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Catechismo della Chiesa Cattolica COMPENDIO

La presente versione del Catechismo gentilmente offerta dagli amici di http://www.maranatha.it/ sul cui sito presente una versione completa delle immagini che caratterizzano l'edizione cartacea.
MOTU PROPRIO INTRODUZIONE INDICE GENERALE I - LA PROFESSIONE DELLA FEDE II - LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO III - LA LA VITA IN CRISTO IV - LA PREGHIERA CRISTIANA INDICE ANALITICO

MOTU PROPRIO
per l'approvazione e la pubblicazione del Compendio del Cate !i"mo de##a C!ie"a Catto#i a Ai Venerabili Fratelli Cardinali, Patriarchi, Arcivescovi, Vescovi,
Presbiteri, Diaconi e a tutti i Membri del Popolo di Dio Ventanni or sono iniziava lelaborazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, richiesto dallAssemblea straordinaria del Sinodo dei Vescovi, in occasione del ventesimo anniversario della chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II. Ringrazio infinitamente il Signore Dio er aver donato alla Chiesa tale Catechismo, romulgato nel !""# dal mio venerato e amato $redecessore, $a a %iovanni $aolo II. &a grande utilit' e reziosit' di (uesto dono ) confermata anzitutto dalla ositiva e larga accoglienza, che esso ha avuto resso le isco ato, al (uale era rimariamente indirizzato come testo di riferimento sicuro e autentico er linsegnamento della dottrina cattolica, e in articolare er lelaborazione dei catechismi locali. *a ) confermata anche dalla favorevole e grande accoglienza ad esso riservata da arte di tutte le com onenti del $o olo di Dio, che lhanno otuto conoscere ed a rezzare nelle oltre sessanta lingue, in cui ) stato finora tradotto. +ra con grande gioia a rovo e romulgo il Compendio di tale Catechismo. Esso era stato vivamente aus icato dai arteci anti al Congresso Catechistico Internazionale dellottobre #,,#, che si erano fatti inter reti in tal modo di unesigenza molto diffusa nella Chiesa. Il mio com ianto $redecessore, accogliendo tale desiderio, ne decise nel febbraio #,,- la re arazione, affidandone la redazione a una ristretta Commissione di Cardinali, da me resieduta, e affiancata da alcuni es erti collaboratori. .el corso dei lavori, un rogetto di tale Com endio ) stato sotto osto al giudizio di tutti gli Eminentissimi Cardinali e dei $residenti delle Conferenze E isco ali, che nella stragrande maggioranza lhanno favorevolmente accolto e valutato. Il Compendio, che ora resento alla Chiesa universale, ) una sintesi fedele e sicura del Catechismo della Chiesa Cattolica. Esso contiene, in modo conciso, tutti gli elementi essenziali e fondamentali della fede della Chiesa, cos/ da costituire, come era stato aus icato dal mio $redecessore, una sorta di vademecum, che consenta alle ersone, credenti e non, di abbracciare, in uno sguardo dinsieme, lintero anorama della fede cattolica. Ris ecchia fedelmente nella struttura, nei contenuti e nel linguaggio il Catechismo della Chiesa Cattolica, che trover' in (uesta sintesi un aiuto e uno stimolo er essere maggiormente conosciuto ed a rofondito. Affido ertanto con fiducia (uesto Compendio anzitutto alla Chiesa intera e ad ogni cristiano in articolare, erch0 grazie ad esso ossa ritrovare, in (uesto terzo millennio, nuovo slancio nel rinnovato im egno di evangelizzazione e di educazione alla fede, che deve caratterizzare ogni comunit' ecclesiale e ogni credente in Cristo a (ualun(ue et' e nazione a artenga. *a (uesto Compendio, er la sua brevit', chiarezza e integrit', si rivolge a ogni ersona, che, vivendo in un mondo dis ersivo e dai molte lici messaggi, desidera conoscere la Via della Vita, la

Verit', affidata da Dio alla Chiesa del Suo 1iglio. &eggendo (uesto autorevole strumento che ) il Compendio, ossa ciascuno, grazie in articolare allintercessione di *aria Santissima, la *adre di Cristo e della Chiesa, riconoscere e accogliere sem re di i2 linesauribile bellezza, unicit' e attualit' del Dono er eccellenza che Dio ha fatto allumanit'3 il Suo unico 1iglio, %es2 Cristo, che ) 4la Via, la Verit' e la Vita5 6%v !7,89. Dato il 28 giugno 2005, vigilia della olennit! dei " Pietro e Paolo, anno primo di Ponti#icato"

BENEDICTUS PP. XVI

INTRODU IONE
!. &!! ottobre del !""#, $a a %iovanni $aolo II, di venerata memoria, consegnava ai fedeli di tutti il mondo il Catechismo della Chiesa Cattolica, resentandolo come 4$testo di ri#erimento% er una catechesi rinnovata alle vive sorgenti della fede5.! A trentanni dalla ertura del Concilio Vaticano II 6!"8#:!"8;9, veniva cos/ ortato a felice com imento laus icio es resso nel !"<; dallAssemblea Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, erch0 venisse com osto un catechismo di tutta la dottrina cattolica sia er la fede che er la morale. Cin(ue anni do o, il !; agosto del !""=, romulgando leditio t&pica del Catechismus Catholicae 'cclesiae, il Sommo $ontefice confermava la finalit' fondamentale dello era3 4$orsi come es osizione com leta e integra della dottrina cattolica, che consente a tutti di conoscere ci> che la Chiesa stessa rofessa, celebra, vive, rega nella sua vita (uotidiana5.# #. $er una maggiore valorizzazione del Catechismo e er venire incontro a una richiesta emersa nel Congresso Catechistico Internazionale del #,,#, %iovanni $aolo II istituiva nel #,,- una Commissione s eciale, resieduta dal Card. ?ose h Ratzinger, $refetto della Congregazione er la Dottrina della 1ede, con il com ito di elaborare un Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica, contenente una formulazione i2 sintetica dei medesimi contenuti di fede. Do o due anni di lavoro, fu re arato un progetto di compendio, che fu inviato er la consultazione ai Cardinali e ai $residenti delle Conferenze E isco ali. Il progetto, nel suo com lesso, ha avuto una valutazione ositiva da arte della maggioranza assoluta di (uanti hanno ris osto. &a Commissione ha, ertanto, roceduto alla revisione del suddetto progetto, e, tenendo conto delle ro oste di miglioramento ervenute, ha a rontato il testo finale dello era. -. Sono tre le caratteristiche rinci ali del Compendio3 la stretta di endenza dal Catechismo della Chiesa Cattolica@ il genere dialogico@ lutilizzo delle immagini nella catechesi. Anzitutto, il Compendio non ) uno era a s0 stante e non intende in alcun modo sostituire il Catechismo della Chiesa Cattolica3 iuttosto, rinvia continuamente ad esso sia con la untuale indicazione dei numeri di riferimento sia col continuo richiamo alla sua struttura, al suo svilu o e ai suoi contenuti. Il Compendio, inoltre, intende risvegliare un rinnovato interesse e fervore er il Catechismo, che, con la sua sa ienza es ositiva e con la sua unzione s irituale, resta ur sem re il testo di base della catechesi ecclesiale oggi. Come il Catechismo, anche il Compendio si articola in (uattro arti, in corris ondenza delle leggi fondamentali della vita in Cristo. &a rima arte, intitolata 4&a rofessione della fede5, contiene uno ortuna sintesi della le( credendi, e cio) della fede rofessata dalla Chiesa Cattolica, ricavata dal Simbolo niceno: costantino olitano, la cui costante roclamazione nelle assemblee cristiane mantiene viva la memoria delle rinci ali verit' della fede. &a seconda arte, intitolata 4&a celebrazione del mistero cristiano5, resenta gli elementi essenziali della le( celebrandi. &annuncio del Vangelo trova, infatti, la sua ris osta rivilegiata nella vita sacramentale. In essa i fedeli s erimentano e testimoniano in ogni momento della loro esistenza lefficacia salvifica del mistero as(uale, er mezzo del (uale Cristo ha com iuto lo era della nostra redenzione. &a terza arte, intitolata 4&a vita in Cristo5, richiama la le( vivendi e cio) lim egno che i battezzati hanno di manifestare nei loro com ortamenti e nelle loro scelte etiche la fedelt' alla fede rofessata e celebrata. I fedeli, infatti, sono chiamati dal Signore %es2 a com iere le o ere che si addicono alla loro dignit' di figli del $adre nella carit' dello S irito Santo.

&a (uarta arte, intitolata 4&a reghiera del Signore3 $adre .ostro5, offre una sintesi della le( orandi e col della vita di reghiera. Sullesem io di %es2, il modello erfetto di orante, anche il cristiano ) chiamato al dialogo con Dio nella reghiera, una cui es ressione rivilegiata ) il Padre nostro, la reghiera insegnataci da %es2 stesso. 7. Ana seconda caratteristica del Compendio ) la sua forma dialogica, che ri rende un antico genere letterario catechistico, fatto di domande e ris oste. Si tratta di ri ro orre un dialogo ideale tra il maestro e il disce olo, mediante una se(uenza incalzante di interrogativi, che coinvolgono il lettore invitandolo a roseguire nella sco erta dei sem re nuovi as etti della verit' della sua fede. Il genere dialogico concorre anche ad abbreviare notevolmente il testo, riducendolo allessenziale. Ci> otrebbe favorire lassimilazione e leventuale memorizzazione dei contenuti. ;. Ana terza caratteristica ) data dalla resenza di alcune immagini, che scandiscono larticolazione del Compendio. Esse rovengono dal ricchissimo atrimonio delliconografia cristiana. Dalla secolare tradizione conciliare a rendiamo che anche limmagine ) redicazione evangelica. %li artisti di ogni tem o hanno offerto alla contem lazione e allo stu ore dei fedeli i fatti salienti del mistero della salvezza, resentandoli nello s lendore del colore e nella erfezione della bellezza. B un indizio (uesto, di come oggi i2 che mai, nella civilt' dellimmagine, limmagine sacra ossa es rimere molto di i2 della stessa arola, dal momento che ) oltremodo efficace il suo dinamismo di comunicazione e di trasmissione del messaggio evangelico. 8. A (uarantanni dalla conclusione del Concilio Vaticano II e nellanno dellEucaristia, il Compendio u> ra resentare un ulteriore sussidio er soddisfare sia la fame di verit' dei fedeli di tutte le et' e condizioni, sia anche il bisogno di (uanti, senza essere fedeli, hanno sete di verit' e di giustizia. &a sua ubblicazione avverr' nella solennit' dei Santi A ostoli $ietro e $aolo, colonne della Chiesa universale ed evangelizzatori esem lari del Vangelo nel mondo antico. Cuesti a ostoli hanno visto ci> che hanno redicato e hanno testimoniato la verit' di Cristo fino al martirio. Imitiamoli nel loro slancio missionario e reghiamo il Signore affinch0 la Chiesa segua sem re linsegnamento degli A ostoli, dai (uali ha ricevuto il rimo gioioso annunzio della fede. #, marzo #,,;, Domenica delle $alme ?ose h Card. Ratzinger $residente della Commissione s eciale

::::::::::::::::::::: ! %iovanni $aolo II, Cost. a . Fidei depositum, # %iovanni $aolo II, &ett. a . )aetarum magnopere, !; agosto !""=.

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ottobre

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I.DICE %E.ERA&E *+DA I.DR+DAEI+.E $R+$RI+

I : &A $R+1ESSI+.E DE&&A 1EDE Sezione rima3 4Io credo5 : 4.oi crediamo5 ! : &Fuomo ) 4ca ace5 di Dio # : Dio viene incontro allFuomo &a Rivelazione di Dio &a trasmissione della Rivelazione divina &a Sacra Scrittura - : &a ris osta dellFuomo a Dio Io credo .oi crediamo Sezione seconda : &a rofessione della fede cristiana Il Credo3 Simbolo degli A ostoli : Credo .iceno: Costantino olitano ! : Io credo in Dio $adre I Simboli della fede 4Io credo in Dio $adre +nni otente, Creatore del cielo e della terra5 Il cielo e la terra &Fuomo &a caduta # : Credo in %es2 Cristo, il 1iglio Anigenito di Dio 4E in %es2 Cristo, suo unico 1iglio, nostro Signore5 4%es2 Cristo fu conce ito er o era dello S irito Santo, nac(ue da *aria Vergine 4%es2 at/ sotto $onzio $ilato, fu crocifisso, mor/ e fu se olto5 4%es2 discese agli inferi, risuscit> dai morti il terzo

giorno5 4%es2 sal/ al cielo, siede alla destra del $adre onni otente5 4Di l' verr' a giudicare i vivi e i morti5 - : Credo nello S irito Santo 4Credo nello S irito Santo5 4Credo la Santa Chiesa Cattolica5 &a Chiesa ne disegno di Dio &a Chiesa3 o olo di Dio, cor o di Cristo, tem io dello S irito &a Chiesa ) una, santa, cattolica, a ostolica I fedeli3 gerarchia, laici, vita consacrata Credo la comunione dei Santi *aria *adre di Cristo, *adre della Chiesa 4Credo la remissione dei eccati5 4Credo la risurrezione della carne5 4Credo la vita eterna5 4Amen5

II : &A CE&EGRAEI+.E DE& *ISDER+ CRISDIA.+ Sezione rima3 &Feconomia sacramentale ! : Il *istero $as(uale nel tem o della Chiesa &iturgia : + era della Santissima Drinit' Il *istero as(uale nei sacramenti della Chiesa # : &a celebrazione sacramentale del *istero $as(uale Celebrare la liturgia della Chiesa Chi celebraH Come celebrareH Cuando celebrareH Dove celebrareH Diversit' liturgica e unit' del mistero

Sezione seconda : I sette sacramenti della Chiesa I sette sacramenti della Chiesa ! : I sacramenti dellFIniziazione cristiana Il sacramento del Gattesimo Il sacramento della Confermazione Il sacramento dellFEucaristia # : I sacramenti di guarigione Il sacramento della $enitenza e della Riconciliazione Il sacramento dellFAnzione degli infermi - : I sacramenti a servizio della comunione e della missione Il sacramento dellF+rdine sacerdotale Il sacramento del *atrimonio 7 : &e altre celebrazioni liturgiche I sacramentali &e ese(uie cristiane

III : &A VIDA I. CRISD+

Sezione rima3 &a vocazione dellFuomo3 &a vita nello S irito ! : &a dignit' della ersona umana &Fuomo immagine di Dio &a nostra vocazione alla beatitudine &a libert' dellFuomo &a moralit' delle assioni &a coscienza morale &e virt2 Il eccato # : &a comunit' umana &a ersona e la societ'

&a arteci azione alla vita sociale &a giustizia sociale - : &a salvezza di Dio3 la legge e la grazia &a legge morale %razia e giustificazione &a Chiesa, *adre e *aestra Sezione seconda : I dieci Comandamenti Esodo : Deuteronomio : 1ormula catechistica ! : 4Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente5 Il rimo Comandamento3 Io sono il Signore Dio tuo. .on avrai altro Dio fuori di me. Il secondo Comandamento3 .on nominare il nome di Dio invano Il terzo Comandamento3 Ricordati di santificare le feste # : 4Amerai il rossimo tuo come te stesso5 Il (uarto Comandamento3 +nora tuo adre e tua madre Il (uinto Comandamento3 .on uccidere Il sesto Comandamento3 .on commettere adulterio Il settimo Comandamento3 .on rubare &Fottavo Comandamento3 .on dire falsa testimonianza Il nono Comandamento3 .on desiderare la donna dFaltri Il decimo Comandamento3 .on desiderare la roba dFaltri

IV : &A $RE%IIERA CRISDIA.A

Sezione rima3 &a $reghiera nella vita cristiana ! : &a Rivelazione della reghiera

&a Rivelazione della reghiera nellFAntico Destamento &a reghiera ) ienamente rivelata e attuata in %es2 &a reghiera nel tem o della Chiesa # : &a Dradizione della reghiera Alle sorgenti della reghiera Il cammino della reghiera %uide er la reghiera - : &a vita di reghiera &e es ressioni della reghiera Il combattimento della reghiera

Sezione seconda : &a reghiera del Signore $adre nostro $adre nostro 4&a sintesi di tutto il Vangelo5 4$adre nostro che sei nei cieli5 &e sette domande A endice A9 $reghiere comuni G9 1ormule di Dottrina Cattolica

I.DICE A.A&IDIC+

P!RTE PRIM!

"! PRO#E$$IONE DE""! #EDE


I Sezione 1 # &a &a &a ' Io .oi Sezione % "! prima: PRO#E$$IONE Io L !omo Dio Rivelazione trasmissione La credo " $iene della Sacra DE""! capace incon%ro di Rivelazione de&& !omo a Noi di #EDE crediamo Dio a&& !omo Dio divina Scrittura Dio credo crediamo cri(%iana NicenoPadre #ede cielo terra5 terra caduta

ri(po(%a

(econda

La de+&i

pro)e((ione ,po(%o&i credo -

de&&a Credo

)ede

I& Credo: Sim*o&o Co(%an%inopo&i%ano 1 * 4Io credo e *l )+uomo )a Io imboli Dio

in cielo

$adre della e

in della +nni otente,

Dio Creatore la del

# Credo in -e(. Cri(%o/ i& 0i+&io Uni+eni%o di Dio 4E in %es2 Cristo, suo unico 1iglio, nostro Signore5 4%es2 Cristo fu conce ito er o era dello S irito Santo, nac(ue da *aria Vergine 4%es2 at/ sotto $onzio $ilato, fu crocifisso, mor/ e fu se olto5 4%es2 discese agli inferi, risuscit> dai morti il terzo giorno5 4%es2 sal/ al cielo, siede alla destra del $adre onni otente5 4Di l' verr' a giudicare i vivi e i morti5 ' 4Credo 4Credo &a la Chiesa ne Credo nello Santa ne&&o Spiri%o S irito Chiesa disegno di San%o Santo5 Cattolica5 Dio

&a Chiesa3 o olo di Dio, cor o di Cristo, tem io dello S irito &a Chiesa ) una, santa, cattolica, a ostolica I fedeli3 gerarchia, laici, vita consacrata Credo la comunione dei Santi *aria *adre di Cristo, *adre della Chiesa 4Credo la remissione dei eccati5 4Credo la risurrezione della carne5 4Credo la vita eterna5 4Amen5

SEZIONE PRIMA

IO CREDO - NOI CREDIAMO


1. 1!a& " i& di(e+no di Dio per & !omo2 !:#; Dio, infinitamente erfetto e beato in se stesso, er un disegno di ura bont' ha liberamente creato lFuomo er renderlo arteci e della sua vita beata. .ella ienezza dei tem i, Dio $adre ha mandato suo 1iglio come redentore e salvatore degli uomini caduti nel eccato, convocandoli nella sua Chiesa e rendendoli figli adottivi er o era dello S irito Santo ed eredi della sua eterna beatitudine. CA$ID+&+ $RI*+ L U343 5 C,P,CE DI DI3 -, 4Du sei grande, Signore, e ben degno di lode J...K. Ci hai fatto er te e il nostro cuore non ha sosta finch0 non ri osa in te5 6santFAgostino9. #. Perc67 ne&& !omo c " i& de(iderio di Dio2 #=:-,@ 77:7; Dio stesso, creando lFuomo a ro ria immagine, ha iscritto nel suo cuore il desiderio di vederlo. Anche se tale desiderio ) s esso ignorato, Dio non cessa di attirare lFuomo a s0, erch0 viva e trovi in lui (uella ienezza di verit' e di felicit', che cerca senza osa. $er natura e er vocazione, lFuomo ) ertanto un essere religioso, ca ace di entrare in comunione con Dio. Cuesto intimo e vitale legame con Dio conferisce allFuomo la sua fondamentale dignit'. '. Come (i p!8 cono(cere Dio con &a (o&a &!ce de&&a ra+ione2 -!:-8@ 78:7= $artendo dalla creazione, cio) dal mondo e dalla ersona umana, lFuomo, con la sola ragione, u> con certezza conoscere Dio come origine e fine dellFuniverso e come sommo bene, verit' e bellezza infinita. 9. Ba(%a &a (o&a &!ce de&&a ra+ione per cono(cere i& mi(%ero di Dio2 -=:-< &Fuomo, nel conoscere Dio con la sola luce della ragione, incontra molte difficolt'. Inoltre non u> entrare da solo nellFintimit' del mistero divino. $er (uesto, Dio lFha voluto illuminare con la sua Rivelazione non solo su verit' che su erano la com rensione umana, ma anche su verit' religiose e morali, che, ur accessibili di er s0 alla ragione, ossono essere cos/ conosciute da tutti senza difficolt', con ferma certezza e senza mescolanza di errore. :. Come (i p!8 par&are di Dio2

-":7-@ 7<:7" Si u> arlare di Dio, a tutti e con tutti, artendo dalle erfezioni dellFuomo e delle altre creature, le (uali sono un riflesso, sia ure limitato, dellFinfinita erfezione di Dio. +ccorre, tuttavia, urificare continuamente il nostro linguaggio da (uanto contiene di immaginoso e im erfetto, ben sa endo che non si otr' mai es rimere ienamente lFinfinito mistero di Dio. CA$ID+&+ SEC+.D+ DI3 VIENE INC3NT;3 ,LL U343 &A RIVE&AEI+.E DI DI+ <. C6e co(a Dio ri$e&a a&& !omo2 ;,:;-@ 8<:8" Dio, nella sua bont' e sa ienza, si rivela allFuomo. Con eventi e arole rivela Se stesso e il suo disegno di benevolenza, che ha restabilito dallFeternit' in Cristo a favore dellFumanit'. Dale disegno consiste nel far arteci are, er la grazia dello S irito Santo, tutti gli uomini alla vita divina, (uali suoi figli adottivi nel suo unico 1iglio. =. 1!a&i (ono &e prime %appe de&&a ;i$e&azione di Dio2 ;7:;<@ =,:=! Dio, fin dal rinci io, si manifesta ai rogenitori, Adamo ed Eva, e li invita ad unFintima comunione con lui. Do o la loro caduta, non interrom e la sua rivelazione e romette la salvezza er tutta la loro discendenza. Do o il diluvio, sti ula con .o) unFalleanza tra lui e tutti gli esseri viventi. >. 1!a&i (ono &e %appe (!cce((i$e de&&a ;i$e&azione di Dio2 ;":87@ =# Dio sceglie Abram chiamandolo fuori del suo $aese er fare di lui 4il adre di una moltitudine di o oli5 ,-n !=,;9, e romettendogli di benedire in lui 4tutte le .azioni della terra5 ,-n !#,-9. I discendenti di Abramo saranno i de ositari delle romesse divine fatte ai $atriarchi. Dio forma Israele come suo o olo di elezione, salvando lo dalla schiavit2 dellFEgitto, conclude con lui lFAlleanza del Sinai e, er mezzo di *os), gli d' la sua &egge. I $rofeti annunziano una radicale redenzione del o olo e una salvezza, che includer' tutte le .azioni in una Alleanza nuova ed eterna. Dal o olo dFIsraele, dalla stir e del re Davide nascer' il *essia3 %es2. ?. 1!a& " &a %appa piena e de)ini%i$a de&&a ;i$e&azione di Dio2 8;:88@ =B (uella attuata nel suo Verbo incarnato, %es2 Cristo, mediatore e ienezza della Rivelazione. Egli, essendo lFAnigenito 1iglio di Dio fatto uomo, ) la $arola erfetta e definitiva del $adre. Con lFinvio del 1iglio e il dono dello S irito la Rivelazione ) ormai ienamente com iuta, anche se nel corso dei secoli la fede della Chiesa dovr' coglierne gradualmente tutta la ortata. 4Dal momento in cui ci ha donato il Figlio suo, che . la sua unica e de#initiva Parola, Dio ci ha detto tutto in una sola volta in /uesta ua Parola e non ha pi0 nulla da dire1 6san %iovanni della Croce9. 1@. 1!a&e $a&ore 6anno &e ri$e&azioni pri$a%e2 8=

$ur non a artenendo al de osito della fede, esse ossono aiutare a vivere la stessa fede, urch0 mantengano il loro stretto orientamento a Cristo. II *agistero della Chiesa, cui s etta il discernimento di tali rivelazioni rivate, non u> ertanto accettare (uelle che retendono di su erare o correggere la Rivelazione definitiva che ) Cristo. &A DRAS*ISSI+.E DE&&A RIVE&AEI+.E DIVI.A 11. Perc67 e in A!a& modo &a ;i$e&azione di$ina $a %ra(me((a2 =7 Dio 4vuole che tutti gli uomini siano salvati ed arrivino alla conoscenza della verit'5 6 2 3m #,79, cio) di %es2 Cristo. $er (uesto ) necessario che Cristo sia annunciato a tutti gli uomini, secondo il suo stesso comando3 4Andate e ammaestrate tutte le .azioni5 ,Mt #<,!"9. B (uanto si realizza con la Dradizione A ostolica. 1#. C6e co( " &a Tradizione ,po(%o&ica2 =;:="@ <-@ "8,"< &a Dradizione A ostolica ) la trasmissione del messaggio di Cristo, com iuta, sin dalle origini del cristianesimo, mediante la redicazione, la testimonianza, le istituzioni, il culto, gli scritti is irati. %li A ostoli hanno trasmesso ai loro successori, i Vescovi, e, attraverso (uesti, a tutte le generazioni fino alla fine dei tem i, (uanto hanno ricevuto da Cristo e a reso dallo S irito Santo. 1'. In A!a&i modi (i rea&izza &a Tradizione ,po(%o&ica2 =8 &a Dradizione A ostolica si realizza in due modi3 con la trasmissione viva della $arola di Dio 6detta anche sem licemente la Dradizione9, e con la Sacra Scrittura, che ) lo stesso annuncio della salvezza messo er iscritto. 19. 1!a&e rappor%o e(i(%e )ra &a Tradizione e &a Sacra Scri%%!ra2 <,:<#@ "= &a Dradizione e la Sacra Scrittura sono tra loro strettamente congiunte e comunicanti. Ambedue rendono resente e fecondo nella Chiesa il mistero di Cristo e scaturiscono dalla stessa sorgente divina3 costituiscono un solo sacro de osito della fede, da cui la Chiesa attinge la ro ria certezza su tutte le verit' rivelate. 1:. , c6i " a))ida%o i& depo(i%o de&&a )ede2 <7,"!@ "7,"" Il de osito della fede ) affidato dagli A ostoli alla totalit' della Chiesa. Dutto il o olo di Dio, con il senso so rannaturale della fede, sorretto dallo S irito Santo e guidato dal *agistero della Chiesa, accoglie la Rivelazione divina, sem re i2 la com rende e la a lica alla vita. 1<. , c6i (pe%%a in%erpre%are a!%en%icamen%e i& depo(i%o de&&a )ede2 <;:",@ !,, &Finter retazione autentica di tale de osito com ete al solo *agistero vivente della Chiesa, e cio) al Successore di $ietro, il Vescovo di Roma, e ai Vescovi in comunione con lui. Al *agistero, che nel

servire la $arola di Dio gode del carisma certo della verit', s etta anche definire i dogmi, che sono formulazioni delle verit' contenute nella Rivelazione divina. Dale autorit' si estende anche alle verit' necessariamente collegate con la Rivelazione. 1=. 1!a&e re&azione e(i(%e %ra Scri%%!ra/ Tradizione e 4a+i(%ero2 "; Essi sono tra loro cos/ strettamente uniti, che nessuno di loro esiste senza gli altri. Insieme contribuiscono efficacemente, ciascuno secondo il ro rio modo, sotto lFazione dello S irito Santo, alla salvezza degli uomini. &A SACRA SCRIDDARA 1>. Perc67 &a Sacra Scri%%!ra in(e+na &a $eri%B2 !,;:!,<@ !-;:!-8 $erch0 Dio stesso ) lFautore della Sacra Scrittura3 essa ) erci> detta is irata e insegna senza errore (uelle verit', che sono necessarie alla nostra salvezza. &o S irito Santo ha infatti is irato gli autori umani, i (uali hanno scritto ci> che egli ha voluto insegnarci. &a fede cristiana, tuttavia, non ) 4una religione del &ibro5, ma della $arola di Dio, che non ) 4una arola scritta e muta, ma il Verbo incarnato e vivente5 6san Gernardo di Chiaravalle9. 1?. Come &e++ere &a Sacra Scri%%!ra2 !,".!!"@ !-= &a Sacra Scrittura deve essere letta e inter retata con lFaiuto dello S irito Santo e sotto la guida del *agistero della Chiesa, secondo tre criteri3 !9 attenzione al contenuto e allFunit' di tutta la Scrittura@ #9 lettura della Scrittura nella Dradizione viva della Chiesa@ -9 ris etto dellFanalogia della fede, cio) della coesione delle verit' della fede tra di loro. #@. C6e co( " i& cnone de&&e Scri%%!re2 !#,@ !-< Il c!none delle Scritture ) lFelenco com leto degli scritti sacri, che la Dradizione A ostolica ha fatto discernere alla Chiesa. Dale c!none com rende 78 scritti dellF Antico Destamento e #= del .uovo. #1. 1!a&e impor%anza 6a & ,n%ico Te(%amen%o per i cri(%iani2 !#!:!#I cristiani venerano lFAntico Destamento come vera $arola di Dio3 tutti i suoi scritti sono divinamente is irati e conservano un valore erenne. Essi rendono testimonianza della divina edagogia dellFamore salvifico di Dio. Sono stati scritti so rattutto er re arare lFavvento di Cristo Salvatore dellFuniverso. ##. 1!a&e impor%anza 6a i& N!o$o Te(%amen%o per i cri(%iani2 !#7:!#=@ !-" Il .uovo Destamento, il cui oggetto centrale ) %es2 Cristo, ci consegna la verit' definitiva della Rivelazione divina. In esso i (uattro Vangeli di *atteo, *arco, &uca e %iovanni, essendo la rinci ale testimonianza sulla vita e sulla dottrina di %es2, costituiscono il cuore di tutte le Scritture e occu ano un osto unico nella Chiesa.

#'. 1!a&e !ni%B e(i(%e )ra ,n%ico e N!o$o Te(%amen%o2 !#<:!-,@ !7, &a Scrittura ) una, in (uanto unica ) la $arola di Dio, unico il rogetto salvifico di Dio, unica lFis irazione divina di entrambi i Destamenti. &FAntico Destamento re ara il .uovo e il .uovo d' com imento allFAntico3 i due si illuminano a vicenda. #9. 1!a&e )!nzione 6a &a Sacra Scri%%!ra ne&&a $i%a de&&a C6ie(a2 !-!:!--@ !7! &a Sacra Scrittura dona sostegno e vigore alla vita della Chiesa. B, er i suoi figli, saldezza della fede, cibo e sorgente di vita s irituale. B lFanima della teologia e della redicazione astorale. Dice il Salmista3 essa ) 4lam ada er i miei assi, luce sul mio cammino5 , al !!",!,;9. &a Chiesa esorta erci> alla fre(uente lettura della Sacra Scrittura, erch0 4lFignoranza delle Scritture ) ignoranza di Cristo5 6san %irolamo9. CA$ID+&+ DERE+ L, ;ISP3ST, DELL U343 , DI3 I+ CRED+ #:. Come ri(ponde & !omo a Dio c6e (i ri$e&a2 !7#:!7&Fuomo, sostenuto dalla grazia divina, ris onde con lFobbedienza della fede, che ) affidarsi ienamente a Dio e accogliere la sua Verit', in (uanto garantita da &ui, che ) la Verit' stessa. #<. 1!a&i (ono ne&&a Sacra Scri%%!ra i principa&i %e(%imoni di o**edienza de&&a )ede2 !77:!7" Ci sono molti testimoni, in articolare due3 Abramo, che, messo alla rova, 4ebbe fede in Dio5 ,4m 7,-9 e sem re obbed/ alla sua chiamata, e, er (uesto ) diventato 4 adre di tutti (uelli che credono5 ,4m 7, !!,!<9@ e la Vergine Maria, che realizz> nel modo i2 erfetto, durante tutta la sua vita, lFobbedienza della fede3 4Fiat mihi secundum Verbum tuum : Avvenga di me /uello che hai detto1 ,)c !,-<9. #=. C6e co(a (i+ni)ica per & !omo credere in Dio2 !;,:!;#@ !=8:!=< Significa aderire a Dio stesso, affidandosi a &ui e dando lFassenso a tutte le verit' da &ui rivelate, erch0 Dio ) la Verit'. Significa credere in un solo Dio in tre $ersone3 $adre, 1iglio e S irito Santo, #>. 1!a&i (ono &e cara%%eri(%ic6e de&&a )ede2 !;-:!8;@ !=":!<,@ !<-:!<7 &a fede, dono gratuito di Dio e accessibile a (uanti la chiedono umilmente, ) la virt2 so rannaturale necessaria er essere salvati, &Fatto di fede ) un atto umano, cio) un atto dellFintelligenza dellFuomo che, sotto la s inta della volont' mossa da Dio, d' liberamente il ro rio consenso alla verit' divina. &a fede, inoltre, ) certa, erch0 fondata sulla $arola di Dio@ ) operosa 4 er mezzo della carit'5 ,-al ;,89@ ) in continua crescita, grazie allFascolto della $arola di Dio e alla reghiera, Essa fin dFora ci #a pregustare la gioia celeste.

#?. Perc67 non ci (ono con%raddizioni %ra )ede e (cienza2 !;" Anche se la fede su era la ragione, non vi otr' mai essere contraddizione tra fede e scienza, erch0 entrambe hanno origine da Dio. B lo stesso Dio che dona allFuomo sia il lume della ragione sia la fede. 4Credi per comprendere5 comprendi per credere1 ,sant+Agostino6" .+I CREDIA*+ '@. Perc67 &a )ede " !n a%%o per(ona&e e in(ieme ecc&e(ia&e2 !88:!8"@ !<! &a fede ) un atto ersonale, in (uanto libera ris osta dellFuomo a Dio che si rivela. *a ) nello stesso tem o un atto ecclesiale, che si es rime nella confessione3 4.oi crediamo5. B infatti la Chiesa che crede3 essa in tal modo, con la grazia dello S irito Santo, recede, genera e nutre la fede del singolo cristiano. $er (uesto la Chiesa ) *adre e *aestra. 47on pu8 avere Dio per Padre chi non ha la Chiesa per Madre1 6san Ci riano9. '1. Perc67 &e )orm!&e de&&a )ede (ono impor%an%i2 !=,:!=! &e formule della fede sono im ortanti erch0 ermettono di es rimere, assimilare, celebrare e condividere insieme con altri le verit' della fede, utilizzando un linguaggio comune. '#. In A!a& modo &a )ede de&&a C6ie(a " !na (o&a2 !=#:!=;@ !<# &a Chiesa, bench0 formata da ersone diverse er lingua, cultura e riti, rofessa con voce unanime lFunica fede ricevuta da un solo Signore e trasmessa dallFunica Dradizione A ostolica. $rofessa un solo Dio : $adre, 1iglio e S irito Santo : e addita una sola via di salvezza. $ertanto noi crediamo, con un cuor solo e unFanima sola, (uanto ) contenuto nella $arola di Dio, tramandata o scritta, ed ) ro osto dalla Chiesa come divinamente rivelato.

SEZIONE SECONDA

LA PROFESSIONE DELLA FEDE CRISTIANA


IL C;ED3

Sim*o&o de+&i ,po(%o&i

SCm*o&!m ,po(%o&ic!m

Io credo in Dio, $adre onni otente, Creatore Credo in Deum $atrem omni o:t0ntem, del cielo e della terra.Creatorem cLli et terrL, et in Iesum Christum, E in %es2 Cristo, Suo unico 1iglio, nostro1ilium Eius unicum, Dominum nostrum, (ui Signore, il (uale fu conce ito di S irito Santoconc0 tus est de S Mritu Sancto, natus eN nac(ue da *aria Vergine, at/ sotto $onzio*aria Virgine, assus sub $Ontio $ilPto, $ilato, fu crocifisso, mori e fu se olto@ discesecrucifiNus, mOrtuus, et se Qltus, desc0ndit ad agli inferi@ il terzo giorno risuscit> da morte@Mnferos, t0rtia die resurr0Nit a mOrtuis, asc0ndit sal/ al cielo, siede alla destra di Dio $adread cLlos, sedet ad d0Nteram Dei $atris onni otente3 di l' verr' a giudicare i vivi e iomni ot0ntis, inde ventQrus est iudicPre vivos morti. et mOrtuos. Credo la la la la la Amen. Credo Niceno-Co(%an%inopo&i%ano Et in S Mritum Sanctum, nello S irito Santo, sanctam Eccl0siam cathOlicam, santa Chiesa cattolica, sanctOrum communiOnem, comunione dei santi, remissiOnem eccatOrum, remissione dei eccati, carnis resurrectiOnem, risurrezione della carne, vitam Lt0rnam. vita eterna. Amen.

SCm*o&!m NicLnum Co(%an%inopo&i%an!m

Credo in un solo Dio, Credo in unum Deum, $adre onni otente, $atrem omni ot0ntem, Creatore del cielo e della terra, 1actorem cLli et terrL, di tutte le cose visibili e invisibili. visibMlium Omnium et invisibilium Credo in un solo Signore, %es2 Et in unum DOminum Iesum Cristo, Christum, unigenito 1iglio di Dio, 1ilium Dei unig0nitum nato dal $adre et eN $atre natum rima di tutti i secoli3 ante Omnia sRcula3 Dio da Dio, &uce da &uce, Dio vero Deum de Deo, &umen de &Qmine, da Dio vero, generato, non creato, Deum verum de Deo vero, della stessa sostanza del $adre@ g0nitum, non factum, consub:stantiPlem $atri3 er mezzo di lui tutte le cose sono er (uem Omnia state create. facta sunt@ $er noi uomini e er la nostra (ui ro ter nos hOmines salvezza discese dal cielo, et ro ter nostram salQtem, e er o era dello S irito Santo si ) desc0ndit de cLlis, et incarnPtus est incarnato nel seno della Vergine de S Mritu Sancto eN *aria VMirgine *aria e si ) fatto uomo. et homo factus est, crucifMNus 0tiam 1u crocifisso er noi sotto $onzio ro nobis sub $Ontio $ilPto, assus $ilato, mori e fu se olto. et se Qltus est, et resurr0Nit t0rtia Il terzo giorno ) risuscitato, die secQndum Scri tQras, secondo le Scritture, ) salito al cielo, et asc0ndit in cLlum, sedet ad siede alla destra del $adre. d0Nteram $atris, et Mterum ventQrus E di nuovo verr', nella gloria, er est cum glOria, iudicPre vivos et giudicare i vivi e i morti, e il suo mOrtuos, cuius regni non erit finis. regno non avr' fine. Credo in S Mritum Sanctum, Domi:num et Credo nello S irito Santo, vivificPntem, (ui eN $atre che ) Signore e d' la vita, e rocede 1iliO(ue roc0dit, (ui cum $atre et dal $adre e dal 1iglio. Con il $adre 1Mlio simul adorPtur et conglorificP:tur, (ui e il 1iglio ) adorato e glorificato, e locQtus est er ro h0tas. ha arlato er mezzo dei rofeti. Credo la cattolica $rofesso un erdono As etto la e la vita Amen. ''. C6e co(a (ono i Sim*o&i de&&a )ede2 !<;:!<<@ !"#,!"= Sono formule articolate, chiamate anche 4$rofessioni di fede5 o 4Credo5, con cui la Chiesa, fin dalle sue origini, ha es resso sinteticamente e trasmesso la ro ria fede con un linguaggio normativa, comune a tutti i fedeli. '9. 1!a&i (ono i pi. an%ic6i Sim*o&i de&&a )ede2 Chiesa, e solo una Et unam sanctam cathOlicam santa et a ostOlicam Eccl0siam. a ostolica.

ConfMteor unum Ga tMsma Gattesimo er il in remissiOnem eccatOrum. dei eccati. Et eNs 0cto resurrectiOnem mortuOrum, risurrezione dei morti et vitam ventQri sLculi. del mondo che verr'. Amen.

!<":!"! Sono i Simboli battesimali" $oich0 il Gattesimo viene dato 4nel nome del $adre e del 1iglio e dello S irito Santo5 ,Mt #<,!"9, le verit' di fede ivi rofessate sono articolate in riferimento alle tre $ersone della Santissima Drinit'. ':. 1!a&i (ono i pi. impor%an%i Sim*o&i de&&a )ede2 !"-:!"; Essi sono il imbolo degli Apostoli, che ) lFantico Simbolo battesimale della Chiesa di Roma, e il imbolo niceno9costantinopolitano, frutto dei rimi due Concili Ecumenici di .icea 6-#;9 e di Costantino oli 6-<!9, ancora oggi comune a tutte le grandi Chiese dF+riente e dF+ccidente. 4 I3 C;ED3 IN DI3/ $,D;E 3NNIP3TENTE/ C;E,T3;E DEL CIEL3 E DELL, TE;;, 5H '<. Perc67 &a pro)e((ione di )ede inizia con: Io credo in Dio2 !"<:!"" $erch0 lFaffermazione 4Io credo in Dio5 ) la i2 im ortante, la fonte di tutte le altre verit' sullFuomo e sul mondo, e di tutta la vita di ogni credente in lui. '=. Perc67 pro)e((iamo un solo Dio2 #,,:#,#@ ##< $erch0 egli si ) rivelato al o olo dFIsraele come lFAnico, (uando disse3 4Ascolta, Israele, il Signore ) uno solo5 ,Dt 8,79, 4non ce nF) altri5 ,*s 7;,##9. %es2 stesso lFha confermato3 Dio ) 4lFunico Signore5 ,Mc !#,#"9. $rofessare che %es2 e lo S irito Santo sono anchFessi Dio e Signore non introduce alcuna divisione nel Dio Ano. '>. Con A!a&e nome Dio (i ri$e&a2 #,-:#,;@ #-,:#-! A *os) Dio si rivela come il Dio vivente, 4il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di %iacobbe5 ,'s -,89. Allo stesso *os) Dio rivela il suo nome misterioso3 4Io Sono Colui che Sono 6SITI95. Il nome ineffabile di Dio gi' nei tem i dellFAntico Destamento fu sostituito dalla arola ignore" Cos/ nel .uovo Destamento, %es2, chiamato ignore, a are come vero Dio. '?. So&o Dio "2 #!#:#!*entre le creature hanno ricevuto da Dio tutto ci> che sono e che hanno, Dio solo ) in se stesso la ienezza dellFessere e di ogni erfezione. Egli ) 4Colui che )5, senza origine e senza fine. %es2 rivela che anchFegli orta il .ome divino3 4Io sono5 6%v <,#<9. 9@. Perc67 " impor%an%e &a ri$e&azione de& nome di Dio2 #,8:#!.el rivelare il suo nome, Dio fa conoscere le ricchezze contenute nel suo mistero ineffabile3 egli solo ), da sem re e er sem re, Colui che trascende il mondo e la storia. B lui che ha fatto il cielo e la terra. B il Dio fedele, sem re vicino al suo o olo er salvarlo. B il santo er eccellenza, 4ricco di

misericordia5 ,'# 2,:6, sem re ronto a erdonare. B lFEssere s irituale, trascendente, onni otente, eterno, ersonale, erfetto. B verit' e amore. ;Dio . l+essere in#initamente per#etto che . la 91. In c6e (en(o Dio " &a $eri%B2 #!7:#!=@ #-! Dio ) la Verit' stessa e come tale non sFinganna e non u> ingannare. Egli 4) luce e in lui non ci sono tenebre5 62 -v !,;9. Il 1iglio eterno di Dio, Sa ienza incarnata, ) stato inviato nel mondo 4 er rendere testimonianza alla Verit'5 6%v !<,-=9. 9#. In A!a& modo Dio ri$e&a c6e e+&i " amore2 #!<:##! Dio si rivela ad Israele come colui che ha un amore i2 forte di (uello di un adre o di una madre er i suoi figli o di uno s oso er la sua s osa. Egli in se stesso 4) Amore5 ,2 -v 7,<.!89, che si dona com letamente e gratuitamente e che 4ha tanto amato il mondo da dare il suo 1iglio unigenito, erch0 il mondo si salvi er mezzo di lui5 6-v -,!8:!=9. *andando il suo 1iglio e lo S irito Santo, Dio rivela che egli stesso ) eterno scambio dFamore. 9'. C6e co(a compor%a credere in !n (o&o Dio2 ###:##=@ ##" Credere in Dio, lFAnico, com orta3 conoscerne la grandezza e la maest'@ vivere in rendimento di grazie@ fidarsi di lui sem re, anche nelle avversit'@ riconoscere lFunit' e la vera dignit' di tutti gli uomini creati a sua immagine@ usare rettamente le cose da lui create. 99. 1!a& " i& mi(%ero cen%ra&e de&&a )ede e de&&a $i%a cri(%iana2 #-#:#-= Il mistero centrale della fede e della vita cristiana ) il mistero della Santissima Drinit'. I cristiani vengono battezzati nel nome del $adre e del 1iglio e dello S irito Santo. 9:. I& mi(%ero de&&a San%i((ima Trini%B p!8 e((ere cono(ci!%o da&&a (o&a ra+ione !mana2 #-= Dio ha lasciato (ualche traccia del suo Essere trinitario nella creazione e nellFAntico Destamento, ma lFintimit' del suo Essere come Drinit' Santa costituisce un mistero inaccessibile alla sola ragione umana, e anche alla fede dFIsraele, rima dellFIncarnazione del 1iglio di Dio e dellFinvio dello S irito Santo. Dale mistero ) stato rivelato da %es2 Cristo, ed ) la sorgente di tutti gli altri misteri. 9<. C6e co(a -e(. Cri(%o ci ri$e&a de& mi(%ero de& Padre2 #7,:#7# %es2 Cristo ci rivela che Dio ) 4$adre5, non solo in (uanto ) Creatore dellFuniverso e dellFuomo, ma so rattutto erch0 genera eternamente nel suo seno il 1iglio, che ) il suo Verbo, 4irradiazione della sua gloria, im ronta della sua sostanza5 ,'b !,-9. 9=. C6i " &o Spiri%o San%o/ ri$e&a%o a noi da -e(. Cri(%o2 #7-:#7< "ma 3rinit!1 6santo Doribio de *ogroveUo9.

