IAA 2012
Le tecnologie dei futuri truck
FPT INDUSTRIAL
Record in mare 670 miglia in 17 ore
www.fptindustrial.com
Riduzione dei costi operativi per tutto il ciclo di vita del prodotto. Sistema di raffreddamento motore di dimensioni contenute. Elevata potenza senza dover disporre di un sistema sosticato di gestione dellaria. Sistema compatto in grado di ottimizzare gli ingombri e minimizzare limpatto legato al peso.
SI STAVA PEGGIO?
l prossimo 16 novembre il Governo Monti, mai eletto da alcun cittadino, celebrer il suo primo anno di vita. Gi oggi si possono per tirare le somme circa la sua attivit, iniziata a seguito dei maneggi del presidente Giorgio Napolitano che convinse Silvio Berlusconi a farsi da parte per un superiore bene nazionale. Nessuno ha mai chiarito, dati alla mano, quali immani pericoli corresse la Nazione n perch a essi non potesse far fronte un Governo che, seppur basato su una miscellanea di corrotti, corruttori, puttanieri e voltagabbana, era comunque legittimato da una democratica elezione. Il dubbio che in realt Monti servisse solo per arginare il sempre pi accentuato disprezzo degli Italiani nei confronti di una classe politica cialtrona, incapace e ladra forte, anche perch i fatti, e non le parole, confermano che il Nostro tutto ha fatto a oggi fuorch salvare la Nazione. Leconomia del Paese sta in effetti andando a rotoli, col Pil mai cos in basso, i disoccupati in aumento e il potere di acquisto delle famiglie in caduta libera assieme alla produzione industriale e ai consumi. Con questi ultimi che, nellauto, hanno offerto un assist formidabile a Fiat permettendole di rivedere le promesse fatte a suo tempo circa Fabbrica Italia, progetto gi allora poco credibile: era chiaro che Fiat puntava a ottenere una deroga dai contratti di lavoro nazionali in cambio del mantenimento degli organici. Ora la retromarcia, peraltro difcile da contestare vista la pesante situazione del settore auto, aggravata nel nostro Paese dagli aumenti dellIva e delle accise sui carburanti oltre che dai famigerati superbolli. Tutte gabelle introdotte da Monti. Forse si stava meglio quando si stava peggio quindi, tant che lo stesso Monti ha ammesso di aver operato in maniera grezza sapendo che i suoi interventi avrebbero penalizzato leconomia. Ma allora perch li ha fatti? Inutile attendere risposte. Non ha mai giusticato nulla agli italiani badando solo a tutelare le banche e i politici, con questi ultimi protetti nei loro stipendi doro a spese delle rivalutazioni pensionistiche. Chiesa e partiti continueranno inoltre a non pagare lImu e gli istituti di credito si terranno stretto il denaro ricevuto a umi dalla Bce. Forse ebbe ragione leuroparlamentare britannico Nigel Farage quando den italian puppets, cio burattini, i membri del Governo Monti, espressione che nessun giornale italico ha riportato, esattamente come nessuno ha avuto il coraggio di scrivere che il debito italiano potrebbe essere un bluff creato ad arte per sottrarre agli italiani quel poco di controllo che ancora hanno sulla Nazione. Tutto da dimostrare quindi che le attuali sofferenze servano per salvare lItalia, mentre concreta lipotesi che ci sia chi lavora per svendere le nostre poche ricchezze residue agli speculatori internazionali.
IN QUESTO NUMERO
ATTUALIT
Notizie dal Mondo Le novit verdi 4 10
COVER STORY
Innovazione Bosch 24
ENERGIE PULITE
Torri solari a concentrazione Trattori Valtra a metano Propulsioni marine a gas naturale 12 14 78 16 40 60
MOTORI INDUSTRIALI
Cummins Qsk 95 Briggs&Stratton
RACING
32 68 34 36 47 50 38
52 54 72 74
DUE RUOTE
Harley 2013 Indian Kiwi
INNOVAZIONE
Soluzioni F. Mogul Sospensione Tenneco Nuovi catalizzatori Turbo Continental
VEICOLI SPECIALI
SALONI&FIERE
Iaa-Hannover Mondial-Parigi Nautico-Genova
AVIAZIONE
Solar Impulse Hb-SiA 80
l gruppo di ricerca giapponese Hydrogen Innovation Town ha cominciato i test di verifica sulla possibilit di generare bioidrogeno partendo dai fanghi di depurazione dellimpianto di Izumo City, nella prefettura di Shimane. Il sistema permette di ottenere la conversione delle biomasse fangose in idrogeno destinato allutilizzo su veicoli e generatori. Le societ Daiwa e Toyota Motor Company parteciperanno agli esperimenti come osservatori. La tecnologia Blue Tower utilizza un processo di gassificazione pirolitico e sfere di alluminio quali portatori del calore necessario per generare biogas a 500600 C dal materiale di base. Il gas formatosi viene poi miscelato a del vapore a una temperatura di 950C permettendo lestrazione dellidrogeno. Il sistema utilizzato nellimpianto giapponese frutto del miglioramento di una tecnologia tedesca sviluppata dalla compagnia DM2.
se la funzionalit si dimostrer adeguata lesperimento sar seguito da altre analoghe iniziative presso centri commerciali e universit. A progetto, il sistema coniuga la capacit di produzione di energia di una turbina eolica di 4 kW e la capacit di ricarica di una colonnina in una singola unit contenente al suo interno tutti i sistemi elettrici necessari.
applicazione della combustione a bassa temperatura sui motori diesel, low temperature combustion, una strategia che punta alla riduzione delle emissioni di NOx e di particolato al ne di ottemperare alle future regolamentazioni in fatto di emissioni. Tale strategia al momento vede importanti controindicazioni che comportano laumento di CO e HCs nelle emissioni, oltre a un aumento dei consumi e a una riduzione del range operativo dei motori. Gli studi effettuati da un team di ricerca dellistituto koreano di scienze e tecnologie avanzate ha recentemente permesso di comprendere i parametri che inuenzano tale processo al ne di eliminare efcacemente i lati negativi nellapplicazione di tale tecnologia. Tra questi, linuenza della concentrazione di gas combusti nei sistemi egr, la lunghezza di tali circuiti e landamento delle pressioni di iniezione e di alimentazione del motore. Le ricerche hanno dimostrato che il corretto utilizzo di sistemi di iniezioni multipli, laumento nelle pressioni di alimentazione grazie a turbocompressori, lutilizzo di circuiti egr di lunghezza inferiore possono portare a una diminuzione di tutte le emissioni migliorando le prestazioni di motori.
Prendere spunto dai meccanismi biologici per sviluppare nuove tecnologie. quanto hanno fatto i ricercatori
del Cnr di Lecce e lUniversit di Mainz, in Germania. Hanno prodotto in laboratorio microbre di biossido di silicio ispirandosi a quanto fanno le spugne marine per sintetizzare lo stesso materiale. Il metodo potrebbe sviluppare una tecnologia alternativa alle attuali produzioni, pi economica ed ecologica. Abbondanti in natura, la silice il componente principale del vetro, della ceramica e di molte bre ottiche. Si usa nei processi di catalisi, nei dispositivi elettronici e in molte tecnologie mediche.
Diesel KDI
n efciente metodo di produzione di etanolo dagli scarti dellolio di palma stato messo a punto da alcuni ricercatori del dipartimento di bioprocessi tecnologici della facolt di biotecnologie e scienze biomolecolare delluniversit malese di Putra. Un metodo che vede la separazione del glucosio dalla cellulosa presente nelle bre dei grappoli dei frutti svuotati dallolio di palma e utilizzato come substrato per la fermentazione e la conseguente produzione di etanolo. I grappoli dei frutti sono un prodotto di scarto notevole, quanticabile ogni anno in milioni di tonnellate solo in Malesia, paese tra i maggiori produttori di tale olio, e normalmente bruciati negli inceneritori o utilizzati come pacciame per le stesse piantagioni di palme da olio. Lolio di palma oggi uno degli oli commestibili pi utilizzati nella produzione di prodotti detergenti per la cura del corpo e in campo alimentare per la produzione di margarina e ingrediente per cibi lavorati. Lottimizzazione e lindustrializzazione del processo di produzione delletanolo permetter nel breve futuro una ricca fonte energetica in pi per i biocarburanti.
di materiali compositi. Tale fonte di energia stata negli ultimi anni quella con il maggiore incremento percentuale a livello di potenza prodotta a livello mondiale. Un incremento che ha portato alla sempre maggiore richiesta di turbine e pale eoliche e che sta spingendo i maggiori produttori di materiali compositi a sviluppare nuove soluzioni che possano assicurare performance dei materiali pi elevate permettendo un maggiore sfruttamento dellenergia del vento. Lobiettivo non solo quello di realizzare materiali sempre pi leggeri e resistenti, ma soprattutto di abbattere i costi di produzione e limpatto ambientale, consentendo in questo modo un aumento nellefcienza dei generatori e un migliore ritorno in termini di investimenti.
E DEL FUTURO
eccellente chilometraggio con elevato livello di comfort mentre Ultra Grip Coach un invernale per asse motore caratterizzato da unelevata trazione sulla neve e adatto per mezzi che si muovono spesso in condizioni ambientali difcili. Il sistema Amt inne punta a mantenere sempre una corretta pressione di gonaggio nei pneumatici, per cui per ogni pneumatico gonato a una pressione inferiore di 0,5 bar rispetto a quella prescritta, si ha una perdita dell1% per km al litro. Considerando un veicolo con un consumo di 35 l/100 km che percorre 150.000 km allanno con un costo del carburante di 1,40, si arriva ad oltre 735 euro solo per le spese di carburante. Il sistema aumenta inoltre la durata del battistrada perch una pressione di gonaggio inferiore del 10% rispetto a quella prescritta riduce la durata del battistrada fra il 9 e il 16% e limita la zona del battistrada a diretto contatto con la strada.
Nello stand Goodyear allIaa, soluzioni per contenere i consumi e garantire maggior sicurezza di viaggio. Accanto a nuovi pneumatici e a un sistema per mantenere il giusto gonaggio, anche un truck-model a grandezza naturale
mponente con i suoi due metri e mezzo di lunghezza e altezza, ma leggera. Solo 740 chili. Cos la motrice che Goodyear ha presentato al proprio stand, un modellino in scala 1:1 realizzato in 410 ore e con oltre 250.000 mattoncini di Lego. A anco, il nuovo pneumatico per autocarro con classicazione Aa, il pneumatico per pullman Goodyear Marathon Coach installabile in tutte le posizioni, il pneumatico invernale per pullman con asse motore Goodyear Ultra Grip Coach e il sistema Amt, Air Maintenance Technology. Il primo pneumatico risponde ai criteri di valutazione per laderenza sul bagnato e per i consumi di carburante secondo letichetta europea dei pneumatici, obbligatoria dal novembre 2012 e simile alletichetta che misura lefcienza energetica degli elettrodomestici. La classicazione A corrisponde al pneumatico con le migliori prestazioni nella sua categoria mentre la G al pneumatico con le prestazioni peggiori. Letichetta fornisce inoltre informazioni sui consumi di carburante, laderenza sul bagnato e la rumorosit esterna. Marathon Coach invece un pneumatico con marcatura M+S caratterizzato da disegno asimmetrico del battistrada che assicura unusura uniforme e un
POLEMICHE? S, facciamole
INESISTENTI
Al giorno doggi apparire purtroppo molto pi importante che essere. E poco importa se per apparire si deve fare la gura dei cialtroni
Problemi
che la stessa Oms limita i risultati dei suoi studi a un campione di circa 12 mila minatori esposti ai gas di scarico dei vecchi motori diesel utilizzati negli Anni Ottanta in otto miniere negli Stati Uniti. Motori che con i moderni turbodiesel non hanno quindi nulla in comune, n a livello di termodinamica n di combustibile. La ricerca sancisce quindi solo la pericolosit dei diesel da miniera in uso 30 anni fa riconoscendo che i grandi progressi compiuti negli ultimi anni dai diesel utilizzati in ambito automotive non permettono di traslare i risultati anche in tale settore. A questo punto ci sarebbe da chiedersi per quale motivo or di cervelli siano stati impegnati, e pagati, per analizzare una realt non pi in essere quando si sarebbero potuti affrontare problemi ben pi concreti e per quale motivo lOms non abbia precisato in maniera chiara e netta i limiti della sua ricerca impedendo che fosse usata per fare del terrorismo disinformativo come quello messo in atto dal Codacons, una delle tante organizzazioni operanti in Italia autoelettesi a numi tutelari dei consumatori. Evidentemente ammalata di protagonismo e quindi sempre a caccia di situazioni atte a permetterle di stare sotto i riettori, lAssociazione ha subito fatto propria la relazione e ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Milano chiedendo il sequestro preventivo di tutti i veicoli diesel che circolano nella provincia del capoluogo lombardo. Fermo immediato per auto, furgoni, camion e Tir quindi, oltre che per autobus, macchine movimento terra e trattori, senza dimenticare le ambulanze e i mezzi dei Vigili del Fuoco. Lesposto ovviamente nito protocollato in qualche cassetto della Procura e l rester per gli anni a venire, ma ha confermato quanto certe Organizzazioni siano cialtrone, disposte a far propria qualsiasi forma di caccia alle streghe pur di guadagnare qualche misero punto in termini di visibilit. Non con le supercazzole prematurate con scappellamento a destra rese famose dal mitico conte Mascetti del lm Amici Miei, al secolo Ugo Tognazzi, che si tutela lambiente.
iugno 2012. Dopo anni di ricerche lOms, lOrganizzazione Mondiale della Sanit, sancisce denitivamente che le emissioni dei motori diesel causano il tumore del polmone. La dichiarazione di Christopher Portier, chairman del Centro Internazionale di ricerca sul Cancro, al termine di una settimana di lavoro degli esperti Oms tenutasi a Lione il 12 giugno. Secondo gli scienziati le emissioni allo scarico dei motori diesel sono certamente cancerogene per gli esseri umani e lesposizione a tali gas associata a un rischio accresciuto di tumore
al polmone e a un maggior rischio di cancro alla vescica. Un verdetto senza appello che sposta i gas di scarico dei motori diesel dalla classicazione internazionale 2, che contrassegna le sostanze probabilmente cancerogene, alla classicazione 1, quella relativa alle sostanze sicuramente cancerogene. Fin qui nulla di strano, nel senso che gli Esperti dellOms hanno solo raticato una realt ben nota, tant che fu uno degli elementi di base che portarono alla decisione di introdurre normative anti inquinamento sempre pi severe. Leggendo fra le righe della relazione si scopre inoltre
on che lo Stato Vaticano sia una realt rappresentativa per quanto riguarda le emissioni di anidride carbonica da autoveicoli, ma la notizia appare comunque di alto valore simbolico. Renault ha infatti presentato a Papa Benedetto XVI due esemplari di Kangoo Maxi ad alimentazione elettrica. Secondo le intenzioni del produttore francese di automobili, le due autovetture speciali sarebbero destinate a divenire le papa-mobili del futuro, offrendo il grande vantag-
gio di essere pi eco-compatibili di quelle in uso attualmente. Oltre alle due vetture dalle ambizioni miste, terrene e ultraterrene, Renault ha proposto anche dei veicoli simili, ma pi modesti, i quali sarebbero destinati alla gendarmeria vaticana. I motori elettrici dei Kangoo Maxi erogano no 60 cavalli e contano su una batteria al litio dallautonomia dichiarata di 170 chilometri. Visti i movimenti alquanto limitati che compie il Papa in auto, dovrebbero essere pi che sufcienti.
si librerebbero a circa 300 metri dal suolo sfruttando al meglio le correnti che spirano a quella quota. Unico neo i costi. Lenergia prodotta da questi nuovi dirigibili eolici costerebbe pi di quella proveniente dalla normale rete elettrica. Il costo sarebbe per inferiore a quello dellelettricit ricavata da generatori a combustibili fossili. Vale a dire che al momento il suo uso parrebbe esclusivamente quello di rifornire di corrente le comunit isolate, oppure basi civili e militari poste in luoghi sperduti.
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ENERGIA ULTRACONCENTRATA
a ricerca ci ha lavorato anni, anche grazie al contributo della Comunit europea, e alla fine sembra che qualche risultato sia finalmente arrivato. I supercondensatori Ultracaps potrebbero infatti dilatare di molto la potenza e lautonomia dei veicoli elettrici del futuro. Cap in Inglese infatti labbreviazione di capacitor, ovvero condensatori quando tradotti in Italiano. La capacit di stoccare elettricit che mostrano gli attuali condensatori
in commercio troppo scarsa perch siano di una qualche utilit in materia di veicoli elettrici o ibridi, mentre sono fondamentali per fornire energia a computer portatili e telefoni cellulari. Il progetto di ricerca, battezzato Hyheels parrebbe ora in grado di generare condensatori molto pi efficienti da montarsi in serie nelle auto elettriche. Un passo avanti che potrebbe rimuovere buona parte dei limiti che ora gravano su questo tipo di veicoli.
