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LA REPUBBLICA 41
DIARIO
di
uillermo Cabrera Infante ha visto per lultima volta il suo paese il 3 ottobre del 1965. Quel giorno, sullaereo che lo riportava a Bruxelles, dove lavorava come attach culturale dellambasciata cubana, decise che non sarebbe pi tornato allAvana fino a quando Fidel Castro sarebbe rimasto al potere semplicemente perch, come decine di intellettuali e artisti cubani dopo di me, avevo capito che non sarei pi stato libero n di scrivere, n di parlare. Anzi, che non sarei stato neppure pi libero di pensare. Autore di due romanzi straordinari (Tre tristi tigri e LAvana per un infante defunto), nel 1959 Cabrera aveva abbracciato la Rivoluzione come tanti giovani della sua generazione. Nominato direttore di Lunes de Revolucion, la rivista culturale dei barbudos, venne costretto a dimettersi dalla censura rivoluzionaria nel 1961, anno in cui lasci per la prima volta lisola accettando lincarico diplomatico in Belgio. Nel 1965 fugg in esilio prima in Spagna, dove il regime franchista rifiut di concedere a lui e alla sua famiglia lasilo politico, e poi in Gran Bretagna, a Londra, dove, ormai quarantanni dopo, vive tuttora. Lei fu tra i primi intellettuali di sinistra cubani a fuggire in cerca di libert mentre in Europa e in America Latina artisti, scrittori e giornalisti, compivano il cammino inverso schierandosi dalla parte di Fidel Castro, un dittatore che alcuni di loro ancora difendono Per quattro decenni questi cacciatori di utopie mascherate da futuro hanno chiuso gli occhi di fronte alla realt, hanno fatto finta di non vederla inseguendo chiss quale arcobaleno. Quando Castro finalmente cadr e i suoi orrori non potranno pi essere nascosti, cercheranno unaltra utopia, unaltra isola dove addormentarsi con le loro illusioni. Dal 1959 i sogni degli intellettuali europei, a Cuba non sono altro che incubi. Come descriverebbe la situazione attuale dellisola e questa agonia di un paese dove, anche la maggior parte dei membri della nomenclatura al potere, sembrano soltanto in attesa della soluzione biologica, delluscita di scena naturale di Castro? La situazione attuale di Cuba si pu misurare con lopportunismo di Fidel Castro che pur di restare al potere disposto a fare qualunque
CASTRO
GABRIEL GARCIA MARQUEZ
LA PRIMA volta che lo vidi con questi miei occhi misericordiosi fu proprio in quellanno grande e incerto del 1959. Allora aveva trentadue anni ed era ossuto e pallido, con la stessa barba da adolescente che non si mai infittita, e dava limpressione che il suo corpo non potesse contenere quella forza fisica e quella volont granitica, ma qualcosa nello sguardo tradiva la debolezza recondita di un cuore infantile. Erano i tempi della didattica ossessiva e implacabile, quando appariva in televisione senza preavviso per spiegare un problema concreto e difficile della Rivoluzione incipiente, e parlava senza tregua dalle quattro di pomeriggio a mezzanotte, senza bere un goccio dacqua, senza concedere a nessuno nemmeno una pausa per orinare, e sezionava la questione e la rivoltava al dritto e al rovescio fino a renderla di una semplicit elementare, mentre le signore cubane prendevano la cioccolata con i biscotti e completavano i loro ardui lavori a punto e croce davanti alla televisione.
CASTRO.
