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Sete di Parola

a cura di www.qumran2.net

Lampada per i miei passi la tua parola, luce sul mio cammino
Salmo 118

9/2/2014 15/2/2014 V Domenica del Tempo Ordinario Anno A

an!elo del !iorno, commento e pre!"iera

Domenica 9 febbraio 2014


# $al an!elo secondo %atteo
Voi siete la luce del mondo.
&n 'uel tempo, (es) disse ai suoi discepoli* oi siete il sale della terra+ ma se il sale perde il sapore, con c"e cosa lo si render, salato- A null.altro ser/e c"e ad essere !ettato /ia e calpestato dalla !ente0 oi siete la luce del mondo+ non pu1 restare nascosta una citt, c"e sta sopra un monte, n2 si accende una lampada per metterla sotto il mo!!io, ma sul candela3ro, e cos4 5a luce a tutti 'uelli c"e sono nella casa0 6os4 risplenda la /ostra luce da/anti a!li uomini, perc"2 /edano le /ostre opere 3uone e rendano !loria al 7adre /ostro c"e nei cieli0

5,13-16

SPUNTI DI RIFLESSIONE
Il primo contatto con la Chiesa, da parte di chi le estraneo, avviene non con la sua dottrina, ma con i suoi costumi, ossia con il comportamento e gli esempi dei suoi fedeli. C' un lato che attira nelle istruzioni della Chiesa ed quello che riguarda l'amore fraterno. Uno non pu non sentirsi smosso dall'appello alla solidariet che a!!iamo sentito nella prima lettura" #$on consiste forse %il digiuno che voglio&, dice 'io, nel dividere il pane con l'affamato, nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto(# )a storia ci dimostra che l'efficacia sociale dell'azione della Chiesa non mai andata disgiunta dalla sua rettitudine morale. *i pu essere generosi con il prossimo, solo se si esigenti con se stessi. I santi di ogni epoca hanno inteso la loro missione verso il mondo pi+ in chiave educativa che di !eneficenza, ossia prendevano di mira pi+ l'elevazione 2

8don $aniele %uraro9

della condotta media che non la pu!!lica assistenza. ,er tutte queste ragioni -es+ ammonisce i discepoli che essi sare!!ero stati #sale della terra#. Il salato istintivamente suscita repulsione al gusto mentre il dolce risulta gradevole, ma -es+ ci invita a scoprire una sapienza misteriosa nascosta nell'apparente aspro codice etico che egli propone ai suoi discepoli. .uando proclama l'irrinuncia!ilit di determinate esigenze morali sem!ra che )a Chiesa imponga alla comune societ fardelli troppo pesanti da portare e allora a motivo del suo messaggio pu suscitare opposizioni. )a funzione del sale di garantire incorrutti!ilit e sapore ai ci!i. $ella Chiesa risulta all'opera un principio di salvaguardia contro ogni pericolo di degradazione che le altre societ non hanno ed lo *pirito santo. 'ella prima comunit cristiana negli

/tti degli /postoli viene detto che" #nessuno degli altri osava associarsi a loro, ma il popolo li esaltava.# )'esteriore austerit dei costumi respingeva, ma la pro!it interiore affascinava. ,erci i primi cristiani godevano di grande rispetto. Il loro ascendente era inversamente proporzionale al loro potere di influenza. Il primo pu!!lico, il secondo rimanendo nascosto viene adoperato facendo leva su ragioni che talora divergono dai valori cui ci si dichiara interessati. 'a un certo punto della storia in poi la Chiesa i cristiani hanno cominciato a misurarsi nella societ con gruppi organizzati che adoperano i metodi contrari a quelli del 0angelo, e la segretezza uno di questi. /l contrario -es+ dopo l'immagine del sale aggiunge quella della luce a ri!adire il nitore della sua Chiesa" #0oi siete la luce del mondo#, evidentemente per lo splendore della verit che si accompagna alla sapienza della morale. 1ale privilegio appartiene a tutta la comunit credente. #)a totalit dei fedeli, dice il Concilio, avendo l'unzione che viene dal *anto, non pu s!agliarsi nel credere, e manifesta questa sua propriet mediante il senso soprannaturale della fede di tutto il popolo, quando 'dai vescovi fino agli ultimi fedeli laici' mostra l'universale suo consenso in cose di fede e di morale.# )'appartenenza alla Chiesa non si risolve in una comunanza di !uoni sentimenti. 2siste una rivelazione a cui credere e anche la Chiesa, in quanto istituzione, ha il suo perimetro e le sue strutture che ne costituiscono il ner!o. 2ssendo diversa da tutte le altre per la sua dottrina e la sua morale la Chiesa non 8

