo padre e vai nella terra che io ti mostre-
rò. Io farò di te una grande nazione, Io ti benedirò e renderò
glorioso il tuo nome e tu sarai una benedizione’”.
Questo è l’inizio del viaggio del tuo Abramo con quei de-
sideri che egli è stato in grado di unire a sé: Sarah, i suoi do-
mestici ed i suoi studenti. “Lascia il tuo paese, i tuoi parenti e
la casa di tuo padre” rappresenta il viaggio. In altre parole ti
devi allontanare da tutto questo.
“Allontanarsi dal paese” significa separarsi da tutti i desi-
deri che ancora non riesci a correggere. Arriverà il loro mo-
mento ma per ora li lasci indietro e trattieni solo quei desideri
che puoi unire a Bina, la parte del Creatore che è in te, questa
ardente volontà di dare che hai acquisito.

187
I SegretI del lIbro eterno

Dovrai prendere questi desideri e arrivare con loro al livel-


lo spirituale chiamato il (Primo e Secondo) “Tempio”, il livello
dei desideri dove si trovano i re Davide e Salomone.
Andiamo un po’ avanti, vorei chiarire che una volta acqui-
sito il loro livello - la completa correzione di quei desideri che
hai “portato con te” - dovrai cadere ancora una volta nell’abis-
so dei desideri egoistici che avevi lasciato temporaneamente
indietro. Avendo raggiunto la correzione, dovrai affrontare
ancora una volta Nimrod, Terah, e Haran, in quanto a quel
punto avrai la forza di correggerli.
Infatti lo scopo della tua creazione è la correzione comple-
ta di tutti i tuoi desideri. Solamente allora ti fonderai con l’in-
finito e raggiungerai l’assoluta beatitudine che esiste anche
ora ma che non riesci a percepire, solamente a causa del tuo
vaso non corretto.
È scritto nella Torah “Lascia il tuo paese”. Cioè “Abban-
dona il posto dove sei nato e dove hai vissuto finora, rifiuta i
tuoi desideri egoistici. Inizia a svilupparti al di sopra di essi,
come se non esistessero.”
Segue: “...i tuoi parenti e la casa di tuo padre...”, cioè “Sepa-
rati dal tuo livello precedente, lasciati alle spalle il tuo vecchio
ambiente, che non si è impegnato nella ricerca spirituale.”
“...e vai nella terra che Io ti mostrerò”. Cioè “Fa’ uso dei de-
sideri che si risveglieranno in te. Saranno i desideri che uni-
rai alla tua intenzione di dare, chiamata ‘Abramo’”.
Il Creatore risveglierà questi desideri in te ed Egli ti aiu-
terà a correggerli. In questo modo Egli ti guiderà nella terra
della beatitudine assoluta.

188
Capitolo 3: Vai Via
lasCia il tuo paese

“Io farò di te una grande nazione, Io ti benedirò e renderò


glorioso il tuo nome e tu sarai una benedizione”.
Che cos’è la grande nazione di cui si parla qui? Ci sono
molte ipotesi su questa “grande nazione”. Alcune persone
dicono che si riferisce alla nazione che viene scelta da Dio
ma non è un’interpretazione corretta. Infatti questo genere
di separazione e questo senso di superiorità di una nazione
rispetto ad un’altra sono proprio la radice di tutti i problemi,
come possiamo ben vedere nel nostro mondo.
Però tutto si chiarisce e si colloca proprio posto, quando ci
rendiamo conto che la Torah parla solamente dei desideri che
esistono dentro di noi. Di conseguenza il concetto di “grande”
si riferisce a colui che ha raggiunto la qualità della dazione e
che ha imparato ad amare sinceramente gli altri. In questo
sta la vera grandezza. Una volta che arriverai a comprendere
questo concetto, desidererai immediatamente appartenere a
questa “nazione”. Infatti, lo scopo finale è di rendere il mon-
do intero “grande”.
“…Io ti benedirò…”
Cos’è una “benedizione”? Ogni volta che riceviamo una
benedizione nella vita, siamo assolutamente sicuri che ci ven-
ga data per restare in buona salute, per avere successo nel
nostro lavoro e così via. A dire il vero una benedizione non
riguarda affatto il nostro mondo egoistico; è un concetto spi-
rituale che ci guida verso il mondo spirituale. Non ha nulla a
che fare con le cose di questo mondo. Una “benedizione” è la
forza, o Luce, che discende su di noi e che corregge le nostre
intenzioni, trasformandole da egoistiche in altruistiche.

189
I SegretI del lIbro eterno

Poiché sei connesso ad Abramo, ti viene concessa questa


forza. Una volta che ce l’hai, tutti i desideri che hai identifi-
cato, quelli che hai preso con te per “lasciare il tuo paese” e
quelli che devi ancora incontrare nel tuo viaggio, vengono
tutti corretti con questa forza chiamata “benedizione”.
Ma andiamo avanti. Nota quanto sembra duro il seguente
brano del Midrash: “Io ti libero dall'obbligo di onorare tuo
padre. Lo abbandonerai senza pensarci due volte. Tuo padre
e tuo fratello, che sembrano molto affettuosi, di fatto stanno
tramando piani oscuri. Stanno progettando un omicidio...”.
Parole che sembrano uscire da un romanza giallo.
Ma a questo punto sai che il brano si riferisce ai tuoi vec-
chi stati, nei quali vivevi prima e che non ti sono più consoni.
Questi desideri vedono che hai ragione e quindi ammettono
che ti sei elevato al di sopra di loro.
Tuttavia, essendo desideri non corretti, la qualità che propo-
ni loro è come la morte. Perciò, prima o poi, ci sarà un conflitto
nel quale alcuni desideri dovranno essere distrutti dagli altri.
Quando il momento arriverà, avrai solamente un’opzione: se-
pararti da questi rozzi desideri egoistici per evitare lo scontro.
Il fatto di abbandonare questi desideri li preserverà per un
po’. Rimarranno e tu vivrai pacificamente, per rivolgerti a loro
in un secondo tempo e correggerli. Ritornerai a prenderli in
considerazione solo quando avrai raccolto forze a sufficienza
e sarai diventato una “grande nazione”, capace di sconfiggere
(correggere) tutti i desideri che avevi lasciato indietro.
Il Creatore non rivela ad Abramo dove arriverà alla fine del
suo viaggio. “...va’ nella terra che Io ti mostrerò”, Egli dice.

190
Capitolo 3: Vai Via
lasCia il tuo paese

I desideri di dare che ti vengono rivelati lungo la strada e


che ti guidano, manifestandosi dentro di te in modo gradua-
le, devono essere accettati in base alla legge della dazione,
cioè con la fede al di sopra della ragione. Ciò significa che non
devi affrontarli con il tuo ego, cioè con domande tipo “Ma
cosa ne ricaverò? Sembra così illogico...”.
I desideri di donare devono processati tramite il tuo Abra-
mo, la qualità della dazione che è in te. Ti devi continuamente
identificare con la qualità di Bina dentro di te, lasciando da
parte tutti i pensieri egoistici.
Il Midrash dice a proposito di Abramo:
“Egli non fece una sola domanda al Creatore, del tipo ‘Quan-
to durerà il mio viaggio?’”.
Questo è perché la tua ascesa avviene al livello del tuo
Abramo (Bina) ed a questo livello non si fanno domande;
ascendi solamente, allontanandoti dai desideri egoistici, fin-
ché sei forte abbastanza per affrontarli. Per ora affronti la tua
prima correzione.
La Torah scritta continua “Allora Abramo andò, come gli
aveva detto il Signore”.
Cosa vuol dire, egli “andò”? Significa che hai iniziato a
conquistare la scala spirituale. Nuovi desideri egoistici conti-
nuano ad affiorare dentro di te, desideri che riesci a corregge-
re unendoli ad “Abramo”.
Cioè puoi guardarli attraverso il prisma di Abramo, pa-
ragonandoli continuamente alla qualità di Abramo, così da
unirli a lui, alla qualità di Bina che è in te. E così sarai sempre
in grado di elevarti al di sopra di essi.

