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ANNO 3 N 7 - MARZO 2014

PERIODICO DELLA PICCOLA CASA DELLA DIVINA PROVVIDENZA DI PISA


CON ALCUNI CONTRIBUTI DELLA CASA COTTOLENGO DI FIRENZE

CAPITOLO VIII ALTRI CUORI


Se non sono i soldi preoccupare il canonico, egli davanti ai suoi malati sente vivissimo il bisogno di un altro aiuto: quello di persone che con lui condividano lansia di servire e amare i pi poveri. Allora si affida, come sempre, alla Provvidenza Le prime prime a mettersi a disposizione per servire gli infermi sono signore che il Cottolengo guida gi spiritualmente: ne trova dodici pronte ad aiutarlo per il deposito Le signore divengono quelle che per San Vincenzo dePaoli erano state le dame di carit; servono i poveri con la loro divisa, un piccolo cuore dargento appeso al collo col loro motto: charitas... Ecco le dame diventare reverenti serve dei poveri infermi, come egli dir Presto il gruppo di dame si rivela piccolo: soprattutto il vegliare di notte i malati importante e per signore che hanno la loro famiglia questo non facile; cosi altre ne arrivano, una trentina Egli si aspetta che imparino a fare tutto quello che necessario per i malati con gran cuore Mi sta a cuore sollevare i poveri dalle loro miserie corporali, dice il Cottolengo, ma molto di pi da quelle dellanima Formato il gruppo delle dame-siamo siamo appena nel 1829 e ben felice di come funziona, ha per gi in animo qualche cosa di diverso, di ancora pi generoso e grande de Nellestate del 1830 raduna, in nome di una speciale vocazione e chiama FIGLIE DELLA CARITA sotto la protezione di San Vincenzo dePaoli le sue nuove suore, che diventeranno notissime poi come cottolenghine Vuole autentiche religiose che intendano consacrarsi veramente per sempre ai poveri di Dio La congregazione nasce nasce La Provvidenza gli ha inviato al momento giusto la persona giusta, che sar la prima madre delle nuove suore Marianna Pollino Nasi, una giovane vedova torinese. Sposa a 21 anni, ha due figli di cui uno muore piccolissimo; a 25 anni perde il marito, che muore di tifo. Lei, collocato laltro figlio a Chieri per studi, rimane sola: profondamente cristiana Il Cottolengo diviene il suo confessore. Le chiede di diventare la prima figlia figlia della Carit. Lei accetta e accoglie nella sua casa le prima suore Tutto sembra ottimamente avviato (Da Giuseppe Cottolengo di Piera Paltro).

Sotto i capelli candidi un viso, che esprime bont e pazienza e porta i segni del sole e del vento della sua Marina di Pisa, dove attualmente vive e dove ogni giorno, col caldo e col freddo, lei fa una bella passeggiata sul lungomare. E da Marina la Nina viene v ogni giorno qui alla Piccola Casa, da tanti anni, con una generosit incredibile: si dedica in particolare al reparto di Santa Teresina. Ma nella buona stagione arriva presto la mattina per andare a stirare nel reparto di i San Giuseppe, poi riparte e torna il pomeriggio, nelle ore pi calde per sistemare i panni delle ospiti di S. Teresina. Poi aiuta a portare in giardino le persone in carrozzina e resta con loro finch non risalgono, dedicando parole di affetto e di comprensione comprensione a tutte, con attenzione e delicatezza. Nella brutta stagione le accompagna alle attivit e poi riparte, cercando di prendere lautobus prima che sia buio. Con semplicit e naturalezza dona il suo tesoro di bont a tutti: si dedita anche ad una famiglia famiglia di undici figli e li ha visti crescere. Non sono suoi parenti, ma la considerano una nonna. Che Dio la benedica per tutto il bene che fa. Deo gratias, Nina! (Maria Luisa)

W LEPIFANIA, CHE LE FESTE PORTA VIA Il pomeriggio del 6 gennaio, ci siamo riuniti tutti nellingresso per la tradizionale tombolata organizzata dai volontari. Grazie al loro impegno abbiamo passato qualche ora di divertimento. Deo gratias in particolare a Giusi, Lia e Cristiano che, coadiuvati da Lorenzo, hanno preparato e condotto la tombola e ci hanno fatto vincere un bel premio per uno. Ci sono state vicine le care Gabriella e Natalina, e va ricordato anche Francesco, il padroncino di Aron, che ha dato una mano con entusiasmo. Cos si concluso bene il periodo delle festivit natalizie.

