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Articolo del quotidiano IL GIORNO del 29 Luglio 2004 Artculo del peridico italiano IL GIORNO del 29 de Julio de 2004

Autor: Stefano Sieni Traduccin por Evandro Caiazzo

LA STORIA AL MICROSCOPIO
Guglielmo leremita. La sua vera identit apre la via del Graal.

LA HISTORIA AL MICROSCOPIO
Guillermo el ermitao. Su verdadera identidad abre el camino del Grial.

Santi, guerrieri e trovatori sul cammino leggendario che porta al Graal, a re Art, ai cavalieri della Tavola Rotonda e alla spada (anzi, alle spade) nella roccia. Immaginate di essere immersi in una fiaba, che mescola alla fantasia i dettagli di una storia vera, tutta da decifrare, forse tutta da riscrivere. E immaginate di essere, al tempo stesso, in un moderno laboratorio di ricerca, tra macchine sofisticate, laser e scienziati in camice bianco che analizzano quel che rimane di uno scheletro. Poi, ascoltate il primo responso degli studiosi, districandovi nella selva di diagrammi, parametri antropologici e formule chimiche. Eccolo. Lindividuo esaminato mor fra i cinquanta e i sessantanni. Era un uomo robusto e un buon mangiatore, anche quando faceva leremita. Sul corpo, inoltre, portava evidenti i segni del suo passato di cavaliere. Ma non basta: apparteneva, quasi certamente, ai gruppi umani della Francia sud-occidentale, con particolare riguardo alle popolazioni della Guascogna. Questo, in anteprima, lidentikit di san Guglielmo di Malavalle, cos come risulta dagli studi sulle sparse reliquie condotti dallquipe del professor Francesco Mallegni, compreso lesame del DNA. La pubblicazione completa dellappassionante ricerca prevista per settembre, ma fin da ora si pu dire che lidentikit del santo sembra fatto apposta per accreditare la tradizione (inaugurata per iscritto da Teobaldo da Canterbury prima del 1210) secondo la quale leremita Guglielmo, morto in Toscana vicino a Castiglione della Pescaia nel 1157, altri non sarebbe che Guglielmo X duca dAquitania e conte dAlvernia, scomparso misteriosamente nel 1137 durante un pellegrinaggio a Santiago di Compostela. E del signore dAquitania si sa, appunto,

Santos, guerreros y trovadores en el camino legendario que lleva al Grial, al Rey Arturo, a los Caballeros de la Tabla Redonda y a la Espada (mejor dicho, a las Espadas) en la roca. Imagnense estar sumidos en una fbula que mezcla a la fantasa los detalles de una historia verdadera, toda por descifrar, quizs toda por escribir ex-novo. E imagnense estar, al mismo tiempo, en un moderno laboratorio de investigacin cientfica, entre mquinas extremadamente adelantadas, lser y cientficos con batas blancas analizando lo que queda de un esqueleto. Luego, escuchen el primer dictamen de los expertos, desenredndose en la selva de diagramas, parmetros antropolgicos y frmulas qumicas. Hle aqu, pues! El individuo examinado muri entre los cincuenta y los sesenta aos de edad. Era un hombre robusto y un buen comiln, aun siendo ermitao. Adems, en su cuerpo llevaba evidentes rastros de su pasado de caballero. Es ms: perteneca, casi seguramente, a los grupos humanos del suroeste de Francia, especialmente a las poblaciones de Gascua. ste es, en lnea de principio, el identikit de san Guillermo de Malavalle, tal como resulta de los estudios sobre las diseminadas reliquias, efectuados por el equipo del Profesor Francesco Mallegni, incluso el examen del ADN. La traduccin completa de la apasionante investigacin est prevista para el mes de septiembre, pero ya desde ahora se puede decir que el identikit del santo parece hecho adrede para acreditar la tradicin (inaugurada por escrito por Teobaldo de Canterbury antes del ao 1210) segn la cual el ermitao Guillermo, muerto en Toscana cerca de Castiglione della Pescaia en

