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IL SEGRETO
DELLA TOMBA VUOTA
DI PADRE PIO
l’autore di “The
LA TOMBA «John McCaffery,
ERA VUOTA?
Nel settembre 2002,
Friar of San Gio-
apparve una notizia dre Pio” (Il frate di
vanni: Tales of Pa-
clamorosa: su ordine San Giovanni: rac-
del Vaticano, fu con- conti di Padre Pio)
dotta una riesuma- era un mio amico e
zione preparatoria al- un grande amico di
la Beatificazione di Padre Pio.
Padre Pio e avente Anne McGinn Cillis Una volta, mi rac-
Figlia spirituale di Padre Pio.
come supervisore il contò una storia affa-
card. Silvio Oddi e scinante: “Io sono
altri testimoni.
Quando la bara di che prega”, soleva
solo un povero frate
Padre Pio fu aperta fu trovata com- dire Padre Pio a John, e la vista di mi-
pletamente vuota, ad eccezione di gliaia di persone che affollavano l’a-
tre oggetti: la sua veste, la sua cin- rea adiacente al monastero, veramente
tura bianca e i suoi sandali france- lo costernava, tanto grande era la sua
scani. Non vi era né polvere né resi- umiltà. “Oh Padre – disse John a Pa-
dui di resti deteriorati. dre Pio – oggi, sono migliaia a venire,
Fu Anne Cillis, presidente dell’Istituto ma dopo la tua morte, i pellegrini ver-
Nazionale di Padre Pio in Canada e fi- ranno qui a milioni!”.
glia spirituale di Padre Pio, a lanciare Padre Pio, allora lo guardò con una
questa notizia col suo articolo: “Il strana espressione. “John – gli disse
corpo di Padre Pio non trovato nel- lentamente, enfatizzando ogni sua pa-
la sua tomba?”, apparso sulla rivista rola – lascia che vengano! Io non
cattolica tradizionalista americana sarò qua!”.
“Catholic Family News”, nel settem- Trascorsero anni prima di riuscire a
bre 2002. Ecco, in breve, la storia di comprendere il significato di queste
quell’articolo. strane parole di Padre Pio.
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L’articolo di Anne Cillis, sulla tomba vuota di Padre Pio, apparso sul periodico cattolico
americano “Catholic Family News” del settembre 2002.
cui Padre Pulvermacher il quale, «Nel 1998, organizzai uno dei miei
Oddi gli aveva riferito».
Cap., molto noto negli Stati Uniti e in convento di San Giovanni Rotondo,
Canada, che fu adamantino nel riferir- che ricordo benissimo perché, in se-
mi le sue convinzioni sulla tomba guito, si disse che egli fu uno dei te-
vuota, mi consigliò di rivolgermi a
Robert e Cristina di Cecco che abi-
stimoni, insieme al card. Oddi, della
tavano in Connecticut.
scoperta della “tomba vuota” di Pa-
dre Pio.
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Nel mese di ottobre 2002, organizzai
un altro pellegrinaggio che includeva
la visita a San Giovanni Rotondo.
Nel frattempo, il nostro caro amico
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I cappuccini di Sant’Angelo-Foggia porgono l’ultimo saluto alla salma di p. Alessio Parente,
anch’egli morto improvvisamente nell’anno 2.000.
Cardinale.
quella caduta!
operare alla prostata, ma la signora in- cazione di Padre Pio con alcuni testimoni e,
con grande stupore, essi trovarono la tomba
sistette che questa operazione non vuota. In breve tempo, i testimoni, il card. Od-
rappresentava alcun pericolo, mentre di e il suo autista morirono. Il cardinale, però,
il pericolo grave erano le condizioni raccontò questa esperienza a persone fidate.
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GIAMBATTISTA MONTINI
Giambattista Montini, ordinato sa-
cerdote il 29 maggio 1920, continua
gli studi alla Pontificia Università
Gregoriana.
Alla Pontificia Accademia dei nobili
ecclesiastici fa un’amicizia, che segnò
la sua vita, col siciliano Mariano
Rampolla del Tindaro, pronipote del
card. Mariano Rampolla deceduto
nel 1913 e che, dai documenti ritrova-
ti nel suo ufficio, risultò essere il capo
dell’Ordo Templi Orientis (O.T.O.),
l’istituzione degli Illuminati di Ba-
con persona di pari sesso, in un pub- no, urina e sperma. Tredegar, torna-
Messe Nere con uso di sangue uma-
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“guancia a guancia con un aitante
Per tutta la durata della guerra, Mon- Il tombale della madre di Paolo VI, nel cimi-
sione di Assistenza.
tini, prete-diplomatico di giorno e in- tero di Verolavecchia (BS), sul quale appare la
simbologia massonica, progettata da mons.
trigante di notte, avrà rapporti stretti Giambattista Montini nel 1943. Nel 2012, tale
con il personale alleato dei servizi simbologia occulta è stata decifrata (vedi tratti
d’intelligence militari dell’Office of neri e rossi col punto giallo centrale) smasche-
Strategic Services (OSS) (il precur- rando la blasfema e satanica Triplice Trinità
massonica che, evidentemente, mons. Monti-
sore della CIA) come pure col perso-
nale dell’Intelligence Britannico e di Sotto: la bara di Paolo VI, sulla quale egli ave-
ni ha dimostrato di conoscere molto bene.
quello Sovietico. L’Office of Strate- va dichiarato, nelle sue volontà, di non volere
gic Services (OSS), in cambio, s’im- alcun simbolo cristiano, nemmeno la croce.
