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Guida allo Zen

Manuale buddista Zen



Introduzione


Il prossimo anno segna il 750 anniversario della morte di Dgen Zenji. Nei templi Soto
Zen di tutto il mondo si sta gi preparando i vari servizi commemorativi ed i preliminari.
Il primo di servizio stato condotto il 12 maggio allo Zenshu-ji di Los Angeles, ed a questo
hanno fatto seguito lo Shbo-ji di Honolulu il 20 di maggio ed il Busshin-ji di So Paolo il
10 giugno nonch La Gendronniere di Parigi il 16 e 17 di giugno. (Tutti i templi citati, ad
esclusione dell'ultimo citato, sono subordinati ai due Centri principali di Sto Zen in
Giappone)

In questo edizione di Guida allo Zen, facciamo il punto su tre nozioni importanti.
Per primo spieghiamo lo Sbbgenz Zuimonki, come un punto di riferimento per
introdurre linsegnamenti di Dgen Zenji, e lo faremo in maniera piuttosto semplice, in
modo da essere di facile comprensione per un neofita. Molto dellinsegnamento di Dogen
ci dice come mettere in pratica una vita pi significativa, pi piena, pi ricca.

Fino a che il momento della sua morte, Dgen Zenji fu molto devoto al Budda.
Gautama Buddha (Lumbini, 8 aprile 566 a.C. Kuingara, 486 a.C.) stato un religioso,
monaco buddhista, filosofo e asceta indiano, al secolo Siddhrtha Gautama kyamuni
era il suo nome, chiamato pi correttamente con il nome di Budda; illuminato.
Il budda un appellativo, e viene dalla radice della parola sanscrita bud che significa
illuminare, fare luce, perci budda significa colui che si illuminato, che ha fatto chiarezza
in s. In tutte le quattro stagioni dell'anno, i buddisti tengono cerimonie e celebrazioni per
mantenere vivi gli insegnamenti di kyamuni.

In secondo luogo, perci, parleremo nella nostra piccola guida delle celebrazioni e
festivit buddiste annuali e stagionali, discuteremo quindi uno alla volta questi eventi,
commentandoli, e cominceremo dalla celebrazione del O-bon. Nel terzo punto, infine,
tratteremo la corrente del Sto Zen e le sue sacre scritture, o libri di base.

La prima parte offre una trattazione concisa degli insegnamenti di kyamuni.
La caratteristica speciale di questa trattazione si concentra sullo zazen, (za = sedere, zen
= meditazione) il centro degli insegnamenti di Dgen Zenji. Chiaramente zazen
importante come addestramento alla pratica religiosa dello Zen, ne il fondamento vitale.

Perci attraverso la pratica dello zazen importante vivere ogni secondo in accordo con lo
zazen di ogni giorno, e alla attitudine mentale che esso genere e produce come pratica.
Mangiare con presenza mentale un modo per coltivare la mente allo Zazen, ed una
delle basi buddiste pi discusse in questo articolo. Merita la vostra pi intensa attenzione.


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Gli insegnamenti di Shakyamuni frenano l'avidit, soggiogando i desideri, e
comprendendo il pieno significato di questo insegnamento, si pu contribuire alla
soluzione dei problemi ambientali che affrontiamo oggi.

Gassh

Lo Zazen, mente e via








Molti persone hanno un'immagine dello Zen come qualche cosa di difficile, quando invero
un insegnamento molto chiaro e conciso. Il carattere cinese col quale scritta (mostrato
sulla pagina seguente) la parola vuole dire indicare qualche cosa di puro. Nella sua
essenzialit Zen divenire consapevole del principio, della verit della natura delle cose,
raggiungere il modo della pace, libero dallinganno, libero di mente.

La gente desidera scappare dai guai, dalle relazioni umane e complesse e ricerca sempre
la tranquillit e la pace mentale. Lo Zen intraprende questo desiderio di base, di natura
umana. Lo Zazen (meditazione Zen seduta) addestrando lessere porta a tale pace.
Dedicandovi ad esso, si rivela la verit della vita a voi, e l'abilita per vivere in tale
tranquillit. Noi crediamo che comprendendo la mente dello zazen e applicandosi
sinceramente ogni giorno ad esso, il modo buddista di vivere la vita.












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Perch noi pratichiamo Zazen



Svegliarsi alla verit

Tutto quello che esiste partecipa della natura di Buddha. Tutte le cose sono preziose; ogni
esistenza ha valore. Oggi, vivendo in una societ estremamente competitiva noi valutiamo
oggi le persone e gli oggetti spesso come qualcosa di utile o inutile. Fuori dell'invidia o
dalla gelosia, noi ci compariamo con altri.
Secondo gli insegnamenti buddisti, nonostante le valutazioni umane di buono o cattivo, la
verit di tutte le cose la loro naturale e originale forma spoglia. Praticando zazen ci si
sveglia a questa verit inerente in tutte le cose e per nulla superfluo, zazen comporta il
risveglio del nostro proprio essenziale s stesso a questa verit ultima, e questa la
natura della quale il Buddha dotato
Zazen