191
Per Concludere

Caro Lettore, siamo giunti al termine del nostro libro. Ab-


biamo preso in esame due capitoli: “Bereshit” (Genesi, Ebrai-
co - Al Principio) e “Noè” ed abbiamo accennato al capitolo
“Lascia il tuo paese”.
Non è certamente possibile affrontare tutti gli argomenti
in questo breve libro, soprattutto considerato il fatto che do-
vevo mantenere il discorso ad un livello abbastanza semplice,
per essere certo che tu lo possa capire e ti ci possa relazionare
direttamente. Questo libro è adatto a chiunque sia all’inizio
del suo percorso spirituale.
Per coloro che sono già in cammino, segnalo il libro Zohar
– La luce della Kabbalah, che è interamente dedicato alla spiega-
zione del capitolo Bereshit e che propone il commentario del
grande Kabbalista Baalha Sulam. Se dovessi sfogliare quel
libro ora, non capiresti una sola parola, dato che è scritto per
coloro che già percepiscono il mondo spirituale e vivono in
entrambi i mondi, collegandoli dentro di sé.
Se il desiderio di conseguire il mondo spirituale si risve-
glia davvero in te, rimarrai fedele ad esso. Cercherai in ogni
modo di preservare e coltivare questo delicato germoglio che
è in te e sicuramente raggiungerai la meta agognata.
Guide tenaci ed esperte ci attendono lungo il cammino.
Alcune le abbiamo già incontrate dentro di noi, altre le dob-
biamo ancora incontrare, come Mosè e molti altri. Passeremo
attraverso il deserto (interiore), scenderemo in Egitto (l’ego),
ne usciremo come “una nazione” (il desiderio altruistico che
I SegretI del lIbro eterno

si è rafforzato), “faremo la guerra” (contro l’ego), cadremo per


poi rialzarci (ci arrenderemo all’ego ma continueremo a la-
vorare per conseguire la spiritualità), finché finalmente rag-
giungeremo il desiderio di essere “diretti al Creatore”. Così
dice la Torah, il libro che non ha mai avuto torto.

194
L’Autore

Michael Laitman PhD, è riconosciuto per essere un’Autori-


tà Internazionale sulla Kabbalah. Oltre a ad una formazione
accademica in campo scientifico, il Prof. Laitman ha conse-
guito un dottorato di ricerca in bio-cibernetica medica, ed ha
realizzato una carriera scientifica di successo, in seguito si è
indirizzato verso la Kabbalah per continuare la sua ricerca
scientifica. Ha ricevuto il dottorato in filosofia alla Accade-
mia delle scienze dell’Università di San Pietroburgo.
Assistente personale di Baruch Shalom HaLevi Ashalg (Il
Rabash), figlio del grande Kabbalista Baal Ha-Sulàm autore
del commento al Libro dello Zohar, Laitman, ha inoltre collabo-
rato con eminenti scienziati conducendo ricerche uniche sul-
la scienza moderna e sulla Kabbalah e nel 2005 segnaliamo
la sua partecipazione alla stesura di un libro sull’argomento,
scritto con il Prof. Vadim Rozin dell’Università di Stato di
Mosca Lomonosov, oltre alla sua collaborazione con un noto
filosofo e Presidente del Club di Budapest, il Prof. Ervin La-
szlo, in conferenze pubbliche, libri, e giornali accademici, in-
cluse redazioni di riviste mensili quali World Futures: The
journal of general evolution.
Michael Laitman è uno studioso dal pensiero globale, che
ha dedicato la sua vita alla creazione della possibilità di un
concreto cambiamento, tale da trasformare la società in cui
viviamo attraverso una nuova educazione globale, che egli
definisce come “la chiave” per la risoluzione delle questioni
più pressati dei nostri tempi.
La sua visione per risolvere la crisi globale ad ogni livello,
I SegretI del lIbro eterno

educativo, dei cambiamenti climatici e di tutti i problemi so-


ciali ed economici, consiste nel realizzare un nuovo program-
ma educativo globale ed integrale. Il Dott. Laitman ha recen-
temente condiviso i principi di questo nuovo paradigma e i
suoi benefici con il Vice Segretario Generale dell’ONU, Dott.
ssa Asha-Rose Migiro alla sede delle Nazioni Unite a New
York, ponendo le basi di una congiunta collaborazione.
La sintesi tra la sua formazione accademica nelle scien-
ze tradizionali e discipline umanistiche e le sue ricerche nel
campo dell’educazione, lo rendono uno dei pensatori ed ora-
tori internazionali più ricercati al mondo.
Oggi è considerato come l’autorità più famosa e stimata
sulla Kabbalah, avendo scritto più di 40 libri su questo ar-
gomento tradotti in più di 25 lingue. Le sue lezioni sono tra-
smesse dal vivo tramite internet e televisione satellitare.
Negli ultimi anni, è richiestissimo per le sue conferenze e
lezioni sia negli Stati Uniti che in Europa. Il Prof. Laitman è
fondatore e Presidente dell’associazione “Bnei Baruch- Kab-
balah Education and Research Institute”, che opera attraverso
il più grande e fornito sito internet di Kabbalah www.kabba-
lah.it . Il sito fornisce un accesso illimitato alle informazioni
e ai testi Kabbalistici in più di 30 lingue, con 1,5 milioni di
contatti ogni mese.
Nel 2000 l’Enciclopedia Britannica ha riconosciuto kabba-
lah.info come uno dei più grandi siti internet sia per il nume-
ro di visitatori sia per la qualità del materiale informativo ed
educativo sulla scienza della Kabbalah.
Visita anche : http://www.michaellaitman.com/it/
https://www.facebook.com/MichaelLaitmanItalia

196
Il Redattore

Semion Vinokur è un prolifico sceneggiatore e regista. Ha


diretto e scritto circa settanta documentari e undici lungo-
metraggi. È il direttore della School for Talented Young Cine-
matographers presso il Ministero per l’integrazione d’Israele
e attualmente è responsabile per i progetti di laurea degli stu-
denti dell’Accademia cinematografica “Sapir”.
Molti dei film di Semion Vinokur (Produzione, sceneggia-
tura e regia) sono stati premiati e proposti nei più importanti
festival internazionali del cinema di Stati Uniti, Italia, Israele,
Russia, Cina, Argentina e molti altri paesi.
I film di Semion Vinokur hanno vinto numerosi premi. Tra
questi la Medaglia d’Oro al Flagstaff International Film Festi-
val (What fire can’t burn), la Targa di Bronzo al Columbus Inter-
national Film & Video Festival (Kalik in Black, White and Color),
il Primo Premio al Shanghai International Documentary Film
Festival (Magnolia) ed un premio speciale al National Geographic
International Film Contest per il cortometraggio Toward Integral
Consciousness e molti altri se ne potrebbero menzionare.
Semion Vinokur è inoltre l’autore del celebre romanzo in
versione cinematografica, The Kabbalist.
Altre Letture

Per aiutarvi a scegliere il prossimo libro da leggere, abbia-


mo suddiviso i libri in sei categorie:
Principianti, Livello Intermedio, Livello Avanzato, Per Tut-
ti, Libri di testo, Per Ragazzi.
Le prime tre categorie sono determinate dal livello di co-
noscenza pregressa che si richiede ai lettori per affrontare
facilmente la lettura del libro.
La quarta categoria, Per Tutti, include libri che possono
piacere sempre sia a principianti che ad esperti di Kabbalah.
La quinta categoria, Libri di Testo, comprende le tradu-
zioni di autentiche fonti originali da precedenti Kabbalisti
come l’Ari, Rav Yehuda Ashlag (Baal HaSulam) e Rav Baruch
Ashlag (the Rabash) suo figlio e successore.
La categoria Per Ragazzi comprende libri adatti a bambini
dai tre anni in poi, questi non sono propriamente libri di
Kabbalah ma piuttosto sono ispirati dal suo insegnamento e
trasmettono il messaggio cabalistico di amore e di unità.
Altro materiale può essere reperito in www.kabbalah.it
Tutti i materiali presenti nel sito, inclusi gli e-book pubblicati,
possono essere scaricati gratuitamente.
I SegretI del lIbro eterno

