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MERCOLEDÌ 23 FEBBRAIO 2011 PESARO 9 ••

IL PERSONAGGIO FU ALLIEVO DI WILHELM FURTWÄNGLER, DIRESSE IN TUTTO IL MONDO L’INCONTRO

Addio a Fülleborn Oggi alla Coop


la presentazione
del libro
il direttore d’orchestra di Nanetti
COME si fa a capire fino

che viveva a Pesaro in fondo chi ci sta intorno


e agire poi di
conseguenza? Lo spiega
Franco Nanetti, psicologo
di GIOVANNI LANI e docente universitario.
di Sovrintendente e direttore colse da subito nel consesso de-
principale del Teatro dell’ope- gli accademici. Oggi alle 18 sarà alla
E’ MORTO all’ospedale di ra di Enschede, in Olanda, do- libreria.Coop, in corso XI
Pesaro ad 85 anni d’età Gu- ve fu anche Sovrintendente EPPURE la sua formazione Settembre, per presentare
stav Fülleborn, il direttore d’or- dell’Opera di Stato di Amster- era a dir poco impressionante. il suo libro «Empatia
chestra tedesco che il grande dam a conclusione di una lun- Nato ad Amburgo nel 1926, transpersonale. La
Wilhelm Furtwängler conside- ghissima carriera ed esperien- aveva iniziato lo studio del comprensione intuitiva
rava suo degno erede. A metà CARISMATICO Gustav Fülleborn durante le prove dell’altro» (Pendragon).
za concertistica che lui avreb- pianoforte e della teoria musi- del «Requiem» che diresse a Rimini
degli anni Quaranta gli conse- be ben volentieri condiviso con cale a quattro anni. Dopo L’empatia, come capacità
gnò, a sorpresa, la sua bacchet- giovani e allievi della nostra aver frequentato il Realgym- di mettersi nei panni
ta da direttore, invitandolo a provincia. Ma nonostante i ri- nasium, proseguì gli studi mu- ni, imponeva subito di discute- to il confine tra Berlino Ovest degli altri e condividerne
prendere il suo posto poco pri- petuti contatti, si accorse che il sicali a Berlino, Lipsia, Am- re in inglese se il livello della ed Est per andare a dirigere. lo stato emotivo, è
ma di un concerto. Fülleborn suo desiderio di trasferire la burgo e al «Mozarteum» di conversazione in italiano non Ero tra i pochi che si muoveva- fondamentale «per
viveva a Pesaro dalla metà de- sua esperienza così internazio- Salisburgo, perfezionandosi non era adeguatamente eleva- no a piacimento tra le due Ger- costruire delle relazioni
gli anni Novanta, e questo epi- nale sui nostri giovani aveva anche con Edwin Fischer e to: in alternativa era pronto a manie all’epoca del muro».
parlare in francese, turco od interpersonali positive,
Wilhelm Furtwängler. Dopo Forse anche per questo più vol- per la promozione di
aver ricevuto la bacchetta di olandese. Sorrideva quando te tentarono di intervistarlo
gli si chiedeva qualche aneddo- giornalisti tedeschi, uno vole- comportamenti
Furtwängler iniziò a dirigere pro-sociali, per imparare
a Berlino, Lipsia, Amburgo, to, perché aveva ben altro da va persino scrivere un libro su
raccontare che «storielle», co- di lui. Ma la sua porta era ad amare e ad amarsi», si
Salisburgo, Aachen, Bonn, legge nel libro. L’autore
Lübeck, Freiburg, Bielefeld, me quella della singolare pre- chiusa per loro, come all’idea
Saarbrücken, Amsterdam, di tornare in Germania, solle- però individua diverse
Hilversum, Sofia, Budapest, citatagli dai figli. Il rigore che tipologie di empatia e
Genova, Ankara, Teheran, VITA CON I GRANDI ebbe nelle esecuzioni, lo repli- mette in guardia invece
Caracas, Tel Aviv. Il suo re- Fu il primo tedesco cava sicuramente in ogni dalla «falsa empatia», da