Che atteggiamento dobbiamo adottare per zazen? La seguente famosa storia della Cina
dellottavo secolo d.C ce ne da un'indicazione.
Una volta, un monaco chiamato Mazu Daoyi era assiduamente preso dal suo zazen,
accadde che il suo insegnante Nanyue Huaizhang passando da l, gli chiese che cosa
stava facendo.
"Zazen", - rispose subito Mazu - "sto praticando la meditazione seduta per diventare un
Buddha." Nanyue allora raccolse una tegola che si trovava vicino a lui e cominci a
strofinarla energicamente con una pietra.
Perplesso, Mazu chiese perch stesse facendolo cos; e questo gli rispose: "sto levigando
la tegola per fare un specchio."
Mazu, attonito, rispose: come puoi fare di quella tegola uno specchio? Nemmeno se tu la
strofinasse centanni quella tegola diventarebbe uno specchio
Fu cos che Nanyue contest: "Allo stesso modo, impossibile diventare un Buddha
praticando la meditazione seduta". In un bagliore di intuizione profonda Mazu realizz che
i suoi sforzi erano stati soltanto mezzi per raggiungere lo stato di Buddha, ma non sarebbe
mai pervenuto alla verit attraverso la sola posizione seduta.
Da allora in poi, Mazu si dedic allo zazen mushotoku senza spirito di profitto, che non
era un mezzo e che non aveva una meta. Mazu aveva scoperto il vero zazen.
Dogen Zenji accentu l'importanza di mantenere il corpo nella corretta posizione e
sedendo semplicemente e risolutamente. Meditare cos in se stesso gi la meta: non
un mezzo ad un risultato. Impegnato nello Zazen, non puoi valutare la correttezza della
postura, dimentichiamo perfino che stiamo facendo zazen.
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La cosa pi importante sedere semplicemente, risolutamente. Facendo cos, noi
dimentichiamo i nostri corpi e le nostre menti, facendo cadere corpo e mente.
Quando noi stessi e ci che intorno unificato, noi dimentichiamo noi stessi e tutte le
altre cose. Cos diveniamo veramente consapevoli di essere in un mondo riempito dalla
vita di un Buddha ed dalla natura del Buddha, cio, l'universale, la possibilit innata della
natura di Buddha natura di ogni fenomeno, vacuit sostanziale di ogni cosa. Allo stesso
tempo quindi manifestiamo la forma tranquilla del Buddha.

Tutto quello che facciamo Zen

Lo Zen ci insegna a vivere in accordo con la mente dello zazen, senza brandire i nostri
desideri egoisti, come mostra la seguente storia.

In Cina, durante il periodo Tang (618 907) un giovane monaco di nome Longtan
Chongshin che attendeva alle necessit del suo maestro spirituale, un giorno domand
perch nei molti anni che aveva trascorso con lui, e dopo aversi adoperato tanto per la
cura del suo maestro, egli non avesse mai trovato un lasso di tempo per insegnargli
qualcosa sullimportanza della mente Zen. Il maestro rispose che egli non era mai stato
senza un certo lasso di tempo senza insegnargli qualcosa sulla mente Zen.

Non molto convinto il giovane monaco domand allora quando il suo mentore gli avesse
indicato un qualche insegnamento sullimportanza della mente Zen.
Il maestro replic: quando tu mi portasti il t, ed io lo accettai; quando tu mi preparasti il
cibo, ed io accettai e mangiai; quando tu mi salutasti ogni mattina e sera, ed io sempre
risposi a te con lo stesso saluto: non forse vero? E poi ora, quando mi hai chiesto
quando mai ho avuto un lasso di tempo per insegnarti la mente Zen.
Keizan Zenji, che si adorper e propag gli insegnamenti sto per tutto il Giappone,
insegno la mente Zen dicendo: bere il t quando pronto, mangiare cibo quando
offerto. Per la mente Zazen la mente Zen importante accettare le cose nella loro
naturale forma, cos come sono, e vivere la vita atto dopo atto. Questa disciplina
giornaliera in se stessa illuminazione.
Linsegnamento Zen ci mostra che ogni giorno meraviglioso, e mano a mano che pratichi
zazen quotidianamente, tu sarai capace di osservare la verit con un mente calma e
rimanere imperturbati mentalmente e fisicamente. Zazen, quale esso fu, una disciplina
dolorosa, si trasformato in una pratica confortevole. Questa trasformazione colpisce pi
che lo zazen tutte le estensioni ed i dettagli quotidiani della sofferenza mentale. Quando
raggiungiamo questo stadio, noi siamo liberati dagli aspetti fastidiosi della vita.