GIOCHI MATEMATICI
BUROCRAZIA DA BOCCIARE
Non c politico che in campagna elettorale non prometta di combattere la burocrazia che affligge lItalia. Salvo poi dimenticarsi delle promesse un secondo dopo lelezione. Ora per la Comunit europea ha bacchettato lItalia sul tema. La strigliata stata generata dalle procedure amministrative troppo complesse e cervellotiche che pullulano nellultimo decreto ministeriale per riformare il sistema degli incentivi per le energie rinnovabili. Secondo il commissario allenergia, il tedesco Guenter Oettinger, le nuove norme renderebbero laccesso ai finanziamenti molto difficile, se non addirittura impossibile per tutti i piccoli produttori indipendenti di energie rinnovabili. Lintroduzione dei registri e lobbligo di registrare i progetti con una capacit superiore ai 12 chilowatt per il fotovoltaico e ai 50 chilowatt per le altre forme di energia rinnovabile, paralizzerebbero il mercato di piccola scala, proprio quello che la riforma vorrebbe rendere prioritario. Se dopo i garbugli normativi dei politici, la burocrazia instaurata anche dai cosiddetti tecnici, la strada della ripresa appare in Italia sempre pi in salita.
stato calcolato che per alimentare il Mondo con il solo fotovoltaico servirebbe una superficie pari alla somma di Germania, Olanda, Danimarca ed ex-Cecoslovacchia. Pi produttivo il solare termico, per il quale servirebbe solo il 42 per cento della superficie della Spagna. Ancor pi efficienti le pale eoliche installate su terraferma: solo met della Romania. Le note sono dolenti invece per leolico off-shore, cio posto in mare. Servirebbe quasi il doppio di tutto il Mare del Nord. Un disastro invece appare il biogas, per il quale la superficie necessaria corrisponderebbe a quella dellintera Europa, cio pi di dieci milioni di chilometri quadrati. Un dato che lascia quindi perplessi circa la reale utilit di questa fonte di energia.
O CERTIFICATI O NIENTE
certificazione. Questa sar concessa solo a fronte del rispetto dei criteri di sostenibilit e tracciabilit dellintero processo produttivo, verificando cio leffettiva riduzione di anidride carbonica globale offerta da quel biocarburante. La certificazione anche necessaria per ottenere gli incentivi, ancora in via di definizione, e per poter accedere al mercato europeo. Un obbligo non da poco, visto che lItalia si classifica quarta produttrice in Europa di biocombustibili.
a sostenibilit ambientale resta alla base della coltivazione di piante vocate alla produzione di biocarburanti. Se a queste colture vengono adibite aree ad alta produttivit di cibo, il gioco non funziona, mentre se sono coltivate in aree marginali il vantaggio diviene consistente. Per avere la certezza che i biocarburanti prodotti siano quindi davvero sostenibili, entro agosto i produttori italiani dovranno ottenere una specifica
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I fatti e LE PAROLE
Il settore delle produzioni energetiche dominato da unansia ambientalistica che viene smentita ogni giorno dalla realt dei fatti
tando ai pi recenti studi di settore avanzati nel campo delle produzioni energetiche, il petrolio starebbe nendo e il nucleare sarebbe ormai avviato verso un ripudio totale a causa della sua presunta pericolosit. Messo al bando leolico perch secondo gli ambientalisti deturpa i paesaggi e posti dei limiti sia alle produzioni idroelettriche sia a quelle bioenergetiche, alle prime perch andrebbero a interferire sugli habitat naturali e alle seconde perch sottrarrebbero spazio alle coltivazioni food, per produrre energia pulita non restano che il metano a livello fossile e il solare fra le rinnovabili, fermo restando che anche in questo secondo caso la parte Verde della societ vorrebbe limiti di applicazione per evitare che le campagne si trasformino in una distesa
di silicio. Un timore perfettamente in linea con la mentalit pessimistica di chi abituato a vedere i problemi sempre e solo in termini catastroci senza mai pensare che invece dietro ogni problema si pu celare unopportunit di crescita. Fortunatamente non tutti la pensano allo stesso modo, c anche chi vede i bicchieri mezzi pieni e, soprattutto, c gente abituata a doversela vedere con i fatti e non con le parole. E dato che i fatti raccontano di unindustria che non pu ripartire senza energia, ecco che in Giappone, zitti zitti, hanno cominciato a riavviare le centrali nucleari mentre negli Usa si stanno organizzando per ampliare le perforazioni petrolifere sottomarine a grandi profondit. E infatti opinione comune negli Usa, peraltro confermata dal recente studio statunitense Energy 2020
sponsorizzato da CitiGroup, che il petrolio non starebbe affatto nendo e, semmai, si stanno esaurendo solo i giacimenti pi superciali. Grazie al progredire delle tecnologie estrattive per questi ultimi non sono pi cos strategici in quanto risulta possibile accedere ai giacimenti profondi e anche a quelli indiretti, che vedono il petrolio mescolato alle sabbie. Attingendo a tali risorse, secondo Energy 2020 non solo il Nord America potrebbe rendersi indipendente dalle produzioni arabe, ma addirittura potrebbe diventarne esportatore, posizione che avvierebbe una vera e propria reindustrializzazione del Continente impattando positivamente sulle economie e sulloccupazione degli Usa, del Canada e del Messico. Il tutto senza che ci porti a un abbandono delle produzioni energetiche
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COMBUSTIBILI Alternativi
Scende in campo
Da Valtra, a breve, un trattore alimentabile con metano di origine agricola, il cosiddetto biogas, con gasolio tradizionale e con biodiesel
a data di presentazione non ancora stata ssata, ma sar certamente nel 2013 e a fungere da apripista sar un mezzo siglato N101 meccanicamente derivato dal pi tradizionali N 103. Non sar un prototipo per, ma un trattore prodotto in serie. In piccola serie, ma in serie. A lui spettar il compito di tenere a battesimo lesordio dellalimentazione a biogas in campo agricolo, obiettivo che anche altri costruttori stanno perseguendo, ma che si scontra con il continuo variare delle caratteristiche del gas in funzione della sua origine. Non a caso altri costruttori hanno preferito pro-
IL MULTIFUEL L
porre trattori agricoli alimentati a metano piuttosto che a biogas, due combustibili che in teoria non dovrebbere differire molto fra loro, ma che in pratica possono avanzare caratteristiche energetiche molto diverse col secondo, il biogas, che non risulta normalizzato a livello internazionale e vede le proprie performance variare in base al substrato di origine. Proprio per questo motivo non ha proposto un trattore funzionante al cento per cento con biogas, ma ha deciso di utilizzare sempre e comunque tale combustibile in abbinamento con una percentuale del 20/30 per cento di gasolio. Il combustibile di origi-
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Sotto, lo schema funzionale dei Valtra bi-fuel. Lavviamento tradizionale, a gasolio, e il metano entra in azione a motore regimato miscelandosi sempre con il gasolio. Nel caso poi si esaurisse il metano il trattore pu inoltre lavorare solo a gasolio
ne fossile innesca la combustione quindi mentre il biogas la alimenta, realizzando la maggior parte delle prestazioni attese. Con una centralina elettronica che tiene sotto controllo il tutto andando a riparametrare quasi in tempo reale il rapporto fra i due combustibili e arrivando, qualora il biogas finisca o fosse di bassa qualit, a far funzionare il trattore solo a gasolio. Questultimo, t ra l a l t ro, non detto che debba essere per forza di origine fossile. Il motore Sisu Power dellN 101 accetta infatti di lavorare anche con biodiesel e quindi si propone quale
vero e proprio motore multifuel in grado, rendimenti permettendo, di minimizzare la dipendenza di unazienda agricola dalla necessit di approvvigionarsi di combustibili sul libero mercato. Quanto sopra fermo restando che comunque al momento le rese energetiche non sono ancora tali da permettere il totale affrancamento, nel senso che le produzioni gestibili con un N101 non possono produrre ogni anno abbastanza combustibile per permettere allo stesso N 101 di lavorare per lintero anno successivo senza ricorrere a metano o gasoli esterni. La strada per tracciata n va dimenticato che il biogas non detto che debba essere sempre e solo di origine agricola. Al contrario le pi recenti norme di settore stanno spingendo per ottenerlo alimentando i digestori mediante riuti umidi urbani o coltivazioni marginali e in tali ipotesi il suo reutilizzo quale vettore per motori diesel potrebbe dare ritorni economici davvero interessanti soprattutto se si abbina al bassissimo costo del biogas i ritorni indotti dai nanziamenti pubblici per il settore.
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Il portafoglio ringrazia
Tutte le novit presentate al pi importante Salone europeo del settore hanno confermato che lo sviluppo dei veicoli industriali e commerciali va in direzione di un contenimento dei costi di gestione, grazie ai progressi raggiunti nel taglio delle emissioni
L AMBIENTE
R
iduzione dei consumi con labbattimento delle emissioni di CO2 e delle altre sostanze nocive, ma anche il sempre pi importante taglio ai costi generali di gestione, quelli che gi addetti ai lavori chiamano Cto, cio Cost of total ownership. Questi tre temi, strettamente interconnessi tra di loro e legati in sostanza al gruppo motopropulsore e agli altri elementi della catena cinematica, sono stati al centro di quasi tutte le presentazioni allo IAA di Hannover - la principale manifestazione espositiva europea nel settore dei veicoli da trasporto - e sono stati il leit motif su cui si sono basate le dichiarazioni da parte dei Costruttori in previsione dellarrivo sul mercato dei modelli di ultima generazione. Il progresso ha riguardato - o meglio dovrebbe riguardare - tutte le categorie di autocarri, mezzi commerciali e autobus, con modalit evidentemente diverse da famiglia a famiglia e, soprattutto, a seconda della tipologia di utilizzazione. Inutile, per il momento, ipotizzare luso della propulsione 100% elettrica per impieghi diversi da quelli strettamente urbani, cos come librido appare essere la soluzione ideale solo per il door-to-door che prevede collegamente tra i magazzini di logistica esterni al centro citt, con itinerari che devono invece penetrare nelle aree a circolazione regolamentata o ancora per i servizi alla collettivit, come raccolta rifiuti o pulizia strade. Apprezzabile anche la diffusione delle motorizzazioni a metano, anche se per quella che potrebbe essere una rivoluzione dal punto di vista di due dei punti citati - labbattimento delle emissioni e la riduzione dei costi chilometrici - si dovr attendere, nellambito dei trasporti su lungo raggio, una pi radicata diffusione degli impianti di rifornimento sul territorio europeo. Le novit esposte ad Hannover hanno comunque confermato limpegno, pi che apprezzabile, di tutti i grandi Gruppi nel migliorare i motori diesel tradizionali. Ne
CFR Pi ALLUMINIO
Si chiama Cx/03 il veicolo del futuro di Renault Truck. E stato fatto ampio ricorso ai materiali leggeri, come lalluminio e le fibre di carbonio, e lo studio in galleria del vento ha consentito di ottimizzare i flussi sia nella parte frontale sia sui lati dellintero veicolo con semirimorchio.
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un esempio il nuovo Stralis di Iveco che adotta unit Cursor Fpt Industrial con architettura a 6 cilindri in linea, in tre varianti di cilindrata, 8, 10 e 13 litri per la gamma Euro 5 accanto a quelle 9, 11 e 13 litri per la gamma Euro 6, e otto varianti di potenza per le versioni diesel da 310 a 560 Cv pi tre versioni a metano da 270 a 330 Cv. Motori, questi, con bassi consumi e prestazioni eccellenti, che offrono il massimo di coppia gi a regimi molto bassi, a partire da 1.000 giri/min. Grazie al numero ridotto di cambi marcia, questa elasticit si traduce in efficienza ed elevato comfort di guida. La presenza nello Stralis di serbatoi carburante con capacit fino a 1.400 litri garantisce una elevata autonomia e, quindi, la possibilit di rifornirsi dove il prezzo del gasolio pi conveniente. Tutti i propulsori sono dotati di freno motore a decompressione, che offre sicurezza aggiuntiva e contribuisce a ridurre i costi di usura e manutenzione dellimpianto frenante. Inoltre, su tutte le unit Euro 6, presente una valvola a farfalla allo scarico che migliora fino al 30% le prestazioni del nuovo freno motore potenziato Seb, Super Engine Brake rispetto agli attuali motori Euro 5. Il freno motore integrato con il sistema di frenatura di servizio e con il rallentatore ausiliario Intarder.
La concezione di guscio intorno agli occupanti studiata per i commerciali dato che la maggior parte dei sinistri avviene per ribaltamento.
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motori della serie Cursor Euro 6, dotati per le coppie pi elevate di turbocompressore a geometria variabile, si caratterizzano per lintroduzione di una centralina elettronica, che consente di ottimizzare i termini di risposta del carico a bassi regimi motore e di aumentare lefficienza del freno motore. Al fine di garantire un ridotto impatto ambientale, i motori della serie Euro 5 sono dotati di sistema di aspirazione a circuito
chiuso, caratteristica mantenuta anche per la serie Euro 6. Per prevenire, inoltre, la dispersione di vapori dolio nei gas di blow-by del motore, sono stati introdotti sistemi di separazione dellolio ad alte prestazioni, allo scopo di ridurre al minimo il rischio di contaminazione del filtro dpf. Grazie al programma di ottimizzazione della combustione, le emissioni di particolato prodotte dal motore sono gi ridotte e non quindi necessaria la rigenerazione forzata del filtro dpf, aspetto importante in termini di consumi di carburante e manutenzione periodica. Inoltre, poich il motore immette solamente aria filtrata pulita invece dei gas di scarico ricircolati, lusura viene mantenuta a livelli molto bassi, gli intervalli di sostituzione dellolio sono pi lunghi, con relativi intervalli di manutenzione fino a 150.000 km.
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NOVIT IN CAVA
Debutto per la versione 2013 di Iveco Trakker, il veicolo cavacantiere in grado di operare su terreni impervi e sconnessi, offrendo la garanzia dei motori Cursor 8 e Cursor 13 entrambi euro 5 e caratterizzati da elevati standard di potenza e resistenza.
RIVISTI I PESANTI
Riflettori puntati ad Hannover sul nuovo Stralis Hi-Way di Iveco. equipaggiato con i motori Cursor 9, Cursor 11 o Cursor 13 a seconda delle versioni offrendo una riduzione del costo totale di esercizio che pu arrivare fino al 4%. Bosch presente su Stralis con il suo sistema diniezione common rail Crsn3 controllato da una centralina tipo Edc17Cv41 e integrato da un sistema di trattamento dei gas di scarico Denox 2.2.
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VaNTaGGi IMMEDIATI
Sul fronte del miglioramento aerodinamico, la Casa della Stella a tre punte ha dimostrato, con i due studi Aerodynamics Trailer e Aerodynamics Truck, come si potrebbe arrivare rapidamente a mettere in servizio veicoli pi vantaggiosi sul piano dei consumi, a patto naturalmente di ottenere le necessarie modifiche delle normative tecniche comunitarie. Se reso legale lAerodynamics Trailer, in combinazione con una normale motrice Actros, potrebbe realizzare riduzioni dei consumi dellordine del 4,5% nei servizi su lunga distanza. A sua volta le soluzioni adottate nellAerodynaics Truck permetterebbero di aggiungere un risparmio del 3,5%.