pegnava a riempire la tesoreria vatica-
na con dollari, come pure le casse del-
la Mafia Siciliana e della Massone-
ria, per preparare l’invasione della Si-
cilia. Montini fu il responsabile del l’autore, che dimostra una realtà
terribile: la sua “predestinazione” a
d’intelligence, ottenute dai gesuiti in
reperimento delle informazioni
Giappone, che servirono agli Alleati Nel 1944, alla morte del card. Ma-
Capo degli Illuminati.
per individuare gli obiettivi strategici glione, mons. Montini rimase Pro-se-
da bombardare. gretario di Stato fino al novembre del
1954, quando fu cacciato da Roma da
Nel 1943, Montini perde entrambi i Pio XII perché lo tradiva.
genitori: il 12 gennaio, muore il pa- Nell’estate del 1944, all’insaputa di
dre; il 15 maggio, la madre. Pio XII, mons. Montini entrò in ne-
Montini dedica alla madre un tomba-
le, sul quale fa scolpire una composi- sti italiani. Il suo obiettivo era di for-
goziati di alto livello con i Comuni-
zione simbolica, di cui egli stesso è mare un’alleanza tra il Partito De-
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OFFICE OF STRATEGIC SERVICES
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Terminata la guerra, da un rapporto
segreto dei servizi di sicurezza della
Fiat, prese corpo l’azione politica di
L’Italia era ormai pronta per l’“aper- meno espressivi. Si parla di un vero e
munista...».
«Con la Chiesa che si poneva inspera- glia antisocialista, oltre che anticomu-
tamente al servizio di Carlo Marx» nista, di Papa Pacelli».
accadde che «Amintore Fanfani, for- Il predestinato dall’Alta Massone-
temente ispirato da mons. Loris Ca- ria ad occupare il trono di Pietro e
povilla, fu incaricato di sviluppare il vertice dell’Ordine degli Illumi-
il programma dell’“apertura a sini- nati di Baviera, era stato esiliato ed
stra” in Italia». aveva la porta sbarrata al Cardina-
1° novembre 1954, e il significativo Fu proprio agli inizi del 1955 che ini-
silenzio di Pio XII nei suoi confronti, ziarono i contatti epistolari e personali
dopo essere stato nominato arcivesco- di Montini con mons. Roncalli.
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Don Villa mi raccontò ciò che si sape-
va al Sant’Uffizio: «Noi pensiamo
che Pio XII sia stato ucciso per due
ragioni: se Pio XII fosse vissuto an-
cora un anno e mezzo, il piano della
Massoneria mondiale di mettere a
Nel 1956, don Luigi Villa ebbe il quale partecipava anche alle Messe
primo incontro con Padre Pio, du- nere e alle orge baccanali organizza-
rante il quale ricevette l’incarico di te da Montagna. Perché, Riccardo
dedicare tutta la sua vita per difen- Galeazzi Lisi, invece di essere inda-
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che la missione omicida dei killer
USA, che dovevano uccidere Benito
Mussolini, sarebbe stata organizzata
da J.J. Angleton, dietro “input” del
pro-segretario di Stato vaticano
versione ufficiosa che emerse è quella Uniti i quali, però, ignorando tale re-
sua resa incondizionata agli Stati
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... Un bombardamento totale della
capitale italiana sembra non solo au-
A Nagasaki viveva il 70% dei catto-
spicabile ma necessario».
lici giapponesi. Nagasaki e Hiroshi-
be atomiche degli Stati Uniti furono, il Vaticano due volte e da allora Papa
sì, sganciate sulla “razza gialla”, ma Pio XII, riuniti i cardinali, consigliò
PER UCCIDERE LA QUASI TO- loro di prepararsi per eleggere un
TALITÀ DEI CATTOLICI DEL pontefice successore al di fuori
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i regimi politici, così come le istitu-
zioni religiose, inevitabilmente fa-
ranno precipitare su se stessi e su
tutta l’umanità l’annientamento to-
tale finale... La Chiesa Cattolica
non sarebbe affatto un’eccezione e,
come tutte le altre istituzioni del
mondo, dovrebbe fare attenzione a
questo avvertimento e, tenendo il
passo con lo spirito del ventesimo
secolo, DOVREBBE CERCARE DI
SEGUIRE UNA NUOVA STRA-
DA».
l’azione aggressiva da parte di una na- «... E una nuova chiesa di Dio, tratta
tiva della nuova religione..».
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sto mondo, ormai terrorizzato dalla
minaccia di un olocausto nucleare,
Russell offre lo scopo da raggiungere:
«Imparare a sottometterci alla leg-
ge, perfino quando questa è imposta
da stranieri che noi disprezziamo e
odiamo, e che sappiamo essere com-
pletamente estranei a ogni conside-
razione di giustizia».
lazione». Ma la guerra lo deluse, in- XVII. Il fumo bianco uscì dal camino
rebbe il pericolo della sovrappopo- sari per essere eletto Papa Gregorio
fatti, egli in seguito scrive: «La guerra della Cappella per informare i fedeli
è stata finora deludente sotto questo che avevano un nuovo papa.
aspetto... ma forse la guerra batte- Ma il nuovo Papa non si presentò al
balcone.