pu passare inosservata 3sotto questo aspetto -es+ la paragona ad una citt sopra il monte4, ma per questo non deve sem!rare inaccessi!ile5 anzi ognuno che passa accanto vi dovre!!e poter godere del calore della sua accoglienza e del chiarore della sua dottrina. )'immagine della lucerna viene a completare e a semplificare le altre. /rriviamo cos6 alla questione radicale del rapporto tra la Chiesa e il mondo. #)a comunit dei cristiani si sente realmente e intimamente solidale con il genere umano e con la sua storia... $ulla vi di genuinamente umano che non trovi eco nel cuore dei discepoli di Cristo# dice il Concilio 0aticano secondo. )a Chiesa dunque si propone a servizio dell'uomo. ,er con altrettanta chiarezza il Concilio dice che" #Il *ignore comand inoltre agli apostoli di annunciare il messaggio evangelico a tutte le genti, perch7 il genere umano diventasse la famiglia di 'io... 3e per questo scopo4 ha istituito attraverso il dono del suo *pirito una nuova comunione fraterna fra tutti coloro che l'accolgono con la fede e la carit " essa si realizza nel suo corpo, che la Chiesa.# *e vero che la Chiesa deve andare verso il mondo, anche il mondo invitato ad entrare nella Chiesa. Il dialogo non pu prescindere dall'annuncio. Infatti secondo la fulminante definizione di sant'/gostino #)a Chiesa mondo riconciliato#. In quanto visi!ile e temporale, la Chiesa sempre riforma!ile, ma in quanto comunit di amore e di fede essa il destino del mondo. $on vi infatti altra fraternit possi!ile che nella casa comune voluta dal ,adre. )'esortazione finale del documento conciliare sulla Chiesa

cos6 recita" #.uanto pi+, in effetti, questa unit 3della Chiesa4 crescer nella verit e nell'amore, sotto la potente azione dello *pirito *anto, tanto pi+ essa diverr per il mondo intero un presagio di unit e di pace.

,erci... cerchiamo di cooperare fraternamente, in una conformit al 0angelo ogni giorno maggiore, al servizio della famiglia umana che chiamata a diventare in Cristo -es+ la famiglia dei figli di 'io.#

PER LA PREGHIERA

8%adre :eresa di 6alcutta9

Si!nore, inse!nami a non parlare come un 3ron;o risonante o un cem3alo s'uillante, ma con amore0 <endimi capace di comprendere e dammi la 5ede c"e muo/e le monta!ne, ma con l=amore0 &nse!nami 'uell=amore c"e sempre pa;iente e sempre !entile+ mai !eloso, presuntuoso, e!oista o permaloso+ l=amore c"e pro/a !ioia nella /erit,, sempre pronto a perdonare, a credere, a sperare e a sopportare0 &n5ine, 'uando tutte le cose 5inite si dissol/eranno e tutto sar, c"iaro, c"e io possa essere stato il de3ole ma costante ri5lesso del tuo amore per5etto0

Santa Scolastica

Luned 10 febbraio 2014


# $al an!elo secondo %arco
Quanti lo toccavano venivano salvati.
&n 'uel tempo, (es) e i suoi discepoli, compiuta la tra/ersata 5ino a terra, !iunsero a (ennsaret e approdarono0 Scesi dalla 3arca, la !ente su3ito lo ricono33e e, accorrendo da tutta 'uella re!ione, cominciarono a portar!li sulle 3arelle i malati, do/un'ue udi/ano c"e e!li si tro/asse0 > l, do/e !iun!e/a, in /illa!!i o citt, o campa!ne, depone/ano i malati nelle pia;;e e lo supplica/ano di poter toccare almeno il lem3o del suo mantello+ e 'uanti lo tocca/ano /eni/ano sal/ati0