riescono a percepirle. Il sistema politico, i servizi segreti, le forme di repressione delle libert individuali, i gulag dove sono imprigionati i dissidenti politici. Ognuna di queste cose stata copiata, letteralmente copiata, dallUnione Sovietica. Come giudica la politica dellUnione Europea nei confronti di Cuba? Penso che per troppo tempo stato concesso a Fidel Castro un aiuto e un sostegno economico ingiustificato. Ora, finalmente, lUnione Europea non ha potuto chiudere gli occhi davanti ai suoi ultimi crimini contro il popolo cubano. Un anno fa, Fidel Castro, ha approfittato della confusione internazionale prodotta dalla guerra in Iraq per mettere in carcere i dissidenti pi pericolosi per la continuit del suo regime. Ha seguito, come sempre, (e mi riferiscono in particolare al caso del poeta Raul Rivero, condannato per crimini che non ha mai commesso), la politica della menzogna e della persecuzione degli avversari politici. Come simmagina il futuro dellisola? In questi mesi a Cuba si nota una intensificazione del controllo delle Forze armate. Si parla di continui rastrellamenti mascherati da prove di difesa nazionale contro una invasione americana? La maggior parte delle misure prese dal governo sono azioni preventive di controllo del paese in caso di morte di Fidel Castro. Sono le prove generali. Fidel ha promesso la mano dura pur di garantire un futuro al regime e pensa di lasciare il potere a suo fratello Raul. Questo vuol dire semplicemente che lesercito, che Raul controlla dal suo ministero, prender il potere con maggior forza di quella impiegata finora. Ma penso che dobbiamo ricordarci dellesempio di un altro tiranno e di un altro regime. Anche Francisco Franco disse, prima di morire, che ogni cosa, ossia la continuit del potere dopo di lui, era stata legata e ben legata. E quanto dur? Un regime personale molto pi vulnerabile di qualsiasi democrazia, anche della pi debole. Ci che Fidel Castro cerca una garanzia di continuit dopo la sua morte. Naturalmente impossibile che la ottenga. Nonostante speri di lasciare ogni variabile prevista, e il suo regime ben solido, molto meglio di Franco.
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DIARIO
LE TAPPE PRINCIPALI
IL REGIME DI BATISTA 1952-1959 Nel 1952 il sergente Fulgencio Batista prende il potere con un colpo di Stato. Durante il suo regime Batista sospende le garanzie costituzionali e d lavvio a vere e proprie esecuzioni di massa
LA RIVOLUZIONE 1959 Dopo una guerriglia durata tre anni nella notte di capodanno i rivoluzionari costringono Batista alla fuga. Un mese dopo Castro nominato primo ministro: la vittoria della rivoluzione cubana
LA BAIA DEI PORCI 1961 Il 17 aprile 1500 mercenari appoggiati dagli Usa, sbarcano sullisola, nella Baia dei Porci, con lo scopo di raggiungere lAvana e rovesciare il regime castrista. Lazione fallisce
I LIBRI
VOLKER SKIERKA Fidel, Fandango 2003 CLAUDIA FURATI La storia mi assolver, Il Saggiatore 2002 JOSE LATOUR Lontano da Cuba, Rizzoli 2000 GUILLERMO CABRERA INFANTE Mea Cuba, Il Saggiatore 1997 ANGELO TRENTO Castro e Cuba. Dalla rivoluzione a oggi, Giunti 1998 ROBERTO MASSARI Storia di Cuba: societ e politca dalle origini alla rivoluzione, Edizioni Associate 1987 PIERRE GALENDORF Un comunista nelle prigioni di Fidel Castro, Sugarco 1978 LEONARDO PADURA FUENTES Passato remoto, Tropea 1999 ARTURO ARANGO Lista dattesa, Fazi 2001 JOS LEZAMA LIMA Paradiso, Einaudi 2001 ALVAR GONZALES PALACIOS Le tre et, Longanesi 1999
