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Procedure per la Valutazione ambientale strategica

Prof.ssa Ida Nicotra

Introduzione
Il d. lgs. 152/2006 introduce nel sistema giuridico italiano la valutazione ambientale strategica (VAS), prevista dalla direttiva 2001/42/CE del 27 giugno 2001, sino ad ora inattuata e in ordine alla quale lItalia era divenuta destinataria di un procedimento di infrazione per ritardo nel recepimento. Il Codice dellAmbiente stato sostanzialmente modificato ed integrato dal D. Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4, entrato in vigore il 13/02/2008 e nuovamente modificato dal D. Lgs. 29 giugno 2010, n. 128 pubblicato nella G. U. 11 agosto 2010, n. 186.

Introduzione
Prima della pubblicazione del Codice dellambiente, nel nostro Paese era gi stato toccato il tema della VAS, sia perch si era aperto il dibattito sulla sua applicazione prima e dopo la scadenza del termine per lattuazione della direttiva comunitaria, sia perch alcune legislazioni regionali ne avevano introdotto lapplicazione (Legge regione Lombardia 11 marzo 2005 n. 12; Legge Regione TTA 24 luglio 1998, n. 7)

Introduzione
Lesperienza sullapplicazione della VAS non estranea allesperienza amministrativa nazionale perch vi sono stati sottoposti, a cura del Ministero dellambiente in collaborazione con lAgenzia nazionale di Protezione Ambientale, i programmi dei Fondi Strutturali 2000-2006, per i quali la procedura VAS obbligatoria e perch, talvolta, alcune amministrazioni pubbliche avevano ritenuto di applicarla a maggiore garanzia del proprio operato e nellintento di dare attuazione al principio di precauzione su cui questo istituto si fonda.

Introduzione
Prendendo a riferimento il modello di Valutazione Ambientale Strategica derivante dalla riforma comunitaria dei fondi strutturali (Reg. CE 1260/1999), si poteva prevedere che un piano o programma fosse sottoponibile a tre momenti temporali di valutazione: - Valutazione ex ante (che accompagna il piano); - Valutazione intermedia (che valuta la coerenza delle prime azioni del piano rispetto alla valutazione ex ante e la qualit della sorveglianza e della realizzazione) - Valutazione ex post (che illustra lutilizzo delle risorse, lefficacia e lefficienza degli interventi e del loro impatto, la coerenza con la valutazione ex ante a fine esecuzione operativa delle azioni del piano).
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Definizione della VAS


Lart. 5 del d. lgs. 152/2006 introduce la prima disciplina giuridica nazionale della valutazione ambientale strategica, definendo questo strumento come il processo che comprende lo svolgimento di una verifica di assoggettabilit, l'elaborazione del rapporto ambientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del piano o del programma, del rapporto e degli esiti delle consultazioni, l'espressione di un parere motivato, l'informazione sulla decisione ed il monitoraggio.
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Definizione della VAS


Si tratta dello spostamento della valutazione delle condizioni di sostenibilit ambientale dal progetto, con la procedura definita nella direttiva sulla VIA 85/337/CEE, anteriormente allapprovazione del programma o del piano. Questa nuova generazione della valutazione ambientale richiama i principi dello sviluppo sostenibile e i principi del VI Programma di azione dellUE, in base ai quali un elevato livello di tutela ambientale pu essere garantito inserendo le considerazioni ambientali a tutti i livelli delle politiche di pianificazione e programmazione.
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Obiettivi della VAS


Il decreto persegue i seguenti obiettivi: - Garantire un elevato livello di protezione dellambiente; - contribuire allintegrazione di considerazioni ambientali nelle fasi di elaborazione, di adozione e di approvazione di determinati piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile; - Promuovere lutilizzo della valutazione ambientale nella stesura dei piani e dei programmi statali, regionali e sovracomunali; - Assicurare che venga comunque effettuata la valutazione ambientale dei piani e dei programmi che possono avere effetti significativi sullambiente.
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Obiettivi della VAS


Rispetto alla direttiva 85/337/CEE, concernente la VIA dei progetti pubblici e privati di opere, la normativa sulla VAS ha lo scopo di semplificare le procedure di valutazione di impatto ambientale, che dovranno tenere conto del rapporto costibenefici del progetto dal punto di vista ambientale, economico e sociale e di anticipare le procedure di valutazione di impatto ambientale alla prima configurazione sottoponibile ad un esame esauriente del progetto di intervento da valutare.