6,53-56

SPUNTI DI RIFLESSIONE
Il mantello del *ignore. Chi lo sfiora guarisce, dice :arco. )a folla fa ressa attorno a -es+ per poterlo vedere, ascoltare, per guarire. /lcuni lo scam!iano per un santone guaritore, uno dei molti che calcano le strade degli uomini, di tanto in tanto. :a a lui va !ene anche cos6" richiama le persone all'essenziale, non spettacolarizza ma fa della guarigione il segno della venuta del ;egno in mezzo a noi. /nch'io sono stato sfiorato dal mantello del *ignore. ,i+ volte. /nche tu, amico lettore. 'urante una messa che ci ha aperto il cuore, di fronte ad una parola del 0angelo che ci ha scossi, durante un tramonto al mare e in montagna in cui <

87aolo 6urta;9

a!!iamo misurato il limite delle nostre pretese, davanti ad gesto di amore puro che ci ha commosso nell'intimo. Continua a passare, il *ignore, e ci sfiora col suo mantello, ci guarisce nel profondo, ci rende uomini e donne nuovi. 2 anche noi possiamo diventare mantello del *ignore che sfiora gli ammalati e gli scoraggiati, con le nostre parole, con la nostra pazienza, col nostro !ene. $on ci dato di incontrare il *ignore -es+ se non attraverso dei segni, sempre eloquenti, spesso intensi e anche noi siamo chiamati a diventare sacramento dell'attenzione di 'io, oggi.

PER LA PREGHIERA
Si!nore, $io della /ita, rimuo/i le pietre dei nostri e!oismi, la pietra c"e so55oca la speran;a, la pietra c"e sc"iaccia !li entusiasmi, la pietra c"e c"iude il cuore al perdono0 <isuscita in noi la !ioia la /o!lia di /i/ere, il desiderio di so!nare0 ?acci persone di resurre;ione c"e non si lasciano 5iaccare dalla morte, ma riser/ano sempre un !erme di /ita in cui credere0

8<isurre;ione9

Marted 11 febbraio 2014


# $al an!elo secondo %arco 7,1-13
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.
&n 'uel tempo, si riunirono attorno a (es) i 5arisei e alcuni de!li scri3i, /enuti da (erusalemme0 A/endo /isto c"e alcuni dei suoi discepoli prende/ano ci3o con mani impure, cio non la/ate i 5arisei in5atti e tutti i (iudei non man!iano se non si sono la/ati accuratamente le mani, attenendosi alla tradi;ione de!li antic"i e, tornando dal mercato, non man!iano sen;a a/er 5atto le a3lu;ioni, e osser/ano molte altre cose per tradi;ione, come la/ature di 3icc"ieri, di sto/i!lie, di o!!etti di rame e di letti , 'uei 5arisei e scri3i lo interro!arono* 7erc"2 i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradi;ione de!li antic"i, ma prendono ci3o con mani impure-0 >d e!li rispose loro* @ene "a pro5etato &sa4a di /oi, ipocriti, come sta scritto*ABuesto popolo mi onora con le la33ra, ma il suo cuore lontano da me0 &n/ano mi rendono culto,inse!nando dottrine c"e sono precetti di uominiC0 :rascurando il comandamento di $io, /oi osser/ate la

tradi;ione de!li uomini0 > dice/a loro* Siete /eramente a3ili nel ri5iutare il comandamento di $io per osser/are la /ostra tradi;ione0 %os in5atti disse* ADnora tuo padre e tua madreC, e* A6"i maledice il padre o la madre sia messo a morteC0 oi in/ece dite* ASe uno dic"iara al padre o alla madre* 6i1 con cui do/rei aiutarti Eor3,n, cio o55erta a $ioC, non !li consentite di 5are pi) nulla per il padre o la madre0 6os4 annullate la parola di $io con la tradi;ione c"e a/ete tramandato /oi0 > di cose simili ne 5ate molte0