Libri Per Tutti

Il Kabbalista: un romanzo cinematografico


(Ancora non disponibile in italiano)
All’alba dell’era più letale nella storia umana, il XX secolo,
apparve un uomo misterioso portando all’umanità un severo
avvertimento ed una difficile soluzione per la sua sofferen-
za. Nei suoi scritti il Kabbalista Yehuda Ashlag descrisse con
chiarezza e dettagliatamente le guerre e gli sconvolgimenti
che aveva previsto e, cosa ancora più sorprendente, l’attua-
le crisi economica, politica, sociale che stiamo affrontando
oggi. Il suo profondo desiderio di un’umanità unita lo ha con-
dotto a rivelare Il Libro dello Zohar per rendere accessibile a
tutti l’unica forza in esso contenuta.
Il Kabbalista è un romanzo cinematografico che capovol-
gerà qualsiasi cosa pensavate di sapere su Kabbalah, spiri-
tualità, libero arbitrio e percezione della realtà. Il libro porta
un messaggio di unità, con chiarezza scientifica e profondità
poetica, esso trascende religioni, nazionalità, misticismo e
strutture spazio-tempo per mostrarci che l’unico miracolo è
quello che avviene all’interno, quando si comincia ad agire in
armonia con la Natura e con l’intera umanità.

Il Punto nel Cuore: una fonte di delizia per la mia anima


(Ancora non disponibile in italiano)
Il Punto nel Cuore: una fonte di delizia per la mia anima è
un’unica raccolta di estratti daun uomo la cui saggezza ha
conquistato studenti devoti nel Nord America e in tutto il

200
Libri Per TuTTi

mondo. Michael Laitman è uno scienziato, Kabbalista e gran-


de pensatore che presenta l’antica saggezza in uno stile av-
vincente. Questo libro non ha come scopo quello di insegna-
re la Kabbalah, ma piuttosto introduce delicatamente le idee
dell’insegnamento. Il Punto nel Cuore è una finestra su una
nuova percezione. Come l’autore stesso attesta sulla Saggezza
della Kabbalah “È una scienza dell’emozione, una scienza del
piacere. Siete invitati ad aprire ed assaggiare”.

Raggiungere i Mondi Superiori


Edizioni Atanòr
Dall’introduzione a Raggiungere i Mondi Superiori: “Non
sentendosi bene durante il Capodanno ebraico nel settembre
1991, il mio maestro mi chiamò al suo capezzale e mi conse-
gnò il suo quaderno dicendo: ‘Prendilo e impara da questo’. Il
mattino seguente egli morì tra le mie braccia, lasciando me e
molti dei suoi discepoli senza una guida in questo mondo.”
“Egli era solito dire: ‘Voglio insegnarvi a rivolgervi al Cre-
atore, piuttosto che a me, perché Lui è l’unica forza, l’unica
Fonte di tutto ciò che esiste, l’unico che può davvero aiutarvi
ed Egli attende le vostre preghiere per farlo. Quando desidera-
te aiuto nella vostra ricerca per liberarvi dai legami di questo
mondo, aiuto per elevarvi al di sopra di questo mondo, aiuto
per trovare il vero sé e per scoprire il vostro scopo nella vita,
dovete rivolgervi al Creatore, perché è Lui che vi manda tutti
questi desideri allo scopo di costringervi a rivolgervi a Lui’”.
Raggiungere i Mondi Superiori comprende il contenuto di
quel quaderno e di altri testi ispiratori.

201
I SegretI del lIbro eterno

Questo libro si rivolge a tutti coloro che cercano di trovare


un modo logico e affidabile per comprendere il mondo in cui
viviamo. Questa affascinante introduzione alla saggezza del-
la Kabbalah illuminerà la mente, tonificherà il cuore e poterà
i lettori nella profondità delle loro anime.

Salva te stesso (Tirati fuori)


(Ancora non disponibile in italiano)
Salva te stesso: come puoi uscire più forte dalla crisi mondiale
introduce molti concetti straordinari che si intrecciano in una
soluzione unica:
1) La crisi globale non è essenzialmente d’origine finanzia-
ria ma psicologica: la gente ha smesso di avere fiducia negli
altri e dove non c’è fiducia non c’è commercio, ma solo guer-
ra, isolamento e sofferenza;
2) Questa sfiducia è il risultato di un processo naturale che
si è sviluppato per migliaia di anni ed arriva oggi al suo apice;
3) Per risolvere la crisi , dobbiamo prima di tutto compren-
dere il processo che ha creato l’alienazione;
4) Il primo e più importante passo per capire la crisi è
quello di informare la gente di questo processo naturale, at-
traverso libri come Salva te stesso,TV, cinema e ogni altro
mezzo di comunicazione;
5) Con queste informazioni, potremo rinnovare le nostre
relazioni e costruirle sulla fiducia, sulla collaborazione e so-
prattutto la responsabilità. Questo processo di correzione ga-
rantirà che noi e le nostre famiglie prospereremo in un mon-
do di abbondanza.

202
Libri Per TuTTi

Concetti di base nella Kabbalah


Edizioni Atanòr
Questo libro aiuta i lettori a coltivare un approccio ai
concetti della Kabbalah,agli oggetti spirituali ed ai termini
spirituali. Leggendo e rileggendo questo libro, si sviluppano
interiormente osservazioni, sensi e approcci che prima non
esistevano. Queste nuove osservazioni acquisite sono come
dei sensori che “percepiscono” lo spazio intorno a noi, nasco-
sto ai sensi ordinari Concetti di base nella Kabbalah è conce-
pito per favorire la contemplazione dei termini spirituali.
Una volta che siamo integrati con queste parole, possiamo
cominciare a vedere la struttura spirituale che ci circonda,
come se una nebbia si fosse dissolta. È un libro per coloro che
desiderano risvegliare le più profonde e sottili sensazioni che
si possano provare.

Bambini di domani:
Linee Guida per allevare bambini felici nel XXI° secolo
(Ancora non disponibile in italiano)
Bambini di domani è un nuovo inizio per voi e i vostri fi-
gli. La grande rivelazione è che far crescere i bambini è tutto
giochi e imitazione, riferendosi a loro come piccoli adulti e
prendendo insieme decisioni importanti. Sarete sorpresi nello
scoprire di quanto insegnare ai bambini cose positive, come
l’amicizia e la preoccupazione per gli altri, si riversi automa-
ticamente in altri aspetti della vita quotidiana. Aprite una pa-
gina qualsiasi e troverete citazioni stimolanti su ogni aspet-
to della vita dei bambini: relazioni genitori-figli, amicizie

203
I SegretI del lIbro eterno

e conflitti, con un quadro chiaro di come le scuole dovrebbe-


ro essere concepite e funzionare.

Il Cuore saggio:
racconti e allegorie di tre saggi contemporanei
(Ancora non disponibile in italiano)
Gli studenti di Kabbalah e gli entusiasti di Kabbalah spes-
so si chiedono cosa il mondo spirituale senta davvero come
Kabbalista. Il Cuore saggio è un’antologia, composta con cura,
che comprende racconti ed allegorie del Kabbalista Dr. Mi-
chael Laitman, del suo maestro Rav Baruch Ashlag (Rabash)
e di Rav Yehuda Ashlag, padre e maestro di Rabash, autore
del celebre Sulam (La Scala) il commentario al Libro dello
Zohar. Qui le poesie offrono rappresentazioni della natura
umana sorprendenti e spesso divertenti, con il tocco amore-
vole e tenero, veramente unico dei Kabbalisti.