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strutturata, ma aerodinamica, con il risultato di un coefficiente di resistenza pari a 0,30, un valore degno di unautovettura. Lesercizio di Man, evoluto rispetto al primo concept del 2010, dimostra che intervenendo
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PROGRESSO
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re. Bosch, con un fatturato di 51,5 miliardi di euro e pi di 350 tra consociate e filiali in oltre 60 Paesi, il partner ideale per le Case che producono veicoli industriali, come stato sottolineato dalle molte novit e dalle molto cooperazioni annunciate alla recente IAA. Il Salone Internazionale dei Veicoli Commerciali di Hannover. Ne un importante esempio il contributo che Bosch fornisce, da sempre, nella soluzione dei problemi di alimentazione e di controllo del motormanagent delle unit installate sui mezzi da trasporto e da lavoro di ogni categoria. Con il progressivo aumento dei costi del carburante e la diffusione di norma-
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tive internazionali sempre pi rigide in materia di emissioni, i veicoli commerciali e industriali dovranno poter contare su motori diesel economici ed ecologici. I sistemi common rail Bosch riducono i consumi di carburante e le emissioni di CO2, abbattendo in questo modo i costi operativi. Riducendo dell1% i consumi di un veicolo pesante che viaggia per 200 mila chilometri allanno afferma la Casa tedesca - si ottiene un risparmio annuo di circa 800 euro. Combinati a convertitori catalitici scr, i sistemi common rail Bosch agevolano ladeguamento alle attuali e future normative sulle emissioni di gas inquinanti, quali euro 6, Us10, Jpnlt e Tier 4 Final. Il sistema common rail composto da una pompa ad alta pressione, un rail ad alta pressione, un iniettore per ogni cilindro e ununit di con-
trollo elettronica dotata di attuatori e sensori. La centralina elettronica edc in grado di regolare lintero processo di iniezione e di controllare la pressione di alimentazione e i sistemi di ricircolo e di trattamento dei gas di scarico. Per soddisfare le esigenze dei veicoli commerciali medi e pesanti Bosch ha riprogettato il sistema common rail Crsn3. Limpianto, sviluppato per motori diesel fino a 16 cilindri, stato migliorato dando vita a due varianti. La prima include il Crsn3-20, con una pressione fino a 2.000 bar adatto ai commerciali medi, e il Crsn3-22 per i commerciali pesanti con 2.200 bar di pressione. Unulteriore evoluzione del sistema rappresentata dal Crsn3-25 in grado di erogare 2.500 bar. La seconda variante costituita dal sistema Crsn4-21, destinato ad equipaggiare
i veicoli industriali pesanti. Anche in questo caso, Bosch ha previsto un sistema diniezione con la sigla Crsn4-25 che raggiunge i 2.500 bar. Per tutti questi sistemi i vantaggi sono tangibili: coppia elevata, bassi consumi e riduzione delle emissioni. Sul fronte dei veicoli commerciali leggeri disponibile il sistema Crs2, adatto ai motori diesel 6 cilindri e fino a 3 litri di cilindrata. Il sistema offerto nelle varianti Crs2-18 e Crs2-20, con pressione di iniezione rispettivamente di 1.800 e 2.000 bar. Questi sistemi sono in grado di gestire fino a 8 iniezioni per ogni ciclo di iniezione riducendo consumi, emissioni e rumorosit del gruppo motore. Bosch guarda per oltre al limitato ambito delle unit a gasolio, soprattutto in funzione dei nuovi pressanti obiettivi di contenimento dei costi e delle
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COSTANTEMENTE CONNESSI
Lo schema proposto da Bosch per un costante collegamento tra veicolo e infrastrutture. (1) Satellite per Gprs. (2) Analisi dati. (3) Server. (4) Applicazioni e servizi nelle sedi aziendali. (5) Terminali e relativo impianto di collegamento a bordo.
tiva, in una centralina di dosaggio separata Dcu. Sia Denoxtronic 2.2, sia Denoxtronic 6.x sono disponibili per gli impianti elettrici di bordo che funzionano a 12 o 24 Volt. Con Departronic, Bosch offre un sistema di dosaggio del gasolio per la rigenerazione del filtro antiparticolato per il settore dei veicoli commerciali medi e pesanti e per le applicazioni off-highway. Limpianto inietta una quantit di gasolio dosata nel usso di scarico, a monte del catalizzatore ossidante. La combustione del carburante fa aumentare la temperatura di scarico a circa 600 C, provocando la combustione della fuliggine raccoltasi nel filtro antiparticolato. Rispetto al metodo di postiniezione allinterno del motore, Departronic offre un vantaggio economico: riducendo fortemente o addirittura evitando la diluizione dellolio motore, gli intervalli di cambio olio si allungano considerevolmente. La seconda generazione di Departronic stata ulteriormente migliorata e pu ora gestire una maggiore pressione di alimentazione del carburante. Il gasolio pu quindi essere pompato nel sistema dal circuito di bassa pressione dellimpianto di iniezione diesel. Il sistema autopulente e pertanto non richiede manutenzione, ed stato alleggerito e reso pi compatto rispetto alla generazione precedente. Infine compatibile sia con i 12 sia con i 24 V.
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MOTORI Industriali
Il sedici cilindri
Il pi grande diesel veloce quello costruito da Cummins. Un 95 litri capace di 4000 cavalli concepito per trasporto ferroviario, navale e per il settore minerario
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DEI RECORD
cazioni ferroviarie, ma ottimo anche per muovere grandi camion destinati ai trasporti eccezionali o i dumper da miniera. Non disdegna inoltre impieghi quale generatore di potenza, meglio se su piattaforme off shore, o la propulsione marina. Tarabile in termini di erogazione in base allapplicazione cui lunit deve far fronte, 4.000 cavalli la sua potenza massima, standard che no a ieri poteva essere rag-
ifcile immaginare che un motore alto 2,4 metri, lungo 4,2 metri e capace di erogare pi di 4.000 cavalli possa essere considerato ecologico. Ma il nuovo motore diesel ad alta velocit Qsk 95, il pi grande mai costruito da Cummins, possiede qualit che lo rendono estremamente rispettoso con lambiente. Non a caso stato soprannominato Hedgehog,
il riccio, ottemperando alle pi stringenti regolamentazioni sulle emissioni, incluse le americane Tier 4 Final che entreranno in vigore nel 2015. Cos il vice presidente e general manager di Cummins, Mark Levett, ha introdotto il nuovo top di gamma durante il lancio a Seymour, nello stato americano dellIndiana. Qsk 95 nasce quale motore industriale a sedici cilindri con architettura a V studiato per appli-
giunto con motori da almeno 20 cilindri e che, se usata per muovere un generatore elettrico, assicura 3,5 MW di potenza elettrica erogata. La progettazione del motore ha richiesto il disegno di una piattaforma completamente nuova, coinvolgendo oltre 150 ingegneri e richiedendo un investimento complessivo di 100 milioni di dollari tra progettazione, industrializzazione e testing. Questo per offrire un prodotto che offrisse elevata potenza e, allo stesso tempo, basse emissioni, bassi consumi di carburante e bassi costi di gestione oltre che, e questa una novit, la possibilit di una rigenerazione il pi ampia possibile una volta completato un ciclo operativo completo. In questa ottica tutte le parti del propulsore sono state concepite per facilitare la rigenerazione, a partire dal blocco motore, realizzato con laggiunta di uno strato extra di metallo al ne di permettere, durante la rettica dei cilindri, di riportare il blocco alle speciche originali pi facilmente. In unottica di afdabilit, giocano invece i sistemi di controlli elettronici, capaci di rilevare eventuali sforzi meccanici anomali durante il funzionamento e modicare questultimo, se necessario, al ne di evitare il danneggiamento. Tornando ai numeri va precisato che 95 sono i litri della cubatura e che fra i 1.200 e i 1.800 giri al minuto si colloca il regime di lavoro. Un diesel veloce quindi, alimentato con lultima generazione del sistema modulare common rail Cummins che permette di ridurre i consumi di carburante e allo stesso tempo migliora la combustione offrendo un funzionamento dellunit pi stabile ai bassi regimi e diminuendo le emissioni inquinanti. Il sistema opera mediante iniettori funzionanti
a 2.200 bar di pressione che riducono le emissioni di particolato e ottimizzano lutilizzo di carburante durante ogni ciclo di funzionamento. Sulla linea di alimentazione del carburante prevista la tecnologia Cummins NanoNet Fuel ltration che evita danni allimpianto nel caso si utilizzi gasolio inquinato da componenti solidi o liquidi. Il sistema di alimentazione gestito da quattro moduli di controllo elettronico che, oltre a monitorare il funzionamento del motore, permettono uninterfaccia pi semplice dellunit con sistemi ausiliari, generatori o sistemi di controllo in remoto.
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Cuore CALDO
Tre innovazioni, invisibili allocchio ma concrete nei ritorni, targate Federal-Mogul. Permetteranno ai diesel del prossimo futuro di essere pi performanti nelle erogazioni, pi rispettosi dellambiente e parchi nei consumi
el settore dei motori per auto si sta sempre pi imponendo il cosiddetti downsizing, un processo di riduzione delle cilindrate e delle architetture teso a minimizzare gli assorbimenti energetici interni dei motori. Per qualcuno una rivisitazione in chiave motoristica del celebre assioma che vuole bello ci che piccolo, per altri la soluzione di quella formuletta pseudomatematica che, a livello di riduzione dei consumi e delle emissioni a parit di prestazioni, vuole i sei cilindri uguale agli otto e i quattro uguale ai sei. Comunque la si intenda, si arriva sempre allo stesso risultato, a un sensibile incremento delle potenze speciche giocato in termini di rendimenti volumetrici e termodinamici e quindi a spese della meccanica sempre pi impegnata a livello di stress meccanico e termico. In campo agricolo, dove le coppie erogate contano pi delle potenze di picco, il downsizing al momento non ancora
un trend generalizzato, ma i problemi che i motoristi si trovano ad affrontare sono pi o meno gli stessi con cui si scontrano i tecnici dellauto e quindi logico ritenere che anche le soluzioni prima o poi niscano con lessere le stesse. Proprio in tale prospettiva si recentemente mosso il gruppo Federal Mogul. Ha infatti messo a punto degli speciali pistoni di alluminio per motori diesel in grado di reggere anche potenze speciche dellordine dei 124 cavalli/litro e quindi caratterizzati da capacit di resistenza allusura e alle sollecitazioni termiche decisamente superiori rispetto a quanto proposto sia dai pistoni tradizionali di alluminio sia dai pistoni di acciaio. Cuore dei nuovi componenti, la camera di combustione caratterizzata dal rivestimento brevettato DuraBowl che ne indurisce le superci giocando su una ridistribuzione della struttura cristallina dellalluminio e da un circuito di raffreddamento toroidale posto molto vicino al punti di maggior stress
termico. Il circuito viene riempito di olio da speciali ugelli e concorre a mantenere la temperatura della stessa camera al di sotto di quei 400 gradi che rappresentano lultimo limite accettabile per la temperatura dei pistoni di alluminio. Tale risultato reso possibile da un accurato controllo dei processi di produzione dei pistoni la cui qualit costruttiva oggi controllata con la massima precisione mediante uno speciale sistema bidimensionale a ultrasuoni messo a punto da Federal Mogul, che ogni 30 secondi permette di rilevare circa 125 mila diversi punti di misura determinando cos in maniera accurata forma e posizione di eventuali difettosit di fusione. Sulla base di tali rilievi i tecnici
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possono ottimizzare i processi di fusione dei pistoni garantendo una posizione del circuito di raffreddamento il pi possibile vicina alla camera di combustione. Grazie a tale soluzione i pistoni di nuova generazione testati su un motore per auto Bmw riescono a realizzare prestazioni speciche superiori del 25% e, parallelamente, anche un calo delle emissioni di anidride carbonica del 30% rispetto alle prestazioni e alle emissioni proposte dai pistoni normalmente in uso.
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Sospensioni a
elle automobili, come in qualsiasi altro veicolo, lammortizzatore il protagonista spesso sconosciuto del sistema di sospensione. Un elemento su cui specialisti e ingegneri hanno passato negli ultimi anni ore e ore di fatiche dando per luogo a importanti miglioramenti funzionali grazie allintroduzione di nuove tecnologie, in primis il controllo elettronico delle valvole di taratura. Tra i tecnici che pi si sono distinti in tal senso merita una citazione particolare laustraliano Chris Heyring che ha inventato un sistema atto a permettere un superiore controllo della ruota e dei
OLIO E AZOTO
movimenti del corpo vettura. Unidea che poi stata sviluppata da Tenneco per renderla industrializzabile e traducibile nel suo attuale sistema di sospensione cinetica. Il principio di lavoro semplice. Gli ammortizzatori convenzionali utilizzano passaggi calibrati per frenare il usso dellolio che passa attraverso un pistone quando questi in movimento e proprio grazie a tale azione si realizzano i desiderati effetti di smorzamento nei confronti delle risposte elastiche delle molle. Le situazioni che si devono via via gestire sono per complesse e spesso contraddittorie. Le sollecitazioni da impatto sulla ruota, per esemp i o , richiedono una risposta morbida dellammortizzatore, mentre per contrastare i movimenti del corpo vettura occorrerebbero risposte pi rigide. Per superare tale problema, la sospensione Kinetic di Tenneco sincronizza i movimenti del pistone posto allinterno dellammortizzatore con quelli della ruota allinterno come accade in un elemento convenzionale, ma integrando tale schema con una rete di tubazioni che collega gli ammortizzatori a due accumulatori idraulici del tipo olio/azoto, simili cio a quelli che furono introdotti da Citroen sulle mitiche Ds. Gli accumulatori Tenneco per sono regolabili nella pressione interna mediante una pompa e le relative camere di accumulo sono collegate tra di loro. Ci fa s che in occasione di un urto di una ruota contro un ostacolo, linsieme dei movimenti risultanti nella sospensione pompino olio nella camera dellaccumulatore diagonalmente opposto a quello agente sulla ruota in questione mantenendo di conseguenza in assetto il veicolo senza pregiudicare lassorbi-
Un sistema oleopneumatico che interconnette gli ammortizzatori. Eredita parte dei principi progettuali introdotti nel settore da Citroen con le sue mitiche Ds del 1955 ma adeguandoli agli attuali livelli tecnici dellauto
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mento dellurto. Quando lauto affronta invece una curva, linterconnessione idraulica produce una risposta radicalmente diversa. I ussi di olio in uscita da tutte e quattro le unit idrauliche si dirigono verso un solo accumulatore trovando opposizione nel relativo cuscinetto di azoto. Anche in questo caso il risultato che non c necessit di barre antirollio o di sospensioni rigide per mantenere il corpo vettura piatto nelle curve. Poich lo smorzamente degli urti e lazione antirollio possono agire in modo indipendente, il sistema Kinetic riesce a fornire una risposta controllata alle pi diverse condizioni di guida, obbiettivo cui peraltro guarda anche la possibilit di regolare elettronicamente i passaggi che determinano la frenatura dellammortizzatore in funzione della velocit dellauto e dei gusti del conducente. Ne un esempio il sistema che Tenneco fornisce alla McLaren MP4-12C e che viene denito sistema proattivo di controllo del telaio.
Due ammortizzatori a controllo elettronico con cablaggi connessi lateralmente o sul fondello di chiusura
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INNOVAZIONI di prodotto
on la nuova generazione della Classe A, Mercedes punta a rivoluzionare il settore delle compatte. In particolare a livello di propulsori, attraverso il downsizing dei motori di base e il downspeeding dei propulsori pi potenti. Di spicco il lavoro svolto sulle unit a gasolio, a dimostrazione di quale potenziale si celi ancora nello sviluppo dei diesel. Lo confermano
le versioni A 180 Cdi, la prima Mercedes a emettere solo 98 g di CO2 al chilometro grazie a ununit di 1.5 litri sviluppata assieme a Renault, e A 220 Cdi, conforme n da oggi alle norme antinquinamento euro 6 che entreranno in vigore nel 2015. Il range delle potenze dei turbodiesel spazia dai 109 Cv della A 180 ai 170 Cv del 2.2 montato nella A 22, fermo restanco che tali unit, assieme al motore 1.8 della
A 180 Cdi nella variante con cambio automatico, derivano tutti dalla stessa unit della serie OM 651 che oggi presente in quasi tutta la gamma della Mercedes. Per il montaggio trasversale sono stati modicati il comando a cinghia dei gruppi secondari, la posizione del turbocompressore e il sistema di convogliamento dellaria. Da notare che nel 2.2 della variante 220 lalbero motore ha un peso inferiore di circa
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6 chili rispetto a quello di un Om 651 di pari cilindrata nella variante montata longitudinalmente e ci grazie ai cappelli dei cuscinetti singoli avvitati dal basso e ai quattro contrappesi. La cilindrata della versione da 1.8 litri ottenuta con una corsa pi breve, 83 mm invece di 99, mentre le bielle sonmo state allungate per assicurare un minor attrito quando il pistone preme lateralmente sulla canna. Presenti due controalberi di equilibratura e un turbocompressore monostadio a geometria variabile oltre che, sulla A 200 Cdi un ricircolo multivie dei gas di scarico per ridurre le emissioni di ossidi di azoto. Da segnalare la cilindrata del motore da 2.2 litri per garantire unelevata elasticit ai bassi regimi, tendenza progettuale che gli esperti di motori chiamano downspeeding, e che permette di gestire rapporti particolarmente lunghi a livello di trasmissione. Tutti i tre nuovi motori a gasolio sono alimentati mediante un common rail operante a 1.800 bar, gli iniettori dellolio e la pompa dellacqua si attivano solo se necessario, i blocchi motore sono di ghisa grigia e le teste cilindri di allumini. Ottimizzato poi il sistema di raffreddamento in corrispondenza delle aree circostanti le
camere di combustione, cosa che permette al motore di operare con pressioni daccensione di 200 bar. Da segnalare anche i volani a due masse dimensionati in funzione di garantire coppie elevate ai bassi regimi e smorzare le vibrazioni torsionali dellalbero motore. Massimo comfort quindi, esattamente come accade sui motori a benzina quattro cilindri BlueDirect che recuperano le esperienze maturate sulle unit V6 e V8 in termini di sistema di variazione delle fasi. Dispongono infatti di
impianti Camtronic che permettono loro di far spaziare le potenze massime fra i 122 cavalli del motore 1.6 e i 211 cavalli del 2.0 garantendo sempore un ottimo tiro ai bassi regimi, target cui guardano anche gli iniettori piezoelettrici e laccensione multipla veloce. Base delle tre versioni del motore il propulsore bialbero completamente di alluminio M 270, ununit estremamente versatile che in futuro verr introdotta anche su altri modelli sia in senso trasversale sia longitudinale.