SPUNTI DI RIFLESSIONE
/ncora una volta scri!i e farisei, in veste di critici osservatori del Cristo e dei suoi discepoli, si riuniscono intorno a -es+. 2ssi non sono guidati dal desiderio di ascoltare la ,arola di verit che esce dalla *ua !occa, come facevano folle numerose con docilit ed attenzione, ma cercano ogni volta, con meschina scaltrezza, di coglierlo in fallo per poi poterlo accusare. *icuramente la gelosia a smuoverli" le persone umili e semplici rimangono affascinate da quanto -es+ va annunciando, sono piene di meraviglia per le opere prodigiose che egli compie, la sua fama si sta diffondendo ovunque. )a loro autorit invece viene messa fortemente in crisi, si sentono accusati di ipocrisia ed essi, che impongono pesi insopporta!ili agli altri, ma che loro neanche osano toccare con un dito, non tollerano l'invadenza del Cristo. 2cco i motivi delle loro trame e dei loro cavilli giuridici con cui tentano di screditare il *ignore. *i preoccupano del fatto che i suoi discepoli non si attengano alle prescrizioni della legge e violano cos6 la tradizione non

8%onaci @enedettini Sil/estrini9

lavandosi le mani prima di prendere ci!o. )'accusa si ritorce contro di loro, perch7 in nome della tradizione hanno fissato la loro attenzione ad atti esteriori e non essenziali ai fini di una autentica religiosit , trascurando invece l'osservanza di precetti divini di primaria importanza" >?ene ha profetato Isa6a di voi, ipocriti, come sta scritto @ dice loro il *ignore @" >.uesto popolo mi onora con le la!!ra, ma il suo cuore lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. 1rascurando il comandamento di 'io, voi osservate la tradizione degli uominiA. 0iene cos6 definito chiaramente il peccato degli scri!i e dei farisei" le tradizioni proposte dagli uomini prevalgono sui comandamenti scanditi da 'io. ,u accadere anche ai nostri giorni. Il fariseismo trova ancora proseliti specialmente tra coloro che concepiscono la religiosit come folBlore o fatto solo culturale e cercano se stessi manipolando la parola di 'io.
8Sant.A!ostino9

PER LA PREGHIERA

Fo interro!ato la terra e mi "a risposto* GHon sono io il tuo $ioG0 :utto ci1 c"e /i/e sulla sua super5icie mi "a dato la medesima risposta0 Fo interro!ato il mare e !li esseri c"e lo popolano e mi "anno risposto* GHon siamo noi il tuo $io, cerca pi) in altoG0 Fo interro!ato il cielo, il sole, la luna, le stelle* GHeppure noi siamo il $io c"e tu cerc"iG0 Allora "o detto a tutti !li esseri c"e io conosco attra/erso i miei sensi* G7arlatemi del mio $io, dal momento c"e /oi non lo siete, ditemi 'ualcosa di luiG0 >d essi "anno !ridato con la loro /oce possente* G>= Lui c"e ci "a 5attoIG0 7er interro!arli, io do/e/o solo contemplarli, e la loro 3elle;;a era la loro risposta0

Mercoled 12 febbraio 2014


# $al an!elo secondo %arco 7, 14-23
Ci che esce dalluomo quello che rende impuro luomo.
&n 'uel tempo, (es), c"iamata di nuo/o la 5olla, dice/a loro* Ascoltatemi tutti e comprendete 3eneI Hon c. nulla 5uori dell.uomo c"e, entrando in lui, possa renderlo impuro0 %a sono le cose c"e escono dall.uomo a renderlo impuro0 Buando entr1 in una casa, lontano dalla 5olla, i suoi discepoli lo interro!a/ano sulla para3ola0 > disse loro* 6os4 neanc"e /oi siete capaci di comprendere- Hon capite c"e tutto ci1 c"e entra nell.uomo dal di 5uori non pu1 renderlo impuro, perc"2 non !li

entra nel cuore ma nel /entre e /a nella 5o!na-0 6os4 rende/a puri tutti !li alimenti0 > dice/a* 6i1 c"e esce dall.uomo 'uello c"e rende impuro l.uomo0 $al di dentro in5atti, cio dal cuore de!li uomini, escono i propositi di male* impurit,, 5urti, omicidi, adultri, a/idit,, mal/a!it,, in!anno, dissolute;;a, in/idia, calunnia, super3ia, stolte;;a0 :utte 'ueste cose catti/e /en!ono 5uori dall.interno e rendono impuro l.uomo0

