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SCUOLAARCHEOLOGICAITALIANADI ATENE

Nome e Cognome: Annamaria Ventricelli

HOMO FABER HOMO LUDENS 2015


TITOLO: LE SIRENE DI LEMNO

Categoria: Scultura
Luogo di rinvenimento: Santuario di Efestia (Lemno)
Luogo di esposizione: Museo Nazionale di Atene
Materiale/i: argilla rosa
Dimensioni medie: altezza 11cm, larghezza 8
Datazione: fine VII- inizio VI secolo a.C.
Descrizione e contestualizzazione:
Lemno unisola greca localizzata nella parte settentrionale del Mar Egeo. in gran parte collinosa
con qualche fertile valletta e ricca di porti naturali. Le prime notizie storiche su Lemno sono state
ritrovate nei testi di Erodoto e Tucidide riguardo gli abitanti dellisola al momento della conquista
greca. Erodoto li chiama pelasgi, Erodoto tirreni. Sappiamo, infatti, che probabilmente i primi
abitanti dellisola erano di origine pelasgica.
Nel VI a.C. lisola divenne possedimento ateniese ad opera di Milziade. A questi seguirono i
Macedeoni, i Romani e i Bizantini. Passa poi in mano ai veneziani, ai genovesi e nel 1913 ai Greci.
In et storica si ricordano solo due citt: Myrina ed Efestia, dalle quali derivano la maggior parte dei

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ritrovamenti. La capitale Myrina. Le ricerche della S.A.I.A. , tuttavia, non si sono potute concentrare
su Myrina per la presenza di abitazioni, ma ci si concentrati su altri scavi come Poliochni ed Efestia.
Efestia si trova sulla costa settentrionale dellisola e ne domina la parte orientale. collegata al resto
dellisola da un basso istmo. La presenza della citt stata individuata grazie al ritrovamento di grandi
massi nella zona portuale.
Gli scavi archeologici della S.A.I.A. sono iniziati ad Efestia intorno al 1925 dal Direttore della scuola
di allora Alessandro della Seta. Il Direttore inizia le ricerche a Lemno per accertare lipotesi del
rapporto tra i Tirreni dEgeo e i Tirreni dItalia. Queste ricerche hanno fornito i manufatti di un popolo
che, anzich ad ambito etrusco, rinviano al mondo cretese-miceneo: fase matura della cultura micenea
in cui prevalgono motivi figurati e geometrici di evidente tradizione egiaca; ma anche ceramiche pi
antiche (bucchero grigio e ceramica sub geometrica) simili a quelle rinvenute a Troia e nel settore
Nord-Orientale dellEgeo.
Sono infatti stati individuati intorno al 1925 un antico porto, una necropoli greca con tombe a sarcofago
e a casse di lastroni e un complesso termale con piccole vasche in terracotta. Qualche anno dopo sono
stati scoperti interi quartieri di edifici in cui sono individuabili le diverse fasi edilizie: uniniziale pianta
a megaron e pi in l anche una cavea trasformata pi tardi in teatro romano. La citt era circondata da
mura e quasi certamente era anche presente una torre. anche stato identificato un Santuario del VII
secolo a.C. e il suo hieron stato identificato negli anni 80. Nellambiente sacro sono stati rinvenuti
ex-voto e frammenti della statua di culto e, inoltre, lo scheletro di un guerriero con punta di lancia di
ferro conficcata nel cranio, unico resto corporeo di quel popolo, in quanto era praticata lincinerazione.
Fa parte dello scavo un consistente gruppo di figure di sirene (alcuni ritengono si tratti di sfingi) che,
secondo Della Seta, servivano a decorare lesterno delledificio e si trovavano a ridosso della parete.
Sarebbero state realizzate tra la fine del VII e linizio del VI secolo a.C., infatti i tratti ricordano larte
arcaica ionica. Sono fatte di argilla rosa. Le figure sono simili tra loro, ma ognuna presenta proprie
peculiarit oltre che un diverso stato di conservazione.
Nella prima statua la testa sormontata da un grande copricapo a calice, indossa grandi orecchini
circolari e presenta un volto allungato con naso largo e prominente. In basso rimane un triangolo che
indica la chioma e in altro riconoscibile lattaccatura dellala. Non possibile sapere se questi
elementi si ripetessero in modo speculare sul lato opposto, confermando lidentificazione come sirena.
Vi poi un ulteriore frammento che comprende parte del collo, la parte superiore del busto, seni e lala
di sinistra. lunico frammento della stipe in cui sono messi in evidenza i seni e lampio sviluppo del
busto, evidenziando la femminilit della figura. probabile la collocazione al di fuori del santuario per
la presenza di due fori, utilizzati per fissare le sirene ad un elemento sottostante.
Le sirene sono entit della mitologia e della credenza popolare greca, la cui fondamentale caratteristica
la presenza di un corpo di uccello e testa di donna. Per quanto riguarda letimologia, alcuni vogliono
derivi da sir (incantamento, canto magico), altri da sieros (incandescente). Le sirene sono narrate
per la prima volta da Omero nellOdissea, dove sono descritte come esseri capaci di influenzare il
tempo e onniscienti, ma, soprattutto, tentatrici. Cos a cavallo tra lVIII e il VII secolo a.C. venne a
costituirsi una tradizione originaria basata, appunto, sulle sirene di Omero e su figure mitiche pi
antiche. Le loro caratteristiche sono soggette nel tempo e nei diversi luoghi a variazioni, ma alcune loro
peculiarit diventano sempre pi precise, come la correlazione con la musica, la morte e laldil. Nei
tempi pi remoti erano persino intese come dannose, demoni della morte assimilate alle Arpie. Nel

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periodo arcaico, per, viene abbandonato questo carattere demoniaco senza che si perda la correlazione
con laldil. A volte viene sottolineato il loro carattere erotico.
Le raffigurazioni pi antiche di sirene greche appaiono alla fine del periodo geometrico, probabilmente
ancora prima della met dellVIII secolo a.C. Ne sono esempi la brocca di Rodi, il sigillo di Sparta, un
rilievo ionico di Efeso e unanfora. Nella pittura vascolare corinzia queste raffigurazioni sono presenti
prima ancora dellVIII secolo a.C., come alcuni esempi attici. Ci conferma la datazione tra il VII e il
VI secolo a.C. delle sirene ritrovate ad Efestia.

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