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Ascoltando gli Insegnamenti e seguendo i precetti

Naturalmente, zazen solo non ci porter nei confortevoli reami di una pace libera dalle
delusioni. Ci sono altre cose che dovresti come tirocinante della via buddista apprendere.
Primo tu dovresti ascoltare un insegnamento di un maestro Zen che ti insegni la dottrina
del Buddha. Poi, tu dovresti riflettere su cosa hai ascoltato ed essere diligente nel mettere
in pratica ci che ti viene insegnato. Se tu persegui su questo sentiero irremovibilmente
diventerai un realizzato, un risvegliato. Ricorda sempre che lo Zen inizia con lascolto di un
autentico maestro Zen.
Dogen Zenji insegnava che vivere in accordo con lo mente dello zazen richiede sopportare
certi precetti. Noi dobbiamo fare voto di mettere la nostra fede in Buddha, nel Dharma (la
legge universale), e nel Sanga, (nellordine monastico, siamo animali sociali, dobbiamo
vivere in gruppo e no soli, eremiti al mondo).
Questi sono chiamati precetti dei tre rifugi, (sankikay) ma pi che rifugi sono affidamenti
sulla guida, cos mi affido al Buddha, perch ho fede nel suo insegnamento, e mi affido al
Dharma perch ho visto ho provato, ho sperimentato con certezza che cos, perci ho
fede nella legge, ed infine mi affido al Sanga, ho fede in esso, siamo uomini che cercano
la grande Va, accumunati da uno stesso intento, possiamo supportarci e aiutarci nella
comunit. Dovremmo anche prendere rifugio nei tre ideali (sanjujkai) di non fare il male
per quanto sia possibile, ma fare del bene, e di salvare tutti gli esseri senzianti dalla
sofferenza. In aggiunta dovremmo mantenere i dieci principali precetti di divieto:



1. Apprezzare ogni vita e rispettarla.
Da qui nasce un precetto implicito, quello di evitare non vietare - di mangiare la carne degli animali,
poich per farlo dobbiamo nuocere alla loro vita e quindi non ne abbiamo rispetto. chiaro che non si
pu vietare questo ti modo assoluto poich vi sono popoli che non possono nutrirsi di altro che non sia
carne animale, - come per esempio gli abitanti della steppa siberiana o le popolazioni innuit dellartico.
Presto o tardi, per, arrivermo come gi si fatto per tutti gli uomini, siano essi di qualsiasi ceto o colore,
a tutelare i diritti degli animali, accettando il fatto che anchessi, pur tuttavia con forme di intelligenza
differenti, cercano la felicit.

2. Non rubare o commettere ingiustizie.
3. Non distruggere o disgregare un unione matrimoniale.
4. Non giagere nel piacere, n dire falsit.
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Non giacere nel piacere indica di non cercare il piacere, poich questo genera in noi una attaccamento a
stati continui di dipendenza, e ci ci spinge a essere disonesti e quindi a mentire per un profitto
personale.
5. Non divenire assuefatto ad intossicanti o stordirti con alcol.



6. Non spettegolare o parlare degli errori altrui.
Non parlar male degli errori altrui, significa comprendere che anche nellerrore vi ricerca della felicit,
chi agisce erroneamente lo fa perch in preda allignoranza ed alla ricerca spasmodica della ricerca del
piacere fisico, anche se questo impermanente e genera infelicit.

7. Non vantarsi o parlar male di altri.
Il vantarsi o parlar male degli altri, indica un voler eccellere. Il fine quello di trarne un profitto
personale, il quale soggetto a le ripercussioni degli odi della altri e attrae un karma negativo.

8. Non esitare a dare di borsa, o di mente.
Spendere tutto ci che si ha per aiutare con denaro o con limpegno personale. Un mondo migliore non
opera di un agente divino, ma delluomo sulluomo. Perci un buon senso civico migliora la condizione
di tutti coloro che vi abitano.
9. Non perderti in violenti attacchi di rabbia.
10. Non dubitare dellinsegnamento del Buddha.
Dubitare non vuol dire non essere critico verso un maestro o la dottrina. Dopo aver valutato tutti pro e
contro, dopo aver compreso se questa dottrina inaffondabile o se tale maestro degno di fiducia, - e
ci lo si pu dire solo dopo aver fugato ogni dubbio non dubitare pi dellinsegnamento del Dharma o
del maestro, poich questo solo unaltro modo in cui la mente pone bastoni tra le ruote per farci
desistere e tornare a galoppare selvaggiamente dove pi le piace, al fine di ritrovarsi poi nuovamente a
soffrire del suo stesso male.




Praticare gli insegnamenti laddestramento nella Via buddista


Per seguaci della Via buddista, questi precetti sono universali e trascendono il
tempo. Basare la vostra vita su questi precetti, ed essere sinceramente
introspettivi, genera un atteggiamento compassionevole verso il prossimo,
ottenendo anche un effetto purificatore su tutta la natura di Buddha del mondo.

Il sto Zen ha da lungo tempo enfatizzato l'importanza degli atteggimenti nelle azioni
quotidiane. Dogen Zenji ci insegna di assicurarsi che tutto quello che facciamo nella vita
quotidiana sia corretto, noi dobbiamo sforzarci per la correttezza nelle quattro azioni di
camminare, sedere e dormire. Quelli che si disciplinano nella Via buddista devono
attenersi ai precetti affermati qui sopra e devono sforzarsi per raggiungere azioni ed
atteggiamenti corretti, devono cio mettere diligentemente in pratica gli insegnamenti
buddisti.

Come praticare Zazen


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