SPUNTI DI RIFLESSIONE
$el 0angelo odierno, -es+ continua il discorso intorno alle tradizioni, prendendo in considerazione le regole circa la purit o impurit di certi ci!i. 2gli fa comprendere che di per s7, tali usanze non hanno nessun potere sul comportamento dell'uomo" " tutto ci che entra nell'uomo dall'esterno non pu farlo diventare impuro, perch non entra nel cuore ma nello stomaco". -es+ com!atte questi costumi perch7 tradiscono il

8>remo San @ia!io9

significato vero della ,arola di 'io. .uando i discepoli chiedono ancora spiegazione, -es+ ri!adisce che dal cuore che escono le intenzioni cattive che portano a fare del male. $on ci sono ci!i mondi e ci!i immondi, non certamente il ci!o il pro!lemaE ?isogna, invece, stare attenti a ci che esce dal cuoreE 2 cos6 -es+ elenca dodici vizi 3F2 un numero !i!licoE4, cio tutta la cattiveria di cui l'uomo capace.
8%aurice di :ami9

PER LA PREGHIERA
7elle!rino sulla terra, o!ni !iorno ti cerco, ma do/e tro/arti, Si!nore<acco!li il tuo s!uardo /erso il 5ondo del tuo cuore* sono l4 c"e ti cerco0 A55amato di !iusti;ia, al mattino spero in te, come placare la mia 5ameAcco!li l=eucaristia e la mia /ita condi/isa* il tuo desiderio la mia speran;a0 An!osciato dal silen;io, la sera ti in/oco, il mio !rido, lo senti salireG

&mpara ad ascoltare, esorci;;a la paura* il mio silen;io ti c"iama0 Attratto dal 7adre, appostato ti attendo la notte, (es), /errai presto&o 3usso alla tua porta e mi pon!o in attesa* aprimi, sono impa;iente di essere accolto0 7elle!rino sulla terra, o!ni !iorno ti cerco, ma tu mi "ai tro/ato, Si!nore0

Gio ed 13 febbraio 2014


# $al an!elo secondo %arco 7, 24-30
I cagnolini sotto la tavola mangiano le riciole dei !igli.
&n 'uel tempo, (es) and1 nella re!ione di :iro0 >ntrato in una casa, non /ole/a c"e alcuno lo sapesse, ma non pot2 restare nascosto0 Jna donna, la cui 5i!lioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, and1 e si !ett1 ai suoi piedi0 Buesta donna era di lin!ua !reca e di ori!ine siroK5enicia0 >lla lo supplica/a di scacciare il demonio da sua 5i!lia0 >d e!li le risponde/a* Lascia prima c"e si sa;ino i 5i!li, perc"2 non 3ene prendere il pane dei 5i!li e !ettarlo ai ca!nolini0 %a lei !li replic1* Si!nore, anc"e i ca!nolini sotto la ta/ola man!iano le 3riciole dei 5i!li0 Allora le disse* 7er 'uesta tua parola, /a.* il demonio uscito da tua 5i!lia0 :ornata a casa sua, tro/1 la 3am3ina coricata sul letto e il demonio se n.era andato0

SPUNTI DI RIFLESSIONE
)'attacco portato da -es+ contro le tradizioni alimentari del suo popolo fu FH

8padre Lino 7edron9

un colpo !en assestato contro le divisioni esistenti tra e!rei e pagani.

)'opera di demolizione continua in questa !reve narrazione" la fede che rende partecipi del nuovo popolo di 'io, non il fatto di essere e!rei 3cfr -al 8,C@G4. Il pro!lema che soggiace a questa narrazione questo" #2' lecito concedere ai pagani i !enefici che 'io accorda agli e!rei(#. )a risposta di -es+ affermativa e chiara. Il racconto della seconda moltiplicazione dei pani 3D,F@FH4 sar la risposta, alla luce del sole e davanti a quattromila persone, di quanto -es+ ci ha anticipato qui nel segreto di una casa privata" -es+ venuto per tutti, pane per tutti, il salvatore di tutti. )a donna pagana, originaria della *irofenicia, dimostra di possedere una fede altrettanto tenace che la donna e!rea che soffriva di perdite di sangue 3cfr <,2<@894 e non si lascia impaurire dal rifiuto iniziale di -es+. )a risposta di -es+ a questa donna pu sem!rare addirittura offensiva, ma tale non . $el suo parlare allegorico, egli vuol dire" *ono stato mandato anzitutto per i figli d'Israele, e non posso preferire i pagani. *i voluto spesso richiamare il fatto che gli e!rei consideravano se

