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(A)CA*+)I DI SUSC,**I-I.I*/
Indicatori della presen%a di &attori genetici %reesistenti all&es%osizione e da 'uesta indi%endenti, ma che possono in(luenzare la %ro"a"ilit) che la malattia sia il risultato dell'esposi%ione
(arcatori di suscetti!ilit
)appresentano un gruppo di marcatori tumorali che possono con&erire predisposi%ione al cancro 0ossono essere ereditati 1muta%ioni nelle cellule germinali2, geneticamente determinati o ac3uisisti Sono indipendenti dall'esposi%ione am!ientale
Suscetti!ilit genetica
Una de&ini%ione operativa di suscetti!ilit genetica agli e&&etti dell'esposi%ione am!ientale deriva dalla determina%ione dell'incremento del rischio che 3uesta con&erisce agli individui esposti4 5 il &enomeno dell'intera%ione gene6am!iente
Suscetti!ilit genetica
.e varianti genetiche assumono in tale contesto il signi&icato di !odi(icatori di e((etto4 data una rela%ione causa6e&&etto tra l'esposi%ione am!ientale e una de&inita patologia, al variare di un ter%o &attore si osserva un incremento 1suscetti!ilit2 o decremento 1prote%ione2 della &or%a dell'associa%ione studiata 0ertanto, la popola%ione esposta risulta suddivisa in due gruppi distinti, l'uno a pi7 elevato rischio genetico e l'altro a minor rischio genetico di sviluppare la malattia a seguito degli stessi livelli di esposi%ione am!ientale
0olimor&ismi genetici
Il genoma umano contiene approssimativamente $89""8"""8""" p! di 3ueste #"8"""8""" sono pro!a!ilmente di&&erenti tra individui diversi, costituendo i cosiddetti polimor&ismi genetici I polimor&ismi sono varia%ioni nella se3uen%a del D A che includono dele%ioni, inser%ioni, sostitu%ioni o muta%ioni diverse e generalmente sono presenti nella popola%ione con una &re3uen%a di almeno l'#:
A single nucleotide polymorphism in the LDL receptor gene resulting in the alteration of an asparagine at position 291 into a serine
I &attori genetici esercitano un ruolo varia!ile nel determinismo del cancro, con livelli crescenti;decrescenti di importan%a causale, in una scala in cui possiamo idealmente collocare i diversi tipi di tumore
Solo una piccola percentuale dei diversi tipi di cancro ha un'origine genetica <&ranca=, nel senso che 5 associata a geni ad alta penetran%a 1de&inita come la pro!a!ilit con la 3uale un genoti%o es%ri!e il (enoti%o*
All'altro estremo della scala, accanto a modelli di tumori per cui 5 riconosciuta una componente genetica pi7 o meno importante, esistono esempi di malattie che sono interamente dovute a cause am!ientali sen%a alcun ruolo riconosciuto della predisposi%ione genetica Diversi studi epidemiologici hanno dimostrato che le cause di gran parte dei tumori maligni sono &attori am!ientali o correlati agli stili di vita, 3uali l'a!itudine al &umo, gli agenti in&ettivi, gli ormoni esogeni, l'o!esit, l'inattivit &isica, l'esposi%ione pro&essionale a cancerogeni di diversa natura, le radia%ioni ultraviolette e ioni%%anti e il consumo di alcol
.a maggior parte dei tipi di cancro, comun3ue, sono pro!a!ilmente collocati in me%%o a 3uesta scala4 sono dovuti ad una interazione tra esposi%ione esogena e suscetti!ilit genetica causata da geni a !assa penetran%a ma ad elevata &re3uen%a
.a maggior parte dei tumori nell'uomo si sviluppa come risultato di e&&etti com!inati dell'intera%ione di un ampio numero di geni a !assa penetran%a, eviden%iando pertanto una e%iologia poligenica
(arcatori di Suscetti!ilit
Geni a !assa penetran%a ed elevata &re3uen%a Quasi tutti i cancerogeni esogeni richiedono l'attiva%ione da parte di en%imi meta!olici 1catali%%ano rea%ioni di &ase I, cio5 di attiva%ione di molecole di per s@ prive di capacit di legarsi al D A2 ed en%imi detossi&icanti che disattivano i cancerogeni e i loro meta!oliti intermedi 1catali%%ano rea%ioni di &ase II, cio5 di inattiva%ione di meta!oliti dotati di tale propriet2 I polimor&ismi ereditari in 3uesti geni possono alterare il tasso di attiva%ione o di detossi&ica%ione, aumentando o diminuendo pertanto il poten%iale cancerogeno dell'esposi%ione am!ientale