UN ANGELO E VOLATO IN CIELO Il 7 gennaio si celebrato in una chiesa di Pisa il passaggio alla vita eterna di un piccolo angelo che era rimasto sulla terra solo pochi mesi, vittima di una malattia rarissima. Avevamo pregato per questa bambina perch la mamma, Emilia, aveva svolto per diversi anni (qualche tempo fa) un servizio di volontariato qui alla Piccola Casa, lavorando come pettinatrice. Francesca era una creatura attesa e desiderata dai suoi genitori, che hanno sofferto tanto, ma hanno avuto il coraggio di scrivere questo bel messaggio: La mia stella volata lass, se guardi bene quella che brilla di pi.

(Maria Luisa)

BRUCE LEE AL COTTOLENGO DI FIRENZE Grazie all'impegno della volontaria Caterina, una Noi,ospiti della Piccola Casa di Pisa, partecipiamo con gioia a questo evento, che rappresenta per il nostro caro Manogar il traguardo del suo cammino spirituale verso il sacerdozio e insieme linizio del suo ministero. Noi, a Pisa e a Torino, abbiamo seguito con affetto commosso lo svolgersi di questo itinerario di un giovane che dedicava anche a noi le sue energie, dimostrando una carit delicata e discreta, e mettendo a nostra disposizione le sue competenze in vari campi, come limpaginazione del nostro giornalino. Preghiamo per lui da lontano,perch lordinazione avviene in India, nella Chiesa di Nostra Signora di Lourdes di Bangalore, e invochiamo dal Signore e dalla Madonna il sostegno alla realizzazione di quella vocazione al sacerdozio cottolenghino che abbiamo visto, quando era qui con noi, risplendere nel suo sorriso, e con tutto il cuore ci auguriamo che Don Manogar possa, tra i molti impegni che lo attendono, tornare ancora tra noi. Che Dio lo benedica! (Gli ospiti della Piccola Casa di Pisa) (Educatore Francesco e Ida Pepe) scout che da un anno, ogni gioved, insegna agli ospiti a usare il computer, abbiamo passato un pomeriggio a fare mosse di karate. Muniti di cintura, chi gialla chi rossa chi marrone, sotto la guida della maestra Caterina (cintura nera primo dan) ciascun ospite, con il sorriso sulle labbra, ha fatto acrobazie che non avrebbe mai immaginato.

