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Omelia di Padre Vito Amato al funerale di Chiara Corbella Petrillo

(Trascrizione)

16 giugno 2012 -

Il testo risulta dalla semplice trascrizione dellomelia rintracciabile sul sito Gloria.tv
allindirizzo: http://www.gloria.tv/?media=301985

Sono state eseguite minime revisioni per rendere migliore la comprensione al lettore
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sono nostri ed hanno lunico scopo di facilitare la lettura on-line.

Una proposta: vivere da figli di Dio perch cos non si muore mai

Le presentazioni - Facciamo un po di presentazioni. E qui tra noi, come segno


davvero di una presenza materna e affettuosa della Chiesa di Roma, sua Eminenza il
Cardinal Vallini. Ha saputo di Chiara ed Enrico, li ha incontrati personalmente, prima
di sua santit il Papa, ed rimasto credo molto colpito e affezionato ad Enrico e
Chiara.

I canti I canti che avete sentito e sentirete sono i canti che Enrico ha composto man
mano che le vicende del matrimonio tra lui Chiara si compivano. Man mano lui
componeva dei canti.
Il canto che voi avete sentito allinizio il canto del matrimonio, dellingresso di
Chiara, chi stato ad Assisi lo sa. E stato un momento mozzafiato. Sta suonando e
cantando Enrico, il marito di Chiara, per chi non li conosce.

Tanti per condividere un fatto eccezionale -Poi ci stanno tanti sacerdoti, c Don
Fabio, i frati di Assisi e poi ci sono io che sono lo spettatore di tutte queste vicende
che sono una meraviglia e che sono dolorante, ma anche tanto felice perch ho vist
cose straordinarie fratelli miei.

Un mistero: vedere la vita eterna- Siamo davanti a delle cosead un mistero grande.
Io questa mattina che cosa vi dico da questo ambone. Vi posso spiegare un mistero in
dieci minuti? Mezzora? Non lo so. Non si pu fare. Noi vi diciamo alcune cose. Quello
che vi vogliamo testimoniare, io, gli amici, Enrico, i famigliari, quelli che sono stati
vicino a noi, che noi abbiamo visto la vita eterna. Come dice San Giovanni: Perch
la vita si fatta visibile, noi labbiamo vista.

La vita di Chiara ed Enrico - Vi faccio un po il riepilogo degli episodi della vita di


Chiara ed Enrico?
Allora nel 2008, il 21 settembre si sono sposati. Chiara rimasta pi o meno subito in
cinta e ha concepito un miracolo. Si chiamava Maria Grazia Letizia, che una bambin
anencefalica che nata, stata battezzata ed morta dopo mezzora.
Dopo poco Chiara ha concepito ancora, e ha concepito un bambino che si chiama
Davide Giovanni. Questo bambino sembrava sano allinizio, ma subito dopo non pi,
sembrava che non avesse pi le gambe. Poi invece abbiamo scoperto che aveva delle
malformazioni viscerali e anche le sue condizioni erano incompatibili con la vita. Ci
dicevano cos i medici. Anche lui, che nato il 24 giugno del 2010, vissuto mezzora
Ha ricevuto il battesimo ed andato filato in paradiso.
Poi qui in mezzo a noi c Francesco che nato il 30 maggio del 2011, mentre Chiara
era gi attaccata da quello che lei chiamava il drago, usando un termine che usava
il mio vescovo, Don Tonino Bello, per definire il cancro. E stato cos. Poi Chiara si
curata, dopo la nascita di Francesco, ma le cose non sono andate come si sperava e
noi oggi siamo qui.