Al quarto scrutinio – sempre secon-
riologica si rivelerà più efficace. Se
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sario per diventare Papa Giovanni
fu sostituito dal card. Angelo Ron- Nel libro “La Chiesa eclissata”, di
calli sulla cattedra di Pietro, e dopo Louis-Hubert Remy, l’autore si reca a
che le strutture del Vaticano furono New York per intervistare il gesuita
portate totalmente sotto il tallone del- Padre Malachi Martin. Alla doman-
le potenze mondiali massoniche, da: «Giovanni XXIII era massone?»,
nell’arco di sole 48 ore, gli Stati Uni- il gesuita rispose: «Sull’appartenen-
ti e l’Unione Sovietica, contempora- za di Giovanni XXIII alla Massone-
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“Chiesa di Roma” per farla obbedire
agli ordini delle potenze mondiali.
I test nucleari condotti dagli Stati Uni-
ti e dall’Unione Sovietica ripresero
nel 1962 e furono più numerosi rispet-
to a qualsiasi altro periodo analogo di
tempo precedente o successivo. Il ter-
rore della bomba atomica coincise
L’alto diplomatico disse che la fonte ca una particolare tecnologia con cu-
RE UN CONCILIO...”».
era il suo amico mons. Bruno Heim, scinetti a sfera, necessaria per costrui-
re i sistemi di guida dei missili.
nunziatura di Parigi e che queste pa- Il giornalista Antony Sutton, nel suo
che fu il segretario di Roncalli alla
role furono dette ad un gruppo di emi- libro: “The Best Enemy You Can
Buy”, ha rivelato che: «Nel 1961 il
Sarebbe quindi stato il massone e an-
nenti personalità.
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ropeo era in grado di produrre tali at-
trezzature ... ».
Con l’aiuto del Governo degli Stati
Uniti, i comunisti sovietici, improv-
visamente, ebbero missili balistici
con capacità nucleare, parcheggiati
mondiale. Con buone ragioni, per es- della Sinagoga di Satana, molto tem-
e segretamente redatto dagli agenti
sere particolarmente spaventati, furo- po prima del Concilio, furono poi im-
no gli abitanti di Roma, quando ap- plementati, con la connivenza di
presero che gli Stati Uniti, come ri-
torsione contro i missili russi a Cuba, Nonostante Roncalli fosse rimasto
Giovanni XXIII.
lio Vaticano II. Gli schemi iniziali dai suoi gestori e addetti stampa;
svolgeva nei primi giorni del Conci-
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russi) sin dal 1917.
Ma l’Antipapa “pacificatore” non
era che un agente dei governi ge-
melli nemici della Chiesa di Cristo,
e che era stato imposto come “Pa-
Il “copione” degli Illuminati che dirigevano gli Alla morte di Giovanni XXIII, al suc-
USA prevedeva anche che un Antipapa, di no- cessivo conclave del 1963, fu eletto
me Giovanni XXIII, doveva passare alla storia papa ancora il card. Giuseppe Siri,
come il “Papa pacificatore” o il “Grande
operatore di pace”, per rafforzare la sua posi-
ma ecco cosa scrisse il presidente di
zione nei confronti dei suoi oppositori. quel Conclave, Principe Scotersco il
21 giugno 1963: «Durante il Concla-
ve, un Cardinale uscì dalla Cappella
Sistina, incontrò i rappresentanti dei
B’nai B’rith, annunciò loro l’elezione
si. Ma in Italia, i Padri conciliari e i del cardinale Siri. Essi risposero di-
fedeli, che conoscevano bene Ron- cendo che le persecuzioni contro la
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Martin chiaramente affermò che: «È
certo che nelle votazioni del Concla-
ve del 1963, Siri aveva raccolto il
numero necessario di voti per essere
eletto Papa, ma l’elezione fu accan-
zazione davanti ai presenti della mes- bale della madre, Giuditta Alghisi, nel
sa nera di Roma: «Chiunque, attra- cimitero di Verolavecchia (Brescia).
Poche ore dopo l’evento della doppia
messa nera, Paolo VI fece il giura-
verso questa Cappella Interna, fos-
mento da Papa. Quel “giuramento”
se designato e scelto come successo-
giurare lui stesso, e tutti coloro che fu uno “spergiuro” perché, de facto,
re finale dell’Ufficio Papale, dovrà
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nelle pantofole del Papa (Paolo
VI)». Fu don Villa a farmi compren-
dere ciò che accadde realmente in
quell’incontro, dicendomi: «In quel
giorno, Padre Pio mi diede l’obietti-
vo dell’incarico della mia vita:
prima di morire.
dalla Massoneria», seguita dalle pa- Ecco ciò che egli mi comunicò a pro-
gio, perché la Chiesa è già invasa
role: «La Massoneria è già entrata posito dell’isolamento di Pio XII alla
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fine del suo Pontificato e del clima di
tradimento che lo circondava: «Mons.
Bosio mi comunicò la frase udita da
Pio XII sul suo pro-segretario di Sta-
to: “Alla fine, anche il card. Tardini
mi ha tradito!” e anche un’altra frase
sempre di Pio XII: “Non so se le mie
parole raggiungono persino la porta
nità massonica. E solo “per virtù del- re formato dalle tre bestie: il Drago
la blasfema e satanica Triplice Tri-
tolica; una realtà espressa con un lin- un drago. Questa seconda Bestia si
insediata ai vertici della Chiesa cat- un agnello, che però parlava come
Fu in questo modo che don Villa, do- versale, e Capo Supremo dell’Ordi-
mo Pontefice della Massoneria Uni-
calisse di San Giovanni, doveva esse- di Baviera esistevano sin dal 1776?
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Perché, per la venuta del Regno
dell’Anticristo, la Seconda Bestia Cristo sulla Croce. La data che sim-
Messa Cattolica e il Sacrificio di
che aveva anche il compito di “intro- cristo. E a chi sarebbe spettato il com-
bero dato inizio al Regno dell’Anti-
Il suo scopo finale era quello di di- proprio nel periodo immediatamente
Baviera.
