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P er i o di c o del l I s t i t ut o per l a f o r ma z i o ne a l gi o r na l i s mo di Ur bi no
Quindicinale - 13 gennaio 2006 - Anno 16 - Numero 1
Internet: Ducato on line - www.uniurb.it/giornalismo
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Servizi pubblici, logica privat a
Dopo la farmacia e la Fortezza Albornoz anche i bagni affidati allAmi
Con i tagli della Finanziaria il Comune obbligato a nuove soluzioni
I turisti tornano a visitare la cit-
t. Durante le feste le presenze a
a Palazzo Ducale sono aumenta-
te del 65% rispetto allo scorso
anno. Alberghi pieni a Capo-
danno e una novit: la pista di
pattinaggio. Un successo contro
ogni previsione. Eppure in un
bilancio molto positivo c chi si
lamenta: per ristoranti e negozi
gli affari non sono andati bene.
a pagina 2
Feste di Natale
tanta gente
e affari modesti
Citt
La regione Marche ha appena
approvato una legge che unifica
le licenze per i pubblici esercizi
che somministrano alimenti e
bevande. Chi ha un bar potr
servire i pasti come un
ristorante e viceversa. E con le
novit della legge arrivano i
problemi: chiudere alle 3 come
un bar o alle 2 come un ristoran-
te? Decider il Comune.
a pagina 6
Una licenza
molti problemi
Ec onomia
Produzione in calo di oltre il 30%
nel 2005 per luva coltivata per
fare il vino. Secondo la sede lo-
cale della Confederazione italia-
na agricoltori, il crollo dovuto a
pioggia, grandine e allazione
dei cinghiali. Ma la qualit resi-
ste, e Pergola conquista una
nuova doc. Lintervista allo chef
Lucio Pompili, che racconta la
sua filosofia del vino e d qual-
che consiglio sui migliori pro-
dotti della zona.
a pagina 7
Poco ma buono
lannata 2005
Parola allo chef
Vino
Si chiama Urb597, una mole-
cola sintetizzata dai ricercatori
della facolt di Farmacia, e si
candida a sostituire i farmaci
tradizionali contro la depressio-
ne. La molecola, che attiva i re-
cettori dellanandamide, per-
mette al nostro organismo di
combattere da solo contro il
male oscuro.
a pagina 14
Una molecola
anti-depressione
Universit
C
os, a occhio, lidea della
pista di pattinaggio a
molti era sembrata poco
in carattere con il Palazzo
Ducale. O si va a pattinare - si
pensava - o si va a vedere larte.
Invece no. Liniziativa ha fun-
zionato addirittura pi per
promuovere la cultura che il
commercio. Boom di visite al
Palazzo, negozi e ristoranti a
secco; bench molti si siano
anche fermati pi di un giorno.
Se qualcuno ne dubitava la
conferma che la cultura non si
misura, che non prerogativa
di una categoria di persone, ma
unoccasione che chiunque
coglie volentieri se gli se ne
offre la possibilit. Ne dovrem-
mo concludere che la strada
intrapresa quella giusta.
La gente corre dove succede
qualche cosa. Qualsiasi cosa.
Perch dove succede qualche
cosa c vita e la citt racconta
di s. Urbino deve diventare
un posto dove succedono cose
che fanno parlare. Deve rac-
contare se stessa.
Che cosa vuol dire raccontarsi?
Innanzitutto vivere come citt,
ricordare, collegare il passato
con il presente e
con il futuro,
scoprire qual il
destino che si
vuole scegliere
per i propri figli,
che cosa si sa
fare meglio degli
altri, pi degli
altri, prima degli
altri.
E quindi bisogna
insistere, non limitarsi a inizia-
tive stagionali ma riscoprire la
vocazione cittadina. Altrimenti
Urbino sar sempre pi una
periferia custode di un museo.
Non ci sono vie di mezzo; una
citt vive finch si racconta. Se
no muore. E
allora non c
pi problema.
D o p o d i c h
occorre comuni-
care. Nessuna
iniziativa viaggia
da sola (a meno
che non dispon-
ga di tempo illi-
mitato). Non
vero che il
mezzo sia il messaggio, ma
vero che senza il mezzo non
c' messaggio. Urbino troppo
spesso un messaggio immo-
bile (cio poco spettacolare,
perch non c spettacolo
senza movimento).
Mezzo non significa solo
strade o simili. Anzi oggi signi-
fica prima di tutto accesso e
presenza sul palcoscenico del
mondo. Un portale internet,
per esempio, costa molto
meno di una superstrada e
arriva dappertutto. Se acco-
gliente, descrittivo, affascinan-
te, pu valere un viaggio. Il
portale pi bello del mondo (si
fa per dire) pu costare quanto
una macchina di media cilin-
drata.