Un respiro di cielo nella nostra Casa: il BEATO FRANCESCO PALEARI. Nei giorni compresi tra il 29 gennaio e il 2 febbraio la nostra Casa ha avuto lonore e la gioia di ospitare un importante reliquia del Beato F.Paleari. In questi giorni abbiamo potuto conoscere meglio questa figura, attraverso la proiezione di un filmato e le parole del nostro Direttore, e abbiamo partecipato a varie celebrazioni guidate da diversi sacerdoti che sono venuti nella nostra chiesa. La pi solenne delle cerimonie stata quella presieduta dall Arcivescovo di Pisa il giorno 1 febbraio, con grande concorso di fedeli. Grazie allimpegno del coro delle nostre Suore, accompagnato dal Maestro Stefano Barandoni e arricchito dalle voci delle Suore dell Addolorata e di nostri religiosi e volontari, abbiamo goduto della bellezza dei canti di questa S.Messa. Anche i seminaristi, venerd sera, hanno cantato bene, col loro fervore e le loro voci giovanili. Ora che la reliquia non pi con noi, ci resta linsegnamento del Beato, che ci aiuta a vivere la nostra realt quotidiana secondo lo spirito di carit che animava questa esemplare figura di religioso cottolenghino. (Gli Ospiti della Piccola Casa di Pisa) ABBIAMO ACCOMPAGNATO IN UMBRIA LA RELIQUIA DEL BEATO PALEARI Siamo partiti con il pulmino alle 7.30 da Pisa con tanta gioia. Ci siamo diretti verso Assisi per la prima tappa. Arrivati, Don Giovanni ci ha parlato della Basilica di S.Francesco. Anche Don Francesco Paleari era molto legato alla Basilica. Abbiamo pregato e visitato le cappelle che ci sono. Bello il coro dove i frati si radunano per cantare e pregare. Usciti dalla Basilica ci siamo diretti verso Terni e ci siamo fermati alla Domus Pacis,abbiamo pranzato con i frati del convento e i sacerdoti. Abbiamo mangiato benissimo. Poi siamo andati alla Porziuncola a S.Maria degli Angeli. Dopo ci siamo diretti ad Avigliano Umbro. L ci hanno accolto le suore e cera tantissima gente che aspettava la reliquia di Don Paleari. Estata una bella cerimonia , Don Giovanni ha portato la reliquia e ha parlato di Don Paleari. C stato IL NOSTRO CARNEVALE Stelle filanti, pagliaccetti colorati, festoni, mascherine: tutta lallegria del Carnevale questanno labbiamo proprio vissuta! Anche noi ospiti avevamo colorato, preparato mascherine, giocato con le parrucche, ma la travolgente gioia del Carnevale scoppiata il giorno 26 febbraio, nella festa animata da Fabiana, con i ragazzi del Servizio Civile che ci hanno offerto uno spettacolo divertente facendo vivere davanti a noi i personaggi di due canzoni. Noi eravamo seduti come a teatro, con cappellini e mascherine, e ci siamo mossi solo per ballare o recitare brevi scenette. Grazie anche al contributo di Claudio, Benedetta, Lorenzo, Grazia, Renzo ce la siamo goduta, la festa, che si conclusa con una pentolaccia speciale Grazie a tutti, ma in particolare alla nostra CHIOCCIA Fabiana! (Maria Luisa) Domenica 2 Marzo era una bella giornata e faceva caldo. Di qui siamo partiti per andare al Carnevale di Viareggio, e appena arrivati stavano partendo i carri per la sfilata. Erano molto belli. Noi eravamo cos contenti di questa sorpresa. Quelli che erano sui carri ci salutavano e ci gettavano baci, coriandoli e caramelle. Uno dei carri faceva vedere la Torre di Pisa. Cera anche il carro dei politici: Renzi, Letta e altri. Era bella la banda, con le ragazze che ballavano lungo il percorso. Ci siamo divertiti a tirare i coriandoli: anche Don Benni e Fabiana ce li buttavano e noi li tiravamo a loro. Abbiamo mangiato un bombolone e bevuto una bevanda. Deo ANCHE NOI AL CARNEVALE DI VIAREGGIO un rinfresco e poi la partenza. Siamo rientrati a Pisa alle 19.30, eravamo stanchi ma felici. Ognuno di noi ha ricevuto un foulard con limmagine del Beato Paleari in ricordo di questa gita.

gratias a tutti!

(Benita)

LE FRITTELLE DI FARINA DOLCE


Si stempera la farina di castagne con un po dacqua, un pizzico di sale e la buccia di un arancio triturata finemente, fino a ottenere un composto piuttosto liquido. Poi si mette in una padella dellolio extravergine doliva e, quando ben caldo, ci si butta a cucchiaiate, a pi riprese, questo impasto. Le frittelle ttelle si girano in modo che cuociano dai due lati e poi si mettono su un vassoio e si mangiano belle calde. Sono buone anche fredde. Volendo, si accompagnano con la ricotta. (Lia)

Le cose migliori e pi belle del mondo non si possono n vedere n toccare, ma si sentono nel proprio cuore. (J. Petty) Essere Essere liberi non significa semplicemente rompere le catene, ma vivere in modo tale da rispettare la libert degli altri. altri. (Nelson Mandela)

Beata Vergine di
6 Aprile: Uscita a Cevoli con i Cavalieri Di Malta 23 Aprile: Festa Dei compleanni 24 Aprile: Alla Agrifiera di Pontasserchio 29 Aprile: Accogliamo i bambini per la giornata della solidariet 2014 organizzata dalla Associazione Nicola Ciardelli 30 Aprile: Festa di San Giuseppe Cottolengo 26 Maggio: Pellegrinaggio a Lourdes con i Cavalieri di Malta 16 Giugno: Luminara di S. Ranieri
La Divina Provvidenza non mai mancata a chi spera in lei.

Lourdes, aiutaci a offrire le nostre sofferenze per il bene del mondo.

F Fe es stta ad dii S Sa an nG Giiu us se ep pp pe e C o t t o l e n g o Cottolengo

Pisa: Mercoled 30 Aprile


Ore 10.00: Solenne Concelebrazione presieduta da

BUONA PASQUA!
Pro manoscritto circolare interna Email: cottopisanews@gmail.com www.cottolengo.org

S.E. Mons. Giovanni Paolo Benotto Redazione: Via Mazzini 61, 56125 Pisa Tel. 050 23709 Fax 050 20354 Firenze: Gioved 1 Maggio
Ore 10.00: Solenne Concelebrazione presieduta da

S.E. Mons. Claudio Maniago

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