Lultima notte di Chiara stato il compimento di una preghiera - Noi siamo qui in
questo clima di gioia, di festa, perch abbiamo visto quello che ha visto tanti anni fa
un centurione.
Cera un centurione che aveva visto morire tanta gente. Ne aveva uccisi tanti, ne
aveva fatti morire tanti. Per davanti ad un uomo crocefisso, vedendolo spirare in
quel modo, vedendolo morire in quel modo, ha detto: Questo uomo era veramente
figlio di Dio!. E noi abbiamo visto questo. Abbiamo visto nel momento della morte d
Chiara, un figlio di Dio. Abbiamo visto Ges.
Lultima notte di Chiara stata una festa. E stato il compimento di una preghiera. Il
vangelo che abbiamo letto oggi il vangelo di quella messa l, di quella notte l che
abbiamo celebrato il 12 giugno. Lei morta la mattina, il 13 giugno. Quella sera
stata una meraviglia. E stato il compimento di una preghiera che Chiara aveva fatto
al Signore. Quando a Chiara, il 4 aprile stata data la sentenza definitiva, che diceva
che ormai era una malata terminale, la medicina non poteva fare pi nulla, allora lei
ed Enrico sono tornati a casa e hanno salutato i familiari e ovviamente avevamo tutti
una faccia da funerale. E allora Chiara ha fatto questa preghiera al Signore, come
faceva lei, molto semplicemente, e ha detto: A Sign! Chiedimi tutto,ma co ste
facce cos, non gliela posso fa! E il Signore questa preghiera che Chiara ha fatto lh
compiuta il 12 giugno.
Il 12 giugno, prima della messa siamo stati unoretta a parlare con Chiara, di cose
profondissime, di cose bellissime, e labbiamo fatto ridendo e chi ci faceva ridere era
Chiara. Era disinibita, ironica, bella. Bella. Luminosa. E lei ha visto e vedeva noi e alla
fine delleucarestia ha detto: Che bello! Che bello! Vi voglio bene a tutti oggi! Che
bello!. Sembrava Ges in croce che diceva: Tutto compiuto!. Ci vedeva
veramente felici. Per noi il miracolo che noinon abbiamo visto morire una
donna serena, abbiamo visto morire una donna felice!

Il vero miracolo: vivere con serenit questo momento - Chiara, quando ancora gli
sollecitavano di chiedere il miracolo rispondeva: Se anche il Signore mi guarisse e
dovessi rendere la mia testimonianza, io non testimonier come primo miracolo che
Lui mi ha guarita. Io testimonier che Lui mi ha fatto vivere in pace questo momento
qui a me e a tutti voi.
Fratelli miei, noi questo vi vogliamo testimoniare: Ges vivo! E vivo! e fa ancora
fratelli, fa ancora figli di Dio, gente che vive in maniera straordinaria, eroica,
avventurosa, bellissima.

Allora ho chiesto anche a uno delle pompe funebri. Quando venuto a mettere nella
bara Chiara era tutto incantato e ho detto: Ma lhai mai vista una morta cos bella?
e lui mi ha detto: Sinceramente no!. E l mi sembrato il centurione. Ne ha visti
tanti di morti questuomo.

Essere il sale della terra vivere in modo straordinario - Dico che Chiara ed Enrico
sono stati veramente il sale della terra in questa vicenda. Vi dico alcuni episodi di
come labbiamo vissuta noi. Dico il sale della terra perch hanno dato sapore alla
terra, altrimenti che cosa la nostra vita? Giusto il tempo che passa nel dire:
Polvere sei e polvere ritornerai. Alla fine la vita pu essere soltanto questo. Pu
essere una maledizione ed invece Chiara ed Enrico hanno reso questo tempo da
polvere sei a polvere ritornerai qualcosa di bellissimo, perch stato salato da
una sapienza diversa.

Una sapienza diversa: di vite, ne esistono due - Molti di voi volevano venire a trovare
Chiara, a trovare Enrico. Quando stavamo lontani, a noi ci pigliava un po dangoscia,
poi quando si ritornava da loro si ritrovava un po la pace. Perch? Perch noi, la loro
situazione, la giudicavamo con i nostri criteri. Pensavamo a sta tragggedia Oddi
come se fa? Un figlio cos piccoloMa perch tutte a loro? Ma dove sei Signore? Un
po quei criteri aglio, olio e peperoncino, che abbiamo preso dalla nostra cultura, dal
nostre famiglie. Poi invece quando si arrivava da Enrico e Chiara si scopriva una
sapienza diversa. Si scoprivano parole nuove. Cose mai udite. Dove sta scritto che la
morte fa solo schifo? Dove sta scritto che avere un figlio handicappato o un handicap
una tragedia? Dove sta scritto che morire brutto?
Sentivi un marito che diceva: Ma se mia moglie sta andando verso chi la ama pi di
me, ma perch dovrei essere scontento?. Sentivi cose nuove. E allora noi si tornava
casa consolati. Si tornava a casa con unaltra pace. Quando si veniva da Chiara ed
Enrico, si veniva a prendere, non si veniva a dare. Chi di voi c stato, lo sa! Sa di che
sto parlando.
Chiara che diceva: No sono felice cos mi posso prendere cura di Maria e di
Davide.. e ridendo diceva lei, Maria, ha sempre mal di testa. Davide ha sempre l
sindrome dellarto fantasma. Cos. Chiara che diceva: Qui mi vengono tutti a
ricordare che devo morire. Mi sembra il film di Troisi ricordati che devi morire.