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L’ORDINE DEGLI ASSASSINI
Il generale Conte Cherep-Spiridovi-
ch, nel suo libro: “The Secret World
Tre anni dopo quell’incontro, nel promesso libertà alla stampa, ai lavo-
sassinio”».
Spiridovich scrive: «Lo studio della Ma questo non era ciò che desiderava-
sassinio! divennero una realtà.
storia dimostra senza alcun dubbio no gli Ebrei e, il 10 agosto 1792, ap-
che tutte le rivoluzioni e le guerre dal parvero 82 uomini sconosciuti che,
1770 furono causate dagli Ebrei Roth- con la violenza e i massacri, presero il
schild e inoltre che tutte queste guer- controllo del potere. Persino Robe-
spierre e Danton si trattennero dal
seguirli e, solo più tardi, si misero ai
re, rivoluzioni e conseguenti stragi e
loro ordini.
massacri furono organizzati non
La stessa cosa accadde in Russia,
perché i governanti fossero malvagi,
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promesse che vi abbiamo usato e gli
elogi che abbiamo rivolto al Cristo e
alle sue pretese scuole segrete (...)
ora, non vi sorprendono più: per di-
struggere ogni Cristianesimo... noi
abbiam finto di avere noi soli il vero
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lo, con lo scopo dichiarato di cancel- re del Settimo Sigillo, ossia del Re-
gno dell’Anticristo; un uomo che do-
veva soprattutto conoscere lo scopo
lare il Cristianesimo e la Civiltà
Ma dopo due guerre mondiali, il cul- Dopo solo 8 giorni, il 29 giugno 1963,
mine di questo “assassinio di massa con la doppia messa nera a Roma e a
legalizzato” che doveva “uccidere lo Charleston (USA), con la quale Sata-
spirito” avvenne con la legalizzazio- na fu intronizzato nella Cappella Pao-
ne dell’aborto. Con l’approvazione di lina, ebbe inizio il regno dell’Anti-
queste leggi, il Capo degli Illuminati
raggiungeva lo scopo finale e più
cristo!
tolicesimo e perfino dell’idea cristia- E cioè, Paolo VI, seduto sul trono di
Drago”!
ruolo supremo che assumeva in que- L’Ordine degli assassini poteva “ucci-
dell’Ordine degli assassini!
sto piano satanico, non poteva essere dere lo spirito” solo estendendo la
un vero Papa, ma solo un Anti-papa, pratica dell’assassinio ad un intero
popolo; ma doveva essere il peggiore
degli assassini, quello che più di ogni
un uomo corrotto, un traditore, che
popoli cristiani; un uomo che doveva La legge 194 che legalizzava l’aborto
sinio dei propri figli!
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ci, ma che però appartenevano al Par-
tito della Democrazia Cristiana, il
va un enorme rispetto per tutti i
suoi interlocutori. Considerava che,
per non firmare questa legge assassin, l’on. Giulio Andreotti, pur strisciando
ma, invece, firmarono “per il bene come un serpente, chiamava in causa
direttamente Paolo VI e lo indicava
E qual era per loro il bene del Paese? come il vero responsabile delle loro
del Paese”!
«IMPOSTORI!
RAZZA DI VIPERE,
chi vi ha detto che sfuggirete
all’ira imminente?
Il sangue innocente grida
vendetta al cospetto di Dio!
E Dio vi distruggerà!
Che l’Italia riceva,
in un prossimo futuro,
un castigo molto severo
da parte di Dio,
oggi non mi fa più meraviglia,
perché ormai, non solo
non si è più cristiani,
ma neppure più uomini,
degradati infatti sotto
il livello delle stesse bestie,
LE QUALI
NON ABORTISCONO!».
L’on. Giulio Andreotti.
Poiché morto un Capo se ne fa un al-
tro, ci chiediamo: al tempo in cui Pao-
lo VI era il Capo degli Illuminati, e
sedeva contemporaneamente come
Anti-papa sul trono di Pietro, chi
era il suo “Vice”, e cioè chi era il Ca-
«Furono momenti nei quali il Papa
(Paolo VI) non perse mai la fiducia
ria Universale, che veniva anche
nei confronti di quella che era una po d’Azione politica della Massone-
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L’on. Giulio Andreotti.
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al marito, la Signora Clara su ciò che
gli disse suo marito rispose:
RIVELAZIONI
DI UN “VERO PENTITO”
E “CONVERTITO”
A differenza delle rivelazioni dei
«Lo sapeva, sì, Gelli era solo il
realtà.
una volta e l’ha detto anche a mia
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è che fa comodo pure alle Istituzioni
deviate avvalersi di un pentito/pap-
pagallo opportunamente ammae-
strato, che parli solo, quando e co-
Legato, sin da giovane, al capo dei ca- aveva affidato l’incarico di stenderlo
ma vuole autotutelarsi…».
pi Francesco Messina Denaro di Ca- una volta per tutte. Doveva morire o
stelvetrano (Trapani) e, in seguito, an- col fucile ad alta precisione o con
che al boss Michele Lucchese di Pa- l’auto-bomba. Nel primo caso, Mat-
derno Dugnano (Milano), Vincenzo teo Messina Denaro, figlio di Fran-
Calcara ha trascorso gran parte della cesco, mi avrebbe coperto; nel secon-
sua vita come “uomo riservato”, e do caso, io avrei dovuto fare da coper-
cioè come un “soldato”, conosciuto tura a lui mentre premeva il teleco-
solo dai Capi della Mafia e a loro di- mando».