204
Libri Per ragazzi

Libri Per Ragazzi

Insieme per sempre:


La storia di un mago che non voleva stare da solo
(Ancora non disponibile in italiano)
Come tutte le buone storie per ragazzi, Insieme per sem-
pre trascende i limiti di età, cultura ed educazione. Qui l’au-
tore ci dice che essere pazienti e sopportare le prove che in-
contreremo nel corso della vita, ci farà diventare più forti, più
coraggiosi e più saggi.
In questa calda, tenera storia, Michael Laitman condivide
con bambini e genitori alcune delle gemme e delle meravi-
glie del mondo spirituale. La saggezza della Kabbalah è pie-
na di storie avvincenti, Insieme per sempre è un altro dono
di questa eterna sorgente di saggezza, le cui lezioni rendono
le nostre vite più ricche, più semplici e molto più appaganti.

I Miracoli possono accadere:


Racconti per ragazzi e non solo
(Ancora non disponibile in italiano)
“I Miracoli possono accadere”, “Principessa Peonia” e
“Mary e i Colori” sono solo tre delle dieci belle storie per
bambini di età dai 3 ai 10 anni. Scritti soprattutto per i bam-
bini, questi brevi racconti trasmettono un unico messaggio
di amore, unione e preoccupazione per tutti gli esseri viventi.
Le illustrazioni esclusive sono state accuratamente realizzate
per contribuire al messaggio generale del libro, un bambino
che ascolta o legge una storia di questa raccolta sicuramente
andrà a dormire sorridendo.

205
I SegretI del lIbro eterno

Il Baobab che ha aperto il suo cuore:


e altri racconti sulla Natura per bambini
(Ancora non disponibile in italiano)
Il Baobab che ha aperto il suo cuore è una raccolta di rac-
conti per bambini, ma non solamente per loro. Le storie in
questa raccolta sono state scritte con amore per la Natura, per
la gente e in particolare con i bambini in mente. Tutte hanno
in comune il desiderio di raccontare la storia della natura, di
unione, connessione ed amore.
La Kabbalah insegna che l’amore è la forza guida della
natura, lo scopo della creazione. Le storie in questo libro lo
trasmettono nel modo unico in cui la Kabbalah lo genera nei
suoi studenti. La varietà degli autori e la diversità degli stili
consente ad ogni lettore di trovare la sua storia preferita.

206
Libri Per PrinciPianti

Libri Per Principianti

Uno scorcio di Luce:


Le basi della saggezza della Kabbalah
(Ancora non disponibile in italiano)
Uno scorcio di Luce: Le basi della saggezza della Kabbalah
offre riflessioni scelte dal mare di saggezza contenuto nella
saggezza della Kabbalah. Questo libro tocca argomenti come
piacere, ego, amore, uomini e donne, globalizzazione, educa-
zione, ecologia, Natura, percezione della realtà, Il Libro dello
Zohar e spiritualità. Basta aprire il libro ovunque si voglia
ed iniziare a leggere. Ogni capitolo contiene diverse sezioni
che si combinano per formare un quadro completo. Questa
raccolta servirà come “Uno scorcio di Luce”, una finestra sul-
le profonde emozioni e percezioni che possiamo raggiungere
studiando la saggezza della Kabbalah.

Le radici spirituali della Terra Santa


(Ancora non disponibile in italiano)
Le radici spirituali della Terra Santa vi porta in un mera-
viglioso viaggio attraverso la terra d’Israele. Appena si pren-
dono immagini mozzafiato della terra santa, si rivela un altro
livello dell’antico paese: le sue radici spirituali, il flusso e ri-
flusso di forze che hanno modellato il paesaggio sinuoso, sa-
cro per miliardi di persone nel mondo. Alla fine del libro tro-
verete carte stradali d’Israele, per aiutarvi a localizzare ogni
posto che visitate, sia con la mente che con il corpo, insieme
ad altri dettagli sui progenitori che hanno reso questa terra il
punto focale del pianeta intero.

207
I SegretI del lIbro eterno

Kabbalah in tempi di crisi: Titolo in Inglese Egoism vs Altruism


Come la società può trasformare l’egoismo in beneficio reciproco
Urra Edizioni
Kabbalah in tempi di Crisi presenta una nuova prospettiva
sulle sfide del mondo, considerandole conseguenze necessa-
rie del crescente egoismo umano, invece che una serie di er-
rori. In questo spirito il libro suggerisce come usare il nostro
ego a beneficio della società, senza cercare di reprimerlo.
...Affermando che il futuro della società dipenda dalla col-
laborazione di persone che lavorano insieme per la società,
affermando che gran parte del degrado della società negli ul-
timi decenni sia stato il risultato di narcisismo e avidità, Egoi-
smo contro Altruismo è una lettura curiosa e consigliata.
James A. Cox, Editor-in-Chief, Midwest Book Review

Una guida alla Saggezza nascosta della Kabbalah


Belforte Edizioni
Una guida alla Saggezza nascosta della Kabbalah è una
luce e una guida di facile lettura per i principianti di Kabba-
lah, comprende tutto dalla storia della Kabbalah a come que-
sta saggezza possa contribuire a risolvere la crisi mondiale. Il
libro è diviso in tre parti: la parte 1 riguarda la storia, fatti e
falsi miti sulla Kabbalah e introduce i suoi concetti chiave, la
parte 2 ci dice tutto sui mondi spirituali e altre cose fantasti-
che come il significato delle lettere ed il potere della musica,
la parte 3 riguarda l’applicazione della Kabbalah in un mo-
mento di crisi mondiale.

208
Libri Per PrinciPianti

La Kabbalah rivelata: Una guida per una vita più serena


Urra Edizioni
Questa è una guida di più facile e chiara lettura, per dare
un significato al mondo circostante. Ognuno dei sei capitoli si
concentra su un aspetto differente della Saggezza della Kab-
balah, illuminando i suoi insegnamenti e spiegandoli usando
vari esempi di vita quotidiana.
I primi tre capitoli della Kabbalah rivelata spiegano perché
il mondo sia in uno stato di crisi, quanto il nostro crescente
desiderio stimoli sia il progresso che l’alienazione e perché il
più grande deterrente per ottenere un cambiamento positivo
sia radicato nella nostra anima.
I capitoli da quattro a sei propongono una ricetta per un
cambiamento positivo. In questi capitoli impariamo come
possiamo usare la nostra anima per costruire una vita perso-
nale serena in armonia con tutta la Creazione.

Saggezza meravigliosa
(Ancora non disponibile in italiano)
Questo libro propone un corso iniziale di Kabbalah. Come
tutti i libri qui presentati Saggezza meravigliosa è basato
unicamente su autentici insegnamenti tramandati dagli in-
segnanti Kabbalisti ai loro studenti durante migliaia di anni.
Alla base del libro c’è una successione di lezioni che rivela-
no la natura della Saggezza della Kabbalah e spiegano come
conseguirla. Questo libro è adatto a chiunque si chieda ‘Chi
sono io realmente?’ e ‘Perché sono su questo pianeta?’

209
I SegretI del lIbro eterno

La Coscienza della Kabbalah:


La Luce guida del riempimento spirituale
(Ancora non disponibile in italiano)
Un’introduzione particolare, personale e sbalorditiva ad
una antica tradizione di saggezza. In questo libro, il Dott.
Laitman offre una comprensione più profonda degli inse-
gnamenti fondamentali della Kabbalah e di come si può usa-
re la sua saggezza per chiarire il rapporto con gli altri ed il
mondo circostante. Usando un linguaggio scientifico, ma an-
che poetico, egli affronta le più profonde questioni spirituali
ed esistenziali. Questa guida unica, provocatoria sarà d’ispi-
razione e darà la forza di vedere oltre il mondo così com’è,
oltre le limitazioni della vita quotidiana, per essere più vicini
al Creatore e raggiungere nuove profondità dell’anima.

