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Approfondimento

Banca EticaCrisi dei mercati finanziari: il nostro punto di vista


La cosiddetta tempesta perfetta che sta scuotendo leconomia mondiale chiama in causa Banca Etica seppure ai margini di un sistema economico-finanziario che ha creato i presupposti della crisi e l'ha alimentata fino a raggiungere le terrificanti proporzioni odierne.

In questi giorni i nostri soci e clienti, molti dei quali impegnati attivamente nella societ civile, ci cercano, e cercano il punto di vista della finanza eticamente orientata, a conferma delle loro scelte e alla ricerca di una speranza: che l'esplosione delle contraddizioni interne a un sistema orientato solamente al profitto nel breve periodo, rappresenti un punto di partenza per la diffusione di un'economia sobria e attenta all'uomo e all'ambiente.

Da anni Banca Etica, e con lei tutta la sua rete di riferimento, ha sviluppato un altro modo di fare finanza, attento ai bisogni reali delle persone e delle organizzazioni, una finanza che ha sostituito al profitto di alcuni la produzione di un valore sociale diffuso. Un modus operandi che nasce da una profonda riflessione culturale, per la quale il denaro un mezzo, mai un fine, e come tale va usato in modo responsabile.

http://www.bancaetica.com/Default.ep3

Esperienze
1- Lappello di Banca Etica Riformiamo la finanza per uneconomia civile e solidale.

SIAMO NELLA PI GRAVE CRISI ECONOMICA CHE SI RICORDI. Un evento prodotto e alimentato dallesplosione incontrollata e senza regole di unindustria finanziaria globalizzata, che ha immaginato di dare vita ad uneconomia di carta basata sullindebitamento. Inevitabilmente la mega bolla finanziaria ha investito leconomia reale e sta producendo disastrosi effetti occupazionali con il rischio di un rapido processo di disgregazione sociale. Le cause di questa crisi sono ben identificabili: la dipendenza dal modello fossile di stili di vita che bruciano petrolio, la deregulation spinta dei mercati finanziari, lesplosione dellindebitamento e delle attivit finanziarie, la compressione del reddito delle famiglie con il conseguente ricorso al credito, la nascita di una casta globale di super manager che ha contribuito a distorcere il ruolo dei mercati borsistici come punto dincontro tra i risparmiatori (singoli e collettivi) e le imprese.

IL VERO MOTORE DELLA CRISI STATA LIPERFINANZA un sistema in grado di lasciare libere le redini ai fondi altamente speculativi (hedge funds), ad una nuova categoria di investitori che hanno trasferito il loro rischio nelle imprese, appesantendole dei debiti (private equity), al mercato non regolamentato di derivati e opzioni che ha condizionato leconomia reale, soprattutto i prezzi delle materie prime, con effetti devastanti sui beni alimentari e sui Paesi del Sud del Mondo. Basti pensare che ancora oggi il valore dei derivati in circolazione pari a 480 mila miliardi di dollari, oltre 10 volte il Pil (Prodotto interno lordo) di tutto il mondo. indispensabile tirare gi la leva!

Mercati finanziari

1. Istituire unautorit sovranazionale di regolazione dei mercati finanziari (che vigili su derivati, hedge funds, private equity, merchant bank, ecc.) 2. Abolire i paradisi fiscali 3. Limitare leffetto leva di ciascun operatore (non superiore a 10 volte il valore del patrimonio in gestione) e le posizioni dei singoli operatori su uno specifico sottostante 4. Inserire un tetto alle forme di incentivazione alla vendita di prodotti finanziari per dirigenti, quadri e operatori del settore del credito e della finanza (es. 10% della retribuzione contrattuale lorda annuale) 5. Introdurre lobbligo di trasparenza, verso la clientela, di tutte le forme di incentivazione extra-contrattuale per la compravendita di prodotti finanziari e di credito (mutui, fondi, obbligazioni ecc.) 6. Rivedere i criteri per la concessione del credito alle piccole e medie imprese e alle imprese sociali (revisione di Basilea 2), introdurre strumenti di garanzia per i crediti verso la Pubblica Amministrazione e aziende collegate o controllate