Io sono contento che ridiate perch ancora il compimento di quella preghiera.


Questa la sapienza di Paolo, che ad ogni tribolazione corrisponde una consolazione
Questa la sapienza dei santi. Questa la sapienza di Francesco che diceva: Quello
che mi sembrava amaro, in realt era dolcezza, di anima e di corpo. Questo quello
che diceva Ges, che esistono due vite e quando tu perdi la prima vita, ce ne
unaltra di vita, pi bella, la vita nello spirito. Che non devi morire per sperimentarla
La vivi gi oggi.

Quando abbiamo celebrato quella santa notte, non avevo molto tempo per fare
lomelia. Chiara stava molto male, ma era felicissima. Ha seguito attentissima ogni
momento della messa. Mi ha atteso perch arrivavo da Cagliari ed era luna di notte.
Allora ho detto: Chiara!... Qua Ges dice - Voi siete la luce del mondo e una luce
non pu rimanere nascosta, viene messa sul candelabro..-. Ho detto: Chiara ma la
luce Ges? Lei confermava. Annuiva con la testa. Poi le dicevo: Chiara il
candelabro quale ? E lei ha detto: Il candelabro la croce. E allora le ho detto:
Chiara, sei luminosa perch stai sul candelabro con Ges. E Chiara che prima magar
si scherniva, in quel momento mha fatto un sorriso meraviglioso e anche l mi ha
confermato e ha detto: Si, cos!.

Vivere per amare - E allora io vi dico queste cose oggi, ve le voglio dire tutte, perch
poi dobbiamo ricordarcele, dobbiamo dirle a Francesco (..) Chiara ha dato la vita a
Francesco. Perch per lei bellissimo vivere spendendo la vita per amore. E ha dato
la vita perch lui potesse fare altrettanto. Potesse vivere cos. Spendere la sua vita
per altri. (.) Poi ci penser la Madonna, la vergine e Chiara a custodire il cuore bello
di Francesco. (..)

Il primo matrimonio vivere con Ges - Tutto questo, fratelli miei, passato
attraverso un dono che ci ha fatto la Chiesa. Tutto questo passato attraverso il
matrimonio di Enrico e Chiara. Chiara ha voluto fortemente due cose. Una delle due
era che io celebrassi il suo funerale. Io penso semplicemente perch io sapevo da che
storia venivano. Erano due casi umani quando sono arrivati ad Assisi anche loro. E il
Signore ha fatto una grazia enorme con il loro matrimonio. Chiara nella bara vestita
da sposa. Chi venuta a visitarla lha vista. Perch? Perch Enrico e Maria Anselma,
mamma, hanno voluto cos. Perch il vero matrimonio, il primo matrimonio che Chiar
ha fatto, stato con Ges Cristo, il giorno del suo Battesimo. E questo passato
anche attraverso il matrimonio con Enrico. Enrico e Chiara erano coniugi. Avevano lo
stesso giogo. Enrico e Chiara erano coniugi con Ges Cristo. Ges dice: Prendete il
mio giogo sopra di voi. Allora prendere il giogo con lui stato entrare nella stessa
missione di Ges. Bellissima, che era quella di portare la bellezza nel mondo, di
riscattare tutti i bambini non nati. Di far capire a tutto il mondo che i bambini che
sono stati abortiti sono bambini bellissimi, capaci di generare vita e amore. Anche se
non hanno il cervello, anche se non hanno gli arti. Unavventura meravigliosa. E
quando sono diventati coniugi con Ges Cristo si sono alleati con un alleato
potentissimo che gli ha fatto percorrere dei sentieri che noi non osiamo percorrere
perch ci fanno paura. Ci sembrano troppo.

Enrico, mentre venivamo qui in macchina, aveva un cuore grato. Diceva: Che
meraviglia ci ha fatto vivere il Signore! Io mi faccio portavoce. Enrico lo direbbe
anche meglio. Enrico ha chiesto a Chiara poche ore prima che morisse: A Chi, ma
davvero dolce sto giogo? E veramente dolce questa croce? E Chiara, poche ore
prima di morire, stava molto male, ha detto, con un sorriso: Si, molto dolce Enr.