(arcatori di Suscetti!ilit
Geni a !assa penetran%a ed elevata &re3uen%a
Gli enzi!i di (ase I, 3uali ad esempio gli en%imi della super&amiglia dei pA9", sono coinvolti nell'attiva%ione 1usualmente tramite l'ossida%ione2 degli agenti endogeni o esogeni4 sono &attori di rischio per il cancro Gli enzi!i di (ase II, 3uali ad esempio il glutatione S6 trans&erasi 1GS*2 sono coinvolti nella inattiva%ione degli intermedi ossigenati mediante un processo di coniuga%ione4 &attori protettivi per il cancro
Cervico6carcinoma
Il cervico6carcinoma 5 il secondo tumore pi7 &re3uente &ra le donne in tutto il mondo AB#8""" donne sviluppano il cancro alla cervice e 2$$8""" muoiono ogni anno 1dato stimato nel 2"""2 .a malattia colpisce principalmente giovani donne, con un'et compresa tra i $" e i 9" anni .'in&e%ione sostenuta da alcuni tipi di Human Papilloma Virus 1C0D2 5 il &attore di rischio principale per lo sviluppo del cervico6carcinoma .'C0D 5 una causa necessaria ma non su&&iciente per lo sviluppo del cervico6 carcinoma
.a orld Health !rgani"ation 1EC+2, #nternational Agency $or Research on Cancer 1IA)C2 ha classi&icato gli C0D in tre gruppi4 6 carcinogenic 1C0D #> e #F2 HR 6 pro%a%ly carcinogenic 1C0D $# e $$2 LR 6 possi%ly carcinogenic 1C0D > e ##2
<GonlH a &raction o& Iomen Iith an C0D in&ection eventuallH develop cervical neoplasiaG= 1.ee et al8, 2""A2
&umo di sigaretta altre in&e%ioni genitali caratteristiche del virus 1alto e !asso rischio2 caratteristiche !iologiche dell'ospite 1recettivit epiteliale e immunorea%ione2
Componente ereditaria
De&inire il 3uadro epidemiologico dell'in&e%ione da C0D in termini di prevalen%a dei genotipi virali ad alto e a !asso rischio e la suscetti!ilit genetica all'in&e%ione e al cervico6carcinoma nella popola%ione &emminile di Catania
,levata prevalen%a dell'in&e%ione da C0D 1tutti i tipi4 B#8#:, C)6C0D4 >$8F:2 essuna associa%ione tra i polimor&ismi del gene &'H(R e la presen%a dell'in&e%ione da C0D )idu%ione del rischio di CI per le donne con il genotipo omo%igote mutato ** del polimor&ismo C>BB* rispetto alle donne etero%igoti C* o omo%igoti CC OR + ,-../ 0IC 1234 ,-,22 5 ,-66,*
PCR allele-specifica
+00+)*U A DA.IDAKI+ , D,..'ASS+CIAKI+ , *)A p)* , C6SI.4 ridotta grande%%a del campione in studio ruolo del polimor&ismo nella progressione del cancro piuttosto che nell'ini%ia%ione delle lesioni la popola%ione risulta non in e3uili!rio di Hardy- ein%erg , 6 %ias di sele%ione del campione di controllo 6 composi%ione multietnica della popola%ione 6 aspetti tecnici correlati alla procedura di genotipi%%a%ione lo studio delle varianti genotipiche dell'C0D#>, con di&&erente potere oncogeno, potre!!e accrescere la per$ormance di &uture ricerche
GSTT1 nullo
GSTT1 presente
2ultiple? PCR
Il gene che codi&ica per l'en%ima 9,#"6metilenetetraidro&olato reduttasi 1&'H(R2 presenta numerosi Single Nucleotide Polymorphisms 1S 0s2 tra cui i pi7 &re3uenti sono C>BB* e A#29FC Il polimor&ismo C>BB* sem!ra interagire con i &olati nel modulare il rischio di cancro Diversi studi epidemiologici hanno anali%%ato tale polimor&ismo in rela%ione al cervico6carcinoma, con risultati contrastanti
Un elevato livello di &olati plasmatici 54 6 inversamente associato all'ini%io della positivit all'in&e%ione da C0D ad alto rischio 6 positivamente associato all'elimina%ione del virus dalla mucosa in&etta 6 associato ad un rischio pi7 !asso di lesione intraepiteliale 1CI 2L2
Il gene MTHFR
Codifica lenzi$a 5#1=$etilentetraidrofolato redattasi 52-HAR6# enzi$a c%ia@e del $eta!olis$o dei folati e della $etionina
riduzione del 5#1=$etilen-HA a 5$etil-HA# la for$a principale di folato circolante donatore di ato$i di car!onio per la con@ersione dello$ocisteina a $etionina coin@olto nella produzione di d-2P e "ioca un ruolo nella sintesi e nella $etilazione del (*.