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Sotto il vestito
Mentre il design delle auto si sta normalizzando e abbandona gli eccessi, dilaga linnovazione tecnologica sotto alle carrozzerie. Dai motori downsized ai sistemi di sovralimentazione sempre pi rafnati. Dagli impianti elettronici di assistenza alla guida ai materiali compositi ultraresistenti
TUTTO
zione che spazia dalle piattaforme modulari allimpiego dei materiali pi avanzati, dalla riduzione delle cilindrate e del frazionamento dei motori, il cosiddetto downsizing, alla massima sosticazione delle applicazioni elettroniche nella gestione dei propulsori e della dinamica di marcia. Questa rivoluzione nascosta coinvolge anche i trattamenti delle superci delle parti in movimento, per combattere uno dei tradizionali nemici dellefcienza energetica, lattrito, e passa anche attraverso la riprogettazione di elementi come le teste e i basamenti che sono stati fortemente perfezionati in questi ultimi anni per ottimizzare la termodinamica e la lotta alle vibrazioni. Ecco alcuni degli esempi pi signicativi di questo radicale cambiamento delle automobili del terzo millennio.
el corso di una recente intervista, Walter de Silva, responsabile del design del Gruppo Volkswagen, parlando delle attuali tendenze nel campo delle auto di serie ha detto che lo stile ammeggiante superato e che oggi sono di moda carrozzerie semplici e pulite. Uno dei massimi esponenti nel settore dello stile automobilistico non ha fatto che confermare quanto si percepisce guardando le vetrine degli autosaloni, con i modelli pi recenti che sono soprattutto funzionali, con linee meno ricercate ma rese dinamiche e attraenti grazie alle proporzioni, alle ruote di grande diametro e alla scolpitura delle superci. Le vere novit sono invece nascoste sotto a queste pelli semplici e pulite, rappresentate da una vera e propria valanga di innova-
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VOLKSWAGEN GOLF 7
Una quarantenne
distanza di quarantanni esatti dalla creazione della prima Golf, uno dei capolavori di Giorgetto Giugiaro, la settima generazione debutta senza mutamenti rivoluzionari nella carrozzeria, che peraltro completamente nuova, ma con novit sostanziali nella struttura e nella meccanica. Pi leggera di 100 kg grazie alla piattaforma modulare Mbq di inedita progettazione, la Golf7 unisce a questa cura dimagrante anche la disponibilit di due famiglie di motori completamente nuove. Tutte le unit sia benzina che diesel hanno iniezione diretta del carburante, sono sovralimentate e sono dotate di serie dei sistemi start/stop per una riduzio-
IN GRANDE FORMA
A
ne dei consumi del 4% circa e di un recupero dellenergia. Questa misura, da sola, ha permesso un taglio della CO2 del 3% circa ma, grazie alle sinergie con le misure adottate, gli ingegneri Vw hanno potuto ridurre le emissioni di CO2 no ad un massimo del 23%. Due unit sono particolarmente interessanti: si tratta del Tsi 1.4 a benzina da 140 Cv e del Tdi a gasolio da 110 Cv. In particolare il Tsi il primo motore della Golf proposto anche con un sistema di gestione attiva dei cilindri Act, una tecnologia che si sta diffondendo allinterno del Gruppo Volkswagen e che permette un consumo nel ciclo combinato di appena 4,7 l/100 km a fronte di emissioni di CO2 di 109 g/km. Grazie allestrema rigidit del carter in alluminio pressofuso, i nuovi motori benzina sono particolarmente leggeri, rispettivamente 97 kg per il Tsi 1.2 e 104 kg per il Tsi 1.4. La ricerca della riduzione di peso ha avuto effetti anche sui pi piccoli dettagli. Nel motore Tsi 1.4 i tecnici hanno diminuito il diametro del supporto principale dellalbero motore da 54 a 48 mm, lo stesso albero stato alleggerito del 20% e le bielle addirittura del 30%. Le bielle sono a sezione cava e anche i pistoni in alluminio, ora con fondo piatto, sono pi leggeri. Grazie alla completa integrazione del collettore di scarico nella testata cilindri, il riscaldamento del motore veloce e contemporaneamente disponibile il calore necessario per rendere confortevole labitacolo.
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MINI JCW GP
IL DNA RACING
Prosegue la proliferazione delle Mini, questa volta con la versione John Cooper Works Gp, che ripropone una elaborazione estrema, quasi corsaiola, in un modello omologato per limpiego stradale. Questa versione riprende i concetti espressi con la precedente Gp, quella del 2006, e si distingue oltre che per lampio spoiler posteriore e i cerchi in lega speciali da 17 pollici, anche per lassetto regolabile, per limpianto frenante sportivo ed altri interventi di ottimizzazione aerodinamica. Per la prima volta, su una Mini viene utilizzato lassetto regolabile che permette di ribassare la vettura in base alle esigenze del pilota no a 20 millimetri. Sullasse anteriore sono montati ammortizzatori a stelo rovesciato, che aumentano la rigidit
longitudinale e trasversale. Incrementate anche la campanatura dellasse anteriore e posteriore. Limpianto frenante prevede freni a pinza ssa con sei pistoncini e dischi autoventilati da 330 millimetri di diametro sulle ruote anteriori. Sotto al cofano invece nascosta una versione elaborata del motore quattro cilindri 1.6 con monoblocco e carter dei cuscinetti in alluminio. Gli interventi hanno riguardato anche i pistoni, che sono stati rinforzati e ladozione di una testata ad alta resistenza. Ottimizzato anche il peso degli assi a camme. Lalimentazione realizzata mediante iniezione diretta di benzina e un turbo Twin-Scroll che genera una pressione di sovralimentazione particolarmente elevata. Presente anche il comando valvole variabile sviluppato sulla base della tecnologia Bmw Valvetronic che favorisce la rapidit di risposta e lefcienza energetica. La potenza erogata di 218 Cv.
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mento anche se non si nelle vicinanze di uno degli oltre 900 distributori di metano presenti in Italia grazie alla presenza del serbatoio per la benzina di capacit pressoch invariata e pari a 35 litri. Considerando la capacit di carico delle due bombole di metano sotto al pianale pari a circa 12 kg, che equivalgono a 72 litri alla pressione di 200 bar e ad un prezzo medio di 0,979 euro/kg, un pieno di gas naturale costa appena 11,7 euro. I due impianti di alimentazione metano e benzina sono indipendenti fra loro. La vettura effettua lavviamento sempre a benzina e passa subito dopo automaticamente al gas. La benzina viene utilizzata solo quando il gas nelle bombole prossimo allesaurimento o
nito. E comunque sempre possibile passare da metano a benzina e viceversa, premendo un pulsante posto sulla plancia. Rispetto alla versione benzina, il motore TwinAir bi-fuel dispone di elementi specici per il sistema di alimentazione tra cui il collettore di aspirazione, gli iniettori, il sistema elettronico di controllo del motore e le sedi valvole con geometria specica e realizzate in materiale a bassa usura. Proprio la perfetta integrazione di tutti i componenti insieme alle tecnologie pi avanzate, come il sistema MultiAir e il turbocompressore, oltre a garantire la massima afdabilit, non altera in alcun modo le prestazioni e la guidabilit della vettura quando funziona a metano.
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Come migliorare
IL MITO AMERICANO
ostruita a mano nello stabilimento di Conner Avenue Assembly a Detroit, che dal 1995 la factory di questo modello diventato licona delle auto sportive made in Usa, la Srt Viper e Viper GTS offre per il 2103 molte novit, per offrire una perfetta combinazione di prestazioni estreme e una voluta conservazione del dna di questo modello. Tra le soluzioni tecnologicamente pi avanzate, sono da segnalare le due modalit di funzionamento della sospensione attiva, una per trovare nuovi limiti in pista e una per supportare la ricerca di prestazioni estreme su strada. Cuore e anima della Srt Viper 2013 il motore V10 di 8,4 litri assemblato a mano e completamente in alluminio, con le caratteristiche valvole in testa. I miglioramenti includono un nuovo collettore di aspirazione in materiale composito ad alta resistenza, molto afdabile e leggero, i pistoni forgiati, le valvole di scarico al sodio e nuovi catalizzatori che riducono la contropressione. Rivisto anche il cambio manuale a 6 marce Tremec Tr 6060 con rapporti ravvicinati e un rapporto di trasmissione nale ridotto da 3,07 a 3,55:1. Con la Viper versione
2013 la velocit massima sar dunque realizzata in sesta, al regime massimo del motore, con la linea rossa, ssato a 6.200 giri al minuto. Nuova anche la struttura pi rigida del 50%, che comprende anche un nuovo elemento a X nel vano motore, per collegare i punti di ssaggio delle sospensioni ed aumentare la resistenza torsionale. Alla frenatura provvede un impianto a quattro pistoncini Brembo con pinze sse in alluminio. I dischi sono tutti ventilati e hanno un diametro di 355 mm con uno spessore di 32 mm. Da notare che le pinze freno sono forgiate per lavorare correttamente anche nelle condizioni di frenata pi estreme.
COPPIA RECORD
Per il poderoso V10 Hemi della nuova Viper i dati preliminari diffusi dalla Chrysler parlano di 640 Cv di potenza e 600 Nm di coppia massima, che il valore record proposto al mondo da un motore aspirato.
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FORD TRANSIT
Generazione NUMERO 6
resentato nellormai lontano 1965, Ford Transit nella sua ultima generazione, la sesta, entra in un segmento di mercato difcile com quello dei commerciali One Ton e per di pi in un momento negativo sul piano economico come lattuale. Lo fa, per, con molte importanti novit tra cui lo stile completamente rivisto e vantaggiosi miglioramenti dellefcienza. Ne un esempio il Cx che scende a 0,37, un contributo alla riduzione dei consumi che si somma alla presenza dei nuovi motori DuraTorq 2.2 litri che sono proposti nelle tarature da 100, 125 e 155 Cv. Lalimentazione di questi turbodiesel, omologati euro 5, ottenuta con impianti common rail di ultima generazione e il loro funzionamento si fa apprezzare, oltre che per i superiori livelli di erogazione rispetto alle varianti euro 4, con 15 Cv e 35 Nm di coppia in pi, anche per lottima silenziosit. Da notare che i Ford Transit di nuova
MOTORE DURATORQ
I motori DuraTorq di Ford sono famosi per la loro afdabilit nel tempo, dote che non va per a ledere i discorsi relativi alle prestazioni n si scontra con la necessit di realizzare consumi contenuti. Nel caso specico, cio sui nuovi Transit, il motore unico a livello di blocco, il turbodiesel da due litri e 200 centimetri cubi, ma cambiano le mappature di alimentazione in base al livello di erogazione dei vari modelli, compreso fra i 100 e i 155 cavalli.
generazione, tutti a trazione anteriore, uitilizzano frizioni a doppio disco da 258 millimetri di diametro per migliorare gli scambi termici e allungarne la vita, trasmissioni con cambio manuale a 6 marce e volani del tipo bimassa. Il servosterzo di tipo elettroidraulico, preciso, leggero e parsimonioso quanto ad assorbimento di energia dal motore. Nuove anche le sospensioni, pi adatte al nuovo mezzo, cos come i freni, i cui dischi sono stati maggiorati per assecondare le superiori prestazioni. Interessante, nello sviluppo della nuova generazione dei Transit, anche il lavoro svolto sotto la pelle. La scocca infatti costruita con acciai speciali al boro per incrementare la resistenza alle torsioni e la resistenza complessiva della struttura anche in caso di sollecitazioni anomale. Le lamiere sono sottoposte a trattamento di zincatura anticorrosione, tanto che la carrozzeria garantita per 12 anni.
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NUOVI Catalizzatori
LA MULLITE
nellate. Ora per la situazione potrebbe cambiare. I ricercatori dellUniversit di Dallas, nel Texas, Stati Uniti, hanno messo a punto dei catalizzatori analoghi ai gruppi tradizionali, ma basati sulla Mullite. E come si rileva dalla ricerca pubblicata sullultimo numero della rivista Science, i catalizzatori, denominati OxiCat, che impiegano questo silcato di Alluminio combinato con il Manganese possono addirittura avere un rendimento superiore del 45% rispetto ai catalizzatori tradizionali. Questa caratteristica potrebbe permettere ai costruttori operanti nellautomotive di ridurre le dimensioni dei catalizzatori o di aumentarne la resa a parit di ingombri. Studi avanzati sulla Mullite sono in svolgimento anche presso il laboratorio californiano Lawrence Berkeley che sta sviluppando nuove metodologie costruttive per ridurre limpatto economico del Platino in ambito industriale. Strutturando il materiale sulla base di nanoparticelle anzich di cristalli i ricercatori della Berkeley sono riusciti a migliorare le performance dei catalizzatori e anche quelle delle celle a combustibile, altro settore che potrebbe trarre giovamento dalle ricerche in corso.
nche se il nome, Mullite, non dei pi coinvolgenti, questo materiale, un silicato di alluminio, potrebbe diventare larma risolutiva per abbattere le emissioni inquinanti dei motori a combustione interna senza ricorrere al costosissimo Platino. E infatti risaputo che i sistemi catalizzanti inseriti sullo scarico dei motori per incidere sugli ossidi di azoto sono molto costosi in quanto uno dei loro componenti strategici risulta essere il Platino, metallo prezioso le cui quotazioni viaggiano attorno ai 43/44 euro al grammo. Al problema prezzo si deve poi aggiungere quello inerente le difcolt di approvvigionamento indotte dal fatto che il Platino non uno dei minerali pi diffusi. Basti pensare a tale proposito che nel 2011 i cinque maggiori produttori, cio il Sud Africa, la Russia, il Canada, lo Zimbawe e gli Stati Uniti ne hanno immesso sul mercato solo 200 tonnellate pur avendo lavorato un volume di grezzo - minerali di Nichel - di circa 100 milioni di ton-
ORIGINI SCOZZESI
Rinvenuta la prima volta sullisola di Mull, in Scozia, da cui il nome, la Mullite un silicato di Alluminio la cui genesi in natura si lega alle trasformazioni subite da alcune rocce argillose quando entrano a contatto con massa ad alta temperatura quali, per esempio, le lave vulcaniche. Lo stesso composto si ottiene durante la lavorazione delle ceramiche per interazione tra i minerali argillosi, lallumina e la silice a temperature superiori a 1.400 gradi centigradi.
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CINQUE LITRI
lizzato una nuova versione di X L1, vettura laboratorio lanciata nel 2008 nellambito del progetto Ein liter, nalizzato proprio alla realizzazione di unauto capace di consumare un solo litro di carburante ogni 100 chilometri. Ora, grazie ai risultati raggiunti e cio un consumo medio misurato in 0,9 litri di gasolio ogni 100 chilometri, X L1 potrebbe coprire i 576 chilometri dellautostrada A1 che dividono Milano da Roma con poco pi di nove euro di gasolio, accettando lidea che questultimo costi 1,8 euro al litro e che il Governo Monti non continui a dedicarsi al suo passatempo preferito, laumento ingiusticato delle accise. Vale la pena di precisare che lattuale versione di X L1 differisce sostanzialmente dai due prototipi che lhanno preceduta per il fatto di avere proporzioni analoghe a quelle delle normali auto, con abitacolo per due persone afancate anzich una struttura stretta e monoposto o con due posti longitudinali. La nuova impostazione abitativa ha coinvolto gli esperti delle strutture, dellaerodinamica, dei motori e della propulsione ibrida, tant che la propulsione ora assicurata da un
Motori termici sempre pi efcienti nei consumi e nelle emissioni. Sistemi ibridi capaci di risultati un tempo impensabili. Cambi Dsg che tagliano le perdite e migliorano i costi di gestione. Ecco cosa ha nei cassetti Volkswagen
breve Volkswagen render disponibile in serie limitata una vettura in grado di consumare meno di un litro di gasolio ogni 100 km. Un traguardo impensabile cui la Casa tedesca sta arrivando grazie ai grandi investimenti sostenuti negli ultimi anni in termini di ricerca e che avr sicuramente un impatto positivo, seppure con risultati meno eclatanti, su tutti i futuri modelli del Gruppo. Per realizzare il sogno recondito di tutti gli automobilisti, potersi muovere su lunghe distanze con minimi costi, Volkswagen ha rea-
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turbodiesel bicilindrico di 800 centimetri cubi erogante 48 cavalli accoppiato a ununit elettrica da 27 cavalli equivalenti di potenza. Il tutto si collega alle ruote anteriori tramite un cambio Dsg a sette rapporti che permette alla vettura di percorrere in modalit 100% elettrica circa 40 chilometri, accreditandola di una velocit di punta limitata elettronicamente a 160 allora e di unaccelerazione da fermo a 100 allora inferiore ai 12 secondi. Clou del progetto il motore, di nuova generazione e orientato progettualmente a realizzare prestazioni elevate, emissioni molto basse e dimensioni compatte a livello di unit a benzina o diesel. Nei documenti presentati al Vienna 2012 Motor Symposium, il Gruppo tedesco ha delineato i piani per i nuovi motori a benzina Tsi che utilizzeranno il 30% in meno di
carburante dei motori attuali con un taglio di 20 g/km di CO2. Di questa quota, 8 g/km deriveranno dalluso del sistema di disattivazione dei cilindri, ormai diffuso su diversi modelli dei vari marchi VolksWagen. Per i motori diesel, invece, si punta a tagli nelle emissioni del 45% e, al tempo stesso,
SE SERVE VA A DUE
Il sistema di gestione del motore messo a punto dalla Volkwagen permette di disaccoppiare, quando non serve la massima potenza, due dei cilindri con un sensibile risparmio energetico.
a incrementi della potenza del 16% e del 26% per la coppia. Le innovazioni su cui si lavora a Wolfsburg sono numerose. A breve, per esempio, potrebbe trovare applicazione un sistema di recupero dellenergia termica presente nei gas in uscita dai turbo
per trasformarla in energia elettrica. Anche studi che non porteranno a medio termine ad applicazioni pratiche, come ad esempio il sistema combinato di combustione Ccs che avrebbe permesso di sfruttare indifferentemente benzina o gasolio come fonte di alimentazione, forniranno contributi ai progetti di ricerca che saranno sviluppati nellimmediato futuro. Altra area su cui sono impegnati i tecnici inoltre quella dei cambi e delle trasmissioni, tema che potr dare a breve risultati signicativi. Lultimo cambio Dsg a doppia frizione diretta, per esempio, consente di passare automaticamente in folle, la cosiddetta planata, quando il conducente rilascia il pedale dellacceleratore e ci no a velocit di circa 160 allora con sensibili risparmi di carburante quando si viaggia in autostrada. E interessante rilevare a questo riguardo che il veicolo pu veleggiare a lungo dal momento che il disaccoppiamento della trasmissione rispetto al motore elimina le perdite di coppia resistente. Naturalmente per ottenere i migliori risultati il guidatore dovr adottare un diverso stile di guida, in modo da sfruttare al meglio le situazioni in cui lapporto di carburante al motore pu essere ridotto o addirittura azzerato.