Si pu sognare una Urbino tor-
nata a essere viva (e non solo -
con tutto il rispetto - parcheg-
gio di studenti) che racconta
ogni giorno la sua antichissima
storia e la racconta in rete a
tutto il mondo, cos da diventa-
re talmente attraente che i turi-
sti siano disposti a venirci
anche a piedi. Anche senza
Bretella. Che tanto quella
Alla cultura
basta?
Il messaggio
deve
far sognare
LEDITORIALE
Un po di ghiaccio
e Urbino va
Anche Urbino sceglie la strada
del privato. Per far fronte alle
difficolt di bilancio lammini-
strazione ducale ha deciso di
appaltare alcuni servizi desti-
nati alla popolazione, allAmi
Service. Lazienda municipa-
lizzata, di propriet del comu-
ne al 100%, avr larduo com-
pito di gestire con logica
aziendale settori che fino a ieri
rispondevano alle burocrati-
che regole del settore pubbli-
co.
LAmi Service ha lo scopo di
fornire prestazioni migliori a
costo zero sia per i cittadini sia
per lamministrazione ha
dichiarato Giorgio Baldi, diret-
tore della multiservizi che gi
gestisce i parcheggi. Non
escluso, per, che lutilizzo di
alcuni bagni pubblici potreb-
be diventare a pagamento. Per
saperlo bisogna aspettare i
progetti che lAmi sottoporr
entro pochi mesi al giudizio
della giunta.
Secondo le prime indiscrezio-
ni la Fortezza, diventer entro
lestate, unarena attrezzata
con un palco permanente. I
soldi che lAmi guadagner
con laffitto della location ser-
viranno allacquisto di nuovi
giochi e al prolungamento del-
lorario di apertura serale. Pi
difficile sar portare in pareg-
gio il bilancio del palasport, i
cui costi di gestione sono solo
in parte coperti dallaffitto
pagato dalle societ sportive.
Per i bambini una c itt (quasi) ideale
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na citt a misura di bambino? Indagine sui servizi per linfanzia offerti dal Comune: pro-
mossi gli asili nido e le strutture ricreative. Ma per le mamme sono poche le aree verdi
attrezzate. A scuola alta presenza di alunni stranieri e lintegrazione agevolata dai mediatori
culturali. Il sociologo Fabrizio Pappalardo: Progetti realizzati senza consultare i pi piccoli; ser-
vono maggiore attenzione e sensibilit. alle pagine 4 e 5
a pagina 3
il Ducato
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uest'anno la differen-
za l'ha fatta lei. La
pista di pattinaggio.
Chi l'aveva accolta
con critiche e diffi-
denza si dovuto
ricredere: se non ci fosse stata,
sarebbe andata molto peggio.
La pista sul ghiaccio ha ottenuto
risultati sorprendenti: ha attirato
pi turisti a Urbino, ha movi-
mentato la vita cittadina, viva-
cizzando l'atmosfera natalizia.
Risultati che sono anche sulla
carta, a volte con cifre da record,
come quelle del 24 e del 25
dicembre quando 1200 persone
hanno indossato i pattini e pro-
vato a far scivolare le lame sul
ghiaccio. E le cifre sono rimaste
alte anche nei giorni successivi
con una media di 300 persone
dal luned al gioved e di 700
durante i week-end .
"La pista stata un successo, ha
conquistato tutti - afferma
Marika Bruno, che ha collabora-
to al progetto - adulti, famiglie,
ma soprattutto i bambini picco-
li. Per loro abbiamo dovuto ordi-
nare addirittura altri pattini,
perch quelli che avevamo non
erano abbastanza".
E non erano solo urbinati a pat-
tinare. Aspiranti pattinatori sono
arrivati anche da Fano, Pesaro,
Ancona e da Rimini e siccome le
richieste non mancano neanche
ora, si deciso di prorogare la
chiusura della pista di una setti-
mana. Cos chi vuole, potr pat-
tinare fino a fine mese.
E magari trovare il tempo per
visitare anche la citt. Come
hanno fatto i turisti durante le
feste. Soprattutto con Palazzo
Ducale. Un numero cos alto di
presenze non si registrava da
anni: da ottobre fino a fine
dicembre gli ingressi sono stati
75.702, con un' aumento del
25% nell'ultimo mese, dovuto
soprattutto - spiegano alla
Sovrintendenza ai Beni Culturali
- alla Mostra di Fra' Carnevale,
entrata nella classifica delle
mostre italiane pi importanti
dell'anno. Ottimi risultati anche
per la via dei Presepi che duran-
te il periodo festivo ha registrato
oltre 45 mila presenze.
