Terroristi in nome di

Dio
Campagna per la Cittadinanza
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Spesso, negli ultimi anni, si
tornato a identificare la religione
con il fanatismo, l'integralismo, la
contrapposizione anche violenta;
insomma si riprende a guardare alla
religione come elemento di cruenta
divisone pi che di unione, di
scontro pi che di dialogo. Tanto che,
molte delle guerre pi recenti hanno assunto un lessico
religioso, una motivazione religiosa, un obiettivo religioso.
Tuttavia, a nessuno deve sfuggire che oggi, come ieri, si
combatte e si uccide principalmente per il petrolio, per i soldi o
per gli interessi di cerchie estremamente ristrette di persone, le
bandiere che i dittatori, i terroristi, gli eserciti e finanche i
governi democratici innalzano sui campi di battaglia e nelle
trasmissioni televisive recano ben in vista i propri simboli
religiosi e addirittura in alcuni episodi possono, a ragione, citare
l'appoggio delle singole autorit spirituali di riferimento. E non
si creda che ci accada soltanto nelle periferie del mondo o
nelle culture a noi pi lontane, perch come ha scritto Peter
Partner, "bench l'Occidente non qualifichi normalmente come
sante le sue guerre, non di rado fa appello al suo clero perch
sostenga la giustezza della sua causa; in queste occasioni le
risposte spesso riecheggiano gli slogan crociati del medioevo".
Questa rimodulazione delle strategie geopolitiche, anzi, risulta
particolarmente evidente nell'operato dellex Presidente USA,
George W. Bus che, in ripetute esternazioni pubbliche, ha
invocato una sorta di mandato religioso per giustificare le sue
guerre e tutto il suo lessico ha assunto un tono chiaramente
religioso, fino a giungere nei discorsi immediatamente
successivi all'attentato dell'11 settembre ad introdurre un
collegamento palese tra intervento militare e tutela degli
interessi di alcuni gruppi religiosi.
Dietro questo discorso, si cela una questione economica
decisamente importante:il finanziamento della violenza, dei
conflitti, degli attentati resta, infatti, un sistema dinamico, che
muta continuamente e che ha dimostrato unabilit fuori dal
comune nelleludere misure miranti a combatterlo. Da temere
sono le nuove joint-venture tra mondo del crimine e terrorismo,
ad esempio in America Latina, dove esistono alleanze
economiche tra narcotrafficanti, gruppi armati e membri dei
nuovi governi populisti.
Il decentramento delle attivit finanziarie dei gruppi estremisti e
fondamentalisti ha prodotto un aumento dei finanziamenti
generati da attivit legittime: si incoraggiano giovani ad
autofinanziarsi, utilizzando parenti e amici; gruppi spontanei,
quali quelli del 7 luglio a Londra, utilizzano stipendi e risparmi
per finanziare le loro attivit terroristiche. Abbiamo quindi
assistito a un nuovo fenomeno: la privatizzazione dellattivit
fondamentalista violenta in Europa e nel Medio Oriente sotto
una copertura finanziaria globalizzata , con il proliferare di
piccolissimi gruppi armati endogeni, i cosiddetti homegrown
group, che si autofinanziano.
DEFINIZIONE
DEL CONCETTO