che era nato nel 1099 (quindi, avrebbe avuto cinquantotto anni nel 1157), che aveva una grande forza e un appetito formidabile (era capace di mangiare in una sola volta, si racconta, il pasto di otto persone), che era un valente cavaliere e apparteneva, senza dubbio, al ceppo etnico della Francia sud-occidentale. Un esame comparato del DNA nucleare (se mai possibile su reperti cos antichi e frammentari) fra i resti delleremita e quelli di Eleonora dAquitania e di Riccardo Cuor di Leone (figlia e nipote di Guglielmo X, sepolti nellabbaziapantheon di Fontevraud), potrebbe contribuire a risolvere il mistero. Ma per quale ragione un santo di provincia del XII secolo e il suo (probabile) alter ego di nobile casata francese rivestono tanta importanza per gli appassionati del Graal, di re Art e della Tavola Rotonda? Proviamo a dare qualche risposta. Guglielmo X dAquitania era figlio di Guglielmo IX, signore di Aunis, indicato come il primo trovatore, e a sua volta fu padre di quella bellissima Eleonora, moglie di Luigi VII re di Francia e poi di Enrico II Plantageneto re dInghilterra e madre, fra laltro, di Riccardo Cuor di Leone. La corte di Eleonora e quella delle sue figlie e nipoti accolse i pi grandi cantori dellepoca, e fu proprio in quellambiente prodigioso che la Matire de Bretagne (con al centro la cerca del mitico Graal) prese forma di opera letteraria con il Perceval di Chretien de Troyes, attorno al 1190, per poi dilagare in Europa negli anni e secoli successivi. Databile intorno al 1210 laltra opera fondamentale sulla Matire, cio il Parzival di Wolfram von Eschenbach. Se San Guglielmo di Malavalle era davvero lo scomparso duca dAquitania, allora viene naturale istituire un collegamento fra il suo selvatico eremo in Toscana e la sua patria francese (gi durante la vita ma, soprattutto, dopo la morte del santo), un collegamento con inevitabili scambi fra culture diverse promossi da fedeli, pellegrini e mercanti, tanto pi che molti viaggiatori provenienti da Roma, passavano per Siena e piegavano verso il litorale toscano per imbarcarsi a Pisa alla volta della Provenza e dellAquitania e, magari, proseguire verso la Spagna e Santiago di Compostela. Ebbene, colpisce il fatto che su quello stesso itinerario un altro santo minore (che aveva circa nove anni alla morte di Guglielmo) sia diventato protagonista di una leggenda dal fascino misterioso e sconvolgente, una leggenda che

1157 sera nada menos que Guillermo X duque de Aquitania y conde de Alvernia, desaparecido misteriosamente en 1137 durante un peregrinaje a Santiago de Compostela. Y del seor de Aquitania se sabe, precisamente, que haba nacido en 1099 (por lo tanto en 1157 tendra cincuenta y ocho aos de edad), que tena una gran fuerza y un apetito formidable (era capaz de comer en una sola sesin segn cuentan algunos la comida de ocho personas), y que era un valiente caballero y perteneca, sin lugar a dudas, al entronque tnico del suroeste de Francia. Un examen comparado del ADN nuclear (admitiendo que sea posible sobre hallazgos tan antiguos y fragmentarios) entre los restos del ermitao y los de Leonor de Aquitania y Ricardo Corazn de Len (respectivamente hija y nieto de Guillermo X, sepultados en la abada-panten de Fontevraud), podra contribuir a solucionar el misterio. Pero, por qu razn un santo de provincia del siglo XII y su (posible) alter ego de noble dinasta francesa tienen tanta importancia para los aficionados del Grial, del Rey Arturo y de la Tabla Redonda? Intentemos dar algunas respuestas. Guillermo X de Aquitania era hijo de Guillermo IX, seor de Aunis, indicado como el primer trovador, y a su vez fue padre de aquella bellsima Leonor, esposa de Luis VII rey de Francia y luego de Enrique II Plantageneto, rey de Inglaterra, y madre, entre otros, de Ricardo Corazn de Len. La corte de Leonor y la de sus hijas y nietos acogi a los ms insignes cantores de la poca, y fue precisamente en aquel ambiente prodigioso donde la Matire de Brtagne (teniendo como ncleo central la bsqueda del mtico Grial tom la forma de obra literaria con el Perceval de Chrtien de Troyes, alrededor del ao 1190, para difundirse luego en toda Europa en los aos y siglos sucesivos. Fechable alrededor de 1210 es la otra obra fundamental sobre la Matire, o sea el Parzival (Parsifal) de Wolfram von Eschenbach. Si San Guillermo de Malavalle fue en realidad el desaparecido duque de Aquitania, entonces nos sale natural instituir una conexin entre su salvaje ermita en Toscana y su patria francesa (ya durante su vida, pero ms an despus de la muerte del santo), una conexin con inevitables intercambios entre distintas culturas, fomentados por feligreses, peregrinos y mercaderes, tanto ms en cuanto que muchos viajeros procedentes de Roma pasaban por Siena, doblando luego hacia el litoral