Fiscalit

7. Introdurre una tassa sulle transazioni e sui volumi scambiati sulle valute e sui prodotti derivati e similari, destinando gli introiti ai contributi per il raggiungimento degli obiettivi umanitari del Millennium Goal 8. Riequilibrare il prelievo fiscale tra conto corrente e obbligazioni capital gain (27% - 12,50%), raddoppiare la tassazione sulle commissioni pagate dai clienti nel caso di performance inferiori del 10% al benchmark e destinare le risorse aggiuntive per sostenere le erogazioni di microcredito 9. Incrementare il prelievo fiscale sui beni di consumo inquinanti ed energivori e destinare gli introiti a investimenti nel trasporto collettivo 10. Adottare una fiscalit premiale per gli investimenti socialmente responsabili individuali o in forma collettiva (esempio fondi pensione) 11. Introdurre una cedolare secca sugli affitti (es. 20%), un bonus per le fasce pi deboli e il diritto allabitazione primaria, attraverso listituzione, con gli introiti della cedolare secca, di un apposito fondo patrimoniale 12. Introdurre una fiscalit premiale per le aziende che si sottopongono a procedure di certificazione della responsabilit sociale e che mantengono i rating per almeno tre anni

Legalit

13. Abbassare il tasso soglia che fa scattare la normativa anti-usura, agganciandolo al tasso ufficiale della Bce con spread predeterminati, e rendere trasparente la filiera del denaro, penalizzando fiscalmente e normativamente lutilizzo del denaro contante e degli assegni per ostacolare il circuito delleconomia criminale 14. Reintrodurre lobbligo di esercizio dellazione penale per il reato di falso in bilancio 15. Incentivare lo sviluppo delle attivit economiche con e sui beni confiscati alla criminalit organizzata (con obbligo di assegnazione entro sei mesi, snellendo anche il superamento delle ipoteche sui beni e creando appositi fondi pubblici per lo sviluppo di attivit imprenditoriali) 16. Limitare la produzione e lesportazione di armi ai Paesi che garantiscano lassenza di conflitti nelle proprie aree di influenza, che abbiano un elevato tasso di coesione sociale interna e democrazia, e salvaguardino la libert di espressione e di culto, limitino il possesso delle armi, si sottopongano alla vigilanza delle Nazioni Unite e siano impegnate in un percorso di disarmo, con particolare attenzione al nucleare, ai gas tossici e alle bombe cluster

Sostenibilit

17. Affidare alle autorit di garanzia il controllo dei prezzi delle materie prime energetiche e alimentari al fine di assicurare laccesso a valori costanti da parte degli operatori non finanziari 18. Introdurre una specifica normativa sui compensi dei manager con un tetto al moltiplicatore rispetto alle retribuzioni medie dei lavoratori (per esempio non pi di quindici volte comprese le stock options con vincoli sociali obbligatori) 19. Stabilire per legge che i beni comuni (acqua, luce, gas, reti di comunicazione e trasporto collettivo) devono essere al riparo dalla speculazione finanziaria, restituendo allacqua il valore di bene accessibile per diritto a tutti gli uomini e le donne 20. Incentivare prodotti finanziari orientati al consumo eco sostenibile (es. eco prestito per ristrutturazioni delle abitazioni in chiave di risparmio energetico), qualificare con precisi regolamenti i prodotti e servizi che possono etichettarsi come etici e istituire unAuthority per la Responsabilit sociale

3- Banca del tempo


Cos? Potremmo iniziare con il dire che un sistema in cui le persone scambiano reciprocamente attivit, servizi, saperi. Definendole quindi come: libere associazioni tra persone che si auto-organizzano e si scambiano tempo per aiutarsi soprattutto nelle piccole necessit quotidiane. Sono luoghi nei quali si recuperano le abitudini ormai perdute di mutuo aiuto tipiche dei rapporti di buon vicinato. Oppure si estende a persone prima sconosciute laiuto abituale che ci si scambia tra appartenenti alla stessa famiglia o ai gruppi di amici. Le banche del tempo sono organizzate come istituti di credito in cui le transazioni sono basate sulla circolazione del tempo, anzich del denaro. La pi grande differenza che non si maturano mai interessi n in passivo e n in negativo! Lunico obbligo che si ha il pareggiamento del conto. Obiettivi In linea di massima le finalit per cui si organizzano le BdT possono essere cos sintetizzate: promuovere scambi di prestazioni finalizzati alla soddisfazione sia di esigenze pratiche, sia di bisogni di arricchimento culturale e di allargamento delle relazioni sociali; facilitare la conciliazione dei tempi del lavoro retribuito con quelli del lavoro di cura familiare, valorizzare competenze e vocazioni che altrimenti rischierebbero di rimanere inespresse sostenendo