B la terza $ersona della Santissima Drinit'. B Dio, uno e uguale al $adre e al 1iglio. Egli 4 rocede dal $adre5 6-v !;,#89, il (uale, rinci io senza rinci io, ) lForigine di tutta la vita trinitaria. E rocede anche dal 1iglio ,Filio/ue6, er il dono eterno che il $adre ne fa al 1iglio. Inviato dal $adre e dal 1iglio incarnato, lo S irito Santo guida la Chiesa 4a conoscere la Verit' tutta intera5 6-v !8,!-9. 9>. Come &a C6ie(a e(prime &a (!a )ede %rini%aria2 #7":#;8@ #88 &a Chiesa es rime la sua fede trinitaria confessando un solo Dio in tre $ersone3 $adre e 1iglio e S irito Santo. &e tre $ersone divine sono un solo Dio erch0 ciascuna di esse ) identica alla ienezza dellFunica e indivisibile natura divina. Esse sono realmente distinte tra loro, er le relazioni che le mettono in riferimento le une alle altre3 il $adre genera il 1iglio, il 1iglio ) generato dal $adre, lo S irito Santo rocede dal $adre e dal 1iglio. 9?. Come operano &e %re Per(one di$ine2 #;=:#8,@ #8= Inse arabili nella loro unica sostanza, le $ersone divine sono inse arabili anche nel loro o erare3 la Drinit' ha una sola e medesima o erazione. *a, nellFunico agire divino, ogni $ersona ) resente secondo il modo che le ) ro rio nella Drinit'. 4< mio Dio, 3rinit! che adoro""" paci#ica la mia anima=#anne il tuo cielo, la tua dimora amata e il luogo del tuo riposo. Che io non ti lasci mai sola, ma che sia l>, con tutta me stessa, tutta vigile nella mia #ede, tutta adorante, tutta o##erta alla tua a?ione creatrice1 6beata Elisabetta della Drinit'9. :@. C6e co(a (i+ni)ica c6e Dio " onnipo%en%e2 #8<:#=< Dio si ) rivelato come 4il 1orte, il $otente5 6 al #7,<:!,9, colui al (uale 4nulla ) im ossibile5 ,)c !,-=9. &a sua onni otenza ) universale, misteriosa, e si manifesta nel creare il mondo dal nulla e lFuomo er amore, ma so rattutto nellFIncarnazione e nella Risurrezione del Suo 1iglio, nel dono dellFadozione filiale e nel erdono dei eccati. $er (uesto la Chiesa rivolge la sua reghiera al 4Dio onni otente ed eterno5 64<mnipotens sempiterns Deus""" 59. :1. Perc67 " impor%an%e a))ermare: In principio Dio cre8 i& cie&o e &a %erra D-n 1/1E2 #=":#<"@ -!; $erch0 la creazione ) il fondamento di tutti i divini rogetti di salvezza@ manifesta lFamore onni otente e sa iente di Dio@ ) il rimo asso verso lFAlleanza dellFunico Dio con il suo o olo@ ) lFinizio della storia della salvezza culminante in Cristo@ ) una rima ris osta agli interrogativi fondamentali dellFuomo circa la ro ria origine e il ro rio fine. :#. C6i 6a crea%o i& mondo2 #",:#"#@ -!8 Il $adre, il 1iglio e lo S irito Santo sono il rinci io unico e indivisibile del mondo, anche se lFo era della creazione del mondo ) articolarmente attribuita a Dio $adre. :'. Perc67 " (%a%o crea%o i& mondo2 #"-:#"7@ -!"

Il mondo ) stato creato er la gloria di Dio, che ha voluto manifestare e comunicare la sua bont', verit' e bellezza. Il fine ultimo della creazione ) che Dio, in Cristo, ossa essere 4tutto in tutti5 6 2 Cor !;,#<9, er la sua gloria e er la nostra felicit'. 4)a gloria di Dio . l+uomo vivente e la vita dell+uomo . la visione di Dio1 6santFIreneo9 :9. Come Dio 6a crea%o & !ni$er(o2 #";:-,!@ -!=:-#, Dio ha creato lFuniverso liberamente con sa ienza e amore: II mondo non ) il rodotto di una necessit', di un destino cieco o del caso. Dio ha creato 4dal nulla5 ,e( nihilo6 62 Mac =,#<9 un mondo ordinato e buono, che egli trascende in modo infinito. Dio conserva nellFessere la sua creazione e la sorregge, dandole la ca acit' di agire e conducendo la al suo com imento, er mezzo del suo 1iglio e dello S irito Santo. ::. In c6e co(a con(i(%e &a Pro$$idenza di$ina2 -,#:-,8@ -#! Essa consiste nelle dis osizioni, con cui Dio conduce le sue creature verso la erfezione ultima, alla (uale Egli le ha chiamate. Dio ) lFautore sovrano del suo disegno. *a er la sua realizzazione si serve anche della coo erazione delle sue creature. Allo stesso tem o, dona alle creature la dignit' di agire esse stesse, di essere causa le une delle altre. :<. Come & !omo co&&a*ora con &a Pro$$idenza di$ina2 -,=:-,<@ -#AllFuomo Dio dona e chiede, ris ettando la sua libert', di collaborare con le sue azioni, le sue reghiere, ma anche con le sue sofferenze, suscitando in lui 4il volere e lFo erare secondo i suoi benevoli disegni5 ,Fil #,!-9. :=. Se Dio " onnipo%en%e e pro$$iden%e/ perc67 a&&ora e(i(%e i& ma&e2 -,":-!,@ -#7,7,, A (uesto interrogativo, tanto doloroso (uanto misterioso, u> dare ris osta soltanto l+insieme della fede cristiana. Dio non ) in alcun modo, n0 direttamente n0 indirettamente, la causa del male. Egli illumina il mistero del male nel suo 1iglio, %es2 Cristo, che ) morto e risorto er vincere (uel grande male morale, che ) il eccato degli uomini e che ) la radice degli altri mali. :>. Perc67 Dio perme%%e i& ma&e2 -!!:-!7@ -#7 &a fede ci d' la certezza che Dio non ermetterebbe il male, se dallo stesso male non traesse il bene. Dio (uesto lFha gi' mirabilmente realizzato in occasione della morte e risurrezione di Cristo3 infatti dal i2 grande male morale, lFuccisione del suo 1iglio, egli ha tratto i i2 grandi beni, la glorificazione di Cristo e la nostra redenzione. Il cielo e la terra :?. C6e co(a 6a crea%o Dio2 -#;:-#= &a Sacra Scrittura dice3 4In rinci io Dio cre> il cielo e la terra5 6 -n !,!9. &a Chiesa, nella sua $rofessione di fede, roclama che Dio ) il creatore di tutte le cose visibili e invisibili3 di tutti gli

esseri s irituali e materiali, cio) degli angeli e del mondo visibile, e in modo articolare dellFuomo. <@. C6i (ono +&i an+e&i2 -#<:---@ -;,:-;! %li angeli sono creature uramente s irituali, incor oree, invisibili e immortali, esseri ersonali dotati di intelligenza e di volont'. Essi, contem lando incessantemente Dio a faccia a faccia, &o glorificano, &o servono e sono i suoi messaggeri nel com imento della missione di salvezza er tutti gli uomini. <1. In c6e modo +&i an+e&i (ono pre(en%i ne&&a $i%a de&&a C6ie(a2 --7:--8@ -;# &a Chiesa si unisce agli angeli er adorare Dio, invoca la loro assistenza e di alcuni celebra liturgicamente la memoria. 4<gni #edele ha al proprio #ianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita1 6san Gasilio *agna9. <#. C6e co(a in(e+na &a Sacra Scri%%!ra circa &a creazione de& mondo $i(i*i&e2 --=:-77 Attraverso il racconto dei 4sei giorni5 della creazione, la Sacra Scrittura ci fa conoscere il valore del creato e la sua finalit' di lode a Dio e di servizio allFuomo. +gni cosa deve la ro ria esistenza a Dio, dal (uale riceve la ro ria bont' e erfezione, le ro rie leggi e il ro rio osto nellFuniverso. <'. 1!a& " i& po(%o de&& !omo ne&&a creazione2 -7-:-77@ -;&Fuomo ) il vertice della creazione visibile, in (uanto ) creato a immagine e somiglianza di Dio. <9. C6e %ipo di &e+ame e(i(%e %ra &e co(e crea%e2 -7#@ -;7 Esiste tra le creature unFinterdi endenza e una gerarchia, volute da Dio. .ello stesso tem o, esiste unFunit' e solidariet' fra le creature, oich0 tutte hanno il medesimo Creatore, sono da &ui amate e sono ordinate alla sua gloria. Ris ettare le leggi iscritte nella creazione e i ra orti derivanti dalla natura delle cose, ) (uindi un rinci io di saggezza e un fondamento della morale. <:. C6e re&azione c " )ra & opera de&&a creazione e A!e&&a de&&a redenzione2 -7;:-7" &Fo era della creazione culmina nellFo era ancora i2 grande della redenzione. Infatti (uesta d' inizio alla nuova creazione, nella (uale tutto ritrover' il suo ieno senso e il suo com imento. L'uomo <<. In c6e (en(o & !omo " crea%o a imma+ine di Dio2 -;;:-;< &Fuomo ) creato a immagine di Dio nel senso che ) ca ace di conoscere e di amare, nella libert', il

ro rio Creatore. B la sola creatura, su (uesta terra, che Dio ha voluto er se stessa e che ha chiamato a condividere, nella conoscenza e nellFamore, la sua vita divina. Egli, in (uanto creato a immagine di Dio, ha la dignit' di ersona3 non ) (ualcosa, ma (ualcuno, ca ace di conoscersi, di donarsi liberamente e di entrare in comunione con Dio e con le altre ersone. <=. Per A!a&e )ine Dio 6a crea%o & !omo2 -;<:-;"@ -<! Dio ha creato tutto er lFuomo, ma lFuomo ) stato creato er conoscere, servire e amare Dio, er offrir %li in (uesto mondo tutta la creazione in rendimento di grazie, ed essere elevato alla vita con Dio in cielo. Solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dellFuomo, redestinato a ri rodurre lFimmagine del 1iglio di Dio fatto uomo, che ) la erfetta 4immagine del Dio invisibile5 ,Col !,!;9. <>. Perc67 +&i !omini )ormano !n !ni%B2 -8,:-8! Dutti gli uomini formano lFunit' del genere umano, er la comune origine che hanno da Dio. Dio, inoltre, ha creato 4da uno solo tutte le nazioni degli uomini5 ,At !=,#89. Dutti, oi, hanno un unico Salvatore e sono chiamati a condividere lFeterna felicit' di Dio. <?. Come ne&& !omo & anima e i& corpo )ormano !n !ni%B2 -8#:-8;@ -<# &a ersona umana ) un essere insieme cor oreo e s irituale. .ellFuomo lo s irito e la materia formano unFunica natura. Cuesta unit' ) cos/ rofonda che, grazie al rinci io s irituale che ) lFanima, il cor o, che ) materiale, diventa un cor o umano e vivente, e arteci a alla dignit' di immagine di Dio. =@. C6i dona & anima a&& !omo2 -8#:-8;@ -88:-8<@ -<# &Fanima s irituale non viene dai genitori, ma ) creata direttamente da Dio, ed ) immortale. Se arandosi dal cor o al momento della morte, essa non erisce@ si unir' nuovamente al cor o nel momento della risurrezione finale. =1. 1!a&e re&azione Dio 6a po(%o %ra & !omo e &a donna2 -8":-=-@ -<&Fuomo e la donna sono stati creati da Dio in uguale dignit' in (uanto ersone umane, e, nello stesso tem o, in una reci roca com lementarit', essendo maschio e femmina. Dio li ha voluti lFuno er lFaltro, er una comunione di ersone. Insieme sono anche chiamati a trasmettere la vita umana, formando nel matrimonio 4una sola carne5 ,-n #79, e a dominare la terra come 4amministratori5 di Dio. =#. 1!a& era &a condizione ori+inaria de&& !omo (econdo i& pro+e%%o di Dio2 -=7:-="@ -<7 Dio, creando lFuomo e la donna, aveva loro donato una s eciale arteci azione alla ro ria vita divina, in santit' e giustizia. .el rogetto di Dio lFuomo non avrebbe dovuto n0 soffrire n0 morire. Inoltre regnava unFarmonia erfetta nellFuomo in se stesso, tra creatura e Creatore, tra uomo e donna, come ure tra la rima co ia umana e tutta la creazione,

La caduta ='. Come (i comprende &a rea&%B de& pecca%o2 -<;:-<" .ella storia dellFuomo ) resente il eccato. Dale realt' si chiarisce ienamente soltanto alla luce della Rivelazione divina, e so rattutto alla luce di Cristo Salvatore di tutti, che ha fatto sovrabbondare la grazia ro rio l' dove ) abbondato il eccato. =9. C6e co( " &a cad!%a de+&i an+e&i2 -"!:-";@ 7!7 Con tale es ressione si indica che Satana e gli altri demoni, di cui arlano la Sacra Scrittura e la Dradizione della Chiesa, da angeli creati buoni da Dio, si sono trasformati in malvagi, erch0, con libera e irrevocabile scelta, hanno rifiutato Dio e il suo Regno, dando cos/ origine allFinferno. Essi tentano di associare lFuomo alla loro ribellione contro Dio@ ma Dio afferma in Cristo la sua sicura vittoria sul *aligno. =:. In c6e co(a con(i(%e i& primo pecca%o de&& !omo2 -"8:7,-@ 7!;:7!= &Fuomo, tentato dal diavolo, ha lasciato s egnere nel suo cuore la fiducia nei confronti del suo Creatore e, disobbedendo %li, ha voluto diventare 4come Dio5 senza Dio, e non secondo Dio ,-n -,;9. Cos/ Adamo ed Eva hanno erduto immediatamente, er s0 e er tutti i loro discendenti, la grazia originale della santit' e della giustizia. =<. C6e co( " i& pecca%o ori+ina&e2 7,7@ 7!" Il eccato originale, nel (uale tutti gli uomini nascono, ) lo stato di rivazione della santit' e della giustizia originali. B un eccato da noi 4contratto5, non 4commesso5@ ) una condizione di nascita, e non un atto ersonale. A motivo dellFunit' di origine di tutti gli uomini, esso si trasmette ai discendenti di Adamo con la natura umana, 4non er imitazione, ma er ro agazione5. Cuesta trasmissione rimane un mistero che non ossiamo com rendere a ieno. ==. 1!a&i a&%re con(e+!enze pro$oca i& pecca%o ori+ina&e2 7,;:7,"@ 7!< In conseguenza del eccato originale la natura umana, senza essere interamente corrotta, ) ferita nelle sue forze naturali, ) sotto osta allFignoranza, alla sofferenza, al otere della morte, ed ) incline al eccato. Dale inclinazione ) chiamata concupiscen?a" =>. Dopo i& primo pecca%o/ c6e co(a 6a )a%%o Dio2 7!,:7!#@ 7#, Do o il rimo eccato, il mondo ) stato inondato di eccati, ma Dio non ha abbandonato lFuomo in otere della morte, ma, al contrario, gli ha redetto in modo misterioso : nel 4$rotovangelo5 ,-n -,!;9 : che il male sarebbe stato vinto e lFuomo sollevato dalla caduta. E il rimo annuncio del *essia redentore. $erci> la caduta sar' erfino chiamata #elice colpa, erch0 4ha meritato un tale e cos/ grande Redentore5 6&iturgia della Veglia as(uale9. CA$ID+&+ SEC+.D+

C;ED3 IN -ESF C;IST3/ IL 0I-LI3 UNI-ENIT3 DI DI3 =?. 1!a& " &a B!ona No$e&&a per & !omo2 7##:7#7 B lFannunzio di %es2 Cristo, 4il 1iglio del Dio vivente5 ,Mt !8,!89, morto e risorto. AI tem o del re Erode e dellFim eratore Cesare Augusto, Dio ha adem iuto le romesse fatte ad Abramo e alla sua discendenza mandando 4suo 1iglio, nato da donna, nato sotto la &egge, er riscattare coloro che erano sotto la &egge, erch0 ricevessimo lFadozione a figli5 ,-al 7,7:;9. >@. Come (i di))onde A!e(%a B!ona No$e&&a2 7#;:7#" 1in dallFinizio i rimi disce oli hanno avuto lFardente desiderio di annunziare %es2 Cristo, allo sco o di condurre tutti alla fede in lui. Anche oggi, dallFamorosa conoscenza di Cristo nasce il desiderio di evangelizzare e catechizzare, cio) svelare nella sua ersona lFintero disegno di Dio e mettere lFumanit' in comunione con lui. 4 E IN %ESF C;IST3, SU3 ANIC3 1I-LI3/ N3ST;3 SI-N3;E 5 >1. C6e co(a (i+ni)ica i& nome -e(.2 7-,:7-;@ 7;# Dato dallFAngelo al momento dellFAnnunciazione, il nome 4%es25 significa 4Dio salva5. Esso es rime la sua identit' e la sua missione, 4 erch0 ) lui che salver' il suo o olo dai suoi eccati5 ,Mt !,#!9. $ietro afferma che 4non vi ) sotto il cielo altro .ome dato agli uomini nel (uale ) stabilito che ossiamo essere salvati5 ,At 7,!#9. >#. Perc67 -e(. " c6iama%o Cri(%o 2 7-8:77,@ 7;4Cristo5 in greco, 4*essia5 in ebraico, significa 4unto5. %es2 ) il Cristo erch0 ) consacrato da Dio, unto dello S irito Santo er la missione redentrice. B il *essia atteso da Israele, mandato nel mondo dal $adre. %es2 ha accettato il titolo di *essia recisandone tuttavia il senso3 4Disceso dal cielo5 ,-v -,!-9, crocifisso e oi risuscitato, egli ) il Servo Sofferente 4che d' la sua vita in riscatto er molti5 ,Mt #,,#<9. Dal nome Cristo ) venuto a noi il nome di cristiani" >'. In c6e (en(o -e(. " i& 0i+&io Uni+eni%o di Dio2 77!:77;@ 7;7 Egli lo ) in senso unico e erfetto. Al momento del Gattesimo e della Drasfigurazione, la voce del $adre designa %es2 come suo 41iglio rediletto5. $resentando se stesso come il 1iglio che 4conosce il $adre5 ,Mt !!,#=9, %es2 afferma la sua relazione unica ed eterna con Dio suo $adre. Egli ) 4il 1iglio Anigenito di Dio5 ,2 -v #,#-9, la seconda $ersona della Drinit'. B il centro della redicazione a ostolica3 gli A ostoli hanno visto 4la sua gloria, come di Anigenito dal $adre5 ,-v !,!79. >9. C6e co(a (i+ni)ica i& %i%o&o Si+nore2 778:7;!@ 7;; .ella Gibbia, (uesto titolo designa abitualmente Dio Sovrano. %es2 lo attribuisce a se stesso e rivela la sua sovranit' divina mediante il suo otere sulla natura, sui demoni, sul eccato e sulla

morte, so rattutto con la sua Risurrezione. &e rime confessioni cristiane roclamano che la otenza, lFonore e la gloria dovuti a Dio $adre sono ro ri anche di %es23 Dio 4gli ha dato il .ome che ) al di so ra di ogni altro nome5 ,Fil #,!!6" Egli ) il Signore del mondo e della storia, il solo a cui lFuomo debba sottomettere interamente la ro ria libert' ersonale. 4 %ESF C;IST3 0U C3NCEPIT3 PE; 3PE;, DELL3 SPI;IT3 S,NT3, N,C1UE D, *,;I, VE;-INE 5 >:. Perc67 i& 0i+&io di Dio (i " )a%%o !omo2 7;8:78, Il 1iglio di Dio si ) incarnato nel seno della Vergine *aria er o era dello S irito Santo, er noi uomini e er la nostra salvezza, ossia3 er riconciliare noi eccatori con Dio@ er farci conoscere il suo amore infinito@ er essere il nostro modello di santit'@ er farci 4 arteci i della natura divina5 6# Pt !,79. ><. C6e co(a (i+ni)ica &a paro&a Incarnazione 2 78!:78-@ 7<&a Chiesa chiama 4Incarnazione5 il *istero dellFammirabile unione della natura divina e della natura umana nellFunica $ersona divina del Verbo. $er realizzare la nostra salvezza, il 1iglio di Dio si ) fatto 4carne5 ,-v !,!79 diventando veramente uomo. &a fede nellFIncarnazione ) segno distintivo della fede cristiana. >=. In c6e modo -e(. Cri(%o " $ero Dio e $ero !omo2 787:78=@ 78" %es2 ) inscindibilmente vero Dio e vero uomo, nellFunit' della sua $ersona divina. Egli, il 1iglio di Dio, che ) 4generato, non creato, della stessa sostanza del $adre5, si ) fatto vero uomo, nostro fratello, senza con ci> cessare di essere Dio, nostro Signore. >>. C6e co(a in(e+na a A!e(%o ri+!ardo i& Conci&io di Ca&cedonia Danno 9:1E2 78= Il Concilio di Calcedonia insegna a confessare 4un solo e medesimo 1iglio, il Signore nostro %es2 Cristo, erfetto nella sua divinit' e erfetto nella sua umanit'@ vero Dio e vero uomo, com osto di anima razionale e di cor o@ consostanziale al $adre er la divinit', con sostanziale a noi er lFumanit', Vsimile in tutto a noi, fuorch0 nel eccatoV ,'b 7,!;9@ generato dal $adre rima dei secoli secondo la divinit' e, in (uesti ultimi tem i, er noi e er la nostra salvezza, nato da *aria Vergine e *adre di Dio, secondo lFumanit'5. >?. Come &a C6ie(a e(prime i& 4i(%ero de&& Incarnazione2 787:78"@ 7=":7<! &o es rime affermando che %es2 Cristo ) vero Dio e vero uomo, con due nature, la divina e lFumana, non confuse, ma unite nella $ersona del Verbo. $ertanto, nellFumanit' di %es2, tutto : miracoli, sofferenza, morte : devFessere attribuito alla sua $ersona divina che agisce attraverso la natura umana assunta.

;< Figlio @nigenito e Verbo di Dio, tu che sei immortale, per la nostra salve??a ti sei degnato d+incarnarli nel seno della santa Madre di Dio e sempre Vergine Maria 6...9. 3u che sei @no della anta 3rinit!, glori#icato con il Padre e lo pirito anto, salvaciA 5 6&iturgia Gizantina di san %iovanni Crisostomo9. ?@. I& 0i+&io di Dio )a%%o !omo a$e$a !n anima con !na cono(cenza !mana2 7=,:7=7 @7<# Il 1iglio di Dio ha assunto un cor o animato da unFanima razionale umana. Con la sua intelligenza umana %es2 ha a reso molte cose attraverso lFes erienza. *a anche come uomo il 1iglio di Dio aveva una conoscenza intima e immediata di Dio suo $adre. $enetrava ugualmente i ensieri segreti degli uomini e conosceva ienamente i disegni eterni che egli era venuto a rivelare. ?1. Come (i accordano &e d!e $o&on%B de& Ver*o incarna%o2 7=;@ 7<# %es2 ha una volont' divina e una volont' umana. .ella sua vita terrena, il 1iglio di Dio ha umanamente voluto ci> che ha divinamente deciso con il $adre e lo S irito Santo er la nostra salvezza. &a volont' umana di Cristo segue, senza o osizione o riluttanza, la volont' divina, o, meglio, ) ad essa sotto osta. ?#. Cri(%o a$e$a !n $ero corpo !mano2 7=8:7== Cristo ha assunto un vero cor o umano attraverso il (uale Dio invisibile si ) reso visibile. $er (uesta ragione Cristo u> essere ra resentato e venerato nelle sante immagini. ?'. C6e co(a rappre(en%a i& C!ore di -e(.2 7=< %es2 ci ha conosciuti e amati con un cuore umano. Il suo Cuore trafitto er la nostra salvezza ) il simbolo di (uellFinfinito amore, col (uale egli ama il $adre e ciascuno degli uomini. ?9. Concepi%o per opera de&&o Spiri%o San%o... : c6e co(a (i+ni)ica A!e(% e(pre((ione2 7<7:7<8 Significa che la Vergine *aria ha conce ito il 1iglio eterno nel suo grembo er o era dello S irito Santo e senza la collaborazione di uomo3 4&o S irito Santo scender' su di te5 ,)c !,-;9, le ha detto lFAngelo nellF Annunciazione. ?:. ...Na%o da&&a Ver+ine 4aria : perc67 4aria " $eramen%e &a 4adre di Dio2 7";@ ;," *aria ) veramente Madre di Dio erch0 ) la madre di %es2 ,-v #,!@ !",#;9. In effetti, colui che ) stato conce ito er o era dello S irito Santo e che ) diventato veramente suo 1iglio, ) il 1iglio eterno di Dio $adre. B Dio egli stesso. ?<. C6e co(a (i+ni)ica Immaco&a%a Concezione2 7<=:7"#@ ;,< Dio ha scelto gratuitamente *aria da tutta lFeternit' erch0 fosse la *adre di suo 1iglio3 er com iere tale missione, ) stata concepita immacolata" Cuesto significa che, er la grazia di Dio e in

revisione dei meriti di %es2 Cristo, *aria ) stata reservata dal eccato originale fin dal suo conce imento. ?=. Come co&&a*ora 4aria a& di(e+no di$ino de&&a (a&$ezza2 7"-:7"7@ ;,<:;!! $er la grazia di Dio *aria ) rimasta immune da ogni eccato ersonale durante lFintera sua esistenza. B la 4 iena di grazia5 ,)c ! ,#<9, la 4Dutta Santa5. Cuando lFAngelo le annuncia che avrebbe dato alla luce 4il 1iglio dellF Altissimo5 ,)c !,-#9, ella d' liberamente il ro rio assenso con 4lFobbedienza della fede5 ,4m !,;9. *aria si offre totalmente alla $ersona e allFo era del suo 1iglio %es2, abbracciando con tutta lFanima la volont' divina di salvezza. ?>. C6e co(a (i+ni)ica &a concezione $er+ina&e di -e(.2 7"8:7"<@ ;,Significa che %es2 ) stato conce ito nel grembo della Vergine er la sola otenza dello S irito Santo, senza intervento dellFuomo. Egli ) 1iglio del $adre celeste secondo la natura divina e 1iglio di *aria secondo la natura umana, ma ro riamente 1iglio di Dio nelle due nature, essendoci in lui una sola $ersona, (uella divina. ??. In c6e (en(o 4aria " (empre Ver+ine2 7"":;,=@ ;!,:;!! .el senso che ella ) 4rimasta Vergine nel conce imento del 1iglio suo, Vergine nel arto, Vergine incinta, Vergine madre, Vergine er etua5 6santFAgostino9. $ertanto, (uando i Vangeli arlano di 4fratelli e sorelle di %es25, si tratta di arenti rossimi di %es2, secondo unFes ressione ado erata nella Sacra Scrittura. 1@@. In c6e modo &a ma%erni%B (piri%!a&e di 4aria " !ni$er(a&e2 ;,!:;,=@ ;!! *aria ha un unico 1iglio, %es2, ma in lui la sua maternit' s irituale si estende a tutti gli uomini che egli ) venuto a salvare. +bbediente al fianco del nuovo Adamo, %es2 Cristo, la Vergine ) la nuova 'va, la vera madre dei viventi, che coo era con amore di madre alla loro nascita e alla loro formazione nellFordine della grazia. Vergine e *adre, *aria ) la figura della Chiesa, la sua i2 erfetta realizzazione. 1@1. In c6e (en(o %!%%a &a $i%a di Cri(%o " Mistero? ;!#:;#!@ ;8!:;8# Dutta la vita di Cristo ) evento di rivelazione. Ci> che ) visibile nella vita terrena di %es2 conduce al suo Mistero invisibile, so rattutto al Mistero della sua #ilia?ione divina5 4Chi vede me, vede il $adre5 ,-v !7,!"9. Inoltre, anche se la salvezza viene com iutamente dalla Croce e dalla Risurrezione, la vita intera di Cristo ) Mistero di salve??a, erch0 tutto ci> che %es2 ha fatto, detto e sofferto aveva come sco o di salvare lFuomo decaduto e di ristabilirlo nella sua vocazione di figlio di Dio. 1@#. 1!a&i (ono (%a%e &e preparazioni ai Misteri di -e(.2 ;##:;#7 Vi ) anzitutto una lunga s eranza durata er molti secoli, che noi riviviamo durante la celebrazione liturgica del tem o dellFAvvento. +ltre allFoscura attesa che ha osto nel cuore dei agani, Dio ha re arato la venuta del suo 1iglio tramite lFAntica Alleanza, fino a -iovanni Battista che ) lFultimo e

il i2 grande dei rofeti. 1@'. C6e co(a in(e+na i& Van+e&o (!i Misteri de&&a na(ci%a e de&& in)anzia di -e(.2 ;#;:;-,@ ;8-:;87 A 7atale, la gloria del Cielo si manifesta nella debolezza di un bambino@ la circoncisione di %es2 ) segno della sua a artenenza al o olo ebraico e refigurazione del nostro Gattesimo@ l+'pi#ania ) la manifestazione del Re:*essia dFIsraele a tutte le genti@ nella sua presenta?ione al tempio, in Simeone e Anna ) tutta lFattesa di Israele che viene all+incontro con il suo Salvatore@ la #uga in 'gitto e la strage degli innocenti annunciano che lFintera vita di Cristo sar' sotto il segno della ersecuzione@ il suo ritorno dall+'gitto ricorda lFEsodo e resenta %es2 come il nuovo *os)3 ) lui il vero e definitivo liberatore. 1@9. 1!a&e in(e+namen%o ci o))re &a $i%a na(co(%a di -e(. a Nazare%2 ;--:;-7@ ;87 Durante la vita nascosta a .azaret %es2 rimane nel silenzio di una esistenza ordinaria. Ci ermette cos/ di essere in comunione con lui nella santit' di una vita (uotidiana intessuta di reghiera, di sem licit', di lavoro, di amore familiare. &a sua sottomissione a *aria e a %iuse e, suo adre utativo, ) unFimmagine della sua obbedienza filiale al $adre. *aria e %iuse e, con la loro fede, accolgono il *istero di %es2, ur non com rendendolo sem re. 1@:. Perc67 -e(. rice$e da -io$anni i& *a%%e(imo di con$er(ione per i& perdono dei pecca%i (Lc '/'E2 ;-;:;-=@ ;8; $er dare inizio alla sua vita ubblica e antici are il 4Gattesimo5 della sua morte3 accetta cos/, ur essendo senza eccato, di essere annoverato tra i eccatori, lui, 4lFAgnello di Dio che toglie il eccato del mondo5 ,-v !,#"9. Il $adre lo roclama suo 41iglio rediletto5 ,Mt -,!=9 e lo S irito discende su di lui. Il Gattesimo di %es2 ) la refigurazione del nostro Gattesimo. 1@<. C6e co(a ri$e&ano &e %en%azioni di -e(. ne& de(er%o2 ;-<:;7,@ ;88 &e tentazioni di %es2 nel deserto rica itolano (uella di Adamo nel aradiso e (uelle dFIsraele nel deserto. Satana tenta %es2 nella sua obbedienza alla missione affidatagli dal $adre. Cristo, nuovo Adamo, resiste e la sua vittoria annuncia (uella della sua assione, su rema obbedienza del suo amore filiale. &a Chiesa si unisce a (uesto *istero in articolare nel tem o liturgico della Cuaresima" 1@=. C6i " in$i%a%o a )ar par%e de& ;e+no di Dio/ ann!ncia%o e rea&izza%o da -e(.2 ;7!:;78@ ;8= %es2 invita a far arte del Regno di Dio tutti gli uomini. Anche il eggior eccatore ) chiamato a convertirsi e ad accettare lFinfinita misericordia del $adre. Il Regno a artiene, gi' (ui sulla terra, a coloro che lo accolgono con cuore umile. B ad essi che sono rivelati i suoi *isteri. 1@>. Perc67 -e(. mani)e(%a i& ;e+no a%%ra$er(o (e+ni e miraco&i2 ;7=:;;,@ ;8= %es2 accom agna la sua arola con segni e miracoli er attestare che il Regno ) resente in lui, il *essia. Sebbene egli guarisca alcune ersone, non ) venuto er eliminare tutti i mali (uaggi2, ma

er liberarci anzitutto dalla schiavit2 del eccato. &a cacciata dei demoni annuncia che la sua Croce sar' vittoriosa sul 4 rinci e di (uesto mondo5 ,-v !#,-!9. 1@?. Ne& ;e+no/ A!a&e a!%ori%B -e(. con)eri(ce ai (!oi ,po(%o&i2 ;;!:;;-@ ;8= %es2 sceglie i Dodici, futuri testimoni della sua Risurrezione, e li fa arteci i della sua missione e della sua autorit' er insegnare, assolvere dai eccati, edificare e governare la Chiesa. In (uesto Collegio $ietro riceve 4le chiavi del Regno5 ,Mt !8,!"9 e occu a il rimo osto, con la missione di custodire la fede nella sua integrit' e di confermare i suoi fratelli. 11@. 1!a&e (i+ni)ica%o 6a &a Tra()i+!razione2 ;;7:;;8@ ;8< .ella Drasfigurazione a are anzitutto la Drinit'3 4Il $adre nella voce, il 1iglio nellFuomo, lo S irito nella nube brillante5 6san Dommaso dFA(uino9. Evocando con *os) ed Elia la sua 4di artita5 ,)c ",-!9, %es2 mostra che la sua gloria assa attraverso la Croce e d' un antici o della sua risurrezione e della sua gloriosa venuta, 4che trasfigurer' il nostro misero cor o er conformarlo al suo cor o glorioso5 ,Fil -,#!9. ;3u ti sei tras#igurato sul monte e, nella misura in cui ne erano capaci, i tuoi discepoli hanno contemplato la tua -loria, Cristo Dio, a##inchD, /uando ti avrebbero visto croci#isso, comprendessero che la tua Passione era volontaria e annun?iassero al mondo che tu sei veramente l+irradia?ione del Padre1 6&iturgia Gizantina9. 111. Come a$$iene & en%ra%a me((ianica a -er!(a&emme2 ;;=:;8,@ ;8":;=, .el tem o stabilito %es2 decide di salire a %erusalemme er soffrire la sua assione, morire e risuscitare. Come Re *essia che manifesta la venuta del Regno, egli entra nella sua citt' sul dorso di un asino. B accolto dai iccoli, la cui acclamazione ) ri resa nel anctus eucaristico3 4Genedetto colui che viene nel nome del SignoreW <sanna ,salvaci61 ,Mt #!,"9, &a liturgia della Chiesa d' inizio alla Settimana Santa con la celebrazione di (uesta entrata a %erusalemme. 4 %ESF C;IST3 P,TG S3TT3 $3NHI3 $IL,T3, 0U C;3CI0ISS3/ 43;G E 0U SEP3LT35 11#. 1!a& " & impor%anza de& 4i(%ero pa(A!a&e di -e(.2 ;=!:;=Il *istero as(uale di %es2, che com rende la sua assione, morte, risurrezione e glorificazione, ) al centro della fede cristiana, erch0 il disegno salvifico di Dio si ) com iuto una volta er tutte con la morte redentrice del suo 1iglio, %es2 Cristo. 11'. Con A!a&i acc!(e -e(. " (%a%o condanna%o2 ;=7:;=8 Alcuni ca i dFIsraele accusarono %es2 di agire contro la &egge, contro il tem io di %erusalemme, e in articolare contro la fede nel Dio unico, erch0 Egli si roclamava 1iglio di Dio. $er (uesto lo consegnarono a $ilato, erch0 lo condannasse a morte. 119. Come (i " compor%a%o -e(. $er(o &a Le++e di I(rae&e2 ;==:;<#@ ;"#

%es2 non ha abolito la &egge data da Dio a *os) sul Sinai, ma lFha ortata a com imento dandone lFinter retazione definitiva. B il &egislatore divino che esegue integralmente (uesta &egge. Inoltre egli, il Servo fedele, offre con la sua morte es iatrice il solo sacrificio ca ace di redimere tutte 4le col e commesse dagli uomini sotto la rima Alleanza5 ,'b ",!;9. 11:. 1!a&e )! & a%%e++iamen%o di -e(. $er(o i& %empio di -er!(a&emme2 ;<-:;<8@ ;"%es2 ) stato accusato di ostilit' nei confronti del Dem io. E ure lFha venerato come 4la dimora di suo $adre5 6%v #,!89 e li ha dettato una arte im ortante del suo insegnamento. *a ne ha anche redetto la distruzione, in relazione con la ro ria morte, e si ) resentato lui stesso come la dimora definitiva di Dio in mezzo agli uomini. 11<. -e(. 6a con%radde%%o &a )ede d I(rae&e ne& Dio !nico e (a&$a%ore2 ;<=:;"!@ ;"7 %es2 non ha mai contraddetto la fede in un Dio unico, ne ure (uando com iva lFo era divina er eccellenza che adem iva le romesse messianiche e lo rivelava uguale a Dio3 il erdono dei eccati. &a richiesta di %es2 di credere in lui e di convertirsi ermette di ca ire la tragica incom rensione del Sinedrio che ha stimato %es2 meritevole di morte erch0 bestemmiatore. 11=. C6i " re(pon(a*i&e de&&a mor%e di -e(.2 ;";:;"< &a assione e la morte di %es2 non ossono essere im utate indistintamente n0 a tutti gli Ebrei allora viventi, n0 agli altri Ebrei venuti do o nel tem o e nello s azio. +gni singolo eccatore, cio) ogni uomo, ) realmente causa e strumento delle sofferenze del Redentore, e i2 gravemente col evoli sono coloro, so rattutto se cristiani, che i2 s esso ricadono nel eccato o si dilettano nei vizi. 11>. Perc67 &a mor%e di Cri(%o )a par%e de& di(e+no di Dio2 ;"":8,;@ 8!" $er riconciliare con s0 tutti gli uomini votati alla morte a causa del eccato, Dio ha reso lFiniziativa amorevole di mandare suo 1iglio erch0 si consegnasse alla morte er i eccatori. Annunciata nellFAntico Destamento, in articolare come sacrificio del Servo sofferente, la morte di %es2 avvenne 4secondo le Scritture5. 11?. In A!a&e modo Cri(%o 6a o))er%o (e (%e((o a& Padre2 8,8:8,"@ 8#, Dutta la vita di Cristo ) libera offerta al $adre er com iere il suo disegno di salvezza. Egli d' 4la sua vita in riscatto er molti5 ,Mc !,,7;9 e in tal modo riconcilia con Dio tutta lFumanit'. &a sua sofferenza e la sua morte manifestano come la sua umanit' sia lo strumento libero e erfetto dellFAmore divino che vuole la salvezza di tutti gli uomini. 1#@. Come (i e(prime ne&& !&%ima Cena & o))er%a di -e(.2 8!,:8!!@ 8#, .ellFultima Cena con gli A ostoli alla vigilia della $assione %es2 antici a, cio) significa e realizza in antici o lFofferta volontaria di se stesso3 4Cuesto ) il mio cor o che . dato er voi5, 4(uesto ) il mio sangue, che . versato"""1 ,)c ##,!":#,9. Egli istituisce cos/ al tem o stesso lFEucaristia come 4memoriale5 ,2 Cor !!,#;9 del suo sacrificio, e i suoi A ostoli come sacerdoti della nuova

Alleanza. 1#1. C6e co(a a$$iene ne&& a+onia de&& or%o de& -e%(emani2 8!# *algrado lForrore che rocura la morte nellFumanit' tutta santa di colui che ) !F4Autore della Vita5 ,At -,!;9, la volont' umana del 1iglio di Dio aderisce alla volont' del $adre3 er salvarci, %es2 accetta di ortare i nostri eccati nel suo cor o 4facendosi ubbidiente fino alla morte5 ,Fil #,<9. 1##. 1!a&i (ono +&i e))e%%i de& (acri)icio di Cri(%o (!&&a Croce2 8!-:8!=@ 8##:8#%es2 ha liberamente offerto la sua vita in sacrificio es iatorio, cio) ha ri arato le nostre col e con la iena obbedienza del suo amore fino alla morte. Cuesto 4amore fino alla fine5 ,-v !-,!9 del 1iglio di Dio riconcilia con il $adre tutta lFumanit'. Il sacrificio as(uale di Cristo riscatta (uindi gli uomini in modo unico, erfetto e definitivo, e a re loro la comunione con Dio. 1#'. Perc67 -e(. c6iama i (!oi di(cepo&i a prendere &a &oro croce2 8!< Chiamando i suoi disce oli a 4 rendere la loro croce e a seguirlo5 ,Mt !8,#79, %es2 vuole associare al suo sacrificio redento re (uegli stessi che ne sono i rimi beneficiari. 1#9. In A!a&i condizioni era i& corpo di Cri(%o men%re (i %ro$a$a ne&&a %om*a2 8#7:8-, Cristo ha conosciuto una vera morte e una vera se oltura. *a la virt2 divina ha reservato il suo cor o dalla corruzione. 4 %ESF C;IST3 DISCESE ,-LI IN0E;I/ ;ISUSCITI D,I 43;TI IL TE;H3 -I3;N3 5 1#:. C6e co(a (ono +&i in)eri / nei A!a&i -e(. di(ce(e2 8-#:8-= %li 4inferi5 : diversi dall+in#erno della dannazione : costituivano lo stato di tutti coloro, giusti e cattivi, che erano morti rima di Cristo. Con lFanima unita alla sua $ersona divina %es2 ha raggiunto negli inferi i giusti che attendevano il loro Redentore er accedere infine alla visione di Dio. Do o aver vinto, mediante la sua morte, la morte e il diavolo 4che della morte ha il otere5 ,'b #,!79, ha liberato i giusti in attesa del Redentore e ha a erto loro le orte del Cielo. 1#<. C6e po(%o occ!pa &a ;i(!rrezione di Cri(%o ne&&a no(%ra )ede2 8-!,8-< &a Risurrezione di %es2 ) la verit' culminante della nostra fede in Cristo e ra resenta, con la Croce, una arte essenziale del *istero as(uale. 1#=. 1!a&i (e+ni a%%e(%ano &a ;i(!rrezione di -e(.2 8-":877@ 8;8:8;= +ltre al segno essenziale costituito dalla tomba vuota, la Risurrezione di %es2 ) attestata dalle donne che incontrarono er rime %es2 e lFannunciarono agli A ostoli. %es2 oi 4a arve a Cefa 6$ietro9, e (uindi ai Dodici. In seguito a arve a i2 di cin(uecento fratelli in una sola volta5 62

Cor !;,;:89 e ad altri ancora. %li A ostoli non hanno otuto inventare la risurrezione, oich0 (uesta a ariva loro im ossibile3 infatti %es2 li ha anche rim roverati er la loro incredulit'. 1#>. Perc67 &a ;i(!rrezione " a& %empo (%e((o !n a$$enimen%o %ra(cenden%e2 87=@ 8;8:8;= $ur essendo un avvenimento storico, constatabile e attestato attraverso segni e testimonianze, la Risurrezione, in (uanto entrata dellFumanit' di Cristo nella gloria di Dio, trascende e su era la storia, come mistero della fede. $er (uesto motivo, Cristo risorto non si manifest> al mondo, ma ai suoi disce oli, rendendoli suoi testimoni davanti al o olo. 1#?. 1!a& " &o (%a%o de& corpo ri(or%o di -e(.2 87;:878 &a Risurrezione di Cristo non ) stata un ritorno alla vita terrena. Il suo cor o risuscitato ) (uello che ) stato crocifisso e orta i segni della sua $assione, ma ) ormai arteci e della vita divina con le ro riet' di un cor o glorioso. $er (uesta ragione %es2 risorto ) sovranamente libero di a arire ai suoi disce oli come e dove vuole e sotto as etti diversi. 1'@. In c6e modo &a ;i(!rrezione " opera de&&a San%i((ima Trini%B2 87<:8;, &a Risurrezione di Cristo ) unFo era trascendente di Dio. &e tre $ersone agiscono insieme secondo ci> che ) loro ro rio3 il $adre manifesta la sua otenza@ il 1iglio 4ri rende5 la vita che ha liberamente offerto ,-v !,,!=9 riunendo la sua anima e il suo cor o, che lo S irito vivifica e glorifica. 1'1. 1!a&i (ono i& (en(o e &a por%a%a (a&$i)ica de&&a ;i(!rrezione2 8;!:8;;@ 8;< &a Risurrezione ) il culmine dellFIncarnazione. Essa conferma la divinit' di Cristo, come ure tutto ci> che Egli ha fatto e insegnato, e realizza tutte le romesse divine in nostro favore. Inoltre, il Risorto, vincitore del eccato e della morte, ) il rinci io della nostra giustificazione e della nostra Risurrezione3 fin dFora ci rocura la grazia dellFadozione filiale, che ) reale arteci azione alla sua vita di 1iglio unigenito@ oi, alla fine dei tem i, egli risusciter' il nostro cor o. 4 %ESF S,LG ,L CIEL3/ SIEDE ,LL, DEST;, DEL $,D;E 3NNIP3TENTE 5 1'#. C6e co(a rappre(en%a & ,(cen(ione2 8;":88= Do o (uaranta giorni da (uando si era mostrato agli A ostoli sotto i tratti di unFumanit' ordinaria, che velavano la sua gloria di Risorto, Cristo sale al cielo e siede alla destra del $adre. Egli ) il Signore che regna ormai con la sua umanit' nella gloria eterna di 1iglio di Dio e intercede incessantemente in nostro favore resso il $adre. Ci manda il suo S irito e ci d' la s eranza di raggiungerlo un giorno, avendoci re arato un osto. 4 DI LJ VE;;J , -IUDIC,;E I VIVI E I 43;TI 5 1''. Come re+na ora i& Si+nore -e(.2 88<:8=7 @8<,

Signore del cosmo e della storia, Ca o della sua Chiesa, Cristo glorificato ermane misteriosamente sulla terra, dove il suo regno ) gi' resente come germe e inizio nella Chiesa. An giorno ritorner' glorioso, ma non ne conosciamo il tem o. $er (uesto viviamo nella vigilanza, regando3 4Vieni, Signore5 ,Ap ##,#,9. 1'9. Come (i rea&izzerB &a $en!%a de& Si+nore ne&&a +&oria2 8=;:8==@ 8<, Do o lFultimo sconvolgimento cosmico di (uesto mondo che assa, la venuta gloriosa di Cristo avverr' con il trionfo definitivo di Dio nella $arusia e con lFultimo %iudizio. Si com ir' cosi il Regno di Dio. 1':. Come Cri(%o +i!dic6erB i $i$i e i mor%i2 8=<:8="@ 8<!:8<# Cristo giudicher' con il otere che ha ac(uisito come Redentore del mondo, venuto a salvare gli uomini. I segreti dei cuori saranno svelati, come ure la condotta di ciascuno verso Dio e verso il rossimo. +gni uomo sar' colmato di vita o dannato er lFeternit' a seconda delle sue o ere. Cos/ si realizzer' 4la ienezza di Cristo5 ,'# 7,!-9, nella (uale 4Dio sar' tutto in tutti5 6! Cor !;,#<9. CA$ID+&+ DERE+ C;ED3 NELL3 SPI;IT3 S,NT3 4 C;ED3 NELL3 SPI;IT3 S,NT35 1'<. C6e co(a $!oi dire &a C6ie(a A!ando pro)e((a: Credo ne&&o Spiri%o San%o2 8<-:8<8 Credere nello S irito Santo ) rofessare la terza $ersona della Santissima Drinit', che rocede dal $adre e dal 1iglio ed ) 4adorato e glorificato con il $adre e il 1iglio5. &o S irito ) stato 4mandato nei nostri cuori5 ,-al 7,89, affinch0 riceviamo la nuova vita di figli di Dio. 1'=. Perc67 &a mi((ione de& 0i+&io e de&&o Spiri%o (ono in(epara*i&i2 8<=:8",@ =7#:=7.ella Drinit' indivisibile, il 1iglio e lo S irito sono distinti ma inse arabili. Dal rinci io alla fine dei tem i, infatti, (uando il $adre invia suo 1iglio, invia anche il suo S irito che ci unisce a Cristo nella fede, affinch0 ossiamo, da figli adottivi, chiamare Dio 4$adre5 ,4m <,!;9. &o S irito ) invisibile, ma noi lo conosciamo attraverso la sua azione (uando ci rivela il Verbo e (uando agisce nella Chiesa. 1'>. 1!a&i (ono +&i appe&&a%i$i de&&o Spiri%o San%o2 8"!:8"4S irito Santo5 ) il nome ro rio della terza $ersona della Santissima Drinit'. %es2 lo chiama anche3 S irito $araclito 6Consolatore, Avvocato9 e S irito di Verit'. Il .uovo Destamento lo chiama ure3 S irito di Cristo, del Signore, di Dio, S irito della gloria, della romessa. 1'?. Con A!a&i (im*o&i (i rappre(en%a &o Spiri%o San%o2 8"7:=,!