La Kabbalah, la Scienza e il Significato della Vita


(Ancora non disponibile in italiano)
La scienza spiega i meccanismi che sostengono la vita, la
Kabbalah spiega perché la vita esiste. La Kabbalah, la Scienza
e il Significato della Vita unisce scienza e spiritualità in un
dialogo avvincente che rivela il senso della vita.
Per secoli i Kabbalisti hanno scritto che il mondo è una
singola entità divisa in esseri separati. Oggi la fisica quan-
tistica, la scienza d’avanguardia, afferma un concetto molto
simile: che al livello fondamentale della materia, noi siamo
letteralmente tutti un uno.
La scienza afferma che la realtà è influenzata dall’osserva-
tore che la esamina, e lo stesso fa la Kabbalah.

210
Libri Per PrinciPianti

Ma la Kabbalah fa un’asserzione perfino più audace: anche


il Creatore, l’Artefice della realtà, è dentro l’osservatore.
Questi concetti sconvolgenti ed altro ancora, sono eloquen-
temente introdotti in modo che ogni lettore nuovo alla Kab-
balah o alla scienza possa comprenderli facilmente. Quindi,
se siete curiosi di sapere perché siete qui, quale senso abbia la
vita, cosa fare per essere più soddisfatti, questo libro è per voi.

Dal Caos all’Armonia


(Ancora non disponibile in italiano)
Molti ricercatori e scienziati concordano che l’ego sia la
causa dietro al pericoloso stato del mondo odierno. Questo li-
bro innovativo del Dott. Laitman non solo dimostra che l’egoi-
smo è stato la base di tutte le sofferenze nella storia umana,
ma mostra anche come possiamo trasformare le difficoltà in
piacere. Il libro contiene una chiara analisi dell’animo umano
e dei suoi problemi e fornisce uno “schema” di ciò che serve
per essere di nuovo felici. Dal Caos all’Armonia spiega come
possiamo elevarci ad un nuovo livello di esistenza personale,
sociale, nazionale ed internazionale.

Incontrare la Kabbalah Titolo in inglese - Kabbalah for beginners


Amrita Edizioni
Incontrare la Kabbalah è un libro per tutti quelli che cer-
cano risposte alle domande fondamentali della vita. Tutti
vogliamo sapere perché siamo qui, perché si soffre e come
possiamo fare per rendere la vita più gradevole. Le quattro
parti di questo libro forniscono risposte attendibili a queste

211
I SegretI del lIbro eterno

domande e anche spiegazioni chiare della sostanza della


Kabbalah con la sua applicazione pratica.
La prima parte tratta della scoperta della Saggezza della
Kabbalah, come è stata sviluppata e poi celata fino ai nostri
tempi. La seconda parte introduce il succo della Saggezza
della Kabbalah, usando dieci semplici disegni per aiutarci a
capire la struttura dei mondi spirituali e come si relazionano
al nostro mondo. La terza parte rivela concetti cabalistici che
sono in gran parte sconosciuti al pubblico, la parte quarta in-
siste sui metodi pratici che si possono acquisire per rendere le
nostre vite migliori e più divertenti per noi ed i nostri figli.

Introduzione alla Saggezza della Kabbalah


PSICHE 2 Edizioni
Ci troviamo all’inizio di un processo nel cui stadio finale
la Saggezza della Kabbalh occuperà un posto centrale nella
vita di ogni persona nel mondo, come metodo per risolvere i
problemi globali e personali sempre più gravosi.
L’essenza della scoperta delle leggi della creazione, per ora
a noi celate, ci condurrà alla rivelazione di una realtà diversa,
che si chiarificherà in questo nostro mondo: una realtà spiri-
tuale, eterna ed integra la cui rivelazione è, allo stesso tempo,
scopo dell’intero creato e scopo della vita dell’uomo.
I kabbalisti scrivono che siamo giunti in una fase in cui
tutta l’umanità è pronta per la rivelazione della realtà spiri-
tuale e quindi la Saggezza della Kabbalah si rivela al mondo
dopo migliaia di anni di occultamento. Proprio perché tutto
il creato ha un fine, nulla avviene per caso.

212
LiveLLo intermedio

Livello Intermedio

L’Esperienza della Kabbalah


(Ancora non disponibile in italiano)
La profondità della saggezza rivelata nelle domande e rispo-
ste contenute in questo libro, porteranno i lettori a riflettere e
meditare. Questo non è un libro da scorrere velocemente, ma
piuttosto è da leggere con riflessione e attentamente. Con que-
sto approccio, i lettori inizieranno a sperimentare un sensazione
crescente di illuminazione mentre stanno semplicemente assi-
milando le risposte alle domande che ogni Kabbalista si pone
durante il percorso. L’esperienza della Kabbalah è una guida dal
passato al futuro poiché rivela situazioni che tutti gli studenti di
Kabbalah sperimenteranno in qualche punto del loro viaggio.
Per coloro che amano ogni momento della vita, questo libro offre
ineguagliabili intuizioni sulla Saggezza eterna della Kabbalah.

Il Sentiero della Kabbalah


(Ancora non disponibile in italiano)
Questo libro unico combina il materiale per principianti
con i concetti e gli insegnamenti più avanzati. Se avete letto
un libro o due di Laitman, riferirvi a questo libro sarà per voi
molto semplice. Toccando concetti basilari come la percezio-
ne della realtà ed il Libero Arbitrio, Il Sentiero della Kabbalah
scende più in profondità e si espande oltre lo scopo dei libri
per principianti. La struttura dei mondi, ad esempio, è qui
spiegata più dettagliatamente che nei libri per “veri” princi-
pianti. Viene anche descritta la radice spirituale di cose mon-
dane come il calendario ebraico e le vacanze.

213
I SegretI del lIbro eterno

Livello Avanzato

La Scienza della Kabbalah


(Ancora non disponibile in italiano)

Kabbalista e scienziato il Dott. Michael Laitman, PhD, ha


concepito questo libro per introdurre i lettori al linguaggio
e alla terminologia specifica dell’autentica Saggezza della
Kabbalah. Qui il Dott. Laitman rivela la Kabbalah autentica
in modo razionale e maturo. I lettori sono condotti gradual-
mente a comprendere il progetto logico dell’Universo e della
vita in esso. La Scienza della Kabbalah, impareggiabile ope-
ra rivoluzionaria per la sua chiarezza, profondità e ricorso
all’intelletto, consentirà ai lettori di avvicinarsi alle opere più
tecniche di Baal HaSulam (Rabbi Yehuda Ashlag), come Lo
Studio delle Dieci Sefirot e Il Libro dello Zohar. I lettori po-
tranno apprezzare le risposte soddisfacenti agli enigmi della
vita che solo la Kabbalah autentica fornisce. Attraversarte le
pagine e preparatevi ad un viaggio sorprendente nei Mondi
Superiori.

Introduzione a Il Libro dello Zohar


(Ancora non disponibile in italiano)
Questo volume, insieme con La Scienza della Kabbalah, è
la necessaria preparazione per coloro i quali desiderano com-
prendere il messaggio nascosto de Il Libro dello Zohar. Tra i
molti argomenti utili trattati in questo testo, c’è un’introdu-
zione al "linguaggio delle radici e dei rami", senza il quale le

214
LiveLLo AvAnzAto

storie nello Zohar sono mera favola e leggenda. Introduzione


a Il Libro dello Zohar fornirà ai lettori gli strumenti necessari
per comprendere la Kabbalah autentica come è stata origina-
riamente concepita: come un mezzo per raggiungere i Mondi
Superiori.