anticipava temi e atmosfere del Perceval di Chrtien de Troyes. Questo santo si chiamava Galgano, era nato a Chiusdino intorno al 1148 e, in seguito ad alcune visioni, abbandon la sua strada di cavaliere, piantando la spada nella roccia dove poi sorse il suo eremo di Montesiepi. Se salite la collina sopra la splendida abbazia cistercense, troverete la spada ancora l e non potrete fare a meno di pensare a re Art, a Excalibur e alla cerca del Graal. Qualcuno, poi, vi spiegher che la storia non affatto chiara e che esistono strane coincidenze che potrebbero rimettere in discussione certe fonti de la Matire de Bretagne, spostando addirittura il suo baricentro dalla Francia alla Toscana. Per lappunto, uno dei cavalieri della Tavola Rotonda, quello che per giunta era raffigurato spesso con Excalibur, si chiamava Galvano. E le visioni iniziatiche del santo, riportate nel processo di canonizzazione del 1185, le sue stesse avventure del corpo o dello spirito, hanno unincredibile somiglianza con quelle di Perceval o Parsifal, cantato alla corte dAquitania una decina danni dopo la morte delleremita di Montesiepi. A proposito, lenigmatico tempio circolare che custodisce la spada nella roccia e che orientato sui movimenti del Sole si chiama Rotunda. Se a questo (e a tante altre coincidenze) si aggiunge il fatto che san Galgano ebbe sicuri contatti con leremo di Malavalle e con i seguaci di san Guglielmo, il quadro si fa ancora pi completo e illuminante. E, grazie anche alla scienza, lepopea medievale che ha segnato la nostra civilt e il nostro inconscio si arricchisce di nuove prospettive, di nuovi imprevedibili scenari. Benvenuti a Camelot, in terra di Toscana.

toscano para embarcarse en Pisa rumbo a Provenza y Aquitania, y quizs seguir hacia Espaa y Santiago de Compostela. Pues bien, asombra el hecho de que, en aquel mismo itinerario, otro santo menor (que tena aproximadamente nueve aos de edad a la muerte de Guillermo) se haya vuelto protagonista de una leyenda de encanto misterioso y desconcertante, una leyenda que adelantaba temas y atmsferas del Perseval de Chrtien de Troyes. Este santo se llamaba Galgano, haba nacido en Chiusidino alrededor de 1148, y, en consecuencia de algunas visiones, abandon su vida de Caballero clavando su espada en la roca donde luego surgi su ermita en Montesiepi. Al subir colina arriba, por encima de la esplndida abada cisterciense, encontraris la espada ah clavada todava, y no podris prescindir de pensar en el Rey Arturo, en Exclibur y en la bsqueda del Grial. Luego, alguien os explicar que la historia no resulta clara por nada del mundo y que existen extraas coincidencias que podran poner otra vez en discusin ciertas fuentes de la Matire de Brtagne, incluso desplazando su baricentro de Francia a Toscana. Precisamente, uno de los Caballeros de la Tabla Redonda, el que adems se le representaba con Exclibur en la mano, se llamaba Galvn. Y las visiones iniciticas del santo, citadas en el proceso de canonizacin de 1185, sus mismas aventuras del cuerpo y del espritu, se parecen increblemente a las de Perseval o Parsifal cantado en la corte de Aquitania unos diez aos despus de la muerte del ermitao de Montesiepi. A este propsito, el enigmtico templo circular que guarda la espada en la roca y que est orientado sobre los movimientos del Sol, se llama Rotunda. Si a todo esto (y a las muchas dems coincidencias) se le aade el hecho de que san Galgano tuvo seguramente contactos con la ermita de Malavalle y con los discpulos de san Guillermo, el cuadro se hace an ms completo e iluminante. Y, aun gracias a la ciencia, la epopeya medieval que marc nuestra civilizacin y nuestro conocimiento inconsciente se enriquece de nuevas perspectivas, de nuevos imprevisibles escenarios. As que, bienvenidos a Camelot, en tierra de Toscana!

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