Sono numerosi3 l+ac/ua viva, che scaturisce dal cuore trafitto di Cristo e disseta i battezzati@ l+un?ione con lFolio, che ) il segno sacramentale della Confermazione@ il #uoco, che trasforma ci> che tocca@ la nube, oscura o luminosa, in cui si rivela la gloria divina@ l+imposi?ione delle mani, er cui viene dato lo S irito@ la colomba, che scende su Cristo e rimane su di lui al battesimo. 19@. C6e co(a (i+ni)ica c6e &o Spiri%o 6a par&a%o per mezzo dei pro)e%i2 8<=:8<<@ =,#:=,8@ =7Con il termine pro#eti si intende (uanti furono is irati dallo S irito Santo er arlare in nome di Dio. &o S irito orta le rofezie dellFAntico Destamento a ieno com imento in Cristo, di cui svela il mistero nel .uovo Destamento. 191. C6e co(a compie &o Spiri%o San%o in -io$anni Ba%%i(%a2 =!=:=#, &o S irito riem ie %iovanni Gattista, lFultimo rofeta dellF Antico Destamento, il (uale, sotto la sua azione, ) mandato a 4 re arare al Signore un o olo ben dis osto5 ,)c !,!=9 e ad annunciare la venuta di Cristo, 1iglio di Dio3 colui sul (uale ha visto scendere e rimanere lo S irito, 4colui che battezza in S irito5 ,-v !,--9. 19#. 1!a& " & opera de&&o Spiri%o in 4aria2 =#!:=#8@ =77 &o S irito Santo orta a com imento in *aria le attese e la re arazione dellFAntico Destamento alla venuta di Cristo. In maniera unica la riem ie di grazia e rende la sua verginit' feconda, er dare alla luce il 1iglio di Dio incarnato. 1a di lei la *adre del 4Cristo totale5, cio) di %es2 Ca o e della Chiesa suo cor o. *aria ) resente fra i Dodici il giorno della $entecoste, (uando lo S irito inaugura gli 4ultimi tem i5 con la manifestazione della Chiesa. 19'. 1!a&e re&azione c " %ra &o Spiri%o e Cri(%o -e(./ ne&&a (!a mi((ione %errena2 =#=:=-,@ =7;: =78 Il 1iglio di Dio attraverso lFunzione dello S irito ) consacrato *essia nella sua umanit' fin dallFIncarnazione. Egli lo rivela nel suo insegnamento, com iendo la romessa fatta ai $adri, e lo comunica alla Chiesa nascente, alitando sugli A ostoli do o la sua Risurrezione. 199. C6e co(a accade a Pen%eco(%e2 =-!:=-#@ =-< Cin(uanta giorni do o la sua Risurrezione, a $entecoste, %es2 Cristo glorificato effonde lo S irito a rofusione e lo manifesta come $ersona divina, sicch0 la Drinit' Santa ) ienamente rivelata. &a *issione di Cristo e dello S irito diviene la *issione della Chiesa, inviata er annunziare e diffondere il mistero della comunione trinitaria. 4Abbiamo visto la vera )uce, abbiamo ricevuto lo pirito celeste, abbiamo trovato la vera #ede5 adoriamo la 3rinit! indivisibile perchD ci ha salvati1 6&iturgia Gizantina, Dro ario dei Ves ri di $entecoste9. 19:. C6e co(a )a &o Spiri%o ne&&a C6ie(a2 =--:=7!@ =7= &o S irito edifica, anima e santifica la Chiesa3 S irito dFAmore, egli ridona ai battezzati la somiglianza divina erduta a causa del eccato e li fa vivere in Cristo, della Vita stessa della Drinit'

Santa. &i manda a testimoniare la Verit' di Cristo e li organizza nelle loro mutue funzioni, affinch0 tutti ortino 4il frutto dello S irito5 ,-al ;,##9. 19<. Come a+i(cono Cri(%o e i& (!o Spiri%o ne& c!ore dei )ede&i2 =-<:=7! $er mezzo dei sacramenti, Cristo comunica alle membra del suo Cor o il suo S irito e la grazia di Dio che orta i frutti di vita nuova, secondo lo S irito. Infine, lo S irito Santo ) il *aestro della preghiera" 4C;ED3 L, S,NT, CKIES, C,TT3LIC,5 La Chiesa nel disegno di Dio 19=. C6e co(a (i+ni)ica i& %ermine Chiesa? =;!:=;#@ ===,<,7 Designa il o olo che Dio convoca e raduna da tutti i confini della terra, er costituire lFassemblea di (uanti, er la fede e il Gattesimo, diventano figli di Dio, membra di Cristo e tem io dello S irito Santo. 19>. Ci (ono a&%ri nomi e imma+ini con c!i &a Bi**ia indica &a C6ie(a2 =;-:=;= .ella Sacra Scrittura troviamo molte immagini, che evidenziano as etti com lementari del mistero della Chiesa. &FAntico Destamento rivilegia immagini legate al popolo di Dio= il .uovo Destamento (uelle legate a Cristo come Ca o di (uesto o olo, che ) il suo Cor o, e (uelle tratte dalla vita astorale 6ovile, gregge, ecore9, agricola 6cam o, olivo, vigna9, abitativa 6dimora, ietra, tem io9, familiare 6s osa, madre, famiglia9. 19?. 1!a&i (ono & ori+ine e i& compimen%o de&&a C6ie(a2 =;<:=88@ ==< &a Chiesa trova origine e com imento nel disegno eterno di Dio. 1u re arata nellFAntica Alleanza con lFelezione dFIsraele, segno della riunione futura di tutte le nazioni. 1ondata dalle arole e dalle azioni di %es2 Cristo, fu realizzata so rattutto mediante la sua morte redentrice e la sua risurrezione. 1u oi manifestata come mistero di salvezza mediante lFeffusione dello S irito Santo a $entecoste. Avr' il suo com imento alla fine dei tem i come assemblea celeste di tutti i redenti. 1:@. 1!a& " &a mi((ione de&&a C6ie(a2 =8=:=8" &a missione della Chiesa ) di annunziare e instaurare in mezzo a tutte le genti il Regno di Dio inaugurato da %es2 Cristo. Essa (ui sulla terra costituisce il germe e lFinizio di (uesto Regno salvifico. 1:1. In c6e (en(o &a C6ie(a " Mistero? ==,:==-@ ==" &a Chiesa ) *istero in (uanto nella sua realt' visibile ) resente e o erante una realt' s irituale, divina, che si scorge unicamente con gli occhi della fede. 1:#. C6e co(a (i+ni)ica c6e &a C6ie(a " (acramen%o !ni$er(a&e di (a&$ezza2

==7:==8@ =<, Significa che ) segno e strumento della riconciliazione e della comunione di tutta lFumanit' con Dio e dellFunit' di tutto il genere umano. La Chiesa: popolo di Dio, corpo di Cristo, tempio dello Spirito 1:'. Perc67 &a C6ie(a " i& popo&o di Dio2 =<!@ <,#:<,7 &a Chiesa ) il o olo di Dio erch0 a lui iac(ue santificare e salvare gli uomini non isolatamente, ma costituendoli in un solo o olo, adunato dallFunit' del $adre e del 1iglio e dello S irito Santo. 1:9. 1!a&i (ono &e cara%%eri(%ic6e de& popo&o di Dio2 =<# Cuesto o olo, di cui si diviene membri mediante la fede in Cristo e il Gattesimo, ha er origine Dio $adre, er capo %es2 Cristo, er condi?ione la dignit' e la libert' dei figli di Dio, er legge il comandamento nuovo dellFamore, er missione (uella di essere il sale della terra e la luce del mondo, er #ine il Regno di Dio, gi' iniziato in terra. 1::. In c6e (en(o i& popo&o di Dio par%ecipa de&&e %re )!nzioni di Cri(%o/ Sacerdo%e/ Pro)e%a e ;e2 =<-:=<8 Il popolo di Dio arteci a allFufficio sacerdotale di Cristo, in (uanto i battezzati vengono consacrati dallo S irito Santo er offrire sacrifici s irituali@ arteci a al suo ufficio pro#etico, in (uanto con il senso so rannaturale della fede aderisce indefettibilmente ad essa, lFa rofondisce e la testimonia@ arteci a al suo ufficio regale col servizio, imitando %es2 Cristo, che, re dellFuniverso, si fece servo di tutti, so rattutto dei overi e dei sofferenti. 1:<. In c6e modo &a C6ie(a " corpo di Cri(%o2 =<=:="!@ <,;:<,8 $er mezzo dello S irito, Cristo morto e risorto unisce a s0 intimamente i suoi fedeli. In tal modo i credenti in Cristo, in (uanto stretti a lui so rattutto nellFEucaristia, sono uniti tra loro nella carit', formando un solo cor o, la Chiesa, la cui unit' si realizza nella diversit' di membra e di funzioni. 1:=. C6i " i& capo di A!e(%o corpo2 ="#: =";@ <,= Cristo 4) il Ca o del cor o, cio) della Chiesa5 ,Col !,!<9. &a Chiesa vive di lui, in lui e er lui. Cristo e Chiesa formano il 4Cristo totale5 6santFAgostino9@ 4Ca o e membra sono, er cos/ dire, una sola ersona mistica5 6san Dommaso dFA(uino9. 1:>. Perc67 &a C6ie(a " de%%a &a (po(a di Cri(%o2 ="8@ <,< $erch0 il Signore stesso si ) definito come lo 4S oso5 ,Mc #,!"9, che ha amato la Chiesa, unendola a s0 con unFAlleanza eterna. Egli ha dato se stesso er lei, er urificarla con il suo sangue e 4renderla santa5 ,'# ;,#89 e madre feconda di tutti i figli di Dio. *entre il termine 4cor o5 evidenzia lFunit' del 4ca o5 con le membra, il termine 4s osa5 mette in risalto la distinzione dei due in relazione ersonale.

1:?. Perc67 &a C6ie(a " de%%a tempio dello Spirito Santo? ="=:="<@ <,":<!, $erch0 lo S irito Santo risiede nel cor o che ) la Chiesa3 nel suo Ca o e nelle sue membra@ egli inoltre edifica la Chiesa nella carit' con la $arola di Dio, i sacramenti, le virt2 e i carismi" ;Cuello che il nostro spirito, ossia la nostra anima, . per le nostre membra, lo stesso . lo pirito anto per le membra di Cristo, per il corpo di Cristo, che . la Chiesa1 6santFAgostino9. 1<@. C6e co(a (ono i cari(mi2 ="":<,! I carismi sono doni s eciali dello S irito Santo elargiti ai singoli er il bene degli uomini, er le necessit' del mondo e in articolare er lFedificazione della Chiesa, al cui *agistero s etta il loro discernimento. La Chiesa una, santa, cattolica e apostolica 1<1. Perc67 &a C6ie(a " una? <!-:<!;@ <88 &a Chiesa ) una erch0 ha come origine e modello lFunit' di un solo Dio nella Drinit' delle $ersone@ come fondatore e ca o %es2 Cristo, che ristabilisce lFunit' di tutti i o oli in un solo cor o@ come anima lo S irito Santo, che unisce tutti i fedeli nella Comunione in Cristo. Essa ha una sola fede, una sola vita sacramentale, unFunica successione a ostolica, una comune s eranza e la stessa carit'. 1<#. Do$e (!((i(%e & !nica C6ie(a di Cri(%o2 <!8@ <=, &Funica Chiesa di Cristo, come societ' costituita e organizzata nel mondo, sussiste ,subsistit in6 nella Chiesa cattolica, governata dal successore di $ietro e dai Vescovi in comunione con lui. Solo er mezzo di essa si u> ottenere la ienezza dei mezzi di salvezza, oich0 il Signore ha affidato tutti i beni della .uova Alleanza al solo collegio a ostolico, il cui ca o ) $ietro. 1<'. Come con(iderare i cri(%iani non ca%%o&ici2 <!=:<!" .elle Chiese e comunit' ecclesiali, che si sono staccate dalla iena comunione della Chiesa cattolica, si trovano molti elementi di santificazione e di verit'. Dutti (uesti beni rovengono da Cristo e s ingono verso lFunit' cattolica. I membri di (ueste Chiese e Comunit' sono incor orati a Cristo nel Gattesimo3 noi li riconosciamo erci> come fratelli. 1<9. Come impe+nar(i a )a$ore de&& !ni%B dei cri(%iani2 <#,:<##@ <88 Il desiderio di ristabilire lFunione di tutti i cristiani ) un dono di Cristo e un a ello dello S irito. Esso riguarda tutta la Chiesa e si attua con la conversione del cuore, la reghiera, la reci roca conoscenza fraterna, il dialogo teologico. 1<:. In c6e (en(o &a C6ie(a " santa? <#-:<#"@ <8=

&a Chiesa ) santa, in (uanto Dio Santissimo ) il suo autore@ Cristo ha dato se stesso er lei, er santificarla e renderla santificante@ lo S irito Santo la vivifica con la carit'. In essa si trova la ienezza dei mezzi di salvezza. &a santit' ) la vocazione di ogni suo membro e il fine di ogni sua attivit'. &a Chiesa annovera al suo interno la Vergine *aria e innumerevoli Santi, (uali modelli e intercessori. &a santit' della Chiesa ) la sorgente della santificazione dei suoi figli, i (uali, (ui sulla terra, si riconoscono tutti eccatori, sem re bisognosi di conversione e di urificazione. 1<<. Perc67 &a C6ie(a " de%%a cattolica? <-,:<-!@ <8< &a Chiesa ) cattolica, cio) universale, in (uanto in essa ) resente Cristo3 4&' dove ) Cristo %es2, ivi ) la Chiesa cattolica5 6santFIgnazio di Antiochia9. Essa annunzia la totalit' e lFintegrit' della fede@ orta e amministra la ienezza dei mezzi di salvezza@ ) inviata in missione a tutti i o oli di ogni tem o e a (ualsiasi cultura a artengano. 1<=. L ca%%o&ica &a C6ie(a particolare? <-#:<-; B cattolica ogni Chiesa particolare 6cio) la diocesi e l+eparchia6, formata dalla comunit' dei cristiani che sono in comunione nella fede e nei sacramenti, con il loro Vescovo ordinato nella successione a ostolica, e con la Chiesa di Roma, che 4 resiede nella carit'5 6santFIgnazio di Antiochia9. 1<>. C6i appar%iene a&&a C6ie(a ca%%o&ica2 <-8:<-< Dutti gli uomini in vario modo a artengono o sono ordinati alla cattolica unit' del o olo di Dio. B ienamente incor orato alla Chiesa cattolica chi, avendo lo S irito di Cristo, ) unito ad essa dai vincoli della rofessione di fede, dei sacramenti, del governo ecclesiastico e della comunione. I battezzati, che non realizzano ienamente tale cattolica unit', sono in una certa comunione, sebbene im erfetta, con la Chiesa Cattolica. 1<?. 1!a& " i& rappor%o de&&a C6ie(a ca%%o&ica con i& popo&o e*raico2 <-":<7, &a Chiesa cattolica riconosce il ro rio ra orto con il o olo ebraico nel fatto che Dio scelse (uesto o olo, rimo fra tutti, ad accogliere la sua $arola. B al o olo ebraico che a artengono 4lFadozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le romesse, i atriarchi@ da esso roviene Cristo secondo la carne5 ,4m ",;9. A differenza delle altre religioni non cristiane, la fede ebraica ) gi' ris osta alla Rivelazione di Dio nellFAntica Alleanza. 1=@. C6e &e+ame c " %ra &a C6ie(a ca%%o&ica e &e re&i+ioni non cri(%iane2 <7!:<7; CF) un legame, dato anzitutto dallForigine e dal fine comuni di tutto il genere umano. &a Chiesa cattolica riconosce che (uanto di buono e di vero si trova nelle altre religioni viene da Dio, ) raggio della sua verit', u> re arare allFaccoglienza del Vangelo e s ingere verso lFunit' dellFumanit' nella Chiesa di Cristo. 1=1. C6e co(a (i+ni)ica & a))ermazione: 0!ori de&&a C6ie(a non c " (a&$ezza2 <78:<7< Essa significa che ogni salvezza viene da Cristo:Ca o er mezzo della Chiesa, che ) il suo Cor o.

$ertanto non ossono essere salvati (uanti, conoscendo la Chiesa come fondata da Cristo e necessaria alla salvezza, non vi entrassero e non vi erseverassero. .ello stesso tem o, grazie a Cristo e alla sua Chiesa, ossono conseguire la salvezza eterna (uanti, senza loro col a, ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, ma cercano sinceramente Dio e, sotto lFinflusso della grazia, si sforzano di com iere la sua volont' conosciuta attraverso il dettame della coscienza. 1=#. Perc67 &a C6ie(a de$e ann!nciare i& Van+e&o a %!%%o i& mondo2 <7":<;! $erch0 Cristo ha ordinato3 4Andate dun(ue e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del $adre, del 1iglio e dello S irito Santo5 ,Mt #<,!"9. Cuesto mandato missionario del Signore ha la sua sorgente nellFamore eterno di Dio, che ha inviato il suo 1iglio e il suo S irito erch0 4vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verit'5 62 3m #,79. 1='. In c6e modo &a C6ie(a " mi((ionaria2 <;#:<;8 %uidata dallo S irito Santo, la Chiesa continua nel corso della storia la missione di Cristo stesso. I cristiani ertanto devono annunciare a tutti la Guona .ovella ortata da Cristo, seguendo la sua strada, dis osti anche al sacrificio di s0 fino al martirio. 1=9. Perc67 &a C6ie(a " apostolica? <;=@ <8" &a Chiesa ) a ostolica er la sua origine, essendo costruita sul 4 fondamento degli A ostoli5 ,'# #,#,9@ er il suo insegnamento, che ) (uello stesso degli A ostoli@ er la sua struttura, in (uanto istruita, santificata e governata, fino al ritorno di Cristo, dagli A ostoli, grazie ai loro successori, i Vescovi, in comunione col successore di $ietro. 1=:. In c6e co(a con(i(%e &a mi((ione de+&i ,po(%o&i2 <;<:<8! &a arola Apostolo significa inviato. %es2, lFInviato del $adre, chiam> a s0 dodici fra i suoi disce oli e li costitu/ come suoi A ostoli, facendo di loro i testimoni scelti della sua risurrezione e le fondamenta della sua Chiesa. Diede loro il mandato di continuare la sua missione, dicendo3 4Come il $adre ha mandato me, anchFio mando voi5 ,-v #,,#!9, e romettendo di essere con loro sino alla fine del mondo. 1=<. C6e co( " &a (!cce((ione apo(%o&ica2 <8!:<8; &a successione a ostolica ) la trasmissione, mediante il Sacramento dellF+rdine, della missione e della otest' degli A ostoli ai loro successori, i Vescovi. %razie a (uesta trasmissione, la Chiesa rimane in comunione di fede e di vita con la sua origine, mentre lungo i secoli ordina, er la diffusione del Regno di Cristo sulla terra, tutto il suo a ostolato. I fedeli: gerarchia, laici, ita consacrata 1==. C6i (ono i )ede&i2 <=!:<=#@ "-7 l fedeli sono coloro che, incor orati a Cristo mediante il Gattesimo, sono costituiti membri del o olo di Dio. Resi arteci i, secondo la ro ria condizione, della funzione sacerdotale, rofetica e

regale di Cristo, sono chiamati ad attuare la missione affidata da Dio alla Chiesa. Dra loro sussiste una vera uguaglianza nella loro dignit' di figli di Dio. 1=>. Com " )orma%o i& popo&o di Dio2 <=.ella Chiesa, er istituzione divina, vi sono i ministri sacri che hanno ricevuto il Sacramento dellF+rdine e formano la gerarchia della Chiesa. %li altri sono chiamati laici" Dagli uni e dagli altri rovengono fedeli, che si consacrano in modo s eciale a Dio con la rofessione dei consigli evangelici3 castit' nel celibato, overt' e obbedienza. 1=?. Perc67 Cri(%o 6a i(%i%!i%o &a +erarc6ia ecc&e(ia(%ica2 <=7:<==@ "-; Cristo ha istituito la gerarchia ecclesiastica con la missione di ascere il o olo di Dio nel suo nome, e er (uesto le ha dato autorit'. Essa ) formata dai ministri sacri3 Vescovi, resbiteri, diaconi. %razie al Sacramento dellF+rdine, i Vescovi e i resbiteri agiscono, nellFesercizio del loro ministero, in nome e in ersona di Cristo ca o@ i diaconi servono il o olo di Dio nella diaconia 6servizio9 della arola, della liturgia, della carit'. 1>@. Come (i a%%!a &a dimen(ione co&&e+ia&e de& mini(%ero ecc&e(ia&e2 <== SullFesem io dei dodici A ostoli, scelti e inviati insieme da Cristo, lFunione dei membri della gerarchia ecclesiastica ) al servizio della comunione di tutti i fedeli. +gni Vescovo esercita il suo ministero, come membro del collegio e isco ale, in comunione col $a a, diventando arteci e con lui della sollecitudine er la Chiesa universale. l sacerdoti esercitano il loro ministero nel resbiterio della Chiesa articolare, in comunione con il ro rio Vescovo e sotto la sua guida. 1>1. Perc67 i& mini(%ero ecc&e(ia&e 6a anc6e !n cara%%ere per(ona&e2 <=<:<<, Il ministero ecclesiale ha anche un carattere ersonale, in (uanto, in virt2 del Sacramento dellF+rdine, ciascuno ) res onsabile davanti a Cristo, che lo ha chiamato ersonalmente, conferendogli la missione. 1>#. 1!a& " &a mi((ione de& Papa2 <<!:<<#@ "-8:"-= Il $a a, Vescovo di Roma e successore di san $ietro, ) il er etuo e visibile rinci io e fondamento dellFunit' della Chiesa. B il vicario di Cristo, ca o del collegio dei Vescovi e astore di tutta la Chiesa, sulla (uale ha, er divina istituzione, otest' iena, su rema, immediata e universale. 1>'. 1!a& " i& compi%o de& co&&e+io dei Ve(co$i2 <<-:<<; Il collegio dei Vescovi, in comunione con il $a a e mai senza di lui, esercita anchFesso sulla Chiesa la su rema e iena otest'. 1>9. Come i Ve(co$i a%%!ano &a &oro mi((ione di in(e+nare2

<<8:<",@ "-" I Vescovi, in comunione con il $a a, hanno il dovere di annunziare a tutti fedelmente e con autorit' il Vangelo, (uali testimoni autentici della fede a ostolica, rivestiti dellFautorit' di Cristo. *ediante il senso so rannaturale della fede, il $o olo di Dio aderisce indefettibilmente alla fede, sotto la guida del *agistero vivente della Chiesa. 1>:. 1!ando (i a%%!a & in)a&&i*i&i%B de& 4a+i(%ero2 <"! &Finfallibilit' si attua (uando il Romano $ontefice, in virt2 della sua autorit' di su remo $astore della Chiesa, o il Collegio dei Vescovi in comunione con il $a a, so rattutto riunito in un Concilio Ecumenico, roclamano con atto definitivo una dottrina riguardante la fede o la morale, e anche (uando il $a a e i Vescovi, nel loro ordinario *agistero, concordano nel ro orre una dottrina come definitiva. A tali insegnamenti ogni fedele deve aderire con lFosse(uio della fede. 1><. Come i Ve(co$i e(erci%ano i& mini(%ero di (an%i)icare2 <"I Vescovi santificano la Chiesa dis ensando la grazia di Cristo con il ministero della arola e dei sacramenti, in articolare dellFEucaristia, e anche con la loro reghiera, il loro esem io e il loro lavoro. 1>=. Come i Ve(co$i e(erci%ano &a )!nzione di +o$ernare2 <"7:<"8 +gni Vescovo, in (uanto membro del collegio e isco ale, orta collegialmente la sollecitudine er tutte le Chiese articolari e er tutta la Chiesa insieme con gli altri Vescovi uniti al $a a. Il Vescovo, cui viene affidata una Chiesa articolare, la governa con lFautorit' della sacra $otest' ro ria, ordinaria e immediata, esercitata nel nome di Cristo, buon $astore, in comunione con tutta la Chiesa e sotto la guida del successore di $ietro. 1>>. 1!a& " &a $ocazione dei )ede&i &aici2 <"=:",,@ "7, I fedeli laici hanno come vocazione ro ria (uella di cercare il Regno di Dio, illuminando e ordinando le realt' tem orali secondo Dio. Attuano cos/ la chiamata alla santit' e allFa ostolato, rivolta a tutti i battezzati. 1>?. Come par%ecipano i )ede&i &aici a&& !))icio (acerdo%a&e di Cri(%o2 ",!:",Essi vi arteci ano nellFoffrire : (uale sacrificio s irituale 4gradito a Dio er mezzo di %es2 Cristo5 ,2 Pt #,;9, so rattutto nellFEucaristia :la ro ria vita con tutte le o ere, le reghiere e le iniziative a ostoliche, la vita familiare e il lavoro giornaliero, le molestie della vita so ortate con azienza e il sollievo cor orale e s irituale. Cos/, anche i laici, dedicati a Cristo e consacrati dallo S irito Santo, offrono a Dio il mondo stesso. 1?@. Come par%ecipano a& (!o !))icio pro)e%ico2 ",7:",=@ "7# Vi arteci ano accogliendo sem re i2 nella fede la $arola di Cristo e annunciandola al mondo con la testimonianza della vita e con la arola, lFazione evangelizzatrice e la catechesi. CuestFazione

evangelizzatrice ac(uista una condizioni del secolo.

articolare efficacia dal fatto che viene com iuta nelle comuni

1?1. Come par%ecipano a& (!o !))icio re+a&e2 ",<:"!-@ "7I laici arteci ano alla funzione regale di Cristo, avendo da lui ricevuto il otere di vincere in se stessi e nel mondo il eccato, con lFabnegazione di s0 e la santit' della loro vita. Esercitano vari ministeri a servizio della comunit' e im regnano di valore morale le attivit' tem orali dellFuomo e le istituzioni della societ'. 1?#. C6e co( " &a $i%a con(acra%a2 "!7:"!8@ "77 B uno stato di vita riconosciuto dalla Chiesa. B una ris osta libera a una chiamata articolare di Cristo, con la (uale i consacrati si dedicano totalmente a Dio e tendono verso la erfezione della carit' sotto la mozione dello S irito Santo. Dale consacrazione si caratterizza er la ratica dei consigli evangelici. 1?'. C6e co(a o))re &a $i%a con(acra%a a&&a mi((ione de&&a C6ie(a2 "-!:"--@ "7; &a vita consacrata arteci a alla missione della Chiesa mediante una iena dedizione a Cristo e ai fratelli, testimoniando la s eranza del Regno celeste. Credo la comunione dei santi 1?9. C6e co(a (i+ni)ica & e(pre((ione comunione dei santi? "78:";-@ "8, Dale es ressione indica anzitutto la comune arteci azione di tutti i membri della Chiesa alle cose sante ,sancta65 la fede, i Sacramenti, in articolare lFEucaristia, i carismi e gli altri doni s irituali. Alla radice della comunione cF) la carit' che 4non cerca il ro rio interesse5 ,2 Cor !-,;9, ma s inge il fedele 4a mettere tutto in comune5 ,At 7,-#9, anche i ro ri beni materiali a servizio dei i2 overi. !";. Che cosa significa ancora lFes ressione comunione dei santiE ";7:";"@ "8!:"8# Dale es ressione designa anche la comunione tra le ersone sante ,sancti6, e cio) tra (uanti er la grazia sono uniti a Cristo morto e risorto. Alcuni sono ellegrini sulla terra@ altri, assati da (uesta vita, stanno urificando si, aiutati anche dalle nostre reghiere@ altri, infine, godono gi' della gloria di Dio e intercedono er noi. Dutti insieme formano in Cristo una sola famiglia, la Chiesa, a lode e gloria della Drinit', Maria Madre di Cristo, Madre della Chiesa 1?<. In c6e (en(o &a *ea%a Ver+ine 4aria " 4adre de&&a C6ie(a2 "8-:"88@ "=&a beata Vergine *aria ) *adre della Chiesa nellFordine della grazia erch0 ha dato alla luce %es2, il 1iglio di Dio, Ca o del cor o che ) la Chiesa. %es2, morente in Croce, lFha indicata come madre al disce olo con (ueste arole3 4Ecco la tua madre5 ,-v !",#=9.

1?=. Come &a Ver+ine 4aria ai!%a &a C6ie(a2 "8=:"=, Do o lFascensione del suo 1iglio, la Vergine *aria aiuta, con le sue reghiere, le rimizie della Chiesa. Anche do o la sua assunzione in cielo, ella continua a intercedere er i suoi figli, ad essere er tutti un modello di fede e di carit' e ad esercitare su di loro un influsso salutare, che sgorga dalla sovrabbondanza dei meriti di Cristo. I fedeli vedono in lei unFimmagine e un antici o della risurrezione che li attende, e la invocano come avvocata, ausiliatrice, soccorritrice, mediatrice. 1?>. C6e %ipo di c!&%o (i ri$o&+e a&&a (an%a Ver+ine2 "=! B un culto singolare, ma differisce essenzialmente dal culto di adorazione, restato soltanto alla Santissima Drinit'. Dale culto di s eciale venerazione trova articolare es ressione nelle feste liturgiche dedicate alla *adre di Dio e nella reghiera mariana, come il santo Rosario, com endio di tutto il Vangelo. 1??. In c6e modo &a *ea%a Ver+ine 4aria " & icona e(ca%o&o+ica de&&a C6ie(a2 "=#@ "=7:"=; %uardando a *aria, tutta santa e gi' glorificata in cor o e anima, la Chiesa contem la in lei ci> che essa stessa ) chiamata ad essere sulla terra e (uello che sar' nella atria celeste. 4C;ED3 L, ;E4ISSI3NE DEI PECC,TI5 #@@. Come (i rime%%ono i pecca%i2 "=8,"<,@ "<7:"<; Il rimo e rinci ale sacramento er il erdono dei eccati ) il Gattesimo. $er i eccati commessi do o il Gattesimo, Cristo ha istituito il Sacramento della Riconciliazione o $enitenza, er mezzo del (uale il battezzato ) riconciliato con Dio e con la Chiesa. #@1. Perc67 &a C6ie(a 6a i& po%ere di perdonare i pecca%i2 "<!:"<-@ "<8:"<= &a Chiesa ha la missione e il otere di erdonare i eccati, erch0 Cristo stesso glielo ha conferito3 4Ricevete lo S irito Santo@ a chi rimetterete i eccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi5 ,-v #,,##:#-9. 4 C;ED3 L, ;ISU;;EHI3NE DELL, C,;NE5 #@#. C6e co(a (i indica con i& %ermine carne, e A!a& " &a (!a impor%anza2 "",@ !,!; Il termine carne designa lFuomo nella sua condizione di debolezza e di mortalit'. 4&a carne ) il cardine della salvezza5 6Dertulliano9. Infatti, noi crediamo in Dio creatore della carne@ crediamo nel Verbo fatto carne er riscattare la carne@ crediamo nella risurrezione della carne, com imento della creazione e della redenzione della carne. #@'. C6e co(a (i+ni)ica ri(!rrezione de&&a carne2 "", Significa che lo stato definitivo dellFuomo non sar' soltanto lFanima s irituale se arata dal cor o, ma

che anche i nostri cor i mortali un giorno ri renderanno vita. #@9. 1!a& " i& rappor%o %ra &a ;i(!rrezione di Cri(%o e &a no(%ra2 "<<:""!@ !,,#:!,,Come Cristo ) veramente risorto dai morti e vive er sem re, cosi egli stesso risusciter' tutti nellFultimo giorno, con un cor o incorruttibile3 4(uanti fecero il bene er una risurrezione di vita e (uanti fecero il male er una risurrezione di condanna5 ,-v ;,#"9. #@:. Con &a mor%e/ c6e co(a (!ccede a& no(%ro corpo e a&&a no(%ra anima2 ""#:!,,7@ !,!8:!,!< Con la morte, se arazione dellFanima e del cor o, il cor o cade nella corruzione, mentre lFanima, che ) immortale, va incontro al giudizio di Dio e attende di ricongiungersi al cor o (uando, al ritorno del Signore, risorger' trasformato. Com rendere come avverr' la risurrezione su era le ossibilit' della nostra immaginazione e del nostro intelletto. #@<. C6e co(a (i+ni)ica morire in Cri(%o -e(.2 !,,;:!,!7@ !,!" Significa morire in grazia di Dio, senza eccato mortale. Il credente in Cristo, seguendo il suo esem io, u> cos/ trasformare la ro ria morte in un atto di obbedienza e di amore verso il $adre. 4Certa ) (uesta arola3 se moriamo con lui, vivremo anche con lui5 6# 3m #, !!9. 4 C;ED3 L, VIT, ETE;N, 5 #@=. C6e co( " &a $i%a e%erna2 !,#,@ !,;! &a vita eterna ) (uella che inizier' subito do o la morte. Essa non avr' fine. Sar' receduta er ognuno da un giudizio articolare ad o era di Cristo, giudice dei vivi e dei morti, e sar' sancita dal giudizio finale. #@>. C6e co( " i& +i!dizio par%ico&are2 !,#!:!,##@ !,;! B il giudizio di retribuzione immediata, che ciascuno, fin dalla sua morte, riceve da Dio nella sua anima immortale, in ra orto alla sua fede e alle sue o ere. Dale retribuzione consiste nellFaccesso alla beatitudine del cielo, immediatamente o do o unFadeguata urificazione, o ure alla dannazione eterna nellFinferno. #@?. C6e co(a ( in%ende per cie&o2 !,#-:!,#8@ !,;$er 4cielo5 sFintende lo stato di felicit' su rema e definitiva. Cuelli che muoiono nella grazia di Dio e non hanno bisogno di ulteriore urificazione sono riuniti attorno a %es2 e a *aria, agli Angeli e ai Santi. 1ormano cos/ la Chiesa del cielo, dove essi vedono Dio 4a faccia a faccia5 6! Cor !-,!#9, vivono in comunione dFamore con la Santissima Drinit' e intercedono er noi. 4 )a vita, nella sua stessa realt! e verit!, . il Padre, che, attraverso il Figlio nello pirito anto, riversa come #onte su tutti noi i suoi doni celesti" ' per la sua bont! promette veramente anche a noi uomini i beni divini della vita eterna1 6san Cirillo di %erusalemme9.

#1@. C6e co( " i& p!r+a%orio2 !,-,:!,-!@ !,;7 Il urgatorio ) lo stato di (uanti muoiono nellFamicizia di Dio, ma, bench0 sicuri della loro salvezza eterna, hanno ancora bisogno di urificazione, er entrare nella beatitudine celeste. #11. Come po((iamo ai!%are &a p!ri)icazione de&&e anime de& p!r+a%orio2 !,-# In virt2 della comunione dei santi, i fedeli ancora ellegrini sulla terra ossono aiutare le anime del urgatorio offrendo er loro reghiere di suffragio, in articolare il Sacrificio eucaristico, ma anche elemosine, indulgenze e o ere di enitenza. #1#. In c6e co(a con(i(%e & in)erno2 !,--:!,-;@ !,;8:!,;= Consiste nella dannazione eterna di (uanti muoiono er libera scelta in eccato mortale. &a ena rinci ale dellFinferno sta nella se arazione eterna da Dio, nel (uale unicamente lFuomo ha la vita e la felicit', er le (uali ) stato creato e alle (uali as ira. Cristo es rime (uesta realt' con le arole3 4Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno5 ,Mt #;,7!9. #1'. Come (i conci&ia & e(i(%enza de&& in)erno con & in)ini%a *on%B di Dio2 !,-8:!,-= Dio, ur volendo 4che tutti abbiano modo di entirsi5 62 Pt -,"9, tuttavia, avendo creato lFuomo libero e res onsabile, ris etta le sue decisioni. $ertanto, ) lFuomo stesso che, in iena autonomia, si esclude volontariamente dalla comunione con Dio se, fino al momento della ro ria morte, ersiste nel eccato mortale, rifiutando lFamore misericordioso di Dio. #19. In c6e co(a con(i(%erB i& +i!dizio )ina&e2 !,-<:!,7!@ !,;<:!,;" Il giudizio finale 6universale9 consister' nella sentenza di vita beata o di condanna eterna, che il Signore %es2, ritornando (uale giudice dei vivi e dei morti, emetter' a riguardo 4dei giusti e degli ingiusti5 ,At #7,!;9, riuniti tutti insieme davanti a lui. A seguito di tale giudizio finale, il cor o risuscitato arteci er' alla retribuzione che lFanima ha avuto nel giudizio articolare. #1:. 1!ando a$$errB A!e(%o +i!dizio2 !,7, Cuesto giudizio avverr' alla fine del mondo, di cui solo Dio conosce il giorno e lFora. #1<. C6e co( " &a (peranza dei cie&i n!o$i e de&&a %erra n!o$a2 !,7#:!,;,@ !,8, Do o il giudizio finale, lo stesso universo, liberato dalla schiavit2 della corruzione, arteci er' alla gloria di Cristo con lFinaugurazione dei 4nuovi cieli5 e di una 4terra nuova5 6# Pt -,!-9. Sar' cos/ raggiunta la ienezza del Regno di Dio, ossia la realizzazione definitiva del disegno salvifico di Dio di 4rica itolare in Cristo tutte le cose, (uelle del cielo come (uelle della terra5 ,'# l, l,9. Dio allora sar' 4tutto in tutti5 62 Cor !;,#<9, nella vita eterna. !men

#1=. C6e co(a (i+ni)ica l'!men, c6e conc&!de &a no(%ra pro)e((ione di )ede2 !,87:!,8; &a arola ebraica Amen, che conclude anche lFultimo libro della Sacra Scrittura, alcune reghiere del .uovo Destamento e (uelle liturgiche della Chiesa, significa il nostro 4s/5 fiducioso e totale a (uanto abbiamo rofessato di credere, fidandoci totalmente di colui che ) lF4 Amen 5 ,Ap -,!79 definitivo3 Cristo Signore

P!RTE $ECOND!

"! CE"E&R! IONE DE" MI$TERO P!$'U!"E


II L, Sezione 1 I& &iturgia : Il *istero # Celebrare Chi Come Cuando Dove Diversit' Sezione I 1 Il Il Il # Il Il ' mi((ione Il Il 9 I &e La 4i(%ero + era as(uale ce&e*razione la CELEB;,HI3NE prima: Pa(A!a&e nei DEL 4ISTE;3 L economia ne& %empo de&&a della Santissima sacramenti della de& 4i(%ero della C;ISTI,N3 (acramen%a&e C6ie(a Drinit' Chiesa Pa(A!a&e Chiesa celebraH celebrareH celebrareH celebrareH mistero C6ie(a C6ie(a cri(%iana Gattesimo Confermazione dellFEucaristia +!ari+ione Riconciliazione infermi e de&&a

(acramen%a&e liturgia

liturgica (econda (e%%e -

e I (e%%e

unit' (acramen%i de&&a

del de&&a

(acramen%i I (acramen%i sacramento sacramento sacramento

de&& Iniziazione del della di della degli com!nione

I sacramento della sacramento I (acramen%i sacramento sacramento Le a

(acramen%i $enitenza dellFAnzione (er$izio

e de&&a

dellF+rdine del a&%re ese(uie ce&e*razioni

sacerdotale *atrimonio &i%!r+ic6e sacramentali cristiane

SEZIONE PRIMA

L'ECONOMIA SACRAMENTALE
#1>. C6e co( " &a &i%!r+ia2 !,88:!,=, &a liturgia ) la celebrazione del *istero di Cristo e in articolare del suo *istero as(uale. In essa, mediante lFesercizio dellFufficio sacerdotale di %es2 Cristo, con segni si manifesta e si realizza la santificazione degli uomini e viene esercitato dal Cor o mistico di Cristo, cio) dal ca o e dalle membra, il culto ubblico dovuto a Dio. #1?. C6e po(%o occ!pa &a &i%!r+ia ne&&a $i%a de&&a C6ie(a2 !,=!:!,=; &a liturgia, azione sacra er eccellenza, costituisce il culmine verso cui tende lazione della Chiesa e insieme la fonte da cui romana la sua forza vitale. Attraverso la liturgia, Cristo continua nella sua Chiesa, con essa e er mezzo di essa, lFo era della nostra redenzione. ##@. In c6e co(a con(i(%e & economia (acramen%a&e2 !,=8 &Feconomia sacramentale consiste nel comunicare i frutti della redenzione di Cristo, mediante la celebrazione dei sacramenti della Chiesa, massimamente dellFEucaristia, 4finch0 egli venga5 ,2 Cor !!,#89. CA$ID+&+ $RI*+ IL 4ISTE;3 P,S1U,LE NEL TE4P3 DELL, CKIES, &ITU;-I, : +PE;, DELL, S,NTISSI4, D;INITJ ##1. In c6e modo i& Padre " &a (or+en%e e i& )ine de&&a &i%!r+ia2 !,==:!,<-@ !!!, .ella liturgia il $adre ci colma delle sue benedizioni nel 1iglio incarnato, morto e risorto er noi, ed egli effonde nei nostri cuori lo S irito Santo. .el contem o la Chiesa benedice il $adre con lFadorazione, la lode e lFazione di grazie e im lora il dono del suo 1iglio e dello S irito Santo. ###. 1!a& " & opera di Cri(%o ne&&a &i%!r+ia2 !,<7:!,", .ella liturgia della Chiesa, Cristo significa e realizza rinci almente il ro rio *istero as(uale. Donando lo S irito Santo agli A ostoli ha concesso loro e ai loro successori il otere di attuare lFo era della salvezza er mezzo del Sacrificio eucaristico e dei Sacramenti, nei (uali egli stesso agisce er comunicare la sua grazia ai fedeli di tutti i tem i e in tutto il mondo. ##'. Ne&&a &i%!r+ia/ come opera &o Spiri%o San%o nei con)ron%i de&&a C6ie(a2

!,"!:!!,"@ !!!# .ella liturgia si attua la i2 stretta coo erazione tra lo S irito Santo e la Chiesa. &o S irito Santo re ara la Chiesa ad incontrare il suo Signore@ ricorda e manifesta Cristo alla fede dellFassemblea@ rende resente e attualizza il *istero di Cristo@ unisce la Chiesa alla vita e alla missione di Cristo e fa fruttificare in essa il dono della comunione, IL 4ISTE;3 P,S1U,LE NEI S,C;,4ENTI DELL, CKIES, ##9. C6e co(a (ono i Sacramen%i e A!a&i (ono2 !!!-:!!-! I Sacramenti sono segni sensibili ed efficaci della grazia, istituiti da Cristo e affidati alla Chiesa, attraverso i (uali ci viene elargita la vita divina. Sono sette3 il Gattesimo, la Confermazione, lFEucaristia, la $enitenza, lFAnzione degli infermi, lF+rdine e il *atrimonio. ##:. 1!a& " i& rappor%o dei Sacramen%i con Cri(%o2 !!!7:!!!8 I misteri della vita di Cristo costituiscono il fondamento di ci> che adesso Cristo, mediante i ministri della Chiesa, dis ensa nei Sacramenti. 4Du sei grande, Signore, e ben degno di lode J...K. Ci hai fatto er te e il nostro cuore non ha sosta finch0 non ri osa in te5 6santFAgostino9. -, ##<. 1!a& " i& &e+ame dei Sacramen%i con &a C6ie(a2 !!!=:!!!" Cristo ha affidato i Sacramenti alla sua Chiesa. Essi sono 4della Chiesa5, in un du lice significato3 sono 4da essa5, in (uanto sono azioni della Chiesa, la (uale ) sacramento dellFazione di Cristo@ e sono 4 er essa5, nel senso che edificano la Chiesa. ##=. C6e co( " i& carattere (acramen%a&e2 !!#! B un sigillo s irituale, conferito dai Sacramenti del Gattesimo, della Confermazione e dellF+rdine. Esso ) romessa e garanzia della rotezione divina. In forza di tale sigillo il cristiano ) configurato a Cristo, arteci a in vario modo al suo sacerdozio e fa arte della Chiesa secondo stati e funzioni diverse. Viene (uindi consacrato al culto divino e al servizio della Chiesa. $oich0 il carattere ) indelebile, i Sacramenti, che lo im rimono, si ricevono una volta sola nella vita. ##>. 1!a& " &a re&azione dei Sacramen%i con &a )ede2 !!##:!!#8@ !!-I Sacramenti non solo su ongono la fede, ma con le arole e con gli elementi rituali la nutrono, la irrobustiscono e la es rimono. Celebrando i Sacramenti, la Chiesa confessa la fede a ostolica. Da (ui viene lFantico detto3 ;)e( orandi, le( credendi5, cio) la Chiesa crede come rega. ##?. Perc67 i Sacramen%i (ono e))icaci2 !!#=:!!#<@ !!-! I Sacramenti sono efficaci e( opere operato ,4 er il fatto stesso che lFazione sacramentale viene

com iuta59, erch0 ) Cristo che agisce in essi e che comunica la grazia che significano, indi endentemente dalla santit' ersonale del ministro. Duttavia i frutti dei Sacramenti di endono anche dalle dis osizioni di chi li riceve. #'@. Per A!a&e mo%i$o i Sacramen%i (ono nece((ari a&&a (a&$ezza2 !!#" $er i credenti in Cristo, i Sacramenti sono necessari alla salvezza, anche se non vengono dati tutti ad ogni singolo fedele, erch0 conferiscono le grazie sacramentali, il erdono dei eccati, lFadozione a figli di Dio, la conformazione a Cristo Signore e lFa artenenza alla Chiesa. &o S irito Santo guarisce e trasforma coloro che li ricevono. #'1. C6e co( " &a +razia (acramen%a&e2 !!#"@ !!-!@ !!-7@ #,,&a grazia sacramentale ) la grazia dello S irito Santo, donata da Cristo e ro ria di ciascun Sacramento. Dale grazia aiuta il fedele nel suo cammino di santit', e cos/ ure aiuta la Chiesa nella sua crescita di carit' e di testimonianza. #'#. 1!a& " &a re&azione %ra i Sacramen%i e &a $i%a e%erna2 !!-, .ei Sacramenti la Chiesa riceve gi' un antici o della vita eterna, mentre resta 4nellFattesa della beata s eranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore %es2 Cristo5 ,3t #,!-9. CA$ID+&+ SEC+.D+ L, CELEB;,HI3NE S,C;,4ENT,LE DEL 4ISTE;3 P,S1U,LE CELEB;,;E L, LITU;-I, DELL, CKIES, Chi cele"ra? #''. C6i a+i(ce ne&&a &i%!r+ia2 !!-;:!!-=@ !!<= .ella liturgia agisce ;Cristo tutto intero1 ,4Christus 3otus59, Ca o e Cor o. Cuale sommo Sacerdote, egli celebra con il suo Cor o, che ) la Chiesa celeste e terrena. #'9. Da c6i " ce&e*ra%a &a &i%!r+ia ce&e(%e2 !!-<:!!-" &a liturgia celeste ) celebrata dagli Angeli, dai Santi dellFAntica e della .uova Alleanza, in articolare dalla *adre di Dio, dagli A ostoli, dai *artiri e da una 4moltitudine immensa, che nessuno5 u> contare, 4di ogni .azione, razza, o olo e lingua5 ,Ap =,"9. Cuando celebriamo nei Sacramenti il mistero della salvezza, arteci iamo a (uesta liturgia eterna. #':. In c6e modo &a C6ie(a in %erra ce&e*ra &a &i%!r+ia2 !!7,:!!77 @ !!<< &a Chiesa in terra celebra la liturgia come o olo sacerdotale, nel (uale ciascuno o era secondo la ro ria funzione, nellFunit' dello S irito Santo3 i battezzati si offrono in sacrificio s irituale@ i

ministri ordinati celebrano secondo lF+rdine ricevuto er il servizio di tutti i membri della Chiesa@ i Vescovi e i resbiteri o erano nella ersona di Cristo Ca o. Come cele"rare? #'<. Come $iene ce&e*ra%a &a &i%!r+ia2 !!7; &a celebrazione liturgica ) intessuta di segni e di simboli, il cui significato, radicato nella creazione e nelle culture umane, si recisa negli eventi dellF Antica Alleanza e si rivela ienamente nella $ersona e nellF o era di Cristo. #'=. Da do$e pro$en+ono i (e+ni (acramen%a&i2 !!78:!!;#@ !!<" Alcuni rovengono dal creato 6luce, ac(ua, fuoco, ane, vino, olio9@ altri dalla vita sociale 6lavare, ungere, s ezzare il ane9@ altri dalla storia della salvezza nellFAntica Alleanza 6i riti della $as(ua, i sacrifici, lFim osizione delle mani, le consacrazioni9. Cuesti segni, alcuni dei (uali sono normativi e immutabili, assunti da Cristo, diventano ortatori dellFazione di salvezza e di santificazione. #'>. 1!a&e &e+ame e(i(%e %ra &e azioni e &e paro&e ne&&a ce&e*razione (acramen%a&e2 !!;-:!!;;@ !!", .ella celebrazione sacramentale azioni e arole sono strettamente congiunte. Infatti, anche se le azioni simboliche gi' er se stesse sono un linguaggio, ) tuttavia necessario che le arole del rito accom agnino e vivifichino (ueste azioni. Inse arabili in (uanto segni e insegnamento, le arole e le azioni liturgiche lo sono anche in (uanto realizzano ci> che significano. #'?. Con A!a&i cri%eri i& can%o e &a m!(ica 6anno !na &oro )!nzione ne&&a ce&e*razione &i%!r+ica2 !!;8:!!;<@ !!"! $oich0 il canto e la musica sono strettamente connessi con lFazione liturgica, essi devono ris ettare i seguenti criteri3 la conformit' alla dottrina cattolica dei testi, resi di referenza dalla Scrittura e dalle fonti liturgiche@ la bellezza es ressiva della reghiera@ la (ualit' della musica@ la arteci azione dellFassemblea@ la ricchezza culturale del $o olo di Dio e il carattere sacro e solenne della celebrazione. 4Chi canta prega due volte1 6santFAgostino9. #9@. 1!a& " &a )ina&i%B de&&e (acre imma+ini2 !!;":!!8!@ !!"# &Fimmagine di Cristo ) lFicona liturgica er eccellenza. &e altre, che ra resentano la *adonna e i Santi, significano Cristo, che in loro ) glorificato. Esse roclamano lo stesso messaggio evangelico che la Sacra Scrittura trasmette attraverso la arola, e aiutano a risvegliare e a nutrire la fede dei credenti. #uando cele"rare? #91. 1!a& " i& cen%ro de& %empo &i%!r+ico2 !!8-:!!8=@ !!"Il centro del tem o liturgico ) la domenica, fondamento e nucleo di tutto lFanno liturgico, che ha il suo culmine nella $as(ua annuale, la festa delle feste.