Zohar – La Luce della Kabbalah –


Titolo inglese - Zohar: annotazioni al commentario Ashlag
Urra Edizioni
Il Libro dello Zohar è un’antica fonte di saggezza ed è la
base di tutta la letteratura cabalistica. Fin dalla sua comparsa,
è stato la fonte primaria, spesso l’unica, usata dai Kabbali-
sti. Scritto in un linguaggio unico e metaforico, Il Libro dello
Zohar arricchisce la nostra comprensione della realtà e am-
plia la nostra visione del mondo. L’eccezionale commentario
Sulam (La Scala) di Rav Yehuda Ashlag ci permette di coglie-
re i significati nascosti del testo per “salire” verso le lucide
percezioni e le intuizioni che il libro suscita in coloro che lo
studiano.

215
I SegretI del lIbro eterno

Libri di Testo

Shamati (Ho udito)

(DI PROSSIMA EDIZIONE PER LA PSICHE 2)

Le parole del Dott. Michael Laitman sul libro: “Tra tutti i


testi e le note usate dal mio maestro Rav Baruch Shalom Ha-
levi Ashlag (Rabash), c’era un quaderno speciale che portava
sempre con sé.
Questo quaderno conteneva le trascrizioni delle conver-
sazioni con suo padre Rav Yehuda Leib Halevi Ashlag (Baal
HaSulam), autore del commentario Sulam (La Scala) de Il Li-
bro dello Zohar, del Lo studio delle dieci Sefirot (Commen-
tario ai testi del Kabbalista Ari), e di molte altre opere sulla
Kabbalah.
“Non sentendosi bene, durante il Capodanno ebraico nel
settembre del 1991, il Rabash mi chiamò al suo capezzale e mi
diede un quaderno, sulla copertina c’era una sola parola Sha-
mati (Ho udito). Porgendomi il quaderno egli disse ‘Prendilo
e impara da questo’.
Il mattino seguente, il mio maestro morì tra le mie braccia,
lasciando me e molti altri suoi discepoli senza una guida nel
mondo. Devoto al volere di Rabash di divulgare la Saggezza
della Kabbalah, ho pubblicato il quaderno proprio come è sta-
to scritto, conservando in tal modo i poteri di trasformazione
del testo. Tra tutti i libri di Kabbalah, Shamati è una creazio-
ne unica e avvincente”.

216
Libri di TesTo

La Kabbalah per lo Studente


(Ancora non disponibile in italiano)
La Kabbalah per lo Studente contiene testi autentici di Rav
Yehuda Ashlag, autore del Sulam (La Scala) commentario a
Il Libro dello Zohar, di suo figlio e successore Rav Baruch
Ashlag, e di altri grandi Kabbalisti. Offre inoltre illustrazio-
ni che rappresentano accuratamente l'evoluzione dei Mondi
Superiori come i Kabbalisti la possono sperimentare. Il libro
contiene anche diversi saggi esplicativi che ci aiutano a capi-
re i testi all'interno.
In La Kabbalah per lo Studente, il Dott. Michael Laitman,
PhD, assistente personale e primo studente di Rav Baruch
Ashlag, ha elaborato tutti i testi che servono ad uno studente
di Kabbalah per raggiungere i mondi spirituali. Nelle sue le-
zioni quotidiane, il Dott. Laitman basa il suo insegnamento
su questi testi ispiratori, aiutando così principianti e veterani
a comprendere meglio il sentiero spirituale che percorriamo
nel meraviglioso viaggio verso i Mondi Superiori.

Rabash: Gli Scritti Sociali


(Ancora non disponibile in italiano)
Rav Baruch Shalom HaLevi Ashlag (Rabash) ha svolto un
ruolo rilevante nella storia della Kabbalah. Ci ha fornito l’ulti-
mo collegamento necessario tra la Saggezza della Kabbalah e
la nostra esperienza umana. Suo padre e maestro era il gran-
de cabalista, Rav Yehuda Leib HaLevi Ashlag, conosciuto
come Baal HaSulam per il suo Sulam (La Scala) commentario
de Il Libro dello Zohar.

217
I SegretI del lIbro eterno

Eppure, se non fosse per i saggi di Rabash, gli sforzi di suo


padre per divulgare la Saggezza della Kabbalah a tutti sareb-
bero stati vani. Senza questi saggi, veramente pochi sareb-
bero in grado di raggiungere la realizzazione spirituale che
Baal HaSulam così disperatamente voleva che noi ottenessi-
mo. Gli scritti in questo libro non sono solo da leggere, sono
più come la guida di un utente esperienziale. È molto impor-
tante lavorare su di essi per vedere quello che realmente con-
tengono. Il lettore dovrebbe cercare di metterli in pratica per
vivere le emozioni che Rabash descrive così magistralmente.
Ha sempre raccomandato ai suoi studenti di riassumere gli
articoli, di tradurli ed applicarli nel gruppo. Fare questo si-
gnifica scoprire il potere degli scritti di Rabash.

Perle di Saggezza:
parole dei grandi Kabbalisti di tutte le generazioni
(Ancora non disponibile in italiano)
Durante i millenni, i Kabbalisti ci hanno lasciato in eredità
numerosi scritti. Nelle loro composizioni hanno concepito un
metodo strutturato che può condurre, passo dopo passo, fino
ad un mondo di eternità e completezza.
Perle di Saggezza è una raccolta di brani selezionati, gli
scritti di grandi kabbalisti di tutte le generazioni, con par-
ticolare attenzione agli scritti di Rav Yehuda Leib HaLevi
Ashlag (Baal HaSulam), autore del Sulam (La Scala) com-
mentario de Il Libro dello Zohar. Le sezioni sono organizza-
te per argomenti, per fornire la visuale più ampia possibile su
ogni argomento. Questo libro è un’utile guida per qualsiasi
persona che desideri avanzare spiritualmente.

218
Libri di TesTo

Sia la Luce: estratti selezionati da Il Libro dello Zohar


(Ancora non disponibile in italiano)
Il Libro dello Zohar contiene tutti i segreti della Creazio-
ne, ma fino ai tempi recenti la Saggezza della Kabbalah è sta-
ta chiusa da mille serrature. Grazie al lavoro di Rav Yehuda
Ashlag (1884-1954), l’ultimo grande Kabbalista, Il Libro dello
Zohar oggi è stato rivelato per spingere l’umanità verso il suo
grado successivo. Sia la Luce contiene estratti selezionati del-
la serie Lo Zohar per tutti, un’edizione raffinata de Il Libro
dello Zohar con il commentario Sulam, Ogni pezzo è stato
scelto con cura per la sua bellezza e profondità e per la sua
capacità di trasportare il lettore dentro Il Libro dello Zohar
e ottenere il massimo dall’esperienza di lettura. Dato che Il
Libro dello Zohar parla della rete intricata che collega tutte le
anime, immergersi nelle sue parole attira la forza speciale che
esiste in questo stato di unione, dove siamo tutti connessi.

Contatti
Per contattare l’associazione Bnei Baruch:
e-mail: italian@kabbalah.info
Sito web: www.kabbalah.it

Ringraziamenti
La piu sentita gratitudine va riconosciuta per il contributo
dato alla realizzazione di quest’opera ai:
Traduttori: Angiolino Donati e Nadia Bedini
Revisore: Giulia Malacarne
Excutive editor: Loredana Losito

219
PubblICazIonI PSIChe 2
IntroduzIone allaSaggezza della Kabbalah

Ci troviamo all’inizio di un processo nel cui stadio finale la Sag-


gezza della Kabbalh occuperà un posto centrale nella vita di ogni
persona nel mondo, come metodo per risolvere i problemi globali e
personali sempre più gravosi. Il motivo di quanto affermato risiede
nell’essenza della Saggezza della Kabbalah: essa è la scienza che
indaga le leggi che governano l’intero creato, leggi nascoste, e pro-
prio perché sconosciute, causa di contrasti che innescano reazioni
avverse e negative.
L’essenza della scoperta delle leggi della creazione, per ora a noi
celate, ci condurrà alla rivelazione di una realtà diversa, che si
chiarificherà in questo nostro mondo: una realtà spirituale, eterna
ed integra la cui rivelazione è, allo stesso tempo, scopo dell’intero
creato e scopo della vita dell’uomo. I kabbalisti scrivono che siamo
giunti in una fase in cui tutta l’umanità è pronta per la rivelazione
della realtà spirituale e quindi la Saggezza della Kabbalah si rivela
al mondo dopo migliaia di anni di occultamento. Proprio perché
tutto il creato ha un fine, nulla avviene per caso.
I Edizione: Luglio 2014
Autore: Michael Laitman
Formato: Brossura cucito a filo refe 15 x 21 cm
Collana: La saggezza della Cabalà
Prezzo: € 35,00
ISBN: 978-88-88611-73-0
Pagine: 496
I SegretI dell'alfabeto ebraICo
ComParazIone e formazIone delle lettere.

