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Roma 13.05.2010
Doriana Antonella Giorgi Servizio Ambiente e Salute Sezione Provinciale Roma ARPA LAZIO Luca Arcangeli Servizio Ambiente e Salute Laboratorio chimico Alimenti Sezione Provinciale Roma ARPA LAZIO
Prodotti fitosanitari
Prodotti sintetici utilizzati in campo agricolo, domestico o a protezione delle derrate alimentari immagazinate. In base all impiego si distinguono in ERBICIDI INSETTICIDI ACARICIDI RODENTICIDI NEMATOCIDI Sono tra i principali composti definiti
XENOBIOTICI
XENOBIOTICI
estranei ai viventi
molecole di sintesi, prevalentemente organiche, non presenti nellambiente naturale
sono contaminanti ambientali, residui, microinquinanti
DIOSSINE
PESTICIDI
UOMO
METALLI PESANTI
MICOTOSSINE
FARMACI
RESIDUI
ACCIDENTALI
INTENZIONALI
BIOCONTAMINANTI micotossine
CAUSA
FASE TOSSICOCINETICA 1. assorbimento 2. trasporto 3. metabolismo 4. escrezione
EFFETTI
FASE TOSSICODINAMICA
TIPI DI ESPOSIZIONE
Via respiratoria Attraverso tale via la sostanza entra facilmente nel sistema circolatorio e si diffonde quindi in tutto l organismo Via digerente Avvelenamenti acuti in caso di ingestione accidentale, oppure piccole e ripetute assunzioni con l ingestione di piccole quantit di sostanza presenti come residui negli alimenti Via cutanea La sostanza tanto pi dannosa tanto pi e liposolubile ed in relazione allo stato di integrit della cute (che funge da barriera)
Tossicit acuta
E linsieme degli effetti tossici che sopraggiungono dopo la somministrazione di una dose unica o di dosi multiple di una sostanza distribuite in 24 ore.
Tossicit cronica
E linsieme degli effetti tossici che sopraggiungono dopo la somministrazione ripetuta (quotidiana o frequente) di una o pi dosi della sostanza da determinare per un periodo superiore a 90 giorni .
NOAEL
quantit massima che non produce effetti nocivi ( in mg/kg di peso corporeo)
LOAEL
Rischio alimentare
Rischio professionale
Maggiore superficie corporea rispetto alla densit della composizione corporea Metabolismo pi rapido rispetto all adulto Difese immunitarie minori rispetto agli adulti
PRINCIPALI EFFETTI
EFFETTI IMMEDIATI
IRRITAZIONE CUTANEA IRRITAZIONE OCULARE IRRITAZIONE VIE RESPIRATORIE NAUSEA, VOMITO, DANNO RENALE INTERFERENZE ENDOCRINE EFFETTI SULLA RIPRODUZIONE CANCRO MALFORMAZIONI
INTERFERENTI ENDOCRINI
Un IE una sostanza esogena, o una miscela, che altera la funzionalit del sistema endocrino, causando effetti avversi sulla salute di un organismo, oppure sulla sua progenie o di una popolazione
La fase pi sensibile agli IE quella riproduttiva, dalla produzione dei gameti alla fertilizzazione, allo sviluppo intrauterino, postnatale, e quindi alla trasmissione ereditaria, tutte fasi nelle quali particolarmente alta la sensibilit e l attivit ormonale.
INTERFERENTI ENDOCRINI
Sono considerati bersagli degli IE tutti quei tessuti ed organi in cui sono presenti recettori specifici per ormoni (tiroidei o steroidei) : - Scheletrico - Cardiovascolare - Sistema nervoso centrale - Riproduttivo
Gli IE hanno carattere lipofilo e questo fa si che riescano a permeare la barriera cellulare e di accumularsi quindi nel tessuto adiposo.