#9#. 1!a& " &a )!nzione de&& anno &i%!r+ico2 !!8<:!!=-@ !!"7:!!"; .ellFanno liturgico la Chiesa celebra tutto il *istero di Cristo, dallFIncarnazione fino al suo ritorno glorioso. In giorni stabiliti, la Chiesa venera con s eciale amore la beata *aria *adre di Dio e fa anche memoria dei Santi, che er Cristo sono vissuti, con &ui hanno sofferto e con &ui sono glorificati. #9'. C6e co( " &a Li%!r+ia de&&e 3re2 !!=7:!!=<@ !!"8 &a &iturgia delle +re, reghiera ubblica e comune della Chiesa, ) la reghiera di Cristo con il suo cor o, la Chiesa. $er suo mezzo@ il *istero di Cristo, che celebriamo nellFEucaristia, santifica e trasfigura il tem o di ogni giorno. Essa si com one rinci almente di Salmi e di altri testi biblici, e anche di letture dei $adri e dei maestri s irituali. Do e cele"rare? #99. La C6ie(a 6a *i(o+no di &!o+6i per ce&e*rare &a &i%!r+ia2 !!=":!!<!@ !!"=:!!"< Il culto 4in s irito e verit'5 ,-v 7,#79 della .uova Alleanza non ) legato ad alcun luogo esclusivo, erch0 Cristo ) il vero tem io di Dio, er mezzo del (uale anche i cristiani e la Chiesa intera diventano, sotto lFazione dello S irito Santo, tem li del Dio vivente. Duttavia il $o olo di Dio, nella sua condizione terrena, ha bisogno di luoghi in cui la comunit' ossa riunirsi er celebrare la liturgia. #9:. C6e co(a (ono +&i edi)ici (acri2 !!<!@ !!"<:!""" Essi sono le case di Dio, simbolo della Chiesa che vive in (uel luogo, nonch0 della dimora celeste. Sono luoghi di reghiera, nei (uali la Chiesa celebra so rattutto lFEucaristia e adora Cristo realmente resente nel tabernacolo. #9<. 1!a&i (ono i &!o+6i pri$i&e+ia%i a&& in%erno de+&i edi)ici (acri2 !!<#:!!<8 Essi sono3 lFaltare, il tabernacolo, la custodia del sacro crisma e degli altri oli sacri, la sede del Vescovo 6cattedra9 o del resbitero, lFambone, il fonte battesimale, il confessionale. DIVE;SITJ LITU;-IC, E UNITJ DEL 4ISTE;3 #9=. Perc67 & !nico 4i(%ero di Cri(%o " ce&e*ra%o da&&a C6ie(a (econdo di$er(e %radizioni &i%!r+ic6e2 !#,,:!#,7@ !#,=:!#," $erch0 lFinsondabile ricchezza del *istero di Cristo non u> essere esaurita da una singola tradizione liturgica. 1in dalle origini, ertanto, (uesta ricchezza ha trovato, nei vari o oli e culture, es ressioni caratterizzate da una mirabile variet' e com lementariet'. #9>. 1!a& " i& cri%erio/ c6e a((ic!ra & !ni%B ne&&a m!&%i)ormi%B2 !#,"

B la fedelt' alla Dradizione A ostolica, cio) la comunione nella fede e nei sacramenti ricevuti dagli A ostoli, comunione che ) significata e garantita dalla successione a ostolica. &a Chiesa ) cattolica3 u> (uindi integrare nella sua unit' tutte le vere ricchezze delle culture. #9?. Ne&&a &i%!r+ia/ %!%%o " imm!%a*i&e2 !#,;:!#,8 .ella liturgia, segnatamente in (uella dei sacramenti, ci sono elementi immutabili erch0 di istituzione divina, di cui la Chiesa ) fedele custode. Ci sono oi elementi suscettibili di cambiamento, che essa ha il otere, e talvolta anche il dovere, di adattare alle culture dei diversi o oli

SEZIONE SECONDA

I SETTE SACRAMENTI DELLA CHIESA


#:@. Come (i di(%in+!ono i Sacramen%i de&&a C6ie(a2 !#!,:!#!! Si distinguono in3 Sacramenti dellFiniziazione cristiana 6Gattesimo, Confermazione e Eucaristia9@ Sacramenti della guarigione 6$enitenza e Anzione degli infermi9@ Sacramenti al servizio della comunione e della missione 6+rdine e *atrimonio9. Essi toccano i momenti im ortanti della vita cristiana. Dutti i Sacramenti sono ordinati allFEucaristia 4come al loro s ecifico fine5 6san Dommaso dFA(uino9. CA$ID+&+ $RI*+ I S,C;,4ENTI DELL INIHI,HI3NE C;ISTI,N, #:1. Come (i compie & iniziazione cri(%iana2 !#!#@ !#=; Essa si com ie mediante i Sacramenti che ongono i #ondamenti della vita cristiana3 i fedeli, rinati nel Gattesimo, sono corroborati dalla Confermazione e vengono nutriti dallFEucaristia. IL S,C;,4ENT3 DEL G,TTESI43 #:#. 1!a&i nomi prende i& primo Sacramen%o de&& inizia-zione2 !#!-:!#!8@ !#=8:!#== $rende anzitutto il nome di Battesimo a motivo del rito centrale con il (uale ) celebrato3 battezzare significa 4immergere5 nellFac(ua. Chi viene battezzato ) immerso nella morte di Cristo e risorge con lui come 4nuova creatura5 6# Cor ;,!=9. &o si chiama anche 4lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello S irito Santo5 ,3t -,;9, e 4illuminazione5, erch0 il battezzato diventa 4figlio della luce5 ,'# ;,<9. #:'. Come " pre)i+!ra%o i& Ba%%e(imo ne&& ,n%ica ,&&eanza2 !#!=:!### .ellFAntica Alleanza si trovano varie refigurazioni del Gattesimo3 l+ac/ua, fonte di vita e di morte@ l+arca di 7o., che salva er mezzo dellFac(ua@ il passaggio del Mar 4osso, che libera Israele dalla schiavit2 egiziana@ la traversata del -iordano, che introduce Israele nella terra romessa, immagine della vita eterna. #:9. C6i por%a a compimen%o %a&i pre)i+!razioni2 !##-:!##7 %es2 Cristo, il (uale, allFinizio della sua vita ubblica, si fa battezzare da %iovanni Gattista nel %iordano@ sulla Croce, dal suo fianco trafitto, effonde sangue e ac(ua, segni del Gattesimo e

dellFEucaristia, e do o la sua Risurrezione affida agli A ostoli (uesta missione3 4Andate e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del $adre e del 1iglio e dello S irito Santo5 ,Mt #<,!":#,9. #::. Da A!ando e a c6i &a C6ie(a ammini(%ra i& Ba%%e(imo2 !##8:!##< Dal giorno della $entecoste la Chiesa amministra il Gattesimo a chi crede in %es2 Cristo. #:<. In c6e co(a con(i(%e i& ri%o e((enzia&e de& Ba%%e(imo2 !##":!#7; @ !#=< Il rito essenziale di (uesto Sacramento consiste nellFimmergere nellFac(ua il candidato o nel versargli dellFac(ua sul ca o, mentre viene invocato il .ome del $adre e del 1iglio e dello S irito Santo. #:=. C6i p!8 rice$ere i& Ba%%e(imo2 !#78:!#;# B ca ace di ricevere il Gattesimo ogni ersona non ancora battezzata. #:>. Perc67 &a C6ie(a *a%%ezza i *am*ini2 !#;, $erch0, essendo nati col eccato originale, essi hanno bisogno di essere liberati dal otere del *aligno e di essere trasferiti nel regno della libert' dei figli di Dio. #:?. C6e co(a (i ric6iede a !n *a%%ezzando2 !#;-:!#;; Ad ogni battezzando ) richiesta la rofessione di fede, es ressa ersonalmente nel caso dellFadulto, o ure dai genitori e dalla Chiesa nel caso del bambino. Anche il adrino o la madrina e lFintera comunit' ecclesiale hanno una arte di res onsabilit' nella re arazione al Gattesimo 6catecumenato9, come ure nello svilu o della fede e della grazia battesimale. #<@. C6i p!8 *a%%ezzare2 !#;8@ !#<7 I ministri ordinari del Gattesimo sono il Vescovo e il resbitero@ nella Chiesa latina, anche il diacono. In caso di necessit', chiun(ue u> battezzare, urch0 intenda fare ci> che fa la Chiesa. Egli versa dellFac(ua sul ca o del candidato e ronunzia la formula trinitaria battesimale3 4Io ti battezzo nel .ome del $adre e del 1iglio e dello S irito Santo5. #<1. L nece((ario i& Ba%%e(imo per &a (a&$ezza2 !#;= Il Gattesimo ) necessario alla salvezza er coloro ai (uali ) stato annunziato il Vangelo e che hanno la ossibilit' di chiedere (uesto Sacramento. #<#. Si p!8 e((ere (a&$a%i (enza Ba%%e(imo2 !#;<:!#8!@ !#<!:!#<-

$oich0 Cristo ) morto er la salvezza di tutti, ossono essere salvati anche senza Gattesimo (uanti muoiono a causa della fede ,Battesimo di sangue6, i catecumeni, e anche tutti coloro che sotto lFim ulso della grazia, senza conoscere Cristo e la Chiesa, cercano sinceramente Dio e si sforzano di com iere la sua volont' ,Battesimo di desiderio6" Cuanto ai bambini morti senza Gattesimo, la Chiesa nella sua liturgia li affida alla misericordia di Dio. #<'. 1!a&i (ono +&i e))e%%i de& Ba%%e(imo2 !#8#:!#=7@ !#=":!#<, Il Gattesimo rimette il eccato originale, tutti i eccati ersonali e le ene dovute al eccato@ fa arteci are alla vita divina trinitaria mediante la grazia santificante, la grazia della giustificazione che incor ora a Cristo e alla sua Chiesa@ fa arteci are al sacerdozio di Cristo e costituisce il fondamento della comunione con tutti i cristiani@ elargisce le virt2 teologali e i doni dello S irito Santo. Il battezzato a artiene er sem re a Cristo3 ) segnato, infatti, con il sigillo indelebile di Cristo ,carattere6" #<9. 1!a&e (i+ni)ica%o a((!me i& nome cri(%iano rice$!%o ne& Ba%%e(imo2 #!;8:#!;"@ #!8= Il nome ) im ortante, erch0 Dio conosce ciascuno er nome, cio) nella sua unicit'. Con il Gattesimo, il cristiano riceve nella Chiesa il ro rio nome, referibilmente (uello di un santo, in modo che (uesti offra al battezzato un modello di santit' e gli assicuri la sua intercessione resso Dio. IL S,C;,4ENT3 DELL, C3N0E;4,HI3NE #<:. 1!a& " i& po(%o de&&a Con)ermazione ne& di(e+no di$ino de&&a (a&$ezza2 !#<;:!#<<@ !-!; .ellFAntica Alleanza, i rofeti hanno annunziato la comunicazione dello S irito del Signore al *essia atteso e a tutto il o olo messianico. Dutta la vita e la missione di %es2 si svolgono in una totale comunione con lo S irito Santo. %li A ostoli ricevono lo S irito Santo nella $entecoste e annunziano 4le grandi o ere di Dio5 ,At #,!!9. Essi comunicano ai neo battezzati, attraverso lFim osizione delle mani, il dono dello stesso S irito. &ungo i secoli la Chiesa ha continuato a vivere dello S irito e a comunicarlo ai suoi figli. #<<. Perc67 (i c6iama Cresima o Conferma$ione? !#<" Si chiama Cresima 6nelle Chiese +rientali3 Crismazione col Santo *Xron9 a motivo del suo rito essenziale che ) lFunzione. Si chiama Con#erma?ione, erch0 conferma e rafforza la grazia battesimale. #<=. 1!a& " i& ri%o e((enzia&e de&&a Con)ermazione2 !#",:!-,!@ !-!<@ !-#,:!-#! Il rito essenziale della Confermazione ) lFunzione con il sacro crisma 6olio misto con balsamo, consacrato dal Vescovo9, che si fa con lFim osizione della mano da arte del ministro che ronunzia le arole sacramentali ro rie del rito. In +ccidente, tale unzione viene fatta sulla fronte del battezzato con le arole3 4Ricevi il sigillo dello S irito Santo che ti ) dato in dono5. $resso le Chiese +rientali di rito bizantino, lFunzione viene fatta anche su altre arti del cor o, con la formula3 4Sigillo del dono dello S irito Santo5.

#<>. 1!a& " & e))e%%o de&&a Con)ermazione2 !-,#:!-,;@ !-!8:!-!= &Feffetto della Confermazione ) la s eciale effusione dello S irito Santo, come (uella della $entecoste. Dale effusione im rime nellFanima un carattere indelebile e a orta una crescita della grazia battesimale3 radica i2 rofondamente nella fili azione divina@ unisce i2 saldamente a Cristo e alla sua Chiesa@ rinvigorisce nellFanima i doni dello S irito Santo@ dona una s eciale forza er testimoniare la fede cristiana. #<?. C6i p!8 rice$ere A!e(%o Sacramen%o2 !-,8:!-!!@ !-!" $u> e deve riceverlo, una volta sola, chi ) gi' stato battezzato, il (uale, er riceverlo efficacemente, devFessere in stato di grazia. #=@. C6i " i& mini(%ro de&&a Con)ermazione2 !-!#:!-!7 *inistro originario ) il Vescovo. Si manifesta cosi il legame del cresimato con la Chiesa nella sua dimensione a ostolica. Cuando ) il resbitero a conferire tale Sacramento : come avviene ordinariamente in +riente e in casi articolari in +ccidente :, il legame col Vescovo e con la Chiesa ) es resso dal resbitero, collaboratore del Vescovo, e dal sacro crisma, consacrato dal Vescovo stesso. IL S,C;,4ENT3 DELL EUC,;ISTI, #=1. C6e co( " & E!cari(%ia2 !-##:!-#-@ !7," B il sacrificio stesso del Cor o e del Sangue del Signore %es2, che egli istitu/ er er etuare nei secoli, fino al suo ritorno, il sacrificio della Croce, affidando cos/ alla sua Chiesa il memoriale della sua *orte e Risurrezione. B il segno dellFunit', il vincolo della carit', il convito as(uale, nel (uale si riceve Cristo, lFanima viene ricolmata di grazia e viene dato il egno della vita eterna. #=#. 1!ando -e(. Cri(%o 6a i(%i%!i%o & E!cari(%ia2 !-#-@ !--=:!-7, &Fha istituita il %ioved/ Santo, 4la notte in cui veniva tradito5 62 Cor !!,#-9, mentre celebrava con i suoi A ostoli lFAltima Cena. #='. Come & 6a i(%i%!i%a2 !--=:!-7,@ !-8;,!7,8 Do o aver radunato i suoi A ostoli nel Cenacolo, %es2 rese nelle sue mani il ane, lo s ezz> e lo diede loro dicendo3 4$rendete e mangiatene tutti3 (uesto ) il mio cor o offerto er voi5. $oi rese nelle sue mani il calice del vino e disse loro3 4$rendete e bevetene tutti3 (uesto ) il calice del mio sangue er la nuova ed eterna alleanza, versato er voi e er tutti in remissione dei eccati. 1ate (uesto in memoria di me5. #=9. C6e co(a rappre(en%a & E!cari(%ia ne&&a $i%a de&&a C6ie(a2 !-#7: !-#=@ !7,=

B fonte e culmine di tutta la vita cristiana. .ellFEucaristia toccano il loro vertice lFazione santificante di Dio verso di noi e il nostro culto verso di lui. Essa racchiude tutto il bene s irituale della Chiesa3 lo stesso Cristo, nostra $as(ua. &a comunione della vita divina e lFunit' del $o olo di Dio sono es resse e rodotte dallFEucaristia. *ediante la celebrazione eucaristica ci uniamo gi' alla liturgia del Cielo e antici iamo la vita eterna. #=:. Come $iene c6iama%o A!e(%o Sacramen%o2 !-#<:!--# &Finsondabile ricchezza di (uesto Sacramento si es rime con diversi nomi, che evocano suoi as etti articolari. I i2 comuni sono3 Eucaristia, Santa *essa, Cena del Signore, 1razione del ane, Celebrazione eucaristica, *emoriale della assione, della morte e della risurrezione del Signore, Santo Sacrificio, Santa e Divina &iturgia, Santi *isteri, Santissimo Sacramento dellFaltare, Santa Comunione. #=<. Come (i co&&oca & E!cari(%ia ne& di(e+no di$ino de&&a (a&$ezza2 !---:!-77 .ellF Antica Alleanza lFEucaristia ) reannunziata so rattutto nella cena as(uale annuale, celebrata ogni anno dagli Ebrei con i ani azzimi, a ricordo dellFim rovvisa e liberatrice artenza dallFEgitto. %es2 lFannuncia nel suo insegnamento e la istituisce celebrando con i suoi A ostoli lFAltima Cena durante un banchetto as(uale. &a Chiesa, fedele al comando del Signore3 41ate (uesto in memoria di me5 62 Cor !!,#79, ha sem re celebrato lFEucaristia, so rattutto la domenica, giorno della risurrezione di %es2. #==. Come (i ($o&+e &a ce&e*razione de&& E!cari(%ia2 !-7;:!-;;@ !7,< Si svolge in due grandi momenti, che formano un solo atto di culto3 la liturgia della $arola, che com rende la roclamazione e lFascolto della $arola di Dio@ la liturgia eucaristica, che com rende la resentazione del ane e del vino, la reghiera o anafora, che contiene le arole della consacrazione, e la comunione. #=>. C6i " i& mini(%ro de&&a ce&e*razione de&& E!cari(%ia2 !-7<@ !7!! B il sacerdote 6Vescovo o resbitero9, validamente ordinato, che agisce nella $ersona di Cristo Ca o e a nome della Chiesa. #=?. 1!a&i (ono +&i e&emen%i e((enzia&i e nece((ari per rea&izzare & E!cari(%ia2 !7!# Sono il ane di frumento e il vino della vite. #>@. In c6e (en(o & E!cari(%ia " memoriale de& (acri)icio di Cri(%o2 !-8#:!-8= &FEucaristia ) memoriale nel senso che rende resente e attuale il sacrificio che Cristo ha offerto al $adre, una volta er tutte, sulla Croce in favore dellFumanit'. Il carattere sacrificale dellFEucaristia si manifesta nelle arole stesse dellFistituzione3 4Cuesto ) il mio cor o, che ) dato er voi5 e 4Cuesto calice ) la nuova alleanza nel mio Sangue, che viene versato er voi5 ,)c ##,!":#,9. Il sacrificio della Croce e il sacrificio dellFEucaristia sono un unico sacri#icio" Identici sono la vittima e lFofferente, diverso ) soltanto il modo di offrirsi3 cruento sulla Croce, incruento nellFEucaristia.

#>1. In A!a&e modo &a C6ie(a par%ecipa a& (acri)icio e!cari(%ico2 !-8<:!-=#@ !7!7 .ellFEucaristia, il sacrificio di Cristo diviene ure il sacrificio delle membra del suo Cor o. &a vita dei fedeli, la loro lode, la loro sofferenza, la loro reghiera, il loro lavoro sono uniti a (uelli di Cristo. In (uanto sacrificio, lFEucaristia viene anche offerta er tutti i fedeli vivi e defunti, in ri arazione dei eccati di tutti gli uomini e er ottenere da Dio benefici s irituali e tem orali. Anche la Chiesa del cielo ) unita nellFofferta di Cristo. #>#. Come -e(. " pre(en%e ne&& E!cari(%ia2 !-=-:!-=;@ !7!%es2 Cristo ) resente nellFEucaristia in modo unico e incom arabile. B resente infatti in modo vero, reale, sostanziale3 con il suo Cor o e il suo Sangue, con la sua Anima e la sua Divinit'. In essa ) (uindi resente in modo sacramentale, e cio) sotto le s ecie eucaristiche del ane e del vino, Cristo tutto intero3 Dio e uomo. #>'. C6e co(a (i+ni)ica transustan$ia$ione? !-=8:!-==@ !7!3ransustan?ia?ione significa la conversione di tutta la sostanza del ane nella sostanza del Cor o di Cristo, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del suo Sangue. Cuesta conversione si attua nella reghiera eucaristica, mediante lFefficacia della arola di Cristo e dellFazione dello S irito Santo. Duttavia, le caratteristiche sensibili del ane e del vino, cio) le 4s ecie eucaristiche5, rimangono inalterate. #>9. La )razione de& pane di$ide Cri(%o2 !-== &a frazione del ane non divide Cristo3 egli ) resente tutto e integro in ciascuna s ecie eucaristica e in ciascuna sua arte. #>:. 0ino a A!ando con%in!a &a pre(enza e!cari(%ica di Cri(%o2 !-== Essa continua finch0 sussistono le s ecie eucaristiche. #><. 1!a&e %ipo di c!&%o " do$!%o a& Sacramen%o de&& E!ca-ri(%ia2 !-=<:!-<!@ !7!< B dovuto il culto di latria, cio) di adorazione, riservato solo a Dio sia durante la celebrazione eucaristica sia al di fuori di essa. &a Chiesa, infatti, conserva con la massima diligenza le +stie consacrate, le orta agli infermi e ad altre ersone im ossibilitate a arteci are alla Santa *essa, le resenta alla solenne adorazione dei fedeli, le orta in rocessione e invita alla fre(uente visita e adorazione del Santissimo Sacramento conservato nel tabernacolo. #>=. Perc67 & E!cari(%ia " i& *anc6e%%o pa(A!a&e2 !-<#:!-<7@ !-"!:!-"8 &FEucaristia ) il banchetto as(uale, in (uanto Cristo, realizzando sacramentalmente la sua $as(ua, ci dona il suo Cor o e il suo Sangue, offerti come cibo e bevanda, e ci unisce a s0 e tra di noi nel suo sacrificio.

#>>. C6e co(a (i+ni)ica & a&%are2 !-<-@ !7!, )+altare ) il simbolo di Cristo stesso, resente come vittima sacrificale 6altare:sacrificio della Croce9 e come alimento celeste che si dona a noi 6altare:mensa eucaristica9. #>?. 1!ando &a C6ie(a )a o**&i+o di par%ecipare a&&a (an%a 4e((a2 !-<"@ !7!= &a Chiesa fa obbligo ai fedeli di arteci are alla santa *essa ogni domenica e nelle feste di recetto, e raccomanda di arteci arvi anche negli altri giorni. #?@. 1!ando (i de$e )are &a (an%a Com!nione2 !-<" &a Chiesa raccomanda ai fedeli che arteci ano alla santa *essa di ricevere con le dovute dis osizioni anche la santa Comunione, rescrivendone lFobbligo almeno a $as(ua. #?1. C6e co(a (i ric6iede per rice$ere &a (an%a Com!nione2 !-<;:!-<"@ !7!; $er ricevere la santa Comunione si deve essere ienamente incor orati alla Chiesa cattolica ed essere in stato di grazia, cio) senza coscienza di eccato mortale. Chi ) consa evole di aver commesso un eccato grave deve ricevere il Sacramento della Riconciliazione rima di accedere alla Comunione. Im ortanti sono anche lo s irito di raccoglimento e di reghiera, lFosservanza del digiuno rescritto dalla Chiesa e lFatteggiamento del cor o 6gesti, abiti9, in segno di ris etto a Cristo. #?#. 1!a&i (ono i )r!%%i de&&a (an%a Com!nione2 !-"!:!-"=@ !7!8 &a santa Comunione accresce la nostra unione con Cristo e con la sua Chiesa, conserva e rinnova la vita di grazia ricevuta nel Gattesimo e nella Cresima e ci fa crescere nellFamore verso il rossimo. 1ortificandoci nella carit', cancella i eccati veniali e ci reserva in futuro dai eccati mortali. #?'. 1!ando " po((i*i&e ammini(%rare &a (an%a Com!nione a+&i a&%ri cri(%iani2 !-"<:!7,! I ministri cattolici amministrano lecitamente la santa Comunione ai membri delle Chiese +rientali che non hanno comunione iena con la Chiesa cattolica, (ualora (uesti lo richiedano s ontaneamente e siano ben dis osti. $er i membri delle altre Comunit' ecclesiali, i ministri cattolici amministrano lecitamente la santa Comunione ai fedeli, che er gravi motivi lo chiedano s ontaneamente, siano ben dis osti e manifestino la fede cattolica circa il Sacramento. #?9. Perc67 & E!cari(%ia " pe+no de&&a +&oria )!%!ra2 !7,#:!7,; $erch0 lFEucaristia ci ricolma di ogni grazia e benedizione del Cielo, ci fortifica er il ellegrinaggio di (uesta vita e ci fa desiderare la vita eterna, unendoci gi' a Cristo asceso alla destra del $adre, alla Chiesa del cielo, alla beatissima Vergine e a tutti i Santi.

7ell+'ucaristia noi spe??iamo 4l+unico pane, che . #armaco d+immortalit!, antidoto per non morire, ma per vivere in -es0 Cristo per sempre1 6santFIgnazio dFAntiochia9. CA$ID+&+ SEC+.D+ I S,C;,4ENTI DI -U,;I-I3NE #?:. Perc67 Cri(%o 6a i(%i%!i%o i Sacramen%i de&&a Peni%enza e de&& Unzione de+&i in)ermi2 !7#,:!7#!@ !7#8 Cristo, medico dellFanima e del cor o, li ha istituiti erch0 la vita nuova, da lui donataci nei sacramenti dellFiniziazione cristiana, u> essere indebolita e ersino erduta a causa del eccato. $erci> Cristo ha voluto che la Chiesa continuasse la sua o era di guarigione e di salvezza mediante (uesti due sacramenti. IL S,C;,4ENT3 DELL, $ENITENH, E DELL, RIC3NCILI,HI3NE #?<. Come $iene c6iama%o A!e(%o Sacramen%o2 !7##:!7#7 Esso viene chiamato Sacramento della $enitenza, della Riconciliazione, del $erdono, della Confessione, della Conversione. #?=. Perc67 e(i(%e !n Sacramen%o de&&a ;iconci&iazione dopo i& Ba%%e(imo2 !7#;:!7#8@ !7<7 $oich0 la vita nuova nella grazia, ricevuta nel Gattesimo, non ha so resso la debolezza della natura umana, n0 lFinclinazione al eccato 6cio) la concupiscen?a9, Cristo ha istituito (uesto Sacramento er la conversione dei battezzati, che si sono allontanati da lui con il eccato. #?>. 1!ando )! i(%i%!i%o A!e(%o Sacramen%o2 !7<; Il Signore risorto ha istituito (uesto Sacramento (uando la sera di $as(ua si mostr> ai suoi A ostoli e disse loro3 4Ricevete lo S irito Santo@ a chi rimetterete i eccati saranno rimessi, e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi5 ,-v #,,##:#-9. #??. I *a%%ezza%i 6anno *i(o+no di con$er%ir(i2 !7#=:!7#" &Fa ello di Cristo alla conversione risuona continuamente nella vita dei battezzati. &a conversione ) un im egno continuo er tutta la Chiesa, che ) Santa ma com rende nel suo seno i eccatori. '@@. C6e co( " &a peni%enza in%eriore2 !7-,:!7--@ !7", B il dinamismo del 4cuore contrito5 , al ;!,!"9, mosso dalla grazia divina a ris ondere allFamore misericordioso di Dio. Im lica il dolore e la re ulsione er i eccati commessi, il fermo ro osito di non eccare i2 in avvenire e la fiducia nellFaiuto di Dio. Si nutre della s eranza nella misericordia divina.

'@1. In A!a&i )orme (i e(prime &a peni%enza ne&&a $i%a cri(%iana2 !7-7:!7-" &a enitenza si es rime in forme molto varie, in articolare con il digiuno, la reghiera, lFelemosina. Cueste e molte altre forme di enitenza ossono essere raticate nella vita (uotidiana del cristiano, in articolare nel tem o di Cuaresima e nel giorno enitenziale del venerd/. '@#. 1!a&i (ono +&i e&emen%i e((enzia&i de& Sacramen%o de&&a ;iconci&iazione2 !77,:!77" Sono due3 gli atti com iuti dallFuomo, che si converte sotto lFazione dello S irito Santo, e lFassoluzione del sacerdote, che nel .ome di Cristo concede il erdono e stabilisce le modalit' della soddisfazione. '@'. 1!a&i (ono +&i a%%i de& peni%en%e2 !7;,:!78,@ !7<=:!7"# Essi sono3 un diligente esame di coscien?a= la contri?ione 6o entimento9, che ) erfetta (uando ) motivata dallFamore verso Dio, im erfetta se fondata su altri motivi, e che include il ro osito di non eccare i2@ la con#essione, che consiste nellFaccusa dei eccati fatta davanti al sacerdote@ la soddis#a?ione, ossia il com imento di certi atti di enitenza, che il confessore im one al enitente er ri arare il danno causato dal eccato. '@9. 1!a&i pecca%i (i de$ono con)e((are2 !7;8 Si devono confessare tutti i eccati gravi non ancora confessati, dei (uali ci si ricorda do o un diligente esame di coscienza. &a confessione dei eccati gravi ) lFunico modo ordinario er ottenere il erdono. '@:. 1!ando (i " o**&i+a%i a con)e((are i pecca%i +ra$i2 !7;= +gni fedele, raggiunta lFet' della ragione, ha lFobbligo di confessare i ro ri eccati gravi almeno una volta allFanno, e comun(ue rima di ricevere la santa Comunione. '@<. Perc67 i pecca%i $enia&i po((ono e((ere anc6 e((i o++e%%o de&&a con)e((ione (acramen%a&e2 !7;< &a confessione dei eccati veniali ) vivamente raccomandata dalla Chiesa, anche se non ) strettamente necessaria, erch0 ci aiuta a formarci una retta coscienza e a lottare contro le cattive inclinazioni, er lasciarci guarire da Cristo e er rogredire nella vita dello S irito. '@=. C6i " i& mini(%ro di A!e(%o Sacramen%o2 !78!:!788@ !7"; Cristo ha affidato il ministero della riconciliazione ai suoi A ostoli, ai Vescovi loro successori e ai resbiteri loro collaboratori, i (uali diventano ertanto strumenti della misericordia e della giustizia di Dio. Essi esercitano il otere di erdonare i eccati nel 7ome del Padre e del Figlio e dello pirito anto" '@>. , c6i " ri(er$a%a & a((o&!zione di a&c!ni pecca%i2

!78&Fassoluzione di alcuni eccati articolarmente gravi 6come (uelli uniti con la scomunica9 ) riservata alla Sede A ostolica o al Vescovo del luogo o ai resbiteri da loro autorizzati, anche se ogni sacerdote u> assolvere da (ualsiasi eccato e scomunica chi ) in ericolo di morte. '@?. I& Con)e((ore " %en!%o a& (e+re%o2 !78= Data la delicatezza e la grandezza di (uesto ministero e il ris etto dovuto alle ersone, ogni Confessore ) obbligato, senza alcuna eccezione e sotto ene molto severe, a mantenere il sigillo sacramentale, cio) lFassoluto segreto circa i eccati conosciuti in confessione '1@. 1!a&i (ono +&i e))e%%i di A!e(%o Sacramen%o2 !78<:!7=,@ !7"8 %li effetti del Sacramento della $enitenza sono3 la riconciliazione con Dio e (uindi il erdono dei eccati@ la riconciliazione con la Chiesa@ il recu ero, se erduto, dello stato di grazia@ la remissione della ena eterna meritata a causa dei eccati mortali e, almeno in arte, delle ene tem orali che sono conseguenze del eccato@ la ace e la serenit' della coscienza, e la consolazione dello s irito@ lFaccrescimento delle forze s irituali er il combattimento cristiano. '11. In a&c!ni ca(i (i p!8 ce&e*rare A!e(%o Sacramen%o con &a con)e((ione +enerica e & a((o&!zione co&&e%%i$a2 !7<,:!7<7 In casi di grave necessit' 6come in ericolo imminente di morte9, si u> ricorrere alla celebrazione comunitaria della Riconciliazione con la confessione generica e lFassoluzione collettiva, nel ris etto delle norme della Chiesa e con il ro osito di confessare individualmente a tem o debito i eccati gravi. '1#. C6e co(a (ono &e ind!&+enze2 !7=!:!7="@ !7"< &e indulgenze sono la remissione dinanzi a Dio della ena tem orale meritata er i eccati, gi' erdonati (uanto alla col a, che il fedele, a determinate condizioni, ac(uista, er se stesso o er i defunti mediante il ministero della Chiesa, la (uale, come dis ensatrice della redenzione, distribuisce il tesoro dei meriti di Cristo e dei Santi. IL S,C;,4ENT3 DELL ANHI3NE DE-LI IN0E;4I '1'. Come " $i((!%a &a ma&a%%ia ne&& ,n%ico Te(%amen%o2 !7"":!;,# .ellF Antico Destamento lFuomo durante la malattia s erimenta il ro rio limite, e nello stesso tem o erce isce che la malattia ) legata, in modo misterioso, al eccato. I rofeti hanno intuito che essa oteva avere anche un valore redentivo er i eccati ro ri e altrui. Cos/ la malattia era vissuta di fronte a Dio, dal (uale lFuomo im lorava la guarigione. '19. 1!a&e (i+ni)ica%o 6a &a compa((ione di -e(. $er(o +&i amma&a%i2 !;,-:!;,; &a com assione di %es2 verso gli ammalati e le sue numerose guarigioni di infermi sono un chiaro

segno che con lui ) venuto il Regno di Dio e (uindi la vittoria sul eccato, sulla sofferenza e sulla morte. Con la sua assione e morte, egli d' nuovo senso alla sofferenza, la (uale, se unita alla sua, u> diventare mezzo di urificazione e di salvezza er noi e er gli altri. '1:. 1!a& " i& compor%amen%o de&&a C6ie(a $er(o i ma&a%i2 !;,8:!;!-@ !;#8:!;#= &a Chiesa, avendo ricevuto dal Signore lFim erativo di guarire gli infermi, si im egna ad attuarlo con le cure verso i malati, accom agnate da reghiere di intercessione. Essa so rattutto ossiede un Sacramento s ecifico in favore degli infermi, istituito da Cristo stesso e attestato da san %iacomo3 4Chi ) malato, chiami a s0 i resbiteri della Chiesa e reghino su di lui, do o averlo unto con olio nel nome del Signore5 6-c ;,!7:!;9. '1<. C6i p!8 rice$ere i& Sacramen%o de&& Unzione de+&i in)ermi2 !;!7:!;!;@ !;#<:!;#" &o u> ricevere il fedele, che comincia a trovarsi in ericolo di morte er malattia o vecchiaia. &o stesso fedele lo u> ricevere anche altre volte, (uando si verifica un aggravarsi della malattia o ure (uando gli ca ita unFaltra malattia grave. &a celebrazione di (uesto Sacramento deve essere ossibilmente receduta dalla confessione individuale del malato. '1=. C6i ammini(%ra A!e(%o Sacramen%o2 !;!8@ !;-, Esso u> essere amministrato solo dai sacerdoti 6Vescovi o resbiteri9. '1>. Come (i ce&e*ra A!e(%o Sacramen%o2 !;!=:!;!"@ !;-! &a celebrazione di (uesto Sacramento consiste essenzialmente nellF @n?ione con lFolio, benedetto ossibilmente dal Vescovo, sulla fronte e sulle mani del malato 6nel rito romano, o anche su altre arti del cor o in altri riti9, accom agnata dalla preghiera del sacerdote, che im lora la grazia s eciale di (uesto Sacramento. '1?. 1!a&i (ono +&i e))e%%i di A!e(%o Sacramen%o2 !;#,:!;#-@ !;-# Esso conferisce una grazia articolare, che unisce i2 intimamente il malato alla $assione di Cristo, er il suo bene e er (uello di tutta la Chiesa, donandogli conforto, ace, coraggio, e anche il erdono dei eccati, se il malato non ha otuto confessarsi. Cuesto Sacramento consente talvolta, se Dio lo vuole, anche il recu ero della salute fisica. In ogni caso, (uesta Anzione re ara il malato al assaggio nella Casa del $adre. '#@. C6e co( " i& Via%ico2 !;#7:!;#; B lFEucaristia ricevuta da coloro che stanno er lasciare la vita terrena e si re arano al assaggio alla vita eterna. Ricevuta al momento del assaggio da (uesto mondo al $adre, la Comunione al Cor o e al Sangue di Cristo morto e risorto ) seme di vita eterna e otenza di risurrezione. CA$ID+&+ DERE+ I S,C;,4ENTI ,L SE;VIHI3

DELL, C34UNI3NE E DELL, 4ISSI3NE '#1. 1!a&i (ono i Sacramen%i a& (er$izio de&&a com!nione e de&&a mi((ione2 !;--:!;-; Due Sacramenti, lF+rdine e il *atrimonio, conferiscono una grazia s eciale er una missione articolare nella Chiesa a servizio dellFedificazione del o olo di Dio. Essi contribuiscono in articolare alla comunione ecclesiale e alla salvezza degli altri. IL S,C;,4ENT3 DELL +;DINE S,CE;D3T,LE '##. C6e co( " i& Sacramen%o de&& 3rdine2 !;-8 B il Sacramento grazie al (uale la missione affidata da Cristo ai suoi A ostoli continua ad essere esercitata nella Chiesa, sino alla fine dei tem i. '#'. Perc67 (i c6iama Sacramen%o de&& 3rdine2 !;-=:!;-< <rdine indica un cor o ecclesiale, di cui si entra a far arte mediante una s eciale consacrazione 6+rdinazione9, che, er un articolare dono dello S irito Santo, ermette di esercitare una sacra potest! a nome e con lFautorit' di Cristo a servizio del $o olo di Dio. '#9. Come (i co&&oca i& Sacramen%o de&& 3rdine ne& di(e+no di$ino de&&a (a&$ezza2 !;-":!;78@ !;",:!;"! .ellFAntica Alleanza sono refigurazioni di tale Sacramento il servizio dei &eviti, come ure il sacerdozio di Aronne e lFistituzione dei settanta 4Anziani5 67m !!,#;9. Dali refigurazioni trovano il loro com imento in Cristo %es2, il (uale, col sacrificio della sua Croce, ) lF 4unico J...K mediatore tra Dio e gli uomini5 ,2 3m #,;9, il 4sommo Sacerdote alla maniera di *elchisedech5 ,'b ;, l,9. &Funico sacerdozio di Cristo ) reso resente dal sacerdozio ministeriale. ; olo Cristo . il vero sacerdote" gli altri sono i suoi ministri1 6san Dommaso dFA(uino9. '#:. Di A!an%i +radi (i compone i& Sacramen%o de&& 3rdine2 !;;7@ !;"Esso si com one di tre gradi, che sono insostituibili lFe isco ato, il resbiterato e il diaconato. '#<. 1!a& " & e))e%%o de&& 3rdinazione epi(copa&e2 !;;=:!;;<@ !;"7 &F+rdinazione e isco ale conferisce la ienezza del Sacramento dellF+rdine, fa del Vescovo illegittimo successore degli A ostoli, lo inserisce nel Collegio e isco ale, condividendo con il $a a e gli altri Vescovi la sollecitudine er tutte le Chiese, e gli consegna gli uffici di insegnare, santificare e governare. '#=. 1!a& " & !))icio de& Ve(co$o ne&&a C6ie(a par%ico&are a &!i a))ida%a2 !;8,:!;8! er la struttura organica della Chiesa3

Il Vescovo, a cui viene affidata una Chiesa articolare, ) il rinci io visibile e il fondamento dellFunit' di tale Chiesa, verso la (uale adem ie, (uale vicario di Cristo, lFufficio astorale, coadiuvato dai ro ri resbiteri e diaconi. '#>. 1!a& " & e))e%%o de&& 3rdinazione pre(*i%era&e2 !;8#:!;8=@ !;"; &Funzione dello S irito segna il resbitero con un carattere s irituale indelebile, lo configura a Cristo sacerdote e lo rende ca ace di agire nel .ome di Cristo Ca o. Essendo coo eratore dellF+rdine e isco ale, egli ) consacrato er redicare il Vangelo, er celebrare il culto divino, so rattutto lFEucaristia da cui trae forza il suo ministero, e er essere il $astore dei fedeli. '#?. Come i& pre(*i%ero e(erci%a i& proprio mini(%ero2 !;8< $ur essendo ordinato er una missione universale, egli la esercita in una Chiesa articolare, in fraternit' sacramentale con gli altri resbiteri che formano il 4 resbiterio5 e che, in comunione con il Vescovo e in di endenza da lui, ortano la res onsabilit' della Chiesa articolare. ''@. 1!a& " & e))e%%o de&& 3rdinazione diacona&e2 !;8":!;=!@ !;"8 Il diacono, configurato a Cristo servo di tutti, viene ordinato er il servizio della Chiesa, che egli com ie sotto lFautorit' del ro rio Vescovo, a riguardo del ministero della $arola, del culto divino, della guida astorale e della carit'. ''1. Come (i ce&e*ra i& Sacramen%o de&& 3rdine2 !;=#:!;=7@ !;"= $er ciascuno dei tre gradi, il Sacramento dellF+rdine ) conferito mediante l+imposi?ione delle mani sul ca o dellFordinando da arte del Vescovo, che ronunzia la solenne preghiera consacratoria. Con essa il Vescovo invoca da Dio er lFordinando la s eciale effusione dello S irito Santo e dei suoi doni, in vista del ministero. ''#. C6i p!8 con)erire A!e(%o Sacramen%o2 !;=;:!;=8@ !8,, S etta ai Vescovi validamente ordinati, in (uanto successori degli A ostoli, conferire i tre gradi del Sacramento dellF+rdine. '''. C6i p!8 rice$ere A!e(%o Sacramen%o2 !;==:!;=<@ !;"< $u> riceverlo validamente soltanto il battezzato di sesso maschile3 la Chiesa si riconosce vincolata da (uesta scelta fatta dal Signore stesso. .essuno u> esigere di ricevere il Sacramento dellF+rdine, ma deve essere considerato adatto al ministero dallFautorit' della Chiesa ''9. L ric6ie(%o i& ce&i*a%o a c6i rice$e i& Sacramen%o de&& 3rdine2 !;=":!;<,@ !;"" $er lFe isco ato ) sem re richiesto il celibato. $er il resbiterato, nella Chiesa latina sono ordinariamente scelti uomini credenti che vivono da celibi e che intendono conservare il celibato

4 er il regno dei cieli5 ,Mt !",!#9@ nelle Chiese +rientali non ) consentito s osarsi do o aver ricevuto lFordinazione. Al diaconato ermanente ossono accedere anche uomini gi' s osati. '':. 1!a&i (ono +&i e))e%%i de& Sacramen%o de&& 3rdine2 !;<!:!;<" Cuesto Sacramento dona una s eciale effusione dello S irito Santo, che configura lFordinato a Cristo nella sua tri lice funzione di Sacerdote, $rofeta e Re, secondo i ris ettivi gradi del Sacramento. &Fordinazione conferisce un carattere s irituale indelebile3 erci> non u> essere ri etuta n0 conferita er un tem o limitato. ''<. Con A!a&e a!%ori%B $iene e(erci%a%o i& (acerdozio mini(%eria&e2 !;7=:!;;-@ !;"# I sacerdoti ordinati, nellFesercizio del ministero sacro, arlano e agiscono non er autorit' ro ria e ne ure er mandato o er delega della comunit', ma in $ersona di Cristo Ca o e a nome della Chiesa. $ertanto il sacerdozio ministeriale si differenzia essenzialmente, e non solo er grado, dal sacerdozio comune dei fedeli, a servizio del (uale Cristo lFha istituito. IL S,C;,4ENT3 DEL *,T;I43NI3 ''=. 1!a& " i& di(e+no di Dio (!&& !omo e (!&&a donna2 !8,!:!8,; Dio, che ) amore e che ha creato lFuomo er amore, lFha chiamato ad amare. Creando lFuomo e la donna, li ha chiamati nel *atrimonio a unFintima comunione di vita e di amore fra loro, 4cos/ che non sono i2 due, ma una carne sola5 ,Mt !",89. Genedicendoli, Dio disse loro3 4Siate fecondi e molti licatevi5 ,-n !,#<9. ''>. Per A!a&i )ini Dio 6a i(%i%!i%o i& 4a%rimonio2 !8;":!88, &Funione matrimoniale dellFuomo e della donna, fondata e strutturata con leggi ro rie dal Creatore, er sua natura ) ordinata alla comunione e al bene dei coniugi e alla generazione ed educazione dei figli. &Funione matrimoniale, secondo lForiginario disegno divino, ) indissolubile, come afferma %es2 Cristo3 4Cuello che Dio ha congiunto, lFuomo non lo se ari5 ,Mc !,,"9. ''?. In A!a& modo i& pecca%o minaccia i& 4a%rimonio2 !8,8:!8,< A causa del rimo eccato, che ha rovocato anche la rottura della comunione tra lFuomo e la donna, donata dal Creatore, lFunione matrimoniale ) molto s esso minacciata dalla discordia e dallFinfedelt'. Duttavia Dio, nella sua infinita misericordia, dona allFuomo e alla donna la sua grazia er realizzare lFunione delle loro vite secondo lForiginario disegno divino. '9@. C6e co(a in(e+na & ,n%ico Te(%amen%o (!& 4a%rimonio2 !8,":!8!! Dio, so rattutto attraverso la edagogia della &egge e dei rofeti, aiuta il suo o olo a maturare rogressivamente la coscienza dellFunicit' e dellFindissolubilit' del *atrimonio. &Falleanza nuziale di Dio con Israele re ara e refigura lFAlleanza nuova com iuta dal 1iglio di Dio, %es2 Cristo, con la sua s osa, la Chiesa.