llepoca del nostro incontro, il futuro di Cuba era il grande punto interrogativo per chi aveva a cuore il paese. Il nostro gruppo non faceva eccezione. Ne facevano parte, oltre mia moglie e ed io, William Luers, ex direttore del Metropolitian Museum of Arts di New York, nonch ambasciatore, prima in Venezuela quindi in Cecoslovacchia, sua moglie, Wendy, attivamente impegnata nella campagna per il rispetto dei diritti umani, il romanziere William Styron con la moglie Rose, lagente letterario Morton Janklow e sua moglie Linda, e Patty Cisneros, promotrice una fondazione filantropica per la salvaguardia della cultura amazzonica. Gli unici insieme a me a non parlare spagnolo erano gli Styron e gli Janklow. Avendo in programma di fare semplicemente i turisti e incontrare forse qualche scrittore, fummo colti di sorpresa, il giorno dopo il nostro arrivo, dallinvito di Castro a cenare con lui. In seguito scoprimmo che lartefice di questa ospitalit era stato con tutta probabilit Gabo (Gabriel Garca Marquez) , amico e sostenitore di Castro, nonch amico di Bill Styron. Personalmente nutrivo, come gli altri, grande curiosit nei confronti di Castro, ma improntavo le mie aspettative ad una certa prudenza. Al nostro arrivo al Palazzo della Rivoluzione per la cena, a mia moglie venne immediatamente chiesto di consegnare la sua Leica prima dellincontro con Castro. Luomo che la prese in consegna la lasci cadere dallalto cestino sul pavimento di pietra. Il palazzo in stile pre-Castro, molto moderno e di unopulenza aggressiva, con pareti di pietra nera e lucidi pavimenti a scacchi, il tutto curatissimo. Fummo introdotti in unanticamera che conduceva alla sala da pranzo e ad un tratto ecco Castro, non in uniforme, come appare sempre nelle foto, ma in un gessato blu che, non stirato comera, non doveva essere stato indossato molto spesso. Malgrado labito, la mia prima impressione fu che se non fosse stato un rivoluzionario avrebbe potuto essere benissimo una star del cinema. Possedeva quel totale egocentrismo quel bisogno di amore e di intesa e lopprimente sete di potere che si accompagna allapprovazione generale. Nellaffollata anticamera i membri del suo entourage come accade ovunque con gran parte dei leader, mostrarono somma cordialit ed era immediatamente percepibile la loro assoluta sottomissione al leader. Comunque sia, Castro (allepoca settantaquattrenne) un personaggio affascinante e avrebbe potuto forse avere successo sul grande schermo. Luers, che fungeva da capogruppo, ci present in spagnolo e Gabo aggiunse qualche parola per meglio chiarire a Castro le nostre identit. Garca Marquez decisamente basso di statura mentre il resto di noi uomini superava luno e ottanta, cos guardava noi e Castro da sotto in su come un nuovo scolaro, pi piccolo degli altri. Gra-
La sua impetuosa ascesa al potere sembr allinizio portare una ventata daria pulita
zie al suo rapporto di amicizia con Styron e al suo inglese la conversazione tra loro due, Castro, Luers e sua moglie Wendy, Patty Cisneros e Inge, prese subito il via in un frastornante brusio. Ad un tratto Castro mi guard sopra le teste degli altri e quasi urlando mi chiese: Quando nato?. Il 17 ottobre 1915, risposi, dissimulando lo stupore. Castro allora si punt alla tempia destra lindice affusolato. Cadde il silenzio. Con lindice sempre puntato, il suo volto assunse unespressione di penetrante acume. Rilevai una forzatura, ma poi mi vennero in mente i ritratti del Cavaliere dalla Triste Figura di Cervantes, gli occhi al cielo, la barba incolta, le sopracciglia oblique, loscura antica mestizia spagnola, e Castro inizi ad apparirmi naturale. Alz il dito come un insegnante severo. Lei ha 11 anni, cinque mesi e quattordici giorni pi di me (Non ricordo le cifre esatte, ma dovrebbe tornare). Festosi scoppi di risa distesero latmosfera. Questa dimostrazione della sua abilit nel calcolo aveva un che di commovente e vi si leggeva una volta di pi la brama infantile di essere al centro dellattenzione. Pen-
DON DE LILLO
Larcangelo Gabriele appare nel cielo sopra lAvana. Le guardie del corpo svegliano Castro e allora lui monta su un elicottero e sale in cielo
Underworld 1997
Quasi tutte le foto di Castro sono scattate dal segretariomedico, perch soltanto un medico fotografo rispetta il segreto professionale assoluto
E Dio entr allAvana 1999
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Una volta dileguato il fumo rivoluzionario emerse una realt diversa fatta di durissima repressione