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Per continuare..
1) CHI E' & DOVE STA BIN LADEN?
La maggior parte degli analisti dei servizi segreti sono convinti che Osama bin Laden si trovi da qualche parte sul confine tra Pakistan e
Afghanistan. Recentemente si e detto che probabilmente e nelle vicinanze della cima dellHindu Kush Tirich Mir, alta 7700 metri, nellarea tribale
di Chitral nel Pakistan nord-occidentale. (Hobart Mercury, Australia, 9 settembre 2006).
Il presidente Bush ha ripetutamente promesso che lavrebbe stanato dalla sua caverna, lavrebbe catturato vivo o morto, se necessario con assalti
via terra o attacchi missilistici. Secondo una recente affermazione del presidente Bush, Osama si nasconderebbe in una remota area del Pakistan che
e estremamente montuosa ed inaccessibile,. con montagne alte da 2.700 a 4.500 metri. Non riusciamo a prenderlo perche, secondo il
presidente, mancano le infrastrutture per le comunicazioni che ci permetterebbero effettivamente di andarlo a prendere (citazione dal Balochistan
Times, 23.04.2006).
La ricerca di Osama e stata un processo altamente ritualizzato che ha nutrito la catena dellinformazione su base quotidiana. Non e solo stata parte
della campagna di disinformazione dei media, ma ha fornito anche una giustificazione per larresto arbitrario, la detenzione e la tortura di numerosi
sospetti, combattenti nemici e complici, che si presume potevano sapere dove si trova Osama. E questinformazione e ovviamente vitale
per la nostra sicurezza.
http://www.peacelink.it/conflitti/a/33985.html
http://www.peacelink.it/conflitti/a/19754.html
http://www.peacelink.it/nobrain/a/32146.html
2) LIBIA MON AMOUR
Dire che la 'Primavera Araba' abbia messo sotto tensione le attuali infrastrutture governative di quella regione sarebbe sottostimare il
problema. L'iniziale speranza e il fermento generati dalla Primavera Araba stanno ora cedendo il passo ad analisi pi realistiche, che prendono in
considerazione sia le peculiarit specifiche di ogni paese che l'ansia e il timore che il nuovo corso politico impiegher pi tempo del previsto per
evolversi, e che potrebbe tingersi di gradi di radicalizzazione maggiori di quanto ci si potesse aspettare. Esistono anche rapporti ufficiali sulla
crescita economica mondiale che indicano una situazione di sofferenza. Una instabilit senza precedenti sta strangolando l'ordine economico e
finanziario internazionale. Siamo dunque di fronte a sfide complesse di natura economico-politica: il terremoto politico e il senso di alienazione
caratterizzanti la Primavera Araba ha delle radici economiche. Non intendo dire che la ragione scatenante della Primavera Araba sia stata
esclusivamente di natura economica, ma non stata una totale coincidenza che tale evento si sia verificato durante la crisi economica globale.
http://www.peacelink.it/conflitti/a/34673.html
3) MUSULMANI SONO TUTTI CATTIVI?
Durante tutta la storia, le 'guerre di religione' sono servite per occultare gli interessi economici e strategici che stavano dietro la conquista e
l'invasione dei territori stranieri. Le 'guerre di religione' erano invariabilmente combattute con un occhio ad assicurarsi il controllo sulle rotte
commerciali e le risorse naturali.
Le crociate comprese tra il XXI e il XIV secolo sono spesso presentate dagli storici come 'una serie continua di spedizioni militar-religose
organizzate dai cristiani europei nella speranza di scacciare dalla Terra Santa i turchi infedeli'. L'obiettivo delle Crociate, in realt, aveva ben poco a
che fare con la religione. Le Crociate erano piuttosto un modo per sfidare, attraverso l'azione militare, il dominio delle societ mercantili musulmane
che controllavano le vie commerciali orientali.
Il principio della 'guerra giusta' forniva supporto alle Crociate. La guerra era portata avanti con il sostegno della Chiesa Cattolica, divenendo un
efficace strumento di propaganda religiosa e indottrinamento, usato per arruolare in tutta l'Europa contadini, servi e vagabondi urbani.
La demonizzazione collettiva dei musulmani, che include la crudelizzazione dell'Islam, applicata su scala mondiale, costituisce a livello ideologico
uno strumento di conquista delle risorse energetiche mondiali. E' parte del pi ampio meccanismo economico e politico che sta dietro al Nuovo
Ordine Mondiale.
http://www.nwo.it/battaglia_petrolio.html
SITOGRAFIA
1. Alto Commissario per la prevenzione ed il contrasto della corruzione
2. Avviso Pubblico
3. Blog Integrit
4. CIVIT
5. Consiglio d'Europa Contrasto alla criminalit economica
6. Corte dei Conti
7. Group of States against corruption European Council
8. I paid a bride
9. International Association of Anti Corruption Authorities
10. Signori Rossi
11. Sito Integrit
12. Transparency International
!
Non puoi non sapeie:
11 settembie 2uu1
http:www.aggioinamentisociali.it 11u9euitoiiale.html
http:www.juiagentium.unifi.ittopicswlgoitteiioiiz.htm



Non puoi non sapeie:
Spese militaii
http:www.uisaimo.oigieteaSSu68.html
http:temi.iepubblica.itlimesmissioni-italiane-oggi-2176S2



Non puoi non sapeie:
Cosa e }ihau
www.piogettoeuuc.pi.itappiofonuimentiuoc}ihau.uoc


- Zolo, B., !"##$#%&'$()'*+%,*#%$-(.*//*(0)"##*(1"/(2$/3$(
(*//*(&,#*0"(1%(2*4*, Reggio Emilia, Biabasis, 2uu).
- Ingiao, P., 5*(0)"##*(&$&6"&*, Baii, Euizioni Beualo, 2uuS.
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"Stati fuoiilegge", Baii, Beualo, 2uu1.
- AA.vv., 5*(0)"##*(1"%('$+1%-(;8"+*#%((
1"//<$88%1"+,"(1$6$(/"(!=%+(!$="#&, Roma,
Beiive Appioui, 2uu2.
- Bonanate, L., 5*(6$/%,%8*(%+,"#+*4%$+*/"(
fia teiioiismo e gueiia, Roma-Baii, Lateiza, 2uu4.
- Naimaik, 5*(6$/%,%8*(1"//>$1%$, Lateiza, 2uu2