cos percorsi di rafforzamento dellautostima personale; organizzare momenti e spazi di incontro, di comunicazione, di scambio intergenerazionale e interculturale; contribuire al superamento di condizioni di isolamento, solitudine, emarginazione culturale e sociale. Come creare una BDT Come tutte le altre associazioni, le Banche del Tempo sono regolate da un Atto costitutivo e dallo Statuto. Come previsto dalle leggi nazionali e regionali, essi devono essere registrati. E vivamente consigliato che sia il gruppo promotore a definire Statuto e il conseguente Regolamento. Una buona regola da rispettare, infatti, che ogni nuovo socio aderisca allAssociazione potendone conoscere fin da subito sia lo Statuto sia il Regolamento che conterranno sia le regole costitutive dellassociazione, sia le modalit per ladesione. La regola costituente La regola di fondo che vige in tutte le B.T. lo scambio. Sinonimo di reciproca convenienza, lo scambio presuppone, per sua stessa definizione, che i soggetti che entrano in relazione siano attivi. Di conseguenza, diversamente che nel Volontariato (che si regge sul dono di aiuto ai bisognosi di assistenza), la solidariet che circola nelle B.T. non a senso unico. E reciproca e alla pari. Il tempo scambiato misurato in ore e lora di 60 minuti per tutti, indipendentemente dalla professione, dalla classe sociale di appartenenza o dalle condizioni economiche delle singole persone. In questo senso, le Banche del Tempo realizzano un egualitarismo pressoch perfetto. Le B.T. servono a soddisfare bisogni materiali e bisogni immateriali. Tra i primi, prevalgono quelli legati allorganizzazione quotidiana della vita delle persone e delle famiglie; tra i secondi, il bisogno di compagnia e di allargare la rete delle amicizie. Le banche, infatti, sono luoghi di socializzazione, che favoriscono anche la messa in comune di saperi e conoscenze. Lelenco degli aiuti che vengono scambiati e misurati in ore molto lungo. Pu essere suddiviso in due grandi aree: la prima, la prevalente, composta dalle prestazioni minute che riguardano lo svolgimento della vita quotidiana (la spesa, la cucina, la lavanderia, le relazioni con gli enti pubblici, i bambini, gli anziani, il tempo libero in compagnia); la seconda, molto diffusa anche perch favorisce la socializzazione, riguarda lo scambio dei saperi. Cio, il baratto delle conoscenze che le singole persone possiedono. Questo secondo tipo di scambi mette sullo stesso piano saperi esistenti sul mercato (computer, lingue, pittura, fotografia) e saperi fuori mercato, nel senso che ad essi non attribuito valore economico. Chi pu fondare una BDT? Chiunque pu fondare una Banca del Tempo. Bastano poche persone (4, 5) nel nostro caso abbiamo gi 18 persone interessate alla creazione di una banca. Cosa devono fare questi individui? Devono costituire il gruppo promotore della Banca del Tempo. Si proceder, in seguito, a pubblicizzarla e a cercare ladesione di nuovi soci. E fondamentale che, al momento dellapertura a nuove persone, la banca possa contare su un gruppo promotore gi esperto e, quindi, in grado di aiutare gli altri ad inserirsi. Diversi vantaggi potrebbero aversi dalla gestione del servizio da parte del comune. Prima di tutto la messa a disposizione di locali e risorse hardware e software e di una linea telefonica. Tutti elementi essenziali per la gestione delle banca e poi un gruppo di cittadini difficilmente avrebbe il tempo necessario per la gestione dello sportello informativo, della segreteria, della gestione di domanda e offerta, della tempo-contabilit. Ricordiamoci che nella banca del tempo non esiste circolazione di moneta, non un lavoro, di conseguenza non vengono pagato personale. Il servizio potrebbe essere realizzato senza particolare sforzo dallinforma giovani o dallufficio per i servizi sociali. http://bdt2.immaginati.eu/ Banche del tempo a Torino: Provincia:

http://www.provincia.torino.gov.it/pari_opportunita/banche_tempo/index.htm Coordinamento banche del tempo della provincia di Torino: http://banchedeltempo.to.it/ Banca del tempo a S.Salvario: http://www.bancatempo.it/chi_siamo.php 4- Microcredito Lidea del microcredito, concepito come strumento di sviluppo economico per sostenere la popolazione indiana, duramente provata dalle continue inondazioni, nacque nel 1974, durante la terribile carestia che colp il Bangladesh. Di fronte a tanta miseria sarebbe stato spontaneo e, probabilmente molto pi semplice, cercare di risolvere il problema dedicandosi ad opere di carit. Ben diverso fu il ragionamento seguito dal Professor Muhammad Yunus. Infatti egli, non solo non riteneva che lelemosina fosse un aiuto concreto, ma addirittura che la stessa, innescando un circolo vizioso, fosse solamente dannosa per chi lavesse ricevuta. In altri termini era necessario educare all'uso del denaro gli strati pi bisognosi della popolazione. Muhammad Yunus, sviluppando le teorie elaborate da Amartya Kumar Sen, (economista indiano, insignito con il Nobel per leconomia nel 1998), decise di trovare un rimedio al problema della povert servendosi dei suoi studi di economia. Yunus giunse alla consapevolezza che la povert non fosse dovuta all'ignoranza o alla pigrizia delle persone, bens al carente sostegno da parte delle strutture finanziarie del paese. Fu cos che egli invent un nuovo modo di concepire il credito, prestando piccole somme di denaro (c.d. microcrediti) ad alcuni abitanti del posto interessati a dar vita ad una piccola attivit indipendente, ma considerati imprenditori troppo poveri per ottenere credito dai tradizionali circuiti bancari. Gli stessi abitanti del villaggio destinatari del finanziamento si preoccupavano di garantirne la restituzione; riuniti in gruppi di solidariet, formati da almeno 5 persone, essi si sostenevano vicendevolmente sia negli sforzi di avanzamento economico individuale sia in modo solidale, sentendosi responsabili del gruppo per il rimborso del prestito ottenuto. Inizialmente lammontare del prestito era di soli 27 dollari e venne concesso ad un gruppo di donne del villaggio di Jobra che producevano mobili con il bamb. Esse erano costrette a vendere i prodotti del loro lavoro a coloro dai quali avevano preso in prestito le materie prime ad un prezzo stabilito da questi ultimi. Tutto ci riduceva drasticamente il loro margine di guadagno, gi estremamente modesto e le condannava, di fatto, a versare in uno stato di povert senza alcuna via duscita. D'altra parte, le banche tradizionali non erano, come non lo sono tuttora, interessate al finanziamento di piccoli progetti che presentavano possibilit di profitto notevolmente inferiori rispetto allelevata percentuale di rischio che comportavano. Per trasformare in atto compiuto le sue teorie, nel 1976 Yunus fond appositamente la Grameen Bank, (banca del villaggio), di cui Direttore dal 1983 e, per questa sua mirabile trovata, venne insignito nel 2006 con il premio Nobel per la pace.

Viene da chiedersi perch il Nobel per la pace e non il Nobel per leconomia? La risposta a tale quesito data dal motore portante di tutto il pensiero Junusiano: la pace duratura non pu essere ottenuta a meno che larghe fasce della popolazione non trovino modi per uscire dalla povert. Il microcredito indiano diventato cos uno degli strumenti di finanziamento usato in tutto il mondo per promuovere sviluppo economico e sociale e, attualmente, diffuso in oltre 100 nazioni, dagli Stati Uniti all'Uganda. "In Bangladesh, dove non funziona nulla - ha detto una volta Yunus - il microcredito funziona come un orologio svizzero". La Grameen Bank non usa pubblicit: il programma si basa sulla fiducia e quindi determinante il contatto personale. Dal contesto indiano partito un percorso estremamente innovativo e rappresentativo di un welfare che parte dal basso. http://www.microcredito.lazio.it/index.asp?ID=54

TORINO 1) Lattivit di microcredito organizzata dal Comune di Torino: http://sportellounico.comune.torino.it/sostenere_impresa/microcredito/index.html Domande specifiche sul microcredito: http://www.comune.torino.it/informatipico/archivio_faq.php?id=2 Uno studio sul microcredito a Torino e in Piemonte (lungo e impegnativo): http://www.to.camcom.it/Page/t14/view_html?idp=11393 2) Permicro sede di Torino: http://www.permicro.it/sedi/38_.php

5- Autofinanziamento Dal regolamento di Acmos I Gec organizzano un autofinanziamento. Ogni membro versa, secondo le modalit decise dal coordinamento, una quota che serve a sostenere le iniziative sia comuni che di singoli Gec. Quando in un Gec entra un nuovo membro, questi ha 5 mesi per decidere se formalizzare la sua appartenenza o uscire dal Gec. Ogni anno il coordinamento deve redigere un bilancio economico da presentare ai Gec durante lassemblea di inizio anno sociale.

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