Obiettivi della VAS


Il legislatore intende favorire la partecipazione del pubblico nellelaborazione di piani e programmi in materia ambientale, garantendo il completamento delle procedure in tempi certi, anche mediante lintroduzione di meccanismi di coordinamento tra la procedura di VIA e quella di VAS e il sistema dellautorizzazione integrata ambientale, nel caso di impianti sottoposti alle diverse procedure, al fine di evitare duplicazioni e sovrapposizioni.

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Sintesi
Lautorit procedente, la P.A. che elabora il piano o il programma, ovvero nel caso in cui il soggetto che predispone il piano o programma sia un diverso soggetto pubblico o privato, la P.A. che recepisce, adotta o approva il piano o programma, contestualmente al processo di formazione del piano o programma, avvia la VAS che comprende: lo svolgimento di una verifica di assoggettabilit; lelaborazione del rapporto ambientale; lo svolgimento di consultazioni; la valutazione del rapporto ambientale e degli esiti delle consultazioni; la decisione; linformazione della decisione; il monitoraggio
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Impatto ambientale
Ai fini applicativi della VAS assume rilievo la definizione di impatto ambientale, ossia l'alterazione qualitativa e/o quantitativa, diretta ed indiretta, a breve e a lungo termine, permanente e temporanea, singola e cumulativa, positiva e negativa dell'ambiente, inteso come sistema di relazioni fra i fattori antropici, naturalistici, chimico-fisici, climatici, paesaggistici, architettonici, culturali, agricoli ed economici, in conseguenza dell'attuazione sul territorio di piani o programmi o di progetti nelle diverse fasi della loro realizzazione, gestione e dismissione, nonch di eventuali malfunzionamenti (art. 5, co. 1, lett. c)
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Piani e programmi
Anche la definizione di piani e programmi utile per linterpretazione della disposizione, se si considera che sono ritenuti tali gli atti e provvedimenti di pianificazione e di programmazione comunque denominati, compresi quelli cofinanziati dalla Comunit europea, nonch le loro modifiche: 1) che sono elaborati e/o adottati da un'autorit a livello nazionale, regionale o locale oppure predisposti da un'autorit per essere approvati, mediante una procedura legislativa, amministrativa o negoziale e 2) che sono previsti da disposizioni legislative, regolamentari o amministrative (art. 5, co. 1, lett. e).
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I piani e i programmi sottoposti a VAS


La valutazione ambientale strategica riguarda i piani e i programmi che possono avere impatti significativi sull'ambiente e sul patrimonio culturale (art. 6, co. 1). Lart. 7, di esordio delle disposizioni comuni in materia di VAS, stante poi la disciplina specifica per la VAS statale, dispone che sono soggetti a valutazione ambientale strategica i piani e i programmi che possano avere effetti significativi sullambiente e sul patrimonio culturale, e che: - riguardino i settori agricolo, forestale, della pesca, energetico, industriale, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli;
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I piani e i programmi sottoposti a VAS


- contengano la definizione del quadro di riferimento per l'approvazione, l'autorizzazione, l'area di localizzazione o comunque la realizzazione i cui progetti sono sottoposti a valutazione di impatto ambientale in base alla norma vigente; - concernano i siti designati come zone di protezione speciale per la conservazione degli uccelli selvatici e quelli classificati come siti di importanza per la protezione degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatica.

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Piani esclusi dalla VAS


Sono esclusi dal campo di applicazione delle norme di cui alla parte seconda del presente decreto: - i piani e i programmi destinati esclusivamente a scopi di difesa nazionale caratterizzati da somma urgenza o coperti dal segreto di Stato; - i piani e i programmi finanziari o di bilancio; - i piani di protezione civile in caso di pericolo per l'incolumit pubblica; - i piani di gestione forestale o strumenti equivalenti, riferiti ad un ambito aziendale o sovraziendale di livello locale, redatti secondo i criteri della gestione forestale sostenibile e approvati dalle regioni o dagli organismi dalle stesse individuati
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Quando effettuata la VAS?


La valutazione ambientale strategica effettuata anteriormente all'approvazione del piano o del programma, ovvero all'avvio della relativa procedura legislativa, e comunque durante la fase di predisposizione dello stesso. Essa preordinata a garantire che gli impatti significativi sull'ambiente derivanti dall'attuazione di detti piani e programmi siano presi in considerazione durante la loro elaborazione e prima della loro approvazione.

