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Il problema ermeneutico/1
Secondo la legge 42/2009, le funzioni fondamentali (e i relativi servizi) che venivano individuate in via provvisoria, corrispondevano alle funzioni individuate e quantificate dalle corrispondenti voci di spesa, sulla base dellarticolazione in funzioni e relativi servizi prevista dal regolamento sui modelli contabili degli enti locali di cui al decreto del Presidente della Repubblica 31 gennaio 1996, n. 194.
Il problema ermeneutico/2
Lobbligo di ricorrere a un preciso criterio ermeneutico per la classificazione delle spese collegate alle funzioni fondamentali venuto meno nella ridefinizione operata dal D.L. 95/2012, ma tuttora consentito in assenza di altri e diversi criteri interpretativi. La facolt di utilizzare la tassonomia di bilancio amplia la sfera di intervento del regolamento comunale, permettendo a una fonte secondaria di interpretare in modo relativamente elastico una nozione riservata alla potest legislativa statale, come quella di funzione fondamentale.
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IL RAFFRONTO CON LE FUNZIONI FONDAMENTALI PER LA LEGGE 42/2009 E CON LE FUNZIONI DEL BILANCIO COMUNALE
a)
funzioni generali di a) organizzazione generale amministrazione, di dell'amministrazione, gestione e di controllo gestione finanziaria e contabile e controllo;
b) organizzazione dei servizi Funzione 8 - Funzioni nel pubblici di interesse campo della Viabilit e generale di ambito dei Trasporti comunale, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico comunale
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e) funzioni riguardanti la gestione del territorio e dellambiente, fatta eccezione per il servizio di edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia nonch per il servizio idrico integrato
c)
catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa vigente d) la pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonch la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale e) attivit, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi f) l'organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi
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g) progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini
c) funzioni di istruzione pubblica, ivi compresi i servizi per gli asili nido e quelli di assistenza scolastica e refezione, nonch ledilizia scolastica
h) edilizia scolastica per la parte non attribuita alla competenza delle province, organizzazione e gestione dei servizi scolastici
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Funzione 2 - Funzioni relative alla Giustizia Funzione 3 - Funzioni di Polizia locale (v. Funzione 1)
l) tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e compiti in materia di servizi anagrafici nonch in materia di servizi elettorali e statistici, nell'esercizio delle funzioni di competenza statale (N.B. questa funzione non soggetta allobbligo di esercizio in forma associata)
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LA FUNZIONE FONDAMENTALE ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL'AMMINISTRAZIONE, GESTIONE FINANZIARIA E CONTABILE E CONTROLLO E LA SUA ARTICOLAZIONE IN SERVIZI/ATTIVITA
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a) sistema ed esiti dei controlli interni; b) eventuali rilievi della Corte dei conti; c) azioni intraprese per il rispetto dei saldi di finanza pubblica programmati e stato del percorso di convergenza verso i fabbisogni standard;
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Per detta attivit si deve porre quindi il problema di come organizzarla in gestione associata, qualora il Comune sia interessato dai relativi obblighi e scadenze
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che non sia mero atto di indirizzo deve essere richiesto il parere, in ordine alla sola regolarita' tecnica, del responsabile del servizio interessato e, qualora comporti riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'ente, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarita' contabile. I pareri sono inseriti nella deliberazione. 2 2. Nel caso in cui l'ente non abbia i responsabili dei servizi, il parere e' espresso dal segretario dell'ente, in relazione alle sue competenze. 3. I soggetti di cui al comma 1 rispondono in via amministrativa e contabile dei pareri espressi. 4. Ove la Giunta o il Consiglio non intendano conformarsi ai pareri di cui al presente articolo, devono darne adeguata motivazione nel testo della deliberazione.
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IL CONTROLLO STRATEGICO
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GLI ALTRI CONTROLLI INTERNI: SISTEMA DELLE PARTECIPAZIONI, VERIFICA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO, QUALITA DEI SERVIZI
Report sullo stato di attuazione degli obiettivi programmati Elenco aggregato degli acquisti di beni, servizi e lavori, indicando le modalit di individuazione dei fornitori e degli esecutori di lavori Assunzioni e principali atti di gestione del personale Atti di alienazione del patrimonio
Il titolare dellattivit di controllo trasmette rapporti informativi semestrali al Segretario Generale sui risultati delle operazioni di controllo eseguite. I report analizzano gli eventuali scostamenti ed individuano le opportune azioni correttive, anche al fine del rispetto da parte delle societ partecipate delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica.
Il controllo di qualit
Il controllo di qualit dei servizi erogati deve essere organizzato con risorse interne ed svolto direttamente. Ai fini della certificazione di qualit secondo lo standard UNI EN ISO 9001:2008, lente si deve avvalere di un organismo certificatore esterno. Il controllo di qualit dei servizi erogati dallEnte realizzato sulla base del piano esecutivo di gestione, attraverso la misurazione degli indicatori della qualit dei servizi presenti nel piano dettagliato degli obiettivi e nel piano della performance (oggi unificati nel PEG). Ai sensi dellart. 11 del D.Lgs. 286/99 gli indicatori della qualit dei servizi sono individuati sia come standard quantitativi di qualit del servizio specifico, sia attraverso lapplicazione degli strumenti finalizzati alla misurazione della soddisfazione (qualit percepita) degli utenti interni ed esterni. A tal fine il Comune ( lUnione per i servizi associati) pu predisporre delle carte di servizi riferite alle funzioni esercitate per lutenza esterna; Il controllo di qualit dei servizi attivato anche in attuazione del D.Lgs. 150/09, con particolare riferimento allart. 5 c. 2 lettera c). Il controllo di qualit sempre attivato se l'ente utilizza risorse variabili dei fondi per lincentivazione della produttivit di cui all' art. 17 CCNL 1.4.99.