La consolazione nella tribolazione. A Chiara io dicevo: Chiara, ma tu fai finta di non


soffrire? Facci vedere, per favore, anche quando stai male in modo tale che noi
capiamo anche E Chiara mi diceva: Ma io non mi sento male Chiara soffriva, per
allo stesso tempo, nelle cose grosse, il dolore era come sollevato. Quando ha perso u
occhio, alla fine, quando una metastasi ha colpito locchio, e non ci poteva vedere pi
non gli pesato niente. Quando partoriva, mi diceva che il parto non gli pesava per
niente. Io ero l e sentivo tutte le altre donne che urlavano come le matte.

Per a questo il Signore le ha portato piano piano, ma questo lo diciamo dopo.

Possiamo vivere senza alibi- Maria ci ha fatto capire che esiste la consolazione nella
tribolazione. Che non abbiamo nessun motivo nella vita per lamentarci perch
qualunque cosa ci accade, dentro contiene un dono grandissimo.
Che viviamo normalmente negli alibi per non vivere veramente.

Maria ci ha fatto capire che esiste la vita eterna - Maria ci ha fatto capire che esiste l
vita eterna. Quando siamo andati insieme a Medjugorje, a settembre, per ringraziare
del dono di Maria, quando siamo arrivati cera la testimonianza di Mirjana. Proprio
quando siamo arrivati Mirjana diceva queste parole. Gli chiedevano: Mirjana come
stanno i nostri morti? E lei diceva: Io vi so dire soltanto questo. Io voglio molto
bene ai miei cari, ma ritornare qui su questa terra dopo che vedo Madonna ( cos le
diceva, senza articolo), dopo che ho visto Madonna, un dolore grande. Io starei con
lei nonostante voglio molto bene ai miei cari .
E questa stata per Chiara ed Enrico una consolazione.
Dopo infatti, quando siamo andati di nuovo tutti insieme, dopo Pasqua a Medjugorje,
Chiara ha chiesto a Jakov: Ma.. si sta sul serio bene dallaltra parte? Lui le ha detto
di si. E lei gli ha chiesto: Ma se ti chiedessi adesso di andare da Lui tu ci andresti?
lui gli ha detto: S. Se sono certo che vado in Paradiso, s!. E Chiara ha sentito
queste parole e ha detto: Va bene. Ci voglio andare anche io.

Vivere da regina e da re cio donando tutto- Chiara, proprio perch aveva questa
speranza, viveva da regina. Viveva in maniera regale. A parte che Chiara aveva un
portamento cos nobile, cos bello. Viveva da regina. Viveva regalando. Quando
arrivata la morte, Chiara stava preparando dei pacchi da dare alle altre sue
colleghe malate terminali che aveva conosciuto. Delle ragazze che le avevo
presentato, che erano venute ad Assidi, cos da varie parti di Italia. E lei per ognuna
stava preparando un dono. Aveva preparato per una ragazza una felpa con la scritta:
Ha da pass a nuttata! Capite il napoletano?
E vissuta regalando. Per questo non dovete dire al piccolo Francesco cose false. Lei
viveva cos. Allultimo il Signore lha condotta a vivere cos. Amando. Cio donava
tutto.
A Medjugorje lei non aveva voglia di andarci. Ci andata, ci venuta per noi. Gli
costato molto a Chiara venire a Medjugorje in termini di sofferenza, di fatica, di
preoccupazioni per Francesco che era molto piccolo. Ci venuta perch voleva che no
fossimo qui oggi perch avessimo la grazia di accogliere la Grazia. Questa era una
delle sue fisse. Lei voleva come grazia dal Signore, gli occhi per accogliere la Grazia.
Per questo quello che noi chiamiamo disgrazia per lei era una grazia. Un figlio
handicappato per lei era una grazia.
Quando hanno saputo che nasceva Maria, Chiara ed Enrico hanno detto:Il Signore ci
ha esauditi! Avevamo chiesto al Signore di avere dei figli in affidamento. Questo il
primo affidamento che il Signore ci ha fatto. Forse altri non erano attrezzati per
accogliere una bambina cos

E quindi fratelli miei poi arrivata a dire cose bellissime. Enrico correggimi se dico
male. Vi dico prima questa.