sai a come aveva idolatrato Hemingway, unaltra star che, ne sono certo, prov la stessa urgenza interiore. Era facile immaginare quanto dovessero stimarsi a vicenda. Poi, con una luce maligna negli occhi, Castro si rivolse a Wendy Luers. A met pomeriggio ella ci aveva fatto trasbordare tutti dal minibus fornito dal governo in dei taxi, che ci avevano condotto a casa di un dissidente, Elizardo Sanchez. L prendemmo atto di una realt piuttosto ovvia, cio che nonostante i ripetuti arresti per la stesura e la distribuzione di pubblicazioni anti-governative, Sanchez era al momento libero, ma privo di qualunque ravvisabile influenza. Pur consapevole che la sua abitazione era controllata da microspie si sentiva libero di dire tutto ci che voleva, tanto le sue posizioni erano ben note. Se mai avessimo immaginato di essere in incognito, subito saremmo stati strappati alle nostre illusioni dallamichevole cameraman televisivo che ci fotograf in strada quando andammo via. Tutto per aver preso il taxi al posto del pulmino del governo. Rivolto quindi in primo luogo a Wendy Luers, Castro, chinandosi,
disse : Ci giunta voce che siete spariti tutti quanti per un paio dore oggi pomeriggio. Siete andati a far compere?. Un lampo di feroce ironia gli balen sul volto prima che si unisse alla nostra risata. Andammo quindi a cena. Cerano dei gamberi fantastici e uno spettacolare arrosto di maiale, per cui i cubani vanno famosi. (Castro per mangi solo verdure, intenzionato a vivere in eterno). I membri del nostro gruppo erano seduti mescolati a cubani, ministri di governo e funzionari, molti dei quali donne. Styron sedeva accanto a Castro e alla sua favolosa interprete simultanea, che lo assiste ormai da un quarto di secolo. Il tavolo era al centro di un giardino tropicale di plastica, splendidamente illuminato, pensato forse per ricordare la giungla da cui aveva preso il via la rivoluzione. Divenne presto chiaro che in luogo di una conversazione ci aspettava una serie di approcci pi o meno ufficiali a svariate idee scaturite dalla mente del leader. Esse sfuggono in gran parte alla mia memoria, ma ricordo lespressione severa che Castro assunse ad un tratto parlando della stupida ostinazione mostrata dai russi in ogni circostanza e limitazione che fece delle loro voci da basso quando insistevano su alcune assurde asserzioni contro ogni evidenza. Sembrava rimproverare loro soprattutto un comportamento sleale, equiparato a perfidia, per non aver tenuto duro come era dovere dei veri rivoluzionari. Ma Luers, che il giorno dopo avrebbe avuto con Castro una conversazione durata ore, apprese che il maggior motivo di recriminazione era il rifiuto da parte sovietica di sostenere i tentativi di Castro tesi a scatenare rivoluzioni in vari paesi dellAmerica Latina e altrove. I russi volevano evitare il confronto con gli Usa e, ai suoi occhi, erano spregevoli antirivoluzionari. Durante la cena Castro lanci un paio di frecciate alla Cia e ai numerosi tentativi compiuti per assassinarlo ma ostent di esserne pi divertito che irritato, se non altro perch si erano ritorti contro gli americani. Non sfuggiva inoltre in lui un certo atteggiamento confidenziale, persino arrogante nei confronti dellAmerica. Quasi come se Cuba fosse la grande potenza e lAmerica una sorta di imprevedibile adolescente che periodicamente tirava sassi alle sue finestre. Si dice tuttavia che Castro non dorma mai due sere di seguito nella stessa casa e che solo un numero assai ristretto di individui sia a conoscenza dei suoi movimenti. Ci che ricordo bene che dopo aver sfogliato un libro di fotografie di Inge, donatogli quella sera, ordin immediatamente che le fosse restituita la macchina. E non si oppose a che lei lo fotografasse per tutto il resto della serata. Ci eravamo seduti a tavola alle nove e mezza circa. Alle undici e
LO SPORT
Fidel Castro ama mostrarsi mentre pratica diversi sport (basket, baseball, golf). Qui sopra gioca a ping pong fra alcuni studenti statunitensi nellottobre del 1963
AMICIZIA
Un francobollo che celebra lamicizia tra Cuba e lUnione Sovietica in occasione della visita di Leonid Breznev nel 1974