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Soggetti coinvolti
I principali soggetti coinvolti nella procedura di VAS sono: lautorit procedente, la pubblica amministrazione che elabora il piano, programma, ovvero nel caso in cui il soggetto che predispone il piano, programma, il proponente, sia un diverso soggetto pubblico o privato, la pubblica amministrazione che recepisce, adotta o approva il piano, programma; lautorit competente, la pubblica amministrazione cui compete ladozione del provvedimento di verifica di assoggettabilit e lelaborazione del parere motivato; in sede statale autorit competente il Ministro dellAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare che esprime il parere motivato di concerto con il Ministro per i beni e le attivit culturali;
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Soggetti coinvolti
la Commissione tecnica di verifica dellimpatto ambientale di cui allarticolo 7 del decreto legge 23 maggio 2008, n. 90, convertito nella legge 14 luglio 2008, n. 123, assicura al Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare il supporto tecnico-scientifico per lattuazione di quanto stabilito nel decreto. i soggetti competenti in materia ambientale, le pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici che, per le loro specifiche competenze o responsabilit in campo ambientale, possono essere interessati agli impatti sullambiente dovuti allattuazione dei piani e programmi.
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Verifica di assoggettabilit assoggettabilit (art. 12)


Lautorit procedente trasmette allautorit competente un rapporto preliminare comprendente una descrizione del piano o programma e le informazioni e i dati necessari alla verifica degli impatti significativi sullambiente dellattuazione del piano o programma, facendo riferimento ai criteri dellallegato I del decreto.

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Verifica di assoggettabilit assoggettabilit (art. 12)


Lautorit competente trasmette il rapporto preliminare ai soggetti competenti in materia ambientale, individuati in collaborazione con lautorit procedente, per acquisirne il parere. Sentita lautorit procedente, tenuto conto delle osservazioni pervenute, verificato se il piano o programma possa avere impatti significativi sullambiente, emette il provvedimento di verifica, assoggettando o escludendo il piano o programma dalla valutazione.

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Verifica di assoggettabilit assoggettabilit (art. 12)


La verifica di assoggettabilit a VAS ovvero la VAS relative a modifiche a piani e programmi ovvero a strumenti attuativi di piani o programmi gi sottoposti positivamente alla verifica di assoggettabilit o alla VAS, si limita ai soli effetti significativi sullambiente che non siano stati precedentemente considerati dagli strumenti normativamente sovraordinati.

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Rapporto ambientale (art. 13)


Documento fondamentale della procedura di VAS il rapporto ambientale, la cui redazione disciplinata dallart. 13 del Codice: Sulla base di un rapporto preliminare sui possibili impatti ambientali significativi dell'attuazione del piano o programma, il proponente e/o l'autorit procedente entrano in consultazione, sin dai momenti preliminari dell'attivit di elaborazione di piani e programmi, con l'autorit competente e gli altri soggetti competenti in materia ambientale, al fine di definire la portata ed il livello di dettaglio delle informazioni da includere nel rapporto ambientale

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Rapporto ambientale (art. 13)


La redazione del rapporto ambientale spetta al proponente o all'autorit procedente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Il rapporto ambientale costituisce parte integrante del piano o del programma e ne accompagna l'intero processo di elaborazione ed approvazione (co. 3 art. 13).

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Rapporto ambientale (art. 13)


Nel rapporto ambientale debbono essere individuati, descritti e valutati gli impatti significativi che l'attuazione del piano o del programma proposto potrebbe avere sull'ambiente e sul patrimonio culturale, nonch le ragionevoli alternative che possono adottarsi in considerazione degli obiettivi e dell'ambito territoriale del piano o del programma stesso. NellAllegato VI alla Parte seconda del decreto indicata una serie di informazioni che possono essere ragionevolmente richieste, tenuto conto del livello delle conoscenze e dei metodi di valutazione correnti, dei contenuti e del livello di dettaglio del piano o del programma.
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Rapporto ambientale (art. 13)


La proposta di piano o di programma comunicata, anche secondo modalit concordate, all'autorit competente. La comunicazione comprende il rapporto ambientale e una sintesi non tecnica dello stesso. La proposta di piano o programma ed il rapporto ambientale sono altres messi a disposizione dei soggetti competenti in materia ambientale e del pubblico interessato affinch questi abbiano l'opportunit di esprimersi (art. 13 co. 5).

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Consultazione (art. 14)


Contestualmente alla comunicazione di cui all'articolo 13, comma 5, l'autorit procedente cura la pubblicazione di un avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana o nel Bollettino Ufficiale della regione o provincia autonoma interessata. L'avviso deve contenere: il titolo della proposta di piano o di programma, il proponente, l'autorit procedente, l'indicazione delle sedi ove pu essere presa visione del piano o programma e del rapporto ambientale e delle sedi dove si pu consultare la sintesi non tecnica.

