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Rifletti sul rapporto uomo-natura e su come l'umanit sia passata dal bisogno di difendersi dalla natura a quello do difendere

la natura.

Fin dall'inizio dei tempi l'uomo ha dovuto convivere con la natura, all'inizio per aveva il bisogno di difendersi da essa per non morire, mentre ultimamente la deve difendere, sempre per non morire. Questo cambiamento avvenuto in centinaia di migliaia di anni. Infatti, quando l'evoluzione dell'uomo era agli inizi esso doveva sopravvivere al freddo, finch non scopr il fuoco grazie ad un fulmine, alle belve che vedendolo senza protezioni e senza artigli lo attaccavano pensandolo come una preda facile, finch non cominci a difendersi costruendo le prime armi. Dovette soffrire anche la fame perch ostile come era a quel tempo la natura, non gli serviva il cibo su un piatto fin da quando era bambino e quindi impar a cacciare. C'era anche il problema dei temporali, delle bufere e delle varie intemperie che la natura riversava sul nuovo essere, che andava pian piano evolvendosi. Al giorno d'oggi come se la specie umana, non tutta ovviamente, si volesse vendicare: sta distruggendo la Terra, gli ecosistemi e nel complesso, tutta la natura. Per combattere questa autodistruzione che con l'avanzare del tempo progredisce bisogna cominciare dal capire che siamo tutti noi che anche solo con piccoli gesti distruggiamo una parte di pianeta, ma anche che con altrettanti piccoli gesti possiamo guarirlo. Seconda cosa che bisogna fare far capire ai grandi commercianti, ad esempio di legno, che pi importante l'ossigeno che le piante producono che il loro legno e che quindi meglio smetterla di disboscare. Ci sono poi i cacciatori di frodo, che catturano in modo illegale specie protette per ricavarne preziose pellicce o per venderne i cuccioli sul mercato nero. Per non parlare della maleducazione della specie umana: gli scarti che produce, specialmente quelli tossici, non li smantella in modo giusto ed efficiente, ma per pigrizia e svogliatezza li butta per terra.

Ma anche soltanto una cicca sputata per terra crea i suoi danni: una chewingum per decomporsi ci mette migliaia di anni e se per caso un uccello la mangia, muore lasciando, se fosse genitore, i suoi uccellini da soli, che morirebbero a loro volta, perch da soli non riuscirebbero a sopravvivere. Anche l'inquinamento del pianeta, causa i suoi danni che distruggeranno piano piano il pianeta. Tutto questo porter all'estinzione totale delle specie animali e anche di quella umana. Bisogna quindi rimediare come stanno cercando di fare in molti, soprattutto certe associazioni come il WWF. Ma bisogna anche informare la gente di ci che sta succedendo, ed a questo ci pensano i giornali e la televisione, infatti ho visto che in una citt ucraina, dove si doveva svolgere un evento importante c'era il problema dei randagi. Per risolverlo il sindaco della citt ha deciso di spargere per la citt bocconi avvelenati, che i randagi mangiavano per poi morire. Molti cittadini si sono opposti e hanno costruito fuori dalla citt baracche dove portare i randagi, cos molti cani si sono salvati e adesso stanno solo aspettando un padrone. La decisione del sindaco sbagliatissima, perch non solo ammazzava dei cani, ma se qualche animale pi grosso avrebbe mangiato il cadavere, cosa sarebbe successo? Per concludere, per combattere la cattiveria dell'uomo sulla natura bisogna: informare la gente, far capire ai vari tipi di commercianti illegali cosa pi importante, smantellare gli scarti in modo giusto e fare anche piccoli gesti per aiutare il mondo e la natura.

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