stessi come figli di 'io e designavano i pagani col nome di #cani#, per disprezzo5 infatti questa parola in Iriente suonava come insulto. 1uttavia ci si riferiva ai cani randagi, mentre -es+ parla qui di #cagnolini#, ossia di animali domestici, ed in questo senso che l'intende anche la donna. ,erci -es+ non parla in uno stile odioso, ma, come usava spesso, conia qui una similitudine per dare rilievo al suo pensiero. )e parole di -es+ non sono un rifiuto totale, ma soltanto un accenno al fatto che egli deve recare la !enedizione della salvezza in primo luogo a Israele. )a donna accetta l'allegoria usata da -es+ e la volge prontamente a suo favore" anche i cagnolini sotto la tavola ricevono qualche !riciola del pane dei figli. -es+ non poteva desiderare nulla di meglio se non che la fede della donna fosse a!!astanza forte per riconoscerlo e approfittarne. .uesto racconto si presenta come un esempio di fede. Una fede genuina che non si lascia tur!are nemmeno quando sem!ra che 'io nasconda la sua faccia.
8An!elus Silesius9

PER LA PREGHIERA
Fo cercato $io con la mia lampada cos4 3rillante c"e tutti me la in/idia/ano0 Fo cercato $io ne!li altri0 Fo cercato $io nelle piccolissime tane dei topi0 Fo cercato $io nelle 3i3liotec"e0 Fo cercato $io nelle uni/ersit,0 Fo cercato $io col telescopio e con microscopio0 FF

?inc"2 mi accorsi c"e a/e/o dimenticato 'uello c"e cerca/o0 Allora, spe!nendo la mia lampada, !ettai le c"ia/i, e mi misi a pian!ere000 e su3ito, la sua Luce 5u in me000

Santi 6irillo e %etodio

!enerd 14 febbraio 2014


# $al an!elo secondo Luca
"a messe a ondante, ma sono pochi gli operai.

10,1-9

&n 'uel tempo, il Si!nore desi!n1 altri settantadue e li in/i1 a due a due da/anti a s2 in o!ni citt, e luo!o do/e sta/a per recarsi0 $ice/a loro* La messe a33ondante, ma sono poc"i !li operaiI 7re!ate dun'ue il si!nore della messe, perc"2 mandi operai nella sua messeI Andate* ecco, /i mando come a!nelli in me;;o a lupi+ non portate 3orsa, n2 sacca, n2 sandali e non 5ermate/i a salutare nessuno lun!o la strada0 &n 'ualun'ue casa entriate, prima dite* A7ace a 'uesta casaIC0 Se /i sar, un 5i!lio della pace, la /ostra pace scender, su di lui, altrimenti ritorner, su di /oi0 <estate in 'uella casa, man!iando e 3e/endo di 'uello c"e "anno, perc"2 c"i la/ora "a diritto alla sua ricompensa0 Hon passate da una casa all.altra0 Buando entrerete in una citt, e /i acco!lieranno, man!iate 'uello c"e /i sar, o55erto, !uarite i malati c"e /i si tro/ano, e dite loro* AL /icino a /oi il re!no di $ioC0

SPUNTI DI RIFLESSIONE
,i+ grande e universale la missione che ci stata affidata e pi+ si rivela necessaria la condivisione di mansioni e di responsa!ilit . 1utto per va vissuto in modo unitario, sotto la regia e la responsa!ilit gerarchica di quelli che stanno pi+ in !asso verso coloro che sono posti in alto, in modo che si giunga tutti a colui dal quale ogni cosa dipende in ultima istanza. .uesta legge ci viene insegnata da Ietro nel )i!ro dell'2sodo" #Il giorno F2