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arrivato il turbo
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CHE CI VOLEVA
costruttori di auto e di veicoli industriali. Con questa nuova turbina per motori a benzina, Continental incrementa inoltre la sua gamma di prodotti e lo fa ottenendo una risposta positiva sia dalla clientela, con il motore EcoBoost 1.0 che si sta diffondendo in numerosi modelli Ford, dalla Fiesta alla Focus, dalla C-Max alla B-Max per arrivare alla Mondeo sia dal mondo degli esperti, come dimostrano i riconoscimenti internazionali assegnati al progetto il cui migliore plus insito nellelevato livello di efcienza. La termodinamica stata in effetti ottimizzata mediane lunghi studi di simulazione computerizzati e gli stessi hanno anche permesso di minimizzare delle masse in movimento, con la conseguente riduzio-
Un altro colosso della componentistica entra nel settore dei sistemi di sovralimentazione con una inedita turbina per unit downsized. In combinazione con il motor management permette rendimenti ottimali
isegnato sulla piccola taglia dei nuovi motori downsized, come il tre cilindri benzina Ford EcoBoost, il nuovo turbocompressore Continental segna una importante tappa nel progresso delle soluzioni tecnologiche che i grandi Gruppi operanti nel settore della componentistica possono mettere a disposizione dei
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Spaccato di un turbo Continental di ultima generazione. In evidenza la turbina sofante, inserita in un carter di alluminio
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G
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i negli Anni 60 e 70 diversi costruttori inglesi, sfruttando la facilit con cui in quel Paese veniva concessa lomologazione stradale, iniziarono a proporre piccole biposto a ruote scoperte o coperte da parafanghi da moto che grazie al peso estremamente contenuto potevano offrire prestazioni sportive pur usando nello schema motore anteriore-trazione posteriore i pacici propulsori della Ford Cortina e perno della Fiat 124. Di comfort non si parlava affatto, anche per lassenza di una
qualsiasi forma di chiusura dellabitacolo, ma chi si sedeva al volante di una Lotus Seven o delle sue eredi come le varie Westeld e Catheram, indossando la classica giacca cerata Barbour, aveva la certezza di trarne emozioni forti come e forse pi che guidando una Porsche o una Ferrari. Questo concetto, pur attualizzato con il ricorso a strutture di
telaio molto pi sofisticate e alla sistemazione posteriore del motore in senso trasversale anzich longitudinale, ripreso oggi da altri costruttori, in primis Ktm che vende con un discreto successo
una X-Bow progettata da Dallara. Spicca in questo panorama di superspecialisti, lattivit della britannica Ariel Motor Company che costruisce le monoposto Atom, forti di un rapporto peso-potenza di 2,5 kg/ Cv e mosse da un motore Honda quattro cilindri da due litri con distribuzione VTec erogante 245 Cv, lo stesso utilizzato sulle Civic Typ R. Per la Atom di serie la Casa dichiara unaccelerazione di soli 2,8 secondi per scattare da fermo a 100 km/h, meglio delle pi costose supercar targate Ferrari o Lamborghini, prestazioni che scende a 2,3 secondi per la versione Atom V8, mossa da un poderoso motore da tre litri realizzato dalla stessa Ariel sulla base Honda. Della Atom V8, che dispone di 500 Cv ed quindi un vero missile su quattro ruote, verranno costruite solo 25 unit e a loro, per celebrare la produzione della Atom numero mille, Ariel ha anche afancato una serie limitata di dieci esemplari/anno per 10 anni equipaggiati con un motore Honda elaborato Mugen e accreditato di 270 Cv. Come gi avviene per altri campionati promozionali, come quello della Caterham che si disputa dal 1986, anche Ariel ha appena lanciato un suo Trofeo Atom che si correr nel 2013 con una versione racing della biposto stradale. Anche i big delle quattro ruote si sono per mossi in tal senso, con Ford che si recentemente interessata a queste particolari architetture superleggere forte di oltre 50 anni di esperienza maturati a partire dalla ne degli Anni 60 con la Formula Ford. La Casa di Dearborn ha infatti realizzato una speciale versione stradale della monoposto 2012, rimpiazzando il motore DuraTec da 1.600 centimetri cubi con il recente 3 cilindri EcoBoost 1.0. Lauto, dotata di parafanghi, pneumatici omologati, luci anteriori e posteriori, indicatori di direzione, specchi retrovisori e clacson, stata anche rivista nel cambio, non pi di tipo racing e a sei marce, mentre la potenza del motore EcoBoost stata alzata da 123 a 202 cavalli per conquistare il record sul giro del vecchio circuito del Nurburgring, prova riservata appunto alle auto ed alle moto omologate per circolare su strada. La Formula Ford EcoBoost ha girato in 7 minuti e 22 secondi piazzandosi solo all11.esimo posto, ma ha lasciato alle sue spalle auto del calibro della Pagani Zonda, della Ferrari Enzo e della Lamborghini Aventador grazie a una velocit massima di oltre 255 allora e a unaccelerazione da fermo a 100 allora di soli 4 secondi.
DOWNSIZED GRINTOSO
Scelto per evidenti ragioni promozionali, il motore tre cilindri 1.0 EcoBoost di Ford utilizza canne da 71,9 millimetri di alesaggio per 82 di corsa e respira mediante quattro valvole per cilindro azionate da una distribuzione bialbero a fasatura variabile sia sullo scarico sia sullaspirazione. Lalimentazione a iniezione diretta e laspirazione forzata mediante un turbo di piccole dimensioni. Lalbero motore offset permette di minimizzare gli attriti fra pistone e canne e il collettore di scarico integrato nella testata, soluzioni che permettono anche di contenere il numero dei particolari costruttivi senza penalizzare lefcienza. Nella versione utilizzata per il record al Nurburgring la potenza stata portata a 202 Cv a 6.000 giri mediante una completa rivisitazione della termodinamica e dei sistemi di aspirazione/scarico. Installata su vari modelli come la Fiesta, la B-Max, la Focus e la stessa New Mondeo, questa unit permette nella taratura normale consumi contenuti in 4 litri per cento km con emissioni di CO2 che si attestano attorno ai 114 g/km.
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La vittoria pi
I dubbi sullefcacia dei sistemi ibridi sono svaniti dopo la vittoria Audi alla 24 Ore di Le Mans. Labbinamento fra motore termico/ elettrico si sta diffondendo anche in pista, a conferma di un trend che sembra inarrestabile
IMPORTANTE
nche i pi tranquilli dei tassisti che guidano ogni giorno una Toyota Prius si sono certamente entusiasmati la scorsa estate per la vittoria dellAudi R18 e-Tron alla 24 Ore di Le Mans edizione 2012. Ma la stessa cosa successa a Tokyo, con i driver in guanti bianchi che hanno fatto il tifo quando scesa in gara la Toyota Ts 030 Hybrid, auto che proprio alcuni giorni fa in Brasile ha battuto le Audi nella prova di Interlagos. Questa inattesa ondata di entusiasmo automobilistico nasce da una sorta di riscatto sociale indotto dai successi delle vetture da competizione con propulsione
ibrida nelle piste di tutto il mondo. Chi gi da tempo aveva scelto, come auto personale, un modello ibrido sa bene come per parecchio tempo gli altri guidatori abbiano guardato con un pizzico di distacco o, peggio, di disprezzo le vetture ritenute lente e indecise. Ora le ibride, presenti nei listini di moltissime aziende anche sotto forma di elettriche con range extender, stanno vivendo un momento di grande popolarit, soprattutto per le riduzioni nei consumi che possono permettere. E la presenza dei motori elettrici, perfetti erogatori di coppia gi da zero giri, trova la sua evoluzione pi che logica nelle vetture da competizione.
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Davanti a circa 200 mila spettatori le quattro Audi R18 hanno dimostrato a Le Mans di essere le vetture pi veloci e pi afdabili in gara, terminando al primo, secondo, terzo e quinto posto assoluto, grazie allottimo rendimento energetico assicurato dal motore V6 Tdi con turbina singola a geometria variabile e alla loro trazione integrale garantita sullasse posteriore dallunit termica e su quello anteriore, nei momenti in cui serve il contributo dellavantreno, dal motore elettrico. Le Audi R18 e-Tron hanno portato in gara anche una nuova scatola della trasmissione di carbonio, novit assoluta per Le Mans, che ha superato brillantemente il test completando senza alcun inconveniente i 5.151 km di gara su tutte le quattro macchine. Sulla scia dellesperienza Audi anche Porsche, altra azienda del Gruppo
Volkswagen, sta utilizzando la tecnologia ibrida per sviluppare la nuova supersportiva 918 Spyder in una variante da competizione. Lo schema meccanico della 918 Spyder prevede un motore termico di elevate prestazioni accoppiato a due propulsori elettrici posti sullasse anteriore e su quello posteriore per offrire performance di spicco con unefcienza energetica inconsueta per un modello sportivo. Nella prima versione, sperimentale, i tre motori sono stati tarati per erogare una potenza complessiva di 770 Cv, valore che potrebbe arrivare a 800 Cv nel modello denitivo che verr commercializzato nel 2013. Questa soluzione, assieme alla scocca rinforzata in bra di carbonio Cfk, dovrebbe garantire consumi attorno a tre litri per 100 chilometri a fronte di emissioni di CO2 pari a circa 70 g/km.
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da una corretta rapportatura dello sterzo. Bene anche i freni, con quattro dischi che rallentano con efcacia i 1.250 kg di A1 e le prestazioni, con una velocit che non ar riva mai a rendere la vettura aerodinamicamente rumorosa. Nei viaggi pi lunghi, a fronte di unapprezzabile comodit dei sedili, si nota per la presenza del cambio a soli 5 rapporti che non ha comunque effetti penalizzanti sui consumi. Il quattro cilindri 1.6 della A1 con i suoi 105 Cv non certo brillantissimo e offre il meglio di s oltre i 1.500 giri e
no ai 2.000 cio nel range entro cui vengono erogati i 150 Nm di coppia massima. Il motore gira comunque con grande rotondit e con un carattere degno delle Audi pi grandi, pur mantenendo i consumi a livello da city car. E stato ottimizzato soprattutto in funzione delle esigenze di chi privilegia la qualit e leconomicit dei viaggi rispetto alla sportivit pura, missione che afdata nella gamma delle A1 1.6 Tdi alla versione con taratura da 143 Cv. Gli iniettori piezoelettrici dellimpianto common rail sono in grado di gestire liniezione in sei fasi differenziate per ogni ciclo operativo, a tutto vantaggio delle caratteristiche della combustione e del tasso di sostanze nocive nei gas di scarico. Anche la uidit di funzionamento del motore stesso ne risente positivamente. Allinterno del collettore dimmissione, un canale tangenziale imprime allaria in entrata un movimento rotatorio, mentre un canale spiralato provvede a migliorare il riempimento del cilindro. Un compressore con turbina a geometria variabile e un efcace impianto di immissione completano larchitettura del motore. Audi A1 1.6 tdi realizza unaccelerazione da 0 a 100 km/h in 10,5 secondi e una velocit massima di 190 km/h, con un consumo reale di gasolio che si attesta sui 4,8 litri per 100 km.
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Carattere SPORTIVO
A
lla Nissan piace ogni tanto esagerare. Lo ha fatto con la Deltawing prima vettura da competizione a freccia, portata anche alla 24 Ore di Le Mans. E tra le auto di serie si sbizzarrita derivando dal piccolo suv Juke una serie di modelli speciali, tra cui la grintosissima GT-R e la pi abbordabile 190 HP Limited. Proprio tra questultima versione, prodotta in 250 esemplari, e lestrema Deltawing c un elemento in comune determinante: il motore 1.6 Dig-T a benzina, che nella vettura da gara eroga 300 Cv e nella Juke stradale arriva allaltrettanto rispettabile potenza di 190 Cv. Questo suv compatto, che utilizza la stessa piattaforma di segmento B che lAlleanza Nissan Renault sfrutta per molti modelli, Clio compresa, vanta in questa caratterizzazione sportiva un comportamento ben diverso da quello dei Juke destinati al grande pubblico e si pone in diretta concorrenza con lunico altro suv compatto sportivo, la Mini Countryman John Cooper Works. Oltre che per la forte personalit estetica, la presenza dei cerchi da 17 con pneumatici 100% stradali e, soprattutto, del sistema di gestione dello sterzo e del motore Dynamic Control System, con posizioni Sport, Eco e Normal, fa di questo Juke una perfetta via di mezzo tra le auto sportive ed i crossover 4x4 prestazionali. La coppia massima erogata dal motore turbo a iniezione diretta a 2.000 giri pari a 240 Nm, ma se si vuole ottenere un vero divertimento nella guida occorre far salire la lancetta del contagiri verso laltro, come in una vera auto da competizione. Lacce-
OPEL ANTARA
Solide EMOZIONI
lerazione da 0 a 100 km/h si realizza in 8 secondi ma laspetto pi interessante la capacit di riprendere rapidamente e senza vuoti di erogazione. Evidentemente i consumi sono penalizzati dal piacere che si prova nello sfruttare tutti i 190 Cv di questa Super-Jukema ci si pu muovere a una media di 8,1 litri per 100 km. Recentemente rinnovata nella meccanica e nei contenuti, Opel Antara unisce i vantaggi dei veicoli fuoristrada alla praticit e alleleganza di una crossover urbana. La gamma delle motorizzazioni ora comprende due propulsori diesel e un benzina rivisti nelle prestazioni e pi vantaggiosi per consumi ed emissioni. Completamente inedite anche le due trasmissioni, una automatica e una manuale, entrambe a sei rapporti. In particolare il diesel 2.2 Cdti viene offerto con due livelli di potenza: 163 Cv con coppia massima di 350 Nm e 184 Cv con coppia di ben 400 Nm. Il primo abbinato alla trazione anteriore o integrale e al cambio manuale o automatico e permette consumi pari a 6,3 l/100 km con emissioni di 167 g/km. Laccelerazione da 0 a 100 km/h in questo caso realizzata in 9,9 secondi e velocit massima di 189 km/h. Il diesel di maggior potenza di serie con la sola trazione integrale e spicca per le caratteristiche dinamiche, con un tempo di 9,6 secondi per passare da 0 a 100 km/h e una velocit di punta di 200 km/h. Questo motore assicura, secondo i dati di omologazione, un consumo medio di 6,6 l/100 km ed emissioni di CO2 pari a 175 g/km. Nuova Opel Antara ora dotata di un telaio con regolazioni ottimizzate, che migliora agilit di guida e confort di viaggio. Rivisto anche il sistema Abs mentre ora di serie il supporto per la partenza in salita Hill Start Assist.
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Grande VIAGGIATRICE
nche se lestetica pi tradizionale rispetto al vecchio modello, ricercato dai collezionisti, la nuova generazione della Outback raccoglie in pieno leredit Subaru in tema di afdabilit, qualit stradali e sicurezza. E, come per tutti i modelli della Casa delle Pleiadi, una wagon adatta a tutte le occasioni, da quelle eleganti no alle condizioni di fondo e di motricit pi difcili. Realizzata su una piattaforma che stata completamente riprogettata due anni fa, lultima generazione della Outback sfrutta lultima versione del sistema di trazione integrale Subaru. Sotto al cofano, visto che il 3.6 litri a benzina assolutamente improponibile in Italia, la soluzione ideale rappresentata dal boxer 2.0 a gasolio da 150 Cv, un motore progettato e sviluppato da Subaru che, al pari delle altre applicazioni nei vari modelli Impreza, Forester e Legacy, evidenzia come il suo carattere sia molto pi vicino a quello dei quattro cilindri contrapposti a benzina di 2.5 litri piuttosto che ad altre unit paragonabili per cubatura e potenza erogata. La grande diversit, che si apprezza soprattutto nei viaggi pi lunghi, la capacit di mettere a disposizione del guidatore due caratteri completamente opposti: viaggiare alle velocit Codice con un lo di gas per abbattere i consumi ed essere pronto a
SUBARU OUTBACK
salire di giri con una rapidit inattesa per un motore a gasolio quando serve lo scatto per un sorpasso o unaltra situazione di disimpegno. Le sospensioni sono simili a quelle della Legacy, con schema McPherson davanti e sistema multilink dietro. Laltezza da terra per superiore di 70 mm, tanto che la Outback arriva ad una quota dal suolo di 200 mm, valore che permette anche un fuoristrada abbastanza impegnativo e dove lunico limite di cui preoccuparsi la resistenza dei pneumatici.