mezza avvertii i primi segni di stanchezza e mi sovvenne che Castro, che sembrava acquistare energia ad ogni istante, amava stare in piedi tutta la notte perch dormiva per gran parte del giorno. Non ero il solo ad essere sempre pi spossato, lentourage, che indubbiamente aveva pi volte ascoltato i suoi racconti e le sue battute in precedenza, faceva fatica a tenere gli occhi aperti. Si fece mezzanotte e mezzo, e inevitabilmente luna e mezzo, e Castro sprizzava energia, grazie forse alle sue speciali pillole vitaminiche (in seguito ne diede un sacchetto a ciascuno di noi). Vidi che Garcia Marquez si era appisolato, impettito sulla sedia. Castro ormai era decollato, portato in volo da una sorta di esaltato esibizionismo. Che si trattasse di una scoperta scientifica perfettamente nota o di una qualsivoglia intelligente intuizione, Castro ne parlava come se la stesse esponendo personalmente per la prima volta. Ma in modo affascinante, non privo di ironica autocritica, e di un certo spirito. Continuava inesorabile, chiaramente ansioso di invadere il pi possibile lo spazio intorno. Come poteva essere altrimenti, riflettei, dal momento che era capo di stato da quasi mezzo secolo, molto pi a lungo di qualunque re o presidente dellera moderna, eccetto forse limperatore Francesco Giuseppe dAustria. Che effetto aveva prodotto il suo interminabile dominio sui cubani, molti dei quali non erano neppure nati quando prese il potere? In realt in occasione del nostro incontro con gli scrittori avevo chiesto notizie sul genere di passaggio che attendeva il paese, da Castro a chi o cosa gli fosse succeduto, ma il disagio tra i presenti era tangibile e nessuno si arrischi a rispondere. Mentre stavamo andando via un tizio mi si accost e mi disse: Lunica soluzione biologica. Giunti alle due del mattino mi resi conto che quella briosa locomotiva era capace di aspettarsi che restassimo fino allalba. Preda di un disperato bisogno di sonno, prima di riflettere alzai la mano e
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LADDIO DI CHE GUEVARA 1965 Il 2 ottobre nasce il partito comunista cubano. Il giorno dopo Castro legge in pubblico laddio di Guevara a Cuba. Il Che vuole portare la rivoluzione in Bolivia dove verr ucciso nellottobre 1967
LA NUOVA COSTITUZIONE 1976 Nel 1976 Castro assume la carica di presidente del Consiglio di Stato e lanno dopo diventa anche il capo militare. Nel 1980 120mila cubani fuggono allestero durante una momentanea liberalizzazione
I FILM
IL COMANDANTE Cuba, gli Stati Uniti e il leader massimo. Un ritrattodocumentario di Fidel Castro Di Oliver Stone (2003) CUBA Lesercito di Batista assolda un militare inglese contro i guerriglieri castristi. Ma luomo sceglier di appoggiare la rivoluzione. Di Richard Lester, con Sean Connery (1979) HAVANA Lamore tra uno yankee e la moglie di un barbudo alla vigilia della rivoluzione. Con Robert Redford, regia di Sidney Pollack, del 1990 IL DITTATORE DELLO STATO LIBERO DI BANANAS Un giovane americano goffo e complessato diventa presidente di uno Stato che somiglia alla Cuba castrista. Di Woody Allen (1971) MATINE Durante la crisi dei missili del 1962 in Florida la paura della guerra atomica si intreccia alle vicende di un regista di film horror. Di Joe Dante (1993)
Il castrismo si sta autodistruggendo come si autodistrutto il suo padre putativo rappresentato dallimpero sovietico
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dissi: Presidente la prego, mi perdoni, ma ricorder di aver detto al nostro arrivo che io avevo 11 anni, cinque mesi e 14 giorni pi di lei. Mi bloccai, colpito dal suo improvviso sguardo sorpreso e persino lievemente allarmato per linterruzione. Ormai i giorni sono diventati 15. Alz le mani. Ho passato il segno. Con una risata si alz, ponendo fine alla cena. Accomiatandoci fummo applauditi in strada dalla scorta riconoscente. Il giorno dopo eravamo a pranzo in aperta campagna, sulla veranda del rustico edificio sede di un istituto di rimboschimento che negli anni aveva piantato centinaia di acri di alberi di svariate specie sui dolci rilievi circostanti. Laria era pura e il silenzio ristoratore. Allimprovviso si ud un rombo di motori e in una nuvola di polvere tre grandi Mercedes ultimo modello frenarono la loro corsa, la porta dellauto al centro si spalanc e ne usc Castro, stavolta in uniforme verde. Sal sulla veranda tra i saluti generali, prese una sedia e si accomod. Il fulcro del suo interesse sembrava questa volta essere Styron. Castro gli chiese di elencare i mi-