pertorio era amplissimo e ado- aspetto della vita quotidiana. non confondere né con la
a dirigere in Israele Ma alla precisione tedesca, simpatia né con la
rava dirigere Mozart, Beetho-
ven, Wagner. «Ricordo che di- Sovrintendente in Olanda seppe aggiungere un’anima compassione. Cosa non
ressi all’Arena di Verona do- unica, figlia della sua cono- sempre facile, per questo
po la tragedia di Vermicino. scenza profonda di Goethe, una parte rilevante del
Gli orchestrali — raccontava senza, in casa sua, del piano- Shakespeare e di tutta la lette- volume è dedicata
— piangevano per la terribile forte bianco del celebre Clau- ratura nord europea. all’individuazione di
vicenda accaduta». «Sono sta- dio Arrau (strumento tornato procedure per potenziare
sodio lo raccontò più volte a ben poca speranza di afferma- in Germania pochi mesi fa,
quanti ebbero la fortuna di co- zione: sicuramente gelosie e ti- to il primo tedesco a dirigere in A PIANGERE la sua scom- appunto la comprensione
Israele» diceva quando lo si ac- perché non riuscì a concretiz- parsa sono non solo gli amici, intuitiva dell’altro.
noscerlo e frequentarlo nella mori per la sua ingombrante zare il suo desiderio di donarlo ma anche la massoneria e i fra-
casa che affittò a Novilara, pri- presenza lo esclusero da qualsi- compagnava a mangiare nel Il professor Franco
suo ristorante preferito, il Bri- al Conservatorio «Rossini») o telli della loggia «Giuseppe Nanetti, autore di
ma di trasferirsi in viale Fiu- asi possibilità di docenza, e il fatto che per anni rinnovò il Garibaldi» n. 145 all’Oriente
l’unica sua direzione in zona stolino di Pesaro che spesso gli numerosi libri. è docente
me. «Ho scelto l’Italia perché riservava monumentali dolci. brevetto di pilota aereo, abilita- di Pesaro, l’officina del Gran-
si mangia bene, per il sole, ma fu fatta a Rimini con il Re- to al volo strumentale nottur- alla facoltà di Scienze
Quando entrava in un locale, de Oriente d’Italia alla quale della formazione
anche per la musica», diceva. quiem di Verdi per coro e or- non era possibile che passasse no. «Mi ricordo di tanti perso- bussò appena giunse in Italia
In effetti Fülleborn giunse nel- chestra. Eppure il suo enorme inosservato: nella gestualità, naggi che non immaginate — (trasferendosi così dalla antica all’università di Urbino e
la nostra provincia perché at- patrimonio di spartiti, anche nell’incedere e pure nel parla- raccontava —, come sir Lau- e prestigiosa loggia massonica di Chieti-Pescara. E’
tratto da un suo allievo, Gu- rarissimi, lo ha donato al Con- re così rigorosamente tedesco rence Olivier, sua moglie Vi- prussiana nella quale entrò inoltre didatta,
stav Khun, che gli parlò con servatorio «Rossini» di Pesa- nei toni, promanava un cari- vien Leigh, lo scià di Persia... giovanissimo) e che frequentò supervisore e
entusiasmo delle Marche. ro. A dargli un riconoscimento sma schiacciante. Per quanto Ma le cose più interessanti po- sempre assieme alle tornate coordinatore scientifico
Quando Fülleborn arrivò a pubblico fu solo l’Accademia si sforzasse di apprendere una trei raccontarle sul periodo in del Rito Scozzese Antico ed della Scuola superiore di
Pesaro aveva lasciato il ruolo Raffaello di Urbino, che lo ac- gran varietà di vocaboli italia- cui attraversavo da solo in au- Accettato. counceling professionale.

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