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KIA SPORTAGE
Cambiare in MEGLIO
NISSAN EVALIA
apita, guidando una Kia Sportage e stando fermi al semaforo, che il vicino di coda guardi con interesse lauto. Ma la meraviglia schizza a mille quando scatta il verde e lelegante suv coreano dimostra anche di possedere una grinta che ben pochi modelli del segmento, compresi i pi blasonati, possono vantare. E quanto accade regolarmente con la Sportage R Awd che amplia la gamma grazie alla disponibilit di un nuovo propulsore diesel 2.0 L-R della famiglia Crdi della Kia, due litri, quattro cilindri, quattro valvole per cilindro, iniezione diretta attuata grazie a un
molto adatta per muoversi nel trafco cittadino. Su strada aperta si apprezzano le sospensioni anteriori, montate su un telaio ausiliario isolato in gomma per ridurre i rumori e le vibrazioni e provviste di braccio inferiore avanzato. La barra anteriore anti-rollio si innesta direttamente sul gruppo puntoni delle sospensioni per meglio controllare il rollio della scocca in curva e la guida resa ancora pi piacevole grazie alladozione di ammortizzatori ripple control. Sotto al cofano una vecchia ma rassicurante conoscenza: quel motore 1.5 dCi dellAlleanza Renault Nissan che equipaggia decine di modelli di successo. In questa versione eroga 110 Cv con 240 Nm di coppia, pi che sufcienti per non sentirsi in inferiorit ai semafori rispetto alle normali auto ed ai suv di analoghe dimensioni. Inutile parlare di prestazioni pure. Molto meglio ricordare i 6,1 litri effettivi misurati in media per percorrere 100 km e i 144 g/km di CO2 emessi.
sistema common rail operante ad alta pressione, sovralimentazione con turbocompressore a geometria variabile e controllo delle emissioni con ltro antiparticolato per rispettare le normative euro 5 e successivamente quelle euro 6. Questo propulsore si caratterizza per il basamento leggero realizzato in lega di alluminio, stesso materiale usato anche per la realizzazione della testa, nel quale integrato un sistema di equilibratura giocato su controalberi rotanti, che riduce le vibrazioni tipiche dei quattro cilindri conferendo un funzionamento uido come quello di un 6 cilindri. La potenza massima tocca i 184 Cv a 4.000 giri/min, con una coppia massima pari a 383 Nm gi da 2.500 giri/min. Quelle che caratterizzano la Sportage R sono prestazioni quasi sportive. Raggiunge la velocit massima di 195 km/h, andando adagio ovviamente, a fronte di consumi abbastanza contenuti, 7,2 litri/100 km nel ciclo combinato, e di emissioni di CO2 che si collocano sotto i 190 gr/km.
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E morta la nautica
Dal sei al 14 ottobre, a Genova, uno dei pi spettacolari funerali che lItalia possa ricordare. Quello della Nautica da diporto, formalmente uccisa dalla crisi economica e da scelte politiche sbagliate, ma gi da tempo ferita in maniera grave dalla scarsa lungimiranza dei suoi operatori 60
a anni la Nautica da diporto perdeva pezzi, uno stillicidio cominciato con la caduta del mercato della vela e proseguito poi con il crollo di quella che era chiamata nautica minore, gli open rigidi o pneumatici di lunghezza inferiore ai cinque metri. Erano segnali chiari e inequivocabili che la classe media, la borghesia, stava guardando altrove per investire sul
proprio tempo libero ed era anche chiaro che venendo a mancare la base, a breve si sarebbe sgretolata lintera costruzione. Si vendevano per i natantoni, i dieci metri non immatricolati, e ci aveva portato gli operatori a ritenere che in realt il settore andasse verso una nuova maturit, verso forme di navigazione pi esclusive e lussuose. Pensieri stupendi si potrebbe affermare parafrasando Patty Pravo, ma in realt tali solo sulla carta. Esaurita infatti anche linerzia commerciale promossa dai natantoni il mercato si fermato del tutto e i cantieri, soprattutto quelli artigianali, hanno cominciato a soffrire e in molti casi anche a chiudere. Non a caso a Genova mancava ufcialmente il 40 per cento degli espositori, percentuale che per una semplice occhiata ai padiglioni faceva intuire falsa e ottimistica. A questo punto chiaro che sia la crisi sia le sciagurate decisioni del Governo molto hanno contribuito alla caduta, ma, parliamoci chiaro, non sono state gli elementi scatenanti fungendo solo da catalizzatori. La Nautica da diporto lhanno in effetti uccisa i suoi stessi protagonisti, a cominciare da quei cantieri e
VIVA LA NAUTICA
quei commercianti che per anni hanno basato il proprio successo commerciale sulle speculazioni, rivendendo a prezzi folli ci che loro comprano a poco o, peggio, giocando su vere e proprie illegalit. Si vocifera di mancate emissioni delle fatture, per esempio, di riciclo dei numeri di matricola, di vendita di nuovo spacciandolo per usato e altre amenit del genere. Sul banco degli imputati anche quegli operatori portuali che chiedono centinaia di euro per alare una barchetta, quelli stessi che poi alla barchetta in questione riutano lormeggio o che afttano a terzi i posti barca ufcialmente destinati al transito rendendo oltremodo complicata, difcile e costosa la vita ai diportisti. Ci hanno ovviamente messo del loro, e va detto, anche le Forze dellOrdine, con controlli assurdi ed estenuanti avanzati spesso con atteggiamenti arroganti e pretestuosi cui si abbinava per la chiusura di due gli occhi quando tali atteggiamenti vanno a cozzare contro gli interessi dei cantieri e dei concessionari locali. Mai visto a tale proposito uno solo dei tanti famigerati depotenziati che navigano in Italia fermato e mandato al controllo. Tutti ci hanno messo del loro quindi per spingere i ceti sociali medio-alti, lo zoccolo duro della Nautica che fu, verso altri interessi e ora che ci sono riusciti piangono. Senza avere il coraggio di fare ammenda della propria stupidit e accusando Governo e Fisco di aver inerito sul settore. Che il Governo Monti sia uno dei pi pasticcioni e incapaci che lItalia abbia mai avuto certo, lo stesso Monti ha denito rozze certe sue scelte, ed altrettanto vero che lultima famigerata tassa di stazionamento ha fatto scappare allestero la maggior parte delle imbarcazioni. Si trattata per solo dellultima goccia che ha fatto traboccare il vaso n la caduta del mercato pu essere imputata alla Guardia di Finanza se va a caccia di evasori. Cosa dovrebbe fare se no? E pagata per questo e se uno non evade non ha nulla da temere. Qualcuno dice che i controlli dovrebbero essere meno severi perch la Nautica d lavoro. Beh, anche lo spaccio della droga o il riciclaggio del denaro sporco danno lavoro. Cosa facciamo? Evitiamo di combattere spacciatori e camorristi? Ma per favore! La Nautica ha comunque tutte le possibilit di rinascere in un Paese con sei mila chilometri di coste, ma potr farlo solo se chi ne fa parte accetter di smetterla con le speculazioni di bassa lega, il malaffare o la vera e propria illegalit, dando luogo a organizzazioni serie e professionali, orientate alla soddisfazione del cliente e alla crescita culturale e passionale del comparto prima che a quella del proprio conto in banca.
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FTP INDUSTRIAL
ominatore dello stand Ftp Industrial a Genova era il noto Cursor C 90 650, un sei cilindri in linea da 8,7 litri con distribuzione a quattro valvole per cilindro e alimentazione common rail di seconda generazione a gestione elettronica. Grazie a un turbocompressore a geometria ssa controllato da una waste-gate e asservito da un intercooler eroga 650 cavalli a 2.530 giri con una coppia motrice di 2.152 Nm a 1.700 giri e consumi specici limitati a 167 grammi di gasolio per cavallo/ora. Grazie a tali performance, a rapporti peso/potenza e ingombro/potenza di appena 1,44 kg/CV e 1,56 dm3/CV, ha conquistato sul nire di settembre il record mondiale di velocit sulla tratta New York-St. George, nelle isola Bermude, un percorso di 670 miglia coperto in sole 17 ore e sei minuti da un 40 piedi di produzione Fb Design, lo stesso cantiere che lanno scorso conquist anche il record sulla tratta Monte CarloVenezia. La barca era pilotata da Fabio Buzzi,
UN MILIONE DI NEF
La serie Nef di Fpt Industrial, con le sue varianti, da 3,9 a 6,7 litri, a 4 e 6 cilindri per potenze variabili tra 61 e 560 cavalli, uno degli attori di primo piano nel settore della nautica. I propulsori, con alimentazioni meccaniche o elettroniche, si caratterizzano per le buone prestazioni, per la compattezza del design e per il loro basso impatto ambientale. La produzione del milionesimo Nef la testimonianza concreta del successo di questo prodotto, un traguardo tagliato in uno stabilimento che rappresenta un polo di eccellenza tecnologica nel mondo dei motori. D lavoro a oltre mille persone producendo quasi duecento mila motori allanno.
struttore di imbarcazioni, che ha guidato un equipaggio composto da Roberto Rizzo, esperto di informatica, con esperienza in gare di motonautica di lunga durata; Antonio Binda, meccanico e co-pilota di Fabio Buzzi in moltissime gare; Maurizio Bulleri, giornalista, campione del Mondo Powerboat P1 nel 2005, a bordo come reporter e pilota. Quattro ore e 33 minuti il distacco initto a Statement Marine 37, precedente detentrice del record e mossa da due Cummins MerCruiser Diesel Tdi.
VM MOTORI
el 2012 Vm taglia il traguardo dei 65 anni di attivit nel settore dei motori diesel e a livello nautico celebra lanniversario con il lancio della serie Mr 504, gi oggi in grado, nel range delle sue potenze pi basse, di ottemperare alle norme Tier 3 che in Europa saranno applicate dal 2015. Sono motori a quattro cilindri con canne da 83x92 millimetri di alesaggio, corsa in grado di erogare da 40 a 170 cavalli con coppie oscillanti fra i 158 e i 310 newtonmetro e masse che stallano attorno ai 250 chili. P prestazionali i sei cilindri Mr 706 con canne da 94x100 millimetri. Le potenze spaziano fra i 170 e i 350 cavalli, le coppie fra i 450 e i 700 newtonmetro e le masse fra i 360 e i 450 chili. Allo stand anche il sei cilindri Mr 506 da tre litri con basamenti di alluminio, distribuzione bialbero a quattro valvole per cilindro e alimentazione common rail ad alta pressione, 1.800 bar. Emissionato egr potr essere gestito con i nuovi comandi elettronici originali Vm Motori.
VOLVO
olvo Penta ha lanciato a Genova un nuovo entrofuoribordo omologato epa tier 3 le cui caratteristiche lo rendono apripista della nuova gamma Volvo di gruppi poppieri. Il nuovo V8 un benzina strutturato sulla base di una classica apertura a 90 gradi, propone una cubatura di sei litri ed alimentato mediante un sistema di iniezione gestito elettronicamente. Ad aste e bilancieri la distribuzione, ma con fasatura variabile, contenuto esclusivo per il settore e teso a realizzare coppie le pi elevate possibile ai bassi regimi, senza penalizzare la prontezza di risposta alle manette o le prestazioni di punta. Grazie allampio uso di leghe di alluminio, il peso inoltre inferiore di oltre cento chili rispetto agli standard medi del settore e anche le teste e il sistema di scarico refrigerato si presentano rinnovati in termini progettuali.
SUZUKI
ombattere la crisi si pu. Lo dimostra Suzuki che dal 2011 ha adottato la strategia di investire in ricerca per ottenere soluzioni sempre tese a migliorare le prestazioni, diminuire i consumi e garantire una massima facilit di gestione. I risultati di questa ricerca vengono applicati oggi non solo ai motori top di gamma, ma anche ai fuoribordo di media e bassa potenza che stanno godendo dei ritorni tecnologici sperimentati sulle unit di vertice. Come i nuovi Df 15 A e Df 20 A, motori di bassa potenza che si caratterizzano proprio per il recupero dai motori di classe superiore delle soluzioni tecniche pi attuali. Sono realizzati sulla base della cilindrata pi contenuta della propria categoria, soli 0,326 litri, raggiunta tramite unarchitettura bicilindrica studiata per minimizzare i pesi. Si parla infatti di soli 45 chilogrammi di massa per una potenza specica massima di 46 cavalli per litro, prestazione cui concorre la presenza di un sistema di iniezione elettronica indiretta sviluppata appositamente. Tra i nuovi motori di media potenza, Suzuki presenta i modelli Df 140 A, Df 115 A e Df 100 A che hanno un unico blocco motore e una identica meccanica. Rispetto ai modelli precedenti, per il 115 e il 100 cavalli stato delineato un aumento di cilindrata portata ora a 2.044 centimetri
cubi, lo stesso livello proposto in precedenza dal 140 cavalli. Larchitettura a quattro cilindri in linea con distribuzione a quattro valvole per cilindro comandata da un doppio albero a camme in testa e su tutti e tre i modelli presente la sonda lambda che ottimizza la combustione con un controllo retroattivo della carburazione. Solo sui modelli Df 140 A e Df 115 A presente anche un sensore di detonazione, mentre sar in optional su tutti e tre i modelli il sistema Troll Mode che rende pi pratico il controllo della velocit del motore a basso regime cos come la nuova barra multifunzionale. Sia nei motori a media potenza sia in quelli ad alta, presente il sistema Lean Burn che migliora le prestazioni grazie a unottimizzazione della combustione realizzata attraverso un controllo elettronico in tempo reale del rapporto aria/ benzina durante il funzionamento del motore. Il sistema permette di ottimizzare i consumi soprattutto nelle fasi di lavoro a regime costante come sono quelle di crociera.
MERCURY
nica novit Mercury, un 40 cavalli quattro cilindri di derivazione 60 cavalli denominato Pro e destinato, grazie al suo piede maggiorato con rapporto di riduzione nale da 2,33 a uno in luogo del rapporto standard da 1,83 a uno del 40 E, alla movimentazione di natanti pesanti o a usi professionali. Di fatto, quindi, un motore che pur essendo depotenziato non si rivolge alla clientela pi assatanata e cialtrona ma a chi ha effettive esigenze di spinta. In tale ottica pu essere una valida alternativa ai diesel per la motorizzazione dei cabinati a vela di medie dimensioni se questi ultimi saranno strutturati a poppa in modo da accogliere lunit liberando i volumi normalmente destinati al vano motori per altri utilizzi. Tale soluzione abbastanza diffusa negli Stati Uniti, anche perch abbina alla maggior fruibilit degli interni anche una pi elevata possibilit di manovra del cabinato indotta dalla bradeggiabilit laterale del motore. Esordio a Genova anche del sistema antifurto Tds realizzato sulla falsariga del sistema Y-Cop da anni proposto da Yamaha.
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YAMAHA
essuna novit di rilievo in casa Yamaha, marchio ormai avviato a diventare leader di mercato e tale gi in parecchi Paesi del Mondo. La crisi ha fatto riettere i progettisti giapponesi che hanno rinviato a tempi migliori le nuove proposte che si vociferano orientate a un nuovo motore a quattro cilindri di potenza compresa fra i 100 e i 200 cavalli. A Genova quindi la gamma standard, con lF 9 che sfoggiava una nuova e funzionale barra di guida, lF 60 che si proponeva con una calandra dal look ispirato ai modelli pi potenti e il top di gamma F 350 da 5.300 centimetri cubi, attualmente lunico otto cilindri realmente disponibile sul mercato, alleggerito di 14 chili, no al limite dei 356 chili, grazie allutilizzo di materiali sintetici per i gruppi non strutturali e non soggetti a forti riscaldamenti e a un nuovo collettore di scarico integrato nelle teste, soluzione che si sta diffondendo anche in campo automotive in quanto permette di minimizzare i gruppi co-
stituenti il motore velocizzando anche i tempi di produzione. Da segnalare che ora lintera gamma Yamaha compresa fra i 30 e i 300 cavalli equipaggiata di serie con antifurto Y-Cop che blocca gli avviamenti se non disattivato con un telecomando.
SELVA MARINE
irca 108 cavalli la potenza massima effettiva dei nuovi Marlin 100 Xs R di Selva Marine, marchio che ha deciso di cavalcare londa delle prestazioni assolute per avvicinare lutenza pi sportiva. Tutte le unit siglate R risultano infatti caratterizzate da prestazioni superiori a quelle nominali di calandra, con il Murena 40 Xs R che di cavalli arriva ad esibirne addirittura 70, prestazione proposta ufcialmente anche dal nuovo Murena 70 propulso da un quattro cilindri 16 valvole di 996 centimetri cubi di produzione Yamaha. Sia il 40 cavalli sia il 70 pesano circa 120 chili e godono di piedi pi strutturati rispetto ai piedi che equipaggiano i 40 cavalli Aruana da 747 centimetri cubi, i veri 40 cavalli, e i Dorado, i 40 derivanti da motori di 50 e 60 cavalli di potenza. A listino nella gamma Selva anche unit quattro tempi di bassa potenza, progettazione originale e una linea di due tempi a iniezione semidiretta di potenza compresa fra i 40 e gli 80 cavalli, con i modelli da 50, 60 e 70 cavalli che ovviamente sono disponibili anche in versione depotenziata.