.la
222
Val
,lu
429
.la
PuD au$entare; il risc%io di difetti del tu!o neurale sindro$e di (oEn $alattie cardio@ascolari alcuni tipi di cancro
*on se$!ra influenzare diretta$ente la funzione dellenzi$a $a potre!!e a@ere effetto in co$!inazione con il poli$orfis$o C&BB-
9,2%
32,1%
58,8%
CC CT TT
Conclusioni
1lteriori studi# c%e pon"ano particolare attenzione al suo dise"no sono e alle sue per caratteristic%e sta!ilire se la un $etodolo"ic%e# al fine di $ini$izzare i !ias di selezione# necessari di co$!inazione di $olteplici fattori# possano condurre allidentificazione su!-popolazioni con au$entato risc%io di contrarre il cer@ico-carcino$a
INTERA:IONE GENE;NUTRIENTE
Il polimor&ismo &'H(R C>BB* interagire!!e con il &olato nel determinare il rischio di cancro4 .'intera%ione tra l'allele * e la caren%a di &olati potre!!e aumentare il rischio di s.uamous intraepithelial lesion 1Goodman et al, 2""#2 Al contrario, in una popola%ione esposta ad intervento di &orti&ica%ione con &olati e pertanto non carente, il genotipo etero%igote 1C*2 e;o omo%igote per l'allele * 1**2 5 associato ad una ridu%ione del rischio di CI 1Cenao et al, 2""92
A77UN:IONE DI 7UPPLEMENTI
CAREN:A DI 8OLATI
8RE@UEN:E GENOTIPIC9E CT
CC ** 8RE@UEN:E ALLELIC9E C
7ELE:IONE GENETICA
.a sele%ione in &avore dell'allele * potre!!e essere dovuta a una maggiore pro!a!ilit di sopravviven%a &etale nei primi stadi di sviluppo em!rionale in seguito alla supplementa%ione con vitamine e &olati nel periodo periconce%ionale Questo processo di sele%ione 5 ini%iato durante l'ultimo 3uarto del OO secolo, in coinciden%a con la supplementa%ione con vitamine e &olati che in Spagna 5 ini%iata in tale periodo
...
Ala
Dieta !editerranea e risc io di sovra%%esoCo"esit)4 ruolo del %oli!or(is!o TNFA ;>,6 GCA e %otenziali i!%licazioni %er la %revenzione %ri!aria
+!esitH is a compleP disorder caused !H com!ined e&&ects o& genes, environment and their intercations
(editerranean Diet 1(D2 has !een proposed as a healthH dietarH pattern alreadH in #9F" 1Ancel QeHs, Se/en countries+ A multi/ariate analysis o$ death and coronary heart disease2
Although most o& these chronic conditions are also associated Iith o!esitH, the epidemiological evidence on the association !etIeen (D and o!esitH is still inconsistent
DietarH &attH acids 1FA2 are one class o& compounds that have garnered considera!le attention &or their a!ilitH to regulate adipose tissue meta!olism and secretorH &unction, inducing adipoJines production, some o& them are involved in the etiologH o& o!esitH and chronic associated in&lammation
locali%ed in&lammation in adipose tissue Satured FattH Acids acti/ation toll-li0e receptor A 1*.)A2 in&lammatorH cHtoJines sHstemic in&lammation
!%esity-related co-mor%idities
6 Involved in several in&lammatorH diseases including acne, psoriasis, sHstemic lupus erHthematosus, -ehUet's disease, tu!erculosis, o!esitH, insulin resistance and cardiovascular diseases
*he A allele o& the 6$"F G;A single nucleotide polHmorphism 1rs #F"">292 has !een shoIn to result in a 26&old increase o& * FA transcription and su!se3uent increase in * FT production, and it has !een associated Iith o!esitH, o!esitH6 related insulin resistance, and altered serum lipid concentrations in Caucasian populations in some !ut not all studies *hese con&licting results maH !e ePplained !H the interaction !etIeen genotHpe and environmental &actors, such as dietarH &at intaJe, that potentiallH modulate the phenotHpe *his polHmorphism Ias &ound to !e related to the development o& o!esitH in nine studies and the GALAA allele shoIed a signi&icant association compared to the GG allele
