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Luogo di rinvenimento: relitto di Capo Artemision, a Nord dellisola di Eubea
Luogo di esposizione: Museo Nazionale di Atene
Materiale/i: Bronzo
Dimensioni: alto circa 2.10 m
Datazione: tra il 150 e il 146 a.C. (et ellenistica)
Descrizione e contestualizzazione:
Anticamente il bronzo godeva di immenso prestigio: il metallo era infatti ideologicamente legato al
culto della divinit. Nelle opere di autori importanti come Omero ed Esiodo, emerge una concezione
del bronzo fortemente connessa allimmagine delleroe e del guerriero, e della divinit che aveva la
capacit di lavorare il metallo. Il bronzo inoltre, essendo una lega di stagno e rame, acquisiva un valore
quasi magico, tanto che si pensava fosse stato inventato da due famiglie rivali di stregoni e semidei.
Lidea stessa di materiale artificiale e corruttibile veniva associata alla natura umana, a differenza del
marmo (dal verbo greco marmein, rifulgere, risplendere) che un materiale naturale, ctonio, il
substrato primordiale pi puro, incorruttibile ed eterno, che invece rappresentava la divinit.
Il fantino a cavallo un gruppo scultoreo che ben rappresenta la nuova concezione dellarte in epoca
ellenistica. In questo periodo si diffondono soggetti molto vicini alla quotidianit, e lontani dal quel
concetto di bellezza ideale che era stato centrale nel periodo classico. migliora la finezza anatomica,
emerge il gusto per lesotico, il bizzarro, il grottesco, si rompono gli schemi del periodo precedente.
Come Alessandro Magno si era innalzato a iniziatore di una nuova era, sconfinando in territori selvaggi
ed inesplorati, cos gli scultori ellenistici scoprono e diffondono nuove teknai, inaugurando unarte
nuova, tesa ad inseguire lo smisurato ampliamento del concetto di Natura.
Il Fantino viene identificato come monumento alla vittoria atletica, forse trafugato da un santuario.