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HONDA
lettronica a mille sui nuovi Bf 40 E di Honda, ennesimo depotenziato derivante dal Bf 60. Identico in tutto e per tutto al fratello maggiore propone una massa di 110 chili, unarchitettura a tre cilindri in linea e canne a corsa lunga per enfatizzare lelasticit di lavoro minimizzando nel contempo le dimensioni del blocco. Punto di forza, come accennato, lelettronica, che di fatto governa lintero motore arrivando a gestire anche i transitori. In accelerazione entra in azione il sistema Blast che opera sullanticipo di accensione per realizzare le massime prestazioni possibili mentre in crociera la funzione EcoMo che provvede a realizzare il rapporto aria/benzina pi magro possibile compatibilmente con il carico imposto dal pilota. La funzione Trolling System gestisce invece il minimo permettendo di settare a pulsante e con scarti di 50 giri alla volta regimi di rotazione compresi fra i 750 e i mille giri cos da permettere di disporre della velocit pi adatta al tipo di traino cui ci si vuole dedicare. In optional un kit che permette di realizzare angoli di volta di 60 gradi che enfatizzano la manovrabilit del natante e un Tilt Limitator se c la necessit di bloccare il sollevamento del motore su angoli inferiori a quelli massimi previsti dalla Casa. Allo stand anche i nuovi strumenti digitali multifunzione compatibili Nmea 2000 disponibili con fondo bianco o nero.
BRP-EVINRUDE
essuna novit e nessun upgrade da Evinrude, presente a Genova con lintera gamma dei suoi due tempi iniezione diretta basati sul sistema E-Tec, uno speciale elettroiniettore operante ad alta pressione che entra in azione solo a luci di scarico chiuse eliminando alla fonte la possibilit che nei gas di scarico siano presenti idrocarburi incombusti. La gamma spazia dai 25 ai 300 cavalli con le potenze inferiori ai 25 cavalli presidiate mediante motori a quattro tempi di produzione Tohatsu. Da segnalare la disponibilit su tutti i motori V6, da 150 a 300 cavalli, dei comandi elettronici I-Con in grado di gestire e sincronizzare no a cinque motori.
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stato il vincitore incontrastato fra le curiosit, ma forse sarebbe meglio dire assurdit, esposte al Salone Automobilistico di Mosca 2012. Si chiama Avtoros Wamah Shaman ed incarna il concetto russo di suv estremo, del mezzo comodo e veloce, ammesso che tale si possa denire un veicolo che marcia al massimo a 75 chilometro lora, concepito e progettato per permettere lattraversamento delle sconnate steppe asiatiche. Unidea da valutare in funzione delluso specico, lasciando stare lestetica e accettando lidea che sia un concetto puramente soggettivo,
labile in funzione dellepoca storica e delle tendenze sociali. Occhi chiusi quindi e testa virtualmente collocata nel mezzo della steppa russa, in aree ricche di acquitrini e pozze dacqua, quasi sempre invisibili e lontani migliaia di chilometri dalla pi vicina strada. Ecco che in tali frangenti Avtoros Wamah Shaman trova un suo motivo di esistere se si accetta il costo di 165.000 dollari tarato pi sulle possibilit economiche dei miliardari russi che non su effettivi contenuti tecnologici. Non un caso quindi se al Salone Automobilistico di Mosca di questanno lo Shaman ha suscitato pi curiosit che interesse nei
visitatori, allibiti davanti ai suoi 6,30 metri di lunghezza, 2,50 metri di larghezza e 2,70 metri di altezza. Il tutto supportato da otto ruote motrici equipaggiate con generosi pneumatici da 1240/580 a bassa pressione Actros X-Trim ideali per affrontare qualsiasi ostacolo gli si pari davanti. Otto ruote, tra laltro, tutte sterzabili e ognuna controllabile indipendentemente dallaltra da un pilota che siede centralmente in una specie di cabina di comando la cui plancia prevede una scenograca slata di
pulsanti e comandi di vario tipo. Niente computer di bordo quindi, e men che meno interfacce touch screen. Dietro il pilota possono per prendere posto no a nove passeggeri accolti su le di due o tre sedili, allinterno di una cabina dagli spazi, nonostante le dimensioni esterne, essenziali. Grosso fuori ma piccolo dentro quindi, lesatto contrario di quello che quotidianamente cerca di fare lindustria automobilistica mondiale. Controcorrente anche le masse, che nonostante il largo uso di materiali compositi stallano attorno alle quattro tonnellate, 3,9 per lesattezza, mosse, a scelta del cliente, da tre propulsori Hyundai per un range di potenza che spazia fra i 130 e i 240 cavalli o un
motore Iveco da 170 cavalli. In tutti i casi prevista una trasmissione Zf automatica a sei rapporti la cui presenza non permette comunque di superare i gi citati 75 allora, velocit che renderebbe Shaman ideale per i percorsi urbani se non fosse che le sue dimensioni gli rendono inagibili le vie cittadine. Diverso il discorso nelle steppe dove pi di tanto non si pu tirare e magari si rischia di trovare qualche laghetto che, colpo di genio dei progettisti, permette di sfruttare la capacit anbia del mezzo, dotato di unelica azionata da un circuito idraulico che permette di navigare a una velocit di circa sette allora. Non proprio da motoscafo, ma sempre meglio che niente.
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I black engine
a n ov i t p i e c l a t a n t e d i Briggs&Stratton in quel di Bologna il nuovo 950 ad albero orizzontale, unit da 208 centimetri cubi che va ad affiancarsi ai modelli 550, 750 e 2100 che, nel loro complesso vanno a coprire un range di prestazioni compreso fra 7 e 28 newtonmetro a livello di coppia e fra 4 e 13 cavalli in termini di potenza, la seconda prestazione che per viene adeguata dalla Casa alle richieste del singolo cliente e quindi non intesa in termini assoluti. Il nuovo motore si propone con cilindro di ghisa da 68 millimetri di alesaggio per 56 di corsa la cui canna rivestita con ossido di ferro per migliorarne la resistenza allusura, obiettivo cui guarda peraltro anche la presenza di uno speciale filtro aria operante in bagno dolio. Tale contenuto, al momento esclusivo, stato voluto per far fronte in maniera esplicita alle applicazioni agricole e, in particolare, a quelle sviluppate dai Paesi del Sud Europa. Permette in effetti al motore di operare anche in ambienti molto polverosi o inquinati da elementi solidi come pu essere la pula, senza che questi arrivino in canna danneggiando gli organi principali del motore. Il sistema diffusissimo in ambito cantieristico, nelledilizia e nellestrattivo, e a livello di motori di piccola cilindrata una presenza costante nel racing off road sulle moto e sui quad. Si tratta quindi di una soluzione ampiamente collaudata e di provata funzionalit che gioca a favore della durata nel tempo del motore. Questi, dal canto suo, respira mediante due valvole azionate mediante aste e bilancieri mentre la lubrificazione del tipo a sbattimento. Cos configurata lunit si propone quale vettore ideale anche per applicazioni professionali sia in ambito agricolo e giardinaggio che in ambito industriale, non a caso, perch assieme ai modelli 750 e 2100 va a costituire la nuova serie Snow di Briggs&Stratton, una gamma orientata a muovere macchine o at-
ALZANO IL TIRO
Da Briggs&Stratton una serie di nuovi motori ad albero orizzontale e verticale. Sono tutti utilizzabili anche in ambito professionale, settore cui si rivolge in particolare il bicilindrico 8270
TUTTE LE NOVIT DI BRIGGS&STRATTON
Modello 750 Snow Cilindri 1 Cilindrata (cc) 163 Alesaggio/corsa (mm) 68/45 Coppia (nm/rpm) 9,4/3.060 Peso (kg) 15,5 950/950Snow 1 208 68,3/55,9 12,9/3.060 16 2100 Snow 1 420 90/66 28,5/3.060 31 8270 2 724 79,2/73,4 53,45/3060 37,6
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SUPERPROTETTO L8270
Spaccato del nuovo 8270 bicilindrico da 724 centimetri cubi destinato a impieghi pesanti e continuativi. Non a caso dispone di un sistema filtrante ad hoc sia sullaspirazione, per impedire al pulviscolo di andare a usurare le canne, sia sullalimentazione. La lubrificazione inoltre di tipo forzato, non a sbattimento e il circuito asservito da una cartuccia di facile sostituzione. Notare la distribuzione a valvole in testa con aste e bilancieri.
trezzature destinate a operare in condizioni climatiche difficili. Rispetto ai modelli base gli Snow si caratterizzano per la presenza di comandi azionabili anche con guanti termici, avviamenti elettrici azionabili con corrente di rete da 220 volt e, soprattutto, un sistema di raffreddamento che, in
Le versioni Snow dei Briggs&Stratton ad albero orizzontale evidenziano comandi azionabili anche con i guanti. Anche i lubrifcanti risultano dedicati uscita e dopo aver espletato il suo compito primario, va a lambire carburatore e filtro aria per regimare la temperatura dellaria in aspirazione. Cos concepiti i motori sono in grado di operare senza problemi anche a temperature di 30 gradi sotto lo zero. Per questi motori, Briggs&Stratton consiglia di utilizzare il nuovo olio invernale che la Casa ha fatto mettere a punto sulla base di proprie specifiche e che commercializza con il proprio marchio, un lubrificante di viscosit 5W/30 utilizzabile comunque anche in tutti i motori della gamma Briggs&Stratton. Il piu grande della famiglia dei motori professionali ad albero verticale il nuovo series 8270 un bicilindrico da 724 centimetri cubi che capace di erogare fino a 53,45 newtonmetro di coppia . Strutturati sulla base di canne a corsa corta, 79 millimetri di alesaggio per 73 di corsa, operano anche loro mediante canne di ghisa e distribuzioni ad aste e bilancieri, ma possono essere equipaggiati con un sistema di controllo elettronico dello starter disponendo sullaspirazione di un sistema di filtraggio a cinque stadi il primo dei quali costituito da un ciclone che elimina dallaria gli inquinanti solidi pi grossolani. A seguire un sistema di abbattimento delle polveri e dei detriti che tiene anche pulite le giranti e per ultimo il filtro aria vero e proprio, lavabile e di lunga durata. Da segnalare che, a differenza dei motori monocilindrici, in questo caso la lubrificazione di tipo forzato con cartuccia filtrante per mantenere sempre pulito lolio, soluzione peraltro presente anche sul tubo di alimentazione per impedire che eventuali inquinanti solidi del carburante possano andare a penalizzare il funzionamento dellunit.
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Soluzioni DEDICATE A
Gli addetti ai lavori discutono spesso di sistemi di distribuzione. Opinione comune che il bialbero sia il migliore. In realt anche il monoalbero ha i suoi pregi. Briggs&Stratton li propone entrambe
ste e bilancieri, monoalbero o bialbero. In questi tre vocaboli si riassumono tutti i sistemi di distribuzione oggi in essere a livello motoristico, gli stessi che, da sempre, scatenano discussioni a non nire fra gli appassionati. Anche nel mondo della tecnica, dove la razionalit dovrebbe regnare sovrana, ci sono in effetti i fautori di questo o quel sistema, gente che spesso parla pi col cuore che con la testa arrivando a proporsi pi in termini di tifoso che di motorista competente. In tale ottica la fanno ovviamente da padrone le distribuzioni bialbero, utilizzate da sempre in ambiti racing e quindi viste quale punto darrivo della tecnologia. Le distribuzioni monoalbero sono invece vissute dagli appassionati quale tecnologia standard, mentre le aste
e i bilancieri sono visti troppo spesso quale retaggio del passato. In realt le cose non stanno in questo modo, nel senso che nessun sistema di distribuzione migliore in assoluto e nessuna peggiore. I bialbero, per esempio, sono una bella dimostrazione di capacit progettuali e costruttive, ma offrono vantaggi concreti in termini prestazionali solo sui motori che girano ad alto regime. Al di fuori di tale campo di applicazione, in cui sono peraltro inserite solo le motorizzazioni di tipo sportivo, il loro impiego non trova grandi giusticazioni tecniche e quindi risulta motivato solo da argomentazioni legate al marketing visto che al di sotto dei sei mila giri le distribuzioni monoalbero svolgono esattamente lo stesso lavoro, con costi e ingombri inferiori. Se poi il motore in questione ruota ancora
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Dettaglio dei bilancieri del sistema Dov. Azionano due valvole disposte a V che, a loro volta, permettono di ottimizzare la forma della camera di combustione ai ni di realizzare la pi elevata turbolenza possibile
pi lentamente, a meno di quattro mila giri al minuto, anche il monoalbero pu essere messo in discussione. Le aste e i bilancieri permettono infatti ai motori di respirare comunque a pieni polmoni contenendo per gli ingombri in altezza e risultando pi economiche. Di fatto accade che, fatti salvi i discorsi di immagine, ogni motore dovrebbe disporre del sistema di distribuzione
a lui pi congeniale per ottimizzare il mix fra prestazioni, costi e ingombri, obiettivo che giustica anche la presenza sul mercato delle distribuzioni Dov, Direct Overhead Valve, che Briggs&Stratton propone sui suoi motori serie 700 ad albero verticale. In questo caso si davanti a una reinterpretazione della distribuzione aste e bilancieri tesa a minimizzare la manutenzione e i costi senza penalizzare le performance. Il sistema opera in effetti con una sola camma azionata direttamente dallalbero motore anzich con due ed elimina i bicchierini che normalmente servono da guida per le aste, componenti sostituiti da due leve congurate a S che si muovono pivottando attorno a un fulcro posto sulla testata. Tale congurazione permette di abbattere le vibrazioni indotte dalle masse in moto alterno, rende meccanicamente pi silenzioso il motore e abilita una disposizione delle valvole a V, congurazione che contribuisce a realizzare una camera di combustione a tetto di elevato rendimento, e risulta estremamente compatto in termini di ingombri, fattore che i motori serie 700 puntano a minimizzare il pi possibile risultando destinati a muovere macchinari piccoli e leggeri. Non a caso sugli altri motori la stessa Briggs&Stratton propone distribuzioni ad aste e bilancieri di tipo tradizionale a valvole parallele.
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E NON SENTIRLI
americana sono nove, estratte dalle classiche famiglie Harley Davidson. Sono gli esemplari Cvo Ultra Classic Electra Glide, dove Cvo sta per Custom vehicle operations, Cvo Road King e Cvo Road Glide Custom, Sportster 1200 Custom, Dyna Super Glide Custom, Softail Fat Boy Special e Heritage Softail Classic, Touring Road King e Touring Electra Glide Ultra Limited. La produzione varia a seconda dei modelli, ma sempre e comunque limitata a pochissimi esemplari per garantirne lesclusivit. Non sono state apportate modifiche significative ai motori, ma solo ai telai, ora riconoscibili da verniciature proposte appositamente per questa edizione. Altra novit che Harley Davidson riserva per il 2013 il modello Cvo Breakout,
Molte le novit che Harley Davidson mette in campo per il 2013. Prevista anche una speciale edizione per celebrare il suo 110.imo anniversario e nuovi modelli di gamma rivisitati nel consueto stile made in USA
uando si parla di moto su strada, si parla di lei, di Harley Davidson, protagonista di film epocali come Easy Rider o Il selvaggio e compagna di viaggio di personaggi del calibro di Marlon Brando, Jimi Hendrix e George Clooney. Un mito che il prossimo anno, nel 2013, compie 110 anni e in perfetto stile americano festeggia levento con una selezione di modelli di gamma in uninedita versione rivisitata. Nasce cos la 110th Anniversary Edition, una speciale edizione limitata di alcune moto impreziosite da uno stemma commemorativo sul serbatoio, da un numero seriale che ne garantisce lesclusivit e da decorazioni pregiate divenute ora di serie. Le 110th Anniversary Edition riproposte dalla Casa
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101,6 111,3 1.802 9,1:1 Iniezione Elettronica Conico Heavy Breather 98,4 111,3 1.690 9,6:1 Iniezione Elettronica Standard
Alesaggio (mm) Corsa (mm) Cilindrata (cc) Rapp. compress. Alimentazione Filtro daria
una Softail in serie limitata mossa da un motore Screamin Eagle Twin Cam 110B da 1.802 cc, forte di una coppia massima di 152 Nm. La frizione del tipo antisaltellamento per garantire una maggiore fluidit durante le scalate di marcia e ridurre le sollecitazioni sulla trasmissione. Ridotto anche lo sforzo sulla leva. Ad arricchire ulteriormente lofferta della Casa americana per il 2013 partecipano poi anche ulteriori nuovi modelli derivanti da moto gi a a listino ma rivisitate in termini di meccanica o equipaggiamenti. Per esempio il modello Street Bob, moto della gamma Dyna ora proposto con un parafango posteriore
troncato e gruppo ottico che integra negli indicatori di direzione anche le luci di stop e di posizione. La sella monoposto e il manubrio mini-ape fissato a nuovi riser. La serie Dyna comprende anche altri tre modelli tra cui Fat Bob e Wide Glide, equipaggiati entrambi con motore di serie Twin Cam 103 da 1.690 cc. Anche la serie Sportster viene ampliata con quattro nuovi modelli, tra cui lo Sportster 1200 Custom disponibile anche in due nuove varianti in edizione limitata. Una si chiama Xl 1200 Ca con cerchi neri a cinque razze lavorate, manubrio Drag, sella biposto e motore con finitura Black Denim, e laltra Xl 1200 Cb con livrea Black Denim, cerchi a raggi neri, manubrio mini-ape e comandi a pedale in posizione avanzata. Le linee tradizionali HardTail della gamma Softail spiccano poi nel 2013 su cinque nuovi modelli, compreso il Softail Slim, bobber in stile Anni Cinquanta lanciato a inizio 2012. Sei nuovi modelli anche per la serie Touring tra cui laggressivo e ribassato Street Glide e il super accessoriato Electra Glide Ultra Limited, Infine, un modello per la serie Trike, il Tri Glide Ultra Classic e due nuove moto per la gamma V-Rod che nel 2013 presenta il Night Rod Special e il V-Rod Muscle, ciascuno disponibile in nuovi colori.
di titanio. Realizzano un rapporto di compressione di 10,5:1 e ci - abbinato alla presenza di alberi a camme che realizzano alzate maggiori - fa s che il motore possa erogare 135 Cv, il massimo livello di potenza proposto direttamente da Harley Davidson alla sua utenza. Rivisti anche i dimensionamenti delle aste, le teste, con decompressore automatico, i castelletti delle valvole, i carter motore, la pompa dellolio e i cuscinetti interni. Per completare la trasformazione si deve prevedere anche uno specifico corpo farfallato, iniettori high-flow e una frizione maggiorata mentre restano unopzione per lutente lo scarico Race, il filtro dellaria ad alte prestazioni e la rimappatura della centralina elettronica.