La particolarità di questa ricerca è basata sul parallelismo tra


l’alfabeto ebraico, il fenicio ed i geroglifici egizi, e sull’analisi della
composizione delle lettere ebraiche, formate, in alcuni casi, da più
caratteri. L’autrice spiega in modo semplice e basico il significato
di ciascuna lettera, la sua derivazione simbolica dal fenicio e
dall’egizio e la sua composizione grafica.
Ciò permette di addentrarsi in modo estremamente preciso e
dettagliato in ogni archetipo, tanto da poter trarre da ognuno di
essi un insegnamento talmente pregnante da poter far cambiare
lo stato di consapevolezza e di coscienza di chi si appresta ad una
lettura attenta precisa e consecutiva.
Questo libro, offre poi uno spunto Iniziatico, pur non volendo
essere dogmatico o religioso, ma aperto ad un confronto di diverse
realtà e culture.

I Edizione: Novembre 2012


Autore: Marina Busetto
Formato: Brossura cucito a filo refe 15 x 21 cm
Collana: La saggezza della Cabalà
Prezzo: € 20,00
ISBN: 978-88-88611-63-1
Pagine: 192
Il lIbro dell’angelo razIel.
SePher razIel ha’malaCh.

Secondo la leggenda ebraica, il Sepher Raziel era stato consegnato


ad Adamo nel Giardino dell’Eden.
Gli era stato donato dalla mano di Dio, che aveva utilizzato come
intermediario l’angelo Raziel. Si può perciò considerare questo come
il primo libro mai stato scritto. Il testo è un compendio approfondito
della tradizione magica ebraica, e molto probabilmente la fonte
originale di molta letteratura tradizionale sulla gerarchia degli
angeli, sull’astrologia, sulla cabala e sulla Ghematria.
Il Sepher Raziel ha-Malakh comprende inoltre materiale di carattere
astronomico, astrologico e gematrico, oltre a talismani magici di
vario genere.
Steve Savedow ha fornito dettagli riguardanti la storia, le citazioni
bibliografiche e il lignaggio che hanno caratterizzato questo celebre
lavoro, e la traduzione di questa versione inglese contemporanea
è una pietra miliare per tutti gli studiosi di magia e dell'antica
tradizione ebraica.

I Edizione: Ottobre 2011


Autore: A cura di Steve Savedow
Formato: Brossura cucito a filo refe 15 x 21 cm
Collana: La saggezza della Cabalà
Prezzo: € 28,00
ISBN: 978-88-88611-52-5
Pagine: 320
I taroCChI e l’albero della VIta.
una VIa CabalIStICa, aStrologICa ed eSoterICa
alla ComPrenSIone deglI arChetIPI.

L’intento che anima questo lavoro è quello di offrire, per quanto


possibile, una visuale originale, meno scontata – e sicuramente
poco ortodossa – sulle strette connessioni, elaborate nel mondo
esoterico, tra il simbolismo dei Tarocchi e quello dell’Albero
della Vita, cuore e centro di quell’ambito della mistica ebraica
noto come Cabala. I Simboli, come i Miti, descrivono il cammino
dell’autotrasformazione, per questo si collocano fuori dal Tempo, e
restano attuali ed attuabili in ogni istante della Storia, a disposizione
del “cercatore d’oro spirituale”.
È il potenziale inespresso di ogni coscienza a rendere vivi, pratici
ed utili i simboli, perché è la coscienza stessa ad averli emanati,
come matrice del linguaggio archetipico.
In questo testo l’autore si propone di rielaborare il significato degli
archetipi dei Tarocchi secondo una prospettiva più ampia che
percorre i sentieri cabalistici, astrologici ed esoterici.

I Edizione: Dicembre 2010


Autore: Claudio Marucchi
Formato: Brossura cucito a filo refe cm 15x21
Collana: La saggezza della Cabalà
Prezzo: € 28,00
ISBN: 978-88-88611-23-5
Pagine: 432
Kabbalah e lamagIa deglI angelI

Utilizzando gli insegnamenti e la saggezza della Kabbalah


possiamo colmare le distanze infinite che si frappongono tra
il nostro mondo materiale ed i reami divini dove risiedono gli
angeli. Nel libro “Kabbalah e la Magia degli Angeli”, la rinomata
autrice Migene Gonzàles-Wippler ci permette di avvicinarci, ed
approfondire, le nostre conoscenze sugli angeli nel contesto della
Kabbalah, il complesso sistema mistico alla base della religione e
della spiritualità occidentale. Fornendo una completa introduzione
ai concetti base della Kabbalah, l’Autrice ci mostra come applicarli
per relazionarci con numerosi angeli, per contattarli e lavorare con
loro; da semplici preghiere e rituali magici a complete invocazioni
kabbalistiche. Potrai scoprire come gli angeli operano nella tua
vita, e come visualizzarli per lavorare con loro. Nel testo sono
elencati numerosi angeli con le loro descrizioni complete così che
il lettore possa sapere esattamente con quale angelo lavorare per
raggiungere ogni obiettivo o realizzare i suoi desideri. Ideale per
chi vuole approcciarsi al mondo della Kabbalah e per tutti coloro
che vogliono approfondire lo studio della Magia Angelica.
I Edizione: Aprile 2014
Formato: Brossura cucito a filo refe 15x21
Collana: la saggezza della Cabalà
Argomento: Misticismo
ISBN: 978-88-8611-72-3
Pagine: 304
Prezzo: 26,00 euro IVA inclusa
dna ebraICo
ConneSSIone tra SCIenza e Kabbalah

Stiamo vivendo un’epoca straordinaria; stiamo varcando la


soglia della più grande rivoluzione della storia: l’incontro fra la
scienza e la mistica. Queste due dimensioni dell’esistenza fino ad
ora erano considerate diametralmente opposte ed inconciliabili.
Oggi scopriamo che le più recenti scoperte della scienza, della fi-
sica quantistica, dell’astronomia, della biochimica e della genetica,
non solo mostrano una sorprendente corrispondenza con i concet-
ti esoterici dell’antica Kabbalah ebraica, ma che, interagendo con
essa, ci possono dare accesso a nuove dimensioni di comprensione
dell’universo e farci varcare nuove soglie di conoscenza cosmica
che rivoluzioneranno completamente la nostra vita: la struttura
fisica del Testo Sacro ricalca la struttura del genoma umano, e la
codificazione del genoma umano, a sua volta, rivela una sorpren-
dente conformità con i codici esoterici tramandatici dai Maestri
della tradizione ebraica.