Non stato neanche il solito
turismo mordi e fuggi, ormai
familiare da anni. I turisti sono
arrivati e si sono fermati, spe-
cialmente a Capodanno, quando
la maggior parte degli alberghi
ha registrato il tutto esaurito.
"Siamo molto contenti - afferma
il sindaco Franco Corbucci - ora
parlano i fatti. Durante le feste
c'era un sacco di gente. Questo
significa che a Urbino si sta
muovendo qualcosa e che sem-
pre pi persone sono interessate
alla nostra citt".
Eppure fra tante note positive,
ce n' anche una stonata. A suo-
narla sono stati loro, i commer-
cianti, che riassumono con
poche parole le feste appena
passate: gente tanta, ma affari
mosci.
"Grazie alla pista di pattinaggio
abbiamo avuto moltissimi visi-
tatori - dice il terraccottaio di via
Veneto - peccato che avessero il
portafoglio vuoto".
Vuoto anche per mangiare: " Ho
preparato un sacco di panini e
migliaia di cioccolate in tazza -
dice Stefano, titolare del bar
ristorante Il Cortegiano - ma
avrei preferito sicuramente stare
pi in cucina e servire pi pran-
zi e cene".
File a palazzo Ducale, alberghi
pieni a Capodanno ma gli affari
dei commercianti non decollano
Nat ale: pist a piena, t asche meno
Migliaia di turisti in citt per pattinare e vedere Fra Carnevale
ILARIA IACOVIELLO
I nuovi
indirizzi
preoccupano
i cittadini
Toponomastic a
I
nomi delle strade? Per
me non sono un proble-
ma. Io trasloco fra qual-
che settimana e la mia nuova
via rimane come prima".
fortunato il signor Enrico
Guidi, insegnante al liceo clas-
sico. Lui il problema l'ha risolto
cos. Ma per tanti urbinati -
soprattutto quelli fuori dal cen-
tro - andata diversamente:
dal 5 dicembre infatti si sono
visti cambiare l'indirizzo rima-
nendo nella stessa casa.
Un intervento annunciato, pro-
gettato gi nel '96, che ora
per, a poco pi di un mese
dall'attuazione, trova sconten-
ta molta parte della popolazio-
ne.
Gli urbinati si chiedono: tutto
questo era proprio necessario?
Dopo tanti anni - afferma
l'ing. Carlo Giovannini, diri-
gente dell'Ufficio tecnico del
Comune - bisognava mettere
un po' di ordine al caos di
numeri e di strade che c'era in
molte frazioni. Un tempo la
numerazione delle case non
seguiva il normale ordine pro-
gressivo con i civici pari a
destra e a sinistra quelli dispa-
ri, ma quello 'cronologico'e
cio in base a quando l'abita-
zione veniva costruita e indi-
pendentemente dalla posizio-
ne sulla strada. Con questo
piano invece abbiamo raziona-
lizzato la toponomastica.
Secondo il Comune i vantaggi
sono molteplici: un servizio
postale pi celere (prima
quando un postino andava in
ferie la posta non veniva reca-
pitata per mesi, ricorda
Giovannini), un pronto inter-
vento pi efficace e un sistema
pi razionale per individuare i
residenti.
Ma loro, i residenti, non ci
stanno: Hanno cambiato tutti
gli indirizzi - afferma Monica
Ugoccioni, restauratrice di
Girfalco - avevano detto che era
una revisione e invece hanno
stravolto tutto, andando contro
la storia, l'identit dei paesini e
anche le regole.
Al centro del braccio di ferro
oltre alla storia ci sono infatti
proprio le norme sulla topono-
mastica : "Hanno modificato il
nome ai piazzali senza avere
l'autorizzazione ministeriale -
continua Augusto Calzini, con-
sigliere comunale del Gruppo
Misto, che ha presentato unin-
terrogazione al consiglio
comunale - e hanno dato
nuovi nomi alle vie senza tene-
re in considerazione il parere
dell'Istituto di Storia Patria. Per
non parlare del fatto che non si
possono intitolare strade a per-
sonaggi morti prima di 10 anni
e invece cos stato".
Ma non finita qui, perch fra
le lamentale dei cittadini c'
anche quella di dover cambiare
tutti i documenti. Con la paura
che arrivino le multe.
In attesa dei nuovi documenti
- afferma Giovannini - chi ha
cambiato indirizzo avr un
attestato da portare nel porta-
foglio e non dovr pagare nulla.
Per cui il problema risolto".
Per alcuni forse, ma non per
tutti.
Sportipico:
la pista di
pattinaggio
sul ghiaccio
di piazza
Duca
Federico
stato
un successo
Su Fermignano f rana ducale
Gli smottamenti
invadano
la strada
confinante
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la polemica