sposizione per “operazioni speciali”. Al tempo in cui gli fu prospettato l’in-
Per i suoi meriti, dimostrati sul cam- carico di uccidere il giudice Borselli-
po, gli furono assegnate missioni mol- no, Calcara era latitante, ma quando,
to delicate, che lo portarono a operare nel corso dei preparativi, udì che que-
in stretta collaborazione con i vertici
di Mafia, Ndrangheta, Chiesa, Mas-
sto piano di assassinio prevedeva un
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che Calcara decise di prendere le di-
stanze da Cosa Nostra ma, immediata-
Il ricavato dei soldi veniva dato nel-
col giudice Borsellino, e dove ebbe e ombra di Paolo VI, alla “Banca
il Vescovo Marcinkus, longa manus
inizio il suo pentimento e la sua con- del Vaticano” e investiti sia in Italia
versione. che in Sud America.
Riportiamo alcune rivelazioni di Cal- Fiumicino e Linate sono le porte d’in-
cara, su eventi storici finora scono- gresso più facili per la droga. Gli arri-
sciuti al pubblico, oppure noti a tutti vi sono giornalieri. Ero stato assunto a
ma talmente gravi da non aver mai lavorare alla dogana ai voli interna-
avuto una valida spiegazione. zionali all’aeroporto di Linate-Mila-
no, la migliore piazza per lo smercio
della coca. Svolgevo la mia mansione
dentro il varco doganale dell’Aero-
TRAFFICO DI DROGA
«Ai tempi della cosiddetta “Pizza porto di Milano come se fossi incen-
E “BANCA DEL VATICANO”
Connection” la mia “Famiglia” (ma- surato. In quel periodo, ero già stato
fiosa) e le altre “Famiglie” del paler-
mitano, all’inizio degli anni ’80, gra-
condannato dalla Corte di Appello
dando vita alla nuova borghesia ma- avrei dovuto muovermi dal Comune
fiosa. Acquistava morfina grezza dai di Castelvetrano, ma a Cosa Nostra e
turchi, la raffinava in Sicilia e, dopo ai “Servizi Segreti deviati” niente è
averla trasformata, la vendeva. impossibile e l’avallo della mafia, in
tutto ciò, garantiva che le forniture di
droga non venissero mai fermate. So-
no i vertici a organizzare nel detta-
glio l’oleata macchina del traffico:
acquisto, trasporto, ripartizione e
distribuzione in maniera frenetica».
ATTENTATO
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Appena mi vide urlò: “Vattene!
Vattene immediatamente! Porta-
ti via il turco!”. Insieme ci diri-
gemmo verso la stazione Termi-
ni dove ci aspettavano Funari e
Santangelo. La mattina del 14,
arrivammo alla stazione di Mi-
lano. Lì ci dividemmo. Io, quel-
la sera, avevo un appuntamento
alla casa di Michele Lucchese;
loro, invece, presero in conse-
gna il turco per ammazzarlo.
A Lucchese dissi: “Michele, Mons. Pasquale Macchi.
non mi avevi mica detto che si
doveva fare un attentato al
Commissione vi è un “Triumvirato”
Messina Denaro, il potente uomo
ta di San Luca. Il motivo della riunio- altre due persone. Le 15 persone dei
chi, il notaio Albano, Francesco Nir-
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no quelli di Bontade, Badalamenti,
Riina e Provenzano.
NDRANGHETA
La Ndrangheta svolge funzioni simili
a quelle della Mafia, come fossero
due facce della stessa medaglia. Esse
forniscono manovalanza e sicariato a
pagamento come pure protezione di
tipo terroristico. Non vi è alcuna dif-
ferenza tra le Mafie che operano a Mi-
lano e quella di Roma; sono tutte col-
legate a doppia maglia fra di loro.
Mafia e Ndrangheta sono solitamente
usate come capro espiatorio delle En-
tità.
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MASSONERIA (LOGGIA P2)
La Massoneria, insieme alle altre En-
tità, s’inserisce negli ingranaggi dei
più alti livelli dello Stato ed è sempre
stata la copertura dei Servizi Segreti.
La Loggia massonica più potente
degli anni ’70 era la Loggia P2 di
po assoluto affiancato da altri due po- Da quanto rivelato dal Calcara si sco-
tolico, era uno scandalo cattolico!».
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Paolo VI.
con la menzogna della pace e di un terra. Questo era il vero compito del-
sto sulla Croce dalla faccia della
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«PAOLO VI NON TI UCCIDE.
TI FA UCCIDERE»
In un diario di don Luigi Villa, ho let-
to di un incontro che egli ebbe con
mons. Antonio Piolanti, Magnifico
Rettore dell’Università Lateranense e
suo amico molto stretto.
Alla domanda: «Lei sa cosa dice il
clero bresciano di Montini?” e senza
attendere risposta, mons. Piolanti,
continuò: «Meglio un giorno da
montone che cento da Montini», ag-
giungendo poi: «Paolo VI non può
sopportare quelli che non la pensa-
no come lui. Paolo VI non ti uccide.
vento di San Giovanni Rotondo, quel Per dimostrare quanto fosse “santa”
questa loro “guerra”, basterebbe ri-
cordare che:
Frate si presentava come l’incarna-
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gio di migliaia di miliardi del traf- 3. Mons. Loris Capovilla, in questo
fico di droga, attraverso lo IOR, gruppo di “uomini di chiesa”, ave-
che era diretto da mons. Pasquale va un ruolo delicato: fu l’uomo di
Macchi, segretario personale di fiducia, il collegamento, l’elemento
Paolo VI, dal card Giovanni Be- di unione, il segretario, il consiglie-
nelli, prosegretario di Paolo VI, e re, il controllore, l’esecutore. Egli
dal card Jean Villot segretario di fu talmente immerso in un torbido
Stato sotto Paolo VI. passato di violenze rosse, legate al-
la guerra civile in Nord Italia, che,
per i morti che aveva sulla coscien-
za, si meritò questa dichiarazione
di un ufficiale dei Carabinieri:
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Giovanni XXIII.
improvvisamente, tornò alla ribalta Quindi, dal 1963 fino alla morte di
Sommo Pontefice».