I Edizione: Maggio 2011


Formato: 15 x 21 cm
Rilegatura: brossura cucito a filo refe
Collana: la saggezza della Cabalà
Argomento: Misticismo
ISBN: 978-88-88611-51-8
Pagine: 400
Prezzo: 28,00 euro IVA inclusa
IntroduzIone alla Cabalà

La Centralità della Cabalà tra i ricercatori dello Spirito


è sempre più sentita. Ponte tra Oriente ed Occidente,
la saggezza esoterica di questa tradizione soddisfa il
bisogno di equilibrio e di integrazione tra gli opposti.
In questa raccolta di saggi, il professor Nadav Crivelli presenta
con grande capacità sintetica i punti introduttivi della Cabalà:
l’Albero della Vita; le Dieci Sefirot; le Lettere dell'Alef Beit,
i Mondi e le Anime, i Nomi di Dio, i concetti chiave della
cosmogonia, la relazione uomo-donna e gli elementi della cultura
cabalistica che si possono integrare nella vita quotidiana.
Adatto a chi si avvicina per la prima volta all’argomento, ma
anche ai più esperti, il libro si propone di trasmettere le nozioni
della Cabalà classica dei grandi maestri del passato e del presente.

I Edizione: Ottobre 2008


Autore: Nadav Hadar Crivelli
Formato: Brossura cucito a filo refe 15 x 21 cm
Collana: la saggezza della Cabalà
Prezzo: € 28,00
ISBN: 978-88-88611-23-5
Pagine: 416
la VIa regale.
VIaggIo attraVerSo le SefIrot
dell’albero della VIta.

Questo volume porterà il lettore a compiere un viaggio


veramente affascinante. Il tragitto si svolge attraverso le Luci
e i Sentieri dell’Albero della Vita, quel meraviglioso insieme di
insegnamenti che la Cabalà offre sul come connetterci con le
nostre più vere radici. Descrivendo nei dettagli le caratteristiche
delle sue Sefirot, il volume integra vari aspetti della Conoscenza:
visione esoterica, scienza moderna, psicologia, tradizione biblica
classica. Il viaggio inizia dal basso, dal Regno, dall’auto-governo,
e risale il tracciato delle Sfere di Luce, fino all’indescrivibile
perfezione della Corona. L’Albero della Vita non è più quel
qualcosa che D-o ha proibito ad Adamo ed Eva dopo il peccato,
bensì è la medicina essenziale, insostituibile, per guarire dalla
nostra mortalità. Come tutto ciò che è vivo, l’Albero della Vita
cresce. In questo libro, uno dei culmini del nostro viaggio, è
Da’at, la Conoscenza. Essa non indica più il frutto proibito,
bensì diventa il cuore stesso dell’albero del retto consiglio.
I Edizione: Novembre 2009
Autore: Nadav Hadar Crivelli
Formato: Brossura cucito a filo refe cm 15x21
Collana: La saggezza della Cabalà
Prezzo: € 22,00
ISBN: 978-88-88611-36-5
Pagine: 256
lo zodIaCo InterIore.
l'aStrologIa CabalIStICa
del lIbro della formazIone.

Il presente trattato considera l’Astrologia secondo la tradizione


ebraica. In un brano molto importante del Talmud i saggi afferma-
no che è un precetto per l’uomo dotato ed intelligente l’occuparsi di
astronomia ed astrologia, poiché Dio stesso ha creato le stelle ed i
pianeti con i loro movimenti e cicli affinché gli uomini li osservas-
sero e analizzassero. Ogni simbolo utilizzato in Astrologia affonda
le proprie radici nella sapienza esoterica e porta con sé profondi
insegnamenti. La parola “astro” e la parola “esoterico” provengono
dalla stessa radice: l’ebraico seter (Samekh-Tav-Resh), che significa
“segreto”, “misterioso”. Il Sefer Yetzirà, Il Libro della Formazione,
si occupa della connessione tra le lettere dell’alfabeto ebraico, se-
gni zodiacali e pianeti. Ogni lettera è un complesso di caratteristi-
che e di proprietà, quando esse sono applicate ai loro corrispettivi
zodiacali è possibile approfondire ed arricchire la conoscenza di
quest’ultimi con doviziadi nuovi particolari.

I Edizione: Novembre 2011


Autore: Nadav Hadar Crivelli
Formato: Brossura cucito a filo refe cm 15x21
Collana: La saggezza della Cabalà
Prezzo: €29,00
ISBN: 978-88-88611-54-9
Pagine: 384
I numerI del Segreto.
manuale dI ghematrIa
e numerologIa CabalIStICa.

I segreti della lingua ebraica sono numerosi e profondi e di essi si


occupa la Cabalà, l’ermeneutica mistica ed esoterica della Torà.
Le Scritture ebraiche contengono una molteplicità di livelli diversi
di significati, oltre a quello letterale ed immediato, per decifrare
i quali è necessario conoscere determinate chiavi e tecniche.
Questo libro tratta di una di queste varietà di sistemi: la
Ghematria che è la spiegazione del significato numerologico
delle parole scritte in lingua ebraica ed uno dei metodi di analisi
utilizzati per lo studio e la pratica spirituale della Cabalà.

I Edizione: Marzo 2011


Autore: Nadav Hadar Crivelli
Formato: Brossura cucito a filo refe cm 15x21
Collana: La saggezza della Cabalà
Prezzo: € 27,00
ISBN: 978-88-88611-48-8
Pagine: 352
I Settantadue nomI dI dIo.
Il Segreto del nome.

L’opera di Nadav Hadar Crivelli dedicata al complesso


argomento dei 72 Nomi di D-o si distingue dalle opere già
presenti su questo diffuso argomento in quanto ogni sequenza-
base di tre lettere viene trattata come un vero e proprio
Nome di D-o e non come se fosse il nome di un Angelo.
Molte scuole cabalistiche aggiungevano una desinenza (El o
Yah) ad ogni Nome e lo trattavano come se fosse un Angelo.
Per la Cabalà, ognuna di queste 72 sequenze di tre lettere è un
vero e proprio Nome di D-o, a tutti gli effetti. Per ognuno dei 72
Nomi vengono fornite spiegazioni sia di natura metafisica che
terapeutica e cerimoniale. Queste si basano su antichi testi di
Cabalà, il principale dei quali è Shorashei Ha-Shmot, di Rabbi
Moshè Zakuto, uno dei più qualificati conoscitori dell’argomento,
di ogni tempo e luogo. Il Shorashei Shmot non è disponibile
in nessun altra lingua al di fuori dell’ebraico originale.
Inoltre, per ognuno dei Nomi si riporta una parte di
quanto detto a proposito dal famoso ma enigmatico
Sefer Raziel ha Malakh, il Libro dell’angelo Raziel.
I Edizione: Marzo 2012
Autore: Nadav Hadar Crivelli
Formato: Brossura cucito a filo refe cm 15x21
Collana: La saggezza della Cabalà
Prezzo: € 32,00
ISBN: 978-88-88611-56-3
Pagine: 480
la VIa dell'amore.

Questo libro si propone d’essere d’aiuto e di contributo a tutti


coloro che, uomini o donne, stanno cercando di crescere, da soli o
insieme, lungo la via che unisce l’Amore umano all’Amore Divino.
Il progetto è quello di unire orizzontalità e verticalità,
portandole ad un’interazione piena, piacevole e potente.
Amore umano ed Amore Divino: due termini e basta?
Affatto. Intendiamo due tipi d’amore che gli
esseri umani provano l’uno per l’altro.
Questa opera desidera mostrare come il rapporto uomo-
donna non sia solo la più piacevole ed appagante delle
esperienze possibili, ma sia d’importanza fondamentale
ai fini della trasformazione qualitativa dell’umanità.
Ogni volta e in ogni luogo in cui un uomo ed una donna riescono
ad andare d’accordo, e a vivere il loro sentimento in pace e
armonia, essi portano una goccia di redenzione nel mondo…

I Edizione: Febbraio 2013


Autore: Nadav Hadar Crivelli
Formato: Brossura cucito a filo refe 15x21 cm
Collana: La saggezza della Cabalà
Prezzo: € 28,00
ISBN: 978-88-88611-64-8
Pagine: 240
Questo volume è stato stampato presso: universal Book srl. rende (Cs)
Finito di stampare: aprile 2015
stampato in italia - printed in italy

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