'91. 1!a& " &a no$i%B dona%a da Cri(%o a& 4a%rimonio2 !8!#:!8!=@ !88! %es2 Cristo non solo ristabilisce lFordine iniziale voluto da Dio, ma dona la grazia er vivere il *atrimonio nella nuova dignit' di Sacramento, che ) il segno del suo amore s onsale er la Chiesa3 4Voi mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa5 ,'# ;,#;9. '9#. I& 4a%rimonio " !n o**&i+o per %!%%i2 !8!<:!8#, Il *atrimonio non ) un obbligo er tutti. In articolare Dio chiama alcuni uomini e donne a seguire il Signore %es2 nella via della verginit' o del celibato er il Regno dei cieli, rinunciando al gran bene del *atrimonio er reoccu arsi delle cose del Signore e cercare di iacer%li, diventando segno dellFassoluto rimato dellFamore di Cristo e dellFardente attesa della sua venuta gloriosa. '9'. Come (i ce&e*ra i& Sacramen%o de& 4a%rimonio2 !8#!:!8#7 $oich0 il *atrimonio stabilisce i coniugi in uno stato ubblico di vita nella Chiesa, la sua celebrazione liturgica ) ubblica, alla resenza del sacerdote 6o del testimone (ualificato della Chiesa9 e degli altri testimoni. '99. C6e co(a " i& con(en(o ma%rimonia&e2 !8#;:!8-#@ !88#:!88Il consenso matrimoniale ) la volont', es ressa da un uomo e da una donna, di donarsi mutuamente e definitivamente, allo sco o di vivere unFalleanza di amore fedele e fecondo. $oich0 il consenso fa il *atrimonio, esso ) indis ensabile e insostituibile. $er rendere valido il *atrimonio, il consenso deve avere come oggetto il vero *atrimonio ed essere un atto umano, cosciente e libero, non determinato da violenza o costrizioni. '9:. C6e co(a (i ric6iede A!ando !no de+&i (po(i non " ca%%o&ico2 !8--:!8-= $er essere leciti, i matrimoni misti 6fra cattolico e battezzato non cattolico9 richiedono la licenza dellFautorit' ecclesiastica. Cuelli con disparit! di culto 6fra cattolico e non battezzato9 er essere validi hanno bisogno di una dis ensa. In ogni caso, ) essenziale che i coniugi non escludano lFaccettazione dei fini e delle ro riet' essenziali del *atrimonio, e che il coniuge cattolico confermi gli im egni, conosciuti anche dallFaltro coniuge, di conservare la fede e di assicurare il Gattesimo e lFeducazione cattolica dei figli. '9<. 1!a&i (ono +&i e))e%%i de& Sacramen%o de& 4a%rimonio2 !8-<:!87# Il Sacramento del. *atrimonio genera tra i coniugi un vincolo er etuo ed esclusivo. Dio stesso suggella il consenso degli s osi. $ertanto il *atrimonio concluso e consumato tra battezzati non u> essere mai sciolto. Inoltre (uesto Sacramento conferisce agli s osi la grazia necessaria er raggiungere la santit' nella vita coniugale e er lFaccoglienza res onsabile dei figli e la loro educazione. '9=. 1!a&i (ono i pecca%i +ra$emen%e con%rari a& Sacramen%o de& 4a%rimonio2 !87;:!87<

Essi sono3 lFadulterio@ la oligamia, in (uanto contraddice la ari dignit' tra lFuomo e la donna, lFunicit' e lFesclusivit' dellFamore coniugale@ il rifiuto della fecondit', che riva la vita coniugale del dono dei figli@ e il divorzio, che contravviene allFindissolubilit'. '9>. 1!ando &a C6ie(a amme%%e &a (eparazione )i(ica de+&i (po(i2 !8#"@ !87" &a Chiesa ammette la se arazione fisica degli s osi (uando la loro coabitazione ) divenuta er motivi gravi raticamente im ossibile, anche se aus ica una loro riconciliazione. *a essi, finch0 vive il coniuge, non sono liberi di contrarre una nuova unione, a meno che il loro *atrimonio sia nullo, e tale venga dichiarato dallFautorit' ecclesiastica. '9?. 1!a& " & a%%e++iamen%o de&&a C6ie(a $er(o i di$orzia%i ri(po(a%i2 !8;,:!8;! 1edele al Signore, la Chiesa non u> riconoscere come *atrimonio lFunione dei divorziati ris osati civilmente. 4Chi ri udia la ro ria moglie e ne s osa unFaltra, commette adulterio contro di lei@ se la donna ri udia il marito e ne s osa un altro, commette adulterio5 ,Mc !,,!!:!#9. Verso di loro la Chiesa attua unFattenta sollecitudine, invitandoli a una vita di fede, alla reghiera, alle o ere di carit' e allFeducazione cristiana dei figli. *a essi non ossono ricevere lFAssoluzione sacramentale, n0 accedere alla Comunione eucaristica, n0 esercitare certe res onsabilit' ecclesiali, finch0 erdura tale situazione, che oggettivamente contrasta con la legge di Dio. ':@. Perc67 &a )ami+&ia cri(%iana " c6iama%a anc6e Chiesa domestica? !8;;:!8;<@ !888 $erch0 la famiglia manifesta e attua la natura comunionale e familiare della Chiesa come famiglia di Dio. Ciascun membro, secondo il ro rio ruolo, esercita il sacerdozio battesimale, contribuendo a fare della famiglia una comunit' di grazia e di reghiera, una scuola delle virt2 umane e cristiane, il luogo del rimo annuncio della fede ai figli. CA$ID+&+ CAARD+ LE ,LT;E CELEB;,HI3NI LITU;-ICKE I S,C;,4ENT,LI ':1. C6e co(a (ono i Sacramen%a&i2 !88=:!8=#@ !8==:!8=< Sono segni sacri istituiti dalla Chiesa, er mezzo dei (uali vengono santificate alcune circostanze della vita. Essi com ortano una reghiera accom agnata dal segno della croce e da altri segni. 1ra i Sacramentali, occu ano un osto im ortante le benedizioni, che sono una lode di Dio e una reghiera er ottenere i suoi doni, le consacrazioni di ersone e le dedicazioni di cose al culto di Dio. ':#. C6e co( " !n e(orci(mo2 !8=Si ha un esorcismo (uando la Chiesa domanda con la sua autorit', in nome di %es2, che una ersona o un oggetto sia rotetto contro lFinflusso del *aligno e sottratto al suo dominio. Viene raticato in forma ordinaria nel rito del Gattesimo. &Fesorcismo solenne, chiamato il grande esorcismo, u> essere effettuato solo da un resbitero autorizzato dal Vescovo.

':'. 1!a&i )orme di pie%B popo&are accompa+nano &a $i%a (acramen%a&e de&&a C6ie(a2 !8=7:!8=8@ !8=" Il senso religioso del o olo cristiano ha sem re trovato diverse es ressioni nelle varie forme di iet' che accom agnano la vita sacramentale della Chiesa, (uali la venerazione delle reli(uie, le visite ai santuari, i ellegrinaggi, le rocessioni, la 4Via crucis5, il Rosario. &a Chiesa con la luce della fede illumina e favorisce le forme autentiche di iet' o olare &E ESE1UIE C;ISTI,NE ':9. 1!a&e rappor%o e(i(%e %ra i Sacramen%i e &a mor%e de& cri(%iano2 !8<,:!8<Il cristiano che muore in Cristo giunge, al termine della sua esistenza terrena, al com imento della nuova vita iniziata con il Gattesimo, rafforzata dalla Confermazione e nutrita dallFEucaristia, antici azione del banchetto celeste. Il senso della morte del cristiano si manifesta alla luce della *orte e della Risurrezione di Cristo, nostra unica s eranza@ il cristiano che muore in Cristo %es2, va ad 4abitare resso il Signore5 62 Cor ;,<9. '::. C6e co(a e(primono &e e(eA!ie2 !8<7:!8<; &e ese(uie, ur celebrando si secondo differenti riti ris ondenti alle situazioni e alle tradizioni delle singole regioni, es rimono il carattere as(uale della morte cristiana nella s eranza della risurrezione, e il senso della comunione con il defunto articolarmente mediante la reghiera er la urificazione della sua anima. ':<. 1!a&i (ono i momen%i principa&i de&&e e(eA!ie2 !8<8:!8", Solitamente le ese(uie com rendono (uattro momenti rinci ali3 lFaccoglienza della salma da arte della comunit' con arole di conforto e di s eranza, la liturgia della $arola, il sacrificio eucaristico e 4lFaddio5, col (uale lFanima del defunto viene affidata a Dio, fonte di vita eterna, mentre il suo cor o viene se olto in attesa della risurrezione.

P!RTE TER !

"! (IT! IN CRI$TO


Sezione La 1 &Fuomo &a &a &a &a &e Il # &a &a &a ' &a %razia &a La prima: $i%a La nostra di+ni%B immagine vocazione libert' moralit' coscienza La $ocazione ne&&o de&&a di alla delle de&& !omo: Spiri%o per(ona !mana Dio beatitudine dellFuomo assioni morale virt2 eccato !mana societ' sociale sociale e e I dieci 0orm!&a &a +razia morale giustificazione *aestra

ersona arteci azione (a&$ezza Chiesa, Sezione (econda di

La e alla giustizia Dio: legge e *adre &a

com!ni%B la vita &e++e

Comandamen%i ca%ec6i(%ica

E(odo 1 con Il .on Il di Il feste

De!%eronomio

4Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, tutta la tua anima e con tutta la tua mente5 rimo Comandamento3 Io sono il Signore Dio tuo. avrai altro Dio fuori di me. secondo Comandamento3 .on nominare il nome Dio invano terzo Comandamento3 Ricordati di santificare le

# 4Amerai il rossimo tuo come te stesso5 Il (uarto Comandamento3 +nora tuo adre e tua madre Il (uinto Comandamento3 .on uccidere Il sesto Comandamento3 .on commettere adulterio Il settimo Comandamento3 .on rubare &Fottavo Comandamento3 .on dire falsa testimonianza Il nono Comandamento3 .on desiderare la donna dFaltri Il decimo Comandamento3 .on desiderare la roba dFaltri

SEZIONE PRIMA

LA VOCAZIONE DELL'UOMO: LA VITA NELLO SPIRITO


':=. Come &a $i%a mora&e cri(%iana " &e+a%a a&&a )ede e ai Sacramen%i2 !8"!:!8"< Ci> che il Simbolo della fede rofessa, i Sacramenti lo comunicano. Infatti, con essi i fedeli ricevono la grazia di Cristo e i doni dello S irito Santo, che li rendono ca aci di vivere la nuova vita di figli di Dio nel Cristo accolto con la fede. ;4iconosci, o cristiano, la tua dignit!1 6san &eone *agno9. CA$ID+&+ $RI*+ &A DI%.IDY DE&&A $ERS+.A A*A.A &FA343 I44,-INE DI DI3 ':>. 1!a& " &a radice de&&a di+ni%B !mana2 !8"":!=!; &a dignit' della ersona umana si radica nella creazione ad immagine e somiglianza di Dio. Dotata di unFanima s irituale e immortale, dFintelligenza e di libera volont' la ersona umana ) ordinata a Dio e chiamata, con la sua anima e il suo cor o, alla beatitudine eterna. &, N3ST;, V3C,HI3NE ,LL, BE,TITUDINE ':?. Come ra++i!n+e & !omo &a *ea%i%!dine2 !=!8 &Fuomo raggiunge la beatitudine in virt2 della grazia di Cristo, che lo rende arteci e della vita divina. Cristo nel Vangelo indica ai suoi la strada che orta alla felicit' senza fine3 le Geatitudini. &a grazia di Cristo o era anche in ogni uomo che, seguendo la retta coscienza, cerca e ama il vero e il bene, ed evita il male. '<@. Perc67 &e Bea%i%!dini (ono impor%an%i per noi2 !=!8:!=!=@ !=#;:!=#8 &e Geatitudini sono al centro della redicazione di %es2, ri rendono e ortano a erfezione le romesse di Dio, fatte a artire da Abramo. Di ingono il volto stesso di %es2, caratterizzano lFautentica vita cristiana e svelano allFuomo il fine ultimo del suo agire3 la beatitudine eterna. '<1. In c6e rappor%o (ono &e Bea%i%!dini co& de(iderio di )e&ici%B de&& !omo2 !=!<:!=l"

Esse ris ondono allFinnato desiderio di felicit' che Dio ha osto nel cuore dellFuomo er attirarlo a s0 e che solo lui u> saziare. '<#. C6e co( " &a *ea%i%!dine e%erna2 !=#,:!=#7@ !=#=:!=#" B la visione di Dio nella vita eterna, in cui noi saremo ienamente 4 arteci i della natura divina5 62 Pt !,79, della gloria di Cristo e del godimento della vita trinitaria. &a beatitudine oltre assa le ca acit' umane3 ) un dono so rannaturale e gratuito di Dio, come la grazia che ad essa conduce. &a beatitudine romessa ci one di fronte a scelte morali decisive riguardo ai beni terreni, stimolandoci ad amare Dio al di so ra di tutto. &, LIBE;TJ DELL U343 '<'. C6e co( " &a &i*er%B2 !=-,:!=--@ !=7-:!=77 B il otere donato da Dio allFuomo di agire o di non agire, di fare (uesto o (uello, di orre cos/ da se stesso azioni deliberate. &a libert' caratterizza gli atti ro riamente umani. Cuanto i2 si fa il bene, tanto i2 si diventa liberi. &a libert' raggiunge la ro ria erfezione (uando ) ordinata a Dio, sommo Gene e nostra Geatitudine. &a libert' im lica anche la ossibilit' di scegliere tra il bene e il male. &a scelta del male ) un abuso della libert', che conduce alla schiavit2 del eccato. '<9. 1!a&e re&azione e(i(%e %ra &i*er%B e re(pon(a*i&i%B2 !=-7:!=-=@ !=7;:!=78 &a libert' rende lFuomo res onsabile dei suoi atti nella misura in cui sono volontari, anche se lFim utabilit' e la res onsabilit' di unFazione ossono essere sminuite e talvolta annullate dallFignoranza, dallFinavvertenza, dalla violenza subita, dal timore, dagli affetti smodati, dalle abitudini. '<:. Perc67 o+ni !omo 6a diri%%o a&& e(ercizio de&&a &i*er%B2 !=-<@ !=7= Il diritto allFesercizio della libert' ) ro rio dFogni uomo, in (uanto ) inse arabile dalla sua dignit' di ersona umana. $ertanto tale diritto va sem re ris ettato, articolarmente in cam o morale e religioso, e deve essere civilmente riconosciuto e tutelato nei limiti del bene comune e del giusto ordine ubblico. '<<. Come (i co&&oca &a &i*er%B !mana ne&& ordine de&&a (a&$ezza2 !=-":!=7#@ !=7< &a nostra libert' ) indebolita a causa del rimo eccato. &Findebolimento ) reso i2 acuto dai eccati successivi. *a Cristo 4ci ha liberati erch0 restassimo liberi5 ,-al ;, !9. Con la sua grazia lo S irito Santo ci conduce alla libert' s irituale, er farci suoi liberi collaboratori nella Chiesa e nel mondo. '<=. 1!a&i (ono &e )on%i de&&a mora&i%B de+&i a%%i !mani2 !=7":!=;7@ !=;=:!=;< &a moralit' degli atti umani di ende da tre fonti3 dall+oggetto scelto, ossia un bene vero o a arente@ dall+inten?ione del soggetto che agisce, e cio) dal fine er cui egli com ie lFazione@ dalle circostan?e dellFazione, ivi com rese le conseguen?e"

'<>. 1!ando & a%%o " mora&men%e *!ono2 !=;;:!=;8@ !=;":!=8, &Fatto ) moralmente buono (uando su one ad un tem o la bont' dellFoggetto, del fine e delle circostanze. &Foggetto scelto u> da solo viziare tutta unFazione, anche se lFintenzione ) buona. .on ) lecito com iere il male erch0 ne derivi un bene. An fine cattivo u> corrom ere lFazione, anche se il suo oggetto, in s0, ) buono. Invece un fine buono non rende buono un com ortamento che er il suo oggetto ) cattivo, in (uanto il fine non giustifica i mezzi. &e circostanze ossono attenuare o aumentare la res onsabilit' di chi agisce, ma non ossono modificare la (ualit' morale degli atti stessi, non rendono mai buona unFazione in s0 cattiva. '<?. Vi (ono a%%i c6e (ono (empre i&&eci%i2 !=;8@ !=8! Vi sono atti, la cui scelta ) sem re illecita a motivo del loro oggetto 6ad esem io la bestemmia, lFomicidio, lFadulterio9. &a loro scelta com orta un disordine della volont', cio) un male morale, che non u> essere giustificato con il ricorso ai beni che eventualmente ne otrebbero derivare. &, 43;,LITJ DELLE P,SSI3NI '=@. C6e co(a (ono &e pa((ioni2 !=8#:!=88@ !==!:!==# &e assioni sono gli affetti, le emozioni o i moti della sensibilit' : com onenti naturali della sicologia umana : che s ingono ad agire o a non agire in vista di ci> che ) erce ito come buono o come cattivo. &e rinci ali sono lFamore e lFodio, il desiderio e il timore, la gioia, la tristezza, la collera. $assione reci ua ) lFamore, rovocato dallFattrattiva del bene. .on si ama che il bene, vero o a arente. '=1. Le pa((ioni (ono mora&men%e *!one o ca%%i$e2 !=8=:!==,@ !==-:!==; &e assioni, in (uanto moti della sensibilit', non sono n0 buone n0 cattive in se stesse3 sono buone (uando contribuiscono ad unFazione buona@ sono cattive in caso contrario. Esse ossono essere assunte nelle virt2 o ervertite nei vizi. &, C3SCIENH, 43;,LE '=#. C6e co( " &a co(cienza mora&e2 !==8:!=<,@ !=";:!="= &a coscienza morale, resente nellFintimo della ersona, ) un giudizio della ragione, che, al momento o ortuno, ingiunge allFuomo di com iere il bene e di evitare il male. %razie ad essa, la ersona umana erce isce la (ualit' morale di un atto da com iere o gi' com iuto, ermettendole di assumerne la res onsabilit'. Cuando ascolta la coscienza morale, lFuomo rudente u> sentire la voce di Dio che gli arla. '='. C6e co(a imp&ica &a di+ni%B de&&a per(ona nei con)ron%i de&&a co(cienza mora&e2 !=<,:!=<#@ !="< &a dignit' della ersona umana im lica la rettitudine della coscienza morale 6che cio) sia in accordo con ci> che ) giusto e buono secondo la ragione e la &egge divina9. A motivo della stessa dignit' ersonale, lFuomo non deve essere costretto ad agire contro coscienza e non si deve ne ure

im edirgli, entro i limiti del bene comune, di o erare in conformit' ad essa, so rattutto in cam o religioso. '=9. Come (i )orma &a co(cienza mora&e perc67 (ia re%%a e $eri%iera2 !=<-:!=<<@ !="":!<,, &a coscienza morale retta e veritiera si forma con lFeducazione, con lFassimilazione della $arola di Dio e dellFinsegnamento della Chiesa. B sorretta dai doni dello S irito Santo e aiutata dai consigli di ersone sagge. Inoltre giovano molto alla formazione morale la reghiera e lFesame di coscienza. '=:. 1!a&i norme &a co(cienza de$e (empre (e+!ire2 !=<" Ce ne sono tre i2 generali3 !9 non ) mai consentito fare il male erch0 ne derivi un bene@ #9 la cosiddetta 4egola d+oro5 4 Dutto (uanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro5 ,Mt =,!#9@ -9 la carit' assa sem re attraverso il ris etto del rossimo e della sua coscienza, anche se (uesto non significa accettare come un bene ci> che ) oggettivamente un male. '=<. La co(cienza mora&e p!8 eme%%ere +i!dizi erronei2 !=",:!="7@ !<,!:!<,# &a ersona deve sem re obbedire al giudizio certo della ro ria coscienza, ma u> emettere anche giudizi erronei, er cause non sem re esenti da col evolezza ersonale. .on ) er> im utabile alla ersona il male com iuto er ignoranza involontaria, anche se esso resta oggettivamente un male. B (uindi necessario ado erarsi er correggere la coscienza morale dai suoi errori. &E VI;TF '==. C6e co( " &a $ir%.2 !<,-,!<-&a virt2 ) una dis osizione abituale e ferma a fare il bene. 4Il fine di una vita virtuosa consiste nel divenire simile a Dio5 6san %regorio di .issa9. Vi sono virt2 umane e virt2 teologali. '=>. C6e co(a (ono &e $ir%. !mane2 !<,7@ !<!,:!<!!@ !<-7,!<-" &e virt2 umane sono erfezioni abituali e stabili dellFintelligenza e della volont', che regolano i nostri atti, ordinano le nostre assioni e indirizzano la nostra condotta in conformit' alla ragione e alla fede. Ac(uisite e rafforzate er mezzo di atti moralmente buoni e ri etuti, sono urificate ed elevate dalla grazia divina. '=?. 1!a&i (ono &e $ir%. !mane principa&i2 !<,;@ !<-7 Sono le virt2 denominate cardinali, che raggru ano tutte le altre e che costituiscono i cardini della vita virtuosa. Esse sono3 rudenza, giustizia, fortezza e tem eranza. '>@. C6e co( " &a pr!denza2 !<,8@ !<-; &a rudenza dis one la ragione a discernere, in ogni circostanza, il nostro vero bene e a scegliere i mezzi adeguati er attuarlo. Essa guida le altre virt2, indicando loro regola e misura.

'>1. C6e co( " &a +i!(%izia2 !<,=@ !<-8 &a giustizia consiste nella volont' costante e ferma di dare agli altri ci> che ) loro dovuto. &a giustizia verso Dio ) chiamata 4virt2 della religione5. '>#. C6e co( " &a )or%ezza2 !<,<@ !<-= &a fortezza assicura la fermezza nelle difficolt' e la costanza nella ricerca del bene, giungendo fino alla ca acit' dellFeventuale sacrificio della ro ria vita er una giusta causa. '>'. C6e co( " &a %emperanza2 !<,"@ !<-< &a tem eranza modera lFattrattiva dei iaceri, assicura il dominio della volont' sugli istinti e rende ca aci di e(uilibrio nellFuso dei beni creati. '>9. C6e co(a (ono &e $ir%. %eo&o+a&i2 !<!#:!<!-@ !<7,:!<7! Sono le virt2 che hanno come origine, motivo e oggetto immediato Dio stesso. Infuse nellFuomo con la grazia santificante, esse rendono ca aci di vivere in relazione con la Drinit' e fondano e animano lFagire morale del cristiano, vivificando le virt2 umane. Sono il egno della resenza e dellFazione dello S irito Santo nelle facolt' dellFessere umano. '>:. 1!a&i (ono &e $ir%. %eo&o+a&i2 !<!&e virt2 teologali sono la fede, la s eranza e la carit'. '><. C6e co( " &a )ede2 !<!7:!<!8@ !<7# &a fede ) la virt2 teologale er la (uale noi crediamo a Dio e a tutto ci> che egli ci ha rivelato e che la Chiesa ci ro one di credere, erch0 Dio ) la stessa Verit'. Con la fede lFuomo si abbandona a Dio liberamente. $erci> colui che crede cerca di conoscere e fare la volont' di Dio, erch0 4la fede o era er mezzo della carit'5 ,-al ;,89. '>=. C6e co( " &a (peranza2 !<!=:!<#!@ !<7&a s eranza ) la virt2 teologale er la (uale noi desideriamo e as ettiamo da Dio la vita eterna come nostra felicit', ri onendo la nostra fiducia nelle romesse di Cristo e a oggiandoci allFaiuto della grazia dello S irito Santo er meritarla e erseverare sino alla fine della vita terrena. '>>. C6e co( " &a cari%B2 !<##:!<#"@ !<77 &a carit' ) la virt2 teologale er la (uale amiamo Dio al di so ra di tutto e il nostro rossimo come noi stessi er amore di Dio. %es2 fa di essa il comandamento nuovo, la ienezza della &egge. Essa ) 4il vincolo della erfezione5 ,Col -,!79 e il fondamento delle altre virt2, che anima, is ira e ordina3

senza di essa 4io non sono nulla5 e 4niente mi giova5 62 Cor !-,!:-9. '>?. C6e co(a (ono i doni de&&o Spiri%o San%o2 !<-,:!<-!@ !<7; I doni dello S irito Santo sono dis osizioni ermanenti che rendono lFuomo docile a seguire le is irazioni divine. Essi sono sette3 sa ienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, iet' e timore di Dio. '?@. C6e co(a (ono i )r!%%i de&&o Spiri%o San%o2 !<-# I #rutti dello S irito Santo sono erfezioni lasmate in noi come rimizie della gloria eterna. &a tradizione della Chiesa ne enumera dodici3 4Amore, gioia, ace, azienza, longanimit', bont', benevolenza, mitezza, fedelt', modestia, continenza, castit'5 ,-al ;,##:#- volg.9. IL PECC,T3 '?1. C6e co(a compor%a per noi & acco+&ienza de&&a mi(ericordia di Dio2 !<78:!<7<@ !<=, Essa com orta che riconosciamo le nostre col e, entendoci dei nostri eccati. Dio stesso con la sua $arola e il suo S irito svela i nostri eccati, ci dona la verit' della coscienza e la s eranza del erdono. '?#. C6e co( " i& pecca%o2 !<7":!<;!@ !<=!:!<=# Il eccato ) 4una arola, un atto o un desiderio contrari alla &egge eterna5 6santFAgostino9. B unFoffesa a Dio, nella disobbedienza al suo amore. Esso ferisce la natura dellFuomo e attenta alla solidariet' umana. Cristo nella sua $assione svela ienamente la gravit' del eccato e lo vince con la sua misericordia. '?'. E(i(%e !na $arie%B dei pecca%i2 !<;#:!<;-@ !<=&a variet' dei eccati ) grande. Essi ossono essere distinti secondo il loro oggetto o secondo le virt2 o i comandamenti ai (uali si o ongono. $ossono riguardare direttamente Dio, il rossimo o noi stessi. E ossibile inoltre distinguerli in eccati di ensiero, di arola, di azione e di omissione. '?9. Come (i di(%in+!e i& pecca%o/ A!an%o a&&a +ra$i%B2 !<;7 Si distingue in eccato mortale e veniale '?:. 1!ando (i comme%%e i& pecca%o mor%a&e2 !<;;:!<8!@ !<=7 Si commette il eccato mortale (uando ci sono nel contem o materia grave, iena consa evolezza e deliberato consenso. Cuesto eccato distrugge in noi la carit', ci riva della grazia santificante, ci conduce alla morte eterna dellFinferno se non ci si ente. Viene erdonato in via ordinaria mediante i Sacramenti del Gattesimo e della $enitenza o Riconciliazione.

'?<. 1!ando (i comme%%e i& pecca%o $enia&e2 !<8#:!<87@ !<=; Il eccato veniale, che si differenzia essenzialmente dal eccato mortale, si commette (uando si ha materia leggera, o ure anche grave, ma senza iena consa evolezza o totale consenso. Esso non rom e lFalleanza con Dio, ma indebolisce la carit'@ manifesta un affetto disordinato er i beni creati@ ostacola i rogressi dellFanima nellFesercizio delle virt2 e nella ratica del bene morale@ merita ene urificatorie tem orali. '?=. Come pro&i)era in noi i& pecca%o2 !<8;,!<=8 Il eccato trascina al eccato, e la sua ri etizione genera il vizio. '?>. C6e co(a (ono i $izi2 !<88:!<8= I vizi, essendo il contrario delle virt2, sono abitudini erverse che ottenebrano la coscienza e inclinano al male. I vizi ossono essere collegati ai sette eccati cosiddetti capitali, che sono3 su erbia, avarizia, invidia, ira, lussuria, golosit', igrizia o accidia. '??. E(i(%e !na no(%ra re(pon(a*i&i%B nei pecca%i comme((i da a&%ri2 !<8< Esiste (uesta res onsabilit', (uando vi coo eriamo col evol:mente. 9@@. C6e co(a (ono &e strutture di pecca%o2 !<8" Sono situazioni sociali o istituzioni contrarie alla legge divina, es ressione ed effetto di eccati ersonali.

$!NT! #!MI)"I! DI )E$U' M!RI! E )IU$EPPE


$A$AS $A.AI+DIS $1ZIS Padre Agiogra#o sella Chiesa <rtodossa -reca CA$ID+&+ SEC+.D+ L, C34UNITJ U4,N, &, PE;S3N, E L, S3CIETJ 9@1. In c6e co(a con(i(%e &a dimen(ione (ocia&e de&& !omo2 !<==:!<<,@ !<",:!<"!

Insieme alla chiamata ersonale alla beatitudine, lFuomo ha la dimensione sociale come com onente essenziale della sua natura e della sua vocazione. Infatti3 tutti gli uomini sono chiamati al medesimo fine, Dio stesso@ esiste una certa somiglianza tra la comunione delle $ersone divine e la fraternit' che gli uomini devono instaurare tra loro nella verit' e nella carit'@ lFamore del rossimo ) inse arabile dallFamore er Dio. 9@#. 1!a& " i& rappor%o %ra &a per(ona e &a (ocie%B2 !<<!:!<<#@ !<"#:!<"$rinci io, soggetto e fine di tutte le istituzioni sociali ) e deve essere la persona" Alcune societ', (uali la famiglia e la comunit' civica, sono ad essa necessarie. Sono utili anche altre associazioni, tanto allFinterno delle comunit' olitiche (uanto sul iano internazionale, nel ris etto del rinci io di sussidiariet!" 9@'. C6e co(a indica i& principio di (!((idiarie%B2 !<<-:!<<;@ !<"7 Dale rinci io indica che una societ' di ordine su eriore non deve assumere il com ito s ettante a una societ' di ordine inferiore, rivandola delle sue com etenze, ma deve iuttosto sostenerla in caso di necessit'. 9@9. C6e co( a&%ro ric6iede !n a!%en%ica con$i$enza !mana2 !<<8.!<<"@ !<";:!<"8 Richiede di ris ettare la giustizia e la giusta gerarchia dei valori, come ure di subordinare le dimensioni materiali e istintive a (uelle interiori e s irituali. In articolare, l' dove il eccato erverte il clima sociale, occorre far a ello alla conversione dei cuori e alla grazia di Dio, er ottenere cambiamenti sociali che siano realmente al servizio di ogni ersona e di tutta la ersona. &a carit', che esige e rende ca aci della ratica della giustizia, ) il i2 grande comandamento sociale. &, P,;TECIP,HI3NE ,LL, VIT, S3CI,LE 9@:. S! c6e co(a (i )onda & a!%ori%B ne&&a (ocie%B2 !<"=:!",#@ !"!<:!"#, +gni comunit' umana ha bisogno di unFautorit' legittima, che assicuri lFordine e contribuisca allFattuazione del bene comune. Dale autorit' trova il ro rio fondamento nella natura umana, erch0 corris onde allFordine stabilito da Dio. 9@<. 1!ando & a!%ori%B " e(erci%a%a in modo &e+i%%imo2 !",-:!",7@ !"#!:!"## &Fautorit' ) esercitata in modo legittimo (uando agisce er il bene comune e er conseguirlo usa mezzi moralmente leciti. $erci> i regimi olitici devono essere determinati dalla libera decisione dei cittadini e devono ris ettare il rinci io dello 4Stato di diritto5, nel (uale ) sovrana la legge, e non la volont' arbitraria degli uomini. &e leggi ingiuste e le misure contrarie allFordine morale non sono obbliganti er le coscienze. 9@=. C6e co( " i& *ene com!ne2 !",;:!",8@ !"#7 $er bene comune si intende lFinsieme di (uelle condizioni di vita sociale che ermettono ai gru ai singoli di realizzare la ro ria erfezione. ie

9@>. C6e co(a compor%a i& *ene com!ne2 !",=:!","@ !"#; Il bene comune com orta3 il ris etto e la romozione dei diritti fondamentali della ersona@ lo svilu o dei beni s irituali e tem orali delle ersone e della societ'@ la ace e la sicurezza di tutti. 9@?. Do$e (i rea&izza in maniera pi. ri&e$an%e i& *ene com!ne2 !"!,:!"!#@ !"#= &a realizzazione i2 com leta del bene comune si trova in (uelle comunit' olitiche, che difendono e romuovono il bene dei cittadini e dei ceti intermedi, senza dimenticare il bene universale della famiglia umana. 91@. Come & !omo par%ecipa a&&a rea&izzazione de& *ene com!ne2 !"!-:!"!=@ !"#8 +gni uomo, secondo il osto e il ruolo che rico re, arteci a a romuovere il bene comune, ris ettando le leggi giuste e facendosi carico dei settori di cui ha la res onsabilit' ersonale, (uali la cura della ro ria famiglia e lFim egno nel ro rio lavoro. I cittadini inoltre, er (uanto ) ossibile, devono rendere arte attiva alla vita ubblica. &, -IUSTIHI, S3CI,LE 911. Come &a (ocie%B a((ic!ra &a +i!(%izia (ocia&e2 !"#<:!"--@ !"7-:!"77 &a societ' assicura la giustizia sociale (uando ris etta la dignit' e i diritti della ersona, fine ro rio della societ' stessa. Inoltre la societ' ersegue la giustizia sociale, che ) connessa con il bene comune e lFesercizio dellFautorit', (uando realizza le condizioni che consentono alle associazioni e agli individui di conseguire ci> a cui hanno diritto. 91#. S! c6e co(a (i )onda & !+!a+&ianza %ra +&i !omini2 !"-7:!"-;@ !"7; Dutti gli uomini godono di eguale dignit' e diritti fondamentali, in (uanto, creati a immagine dellFunico Dio e dotati di una medesima anima razionale, hanno la stessa natura e origine, e sono chiamati, in Cristo unico salvatore, alla medesima beatitudine divina. 91'. Come $a&!%are &e di(!+!a+&ianze %ra +&i !omini2 !"-8:!"-<@ !"78:!"7= Ci sono delle disuguaglianze ini(ue, economiche e sociali, che col iscono milioni di esseri umani@ esse sono in a erto contrasto con il Vangelo, contrarie alla giustizia, alla dignit' delle ersone, alla ace. *a ci sono anche differenze tra gli uomini, causate da vari fattori, che rientrano nel iano di Dio. Infatti, Egli vuole che ciascuno riceva dagli altri ci> di cui ha bisogno, e che coloro che hanno 4talenti5 articolari li condividano con gli altri. Dali differenze incoraggiano e s esso obbligano le ersone alla magnanimit', alla benevolenza e alla condivisione, e s ingono le culture a mutui arricchimenti. 919. Come (i e(prime &a (o&idarie%B !mana2 !"-":!"7#@ !"7<

&a solidariet', che scaturisce dalla fraternit' umana e cristiana, si es rime anzitutto nella giusta ri artizione dei beni, nella e(ua remunerazione del lavoro e nellFim egno er un ordine sociale i2 giusto. &a virt0 della solidariet' attua anche la condivisione dei beni s irituali della fede, ancor i2 im ortanti di (uelli materiali. CA$ID+&+ DERE+ L, S,LVEHH, DI DI3: L, LE--E E L, -;,HI, &, LE--E 43;,LE 91:. C6e co( " &a &e++e mora&e2 !";7:!";"@ !"=<:!"=" &a legge morale ) o era della Sa ienza divina. $rescrive allFuomo le vie, le norme di condotta che conducono alla beatitudine romessa e vietano le strade che allontanano da Dio. 91<. In c6e co(a con(i(%e &a &e++e mora&e na%!ra&e2 !"8, &a legge naturale, iscritta dal Creatore nel cuore di ogni uomo, consiste in una arteci azione alla sa ienza e alla bont' di Dio ed es rime il senso morale originario, che ermette allFuomo di discernere, er mezzo della ragione, il bene e il male. Essa ) universale e immutabile e one la base dei doveri e dei diritti fondamentali della ersona, nonch0 della comunit' umana e della stessa legge civile. 91=. L percepi%a da %!%%i %a&e &e++e2 !"8!:!"8#@ !"<,:!"<! A causa del eccato, la legge naturale non sem re e non da tutti viene erce ita con uguale chiarezza e immediatezza. Per /uesto Dio 4 ha scritto sulle tavole della )egge /uanto gli uomini non riuscivano a leggere nei loro cuori1 6santFAgostino9. 91>. 1!a& " i& rappor%o %ra &a &e++e na%!ra&e e &a Le++e an%ica2 !"8-:!"87@ !"<# &a &egge antica ) il rimo stadio della &egge rivelata. Essa es rime molte verit' che sono naturalmente accessibili alla ragione e che si trovano cos/ affermate e autenticate nelle Alleanze della salvezza. &e sue rescrizioni morali, che sono riassunte nei Dieci Comandamenti del Decalogo, ongono i fondamenti della vocazione dellFuomo, vietano ci> che ) contrario allFamore di Dio e del rossimo, e rescrivono ci> che gli ) essenziale. 91?. Come (i co&&oca &a Le++e an%ica ne& piano de&&a (a&$ezza2 !"8-:!"87@ !"<# &a &egge antica ermette di conoscere molte verit' accessibili alla ragione, indica ci> che si deve o non si deve fare, e so rattutto, come fa un saggio edagogo, re ara e dis one alla conversione e allFaccoglienza del Vangelo. Duttavia, ur essendo santa, s irituale e buona, la &egge antica ) ancora im erfetta, oich0 non dona da se stessa la forza e la grazia dello S irito er osservarla. 9#@. C6e co( " &a n!o$a Le++e o Le++e e$an+e&ica2

!"8;:!"=#@ !"<-:!"<; &a nuova &egge o &egge evangelica, roclamata e realizzata da Cristo, ) la ienezza e il com imento della &egge divina, naturale e rivelata. Essa ) riassunta nel comandamento di amare Dio e il rossimo, e di amarci come Cristo ci ha amato@ ) anche una realt' interiore allFuomo3 la grazia dello S irito Santo che rende ossibile un tale amore. B 4la legge della libert'5 ,-c !,#;9, erch0 orta ad agire s ontaneamente sotto lFim ulso della carit'. 4)a nuova legge . principalmente la stessa gra?ia dello pirito anto, che . data ai credenti in Cristo1 6san Dommaso dF A(uino9. 9#1. Do$e (i %ro$a &a Le++e n!o$a2 !"=!:!"=7@ !"<8 &a &egge nuova si trova in tutta la vita e la redicazione di Cristo e nella catechesi morale degli A ostoli3 il Discorso della *ontagna ne ) la rinci ale es ressione. %;,HI, E -IUSTI0IC,HI3NE 9##. C6e co( " &a +i!(%i)icazione2 !"<=:!"";@ #,!=:#,#, &a giustificazione ) lFo era i2 eccellente dellFamore di Dio. B lFazione misericordiosa e gratuita di Dio, che cancella i nostri eccati e ci rende giusti e santi in tutto il nostro essere. Ci> avviene er mezzo della grazia dello S irito Santo, che ci ) stata meritata dalla assione di Cristo e ci ) donata nel Gattesimo. &a giustificazione d' inizio alla libera ris osta dellFuomo, cio) alla fede in Cristo e alla collaborazione con la grazia dello S irito Santo. 9#'. C6e co( " &a +razia c6e +i!(%i)ica2 !""8:!""<, #,,;@ #,#! &a grazia ) il dono gratuito che Dio ci d' er renderci arteci i della sua vita trinitaria e ca aci di agire er amor suo, B chiamata gra?ia abituale, o santi#icante o dei#icante, erch0 ci santifica e ci divinizza. B soprannaturale, erch0 di ende interamente dallFiniziativa gratuita di Dio e su era le ca acit' dellFintelligenza e delle forze dellFuomo. Sfugge (uindi alla nostra es erienza. 9#9. 1!a&i a&%ri %ipi di +razia ci (ono2 !""":#,,,@ #,,-:#,,7@ #,#-:#,#7 +ltre alla grazia abituale, ci sono3 le grazie attuali 6doni circostanziati9@ le grazie sacramentali 6doni ro ri di ciascun sacramento9@ le grazie s eciali o carismi 6aventi come fine il bene comune della Chiesa9, tra cui le grazie di stato, che accom agnano lFesercizio dei ministeri ecclesiali e delle res onsabilit' della vita. 9#:. 1!a& " i& rappor%o %ra &a +razia e &a &i*er%B de&& !omo2 #,,!:#,,# &a grazia reviene, re ara e suscita la libera ris osta dellFuomo. Essa ris onde alle rofonde as irazioni della libert' umana, la invita a coo erare e la conduce alla sua erfezione 9#<. C6e co( " i& meri%o2 #,,8:#,,"@ #,#;:#,#=

Il merito ) ci> che d' diritto alla ricom ensa er unFazione buona. .ei confronti di Dio, lFuomo, di er s0, non u> meritare nulla, avendo tutto da lui gratuitamente ricevuto. Duttavia, Dio gli dona la ossibilit' di ac(uistare meriti er lFunione alla carit' di Cristo, sorgente dei nostri meriti davanti a Dio. I meriti delle o ere buone devono erci> essere attribuiti anzitutto alla grazia di Dio e oi alla libera volont' dellFuomo, 9#=. 1!a&i *eni po((iamo meri%are2 #,,8:#,,"@ #,#;:#,#= Sotto la mozione dello S irito Santo ossiamo meritare, er noi stessi e er gli altri, le grazie utili er santificarci e er giungere alla vita eterna, come ure i beni tem orali a noi convenienti secondo il disegno di Dio. .essuno u> meritare la gra?ia prima, (uella che sta allForigine della conversione e della giustificazione. 9#>. Siamo %!%%i c6iama%i a&&a (an%i%B cri(%iana2 #,!#:#,!8@ #,#<:#,#" Dutti i fedeli sono chiamati alla santit' cristiana. Essa ) ienezza della vita cristiana e erfezione della carit', e si attua nellFunione intima con Cristo, e, in lui, con la Santissima Drinit'. Il cammino di santificazione del cristiano, do o essere assato attraverso la Croce, avr' il suo com imento nella Risurrezione finale dei giusti, nella (uale Dio sar' tutto in tutte le cose. &, CKIES,, *,D;E E *,EST;, 9#?. In A!a& modo &a C6ie(a n!%re &a $i%a mora&e de& cri(%iano2 #,-,:#,-!@ #,7= &a Chiesa ) la comunit' dove il cristiano accoglie la $arola di Dio e gli insegnamenti della 4&egge di Cristo5 ,-al 8,#9@ riceve la grazia dei sacramenti@ si unisce allFofferta eucaristica di Cristo, in modo che la sua vita morale sia un culto s irituale@ a rende lFesem io di santit' della Vergine *aria e dei Santi. 9'@. Perc67 i& 4a+i(%ero de&&a C6ie(a in%er$iene ne& campo mora&e2 #,-#:#,7,@ #,7":#,;! $erch0 ) com ito del *agistero della Chiesa redicare la fede da credere e da raticare nella vita. Dale com ito si estende anche alle rescrizioni s ecifiche della legge naturale, erch0 la loro osservanza ) necessaria er la salvezza. 9'1. 1!a&i )ina&i%B 6anno i prece%%i de&&a C6ie(a2 #,7!@ #,7< I cin(ue recetti della Chiesa hanno come fine di garantire ai fedeli il minimo indis ensabile dello s irito di reghiera, della vita sacramentale, dellFim egno morale e della crescita dellFamore di Dio e del rossimo. 9'#. 1!a&i (ono i prece%%i de&&a C6ie(a2 #,7#:#,7Essi sono3 !9 arteci are alla *essa la domenica e le altre feste comandate e rimanere liberi da lavori e da attivit' che otrebbero im edire la santificazione di tali giorni@ #9 confessare i ro ri eccati, ricevendo il Sacramento della Riconciliazione almeno una volta allFanno@ -9 accostarsi al Sacramento dellFEucaristia almeno a $as(ua@ 79 astenersi dal mangiare carne e osservare il digiuno

nei giorni stabiliti dalla Chiesa@ ;9 sovvenire alle necessit' materiali della Chiesa, ciascuno secondo le ro rie ossibilit'. 9''. Perc67 &a $i%a mora&e dei cri(%iani " indi(pen(a*i&e per & ann!nzio de& Van+e&o2 #,77:#,78 $erch0 con la loro vita conforme al Signore %es2 i cristiani attirano gli uomini alla fede nel vero Dio, edificano la Chiesa, informano il mondo con lo s irito del Vangelo e affrettano la venuta del Regno di Dio.

SEZIONE SECONDA

I DIECI COMANDAMENTI
E(odo #@/#-1= De!%eronomio :/<-#1 0orm!&a ca%ec6i(%ica

Io sono il Signore tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal aese dFEgitto, dalla condizione di schiavit2 .on avrai altri d)i di fronte a me. .on ti farai idolo n0 immagine alcuna di ci> che ) lass2 nel cielo, n0 di ci> che ) (uaggi2 sulla terra, n0 di ci> che ) nelle ac(ue sotto la terra. .on ti rostrerai davanti a loro e non li servirai. $erch0 io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che unisce la col a dei adri nei figli fino alla terza e alla (uarta generazione er coloro che mi odiano, ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, er coloro che mi amano e osservano i miei comandamenti. .on ronuncerai invano il nome del Signore tuo Dio, erch0 il Signore non lascer' im unito chi ronuncia il suo nome invano. Ricordati del giorno di sabato er santificarlo. Sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro@ ma il settimo giorno ) il sabato in onore del Signore, tuo Dio. Du non farai alcun lavoro, n0 tu, n0 tuo figlio, n0 tua figlia, n0 il tuo schiavo, n0 la tua schiava, n0 il tuo bestiame, n0 il forestiero che dimora resso di te. $erch0 in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e (uanto ) in essi, ma si ) ri osato il giorno settimo. $erci> il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro. +nora tuo adre e tua madre erch0 si rolunghino i tuoi giorni nel aese che ti d' il

Io sono il Signore tuo Dio che ti ho fatto uscire dal aese dFEgitto, dalla condizione servile. .on avere altri d)i di fronte a me...

Io sono il Signore tuo Dio3

!. .on avrai altro Dio fuori di me.

.on ronunciare invano il nome del Signore tuo Dio.

#. .on nominare il nome di Dio invano.

+sserva il giorno di sabato er santificarlo.

-. Ricordati di santificare le feste.

+nora tuo adre e tua madre.

7. +nora tuo adre e tua madre.