gliori autori americani, ma del diciannovesimo secolo, spiegando con un sorriso che voleva evitare di stimolare il nostro istinto competitivo. Non aveva mai studiato seriamente la letteratura americana, disse, e ne sapeva molto poco. Questa ammissione suon strana, visto lo status di icona attribuito ad Hemingway a Cuba, la sua abitazione trasformata in un vero e proprio santuario. In effetti portava a interrogarsi se per Castro lidea che il nemico abbia una letteratura o una vita spirituale avesse un che di proibito. Quando Styron, colto di sorpresa da questa ostentazione di distanza da parte di Castro nei confronti della cultura costante oggetto della sua condanna, cerc di improvvisare una breve conferenza sulle vette della letteratura americana, mi chiesi se era plausibile che Castro fosse tanto distante dal suo paese quanto lo era dal nostro. Si attribuisce sempre al potere una saggezza fondata sulla conoscenza, ma di fronte ad una cornice di stenti un governante saggio, che verrebbe senza dubbio rieletto anche in una libera elezione, non farebbe forse meglio a riconoscere che dopo quasi 50 an-
ERIC J. HOBSBAWM
Fidel Castro era una figura non inconsueta: un giovane carismatico, che proveniva da una buona famiglia, con idee politiche piuttosto confuse
Il secolo breve 1994
REINALDO ARENAS
La rivoluzione castrista inizi dopo il 1959. E, con essa, iniziava un nuovo terrore Bastava una delazione e la gente veniva fucilata
Prima che sia notte 1993
ni di supremo controllo giunto il tempo di far spazio ad un regime con personaggi nuovi e idee possibilmente pi efficaci? Di fronte a noi a pranzo mangi due foglie di lattuga cera un vecchio solo, bramoso di qualche nuovo contatto umano, che potr solo diventare sempre pi raro, con lavanzare degli anni. Era un uomo perfettamente in grado di vivere una vita attiva per altri dieci anni, forse anche pi a lungo, come, a quel che si dice, i suoi genitori, e mi trovai a domandarmi che cosa lo trattenesse dalluscire elegantemente di scena guadagnandosi forse addirittura la gratitudine dei suoi connazionali. Sarebbe stato troppo aspettarsi che, dopo mezzo secolo al potere, Castro non diventasse in qualche misura un anacronismo, un bel vecchio orologio che non segna pi lora giusta e si mette a rintoccare a casaccio nel cuore della notte, turbando la quiete della casa. Nonostante tutti i suoi sforzi lunica parvenza di rivolta dei poveri rappresentata dallondata islamica, anti-moderna, che dal punto di vista marxista fluttua in un sogno medioevale. Con noi si mostr malinconicamente bramoso di un qualsiasi contatto umano. Considerando la sua genialit e lo spirito e lintraprendenza del suo popolo il suo eterno dominio paragonabile ad una vite robusta che avviluppa con le sue radici il paese e, mentre lo difende dagli elementi, ne soffoca la crescita naturale. E cos la sua personale. Ideologia a parte, Castro mantiene apparentemente le illusioni che diedero corpo ai suoi successi politici anche se non contennero mai molte verit; ancora oggi, ad esempio, egli parla dello scioglimento dellUnione Sovietica sotto Gorbaciov come di un atto non necessario, di un errore. In breve, ai suoi occhi non cera nessuna contraddizione fatale insita nel sistema sovietico che lo fece crollare come non c nulla nel sistema che ha creato o nel suo impatto sulla realt che dia origine alla dolorosa povert dellisola. E stato lembargo Usa a causare su due piedi questa povert, insieme ai russi che lo hanno abbandonato. E Don Chisciotte che combatte contro mulini a vento, che, peggio ancora, sono crollati nella polvere. Traduzione di Emilia Benghi
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40226
Anno 29 - Numero 48