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Il 22 gennaio 1964, ingannando il nistro Generale dell’Ordine, padre
card. Ottaviani del Sant’Uffizio, pa- Clemente da Milwaukee, parlando
dre Clemente fece eleggere, come della Provincia di Foggia, dichiara.
padre Guardiano del Convento di San “… Se diciamo che quella Provincia,
Giovanni Rotondo, non padre Car- e soprattutto il Convento di San
melo da Sessano, ma padre Carmelo
da San Giovanni in Galdo, il subor- difficoltà fuori del normale (…).
Giovanni Rotondo, ci ha causato
puccino negli anni 1958-1964, il Mi- destino fece circolare la voce su que-
lazione sullo stato dell’Ordine Cap-
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sto nauseante bicchiere di brodo di
pollo, la somministrazione a Padre
Pio cessò improvvisamente.
Padre Clemente, quindi, impose a Pa- la, ma dai frati infermieri che lo assi-
vieto di farsi visitare.
dre Pio di non farsi più visitare da stevano; quindi erano i frati, per l’e-
Padre Pio celebrò la Messa, ma poi ri- «In quest’ultimo periodo, l’assistenza
ministrare i farmaci a Padre Pio!».
mase in cella fino a tutto il giorno di a Padre Pio era svolta da alcuni suoi
lunedì. La mattina del martedì 20, confratelli, ma anche queste scelte
chiese ai confratelli di sorreggerlo
perché voleva celebrare la Messa, ma
dovevano passare sempre dall’Am-
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vuto al “martirio causato da avvele- fece loro incontro un padre che disse:
namento da medicinali”. «Non si può visitare Padre Pio, per-
subito dopo la morte di Padre Pio, ha un’altra. (…) si voleva impedire che
avanzato richiesta formale, presso i altri medici visitassero il Padre e in-
superiori del Convento di Maria dagassero sui medicinali che gli ve-
Santissima delle Grazie ed anche al nivano somministrati.
suo abito, il rispetto del lutto e la na- Pio, in presenza del Parroco del Tufel-
turale morbosità della polemica che lo, don Parisio Curzi, rimase molto
ne sarebbe scaturita, questa fu davve- male, quando sentì dire dal Padre:
ro una richiesta “eclatante” e la «Due terzi dei miei mali sono dovuti
suora doveva pure avere buoni mo- agli intrugli che mi fanno prende-
tivi per compiere un gesto di tali re».
tutte le parti del mondo. Nell’ultima parole di Padre Pio, dette alle sorelle
settimana di aprile 1965, i giornali da- Mastrorosa, le quali chiedevano a Pa-
vano notizie di tre visite mediche a dre Pio le ragioni dei suoi capogiri:
cui sarebbe stato sottoposto Padre Pio.
La prima del prof. Valdoni (notizia
«Mi stanno avvelenando di pillole».
Il 20 aprile 1965, dopo che Padre Pio Sulle braccia prive di forze, le gambe
fu ricondotto in cella, un dottore della appesantite, le ininterrotte vertigini, le
Casa di Sollievo, contro la volontà dei pesanti cadute a terra di Padre Pio,
frati, prelevò un campione di sangue Padre Pellegrino precisa: «I sonniferi
di Padre Pio per analizzarlo. Dalle sono stati la morte di Padre Pio».
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Padre Pio, racconta che «Alcuni me-
dici favorevoli a Padre Pio, di na-
scosto dei frati, hanno fatto analiz-
Nel settembre del 1964, Padre Pio si Bertani, economo della Casa del Sol-
lamentava con un suo figlio spirituale, lievo, che era andato a trovarlo:
Eligio D’Antonio, il quale dichiarò
per scritto: «Padre Pio mi disse: tre
«Prendi quel flacone di pillole e
buttalo via, prima che arrivi l’infer-
quarti dei miei mali provengono da miere».
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raccontò: «C’è stato un periodo in virtù … i confratelli stessi divenne-
fener, davanti a cinque testimoni, che non soffre la superiorità della
sissimi sulla salute di Padre Pio. Egli Più di cinquant’anni prima, Gesù,
non si reggeva più, era intontito, non Maria e la Corte celeste andavano ri-
riusciva più a spostare un piede, dove- petendo, come un ritornello, al giova-
vo sostenerlo con tutte e due le mani ne Padre Pio:
quando camminava. Durante la notte,
non sapevo più come fare per muo-
«... LA VITTIMA, PER DIRSI TA-
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DOV’É FINITO
IL CORPO DI PADRE PIO?
Nell’agosto 2006, un amico mi invitò
ad andare a trovare l’Ing. Agide Fi-
nardi che abitava a Bolzano.
Fu un incontro indimenticabile!