I medici - I medici pensavano fosse stupida. Perch non si faceva curare. In realt
gestiva lei questi medici. Sentiva i vari pareri ed in base a questi sceglieva quello che
faceva comodo a lei. Quando doveva nascere Francesco, lei aveva capito che una
mamma fondamentale ogni giorno di quei nove mesi. Per cui ha scelto, tra i vari
pareri, quello che gli permetteva di portare pi avanti la gravidanza.
Trentadue, trentaquattro, trentasei, trentasette. Faceva dire i numeri ai medici, poi
seguiva il parere del medico che assecondava il suo desiderio di non far perdere al
figlio neanche quei 38 gr che poteva ricavare ogni giorno.

Discorsi tra Chiara ed Enrico - E alla fine Chiara, ad un certo punto ha detto ad Enrico
Enr, ma se tu sapessi che la tua vita potrebbe salvare altre dieci vite, tu ti
sacriferesti? E allora Enrico ha detto: B non lo so se ne sono capace ma se il
Signore mi d la forza lo faccio. Allora Chiara ha risposto: Io la grazia della
guarigione la sto chiedendo e la chiedo, ma mi sa che io fino in fondo la guarigione
non la voglio E lei si chiedeva: Enr, cos che colpisce di pi? Una donna che
guarisce dal tumore, o un pap felice con il bambino senza la mamma? Ho detto ben
Enr? Allora bellissimo no? Che dite?

Un cammino graduale - Allora dentro questa cosa mi sembra di cogliere una


tentazione per. E a me sembra che stia lavorando qualcosa di malvagio in tutto
questo. Che si traduce nel fatto che molti di noi pensano: Una vicenda
straordinaria! Io avevo un po di timore a fare lomelia del funerale di Chiara, perch
sembra il solito panegirico del morto. E invece non cos.
Le cose che vi stiamo dicendo, ripeto vi stiamo dicendo, perch la Chiesa che ve le
sta dicendo, non perch voi pensiate: E bello! E straordinario tutto questo per
io non ce lavrei fatta. A me speriamo che non me capiti sta roba!Perch io non ce
la faccio. Allora questa una cosa particolare per Chiara, Enrico e pochi altri, i santi,
poi per io no! Io non gliela faccio! Allora questa la grande tentazione. Questa la
grande tentazione perch Chiara ed Enrico a queste cose ci sono arrivati
gradualmente. Il Signore ce li ha portati passo dopo passo. Passo dopo passo.

La regola delle tre P - Ragazzi ho quasi finito non temete, ma vi devo dare questa
cosa. Questa una chicca di Chiara. Aveva preso ad Assisi questa regola. La regola
delle tre P. Piccoli Passi Possibili. Lei assorbiva tutto come una spugna, questo
vero. Questa gli era molto piaciuta. Perch di solito, davanti a queste cose grosse, no
o pensiamo al passato e diciamo: Noi non saremo mai capaci di fare questa cosa!
Oppure pensiamo al futuro. Pensiamo a come sar, a come dovr essere. Ci facciamo
un film da qui ai prossimi quindici anni. Invece Chiara aveva questa tecnica. Di fare
quella cosa che gli era possibile in quel momento.
Come dice Fabio Rosini, al Ritirone, quando si legge il passo delle Nozze di Cana. L
dice: Il Signore non ti chieder di trasformare lacqua in vino. Tirare fuori la gioia da
lutto qualcosa di cui tu non sei capace! Tirare fuori da te la vita quando tu sei un
morto vivente, tu non ne sei capace! Lacqua in vino tu non la puoi trasformare. Per
di una cosa sei capace. Riempire le giare, questo ti possibile. Fare una cosa stupida
Cominciamo di l. Una cosa che possiamo fare tutti. Non dobbiamo capire tanto.

Laugurio di Chiara: morire da figli di Dio per vivere da figli di Dio - Io sono contento
che Chiara ha voluto fortemente che anche lomelia fosse cos perch la proposta
che vi fa la Chiesa. Ela proposta della santit. E la proposta di vivere da figli di Dio.
Non so chi di voi ancora credente, chi non lo mai stato. Noi auguriamo a tutti voi
una buona morte. Perch vivere una buona morte significa vivere una buona vita.
Allora vi auguriamo di vivere da figli di Dio! Ci auguriamo tutti di vivere da figli di Dio
perch cos non si muore mai! Non muori pi. Voi vedrete che Chiara non morta.

Allora io penso che ho detto tante cose eh? Mi rendo conto che mi sono un po
dilungato ma ce ne sarebbero tante altre. A chi gli interessano, ce le venisse a
chiedere. Non roba nostra.

Padre Vito Amato


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Amato-al-funerale-di-Chiara-Corbella-Petrillo.html

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