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Consultazione (art. 14)


L'autorit competente e l'autorit procedente mettono, altres, a disposizione del pubblico la proposta di piano o programma ed il rapporto ambientale mediante il deposito presso i propri uffici e la pubblicazione sul proprio sito web. Entro il termine di 60 giorni dalla pubblicazione dell'avviso, chiunque pu prendere visione della proposta di piano o programma e del relativo rapporto ambientale e presentare proprie osservazioni in forma scritta, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi.

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Consultazioni transfrontaliere (art. 32)


In caso di piani, programmi o progetti e impianti che possono avere impatti rilevanti sull'ambiente di un altro Stato, o qualora un altro Stato cos richieda, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, d'intesa con il Ministero per i beni e le attivit culturali e con il Ministero degli affari esteri e per suo tramite provvede alla notifica dei progetti e di tutta la documentazione concernente il piano, programma, progetto o impianto. Nell'ambito della notifica fissato il termine, non superiore ai sessanta giorni, per esprimere il proprio interesse alla partecipazione alla procedura.

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Consultazioni transfrontaliere (art. 32)


Qualora sia espresso l'interesse a partecipare alla procedura, gli Stati consultati trasmettono all'autorit competente i pareri e le osservazioni delle autorit pubbliche e del pubblico entro 90 giorni dalla comunicazione della dichiarazione di interesse alla partecipazione alla procedura ovvero secondo le modalit ed i termini concordati dagli Stati membri interessati, in modo da consentire comunque che le autorit pubbliche ed il pubblico degli Stati consultati siano informati ed abbiano l'opportunit di esprimere il loro parere entro termini ragionevoli.

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Valutazione del rapporto ambientale e degli esiti i risultati della consultazione (art. 15)
L'autorit competente, in collaborazione con l'autorit procedente, svolge le attivit tecnico-istruttorie, acquisisce e valuta tutta la documentazione presentata, ed esprime il proprio parere motivato entro il termine di novanta giorni a decorrere dalla scadenza di tutti i termini di cui all'articolo 14. L'autorit procedente, in collaborazione con l'autorit competente, provvede, prima della presentazione del piano o programma per l'approvazione e tenendo conto delle risultanze del parere motivato di cui al comma 1 e dei risultati delle consultazioni transfrontaliere, alle opportune revisioni del piano o programma.

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Decisione (art. 16)


Il piano o programma ed il rapporto ambientale, insieme con il parere motivato e la documentazione acquisita nell'ambito della consultazione, sono trasmessi all'organo competente all'adozione o approvazione del piano o programma.

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Informazione sulla decisione (art. 17)


La decisione finale pubblicata nella Gazzetta Ufficiale o nel Bollettino Ufficiale della Regione con l'indicazione della sede ove si possa prendere visione del piano o programma adottato e di tutta la documentazione oggetto dell'istruttoria. Sono inoltre rese pubbliche, anche attraverso la pubblicazione sui siti web della autorit interessate: a) il parere motivato espresso dall'autorit competente;

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Informazione sulla decisione (art. 17)


b) una dichiarazione di sintesi in cui si illustra in che modo le considerazioni ambientali sono state integrate nel piano o programma e come si tenuto conto del rapporto ambientale e degli esiti delle consultazioni, nonch le ragioni per le quali stato scelto il piano o il programma adottato, alla luce delle alternative possibili che erano state individuate; c) le misure adottate in merito al monitoraggio di cui all'articolo 18.

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Monitoraggio (art. 18)


Il monitoraggio assicura il controllo sugli impatti significativi sull'ambiente derivanti dall'attuazione dei piani e dei programmi approvati e la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilit prefissati, cos da individuare tempestivamente gli impatti negativi imprevisti e da adottare le opportune misure correttive. Il monitoraggio effettuato dallAutorit procedente in collaborazione con lAutorit competente anche avvalendosi del sistema delle Agenzie ambientali e dellIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

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Monitoraggio (art. 18)


Il piano o programma individua le responsabilit e la sussistenza delle le risorse necessarie per la realizzazione e gestione del monitoraggio. Delle modalit di svolgimento del monitoraggio, dei risultati e delle eventuali misure correttive adottate data adeguata informazione attraverso i siti web dell'autorit competente e dell'autorit procedente e delle Agenzie interessate.

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Monitoraggio (art. 18)


Le informazioni raccolte attraverso il monitoraggio sono tenute in conto nel caso di eventuali modifiche al piano o programma e comunque sempre incluse nel quadro conoscitivo dei successivi atti di pianificazione o programmazione.

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