Dopo alcuni mesi, tornai a fargli visita
insieme a don Villa ma, ma nel viag-
gio di ritorno, il Padre mi disse che
“era meglio che io continuassi a in-
conti delle mie visite entusiasmarono «In quale città degli Stati Uniti l’han-
la sua tumulazione».
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ciò che i frati vi hanno messo dentro, La badante preparò il pranzo e poi
prima dell’apertura ufficiale della ba- uscì di casa.
ra, nel marzo 2008» e proseguii: Finardi parlò della sua permanenza a
«Dalla confessione fatta a un sacerdo- San Giovanni Rotondo dal 1959 al
te molto affezionato a Padre Pio ab- 1969 e della possibilità che ebbe nel
biamo saputo che uno dei membri del- conoscere tutti i frati del Convento,
la Commissione che doveva presen- accennandomi anche ai “periodi di
ziare all’apertura della bara, in con- ferie” che questi frati trascorrevano
fessione, gli disse: “Abbiamo trovato nella sua precedente villa spaziosa e
comoda di Bolzano: «Quasi tutti i fra-
ti hanno trascorso dei periodi di tem-
solo un pezzo di cranio, un dente e
Finardi disse: «La bara, infatti, è po in casa mia… per fare le ferie. Li
alcune unghie. Nient’altro!”».
Tornati al suo appartamento, parlam- ziai a parlare del “pupazzo” che i fra-
per la sua esposizione al pubblico».
voce, dissi subito: «Vengo oggi. Parto Dopo avermi riferito la cifra, in mi-
ca».
prescritte. Il dottore mi disse che l’oc- vano organizzato un aereo ogni giorno
che faceva la linea: Torino, Milano,
cadendo nella sala, il venerdì prece- Firenze, Roma e Foggia. Purtroppo,
chio nero Finardi se l’era procurato
dente, rimanendo tutta la notte sul molto spesso, l’aereo arrivava vuoto.
tappeto del pavimento. La badante, Poi avevano organizzato un treno ogni
che l’aveva trovato la mattina seguen- giorno ed una nave che partiva da
te ancora disteso, disse che fortunata- Trieste e che arrivava a Manfredonia.
mente era rimasto sul tappeto e indos-
sava una giacca più pesante del solito,
Il rallentamento dei pellegrinaggi
sformarli in appartamenti».
soprattutto se fosse rimasto sul nu-
do pavimento.
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E terminò: «Allora, i frati fecero una
periore della CIA. Infatti, mons.
doveva obbedire a qualche suo su-
riunione e decisero: faremo risorge-
di silicone, e poi cosa c’è dentro le Finardi era stanco. Lo aiutai a coricar-
prendogli il volto con una maschera trasformato nella CIA».
scarpe, nei guanti, sotto il saio? Che si sul letto; io e mia moglie uscimmo
ce lo facciano vedere! Prima o poi lo di casa.
Tornammo alle 15:30. In casa, c’era
Allora Finardi, scandendo le parole, l’Ingegnere e la badante.
dovranno fare!».
disse: «I piedi sono fatti di legno». Dopo circa una mezz’ora, Finardi en-
«E le mani, allora, anche quelle?». trò nella sala e si sedette sul divanetto
Finardi allargò le braccia, si strinse di fronte a noi. Era agitato e si copriva
nelle spalle e alzò gli occhi verso l’al- il viso con le mani. Ad un certo punto
to, come volesse dire: “E cos’altro si esclamò: «Io non posso mettermi
poteva fare?”.
Poi, aggiunse: «I frati hanno aperto
contro le persone! Non posso met-
termi contro di loro! Non voglio
ne?».
diari, impedendoci di continuare la
nostra battaglia in difesa della
E aggiunsi: «Il fatto che il corpo di ma non riesco!». Tentò ancora diverse
to dalle scale!».
Padre Pio sia stato spedito negli Stati volte, ma senza successo. Allora, te-
Uniti ha veramente un senso logico se lefonò all’Albergo S. Michele di San
si pensa che, mentre padre Clemente Giovanni Rotondo.
Rispose uno dei figli del proprietario.
Il telefono era in “viva voce”.
aveva come diretto superiore Paolo
VI, lui, a sua volta, probabilmente,
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E poi: «Era un mio operaio ai tempi
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persona giovane e credendo che fosse «Ma allora, i frati avevano architettato
un generale dell’aviazione di Foggia, tutto sin dall’inizio?».
implicato nella spedizione della bara «Sembra proprio così!» e aggiunse:
di Padre Pio, chiesi: «Ma è un genera- «Lo scultore l’ha fatta in un mese, ma
le dell’aviazione?». non gli dissero a cosa serviva... No,
Con uno scatto d’ira, gettando in aria gli dissero solo che l’avrebbero usata,
il raccoglitore, Finardi esclamò ad alta ma non sapevano ancora dove».
voce: «Ma come è curioso lei! Non Verso mezzogiorno, non essendoci la
badante, preparai io il pranzo e dopo
Io chiesi: «Ma da quanto tempo è sta- un quarto d’ora, eravamo seduti a ta-
glielo dico!».