8%o/imento Apostolico9

dopo :os sedette a render giustizia al popolo e il popolo si trattenne presso :os dalla mattina fino alla sera. /llora il suocero di :os, visto quanto faceva per il popolo, gli disse" >Che cos' questo che fai per il popolo( ,erch7 siedi tu solo, mentre il popolo sta presso di te dalla mattina alla sera(A. :os rispose al suocero" >,erch7 il popolo viene da me per consultare 'io. .uando hanno qualche questione, vengono da me e

io giudico le vertenze tra l'uno e l'altro e faccio conoscere i decreti di 'io e le sue leggiA. Il suocero di :os gli disse" >$on va !ene quello che faiE Jinirai per soccom!ere, tu e il popolo che con te, perch7 il compito troppo pesante per te5 non puoi attendervi tu da solo. Ira ascoltami" ti voglio dare un consiglio e 'io sia con teE 1u sta davanti a 'io in nome del popolo e presenta le questioni a 'io. / loro spiegherai i decreti e le leggi5 indicherai loro la via per la quale devono camminare e le opere che devono compiere. Invece sceglierai tra tutto il popolo uomini validi che temono 'io, uomini retti che odiano la venalit , per costituirli sopra di loro come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di decine. 2ssi dovranno giudicare il popolo in ogni circostanza5 quando vi sar una questione importante, la sottoporranno a te, mentre essi giudicheranno ogni affare minore. Cos6 ti alleggerirai il peso ed essi lo porteranno con te. *e tu fai questa cosa e 'io te lo ordina, potrai resistere e anche tutto questo popolo arriver in pace alla metaA.:os diede ascolto alla proposta del suocero e fece quanto gli aveva suggerito. :os dunque scelse in tutto Israele uomini validi e li costitu6 alla testa del popolo come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di decine. 2ssi giudicavano il popolo in ogni circostanza" quando avevano affari difficili li sottoponevano a :os, ma giudicavano essi stessi tutti gli affari minori. ,oi :os conged il suocero, il quale torn alla sua terra# 32s FD,F8@2C4. :os non pi+ solo. *i pu !en lavorare. 'opo questi fatti il F8

*ignore design altri settantadue e li invi a due a due davanti a s7 in ogni citt e luogo dove stava per recarsi. 'iceva loro" >)a messe a!!ondante, ma sono pochi gli operaiE ,regate dunque il signore della messe, perch7 mandi operai nella sua messeE /ndate" ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi5 non portate !orsa, n7 sacca, n7 sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite" #,ace a questa casaE#. *e vi sar un figlio della pace, la vostra pace scender su di lui, altrimenti ritorner su di voi. ;estate in quella casa, mangiando e !evendo di quello che hanno, perch7 chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. $on passate da una casa all'altra. .uando entrerete in una citt e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sar offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro" #K vicino a voi il regno di 'io#. -es+ il ;edentore e il *alvatore del mondo. ,oich7 la grazia e la verit sono frutto e dono di 'io che viene maturato, donato, offerto attraverso la partecipazione impegnata, sofferta, o!!ediente del corpo dell'uomo, -es+ in quanto vero uomo e vero corpo, anche lui limitato. $on pu essere in ogni luogo della terra. $on pu a!!racciare fisicamente, con il suo corpo di carne, tutta la storia dell'umanit . Come superare questo limite( Come poter essere presente sempre, in ogni luogo, in ogni tempo, per dare il frutto della sua salvezza e della sua redenzione( /ggiungendo infiniti altri corpi al suo. Jacendo del suo e del loro un solo corpo di redenzione e di salvezza. .uesta legge di Cristo, legge di ogni altro

corpo chiamato a dare salvezza. Igni corpo responsa!ile del mondo intero. ,er questo anche lui deve

aggiungere altri corpi. 0ergine :aria, :adre della ;edenzione, /ngeli, *anti, insegnateci questa verit .