Ai!s
*o use an integrated genomic approach in order to assess the risJ o& o!esitH in a Sicilian population o& Houng Iomen, in order to de&ine targets and control strategies *o characteri%e the interaction !etIeen (editerranean diet adherence and &attH acids intaJe and the 'N(A -*12A polHmorphism on o!esitH risJ
7tudD design
2E, ealtD Fo!en o( c ild"earing age
7tudD %o%ulation
*he maen age o& the $$> Iomen Ias 2B8B Hears 1median 2BR range4 #$69A Hears2 GenotD%es distri"ution o( t e TNF ;>,6 GGA Nutritional status .(234
Popula/ion 0as in $a"#%-&ein!e"g e uili!"iu1 C%i-s uare p 7 =891 LiKeli%ood ratio 5,-s uare6 test p 7 =891
For et anol, a value o& # Ias assigned to Iomen Iho consumed !etIeen 9 and 29 g per daH MD7
Mean Median Range 1,t %ercentile
Adherence4 W >
MD7
+verIeight;o!esitH risJ in Iomen poor adherent to (D4 +) 289 1IC99:4 #8" N F892
Age 'uartiles $$69A Hears Age 2F6$2 Hears 2$62B Hears #$622 Hears
MD7
MD7 G B
Jcal
78A
78A
GLA ALA U8AC78A PU8A
pM",#B"
+) 1IC99:2 AA;AG GenotHpe .inoleic acid A. #F42 1Z6>2 Y linolenic acid G.A #F4$ 1Z6$2 T linolenic acid A.A #F4$ 1Z6$2 DocosahePaenoic acid DCA 224> 1Z6$2 *otal Unsatured &attH acids 0olHunsatured 10UFA2 6 6 FattH acids intaJe !eloI the B9th percentile Gene N nutrient interacation
E-> 0/-1;1-2* >-> 0/-B;B-1* E-> 0/-1;1-2* .-, 0/-,;>-1* .-> 0/-.;E-B* >-1 0/-6;6-.*
2-? 0.->;/E-E* E-> 0/-6;/,-/* 2-> 0.-/;/>->* .-6 0/-.;B-B* .-6 0/-.;B-?* E-6 0.-,;//-?*
>-B 0/-/;/.-E*
6 6 6
)esearch using in vitro and in vivo mouse models have shoIn that * F6T ePpression is di&&erentiallH regulated !H FA *hese murine results appear to translate to human !eings Su!Sects consuming a &ish oil supplement shoIed a signi&icant decrease in * F6T productionR hoIever, levels o& * F6T returned to !aseline upon cessation o& the supplements 1,ndres et al8, #9F92 *aJen together, these neIlH discovered diet gene interactions that a&&ect * F6T signalling are an important point to consider in &uture intervention studies targeting o!esitH related in&lammation
Conclusion
o evidence &or an independent e&&ect o& the * FA 6$"F G;A polHmorphism on o!esitH risJ Signi&icant interaction !etIeen &attH acids intaJe and the polHmorphism to modi&H the risJ o& overIeight6o!esitH Data suggest that the presence o& the A allele !H itsel& does not con&er risJ !ut rather maH !e indicative o& a greater responsiveness or sensitivitH o& an individual to changes in dietarH intaJe
*he groIing &ield o& nutrigenetics, Ihich ePplores diet6gene interactions that potentiallH modulate phenotHpe, Iill o&&er opportunities to reevaluate the criteria used to determine dietarH recommendations &or individuals and populations
E%igenetics re&ers to the studH o& changes in the regulation o& gene activitH and ePpression that are not dependent on gene D A se3uence8 Ehile epigenetics o&ten re&ers to the studH o& single genes or sets o& genes, e%igeno!ics re&ers to more glo!al analHses o& epigenetic changes across the entire genome-
La $etilazione delle isole Cp, di se uenze ripetiti@e "eno$ic%e con atti@itC rico$!ino"enica e trasposonica ne silenzia latti@itC# con effetto sta!ilizzante sullinte"ritC "eno$ica In humans, more than one-third of DNA methylation occurs in retrotransposons (Kochanek et al, 1993; Schmid, 1998), which represent a large portion of the human genome (Bernstein et al, 2006) Retrotransposons are mobile retroelements that utilize reverse transcriptase and RNA intermediates to relocate within the cellular genome Among these sequences, Alu and LINE-1 retrotrasposons are the most plentiful families representing approximately 30% of the human genome (Babushok and Kazazian, 2007; Grover et al, 2004; Kazazian and Goodier, 2002) and are heavily methylated (Yang et al, 2004) L+*' repeat re"ions located on speciNc c%ro$oso$es %a@e !een s%oEn to !e a consistent indicator of "lo!al $et%Glation status