9'9. 4ae(%ro/ c6e co(a de$o )are di *!ono per o%%enere &a $i%a e%erna2 (Mt 1?/1<E. #,;#:#,;7@ #,=;:#,=8 Al giovane che gli rivolge (uesta domanda %es2 ris onde3 4Se vuoi entrare nella vita, osserva i Comandamenti5, e oi aggiunge3 4Vieni e seguimi5 ,Mt !",!8.#!9. Seguire %es2 im lica lFosservanza dei Comandamenti. &a &egge non ) abolita, ma lFuomo ) invitato a ritrovarla nella ersona del divino *aestro, che la realizza erfettamente in se stesso, ne rivela il ieno significato e ne attesta la erennit'. 9':. Come -e(. in%erpre%a &a Le++e2 #,;; %es2 la inter reta alla luce del du lice e unico Comandamento della carit', ienezza della &egge3 4Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Cuesto ) il i2 grande e il rimo dei Comandamenti. E il secondo ) simile al rimo3 Amerai il rossimo tuo come te stesso. Da (uesti due Comandamenti di ende tutta la &egge e i $rofeti5 ,Mt ##,-=:7,9. 9'<. C6e co(a (i+ni)ica Deca&o+o2 #,;8:#,;= Decalogo significa 4dieci arole5 ,'s -7,#<9. Cueste arole riassumono la &egge donata da Dio al o olo dFIsraele nel contesto dellFAlleanza mediante *os). Esso, nel resentare i Comandamenti dellFamore di Dio 6i rimi tre9 e del rossimo 6gli altri sette9, traccia, er il o olo eletto e er ciascuno in articolare, il cammino di una vita liberata dalla schiavit2 del eccato. 9'=. 1!a& " i& &e+ame de& Deca&o+o con & ,&&eanza2 #,;<:#,8-@ #,== Il Decalogo si com rende alla luce dellF Alleanza, nella (uale Dio si rivela, facendo conoscere la sua volont'. .ellFosservare i Comandamenti, il o olo es rime la ro ria a artenenza a Dio e ris onde con gratitudine alla sua iniziativa dFamore. 9'>. 1!a&e impor%anza dB &a C6ie(a a& Deca&o+o2 #,87:#,8< 1edele alla Scrittura e allFesem io di %es2, la Chiesa riconosce al Decalogo unFim ortanza e un significato basilari. I cristiani sono obbligati ad osservarlo. 9'?. Perc67 i& Deca&o+o co(%i%!i(ce !n !ni%B or+anica2 #,8"@ #,=" I dieci Comandamenti costituiscono un insieme organico e indissociabile, erch0 ogni Comandamento rimanda agli altri e a tutto il Decalogo. $erci> trasgredire un Comandamento ) infrangere lFintera &egge. 99@. Perc67 i& Deca&o+o o**&i+a +ra$emen%e2 #,=#:#,=-@ #,<! $erch0 enuncia i doveri fondamentali dellFuomo verso Dio e verso il rossimo. 991. L po((i*i&e o((er$are i& Deca&o+o2

#,=7@ #,<# S/, erch0 Cristo, senza il (uale nulla ossiamo fare, ci rende ca aci di osservarlo, con il dono del suo S irito e della sua grazia. CA$ID+&+ $RI*+ ,4E;,I IL SI-N3;E DI3 TU3 C3N TUTT3 IL TU3 CU3;E/ C3N TUTT, L, TU, ,NI4, E C3N TUTT, L, TU, 4ENTE IL P;I43 C34,ND,4ENT3: I3 S3N3 IL SI-N3;E DI3 TU3. .3N ,V;,I ,LT;3 DI3 0U3;I DI 4E 99#. C6e co(a imp&ica & a))ermazione di Dio: &o (ono i& Si+nore Dio %!o (%s #@/#E2 #,<-:#,"7@ #!--:#!-7 Im lica er il fedele di custodire e attuare le tre virt2 teologali e di evitare i eccati che vi si o ongono. )a #ede crede in Dio e res inge ci> che le ) contrario, come ad esem io, il dubbio volontario, lFincredulit', lFeresia, lFa ostasia, lo scisma. &a speran?a attende fiduciosamente la beata visione di Dio e il suo aiuto, evitando la dis erazione e la resunzione. &a carit! ama Dio al di so ra di tutto3 vanno dun(ue res inte lFindifferenza, lFingratitudine, la tie idezza, lFaccidia o indolenza s irituale, e lFodio di Dio, che nasce dallForgoglio. 99'. C6e co(a compor%a &a Paro&a de& Si+nore: ,dora i& Si+nore Dio %!o e a &!i (o&o rendi c!&%o (Mt 9/1@E2 #,";:#!,;@ #!-;:#!-8 Essa com orta3 adorare Dio come Signore di tutto ci> che esiste@ rendergli il culto dovuto individualmente e comunitariamente@ regarlo con es ressioni di lode, di ringraziamento e di su lica@ offrirgli sacrifici, so rattutto (uello s irituale della ro ria vita, in unione con il sacrificio erfetto di Cristo@ mantenere le romesse e i voti a &ui fatti. 999. In A!a& modo &a per(ona a%%!a i& proprio diri%%o a rendere c!&%o a Dio ne&&a $eri%B e ne&&a &i*er%B2 #!,7:#!,"@ #!-= +gni uomo ha il diritto e il dovere morale di cercare la verit', s ecialmente in ci> che riguarda Dio e la sua Chiesa, e, una volta conosciuta, di abbracciarla e custodirla fedelmente, rendendo a Dio un culto autentico. .ello stesso tem o, la dignit' della ersona umana richiede che in materia religiosa nessuno sia forzato ad agire contro la ro ria coscienza, n0 im edito, entro i giusti limiti dellFordine ubblico, di agire in conformit' ad essa, rivatamente o ubblicamente, in forma individuale o associata. 99:. C6e co(a proi*i(ce Dio A!ando comanda: Non a$rai a&%ri d"i di )ron%e a me (%s #@/#E2 #!!,:#!#<@ #!-<:#!7, Cuesto Comandamento roibisce3 [ il politeismo e l+idolatria, che divinizza una creatura, il otere, il denaro, erfino il demonio@ [ la supersti?ione, che ) una deviazione del culto dovuto al vero Dio e che si es rime anche nelle varie forme di divinazione, magia, stregoneria e s iritismo@ [ l+irreligione, che si es rime nel tentare Dio con arole o atti@ nel sacrilegio, che rofana ersone o

cose sacre so rattutto lFEucaristia@ nella simonia, che ) la volont' di ac(uistare o vendere le realt' s irituali@ [ l+ateismo, che res inge lFesistenza di Dio, fondandosi s esso su una falsa concezione dellFautonomia umana@ [ l+agnosticismo, er cui nulla si u> sa ere su Dio, e che com rende lFindifferentismo e lFateismo ratico. 99<. I& comando di Dio: Non %i )arai a&c!na imma+ine (co&pi%a...D%s #@/'E proi*i(ce i& c!&%o de&&e imma+ini2 #!#":#!-#@ #!7! .ellFAntico Destamento con tale comando si roibiva di ra resentare il Dio assolutamente trascendente. A artire dallFIncarnazione del 1iglio di Dio, il culto cristiano delle sacre immagini ) giustificato 6come afferma il secondo Concilio di .icea del =<=9, oich0 si fonda sul *istero del 1iglio di Dio fatto uomo, nel (uale il Dio trascendente si rende visibile. .on si tratta di unFadorazione dellFimmagine, ma di una venerazione di chi in essa ) ra resentato3 Cristo, la Vergine, gli Angeli e i Santi. IL SEC3ND3 C34,ND,4ENT3: .3N N34IN,;E IL .34E DI DI3 INV,N3 99=. Come (i ri(pe%%a &a (an%i%B de& Nome di Dio2 #!7#:#!7"@ #!8,:#!8# Il .ome santo di Dio si ris etta invocandolo, benedicendolo, lodandolo e glorificandolo. Vanno dun(ue evitati lFabuso di a ellarsi al .ome di Dio er giustificare un crimine e ogni uso sconveniente del suo .ome, come la bestemmia, che er sua natura ) un eccato grave@ le impreca?ioni e l+in#edelt! alle romesse fatte nel .ome di Dio. 99>. Perc67 " proi*i%o i& )a&(o +i!ramen%o2 #!;,:#!;!@ #!8-:#!87 $erch0 cosi si chiama in causa Dio, che ) la stessa verit', come testimone di una menzogna. 47on giurare nD per il Creatore, nD per la creatura, se non con verit!, per necessit! e con riveren?a1 6santFIgnazio di &oXola9. 99?. C6e co( " &o (per+i!ro2 #!;#:#!;; &o s ergiuro ) fare, sotto giuramento, una romessa con lFintenzione di non mantenerla, o ure violare la romessa fatta sotto giuramento. B un eccato grave contro Dio, che ) sem re fedele alle sue romesse. IL DE;H3 C34,ND,4ENT3: RIC3;D,TI DI S,NTI0IC,;E LE 0ESTE 9:@. Perc67 Dio 6a *enede%%o i& +iorno di (a*a%o e &o 6a dic6iara%o (acro (%s #@/11E2 #!8<:#!=#@ #!<" $erch0 in giorno di sabato si fa memoria del riposo di Dio nel settimo giorno della creazione, come

ure della liberazione dFIsraele dalla schiavit2 dFEgitto e dellFAlleanza che Dio ha sancito con il suo o olo. 9:1. Come (i compor%a -e(. nei con)ron%i de& (a*a%o2 #!=%es2 riconosce la santit' del sabato e con autorit' divina ne d' lFinter retazione autentica3 4Il sabato ) stato fatto er lFuomo e non lFuomo er il sabato5 ,Mc #,#=9. 9:#. Per A!a&e mo%i$o/ per i cri(%iani/ i& (a*a%o " (%a%o (o(%i%!i%o da&&a domenica2 #!=7:#!=8@ #!",:#!"! $erch0 la domenica ) il giorno della Risurrezione di Cristo. Come 4 rimo giorno della settimana5 ,Mc !8,#9, essa richiama la rima creazione@ come 4ottavo giorno5, che segue il sabato, significa la nuova creazione inaugurata con la Risurrezione di Cristo. E diventata cos/, er i cristiani, il rimo di tutti i giorni e di tutte le feste3 il giorno del ignore, nel (uale egli, con la sua $as(ua, orta a com imento la verit' s irituale del sabato ebraico ed annuncia il ri oso eterno dellFuomo in Dio. 9:'. Come (i (an%i)ica &a domenica2 #!==:#!<;@ #!"#:#!"I cristiani santificano la domenica e le altre feste di recetto arteci ando allFEucaristia del Signore, e astenendosi anche da (uelle attivit' che im ediscono di rendere culto a Dio e turbano la letizia ro ria del giorno del Signore o la necessaria distensione della mente e del cor o. Sono consentite le attivit' legate a necessit' familiari o a servizi di grande utilit' sociale, urch0 non creino abitudini regiudizievoli alla santificazione della domenica, alla vita di famiglia e alla salute. 9:9. Perc67 " impor%an%e ricono(cere ci$i&men%e &a domenica come +iorno )e(%i$o2 #!<8:#!<<@ #!"7:#!"; $erch0 a tutti sia data la reale ossibilit' di godere di sufficiente ri oso e di tem o libero che ermettano loro di curare la vita religiosa, familiare, culturale e sociale@ di dis orre di un tem o ro izio er la meditazione, la riflessione, il silenzio e lo studio@ di dedicarsi alle o ere di bene, in articolare a favore dei malati e degli anziani. CA$ID+&+ SEC+.D+ ,4E;,I IL P;3SSI43 TU3 C34E TE STESS3 IL CU,;T3 C34,ND,4ENT3: +N3;, TU3 P,D;E E TU, 4,D;E 9::. C6e co(a comanda i& A!ar%o Comandamen%o2 #!"8:##,,@ ##7=:##7< Esso comanda di onorare e ris ettare i nostri genitori e coloro che Dio, er il nostro bene, ha rivestito della sua autorit'. 9:<. 1!a& " &a na%!ra de&&a )ami+&ia ne& piano di Dio2 ##,!:##,;@ ##7" An uomo e una donna uniti in matrimonio formano insieme ai loro figli una famiglia. Dio ha istituito la famiglia e lFha dotata della sua costituzione fondamentale. Il matrimonio e la famiglia

sono ordinati al bene degli s osi, e alla rocreazione e allFeducazione dei figli. Dra i membri di una stessa famiglia si stabiliscono relazioni ersonali e res onsabilit' rimarie. In Cristo la famiglia diventa Chiesa domestica, erch0 ) comunit' di fede, di s eranza e di amore. 9:=. 1!a&e po(%o occ!pa &a )ami+&ia ne&&a (ocie%B2 ##,=:##,< &a famiglia ) la cellula originaria della societ' umana e recede (ualsiasi riconoscimento da arte della ubblica autorit'. I rinci i e i valori familiari costituiscono il fondamento della vita sociale. &a vita di famiglia ) unFiniziazione alla vita della societ'. 9:>. 1!a&i do$eri 6a &a (ocie%B nei con)ron%i de&&a )ami+&ia2 ##,":##!-@ ##;, &a societ' ha il dovere di sostenere e consolidare il matrimonio e la famiglia, nel ris etto anche del rinci io di sussidiariet'. I ubblici oteri devono ris ettare, roteggere e favorire la vera natura del matrimonio e della famiglia, la morale ubblica, i diritti dei genitori e la ros erit' domestica. 9:?. 1!a&i (ono i do$eri dei )i+&i $er(o i +eni%ori2 ##!7:###,@ ##;! Verso i genitori, i figli devono ris etto 6 iet' filiale9, riconoscenza, docilit' e obbedienza, contribuendo cos/, anche con le buone relazioni tra fratelli e sorelle, alla crescita dellFarmonia e della santit' di tutta la vita familiare. Cualora i genitori si trovassero in situazioni di indigenza, di malattia, di solitudine o di vecchiaia, i figli adulti debbono loro aiuto morale e materiale. 9<@. 1!a&i (ono i do$eri dei +eni%ori $er(o i )i+&i2 ###!:##-! $arteci i della aternit' divina, i genitori sono er i figli i rimi res onsabili dellFeducazione e i rimi annunciatori della fede. Essi hanno il dovere di amare e di ris ettare i figli come persone e come #igli di Dio, e di rovvedere, er (uanto ossibile, ai loro bisogni materiali e s irituali, scegliendo er loro una scuola adeguata e aiutandoli con rudenti consigli nella scelta della rofessione e dello stato di vita. In articolare hanno la missione di educarli alla fede cristiana. 9<1. Come i +eni%ori ed!cano i &oro )i+&i a&&a )ede cri(%iana2 ##;#:##;$rinci almente con lFesem io, la reghiera, la catechesi familiare e la arteci azione alla vita ecclesiale. 9<#. I &e+ami )ami&iari (ono !n *ene a((o&!%o2 ##-#:##-I vincoli familiari, sebbene im ortanti, non sono assoluti erch0 la rima vocazione del cristiano ) di seguire %es2, amandolo3 4Chi ama il adre o la madre i2 di me, non ) degno di me@ chi ama la figlia o il figlio i2 di me, non ) degno di me5 ,Mt !,,-=9. I genitori devono favorire con gioia la se(uela di %es2 da arte dei loro figli, in ogni stato di vita, anche nella vita consacrata o nel ministero sacerdotale. 9<'. Come $a e(erci%a%a & a!%ori%B nei $ari am*i%i de&&a (ocie%B ci$i&e2 ##-7:##-=@ ##;7

Va sem re esercitata come un servizio, ris ettando i diritti fondamentali dellFuomo, una giusta gerarchia dei valori, le leggi, la giustizia distributiva e il rinci io di sussidiariet'. +gnuno, nellFesercizio dellFautorit', deve ricercare lFinteresse della comunit' anzich0 il ro rio, e deve is irare le sue decisioni alla verit' su Dio, sullFuomo e sul mondo. 9<9. 1!a&i (ono i do$eri dei ci%%adini nei con)ron%i de&&e a!%ori%B ci$i&i2 ##-<:##7!@ ##;; Coloro che sono sottomessi allFautorit' devono considerare i loro su eriori come ra resentanti di Dio, offrendo loro leale collaborazione er il buon funzionamento della vita ubblica e sociale. Ci> com orta lFamore e il servizio della atria, il diritto e il dovere di voto, il versamento delle im oste, la difesa del aese e il diritto a una critica costruttiva. 9<:. 1!ando i& ci%%adino non de$e o**edire a&&e a!%ori%B ci$i&i2 ##7#:##7-@ ##;8 Il cittadino non deve in coscienza obbedire (uando le leggi delle autorit' civili si o ongono alle esigenze dellFordine morale3 4Gisogna obbedire a Dio iuttosto che agli uomini5 ,At ;,#"9. IL CUINT3 C34,ND,4ENT3: .3N UCCIDE;E 9<<. Perc67 &a $i%a !mana $a ri(pe%%a%a2 ##;<:##8#@ #-!<:#-#, $erch0 ) sacra" 1in dal suo inizio essa com orta lFazione creatrice di Dio e rimane er sem re in una relazione s eciale con il Creatore, suo unico fine. A nessuno ) lecito distruggere direttamente un essere umano innocente, essendo ci> gravemente contrario alla dignit' della ersona e alla santit' del Creatore. 4.on far morire lFinnocente e il giusto5 ,'s #-,=9. 9<=. Perc67 &a &e+i%%ima di)e(a de&&e per(one e de&&e (ocie%B non $a con%ro %a&e norma2 ##8-:##8; $erch0 con la legittima difesa si attua la scelta di difendersi e si valorizza il diritto alla vita, ro ria o altrui, e non la scelta di uccidere. &a legittima difesa, er chi ha res onsabilit' della vita altrui, u> essere anche un grave dovere. Duttavia, essa non deve com ortare un uso della violenza maggiore del necessario. 9<>. , c6e (er$e !na pena2 ##88 Ana ena, inflitta da una legittima autorit' ubblica, ha lo sco o di ri arare il disordine introdotto dalla col a, di difendere lFordine ubblico e la sicurezza delle ersone, di contribuire alla correzione del col evole. 9<?. 1!a&e pena (i p!8 in)&i++ere2 ##8= &a ena inflitta deve essere ro orzionata alla gravit' del delitto. +ggi, a seguito delle ossibilit' di cui lo Stato dis one er re rimere il crimine rendendo inoffensivo il col evole, i casi di assoluta necessit' di ena di morte 4sono ormai molto rari, se non addirittura raticamente inesistenti5 ,'vangelium vitae6" Cuando i mezzi incruenti sono sufficienti, lFautorit' si limiter' a (uesti mezzi, erch0 (uesti corris ondono meglio alle condizioni concrete del bene comune, sono i2 conformi alla dignit' della ersona e non tolgono definitivamente al col evole la ossibilit' di redimersi.

9=@. C6e co(a proi*i(ce i& A!in%o Comandamen%o2 ##8<:##<-@ #-#!:#-#8 Il (uinto Comandamento roibisce come gravemente contrari alla legge morale3 [ l+omicidio diretto e volontario, e la coo erazione ad esso@ [ l+aborto diretto, voluto come fine o come mezzo, nonch0 la coo erazione ad esso, ena la scomunica, erch0 lFessere umano, fin dal suo conce imento, va ris ettato e rotetto in modo assoluto nella sua integrit'@ [ l+eutanasia diretta, che consiste nel mettere fine, con un atto o lFomissione di unFazione dovuta, alla vita di ersone handica ate, ammalate o rossime alla morte@ [ il suicidio e la coo erazione volontaria ad esso, in (uanto ) unFoffesa grave al giusto amore di Dio, di s0 e del rossimo3 (uanto alla res onsabilit', essa u> essere aggravata in ragione dello scandalo o attenuata da articolari disturbi sichici o da gravi timori. 9=1. 1!a&i proced!re medic6e (ono con(en%i%e/ A!ando &a mor%e " con(idera%a imminenteH ##=<:##=" &e cure che dFordinario sono dovute ad una ersona ammalata non ossono essere legittimamente interrotte. Sono legittimi invece lFuso di analgesici, non finalizzati alla morte, e la rinuncia 4allFaccanimento tera eutico5, cio) allFutilizzo di rocedure mediche s ro orzionate e senza ragionevole s eranza di esito ositivo. 9=#. Perc67 &a (ocie%B de$e pro%e++ere o+ni em*rione2 ##=-:##=7 Il diritto inalienabile alla vita di ogni individuo umano, fin dal suo conce imento, ) un elemento costitutivo della societ' civile e della sua legislazione. Cuando lo Stato non mette la sua forza al servizio dei diritti di tutti e in articolare dei i2 deboli, tra i (uali i conce iti ancora non nati, vengono minati i fondamenti stessi di uno Stato di diritto. 9='. Come (i e$i%a &o (canda&o2 ##<7:##<= &o scandalo, che consiste nellFindurre altri a com iere il male, si evita ris ettando lFanima e il cor o della ersona. Se deliberatamente si induce altri a eccare gravemente, si commette una col a grave. 9=9. 1!a&e do$ere a**iamo $er(o i& corpo2 ##<<:##"! Dobbiamo avere una ragionevole cura della salute #isica, ro ria ed altrui, evitando tuttavia il culto del corpo e ogni sorta di eccessi. Vanno inoltre evitati lFuso di stu efacenti, che causano gravissimi danni alla salute e alla vita umana, e anche lFabuso dei cibi, dellFalcool, del tabacco e dei medicinali. 9=:. 1!ando (ono mora&men%e &e+i%%ime &e (perimen%azioni (cien%i)ic6e/ medic6e o p(ico&o+ic6e/ (!&&e per(one o (!i +r!ppi !mani2 ##"#:##"; Sono moralmente legittime se sono a servizio del bene integrale della ersona e della societ', senza

rischi s ro orzionati er la vita e lFintegrit' fisica e sichica dei soggetti, o e consenzienti.

ortunamente informati

9=<. Sono con(en%i%i i& %rapian%o e &a donazione di or+ani/ prima e dopo &a mor%e2 ##"8 Il tra ianto di organi ) moralmente accettabile col consenso del donatore e senza rischi eccessivi er lui. $er il nobile atto della donazione degli organi do o la morte deve essere ienamente accertata la morte reale del donatore. 9==. 1!a&i pra%ic6e (ono con%rarie a& ri(pe%%o de&& in%e+ri%B corporea de&&a per(ona !mana2 ##"=:##"< Esse sono3 i ra imenti e i se(uestri di ersona, il terrorismo, la tortura, le violenze, la sterilizzazione diretta. &e am utazioni e le mutilazioni di una ersona sono moralmente consentite solo er indis ensabili fini tera eutici della medesima. 9=>. 1!a&e c!ra (i de$e a$ere per i mori*ondi2 ##"" I moribondi hanno diritto a vivere con dignit' gli ultimi momenti della loro vita terrena, so rattutto con il sostegno della reghiera e dei Sacramenti che re arano allFincontro con il Dio vivente. 9=?. Come de$ono e((ere %ra%%a%i i corpi dei de)!n%i2 #-,,:#-,! I cor i dei defunti devono essere trattati con ris etto e carit'. &a loro cremazione ) ermessa se attuata senza mettere in (uestione la fede nella risurrezione dei cor i. 9>@. C6e co(a c6iede i& Si+nore ad o+ni per(ona a ri+!ardo de&&a pace2 #-,#:#-,Il Signore, che roclama ;beati gli o eratori di ace5 ,Mt ;,"9, chiede la ace del cuore e denuncia lFimmoralit' dellFira, che ) desiderio di vendetta er il male ricevuto, e dellFodio, che orta a desiderare il male er il rossimo. Cuesti atteggiamenti, se volontari e consentiti in cose di grande im ortanza, sono eccati gravi contro la carit'. 9>1. C6e co( " &a pace ne& mondo2 #-,7:#-,; &a ace nel mondo, la (uale ) richiesta er il ris etto e lo svilu o della vita umana, non ) sem lice assenza della guerra o e(uilibrio di forze contrastanti, ma ) 4la tran(uillit' dellFordine5 6santFAgostino9, 4frutto della giustizia5 ,*s -#,!=9 ed effetto della carit'. &a ace terrena ) immagine e frutto della ace di Cristo. 9>#. C6e co(a ric6iede &a pace ne& mondo2 #-,7@ #-,=:#-,< Essa richiede lFe(ua distribuzione e la tutela dei beni delle ersone, la libera comunicazione tra gli esseri umani, il ris etto della dignit' delle ersone e dei o oli, lFassidua ratica della giustizia e della fratellanza. 9>'. 1!ando " mora&men%e con(en%i%o & !(o de&&a )orza mi&i%are2

#-,=:#-!, &Fuso della forza militare ) moralmente giustificato dalla resenza contem oranea delle seguenti condizioni3 certezza di un durevole e grave danno subito@ inefficacia di ogni alternativa acifica@ fondate ossibilit' di successo@ assenza di mali eggiori, considerata lFodierna otenza dei mezzi di distruzione. 9>9. In ca(o di minaccia di +!erra/ a c6i (pe%%a &a $a&!%azione ri+oro(a di %a&i condizioni2 #-," Essa s etta al giudizio rudente dei governanti, cui com ete anche il diritto di im orre ai cittadini lFobbligo della difesa nazionale, fatto salvo il diritto ersonale allFobiezione di coscienza, da attuarsi con altra forma di servizio alla comunit' umana. 9>:. In ca(o di +!erra/ c6e co(a c6iede &a &e++e mora&e2 #-!#:#-!7@ #-#< &a legge morale rimane sem re valida, anche in caso di guerra. Essa chiede che si trattino con umanit' i non combattenti, i soldati feriti e i rigionieri. &e azioni deliberatamente contrarie al diritto delle genti e le dis osizioni che le im ongono sono dei crimini che lFobbedienza cieca non serve a scusare. Si devono condannare le distruzioni di massa come ure lo sterminio di un o olo o di una minoranza etnica, che sono eccati gravissimi3 si ) moralmente in obbligo di fare resistenza agli ordini di chi li comanda. 9><. C6e co(a *i(o+na )are per e$i%are &a +!erra2 #-!;:#-!=@ #-#=:#--, Si deve fare tutto ci> che ) ragionevolmente ossibile er evitare in ogni modo la guerra, dati i mali e le ingiustizie che essa rovoca. In articolare, bisogna evitare lFaccumulo e il commercio delle armi non debitamente regolamentati dai oteri legittimi@ le ingiustizie so rattutto economiche e sociali@ le discriminazioni etniche e religiose@ lFinvidia, la diffidenza, lForgoglio e lo s irito di vendetta. Cuanto si fa er eliminare (uesti ed altri disordini aiuta a costruire la ace e ad evitare la guerra. IL SEST3 C34,ND,4ENT3: .3N C344ETTE;E ,DULTE;I3 9>=. 1!a&e compi%o 6a &a per(ona !mana nei con)ron%i de&&a propria iden%i%B (e((!a&e2 #--!:#--8@ #-"#:#-"Dio ha creato lFuomo maschio e femmina, con uguale dignit' ersonale, e ha iscritto in lui la vocazione dellFamore e della comunione. S etta a ciascuno accettare la ro ria identit' sessuale, riconoscendone lFim ortanza er tutta la ersona, la s ecificit' e la com lementarit'. 9>>. C6e co(a " &a ca(%i%B2 #--=:#--< &a castit' ) la ositiva integrazione della sessualit' nella ersona. &a sessualit' diventa veramente umana (uando ) integrata in modo giusto nella relazione da ersona a ersona. &a castit' ) una virt2 morale, un dono di Dio, una grazia, un frutto dello S irito. 9>?. C6e co(a compor%a &a $ir%. de&&a ca(%i%B2 #--":#-7!

Essa com orta lFac(uisizione del dominio di s0, come es ressione di libert' umana finalizzata al dono di s0. B necessaria, a tal fine, unFintegrale e ermanente educazione, che si attua in ta e di crescita graduale. 9?@. 1!a&i (ono i mezzi c6e ai!%ano a $i$ere &a ca(%i%B2 #-7,:#-7= Sono numerosi i mezzi a dis osizione3 la grazia di Dio, lFaiuto dei sacramenti, la reghiera, la conoscenza di s0, la ratica di unFascesi adatta alle varie situazioni, lFesercizio delle virt2 morali, in articolare della virt2 della tem eranza, che mira a far guidare le assioni dalla ragione. 9?1. In A!a&e modo %!%%i (ono c6iama%i a $i$ere &a ca(%i%B2 #-7<:#-;,@ #-"7 Dutti, seguendo Cristo modello di castit', sono chiamati a condurre una vita casta secondo il ro rio stato3 gli uni vivendo nella verginit' o nel celibato consacrato, un modo eminente di dedicarsi i2 facilmente a Dio con cuore indiviso@ gli altri, se s osati, attuando la castit' coniugale@ se non s osati, vivendo la castit' nella continenza. 9?#. 1!a&i (ono i principa&i pecca%i con%ro &a ca(%i%B2 #-;!:#-;"@ #-"8 Sono eccati gravemente contrari alla castit', ognuno secondo la natura del ro rio oggetto3 lFadulterio, la masturbazione, la fornicazione, la ornografia, la rostituzione, lo stu ro, gli atti omosessuali. Cuesti eccati sono es ressione del vizio della lussuria. Commessi su minori, tali atti sono un attentato ancora i2 grave contro la loro integrit' fisica e morale. 9?'. Perc67 i& (e(%o Comandamen%o/ *enc67 reci%i non comme%%ere ad!&%erio/ $ie%a %!%%i i pecca%i con%ro &a ca(%i%B2 #--8 Gench0 nel testo biblico del Decalogo si legga 4non commettere adulterio5 ,'s #,,!79, la Dradizione della Chiesa segue com lessivamente gli insegnamenti morali dellFAntico e del .uovo Destamento, e considera il sesto Comandamento come inglobante tutti i eccati contro la castit'. 9?9. 1!a& " i& compi%o de&&e a!%ori%B ci$i&i nei con)ron%i de&&a ca(%i%B2 #-;7 Esse, in (uanto tenute a romuovere il ris etto della dignit' della ersona, devono contribuire a creare un ambiente favorevole alla castit', anche im edendo, con leggi adeguate, la diffusione di talune delle suddette gravi offese alla castit', er roteggere so rattutto i minori e i i2 deboli. 9?:. 1!a&i (ono i *eni de&& amore coni!+a&e/ a& A!a&e " ordina%a &a (e((!a&i%B2 #-8,:#-8!@ #-"=:#-"< I beni dellFamore coniugale, che er i battezzati ) santificato dal Sacramento del *atrimonio, sono3 unit', fedelt', indissolubilit' e a ertura alla fecondit'. 9?<. 1!a&e (i+ni)ica%o 6a & a%%o coni!+a&e2 #-8#:#-8= &Fatto coniugale ha un du lice significato3 unitivo 6la mutua donazione dei coniugi9 e rocreativo

6lFa ertura alla trasmissione della vita9. .essuno deve rom ere la connessione inscindibile che Dio ha voluto tra i due significati dellFatto coniugale, escludendo lFuno o lFaltro di essi. 9?=. 1!ando " mora&e &a re+o&azione de&&e na(ci%e2 #-8<:#-8"@ #-"" &a regolazione delle nascite, che ra resenta uno degli as etti della aternit' e maternit' res onsabili, ) oggettivamente conforme alla moralit' (uando ) attuata dagli s osi senza im osizioni esterne, non er egoismo, ma er seri motivi e con metodi conformi ai criteri oggettivi della moralit', e cio) con la continenza eriodica e il ricorso ai eriodi infecondi. 9?>. 1!a&i (ono i mezzi immora&i per &a re+o&azione de&&e na(ci%e2 #-=,:#-=# B intrinsecamente immorale ogni azione : come, er esem io, la sterilizzazione diretta o la contraccezione :, che, o in revisione dellFatto coniugale o nel suo com imento o nello svilu o delle sue conseguenze naturali, si ro onga, come sco o o come mezzo, di im edire la rocreazione. 9??. Perc67 & in(eminazione e &a )econdazione ar%i)icia&i (ono immora&i2 #-=-:#-== Sono immorali erch0 dissociano la rocreazione dallFatto con cui gli s osi si donano mutuamente, instaurando cos/ un dominio della tecnica sullForigine e sul destino della ersona umana. Inoltre lFinseminazione e la fecondazione eterologa, con il ricorso a tecniche che coinvolgono una ersona estranea alla co ia coniugale, ledono il diritto del figlio a nascere da un adre e da una madre conosciuti da lui, legati tra loro dal matrimonio e aventi il diritto esclusivo a diventare genitori soltanto lFuno attraverso lFaltro. :@@. Come $a con(idera%o !n )i+&io2 #-=< Il figlio ) un dono di Dio, il dono i2 grande del matrimonio. .on esiste un diritto ad avere figli 64il figlio dovuto, ad ogni costo59. Esiste invece il diritto del figlio di essere il frutto dellFatto coniugale dei suoi genitori e anche il diritto di essere ris ettato come ersona dal momento del suo conce imento. :@1. C6e co(a po((ono )are +&i (po(i/ A!ando non 6anno )i+&i2 #-=" Cualora il dono del figlio non fosse loro concesso, gli s osi, do o aver esaurito i legittimi ricorsi alla medicina, ossono mostrare la loro generosit' mediante lFaffido o lFadozione, o ure com iendo servizi significativi a favore del rossimo. Realizzano cos/ una reziosa fecondit' s irituale. :@#. 1!a&i (ono &e o))e(e a&&a di+ni%B de& ma%rimonio2 #-<,:#-"!@ #7,, Esse sono3 lFadulterio, il divorzio, la oligamia, lFincesto, la libera unione 6convivenza, concubinato9, lFatto sessuale rima o al di fuori del matrimonio. IL SETTI43 C34,ND,4ENT3: .3N ;UB,;E

:@'. C6e co(a en!ncia i& (e%%imo Comandamen%o2 #7,!:#7,# Esso enuncia la destinazione e la distribuzione universale e la ro riet' rivata dei beni e il ris etto delle ersone, dei loro beni e dellFintegrit' della creazione. &a Chiesa trova fondata in (uesto Comandamento anche la sua dottrina sociale, che com rende il retto agire nellFattivit' economica e nella vita sociale e olitica, il diritto e il dovere del lavoro umano, la giustizia e la solidariet' tra le nazioni, lFamore er i overi. :@9. , A!a&i condizioni e(i(%e i& diri%%o a&&a proprie%B pri$a%a2 #7,Il diritto alla ro riet' rivata esiste urch0 sia ac(uisita o ricevuta in modo giusto e urch0 resti rimaria la destinazione universale dei beni alla soddisfazione delle necessit' fondamentali di tutti gli uomini. :@:. 1!a& " i& )ine de&&a proprie%B pri$a%a2 #7,7:#7,8 Il fine della ro riet' rivata ) garantire la libert' e la dignit' delle singole ersone, aiutandole a soddisfare i bisogni fondamentali ro ri di coloro di cui si ha la res onsabilit' e anche di altri che vivono nella necessit'. :@<. C6e co(a pre(cri$e i& (e%%imo Comandamen%o2 #7,=@ #7;,:#7;! Il settimo Comandamento rescrive il ris etto dei beni altrui, attraverso la ratica della giustizia e della carit', della tem eranza e della solidariet'. In articolare, esige il rispetto delle promesse #atte e dei contratti stipulati= la ripara?ione dell+ingiusti?ia commessa e la restituzione del maltolto@ il ris etto dell+integrit! della crea?ione mediante lFuso rudente e moderato delle risorse minerali, vegetali e animali che sono nellFuniverso, con s eciale attenzione verso le s ecie minacciate di estinzione. :@=. 1!a&e compor%amen%o & !omo de$e a$ere $er(o +&i anima&i2 #7!8:#7!<@ #7;= &Fuomo deve trattare gli animali, creature di Dio, con benevolenza, evitando sia lFeccessivo amore nei loro confronti, sia il loro uso indiscriminato, so rattutto er s erimentazioni scientifiche effettuate al di fuori di limiti ragionevoli e con inutili sofferenze er gli animali stessi. :@>. C6e co(a proi*i(ce i& (e%%imo Comandamen%o2 #7,<:#7!-@ #7;-:#7;; Il settimo Comandamento roibisce anzitutto il furto, che ) lFusur azione del bene altrui contro la ragionevole volont' del ro rietario. Ci> si verifica anche nel agare salari ingiusti@ nello s eculare sul valore dei beni er trarre vantaggio a danno di altri@ nel contraffare assegni o fatture. $roibisce inoltre di commettere frodi fiscali o commerciali, di arrecare volontariamente un danno alle ro riet' rivate o ubbliche, $roibisce anche lFusura, la corruzione, lFabuso rivato di beni sociali, i lavori col evolmente male eseguiti, lo s er ero. :@?. 1!a& " i& con%en!%o de&&a do%%rina (ocia&e de&&a C6ie(a2 #7!":#7#-

&a dottrina sociale della Chiesa, (uale svilu o organico della verit' del Vangelo sulla dignit' della ersona umana e sulla sua dimensione sociale, contiene rinci i di riflessione, formula criteri di giudizio, offre norme e orientamenti er lFazione. :1@. 1!ando &a C6ie(a in%er$iene in ma%eria (ocia&e2 #7#,@ #7;< &a Chiesa interviene dando un giudizio morale in materia economica e sociale, (uando ci> ) richiesto dai diritti fondamentali della ersona, dal bene comune o dalla salvezza delle anime. :11. Come $a e(erci%a%a &a $i%a (ocia&e ed economica2 #7;" Va esercitata, secondo i ro ri metodi, nellFambito dellFordine morale, al servizio dellFuomo nella sua integralit' e di tutta la comunit' umana, nel ris etto della giustizia sociale. Essa deve avere lFuomo come autore, centro e fine. :1#. C6e co(a (i oppone a&&a do%%rina (ocia&e de&&a C6ie(a2 #7#7:#7#; Si o ongono alla dottrina sociale della Chiesa i sistemi economici e sociali, che sacrificano i diritti fondamentali delle ersone, o che fanno del rofitto la loro regola esclusiva o il loro fine ultimo. $er (uesto la Chiesa rifiuta le ideologie associate nei tem i moderni al 4comunismo5 o alle forme atee e totalitarie di 4socialismo5. Inoltre, essa rifiuta, nella ratica del 4ca italismo5, lFindividualismo e il rimato assoluto della legge del mercato sul lavoro umano. :1'. C6e (i+ni)ica%o 6a i& &a$oro per & !omo2 #7#8:#7#<@ #78,:#78! Il lavoro er lFuomo ) un dovere e un diritto, mediante il (uale egli collabora con Dio creatore. Infatti, lavorando con im egno e com etenza, la ersona attualizza ca acit' iscritte nella sua natura, esalta i doni del Creatore e i talenti ricevuti, sostenta se stesso e i suoi familiari, serve la comunit' umana. Inoltre, con la grazia di Dio, il lavoro u> essere mezzo di santificazione e di collaborazione con Cristo er la salvezza degli altri. :19. , A!a&e %ipo di &a$oro 6a diri%%o o+ni per(ona2 #7#"@ #7--:#7-7 &Faccesso a un sicuro e onesto lavoro deve essere a erto a tutti, senza ingiusta discriminazione, nel ris etto della libera iniziativa economica e di unFe(ua retribuzione. :1:. 1!a& " &a re(pon(a*i&i%B de&&o S%a%o circa i& &a$oro2 #7-! Allo Stato s etta di rocurare la sicurezza circa le garanzie delle libert' individuali e della ro riet', oltre che una moneta stabile e servizi ubblici efficienti@ di sorvegliare e guidare lFesercizio dei diritti umani nel settore economico. In ra orto alle circostanze, la societ' deve aiutare i cittadini a trovare lavoro. :1<. 1!a&e compi%o 6anno i diri+en%i di impre(e2 #7-#

I dirigenti di im rese hanno la res onsabilit' economica ed ecologica delle loro o erazioni. Devono considerare il bene delle ersone e non soltanto lFaumento dei rofitti, anche se (uesti sono necessari er assicurare gli investimenti, lFavvenire delle im rese, lFoccu azione e il buon andamento della vita economica. :1=. 1!a&i do$eri 6anno i &a$ora%ori2 #7-; Essi devono com iere il loro lavoro con coscienza, com etenza e dedizione, cercando di risolvere le eventuali controversie con il dialogo. Il ricorso allo scio ero non violento ) moralmente legittimo (uando a are come lo strumento necessario, in vista di un vantaggio ro orzionato e tenendo conto del bene comune. :1>. Come (i a%%!a &a +i!(%izia e &a (o&idarie%B %ra &e nazioni2 #7-=:#77! A livello internazionale, tutte le nazioni e le istituzioni devono o erare nella solidariet' e sussidiariet', al fine di eliminare o almeno ridurre la miseria, la disuguaglianza delle risorse e dei mezzi economici, le ingiustizie economiche e sociali, lo sfruttamento delle ersone, lFaccumulo dei debiti dei aesi overi, i meccanismi erversi che ostacolano lo svilu o dei aesi meno rogrediti. :1?. In c6e modo i cri(%iani par%ecipano a&&a $i%a po&i%ica e (ocia&e2 #77# I fedeli laici intervengono direttamente nella vita olitica e sociale, animando, con s irito cristiano, le realt' tem orali e collaborando con tutti, da autentici testimoni del Vangelo e o eratori di ace e di giustizia. :#@. , c6e co(a (i i(pira & amore per i po$eri2 #77-:#77"@ #78#:#78&Famore er i overi si is ira al Vangelo delle beatitudini e allFesem io di %es2 nella sua costante attenzione er i overi. %es2 ha detto3 4+gni volta che avete fatto (ueste cose a uno solo di (uesti fratelli i2 iccoli, lFavete fatto a me5 ,Mt #;,7,9. &Famore er i overi si attua attraverso lFim egno contro la overt' materiale e anche contro le numerose forme di overt' culturale, morale e religiosa. &e o ere di misericordia, s irituali e cor orali, e le numerose istituzioni benefiche sorte lungo i secoli, sono una concreta testimonianza dellFamore referenziale er i overi che caratterizza i disce oli di %es2. &F3TT,V3 C34,ND,4ENT3: .3N DI;E 0,LS, TESTI43NI,NH, :#1. 1!a&e do$ere 6a & !omo $er(o &a $eri%B2 #787:#7=,@ #;,7 +gni ersona ) chiamata alla sincerit' e alla veracit' nellFagire e nel arlare. +gnuno ha il dovere di cercare la verit' e di aderirvi, ordinando tutta la ro ria vita secondo le esigenze della verit'. In %es2 Cristo la verit' di Dio si ) manifestata interamente3 egli . la Verit!" Chi segue lui vive nello S irito di verit', e rifugge la do iezza, la simulazione e lFi ocrisia. :##. Come (i rende %e(%imonianza a&&a $eri%B2 #7=!:#7=7@ #;,;:#;,8

Il cristiano deve testimoniare la verit' evangelica in tutti i cam i della sua attivit' ubblica e rivata, anche, se necessario, col sacrificio della ro ria vita. Il martirio ) la su rema testimonianza resa alla verit' della fede. :#'. C6e co(a proi*i(ce & o%%a$o Comandamen%o2 #7=;:#7<=@ #;,=:#;," &Fottavo Comandamento roibisce3

la #alsa testimonian?a, lo spergiuro, la men?ogna, la cui gravit' si commisura alla verit' che essa deforma, alle circostanze, alle intenzioni del mentitore e ai danni subiti dalle vittime@ il giudi?io temerario, la maldicen?a, la di##ama?ione, la calunnia che diminuiscono o distruggono la buona re utazione e lFonore, a cui ha diritto ogni ersona@ la lusinga, l+adula?ione o compiacen?a, so rattutto se finalizzate a conseguimento di vantaggi illeciti. eccati gravi o al

Ana col a commessa contro la verit' com orta la ri arazione, se ha rocurato un danno ad altri. :#9. C6e co(a c6iede & o%%a$o Comandamen%o2 #7<<:#7"#@ #;!,:#;!! &Fottavo Comandamento chiede il ris etto della verit', accom agnato dalla discrezione della carit'3 nella comunica?ione e nell+in#orma?ione, che devono valutare il bene ersonale e comune, la difesa della vita rivata, il ericolo di scandalo@ nel riserbo dei segreti pro#essionali, che vanno sem re mantenuti tranne in casi eccezionali er gravi e ro orzionati motivi. Cosi ure ) richiesto il ris etto delle con#iden?e fatte sotto il sigillo del segreto. :#:. Come de$e e((ere & !(o dei mezzi di com!nicazione (ocia&e2 #7"-:#7""@ #;!# &Finformazione mediatica deve essere al servizio del bene comune e nel suo contenuto devFessere sem re vera e, salve la giustizia e la carit', anche integra. Deve inoltre es rimersi in modo onesto e conveniente, ris ettando scru olosamente le leggi morali, i legittimi diritti e la dignit' della ersona. :#<. 1!a&e re&azione e(i(%e %ra $eri%B/ *e&&ezza e ar%e (acra2 #;,,:#;,-@ #;!&a verit' ) bella er se stessa. Essa com orta lo s lendore della bellezza s irituale. Esistono, oltre alla arola, numerose forme di es ressione della verit', in articolare le o ere artistiche. Sono frutto di un talento donato da Dio e dello sforzo dellFuomo. )+arte sacra, er essere vera e bella, deve evocare e glorificare il *istero di Dio a arso in Cristo e condurre allFadorazione e allFamore di Dio Creatore e Salvatore, Gellezza eccelsa di Verit' e di Amore. IL N3N3 C34,ND,4ENT3: .3N DESIDE;,;E L, D3NN, D ,LT;I :#=. C6e co(a ric6iede i& nono Comandamen%o2 #;!7:#;!8@ #;#<:#;-, Il nono Comandamento richiede di vincere la concu iscenza carnale nei ensieri e nei desideri. &a lotta contro tale concu iscenza assa attraverso la urificazione del cuore e la ratica della virt2

della tem eranza. :#>. C6e co(a proi*i(ce i& nono Comandamen%o2 #;!=:#;!"@ #;-!:#;-# Il nono Comandamento roibisce di coltivare ensieri e desideri relativi alle azioni roibite dal sesto Comandamento. :#?. Come (i +i!n+e a&&a p!rezza de& c!ore2 #;#, Il battezzato, con la grazia di Dio e lottando contro i desideri disordinati, giunge alla urezza del cuore mediante la virt2 e il dono della castit', la lim idezza dFintenzione, la tras arenza dello sguardo esteriore ed interiore, la disci lina dei sentimenti e dellFimmaginazione, la reghiera. :'@. 1!a&i a&%re e(i+enze 6a &a p!rezza2 #;#!:#;#=@ #;-&a urezza esige il pudore, che, custodendo lFintimit' della ersona, es rime la delicatezza della castit', e regola sguardi e gesti in conformit' alla dignit' delle ersone e della loro comunione. Essa libera dal diffuso erotismo e tiene lontano da tutto ci> che favorisce la curiosit' morbosa. Richiede anche una puri#ica?ione dell+ambiente sociale, mediante una lotta costante contro la ermissivit' dei costumi, basata su unFerronea concezione della libert' umana. IL DECI43 C34,ND,4ENT3: .3N DESIDE;,;E L, ;3B, D ,LT;I :'1. C6e co(a ric6iede e c6e co(a proi*i(ce i& decimo Comandamen%o2 #;-7:#;7,@ #;;!:#;;7 Cuesto Comandamento, che com leta il recedente, richiede un atteggiamento interiore di ris etto nei confronti della ro riet' altrui e roibisce l+avidit!, la cupidigia sregolata dei beni degli altri e l+invidia, che consiste nella tristezza rovata davanti ai beni altrui e nel desiderio smodato di a ro riarsene. :'#. C6e co(a c6iede -e(. con &a po$er%B de& c!ore2 #;77:#;7=@ #;;8 Ai suoi disce oli %es2 chiede di referire &ui a tutto e a tutti. Il distacco dalle ricchezze : secondo lo s irito della overt' evangelica : e lFabbandono alla rovvidenza di Dio, che ci libera dallFa rensione er il domani, re arano alla beatitudine dei 4 overi in s irito, erch0 a loro a artiene gi' il regno dei cieli5 ,Mt ;,-9. :''. 1!a& " i& pi. +rande de(iderio de&& !omo2 #;7<:#;;,@ #;;= Il i2 grande desiderio dellFuomo ) vedere Dio. Cuesto ) il grido di tutto il suo essere3 4Voglio vedere DioW5. &Fuomo realizza la sua vera e iena felicit' nella visione e nella beatitudine di Colui che lo ha creato er amore e lo attira a s0 con il suo infinito amore. 4Chi vede Dio, ha conseguito tutti i beni che si possono concepire1 6san %regorio di .issa9.