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Il provvedimento della Procura di Torino: collegamenti con i servizi segreti. Bufera sul presidente della Commissione Trantino
DIARIO
Telekom, fu un complotto
Arrestato anche il faccendiere Volpe. Prodi: Mi chiedano scusa
IL PERSONAGGIO
ARTHUR MILLER
OME molti altri ho nutrito negli ultimi decenni un misto di sentimenti nei confronti di Cuba. Oltre che dalle cronache, avevo appreso da gente del cinema che aveva soggiornato nellisola per lavoro, come la societ di Batista fosse irrimediabilmente corrotta, un luogo di villeggiatura della Mafia, un bordello per americani e altri stranieri. Cos limpetuosa ascesa di Castro al potere fece leffetto di una ventata daria pulita a spazzar via il degrado e lasservimento al dollaro Yankee. Ma, una volta dileguato il fumo, emerse ovviamente una realt diversa e, pur avendo scelto di non dimenticare i motivi che furono alla base della rivoluzione di Castro, la repressione esercitata da questo regime guidato da un solo uomo ha messo a dura prova le mie simpatie. Allo stesso tempo, lo spietato blocco imposto dagli Usa su ordine, almeno apparente, di una classe sconfitta di sfruttatori che non avevano mai avuto problemi con la dittatura precedente, faceva pensare a qualcosa di diverso da una resistenza motivata da principi democratici. Il fulcro di tutte queste contraddizioni era Castro in persona; lui, in realt, era Cuba, ma quando mia moglie, la fotografa Inge Morath ed io fummo invitati nel marzo del 2000 ad unirci ad un piccolo gruppo di persone per una breve visita culturale, ci accodammo senza minimamente pensare di poter incontrare il leader, solo per vedere qualcosa del paese. Fin invece che, come scoprimmo subito dopo il nostro arrivo, Castro ci invit a cena e il giorno seguente si present allimprovviso nella localit di campagna in cui stavamo pranzando per proseguire la conversazione. SEGUE A PAGINA 42 CARLOS FRANQUI e OMERO CIAI ALLE PAGINE 41, 42 e 43
REPORTAGE
Ancora scontro nel governo sul dopo-Mengozzi. Il senatur boccia la riforma della previdenza: paga sempre il Nord
Il vicepresidente Mediaset
SANDRO VIOLA MADRID CENA alla Trainera, una trattoria della calle Lagasca che frequento da quasi una vita, tre amici spagnoli mi dicono in coro: Jos Maria Aznar il nostro Berlusconi. La stessa protervia, la stessa vocazione autoritaria. Ma il giudizio profondamente sbagliato. vero, i due hanno qualche tratto in comune. Laggressivit nel confronto con gli avversari politici, lintolleranza delle critiche, lautosoddisfazione. Ma per il resto, quante ed enormi differenze. Luno, lo spagnolo, proprio quel che Berlusconi detesta: un politico di professione, freddo, scostante, che s man mano rivelato come uno dei pi rocciosi e capaci uomini di governo apparsi in Europa da molto tempo a questa parte. Mentre litaliano resta, dieci anni dopo, quel che era al momento della sua entrata in campo. Un politico improvvisato, e perci arruffone. Un dilettante che saffida esclusivamente al suo istinto populista. E tutto sommato molle: tracotante solo a parole, nei fatti incapace di tener testa sinanche al leghista Calderoli. No, Jos Maria Aznar fatto di unaltra pasta. E i successi dei suoi governi di centrodestra sono indiscutibili: stabilit politica, crescita economica, prestigio internazionale. SEGUE A PAGINA 15
ROMA Il presidente del Consiglio esclude lipotesi di privatizzare lAlitalia: previsto solo un cambio dei vertici, ha detto ieri Silvio Berlusconi, confermando che si sta pensando di estendere la cassintegrazione al settore del trasporto aereo. Ci sono compagnie aeree che hanno perso anche 10mila addetti, ha aggiunto, qui si parla di 1.500 esuberi e c il finimondo. Sul fronte delle pensioni, si riaccende lo scontro nel governo. Ieri Umberto Bossi ha detto che come sempre il Nord a pagare; subito gli ha replicato Gianfranco Fini: La riforma delle pensioni non una iniziativa studiata per le prossime elezioni, ma un dovere e un obbligo. BORRIELLO, DE GENNARO e TITO ALLE PAGINE 7 e 8
IL CASO
LE IDEE
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