Oecause of t%eir %i"% representation t%rou"%out t%e "eno$e# .lu and LINE-5 6a*e !een p"opose# as su""oga/e 1a"7e"s 8o" es/i1a/ing glo!al 'NA 1e/6%la/ion le*el 5Meisen!er"er et al# 2==5H Pan" et al# 2==46# !ut "roEin" e@idence indicates t%at t%eG could %a@e specific and distinct cellular roles 5Mallace et al# 2==>6 2et%Glation le@els of L+*'-1 are representati@e of "eno$e-Eide $et%Glation status and plaG an i$portant role in $aintainin" "eno$ic sta!ilitG and "ene e?pression HGpo$et%Glation of repetiti@e ele$ents fa@ours t%eir acti@itG as retrotransposa!le se uences and %as !een su""ested to %a@e deleterious effects on cells# initiallG t%rou"% insertional $utations 5Qazazian# 2==46# and later !G introducin" "eno$e insta!ilitG t%rou"% deletions and "eno$ic rearran"e$ents 5,il!ert et al# 2==2H )sterta" and Qazazian# 2==1H Mallace et al# 2==>6
.I ,6# retrotransposons have !een shoIn to !e D%o!et Dlated in manH cancers, suggesting potential activation o& .I ,6# in these cancers
Ipometila%ione
Ipermetila%ione
.'ipometila%ione glo!ale 5 associata ad insta!ilit genomica, mentre l'ipermetila%ione ha e&&etti sta!ili%%anti sull'integrit genomica
GENOMIC 7TA<ILITK
(odi&iche epigenetiche, come i cam!iamenti del grado di metila%ione del D A negli elementi .I ,6# sono state associate a diversi tipi di cancro, malattie cardiovascolari e autoimmuni
Diversi componenti <!ioattivi= della dieta sem!rano avere un ruolo importante in termini di preven%ione 1th5, aglio, soia, uva, cruci&ere2, altri sono coinvolti nel processo cancerogenico 1alcool2
.a nutrigenetica o&&re una dire%ione prudente per tradurre i risultati della ricerca nutri%ionale in raccomanda%ioni di sanit pu!!lica
<Eestern= dietarH pattern high intaJe o& meats, dairH, oils, and potatoes
Ipometila%ione
darJ green vegeta!les saturated &at dietarH &olate;&olic acid supplements
O"iettivo
Dalutare l'associa%ione tra l'aderen%a alla Dieta (editerranea, il consumo di &olati ed i livelli di metila%ione del D A nei lin&ociti, in una popola%ione di donne sane e in et &ertile, per validare l'utili%%o dei livelli di metila%ione di .I ,6# come marcatore epigenetico intermedio di e&&etto
::;
M'
uen9 e s P%"o
ing
Determina%ione del livello di metila%ione, di tre isole CpG di .I ,6# 1Gen-anJ4 O9F"B92
Caratteristiche ,t media 1anni2 6 mediana $"8B 6 2F Stato nutri%ionale Sottopeso >,F: 2""6$"" \g;d 10arJ et al8, 2"#22 ormopeso >",A: Sovrappeso #F,#: >.#63 +!eso #A,B: (edia (DS 6 mediana A,# 6 A "6$ $>,B: A6> 9$,B: B69 9,>: Assun%ione media di &olati con la dieta N mediana 1\g;die2 2A9,F 6 22F,F Caren%a di &olati con la dieta FF,#: Uso integratori di acido &olico >,F: Caren%a di &olati considerando l'utili%%o di integratori F$,#: Fumo di sigaretta 29,9: Stato socio6economico Impiegata 1part;&ull6time2 $9,>: Disoccupata o casalinga >A,A: Grado d'istru%ione (edio6!asso A$,9: (edio6alto 9>,9:
$ntake (olati
0MgCdie*
% Et) 0!ediana* V 2F W2F Quartile # Quartile 2 Quartile $ Quartile A on o!ese +!ese Sottopeso ormopeso Sovrappeso +!eso (edio !assa (edio alta Disoccupata Impiegata Si o ,P Carente on carente
MD7
$,BA A,9$ $,$" A,29 $,9B A,B$ A,2B $,2B A,"" A,$A A,#> $,2B $,F2 A,$> A,29 A,"A A,29 A,"2 A,9" $,F9 9,2B
% ,#,,.