P!RTE 'U!RT!

"! PRE)*IER! CRI$TI!N!


I( % "! PRE)*IER! CRI$TI!N! $ezione prima+ "a Pre,hiera nella vita cristiana - % "a Rivelazione della pre,hiera "a Rivelazione della pre,hiera nell'!ntico Testamento "a pre,hiera . pienamente rivelata e attuata in )es/ "a pre,hiera nel tempo della Chiesa 0 % "a Tradizione della pre,hiera !lle sor,enti della pre,hiera Il cammino della pre,hiera )uide per la pre,hiera 1 % "a vita di pre,hiera "e espressioni della pre,hiera Il combattimento della pre,hiera $ezione seconda % "a pre,hiera del $i,nore Pad$e no"t$o Padre nostro 2"a sintesi di tutto il (an,elo3 2Padre nostro che sei nei cieli3 "e sette domande !ppendice !4 Pre,hiere comuni &4 #ormule di Dottrina Cattolica

$E IONE PRIM!

"! PRE)*IER! NE""! (IT! CRI$TI!N!

:'9. C6e co( " &a pre+6iera2 #;;<:#;,;@ #;", &a reghiera ) lFelevazione dellFanima a Dio o la domanda a Dio di beni conformi alla sua volont'. Essa ) sem re dono di Dio che viene ad incontrare lFuomo. &a reghiera cristiana ) relazione ersonale e viva dei figli di Dio con il loro $adre infinitamente buono, con il 1iglio suo %es2 Cristo e con lo S irito Santo che abita nel loro cuore. CA$ID+&+ $RI*+ L, ;IVEL,HI3NE DELL, P;E-KIE;, :':. Perc67 e(i(%e !na c6iama%a !ni$er(a&e a&&a pre+6iera2 #;88:#;8= $erch0 Dio, er rimo, tramite la creazione, chiama ogni essere dal nulla, e, anche do o la caduta, lFuomo continua ad essere ca ace di riconoscere il suo Creatore conservando il desiderio di Colui che lFaveva chiamato allFesistenza. Dutte le religioni, e in modo articolare tutta la storia della salvezza, testimoniano (uesto desiderio di Dio da arte dellFuomo, ma ) Dio il rimo ad attrarre incessantemente ogni ersona allFincontro misterioso della reghiera. &A RIVE&AEI+.E DE&&A $RE%IIERA .E&&FA.DIC+ DESDA*E.D+ :'<. In c6e #;=,:#;=-@ #;"# co(a ,*ramo " !n mode&&o di pre+6iera2

Abramo ) un modello di reghiera erch0 cammina alla resenza di Dio, lo ascolta e gli obbedisce. &a sua reghiera ) un combattimento della fede erch0 egli continua a credere nella fedelt' di Dio anche nei momenti della rova. Inoltre, do o aver ricevuto nella ro ria tenda la visita del Signore che gli confida il ro rio disegno, Abramo osa intercedere er i eccatori con audace confidenza. :'=. Come pre+a$a 4o("2 #;=7:#;==@ #;"&a reghiera di *os) ) ti ica della reghiera contem lativa3 Dio, che chiama *os) dal Roveto ardente, sFintrattiene s esso e a lungo con lui 4faccia a faccia, come un uomo con il suo amico5 6Es --,!!9. Da (uesta intimit' con Dio, *os) attinge la forza er intercedere con tenacia a favore del o olo3 la sua reghiera refigura cos/ lFintercessione dellFunico mediatore, Cristo %es2. :'>. 1!a&i rappor%i 6anno ne&& ,n%ico Te(%amen%o i& %empio e i& re con &a pre+6iera2 #;=<:#;<,@ #;"7 AllFombra della dimora di Dio \ lFArca dellFAlleanza, oi il tem io \ si svilu a la reghiera del $o olo di Dio sotto la guida dei suoi astori. 1ra loro, Davide ) il re 4secondo il cuore di Dio5, il astore che rega er il suo o olo. &a sua reghiera ) un modello er la reghiera del o olo, oich0 ) adesione alla romessa divina e fiducia, colma dFamore, in Colui che ) il solo Re e Signore. :'?. 1!a& " i& r!o&o de&&a pre+6iera ne&&a mi((ione dei pro)e%i2 #;<!:#;<7 I rofeti attingono dalla reghiera luce e forza er esortare il o olo alla fede e alla conversione del cuore. Entrano in una grande intimit' con Dio e intercedono er i fratelli, ai (uali annunciano (uanto hanno visto e udito dal Signore. Elia ) il adre dei rofeti, di coloro cio) che cercano il

Volto di Dio. Sul *onte Carmelo egli ottiene il ritorno del o olo alla fede grazie allFintervento di Dio, da lui su licato cos/3 4Ris ondimi, Signore, ris ondimiW5 6! Re !<,-=9. :9@. 1!a& " & impor%anza dei Sa&mi ne&&a pre+6iera2 #;="@ #;<;:#;<"@ #;"8:#;"=@ I Salmi sono il vertice della reghiera nellFAntico Destamento3 la $arola di Dio diventa reghiera dellFuomo. Inse arabilmente ersonale e comunitaria, (uesta reghiera, is irata dallo S irito Santo, canta le meraviglie di Dio nella creazione e nella storia della salvezza. Cristo ha regato i Salmi e li ha ortati a com imento. $er (uesto essi rimangono un elemento essenziale e ermanente della reghiera della Chiesa, adatti agli uomini di ogni condizione e di ogni tem o. &A $RE%IIERA B $IE.A*E.DE RIVE&ADA E ADDAADA I. %ES] :91. Da c6i -e(. 6a impara%o a pre+are2 #;""@ #8#, %es2, secondo il suo cuore di uomo, ha im arato a regare da sua *adre e dalla tradizione ebraica. *a la sua reghiera sgorga da una sorgente i2 segreta, oich0 ) il 1iglio eterno di Dio che, nella sua santa umanit', rivolge a suo $adre la reghiera filiale erfetta. :9#. 1!ando pre+a$a -e(.2 #8,,:#8,7@ #8#, Il Vangelo mostra s esso %es2 in reghiera. &o vediamo ritirarsi in solitudine, anche la notte. $rega rima dei momenti decisivi della sua missione o di (uella degli A ostoli. Di fatto, tutta la sua vita ) reghiera, oich0 ) in costante comunione dFamore con il $adre. :9'. Come 6a pre+a%o -e(. ne&&a (!a pa((ione2 #8,;:#8,8@ #8#, &a reghiera di %es2 durante la sua agonia nellF+rto del %etsemani e le sue ultime arole sulla Croce rivelano la rofondit' della sua reghiera filiale3 %es2 orta a com imento il disegno dFamore del $adre e rende su di s0 tutte le angosce dellFumanit', tutte le domande e le intercessioni della storia della salvezza. Egli le resenta al $adre che le accoglie e le esaudisce, al di l' di ogni s eranza, risuscitandolo dai morti. :99. Come -e(. ci in(e+na a pre+are2 #8,<:#,!7@ #8#! %es2 ci insegna a regare, non solo con la reghiera del $adre nostro, ma anche (uando rega. In (uesto modo, oltre al contenuto, ci mostra le dis osizioni richieste er una vera reghiera3 la urezza del cuore, che cerca il Regno e erdona i nemici@ la fiducia audace e filiale, che va al di l' di ci> che sentiamo e com rendiamo@ la vigilanza, che rotegge il disce olo dalla tentazione. :9:. Perc67 " e))icace &a no(%ra pre+6iera2 #8!;:#8!8 &a nostra reghiera ) efficace, erch0 ) unita nella fede a (uella di %es2. In lui la reghiera cristiana diventa comunione dFamore con il $adre. $ossiamo in tal caso resentare le nostre richieste a Dio e venire esauditi3 4Chiedete e otterrete, erch0 la vostra gioia sia iena5 6%v !8,#79. :9<. Come pre+a$a &a Ver+ine 4aria2

#8!=@ #,!<@ #8##@ #8=7@ #8=" &a reghiera di *aria ) caratterizzata dalla sua fede e dallFofferta generosa di tutto il suo essere a Dio. &a *adre di %es2 ) anche la .uova Eva, la 4*adre dei viventi53 essa rega %es2, suo 1iglio, er i bisogni degli uomini. :9=. E(i(%e ne& Van+e&o !na pre+6iera di 4aria2 #8!" +ltre allFintercessione di *aria a Cana di %alilea, il Vangelo ci consegna il *agnificat 6&c !,78: ;;9, che ) il cantico della *adre di Dio e (uello della Chiesa, il grazie gioioso che sale dal cuore dei overi erch0 la loro s eranza ) realizzata dal com imento delle romesse divine. &A $RE%IIERA .E& DE*$+ DE&&A CIIESA :9>. Come pre+a$a &a prima com!ni%B cri(%iana di -er!(a&emme2 #8#-:#8#7 AllFinizio degli Atti degli A ostoli ) scritto che nella rima comunit' di %erusalemme, educata dallo S irito Santo alla vita di reghiera, i credenti 4erano assidui nellFascoltare lFinsegnamento degli A ostoli, e nellFunione fraterna, nella frazione del ane e nelle reghiere5 6At #,7#9. :9?. Come in%er$iene &o Spiri%o San%o ne&&a pre+6iera de&&a C6ie(a2 #8#-@ #8#; &o S irito Santo, *aestro interiore della reghiera cristiana, forma la Chiesa alla vita di reghiera e la fa entrare sem re i2 rofondamente nella contem lazione e nellFunione con lFinsondabile mistero di Cristo. &e forme di reghiera, (uali sono es resse negli Scritti a ostolici e canonici, rimarranno normative er la reghiera cristiana. ::@. 1!a&i (ono &e )orme e((enzia&i de&&a pre+6iera cri(%iana2 #87-:#877 Sono la benedizione e lFadorazione, la reghiera di domanda e lFintercessione, il ringraziamento e la lode. &FEucaristia contiene ed es rime tutte le forme di reghiera. ::1. C6e co( " &a Benedizione2 #8#8:#8#=@ #87; &a Genedizione ) la ris osta dellFuomo ai doni di Dio3 noi benediciamo lF+nni otente che er rimo ci benedice e ci colma dei suoi doni. ::#. Come (i p!8 de)inire & adorazione2 #8#< &Fadorazione ) la rosternazione dellFuomo, che si riconosce creatura davanti al suo Creatore tre volte santo. ::'. 1!a&i (ono &e di$er(e )orme de&&a pre+6iera di domanda2 #8#":#8--@ #878 $u> essere una domanda di erdono o anche una richiesta umile e fiduciosa er tutti i nostri bisogni sia s irituali che materiali. *a la rima realt' da desiderare ) lFavvento del Regno.

::9. In co(a con(i(%e & in%erce((ione2 #8-7:#8-8@ #87= &Fintercessione consiste nel chiedere in favore di un altro. Essa ci conforma e ci unisce alla reghiera di %es2, che intercede resso il $adre er tutti gli uomini, in articolare er i eccatori. &Fintercessione deve estendersi anche ai nemici. :::. 1!ando (i rende a Dio & azione di +razie2 #8-=:#8-<@ #87< &a Chiesa rende grazie a Dio incessantemente, so rattutto celebrando lFEucaristia, in cui Cristo la fa arteci are alla sua azione di grazie al $adre. +gni avvenimento diventa er il cristiano motivo dFazione di grazie. ::<. C6e co( " &a pre+6iera di &ode2 #8-":#,7-@ #87" &a lode ) la forma di reghiera che i2 immediatamente riconosce che Dio ) Dio. ^ com letamente disinteressata3 canta Dio er se stesso e gli rende gloria erch0 egli ). CA$ID+&+ SEC+.D+ L, T;,DIHI3NE DELL, P;E-KIE;, ::=. 1!a& #,;,:#,;! " & impor%anza de&&a Tradizione in rappor%o a&&a pre+6iera2

.ella Chiesa ) attraverso la Dradizione vivente che lo S irito Santo insegna a regare ai figli di Dio. Infatti, la reghiera non si riduce allo s ontaneo manifestarsi di un im ulso interiore, ma im lica contem lazione, studio e com rensione delle realt' s irituali di cui si fa es erienza. ,&&E S+R%E.DI DE&&A $RE%IIERA ::>. 1!a&i (ono &e (or+en%i de&&a pre+6iera cri(%iana2 #8;#:#88# Esse sono3 [ la Parola di Dio, che ci d' la 4 sublime scienza5 di Cristo ,Fil -,<9@ [ la )iturgia della Chiesa, che annuncia, attualizza e comunica il mistero della salvezza@ [ le virt0 teologali= [ le situa?ioni /uotidiane, erch0 in esse ossiamo incontrare Dio. ;Vi amo, ignore, e la sola gra?ia che vi chiedo . di amarvi eternamente" Mio Dio, se la mia lingua non pu8 ripetere, ad ogni istante, che vi amo, voglio che il mio cuore ve lo ripeta tutte le volte che respiro1 6san %iovanni *aria VianneX9. I& CA**I.+ DE&&A $RE%IIERA ;;". .ella Chiesa esistono diversi cammini di reghieraH #88.ella Chiesa esistono diversi cammini di reghiera, legati ai differenti contesti storici, sociali e culturali. S etta al *agistero discernere la loro fedelt' alla tradizione della fede a ostolica, e ai astori e ai catechisti di s iegarne il senso, che ) sem re riferito a %es2 Cristo.

;8,. Cual ) la via della nostra reghieraH #887@ #8<,:#8<! &a via della nostra reghiera ) Cristo, erch0 essa si rivolge a Dio nostro $adre, ma giunge fino a lui solo se, almeno im licitamente, noi reghiamo nel .ome di %es2. &a sua umanit' ), in effetti, lunica via er la (uale lo S irito Santo ci insegna a regare il nostro $adre. $erci> le reghiere liturgiche si concludono con la formula3 4$er il nostro Signore %es2 Cristo5. ;8!. Cual ) il ruolo dello S irito Santo nella reghieraH #8=,:#8=#@ #8<,:#8<! $oich0 lo S irito Santo ) il *aestro interiore della reghiera cristiana e 4noi non sa iamo che cosa dobbiamo chiedere5 6Rm <,#89, la Chiesa ci esorta a invocarlo e ad im lorarlo in ogni occasione3 4Vieni, S irito SantoW5. :<#. In c6e co(a &a pre+6iera cri(%iana " mariana2 #8=-:#8="@ #8<# $er la sua singolare coo erazione allFazione dello S irito Santo, la chiesa ama regare *aria e regare con *aria, lF+rante erfetta, er magnificare e invocare il Signore con &ei. *aria, in effetti, ci 4mostra la via5 che ) Suo 1iglio, lFunico *ediatore. ;8-. Come la Chiesa rega *ariaH #8=8:#8=<@ #8<# Anzitutto con lFAve *aria, reghiera con cui la Chiesa chiede lintercessione della Vergine. Altre reghiere mariane sono il 4osario, lFinno Acatisto, la Paraclisis, gli inni e i cantici delle diverse tradizioni cristiane. -AIDE $ER &A $RE%IIERA :<9. In c6e modo i San%i (ono +!ide per &a pre+6iera2 #8<-:#8<7@ #8"#:#8"I Santi sono i nostri modelli di reghiera e a loro domandiamo anche di intercedere, resso la Santissima Drinit', er noi e er il mondo intero. &a loro intercessione ) il i2 alto servizio che rendono al disegno di Dio. .ella comunione dei Santi, si sono svilu ati, lungo la storia della Chiesa, diversi ti i di spiritualit!, che insegnano a vivere e a raticare la reghiera. ;8;. Chi u> educare alla reghieraH #8<;:#8",@ #8"7:#8"; &a famiglia cristiana costituisce il rimo focolare dellFeducazione alla reghiera. &a reghiera familiare (uotidiana ) articolarmente raccomandata, erch0 ) la rima testimonianza della vita di reghiera della Chiesa. &a catechesi, i gru i di reghiera, la 4direzione s irituale5 costituiscono una scuola e un aiuto alla reghiera. ;88. Cuali sono i luoghi favorevoli alla reghieraH #8"!@ #8"8 Si u> regare dovun(ue, ma la scelta di un luogo a ro riato non ) indifferente er la reghiera. &a chiesa ) il luogo ro rio della reghiera liturgica e dellFadorazione eucaristica. Anche altri luoghi aiutano a regare, come un 4angolo di reghiera5 in casa@ un monastero@ un santuario. CA$ID+&+ DERE+

&A VIDA DI $RE%IIERA :<=. 1!a&i #8"=:#8"<@ #=#, momen%i (ono pi. indica%i per &a pre+6iera2

Dutti i momenti sono indicati er la reghiera, ma la Chiesa ro one ai fedeli ritmi destinati ad alimentare la reghiera continua3 reghiere del mattino e della sera, rima e do o i asti@ liturgia delle +re@ Eucaristia domenicale@ santo Rosario@ feste dellFanno liturgico. ;F necessario ricordarsi di Dio pi0 spesso di /uanto si respiri1 6san %regorio .azianzeno9. :<>. 1!a&i #8"=:#8"" (ono &e e(pre((ioni de&&a $i%a di pre+6iera2

&a tradizione cristiana ha conservato tre modi er es rimere e vivere la reghiera3 la reghiera vocale, la meditazione e la reghiera contem lativa. Il loro tratto comune ) il raccoglimento del cuore. &E ES$RESSI+.I DE&&A $RE%IIERA ;8". Come si caratterizza la reghiera vocaleH #=,,:#=,7@ #=## &a reghiera vocale associa il cor o alla reghiera interiore del cuore. Anche la i2 interiore delle reghiere non otrebbe fare a meno della reghiera vocale. In ogni caso essa deve sem re sgorgare da una fede ersonale. Con il $adre .ostro %es2 ci ha insegnato una formula erfetta di reghiera vocale. ;=,. Che cosF) la meditazioneH #=,;:#=,<@ #=#&a meditazione ) una riflessione orante, che arte so rattutto dalla $arola di Dio nella Gibbia. *ette in azione lFintelligenza, lFimmaginazione, lFemozione, il desiderio, er a rofondire la nostra fede, convenire il nostro cuore e fortificare la nostra volont' di seguire Cristo. B una ta a reliminare verso lFunione dFamore con il Signore. ;=!. Che cosF) la reghiera contem lativaH #=,":#=!"@ #=#7@ #=-":#=7! &a reghiera contem lativa ) un sem lice sguardo su Dio nel silenzio e nellFamore. E un dono di Dio, un momento di fede ura, durante il (uale lForante cerca Cristo, si rimette alla volont' amorosa del $adre e raccoglie il suo essere sotto lFazione dello S irito. Santa Deresa dFAvila la definisce un intimo ra orto di amicizia, 4nel (uale ci si intrattiene s esso da solo a solo con Dio da cui ci si sa amati5. I& C+*GADDI*E.D+ DE&&A $RE%IIERA ;=#. $erch0 la reghiera ) un combattimentoH #=#; &a reghiera ) un dono della grazia, ma resu one sem re una ris osta decisa da arte nostra, erch0 colui che rega combatte contro se stesso, lFambiente, e so rattutto contro il Dentatore, che fa di tutto er distoglierlo dalla reghiera. Il combattimento della reghiera ) inse arabile dal rogresso della vita s irituale. Si rega come si vive, erch0 si vive come si rega. ;=-. Ci sono obiezioni alla reghieraH

#=#8:#=#<@ #=;#:#=;+ltre a concezioni erronee, molti ensano di non avere il tem o di regare o che sia inutile regare. Coloro che regano ossono scoraggiarsi di fronte alle difficolt' e agli a arenti insuccessi. $er vincere (uesti ostacoli sono necessarie lFumilt', la fiducia e la erseveranza. ;=7. Cuali sono le difficolt' della reghieraH #=#":#=--@ #=;7:#=;; &a distra?ione ) la difficolt' abituale della nostra reghiera. Essa distoglie dallFattenzione a Dio, e u> anche rivelare ci> a cui siamo attaccati. Il nostro cuore allora deve tornare umilmente al Signore. &a reghiera ) s esso insidiata dallFaridit!, il cui su eramento ermette nella fede di aderire al Signore anche senza una consolazione sensibile. &Faccidia ) una forma di igrizia s irituale dovuta al rilassamento della vigilanza e alla mancata custodia del cuore. ;=;. Come fortificare la nostra confidenza filialeH #=-7:#=7!@ #=;8 &a confidenza filiale ) messa alla rova (uando ensiamo di non essere esauditi. Dobbiamo chiederci allora se Dio ) er noi un $adre di cui cerchiamo di com iere la volont', o ure ) un sem lice mezzo er ottenere (uello che vogliamo. Se la nostra reghiera si unisce a (uella di %es2, sa iamo che egli ci concede molto i2 di (uesto o di (uel dono3 riceviamo lo S irito Santo che trasforma il nostro cuore. ;=8. B ossibile regare in ogni momentoH #=7#:#=7;@ #=;= $regare ) sem re ossibile, erch0 il tem o del cristiano ) il tem o del Cristo risorto, il (uale 4rimane con noi tutti i giorni5 6Mt #<,#,9. $reghiera e vita cristiana sono erci> inse arabili. ;F possibile, anche al mercato o durante una passeggiata solit!ria, #are una #re/uente e #ervorosa preghiera" F possibile pure nel vostro nego?io, sia mentre comperate sia mentre vendete, o anche mentre cucinate1 6san %iovanni Crisostomo9. ;==. Che cosF) la reghiera dell<ra di %es2H #8,7@ #=78:#=;!@ #8;< B chiamata cos/ la reghiera sacerdotale di %es2 allFAltima Cena. %es2, il Sommo Sacerdote della .uova Alleanza, la rivolge al $adre (uando giunge l<ra del suo 4 assaggio5 a lui, lF<ra del suo sacrificio

SEZIONE SECONDA

LA PREGHIERA DEL SIGNORE PAD ! "#$% #


:=>. 1!a& " & ori+ine de&&a pre+6iera de& &adre 'ostro? #=;":#=8,@ #==%es2 ci ha insegnato (uesta reghiera cristiana insostituibile, il Padre nostro, un giorno in cui un disce olo, vedendolo regare, gli chiese3 4Insegnaci a regare5 ,)c !!,!9. &a tradizione liturgica della Chiesa ha sem re usato il testo di san *atteo 68,":!-9. 4 &, SINTESI DI TUTT3 IL V,N-EL3 5 :=?. 1!a& " i& po(%o de& &adre 'ostro ne&&e Scri%%!re2 #=8!:#=87@ #==7 Il Padre 7ostro ) la 4sintesi di tutto il Vangelo5 6Dertulliano9, 4la reghiera erfettissima5 6san Dommaso dFA(uino9. Situato al centro del Discorso della *ontagna ,Mt ;:=9, ri rende sotto forma di reghiera il contenuto essenziale del Vangelo. :>@. Perc67 $iene c6iama%o &a pre+6iera de& Si+nore2 #=8;:#=88@ #==; Il Padre 7ostro ) chiamato 4+razione domenicale5, cio) 4la reghiera del Signore5, erch0 ci ) stato insegnato dallo stesso Signore %es2. :>1. 1!a&e po(%o occ!pa i& &adre 'ostro ne&&a pre+6iera de&&a C6ie(a2 #=8=:#==#@ #==8 $reghiera della Chiesa er eccellenza, il Padre 7ostro ) 4consegnato5 nel Gattesimo er manifestare la nuova nascita alla vita divina dei figli di Dio. &FEucaristia ne rivela il senso ieno, oich0 le sue domande, fondandosi sul mistero della salvezza gi' realizzato, saranno ienamente esaudite alla venuta del Signore. Il Padre 7ostro ) arte integrante della &iturgia delle +re. 4 $,D;E .3ST;3 CKE SEI NEI CIELI 5 :>#. Perc67 po((iamo o(are a$$icinarci in piena con)idenza a& Padre2 #===:#==<@ #="= $erch0 %es2, il nostro Redentore, ci introduce davanti al Volto del $adre, e il suo S irito fa di noi dei figli. $ossiamo cos/ regare il $adre .ostro con una fiducia sem lice e filiale, una gioiosa sicurezza e unFumile audacia, con la certezza di essere amati ed esauditi. :>'. Com " po((i*i&e in$ocare Dio come Padre2 #==":#=<;@ #=<"@ #="<:#<,, $ossiamo invocare il 4$adre5 erch0 il 1iglio di Dio fatto uomo ce lo ha rivelato e il suo S irito ce

lo fa conoscere. &Finvocazione del $adre ci fa entrare nel suo mistero con uno stu ore sem re nuovo, e suscita in noi il desiderio di un com ortamento filiale. Con la reghiera del Signore siamo (uindi consa evoli di essere figli del $adre nel 1iglio. :>9. Perc67 diciamo Padre No(%ro 2 #=<8:#=",@ #<,! 4.ostro5 es rime una relazione totalmente nuova con Dio. Cuando reghiamo il $adre, lo adoriamo e lo glorifichiamo con il 1iglio e lo S irito. Siamo in Cristo il 4suo5 $o olo, e lui ) il 4nostro5 Dio, da ora e er lFeternit'. Diciamo, infatti, $adre 4nostro5, erch0 la Chiesa di Cristo ) la comunione di una moltitudine di fratelli che hanno 4un cuore solo e unFanima sola5 ,At 7,-#9. :>:. Con A!a&e (piri%o di com!nione e di mi((ione pre+6iamo Dio Padre no(%ro2 #="!:#="-@ #<,! $oich0 regare il $adre 4nostro5 ) un bene comune dei battezzati, (uesti sentono lFurgente a ello di arteci are alla reghiera di %es2 er lFunit' dei suoi disce oli. $regare il 4$adre .ostro5 ) regare con tutti gli uomini e er lFumanit' intera, affinch0 tutti conoscano lFunico e vero Dio e siano riuniti in unit'. :><. C6e co(a (i+ni)ica & e(pre((ione c6e (ei nei cie&i2 #="7:#="8@ #<,# Cuesta es ressione biblica non indica un luogo, ma un modo di essere3 Dio ) al di l' e al di so ra di tutto. Essa designa la maest', la santit' di Dio, e anche la sua resenza nel cuore dei giusti. Il cielo, o la Casa del $adre, costituisce la vera atria verso cui tendiamo nella s eranza, mentre siamo ancora sulla terra. .oi viviamo gi' in essa 4nascosti con Cristo in Dio5 ,Col -,-9. &E SETTE D34,NDE :>=. Come " compo(%a &a pre+6iera de& Si+nore2 #<,-:#<,8@ #<;= Essa contiene sette domande a Dio $adre. &e rime tre, i2 teologali, ci ortano verso di lui, er la sua gloria3 ) ro rio dellFamore ensare innanzitutto a colui che si ama. Esse suggeriscono che cosa dobbiamo in articolare domandargli3 la santificazione del suo .ome, lFavvento del suo Regno, la realizzazione della sua volont'. &e ultime (uattro resentano al $adre di misericordia le nostre miserie e le nostre attese. %li chiedono di nutrirci, di erdonarci, di sostenerci nelle tentazioni e di liberarci dal *aligno. :>>. C6e co(a (i+ni)ica: Sia (an%i)ica%o i& %!o nome2 #<,=:#<!#@ #<;< Santificare il .ome di Dio ) innanzitutto una lode che riconosce Dio come Santo. Infatti, Dio ha rivelato il suo santo .ome a *os) e ha voluto che il suo o olo gli fosse consacrato come una nazione santa in cui egli dimora. :>?. Come " (an%i)ica%o i& Nome di Dio in noi e ne& mondo2 #<#<:#<-7@ #<8! Santificare il .ome di Dio che ci chiama 4alla santificazione5 ,2 3s 7,=9 ) desiderare che la consacrazione battesimale vivifichi tutta la nostra vita. Inoltre, ) domandare, con la nostra vita e con la nostra reghiera, che il .ome di Dio sia conosciuto e benedetto da ogni uomo.

:?@. C6e co(a domanda &a C6ie(a pre+ando: Ven+a i& %!o ;e+no2 #<!-.#<!; &a Chiesa invoca la venuta finale del Regno di Dio attraverso il ritorno di Cristo nella gloria. *a la Chiesa rega anche erch0 il Regno di Dio cresca fin da oggi mediante la santificazione degli uomini nello S irito e, grazie al loro im egno, con il servizio della giustizia e della ace, secondo le Geatitudini. Cuesta domanda ) il grido dello S irito e della S osa3 4Vieni, Signore %es2W5 ,Ap ##,#,9. :?1. Perc67 domandare: Sia )a%%a &a %!a $o&on%B come in cie&o co(M in %erra2 #<!8:.#<#!@ #<;" &a volont' del $adre ) che 4tutti gli uomini siano salvati5 6 2 3m #,-9. $er (uesto %es2 ) venuto3 er com iere erfettamente la Volont' salvifica del $adre. .oi reghiamo Dio $adre di unire la nostra volont' a (uella del 1iglio suo, sullFesem io di *aria Santissima e dei Santi. Domandiamo che il suo disegno benevolo si realizzi ienamente sulla terra come gi' nel cielo. B mediante la reghiera che ossiamo 4discernere la volont' di Dio5 ,4m !#,#9 e ottenere la 4costanza er com ierla5 ,'b !,,-89. :?#. 1!a& " i& (en(o de&&a domanda: Dacci o++i i& no(%ro pane A!o%idiano2 #<##:#<#=@ #<8, Chiedendo a Dio, con lFabbandono fiducioso dei figli, il nutrimento (uotidiano necessario a tutti er la ro ria sussistenza, riconosciamo (uanto Dio nostro $adre sia buono al di l' di ogni bont'. Domandiamo anche la grazia di sa er agire erch0 la giustizia e la condivisione ermettano allFabbondanza degli uni di so erire ai bisogni degli altri. :?'. 1!a& " i& (en(o (peci)icamen%e cri(%iano di A!e(%a domanda2 #<-;:#<-=@ #<8! $oich0 4lFuomo non vive soltanto di ane, ma di ogni arola che esce dalla bocca di Dio5 ,Mt 7,79, (uesta domanda riguarda ugualmente la fame della Parola di Dio e (uella del Corpo di Cristo ricevuto nellFEucaristia, come ure la fame dello S irito Santo. .oi lo domandiamo con una confidenza assoluta, er oggi, lFoggi di Dio, e (uesto ci viene dato so rattutto nellFEucaristia, che antici a il banchetto del Regno che verr'. :?9. Perc67 diciamo: ;ime%%i a noi i no(%ri de*i%i come noi &i rime%%iamo ai no(%ri de*i%ori2 #<-<:#<-"@ #<8# Chiedendo a Dio $adre di erdonarci, ci riconosciamo eccatori dinanzi a lui. *a confessiamo al tem o stesso la sua misericordia, erch0, nel 1iglio suo e attraverso i sacramenti, 4riceviamo la redenzione, la remissione dei eccati5 ,Col !,!79. &a nostra domanda, tuttavia, verr' esaudita solo a condizione che noi, rima, abbiamo a nostra volta erdonato. :?:. Com " po((i*i&e i& perdono2 #<7,:#<7;@ #<8# &a misericordia enetra nel nostro cuore solo se noi ure sa iamo erdonare, erfino ai nostri nemici. +ra, anche se er lFuomo sembra im ossibile soddisfare a (uesta esigenza, il cuore che si offre allo S irito Santo u>, come Cristo, amare fino allFestremo della carit', tramutare la ferita in com assione, trasformare lFoffesa in intercessione. Il erdono arteci a della misericordia divina, ed ) un vertice della reghiera cristiana.

:?<. C6e co(a (i+ni)ica: Non ci ind!rre in %en%azione2 #<78:#<7"@ #<8.oi domandiamo a Dio $adre di non lasciarci soli e in balia della tentazione. Domandiamo allo S irito di sa er discernere, da una arte, fra la prova che fa crescere nel bene e la tenta?ione che conduce al eccato e alla morte, e, dallFaltra, fra essere tentati e consentire alla tentazione. Cuesta domanda ci unisce a %es2 che ha vinto la tentazione con la sua reghiera. Essa sollecita la grazia della vigilanza e della erseveranza finale. :?=. Perc67 conc&!diamo domandando: 4a &i*eraci da& 4a&e2 #<;,:#<;7@ #<87 Il *ale indica la ersona di Satana, che si o one a Dio e che ) 4il seduttore di tutta la terra5 ,Ap !#,"9. &a vittoria sul diavolo ) gi' conseguita da Cristo. *a noi reghiamo affinch0 la famiglia umana sia liberata da Satana e dalle sue o ere. Domandiamo anche il dono rezioso della ace e la grazia dellFattesa erseverante della venuta di Cristo, che ci liberer' definitivamente dal *aligno. :?>. Co(a (i+ni)ica l'!men )ina&e2 #<;;:#<;8@ #<8; 4Al termine della preghiera, tu dici5 Amen, sottoscrivendo con l+Amen, che signi#ica GCos> siaG, tutto ci8 che . contenuto nella preghiera, insegnata da Dio1 6san Cirillo di %erusalemme9.

!PPENDICE
A) PREGHIERE COMUNI B) FORMULE DI DOTTRINA CATTOLICA A)
Se+no de&&a Croce .el nome del $adre e del 1iglio e dello S irito Santo. Amen -&oria a& Padre %loria al $adre e al 1iglio e allo S irito Santo. Come era nel rinci io, ora e sem re, nei secoli dei secoli. Amen. ,$e/ 4aria Ave, o *aria, iena di grazia, il Signore ) con te. Du sei benedetta fra le donne e benedetto ) il frutto del tuo seno, %es2. Santa *aria, *adre di Dio, rega er noi eccatori, adesso e nellFora della nostra morte. Amen.

PREGHIERE
Si+n!m Cr!ci( In nOmine $atris et 1ilii et S Mritus Sancii. Amen. -&oria Pa%ri %lOria $atri et 1Mlio et S irMtui Sancto. Sicut erat in rincM io, et nunc et sem er et in sRcula sLculOrum. Amen. ,$e/ 4aria

COMUNI

Ave, *aria, grPtia lena, DOminus tecum. GenedMcta tu in muli0ribus, et benedMctus fructus ventris tui, Iesus. Sancta *arMa, *ater Dei, ora ro nobis eccatOribus, nunc et in hora mortis nostrL. Amen.

,n+e&o di Dio Angelo di Dio, che sei il mio custode illumina, custodisci, reggi e governa me che ti fui affidato dalla iet' celeste. Amen. L E%erno ripo(o &Feterno ri oso dona loro, o Signore, e s lenda ad essi la luce er etua. Ri osino in ace. Amen. ,n+e&!( )+Angelo del ignore port8 l+annun?io a Maria : Ed ella conce / er o era dello S irito Santo. Ave *aria... 'ccomi, sono la serva del ignore" : Si com ia in me la tua arola. Ave *aria... ' il Verbo si #ece carne" : E venne ad abitare in mezzo a noi. Ave *aria... Prega per noi, santa Madre di Dio" $erch0 siamo resi degni delle romesse di Cristo. Preghiamo" Infondi nel nostro s irito la tua grazia, o $adre@ tu, che nellFannunzio dellFangelo ci hai rivelato lFincarnazione del tuo 1iglio, er la sua assione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. $er Cristo nostro Signore. Amen. -loria al Padre"""

,n+e&e Dei _ngele Dei, (ui custos es mei, me, tibi commMssum ietPte su 0rna, illQmina, custOdi, rege et gub0rna. Amen.

;eA!iem N%ernam R0(uiem Lt0rnam dona eis, DOmine, et luN er 0tua lQceat eis. Re(ui0scant in ace. Amen. ,n+e&!( Domini Hngelus DImini nuntiJvit MariK" Et conc0 it de S Mritu Sancto. Ave, *arMa... 'cce ancLlla DImini" 1iat mihi secQndum verbum tuum. Ave, *arMa... 't Verbum caro #actum est" Et habitPvit in nobis. Ave, *aria... <ra pro nobis, sancta Dei gDnetri(" At digni efficiPmur romissiOnibus Christi. <rDmus" %rPtiam tuam, (uRsumus, DOmine, m0ntibus nostris infunde@ ut (ui, _ngelo nuntiPnte, Christi 1Mlii tui incarnatiOnem cognOvimus, er assiOnem eius et crucem, ad resurrectiOnis glOriam erducPmur. $er eQndem Christum DOminum nostrum. Amen. -lIria Patri"""

;e+ina CO&i 4egina dei cieli, rallegrati, alleluia" : Cristo, che hai ortato nel grembo, alleluia, . risorto, come aveva promesso, alleluia" : $rega il Signore er noi, alleluia. 4allegrati, Vergine Maria, alleluia" : Il Signore ) veramente risorto, alleluia. Preghiamo" + Dio, che nella gloriosa risurrezione del tuo 1iglio hai ridato la gioia al mondo intero, er intercessione di *aria Vergine, concedi a noi di godere la gioia della vita senza fine. $er Cristo nostro Signore. Amen.

;e+ina CO&i 4egLna cKli lKtJre, allelMia" Cuia (uelli merQisti ortPre, allelQia. 4esurrD(it, sicut di(it, allelMia" +ra ro nobis Deum, allelQia. -aude et lKtJre, Virgo MarLa, allelMia" Cuia surr0Nit Dominus vere, allelQia. <rDmus" Deus, (ui er resurrectiOnem 1ilii tui DOmini nostri Iesu Christi mundum lLtificPre dignPtus es, rLsta, (uRsumus, ut er eius %enetrMcem Virginem *arMam er 0tuL ca iPmus gPudia vitL. $er Christum DOminum nostrum. Amen. Sa&$e/ ;e+ina Salve, RegMna, *ater misericOrdiL, vita, dulc0do et s es nostra, salve. Ad te clamPmus, 0Nsules filii EvL. Ad te sus irPmus gem0ntes et flentes in hac lacrimPrum valle. Eia ergo, advocPta nostra, illos tuos misericOrdes Oculos ad nos conv0rte. Et Iesum benedMctum fructum ventris tui, nobis, osi hoc eNsMlium, ost0nde. + clemens, o ia, o dulcis Virgo *arMaW

Sa&$e/ ;e+ina Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e s eranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva@ a te sos iriamo, gementi e iangenti in (uesta valle di lacrime. +rs2 dun(ue, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, do o (uesto esilio, %es2, il frutto benedetto del tuo Seno. + clemente, o ia, o dolce Vergine *ariaW

4a+ni)ica% &Fanima mia magnifica il Signore e il mio s irito esulta in Dio, mio salvatore, erch0 ha guardato lFumilt' della sua serva. DFora in oi tutte le generazioni mi chiameranno beata. %randi cose ha fatto in me lF+nni otente e santo 0 il suo nome3 di generazione in generazione la sua misericordia si stende su (uelli che lo temono. Ia s iegato la otenza del suo braccio, ha dis erso i su erbi nei ensieri del loro cuore@ ha rovesciato i otenti dai troni, ha innalzato gli umili@ ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ia soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva romesso ai nostri adri, ad Abramo e alla sua discendenza, er sem re. %loria al $adre e al 1iglio e allo S irito Santo. Come era nel rinci io, e ora e sem re nei secoli dei secoli. Amen. So%%o &a %!a pro%ezione Sotto la tua rotezione cerchiamo rifugio, santa *adre di Dio3 non dis rezzare le su liche di noi che siamo nella rova, ma liberaci da ogni ericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.

4a+ni)ica% *agnMficat Pnima mea DOminum, et eNsultPvit s Mritus meus in Deo salvatOre meo, (uia res 0Nit humilitPtem ancMllL suL. Ecce enim eN hoc bePtam me dicent omnes generatiOnes, (uia fecit mihi magna, (ui otens est, et sanctum nomen eius, et misericOrdia eius in rog0nies et rog0nies tim0ntibus eum. 1ecit ot0ntiam in brPchio suo, dis 0rsit su 0rbos mente cordis sui@ de Osuit ot0ntes de sede et eNaltPvit hQmiles. Esuri0ntes im l0vit bonis et divites dimisit inanes. Susc0 it `srael Qerum suum, recordPtus misericOrdiL, sicut locQtus est ad atres nostros, Ybraham et s0mini eius in sRcula. %lOria $atri et 1Mlio et S irMtui Sancto. Sicut erat in rincM io, et nunc et sem er, et in sRcula sLculOrum. Amen. S!* %!!m prO(idi!m Sub tuum rLsMdium confQgimus, sancta Dei %0netriN@ nostras de recatiOnes ne des Mcias in necessitPtibus@ sed a erMculis cunctis lMbera nos sem er, Virgo gloriOsa et benedMcta.

Benedic%!( Genedetto il Signore, Dio dFIsraele, erch0 ha visitato e redento il suo o olo, e ha suscitato er noi una salvezza otente nella casa di Davide, suo servo, come aveva romesso er bocca dei suoi santi rofeti dFun tem o3 salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di (uanti ei odiano. Cosi egli ha concesso misericordia ai nostri adri e si ) ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro adre, di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santit' e giustizia al suo cos etto, er tutti i nostri giorni. E tu, bambino, sarai chiamato rofeta dellFAltissimo erch0 andrai innanzi al Signore a re arargli le strade, er dare al suo o olo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi eccati, grazie alla bont' misericordiosa del nostro Dio, er cui verr' a visitarci dallFalto un sole che sorge, er rischiarare (uelli che stanno nelle tenebre e nellFombra della morte e dirigere i nostri assi sulla via della ace. %loria al $adre e al 1iglio e allo S irito Santo. Come era nel rinci io, e ora e sem re nei secoli dei secoli. Amen.

Benedic%!( GenedMctus DOminus, Deus `srael, (uia visitPvit et fecit redem tiOnem lebi suL, et er0Nit cornu salQtis nobis in domo David Qeri sui, sieut locQtus est er os sanctOrum, (ui a sLculo sunt, ro hetPrum eius, salQtem eN inimMcis nostris et de manu Omnium, (ui od0runt nos@ ad faci0ndam misericOrdiam eum Ptribus nostris et memorPri testam0nti sui sancti, iusiurPndum, (uod iurPvit ad _braham atrem nostrum, datQrum se nobis, ut sine timOre, de manu inimicOrum liberPti, serviPmus illi in sanetitPte et iustMtia coram i so omnibus di0bus nostris. Et tu, uer, ro h0ta AltMssimi vocPberis3 rLMbis enim ante fPciem DOmini arPre vias eius, ad dandam sci0ntiam salQtis lebi eius in remissi>nem eccat>rum e>rum, er vMscera miseric>rdiL Dei nostri, in (uibus visitPbit nos Oriens eN alto, illuminPre his, (ui in t0nebris et in umbra mortis sedent, ad dirig0ndos edes nostros in viam acis. %lOria $atri et 1Mlio et S irMtui Sancto. Sicut erat in rincM io, et nunc et sem er, et in sRcula sLcul>rum. Amen.

Te De!m .oi ti lodiamo, Dio, ti roclamiamo Signore. + eterno $adre, tutta la terra ti adora. A te cantano gli angeli e tutte le otenze dei cieli3 Santo, Santo, Santo il Signore Dio dellFuniverso. I cieli e la terra sono ieni della tua gloria. Di acclama il coro degli a ostoli e la candida schiera dei martiri@ le voci dei rofeti si uniscono nella tua lode@ la santa Chiesa roclama la tua gloria, adora il tuo unico 1iglio, e lo S irito Santo $araclito. + Cristo, re della gloria, eterno 1iglio del $adre, tu nascesti dalla Vergine *adre er la salvezza dellFuomo. Vincitore della morte, hai a erto ai credenti il regno dei cieli. Du siedi alla destra di Dio, nella gloria del $adre. Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tem i. Soccorri i tuoi figli, Signore, che hai redento col tuo sangue rezioso. Accoglici nella tua gloria nellFassemblea dei santi. Salva il tuo o olo, Signore, guida e roteggi i tuoi figli. +gni giorno ti benediciamo, lodiamo il tuo nome er sem re. Degnati oggi, Signore, di custodirci senza eccato. Sia sem re con noi la tua misericordia3 in te abbiamo s erato. $iet' di noi, Signore, iet' di noi. Du sei la nostra s eranza, non saremo confusi in eterno.

Te De!m De Deum laudPmus3 te DOminum confit0mur. De Lt0rnum $atrem, omnis terra venerPtur. tibi omnes Pngeli, tibi cLli et univ0rsL otestPtes3 tibi ch0rubim et s0ra him incessPbili voce roclPmant3 Sanctus, Sanctus, Sanctus, D>minus Deus SPbaoth. $leni sunt cLli et terra maiestPtis glOriL tuL. De glori>sus a ostol>rum chorus, te ro hetPrum laudPbilis nQmerus, te mPrtXrum candidPtus laudat eN0rcitus. De er orbem terrarum sancta confit0tur Eccl0sia, $atrem imm0nsL maiestPtis@ venerPndum tuum verum et Qnicum 1ilium@ Sanctum (uo(ue $arPclitum S Mritum. Du reN gl>riL, Christe. Du $atris sem it0rnus es 1ilius. Du, ad liberPndum susce tQrus hOminem, non horrQisti Virginis Qterum. Du, devMcto mortis acQleo, a eruMsti cred0ntibus regna cLlOrum. Du ad d0Nteram Dei sedes, in glOria $atris. IudeN cr0deris esse ventQrus. De ergo (uRsumus, tuis famulis sQbveni, (uos reti>so sanguine redemMsti. at0rna fac curo sanctis tuis in glOria numerPri. Salvum fac O ulum tuum, DOmine, et b0nedic hereditPti tuL. Et rege eos, et eNtOlle illos us(ue in Lt0rnum. $er sMngulos dies benedMcimus te@ et laudPmus nomen tuum in sRculum, et in sRculum sRculi. DignPre, D>mine, die isto sine eccPto nos custodMre. *iser0re nostri, DOmine, miser0re nostri. 1iat misericOrdia tua, DOmine, su er nos,

Vieni/ o Spiri%o Crea%ore Vieni, o S irito creatore, visita le nostre menti, riem i della tua grazia i cuori che hai creato. + dolce consolatore, dono del $adre altissimo, ac(ua viva, fuoco, amore, santo crisma dellFanima. Dito della mano di Dio, romesso dal Salvatore, irradia i tuoi sette doni, suscita in noi la arola. Sii luce allFintelletto, fiamma ardente nel cuore@ sana le nostre ferite col balsamo del tuo amore. Difendici dal nemico, reca in dono la ace, la tua guida invincibile ci reservi dal male. &uce dFeterna sa ienza, svelaci il grande mistero di Dio $adre e del 1iglio uniti in un solo Amore. Amen.

Veni/ Crea%or Spiri%!( Veni, crePtor S Mritus, mentes tu>rum vMsita, im le su 0rna grPtia, (uL tu crePsti 0ctora. Cui dMceris $arPclitus, altMssimi donum Dei, fons vivus, ignis, cPritas, et s iritPlis Qnctio. Du se tif>rmis mQnere, dMgitus at0rnL d0NterL, tu rite romMssum $atris, sermOne ditans gQttura. Acc0nde lumen s0nsibus, infQnde amOrem cOrdibus, infMrma nostri cOr oris virtQte firmans 0r eti. Iostem re 0llas lOngius ac0m(ue dones rOtinus@ ductOre sic te rLvio vit0mus omne nONium. $er De sciPmus da $atrem noscPmus at(ue 1Mlium, te(ue utriQs(ue S Mritum credPmus omni t0m ore. Deo $atri sit glOria, et 1Mlio, (ui a mOrtuis surr0Nit, ac $arPc!ito, in sLculOrum sRcula. Amen.