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Il ritorno di
Torna la Indian Board Track storica moto americana resa famosa dalle gare su piste di legno degli Anni 30 e dal lm Indian: la grande sda. Viene riproposta oggi con il design e il motore del tempo
UN MITO
el primo 900 era molto popolare in America la specialit del Board Track Racing, gare motociclistiche agguerrite in cui i piloti si sdavano su circuiti ovali con pavimentazioni di legno inclinate. Le moto che partecipavano a queste competizioni erano senza freni, ma dotate di un interruttore denominato killer switch che fungeva da dispositivo di sicurezza nelle situazioni demergenza. Tagliava laccensione e la moto rallentava sfruttando il freno-motore. Una delle protagoniste di questi duelli era la Indian Board Track, moto di punta della casa americana Indian, lazienda che no alla met del secolo scorso ha conteso ad Harley Davidson il titolo di migliore Casa americana costruttrice di moto. Complice per la crisi del 1929 e le due Guerre Mondiali, Indian chiuse la produzione nel 1960 e di l a breve anche i battenti no allo scorso anno, quando il Gruppo Polaris, noto per i quad e le motoslitte, non ha deciso di far rinascere le mitiche bicilindriche afancandole a quelle gi in produzione col marchio Victory. Oggi
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Indian sta quindi vivendo una fase di rilancio, complice laccuratezza costruttiva dei modelli che la rappresentano, come la Classic, la Dark Horse, la Vintage e la Vintage Limited Edition, tutti mossi da un bicilindrico 45 gradi da 1.7 litri alimentato a iniezione. Le trasmissioni sono a sei marce, i freni a disco e le ruote da 16 pollici, connotazioni tecniche attuali che si abbinano a niture dantan ma di grande pregio che rendono le nuove Indian uniche e irripetibili. In effetti la produzione delle Indian era proseguita, con il contagocce, anche negli scorsi anni, grazie alla passione e alla intraprendenza della Indian Kiwi Motorcycles, una societ nata dallamore per queste mitiche due ruote, con lobiettivo di restaurare modelli originali e di costruire perfette repliche, fedeli ma attualizzate, delle Indian storiche. Modello di punta in questo catalogo al
costo di oltre 14 mila dollari la Board Track del 1911, nata per competere su pista ma ora riproposta in versione stradale con lo stesso concetto stilistico dellepoca. Stesso look quindi, stesse ruote a raggi e stesso manubrio a goccia, ma energici freni a disco da 10 pollici di diametro che rendono fruibile la moto anche sul misto. Tecnicamente depoca anche il motore, un bicilindrico a V di 42 gradi tipo Flathead 1.376 cc che respira mediante valvole laterali, nel rispetto del pi classico old style. Lerogazione di potenza non un portento e le emissioni molto da discutere, ma chi compra una moto del genere sa che compra il revival di un pezzo di storia e di solito non ha fretta, anche perch il cambio a quattro rapporti con overdrive non collabora pi di tanto e loverdrive va pure gestito a mano, senza frizione.
VALVOLE LATERALI
La connotazione principale del bicilindrico Kiwi Indian insita nella sua fedelt progettuale al motore di origine. Prova ne la presenza di valvole laterali alla canna, soluzione oggi abbandonata da tutti i motoristi, ma che in questo caso trova una sua logica applicativa. Notare, a destra, anche la trasmissione primaria a catena.
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Locomotive, in futuro
IBRIDE E FLESSIBILI
Ge Transportation applica tecnologie avanzate ai suoi treni, mossi da motori diesel, elettrici o ibridi. Pi potenti ed economiche, le nuove locomotive americane sono in grado di muoversi su reti ferroviarie anche molto differenti tra loro per caratteristiche tecniche e situazioni viarie
ellindustria ferroviaria mondiale emersa gi da anni la necessit di disporre di una locomotiva pi potente delle attuali, in grado di operare sulle diverse reti ferroviarie in essere nel Mondo e rispettosa delle norme sulle emissioni imposte dai vari Paesi. A Innotrans 2012, Salone di settore berlinese, Ge Transportation ha presentato una sua proposta al riguardo, la locomotiva Power Hauls Ph 37 Acai progettata originariamente per solcare i binari del Regno Unito ma rivisitata per operare anche su reti ferroviarie globali nel rispetto delle specifiche tecniche necessarie per linteroperabilit Tsi, Technical specification interoperabili-
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ty. Paesi dai connotati territoriali differenti in Europa, Asia o Australia, solo per citarne alcuni, possono quindi avvalersi di questa nuova locomotiva mossa da un motore ibrido che consente unestrema flessibilit di movimento senza pregiudicare le prestazioni e garantendo congrui risparmi di carburante. La nuova locomotiva dotata di un motore twin-turbo Ge 616 V-16 diesel/elettrico, che raccoglie lenergia dinamica dispersa in fase di frenata per immagazzinarla in una serie di batterie ricaricabili al piombo che, qualora la tratta di viaggio lo richieda, possono restituirla fornendo fino a 2.000 cavalli. Un sistema di iniezione common rail e un turbocompressore consentono una potenza di traino in grado di far fronte anche agli sforzi pi elevati grazie a un sistema di controllo che va a gestire in automatico lo forzo di trazione. Ci permette di ridurre gli slittamenti in alta quota, in pendenza e su tratte molto ripide, garantendo quella flessibilit di impiego cui si accennava inizialmente e che permette a Power Hauls Ph 37 Acai di supportare anche tratte ad alta velocit e ad alta densit di traffico.
con tutti i tipi di trasmissioni o di generatori della sua classe di potenza, garantendo sempre la massima affidabilit e bassi costi di manutenzione. D 2876 Lue 63x pu essere posizionato sia a pavimento sia sul tetto e risulta conforme alle norme vigenti stage 3b sulle emissioni di gas di scarico. Nel loro complesso i nuovi motori coprono un range di potenze che attacca a 350 cavalli e sale fino a 1.100 cavalli. Sempre da Man, oltre ai motori diesel, anche generatori di potenza destinati allazionamento di automotrici, locomotive ferroviarie e veicoli per la manutenzione. La gamma delle potenze spazia da 313 cavalli equivalenti a 738 cavalli equivalenti.
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Anche sulloceano
A METANO
Le navi commerciali cominciano ad essere equipaggiate con motori a metano. Un progetto di ricerca friulano evidenzia i vantaggi di questa propulsione
el civile il metano ormai diventato il combustibile di riferimento e nellautomotive sta vedendo crescere in maniera esponenziale i propri volumi di utilizzo. A breve potrebbe poi affacciarsi anche nel settore della marina commerciale, complice il sempre pi elevato costo dei combustibili tradizionali e le normative internazionali Imo, International Maritime Organization, che gi a partire dal 2015 impongono forti riduzioni degli agenti inquinanti derivanti dalla propulsione navale nelle aree costiere classificate Eca, Emission Controlled Area. Tali aree attualmente comprendono il mar Baltico e le coste statunitensi, ma probabile che vadano a breve ad abbracciare anche lintero Mediterraneo, alcuni importanti porti asiatici e lOceania. Entro il 2020 le stesse norme ipotizzabile diventino internazionali e a quel punto la navigazione commerciale sar vietata alle navi
non in regola. Da qui la necessit per gli armatori di organizzarsi per tempo adeguando i motori delle proprie navi ai nuovi standard di emissione, cosa possibile solo con post trattamenti dei gas di scarico mediante urea, i sistemi scr, o alimentando i motori mediante gas naturale liquefatto, il metano. Tale seconda opportunit stata valutata da un gruppo di ricerca coordinato da Wartsila Italia in partnership con Enti e istituzioni di ricerca del Friuli Venezia Giulia e con Rina Services, societ operativa del Gruppo Rina. Obiettivo dello studio verificare la fattibilit e la convenienza economica di uneventuale trasformazione dei motori di una nave da carico di medie dimensioni operante a lungo raggio in motori a metano, per dar luogo alleliminazione totale delle emissioni a base di zolfo e di particolato, a una riduzione del 25% delle emissioni di CO2 e dell85% della produzione degli ossidi di azoto. Il tutto
senza compromettere le performance della nave e con una convenienza economica enfatizzata da una serie di innovazioni tecniche, la prima delle quali basata sullinstallazione di un serbatoio atmosferico indipendente per lo stoccaggio del metano senza che ci sia la necessit di installare a bordo compressori criogenici e con il completo reutilizzo del metano in forma gassosa naturalmente prodotto dallo stoccaggio del metano liquido per la produzione di energia elettrica mediante linstallazione di celle a combustibile. Questultima soluzione consentirebbe di sopperire ai fabbisogni energetici della nave sia in navigazione sia alla fonda senza la necessit di utilizzare generatori ausiliari, altra soluzione tesa a ridurre le emissioni inquinanti. Cos organizzata, la trasformazione di un sistema di alimentazione tradizionale in sistema di alimentazione a metano darebbe luogo a tempi di ammortamento molto brevi. Una na-
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di circa 2.700 metri cubi. Il gas naturale in forma liquida stoccato a una temperatura di circa 162 gradi sotto lo zero e per garantire la sicurezza stata prevista linstallazione, in un recesso ricavato all interno del fumaiolo, di una unit di combustione ausiliaria che consente in caso demergenza di bruciare leventuale eccessiva produzione di metano allo stato gassoso controllando la pressione allinterno del serbatoio, senza liberare il gas inquinante ed esplosivo in atmosfera. Sempre per motivi di sicurezza gran parte dei componenti del sistema previsto sia sistemata sul ponte principale in locali rialzati nei quali stata garantita una ventilazione daria di 30 ricambi/ora. Prevista anche linstallazione di rilevatori allinterno dellarea motori che in caso di presenza di gas chiudono la valvola di alimentazione principale. Sensori anche nelle intercapedini e nellarea del serve cisterna di medie dimensioni ripagherebbe infatti linvestimento in un lasso di tempo variabile fra i tre e gli otto anni a seconda dallandamento del costo del metano rispetto al costo dei carburanti tradizionali. Proprio il costo del metano rende inoltre vantaggioso luso di tale combustibile anche al di fuori delle aree Eca, in particolare per le navi di medie dimensioni destinate al trasporto di prodotti chimici allo stato liquido il cui ciclo di vita normalmente di 20 anni. In tale lasso di tempo il metano assicurerebbe un risparmio sulla gestione compreso tra un minimo di 19 milioni di euro e un massimo di 77 a seconda del tipo di impianto e di carburante preso in considerazione. A livello tecnico il progetto prevede che tra la zona carico e larea motori sia installato un serbatoio atmosferico indipendente, isolato con schiuma poliuretanica a celle chiuse e provvisto di barriere secondarie parziali, del volume
batoio di stoccaggio e a doppia parete tutte le condotte, con ventilazione in direzione contraria rispetto alla direzione del flusso. La propulsione garantita da un Wrtsil tipo 9L50 Df e nel progetto inserito anche lo studio delle procedure di primo riempimento, immissione in bacino e bunkering. Nel caso di svuotamento dellimpianto stata prevista uninertizzazione con azoto e a tale scopo generatori di azoto dedicati sono stati sistemati allinterno dellapparato motore. Tutto il progetto realizzato in accordo con le normative esistenti per navi non gasiere alimentate a gas e a una prima emissione del relativo regolamento emesso da Rina Services. Lo studio ha certificato che installare serbatoi di metano di grandi dimensioni a bordo di navi da carico a lungo raggio dazione realizzabile e rappresenta unopportunit per rendere la navigazione pi sostenibile.
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a lapertura alare di un jumbo jet, cio 63,40 metri, ed una lunghezza di 21,85 metri. La progettazione dellHb-SiA ha infatti obbligato a ricavare superci atte a ospitare sulle ali e sugli stabilizzatori di coda ben 11.628 celle solari in grado di alimentare, unica fonte di propulsione, i quattro motori elettrici brushless da 10 Cv di potenza massima ciascuno e spingere i 1.600 kg di peso del velivolo. Un progetto cominciato nel 2003 con un costo stimato di 100 milioni di euro e uno sviluppo distribuito su 10 anni che dovrebbe portare, nelle intenzioni, alla realizzazione di veivoli commerciali e privati funzionanti completamente a energia solare. Lestate scorsa il primo prototipo siglato Hb-Sia si staccato da terra effettuando il primo volo transcontinentale, dalla Svizzera al Marocco. Unimpresa che ha permesso non solo di testare nuove soluzioni tecniche e nuovi materiali, ma anche di aprire la strada alla costruzione di un ulteriore prototipo, Hb-SiB che nel 2014 tenter il giro del Mondo. Lattuale Hb-SiA il risultato di anni di ricerca e sviluppo del team Solar Impulse, fondato da Bertand Piccard, glio del famoso esploratore, e Andr Borshberg, ingegnere e pilota militare. Accanto a loro un team di oltre 30 ingegneri, 25 tecnici e 22 addetti al controllo missione, uniti nellinten-
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impianto di energia solare a Ouarzazate facente parte di una griglia in grado di produrre 2.000 megawatt di potenza entro il 2020. La missione ha visto il superamento di vari record nella categoria dei velivoli a energia solare, tra cui la massima altitudine raggiunta, 9.235 metri, e la massima durata di volo con 26 ore, 10 minuti e 19 secondi. Il percorso stato diviso in tre tappe con una fermata principale a Madrid e ha permesso uno
studio delle dinamiche e delle problematiche connesse con la progettazione di Hb-SiB, il velivolo che effettuer il giro del Mondo la cui costruzione cominciata nel 2011. Godr di una cabina pi ampia, permettendo al pilota di riposarsi durante un volo che dovrebbe durare da quattro a sei giorni. Una modica permessa dalla possibilit di predisporre un carico utile pi elevato e di volare in condizioni di tempo avverse grazie allisolamento
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di tutti i sistemi elettrici. Mentre Hb-SiA utilizza tecnologie esistenti, la costruzione di un velivolo capace di effettuare il giro del Mondo stimoler i fornitori dei componenti a sviluppare e testare nuove soluzioni tecniche e in tale ottica si sta gi muovendo Solvay, multinazionale operante nel settore chimico, che ha sviluppato nuovi elettroliti in grado di assicurare una maggiore densit energetica per le batterie. Bayer Material Sciences ha invece messo a disposizione le proprie conoscenze nel settore delle nanotecnologie e Dcision ha sviluppato alcuni materiali in bra di carbonio pi leggeri per le parti strutturali. Cuore del sistema saranno comunque le celle solari che su Hb-SiB raggiungeranno il numero di 15.000 unit. La costruzione dei pannelli, complessa e delicata, avverr completamente a mano e le celle saranno fornite da SunPower Corporation e assemblate dal team Solar Impulse nei loro capannoni. Ogni cella sar prima esaminata e testata almeno tre volte per evitare failure a livello elettrico e poi sar inserita in le da 300 celle e ricoperte da una serie di layers in resina plastica e fogli di vetro. Il sandwich ottenuto sar cotto a 95 gradi per almeno sette ore in un apposito stampo al ne di arrotondare il tutto e ottenere la forma desiderata. Tutto il processo deve essere eseguito evitando lintrusione di materiale che possa creare cortocircuiti e rendere inutilizzabili le celle. Il nuovo Hb-SiB monter circa 48 le da 300 celle luna per un peso di soli 1.600 kg circa ottenuto grazie al largo utilizzo di bra di carbonio con un cabina realizzata con pannelli aventi struttura a nido dape.
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