Et) 0!ediana*
V 2F 2AA,> ",F9A W2F 2AB," I livelli di assun%ione di &olati con la dieta Quartile # 229,F diminuiscono all'aumentare Quartile 2 2>>," del -(I, @uartili et) ",2$BX Quartile $ all'aumentare 222,A mentre aumentano del (DS Quartile A 2>",A on o!ese 29A,9 <MI ,#,/? +!ese #92,9 Sottopeso $#F,9 ormopeso 2>2,F all'aumentare dell'et, 7tato Il (DS aumenta ,#,,.X Sovrappeso all'aumentare 2"A,> nutrizionale diminuisce del -(I e con la +!eso #92,9 caren%a di &olati (edio !assa 2AA," Istruzione ",F>F (edio alta 2AB,# Disoccupata 29",F I!%iego ",>F9 Impiegata 2A$," Si 29B,9 8u!o di o 2A#,9 ",929X sigaretta ,P 2#2,2 Integratori Si $"9,9 ",">$ acido (olico o 2A#,# "6$ #B>,9 MD7 A6> 2B$,B ,#,,,X B69 $9$,"
@uartili et)
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<MI
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7tato nutrizionale
","9X
,#,,,
* .*)V.
)ischio di sovrappeso;o!esit tra le donne carenti di &olati +) $,F 1IC99:4 #,$N ##,A2
MD7N2
3 Metilazione
I livelli di metila%ione tra i tre loci correlano positivamente tra loro 1pM","""2
0ercentili et entro 29 2969" 9"6B9 B96#"" *otal Stato nutri%ionale sottopeso normopeso sovrappeso o!eso *otal .ivello d'istru%ione !asso medio alto *otal
(ean >9,9 >9,2 >A,B >9,A >9,$ >9,$ >9,# >9,A >9,9 >9,$ >9,9 >9,2 >A,> >9,$
Std8 Deviation $,A> 2,> 2,F $,F $,$ $,> $,2 2,B A,# $,$ $,A $,2 2,9 $,$
pX
",BA"
essuna associa%ione tra i livelli medi di metila%ione ed et, stato nutri%ionale e livello d'istru%ione
",99F
",A#9
*A +DA
.e donne carenti presentano in media livelli pi7 !assi di metila%ione in ogni locus
(etila%ione glo!ale
+) 199:CI2
.e donne con livelli di metila%ione pi7 !assi, hanno un rischio A volte pi7 elevato di essere carenti, rispetto alle donne con livelli pi7 alti di metila%ione
E 0/#> 5 //#6*
+) 199:CI2 2,$ 1",B N B,#2 )IF
(etila%ione .ocus # V mediana W mediana .ocus 2 V mediana W mediana .ocus $ V mediana W mediana *utti i loci V mediana W mediana
I livelli medi di (DS non di&&eriscono all'aumentare del livello di metila%ione 1pW","92
+) 199:CI2
>#2 0E#B;?#6*
Un minor inta0e di &rutta e verdura 1cut-o$$ mediana2 5 associato a ipometila%ione al locus # 1cut-o$$ B9^ percentile2
Donne con un pro&ilo dietetico meno non sano presentavano un rischio $,9 volte pi7 elevato di essere diagnosticate CI 2L, rispetto alle donne con un pro&ilo sano
.e con pro&ilo dietetico I donne risultati di un 3uesto studio permettono di validare l'utili%%o di .I ,6# come sano avevano una pro!a!ilit di $,$ !iomarcatore epigenetico metila%ione genomica per monitorare l'e&&icacia volte pi7 elevata di presentare di strategie di interventi !asati sulla promo%ione della Dieta (editerranea per elevati livelli di metila%ione glo!ale, la preven%ione del cancro rispetto alle donne con un pro&ilo meno sano