Vieni/ San%o Spiri%o


Vieni, Santo S irito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, adre dei overi, vieni@ datare dei doni, vieni, luce dei cuori. Consolatore erfetto, os ite dolce dellFanima, dolcissimo sollievo. .ella fatica, ri oso, nella calura, ri aro, nel ianto, conforto. + luce beatissima, invadi nellFintimo il cuore dei tuoi fedeli. Senza la tua forza, nulla ) nellFuomo, nulla senza col a. &ava ci> che ) sordido, bagna ci> che ) arido, sana ci> che sanguina. $iega ci> che ) rigido, scalda ci> che ) gelido, raddrizza ci> chF) sviato. Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni. Dona virt2 e remio, dona morte santa, dona gioia eterna. Amen.

Veni/ Sanc%e Spiri%!( Veni, Sancte S Mritus, et emMtte cRlitus lucis tuL rPdium. Veni, ater Pu erum, veni, dator mQnerum, veni, lumen cOrdium. ConsolPtor O time, dulcis hos es PnimL, dulce refrig0rium. In labOre r0(uies, in Lstu tem 0ries, in fletu solPcium. + luN beatMssima, re le cordis Mntima tuOrum fid0lium. Sine tuo nQmine, nihil est in hOmine nihil est innONium. &ava (uod est sOrdidum, riga (uod est Pridum, sana (uod est sPueium. 1lecte (uod est rMgidum, fove (uod est frMgidum, rege (uod est d0vium. Da tuis fid0libus, in te confid0ntibus, sacrum se tenPrium. Da virtQtis m0ritum, da salQtis 0Nitum, da er0nne gPudium. Amen.

,nima di Cri(%o Anima di Cristo, santificami. Cor o di Cristo, salvami. Sangue di Cristo, inebriami. Ac(ua del costato di Cristo, lavami. $assione di Cristo, confortami. + buon %es2, esaudiscimi. Dentro le tue ferite nascondimi. .on ermettere che io mi se ari da te. Dal nemico maligno difendimi. .ellFora della mia morte chiamami. Comandami di venire a te, erch0 con i tuoi Santi io ti lodi. nei secoli dei secoli. Amen. 4emorare

,nima C6ri(%i _nima Christi, sanctMfica me. Cor us Christi, salva me. Sanguis Christi, in0bria me, A(ua lPteris Christi, lava me. $Pssio Christi, confOrta me, + bone Iesu, eNPudi me. Intra tua vQlnera abscOnde me. .e ermMttas me se arPri a te. Ab hoste malMgno def0nde me. In hora mortis meL voca me. Et iube me venMre ad te, ut cum Sanctis tuis laudem te in sRcula sLculOrum. Amen. 4emorare

Ricordati, o iissima Vergine *aria, non *emorPre, o iMssima Virgo *arMa, non esse essersi mai udito al mondo che alcuno abbia audMtum a sRculo, (uem(uam ad tua curr0ntem ricorso al tuo atrocinio, im lorato il tuo aiuto, rLsidia, tua im lorantem auNMlia, tua chiesto la tua rotezione e sia stato et0ntem suffrPgia, esse derelMctum. Ego tali abbandonato. Animato da tale confidenza, a te animPtus confid0ntia, ad te, Virgo VMrginum, ricorro, o *adre, Vergine delle Vergini, a te *ater, curro, ad te v0nio, coram te gemens vengo e, eccatore contrito, innanzi a te mi eccPtor assisto. .oli, *ater Verbi, verba mea rostro. des Mcere@ sed Pudi ro Mtia et eNPudi. .on volere, o *adre del Verbo, dis rezzare le Amen. mie reghiere, ma ascoltami ro izia ed esaudiscimi. Amen.

;o(ario *isteri ,da recitare della luned> e

;o(ari!m gioia*Xst0ria sabato6 ,in #eria secunda et gaudiosa sabbato6

&Fannuncio dellF Angelo a *aria. AnnuntiPtio. &a visita di *aria a Elisabetta.VisitPtio. &a nascita di %es2 a Getlemme..atMvitas. &a resentazione di %es2 al Dem io. $rLsentPtio. Il ritrovamento di %es2 nel Dem io.Inv0ntio *isteri ,da della recitare luce gioved>6 ,in

in #eria

Dem io. /uinta6

Il battesimo di %es2 al %iordano.Ga tMsma a ud IordPnem. &Fauto:rivelazione di %es2 AutorevelPtio a ud Canan0nse alle nozze di Cana. matrimOnium. &Fannuncio del Regno di Dio Regni Dei roclamPtio con lFinvito alla conversione. coniQcta cum invitam0nto &a trasfigurazione di %es2 ad conversiOnem. sul Dabor.DransfigurPtio. &Fistituzione dellFEucaristia.EucharMstiL InstitQtio. *isteri ,da recitare %es2 %es2 %es2 %es2 %es2 del marted> e dolore*Xst0ria venerd>6 ,in #eria tertia et in #eria dolorOsa se(ta6 Iortu. S inis. Crucis. *ors. gloriOsa Dorninica6

nellForto degli ulivi. AgonMa flagellato alla colonna. 1lagellPtio. ) coronato di s ine. CoronPtio sale al Calvario.GaiulPtio muore in Croce.CrucifMNio della mercoled> e gloria*Xst0ria domenica6,in #eria /uarta

et et

*isteri ,da recitare

%es2 risorge da morte.Resurr0ctio. %es2 ascende al cielo.Asc0nsio. &a discesa dello S irito Santo. Desc0nsus &Fassunzione di *aria al cielo. AssQm tio. *aria, Regina del cielo e della terra.CoronPtio Preghiera alla #ine del . 4osario <ratio ad

S Mritus in #inem

Sancti. CLlo. 4osarii dicenda

Prega per noi" santa Madre di Dio" <ra pro nobis, sancta Dei gDnetri(" Affinch0 siamo fatti degniAt digni efficiPmur delle romesse di Cristo. romissiOnibus Christi. <rDmus" Preghiamo" Deus, cuius Anig0nitus er vitam, mortem et + Dio, il tuo unico 1iglio ci ha ac(uistato conresurrectiOnem suam nobis salQtis Lt0rnL la sua vita, morte e risurrezione i beni della rRmia com arPvit, conc0de, (uRsumus3 ut salvezza eterna3 concedi a noi che, venerandohLc mXst0ria sacratMssimo bePtL *arML (uesti misteri del santo Rosario della VergineVirginis RosPrio recol0ntes, et imit0mur (uod *aria, imitiamo ci> che contengono ecOntinent, et (uod romMttunt asse(uPmur. $er otteniamo ci> che romettono. $er CristoChristum DOminum nostrum. Amen. nostro Signore. Amen.

Pre+6iera de&& incen(o ,3radi?ione Copta6 + Re della ace, dacci la tua ace e erdona i nostri eccati. Allontana i nemici della Chiesa e custodiscila, affinch0 non venga meno. &FEmmanuele nostro Dio ) in mezzo a noi nella gloria del $adre e dello S irito Santo. Ci benedica e urifichi il nostro cuore e risani le malattie dellFanima e del cor o. Di adoriamo, o Cristo, con il tuo $adre buono e lo S irito Santo, erch0 sei venuto e ci hai salvati. Pre+6iera di addio a&& a&%are dopo &a &i%!r+ia ,3radi?ione iro9Maronila6 Sta in ace, o Altare di Dio. &Foblazione che ho reso da te, sia er la remissione dei debiti e il erdono dei eccati, e mi ottenga di stare davanti al tribunale di Cristo senza dannazione e senza confusione. .on so se mi sar' dato di ritornare e offrire so ra di te un altro Sacrificio. $roteggimi, Signore, e conserva la tua santa Chiesa, (uale via di verit' e di salvezza. Amen. Pre+6iera per i de)!n%i ,3radi?ione Bi?antina6 Dio degli s iriti e di ogni carne, che cal estasti la morte e annientasti il diavolo e la vita al tuo mondo donasti@ tu stesso o Signore, dona allFanima del tuo servo .. defunto il ri oso in un luogo luminoso, in un luogo verdeggiante, in un luogo di freschezza, donde sono lontani sofferenza, dolore e gemito. Cuale Dio buono e benigno erdona ogni col a da lui commessa con arola, con o era o con la mente@ oich0 non vF) uomo che viva e non ecchi@ giacch0 tu solo sei senza eccato, e la tua giustizia ) giustizia nei secoli e la tua arola ) verit'. $oich0 tu sei la risurrezione, la vita e il ri oso del tuo servo .. defunto, o Cristo nostro Dio, noi ti rendiamo gloria, assieme al $adre tuo unigenito, con il santissimo buono e vivificante tuo S irito, ora e sem re e nei secoli dei secoli. Ri osino in ace. Amen.

,%%o

di

)ede,c%!(

)idei

*io Dio, erch0 sei verit' infallibile, credoDOmine Deus, firma fide credo et confMteor tutto (uello che tu hai rivelato e la SantaOmnia et sMngula (uL sancta Eccl0sia Chiesa ci ro one a credere. Credo in te, unicoCathOlica ro Onit, (uia tu, Deus, ea Omnia vero Dio in tre ersone uguali e distinte, $adrerevelPsti, (ui es Lt0rna v0ritas et sa i0ntia (uL e 1iglio e S irito Santo.nec fPllere nec falli otest. Credo in %es2 Cristo, 1iglio di Dio incarnato,In hac fMde vMvere et mori stPtuo. Amen. morto e risorto er noi, il (uale dar' a ciascuno, secondo i meriti, il remio o la ena eterna. Conforme a (uesta fede voglio sem re vivere. Signore, accresci la mia fede. Amen. ,%%o di (peranza,c%!( (pei

*io Dio, s ero dalla tua bont', er le tueDOmine Deus, s ero er grPtiam tuam romesse e er i meriti di %es2 Cristo, nostroremissiOnem Omnium eccatOrum, et ost hanc Salvatore, la vita eterna e le grazie necessarievitam Lt0rnam felicitPtem me esse er meritarla con le buone o ere, che io debboconsecutQrum3 (uia tu romisMsti, (ui es e voglio fare. Signore, che io ossa goderti ininfinMte otens, fid0lis, benMgnus, et mis0ricors. eterno. Amen. In hac s e vMvere et mori stPtuo. Amen. ,%%o di cari%B,c%!( cari%a%i(

*io Dio, ti amo con tutto il cuore so ra ogniDOmine Deus, amo te su er Omnia et cosa, erch0 sei bene infinito e nostra eterna rONimum meum ro ter te, (uia tu es felicit'@ e er amar tuo amo il rossimo comesummum, infinMtum, et erfectMssimum bonum, me stesso e erdono le offese ricevute.omni dilectiOne dignum. In hac caritPte vMvere Signore, che io ti ami sem re i2. Amen. et mori stPtuo. Amen. ,%%o di do&ore,c%!( con%ri%ioni(

*io Dio, mi ento e mi dolgo con tutto ilDeus meus, eN toto corde Rnitet me Omnium cuore dei miei eccati, erch0 eccando homeOrum eccatOrum, 0a(ue det0stor, (uia meritato i tuoi castighi, e molto i2 erch0 ho eccPndo, non solum bnas a te iuste statQtas offeso te, infinitamente buono e degno di rom0ritus sum, sed rLs0rtim (uia off0ndi te, essere amato so ra ogni cosa.summum bonum, ac dignum (ui su er Omnia $ro ongo con il tuo santo aiuto di nondiligPris. Ideo fMrmiter ro Ono, adiuvPnte offenderti mai i2 e di fuggire le occasionigrPtia tua, de c0tero me non eccatQrum rossime di eccato. Signore, misericordia, eccandM(ue occasiOnes rONimas fugitQrum. erdonami. Amen.

B) FORMULE DI DOTTRINA CATTOLICA

I d!e comandamen%i di cari%B !. Amerai il Signore tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. #. Amerai il rossimo tuo come te stesso. La re+o&a d oro ,Mt =,!#9 Dutto (uanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Le Bea%i%!dini ,Mt ;,-:!#9 Geati i overi in s irito, erch0 di essi ) il regno dei cieli. Geati gli afflitti, erch0 saranno consolati. Geati i miti, erch0 erediteranno la terra. Geati (uelli che hanno fame e sete della giustizia, erch0 saranno saziati. Geati i misericordiosi, erch0 troveranno misericordia. Geati i uri di cuore, erch0 vedranno Dio" Geati gli o eratori di ace, erch0 saranno chiamati figli di Dio" Geati i erseguitati er causa della giustizia, erch0 di essi ) il regno dei cieli. Geati voi (uando vi insulteranno, vi erseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi, er causa mia. Rallegratevi ed esultate, erch0 grande ) la vostra ricom ensa nei cieli" I cinA!e precetti de&&a C6ie(a !. $arteci are alla *essa la domenica e le altre feste comandate e rimanere liberi da lavori e da attivit' che otrebbero im edire la santificazione di tali giorni. #. Confessare i ro ri eccati almeno una volta allFanno. -. Ricevere il sacramento dellFEucaristia almeno a $as(ua. 7. Astenersi dal mangiare carne e osservare il digiuno nei giorni stabiliti

Le %re $ir%. teologali !. 1ede #. S eranza -. Carit'. Le A!a%%ro $ir%. cardinali !. $rudenza #. %iustizia -. 1ortezza 7. Dem eranza. I (e%%e doni de&&o Spiri%o San%o !. Sa ienza #. Intelletto -. Consiglio 7. 1ortezza ;. Scienza 8. $iet' =. Dimor di Dio" I dodici frutti de&&o Spiri%o San%o !. Amore #. %ioia -. $ace 7. $azienza ;. &onganimit' 8. Gont' =. Genevolenza <. *itezza ". 1edelt' !,. *odestia !!. Continenza !#. Castit'. Le (e%%e opere di misericordia spirituale !. Consigliare i dubbiosi. #. Insegnare agli ignoranti. -. Ammonire i eccatori. 7. Consolare gli afflitti. ;. $erdonare le offese. 8. So ortare azientemente le ersone moleste. =. $regare Dio er i vivi e er i morti.

INDICE !N!"ITICO
I n%me$i $imandano a##e domande

,
Aborto, 7=, Abramo, <, #8, =", -8,, ;-8 Accanimento tera eutico, 7=! Acclamazione, !!! Accoglienzacaccogliere, #;, !!!, !", Accusa, -,cf. Peniten?a e 4iconcilia?ione, Con#essione Ac(ua, !-", #-=, #;-, #;7, #;;, #8, Adamo, =, =;, =8, !,8 Adorazione 6latria9, 8!, !"<, ##!, #7;, #<8, 77-, ;;# Adozione filiale, ;,, !-!, #-, Adulterio, -7=, 7<=, 7"# Adulti, #;" Agnosticismo, 77; Alleanza, =, ;!, -7, : Antica, <, ;!,!,#, !!7, !8", #-7, #-8, #-=, #;-, #8;, #=8, -#7, 7!<, 7-8, 7-=, 7;, cf. Antico 3estamento : .uova, <, !8#, #-7, #77, -7, cf. 7uovo 3estamento Altare, #78, #<< Ambone, #78 Amen, #!=, ;"< Amore cf. Carit!, Passione : misericordioso di Dio, -,, cf. Dio : della Chiesa, cf. Chiesa : coniugale, -77, -7=, 7";:7"8 cf. Matrimonio : verso Dio, 7,!, 7!<, 7#,, 7-;, 7-8, 77#:778 : verso il rossimo, #"#, --=, 7,!, 7!<, 7#,, 7-;, 7-8, 7;;:;-Anafora, #== Analogia, !" Angeloci, ;", 8,, 8!, =7, "=, #," Anima : dellFuomo, 8", =,, #,-, #,;, #,<, -;8, -;<, 7=: di Cristo, ",, !#;, !-,, #<# Animali, ;,=

Anno liturgico, #7# cf. Avvento, 7atale, Cuaresima, Pas/ua, Pentecoste Annunciazione, !=#, !<7 cf. Maria "ma e Angelo Annunzio, <, cf. 'vangeli??a?ione Antico Destamento, #!, ##, #-, 7;, !!<, !7,, !7!,!7#, !7<, -!-, -7,, 778, ;-< cf. acra crittura e Allean?a Antica A ostolato, !<< A ostolicit', !=7 cf. Chiesa A ostoloci, !#, !;, !,", !#,, !#=, !-#, !=7, !=;, !=8, !<,, ###, #-7, #7=, #;7, #8;, #=#, #=-, #=8, #"<, -,=, -#8, --!, 7#! Armonia, =# Ascensione di Cristo, !-# cf. Cristo Assoluzione, -,#, -,<, -!!, -7" cf. Peniten?a e 4iconcilia?ione Assunzione di *aria, !88, !"= Ateismo, 77; Attivit', !<", !"! cf. A?ione e )avoro Atti del enitente, -,#, -,Atto umano, =8, -77, -8-, -8<, -8" cf. A?ioneNagire, @omo e Passioni Avvento, !,# cf. 4itorno Azionecagire, #-<, -8-, -87 Azzimi, #=8

B
Ganchetto as(uale, Gattesimo, -7, 77, !7=, !8-, !==, #,,, ##7, ##=, #;,, #87, #"#, #"=, -;#, -;7, : di %es2, !,;, : di %iovanni Gattista, cf. Geatitudine, !, #,<, #!,, #!7, -;<, -;", -8,, -8!, Geatitudini evangeliche, -;", -8,, Gene, ;<, -;", -8-, -=;, : comune, -8;, -=-, Genedizione, ##!, -;!, Geni terreni, !"7, Gestemmia, !!8, Gibbia, cf. acra Gont' di Dio, #!#, 7!8, cf. Guona .ovella, =", #;!, #<= #;#: 7## #;7 !,; acramentali -8-, 7!; -8! 7!8 7,=:7!, ;;! -8# 77= <7 crittura ;"# Dio <,

cf. Vangelo e 7uovo 3estamento

C
Caduta, =-:=< cf. Peccato originale Calice, #=C'none delle Scritture, #, Canto, #-< Carattere sacramentale, ##=, #8-, #8<, -#<, --; cf. igillo Cardinali, cf. Virt0 Carisma della verit', !8 Carismaci, !;", !8,, !"7, 7#7 cf. S irito Santo Carit', !8!, !"#, !"7, #=!, -=;, -<;, -<=, 7,7, 7#,, 7#8, 7#<, 77# cf. Amore Carne, #,#, 7-# Castit', !=<, 7<<:7"7 Catechesi, <,, !", Catecumenato, #;" Catecumeno, #8# Cattedra, #78 Cattolicit' della Chiesa, !88:!8< CelebrazionecCelebrare, #--:#7" Celebrazione eucaristica, #=;, #==:#=< cf. Messa, 'ucaristia Celibato, --7, -7# Cena del Signore, !#,, #=;, 7"! Chiesa, !, ", !7, !;, #7, -,, -#, 7<, 8!,!,", !--, !-=, !7-, !77, !7;, !7=:!;#, !;-:!8,, !8!:!"-, !";, !"8:!"=, #,,:#,!, #,", #!=, #!<:##,, ##-, ##7, ##8, #-,, #-!, #--, #-;, #7#:#7-, #77, #7<:#7", #;;, #;", #8,, #8#, #8;, #8<, #=!, #=7, #=8, #=<, #<!, #<8, #<", #",, #"!, #"#, #"-, #"7, #";, #"", -,8, -!,, -!!, -!#, -!;, -!", -#!, -##, -#;, -#8, -#=, -#", --,, ---, --8, -7,, -7!, -7-, -7<, -7", -;,, -;!, -;#, -;-, -88, 7#":7--, 7-<, 777, ;7<: ;7" cf. Popolo di Dio Chiese +rientali, membri, #"Ciclo, #," Circoncisione, !,Collegio a ostolico, !,", !8# Collegio e isco ale, !<,, !<#,!<-, !<;, -#8 Colomba, !-" Col a, cf. Peccato Comandamento dellFamore, 7#, Comandamentoci, dieci, 7!<, 77#:778, 77=:77", 7;,:7;7, 7;;: 78;, 788:7<8, 7<=:;,#, ;,-:;#,, ;#!:;#;, ;#=:;-,, ;-!:;-cf. PrecettoNi, Decalogo

Com assione, -!7 Comunione : ecclesiale, #;,, -#! : fra cristiani, #8: eucaristica, #==, #",:#"-, -,;, -7" Comunione dei santi, !"7:!";, #!! Comunit' ecclesiali, membri, #"Comunit' umana, 7,!:7!7 Concezione : di %es2, "7, "< : di *aria, "8 Concilioci, <<, !<;, 778 Concu iscenza, ==, #"=, ;#= cf. Cupidigia Condanna, : di Cristo, !!: del eccatore, #!7 Confermazione o Cresima, ##7, #=, #;,, #;!, #8;:#=,, #"#, -;7. Confessione, #78, #"8, -,-, -,7, -,;, -,8, -!!, -!8, 7-# cf. Peniten?a e 4iconcilia?ione Configurazione a Cristo, nellF+rdine, --; Coniugi, --=, -7-, -77, -7;, -78 cf. Matrimonio e Divor?io Conoscenza : di Dio, di Cristo, ", : dellFuomo, -, 7 Consacrazione, #-=, #== cf. 3ransustan?ia?ione Consenso matrimoniale, -77, -78 Conservazione della creazione, ;7 Consustanziale, << cf. 3rinit! "ma Contrizione, -,,, -,Conversione, !,=, !!8, !8;, #"8, #"=, #"", 7#= Convito as(uale, #=! Coo erazione, sacramento dellF+rdine, -#< Co ia, =! Cor o : dellFuomo, 8", !!,, #,-, #,7, #,;, -;8, -;<, 7=7 : umano di Cristo, ",, "#, !#7, !#", !-, : Cor o di Cristo nellFEucaristia, #=!, #<#, ;"cf. Dransustanziazione : ecclesiale, -#Coscienza, -;", -=#:-== Creatore, 78, ;,, ;7, 88:=#, #,#, 7!8 cf. Dio Creaturace, ;;, 87, 8= CreazionecCreato, 78, ;,, ;!, ;#, ;7, ;", 8#, 8-, 8;, 8=, #-8, --= Credere, #=, #;; cf. Fede Crisma, #78, #8=, #=, cf. Con#erma?ione Cristiano, <#, !8-, !8< : non cattolico, #"#, -7;

Cristo, !, 8, !#, -<, 7;, 78, ;-, ;=, ;<, <#, "=:!,!, !,", !!=:!##, !-!, !7#:!7-, !7", !;8, !;=, !;<, !<!, !<", #,8, #,=, #!<:##;, ##=, ##":#-,, #-!:#-#, #--, #-;, #-8, #-=, #7,, #7#, #7-, #77, #78, #8#, #8=, #=!:#=7, #=8, #<,, #<!, #<#, #<-:#<;, #<=, #"#, #";, #"=, #"<, #"", -,#, -,8, -,=, -!#, -!;, -!", -#,, -##, -#-, -#7, -#=, -#<, --,, --;, --8@ -;=, -;", -8#, -88, 7#,, 7#!, 7##, 7#8, 7#<, 7;8, 7"!, ;8, cf. Messia Croce, !,<, !!,, !##, !#8, #;7, 7#< Croce 6 d segno della croce9 Culto, !"<, #!<, ##=, #77, #=7, #==, -#<, -;!, 77-, 777, 778 Culturace, #-8, #7=, #7<, #7" Cuore di %es2, "Cu idigia, ;-! cf. Concupiscen?a e Desiderio

D
Dannazione, !-;, #,<, #!#, #!7 Davide, < Debolezza, #,# Decalogo, 7-8:77! cf. Comandamento N i Defunti, -!#, 7=" Demonioci, =7, !,< De osito della fede, !7, !;, !8 Desiderio, #, -8!, -=, cf. Concupiscen?a, Cupidigia Diaconato, -#;, --7 Diaconoci, !=", #8,, -#=, --, Diavolo, =;, !#; cf. Demonio Digiuno, #"!, -,!, 7-# Dignit', #, -;<, -8;, -=-, 777, 7<= Dio, !, #, -, 8, !<, #;:-,, -=, -<, -", 7,, 7!, 7#, 78, 7=, 7<, ;,, ;!, ;#, ;-, ;7, ;=, ;", 88:8=, =,, =!, =#, =7, =<, "=, !!#, !!", !-=, !7=, #,,, #!-, -;<, -8,, 7,!, 7,;, 7!#, 7!;, 7-;:7-8, 7-=, 77#: 778, ;-7:;-;, ;<8 : Anico, -=,7-, !!-, !!8,7!# cf. 3rinit! "ma Diocesi, !8= Dirittoci, -8;, 777, ;,7, ;!# Disce oloci di Cristo, !#=, !#<, !#" Disegnoc iano di Dio, !, 8, "=, !!<, #=8, -#7, --=, --<, 7;8 Disobbedienza, cf. <bbedien?a Divorzio, -7=, -7" Domanda, reghiera di, ;;Domenica, #7!, #=8, #<", 7-#, 7;#:7;7, ;8= Donoci, !"7, #8<, -#-, -;=, -=7, -<", 77! cf. Dio e pirito anto

Donna, =!, --=:--", Dottrina sociale della Chiesa, ;,-, ;,":;#,

-7#,

-77,

-7=,

;#=:;-,

E
Ebrei, !8", #=8 cf. Israele Edificio sacro, #7; Educazione, --<, -78, -7", -=7, 78,:78!, ;8; cf. Figlio, -enitori, Matrimonio Elemosina, #!!, -,! Elia, !!,, ;-" Embrione umano, 7=# E archia, !<, E ifania, !,E isco ato, -#;, --7 cf. Vescovo Esame di coscienza, -,-, -,7, -=7 cf. Peniten?a e 4iconcilia?ione Esem io, !<8 Ese(uie, -;7:-;8 cf. De#unti Esistenza di Dio, cf. Dio Esistenza, cf. Vita Esorcismo, -;# Eucaristia, !#,, !<8, !<<, !"7, #!!, ##,, ###, ##7, #7-, #7;, #;,, #;!, #;7, #=!:#"7, -#,, -#<, -;7, 7-#, 7;-, ;8= Eutanasia, 7=, Eva, =, =; Evangelizzazione, <,, !=#, !",

0
1amiglia, !<", -;,, 7,#, 7;-, 7;8:78#, ;8; cf. Matrimonio 1econdazione artificiale, 7"" 1econdit', -7= 1ede, #;, #=, #<, #", -,, -!, -#, --:-;, -8, 7-, 7<, <8, !!#, !#8, !<7:!<;, !"7, #,<, #!!, ##<, #7,, #;", -7", -<;, -<8, 77# c#" Credere 1edeleci, !==, !<;, ##=, #-!, #<!, #<", -!;, -;= 1elicit', -8! 1estace, #<", 7-#, 7;,:7;7, ;8= 1iducia, -,, 1igli di Dio, !, !7=, !;7, #;<, #8<, -;=

1iglio di Dio, cf. Cristo, 1iglioci, --<, -7;, cf. 'duca?ione, 1ine 1onte 1ormulace : sacramentali, : di cf. 1ortezza, virt2 1razione del 1rutti dello 1uga e 1unzione, cf. 1uoco, !-", #-=

!,

7#, <-, <;, -es0 Cristo, -78, 7;8, 7;", Famiglia, -enitori, ultimo, battesimale, #;8, fede, cardinale, ane, S irito ritorno #=-, #8,,

",, 78!,

!-= Verbo ;,,:;,! Matrimonio -8, #78 #8= -!, imboli -<# #<7 -", !,@##icio

-=", #=;, Santo, dallFEgitto,

%enere umano, 8<, =8, !;# cf. Aomo %enitori, #;", 7;;, 7;", 78,, 78! cf. 1iglioli e 1amiglia %erarchia, !=",!<, %es2 Cristo, ", !,, ##, 7;, 78, ;=, =", <,, <!:<7, <;:";, "<:!,,, !,!:!!!, !!#:!#7, !#;:!-!, !-#:!-;, !7-, !77, !78, !7<, !7", !;,, !;7, !;;, !;8:!;<, !=!:!=#, !=-, !=;, !=", !<":!"!, #,7, #,8, ##7, #;;, #8#, #8-, #8;, --<, -7,, -7!, -7#, -;#, -8,, 7-7:7-;, 7;,, ;7!:;7#, ;7-:;77, ;=<, ;<,, ;<# cf. Cristo, Figlio di Dio, Messia %ioia, -=, %iovanni Gattista, !,#, !,;, !7!, #;7 %iudizio, !-7, !-; : della coscienza. -=8 : di Dio, di Cristo, #,;, #,=, #,<, #!7, #!;, #!8 %iuramento, 77<:77" %iuse e S., !,7 %iustificazione, !-!, #8-, 7## %iustizia divina, =;, -,= %iustizia, virt2 cardinale, -=", -<! %iustizia sociale, 7,7, 7!!:7!7, ;,":;!" %loria di Dio, ;%loria futura, #"7 %overno della Chiesa, !<= %razia, =#, =-, =;, !-!, !<8, !";, #,8, ###, ##", #;", #8#, #8-, #88, #8=, #8", #=!, #"!, #"#, #"=, -,,, -!,, -7!, -;=, -;", -8#, -88, -=<, 7,7, 7!", 7#,, 7##:7#;, 7#" cf. Vita divina : sacramentale, #-,:#-!, -!<, -!", -78, 7#7 : abituale, santificante, deificante, 7#-

: %uarigione, %uarigione, %uerra, 7<-:7<8

attuale, sacramenti della, #;,,

7#7 -!#";:-#,

I
IdolatriacIdolo, 77;, Ignoranza, -87, Immagini sacre, Im osizione dellace manoci, !-", Incarnazione, 7;, ;,, <;:";, Incor orazione a Cristo, alla Indissolubilit', --<, -78, cf. Indulgenze, Infallibilit', Infanzia, di Infedelt', Inferi, Infermi, #<8, cf. @n?ione, Inferno, =7, !#;, Ingiustizia, cf. Diritto, Iniziazione cristiana, #;,, Inseminazione artificiale, Integrit' cor orea, Intelligenza, Intercessione, !-#, !";, !"=, Irreligione, Is irazione, !<, !7, 778 -=8 "#, #7, #-=, #8;, #8= !,!, !-!, #7# Chiesa, #8-, #"! -7=, 7"; Matrimonio -!# !<; %es2, !,--" !#; -!; Malato #!#, #!#;!:#"7, -iusti?ia #"; 7"" 7== -;<, ;;7 77;

#87,

-!;,

L
&aicoci, &avoro, !<8, &egge, <, : : antica o di Israele, <, : nuova del : naturale, : &ibert' dellFuomo, &iturgia, #!<:##,, : &iturgia delle !=<, #<!, 7,8, divina, =", !!-, Vangelo, morale, ;8, ##!:##-, celeste, +re, -8-:-88, #--, #7-, #-7, !!7, -7,, 7#,, 7!8, 7!<:7!", 7#!, 7-#, !<< ;!-:;!= 7!, -=7-;, 7-8 7-7 7-, 7!;:7!< 7#; ;;< #-7 ;8=

&ode, &uce, #-=

reghiera

di,

;;8

4
*adre di Dio, <<, ";, !"8, #-7 cf. Maria "ma *agistero, !,, !;, !8, !=, !", 7-,, ;;" *alatoci, -!7, -!;,7=! cf. @n?ione degli in#ermi *alattia, -!-, -!8 cf. Dolore *ale, ;=:;<, !,<, -;", -8-, -=#, -=;, -=8, 7!8, ;"= cf. Bene *aligno, =7, #;<, -;# *aria SS.ma, #8, <;, <<, "7, ";, "8:!,,, !,7, !7#, !"8:!"", #-7, #7,, 7#", ;78:;7=, ;8#:;8*arito, cf. Matrimonio *artiri, #-7, #8# *aschio, --*aternit' s irituale di *aria SS.ma, !,, *atrimonio, ;,# : istituzione divina, #-7, --=:-7, : sacramento, -#!, -7!:-;, : misto, -7; : con dis arit' di culto, -7; *ediatore, cf. Cristo *edicina, 7=! *emoriale, !#,, #=!, #=;, #<, *erito, 7#8:7#= *essa, #=;, 7-# cf. 'ucaristia *essia, <,=<,<#, !!! cf. Cristo *inistero della Chiesa, !<!, --! : di governare, -#8 : di insegnare, -#8 : di santificare, -#8 *inistroci dei sacramenti ##;, #8,, #=,, #=<, #"-, -,= cf. singoli sacramenti *iracoloci, !,< *isericordia divina, -,=, --", -"! *issioneci : della Chiesa, !77, !;,, !=-, !"-, #,!, #;, : dello S irito Santo, ;, ", !77 : del 1iglio di Dio, di Cristo, ", !77 : degli A ostoli, !=;,!=8, -## : del $a a, !<# : degli ordinati, !<!, -#!

: degli s osati, -#! *isteroci : divino, 7, ;, 7,, 77:7", !77 cf. Drinit' SS.ma : di %es2, di Cristo, <8, <", !,,, !,!, !,#, !,-, ##; : as(uale, !##:!#;, !#8, #!<, ###, ##-, #--:#7" : dellFuomo, 8= : del male, ;= : della Chiesa, !;# *oglie, cf. Matrimonio *ondo, -, ;,, ;#, ;7, 8#, !-7, 7<!:7<# *orale, !<;, 7#" cf. )egge morale *oralit', -8=:-8", -=,:-=!, -=# *oribondi, 7=< *ortale, cf. Peccato *orte, =#, ==, =<, !#;, !-!, #,;:#,8, #,<, #!-, -,<, -!!, -!7, -!8, -#,, -;7, -;;, 7=!, 7=8 : di Cristo, !!#, !!;, !!=, !!<, !!", !#7, !#;, !7", #;#, #=!, -!7, -;7 *os), <, -<, !!7, ;-= *usica liturgica, #-"

N
.atale, .atura : umana, : divina, .atura umana e .o), .omeci : di Dio, -<, : di : : .orma, cf. 4egola .uovo Destamento, cf. acra crittura e Allean?a 7uova !,<<, 7<, eccato originale, #;8, <!, <<, ==, 77=, #"=, <" <" --< = ;<<:;<" ;8, #87 #=; -=; morale #!=

7,, #;7, %es2, cristiano, dellFEucaristia, e ##, #-,

)egge !7,,

!7<,

3
+bbedienza, : +bbligo, !=<, della #<", #",, fede, -,;, 7;", #;, -7#, 7-", 787:78; #8 77,

cf. Dovere +dio, -=, +fferta : di Cristo, !!", !#,, !##, !-,, #=-, #<,, 7#" : dei fedeli, !<", #-;, 7#" +lio, #-=, #78, -!< cf. Crisma, acramentoNi e @n?ione +micidio, 7=, + erace, #,<, #!! +rdinazione, : e isco ale, -#8 : resbiterale, -#< : diaconale, --, +rdine, sacramento, !=8, !=", !<!, ##7, ##=, #-;, -#!:--8 cf. acramento N i +re e liturgia, #7cf. )iturgia delle <re +rientale, cf. Chiesa e )iturgia +sservanza, 77! +stia consacrata, #<8

P
$ace, $adre, cf. $adre, Dio, !, 78, 7<, ;#, !,8, !,=, !!,, !!;, !!<, #,8, ##!, $adre .ostro, $adri della $adrinocmadrina, $agani, $ane di frumento, #-=, $a a, !<,, cf. 4omanoN ommo $araclito, cf. $aradiso, cf. $arola, $arola di Dio, ", !-, !8, -=7, 7#", c#" acra $arteci azione alla $arusia, cf. Piene??a $as(ua, #-=, $assione di Cristo, cf. Cristo, 7<,:7<8 -enitori <-, <<, ",, "!, "7, ";, "<, !,!, !,#, !,;, !!", !#!, !##, !-,, !-#, !-8, !-=, !;7, #<,, ;<#:;<; reghiera, ;77, ;8", ;=<:;"< Chiesa, #7#;" !,# #=-, #==, #=", #<-, #<7, ;"#:;"!<#:!<;, -#8 Ponte#ice, Vescovo di 4oma !-< pirito anto Cielo #-< !<, #!, #-, #<, -#, !;", !<8, !",, #==, ;;<, ;=,, ;"crittura e Catechesi vita sociale, 7,;:7!!, 78-:787 !-7 dei tempi, 4itorno #7!, #",, #"<, 7-# !!#:!#7, -!7, -!", -"#, ;7-es0 Cristo

$assioneci, -=,:-=!, -=< $astorale, -#=, -#<, -#< $eccatoci, !,;=,=-:=8,"=, !,<, !!8, !!=, !!<, !#!, !##, !-!, !"!,#,,:#,!,#,8, #!-, #8-, #<!, #"!, #"#, #";, #"=, #"<, -,,, -,-, -,7:-,8, -,<, -,", -!-, -!7, --<, -7=, -8-, -88, -"!:-"=, 7"# $eccato originale, =;, =8:=<, "8, #;<, #8$eccatoreci, !,=, !!=, !!<, !8;, #"" $ellegrinaggi, -;$ellegrinaggio, vita come, #"7 $ena, #8-, -!,,-!#,78<:78" $enitenza esteriore, -,! $enitenza interiore, -,, $enitenza e Riconciliazione, sacramento, #,,, ##7, #;,, #"!, #"8:-!#, 7-# $entecoste, !7#, !77, !7", #;;, #8;, #8= $erdono, ;,, #,!, #-,, #"8, -,7, -!,, -!", ;"7, ;"; cf. Peniten?a e 4iconcilia?ione $ersona, 88, #;=, -;<, -=#, -=-, 7,!:7,7, 7<=:7<< cf. @omo e ociet! $ersone divine, 7=, 7<:7", ;# cf. 3rinit! "ma $ienezza dei tem i, ! $iet' o olare, -;$ietro S., a ostolo, <!, !,", !#=, !8#, !<= $oligamia, -7= $oliteismo, 77; $o olo di Dio, !7<, !;-, !;7, !;;, !==:!=<, !=", !<7, #77, #=7, -#cf. Chiesa $otest' sacra, -#$overoci, ;#, $overt', !=<, ;-# $recettoci, della Chiesa, 7-!, 7-# cf. Comandamentoci $reghiera, ;8, !78, !<8, #7-, #7;, #<!, #"!, -,!, -!<, -7", -;!, -;;, -=7, 77-, ;-7:;"< cf. Padre nostro, almi e )iturgia delle <re $reghiera eucaristica, #==, #<$reghiera consacratoria, --! $resbiterato, -#;, --7 $resbiterio, -#" $resbitero, !=", #-;, #78, #8,, #=,, #=<, -,=, -,<, -!=, -#=, -#<, -;# cf. acerdote $resentazione al tem io, !,$resentazione dei doni, #== $resenza di Cristo nellFEucaristia, #=7, #<#, #<; $rocessione, #<8 $roclamazione, cf. Parola di Dio $rofessione : di fede, --, -8:-=, !8<, #;" : dei consigli evangelici, !=<, !"#

$rofetaci, <, !,#, !7,, #8;, $romessace, -8,, $ro osito, $ro riet' rivata, $rossimo, cf. $rovvidenza, cf. $rudenza, -=", $udore, $urezza, $urgatorio, #!,, $urificazione, !8;, !";, #,<, #,", #!,, #!!, -!7, -;;

-!-,

-7,,

;-" 77-,, ;,7:;,8 Amore ;;:;< Dio -<, ;-, ;#":;-, #!!

1
Cuaresima, !,8, -,!

;
Ragione, -, 7 Realt' tem orali, !<< Redentore, cf. Cristo Redenzione, <, 8;, #!", ##, Regno di Dio, !,=:!,<, !,", !!!, !-7, #;<, -!7, ;", Regola dForo, -=; Regolazione delle nascite, 7"8:7"<. Religioneci, !8", !=, Remissione, : dei eccati, #,,:#,!, #8: della ena, -!, cf. Peniten?a e 4iconcilia?ione Rendimento di grazie, ##!, ;;; Res onsabilit', -8-, -"" Retribuzione, #,<, #!7 Riconciliazione, #,,, #"8, -!, cf. Peniten?a e 4iconcilia?ione Riflessione, cf. Medita?ione Ris etto, cf. Dignit! Risurrezione dei morti, !-!, #,#:#,8, #!7, -#,, -;; Risurrezione di Cristo, ;,, ;=, ;<, !,", !!,, !!#, !#8:!-!, !7", #,7, #;#, #=!, -;7, 7;# Rito, #;8, #8= cf. 3radi?ione e )iturgia

Ritorno, !--, cf. Rivelazione divina, 7, Rivelazioni RomanocSommo cf. Rosario, !"<, -;-, ;8=

#!#, 8:", !!, !;,

#!7, !8, ##, rivate, $ontefice, 7,, 7!,

#7#, 7#, =-,

#=! Avvento ;-;:;7= !, !<; Papa

S
Sabato, 7;,:7;# Sacerdotecsacerdozio, #8-, #=<, -,#, -,-, -,<, -!=, -#7, -7cf. <rdine, sacramento, Presbitero, Vescovo Sacra Scrittura, !-, !7, !=, !<:#7, 8#, =7, #!=, #-", #7, Sacramentaleci, -;! Sacramentoci, !78, !;", !8<, !<8, !"7, ##,, ###, ##7:#-#, #7<, #7", #;,:-;,, -;7, -;= Sacrificioci, 77: della croce, !##, #=!, #<,, -#7 : eucaristico, #=!, #=;, #<,, #<!,-;8 Sacro Cuore, "Salmi, #7-, ;7, Salute fisica, -!" Salvezza, 8=, !!", !=!, #-,, #-=, #8!, #8#, -!7, -#!, -88 Sangue, !#,, #;7, #<#, #<cf. 'ucaristia e 3ransustan?ia?ione Santificazione, =;, !8;, !<<, !",, #-!, #87, #=7, 7;Santit', =;, !8;, !<<, !",, #-!, #87, -78, 7#< Santit' della Chiesa, !8; Santoci, !8;, #,", #7,, #7#, #87, #"7, -!#, 7#", ;87 Santuario, -;Sa ienza, -<" Satana, =7 cf. Demonio Scandalo, 7=Sceltace, -8# Scienza, #" Scomunica, -,< Sede A ostolica, riserva alla, -,< Segni, !,<, !#=, ##7, -!7 Segnoci sacramentali, #-8, #-=, #;7 Segreto del sacramento della Riconciliazione, -," Se arazione dei coniugi, -7< Se oltura, !#7 Se(uela di Cristo, !#-, 7-7 Servizio, -#Servo 6Cristo9, !!< Sigillo sacramentale, -," Signore, -<, <7 cf. Cristo e Dio Simboli di fede, --:-;, -;=

Simbolo degli A ostoli, -; Simbolo niceno:costantino olitano, -; Societ', !"!, 7,#:7,-, 7,;:7!,, 7!!:7!7, 7;=:7;<, 78-:78; cf. Vita sociale Soddisfazione, -,#, -,Sofferenza, ;8, =#, ==, #<!, -!7 : di Cristo, !!=, !!" Solidariet', 7!7, ;!< Somiglianz', -;< S ecie eucaristiche, #<-, #<7, #<; S eranza, !-#, !8!, -,,, -<;, -<=, 77# S ergiuro, 77" S erimentazioni scientifiche, 7=; S irito Santo, !, 8, !#, !;, !<, !", 7#, 7;, 7=, <;, "!, "7, !-,, !-#, !-8:!78, !;;, !;8, !;", !8,, !8!, !87, !"#, ##!, ###, ##-, #-,:#-!, #-;, #;#, #;7, #;8, #8,, #8-, #8;, #8=:#8<, #<-, #"<, -;=, -88, -<7, -<=, -<", -",, 7##, 7#=, ;7", ;;=, ;8! cf. 3rinit! "ma Stato, 7,8, 7=#, 7<-:7<7, 7"7 cf. ociet! Storia, !#< Storia della salvezza, ;! Strutture di eccato, 7,, Successione a ostolica, !#, !8!, !8=, !=8, ###, #7<, -#8, --# Suffragio, #!! Suicidio, 7=, Su erstizione, 77; Sussidiariet', 7,#, 7,-

T
Dabernacolo, #78, Dem eranza, virt2 cardinale, -=", Dem io : di %erusalemme, !!-, !!7, !!;, : della .uova Alleanza, : dello S irito Santo, !7=, Dem o, !-!, !-=, !7", #7-, Dem o liturgico, #7!Dentazione, =7, =;, : di %es2, Destamento, cf. Antico 3estamento e 7uovo Destimoni, Destimonianza, !",, !"-, #8<, Dimore, -87, Domba di Cristo, !#7, Dradizione, !!:!7, !=, !", #,, -#, : Dradizione A ostolica, : liturgica, Dransustanziazione, Dra ianto di organi, #<8 -<;-< #77 !;" -## ;"8 !,8 3estamento -7;## -=, !#= ;;=:;88 !# !" #<7=8

Drasfigurazione, Driduo Drinit' SS.ma, !77, !;-, cf. Dio, Dristezza, -=,

<-, as(uale, #=, -#, -7, 77:7", ;#, <#, !8!, !8;, !";, !"<, Padre, Figlio di Dio,

!!, #=# <-, !!,, !-,, !-8, !-=, #,", -<;, 7#<, ;-7 Verbo, pirito anto

U
Accidere, 788:78= Afficio : sacerdotale, !;;, !==, !<<, #!<, -#8, --; : rofetico, !;;, !==, !",, -#8, --; : regale, !;;, !==, !"!, -#8, --; Aguaglianza, 7!#, 7!Altima Cena, !#,, #=#, #=8 Amanit', cf. -enere umano Anit' della Chiesa, !8!:!8Anit' dei cristiani, !87 Anzione, !-", #88, #8=, -!< Anzione degli infermi, sacramento, ##7, #;,, -!-:-!" Aomo, !, #, -, 7, ;, 8, !!, #;, ;", 8#:8-, 88:=#, #,#:#,-, #,;:#,8, #!#, #!-, --=:--", -7#, -77, -7=, -;<, -8;, 7,!:7!7, 7!;:7#, : Cristo uomo, <=:<"

V
Vangeloci, ##, #8!, -#<, -;", 7!", ;=" cf. Buona novella, 7uovo 3estamento, acra crittura Vecchiaia, -!8 Venerazione delle reli(uie, -;Veniale, cf. Peccato Verbo incarnato, "! Verbo divino, ", 78, <8, <", !-=, #,# cf. Cristo Vergine *aria, <<, "7, ";, "<:"", #"7 Verginit', -7#, 7"! Verit', 7, !<, 7!, 7=, 777, ;#!:;#8 Vescovoci, !#, !8, !8#, !8=, !=7, !=8, !=", !<,, !<-, !<7, !<;, !<8, !<=, #-;, #78, #=,, #=<, -,=, -,<, -!=, -!<, -#8, -#=, -#", --,, --!, --#, -;# cf. <rdine, sacramento, <rdina?ione Vescovo di Roma, !8, !8#, !=7, !<,, !<#, !<-, !<7, !<;, !<=, cf. 4omano * ommo Ponte#ice, Papa Via crucis, -;-

Viatico, Vino della vite, #-=, #=-, Violenza, Virt2, !;", -=!, : teologali, #8-, -<7, : umane o cardinali, Visione di Dio, !#;, Vita : umana, : nuova, !-;, !-8, !78, #;!, #8-, #"=, : morale del cristiano, : consacrata, : eterna, #,=, #-#, #=!, Vite, cf. Vittoria, Vizioci, !!=, Vocazione, !<<, Volont', : divina e umana in Cristo, : dellFuomo, Volont' di Dio, Voto, 77-

#==, -<;, -=<, -8#, -;7, 7#", #"7, -;=,

-#, #=" -87 -== ;;< -=" ;-788:78= -;" 7-!"#,!"-#, Vino -!7 -=!,-"< ;-;

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SITI, -<

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