Allora, aggiunsi: «Se questa persona nella sala e trafficò un po’ per tornare
circa tre anni».
fosse implicata con la spedizione del- con un volumetto che mi consegnò di-
la bara di Padre Pio, poco dopo la sua cendo: «È il primo di 6 volumi; que-
morte, il volto sembrerebbe troppo sto è per lei».
giovane!». Lo presi in mano, lo feci scorrere, fer-
Finardi, dopo essersi calmato, a bassa mandomi su alcune pagine piene di
voce mi disse: «Lui non c’entra con fotografie. In una di queste, vi erano
la spedizione della bara, ma con la tre personaggi e Finardi mi disse:
recente apertura della tomba di Pa- «Quello a destra è il generale della
dre Pio… È il generale della polizia Polizia di Manfredonia che è chia-
di Manfredonia. L’ho fatto trasferi- mato “il questore”, Antonio Laurio-
Per tutta la durata dei nostri colloqui Finardi mi disse che questi sei volu-
re io da Rimini, circa tre anni fa». la».
del pomeriggio, a pochi metri di di- metti erano stati fatti con i suoi diari e
stanza nella cucina, c’era sempre la coprivano tutto il periodo dal 1942 fi-
badante. L’ingegnere, ormai, era stan- no agli ultimi anni. Alla mia richiesta
co e sfinito, e così tornammo a casa. di poterli leggere, Finardi rispose in
modo vago ed evasivo.
Dopo circa tre mesi, i primi di aprile Uscii lasciandolo riposare e tornai nel
2010, gli feci l’ultima visita. pomeriggio.
Finardi era seduto sul letto. Iniziam- Andammo in sala dove Finardi accese
mo a parlare delle nostre famiglie e la televisione senza più spegnerla.
poi di Padre Pio. Riprendemmo il discorso sui diari e
Accennando al “fantoccio” di Padre sui volumetti che stava facendo stam-
Pio che i frati avevano esposto in pub- pare quando, ad un certo punto, egli
blico e ricordando all’Ingegnere le pa-
role che egli mi aveva detto sui piedi
mi disse che qualcuno aveva fatto
«È stato lei a fare quella statua di le- All’udire queste parole mi allarmai e
loro erano rimasti contenti.
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«Ma non vorrà che io lasci scrivere Alla frase che don Luigi Villa mi dis-
che un frate ha messo la lingua in se al ritorno del suo primo e unico in-
bocca ad un mio operaio!». contro con l’Ing. Finardi: “continui a
«Capisco che certi fatti personali pos- fargli visita, ma da solo” fecero se-
sano essere omessi, ma i fatti che lei guito molte altre con le quali egli mi
mi ha raccontato sulla tomba vuota, la incitava a tornare da lui, a farlo parla-
spedizione di Padre Pio negli Stati re, a fargli dire tutto quello che sape-
Uniti e l’apertura della bara tre mesi va, a stringere i tempi, a concludere
prima della riesumazione ufficiale ha certe questioni, a cercare di ottenere i
intenzione di pubblicarli oppure no?». suoi diari e… di stare attento!
Perché quella frase dopo il suo primo
incontro? Lo seppi quando don Villa
«Se lo facessi, i frati mi denuncereb-
«Ma allora – dissi – chi ha in mano i mi raccontò che, in quella visita, du-
bero».
suoi diari e con quale criterio li “ripu- rante una mia breve assenza, aveva
lisce”?». A questo punto, Finardi, in chiesto all’ingegnere se poteva torna-
tutta chiarezza, mi disse: «I diari li re ancora a trovarlo. Non ricevendo,
però, alcuna risposta comprese subi-
In quel momento, compresi la ragione to chi aveva di fronte. Non certo un
ho dati ai frati».
della serenità dei colloqui di quella santo! Don Villa però era convinto
giornata: Finardi aveva preso la sua che l’Ing. Finardi, superata ormai la
decisione finale: quella di consegnare soglia dei novant’anni, sentiva il biso-
tutti i suoi diari ai frati. gno di “alleggerire” certi pesi che
aveva sulla coscienza.
Verso la metà di settembre del 2010, Le “rivelazioni” dell’Ing. Finardi,
tentai di telefonare a Finardi ma non quindi, provengono sicuramente da
rispondeva nessuno. Allora chiamai la una fonte che conosceva bene i fatti
Pizzeria Bella Napoli e mi sentii dire: avendoli vissuti in gran parte di perso-
«Ma lei non sa?..». na, ma pur non dovendo accettare cie-
L’Ing. Agide Finardi – mi dissero – camente la loro veridicità, noi possia-
aveva perso conoscenza ancora nel mo sempre procedere con verifiche
mese di giugno ed era poi deceduto graduali che potrebbero, progressiva-
nel mese di agosto. mente, far venire definitivamente alla
luce la verità sul “segreto della tom-
*** ba vuota di San Padre Pio”.
STRANI DECESSI
DI P. GIUSEPPE PIO, DI P. ALESSIO PARENTE,
DELL’AUTISTA FRANCO SASSO
E DELLO STESSO CARD. SILVIO ODDI.
VERSIONE UFFICIALE
DELLA COMMISSIONE
PER L’APERTURA DELLA BARA
E SULLE POSSIBILI MENZOGNE E PRESSIONI
CHE POSSONO ESSERE STATE DETTE
O ESERCITATE SU QUESTE PERSONE.
REALTÀ
DELL’AVVELENAMENTO DI PADRE PIO
ESEGUITO DA
P. CARMELO DA SAN GIOVANNI IN GALDO,
SEMPLICE STRUMENTO ESECUTORE
DEGLI ORDINI
DI P. CLEMENTE DA SANTA MARIA IN PUNTA.
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Le accertate responsabilità sull’avvelenamento di Padre Pio
ricadrebbero pesantemente su
PAOLO VI,
DIRETTO SUPERIORE
DI P. CLEMENTE DA SANTA MARIA IN PUNTA
E, A QUEL TEMPO, NON SOLO ANTI-PAPA
MA ANCHE CAPO SUPREMO
DEL SATANICO ORDINE
DEGLI ILLUMINATI DI BAVIERA.
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