2009
212 292 114 618
84 %
11 %
2.6 %
2.06 %
METODICHE ANALITICHE
-
Rapporti ISTISAN 1997/23 - 1997/24 SANCO 2007/3131 (linee guida per la validazione dei metodi di prova per residui di pesticidi negli alimenti e nei mangimi)
FASE PRELIMINARE
Eliminazione dal campione delle parti di prodotto da non analizzare Sminuzzazione ed omogeneizzazione del prodotto mediante trituratore Prelevamento di circa 10 gr. di prodotto cos trattato (+ altrettanti per le ev. analisi di conferma) Aggiunta di tampone e di una quantit equivalente di terre di diatomee Aggiunta di etile acetato Ciclo di estrazione in
ASE
ASE
Per aumentare le rese di estrazione e per ridurre i tempi possibile utilizzare lestrattore ASE (Accelerated Solvent Extraction). Il materiale da estrarre viene posto in un contenitore cilindrico di acciaio e viene introdotto il solvente estraente; la temperatura del sistema viene portata oltre la temperatura di ebollizione del solvente, che viene mantenuto nello stato di liquido grazie ad un contemporaneo aumento della pressione. Dopo un contatto breve la matrice solida completamente estratta. Per questa tecnica non possibile impiegare matrici instabili al calore
FASE ANALITICA
Aggiunta al campione di uno STD interno Eventuale purificazione su cartuccia Analisi in GC con rivelazione con ECD, NPD o MS (o LC UV-VIS) In caso di presenza di picchi relativi a principi atttivi si conferma la presenza in GC-MS Quantificazione del principio attivo attraverso il confronto con curve preparate con standard a concentrazione nota. I metodi sono validati con la verifica delle caratteristiche di prestazione e controllati attraverso carte di controllo
CAMPIONI DI FRUTTA
Tipo
Mele Pere Pesche Uva Fragole Agrumi Frutta esotica
2008
27 31 31 8 11 46 9
2009
29 17 23 18 12 38 24
1 42 206
0 51 212
2008 2009
CAMPIONI DI FRUTTA
he
60
50
40
30
20
10
Tipo
CAMPIONI DI VERDURA
2008
26 43
2009
23 46
Ortaggi da foglia Pomodori Cereali Legumi Zucchine Peperoni Patate Carote Altre verdure Totale
19 34 17 20 17 10 42 41 97 366
16 28 16 12 23 17 20 20 71 292
2008 2009
CAMPIONI DI VERDURA
100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0
CAMPIONI DI DERIVATI
Tipo
Olio d oliva Vino Miele Marmellate
2008
16 13 0 0
2009
16 21 0 1
0 2 0 31 36 98
6 1 1 27 41 114
CAMPIONI DERIVATI
2008 2009
rie ati va riv de ri alt o or ne od re pa om ttu sta p fe pa e di con at e ss te pa ella m ar m e iel m o a vin liv d'o io ol
45 40 35 30 25 20 15 10 5 0
2008 2009
he
40 35 30 25 20 15 10 5 0
2008 2009
he
2 12 10
2008 2009
2008 2009
CAMPIONI IRREGOLARI
he
70.3 %
20.6 %
6.1 %
3.0 %
2008 2009
Generale frutta
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a ol s re
c ri uo id ui id es
on
pi
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250
200
50 150 100
2008 2009
g re
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on
pi
ui sid re
AGRUMI
g re g re
e irr ca
l go
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ati zz
50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0
2008 2009
MELE
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a ol s re
c ri
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pi
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30
25
20
5 15 10
2008 2009
100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0
2008 2009
9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
2008 2009
CAMPIONI IRREGOLARI
e ur rd ve re alt te ro ca te ta pa oni r pe pe ine h cc zu i um leg ali i re ce o r o od f ust m po d a i a gi ogl tag a f or gi d tag or te s in ala
2,5
0,5 3 2 1,5 1
92.1 %
6.7 %
0.1 %
1.1 %
2008 2009
Generale verdura
g re g re g re is ar ol l go e irr ca i ar on pi m ia li na ic ar ol en r za on 1 ui id es
ic ar ol s re uo id
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pi
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2008 2009
g re
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on
pi
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PATATE
g re g re
e irr ca
l go
i ar on pi m ia li na
ati zz
45 40 35 30 25 20 15 10 5 0
2008 2009
(CAVOLO,SPINACI,PREZZEMOLO, BASILICO)
ORTAGGI DA FOGLIA
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ic ar ol s re uo id ui id es
on
pi
ui si d re
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50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0
2008 2009
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25
20
5 15 10
2008 2009
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2008 2009
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100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0
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5.4 %
1.6 %
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2008 2009
g re
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on
pi
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VINO
g re g re
e irr ca
l go
i ar on pi m ia li na
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25
20
5 15 10
2008 2009
OLIO DI OLIVA
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on
pi
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i at zz
16 14 12 10 8 6 4 2 0
CLORPIRIFOS 21,5 CS Insetticida liquido microincapsulato a lunga persistenza CARATTERISTICHE Clorpirifos 21,5% CS un insetticida liquido microincapsulato ad ampio spettro dazione, efficace contro numerosi parassiti di colture erbacee ed arboree. La particolare formulazione permette un lento rilascio della sostanza attiva contenuta nelle microcapsule consentendo una protezione pi duratura dagli insetti bersaglio, rispetto alle formulazioni tradizionali. ACCORGIMENTI PER UN CORRETTO IMPIEGO Nella lotta alle Nottue il prodotto adatto ad essere distribuito come esca avvelenata, impiegando 60 ml di Clorpirifos 21,5% CS per kg di esca, distribuendo 50 kg di esca per ettaro. Distribuire le esche durante le ore serali o comunquedurante le ore pi fresche della giornata. Impiegare il prodotto alla comparsa dei parassiti. COMPOSIZIONE CLORPIRIFOS PURO g 21,5 (232 g/l) Coformulati qb a 100
CLORPIRIFOS (CPF)
Insetticida organofosforico - Effetti nerurotossici - Inibizione acetilcolinesterasi (regola i livelli di acetilcolina) - Effetti pi evidenti su persone vulnerabili - Si ipotizzano ipotiroidismo e alterata produzione di Ossitocina (aumento) Vasopressina (diminuzione) (regolatori neuroendocrini)
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