PER LA PREGHIERA

86ard0 %ontini, 7re!"iera dei 5idan;ati9

Hel mio cuore, o Si!nore, si acceso l=amore per una creatura c"e anc"e tu conosci ed ami, :i rin!ra;io di 'uesto dono c"e mi inonda di una !ioia pro5onda, mi rende simile a te c"e sei l=Amore, e c"e mi 5a comprendere il /alore della /ita c"e mi "ai donato0 ?a= c"e io non sciupi 'uesta immensa ricc"e;;a c"e mi "ai messo nel cuore* inse!nami c"e l=amore un dono e non pu1 mescolarsi con nessun e!oismo, c"e l=amore puro e non pu1 stare con nessuna 3asse;;a, c"e l=amore 5econdo e de/e 5in da o!!i produrre una nuo/a /ita in me e c"i mi "a scelto0 :i pre!o per c"i mi aspetta e mi pensa, per c"i mette in me tutto il suo a//enire+ <endici de!ni l=un dell=altro0 7reparaci al matrimonio, alla sua !rande;;a, alle sue responsa3ilit,, perc"2 le nostre anime e i nostri cuori siano 5in d=ora uniti nello stesso amore0

F9

"abato 15 febbraio 2014


# $al an!elo secondo %arco
#angiarono a saziet$.
&n 'uei !iorni, poic"2 /i era di nuo/o molta 5olla e non a/e/ano da man!iare, (es) c"iam1 a s2 i discepoli e disse loro* Sento compassione per la 5olla+ ormai da tre !iorni stanno con me e non "anno da man!iare0 Se li rimando di!iuni alle loro case, /erranno meno lun!o il cammino+ e alcuni di loro sono /enuti da lontano0 (li risposero i suoi discepoli* 6ome riuscire a s5amarli di pane 'ui, in un deserto-0 $omand1 loro* Buanti pani a/ete-0 $issero* Sette0 Drdin1 alla 5olla di sedersi per terra0 7rese i sette pani, rese !ra;ie, li spe;;1 e li da/a ai suoi discepoli perc"2 li distri3uissero+ ed essi li distri3uirono alla 5olla0 A/e/ano anc"e poc"i pesciolini+ recit1 la 3enedi;ione su di essi e 5ece distri3uire anc"e 'uelli0 %an!iarono a sa;iet, e portarono /ia i pe;;i a/an;ati* sette sporte0 >rano circa 'uattromila0 > li con!ed10 7oi sal4 sulla 3arca con i suoi discepoli e su3ito and1 dalle parti di $almanut,0

#,1-10

SPUNTI DI RIFLESSIONE
*iamo ancora in territorio pagano e una grande folla si raduna intorno a -es+. 2' commovente l'attenzione con cui queste persone, pur non appartenendo alla religione e!raica, ascoltano le parole di -es+. 2gli stesso, certamente commosso per l'attenzione che pongono nell'ascoltarlo, prende l'iniziativa perch7 non tornino a casa senza mangiare. /ncora una volta si scontra con la #ragionevole# grettezza dei discepoli, i quali continuano a rispondergli che non possi!ile sfamare tanta gente. 2ssi credono pi+ alla loro saggezza che alle parole di -es+. 2ppure aveva detto loro" #tutto

8%ons0 incen;o 7a!lia9

possi!ile a chi crede#. 2 seppure non ricordavano queste parole, come spesso capita anche a noi di dimenticare il 0angelo, avre!!ero per dovuto pensare al miracolo della moltiplicazione compiuto precedentemente. /ncora una volta -es+ che prende l'iniziativa. 2d lui che prende nelle sue mani quei pani 3appena sette4 e li moltiplica per tutti. 2' la seconda volta 3la prima stata in -alilea4 che :arco riporta la moltiplicazione dei pani. .uesta volta avviene in territorio pagano, quasi a voler dire che il pane va moltiplicato in ogni tempo ed in ogni terra.
8Sin!er9

PER LA PREGHIERA
Le mie mani, coperte di cenere, se!nate dal mio peccato e da F<

5allimenti, da/anti a te, Si!nore, io le apro, perc"2 ridi/entino capaci di costruire e perc"2 tu ne cancelli la sporci;ia0 Le mie mani, a//in!"iate ai mie possessi e alle mie idee !i, assodate, da/anti a te, o Si!nore, io le apro, perc"2 lascino andare i miei tesori000 Le mie mani, pronte a lacerare e a 5erire, da/anti a te, o Si!nore, io le apro, perc"2 ridi/entino capaci di accare;;are0 Le mie mani, c"iuse come pu!ni di odio e di /iolen;a, da/anti a te, o Si!nore, io le apro, deponi in loro la tua tenere;;a0 Le mie mani, si separano dal loro peccato, da/anti a te, o Si!nore, io le apro* attendo il tuo perdono0

F=

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